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Posts written by Triplethor

view post Posted: 15/7/2020, 14:31 MovieTown - Cinema

MERCOLEDÌ

15/07/2020



UNCHARTED – TOM HOLLAND ANNUNCIA L’INIZIO DELLE RIPRESE CON UNA FOTO DAL SET

Dopo mesi di rinvii per l’emergenza Covid-19, le riprese di Uncharted sono iniziate: l’annuncio arriva direttamente dal protagonista Tom Holland, che ha pubblicato su Instagram la foto della sua seggiola. Come potrete vedere, lo schienale riporta la scritta “Nate”, diminutivo di Nathan Drake.

Considerando che molte grandi produzioni stanno tardando a palesarsi sul set, Uncharted è uno dei pochi blockbuster a presentarsi davanti alle macchine da presa, insieme a Jurassic World: Dominion (le cui riprese sono ripartite in Inghilterra) e i sequel di Avatar (già al lavoro in Nuova Zelanda).

Come sappiamo, la regia di Uncharted sarà curata da Ruben Fleischer (Zombieland, Venom), dopo gli abbandoni di David O. Russell, Neil Burger, Shawn Levy, Dan Trachtenberg e Travis Knight. Potrete vedere la foto qui di seguito, ma prima vi ricordo che l’uscita è stata rinviata dalla Sony all’8 ottobre 2021.

Per il momento, nel cast figurano Tom Holland (Nathan Drake), Mark Wahlberg (Sully), Antonio Banderas, Sophia Ali e Tati Gabrielle.

Tom Holland presterà il volto a un giovane Nathan Drake, protagonista di una trama interamente nuova, mai raccontata nei videogiochi. Di fatto, sarà una storia di origini: scopriremo come Nathan ha incontrato il suo grande amico e mentore Victor Sullivan, alias Sully, e assisteremo alla sua evoluzione in cacciatore di tesori. L’anno scorso, Charles Roven aveva spiegato la natura del progetto:

Abbiamo inventato una meravigliosa storia di origini, ma è comunque basata sul videogioco di Uncharted. Non si svolge durante nessuno degli archi temporali dei videogame. In realtà è ambientato quando Nathan Drake e Sully – che penso si possa definire il suo surrogato paterno – erano molto più giovani. È una storia di origini che si evolve dai videogiochi, ma non è tratta direttamente da essi.

Il primo copione di Uncharted era stato scritto da Joe Carnahan, ma l’attuale versione della sceneggiatura reca le firme di Art Marcum, Matt Holloway e Rafe Judkins.

La foto

www.instagram.com/p/CCp7veiFH23/?utm_source=ig_embed

JENNIFER GREY IN UN NUOVO FILM SULLA DANZA, SI TRATTA DEL SEQUEL DI DIRTY DANCING?

Nelle ultime ore un rumor ha cominciato a spargersi a macchia d’olio nel web: la Lionsgate ha messo in cantiere un sequel di Dirty Dancing?
Non esiste al momento una risposta ma tutto parte dall’annuncio di un fantomatico progetto incentrato sul mondo della danza, che vedrà nel cast Jennifer Grey, la Baby del cult movie diretto nel 1987 da Emile Ardolino.

Va sottolineato che è proprio la Lionsgate che detiene i diritti del film, e il fatto che voglia in qualche modo riportare sul grande schermo il mito di Dirty Dancing non è una novità: è dal 2009, infatti, che si parla di un possibile remake per il cinema, che non ha mai ricevuto un via libera ufficiale.
Ricordiamo, inoltre, che nel 2017 il network ABC ha realizzato un film per la tv ispirato al cult anni ’80, con protagonisti Abigail Breslin e Colt Prattes.
Come sempre vi terremo aggiornati su ogni sviluppo.

Una colonna sonora indimenticabile, un premio Oscar vinto con la canzone (I’ve Had) The Time of My Life, sulle cui note Patrick Swayze faceva volare Jennifer Grey con la celebre mossa ripetuta in tante altre pellicole, parodie e quant’altro.
Dirty Dancing ha segnato un’epoca, raccontando la storia di una giovane ragazza che trascorre le vacanze in compagnia dei genitori in un villaggio turistico nelle Catskills.
Lì conosce Johnny Castle, l’affascinante maestro di ballo del resort. Tra i due nasce un amore proibito, ostacolato dal padre di lei, e scandito dal ritmo della musica e della danza.


MONSTER HUNTER – PAUL W.S. ANDERSON PROMETTE CHE I MOSTRI SARANNO PIÙ DETTAGLIATI DEI DINOSAURI DI JURASSIC WORLD

Monster Hunter è stato rinviato al 23 aprile 2021, quindi ci vorrà un po’ di tempo per vedere il primo trailer. Intanto, però, Paul W.S. Anderson anticipa quello che possiamo aspettarci da questa trasposizione dell’omonimo videogioco Capcom.

Intervistato da Empire, il regista ha elogiato la qualità dei mostri nel film:

Tutti i nostri mostri sono alti 50-60 piedi [tra i 15 e i 18 metri, ndr]. Sono davvero stupefacenti. Li stiamo costruendo con ancora più dettagli rispetto ai dinosauri di Jurassic World. E hanno un aspetto persino migliore, perché abbiamo girato sul posto in Sud Africa e Namibia, dando agli animatori dei riferimenti reali: vento vero, sabbia vera, vera luce solare. I mostri sono gli unici elementi in CGI.

Paul W.S. Anderson vuole davvero restituire una sensazione di “realtà” concreta e terrena: non a caso, lui e la troupe descrivevano Monster Hunter come “Lawrence d’Arabia… ma con i mostri!”.

Milla Jovovich presta il volto ad Artemis, leader di una squadra dell’ONU che si ritrova in una dimensione parallela brulicante di mostri, e deve unire le forze con un cacciatore (Tony Jaa) per chiudere il portale prima che le creature attacchino la Terra. Nel cast figurano anche Diego Boneta, Ron Perlman e T.I. Harris.

Monster Hunter è la terza trasposizione di un videogame ad opera di Paul W.S. Anderson, dopo Mortal Kombat e la saga di Resident Evil. Poiché il gioco non ha una vera e propria trama, Anderson è stato libero di scrivere una storia di sua invenzione:

Non ci sono veri personaggi centrali [nel gioco], quindi è un po’ come quando ci siamo avvicinati a Resident Evil e abbiamo imposto i nostri personaggi e la nostra storia in quel mondo. Credo che questo sia per noi il franchise perfetto per rifare la stessa cosa. Il mondo di Monster Hunter include questi enormi deserti che fanno sembrare il deserto dei Gobi un recinto di sabbia per bambini, e ci sono navi che salpano sulla sabbia. Sono galeoni veri e propri, ma attraversano onde di sabbia invece degli oceani… combattono queste creature giganti, alcune delle quali sono grandi quanto un isolato. Vivono sottoterra e, quando escono, è come la parte migliore di Dune. Ci sono anche draghi volanti, ragni giganti, le creature più meravigliose.

Paul W.S. Anderson produce Monster Hunter insieme a Jeremy Bolt, suo partner presso Impact Films. L’adattamento può contare su un budget di circa 60 milioni di dollari, finanziati interamente da Constantin Films.

Staremo a vedere.


PROJECT POWER – OGGI IL TRAILER DEL FILM NETFLIX, ECCO I POSTER E LE IMMAGINI

Oggi uscirà il trailer di Project Power, ma intanto Netflix ha svelato tre character poster di questo film fantascientifico ad alto livello di superpoteri.

La trama si svolge a New Orleans, dove comincia a diffondersi una pillola che fornisce abilità sovrumane a chi la assume… o meglio, a chi è fortunato. Per alcuni, infatti, la pillola risulta letale, quindi prenderla è un grosso rischio. Un ex soldato in cerca di vendetta (Jamie Foxx), un poliziotto locale (Joseph Gordon-Levitt) e una giovane spacciatrice (Dominique Fishback) scelgono di correre quel rischio per combattere la crescente ondata di criminalità.

Entertainment Weekly ha pubblicato le prime immagini ufficiali, che mostrano anche i poteri infuocati di Machine Gun Kelly e i registi Henry Joost e Ariel Schulman che giocolano della frutta con Jamie Foxx.

La sinossi ufficiale
Per le strade di New Orleans comincia a diffondersi la voce di una misteriosa nuova pillola che scatena superpoteri diversi a seconda di chi la prende. Il problema? Non sai cosa succederà finché non la prendi. Mentre alcuni sviluppano una pelle antiproiettile, il dono dell’invisibilità o una forza sovrumana, per altri la reazione è letale. Quando la pillola provoca un pericoloso aumento della criminalità in città, un poliziotto locale (Joseph Gordon-Levitt) si allea con una giovane spacciatrice (Dominique Fishback) e un ex soldato motivato da una vendetta segreta (Jamie Foxx) per combattere il potere ad armi pari, prendendo la pillola nella speranza di riuscire a trovarne e a fermarne gli inventori.

Nel cast di Project Power figurano Jamie Foxx, Joseph Gordon-Levitt, Dominique Fishback, Machine Gun Kelly, Courtney B. Vance, Amy Landecker e Rodrigo Santoro.

Henry Joost e Ariel Schulman si sono fatti conoscere nel 2010 con il documentario Catfish. In seguito hanno diretto Paranormal Activity 3 e 4, Nerve e Viral. Il suo prossimo progetto è il film di Mega Man.

Il copione è opera di Mattson Tomlin, che ha scritto e diretto The Projectionist e Solomon Grundy, prima di collaborare con Matt Reeves per la sceneggiatura di The Batman. Ha scritto inoltre Little Fish (non ancora uscito) e il prossimo 2084. Sarà lui, inoltre, a scrivere Mega Man per Joost e Schulman.

Project Power uscirà il prossimo 14 agosto su Netflix.

I poster

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Le immagini


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Pixar: Brad Bird in difesa della tecnica dei film d’animazione

In risposta a un tweet che ha chiamato in causa la “Quality Assurance Guarantee” dei film Pixar, Brad Bird ha voluto chiarire la sua posizione riguardo il dibattito ancora acceso che vede l’animazione tramite motion capture come alternativa all’animazione vera e propria, intesa come fotogramma per fotogramma.

Ma andiamo con ordine: la “Quality Assurance Guarantee” è un avviso finale inserito nei titoli di coda di molti film Pixar a partire dal 2007 con Ratatouille a garanzia del fatto che il prodotto animato appena visionato è stato realizzato usando vera animazione, ossia animando fotogramma per fotogramma, specificando che “nessuna motion capture o altre scorciatoie sono state utilizzate nella realizzazione di questo film“.

Una presa di posizione che non lascia spazio a interpretazioni e che Brad Bird – regista di numerosi capolavori Pixar come appunto Ratatouille o Gli Incredibili (incluso il sequel Gli Incredibili 2) – ha voluto ulteriormente chiarire visto che nel post Twitter in considerazione si insinua che l’inserimento di questo “certificato di garanzia” sia stata una decisione della Pixar in risposta alla sconfitta di Cars agli Oscar 2007, quando Happy Feet (film realizzato appunto con la tecnica della motion capture) ha vinto come miglior film d’animazione.

La “Garanzia” è stata una mia idea, non della Pixar. Non ha niente a che fare con Cars o Happy Feet. È stata la naturale risposta ad una tendenza in voga in quegli anni, ossia di realizzare film “d’animazione” con la tecnica della motion capture invece dell’animazione fotogramma per fotogramma, che amo con tutto me stesso e che ero molto orgoglioso di aver utilizzato anche per Ratatouille.

Chiarite le motivazioni resta aperto il dibattito che, anche se risalente a più di 10 anni fa, è ancora oggetto di diverse prese di posizione.


Harry Potter: la costumista Jany Temime condivide scatti inediti dal dietro le quinte dei Doni della Morte

Da qualche settimana, Jany Temime – costumista premio Oscar che tra i tanti progetti vanta la partecipazione a James Bond (Skyfall, Spectre), Gravity, I figli degli uomini, Black Widow e, per l’appunto, Harry Potter – ha iniziato a condividere sul suo account Instagram degli scatti dietro le quinte dalla lavorazione di Harry Potter e i Doni della Morte.
Vediamo il trio durante il commovente ultimo giorno di riprese, Daniel Radcliffe e Rupert Grint all’aeroporto in Scozia prima delle riprese e sempre Daniel e Emma Watson durante le prove per la scena di Godric’s Hollow.

Restando in tema, vi ricordiamo che è vicina alla conclusione l’iniziativa di Harry Potter at Home che vede varie personalità del cinema, dello spettacolo e protagonisti della saga potteriana alle prese con la lettura di Harry Potter e la Pietra Filosofale.

Oggi, ad esempio – per il sedicesimo capitolo – è toccato a qualcuno di così famoso da aver vinto per ben cinque volte “il premio per il sorriso più seducente del Settimanale delle Streghe”, il fu Gilderoy Allock, Kenneth Branagh.

Potete vederle tutte qui di seguito:


www.instagram.com/p/CCaFLq3BjpY/?utm_source=ig_embed
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Jamie Foxx dal film su Mike Tyson al primato stabilito dal nuovo film Pixar “Soul”

Entertainment Weekly ha incontrato Jamie Foxx per la promozione di Project Power e ha approfittato per parlare con l’attore anche dei suoi prossimi film dopo il progetto per Netflix.
Il primo è Soul, il nuovo film Pixar atteso per il 20 novembre, che ha stabilito un primato particolare: è il primo film dello studio d’animazione con un protagonista nero. “Sai qual è la cosa folle? È proprio così. Sai qual è la cosa folle? Non lo sapevo“.

La trama segue le vicende di Joe Gardener, un appassionato di jazz che sogna da sempre di suonare in un prestigioso locale di New York. Improvvisamente, dopo 20 anni di tentativi, finalmente ottiene ciò che vuole, esce in strada, finisce in un tombino e… muore. La sua anima si separa dal suo corpo e va così nell’aldilà.

“È una storia che tratta di seconde occasioni” ha raccontato l’attore, che finalmente ha recitato in un film adatto a sua figlia, la piccola Anelise di 11 anni. “Mi ha detto: ‘Papà, finalmente ce l’hai fatta, sei in un film Pixar“. Foxx ha poi ridacchiato pensando al suo alter ego: “Oddio, mi assomiglia molto per certi versi; la pancia gonfia, le gambe magre, mi figlia mi ha detto: ‘È uguale a te’“.

Un altro film in cui l’attore reciterà molto presto e per cui si sta preparando sarà molto diverso da Soul. Parliamo del film biografico incentrato su Mike Tyson, il noto pugile statunitense, per cui Foxx si sta allenando già da tempo.

L’attore ha svelato di essere impegnato a metter su la massa muscolare necessaria a interpretare il pugile, ammettendo di essere particolarmente impegnato a sviluppare i muscoli della schiena. Foxx ha riconosciuto il fatto che Tyson sia comunque una figura controversa: “Ascolta, tutto quello che possiamo fare è raccontare la sua storia“, sottolineando che una parte del film tratterà il matrimonio con la moglie del pugile, Kiki, “che salvò quest’uomo dai demoni all’interno e al di fuori della sua vita“.

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Gina Prince-Bythewood dopo “The Old Guard” dirigerà “The Woman King” con Viola Davis

Dopo The Old Guard, Gina Prince-Bythewood è pronta a tornare dietro la macchina da presa per il nuovo film della TriStar Pictures con il premio Oscar Viola Davis che sarà intitolato The Woman King.
Il film sarà ispirato ai fatti realmente accaduti nel Regno di Dahomey, uno degli stati più potenti in Africa nel 18° e ne 19° secolo. La storia seguirà Nanisca (che sarà interpretata da Davis), generale di un’unità militare, e sua figlia Nawi, che insieme combatterono i francesi e le tribù limitrofe che violarono il loro onore, schiavizzando il loro popolo e minacciando di distruggere tutto ciò per cui avevano vissuto.

La pellicola sarà prodottoa dalla Welle Entertainment di Cathy Schulman, dalla stessa Davis, da Julius Tennon della JuVee Productions e da Maria Bello della Jack Blue Productions.

“Noi della JuVee siamo più che emozionati di presentare questa storia incredibile delle amazzoni del Dahomey al mondo. È ora che occupino un posto nella storia e nelle mani Gina Prince-Bythewood il progetto lascerà il segno” hanno dichiarato Davis e Tennon.

Prince-Bythewood ha diretto e scritto film come Love & Basketball, La vita segreta delle api e Beyond the Lights: Trova la tua voce. Di recente ha lavorato al film Netflix e Skydance The Old Guard con Charlize Theron e KiKi Layne.


Solo: A Star Wars Story, Alden Ehrenreich esclude un sequel ma allude a un ritorno

In una recente intervista con Esquire, Alden Ehrenreich ha parlato della decisione di prendersi una pausa dalla recitazione dopo l’esperienza di Solo: A Star Wars Story.
“Si è trattata praticamente di un’esperienza di tre anni dalla pre-produzione all’uscita del film” ha spiegato l’attore, “e volevo semplicemente sentirmi normale, interagire con le persone nella mia vita, trascorrere del tempo e vivere al di fuori di quel mondo“.

Dopo la pausa, l’attore è tornato sul set della nuova serie televisiva Brave New World ora in post-produzione. Quanto a Star Wars, l’attore ha escluso un sequel di solo ammettendo di non saperne nulla, ma quanto alla possibilità di tornare nei panni di Han Solo in un progetto ha spiegato:

Dipende da cosa sarà, da come sarà fatto e se avrà senso per la storia.

Ha poi ammesso di non aver visto ancora L’ascesa di Skywalker e The Mandalorian, ma ha lasciato intendere che potrebbe non essere finita per lui:

Mi sono state riferite alcuuuune cose, ma niente di concreto.

Solo: A Star Wars Story è uscito il 25 maggio 2018 negli USA e il 23 maggio in Italia.

Ecco la sinossi ufficiale:

Salite a bordo del Millennium Falcon e mettetevi in viaggio verso una galassia lontana lontana in Solo: A Star Wars Story, una nuova avventura con la più celebre delle canaglie spaziali. In mezzo a rocambolesche fughe nei meandri di un oscuro e pericoloso mondo criminale, Han Solo incontra il suo fedele co-pilota Chewbacca e il giocatore d’azzardo Lando Calrissian, in un viaggio che segnerà il destino di alcuni degli eroi più improbabili della saga di Star Wars.

La pellicola è incentrata su un giovane Han ed è ambientata molto prima degli eventi di Una Nuova Speranza.

Solo: A Star Wars Story vanta nel cast Alden Ehrenreich nei panni dell’erede di Harrison Ford, Woody Harrelson, Emilia Clarke, Donald Glover nelle vesti di Lando Calrissian, Thandie Newton, Phoebe Waller-Bridge e Joonas Suotamo nel ruolo di Chewbacca.


X-Men compie 20 anni, Ian McKellen e Halle Berry celebrano il film!

X-Men compie oggi 20 anni fa: il film di Bryan Singer usciva infatti il 14 luglio 2000 negli Stati Uniti.
Poche ore fa vi abbiamo segnalato il ricordo di Hugh Jackman, mentre ora tocca ad altri due grandi protagonisti della pellicola che ha dato il via alla nuova era dei supereroi al cinema.

Ian McKellen, che nel film interpreta l’iconico Magneto, ricorda quei tempi pubblicando una foto sullo sfondo della quale si vede un billboard di X-Men a Los Angeles:

Vent’anni fa oggi. All’epoca c’era ancora un telefono pubblico funzionante all’incrocio tra Santa Monica Blvd e La Brea.

Halle Berry, che nel film interpreta Tempesta, celebra invece pubblicando una scena tagliata:


Felice anniversario X-Men! Questo è uno dei miei momenti preferiti nei panni di Tempesta – in questa scena tagliata, Tempesta e Wolverine si baciavano! Francamente ero davvero entusiasta che Tempesta avesse ottenuto qualcosina…

https://twitter.com/i/status/1283113525221552128

Giornate degli autori 2020: Nadav Lapid presidente di Giuria

Nadav Lapid ha accettato l’invito delle Giornate degli Autori intendendolo come un servizio al cinema in un’annata tanto difficile. Guiderà una giuria anomala, composta da 27 giovani appassionati di cinema provenienti da tutti i Paesi europei, nell’ambito del progetto del Parlamento Europeo 27 Times Cinema che a Venezia sarà coordinato dal direttore del festival di Karlovy Vary, Karel Och. La giuria ufficiale delle Giornate, presieduta da Nadav Lapid, assegnerà il GdA Director’s Award, consistente in un premio di 20.000 euro al miglior film della selezione ufficiale (composta da 10 titoli) nel corso di una delibera pubblica, trasmessa in streaming sui canali social delle Giornate venerdì 11 settembre.

Ha 45 anni, tre lungometraggi, numerosi corti e documentari alle spalle e nel 2019 ha vinto l’Orso d’oro alla Berlinale con Synonymes. Ha studiato filosofia e si è diplomato in cinema al Sam Spiegel Film and Television School di Gerusalemme. In patria è stimato anche come scrittore ma il nuovo cinema israeliano si rispecchia in lui che pure vive fra Tel Aviv e Parigi. È stato membro di giuria alla Semaine de la Critique di Cannes e al Festival di Locarno.

“Da sempre intendiamo il nostro concorso – dice il Delegato Generale Giorgio Gosetti – non come una semplice gara di eccellenze ma come un’opportunità per sostenere il miglior cinema indipendente dopo l’anteprima mondiale veneziana. Per questo cerchiamo personalità di grande forza e lungimiranza come Nadav Lapid per guidare la discussione di un gruppo eterogeneo di spettatori appassionati che sanno guardare il cinema del futuro. Desideriamo ringraziarlo di aver accettato e siamo certi che saprà imprimere la sua visione alla prossima edizione della sezione indipendente della Mostra, voluta dagli autori italiani per promuovere talenti di ogni nazione”.

“Persino nel film più nichilista, misantropo, ironico e disperato – scrive Nadav Lapid – c’è, inevitabilmente, una radice di speranza. Di conseguenza un ottimismo. La fiducia nella capacità di un certo suono e una certa immagine di coesistere e fondersi. Bisogna credere che l’audiovisivo abbia un’eco sull’animo umano, che le cose abbiano un senso e che tale senso possa essere costruito sullo schermo. Questa radicata fiducia che tutto ciò abbia un significato, che sia in connessione, rappresenta il modo in cui mi sento per il ruolo che sono stato invitato a svolgere come Presidente di giuria delle Giornate al prossimo Festival del cinema di Venezia. In tempi normali, essere membro di una giuria è qualcosa di funzionale, in qualche modo un atto burocratico, al servizio della fragile e meravigliosa macchina del cinema internazionale. Ma questa pandemia ci obbliga a guardare oltre l’orizzonte del nostro universo cinematografico, a chiederci che senso ha tutto questo? Quanto peso? È ancora tanto importante? Dobbiamo ancora credere nel cinema? Forse, speriamo, l’esistenza stessa della Biennale può essere una risposta.”

“Siamo felici e orgogliosi di avere Nadav Lapid come Presidente della Giuria – osserva Gaia Furrer, che da quest’anno firma la selezione delle Giornate –. Nello scandagliare i meandri della psiche umana nei suoi angoli più remoti, il cinema di Lapid rappresenta un atto di risveglio, rinascita e di rivolta. È un cinema ribelle, urgente e catartico. E mai come adesso abbiamo bisogno di autori che sappiano confrontarsi con il contemporaneo e che sappiano interrogare il cinema e le sue possibilità”


La giuria ufficiale delle Giornate è resa possibile dal progetto 27 Times Cinema, organizzato dalle Giornate degli Autori, il Lux Film Prize del Parlamento europeo ed Europa Cinemas, in collaborazione con Cineuropa.

Nadav Lapid (Tel Aviv, 1975) ha studiato filosofia all’Università di Tel Aviv. Dopo il servizio militare, si trasferisce a Parigi, per tornare in Israele e laurearsi alla Sam Spiegel Film & Television School di Gerusalemme. Il suo secondo cortometraggio, Kvish, è stato proiettato nel 2005 alla Berlinale (Panorama). Nel 2011 vince il Premio speciale della Giuria a Locarno con il suo film d’esordio, Hashoter. Tre anni dopo partecipa alla Semaine de la critique di Cannes con l’opera seconda, Haganenet. Nel 2015, Lama? è selezionato nella sezione Shorts della Berlinale. È stato insignito della medaglia dell’Ordine francese dei Cavalieri delle arti e delle lettere. Lo scorso anno con Synonymes si è aggiudicato l’Orso d’Oro alla Berlinale.


2019 Synonymes [Synonyme]
2016 Myomano Shel Tzlam Hatonot [From the Diary of a Wedding Photographer, cm]
2015 Lama? [Why?, cm]
2014 Love Letters to Cinema [autori vari, cm]
2014 Haganenet [The Kindergarten Teacher]
2011 Ha-shoter [Policeman]
2006 Ha-chavera shell Emile [Emile’s Girlfriend, cm]
2005 Kvish [Road, cm]
2003 Proyect gvul [cm]


Globi d’Oro 2020, tutti i vincitori

Sono stati annunciati i vincitori dei Globi d’Oro 2020, il premio cinematografico italiano che viene assegnato con cadenza annuale dai giornalisti della stampa estera accreditata in Italia. Di seguito tutte le nomination.

Tutti i Globi d’Oro 2020


Miglior film – Volevo nascondermi – Giorgio Diritti
Miglior attore – Pierfrancesco Favino – Hammamet
Miglior attrice Valeria Bruni Tedeschi – Aspromonte
Migliore regia Damiano e Fabio D’Innocenzo – Favolacce
Migliore sceneggiatura Damiano e Fabio D’Innocenzo – Favolacce
Miglior Commedia Tolo Tolo
Miglior Fotografia Matteo Cocco – Volevo nascondermi
Miglior Serie TV The New Pope
Miglior opera prima Picciridda di Paolo Licata
Miglior Cortometraggio L’amore oltre il tempo
Miglior documentario Vulnerabile bellezza
Miglior Colonna Sonora – Pericle Odierna – Picciridda
Premio alla carriera a Sandra Milo
Globo come Giovane Promessa Virginia Apicella – Nevia
Gran Premio della Stampa Estera Carlo Poggioli


X-Men: l’originale Jean Grey disposta a tornare nel MCU

Dopo la fusione tra Disney e Fox dell’anno scorso, molti hanno ipotizzato il debutto degli X-Men nell’universo cinematografico Marvel. Sembra chiaro che Kevin Feige abbia il suo piano ben strutturato, ma è anche chiaro che sarebbe bello sognare, magari con alcuni dei membri della vecchia squadra che tornano nel MCU.

Sin dai primi giorni di Fox sotto all’ombrello Disney, non sono mancate le congetture e speculazioni su chi sarebbe stato scelto per dare nuova vita e linfa ai mutanti Marvel. Parallelamente, molti attori delle incarnazioni precedenti si sono detti disponibili a tornare a bordo. Ora, come evidenziato da una recente intervista, un’altra veterana della serie X-Men di Fox ha dato la disponibilità di salire sul ring del MCU.

In occasione del 20° anniversario di X-Men, Famke Janssen, che nella saga originale ha interpretato Jean Grey, ha parlato con Observer per riflettere sul successo del film, ammettendo anche che “sarebbe disponibile” a riprendere il suo ruolo iconico qualora si presentasse l’opportunità:

“Penso che la domanda corretta sia più se loro avrebbero interesse a riportarmi indietro. Con Giorni di un Futuro Passato si è trovato un modo sorprendente di reintrodurre alcuni personaggi che erano stati uccisi. In alcuni casi, era per riportarli indietro alle versioni più giovani dei loro personaggi. Sarei curiosa di vedere cosa succederà con i film prodotti da Marvel Studios. Ma sì, sarei molto aperto ad esso.”

Eppure questa dichiarazione si scontra con ciò che l’attrice aveva dichiarato alla vigilia dell’uscita al cinema di Dark Phoenix, quando aveva invece confermato di aver completato il suo percorso con il personaggio. Ma evidentemente, l’esito di quel film e l’entrata in gioco della Marvel potrebbero essere stati fattori determinanti a farle cambiare idea.

Ovviamente non si sa nulla, per ora, di quali sono i programmi dei Marvel Studios in merito ai mutanti. Non si sa né quali personaggi saranno inseriti, né quando saranno inseriti, tuttavia possiamo essere certi che alcuni di questi personaggi saranno sicuramente presenti, e tra questi c’è Jean Grey.

Qualunque sia la rosa di Mutanti prescelti, la reintroduzione degli X-Men nell’MCU aprirà sicuramente una nuova porta per le opportunità della storia, fornendo anche vari personaggi che possono essere sfruttati in singolo.




Justice League: l’attore di Darkseid favorevole al recasting in New Gods

Anche se il suo personaggio è stato completamente eliminato dalla versione cinematografica del film, finalmente avremo la possibilità di vedere il Darkseid di Ray Porter in azione grazie alla release della Snyder Cut di Justice League il prossimo anno su HBO Max. Non sapremo mai perché Joss Whedon abbia deciso di tagliare il personaggio dal film e sostituirlo con Steppenwolf: una delle tante ipotesi emerse nel corso degli anni è che il personaggio sia stato eliminato perché la regista Ava DuVernay aveva dei piani molto diversi per lo stesso nel suo adattamento di New Gods.

È passato molto tempo da quando abbiamo avuto aggiornamenti su quel progetto, ma sappiamo con certezza che prima o poi il film vedrà la luce, ed è impossibile immaginare che Darkseid e Apokolips non siano coinvolti in qualche modo. I fan ansiosi di vedere Porter nei panni del Tiranno non sono contenti del fatto che un nuovo attore possa essere scritturato per l’iconico villain DC dopo l’arrivo della Snyder Cut di Justice League. Ciononostante, è stato lo stesso Ray Porter ad esprimere il suo supporto alla visione di DuVernay e alla possibilità di un recasting.

Sul suo profilo Twitter, Porter ha scritto: “Ho letto molti commenti e voglio dire che, anche se apprezzo molto di ciò che è stato detto, Ava è una cineasta brillante e dovrebbe scegliere chi vuole per il suo film New Gods”. Per tutta risposta, DuVernay ha replicato: “Un gentiluomo e un vero artista. Grazie Sir.”

Creato e disegnato da Jack Kirby, il fumetto originale “New Gods” fu pubblicato la prima volta nel 1971, portando al grande pubblico le storie dei Nuovi Dei, ovvero i nativi dei pianeti gemelli di Nuova Genesi e Apokolips. Oltre ad occuparsi della regia, Ava DuVernay curerà la sceneggiatura del film insieme al fumettista Tom King. A quanto pare il film presenterà Mister Miracle e Big Barda come protagonisti e Granny Goodness e le Furie Femminili nel ruolo di antagoniste principali. Chi conosce i fumetti DC saprà che la prima fa parte dell’Elite di Darkseid, il signore di Apokolis, e gestisce l’orfanotrofio del pianeta con una feroce disciplina, servendosi anche delle Furie per creare un’élite di guerrieri attraverso il lavaggio del cervello e la tortura.

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come Superman, Ben Affleck come Batman, Gal Gadot come Wonder Woman, Ezra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem Dafoe, J.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.


Dirty Dancing: un sequel con Jennifer Grey forse in lavorazione!

Il film di ballo del 1987 Dirty Dancing potrebbe avere un seguito in un progetto ancora senza titolo e con Jennifer Grey ambientato negli anni '90.

A 33 anni dall’uscita in sala di Dirty Dancing - Balli Proibiti, il mitico film con Patrick Swayze e Jennifer Grey potrebbe avere finalmente il suo sequel. Se scriviamo “potrebbe” è perché Variety ci informa che Jennifer Grey è a lavoro su un dance movie targato Lionsgate e ancora senza titolo. Al momento lo studio si rifiuta categoricamente di rivelare se nel film, che pare ambientato negli anni '90, quindi non immediatamente dopo i fatti di Dirty Dancing, l’attrice riprenderà il ruolo di Frances Houseman detta Baby. Nell'eventuale seguito il personaggio sarebbe grandicello, visto che lo abbiamo incontrato in un immaginario 1963. Esiste comunque già un team di sceneggiatori, formato da Mikki Daughtry e Tobias Iaconis, a cui dobbiamo per esempio il copione di La Llorona - Le Lacrime del Male. Sappiamo infine che proprio la Lionsgate detiene i diritty di Dirty Dancing, che totalizzò un incasso mondiale di 217 milioni di dollari e vinse l'Oscar per la miglior canzone con "(I've Had) the Time of My Life".

Di Dirty Dancing esiste una rivisitazione, Dirty Dancing 2, che vedeva protagonisti Romola Garai e Diego Luna. Non sappiamo se essere contenti di un sequel di Dirty Dancing. Senza Patrick Swayze non si potrebbe mai ricreare la magia dell’originale.


Viola Davis si pente di The Help: "E' un film razzista"

L'attrice Viola Davis, che con The Help ha ottenuto una candidatura all'Oscar dice che non avrebbe mai dovuto fare il film, che giudica frutto di un razzismo sistemico.

Viola Davis si pente di The Help: "E' un film razzista"

Nel calderone dei film che le proteste del movimento Black Lives Matter e le polemiche seguite alla morte di George Floyd hanno condannato, giudicandoli a favore del suprematismo bianco, è finito anche The Help, che è stato criticato ad esempio da Bryce Dallas Howard per la superficialità con cui il problema del razzismo veniva affrontato dovuta forse a un team di creatori con la pelle bianca, a cominciare dal regista Tate Taylor.

Adesso a tornare sull'argomento è Viola Davis, che grazie al ruolo di Aibileen Clark ha ottenuto la candidatura all'Oscar come migliore attrice non protagonista nel 2012. In un'intervista a Vanity Fair l'attrice ha dichiarato che, quando ha accettato la parte, la sua carriera cinematografica non era ancora soddisfacente e che quindi era in cerca di lavoro. Nonostante questo, Viola non solo non ama il film, ma si pente di aver accettato di recitarvi: "Non ci sono molte storie che parlano anche della nostra umanità" - ha detto. "Partono dal presupposto di voler spiegare cosa significhi avere la pelle nera, ma è un piatto che viene servito al pubblico bianco. Il pubblico bianco può al massimo sedersi e imparare una lezioncina su quello che siamo. Poi esce dal cinema e parla di cosa ciò significava, ma non si emoziona per quello che abbiamo passato. Nessuno si è annoiato guardando The Help, ma c'è una parte di me che si sente in colpa verso se stessa e la mia gente, perché ho fatto parte di un film che non era pronto a dire tutta la verità". La Davis, insomma, è convinta che The Help sia in qualche modo il frutto di un razzismo sistemico.

L'attrice aveva già speso parole non lusinghiere nei confronti di The Help. Nel 2018 aveva affermato di aver amato la lavorazione del film ma di essersi poi resa conto di quanto fosse offensivo nei confronti degli afroamericani.


THE MATRIX 4: E SE NEIL PATRICK HARRIS FOSSE IL VILLAIN?

Stando a una nuova teoria, Neil Patrick Harris, presente in The Matrix 4 in un ruolo attualmente non specificato, potrebbe essere il cattivo della storia. A formulare questa ipotesi è il giornalista Craig Elvy di Screen Rant, il quale fa notare che per ora, al di là della presenza di alcuni attori storici del franchise (Keanu Reeves, Carrie-Anne Moss, Jada Pinkett Smith e Lambert Wilson), non sappiamo nulla sui nuovi personaggi che appariranno nel film.

Quanto ai villain, Hugo Weaving ha dichiarato di aver rifiutato di tornare, a causa di una sovrapposizione di impegni, mentre Joe Pantoliano, che nel primo film interpretava Cypher, ha contattato Lana Wachowski senza ricevere risposta.

La teoria su Neil Patrick Harris parte dal presupposto che The Matrix 4 possa avere un antagonista umano, nella fattispecie qualcuno che sia a favore del dominio delle macchine (ricordiamo che Matrix Revolutions finiva con la restituzione del libero arbitrio alla razza umana, dando a ognuno la possibilità di scegliere se rimanere all'interno di Matrix o tornare nel mondo reale).

Un personaggio simile avrebbe bisogno di un atteggiamento istrionico, ai fini del proselitismo, ed è una caratteristica che calza a pennello per Harris, veterano di ruoli volutamente eccessivi tra teatro, cinema e televisione. Come scrive Elvy, una minaccia simile sarebbe più che sufficiente per far tornare Neo dalla tomba (ammesso, ovviamente, che la trama del film ruoti intorno a questo), e darebbe un indizio ulteriore sul ruolo di Jonathan Groff, star di Broadway (e voce originale di Kristoff in Frozen - Il regno di ghiaccio), il quale potrebbe essere il braccio destro di Harris.

Forse ne sapremo di più nei prossimi mesi, ora che le riprese del lungometraggio sono ricominciate a Berlino. Il film, inizialmente previsto per maggio 2021, uscirà nelle sale americane nell'aprile del 2022. Il suo slot originario è stato ceduto a Godzilla vs. Kong, che doveva uscire quest'anno.


AVENGERS: INFINITY WAR, MARK RUFFALO IN VERSIONE SMART HULK NELLA SCENA TAGLIATA

Avengers: Infinity War è tornato nuovamente protagonista online grazie a un video in cui si svela la scena tagliata in cui appariva per la prima volta Smart Hulk. Il filmato, in cui appaiono anche Black Widow e Falcon, mostra la sequenza prima dell'uso degli effetti speciali e si apre con la versione del personaggio apparsa poi in Avengers: Endgame.

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La fusione delle due personalità del personaggio interpretato da Mark Ruffalo avrebbe quindi dovuto avvenire in occasione del primo capitolo della storia diretta dai fratelli Russo dedicata all'epico scontro con il villain.
Nel film si sarebbe dovuto mostrare come, dopo essere stato picchiato dal nemico interpretato da Josh Brolin, Bruce Banner è riuscito a mantenere il controllo pur essendosi trasformato in Hulk, situazione che abitualmente dà spazio a comportamenti all'insegna della rabbia. Nel video Natasha si avvicina infatti con l'immediato istinto di provare e calmare l'amico, tuttavia viene sorpresa dalla risposta che riceve.

I fratelli Russo avevano spiegato che quella scena era stata tolta da Avengers: Infinity War perché mostrare un momento di "vittoria" mentre il resto dell'universo sembrava aver perso il controllo su ogni cosa sembrava poco appropriato e fuori contesto.
I due filmmaker avevano inoltre spiegato che i cinque anni trascorsi dopo lo schiocco di Thanos hanno reso più naturale e comprensibile il cambiamento avvenuto nel membro degli Avengers.


RENATO POZZETTO E IL RAGAZZO DI CAMPAGNA: COME È NATO IL TORMENTONE DI "TAAAC"

Renato Pozzetto svela come è nato il tormentone di Taac, la battuta che lo accompagna ancora oggi, nonostante siano passati trentasei anni dall'uscita de Il ragazzo di campagna. La storia di Taac è stata raccontata dall'attore in una recente intervista al Corriere della sera.

Renato Pozzetto come tutti i comici ha dato vita ad una serie di espressioni e battute che nel tempo sono diventati dei veri tormentoni, per il comico nato artisticamente al Derby di Milano, si ricordano in particolare due batture eh la Madonna e Taac. Quest'ultima è nata con il film Il ragazzo di campagna del 1984 di Castellano e Pipolo, in cui Pozzetto è Artemio, un contadino che decide di trasferirsi a Milano per tentare la fortuna. Nella scena in cui Pozzetto usa l'espressione Taac, vediamo Artemio apparecchiare la tavola nel suo monolocale. Come per molti artisti, anche la comicità di Pozzetto prendeva spunto dalla vita reale: "Il mio Taac nasce al bar - racconta Renato - un cliente parlava e ci puntava il dito in gola, in faccia. Ne ho fatto un 'taac' e l'ho usato per dire 'fatto'".

Renato Pozzetto: quella volta con Edwige Fenech nuda, un momento imbarazzante

La battuta di Renato Pozzetto col tempo è diventato un tormentone, mentre Il ragazzo di campagna è diventato un cult. L'espressione fu usata dal comico per una campagna anti fumo nel 2009, "Cancro ai polmoni? Taac! Malattie cardiache? Taac! Una cosa che non posso dire. Taac!", recitava lo spot.

L'attuale Sindaco di Milano Beppe Sala, in occasione dell'assegnazione dei giochi olimpici invernali del 2026 a Milano e Cortina pubblicò un post su Facebook in cui si leggeva: "Olympic Winter Games 2026! TAAAC!".




MAX PAYNE: LA SCENA DOPO I TITOLI DI CODA DEL FILM APRE AD UN SEQUEL?

Alla fine di Max Payne c'è una scena dopo i titoli di coda in cui si fa un accenno alla possibilità di un sequel ma, in parte a causa della scarsa performance del film al botteghino e delle recensioni negative, la 20th Century Fox decise di abbandonare il progetto.

Dopo l'uscita del film nelle sale cinematografiche il contraccolpo è stato rapido, quasi immediato, e piuttosto brutale. Le recensioni non erano positive e, aspetto ben peggiore, ai fan non piacque la pellicola. Max Payne guadagnò comunque 85 milioni di dollari al botteghino mondiale, con un budget di 35 milioni, ma fu chiaro fin da subito che nessuno fremeva per un'eventuale nuovo capitolo.

Louise Keller ha affermato che "la parte migliore del film è il design". Bruce Paterson ha scritto per l'Australian Film Critics Association che "Mark Wahlberg è eccezionale in ruoli difficili" ed il critico Armond White ha difeso il film affermando che il regista "esplora l'ansia genuina e contemporanea anche se le sue immagini sono più ricche delle sue trame."

Jim Vejvoda ha dichiarato: "La performance di Wahlberg è davvero molto triste e il resto del cast non è migliore di lui". Il critico ha aggiunto anche che gli appassionati del videogioco rimarranno molto delusi dalla pellicola e che, anche come film di vendetta, Max Payne non è un granché.


DA DIVERGENT A COLPA DELLE STELLE: SHAILENE WOODLEY E ANSEL ELGORT: "MEGLIO FIDANZATI CHE FRATELLI"

Shailene Woodley e Ansel Elgort, in Colpa delle stelle, adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo del 2012 scritto da John Green, interpretano una coppia mentre in Divergent recitano nei ruoli di fratello e sorella. Durante un'intervista un giornalista ha chiesto a Elgort quale fosse la sua dinamica preferita, domanda che ha generato una risposta esilarante.

Durante una conferenza stampa invece è stata proprio la Woodley a chiedere a Elgort se avesse preferito interpretare suo fratello o il suo ragazzo. A questa domanda l'attore statunitense ha risposto utilizzando le stesse parole scelte in precedenza durante l'intervista con il giornalista: "Ragazzo sicuramente".

La Woodley ha dichiarato: "Credo che le nostre vite siano cambiate in meglio grazie a questo film: il dolore pretende di essere vissuto esattamente come questo film pretende che ci sia una celebrazione della vita, l'esistenza, il semplice respirare."

Ansel Elgort invece ha giustificato la sua battuta nei confronti di Shailene Woodley, a proposito delle riprese di Divergent, dichiarando: "Non riesco ad immaginare una vita senza amore, penso che mi sentirei veramente solo. Credo che ognuno di noi sia innamorato di molte persone, non deve per forza esserci una componente sessuale."


MARWAN KENZARI SU THE OLD GUARD: “BACIARE LUCA MARINELLI È STATO BELLISSIMO: SI È ANCHE RASATO PER ME!”

Lo abbiamo visto cattivissimo nel live action di Aladdin nel ruolo di Jafar, il gran visir, mentre in The Old Guard, film ispiato all'omonimo fumetto di Greg Rucka, dal 10 luglio su Netflix, Marwan Kenzari è un personaggio molto romantico.

Diretto da Gina Prince-Bythewood, The Old Guard racconta la storia di un gruppo di guerrieri immortali, guidati da Andy, interpretata dal premio Oscar Charlize Theron, che passano attraverso le epoche per cercare di rendere il mondo un posto migliore.

Marwan Kenzari interpreta Yusuf Al-Kaysani, detto Joe, che, sul campo di battaglia, ai tempi delle Crociate, è stato ucciso e ha ucciso Nicoló di Genova, alias Nicky, cavaliere interpretato da Luca Marinelli. Dopo essersi uccisi più volte, i due hanno finito per innamorarsi e trascorrono la loro lunghissima esistenza insieme. Abbiamo parlato di questo rapporto bellissimo insieme all'attore, raggiunto virtualmente via Zoom.

Mi è piaciuta molto la "scena del fidanzato", in cui dei soldati prendono in giro Nicky e Joe e lui mette in chiaro cosa vuol dire amare davvero qualcuno. Perché secondo te, a volte, l'amore fa ridere le persone che non lo capiscono?

Forse perché si sentono a disagio. In questo caso c'è un aspetto macho nel suo commento. Credo che la qualità di questa scena sia che Nicky e Joe sono due individui orgogliosi l'uno dell'altro. Non sono vulnerabili, non sono insicuri. Credo che ci sia forza in chi, nonostante non sia accettato, parla in modo appassionato. Credo sia un messaggio forte. È per questo che alle persone piace quel momento.

Charlize Theron, guerriera immortale in The Old Guard: "Le donne forti fanno ancora paura, come le streghe"

BACIARE LUCA MARINELLI (E IMPARARE L'ITALIANO CON LUI)

Nel film parli un po' di italiano: sei bravo, Luca Marinelli ti ha insegnato qualcosa?

Certo: praticamente dal momento in cui l'ho incontrato, fino all'ultimo giorno di riprese, mi ha parlato in italiano. È stato molto divertente: ora è un mio amico. Mi ha aiutato ogni tanto. Ho studiato un po' di italiano a scuola, 20 anni fa, ma non ero molto bravo. Non per colpa della lingua, che è bellissima, ma perché avevo la testa da un'altra parte. Lui mi ha aiutato, sì.

E com'è stato baciarlo?

È stato molto divertente. Ovviamente è un attore italiano molto attraente. Abbiamo girato di notte: lui era incatenato a una cosa. Ci siamo divertiti molto: tiravo le sue manette e si stringevano ancora di più. È stato fantastico. Si è anche rasato: così non è stato troppo doloroso.

RICORDARSI OGNI GIORNO CHE POSSIAMO ESSERE STRAORDINARI

Alla fine del film Andy dice che aveva bisogno di ricordarsi cosa si prova a sentirsi indistruttibile e straordinaria. Quindi voglio chiederti: come possiamo ricordarci ogni giorno che possiamo esserlo?

Bella domanda: non lo so. Non voglio sembrare uno che sa come si debba vivere. Credo sia una domanda complicata. Siamo vulnerabili, ogni tanto insicuri. Se devo parlare per me stesso, come esseri umani credo sia importante esseri curiosi. La curiosità è importante. Avere senso dell'umorismo. Le cose possono essere molto pesanti, a livello globale, lo vedi quando leggo le news sui giornali. È importante capire chi sei e per questo ci vuole la curiosità. Non bisogna essere troppo duri con se stessi, si può essere anche vulnerabili e insicuri. E c'è posto per tutti a questo mondo. È una questione di equilibrio. Devi fidarti di te stesso. Non è facile. Soprattutto nel mondo in cui viviamo oggi, con i social media e tutto il resto. I giovani potrebbero sentirsi intimiditi da quello che vedono, leggono, da come dovrebbero apparire, comportarsi o ottenere. Si può solo sperare di avere una buona guida, dei bravi maestri, che si tratti di un padre, una madre, uno zio, un amico, un insegnante o un allenatore.


LADY GAGA DIVENTA JEAN GREY DEGLI X-MEN PER IL MARVEL CINEMATIC UNIVERSE

Il noto artista Carlos Gzz ha condiviso sulla sua pagina ufficiale del social network Twitter una fantastica fan-art che immagina Lady Gaga nei panni di Jean Grey per debutto degli X-Men nel Marvel Cinematic Universe.

L'immagine, che trovate come al solito in calce all'articolo, ci mostra una Jean Gray nella forma della Fenice Bianca: la storia del personaggio sul grande schermo è spesso legata all'oscurità, alle prese con il potere cosmico della Fenice Oscura, ma nei fumetti alla fine si fonde pacificamente con la Forza della Fenice e sfrutta le sue nuove abilità per il bene.

Dopo la sua interpretazione in A Star is Born, il pubblico cinematografico è impaziente di vedere in quali ruoli Lady Gaga si cimenterà prossimamente: circa un anno fa si è vociferato di un ingresso nel cast di Guardiani della Galassia Vol. 3 come interesse amoroso di Rocket Racoon, ma quel rumor non è mai stato confermato e per alcuni è nato solo sulla scia della chiacchierata relazione con Bradley Cooper, doppiatore del personaggio nelle versioni originali dei film Marvel Studios.

Jean Gray è stata interpretata per la prima volta da Famke Janssen nella trilogia di X-Men, e l'attrice ha ripreso il ruolo anche in The Wolverine prima di cedere il testimone a Sophie Turner, che ne ha vestito i panni per X-Men: Apocalypse e Dark Phoenix: chi sperate che la interpreterà nel reboot dei Marvel Studios?




STAR WARS, I SITH NON DICONO MAI "CHE LA FORZA SIA CON TE": ECCO PERCHÉ

Per anni abbiamo sentito la celebre frase "Che la Forza sia con te" pronunciata come buon augurio o semplicemente come cenno di saluto dai vari Cavalieri Jedi, fin dal primo film di Star Wars, ma in nessuna pellicola abbiamo mai visto un Signore dei Sith fare altrettanto o utilizzare una versione diversa del celebre motto.

Sebbene si possa pensare che un Sith non abbia certo l'intenzione di augurare il meglio a un proprio alleato (ricordiamo che vanno sempre in due), potrebbe esserci una spiegazione migliore, ed è pure bene ricordare come Luke Skywalker ne Gli Ultimi Jedi abbia detto chiaramente che "la Forza non appartiene ai Jedi".

La celebre frase "Che la Forza sia con te" non sarebbe solo un semplice messaggio di buon auspicio verso gli altri, ma sarebbe la stessa ammissione da parte dei Jedi che la Forza controlla tutto ciò che accade e accadrà e i Jedi riconoscono di non aver alcun potere per cambiare questo concetto. Un concetto che a quanto pare è respinto totalmente da un Sith, che crede fermamente nella propria volontà, in grado di modificare le cose a proprio piacimento. Un Sith cerca sempre di imporre la sua volontà su tutto il resto in modo da ottenere il massimo beneficio da ogni situazione e a ogni livello. Dop aver separato il proprio cammino o destino da quello tracciato dall'Ordine dei Jedi è chiaro quindi il motivo per cui i Signori dei Sith non utilizzano il celebre motto, che tra l'altro viene utilizzato anche da persone non appartenenti all'Ordine ma comunque dentro il nucleo del Lato Chiaro della Forza.


ARNOLD SCHWARZENEGGER PROTAGONISTA DI UN HORROR SU DREDD MAI REALIZZATO, TUTTI I DETTAGLI

Il Giudice Dredd dei fumetti è stato interpretato al cinema da Sylvester Stallone nel film del 1995 e successivamente da Karl Urban nel piccolo cult del 2012, ma a quanto pare avrebbe potuto avere il volto anche di Arnold Schwarzenegger in un progetto a tinte horror che tuttavia non vide mai la luce verde da parte della produzione.

A parlare di questo singolare progetto è stato Peter Briggs (Hellboy) nel corso di una lunga intervista su bloody-disgusting. Lo sceneggiatore tentò negli anni di sviluppare numerosi progetti sia di stampo fantascientifico che cinecomic per la nuova sede britannica della Paramount, ma senza riuscire a ottenere mai un via libera. "Fu Lloyd Levin a dirmi: 'Ho un progetto, cosa ne sai del Giudice Dredd?' e io rimasi di sasso, perché sono britannico e conosco a menadito tutto quello che riguarda la fantascienza, sono un fan di Doctor Who, Star Trek, Star Wars, qualsiasi cosa. Sono patito della fantascienza di Heinlein e Clarke e tutto il resto. Qualcuno in Gran Bretagna ebbe l'idea di iniziare un fumetto chiamato 2000 AD perché pensava appunto che la fantascienza fosse il massimo. Io iniziai a comprare la serie dal numero 2 ed è proprio quello dove compare Dredd. Da ragazzino ci sono cresciuto con Dredd. Quindi quando Lloyd me lo chiese per me fu facile dire di sì. Così ho cominciato a lavorarci".

Il film sarebbe stato quindi co-finanziato da Edward R. Pressman (Conan il barbaro, Masters of the Universe) e Briggs racconta che da una parte c'era quest'ultimo che voleva affidare il progetto a Tony Scott con protagonista Arnold Schwarzenegger e fare un film per conto suo e dall'altra Lloyd Levin e Larry Gordon che non volevano abbandonare l'idea, così proposero subito un contratto a Briggs. Un contratto da tre film. Oggi Briggs rimpiange di aver scelto Dredd.

Alla fine, Briggs scoprì che nel progetto erano coinvolti numerosi produttori, molto diversi tra loro, e che il suo compito era riscrivere ciò che numerosi altri sceneggiatori avevano scritto prima di lui. Il progetto non vide mai la luce, ma per i dettagli vi rimandiamo all'intervista completa.


TOM HANKS IMBATTIBILE, IL NUOVO FILM GREYHOUND È DA RECORD DI APERTURA!

Greyhound, war-movie thriller ambientato nella Seconda Guerra Mondiale scritto e interpretato da Tom Hanks, ha registrato il più grande weekend di apertura con la sua anteprima su Apple TV+ il 10 luglio scorso.

Il film, diretto da Aaron Schneider, ha battuto il record di spettatori nel week-end di apertura su Apple TV+ per un film originale, con addirittura il 30% degli spettatori di Greyhound registrati come nuovi abbonati al servizio. Non è stato reso noto il numero di spettatori e non è chiaro al momento quale film detenesse il record battuto da Tom Hanks: quest'anno Apple TV+ ha fatto debuttare in esclusiva il film The Banker con Anthony Mackie e Samuel L. Jackson e i documentari Beastie Boys Story e Dads.

Sebbene sia stato acquisito dalla Sony dopo essere stato progettato per l'uscita cinematografica a giugno, Greyhound segna la seconda collaborazione con la Playtone di Hanks e la Apple, con quest'ultima che ha anche raccolto un ordine diretto per la serie drammatica Masters of the Air, con Tom Hanks e Steven Spielberg fra i produttori esecutivi.


TENET, ECCO QUANTO DOVRÀ INCASSARE NOLAN PER ANDARE IN PARI CON LA MOSTRUOSA PRODUZIONE

Sarà un'estate difficilissima per i blockbuster, e una particolarmente complicata per Christopher Nolan: il regista, rimasto uno degli ultimi baluardi dell'esperienza cinematografica, si ritroverà infatti con una produzione mostruosa come quella di Tenet alle prese con un'industria in crisi totale.

Ora un nuovo rapporto (arrivato via IndieWire) ha provato a fare i conti in tasca al regista/produttore e alla Warner Bros., suggerendo che il loro nuovo blockbuster Tenet dovrà incassare almeno $800 milioni di dollari solo per andare in pari: ciò vuol dire, in soldoni (battuta!), che per iniziare a guadagnare qualcosa dal film la Warner Bros. dovrà aspettare che gli incassi avranno superato quel tetto.

Il film è stato rinviato già due volte a causa dei vari ritardi legati al coronavirus, e secondo le ultime indiscrezioni rischia un terzo posticipo. Con queste cifre ovviamente la distribuzione tramite on demand sarebbe da escludere a priori, anche se Nolan fosse il fan numero uno dello streaming, dato che per la contabilità di Hollywood un punto di pareggio di $800 milioni significa che il budget totale della produzione è molto vicino se non superiore a $300 milioni, con il resto stanziato da Warner Brothers per il marketing e le varie spese pubblicitarie, che naturalmente continueranno a salire fino a che il film non arriverà in sala (anche, banalmente, per stampare di volta in volta i nuovi cartelloni con le date di uscita aggiornate).

L'aspetto spaventoso di questi numeri mostruosi è il fatto che la maggior parte dei film che arrivano nei cinema verrebbero considerati un successo eccezionale se riuscissero anche solo ad avvicinarsi agli $800 milioni, e anche per un regista amatissimo come Nolan questo numero rappresenta una battaglia da combattere a dir poco in salita. Dunkirk, l'ultimo progetto diretto da Nolan, ha terminato la sua corsa al botteghino con un incasso di $535,5 milioni. In precedenza, Interstellar si è avvicinato a quel limite con un botteghino di $752,8 milioni in tutto il mondo, e per arrivare oltre quella cifra bisogna tornare indietro nel tempo (altra battuta) fino a The Dark Knight ($1,272 miliardi), The Dark Knight Rises ($1,25 miliardi) e Inception ($953,2 milioni).


JUSTICE CON, RIVELATO IL PROGRAMMA COMPLETO DELLA CONVENTION DI ZACK SNYDER

Nell'estate delle convention in streaming, e dopo l'annuncio degli appuntamenti con il San Diego Comic-Con e il SaveDaredevil, nelle scorse ore è stato diramato il programma completo della Justice Con, la convention interamente dedicata al regista Zack Snyder e ai suoi film per il DC Extended Universe.

A partire dal 25 luglio, Justice Con presenterà panel online con alcuni fedelissimi dell'autore, inclusi Ray Porter (interprete di Darkseid) e Ray Fisher (interprete di Cyborg), oltre ovviamente allo stesso Snyder. Altri membri della troupe che presenzieranno all'evento sono l'artista di storyboard Jay Oliva, il direttore della fotografia Fabian Wagner e la produttrice Deborah Snyder, moglie del regista.

In calce all'articolo potete vedere il programma completo per l'evento, che avrà una durata di due giorni. Tra gli appuntamenti anche un focus sul programma di beneficienza per la prevenzione dei suicidi che il movimento ReleaseTheSnyderCut in passato ha contribuito a finanziare, un panel dedicato alla diversità nella filmografia di Snyder e un watch-party di Watchmen di Zack Snyder, il secondo cinecomic del regista dopo il successo di 300.

Con molta probabilità non sarà mostrato nulla di ufficiale per quanto riguarda l'attesissima Zack Snyder's Justice League, dato che la director's cut del cinecomic del 2017 troverà ampia visibilità durante il DC FanDome, la conferenza organizzata da DC Films e Warner Bros. per la promozione dei loro nuovi film: l'evento sarà in streaming gratuito e andrà online il 22 agosto prossimo.


PIRATI DEI CARAIBI, QUAL È L'ORIGINE DELLA CICATRICE DI JACK SPARROW? ECCO I DETTAGLI

La saga di Pirati dei Caraibi sarà orfana di Johnny Depp ma il personaggio di Jack Sparrow rimane il simbolo del franchise e sulla caratterizzazione dell'attore si sono sprecate negli anni gli aneddoti che hanno riguardato la sua performance ma da Oltre i confini del mare sul volto del pirata è comparsa una particolare cicatrice.

Lo sfregio a forma di X è stato mostrato per la prima volta nel materiale promozionale del film di Rob Marshall e questo piccolo dettaglio ha incuriosito i fan.
Una cicatrice sul volto di un pirata non è certo qualcosa di così insolito ma diversi spettatori si sono chiesti in che modo Jack Sparrow si sia procurato quel taglio.

La decisione è stata presa dallo stesso Johnny Depp e dal team di truccatori:"Penso sia bello avere un po' di background delle cose. [...] Se finisci con un taglio sul viso, è solo un taglio... Ma una X? Dev'essersi svegliato e ha scoperto che qualcuno gli ha deliberatamente inciso una X sul viso".
Pirati dei Caraibi - Oltre i confini del mare è il quarto capitolo del franchise e si differenzia dal resto dei film del franchise perchè alla regia è presente Rob Marshall al posto di Gore Verbinski e nel cast non sono presenti alcuni degli interpreti storici, tra cui Keira Knightley e Orlando Bloom.
Nel mese di aprile vi abbiamo raccontato l'amicizia tra Penelope Cruz e Johnny Depp sul set del film. La pubblicazione del film nelle sale venne resa disponibile anche nella versione 3D.


JUSTICE LEAGUE: TUTTO QUELLO CHE SAPPIAMO SULLO SNYDER CUT

Il mese scorso è finalmente arrivato il grande annuncio a lungo atteso da molti dei fan DC: lo Snyder Cut di Justice League arriverà su HBO Max. La versione di Zack Snyder del film del 2017 vedrà quindi la luce, ma cosa possiamo aspettarci esattamente?

I primi report su come si era arrivati alla distribuzione dello Snyder Cut avevano già anticipato alcuni dei punti qui elencati, ma stando agli ultimi aggiornamenti, queste sarebbero le informazioni confermate in merito a ciò che concerna la versione di Justice League che vedremo in tv.

Lo Snyder Cut:

Sarà un'esclusiva di HBO Max

La data d'uscita prevista è verso metà 2021

Sarà più lungo della versione originale

Potrebbe non prendere la forma di un lungometraggio, ma essere più vicina a quella seriale

Il budget per il completamento è stato piuttosto sostanzioso

Non vi saranno dei reshoot (ma probabilmente dei dialoghi aggiuntivi da aggiungere in fase di doppiaggio)

La colonna sonora sarà di Junkie XL

Molti personaggi verranno rielaborati in una qualche forma

Ci sarà Darkside


Quest'ultimo punto in particolare era stato più volte ribadito dallo stesso Snyder, ma anche anticipato dal primo teaser dello Snyder Cut diffuso qualche settimana fa.


SILVER & BLACK SAREBBE STATO DIVERSO DAGLI ALTRI FILM MARVEL, ECCO PERCHÉ

Non sappiamo cosa ne sarà alla fine di Silver & Black, lo spin-off di Spider-Man dedicato a Black Cat e Silver Sable che avrebbe dovuto dirigere Gina Prince-Bythewood, la regista di The Old Guard. Quel che sappiamo, però, è che doveva essere un po' diverso dagli film Marvel.

Erano ormai diversi anni che Silver & Black era in fase di sviluppo in casa Sony, e i recenti risvolti (prima è stato cancellato dal listino Sony, poi si è parlato di due standalone sui personaggi, poi di una probabile serie tv per Disney+) non fanno esattamente ben sperare, tanto che ancora oggi non sappiamo cosa ne sarà del progetto.

Ma di recente, Gina Prince-Bythewood, colei che doveva dirigere il film e che, proprio grazie a esso è stata presa in considerazione e poi scelta da Skydance e Netflix per dirigere The Old Guard, ha rivelato qualche dettaglio in più sul tono della pellicola.

"Volevo che fosse più estremo rispetto ad altri film Marvel, più tagliente" ha affermato in un'intervista con IndieWire "Si trattava di vedere quanto in là avrei potuto spingerlo nei confini del Marvel Universe".

E mentre si attende di sapere cosa riserverà il futuro ai due personaggi dell'Universo Ragnesco, su Netflix trovate The Old Guard, per l'appunto, un altro film con dei supereroi davvero badass, a partire da quello interpretato da Charlize Theron.


STAN LEE, ECCO UNA FOTO INEDITA DAL DIETRO LE QUINTE DEL SET DI THOR: RAGNAROK

Nel 2017 usciva nelle sale Thor: Ragnarok, il terzo capitolo della saga cinematografica dedicata al Dio del Tuono. In questa occasione, Stan Lee ci regalò uno dei suoi camei più divertenti, di cui vediamo ora uno scatto inedito dal dietro le quinte del film.

Due anni fa, il 12 novembre del 2018, ci lasciava purtroppo Stan Lee, il Papà dei supereroi Marvel.

Nel corso degli ultimi anni, però, Stan "The Man" ci aveva fatto sorridere in numerose occasioni, in particolare con i suoi iconici camei nei film Marvel, sia al di fuori che all'interno del Marvel Cinematic Universe.

Uno dei più recenti (l'ultimo in ordine di uscita fu quello in Avengers: Endgame) e più simpatici però fu quello di Thor: Ragnarok, in cui il buffo vecchietto era stato incaricato di trasformare il look di Thor (Chris Hemsworth) in quello di un guerriero degno dell'Arena di Sakaar, dove si sarebbe tenuto il celebre Contest of Champions.

Ed è proprio dietro le quinte di questo cameo che fu scattata la foto che trovate anche in calce alla notizia, inedita finora e postata invece da poco su Instagram.


www.instagram.com/p/CCmH36ZJe8O/?utm_source=ig_embed



THE ROCK, IL FILM DI MICHAEL BAY FU RISCRITTO ANCHE DA QUENTIN TARANTINO

Tutti si ricordano dell'enorme successo commerciale ottenuto da The Rock, il film del 1996 diretto da Michael Bay e con protagonisti un trio d'attori di prima fascia come Sean Connery, Nicolas Cage e Ed Harris; ma probabilmente non tutti sanno che il film fu soggetto di una disputa per quanto riguarda la paternità dello script.

Ufficialmente, la sceneggiatura di The Rock è accreditata a David Weisberg, Douglas S. Cook e Mark Rosner, con quest'ultimo che risultò essere l'unico sceneggiatore aggiunto poi effettivamente accreditato e riconosciuto come tale secondo le regole della Writers Guild of America. In realtà, come rivelato più volte dallo stesso Bay, il copione della pellicola venne riscritto numerose volte e da più sceneggiatori diversi, e ciascuno apportò delle modifiche che poi portarono al prodotto finale, senza però essere stati accreditati dal sindacato (la regola stabilisce che per l'accreditamento si debba contribuire a scrivere almeno il 50% del copione).

Tra gli sceneggiatori che più di tutti contribuì a riscrivere il film, oltre a Rosner, ci fu anche Jonathan Hensleigh, che fu spalleggiato dallo stesso Bay che scrisse una lettera aperta proprio al sindacato in protesta e dichiarando come Hensleigh abbia lavorato a stretto contatto con lui per tutta la lavorazione del film e di come avrebbe dovuto ricevere un riconoscimento ufficiale.

Sappiamo, inoltre, che Connery chiamò il team di sceneggiatori formato da Dick Clement e Ian La Frenais per riscrivere gran parte dei suoi dialoghi, mentre per quelli di Ed Harris, Bay lavorò al fianco dello stesso attore per meglio rappresentarlo sullo schermo. Tra i vari sceneggiatori che si sono poi avvicendati nella produzione è impossibile poi non citare due nomi illustri come Quentin Tarantino e Aaron Sorkin (che ovviamente non vennero accreditati).

Bay e i produttori ebbero quindi delle divergenze che furono appianate solo grazie all'intervento di Connery (che figurava come produttore esecutivo).


MAX PAYNE, TUTTI I SEGRETI SUL FILM CON MARK WAHLBERG, MILA KUNIS E OLGA KURYLENKO

Max Payne, action del 2008 diretto da John Moore e ispirato al celebre e omonimo videogame con un cast d'eccezione che include Mark Wahlberg, Mila Kunis e Olga Kurylenko.

Per prepararvi alla visione, vi proponiamo i retroscena, gli aneddoti e i segreti più curiosi dal set. Come al solito, potete trovarli qui sotto:

Mark Wahlberg ha dichiarato in diverse interviste che John Moore è uno dei migliori registi con cui abbia mai lavorato: nella sua carriera, l'attore è stato diretto tra gli altri da autori come Tim Burton, Martin Scorsese e Paul Thomas Anderson.

E' il secondo film di Olga Kurylenko basato su un videogioco: il primo era stato Hitman - L'assassino, arrivato nel 2007.

Nella scena post-crediti, quando Max Payne entra nel bar, è visibile un tendone dall'altra parte della strada sul quale si legge "Forgotten Rebels" e "The 3Tards". Il supervisore degli effetti visivi Jeff Campbell è il chitarrista della band punk Forgotten Rebels.

Il trailer di Max Payne si può vedere in una televisione sullo sfondo dell'ufficio di Ari Gold in Entourage (2004) - uno show prodotto da Mark Wahlberg.

Secondo quanto riferito, Mark Wahlberg non ha mai giocato al videogioco, poiché non voleva diventarne dipendente: ha accettato il film perché si sentì collegato emotivamente alla sceneggiatura.

Il cattivo principale del videogioco, Nicole Horne, ha solo un ruolo secondario nel film.

Il film doveva essere inizialmente rated-r, ma a causa della classificazione PG-13 voluta dallo studio voleva, John Moore ha deciso di filmare due versioni di tutte le scene d'azione del film. La versione originale della scena del garage venne descritta come "una delle sparatorie più sanguinose mai filmate".


STAR WARS, NESSUN PANEL PREVISTO AL COMIC CON VIRTUALE

In linea con il resto del 2020, luglio porta poche gioie agli appassionati di cinema, serie tv e fumetti: niente DC, niente Marvel Studios e niente Star Wars per l'edizione virtuale del Comic-Con di San Diego, Comic-Con @ Home.

Avete capito bene: nel programma del Comic-Con virtuale non vi sono panel dedicati a nessuna di queste tre aree.

E se per quanto riguarda Marvel avremo un segmento dedicato alla docuserie di Disney+ Marvel 616, e in casa DC si è già provveduto a fare diversamente grazie al mega-evento DC FanDome (24 ore di contenuti, talent annunci e rivelazioni DC tra cinema, serie tv, fumetti e videogiochi che si terrà sabato 22 agosto), per Star Wars dovremo aspettare tempi migliori.

Nonostante la cancellazione della Star Wars Celebration e la presenza di diversi progetti in cantiere per Lucasfilm, San Diego non si trasformerà in una Galassia lontana lontana...

Non sappiamo dunque quando potrà essere annunciato il prossimo film della saga, o se ci sono novità in arrivo per The Mandalorian o altre serie originali come Cassian Andor, o anche la serie live-action con protagonista femminile di cui si parlava qualche tempo fa.

Se non altro, Disney+ ha già fatto in parte contenti i fan della saga con l'annuncio di una nuova serie animata intitolata The Bad Batch e prodotta, tra gli altri, da Dave Filoni, che arriverà sulla piattaforma streaming nel 2021.

Attendiamo, dunque, e incrociamo le dita per avere al più presto buone nuove a tema Star Wars.


X-MEN: CHARLIZE THERON, MICHAEL JACKSON E SHAQUILLE O'NEAL DOVEVANO ESSERE NEL FILM

Un film che ha fatto scuola, in molti sensi, è quello dell'accademia per giovani dotati del professor Xavier, uno degli aprifila del genere cinecomic. In molti sono rimasti affascinati dai mutanti e dai loro poteri, ma cosa pensereste se vi dicessimo che Charlize Theron era la prima scelta per Jean Grey?

Nonostante non sia stato il primo film sui supereroi, si pensi ad esempio al Batman degli anni '80, né il campione d'incassi, Sam Raimi lo supererà ai box office col suo Spider-Man nel 2002, a 20 anni dal debutto nei cinema Bryan Singer e il suo X-Men di continuano a far parlare di sé.

In una recente intervista il produttore Ralph Winter ha rivelato alcune delle prime, e insolite, proposte per il film: " Ho tanti bei ricordi di quel periodo e delle persone che volevano partecipare al film. Michael Jackson voleva interpretare Charles Xavier perché era un grande appassionato del fumetto. Shaquille O'Neal si è presentato in ufficio chiedendo di interpretare Forge, che però non era nel film. Ogni giorno ero sorpreso dalla quantità di celebrità desiderosa di mettersi in gioco. Ad esempio, trovavo Mariah Carey seduta nel mio ufficio che voleva andare a parlare con Bryan per convincerlo a darle il ruolo di Tempesta o qualcosa del genere".

Winter ha inoltre rivelato che, tra le tante star che si erano proposte, un delle poche che venne effettivamente adocchiata da Singer e dallo sceneggiatore David Hayter rifiutò il ruolo: stiamo parlando di Charlize Theron, la quale non volle interpretare la bellissima e fatale Jean Grey. In passato si era già parlato del rifiuto di Viggo Mortensen e Russel Crowe per il ruolo di Wolverine, mai avremmo immaginato una telepate più riuscita di Famke Janssen.

Negli anni l'attrice deve però essersi ricreduta sugli eroi dei fumetti, tanto che proprio in questi giorni è stato distribuito da Netflix The Old Guard, cinecomic alla cui recensione vi rimandiamo, e la stessa Theron ha ringraziato i fan per l'enorme successo di The Old Guard.


WISHBONE – UNIVERSAL & MATTEL INSIEME PER UN FILM SUL CANE DEI SOGNI

Per la prima volta la Mattel Films lavorerà a un film per il cinema con la Universal Pictures. Stiamo parlando di Wishbone basato sull’omonima serie televisiva arrivata in Italia con il titolo: Wishbone, il cane dei sogni.

Creata da Rick Duffield, è andata in onda sulla PBS dal 1996 al 2001, e racconta le avventure di un Jack Russell Terrier. Solo gli spettatori e i personaggi dei suoi sogni possono sentirlo parlare.

La serie ha vinto quattro Daytime Emmy, un premio Peabody e due premi TCA.

Peter Farrelly, premio Oscar con Green Book, produrrà la pellicola indirizzata alle famiglie con la Mattel Films. Il produttore esecutivo Robbie Brenner, che supervisiona il film, ha dichiarato:

“Il nostro catalogo di iconiche franchise continua a offrire opportunità per delle narrazioni cinematografiche. Siamo entusiasti di lavorare con Peter Farrelly, Roy Parker e la Universal per portare questo amato classico canino in una nuova direzione con una rivisitazione moderna della franchise”.

Wishbone è la prima pellicola della Mattel Films, non basata su un giocattolo. Gli altri progetti in lavorazione sono: American Girl, Barbie, Barney, Hot Wheels, Magic 8 Ball, Major Matt Mason, Masters of the Universe e View Master.


PROJECT POWER – ECCO LO SPETTACOLARE TRAILER DEL FILM, DAL 14 AGOSTO SU NETFLIX

Netflix ha pubblicato il primo trailer di Project Power, film fantascientifico ad alto contenuto di superpoteri (ma non è l’adattamento di un fumetto).

Fonte di tali abilità sovrumane è una pillola: chiunque la assuma sviluppa dei poteri straordinari per cinque minuti… peccato però che la morte sia un potenziale effetto collaterale. Un ex soldato in cerca di vendetta (Jamie Foxx), un poliziotto locale (Joseph Gordon-Levitt) e una giovane spacciatrice (Dominique Fishback) scelgono di correre quel rischio per combattere la crescente ondata di criminalità a New Orleans, con risultati alquanto spettacolari.

La sinossi ufficiale
Per le strade di New Orleans comincia a diffondersi la voce di una misteriosa nuova pillola che scatena superpoteri diversi a seconda di chi la prende. Il problema? Non sai cosa succederà finché non la prendi. Mentre alcuni sviluppano una pelle antiproiettile, il dono dell’invisibilità o una forza sovrumana, per altri la reazione è letale. Quando la pillola provoca un pericoloso aumento della criminalità in città, un poliziotto locale (Joseph Gordon-Levitt) si allea con una giovane spacciatrice (Dominique Fishback) e un ex soldato motivato da una vendetta segreta (Jamie Foxx) per combattere il potere ad armi pari, prendendo la pillola nella speranza di riuscire a trovarne e a fermarne gli inventori.

Nel cast di Project Power figurano Jamie Foxx, Joseph Gordon-Levitt, Dominique Fishback, Machine Gun Kelly, Courtney B. Vance, Amy Landecker e Rodrigo Santoro.

Henry Joost e Ariel Schulman si sono fatti conoscere nel 2010 con il documentario Catfish. In seguito hanno diretto Paranormal Activity 3 e 4, Nerve e Viral. Il suo prossimo progetto è il film di Mega Man.

Il copione è opera di Mattson Tomlin, che ha scritto e diretto The Projectionist e Solomon Grundy, prima di collaborare con Matt Reeves per la sceneggiatura di The Batman. Ha scritto inoltre Little Fish (non ancora uscito) e il prossimo 2084. Sarà lui, inoltre, a scrivere Mega Man per Joost e Schulman.

Potrete vedere il trailer – in italiano e in originale – qui di seguito, ma prima vi ricordo che Project Power uscirà il prossimo 14 agosto su Netflix.

Il trailer italiano



Il trailer originale




FLETCH: JON HAMM AL POSTO DI CHEVY CHASE NEL REBOOT DELLA SAGA

Fletch, il reporter investigativo ideato dallo scrittore Gregory Mcdonald e interpretato sul grande schermo da Chevy Chase, sta per tornare. Il nuovo film sarà diretto da Greg Mottola, regista di Superbad, e interpretato da Jon Hamm, protagonista di Mad Men.

Il nuovo film sarà un adattamento del secondo romanzo della serie scritta da Mcdonald, Confessa, Fletch (1976). In esso, Irwin Maurice Fletcher si ritrova a indagare su molteplici casi di omicidio, uno dei quali lo vede anche principale sospettato. Mentre tenta di provare la sua innocenza, Fletch viene anche incaricato di ritrovare la collezione d’arte che la sua fidanzata ha ereditato dal padre, scomparso e presunto morto.

Il film sarà scritto da Zev Borow, consulting producer della serie Lethal Weapon. Jon Hamm sarà anche produttore insieme alla sua manager Connie Tavel. Il film sarà prodotto dalla Miramax.

Connie Tavel ha dichiarato:

Produrre questo film con Jon è per me il sogno di una vita. E con Zev e Greg alla sceneggiatura e alla regia, credo davvero che questo sarà un esaltante e moderno rilancio per questo amato personaggio.

Gregory Mcdonald ha scritto undici romanzi di Fletch. Il personaggio è stato portato al cinema in due film, entrambi interpretati da Chevy Chase e diretti da Michael Ritchie. Il primo fu Fletch – Un colpo da prima pagina (1985), seguito nel 1989 da Fletch – Cronista d’assalto.


After 2 data di uscita, ecco quando arriverà in Italia l’atteso sequel

Se l’estate va ancora un po’ a rilento, settembre segnerà la ripartenza dei cinema con l’arrivo di tanti nuovi film, a partire da Tenet in uscita il 26 agosto. Leone Film Group e 01 Distribution hanno infatti annunciato After 2 data di uscita.

After 2 data di uscita

Dal 2 settembre arriverà infatti al cinema After 2, il secondo capitolo tratto dalla saga best seller di Anna Todd.

Diretto da Roger Kumble con Josephine Langford (Tessa Young) e Hero Fiennes Tiffin (Hardin Scott) nei panni dei protagonisti, il film segue la storia d’amore tra due ragazzi dopo che una bugia ha incrinato il loro rapporto. Tessa infatti alla fine del primo film ha scoperto della scommessa fatta da Hardin con i suoi amici. Ora la ragazza non riesce più a credere nella sincerità del suo amore e, confusa e infelice, pensa di vendicarsi usando le stesse armi di seduzione che ha usato lui…

After, uscito nel 2019, è diventato un vero cult per teenager incassando più di 6 milioni al box office italiano. La saga letteraria invece è stata pubblicata in 30 paesi in tutto il mondo, e in Italia ha venduto 1.6 milioni di copie.

Guardate qui sotto il trailer italiano del film:




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Il medico della mutua: il film che Alberto Sordi ha prodotto perché nessun altro voleva farlo

Nel 1964 usciva in libreria Il medico della mutua scritto da Giuseppe d'Agata, nel 1968 arrivava nei cinema il film con Alberto Sordi. Il merito fu tutto dell'attore che acquisto i diritti del libro e ne produsse l'adattamento cinematografico.

Il medico della mutua: il film che Alberto Sordi ha prodotto perché nessun altro voleva farlo

Non tutti sono a conoscenza de Il medico della mutua, il romanzo del 1964 scritto da Giuseppe d'Agata la cui storia ha sedotto Alberto Sordi. Quel piccolo libro con una breve narrazione, in parte di denuncia e in parte grottesca, voleva isolare nel nostro pensiero la figura del dottore di famiglia in tutta la sua contraddittoria posizione professionale. Il medico della mutua vanta da un lato un'umanitaria indole la cui missione è espletata dal nobile ruolo che ricopre. Dall'altro pare innegabile che il suo personale successo sia legato alla trasformazione dei suoi privilegi in trampolini per eseguire tuffi carpiati in un bieco affarismo. Solo un medico vero poteva conoscere bene tutte le sfumature e d'Agata, infatti, lo era, ma dopo la pubblicazione per lui ci furono solo lavori da scrittore.
Il film Il medico della mutua uscì nel 1968 diretto da Luigi Zampa e fu il secondo grande successo di quella stagione, dietro Serafino di Pietro Germi e prima di C’era una volta il West di Sergio Leone. Come sappiamo, il film ebbe un seguito l’anno successivo intitolato Il prof. dott. Guido Tersilli primario della clinica Villa Celeste convenzionata con le mutue diretto da Luciano Salce.

Se il film esiste, il merito è del suo protagonista Alberto Sordi che si era incaponito sui diritti di quel libro. Il potenziale per adattare la storia per il cinema lo vedevano gli artisti, non i produttori. Luciano Salce cercò di farne un film con Ugo Tognazzi, ma Mario Cecchi Gori che ne aveva acquistato i diritti "per errore" riteneva la storia non realizzabile senza scatenare un putiferio. Qualche tempo dopo Sordi riuscì a farsi rivendere i diritti per poche lire e sarebbe stato propenso a metter mano al partafogli per produrre il film in compartecipazione con qualcun altro.

Nel libro Storia di un commediante: racconti, aneddoti e confessioni, Sordi racconta l'incontro con Dino De Laurentiis: “Lui mi guardò con aria scettica, chiamò la sua segretaria e, con la sua voce tonante, facendo una serie di scongiuri, le gridò: Liliana! Vie’ qua e dimme: se vedi il manifesto di un film che come titolo ha Il medico della mutua, tu che fai?”. “Ne vado a vedere un altro”, rispose la segretaria che, fra le altre cose, era brutta come il peccato. “L’hai sentita?”. “L’ho sentita, sì, e l’ho vista pure... ammazza quant’è brutta!!! E tu chiami la segretaria per sapere se devi fare o no un film? Ma ti rendi conto che tutti gli italiani sono mutuati?”. “Sì, ma qui c’è di mezzo un medico e, se proprio vuoi un consiglio, medici, casse da morto e funerali lasciali perdere”, mi rispose toccandosi le parti basse”.
Alla fine l'attore mise molto più del 50% per produrre Il medico della mutua insieme a Euro International e la Explorer Film 58.

Oltre all'inimitabile abilità di Sordi nel ritrarre con la sua innata simpatia anche i personaggi più spinosi e antipatici, alla regia di Zampa il cui istinto si era lasciato sospingere dal vento di contestazione del '68, alla sceneggiatura puntuale e pungente di Sergio Amidei, la riuscita del film non sarebbe stata tale se alle musiche non ci fosse stato quel grande artista di Piero Piccioni, che tanto da dato al cinema italiano e ai personaggi dell'Albertone nazionale tradotti in note su un pentagramma con acume e talento musicale. Qui sotto la celebre Marcia di Esculapio del film.


La candidata ideale: il poster in esclusiva del nuovo film di Haifaa Al Mansour, al cinema dal 3 settembre

La candidata ideale, della regista Haifaa Al Mansour, arrivata alla ribalta nel 2012 con La Bicicletta verde, esce il 3 settembre distribuito da Academy Two. Vi mostriamo in anteprima esclusiva il poster ufficiale italiano del film

La candidata ideale: il poster in esclusiva del nuovo film di Haifaa Al Mansour, al cinema dal 3 settembre

Arriverà in sala il 3 settembre distribuito da Academy Two La candidata ideale, il film di Haifaa Al Mansour in corsa per il Leone d’Oro alla 76. Mostra del Cinema di Venezia. Haifaa Al Mansour è la prima regista saudita e la ricordiamo per il film del 2012 La bicicletta verde. Ne La candidata ideale affronta ancora una volta questione femminile in Arabia Saudita attraverso la storia di una donna medico determinata a sfidare la società tradizionalista candidandosi come sindaco della sua città.

C’è grande coraggio in quest’opera di Haifaa Al Mansour, che ha dovuto girare il suo primo film chiusa in un furgone perché non poteva entrare in contatto con gli uomini presenti sul set. Per La candidata ideale, che vede protagonista Mila Alzahrani, la regista è uscita dal furgone e ha raccontato una vicenda anche comica che contiene un messaggio di speranza e che invoca un mondo senza sessismo. Del film è appena uscito il poster, che vi mostriamo in esclusiva, non prima di aver richiamato la vostra attenzione sulla sinossi ufficiale.

Maryam è giovane e ambiziosa e lavora come medico presso una piccola clinica cittadina in Arabia Saudita. Nonostante le sue qualifiche, ogni giorno deve guadagnarsi con fatica il rispetto dei suoi colleghi uomini e l’accettazione da parte dei suoi pazienti. Un errore burocratico la fa imbattere per caso nel modulo di iscrizione alle elezioni locali della sua città e decide di candidarsi. Ingaggia le sue sorelle minori perché inizino una raccolta fondi e pianifichino gli eventi per la sua campagna elettorale. Nonostante le restrizioni imposte alle donne, la coraggiosa candidatura di Maryam prende slancio e sfida il sistema patriarcale.


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STAR TREK: WILLIAM SHATNER VUOLE CHRIS PINE A INTERPRETARLO IN UN FILM A LUI DEDICATO

Durante una sua breve apparizione durante il video panel al GalaxyCon, William Shatner ha avuto modo di rivelare il nome dell'attore che a suo avviso sarebbe perfetto per interpretarlo in un eventuale biopic dedicato alla sua vita e alla sua carriera, e si tratta dell'amico e collega Chris Pine (Wonder Woman, Star Trek).

In merito, dopo aver respinto l'istinto di voler girare lui stesso un film sulla sua vita, Shatner ha risposto: "Non lo so, onestamente. Chris Pine? Voglio dire, perché non dovrebbe interpretarmi? È un ragazzo pieno di talento e di bell'aspetto". L'attore non lo ha detto, ma come sappiamo Chris Pine è anche protagonista del nuovo corso cinematografico di Star Trek, in cui ha interpretato proprio il Capitano Kirk, ruolo che ha reso famoso Shatner negli anni '60.

L'attore ha smesso di interpretare Kirk dopo la morte del personaggio in Star Trek Generations, e di recente ha però ammesso che prenderebbe in considerazione l'idea di riprendere quei panni se ci fosse un modo valido e sensato per farlo: "Se lo scrivessero e avesse un senso, mi piacerebbe molto interpretarlo di nuovo. Ma deve essere un buon ruolo: tornare solo per mostrare la mia faccia in un cameo o cose del genere non mi interessa".


SPIDER-MAN: UN NUOVO UNIVERSO, LORD E MILLER ANTICIPANO UN NUOVO SUPEREROE PER IL SEQUEL

Tramite un siparietto organizzato sulle rispettive pagine del social network Twitter, i registi Phil Lord e Christopher Miller, produttori del film d'animazione premio Oscar Spider-Man: Un Nuovo Universo, hanno anticipato l'arrivo di un nuovo supereroe nel sequel attualmente in produzione.

Ci vorranno più di due anni prima di vedere Spider-Man: Into the Spider-Verse 2, ma in queste ore i due produttori hanno anticipato alcuni suggerimenti circa la possibilità che il film possa introdurre un nuovo personaggio che i fan di Spider-Man adoreranno: si tratta di Silk, nei fumetti nota anche come Cindy Moon, un'americana-coreana che è stata morsa dallo stesso ragno che aveva trasformato originariamente Peter Parker in Spider-Man.

Possiede dei poteri simili ma non identici a quelli di Peter, ed è stata introdotta nei fumetti solo nel 2014: con la premessa di Spider-Man: Into the Spider-Verse incentrata sull'esistenza e l'esplorazione di universi paralleli, le possibilità sono quasi infinite non solo per l'introduzione di nuovi personaggi dello Spider-Verse, ma anche più versioni dello stesso personaggio, ognuna con differenze minori ma sostanziali.


KEVIN FEIGE LAVORÒ AL PRIMO X-MEN DI BRYAN SINGER, ECCO QUAL ERA LA SUA UMILE MANSIONE

Prima di diventare quello che è attualmente, ovvero il caso dei Marvel Studios nonché il produttore più importante e imitato di Hollywood, Kevin Feige lavorò nella troupe del primo X-Men di Bryan Singer, contribuendo a creare le fondamenta del mito dei supereroi al cinema.

Tuttavia la sua mansione all'epoca era molto più umile di quella decisionale che svolge oggi come demiurgo del Marvel Cinematic Universe, anche se non meno fondamentale stando a quanto dichiarato dal produttore Ralph Winter durante una recente intervista con Observer. La produttrice esecutiva Lauren Shuler Donner infatti lo rese produttore associato del film per merito della sua conoscenza dell'universo Marvel.

"Lo studio voleva il pubblico più vasto possibile, e per questo non volevano rimanere strettamente fedeli ai fumetti. Kevin Feige, che era assistente alla produzione della Donner, si trovò nel mezzo di questo tira e molla. Allora non aveva potere decisionale e la sua voce non contava certo come conta oggi, ma si era fatto notare per l'attenzione e la fedeltà ai personaggi e ogni volta ricordava a chi gli stava intorno: 'Ehi, questo puoi farlo, ma ecco da dove viene il personaggio. Ecco come sono nati i suoi poteri. Mi raccomando, tienilo a mente quando fai questo o questo o quello'".

Considerando il fatto che Singer ha vietato i fumetti sul set, è probabile che quella di Feige sia stata una strada molto in salita, ma ha chiaramente fatto la differenza durante le riprese. Winter ha anche affrontato la sfida di girare il film con un budget molto risicato rispetto a quelli che questi film possono vantare oggi: "Il budget è stato una sfida. Non abbiamo pagato molto le nostre star, come ad esempio Ian McKellen e Patrick Stewart. Non è che potevamo permetterci grossi stipendi nel 1999, anzi nel '98, quando furono siglati i contratti. Avevamo un budget di $75 milioni e gli effetti visivi non erano economici".

Oggi, vent'anni dopo, Kevin Feige possiede i diritti degli X-Men e si sta preparando a rilanciarli sotto il franchise del Marvel Cinematic Universe; la sua prossima sfida, mentre continua ad evolvere il MCU, sarà quella di produrre un film per la saga di Star Wars.


ZENDAYA MOZZAFIATO NEL POSTER DI KILL-BRIDE, IL KILL BILL 3 IMMAGINATO DA BOSSLOGIC

Nei giorni scorsi Vivica Fox, interprete di Vernita Green in Kill Bill di Quentin Tarantino, ha sponsorizzato la giovane Zendaya come protagonista di Kill Bill 3, chiacchierato capitolo finale della saga con Uma Thurman.

Per anni il film è rimasto un sogno dei fan del regista di Pulp Fiction e C'Era Una Volta a Hollywood, e probabilmente rimarrà tale a meno che l'autore non riveda la sua decisione di chiudere la propria carriera al decimo film, ma i cinefili di tutto il mondo continuano a tenere le dita incrociate: in questo senso non aiuta di certo la splendida locandina realizzata da BossLogic, che vi farà venire voglia di vedere il film seduta stante.

Il poster, che come al solito trovate in calce all'articolo, ritrae proprio Zendaya nei panni della figlia di Vernita Green e prova addirittura ad azzardare un titolo che, messa così, non sembra affatto male: Kill Bride, gioco di parole fra l'originale Kill Bill, il termine Bride (Sposa) col quale veniva soprannominata la protagonista interpretata da Uma Thurman e il numero 3, evidenziato in rosso partendo dalla lettera B.


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Edited by Triplethor - 15/7/2020, 20:46
view post Posted: 14/7/2020, 13:35 MovieTown - Cinema

MARTEDI

14/07/2020



JOKER: IL FILM CON JOAQUIN PHOENIX È IL PIÙ POPOLARE SU HBO MAX

Joker è il film più popolare su HBO Max, la nuova piattaforma streaming di WarnerMedia.

Lo ha confermato un recente studio: nonostante ci siano altri cinecomic sulla piattaforma, la pellicola diretta da Todd Phillips con protagonista il premio Oscar Joaquin Phoenix è riuscita a superare titoli come L’Uomo d’Acciaio e Il Cavaliere Oscuro.

Nello specifico sul podio troviamo:

Joker con il 7.3% di share
Ad Astra con il 5.2% di share
Harry Potter e la Pietra Filosofale con il 2.4% di share


THE OLD GUARD 2 – GINA PRINCE-BYTHEWOOD PARLA DELL’EVENTUALE SEQUEL

The Old Guard è tuttora al primo posto nella classifica italiana di Netflix, e l’accoglienza è stata buona anche all’estero: considerando la scena finale che apre le porte a un sequel, molti spettatori si stanno domandando se un secondo film sarà effettivamente prodotto.

Ebbene, la regista Gina Prince-Bythewood ne ha parlato con Games Radar, rivelando quello che possiamo aspettarci dall’eventuale sequel. Attenzione, però, perché ci sono spoiler relativi al finale.

ATTENZIONE: SPOILER

Se avete visto The Old Guard, sapete che Andy (Charlize Theron) aveva una compagna chiamata Quynh (Van Veronica Ngo), immortale come lei. La donna fu processata per stregoneria e gettata in mare all’interno di una bara, morendo per annegamento e poi tornando in vita di continuo, per secoli. Andy la ritiene definitivamente perduta, ma Quynh ritorna nella scena finale, sorprendendo Sebastian (Matthias Schoenaerts) durante il suo esilio. Il sequel partirebbe proprio da lì:

Sarà basato sul fumetto. Per quanto riguarda ciò che Greg [Rucka] ha scritto, Quynh si è rifatta viva, e questo causa dei guai, assolutamente. Ma c’è anche una storia molto terrena che affronta i problemi del nostro mondo, e che introduce altri cattivi non immortali, quindi nella graphic novel c’è un equilibrio molto fico tra le due cose.

A Collider, invece, la cineasta ha riferito che Greg Rucka ha sempre concepito questo adattamento del suo fumetto come una trilogia:

Greg l’ha sempre concepito come una trilogia. So in quale direzione andrà la storia, ed è una gran figata.

Vi terremo aggiornati.


Scooby!, ecco i primi cinque minuti del film animato

Scooby!, il film d’animazione sulle origini di Scooby-Doo e della Misteri e Affini, sarà disponibile da domani nel nostro Paese in versione digitale a noleggio. Per l’occasione la Warner Bros. ha deciso di diffondere online i primi cinque minuti del film.

“SCOOBY!” ci svela come gli amici di sempre Scooby e Shaggy si siano incontrati e, in seguito, uniti ai giovani investigatori Fred, Velma e Daphne per formare la famosa Mystery Inc. Con centinaia di casi risolti e avventure condivise, Scooby e la banda ora dovranno affrontare il loro mistero più grande e impegnativo di sempre: sventare un piano volto a sguinzagliare il cane fantasma Cerberus nel mondo. Mentre si apprestano a fermare questa “can-apocalisse globale”, i membri della banda scoprono che Scooby ha un retaggio segreto e un destino epico più grande di quanto potessero immaginare.

Nella versione originale di “SCOOBY!” fanno parte del cast di doppiatori Will Forte (“La rivincita delle sfigate”; la serie TV “The Last Man on Earth”), come voce del migliore amico di Scooby-Doo, Shaggy; l’attore due volte candidato all’Oscar Mark Wahlberg (“The Fighter”; “The Departed – Il bene e il male”) è Blue Falcon; Jason Isaacs (i film di “Harry Potter”; “The OA” in TV) è la voce del famigerato Dick Dastardly; Gina Rodriguez (“Deepwater: Inferno sull’Oceano”; la serie TV “Jane the Virgin”) è la voce di Velma; Zac Efron (“The Greatest Showman”; la saga “Cattivi vicini”) quella di Fred; Amanda Seyfried (i film “Mamma Mia!”; “Ted 2”) è Daphne; Kiersey Clemons (“Cattivi vicini 2”; la serie TV “Angie Tribeca”) nei panni di Dee Dee; Ken Jeong (“Crazy & Rich”; la trilogia di “Una notte da leoni”) nel ruolo di Dynomutt; Tracy Morgan (“What Men Want”; “30 Rock” in TV) nel ruolo di Captain Caveman; mentre Frank Welker (il franchise di “Transformers”) presta la voce a Scooby-Doo.

“SCOOBY!” è diretto da Tony Cervone, candidato all’Annie Award per il film “Space Jam”, e due volte candidato agli Emmy per il suo lavoro su “Duck Dodgers”.




I Goonies, Beetlejuice e Sherlock Holmes in 4K a settembre negli USA, ecco le copertine

La Warner Bros. Home Entertainment ha annunciato poche ore fa che dal 1° settembre negli Stati Uniti saranno disponibili in 4K Ultra HD quattro film storici per lo studio, ovvero I Goonies, Beetlejuice e i due Sherlock Holmes di Guy Ritchie con Robert Downey Jr. e Jude Law.

A seguire potete ammirare le copertine e alcuni post promozionali:


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Thor: Ragnarok, la controfigura di Chris Hemsworth condivide un video dal backstage

Lo stuntman Bobby Holland Hanton ha diffuso sul suo profilo Instagram un video proveniente dal dietro le quinte di Thor: Ragnarok, cinecomic Marvel di Taika Waititi arrivato nelle sale nel 2017.
Nel video vediamo Hanton nei panni di Thor, come controfigura di Chris Hemsworth mentre prova una coreografia.

Potete vedere il video qua sotto:


www.instagram.com/p/CCiz0mclj6Y/?utm_source=ig_embed

The Old Guard primo su Netflix, il commento di Charlize Theron

In pochi giorni dall’uscita, The Old Guard è già uno dei film più visti nei paesi in cui Netflix è disponibile, Italia compresa (con grandi apprezzamenti per il personaggio di Luca Marinelli) e Charlize Theron è rimasta molto colpita dall’accoglienza del pubblico tanto da voler condividere il suo apprezzamento su Twitter dove scrive:

Wow, solo… WOW!
Grazie a tutti per aver reso questo weekend così grandioso. L’amore che avete dimostrato nei confronti di The Old Guard e nei miei è davvero da pazzi. Ho letto tutti i vostri commenti con un enorme sorriso stampato sulla faccia – apprezzo davvero tutto questo, lo apprezzo davvero molto.


Questa la sinossi:

Da secoli il mondo dei mortali è protetto da un gruppo di mercenari capitanato da una guerriera di nome Andy (Charlize Theron). Stranamente i componenti della squadra non possono morire, ma durante una missione questa loro straordinaria capacità diventerà pubblica. Ora tocca ad Andy e all’ultima arrivata Nile (Kiki Layne) aiutare il team a scongiurare il pericolo rappresentato da chi, a qualsiasi prezzo, intende replicare e sfruttare economicamente questo dono.

Alla regia troviamo Gina Prince-Bythewood su una sceneggiatura di Greg Rucka (Lazarus, Wonder Woman).


Matrix: il direttore della fotografia Bill Pope spiega cosa andò storto con i sequel (e cita Lo Hobbit)

L’esperienza sul set del primo film di Matrix non fu in alcun modo paragonabile a quella dei due sequel (Reloaded e Revolutions) girati in contemporanea. A parlarne è stato il direttore della fotografia dei film, Bill Pope, nell’ultimo podcast di Roger Deakins.
Come raccontato da Pope:

Tutto ciò che è stato bello della prima esperienza non lo è stato per gli ultimi due. Non eravamo più liberi. Sentivamo gli occhi addosso, c’era tanta pressione. Nel mio cuore non mi piacevano, volevo prendere un’altra direzione. C’era molta frizione, molti problemi personali e sullo schermo si vedeva, se devo essere sincero. Le Wachowski avevano letto questo dannato libro su Stanley Kubrick secondo cui: “Gli attori non recitano in modo naturale fin quando non sono stremati”. Allora facevamo 90 ciak! Volevo dissotterrare Stanley Kubrick e ucciderlo.

Uno dei più grossi problemi? La durata eccessiva delle riprese:

Girare per così tanto tempo, per 276 giorni, intorpidisce la mente, l’anima e il film. Pensa allo Hobbit, girarono i tre film tutti insieme e il risultato è stato fiacco. Con i libri non è la stessa cosa perché li apri e chiudi a piacimento. Per delle riprese cinematografiche parliamo di troppo tempo. C’è un limite.

n generale, però, Pope è in buoni rapporti con tutti:

Ho trasferito i film su 4K per questioni di archivio alla Warner, ho scritto alle Wachowski, a Keanu [Reeves] e a Carrie-Anne [Moss] che abbiamo fatto un ottimo lavoro e che dovremmo andarne fieri.

Ricordiamo che per Matrix 4 – in arrivo nel 2022 – Pope ha ceduto il testimone a John Toll, che figurerà come direttore della fotografia.


Hunger Games, Scott Derrickson avrebbe voluto che Naya Rivera interpretasse Katniss

Alcune ore fa abbiamo appreso ufficialmente della morte di Naya Rivera, l’attrice di Glee, scomparsa nel Lago Piru.
Come piccolo tributo, Scott Derrickson – il regista di Doctor Strange – ha voluto ricordare l’attrice svelando che avrebbe voluto offrirle il ruolo di Katniss Everdeen in Hunger Games se avesse ottenuto la regia del film, poi toccata a Gary Ross.

Ecco le sue parole:

Amavo il primo romanzo di Hunger Games e ricordo vividamente la descrizione della sedicenne Katniss Everdeen, una ragazza “snella con i capelli neri e la pelle olivastra”. Quando incontrai i produttori riguardo alla possibilità di dirigerlo, dissi che durante la lettura del romanzo mi ero sempre immaginato Naya Rivera nei panni di Katniss.

Nata nel 1987, Naya Rivera è stata una bambina prodigio e ha iniziato a recitare quando aveva 4 anni: il suo primo ruolo fu quello di Hillary Winston in La famiglia reale di Eddie Murphy, nel 1991. Molte le partecipazioni in serie tv e film nei dieci anni successivi, tra cui Willy, il principe di Bel-Air, Otto sotto un tetto, House Blend, Baywatch, Un genio in famiglia.

Nel 2009 l’attrice entra nel cast di Glee nei panni della cheerleader Santana Lopez: la serie ha un successo strepitoso, e nelle stagioni successive il ruolo della Rivera viene ampliato. Nel 2013 esce il suo primo singolo, lo stesso anno partecipa al Giffoni Film Festival per la gioia dei fan italiani. Tra i suoi ruoli successivi citiamo quelli in Devious Maids e Step Up: High Water.


La California chiude di nuovo i cinema, a Hong Kong stop anche a Disneyland

Il Governatore della California Gavin Newsom ha ordinato lo stop alla riapertura progressiva delle attività che era in corso dopo la fine del (primo) lockdown. Le attività all’aperto saranno ancora permesse, ma gli esercizi al chiuso dovranno chiudere in tutto lo Stato a causa dell’aumento dei casi di Coronavirus delle ultime settimane. Non è stata annunciata una data di riapertura.
“Questo virus non se ne andrà presto. Spero che tutti si rendano conto che non sparirà con i mesi caldi,” ha affermato Newsom durante una conferenza stampa. “È importante che tutti noi riconosciamo, a mente lucida, che il COVID-19 non sparirà finché non ci sarà un vaccino o una terapia efficace.” Lunedì sono stati registrati in California 8358 nuovi casi e 23 morti, per un totale di 329.162 casi e 7040 morti dall’inizio della pandemia.

Le attività che chiuderanno o non potranno riaprire sono:

Ristoranti
Enoteche
Cinema o luoghi di intrattenimento per tutta la famiglia
Zoo, musei
Sale giochi
Bar
Palestre
Luoghi di culto
Uffici (tranne servizi essenziali)
Servizi per la cura personale
Parrucchieri e nail salon
Centri commerciali


Dall’altra parte del mondo le cose non vanno meglio: la città di Hong Kong ha chiuso nuovamente i cinema e Hong Kong Disneyland (insieme a palestre, ristoranti e luoghi dove possano ritrovarsi più di 4 persone) a causa del recente incremento di casi di Coronavirus.

Il parco aveva riaperto i battenti il 18 giugno, e invece dal 15 luglio dovrà fermare nuovamente le attività. Solo i resort e gli hotel del complesso potranno rimanere aperti.

La chiusura dei cinema è un duro colpo per l’industria locale, che era riuscita a ripartire lentamente dopo il lockdown.

Ieri sono stati confermati 52 casi nella città, con otto morti.


KJ Apa e Sofia Carson protagonisti del thriller pandemico Songbird

Le riprese di Songbird sono iniziate ormai da qualche giorno, ma solo ora sono stati confermati i due protagonisti del thriller pandemico prodotto da Michael Bay e Adam Goodman: sono KJ Apa (Riverdale) e Sofia Carson (Feel the Beat).
I giovani attori affiancheranno un cast decisamente ricco composto da Demi Moore, Bradley Whitford, Craig Robinson, Jenna Ortega, Paul Walter Hauser e Peter Stormare. Il film sarà incentrato sulla storia d’amore tra il personaggio di Apa e quello della Carson, ecco la nuova sinossi ufficiale:

Raccontato attraverso lo sguardo dei protagonisti, Songbird è ambientato due anni nel futuro, quando il lockdown è tornato in vigore a causa di un virus molto grave che continua a mutare. In un tentativo maldestro di contenere la malattia, la città è stata divisa in due, tra chi è malato e chi è sano. Il film è incentrato sulle vicende di un lavoratore del pronto intervento (Apa) che ha una rarà immunità e fa il fattorino consegnando beni e speranze in giro per la città. Come la maggior parte della popolazione, la sua ragazza (Carson) è blindata in casa, e la coppia non può fisicamente stare insieme.

Per stare con la persona che ama, il nostro eroe dovrà sfidare la legge marziale, vigilanti sanguinari e una famiglia potente e piena di contatti, guidata da una matriarca (Moore) che non si fermerà davanti a nulla per proteggere la sua famiglia e mantenere il suo stile di vita.

Songbird è una storia sulla resilienza dello spirito umano e l’idea che valga la pena combattere per la speranza.


A dirigere il film, scritto da Simon Boyes, sarà Adam Mason (Into the Dark), il budget sarà coperto dalla Invisibile Narratives. La fotografia è di Jacques Jouffret (La notte del giudizio), le scenografie di Jennifer Spence (Paranormal Activity, Annabelle).


Power Rangers: il nuovo reboot collegato alla serie tv anni ’90?

Sappiamo ormai da diverso tempo che, dopo il tentativo di riavviare il franchise nel 2017, ci sarà un nuovo reboot cinematografico dei Power Rangers. Adesso, The Illuminerdi ha condiviso nuovi dettagli sul futuro progetto, rivelando che il nuovo film sarà ambientato nella stessa continuity del popolare show televisivo degli anni ’90.

Ciò significa che gli ultimi 28 anni di storie saranno resi canonici e che il film presenterà un nuovissimo team di Power Rangers composto da membri provenienti da diversi background culturali e anche dalla comunità LGBTQ+. Si vocifera, inoltre, che una protagonista femminile sia altamente probabile per il riavvio del franchise.

Il sito aggiunge che Lord Zedd sarà l’antagonista principale, mentre Zordon sarà coinvolto nei viaggi nel tempo che dovrebbero sperimentare gli eroi protagonisti. Sempre la fonte sottolinea che il progetto “presenterà molteplici look e Zords diversi nella storia dei Rangers: ciò potrebbe includere una varietà di costumi e di Zords a partire dalla serie tv originale (Mighty Morphin Power Rangers) fino all’era moderna”.

Le riprese del film dovrebbero svolgersi in Nuova Zelanda. Sembra quindi che la Hasbro abbia deciso di focalizzarsi principalmente sulla serie Mighty Morphin Power Rangers, indubbiamente l’era più amata e popolare di tutto il franchise. Ricordiamo che il reboot del franchise di Power Rangers è stato affidato a Jonathan Entwistle, creatore della serie Netflix The End of the F***ing World. Entwistle si occuperà della regia del nuovo film, mentre la sceneggiatura porterà la firma di Patrick Burleigh, autore dello script di Peter Rabbit 2 – Un birbante in fuga.


Gli Eterni: Kit Harington interpreterà due personaggi nel film?

Kit Harington potrebbe interpretare non uno, ma ben due personaggi nell’atteso film dedicato a Gli Eterni. La star di Game of Thrones darà vita al personaggio di Black Knight sul grande schermo. Nei fumetti Black Knight, alter ego di Dane Whitman, è un membro degli Avengers che ha iniziato a collaborare con il team verso la fine degli anni ’60.

Gli Eterni, secondo film della Fase 4 del MCU ad arrivare in sala, sarà diretto da Chloé Zhao e seguirà la storia di un gruppo di supereroi immortali che, fin dall’antichità, hanno condiviso in gran segreto la Terra con gli esseri umani. Adesso, gli Eterni si troveranno costretti a difendere il pianeta da uno dei suoi più grandi nemici: i Devianti. È stato già confermato che Gli Eterni coprirà un arco narrativo di migliaia di anni. Secondo una teoria portata alla luce da Screen Rant, Kit Harington potrebbe apparire anche nelle varie sequenze flashback che vedremo nel film, interpretando un secondo personaggio.

In base alla storia di Black Knight raccontata nei fumetti, la cosa sembra essere una possibilità concreta. Nei fumetti, Black Knight è un personaggio la cui identità è stata tramandata di generazione in generazione, fin dal tempi dell’era arturiana, quando il mantello dell’ero era detenuto da un certo Sir Percy di Scandia. Nel corso degli anni, i fumetti hanno introdotto varie incarnazioni del personaggio: tra questi figura anche Eobar Garrington, uno spadaccino del 12° secolo il cui copo venne brevemente abitato da Dane Whitman; inoltre, Eobar aveva un aspetto identico al moderno Black Knight.

In base ai tratti distintivi di Eobar Garrington, è possibile che un lontano antenato di Dane Whitman gli assomigli così tanto da poter essere interpretato dallo stesso attore. La Marvel potrebbe quindi aver ingaggiato Kit Harington anche per il ruolo di Sir Percy, o per quello di Eobar o forse per un’altra versione – magari totalmente inedita – del personaggio. Dal momento che Gli Eterni abbraccerà epoche differenti, una scelta del genere permetterebbe al personaggio di Harington di configurarsi come protagonista assoluto di una storia che si preannuncia estremamente coinvolgente.

Gli Eterni, diretto da Chloe Zhao, vedrà nel cast Angelina Jolie (Thena), Richard Madden (Ikaris), Kit Harington (Black Knight), Kumail Nanjiani (Kingo), Lauren Ridloff (Makkari), Brian Tyree Henry (Phastos), Salma Hayek (Ajak), Lia McHugh (Sprite), Gemma Chan (Sersi) e Don Lee (Gilgamesh). La sceneggiatura è stata scritta da Matthew e Ryan Firpo, mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 12 febbraio 2021.

Secondo gli ultimi aggiornamenti, il cinecomic includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi immortali conosciuti dai lettori come Eterni e i mostruosi Devianti, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestiali. Le fonti hanno inoltre rivelato a The Hollywood Reporter che un aspetto della storia riguarderà la storia d’amore tra Ikaris, un uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, eroina che ama muoversi tra gli umani.


RENATO POZZETTO:"SARÒ IL PADRE DI VITTORIO SGARBI NEL FILM DI PUPI AVATI"

Renato Pozzetto compie 80 anni e si regala un nuovo interessante personaggio per il suo futuro imminente sul grande schermo. Intervistato da la Repubblica, il comico milanese ha svelato la sua partecipazione al nuovo film di Pupi Avati, Lei mi parla ancora, tratto dall'autobiografia scritta da Giuseppe Sgarbi, padre di Elisabetta e Vittorio Sgarbi.

Un ruolo insolito e un annuncio a sorpresa, visto che qualche settimana fa Pupi Avati aveva annunciato Johnny Dorelli nel ruolo di Giuseppe Sgarbi.

"Sarò proprio Giuseppe, bel ruolo. Certo che un figlio come Vittorio... ma magari a casa è diverso, chissà" ha commentato Pozzetto con la sua consueta ironia.

Lei mi parla ancora racconterà la storia dei genitori di Elisabetta e Vittorio Sgarbi, protagonisti di un matrimonio durato 65 anni. Nel cast del film ci saranno Fabrizio Gifuni nel ruolo del giovane Giuseppe Sgarbi,Stefania Sandrelli nei panni della moglie da adulta, Rina Cavallini, con Isabella Ragonese nella sua versione giovane. Nel cast anche Chiara Caselli nel ruolo di Elisabetta Sgarbi e Alessandro Haber.

Nella lunga chiacchierata con Il Giorno, Renato Pozzetto ha ripercorso la sua carriera, citando l'amicizia con Cochi Ponzoni, con il quale si mise a fare musica per riempire il vuoto di certe giornate, il sodalizio con Enzo Jannacci, che ha conferito a Cochi e Renato un 'metodo di lavoro, creazione'. E poi l'unica mancanza, l'amore per la moglie, scomparsa undici anni fa:"Mia moglie Brunella, morta nel 2009 dopo 42 anni di nozze felicissime. Mi manca ancora, anche se ho fantastici figli e nipotini".


APPUNTAMENTO CON L'AMORE: ECCO QUANTI SOLDI HA RICEVUTO JULIA ROBERTS PER OGNI PAROLA DEL FILM

Julia Roberts è stata pagata 11.952 dollari per ogni parola di ogni battuta pronunciata durante le riprese di Appuntamento con l'amore: 251 parole in cambio di, secondo quanto riferito da alcuni giornali statunitensi, uno stipendio da oltre 3 milioni di dollari.

Secondo quanto riferito da una fonte anonima Julia Roberts ha ricevuto uno stipendio pari a 3 milioni di dollari per il suo ruolo in Appuntamento con l'amore. Oltre a questo, il contratto dell'attrice, prevedeva anche che avrebbe dovuto ricevere il 3% degli incassi del film: la pellicola fu un enorme successo e la Roberts finì per guadagnare quasi 10 milioni di dollari.

La Roberts e Gary Marshall avevano già collaborato sul set di Pretty Woman e Runaway Bride e il regista decise che la voleva a tutti i costi anche per questo film. Julia ha accettato di apparire nel film come un favore a Marshall, che l'aveva resa una star, secondo quanto riportato da Vulture nel 2010 quando il film è stato rilasciato.

Il film è stato distribuito negli Stati Uniti e in gran parte del mondo il 12 febbraio 2010, mentre in Italia il 12 marzo 2010, incassando 1.398.000 milioni di euro. Nel 2011 Garry Marshall ha diretto Capodanno a New York, film che, pur non essendo un sequel, condivide gran parte del cast e del team di produzione di Appuntamento con l'amore.


47 RONIN: KEANU REEVES NON SAPEVA SE ACCETTARE O MENO IL RUOLO, ECCO PERCHÉ

Keanu Reeves, inizialmente, era estremamente riluttante all'idea di interpretare il ruolo di Kai in 47 Ronin. L'attore americano era titubante principalmente a causa di una preoccupazione scaturita dalla narrazione: credeva che il suo personaggio non sarebbe stato un tutt'uno con l'arco principale della storia.

Nel marzo del 2011 vennero aggiunti al cast, accanto a Reeves, che a questo punto non aveva più dubbi a proposito della pellicola, quattro attori giapponesi, ossia Hiroyuki Sanada, Kou Shibasaki, Tadanobu Asano e Rinko Kikuchi, rispettivamente nei ruoli del capo dei samurai Kuranosuke Oishi, della figlia del daimyō dei quarantasette Rōnin, Mika, di Lord Kira e di Mizuki, una ragazza agli ordini di Lord Kira.

La pre-produzione di 47 Ronin ebbe inizio nel dicembre del 2008, ossia quando la Universal Pictures annunciò di aver ingaggiato l'attore Keanu Reeves per interpretare il ruolo del protagonista e di aver affidato il compito di scrivere la sceneggiatura al celebre Chris Morgan.

Il regista e i produttori avevano deciso, fin dall'inizio, che il film avrebbe raccontato una versione fittizia della vicenda dei quarantasette Rōnin, unendo elementi storici a caratteristiche tipiche del fantasy e aggiungendo, in primo piano, scene di battaglie epiche sullo stile de Il gladiatore.


SOPRAVVISSUTI: MARGOT ROBBIE FU SCELTA DOPO IL RIFIUTO DI UN'ALTRA ATTRICE

Per il ruolo della protagonista femminile di Sopravvissuti, inizialmente, il regista scelse Amanda Seyfried, ma dopo alcuni problemi di produzione quest'ultima uscì dal progetto e venne successivamente rimpiazzata da Margot Robbie.

I tre attori principali del cast furono annunciati nel maggio 2013, cast che all'epoca includeva anche Amanda Seyfried, quest'ultima, tuttavia, decise di abbandonare il film e il ruolo andò alla Robbie. La Seyfried fu scelta per il ruolo principale, ma la produzione subì dei ritardi e l'attrice fu costretta ad abbandonare il set a causa di conflitti logistici di natura lavorativa.

Margot Robbie ha dichiarato durante un'intervista: "Ero estremamente attratta dal mio personaggio in Sopravvissuti perché era così differente da ogni ruolo che interpretato finora. Per me l'aspetto più interessante della recitazione è quello di cercare di comprendere i valori e la moralità di un personaggio."

Per il ruolo di protagonista maschile di Sopravvissuti invece, inizialmente, fu scelto Tobey Maguire. L'attore in seguito decise di uscire dal cast per motivo personali, come da lui dichiarato in un'intervista, pur rimanendo all'interno del progetto come produttore della pellicola.


BEETLEJUICE - SPIRITELLO PORCELLO E LA SCENA DELLA CENA: ECCO COME SAREBBE DOVUTA ESSERE

Durante la celebre scena della cena di Beetlejuice - Spiritello porcello, Otho afferma che le persone che si suicidano finiscono a fare i "dipendenti pubblici" nell'aldilà. Questa parte fu tagliata dalla versione finale sebbene questo aspetto sia evidente in altre scene del film.

Ad esempio: i fantasmi dei funzionari pubblici che Adam e Barbara incontrano sono persone che sembrano essersi tolte la vita, l'addetta alla reception dice che si è suicidata, un altro uomo che si è impiccato e lo stesso vale per il messaggero. Giunone, apparentemente, sembra normale ma ci sono delle cicatrici sul suo collo che indicano che si sia tagliata la gola.

Sembra che anche il protagonista del film fosse un funzionario e un assistente di Giunone, nel film sarebbe stato spiegato che Beetlejuice si era impiccato ma anche questa sequenza fu tagliata dal film per scopi di durata. Nel film c'è comunque un accenno a questo dettaglio: quando Beetlejuice rimane sorpreso dal fatto che Lydia desideri di morire.

Anche la canzone scelta inizialmente per la scena della cena in Beetlejuice doveva essere dei The Ink Spots, poi Jeffrey Jones and Catherine O'Hara suggerirono la mitica Day-O (The Banana Boat Song) di Harry Belafonte.

Secondo Michael Keaton, il personaggio di Beetlejuice gli fu descritto dal regista Tim Burton come "vissuto in tutti i periodi ma in nessun periodo al tempo stesso". L'attore ha dichiarato che quando si è presentato per la prima volta sul set come Beetlejuice, la troupe stava cantando: "Juice, Juice, Juice!" e che questo l'ha entusiasmato molto, aiutandolo nella sua performance.


SKIN, ANCHE MARILYN MONROE NEL TRAILER DEL FILM SULLA NUDITÀ AL CINEMA

Un nuovo documentario che racconta la storia della nudità nei film, a partire dal cinema muto fino ai giorni nostri. Online è stato pubblicato il trailer di Skin, film che esamina i cambiamenti della moralità che nel tempo hanno incoraggiato o vietato l'uso della nudità nelle pellicole. Diretto da Danny Wolf, Skin approfondisce anche altro.

I cambiamenti politici, sociologici e artistici che hanno permesso alla nudità di prendersi il suo spazio all'interno della storia del cinema. Il film sarà disponibile on demand grazie a Quiver Distribution dal prossimo 18 agosto.
Secondo la sinossi ufficiale, Skin approfondisce il ruolo della nudità nei film e seguirà la rivoluzione che spinse per l'uguaglianza di genere nei film odierni. Una riflessione molto interessante sul periodo pre-codice di Hollywood e su come si è formata la MPAA, porta la discussione su come la nudità abbia cambiato la cultura cinematografica nel corso dei decenni.

Il film include star del calibro di Malcolm McDowell, Pam Grier, Shannon Elizabeth, Kevin Smith, Sean Young, Mariel Hemingway e Bruce Davison. Personalità che in un modo o nell'altro hanno affrontato il problema della censura, o si sono rifiutati o hanno chiesto a qualcuno di spogliarsi nel corso della carriera. Nel film compare anche un regista controverso come Peter Bogdanovich.
Uno sguardo sul Codice Hays, che ha comandato il cinema dal 1934 al 1968, così come gli attori e i registi che lo sfidarono e cercarono di cambiare le regole, tra cui Marilyn Monroe. Il film culmina con un discorso contemporaneo sul movimento #MeToo e il suo ruolo fondamentale.
Qualche settimana fa sono stati svelati dei retroscena sulla sexy posa di Marilyn Monroe in Quando la moglie è in vacanza.
E un nuovo giallo intorno a Marilyn e il legame con JFK prima della sua morte è stato raccontato in un nuovo libro.




MILANO D'ESTATE, I FILM DA VEDERE NELLA STAGIONE DEI CINEMA ALL'APERTO

Un'estate cinematografica all'insegna dei grandi film, quella che si prospetta a Milano, che vedrà molte iniziative legate al cinema all'aperto, con alcuni titoli davvero imperdibili. Oggi cerchiamo di fare chiarezza su alcune delle proposte più interessanti del cinema che i cittadini milanesi potranno gustarsi nelle prossime settimane.

Dal Drive-In all'Arianteo, la programmazione è decisamente succulenta. Si parte da Tornare, il film di Cristina Comencini, ambientato nella Napoli degli anni '90, con protagonista Alice (Giovanna Mezzogiorno), una donna che rientra in Italia dopo un periodo di alcuni anni negli Stati Uniti. Il suo ritorno si rivelerà un viaggio nel passato che potrà in realtà rivelarsi un nuovo inizio con una prospettiva per il futuro.

Poi è il turno di Jojo Rabbit, l'acclamato film di Taika Waititi; la storia del piccolo Jojo, che coma amico immaginario ha nientemeno che... Adolf Hitler. Il film è stato vincitore del premio del pubblico al Festival di Toronto e dell'Oscar alla miglior sceneggiatura non originale.
Ci sono anche titoli originali e piuttosto insoliti in cartellone, come Gamberetti per tutti, comedy francese che circondano una squadra di pallanuoto composta soltanto da omosessuali, allenati da un campione di pallanuoto... omofobo.
Infine un titolo che molti dei nostri lettori e non solo conoscono: Parasite di Bong Joon-ho, trionfatore all'ultima edizione dei premi Oscar, dove si è aggiudicata addirittura il premio quale miglior film dell'anno.


JOSS WHEDON, NUOVE ACCUSE: "EGOMANIACO DAL COMPORTAMENTO ORRIBILE SUL SET"

Dopo la sorprendente sfuriata di Ray Fisher contro Joss Whedon, continuano le polemiche intorno alla figura del regista di Avengers e Justice League, adesso attaccato anche da due suoi storici collaboratori.

Nel corso di una recente intervista con Metro Jeff Pruitt e Sophia Crawford, coordinatori degli stunt di Buffy l'ammazzavampiri, hanno definito Whedon un "egomaniaco", parlando di comportamento orribile e inaccettabile sul set:

“Una volta sono stato chiamato nel suo ufficio e mi ha dato un ultimatum, di punto in bianco. Mi disse: 'Puoi tornare nello show, ma devi lasciare Jeff'" ha rivelato la Crawford. "Ho praticamente iniziato a piangere. E ho detto: 'Fanculo. Sei orribile, me ne vado'".

Pruitt, che ora è sposato con la Crawford, ha rivelato che dopo aver saputo del loro rifiutati di lasciarsi il regista di Avengers li ha minacciati dicendo che non avrebbero trovato un altro lavoro a Hollywood. "Disse a Sophia e me che nessuno ci avrebbe più assunti dopo questa storia. Ma attenzione, perché Whedon non dice mai direttamente che farà in modo di non farti avere un lavoro. Insinua soltanto che nessuno ti assumerà più se a lui non vai a genio."

Pruitt ha parlato anche di come lui e Joss Whedon abbiano avuto una relazione di lavoro perfetta fino a quando, a quando il successo di Buffy non gli ha dato alla testa. “Abbiamo avuto un'ottima relazione, io e Joss, ma è cambiato quando lo show è decollato. È passato dall'essere un umile scrittore che mi interpellava e mi chiedeva consigli su come poter girare alcune scene di combattimento ad un vero e proprio egomaniaco. O forse è sempre stato così e io ero semplicemente troppo ingenuo per capirlo, perché non mi aveva mai mostrato quel suo lato prima.“


STAR WARS, NUOVI CONCEPT MAI VISTI PRIMA PER L'ASCESA DI SKYWALKER

A distanza di mesi e con le polemiche relative alla sua riuscita o meno a livello artistico affievolitesi, continuano ad arrivare materiali inediti su Star Wars: L'Ascesa di Skywalker. Stavolta i concept si riferiscono ad alcune sequenze mai utilizzate nella versione definitiva e uscita in sala della pellicola di J.J. Abrams.

Su Instagram, infatti, il concept artist Doug Chiang ha condiviso un'immagine che ritrae una versione inedita di uno Star Destroyer delle truppe del Primo Ordine, che come potrete notare a una design particolare e decisamente originale, vista la forma doppia del parte esteriore. Al momento non è del tutto chiaro, dato che Chiang non lo specifica, se questo design era stato realizzato in vista della versione del film concepita da Colin Trevorrow, intitolata Duel of the Fates, oppure per quella che abbiamo poi visto nelle sale cinematografiche di tutto il mondo, L'Ascesa di Skywalker.

Le critiche maggiori mosse dal pubblico e dai fan alla pellicola di Abrams hanno riguardato principalmente il ritorno di Palpatine, ma secondi alcuni rumor recenti pare che il ritorno dell'Imperatore fosse già nei piani della produzione già da prima dell'uscita de Gli Ultimi Jedi.

Riuscita o meno, dunque, la presenza dell'antagonista della trilogia originale è dunque da attribuire allo stesso J.J. Abrams piuttosto che ad una richiesta tardiva di Kathleen Kennedy o della Casa di Topolino. Viene perciò da chiedersi come mai nella sceneggiatura non sia stata inserita una spiegazione più accurata del suo ritorno, visto che i piani erano chiari fin dall'inizio.


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IDRIS ELBA, LA STAR FIRMA UN ACCORDO CON APPLE TV+: ECCO I DETTAGLI

Apple ha stretto un accordo 'first look' con Idris Elba e la sua casa di produzione, Green Door Pictures, che prevede la produzione e la messa in onda di show e film per Apple TV+. Elba ha fondato la Green Door nel 2013 con l'obiettivo di far crescere nuovi e affermati talenti per sostenere l'inclusione e la rappresentazione della diversità.

Uno degli ultimi lavori prodotti da Green Door Pictures è Concrete Cowboy, con la star di Stranger Things Caleb McLaughlin e la star di When They See Us Jharrel Jerome.
Un'anteprima del film è prevista al prossimo Toronto International Film Festival. Idris Elba sarà tra i protagonisti anche di The Suicide Squad di James Gunn, in uscita nel 2021.

L'accordo con Idris Elba aggiunge un'altra star al nutrito parterre di Apple TV+, già composto da Oprah Winfrey, Alfonso Cuaron, Julia Louis-Dreyfus, Justin Lin, Kerry Ehrin, Jason Katims, Lee Eisenberg, Monica Beletsky, Sharon Horgan, Alena Smith e Simon Kinberg.
Qualche giorno fa è stato pubblicato il nuovo singolo di Idris Elba, che oltre ad essere un apprezzato interprete è anche un musicista e dj di ottima fama.
La star ha ammesso di aver subito innumerevoli episodi di razzismo nel corso della sua vita, interpellato sull'annosa questione che riguarda atti discriminatori legati al colore della pelle.
Idris Elba è stato ritrovato positivo al Coronavirus qualche mese fa ed è tra le star di Hollywood che hanno reso pubblica la notizia della malattia, così come Tom Hanks e la moglie, Rita Wilson.


AVENGERS, ULTRON PIÙ INQUIETANTE CHE MAI IN QUESTO PRIMO CONCEPT INEDITO

E' stato condiviso nelle ultime ore un concept art inedito di Ultron che ci mostra il potente e minaccioso villain nella sua versione iniziale, quando ancora Avengers: Age of Ultron era nella fasi di sviluppo. Il look mostrato dal concept art ci mostra un villain decisamente più fedele alla sua controparte cartacea.

Nei fumetti Ultron è una creazione di Hank Pym, ma come sappiamo nell'Universo Cinematografico Marvel il principale responsabile per la nascita del villain è Tony Stark, preoccupato di dotare la Terra di un intelligentissimo sistema di difesa per prevenire futuri attacchi alieni al pianeta e non ripetere una replica di quanto visto a New York nel primo film dedicato agli Avengers. Il sistema Ultron sfuggirà tuttavia al controllo del suo creatore, si doterà di un corpo e porterà a termine la sua missione, salvare il pianeta: per farlo dovrà prima sterminare la razza umana. Nella lotta che ne seguirà, Tony e Bruce Banner perfezioneranno Visione, che alla fine sconfiggerà definitivamente Ultron.

A condividere il nuovo concept art è stato Charlie Wren, che da anni lavora ai Marvel Studios. Nel suo post, Wren specifica che nelle fasi iniziali di lavorazione sono venuti alla luce una miriade di schizzi simili dedicati solo alla testa del personaggio così da poter effettuare dei test con effetti visivi alla presenza del regista e dei produttori.

A proposito di Avengers: Age of Ultron, il regista era Joss Whedon di ritorno dal primo film. Il regista sta attualmente affrontando una serie di pesanti accuse personali e professionali, relative al suo comportamento sul set; le accuse sono state agevolate anche dalle rivelazioni di Ray Fisher sul comportamento di Whedon sul set di Justice League.


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TOM HIDDLESTON È UN JOKER CLAMOROSO NELLA NUOVA FAN-ART DI THE BATMAN CON ROBERT PATTINSON

L'artista Bryanzapp ha pubblicato sulla sua pagina ufficiale del social network Instagram una fantastica nuova fan-art per The Batman che immagina la star Tom Hiddleston nei panni di Joker, celebre villain DC.

Come al solito, potete visionarla in calce all'articolo: nelle scorse settimane si è fantasticato insistentemente sul casting del nuovo Joker, personaggio che secondo alcuni rumor non dovrebbe essere neppure menzionato nel corso del primo film del nuovo franchise di Matt Reeves con protagonista Robert Pattinson. Tuttavia è semplicemente impossibile pensare ad una nuova saga del Cavaliere Oscuro che non utilizzi l'arcinemico del supereroe di Gotham, e dato che il film avrà il suo universo a se stante e sarà staccato da quello creato da Todd Phillips con Joker, i fan si stanno divertendo a 'scegliere' il prossimo attore per la parte del villain.

Vi ricordiamo che The Batman è attualmente in fase di produzione, con le riprese che dovrebbero ripartire a settembre con un grosso cambiamento. L'uscita del film, descritto come un noir investigativo che sarà ambientato durante il secondo anno di attività di Bruce Wayne come vigilante di Gotham City, è prevista per ottobre 2021. Nel cast anche Zoe Kravitz, Colin Farrell, Paul Dano, Peter Sarsgaard, Jeffrey Wright, John Turturro e Andy Serkis.


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RENATO POZZETTO COMPIE 80 ANNI: 'SONO SODDISFATTO, MA MI MANCA MIA MOGLIE BRUNELLA'

Traguardo importante per Renato Pozzetto: la metà dello storico duo Cochi e Renato compie oggi 80 anni e, nel corso di un'intervista, si concede un piccolo bilancio della sua vita e della sua carriera, dicendosi tutto sommato decisamente soddisfatto.

"Qualcosa di buono ho fatto. Ho fatto 63 film, pure troppi, ma i produttori insistevano e i soldi fanno piacere. In ognuno portavo un po' del mio umorismo, una gag... Ho fatto anche Sono Fotogenico, Da Grande, Il Ragazzo di Campagna" comincia l'attore, che non manca poi di ricordare l'amatissimo duo formato con Cochi Ponzoni.

"Eravamo bambini durante la Seconda Guerra Mondiale, quando fummo sfollati a Gemonio, nel Varesotto. Iniziammo a giocare lì, poi a Milano, e ogni estate sul lago. Per riempire il vuoto di certe giornate ci mettemmo a far musica, chitarra e armonica. Fino a che scattò il primo incontro. La nostra fortuna è aver fatto grandi incontri" ricorda l'attore di Mani di Fata.

"Il luogo che ha inventato il cabaret contemporaneo. La gestione artistica fu data a Jannacci, chiamò me e Cochi, Boldi, Andreasi, Lauzi, Toffolo. Ci chiamò 'gruppo motorè dovevamo trainare il locale in tutti i sensi: anche luci e cori. Grazie agli autori tv Terzoli e Vaime ci trovammo in Rai a Quelli della Domenica. Una puntata, poi 6, poi 24, il successo in TV, pochi anni ma intensi: Il Poeta e il Contadino, La Gallina, La Canzone Intelligente" racconta poi Pozzetto parlando dello storico Derby.

Una vita piena di successi e soddisfazioni professionali e non, a cui però oggi manca inevitabilmente qualcosa, o meglio qualcuno: "Mia moglie Brunella, morta nel 2009 dopo 42 anni di nozze felicissime. Mi manca ancora, anche se ho fantastici figli e nipotini".


HENRY CAVILL DIVENTA SUPERMAN DI KINGDOM COME IN QUESTA OTTIMA FANART

Henry Cavill è di nuovo Superman in questa nuova fanart di Rinsh che lo mostra nei panni della versione Kingdom Come del suo personaggio. Vediamola insieme.

Superman sì, Superman no. Sueperman torna, Superman non torna.

Non sono poche le cose che ancora non siamo riusciti a capire in casa DC (Cosa accadrà con il Batverse e i vari Batman? Cosa succederà invece con Ezra Miller e il suo Flash? Quali sono davvero i titoli in arrivo nei prossimi anni?) ma il destino di Superman è forse l'incognita più grande (qui gli ultimi apparenti sviluppi sulle trattative tra Cavill e Warner).

Ma in attesa di scoprire quel che sarà, possiamo intanto goderci questa fanart realizzata da Rinsh che ci mostra come sarebbe il Kal-El di Henry Cavill in versione Kingdom Come, la run fumettistica parte della linea editoriale Elseworlds.

"Kingdom Come Superman. Chissà se lo vedremo un giorno sul grande schermo in questa veste, sebbene Brandon Routh sia stato incredibile nel ruolo in Crisi sulle Terre Infinite. #henrycavill #thewitcher #superman #manofsteel #justiceleague" ha scritto l'artista nella caption del post che trovate anche in calce alla notizia, ricordando il più recente stunt televisivo del personaggio, interpretato da Brandon Routh nell'Arrowverse.


www.instagram.com/p/CAajykxgBy3/?utm_source=ig_embed

X-MEN COMPIE 20 ANNI: IL VIDEO-OMAGGIO DI HUGH JACKMAN

È proprio così, e ora potete finalmente sentirvi vecchi. X-Men, il film da cui tutto è iniziato (se escludiamo Blade, di due anni precedente), il film che ha lanciato la nuova era dei supereroi sul grande schermo e dato inizio al dominio Marvel, compie 20 anni. Uscì infatti il 14 luglio 2000 negli Stati Uniti, mentre da noi sarebbe arrivato il 27 ottobre. Hugh Jackman, uno dei più longevi protagonisti della saga nei panni di Wolverine (ruolo a cui ha detto addio nel 2017 con il film Logan), ha reso omaggio a questo importante anniversario. Su Instagram ha postato un video dal set del film di Bryan Singer, in cui sfida una action figure di Wolverine. Uno scherzo che si è rivelato incredibilmente profetico: in Logan avrebbe combattuto un clone di se stesso prima di uscire definitivamente di scena.

www.instagram.com/thehughjackman/?utm_source=ig_embed

Accanto al video, Jackman scrive:

Quando lo studio mi chiese se sarei riuscito a mettermi in forma per interpretare Wolverine in tre settimane, forse la sparai un po’ grossa. Ma non l’avreste fatto anche voi?

C’è una ragione per cui Jackman ebbe così poco tempo per prepararsi fisicamente al ruolo: Singer aveva originariamente scritturato Dougray Scott nella parte. Fu il destino a mettersi in mezzo: all’epoca, Scott era impegnato sul set di Mission: Impossible II, le cui riprese sforarono i tempi previsti. Oltretutto Scott si fece male durante uno stunt in moto, e fu infine costretto a rinunciare in favore di Hugh Jackman, che era stato raccomandato alla produzione dal connazionale Russell Crowe (prima scelta di Singer per il ruolo di Wolverine). Impossibile, oggi, immaginare qualcun altro con i basettoni e gli artigli di adamantio, ma ci siamo andati davvero vicini.

Prima di arrivare a Jackman, la produzione considerò una lista molto variegata di nomi, dal cantante metal Glenn Danzig alla star di Roger Rabbit e Super Mario Bros. Bob Hoskins (più vicino alla stazza del Wolverine dei fumetti). E inoltre Keanu Reeves, Gary Sinise, Mel Gibson, Aaron Eckhart, Jean-Claude Van Damme, Edward Norton e Viggo Mortensen.

Ora che Disney ha acquisito 20th Century Fox, i diritti degli X-Men sono tornati ai Marvel Studios, che rilanceranno sicuramente la saga includendola nel Marvel Cinematic Universe. E ci potete scomettere che prima o poi qualcuno verrà scelto per prendere il posto di Hugh Jackman nei panni di Wolverine. Chiunque sia, per lui sarà durissima: l’attore australiano, trasformato in star proprio grazie a X-Men, ha lasciato il segno nella cultura popolare e non sarà dimenticato tanto facilmente.


Tenet: ecco la durata ufficiale del film di Christopher Nolan

Nonostante la data d’uscita di Tenet sia tutt’altro che definitiva, la Korea Media Ratings Board ha classificato l’ultima fatica di Christopher Nolan diramandone il minutaggio: stando al sito, il nuovo film del regista ingles avrà una durata di 149 minuti e 59 secondi.
Si tratta in effetti del quarto film più lungo diretto dal regista, arrivando solamente dopo Interstellar (169 minuti), Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno (165 minuti) e Il Cavaliere Oscuro (152 minuti), superando Inception di un solo minuto.

John David Washington è il nuovo protagonista dell’originale sci-fi d’azione di Christopher Nolan, “Tenet”.

Armato solo di una parola – Tenet – e in lotta per la sopravvivenza di tutto il mondo, il protagonista è coinvolto in una missione attraverso il crepuscolare mondo dello spionaggio internazionale, che si svolgerà al di là del tempo reale. Non un viaggio nel tempo. Ma inversione.

Il cast di Tenet include Robert Pattinson, Elizabeth Debicki, Dimple Kapadia, Aaron Taylor-Johnson, Clémence Poésy, con Michael Caine e Kenneth Branagh.

Leggi anche: Tenet rimandato ancora, il film di Christopher Nolan nelle sale americane ad agosto
Tenet è stato scritto e diretto da Nolan ed è stato realizzato con un mix di IMAX® e pellicola in 70mm. Emma Thomas e Nolan sono produttori con Thomas Hayslip in veste di produttore esecutivo.

La squadra creativa che ha lavorato dietro le quinte comprende il direttore della fotografia Hoyte van Hoytema, lo scenografo Nathan Crowley, la montatrice Jennifer Lame, il costumista Jeffrey Kurland, il supervisore degli effetti visivi Andrew Jackson e il supervisore degli effetti speciali Scott Fisher. La colonna sonora è opera del compositore Ludwig Göransson. Girato in sette nazioni differenti, il film verrà distribuito al cinema dalla Warner Bros. Pictures il 12 agosto negli Stati Uniti.


Star Wars: Elijah Wood elenca i suoi cinque film preferiti della saga degli Skywalker

“Che la Forza sia con voi in questa decisione: quali sono i vostri cinque film preferiti di Star Wars?“. La domanda posta dal profilo ufficiale di Disney+ a proposito della saga di Guerre Stellari ha raccolto ogni genere di risposta, tra cui quella di Elijah Wood.
L’attore, noto per aver interpretato Frodo Baggins nella trilogia del Signore degli Anelli, ha elencato i suoi film preferiti della saga degli Skywalker:

L’impero colpisce ancora
Una nuova speranza
Gli ultimi Jedi
Il ritorno dello Jedi
Il risveglio della Forza


Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, gli altri film della saga e le varie serie animate di Star Wars sono disponibili su Disney+, la piattaforma streaming della Disney.

Nel cast del film abbiamo ritrovato Mark Hamill (Luke Skywalker), Anthony Daniels (C-3PO), Billy Dee Williams, Carrie Fisher (grazie a materiale d’archivio) e ovviamente i nuovi protagonisti Daisy Ridley, Adam Driver, John Boyega, Oscar Isaac, Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran, Joonas Suotamo, Billie Lourd (figlia di Carrie Fisher), Lupita Nyong’o. Nuovi membri del cast sono Naomi Ackie, Keri Russell e Richard E. Grant.

Il lungometraggio è uscito nelle sale cinematografiche lo scorso 18 dicembre e ha incassato, a livello globale, 1.074 milioni di dollari.


Jurassic World: Il regno distrutto, J.A. Bayona ricorda un momento sul set con Bryce Dallas Howard

Mentre le riprese di Jurassic World: Dominion sono in corso, J.A. Bayona ha ricordato su Instagram un momento dal set di Jurassic World: Il regno distrutto con protagonista Bryce Dallas Howard:

Questa foto mi ricorda di un momento divertente sul set di Jurassic World: Il regno distrutto. Stavamo girando nel corridoio che conduceva all’asta dei dinosauri quando mi sono accorto di questo angolo del set. Mi ricordava un dipinto di Edward Hopper e chiesi a Bryce di posare come se fosse un personaggio di uno dei suoi quadri. A Bryce, come me, queste cose divertono tanto e non esitò un secondo. Con queste sciocchezze spesso riuscivamo a scaricare la tensione delle riprese e riempire i momenti morti tra un ciak e l’altro.


Ecco anche l’illustrazione del vinile del film:


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È Un amore e mille matrimoni la commedia romantica più vista su Netflix

C’è di che esserne orgogliosi. Un amore e mille matrimoni, intitolata per il mercato internazionale Love Wedding Repeat, è stata la commedia romantica più vista su Netflix su territori internazionali come Usa e Gran Bretagna dove è uscita ad aprile e ora ha debuttato anche su Netflix Italia. Il film, realizzato da Notorious Pictures con Tempo Production, è infatti un prodotto tutto italiano girato a Roma (Frascati) ma con un cast internazionale che vanta nomi come Sam Claflin (applaudito interprete di Hunger Games e Io prima di te) e Olivia Munn (X-Men: Apocalypse, The Newsroom, Six).

Questa la trama ufficiale:

Nel giorno del matrimonio di sua sorella, Jack deve destreggiarsi tra un’ex fidanzata arrabbiata, un intruso con un segreto, un sonnifero fuori posto e la ragazza dei suoi sogni. Ma soprattutto deve fare i conti con un ospite invisibile, il Destino, che spostando anche solo il più piccolo dei tasselli è in grado di riscrivere completamente la storia.

Divertente commedia sugli equivoci sentimentali, Un amore e mille matrimoni segna il debutto alla regia dello sceneggiatore di Funeral Party Dean Craig e vanta nel cast anche Eleanor Tomlinson, Joel Fry, Tim Key, Aisling Bea, Jack Farthing, Allan Mustafa e Freida Pinto.

Qui sotto il trailer internazionale del film che mostra tutta l’anima rom-com del film ambientato durante un matrimonio dove succede davvero di tutto:




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A Sergio Castellitto il premio speciale #Giffoni50 del Giffoni Film Festival

Il 29 agosto, durante la cinquantesima edizione del Giffoni Film Festival, Sergio Castellitto riceverà il premio speciale #Giffoni50.

L'ospite d'onore del Giffoni Film Festival, che quest'anno festeggia la sua cinquantesima edizione, sarà Sergio Castellitto, che sabato 29 agosto riceverà il premio speciale #Giffoni50. Nella stessa giornata l'attore, sceneggiatore e regista incontrerà i masterclasser della sezione CULT.

Con tre David di Donatello vinti (per Il grande cocomero, Non ti muovere e Tre colonne in cronaca, Castellitto) è stato già ospite del Festival nel 2009, in occasione della 39esima edizione, per un viaggio nella creatività e nell'espressione artistica. L'attore si è aggiudicato, nella sua lunga e fruttuosa carriera, diversi Nastri d'Argento, Globi d'Oro e Ciak d'Oro. Di recente, durante il Gala Québec Cinéma, che premia il miglior cinema della provincia canadese del Québec, Sergio Castellitto ha vinto il premio per il miglior attore protagonista per la sua performance in Mafia Inc. di Daniel Grou in arte Podz.

Castellitto ha esordito al cinema come attore nel 1981, mentre la sua prima regia è Libero Burro (del 1999), a cui sono seguiti Non ti muovere, La bellezza del somaro, Venuto al mondo, Nessuno si salva da solo e Fortunata.


Cecchi Gori - Una famiglia italiana, in streaming il documentario su Mario e Vittorio Cecchi Gori

l documentario Cecchi Gori - Una famiglia italiana, ora in streaming on demand, racconta gloria, ascesa e caduta di un nome sinonimo di cinema italiano.

Cecchi Gori - Una famiglia italiana, in streaming il documentario su Mario e Vittorio Cecchi Gori

La sparizione del marchio Cecchi Gori dalla produzione del cinema italiano, dopo le vicende che hanno riguardato Vittorio Cecchi Gori, è un evento che meritava un approfondimento e una retrospettiva, ora entrambi offerti dal documentario Cecchi Gori - Una famiglia italiana, in streaming on demand su CG Digital, Apple Tv, Google Play, Chili e Rakuten.
Il film di Simone Isola e Marco Spagnoli riassume 60 anni di attività cinematografica di Mario Cecchi Gori prima e di suo figlio Vittorio Cecchi Gori dopo: è lo stesso Vittorio a ripercorrere questa galleria di divi, successi (di pubblico e critica) e persino Oscar, ben quattro (tre per La vita è bella, uno per Il Postino). Vittorio narra anche del periodo difficile che ha vissuto e dello sgretolarsi di quell'impero del quale, come ammette, lui stesso aveva realizzato troppo tardi d'aver perso il controllo. Pubblico e privato s'intrecciano, così come s'intrecciano le testimonianze di chi ha dovuto alla famiglia Cecchi Gori la sua fama o il consolidarsi della propria carriera, da personaggi del mondo dello spettacolo (Carlo Verdone, Leonardo Pieraccioni, Roberto Benigni, Giuseppe Tornatore, Lino Banfi, Rocco Papaleo, Marco Risi), a sportivi legati alla Fiorentina (Claudio Ranieri, Giancarlo Antognoni, Roberto Mancini).




Il ragazzo di campagna: qualche curiosità che forse non sapete sul cult con Renato Pozzetto

Diretto da Castellano e Pipolo nel 1984, con Renato Pozzetto in un ruolo pensato inizialmente per Enrico Montesano, Il ragazzo di campagna è una delle commedie di maggior successo del comico milanese.

Il ragazzo di campagna: qualche curiosità che forse non sapete sul cult con Renato Pozzetto

Tra i film del neo ottantenne Renato Pozzetto (auguri!) uno dei cult è Il ragazzo di campagna, uscito nel 1984 e diretto dal noto duo Franco Castellano e Giuseppe Moccia (padre di Federico Moccia), in arte noti come Castellano e Pipolo, che ne furono anche sceneggiatori. Al personaggio dell'ingenuo campagnolo trapiantato infelicemente nella metropoli milanese (proprio all'epoca della “Milano da bere”), Artemio, e alle battute del film, è dedicata una attivissima pagina Facebook. Con Pozzetto c'erano nel cast l'amico e collega al cabaret Derby Massimo Boldi, la star veterana del cinema italiano Massimo Serato e indimenticabili caratteristi come Enzo Cannavale, Franco Diogene, Enzo Garinei e Jimmy il fenomeno, mentre le ragazze, meno note, erano interpretate da Donna Osterbuhr (Angela) e Sandra Ambrosini (Maria Rosa, anche lei con una ricca pagina Facebook). Il ruolo di Pozzetto, che gli calza a pennello, pare fosse stato inizialmente pensato per Enzo Montesano, che dovette rinunciare perché già impegnato con I due carabinieri. Ma vediamo insieme di scoprire qualche curiosità su questo film tanto amato, uscito per la prima volta in dvd nel 2017.

Come per molti altri film diventati di culto – dei quali il più noto è La casa dalle finestre che ridono di Pupi Avati – legioni di appassionati vanno alla ricerca delle location in cui è stato girato Il ragazzo di campagna, incuranti del fatto che buona parte delle scene si gira in interni, che le geografie cinematografiche avvicinano luoghi tra loro anche lontani e che negli anni il paesaggio cambia. Sull'ambientazione campagnola del film con Renato Pozzetto però c'è un'ampia documentazione in rete. La casa dove Artemio abita con la madre, un vecchio casinale, è stata a lungo in stato di abbandono, finché non è stata acquistata e ristrutturata da una signora che quattro anni fa è stata intervistata in proposito da “Il Giorno” di Pavia. La casa si trova infatti non a Casoni, ma a Molino d'Isella, a Gambolò, in Lomellina, nella provincia paese dove sono state girate diverse scene. La signora, che è legata al luogo fin dall'infanzia e non è una fan del film, raccontava alla cronista: “Quando passano ancora in televisione Il ragazzo di campagna provo una piacevole sensazione nel vedere la mia casa sullo schermo, anche se in realtà la maggior parte del film è stata girata altrove, vicino a Pavia. La mia casa è stata protagonista di una scena, all'inizio della pellicola, e quando Pozzetto tira una scarpa dietro un gallo”. Se vi trovate a passare da quelle parti e siete sufficientemente educati, provate a suonare al campanello: la signora ha già avuto a che fare coi fan del film ed è anche disposta a mostrare la propria abitazione di cui è, giustamente, piuttosto orgogliosa.

Angela, la ragazza che il campagnolo Artemio incontra a Milano e di cui si incapriccia (anche se alla fine gli preferirà la genuina Maria Rosa), nonostante il nome che denota le origini tedesche, era interpretata da una modella e attrice americana di Omaha, Donna Osterbuhr. Anche lei è stata rintracciata e intervistata per la testata web teatrocinemaenews, e dopo aver interpretato quello che era il suo primo film (ovviamente doppiata, perché la sua conoscenza dell'italiano era prossima allo zero), è apparsa anche in Yado, prodotto da Dino De Laurentiis, con Arnold Schwarzenegger e Brigitte Nielsen (era la sacerdotessa Kendra). In seguito, dopo un paio di apparizioni in film americani che non risultano nemmeno su IMDB, ha abbandonato il mondo del cinema per la moda, dove ha lavorato come truccatrice. Oggi fa la fisioterapista e vive proprio nella campagna americana. Non è mai stata tifosa della Juve e non ha mai incontrato Platini, ma ricorda con grande affetto l'esperienza sul set e la grande simpatia e professionalità di Renato Pozzetto. E, a proposito di quanto detto sopra, nel film le scene ambientate a casa di Angela sono state girate a Cinecittà.


Il Re di Staten Island di Judd Apatow: ecco il trailer italiano

Universal Pictures ha rilasciato il trailer italiano di Il Re di Staten Island, film diretto da Judd Apatow (Molto Incinta, 40 Anni Vergine).

Il film presenta un cast formato da Pete Davidson, Marisa Tomei, Bill Burr, Bel Powley, Maude Apatow e Steve Buscemi. Il film sarà disponibile nelle sale cinematografiche, e anche a noleggio, a partire dal 30 Luglio 2020.

La sinossi ufficiale: Scott (Davidson) è rimasto un ragazzo immaturo, soprattutto a causa della morte del padre pompiere quando aveva solo sette anni. Ora ne ha più di venti e poche cose gli sono riuscite nella vita, sempre appeso all’illusoria speranza di diventare un tatuatore di successo. Mentre la sua ambiziosa sorella più piccola (Maude Apatow) parte per il college, Scott rimane a vivere con la madre, un’esausta infermiera del Pronto Soccorso interpretata dal Premio Oscar Marisa Tomei, passando le sue giornate a fumare erba con gli amici Oscar (Ricky Velez), Igor (Moises Arias) e Richie (Lou Wilson) oltre a frequentarsi segretamente con l’amica d’infanzia Kelsey (Bel Powley). Quando la madre inizia a portare in casa un vigile del fuoco millantatore e fanfarone di nome Ray (Bill Burr), si mette in moto una catena di eventi che spingerà Scott a fare i conti con il proprio dolore e ad affrontare i primi passi per andare avanti nella vita.




Il grande passo, ecco il trailer del film di Antonio Padovan

A partire dal 20 agosto 2020, la commedia lunare con Giuseppe Battiston e Stefano Fresi (distribuita da Tucker Film e Parthenos) dal titolo Il grande passo sarà distribuita nelle sale cinematografiche italiane. Ma prima, ci sarà un'anteprima speciale a Bergamo Lunedì 20 Luglio.

L'appuntamento a Bergamo sarà alle 21.30 al Cinema all’aperto Arena Santa Lucia. Tra gli ospiti speciali: il regista Antonio Padovan, il protagonista Giuseppe Battiston e la produttrice Betta Olmi.

"Il grande passo" del regista Antonio Padovan potrebbe contribuire alla ripartenza del Box Office Italia dopo l'emergenza COVID-19 che ha portato, per ben tre mesi, il buio nelle nostre sale cinematografiche italiane.

Prodotto da Ipotesi Cinema e Stemal Entertainment con Rai Cinema, "Il grande passo" unisce per la prima volta il Nordest di Giuseppe Battiston e la Roma di Stefano Fresi. Al centro del film due fratelli che non potrebbero essere più diversi: l’impetuoso e geniale Dario (Battiston), ossessionato dall’idea di raggiungere la luna a bordo di un razzo, e il placido Mario (Fresi), che gestisce un negozio di ferramenta nella capitale. Tutto funziona bene, finché le loro strade non s’incrociano.

"Il grande passo" vede la partecipazione di Roberto Citran, Camilla Filippi, Vitaliano Trevisan e Teco Celio. La colonna sonora porta la firma leggendaria del maestro Pino Donaggio. Un caloroso ricordo è rivolto a Flavio Bucci, qui nella sua ultima partecipazione straordinaria.

Durante la 37° edizione di Torino Film Festival abbiamo visto Il Grande Passo, In seguito il trailer del film, nelle sale cinematografiche a partire dal 20 Agosto.




2 SINGLE A NOZZE, IL REGISTA RIVELA: 'LA SCENA CON WILL FERRELL? CREDEVO NON FUNZIONASSE'

Uno degli elementi più assurdi ed apprezzati di 2 Single a Nozze fu senza dubbio il personaggio di Will Ferrell: il comico, come tutti ricorderete, interpretava il "maestro" dei due protagonisti, colui che aveva insegnato loro l'arte del rimorchiare ai matrimoni e che, stanco della solita routine, era finito per imbucarsi ai funerali.

Un'apparizione breve quanto efficace quella di Ferrell, che però rischiò di non essere inserita nella versione finale del film: come rivelato dal regista David Dobkin, infatti, il personaggio di Chazz fu inserito solo in un secondo momento su intuizione di Owen Wilson, ma sembrò ben poco convincente durante le riprese.

"Quella scena non era nel film, solo che ci fu un momento in cui Owen disse: 'Non sarebbe divertente se ci imbucassimo ai funerali?' Così più tardi gli dissi: 'Owen, e se andaste a incontrare Chazz? Parli di questo tipo ma non si vede mai nel film. Se andaste a chiedergli qualche consiglio e lo trovaste a imbucarsi ai funerali?' E così Owen scrisse la scena" ha spiegato il regista.

Dobkin ha poi proseguito: "Fu una di quelle cose che giri e pensi: 'Ma funzionerà davvero?' È una scena piuttosto strana".


FROZEN 2, LA SCENA PREFERITA DEL REGISTA DEL DOCUMENTARIO È QUELLA CHE NON VEDRETE MAI

CinemaBlend ha avuto recentemente l'occasione di parlare del documentario Into the Unknow con Megan Harding, regista del progetto, chiedendole se ci fosse stato un momento che avrebbe voluto inserire nel documentario ma per cui semplicemente non ha trovato un posto adatto, ricevendo un'interessante risposta.

La Harding ha rivelato: "In verità sì. C'è una scena che è la mia preferita, in particolare, e che ho provato infinite volte a far entrare nella versione definitiva del documentario. Si tratta di una scena con Mike Giaimo, che è lo scenografo, a casa sua, a Silverlake. È un grande appassionato di design, tanto che nella scena stava tagliando le siepi del giardino... con la forma degli alberi di Frozen. E abbiamo fatto questa intervista con lui mentre potava le siepi e parlava della sua passione, della sua dedizione e delle tendenze specifiche simili a un disturbo ossessivo compulsivo delle persone che lavorano in Dinsey. Ed è stato semplicemente bellissimo perché parlava davvero dell'attenzione ai dettagli che si vedono sullo schermo".

Into the Unknown segue il team creativo mentre affronta tutto l'ultimo anno di produzione, prima del grande debutto . "È probabilmente il momento più difficile della produzione, quando sei ad un anno dall'uscita, tutto il lavoro svolto prende forma in un'opera incredibile", dice il regista Chris Buck.

La docuserie è composta da sei episodi della durata di circa 40 minuti l'uno che raccontano tutto l'immenso lavoro di creazione di Frozen 2, mettendo in risalto le figure che solitamente seno poco note e che hanno permesso la nascita di un successo storico. Frozen 2, è il secondo film con maggiore incasso del 2019, secondo solo ad Avengers: Endgame.


THANOS: IL TITANO AVREBBE DOVUTO ESSERE IL VILLAIN PRINCIPALE DI GUARDINI DELLA GALASSIA

Alla fine Thanos è apparso in Guardiani della Galassia di James Gunn in un ruolo secondario, ma stando a nuovi dettagli emersi sul ruolo del Titano Folle all'interno del costrutto narrativo del Marvel Cinematic Universe, il villain avrebbe dovuto ricoprire la parte di nemico principale anche prima di Avengers: Infinity War.

I piani originali erano infatti quelli di allargare il Marvel Cinematic Universe nello Spazio già durante la Fase 2, in modo ragionato e approfondito seguendo gli eventi del primo Avengers. Il piano originale del Comitato Creativo Marvel, stando direttamente alle parole di James Gunn, era quello di offrire a Thanos un ruolo più significativo e centrale già nella Fase 2. Questo, però risale al 2009, quando i Marvel Studios ancora non esistevano per come li conosciamo oggi e con due soli film all'attivo, Iron Man e l'Incredibile Hulk.

Alla sceneggiatura era stata chiamata Nicole Perlman, che entusiasta di scrive un film di fantascienza revisionò più e più volte la sceneggiatura, arrivando anche a una bozza che prevedeva appunto Thanos come grande villain principale. A Buzzfeed la sceneggiatrice ha rivelato: "È un criminale cosmico davvero sensazionale. Nelle mie prime bozze per Guardiani della Galassia era assolutamente l'antagonista principale... dopo averle consegnate, però, credo abbiamo preferito riservargli un posto più grande nei successivi film".

E i piani della Marvel sono poi cambiati infatti nel 2012, quando Whedon stava lavorando ad Avengers. L'autore non aveva infatti una chiara visione di come procedere oltre con Thanos in futuro, ma nello stesso periodo in casa Marvel si resero conto di avere molti McGuffin collegati alla Gemme dell'Infinito, e il resto lo conosciamo.


THE OLD GUARD, CHARLIZE THERON RINGRAZIA I FAN PER IL SUCCESSO DEL FILM NETFLIX: "VI AMO"

Charlize Theron è intervenuta nelle ultime ore via Twitter per ringraziare i fan per la grande accoglienza riservata a The Old Guard, cinecomic action di cui è grande protagonista e girato - tra le altre location - anche in Africa, set in cui vediamo proprio l'attrice nella foto da lei stessa pubblicata.

In didascalia scrive: "Wow... solo, wow. Grazie a tutti per avere resto questo weekend così grande. L'amore che avete dimostrato per me e The Old Guard è davvero fuori di testa. Sto leggendo tutti i vostri commenti con un gigantesco sorriso sulla faccia - vi apprezzo tantissimo".

Il film racconta la storia di una potente guerriera, Andromaca di Scizia detta Andy (Charlize Theron), a capo di un gruppo segreto di mercenari dotati della misteriosa incapacità di morire: hanno combattuto per secoli per proteggere il mondo dei mortali, ma quando la squadra viene reclutata per affrontare una missione di emergenza e le loro straordinarie abilità vengono improvvisamente rese pubbliche, toccherà ad Andy e Nile (Kiki Layne), l'ultima recluta ad unirsi ai loro ranghi, provare ad aiutare il gruppo ad eliminare la minaccia rappresentata da coloro che cercano di monetizzare il loro potere.

Basato sull'acclamata graphic novel di Greg Rucka e diretto da Gina Prince-Bythewood, The Old Guard è una storia grintosa e ricca d'azione che vi dimostrerà che vivere per sempre è più difficile di quanto possa sembrare.

Il film include nel cast anche Marwan Kenzari, Luca Marinelli, Harry Melling, Van Veronica Ngo, Matthias Schoenaerts e Chiwetel Ejiofor. Per altri approfondimenti, ecco una foto con Charlize Theron e Luca Marinelli.


JOKER, ANCORA SCATTI STRAORDINARI DAL DIETRO LO QUINTE: TODD PHILLIPS CONTINUA A STUPIRE

Todd Phillips continua a regalare ai fan nuovi e incredibili scatti dal dietro le quinte di Joker, pluripremiato cinecomic con protagonista Joaquin Phoenix uscito lo scorso novembre 2019 e divenuto velocemente film di culto tra gli appassionati, anche grazie alla superlativa cura registica e fotografia dell'autore.

È sin dai tempi dalla pre-produzione, dall'agosto 2018, che Todd Phillips ha regalato ai fan del personaggio una marea di bellissimi scatti dal set di Joker, e anche ora che il film è uscito in home video, riscuotendo un secondo e grande successo, il regista continua a pubblicare materiale interessante sulla sua pagina Instagram.

Chissà quanto altro materiale ha ancora nelle sue macchine fotografiche e all'interno delle cineprese, ma per il momento l'autore è tornato a mostrare agli appassionati nuovi e straordinari scatti del film direttamente dal dietro le quinte, per l'esattezza su quella scalinata che è ormai divenuta di culto tra gli appassionati e i fan e al centro di una delle sequenze più iconiche del film. La luce è meravigliosa in entrambi gli scatti, così come l'inquadratura di Phoenix, non trovate?


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RENATO POZZETTO, ANEDDOTO HOT SU EDWIGE FENECH: "SESSO IN VASCA PER LA PATATA BOLLENTE"

Nel corso di un'intervista concessa a Barbara D'Urso qualche tempo fa, Renato Pozzetto ha raccontato un aneddoto a dir poco hot riguardante la splendida Edwige Fenech e la lavorazione del film La Patata Bollente.

Ospite a Domenica Live per ripercorrere le tappe salienti della sua carriera, Pozzetto si è concentrato su un curioso “incidente” che coinvolse la Fenech sul set della commedia sexy di Steno datata 1979.

"Dovevamo girare una scena in cui facevamo l’amore in una vasca. Ci siamo messi d’accordo con le maestranze per farlo senza imbarazzi, ma noi eravamo nudi e loro poi avrebbero montato quello che si doveva montare. A un certo punto il direttore della fotografia ha chiesto due minuti di pausa per cambiare le luci, e io Edwige siamo rimasti soli nella vasca! Eravamo ancora nudi, immersi nell’acqua tiepida. A un certo punto io le ho detto: 'Guarda che qui c’è un meccanismo che si lamenta!' Le dico che forse è meglio che io esca, e lei fa: 'No esco io, così mi rifaccio il trucco'. Allora arrivano con l’accappatoio, Edwige si alza, si abbassa l’acqua, e…. è uscito fuori, si è visto il coso! Lo ha visto solo un elettricista, ride e mi fa: Pozze’, guadagnerai pure qualche lira ma fai una vitaccia!".


THE MASK, JIM CARREY APPRODA SU NETFLIX: SFUMEGGIANTE O SPUMEGGIANTE?

Se al giorno d'oggi Jim Carrey si è dato alla satira fumettistica, in molti lo ricordano ancora per i suoi successi comici e tra questi un posto d'onore è riservato all'eccentrico The Mask: ebbene, il film icona degli anni '90 è pronto a conquistare anche le nuove generazioni grazie a Netflix!

Ad annunciarlo è l'account ufficiale di Netflix Italia, e nel farlo ha puntato tutto sulla questione che divide i fan del film da secoli e secoli, e che forse ha dato avvio a più di qualche guerra civile tra gli spettatori italiani: l'iconica parola che il protagonista pronuncia nel film è "Sfumeggiante" o "Spumeggiante"?

"Sappiamo che non è facile realizzare solo ora che in realtà si dice Sfumeggiante e non Spumeggiante. Però l’importante è che The Mask è ora disponibile".

Gli utenti increduli hanno dovuto fare i conti con la dura realtà, ma in effetti si tratta di un adattamento dalla parola inglese "Smockin". Ad ogni modo, da oggi gli spettatori Netflix potranno ripercorrere le vicende di Stanley Hipkiss, ragazzo timido e imbranato inizialmente, la cui vita viene stravolta quando entra in possesso di una magica maschera, in grado di trasformarlo in un eccentrico personaggio dotato di poteri straordinari e cartooneschi. Solo così riuscirà a fare colpo sulla bella Tina Carlyle (Cameron Diaz), inimicandosi però il perfido criminale Dorian.

Se ve lo siete persi non ci sono più scuse, dunque. E fateci sapere nei commenti se secondo voi la pronuncia corretta è davvero "Sfumeggiante"!




GAL GADOT SARÀ UNA NUOVA JAMES BOND IN UN FRANCHISE ISPIRATO A MISSION: IMPOSSIBLE

Stando a quanto rivelato da Discussing Film, la supermodella e attrice israeliana Gal Gadot sarà la protagonista di un nuovo spy-thriller ispirato a James Bond e prodotto dalla Skydance.

Al momento non sono state diffuse molte informazioni sul progetto, ma sembra che il piano della casa di produzione sia quello di creare un nuovo franchise action per la star di Wonder Woman 1984 ispirato a quelli di James Bond e Mission: Impossible, ovviamente reinterpretati al femminile. La sceneggiatura del film è stata affidata a Greg Rucka, acclamato sceneggiatore di fumetti che in questi giorni ha presentato su Netflix The Old Guard, suo primo copione per il cinema tratto dalla sua omonima graphic novel.

Insomma, saranno alcuni mesi impegnativi per la Gadot, visto che dopo Wonder Woman 1984, l'attrice tornerà a far parlare di se anche per Justice League di Zack Snyder in arrivo nella prima parte del 2021 su HBO Max e Red Notice, nuovo action Netflix nel quale dividerà lo schermo con Dwayne 'The Rock' Johnson e Ryan Reynolds.


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TENET, ELIZABETH DEBICKI HA IMPARATO DELLE GRANDI LEZIONE SUL SET DI CHRISTOPHER NOLAN

Elizabeth Debicki ha raccontato alcuni retroscena sullo sviluppo di Tenet, nuovo blockbuster scritto e diretto da Christopher Nolan le cui riprese per l'attrice sono state "super-impegnative".

L'attrice ha parlato dell'atteso thriller sci-fi di spionaggio durante un'intervista con la rivista Porter e ha detto che ottenere la parte è stato come vincere un biglietto d'oro per la fabbrica di cioccolato di Willy Wonka: il lavoro sul set, tuttavia, è stato l'esatto opposto di una vacanza all'insegna del divertimento.

"Il livello di impegno e di attenzione richiesto sul set è stato a dir poco estremo, diverso da qualsiasi cosa avessi mai visto prima. Lavorare con qualcuno come Chris, per me, è stato un biglietto d'oro à la Willy Wonda. Ma è stato super impegnativo e ho anche raccolto diverse lezioni. A volte le apprendi piano piano e hai il tempo di assimilarle, altre volte ti devi semplicemente buttare. Per me, è stata una combinazione di entrambe le cose."

L'attrice ha anche parlato del suo ruolo ne Il Grande Gatsby di Baz Luhrmann, nel quale recitò al fianco di Leonardo DiCaprio, Carey Mulligan, Tobey Maguire e Joel Edgerton: “Mi guardo indietro e mi chiedo ancora, quali erano le probabilità? A volte penso che ci abbia messo lo zampino qualcosa di magico, se avessi rovinato tutto all'epoca oggi non sarei qui."

Tenet, che avrà per protagonisti John David Washington e Robert Pattinson, è attualmente previsto per il 26 agosto.


DEADPOOL FACEVA IL VERSO AD HARRISON FORD: SCOPRITE L'EASTER EGG DI INDIANA JONES

Avete in mente di festeggiare il compleanno di Harrison Ford guardando un film di Indiana Jones o di Star Wars in cui ha recitato? Buona idea, ma aggiungete anche Deadpool 2 alla lista, perché a quanto pare conteneva un riferimento al mitico Indy e ai Predatori dell'Arca Perduta.

A rivelarlo ci ha pensato lo stesso Rayan Reynolds, postando una serie di immagini nelle sue storie di Instagram. Tra queste compare anche uno scatto tratto da Deadpool 2, in cui l'inopportuno antieroe fugge da un gruppo di scagnozzi, tenendosi una mano sulla testa e gridando a Dopinder di mettere in moto l'auto.

La scena, ha spiegato, era ispirata alla sequenza in cui Indiana Jones scappa a gambe levate inseguito dai guerrieri dell'Amazzonia, gridando al pilota Jock di mettere in moto il velivolo che li avrebbe tratti in salvo. Il fatto che Deadpool abbia la mano sul capo pur non indossando un copricapo è una chiara presa in giro al cappello sfoggiato da Harrison Ford.

Non potevamo aspettarci niente di meno, visto che nei film dedicati a Wade Wilson si infrange spesso la quarta parete e ci sono moltissimi riferimenti divertiti ad altre opere o agli stessi attori. Intanto continuano le scherzose provocazioni tra Hugh Jackman e Reynolds, e a quanto pare Deadpool potrebbe mettersi contro l'intero Marvel Universe in un film diretto da Michael Bay.


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Edited by Triplethor - 14/7/2020, 20:26
view post Posted: 13/7/2020, 13:20 MovieTown - Cinema

LUNEDI

13/07/2020



COMIC-CON@HOME: ECCO IL PROGRAMMA DI DOMENICA

Svelata l’ultima parte del programma dell’edizione 2020 del Comic-Con di San Diego, che quest’anno si terrà interamente online dal 22 al 26 Luglio a causa dell’emergenza Covid-19 e si chiamerà, appunto, Comic-Con@Home.
Oggi è il turno di domenica 26 luglio.
Gli orari segnati sono quelli italiani, da noi alcuni panel saranno disponibili a partire dalla mezzanotte di domenica 26 luglio.

I link rimandano alle schede dei panel presenti sul sito del Comic-Con, dove dove sono presenti i link YouTube, che saranno attivi come da programma.
Ricordiamo che i video sono preregistrati.

Ore 19:00

Animated Illustration
Celebrating 80 Years of Will Eisner’s The Spirit
Emily the Strange Virtual Panel Experience
First TMNT Film 30th Anniversary
Hoops
Imagination & Fun for Kids – The IDW Way!
Little Fish: From Physical to Digital, Thriving and Growing
Motherland: Fort Salem: A World of Magic, Action, and Intrigue
Over30Cosplay: Virtual Costuming and Cosplay Advice and Support for the Mature Cosplayer
Turning Fandoms into Movements for Good
YA Fantasy and the Power of Storytelling

Ore 20:00

Adventures in Spanish Voice Acting
BOOM! Studios: Discover Yours
Jack Kirby 101: An Introduction
Next
No Tow Trucks Beyond Mars
State of the Tabletop Industry
Super Geeked Up: Geeky Improv Comedy
Top Kids Authors Come Together for Gotham Reads
V.E. Schwab Shades of Magic Comics Panel

Ore 21:00

Book Buzz! Team Underlined Shares the Biggest and Best New YA
Bronies in the Post G4 Era
Cardboard Superheroes: Creating Life-Sized Cardboard Models of Your Favorite Superheroes
Comic-Con Film School
HBO Max and Cartoon Network Studios: Summer Camp Island, Fungies, Tig N Seek, Esme & Roy
Masters of Style: Woodring, Fleener, Muradov and Hernandez
The 100
The Craft of Worldbuilding in Comics

Ore 22:00

Aztec Depictions in Pop Culture: 500 Years After the Fall
Comics about Motherhood and Reproductive Choice
HBO Max: Looney Tunes Cartoons
Kevin Eastman Panel
Mega64 Panel In These Trying Times
Red Dwarf: The Promised Land
The Stars and Executive Producer of ABC’s “The Goldbergs”
Tor Teen: Own Your Magic
Who’s the Best Doctor Who?

Ore 23:00

A Conversation with Nathan Fillion
Creating and Drawing the Action Comic Character with Monte Moore
Don’t Tell Your Story, Show It!
Inspired by Real Life: The True Stories Behind Graphic Novels
Invader Zim Conquers Everything!
LGBTQ Comics and Popular Media for Young People
Robotech: The Next Phase
Super Asian America

Ore 00:00 di lunedì 27 luglio

How to Create Your Own Novel: From First Idea to Publishing and What You Need to Sell Your Work Into TV and Film
Inside The Vault of Ripley’s Most Exclusive Finds
It’s Morphin’ Time! Power Rangers Meet Up
Keenspot 20th Annual Comic-Con Panel: Pandemic Edition
Making A Living Being Creative
The Art of Film and TV Posters
The Writer’s Journey: Developing a Producer’s Mentality
Wakanda, Forever! The Psychology Black Panther

Ore 01:00 di lunedì 27 luglio

Careers in Geek Fashion
Christmas in July: The Psychology of Pop Culture and Christmas
Composer Squares Game Show
Everyone’s a Critic: Being a Journalist in an Online Age
Full Time Creative Work On A Part Time Schedule
Indie Filmmaker’s Survival Guide
Public Domain Comics: From Sherlock Holmes to Mickey Mouse and Beyond
Ray Bradbury Goes to Hollywood
Supernatural Therapy: Fighting Internal Monsters like a Hunter IRL
The Grind NEVER stops, not even during a quarantine
Villains: We’re Misunderstood!
World-Builders: The Evolution of Immersive Entertainment
The Four Quadrants of Publishing
Writing for TV: From First Draft to Getting Staffed
Women On The Dark Side


THE OLD GUARD – LUCA MARINELLI PARLA DI NICKY NEL NUOVO VIDEO

Nicolò da Genova (Luca Marinelli) è sicuramente uno dei punti di forza di The Old Guard, l’action-fantasy appena uscito su Netflix. Ebbene, la divisione italiana della piattaforma ha pubblicato un video dedicato proprio a lui.

Marinelli parla di Nicky, della sua esperienza sul set e di ciò che l’ha affascinato in questa storia, compresa la tenera storia d’amore tra il suo personaggio e Yusuf Al-Kaysani (Marwan Kenzari). I due soldati erano avversari durante le Crociate, e si amano fin da allora.

La sinossi ufficiale
Da secoli il mondo dei mortali è protetto da un gruppo clandestino guidato da una guerriera di nome Andy (Charlize Theron). Al suo interno ci sono mercenari molto uniti tra loro e che stranamente non possono morire. Durante una missione urgente le straordinarie capacità dei componenti della squadra diventano improvvisamente pubbliche. Ora tocca ad Andy e all’ultima arrivata Nile (Kiki Layne) aiutare il team a scongiurare il pericolo rappresentato da chi, a qualsiasi prezzo, intende replicare e sfruttare economicamente questo dono. Tratto dal celebre fumetto di Greg Rucka e con la regia di Gina Prince-Bythewood, THE OLD GUARD racconta una storia cruda, ancorata alla realtà e piena d’azione che dimostra come vivere per sempre non è poi una faccenda tanto semplice.

La protagonista è Charlize Theron nel ruolo di Andromaca di Scizia, leader di un gruppo di guerrieri immortali che vivono sulla Terra da millenni, combattendo le battaglie di ogni generazione. Della squadra fa parte anche Luca Marinelli, il cui talento attira sempre di più l’attenzione delle produzioni internazionali. L’attore romano interpreta Nicolò da Genova, crociato italiano che ora ha una relazione con un vecchio avversario, Yusuf Al-Kaysani (il Marwan Kenzari di Aladdin), anche lui nel gruppo. Matthias Schoenaerts è invece Sebastian le Livre, ex soldato napoleonico, mentre Kiki Layne presta il volto all’ultima “recluta” della guardia: Nile Freeman, marine americana che ritorna in vita dopo essere stata uccisa in azione, scoprendo così di essere immortale a sua volta.

A dar loro la caccia troviamo Copley (Chiwetel Ejiofor), agente della CIA che, essendo anche uno storico, è riuscito a scoprire il segreto della squadra. Harry Melling interpreta Merrick, dirigente di una compagnia farmaceutica che si allea con Copley per catturare il gruppo e studiarne i poteri.

Gina Prince-Bythewood è nota per Love & Basketball, La vita segreta delle api, Beyond the Lights: Trova la tua voce e il pilot della serie Cloak & Dagger. Avrebbe dovuto dirigere Silver and Black, cinecomic della Sony con Gatta Nera e Silver Sable, ma il film è stato annullato.

Troverete il video qui di seguito, ma prima vi ricordo che The Old Guard è tratto dall’omonimo fumetto di Greg Rucka (testi) e Leandro Fernandez (disegni), mentre l’adattamento è scritto dallo stesso Rucka insieme alla regista Gina Prince-Bythewood.

Il video




Onward – Oltre la magia non uscirà più il 22 luglio in Italia

Contrordine: Onward – Oltre la magia non uscirà più il 22 luglio nei cinema italiani. Al momento il film Pixar non ha una data d’uscita nel nostro paese, ma verrà presentato a Giffoni il 16 luglio.
Il 4 giugno scorso era stata diffusa la notizia che la Disney sarebbe stata la prima major a confermare l’uscita di un film completamente inedito nelle sale italiane dal via libera alla riapertura (15 giugno): la data prescelta era stata il 22 luglio, per permettere ai cinema di riaprire progressivamente secondo le indicazioni. In queste quattro settimane, i cinema hanno iniziato a riaprire, ma nel frattempo la Warner Bros ha rinviato l’uscita di Tenet al 12 agosto negli USA e al 26 agosto in Italia, e numerosi altri distributori hanno scelto di far slittare le loro pellicole, rendendo più difficoltose le riaperture. I risultati al botteghino del weekend che si è appena concluso dimostrano una crescita negli incassi lenta ma costante, tuttavia il settore è ancora fermo a circa il 20% del suo potenziale. Forse per questo motivo la Disney ha deciso di sospendere l’uscita del film, che all’epoca era stata salutata con grande positività dall’ANEC:

“La scelta di prediligere la sala come luogo ideale per la propria fruizione – sottolinea l’ANEC – Associazione Nazionale Esercenti Cinema – rappresenta un segnale estremamente positivo per tutto l’esercizio”.

“Nel ringraziare la WALT DISNEY PICTURES per la propria scelta, siamo certi – conclude l’ANEC – che essa rappresenti un primo decisivo passo verso il ritorno alla normalità, ed un segnale importante per tutto il pubblico che ormai, da troppo tempo è stato ed è costretto a rinunciare alla magia del cinema. Ci auguriamo inoltre che questa scelta possa essere seguita anche da altri distributori, delineando un elenco di nuovi film in arrivo sul grande schermo a partire da luglio”.

Onward – oltre la magia era stato presentato alla Berlinale, e nei territori in cui è uscito è riuscito a raccogliere solo 103 milioni di dollari (di cui 61 negli USA) prima del lockdown, arrivando poi su Disney+ negli Stati Uniti.

Il nuovo film Disney e Pixar Onward – Oltre la Magia è interpretato, nella versione italiana, da un cast di voci che comprende Sabrina Ferilli nei panni di Laurel Lightfoot e Fabio Volo in quelli di Wilden Lightfoot, i genitori dei fratelli Ian e Barley. Favij, Raul Cremona e David Parenzo interpretano invece rispettivamente uno spiritello, un apprendista stregone e un cameriere.


The Old Guard: la regista su un possibile sequel e sul ritorno di un personaggio

Attenzione: l'articolo contiene spoiler

La scorsa settimana è approdato su Netflix The Old Guard, film tratto dal fumetto di Greg Rucka e Leandro Fernandez pubblicato da Image Comics.
L’opera si chiude con una scena ambientata sei mesi dopo gli eventi narrati nel film, sequenza in cui vediamo Booker (personaggio interpretato da Matthias Schoenaerts), esiliato dal gruppo per 100 anni, che incontra nel suo appartamento un personaggio inaspettato, ovvero Quynh (Van Veronica Ngo), altra immortale data per dispersa dai suoi compagni secoli prima.

In tal senso la regista Gina Prince-Bythewood, intervistata da Games Radar, ha parlato di cosa potrebbe trattare un ipotetico sequel del film anche in relazione al ritorno di Quynh.

Sarà basato sulla graphic novel. In base a ciò che ha scritto Greg [Rucka], Quynh ha risollevato la testa, e questo causa alcuni problemi, assolutamente. Ma c’è anche una storia molto salda che affronta i problemi all’interno del mondo e che porta alla luce nuovi villain non immortali, quindi c’è un ottimo equilibrio tra questi due fatti, nella graphic novel.

Nel cast principale, oltre a Charlize Theron, troviamo il nostro Luca Marinelli (Lo chiamavano Jeeg Robot), Chiwetel Ejiofor (Doctor Strange, 12 anni schiavo), Matthias Schoenaerts e KiKi Layne (Se la strada potesse parlare).

Questa la sinossi:

Da secoli il mondo dei mortali è protetto da un gruppo di mercenari capitanato da una guerriera di nome Andy (Charlize Theron). Stranamente i componenti della squadra non possono morire, ma durante una missione questa loro straordinaria capacità diventerà pubblica. Ora tocca ad Andy e all’ultima arrivata Nile (Kiki Layne) aiutare il team a scongiurare il pericolo rappresentato da chi, a qualsiasi prezzo, intende replicare e sfruttare economicamente questo dono.

Alla regia troviamo Gina Prince-Bythewood su una sceneggiatura di Greg Rucka (Lazarus, Wonder Woman). Il film è uscito il 10 luglio su Netflix.


Giancarlo Esposito allude a una possibile collaborazione con i Marvel Studios: “Vorrei fosse qualcosa di duraturo”

In una recente intervista con Entertainment Tonight, Giancarlo Esposito – che dopo l’iconico ruolo di Gustavo Fring in Breaking Bad ha continuato la sua tradizione di carismatico antagonista come Moff Gideon in Mandalorian – ha risposto alle voci di corridoio che legano il suo nome a un “importante” ruolo nell’UCM, alludendo ad una possibile collaborazione coi Marvel Studios, dichiarandosi più che interessato tanto da sperare in qualcosa di duraturo:

Ci sono molte voci di corridoio che mi vedrebbero legato alla Marvel. Vorrei tanto lavorare con quelle persone, l’ho fatto capire in tutti i modi al mondo intero. Non ho dato io il via a queste voci, ma ho lavorato anni fa con Louis Esposito (produttore esecutivo e co-presidente dei Marvel Studios), quando ancora lavorava come secondo assistente alla regia per Cotton Club. […]

Quello che fa la Marvel è veramente fantastico, vorrei tanto partecipare a qualcosa, ad un progetto che sia duraturo con loro. […]

Penso che il mondo della Marvel sarebbe il prossimo naturale passo per me. Così poi potrei tornare a interpretare personaggi che penso abbiano cambiato il mondo con le loro azioni, a prescindere dal colore della loro pelle.


Joker: Joaquin Phoenix danza sulla nota scalinata in una suggestiva foto dal backstage

Lo stresso Todd Phillips ha deciso di diffondere in rete sul suo profilo Instagram una foto scattata nel dietro le quinte della realizzazione di Joker, noto cinecomic DC con protagonista Joaquin Phoenix.
Nello scatto in questione vediamo Phoenix nei panni del protagonista che danza sulle iconiche scale presenti in una nota sequenza del lungometraggio.

Potete vedere la foto qua sotto:


www.instagram.com/p/CCg7YQIJkfl/?utm_source=ig_embed

Ryan Reynolds celebra Deadpool e mostra foto inedite dal set

Ryan Reynolds ha affrontato sulle storie Instagram con foto e video un viaggio sul sentiero dei ricordi per ricordare la lavorazione di Deadpool e Deadpool 2.
Dal cammeo di Brad Pitt al solletico a Josh Brolin, dalle modifiche mai fatte al costume alla collaborazione con Celine Dion, fino ad arrivare all’omaggio a Indiana Jones.

Ecco la galleria che celebra la lavorazione dei due film, in attesa di scoprire qualcosa sul terzo:


www.instagram.com/stories/vancityr...64402150726954/

Jurassic World – Dominion: Colin Trevorrow risponde al Sun, Sam Neill promette “urla”

Alcuni giorni fa il Sun ha pubblicato un articolo con il quale annunciava che la produzione di Jurassic World: Dominion ai Pinewood Studios si era fermata in seguito alla scoperta della positività al Covid-19 di alcuni membri della troupe.
“La lavorazione di Jurassic World: Dominion si è interrotta dopo che diversi componenti della troupe sono risultati positivi al Covid-19 il primo giorno di ritorno sul set” scriveva il giornale, riportando poi le parole di una fonte:

Questa era l’ultima cosa che tutti si aspettavano. Tutti erano felicissimi di tornare sul set, ma questa cosa ha rovinato tutto. Ci sono milioni e milioni di sterline in gioco qui. Nessuno vuole altri ritardi.

Dopo l’articolo, la Universal Pictures aveva smentito la notizia della sospensione:

Qualunque notizia riporti della sospensione delle riprese di Jurassic World: Dominion è categoricamente falsa. La produzione si avvia verso il quinto giorno di riprese domani, perciò siamo felicissimi di essere tornati davanti alla machina da presa per questo progetto incredibile.

In seguito il pezzo è stato modificato è così il regista Colin Trevorrow ha deciso di rispondere al giornale:

Grazie al Sun per aver corretto la notizia imprecisa sulla nostra produzione. Il nostro cast e la nostra troupe duramente all’opera apprezzano la vostra integrità.

ntanto il Guardian ha chiesto un commento a Sam Neill sulla decisione di tornare a interpretare Alan Grant:

Bella domanda. Non posso rivelare nulla, ma diciamo che un vero dinosauro rappresenta un’opportunità succulenta per chi ha dedicato la sua vita a loro. Ci saranno urla, questo è certo.

Ricordiamo che oltre che nel Regno Unito, le riprese dovrebbero tenersi anche a Malta, in Canada e (forse) alle Hawaii. La sceneggiatura del film è firmata da Colin Trevorrow (che sarà anche produttore con Steven Spielberg) e da Emily Carmichael.

Sam Neill, Laura Dern e Jeff Goldblum torneranno nei panni di Alan Grant, Ellie Sattler e Ian Malcom. Tra i nuovi ingressi DeWanda Wise, Dichen Lachman, Scott Haze e Mamoudou Athie; torneranno anche Justice Smith e Daniella Pineda dopo un ruolo in Jurassic World: Il regno distrutto.

Il film chiuderà la trilogia con Chris Pratt e Bryce Dallas Howard e a detta del regista Colin Trevorrow sarà “una celebrazione di tutto il franchise fino ad oggi”.

Ancora non sappiamo nulla sulla trama di Jurassic World: Dominion, solo che sarà ambientata un po’ di tempo dopo Il Regno Distrutto.


Jojo Rabbit torna in testa nel quarto weekend di riaperture | Box-Office Italia

Si è concluso il quarto weekend dalle riaperture dei cinema, e sebbene gli schermi e gli incassi stiano crescendo progressivamente, è un percorso ancora lungo e tortuoso nella speranza che presto possano uscire nuovi film di una certa importanza che convincano il pubblico a tornare in sala (e le sale a riaprire: nel finesettimana si è toccato infatti un picco vicino al 23%, quasi 850 schermi attivi). Va comunque ricordato che una parte rilevante degli incassi di questi ultimi giorni è da imputare alle arene estive.
Nei quattro giorni tra giovedì 9 e domenica 12 luglio sono stati raccolti 250mila euro, con un totale di 45.568 biglietti staccati. Il confronto con un anno fa, ovviamente, è impietoso (nel 2019 venivano raccolti 5.8 milioni di euro e gli spettatori erano 861mila grazie soprattutto a Spider-Man: Far From Home). Ma la crescita c’è: una settimana fa, infatti, si incassavano circa 200mila euro e gli spettatori erano poco più di 36mila.
A dominare la classifica Jojo Rabbit: il film di Taika Waititi vincitore di un premio Oscar, distribuito in 39 sale, incassa 33mila euro e sale a 3.9 milioni di euro, mentre scende al secondo posto Favolacce, con 18mila euro e un totale di 77mila euro. Ritorna al terzo posto Piccole Donne, con 11mila euro e un totale di quasi 5.9 milioni di euro.

INCASSI IN ITALIA 9-12 LUGLIO 2020

Jojo Rabbit – € 33.359 / € 3.965.806
Favolacce – € 18.831 / € 77.817
Piccole donne – € 11.403 / € 5.893.521
Matthias & Maxime – € 9.609 / € 28.179
La dea fortuna – € 9.181 / € 8.198.717
Parasite – € 8.228 / € 5.609.924
Odio l’estate – € 7.743 / € 7.454.267
Ammen – € 7.536 / € 15.762
I miserabili – € 5.842 / € 85.051
1917 – € 5.628 / € 6.625.594


Famosa: una clip esclusiva dal film di Alessandra Mortelliti

FAMOSA è il film evento nelle sale italiane con Europictures il 13, 14 e 15 luglio, diretto da Alessandra Mortelliti con Jacopo Piroli, Adamo Dionisi, Gioia Spaziani e Matteo Paolillo.

Famosa, presentato ad Alice nella città durante l’ultima Festa del cinema di Roma, racconta la storia di Rocco, un ragazzo quasi diciottenne, incompreso e solitario, che desidera trasferirsi da un piccolo paese della Ciociaria nella Capitale, per poter realizzare il suo più grande sogno: diventare un ballerino. Con tenacia e grande forza di volontà, Rocco riuscirà ad intraprendere il tanto agognato viaggio, ma la realtà che lo attende non sarà quella sperata e il suo sogno verrà ancora una volta messo alla prova.

La storia di Rocco Fiorella nasce da un monologo teatrale e arriva sul grande schermo come racconto di formazione di un timido adolescente con la passione del ballo, incompreso dalla sua famiglia, in particolar modo da suo padre, e dai suoi compagni di classe che ne fanno oggetto di scherno e derisione. Al suo fianco Maura, una zia speciale che lo sosterrà in ogni scelta, Azzurra, un’amica saggia, e Luigi, il suo principe bello e tenebroso.

Una favola moderna, come la definisce la Mortelliti, che con Famosa firma il suo esordio alla regia cinematografica. Prodotto da Palomar con Rai Cinema, Famosa sarà distribuito come evento nei cinema italiani il 13, 14 e 15 luglio grazie a Europictures.




Slaxx: il trailer del film su un paio di jeans... assassini

Ricorda molto i B-movies horror degli anni Ottanta il trailer di Slaxx, una commedia horror dove i killer sono dei blue jeans.

Slaxx: il trailer del film su un paio di jeans... assassini

Un tempo le nostre nonne e bisnonne, abituate a corsetti e restrizioni varie, dicevamo, "per belle apparire bisogna soffrire". Beh, nella bizzarra horror comedy di cui vi mostriamo il trailer, Slaxx, bisogna addirittura morire!

La caccia ai jeans fascianti, superskinny, che pochissime si possono permettere, miete vittime in questo flm, non a caso scritto da due donne, Patricia Gomez, che lo ha anche prodotto, e la canadese Elza Kaphert che lo dirige, dove vengono inventati dei jeans che si adattano automaticamente al fisico di chi li acquista. Ma, ahimé, un paio di questi indumenti prende vita e fa strage in una boutique alla moda.

Nella storia del cinema horror del resto non è la prima volta che un abito dà di matto (ricordate In Fabric?) anche se Slaxx appartiene al genere gore demenziale che tanti titoli bizzarri ha prodotto negli anni, come la serie dei pomodori assassini. Per la cronaca, protagonisti di questo divertissement, che ricorda il cinema degli anni Ottanta, sono Romane Denis, Brett Donahue, Sehar Bhojani, Kenny Wong, Tianna Nori e Hanneke Talbot.




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Il sedere di Hugh Jackman è intatto: Disney+ non lo censura in X-Men - Giorni di un futuro passato

Hugh Jackman segnala con un ironico post su Instagram che Disney+ non ha censurato la scena in cui lo si vede nudo di spalle in X-Men - Giorni di un futuro passato, ora che il film è approdato sulla piattaforma streaming.

Il sedere di Hugh Jackman è intatto: Disney+ non lo censura in X-Men - Giorni di un futuro passato

Erano bei tempi quelli in cui l'immortale Wolverine era interpretato dall'immortale Hugh Jackman. L'attore ha poi saggiamente deciso di congedarsi da quel ruolo che ha coperto per un arco di tempo di 17 anni in 9 film della saga degli X-Men. Nel 2017 Logan è stata l'ultima volta, il canto del cigno di un personaggio che ha avuto il privilegio di essere in perfetta sintonia un attore. E viceversa. Qualche anno indietro Wolverine si è dato un gran da fare in X-Men - Giorni di un futuro passato, quando da un futuro distopico viaggiava indietro nel tempo fino agli anni 70 per prevenire alcune azioni e deviare il corso degli eventi. Il film è appena approdato sulla piattaforma di Disney+ ed è stato lo stesso Jackman con un post ironico su Instagram a segnalare che in una scena in cui è inquadrato nudo di spalle, il suo sedere è rimasto in versione integrale e non censurata.

Qualche mese fa si era alzato un polverone sui social quando un attento spettatore aveva segnalato un ritocco in computer grafica per coprire i glutei di Daryl Hannah in Splash - Una sirena a Manhattan. Essendo quella di Disney+ una piattaforma streaming con contenuti family friendly, la revisione di alcuni titoli ha portato ad alcuni aggiustamenti su cui molti non sono d'accordo. Per quanto riguarda Wolverine in X-Men - Giorni di un futuro passato, è stata fatta un'eccezione o è un nuova politica volta a preservare i film nella loro versione originale? Ancora non lo sappiamo, ma un ragazzo su Twitter non ha perso tempo nel commentare: "Come? Daryl Hannah no e Hugh Jackman sì? Non sono d'accordo, voglio uguaglianza sui culi".


www.instagram.com/p/CCgYxDfDrpm/?utm_source=ig_embed

IL GLADIATORE: “RUSSELL CROWE NON HA RISCRITTO IL FILM”, DICE IL PRODUTTORE

Douglas Wick, uno dei produttori de Il gladiatore, ha fatto chiarezza su una leggenda metropolitana legata a Russell Crowe smentendo che il divo avrebbe riscritto la sceneggiatura della pellicola.

È infatti ben noto, per ammissione dell'attore stesso, che alcuni momenti specifici del film, principalmente battute memorabili, furono frutto della sua immaginazione, su invito del regista Ridley Scott perché all'inizio delle riprese il copione era ancora incompleto. Da quel fatto è però nato una sorta di mito su Russell Crowe come vero e proprio co-sceneggiatore non accreditato, un'impressione coltivata soprattutto da un articolo d'epoca in cui un anonimo executive della DreamWorks dice che l'interprete di Massimo Decimo Meridio cercò di riscrivere l'intera sceneggiatura una volta arrivato sul set.

Intervistato al riguardo da Cinema Blend, Wick ha fatto chiarezza sulla questione: "Si tratta di un'esagerazione. Russell ha creato un Massimo stupendo, e col senno di poi nessun altro attore avrebbe potuto interpretare quel personaggio. Lui era geniale. C'erano dei grandi sceneggiatori al lavoro sul film, e Russell aveva certamente un punto di vista molto forte su ciò che Massimo farebbe o meno, ma non ci fu molta improvvisazione."

Le parole di Douglas Wick coincidono con quello che lo stesso Russell Crowe ha raccontato, per esempio, durante la sua ospitata a Inside The Actors Studio: più che la trama de Il gladiatore, i suoi contributi creativi influenzarono scene e battute specifiche, su incoraggiamento di Ridley Scott dopo che quest'ultimo gli aveva spiegato il senso generale della scena. Da una di quelle conversazioni nacquero frasi come "Forza e onore" e "Al mio segnale, scatenate l'inferno".

Quanto alla caratterizzazione di Massimo, recentemente Connie Nielsen ha ricordato che fu Crowe a insistere affinché la relazione tra il generale divenuto gladiatore e Lucilla rimanesse platonica, per questioni di coerenza circa l'integrità morale del personaggio, guidato dal desiderio di vendicare l'uccisione di moglie e figlio. E proprio a loro due, sempre stando a un articolo d'epoca, è legato un altro contributo dell'attore australiano, quando Massimo parla della propria abitazione: in realtà sta descrivendo la fattoria di Crowe.


INCEPTION: IL FINALE PIÙ FURBO DI CHRISTOPHER NOLAN

È sempre questione di tempo. Lo è per Christopher Nolan che ancora oggi considera il tempo elemento centrale della sua filmografia e vero motore narrativo delle sue storie (non fa eccezione il suo nuovo Tenet che sembra ragionare sulla reversibilità del tempo e, forse, su una costruzione palindroma che richiamerebbe ancora una volta la circolarità del tempo). Lo è per Cobb e la sua squadra che devono lottare contro il tempo per innestare un'idea nella mente di Robert Fischer. Lo è nel mondo onirico, sempre più dilatato, livello dopo livello man mano che si scende in profondità. E, infine, lo è per noi spettatori che, con una punta di incredulità, ci rendiamo conto che sono passati ben dieci anni da quella prima visione al cinema di Inception, il film in cui Christopher Nolan ci intratteneva catapultandoci dentro i sogni, il subconscio, le idee, i traumi e il tentativo di rinascita dei personaggi confermando una volta di più il suo successo e consacrandosi definitivamente come uno dei registi più acclamati e originali degli ultimi anni. Soggetti intriganti, sceneggiature più complesse rispetto alla media dei blockbuster e capacità di sorprendere lo spettatore valorizzando al meglio il grande schermo: sono questi gli ingredienti che ci aspettiamo quando ci approcciamo a un film di Christopher Nolan e, bisogna ammetterlo, non ne restiamo mai delusi, anche se non sempre il meccanismo narrativo composto da regole ferree e concepito nei minimi dettagli dal regista funziona sempre al meglio. A distanza di dieci anni e con uno sguardo più distaccato, torniamo a parlare del finale di Inception che continua a far discutere sulla sua natura e proviamo a dare una risposta definitiva all'eterna domanda con ui il film furbamente ci abbandona: siamo ancora in un sogno o siamo in una splendida realtà?

INNESTARE UN NUOVO INIZIO

La trama di Inception la conosciamo tutti: Cobb (Leonardo DiCaprio) e la sua squadra di ladri (o, per meglio dire, estrattori) di idee, capaci di entrare nei sogni e far leva sul subconscio del soggetto per ottenere informazioni, vengono reclutati da Saito (Ken Watanabe), un ricco imprenditore giapponese per una missione ben più difficile e rischiosa: innestare un'idea, anziché estrarla, al figlio di un rivale d'affari (Cillian Murphy). Per riuscirci Cobb dovrà scendere a ben tre livelli di profondità - un sogno, nel sogno, nel sogno - rischiando sempre più di perdersi nel limbo, uno stato comatoso all'interno dei sogni popolato dai ricordi di chi sogna e da cui è difficile uscire. Inception non è solo un heist movie al rovescio in senso strutturale (non bisogna rubare, ma immettere) ma è anche rovesciato in senso narrativo: quella che a prima vista sembra essere una missione che riguarda Robert Fischer e Mr. Saito, in realtà ha come unico protagonista Cobb. Dopo aver innestato in passato un'idea a sua moglie Mal (Marillon Cotillard) poi morta suicida perchè incapace di accettare il mondo reale come quello vero, Cobb deve fare i conti costantemente col suo senso di colpa e il tormento della presenza del ricordo della moglie nel suo subconscio. Riuscire nella missione significherebbe ritornare a casa, dai suoi figli che ha dovuto abbandonare per non essere incriminato per la morte di Mal. Innestare l'idea di sciogliere l'impero del padre nella mente di Fischer attraverso una riappacificazione emotiva nel rapporto padre-figlio si specchia nell'innesto di una nuova vita per Cobb, proprio attraverso la capacità di perdonarsi e slegarsi dal suo passato.


"NON, JE NE REGRETTE RIEN"

Se leggiamo Inception dal punto di vista dell'innesto di una redenzione nella mente di Cobb non ci sorprende, di conseguenza, vedere come la musica scelta per sincronizzare il "calcio", ovvero il risveglio dal mondo dei sogni, sia un celebre brano cantato da Edith Piaf (francese come l'attrice che interpreta Mal, il cui nome significa "male": il fantasma di Mal è il virus interiore che Cobb deve sconfiggere, il riflesso dell'idea che lui stesso aveva innestato in lei) dal titolo "Non, je ne regrette rien" ovvero "Non rimpiango nulla". Il percorso che Cobb è costretto a fare, per uscire dal limbo in cui sprofonda o in cui forse è già sprofondato, è allo stesso tempo un innesto e un'estrazione, come simboleggiato dalle due frecce sulla percezione del sogno che Cobb disegna al tavolino del bistrot parigino mentre è intento a spiegare il funzionamento del mondo onirico ad Arianna. La difficoltà che deve affrontare non è solo l'innesto di un nuovo inizio per sé stesso, ma anche l'estrazione dell'idea di essere colpevole della morte di Mal fino a potersi risvegliare grazie a una rivelazione immediata, forte come un calcio. Cobb deve abbandonare i rimpianti, il suo passato, i suoi sensi di colpa (e sono molti, basti vedere attraverso quanti piani può fermarsi quell'ascensore mentale), deve finalmente rinascere e smettere di essere perseguitato dal suo passato. È un viaggio interiore che affronta anche quella reversibilità personale del tempo tanto cara a Nolan, la capacità di manipolare il flusso temporale e ri-entrare all'interno di esso: si muore uscendo dal tempo, si vive immergendosi (non per niente il risveglio avviene attraverso l'immersione nell'acqua a simboleggiare un nuovo battesimo).

IL CINEMA COME SOGNO

Come in The Prestige, che metteva in conflitto l'arte del prestigio con la magia, ovvero il cinema artigianale in pellicola e il falso del digitale, anche in Inception si trova spazio per un discorso metacinematografico. Che cos'è Cobb se non un regista (e in certe inquadrature il look di DiCaprio sembra corrispondere a quello dello stesso Nolan) che dirige una squadra di diversi talenti? Arianna, con la capacità di creare lo spazio dei sogni, è la scenografa, Eames è l'attore che riesce a impersonificare vari ruoli prendendone le sembianze, Arthur il produttore che rende la visione del regista realizzabile, Saito la casa di produzione che dà la possibilità alla troupe di esprimersi al meglio, Fischer - infine - nel sogno, controvoglia, è lo spettatore che viene chiamato in causa e partecipa attivamente alle vicende che sta osservando. Il sogno stesso diventa quindi un luogo straordinario dove la realtà può essere manipolata, una dimensione dove tutto sembra reale e solo alla fine ci accorgiamo che qualcosa non tornava perfettamente. Il mondo dei sogni diventa, in definitiva, il cinema stesso; le idee da innestare le storie raccontate che sono capaci di condizionare e cambiare la vita delle persone per sempre. Un'esagerazione? Pensiamo a quante celebri personalità che conosciamo abbiano deciso di intraprendere una carriera grazie alle opere che hanno letto. Pensiamo anche a noi stessi che abbiamo visto nascere la nostra passione più focosa proprio grazie a un film che abbiamo visto e ci è rimasto nella memoria. Per quanto l'estetica dei sogni in Inception non sia composta da fantasie irreali e caleidoscopiche invenzioni visive, il film di Christopher Nolan grida a gran voce l'importanza, l'essenzialità, il bisogno, il piacere e la grandezza del cinema nelle nostre vite: essenziale quanto sognare.

UNA TROTTOLA CHE GIRA

È a questo punto che il finale di Inception si svela definitivamente. Un finale sicuramente furbo, stranamente fin troppo aperto e ambiguo all'interno della filmografia del regista che mai si era spinto così tanto nel lasciare le domande in sospeso. La trottola che sembra cadere ma in realtà continua a girare è un'ultima inquietante inquadratura che divide gli spettatori tra chi presuppone sia davvero la realtà (quindi un lieto fine) e chi invece crede che Cobb non si sia mai risvegliato dal limbo in cui era caduto. Certo, la furbizia di Nolan sta proprio nel non dare troppe informazioni né per l'una né per l'altra fazione. Sappiamo che la trottola è il totem di Cobb, l'oggetto personale che serve a capire se si è nella realtà o nel mondo dei sogni, ma era anche un oggetto appartenuto a Mal (a questo proposito è indicativo il fatto che ogni totem rappresentato nel film come l'alfiere di Arianna o il dado di Arthur non vengano mai toccati da altre persone e venga sottolineato attraverso i dialoghi come il totem perderebbe il suo significato se altri lo toccassero). Sappiamo che dal limbo si può uscire ma non ci viene minimamente mostrato come Cobb e Saito nel finale riescano a uscire e ritrovarsi nell'aereo, una scelta particolare per un film che si interessa molto, fino ad occupare metà della sua durata, a spiegare le regole del gioco e il funzionamento della sua narrazione. Vediamo la trottola in procinto di cadere, ma il film si chiude prima di darci sicurezze in merito. In questi dieci anni molte teorie e qualche dichiarazione da parte degli addetti ai lavori che avevano il sapore di risposta definitiva si sono susseguite, ma a essere sinceri riteniamo che dare una spiegazione certa al finale del film sia controproducente. Ci piace di più pensare che questa furba scelta di scrittura di Nolan sia uno dei pregi di un film che parla di sogni e di spettatori partecipi. Nell'ambiguità del finale un'unica sicurezza: se il totem serve a capire se siamo nel mondo dei sogni del cinema, finché la trottola girerà non smetteremo di sognare.


INTERVISTA A LUCA WARD: "VORREI ESSERE LA VOCE DI GESÙ"

Una voglia incredibile di essere a contatto con la gente: "Amo questo lavoro soprattutto perché mi ha permesso di conoscere migliaia di persone", ci ha detto, e di mettersi continuamente alla prova: Luca Ward, attore, doppiatore e direttore del doppiaggio, è da anni una delle voci più amate dagli italiani.

È lui a rendere accessibile al grande pubblico divi di Hollywood come Keanu Reeves, Samuel L. Jackson e Russell Crowe, l'interprete a cui si sente più legato, e non soltanto perché gli ha dato la possibilità di doppiare un film come Il gladiatore (che proprio quest'anno ha compiuto 20 anni), che parla della storia di Roma, la sua città.

Legatissimo alla Capitale, non nasconde, anzi, è molto orgoglioso di essere nato e cresciuto a Ostia, la parte di Roma che si affaccia sul mare: "Ho sempre pensato che chi viene da Ostia abbia una marcia in più: chi viene dalla periferia sa capire persone e situazioni al volo" ha detto a telecamere spente. Abbiamo intervistato Luca Ward negli storici studi Ets Studios, gli stessi dove, tra le altre cose, ha anche diretto il doppiaggio della serie di culto Sons of Anarchy.
Oltre a concederci questa intervista video, l'attore e doppiatore sarà anche nostro ospite all'ULTRAPOP Festival, sabato 18 luglio alle 21, in diretta in contemporanea sui canali Twitch di Movieplayer, Multiplayer e Lega Nerd.

LA NOSTRA INTERVISTA A LUCA WARD

Luca Ward è uno stacanovista e non ha paura di cimentarsi con media diversi: cinema, teatro, radio, televisione, doppiaggio: quanto è importante essere versatili?

È importante perché intanto ti dà la possibilità di lavorare sempre. Tutti i giorni della tua vita. Non hai mai momenti di fermo: oggi c'è il doppiaggio, domani il teatro, dopodomani la radio. Poi c'è la pubblicità, il cinema, la tv. Salti da una specialità all'altra: questa è una cosa che mi hanno insegnato i grandi vecchi attori, con i quali ho avuto la fortuna di lavorare. Ho lavorato con tutti i giganti della televisione italiana e del cinema, e mi dicevano sempre: devi saper fare tutto. Se sai fare tutto un piatto di minestra lo porti a casa.

Prima di fare l'attore però è stato camionista e venditore: questo le ha dato una marcia in più? Sa interpretare meglio i ruoli perché conosce l'umanità vera?

Non so se aver fatto il camionista, o aver venduto le bibite sugli spalti di Vallelunga, mi fa essere più o meno capace. Certamente mi dà una dimensione diversa: parliamo di lavori veri. Fare il camionista è un lavoro duro, massacrante, una responsabilità. Il nostro invece ci rende fortunati perché giochiamo: giochiamo tutti i giorni della nostra vita. Una volta in teatro, una volta su un set, un'altra in una sala di doppiaggio. Per il fatto del capire l'umanità sì: forse si riesce a comprendere meglio se hai fatto tante cose. Più cose hai fatto nella tua vita e meglio riesci a capire le persone. Anche perché, con i tanti mestieri che ho fatto, ho potuto conoscere migliaia di persone: a me piace confrontarmi, chiacchierare.

Tra i tanti campi che ha sperimentato c'è anche quello dei videogiochi: ha seguito Keanu Reeves nel mondo di Cyberpunk 2077. Com'è stato?

Non ho capito nulla! Perché i videogiochi si fanno sul nero: questa è una cosa che, per quanto mi riguarda, è sbagliata. Noi siamo interpreti: per interpretare dobbiamo capire, vedere, analizzare. Invece sul videogioco non vedi nulla, per cui vai alla cieca. Spesso quando mi risento nei lavori che ho fatto per i videogiochi, nonostante il pubblico mi passi degli attestati di stima enormi, io trovo che, se l'avessi visto, avrei potuto dare molto di più.

A proposito di difficoltà: da qualche anno molti suoi colleghi si lamentano del fatto che doppiare sia sempre più difficile. I tempi sono sempre più stretti, spesso non si può nemmeno vedere l'attore intero, ma seguire semplicemente delle labbra con del nero attorno. Come si fa a fare un buon lavoro in questo modo?

Non si fa. A me successe anni fa, con un film: c'era tutto lo schermo nero e si vedevano soltanto, da un buco, le lebbra. Mi sono rifiutato. Dopo due giorni è arrivata una copia in bianco e nero e ho potuto doppiare tranquillamente. Siamo noi che sbagliamo ad accettare certe condizioni: non siamo macchine, il nostro è un lavoro artigianale. L'artigianato si può fare soltanto con tempo, pazienza e conoscenza. Non puoi andare a doppiare un film con uno schermo nero, doppiando le labbra. Non mi rivolgo a chi ci propone queste cose, ma proprio ai miei colleghi: rifiutatevi. Non fate questo scempio. Perché poi, quando vi andate a riascoltare, il vostro lavoro è sicuramente sbagliato.

Oggi social come TikTok permettono a tutti di fare dei doppiaggi di dubbissima qualità: grazie alla tecnologia il doppiaggio è diventato sempre più accessibile, ma anche sempre più in mano a non professionisti. Lei si rifiuta di doppiare insieme a giovani, o colleghi, che non sono adatti?

Il doppiaggio è il mestiere più difficile per un attore. Faccio un esempio di un attore italiano importante: in una sua intervista, Toni Servillo, che è un gigante, ha detto che quando entra in sala di doppiaggio gli tremano le gambe. Detto da lui ci si può credere. Il doppiaggio è un mestiere veramente complesso, difficile, in pochi lo sanno fare. Per quanto riguarda quelli che si improvvisano: è un problema loro. Sarà il mercato a eliminarli. Quindi non me la sento di dire nulla. Io lavoro solo in colonna separata, da sempre, ormai sono più di vent'anni, quindi non incontro mai i miei colleghi. Il nostro è un mestiere che può essere fatto da persone certificate: attori che vengono dal teatro. I doppiatori ci sono, ce ne sono tanti, ma la loro interpretazione sarà sempre la stessa. Mettiamoci anche il fatto che oggi non c'è più il tempo: prima facevo il direttore di doppiaggio e avevo il tempo di dedicarmi a un giovane, cercare di trasmettergli la mia conoscenza del lavoro. Oggi questo tempo non c'è più, quindi non riesco ad aiutare il ragazzo a crescere in questo mondo così difficile. Infatti è il motivo per cui ho smesso di fare il direttore: a me piace anche insegnare, tramandare il mio mestiere, ma oggi si doppia troppo velocemente a scapito del pubblico. Perché è il pubblico che poi ascolta. E, al contrario di quello che pensano molti, il pubblico, soprattutto quello italiano, è scaltro e sa riconoscere un doppiaggio giusto da uno sbagliato. Non sono nati ieri.

Domanda alla Billy Elliott: cosa prova oggi quando entra in sala di doppiaggio? C'è ancora la magia o no?

Ma sì. Intanto c'è la sfida: ogni volta vai a fare un film diverso, ogni volta l'attore che doppi fa un'interpretazione diversa e ti fai il segno della croce. Io faccio tutto: teatro, televisione, cinema, ma il doppiaggio è proprio la sfida vera. Lavori su tempi non tuoi, su una faccia che non è la tua, solo con la voce. Non è semplice. È un mondo che mi piace ancora tanto ed è per questo che lo faccio in trincea, al leggio.

Quest'anno Il Gladiatore di Ridley Scott ha compiuto venti anni: è ancora tanto affezionato a quel ruolo? Soprattutto visto che è cresciuto a Roma, a Ostia, che viene anche nominata, e nel film si parla anche della nostra storia?

Assolutamente sì: Il Gladiatore ha dato una sorta di consapevolezza, anche ai romani, della potenza di questa città. Che, nonostante siano passati dei secoli ormai dall'Impero, è ancora una città estremamente potente. Però lo dobbiamo capire noi: perché ultimamente ci eravamo un po' persi, ci sentivamo sempre secondi a qualcuno, mentre noi non siamo secondi a nessuno. Noi siamo proprio i numeri uno, il problema è chi ha il timone della nave: perché se il timoniere è un gran timoniere allora l'equipaggio risponde, la nave naviga splendidamente. Ma se il timoniere non sa navigare allora è un problema.

Ha sempre detto di sentire un legame speciale con Russell Crowe: ha doppiato attori magnifici, come Samuel L. Jackson e Kevin Costner, ma Crowe è ancora il suo preferito? E perché?

Russell Crowe: mi piace l'uomo. Perché è un attore non schierato: e questa è la cosa più importante per un attore. Non l'ho mai sentito parlare di politica. Mai. Come Ridley Scott, un altro grande del cinema. Avranno sicuramente le loro idee, ma ho sempre pensato che l'artista debba essere libero, perché l'artista è di tutti. Se ti schieri da una parte inevitabilmente dall'altra non ti potranno vedere. Ci schieriamo, anche Russell Crowe si schiera nel sociale, come faccio anche io, ma politicamente no. Questa è una cosa molto bella per un attore: un attore che va a ritirare un Oscar e non fa una dichiarazione politica, come senti fare a quasi tutti quanti i mostri sacri del cinema americano, francamente ha vinto.

Visto che ama tanto le sfide: com'è stato fare in teatro il musical Full Monty? In cui, oltre alla voce, stavolta ci ha messo molto corpo? Ha accettato il ruolo anche per questo?

Stavolta ci ho messo anche qualcosa in più! Ho accetto questo ruolo perché il mio personaggio è un ballerino: non professionista, però balla. Siccome ero proprio una schiappa a ballare, sapevo fare solo quelli canonici, il valzer, un po' di tango, il cha cha cha, mi sono detto: fosse la volta buona che imparo a ballare?! Tant'è che a una rappresentazione è venuta mia figlia, che sa perfettamente che sono una schiappa, e, quando mi ha visto, la prima cosa che mi ha detto dopo lo spettacolo è stata: papà, fantastico, balli da Dio! Per me è stato un coronare la mia carriera.

Prima di smettere di fare il direttore di doppiaggio, Luca Ward si è occupato di quello di Sons of Anarchy, serie americana di culto, andata in onda dal 2008 al 2014. È un fan?

Sì! Ma questo è inevitabile: intanto Sons of Anarchy è una serie straordinaria. È una serie cult, ha degli attori meravigliosi, delle facce vere. Facce proprio da cinema: quelle che cercava Sergio Leone. Quando guardi i film di Sergio Leone cosa vedi? Le facce. No i bambolotti. La struttura narrativa si rifà a un motoclub famosissimo in America: è un gruppo di motociclisti alternativi alla polizia. La popolazione si rivolge a loro per risolvere problemi. La serie comincia con un caso di pedofilia: il papà di questa bambina che è stata abusata va da loro, perché pensa che tanto la polizia non risolverà il caso. E infatti loro invece lo risolvono. In maniera pesantissima, perché ci vanno giù pesante. È una serie straordinaria. Tra l'altro oggi siamo proprio nel posto, gli Ets Studios, in cui abbiamo doppiato le sei stagioni di Sons of Anarchy. Questo è uno dei templi romani del doppiaggio.

Ha parlato di facce, del genere: negli ultimi anni siamo tornati a farlo, infatti le facce sono anche un po' cambiate. Ci dobbiamo credere? Lei ci crede in questa rinascita del cinema di genere italiano?

Bisogna sperare che sia così, perché noi eravamo primi al mondo e siamo diventati gli ultimi. Ci sarà un motivo, no? Qualcosa è stato sbagliato, non ha funzionato. Quando sento dire: il cinema italiano fa i numeri, mi dico ma quali numeri? Ma dove? Siamo al 160esimo posto per vendite all'estero, quindi di che cosa stiamo parlando? Noi gli Oscar ce li andavamo a prendere negli anni '50 e '60, con i grandi produttori, i grandi registi, i grandi attori, i grandi sceneggiatori. Oggi non mi sembra che questo succeda. È molto difficile. Mi auguro che si torni a qualcosa di diverso. Forse con le nuove piattaforme, Netflix, Amazon, si riuscirà a fare un percorso per riportare questo paese al centro. Perché lo merita: i nostri reparti tecnici, i nostri attori, le nostre attrici sono bravi.

Visto che ha fatto e doppiato di tutto, c'è ancora un attore o un personaggio a cui vorrebbe dare la voce?

Bella domanda, non lo so. Forse Gesù. Quando Zeffirelli fece il suo grande film ero troppo piccolo: mi fecero il provino ma ero troppo giovane. Adesso forse sono troppo grande. Quindi questo Gesù mi sa che non si farà.

Potrebbe doppiare San Pietro allora.

Eh però Gesù è Gesù. È tanta roba.


GHOST - FANTASMA: LE 5 SCENE CHE SOPRAVVIVONO NEI NOSTRI RICORDI

Ha detto che ti ama!" "Sam non l'avrebbe mai detto..." "Idem, dille "idem"!"

Siamo onesti con noi stessi: la nostra educazione sentimentale è in debito (o in credito, a seconda dei punti di vista) con Ghost - Fantasma, il film di Jerry Zucker che usciva nelle sale statunitensi il 13 luglio 1990. Esatto, sono passati ben trent'anni da quando lo sceneggiatore Bruce Joel Rubin, e noi con lui, vedevamo realizzata sul grande schermo l'idea geniale di accoppiare il vendicativo Amleto a una vecchia leggenda del folklore americano, dove lo spirito di un defunto cerca di avvertire la persona amata di un pericolo imminente. Se aggiungiamo un cast stellare a questo indovinatissimo spunto, che fonde eros e thanatos, amore e vendetta, dolcezza e catarsi, capiremo perché si avvertiva l'odore di cult già prima di quel 13 luglio, ormai avvolto da luce e nebbia proprio come Sam, quando nel finale si rende visibile a Molly e le dice addio, scomparendo tra nuvole rosate.

Sì, in Ghost - Fantasma c'è una visione della vita e degli uomini alquanto manichea, basata sulla contrapposizione tra buoni e cattivi, paradiso e inferno, demoni e "luce in fondo al tunnel", ispirata quest'ultima a racconti veri di persone che hanno avuto esperienze di pre-morte. Quindi, se oggi guardiamo il film con lo spirito cinico di un ateo granitico, sghignazzeremo e non ci godremo diverse scene memorabili che hanno scolpito l'immaginario di tanti di noi, cresciuti a suon di "Idem!" e di "Nessuno può mettere Baby in un angolo" (Patrick Swayze in entrambi i casi, pensate!). Converrete che non ne vale la pena. Quindi ripercorriamo insieme quelle che secondo noi sono le cinque migliori scene di un film, ancora dopo trent'anni, tutt'altro che evanescente come un fantasma.

1. UNCHAINED MELODY E IL POTERE DELLA CERAMICA

Prima abbiamo usato, per morigeratezza, un eufemismo: la nostra educazione sessuale, ancor prima di quella sentimentale, deve una cospicua percentuale dei diritti d'autore per le nostre fantasie pruriginose a Ghost. Non assoceremmo mai al sesso dei castissimi corsi professionali di ceramica al tornio: eppure Demi Moore li ha frequentati per rendere credibile una delle scene più erotiche del cinema contemporaneo. Molly, il suo personaggio, quella notte non riesce a dormire: altri per prendere sonno contano le pecore, mentre lei, che è un'artista, modella un vaso al tornio affondando le mani nell'argilla e ascoltando vecchi dischi. Il vinile pescato dal Caso sornione fa sì che la colonna sonora per la sua prolifica insonnia sia Unchained Melody, nella versione dei Righteous Brothers: un brano più romantico, pur sforzandosi, non verrebbe in mente a nessuno.

La raggiunge Sam (Patrick Swayze) a torso nudo e, dopo averle rovinato il vaso a cui stava lavorando, le propone di aiutarla; ma evidentemente di vasi e ceramica a lui interessa il giusto e i suoi piani sembrano altri. Molly, appurato che quella notte sarà fruttuosa più per lei che per le sue opere, accetta l'aiuto, e insieme lavorano l'argilla, lasciando che la pelle si sporchi, le dita si intreccino e baci via via più sensuali soppiantino una volta per tutte la creazione di un vaso a cui entrambi non hanno mai realmente creduto. Una scena che faceva fremere gli adolescenti di ieri e che probabilmente farebbe ridere gli adolescenti di oggi, nonostante la sua parodia più famosa facesse sbellicare dalle risate anche gli adolescenti di ieri. Ci riferiamo alla mitica scena di Una pallottola spuntata 2 e 1/2: l'odore della paura , cult di tutt'altra cifra diretto da David Zucker, fratello del regista di Ghost, Jerry. Era passato solo un anno da quando Molly e Sam infuocavano le sale, e già l'(auto)ironico Jerry ‒ anche co-regista e co-sceneggiatore de L'aereo più pazzo del mondo ‒ figurava come produttore esecutivo della demenziale commedia sul tenente Drebin. Il vaso al tornio si era trasformato in una fallica mitragliatrice di argilla, mentre il tonico Sam (che Dio l'abbia in gloria!) era diventato un indimenticabile Leslie Nielsen col fisico da culturista: inverosimili muscoli oliati, che duravano giusto il tempo di una delle scene di sesso più esilaranti di sempre.

2. ODA MAE BROWN, IN ARTE RITA MILLER

iare le nostre aspettative adolescenziali (immancabilmente deluse) su come dovrebbe essere un uomo, gli va anche riconosciuta una notevole lungimiranza, quando ha convinto i produttori a far fare un provino a Whoopi Goldberg per la parte della sensitiva Oda Mae Brown. Swayze era un grande ammiratore della Goldberg, e dopo questo film, che le valse un meritatissimo Oscar come miglior attrice non protagonista, anche i più riluttanti non potevano non diventarlo. Perché Ghost ha due anime: una più sentimentale e drammatica, dove in più l'elemento fantastico si tinge a tratti di sfumature horror, e l'altra irresistibilmente comica. E la traccia comica si poggia interamente sulle spalle di Whoopi Goldberg, che colora il film di scene scoppiettanti che sdrammatizzano perfettamente il pathos con cui l'aldilà, tra spiriti infernali e scie luminose, viene tratteggiato. Anche Oda Mae ha a che fare con l'aldilà, perché è una sedicente medium che scopre con grande shock di esserlo veramente. Sam, dopo essere stato ucciso, vuole comunicare a Molly che lei è in pericolo, e per farlo gli occorre un tramite con il mondo dei vivi. Così a Brooklyn entra in questo negozietto fatiscente, la cui insegna riporta la scritta "Spiritual Advisor ‒ Contact the dearly departed". La sua diffidenza si rafforza quando vede per la prima volta Oda Mae, che con la sua meravigliosa mimica facciale spara dati a casaccio per spillar soldi alla credulona di turno, che vuole mettersi in contatto col marito defunto. Proprio bisbigliando fra sé e sé tra l'indignato e il divertito, Sam scopre piano piano che Oda Mae lo sente davvero; allora le dà il tormento, mentre lei cerca di scacciar via la sua voce correndo intorno al tavolo terrorizzata. Da questo momento Sam non le darà tregua pur di farsi aiutare. Bizzosa, disonesta, ma in fondo altruista come Sam non avrebbe mai sperato, per essere lasciata in pace Oda Mae accetta prima di contattare Molly, e più avanti di andare in banca per sventare il piano dell'ex collega (nonché pseudo-migliore amico) di Sam, Carl, colpevole della sua morte.

E se proprio dobbiamo piluccare la sequenza più spassosa che coinvolge Oda Mae, quella in banca vince a mani basse. In un eccentrico completo fucsia, e consigliata passo dopo passo da Sam, dovrà convincere un bancario poco sveglio di averla conosciuta anni prima a una festa, in modo da poter prelevare con meno domande possibili la bellezza di quattro milioni di dollari. Per far questo, si presenta con il nome di Rita Miller, personaggio inesistente creato dagli stessi malfattori con cui Carl ha a che fare. Ma essendo una pasticciona, prima sbaglia la firma, poi esagera con l'inventare ricordi in comune col bancario, sempre più spaesato, e di continuo si stizzisce con Sam, nel disorientamento generale di chi non può vederlo. La ciliegina arriva alla scoperta euforica della cifra prelevata, cui seguono i progetti strampalati di Oda Mae sulla propria vita, stroncati da Sam, che le dice di consegnare l'assegno a due suore proprio davanti alla banca: quei soldi macchiati di sangue andranno in beneficenza. Oda Mae però, più che dalla prospettiva fumosa del paradiso, è attratta dall'idea di andare in banca "a incassare questo dannato assegno!". Da qui un altro siparietto formidabile con le suore, a cui gira scorbutica l'assegno che allo stesso tempo cerca di trattenere, tra pianti e risa isteriche. "Ma vedi un po' se uno deve dar tutto a San Giuseppe...". Solo applausi per Whoopi Goldberg, e anche per Bruce Joel Rubin a cui è andato il secondo Oscar del film, per la migliore sceneggiatura originale.

3. IDEM!

Le scene di Ghost che negli anni ci sono rimaste addosso come sogni sono tante, alcune sotto forma più che altro di incubi. La cruda uccisione di Sam ne è un esempio: Molly e Sam passeggiano dopo uno spettacolo serale, finché non vengono minacciati da un individuo che li seguiva, e Sam non rimane ucciso da un colpo di pistola. Il momento in cui Sam, già trasformatosi in fantasma, vede Molly disperarsi sul suo corpo straziato, è sicuramente la più sconvolgente del film. La morte dell'omicida e poi quella di Carl sono forse ancora più violente e spaventose, con quelle ombre maligne che sbucano dai pavimenti e portano via i loro fantasmi terrorizzati, ma in entrambi i casi sentiamo appagato il nostro animo vendicativo da giustizieri della notte.
Gli spettatori più teneri hanno comunque ampio materiale con cui consolarsi. Per esempio quando il fantasma di Sam, per convincere Molly a fidarsi di Oda Mae, suggerisce alla medium una serie di dettagli sulla loro vita sentimentale: Molly emotivamente vorrebbe crederle, ma razionalmente decide di andar via, e Sam dice a Oda Mae di riferirle che la ama. E qui occorre un piccolo recap. Come molti uomini, Sam piuttosto che pronunciare le paroline "ti amo" si sarebbe fatto ammazzare, e in effetti, analizzando con sguardo cinico gli eventi, subito prima che Sam venisse ucciso lui e Molly discutevano proprio di questo: che lei gli diceva sempre "ti amo", mentre lui se la cavava ogni volta con un algido "idem". Quindi, alle parole di Oda Mae, Molly consolida il suo scetticismo: Sam non avrebbe mai detto "ti amo". Allora Sam ordina a Oda Mae di dirle "idem"; Oda Mae, senza capire che razza di formula sia, esegue, e Molly, che stava per imboccare la porta del bar, si ferma e si volta con sguardo commosso. E qui dobbiamo omaggiare anche la magnifica interpretazione di Demi Moore che, nonostante la concorrenza di Nicole Kidman, convinse subito regista e produttori. Pare infatti che l'attrice non solo fosse bravissima a piangere a comando, ma che addirittura fosse in grado di scegliere quale occhio far lacrimare di più. Del resto Swayze conquistò Bruce Joel Rubin quando, parlando del padre, improvvisamente scoppiò in lacrime: il ruolo di "fantasma innamorato", offerto a molti altri prima di lui (tra cui Johnny Depp, Harrison Ford, Mel Gibson, Kevin Costner) e rifiutato da tutti perché troppo melenso, aveva già in nuce un attore perfetto per interpretarlo, nella sua miscela di sensualità e tenerezza che rimpiangeremo sempre.

4. IL PENNY PORTA(S)FORTUNA

La scena di quell'"idem" risolutore è una delle più emozionanti di Ghost, e non può che rientrare tra le nostre predilette. Quella che più ci ha fatto sciogliere, però, deve ancora arrivare; ma subito prima c'è un'altra scena, quasi altrettanto commovente: una sorta di anticamera preparatoria al momento in assoluto più poetico del film.
Molly è appena venuta a sapere del prelievo in banca da parte di Oda Mae sotto la falsa identità di Rita Miller, e non si fida più di lei. Così la povera Oda Mae sta ancora una volta fuori dalla porta di Molly insieme al fantasma di Sam, e adesso cerca di convincerla che Carl è pericoloso. Ma Sam via via ha imparato che essere un ectoplasma ha i suoi pro: per esempio può trapassare le pareti; per questo effetto speciale, dove il fantasma sembra assorbire parte del materiale che attraversa, Jerry Zucker aveva illustrato l'idea ai tecnici immergendo un tovagliolo nel caffè. Sam quindi entra nell'appartamento di Molly, e resta in piedi accanto a lei suggerendo a Oda Mae, dall'altra parte della porta, cosa dire per convincere la sua amata a farla entrare. In questo caso però le parole non bastano a persuaderla, e Sam si fa passare da Oda Mae un penny sotto la porta, per poi farlo scorrere lungo la parete e consegnarlo direttamente nelle mani di Molly, che sorride tra le lacrime. "Dille che è un portafortuna", suggerisce a Oda Mae, facendo riferimento a un vecchio penny che lui e Molly avevano trovato prima di abitare quell'appartamento, e che tutto sommato, dal nostro punto di vista, non si è rivelato un portafortuna così efficace. Comunque a questo punto Molly è riuscita a vincere ogni dubbio (non sappiamo davvero cos'altro si sarebbe dovuto inventare Sam dopo il penny volante!), e lascia entrare nel suo appartamento Oda Mae.

5. MOLLY E SAM, STRETTI INSIEME ANCORA UNA VOLTA

Molly, Oda Mae e Sam aspettano l'arrivo della polizia, e tra le due donne sembra insinuarsi quel leggero imbarazzo che a volte si avverte tra sconosciuti in una sala d'attesa. Molly rompe il ghiaccio chiedendo a Oda Mae se Sam sia lì con loro, e scopre che è seduto proprio accanto a lei. Allora chiede a Oda Mae se lui riesca a sentire quello che lei sente, e Sam, stringendole la mano senza poter essere percepito, risponde: "Con tutto il mio cuore". Le nostre lacrime, se ancora non si sono affacciate, cominciano forse a fare capolino; in questo senso Ghost può venir visto anche come un test di sensibilità, per capire a quale livello di pathos siamo costretti a cedere. Sam dice che sarebbe disposto a dare qualsiasi cosa pur di poterla toccare ancora una volta, e Molly è d'accordo con lui. Oda Mae guarda fuori dalla finestra con un'espressione combattuta; visto che, pur coi suoi tanti difetti, è una generosa, alla fine vince le proprie remore e propone a Sam di usare il suo corpo affinché lui possa sfiorare ancora una volta la sua amata. Capito il piano di Oda Mae, Sam non se lo fa ripetere: lo vediamo fondersi con la medium, che si avvicina a Molly lentamente, per poi stringerle le mani. Inizialmente infatti vediamo Oda Mae compiere questi gesti; ma ecco che Molly chiude gli occhi e si abbandona, e allora anche noi ci abbandoniamo con lei ed è in quel momento che vediamo Sam, estasiato e commosso, accarezzare il volto di Molly, che gli trattiene la mano piangendo. In sottofondo Unchained Melody ci ricorda di quando Molly e Sam si scambiavano baci appassionati, inconsapevoli della triste svolta che li attendeva. Per qualche minuto, durante quell'abbraccio surreale per interposta persona, la morte non è più un problema tra loro e viene sublimata. È il momento più lirico del film. Finché non bussa quel criminale guastafeste di Carl, spezzando l'idillio (non ci stupisce che l'attore che vestì i suoi panni, Tony Goldwyn, per lungo tempo dopo questo ruolo fosse stato spesso maltrattato in pubblico da spettatori un po' troppo empatici).
Anche il finale di Ghost, dove Molly saluta Sam e riesce finalmente a vederlo prima che lui si allontani e si dissolva nel blu, è molto toccante. E noi penseremo sempre a Patrick Swayze come al commosso fantasma a cui diciamo "addio" e, subito dopo, "ciao". Ma nessuna scena pareggia per la sua perfetta dolcezza quella dell'ultimo contatto tra Molly e Sam: perché quando la morte ci separa dalla persona amata, ancora più che vederla o sentirla, ci manca toccarla.


AVENGERS: QUALE SARÀ IL PROSSIMO NEMICO DOPO THANOS? IL QUESITO DI MARVEL PER I FAN

l nemico numero uno dei supereroi di casa Marvel è stato infine sconfitto con Avengers: Endgame, e se c'è ancora qualche speranza di rivedere Thanos nel MCU, bisogna comunque pensare al futuro per non lasciare i nuovi Avengers sforniti di un cattivo degno di nota.

La questione è stata sottoposta dalla stessa Marvel ai fan attraverso un video su Twitter, e le risposte non hanno tardato ad arrivare. Se il titanico personaggio interpretato da Josh Brolin rimarrà nella storia come uno dei nemici più interessanti, c'è da dire che l'universo fumettistico a cui si ispira il franchise offre possibilità pressoché infinite.

In testa alla classifica è balzato lo spietato Dctor Doom (Dottor Destino), storico nemico dei Fantastici 4. Visto che il quartetto di eroi sembra pronto a fare il suo ritorno, non sarebbe poi così assurdo aspettarsi di vederlo apparire come nemico principale di tutti gli Avengers. Potrebbe persino essere lui ad introdurli, e un utente fa inoltre notare: "Deve essere Doc Doom. Hanno ottenuto i diritti con l'acquisizione della Fox. Perché aspettare i Fantasici 4 quanto hai già pronto un grande villain Marvel. E sarebbe interessante vedere una minaccia proveniente dalla Terra dopo la minaccia cosmica di Thanos".

Visto che la nuova fase sarà presumibilmente incentrata sul multiverso e sui salti temporali, qualcuno ha proposto anche il nome di Kang Il Conquistatore, e ciò permetterebbe di introdurre anche diversi altri villain: "C'è un prezzo da pagare quando fai confusione con le linee temporali".

Altri distruttori come Graviton o Onslaught farebbero sicuramente la loro bella figura, ma c'è anche chi desidera che gli autori Marvel si concentrino sui film stand alone, ciascuno con i loro personaggi, prima di incominciare a parlare dei nuovi Avengers


DAFNE KEEN SARÀ X-23 ANCHE NELL'MARVEL CINEMATIC UNIVERSE? PARLIAMONE

Sin dall'ufficializzazione dell'acquisizione di Fox da parte della Disney, i fan Marvel hanno iniziato a fantasticare sull'ingresso degli X-Men nel Marvel Cinematic Universe. Nonostante al momento si tratti soltanto di supposizioni, è chiaro che la fantasia degli appassionati sia legata a quali personaggi potrebbero entrare nell'MCU.

Per la giovane Dafne Keen, l'opportunità d'interpretare Laura/X-23 è sempre aperta:"Si, sicuramente. Al 100%" ha dichiarato l'attrice riguardo l'intenzione o meno di far parte del franchise.
La performance di Dafne Keen in Logan ha suscitato il plauso della critica e l'elogio di James Mangold e Hugh Jackman.

"Non è possibile che questo film funzioni senza l'apporto di Dafne Keen. Entro la seconda metà del film la situazione si è ribaltata e lei ha trascinato l'intera pellicola mentre Logan si ritirava per le sue insicurezze e la sua malattia, e naturalmente ha avuto la chiusura finale" ha dichiarato Mangold.
Hugh Jackman ha raccontato quando ha scoperto che Dafne Keen fosse perfetta per il ruolo:"Quando James Mangold ha inventato il personaggio di Laura e il fatto che il film parlasse espressivamente di famiglia, eravamo preoccupati di trovare la soluzione giusta. Fino a quando non abbiamo incontrato Keen. Il primo giorno che l'abbiamo provinata... mi ha dato un pugno sul braccio così forte che il giorno dopo mi sentivo letteralmente ammaccato. Ingaggiata".
Dafne Keen ha riservato parole di grande stima nei confronti di Hugh Jackman e James Mangold:"Immagino che Hugh e Patrick mi abbiano davvero formato come attrice. Il solo fatto di guardarli in macchina è stato fantastico. Mi hanno fatto sentire a mio agio sul set"


GLI ETERNI: QUANTO MANCA AL PRIMO TRAILER DEL FILM MCU CON KIT HARINGTON E ANGELINA JOLIE?

A causa della pandemia di Coronavirus anche i piani della Marvel hanno subito degli inevitabili cambiamenti e l'unico slot disponibile a novembre è stato occupato da Black Widow. Ecco perchè Gli Eterni è slittato inesorabilmente al mese di febbraio 2021 ma i fan non vedono l'ora di scoprire qualcosa in più dal primo trailer.

Come sottolineato su MCU Cosmic, che riprende un post su Twitter di Amit Chaudhari, una novità che riguarda Gli Eterni potrebbe davvero essere imminente, e chissà che non possa essere il primo trailer del film di Chloé Zhao. Che si tratti di un teaser trailer o soltanto di una brevissima anteprima non è stato ancora stabilito ma i fan possono in qualche modo stare all'erta e cercare di capire quale novità Marvel abbia in serbo per quanto riguarda Gli Eterni.

Nel tweet Chaudhari sostiene che la stessa fonte aveva fornito indicazioni su Gli Eterni ha aggiornato anche sul trailer di Black Widow. E in quell'occasione la fonte si era dimostrata affidabile. Tuttavia Chaudhari sottolinea come questa fonte non abbia confermato che possa trattarsi di un trailer o meno.
Gli Eterni comprende un cast stellare con Angelina Jolie, Richard Madden, Gemma Chan, Kumail Nanjiani, Salma Hayek e Kit Harington.
La trama de Gli Eterni approfondirà la connessione secolare tra gli eroi immortali e le modalità con cui hanno affrontato i Devianti.
Kumail Nanjiani ha chiarito di non rappresentare un intero popolo per quanto riguarda la diversità nell'MCU.
Una teoria sul film prevede dei viaggi interdimensionali ma i dettagli della trama de Gli Eterni sono ancora piuttosto misteriosi.


RAT: BEN STILLER PORTERÀ SUL GRANDE SCHERMO IL RACCONTO DI STEPHEN KING

Il sodalizio tra Stephen King e il grande schermo prosegue. Recentemente abbiamo parlato della prossima realizzazione di un film ispirato a Mr. Harrigan’s Phone, racconto presente nella raccolta Se scorre il sangue.
Ma c’è anche un’altra storia presente in quel libro destinata a trovare una nuova dimensione sul grande schermo.

Stiamo parlando di Rat, racconto che a quanto pare è stato affidato a Ben Stiller, che non parteciperà al progetto solo come attore ma si occuperà anche della regia e della produzione.
Per Stiller si tratta della prima esperienza in campo horror, nel corso della sua carriera l’attore ha diretto pellicole come Zoolander e Tropic Thunder, decisamente distanti dalle atmosfere “da brivido”, ma è anche vero che gli ultimi anni ci hanno dimostrato che i migliori horror arrivano da chi non ti aspetti, come ad esempio David Gordon Green (Halloween) e Jorda Peele (Get Out).

Rat racconta la storia di Drew Larson, uno scrittore frustrato che scende a patti con un topo per riuscire a superare il blocco dello scrittore. Nello specifico Drew dovrà cedere al topo in questione la vita di una persona a lui cara in cambio del successo.
Per il momento è tutto, come sempre vi terremo aggiornati su ogni sviluppo.


THE CARD COUNTER – PAUL SCHRADER HA COMPLETATO IL FILM CON OSCAR ISAAC

Paul Schrader è riuscito a concludere le riprese di The Card Counter, la cui produzione era stata interrotta a metà marzo. L’interruzione forzata, a soli cinque giorni dalla fine delle riprese, è stata necessaria quando hanno scoperto che un membro del cast era risultato positivo al covid-19.

La pellicola segue un ex militare (Oscar Isaac) che vive un’esistenza spartana giocando a carte, prima di entrare nel mondo delle partite da poker ad alto rischio.

Pochi giorni fa il filmaker aveva annunciato, tramite il suo account facebook, la ripresa della produzione:

www.facebook.com/paul.schrader.900/posts/10220338114996263

Le riprese sono state completate 12 ore fa, come possiamo leggere nell’ultimo post di Schrader:

THE CARD COUNTER wrapped tonight in Biloxi.

Questo ritorno sul set è stato possibile solo grazie all’autorizzazione del SAG e delle autorità locali, e all’implementazione di una serie di misure preventive per mantenere al sicuro il cast e la troupe. Le scene di folla e quelle che richiedevano un’intimità tra gli attori, erano già state filmate.


MINIONS 2: UN NUOVO SPOT CON IL “CATTIVISSIMO” GRU E I SIMPATICI OMINI GIALLI

È disponibile un nuovo spot di Minions 2: Come Gru diventa cattivissimo, il sequel di Minions. Il film, in arrivo nelle sale la prossima estate, è diretto dal regista del primo capitolo, Kyle Balda, insieme a Brad Ableson.

https://twitter.com/i/status/1282359062684893184

Il primo Minions, spin-off della saga di Cattivissimo Me, finiva con un’apparizione di Gru, protagonista della saga madre, da ragazzino. Questo sequel si concentrerà sulla trasformazione di Gru nel supercattivo che conosciamo e sulla nascita della collaborazione tra Gru e i Minions.
Il film è prodotto dal visionario fondatore e CEO della Illumination, Chris Meledandri e dai suoi collaboratori di lunga data Janet Healy e Chris Renaud.

Il film dei Minions, uscito nel 2015, raccontava invece la storia umana dal punto di vista degli ometti gialli che, nel corso dei secoli, hanno servito i più biechi supercattivi, eliminandoli accidentalmente. Dopo che il loro ultimo errore li lascia senza un leader malvagio, i coraggiosi Kevin, Stuart e Bob partono alla ricerca di un nuovo capo in giro per il mondo.


Tenet e Mulan potrebbero slittare ancora, i cinema inglesi chiedono che la distribuzione cambi approccio

È l’analista Eric Handler di MKM Partners, in un report ripreso da siti come Variety e Hollywood Reporter, a scrivere nero su bianco quello che in molti iniziano a temere, e cioè che Tenet e Mulan molto probabilmente verranno rinviati ulteriormente:

L’outlook a breve termine per le azioni legate all’esercizio cinematografico rimane estremamente fumoso a causa dell’incertezza su quando i cinema potranno riaprire con nuovi film Hollywoodiani. È improbabile che Tenet riesca a uscire il 12 agosto, vista la crescita di casi di COVID-19 in mercati chiave come la California, il Texas e la Florida, insieme alla lenta riapertura dell’economia nell’area di New York. Dal nostro punto di vista sarebbe una sorpresa veder aprire i cinema a livello nazionale prima di settembre, come minimo.

Tenet al momento uscirà il 12 agosto negli USA, mentre Mulan il 21 agosto. Una decisione su eventuali nuove date d’uscita verrà presa probabilmente nei prossimi giorni.

Lo stesso analista rivede al ribasso le stime d’incasso per il 2020 negli Stati Uniti: se fino a qualche tempo fa si parlava di una forbice tra il 55 e il 60% rispetto all’anno scorso, ora viaggiamo su cali del 70%.

A livello internazionale le cose non andranno molto meglio: l’analista spiega infatti che sebbene l’Europa si trovi in una posizione migliore rispetto agli Stati Uniti riguardo la pandemia, difficilmente i cinema avranno contenuti in grado di generare incassi significativi finché il Nordamerica non sarà pronto a ripartire. Questo si ricollega direttamente alla notizia che vi abbiamo dato oggi: senza nuovi film, in Italia i cinema non sono in grado di riaprire.

Catene cinematografiche come Cinemark e IMAX, che hanno i conti piuttosto in ordine, vengono indicate come quelle che probabilmente supereranno questa fase drammatica senza troppa difficoltà. AMC Theatres, la più grande catena cinematografica al mondo (proprietaria di UCI Cinemas) che già aveva diversi problemi prima della pandemia, ha invece annunciato oggi di aver proposto una ristrutturazione del proprio debito con un aumento di capitale di 300 milioni di dollari, di cui 200 milioni in liquidità e 100 milioni nell’acquisto di note senior da parte di Silver Lake Group. Quest’iniezione di denaro, sebbe non migliori la situazione debitoria della compagnia, dovrebbe dare respiro fino a fine anno, ma lascia immaginare che la stessa AMC non si aspetti di riuscire a riaprire i cinema il 31 luglio come invece annunciato.

In tutto questo, i rappresentanti degli esercenti del Regno Unito hanno partecipato a una call organizzata da Screen Daily, nella quale hanno discusso della recente riapertura dei cinema inglesi. Ovviamente gli incassi sono molto bassi (circa l’80/85% in meno rispetto alla norma), ma comunque superiori alle previsioni.

I proprietari dei cinema hanno ammesso che anche nel Regno Unito le sale dipendono enormemente dal prodotto americano:

Rischiamo davvero di avere un numero significativo di cinema aperti e pronti a operare, ma che per motivi che sono completamente estranei a loro o che non dipendono da loro si ritroveranno a non avere abbastanza contenuti per riportare le persone in sala.

Si arriva addirittura a chiedere che non si ragioni più in termini di uscite cinematografiche globali in contemporanea, ma al contrario del solito, e cioè con un lancio prima internazionale e poi nazionale negli Stati Uniti:

Capisco perfettamente il desiderio di attendere la possibilità di distribuire il film in contemporanea globale. E capisco il timore della pirateria. Sono tutte sfide, ma si rischierebbe di dover aspettare davvero troppo a lungo. A un certo punto i distributori dovranno riconoscere il fatto che non riusciranno a ottenere gli incassi che speravano di ottenere cinque mesi fa. Quindi vi chiediamo: guardate alle riaperture globali e ragionate sul fatto che se riuscirete a coprire un buon 75%, tanto basta. Questo aiuterebbe tutti.

[…] Se aspettiamo che le stelle si allineino tutte, rischiamo di non avere più un settore cinematografico europeo. Alla fine la perdita potrebbe essere molto, molto maggiore rispetto ai margini ridotti di uscire con un particolare titolo in questo momento.


[…] Capisco che il lancio day-and-date di un film è vantaggioso in termini di spese di marketing e di riduzione della pirateria e altre cose. Non vorrei sembrare troppo catastrofico, ma parliamo della sopravvivenza del settore. A quel punto pirateria e marketing diventerebbero abbastanza irrilevanti.


Sembra alquanto difficile che gli studios americani vogliano rinunciare a lanciare prima i loro film negli Stati Uniti, anche se in passato aziende come la Disney ci hanno abituati a far arrivare in Europa alcuni film dei Marvel Studios addirittura una settimana prima che negli USA.


Guardiani della Galassia Vol. 2: James Gunn condivide e commenta foto inedite dalle prove con il cast

È stato un weekend nostalgico per James Gunn, come possiamo ammirare dal suo ultimo thread su Twitter dedicato a Guardiani della Galassia Vol. 2.
Il regista ha approfittato della domanda di un fan per condividere e commentare foto inedite dalle prove con gli attori prima dell’inizio delle riprese.

Ecco tutti i post, il primo dei quali incentrato sulle prove della scena in cui Mantis sente le emozioni di Quill:

https://twitter.com/JamesGunn/status/12820...ast%2F437804%2F

https://twitter.com/JamesGunn/status/12820...ast%2F437804%2F

Yondu pronto all’ultimo sacrificio per Quill: “Volevo vedere che aspetto avessero inquadrati dall’alto”.

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Una mappa del litigio di Quill e Gamora: dalla camera da letto, al balcone a Gamora sulla sedia:


https://twitter.com/JamesGunn/status/12820...ast%2F437804%2F

https://twitter.com/i/status/1282086247821791232

https://twitter.com/JamesGunn/status/12820...ast%2F437804%2F

https://twitter.com/JamesGunn/status/12820...ast%2F437804%2F

Inception compie 10 anni, il ricordo di Joseph Gordon-Levitt

Il 13 luglio di dieci anni fa, Inception veniva presentato a una ristretta cerchia di spettatori statunitensi in occasione della prima americana del film di Christopher Nolan.
Per celebrare il decimo anniversario, uno dei protagonisti del film Joseph Gordon-Levitt ha scritto il post che trovate qui di seguito facendo riferimento alla sequenza in cui il suo personaggio si ritrova a lottare in un corridoio “rotante” in cui i personaggi vengono scaraventati in ogni dove:

Oggi è il decimo anniversario di Inception. È stato splendido lavorare a quel film con Nolan e tutto il cast e la troupe. Girare questa sequenza nel corridoio è stato come portare avanti la tradizione della danza sul soffitto di Fred Astaire. Che meravigliosi ricordi <3.

Inception sarebbe dovuto tornare al cinema (anche in Italia) proprio in questi giorni in vista dell’uscita di Tenet, ma purtroppo l’uscita è stata rimandata a causa dell’emergenza.


Arcadia Cinema non riapre più il 17 luglio, IMG Cinemas chiude per un mese: “Aspettiamo i film”

Qualche settimana fa vi avevamo annunciato, con molta soddisfazione e tanta speranza, la riapertura di Arcadia Cinema per il 17 luglio: avremmo celebrato insieme a loro l’evento con la proiezione di Inception, due settimane prima del lancio di Tenet. Purtroppo, a causa del protrarsi dell’emergenza Coronavirus negli Stati Uniti, il film di Christopher Nolan è stato rinviato al 26 agosto in Italia. Successivamente, sono slittate le uscite di diversi altri film, in ultimo quella di Onward – Oltre la magia, che si supponeva sarebbe uscito il 22 luglio e invece ora rimane senza data.
È per questo motivo che Arcadia Cinema ha annunciato oggi di aver dovuto sospendere, a malincuore, la riapertura dei cinema di Melzo, Bellinzago Lombardo ed Erbusco:

A causa di ulteriori spostamenti delle date di uscita dei Nuovi Film tra cui Onward – Oltre la magia, Tenet, Mulan e altri titoli, ci troviamo nostro malgrado e con grande dispiacere a dover posticipare la riapertura dei cinema.

Noi siamo pronti. Aspettiamo i Film.

Continuate a seguirci sui nostri canali social per gli aggiornamenti. ❤️

Noi di BadTaste.it siamo media partner di Arcadia, e sappiamo che era tutto pronto per riaccogliere in sicurezza e con entusiasmo gli spettatori. Quello che mancano sono i nuovi film: dal 15 giugno i cinema in Italia possono riaprire, e stanno lentamente e progressivamente cercando di riaprire (il weekend appena trascorso, il quarto dalle riaperture, ha visto un ulteriore incremento negli incassi e nei biglietti staccati, anche grazie alle numerose arene estive). Ma senza prodotti inediti è difficile che si possa arrivare a una quota di riaperture accettabile, perché gli spettatori faticano ad andare in sala se non ci sono nuovi film (l’esperienza delle arene è diversa, ovviamente). Per contro, i distributori sono in difficoltà a far uscire nuovi film se non hanno la garanzia che vi siano abbastanza cinema aperti per proiettarli e garantire quindi un certo incasso. È un circolo vizioso che a questo punto sembra davvero complicato da interrompere, ci vorrebbe senza dubbio più dialogo tra le parti e una visione più industriale che chiaramente nel nostro contesto manca.

Oltre ad Arcadia Cinema, anche gli amici del cinema Victoria di Modena negli ultimi giorni hanno annunciato che non riapriranno i battenti finché non usciranno nuovi film:

Buongiorno amici,
oggi ho voglia di raccontarvi cose.
Dovete sapere che ogni giorno, ricevo un sacco di messaggi su instagram, su facebook, su google, via mail, per telefono, che mi chiedono tutti la stessa cosa:
QUANDO RIAPRITE?
Purtroppo amici ancora non lo sappiamo e se lo sapessimo sareste ovviamente i primi a saperlo. 🥰
Ma oggi ho deciso di rispondervi cosí con questa meravigliosa immagine che dice:
RIAPRIREMO QUANDO HOLLYWOOD CI DARÀ I FILM

Un’altra realtà indipendente molto importante del nord Italia, IMG Cinemas di Mestre, ha invece annunciato sulle pagine del Corriere del Veneto che chiuderà i battenti per almeno un mese a partire dal 20 luglio (dopo aver riaperto coraggiosamente il 15 giugno con biglietti a prezzi scontati):

«I grandi film americani che fanno da traino hanno posticipato la data di uscita – spiega Gianantonio Furlan, titolare del multisala nel cuore di Mestre – c’è solo una data fissata (il 26 agosto per il nuovo film di Nolan) e non è detto che sia rispettata. In queste settimane abbiamo fatto il possibile con quello che offriva il mercato: film in piattaforma e un po’ di vecchie pellicole. Abbiamo raschiato il fondo dei magazzini ma adesso era impossibile proseguire. Riapriremo il 19 agosto se arrivano i film, se no aspetteremo ancora».

«Non era mia intenzione chiudere ma in queste condizioni non era possibile andare avanti – prosegue Furlan – adesso attendiamo Venezia (la Mostra del Cinema) per capire cosa propone e se ci saranno dei film che potranno uscire in concomitanza. Ma lo sapremo solo quando il programma sarà chiaro. Sarà fondamentale capire se ci sarà la volontà di far uscire a ridosso del Festival determinati film anche nelle sale»

«Secondo le mie stime avremo un meno 50 per cento di incassi rispetto al 2019 – dice Furlan – ma è un dato che potrebbe peggiorare se il settore, penso soprattutto a quello americano, non riprende».


47 Ronin: la vera storia del film con Keanu Reeves

È una storia leggendaria quella dei 47 samurai senza maestro, accaduta nel lontano Giappone del 1700. 47 Ronin con Keanu Reeves la racconta in chiave fantasy.

Sono temi universali quelli toccati dal film 47 Ronin. Coraggio, passione, desideri, ingiustizie, forza e pace interiore sono i sentieri attraverso i quali cammina la storia del film con Keanu Reeves.
Basata su un racconto epico diventato una delle leggende giapponesi più longeve, quest'epica avventura trova origine all’inizio del XVIII secolo quando 47 nobili samurai rendevano onore alla morte prematura del loro Signore. Questo film diretto da Carl Rinsch offre una rivisitazione fantasiosa della leggenda del sommo sacrificio e dell’onore immortale dei Ronin che è stata raccontata nel corso del tempo alle generazioni di giovani giapponesi sotto diverse forme letterarie e illustrative.

Kai, interpretato da Keanu Reeves, è un solitario in un brutale e allo stesso tempo incantevole Giappone del 1700. Il suo amore proibito gli viene sottratto e lui si sente perduto. Attraversando paesaggi spettacolari abitati da streghe ammalianti, mitiche fiere e una società segreta di monaci indemoniati, Kai si unisce a una confraternita di samurai e alla loro missione di vendetta.
Cresciuto orfano ed emarginato in un piccolo villaggio, perché mezzosangue, Kai è stato addestrato da creature soprannaturali chiamate Tengu, dalle quali è fuggito per non diventare come loro. Salvato da Lord Asano, è diventato un agile lottatore segretamente innamorato della figlia del suo maestro, Mika. Quando il suo Signore muore prematuramente a causa di un inganno, Kai si unisce a Oishi e ai samurai senza maestro, i Ronin, per vendicarsi di Lord Kira.

Asano Naganori divenne signore del clan Asano all'età di 8 anni. Presso la corte dello shōgun (capo del governo) di Edo, ricoprì l'incarico di intendente alla carpenteria fino al 1701, quando morì. Lord Asano, come tutti i daimyō, era obbligato a soggiornare per buona parte dell'anno presso lo shōgun dove alcuni dei suoi familiari erano sostanzialmente tenuti in ostaggio. Questa pratica da parte degli shogun, che rispondevano direttamente all'imperatore, aveva il fine di abituare le popolazioni a mettere a tacere ogni istinto di ribellione.

Al castello di Edo, Asano e Kamei, un daimyō proveniente da una diversa provincia, ricevettero istruzioni da parte del cerimoniere Kira Yoshinaka. Si dice che costui volle un cospicuò pagamento per insegnare ai due Signori quanto il protocollo prevedeva per incontrare lo shōgun, ma entrambi rifiutarono di pagarlo, se non che gli uomini di Kamei elargirono una sostanziosa mancia a Yoshinaka. Quest'ultimo si accanì contro Asano, usando metodi di insegnamento volti a umiliarlo. Quando Asano non potè più sopportare gli attacchi di Yoshinaka, reagì scagliandosi contro di lui con la spada ma l'abbigliamento da cerimonia gli impedì di avere movimento a sufficienza per uccidere l'uomo. Yoshinaka rimase ferito e Asano fu imprigionato per aver commesso un'aggressione alla corte dello shōgun. Quella sera stessa gli fu ordinato di compire seppuku, ovvero togliersi la vita per salvare il suo onore invece di essere condannato a morte. Asano si suicidò.

I samurai del clan Asano, rimasti senza padrone, divennero Ronin. La casata fu dispersa e il villaggio occupato dagli uomini dello shōgun. I Ronin lasciarono trascorrere due anni per far credere che ogni eventuale proposito di vendetta fosse sfumato. Si organizzarono meticolosamente e alla fine attaccarono l'abitazione di Yoshinaka, uccidendo sedici guardie del corpo e ferendone altre ventidue. Poco prima dell'attacco, gli uomini informarono porta a porta gli altri abitanti delle case vicine per dire ciò che averebbero fatto, ma nessuno avvertì le autorità. Quando trovarono Yoshinaka, gli offrirono di compiere seppuku. Di fronte al suo silenzio, uno dei ronin lo decapitò con la spada.

I 47 Ronin portarono la testà di Yoshinaka sulla tomba di Asano, dove celebrarono la memoria del loro padrone, poi si costituirono per affrontare il giudizio dello shōgun. Quest'ultimo offrì a 46 Ronin di compiere seppuku, che tutti eseguirono, concedendo la grazia a uno di loro, Kichiemon Terasaka, affinché potesse tramandare la loro storia.

La leggenda dei 47 Ronin è amatissima in Giappone. Ogni anno il 14 dicembre le scuole chiudono per ricordare questi uomini. Lealtà, controllo, sacrificio, perseveranza e onore: nella leggenda queste virtù erano impresse per sempre nell’anima dei giapponesi. La storia dei Ronin è stata tramandata di generazione in generazione e la tradizione permette e incoraggia la sua elaborazione attraverso media diversi grazie a dei racconti creativi, noti come Chūshingura. Ogni racconto e interpretazione conserva la struttura storica della storia e la arricchisce artisticamente con nuovi dettagli, celebrandola in storie, commedie, libri, stampe con blocchi di legno, statue e film.
In questo aspetto, il regista del film Carl Rinsch ha detto che il suo scopo "è stato conservare e rispettare le emozioni fondamentali e i temi della storia vera, guardandoli però attraverso una lente che li rendesse pertinenti a un pubblico contemporaneo. Il pubblico cinematografico di tutto il mondo oggi parla la lingua del fantasy, della fantascienza e dei supereroi. Per quanto mi riguarda, l’intento era prendere i Chūshingura giapponesi e dare loro un’ampia portata internazionale presentandoli in una maniera che utilizza questi nuovi linguaggi hollywoodiani”.

Uscito al cinema nel 2013, 47 Ronin è stato girato per la quasi totalità all'interno di grandi studi di produzioni tra Budapest e Londra dove è stato ricostruito il Giappone del 1700. Oltre a Keanu Reeves, il film diretto da Carl Rinsch e scritto da Chris Morgan (sceneggiatore di molti film della saga di Fast & Furious) è interpretato anche da Hiroyuki Sanada, Kou Shibasaki, Tadanobu Asano e Rinko Kikuchi..


Il mostro della cripta: ripartono le riprese della commedia horror prodotta dai Manetti Bros.

Alla regia di Il mostro della cripta c'è Daniele Misischia, il regista romano che ha firmato lo zombie movie con Alessandro Roia The End? L’inferno fuori.

Il mostro della cripta: ripartono le riprese della commedia horror prodotta dai Manetti Bros.

Sono riprese lunedì 13 luglio, dopo l’interruzione a causa dell’emergenza sanitaria, le riprese di Il mostro della cripta, una commedia horror prodotta dai Manetti bros. con Carlo Macchitella e affidatata alla regia di Daniele Misischia, il giovane cineasta romano che aveva diretto lo zombie movie The End? L’inferno fuori, di cui era protagonista Alessandro Roia.

Il mostro della cripta, che gli stessi Manetti hanno sceneggiato con Paolo Logli e Alessandro Pondi, racconta una storia ambientata nel 1988 di cui protagonista il giovane Giò (Tobia De Angelis), un nerd poco più che adolescente che, sfogliando l’ultimo numero del suo fumetto preferito, “Squadra 666 – Il Mostro Della Cripta”, scritto e disegnato da uno dei suoi idoli, Diego Busirivici (Lillo), si accorge di alcune analogie tra la storia raccontata in quelle pagine e gli atroci avvenimenti che stanno seminando morte e terrore nel paesino in cui vive. Un inquietante mistero condurrà Giò e il suo strampalato gruppo di amici in un’avventura fuori dal comune.

Il film verrà girato tra Bologna e Bobbio, e le riprese dureranno complessivamente sei settimane. Una produzione Mompracem e Vision Distribution, in collaborazione con Sky e Timvision con il contributo dell’Emilia-Romagna Film Commission, Il mostro della cripta uscirà nelle sale distribuito da Vision Distribution.


Pinocchio: in prima visione tv su Sky Cinema il film di Matteo Garrone con Roberto Benigni

Stasera lunedì 13 luglio, alle 21.15 su Sky Cinema Uno e alle 21.45 su Sky Cinema Family, andrà in onda il film di Matteo Garrone. Pinocchio sarà disponibile anche on demand su Sky e in streaming su NOW TV.

Pinocchio: in prima visione tv su Sky Cinema il film di Matteo Garrone con Roberto Benigni

Pinocchio è per Matteo Garrone il sogno di una vita, il film che avrebbe sempre voluto dirigere, il mondo che avrebbe sempre voluto ricreare attraverso le immagini restando fedele al libro di Carlo Collodi "Pinocchio: Le avventure di un burattino". Uscito nelle sale cinematografiche il 19 dicembre del 2019, Pinocchio arriva in prima visione su Sky Cinema Uno lunedì 13 luglio alle 21.15 e su Sky Cinema Family alle 21.45. La favola con protagonista un burattino di legno che parla e che cammina sarà disponibile anche on demand su Sky e in streaming su Now Tv.

Prima della messa in onda di Pinocchio su Sky Cinema Uno, andrà in onda alle 20.45 la puntata de "Il Cinemaniaco incontra Pinocchio - Il cast", dove Gianni Canova ha dialogato con il regista Matteo Garrone e l'attore Massimo Ceccherini, coinvolto anche in veste di sceneggiatore del film e non solo quale interprete della Volpe, sempre in combutta con il Gatto di Rocco Papaleo. Nel film troviamo Roberto Benigni nei panni di Geppetto e Federico Ielapi in quelli di Pinocchio, mentre la Fata Turchina da grande ha il volto dell'attrice francese Marine Vacth. Nel numeroso cast anche Gigi Proietti, Alida Calabria, Maria Pia Timo, Massimiliano Gallo.

Pinocchio, che è una coproduzione internazionale Italia/Francia, ha vinto cinque David di Donatello (miglior scenografo, miglior truccatore, miglior acconciatore, miglior costumista, migliori effetti speciali) e sei Nastri d'Argento (miglior regista, miglior attore non protagonista, miglior scenografia, migliori costumi, miglior montaggio e miglior sonoro). "Con questo film" - ha dichiarato Matteo Garrone - "ho completato un viaggio, perché ho iniziato 4 anni fa a lavorare a questo progetto partendo dal testo letterario originale. Era per me difficile resistere alla tentazione di ripetere questa storia. Disegnavo spesso le storie di Pinocchio quando ero un bambino e poi da grande, rileggendo la storia, ho scoperto cose nuove". L'obiettivo del regista era fare "un film che aiutasse il pubblico a riscoprire un grande classico, però allo stesso tempo anche a divertirsi, a passare due ore in un mondo magico, dove il reale si mescola al soprannaturale. Perché Pinocchio è comunque un testo che parla di noi, non ha epoca, non ha tempo, parla di vizi e virtù degli Italiani. Ha un tempo universale".


PAOLO SORRENTINO: DIEGO ARMANDO MARADONA SI OPPONE AL SUO FILM NETFLIX

Diego Armando Maradona ha detto che non autorizzerà Paolo Sorrentino ad usare il suo nome per il film originale Netflix. Il regista napoletano e la piattaforma streaming avevano annunciato nei giorni scorsi la produzione di un film ambientato a Napoli ai tempi del campione argentino.

Ieri dall'avvocato di Diego Armando Maradona è arrivata una vera doccia fredda per Paolo Sorrentino, Matias Morla ha scritto su Twitter "Diego Maradona non ha autorizzato l'utilizzo della sua immagine per questo film. Con i nostri colleghi italiani stiamo già studiando la strategia legale per una protesta formale di fronte alla Giustizia per l'uso indebito di un marchio registrato". Il film si preannuncia come un'autobiografia di Sorrentino ma il riferimento al Pibe de Oro ha fatto scattare l'avvertimento del legale.

Il film di Paolo Sorrentino si chiamerà È stata la mano di Dio, chiaro riferimento alla rete segnata di mano (quindi irregolarmente) da Diego Armando Maradona nei quarti di finale del Mondiale 1986. Il regista de La grande bellezza è un grande tifoso del Napoli e certo non si aspettava questa presa di posizione del suo idolo calcistico. Nel massaggio dell'avvocato si parla di marchi registrati, non sappiamo se si riferisce al nome del calciatore o se a suo tempo sia stata registrato come marchio 'la mano di dio', aspettiamo che gli avvocati si parlino e magari trovino un accordo, anche economico, per permettere la realizzazione di questo film che si annuncia come un evento.

Diego Armando Maradona dovrebbe ricordare l'affetto che Paolo Sorrentino nutre per lui, visto che il regista gli dedicò l'Oscar vinto per La Grande bellezza. Un gesto simile merita di essere ricambiato con il nulla osta per il film.


BEETLEJUICE, TIM BURTON VOLEVA TAGLIARE LA SCENA DI DAY-O (BANANA BOAT): ECCO PERCHÉ

Quanto vogliamo bene a Beetlejuice? Il secondo lungometraggio firmato Tim Burton ci regalò, ormai più di trent'anni fa, uno dei film più folli della carriera del regista nonché una delle migliori interpretazioni di un Michael Keaton che trovò il giusto trampolino per il successo.

Il film con una giovanissima Winona Ryder è un susseguirsi di scene a dir poco memorabili, ma basta chiedere in giro per rendersi conto di quanto, più di tutte, sia stata la famosa sequenza di Day-O (Banana Boat) a restare nel cuore dei fan.

La scena in cui l'intera famiglia Deetz, posseduta dallo spirito dispettoso interpretato da Keaton, si ritrova a tavola a cantare e ballare sulle note del pezzo di Harry Belafonte è ormai entrata di diritto nella storia del cinema, ma a quanto pare a sollevare dei dubbi sulla sua effettiva riuscita fu proprio Tim Burton.

Pare infatti che il regista fosse intenzionato a tagliare la scena perché ritenuta poco divertente: fortunatamente le cose andarono diversamente, con la reazione degli spettatori che impiegò davvero poco tempo a dimostrare a Burton quanto il suo giudizio fosse sbagliato.


THE BATMAN, ECCO QUANDO DOVREBBERO RIPARTIRE LE RIPRESE DEL CINECOMIC CON ROBERT PATTINSON

Dopo il lockdown causato dalla Pandemia da Coronavirus che ha investito anche tutte le maggiori produzioni di Hollywood, le major stanno ancora cercando di capire come e quando riprese le riprese dei titoli più attesi del prossimo anno, tra cui spicca senza dubbio il The Batman scritto e diretto da Matt Reeves.

Warner Bros vuole ovviamente assicurarsi l'uscita del reboot di Batman entro e non oltre il 2021, dato già il posticipo di tre mesi, spostato infatti da giugno a novembre 2021. Stanno dunque adottando lo stesso approccio ideato da Universal per Jurassic World: Dominion, abbandonando purtroppo le location esterne e reali e optando invece per una ricostruzione (o creazione) in studio.

Il giornalista Kris Tapley è anche intervenuto via Twitter poche ore fa per condividere con i suoi follower un'importante informazione relativa alla data d'inizio riprese del cinecomic di Matt Reeves, che dovrebbe tornare sul set il prossimo settembre. In questo mese e mezzo di attesa verranno dunque allestite le scenografie e adottate tutte le misure precauzionali per facilitare il ritorno di regista, cast e troupe sul set.


L'UOMO D'ACCIAIO 2, UN FAN POSTER DI BOSSLOGIC IMMAGINA BRAINIAC COME VILLAIN DEL SEQUEL

Aspettando conferme su di un possibile ritorno di Henry Cavill nei panni di Superman, l'attivissimo BossLogic ha condiviso via Twitter un fantastico fan poster dedicato a un'eventuale sequel de L'Uomo d'Acciaio, immaginando Brainiac come villain e dandogli anche un titolo evocativo, Man of Steel: Cerebral.

Durante un'intervista concessa a Variety, parlando del suo rumoreggiato ritorno nei panni de L'Uomo d'Acciaio, Cavill ha etichettato i recenti rapporti come "speculazione" e in alcuni casi vere e proprie invenzioni, e ha suggerito che il suo ritorno potrebbe rimanere soltanto un pio desiderio.

"La quantità di speculazioni, come le cose che ho letto su Internet, è straordinaria e talvolta frustrante", ha detto l'attore britannico quando gli è stato chiesto qualcosa sul futuro dell'uomo d'acciaio. "La cosa più irritante è quando scopri che le persone affermano queste cose come se fossero un dato di fatto. Ma credo che l'importante sia che i fan hanno mostrato il loro entusiasmo per la faccenda, e penso che sia importante essere entusiasti di un personaggio come Superman. Superman è un personaggio fantastico. Se le persone ne parlano, anche se parlarne significa inventarsi notizie, lo posso accettare perché significa che vogliono rivedere il personaggio. E, in un mondo ideale, mi piacerebbe interpretarlo di nuovo."

Ricordiamo che lo scoop del ritorno di Henry Cavill è stato anticipato da testate giornalistiche importanti di Hollywood e non dai soliti siti di fan, quindi è possibile che le parole di Cavill siano volutamente caute vista l'assenza di ufficialità della cosa. Chissà che l'annuncio ufficiale non arrivi proprio al DC FanDome, atteso per il 22 agosto prossimo: durante l'evento, infatti, saranno presentati anche due film misteriosi.


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SPIDER-MAN, TIG NOTARO RIVELA: 'POTEVO ESSERE NEL FILM DI RAIMI, MA FUI SCARTATA'

Il nome di Tig Notaro è sicuramente piuttosto noto tra i fan della stand up comedy americana, ma anche chi non avesse particolari conoscenze in materia ricorderà molto probabilmente l'attrice in film come Instant Family o Lucy in the Sky. Ciò che in pochi sanno, però, è che qualche anno fa avremmo potuto vederla nel primo Spider-Man di Sam Raimi.

A rivelarlo è stata la stessa Notaro, che ha raccontato di aver sostenuto un provino per il ruolo che andò poi ad Octavia Spencer (quello della donna che segna il nome di Peter tra gli sfidanti all'incontro di wrestling): l'attrice sembra comunque serbare un ottimo ricordo di quell'esperienza.

"Beh, Sam si trovava per la maggior parte del tempo sui luoghi delle riprese, quindi ho interagito molto poco con lui. Principalmente parlammo per telefono. Ma fu molto divertente. Voglio dire, un sacco di persone di quella compagnia sono ancora oggi tra i miei migliori amici e Sam ha supportato molto la mia carriera di stand up comedian e di attrice" ha spiegato Notaro.

"La cosa folle è che poi ho fatto questo film con Octavia Spencer, Instant Family, e lei mi disse di essere una grande fan di film horror. Quindi io le dissi: 'Oh, io ho lavorato per Sam Raimi', e lei mi fa: 'Davvero? Io ho lavorato per il suo direttore del casting'. Era l'assistente del direttore del casting per Spider-Man. Al che le dissi: 'Oh, io feci un provino per una parte, fu la mia prima volta ad un provino'. E lei: 'Oh mio Dio, ero anch'io in quella stanza con te, che ruolo era?' E quando glielo dissi lei rispose: 'Sono finita a fare io quel ruolo! Il mio capo mi fece fare il provino e mi presero'" ha poi proseguito l'attrice.

A proposito del film di Raimi, recentemente è stato scoperto un easter egg in Spider-Man 3 che nessuno sembrava aver notato; un fan, invece, ha ipotizzato l'esistenza di una Raimi Cut di Spider-Man 3.


THE SUICIDE SQUAD, JAMES GUNN VUOLE UN CROSSOVER CON SCOOBY-DOO!

Di crossover assurdi ne abbiamo visti nel corso degli anni ma, insomma, il mondo del cinema è sempre pieno di sorprese e chi siamo noi per mettere limiti alla provvidenza (e alla volontà delle produzioni)? Se vi parlassimo, ad esempio, di un crossover tra The Suicide Squad ed uno dei più famosi cartoni animati Hanna-Barbera?

Sì, stiamo parlando proprio di Scooby-Doo: cosa ne direste di vedere in azione insieme la banda capitanata da Harley Quinn e la Mystery Inc. di Shaggy, Scooby, Velma, Daphne e Fred? Follia? Forse sì, ma non secondo qualcuno che vanta una voce molto più autorevole della nostra.

Stiamo parlando di James Gunn, regista del prossimo The Suicide Squad, che interpellato al riguardo su Twitter ha risposto: "Scooby con i Guardiani credo sia difficile, essendo un prodotto Disney e uno Warner. Ma sapete, un film animato Mystery Inc/The Suicide Squad si potrebbe sempre fare".

Insomma, nonostante si parli di semplici fantasie James Gunn non chiude le porte all'operazione: chissà che un giorno Warner Bros. non decida davvero di regalarci una follia di questo tipo! Vi piacerebbe l'idea? Fatecelo sapere nei commenti! Gunn, intanto, ha recentemente parlato del ruolo di John Cena in The Suicide Squad; il regista ha anche rivelato chi ha improvvisato di più nel cast di The Suicide Squad.


SCOOBY-DOO, JAMES GUNN RIVELA: 'VELMA DOVEVA ESSERE LESBICA NEL FILM DEL 2002'

Se pensiamo a James Gunn oggi i primi titoli a venirci in mente sono sicuramente i due Guardiani della Galassia, così come il prossimo The Suicide Squad: qualcuno ricorderà sicuramente però il contributo dato dal buon James come sceneggiatore in altri momenti della sua carriera, ad esempio con lo Scooby-Doo del 2002.

Il primo adattamento live-action della celebre serie animata made in Hanna-Barbera non fu esattamente un successo di critica, ricevendo anche un paio di candidature ai ben poco ambiti Razzie Awards: stando al racconto di Gunn, però, alcuni cambiamenti nella sceneggiatura potrebbero aver fatto la differenza.

Fra tutti spicca, in particolare, l'aspetto relativo alla sessualità di Velma: "Ci ho provato! Nel 2001 Velma era esplicitamente lesbica nella sceneggiatura originale. Ma gli studios continuavano ad annacquare ed annacquare la cosa, rendendola prima ambigua (la versione che girammo) e poi praticamente nulla (la versione rilasciata), facendole addirittura trovare un fidanzato (nel sequel)" ha spiegato il regista.

Non sono comunque le prime dichiarazioni del genere di Gunn sul film: già alcuni anni fa il regista svelò l'intenzione di rendere Scooby-Doo un film vietato ai minori, obbiettivo evidentemente smontato poi dalla produzione. A noi non resta altro che la possibilità di chiederci come sarebbe stato uno Scooby-Doo più fedele alle idee di una mente ingovernabile come quella di James Gunn.


Edited by Triplethor - 13/7/2020, 21:10
view post Posted: 12/7/2020, 22:41 MovieTown - Cinema

DOMENICA

12/07/2020



SOTTO IL SOLE DI RICCIONE – I REGISTI RACCONTANO IL FILM IN UN VIDEO UFFICIALE

Netflix continua a promuovere Sotto il sole di Riccione, commedia estiva che attualmente si trova al secondo posto nella classifica italiana della piattaforma on-line.

Stavolta è il turno di un’intervista video ai registi del film, ovvero il duo YouNuts!, composto da Antonio Usbergo e Niccolò Celaia.

Loro sono Antonio Usbergo e Niccolò Celaia, ma probabilmente li conoscete con il nome di YouNuts! Sono due videomaker molto conosciuti nel panorama musicale italiano (ve lo ricordate il video di “Riccione”, vero?) e sono anche i registi di Sotto il sole di Riccione.
Ci hanno raccontato com’è stato girare il loro primo film, curiosità legate al set e al cast, con cui hanno un ottimo rapporto, e anche qualche aspetto più tecnico sul trattamento del film e la regia: gold per ogni cinefilo. Motore, ciak, azione!

La sinossi ufficiale
Quante cose possono accadere in un’estate italiana? Davvero tante.

Mara, Tommy, Guenda, Marco, Emma, Ciro, Furio, Camilla, Bea, Gualtiero, ne usciranno tutti totalmente cambiati. Forse non proprio tutti… ma poi vedrete.

Con Cristiano Caccamo, Davide Calgaro, Matteo Oscar Giuggioli, Ludovica Martino, Saul Nanni, Fotinì Peluso, Claudia Tranchese. E con Lorenzo Zurzolo, Giulia Schiavo, Maria Luisa De Crescenzo, Sergio Ruggeri, Rosanna Sapia, con l’amichevole partecipazione di Tommaso Paradiso, con Luca Ward e Andrea Roncato e con la partecipazione di Isabella Ferrari.

La regia di Sotto il sole di Riccione è curata dal duo YouNuts!, composto da Antonio Usbergo e Niccolò Celaia.

La sceneggiatura del film è di Enrico Vanzina, Caterina Salvadori e Ciro Zecca.

Troverete il video qui di seguito.

Il video




TOM HOLLAND SI STA ALLENANDO PER UNCHARTED E MOSTRA IL SUO FISICO

Tom Holland continua a usare le story di Instagram per mostrare la sua preparazione al ruolo di Nathan Drake, protagonista di Uncharted.

Dopo la foto della nuova acconciatura, l’attore ha sfoggiato anche il suo fisico scolpito: “Quando lavori con Mark Wahlberg, devi essere all’altezza” spiega Holland nella descrizione. Wahlberg, in effetti, è noto fin dagli anni Novanta per la sua forma fisica.

Come sappiamo, la regia di Uncharted sarà curata da Ruben Fleischer (Zombieland, Venom), dopo gli abbandoni di David O. Russell, Neil Burger, Shawn Levy, Dan Trachtenberg e Travis Knight. Potrete vedere la foto qui di seguito, ma prima vi ricordo che l’uscita è stata rinviata dalla Sony all’8 ottobre 2021.

Per il momento, nel cast figurano Tom Holland (Nathan Drake), Mark Wahlberg (Sully), Antonio Banderas, Sophia Ali e Tati Gabrielle.

Tom Holland presterà il volto a un giovane Nathan Drake, protagonista di una trama interamente nuova, mai raccontata nei videogiochi. Di fatto, sarà una storia di origini: scopriremo come Nathan ha incontrato il suo grande amico e mentore Victor Sullivan, alias Sully, e assisteremo alla sua evoluzione in cacciatore di tesori. L’anno scorso, Charles Roven aveva spiegato la natura del progetto:

Abbiamo inventato una meravigliosa storia di origini, ma è comunque basata sul videogioco di Uncharted. Non si svolge durante nessuno degli archi temporali dei videogame. In realtà è ambientato quando Nathan Drake e Sully – che penso si possa definire il suo surrogato paterno – erano molto più giovani. È una storia di origini che si evolve dai videogiochi, ma non è tratta direttamente da essi.

Il primo copione di Uncharted era stato scritto da Joe Carnahan, ma l’attuale versione della sceneggiatura reca le firme di Art Marcum, Matt Holloway e Rafe Judkins.

La foto


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COMIC-CON@HOME: ECCO IL PROGRAMMA DI SABATO

Svelata un’altra parte del programma dell’edizione 2020 del Comic-Con di San Diego, che quest’anno si terrà interamente online dal 22 al 26 Luglio a causa dell’emergenza Covid-19 e si chiamerà, appunto, Comic-Con@Home.

Oggi è il turno di sabato 25 luglio, giorno di produzioni come NOS4A2 e Lovecraft Country.
Gli orari segnati sono quelli italiani, da noi alcuni panel saranno disponibili a partire dalla mezzanotte di domenica 26 luglio.

I link rimandano alle schede dei panel presenti sul sito del Comic-Con, dove dove sono presenti i link YouTube, che saranno attivi come da programma.
Ricordiamo che i video sono preregistrati.

QUI trovate il programma completo, in costante aggiornamento.

Ore 19:00
(Nearly) A Decade of Nathan Hale’s Hazardous Tales
Cosmos: Possible Worlds
Dynamite’s Two Huge Crossovers Revealed!
Inglorious Treksperts: 30 Years of Best of Both Worlds
Last Gasp: 50 Years of Publishing the Underground Part II lowbrow art, 1996-2020
Narrative Design For Computer Games
Tantalizing Tips
The Guide: Overstreet’s 50th Anniversary
UDON Entertainment 20th Anniversary!
Warner Archive’s Secret Origins of Saturday Morning Cartoons

Ore 20:00
Back to the Moon and Beyond With Nasa
DC@Home Day Two
Eye of Newt and Wool of Bat: the science behind magic potions and spells
Finance For Creatives
From Wakanda to Numbani, Writing the Next Generation of Heroes
Giving a Voice to Independent Creators
Inspired: Personal Stories in Graphic Novels
The Art of Adapting Comics to the Screen: David S. Goyer Q&A
The Official Dune Publishing Panel
The Simpsons @ Home

Ore 21:00
Bless the Harts
Calling All Book Lovers: A Sneak Peek at New Books from Tor, Tor Teen and Tor.com Publishing
Constantine: 15th Anniversary Reunion
Dark Horse All-Stars
Disney+’s Phineas and Ferb The Movie: Candace Against the Universe
Diversity and Comics: Why Inclusion and Visibility Matter
Jim Lee’s X-Men Artist Edition Spotlight
Magic: The Gathering Panel with Mark Rosewater
Personal, Political, Fictional, and Factual
Spotlight on The Cloven: With Garth Stein and Matthew Southworth
The Amazing Brutus: Unusual Places to Find a Great Animation Story
Women of Color in Comics: Race, Gender & the Comic Book Medium

Ore 22:00
American Dad!
Blast Off with Disney+’s “The Right Stuff”
Creative Renaissance: How to Thrive When It’s Hard to Survive
Diamond Select Toys & Gentle Giant Ltd.
Guillermo del Toro and Scott Cooper on Antlers and Filmmaking
Latinx & Native Amerian Storytellers
Masters of Storytelling
Mighty Morphin Power Rangers: The Future Is Now
Picard 2020: A Literary Retrospective
Rooster Teeth
The Official Aspen Comics Panel 2020
Tribute to Dennis O’Neal: Beyond Batman
UltraLawyer Kaiju Patrol

Ore 23:00
Couch Surfing with Simon & Schuster
Doctor Who Time Lord Victorious Panel
Family Guy
For All Mankind
Gender, Race, and Comic Book Coloring
IDW in 2020 and Beyond
Mexico’s Magnificent Stop-Motion Seven
Women Rocking Hollywood 2020: Supporting Female-Helmed Film and TV
Ore 00:00 di domenica 26 luglio
Agents of S.H.I.E.L.D. – The Stories and Science of Mutants, Androids, Space Travel and Aliens
Authors on the Best Advice I Ever Got
Best and Worst Manga of 2020
Bill & Ted Face the Music
ComiXology Originals: Creator-Owned Comics and Beyond
Learn How to Color Comics
Mark Waid and the Future of Humanoids
Peacock Original Series: Brave New World
Puppets! Fantasy! Musicals! – Exploring Big Adventure On A Small Scale
Sailor Moon
Surviving the Hunger Games: Are the Odds Ever in Your Favor?
The Order Season 2

Ore 01:00 di domenica 26 luglio
20 Years of DeviantArt: An Oral History
Adrian Tomine spotlight panel
Cartoon Voices
Concept Artists of Television and Film: #drawingwhileblack
Creating the memorable characters of Image Comics
HBO’s Lovecraft Country
How Do Ya Figure: A History of Comic Con Exclusive Action Figures
Learning Through Role-Playing Games
Let’s Get Spooky
Outta This World with DMC: Darryl Makes Comics and Friends
The Stars and Executive Producers of ABC’s Stumptown

Ore 02:00 di domenica 26 luglio
Apex Comics Publishing Group 2020-2021 Exclusive Previews
Comic Shops : Perservering Through Crisis
Figure Drawing for Popular Media
Kodansha Comics Got Weird Manga: Summer Edition
Mexican Lucha Libre: History, Tradition, Legacy
Pass Through the Gate with Lionsgate’s “G-LOC”
Professional Storytelling: RPGs in 2020
SuperheroIRL: United!
SYFY: Wynonna Earp
What We Do In The Shadows
What’s New In Small Press Comics

Ore 03:00 di domenica 26 luglio
25th Anniversary of Witchblade and Beyond
Afrofuturism – “Black To The Future 3(D): Real A.F.”
Ahoy Comics: Expect More!
AMC’s NOS4A2
An Evening with Kevin Smith
Fantagraphics and IDW: Classic Comics Reprints
Farscape … To Be Continued
First Squad: How A Western Story Was Adapted Into A Japanese Anime And Manga
How to (Still) Be a Nerd For A Living
Out In Comics 33: Virtually Yours
Scary Good TV: A Conversation with Horror’s Top Showrunners
Unnecessary Debates


Attack the Block: un lunghissimo video ci porta nel dietro le quinte del film di Joe Cornish

Il canale You Tube di StudiocanalUK ha diffuso in rete un inedito e lunghissimo video che ci porta nel dietro le quinte della lavorazione di Attack the Block – Invasione Aliena, film del 2011 scritto e diretto da Joe Cornish

Ecco la sinossi ufficiale di Attack the Block – Invasione Aliena:

Londra. Sam, una giovane infermiera, viene rapinata da una banda di cinque giovanissimi teppisti. Moses, Pest, Denis, Jerome e Biggz vengono però distratti dall’arrivo di una meteorite che si schianta poco lontano da loro. Con grande sorpresa, scoprono che si tratta di un alieno e si lanciano all’inseguimento della creatura uccidendola. I ragazzi non possono certo immaginare che quello è solo l’inizio di una vera e propria invasione. Un’ondata di meteoriti si abbatte sul quartiere. Ma questa volta le creature sono molto più grandi e molto più pericolose…

Nel cast dle film troviamo John Boyega, Jodie Whittaker, Alex Esmail, Franz Drameh, Leeon Jones, Simon Howard, Luke Treadaway, Nick Fros e Jumayn Hunter.

Il film, scritto e diretto da Joe Cornish, è arrivato nelle sale nel 2011.



Tartarughe Ninja alla Riscossa: dei poster artistici per il 30° anniversario del film

Quest’anno ricorre il 30° anniversario di Tartarughe Ninja alla Riscossa (Teenage Mutant Ninja Turtles), film in live-action diretto da Steve Barron. E proprio per questa occasione l’artista Florey ha realizzato in collaborazione con Vice Press e con la Bottleneck Gallery un poster (con delle variant) del lungometraggio appena citato.

Qua sotto trovate la sinossi del lungometraggio:

Le mitiche tartarughe ninja, Michelangelo, Leonardo, Raffaello e Donatello dotate di uno sviluppatissimo senso dell’umorismo e di un’enorme forza fisica, combattono per la verità e la giustizia. Festeggiano le loro vittorie con gigantesche pizze dopo aver salvato ignari passanti aggrediti da una pericolosa banda chiamata The Foot…

Il film, diretto da Steve Barron, è approdato nelle sale americane il 30 marzo 1990. Del cast facevano parte Judith Hoag, Elias Koteas, Josh Pais e Corey Feldman.

Trovate il poster di Tartarughe Ninja alla Riscossa e tutte le variant nella gallery qua sotto:


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Bill & Ted’s Excellent Adventure: il film torna nelle sale americane rimasterizzato in 4K, ecco il trailer

Bill & Ted’s Excellent Adventure: il film torna nelle sale americane rimasterizzato in 4K, ecco il trailer

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Cinema Video

Bill & Ted’s Excellent Adventure, primo film della “saga” con Keanu Reeves e Alex Winter approdato nelle sale nel 1989 tornerà questa estate nei cinema degli Stati Uniti in versione rimasterizzata in 4K (per poi arrivare in una nuova edizione home video dal 10 agosto).
Ricordiamo che il film rimane ancora inedito in Italia

Qua sotto invece trovate le informazioni sul terzo film, ovvero Bill & Ted Face the Music, in uscita il 28 agosto nelle sale americane:

Questo terzo film vede nuovamente Bill S. Preston Esq. (Winter) e Ted Theodore Logan III (Reeves) al lavoro sulla musica per la loro band, i Wyld Stallyns, stavolta aiutati dalle loro figlie (Samara Weaving e Brigette Lundy-Paine).

Ed Solomon e Chris Matheson, ovvero gli sceneggiatori dei primi due capitoli hanno scritto il film che è stato diretto da Dean Parisot (Red 2).

Anche se una profezia aveva profetizzato che il Rock and Roll di Bill e Ted avrebbe salvato il mondo, i due amici si ritrovano ora ad essere uomini di mezza età assorbiti dalle proprie famiglie. Hanno scritto migliaia di brani, ma nessuna canzone buona, tanto meno la canzone più grande mai composta. Dei visitatori dal futuro però ricorderanno ai nostri eroi che solo una loro canzone può salvare la vita come noi la conosciamo. Con l’aiuto delle loro figlie e con una nuova ispirazione, Bill e Ted affronteranno un viaggio alla ricerca della canzone in grado di stabilire equilibrio nell’universo.

Tra i produttori del progetto troviamo Scott Kroopf (Limitless), Alex Lebovici e Steve Ponce dei Hammerstone Studios. Il film uscirà il 28 agosto 2020.






20 anni di Scary Movie, parla uno dei creatori: “Oggi sarebbe difficile fare un film così”

C’era una volta la parodia. Croce e delizia dei giovani cinefili, che formavano e testavano la propria capacità di comprendere riferimenti obliqui, citazioni e distorsioni in questa forma di divertissement metacinematografico. Negli anni 2000 il genere culminò un lento sviluppo e passò dalla raffinatezza del cinema di Mel Brooks a un gioco ironico, spesso volgare, esagerato e mal eseguito, ma di grande successo. La saga di Scary Movie ha dato origine a diversi epigoni (di qualità discutibile), ma non è riuscita a superare il cambiamento dei tempi. Schiacciata da YouTube, dal Do It Yourself dell’irriverenza, fu capace all’epoca di creare immagini e tormentoni diventati poi memetici. In occasione del compleanno (20 anni) del primo capitolo della saga creata dai fratelli Wayans, gli autori sono stati intervistato da Variety per ricordare il periodo della produzione.

Come noto, a fronte del grande successo popolare non corrispose un’uguale apprezzamento critico.

Lo sceneggiatore del film Marlon Wayans è tornato sulla questione:

Come la maggior parte dei nostri film è stato stroncato dalla critica. Succede sempre così, ma la comicità è soggettiva. Non dico che i critici abbiano ragione o torto, ma semplicemente non è il loro tipo di humor. Il loro lavoro è quello di criticare. Ma il nostro pubblico, 20 anni dopo, sta ancora ridendo. Non abbiamo cercato di fare un film, volevamo fare un classico. E anche se non lo capisci in quel momento è un qualcosa che torni a guardare e dici “ehi, è divertente!”.

All’epoca in cui uscì fu il film R-rated di maggiore incasso di tutti i tempi, non ché uno dei film di maggiore incasso diretti da un Afro Americano. Un risultato schiacciante che diede il via a numerosi seguiti.

Ma come sarebbe girare uno Scary Movie oggi? In un’epoca dove stanno venendo riscritti i termini del lecito e dell’offensivo, in cui l’umorismo viene ricondotto entro certe barriere, quali sarebbero le condizioni produttive?

Secondo Marlon Wayans:

Sarebbe difficile avere il via libera. Credo però che la reazione del pubblico sarebbe la stessa. Quello che ho imparato facendo stand-up comedy è che le opinioni e il gusto delle persone non sono dettate dalla natura politicamente corretta del clima socio politico. Viviamo in America e la libertà di parola è il Primo Emendamento. Dalla libertà di parola deriva la libertà della creatività. E io penso che ognuno possa fare una battuta su qualsiasi cosa, ma quello che conta è l’intenzione con cui lo pronuncia. Il tuo scopo è umiliare o far ridere le persone? La nostra intenzione è sempre quella di far ridere le persone.

Il produttore Bo Zenga ha però ricordato la presenza di un umorismo che non inserirebbe con tale facilità in un film di oggi: “Non so se al giorno d’oggi si possa mostrare un pene in erezione che sfonda un muro e uccide qualcuno”.


Janelle Monáe nei panni di Tempesta in una fan art targata Boss Logic

Di recente l’attrice e cantante Janelle Monáe (Il Diritto di Contare, Antebellum) ha rivelato che non gli dispiacerebbe affatto apparire nel sequel di Black Panther, magari nei panni di Tempesta.
Proprio in virtù di quest’ultima affermazione Boss Logic ha voluto realizzare su carta (o su pixel) il sogno dell’attrice trasformandola nell’iconica mutante Marvel con una suggestiva fan art.

Ecco la recente dichiarazione dell’attrice:

Uno dei miei sogni è sempre stato di interpretare Tempesta. Non so se ha un ruolo in Black Panther, ma sarebbe un sogno se ci fosse. Non so a che punto siano in questo senso. Molte donne hanno interpretato Tempesta e hanno svolto un lavoro eccezionale, mi piacerebbe unirmi al coro e rendere giustizia a Tempesta.

Ricordiamo che prossimamente vedremo Janelle Monáe in Antebellum. Di recente è apparsa in film coma Harriet, Benvenuti a Marwen, Il Diritto di Contare e Moonlight.

Black Panther 2, come annunciato al D23 Expo 2019, arriverà nelle sale americane il 6 maggio 2022, e sarà scritto e diretto da Ryan Coogler.

Della storia sappiamo poco o nulla, se non che torneranno buona parte dei protagonisti incluso Martin Freeman nei panni di Everett Ross.

Che ne direste di Janelle Monáe nei panni di Tempesta in un film dell’Universo Cinematografico Marvel? Sappiamo che presto gli X-Men approderanno nello stesso mondo dei Vendicatori e dei Guardiani della Galassia, perciò resta solo da capire quando.




Illuminare Il filo nascosto: un esaustivo video racconta la fotografia del film di Paul Thomas Anderson

Con le produzioni bloccate e i registi impossibilitati a girare, sono ritornati alla ribalta i dietro le quinte e gli audio commenti. Una forma “2.0” degli extra in home video, applicati alla forma libera di YouTube. Un’occasione per appassionati e aspiranti registi per imparare i trucchi del mestiere. Quello che vi proponiamo oggi è particolarmente pregiato, data la celebre riservatezza del regista in questione e per la lunghezza e ricchezza del documento.
Il canale Lux Lighting ha pubblicato infatti un lungo speciale video in cui il primo assistente di camera Erik Brown, il capo elettricista Jonny Franklin e il supervisore delle luci Mike Bauman hanno discusso dell’illuminazione del film Il filo nascosto di Paul Thomas Anderson, raccontando la tecnica del regista e offrendo diversi aneddoti sulla lavorazione.

Paul Thomas Anderson è uno dei registi che maggiormente ha cercato di sperimentare e di rinnovare la sua tecnica creativa. Prima di girare Il filo nascosto PTA si è dedicato alla regia di alcuni video musicali: ha curato, tra i molti, le immagini di Daydreaming dei Radiohead e di Little of Your Love delle HAIM. Come viene svelato nella masterclass, questi piccoli progetti sono stati l’occasione per il regista di fare esperienza nel ruolo di direttore della fotografia. Nel Filo nascosto il regista ha ricoperto il ruolo in prima persona dando poi, nei crediti, il merito della fotografia al supervisore delle luci Mike Bauman. La stessa cosa venne fatta da Stanley Kubrick che si prese in carico la fotografia di Barry Lyndon e la ricerca delle lenti giuste, ma nei titoli di coda fece figurare il suo collaboratore John Alcott.

L’illuminazione del film non doveva essere eccessivamente ordinata e glamour. Sul set Anderson chiese esplicitamente di togliere la “pulizia” dell’immagine, facendo rigirare alcune scene perchè troppo eleganti e perfette tanto da sembrare un episodio di The Crown. La sua reazione? “É troppo bello, non è questo che stiamo facendo!”.

Un’interessante dettaglio sulla tecnica di lavorazione del regista riguarda il suo continuo interesse alla sperimentazione. Per realizzare Il filo nascosto sono state usate quasi 30 lenti diverse. Durante la lavorazione dei suoi film Anderson dedica molta attenzione ai camera test, provando nuove soluzioni e nuove lenti da usare magari nelle opere future.

La troupe del film ha parlato anche dell’approccio alla recitazione di Daniel Day Lewis che, come noto, adotta un metodo totalmente immersivo. Sul set nessuno lo chiamava Daniel, ma veniva salutato con il nome del suo personaggio: Mr. Woodcock.

Elogiandolo come un attore di altissimo livello, il camera Assistant Erik Brown ha raccontato che Day-Lewis arrivava sul set talmente preparato da chiedere dettagli di ogni oggetto sul tavolo e parlando con competenza anche degli oggetti di scena più insoliti. Con una battuta Bauman ha chiosato: “Daniel Day-Lewis (era così nella parte che) avrebbe potuto fabbricarti un vestito.”

L’inquadratura più difficile da realizzare fu una delle ultime: Alma e Reynolds che camminano con un passeggino. Le immagini furono catturate a fine giornata mentre la luce naturale stava ormai svanendo mentre il sole tramontava. L’intera scenografia fu sistemata di corsa e la cinepresa venne impostata senza avere alcuno strumento di controllo né il tempo di verificare al meglio la messa a fuoco e la luce. Si affidarono all’istinto, senza segnali agli attori per il fuoco dell’inquadratura e nemmeno il CineTape. Come però ha sottolineato Brown: “Con Paul un po’ tutto è difficile”.

L’amore di Paul Thomas Anderson per i lunghi carrelli è risaputo: in The Master ha fatto costruire un dolly della lunghezza di 200 metri, mentre per Il filo nascosto si è “limitato” a una lunghezza di 60 metri. L’inquadratura riprende la camminata dei personaggi, girata di prima mattina con un gelido, non ha richiesto alcuna illuminazione aggiuntiva. Hanno solo atteso il momento perfetto di un’alba perfetta, ed è quello che hanno avuto.




Ava: Jessica Chastain e gli altri protagonisti in un nuovo poster

In rete è approdato un nuovo poster di Ava, il film d’azione diretto da Tate Taylor (La ragazza del treno) con Jessica Chastain, Colin Farrell, John Malkovich, Common e Ioan Gruffud.

La pellicola sarà nei cinema statunitensi il 25 settembre 2020.

Qui di seguito vi riportiamo la breve sinossi:

Ava è una spietata assassina che lavora per un’organizzazione di operazioni clandestine e che viaggia per il mondo specializzandosi in colpi di alto calibro. Quando un impiego va per il verso sbagliato, viene costretta a lottare per la sopravvivenza.

Ricordiamo che Jessica Chastain, oltre che in Ava, reciterà accanto a Ralph Fiennes in The Forgiven, adattamento cinematografico del romanzo di Lawrence Osborne.

John Michael McDonagh dirigerà il film che racconterà la storia dell’impatto di un tragico incidente sulla vita di una coppia inglese, impegnata in un fine settimana di festeggiamenti in una villa nel deserto in Marocco.

Dopo averla vista in It: Capitolo 2, rivedremo l’attrice in 355 di Simon Kinberg accanto a Lupita Nyong’o, Sebastian Stan, Diane Kruger, Penelope Cruz e Bingbing Fan, ma anche in The Eyes of Tammy Faye con Vincent D’Onofrio, Andrew Garfield e Cherry Jones.




X-MEN - CONFLITTO FINALE, I CAMEO DI STAN LEE E R. LEE ERMEY

Il co-creatore di X-Men, Stan Lee, e lo sceneggiatore del fumetto, Chris Claremont, appaiono nella scena iniziale di X-Men - Conflitto finale, come vicini di casa di Jean Gray nella scena in cui le auto, l'acqua ed il tagliaerba iniziano a fluttuare nell'aria.

I due celebri scrittori sono accreditati rispettivamente come "uomo col tubo dell'acqua" e "uomo col tosaerba". X-Men: Conflitto Finale si ispira alla Saga di Fenice Nera, The Dark Phoenix Saga, di Chris Claremont e John Byrne e alla saga Talenti di Joss Whedon e John Cassaday.

Il sergente che dirige i preparativi difensivi prima che la Fratellanza assalti Alcatraz, invece, è R. Lee Ermey: l'attore, un vero ufficiale della marina statunitense, era noto per aver interpretato alla perfezione, per gran parte della sua carriera, una serie di personaggi di questo tipo, come ad esempio il sergente Hartman in Full Metal Jacket.

Bryan Singer, regista dei primi due capitoli del franchise di X-Men, decise di non tornare alla regia per dedicarsi a Superman Returns. Anche Matthew Vaughn lasciò il progetto a causa di problemi personali ed in seguito fu sostituito da Brett Ratner. X-Men - Conflitto finale è una delle pellicole più costose mai realizzate con un budget pari a 210 milioni di dollari.




MATCH POINT: SCARLETT JOHANSSON FU SCELTA DA WOODY ALLEN DOPO IL RIFIUTO DI UN'ALTRA ATTRICE

Woody Allen, per motivi logistici, dovette scegliere principalmente attori e membri della troupe di origine britannica per le riprese di Match Point, film del 2005 girato in Gran Bretagna dallo sceneggiatore e regista statunitense. Il ruolo di Scarlett Johansson, inizialmente, sarebbe dovuto andare ad un'attrice inglese.

Allen aveva calcolato le percentuali già prima di contattare Kate Winslet per il ruolo della protagonista femminile; quest'ultima, dopo mesi di contrattazione, decise di rinunciare per trascorrere più tempo con la sua famiglia e Allen scelse quindi di offrire la parte alla Johansson.

Questo cambiamento dell'ultimo minuto fu necessario perché la Winslet, che avrebbe dovuto interpretare Nola Rice, rifiutò il ruolo una settimana prima dell'inizio delle riprese. La Johansson accettò, e il celebre regista fu costretto a riscrivere il personaggio della Rice, cambiando le sue origini ed altri dettagli della sceneggiatura. "Convincere Scarlett non fu un problema, ci volle circa un'ora", dichiarò Allen.

A proposito di Match Point Allen dichiarò di "aver mantenuto la consueta libertà creativa" anche in Inghilterra, mentre parlò in termini negativi della produzione cinematografica statunitense, a causa del disinteresse degli studi cinematografici nei confronti delle pellicole di secondo piano: "Loro vogliono solamente film da 100 milioni di dollari che ne incassino 500"
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GUARDIANI DELLA GALASSIA VOL. 2: JAMES GUNN CONDIVIDE LE FOTO DELLE PROVE CON GLI ATTORI

James Gunn ha condiviso su Twitter alcuni scatti delle prove fatte con gli attori prima delle riprese di Guardiani della Galassia Vol. 2. Questo dopo che un fan gli ha chiesto se fa qualcosa del genere prima di girare, al che Gunn ha risposto affermando che di solito ci sono due settimane di prove, dando il via a un thread di immagini legate al secondo lungometraggio dei Guardiani.

https://pbs.twimg.com/media/EcrdC-eUMAAKdv...=jpg&name=small

Nelle foto, insieme a Gunn, appaiono Chris Pratt (Star-Lord), Zoe Saldana (Gamora), Karen Gillan (Nebula), Dave Bautista (Drax), Michael Rooker (Yondu), Pom Klementieff (Mantis) e Sean Gunn (interprete fisico di Rocket). Presente anche uno dei produttori che, per le scene in cui la presenza di un determinato attore sarebbe stata minima, lo sostituiva qualora non il diretto interessato (in questo caso Kurt Russell) non fosse richiesto per altre sequenze quel giorno.

Tra le varie scene di Guardiani della Galassia Vol. 2 che si vedono in quelle foto c'è il sacrificio di Yondu, con James Gunn che spiega che la prova serviva soprattutto per valutare come inquadrare i due personaggi dall'alto. Presenti anche il momento più leggero in cui Mantis analizza i sentimenti di Star-Lord, e diversi scambi di battute più o meno accesi, come la lite tra Gamora e Nebula e la conversazione in cui Yondu e Rocket si rendono conto di essere molti simili. In quest'ultimo caso, per la gioia dei cinofili, c'è anche un cameo di Dr. Wesley Von Spears, il compianto amico a quattro zampe del regista, spesso presente sul set dei suoi film. Il penultimo scatto è di Michael Rooker "fuori servizio" sul set, con il commento "Indovinate chi tra noi è il pagliaccio", mentre l'ultimo è una foto di gruppo con la didascalia "Dio, quanto mi mancano questi qua. Spero che vi siate divertiti, come ho fatto io rivedendo questa roba." In teoria Gunn ritroverà il cast il prossimo anno, per le riprese di Guardians of the Galaxy Vol. 3.


ROCKY, TUTTE LE EMOZIONI DELLA SAGA CINEMATOGRAFICA IN UN UNICO VIDEO

"Un viaggio fantastico attraverso i film di Rocky", si intitola l'emozionante video di Starlight Video Productions dedicato a Rocky Balboa e alle sue sensazionali avventure, che insieme a Sylvester Stallone, un posto tutto loro nella storia del cinema se lo sono guadagnato da tempo.

"Vivi la vita di un'icona" si legge nella caption, ed è facile perdersi tra le note di "No Easy Way Out" di Robert Tepper mentre le immagini dei diversi film di cui è stato protagonista (e non solo) Sylvester Stallone dal 1976 a oggi si susseguono sullo schermo.

E così lo vediamo affrontare una dopo l'altra alcune tra le più cocenti sconfitte e le più agognate vittorie, lo vediamo combattere sul ring, lo vediamo allenarsi, lo vediamo percorrere la famosa scalinata del Philadelphia Museum of Art... Ma lo vediamo anche alle prese con la vita fuori dal ring, con i sentimenti, con amici, amori e avversari, in quello che è davvero un epico viaggio attraverso le epoche.

E se siete amanti di operazioni nostalgiche come queste, sul profilo YouTube di Starlight Video Productions troverete diversi video di simile fattura, che saranno in grado di trasportarvi indietro nel tempo e farvi rivivere la magia di un cinema ormai lontano.




DEADPOOL: RYAN REYNOLDS VUOLE IL PERSONAGGIO NEL MARVEL CINEMATIC UNIVERSE, SENZA CENSURE

Ryan Reynolds ha commentato in maniera ironica il futuro di Deadpool tramite un post su Instagram dell'amico Hugh Jackman. L'attore australiano ha infatti pubblicato delle immagini e un video tratti dal film X-Men: Giorni di un futuro passato, ora disponibile su Disney+ negli Stati Uniti, e senza censure nonostante ci sia una scena con la parola fuck e un'altra dove si vede il sedere di Jackman.

L'ex-interprete di Wolverine ha commentato "Quello era il mio futuro, ma ora sembra più il mio passato." Tra i commenti dei follower è spuntato quello di Reynolds, con la seguente frase: "Non vedo l'ora che facciano lo stesso con Deadpool. È ora che i bambini sappiano." Un'uscita ironica (dato che la piattaforma di streaming non proporrà mai film destinati a un pubblico adulto), che molti hanno interpretato come un indizio ulteriore sul fatto che il terzo film sul mercenario chiacchierone rimarrà vietato ai minori negli Stati Uniti, nonostante i diritti siano ora in mano alla Disney. Bob Iger ha più volte ribadito che sarà così, e Reynolds non ha espresso alcun commento negativo sull'attuale collaborazione con lo studio.

Al momento non è chiaro quando vedremo Deadpool 3 sullo schermo, poiché Kevin Feige ora annuncia i progetti Marvel a scaglioni anziché presentare blocchi interi con anni di anticipo come aveva fatto in precedenza per le Fasi 2 e 3 del Marvel Cinematic Universe, e a questo si aggiunge l'incertezza su quando usciranno i film già in lavorazione (Black Widow è attualmente previsto per novembre negli Stati Uniti, ma il tutto dipenderà dalla riapertura dei cinema sul suolo americano).

Rob Liefeld, co-creatore del personaggio, ha precedentemente affermato di essere al corrente dei piani di Feige e che Deadpool non sarebbe contemplato prima del 2026, ma diversi esperti hanno messo in dubbio tale dichiarazione, dato che difficilmente la Marvel condividerebbe il calendario di lavorazione senza un accordo di riservatezza.


BATMAN V SUPERMAN: BEN AFFLECK ERA PERSINO PIÙ GROSSO DEL SUO STUNTMAN

Dopo aver trattato l'annosa questione degli omicidi di Batman, lo stuntman Richard Cetrone parla anche della condizione fisica di Ben Affleck in Batman v Superman: Dawn of Justice.

Possiamo dire senza pericolo di smentita che l'attore ha infatti impersonato l'Uomo Pipistrello più massiccio e muscoloso che sia mai apparso al cinema, e per l'occasione ha dovuto prendere parte a sessioni di allenamento molto intense. Ma per le scene più rischiose anche Affleck ha fatto ricorso ad una controfigura, e lo stesso Cetrone è rimasto stupito dalla dedizione dell'attore:

"Ben ha lavorato duro. Era molto più grosso rispetto a me, anche se ciò non ha influito molto", ha rivelato lo stuntman a Screen Rant. Del resto, la corporatura robusta è servita a Zack Snyder per creare una versione dell'eroe molto più spietata e cattiva, in grado di incutere terrore nei nemici.

Cetrone ha poi dichiarato che gli fu chiesto esplicitamente di non mettere su peso e di non assomigliare troppo ad Affleck, poiché in certe scene d'azione c'era comunque bisogno che fosse agile e veloce. Quando il protagonista fa irruzione in un magazzino per salvare la madre di Superman, ad esempio, lo abbiamo visto esibirsi in diverse mosse spettacolari, pur mettendo k.o. i vari nemici con la grazia di un carro armato.


SCARLETT JOHANSSON RIVELA: 'LA MIA VOCE FU UN PROBLEMA DURANTE I PRIMI ANNI DI CARRIERA'

Sulla bellezza di Scarlett Johansson si è detto e scritto tanto da quando l'attrice è diventata uno dei volti più noti di Hollywood, ma altrettanto è stato fatto probabilmente della sua voce, soprattutto dopo la meravigliosa performance offerta nel doppiaggio dell'intelligenza artificiale di Her.

Nel film di Spike Jonze la star di Match Point e Black Widow fece innamorare milioni di spettatori (oltre che Joaquin Phoenix, naturalmente) soltanto grazie all'utilizzo della sua sensualissima voce, senza apparire in video neanche per un attimo.

Pare, però, che questa dote sia stata apprezzata decisamente meno del dovuto durante i primi anni di carriera dell'attrice, almeno stando a quanto dichiarato da Johansson stessa in una recente intervista: "Quando ero una ragazzina, prendevo lezioni di canto perché volevo realmente lavorare nel mondo dei musical a teatro, ma la mia voce era così profonda che era impossibile riuscissi a ottenere un ruolo! Quindi ho deciso di dedicarmi invece alla recitazione" ha spiegato Scarlett.

"Andavo alle audizioni, ero questa piccola ragazzina bionda carina, poi aprivo la bocca e dicevo 'Comprate questo prodotto, è fantastico!'. All'epoca era uno svantaggio. Ho perso il conto delle volte in cui i responsabili del casting mi chiedevano se avevo mal di gola" ha poi concluso Johansson. E pensare che negli anni successivi proprio quella voce inconfondibile sarebbe diventata uno dei marchi di fabbrica di una carriera stellare! Sempre Scarlett Johansson si è recentemente detta contraria alle politiche di Hollywood sul peso.


SPIDER-MAN 3 DI RAIMI ERA UN FILM NEL FILM? SCOPRITE LA FOLLE TEORIA

Spider-Man 3 rimane una perla oscura incastonata nella trilogia di Sam Raimi. Tra colpi di scena epici e momenti trash, riesce ancora a far discutere i fan, che continuano a produrre strambe teorie degne di nota riguardanti l'Arrampicamuri e il suo arcinemico Venom.

Dopo aver festeggiato i 16 anni di Spider Man 2, gli utenti di Reddit si sono lanciati in una discussione che prova a trovare una giustificazione per tutti i momenti comici più criticati, ipotizzando che i due personaggi principali abbiano un comportamento sopra le righe perché in realtà stanno recitando all'interno di un film.

Quando il simbionte si impossessa di Eddie, ad esempio, quest'ultimo urla verso la telecamera e si avventa su di essa come a volerla mangiare. Inoltre, nella battaglia finale prende in giro Peter dicendogli "I miei sensi di ragno mi fanno il solletico, se sai cosa intendo": nella trilogia di Raimi non si fa mai esplicito riferimento ai sensi di ragno e ciò costituirebbe un cenno divertito ai fan dei fumetti che stanno guardando il film. I personaggi sanno di essere all'interno di un film dunque, e si comportano di conseguenza.

Spiegato così anche perché Peter Parker si mette a danzare per le strade di New York con aria da sbruffone, una volta indossato il costume nero: in realtà anche lui sente la musica e sta semplicemente ballando per il pubblico seduto in sala, ben consapevole del suo ruolo di intrattenitore. "Sarebbe strano per lui ballare e pavoneggiarsi per la strada senza musica, a meno che anche lui non senta la musica del film. Come farebbe a seguire il ritmo altrimenti?".

Beh, una teoria assurda, ma in fondo non è del tutto sbagliato pensare che alcuni momenti siano stati scritti apposta per strizzare l'occhio al pubblico e per coinvolgerlo... con risultati altalenanti trasformatisi presto in meme, ma anche per questo vogliamo bene a Raimi e alla sua immortale trilogia. Cosa ne pensate? Riguarderete il film con un'ottica diversa?


X-MEN: CONFLITTO FINALE, I SEGRETI SUL FILM CON HUGH JACKMAN E HALLE BERRY

X-Men: Conflitto Finale, terzo capitolo della celebre saga cinecomic con protagonisti Hugh Jackman, Halle Berry, Ian McKellen e Patrick Stewart, e per l'occasione proviamo a svelarvi i migliori segreti del film che potreste non conoscere.

Come al solito, li trovate qui sotto:

In un'intervista del giugno 2009, Bryan Singer ha ammesso di aver rimpianto il rifiuto della regia di questo film in favore di Superman Returns (2006), e confessò di aver realizzato il suo errore "prima di vedere il terzo film di X-Men, durante la visione, e dopo averlo visto."

I ruoli di Rebecca Romijn (Mystica) e James Marsden (Ciclope) sono stati ridotti in maniera sostanziale a causa dei problemi di produzione del film.

Kelsey Grammer ha definito quello di Bestia il ruolo preferito della sua carriera, e fu ben lieto di accettare quando gli venne proposto all'ultimo minuto un cameo per X-Men - Giorni di un futuro passato (2014).

Inizialmente Halle Berry aveva deciso di non riprendere il ruolo di Tempesta per questo film, accusando la produzione di non aver sviluppato a dovere il personaggio nei precedenti due episodi. Anche dei rapporti molto freddi con Bryan Singer l'avevano spinta a decidere di lasciare, ma dopo l'allontanamento del regista e soprattuto il grosso flop al botteghino con Catwoman (2004), l'attrice accettò di tornare a condizione che il suo ruolo fosse ampliato. Di conseguenza, in questo film, Tempesta sostituisce Ciclope e il professor Xavier come caposquadra degli X-Men.
Le vorticose acrobazie col filo condotte da Halle Berry le diedero una nausea talmente forte che la star vomitò in una scena: dopo quella volta, la troupe iniziò a portare dei secchi prima di girare le scene di volo e di combattimento di Tempesta.

La scena di apertura con il giovane Angel che cerca di tagliarsi le ali è una delle poche sequenze ideate da Matthew Vaughn rimaste nel film: il regista avrebbe dovuto dirigere il film, ma fu sostituito.

Gambit sarebbe dovuto apparire in questo film, e sarebbe stato raccontato come interesse amoroso di Rogue e un rivale di Uomo Ghiaccio, al contrario di Kitty Pryde che è stata invece la rivale di Rogue per l'amore di Bobby. Gambit fu però rimosso dalla sceneggiatura in quanto sarebbe apparso in X-Men: le origini - Wolverine (2009), e dopo quel film per anni si è parlato di uno stand-alone rimasto sempre irrealizzato.


QUESTI SONO I 40, QUANDO PAUL RUDD IMPROVVISÒ... UNA FLATULENZA!

Questi sono i 40, commedia del 2012 diretta da Judd Apatow che vede come protagonisti Paul Rudd e Leslie Mann nei panni di una coppia in piena crisi di mezza età. Il film è uno spin-off di Molto incinta.

Alla soglia dei quarant'anni, Debbie e Pete vedono vacillare la stabilità della loro famiglia ma soprattutto della loro relazione. Tra problemi finanziari, incomprensioni, la ribellione delle figlie e i difficili rapporti con i rispettivi padri la coppia cerca di trovare una via d'uscita e dare una svolta al loro stile di vita.

Per l'occasione, abbiamo raccolto per voi tutte le curiosità più imperdibili sul dietro le quinte di Questi sono i 40, a partire dalla

Le flatulenze di Pete in una delle scene ambientate nella camera da letto non facevano parte della sceneggiatura, ma furono improvvisate sul momento da Paul Rudd, con Leslie Mann che capì la situazione e improvvisò a sua volta una reazione indignata.

Le due ragazze che interpretano le figlie della coppia sono le figlie di Leslie Mann e Judd Apatow.

Il film contiene la prima performance dal vivo dei Graham Parker and The Rumor dopo oltre 30 anni. Molti membri della band, infatti, portarono i propri figli ad assistere perché non avevano mai visto i loro padri sul palco.

Il coinvolgimento di Graham Parker nacque da uno scambio di battute tra Apatow e un suo amico, il quale aveva letto sul blog del cantante che stavo provando a portare la sua musica in un film. Nel blog c'era letteralmente scritto: "Sei là fuori, Judd Apatow?".




CAMERON DIAZ RICORDA GLI INIZI DELLA SUA CARRIERA: "NON VENIVAMO OGGETTIFICATE"

Di ritorno questa sera nelle tv italiane con La cosa più dolce..., commedia sentimentale in cui appare al fianco di Christina Applegate e Selma Blair, Cameron Diaz ha abbandonato la recitazione ormai da 6 anni, e c'è un aspetto dello show business che secondo lei è peggiorato in questo ultimo periodo.

Durante un'intervista con il truccatore Gucci Westman, l'attrice ha fatto notare quanto il Red carpet delle anteprime sia cambiato da quando ha smesso di recitare. Mentre la Diaz era abituata a scegliere da sola i propri abiti, stando alle sue parole, al giorno d'oggi le celebrità vengono giudicate molto più duramente per il loro aspetto e dunque tendono ad essere oggettificate.

"Il Red carpet ora è molto differente" ha detto l'attrice. "Per le mie anteprime, andavo semplicemente da Barney e mi compravo i vestiti. Non era una gigantesca produzione in cui venivi giudicata, valutata o per il tuo aspetto. Non venivi oggettificata."


EDDIE MURPHY, THANDIE NEWTON:"LAVORARE CON LUI È STATO MOLTO TRISTE"

Thandie Newton ha rilasciato un'intervista a Vulture, nella quale ha ricordato alcune delle esperienze vissute sui set nel corso della carriera. Dopo aver ripercorso negativamente il rapporto con Tom Cruise sul set di Mission: Impossible 2, Newton ha parlato anche dell'avventura sul set di Norbit, al fianco di Eddie Murphy. O qualcuno di simile.

"Norbit è l'unico film che ho fatto che hanno visto i miei figli. Mi hanno fatto sudare sette camicie per essere nel film. 'Sei davvero in grado di essere divertente?'... Ricordo che la storia scritta da Eddie riguardava lui che visionava i video in cui donne afroamericane obese picchiavano i loro mariti mingherlini. Eddie li trovava esilaranti, ma non era quasi mai sul set il che era davvero triste. Aveva le migliori controfigure che avessi mai visto, da due metri ti sembrava di avere di fronte Eddie. Credo che abbia realizzato quasi tutto il film con le sue controfigure".

Norbit non venne accolto molto bene dalla critica e Eddie Murphy ricevette tre delle otto candidature ai Razzie Award per il film. Nonostante tutto il film ebbe un ottimo successo al botteghino, incassando circa 160 milioni di dollari a fronte di un budget da 60 milioni.
La pellicola ottenne addirittura una nomination ai premi Oscar nella categoria riservata al miglior make-up.
Nel cast del film anche Cuba Gooding Jr., Terry Crews, Clifton Powell e Lester Speight.
Eddie Murphy ha anticipato il suo ritorno alla stand-up comedy e mesi fa confessò di non essere interessato ai cinecomic ma di voler interpretare un villain.


JUSTICE LEAGUE, GUARDATE LA BASE ORIGINALE DI STEPPENWOLF NEI CONCEPT DELLA SNYDER CUT

In attesa di vedere il trailer della Snyder Cut, in arrivo con tutta probabilità nel corso del DC Fandome, la versione originale di Justice League torna a mostrarsi grazie ad una valanga di suggestive concept art.

Come potete vedere nella galleria in calce all'articolo (via Heroic Hollywood), le immagini in questione offrono un nuovo sguardo alla visione di Zack Snyder riguardo a diverse componenti poi modificate o del tutto escluse dal montaggio uscito nelle sale, a partire dall'invasione di Steppenwolf, di cui è mostrato un quartier generale dall'aspetto demoniaco.

Annunciata lo scorso maggio, la Zack's Snyder Justice League debutterà su HBO Max, nuovo servizio streaming targato Warner Bros, nella prima metà del 2021. Come accennato in precedenza, il primo trailer ufficiale del film dovrebbe arrivare nel panel dedicato del DC Fandome, evento virtuale e gratuito che si terrà il prossimo 24 agosto per aggiornare i fan su tutti i progetti legati alla casa fumettistica tra videogiochi, cinema e serie tv


https://imgur.com/a/ZXr1SpG#Eq4yx2c

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SIMU LIU, LA STAR DI SHANG-CHI VUOLE INTERPRETARE UN JEDI GRIGIO IN UN FUTURO STAR WARS

Tra i nuovi volti della Fase 4 del Marvel Cinematic Universe, la star di Shang-Chi Simu Liu non ha mai nascosto la sua grande passione per Star Wars, e in una recente intervista ha anche rivelato il suo ruolo dei sogni in un film del franchise.

Interrogato sull'argomento mentre era ospite di Gary Whitta per Animal Talking, web show che si svolge interamente all'interno del celebre videogioco Animal Crossing, Lui ha infatti affermato: "Te lo dico chiaramente, parteciperei molto volentieri all'universo di Star Wars".

Per quanto riguarda il personaggio che vorrebbe interpretare, l'attore ha spiegato che gli piacerebbe vestire i panni di un Jedi Grigio, figura misteriosa che molti fan del mondo creato da George Lucas non vedrebbero l'ora di vedere in un futuro capitolo di Star Wars. "Né un Sith né un Jedi" ha aggiunto Liu.

Per chi non lo sapesse, con Jedi Grigio si fa riferimento quegli individui sensibili alla forza che si mantengono a metà strada tra il lato chiaro e il lato oscuro, il Lato Grigio appunto. Il termine venne utilizzato per la prima volta in riferimento a Qui-Gon Jinn nel fumetto Star Wars: Republic: The Stark Hyperspace War, tuttavia non è mai entrato a far parte della saga cinematografica. In futuro, però, chissà che non venga tenuto in considerazione per il nuovo corso di Star Wars.


STAR TREK, IN ARRIVO UN NUOVO FILM DAI CREATORI DE L'IRA DI KHAN?

Attualmente, Paramount Pictures ha almeno due progetti cinematografico dedicati al franchise di Star Trek, e stando a quanto riportato dal portale americano Den of Geek ci sarebbe anche un terzo film per il cinema in arrivo, prodotto dallo storico Robert Sallin, già dietro allo splendido Star Trek II: L'Ira di Khan.

Stando alle parole dello stesso Sallin riportate dal sito, oltre a produrre avrebbe scritto lui stesso il pitch di base del film: "Non l'ho scritto completamente io, ma ne ho scritto molto. Ho un'idea per un'altra iterazione di Star Trek di cui sto attualmente discutendo con Paramount Pictures - per ora solo via telefono. Posso garantirvi questo: è diverso da qualsiasi altra cosa avete mai visto finora all'interno del franchise, e sì, farà parte del canone. Lo studio non vuole ancora parlarne perché sta aspettando di capire cosa farà Noah Hawley con il suo film".

E in merito a Hawley e al suo nuovo film di Star Trek dice: "Sono davvero incuriosito dalla scelta dello studio di portare un talento visionario e unico come Hawley all'interno del franchise di Star Trek, e soprattutto perché rispetto profondamente il suo lavoro. Il suo approccio e la sua visione sono inconfondibili, accattivanti, originali, affascinanti. È un talento davvero speciale".


SAN DIEGO COMIC-CON 2020, GROSSA DELUSIONE IN ARRIVO PER I FAN MARVEL E DC

Gli organizzatori del Comic-Con di San Diego 2020 hanno svelato il programma ufficiale del sabato, storicamente il giorno più caldo dell'amatissimo evento a tema cinema, serie tv, videogame e fumetti.

Quest'anno però le cose cambieranno in maniera drastica a partire dal formato dell'evento, non più fisico ma digitale e in streaming da casa: inoltre, stando all'elenco degli appuntamenti, la giornata di sabato deluderà i fan Marvel Studios e DC Films, la cui assenza è stata ufficialmente confermata.

Né Warner Bros. nel pomeriggio né Disney la sera terranno i rispettivi e celeberrimi panel di presentazione, che negli anni passati hanno saputo stupire ed entusiasmare i fan di tutto il mondo. Nel link della fonte è possibile vedere l'intero programma del 25 luglio, coi punti salienti rappresentati da I Simpsons e Agents of SHIELD.

L'assenza di Marvel e DC era già stata ampiamente anticipata nelle scorse settimane, quando la Warner aveva annunciato per il 22 agosto un evento di presentazione autonomo intitolato DC FanDome, durante il quale saranno presentati film, videogame, serie tv e fumetti in collegamento streaming con cast, autori e così via. Nei giorni scorsi si è mormorato di una possibile versione Marvel Studios di questo "Comic-Con privato", che al momento però non è stato confermato ufficialmente; l'idea generale, tuttavia, è che la compagnia di Kevin Feige non resterà con le mani in mano a guardare mentre il progetto della DC Films acquista sempre più popolarità.


MARVEL, ECCO IL COSTUME DI SHANG-CHI ISPIRATO A BRUCE LEE

a Pandemia da Coronavirus ha obbligato i Marvel Studios a posticipare il piano d'uscita dei suoi cinecomic, partendo dal Black Widow di Cate Shortland e fino ad arrivare allo Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings di Destin Daniel Cretton, tra le new entry più interessanti del Marvel Cinematic Universe.

Le riprese del film con protagonista Simu Liu erano iniziate lo scorso febbraio in Australia, per un'uscita inizialmente prevista nelle sale americane a febbraio 2021, ma il Coronavirus si è abbattuto in modo impietoso anche sulle produzioni cinematografiche, costringendo Shang-Chi a chiudere il set. Le riprese riprenderanno adesso sempre in Australia a fine luglio, quindi tra due settimane, e la speranza è quella di poter tornare nuovamente ad ammirare qualche immagine dal set, magari del protagonista con indosso il suo costume di scena.

In attesa di capire se sarà o meno possibile, un concept artista che ha spesso lavorato con i Marvel Studios, Charlie Wen, ha voluto condividere via social una sua personalissima visione del costume di Shang-Chi, interpretandola tenendo conto di Simu Liu come protagonista e ispirandosi anche al mitico Bruce Lee.
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Il film è atteso nelle sale il 7 maggio 2021.


www.instagram.com/p/CCgzVLZDbLh/?utm_source=ig_embed

MARVEL, JOE E ANTHONY RUSSO SUL FUTURO DEL CINEMA: "L'INDUSTRIA SARÀ PIÙ FORTE DI PRIMA"

Nel corso di una recente intervista Anthony e Joe Russo, registi di Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame, hanno provato ad immaginare il nuovo status quo dell'industria del cinema nel panorama post-Coronavirus.

"Anche se siamo cresciuti come veri amanti del cinema e l'esperienza teatrale è stata fondamentale per lo sviluppo del sogno di diventare a nostra volta dei cineasti, abbiamo sempre avuto un'idea leggermente agnostica su cosa sia il cinema", ha detto Anthony Russo. "Perché ci piace l'idea che oggi ci siano nuovi modi di esprimersi, anche se non sempre assomigliano ai modi tradizionali che riguardano per forza la sala cinematografica. Ci piace essere spinti dal cambiamento della tecnologia e dal cambiamento delle circostanze per trovare nuovi modi di usare il cinema per comunicare con le persone, per raccontare storie".

Sulla possibilità che l'industria riparta più forte di prima dopo la chiusura dovuta alla pandemia, Anthony Russo ha aggiunto: "Stiamo cercando di considerare questa vicenda come un'opportunità chiedendoci dove può condurci come narratori, come possiamo trovare nuove strade da percorrere per creare qualcosa che le persone vogliono condividere insieme come un unico pubblico. Penso che ci saranno sempre persone che inseguiranno quell'idea, ci saranno sempre persone che inseguiranno la comunicazione attraverso il cinema e lo storytelling. Non so cosa succederà in futuro, ma so che probabilmente ci saranno nuovi elementi che prima non avevamo e sono molto entusiasta delle nuove direzioni verso cui questi elementi ci spingono".

Joe Russo ha concluso parlando di contraccolpi e ripartenza: "Il contraccolpo sarà significativo, ma penso che nel momento in cui le persone potranno tornare in un cinema in tutta sicurezza l'industria sarà più potente di quanto non sia mai stata."


MARGOT ROBBIE, JARED LETO O WILL SMITH? DAVID AYER SUL TRIANGOLO HARLEY, JOKER E DEADSHOT

Nelle scorse settimane, con la nuova popolarità raggiunta dal movimento Ayer Cut di Suicide Squad, il regista David Ayer ha ripreso a svelare diversi retroscena sulla produzione del cinecomic del 2016, e uno di questi riguardava il triangolo amoroso fra Harley Quinn, Joker e Deadshot.

Si, avete letto bene, perché stando a quanto riferito nella versione originale voluta dal regista l'antieroina di Margot Robbie avrebbe dovuto lasciare il villain interpretato da Jared Leto per innamorarsi del killer a pagamento di Will Smith: questa sotto-trama fu abbandonata durante lo sviluppo, ma adesso Ayer tramite la sua pagina di Twitter ha svelato qualche dettaglio in più sulla faccenda.

Alcuni fan, infatti, hanno reagito male a questa rivelazione accusando il regista di non aver compreso l'amore di Harley Quinn per Joker, ma come potete vedere nel post in calce Ayer si è difeso con nonchalance e prontezza facendo notare che Harley e Deadshot hanno avuto una relazione anche nei fumetti. Inoltre, rispondendo ad un altro fan che contestava l'idea di far innamorare Harley di un altro villain dopo che Joker si era dato così tanto da fare per 'salvarla', ha replicato: "Harley è una donna indipendente, la sua vita è la sua e non di Joker".


KEANU REEVES È UNA LETALE LANTERNA VERDE STILE JOHN WICK NELLA FAN-ART DI GREEN LANTERN!

L'artista digitale Mjhiblenart ha recentemente condiviso sul suo profilo Instagram una stupenda fan art che immagina Keanu Reeves nei panni di Green Lantern, lasciandosi ispirare dal franchise di John Wick.

Come al solito potete visionarla in calce all'articolo.

Sebbene non ci siano state voci sul possibile ingaggio di Keanu Reeves per il ruolo di Lanterna Verde, in queste settimane si è chiacchierato molto sull'eventualità che la star ritorni nei panni di un personaggio DC, John Constantine. Recentemente è stato riferito che J.J. Abrams sarebbe a lavoro su un nuovo film live-action di Costantine, ma ad oggi è impossibile dire se si tratta di un reboot o di un sequel, né soprattutto se l'indiscrezione è vera o inventata.

Detto questo, la star sarà presente al Comic-Con di San Diego quest'anno per parlare, tramite panel in diretta streaming, proprio del film su Costantine: per questa ragione, i fan hanno le dita incrociate e già sperano in un annuncio che avrebbe del clamoroso.

Ricordiamo che Reeves tornerà nei panni di John Wick per John Wick: Capitolo 4, che uscirà nel 2022, e anche in quelli del celebre Neo della saga di Matrix per Matrix 4. Inoltre, la HBO sta lavorando ad una serie televisiva di Green Lantern per la piattaforma di streaming on demand HBO Max: la serie, stando a quanto dichiarato, avrà un budget spropositato.


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STAR WARS INTRAMONTABILE: L'IMPERO COLPISCE ANCORA TORNA PRIMO AL BOX OFFICE!

Grazie alla riedizione prevista nei cinema per la riapertura post-Coronavirus, Star Wars: L'Impero Colpisce Ancora è tornato in testa al botteghino domestico a quarant'anni dalla sua uscita originale nelle sale.

Stando ai numeri riportati da Deadline, infatti, il secondo/quinto capitolo della saga ha incassato infatti $175.000 da 483 località venerdì 10 luglio, portando il suo lordo totale a livello nazionale a $290,4 milioni: sabato il film ha incassato altri $400mila dollari e secondo gli analisti oggi domenica 12 luglio porterà a casa altri $500mila dollari.

Queste cifre permetteranno a L'Impero Colpisce Ancora di tornare in testa al botteghino domestico a quarant'anni dalla sua uscita originale e a ventitré anni della riedizione digitale datata febbraio 1997.

Nella classifica degli incassi, proprio dietro a Star Wars questo fine settimana ci sono i titoli Disney Black Panther e Inside Out con un incasso su tutto il weekend di tre giorni di $110.000 e $106.000, rispettivamente. Altri film che sono tornati in auge con la riapertura delle sale sono Jurassic Park, Zootopia e Ghostbusters.

Pubblicato originariamente il 21 maggio 1980, L'Impero Colpisce Ancora è il sequel dell'originale Star Wars del 1977. Con l'uscita della trilogia prequel, è diventato ufficialmente il quinto capitolo della saga cinematografica in ordine cronologico.


GHOSTBUSTERS, GUARDATE IVAN E JASON REITMAN RIUNITI NEL COMMOVENTE DIETRO LE QUINTE

Dopo l'annuncio di Ghostbusters: Afterlife, i fan della saga sono in delirio. Questo nuovo sequel sarà affidato alla regia di Jason Reitman figlio di quel Ivan Reitman che ha diretto i primi due film della serie.

Sarà dunque un "film su una famiglia, che è stato realizzato da una famiglia" che ha ulteriormente rafforzato un significativo rapporto padre-figlio. Il giovane Reitman in un'intervista congiunta con suo padre ha infatti detto:

"Il set di Ghostbusters '84 è il primo set che posso ricordare. Da bambino, è stato semplicemente magico. Sono cresciuto come fan. Avevo tantissimi gadgets, come maglie e cappellini".

Il regista ha poi aggiunto: "Ora, a questa età, mi ritrovo a cercare di capire chi è mio padre e chi era quando ha girato questo film. Ora ho l'età di mio padre quando ha girato il primo film di Ghostbusters, e sto provando in tutti i modi a capirlo allo stesso modo in cui Phoebe e Callie stanno cercando di capire da dove vengono".

Il riferimento è chiaramente alla trama del film che dovrebbe essere pronto per il 2021, sarà infatti incentrato sulla storia della madre single Callie che eredita una vecchia fattoria raccapricciante dove assieme ai figli riesce a scoprire la loro connessione con gli Acchiappafantasmi originali e la segreta eredità lasciata dal nonno.

L'anziano Ivan Reitman era una presenza costante sul set di Afterlife, che riunisce i tre Ghostbuster originali con i nuovi co-protagonisti.

"Durante la realizzazione del film, la presenza di mio padre si è fatta veramente sentire molto. Era sempre a pochi centimetri di distanza da me, a guardare il monitor", dice Jason seduto accanto a suo padre. "Immagina di essere sul posto di lavoro e i tuoi genitori sono seduti proprio accanto a te, a guardarti mentre prendi ogni telefonata, a guardarti mentre presenti ogni idea, intervenendo spesso."

"Probabilmente è stato più divertente per me rispetto a Jason" ammette Ivan ridendo.


MATRIX, DOVE SI TROVAVA DAVVERO LA CITTÀ DELLE MACCHINE?

Gran parte della battagli di Neo per salvare l'umanità si svolge nel Matrix ma, un ruolo di fondamentale importanza è ricoperto della Città delle Macchine situata certamente nel mondo fisico, dove tutto viene controllato dall'Architetto. Ma dove si trova precisamente questo mitico luogo?

In Matrix Revolutions, l'Oracolo spinge Neo a raggiungere la Città delle Macchine dove incotra Deus Ex Machina, l'interfaccia centrale delle macchine, che si mostra a lui come un enorme viso animato, costituito da migliaia di macchine sincronizzate tra loro con precisione.

Situata nella regione della Mezzaluna Fertile del Medio Oriente o nelle immediate vicinanze, la metropoli tecnologica è la sede centrale dell'intelligenza artificiale agglomerata del pianeta. La posizione nella Mezzaluna fertile è significativa perché, allo stesso modo in cui l'area (e in particolare la Mesopotamia) è conosciuta come la "culla della civiltà" per l'umanità, così è stata anche la culla della cultura della macchina. Questo parallelo, sebbene trattato a malapena nei film, serve a collegare le azioni oppressive delle macchine all'influenza dell'umanità.

Sappiamo però che inizialmente le macchine volevano semplicemente avere un rapporto paritario con l'uomo e hanno iniziato a prendere il sopravvento quando ciò non si è rivelato possibile.


MARVEL, E SE THANOS AVESSE FINTO LA SUA MORTE IN AVENGERS: ENDGAME?

hanos è uno dei villain Marvel più epici di sempre e molto spesso è stato addirittura in grado di conquistarsi la simpatia degli spettatori. Mosso dal particolare obiettivo di "ripulire" l'Universo, in Avengers: Endgame perde definitivamente la vita ma, un video ipotizza che in realtà non sia affatto morto.

Sappiamo che, conquistate tutte le Gemme dell'infinito, alla fine di Avengers: Inifinity War, semplicemente schioccando le dita, fa scomparire metà della popolazione, tra cui anche molti supereroi.

In Avengers: Endgame viene inizialmente ucciso da Thor in un impeto d'ira, la sua decapitazione per mano del dio del tuono si rivela però infruttuosa. Il mondo resta comunque dimezzato e così i Vendicatori decidono di intraprendere dei viaggi nel tempo con lo scopo di impedirgli di schioccare le dita. Sappiamo tutti poi come è andata a finire. Solo il provvidenziale sacrificio di Iron Man è riuscito a ristabilire il normale ordine delle cose e a provocare il definitivo dissolvimento del Titano.

Ma se Thanos in realtà avesse solo simulato la sua morte? É questa la domanda che si pone un video di CBR, che tenta di dimostrare appunto che con l'aiuto della Gemma del Tempo, Thanos avrebbe potuto cambiare nuovamente le carte in proprio favore. Ovviamente non c'è nessun annuncio sul ritorno del Titano nei prossimi film Marvel. Solo il tempo potrà dirci se si tratta di una semplice teoria campata in aria o se c'è un fondo di verità.

Tempo fa si parlava di poter rivedere un giovane Thanos ne gli Eterni, ma nessuna conferma è mai arrivata in merito. In attesa di ulteriori novità, date un'occhiata a questo interessante articolo sui principi che muovono un villain.


COMIC-CON AT HOME, KEANU REEVES E GUILLERMO DEL TORO SUPER OSPITI DELLA CONVENTION

Come sappiamo a causa del COVID-19, il classico Comic-con di San Diego è stato annullato. Avremo per la prima volta una versione digital della convention chiamata Comic-con@Home in cui di certo non mancheranno star internazionali e moltissime novità.

Oggi è stato annunciato il programma di sabato 25 luglio che include grossi pezzi del cinema, tra cui l'amatissimo Keanu Reeves e il regista Guillermo del Toro.

Il primo sarà presente in due diversi momenti della giornata. Lo vedremo infatti alle 12 di San Diego, festeggiare con altri membri del cast il quindicesimo anniversario di Costantine. Tra gli altri sarà presente anche il regista del celebre adattamento dei DC Comics, Francis Lawrence e il poduttore Akiva Goldsman. Ritroveremo poi Keanu alle 15 per parlare di Bill & Ted Face the Music. Stavolta troveremo al suo fianco Alex Winter, Samara Weaving, Brigette Lundy-Paine, William Sadler, il regista Dean Parisot e gli scrittori Ed Solomon and e Matheson.

Il regista Guillermo del Toro invece interverrà alle 13 locali per parlare del suo nuovo progetto realizzato con Scott Cooper, ovvero Antlers, il film che doveva essere distribuito nelle sale statunitensi il 17 aprile 2020, ma che è stato posticipato a data da destinarsi.
view post Posted: 11/7/2020, 13:05 MovieTown - Cinema

SABATO

11/07/2020



MR. HARRIGAN’S PHONE: RYAN MURPHY E BLUMHOUSE PER IL FILM NETFLIX DA STEPHEN KING

Netflix produrrà un adattamento del racconto di Stephen King Mr. Harrigan’s Phone. La squadra messa insieme dal gigante dello streaming è tutto un programma. Ryan Murphy, creatore di American Horror Story, Glee e Hollywood, produrrà insieme a Blumhouse, la casa di produzione di Jason Blum specializzata in horror a basso costo (Scappa – Get Out, Halloween).

A scrivere e dirigere sarà invece John Lee Hancock, autore di The Blind Side, Saving Mr. Banks e The Founder. Per lui, che attualmente sta lavorando alla post-produzione del thriller The Little Things con Denzel Washington, Rami Malek e Jared Leto, sarà il primo horror della carriera.

Il racconto da cui sarà tratto il film, Il telefono del signor Harrigan, è stato pubblicato quest’anno nella raccolta Se scorre il sangue. La trama: un ragazzo fa amicizia con un miliardario che vive nel suo stesso quartiere in una piccola città, affascinato dal suo iPhone. Quando l’uomo muore, il ragazzo scopre di poter comunicare con lui mandando dei messaggi vocali all’iPhone sepolto insieme al defunto.

Mr. Harrigan’s Phone sarà il quarto film Netflix tratto da un racconto di King. In precedenza, la compagnia ha prodotto Il gioco di Gerald, 1922 e Nell’erba alta. Anche per Blumhouse non si tratta del primo progetto kinghiano: la casa di produzione ha in cantiere un film tratto da L’incendiaria, da cui è stato anche tratto Fenomeni paranormali incontrollabili.


TENET – FRAMMENTI INEDITI NEI NUOVI SPOT GIAPPONESI

La divisione giapponese della Warner Bros. continua a svelare nuovi spot di Tenet, aggiungendo qualche piccola scena inedita.

Il succo è sempre lo stesso: John David Washington interpreta un agente (indicato solo come “protagonista” nella sinossi ufficiale) che deve evitare la terza guerra mondiale… non un olocausto nucleare, ma qualcosa di “molto peggio”. Per compiere la sua missione, il nostro eroe può disporre di una misteriosa tecnica chiamata “inversione”, che gli permette di riavvolgere il flusso del tempo e vedere gli effetti di un evento prima che accada. Naturalmente questa potrebbe essere solo la punta dell’iceberg, poiché i film di Christopher Nolan celano spesso delle sorprese.

Tra le novità di questi spot potrete notare alcune inquadrature del protagonista con la maschera per l’ossigeno, o qualunque cosa sia. L’uscita americana è slittata al 12 agosto, ma gira voce che potrebbe essere rinviata a settembre. In Italia è fissata per il 26 agosto, ma ovviamente cambierà in caso di slittamento di quella americana. Vi terremo aggiornati.

La sinossi ufficiale
Armato solo di una parola – Tenet – e in lotta per la sopravvivenza di tutto il mondo, il Protagonista è coinvolto in una missione attraverso il crepuscolare mondo dello spionaggio internazionale, che si svolgerà al di là del tempo reale.
Non un viaggio nel tempo. Ma Inversione.


Nel cast figurano John David Washington, Robert Pattinson, Elizabeth Debicki, Kenneth Branagh, Michael Caine, Dimple Kapadia, Aaron Taylor-Johnson, Clémence Poésy e Himesh Patel.

Il copione è stato scritto dallo stesso Christopher Nolan. La colonna sonora è opera di Ludwig Göransson (Black Panther); il direttore della fotografia è Hoyte van Hoytema (La talpa, Interstellar, Dunkirk); la direttrice del montaggio è Jennifer Lame; lo scenografo è Nathan Crowley; il costumista è Jeffrey Kurland; mentre il supervisore degli effetti speciali è Andrew Jackson.

Tenet è stato girato sia in IMAX sia in 70mm, e le riprese si sono svolte in sette paesi.

Intanto, potrete vedere gli spot qui di seguito.

Gli spot






Solo: A Star Wars Story, la gang di Enfys Nest in alcuni concept art

Il conceptual artist Adam Brockbank ha diffuso in rete una serie di concept art realizzati per Solo: A Star Wars Story, il film di Ron Howard arrivato nelle sale nel 2018.
I concept sono dedicati ai membri di una cellula nascente dell’Alleanza Ribelle capitanata da Enfys Nest.

www.instagram.com/p/CCJIIIQAfAL/?utm_source=ig_embed

Solo: A Star Wars Story è uscito il 25 maggio 2018 negli USA e il 23 maggio in Italia.

Ecco la sinossi ufficiale:

Salite a bordo del Millennium Falcon e mettetevi in viaggio verso una galassia lontana lontana in Solo: A Star Wars Story, una nuova avventura con la più celebre delle canaglie spaziali. In mezzo a rocambolesche fughe nei meandri di un oscuro e pericoloso mondo criminale, Han Solo incontra il suo fedele co-pilota Chewbacca e il giocatore d’azzardo Lando Calrissian, in un viaggio che segnerà il destino di alcuni degli eroi più improbabili della saga di Star Wars.


La pellicola è incentrata su un giovane Han ed è ambientata molto prima degli eventi di Una Nuova Speranza.

Solo: A Star Wars Story vanta nel cast Alden Ehrenreich nei panni dell’erede di Harrison Ford, Woody Harrelson, Emilia Clarke, Donald Glover nelle vesti di Lando Calrissian, Thandie Newton, Phoebe Waller-Bridge e Joonas Suotamo nel ruolo di Chewbacca.


Atomica Bionda: Charlize Theron conferma che Netflix sta lavorando al sequel

In una recente intervista avvenuta durante la promozione di The Old Guard Charlize Theron ha confermato che Netflix sta attualmente lavorando al sequel di Atomica Bionda.
Parlando con Total Film la Theron ha rivelato:

Abbiamo proposto [Atomica Bionda 2] a Scott Stuber [capo delle produzioni originali di Netflix] ed è risultato molto interessato al progetto. Ne abbiamo ampiamente parlato con lui ed è in fase di scrittura proprio adesso. Quel personaggio è stato creato in modo da non rivelare molto su di lei. Quindi sento che possiede molteplici potenzialità. L’asticella è piuttosto alta, ma ne siamo entusiasti.

Ecco le informazioni su Atomica Bionda.

La sinossi:

Il premio Oscar Charlize Theron esplode in estate in Atomica Bionda, un thriller di azione a ritmo serrato che segue il più letale assassino della M16 in una città che pullula di rivoluzionari e traditori.

Il gioiello della corona dei Servizi Segreti di Sua Maestà, l’Agente Lorraine Broughton (Theron), gioca il suo mix di spionaggio, sensualità e ferocia, pronta a tutto pur di salvare la pelle in una missione impossibile. Inviata da sola a Berlino per consegnare un prezioso dossier fuori dalla Città destabilizzata, si allea con l’ufficiale governativo David Percival (James McAvoy) per districarsi nel più letale gioco di spie.


Atomica Bionda è diretto da David Leitch (John Wick, Deadpool 2).

Nel cast ritroviamo: John Goodman, Til Schweiger, Eddie Marsan, Sofia Boutella e Toby Jones. Il film è tratto da un romanzo a fumetti edito da Oni Press, “”The Coldest City,”” scritto da Antony Johnston & illustrato da Sam Hart.


Avengers: Infinity War, la stuntwoman di Scarlet Witch condivide un video dal dietro le quinte

Una stuntwoman che ha lavorato a Avengers: Infinity War (come stuntwoman di Scarlet Witch) ha condiviso in rete sul suo profilo Instagram un video che la ritrae insieme ad altri suoi colleghi mentre lottano in una sequenza del cinecomic, più precisamente in quella ambientata in Scozia in cui Wanda lotta contro Proxima.

Potete vedere il video qua sotto:


www.instagram.com/p/CCZa0pbAlQW/?u...ampaign=loading

Monster Hunter: slitta al 2021 il nuovo film d’azione con Milla Jovovich

Pochi giorni fa vi abbiamo mostrato una nuova immagine di Monster Hunter, il film con Milla Jovovich diretto da Paul W.S. Anderson sulla base del celebre videogame della Capcom.
Oggi, purtroppo, una brutta notizia: la Screen Gems ha deciso di rimandare l’uscita della pellicola inizialmente programmata per il 4 settembre di ben 7 mesi.

Per evitare la concorrenza con A Quiet Place 2, il film sarà nei cinema statunitensi il 23 aprile 2021, lo stesso giorno in cui approderà in sala Last Night in Soho di Edgar Wright.

Milla Jovovich e Tony Yaa in due poster di Monster Hunter, il nuovo film di Paul W.S. Anderson
Questa la sinossi ufficiale della pellicola

Dietro al nostro mondo, ce n’è un altro: un mondo popolato da pericolosi e potenti mostri che dominano il loro territorio con ferocia mortale. Quando il tenente Artemis (Milla Jovovich) e la sua squadra speciale vengono trasportati tramite un portale dal nostro mondo al nuovo, rimangono senza parole. Nel suo disperato tentativo di tornare a casa, il coraggioso tenente incontra un misterioso cacciatore (Tony Jaa), le cui abilità uniche gli hanno permesso di sopravvivere in questa terra ostile. Di fronte a implacabili e terrificanti attacchi da parte dei mostri, i guerrieri si uniscono per combattere e trovare un modo per tornare a casa.

Basato sulla serie di videogiochi, famosa in tutto il mondo, MONSTER HUNTER.

Il franchise videoludico, che ha debuttato oltre un decennio fa, è incentrato, naturalmente, sulla caccia ai mostri.

Prima di Monster Hunter, Anderson ha diretto due episodi della serie Origin e prima ancora Resident Evil: The Final Chapter, ultimo capitolo del franchise proprio con Milla Jovovich.




Il regista di Toy Story 4 dirigerà Little Monsters, un film sui mostri Universal per tutta la famiglia

I film sui mostri Universal puntano alla nuova generazione: Josh Cooley, regista di Toy Story 4, dirigerà per lo studio un nuovo film intitolato Little Monsters.
A differenza degli ultimi progetti vietati ai minori o comunque non adatti ai più giovani, lo studio ha deciso di mettere un cantiere anche un film per tutta la famiglia che sarà prodotto da Todd Lieberman e da David Hoberman della Mandeville Films.

Il progetto è basato sui contribuiti artistici e i personaggi inventati dal concept artist Crash McCreery, che ha lavorato a film come Jurassic World, Kong: Skull Island e Rango, ma anche sulla ricchissima storia centenaria che lo studio ha con i mostri. McCreery sarà anche produttore esecutivo.

La trama di Little Monsters è al momento sotto chiave, ma fonti dell’Hollywood Reporter l’hanno definita “una lettera d’amore alla Hollywood classica e alla storia del cinema con un approccio multigenerazionale ai mostri“.

La notizia arriva pochi giorni dopo l’annuncio che, alla luce del successo di L’uomo invisibile, la Universal ha scelto nuovamente Leigh Whannell per la regia del nuovo film su Wolfman, l’uomo lupo. Ora sono in sviluppo Dark Army di Paul Feig, Renfield di Dexter Fletcher, Invisible Woman di Elizabeth Banks, The Monster Mash di Matt Stawski e Dracula di Karyn Kusama.


Comic-Con@Home: il programma di venerdì 24 luglio

Comic-Con International ha annunciato il programma della giornata di venerdì 24 luglio del San Diego Comic-Con, che quest’anno si svolgerà direttamente online a causa dell’emergenza Coronavirus. Come anticipato, i vari panel saranno video preregistrati che verranno trasmessi su YouTube: cliccando su tutti i link sottostanti troverete le pagine dei relativi panel, con i rispettivi link YouTube che si attiveranno nella data e nell’orario previsti.
I panel di venerdì includono diversi appuntamenti incentrati sulle serie tv e anche incontri con Charlize Theron e Joss Whedon.

SAN DIEGO COMIC-CON | VENERDÌ 24/7/2020
[L’orario è italiano, di seguito i panel principali]

19-20 pm
Charlize Theron: Evolution of a Badass – An Action Hero Career Retrospective — L’attrice riflette sulla sua carriera nei film action
“Summer Camp Island,” “The Fungies,” and “Tig N’ Seek” — con il cast e i creatori delle serie animate di HBO Max
20-21 pm
“Adventure Time: Distant Lands – BMO” — con il cast e la produzione della serie animata di HBO Max
“Vikings”: A Look Back with the Lothbroks — con il cast e i creatori della serie History
21-22 pm
“Fear the Walking Dead” — con il cast e i creatori della serie AMC
“Infinity Train” — con il cast e i creatori della serie HBO Max
Collider: “Don’t Look Deeper” — con il cast e i creatori della serie Quibi
22-23 pm
“The Walking Dead” — con il cast e i produttori della serie AMC
23-00 am
“The Walking Dead: World Beyond” — con il cast e i creatori della serie AMC
Entertainment Weekly: Brave Warriors — una conversazione con gli attori che interpretano “eroi maschili” come Joseph Morgan (“Brave New World”), Aasif Mandvi (“Evil”), Jocko Sims (“New Amsterdam”), Henry Ian Cusick (“MacGyver”), e Michael Mando (“Better Call Saul”).
00-01 am
“Helstrom” — con il cast e i creatori della serie Hulu
“Robot Chicken,” “Final Space,” “Primal,” and “Samurai Jack” — con i creatori delle serie HBO Max come Seth Green, Matthew Senreich, Genndy Tartakovsky, Carl Jones, Henry Bonsu e Olan Rogers.
“The Capture” — con il cast e i creatori della nuova serie Peacock
01-02 am
“Bob’s Burgers” — con il cast e i creatori della serie animata Fox
Robert Kirkman at Home — un Q&A con il creatore di “The Walking Dead.”
“Crossing Swords” — con il cast e i creatori della nuova serie animata Hulu
02-03 am

A Zoom with Joss Whedon — una diretta con Joss Whedon
“Archer @Home” — con il cast e i produttori della serie animata di FXX
Unboxing “Pandora” — con il cast e i creatori della serie CW
04-05 am
The 32nd Annual Will Eisner Comic Industry Awards — la cerimonia annuale di premiazione del mondo del fumetto


SCARFACE, LUCA GUADAGNINO: “ECCO PERCHÉ HO SCELTO DI FARE IL REMAKE”

Il regista Luca Guadagnino ha commentato in una recente intervista la scelta di realizzare un remake di Scarface. Il cineasta ha principalmente parlato con Variety del suo nuovo progetto televisivo, la miniserie We Are Who We Are di cui sono uscite foto e teaser (in onda su HBO e Sky a partire da settembre), ma ci sono state domande sui vari progetti che ha in cantiere ("Sono fissato con il lavoro", ha detto il regista), tra cui appunto il nuovo remake di una storia già raccontata due volte sullo schermo.

Questo il commento di Guadagnino: "La gente sostiene che io faccia solo remake, ma la verità è che il cinema si è sempre rifatto nel corso della sua esistenza. Non è una questione di pigrizia, o del non sapere trovare idee originali. Si tratta sempre di vedere come certe storie possano raccontare l'epoca in cui viviamo. La prima versione, quella di Howard Hawks, era un film sul proibizionismo. Cinquant'anni dopo c'è stata la versione di Oliver Stone e Brian De Palma, che è molto diversa da quella di Hawks. Spero che la nostra possa essere considerata tra qualche decennio una riflessione degna su un personaggio che è un paradigma delle nostre compulsioni legate all'eccesso e all'ambizione. Credo che la mia versione sarà molto attuale."

Prima di cimentarsi con una nuova versione di Scarface, scritta dai fratelli Coen, Luca Guadagnino presenterà al pubblico la miniserie We Are Who We Are, che doveva debuttare a Cannes due mesi fa all'interno della Quinzaine des Réalisateurs. Il cineasta palermitano è anche al lavoro sul sequel di Chiamami col tuo nome, e doveva recarsi negli USA per parlarne con uno sceneggiatore prima che scattasse il piano di restrizioni per l'attuale emergenza. A tale proposito, al termine dell'intervista di Variety, Guadagnino ha svelato quali film ha visto nel periodo trascorso a casa: "Ho rivisto Comizi d'amore di Pasolini, ho visto un ottimo film intitolato L'immensità della notte, e ho visto per la seconda o terza volta Doctor Sleep, che ammiro molto."


SE SCORRE IL SANGUE: I RACCONTI DI STEPHEN KING DIVENTANO DEI FILM PRODOTTI DA BEN STILLER E DARREN ARONOFSKY

Tre dei racconti che compongono Se scorre il sangue sono destinati a diventare dei film, mentre il quarto è legato alla serie The Outsider, avendo come protagonista il personaggio di Holly interpretato da Cynthia Erivo.
Tra le persone coinvolte nei vari progetti ci sono anche Ben Stiller, Darren Aronofsky e Ryan Murphy.

Il primo racconto, Mr. Harrigan's Phone, diventerà un lungomettaggio scritto e diretto da John Lee Hancock. Nel team della produzione ci saranno Netflix, Blumhouse e Ryan Murphy. Al centro della trama ci sarà un ragazzo del Maine che diventa amico e fa degli strani compiti per l'anziano Mister Harrigan che gli regala dei biglietti della lotteria. Il giovane gli regala invece il suo primo smartphone. Quando l'uomo muore, il teenager mette il cellulare nella tasca della sua giacca prima che venga sepolto. In un momento di solitudine il ragazzo invia un messaggio all'amico, ricevendo a sorpresa una risposta.

Ben Stiller si occuperà dell'adattamento per il grande schermo della storia di Stephen King intitolata Rat. Il protagonista è uno scrittore chiamato Drew Larson che, non appena ha una buona idea per un libro, si ritrova alle prese con situazioni drammatiche. Quando decide di scrivere un western, Drew decide di andare in una casa sperduta nel bosco, ritrovandosi alle prese con un accordo inaspettato e un ratto che rende più leggero il blocco dello scrittore.

La Protozoa di Darren Aronofsky ha invece ottenuto i diritti di The Life of Chuck e il filmmaker sarà coinvolto come produttore. Il protagonista è Charles Krantz che muore a 39 anni a causa di un tumore al cerv ello e la cui vita è segnata da vari eventi sovrannaturali.

Let it Bleed potrebbe infine essere usato per delineare una seconda stagione della serie The Outsider.


AMORE MIO AIUTAMI, MONICA VITTI: FIORELLA MANNOIA FU LA SUA CONTROFIGURA NELLA SCENA DEGLI SCHIAFFI

Una delle scene più celebri di Amore mio aiutami, e di tutta la commedia all'italiana, è la sequenza in cui, sulla spiaggia di Sabaudia, Alberto Sordi insegue e picchia Monica Vitti per svariati minuti. In questa scena l'attrice ebbe come controfigura una giovane Fiorella Mannoia, la quale ha in seguito affermato: "La sequenza di schiaffi e botte che Sordi le dà sulla spiaggia: quella ero io. Il massimo che poteva capitare era perdere l'equilibrio per una spinta."

"Monica era abbastanza fifona: aveva paura di guidare, di andare in moto, di cadere. Durante una scena di un altro film doveva girare una sequenza con un leone e lo feci io: tra me e il leone c'era un vetro, ma lei era spaventatissima. Veniva sempre a controllare che non mi facessi male." Ha aggiunto La Mannoia.

Durante una recente intervista su Repubblica, a proposito della Vitti, Fiorella Mannoia ha ricordato: "Aveva un incredibile carisma. Arrivava sul set senza trucco, passando quasi inosservata, spettinata. Ma quando, truccata e pettinata, entrava sul set ricordo che tutti si fermavano per un attimo. Aveva personalità e una forza rara. Molto esigente ma anche umana. Quando facevo i miei stunt veniva a controllare se mi avevano legato bene, si preoccupava di vedere che tutto andasse bene.

Monica Vitti: gli uomini, la malattia e gli schiaffi sul set raccontati da Laura Delli Colli
"Monica è stata sempre per me un faro. Questi sono i ricordi che ho e mi dispiace di non aver immortalato questi momenti con De Sica, Sordi, Vitti, Risi, Cardinale, Oliver Reed, Gene Hackman. Ho avuto vicino dei mostri sacri del cinema e tutti sono sempre stati dolci e protettivi con me, ero una ragazzina, la mascotte di tutti loro." Ha concluso la Mannoia.

Amore mio aiutami ebbe un incredibile successo commerciale, si classificò al quinto posto nella classifica dei film italiani nella stagione agosto 1969-luglio 1970 e l'incasso fu di 2.002.741.000 di lire con un incasso totale delle prime visioni nelle sedici città capozona di 856.623.000 lire.


IL SAPORE DEL SUCCESSO: BRADLEY COOPER SI È ISPIRATO A GORDON RAMSAY

Al fine di prepararsi per il ruolo di Adam Jones ne Il sapore del successo, Bradley Cooper ha passato dei mesi con Claire Smythe, Chef esecutivo del ristorante di Gordon Ramsay a Londra, con tre stelle Michelin, imparando a comportarsi come un vero chef pur non avendo le necessarie basi culinarie.

Gordon Ramsay, Marco Pierre White, Marcus Wareing, Clare Smyth e altri celebri chef di fama mondiale hanno fornito l'ispirazione per il personaggio di Adam Jones, Cooper, d'altro canto, ha scelto di emulare le tipiche sfuriate di Ramsay, preferendo il suo stile e la sua presenza a quella dei colleghi.

La Smyth, una celebre chef britannica, è rimasta incredibilmente sorpresa dall'entusiasmo di Bradley Cooper: l'attore era capace di assorbire ogni suo gesto durante le ore che hanno passato insieme sul set senza mai perdere la concentrazione, neanche per un secondo. Bradley era infinitamente curioso di sapere come la Smyth gestiva vari utensili culinari come pinze, cucchiai e coltelli.

La produzione de Il sapore del successo si è avvalsa della consulenza di Marcus Wareing, come consulente executive chef ed ideatore dei piatti, e quest'ultimo ha affermato, prima della fine delle riprese, che se dovesse assumere qualcuno per uno dei suoi ristoranti dai principali attori e attrici del cast sceglierebbe Sienna Miller per le sue abilità culinarie.


TERMINATOR 2 - IL GIORNO DEL GIUDIZIO: LA SORELLA DI LINDA HAMILTON FU USATA COME CONTROFIGURA

Leslie Hamilton Gearren, la sorella gemella di Linda Hamilton, fu usata come controfigura durante le riprese di Terminator 2 - Il giorno del giudizio. Principalmente la sorella di Linda fu coinvolta nelle scene in cui comparivano "due Sarah Connor", come ad esempio quando T-1000 stava imitando il personaggio interpretato dalla Hamilton.

Leslie comparve anche in una scena, che non fu inserita nella versione del film proiettata nelle sale cinematografiche bensì soltanto nella versione estesa in DVD, come immagine speculare della sorella Linda, sempre nei panni di Sarah Connor.

Leslie interpreta la versione "più lontana" di Sarah, alternandosi tra la vera Connor e il T-1000 in base alla posizione della telecamera sul set. Un'altra coppia di gemelli, Don e Dan Stanton, fu impiegata per rappresentare la scena in cui il T-1000 impersona una guardia del manicomio.

Per Terminator 2 - il giorno del giudizio fu impiegato un budget senza precedenti di 94 milioni di dollari, ovvero il triplo del costo di un film medio e circa 15 volte il budget del primo Terminator. Una parte significativa del budget fu usata per pagare proprio Linda Hamilton e Schwarzenegger, quest'ultimo ricevette persino un business jet Gulfstream III da 11-12 milioni di dollari.


FAST & FURIOUS 9: LUDACRIS CONFERMA LA PRESENZA DI SCENE AMBIENTATE NELLO SPAZIO?

Fast & Furious 9 potrebbe avere delle scene ambientate nello spazio, almeno secondo quanto dichiarato da Ludacris, uno dei protagonisti dell'adrenalinico franchise cinematografico.
L'attore ha parlato di questa possibilità durante un'intervista rilasciata a The Jess Cagle Show.

Dopo una battuta legata alle situazioni sempre spettacolari e sopra le righe della saga di Fast and Furious, sostenendo che ora i protagonisti potrebbero andare nello spazio, Ludacris ha dichiarato: "Hai appena detto qualcosa di davvero importante. Direi che sei realmente intuitiva perché hai detto qualcosa di giusto, ma non rivelerò nulla".
Ludacris non ha quindi confermato a voce che ci sarà una sequenza ambientata nello spazio in Fast & Furious 9 - The Fast Saga, tuttavia la sua espressione sembra sostenere concretamente questa ipotesi.

Fast & Furious 9 potrà contare su un cast composto da Vin Diesel, Charlize Theron, Michelle Rodriguez, Helen Mirren, Jordana Brewster, Ludacris, Tyrese Gibson, Nathalie Emmanuel, Lucas Black, John Cena, Michael Rooker, Cardi B e Finn Cole.
La regia è stata affidata a Justin Lin e il film arriverà il 2 aprile 2021 negli Stati Uniti,


CHARLIZE THERON, GUERRIERA IMMORTALE IN THE OLD GUARD: "LE DONNE FORTI FANNO ANCORA PAURA, COME LE STREGHE"

Andromaca di Scinzia è sempre stata una guerriera: senza paura fino al suo ultimo respiro sul campo di battaglia. Invece di alimentare l'entropia dell'universo, l'amazzone è tornata in vita. E non una volta sola. Attraversando secoli diventati millenni, è arrivata ai giorni nostri: ora si fa chiamare Andy e non è più sola, ma al comando di una squadra di esseri immortali come lei. Per interpretare un personaggio del genere non poteva esserci attrice migliore di Charlize Theron.

Anche produttrice del film diretto da Gina Prince-Bythewood (Love & Basketball), su Netflix dal 10 luglio, l'attrice premio Oscar, grazie all'unione quasi aliena di intelligenza, bravura, bellezza, senso dell'umorismo e impegno sociale, è ormai di diritto la Wonder Woman di Hollywood.

Il personaggio ispirato all'omonimo fumetto di Greg Rucka è infatti solo l'ultima delle tante guerriere che l'attrice ha interpretato sul grande schermo da Æon Flux, a Lorraine di Atomica bionda, passando per Furiosa di Mad Max: Fury Road, Charlize Theron ha trovato una nuova dimensione nei ruoli action, dimostrando un grande talento per le scene d'azione. È forse però lo spirito combattivo di questi personaggi ad affascinarla. L'abbiamo intervistata via web insieme a Kiki Layne, che in The Old Guard è Nile Freeman, marine in missione in Medio Oriente, ultima arrivata nel gruppo di immortali.

In un flashback che ci mostra Andy nel Medioevo, all'epoca della caccia alle streghe, vediamo come le donne forti come lei fossero temute e si cercasse di tenerle separate. Oggi è cambiato qualcosa? Secondo Charlize Theron: "Questa idea c'è ancora, magari non legata alla stregoneria, ma c'è sicuramente, penso che ogni donna possa confermarlo, questo pensiero che sì, ci tollerano, ma ci dicono: "Abbi successo, ma non troppo. Sii potente, ma non troppo". Le donne stanno cambiando: voglio credere che sia così. Ma ancora oggi, in ambienti come la politica o comunque di potere, appena una donna ha del potere tutti danno un po' di matto. C'è ancora molto da fare."

Nella squadra guidata da Andy ci sono anche Joe e Nicky, ovvero Yusuf Al-Kaysani e Nicolo di Genova, incontratisi durante le Crociate. Interpretati da Marwan Kenzari e Luca Marinelli, i due fanno coppia fissa da secoli. Qualcosa che fa ridere i mercenari dell'organizzazione segreta che li insegue per estrarre il segreto dell'immortalità dal loro DNA.

Come mai, secondo le attrici, chi non capisce l'amore spesso ne ride? Per Charlize Theron: "Credo che, purtroppo, le relazioni non binarie, e le persone queer e trans in generale, siano sempre state trattate come una barzelletta. Su Netflix in questo momento c'è un documentario incredibile, Disclosure, molto educativo. Quando esaminiamo la storia della narrazione vediamo che questo tipo di relazioni sono sempre state trattate come una barzelletta di cattivo gusto. Le persone non le accettano perché si sentono a disagio con il fatto che siano vere: per noi era molto importante che quel momento fosse autentico. Non possiamo più essere parte del problema. Non possiamo più nutrire quella bestia. Questa è una delle relazioni non binarie più belle che abbia visto di recente in un film."

Per Kiki Layne invece: "Nel mondo ci sono molti temi potenti che Hollywood si rifiuta di rappresentare in modo autentico. Queste cose diventano una barzelletta, non sono rappresentate in modo veritiero. Amo questo del rapporto tra Joe e Nicky: è quello che è e come dovrebbe essere. Perché è reale. Con tutto quello che sta succedendo nel mondo, le persone sono chiamate a non pensare che la loro esperienza sia universale. In questo momento nascondere la propria ignoranza è molto più difficile."


Arte e violenza nel trailer di Random Acts of Violence, l'horror di Jay Baruchel

Noto per la sua caratura comica come attore, Jay Baruchel per il suo debutto alla regia ha scelto il genere horror, e lo ha fatto con Random Acts of Violence.

Random Acts of Violence è stato adattato dallo stesso Baruchel - in collaborazione con Jesse Chabot - interessante graphic novel di Justin Grey e Jimmy Palmiotti della Image Comics. Nel cast spazio per lo stesso Baruchel, in compagnia di Jesse Williams, Jordana Brewster e Niamh Wilson.

Il film ha vissuto la sua prima durante la scorsa edizione del Fantastic Fest ad Austin (Texas), ed ha ottenuto un buon numero di buone recensioni, ciononostante la distribuzione avverrà il prossimo 20 agosto, e solo attraverso la piattaforma digitale Shudder.

Questa è invece la sinossi ufficiale:

Il creatore di fumetti Todd Walkley (Jesse Williams), sua moglie Kathy (Jordana Brewster), l’assistente Aurora (Niamh Wilson) e il migliore amico, il proprietario della Hard Caliber Comics, Ezra (Baruchel), intraprendono un viaggio da Toronto al Comic-Con di New York, quando iniziano a succedere cose brutte: la gente inizia a essere ammazzata. Presto diventa chiaro che un fan impazzito sta usando il fumetto “SLASHERMAN” di Todd come ispirazione per le uccisioni e mentre i cadaveri si accumulano, e gli amici e la famiglia di Todd diventano loro stessi vittime, Todd sarà costretto ad assumersi una responsabilità artistica.

Ad oggi non ci sono notizie relative ad una distribuzione internazionale, ma è chiaro che l'interesse della critica per questo prodotto potrebbe spingere i colossi del digitale (Prime Video o Netflix) ad investire sulla pellicola. Nel caso saremo lieti di aggiornarvi.

OCCHIO AL RED BAND TRAILER




MARVEL STUDIOS: THANOS POTREBBE AVERE ANCORA SPAZIO DOPO AVENGERS ENDGAME

C'è ancora spazio per Thanos nel Marvel Cinematic Universe dopo gli eventi risolutivi di Avengers: Endgame? Secondo un nuovo rumor parrebbe di sì, ma nulla è ancora definitivo.

Secondo quanto riportato da Jeremy Conrad di MCU Cosmic, che cita una delle sue fondi più affidabili, i Marvel Studios avrebbero infatti iniziato a discutere se inserire Thanos in uno dei prossimi film della saga. Al momento si tratterebbe solamente di un'idea, con nessun titolo o storyline menzionata dal report, ma tra viaggi nel tempo e Multiverso (vedi Loki o Doctor Strange and the Multiverse of Madness) le opportunità per rivedere il Titano sul grande o piccolo schermo potrebbero non mancare.

Nei mesi scorsi, il creatore del personaggio Jim Starlin ha anticipato la possibile presenza di un giovane Thanos ne Gli Eterni, ma il rumor in questione fa riferimento a progetti che arriveranno più in là. In ogni caso le riprese de Gli Eterni sono terminate ormai da tempo, e dunque per eventuali sorprese non ci resta che attendere l'uscita del film nelle sale, che avverrà a febbraio 2021


DENIS VILLENEUVE PENSA GIÀ AL DOPO DUNE: ECCO CHE TIPO DI FILM HA IN MENTE

Dopo aver diretto tre film di fantascienza dalle ambizioni produttive sempre più alte come Arrival, Blade Runner 2049 e l'atteso adattamento di Dune, Denis Villeneuve vorrebbe dedicarsi a qualcosa di più "leggero" come i suoi Prisoner e Sicario.

Lo ha rivelato lo stesso regista durante una recente chiacchierata con Roger Deakins, direttore della fotografia di Sicario e Blade Runner 2049, confermando di volersi prendere una pausa dai grandi progetti sci-fi.

"Sarebbe salutare fare qualcosa di più piccolo" ha spiegato Villeneuve. "Sarebbe bello tornare a qualcosa di più dimensionato come Sicario, dove non devo sognarmi il design di una macchina, un portafoglio o una pistola per mesi. Sarebbe bello fare una cosa del genere."

Nei mesi scorsi è stato confermato che il nuovo Dune avrà almeno un secondo capitolo, dunque il regista dovrebbe rimanere impegnato con la saga targata Warner Bros. ancora per qualche anno, a meno che decida di dirigere un film di medio budget tra un capitolo e l'altro.

Con una data di uscita confermata al 18 dicembre 2020, nel mese di agosto Villeneuve tornerà sul set europeo di Dune per una sessione di riprese aggiuntive. Per altre notizie, sempre nel corso del podcast Team Deakins, Villeneuve ha rivelato di non essere ancora pronto per rivedere Blade Runner 2049.


JOSS WHEDON CONFERMATO TRA GLI OSPITI DEL COMIC-CON, SI PARLERÀ ANCHE DI JUSTICE LEAGUE?

Mancano ormai meno due settimane all'edizione 2020 del Comic-Con di San Diego, che per la prima volta si terrà online e sarà accessibile gratuitamente da tutti, e ora gli organizzatori hanno reso disponibile la programmazione ufficiale del 24 luglio anticipando la presenza di diversi ospiti d'eccezione.

Tra questi anche Joss Whedon, che intratterrà i fan tramite Zoom per un'ora a partire dalle ore 17 (in Italia dalle 2 di notte). Si tratterà dunque di un'ottima occasione per parlare di alcune delle creazioni più amate del regista, da Buffy l'ammazzavampiri a Firefly e The Avengers, ma soprattutto della sua esperienza dietro la macchina da presa di Justice League.

In queste settimane, dopo l'annuncio dell'arrivo della Zack Snyder's Justice League, Whedon ha infatti ricevuto delle pesanti accuse di pessima condotta sul set da parte dell'attore Ray Fisher, interprete di Cyborg nel film DC, alle quali però non ha voluto rispondere.

Durante la giornata ci sarà anche spazio per Star Wars, che sarà protagonista di ben 3 panel: "The Mandalorian e i suoi molti gadget", "Star Wars Audiobook: Doctor Aphra" e "La psicologia di Star Trek vs. Star Wars".

A proposito di grandi ospiti, il 24 luglio sarà presente anche un panel dedicato a Charlize Theron dal nome "Evolution of a Badass - An Action Hero Career Retrospective", che a quanto pare esplorerà la carriera della star dal punto di vista del cinema d'azione.


JUSTICE LEAGUE: JK SIMMONS FILMERÀ NUOVE SCENE? SENTIAMOLO

Dopo l'annuncio dell'arrivo dello Snyder Cut su HBO Max, un nutrito gruppo di fan e membri del cast sono andati in estasi, dichiarando la loro approvazione per la mossa di Warner Bros. Tra questi anche J.K. Simmons, l'interprete del Commissario Gordon in Justice League.

J.K. Simmons, che precedentemente aveva anticipato come, fan o non fan della versione uscita in sala, potremo comunque apprezzare la versione di Snyder di Justice League, torna a ribadire quanto sia entusiasta dell'operazione messa in atto da Warner, informandoci che, dovesse servire, lui è a disposizione.

"Beh, lo Snyder Cut arriverà presto, finalmente, come sanno tutti i fan. Sono entusiasta di farvi parte. Per quel che ne sappia, ho già fatto tutto quello che potevo fare per essere sicuro di far parte della visione di Zack, ovvero dirgli 'Sì Zack, voglio far parte dello Snyder Cut'" racconta a Screen Rant "Se ci saranno delle nuove scene da girare o dei dialoghi da registrare non lo so, ma qualsiasi cosa sia, sarei felice di farlo".

Al momento sembrerebbe che non siano previsti reshoot per lo Snyder Cut, ma non sappiamo di preciso cosa includa il budget stratosferico fornito a Snyder per completare l'opera, oltre ovviamente ai VFX e ai vari altri aspetti della post-produzione


BIRD BOX 2, L'AUTORE DEL ROMANZO ORIGINALE CONFERMA IL SEQUEL TARGATO NETFLIX

L'incredibile successo del primo capitolo di Bird Box era già buon sintomo per sperare in un sequel, che stando allo stesso sceneggiatore del romanzo originale, Josh Malerman -a breve nuovamente in libreria con il secondo capitolo -, sarebbe effettivamente in lavorazione in quel di Netflix, anche se non c'è ancora conferma ufficiale.

Il sequel intitolato Malorie, come il nome della protagonista interpretata nel film live action di Suasanne Bier da Sandra Bullock, uscirà negli store americani il 21 luglio, e proprio nel corso di una recente intervista per la promozione del romanzo lo stesso Malerman ha confermato la lavorazione del secondo capitolo dell'adattamento cinematografico, rivelando:

"Purtroppo non posso dire molto, ma posso confermare che il film è in fase di sviluppo. A volte è strana, tutta questa segretezza, ma sono in gioco e non posso dire nient'altro". Parlando comunque di Malorie, l'autore ha dichiarato che il film non ha influenzato il suo stile di scrittura, solo che ora nei panni della protagonista immagina ovviamente la Bullock:

"Per scriverlo mi ci è voluto lo stesso tempo del primo romanzo. Soprattutto, come fai oggi a non scrivere una storia senza ragionare in modo cinematografico? Siamo cresciuti con il cinema. Quindi Bird Box l'ho sempre visto dall'inizio in questo modo. Quando scrissi il primo non avevo in mente Sandra Bullock come protagonista, ma con il secondo non me la toglievo dalla testa".


BLADE RUNNER 2049, VILLENEUVE HA PROBLEMI A RIVEDERE IL SUO STESSO FILM: ECCO PERCHÉ

Tra le coppie più prolifiche di Hollywood, quella formata da Denis Villenevue e Roger Deakins è sicuramente tra le più importanti grazie a film come Prisoners, Sicario e soprattutto Blade Runner 2049, film amato dalla critica e dai cinefili ma ignorato dal grande pubblico che lo stesso regista "ha difficoltà a rivedere".

Lo ha ammesso lui stesso durante una visita al Podcast settimanale dal titolo emblematico, "Team Deakins", ovviamente lì per parlare del suo lavoro con il grande direttore della fotografia, che ricordiamo non tornerà con Villeneuve a curare la cinematografica del suo attesissimo Dune, affidata invece alle mani di Greig Fraser (Rogue One, Lion). Prima di parlare di Blade Runner 2049 e delle sue difficoltà, comunque, il regista ha spiegato che in Dune "c'è molto Deakins", avendo in qualche modo e indirettamente influenzato lui e dunque il suo film.

Parlando proprio con lo stesso Deakins, Villeneuve ha rivelato: "Quando sto lavorando con te, mi ritrovo in una posizione in cui ogni giorno imparo qualcosa di nuovo sul cinema. Non è solo lavorare ma un vero e proprio processo di apprendimento. È molto entusiasmante ed estremamente gratificante. Adesso sto curando i VFX di Dune e mi sono di recente ritrovato a discutere di luce e chiedere delle specifiche al riguardo, pensando tra me e me 'lo so che questo è da Roger'. So che posso fare queste cose grazie a te".

E continua: "Mi rendo conto delle mole di cose che ho imparato lavorando con te. Magari non sarai d'accordo con quello che vedrai al cinema, ma la mia sensibilità circa il cinema è fortemente aumentata dopo aver collaborato con te in Blade Runner 2049. È stata un'esperienza formativa. Progettare il film dagli storyboard sempre al tuo fianco mi ha insegnato una quantità davvero fole di cose".

E infine su Blade Runner 2049 dice: "Sì, è un film che non sono stato in grado di rivedere una seconda volta. Ci vuole tempo per essere in grado di digerire il tuo stesso lavoro e fare pace con i tuoi film. Per quanto mi riguarda, quando giro un film, provo una gioia incontenibile, ma anche dolore e molta rabbia nel processo creativo e di sviluppo. Una volta terminato, mi ci vogliono anni prima di essere in grado di riguardarlo di nuovo e vedere il film per quello che effettivamente è. Con Blade Runner 2049 non sono ancora non sono ancora arrivato a questo punto".


TERMINATOR 2, I FOLLI INCIDENTI CAPITATI SUL SET AD ARNOLD SCHWARZENEGGER E LINDA HAMILTON

Terminator 2: Il Giorno del Giudizio, acclamato e pluripremiato secondo capitolo del franchise creato da James Cameron, che qui ritorna per dirigere Arnold Schwarzenegger e Linda Hamilton in quello che è considerato uno dei migliori film di tutti i tempi.

E' cosa nota tuttavia che la perfezione si guadagna soltanto con il sacrificio, e di sacrifici sul set ce ne sono stati tanti all'epoca: soprattutto per quanto riguarda i poveri protagonisti Arnold Schwarzenegger e Linda Hamilton, ai quali ne capitarono di cotte e di crude.

Ad esempio, per la sequenza dell'inseguimento, Schwarzenegger si ustionò la mano perché non poteva indossare il guanto mentre armava la pistola, e per giunta le sue dita si bloccarono nel meccanismo. L'attore si ferì alle dita e alla mano diverse volte prima di imparare a padroneggiare l'arma, questo perché nel mentre doveva anche recitare e controllare la Harley Davidson che stava guidando mentre James Cameron gli diceva in che direzione andare.

D'altro canto alla Hamilton andò perfino peggio, dato che secondo quanto dichiarato da Cameron, l'attrice ha subìto una perdita permanente dell'udito ad un orecchio durante la sparatoria in ascensore: la star, esausta, dimenticò di sostituire uno dei tappi dopo averli rimossi tra un ciak e l'altro.


PRONTI A MORIRE, SHARON STONE: "RUSSELL CROWE BACIA MOLTO MEGLIO DI LEONARDO DICAPRIO"

Pronti a morire, celebre western del 1995 diretto dal grande Sam Raimi e con protagonisti una serie di attori di prim'ordine, inclusi Sharon Stone, Russell Crowe, Leonardo DiCaprio e Gene Hackman, che veniva dal successo e dall'Oscar ottenuto con Gli Spietati di Clint Eastwood.

La storia si concentra su "The Lady" (Stone), una pistolera che arriva nella città di frontiera di Redemption, controllata dallo spietato John Herod (Hackman). La protagonista, che vuole vendicarsi della morte di suo padre, decide di partecipare ad una competizione di duelli mortali nel tentativo di arrivare a Herod e poterlo far fuori legalmente durante il torneo.

Proprio fra i personaggi della Stone e di Hackman c'è una famosa scena in cui lui schiaffeggia lei che non era prevista in sceneggiatura, e la reazione dell'attrice è reale perché non si aspettava quella mossa da parte del collega. Tuttavia, gli aneddoti più esilaranti sul film riguardano il rapporto fra Sharon Stone, DiCaprio e Crowe. L'attrice, infatti, ha eletto Russell Crowe come il suo baciatore preferito sullo schermo, ma al contrario ha bocciato su tutta la linea Leonardo DiCaprio, a proposito del quale disse: "Baciare lui fu sexy come baciare il mio stesso braccio!".

Certo, volendo spezzare una lancia in favore di DiCaprio potremmo sottolineare che aveva soltanto vent'anni durante le riprese, mentre l'australiano Crowe era già un uomo navigato di trentuno anni. Tuttavia la Stone intravide in DiCaprio del potenziale, se non dal punto di vista sensuale almeno da quello attoriale, e pur di averlo nel cast decise di pagargli di tasca propria il compenso previsto dal contratto


LA VENDETTA DI UN UOMO TRANQUILLO, LA SCOMMESSA VINTA DELL'ATTORE RAÚL ARÉVALO

La vendetta di un uomo tranquillo, film che nel 2016 segnò l'esordio alla regia di Raúl Arévalo dopo una lunga e prolifica carriera d'attore passata non solo nella patria Spagna ma anche al di fuori con ruoli di rilievo in produzioni hollywoodiane importanti.

La pellicola fu presentata in Concorso nella sezione Orizzonti della 73ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia così come al Toronto Film Festival dove venne acclamato dalla critica presente alle manifestazioni, ma non tutto fu semplice all'epoca della produzione del film. Raúl Arévalo aveva acquisito una certa notorietà in patria, ma non tale da convincere i produttori a garantirgli un budget importante per il film; dopo più di quattro anni in cerca di finanziamenti, Arévalo stava quasi per desistere fino a quando non venne contattata la casa di produzione Roulette Media. Quest'ultima aveva già finanziato il film La vida inesperada, dove Arévalo era uno dei protagonisti e acconsentì dopo varie trattative a versare 1.2 milioni di euro per il budget nonché il supporto di Radio Televisión Española.

Le riprese si svolsero quindi tra il luglio 2015 e le sei settimane successive. Dopo la presentazione nel circuito festivaliero di quegli anni, la pellicola venne nominata a ben 11 Premi Goya, gli Oscar del cinema spagnolo, dove riuscì a conquistarne 4: film, attore non protagonista a Manolo Solo, regia per Arévalo e sceneggiatura originale, scritta da Raúl Jiménez e David Pulido.


LOLITA, IL DISCUSSO REMAKE DEL FILM DI STANLEY KUBRICK CON LE MUSICHE DI ENNIO MORRICONE

Lolita, film diretto da Adrian Lyne nonché remake della pellicola di Stanley Kubrick datata 1962 e adattamento del celebre e scandaloso romanzo di Vladimir Nabokov. Nel cast stavolta i protagonisti sono Jeremy Irons e Dominique Swain, più Melanie Griffith nel ruolo della madre di Lolita.

Come la versione di Kubrick, che andò in contro a una pesante battaglia contro la censura e l'organo americano per la decenza nei prodotti culturali, la versione di Lyne non ebbe vita migliore, in quanto venne tacciata nuovamente delle stesse accuse che venivano mosse prima al romanzo e poi al film del 1962, ovvero quello di fornire un ritratto piuttosto edulcorato di un tema scabroso come la pedofilia. Il film di Lyne, forte dei 30 anni trascorsi dalla versione precedente, poté ridurre l'età della giovanissima protagonista a 14 anni (nel film di Kubrick il personaggio della compianta Sue Lyon ne aveva 16), anche se non si riuscì a equipararla a quella del personaggio letterario, che di anni ne aveva 12.

Non tutti poi ricordano che per le musiche della colonna sonora venne ingaggiato nientemeno che Ennio Morricone, il grande compositore italiano scomparso solamente pochi giorni fa all'età di 91 anni. Oltre alle partiture di musica originale, nella soundtrack vennero quindi inseriti brani d'epoca di Vera Lynn, Ella Fitzgerald, Louis Prima, Artie Shaw e così via... la pellicola, lo ricordiamo, è ambientato nell'estate del 1947.

Nonostante le buone critiche uscite all'epoca, che indicavano come l'adattamento di Lyne fosse dotato di eleganza e stile, il peso del paragone con la pellicola di Kubrick forse contribuì al suo insuccesso commerciale e il film fu un pesante flop. Su 62 milioni di dollari di budget, ne incassò appena 1 milione.


THE BATMAN È UFFICIALMENTE SLEGATO DAL DCEU? FACCIAMO CHIAREZZA

L'annuncio di una serie tv per HBO Max ambientata nell'universo di The Batman spinge a chiedersi quale sia effettivamente questo universo, e fin dove si espande... Cerchiamo di fare il punto della situazione.

Il nuovo accordo tra Matt Reeves e Warner Bros. Television sta già dando i suoi frutti.

Come annunciato poco fa, infatti, una nuova serie tv in sviluppo per la piattaforma streaming di WarnerMedia, HBO Max, è in lavorazione da parte di Reeves, la sua compagnia di produzione (6th & Idaho) e Terence Winter, e "sarà ambientata nel mondo che Reeves sta creando per il lungometraggio di Batman, con l'intento di lanciare un nuovo universo di Batman su più piattaforme" si legge dall'articolo di Variety.

E ancora: "Questa è un'opportunità incredibile non solo per poter espandere la visione del mondo che sto creando nel film, ma per poterla esplorare in modo approfondito e dettagliato, qualcosa che solo un format di questo tipo può permettere" afferma Reeves.

Messa così sembrerebbe proprio che il film con Robert Pattinson (e il suo spin-off seriale) facciano parte di un mondo a sé stante, che non si cura di ciò che accade nel resto del DCEU.

Ma questo vorrà dire che non vi saranno futuri collegamenti con il resto delle pellicole DC partorite negli ultimi anni? È difficile dirlo.

Certo, se nel film di Flash verrà davvero esplorato il Multiverso, includendo anche Battinson, le carte in tavola potrebbero presto cambiare. Tutto sta a vedere come Warner Bros. deciderà di giocarsi questa mano...

The Batman sarà nelle sale a partire dal 1 ottobre 2021.


Avengers: Endgame, ecco la figure della Hot Toys di Captain Marvel

Direttamente da Avengers: Endgame ecco la nuova figure da collezione dedicata a Captain Marvel, supereroina interpretata da Brie Larson.
La figure, sempre in scala 1:6, possiede alcune peculiarità, come ad esempio degli inserti luminosi e anche la riproduzione in scala del Nano Gauntlet.

Il film è stato diretto da Anthony e Joe Russo ed è stato scritto da Christopher Markus e Stephen McFeely. Tra i produttori esecutivi anche Jon Favreau, regista dei primi due Iron Man.

La sinossi ufficiale del cinecomic:

Metà degli esseri viventi nell’universo sono stati spazzati via e un unico futuro sembra ormai possibile. Riusciranno gli Avengers e i loro alleati supereroi ad annullare il potere distruttivo delle Gemme dell’Infinito? Siamo a fine partita, ed è tempo di fare sacrifici.

Potete vedere tutte le immagini della figure cliccando qua




Avengers: Endgame, ecco la figure Nendoroid dedicata a Black Widow

Mancano ancora alcuni mesi all’uscita nelle sale di Black Widow. Nell’attesa però sono approdate online alcune immagini che mostrano la figure Nendoroid dedicata alla supereroina nella sua versione vista in Avengers: Endgame, kolossal cinefumettistico arrivato nelle sale lo scorso anno.

Il film è stato diretto da Anthony e Joe Russo ed è stato scritto da Christopher Markus e Stephen McFeely. Tra i produttori esecutivi anche Jon Favreau, regista dei primi due Iron Man.

La sinossi ufficiale del cinecomic:

Metà degli esseri viventi nell’universo sono stati spazzati via e un unico futuro sembra ormai possibile. Riusciranno gli Avengers e i loro alleati supereroi ad annullare il potere distruttivo delle Gemme dell’Infinito? Siamo a fine partita, ed è tempo di fare sacrifici.

Potete vedere tutte le immagini del prodotto cliccando qua




VENEZIA 77: BARBERA AVREBBE VOLUTO MORETTI, RICORDERÀ MORRICONE

La selezione Venezia 77 della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia di quest’anno sarà composta da 18 titoli, altrettanti in Orizzonti sebbene in questo caso la sezione comprenda anche dei corti. Una ventina le opere Fuori Concorso e due le opere della Biennale College.

Non ci sarà l’attesissimo film di David Fincher, previsto a Venezia se il filmaker avesse finito la pellicola in tempo, in compenso ci saranno produzioni indipendenti provenienti dagli USA, dalla Cina, dal Sud America, dall’Australia e dall’India. Il direttore artistico Alberto Barbera ha ammesso:

“Certo, mi spiace che non siano quei 2o 3 appuntamenti hollywoodiani, ma sono soddisfatto di quello che abbiamo.”

La maggior parte degli ospiti sarà presente fisicamente al Lido, naturalmente rispettando i protocolli di sicurezza. Il programma verrà annunciato il 28, con un margine fino alla prima settimana di agosto ha sottolineato Barbera. Nei prossimi giorni verranno annunciati due Leoni alla carriera.

Il direttore artistico ha ammesso con Repubblica che fino a tre settimane fa:

“Non sarei stato sicuro se il programma ridotto valesse spesa e energia.”

Parlando con la Stampa ha spiegato che la situazione generale è migliorata e la Biennale ha messo a punto un piano anti-pandemia. Il numero degli spazi riservati alle proiezioni è aumentato, sono state aggiunte due arene all’aperto, al Lido e nei Giardini della Biennale. Non dimentichiamo che molti film saranno replicati a Venezia e a Mestre.

Assente Nanni Moretti che per Barbera avrebbe rappresentato un segnale forte:

“Ci ho sperato a lungo, sarebbe stato un segnale forte. In molti slittano di un anno temendo che il ritorno del pubblico in sala sia lento. Ho discusso, ho detto che mi sembra una scelta rischiosa se non sbagliata perché il miglior modo per convincere il pubblico è proporre grandi titoli, magari non passati in streaming. Tenere lontano gli spettatori dalle sale per un anno mi sembra un errore clamoroso, più passa il tempo più sarà difficile farlo tornare”.

Per quel che concerne la selezione italiana, Barbera ha detto:

“Non saremo autarchici e nemmeno eurocentrici. Il numero dei film italiani non sarà superiore a quello del passato. All’inizio ero preoccupato perché quest’anno non ci sono nuove opere di Sorrentino, di Garrone, e non ci sarà Moretti perché ha scelto di aspettare, poi invece sono arrivati tanti film di qualità, anche inattesi”.

Non mancherà un omaggio al Maestro Morricone:

“Penseremo a qualcosa, non abbiamo ancora avuto il tempo di decidere, ma mi sembra giusto immaginare un modo per ricordarlo”.

Cate Blanchet è la presidentessa della giuria, mentre Anna Foglietta è la madrina. La mostra si terrà al Lido dal 2 al 12 settembre.


RENATO POZZETTO: SU MEDIASET SI FESTEGGIANO GLI 80 ANNI DEL “RAGAZZO DI CAMPAGNA”

Il 14 luglio Renato Pozzetto, storico volto della commedia italiana, festeggerà 80 anni e per l’occasione Mediaset ha deciso di dedicare una programmazione speciale all’attore.

Mediaset festeggia gli 80 anni di Renato Pozzetto

Canale 5: l’11 luglio, in seconda serata, Speciale TG5: Anna Praderio intervista il festeggiato e lo storico sodale Cochi Ponzoni, Renzo Arbore, Paolo Jannacci, Ezio Greggio, Dalila Di Lazzaro ed Eleonora Giorgi; 12 luglio, in day-time, Lui è peggio di me (1985, di Enrico Oldoini, con Adriana Celentano e Susanna Messaggio).

Retequattro: 14 luglio, dalle ore 21.20, Il ragazzo di campagna, titolo stracult del 1984 diretto da Castellano & Pipolo, con Massimo Boldi, Enzo Cannavale, Enzo Garinei, Jimmy il Fenomeno. A seguire, il dramedy di Berto Pelosso Non più di uno, con Maddalena Crippa, Giulia Fossà e Cinzia Leone. Conclude la serata, Renato Pozzetto Special, a cura di Paolo Piccioli.

Cine34: dieci titoli, da rivedere: il 15 luglio La casa stregata + Oh, Serafina! Il 16 luglio Piedipiatti + Noi uomini duri; il 17 luglio Mia moglie è una strega + Grandi Magazzini; il 18 luglio 7 chili in 7 giorni + Le comiche; il 19 lulgio Le comiche 2 + Le nuove comiche.




Comic-Con@Home: il programma di sabato 25 luglio

Comic-Con International ha annunciato il programma della giornata di sabato 25 luglio del San Diego Comic-Con, che quest’anno si svolgerà direttamente online a causa dell’emergenza Coronavirus.
Come noto, i vari panel saranno video preregistrati che verranno trasmessi su YouTube: cliccando su tutti i link sottostanti troverete le pagine dei relativi panel, con i rispettivi link YouTube che si attiveranno nella data e nell’orario previsti.

I panel di sabato includono diversi appuntamenti incentrati sulle serie tv e anche incontri con Charlize Theron e Joss Whedon.

SAN DIEGO COMIC-CON | SABATO 25/7/2020

[L’orario è italiano, di seguito i panel principali]
19-20 pm

“Cosmos: Possible Worlds” – con il conduttore e i creatori della docuserie Fox, incluso Neil deGrasse Tyson
20-21 pm

“I Simpson” – con i produttori esecutivi della serie animata Fox
L’arte di adattare i fumetti per lo schermo: Q&A con David S. Goyer
21-22 pm

“Bless the Harts” – con il cast e i produttori esecutivi della serie Fox
“Phineas and Ferb the Movie: Candace Against the Universe” – con il cast e i creatori del film d’animazione di Disney+
Constantine: la reunion del 15esimo anniversario, con Keanu Reeves, Francis Lawrence e Akiva Goldsman
22-23 pm

“American Dad!” – con il cast e i produttori esecutivi della serie animata Fox
Guillermo del Toro e Scott Cooper parlano di Antlers e di cinema
Picard 2020: una retrospettiva letteraria – con Una McCormack, David Mack, Stephen Graham Jones e Alex White, una conversazione su com’è cambiato Picard sullo schermo e nei libri
“The Right Stuff” – con il cast e i creatori della serie Disney+
23-00 am
“I Griffin” – con il cast e i produttori esecutivi della serie animata Fox
“For All Mankind” – con il cast e i creatori della serie di Apple TV+
00-01 am

“The Order” – con il cast e i creatori della serie Netflix
“Bill & Ted Face the Music” – con Keanu Reeves, Alex Winter, Samara Weaving, Brigette Lundy-Paine, William Sadler, il regista Dean Parisot e gli sceneggiatori Ed Solomon e Chris Matheson
01-02 am
“Stumptown” – con il cast e i creatori della serie ABC
02-03 am

“What we do in the shadows” – con il cast e i creatori della serie, moderato da Haley Joel Osment


Joe Russo sulla Snyder Cut: “È sempre bello quando la visione di un regista riesce ad arrivare sullo schermo”

In una recente intervista con Comicbookmovie, i fratelli Russo hanno commentato per la prima volta la notizia dell’uscita della Snyder Cut di Justice League prevista su HBO Max nel 2021.
In particolare, Joe Russo ha spiegato di essere molto felice per Snyder e di non aver mai sentito parlare di director’s cut ai Marvel Studios:

Penso sempre sia fantastico quando la visione originale di un regista riesce ad arrivare finalmente sullo schermo.

Siamo stati molto, molto fortunati nella nostra carriera, perché tutto ciò che abbiamo fatto per la Marvel è ciò che noi chiameremmo la nostra director’s cut. Sono sempre stati molto gentili, e hanno sempre sostenuto la nostra visione di quei film. Non è rimasto nulla sul pavimento della sala di montaggio che noi vorremmo venisse reinserito in questi film. Abbiamo lavorato molto duramente per ottenere i film che sono usciti al cinema, quindi siamo fortunati perché quei quattro film sono le nostre director’s cut.


Snow Blind, gli Apple Studios si accaparrano il film con Jake Gyllenhaal

Pochi giorni fa abbiamo scoperto che Jake Gyllenhaal sarebbe stato il protagonista di Snow Blind, adattamento cinematografico dell’omonima graphic novel firmata da Ollie Masters (The Kitchen).
Alla regia Gustav Möller, che ha diretto il thriller danese The Guilty, che qui troveremo al suo debutto alla regia di un film inglese.

Oggi apprendiamo che dopo una “guerra” con altri studi, saranno gli Apple Studios a distribuire la pellicola.

Lo script sarà curato da Patrick Ness, autore/sceneggiatore di Sette minuti dopo la mezzanotte e che adatterà per il grande schermo Il signore delle mosche, che sarà diretto da Luca Guadagnino per la Warner Bros. Pictures.

Il thriller è stato descritto come un incrocio tra Prisoners (sempre con Gyllenhaal) e Vivere in fuga e sarà prodotto dai produttori dei BOOM! Studios Ross Richie, Stephen Christy e Adam Yoelin, e da Gyllenhaal e Riva Marker della Nine Stories.

Questa la sinossi dell’opera:


La vita del liceale Teddy, che vive in un silenzioso sobborgo in Alaska, viene completamente sconvolta quando il ragazzo pubblica innocentemente una foto di suo padre online e scopre che lui e la sua famiglia sono in un programma protezione testimoni. Un uomo in cerca di vendetta arriva nella loro città, seguito da agenti dell’FBI alle calcagna… ma se le motivazioni di suo padre per l’accesso al programma non fossero innocenti come sostiene?

CASINÒ: I SEGRETI SULLA SCENA DELLA MORSA NEL FILM DI SCORSESE

Dietro una delle sequenze più violente del film Casinò si cela una storia agghiacciante, ma anche divertente. Parliamo, ovviamente, della scena della testa nella morsa, che nel libro originale (a sua volta basato su eventi reali) è un episodio minore, scollegato dalla trama principale, dove un gangster viene torturato in quella maniera per fare il nome del suo complice nell'omicidio non autorizzato di altri due criminali.

Il metodo fu talmente brutale che alla vittima schizzò via un occhio, senza però ucciderlo; fu infatti necessario dargli fuoco per porre fine alle sue sofferenze. La sequenza fu rielaborata per il lungometraggio, con il personaggio di Joe Pesci nella parte del carnefice, ma nelle intenzioni del regista Martin Scorsese quel momento non doveva rimanere nel montaggio finale: il cineasta aveva infatti deciso di inserire la sequenza convinto che la MPAA, l'organo di censura negli Stati Uniti, gli avrebbe chiesto di rimuoverla in toto, lasciando intatte le altre scene di violenza nel film. A sorpresa, come ha poi ammesso il regista, non ci fu nessuna lamentela in merito, salvo la richiesta di limare i momenti violenti in generale per evitare il visto NC-17, che avrebbe limitato il numero di sale in cui era possibile proiettare il film.

Questo è forse il retroscena più curioso di Casinò, lungometraggio che a fine anno festeggerà il quarto di secolo di vita, essendo uscito nei cinema americani il 22 novembre 1995. Fu la seconda collaborazione tra Martin Scorsese e lo sceneggiatore Nicholas Pileggi, dopo il successo di Quei bravi ragazzi, e davanti alla macchina da presa tornarono due dei protagonisti di quel film, Robert De Niro e Joe Pesci. Per oltre vent'anni rimase la loro ultima esperienza con Scorsese, fino alla realizzazione di The Irishman. De Niro tornerà in Killers of the Flower Moon, che sarà prodotto dalla Apple dopo il rifiuto di Paramount per questioni di budget.


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TROPPO FORTE: PER CARLO VERDONE IL FILM CON ALBERTO SORDI È "RIUSCITO A METÀ"

Secondo Carlo Verdone, regista del film, Troppo Forte è una pellicola riuscita a metà, in parte anche a causa della peculiare performance di Alberto Sordi. Quest'ultimo volle marcare il ruolo con una parlantina simile a quella di Ollio, che richiamava anche il personaggio di Mario Pio, ovvero la creazione dell'attore che più aveva contribuito al suo successo, ottenuto tramite la radio nel secondo dopoguerra.

Questa scelta in parte pregiudicò l'opinione di Verdone nei confronti della sua opera: "Io devo molto a Sordi, ho la massima stima di lui ma credo che in quel film abbia sbilanciato l'intero racconto [...] ha buttato un po' in farsa quello che era uno sguardo ironico già abbastanza forte per conto suo sul mondo dei coatti romani."

"Ha dato un tono farsesco che non si sposava con i personaggi che avevo scelto e con il tono di regia che avevo deciso. [...] è un film riuscito a metà perché siamo andati su binari diversi: Sordi è andato da una parte e io ho proseguito sull'altra." Ha concluso Verdone.

Troppo forte parla di una Roma preda di "un'estate torrida, desolata, deserta..." e questa, a quanto pare, fu una precisa e voluta scelta stilistica di Verdone. L'attore romano voleva trasmettere agli spettatori "l'idea di una realtà squallida, calda, opprimente", questo fu possibile grazie ad un particolare metodo di riprese: "niente camera fissa e primi piani, ma inquadrature mobili, tagli all'americana".


LA ZONA MORTA: DAVID CRONENBERG DOVETTE RIFARE LA SCENA DELL'INCENDIO PER COLPA DI E.T.

David Cronenberg, il regista de La zona morta, è stato costretto a girare due volte la scena in cui John Smith ha la sua prima premonizione a causa di un problema di copyright con la Universal Pictures: un pupazzo di E.T. era visibile nella sequenza dell'incendio, cosa di cui il regista era completamente ignaro.

Nella scena si vedeva la stanza di una bambina in preda alle fiamme e un piccolo pupazzo di E.T. poggiata sopra una mensola della cameretta. La scena dovette essere girata una seconda volta quando la Universal Pictures minacciò di intentare un'azione legale contro il regista e la produzione de La zona morta.

Ironicamente, in una scena di di E.T., si vede chiaramente una bambola Raggedy Ann, che molti anni dopo avrebbe ispirato una popolare serie horror come Annabelle. La vera bambola che ha ispirato Annabelle infatti, era una Raggedy Ann, molto diversa da quella che si vede nei film per ragioni di copyright.


MARVEL: E SE I FANTASTICI 4 VENISSERO INTRODOTTI NEL MCU GRAZIE A BLACK PANTHER?

I Marvel Studios non possono tenere i Fantastici 4 lontani dal resto del MCU ancora a lungo, e quale modo migliore di introdurli se non grazie a Black Panther e i Wakandiani?

È questo il pensiero di Clifford Johnson, fisico teorico e professore alla USC, oltre che consulente scientifico di numerosi progetti cinematografici e televisivi, da Star Treak: Discovery ad Avengers: Endgame.
Durante una recente intervista, infatti, Johnson ha rivelato come gli piacerebbe che la prima famiglia di supereroi di casa Marvel facesse il suo debutto nel MCU: tramite Black Panther.

"Sarebbe proprio quello che fa per me" afferma ai microfoni di IndieWire, spiegando quanto ci terrebbe a collaborare a un simile progetto "Reed Richards stava portando avanti una spedizione di ricerca con il suo team in queste strane dimensioni che non comprendiamo... Sono cose che cerchiamo di capire adesso nela vera scienza, perciò mi piacerebbe avere l'opportunità di aiutarli a rendere tutto più credibile e intrecciare realtà e finzione nella storia".

"Wakanda e i Fantastici 4 dovrebbero essere connessi inizialmente, e saprei come fare" ricordando che Black Panther, nei fumetti, fosse lui stesso uno scienziato "Credo che sarebbe un riferimento ai fumetti molto interessante, e un altro modo di mostrare la diversità in ambito scientifico, quello di introdurre i Fantastici 4 nel MCU grazie ai Wakandiani, perché magari questi li hanno scoperti in una qualche dimensione e li hanno portati con loro".
"Se mi chiamassero per lavorarci, sarei entusiasta di fare una cosa del genere" conclude.


POWER RANGERS, ARRIVANO NUOVI DETTAGLI SUL FILM REBOOT?

Possibili novità sul fronte del film reboot dei Power Rangers sarebbero state diffuse nelle ultime ore, e potrebbero far piacere ai fan di lunga data del franchise targato Saban Entertainment/Hasbro.

Le informazioni, da prendere con le dovute pinze, arrivano dal sito Illuminerdi, che spiega come la pellicola attualmente in fase di sviluppo in casa Paramount sarà sì un reboot del film del 2017 con Naomi Scott e Dacre Montgomery, ma sarà legato al passato televisivo del franchise, in quanto in continuity con le serie tv.
Non solo, ma avremo anche a che fare con dei viaggi nel tempo, e stando sempre a quanto riportato dal sito, gli anni '90 giocheranno un ruolo chiave (qualcuno ha detto Mighty Morphin Power Rangers?) Quindi avremo 28 anni di timeline canonica alle spalle, e si parla anche di diversi tipi di Zord provenienti dalle diverse ere della storia dei Power Rangers.

Inoltre, il team non si limiterebbe necessariamente ai 5/6 membri principali, ma avremo modo di vedere una gamma maggiormente vasta di ranger, e i loro interpreti verranno scelti nel rispetto della diversità e rappresentatività.
"Ci hanno raccontato che Hasbro sta cercando un cast più variegato per il film, e includerà differenti etnie e membri della comunità LGBTQ+. Ci hanno anche detto che i piani vorrebbero un personaggio principale di sesso femminile" si legge nel pezzo.
Il nemico principale, infine, sarebbe nientemeno che Lord Zedd.

Le riprese del film dovrebbero avvenire in Nuova Zelanda, dove da anni ormai (da Power Rangers Ninja Storm) viene girata anche la serie tv.


AVENGERS: TUTTI I VILLAIN DEL MCU DAL PEGGIORE AL MIGLIORE

Ora che le prime 3 fasi del Marvel Cinematic Universe e la cosiddetta Infinity Saga sono giunte a conclusione, e ci avviciniamo sempre più all'inizio della Fase 4 con l'uscita di Black Widow, è giunto il tempo per questa classifica: quella dei migliori/peggiori villain visti finora.

I colleghi di Collider hanno stilato una classifica che va da quello che da loro è considerato il peggior villain del MCU, al migliore, e ci sembrava interessante riprenderla come spunto per la discussione.

Nell'articolo riporteremo solo la parte più alta della lista, ovvero i migliori 10, ma se volete vedere la classifica potete cliccare sul link fonte in calce alla notizia.

Noi però vi anticipiamo già che in ultima posizione troverete il Whiplash di Mickey Rourke (Iron Man 2), preceduto dall'Emil Blonsky/Abominio di Tim Roth (The Incredible Hulk), e il Malekith di Christopher Eccleston (Thor: The Dark World).

Ma diamo un'occhiata, invece, alle prime posizioni.

10. Justin Hammer - Sam Rockwell (Iron Man 2)

09. Ultron - James Spader (Avengers: Age of Ultron)

08. Obadiah Stane/Iron Monger - Jeff Bridges (Iron Man)

07. Red Skull/Johann Schmidt - Hugo Weaving (Captain America: The First Avenger)

06. Ego - Kurt Russell (Guardians Of The Galaxy Vol. 2)

05. Il Mandarino/Trevor Slattery - Ben Kingsley (Iron Man 3)

04. Thanos - Josh Brolin (Avengers: Infinity War e Endgame)

03. L'Avvoltoio/Adrian Toomes - Michael Keaton (Spider-Man: Homecoming)

02. Loki - Tom Hiddleston (Thor, The Avengers)

01. Killmonger/Eric Stevens - Michael B. Jordan (Black Panther)


JUSTICE LEAGUE: MORTAL, JAY BARUCHEL PARLA DEL COSTUME DI SUPERMAN NEL FILM MAI REALIZZATO

C'era una volta il famigerato film sulla Justice League di George Miller, Justice League: Mortal. Pellicola che, narra la leggenda (o meglio, racconta Jay Baruchel), ci avrebbe dovuto mostrare dei costumi davvero... Super!

I fan DC forse saranno ancora il lutto per il film di Miller che non venne mai realizzato, e che avrebbe dovuto avere nel cast attori come Armie Hammer (Batman), Common (Lanterna Verde), Santiago Cabrera (Aquaman), Adam Brody (Flash), Megan Gale (Wonder Woman) e D.J. Cotrona (Superman), ma anche Teresa Palmer come Talia Al Ghul e Jay Baruchel nei panni del villain Maxwell Lord (che in Wonder Woman 1984 sarà invece interpretato da Pedro Pascal).

Proprio quest'ultimo, è recentemente tornato sull'argomento, ricordando quanto fosse stato apprezzato il design del costume di Superman per quel film.

"Il costume di Superman in quel film rimane il mio preferito di sempre" rivela l'attore ai microfoni dell'Hollywood Reporter "Tutti sul set erano così elettrizzati all'idea. Persino nel mostrartelo non riuscivano a contenere il proprio entusiasmo. Ti facevano vedere il costume di Superman e ti dicevano 'Sai, se guardi con attenzione e più da vicino puoi vedere come sia coperto interamente da scritte Kryptoniane".

Dei simboli kryptoniani, in realtà, sono poi finiti anche sul costume realizzato per il Superman di Henry Cavill, ma sarebbe stato senz'altro interessante vedere cosa aveva in mente Miller per il suo eroe.


THE BATMAN, LOOK CLASSICO PER IL PINGUINO DI COLIN FARRELL IN QUESTA FANART

C'è sempre più hype nei confronti di The Batman, specialmente ora che è stata annunciata una serie tv ambientata nello stesso mondo per HBO Max. Ma ciò che più attendono molti fan è scoprire come saranno i villain del film, in particolare il Pinguino di Colin Farrell.

Quando Colin Farrell venne annunciato (e poi, successivamente, confermato) come interprete del Pinguino, è stata un po' una sorpresa per i fan DC, che anche a seconda delle voci che giravano, si aspettavano più qualcuno come Jonah Hill o Josh Gad (il primo pare fosse tra i papabili, il secondo rivelò poi che si trattava più che altro di una battuta ricorrente tra lui e Matt Reeves... E l'internet).

Eppure, fu proprio l'attore di Daredevil e Animali Fantastici (in cui, ricordiamo, in entrambi i casi interpretava il villain di turno) a spuntarla, e a essere eletto come nuovo volto per il ruolo.

Adesso però tutti si chiedono quale aspetto avrà Colin Farrell nel film, e sebbene sia stato confermato che indosserà delle protesi facciali per dargli quell'aspetto grottesco visto anche nei fumetti, non sappiamo ancora bene quale sarà il risultato.

Così l'artista BritEdit su Instagram ha pensato di sopperire alla mancanza di immagini finora con una fanart in cui l'attore sfoggia il classico monocolo dei fumetti.

"Non vedo l'ora di vedere Colin Farrell nei panni del Pinguino. Voi cosa vi aspettate?" scrive nella caption del post che trovate anche in calce alla notizia.


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SHARON STONE, ECCO PERCHÉ MARTIN SCORSESE LA SCELSE PER IL RUOLO DI GINGER IN CASINO

Casino, acclamato film del 1995 diretto da Martin Scorsese con protagonisti Robert De Niro, Joe Pesci, James Woods e Sharon Stone, nell'indimenticabile ruolo di Ginger.

Proprio il complicato casting dell'attrice ci fornisce diversi retroscena interessanti sulla produzione del film: il ruolo, che venne offerto inizialmente a Michelle Pfeiffer che però rifiutò perché quello di Ginger sarebbe stato troppo simile a quello di Scarface, passò anche per Nicole Kidman, Melanie Griffith, Rene Russo, Cameron Diaz e Uma Thurman, inoltre Traci Lords venne quasi presa dopo un'audizione eccellente e perfino Madonna divenne una serissima candidata prima che la Stone riuscisse a convincere Scorsese.

L'attrice, che una volta disse al suo acting coach che voleva diventare abbastanza brava da poter lavorare con Robert De Niro, ottenne la sponsorizzazione di Joe Pesci e raccontò che le sue prime due audizioni con Martin Scorsese vennero annullate per motivi banali, col regista trattenuto da precedenti riunioni in entrambi i casi. L'attrice si fece prendere dalla paranoia e si convinse di essere sul punto di perdere la parte, così che quando l'agente del regista la contattò per un terzo tentativo di provino lei rifiutò e andò a cena con un amico. Scorsese, però, la rintracciò e si presentò personalmente al ristorante, e il provino avvenne lì.

Il regista la scelse perché la Stone aveva una "forte determinazione a perdersi dentro il personaggio", e per indirizzarla verso ciò che voleva da lei le chiese di guardare tre film prima dell'inizio delle riprese: La valle delle bambole (1967), Il sorriso della Gioconda ( 1948) e La passione di Giovanna d'Arco (1928). Durante la produzione, inoltre, l'attrice ha trascorso diverse giornate di lavoro in agonia a causa di problemi alla schiena dovuti ad un vecchio infortunio, e di certo non ha aiutato il famoso abito di perline bianco e oro che indossa durante una scena nel casinò, che pesava venti kg.

Alla fine però gli sforzi le sono valsi una nomination agli Oscar come miglior attrice (l'unica della sua carriera nonché l'unica del film) e una vittoria nella stessa categoria ai Golden Globe. In più, lo stesso Scorsese ha dichiarato che la sua inquadratura preferita del film è la ripresa dall'alto di Sharon Stone al tavolo da craps quando lancia delle fiches in aria.


A PROPOSITO DI HENRY CON HARRISON FORD: QUANDO UN'ESPERIENZA TI CAMBIA LA VITA

A proposito di Henry, film drammatico del 1991 diretto da Mike Nichols e scritto da J.J. Abrams, alla sua seconda esperienza come sceneggiatore, cheivede Harrison Ford nei panni di un cinico avvocato di New York.

Henry Turner è un avvocato di grande abilità, che per raggiungere i propri obiettivi non esita a ricorrere al gioco sporco. A causa del suo lavoro trascura la moglie Sarah e la figlia Rachel, ma una notte viene ferito gravemente nel corso di una rapina e cade in coma. Risvegliatosi dopo un lungo periodo di cure, l'uomo si ritrova completamente privo di memoria e inizia così a prendere le distanze dalla sua vita precedente.

Molti non lo sanno, ma Ford stava per rifiutare il ruolo perché non voleva interpretare un avvocato. L'anno prima aveva infatti recitato in Presunto Innocente, e la sua paura era quella di rimanere "incastrato" in quella tipologia di personaggio. Tuttavia, la star accettò quando capì che avrebbe recitato nei panni di un avvocato solamente per i primi 10 minuti del film.

Durante la lavorazione del film, come rivelato durante l'episodio di "Inside the Actor's Studio" a cui prese parte diversi anni più tadi, Ford incontrò un reale avvocato che ebbe una simile esperienza dopo un incidente stradale: l'uomo, che aveva subito dei gravi danni cerebrali, gli disse che il suo lavoro lo aveva reso una persona molto distaccata, estranea alla sua famiglia, e che quell'esperienza lo aveva trasformato in una "persona differente".

A proposito della star, vi ricordiamo che Ford tornerà in uno dei suoi ruoli più iconici in Indiana Jones 5 di James Mangold, il quale ha sostituito Spielberg alla regia del progett


L'ULTIMO APPELLO, WILLIAM GOLDMAN NON VIDE MAI IL SUO FILM: "FU UN DISASTR

L'ultimo appello, con Gene Hackman e Chris O'Donnell, per la regia di James Foley. La pellicola si avvalse della sceneggiatura del due volte Premio Oscar William Goldman, il quale però non fu mai soddisfatto del risultato finale, tanto da non voler vedere mai il film finito.

La produzione della pellicola fu alquanto travagliata: prima di tutto il progetto era stato affidato alle mani esperte di Ron Howard, con la previsione di ingaggiare Brad Pitt nella parte da protagonista. Il film si basava sul progetto ambizioso in cui lo spettatore avrebbe dovuto empatizzare con un ex-militante del gruppo razzista Ku Klux Klan, accusato di omicidio e per questo condannato alla pena di morte. Tuttavia, per avere il tempo di dirigere Ransom, Howard lasciò il progetto - non senza rammarico - e Pitt abbandonò una volta saputo che Howard non era più il regista.

A quel punto venne ingaggiato James Foley, reduce da Un giorno da ricordare con Al Pacino, e da Paura con Mark Wahlberg. Per la sceneggiatura venne quindi chiamato William Goldman, il celebre sceneggiatore di film indimenticabili della New Hollywood come Butch Cassidy e Tutti gli uomini del presidente. Per L'ultimo appello, Goldman venne pagato 1 milione di dollari. Il rammarico di Howard fu anche quello di non poter dirigere un lavoro del famoso sceneggiatore: "E' una storia molto forte, e William Goldman sta facendo un grandissimo lavoro con lo script".

Tuttavia, più tardi fu lo stesso Goldman a rigettare completamente il suo operato, per lui il progetto fu "un totale disastro, su tutta la linea... una terribile esperienza". Il rimpianto di Goldman fu tale che non volle mai vedere il film finito.


THE KINGDOM, TUTTO SULLO SVILUPPO TRAVAGLIATO DEL FILM CON JAMIE FOXX E JENNIFER GARNER

The Kingdom, dramma d'azione diretto da Peter Berg con protagonisti Jamie Foxx e Jennifer Garner nato da una produzione piuttosto travagliata, tra il caldo estenuante delle riprese e le modifiche operate da Universal.

Nel film, una squadra di investigatori dell'FBI viene spedita in Arabia Saudita con lo scopo di investigare sulle cause di un attentato che ha ucciso numerosi civili americani. Trovare i responsabili del massacro si rivelerà però molto più difficile del previsto, e i quattro agenti avranno solo cinque giorni a disposizione per le indagini.

Come sempre, potete trovare tutti i retroscena sulla realizzazione del film qui di seguito:


La versione originale del film voluta da Peter Berg consisteva in una durata di circa 2 ore e mezza e uno sviluppo più approfondito dei personaggi, con una trama dal tono ancora più drammatico. Tuttavia, lo studio optò per una durata di 110 minuti e una storia maggiormente improntata sull'azione.

Le riprese a Phoenix si svolgevano ad una temperatura che poteva superare i 46 gradi, tanto che secondo alcuni report Jennifer Garner sarebbe addirittura svenuta due volte. In realtà l'attrice smentì questa notizia, ma rivelò: "Faceva talmente caldo che a fine giornata non riuscivo ad allattare mio figlio".

La fine del film è dedicata a Thomas Aguilar, Lance Gunnin e Nick Papac, tre membri della troupe morti durante la produzione.

Le riprese si sarebbero dovute svolgere in Arabia Saudita, ma per motivi politici e logistici la produzione dovette rinunciarvi. Per rimediare, gli scenografi dovettero ricostruire i set esterni in Arizona utilizzando fotografie prese da Internet e alcune che Berg aveva scattato durante la pre-produzione.

Il ruolo di direttore dell'FBI fu inizialmente proposto Robert De Niro, che però rifiutò lasciando posto a Richard Jenkins.

Il regista ha un cameo: è uno degli agenti dell'FBI presenti al briefing sull'attacco alla sede di Washington.


BATMAN BEYOND, UN ATTORE DEL DCEU VORREBBE INTERPRETARE TERRY MCGINNIS NEL LIVE-ACTION

Tutti vogliono un live-action di Batman Beyond, ma c'è anche chi vuole esserne il protagonista... Ed è qualcuno che il mantello da supereroe in un film DC lo ha già indossato.

È già da tempo che si vocifera di un potenziale adattamento live-action per Batman Beyond, la serie animata nota in Italia come Batman of the Future ideata nel 1999 da Bruce Timm, Paul Dini, e Alan Burnett, e negli ultimi tempi le voci non hanno fatto che aumentare, grazie anche al possibile ritorno di Michael Keaton nei ranghi DC.

Ma se per Old Bruce sono stati tanti i fancast finora, il ruolo del vero protagonista della storia, Terry McGinnis, non è stato ancora reclamato da nessuno, nemmeno per gioco... Almeno fino a oggi.

Su Twitter, l'attore di Shazam! Ross Butler, che nel cinecomic DC con protagonista Zachary Levi interpreta la versione adulta di Eugene Choi (uno dei ragazzi che a fine film otterrà i superpoteri e combatterà assieme ai fratelli per sconfiggere Thaddeus Silva e i Peccati), ha fatto sapere che lui gradirebbe alquanto vestire i panni del Batman del Futuro.

"Si può? È qualcosa di fattibile?" chiede l'attore nel post che trovate anche in calce alla notizia.

Non sappiamo quanto esteso sarà il ruolo di Butler in Shazam! 2, quindi è difficile dire se, anche nell'eventualità che venga confermato un progetto su Batman Beyond, sia possibile un "doppio casting", chiamiamolo così, senza che si venga a creare confusione.

Certo è che se il live-action si farà, avremo bisogno del nostro Terry McGinnis, e allora sì che potremo partire con i fancast.


JUMANJI: THE NEXT LEVEL, THE ROCK RINGRAZIA I FAN PER L'IMPORTANTE TRAGUARDO AL BOTTEGHINO

Non sempre reboot, sequel e remake trovano fortuna al botteghino, anzi, spesso accade proprio il contrario... Eppure Jumanji può vantare non uno, ma ben due sequel dai forti incassi e da un discreto godimento da parte di critica e pubblico, e una delle star dei film, The Rock, ci tiene a fare i suoi ringraziamenti.

È notizia di qualche giorno fa che Jumanji: The Next Lavel ha superato gli 800 milioni al boxoffice, sancendo un importante traguardo per il secondo sequel del cult del '95, e confermando la presenza di buone prospettive per un ulteriore capitolo del franchise di Jumanji (già in fase di sviluppo).

E una delle sue star, Dwayne The Rock Johnson, ha voluto esprimere tutta la sua gratitudine via social media.

"Questa è stata una chiamata sorprendente da ricevere questa mattina" scrive l'attore su Instagram, nel post che trovate come sempre in calce alla notizia "JUMANJI sta andando ancora alla grande. Prima di tutto, GRAZIE. Secondo, mi sento sempre grato quando vedo che il nostro JUMANJI possiede una magia e un mana abbastanza unici e d'intrattenimento affinché le famiglie di tutto il mondo possano divertircisi. Il nostro team lavorerà ancora più duramente per far sì che il prossimo JUMANJI sia ancora meglio dei precedenti. #showmeyoursmolder".

Jumanji: The Next Level è uscito lo scorso Natale nelle sale italiane.


MRS. DOUBTFIRE, ROBIN WILLIAMS FECE QUASI VOMITARE L'INTERO CAST: ECCO COME

Di Mrs. Doubtfire abbiamo tutti, soprattutto i nati tra gli anni '80 e i '90, il ricordo ammantato di quel velo di tenerezza che è tipico dei bei ricordi d'infanzia: aggiungiamoci, poi, l'immutato affetto che tutti proviamo per Robin Williams oggi come allora ed ecco compiuta l'opera. Sarebbe un peccato se qualcuno rovinasse tutto ciò, vero?

Ebbene, quel qualcuno potrebbe essere proprio Robin Williams: già, perché l'amato protagonista di Mrs. Doubtfire (oltre che di un'infinità di altri film che hanno segnato l'ultimo trentennio di cinema) fu protagonista durante un momento delle riprese di una performance che fece davvero accapponare la pelle al resto degli attori.

No, forse abbiamo un po' esagerato, ma siamo sicuri di non farlo quando diciamo che Sally Field e gli altri siano stati davvero vicini a dare di stomaco durante la scena del ristorante: sì, proprio quella in cui alla cara Mrs. Doubtfire, ad un certo punto, cade la dentiera nel bicchiere. Il motivo? Il buon Robin non aveva avvisato nessuna delle sue co-star della cosa, allo scopo di ottenere delle espressioni di disgusto quanto più realistiche possibili: missione riuscita, non credete?

A proposito di Williams: sapevate che l'attore si offese non poco con la produzione di Batman? Il motivo è da ricercare nel comportamento di Warner Bros. durante la ricerca del cast per il film di Tim Burton.


MARVEL STUDIOS VS DC FILMS: BATMAN E SOCI STANNO RECUPERANDO TERRENO GRAZIE AL MULTIVERSO?

Dopo i recenti annunci della DC Films riguardanti The Flash e The Batman, i fan del franchise Warner Bros. sono convinti che adesso ci siano tutte le carte in regola per replicare se non superare il successo del Marvel Cinematic Universe dei Marvel Studios.

Questo perché, giocando la mossa del Multiverso, la DC è riuscita con un colpo solo ad inglobare tutti i suoi vari franchise in un'unica grande saga nella quale la coerenza narrativa passa in secondo piano.

Mentre quella del MCU può essere descritta come una narrazione in continua evoluzione, la Warner si è aperta al concetto di Multiverso partendo dalla televisione con il crossover Crisis On Infinite Earths della CW (con l'inaspettato cameo del Barry Allen di Ezra Miller in particolare) e portandolo fino al cinema, con lo Snyder Verse di Zack Snyder, la nuova Gotham del Joker di Todd Phillips, il prossimo The Batman (che sarà a sua volta un universo a se stante) e addirittura il ritorno di Michael Keaton dal Batman di Tim Burton: non tanto una storia lineare come quella di Kevin Feige, quanto un mosaico sparso in diversi direzioni.

L'imminente DC FanDome previsto per il 22 agosto prossimo potrebbe fornire uno sguardo dettagliato dietro al sipario di questo multiverso, fatto di serie televisive e nuovi capitoli cinematografici, che forse offrirà ai fan una percezione mangiare di quanto il DCEU sia cambiato rispetto alle sue burrascose origini. Non c'è dubbio che questo progetto in continua espansione abbia catturato l'attenzione del popolo di internet, soprattutto dal punto di vista della libertà di azione e creatività che offrirà ai registi e agli autori.


FAST & FURIOUS E PAUL WALKER, ECCO LA VERA ETÀ DI BRIAN IN OGNI EPISODIO DELLA SAGA

Dopo aver visto nel dettaglio l'età di Dominic Toretto nella saga di Fast & Furious, è arrivato il momento di fare la stessa cosa con Brian O'Conner, il primo protagonista del franchise interpretato dal compianto Paul Walker.

Ignorando le diverse date di nascita false accostate ai suoi ruoli sotto copertura, Brian è nato il 14 luglio 1978: sulla base di questa data e di ulteriori dettagli, possiamo dedurre che avesse circa 25 anni all'inizio della serie, con gli eventi del primo capitolo Fast & Furious fissati al 2004, anche se uscì nel 2001, quando Paul Walker aveva 28 anni.

Il primo sequel, 2 Fast 2 Furious, ha debuttato due anni dopo ma è stato ambientato meno di dodici mesi dopo il film originale, cosa che renderebbe Brian un ragazzo di circa 26 o 27. Dalla tomba di Letty, inoltre, sappiamo che questa è 'deceduta' il 30 maggio 2009, e Dom e Brian si sono riuniti per vendicarla poco dopo l'evento. In questo caso, Brian aveva circa 30 anni o stava per compierne 31 anni in nel nuovo film Fast & Furious, uscito nel 2009, il che fa del quarto film della saga (uscito dopo Tokyo Drift) ad essere il primo capitolo del franchise ambientato nell'anno in cui è stato rilasciato.

La stessa cosa la ritroviamo in Fast Five, ancora ambientato nell'anno in cui fu pubblicato, il 2011, con Brian che in questo capitolo dovrebbe avere circa 32 anni, e di conseguenza nel 2013 in Fast & Furious 6 le candeline erano arrivate a 34. Nella sua ultima apparizione, Furious 7, il personaggio doveva avere all'incirca 35 o 36 anni, col suo interprete Paul Walker scomparso tragicamente a 40 anni prima della conclusione delle riprese. La sua ultima apparizione arrivò nel 2015, e la magia del cinema ha fatto si che Brian, nel franchise di Fast & Furious, abbia potuto ritirarsi a vita privata vivo e vegeto.


BATMAN, È GIUSTO CHE L'EROE DI ZACK SNYDER UCCIDA? NE PARLA LO STUNT-MAN DI BEN AFFLECK

Batman v Superman: Dawn of Justice di Zack Snyder è senza dubbio uno dei cinecomic più controversi di sempre, e tra le numerose polemiche che circondano il film anni dopo la sua uscita originale c'è quella relativa al "Batman assassino".

Come ricorderete, infatti, quello interpretato da Ben Affleck è un Bruce Wayne molto cinico e disilluso che dopo vent'anni di carriera come difensore di Gotham City e il lutto di Robin non si fa più scrupoli ad usare metodi particolarmente violenti, spingendosi perfino ad uccidere. La cosa ha fatto infuriare i fan dell'Uomo Pipistrello, e recentemente anche lo stunt-man della star, Richard Cetrone, è tornato sull'argomento.

Ecco cosa ha detto nel corso di una recente intervista:

"Batman si preoccupa profondamente della sua gente. Ogni vita è importante per lui." Dopo questi commenti, tuttavia, l'attore ha sottolineato anche come in questo film quella di Bruce sia una vera e propria guerra.

In passato, Snyder aveva commentato la violenza di Batman con la seguente dichiarazione: "Quando mi sento dire: 'Il mio supereroe preferito non si comporta in questo modo', mi chiedo sempre: 'Ma sei serio?' E' un bel punto di vita pensare che 'i miei eroi sono tutti eroici ed innocenti', è fantastico, lo penso davvero, ma penso anche che chi la pensa così sta vivendo in un fottuto mondo dei sogni.'"


ROBERT PATTINSON NON SA PARCHEGGIARE ED ERA TERRORIZZATO SUL SET TENET: SCOPRITE PERCHÉ

Nel corso di una recente intervista Robert Pattinson, che sarà il co-protagonista di Tenet insieme a John David Washington, ha svelato un divertente retroscena sul nuovo film scritto e diretto da Christopher Nolan.

L'attore di Good Time e The Batman, infatti, si è trovato davanti allo stile lavorativo del regista di Memento e Inception, al quale piace girare i suoi film mediante l'utilizzo di quanti più effetti pratici possibili, direttamente sul set, senza ricorrere a green screen o CGI. Pattinson ha sperimentato sulla sua persona questa tendenza nolaniana nel momento in cui gli è stato chiesto di mettersi al volante di un'auto per un'elaborata sequenza di inseguimenti stradali che ha avuto luogo in Estonia, e dopo una sola giornata di preparazione.

"È stato divertente, un giorno mi sono allenato per la guida acrobatica", ha detto l'attore a Entertainment Weekly. "Pensavo che sarebbe stata una cosa da poco, ma poi ho finito col fare tonnellate di stunt stradali. Ricordo di aver fatto una sequenza in cui io e John David siamo in una BMW con una cinepresa IMAX montata sul cofano, il che significa che non puoi vedere nulla attraverso il parabrezza, in pratica. Inoltre, se giri anche leggermente a sinistra o a destra, rischi di far sbattere la cinepresa da qualche parte, il che è abbastanza terrificante. John David si rivolge a me e mi dice: 'Ne sai qualcosa di stunt o robe simili?'".

Nonostante la paura scatenata dalla ripresa, la star 34enne si è detta elettrizzata. "In circostanze normali non ti spingeresti a farlo, ma Chris ha così tanto controllo sul set che ti senti sicuro e ti lasci andare, anche se normalmente quelle scene sono riservate agli esperti e non a chi come me non sa neanche parcheggiare in parallelo", ha scherzato.

Lo stesso Nolan, però, ha minimizzato: "La giornata di stunt training di Robert in realtà è stata una giornata di valutazione delle sue abilità da pilota da parte del nostro team di stuntman, ed è stato giudicato un pilota eccellente più che capace di eseguire in sicurezza le scene richieste. Nessuna delle quali, per la cronaca, è stata difficile come il parcheggio parallelo".

Tenet arriverà in Italia il 26 agosto.


THE BATMAN, PETER SARSGAARD SUL FILM DI MATT REEVES: "UNA SCENEGGIATURA MUSCOLARE"

In una recente intervista con Collider, Peter Sarsgaard ha avuto modo di parlare in modo conciso e non rivelatorio dell'attesissimo The Batman di Matt Reeves, reboot cinematografico dell'eroe DC interpretato per l'occasione da Robert Pattinson dove l'interprete vestirà i panni del Procuratore Distrettuale Gil Colson.

Quando Collider gli ha chiesto quale fosse stata la sua reazione alla prima lettura della sceneggiatura di The Batman, l'attore ha risposto:

"Trovo quel tipo di script davvero moto difficili da leggere perché estremamente visivi dal punto di vista concettuale. Quando descrivono cosa succederà mi ritrovo a domandarmi 'cosa?!". È in realtà una lettura più densa e difficile di una sceneggiatura di Alexander Pyne, per dire, che è più piacevole sfogliare perché quasi totalmente dialogata, con linee precise. Questa di The Batman è piena di descrizioni di scene d'azione. Ed quando mi è stata data ero molto consapevole dello stile di Matt Reeves, un regista che trovo incredibile in film di questo genere. E personalmente amo molto guardare titoli con lunghe scene d'azione. È molto divertente, e da attore raramente ho modo di interpretarne alcune, ma sono un loro convinto consumatore e sostenitore. Quindi, ho solo provato entusiasmo".

E sull'accordo di non divulgazione per un film importante come The Batman aggiunge:

"Mi è capitato diverse volte di firmare un NDA. Con i film di Woody Allen, ad esempio, lo leggi, i produttori ti guardano, lo firmi e poi lo riprendono indietro, anche il copione. Con The Batman non ricordo. Ricordo però che quando mia moglie [Maggie Gyllenhaal n.d.r] fece Il Cavaliere Oscuro, qualcuno la controllò mentre leggeva il copione. Questo di The Batman mi arrivò via Embershot o un'applicazione del genere, con un tempo stimato di lettura prima dell'auto-distruzione".


CHARLIZE THERON MERAVIGLIOSA NEL POSTER DI THE OLD GUARD FIRMARO MILO MANARA

Approdato da appena un giorno su Netflix, The Old Guard si è addirittura guadagnato una bellissima locandina italiana condivisa via social dal colosso dello streaming firmata nientemeno che dal grande Milo Manara, che ha dato un tocco sensuale e meraviglioso a Charlize Theron.

Il film racconta la storia di una potente guerriera, Andromaca di Scizia detta Andy (Charlize Theron), a capo di un gruppo segreto di mercenari dotati della misteriosa incapacità di morire: hanno combattuto per secoli per proteggere il mondo dei mortali, ma quando la squadra viene reclutata per affrontare una missione di emergenza e le loro straordinarie abilità vengono improvvisamente rese pubbliche, toccherà ad Andy e Nile (Kiki Layne), l'ultima recluta ad unirsi ai loro ranghi, provare ad aiutare il gruppo ad eliminare la minaccia rappresentata da coloro che cercano di monetizzare il loro potere.

Basato sull'acclamata graphic novel di Greg Rucka e diretto da Gina Prince-Bythewood, The Old Guard è una storia grintosa e ricca d'azione che vi dimostrerà che vivere per sempre è più difficile di quanto possa sembrare.

Il film include nel cast anche Marwan Kenzari, Luca Marinelli, Harry Melling, Van Veronica Ngo, Matthias Schoenaerts e Chiwetel Ejiofor. Per altri approfondimenti, ecco una foto con Charlize Theron e Luca Marinelli.


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IL CAVALIERE OSCURO: QUESTA INCREDIBILE STATUA DI BATMAN VI FARÀ PERDERE LA TESTA

I fan dei cinecomics non hanno dubbi: Il Cavaliere Oscuro è un capolavoro. Per questo c'è chi ha pensato di produrre una statua ispirata al Batman di Christopher Nolan e di metterle in vendita.

Niente di così imponente come la scultura che appare nel finale di The Dark Knight Rises, ma l'altezza di attesta comunque sui 60cm (in scala 1:3) e il livello di dettaglio è davvero notevole. I geni del male dietro alla figure sono i Queen Studios e per l'occasione hanno deciso di riprendere in tutto e per tutto il design visto al cinema.

Oltre all'irrinunciabile maschera da pipistrello, sarà disponibile anche una versione deluxe che includerà la testa di Bruce Wayne a volto scoperto. Il materiale usato è il polystone e il mantello è stato riprodotto con un tessuto vero e proprio. Come potete vedere dalle foto più in basso il risultato è davvero sbalorditivo e i veri appassionati potrebbero trovare allettante un simile tributo... a patto di voler spendere "il giusto prezzo". Si parla infatti di 1.149,99 dollari per la versione standard e di 1.299,99 dollari per quella con il volto di Christian Bale. Cifre abbastanza alte, ma se avete appena rapinato una banca mascherati da clown potrebbe essere alla vostra portata.

Per i fan di Joker, e per chi ha già la statua del Principe del Crimine, l'azienda ha messo in produzione anche un'apposita base che permette di ricreare la famosa scena dell'interrogatorio. Per il momento la spedizione è disponibile solo per alcuni paesi, ma prima o poi potrebbe arrivare anche da noi. Cosa ne pensate? Merita una spesa folle? La follia dopotutto è come la gravità... "basta solo una piccola spinta".


Batman The Dark Knight Gets Pricey With New Queen Studios Statues

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Edited by Triplethor - 11/7/2020, 23:56
view post Posted: 10/7/2020, 18:38 MovieTown - Cinema

CINEMA NEWS SECOMDA PARTE

VENERDI

10/07/2020



AVENGERS: ENDGAME – L’EMOZIONANTE SCENA TAGLIATA CON KATHERINE LANGFORD ARRIVA DOPPIATA IN ITALIANO

Un bellissimo regalo per tutti i fan Marvel. Angelo Maggi e Martina Felli, le voci italiane di Robert Downey Jr. e Katherine Langford, hanno doppiato – in collaborazione con Gli acchiappafilm – una scena eliminata di Avengers: Endgame.

Come sappiamo, Katherine Langford era stata scritturata nel ruolo di Morgan Stark, la figlia di Tony (Robert Downey Jr.) e Pepper Potts (Gwyneth Paltrow). Questa versione adulta di Morgan sarebbe dovuta apparire alla fine del film, dopo lo schiocco di Iron Man: l’eroe si sarebbe così trovato in una dimensione metafisica – simile a quella in cui Thanos rivide la piccola Gamora al termine di Infinity War – e avrebbe incontrato Morgan, che lo avrebbe rassicurato sulla bontà delle sue azioni.

La scena è stata tagliata in fase di montaggio perché ritenuta inessenziale ma è stata successivamente diffusa e ora arriva anche in Italiano. Si tratta di un momento particolarmente emozionante.

L’emozionante scena tagliata di Avengers: Endgame con Katherine Langford




SPIDER-MAN 3 – ECCO IL COSTUME NERO NON UTILIZZATO, PIÙ FEDELE AI FUMETTI

Su twitter riemergono altre immagini degli screen test di Spider-Man 3, pubblicate nel 2018 dall’utente WilliamD1123.

Di recente abbiamo visto l’animatronic mai usato di Venom, mentre ora possiamo dare un’occhiata a una prima versione del costume nero dell’Arrampicamuri, molto più fedele ai fumetti. Nella versione definitiva del cinecomic, quando il simbionte si unisce a Peter, il costume resta sostanzialmente uguale: cambia soltanto il colore, mentre il simbolo sul petto viene reso un po’ più minaccioso. Negli albi Marvel, invece, il costume nero è completamente diverso dall’originale. Peter ne entra in possesso sul pianeta delle Guerre segrete, salvo poi liberarsene quando scopre che si tratta di un alieno; il simbionte trova quindi un nuovo ospite in Eddie Brock.

La realizzazione di Spider-Man 3 è stata piuttosto combattuta in corso di scrittura. Il regista Sam Raimi – che prediligeva i supercattivi dell’epoca di Stan Lee – aveva concepito una trama con l’Avvoltoio e l’Uomo Sabbia come antagonisti, ma il produttore Avi Arad insisté per inserire Venom, personaggio molto amato e richiesto dai fan. Raimi cedette, e buttò il film volutamente in caciara: l’esito finale è tuttora molto criticato, nonché oggetto di numerosi meme grazie al celebre “emo Peter” contagiato dal simbionte.

Come sappiamo, Sam Raimi tornerà alla regia di un cinecomic con Doctor Strange in the Multiverse of Madness, mentre Venom è diventato protagonista del suo franchise cinematografico (slegato da Spider-Man 3). L’anno prossimo uscirà il sequel, ancora con Tom Hardy nel ruolo di Eddie Brock.

Vi terremo aggiornati.

Ebbene, è evidente che la produzione considerò anche una versione dell’uniforme più vicina ai fumetti, e più gradita ai fan. L’immagine ritrae i costumisti mentre provano due versioni del ragno: quella applicata sul petto è identica ai fumetti, l’altra è simile alla forma che avrebbe poi assunto nel film. Potrete vederla qui di seguito.

L’immagine




KRISTEN WIIG È CHEETAH IN UN’IMMAGINE PROMOZIONALE DI WONDER WOMAN 1984

La Warner Bros. non ha ancora svelato un’immagine ufficiale di Barbara Ann Minerva (Kristen Wiig) dopo la trasformazione in Cheetah, ma i materiali promozionali continuano a offrirci qualche anticipazione.

Stavolta abbiamo a disposizione una sorta di poster che mostra la stessa immagine delle carte da gioco, ma con una qualità migliore. L’impressione è che la metamorfosi di Barbara sarà realizzata in buona parte con il make-up, ma probabilmente avrà anche qualcosa in CGI.

A questo punto, è verosimile che le prime immagini ufficiali di Cheetah arrivino con il nuovo trailer, che quasi certamente sarà lanciato al DC FanDome del 22 agosto. Potrete vedere il poster qui di seguito, ma prima vi ricordo che l’uscita italiana del film è prevista per ottobre.
La trama
Nel film, Diana (Gal Gadot) dovrà vedersela con Barbara Ann Minerva alias Cheetah (Kristen Wiig), sorta di versione corrotta e antecedente di Wonder Woman: posseduta dalla Dea della Caccia, Cheetah è un ibrido tra una donna e un ghepardo, dotata di velocità, riflessi, forza e sensi sovrumani, oltre che di artigli capaci di tagliare praticamente ogni materiale.

Per il resto, sappiamo che la storia sarà ambientata negli anni Ottanta, durante gli ultimi scampoli della Guerra Fredda.

Nel cast ci saranno anche Pedro Pascal (Maxwell Lord), Natasha Rothwell, Ravi Patel, Gabriella Wilde e Soundarya Sharma. Inoltre, Chris Pine tornerà nel ruolo di Steve Trevor.

Com’è noto, la regia di Wonder Woman 1984 è curata nuovamente da Patty Jenkins. Hans Zimmer è stato incaricato di scrivere la colonna sonora.

Vi ricordo che il primo Wonder Woman ha guadagnato 821 milioni di dollari in tutto il mondo

Kristen Wiig è Cheetah


kristen-wiig-cheetah-wonder-woman-1984

Galline in Fuga 2: Julia Sawalha non tornerà come voce di Ginger perché giudicata “troppo vecchia”, l’attrice furiosa su Twitter

Se, da una parte, è quasi sicuro che Mel Gibson non tornerà a doppiare Rocky Bulboa in Galline in Fuga 2 per via dei suoi ben noti trascorsi “comportamentali” in materia di antisemitismo, omofobia e alcolismo, anche Julia Sawalha, la voce originale di Ginger, ha ricevuto il ben servito dalla Aardman e da Netflix perché giudicata troppo vecchia.

L’attrice è intervenuta su Twitter esternando tutta la sua rabbia:

https://t.co/MqUCOLWuPZ?amp=1

Nella dichiarazione diffusa via social ha spiegato di aver appreso, circa una settimana fa, di essere troppo in là con gli anni per tornare a doppiare Ginger:

Mi hanno detto che la mia voce suona troppo vecchia e vogliono un’altra attrice per la parte […] Normalmente in circostante come questa, a un’attrice viene data la possibilità di fare un test vocale per stabilire l’idoneità del timbro e del tono di voce, opportunità che a me non è stata data. Vista la passione che nutro per il mio lavoro, l’ho fatto da sola e l’ho mandato ai produttori che, però, mi hanno confermato l’intenzione di effettuare un nuovo casting per Ginger. Sento di essere stata derubata. Dire che sono devastata e furiosa sarebbe un eufemismo. E mi sento anche del tutto impotente.

L’attrice, una celebrità del piccolo schermo in Inghilterra, è nata il 9 settembre del 1968.

Questa la sinossi preliminare di Galline in Fuga 2:

Dopo essere riuscita a portare a termine una fuga potenzialmente mortale dalla fattoria di Tweedy, Ginger è riuscita finalmente a esaudire il proprio sogno: trovare una pacifica isola-santuario per tutto lo stormo, un luogo lontano dai pericoli del mondo umano. E quando lei e Rocky “schiudono” una piccoletta di nome Molly, il sogno di Ginger sembra arricchito da un lieto fine. Ma sulla terraferma tutta la specie delle galline deve affrontare una nuova, terribile minaccia. Per Ginger e la sua squadra arriva il momento di fare qualcosa anche se questo significherà mettere a repentaglio la loro libertà così duramente guadagnata.

Il sequel di Galline in Fuga sarà diretto da Sam Fell (Giù per il Tubo) e prodotto da Steve Pegram (Arthur Christmas) e Leyla Hobart, con Peter Lord, Carla Shelley e Karey Kirkpatrick in qualità di executive producer. Lo script sarà realizzato da Karey Kirkpatrick, John O’ Farrell e Rachel Tunnard con Nick Park, creatore di Wallace and Gromit, come consulente creativo.


Parasite, il trailer della versione in Bianco & Nero del film di Bong Joon-Ho

Nei cinema inglesi la versione in Bianco e Nero di Parasite, l’acclamato film di Bong Joon-Ho trionfatore a Cannes e agli Oscar, sarà disponibile dal 24 luglio (e lo sarà, ovviamente, anche on demand) e ora nella parte superiore della pagina potete ammirare il trailer.
A fine gennaio, quando l’emergenza nuovo Coronavirus non si era ancora delineata completamente nella sua drammaticità, Bong Joon-Hosi era così espresso circa l’arrivo di questa versione alternativa di Parasite:

Sono estremamente lieto di poter presentare, sul grande schermo, la versione in bianco e nero di Parasite. Sarà affascinante constatare come può cambiare l’esperienza di visione di un film presentato in bianco e nero. Ho guardato questa versione un paio di volte e mi ha dato quasi l’impressione di una fiaba, quella strana sensazione di guardare un film dei vecchi tempi.

Parasite, la sinossi ufficiale del film di Bong Joon-ho:
I quattro membri della famiglia di Ki-taek sono molto uniti, ma anche molto disoccupati, e hanno davanti a loro un futuro incerto. La speranza di un’entrata regolare si accende quando il figlio, Ki-woo, viene raccomandato da un amico, studente in una prestigiosa università, per un lavoro ben pagato come insegnante privato. Con sulle spalle il peso delle aspettative di tutta la famiglia, Ki-woo si presenta al colloquio dai Park. Arrivato a casa del signor Park, proprietario di una multinazionale informatica, Ki-woo incontra la bella figlia Yeon-kyo. Ma dopo il primo incontro fra le due famiglie, una serie inarrestabile di disavventure e incidenti giace in agguato.

“Storia di inganni e servi astuti, di raggiri scaltri e nere conseguenze per quelli che sembrano essere i più furbi. Parte come una commedia sofisticata, tutta trovate geniali (la casa in cui vive la famiglia povera, la professionalità con cui scroccano il wifi all’inizio), prosegue come un thriller e finisce come una tragedia greca”: così il nostro Gabriele Niola ha descritto Parasite nella sua recensione dalla Croisette. Nel cast Song Kang-ho (che ha già lavorato col regista nelle sue precedenti opere Memories of Murder, The Host e Snowpiercer), Lee Sun-kyun e Jo Yeo-jeong.

Ecco anche un poster:






Star Wars: i fratelli Russo avrebbero voluto una trilogia sequel incentrata su Luke Skywalker

I fratelli Russo hanno parlato con ComingSoon.net dell’impatto di Star Wars su Avengers: Infinity War e Endgame, alludendo alla direzione che avrebbero voluto che prendesse la trilogia sequel.
Quando il giornalista ha chiesto ai due fratelli cos’è che avrebbero fatto diversamente se avessero avuto la possibilità, Joe ha risposto quanto segue:

Da fan sfegatati di Star Wars, probabilmente ci saremmo concentrati sulla storia di Luke Skywalker. Credo che ci fosse del potenziale per tre film per portare a compimento la sua storia. Ma ognuno fa la sua scelta.

Visto che Star Wars è stato così importante per noi da giovani, girare Infinity War e Endgame è stato un po’ come il nostro Impero [colpisce ancora]. Sono stati l’espressione di ciò che quei film hanno significato per noi da bambini e di ciò che ne abbiamo ricavato e tratto in termini di modelli e struttura narrativa. In [Infinity War e Endgame] abbiamo replicato gli stessi modelli.

Qualcuno di molto vicino ai fratelli Russo, in effetti, avrà modo di lavorare a un progetto ambientato nel mondo di Star Wars. Parliamo di Kevin Feige, il presidente dell’Universo Cinematografico Marvel.

In un’intervista proposta dall’Hollywood Reporter qualche mese fa, i registi avevano avuto modo di spendere qualche parola sul coinvolgimento di Feige in questo progetto di Star Wars di cui, sostanzialmente, non sappiamo ancora nulla:


Star Wars è il primo nonché vero amore di Kevin. È una persona che ha un grande, enorme seminterrato talmente colmo di oggetti di Star Wars da riempire un museo. Qualunque cosa finirà per fare sarà appassionata, emozionante e unica.

Gabriele Muccino su premi, ispirazioni, “repeaters” e il finale di Gli anni più belli proposto da Favino | EXCL

Torna al cinema il 15 luglio Gli anni più belli di Gabriele Muccino, dopo aver incassato 5 milioni di euro in tre settimane di programmazione. Prima il rallentamento dato dall’incertezza, poi lo stop per la chiusura delle sale.
C’è insomma a parere della distribuzione e dello stesso regista e sceneggiatore ancora una fetta di pubblico che voleva vederlo e non l’ha visto. La nuova uscita dà la possibilità di farlo. Anche se le speranza sugli incassi sono moderate.

Che ti aspetti?

GABRIELE MUCCINO: Beh l’estate non è mai stata una grande stagione per il cinema in italia ma anche se non ci sono tutte le sale aperte, ci sono più arene che mai e non ci sono concerti. Alla fine l’unico evento aggregativo dell’estate saranno le arene. Del resto come dice Jovanotti l’estate italiana è la più grande invenzione di sempre.
Non ho previsioni precise. Penso che se avesse fatto la sua corsa normalmente sarebbe potuto arrivare sicuro a 7 milioni, non ci arriveremo adesso, ma già l’idea che chi lo voleva vedere possa farlo, e sul grande schermo con una formula aggregativa mi piace. Del resto il film racconta di gente che si smarrisce e si ritrova, che è paradossalmente quel che abbiamo vissuto, penso che la gente reagirà in modi ancora più stratificata a quel che succede nel film.

Ho letto che hai scritto che è il tuo film più riuscito. Come valuti i tuoi film?

GM: È impossibile per me valutarmi dall’esterno, l’unica validazione è quella del pubblico. Questo film ha avuto una quantità fuori standard (anche per me) di gente che è tornata a vederlo anche due o tre volte, i cosiddetti “repeaters”. Mi era capitato solo con La ricerca della felicità e parecchio con L’ultimo bacio. Nessun altro dei miei film li ha avuti.

Ma questi sono dati, invece come lo vedi tu il film?

GM: Lo trovo molto onesto. C’è grande onestà in tutti e non hanno bisogno dell’isteria che io spesso uso come motore narrativo. Ne ho usato uno diverso, il tempo che li guida e li smarrisce. Infatti non sono personaggi nevrotici, sono infelici, sconfitti a tratti vinti ma non quello non c’è “l’isteria mucciniana”.

L’hai abbandonata?

GM: No magari nel prossimo film ce la metto, io ci sto bene nonostante quel che dicano i detrattori. Solo che sentivo che per questo film questo fosse il modo più giusto di procedere. Il perimetro del resto era chiaro dall’inizio, Una Vita Difficile o C’eravamo Tanto Amati ovviamente (del resto il secondo è chiaramente ispirato al primo, Sordi si triplica e diventa tre personaggi), è il perimetro del tempo come lo scandiva Sonego con i titoli di giornale.

A proposito come hai lavorato al remake?

GM: Abbiamo preso i diritti di C’eravamo tanto amati ma poi devo ammettere che scrivendolo, essendo gli anni miei quelli che racconto, tutto il giudizio morale sulla politica e sulla storia era costretto a lasciare la scena. Mi sono andato sempre di più ad infilare nella biografia e autobiografia di quella parte della mia generazione che non aveva ideologia politica perché gli era stata tolta dai padri e dai fratelli maggiori e non aveva un giudizio morale su ricchi e poveri come l’aveva invece l’ideologia comunista di Scola, Age e Scarpelli o il cinema di quegli anni. Per questo ero partito per fare una sorta di remake ma è diventato un film liberamente ispirato. Ma c’è anche Una vita difficile dentro come dicevo o Birdy di Alan Parker.

C’è una scena, quella in cui Micaela Ramazzotti sale le scale e ogni piano è diversa, che è sia qualcosa che non hai mai fatto prima (l’astrazione, il momento irreale) che la summa di tanti elementi che hanno contraddistinto la tua carriera (la foga, la corsa, i sentimenti e il tecnicismo). Tu ti vedi così?

GM: Io vedo i miei film come fatti da personaggi che corrono e pensano a cosa fare mentre corrono. Lo dissi pure a Will Smith che invece è il contrario, lui prima pensa e poi va. I miei personaggi sono così: impulsivi e distruttivi. In quella corsa probabilmente c’è la mia idea di cinema.

Da dove ti viene, di certo non dalla tradizione italiana…

GM: Credo che venga da Nato il 4 luglio, il momento in cui Tom Cruise va al prom correndo sotto la pioggia e bacia lei, proprio poco prima di partire per il Vietnam. Quel film lo vidi molto prima di fare il mio primo corto ma credo che abbia disegnato molto di come faccio certe scene. Poi ovviamente ci sono tante altri film che mi hanno formato eh….

Quando fai qualcosa come questa sei eccitato perché stai facendo qualcosa per te di nuovo o sei preoccupato perché stai andando fuori dal tuo seminato e non lo sai come reagirà il pubblico?

GM: Onestamente io sono un po’ spavaldo e non mi preoccupo se qualcosa piacerà o meno, o almeno me ne preoccupo il minimo sindacale per sopravvivere, ma tutto il resto ho capito che non lo puoi prevedere. Il pubblico, piange quando pensi che riderà o si annoia quando pensi che si ecciterà. Per questo mi considero autore, perché non ho la necessità di piacere anzi spesso quando faccio un film mi assicuro che sia scomodo che in qualche declinazione dia fastidio che non sia accomodante. Mi piacciono i finali di Ricordati di me o L’ultimo bacio, non concilianti.

Però è pure vero che molti dei tuoi film come La ricerca della felicità o questo finiscono in modi molto concilianti.

GM: Ammetto che stavolta è stato molto frutto del dialogo con Pierfrancesco Favino. Il finale sarebbe stato appena meno conciliante nella mia testa ma lui che ha una bella testa ed è un ottimo sparring partner, mi fece riflettere all’ipotesi del finale conciliante che abbiamo poi fatto.
E per arrivare a quel finale ho aggiunto una scena. Originariamente lui faceva capodanno con la sua famiglia, prigioniero della gabbia dorata, e Favino mi spiegò in modo molto incisivo e ben argomentato che bisognava che il film edificasse qualcosa in questo momento storico. Allora per giustificare quel ritorno ho aggiunto una scena, quella in cui tornano nella vecchia casa.

Incredibile! È bellissima quella scena, con lui che guarda il suo passato e indica dove dormiva. È proprio un classico nostalgico del tuo cinema, pensavo stesse lì dall’inizio…

GM: No no, è proprio la scuola del neorealismo, quella che mi ha fatto decidere di fare il regista. Io faccio il regista perché ho visto Ladri Di Biciclette e Umberto D., poi tanti altri film erto, ma senza quei due forse non l’avrei mai fatto. Quei film mi hanno detto: puoi fare questo mestiere per raccontare piccole storie di piccoli uomini e tramite essere raccontare tutti gli altri.

Questa te la devo chiedere visti i commenti degli ultimi giorni. Ma perché tieni così tanto ai premi? Io è dai primi anni 2000 che mi ricordo tue polemiche su premi mancati…

GM: Sì iniziò tutto nel 2003 quando presi 13 candidature ai David per Ricordati di me e lì, in sala durante la premiazione, sentivo proprio l’energia incattivita dietro di me

Sì ma questa energia incattivita non può che essere nella tua testa…

GM: Ma guarda che non c’era ai tempi di Come te nessuno mai, tutti dicevano “Che bravo questo giovane”, e anche con L’ultimo bacio, applausi e pacche sulle spalle.
Poi l’energia è cambiata e io non ho fatto nulla per andare incontro a quella parrocchia, mi sento distante. Poi ho pure fatto l’esperienza dei film americani che mi ha portato ancora più lontano, figurati….

Ma tu sai bene che anche registi cruciali per la storia del cinema non ne hanno presi di premi e dall’altro lato ci sono registi molto premiati che darebbero un braccio per incassare quel che incassi tu facendo i film che vuoi fare. Eppure si capisce che non riesci a tenertelo dentro.

GM: Certo i premi non sono importanti, lo so, ma quando fai un film comunque ti piacerebbe che ti riconoscessero il talento che sai di avere. Sennò nemmeno esisterebbero i premi!
Il punto è che mi dà fastidio perché mi dispiace per la categoria e per il paese.
Te lo dico in maniera abbastanza diretta io mi sento migliore di molti miei colleghi. Ce ne sono pochissimi che ammiro, rispetto e stimo, si contano su mezza mano, quelli che chiamo a casa quando fanno film che mi piacciono molto, saranno 3 o 4, siamo in quell’ordine di idee. Non sono geloso degli altri, sono dispiaciuto della mentalità provinciale che ho sentito molto quando ero in America. Lì ho visto chiaramente quanto è provinciale l’Italia.

Anche Luca Guadagnino spesso ha rimostranze simili alle tue, pensi che ci sia qualcosa che, in questo senso, vi unisce? Avete una caratteristica comune che non piace?

GM: Con tutto il rispetto io a differenza sua ho uno zoccolo molto duro in Italia e ho avuto anche dei successi da blockbuster in America, le proporzioni sono diverse. Ad oggi Guadagnino non ha un pubblico in Italia, è conosciuto ma non ha costruito un pubblico che sa cosa va a vedere anche senza poster. “Un film di Gabriele Muccino” dice già al pubblico cosa può trovare. Questa differenza fa sì che io non riesca a paragonare le nostre situazioni.
Ti posso dire un’altra cosa però, mi piace molto il modo che ha di raccontare Garrone, anche se non vado matto per Pinocchio (ma è perché amo molto quello di Comencini). Quando vedo i suoi film mi dico: “Beh ecco un cazzo di regista”. Quella è una cosa che mi fa bene. Il cinema bello mi fa sentire bene e quello brutto mi fa sentire mediocre e anche questi giochi da parrocchia mi fanno sentire che vivo in un campionato mediocre. Per questo me la prendo.
È che vorrei appartenere ad un paese più grande più ampio, in questi premi invece sì palesa il piccino picciò.


Keanu Reeves nuovamente nei panni di Constantine in una fan art di Boss Logic

Vi piacerebbe divedere Keanu Reeves nei panni di John Constantine? Se la risposta è si allora Boss Logic è qui per voi.
L’autore e illustratore ha infatti realizzato una suggestiva fan art in cui vediamo Reeves nuovamente nei panni dell’iconico personaggio.

Ricordiamo che Keanu Reeves (protagonista del film), il regista Francis Lawrence e il produttore Akiva Goldsman saranno presenti al panel digitale dedicato al 15° anniversario del film organizzato da Collider per il Comic-Con@Home.

Qua sotto trovate la sinossi ufficiale di Constantine:

John Constantine è un investigatore dotato di poteri paranormali che nella vita ha un’unica missione: sconfiggere il male per guadagnarsi il Paradiso e sfuggire così all’Inferno al quale è condannato. Il suo destino è stato segnato molto tempo prima, quando ancora bambino si tolse la vita per sfuggire alle visioni che lo tormentavano e, dagli Inferi, gli fu concesso di continuare a vivere nel mondo degli uomini – una sorta di terra di mezzo tra il regno dei cieli e l’oltretomba – fino al giorno della sua morte. Quando la detective Angela Dodson, della polizia di Los Angeles, gli chiede aiuto per scoprire chi ha ucciso la sua gemella Isabel, morta in circostanze misteriose, i due iniziano a indagare insieme…




Halloween Kills, il produttore sullo slittamento: “È la decisione migliore”

Il produttore di Halloween Kills Malek Akkad ha rilasciato una dichiarazione al sito Halloweenmovies a proposito della decisione di rimandare il film di un anno intero a ottobre 2021.
Queste le sue parole:

Spostare l’uscita di Halloween Kills è stata una decisione difficile. Tutto il cast e la troupe erano davvero emozionati di condividerlo con il mondo. Tuttavia, crediamo tutti che sia la cosa migliore da fare, visto che vogliamo che il film venga visto nel miglior formato possibile. So che molti fan di Halloween resteranno delusi, abbiamo sempre apprezzato il loro supporto e il loro amore per questa serie di film. Spero siano d’accordo sul fatto che, date le circostanze, è la decisione migliore e che il film ripagherà l’attesa.

Come dichiarato da John Carpenter e da David Gordon Green:

Se il film arrivasse al cinema a ottobre come da programma, dovremmo affrontare la possibilità che venga fruito attraverso un’esperienza cinematografica compromessa. Dopo aver valutato le nostre opzioni, abbiamo deciso di rimandare l’uscita cinematografica di un anno.

Halloween Kills ha una data d’uscita fissata al 15 ottobre 2021; Halloween Ends – che chiuderà la serie di film su Halloween con Jamie Lee Curtis – uscirà 14 ottobre 2022. Entrambi i film sono diretti da David Gordon Green e basati su una sceneggiatura di Green, Danny McBride e Scott Teems (Paul Brad Logan e Chris Bernier hanno collaborato alla sceneggiatura di Halloween Ends).

Malek Akkad, Jason Blum e Bill Block figureranno come produttori. John Carpenter, Danny McBride e David Gordon Green saranno invece i produttori esecutivi insieme a Jamie Lee Curtis, Jeanette Volturno e Couper Samuelson.


Batman Forever: al momento non ci sono piani per portare la versione estesa su HBO Max

HBO Max ospiterà la Snyder Cut di Justice League, potrebbe finire per proporre l’Ayer Cut di Suicide Squad, potrebbe dare nuova vita al prequel di Shining voluto da Mike Flanagan, ma, al momento la dirigenza della Warner non ha in cantiere di rendere pubblica la versione estesa di Batman Forever di Joel Schumacher.
L’aggiornamento arriva da Variety in un articolo in cui viene spiegato che lo studio non ha alcun piano relativo alla diffusione in streaming della versione da 170 minuti di Batman Forever e di non sapere se il girato sia “sopravvissuto” a 25 anni di distanza dall’uscita della pellicola.

Una settimana fa, il giornalista e podcaster Marc Bernardin affermava che esisterebbe una versione lunga quasi tre ore di Batman Forever, da qualche parte nell’archivio della Warner Bros. L’informazione era stata data durante il podcast di Kevin Smith FatMan Beyond:

Posso dire con una certa sicurezza che esiste, nell’archivio della Warner Bros., una versione lunga 170 milioni di Batman Forever. Penso che quella versione indagasse molto più in profondità la sua psicosi infantile e i suoi blocchi mentali, e che fosse una versione molto più seria e dark del film. Si tratta di uno dei primi montaggi che Joel propose allo studio, alla fine lo rimontarono perché “era troppo dark” per i bambini. Dovevano vendere quegli Happy Meal, non era il caso di impegnarsi molto nel trauma dell’omicidio avvenuto quando era un bambino. C’era Jim Carrey, bastava fargli fare qualcosa di divertente.

Ache loro di BadTaste, nel lungo approfondimento su Batman Forever e Batman & Robin pubblicato dopo la morte del filmmaker, vi abbiamo raccontato come in particolare il primo film non abbia riflettuto le idee iniziali del regista:

Schumacher dal canto suo amava Batman, e avrebbe tanto voluto portare sul grande schermo Anno uno di Frank Miller, in sostanza l’opposto polare di quello che Warner voleva da lui. Successe quindi che in corso di produzione tutte le idee di Schumacher considerate troppo cupe e non vendibili vennero messe in soffitta, e Batman Forever nacque principalmente come veicolo per vendere giocattoli e per ridonare a Batman il suo status di “eroe per tutti grandi e piccini”. Stiamo parlando di un film per il quale Warner non prese neanche in considerazione l’idea di richiamare Tim Burton perché McDonald’s aveva detto che Batman – Il Ritorno era invendibile sotto forma di Happy Meal perché non adatto ai bambini. È la prima lezione importante da ricordarsi quando si parla di Batman Forever: quasi nulla di quello che si vede è frutto di un’idea originale e autoriale di Schumacher, ma dell’incessante labor limae di decine di focus group impegnati a sanificare e neutralizzare qualsiasi spigolo rimasto al Cavaliere Oscuro.


Avengers 5, la trama svelata in easter egg di Avengers: Endgame?

Le fan theory sul mondo Marvel he girano nel web sono sempre ricche di fantasiose indiscrezioni che, a volte, si sono anche rivelate veritiere. Che sia lo stesso anche per questo easter egg di Avengers Endgames che rivelerebbe un prezioso indizio sulla trama di Avengers 5?

Secondo quello che racconta il sito Inverse, i registi Anthony e Joe Russo potrebbero aver nascosto nell’ultimo film, quello che ha visto i vendicatori dimezzati a causa delle devastanti conseguenze dello schiocco delle dita di Thanos che ha usato il guanto dell’Infinito per eliminare metà della popolazione dell’universo, un riferimento al prossimo film.

Su Reddit infatti un utente ha condiviso due immagini di Hulk suggerendo un collegamento con i fumetti. Il primo vede Smart Hulk che trattiene le macerie del quartier generale degli Avengers per evitare che collassasse, il secondo è Hulk nei fumetti che regge una montagna con tutte le sue forze.

A una prima occhiata di chi non conosce bene i fumetti Marvel, questa immagine non restituisce nulla di più di Hulk intento a usare la sua poderosa forza, come gli è già capitato di fare molte altre volte. Il confronto però suggerisce altro a chi il mondo Marvel lo conosce a menadito e ha bene in mente la cover del fumetto Secret Wars # 4 pubblicato nel 1985.

Secret Wars è stato un grosso problema per la Marvel negli anni ’80. Il massiccio evento crossover ha visto la collisione di più universi, linee temporali e personaggi. La trama è stata successivamente aggiornata nel 2015, con piccole differenze che hanno avuto un impatto drammatico sul futuro degli eroi della Marvel.

La storia raccontata in Secret Wars # 4 includeva un episodio che vedeva in rovina il quartier generale dei Vendicatori. Tuttavia, a differenza di Endgame, nel fumetto cadeva un’intera montagna sulla testa degli Avengers. Hulk si trovava così di fronte al compito quasi impossibile di sostenerla mentre Reed Richards (dei Fantastici Quattro) usa le sue formidabili conoscenze scientifiche per fare un foro gigante sul fianco per scappare.

I fratelli Russo si sa, sono da sempre grandi fan della versione a fumetti degli Avengers e di Secret Wars in particolare, tanto che durante un’intervista a Los Angeles nel 2018 disero che sarebbero tornati nell’MCU solo se avessero potuto dirigere un film tratto da Secret Wars. Un riferimento al fumetto in Endgame quindi pare sia più di una semplice coincidenza, suggerendo che Secret Wars potrebbe davvero incombere nel futuro degli Avengers.


Ghost: da 30 anni "Ti amo", "Idem"

Il 13 luglio del 1990 usciva il film Ghost - Fantasma. Vi raccontiamo le curiosità, i personaggi, le battute memorabili e l'origine del fantasy romantico con Patrick Swayze, Demi Moore e Whoopi Goldberg.

"Tutti noi possediamo un'anima che continua a vivere dopo la morte del nostro corpo” - dichiarava Jerry Zucker a pochi anni dall'uscita di Ghost, che fu il film dall’incasso più alto del 1990 e ottenne 5 candidature all'Oscar e due vittorie.
Jerry Zucker… che strano trovarlo a dirigere il sentimentale fantasy che ha reso immortale lo scambio di battute "Ti amo", "Idem". Che strano che uno dei registi-produttori-sceneggiatori dell'impareggiabile terzetto a cui dobbiamo commedie travolgenti come L'aereo più pazzo del mondo e Top Secret! abbia deciso di guardare altrove, innamorandosi di una sceneggiatura di Bruce Joel Rubin che, sì, recuperava la tradizione del fantasma intrappolato in una dimensione intermedia fra la terra e the great beyond, ma che anticipava in qualche modo il revival della spiritualità New Age senza rinunciare a elementi thriller e noir. Ecco, Ghost - Fantasma è anche una commistione di generi e senza Zucker avrebbe probabilmente conservato quel coté dark e forse sconsolato che rendeva la prima versione del copione così diversa da quella attuale. L'avventura cominciò più di 30 anni fa e sorprende dover annoverare il film fra i blockbuster dell'epoca, perché oggi i blockbuster sono altri, e qualunque sia loro categoria di appartenenza, difficilmente abbandonano una velocità di racconto ai limiti della schizofrenia e del videogame per crogiolarsi in una piacevole lentezza che per noi è invece sinonimo di un necessario approfondimento di temi, situazioni e personaggi.
E’ patinato Ghost, certo, e gli effetti speciali magari sono un po’ datati perfino per l'epoca, ma il film con Demi Moore, Patrick Swayze e Whoopi Goldberg è comunque diventato mito, archetipo, elemento imprescindibile di quella cultura pop che, non solo per chi ha superato i primi anta, è della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni, sogni cinematografici, s’intende. Il nostro si è infranto con la morte prematura di Patrick Swayze nel 2009. Ci manca Patrick Swayze, e anche se sorridiamo a ricordarlo girare per casa di notte a torso nudo e con i jeans, la sua performance in Ghost e i suoi duetti comici con Whoopi Goldberg non li dimenticheremo mai. Ghost arrivò in sala il 13 luglio del 1990 e quindi festeggiamo con gioia i suoi primi 30 anni, cominciando con il trailer.

Ghost: l'idea del film
Ad avere l'idea di Ghost è stato lo sceneggiatore Bruce Joel Rubin e questa idea si è rivelata geniale, perché puntuale è arrivato l'Oscar per la migliore sceneggiatura originale (oltre a quello per la migliore attrice non protagonista). In realtà il fantasma senza requie di Sam Wheat aveva un suo illustre predecessore in un personaggio della tragedia forse più famosa di William Shakespeare: l'Amleto, quindi non era interamente farina del sacco di Rubin. Una volta Bruce Joel vide (o meglio rivide) l'Amleto e rimase colpito dalla figura del padre del Principe di Danimarca che appariva di notte al figlio dicendogli di vendicare il suo assassinio. "Cosa succederebbe se una cosa del genere accadesse nel XX° secolo?" - si chiese lo sceneggiatore. Questa domanda è stata la prima pietra del film, che apre la porta a diversi fenomeni paranormali: la possessione demoniaca, i medium e i poltergeist. Un'altra fonte di ispirazione di Ghost, almeno secondo i Trivia di imdb, è il libro Life After Life (scritto dal Dottor Raymond Moody e pubblicato nel 1975), che parlava di diverse persone morte per breve tempo e poi tornate in vita chiamate NDE o Near-Death Experience. Dal testo la sceneggiatura riprende l'idea degli spiriti neri che afferrano i morti che sono stati cattivi per portarli nel cosiddetto Lower Space, l’ipotesi che gli amici e congiunti di chi lascia il nostro mondo per entrare nell'Afterlife (la vita dopo la morte) lo accolgano affettuosamente, e infine quel "tunnel" di luce bianca che solitamente appare subito dopo la morte di qualcuno e che prefigura il viaggio nell'aldilà. In realtà a mostrare il tunnel, ben prima di Moody, era stato il pittore Hieronymus Bosch (nel 1490) nel dipinto Ascesa all'empireo. Tornando a Rubin, il poveretto sperava che a trasformare in un film la sua sceneggiatura sarebbe stato uno Spielberg, uno Scorsese o un Kubrick. Immaginate la faccia che fece quando i produttori gli comunicarono che avrebbe invece dovuto interagire con Jerry Zucker. Rubin decise di dare una possibilità al regista: lo invitò a cena chiedendogli di parlare di tutto fuorché di Ghost. La serata fu piacevolissima, nacque una bella amicizia e il copione venne rimaneggiato 19 volte. La battuta più difficile da scrivere? Quella pronunciata da Sam a fine film: "E’ meraviglioso, Molly, l'amore che hai dentro, portalo con te".

Gli attori e i personaggi di Ghost
Quando è stato preso per Ghost, Patrick Swayze era già una celebrità. A renderlo tale era stato Dirty Dancing - Balli proibiti, uscito nel 1987. L'attore aveva appena interpretato il protagonista de Il duro del Roadhouse, che non era esattamente 2001: Odissea nello spazio o Il settimo sigillo. Ecco perché, quando Bruce Joel Rubin propose Swayze a Zucker, il regista gli rispose lapidario: "Over my dead body" (neanche morto). Però il bel Patrick aveva talento da vendere, e quando si presentò ai provini e recitò ben 6 scene, Zucker disse : "Lo voglio". Ma perché Rubin desiderava così tanto Patrick Swayze? Perché era rimasto profondamente colpito da un'intervista in cui l'attore, parlando di suo padre, che era morto addirittura 8 anni prima, era scoppiato a piangere. Lo sceneggiatore si era detto: "Se un macho del genere può versare fiumi di lacrime per una persona cara che lo ha lasciato, allora significa che è perfetto per il ruolo". Swayze pensò effettivamente al suo papà durante il film, in particolare nel finale, e nell'ultima scena si commosse non poco. Più tardi spiegò: "Dovevo fare Ghost per la mia anima", aggiungendo: "Non volevo più essere considerato solo un attore da action movie". Ghost, tuttavia, non fu per lui una passeggiata. Interpretare un personaggio che invece di agire reagisce è sempre compito assai arduo per un attore, così come recitare in una "love-story con un morto". Sam Wheat diede un'ulteriore impennata di popolarità a Patrick, e ovunque andasse, il nostro si sentiva chiedere da qualche signora con l'aria sognante di ripetergli la parola "idem".

Demi Moore e quel caschetto mozzafiato
Quando venne ingaggiata per il ruolo di Molly, una ragazza normale innamorata di un ragazzo normale, Demi Moore aveva qualche perplessità. Innanzitutto la spaventava la prospettiva di dover piangere per metà film, cosa che sapeva fare benissimo, tanto che a Hollywood era rinomata proprio per la sua capacità di versare lacrime a comando. E poi temeva che il film si sarebbe rivelato un fallimento al boxoffice. Nel periodo immediatamente successivo all'uscita di Ghost dichiarò infatti: "Quando lessi la sceneggiatura pensai: wow, questa è davvero la ricetta per un disastro. Questo film o diventerà qualcosa di veramente speciale e straordinario, oppure sarò un fiasco colossale". Per fortuna tutto andò per il meglio, anche per via di quel caschetto sfoggiato il primo giorno di riprese. La Moore, che dopo il film divenne l'attrice più pagata di Hollywood, aveva i capelli lunghi, poi andò da un super stylist, e quando Jerry Zucker la vide, trasalì, salvo poi convincersi che quell'acconciatura era perfettoa per Molly. E Molly, in tutto il film, ha un look favoloso: abiti di taglio maschile (in particolare pantaloni) alternati a canottiere sexy e a quella salopette che per noi resterà iconica almeno quanto la felpa grigia di Jennifer Beals in Flashdance, Con quest'ultimo film Ghost ha in comune anche lo stile dell'abitazione della protagonista, che è un invidiabile loft newyorchese inondato di luce. Demi mise tutta se stessa nell'interpretazione di Molly e, per rendere la celeberrima scena del vaso di ceramica credibile, fece un corso di scultura. A quella sequenza abbiamo dedicato tempo fa l'articolo Ghost: tutto sulla scena cult del vaso di ceramica e le sue esilaranti parodie.

Whoopi Goldberg: una medium da Oscar
Com'è possibile concepire Ghost senza la croccante presenza di Whoopi Goldberg? La sua Oda Mae, prima sensitiva cialtrona e poi medium di notevole livello, è l’elemento di vivacità e di umorismo del film. Quando qualcuno propose l'attrice a Jerry Zucker, il regista disse no. Temeva che la sua roboante presenza potesse rendere troppo sopra le righe il film, limitando la sua capacità di commuovere ed emozionare. Ma c'era qualcuno che voleva a tutti i costi Whoopi e che disse: "O prendete lei, o io me ne vado". Questo qualcuno non era una semplice comparsa ma l'attore protagonista. Molte attrici afroamericane erano state passate in rassegna e regista e sceneggiatore ambivano a Oprah Winfrey o Tina Turner. "Ogni donna di colore faceva il provino" - ha raccontato Whoopi Goldberg. "La gente usciva dalle tombe, qualcuno si pitturava addirittura la faccia". La Goldberg alla fine fu presa e riuscì sia a scatenare la sua travolgente energia che a puntare su una recitazione più quieta e realistica nelle scene dolorose. La sua interpretazione fu magnifica, tanto che si aggiudicò sia l'Oscar come miglior attrice non protagonista, sia il Golden Globe, sia il BAFTA. A consegnarle l'Academy Award, nel 1991, fu Denzel Washington. Ecco il video della premiazione e del discorso di ringraziamento.

Tony Goldwyn e il cattivo che lo ha reso antipatico al mondo
Tony Goldwyn non è uno dei volti del cinema anni degli ultimi 50 anni che ricordiamo di più, anche se suo nonno era il celeberrimo produttore Samuel Goldwyn. Oltre a recitare, è stato anche regista: del film con Diane Lane e Viggo Mortensen A Walk on the Moon, per esempio, oltre che di alcuni episodi di rinomate serie tv (Grey's Anatomy, Dexter, Justified). All'inizio, nessuno lo voleva in Ghost perché aveva l'aria troppo perbenino, ma lui era convinto che la faccia pulita e i lineamenti sottili avrebbero dato al personaggio di Carl la giusta ambiguità. L'attore comunque è passato alla storia come il cattivo di Ghost e il personaggio gli ha creato diversi grattacapi. Una volta, per esempio, la cameriera di un bar si rifiutò di servirgli da bere, e per la strada erano in molti a guardarlo male. Goldwyn ha mal sopportato un simile fardello, e ha confessato di aver trovato la propria redenzione solo quando ha prestato la voce a Tarzan nel film d'animazione del '99 Tarzan.

Ti amo, idem
Di battute romantiche che sono passate alla storia ne è pieno il cinema di tutto il mondo e di tutti i decenni. Però quel "Ti amo" detto da Demi Moore a cui Patrick Swayze risponde "Idem", facendo infuriare Molly, ha qualcosa di speciale ed è un po’ lo slogan del film. Quando Bruce Joel Rubin lo scrisse, pianse come un vitellino. Pianse perché gli ricordava la sua gioventù, precisamente le giornate in cui, a scuola, era solito dire proprio "idem" alla sua fidanzatina dell'epoca, che lo stordiva di "I love you". Il "Ti amo", "Idem" ritorna varie volte, ad esempio a metà film, quando il fantasma di Sam Wheat, attraverso la sensitiva Oda Mae, cerca di convincere Molly della sua esistenza. Una variazione sul tema arriva anche alla fine. Ecco una delle scene in cui lo scambio viene pronunciato.


THE BATMAN: IN ARRIVO UNA SERIE COMPANION DEL FILM SU HBO MAX

The Batman, il film con star Robert Pattinson, avrà una serie companion realizzata per HBO Max e sviluppata da Matt Reeves e Terence Winter, in collaborazione con il produttore Dylan Clark e Warner Bros. Television.
Il progetto sarà ambientato nel dipartimento di polizia della città di Gotham e darà il via a un nuovo universo tratto dai fumetti della DC che si espanderà tramite varie piattaforme.

Lo show sarà quindi ambientato nel mondo creato da Matt Reeves per The Batman e mostrerà la corruzione esistente a Gotham City, andando oltre quanto mostrato nel film e dando spazio ad alcuni dei personaggi che contraddistinguono il mondo di Gotham.
Il regista ha spiegato: "Questa è un'opportunità fantastica, non solo per espandere la visione del mondo che sto creando nel film, ma per farlo con quella profondità e ricchezza nei dettagli che solo un formato come la serie può fare. Poter collaborare con l'incredibilmente talentuoso Terence Winter, che ha scritto in modo così sapiente e potente del mondo del crimine e della corruzione, è un vero e proprio sogno".

Batman non dovrebbe apparire sugli schermmi di HBO Max, come accaduto con la Marvel in occasione di Agents of S.H.I.E.L.D..
Kevin Reilly, responsabile dei contenuti di HBO Max, ha dichiarato: "La nostra collaborazione con Warner Bros. e DC ci permette di sviluppare e far crescere i legami con i fan attraverso questi marchi potenti nei prossimi anni. Questo è un Batman che gli spettatori non hanno mai visto prima e sappiamo che i fan vorranno trascorrere più tempo in questo nuovo mondo ispirato dal film".


KILL BILL 3: VIVICA A. FOX CHIEDE A QUENTIN TARANTINO DI SCRITTURARE ZENDAYA NEL FILM

La possibilità che venga realizzato Kill Bill Vol. 3 da tempo entusiasma i fan e Vivica A. Fox ha avuto un'idea per accelerare il progetto: ingaggiare Zendaya come figlia di Vernita Green.
L'attrice ha infatti svelato a NME la sua proposta per convincere Quentin Tarantino e i produttori a realizzare il possibile sequel.

Da tempo Vivica A. Fox spera nella realizzazione di Kill Bill: Vol. 3 e il regista, in più occasioni, ha accennato alla possibilità che la protagonista sia la figlia di Vernita Green, mostrata mentre cerca di vendicarsi della morte della madre, uccisa dalla Sposa interpretata da Uma Thurman.
L'attrice ha ora proposto la possibile sostituta di Ambrosia Kelly nel ruolo: "Non ho sentito parlare ufficialmente del film. Ho avuto la sensazione che Tarantino stesse aspettando che l'attrice interprete della mia figlia crescesse un po'. Ma poi stavo facendo un'intervista e mi hanno chiesto 'Che giovane attrice vorresti che interpretasse tua figlia?' e io ho risposto 'No, Ambrosia!', ma volevano il nome di un'attrice famosa, quindi ho detto 'Zendaya!'".

Vivica ha aggiunto: "Quella scelta avrebbe probabilmente dato il via libera a questo progetto perché lei e Uma sono entrambe molto alte e sarebbe fantastica, e la adoro. Spero si possa realizzare, sostengo l'idea 'Quentin Tarantino, scegli Zendaya!'. E susciterebbe l'interesse necessario ad accelerare il progetto. Non sarebbe fantastico?".

Per ora Tarantino non ha ancora deciso quale sarà il suo prossimo progetto cinematografico, l'ultimo che dovrebbe realizzare, ma qualche mese fa ha svelato di aver parlato con Uma Thurman di un possibile terzo capitolo della storia del suo personaggio.


THE OLD GUARD, CHARLIZE THERON: "DOPO IL FLOP DI AEON FLUX, TEMEVO DI NON DIVENTARE UNA STAR ACTION"

Forse dell'uscita su Netflix del film action The Old Guard, disponibile da oggi sulla piattaforma streaming, Charlize Theron ricorda l'epoca del flop di Aeon Flux dopo il quale temeva che non sarebbe mai riuscita a diventare una star action.

Charlize Theron adora "sporcarsi le mani", quantomeno sullo schermo, e ha sempre sognato di interpretare personaggi femminili forti e combattivi, ma il flop di Aeon Flux, nel 2005, ha rischiato di compromettere i suoi progetti:

"Un sacco di donne non hanno una seconda possibilità, ma quando gli uomini fanno questo tipo di film e falliscono miseramente gli vengono date continue chance di continuare a esplorare questo mondo. Questo non succede alle attrici" ha spiegato la Theron a Hollywood Reporter. "Mad Max: Fury Road è arrivato un decennio dopo Aeon Flux, e nella mia testa c'è sempre stata una voce che mi diceva che è dovuto proprio a quel flop. È brutto sentire che ti vengono strappate le opportunità di fare qualcosa che ti piace in un battibaleno, ma questa è la verità. Non è un genere che perdona, quando si tratta di donne."

The Old Guard, da oggi su Netflix. Tratto da una graphic novel di Greg Rucka The Old Guard, il film racconta la storia di un gruppo di soldati immortali che opera attraverso le diverse epoche storiche. Intrappolata nell'immortalità senza conoscerne le ragioni, Andromaca di Scythia, detta Andy, e i suoi compagni di viaggio offrono i loro servizi a pagamento al miglior offerente. Ma nel 21° secolo l'immortalità è un segreto difficile da mantenere.

Nel cast, oltre a Charlize Theron nel ruolo della leader Andromaca, troviamo Matthias Schoenaerts che avrà il ruolo di Sebastian le Livre, Marwan Kenzari che sarà Yusuf Al-Kaysani, Luca Marinelli, Chiwetel Ejiofor che sarà Copley, Kiki Layne nella parte di Niles Freeman, Harry Melling che sarà Merrick e Veronica Ngo.


Black Panther, Coco e La Bella e la Bestia riproposti da The Space Cinema

Il circuito cinemtografico The Space Cinema è pronto a riaccendere i motori, ed in attesa di tornare alla piena normalità ripropone tre grandi classici Disney Company.

Attraverso un comunicato ufficiale da poco diramato, The Space Cinema ha annunciato che la programmazione delle sale è pronto ad accogliere Black Panther, Coco e La Bella e la Bestia, tre classici della cinematografica mondiale. Il prezzo del ticket è al momento bloccato a quota 4.90 euro.

Ecco il testo integrale del comunicato.

AZIONE, AVVENTURA E AMORE: NEI THE SPACE CINEMA ARRIVANO BLACK PANTHER, COCO E LA BELLA E LA BESTIA

I tre titoli Disney inaugurano l’offerta tematica che il circuito aggiornerà ogni settimana con nuovi film

Roma, 10 luglio 2020 – La programmazione The Space Cinema si arricchisce di nuovi contenuti, questa volta dedicati agli appassionati dell’universo Disney e dell’animazione Pixar. Il costo del biglietto rimane invariato, 4,90€, così come le raccomandazioni del circuito, che consiglia l’acquisto online per assicurarsi il posto in sala nel rispetto del distanziamento individuale e tra gruppi di persone (come le famiglie o i congiunti) per garantire la visione in totale sicurezza.

Nelle sale The Space Cinema arrivano tre delle ultime produzioni di casa Disney. Il primo è Coco, del 2018, vincitore di due premi Oscar come miglior film d’animazione e migliore canzone per Remember me. Miguel sogna di diventare un chitarrista famoso nonostante la famiglia gli abbia proibito di dedicarsi alla musica; il piccolo protagonista si troverà nella terra dei defunti ed inizierà così un viaggio verso la scoperta delle proprie origini.

Del 2018 anche Black Panther, il 18esimo film Marvel, diretto da Ryan Coogler, è il primo action movie incentrato su supereroi ad aver vinto un Oscar come miglior film. Dopo la morte del padre, il giovane principe T’Challa, interpretato da Chadwick Boseman, torna a casa per salire sul trono di Wakanda, ma dovrà affrontare due pericolosi nemici che cospirano per portare il regno alla distruzione.

Il fascino di uno dei classici più apprezzati da una generazione di spettatori torna in versione live action con La Bella e La Bestia, remake del film d’animazione tratto dalla fiaba di Jeanne–Marie Beaumont, con protagonista Emma Watson in veste di Belle, l’incantevole, sognatrice ragazza di campagna che, preoccupata della scomparsa del padre, decide di addentrarsi nella forestae finisce prigioniera di un principe, trasformato in Bestia da una maledizione. Come nella versione originale del 1991, l’amore e la bontà trasformeranno la creatura in un giovane affascinante dando vita ad un grande amore. La pellicola ha ricevuto due candidature agli Academy Awards per i migliori costumi e miglior scenografia.

Ogni settimana la programmazione dedicata al mondo Disney si rinnoverà con nuovi titoli. Per conoscere la programmazione di Coco, Black Panther e La Bella e La Bestia e acquistare il biglietto basta visitare l’app o il sito ufficiale The Space Cinema a questi link:

Coco: thespacecinema.it/film/coco
Black Panther: thespacecinema.it/film/black-panther
La Bella e La Bestia: thespacecinema.it/film/la-bella-e-la-bestia


ALITA: GRANDI NOVITÀ IN VISTA PER SEQUEL DEL FILM DI ROBERT RODRIGUEZ

Dopo la Snyder Cut i fan hanno preso coraggio, e continuano a chiedere il sequel di Alita Battle Angel, ma è davvero possibile ottenere qualcosa del genere dalla Disney?

L'azienda di Topolino, che ha acquisito la 20th Century Fox dietro ad Alita, ha una tabella di marcia davvero mastodontica, e di certo non si piegherebbe alle richieste dei fan senza l'assoluta certezza di poter incassare molto di più rispetto al primo capitolo. Non tutte le speranze sono perdute però, visto che potrebbe arrivare qualcuno a salvare la situazione.

Stiamo parlando di Emma Watts e Jim Gianopulos, ex-producer della Fox che credettero molto nel progetto nonostante i problemi che si portò dietro. Entrambi sono ora passati alla Paramount Picture in veste di presidente e CEO, e ciò spinge a credere che potrebbero decidere di riportare in vita l'idea originaria alla base del film diretto da Rodriguez, proseguendo la storia.

Visto che al momento Disney non sembra intenzionata a muoversi sul fronte Alita, la Paramount potrebbe decidere di avanzare un'offerta che non si può rifiutare, acquisendo così i diritti per il fatidico Alita: Fallen Angel. Una mossa non così semplice, soprattutto perché Disney ha dimostrato di poter tranquillamente tenere in cantina per anni dei progetti interessanti per poi riesumarli, come sembra stia accadendo con Tron 3, ma questo cambio di schieramento potrebbe portare novità interessanti.

Solo il tempo ci dirà se potremo ritrovare la determinata guerriera sul grande schermo, ma una cosa è certa: Christoph Waltz è già disposto a tornare.


GUARDIANI DELLA GALASSIA VOL.3, TORNERÀ HOWARD IL PAPERO? SETH GREEN: 'NON POSSO PARLARE'

La comparsa di Howard il Papero nei primi due capitoli di Guardiani della Galassia fu una delle grandi sorprese riservateci dall'imprevedibile genio di James Gunn: dopo aver visto il ritorno del personaggio anche in Avengers: Endgame, però, i fan ora si stanno inevitabilmente chiedendo quale sarà il suo destino nel terzo film sui Guardiani.

Ad oggi non sono trapelate voci al riguardo: considerata la natura di easter-egg della cosa ci toccherà molto probabilmente restare con il dubbio fino all'uscita del film, ma qualcuno nel frattempo ha cercato di scucire qualche informazione al doppiatore di Howard, Seth Green.

L'attore ha però evitato di sbottonarsi, ammettendo che "se anche avessi qualche informazione certa al riguardo non potrei parlarne". Green ha comunque parlato volentieri dell'esperienza come doppiatore di Howard, definendola senza dubbi entusiasmante: "È fantastico. Andai a vedere al cinema il film di Howard il Papero ed ho apprezzato tantissimo questa rappresentazione più sincera di questi personaggi e di queste idee. Interpretare un personaggio come Howard il Papero è stato un onore, davvero".

Vi piacerebbe rivedere Howard nel prossimo film di James Gunn? Fatecelo sapere nei commenti! Nel frattempo, alcuni fan hanno partorito una teoria sulla morte di un personaggio di Guardiani della Galassia; James Gunn, invece, ha parlato di una battuta di Guardiani della Galassia censurata da Disney.


DONALD GLOVER, TROVATO UN CLAMOROSO EASTER-EGG DELLA STAR IN SPIDER-MAN: UN NUOVO UNIVERSO

In queste ore è stato trovato un altro easter-egg all'interno di Spider-Man: Un Nuovo Universo, acclamato film d'animazione della Sony Pictures che ha ancora evidentemente tanti segreti da svelare ai suoi fan.

L'easter-egg in questione, che come al solito potete visionare in calce all'articolo, è legato alla serie tv Community e ancor più nello specifico a Donald Glover, musicista sotto lo pseudonimo di Childlish Gambino visto recentemente al cinema in Spider-Man: Homecoming e Solo: A Star Wars Story.

Un post dell'utente del social network Twitter nadirbarnes è diventato virale in queste ore mettendo in mostra un easter-egg rimasto nascosto per tutti questi anni: compare nella scena in cui Miles Morales (Shameik Moore) si sta allenando nell'appartamento di suo zio Aaron (Mahershala Ali), quando su una tv a lato dell'inquadratura appare una versione pixelata di un fotogramma della premiere di Community 2, intitolata "Anthropology 101", in cui Troy Barnes (Donald Glover) viene mostrato con indosso un pigiama di Spider-Man.

La cosa divertente è che, a sua volta, gli autori di Community crearono la scena del pigiama di Spider-Man quando partì una campagna virale per dare a Glover il ruolo di Spider-Man nel reboot The Amazing Spider-Man.






Verdone a BeneventoL'

attore e regista alla quarta edizione del BCT Festival (28 luglio - 2 agosto): ospite della serata di chiusura con la proiezione di Bianco, rosso e Verdone

BCT Festival rende omaggio a Carlo Verdone. Carlo Verdone rende omaggio a Ennio Morricone. Il regista e attore romano sarà ospite d’eccezione della serata di chiusura della 4. edizione del Festival Nazionale del Cinema e della Televisione di Benevento (28 luglio-2 agosto 2020) e per l’occasione ha scelto, tra i tanti film da lui diretti e interpretati, la proiezione di Bianco, Rosso e Verdone, con il quale vuole rendere un suo personale ringraziamento al grande compositore recentemente scomparso e autore della colonna sonora del film.

A precedere la visione di Bianco, rosso e Verdone, alle ore 21.30 domenica 2 agosto in Piazza Cardinal Bartolomeo Pacca, sarà l’incontro con il pubblico, momento in cui Carlo Verdone si racconterà ripercorrendo una carriera fantastica, che nell’arco di quasi 45 anni, ha segnato il nostro cinema e la cultura del nostro Paese.

“Carlo Verdone – sottolinea il direttore artistico Antonio Frascadore – ci ha fatto un regalo enorme. Sono personalmente innamorato, sotto il profilo professionale, di ogni suo film, delle sue maschere, del suo inimitabile e meraviglioso modo di raccontare il nostro tempo. E lo ha fatto diventando uno degli attori e dei registi simbolo del cinema italiano. Siamo non solo felici ma orgogliosi di chiudere questa edizione del Festival con la sua indimenticabile presenza”.

L’evento, come tutti quelli in cartellone nell’edizione 2020 del festival, si svolgeranno dal vivo rispettando le disposizioni in materia sanitaria dettate dal Governo e dalla Regione Campania, oltre che dal Comune di Benevento, a tutela di tutti gli ospiti e del pubblico.

Il BCT – Festival Nazionale del Cinema e della Televisione di Benevento – di cui è Direttore Onorario il produttore Nicola Giuliano – è realizzato grazie al sostegno e al supporto della Regione Campania, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Cinema, dell’Istituto Luce, della Camera di Commercio di Benevento, del Comune di Benevento, dell’Università degli Studi del Sannio oltre naturalmente agli sponsor privati che sin dalla prima edizione lo hanno affiancato e sostenuto. Fondamentale per il successo del festival è il contributo dei partner Vision Distribution, Indigo Film, e di IIF, società controllata da Lucisano Media Group, e il supporto dei media partner Sky, Discovery Italia, Chili e The Hot Corn.


Un’altra Notte in Italia

l Festival del cinema di Tavolara “Una notte in Italia” fondato dai fratelli Marco e Augusto Navone con la direzione artistica di Piera Detassis (in collaborazione con Viviana Gandini, Claudia Panzica e Emanuele Degortes), si prepara a festeggiare la 30a edizione con una formula “speciale” che tiene conto dell’emergenza sanitaria ma non rinuncia a celebrare ancora una volta, in forma distanziata e contenuta, la bellezza dell’isola che ospita l’arena cinema più bella del mondo.

Lunedi 13 luglio alle ore 21:30 a Porto San Paolo, in piazzetta Gramsci, prende il via la 30 edizione del Festival con un concerto di Neri Marcorè, storico volto del festival, che interpreta Fabrizio De André. A seguire il film documentario Faber in Sardegna, regia di Gianfranco Cabiddu.

Neri Marcorè e Gianfranco Cabiddu (foto Sara Deidda)

Inoltre Il David di Donatello propone un programma speciale per il Festival di Tavolara: la Casa del David: momenti cult dell’edizione 2020: videointerviste ai protagonisti dell’ultima edizione dei David 2020, come la Premiazione di Jasmine Trinca e di Diodato e pillole imperdibili dall’archivio del premio italiano di cinema più prestigioso”.

Il Festival prosegue Venerdì 17 luglio ore 21:30 sempre a Porto San Paolo in Piazzetta Gramsci verrà proiettato La Dea Fortuna di Ferzan Ozpetek accompagnato dalla sua interprete Jasmine Trinca, da sempre protagonista delle notti di “Una notte in Italia”.

Sabato 18 luglio ore 21:30 ritorna in scena l’Isola di Tavolara con il film Volevo nascondermi di Giorgio Diritti, premiato dal SNGC come Film Nastro dell’anno 2020 e il cui interprete, Elio Germano, ha trionfato al festival di Berlino. Il bellissimo film sul pittore Ligabue è uscito nei cinema due giorni prima del lockdown e la sua vita è stata bruscamente interrotta, ma tornerà nelle sale a fine agosto. Il festival di Tavolara ha scelto di proiettarlo per celebrarne in anteprima la “rinascita” in sala. Un segnale forte di ritorno alla “nuova” normalità sottolineata dalla presenza del regista.

L’evento “Una notte in Italia” si conclude Domenica 19 luglio ore 21:30 sempre sull’Isola di Tavolara con la proiezione de La dolce vita, il capolavoro di Federico Fellini, un omaggio per i 100 anni dalla nascita del grande maestro del cinema italiano e mondiale.

Non mancheranno le Mostre, a Porto San Paolo al centro sociale, in via Pietro Nenni Federico Fellini, Mi ricordo, in Piazzetta Gramsci, come da tradizione, la mostra fotografica Cliciak e sempre a Porto San Paolo Titoli di coda, affascinanti disegni di Santina Cardile.

Gli Incontri di cinema, condotti anche quest’anno da Geppi Cucciari si svolgeranno all’Hotel Ollastu, la mattina alle ore 10:30. Il 17 luglio, Geppi Cucciari incontra Antonello Grimaldi, regista, sceneggiatore e importante protagonista della storia del festival. Il 18 luglio, Piera Detassis e Geppi Cucciari incontrano Jasmine Trinca, vincitrice quest’anno del premio David come migliore attrice protagonista per il film La Dea Fortuna. Il 19 luglio Piera Detassis, Stefania Ulivi, giornalista del Corriere della Sera, e Geppi Cucciari dialogano con Giorgio Diritti.
view post Posted: 10/7/2020, 13:03 MovieTown - Cinema

VENERDI

10/07/2020



THE OLD GUARD DISPONIBILE SU NETFLIX, ECCO UNA FEATURETTE DEDICATA AI COMBATTIMENTI

The Old Guard è ora disponibile in streaming su Netflix, ma se volete approfondire l’azione del film potete vedere questa featurette pubblicata dal colosso dello streaming.

Il video ci permette di assistere agli impressionanti allenamenti di Charlize Theron, Luca Marinelli, Marwan Kenzari, Matthias Schoenaerts e Kiki Layne, che lavorano sulle coreografie dei combattimenti in palestra. Il fight coordinator Danny Hernandez elenca le numerose arti marziali implementate nelle scene d’azione, che si combinano tra loro con effetti spettacolari.

La sinossi ufficiale
Da secoli il mondo dei mortali è protetto da un gruppo clandestino guidato da una guerriera di nome Andy (Charlize Theron). Al suo interno ci sono mercenari molto uniti tra loro e che stranamente non possono morire. Durante una missione urgente le straordinarie capacità dei componenti della squadra diventano improvvisamente pubbliche. Ora tocca ad Andy e all’ultima arrivata Nile (Kiki Layne) aiutare il team a scongiurare il pericolo rappresentato da chi, a qualsiasi prezzo, intende replicare e sfruttare economicamente questo dono. Tratto dal celebre fumetto di Greg Rucka e con la regia di Gina Prince-Bythewood, THE OLD GUARD racconta una storia cruda, ancorata alla realtà e piena d’azione che dimostra come vivere per sempre non è poi una faccenda tanto semplice.

La protagonista è Charlize Theron nel ruolo di Andromaca di Scizia, leader di un gruppo di guerrieri immortali che vivono sulla Terra da millenni, combattendo le battaglie di ogni generazione. Della squadra fa parte anche Luca Marinelli, il cui talento attira sempre di più l’attenzione delle produzioni internazionali. L’attore romano interpreta Nicolo di Genova, crociato italiano che ora ha una relazione con un vecchio avversario, Yusuf Al-Kaysani (il Marwan Kenzari di Aladdin), anche lui nel gruppo. Matthias Schoenaerts è invece Sebastian le Livre, ex soldato napoleonico, mentre Kiki Layne presta il volto all’ultima “recluta” della guardia: Nile Freeman, marine americana che ritorna in vita dopo essere stata uccisa in azione, scoprendo così di essere immortale a sua volta.

A dar loro la caccia troviamo Copley (Chiwetel Ejiofor), agente della CIA che, essendo anche uno storico, è riuscito a scoprire il segreto della squadra. Harry Melling interpreta Merrick, dirigente di una compagnia farmaceutica che si allea con Copley per catturare il gruppo e studiarne i poteri.

Gina Prince-Bythewood è nota per Love & Basketball, La vita segreta delle api, Beyond the Lights: Trova la tua voce e il pilot della serie Cloak & Dagger. Avrebbe dovuto dirigere Silver and Black, cinecomic della Sony con Gatta Nera e Silver Sable, ma il film è stato annullato.

Il film è tratto dall’omonimo fumetto di Greg Rucka (testi) e Leandro Fernandez (disegni), mentre l’adattamento è scritto dallo stesso Rucka insieme alla regista Gina Prince-Bythewood. Potrete vedere la featurette qui di seguito.

La featurette




LUCCA COMICS & GAMES 2020 DAL 29 OTTOBRE AL 1 NOVEMBRE, ONLINE MA ANCHE IN CITTÀ

Da mesi, ovvero da aprile, stavamo tutti attendendo una comunicazione ufficiale riguardante Lucca Comics & Games. Si farà? Non si farà? Questo è quello che continuavano a chiedersi sia gli appassionati che gli addetti ai lavori.

Questa mattina la manifestazione ha confermato l’edizione 2020, che si terrà dal 29 ottobre al 1 novembre.

Si riparte
Emanuele Vietina, direttore del festival, ha dichiarato:

“Il dialogo con la community, gli editori, i partner e gli autori, finalizzato a individuare le necessità a cui risponde il festival, è servito a rafforzare l’idea che la sfida è quella con il concept della manifestazione a cui siamo abituati.

L’obiettivo è, e sarà, crossmedializzare l’evento crossmediale, offrire quello che Lucca solitamente dava tramite un unico momento, attraverso molteplici piattaforme la cui somma delle parti possa riprodurre l’effetto Lucca”.


Riprende Emanuele Vietina:

“Abbiamo voluto rispondere con cautela e intraprendenza a questa grande prova. Perché non è questo il giorno per pensare che il festival possa abbandonare i luoghi che lo ospitano da 54 anni, e svuotare i monumenti di Lucca dei sogni e dei suoi appassionati. Non è questo il giorno per rinunciare a dare supporto a un comparto editoriale che trova nella manifestazione il momento di massima espressione.

L’anno scorso Lucca Comics & Games ha celebrato il valore del Becoming Human, diventare umani: e non sarà sicuramente questo il giorno in cui, rinunciando al nostro programma, abbandoneremo l’anima inclusiva del nostro festival e della nostra community”.


Afferma Mario Pardini, presidente di Lucca Crea:

“Questa decisione è passata attraverso un durissimo percorso di studio con l’obiettivo di trasformare la sfida in opportunità, con grande consapevolezza dello scenario in cui ci troviamo. La società, insieme alla Lucca Holding Spa e al Comune di Lucca, sta facendo un grande sforzo per creare nuovi strumenti e segnare un tracciato diverso che integri e renda possibile la crescita del festival con caratteristiche innovative da capitalizzare per il futuro. Qualcosa che possa durare nel tempo, arricchire quanto è stato fatto sino ad ora”.

Il programma si articolerà su quattro pilastri:
La città
Rimarrà il cuore degli eventi. In ottemperanza a quanto previsto dalle Linee Guida redatte dalla Conferenza delle Regioni afferenti al DPCM dell’11 giugno vi sarà una dimensione fisica diffusa, contenuta e diversa dal solito: un festival culturale e spettacolare in linea con i protocolli degli eventi statici di sala (cinema, teatri e auditorium).

Il progetto relativo alla dimensione espositiva sarà necessariamente scalabile e definito nelle prossime settimane in base ai preziosi riscontri dei nostri espositori; prevederà modalità di partecipazione specifiche e restrizioni coerenti con l’attualità del momento, con l’ordinanza regionale e in linea con i protocolli AEFI. Il tutto per garantire la massima sicurezza del pubblico, degli operatori e dei collaboratori.

L’accesso a tutte le attività sarà consentito solo tramite biglietto, ivi incluse le attività cosplay che avranno luogo in alcuni dei palazzi storici più belli di Lucca.

Per gli operatori saranno forniti aggiornamenti tramite i consueti canali professionali, per il pubblico gli aggiornamenti perverranno attraverso i canali di comunicazione ufficiali del festival.

Alessandro Tambellini, sindaco di Lucca, conclude ricordando che:

“Con il protrarsi dell’emergenza sanitaria l’Amministrazione Comunale ha preso piena consapevolezza di quanto la città e il festival avrebbero risentito degli effetti della pandemia. In questo caso, però, il rischio è molto diverso perché riguarda la possibilità di esistere o non esistere, di esserci o non esserci. L’avvio della fase tre ci ha portati alla decisione di dare un segno di continuità nonostante le difficoltà.

Lucca Comics & Games nasce grazie a uno sforzo d’ingegno e di immaginazione che ha portato il nome della città di Lucca ad essere affiancata a quello di metropoli come Tokyo, New York, Londra. Siamo consapevoli di non poter pensare di vendere 271.000 biglietti, che non avremo 700.000 presenze;

accoglieremo quindi un numero di persone sufficiente per vivificare una città (ma anche i territori limitrofi che beneficiano di un indotto importante) che attende quell’evento con grande speranza. Per questo penso che Lucca Comics & Games si debba svolgere e debba essere inteso anche come il contributo simbolico della città di Lucca alla rinascita del Paese”.

Online
Eventi in diretta e on demand, attività su prenotazione con pacchetti premium, anteprime e proiezioni, consigli per gli acquisti, con contenuti sviluppati ad hoc provenienti anche dalla community.

Media Partnership
La RAI e RAI RADIO2 scendono in campo per supportare il grande evento pubblico dedicato al fumetto e al gioco. Dopo lunghi mesi di isolamento in cui Rai Radio2 ha risposto con efficacia al crescente bisogno di intrattenimento e informazione, in questa nuova questa fase di ripresa torna a seguire gli eventi più rilevanti del panorama italiano ripartendo da Lucca Comics & Games.

Insieme a loro altri media partner avranno un ruolo di primo piano mettendosi alla prova per sperimentare e intraprendere nuove strade insieme al festival.

Campfire!
Lucca Comics & Games si trasformerà in un grande festival diffuso sul territorio nazionale grazie al coinvolgimento dei principali negozi specializzati in fumetto, giochi e narrativa fantasy.

Dove gli editori potranno proporre contenuti speciali e le uscite del momento, in filo diretto con le attività svolte a Lucca e negli altri campfire.

Chiunque voglia fare parte di questa rete e accendere simbolicamente il falò deve trasmettere la propria manifestazione di interesse compilando il questionario sul sito.

I primi avamposti saranno annunciati a fine mese, in occasione del prossimo momento di comunicazione previsto.

UPDATE

Il Messaggero riporta che il Governo abbia intenzione di prorogare lo stato di emergenza, in vigore dal 31 gennaio al 31 luglio, fino al 31 dicembre 2020.
La decisione del Presidente del Consiglio Conte si basa su quanto riferito da Comitato tecnico scientifico e dal Ministero della Salute.
Questa scelta permetterebbe al premier di emanare, se ce ne fosse bisogno, nuovi DPCM.
Non sappiamo se l’eventuale estensione possa avere ripercussioni sulla realizzazione della manifestazione.


TOM HOLLAND MOSTRA IL SUO LOOK DA NATHAN DRAKE PER UNCHARTED

La produzione di Uncharted è stata ovviamente sospesa per l’emergenza Covid-19, ma le riprese dovrebbero cominciare presto: non a caso, il protagonista Tom Holland sta sperimentando il suo look per interpretare un giovane Nathan Drake.

L’attore ha svelato la sua nuova acconciatura in una story su Instagram, anche se lui stesso la definisce un “work in progress”, quindi potrebbe cambiare. Oltre alla pettinatura, potrete notare che i capelli sono stati schiariti. Questo look lo avvicina un po’ al personaggio dei videogiochi Naughty Dog.

Come sappiamo, la regia del film sarà curata da Ruben Fleischer (Zombieland, Venom), dopo gli abbandoni di David O. Russell, Neil Burger, Shawn Levy, Dan Trachtenberg e Travis Knight. Potrete vedere la foto qui di seguito, ma prima vi ricordo che l’uscita è stata rinviata dalla Sony all’8 ottobre 2021.

Per il momento, nel cast figurano Tom Holland (Nathan Drake), Mark Wahlberg (Sully), Antonio Banderas, Sophia Ali e Tati Gabrielle.

Tom Holland presterà il volto a un giovane Nathan Drake, protagonista di una trama interamente nuova, mai raccontata nei videogiochi. Di fatto, sarà una storia di origini: scopriremo come Nathan ha incontrato il suo grande amico e mentore Victor Sullivan, alias Sully, e assisteremo alla sua evoluzione in cacciatore di tesori. L’anno scorso, Charles Roven aveva spiegato la natura del progetto:

Abbiamo inventato una meravigliosa storia di origini, ma è comunque basata sul videogioco di Uncharted. Non si svolge durante nessuno degli archi temporali dei videogame. In realtà è ambientato quando Nathan Drake e Sully – che penso si possa definire il suo surrogato paterno – erano molto più giovani. È una storia di origini che si evolve dai videogiochi, ma non è tratta direttamente da essi.

Il primo copione di Uncharted era stato scritto da Joe Carnahan, ma l’attuale versione della sceneggiatura reca le firme di Art Marcum, Matt Holloway e Rafe Judkins.

La foto


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TENET – NUOVO SPOT GIAPPONESE PER IL FILM DI CHRISTOPHER NOLAN

Abbiamo già visto uno spot giapponese di Tenet, ma la divisione nipponica della Warner continua a promuovere il film di Christopher Nolan: è infatti disponibile un altro spot.

Il video in questione riassume il punto focale del colossal, la cui trama ha comunque molti aspetti misteriosi: John David Washington interpreta un agente (indicato solo come “protagonista” nella sinossi ufficiale) che deve evitare la terza guerra mondiale. Non un olocausto nucleare, ma qualcosa di “molto peggio”. Per compiere la sua missione, il nostro eroe può disporre di una misteriosa tecnica chiamata “inversione”, che gli permette di riavvolgere il flusso del tempo e vedere gli effetti di un evento prima che accada.

La sinossi ufficiale
Armato solo di una parola – Tenet – e in lotta per la sopravvivenza di tutto il mondo, il Protagonista è coinvolto in una missione attraverso il crepuscolare mondo dello spionaggio internazionale, che si svolgerà al di là del tempo reale.
Non un viaggio nel tempo. Ma Inversione.


Nel cast figurano John David Washington, Robert Pattinson, Elizabeth Debicki, Kenneth Branagh, Michael Caine, Dimple Kapadia, Aaron Taylor-Johnson, Clémence Poésy e Himesh Patel.

Il copione è stato scritto dallo stesso Christopher Nolan. La colonna sonora è opera di Ludwig Göransson (Black Panther); il direttore della fotografia è Hoyte van Hoytema (La talpa, Interstellar, Dunkirk); la direttrice del montaggio è Jennifer Lame; lo scenografo è Nathan Crowley; il costumista è Jeffrey Kurland; mentre il supervisore degli effetti speciali è Andrew Jackson.

Tenet è stato girato sia in IMAX sia in 70mm, e le riprese si sono svolte in sette paesi.

Come sappiamo, l’uscita americana è slittata al 12 agosto, ma gira voce che potrebbe essere rinviata a settembre. In Italia è fissata per il 26 agosto, ma ovviamente cambierà in caso di slittamento di quella americana. Vi terremo aggiornati. Intanto, potrete vedere lo spot qui di seguito.

Lo spot




Snyder Cut, J.K. Simmons è pronto a lavorare a tutto il materiale aggiuntivo necessario

In un’intervista con Screenrant per promuovere Palm Springs (in arrivo su Hulu), J.K. Simmons è tornato a parlare della Snyder Cut dicendosi pronto a lavorare a tutto il materiale aggiuntivo eventualmente necessario.
Dopo l’annuncio del Justice League di Zack Snyder erano arrivate alcune informazioni sul dietro le quinte, compresi alcuni dettagli sull’esigenza da parte del regista di richiamare gli attori per eventuali sessioni di ADR (doppiaggio aggiuntivo), ma non per riprese extra.

L’attore si è detto più che propenso in tal senso:

Beh, la Snyder Cut arriverà finalmente, come i fan della DC sanno. Sono felicissimo di farne parte. A quanto so, ho già fatto tutto ciò che dovevo per far parte della versione di Zack, ovvero dire a Zack: “Sì, voglio esserci. Se ci sono battute da doppiare o riprese aggiuntive, sarei felice di farlo”.

L’attore, ricordiamo, era già apparso favorevole alla nuova versione del film in arrivo nel 2021 su HBO Max:


Sono sempre a favore della visione di un regista, specialmente quella di un regista che si è dimostrato così iconico alle prese con quel genere. Ci sono diverse ragioni per cui le cose hanno preso quella piega con quel film. Qualunque cosa pensiate della versione arrivata al cinema, anche se avete amato assolutamente quel film, è certamente interessante assistere alla visione di Zack. La cosa che so per certa è che sarà lungo, perché c’è tantissimo materiale che vuole inserire.

I fratelli Russo sulle critiche di Anthony Mackie ai Marvel Studios: “Possiamo sempre migliorare”

I fratelli Russo danno, sostanzialmente, ragione ad Anthony Mackie in materia di critiche ai Marvel Studios circa la gestione della diversità dietro e davanti alla macchina da presa.
In un’intervista rilasciata a Moviemaker, Anthony e Joe Russo spiegano:

Joe Russo: Penso che si possa sempre migliorare in materia di diversificazione nel novero del nostro business e in tutte le sfaccettature dell’industria dell’intrattenimento. Per cui non ha alcun torto. Dobbiamo tutti lavorare duramente per incrementare e supportare la diversità dietro e davanti alla macchina da presa.

Anthony Russo: Rispettiamo enormemente Anthony Mackie. Non è solo un attore straordinario, ma è anche una persona incredibile e abbiamo adorato lavorare con lui.


A fine giugno, parlando con Daveed Diggs, protagonista della serie tv Snowpiercer, l’attore spiegava:

Quando uscirà The Falcon and the Winter Soldier, sarò io il protagonista. Quando è uscito Snowpiercer, il protagonista eri tu. Abbiamo il potere e l’abilità di fare queste domande… Mi ha sempre irritato l’idea di aver fatto sette film dei Marvel Studios in cui ogni produttore, ogni regista, ogni stuntman, ogni costumista, ogni assistente alla produzione, ogni singola persona era bianca.

Poi hanno fatto Black Panther, e c’era un regista nero, un produttore nero, un costumista nero, un coreografo degli stunt nero. È una cosa, se vogliamo, anche più razzista. Perché se assumi i neri solo per “il film dei neri”, allora è come se dicessi che non sono abbastanza degni di un film con un cast prevalentemente composto da bianchi!

[…] I Marvel Studios dovrebbero semplicemente ingaggiare la persona migliore per quel lavoro.


Negli ultimi anni i Marvel Studios hanno iniziato a premere l’acceleratore sul fronte della diversificazione anche dietro le quinte: Gli Eterni(Chloé Zhao) e Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli, infatti, sono diretti da registi non caucasici (rispettivamente e Destin Daniel Cretton. A due donne è stata inoltre affidata la regia di tre blockbuster: Anna Boden ha co-diretto Captain Marvel, mentre Cate Shortland ha diretto Black Widow e Chloé Zhao ha diretto Gli Eterni.


Sandman: in passato Neil Gaiman chiese alla Warner Bros. di non realizzare un film

Da molto non sentiamo più notizie riguardanti l’adattamento cinematografico di Sandman, nota opera fumettistica firmata da Neil Gaiman.
Anni fa Joseph Gordon Levitt e lo sceneggiatore Eric Heisserer erano collegati al progetto, che alla fine non è andato mai in porto per divergenze creative con gli studios.

Ora lo stesso Gaiman, in occasione della presentazione dell’audiolibro della sua opera, ha rivelato che in passato (ben 30 anni fa) ha avuto delle discussioni in merito al lungometraggio di Sandman con la Warner Bros., e che lui sconsigliò effettivamente di realizzarlo:

Ricordo di aver aver avuto il mio primo incontro riguardo un film su Sandman nel 1990, penso, partecipai a questo meeting con la Warner e loro mi dissero: “beh, cosa ne pensi di un film su Sandman?”, e io risposi: “Per favore, non fatelo”. E ricordo che Lisa Henson, dirigente della Warner Bros., mi guardò perplessa e disse: “Nessuno è mai entrato nel mio ufficio chiedendomi di non fare un film prima d’ora”. E io gli risposi: “Beh, sono quel nessuno. Per favore, no. Sto lavorando al fumetto e un film sarebbe solo una distrazione e una grande confusione. Lasciami fare le mie cose”.

Sandman è una serie a fumetti della Vertigo/Dc Comics scritta tra il 1988 e il 1996 da Neil Gaiman che mescola horror, fantasy ed eventi storici. La storia ruota attorno a Sogno, personificazione dei sogni e delle storie, uno dei sette Eterni che rappresentano uno dei sette aspetti dell’esistenza umana.


Tenet: inizialmente Christopher Nolan aveva scartato Elizabeth Debicki perché… troppo brava!

Sappiamo ancora poco sulla trama e sui personaggi di Tenet, anche se qualche settimana fa lo stesso Christopher Nolan si è sbilanciato rivelando alcuni dettagli, incluso il fatto che Elizabeth Debicki sarà l’ex moglie dell’antagonista, un oligarca russo interpretato da Kenneth Branagh.
In una nuova intervista pubblicata da Variety, scopriamo che il regista inizialmente aveva deciso di scartare l’attrice perchè… era stata troppo brava in Widows – Eredità Criminale di Steve McQueen:

Stavo cercando un’attrice in grado di dare una caratterizzazione molto, molto inglese. Una vera e propria Rosa Inglese.

In Widows, la Debicki interpreta un’americana in maniera estremamente convincente. Fu Emma Thomas, partner produttrice e moglie di Nolan, a suggerire al regista di ingaggiare l’attrice per la parte spiegandogli che non è americana ma inglese:

Elizabeth è la classica grande attrice che, quando viene portata alla tua attenzione, ti rendi conto di averla vista in tantissimi film pensando fossero attrici diverse.

Il regista ha quindi rivisto Widows e ha recuperato Il Grande Gatsby e la serie The Night Manager, rimanendo “sconvolto” dalla versatilità dell’attrice:

Per qualcuno così magnetico e interessante da vedere come lei, l’idea che abbia quest’abilità camaleontica dimostra il suo talento come attrice.

Nolan, a quel punto, ha voluto offrirle la parte ma l’attrice ha insistito per fare un’audizione:

Non le stavo certo chiedendo di fare un’audizione! Alcuni attori sono a un livello tale per cui un regista preferisce non chiedergli di fare un’audizione. Ma lei voleva farla. Penso fosse importante, per lei, essere consapevole del fatto che sarebbe stata in grado di fare ciò che le chiedevo. Così ha fatto l’audizione e ci ha lasciati a bocca aperta. Nella mia mente, stava solo confermando ciò che già sapevo. Ha fatto molto più di quello che speravo.

Era un ruolo molto difficile da rendere, perché doveva essere estremamente vulnerabile, eppure avere questa forza, questa profondità, queste riserve d’energia pronte a emergere. Penso che sia molto difficile per un attore interpretare un ruolo così senza sembrare irrealistico, o senza restituire una versione superficiale del suo arco evolutivo. È riuscita a trovare un modo per interpretare allo stesso tempo un personaggio vulnerabile e forte, una cosa molto umana e reale.


Tenet: i dettagli del film
John David Washington è il nuovo protagonista dell’originale sci-fi d’azione di Christopher Nolan, “Tenet”.

Armato solo di una parola – Tenet – e in lotta per la sopravvivenza di tutto il mondo, il protagonista è coinvolto in una missione attraverso il crepuscolare mondo dello spionaggio internazionale, che si svolgerà al di là del tempo reale. Non un viaggio nel tempo. Ma inversione.

Nel cast di Tenet troviamo Robert Pattinson, Elizabeth Debicki, Dimple Kapadia, Aaron Taylor-Johnson, Clémence Poésy, con Michael Caine e Kenneth Branagh.

Stato scritto e diretto da Nolan, Tenet è stato realizzato con un mix di IMAX® e pellicola in 70mm. Emma Thomas e Nolan sono produttori con Thomas Hayslip in veste di produttore esecutivo.

La squadra creativa che ha lavorato dietro le quinte comprende il direttore della fotografia Hoyte van Hoytema, lo scenografo Nathan Crowley, la montatrice Jennifer Lame, il costumista Jeffrey Kurland, il supervisore degli effetti visivi Andrew Jackson e il supervisore degli effetti speciali Scott Fisher. La colonna sonora è opera del compositore Ludwig Göransson. Girato in sette nazioni differenti, il film verrà distribuito al cinema dalla Warner Bros. Pictures il 31 luglio negli Stati Uniti e in altri paesi, il 3 agosto in Italia.


Jurassic World – Dominion: membri della troupe positivi al Covid-19, la smentita della Universal

Diverse ore fa il Sun ha pubblicato un articolo con il quale annunciava che la produzione di Jurassic World: Dominion ai Pinewood Studios si era fermata in seguito alla scoperta della positività al Covid-19 di alcuni membri della troupe.
“La lavorazione di Jurassic World: Dominion si è interrotta dopo che diversi componenti della troupe sono risultati positivi al Covid-19 il primo giorno di ritorno sul set” scriveva il giornale, riportando poi le parole di una fonte:

Questa era l’ultima cosa che tutti si aspettavano. Tutti erano felicissimi di tornare sul set, ma questa cosa ha rovinato tutto. Ci sono milioni e milioni di sterline in gioco qui. Nessuno vuole altri ritardi.

Dopo l’articolo, Comicbook ha chiesto un commento alla Universal Pictures che, pur non facendo riferimento a presunti componenti della troupe risultati positivi, ha smentito la notizia della sospensione:

Qualunque notizia riporti della sospensione delle riprese di Jurassic World: Dominion è categoricamente falsa. La produzione si avvia verso il quinto giorno di riprese domani, perciò siamo felicissimi di essere tornati davanti alla machina da presa per questo progetto incredibile.

Ricordiamo che oltre che nel Regno Unito, le riprese dovrebbero tenersi anche a Malta, in Canada e (forse) alle Hawaii. La sceneggiatura del film è firmata da Colin Trevorrow (che sarà anche produttore con Steven Spielberg) e da Emily Carmichael.

Sam Neill, Laura Dern e Jeff Goldblum torneranno nei panni di Alan Grant, Ellie Sattler e Ian Malcom. Tra i nuovi ingressi DeWanda Wise, Dichen Lachman, Scott Haze e Mamoudou Athie; torneranno anche Justice Smith e Daniella Pineda dopo un ruolo in Jurassic World: Il regno distrutto.

Il film chiuderà la trilogia con Chris Pratt e Bryce Dallas Howard e a detta del regista Colin Trevorrow sarà “una celebrazione di tutto il franchise fino ad oggi”.

Ancora non sappiamo nulla sulla trama di Jurassic World: Dominion, solo che sarà ambientata un po’ di tempo dopo Il Regno Distrutto.


Avengers: Endgame, un fisico ha contribuito alla creazione dei viaggi nel tempo

I creatori di Avengers: Endgame hanno lavorato a stretto contatto con un fisico professionista per assicurarsi che le scene dei viaggi nel tempo fossero fortemente radicate nella scienza. Il fatto che Endgame sia stato un enorme successo, non ha certamente colto di sorpresa nessuna; l’aspetto che però ha sorpreso i fan è stato il modo in cui il film sia riuscito a gestire la complessa narrativa sui viaggio nel tempo.

Nel cinecomic diretto Anthony e Joe Russo, i Vendicatori si rendono conto che per fermare Thanos, e annullare così lo schiocco delle dita che ha spazzato via metà della vita nell’universo, dovranno mettere in atto una vera e propria “rapina temporale” per rubare le Gemma dell’Infinito e assemblare il proprio guanto. Naturalmente, gran parte del merito delle scene che compongono Endgame può essere attribuito agli sceneggiatori Christopher Markus e Stephen McFeely, nonché ai fratelli Russo. Tuttavia, c’è stata un’altra voce dietro le quinte, rimasta nell’ombra, i cui contribuiti hanno influenzato grande parte della scienza necessaria a rendere credibile la finzione.

Clifford Johnson è il fisico che si è consultato con i fratelli Russo mentre i due stavano lavorando alla sceneggiatura con Markus e McFeely. In una lunga intervista concessa a Indiewire, Johnson ha rivelato come ha influenzato il piano dei Vendicatori, fornendo ai cineasti “molte conoscenze su quali scenari del viaggio nel tempo avrebbero potuto sfruttare”, prima di fare un passo indietro per lasciare loro decidere come volessero implementare quelle conoscenze. “Ho visto molto di ciò che li ho suggerito sul grande schermo”, ha dichiarato Johnson.

“Volevano che questa “rapina temporale” fosse il fulcro del film. Una delle loro domande più frequenti era: ‘Che tipologia di viaggi nel tempo tipica dei film si usa?’. Stavo cercando di aiutarli a parlare di vera scienza e della necessità di una coerenza interna.” Johnson ha anche fatto notare che le sue conversazioni iniziali con i registi hanno contribuito ad ispirare la conversazione tra War Machine e Ant-Man sui viaggi nel tempo, portando Smart Hulk a ridere dell’idea che i viaggi nel tempo possano cambiare il futuro. A Indiewire ha detto: “Ogni fisico che conosco amava Ritorno al futuro, anche se la scienza in quel film viene trattata in maniera ridicola. È un film perfetto da un punto di vista narrativo, ma il concetto di scienza al suo interno è sciocco.”

Avengers: Endgame è arrivato nelle nostre sale il 24 aprile 2019. Nel cast del film Robert Downey Jr., Chris Evans, Mark Ruffalo, Chris Hemsworth e Scarlett Johansson. Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War, l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.


Batman Forever: esiste una versione di 170 minuti molto più dark

Nelle ultime settimane, Batman Forever, il film diretto dal compianto Joel Schumacher nel 1995, è tornato sulla bocca di tutti. Tutto è iniziato quando Marc Bernardin, sceneggiatore della serie Star Trek: Picard, ha svelato su Twitter di aver sentito parlare di una Director’s Cut del film, ossia di un taglio della durata di 170 minuti che la Warner Bros. non ha mai rilasciato.

In seguito alla diffusione della notizia, è stato Variety ad indagare sulla vicenda e adesso, in un nuovo report, la celebre rivista ha confermato che la versione estesa del cinecomic di Schumacher – una sorta di Schumacher Cut, tanto per usare una denominazione molto in voga di recente – esiste davvero. Secondo la fonte, il taglio da 170 minuti avrebbe un tono molto più dark rispetto alla versione cinematografica, e si aprirebbe con una sequenza in cui l’Harvey Dent/Due Facce interpretato da Tommy Lee Jones fuggirebbe dall’Arkham Asylum. La versione estesa conterrebbe anche diverse sequenze inedite con protagonista l’Edward Nygma/Enigmista di Jim Carrey.

Sorprendentemente, apprendiamo che molte di queste scene extra si concentrano sugli aspetti legati all’emotività e alla psicologia del personaggio di Bruce Wayne; la fonte riporta inoltre che è presente anche uno scontro tra Batman e un gigantesco pipistrello di dimensioni umane (Man-Bat, in sostanza).

Prima di iniziare ad esultare circa la possibilità di un’eventuale release di questa versione estesa di Batman Forever, Variety sottolinea che “i rappresentanti dello studio non intendono discutere circa la distribuzione di una Director’s Cut di Batman Forever. Non sanno nemmeno se il materiale inedito per un’eventuale versione estesa sia ancora disponibile 25 anni dopo.”

A tutto ciò va aggiunto che, anche se questi filmati inediti di Batman Forever dovessero essere recuperati, il nuovo assemblaggio del materiale avrebbe comunque bisogno della supervisione di Joel Schumacher, che purtroppo – a causa della scomparsa – non potrà essere in alcun modo coinvolto. Ricordiamo che il regista è scomparso lo scorso 22 giugno all’età di 80. Aveva anche diretto Batman & Robin, uscito nel 1997.


The Old Guard, intervista all'”immortale” Luca Marinelli

«È un film d’azione con una forte anima. Ed è stato questo, più di ogni altra cosa, a colpirmi». Quando parla di The Old Guard (da oggi su Netflix), Luca Marinelli fa come un passo di lato, e cambia continuamente prospettiva, punto di vista, senso e flusso delle parole. «Poi c’è la storia», dice; e si apre un altro capitolo. «Ho comprato subito il fumetto di Greg Rucka e di Leandro Fernandez, da cui è tratto il film. E quando mi hanno mandato la sceneggiatura, co-scritta anche da Rucka, l’ho letteralmente divorata».

Le suggestioni si uniscono ai ricordi, e i ricordi rincorrono le sensazioni. Nello schema più grande delle cose, si creano punti di contatto. E storie, film e immagini diventano tasselli di un mosaico più ampio, incredibile e coloratissimo. Come Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti, in cui Marinelli interpreta lo Zingaro, anche The Old Guard nasconde un tema più profondo. E quindi non ci sono etichette indelebili o recinti inviolabili.

C’è il cinema, e c’è la voglia di raccontare qualcosa. I protagonisti sono guerrieri antichissimi, che condividono un destino comune. «Si incontrano per caso, senza nessun preavviso e senza avere la minima idea di quello che gli stia succedendo», spiega Marinelli. «Si sognano a vicenda e si ritrovano, oppure come nel caso di Nicky, il mio personaggio, e di Joe, interpretato da Marwan Kenzari, combattono e si ammazzano più volte fino a provare qualcosa l’uno per l’altro. Non scoprono di essere immortali: scoprono di non poter morire definitivamente, che è diverso. Non c’è nessuna spiegazione. Nessuna vera risposta».

E quindi?
«Quindi decidono di usare questa immortalità per fare quello che credono sia giusto. Si impegnano nell’aiutare chi ne ha bisogno. Seguono sempre il loro istinto nel fare del bene. Sono persone che capiscono di avere una forza, e che decidono di utilizzare questa forza per il prossimo. Come uno scudo».

Essere immortali, però, non significa essere invulnerabili
«Ogni volta che muoiono soffrono. E nella loro sofferenza, nel loro dolore, c’è tutto il loro coraggio. Non si tirano mai indietro».

E sta qui, forse, il punto di svolta del racconto: ciò che rende questi personaggi così umani
«Sanno che un giorno moriranno. E ogni volta non hanno la certezza di risvegliarsi. Pensa a Nicky e a Joe: vivono ogni morte con un’ansia incredibile. Di loro, della loro storia, non sappiamo molto. Solo che si sono conosciuti durante le crociate, e che se in un primo momento sembravano condannati a doversi odiare, poi hanno finito per amarsi».

Com’è stato lavorare a un film come questo? Così grande, così costoso, pieno d’azione
«È una macchina completamente differente. Se togliamo dall’equazione i nomi con cui ho avuto la fortuna di recitare, che sono stati un altro dei motivi per cui ho deciso di prendere parte a questo film, resta il lavoro incredibile che abbiamo fatto. Abbiamo cominciato ad allenarci un mese prima delle riprese, per prepararci fisicamente».

Ed è stato difficile?
«Bisogna essere veramente degli atleti. E Charlize Theron, che interpreta Andy, è fantastica in questo. Non solo è un’attrice pazzesca, ma è anche un’atleta straordinaria».

Anche se è un film in lingua inglese, hai diverse battute in italiano. Perché?
«È stata una delle cose più divertenti. Certe volte lo facevo per essere più centrato nelle scene, ed anche perché la storia me lo permetteva: i protagonisti sono persone che vivono da centinaia di anni assieme, in ogni parte del mondo. La cosa incredibile, però, è che quasi tutti gli altri attori mi capivano».

Si avverte immediatamente, fin dall’inizio, una certa complicità tra voi.
«Le prime scene del film le abbiamo girate per ultime, quando siamo arrivati in Marocco. E quell’alchimia che si vede, che si può percepire, è vera. Ne abbiamo passate tante, insieme. E abbiamo trascorso molto tempo gli uni con gli altri»

Credi che ci saranno sempre più film tratti dai fumetti?
«Lo spero. Qualcuno li chiama graphic novel, qualcun altro semplicemente fumetti. Ma stiamo parlando di arte, di storie – alcune bellissime e indelebili. Pensa al lavoro di Gipi».

Con Gipi, hai lavorato a L’ultimo terrestre
«È una persona eccezionale. Avevo un ruolo piccolo, ma stare con lui, stare con gli altri attori, condividere quel set, è stata un’esperienza di vita indimenticabile».

Qual è la differenza tra un film come L’ultimo terrestre e uno come The Old Guard?
«Non credo che cambi molto. Certo, la macchina produttiva – come dicevo prima – è diversa. Una è più grande e costosa, l’altra è più piccola. Ma anche in The Old Guard, eravamo un gruppo. E abbiamo passato molto tempo insieme, e l’atmosfera che abbiamo respirato è la stessa atmosfera che si respira in ogni film. Cambiano l’esterno, la confezione, parte della struttura e quello che c’è dietro. L’essenza, però, è sempre la stessa».

Dopo The Old Guard, hai lavorato a Diabolik…
«È stata una meravigliosa coincidenza quella di poter continuare con il filone action. Seguo i Manetti da Zora la vampira. E Diabolik è stata l’occasione perfetta per incontrarli e poter lavorare finalmente con loro».

Ultimamente si parla molto dei cinecomic. Alcuni li hanno definiti “parchi divertimento”
«Sono dei film di grande intrattenimento ma non per questo non possono avere un messaggio. Fare un action non è più o meno facile. È un genere, e ogni genere è diverso».

Altra cosa di cui si parla spesso è lo scontro tra lo streaming e la sala
«Quella della sala è un’esperienza fantastica e irripetibile. Qualsiasi cosa vista o fatta con un pubblico è meravigliosa. E sarebbe un terribile sbaglio perdere questa possibilità in futuro. Davvero: io non la lascerei andare».

Qual è il primo film che ricordi di aver visto al cinema?
«Free Willy. Avrò avuto, credo, 9 anni. Ero insieme a mia madre. E subito dopo mi ricordo di aver visto Matrix, con mio padre: anche quello è un film d’azione, ma che film straordinario che è. È la prova che non tutti i film d’azione sono solo intrattenimento».

Che cosa cerchi come spettatore?
«Stimoli. Ogni volta che vado al cinema, sono curioso. Non so che cosa aspettarmi. C’è come un sipario, tra me e lo schermo, e può succedere qualunque cosa. Sì, certo, puoi vedere il trailer, ma non sai mai come sarà veramente il film».

Cosa insegna il cinema?
«Il cinema è uno sguardo diverso, particolare, sulla vita e su quello che ci circonda. A me ha insegnato a guardarmi intorno, e a guardare il prossimo e a realizzare che ognuno di noi è una storia imperdibile. Il cinema è uno sguardo su ogni più piccolo dettaglio e su ogni più piccola sfumatura».

Un film, invece?
«Un film potente riesce sempre ad avere un effetto sul pubblico. Così come possono avere un effetto un libro, un quadro, una canzone o una poesia. Se dentro c’è qualcosa, molto probabilmente sarà in grado di costruire un ponte con lo spettatore, di raggiungerlo. È importante, però, essere aperti e predisposti al cambiamento. Un film del genere, con questa profondità e questa forza, come minimo può cambiarmi la giornata».

E qual è stato l’ultimo film che ti ha cambiato la giornata?
«Brokeback Mountain. L’ho rivisto ultimamente. Ed è sicuramente uno di quei film capaci di scavarti dentro, di scuoterti. È molto triste e lo è per vari motivi. Prima di tutto per la storia che racconta e per il modo in cui la racconta. E poi per la consapevolezza che lascia: non avremo più un attore come Heath Ledger».


Poly e Hatching: Adler Entertainment annuncia i suoi acquisti al Marché du Film di Cannes 2020

Sebbene in versione virtuale, uno dei più importanti mercati cinematografici al mondo si è svolto regolarmente alla fine di giugno. Da lì Adler Entertainment è tornata con due nuove acquisizioni nella sporta. Ecco di cosa si tratta

Poly e Hatching: Adler Entertainment annuncia i suoi acquisti al Marché du Film di Cannes 2020

Sebbene in versione virtuale, il Marché du Film di Cannes 2020, uno dei più importanti mercati cinematografici al mondo si è svolto regolarmente alla fine di giugno. Da lì Adler Entertainment è tornata a casa con due nuove acquisizioni nella sporta che vanno ad arricchire il suo listino. Ecco di cosa si tratta

Il primo nuovo film acquistato da Adler Entertainment al mercato di Cannes è Poly, un film in live action per famiglie basato sull’omonima serie Tv cult degli anni ’60 scritta da Cécile Aubry (l’autrice di Belle et Sebastien). Diretto da Nicolas Vanier, vede nel cast la presenza, tra gli altri, di François Cluzet e racconta le avventure di una bambina e del suo pony.

Il secondo è invece un horror intitolato Hatching: è una storia intrisa di mistero e terrore diretta dalla regista finlandese Hanna Bergholm. Protagonista è una ginnasta di 12 anni che cerca disperatamente di compiacere alla madre, una donna ossessionata dal mito della famiglia perfetta che pubblicizza sul suo blog popolare; un giorno la ragazzina trova uno strano uovo, lo nasconde, lo tiene caldo, e, quando l’uovo si schiude, ciò che emerge è oltre ogni immaginazione…

Ecco cosa ha dichiarato Aldo Lemme, General Manager di Adler Entertainment, su questi nuovi titoli del loro listino:

Siamo molto contenti di entrambe le acquisizioni. Volevamo un live action family per proseguire nel solco gia’ tracciato da Adler su questo genere e lo abbiamo trovato in Poly. Con Hatching e’ stato invece un colpo di fulmine, è un horror evoluto, diurno, estremo ma pieno di ironia, una grande sfida di quelle che piacciono a noi.


Alexandra Daddario: amore e sesso a Tokyo nel trailer di Lost Girls & Love Hotels

Con l'attrice americana, in questo film basato su un libro omonimo scritto da Catherine Hanrahan, ci sono anche Takehiro Hira e Carice Van Houten. Lost Girls & Love Hotels debutterà negli usa in sala e VOD il 4 settembre.

Alexandra Daddario a Tokyo, e alle prese con una storia d'amore tormentata e passionale.
Non è un remake di Lost in Translation, ma un nuovo film che debutterà nelle sale e in VOD negli States il prossimo 4 settembre, e che si intitola Lost Girls & Love Hotels, così come il romanzo di Catherine Hanrahan su cui è basato.
Il film, di cui vi mostriamo di seguito il primo teaser trailer, è diretto da William Olsson, e vede la Daddario nei panni di una insegnante d'inglese americana che vive a Tokyo, nel tentativo di dimenticare il suo passato, e Takehiro Hira in quelli di uno Yakuza con il quale vive questa storia d'amore fatta di sesso, love hotels, locali notturni, tormenti e separazioni.
Con loro nel cast ci sono anche Carice Van Houten, Misuzu Kanno e Kate Easton.

Lost Girls & Love Hotels: il teaser trailer del film con Alexandra Daddario




Gabriele Muccino: "Gli anni più belli è il film che racconta lo stato emotivo in cui troviamo"

Intervista video con Gabriele Muccino che ci racconta quanto Gli anni più belli sia importante per lui e anche per il post pandemia, dal 15 luglio pronto a tornare al cinema.

Gabriele Muccino: "Gli anni più belli è il film che racconta lo stato emotivo in cui troviamo"

Dove eravamo rimasti, da lì riprendiamo. A un mese di distanza dalla riapertura delle sale cinematografiche, ma poche e senza film di grosso richiamo, Gli anni più belli di Gabriele Muccino torna nei cinema dal 15 luglio, per proseguire dove si era interrotto il suo cammino: al primo posto del box office. Ne abbiamo parlato con il regista romano, che a questo film tiene molto. Il virus, il mondo pre e post, il cinema che ci aspettiamo per il futuro.

Su questo e molto altro ascoltiamo l'opinione di Gabriele Muccino, in questa video intervista a 360°, in attesa della ripartenza del cinema, nelle sale, ovviamente.


Gli anni più belli Intervista esclusiva a Gabriele Muccino per il ritorno del film al cinema - HD

THE OLD GUARD, SU NETFLIX IN STREAMING DA OGGI

The Old Guard arriva su Netflix in streaming a partire da oggi: disponibile lo spettacolare progetto con Charlize Theron e Luca Marinelli che racconta la storia d un gruppo di soldati immortali che opera in diverse epoche storiche.

The Old Guard racconta la storia di un gruppo di soldati immortali che opera attraverso le diverse epoche storiche. Intrappolata nell'immortalità senza conoscerne le ragioni, Andromache of Scythia, detta Andy, e i suoi compagni di viaggio offrono i loro servizi a pagamento al miglior offerente. Ma nel 21° secolo l'immortalità è un segreto difficile da mantenere. Tratto da una graphic novel di Greg Rucka, il film presenta una scena nel trailer che ha già fatto chiacchierare molto il web, ovvero il bacio appassionato tra il nostro Luca Marinelli e Marwan Kenzari.

Nel cast ci saranno, oltre Charlize Theron nel ruolo di Andromaca detta Andy, Matthias Schoenaerts che avrà il ruolo di Sebastian le Livre, il suddetto Marwan Kenzari che sarà Yusuf Al-Kaysani, l'italiano Luca Marinelli, Chiwetel Ejiofor che sarà Copley, Kiki Layne nella parte di Niles Freeman, Harry Melling che sarà Merrick e Veronica Ngo.

The Old Guard è solo l'ultima di tante novità in catalogo a luglio 2020 su Netflix, che anche questo mese ha messo a disposizione degli utenti nuove attese serie tv, saghe memorabili e grandi cult.


AVENGERS 5: UNO SPOILER SULLA TRAMA IN UN EASTER EGG DI AVENGERS: ENDGAME?

Secondo una nuova teoria dei fan, Avengers: Endgame conterrebbe un Easter Egg possibile spoiler sulla trama di Avengers 5. Su Reddit, come riportato da Inverse, un utente ha messo a confronto un'immagine del film con una pagina del fumetto Secret Wars, celeberrimo crossover pubblicato tra il 1984 e il 1985: nel primo caso, Hulk sorregge l'intero quartier generale degli Avengers, subito prima della battaglia finale, mentre nel secondo fa la stessa cosa con una montagna.

I fratelli Russo hanno precedentemente dichiarato di essere grandi fan di quella storyline specifica, dove tutti gli eroi Marvel vengono trasportati su un mondo lontano per combattere contro vari antagonisti, e nel 2018 hanno dichiarato di volerla portare sullo schermo, dovessero tornare dietro la macchina da presa per un film del Marvel Cinematic Universe. Che quell'inquadratura specifica di Hulk sia un indizio

In ogni caso, anche se quel momento in Avengers: Endgame dovesse rivelarsi solo un simpatico omaggio, è innegabile che Secret Wars, e in particolare la prosecuzione del 2015, potrebbe essere un buon materiale di base per il prossimo crossover cinematografico, dato che si parla di realtà parallele e dell'introduzione di nuovi personaggi nell'universo che già conosciamo.

Secret Wars non è, però, l'unica possibile fonte di ispirazione per il ritorno in scena degli eroi più potenti della Terra: dopo l'uscita di Captain Marvel si è parlato dell'eventualità di un adattamento di Secret Invasion, incentrato sulla fazione malvagia degli Skrull (finora mostrati come alleati dei nostri eroi), e c'è chi pensa che la miniserie WandaVision possa porre le basi per una trasposizione di House of M, dove Scarlet Witch crea una realtà alternativa per riportare in vita i propri figli. Anche in quel caso sarebbe un buon espediente per introdurre figure come i mutanti, ora utilizzabili nel Marvel Cinematic Universe in seguito all'acquisizione della 20th Century Fox da parte della Disney.


THE BATMAN: COME SAREBBE MATTHEW MCCONAUGHEY NEI PANNI DI DUE FACCE?

Gran parte del cast del film The Batman è già stato annunciato, inclusi alcuni antagonisti, ma ci sono ancora voci secondo cui il film introdurrà altri cattivi. Una convincente fan art con Matthew McConaughey su come potrebbe apparire nel ruolo di Due Facce, uno dei villain che mancano all'appello.

Non abbiamo ancora avuto tutte le conferme sui cattivi diThe Batman, al di là di Catwoman (Zoë Kravitz), Pinguino (Colin Farrell), l'Enigmista (Paul Dano) e Carmine Falcone (John Turturro).
Ma ci sono ancora altre nemesi dell'uomo pipistrello che molti fan vorrebbero vedere in questo nuovo film (o i suoi sequel). L'utente di Instagram AwedopeArts sogna di vedere Matthew McConaughey nella parte e ha mostrato quanto potrebbe essere fantastico l'attore texano come Harvey Dent / due Facce.

Due Facce è apparso soltanto due volte sul grande schermo, dopo essere stato interpretato da Tommy Lee Jones nel Batman Forever del 1995 e da Aaron Eckhartin Il cavaliere oscuro, mentre Billy Dee Williams interpretava Harvey Dent nella serie televisiva di Batman del 1989. Quindi, considerando il numero di film di Batman prodotti e quanto poco è stato usato Due Facce, non sorprende che la gente voglia davvero che il personaggio si presenti nel nuovo film di Matt Reeves.

C'è ancora molta segretezza attorno a The Batman: il film ha iniziato le riprese solo all'inizio di quest'anno e, si spera, sarà in grado adesso di riprendere la produzione. Al momento l'uscita di The Batman è fissata al 1 ottobre 2021.


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TENET: UN MISTERIOSO UPDATE DEL SITO UFFICIALE CONTIENE UNO SPOILER SUL FILM?

Il sito ufficiale di Tenet, cervellotico come il film che promuove, avrebbe rivelato uno spoiler sull'atteso film di Christopher Nolan, in arrivo al cinema il 26 agosto.

A scovare il potenziale spoiler sarebbe stato l'utente Twitter @antovolk, il quale avrebbe diffuso un link inserito come update nel sito web ufficiale di Tenet. La foto che si apre mostrando il poster con il protagonista John David Washington, invece del titolo Tenet, presenta la frase: "Viviamo in un mondo al crepuscolo e non ci sono amici al tramonto."

Che cosa significa esattamente vivere in "un mondo al crepuscolo"? C'è forse un riferimento alla presenza di Robert Pattinson nel cast?

Cliccando sul link si arriva a una pagina in cui viene chiesto di abilitare il microfono. del computer. A questo punto si ode la voce di Martin Donovan già sentita nel trailer che ci aggiorna sul valore della parola Tenet. L'implicazione è che l'utente sia incoraggiato a ripetere la parola Tenet attivando così un brevissimo trailer trailer che contiene immagini già viste. Dopo di che, pronunciando la parola "twilight", veniamo condotti su una pagina che contiene la frase "and there are no friends at dusk" e che offre la possibilità di scaricare una GIF del poster più recente.

L'aspetto più interessante è la GIF, a differenza del poster, mostra con chiarezza la presenza di porte o portali sullo sfondo con persone che sembrano attraversarli di corsa. Possibile che queste porte siano parte della chiave per comprendere il mistero dell'inversione temporale, cuore del plot di Tenet? Lo scopriremo prossimamente al cinema.

L'uscita italiana di Tenet è fissata al 26 agosto.


SAM RAIMI SARÀ IL PRODUTTORE DEL NUOVO FILM HORROR DIRETTO DA ROB SAVAGE

Sam Raimi sarà il produttore di un nuovo film horror a tinte sovrannaturali che verrà diretto da Rob Savage.
Il progetto ha già ottenuto i finanziamenti necessari al dare al via alla produzione grazie al sostegno di Starlight Media e Raimi Productions.

Il lungometraggio, di cui non è stato svelato il titolo, è stato ideato da Rob Savage e Jed Shepherd e si svolgerà in un'unica location.
Sam Raimi sembra intenzionato a proporre il film ad alcuni studios nelle prossime settimane.

Savage si è fatto notare grazie al film a basso budget Strings, presentato nel 2012 in molti festival, tra cui quello di Roma, e ha conquistato un British Independent Film Award.
Savage nel 2017 ha inoltre presentato il cortometraggio fantasy Day of the Deaf.

Sam Raimi tornerà dietro la macchina da presa in occasione di Doctor Strange in the Multiverse of Madness, il sequel del cinecomic Marvel con star l'attore Benedict Cumberbatch e che sarà collegato alla serie Disney+ WandaVision con star Paul Bettany ed Elizabeth Olsen.


MAX MINGHELLA REGISTA DI SHELL, FILM PRODOTTO PER HBO MAX

Max Minghella sarà il regista di Shell, un nuovo film che verrà prodotto per HBO Max, ritornando così dietro la macchina da presa dopo la buona accoglienza riservata a Teen Spirit - A un passo dal sogno.
Per ora la trama del lungometraggio non è stata ancora rivelata, tuttavia Deadline ha condiviso qualche anticipazione relativa al progetto.

Shell è stato scritto da Jack Stanley e il film viene descritto come "un racconto satirico horror con degli elementi sci-fi, ambientato nel mondo della salute e dell'industria dei cosmetici".
Nel team del progetto diretto dal regista Max Minghella ci saranno anche Fred Berger (La La Land) e Alicia Van Couvering che collaboreranno con il filmmaker, tramite la sua casa di produzione Blank Tape, Jamie Bell (Rocketman) e Brian Kavanaugh-Jones (In the shadow of the moon).

Stanley, recentemente, ha firmato la sceneggiatura di Lou con protagonista Allison Janney e in passato si era occupato anche della stesura del sequel di Chronicle, diretto da Josh Trank.


HAMILTON: IN ARRIVO SU DISNEY+ LO SPECIALE HISTORY HAS ITS EYES ON YOU

Hamilton tornerà protagonista su Disney+, da domani 10 luglio, con uno speciale che regalerà delle interviste al cast e agli autori per svelare i segreti della produzione del musical che ha conquistato tutto il mondo.
A intervistare le star sarà la giornalista Robin Roberts che affronterà anche gli aspetti storici che sono stati al centro di alcune critiche online e alcune perplessità già al tempo del debutto del musical a Broadway.

Le interviste proposte in Hamilton: History Has Its Eyes On You è stato prodotto da ABC e può contare sugli interventi di Lin-Manuel Miranda, del regista Thomas Kail e degli interpreti Christopher Jackson (George Washington), Leslie Odom Jr.(Aaron Burr), Phillipa Soo (Eliza Hamilton), Renée Elise Goldsberry, (Angelica Schuyler), Daveed Diggs (Marquis de Lafayette e Thomas Jefferson).
Lo speciale avrà inoltre degli interventi della storica Annette Gordon-Reed.

History Has Its Eyes On You affronterà le tematiche legate al processo creativo e la rilevanza del musical, che racconta gli eventi ambientati a partire dal 1776, all'interno della società contemporanea e della situazione politica in cui si trova la nazione in queste settimane.


ENDLESS: IL NUOVO TRAILER DEL FILM CON ALEXANDRA SHIPP

Endless è il nuovo film con star Alexandra Shipp e Nicholas Hamilton e online è stato condiviso il trailer in attesa del debutto previsto sul circuito di video on demand il 14 agosto.
Nel video si vedono i due giovani protagonisti innamorati e felici, situazione che cambia drasticamente a causa di un incidente d'auto.
I due ragazzi riescono però a rimanere in contatto nonostante la morte li abbia divisi.

Il teen drama Endless è stato diretto dal regista Scott Speer dopo i buoni risultati ottenuti da Il sole a mezzanotte.
Al centro della storia ci sono Riley (Alexandra Shipp) e Chris (Nicholas Hamilton), giovani e innamorati, che vengono separati da un tragico incidente d'auto. Mentre Riley combatte con i suoi sensi di colpa, Chris è bloccato in una specie limbo. Miracolosamente, i due trovano però un modo per connettersi.
In una storia d'amore che trascende la vita e la morte, sia Riley che Chris sono costretti a imparare la lezione più difficile di tutte: dirsi addio.

Nel cast ci sono anche Famke Janssen, star dei film dedicati agli X-Men, e DeRon Horton (Dear White People).




FAST & FURIOUS - SOLO PARTI ORIGINALI: GAL GADOT, UNA "SOLDATESSA" NEL SUO FILM D'ESORDIO

Prima che Wonder Woman trasformasse Gal Gadot nella superstar che tutti oggi conosciamo, l'attrice apparve in Fast & Furious - Solo parti originali, suo film d'esordio, nei panni di Gisele Yashar. Il personaggio di Gadot venne presentato nel 2009 come una aggiunta al team di Dominic Toretto, interpretato da Vin Diesel.

Il regista del film, a quanto pare, scelse di affidare il ruolo alla Gadot a causa della sua precedente esperienza militare e per questo motivo l'attrice scelse di portare a termine tutti i suoi stunt durante le riprese, senza ricorrere all'utilizzo di controfigure.

Sfortunatamente le reazioni al personaggio sono state contrastanti: alcuni critici hanno elogiato la natura e la rappresentazione della performance della Gadot, mentre altri hanno ritenuto irrealistico il personaggio Yashar e questo ha danneggiato la reputazione del franchise, già noto per la sua scarsa considerazione, dal punto di vista narrativo, nei confronti dei personaggi femminili.

Si dice che il personaggio di Gal Gadot potrebbe tornare in Fast & Furious e, considerando il riconoscimento che ora vanta l'attrice, non dovrebbe sorprendere il fatto che la Univeral Pictures abbia pensato nuovamente a lei, specialmente dopo l'enorme successo di Wonder Woman. Il nuovo capitolo della saga, Wonder Woman 1984, probabilmente uscirà con un ulteriore ritardo anche se lo studio cinematografico spera di poter distribuire la pellicola nelle sale nelle date stabilite.


LA SIRENETTA: SVELATO IL TITOLO DI LAVORAZIONE DEL FILM LIVE-ACTION

Le riprese della versione live-action del film Disney La Sirenetta possono riprendere e online è stato svelato il titolo di lavorazione: Scallops, in italiano capesante.
Il progetto dovrebbe arrivare nelle sale americane nel mese di novembre 2021 e, nonostante i ritardi subiti in questi mesi, le tempistiche dovrebbero essere rispettate

Parlando di questa nuova versione del film La sirenetta, Daveed Diggs ha dichiarato: "Alcuni degli aggiornamenti che hanno fatto alla storia sono davvero importanti per quanto riguarda dare un po' di potere ad Ariel ed è divertente lavorare a qualcosa così legato all'idea 'Se realizzeremo questo film non sarà legato al passato'. Devono realizzarlo per renderlo attuale".
A rivelare il titolo di lavorazione del lungometraggio è stato Skyler Schuler, direttore di TheDisInsider.

La versione live-action del classico d'animazione La sirenetta verrà diretta da Rob Marshall e la sceneggiatura sarà firmata da David Magee.
Halle Bailey avrà la parte della principessa Ariel, la sirenetta che sogna di diventare un essere umano, mentre Melissa McCarthy sarà la malvagia Ursula e Javier Bardem avrà la parte di Re Tritone.

Tra i produttori della nuova versione del lungometraggio ci sono Marshall, Marc Platt, John DeLuca e Miranda.


LET HIM GO: IL FILM CON KEVIN COSTNER E DIANE LANE HA UNA DATA DI USCITA

Let Him Go, il film con star Kevin Costner e Diane Lane, ha ora una nuova data di uscita: il 6 novembre 2020 il progetto arriverà nelle sale americane.
Focus Features ha scelto una data non particolarmente facile per quanto riguarda i risultati ai box office considerando che si scontrerà con l'atteso Black Widow.

Il film Let Him Go è diretto da Thomas Bezucha e racconterà la storia dello sceriffo George Blackledge e di sua moglie Margaret, interpretati da Kevin Costner e Diane Lane, che dopo la morte del loro figlio decidono di lasciare il loro ranch in Montana per salvare il nipote che vive in una famiglia pericolosa guidata dalla matriarca Blanche Weboy. Quando i due coniugi scoprono che non hanno alcuna intenzione di lasciar andare il ragazzino, George e Margaret decidono di lottare per la loro famiglia.

Il progetto si basa sull'omonimo romanzo scritto da Larry Watson ed è stato scritto da Bezucha.


Ravage – Bruce Dern protagonista nel nuovo trailer

Bloody Disgusting ha diffuso il primo trailer esclusivo della pellicola Ravage, il nuovo horror che si rifà al massacro del Texas.
Info
Brainstorm Media pubblicherà il film in alcuni cinema selezionati e via VOD il 21 Agosto.

La pellicola ha un forte richiamo al film Non Aprite quella Porta di Tobe Hooper e ne è la prova il fatto che la protagonista si imbatterà in una famiglia omicida intenta a torturare e uccidere vittime innocenti.

Ravage è stato scritto e diretto da Teddy Grennan ed è interpretato da Bruce Dern, Annabelle Dexter-Jones e da Robert Longstreet.

Trama
Una fotografa naturalista rimane testimone di un crimine violento mentre è sola nei boschi. Dopo essere stata catturata dai colpevoli, usa le sue abilità di sopravvivenza per eliminarle una ad una.




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Ghosts of War – Nuova clip esclusiva del film

In anteprima esclusiva ecco una nuova clip di Ghosts of War, la nuova pellicola horror ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale.
Info
La pellicola diretta da Eric Bress verrà rilasciata da Vertical Entertainment direttamente sulle piattaforme VOD il 17 Luglio.

Il cast è composto da Kyle Gallner (A Nightmare on Elm Street), Alan Ritchson (Tartarughe Ninja), Billy Zane (Titanic, Tombstone, Demon Knight), Shaun Toub (Iron Man), Brenton Thwaites (Pirati dei Caraibi: La vendetta di Salazar, Maleficent), Theo Rossi (Sons of Anarchy, Luke Cage) e Skylar Astin (Pitch Perfect 1 e 2).

Trama
Cinque soldati americani induriti dalla battaglia vengono assegnati a tenere un castello francese verso la fine della seconda guerra mondiale. Precedentemente occupata dall’alto comando nazista, questa tregua scende rapidamente nella follia quando incontrano un nemico soprannaturale molto più terrificante di qualsiasi cosa si veda sul campo di battaglia.




Riaprono dal 13 luglio UCI Meridiana (BO) e UCI Romagna (FC)

Due nuovi multisala del circuito UCI Cinemas sono pronti a ripartire dal 13 luglio prossimo, ad annunciarlo un nuovo comunicato che conferma il lento, ma progressivo ritorno alla normalità.

A riaprire i battenti dal 13 luglio saranno UCI Meridiana Casalecchio di Reno (BO) e UCI Romagna Savignano sul Rubicone (FC). Così come accaduto per le precedenti riaperture, anche in questo caso sono state approntati tutti i protocolli di sicurezza anti Covid-19.

Ecco il comunicato UCI Cinemas.

UCI Cinemas (Nuove Riaperture)

Milano, 9 luglio 2020 – UCI Cinemas è lieta di annunciare che a partire dal prossimo 13 luglio UCI Meridiana Casalecchio di Reno (BO) e UCI Romagna Savignano sul Rubicone (FC) riapriranno al pubblico con la ripresa delle proiezioni. Prosegue così il processo di graduale riapertura del Circuito UCI Cinemas annunciato lo scorso 15 giugno con la riapertura delle multisala di UCI Bicocca (MI), UCI Orio (BG), UCI Porta di Roma (Roma) e UCI Luxe Campi Bisenzio (FI) e proseguito il 6 luglio con la riapertura di UCI Lissone (MB) e UCI Reggio Emilia.

Nelle multisala di UCI Meridiana Casalecchio di Reno (BO) e UCI Romagna Savignano sul Rubicone (FC), così come nelle multisala già riaperte, sono stati introdotti i nuovi protocolli di sicurezza a salvaguardia della salute e del benessere di tutto il pubblico e dello staff, come le nuove misure di distanziamento sociale che includono limitazioni nel numero di posti disponibili per ogni spettacolo e la garanzia di avere delle poltrone vuote tra gli spettatori. Sono state inoltre adottate misure speciali affinché il percorso all’interno del cinema possa avvenire senza alcun tipo di contatto diretto e infine sono state potenziate le procedure di pulizia, con interventi più regolari. Per ulteriori informazioni sui protocolli di sicurezza visitare il sito: www.ucicinemas.it/siamocinemapiusicuri.


TOM HOLLAND VINCERÀ L'OSCAR PER CHERRY: PAROLA DEI FRATELLI JOE E ANTHONY RUSSO

Nel corso di una recente intervista promozionale, i fratelli Anthony e Joe Russo sono tornati a parlare del loro prossimo film, il noir Cherry che avrà per protagonista l'attore britannico Tom Holland.

Si tratta della quarta collaborazione fra i due registi e la giovane star, che per loro ha interpretato Spider-Man in Captain America: Civil War, Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame. Tuttavia Cherry sarà un'opera completamente diversa rispetto ai loro precedenti lavori, e parlando con ET i Russo hanno dichiarato di essere pronti ad iniziare la campagna Oscar per Holland.

"Contateci sulla lista delle persone che sono pronte per iniziare la campagna di premiazione Oscar già da oggi. Penso che tutti impazziranno quando avranno la possibilità di vedere la profondità e la versatilità che Tom ha portato in Cherry. È un attore dal talento generazionale."

Da quello che sappiamo finora, Cherry vedrà Tom Holland interpretare il ruolo di un medico dell'esercito con PTSD che diventa dipendente da oppioidi e inizia a rapinare banche per pagare la sua dipendenza. Il ruolo è molto lontano da quello dell'adolescente esuberante Peter Parker, ma i fratelli Russo sono chiaramente molto contenti di ciò che l'attore ha portato nel loro film. In precedenza, avevano dichiarato: "Ha fornito una prestazione strabiliante. Ciò che fa a se stesso emotivamente e fisicamente è incredibile. Non abbiamo più visto un attore in un ruolo come questo da un sacco di tempo. La storia del film copre un lasso di tempo di un decennio, ed è accompagnato da una performance epica. E siamo davvero convinti che arriverà fino agli Oscar."


MARVEL E STAR WARS, ECCO COME LA SAGA LUCASFILM HA INFLUENZATO INFINITY WAR E ENDGAME

Nel corso di una recente intervista con Comingsoon, i fratelli Anthony e Joe Russo hanno rivelato che la saga di Start Wars è stata fondamentale per lo sviluppo di Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame, diventati rispettivamente quinto e primo incasso nella storia del cinema.

Alla domanda sull'importanza della narrazione in Star Wars, Joe Russo ha risposto che i film degli Avengers hanno dato loro l'opportunità di esplorare i temi che li interessavano.

"Io e mio fratello siamo dei veri fanatici di Star Wars, e con Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame siamo riusciti a creare il nostro Star Wars personale. Questi film rappresentano in tutto e per tutto ciò che la storia di George Lucas ci ha insegnato quando eravamo bambini e cosa ha significato per noi, ed è stato importante e decisivo allontanarci dalla struttura dei film di quella saga, che per noi avevano un'importanza profonda. Siamo stati in grado di replicare quegli schemi nei nostri film. Quindi penso che parliamo con quei film piuttosto che con i film di Star Wars".

Anthony Russo ha aggiunto:

"In Star Wars c'è un godimento simile all'opera, nel senso che ci può essere questo tipo di narrazione rozza non molto sottile o sofisticato, eppure è la risonanza di quella narrazione che diventa importante. C'è qualcosa nel modo in cui il resto del cinema guarda quel momento, quella musica e quell'iconografia e quel dramma, tutto lavora insieme per creare emozione e una specie di eccitazione, un brivido, un pericolo. Questa sensazione per noi è stata un promemoria".


IO, ROBOT: UNA BIZZARRA TEORIA LO COLLEGA ALLE ORIGINI DI MATRIX

Io, robot con protagonista Will Smith, prende in prestito elementi dal libro di Asimov ma una bizzarra teoria lo vorrebbe idealmente prequel 'segreto' delle origini di Matrix. L'argomento ha affascinato molti storyteller e negli anni '90 sono nati film ispirati a queste teorie sull'influenza e il progresso della tecnologia, da Dark City a Matrix.

Ispirazioni anche per Jeff Vintar, che nel 2004 scrisse la sceneggiatura base del film Io, robot. L'idea originale di Vintar piacque alla Fox che acquisì i diritti per farne un action movie che incorpora le tre leggi della robotica di Asimov dal racconto Io, robot Runaround).
Ora i fan hanno avanzato l'ipotesi che il film possa essere realmente un prequel segreto di Matrix, che uscì nelle sale cinque anni prima.

Un'ipotesi bizzarra e piuttosto inverosimile, anche perchè Io, robot è targato Fox mentre Matrix è prodotto da Warner Bros. Si tratta in ogni caso di una teoria divertente e interessante. Entrambi i film presentano delle macchine robotiche che si rivoltano contro l'umanità.
Inoltre emerge in tutti e due i film la questione sull'opportunità di trattare i robot alla stregua degli esseri umani.
Particolarmente interessanti sono i riferimenti simili in Io, robot e Matrix, nonostante tutto questo non sia sufficiente a creare una teoria che sia valida.
Nei giorni scorsi Will Smith ha raccontato gli insulti razzisti subiti dalla polizia nel corso degli anni. L'attore è stato protagonista anche del film Focus - Niente è come sembra; durante la lavorazione Margot Robbie rimproverò Will Smith per il suo ritardo.


FANTASTICI 4, LA VERA UNIVERSITÀ DELLA CALIFORNIA RIVELA: "ECCO COME ARRIVERANNO NEL MCU"

Clifford Johnson, fisico teorico britannico e professore dell'Università della California, che da anni fornisce consulenze per numerosi progetti di Hollywood, ha parlato di come i Fantastici Quattro debutteranno nel Marvel Cinematic Universe.

Johnson è già 'entrato' a far parte della famiglia Marvel Studios, dato che negli ultimi anni ha prestato le sue competenze scientifiche alla produzione di Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame, e nel corso di una recente intervista ha rivelato la sua idea per l'introduzione dei Fantastici Quattro nel MCU.

Alla base della sua teoria c'è Black Panther, che Johnson ha ricordato essere un importante scienziato nei fumetti: "Wakanda e i Fantastici Quattro dovrebbero connettersi fin dall'inizio, e io ho pensato a come fare. Penso che sarebbe una bella connessione cii fumetti e anche un modo per mostrare la diversità della scienza far si che il Wakanda sia il punto di ingresso dei Fantastici Quattro nel L'universo cinematografico Marvel. In sostanza, gli scienziati wakandiani scoprono una nuova dimensione e lì dentro trovano i Fantastici Quattro, che ne erano rimasti intrappolati. Da lì, li salvano e li portano nel MCU. Se i Marvel Studios dovessero chiamarmi, sarei prontissimo ad elaborare ulteriormente."

Ricordiamo che l'anno scorso, poco dopo la fusione Fox-Disney, Kevin Feige ha annunciato che i franchise di X-Men e Fantastici 4 verranno riavviati all'interno del MCU, ma da allora i dettagli sono stati scarsissimi o quasi del tutto assenti, fatta eccezione per diversi rumor e teorie. Ma, anche considerando la vicinanza fra Black Panther e Fantastici 4 nei fumetti, secondo alcune indiscrezioni tutt'altro che confermate Namor e Dottor Destino dovrebbero essere introdotti in Black Panther 2, con il primo che è stato addirittura citato durante Avengers: Endgame.


STAR WARS: SCOPRITE LA NUOVA INCREDIBILE TEORIA SU DARTH VADER E LA MORTE NERA

Darth Vader era al corrente di un dettaglio che avrebbe potuto distruggere la Morte Nera ben prima che venisse svelato in Rogue One? Sin dal primo film del 1977, il punto debole della Morte Nera è stato uno degli argomenti principali di tutto il film. Gli spettatori hanno sempre avanzato qualche perplessità sull'argomento.

Com'è possibile che l'Impero sottovalutasse un difetto di progettazione così evidente? Questo dettaglio è stato percepito per anni come un segno di arroganza da parte dell'Impero. Tutto questo fino a Rogue One, quando è stato spiegato che Galen Erso ha sabotato la Morte Nera durante la lavorazione.
Tuttavia è servito l'intervento di Luke Skywalker per avere la meglio sulla temibile Morte Nera.

Una nuova teoria di queste ore vedrebbe Darth Vader consapevole del punto debole della Morte Nera già da diverso tempo. Addirittura prima ancora che venisse costruita.
In un episodio della quarta stagione di The Clone Wars, un gruppo di soldati discute su come attaccheranno un'astronave nemica. Durante il loro discorso viene ricordato l'eroismo di Anakin Skywalker nella battaglia di Naboo, quando distrusse la nave di controllo dei droidi della Federazione dei Mercanti, e di come Anakin fosse consapevole di come una meraviglia tecnologica come la Morte Nera potesse essere vinta.

Questo dettaglio contestualizza anche un momento di Una nuova speranza, quando gli ufficiali imperiali si vantano dell'immenso potere della Morte Nera, Darth Vader non rimase impressionato, definendo la Morte Nera insignificante rispetto alla Forza. Rogue One conferma che Vader non era al corrente della manomissione di Galen Erso, ordinando a Krennic d'indagare, forse perchè poco sicuro della sicurezza della Morte Nera.


TENET, ELIZABETH DEBICKI: ECCO I CURIOSI RETROSCENA SUL SUO PROVINO

Di Tenet ormai conosciamo diversi retroscena, ad esempio come Robert Pattinson ha scoperto di aver ottenuto il ruolo o il fatto che contenga uno dei set più imponenti di sempre, ma a conti fatti, non sappiamo nulla di più di quel che si è visto dai trailer (e anche lì, chi ci capisce è bravo). Vediamo quindi qualche altra curiosità in merito.

Oggi vi parliamo infatti della star femminile del fil di Nolan, Elizabeth Debicki.

Sapevate infatti che l'attrice australiana ha quasi rischiato di non essere ingaggiata per la parte a causa del suo accento? O meglio, della sua bravura nel rendere perfettamente l'accento americano?

Christopher Nolan aveva infatti visto la Debicki recitare in Widows, convinto che la ragazza fosse americana "Stavo cercando qualcuno dallo stile estremamente British, il personaggio doveva essere una sorta di English Rose" ha dichiarato il regista, a cui poi, per fortuna, è stato fatto notare dalla moglia come Elizabeth fosse in realtà australiana.

Nolan ha poi fatto un rewatch de Il Grande Gatsby e The Night Manager, rimanendo piacevolmente colpito dalla bravura e dalla versatilità dell'attrice "Elizabeth è una di quei grandi attori che, quando vengono portati alla tua attenzione, ti rendi conto di averli visti in un sacco di progetti, ma non avevi capito si trattasse della stessa persona".

Così, da parte sua, era già bella che decisa la cosa. Eppure Elizabeth volle a tutti i costi fare il provino per Tenet. "Io non gliel'ho certo richiesto. Ci sono degli attori di un certo livello a cui, in qualità di regista, non hai bisogno di chiedere loro di fare un provino" spiega Nolan "Ma lei ha insistito. Credo che per lei fosse importante sapere di poter fare ciò che stessi cercando".

"E stupì davvero tutti. Dentro di me sapevo già, e lei stava solo confermando [quanto fosse giusta per il ruolo]. Quello che fece a quel provino andò oltre ogni mia più rosea immaginazione" conclude il regista.

Tenet uscirà nelle sale italiane il 26 agosto 2020.


SPANGLISH, LA COMMEDIA CHE ADAM SANDLER PREFERÌ A COLLATERAL: ECCO COM'È ANDATA

Spanglish - Quando in famiglia sono troppi a parlare, commedia del 2004 diretta la premio Oscar James L. Brooks (Voglia di tenerezza) che vede come protagonisti protagonisti Adam Sandler, Téa Leoni e Paz Vega.

Nel film, una bella ragazza messicana di nome Flor (Vega) accetta il posto di governante in casa di una famiglia benestante, benché piena di problemi, i Clasky: John (Sandler) possiede e dirige un ristorante alla moda, mentre la moglie Deborah (Leoni) è da poco disoccupata. A completare il quadretto ci sono i due figli, Bernice e Georgie. Ma la sua visione della famiglia e del matrimonio è del tutto diversa da quella dei suoi nuovi datori di lavoro, e non sapendo neanche parlare bene l'inglese darà luogo a situazioni esilaranti ed assurde.

La produzione di Spanglish fu organizzata nello stesso periodo delle riprese di Collateral, acclamato thriller di Michael Mann con Tom Cruise al quale avrebbe dovuto prendere parte anche lo stesso Sandler, che però decise di dedicarsi alla commedia lasciando il ruolo a Jamie Foxx.

Diversi anni più tardi, inoltre, Mann rivelò il motivo per cui la parte del tassista, che era stata pensata proprio per essere interpretata da Adam Sandler, fu assegnata ad un altro attore. "Non ho niente contro Adam Sandler, ma il personaggio era un tassista ebreo scritto in maniera pessima" ha spiegato infatti il regista, che riscrisse parte della sceneggiatura.

Sandler, lo ricordiamo, è apparso di recente nell'apprezzato Diamanti Grezzi dei fratelli Safdie.


FOCUS, QUANDO MARGOT ROBBIE RIMPROVERÒ WILL SMITH PER IL RITARDO

Due anni dopo il successo ottenuto grazie all'apparizione in The Wolf of Wall Street di Martin Scorsese, Margot Robbie ha recitato al fianco di Will Smith in Focus - Niente è come sembra, ruolo che riuscì ad ottenere dopo una rocambolesca avventura.

Tutto è iniziato su un'isola della Croazia, dove l'attrice stava passando una tranquilla vacanza in compagnia del fratello. "Sono state le 24 ore più folli della mia vita" ha spiegato la Robbie ad Entertainment Weekly prima dell'uscita del film. "Ero bagnata fradicia perché stavo nuotando, sono tornata in hotel alle 6 di mattina, non avevo dormito, ho acceso il telefono e ho trovato questo messaggio: 'Ti vogliono al provino per Focus. Il tuo vuole parte stasera.' C'era solo un catamarano per tornare sulla terra ferma partiva in 20 minuti, così ho preso la mia roba e ho raggiunto di corsa la barca. Ho preso un bus per l'aeroporto e ho aspettato 6 ore. Sono volata in Francia, ho aspettato altre 6 ore e sono partita per New York, e nel frattempo ho perso il mio bagaglio."

"Le mie scarpe erano bagnate, i mie pantaloncini umidi, ero senza trucco e negli ultimi due giorni avevo dormito in tutto 6 ore" ha aggiunto, rivelando di aver rimproverato Will Smith: "Sono arrivata al provino, e ho scoperto che Will era in ritardo. È entrato dicendo. 'Scusate per il ritardo, arrivo dal Queens.' Io l'ho guardato e gli ho detto 'Ah sì? Beh, io sono arrivata in tempo da un'isola della Croazia."


TESLA – TRAILER DEL BIOPIC CON ETHAN HAWKE PRESENTATO AL SUNDANCE

Oggi viene festeggiato il 164° compleanno di Nikola Tesla, quale data migliore per lanciare il primo trailer di Tesla? Ethan Hawke interpreta l’inventore nel film biografico scritto e diretto da Michael Almereyda.

Presentato in anteprima a inizio anno al Sundance Film Festival, la pellicola utilizza un approccio contemporaneo per raccontare questa storia.

La sinossi:

Brillante e visionario Nikola Tesla (Ethan Hawke) affronta un’ardua battaglia per portare a compimento il suo rivoluzionario sistema elettrico, in seguito affronta sfide più spinose con il suo nuovo sistema per l’energia wireless in tutto il mondo. Il film segue le difficili interazioni di Tesla con il suo collega inventore Thomas Edison (Kyle MacLachlan) e il suo patrono George Westinghouse (Jim Gaffigan).

Un altro thread ripercorre il corteggiamento di Tesla del titano finanziario J.P.Morgan (Donnie Keshawarz), la cui figlia Anne (Eve Hewson) ha un interesse più che casuale per l’inventore. Anne analizza e presenta la storia mentre si svolge, offrendo una voce decisamente moderna a questo dramma d’epoca scientifico che, come il suo soggetto, sfida le convenzioni.

Nel cast: Kyle MacLachlan, Eve Hewson, Jim Gaffigan, Hannah Gross e Ebon Moss-Bachrach. Tesla verrà distribuito in un numero limitato di sale e in VOD dal 21 agosto.





Edited by Triplethor - 10/7/2020, 19:36
view post Posted: 9/7/2020, 19:14 MovieTown - Cinema

CINEWS SECONDA PARTE

GIOVEDI

09/07/2020



IN THE NAME OF THE KING, TUTTI I RETROSCENA SUL FANTASY DI UWE BOLL CON JASON STATHAM

In the Name of the King, fantasy di Uwe Boll basato sul videogioco per PC Dungeon Siege che tra gli altri vede nel cast Jason Statham, Ron Perlman, Ray Liotta e Burt Reynolds.

Il film segue le vicende di Farmer, un semplice contadino la cui vita viene stravolta quando i Krug, una banda di assassini guidati da un demoniaco stregone, arriva al villaggio dando vita ad un vortice di violenza saccheggiando, uccidendo suo figlio e rapendo sua moglie. Deciso a vendicarsi, Farmer parte al loro inseguimento insieme al mentore Norick e il cognato Bastian.

Abbiamo raccolto per voi tutte le curiosità e retroscena sul dietro le quinte di in The Name of the King, che potete trovare come sempre qui di seguito:

Per realizzare la sceneggiatura un impiegato oltre un anno, ma alla fine Doug Taylor dovette riscrivere l'80% della storia perché considerata troppo simile a quella de Il Signore degli Anelli.

Boll ebbe molti problemi con lo sviluppo degli effetti speciali. Stando alle sue parole, il regista licenziò diverse compagnie di CGI che avevano affidato il loro lavoro ad altri studi meno qualificati che lavorano a basso prezzo.

Durante le riprese, Boll organizzò una visita al set per beneficenza, cosa che mise non poco a disagio Ray Liotta. Durante alcune interviste, infatti, la star di Quei Bravi Ragazzi spiegò che era stata una "pazzia" invitare così tanti spettatori sul set.

La prima versione del film fu completata solo 8 ore prima della proiezione: Boll portò personalmente la pellicola da Vancouver a Los Angeles
.
Kevin Smith e Juliette Lewis, che in quel periodo stavano girando Se proprio lo vuoi, lascialo andare nel set adiacente a quello di Boll e visitavano spesso la produzione, furono visti da Reynolds mentre rubavano dei donuts della Krispy Kreme.


DELITTI INQUIETANTI, IL FILM VENNE MODIFICATO PERCHÉ NON ERA ABBASTANZA "DA STEVEN SEAGAL"

Delitti inquietanti, thriller d'azione del 1996 diretto da John Gray che vede come protagonista Steven Seagal nei panni di un detective di New York. Quello che forse non sapete, però, è che il film ha subito un processo produttivo piuttosto travagliato.

Nonostante fosse stato pensato come un action di più ampio respiro, simile per ambizioni a L'ultimo boy scout di Tony Scott, Warner Bros. decise infatti di eliminare diverse scene d'azione per ridurne significativamente il budget: tra queste rientrano un incontro tra il protagonista Jack Cole e una SWAT, l'esplosione della barca di Campbell, il quale avrebbe vissuto su una casa galleggiante invece che in un appartamento, e una sparatoria finale al Los Angeles Museum.

Una volta terminate le riprese, tuttavia, lo studio mise mano al montaggio per aumentare il ritmo della pellicola e renderlo in questo modo un "normale film di Steven Seagal". In questo procedimento, furono tagliati diversi scambi comici e drammatici tra Cole e Campbell (Keenen Ivory Wayans) e gran parte delle scene dedicate alla moglie di Cole, Jessica (Michelle Johnson).

Nel film, lo ricordiamo, Seagal interpreta un ex agente governativo richiamati per indagare su una serie di omicidi attribuiti ad un serial killer. Affiancato da un agente locale, l'uomo sospetta che alcuni di questi delitti non siano opera del maniaco, ma abbiano un'altra matrice di portata internazionale.


LAST NIGHT IN SOHO, EDGAR WRIGHT: "DIVERSO DAI MIEI ALTRI FILM". NUOVA IMMAGINE UFFICIALE

L'attesissimo e posticipato Last Night in Soho di Edgar Wright rappresenta un notevole cambio di rotta rispetto alla sua precedente filmografia, dalla Trilogia del Cornetto a Baby Driver, essendo al cuore un thriller-horror di natura psicologica di cui è disponibile oggi una nuova immagine ufficiale grazie a Empire Magazine.

Nel nuovo numero della rivista britannica, lo stesso Wright ha rivelato qualcosa in più sul film, che ruota attorno a tre figure: l'aspirante fashion designer Eloise (Thomasin McKenzie), la cantante in ascesa Sandy (Anya-Taylor Joy) e il misterioso personaggio in doppio petto di Matt Smith.

In merito al progetto, l'autore ha rivelato: "Sarà molto diverso dagli altri miei film. Ma ho sempre amato quei titoli che si trasformano lentamente in altro, e in questo elemento si può rintracciare anche nei miei precedenti lavori. Last Night in Soho è ambientato in un regno cinematografico più psicologico e diventa man mano che procede sempre più intenso e angosciante. E amo molto gravitare verso la realizzazione di film di generi che non ho ancora sperimentato, in questo caso una tipologia di horror anni '60-'70 che ha anche qualche elemento di natura operistica. Sto usando quel tipo di grammatica visiva".

Dichiarazioni che fanno il paio con una recente intervista con MTv, in cui la protagonista Anya Taylor-Joy ha rivelato di "essere rimasta molto disturbata durante una registrazione ADR di una parte del film":

"Non posso dire molto sul film, ma ho avuto modo di guardarne una buona parte in ADR o qualunque cosa fosse mi ha davvero disturbata molto. È estremamente claustrofobico. I colori sono decisi e intensi. È un trip di acidi diretto magnificamente. Credo che alla gente piacerà tanto. Sicuramente non si annoieranno".

Last Night in Soho vede nel cast anche Diana Rigg, Terence Stamp e James Phelps. L'uscita è prevista nelle sale cinematografiche il 23 aprile 2021




JUSTICE LEAGUE, ANCHE GAL GADOT MALTRATTATA DA WHEDON SUL SET? ECCO LE NUOVE RIVELAZIONI

Joss Whedon è in questi giorni al centro delle polemiche dopo alcune dichiarazioni di Ray Fisher su di un suo presunto comportamento inappropriato sul set di Justice League, pensiero ripreso e condiviso da alcuni tecnici e infine - indirettamente - anche da Gal Gadot, interprete di Wonder Woman.

Spieghiamo meglio. La giornalista Grace Rudolph, citando fonti affidabili, ha sottolineato in un recente Tweet che la Gadot avrebbe rifiutato di girare una sequenza nel crossover DC Films già a guida Whedon dove veniva in qualche modo sessualizzato il corpo della supereroina. Si tratta della sequenza nel terzo e ultimo atto dove Flash (Ezra Miller) atterra sul corpo di Wonder Woman. L'attrice al tempo decise di non girare quel momento, ma Whedon lo voleva a tutti i costi e decise di chiamare uno stunt double, tant'è che nel cut cinematografico vediamo la scena ma non la faccia di Gal Gadot.

Un fan via Twitter ha rapidamente sottolineato che la scena è molto simile a quella di Avengers: Age of Ultron (sempre di Whedon) in cui Bruce Banner atterra sul corpo di Natasha Romanoff: "Il fatto che abbia girato la stessa sequenza a due anni di distanza ne dimostra la scarsa crescita come regista di commedie".

Ha fatto poi seguito al tweet della giornalista una risposta piuttosto sconvolgente del fotografo Jason Labory, che ha scritto: "E non dimenticarti di aggiungere che l'ha trascinata in una stanza minacciando ripercussioni per la sua carriera se non avesse girato quella scena. Questo è molto importante e non dovrebbe essere omesso".

Vi lasciamo allo speciale dedicato alla Zack Snyder's Justice League, in uscita nel 2021 su HBO Max.


SKY E SONY PICTURES, NUOVO INCREDIBILE ACCORDO PLURIENNALE: C'È DI MEZZO ANCHE SPIDER-MAN

Magari non farà rumore come il grande accordo con Disney per i diritti di Spider-Man di qualche mese fa, ma nelle scorse ore è stata ufficializzata una nuova partnership fra Sky e Sony Pictures.

L'accordo riguarda Regno Unito, Irlanda, Italia, Germania, Austria e Svizzera, e garantirsce agli abbonati Sky l’accesso ad un numero ancora maggiore di contenuti di qualità: nell’ambito di questo accordo, ad esempio, tutte le nuove e future uscite dei film Sony Pictures Entertainment (SPE), inclusi i recenti successi Jumanji: The Next Level, Piccole Donne, Bad Boys For Life e il sequel di prossima uscita Peter Rabbit 2, saranno disponibili su Sky Cinema, insieme al nuovo film di animazione per tutta la famiglia di Lin-Manuel Miranda, Vivo, e i film della Sony Pictures Universe basati sui personaggi Marvel come Venom 2 e Morbius.

Le parti hanno esteso anche il perimetro dei propri accordi su tutti i servizi pay per view di Sky, ovvero Sky Store e Sky Primafila, nonché i servizi di streaming NOW TV, Sky Ticket, Sky Show e Sky X, così da offrire ai propri clienti l'accesso ai contenuti sia in diretta che on demand. La nuova partnership copre anche la vasta library di lungometraggi della SPE che comprende le saghe di Hotel Transylvania, Ghostbusters, Karate Kid e Spider-Man.

Stephen van Rooyen, Chief Executive Officer, UK & Europe, Sky ha affermato: “Siamo lieti che questo accordo appena siglato con Sony Pictures permetterà ai clienti Sky in tutta Europa di avere accesso a un numero ancora maggiore di contenuti di qualità tutti in un unico posto su Sky Q insieme a Discovery, HBO, Netflix e Showtime, il miglior sport in Europa e le nostre premiate produzioni originali".

Mark Young, Regional Executive Vice President, Western Europe, Sony Pictures Television ha dichiarato: “Siamo lieti di estendere la nostra speciale collaborazione con Sky attraverso questo nuovo accordo, migliorato rispetto al precedente, relativo ai contenuti di serie TV e film. Il settore sta attraversando un momento dinamico e stimolante e la nostra continua collaborazione rappresenta un’occasione straordinaria per presentare tutta la potenza della nostra library, insieme ai nostri titoli più popolari, ai clienti Sky in tutta Europa”.


DC, SMENTITI PARECCHI RUMOR SUI FILM IN ARRIVO: MA DUE SONO STATI CONFERMATI

Dopo aver smentito gli scooper che avevano riportato la notizia del ritorno di Jeffrey Dean Morgan in The Flash, costruita appositamente da zero e pensata come trappola acchiappa-scooper, il reporter di The Wrap Umberto Gonzalez è tornato all'attacco.

Storicamente vicino alla DC Films Gonzalez è stato da sempre un caposaldo dei rumor più o meno ufficiali riguardanti i cinecomic Warner Bros. (a lui si deve, recentemente, lo scoop sul ritorno di Michael Keaton in The Flash) e nelle scorse ore sulla sua pagina Twitter, il reporter del commercio ha attaccato ancora una volta la scooper Grace Randolph, ormai continuamente screditata.

Secondo la Randolph Batgirl avrebbe preso il posto di Terry McGinnis in una sorta di adattamento live-action di Batman Beyond, ma Gonzalez ha smentito prontamente; allo stesso modo ha distrutto il rumor che voleva Ryan Reynolds è in trattative per tornare come Lanterna Verde. Continuando a sparare a zero, Gonzalez ha anche specificato che il rapporto di The Direct secondo cui starebbe per arrivare un nuovo film di Costantine sviluppato da Warner Bros è inventato di sana pianta, e infine si è sbellicato di fronte alle chiacchiere su un film intitolato Justice League: Rebirth.

Infine, tra i rumor debunkati c'è anche quello del ritorno di Ben Affleck, cosa che spezza il cuore anche allo stesso Gonzalez.

Tuttavia, ha confermato che Ezra Miller è ancora Flash e che Zatanna è davvero in fase di sviluppo, ma ha anche sottolineato che lo è dal 2018 e che quindi sarebbe un tantino esagerato definirlo uno scoop.


007, CARY FUKUNAGA: "IO ABBONATO ALLE PANDEMIE, IL MIO PRIMO FILM USCÌ DURANTE LA SUINA!"

Dopo aver assicurato i fan che il 007 No Time To Die non ha subito modifiche durante il lockdown, il regista Cary Fukunaga ha parlato di un'inquietante coincidenza che apparentemente lega il suo cinema al destino del mondo.

Stiamo sdrammatizzando, chiaramente, ma come lo stesso Fukunaga ha notato il suo primo film, l'acclamato dramma messicano Sin Nombre, uscì nel bel mezzo della pandemia suina che colpì nel 2009.

"Il mio primo film, Sin Nombre, è uscito durante l'influenza suina ed è uscito nei cinema in Messico proprio quando il presidente del Messico disse: 'Non andate al cinema'", ha ricordato Fukunaga a Empire in una nuova intervista. "Quindi ho avuto una sorta di trauma da quell'esperienza, e mentre seguivo le notizie quest'anno, quasi ogni giorno chiedevo[ai produttori: 'Insomma, ragazzi, qual è il piano? Perché secondo me questa situazione non si fermerà'."

E Fukunaga ci aveva visto lungo, dato che 007 No Time To Die è stato rinviato da aprile a novembre prossimo. "Non credo che qualcuno avrebbe potuto prevedere in che modo e per quanto tempo il mondo si sarebbe fermato completamente, ma ero sicuro che almeno i cinema ne avrebbero risentito perché il pubblico non sarebbe andato in sala."


THE OLD GUARD – UN VIDEO METTE A CONFRONTO IL FILM E IL FUMETTO

The Old Guard uscirà domani su Netflix, ma intanto è disponibile una featurette che mette a confronto il film e il fumetto da cui è tratto, scritto da Greg Rucka e disegnato da Leandro Fernandez.

Lo stesso Rucka ha sceneggiato l’adattamento, e parla delle sfide connesse a questa trasposizione, mentre vediamo parecchie scene inedite del cinecomic: le varie inquadrature sono accostate alle vignette del fumetto, per fare un paragone. Anche la regista Gina Prince-Bythewood, la protagonista Charlize Theron e lo stesso Fernandez parlano dell’opera.

La sinossi ufficiale
Da secoli il mondo dei mortali è protetto da un gruppo clandestino guidato da una guerriera di nome Andy (Charlize Theron). Al suo interno ci sono mercenari molto uniti tra loro e che stranamente non possono morire. Durante una missione urgente le straordinarie capacità dei componenti della squadra diventano improvvisamente pubbliche. Ora tocca ad Andy e all’ultima arrivata Nile (Kiki Layne) aiutare il team a scongiurare il pericolo rappresentato da chi, a qualsiasi prezzo, intende replicare e sfruttare economicamente questo dono. Tratto dal celebre fumetto di Greg Rucka e con la regia di Gina Prince-Bythewood, THE OLD GUARD racconta una storia cruda, ancorata alla realtà e piena d’azione che dimostra come vivere per sempre non è poi una faccenda tanto semplice.

La protagonista è Charlize Theron nel ruolo di Andromaca di Scizia, leader di un gruppo di guerrieri immortali che vivono sulla Terra da millenni, combattendo le battaglie di ogni generazione. Della squadra fa parte anche Luca Marinelli, il cui talento attira sempre di più l’attenzione delle produzioni internazionali. L’attore romano interpreta Nicolo di Genova, crociato italiano che ora ha una relazione con un vecchio avversario, Yusuf Al-Kaysani (il Marwan Kenzari di Aladdin), anche lui nel gruppo. Matthias Schoenaerts è invece Sebastian le Livre, ex soldato napoleonico, mentre Kiki Layne presta il volto all’ultima “recluta” della guardia: Nile Freeman, marine americana che ritorna in vita dopo essere stata uccisa in azione, scoprendo così di essere immortale a sua volta.

A dar loro la caccia troviamo Copley (Chiwetel Ejiofor), agente della CIA che, essendo anche uno storico, è riuscito a scoprire il segreto della squadra. Harry Melling interpreta Merrick, dirigente di una compagnia farmaceutica che si allea con Copley per catturare il gruppo e studiarne i poteri.

Gina Prince-Bythewood è nota per Love & Basketball, La vita segreta delle api, Beyond the Lights: Trova la tua voce e il pilot della serie Cloak & Dagger. Avrebbe dovuto dirigere Silver and Black, cinecomic della Sony con Gatta Nera e Silver Sable, ma il film è stato annullato.
Potrete vedere la featurette qui di seguito, con i sottotitoli in italiano.

La featurette




GLI INFEDELI – IL TRAILER DEL FILM CON SCAMARCIO E MASTANDREA, DAL 15 LUGLIO SU NETFLIX

Netflix ha pubblicato il trailer de Gli infedeli, remake italiano dell’omonima commedia francese uscita nel 2012.

Il film racconta cinque storie di uomini fedifraghi alle prese con relazioni e tradimenti, interpretate da Riccardo Scamarcio, Laura Chiatti, Valerio Mastandrea, Valentina Cervi e Massimiliano Gallo.

La regia è curata da Stefano Mordini, lo stesso di Provincia meccanica, Acciaio, Pericle il nero e Il testimone invisibile. Potrete vedere il trailer qui di seguito, ma prima vi ricordo che Gli infedeli uscirà il 15 luglio sulla piattaforma on-line.

La sinossi
Dalle bugie assurde alle sorprese sexy, questa raccolta di storie cattura le follie di alcuni uomini che si giostrano tra fedeltà e relazioni.

Nel cast de Gli infedeli figurano Riccardo Scamarcio, Laura Chiatti, Valerio Mastandrea, Valentina Cervi, Massimiliano Gallo, Marina Foïs, Ascanio Balbo, Euridice Axen e Donato Placido.

Il copione è opera dello stesso Stefano Mordini con Filippo Bologna e Riccardo Scamarcio.

Il trailer




SCOOBY! LA NUOVA AVVENTURA DI SCOOBY-DOO IN ANTEPRIMA DIGITALE DAL 15 LUGLIO

Scooby!, la nuova avventura animata di Scooby-Doo, sarà disponibile nel nostro territorio in esclusiva anteprima digitale dal 15 luglio, disponibile per l’acquisto premium su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMvision, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV e per il noleggio premium su Sky Primafila e Infinity.

La trama
Scooby! ci svela come gli amici di sempre Scooby e Shaggy si siano incontrati, e come si siano uniti ai giovani investigatori Fred, Velma e Daphne per formare la famosa Mystery Inc. Con centinaia di casi risolti e avventure condivise, Scooby e la banda ora dovranno affrontare il loro mistero più grande e impegnativo di sempre: sventare un piano volto a sguinzagliare il cane fantasma Cerberus nel mondo. Mentre si apprestano a fermare questa “can-apocalisse globale”, i membri della banda scoprono che Scooby ha un retaggio segreto e un destino epico più grande di quanto potessero immaginare.

Nel cast vocale della versione originale troviamo Kiersey Clemons (“Cattivi vicini 2”; la serie TV “Angie Tribeca”) nei panni di Dee Dee; Zac Efron (“The Greatest Showman”; la saga “Cattivi vicini”) in quelli di Fred; Will Forte (“La rivincita delle sfigate”; la serie TV “The Last Man on Earth”) è la voce del migliore amico di Scooby-Doo, Shaggy; Jason Isaacs (i film di “Harry Potter”; “The OA” in TV) è la voce del famigerato Dick Dastardly; Ken Jeong (“Crazy & Rich”; la trilogia di “Una notte da leoni”) nel ruolo di Dynomutt; Tracy Morgan (“What Men Want”; “30 Rock” in TV) nel ruolo di Captain Caveman; Gina Rodriguez (“Deepwater: Inferno sull’Oceano”; la serie TV “Jane the Virgin”) è la voce di Velma; Amanda Seyfried (i film “Mamma Mia!”; “Ted 2”) è Daphne; l’attore due volte candidato all’Oscar Mark Wahlberg (“The fighter”; “The Departed – Il bene e il male”) è Blue Falcon, mentre Frank Welker (il franchise di “Transformers”) presta la voce a Scooby-Doo.




Suicide Squad: David Ayer voleva che l’Incantatrice avesse un aspetto diverso

Sempre sulla scia del “Release the Ayer Cut“, David Ayer è tornato a parlare del suo Director’s Cut di Suicide Squad e, in particolare, dell’aspetto finale che avrebbe dovuto avere nella pellicola il personaggio di Incantatrice, interpretato da Cara Delevigne, secondo alcuni concept iniziali.
Un utente su Twitter ha postato un vecchio concept taggando il regista che ha risposto:

Ecco, è così che volevo che apparisse alla fine.

https://pbs.twimg.com/media/EcbM0NBWkAcDdN...=jpg&name=small

L’utente ha postato anche una serie di altri concept che mostrano (come da prassi per ogni concept artist) vari passaggi della creazione dell’aspetto di Incantatrice, chiedendo ad Ayer se questi fossero rappresentanti di “varie fasi del suo potere” al quale Ayer ha risposto di sì.

https://pbs.twimg.com/media/EcbMzyBWsAcHES...=jpg&name=small

La pellicola, diretta da David Ayer, è uscita nelle sale americane il 5 agosto 2016 e il 13 agosto in Italia. Questa la sinossi:

È bello essere cattivi… Mettete insieme un team dei più pericolosi Super Cattivi che possiate trovare nelle carceri del mondo, dategli il più fornito arsenale a disposizione del governo e mandateli in missione per sconfiggere un’entità insuperabile ed enigmatica. L’ufficiale dell’intelligence degli U.S.A., Amanda Waller ha convocato in gran segreto un gruppo di individui disperati e deprecabili che non ha niente da perdere. Ad ogni modo, dopo aver fallito inevitabilmente la missione ed essersi resi conto di non essere stati scelti per avere successo quanto per la loro colpevolezza riconosciuta, pensate che la Suicide Squad risolverà la questione morendo nel tentativo oppure decideranno sia meglio che ognuno vada per la sua strada?


Ennio Morricone viene celebrato anche dalla Serie A

Anche la Serie A ha voluto ricordare Ennio Morricone, il leggendario compositore scomparso il 6 luglio.
In queste giornate in cui, per recuperare lo stop del campionato durante il lockdown, si gioca quasi quotidianamente in stadi ancora a porte chiuse, le note delle partiture di Ennio Morricone sono risuonate fra gli spalti.

Ecco, qua sotto, un paio di video:


https://twitter.com/i/status/1281162679244206080

https://twitter.com/i/status/1280590576325402625

Avengers: Infinity War, in una scena eliminata Vedova nera incontra Smart Hulk

Un certo numero di scene eliminate della Infinity Saga erano state incluse nel box ad edizione limitata dell’anno scorso, e ora un’altra scena inaspettatamente si è fatta strada online.
In una versione precedente di Avengers: Infinity War, Bruce Banner si sarebbe trasformato in Smart Hulk durante l’ultima battaglia, esplodendo letteralmente dall’armatura di Hulkbuster per eliminare Cull Obsidian.

I Marvel Studios e i Fratelli Russo alla fine hanno deciso di dare una direzione diversa, lasciando quel grande cambiamento per Avengers: Endgame.

In questa scena cancellata, tuttavia, vediamo le conseguenze della trasformazione di Bruce, mentre si riunisce con Vedova nera e Falcon mentre la battaglia a Wakanda continua a imperversare nelle vicinanze.

È una sequenza emotiva per tanti motivi, ma i Fratelli Russo hanno spiegato che era più giusto introdurre Smart Hulk nel capitolo finale.

In molti hanno sofferto poco il personaggio e ne hanno addirittura chiesto la rimozione. Fatto sta che la scena eliminata qui sotto è molto emotiva e fa parte di quei momenti di dialogo tra Hulk e Vedova nera, che ha spesso indotto i fan a pensare a un feeling speciale.


Fast and Furious: Solo parti originali, 10 curiosità sul film con Vin Diesel

La saga di Fast & Furious che sembrava ormai defunta al terzo capitolo, rinasce grazie al quarto film che dà l'avvio a una costante crescita di incassi e di pubblico. Alcune curiosità su Fast and Furious: Solo parti originali.

Al terzo capitolo intitolato Tokyo Drift, la saga di Fast & Furious sembrava arrivata a destinazione. Quando il quarto capitolo si è affacciato nei cinema, si è pensato che fosse l'ultimo afflato di una serie di film dalla presenza discontinua di attori protagonisti (e di spettatori in sala). Invece...boom! Soltanto nel primo weekend di programmazione Fast & Furious: Solo parti originali ha incassato 72.5 milioni di dollari (quando Tokyo Drift si era fermato a 62 complessivi) accumulando al box office mondiale a fine corsa ben 360 milioni. Quello era solo l'inizio di una serie di record e di crescente popolarità per una saga derisa, criticata ed etichettata come film di serie C. Fast & Furious: Solo parti originali è stato il giusto nuovo approccio per cambiare marcia riportando in pista i quattro attori principali del primo capitolo: Paul Walker, Michelle Rodriguez, Jordana Brewster e, naturalmente, Vin Diesel. Gran parte del merito va a quest'ultimo per aver contribuito ad allargare gli orizzonti, per essere entrato nel team produttivo e per aver pianificato non un solo film, ma una trilogia. Se le cose fossero andate bene, s'intende. E oggi siamo in attesa di vedere il film numero 9.


Fast and Furious: Solo parti originali, 10 curiosità sul film

Il titolo Fast and Furious: Solo parti originali offre una doppia lettura. Con il gergo tecnico "parti originali" nel mondo delle auto elaborate, il riferimento va ai quattro personaggi Dom, Letty, Brian e Mia che ritornano protagonisti dopo il primo film del 2001

Questo film segna il debutto al cinema di Gal Gadot, futura Wonder Woman

Nella timeline narrativa, gli eventi di Solo parti originali accadono prima di quelli del capitolo precedente Tokyo Drift

Vin Diesel ha diretto e interpretato un cortometraggio di 18 minuti intitolato Los Bandoleros, il quale è un prequel di questo film ed è incluso nei contenuti speciali del DVD/Blu-ray

Il cortometraggio ha preso il titolo dal brano Los Bandoleros dei due artisti portoricani Don Omar e Tego Calderon che sono anche nel cast del film

Circa 240 auto sono state assemblate per le riprese

Le riprese si sono svolte nella Repubblica Dominicana, a Panama, in Messico e in varie zone della California tra cui, naturalmente, Los Angeles

Un breve versione animato di Dom Toretto che sta per fuggire dalla prigione in cui è rinchiuso, è stata inserita nei titoli di coda

Quando uscì nel 2009, il film incassò 72.5 milioni di dollari nel primo weekend diventando in quel momento il film Universal con il più alto incasso nei primi tre giorni di programmazione

Sempre con quella somma, nei primi tre giorni di programmazione, ha battuto Cars - Motori ruggenti che si era fermato a 60 milioni di dollari in quanto film ambientato nel mondo delle auto


Behind Enemy Lines - Dietro le linee nemiche: la presunta storia vera dietro al film e le curiosità

Spesso comprimario o spalla comica, Owen Wilson è il protagonista di Behind Enemy Lines - Dietro le linee nemiche, film di cui vi raccontiamo tutto ciò che c'è da sapere.

Owen Wilson ha avuto una lunga e fulgida carriera che, fortunatamente, continua ad andare a gonfie vele. Ciò non toglie che troppo spesso questo bravo e simpatico attore che parla con un forte accento texano (non a caso è nato a Dallas) sia rimasto prigioniero di parti da comprimario se non di spalla comica. A ridargli lustro e a evidenziare la sua capacità di reggere sulle proprie spalle un film, affidandogli un ruolo da protagonista che gli ha permesso di mescolare incanto a leggerezza, è stato Woody Allen in Midnight in Paris. Certo, anche Wes Anderson, che lo considera uno dei suoi attori-feticcio, lo ha voluto in una serie di film (da Un colpo da dilettanti a I Tenenbaum, dal favoloso Il treno per Darjeeling a Le avventure acquatiche di Steve Zissou e da Grand Budapest Hotel a The French Dispatch), dove ha servito il suo talento. E che dire dei due Zoolander e di Starsky & Hutch e Due single a nozze? In nessuno di questi illustri film Wilson era solo sulla scena. Per trovarlo in un film tutto suo o quasi tutto suo, dobbiamo fare parecchi passi indietro, andando ai tempi di The Killer - Ritratto di un assassino, di Brivido biondo e soprattutto di Behind Enemy Lines - Dietro le linee nemiche, film del 2001 in cui appare, anche se per molto meno tempo, Gene Hackman.

Behind Enemy Lines - Dietro le linee nemiche è l'esordio nella regia del regista pubblicitario John Moore e racconta la brutta avventura del tenente della marina americana Chris Burnett, che, mentre vola sopra le montagne della Bosnia a bordo del suo F/A-18 Super Hornet con un altro tenente, scopre con orrore l’esistenza di alcune fosse comuni piene di cadaveri, che prontamente fotografa. Un comandante serbo lo nota e abbatte il suo aereo. Burnett si ritrova così intrappolato in un territorio nemico e la sua situazione peggiora ulteriormente quando il collega marine viene ucciso. Mentre il superiore di Chris Burnett cerca in ogni modo di escogitare un modo per recuperarlo, il nostro uomo inizia una fuga impossibile.

Behind Enemy Lines è vagamente ispirato, o comunque ha una certa somiglianza con la pericolosa esperienza vissuta dell'ex-capitano della United States Air Force Scott O'Grady, il cui aereo fu abbattuto il 2 giugno del 1995 in Bosnia. L'uomo si ritrovò così a cercare di evitare la morte in territorio serbo per ben 6 giorni prima di venir salvato da due elicotteri MH-53 Super Stallion della United States Marine Corps. O'Grady non ha minimamente gradito l'operazione Behind Enemy Lines e così ha pensato bene di far causa alla 20th Century Fox per diffamazione. Lamentava il fatto che nessuno gli avesse chiesto il permesso di realizzare una versione cnematografica suo calvario e non gli piaceva che nel film Chris Burnett disobbedisse agli ordini e imprecasse in svariate occasioni. E comunque fra il film e la vicenda di O’Grady ci sono alcune differenze: O'Grady non è si è mai spinto in zone popolate, non ha mai avuto a che fare con i civili e soprattutto non era inseguito dai serbi. Inoltre, O'Grady non volava con un F/A-18F ma con un F-16 Fighting Falcon.

Behind Enemy Lines: qualche imprescindibile curiosità

Quando ha ottenuto il ruolo, Owen Wilson è rimasto molto stupito. Non si sentiva adatto al 100% per la parte di Chris Burnett, che era stata rifiutata da Matthew McConaughey, ma ha deciso di dar retta al produttore John Davis, che voleva un action hero a cui affidare un personaggio inedito.

Il film è stato girato principalmente in Slovacchia. John Moore ha insistito per effettuare le riprese di inverno perché Behind Enemy Lines si svolge nel mese di dicembre. Ciò ha comportato una riduzione delle ore di luce (a circa 7) e un discreto freddo. A funestare le riprese è stata anche una scena piuttosto pericolosa nella quale John Moore ha rischiato di morire ed è stato salvato in corner da un cameraman.

La prima scelta per il ruolo di Chris Burnett è stata James Van Der Beek, l'attore che nella serie tv teen Dawson's Creek interpretava Dawson Leery.

Sul set Owen Wilson aveva l'abitudine di scherzare, in linea con la sua natura burlona e ironica. Ciò che amava ripetere più spesso era che la sua missione di attore in Behind Enemy Lines era rendere ogni sua corsa il più drammatica e concitata possibile.

Tutta la neve che vediamo nel film è di carta. Behind Enemy Lines è infatti stato girato durante il primo inverno, dopo 104 anni, in cui in Slovacchia non è caduto nemmeno un fiocco di neve.

Nessuno degli attori che interpretava un serbo era di nazionalità serba. I produttori hanno ingaggiato alcuni croati per insegnare agli attori la lingua serba. I serbi avevano detto di no al film perché ritenevano li rappresentasse in maniera decisamente inclemente.

Il regista John Mooreè rimasto molto colpito, durante la lavorazione, dalla forma fisica di Owen Wilson, che non si stancava mai. Un giorno l'attore si è fatto male a una spalla: l'indomani era di nuovo sul set che correva veloce come un giaguaro e si cimentava in spericolare sequenze d’azione. Prima delle riprese, Wilson aveva fatto un corso di sopravvivenza per marines. E comunque non si muoveva in un territorio estraneo, visto che da ragazzo era stato mandato dalla famiglia a una scuola militare dopo essere stato cacciato dal liceo.

Gene Hackman ha voluto che il suo personaggio (l'ammiraglio Reigart) fumasse perchè voleva che avesse almeno una debolezza.


Il nudo nella storia del cinema nel trailer del doc Skin: A History of Nudity in the Movies

Debutterà negli USA, in formato digitale, questo documentario di Danny Wolf che conta su interventi di Pam Grier, Malcolm McDowell, Peter Bogdanovich, Kevin Smith, Amy Heckerling, Shannon Elizabeth, Sean Young, Traci Lords e molti altri ancora.

Si intitola Skin: A History of Nudity in the Movies, debutterà in digitale e VOD negli USA il prossimo 18 agosto ed è un documentario diretto da Danny Wolf che racconta la storia del nudo al cinema, dagli anni del muto fino a quelli del #MeToo, prendendone in esame le implicazioni estetico-artistiche e anche quelle politiche e sociali.
Il film, di cui vi mostriamo di seguito il primo trailer, è stato scritto da Wolf con Paul Fishbein, e comprende - oltre che numerosi materiali di archivio - testimonianze di personaggi come Pam Grier, Malcolm McDowell, Peter Bogdanovich, Kevin Smith, Amy Heckerling, Shannon Elizabeth, Sean Young, Traci Lords, Kristanna Loken e molti altri ancora.

Skin: A History of Nudity in the Movies, il trailer del documentario sul nudo al cinema

AMMONITE: KATE WINSLET E SAOIRSE RONAN NELLE NUOVE IMMAGINI DEL ROMANCE LESBO

Il regista Francis Lee torna con una nuova storia d'amore lesbo nel film Ammonite, di cui vediamo nuove immagini diffuse su Empire che mostrano le protagoniste Kate Winslet e Saoirse Ronan.

Dopo il film La terra di Dio, Francis Lee torna a parlare di una storia d'amore omosessuale, stavolta tra la paleontologa britannica Mary Anning e Charlotte Murchinson, interpretate rispettivamente da Kate Winslet, che vediamo nella nuova foto diffusa in esclusiva da Empire, e Saoirse Ronan. In un mondo dominato da uomini privilegiati, Mary Anning riuscì a portare avanti il suo lavoro, guidata dalla sua passione per la scienza e dal suo bisogno di sopravvivere, una donna da cui il regista è rimasto folgorato: "L'immagine di lei mi ha colpito molto. Una donna lavoratrice, della working-class, nata nelle più povere condizioni, eppure in qualche modo è diventata paleontologa leader del suo secolo"
Come il lavoro precedente del regista, anche Ammonite è una storia che racconta delle differenze di classe nell'800 e dei rapporti tra persone dello stesso sesso, infatti il fulcro principale della storia è la relazione tra Mary e Charlotte: "Sono molto affascinato da relazioni umane profonde, intime. Una delle cose che cerco davvero nelle storie è esplorare una relazione romantica tra due persone dello stesso sesso in cui i problemi principali non riguardano le difficoltà della sessualità"

Ammonite, che fa parte della selezione di Cannes 2020, dovrebbe arrivare nei cinema britannici nel 2021.




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LA VITA IN UN GIORNO: RIDLEY SCOTT E YOUTUBE RACCONTANO LA PANDEMIA CON VIDEO DA TUTTO IL MONDO

Un decennio dopo che il produttore esecutivo Ridley Scott e il regista Kevin Macdonald hanno collaborato con YouTube per un documentario di crowdsourcing che ha catturato un giorno sulla Terra, stanno realizzando un sequel de La vita in un giorno, versione 2020 per raccontare la pandemia di Coronavirus.

Per realizzare questo sequel, Ridley Scott, Kevin Macdonald e Youtube stanno chiedendo alle persone di tutto il mondo di filmare una parte della loro giornata il prossimo 25 luglio. Un team di 30 revisori, tre redattori e Kevin Macdonald esamineranno tutti i filmati che arriveranno e realizzeranno un documentario intitolato La vita in un giorno 2020.

Il documentario sarà presentato al Sundance Festival e su Youtube il prossimo anno, un momento di partecipazione globale significativo che testimonierà un periodo molto difficile vissuto da tutte le nazioni del mondo.

Viaggio in Italia di Gabriele Salvatores: il documentario sull'Italia del Coronavirus

Per un solo giorno, quindi, le persone sono invitate a filmare ciò che faranno nella giornata del 25 luglio, da casa o fuori, nei paesi in cui le restrizioni sono ormai allentate. Le iscrizioni sono aperte dal 25 luglio al 2 agosto, una settimana durante la quale si potrà inviare il proprio filmato su lifeinaday.youtube.

La vita in un giorno 2020 potrebbe essere ancora più avvincente rispetto al suo predecessore, dato che il 2020 è sicuramente uno degli anni più straordinari nella memoria vivente. Potrebbe servire da capsula del tempo per mostrare ai futuri abitanti del pianeta quello che è successo a causa del Coronavirus, come il mondo si è bloccato per tre mesi e più.

L'ultima volta, persone di 189 paesi hanno inviato oltre 80.000 filmati per un totale di circa 4.500 ore di riprese, materiale che Kevin Macdonald e il suo team hanno ridotto a un lungometraggio di 95 minuti.


JUSTICE LEAGUE: RAY FISHER DICE LA SUA SUL CYBORG DI DOOM PATROL

Oltre alle varie serie animate televisive come Teen Titans GO!, il personaggio di Cyborg è stato trasposto anche al cinema in Justice League, interpretato da Ray Fisher, e più recentemente nell'ottima Doom Patrol di DC Universe, nei cui panni troviamo invece l'attore Joivan Wade (La prima notte del giudizio).

Naturalmente, la versione più amata tra quelle in live-action è al momento quella di Doom Patrol, ma anche per ovvi motivi di distacco qualitativo di una serie scritta in modo ragionato e divertente, con picchi di assurdità davvero stupefacenti, e un crossover invece fallimentare, rimaneggiato e di cui attendiamo fiduciosi la director's cut di Zack Snyder per capire quanto effettivamente rovinato a monte dalla produzione.

Ad ogni modo, Fisher ha voluto dare il suo pieno sostegno a Joivan Wade e al suo Cyborg, appoggiando questa seconda versione live-action e mandando un chiaro messaggio ai suoi follower denigratori dell'attore, scrivendo nelle ultime ore via Twitter: "Continua così, Joivan. Se qualcuno tra i miei contatti ha qualche problema con il mio fratello cibernetico proveniente da un'altra scatola madre, allora è libero di non seguirmi più. Se vi scopro a odiarlo o attaccarlo, non vi seguirò più".

Evidentemente qualcuno tra i suoi contatti ha avuto da ridire sull'interpretazione di Wade o sulla sua stessa presenza in Doom Patrol. Comunque Fisher dovrebbe tornare nel ruolo di Cyborg nell'atteso Flash di Andy Muschietti al fianco di Ezra Miller, con una parte sostanziosa e importante.


CHRIS EVANS RICORDA LA NERVOSA AUDIZIONE PER SETH ROGEN: "SUDAVO FREDDO"

Anche se oggi è tra gli attori più quotati, amati e richiesti di Hollywood grazie alla sua partecipazione al Marvel Cinematic Universe nei panni di Captain America e diverse produzioni d'autore dove ha dimostrato tutto il suo talento, anni fan Chris Evans ai provini era davvero nervoso, come ha lui stesso ricordato.

Parlando infatti della sua carriera con Backstage Magazine, l'interprete ha ricordato di quella volta che partecipò a un'audizione per uno dei film prodotti, scritto e interpretati da Seth Rogen, rivelando che fu uno dei provini per lui più nervosi di sempre, tanto che mandò all'aria tutto perdendo una parte a cui teneva.

Stiamo parlando della commedia Observe and Report del 2009, in cui Seth Rogen era solo grande protagonista che partecipava alle audizioni alla ricerca del cast di contorno insieme al regista e al produttore del film. Ed Evans ha ricordato:

"Sono entrato nella stanza: c'erano Seth, il regista e il produttore. Per qualche ragione sconosciuta, il mio cervello andò in stallo e cominciò a urlare 'no, no, no'. Ho iniziato l'audizione e dopo circa tre righe di battute ho avuto quest'ondata di sudore freddo e il mio viso divenne completamente rosso. A metà audizione, ho solo detto 'mi dispiace, ragazzi. Mi dispiace. Devo smettere'".

E continua: "Sono uscito in corridoio, per raccogliere i pensieri. Stavo ridendo di me stesso. Sono rientrato più fiducioso e ho ricominciato ma dopo poco è ricapitata la stessa cazzo di cosa. La mia faccia è diventata rossa e ho iniziato a sudare, trovandomi costretto a fermarmi nuovamente". Poi Evans ricorda di essere tornato a casa e aver chiamato il suo agente affinché gli permettesse di ottenere un'altra occasione, promettendo che avrebbe controllato il suo nervosismo:

"Sono tornato per un'altra audizione un paio di giorni dopo. Ve lo giuro: è ricapitata la stessa cosa. E io ho chiesto scusa e ho detto che me ne sarei andato. Ovviamente non ho ottenuto quel ruolo". Quello stesso anno, comunque, Chris Evans ottenne a pochi mesi di distanza il ruolo che gli ha cambiato la vita, quindi non tutto il nervosismo viene per nuocere.


TERMINATOR: DESTINO OSCURO, L'EASTER EGG CON SCHWARZENEGGER CHE NESSUNO HA NOTATO

La performance al botteghino di Terminator: Destino Oscuro a meno di sorprese non permetterà a James Cameron di portare avanti la sua idea di una nuova trilogia, ma a diversi mesi di distanza dall'uscita nelle sale il film di Tim Miller continua a sorprendere con la scoperta di un fantastico easter egg.

Quando il giornalista di ScreenCrush Matt Singer ha provato a chiamare il numero presente sul van di Carl, nuova identità del vecchio T-800 interpretato nel film da Arnold Schwarzenegger, ha infatti trovato una bella sorpresa: ad attenderlo dall'altra parte della cornetta c'era un messaggio registrato della star.

"Ciao, qui è Carl's Draperies" si può ascoltare nel video in calce all'articolo. "Abbiamo le migliori tende e tendaggi di tutto il Texas. Te lo posso garantire. Spiacente, non possiamo rispondere alla tua chiamata, ma ti richiameremo. Fino ad allora, Hasta la vista."

Ma non è tutto. In risposta alla scoperta di Singer, un fan ha fatto notare che il numero in questione (512-1984) è anche un riferimento alla data esatta dell'arrivo del Terminator nella Los Angeles del primo, storico capitolo diretto da James Cameron.

Intanto, mentre molti fan chiedono un sequel di Destino Oscuro, la Hamilton ha fatto sapere di aver chiuso con Sarah Connor.


https://twitter.com/mattsinger/status/1280...ato-456634.html

CHARLIZE THERON: "ECCO PERCHÉ NON HO MAI RECITATO IN UN FILM MARVEL"

Il Marvel Cinematic Universe negli anni ha abituato i fan alla presenza di numerose star di Hollywood, da Cate Blanchett a Robert Redford, passando per Anthony Hopkins, Michael Douglas e ora anche Angelina Jolie (Gli Eterni), ma un'attrice perfetta per i film d'azione come Charlize Theron non ha mai preso parte al franchise.

Ospite ad una recente puntata del podcast di Variety, la star di The Old Guard ha però rivelato che non si è trattato di una sua scelta, ma che semplicemente i Marvel Studios non l'hanno mai contattata per un ruolo.

"Giuro su Dio, non mi hanno mai chiamato" ha spiegato l'attrice. "Non vi sto mentendo, ma va bene così. Sapete cosa? Sto costruendo la mia strada. Mi sto creando da sola le opportunità. Perciò è tutto a posto."

Voi cosa ne pensate? Avete in mente un personaggio dei fumetti Marvel in particolare per la Theron? Fateci sapere la vostra, come sempre nello spazio dedicato ai commenti. Nel frattempo vi ricordiamo che The Old Guard, adattamento dell'omonimo fumetto di Greg Rucka che vede nel cast anche il nostro Luca Marinelli, debutterà su Netflix domani 10 luglio.


FAVOLACCE ARRIVA SU SKY CINEMA: COME E QUANDO VEDERLO, ANCHE IN STREAMING

Fresco del trionfo ai Nastri d’Argento, dove è stato insignito dei premii per miglior film, miglior produttore, sceneggiatura, fotografia e costumi, Favolacce dei fratelli D'Innocenzo arriva in prima visione su Sky Cinema.

Il film, secondo lungometraggio dei registi dopo La Terra dell'Abbastanza, debutterà venerdì 10 luglio alle 21.15 su Sky Cinema Due, disponibile anche on demand su Sky e in streaming su NOW TV. Prima della messa in onda del film, alle 20.45 su Sky Cinema Due, sarà riproposta la puntata de “Il Cinemaniaco incontra Favolacce – I registi” , dove Gianni Canova ha ospitato nel suo studio ‘virtuale’ i fratelli D’Innocenzo per parlare del loro ultimo lavoro e dei loro progetti futuri.

Inoltre, in seconda serata, dalle 23.00 su Sky Cinema Due, sarà programmato proprio La Terra dell’Abbastanza, l’opera prima dei fratelli D’Innocenzo, che sarà anch'essa disponibile on demand.

On demand su Sky e NOW TV, in un'apposita collezione dedicata ai film vincitori dei Nastri d’argento, troverete poi anche Figli (miglior commedia, miglior attore commedia e miglior attrice commedia a Mastandrea e Cortellesi), L’immortale (miglior regista esordiente a Marco D’Amore, miglior casting director), Il signor diavolo (miglior soggetto), 5 è il numero perfetto (miglior attrice protagonista a Valeria Golino) e Ritratto della giovane in fiamme (miglior attrice non protagonista a Valeria Golino). A questi si aggiungerà lunedì 13 luglio anche Pinocchio di Matteo Garrone, premiato con sei Nastri d’Argento (miglior regia, miglior attore non protagonista a Roberto Benigni, scenografia, montaggio, sonoro e costumi).


SKY STUDIOS ELSTREE: SCOPRITE GLI STUDI CINEMATOGRAFICI DI ULTIMA GENERAZIONE

Sky Studios Elstree, il nuovo studio cinematografico e televisivo di ultima generazione, ha finalmente ricevuto il via libera per procedere ai lavori di costruzione.

Lo sviluppo del progetto rappresenta un investimento significativo nell’economia creativa europea e sarà realizzato con il sostegno di Comcast e in collaborazione con la consociata NBCUniversal. I lavori di bonifica del sito inizieranno questo mese e si svolgeranno nel rispetto di rigide linee guida sulla sicurezza all'insegna del distanziamento sociale.

Nel corso dei primi cinque anni di attività si prevede che Sky Studios Elstree genererà fino a 3 miliardi di sterline in più in termini di investimenti produttivi nell’economia creativa da parte di Sky, NBCUniversal e altre case di produzione. Il progetto finale per Sky Studios Elstree prevede 12 teatri di posa, con la possibilità di unirne e suddividerne più di uno contemporaneamente, fornendo flessibilità e scalabilità per adattarsi a produzioni di tutte le dimensioni. L'area totale del sito coprirà l'equivalente di 17 campi da calcio.

Sky Studios Elstree diventerà la casa di una serie di produzioni Sky Original, create da Sky Studios, nonché di importanti produzioni cinematografiche della Universal Pictures, Focus Features e Working Title e serie televisive di Universal Studio Group, e si candida a diventare il sito di produzione cinematografica e televisiva più sostenibile al mondo quando aprirà i battenti nel 2022.


ZOE KRAVITZ: NIENTE REGGISENO, MASCHERINA E SUPER-MUSCOLI, LA FOTO FA IMPAZZIRE I FAN

In queste ore Zoe Kravitz, star di Big Little Lies e Mad Max: Fury Road che i fan DC Films non vedono l'ora di vedere in The Batman di Matt Reeves, è stata paparazzata fuori da un ristorante messicano.

Come potete vedere nell'immagine in calce all'articolo, l'attrice ha attirato l'attenzione anche col volto parzialmente coperto dalla mascherina: complici l'evidente assenza di reggiseno sotto il comodo top bianco e soprattutto i bicipiti gonfiati ad arte, scolpiti evidentemente per il ruolo di Catwoman nell'attesissimo film con Robert Pattinson.

Il film, lo ricordiamo, uscirà ad ottobre 2021 ed è stato scritto e diretto da Matt Reeves: le riprese si sono tenute a febbraio scorso ma sono state interrotte a causa della pandemia. Tuttavia qualcosa bolle in pentola, dato che nelle scorse ore anche Robert Pattinson è stato inseguito dai paparazzi, e secondo quando rivelato l'attore sarebbe a Glasgow per le riprese di The Batman, che sarebbero ricominciate già da qualche giorno.

Al momento non sono noti molti dettagli su The Batman, anche se è stato dichiarato che il film avrà luogo nel secondo anno di attività del Cavaliere Oscuro e si concentrerà su una storia noir che metterà in risalto le doti da investigatore del supereroe di Gotham.


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ROBERT PATTINSON INSEGUITO DAI PAPARAZZI, LA STAR A GLASGOW PER LE RIPRESE DI BATMAN?

I fan della DC Films saranno entusiasti di sapere che, stando ad alcuni rumor emersi in queste ore, Robert Pattinson potrebbe essere diretto a Glasgow per riprendere i lavori sull'attesissimo The Batman.

Le riprese del primo film del nuovo franchise si sono svolte nella città scozzese a febbraio scorso nei pressi della Necropoli, della Cattedrale e anche vicino all'Hartwood Hospital: nelle scorse ore vari account dedicati al mondo DC hanno rimbalzato alcuni rumor secondo cui le cineprese si sarebbero già riaccese sul set, con la star di Good Time e The Lighthouse che sarebbe tornato nel suo ruolo di Bruce Wayne.

Le indiscrezioni sono partite dal paparazzo di Londra Jesal Parshotam, che ha scattato alcune foto di Pattinson in compagnia della compagna Suki Waterhouse. Le più recenti foto della coppia pubblicate da Parshotam sono accompagnate dalla didascalia: "Robert Pattinson e Suki Waterhouse si mantengono casual durante una passeggiata a Londra. Secondo quanto riferito, Robert è a Glasgow per riprendere le riprese del film Batman". Le notizie sono state riportate anche dal quotidiano Glasgow Live, che riporta che le riprese del film sarebbero ripartite il 6 luglio e anche che un first look o un trailer dovrebbe arrivare ad agosto durante l'evento virtuale DC FanDome.


ROBERT PATTINSON E ZOE KRAVITZ SONO BATMAN E CATWOMAN IN UNA FAN-ART SBALORDITIVA!

Di fan-art dedicate a The Batman di Matt Reeves ne abbiamo viste di cotte e di crude nei mesi scorsi, ma quella appena pubblicata dall'artista William Gray sul suo profilo ufficiale di Instagram probabilmente le batte tutte.

Il concept art, che come al solito potete ammirare in calce all'articolo, presenta il Batman di Robert Pattinson e la Catwoman di Zoe Kravitz in quello che sembrerebbe essere un vicolo di Gotham City, ovviamente in notturna: l'immagine ritrae Bruce Wayne nel suo iconico tuta da pipistrello, che Gray rende praticamente autentico basandosi sulle fotografie trapelate dal set fino ad oggi, ma anche Selina Kyle in un costume vistosamente ispirato a quelli della serie di videogame Batman Arkham.

Vi ricordiamo che il film, scritto e diretto da Matt Reeves, riprenderà la produzione nelle prossime settimane: nei giorni scorsi è stato confermato che, grazie agli sforzi di Tom Cruise, alcune star hollywoodiane saranno esentate dalla quarantena una volta rientrate sul suolo del Regno Unito per lavori cinematografici, un'industria fondamentale per l'economia del paese.

L'uscita di The Batman è prevista per ottobre 2021, con la storia che ruoterà intorno al secondo anno di attività di un giovane e ancora inesperto Cavaliere Oscuro. In attesa di immagini ufficiali che potrebbero essere mostrate al DC FanDome, vi rimandiamo ai nuovi rumor su Batcaverna e Joker.


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view post Posted: 9/7/2020, 18:12 The Umbrella Academy - Ellen News

THE UMBRELLA ACADEMY – IL CAST RIASSUME LA STAGIONE 1 IN UN VIDEO

Mancano circa tre settimane all’uscita della seconda stagione di The Umbrella Academy, e Netflix ha pubblicato un video in cui gli attori riassumono ogni singola puntata della prima.

La trama è piuttosto intricata, ricca di personaggi e viaggi nel tempo, quindi una sintesi è certamente utile in previsione dei nuovi episodi. Come sappiamo, nel finale della prima stagione i fratelli Hargreeves hanno unito le forze per fermare e salvare Vanya, causando involontariamente l’apocalisse quando l’energia della sorella ha colpito la Luna. Numero 5 ha quindi usato i suoi poteri per portare tutti indietro nel tempo, ma il salto nel passato è stato troppo grande: i nostri eroi si sono ritrovati nei loro corpi adolescenti.

La famiglia Hargreeves è stata catapultata negli anni ’60 e dovrà trovare un modo per riunirsi, scongiurare l’apocalisse e sfuggire a tre killer svedesi. Ecco cosa succede quando fai casino con i viaggi nel tempo

È disponibile anche il videoclip di Here Comes the End, il brando di Gerard Way (ex cantante dei My Chemical Romance nonché creatore del fumetto da cui è tratta la serie) e Judith Hill. Troverete entrambi i filmati qui di seguito, ma prima vi ricordo che la seconda stagione di The Umbrella Academy uscirà sulla piattaforma on-line il 31 luglio, e sarà composta da 10 episodi.

Il riassunto con il cast



Il videoclip



Nella seconda stagione, il cast ha accolto Ritu Arya (Lila), Yusuf Gatewood (Raymond) e Marin Ireland (Sissy).

La sinossi ufficiale
Nello stesso giorno del 1989, quarantatré neonati nascono in svariate parti del mondo da donne che non si conoscono e che fino al giorno prima non avevano mostrato segni di alcuna gravidanza. Sette vengono adottati da Sir Reginald Hargreeves, un industriale miliardario, che dà vita all’Umbrella Academy e prepara i suoi “bambini” a salvare il mondo. Ma i suoi piani vanno in fumo. Negli anni dell’adolescenza, fratture interne alla famiglia portano allo scioglimento della squadra. La morte di Hargreeves fa riavvicinare i sei membri sopravvissuti, che ormai hanno circa trent’anni. Luther, Diego, Allison, Klaus, Vanya e Number Five collaborano per cercare di scoprire cosa si cela dietro la misteriosa morte del padre. Ma la famiglia così ricomposta è nuovamente divisa dalle personalità divergenti e dalle abilità contrastanti, oltre che dall’imminente minaccia di un’apocalisse globale.

Nel cast di The Umbrella Academy figurano Ellen Page (Vanya), Tom Hopper (Luther), David Castaneda (Diego), Emmy Raver-Lampman (Allison), Robert Sheehan (Klaus), Aidan Gallagher (Number Five), Mary J. Blige (Cha-Cha), Cameron Britton (Hazel), Colm Feore (Sir Reginald Hargreeves), Adam Godley (Pogo), John Magaro (Leonard Peabody), Ashley Madekwe (Detective Patch) e Kate Walsh (The Handler).

Jeremy Slater (The Exorcist) ha scritto il primo episodio, mentre Steve Blackman (Fargo, Altered Carbon) è lo showrunner.


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view post Posted: 9/7/2020, 11:39 MovieTown - Cinema

GIOVEDI

09/07/2020



LEIGH WHANNELL POTREBBE DIRIGERE WOLFMAN CON RYAN GOSLING

Per il nuovo Wolfman, film che rilancerà l’Uomo Lupo sul grande schermo, Universal Pictures potrebbe affidarsi a un talento già rodato: The Wrap riporta infatti che Leigh Whannell è in trattative per dirigere il film, con Ryan Gosling nel ruolo di protagonista. Il cineasta e sceneggiatore australiano ha già scritto L’uomo invisibile, il cui grande successo ha galvanizzato i piani della Universal Pictures per rilanciare i suoi mostri “classici”. Non stupisce, insomma, che lo studio voglia rivolgersi nuovamente a lui.

In precedenza si era parlato anche di Cory Finley, lo stesso di Amiche di sangue e Bad Education, ma sembra che Universal abbia scelto un’altra direzione. Gosling, peraltro, è molto coinvolto nel progetto, al punto che inizialmente aveva preso in considerazione di dirigerlo: sarebbe stata la sua seconda regia dopo Lost River, del 2014. Alla fine, però, lui e lo studio hanno concordato che fosse meglio cercare un altro regista.

Per il resto, Universal sta preparando insieme a Blumhouse anche il nuovo Dracula, che sarà diretto da Karyn Kusama.

Leigh Whannell ha scritto e diretto Insidious 3 – L’inizio, Upgrade e L’uomo invisibile. Ha inoltre sceneggiato i primi tre capitoli di Saw, Dead Silence, Insidious e Insidious 2.
Il progetto di The Wolfman nasce da un’idea dello stesso Ryan Gosling, mentre la sceneggiatura è stata affidata a Lauren Schuker Blum e Rebeca Angelo, note per la serie Orange is the New Black. Curiosamente, pare che il film voglia seguire le orme di Nightcrawler, l’acclamato noir di Dan Gilroy con Jake Gyllenhaal. L’ambientazione sarà quindi contemporanea.

Come sappiamo, la Universal sta lavorando con registi come Paul Feig, Elizabeth Banks e John Krasinski per i futuri progetti dedicati ai mostri, sviluppando molteplici visioni dello stesso personaggio; solo una, però, sarà scelta per andare in produzione. Diversamente dal Dark Universe (universo condiviso che è stato accantonato dopo l’insuccesso de La mummia), questi film puntano su produzioni più contenute, ma con maggiore libertà creativa per gli autori.

Vi terremo aggiornati.


NOSTALGIA CANAGLIA: L’IMPERATRICE DE LA STORIA INFINITA TORNA IN UN NUOVO FILM

Forse vi ricorderete di lei nel ruolo dell’imperatrice bambina ne La storia infinita e… beh, nient’altro. Anche perché Tami Stronach, ballerina e coreografa americana di origine israeliana e scozzese, per il resto della sua vita ha fatto altro. La ballerina e coreografa, appunto. Ma ora, a cavallo dell’ondata di nostalgia anni ’80 che non sembra destinata a lasciarci tanto presto – alimentata principalmente da Stranger Things che, guarda caso, ha omaggiato proprio La storia infinita nella terza stagione – è pronta a tornare al cinema.

Lo farà, naturalmente, in un fantasy. Il film, di cui sarà anche produttore esecutivo, si intitola Man & Witch ed è stato scritto da suo marito Greg Steinbruner. Alla regia troveremo invece Rob Margolies e, nel cast, una serie di volti scaturiti sempre dallo stesso decennio. Si tratta di Sean Astin (I Goonies, Il signore degli anelli e, lo avete indovinato, Stranger Things), Rhea Perlman (Cin Cin) e Christopher Lloyd (Ritorno al futuro). A questi si aggiunge Michael Emerson, il Benjamin Linus di Lost.

I produttori descrivono il film come “un commovente omaggio ai fantasy lo-fi degli anni ’80” e “una comica avventura che onora e allo stesso tempo sovverte le aspettative su ciò che dovrebbe essere un fantasy”. Tami Stronach sarà una strega potente e solitaria, che si innamora di un capraio che la ingaggia per spezzare la maledizione di uno stregone malvagio.

Tutto lascia pensare che si tratterà della solita sviolinata nostalgica di bassa lega, ma attenzione! The Jim Henson Creature Shop realizzerà i pupazzi del film, tra cui pecore, oche e cani parlanti. Dunque c’è speranza di vedere almeno qualcosa di visivamente degno.

Il cast è destinato a espandersi con altri nomi (e, scommettiamo, nomi altrettanto nostalgici). Le riprese dovrebbero partire nel tardo autunno nello stato di New York.


GIFFONI FILM FESTIVAL 2020, SVELATO IL PROGRAMMA DELLE TRANCHE DI AGOSTO

Il Giffoni Film Festival ha svelato il programma delle prime due tranche dell’edizione 2020, che si terranno dal 18 al 22 e dal 25 al 29 agosto. Spiega il comunicato ufficiale:

La ricerca dell’identità, la complessa relazione genitori-figli, la lotta per i diritti, la violenza, l’amore e la solitudine, ma anche l’omofobia, il razzismo e il rapporto con il diverso: sono alcuni dei temi protagonisti delle 47 produzioni internazionali provenienti da tutta Europa e da Canada, Usa, Arabia Saudita, Brasile, Argentina, Uruguay, Israele, Libano, Corea, Svizzera, Rwanda, Vietnam in concorso alla 50esima edizione del Giffoni Film Festival.

I film saranno 33 (14 lungometraggi e 19 cortometraggi) nella prima tranche, riservata ai jurors della sezione Generator +16 (dai 16 ai 17 anni) e Generator +18 (dai 18 anni in su). Nella seconda tranche ci saranno invece 14 titoli (7 lunghi e 7 corti), riservati ai jurors della sezione Generator +13 (dai 13 ai 15 anni).

La terza sezione del Giffoni 2020 è prevista tra settembre e novembre. Dal 26 al 30 dicembre, infine, sarà la volta degli Elements +6 e +10:

Ai bambini dai sei ai nove anni verrà proposta una selezione di lungometraggi e cortometraggi, sia animati che fiction, incentrati prevalentemente sul fantasy, mentre per gli Elements +10 i film selezionati mostreranno come ragazzi che vivono in Paesi molto diversi tra loro abbiano in comune difficoltà, interessi e sentimenti.

Claudio Gubitosi, direttore di Giffoni Opportunity, ha dichiarato:

Desidero ringraziare le società di produzione e distribuzione che, in un momento così complicato, hanno scelto di condividere con noi questa edizione che grida, necessariamente e con forza, al diritto alla vita del cinema e alla ripresa di questo importante settore dell’economia culturale mondiale. Giffoni50 sostiene il mondo della creatività del quale il cinema è pilastro fondamentale e, oggi ancor di più, sta vicino alle generazione di ogni latitudine. Sono loro che hanno sofferto nel periodo del lockdown, ora hanno il diritto di riprendersi i segni della propria età e la felicità. A tutti i ragazzi e le ragazze del mondo dedico questa edizione, così difficile anche per noi e, proprio per questo, più amata e desiderata.

I film del programma dal 18 al 22 agosto

Sezione Generator +16
SCHIAVONEA (Italia) di Natalino Zangaro
CUBAN HEEL SHOES (Spagna) di Julio Mas Alcaraz
90% (Germania) di Jerry Hoffmann
MAMMAN (Svezia) di Farzad Farzaneh
JAMILA (Svezia) di Sophie Vuković
WILMA (Islanda) di Haukur Björgvinsson
ROPELESS (Italia) di Andrea Carrino

Sezione Generator +18
AUERHOUSE (Germania) di Neele Leana Vollmar
CALM WITH HORSES (Gran Bretagna, Irlanda) di Nick Rowland
GODDESS OF THE FIREFLIES (Canada) di Anaïs Barbeau-Lavalette
KIDS RUN (Germania) di Barbara Ott
PACIFIED (Brasile) di Paxton Winters
ROSA PIETRA STELLA (Italia) di Marcello Sannino
THE SLEEPWALKERS (Argentina, Uruguay) di Paula Hernández

I cortometraggi
A DEVIL IN THE POCKET (Francia) di Antoine Bonnet e Mathilde Loubes
BUBE MAISES (Israele) di Or Levy parla di Yaffa
DAUGHTER (Repubblica Ceca) di Daria Kashcheeva
DRY SEA (Belgio) di Yves Bex e Bart Bossaert
HOW MY GRANDMOTHER BECAME A CHAIR (Libano) di Nicolas Fattouh
IRON ME (Francia) di Ivan Rabbiosi
THE MIDNIGHT FREAK TRAIN (Regno Unito) di Joseph Derrick e Samuel Elphick
ON THE BEACH (Slovacchia) di Samuel Chovan
REFLECTION (Spagna) di Juan Carlos Mostaza
SURA (Corea) di Jeong Hae-ji
THEMES (Croazia) di Danijel Žeželj
TIES (Germania) è un film di Dina Velikovskaya

I film del programma dal 25 al 29 agosto

Sezione Generator +13
THE CASTLE (Lituania, Irlanda) di Lina Lužytė
LIFE WITHOUT SARA AMAT (Spagna) di Laura Jou
MAN UP! (Francia) di Benjamin Parent
ROM (Vietnam) di Tran Thanh Huy
LA GUERRA DI CAM (Italia) di Laura Muscardin
DANIEL ’16 (Grecia) di Dimitris Koutsiabasakos
YOUNG JULIETTE (Canada) di Anne Émond

I cortometraggi
AFRAID (Italia) di Daniele Suraci
KLOD (Italia) di Giuseppe Marco Albano
LUCE & ME (Italia) di Isabella Salvetti
OUR TIME (Italia) di Veronica Spedicati
SEPTEMBER (Italia) di Giulia Louise Steigerwalt
SULLE PUNTE (Italia) di Ulisse Leonardo
INVERNO (Italia) di Giulio Mastromauro


ECCO IL TEASER DI HALLOWEEN KILLS! L’USCITA RINVIATA AL 15 OTTOBRE 2021

Nuove date per alcuni titoli della Blumhouse distribuiti dalla Universal: Halloween Kills di David Gordon Green, previsto per il 16 ottobre di quest’anno, è stato spostato al 15 ottobre 2021, la data di Halloween Ends. A sua volta il seguito passa dal 2021 al 14 ottobre 2022, una data riservata per un film senza titolo della Blumhouse.

John Carpenter e Gordon Green hanno condiviso sui social un comunicato congiunto sul cambio della data, dove hanno rivelato che la pellicola sarà disponibile anche nel formato IMAX nella nuova data. Al momento sono occupati con il sound mixing e hanno cominciato a preparare Halloween Ends.

Ecco a sorpresa il teaser che riprende esattamente da dove era finito Halloween, con Laurie, la figlia e la nipote che guardano disperate le camionette dei pompieri che vanno a spegnere l’incendio, mentre Laurie urla: “Lasciatelo bruciare!”.

Confermato il ritorno di Jamie Lee Curtis nel ruolo di Laurie Strode, con lei ci saranno anche il regista, il co-sceneggiatore Danny McBride e lo stesso Carpenter, che parteciperà nuovamente come produttore e scriverà la musiche.

Nel cast troveremo anche alcuni volti noti della saga, come Anthony Michael Hall, Kyle Richards e Robert Longstreet, e Nancy Stephens, meglio conosciuta come l’infermiera Marion Chambers.
Candyman viene spostato dal 25 settembre al 16 ottobre di quest’anno, la data di Halloween Kills, in quel fine settimana è prevista l’uscita di The French Dispatch di Wes Anderson, distribuito dalla Searchlight.

Forever Purge, che era stato rimosso temporaneamente dal calendario, inizialmente era previsto per 10 luglio mentre ora uscirà nelle sale il 9 luglio 2021. In quella data è previsto un film evento della Disney.




LIFE IN A DAY: IN ARRIVO IL SEQUEL DEL DOCUMENTARIO PRODOTTO DA RIDLEY SCOTT

A ripensarci, era inevitabile: Ridley Scott e Kevin Macdonald torneranno a collaborare per realizzare un sequel di Life in a Day. Life in a Day 2020 verrà distribuito, come il suo predecessore, su YouTube. E sarà girato allo stesso modo: chiunque, in ogni parte del mondo, potrà raccontare la giornata del 25 luglio 2020 dal proprio punto di vista.

Macdonald si occuperà poi di montare il materiale per creare un documentario che verrà presentato al Sundance Film Festival 2021. A produrre ci saranno la RSA Films di Ridley Scott e Flying Object. Ridley Scott e Kai Hsiung saranno i produttori esecutivi. Jack Arbuthnott e Tim Partridge i produttori.

Il film originale, creato per festeggiare il quinto compleanno di YouTube, uscì nel 2011 ma venne girato il 24 luglio 2010. La produzione ricevette 80 mila filmati e il film venne presentato anche allora al Sundance, prima di uscire in sala e poi su YouTube, dove è stato visto più di 16 milioni di volte.

Il regista Kevin Macdonald ha dichiarato:

Realizzare il primo Life in a Day fu una delle esperienze più gioiose e illuminanti della mia vita. I partecipanti furono così generosi da condividere spesso momenti piuttosto intimi delle loro vite all’interno di un esperimento cinematografico gigantesco e appagante.

Sono felice che, dieci anni dopo, stiamo realizzando Life in a Day 2020. In questo lasso di tempo, come siamo cambiati? Come è cambiato il modo in cui filmiamo noi stessi? E, in questo eccezionale momento di passaggio nella storia, che cosa speriamo per il nostro futuro?


La parola “coronavirus” non viene mai menzionata. Ma, insomma, è chiaro che si sta parlando di quello.


POSTER E TRAILER DI L’UNICO E INSUPERABILE IVAN, DAL 14 AGOSTO SU DISNEY+

L’unico e insuperabile Ivan arriverà sulla piattaforma Disney+ con qualche giorno di anticipo rispetto a quanto era stato precedentemente annunciato: il 14 agosto anziché il 21.

Si tratta di una pellicola ibrida, che coniuga girato live action e scene in CGI, basata sull’omonimo libro scritto da Katherine Applegate.

La sinossi:

Una storia indimenticabile sulla bellezza dell’amicizia, sul potere della visualizzazione e sul significato di quel luogo che chiamiamo casa. Ivan è un gorilla dalla schiena argentata di 400 libbre che condivide un habitat comune in un centro commerciale di periferia con l’elefante Stella, Bob il cane e altri animali. Ha pochi ricordi della giungla in cui è stato catturato, ma l’arrivo dell’elefantino di nome Ruby tocca qualcosa di profondo dentro di lui. Ruby è stata recentemente separata dalla sua famiglia allo stato brado, e questo lo porta a mettere in discussione la sua vita, da dove viene e dove alla fine ha scelto di essere.

Gli animali: Sam Rockwell presta la voce a Ivan il gorilla, Angelina Jolie doppia l’elefantessa Stella, Danny DeVito è la voce del cane Bob; Helen Mirren doppia il barboncino Snickers, Brooklynn Prince doppia l’elefantino Ruby.
Chaka Khan è la voce della gallina Henrietta; Mike White doppia la foca Frankie; Ron Funches presta la voce al coniglio Murphy; Phillipa Soo è la voce del pappagallo Thelma.

Completano il cast: Ramon Rodriquez nei panni di George, l’impiegato del centro commerciale; Ariana Greenblatt interpreta la figlia di George, Julia; Bryan Cranston è Mack, il proprietario del centro.

L’unico e insuperabile Ivan è diretto da Thea Sharrock mentre la sceneggiatura è opera di Mike White. Alla produzione: Allison Shearmur, Angelina Jolie e Brigham Taylor. I produttori esecutivi sono Sue Baden-Powell e la Sharrock.



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Halloween Kills si svolgerà subito dopo il film precedente, racconterà la “diffusione virale” della paura

Ieri, poco prima dell’annuncio dello slittamento di un anno dell’uscita di Halloween Kills (ecco tutto quello che c’è da sapere), Empire pubblicava un estratto dal numero dedicato ai film più attesi dell’autunno in cui venivano riportate alcune interessanti dichiarazioni di David Gordon Green e del co-sceneggiatore Danny McBride circa le tematiche della pellicola e il quando sarà ambientato, cronologicamente, rispetto ai fatti narrati in Halloween.
Cominciamo proprio da quanto detto dall’attore e sceneggiatore visto, fra i tanti, in Tropic Thunder e Facciamola Finita, Danny McBride:

Si svolge nella stessa notte e riprende le fila della storia da dove terminava l’ultimo film. Gli eventi della pellicola riuniscono un sacco di personaggi che erano nell’originale del 1978 e che non abbiamo avuto modo di vedere in scena l’ultima volta. Si riuniscono per cercare di fermare Michael una volta per tutte, di fermare questo pazzo.

Sul tema che verrà affrontato da Halloween Kills David Gordon Green aggiunge:

Il primo film raccontava principalmente la vita in isolamento di Laurie, del suo tentativo di vendetta. Era una questione personale. Questo parla principalmente del caos che si diffonde in una comunità. Sulla diffusione virale della paura. Abbiamo imparato che Jamie Lee Curtis, nei panni di Laurie, è capace di tutto! Non sapevamo cosa aspettarci dal lavoro insieme a lei. Fa tutti i sui stunt, prende tutti a calci ed è una gioia lavorare con lei cosa che ha portato a rivalutare completamente quello che volevamo fare con il prossimo capitolo della saga. Eravamo davvero emozionati al pensiero di poter scrivere una Laurie senza limitazioni di sorta.

Halloween Kills ha una data d’uscita fissata al 15 ottobre 2021; Halloween Ends – che chiuderà la serie di film su Halloween con Jamie Lee Curtis – uscirà 14 ottobre 2022. Entrambi i film sono diretti da David Gordon Green e basati su una sceneggiatura di Green, Danny McBride e Scott Teems (Paul Brad Logan e Chris Bernier hanno collaborato alla sceneggiatura di Halloween Ends).

Malek Akkad, Jason Blum e Bill Block figureranno come produttori. John Carpenter, Danny McBride e David Gordon Green saranno invece i produttori esecutivi insieme a Jamie Lee Curtis, Jeanette Volturno e Couper Samuelson.


Uncharted: Tom Holland si sottopone al tampone in vista delle riprese

Sembra proprio che le riprese di Uncharted siano pronte a partire e che per assicurarsi un ambiente sicuro la Sony abbia predisposto una serie di misure.
Tra queste il sottoporre al tampone per il Covid-19 la star principale del film, Tom Holland, come documentato dall’attore nelle sue storie Instagram:

“Primo giorno di ritorno” ha scritto il protagonista della pellicola, che si trova presumibilmente in Germania in attesa di tornare sul set.

In teoria, Holland dovrà girare Uncharted prima di dedicarsi a Spider-Man 3, ma questo comporterà necessariamente una sovrapposizione delle produzioni se lo studio confermerà il proprio calendario.

https://twitter.com/i/status/1280866070702759936

I protagonisti della pellicola saranno Tom Holland, interprete del giovane Nathan Drake, e Mark Wahlberg che vestirà i panni di Victor Sullivan, il mentore del celeberrimo cacciatore di tesori dell’omonima serie sviluppata dalla Naughty Dog. Insieme a loro anche Antonio Banderas, Sophia Ali e Tati Gabrielle.

Ricordiamo che allo script di Uncharted, in passato, hanno lavorato Joe Carnahan, David Guggenheim, Eric Warren Singer, Jonathan Rosenberg e Mark Walker. L’ultima versione della sceneggiatura è di Art Marcum, Matt Holloway e Rafe Judkins. I registi coinvolti finora nel lungo e travagliato sviluppo del film sono stati David O. Russell, Neil Burger, Seth Gordon e Shawn Levy, oltre a Dan Trachtenberg.


Justice League: la controfigura di Gal Gadot pubblica delle nuove foto dal set

Caitlin Burles, controfigura di Gal Gadot nei cinecomic Warner/DC, ha pubblicato sul suo profilo Instagram delle foto che la ritraggono nei panni di Wonder Woman sul set di Justice League, il cinecomic arrivato nelle sale nel 2017 (oltre ad altri scatti non pertinenti al cinecomic).
Trovate le foto qua sotto:

www.instagram.com/p/CCTaV-ElLcn/?utm_source=ig_embed

Justice League, ricordiamo, è uscito nelle sale il 23 novembre 2017. Zack Snyder, che ha dovuto lasciare il progetto in piena post-produzione a causa di una tragedia in famiglia, ha così passato il testimone a Joss Whedon, che ha supervisionato il film in sua vece.

Questa la sinossi:

Alimentato dalla sua rinnovata fiducia nell’umanità e ispirato dal gesto d’altruismo di Superman, Bruce Wayne chiede aiuto alla sua ritrovata alleata Diana Prince, per affrontare un nemico ancora più temibile. Insieme, Batman e Wonder Woman si mettono subito al lavoro per trovare e assemblare una squadra di metaumani pronti a fronteggiare questa nuova minaccia. Ma nonostante la formazione di questa alleanza di eroi senza precedenti – Batman, Wonder Woman, Aquaman, Cyborg e Flash – potrebbe essere già troppo tardi per salvare il pianeta da un attacco di proporzioni catastrofiche.

La Snyder Cut di Justice League arriverà su HBO Max nel 2021.


Disney World riaprirà sabato nonostante i casi di Covid-19 in crescita in Florida

Nonostante i numeri di casi di Covid-19 siano in aumento negli Stati Uniti, come riportato da THR, la Disney ha confermato la riapertura di Walt Disney World, il parco a tema della Casa di Topolino a Orlando, in Florida.
Come già preannunciato da Jim McPhee, il vicepresidente delle attività aziendali di Walt Disney World, la compagnia scaglionerà la riapertura in due fasi ravvicinate fra di loro: il Magic Kingdom e l’Animal Kingdom apriranno l’11 luglio, mentre Epcot e i Disney’s Hollywood Studios il 15. Ovviamente, come per gli altri parchi, i visitatori di Disney World verranno sottoposti al controllo della temperatura e dovranno obbligatoriamente indossare una mascherina (che verrà eventualmente fornita a chi non sarà munito di un suo personale DPI). Dei segnali per il distanziamento sociale saranno ben visibili nel parco e il cast member della Disney si occuperanno anche di far sì che tutte le regole anti COVID-19 vengano rispettate.

La riapertura è stata sostenuta dal governatore della Florida Ron DeSantis, che non si è detto affatto preoccupato visto che la sicurezza dei visitatori è stata messa in prima linea e sottolineando che i “concorrenti” di Universal Orlando hanno già riaperto il mese scorso:

Non ho dubbi che Disney [World] sarà un ambiente sicuro. Credo che la diffusione dei contagi avvenga in situazioni in cui le persone abbassano la guardia, come feste private e cose simili.

Martedì pomeriggio la stampa è stata invitata ad assistere ad una “anteprima” delle nuove misure di sicurezza:


https://twitter.com/WDWNT/status/128051415...ida%2F437367%2F

French Exit: Michelle Pfeiffer e Lucas Hedges nella prima immagine del film

La Sony Pictures Classics ha diffuso in rete la prima immagine di French Exit, la dark comedy scritta e diretta da Azazel Jacobs (The Lovers – Ritrovare l’amore) con Michelle Pfeiffer e Lucas Hedges (Boy Erased – Vite cancellate).
Basato sul romanzo best seller del 2018 scritto dall’autore canadese Patrick deWitt il film segue la storia della madre ricca e vedova, Frances Price, e del figlio Malcolm Price. I due hanno una relazione un po’ disfunzionale in quanto Frances è una madre molto possessiva e il figlio è emotivamente bloccato. Insieme al duo troviamo anche il gatto di famiglia chiamato Small Frank, posseduto dallo spirito del defunto marito di Frances. A causa di un fallimento imminente la donna decide poi di far trasferire la famiglia da New York a Parigi.

Del cast fanno parte anche Tracy Letts (Homeland), Danielle MacDonald (Voglio una Vita a forma di Me), Valerie Mahaffey (Desperate Housewives) e Susan Coyne (Slings & Arrows).

Thorsten Schumacher ha prodotto French Exit. Il lungometraggio dovrebbe arrivare nelle sale quest’anno.

Negli scorsi anni abbiamo visto Lucas Hedges in film come La regola del gioco, Grand Budapest Hotel, The Zero Theorem – Tutto è vanità e Tre manifesti a Ebbing, Missouri.

Potete vedere l’immagine qua sotto:




Tami Stronach, Sean Astin e Christopher Lloyd nel cast del fantasy nostalgico Man & Witch

Tami Stronach, l’Infanta Imperatrice de La storia infinita (1984), sarà protagonista e produttrice esecutiva di Man & Witch, film fantasy dal taglio nostalgico che riunirà alcune iconiche star come Sean Astin (I Goonies, Il Signore degli Anelli), Christopher Lloyd (Ritorno al futuro), Michael Emerson (Lost) e Rhea Perlman (Cin cin).
Il film è stato scritto da Greg Steinbruner, marito della Stronach, e verrà diretto da Rob Margolies (She Wants Me).

Il film viene descritto dai produttori come un “commovente omaggio ai film fantasy degli anni ottanta, un’avventura comica che soddisfa e sovverte le aspettative di ciò che può essere un universo fantasy”. La Stronach interpreterà una strega solitaria, potente e misteriosa che si innamora di uno sfortunato capraio che la “assume” per disfare una maledizione lanciatagli da uno stregone malvagio. Emerson interpreterà lo stregone, mentre Christopher Lloyd sarà un alchimista. Sean Astin doppierà un cane, che insieme a una pecora e a un’oca accompagneranno i protagonisti in quest’avventura. Gli animali verranno realizzati dal celebre Jim Henson’s Creature Shop, alternando animali veri e marionette. Le coreografie verranno realizzate da Chase Brock, attivo a Broadway.

L’Hollywood Reporter spiega che presto verranno annunciati gli altri attori, le riprese si svolgeranno nei pressi di New York quest’autunno.


Comic-Con@Home: il programma di mercoledì 22 luglio, quest’anno i Marvel Studios non ci saranno

Come preannunciato, Comic-Con International ha annunciato oggi il programma della giornata di mercoledì 22 luglio del San Diego Comic-Con, che quest’anno si svolgerà direttamente online a causa dell’emergenza Coronavirus. I vari panel saranno video preregistrati che verranno trasmessi su YouTube: cliccando su tutti i link sottostanti troverete le pagine dei relativi panel, con i rispettivi link YouTube che si attiveranno nella data e nell’orario previsti.
Contestualmente, è stato confermato che quest’anno i Marvel Studios NON parteciperanno alla convention. Collider spiega infatti che la Disney ha rinunciato a tenere una presentazione dei suoi prossimi film (come Black Widow, Gli Eterni e Shang-Chi) soprattutto perché l’emergenza ha provocato slittamenti, rallentamenti nella post-produzione o ha interrotto le riprese, e quindi preferisce concentrarsi sul riprogrammare i prossimi mesi anziché dedicarsi alla promozione.


Batman V Superman: la controfigura di Ben Affleck svela una curiosità sulla scena dell’incubo

Nell’ultimo episodio del podcast di ScreenRant Batman v Superman: By the Minute, dedicato interamente a un’analisi del film di Zack Snyder, la controfigura di Ben Affleck, Richard Cetrone, è stato l’ospite speciale per parlare di una sequenza in particolare: l’incubo di Bruce Wayne.
L’attore ha parlato della realizzazione, della difficoltà della “ripresa unica” e del fatto che all’inizio non era prevista. L’incubo non era presente nella sceneggiatura originale: è stata un’aggiunta nell’ultimo secondo.

“È stata aggiunta dopo che le riprese erano già cominciate” ha svelato.

Qualche settimana fa, Cetrone ha condiviso una foto dal dietro le quinte con la sua famiglia:

www.instagram.com/p/CBtu0MCgEAA/?utm_source=ig_embed

Ecco qualche altro dietro le quinte:

www.instagram.com/p/BpAffaxHSRX/?utm_source=ig_embed

www.instagram.com/p/BnracfWnKjJ/?utm_source=ig_embed

www.instagram.com/p/BmEX-BQnPKe/?utm_source=ig_embed

L’incubo di Bruce Wayne è una delle sequenze più discusse di Batman V Superman: Dawn of Justice per il suo significato e le possibili implicazioni nell’universo cinematografico DC. Il film di Justice League arrivato al cinema non ha ripagato le attese, ma la Snyder Cut in arrivo su HBO Max nel 2021 farà ammenda.

È quanto suggerito dal regista in persona qualche settimana fa in risposta a un fan che gli ha chiesto: “Ci saranno altre scene sull’incubo?“.

“Oh sì” ha ribattuto.



Jason Cabell alla regia di Negroes With Guns

Secondo quanto riportato da Deadline la Peace River Productions produrrà prossimamente Negroes With Guns, progetto che verrà scritto e diretto da Jason Cabell (Running with the Devil).
Il film si basa sulla vera storia del paladino dei diritti civili Robert F. Williams e sulle sue leggendari battaglie avvenute a Monroe, Carolina del Nord contro il KKK, funzionari locali, statali e federali. Nel progetto vedremo anche il suo esilio forzato a Cuba, dove ha continuato a ispirare il movimento per i diritti civili con un suo programma su una rete radiofonica, programma andato in onda fino a quando il suo segnale non fu bloccato dal Governo degli Stati Uniti. L’uomo ha narrato tutta la sua esperienza nel campo del razzismo nel libro Negroes with Guns pubblicato nel 1962.

Barry Pepper (che produrrà il progetto con la Peace River Productions) avrà probabilmente anche un ruolo secondario nel lungometraggio.

Tra i lavori di Jason Cabell come regista e sceneggiatore troviamo i due lungometraggi Running with the Devil (2019) e Smoke Filled Lungs (2016).

Barry Pepper è apparso invece come attore in film come The Painted Bird, Crawl – Intrappolati, Maze Runner – La rivelazione, Raccolto amaro, Monster Trucks, Maze Runner – La fuga, La regola del gioco, The Lone Ranger, Snitch – L’infiltrato, Broken City Il Grinta (2010), Flags of Our Fathers,Il ritorno di Mr. Ripley, Le Tre Sepolture, Il Miglio Verde, La 25ª ora, We Were Soldiers – Fino all’ultimo uomo, Salvate il soldato Ryan e Nemico Pubblico.


Uncharted, il doppiatore di Nathan Drake “aveva scelto” Chris Pine come protagonista del film

Sappiamo bene che nel film di Uncharted sarà Tom Holland a interpretare il giovane Nathan Drake.
Eppure Nolan North, il doppiatore del celeberrimo personaggio nella saga videoludica di Uncharted targata Naughty Dog, aveva scelto un altro attore per interpretarlo.

Il voice actor ne ha parlato insieme a Screen Junkies in una chiacchierata durante la quale ha spiegato che, nella sua breve esperienza sul set di Star Trek: Into Darkness, consigliò a Chris Pine di tenere d’occhio la sceneggiatura di un certo Uncharted qualora gli fosse passata sotto mano.

Ho visto Chris Pine al lavoro sul set di Star Trek: Into Darkness e finalmente un giorno, nella roulotte del trucco e parrucco, gli dissi “Hey, se mai dovesse capitare sulla scrivania del tuo agente uno script intitolato Uncharted dovresti dargli un’occhiata attenta perché penso che saresti perfetto per quella parte”.

Ricordiamo che a marzo, a causa della pandemia del nuovo Coronavirus originatosi a Wuhan, in Cina, e poi propagatosi in quasi tutto il mondo, la Sony ha messo in pausa la lavorazione del film di Uncharted durante il primo giorno di riprese in Germania.

I protagonisti della pellicola saranno Tom Holland, interprete del giovane Nathan Drake, e Mark Wahlberg che vestirà i panni di Victor Sullivan, il mentore del celeberrimo cacciatore di tesori dell’omonima serie sviluppata dalla Naughty Dog. Insieme a loro anche Antonio Banderas, Sophia Ali e Tati Gabrielle.

In teoria, Tom Holland dovrà girare Uncharted prima di dedicarsi a Spider-Man 3, ma questo comporterà necessariamente una sovrapposizione delle produzioni se lo studio confermerà il proprio calendario. In questo articolo vi spieghiamo come la Sony potrebbe affrontare questa particolare problematica.

Ricordiamo che allo script di Uncharted, in passato, hanno lavorato Joe Carnahan, David Guggenheim, Eric Warren Singer, Jonathan Rosenberg e Mark Walker. L’ultima versione della sceneggiatura è di Art Marcum, Matt Holloway e Rafe Judkins. I registi coinvolti finora nel lungo e travagliato sviluppo del film sono stati David O. Russell, Neil Burger, Seth Gordon e Shawn Levy, oltre a Dan Trachtenberg.


Sleeping Dog, Donnie Yen conferma la sua partecipazione al nuovo film d’azione

Donnie Yen ha di recente confermato la sua partecipazione a “Sleeping Dog“, adattamento cinematografico d’azione del popolare videogioco del 2012 sviluppato da United Front Games e pubblicato da Square Enix.
Nel dare l’annuncio, Yen ha pubblicato un video sui social mentre si riscalda in palestra e con la promessa di “realizzare un altro film che farà breccia“. L’attore vestirà i panni del protagonista, Wei Shen, un poliziotto sotto copertura che si infiltra in una delle più pericolose organizzazioni criminali esistenti al mondo Hong Kong. “Sono emozionato di iniziarmi a preparare per la prossima sfida” ha dichiarato.

Annunciato per la prima volta nel 2017, il progetto sarà prodotto dalla Original Film di Neal Moritz (Fast and Furious) e dalla DJ2 Entertainment: al momento è in pre-produzione e non ha ancora una data d’uscita.

Negli ultimi anni, ricordiamo, abbiamo visto Donnie Yen al cinema in xXx – Il ritorno di Xander Cage, Rogue One: a Star wars Story e in Iceman – I cancelli del tempo. Prossimamente apparirà invece nell’adattamento in live-action targato Disney di Mulan, nei panni del comandante Tung.

Dopo aver recitato in Sleeping Dog, Yen reciterà e sarà produttore per un nuovo thriller, “Golden Empire“, che racconterà la storia di un signore della droga ricercato sia in Messico che negli Stati Uniti. Sarà prodotto dalla Starlight Media in Cina e prodotto dall’amministratore delegato della Starlight Peter Luo.

Ecco il video in cui la star si allena:

www.instagram.com/p/CCSDTw5D-Wg/

Ed ecco la descrizione del videogioco:

Sleeping Dogs è un poliziesco open world crudo e profondo, ambientato nelle strade di Hong Kong. I giocatori ruolo vestiranno i panni di Wei Shen, un poliziotto infiltrato incaricato di smantellare dall’interno una delle più pericolose organizzazioni criminali esistenti al mondo. Offrendo ai giocatori un isola ricca di azione, ogni strada, ogni bancarella, ogni molo e ogni grattacielo potranno essere teatro di intense sparatorie, gare adrenaliniche e brutali scontri basati sulle arti marziali. Grazie a un sistema di combattimento intuitivo e innovativo, Sleeping Dogs consente ai giocatori di utilizzare numerose mosse di arti marziali, affrontando diversi avversari contemporaneamente. Sarà possibile eseguire calci e combo devastanti, contrattacchi letali e una serie di mosse finali animate, ricorrendo inoltre a numerosi oggetti ambientali, dalle seghe circolari alle cabine telefoniche, dagli inceneritori alle porte dei frigoriferi.


Confermato: UCI Cinemas lascia le Marche, cessa la gestione del multiplex di Ancona, Pesaro e non solo

Che la situazione di UCI Cinemas nelle Marche non fosse semplice l’avevamo capito già da un po’ e il COVID-19 c’entrava, sì, ma non del tutto.
A maggio abbiamo appreso che le trattative fra la Giometti Real Estate & Cinema, proprietaria delle strutture di Ancona, Fano, Senigallia, Pesaro, Jesi e Porto San’Elpidio, e il gruppo Odeon relative al rinnovo della concessione degli affitti, era destinata a risolversi con un nulla di fatto e si parlava già di “fine del cinema e delle multisale nella provincia di Ancona, almeno per il momento perché, ad oggi la famiglia Giometti, proprietaria degli immobili anconetani ha deciso di non procedere con il rinnovo della gestione all’ente UCI Cinemas”.

Cronache Ancona segnala ora l’ufficialità del mancato accordo fra le parti.

A partire dal 12 giugno ha cessato la gestione dei multiplex di Pesaro, Fano, Senigallia, Ancona, Jesi e Porto Sant’Elpidio. In qualità di affittuario delle suddette multisala, Uci Italia ha deciso di non rinnovare i contratti di affitto in essere.

Quanto al destino dei 38 dipendenti in tutta la regione Marche apprendiamo:

Il personale dipendente continuerà comunque a operare per la proprietà delle multisale.

Allo stato attuale delle cose non sappiamo quale sia il destino delle strutture in un contesto reso anche più complicato dalla mancanza di prodotto che ha portato la stragrande maggioranza dei cinema dello stivale a non riaprire lo scorso 15 giugno. Magari l’arrivo di Tenet di Christopher Nolan, ammesso e non concesso che riesca davvero a uscire a fine agosto come comunicato dalla divisione nazionale della Warner, potrebbe anche portare degli aggiornamenti per i multiplex marchigiani di proprietà della famiglia Giometti, ma, ora come ora, non si sa se riapriranno con un nuovo “banner” di un’altra catena o se verranno gestiti direttamente dai Giometti come avveniva anni fa. Ma non è neanche da escludere a priori una conversione ad altre destinazioni d’suo.

Vi terremo aggiornati.


Tenet: i dettagli sul nuovo rinvio del film di Nolan

Inizialmente, Tenet sarebbe dovuto arrivare nelle sale americane il 17 Luglio. Nonostante l’attuale situazione mondiale, quella data era stata fortemente voluta dal regista Christopher Nolan, il quale ha sempre avuto come obiettivo quello di voler aiutare i cinema in un momento particolarmente difficile come questo, cercando – attraverso la sua ultima fatica – di spingere gli spettatori a tornare in sala (ovviamente, se le condizioni lo avessero permesso!).

Adesso dopo che il film è stato posticipato prima al 31 Luglio e poi al 3 Agosto, The Hollywood Reporter ha condiviso alcuni nuovi dettagli su ciò che pare sia accaduto alla Warner Bros. negli ultimi mesi. Secondo la fonte, all’inizio di giugno i dirigenti dello studio hanno presentato a Nolan diversi possibili scenari in merito all’uscita di Tenet: al regista sono stati elencati eventuali profitti e perdite che si sarebbero potuti verificare in determinati giorni/settimane, spingendo per una release il più lontana possibile dal periodo inizialmente stabilito.

La speranza era che l’emergenza Covid-19 cominciasse a divenire più contenuta, ma a quanto pare per Nolan non è mai stata una questione di soldi: come si legge nel report di THR, il regista “aveva espresso il desidero che Tenet fosse il primo film di un grande studio a tornare in sala, mostrando solidarietà nei confronti degli esercenti, quando a loro sarebbe stato concesso di poter riaprire le sale.”

Alla fine, Nolan ha accettato di posticipare il film di ben due settimane, ma non è escluso che il film possa essere rinviato ancora una volta, dal momento che i casi di COVID-19 continuano a salire negli Stati Uniti. “Siamo molto orgogliosi di Tenet e non vediamo l’ora che la gente lo veda nei cinema”, aveva dichiarato il presidente della Warner Toby Emmerich. “Tuttavia, vogliamo solo che le persone vadano al cinema quando i funzionari statali e locali affermeranno che le sale possono essere riaperte in sicurezza”.

Per quanto riguarda il futuro di Tenet al botteghino, gli analisti ritengono che nel primo weekend di apertura il film potrebbe arrivare ad incassare 30 milioni di dollari, in base alle norme per il distanziamento sociale ancora in atto. Alla fine, dovrebbe arrivare a guadagnare circa 400 milioni di dollari in tutto il mondo per considerarsi un successo, risultato che ovviamente sarà molto difficile da raggiungere vista l’attuale situazione mondiale.

Tenet di Christopher Nolan arriverà al cinema il 03 Agosto. Il cast annovera John David Washington, Robert Pattinson, Elizabeth Debicki, Michael Caine, Kenneth Branagh, Dimple Kapadia, Aaron Taylor-Johnson e Clémence Poésy. Il film, il primo lungometraggio di Nolan dal 2017, anno di uscita di Dunkirk, viene descritto come un’epica storia action che si svolge nel mondo dello spionaggio internazionale.


Ennio Morricone: The Space Cinema omaggia il maestro con tre film di Tornatore

A pochi giorni dalla scomparsa del Maestro Ennio Morricone, The Space Cinema celebra il compositore Premio Oscar rimettendo in programmazione tre successi della cinematografia internazionale diretti da un altro maestro italiano, Giuseppe Tornatore, con il quale ebbe una proficua collaborazione.

Dal 9 al 15 luglio nelle sale The Space Cinema tornano Il Pianista sull’Oceano, del 1998, con Tim Roth, che è valso a Morricone un Golden Globe e un David di Donatello per la migliore colonna sonora; Malèna, il film che ha ottenuto due nomination agli Oscar e ai Golden Globe, con cui Morricone ha vinto il Nastro D’Argento più una nomination ai David di Donatello, con Monica Bellucci indimenticabile protagonista. Infine La Sconosciuta, vincitore di cinque David di Donatello e quattro Nastri d’Argento, tra cui anche il riconoscimento alla migliore colonna sonora, con Ksenia Rappoport, Michele Placido, Claudia Gerini, Pierfrancesco Favino e Margherita Buy.

Il prezzo del biglietto rimane quello annunciato dal giorno della riapertura del multisala, ovvero 4,90€, anche online, modalità raccomandata da The Space per assicurarsi il posto in sala nel rispetto delle disposizioni di sicurezza anti contagio.Il nuovo sistema di assegnazione dei posti garantirà il rispetto della distanza tra le persone o i gruppi di persone (come le famiglie o i congiunti).

Per l’acquisto basta accedere sull’app o visitare il sito ufficiale The Space Cinema.


Festival cinematografici vs COVID: Venezia, Telluride, Toronto e New York uniscono le forze

I Festival cinematografici di Venezia, Telluride, Toronto e New York uniscono le loro forze e inviano la seguente comunicazione in cui annunciano la loro intenzione di collaborare per le edizioni del prossimo autunno.

Quest’anno abbiamo visto come la pandemia COVID-19 abbia devastato le comunità in tutto il mondo e che la vita, così come la conoscevamo, è stata portata a fermarsi. Come sostenitori del cinema globale, abbiamo visto il lavoro degli artisti fermarsi e la stessa cultura cinematografica messa in discussione. I film prendono vita con il pubblico, che non è più riuscito a riunirsi come aveva fatto per oltre un secolo.

La forma d’arte che amiamo è in crisi. Le nostre organizzazioni hanno affrontato sfide senza precedenti per il lavoro e la sicurezza finanziaria. La pandemia ci ha colti mentre ci preparavamo per le nostre manifestazioni dell’autunno 2020. Sapevamo che dovevamo adattarci. Abbiamo deciso di collaborare come mai prima d’ora.

Venezia è l’origine di ogni festival cinematografico nel mondo. Telluride è uno dei festival più influenti al mondo. Toronto ospita il più grande festival cinematografico pubblico del mondo. E il New York Film Festival si occupa di una delle città del cinema più famose e importanti del mondo. I nostri quattro festival condividono l’amore per il cinema e la devozione per i registi. Condividiamo anche un breve periodo di sei settimane ogni autunno.

Quest’anno ci siamo allontanati dalla competizione con i nostri colleghi dei festival autunnali e ci siamo impegnati invece a collaborare. Stiamo condividendo idee e informazioni. Stiamo offrendo i nostri festival come piattaforma unita per ottenere il miglior cinema che si possa trovare. Siamo qui per essere al servizio dei registi, del pubblico, dei giornalisti e dei protagonisti del settore affinché mantengano in vita l’ecosistema cinematografico. Dobbiamo farlo insieme.

Crediamo che il cinema abbia un potere unico di illuminare sia il mondo che ci circonda, sia le nostre percezioni più intime. In una crisi, i film possono metterci in movimento. Possono incantare, informare, provocare e guarire. Mentre lavoriamo in circostanze difficili per organizzare i nostri festival, questa estate lavoreremo insieme, a sostegno dei film.


Cameron Bailey, Toronto International Film Festival

Alberto Barbera, Venice International Film Festival

Eugene Hernandez, New York Film Festival

Julie Huntsinger, Telluride Film Festival

Tom Luddy, Telluride Film Festival

Joana Vicente, Toronto International Film Festival


She Dies Tomorrow: il trailer dell’horror in cui domani potremmo essere tutti morti

L'attrice Amy Seimetz, che è stata Rachel Creed nell'ultimo Pet Sematary, dirige un horror apocalittico in cui la tensione e il terrore crescono fotogramma dopo fotogramma.

L'estate, anche con il Coronavirus, è tempo di horror e di trailer di horror. Oggi ne è arrivato uno strapauroso che non racconta di diavoli, mostri o serial killer, ma della concreta possibilità che il mondo sia arrivato al capolinea. She Dies Tomorrow narra infatti di una ragazza di nome Amy che all'improvviso, senza essere malata o in pericolo, si convince che l'indomani morirà. Preoccupatissima, si sfoga con gli amici, che si lasciano contagiare dall'ansia della giovane donna e cominciano a pensare che toccherà loro lo stesso infausto destino. Un po’ horror e un po’ apocalittico dunque, She Dies Tomorrow porta la firma dell'attrice (e regista) Amy Seimetz, che ricordiamo per esempio nel nuovo Pet Sematary, nel quale era Rachel Creed. La protagonista del film è Kate Lyn Sheil (la Lisa Williams di House of Cards) e gli altri interpreti sono Jane Adams, Kentucker Audley e Chris Messina.

She Dies Tomorrow dovrebbe arrivare nelle sale americane il 31 luglio in un numero limitato di sale, per poi uscire on demand il 7 agosto. Ecco la sinossi ufficiale del film:

Dopo essersi alzata con la convinzione che morirà l’indomani, Amy vede la sua vita ordinata andare a rotoli. Mentre la sua delirante certezza di morire comincia a contagiare le persone intorno a lei, Amy e i suoi amici precipitano in una spirale di isteria che li conduce rapidamente alla follia.




Resident Evil: tutte le curiosità sul primo film della saga nata come videogioco

n film che aprì la strada agli adattamenti dei videogiochi al cinema Resident Evil è il primo di una serie di thriller horror pieni d’azione che lanciarono Milla Jovovich come icona action.

Resident Evil: tutte le curiosità sul primo film della saga nata come videogioco

Nato come videogioco horror in Giappone nel 1996, Resident Evil è noto in patria come Biohazard, prodotto dalla società Capcom, già creatrice di successi come Street Fighter o Dead Rising. È passato alla storia come il gioco che ha reso popolare in tutto il mondo i giochi survival horror, vendendo oltre 100 milioni di copie in tutto il mondo, mentre la versione cinematografica ha avuto un ruolo cruciale nel rilanciare lo zombie sul grande schermo.

Resident Evil, il primo film che avvia la serie
Resident Evil, Il film, è stato prodotto nel 2002 per la regia di Paul W. S. Anderson, che aveva già diretto sette anni prima un altro adattamento di un videogame, Mortal Kombat. Le protagoniste del film sono Milla Jovovich e Michelle Rodriguez.

La storia è ambientata in un’immaginaria grande città americana chiamata Raccoon City, che ospita nel sottosuolo un complesso di laboratori segreti detti Alveari di proprietà della multinazionale Umbrella Corporation, la maggiore azienda farmaceutica del mondo. In quel contesto hanno creato in laboratorio il virus T, potentissimo, da usare come arma batteriologica. È solo il punto di partenza di una vicenda elaborata e piena di colpi di scena e ambientazioni diverse, che mettono in luce il personaggio di Alice, una ricercatrice che scopre di avere una forza sovrannaturale, lottando contro zombi di vario tipo nel corso delle sue avventure.

Le curiosità su Resident Evil
Il film è una coproduzione inglese, tedesca, francese e americana, girato per lo più in Germania, all’interno di stazioni abbandonate della metropolitana di Berlino, con un budget di 33 milioni di dollari e un incasso globale nel mondo di oltre 100 milioni. Il film ha generato cinque sequel: Resident Evil: Apocalypse (2004), Resident Evil: Extinction (2007), Resident Evil: Afterlife (2010), Resident Evil: Retribution (2012), e il capitolo conclusivo, Resident Evil: The Final Chapter del 2017.

Le creature presenti nel film sono zombi, uomini e donne morti e poi rianimati dal virus T, i cani zombi, dei dobermann, e i licker, creature feroci create in laboratorio, senza occhi e con il cervello fuori dal cranio. Nella colona sonora ci sono canzoni di Marilyn Manson, Slipknot, Rammstein, Depeche Mode. La protagonista Milla Jovovich ha poi recitato in tutti i sequel, tre dei quali sono diretti sempre da Paul Anderson, nella vita compagno dell’attrice dal 2003. I due si sono sposati nel 2009 e hanno tre figlie, Ever Gabo, nata nel 2007, Dashiel Edan (2015) e infine Osian Lark Elliot, nata nel febbraio del 2020.

Michelle Rodriguez aveva avvertito da tempo il suo agente che se fosse stato fatto un film da Resident Evil avrebbe voluto farne parte. Cosa poi avvenuta dopo un contatto con Anderson. Le ferite e i lividi sul corpo della Jovovich sono reali, non c’è stato bisogno di trucco, anche perché l’attrice ha girato in prima persona tutte le scene d’azione, a parte una. Il titolo originalmente previsto era Resident Evil: Ground Zero, ma il titolo fu cambiato dopo gli attentati dell’11 settembre 2001. Il ruolo di Alice inizialmente avrebbe dovuto interpretarlo Sarah Michelle Gellar. Anche il cantore degli zombi, George Romero, autore de La notte dei morti viventi, scrisse una sua sceneggiatura, poi mai realizzata.




AVENGERS: INFINITY WAR, THANOS HA SCELTO CHI UCCIDERE CON LO SNAP?

Secondo una nuova teoria, le vittime di Thanos a seguito del suo schiocco di dita in Avengers: Infinity War non sarebbero casuali, ma il Titano avrebbe scelto chi salvare e chi no con il suo Snap.

Le differenze tra film e fumetti Marvel, sono numerose, ma a quanto pare un aspetto di continuità ci sarebbe e riguarderebbe le gesta di Thanos il cui Snap, con cui ha cancellato metà dell'universo, sarebbe tutt'altro che neutrale e casuale.

Durante il breve scambio di battute tra il villain e Doctor Strange in Avengers: Infinity War, Thanos parla a Strange del suo piano originale di salvare la gente della sua casa Titan dalla sovrappopolazione. Thanos afferma di aver voluto uccidere una parte della popolazione in maniera casuale, senza distinzione tra ricchi e poveri. Ma Thanos dice la verità?

Screenrant offre dapprima uno sguardo alla famiglia del Titano Pazzo. In Avengers: Infinity War, Teschio Rosso identifica Thanos come "Thanos, Figlio di Eros." Nei fumetti, però, Eros (noto anche come "Starfox") è fratello di Thanos, un affascinante criminale che usa i poteri di persuasione per sedurre le donne. Il padre di Thanos ed Eros è A'lars, meglio noto come il "Mentore", leader della colonia titaniana, che scopriamo essere membro della razza degli Eternals. Scienziato benevolente, Mentore ha cresciuto i suoi figli su Titano, luna di Saturno. Thanos, però, ha attaccato ripetutamente Titano uccidendo perfino sua madre Sui-San, moglie di Mentore. Spesso Mentore presta soccorso ai supereroi, incluso Silver Surfer, contro Thanos, così quando il figlio conquista le Gemme dell'Infinito si assicura che Mentore sia tra coloro spazzati via dallo Snap.
Nel fumetto, dunque, la sua è una scelta ragionata, ma cosa accade nei film dell?MCU?

Se lo Snap fosse casuale, ci sarebbe stata una possibilità del 50% che lo stesso Thanos fosse stato spazzato via nel processo, cosa che di fatto non accade. Thanos sopravvive allo Snap e distrugge le Gemme dell'Infinito per evitare che gli Avengers se ne impossessano. Inoltre nel corso del film Doctor Strange guarda ai milioni di futuri possibili (14.000.605 per essere esatti) riferendo che gli Avengers vincono solo in uno di questi futuri. Se lo Snap avesse ucciso le persone in modo casuale, il 50&% dei futuri visti da Doctor Strange sarebbero terminati con una victoria per gli Avengers visto che Thanos sarebbe morto e le pietre sarebbero state lasciate al loro posto. Improbabile, dunque, che il Titano Pazzo si sia mosso seguendo i criteri della causalità.


QUASI FAMOSI, CAMERON CROWE: "QUANDO BRAD PITT HA RIFIUTATO IL RUOLO DI PROTAGONISTA HO PIANTO"

Brad Pitt sarebbe dovuto comparire nel cult Quasi famosi, ma dopo un percorso preliminare ha deciso di rinunciare lasciando il regista Cameron Crowe in lacrime.

Nel corso di una nuova intervista durante il primo episodio di Origins: Almost Famous Turns Twenty, Cameron Crowe ha ripercorso la storia della sua pellicola semiautobiografica che ha compiuto vent'anni svelando un retroscena sul coinvolgimento della star Brad Pitt:

"Nelle prime fasi di preparazione di Quasi famosi, eravamo in trattative con Meryl Streep per il ruolo di Elaine Miller, la madre del giovane giornalista musicale, con Brad Pitt nel ruolo di Russell Hammond, leader della band Stillwater, mentre Natalie Portman avrebbe dovuto interpretare la groupie Penny Lane".

Crowe ha spiegato che l'idea di avere Brad Pitt nel ruolo di Hammond - andato poi a Billy Crudup - era nata da una sensazione avuta durante un incontro con l'attore:

"Avevo in mente Brad Pitt perché ci eravamo incontrati all'epoca di Non per soldi... ma per amore, all'epoca la sua carriera stava decollando e sembrava davvero avere qualcosa di speciale. Era la mia prima scelta, abbiamo lavorato insieme quattro mesi al personaggio, Brad ha letto il copione insieme a Natalie Portman".
Il ruolo di Penny Lane è andato poi a Kate Hudson. Quanto a Brad Pitt, ha deciso di rinunciare. "Ho pianto" ammette Cameron Crowe. "Sapevo che Brad non si era mai innamorato del personaggio. Si era innamorato dell'idea del personaggio, ma forse sulla pagina non c'era abbastanza. Credo che si sentisse a disagio per via della differenza di età tra Russell e Penny Lane".


UN GIORNO ALL'IMPROVVISO CON ANNA FOGLIETTA DISPONIBILE SU RAI PLAY

Arriva oggi su RaiPlay il film Un giorno all'improvviso, che ha segnato l'esordio alla regia di Ciro D'Emilio con protagonista Anna Foglietta e l'esordiente Giampiero De Concilio. Il film ha ricevuto numerosi riconoscimenti e attestati di apprezzamento da parte di critica e pubblico, partecipando anche a molti festival nazionali e internazionali.

Antonio ha diciassette anni e un sogno: essere un calciatore in una grande squadra. Vive in una piccola cittadina di una provincia campana, una terra in cui cavarsela non è sempre così facile. A rendere ancora più complessa la situazione c'è la bellissima Miriam, una madre dolce ma fortemente problematica che lui ama più di ogni altra persona al mondo. Inoltre Carlo, il padre di Antonio, li ha abbandonati quando lui era molto piccolo e Miriam è ossessionata dall'idea di ricostruire la sua famiglia.

Per fortuna c'è il calcio e soprattutto i suoi amici: Stefano Caccialepre, il centravanti della squadra e Peppe Lambiase, il fantasista, dalla battuta sempre pronta, perditempo per vocazione e con il fiuto per cacciarsi sempre nei guai, sono i suoi compagni di avventura. La loro amicizia è forte, ma ogni volta che Miriam ne combina una delle sue, e nell'ultimo periodo di disastri ne ha fatti parecchi, Antonio deve risolvere la situazione da solo e come una missione proteggere la madre da tutto e da tutti. All'improvviso la vita regala a Antonio e Miriam una vera occasione: un talent scout, Michele Astarita, sta cercando delle giovani promesse da portare nella Primavera del Parma, e quando lo vede giocare, Antonio in campo è una vera rivelazione.

Fra i due nasce un legame profondo grazie al quale Antonio scoprirà l'importanza del sacrificio e della determinazione. E così, per realizzare il suo sogno, il ragazzo è pronto a rinunciare a tutto: all'amicizia dei suoi compagni di squadra; a una tenera storia d'amore con Sara; a rischiare fino all'ultimo che gli assistenti sociali lo portino via da sua madre. Il traguardo è lì, a portata di mano: lui e Miriam, finalmente lontani dal paese, da suo padre, da tutto. A testa alta, come quando è in campo, Antonio affronta ogni difficoltà, fino a quando un evento tanto inatteso quanto drammatico gli farà capire che ogni sogno ha un prezzo molto alto da pagare. Ci vorrà una mano tesa, insperata ma salda, per tirarlo fuori dal baratro e fargli capire che dentro di sé può trovare ancora la forza di guardare avanti.


A GIRL WALKS HOME ALONE AT NIGHT: LA STAR SHEILA VAND VUOLE UN SEQUEL

A Girl Walks Home Alone at Night, circa sei anni fa, ha conquistato il pubblico del Sundance flm festival, e ora la protagonista Sheila Vand ha espresso la propria approvazione nei confronti dell'ipotesi di una continuazione.
Il lungometraggio aveva ottenuto nel 2014 un'ottima accoglienza da parte del pubblico e della critica, ottenendo una graphic novel ideata come sequel della storia.

L'attrice Sheila Vand ha parlato del sequel di A Girl Walks Home Alone at Night dicendo: "Si tratta di qualcosa su cui ho sempre fantasticato e il film sembra volerlo. Era un tale fenomeno, la ricezione di quel film. Non si sarebbe mai pensato a qualcosa del genere mentre si realizzava un film in bianco e nero di vampiri in stile western, tutto in farsi, è stato meraviglioso".
L'attrice ha persino aggiunto: "La regista Ana Lily Amirpour aveva persino scritto quello che accadeva prima degli eventi mostrati nel film. Non so se abbia scritto qualcosa su ciò che accadeva dopo, ma certamente ver creato il passato della Ragazza ha permesso di avere un incredibile materiale legato a ciò che accadeva prima".

Sheila, parlando a ComicBook.com, ha inoltre sottolineato che il potenziale sostegno del pubblico potrebbe portare alla creazione di un sequel: "Se un filmmaker vuole fare ciò che desidera per qualsiasi motivo non voglio obbligare a cambiare idea, ma ho fatto emergere la questione e se i tuoi follower e ascoltatori vogliono lottare per provare a ottenerlo direi 'Dobbiamo prendere questa decisione presto perché non sto ringiovanendo e i vampiri non invecchiano'".


SCARY MOVIE, MARLON WAYANS: "I WEINSTEIN TOLSERO A ME E AI MIEI FRATELLI IL CONTROLLO DEL FRANCHISE"

Scary Movie compie 20 anni e Marlon Wayans ha ricordato il film con un'intervista in cui parla inoltre di Harvey e Bob Weinstein che lo hanno allontanato dal franchise, svelandone i motivi.
La commedia era stata prodotta e distribuita da Dimension Films, di proprietà della Miramax, e aveva incassato ben 157 milioni di dollari negli Stati Uniti a fronte di un budget di soli 19.

Marlon Wayans aveva co-scritto la sceneggiatura di Scary Movie e ne era un protagonista con suo fratello, Shawn, mentre alla regia c'era il loro fratello maggiore Keenen Ivory Wayans. I tre erano tornati sul set in occasione di Scary Movie 2, che aveva incassato 141 milioni di dollari, ma erano poi stati allontanati dal loro franchise a partire dal terzo capitolo.

Marlon ha spiegato: "Abbiamo letto la notizia che avrebbero realizzato Scary Movie 3 con altre persone la vigilia di Natale. Probabilmente avremmo potuto fare causa o qualcosa di simile, ma una parte di noi ha pensato 'Tutto quello che puoi fare è permetterci di creare qualcosa di nuovo'. Potevo scrivere un libro sull'intera situazione, onestamente. Ci devono ancora molti, molti soldi. Quello che ci hanno fatto è stato terribile".
La star ha aggiunto: "I Weinstein non sono le persone migliori o più gentili con cui lavorare. Sono un regime del male. Fanno ciò che vogliono come vogliono e può essere sgarbato e mancare di rispetto. Non potevamo raggiungere un accordo, era come se fosse 'Se non vuoi pagarci per le battute, affida il compito a qualcuno di diverso'".

Il produttore Bob Zenga ha inoltre aggiunto che ogni studio aveva rifiutato l'idea di realizzare Scary Movie tranne i Weinstein, ma che non avevano accettato il progetto perché convinti dallo script: "Volevano comprarlo perché prendeva in giro il loro franchise Scream. Non penso che volessero qualcuno di diverso nel cannibalizzare il loro film".


ZENDAYA E JOHN DAVID WASHINGTON HANNO GIRATO IL FILM MALCOLM & MARIE DURANTE LA PANDEMIA

Zendaya e John David Washington hanno girato un nuovo film intitolato Malcolm & Marie durante la pandemia e alla regia c'è Sam Levinson, già creatore della serie Euphoria.
Il progetto, rimasto fino a questo momento segreto, è stato realizzato rispettando tutte le possibili precauzioni e con l'approvazione dei vari sindacati del settore cinematografico.

Le riprese di Malcolm & Marie sono state effettuate tra il 17 giugno e il 2 giugno negli spazi di Caterpillar House a Carmel, California. Il film con star Zendaya Coleman e John David Washington aveva le approvazioni necessarie da parte dei sindacati WGA, DGA e SAG-AFTRA.

Il sito Deadline ha anticipato che il progetto diretto da Sam Levinson ha dei punti in comune con Marriage Story e affronterà delle tematiche sociali e riguardanti la pandemia legate alla situazione attuale della società. La location, descritta come una "meraviglia architettonica" rispettosa dell'ambiente ha permesso alla produzione di usare in maniera ridotta l'aria condizionata o il riscaldamento, elemento utile per mantenere la sicurezza durante le riprese. Il cast e la troupe, nelle due settimane precedenti alle riprese, si sono incontrati mantenendo il distanziamento sociale, indossando mascherine protettive e all'aperto. Gli attori hanno provato in un parcheggio per mantenere le distanze durante i quattordici giorni di quarantena e nessuno ha avuto il permesso di entrare o lasciare l'area durante le riprese.

Il progetto è nato il 16 marzo quando il filmmaker è stato informato che le riprese della seconda stagione di Euphoria dovevano fermarsi. Durante la quarantena Zendaya lo ha chiamato e chiesto se poteva scrivere e dirigere un film. Dopo sei giorni era stato ideato Malcolm & Marie. Yariv Milchan e Michael Schaefer hanno sostenuto economicamente il lungometraggio e doneranno i loro proventi a enti benefici. Zendaya, Kevin Turen, Washington e Sam e Ashley Levinson si sono inoltre occupati della produzione e delle spese sostenute. Nel team della produzione c'è anche Scott Mescudi (Kid Cudi).

Sul set non erano impegnate più di 12 persone in contemporanea e all'inizio e alla fine di ogni giornata veniva misurata la temperatura corporea. La troupe ha inoltre disinfettato tutta l'attrezzatura e i set venivano preparati mentre il regista controllava in videoconferenza il lavoro per limitare la presenza delle persone. Gli attori hanno indossato i costumi, preparato i microfoni e si sono truccati senza nessun aiuto, oltre a essere sempre accompagnati in macchina sul set dallo stesso autista. Il cibo era confezionato singolarmente e il caffè veniva servito da una sola persona, oltre ad avere sempre posate, piatti e bicchieri monouso.
Ogni contatto fisico era vietato e tutte le persone coinvolte nella realizzazione del film hanno ricevuto una lista di regole da rispettare che includeva anche la pulizia delle maniglie delle porte e degli spazi comuni come il bagno dopo l'utilizzo, e altri dettagli come mantenere le unghie il più corte possibile, non condividere telefoni e chiavi ed eliminare i documenti cartacei.


QUASI FAMOSI: PENNY LANE E GLI ALTRI PERSONAGGI DEL FILM, ECCO A CHI SONO ISPIRATI

Cameron Crowe ha creato il personaggio di Penny Lane di Quasi famosi ispirandosi alla vita di Pennie Ann Trumbull e del suo gruppo di promoter, definite il Flying Garter Girls Group. Molte altre donne sono considerate un'ispirazione per Crowe, come ad esempio Pamela Des Barres e Bebe Buell, sebbene nessuna delle due facesse parte delle Flying Garter Girls.

Il disclaimer legale alla fine di Quasi famosi che, generalmente, serve soltanto per spiegare la natura di tutti i personaggi e gli eventi di una pellicola, comunica allo spettatore che il personaggio di Penny Lane è "vagamente basato" su una vera donna. Cameron Crowe ha dichiarato che per scrivere il personaggio di Penny Lane si è basato sulla vita di un'amica, Pennie Trumble, La Trumble vive a Portland, in Oregon, e lavora nel mondo della musica.

Il film è il racconto semi-autobiografico del regista Cameron Crowe a proposito della sua vita da giovane reporter di Rolling Stone. Il vero gruppo con cui Crowe andò in tournée per la prima volta furono i The Allman Brothers Band. Il personaggio di Russell Hammond, presente nella pellicola di Crowe, invece si basa sulla vita di Glenn Frey degli Eagles.

I ruoli di Russell Hammond e Penny Lane in Almost Famous furono originariamente scritti rispettivamente per Brad Pitt e Sarah Polley. La Polley declinò l'offerta in favore di un film canadese mentre, almeno secondo Crowe, Pitt lavorò per mesi con il regista prima di confessargli che "non riusciva a capire il film, non lo sentiva abbastanza suo per poter interpretare il ruolo di Hammond."


THE FIGHTER: CHRISTIAN BALE PERSE 13 CHILI PER IL FILM

Christian Bale trascorse delle intere giornate con il vero Dicky Eklund, per imparare a emularlo correttamente, prima dell'inizio delle riprese di The Fighter. L'attore perse 13 chili per interpretare il ruolo di Eklund: l'ex pugile statunitense era un tossicodipendente in quel momento, la sua vita ed il suo corpo erano stati messi a dura prova dalla cocaina e dal crack.

A proposito della performance di Bale il regista David O. Russell ha affermato che, oltre alla drastica trasformazione fisica, l'attore non si limitò semplicemente a mimare il comportamento di Eklund: "Dicky ha un vero e proprio ritmo distintivo, una sua musica, nel parlare; Christian ha dovuto comprendere fino in fondo il funzionamento della sua mente."

Fu Mark Wahlberg a chiedere a Bale di prendere parte al film: i due si conoscevano attraverso le loro figlie che in quel momento frequentavano la stessa scuola elementare. Wahlberg rinunciò al proprio stipendio per girare The Fighter mentre Bale fu pagato soltanto 250.000 dollari per il suo ruolo.

Le interviste presenti sia all'inizio che alla fine della pellicola sono state improvvisate da Christian Bale e Mark Wahlberg, rimanendo nei rispettivi personaggi. Furono girate a tarda notte con solo Bale, Wahlberg e David O. Russell presenti sul set di The Fighter. Bale, durante una scena improvvisata, si commosse a tal punto da dover abbandonare il set: secondo il regista questa sua instabilità emotiva, almeno in parte, era dovuta alla sua drastica perdita di peso.


CANDYMAN E THE FOREVER PURGE: POSTICIPATE LE DATE DI USCITA

Candyman e The Forever Purge hanno due nuove date di uscita: il 16 ottobre 2020 e il 9 luglio 2021.
Universal ha annunciato i cambiamenti dei due titoli della Blumhouse, come accaduto con Halloween Kills, a causa dei problemi legati alla riapertura delle sale.

Al centro della trama di Candyman ci sarà un giovane che si trasferisce con la fidanzata, la direttrice di una galleria d'arte Brianna Cartwright, in un lussuso edificio di Cabrini. La carriera da pittore sembra in stallo e Anthony decide, dopo l'incontro con un vicino, di creare un'opera legata alla storia di Candyman, aprendo però una porta sul passato che causa violenza e pazzia.

Il nuovo lungometraggio di Candyman è diretto da Nia DaCosta ed è stato scritto da Jordan Peele e Win Rosenfeld. Nel cast ci saranno Yahya Abdul-Mateen II, Teyonah Parris, Nathan Stewart-Jarrett e Colman Domingo.
Le riprese sono iniziate ad agosto e si sono concluse nel settembre 2019.

Candyman - Terrore dietro lo specchio raccontava la storia di uno studente che indaga sulla leggenda del "mostro" mentre scrive una tesi sulle leggende metropolitane, approfondendo quindi la storia di Tony Todd/Candyman, un ex schiavo che si era innamorato di una donna bianca da cui aveva avuto un figlio. Il padre della sua amante aveva però assunto dei killer per assassinarlo e l'uomo era stato ricoperto di miele, punto dalle api e poi bruciato vivo. La leggenda metropolitana sostiene quindi che dicendo cinque volte il suo nome allo specchio Tony riesca ad apparire e uccidere chi l'ha invocato.

Universal aveva inizialmente previsto l'arrivo di The Purge 5 nella data del 10 luglio, tuttavia l'incertezza legata all'eventuale riapertura delle sale negli Stati Uniti ha portato a modificare i piani.Il franchise di Anarchia - La notte del giudizio è stato, in occasione degi tre recenti capitoli, proposto nelle sale statunitensi a luglio, incassando oltre 456 milioni di dollari in tutto il mondo.

La sceneggiatura di The Forever Purge è stata scritta da James DeMonaco, creatore del franchise, mentre alla regia c'è Everardo Grout.


RESIDENT EVIL: 6 MOTIVI PER CUI RIMANE UN GUILTY PLEASURE DA RIVEDERE

Ci sono film che sono talmente grandiosi nei contenuti e nella messa in scena da risultare indimenticabili. Poi ci sono film che, nonostante non siano acclamati capolavori e non abbiano contribuito alla storia del cinema, ci entrano nel cuore. Infine, ci sono quei film che non avrebbero davvero nulla per cui andare oltre una sola e semplice visione e che, invece, ci ritroviamo ciclicamente a riguardare in maniera appassionata e piacevole. Stiamo parlando dei cosiddetti guilty pleasure ovvero quei film che ci piacciono (anche molto) ma che un po' ci vergogniamo a dirlo ad alta voce ben sapendo che sono prodotti senza gran valore artistico e disprezzati dai più. A dire il vero, il termine "guilty pleasure" nasconde un significato negativo su cui non concordiamo completamente perché siamo dell'idea che non bisogna sentirsi in colpa se un film piace, nonostante sia un film "brutto". Chi è appassionato di horror (o del cinema di genere) sa bene come molti dei titoli del cuore non siano opere di assoluta qualità, eppure in qualche modo ci intrattengono, ci divertono e, perché no, ci fanno sentire bene. Non fa eccezione Resident Evil, il film di Paul W. S. Anderson del 2002, primo di una lunga serie, che si basa sulla saga videoludica survival horror di successo per trasformarsi in un horror action ad alto tasso adrenalinico con Milla Jovovich e Michelle Rodriguez. Un film che sembra non avere nulla di eccezionale e che, invece, si dimostra sempre un ottimo titolo da rivedere, specie nelle calde serate estive. Ecco i 6 motivi per cui Resident Evil rimane un guilty pleasure da rivedere.

1. MILLA JOVOVICH NEL RUOLO DI ALICE

Una donna bionda in un vestito rosso senza maniche e con un fucile in mano: quest'immagine iconica rappresenta al meglio Milla Jovovich nel ruolo di Alice, la protagonista della saga. Qui senza memoria e a prima vista ingenua e innocua, a volte mostrandosi pure fragile e sensibile (aspetto che verrà ridimensionato parecchio nei sequel trasformandola in una pura macchina da guerra), da semplice responsabile della sicurezza del laboratorio dove viene creato il Virus T, Alice diventerà un'eroina action capace di catalizzare su di sé tutto il carisma della saga cinematografica. Non a caso, il fatto di essere lei stessa senza memoria all'interno della storia crea subito un legame forte con l'ignaro spettatore che si ritrova, come lei, catapultato nell'inaspettata situazione orrorifica..

2. LE TRAPPOLE DELLA REGINA ROSSA

Cinque anni prima di Resident Evil, un film diretto da Vincenzo Natali ebbe una forte risonanza. Trattasi di The Cube, un horror fantascientifico dove alcune persone dovevano uscire da una struttura cubica in cui molte stanze nascondevano al loro interno trappole mortali. Lo stesso accade ai soldati che devono disattivare i sistemi di sicurezza controllati da un super-computer chiamato Regina Rossa. Attraversando un corridoio dovranno superare le trappole della Regina Rossa che consistono in raggi laser intelligenti capaci di prevedere le mosse dei soldati. Una sequenza ormai cult e che trova il suo climax nel reticolo che fa letteralmente a pezzi il soldato. La stessa Regina Rossa rappresentata come una bambina virtuale rimane uno dei momenti più memorabili del film.

3. LA MUSICA DI MARILYN MANSON
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Proprio parlando della Regina Rossa non possiamo fare a meno di citare il contributo della musica di Marilyn Manson composta per l'occasione per il film. Lontana dai tipici suoni industrial metal a cui siamo abituati, la musica elettronica composta da Manson, oltre a essere il tema principale del film, dona alla storia una dimensione fiabesca e dark, distante dal minimalismo d'atmosfera a cui siamo abituati. Prendendo la Regina Rossa e il personaggio di Alice come riferimento, Manson compose un tema musicale capace di richiamare le atmosfere di "Alice nel paese delle meraviglie", cosa che, per certi versi, anche il film richiama attraverso il modello narrativo della protagonista immersa in un mondo a lei sconosciuto dove le leggi della natura vengono ribaltate, con i morti viventi e altri esperimenti biologici abominevoli.a

4. CARNEFICINA DI ZOMBI

Ammettiamolo: dove il primo Resident Evil deve gran parte della sua riuscita è nelle sequenze d'azione, vero e proprio marchio di fabbrica di Paul W. S. Anderson che, senza le esagerazioni spettacolari kitsch e trash dei capitoli successivi, riesce a coniugare al meglio con l'atmosfera horror che permane in tutto il film. Solo un paio di zombi all'inizio, come a voler riscaldare il pubblico lentamente, per poi mettere in scena vere e proprie orde di morti viventi affamate. Ciliegina sulla torta la presenza dei cani (citazione a uno degli esseri più temibili del primo videogioco di casa Capcom) e del Licker, un abominio che si meriterà la battaglia nel gran finale sulle rotaie di un treno. Sangue, proiettili, morsi e uccisioni si susseguono in quella che è una vera e propria corsa alla sopravvivenza che non concede tregua. Se Resident Evil ha un pregio è proprio quello di intrattenere lo spettatore senza concedergli un momento di tregua.

5. TRADIRE IL VIDEOGIOCO CREANDO UN VIDEOGIOCO

Certo, il film di Resident Evil non è esattamente un adattamento fedele delle atmosfere e del contenuto del videogioco. L'approccio da survival horror è totalmente assente prediligendo l'action adrenalinico e, a una villa desolata con dipinti, enigmi, statue, porte segrete che richiamano l'horror di stampo gotico si è preferito un laboratorio tecnologico con laser e super-computer, eppure la scelta di tradire il materiale di partenza in tutto e per tutto (salvo la scelta dei nomi e qualche citazione sparsa) ha mantenuto intatta la struttura narrativa composta da aree in cui procedere, percorsi da seguire e boss di fine livello. Proprio questa semplificazione narrativa permette di godere a pieno dello sviluppo narrativo e del ritmo del film: attraverso i personaggi monodimensionali e dal grilletto facile che devono superare le insidie prima dello scadere del tempo, Resident Evil sembra un videogioco, diverso dall'originale, ma divertente allo stesso modo.

6. IL FINALE SORPRENDENTE

Resident Evil ha dato il via a una saga non propriamente riuscita anche se capace di incassare il giusto per procedere fino al sesto capitolo. Senza dubbio, gran parte del merito va al finale sorprendente e a quell'ultima inquadratura che chiude il film. Alice si risveglia ancora una volta in un laboratorio, esce e si ritrova in una città desolata: il virus T è fuoriuscito dai confini dell'Alveare e ha infettato tutta Racoon City. Alice vaga per le strade fino a trovare un fucile a pompa e lo carica. La macchina da presa si allontana da lei inquadrando uno skyline post-apocalittico. Un finale aperto, ma soprattutto amaro che mostra la fine e l'impotenza della civiltà umana contro le leggi della natura. La saga avrà modo di espandere la propria mitologia (diventando anche sempre più complicata e assurda), ma questo finale cupo riesce a colpire lo spettatore ricordandogli, dopo un'ora e mezza di azione e sparatorie, i motivi per cui siamo affascinati dal cinema horror.


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Un terrificante parassita nel trailer dell’horror The Beach House

Il network digitale Shudder ha diffuso oggi il terrificante trailer di The Beach House, esordio alla regia di Jeffrey A. Brown.

A metà tra horror e sci-fi puro, il film di Brown vede protagonista una coppia di fidanzati alle prese con uno strano fenomeno della natura. Quella che sembra una vacanza utile a rinsaldare il loro rapporto di fidanzamento, si trasforma ben presto in un vero e proprio incubo.

La pellicola sembra prendere spunto da altri successi di genere quali Cabin Fever e Carriers, spingendo però l’attenzione verso dinamiche di contagio più legate ad aspetti fantascientifici.

Nel cast spazio per Liana Liberato, Noah Le Gross, Maryann Nagel e Jake Weber. Il lancio ufficiale di The Beach House è atteso negli Usa su Shudder dal prossimo 9 luglio.

Trovate il trailer qui di seguito.




CHRISTOPHER NOLAN CONFESSA:"TENET TRA I PRIMI FILM AL CINEMA PER SOLIDARIETÀ ALLE SALE"

Nonostante il periodo complicato causato dalla pandemia stia mettendo ancora in seria difficoltà gli Stati Uniti e altre nazioni nel mondo, Warner Bros. ha deciso di non mollare la presa su Tenet e fare di tutto per portare in sala quest'estate l'ultima fatica di Christopher Nolan, ad ora prevista nelle sale americane il 3 agosto.

Secondo quanto scrive The Hollywood Reporter, Warner Bros. ha avuto tempo fa un incontro a distanza con Christopher Nolan e la compagna produttrice Emma Thomas. La major pare che abbia presentato degli studi effettuati sul mercato che riguardavano alcuni possibili risultati di un'uscita anticipata di Tenet, tra potenziali profitti e perdite associate alle potenziali date d'uscita.

Christopher Nolan ha dichiarato che la sua determinazione nel far uscire la pellicola nel più breve tempo possibile è legata ad un gesto di solidarietà e vicinanza nei confronti delle sale cinematografiche, che in questo difficile periodo stanno lottando per non affondare.
Ecco perchè adesso la data prevista è il 12 agosto negli Stati Uniti e il 26 agosto nelle sale italiane.

"Siamo molto orgogliosi di Tenet e non vediamo l'ora che le persone lo vedano al cinema. Tuttavia vogliamo solo che le persone vadano al cinema quando i funzionari statali e locali affermeranno che possono essere riaperti in sicurezza".
Tuttavia nell'aria serpeggia ancora la possibilità che il film venga posticipato ulteriormente a settembre, nonostante l'attesa spasmodica dei fan e l'intenzione di Nolan di arrivare al più presto al cinema.
In questi giorni Tenet si è mostrato in 4 immagini ufficiali, in attesa di vederlo finalmente sul grande schermo.


RITORNO AL FUTURO: 35 ANNI DOPO SPUNTA UNA FOLLE TEORIA SU ERIC STOLTZ

Ritorno al futuro ha da poco compiuto 35 anni ed è una delle pellicole più celebri della storia del cinema, nonché uno dei blockbuster più famosi degli anni '80. Tutti sanno che Michael J. Fox non fu il primo interprete di Marty McFly ma che questo onore toccò a Eric Stoltz, ma adesso è saltata fuori un'interessante teoria sull'attore.

Come saprete, lo studio di produzione e lo stesso Robert Zemeckis avrebbero voluto ingaggiare subito Fox per la parte del protagonista Marty, ma questi era ancora impegnato nelle riprese della serie televisiva Casa Keaton e non se ne sarebbe fatto nulla. Venne ingaggiato quindi Stoltz, il quale dopo molte settimane di riprese non convinse mai del tutto Zemeckis né gli altri collaboratori della produzione, che sostenevano non avesse quel brio tra ironia e ingenuità necessaria al personaggio. Fortunatamente per il regista, una gravidanza improvvisa sul set della serie cambio gli orari di lavoro di Fox con questi che si resi disponibile a girare Ritorno al futuro nelle ore notturne. Il film fu quindi rigirato daccapo con l'attore che tutti avremmo identificato come Marty McFly.

Tuttavia, Eric Stoltz è rimasto in qualche fotogramma del film? L'ipotesi è creduta possibile anche dal co-sceneggiatore Bob Gale. La teoria afferma che durante la prima scena ambientata nella caffetteria, quando Marty da un pugno a Biff nel 1955, a dare il pugno sia in effetti proprio Stoltz e non Michael J. Fox. L'ipotesi è stata rilanciata una prima volta da Tom Wilson (attore che interpretò Biff) in un programma radio ed è più che credibile dato che la produzione era già oltre i tempi previsti e fuori budget, tanto da non potersi permettere di rigirare alcune sequenze particolari.

35 anni dopo, la sequenza incriminata è stata fermata al momento in cui si vedrebbe il profilo di Stoltz mentre parla con Tom Wilson.


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MICHAEL BAY, IL SUO NUOVO FILM SARÀ RIVOLUZIONARIO: ECCO I DETTAGLI

Con ancora lo spettro del Covid-19 che incombe su parecchi stati del mondo, Hollywood sta ancora cercando di capire come riprendere in assoluta sicurezza le sue produzioni, ancora bloccate a causa della quarantena forzata di questi ultimi mesi imposta da tutti per prevenire al massimo il rischio dei contagi.

Chi sembra avere già le idee abbastanza chiare su come riprendere a lavorare, invece, è Michael Bay, il quale ha tutta l'intenzione di girare il suo nuovo thriller a tema pandemia a Los Angeles e in questo modo diventerebbe il primo a riprendere una grossa produzione cinematografica da quando la città è stata messa in quarantena obbligata lo scorso marzo. Discutendo delle procedure sul nuovo film, intitolato Songbird, il regista ha dichiarato all'Hollywood Reporter: "Abbiamo capito come risolvere i problemi sulla sicurezza mesi fa e li abbiamo risolti nel corso del weekend. Non penso nemmeno si trattasse di problemi di sicurezza. E' una questione di soldi. Saremo letteralmente il primo film girato a Los Angeles. E abbiamo una ricetta speciale visto che la stiamo preparando senza alcun contatto diretto".

Secondo l'articolo, Bay avrebbe già iniziato alcune delle riprese del film, semplicemente andando nelle strade di Los Angeles e filmandole vuote, ma questa settimana inizieranno le riprese con il cast vero e proprio.

Co-scritto e diretto da Adam Mason, Songbird sarà ambientato nell'anno 2022 e segue un gruppo di personaggi che cercano di sopravvivere in un mondo che è stato quasi dilaniato completamente da un virus letale. Il cast include Demi Moore, Paul Walter Hauser, Craig Robinson e Peter Stormare.

Al momento la pellicola non ha ancora una data d'uscita confermata, ma con l'inizio delle riprese fissato è probabile che il prodotto finito lo si avrà entro il 2021 per una possibile uscita proprio l'anno prossimo.


JUMANJI: THE NEXT LEVEL, IL FILM CON THE ROCK SUPERA GLI 800 MILIONI DI DOLLARI DI INCASSI

Boxoffice stellare per Jumanji: The Next Level: il film con The Rock e Jack Black si porta a casa più di 800 milioni di dollari dalla sua uscita nelle sale lo scorso dicembre.

Non sorprende il successo al botteghino di Jumanji: The Next Level, che se ricordate si era anche posizionato sul podio tra i film più attesi di fine 2019 nel sondaggio di Fandango.

Ai tempi delle previsioni, Sony era rimasta bassina per il debutto del film, ma settimana dopo settimana, la pellicola ha saputo conquistare il pubblico, grazie anche a un cast davvero degno di nota (Danny DeVito da solo valeva il prezzo del biglietto).

Come riporta Deadline, infatti, al momento Jumanji ha raggiunto i 319.2 milioni di dollari a livello domestico, e 480.9 milioni di dollari al boxoffice internazionale.

"In Jumanji: The Next Level la gang è tornata ma il gioco è cambiato. Rientrati in Jumanji per salvare uno dei loro, i giocatori scoprono che nulla è come avevano previsto. Per sopravvivere al gioco più pericoloso del mondo i protagonisti dovranno affrontare zone sconosciute e inesplorate: dagli aridi deserti fino alle montagne innevate".

Nel cast del film, di cui è già in programma un sequel, anche Kevin Hart, Karen Gillan, Nick Jonas, Awkwafina e Danny Glover.


WONDER WOMAN 1984, GAL GADOT IN ALTA QUOTA NELLE NUOVE IMMAGINI DEL FILM

Mancano ancora diversi mesi per l'arrivo di Wonder Woman 1984 al cinema, ma sembrerebbe che di materiale promozionale non ne manchi, nemmeno quello trapelato su Twitter. Guardiamo insieme queste nuove immagini con protagonista Gal Gadot.

Secondo quanto riportato dal sito Heroic Hollywood gli scatti, che come al potete trovare anche in calce alla notizia, proverrebbero da un calendario di Wonder Woman.

Si tratta di quattro immagine (una però sembra essere identica a un'altra) in cui Diana sembra essere letteralmente tra le nuvole. Non solo in una delle foto l'eroina si erge in posa con dietro il sole, e in una seconda è invece dinnanzi a un cumulo di nuvole, ma in un'altra la vediamo proprio librarsi in cielo.

"Questo confermerebbe il leak che diceva come ora Diana possa volare" commenta infatti un utente sotto il post, nel mezzo dell'entusiasmo generale che ha accolto le foto.

In Wonder Woman 1984, ricordiamo, sono passati ormai decenni da quando l'Amazzone ha messo piede per la prima volta tra gli umani, e si suppone che ora sia molto più saggia e abile nel controllare le proprie capacità, come d'altronde la stessa Gal Gadot ha più volte ribadito nelle interviste.

I più recenti spostamenti di calendario hanno fissato l'uscita di Wonder Woman 1984 al 2 ottobre 2020 (il 1 ottobre in Italia).











Edited by Triplethor - 9/7/2020, 20:11
view post Posted: 8/7/2020, 16:57 The Umbrella Academy - Ellen News

The Umbrella Academy 2: Il trailer ufficiale della seconda stagione ci trasporta negli anni '60

La serie tratta dal fumetto di Gerard Way e Gabriel Bá torna su Neflix con dieci nuovi episodi il prossimo 31 luglio.

Un'altra Apocalisse? Davvero? Il trailer ufficiale della seconda stagione di The Umbrella Academy, in arrivo su Netflix il prossimo 31 luglio, svela finalmente dove sono finiti i fratelli Hargreeves Klaus (Robert Sheehan), Luther (Tom Hopper), Diego (David Castañeda), Allison (Emmy Raver-Lampman), Cinque (Aidan Gallagher), Ben (Justin Min) e Vanya (Ellen Page) dopo aver viaggiato indietro nel tempo per riscrivere la storia e salvare il mondo dall'Apocalisse che hanno inavvertitamente causato nella prima stagione. Ebbene, pare che gli eccentrici supereroi, catapultati nella Dallas dei primi anni '60, dovranno riunirsi soltanto per...scongiurare un nuovo giorno del giudizio!

Come si intuisce dalla clip, questa volta i fratelli non saranno così ansiosi di unire le proprie forze per salvare il mondo (di nuovo), visto che si sono rifatti una vita l'uno lontano dall'altro. Li ritroviamo, più ironici e spassosi che mai, in questo trailer impreziosito dalle note di un brano originale scritto appositamente da Gerard Way, frontman dei My Chemical Romance e co-autore, insieme a Gabriel Bá, del fumetto da cui la serie è tratta. La canzone si intitola, giustamente Here comes to End e, come spiegato da Way, è arrivata mentre sia la serie che il mondo prendevano una svolta particolare e a tratti surreale, in questo 2020

Ma come sarà collegato l'assassinio di Kennedy alla nuova Apocalisse prospettata in The Umbrella Academy 2? Lo sapremo solo vedendo i nuovi episodi in cui i protagonisti saranno affiancati da ben tre nuovi personaggi: Yusuf Gatewood (The Originals), Marin Ireland (Homeland) e Ritu Arya (Humans) nei panni, rispettivamente, di un leader dotato di un'intelligenza fuori dal comune, di una mamma texana coraggiosa e pragmatica e di una giovane donna camaleontica ma anche imprevedibile.

La sinossi della seconda stagione:


Cinque ha avvertito la sua famiglia (così tante volte) che usare i poteri per fuggire dall’apocalisse di Vanya del 2019 sarebbe stato rischioso. Bene, aveva ragione: il salto nel tempo sparpaglia i fratelli per tutta Dallas, in Texas, per un periodo di tre anni a partire dal 1960. Alcuni, rimasti bloccati nel passato per anni, si sono costruiti una nuova vita e sono andati avanti, certi di essere gli unici sopravvissuti. Cinque è l’ultimo ad atterrare, nel mezzo del giorno dell’apocalisse, che – spoiler! – è il risultato dell’interruzione temporale (qualcuno ha un déjà vu?). Ora i membri dell’Umbrella Academy devono trovare un modo per ricongiungersi, capire cosa ha causato il giorno dell’apocalisse, fermarlo e tornare al tempo attuale per bloccare l’altra apocalisse. Il tutto mentre vengono cacciati da un trio di spietati assassini svedesi.

view post Posted: 8/7/2020, 14:20 MovieTown - Cinema

MERCOLEDÌ

08/07/2020



È STATA LA MANO DI DIO – PAOLO SORRENTINO ALLA REGIA DEL FILM NETFLIX GIRATO A NAPOLI

Dopo quasi vent’anni Paolo Sorrentino tornerà a Napoli, dove ha girato la sua opera prima L’uomo in più, per realizzare il suo nuovo film: È stata la mano di Dio.

La pellicola è prodotta da Lorenzo Mieli per The Apartment, del gruppo Fremantle, e dallo stesso Sorrentino, che veste anche il ruolo di regista e sceneggiatore.

Non sono stati forniti dettagli sulla trama, ma il progetto viene descritto come un ‘film intimo e personale’.

A questo punto ci chiediamo se il poliziesco Mob Girl con Jennifer Lawrence, annunciato un anno fa, sia saltato o semplicemente rimandato.

Ha dichiarato il filmaker:

“Sono emozionato all’idea di tornare a girare a Napoli, vent’anni esatti dopo il mio primo film. È stata la mano di Dio è, per la prima volta nella mia carriera, un film intimo e personale, un romanzo di formazione allegro e doloroso. Sono felice di condividere questa avventura col produttore Lorenzo Mieli, la sua The Apartment e Netflix.

La sintonia con Teresa Moneo, David Kosse e Scott Stuber – di Netflix, sul significato di questo film, è stata immediata e folgorante. Mi hanno fatto sentire a casa, una condizione ideale, perché questo film, per me, significa esattamente questo: tornare a casa”.


Lorenzo Mieli, CEO di The Apartment, ha aggiunto:

“Lavorare con Paolo è sempre un immenso piacere. Farlo questa volta, per produrre un film, mi rende ancora più felice ed emozionato. Come succede sempre, quando affrontiamo un nuovo progetto insieme, Paolo mi sorprende per la capacità che ha di sparigliare le carte e di rinnovarsi.

Una capacità di guardare ostinatamente avanti che ci ha fatto trovare in Netflix – protagonista assoluto dell’innovazione – il partner ideale per affrontare insieme questo nuovo, emozionante, viaggio”.


David Kosse, Vice Presidente, International Original Film di Netflix ha aggiunto:

Sono sempre stato un grande fan di Paolo Sorrentino, quindi non appena ci è stato presentato È stata la mano di Dio, abbiamo capito che volevamo collaborare con lui e Lorenzo su questo progetto. È un onore lavorare con uno dei più grandi cineasti d’Europa e portare la sua incredibile storia al mondo”.

Scott Stuber, Head of Films, Netflix afferma:

“Paolo è un autore straordinario, uno dei protagonisti del cinema mondiale. È STATA LA MANO DI DIO è un film personale che lo riporta a Napoli, la sua città, ed è una storia scritta splendidamente con il suo stile inconfondibile. Per costruire una grande casa di produzione, servono grandi filmmaker da ogni parte del mondo, che raccontino storie in tutte le lingue.

Con la maggior parte dei nostri abbonati fuori dagli Stati Uniti, sotto la guida di David, nell’ultimo anno abbiamo sviluppato la nostra iniziativa cinematografica internazionale e non vediamo l’ora di portare la storia di Paolo e molte altre a un pubblico globale”.


COMIC-CON@HOME: A PARTIRE DA OGGI VERRÀ SVELATO IL PROGRAMMA, I MARVEL STUDIOS NON CI SARANNO?

Si avvicina l’edizione 2020 del Comic-Con di San Diego, che quest’anno si terrà interamente online dal 22 al 26 Luglio a causa dell’emergenza Covid-19 e si chiamerà, appunto, Comic-Con@Home.

A partire da oggi, come da tradizione, verrà svelato l’intero programma della manifestazione, cominciando da mercoledì 22 luglio.

È stato confermato che i panel saranno pre-registrati, in ogni caso il pubblico potrà godere di oltre 350 conferenze, disponibili sul canale YouTube della manifestazione.

Alcuni panel sono già stati annunciati, sappiamo ad esempio che ci sarà Disney+. La piattaforma streaming della Casa di Topolino presenterà in esclusiva tre progetti. Si tratta della docuserie Marvel’s 616, della serie The Right Stuff e del film d’animazione Phineas and Ferb The Movie: Candace Against the Universe.

Verranno inoltre festeggiati i 15 anni di Constantine, il film del 2005 diretto da Francis Lawrence e ispirato alla serie di fumetti Hellblazer, e ci sarà anche un panel dedicato a Bill & Ted Face the Music.

Secondo quanto riportato da Deadline, ci sarà anche un panel dedicato ad Antlers, il nuovo horror prodotto da Guillermo del Toro e diretto da Scott Cooper, che vedrà la partecipazione dello stesso del Toro.

Brutte notizie, invece, per tutti i fan Marvel, sembra infatti che i Marvel Studios non parteciperanno alla manifestazione ma questo lo sapremo con assoluta certezza solo nei prossimi giorni.
Per quanto riguarda la Warner, è praticamente scontato che la major si terrà il meglio per il suo evento: il DC FanDome, che si terrà il 22 agosto.

Per il momento è tutto, come sempre vi terremo aggiornati su ogni sviluppo.


JUDE LAW IN TRATTATIVE PER CAPITAN UNCINO NEL LIVE-ACTION DI PETER PAN

The Hollywood Reporter segnala che Jude Law è in trattative con la Disney per interpretare Capitan Uncino in Peter Pan & Wendy, film di David Lowery tratto da Peter Pan, il ragazzo che non voleva crescere di J.M. Barrie. Come sappiamo, la Casa di Topolino ha già trasposto l’opera in un film animato del 1953, di cui questo progetto sarà la versione live-action.

Jude Law ha già prestato il volto a un antagonista per la Disney: era Yon-Rogg in Captain Marvel. Se le trattative andassero a buon fine, l’attore inglese diventerebbe il quarto interprete di Uncino sul grande schermo nell’arco di circa trent’anni, dopo Dustin Hoffman (Hook), Jason Isaacs (Peter Pan) e Hugh Jackman (Pan). Per il ruolo si era parlato anche di Joaquin Phoenix, ma evidentemente la Casa di Topolino ha scelto un’altra direzione.

Come sappiamo, Alexander Molony ed Ever Anderson presteranno il volto ai due protagonisti. Peter Pan & Wendy uscirà nelle sale cinematografiche, non direttamente sulla piattaforma Disney+, ma una data non è ancora disponibile. Vi terremo aggiornati.

L’eclettico David Lowery continua a dividersi tra produzioni indipendenti (Senza santi in paradiso, Storia di un fantasma, Old Man and the Gun) e progetti targati Disney (Il drago invisibile). Il copione è stato scritto da lui insieme a Toby Halbrooks, già co-sceneggiatore de Il drago invisibile.

Alexander Molony (The Reluctant Landlord) ed Ever Anderson (Resident Evil: The Final Chapter, Black Widow) interpreteranno Peter Pan e Wendy. Tempo fa si parlava di Margot Robbie, ma non ci sono conferme.


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VENEZIA 77 – L’ATTRICE ANNA FOGLIETTA SARÀ LA MADRINA

La madrina della 77. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale di Venezia, sarà Anna Foglietta.

L’attrice condurrà la cerimonia di inaugurazione della Biennale Cinema 2020 mercoledì 2 settembre, sul palco della Sala Grande (Palazzo del Cinema al Lido) e la cerimonia di chiusura il 12 settembre, durante la quale verranno annunciati i Leoni e gli altri premi ufficiali della Mostra.

La ricordiamo in Noi e la Giulia di Edoardo Leo con il quale ottiene una nomination ai David di Donatello e in Perfetti sconosciuti. La sua performance nel film di Paolo Genovese le fa vincere un Nastro d’Argento speciale e ottenere una seconda nomination ai David di Donatello.

Recentemente l’abbiamo vista in DNA – Decisamente Non Adatti, uscito in streaming a causa della pandemia, una performance che gli è valsa una candidatura ai Nastri D’Argento come Migliore attrice di una commedia.

Ecco il comunicato stampa:


L’attrice Anna Foglietta condurrà le serate di apertura e di chiusura della 77. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale di Venezia.

Anna Foglietta aprirà la Biennale Cinema 2020 nella serata di mercoledì 2 settembre, sul palco della Sala Grande (Palazzo del Cinema al Lido) in occasione della cerimonia di inaugurazione, e guiderà la cerimonia di chiusura il 12 settembre, in occasione della quale saranno annunciati i Leoni e gli altri premi ufficiali della 77. Mostra.

Anna Foglietta muove i suoi primi passi nella recitazione già al liceo, che rappresenta solo l’inizio di un percorso che passa attraverso la pubblicità, il teatro, la televisione e approda infine al cinema.

Arriva alla sua prima esperienza televisiva con La Squadra in cui rimane per quattro anni e a cui seguono due stagioni di Distretto di Polizia. Il primo film per il cinema è Sfiorati di Angelo Orlando e nel 2008 Solo un padre di Luca Lucini. Con il ruolo di Eva in Nessuno mi può giudicare di Massimiliano Bruno ottiene la candidatura ai David di Donatello e ai Nastri d’Argento riceve il premio come miglior attrice di commedia per il 2011.

Lavora con i fratelli Vanzina in Ex – Amici come prima! (2011) e in Mai Stati Uniti (2013), con Neri Parenti in Colpi di fulmine nel 2012. Per quest’ultimo vince il CinéCiak d’Oro come miglior attrice comica e le Chiavi d’Oro per gli incassi.

Ritorna in televisione con L’oro di Scampia e con Ragion di Stato di Marco Pontecorvo, mentre al cinema, nel 2014, è tra i protagonisti di Confusi e felici di Massimiliano Bruno. Nello stesso anno dà sfoggio delle sue qualità da conduttrice presentando al fianco di Paolo Ruffini il premio David di Donatello. Nel 2015 è la protagonista femminile del terzo film da regista di Edoardo Leo dal titolo Noi e la Giulia in un ruolo che le vale la nomination ai David di Donatello. Il 2015 è anche l’anno in cui gira il fortunatissimo e pluri-premiato film per la regia di Paolo Genovese (col quale Anna aveva già lavorato nel 2014 in Tutta colpa di Freud) Perfetti sconosciuti, dove è una delle protagoniste femminili: vince il Nastro d’Argento speciale e riceve un’altra nomination ai David di Donatello.

Nel 2016, è protagonista della serie tv Rai tratta dall’omonimo film La mafia uccide solo d’estate. Dato il successo della serie in onda su Rai 1, prende parte anche alla seconda stagione, in onda nel 2018.

Nello stesso anno la vediamo protagonista nel film Che vuoi che sia, subito dopo il quale gira altri due film sempre da protagonista: Il contagio presentato alla Biennale Cinema 2017 e Il premio per la regia di Alessandro Gassman. Diretta nuovamente da Alessandro Gassman, il 2016 è l’anno in cui si impegna in teatro nel difficile ruolo della poetessa Alda Merini all’interno dello spettacolo La pazza della porta accanto, fortunato spettacolo che le è valso il Premio Maschere d’Oro del teatro 2016.

Il 2018 la vede impegnata nelle riprese di due fortunate opere prime molto diverse tra di loro: la prima è una commedia girata a Milano di Laura Chiossone, Genitori quasi perfetti, la seconda un dramma ambientato a Napoli, Un giorno all’improvviso di Ciro D’Emilio, presentato alla Biennale Cinema 2018 nella sezione Orizzonti, per il quale ha vinto il Nastro d’Argento come miglior attrice protagonista. Durante la stagione 2018/2019 è nuovamente protagonista a teatro nello spettacolo Bella Figura di Yazmina Reza diretto da Roberto Andò, e del toccante monologo Una guerra, scritto da Michele Santeramo. Nel 2019, in occasione della 69esima edizione del Festival di Sanremo firmata da Claudio Baglioni, Anna conduce, insieme a Rocco Papaleo, il DopoFestival. Lo stesso anno porta sul piccolo schermo per Rai 1 un’altra grande figura femminile, interpretando Nilde Iotti in Storia di Nilde, che raccoglie numerosi consensi raggiungendo il 16.2% di share.

Nel 2020 è interprete di due commedie cinematografiche: la prima è DNA – Decisamente Non Adatti, con la regia di Lillo e Greg, che a causa dell’emergenza COVID-19 debutta in streaming anziché nei cinema. Proprio per la sua singolare interpretazione che la vede interprete di tutte le protagoniste femminili di questo film, riceve una candidatura ai Nastri D’Argento 2020 come Migliore attrice di una commedia.

La seconda è l’atteso film di Carlo Verdone Si vive una volta sola all’interno del quale recita insieme a Max Tortora, Rocco Papaleo e lo stesso Verdone. L’uscita del film è stata sospesa a causa dell’emergenza COVID-19.

Anna Foglietta è impegnata attivamente nel sociale con la onlus Every Child Is My Child, di cui è presidente, e che recentemente ha collaborato con Banco Alimentare durante l’emergenza COVID-19 a sostegno dei bambini e delle famiglie più deboli.

Di prossima uscita il film di genere e opera prima Il talento del calabrone, all’interno del quale Anna è protagonista femminile al fianco di Sergio Castellitto.


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Mike Flanagan spera ancora di poter realizzare il prequel di Shining dedicato a Dick Hallorann

Lo scorso autunno abbiamo assistito a due notevoli tonfi in materia di legacyquel, Doctor Sleep, il sequel di Shining diretto da Mike Flanagan e Terminator: Destino Oscuro, la pellicola di Tim Miller prodotta da James Cameron che non è riuscita ad apportare nuova linfa alla saga nata nel 1984.
Il fallimento commerciale di Doctor Sleep, come vi abbiamo spiegato in un approfondimento, è stato una doccia talmente gelata per la Warner Bros che avrebbe ucciso il suo prequel mentre si trovava ancora nella culla.

Il Presidente dei Warner Bros. Studio Toby Emmerich aveva già stipulato un accordo con Mike Flanagan e la sua Intrepid Pictures per uno spin-off tutto dedicato ad Hallorann, il cuoco dell’Overlook Hotel che abbiamo conosciuto in Shining. Quello di Dick Hallorann è un personaggio molto importante nelle opere di Stephen King che abbiamo visto interpretato da Scatman Crothers nell’immortale capolavoro di Stanley Kubrick e da Carl Lumbly nel lungometraggio di Mike Flanagan. La sua storia si intreccia pure con i fatti raccontati in IT: insieme al padre di Mike Hanlon riuscì a salvare le vite di svariati afroamericani durante il ben noto incendio del The Black Spot e, in aggiunta a ciò, è uno dei pochi adulti sani di mente a “vedere” IT. C’è un’altra questione di non poco conto: Halloran, nel film di Stanley Kubrick, viene ucciso da Jack Torrance, mentre nel romanzo no, tanto che rimane vicino ai Torrance superstiti fino al giorno della sua morte (nella versione filmica di Doctor Sleep la questione è stata aggirata con la luccicanza).

Intervenendo nel podcast di CinemaBlend, il filmmaker ha però ammesso di non aver del tutto accantonato l’idea del prequel, fondamentalmente perché l’edizione home video di Doctor Sleep, specie la Director’s Cut, ha avuto un buon riscontro e perché l’avvento di HBO Max, la piattaforma streaming di WarnerMedia dove sono presenti entrambe le versioni del film, potrebbe fornire “spazio di manovra” all’ampliamento della mitologia.

Molti piani, buona parte dell’entusiasmo che avevamo per Hallorann,e per tutta un’altra serie di cose, hanno ricevuto una brusca battuta d’arresto, comprensibilmente fra l’altro, dopo l’uscita di Doctor Sleep. Ma stiamo imparando molto circa il cambio di paradigma fra distribuzione theatrical e streaming che tutti avevano previsto nell’industria. Buona parte della gente credeva di avere altri cinque anni per aggiustare i cambiamenti del tipico modello degli studi hollywoodiani. Ma per me è già avvenuto. E penso proprio che un sacco di gente alla Warner direbbe la stessa cosa oggi. Un film che, cinque anni fa, sarebbe potuto andare bene al cinema non lo farebbe oggi e lo streaming ha stravolto tutto. Ergo, mano a mano che la gente continuerà a vedere il film su HBO Max garantendo delle buone performance, si potrebbero aprire delle nuove strade da percorrere. E Hallorann è un percorso che affronterei con energia. L’idea era quella di iniziare il film con Carl Lumbly e poi trovare delle maniere per scavare nel suo passato e arrivare a una nuova storia che, inevitabilmente e analogamente a Doctor Sleep, ci avrebbe riportato a un hotel molto familiare. Ma non so di preciso dove sarei andato a parare. È un’idea che amo e per cui eravamo tutti estremamente emozionati. E spero davvero che possa avere una nuova vita da qualche parte.

I più attenti e le più attente di voi ricorderanno però che, diversi anni fa, la storia di Shining sarebbe dovuta proseguire al cinema con un prequel su ciò che accadde nell’Overlook Hotel prima dell’arrivo di Jack Torrance e della sua famiglia e ispirato a un prologo del romanzo di Stephen King intitolato “Before the Play” e mai inserito nella versione pubblicata. Si tratta di una lunga storia dai toni decisamente dark dietro all’Overlook Hotel, che inizia nel momento in cui l’Hotel venne costruito su un cimitero indiano e prosegue con l’assassinio della famiglia del custode Delbert Grady per sua mano, con un’ascia, prima dell’arrivo di Jack.

Durante la promozione stampa di Tales From the Loop, serie TV prodotta da Amazon, il regista Mark Romanek, che avrebbe dovuto dirigere il prequel di Shining, ha parlato di questo lungometraggio mai girato.

Tornando a Mike Flanagan, il regista, dopo Il Gioco di Gerald, adattamento prodotto da Netflix dell’omonimo romanzo, e Doctor Sleep della Warner Bros, tornerà a lavorare sui mondi letterari di Stephen King con Revival, film che produrrà insieme a Trevor Macy e che potrebbe anche finire per dirigere.


Avengers: Endgame, i Russo non hanno mai pensato di dare a un altro supereroe la battuta “Avengers uniti”

“Avengers uniti”. La battuta che Captain America pronuncia nell’atto finale di Avengers: Endgame è un momento tanto atteso quanto iconico. Trattandosi di una frase così celebre e essendosi davvero tanti personaggi disponibili, c’è mai stata la possibilità che fosse affidata a un altro supereroe dell’Universo Cinematografico Marvel?

ComicBookMovie lo ha chiesto ai diretti interessati, ai fratelli Russo, che hanno risposto:

Anthony: No!

Joe: Davvero, no. Abbiamo sempre pensato che fosse il momento di Cap, e non sono neanche sicuro del perché. Per noi doveva essere lui a dirla.

Anthony: Non mi pare ci sia mai stato un momento in cui abbiamo pensato di affidarla a qualcuno diverso da Cap. Cap è sempre stato una guida speciale per noi nel corso della narrazione perché è stato il nostro punto d’accesso all’UCM. Ecco perché facciamo molto riferimento a questo personaggio per molti degli snodi più importanti della storia.

Il film è stato diretto da Anthony e Joe Russo ed è stato scritto da Christopher Markus e Stephen McFeely. Tra i produttori esecutivi anche Jon Favreau, regista dei primi due Iron Man

La sinossi ufficiale del cinecomic:

Metà degli esseri viventi nell’universo sono stati spazzati via e un unico futuro sembra ormai possibile. Riusciranno gli Avengers e i loro alleati supereroi ad annullare il potere distruttivo delle Gemme dell’Infinito? Siamo a fine partita, ed è tempo di fare sacrifici.




Joe Russo conferma di essere al lavoro su Tyler Rake 2 e esalta la performance di Tom Holland in Cherry

A inizio maggio, Joe Russo aveva già avuto modo di parlare di Tyler Rake 2, inevitabile sequel dell’action movie diretto da Sam Hargrave con protagonista Chris Hemsworth prodotto, per Netflix, dai registi di Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame che ha ottenuto un ottimo riscontro sulla piattaforma streaming.
Il filmmaker spiegava:

Ho siglato un accordo per scrivere Tyler Rake 2 e siamo nelle fasi preliminari di stesura della storia. Non vogliamo ancora sbilanciarci sull’eventualità che la storia vada avanti o indietro nel tempo. Il finale ambiguo è un bel punto interrogativo per il pubblico.

In una nuova intervista rilasciata a Entertainment Tonight di qualche giorno fa, Joe Russo ha toccando nuovamente la questione dichiarando:

Ho cominciato a scrivere il sequel (prequel?) tre settimane fa. È un ottimo personaggio da scrivere e Chris Hemsworth ci ha fornito una performance grandiosa cosa che rende il nostro lavoro anche più facile. La missione è aumentare la portata del sequel, sia dal punto di vista emotivo che fisico.

Joe Russo ha discusso anche del nuovo film che ha diretto con suo fratello Anthony, Cherry, adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo d’esordio di Nico Walker con Tom Holland nelle vesti di protagonista.

Il film è stato portato a termine prima dello scoppio dell’emergenza nuovo Coronavirus ed è attualmente in fase di post-produzione, più precisamente in fase di montaggio.

In merito all’uscita e alla performance di Tom Holland Joe Russo dice:

È una questione complessa, date le circostanze. Ma puntiamo all’autunno inoltrato. Mettimi già nella lista di quelli che sono pronti già da oggi a cominciare la campagna della stagione dei premi per Tom Holland. Credo che resteranno tutti sconvolti quando avranno la possibilità di scoprire la profondità e la versatilità che porta a Cherry. È un attore di talento generazionale.

L’opera, ispirata alla vera storia dell’autore, segue un ex medico dell’esercito che torna dall’Iraq con un disturbo da stress post-traumatico (DPTS); dopo gli orrori della guerra cade nella dipendenza da oppiacei e inizia a rapinare banche.

Nel cast del film, oltre a Chris Hemsworth e a David Harbour, troviamo Golshifteh Farahani, Derek Luke, Randeep Hooda, Chris Jai Alex, Pankaj Tripathi, Marc Donato, Rayna Campbell e Rudhraksh Jaiswal.

Questa la sinossi ufficiale:

Tyler Rake (Chris Hemsworth), un mercenario che opera nel mercato nero, affronta la missione più pericolosa della sua vita quando viene ingaggiato per salvare il figlio rapito di un boss del crimine internazionale. Diretto da Sam Hargrave, questo thriller elettrizzante e pieno di azione è prodotto da Joe e Anthony Russo, i registi visionari di Avengers: Endgame.

Il film è approdato sulla piattaforma streaming Netflix il 24 aprile 2020.


I fratelli Russo pronti a collaborare di nuovo con Robert Downey Jr: “Non manca molto”

Che i fratelli Russo stessero sviluppando un nuovo progetto con Robert Downey Jr. lo sappiamo dallo scorso aprile. Dopo Avengers: Endgame, il duo ha rinvigorito la collaborazione con alcune star dell’Universo Cinematografico Marvel lavorando ad esempio a Tyler Rake (attraverso la loro casa di produzione AGBO) e a Cherry (con Tom Holland). Il progetto con Downey Jr. sembrava uno di quelli “all’orizzonte” per cui avremmo dovuto attendere diverso tempo, ma a quanto pare si tratta di una collaborazione molto vicina.
Invitati da Comicbook a parlare del progetto in questione, i fratelli non si sono sbilanciati, ma hanno preannunciando che “non manca molto” a tornare a lavorare con l’uomo che ha interpretato Tony Stark.

Che si tratti di un film, di una serie tv e di un progetto destinato a un servizio streaming come Netflix al momento non è chiaro.

Ad aprile, ricordiamo, Joe Russo aveva anticipato:

Adoreremmo tornare a lavorare con Robert Downey, stiamo discutendo con lui di alcune cose. C’è un altro progetto di cui stiamo parlato con [Chris] Evans, altri due con Hemsworth. E un altro con Holland. Amiamo la nostra famiglia, la nostra famiglia Marvel. Trascorriamo tutti un mucchio di tempo insieme, ridiamo tanto e ci piace lavorare insieme, perciò è diventata una priorità per me e mio fratello. Dobbiamo amare gli aspetti creativi di un progetto tanto quanto le persone con cui lavoriamo, in modo tale che tutti possano condurre una vita di grande qualità.


Mission: Impossible, Hayley Atwell mostra i risultati del suo allenamento

Per le riprese dei nuovi film di Mission: Impossible, che dovrebbero partire a inizio settembre se non prima, Hayley Atwell si è data parecchio da fare in palestra a giudicare dalle sue ultime foto su Instagram.

In Mission: Impossible 7 e 8 ritroveremo, oltre a Tom Cruise, anche Rebecca Ferguson, Hayley Atwell, Pom Klementieff, Vanessa Kirby e Shea Whigham. Esai Morales sarà l’antagonista.

Christopher McQuarrie scriverà e dirigerà i due film (il terzo e il quarto da lui scritti e diretti). Continua poi la partnership con la Skydance di David Ellison, che co-produrrà le pellicole. La Paramount Pictures si occuperà della co-produzione e della distribuzione.

Il settimo episodio arriverà nelle sale americane il 19 novembre del 2021, mentre l’ottavo arriverà il 4 novembre del 2022.

“Spina dorsale” ha scritto condividendo la foto che potete vedere qui di seguito, con i muscoli della schiena in risalto:

www.instagram.com/p/CCTf2aRAQqu/?utm_source=ig_embed

Ecco anche uno scatto in cui si allena virtualmente con Pom Klementieff, che la affiancherà nel film assieme a Vanessa Kirby e a Rebecca Fergusono:


www.instagram.com/p/CBggPp0gbTY/?utm_source=ig_embed

Justice League: Ray Fisher non può dire altro su Joss Whedon per via degli accordi di non divulgazione

La questione Ray Fisher VS Joss Whedon è cominciata quando l’attore di Justice League, a fine giugno, ha ritrattato le affermazioni sul regista risalente all’edizione 2017 del Comic-Con.
A pochi mesi dall’addio di Zack Snyder e dall’ingaggio di Joss Whedon per portare a termine Justice League, uno spettatore chiese al cast del film un commento su quanto accaduto.

A rispondere fu Ray Fisher, l’interprete di Cyborg, che dichiarò:

Joss è fantastico, Zack ha scelto una persona in gamba per intervenire e finire quello che lui ha cominciato.

Poi, a quasi 3 anni da quel giorno, l’attore è intervenuto su twitter per fare marcia indietro su quanto affermato su quel palco:

Vorrei cogliere l’occasione per ritrattare con vigore ogni singola parola di questa dichiarazione.

Un paio di giorni dopo, l’attore ha nuovamente preso parola via social circostanziando un po’ di più la sua posizione lanciando delle vere e proprie accuse contro Joss Whedon e non solo:

Il trattamento che Joss Whedon ha riservato sul set al cast e alla troupe di Justice League è stato schifoso, offensivo, non professionale e completamente inaccettabile. Gli è stato permesso, per molti versi, da Geoff Johns e da Jon Berg.

Responsabilità > Intrattenimento

Parole dure, parole dure di uomo che ha avuto esperienza diretta della lavorazione del cinecomic Warner che sono state poi seguite da no comment vari ed eventuali e twittate pro e contro.

In una live su Instagram che è stata ripresa e pubblicata su YouTube, Ray Fisher è tornato a parlare della questione Joss Whedon spiegando di non poter scendere nel dettaglio della questione a causa degli accordi di non divulgazione ancora in essere:

Sono ancora decisamente sotto contratto e vincolato da accordi di non divulgazione. Motivo per cui devo stare molto attento a cosa dico e a come lo dico, altrimenti potrei essere citato in giudizio. Insomma, volevo semplicemente fornire un disclaimer per tutte quelle persone che volevano conoscere dei dettagli aggiuntivi sulla vicenda. Ora come ora non posso farlo.

Justice League, ricordiamo, è uscito nelle sale il 23 novembre 2017. Zack Snyder, che ha dovuto lasciare il progetto in piena post-produzione a causa di una tragedia in famiglia, ha così passato il testimone a Joss Whedon, che ha supervisionato il film in sua vece.

Questa la sinossi:

Alimentato dalla sua rinnovata fiducia nell’umanità e ispirato dal gesto d’altruismo di Superman, Bruce Wayne chiede aiuto alla sua ritrovata alleata Diana Prince, per affrontare un nemico ancora più temibile. Insieme, Batman e Wonder Woman si mettono subito al lavoro per trovare e assemblare una squadra di metaumani pronti a fronteggiare questa nuova minaccia. Ma nonostante la formazione di questa alleanza di eroi senza precedenti – Batman, Wonder Woman, Aquaman, Cyborg e Flash – potrebbe essere già troppo tardi per salvare il pianeta da un attacco di proporzioni catastrofiche.

La Snyder Cut di Justice League arriverà su HBO Max nel 2021.


Ant-Man 3: le riprese previste per l’estate 2021?

Stando a quanto riportato da Charles Murphy, le riprese di Ant-Man 3 partiranno a giugno 2021 ad Atlanta.
Secondo il blogger, che tra l’altro aveva riportato in esclusiva la notizia dell’ingaggio di Peyton Reed per la seconda stagione di The Mandalorian, la produzione intendeva partire già dal prossimo febbraio, ma l’emergenza Coronavirus ha indotto gli studi a prendersi un po’ di tempo in più rispetto al previsto.

L’ultimo aggiornato sul terzo capitolo della saga dedicata a Scott Lang risale allo scorso aprile, quando abbiamo scoperto il nome dello sceneggiatore: parliamo di Jeff Loveness, sceneggiatore nonché co-produttore di Rick and Morty, l’acclamata serie targata Cartoon Network ideata da Justin Roiland e Dan Harmon.

L’accordo fra le parti sarebbe stato raggiunto nei primi giorni del lockdown hollywoodiano e Loveness avrebbe già cominciato a scrivere il film.

Peyton Reed, già dietro alla macchina da presa dei primi due episodi, tornerà anche per questa nuova iterazione, così come Paul Rudd.

Restando in tema “Marvel Studios” ricordiamo che Black Widow arriverà il 6 novembre 2020, Gli Eterni il 12 febbraio 2021, Shang-Chi il 7 maggio 2021 e Doctor Strange 2 il 5 novembre 2021. Nel 2022 toccherà poi a Thor: Love and Thunder e magari anche ad Ant-Man 3.


Halloween Kills, Nick Castle scherza sull’arrivo del primo trailer

Tutti aspettano il primo trailer di Halloween Kills e Nick Castle, l’interprete di Michael Myers, lo sa bene.
L’attore dietro “The Shape” ha infatti scherzato condividendo la foto di un… trailer, che in inglese vuol dire anche roulotte:

https://twitter.com/ncastlez/status/128065...tle%2F437202%2F

Proprio sull’uscita del trailer, Jason Blum ha dichiarato a Fandom:

Il motivo per cui il trailer non è ancora uscito è che non sappiamo come sarà il mondo a ottobre. […] Ma abbiamo un trailer fantastico e un film fantastico in serbo per gli spettatori e non vedo l’ora che lo vedano.

Halloween Kills ha una data d’uscita fissata al 16 ottobre 2020; Halloween Ends – che chiuderà la serie di film su Halloween con Jamie Lee Curtis – uscirà 15 ottobre 2021. Entrambi i film sono diretti da David Gordon Green e basati su una sceneggiatura di Green, Danny McBride e Scott Teems (Paul Brad Logan e Chris Bernier hanno collaborato alla sceneggiatura di Halloween Ends).

Malek Akkad, Jason Blum e Bill Block figureranno come produttori. John Carpenter, Danny McBride e David Gordon Green saranno invece i produttori esecutivi insieme a Jamie Lee Curtis, Jeanette Volturno e Couper Samuelson.


Tremors 7: il film sarà disponibile da ottobre? Michael Gross in una nuova immagine

L’attore Michael Gross ha postato sul suo profilo Facebook una immagine che lo ritrae sul set di Tremors 7, film in cui Gross tornerà nuovamente a vestire i panni di Burt Gummer.
Nel post l’attore conferma anche che il film sarà disponibile dal mese di ottobre (probabilmente in VOD) grazie alla Universal Home Entertainment.

Nel cast del lungometraggio troviamo anche Jon Heder (Napoleon Dynamite), Jackie Cruz (Orange Is the New Black), Richard Brake e l’attrice britannica Caroline Langrishe.

Potete vedere il post con l’immagine qua sotto:

https://scontent.fbri2-1.fna.fbcdn.net/v/t...79b&oe=5F29E2D0

Del cast fanno parte Michael Gross, Jon Heder (Napoleon Dynamite), Jackie Cruz (Orange Is the New Black), Richard Brake e l’attrice britannica Caroline Langrishe.

Il film potrebbe chiamarsi Tremors 7: Island Fury e secondo Production Weekly la storia ruoterà intorno al ritorno dei “letali Graboid, fatti trasportare illegalmente in un resort su un’isola da un ricco playboy che vuole dei trofei da cacciare”.

Il film farà il suo debutto nel mese di ottobre (probabilmente in VOD) grazie alla Universal Home Entertainment.


Avengers: Endgame, i Russo non avrebbero comunque inserito Wolverine perché il personaggio “deve riposare” un po’

La questione del come verranno inseriti Wolverine e gli altri mutanti della Casa delle Idee nell’Universo Cinematografico della Marvel resta ancora aperta, ma intanto Joe Russo, co-regista di Avengers: Endgame, spiega che, anche se l’acquisizione della Fox da parte della Disney fosse avvenuta prima, con delle tempistiche compatibili all’inserimento negli ultimi die Avengers, di eroi o villain apparsi nelle pellicole Marvel della Fox non l’avrebbero comunque fatto.

Insomma, nonostante siano responsabili dell’apparizione nell’UCM di Spider-Man, Black Panther e il Barone Zemo, i Russo ritengono che un simile iter non sarebbe stato opportuno per un’icona come Wolverine che è stata legata per quasi vent’anni a Hugh Jackman.

È stato Joe Russo a spiegarlo a CBM.com:

Wolverine è sempre stato uno dei miei personaggi preferiti. L’Incredibile Hulk #181 è stato uno dei primi albi entrati nella mia collezione ed è lì che c’è stata la prima apparizione di Wolverine. Hugh Jackman ha fatto un lavoro straordinario con quel supereroe, un lavoro straordinario che è andato avanti per diversi anni ed è per questo che credo che debbano prendersi una bella pausa prima di affidarlo a qualche altra persona.

Il film è stato diretto da Anthony e Joe Russo ed è stato scritto da Christopher Markus e Stephen McFeely. Tra i produttori esecutivi anche Jon Favreau, regista dei primi due Iron Man.

La sinossi ufficiale del cinecomic:

Metà degli esseri viventi nell’universo sono stati spazzati via e un unico futuro sembra ormai possibile. Riusciranno gli Avengers e i loro alleati supereroi ad annullare il potere distruttivo delle Gemme dell’Infinito? Siamo a fine partita, ed è tempo di fare sacrifici.

Vi ricordiamo che le pellicole dell’Universo Cinematografico della Marvel e quelle degli X-Men prodotte dalla Fox sono disponibili su Disney+.


John Carpenter ricorda il lavoro con Ennio Morricone su La Cosa e aggiorna su Halloween Kills

Quando lunedì è stata diffusa la notizia della morte di Ennio Morricone, John Carpenter ha pubblicato sul suo canale Twitter un breve tributo:

Il geniale compositore Ennio Morricone è morto. Amico e collaboratore, il suo talento era inestimabile. Mi mancherà.

Ora il regista (e musicista) entra più nel dettaglio del legame che aveva con il grande compositore in un’intervista con Indiewire, spiegando che come molti cinefili scoprì le opere di Morricone grazie ai film di Sergio Leone, tra tutti C’era una volta il West, considerato il suo capolavoro:

È un trionfo, una delle più grandi colonne sonore di tutti i tempi, e proiettò quel film in un’altra dimensione: l’opera epica. È la composizione definitiva. Non si può fare meglio o essere più profondi di così.

Morricone ha composto la colonna sonora di La Cosa di Carpenter, che abitualmente lavora alle musiche dei suoi stessi film:

Morricone veniva dalla musica sperimentale, un ambito molto strano. Lo studio che produceva La Cosa non voleva che io lavorassi alla colonna sonora del mio film. Stuart Cohen, produttore associato, suggerì: “Perché non chiediamo al Maestro Morricone?” Così lo ingaggiammo.

Carpenter si recò a Roma, e il compositore suonò per lui vari brani:

Era tutto troppo elaborato e ricercato. Gli dissi: “Ennio, usa meno note”. E lui lo fede. Ne nacque il tema dei titoli di testa.

A quel punto Morricone andò a Los Angeles per vedere delle scene e registrò dei brani per il regista, dicendogli di usare qualsiasi cosa volesse usare:

Più tardi venne in studio a registrare. Lo vidi dirigere l’orchestra negli studi della Universal. Era favoloso. Aggiunse qualcosa che non avevo chiesto, questa sensazione tragica e profonda di ineluttabilità, della fine di tutto. Funzionava perfettamente. Ero strabiliato.

Come noto, alcuni passaggi esclusi dalla colonna sonora di La Cosa finirono nella colonna sonora di The Hateful Eight di Quentin Tarantino, che valse l’Oscar a Morricone nel 2016. Carpenter non ne aveva idea:

Non lo sapevo. Ha fatto talmente tanti tipi diversi di colonne sonore! Era un compositore molto tradizionale, ma con uno strato in superficie davvero difficile da descrivere. Era estremamente metodico. La musica che componeva riusciva ad andare in profondità di qualsiasi film, e riusciva a tirare fuori qualcosa di profondo, un tema, una sensazione. Era una specie di compositore a raggi X. Riusciva a tirare fuori un tema, da un film, a cui nessuno aveva pensato prima.

Carpenter continua la sua attività di compositore e dopo aver lavorato alle musiche di Halloween di David Gordon Green, ora sta terminando la colonna sonora di Halloween Kills, con Jamie Lee Curtis, Kyle Richards e Nancy Stevens, in uscita a ottobre:

Il montaggio è terminato, faranno il missaggio la settimana prossima a New York. A quel punto sarà pronto, il mio lavoro è finito. Il film è qualcosa di diverso, intenso e brutale, uno slasher movie cento volte più intenso. È veramente colossale, non avete idea di quanta gente muore!

Il regista termina l’intervista svelando che in questi giorni sta giocando a The Last of Us – Parte II:

È bellissimo. Finora ho ucciso pochissimi zombie, ho fatto una battaglia a palle di neve e suonato la chitarra!


Jurassic World: Dominion, Colin Trevorrow sul “lato positivo” della sospensione delle riprese e sulla ripartenza

Empire ha parlato in esclusiva con Colin Trevorrow a proposito di Jurassic World: Dominion, della sospensione delle riprese e della ripartenza.
Il regista ha prima di tutto sottolineato il solo aspetto positivo del “limbo” in cui sono finiti tutti i progetti a causa dell’emergenza Coronavirus:

Per molti di noi, Dominion era già la sfida creativa più difficile della nostra vita prima della quarantena. Il programma di riprese è andato a nostro vantaggio, durante le prime quattro settimane abbiamo girato sequenze che coinvolgevano dinosauri, perciò la cosa ci ha dato modo di iniziare a lavorare agli effetti visivi senza la pressione di una scadenza all’orizzonte.

Sul ritorno sul set ha poi aggiunto:

Sono certo che le linee guide ci possano tenere al sicuro. La parte difficile sarà costruire un ambiente creativo nell’ambito di tutte le precauzioni. Una volta detto “azione” dovremo dimenticare il nostro mondo e vivere in quello del film. Potrebbe volerci un po’ di pratica.

Ricordiamo che oltre che nel Regno Unito, le riprese dovrebbero tenersi anche a Malta, in Canada e (forse) alle Hawaii. La sceneggiatura del film è firmata da Colin Trevorrow (che sarà anche produttore con Steven Spielberg) e da Emily Carmichael.
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Sam Neill, Laura Dern e Jeff Goldblum torneranno nei panni di Alan Grant, Ellie Sattler e Ian Malcom. Tra i nuovi ingressi DeWanda Wise, Dichen Lachman, Scott Haze e Mamoudou Athie; torneranno anche Justice Smith e Daniella Pineda dopo un ruolo in Jurassic World: Il regno distrutto.

Il film chiuderà la trilogia con Chris Pratt e Bryce Dallas Howard e a detta del regista Colin Trevorrow sarà “una celebrazione di tutto il franchise fino ad oggi”.

Ancora non sappiamo nulla sulla trama di Jurassic World: Dominion, solo che sarà ambientata un po’ di tempo dopo Il Regno Distrutto.


The Batman: i toni e le atmosfere non saranno eccessivamente cupi

Tra gli aspetti dell’attesissimo The Batman di Matt Reeves a destare maggiore curiosità, figura sicuramente il tono che avrà il nuovo cinecomic dedicato al Crociato di Gotham e, di conseguenza, le atmosfere che pervaderanno la pellicola. Sulla questione è stato interrogato da Collider il direttore della fotografia del film, Greig Fraser, che però non ha potuto anticipare nulla a proposito del cinecomic.

“Niente, niente, niente, niente”, ha detto Fraser quando la celebre rivista gli ha chiesto di anticipare qualche dettaglio sul cinecomic. “Posso dire, però, quello che hanno già detto alcuni attori del cast. Sarà un film basato sui personaggi: personaggi come quello di Robert Pattinson e come quello di Andy Serkis. La sceneggiatura è ottima, come tutte le sceneggiatura dei film di Matt. È davvero ben strutturata.”

Parlando nel dettaglio dell’atmosfera del film, Fraser ha spiegato: “C’è oscurià nel personaggio e ovviamente c’è bisogno di creare atmosfera. Una cosa abbastanza ovvia trattandosi di un film di Batman. Non credo però che visivamente sarà opprimente. Non è quello il nostro obiettivo. Non è una gara a chi realizza il film più cupo di tutti. Ciò che vogliamo è creare qualcosa di affascinante. Adoro l’atmosfera di alcuni fumetti e di alcune graphic novel… dove si vede tutto molto chiaramente. Mi diverto molto quando devo preparare l’illuminazione dei set. È dura, ma è anche soddisfacente.”

A proposito della rinnovata collaborazione con Reeves (con cui aveva già lavorato per l’horror Let Me In), ha poi aggiunto: “Ovviamente il casting ricopre una parte importantissima nel processo, ma è il lavoro di un regista veramente, veramente bravo che alla fine riesce a farti provare emozioni anche parlando di cose che naturalmente sono prive di qualsiasi emozione. Parlo di animali, di scimmie… Matt ha fatto un lavoro incredibile in quel senso. Ecco perché sono veramente eccitato in merito alla possibilità di poter lavorare di nuovo con lui su Batman.”

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

“The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.


Edoardo Leo è il primo a tornare sul set con Lasciarsi un giorno a Roma

Edoardo Leo si rimette al lavoro dirigendo Lasciarsi un giorno a Roma, di cui è sceneggiatore e protagonista insieme ad altri prestigiosi attori.

Edoardo Leo è il primo a tornare sul set con Lasciarsi un giorno a Roma

Il primo regista italiano a riprendere la vita da set, e quindi la lavorazione di un film dopo lo stop causato dal Coronavirus è Edoardo Leo, che si dedica a un nuovo progetto: un film intitolato Lasciarsi un giorno a Roma. Prodotto da Fulvio e Federica Lucisano per Italian International Film con Vision Distribution, che lo distribuisce, Lasciarsi un giorno a Roma vede nel cast, accanto allo stesso Leo, Claudia Gerini, Stefano Fresi e la spagnola Marta Nieto, che ha vinto il Premio Migliore Attrice di Orizzonti al Festival di Venezia 2019. Lasciarsi un giorno a Roma è una coproduzione internazionale con la società di Barcellona Neo Art Producciones e si basa su una sceneggiatura di Edoardo Leo, Marco Bonini, Damiano Bruè e Lisa Riccardi.

A proposito del suo ritorno al lavoro Leo ha dichiarato: "In un momento particolare per tutti ed in special modo per il nostro settore, ripartire con una grande coproduzione internazionale è un impegno, ma, spero, un segnale di buon auspicio per il cinema italiano". Edoardo torna dietro alla macchina da presa a 4 anni di distanza da Che vuoi che sia. Gli altri suoi film da regista sono: Diciotto anni dopo, Buongiorno papà e Noi e la Giulia.




Top Gun Maverick: svelati il passato recente e i demoni di Pete “Maverick” Mitchell

Il regista Joseph Kisinski spiega come troveremo il personaggio di Tom Cruise in Top Gun: Maverick, che arriverà nelle nostre sale a dicembre.

In un mondo senza il Covid-19, Top Gun: Maverick si preparerebbe a conquistare i nostri cinema. Nel mondo reale, ancora devastato da una pandemia, i voli di Pete "Maverick" Mitchell nei cieli tersi sovrastanti la scuola Top Gun fanno invece parte di un futuro piuttosto incerto. Questo non ci impedisce di accumulare pian piano informazioni sul sequel di Top Gun. Oggi, per esempio, apprendiamo qualcosa sul passato del personaggio interpretato da Tom Cruise, o meglio sul gap temporale che intercorre fra la sua prima e la sua seconda apparizione cinematografica.

Come se l'è passata il nostro? Ha avuto una vita facile e serena? Non esattamente, stando a quanto racconta Joseph Kosinski. In un'intervista a Empire, il regista ha parlato dei tempi duri che Pete ha vissuto prima del ritorno in grande spolvero. Ecco le sue parole: "Sotto moltissimi punti di vista è ancora il ragazzo che ricordiamo nel primo Top Gun. Tiene la sua vecchia moto Ninja sotto un telone in un hangar e indossa ancora i suoi Ray Ban Aviator. E’ sempre il numero uno in ciò che fa e ha consacrato la sua vita all'aviazione. Ma tutto ciò ha avuto un costo e Maverick ha dovuto affrontare e riconciliarsi con alcune cose del suo passato. Il nuovo film, proprio come il primo, è la storia di un rito di passaggio, ma qui ci troviamo di fronte a un uomo che attraversa una fase diversa della vita”.

Pete "Maverick" Mitchell avrà insomma la sua buona dose di demoni interiori e di turbamenti, conditio sine qua non per essere un personaggio a tutto tondo, aggiungiamo noi. In Top Gun: Maverick Cruise non sarà solo istruttore di volo ma anche mentore di Bradley Bradshaw (Miles Teller), figlio del compianto Nick "Goose" Bradshaw. Il suo interesse amoroso sarà Jennifer Connelly e incontrerà di nuovo il Thomas "Iceman" Kazansky di Val Kilmer.


JUSTICE LEAGUE: GAL GADOT HA RIFIUTATO DI GIRARE UNA SCENA TROPPO SEXY E JOSS WHEDON HA USATO UN BODY DOUBLE

Nuovi rumor contro il comportamento di Joss Whedon sul set di Justice League si diffondono sui media. Dopo Ray Fisher, anche Gal Gadot avrebbe avuto problemi col regista quando si è rifiutata di girare una scena in cui Wonder Woman veniva sessualizzata; per tutta risposta il regista avrebbe continuato a irare usando un body double.

Qualche giorno fa Ray Fisher, interprete di Cyborg, ha attaccato pubblicamente Joss Whedon su Twitter definendo il suo comportamento con il cast e la troupe di Justice League "volgare, all'insegna degli abusi, non professionale e totalmente inaccettabile. Gli è stata data la possibilità di farlo, per molti aspetti, da Geoff Johns e Jon Berg".

Whedon è stato chiamato a sostituire Zack Snyder, costretto a lasciare la regia di Justice League in seguito a una tragedia familiare. Non tutti si sarebbero trovati bene col sostituto. La stessa Gal Gadot, secondo quanto riportato dall'Hindustantimes.

A diffondere la notizia sarebbe stata la reporter Grace Randolph la quale ha rivelato che Gal Gadot si sarebbe rifiutata di girare una scena ironica in cui Flash atterra sul suo corpo per via della sessualizzazione del personaggio di Wonder Woman, ma Joss Whedon non le avrebbe dato retta chiamando un body double al posto dell'attrice. Questo sarebbe il motivo per cui, nella scena in questione, il volto di Wonder Woman non viene inquadrato.

Un fan ha sottolineato che un momento simile è contenuto in Avengers: Age of Ultron, quando Bruce Banner atterra su Natasha Romaoff. "Il fatto che ha proposto la stessa gag in Age of Ultron due anni prima mostra la sua crescita come regista comico" scrive il fan. Il fotografo Jason Laboy, collaboratore di Ray Fisher, commenta su Twitter: "Non dimenticare di aggiungere che l'ha chiusa in una stanza e ha minacciato di rovinarle la carriera se lei non avesse girato la scena in questione. Questo è molto importante e non dovrebbe essere omesso."

Anche il regista Kevin Smith ha affrontato la questione nel suo podcast confermando di aver ricevuto altre testimonianze riguardanti l'atteggiamento negativo del collega, colpevole di aver "demolito, sminuito ed espresso un'opinione negativa nei confronti della versione di Zack Snyder di Justice League che aveva visto e di tutto il team degli effetti speciali che avevano lavorato per realizzarla".


AVENGERS: ENDGAME, LA BATTAGLIA FINALE CONTIENE DEGLI ERRORI GEOGRAFICI?

Sono stati segnalati degli errori di continuità, principalmente legati alla geografia, nella battaglia finale di Avengers: Endgame, come riportato in un nuovo articolo di Screen Rant.

Gli errori sarebbero dovuti alla necessità di creare momenti memorabili, a volte trascurando la logica della collocazione dei singoli personaggi all'interno della sequenza. Nel caso degli Avengers, almeno un errore è frutto di distrazione in sede di montaggio: Giant-Man appare nel corso della battaglia nel momento in cui Scott Lang dovrebbe essere nel furgone per attivare il macchinario quantico, e lo stesso vale per Wasp nella celebre inquadratura dove tutte le eroine collaborano per aiutare Captain Marvel.

Altre presunte sviste sembrano invece essere scelte volute per l'impatto drammatico: la distanza fisica tra Captain America e Thanos, prima dell'entrata in scena degli altri eroi, dovrebbe essere inferiore a ciò che si vede sullo schermo, mentre in un altro momento della battaglia Tony Stark non dovrebbe essere in grado di vedere il dito alzato di Doctor Strange, grazie al quale capisce che deve sacrificarsi per sconfiggere l'antagonista, usando il Guanto dell'Infinito per eliminare Thanos e la sua armata, a costo della propria vita.

Come però sottolinea l'articolo, questo non influisce più di tanto sulla componente spettacolare di Avengers: Endgame, che proprio con quella mastodontica sequenza ha conquistato spettatori nel mondo intero, arrivando a battere il precedente campione in carica Avatar al box office globale.

Il film ha segnato il culmine delle prime tre fasi del Marvel Cinematic Universe, con Spider-Man: Far From Home a fungere da epilogo. La Fase 4 dovrebbe iniziare a fine anno, riapertura dei cinema permettendo, con l'uscita di Black Widow, un prequel sulle avventure di Natasha Romanoff dopo gli eventi di Captain America: Civil War. Previsto entro la fine dell'anno anche il debutto della miniserie The Falcon and the Winter Soldier, realizzata per Disney+.


THE BATMAN SARÀ INCENTRATO SULLA RELAZIONE TRA BRUCE WAYNE E ALFRED

Il direttore della fotografia di The Batman Greig Fraser ha anticipato nuovi dettagli sul plot del film che, a quanto pare, ruoterà attorno alla relazione tra Bruce Wayne e il maggiordomo Alfred, interpretato da Andy Serkis.

"Si tratta di un film incentrato sui personaggi, sul personaggio di Andy Serkis e sul personaggio di Robert Pattinson. La sceneggiatura è davvero buona, come tutti i lavori di Matt" ha anticipato Greig Fraser.

In The Batman il ruolo di Alfred sarà, dunque, centrale e il film scaverà a fondo sulla relazione tra il giovane Bruce Wayne e il suo maggiordomo e padre putativo, che lo ha cresciuto e guidato quando è rimasto orfano.

"Ci stiamo divertendo un sacco a realizzare questo film. Stiamo facendo del nostro meglio. Sentiamo un sacco di pressione, ma non penso che Matt faccia film privi di pressione. Per realizzare la versione americana di Lasciami entrare, ha dovuto sostenere un enorme pressione. Per fare i film sul pianeta delle scimmie ha dovuto gestire una produzione imponente. E naturalmente Batman è un film molto atteso, perciò la pressione è alle stelle. Ma lui è un regista coraggioso."

Matt Reeves ha dimostrato in passato di avere un notevole istinto per la scelta degli attori, istinto che lo ha portato a grandi performance e a incredibili risultati anche con la motion capture. Greig Fraser è convinto di ritrovare lo stesso livello di virtuosismo nel mondo di Batman:

"Il casting è una parte fondamentale del processo, ma solo un regista davvero bravo riesce a trovare l'emozione in cose che sono naturalmente prive di sentimenti. Parlo di animali, scimmie. Ha fatto un lavoro incredibile in quel mondo, sono davvero felice di vederlo all'opera e collaborare con lui per Batman."


THANDIE NEWTON: "ERO TERRORIZZATA DA TOM CRUISE SUL SET DI MISSION: IMPOSSIBLE 2"

Che Tom Cruise abbia una personalità dominante non è una novità. Thandie Newton ammette però di essere stata terrorizzata letteralmente dal divo sul set di Mission: Impossible 2.

Nel corso di un'intervista con Vulture, Thandie Newton ha ricordato l'esperienza vissuta durante la lavorazione di Mission: Impossible II ammettendo candidamente:

"Nessuno mi ha mai chiesto di recitare in un sequel del franchise. ero terrorizzata da Tom".

L'attrice chiarisce poi cosa la spaventava del divo, definito "un individuo davvero dominante. Ce la mette tutta per essere gentile. Ma la pressione, ti fa pressione, pretende moltissimo. e credo che sia convinto che solo lui è in grado di fare tutto al massimo".

Thandie Newton ricorda una scena con Tom Cruise che i due non riuscivano proprio a far funzionare. A un certo punto il divo le ha proposto di provare scambiandosi i ruoli:

"Non riesco a pensare a niente di più inutile, non mi ha aiutato per niente, mi ha solo reso più insicura e terrorizzata. Mi vergognavo molto perché lui ce la stava mettendo tutta."

Alla fine Thandie Newton ricorda di avcer portato a casa la scena "perché ho capito cosa voleva Tom. Voleva solo una vera 'stronza alfa'. Ma Tom non è stato così orribile. Era solo molto stressato".


SYLVESTER STALLONE: "RAMBO 6 POTREBBE ESSERE REALIZZATO"

Sylvester Stallone svela la possibilità dell'arrivo di Rambo 6. La star americano ha lanciato l'ipotesi su Instagram promuovendo l'uscita dell'Extended Cut di Rambo Last Blood su Apple TV.

L'annuncio arriva quasi per caso nel post che accompagna l'annuncio dell'uscita di Rambo Last Blood su Apple Tv:

"Guardate il vero viaggio, non spegnetelo! Fatelo diventare il n 1 questo weekend (Potrebbe tornare). Saluti, Sly."

Sylvester Stallone sembra particolarmente orgoglioso dell'extended cut dell'ultimo capitolo della saga di Rambo che definisce "il vero viaggio", e forse attende il successo di questa versione alternativa del film per annunciare ufficialmente il ritorno del personaggio in Rambo 6.

Rambo, Sylvester Stallone condivide un video con un errore dal set del film

Rambo: Last Blood ha suscitato una serie di polemiche per il tasso di violenza tanto che lo stesso creatore del personaggio di Rambo ha preso le distanze dal film. Non sono mancate accuse di razzismo e xenofobia nei confronti del Messico nella visione manichee della pellicola che ha incassato 91 milioni globali a fronte di un budget di 50 milioni. Gli incassi deludenti non sembrano, però, aver scoraggiato Sylvester Stallone che, se ne avrà la possibilità, sembra intenzionato a riprovarci.


BLACK WIDOW, SCARLETT JOHANSSON: "SENZA AVENGERS: ENDGAME SAREBBE STATO UN FILM DIVERSO"

Black Widow riporterà sul grande schermo il personaggio interpretato da Scarlett Johansson e l'attrice ha condiviso qualche nuovo dettaglio del suo approccio al film Marvel in una nuova intervista.
L'atteso film completamente dedicato a Natasha ha dovuto subire numerosi spostamenti a causa delle chiusure delle sale cinematografiche e i fan del Marvel Cinematic Universe dovranno rimanere ancora un po' in attesa prima di scoprire un interessante tassello del passato dell'eroina.

Nel film ispirato alle origini dei personaggi, come è ormai ovvio, si compierà un salto nel passato rispetto a quanto accaduto in Avengers: Endgame.
Scarlett Johansson, tra le pagine di Empire, ha spiegato: "Se avessimo realizzato un film dedicato a Natasha prima dell'arrivo di quel film nelle sale sarebbe stato diverso da questo. Il sacrificio di Natasha in Endgame mi ha dato una prospettiva totalmente diversa per quanto riguarda chi è. Prima non penso che sarei stata in grado di mostrare la sua vera personalità, ciò che le dà forza e il suo nucleo emotivo. Non penso saremmo riusciti ad andare così a fondo. Probabilmente sarebbe stato un thriller di spie e non sarebbe andato in profondità".

Nel cast del film ci sarà anche Florence Pugh, destinata a raccogliere l'eredità di Black Widow nel Marvel Cinematic Universe, L'attrice ha spiegato: "Interpreto Yelena, la noiosa sorella minore che dice tutto quello che le passa per la testa senza conseguenze. Quando la incontriamo sta scoprendo il mondo attraverso una nuova luce, è ferita e complicata e agisce. Quando incontra il personaggio di Scarlett, Natasha, Yelena sta riscoprendo chi è dopo essere stata a lungo nella Red Room. Quindi le due donne stanno entrambe soffrendo in modi simili".


AVENGERS: ENDGAME, I FRATELLI RUSSO: "IL VIAGGIO NEL TEMPO DI CAPTAIN AMERICA MERITEREBBE DI ESSERE VISTO"

I fratelli Russo hanno accennato alla possibilità di raccontare il viaggio nel tempo compiuto da Captain America negli ultimi minuti di Avengers: Endgame.
Il film mostra infatti Steve Rogers decidere di occuparsi personalmente del compito di riportare le Gemme dell'Infinito nei momenti precisi in cui gli eroi le avevano prelevate nel passato per combattere contro Thanos.

Durante un'intervista rilasciata a ComicBookMovie.com, Joe e Anthony Russo hanno rivelato se sarebbero interessati a raccontare quella parte del racconto che non è stata mostrata nel film,considerando che si vede solo Steve tornare nel presente visibilmente invecchiato dopo aver deciso di fermarsi a lungo nel passato.
Joe ha ammesso: "Sarebbe una storia grandiosa da raccontare, senza alcun dubbio. Non sappiamo se ci sia la necessità di raccontarla, ma sarebbe grandiosa e ci piacerebbe raccontarla". Il regista ha però aggiunto: "Penso che ci siano altre storie di cui occuparsi attualmente".

I fan sembrano quindi destinati a non vedere l'incontro con Red Skull, il vecchio nemico di Captain America, o assistere a quanto accaduto durante gli anni in cui è rimasto accanto a Peggy Carter, il suo grande amore interpretato da Hayley Atwell.
L'addio all'iconico ruolo da parte di Chris Evans in occasione di Avengers: Endgame, inoltre, sembra un ostacolo insormontabile per quanto riguarda la possibilità di raccontare quel capitolo della storia del personaggio.


STAR WARS: IL DESTINO DI OBI-WAN KENOBI ERA DIVERSO NELLA PRIMA SCENEGGIATURA

Nella trilogia originale di Star Wars il personaggio di Obi-Wan Kenobi perdeva la vita, ma la prima versione della sceneggiatura ideata da George Lucas non prevedeva la morte del cavaliere jedi.
La rivelazione emerge grazie dalle pagine condivise online dalla The Peter Mayhew Foundation in cui si può vedere quel passaggio dello script.

George Lucas sembra avesse pensato sarebbe stato interessante far sopravvivere Ben Kenobi all'incontro con Darth Vader e fuggire insieme a Han, Luke e Leia.
Il personaggio affidato ad Alec Guinness in Guerre stellari sarebbe infatti riuscito a fuggire a bordo del Millennium Falcon dopo aver affrontato con Luke una dozzina di Stromtrooper. Gli eroi avrebbero quindi cercato di avvisare dell'imminente minaccia rappresentata dalla Morte Nera.

Obi-Wan Kenobi, nella trilogia originale, è comunuque apparso in versione Fantasma della Forza, rimanendo un tassello importante della saga stellare. Il cavaliere jedi ritornerà prossimamente sugli schermi, questa volta televisivi, grazie all'attore Ewan McGregor che riprenderà l'iconico ruolo dopo averlo interpretato nella trilogia prequel ideata proprio da Lucas.
La serie, prodotta per Disney+, ha subito varie battute di arresto, tuttavia il progetto è uno dei più attesi dai fan della saga.


THANDIE NEWTON: "HO RINUNCIATO A CHARLIE'S ANGELS DOPO UN TERRIBILE INCONTRO CON UNA PRODUTTRICE"

Thandie Newton ha raccontato di aver rinunciato a Charlie's Angels a causa di un incontro con la produttrice Amy Pascal non andato nel migliore dei modi e talmente spiacevole da spingerla a dire addio al progetto.
La sua ricostruzione dei fatti è stata tuttavia messa in discussione e la verità riguardante quanto accaduto rimane ancora in sospeso.

In una recente intervista rilasciata a Vulture, Thandie Newton ricorda: "Uno dei film più importanti che non ho realizzato è a causa del fatto che il regista mi ha detto: 'Non vedo l'ora. La prima inquadratura sarà... Penserai che si trattino di linee gialle disegnate su una strada, poi si allargherà l'inquadratura e ci si renderà conto che sono delle cuciture perché il denim sarà così stretto sul tuo lato che b che sembrerà asfaltato'. Ho detto 'Oh, non penso che andremo insieme lungo questa strada'".

L'attrice ha quindi incontrato la produttrice Amy Pascal che aveva provato a convincerla che il film avrebbe mostrato una rappresentazione "credibile" del suo personaggio, una donna che ha studiato al college, aggiungendo poi che avrebbe potuto esserci una scena in cui doveva salire su un tavolo e "agitare il sedere".

Thandie ha ribadito: "In pratica era legata a tutti questi stereotipi su come essere più convincente come personaggio di colore. Tutte le cose che suggerivo diceva 'No, io non lo farei'. Rispondeva 'Sì, ma tu sei diversa. Tu sei diversa'. Era Amy Pascal. Non è realmente una sorpresa, non trovate? Ammettiamolo: non ho fatto il film come risultato di quell'incontro".

Amy Pascal ha voluto rispondere alle dichiarazioni dichiarando: "Anche se prendo seriamente in considerazione le sue parole, non ricordo gli eventi che descrive e nemmeno i suoi membri del suo team che erano presenti al casting. Ho a lungo considerato Thandie un'amica, sono grata per il fatto di aver potuto girare dei film con lei e spero di farlo nuovamente in futuro".


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Cannes 73: Il poster IMAX di Peninsula, sequel di Train to Busan

L’horror sarà presto di casa all’edizione 2020 del Festival di Cannes, e la conferma arriva dal nuovo aggiornamento proveniente da Peninsula, sequel di Train to Busan.

Inserito nella lista dei film in concorso per questa speciale edizione post-Coronavirus del Festival di Cannes, lo zombie movie coreano si appresta a fare il proprio esordio nelle sale di tutto il mondo, con particolar attenzione al mercato asiatico, dove praticamente “gioca in casa”.

Per promuovere l’uscita del film, l’artista Olly Gibbs ha realizzato un poster del film destinato alla versione IMAX, lo trovate in fondo al nostro articolo.

PENINSULA – TRAIN TO BUSAN 2

PRODUZIONE: Il film è stato diretto ancora una volta da Yeon Sang-ho, regista di Train to Busan.

CAST: Gang Dong-won, Lee Jung-hyun, Lee Re

TRAMA: Divenuto un successo commerciale da 87 milioni di dollari – a fronte di una spesa di 8 – Train to Busan è stato apprezzato da pubblico e critica in giro per il mondo, tanto da ottenere un punteggio Rotten Tomatoes da 95%. Ricordiamo che il film ha ottenuto in precedenza un prequel animato dal titolo Station Seoul. Il film rivisiterà il medesimo virus zombie visto nel primo film, con la differenza che questa volta la catastrofe sarà estesa in tutta la penisola coreana.

AL CINEMA: Negli Usa arriverà nel corso del 2020 col titolo Train to Busan Presents: Peninsula.

IL POSTER




WARNER BROS: DURANTE UN INSEGUIMENTO SONO STATI SFONDATI I CANCELLI DEGLI STUDIOS

Sembrava tutto pronto per la riapertura degli studios della Warner Bros, ma nelle scorse ore la polizia ha dato il via alle ricerche di un sospettato che avrebbe raggiunto gli edifici dove vengono filmate le opere della casa di produzione.

Secondo quanto riferisce la polizia di Los Angeles, alle ore 3 americane un sospettato era in fuga dalle forze dell'ordine, nell'area di Glendale. L'inseguimento lo ha poi portato nella zona della città dove è presente lo studio della Warner Bros, a Burbank, a quel punto l'individuo ricercato dalla polizia ha sfondato i cancelli e si è nascosto dalla polizia. Le ultime notizie sulla vicenda dicono che dopo due ore il sospettato non è stato ancora ritrovato. Non sono stati condivisi i motivi che hanno dato il via all'inseguimento, ne se l'incidente ha provocato dei feriti, ma siamo sicuri che nelle prossime ore verranno condivisi altri dettagli di questa vicenda.

Ricordiamo infine che l'emergenza Coronavirus ha completamente stravolto i piani di tutti gli studios cinematografici, come potete vedere nel nuovo calendario della Warner Bros le uscite più importanti, fra tutte Batman, spostato al primo ottobre, sono state rimandate ad una data successiva, a causa della sospensione dei lavori e della chiusura dei cinema in America.


SPIDER-MAN: HOMECOMING, QUESTO POSTER STILE FUMETTO MARVEL È FUORI DI TESTA

Nel corso degli anni i film dei Marvel Studios hanno cercato di replicare le stesse sensazioni al cinema che un lettore di fumetti della stessa casa provava standosene a casa a leggere quelle storie e diremmo che hanno fatto proprio un ottimo lavoro, culminato con Avengers: Endgame. Ora un fan ha realizzato un fan poster per Spider-Man: Homecoming.

L'utente di Instagram John Black ha infatti realizzato un fantastico poster di Spider-Man: Homecoming, il primo con protagonista Tom Holland, disegnandolo come fosse una tavola di un fumetto della saga Amazing Spider-Man e donandogli quell'inconfondibile stile retrò. Una operazione simile era già stata fatta per il poster di Black Panther, qualche settimana fa. Come potete vedere comodamente in calce a questa news, tutti i personaggi del film sono stati ridisegnati con il loro originale look da fumetto Marvel e il risultato è a dir poco impressionante e notevole. Inoltre, rimanda con la memoria a momenti lontani e felici...

Per quanto riguarda il prosieguo della saga Sony/Marvel, c'è ancora incertezza sull'inizio delle riprese di Spider-Man 3. Sebbene la produzione fosse originariamente destinata ad avere luce verde già qualche settimana fa, il lockdown imposto dal corovonavirus ha rinviato tutti i piani. Inizialmente si pensava che i lavori sarebbero iniziati nei mesi estivi, tuttavia una nuova casting call ha suggerito che gli studi progettino di dare il via al progetto questo settembre.

All'inizio di questo mese, è stato riferito che Sony è intenzionata ad iniziare le riprese di Uncharted a luglio e di completarle riprese il prima possibile per liberare subito Tom Holland, così da permettergli di spostarsi sul set Marvel.


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JURASSIC WORLD, BRYCE DALLAS HOWARD:"ECCO PERCHÉ HO CORSO CON I TACCHI NELLA GIUNGLA"

Bryce Dallas Howard tornerà nel ruolo di Claire Dearing in Jurassic World: Dominion, nuovo capitolo del celebre franchise nato negli anni '90 con il cult di Steven Spielberg, Jurassic Park. Howard è stata di recente intervistata da PeopleTV ed è tornata a parlare della sequenza che la vede fuggire da un T-Rex correndo con i tacchi alti.

Un'impresa piuttosto ardua e per molti spettatori inverosimile ma l'attrice è tornata sull'argomento spiegando la scelta di non togliersi le scarpe in quel frangente:"[...] C'era la possibilità di tenere i tacchi oppure ad un certo punto toglierli e correre a piedi nudi. Quando arrivò quel giorno in cui dovetti prendere quella decisione decisi di tenere le scarpe, non volevo correre a piedi nudi nella giungla ogni giorno per lavoro. Trovo sia molto attinente al personaggio, quando sei una dirigente d'azienda vuoi andare sui tacchi ogni singolo giorno della tua carriera. Si, puoi scappare assolutamente da un T-Rex indossando dei tacchi!".

Bryce Dallas Howard tornerà ad affiancare Chris Pratt (Owen Grady) in Jurassic World: Dominion insieme al cast storico del franchise, composto da Sam Neill nei panni di Alan Grant, Laura Dern in quelli di Ellie Sattler e Jeff Goldblum nel ruolo di Ian Malcolm.
I tre sono entusiasti di tornare nel franchise, e il cast originale di Jurassic Park sarà presente in tutto il film, come confessato da Sam Neill qualche giorno fa.


IDRIS ELBA SU LUTHER: "NESSUNA NUOVA STAGIONE, FAREMO UN FILM PER IL CINEMA!"

Nel corso di una recente intervista l'attore britannico Idris Elba ha confermato che la BBC non ha piani concreti per una nuova stagione della serie tv Luther, ma questo non vuol dire che i fan non rivedranno mai più il celebre investigatore.

Ribadendo alcune vecchie dichiarazioni, infatti, parlando al junket della stagione 3 della commedia Sky The Long Run Elba ha affermato che "non ci sono piani formali" per un'altra stagione dello show, ma ha anche aggiunto che Luther diventerà un film per il cinema.

"Ho chiarito che mi piacerebbe vedere Luther trasformarsi in un film. E non posso rivelare molto a questo punto, ma posso dire questo, ovvero che siamo vicini tanto così dall'iniziare a girare un film di Luther.”

Non è la prima volta che Elba parla della possibilità che lo show dei BBC Studios arrivi sul grande schermo. Nel 2018, come accennato qualche paragrafo fa, aveva dichiarato a Metro che lo scrittore di Luther Neil Cross aveva iniziato a scrivere una sceneggiatura per il cinema. "Luther ha tutti gli ingredienti per riecheggiare quei film classici degli anni '90 come Seven e Along Came A Spider e penso che sarebbe perfetto per il grande schermo", aveva affermato Elba nel 2018. “In sostanza, vogliamo provare a portarlo in un ambito più grande e forse anche internazionale.”


CHARLIZE THERON VUOLE KEANU REEVES: "FACCIAMO UN CROSSOVER ATOMICA BIONDA E JOHN WICK"

Nel corso di una recente promozionale per il suo nuovo film The Old Guard, la star Charlize Theron si è detta disponibile per un crossover fra Atomica Bionda e John Wick, celebre personaggio action interpretato da Keanu Reeves.

La star ha dichiarato:

"Appena ricevo la chiamata, sarò pronta. Devono solo dirmi dove e quando e io mi presenterò. Keanu è una delle persone che più preferisco in tutto il mondo, lo adoro assolutamente. Lo rispetto, lo ammiro e sono così grata di aver fatto due film con lui. Entrambi ci troviamo in questo nuovo stadio della nostra carriera, e ovviamente Atomica Bionda è stato molto influenzato dal successo di John Wick. Quindi, se riusciamo a far incontrare quei due personaggi in una storia che abbia senso, io sarei più che disponibile".

Keanu Reeves e Charlize Theron hanno già lavorato insieme in L'Avvocato del Diavolo e Sweet November. Negli ultimi anni, entrambi hanno avuto una grande rinascita nel mondo dei film d'azione, coi due franchise legati insieme dal regista David Leitch, che ha co-diretto il primo John Wick ed è stato il regista di Atomic Blonde. Lo stesso Leitch, tra l'altro, espresse la sua volontà di un crossover fra i due personaggi in una vecchia intervista di qualche anno fa.

L'unico problema potrebbe essere la cronologia, dato che Atomica Bionda si svolge nel 1989 mentre la serie di John Wick è ambientata ai giorni nostri: certo Keanu Reeves è noto per il dono dell'immortalità, quindi ad un certo punto, in un eventuale sequel di Atomica Bionda e prequel di John Wick, i due assassini potrebbero essersi incontrati. Voi che ne pensate? Ditecelo nei commenti.

Ricordiamo che Atomica Bionda tornerà con un secondo episodio prodotto da Netflix, mentre la saga di John Wick proseguirà con il quarto capitolo.


GREYHOUND, TOM HANKS CHIARISCE: "COMUNQUE FELICE CHE APPLE LO RENDA DISPONIBILE"

Dopo qualche flebile polemica in merito al suo malcontento per la mancata uscita nelle sale di Greyhound, Tom Hanks è tornato sulle sue parole per chiarire prima di tutto la sua gioia nel vedere comunque il suo film distribuito da Apple sulla sua personale piattaforma digitale, ma ribadendo tuttavia il ruolo privilegiato della sala.

Di seguito potete leggere l'intervista completa rilasciata dallo stesso Hanks a Coming Soon: "Beh, sono veramente emozionato che Apple TV stia rendendo possibile vedere il film per tutti. Non solo in tutto il mondo, ammesso che abbiate Apple Television, ma è anche il giorno dopo il mio 64esimo compleanno, quindi grazie. Questo è un magnifico dono reso possibile da Apple. Il Covid-19 ci ha spezzato il cuore, a tutti. Ha chiuso le sale, non abbiamo più i cinema. Non esiste al mondo una persona che non andrebbe in una sala con altre 800 persone diverse a vedere un film e uscirne con qualcosa in comune. A parte questo, Apple Television ci ha salvato la vita. Avevamo un bellissimo film che non sarebbe stato visto da nessuno a causa di quello che succede. Adesso sarà possibile vederlo, altrimenti avremmo chiuso in un cassetto un film di 88 minuti che parla a tutti di una tematica storica che risuona quello che stiamo passando in questo momento. Mentre facevamo il film ovviamente non lo sapevamo, stavamo solo cercando di fare una versione più scarna e nuova delle procedure e dei comportamenti da avere e su quanto fosse difficile rimanere vivi nel Nord dell'Atlantico nel 1942".

Poiché ha vissuto in prima persona la spiacevole esperienza del Coronavirus Hanks ha sviluppato una certa avversione nei confronti di chi non rispetta le regole e non indossa la mascherina, e l'esortazione dell'attore alla gente ha già fatto il giro del web.


007 NO TIME TO DIE, CARY FUKUNAGA HA MODIFICATO IL FILM IN QUESTI MESI?

Con l'uscita nelle sale inizialmente fissata per l'aprile scorso, ci si chiede se No Time To Die sia stato modificato o "arricchito" nel corso di questi mesi di lockdown forzato per l'emergenza sanitaria globale, oppure lo sarà nelle prossime settimane, visto che adesso l'uscita è prevista per novembre. Risponde Cary Fukunaga...

Nel corso di una recente intervista concessa al magazine Empire, Cary Fukunaga ha fornito alcuni aggiornamenti in merito all'ultimo film della saga di James Bond che vedrà protagonista Daniel Craig per l'ultima volta in carriera. "Puoi sempre intervenire o aggiustare qualcosa, ma questo non lo renderà necessariamente migliore. Per quanto ci riguarda, avevamo già finito il film. Anche nella mia mente, il film era finito. Mentalmente ed emotivamente".

Fukunaga ha dedicato molto del suo tempo per portare a termine il nuovo film della saga, che ricordiamo inizialmente aveva Danny Boyle in cabina di regia, prima che questi venisse licenziato e il film riscritto, anche con l'aiuto di Phoebe Waller-Bridge. Il regista ha dedicato tutto se stesso al progetto fino a quando lo ha finito e ha deciso quindi di allontanarsene definitivamente. Fukunaga ha sostenuto quindi che continuare a manomettere il film non lo renderebbe certo migliore di com'è. Ovviamente, il regista è pienamente soddisfatto del prodotto finito, altrimenti non ci penserebbe molto a tornare a lavorarci sopra.

A proposito del film, proprio in questi giorni abbiamo potuto dare una nuova occhiata al villain di Rami Malek. No Time To Die uscirà nelle sale inglesi il prossimo 12 novembre 2020, dopo essere stato posticipato di ben sette mesi a causa della Pandemia da Coronavirus. La data ufficiale italiana non è ancora stata comunicata, ma potrebbe anche arriva una o due settimane in anticipo per approfittare delle festività di ogni santi.


JUSTICE LEAGUE, RAY FISHER: "ECCO PERCHÉ NON POSSO RIVELARE DI PIÙ SU JOSS WHEDON"

Le rivelazioni di Ray Fisher, o presunte tali, sul comportamento non appropriato di Joss Whedon sul set di Justice League hanno fatto il giro del mondo e alimentato molte polemiche, e hanno diviso l'opinione pubblica su chi crede a Fisher e chi invece non si spiega perché non sia entrato nei dettagli. Ecco perché...

Nel corso di una diretta su Instagram, Fisher è infatti tornato sull'argomento Whedon rispondendo anche alle domande dei suoi follower. A quanto pare sembra che Fisher non possa proprio rivelare di più o entrare nel dettaglio delle sue accuse a causa di un accordo di non divulgazione siglato all'epoca delle riprese di Justice League. "Devo stare molto attento a quello che dico e a come lo dico, altrimenti potrebbero farmi causa. Quindi metto solo un avviso qui. Per le persone che sono in cerca di chiarimenti o dettagli, al momento mi dispiace ma non posso darveli. Questo prenderà un po' di tempo, ma alla fine faremo giustizia, vinceremo e andremo avanti con la nostra vita. Tutto qui".

L'attore ha quindi concluso il discorso con un atteggiamento più ottimistico, sul fatto di dover essere più aperto in futuro riguardo le esperienze di lavoro e sull'andare alla radice dei problemi nel sistema e a Hollywood e sull'essere più aperto all'aiuto se si vuol parlare di problemi in generale.

Ricordiamo che alle dichiarazioni shock di Ray Fisher non è seguito alcun commento da parte del diretto interessato: Joss Whedon. Il regista di The Avengers e del Justice League uscito in sala continua a mantenere il più riservato silenzio per tutta la faccenda.

Fisher, dopo anni, si sta togliendo diversi sassolini nella scarpa in queste ore, coadiuvato anche dal regista Kevin Smith, che in una recente intervista ha dato credito alla versione dell'attore.


FLASH: È DAVVERO IL MOMENTO GIUSTO PER UN FILM SU BARRY ALLEN?

Per anni i fan del velocista scarlatto hanno atteso un film interamente dedicato al supereroe più veloce di tutti e adesso la Warner Bros. sembra pronta a porgere loro la mano, ma è davvero il momento di realizzare uno stand-alone movie su Barry Allen? Quali sarebbero le conseguenze per il DC Universe? Analizziamole insieme dopo il salto.

Dopo il primo tentativo di espandere l'universo DC col Green Lantern di Ryan Raynolds (2011) in molti speravano che il passo successivo potesse essere dare maggior respiro alla saetta rossa, cosa che però non avvenne forse anche a causa dello scarso successo di Lanterna Verde, che con appena $220 milioni convinse gli Studios che i tempi non erano ancora maturi.

In seguito il personaggio è stato esplorato sul piccolo schermo grazie alle produzioni The CW, che al contempo hanno sondato e preparato il terreno per il fratello più grande, facendo conoscere Barry Allen anche ad un pubblico neofita dei fumetti: parole come "Flashpoint" e "Multiverso" sono quindi entrate nell'immaginario comune, accendendo curiosità ed interesse proprio per le numerose possibilità narrative che sono in grado di offrire.

Sarà solo nel 2016 con Batman v Superman che flash debutterà nei cinema grazie al primo, timido cameo di Ezra Miller: finalmente Barry aveva trovato un attore versatile e malleabile che permettesse di incarnare i tratti tanto goliardici quanto seri del personaggio. Il pubblico fu entusiasta di quei pochi secondi e finalmente nella Justice Legue dell'anno successivo lo vediamo in azione, anche se non nel modo in cui Snyder l'aveva immaginato.

Lungamente atteso, adesso il film ritagliato sul velocista rischia, paradossalmente, di compiere un passo più lungo della sua gamba: il recente annuncio del ritorno di Michael Keaton nei panni di Batman presuppone una frattura nel continuum cinematografico della DC e la sua presenza sembrerebbe spingere verso un catastrofico Flashpoint o addirittura verso l'introduzione del Multiverso DC anche sul grande schermo. Se così dovesse essere la Warner Bros. dovrà dosare bene la quantità e la qualità dei colpi di scena e anche così i pericoli di un flop clamoroso sono moltissimi.

Dopo la vicenda della Snyder Cut l'attenzione del pubblico è interamente rivolta verso la major e il suo universo fumettistico che, nonostante le enormi potenzialità, non è mai riuscito a decollare come quello dell'avversaria Marvel. L'eterna rivale ha saputo infatti giocare coi tempi dando spazio in egual modo ad eroi, super-cattivi e trame secondarie, pazienza ampiamente ricompensata con l'amore del pubblico e la possibilità di un Multiverso d'eccezione, in arrivo con Doctor Strange in The Multiverse of Madness.
view post Posted: 7/7/2020, 22:13 MovieTown - Cinema

CINEWS SECONDA PARTE

MARTEDI

07/07/2020



JUSTICE LEAGUE: JK SIMMONS FORNISCE NUOVI INDIZI SULLA DURATA DELLA SNYDER CUT

Nonostante i vari annunci e la conferma dell'arrivo di Zack Snyder's Justice League sulla piattaforma digitale HBO Max per il 2021, non sappiamo ancora molto sulla effettiva durata della pellicola, ma oggi J.K. Simmons ci fornisce qualche dettaglio in più per capire di che lunghezza stiamo parlando e cosa ci aspetta.

Nel corso di una recente intervista concessa all'Hollywood Reporter, l'attore interprete del Commissario Gordon nell'universo DC concepito da Zack Snyder ha dichiarato che la nuova versione del film sarà piena di contenuti mai visti. "Sono sempre a favore della visione del regista, specialmente se si tratta di un filmmaker così iconico nel suo genere. Ci sono ovviamente una miriade di ragioni per cui le cose non hanno funzionato la prima volta riguardo al film. Qualunque fossero i vostri sentimenti circa la versione del film uscita al cinema, penso che anche se avessi amato tutto di quel film, come pubblico sarei certamente interessato a vedere la visione di Zack. L'unica cosa che so per certo è che sarà lungo, perché ha potuto mettere un sacco di cose che voleva venissero inserite".

Dopo tutte le dichiarazioni raccolte, non stupisce quindi sapere che la nuova versione del film sarà molto lunga, anche perché Snyder stesso rivela sempre più dettagli sulle cose inedite che vedremo nel film, come il ritorno di Kevin Costner come Jonathan Kent ad esempio. Snyder ha assicurato che stavolta non ci saranno compromessi con la Snyder Cut.

Il regista ha dichiarato che la versione del 2017 sarebbe stata "tutta un compromesso", per cui sembra proprio che il suo intento sia quello di rispettare l'idea avuta all'inizio, poi effettivamente messa in crisi con l'arrivo di Joss Whedon, che preferì operare un cambio di direzione piuttosto pesante a quanto pare.


BATMAN V. SUPERMAN: ZACK SNYDER RIVELA UN DETTAGLIO SU KNIGHTMARE SUPERMAN

I fan DC non stanno più nella pelle da quando è stato ufficialmente annunciato il debutto dello Snyder Cut di Justice League su HBO Max, e nel frattempo continuano a chiedere a Zack Snyder dettagli, chiarimenti e anticipazioni sulla sua visione, come ad esempio la Knightmare Sequence di Batman v. Superman.

Sul suo social network prediletto, Vero, Zack Snyder prosegue a conversare con i fan di tutto e di più, come il Joker di Jared Leto in Suicide Squad, la presenza del look originale di Steppenwolf nello Snyder Cut o, come nel nostro caso, il costume di Superman nella Knightmare Sequence di Batman v. Superman.

Un utente chiede infatti al regista come mai il costume dell'eroe non sia il chiacchierato costume nero, bensì il classico rosso e blu, e la risposta di Snyder non si fa attendere.

"[Perché] quando soccombe all'Equazione dell'Anti-Vita ritorna al suo costume rosso e blu" con riferimento all'Equazione Anti-Vita, la formula per il controllo totale della mente degli esseri senzienti bramata da Darkseid.

È interessante anche il primo commento sotto al post di reddit in cui è riportato lo scambio (che trovate come sempre in calce alla notizia) in cui un utente osserva "Ha senso come tattica psicologica, trasformare un simbolo di speranza in uno di terrore".

Non sappiamo quanto di tutto ciò o cos'altro verrà incluso nello Snyder Cut, ma pare che si andrà più a fondo sulla questione Knightmare. Non resta che attendere il 2021 per scoprire in che modo.


MATT REEVES, IL REGISTA DI THE BATMAN FIRMA UN ACCORDO PLURIENNALE CON WARNER BROS.

Non solo Uomini Pipistrello e Gotham City per Matt Reeves: il regista di The Batman ha raggiunto un accordo pluriennale con la divisione televisiva di Warner Bros.

Reeves e la sua compagnia di produzione, la 6th & Idaho, hanno firmato un overall deal con la compagnia, il che li terrà occupati per diverso tempo in casa WB.

L'accordo comprende tutte le piattaforme di proprietà dello studio, e incluse le emittenti broadcast e via cavo e HBO Max. I progetti saranno realizzati in associazione con Warner Bros. Television, Warner Horizon Scripted Television, Warner Bros. Animation o Blue Ribbon Content a seconda della piattaforma.

Al momento, 6th & Idaho sta portando avanti il suo fisrt-look deal con Netflix, mentre in precedenza aveva stretto accordi con 20th Century Fox Television.

Tra i progetti di produzione della 6th & Idaho troviamo la serie Netflix Away e la serie Amazon Tales from the Loop, oltre al pilot del drama di NBC Ordinary Joe.

In passato, sul piano televisivo, lo stesso Reeves era stato il co-creatore e produttore della serie tv Felicity assieme a J.J. Abrams, di cui diresse anche il pilot e vari altri episodi.

Sembra dunque che, oltre a The Batman in uscita ad ottobre 2021, Reeves sarà parecchio impegnato nei mesi a venire.


ENNIO MORRICONE, L'OMAGGIO DI RUSSELL CROWE IN ITALIANO: 'CIAO ENNIO, GRAZIE

Mancherà un sacco, Ennio Morricone. Pur essendo in pensione ormai da qualche anno (le ultime colonne sonore composte risalgono al 2016) la semplice presenza del leggendario compositore era per il mondo del cinema un raggio di luce, come testimoniano i tanti e commossi omaggi che stanno giungendo dopo la notizia della morte del maestro.

Tutti, ma proprio tutti hanno voluto dedicare un pensiero all'autore delle colonne sonore di C'era una Volta in America, La Leggenda del Pianista sull'Oceano, Per un Pugno di Dollari e tante altre ancora, dai politici come Giuseppe Conte ai grandi protagonisti del cinema italiano e internazionale come Carlo Verdone, Antonio Banderas, Giuseppe Tornatore e altri ancora.

Tra questi spicca anche il messaggio di Russell Crowe, che ha voluto dedicare tramite il proprio account Twitter un pensiero in italiano al grande compositore scomparso: "Ennio, Ennio, Ennio... Ciao. Grazie. Grazie per tutti i grandi viaggi" ha scritto il protagonista de Il Gladiatore.

Nelle ultime ore anche un celebre collega come Hans Zimmer ha voluto ricordare Morricone, ribadendo quanto il lavoro del compositore italiano sia stato influente per la sua crescita artistica; il mondo intero, intanto, si è commosso davanti al necrologio scritto da Ennio Morricone per sé stesso, comprendente le istruzioni per il suo funerale.


ENNIO MORRICONE, DA BAARÌA A LA MIGLIORE OFFERTA: LE MIGLIORI COLONNE SONORE POST-2000

Per selezionare i migliori lavori di Ennio Morricone non basterebbero le pagine di un libro, tale è la mole di lavori composti dal celebre autore di innumerevoli colonne sonore e soprattutto la bellezza di ognuno di questi. Meglio, dunque, procedere a piccoli passi.

Già, perché se al pensiero del compositore scomparso stamattina i primi titoli a venire in mente sono di capolavori immortali di un'altra epoca del cinema, come i vari C'era una Volta in America, Il Buono, il Brutto e il Cattivo e così via, è anche vero che Morricone ha continuato a comporre capolavori anche nel corso dell'ultimo ventennio di carriera.

Pensiamo ad esempio alla colonna sonora di Malèna (2000), film di Giuseppe Tornatore che vide forse la miglior prova in carriera di Monica Bellucci; a questo punto diremmo di toglierci immediatamente il dente e nominare subito altri due film di Tornatore i cui temi rimasero immediatamente impressi nel cuore degli spettatori, vale a dire Baarìa (2009) e La Migliore Offerta (2011).

Impossibile poi non pensare a The Hateful Eight (2017) di Quentin Tarantino, cui cui il leggendario compositore centrò l'incredibile tripletta Golden Globe/BAFTA/Oscar; vogliamo poi ricordare l'incursione di Morricone in uno dei film d'animazione italiani più interessanti dei primi anni 2000, Aida degli Alberi (2001).

La lista, ovviamente, è potenzialmente parecchio lunga: quali colonne sonore dell'ultimo Morricone avete preferito? Fatecelo sapere nei commenti! Vediamo, intanto, con quali parole Carlo Verdone ha voluto ricordare Ennio Morricone; qui, invece, trovate un nostro omaggio al grande Ennio Morricone.


DEMI MOORE, CHE FINE HA FATTO LA STAR DI GHOST E STRIPTEASE?

Demi Moore non ha bisogno di presentazioni: l'attrice di Ghost è stata una delle star di Hollywood più in vista tra la seconda metà degli anni '80 e buona parte dei '90, quando mise in fila alcune interpretazioni rimaste impresse nella cultura popolare.

Nonostante una parabola discendente iniziata un po' di tempo fa la brava e bella Demi è comunque sempre attiva e, dando un'occhiata alla sua filmografia recente, è facile notare come l'attrice non sia mai effettivamente rimasta con le mani in mano.

Ad esser passato sembra più che altro il tempo dei grandi successi: l'ultimo film ad ottenere un discreto risultato al botteghino è infatti Crazy Night (2017, con Scarlett Johansson e Zoe Kravitz), mentre nei successivi due anni abbiamo visto Demi Moore soltanto nei più modesti Amore Inaspettato (2018) e Animali da Ufficio (2019). Nulla di che, se confrontato a successi come Ghost o St. Elmo's Fire con cui il recentemente scomparso Joel Schumacher la consacrò astro nascente del cinema.

Più rade sono invece le partecipazioni a serie TV: di recente, però, abbiamo visto la nostra Demi in alcuni episodi di Empire (l'ultima apparizione sul piccolo schermo risaliva a Will & Grace, nel 2002). Siamo sicuri, comunque, che ulteriori progetti non tarderanno ad arrivare!


MARTIN SCORSESE DIRIGERÀ UN DOCUMENTARIO SUL FRONTMAN DEI NEW YORK DOLLS

Showtime distribuirà un documentario su David Johansen, il frontman della leggendaria band New York Dolls, che sarà co-diretto da Martin Scorsese e David Tedeschi. Scorsese sarà anche produttore esecutivo insieme a Brian Grazer, Rick Yorn, Mara Hennessey e Ron Howard. Sikelia Productions, la casa di produzione di Scorsese, produrrà il documentario per Showtime.

Il film seguirà la carriera di Johansen dal suo arrivo nell’East Village di New York a fine anni ’60, alla fondazione dei pionieri glam/punk New York Dolls e fino alla sua svolta swing degli anni ’80, con il nome di Buster Poindexter, e blues con la band The Harry Smiths negli anni ’90.

Martin Scorsese ha dichiarato:

Conosco David Johansen da decenni, e la sua musica è stata una pietra miliare sin da quando ascoltavo i New York Dolls mentre giravo Mean Streets. Oggi come allora, la musica di David cattura l’energia e la frenesia di New York City. Spesso lo vedo dal vivo, e negli anni ho potuto conoscere la profondità delle sue fonti d’ispirazione musicali. Dopo aver visto il suo show l’anno scorso al Café Carlyle, sapevo che dovevo filmarlo, perché era davvero straordinario vedere l’evoluzione della sua vita e del suo talento musicale in un luogo così intimo. Per me, lo show catturava il vero potenziale emotivo di un’esperienza musicale dal vivo.

Scorsese ha notoriamente incluso la ricostruzione di un concerto dei New York Dolls nel primo episodio della sfortunata serie Vinyl. Sin dal 1970, quando collaborò al montaggio di Woodstock: Tre giorni di pace, amore e musica, Scorsese ha diretto diversi documentari, da L’ultimo valzer (su The Band) a Shine a Light (Rolling Stones), da George Harrision: Living in the Material World a Rolling Thunder Revue: Martin Scorsese racconta Bob Dylan. David Tedeschi ha montato molti di questi.


JUSTICE LEAGUE E LE ACCUSE DI RAY FISHER: L’ATTORE SPIEGA PERCHÉ NON PUÒ AGGIUNGERE ALTRO

Si torna a parlare di Justice League e delle accuse mosse da Ray Fisher contro Joss Whedon.

Come molti di voi sicuramente sapranno, il regista di Avengers fu chiamato per sostituire Zack Snyder in corsa. Gli fu chiesto di rigirare una bella fetta del film, tra il 60 e il 90%, e secondo quanto dichiarato dall’interprete di Cyborg, il suo comportamento sul set fu “offensivo” e “disgustoso”.

A parte queste poche parole, però, non si conoscono nello specifico i dettagli di quanto successo e durante un recente Q&A su Instagram Fisher ha spiegato il motivo che lo spinge ad essere così vago.

Ray Fisher spiega il motivo che lo spinge ad essere così vago
L’attore ha fondamentalmente confermato quello che un po’ tutti sospettavamo: è legato ad un accordo di non divulgazione che, almeno per il momento, non gli consente di essere più specifico.

Sono ancora legato ad un contratto e ad un accordo di non divulgazione. Quindi devo fare molta attenzione a quello che posso o non posso dire. Rischio di essere citato in giudizio. Quindi, per tutti coloro che cercano dettagli più specifici, mi dispiace ma non posso darli in questo momento. Devo gestire la situazione, in modo tale da non infrangere le mie responsabilità professionali.

Questo spiega anche il silenzio del resto del cast del film. Anche gli altri “membri della Justice League” hanno firmato un contratto, che contiene le stesse clausole.
Nel frattempo si attende l’arrivo della cosiddetta Snyder Cut, la versione originale del film concepita da Zack Snyder, che sarà rilasciata su HBO Max nel 2021.


VENEZIA 77: ALBERTO BARBERA PROMETTE UN’EDIZIONE “NON TANTO DIVERSA” DAL SOLITO

Nelle scorse ore, abbiamo riportato il comunicato stampa con cui La Biennale annunciava alcune delle novità organizzative di Venezia 77. Ora, intervistato da Variety, il direttore artistico Alberto Barbera ha rivelato la sua visione per un’edizione che, nelle sue intenzioni, non sarà poi così diversa da quelle tenute in condizioni “normali”. Ecco che cosa ha detto:

Il programma di circa 55 film non sarà molto diverso da quello solito. Sarà un’edizione straordinaria e certamente una più piccola, e con misure di sicurezza eccezionalmente forti. Ma anche un’edizione che aderirà al normale programma quotidiano di Venezia e ai suoi riti collettivi, come il red carpet e le conferenze stampa, come abbiamo sempre fatto.

Barbera ammette che “fino all’inizio di maggio pensavo davvero che non avremmo fatto il festival”. L’uscita dal lockdown lo ha però convinto del contrario, e ora pensa addirittura che vedremo molti talent stranieri al Lido:

Sono convinto che la maggior parte dei registi e dei talent dei film invitati potrà venire a Venezia e ha confermato che ci sarà. Per quanto riguarda gli incerti, come gli americani, e altri da Paesi soggetti a restrizioni negli spostamenti, penso che tutto cambierà nelle prossime settimane.

Insomma, “il grosso dei film arriverà a Venezia con presenza fisica di talent”. Barbera assicura anche che ci saranno film degli studios hollywoodiani (“Non posso dirvi nomi e titoli, ma qualcosa dagli studios arriverà”), anche se non arriveranno film Netflix per ovvie ragioni. Il direttore cita Mank di David Fincher come uno dei film Netflix che sarebbero potuti arrivare non fosse stato per il lockdown, che ha impedito che venisse completato. Comunque:

Fortunatamente ci saranno film americani, produzioni indipendenti e film già completati. Film che hanno bisogno di promozione e hanno accettato il nostro invito a Venezia. I film arriveranno da tutto il mondo. Questo lo garantisco. Non ci sarà nessuno scarto in termini di provenienza geografica.

Altra cosa che il direttore promette sarà una forte presenza di film diretti da donne: “Resterete tutti sorpresi quest’anno”. Questo certamente in risposta alle polemiche degli ultimi anni, anche se Barbera sostiene che la cosa non sia intenzionale: semplicemente, sono arrivati film diretti da donne migliori di altri diretti da uomini.

Di alcune misure, come la presenza di due arene all’aperto, abbiamo già parlato nel pezzo sul comunicato della Biennale. Barbera aggiunge:

Verranno controllate le temperature con i termoscanner all’ingresso dell’area del festival. Ci sarà distanziamento sociale se necessario. Useremo le mascherine nelle sale se saranno considerate necessarie. Tutti i protocolli delle autorità saranno rispettati. È nell’interesse di tutti che il festival si svolga in modo tale da far sentire tutti rilassati.

E aggiunge:

Abbiamo il vantaggio di avere il più lungo red carpet al mondo, perciò sarà piuttosto facile riorganizzarlo per il distanziamento sociale. I fotografi saranno posizionati [a distanza l’uno dall’altro] I talent che cammineranno lungo la passerella potranno farlo con facilità, mantenendosi a distanza gli uni dagli altri. Al pubblico che li aspetta da dietro le barricate verrà chiesto di rispettare il distanziamento sociale per evitare ogni rischio.

Barbera si aspetta circa 6.000 accreditati, ovvero due terzi rispetto a quelli di un’annata “normale”. Insomma, tutto lascia pensare a una Venezia neppure troppo insolita, fatta eccezione per le regole necessarie a evitare disastri. Staremo a vedere.

Il programma di Venezia 77 verrà annunciato il 28 luglio. Per allora, sapremo sicuramente qualcosa di più.


VENEZIA 77: ECCO LE NOVITÀ ORGANIZZATIVE DELLA MOSTRA DEL CINEMA

La Biennale di Venezia ha diffuso un comunicato con il quale inizia a fare chiarezza su quali saranno le regole della 77a Mostra del Cinema. Non tanto le norme di sicurezza anti-Covid, quanto un aggiornamento sugli spazi e lo svolgimento delle sezioni.

Annullata per quest’anno la sezione Sconfini, mentre quelle principali, ovvero Concorso, Fuori Concorso e Orizzonti, si terranno come sempre. Ci sarà giusto qualche titolo in meno del solito per quanto riguarda il concorso. Così anche Biennale College Cinema. Venezia Virtual Reality, invece, per ovvie ragioni si terrà totalmente online, “grazie a una piattaforma innovativa a esso dedicata, accessibile a tutti gli accreditati, in collaborazione con VRChat e HTC Vive Pro”. Infine, la sezione Venezia Classici verrà ospitata dal festival Il Cinema Ritrovato di Bologna, dal 25 al 31 agosto, e verrà poi replicata a Venezia nei mesi successivi con l’aggiunta di altri titoli.

Il comunicato spiega inoltre che le proiezioni si terranno “nelle sale tradizionalmente allestite al Lido, con l’adozione di tutte le misure di sicurezza sanitaria stabilite dalle autorità competenti alla data dell’evento”. A queste sale si aggiungeranno due arene all’aperto, una ai Giardini della Biennale e una al pattinodromo del Lido. “La maggior parte dei film del programma ufficiale sarà inoltre replicata ai Cinema Rossini di Venezia e al Centro Culturale Candiani di Mestre, nell’ambito del programma Esterno Notte organizzato dal Circuito Cinema del Comune di Venezia”.

Il direttore artistico della Mostra del Cinema di Venezia ha voluto commentare così la notizia:

Sono estremamente lieto che la Biennale Cinema possa tenersi con una minima riduzione di titoli e sezioni. Senza dimenticare le tante vittime di questi ultimi mesi, il primo festival internazionale dopo la forzata interruzione imposta dalla pandemia assume il significato di un’auspicata celebrazione della ripartenza, e di messaggio di concreto ottimismo per l’intero mondo del cinema duramente colpito dalla crisi.

La Selezione Ufficiale di Venezia 77, con i suoi 50-55 film provenienti da tutto il mondo, offrirà la consueta panoramica di quanto di meglio l’industria cinematografica ha prodotto negli ultimi mesi, grazie alla risposta straordinaria che registi e produttori hanno saputo dare, pur nelle difficili condizioni di lavoro di questi ultimi mesi. Una nutrita presenza di autori e attori accompagnerà i film al Lido, mentre collegamenti via internet consentiranno la realizzazione di conferenze stampa per tutti coloro che non potranno partecipare di persona, a seguito delle restrizioni di viaggio tuttora attive.


Non sembra esserci menzione della possibilità di visionare i film online. Vedremo se una decisione verrà presa in merito, o se si preferirà lasciare l’esclusiva ai partecipanti alla Mostra fisica.

La selezione ufficiale di Venezia 77 verrà comunicata il 28 luglio.


GREIG FRASER DICE CHE THE BATMAN RUOTERÀ ATTORNO A BRUCE E ALFRED

La produzione di The Batman è ancora ferma, ma le nuove disposizioni del governo inglese potrebbero velocizzare il ritorno sul set dei blockbuster americani, compreso il film di Matt Reeves.

Per scoprire qualcosa di più dovremo aspettare l’evento DC FanDome del 22 agosto, ma intanto il direttore della fotografia Greig Fraser è stato intervistato da Collider, e ha rivelato un dettaglio interessante. Quando gli è stato chiesto cosa potesse dire sul cinecomic, ha risposto:

Niente. Niente, niente, niente. Quello che posso dirvi è ciò che alcuni degli attori hanno già detto. È un film basato sui personaggi, sul personaggio di Andy Serkis e sul personaggio di Robert Pattinson. È una sceneggiatura molto buona, come tutte quelle di Matt, molto ben concepita.

La centralità di Robert Pattinson (Bruce Wayne / Batman) era ovvia, ma desta curiosità il riferimento a Andy Serkis, che interpreta Alfred: evidentemente il celebre maggiordomo, figura paterna per Bruce, avrà un ruolo importante nella trama. Possiamo immaginare che il rapporto tra i due personaggi sia fondamentale.

Vi ricordo che l’uscita di The Batman è fissata per il 1 ottobre 2021 nelle sale americane.

Robert Pattinson interpreterà Bruce Wayne / Batman, mentre Andy Serkis sarà Alfred e Jeffrey Wright presterà il volto a James Gordon. Zöe Kravitz interpreterà Catwoman; Paul Dano sarà l’Enigmista; Colin Farrell interpreterà il Pinguino; John Turturro sarà Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard (il procuratore distrettuale Gil Colson) e Jayme Lawson (la candidata sindaca Bella Reál).

The Batman uscirà il 1 ottobre 2021 nelle sale americane.

Il copione è opera del regista Matt Reeves. La produzione è curata da lui stesso insieme a Dylan Clark, suo partner nei film del Pianeta delle scimmie.

Il direttore della fotografia sarà Greig Fraser.


NO TIME TO DIE – RAMI MALEK MASCHERATO NELLA NUOVA IMMAGINE

Sul nuovo numero di Empire c’è spazio anche per No Time to Die, slittato al 12 novembre per l’emergenza Covid-19.

Parlando con la rivista, Cary Fukunaga ha ricordato che l’uscita del suo primo film, Sin Nombre, coincise con l’epidemia di suina in Messico, nel 2009:

Il mio primo film, Sin Nombre, uscì durante l’influenza suina, e arrivò nei cinema messicani proprio quando il Presidente del Messico disse “Non andate al cinema”. Quindi mi è rimasto un trauma da quell’esperienza, e mentre seguivo le notizie quasi ogni giorno chiedevo [ai produttori] “Ragazzi, qual è il piano? Perché non accenna a fermarsi”. Non credo che nessuno avrebbe potuto prevedere che il mondo si sarebbe fermato completamente, ma in effetti ho pensato che il pubblico non sarebbe andato al cinema.

Il film, intanto, è completo, e il regista non intende fare cambiamenti, pur avendo qualche mese a disposizione prima dell’uscita:

Si potrebbe giocherellare un po’, fare qualche piccola modifica, ma [il film] non diventerebbe necessariamente migliore. A tutti gli effetti, lo abbiamo terminato. Ho mentalmente completato il film. Mentalmente ed emotivamente.

All’inizio di maggio si era parlato anche di un possibile slittamento al 2021, ma erano solo voci. Intanto, qui di seguito potrete vedere una nuova foto dell’antagonista Safin (Rami Malek) con la sua maschera giapponese.

La sinossi ufficiale
In No Time to Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa tecnologia.

La regia è curata da Cary Fukunaga, noto per Jane Eyre, Beasts of No Nation, Maniac e la prima stagione di True Detective. Il cineasta californiano ha raccolto il testimone di Danny Boyle, che ha abbandonato la regia del film.

Nel cast figurano anche Léa Seydoux (Dr. Madeleine Swann), Ben Whishaw (Q), Naomie Harris (Moneypenny), Ralph Fiennes (M), Rory Kinnear, Jeffrey Wright, Rami Malek (l’antagonista Safin), Billy Magnussen, Lashana Lynch, Ana de Armas (Paloma) e Dali Benssalah.

La foto


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Genius Brands stringe un accordo con POW! Entertainment per creare l’Universo di Stan Lee

Genius Brands International e la POW! Entertainment hanno stretto un accordo per creare l’Universo di Stan Lee, un progetto che riunirà tutte quelle opere create dal leggendario fumettista al di fuori della Marvel Entertainment.
I dettagli dell’accordo non sono stati svelati, ma la collaborazione annunciata alcune ore fa darà vita ad una joint venture per dare vita a più di 100 creazioni di Stan Lee come Tomorrow Men, Stringbean, Black Fury e Virus.

Andy Heyward, capo della Genius Brands, ha dichiarato:

In tutta Hollywood non c’è premio migliore, questo è il nostro Santo Graal. L’Universo di Stan Lee è un prodotto unico fatto di 100 proprietà originali mai sfruttate e nate dalla mente del creatore di proprietà intellettuali di maggiore successo dei nostri tempi.

Dopo aver lavorato con Stan ed esser stato suo intimo amico per quasi 30 anni, nulla potrebbe rendermi più fiero del fatto che Genius Brands sia diventato il protettore del suo brand e del suo operato.


Lee creò la POW! Entertainment nel 2001 affinché si occupasse di gestire i suoi diritti nell’ambito del cinema, della televisione e dei videogiochi. Assieme alla Genius Brands ha già co-prodotto la serie animata “Stan Lee’s Cosmic Crusaders“.


Mission: Impossible 2 compie 20 anni, Thandie Newton racconta aneddoti sorprendenti su Tom Cruise

Proprio oggi Mission: Impossible 2 compie 20 anni (in Italia uscì il 7 luglio 2000), e per l’occasione Vulture ha intervistato Thandie Newton, che molto candidamente ha raccontato la sua esperienza sul set e in particolare il lavoro con Tom Cruise, il cui perfezionismo da sempre è ben noto. Senza troppi peli sulla lingua, l’attrice ha raccontato alcuni aneddoti… sorprendenti:

Com’è stato lavorare a Mission: Impossible 2? E perché non ne hai fatto un altro?

Oh, non me l’hanno mai chiesto. Avevo moltissima paura di Tom Cruise, era un individuo molto dominante. Cerca tantissimo di essere una persona simpatica. Ma la pressione… Prende tutto sulle sue spalle. E penso che abbia l’impressione di essere l’unico in grado di fare ciò che va fatto nel modo giusto. Una volta stavamo girando questa scena notturna, c’erano tantissime comparse ed effetti pirotecnici, io e lui dovevamo girare questa scena sul balcone. Non penso fosse una scena scritta granché bene. Mi arrabbio con lui, siamo frustrati l’uno nei confronti dell’altra. E guardiamo la Spagna. Le cose non stavano andando bene, e John Woo, poraccio, non era lì: era di sotto a guardare tutto dal monitor. John aveva deciso, all’inizio del film e senza che io lo sapessi, che non avrebbe parlato inglese. Cosa che penso fosse molto utile a lui, ma che rendeva tutto molto più complicato per noi. Quindi stavamo girando questa scena, e Tom non era per niente contento di come stavo recitando, anche perché avevo delle battute orrende.


Era sempre più infastidito dal doversi spiegare, e quindi a un certo punto fa: “Lascia che… lascia che lo faccia io. Facciamo delle prove davanti alla macchina da presa.” Provammo la scena mentre la giravano, e poi lui esclama: “Ok, io faccio te, e tu fai me”. Quindi girammo l’intera scena: io interpretavo lui (ormai, fidatevi, conoscevo tutte le battute) e lui interpretava me. È stata la cosa meno utile di tutte. Non riesco a pensare a qualcosa di meno utile. Semplicemente, mi spinse ancor di più in una situazione di terrore e insicurezza. Mi vergognai tantissimo. E poraccio, davvero lo dico, perché stava veramente cercando di fare del suo meglio.

Ricordo che all’inizio della serata vidi questo piccolo puntino rosso sul suo naso… alla fine della serata, non scherzo, e dipende dal suo metabolismo che va a mille, aveva un brufolo gigantesco. Su chiunque altro ci avrebbe messo due giorni a crescere. Lo vidi crescere, e mi sentivo quel brufolo: sempre più grosso, sempre più grosso. Ricordo di aver chiamato Jonathan Demme descrivendogli quella notte: “Un incubo.” E mentre gliela descrivevo, era chiaro che pensavo di essere io il problema. Jonathan mi disse: “Thandie, sbagli a prendertela con te stessa”. Fu davvero dolce. Poi mi richiamò Tom e pensai: “Oh, eccoci qui! Si scuserà!” E invece no, mi disse semplicemente che avremmo rigirato la scena la settimana successiva. Geniale. E la volta successiva, quando la rigirammo, avevo finalmente capito cosa voleva e lo manifestai: voleva questa stronza alfa. Feci del mio meglio. Ma non è il modo migliore di ottenere il meglio da qualcuno, sul luogo di lavoro.

Non sto dicendo che si sia comportato in maniera orribile. Era semplicemente… molto stressato. Ma mi divertii un sacco, e sapete chi mi fece ottenere la parte? Nicole Kidman. Non gliel’ho mai chiesto esplicitamente, ma quando tuo marito ti dice: “Chi vorresti che fingessi di farmi per i prossimi sei mesi?” …Sapete cosa intendo. È carino quando puoi decidere una cosa di questo tipo, e Nicole si spese davvero molto per me.

Sembra un’esperienza davvero difficile, ma ammetto che è stato un racconto divertente.

In realtà fu più surreale che altro. I lavori creativi sono difficili. E io ero molto innocente e sensibile. Inoltre, se si pensa a quale periodo, ero ancora all’inizio della mia guarigione. Andavo da un bravo terapista. Avevo appena capito che ero preziosa. Ora mi comporterei in modo molto diverso. Intanto gli direi che non serve che lui interpreti me e che io interpreti lui sul balcone. E gli spremerei quel brufolo. BAM!


Hamilton: Lin-Manuel Miranda spiega il “mistero” delle tante location ringraziate nei crediti

È disponibile da venerdì scorso su Disney+ la versione filmata del pluripremiato musical di Lin-Manuel Miranda Hamilton ( grazie alla quale, nel corso del fine settimana i download dell’app di Disney+ sono volati).
Ed è stato lo stesso Lin-Manuel Miranda a spiegare, su Twitter, come mai nei ringraziamenti speciali dei crediti siano citate così tante località.

In pratica tutte le location citate negli Special Thanks sono i luoghi dove Miranda ha scritto Hamilton nei sette anni che gli ci sono voluti per scriverlo.

Come descritto nel comunicato ufficiale, il film è un passo avanti nell’arte della “ripresa dal vivo” che trasporta il pubblico nel mondo dello spettacolo di Broadway in modo unico e intimo. Combinando i migliori elementi del teatro dal vivo, del cinema e dello streaming, il risultato è un’esperienza cinematografica che rappresenta un modo completamente nuovo di vivere Hamilton.

La versione filmata del musical è stata registrata al The Richard Rodgers Theatre di Broadway nel giugno del 2016 e annovera nel cast il vincitore del Tony Award® Lin-Manuel Miranda nel ruolo di Alexander Hamilton. Daveed Diggs interpreta Marquis de Lafayette/Thomas Jefferson, mentre Renée Elise Goldsberry è Angelica Schuyler; Leslie Odom, Jr. è Aaron Burr; il nominato ai Tony Award Christopher Jackson interpreta il ruolo di George Washington; Jonathan Groff è King George; Phillipa Soo è Eliza Hamilton e Jasmine Cephas Jones interpreta Peggy Schuyler/Maria Reynolds; Okieriete Onaodowan è Hercules Mulligan/James Madison e Anthony Ramos è John Laurens/Philip Hamilton.


Halle Berry dopo le polemiche rinuncia a interpretare un ruolo transgender e si scusa pubblicamente

Halle Berry, durante un’intervista live su Instagram aveva parlato di un suo prossimo progetto di cui era entusiasta, ovvero quello di un personaggio transgender, senza immaginare minimamente l’ondata di critiche che avrebbe ricevuto di lì a poco.

Contestato è stato, non solo il fatto che una donna avrebbe interpretato il ruolo di un trans senza conoscerne veramente la realtà, ma soprattutto le parole che ha usato l’attrice per descrivere il ruolo. «Il mio personaggio sarà un trans, quindi una donna che è diventata un uomo» ha detto. «Si tratta di un progetto che adoro e sto pensando di interpretare questo ruolo. Voglio immergermi nelle profondità di quel mondo». Continuando a sbagliare ha anche aggiunto: «Chi sia questa donna è così interessante per me, e questo sarà probabilmente il mio prossimo progetto».

Sono stati tanti i commenti negativi che Halle Berry ha ricevuto, soprattutto per aver manifestato così chiaramente di non conoscere la realtà dei trans. L’account del documentario Disclosure: Trans Lives on Screen le ha anche consigliato di guardarlo perché mostra come Hollywood abbia rappresentato (in modo spesso negativo) il mondo dei Trans.

Così Halle Berry ha deciso di ritirarsi dal film rilasciando una dichiarazione ufficiale sui social: «Durante il fine settimana ho avuto l’opportunità di riascoltare la mia intervista a proposito di un ruolo imminente come transgender e vorrei scusarmi per quelle osservazioni. Come donna cisgender, ora capisco che non avrei dovuto considerare questo ruolo e che la comunità transgender dovrebbe avere innegabilmente l’opportunità di raccontare le proprie storie», ha scritto. «Sono grata per la guida e la conversazione critica degli ultimi giorni e continuerò ad ascoltare e imparare da questo errore. Voglio usare la mia voce per promuovere la rappresentazione della varietà sullo schermo, sia davanti che dietro la macchina da presa».


John Malkovich è l'uomo più ricco del mondo del trailer di Valley of the Gods

Debutta in USA in home video e VOD Valley of the Gods, film diretto dal regista polacco Lech Majewski interpretato da Malkovich, Josh Hartnett e John Rhys-Davies.

John Malkovich e Josh Hartnett sono i protagonisti di Valley of the Gods, un dramma fantastico e onirico che debutterà in home video e VOD negli USA il prossimo 11 agosto e di cui è stato pubblicato online il primo trailer ufficiale.
Diretto dal regista polacco Lech Majewski, vede Malkovich interpretare il ruolo dell'uomo più ricco del mondo, che per trovare uranio sottoterra profana senza alcun rispetto le terre sacre del popolo Navajo. Hartnett è uno scrittore che accetta il compito di scrivere la biografia di quest'uomo, e che con lui si trova testimone di incredibili forze e fenomeni quando antichi guardiani di quei territori, a lungo rimasti dormienti, si risvegliano per proteggere ciò che è loro. Al fianco dei due protagonisti ci sono anche Bérénice Marlohe, Keir Dullea e John Rhys-Davies.

Valley of the Gods: il trailer ufficiale del film con John Malkovich e Josh Hartnett




U-571: curiosità sul sottomarino che si trova a Roma ed è visitabile

Nel 2000 usciva al cinema U-571, un film di guerra con l'ambientazione claustrofobica del sommergibile. Non tutti sanno che il sottomarino è stato costruito a Roma ed è visitabile.

Sulla scia dei film di guerra che raccontavano storie ambientate sotto la superficie del mare, U-571 si inserisce tra quelli ambientati durante la Seconda Guerra Mondiale. Le claustrofobiche vicende dei marinai all'interno di un sommergibile hanno un certo richiamo cinematografico e quando uscì al cinema nel 2000, U-571 seguiva i precedenti Caccia a Ottobre Rosso e Crimson Tide i quali però raccontavano, rispettivamente, storie di Guerra Fredda e di post Guerra Fredda. U-571 si colloca temporalmente nel 1942 e, pur ispirandosi al periodo bellico dell'epoca, mette in scena una storia non legata a fatti realmente accaduti. Il film diretto da Jonathan Mostow inizia quando la marina USA si imbatte in un sommergibile tedesco in avaria nel mezzo dell'Oceano Atlantico. L'imbarcazione nemica trasporta Enigma, il celebre macchinario segreto per le comunicazioni in codice, gli americani decidono di mettere in atto un piano per impossessarsene. A bordo di un sommergibile, camuffato da U-Boot nazista, parte la squadra formata dal tenente Tyler (Matthew McConaughey), il capo cannoniere Klough (Harvey Keitel), il luogotenente Emmet (Jon Bon Jovi), Hirsch, Mazzola e Trigger. Il loro compito è avvicinarsi al sommergibile nazista, entrare a bordo e prendere il decriptatore prima che arrivino i veri soccorsi.

U-571: curiosità sul film con Matthew McConaughey

Le riprese del film si sono svolte al largo dell'isola di Malta per le sequenze in mare aperto e a Cinecittà per gli interni del sommergibile, ricostruito negli Studios di Roma

Il "sottomarino" si trova oggi all'interno del parco divertimento Cinecittà World ed è visitabile da pubblico

Il regista e sceneggiatore del film Jonathan Mostow è stato ispirato a scrivere questa storia dopo aver fatto un giro dentro la USS Pompanito, un reale sommerigibile della Seconda Guerra Mondiale che è visitabile a San Francisco

Matthew McConaughey ha sostituito nel ruolo di protagonista Michael Douglas, il quale aveva inizialmente accettato la parte per poi preferire un altro film, Wonder Boys

I produttori di U-571 hanno ricevuto un rimprovero da Tony Blair, all'epoca primo ministro britannico, per aver raccontato una storia legata al macchina Enigma, in un periodo in cui gli americani non erano neanche ancora entrati in guerra, e per aver essersi attribuiti meriti sulla decriptazione dei messaggi quando in realtà furono determinanti i matematici inglesi per l'attività di decifrazione (tutto questo nonostante il film fosse dichiaratamente una storia di fantasia)

Edward Norton avrebbe dovuto avere una parte nel film, ma ha scelto di dedicarsi al suo esordio alla regia con Tentazioni d'amore

La macchina Enigma che si vede nel film è un pezzo originale proveniente da un collezionista privato

U-571 ha vinto un Oscar per il Miglior Montaggio Sonoro


IL CICLONE, LEONARDO PIERACCIONI RACCONTA: "QUANDO UNA DELLE ATTRICI SI FERMÒ A DORMIRE DA ME"

Leonardo Pieraccioni ha condiviso su Instagram un video dal set de Il Ciclone, il suo film più famoso e celebrato e ha raccontato anche un divertente aneddoto su una delle protagoniste della commedia campione d'incassi, Pilar Marin.

www.instagram.com/p/CCQUUjNCAnR/?utm_source=ig_embed

Nel video si può vedere il backstage di alcune delle scene più famose del Il Ciclone, tra cui quella del sensuale ballo che vede coinvolte tutte le attrici. A tale proposito, Pieraccioni ha scritto: "Il fortissimo brano di Elodie che gira da questi giorni mi ha fatto venir voglia di rivedere il backstage della scena che hanno rifatto nel video." - l'attore e regista si riferisce al video del nuovo singolo di Elodie che omaggia proprio il Ciclone - "Mi ricordo che Pilar (la ballerina che va incontro a Ceccherini) venne da me e mi disse: "ma non si può ballare sui sassi" io scherzando le dissi: "Pilar se non balli tu pigli una palata ni' groppone". La vidi andare tutta preoccupata dall'aiuto regista e chiedergli: "che cos'è palata? Che cos'è groppone?!". Finite le riprese si trattenne qualche giorno a Firenze e una sera la ospitai a dormire. Provai a bussare alla sua porta, la risposta fu fantastica: "se provi ad entrare ti do una palata ni' groppone!"

Nel cast de Il ciclone ricordiamo le sensuali Lorena Forteza e Natalia Estrada, poi Barbara Enrichi, una vulcanica Tosca D'Aquino protagonista di una delle scene più divertenti (e imbarazzanti, per il protagonista!), Benedetta Mazzini e poi ancora Pilar Marin e Ana Valeria Dini - ecco che fine hanno fatto le protagoniste de Il Ciclone - e poi ovviamente c'erano le controparti maschili, oltre a Pieraccioni, anche Massimo Ceccherini, Alessandro Haber e Paolo Hendel. Ambientato in una piccola località in Toscana, il Ciclone racconta di una piccola comunità che viene stravolta dall'arrivo di una compagnia di ballerine di flamenco che hanno scambiato il casolare di Levante per un agriturismo..


RITORNO AL FUTURO: LO SCENEGGIATORE CERCA DI CHIARIRE UNA TEORIA DEI FAN

Ritorno al futuro è da anni al centro di una teoria dei fan e ora si è cercato di fare chiarezza sulla questione, provando a risolvere il mistero.
Tutto è nato dal fatto che Eric Stoltz avrebbe dovuto essere il protagonista del film ed è stato poi sostituito da Michael J. Fox durante le riprese e più di una persona ha sostenuto per anni che nel lungometraggio ci sarebbero comunque delle scene con la star originale.

Bob Gale, sceneggiatore e produttore di Ritorno al futuro, ha cercato di capire per The Hollywood Reporter se c'è qualcosa di vero nell'ipotesi che Stoltz sia presente in qualche modo. Thomas F. Wilson, interprete di Bif Tannen nella trilogia, aveva sostenuto che Eric era presente quando Marty prende a pugni Biff mentre si trovano nella caffetteria all'inizio del film. L'attore aveva dichiarato infatti che non ricordava di aver rigirato la scena con Michael J. Fox.

Bob Gale ha dichiarato: "Il montatore Harry Keramidas, che ha montato la scena, ha tirato fuori i suoi appunti che mostrano che il pugno è stato rigirato, ma il materiale è stato etichettato come 'OK' e non 'Buono'. Quindi quello potrebbe comunque essere lo stesso il pugno di Eric. Penso che l'unico modo di essere certi sarebbe controllare i numeri sul negativo, ma nessuno richierebbe di danneggiare il negativo facendolo. La copia di lavoro potrebbe rivelare la verità, ma non so nemmeno se esiste".

Harry Keramidas e Robert Zemeckis potrebbero quindi aver deciso di usare il materiale che avevano a disposizione e con star Eric Stoltz se lo avessero considerato di qualità migliore. Gale ha però sottolineato che l'attore potrebbe apparire in altri momenti: "Dopo che Marty salta oltre la siepe, c'è una scena in cui è di spalle e si avvicina ai pedoni che stanno scendendo dai gradini del tribunale. Potrebbe essere Eric, o Per Welinder che aveva girato le scene sullo skateboard al posto di Fox, o potrebbe essere Bob Schmelzer che era la controfigura di Eric".


TORNO INDIETRO E CAMBIO VITA: LE CITAZIONI DI RITORNO AL FUTURO E FLASHDANCE

La trama di Torno indietro e cambio vita richiama per diversi aspetti quella di un'icona del cinema degli anni ottanta che ha riscosso un enorme successo a livello internazionale, si tratta di Ritorno al futuro. La pellicola presenta anche altre citazioni e riferimenti, tra Flashdance e 610 di Lillo e Greg.

Esattamente come Marty McFly si ritrova catapultato nel giorno in cui si sono conosciuti i genitori anche Marco, il protagonista di Torno indietro e cambio vita, finisce nello stesso giorno in cui ha conosciuto Giulia e, in entrambi i casi, una volta tornati al presente i due scoprono di aver cambiato il corso degli eventi.

Il personaggio di Giuditta invece richiama quello di Lorraine Baines: entrambe le donne soffrono infatti di problemi di alcolismo ed entrambe sono le madri dei rispettivi protagonisti. La scena in cui Claudio decide di giocare la schedina conoscendo in anticipo i risultati è un richiamo diretto a Marty in Ritorno al futuro 2.

Il personaggio di Giuditta, oltre ad avere dei parallelismi con Ritorno al futuro, è ripreso in parte anche da uno sketch radiofonico di 610, di Lillo e Greg: entrambe lavorano si chiamano Giuditta e lavorano come psicologhe. La scena in cui Giulia balla sulle note di Maniac è un chiaro riferimento a Flashdance: Jennifer Beals esegue un ballo su questo brano compiendo gli stessi identici movimenti.


VENEZIA 2020, ALBERTO BARBERA: "PIÙ FILM DIRETTI DA DONNE, NETFLIX NON SARÀ PRESENTE"

Venezia 2020 si svolgerà dal 2 al 12 settembre e il direttore della Mostra, Alberto Barbera, ha anticipato che nella selezione ci sarà un maggior numero di film diretti da donne all'interno di un programma con meno titoli e una presenza molto ridotta dei progetti hollywoodiani.
Le dichiarazioni sono emerse grazie a un'intervista rilasciata da Variety in cui si parla dell'edizione del festival in programma alla fine dell'estate.

Alberto Barbera ha spiegato: "C'è stata molta incertezza a tutti i livelli. Nessuno sapeva come si sarebbe evoluta la pandemia, o come e quando sarebbe finito il lockdown. Fino all'inizio di maggio ho pensato che non avremmo potuto avere il festival. Ero felice perché dopo nove anni, avrei potuto andare in vacanza d'estate. Ma quello era l'unico elemento che consolava pensando a un futuro davvero preoccupante e incerto".
Alla fine di maggio si è invece iniziata a concretizzare la possibilità di poter annunciare lo svolgimento del festival, pur avendo dei dubbi sui protocolli legati alla sicurezza e sulla presenza delle persone nelle sale cinematografiche, oltre ad avere il timore di dover ridurre il numero di film "in modo drastico". La situazione è però migliorata, grazie anche all'aggiunta di spazi all'aperto.

Il programma dell'edizione 2020 della Mostra del Cinema di Venezia sarà composto da circa 55 film: "Sarà un'edizione straordinaria e certamente più piccola e con delle misure di sicurezza estremamente forti, ma anche un'edizione che manterrà la programma giornaliera di Venezia e i riti collettivi, come il red carpet e le conferenze stampa, come abbiamo sempre fatto. Sarà il primo importante festival che segnerà la ripresa del settore. Un segnale non solo di ottimismo, ma di sostegno e solidarietà nei confronti del settore cinematografico a livello globale, nei confronti degli autori e di chiunque lavori venendo colpito così duramente dalla crisi legata al COVID-19".

Barbera si è inoltre dichiarato ottimista per quanto riguarda la presenza delle star di tutto il mondo, nonostante attualmente ci siano delle restrizioni per quanto riguarda le persone che possono viaggiare a livello internazionale: "La maggior parte dei registi e dei talent dei film invitati dovrebbe poter venire a Venezia e hanno confermato che lo faranno. Per quanto riguarda chi è incerto, come gli americani e altre nazioni, penso che la situazione cambierà nelle prossime settimane. Sono ottimista pensando all'eventualità che la maggior parte delle persone potranno venire. Se non potranno farlo, o non se la sentiranno, offriremo dei modi per promuovere i loro film usando le tecnologie online. Ma la maggior parte dei film verranno a Venezia con una presenza fisica dei talent".

Il direttore ha sottolineato che in questa edizione non ci saranno alcuni titoli importanti degli studios e di Netflix per vari motivi: alcuni hanno interrotto la produzione e non saranno completati in tempo, mentre altri devono fare i conti con una data di uscita posticipata a causa dello slittamento della cerimonia degli Oscar: "Per fortuna ci saranno film americani, produzioni indipendenti e film già completati che devono essere promossi e hanno accettato il nostro invito. I film verranno da ogni parte del mondo".
Alberto Barbera ha confermato che non ci saranno titoli prodotti per Netflix, mentre ci saranno dei film degli studios.

Per quanto riguarda le misure di sicurezza il direttore ha parlato di controlli della temperatura all'arrivo nell'area del festival, distanziamento sociale e uso delle mascherine se sarà necessario, e rispetto delle linee guida segnalate dalle autorità per poter permettere a tutti di poter vivere l'evento in tranquillità.

Nella selezione dei film ci saranno inoltre molti titoli diretti da donne: "Non perché abbiamo cambiato i nostri criteri, ma perché abbiamo ricevuto molti film di grande qualità, migliori rispetto a quelli dei loro colleghi maschi. Quindi la presenza femminile sarà estremamente importante e, in un certa misura, questo porrà fine alle polemiche degli anni passati".

Il red carpet dovrebbe svolgersi in modo tradizionale con i fotografi posti a distanza, mentre al pubblico dietro le transenne verrà chiesto di rispettare la distanza sociale per evitare ogni rischio.
Il numero di accreditati sarà, per ovvi motivi, inferiore anche se Barbera stima le presenze in circa 6.000 persone.


CHERRY, I FRATELLI RUSSO: "IL FILM È QUASI FINITO, A BREVE ARRIVERÀ IL TRAILER

Cherry sarà il nuovo film diretto dai fratelli Russo con protagonista Tom Holland, la giovane star di Spider-Man, e i due registi hanno assicurato che il trailer arriverà molto presto.
I due filmmaker hanno infatti continuato a lavorare al progetto che avrebbe inizialmente debuttare prima della fine del 2020.

Joe Russo ha svelato: "Siamo nella fase della composizione delle musiche, quindi in circa un mese finiremo il mix del sonoro. La colonna sonora dovrebbe essere realizzata tra circa due settimane. Stiamo andando in profondità e arrivando al punto in cui il film sarà completato. Ci mancano un po' di settimane".
Parlando di quando i fan potranno vedere Cherry nelle sale, il regista ha aggiunto: "Ora è un momento complicato per capire la distribuzione e quando vogliamo che debutti nei cinema".

Negli Stati Uniti la situazione è ancora complicata, le catene cinematografiche stanno cercando di riaprire i battenti e bisognerà quindi capire se sarà possibile decidere le tempistiche più appropriate per il debutto del nuovo progetto con Tom Holland.

Anthony Russo ha poi assicurato che a breve verrà rilasciato un trailer e che il lavoro non è stato ostacolato troppo dalla quarantena: "Trascorriamo metà delle nostre giornate online a lavorare nella post-produzione di Cherry. E l'altra metà siamo collegati con Markus e McFeely per sviluppare nuovi script e storie inedite".

Cherry racconterà la storia di un medico dell'esercito che soffre di stress post-traumatico e diventa un rapinatore di banche seriale dopo che la sua dipendenza dalle droghe lo obbliga a fare dei debiti.
Il lungometraggio, di cui non è stato annunciato il cast completo, è stato scritto da Jessica Goldberg che ha adattato l'omonimo romanzo scritto da Nico Walker.


Monster Hunter: Da Empire una nuova foto con Milla Jovovich

La rivista Empire Magazine ha rilasciato una nuova foto relativa a Monster Hunter, il film tratto dall’omonima saga videoludica.

Nonostante non sia stato ancora diffuso il primo trailer, Monster Hunter rimane uno dei pochi film d’azione che hanno resistito alla pandemia da Covid-19, riuscendo pertanto a tenersi stretta la sua data di rilascio nel corso del 2020.

L’immagine in questione mostra Milla Jovovich con in mano le sue straordinarie lame da combattimento. Trovate la foto in fondo al nostro articolo.

Monster Hunter

PRODUZIONE: La pellicola sarà tratta dall’omonimo videogame firmato dalla Capcom. Il budget del film dovrebbe aggirarsi intorno ai 60 milioni di dollari, con Jeremy Bolt e Robert Kulzer pronti a produrre. Monster Hunter è stato scritto e diretto da Paul W.S. Anderson.

CAST: Milla Jovovich, Ron Perlman, TI Harris, Tony Jaa, Diego Boneta, Meagan Good, Josh Helman.

TRAMA: Per ogni mostro c’è un eroe. Un uomo comune alle prese con un lavoro considerato un vicolo cieco scopre che è in realtà il discendente di un antico eroe. Dovrà quindi viaggiare con destinazione un mondo mistico per essere addestrato e diventare un Cacciatore di Mostri, prima che delle creature mitiche provenienti da un altro mondo distruggano il nostro

AL CINEMA: La distribuzione sarà affidata a Screen Gems (per gli Usa) e Sony Pictures (per i mercati internazionali). In Usa il rilascio è atteso per 4 settembre 2020.

LA FOTO




JUSTICE LEAGUE: ANCHE I FRATELLI RUSSO COMMENTANO LA SNYDER CUT, ECCO COSA HANNO DETTO

Una pellicola controversa come la Snyder Cut ha attirato la curiosità di molti, sia fan che neofiti del DC Universe, e non passa giorni in cui anche attori e registi di spicco dicano la loro sulla vicenda: oggi è il turno dei fratelli Anthony e Joe Russo, che hanno addirittura messo a paragone le politiche della Marvel e della Warner Bros.

Durante un'intervista al portale ComicBook Movie i due fratelli hanno parlato dell'importanza di avere alle spalle una casa di produzione che ha piena fiducia nell'operato del regista e del cast e viceversa.

"Alla Marvel sono stati tutti molto gentili, disponibili e favorevoli alla nostra visione dei nostri film e non c'è niente che non abbiamo elaborato nella sala di scrittura che poi non è divenuto parte della storia. Abbiamo lavorato molto sul taglio che volevamo dare ai film e siamo stati molto fortunati per aver avuto la possibilità di realizzare la nostra visione".

I registi quindi, anche se in maniera velata, hanno commentato l'episodio di Snyder e della sua Justice League esprimendo non solo piena solidarietà per il collega, ma anche una sottile critica alla gestione della vicenda da parte della Warner, che tagliò Snyder fuori dal progetto senza, almeno in apparenza, una buona motivazione.

I film Marvel firmati dai Russo sono, in ordine, Captain America: The Winter Soldier (2014) e Civil War (2016) e Avengers: Infinity War (2019) ed Endgame (2019), ma proprio nelle ultime ore il duo di registi ha rinnovato il desiderio di dirigere un capitolo del franchise Star Wars, collaborazione che sarebbe un gran bel colpo per la Lucasfilm.

Intanto l'editing del director cut per HBO Max continua e mentre J.K. Simmons ha rivelato nuovi dettagli sulla durata della Snyder Cut lo stesso regista ha confermato che nella sua versione Cyborg apparirà anche in versione Knightmare.


TRON 3, DISNEY: "IL MOMENTO PER UN SEQUEL È QUELLO GIUSTO"

Anche se la serie di Tron per Disney+ è stata cancellata, questo non vuol dire che non avremo nulla a tema Tron nel prossimo futuro, anzi... Parrebbe proprio che sia finalmente arrivato il momento per un film sequel.

A parlarne è stato Mitchell Leib, Disney Music Executive, che in una recente intervista ha analizzato i pro e i contro del sistema decisionale operato dalle Major, e i vantaggi che invece può portare una piattaforma come Disney+.

"Adesso, con Disney+, credo ci siano delle opportunità per creare dei contenuti che altrimenti non avremmo avuto modo di realizzare perché, sapete, siamo nel movie business" ha spiegato Lieb al Light The Fuse Podcast "Se non è una grande idea per un grande film, al cinema non ci arriva. Non realizziamo piccoli film. Praticamente ciò che cerchiamo sono i film dagli incassi milionari al boxoffice. E da un lato, va bene così. Dall'altro, è davvero ristretta la fascia in cui si può operare, e Disney+ penso che ci darà l'opportunità di espandere tutto ciò e avere dei contenuti molto più diversificati in merito a ciò che possiamo creare".

Per cui, Tron 3 potrebbe essere molto più "raggiungibile" di quanto potessimo pensare.

"Ho pranzato con Paul Hahn per continuare la conversazione iniziata da un po' su un sequel di Tron, Tron 3. Abbiamo un grande script, davvero fenomenale, di cui siamo molto entusiasti. E crediamo che i tempi siano giusti. Abbiamo fatto bene a non procedere anni fa, perché ora credo sia il momento giusto. E sento che abbiamo imparato diverse lezioni dall'ultimo film".

Lieb ha poi concluso dicendo che molti pezzi devono andare al posto giusto di poter dire qualsiasi cosa con certezza, e che non sanno chi potrebbe dirigerlo, anche se sperano in un ritorno di Joseph Kosinski (Tron: Legacy).


LO HOBBIT - LA BATTAGLIA DELLE CINQUE ARMATE: 5 SEGRETI DEL FILM DI PETER JACKSON

Dopo le curiosità su Lo Hobbit - Un Viaggio Inaspettato e i retroscena su Lo Hobbit - La Desolazione di Smaug, è tempo di scoprire i segreti della produzione de Lo Hobbit - La Battaglia delle Cinque Armate, ultimo film del franchise di Peter Jackson ambientato nella Terra di Mezzo.

Come al solito, potete trovarle qui sotto:


Alla vigilia della presentazione del film al Comic Con di San Diego, diversi fan si sono accampati fuori dalla sala il giorno prima del panel per assicurarsi i posti. Nel bel mezzo della notte, sono stati svegliati dai membri del cast Lee Pace e Andy Serkis, che hanno salutato i fan in attesa e distribuito autografi e foto per ore. Alla fine, Pace è addirittura svenuto per la stanchezza e ha condiviso un materasso con un fan.

Questo è l'ultimo film con il leggendario Sir Christopher Lee (Saruman): l'opera sarà completata e distribuita poco prima della sua scomparsa, avvenuta il 7 giugno 2015 all'età di novantatre anni. Lee è stato uno dei pochi membri del cast a recitare in entrambe le trilogie de Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit: solo Ian McKellen (Gandalf) e Cate Blanchett (Galadriel) hanno fatto di più, comparendo in tutti e sei i film.

Nel libro, tutto è visto dalla prospettiva di Bilbo: la prima parte della battaglia delle cinque armate viene raccontata da lui in un capitolo, la seconda parte avviene mentre è svenuto e gli viene raccontata in un capitolo successivo; nel film, invece, vista la gran mole di personaggi seguiti, la battaglia occupa oltre la metà del tempo di esecuzione, che a due ore e ventiquattro minuti è anche il più breve di tutto il franchise de La Terra di Mezzo (anche considerando la versione estesa, di due ore e quarantaquattro minuti).

Diversi rapporti hanno segnalato grosse interferenze dello studio durante la produzione: secondo quanto rivelato, la versione cinematografica non è quella voluta da Jackson, che per tutti e tre i capitoli della trilogia considera le versioni estese quelle che più rispecchiano la sua visione originale dell'opera. Tra le altre cose, lo studio avrebbe richiesto una maggiore enfasi sulla storia d'amore.

Questo è l'unico film della trilogia de Lo Hobbit, così come della trilogia de Il Signore degli Anelli, in cui Legolas sbatte le palpebre normalmente: in tutti gli altri film, le sbatte solo quando è sorpreso o ferito.


AFTERSHOCK, TERREMOTO E CAOS SOCIALE: LA STORIA VERA CHE HA ISPIRATO IL FILM CON ELI ROTH

Aftershock, il disaster movie diretto da Nicolás López e prodotto, co-sceneggiato e interpretato da Eli Roth che trae ispirazione dal devastante terremoto che ha colpito il Cile la notte del 27 febbraio 2010.

Ambientato sulla costa di Valparaiso, in Cile, il film segue le vicende di Gringo (Roth), un turista americano giunto in visita all'amico Ariel dopo aver posto fine al proprio matrimonio. La vacanza volge al meglio quando l'uomo incontra un gruppo di tre belle turiste, le sorelle ungheresi Monica e Kylie e la russa Irina, ma i festeggiamenti vengono presto interrotti da un terribile terremoto che causa il crollo di diversi edifici, tra i quali la discoteca sotterranea in cui si trovano i protagonisti. Saliti in superficie, dovranno vedersela con i fenomeni di violenza e sciacallaggio esasperati dalla catastrofe.

Come avrete capito dalla trama, Aftershock non racconta esattamente quanto accaduto durante il terremoto né i retroscena reali sulle gestione dell'emergenza, ma trae spunto soprattutto dai tumulti nati in seguito alla catastrofe. Oltre a danneggiare gravemente molte città del paese, infatti, il terremoto causò un vero e proprio caos sociale: per contrastare i sempre più crescenti saccheggi e disordini, il governo del Cile dovette ordinare un coprifuoco in diverse aree per poi inviare successivamente ben 14.000 soldati nella città di Conceptiòn, i cui supermercati erano stati presi d'assalto dalla popolazione.


JIMMY BOBO E L'EASTER EGG A TEMA RAMBO: I RETROSCENA SULL'ACTION CON SYLVESTER STALLONE

Jimmy Bobo - Bullet to the Head, action del 2012 con protagonisti Sylvester Stallone e Sung Kang che ha firmato il ritorno alla regia di Walter Hill dopo 10 anni di inattività dietro la macchina da presa.

Nel film, un sicario di New Orleans conosciuto come Jimmy Bobo fa squadra con un detective di New York in una indagine che conduce dagli squallidi vicoli della città fino ai corridoi del potere a Washington. A causa di due omicidi feroci, l'improbabile duo dà addosso a tutti coloro che li intralciano, e sono disposti a sacrificare tutto per vendicarsi.

Per l'occasione, abbiamo raccolto per voi tutte le curiosità più imperdibili sulla pellicola:


Quando Taylor indaga sul passato di Jimmy in Marina, una delle immagini mostrate sul telefono ritrae Stallone nei panni di John Rambo dal primo capitolo della saga. Sempre in riferimento alla leggendaria carriera dell'attore, inoltre, nel film sono sparse diverse foto tratte da Rocky e altri film in cui è apparso tra gli anni '80 e '90.

Il film doveva essere diretto da Wayne Kramer, ma il regista abbandonò la produzione per una disputa con Stallone sulle atmosfere della storia, a cui avrebbe donato un tono molto più cupo.

Hill disse a Stallone di "recitare in modo più disinvolto. Volevo che emergesse la sua naturale personalità il più possibile. Si impegna davvero molto. Gli ho detto 'Non sono interessato ad un nuovo personaggio, voglio che immagini te stesso nel personaggio.' E gli è riuscito molto bene."

La pellicola è tata girata con il titolo di lavorazione "Headshot".

Non chiamatelo buddy-movie: secondo Hill, il film che ha realizzato è in realtà un "anti-buddy movie".




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MADAGASCAR, RE JULIEN È NATO DALLA BRAVURA DI SACHA BARON COHEN: ECCO COM'È ANDATA

In occasione del ritorno in tv di Madascar 3 - Ricercati in Europa, terzo capitolo della saga d'animazione targata DreamWorks Animation, scopriamo insieme l'origine di uno dei personaggi più iconici della saga, il Re Julien di Sacha Baron Coen.

Inizialmente, l'esilarante Re dei lemuri doppiato in italiano da Oreste Baldini era stato pensato come un personaggio minore con sole due righe di dialogo. Tuttavia, quando Sacha Baron Cohen svolse il provino come doppiatore, improvvisò l'accento indiano e ben 8 minuti di dialogo.

Impressionati dalla performance della star di Ali G, i registi Eric Darnell e Tom McGrath decisero quindi di riscrivere il ruolo e rendere Julien uno dei personaggi chiave del primo capitolo. Cohen inoltre improvvisò la frase "It's got a geco on it", che convinse i filmmaker a creare un geco in CG per la scena.

Apparso in tutti e tre i film della saga e nella serie Nickelodeon I Pinguini di Madagascar, il personaggio è poi diventato protagonista di una serie prequel/spin-off intitolata Tutti pazzi per Re Julien e andata in onda dal 2014 al 2019 su Pop e Netflix.


STAR WARS, I RUSSO PRONTI A PRENDERE IN MANO IL FRANCHISE: "VOGLIAMO RIVOLUZIONARLO"

Avengers: Endgame di Anthony e Joe Russo è una delle tappe cinematografiche che passeranno alla storia e i quasi $3 miliardi incassati sono solo la punta dell'iceberg del lavoro dei registi. Adesso i due fratelli si dicono pronti per una nuova avventura che li porterà in un universo molto, molto lontano: George Lucas accetterà?

Il "dinamico duo" della telecamera ha recentemente sorpreso i fan sia della Marvel che di Star Wars rivelando di avere in mente già da tempo di approcciarsi al franchise stellare con l'intento di innovarlo e, dopo il lavoro di Dave Filoni e Jon Favreau, di alzare nuovamente l'asticella delle storie e degli effetti speciali.

"Amiamo quello che Jon sta facendo in questo momento e come sta raccontando uno spaccato temporale mai esplorato prima nell'universo di Star Wars", ha affermato Joe Russo. "Ovviamente [il franchise] è stato uno dei punti chiave della nostra infanzia e uno dei titoli che ci ha spinti verso la carriera di registi. Non c'è un personaggio in particolare [che vorremmo approfondire], la storia di molti protagonisti è stata raccontata e approfondita da quando sono usciti i film originali. Mi piacerebbe vedere avventure e protagonisti nuovi operare in periodi completamente diversi, sarebbe davvero interessante."

I registi non sono nuovi a questo genere di affermazioni e già in passato avevano espresso il desiderio di dirigere un film del franchise spaziale, chissà che prima o poi la Disney non li accontenti? Del resto non sarebbe la prima volta che un regista Marvel passa alla Lucasfilm e la direzione comune dei due universi potrebbe portare ad un'innovazione della tecnica sempre maggiore da ambo le parti. Come hanno affermato gli stessi Russo gli effetti speciali di Endgame sono notevolmente più complessi di quelli di Star Wars e una scossa non solo alla narrazione, ma anche alla tecnica e alle tecnologie impiegate, potrebbe essere una mossa tanto rivoluzionaria quanto vincente.


X-MEN, JANELLE MONAÈ È INTERESSATA AL RUOLO DI TEMPESTA NEL REBOOT DEL MCU

In attesa dell'inizio ufficiale della Fase 4 con Black Widow di Cate Shortlan, i Marvel Studios continuano a costruire il futuro del loro Marvel Cinematic Universe, sviluppando anche alcuni titoli che arriveranno dopo il 2022, tra cui spicca sicuramente l'attesissimo e annunciato reboot degli X-Men.

Sul progetto non si hanno ancora notizie ufficiali: d'altronde manca ancora molto prima che venga addirittura scelto uno sceneggiatore che dia effettivamente il via al processo pre-produttivo del reboot, e proprio in questo spazio d'attesa si inserisce l'interesse di Janelle Monae (Harriet, Il diritto di contare), che in una recente intervista con Empire ha dichiarato di essere molto affascinata dal personaggio di Tempesta, che amerebbe davvero molto interpretare nel progetto MCU.

La Monae in realtà ammette che il suo interesse riguarderebbe sì, il ruolo di Tempesta, ma non per forza all'interno di un film sugli X-Men. Conoscendo Ryan Coogler e avendoci anche parlato, all'attrice è stato infatti chiesto se ci fosse spazio per lei in Black Panther II, e lei ha risposto: "Io ho sicuramente provato a buttare lì una mia candidatura. Uno dei miei sogni è sempre stato quello di poter interpretare Tempesta. Non so onestamente se sia possibile farlo in Black Panther II, ma per me sarebbe anche un sogno vederla in quel film. Non so onestamente come stia procedendo lo sviluppo, comunque. Molte donne hanno interpretato Tempesta, facendo un ottimo lavoro, e amerei essere parte di questa linea di attrici e rendere giustizia a Tempesta".

Curiosamente, diversi rumor di qualche mese fa e addirittura più vecchi avevano già collegato l'attrice al ruolo.


JURASSIC WORLD DOMINION, COLIN TREVORROW SULLA RIPRESA DEI LAVORI: "UNA GIGANTESCA SFIDA"

Grazie all'impegno di Universal, Jurassic World Dominion sarà la prima grande produzione a ripartire e il regista Colin Trevorrow ha rivelato qualcosa in più sulla sfida di portare a termine un progetto del genere in un periodo come quello attuale.

"Per molti di noi, Dominion era già la più grande sfida creativa delle nostre vite, anche prima del lockdown. La programmazione delle riprese ha giocato a nostro favore: le prime quattro settimane dovevamo girare quasi solo sequenze con i dinosauri, e ciò ci ha permesso di portarci avanti con gli effetti speciali e di lavorare a dei nuovi elementi senza la pressione di una scadenza imminente".

Per certi versi la quarantena ha costituito un problema all'apparenza insormontabile, ma alla fine tutti i problemi hanno una soluzione. Del resto, l'obiettivo del regista era già notevole, visto che secondo lui Dominion potrebbe essere considerato Jurassic Park 6: a ciò si è aggiunta l'ulteriore sfida legata al distanziamento sociale.

"Sono sicuro che le linee guida sulla sicurezza ci tuteleranno. La parte difficile sarà costruire un ambiente creativo con tutte quelle precauzioni. Una volta che le telecamere sono accese, dobbiamo sentirci tranquilli, scordarci del nostro mondo e entrare nel mondo del film, il che potrebbe richiedere un po' di pratica".

Trevorrow ha concluso dichiarando come tutti siano davvero desiderosi di rimettersi all'opera per consegnare al pubblico un sequel degno di nota. Intanto, con una simpatica iniziativa, la produzione ha permesso ad un fan di comparire nel film, per essere divorato viva da un dinosauro.
view post Posted: 7/7/2020, 12:35 MovieTown - Cinema

MARTEDI

07/07/2020



EMILIA CLARKE NEL TRAILER DI ABOVE SUSPICION, THRILLER DI PHILLIP NOYCE

Madman Films ha pubblicato il trailer di Above Suspicion, thriller con Emilia Clarke che uscirà direttamente in digitale negli Stati Uniti (la data non è ancora disponibile).

L’attrice inglese, qui con accento da redneck del Kentucky, interpreta una donna che intreccia una relazione con un agente dell’FBI (Jack Huston), cui fa da informatrice. Ne conseguono grossi guai per entrambi: non a caso, il film è tratto dal libro di Joe Sharkey che racconta la storia vera del primo agente dell’FBI condannato per omicidio.

La sinossi ufficiale
Niente è più pericoloso di chi non ha niente da perdere. Basato sull’agghiacciante storia vera di un ragazzo copertina dell’FBI, appena sposato e assegnato a una cittadina dei monti Appalachi in Kentucky. Lì, viene coinvolto in una relazione illecita con un’impoverita donna locale che diventa la sua informatrice principale. Vede in lui una via di fuga; invece, per entrambi è un biglietto per il disastro. Questo scandalo scuote le fondamenta della più importante agenzia fi forze dell’ordine della nazione, sfociando nella prima condanna di un agente dell’FBI per omicidio.

Nel cast di Above Suspicion figurano Emilia Clarke, Jack Huston, Sophie Lowe, Johnny Knoxville, Austin Hébert, Thora Birch, Karl Glusman, Kevin Dunn, Brian Lee Franklin, Omar Benson Miller, Chris Mulkey, Brittany O’Grady e Luke Spencer Roberts.

Il copione è opera di Chris Gerolmo, sceneggiatore di Mississippi Burning – Le radici dell’odio e creatore della serie Over There.
Alla regia c’è lo specialista Phillip Noyce, noto per Ore 10: Calma piatta, Furia cieca, Giochi di potere, Sotto il segno del pericolo, Il collezionista di ossa e Salt. Potrete vedere il trailer qui di seguito.

Il trailer



LAST NIGHT IN SOHO SARÀ “MOLTO DIVERSO” DAGLI ALTRI FILM DI EDGAR WRIGHT, ECCO UNA NUOVA FOTO

Il nuovo numero di Empire contiene anche uno speciale dedicato a Last Night in Soho, il film di Edgar Wright che è stato rinviato al 23 aprile 2021 nel Regno Unito. Inizialmente sarebbe dovuto uscire in settembre.

Come sappiamo, buona parte del film si svolge negli anni Sessanta (la famosa Swinging London), epoca per cui l’aspirante stilista Eloise (Thomasin McKenzie) nutre una vera ossessione. Attraverso una misteriosa connessione con la cantante Sandy (Anya Taylor-Joy), Eloise potrà vivere quel periodo storico da lei tanto amato… ma potrebbe non apprezzare ciò che troverà.

Last Night in Soho è un horror/thriller psicologico, ispirato ad alcuni cult come A Venezia… un dicembre rosso shocking di Nicolas Roeg e Repulsion di Roman Polanski. Si tratta quindi di un film piuttosto diverso dagli altri di Edgar Wright, come spiega lui stesso alla rivista:

Sarà molto diverso dagli altri miei film. Ma mi sono sempre piaciuti i film che si trasformano lentamente in qualcos’altro, e molti dei miei film hanno quella caratteristica. Last Night comincia in un reame più psicologico, e poi diventa sempre più intenso man mano che va avanti. Gravito sempre attorno all’idea di realizzare film nei generi di cui sento la mancanza, e c’è un certo tipo di horror psicologico che appartiene più agli anni Sessanta e Settanta, e possiede una sorta di natura operistica. Sto usando quel tipo di grammatica visiva.

Le protagoniste di Last Night in Soho sono Anya Taylor-Joy (The VVitch, Split, Amiche di sangue, Glass, New Mutants) e Thomasin McKenzie (Il re, Jojo Rabbit). Nel cast figurano anche Matt Smith, Terence Stamp, Diana Rigg, Michael Ajao, Synnøve Karlsen e Rita Tushingham.

La sceneggiatura è opera dello stesso Edgar Wright insieme a Krysty Wilson-Cairns, nota per Penny Dreadful e il prossimo 1917.

Edgar Wright è reduce da Baby Driver (del quale ha già scritto il sequel), ma si è fatto apprezzare anche per Shaun of the Dead, Hot Fuzz, The World’s End e Scott Pilgrim vs. the World.

È disponibile anche una nuova foto ufficiale, che ritrae Sandy in compagnia di Jack (Matt Smith). Potrete vederla qui di seguito.

La foto


last-night-in-soho

BLACK WIDOW – NATASHA, YELENA E TASKMASTER NELLE NUOVE IMMAGINI

Il nuovo numero di Empire contiene uno speciale dedicato a Black Widow, con varie immagini tratte dal cinecomic Marvel

Le foto ritraggono Natasha (Scarlett Johansson), Yelena (Florence Pugh) e il misterioso antagonista, Taskmaster, forse interpretato da O-T Fagbenle. Come sappiamo, Natasha passerà il testimone a Yelena in quanto nuova Vedova Nera del Marvel Cinematic Universe: alcuni ipotizzano che la giovane spia entrerà a far parte dei Thunderbolts, come nei fumetti, ma non ci sono conferme al riguardo.

Il film è stato rinviato al 6 novembre per l’emergenza Covid-19, e sarà l’unica uscita cinematografica del MCU nel 2020. Potrete vedere le immagini qui di seguito, nelle scansioni della rivista.

Le immagini

https://twitter.com/yelxnat/status/1280219...i-742899.php%2F
https://twitter.com/yelxnat/status/1280218...i-742899.php%2F
https://twitter.com/papiThanos101/status/1...i-742899.php%2F

Oltre a Scarlett Johansson, del cast fanno parte anche David Harbour (Red Guardian), Florence Pugh (Yelena Belova), Rachel Weisz (Melina), O-T Fagbenle (Mason) e Ray Winstone. Alcuni rumor sostengono inoltre che Robert Downey Jr. tornerà nel ruolo di Tony Stark, e che William Hurt sarà nuovamente il Generale “Thunderbolt” Ross.

La trama
Il film svelerà i dettagli sul passato di Natasha, ma la trama principale sarà ambientata dopo Civil War, e vedrà l’eroina combattere Taskmaster.

La regia del film è stata affidata a Cate Shortland, nota per Somersault, Lore e Berlin Syndrome. La sceneggiatura è stata scritta da Jac Schaeffer (TiMER, Olaf’s Frozen Adventure, Nasty Women, Captain Marvel, WandaVision), mentre Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby) è autore dell’ultima stesura. Il direttore della fotografia è Rob Hardy.


Uncharted, il doppiatore di Nathan Drake parla del film: “Fare un adattamento letterale non sarebbe una buona idea”

Nolan North, il doppiatore di Nathan Drake nella saga videoludica di Uncharted, è stato intervistato da Screen Junkies e, in questa occasione, ha potuto parlare di quello che di aspetta dal film che verrà prodotto dalla Sony.
La voce originale di Nathan Drake spera in un film che non sia un adattamento letterale dei videogiochi di Uncharted:

Se percorreranno la strada dell’adattamento letterale ribadisco che, secondo me, non sarebbe una buona idea per un film basato su un videogame perché in Uncharted sei tu la star del gioco, se vogliamo fare un parallelo con un film. Sei tu la star di quel film perché tu sei Nathan Drake, non io. C’è la mia voce, ci sono i miei movimenti, ma è il giocatore a essere Nathan Drake. Sei tu a decidere quando correre, saltare o gettarti da un precipizio.

Insomma, per Nolan North cinema e videogiochi, in quanto media differenti, hanno bisogno di diversi approcci alla narrazione.

Ricordiamo che a marzo, a causa della pandemia del nuovo Coronavirus originatosi a Wuhan, in Cina, e poi propagatosi in quasi tutto il mondo, la Sony ha messo in pausa la lavorazione del film di Uncharted durante il primo giorno di riprese in Germania.

I protagonisti della pellicola saranno Tom Holland, interprete del giovane Nathan Drake, e Mark Wahlberg che vestirà i panni di Victor Sullivan, il mentore del celeberrimo cacciatore di tesori dell’omonima serie sviluppata dalla Naughty Dog. Insieme a loro anche Antonio Banderas, Sophia Ali e Tati Gabrielle.

In teoria, Tom Holland dovrà girare Uncharted prima di dedicarsi a Spider-Man 3, ma questo comporterà necessariamente una sovrapposizione delle produzioni se lo studio confermerà il proprio calendario. In questo articolo vi spieghiamo come la Sony potrebbe affrontare questa particolare problematica.

Ricordiamo che allo script di Uncharted, in passato, hanno lavorato Joe Carnahan, David Guggenheim, Eric Warren Singer, Jonathan Rosenberg e Mark Walker. L’ultima versione della sceneggiatura è di Art Marcum, Matt Holloway e Rafe Judkins. I registi coinvolti finora nel lungo e travagliato sviluppo del film sono stati David O. Russell, Neil Burger, Seth Gordon e Shawn Levy, oltre a Dan Trachtenberg.


Rambo – Last Blood: su Apple TV l’edizione estesa, Stallone annuncia quella di Rocky IV

Qualche giorno fa Sylvester Stallone ha annunciato di essere al lavoro su una edizione speciale di Rocky IV. L’occasione si è presentata nel corso dell’annuncio dell’approdo su Apple TV dell’edizione estesa di Rambo – Last Blood (dopo essere arrivata su Amazon Prime negli Stati Uniti):

Questo è il montaggio a cui ho lavorato e che ho sempre ritenuto superiore a quello cinematografico. Se avete visto Rambo Last Blood al cinema, dovete vedere il VERO montaggio.

Nei commenti l’attore e regista ha parlato della possibilità di lavorare a una director’s cut di Rocky, precisando però di essere al lavoro su quella di Rocky IV e preannunciando che sarà “splendida”.

Questa la sinossi di Rambo: Last Blood:

John Rambo si è ritirato in Arizona, presso la tenuta di famiglia dove vive con la domestica e amica Maria e con la nipote Gabrielle, entrambe di origini messicane. L’uomo è più integrato che mai, tanto che aiuta anche la forestale nel corso di una alluvione, ma è sempre tormentato dai fantasmi della guerra, infatti vive in un ampio labirinto di tunnel che ha scavato sotto il terreno del ranch. Gabrielle sta per andare al college, ma un’amica trasferitasi in Messico le ha detto di aver trovato suo padre e la ragazza vorrebbe conoscerlo. John e Maria non sono d’accordo, ma Gabrielle non si lascerà convincere e finirà in grave pericolo, obbligando lo “zio” a imbracciare ancora una volta le armi.


Festival di Venezia: confermati 50/55 film tra Concorso, Orizzonti e Fuori Concorso

La Biennale ha annunciato oggi alcuni dettagli sui film e le sezioni della 77esima edizione della Mostra Internazionale del Cinema, che si terrà dal 2 al 12 settembre presso il Lido. Tra queste, la conferma che il Concorso, Orizzonti e Fuori Concorso saranno presentati al Festival, il concorso di realtà virtuale sarà interamente online e Venezia Classici verrà ospitata al Cinema Ritrovato di Bologna.

Ecco il comunicato ufficiale:

La prossima edizione della Mostra del Cinema, in programma dal 2 al 12 settembre, prevede alcune novità, rese necessarie a seguito dei protocolli sanitari imposti dall’emergenza Covid-19. Per consentire l’assunzione delle misure intese a garantire lo svolgimento della Mostra in piena sicurezza per tutti i partecipanti – prima fra tutte il distanziamento fisico – il numero complessivo dei film della selezione ufficiale sarà ridotto, benché in misura contenuta. Il programma prevede infatti la conferma delle sezioni competitive Venezia 77 e Orizzonti, che si terranno secondo le modalità e le dimensioni consuete, allo stesso modo della sezione Fuori Concorso, come pure Biennale College Cinema. Le proiezioni si terranno nelle sale tradizionalmente allestite al Lido, con l’adozione di tutte le misure di sicurezza sanitaria stabilite dalle autorità competenti alla data dell’evento.

Il concorso Venezia Virtual Reality invece, anziché sull’isola del Lazzaretto Vecchio, sarà interamente fruibile online, grazie a una piattaforma innovativa a esso dedicata, accessibile a tutti gli accreditati, in collaborazione con VRChat e HTC Vive Pro.

Per quanto riguarda la sezione Venezia Classici, sarà ospitata all’interno del programma del festival Il Cinema Ritrovato, promosso dalla Cineteca di Bologna, che si svolgerà dal 25 al 31 agosto nella città emiliana. Questa collaborazione tra i due festival offre una soluzione senza precedenti a una situazione straordinaria. La selezione di Classici restaurati, arricchita di ulteriori titoli, verrà poi replicata a Venezia nei mesi successivi.

La 77. Mostra del Cinema rinuncia invece per quest’anno a organizzare la sezione Sconfini, allo scopo di garantire il maggior numero di posti disponibili alle repliche dei film delle sezioni principali testé confermate.

Si segnala infine che saranno disponibili anche due arene all’aperto, una ai Giardini della Biennale e una al pattinodromo del Lido. La maggior parte dei film del programma ufficiale sarà inoltre replicata ai Cinema Rossini di Venezia e al Centro Culturale Candiani di Mestre, nell’ambito del programma Esterno Notte organizzato dal Circuito Cinema del Comune di Venezia. La Biennale di Venezia, per far svolgere la Mostra in sicurezza, seguirà tutti protocolli anti Covid-19 sulle procedure sanitarie, nel pieno rispetto della salute del pubblico.

In merito a questa riorganizzazione temporanea del programma della Mostra, il Direttore artistico Alberto Barbera ha dichiarato: “Sono estremamente lieto che la Biennale Cinema possa tenersi con una minima riduzione di titoli e sezioni. Senza dimenticare le tante vittime di questi ultimi mesi, il primo festival internazionale dopo la forzata interruzione imposta dalla pandemia assume il significato di un’auspicata celebrazione della ripartenza, e di messaggio di concreto ottimismo per l’intero mondo del cinema duramente colpito dalla crisi”. Ha poi aggiunto: “La Selezione Ufficiale di Venezia 77, con i suoi 50-55 film provenienti da tutto il mondo, offrirà la consueta panoramica di quanto di meglio l’industria cinematografica ha prodotto negli ultimi mesi, grazie alla risposta straordinaria che registi e produttori hanno saputo dare, pur nelle difficili condizioni di lavoro di questi ultimi mesi. Una nutrita presenza di autori e attori accompagnerà i film al Lido, mentre collegamenti via internet consentiranno la realizzazione di conferenze stampa per tutti coloro che non potranno partecipare di persona, a seguito delle restrizioni di viaggio tuttora attive”.

Per quanto riguarda il Venice Production Bridge, la 5a edizione (3 – 11 settembre 2020) si terrà sia in presenza al Lido con le strutture abituali al terzo piano dell’Hotel Excelsior, sia online con progetti specifici. Incontri one-to-one saranno organizzati anche online, permettendo che alcuni progetti in presenza siano seguiti anche da quegli accreditati che non potranno raggiungere Venezia.

E’ confermata l’organizzazione in presenza del Venice Gap Financing Market (VGFM, lungometraggi) e del Book Adaptation Rights Market, che offriranno anche molte possibilità di partecipare da remoto (VGFM per tutti i progetti di Realtà Virtuale, Final Cut in Venice, le proiezioni del Mercato e l’European Film Forum). Convegni ed eventi si terranno fisicamente all’Hotel Excelsior e saranno per la prima volta visibili in streaming sul sito web del Venice Production Bridge, sul quale potrà essere trovato ogni altro dettaglio sul programma.

Il pubblico di Venezia 77 potrà scoprire il programma completo, con maggiori dettagli sulla Mostra, in occasione della conferenza stampa del 28 luglio


La 77esima edizione del Festival di Venezia si terrà dal 2 al 12 settembre.


Wonder Woman 1984: nuove foto con Diana e Barbara Ann Minerva dal merchandise del film

Così come per Vedova Nera, anche la campagna marketing di Wonder Woman 1984 – nonostante la data d’uscita del film posticipata a causa dell’emergenza Coronavirus – prosegue con l’uscita sul mercato di parecchio materiale promozionale che ci permette così di dare uno sguardo approfondito a nuove immagini e foto direttamente dal film.
È il caso di due libri che raccontano la storia del film (Wonder Woman 1984: The Junior Novel e Wonder Woman 1984: Meet Wonder Woman) al cui interno sono pubblicate alcune immagini inedite dal film – che in particolare mostrano nel dettaglio la nuova armature di Diana e Cheetah in un faccia a faccia con l’amazzone – e che vi mostriamo qui sotto in allegato ai tweet di alcuni utenti:

https://twitter.com/TaurooAldebaran/status...ilm%2F437063%2F
https://twitter.com/Curtis_Sigman/status/1...ilm%2F437063%2F

La catena Cinemark in Argentina ha pubblicato poi un set particolare di bicchieri per bibite e cestini per popcorn dedicati al film, che in allegato hanno un nuovo scatto promozionale di Diana nella nuova armatura

https://twitter.com/TaurooAldebaran/status...ilm%2F437063%2F

Infine, Speed Magazine ci mostra un nuovo scatto promozionale di Diana nel suo costume classico:

https://twitter.com/TaurooAldebaran/status...ilm%2F437063%2F

Cosa ne pensate di queste nuove foto promozionali e del look dei protagonisti? Quanto attendete il film? Fatecelo sapere nei commenti!

Wonder Woman 1984 sarà al cinema in Italia il 1° ottobre. Questa la sinossi ufficiale:

Un rapido balzo fino agli anni ’80 nella nuova avventura per il grande schermo di Wonder Woman, che si troverà ad affrontare un nemico del tutto nuovo: The Cheetah.

Nel cast del film film compare anche Kristen Wiig nel ruolo della super cattiva Cheetah, così come Pedro Pascal. Chris Pine fa ritorno al suo ruolo di Steve Trevor. Nel cast anche Ravi Patel, Natasha Rothwell e Soundarya Sharma.

Charles Roven, Deborah Snyder, Zack Snyder, Patty Jenkins, Stephen Jones e Gal Gadot sono i produttori del film. Rebecca Roven Oakley, Richard Suckle, Wesley Coller, Geoff Johns e Walter Hamada ne sono i produttori esecutivi.

A far compagnia alla regista dietro la macchina da presa, il direttore della fotografia Matthew Jensen, la scenografa candidata all’Oscar® Aline Bonetto (“Amélie”) e la costumista premio Oscar® Lindy Hemming (“Topsy-Turvy”). Il montatore candidato all’Oscar®, Richard Pearson (“United 93”) si occuperà del montaggio del film.

Tra i luoghi per le riprese la produzione ha scelto Washington, D.C., Alexandria, Virginia oltre a Regno Unito, Spagna e Isole Canarie.

“Wonder Woman 1984” è ispirato al personaggio creato da William Moulton Marston e pubblicato nei fumetti dalla DC Entertainment. Il film sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures, una compagnia della Warner Bros. Entertainment.




The Batman, il direttore della fotografia: “Non è una gara a chi fa il film più cupo di tutti”

Collider ha cercato di scucire al direttore della fotografia di The Batman, Greg Fraser, alcune informazioni sul film di Matt Reeves.
“Niente, niente, niente, niente” ha detto Fraser. “Però posso dirti quello che hanno già detto alcuni attori. È un film basato sui personaggi, personaggi come quello di Andy Serkis e quello di Robert Pattinson. È uno script ottimo, come tutti quelli dei film di Matt, ben strutturato“.

Sull’atmosfera del film:

È una bella domanda e una che anche noi ci siamo posti. Non posso entrare nel dettaglio naturalmente, c’è oscurità nel personaggio e c’è bisogno di creare atmosfera, una cosa ovvia trattandosi di un film di Batman. Non credo che visivamente sarà troppo opprimente, non puntiamo a quello. Non è una gara a chi fa il film più cupo di tutti. Vogliamo creare qualcosa di affascinante. Adoro l’atmosfera di alcuni fumetti e in alcune graphic novel si vede tutto molto chiaramente… me la sto spassando con l’illuminazione dei set. È dura, ma è soddisfacente.

The Batman uscirà il 1° ottobre 2021. Le riprese dovrebbero riiniziare tra qualche settimana nel Regno Unito.

Regista del film Matt Reeves (i film “Il pianeta delle scimmie”), l’attore Robert Pattinson (l’imminente “Tenet, “The Lighthouse”, “Good Time”) interpreta il vigilante e detective di Gotham City, Batman, e il miliardario Bruce Wayne.
Al fianco di Pattinson recitano nei panni di personaggi famosi e famigerati di Gotham, Zoë Kravitz (“Animali fantastici: i crimini di Grindelwald”, “Mad Max: Fury Road”) nel ruolo di Selina Kyle; Paul Dano (“Love & Mercy”, “12 anni schiavo”) nel ruolo di Edward Nashton; Jeffrey Wright (i film di “Hunger Games”) nel ruolo di James Gordon del GCPD; John Turturro (i film di “Transformers”) nel ruolo di Carmine Falcone; Peter Sarsgaard (“I magnifici 7”, “Black Mass – L’ultimo gangster”) nel ruolo del Procuratore Distrettuale di Gotham, Gil Colson; Jayme Lawson (“Farewell Amor”) è la candidata sindaco Bella Reál, con Andy Serkis (i film “Il pianeta delle scimmie”, “Black Panther”) nel ruolo di Alfred; e Colin Farrell (“Animali fantastici e dove trovarli”, “Dumbo”) in quello di Oswald Cobblepot.


I complimenti di Martin Scorsese ad Ari Aster: “I suoi film sono inquietanti e profondamente scomodi”

Vi abbiamo già parlato dell’arrivo di una nuova edizione da collezione della Director’s Cut di Midsommar – Il Villaggio dei Dannati, il film horror di Ari Aster (Hereditary – Le Radici del Male), che, in mezzo ai vari extra, propone anche un booklet di 62 pagine con gli artwork originali di Ragnar Persson e un’introduzione curata da Martin Scorsese.

Ed è proprio l’introduzione scritta da Martin Scorsese a essere stata pubblicata in esclusiva sulle pagine di Entertainment Weekly.

Ecco cosa dice il filmmaker italoamericano del giovane collega Ari Aster:

Mi piace guardare film vecchi che non ho mai visto.

Mi piace rivedere quelli che ho già visto.

Mi piace guardare nuovi film.

E mi piace scoprire il lavoro di filmmaker che non conosco, specie quelli più giovani all’inizio della loro carriera.

Cosa cerco? Persone con l’effettiva necessità di esprimere qualcosa. “Ho bisogno che tu possa provare questo”. Non un’idea o un tema quanto un’esperienza, un ricordo, una profonda espressione emotiva da cui le idee e le tematiche scaturiscono in maniera organica, per così dire. È difficile da spiegare a parole per una ragione: perché può essere espressa con immagini in movimento e suoni. In altre parole: col cinema.

Un paio di anni fa ho visto un film intitolato Hereditary girato da un regista di nome Ari Aster. Rimasi impressionato fin dall’inizio. Era un giovane filmmaker che, ovviamente, conosceva il cinema. Il controllo formale, la precisione dell’inquadratura e dei movimenti all’interno della medesima, l’incedere dell’azione, il suono. C’era tutto, ed era evidente.

Mano a mano che proseguiva, il film cominciava a colpirmi in maniere differenti. Diventava inquietante al punto di farmi sentire a disagio, specie durante la scena, davvero degna di nota, della cena in famiglia dopo l’uccisione della sorella.

Come tutti gli horror davvero indimenticabili, si addentrava in un territorio innominabile e indicibile, dove la violenza era tanto emotiva, quanto fisica.

Ovviamente non vedevo l’ora di vedere Midsommar che, sulla carta, sembrava anche più ambizioso in termini di portata produttiva: girato all’estero, un cast più nutrito, un budget più grande. A volte, specie con i casi che ricordo, a un primo, promettente film può far seguito un’opera seconda più costosa, ma dal minor impatto. A volte avere più soldi a disposizione significa dover fare i conti con la possibilità di essere sottoposti a maggiori interferenze mista all’ansia e all’entusiasmo di compiacere il pubblico. Il film finisce per risultare meno “concentrato”.

È così che mi approccio a Midsommar realizzando, fin dal principio, che non sarebbe andata in quel modo.

Non voglio rivelare nulla di questo film perché dovete scoprirlo da soli. Posso però dirvi che il controllo formale è impressionante, pari, se non superiore, a quello di Hereditary, e che va a scavare in emozioni così reali e profondamente scomode, come quelle condivise dai personaggi della precedente pellicola. Vi posso anche dire che ci sono dei momenti in questo film, specie nel segmento finale, che non dimenticherete facilmente. Io, di sicuro, non l’ho fatto.

Il regista di Hereditary – Le radici del male, ci porta in un piccolo villaggio della Svezia dove ogni novant’anni in piena estate si svolge un leggendario Festival. Ma per un gruppo di amici, quella che doveva essere una vacanza idilliaca, si trasforma ben presto in un incubo terrificante.

Nel Cast di Midsommar – Il Villaggio dei Dannati troviamo Florence Pugh, Jack Reynor, Will Poulter, Vilhem Blomgren, William Jackson Harper, Ellora Torchia e Archie Madekwe.

Il film è uscito il 25 luglio 2019 nelle nostre sale.


Ghostbusters torna in testa alla classifica americana 36 anni dopo l’uscita al cinema | Box-Office USA

Il weekend del Quattro Luglio è uno dei più ricchi dell’anno al box-office americano: un anno fa Spider-Man: Far From Home raccolse la bellezza di 185 milioni di dollari in sei giorni (nonostante un terremoto nel sud della California avesse limitato i cinema in quell’area), chiudendo poi la sua corsa con oltre 1.1 miliardi di dollari in tutto il mondo. Quest’anno è di nuovo un titolo Sony a dominare la classifica, ma con cifre ben diverse: Ghostbusters. 36 anni dopo la sua uscita nei cinema americani, il film del 1984 si piazza in testa nel weekend dell’Indipendenza secondo i dati diffusi da Deadline. Tra venerdì e domenica la pellicola ha raccolto “ben” 550mila dollari, che salgono a 656mila dollari dal 1 luglio.
Ghostbusters aprì l’8 giugno del 1984, raccogliendo 13.6 milioni di dollari (dell’epoca) in 1.339 cinema, e rimase in testa alla classifica per sette settimane (arrivando poi a un totale di dieci settimane in testa).

Ricordiamo che negli Stati Uniti, al momento, le principali catene cinematografiche (AMC, Regal e Cinemark) sono chiuse, tranne qualche multiplex nella zona di Dallas. Ghostbusters è stato proiettato in 622 cinema, di cui il 90% drive-in.

Seconda posizione per un’altra pellicola Sony, Jumanji: the Next Level, con 300mila dollari in circa 220 cinema. Al terzo posto una nuova uscita: Relic, acquisizione di IFC dal Sundance di quest’anno, incassa 282mila dollari in 69 cinema. Seguono due pellicole Universal: Jurassic Park, con 235mila dollari in 252 cinema, e Lo Squalo, con 195mila dollari in 219 cinema,

INCASSI USA 3-5/7/2020

Ghostbusters – $550,000
Jumanji: The Next Level – $300,000
Relic – $282,000
Jurassic Park – $235,000
Lo Squalo – $195,000
Deadpool – $193,000
Il Libro della Giungla – $171,000
Star Wars: Il Risveglio della Forza – $123,000
The Hunt – $111,000
My Spy – $107,000


The Kissing Booth 2: ecco il trailer italiano del film Netflix

Netflix ha diffuso in rete il primo trailer italiano di The Kissing Booth 2, sequel dell’omonimo film annunciato a inizio anno che approderà sulla piattaforma streaming il 24 luglio.

Ecco la sinossi ufficiale del film:

Lo stand dei baci ha riaperto! La liceale Elle fa l’impossibile per gestire una relazione a distanza con il suo ragazzo irresistibile, l’iscrizione all’università con il suo migliore amico e una nuova amicizia con un compagno di classe affascinante che potrebbe stravolgere tutto.

Qua sotto la sinossi del romanzo da cui il film è tratto:

L’estate è ormai giunta al termine, ed Elle sembra aver finalmente trovato un equilibrio con il suo ragazzo, il bello e non più così dannato Noah Flynn. Certo, i problemi non sono finiti: Noah sta per trasferirsi a Harvard per il college, a più di 5000 chilometri da lei, e la loro storia sembra doversi trasformare in “un amore a distanza”. Videochiamate, mail e messaggi basteranno, Elle vuole crederci. Ma senza nemmeno l’appoggio del suo migliore amico Lee, a consolarla e consigliarla, è tutto più difficile. Come se non bastasse, il nuovo vicino di casa, Levi, sembra trovarsi sempre nel posto giusto al momento giusto. Ed è così carino… Elle però è determinata a tenere insieme i pezzi della sua vita senza farsi distrarre, senza pensare ai ragazzi carini del quartiere o alle ragazze carine di cui Harvard è sicuramente piena. Perlomeno fino al giorno in cui non scopre su Instagram una foto in cui Noah è abbracciato a un’altra. A quel punto la domanda è una sola: Elle combatterà per l’amore o preferirà la vendetta?

Diretto da Vince Marcello il cast del film comprende Joey King, Jacob Elordi, Joel Courtney e Carson White.




Star Wars: Il Risveglio della Forza, il look alternativo di Luke Skywalker in un concept art

Star Wars: Il Risveglio della Forza, il look alternativo di Luke Skywalker in un concept art

Il conceptual artist Christian Alzmann ha diffuso in rete un suo artwork realizzato per Star Wars: Il Risveglio della Forza, il film di J.J. Abrams arrivato nelle sale nel 2015.
Il concept in questione mostra un look alternativo e preliminare di Luke Skywalker, che, come sappiamo, appare solo negli ultimi istanti del lungometraggio.


www.instagram.com/p/CCRDGdzD0bv/?utm_source=ig_embed

Bill & Ted Face the Music: Keanu Reeves e Alex Winter in uno scatto dal backstage

Lo sceneggiatore Ed Solomon ha diffuso in rete uno scatto fatto nel dietro le quinte di Bill & Ted Face the Music, il nuovo film con Keanu Reeves e Alex Winter in cui riprenderanno rispettivamente i ruoli di Ted Theodore Logan e Bill S. Preston Esq.

Questo terzo film vede nuovamente Bill S. Preston Esq. (Winter) e Ted Theodore Logan III (Reeves) al lavoro sulla musica per la loro band, i Wyld Stallyns, stavolta aiutati dalle loro figlie (Samara Weaving e Brigette Lundy-Paine).

Potete vedere il trailer nella parte superiore della pagina.

Ed Solomon e Chris Matheson, ovvero gli sceneggiatori dei primi due capitoli hanno scritto il film che è stato diretto da Dean Parisot (Red 2).

Anche se una profezia aveva profetizzato che il Rock and Roll di Bill e Ted avrebbe salvato il mondo, i due amici si ritrovano ora ad essere uomini di mezza età assorbiti dalle proprie famiglie. Hanno scritto migliaia di brani, ma nessuna canzone buona, tanto meno la canzone più grande mai composta. Dei visitatori dal futuro però ricorderanno ai nostri eroi che solo una loro canzone può salvare la vita come noi la conosciamo. Con l’aiuto delle loro figlie e con una nuova ispirazione, Bill e Ted affronteranno un viaggio alla ricerca della canzone in grado di stabilire equilibrio nell’universo.

Tra i produttori del progetto troviamo Scott Kroopf (Limitless), Alex Lebovici e Steve Ponce dei Hammerstone Studios. Il film uscirà il 28 agosto 2020.

Potete vedere lo scatto qua sotto:




Furiosa, Charlize Theron sul casting di un’attrice più giovane: “Una cosa difficile da mandare giù”

Qualche settimana fa lo stesso George Miller ha confermato di essere al lavoro su un prequel di Mad Max: Fury Road dedicato a Furiosa, ma senza il coinvolgimento di Charlize Theron. Il regista aveva spiegato di aver pensato di ringiovanire digitalmente l’attrice, ma di aver rinunciato perché la tecnologia non è ancora abbastanza convincente.

Ora, intervistata dall’Hollywood Reporter per l’uscita di The Old Guard, l’attrice rivela di essere molto dispiaciuta dal fatto che verrà scelta un’attrice ventenne per la sua parte:

È una cosa difficile da mandare giù. Sentite, rispetto totalmente George, e lo rispetto ancora di più dopo aver lavorato con lui a quel film. È un genio, e gli auturo ogni bene. Ma sì, mi spezza un po’ il cuore questa cosa. Adoro veramente quel personaggio, e sono così felice di aver avuto una parte di responsabilità nel crearlo. Sarà per sempre qualcuno a cui penserò e su cui rifletterò con affetto. Ovviamente, mi piacerebbe veder continuare quella storia, e se pensa che questo sia il modo giusto per andare avanti, allora mi fiderò. Ci concentriamo così tanto su piccoli dettagli che poi dimentichiamo che ciò che ci fa emozionare non ha nulla a che vedere con quei dettagli.

I casting per la nuova Furiosa sono iniziati a marzo, via videoconferenza, e all’epoca si è parlato della possibilità che la produzione si concentrasse su Anya Taylor-Joy (New Mutants), anche se Miller ha spiegato che è ancora alla ricerca dell’attrice più adatta e che “chiunque venga scelto avrà una grossa responsabilità“.

La speranza di Miller è quella di iniziare a girare il prequel dopo aver lavorato a Three Thousand Years of Longing, con Idris Elba e Tilda Swinton: le riprese di questo film dovevano partire ad aprile ma sono state rimandate a causa dell’emergenza Coronavirus.


Quentin Tarantino piange Ennio Morricone: “Il Re è morto”

Nel corso della giornata di lunedì vi abbiamo riportato varie dichiarazioni di personaggi del mondo del cinema e della cultura che hanno reso omaggio a Ennio Morricone: mancava Quentin Tarantino.
Il regista ha affidato nella serata un breve commento ai canali social del suo cinema, il New Beverly Cinema di Los Angeles, attualmente chiuso a causa dell’emergenza Coronavirus. Come accompagnamento, ha pubblicato una foto scattata

Il Re è morto. Lunga vita al Re!

Probabilmente nei prossimi giorni il regista si esporrà maggiormente sulla scomparsa di una delle sue icone. Ricordiamo che prima di aver lavorato a The Hateful Eight, Morricone ed Elisa hanno creato la canzone “Ancora Qui” per Django Unchained (2012). Tarantino ha utilizzato tracce delle colonne sonore composte da Morricone per diversi altri suoi film, tra cui Kill Bill.


James Gunn spiega in cosa Ennio Morricone lo ha ispirato per The Suicide Squad

Anche James Gunn ha affidato ai social il suo ricordo di Ennio Morricone, morto lunedì a 91 anni. Il regista di Guardiani della Galassia e dell’atteso The Suicide Squad ha spiegato come il grande compositore gli sia stato d’ispirazione proprio per questi film:

RIP Ennio Morricone, il mio compositore di colonne sonore preferito.

Sapendo che Morricone componeva la colonna sonora prima delle riprese e Sergio Leone coreografava e girava tenendo la colonna sonora in sottofondo sul set, ho deciso di fare la stessa cosa con le musiche di Tyler Bates sul set dei film di Guardiani della Galassia e con quella di John Murphy sul set di The Suicide Squad.


Un fan, quindi gli ha chiesto maggiori informazioni sul lavoro di Murphy per la colonna sonora del suo nuovo film The Suicide Squad:

Domanda: Murphy ha creato un’altra colonna sonora iconica per The Suicide Squad come ha fatto per Sunshine o 28 giorni dopo? Insieme a Clint Mansell è uno dei miei comopositori moderni preferiti.

Risposta: Sì, lo ha fatto. Ed è solo a metà. Ragazzi, impazzirete…

Il film sarà una via di mezzo tra un sequel e un reboot, e nel cast figureranno attori del primo film (anche se non proprio tutti). Tra i ritorni nel cinecomic diretto da James Gunn avremo Margot Robbie (Harley Quinn), Joel Kinnaman (Rick Flag), Viola Davis (Amanda Waller) e Jai Courtney (Boomerang).

Invece, i nuovi arrivati in The Suicide Squad saranno Idris Elba, David Dastmalchian, Daniela Melchior, John Cena, Flula Borg, Storm Reid, Peter Capaldi, Nathan Fillon, Joaquin Cosio, Mayling Ng, Sean Gunn, Juan Diego Botto, Taika Waititi, Alice Braga, Steve Afee, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Pete Davidson e Michael Rooker.

Alla sceneggiatura e alla regia James Gunn, l’uscita è fissata per il 6 agosto 2021.


Tenet: foto inedite ci portano dietro le quinte del film di Christopher Nolan

Manca poco più di un mese all’uscita di Tenet di Christopher Nolan nei cinema americani (sperando non vi sia un ulteriore rinvio), e nell’attesa oggi Slashfilm pubblica una serie di foto inedite dietro le quinte della pellicola, tratte dal libro di prossima pubblicazione The Secrets of Tenet: Inside Christopher Nolan’s Quantum Cold War.
Nelle prime tre immagini vediamo John David Washington durante le riprese di una sequenza d’azione con Nolan e il direttore della fotografia Hoyte van Hoytema. .

John David Washington è il nuovo protagonista dell’originale sci-fi d’azione di Christopher Nolan, “Tenet”.

Armato solo di una parola – Tenet – e in lotta per la sopravvivenza di tutto il mondo, il protagonista è coinvolto in una missione attraverso il crepuscolare mondo dello spionaggio internazionale, che si svolgerà al di là del tempo reale. Non un viaggio nel tempo. Ma inversione.

Nel cast di Tenet troviamo Robert Pattinson, Elizabeth Debicki, Dimple Kapadia, Aaron Taylor-Johnson, Clémence Poésy, con Michael Caine e Kenneth Branagh.

Stato scritto e diretto da Nolan, Tenet è stato realizzato con un mix di IMAX® e pellicola in 70mm. Emma Thomas e Nolan sono produttori con Thomas Hayslip in veste di produttore esecutivo.

La squadra creativa che ha lavorato dietro le quinte comprende il direttore della fotografia Hoyte van Hoytema, lo scenografo Nathan Crowley, la montatrice Jennifer Lame, il costumista Jeffrey Kurland, il supervisore degli effetti visivi Andrew Jackson e il supervisore degli effetti speciali Scott Fisher. La colonna sonora è opera del compositore Ludwig Göransson. Girato in sette nazioni differenti, il film verrà distribuito al cinema dalla Warner Bros. Pictures il 31 luglio negli Stati Uniti e in altri paesi, il 3 agosto in Italia.

Il libro contiene numerose dichiarazioni di Nolan insieme a quelle di numerosi collaboratori, inclusa la produttrice Emma Thomas e lo scenografo Nathan Crowley, e sarà disponibile il 12 agosto, giorno d’uscita del film negli USA.










Bullet Train: Brad Pitt a bordo dell’action movie di David Leitch

Pochi giorni dopo l’annuncio che David Leitch dirigerà Bullet Train, Variety rivela che Brad Pitt è salito a bordo dell’action movie prodotto dalla Sony Pictures.
Si tratta del secondo progetto, dopo Babylon di Damien Chazelle, per l’attore dopo l’Oscar per C’era una volta a… Hollywood, e non è ovviamente ancora chiaro quale dei due film partirà per primo.

Bullet Train si baserà su una sceneggiatura scritta da Zak Olkewicz (Fear Street), revisionata dallo stesso Leitch. La storia è incentrata su un gruppo di sicari e di assassini in viaggio su un treno per Tokyo. Il progetto è stato descritto come un mix tra Speed e Non-Stop.

Leitch produrrà anche il film insieme a Kelly McCormick della 87North. Brittany Morrissey supervisionerà il progetto a livello produttivo per la Sony Pictures. La major spera di poter iniziare le riprese del lungometraggio già in autunno. Tra i produttori figurano anche Antoine Fuqua (collegato inizialmente al progetto come regista) e Kat Samick

Leitch, lo ricordiamo, ha diretto John Wick (girato insieme a Chad Stahelski) con Keanu Reeves, Deadpool 2, Atomica Bionda con Charlize Theron e il più recente Fast & Furious – Hobbs & Shaw con Dwayne Johnson, Jason Statham e Idris Elba. Tra i suoi prossimi lavori ci saranno invece titoli come l’adattamento di The Division e Undying Love.


Captain America: i Russo vorrebbero raccontare i suoi viaggi nel tempo

Joe e Anthony Russo hanno sicuramente lasciato il segno nel Marvel Cinematic Universe firmando la regia di alcuni dei migliori capitoli della saga decennale, tra cui Captain America: The Winter Soldier e Avengers: Infinity War. Nelle scene conclusive di Endgame, Captain America fa un viaggio indietro nel tempo per riportare le Gemme dell’Infinito nei loro luoghi legittimi (prima di fare una sosta di mezzo secolo per vivere la sua vita con il suo primo amore, Peggy Carter).

I fan hanno spesso fatto congetture su questo viaggio nel tempo: esiste o no il progetto di un film o una serie tv su questo momento della vita di Steve Rogers? Adesso a parlarne sono gli stessi Joe e Anthony Russo, che sembrano accarezzare l’idea di un racconto dettagliato di questa ultima missione di Captain America.

ComicBookMovie ha recentemente intervistato i Russo e ha chiesto loro informazioni su un potenziale racconto del viaggio nel tempo di Cap. Joe Russo ha dichiarato questo sulla questione: “Sarebbe una bella storia da raccontare, nessun dubbio. Non so se debba essere raccontata, ma sarebbe una bella storia da raccontare, e ci piacerebbe farlo, ma penso che ci siano altre storie su cui soffermarci, ora.”

La probabilità che i Marvel Studios raccontino quella particolare storia sembra piuttosto bassa. Avengers: Endgame sembra aver quasi chiuso la storia di Captain America nel MCU dopo averlo mostrato anziano, che ha passato il suo iconico scudo a Sam Wilson, aka Falcon. Per non parlare poi del coinvolgimento di Chris Evans, che ha più volte dichiarato di aver finito con il ruolo.

Detto questo, sarebbe interessante sapere esattamente cosa è successo durante il viaggio di Rogers attraverso il continuum spazio-temporale. Come è andato ad Asgard sotto lo sguardo di Heimdall che vede tutto mentre restituisce la Gemma della Realtà? E poi c’è “l’elefante nella stanza”, ovvero com’è stato l’incontro dopo tanto tempo con Teschio Rosso, su Vormir, quando Steve è andato a restituire la Gemma dell’Anima. Forse è meglio lasciare questi scenari all’immaginazione e all’interpretazione dei fan, aspettando il momento giusto per raccontare anche quest’altra storia.


Batman – Il Ritorno: i fan scovano un easter egg di Flash

Di recente abbiamo appreso la notizia che Michael Keaton, dopo aver interpretato Batman nei due film diretti da Tim Burton e usciti rispettivamente nel 1989 e nel 1992, è in trattative per tornare nei panni del Crociato di Gotham in The Flash, lo stand-alone che vedrà Ezra Miller interpretare ancora una volta il Velocista Scarlatto dopo il cameo in Batman v Superman e dopo Justice League.

Naturalmente la notizia ha fatto la gioia dei moltissimi fan dell’incarnazione dell’eroe da parte di Keaton, anche se al momento i dettagli sul modo in cui il suo Batman verrà inserito all’interno della timeline del DCEU non sono ancora stati rivelati. Da quando è esplosa la notizia, molto persone hanno deciso – comprensibilmente – di rivedere entrambi i film diretti da Burton, e gli spettatori più attenti sono addirittura riusciti a scovare un riferimento all’uomo più veloce del mondo in Batman – Il ritorno.

Durante il ballo in maschera a cui partecipano Bruce Waye (Keaton) e Selina Kyle (Michelle Pfeiffer), sullo sfondo è possibile vedere una comparsa che è palesemente mascherata da Jay Garrick, il primo a vestire l’identità di Flash nei fumetti. La comparsa in questione ha anche una partner, che indossa un cappuccio e una maschera rossa, un costume che sembra ricordare quello del personaggio di Jesse Quick.

È probabile che il regista Tim Burton l’abbia incluso perché fan della versione di Flash della Golden Age; potrebbe anche essere che uno dei costumisti del sequel abbia deciso che sarebbe stato un divertente easter egg da inserire. Qualunque sia il caso, è sicuramente un riferimento decisamente degno di nota rispetto al passato, soprattutto in vista del debutto del Batman di Keaton nel DCEU. Di seguito un video che mostra l’easter egg nel dettaglio, via CBM:



Avengers: Endgame, il mutante che i Russo avrebbero voluto nel film

I quattro film dell’Universo Cinematografico Marvel diretti da Anthony e Joe Russo si sono sempre distinti per l’introduzione di nuovi personaggi, come Spider-Man, Black Panther e il Barone Zemo. È innegabile quanto i film del MCU diretti dai due fratelli abbiano gettato le basi per ciò che avremmo visto in futuro, con Avengers: Endgame che ufficialmente sancito la fine dell’universo condiviso così come abbiamo imparato a conoscerlo fino ad oggi.

Se l’accordo Disney/Fox fosse stato finalizzato prima dell’uscita di Endgame, è probabile che all’interno del film avremmo potuto vedere alcuni dei personaggi appartenenti all’universo degli X-Men. Adesso, in una recente intervista con ComicBookMovie, sono stati proprio i Russo a rivelare quale celebre mutante avrebbero voluto inserire nel loro cinecomic campione d’incassi.

“Wolverine è sempre stato uno dei miei personaggi preferiti”, ha rivelato Joe Russo. “L’incredibile Hulk #181 è stato uno dei primi fumetti che ho iniziato a collezionare, in cui il personaggio di Wolverine appariva per la prima volta. Nel corso degli anni, Hugh Jackman ha fatto un lavoro incredibile con il personaggio. Penso che si vogliamo prendere una pausa prima che qualcun altro ci provi.”

Vedere Wolverine combattere al fianco degli eroi più potenti della Terra sarebbe stato qualcosa di veramente speciale; eppure, in base alle dichiarazioni dello stesso regista, sembra che Russo ritenga necessario che il personaggio sia ancora lontano dallo schermo per un po’, considerando soprattutto quanto memorabile sia stata la performance offerta da Hugh Jackman nell’arco di quasi 20 anni.

Avengers: Endgame è arrivato nelle nostre sale il 24 aprile 2019. Nel cast del film Robert Downey Jr., Chris Evans, Mark Ruffalo, Chris Hemsworth e Scarlett Johansson. Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War, l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.


Ritorno al futuro e il mistero della presenza di Eric Stoltz nei panni di Marty: parla Bob Gale

E' rimasta almeno un'inquadratura di Eric Stoltz al posto di Michael J. Fox in Ritorno al futuro? I fan da anni pensano di averla individuata: ora risponde il cosceneggiatore e producer Bob Gale...

Era normale che, in occasione del 35° anniversario di Ritorno al Futuro, qualcuno recuperasse un vecchio mistero: quello della presenza di Eric Stoltz in alcune inquadrature del primo Ritorno al futuro. Come molti sanno, fan in primis, Zemeckis girò per sei settimane con Stoltz nei panni di Marty, perché Fox in quel momento non poteva liberarsi da Casa Keaton: insoddisfatti del risultato, avendo saputo che Michael nel frattempo era nelle condizioni di conciliare la sitcom con le riprese, Zemeckis e il coproducer e cosceneggiatore Bob Gale licenziarono Eric e rigirarono quelle scene con Fox.

La domanda da veri nerd all'ultimo stadio è: davvero Eric Stoltz è stato cancellato da ogni inquadratura, oppure qualcosa di lui è rimasto? Non parliamo delle riprese inutilizzate che tutti abbiamo visto negli extra, rimanendone affascinati. Parliamo del montato finale ufficiale. In un documentario tempo addietro Zemeckis e Gale ammisero che ovviamente, per limitare i danni economici della sostituzione (che pure pesò 3 milioni di dollari!), non rigirarono i controcampi degli altri attori che parlavano con Marty in quelle scene, quando McFly non era in campo. Eppure i fan già cinque anni fa sostennero di aver individuato una singola inquadratura in cui Marty è ancora Eric Stoltz in Ritorno al futuro, precisamente quella del pugno sferrato al Biff giovane al diner. E' un attimo, molto veloce, la quinta di Marty è sfocata, ma la teoria è stata alimentata da Thomas F. Wilson, che non ricordava di aver rigirato quel take con Michael J. Fox. Ci voleva però una conferma.

The Hollywood Reporter ha deciso di liberare il segugio Bob Gale alla ricerca della verità sull'ipotetico pugno sferrato da Eric Stoltz. La memoria non aiuta dopo tanti anni, quindi Gale ha chiesto aiuto al montatore di quella sequenza, Harry Keramidas (l'altro editor del film era Arthur Schmidt). Ecco il responso. In poche parole: il mistero rimane.

Harry ha ripescato i suoi appunti, secondo cui il pugno fu rigirato, però la stampa di quel girato riporta la dicitura "ok" e non "Buono", quindi quello potrebbe essere ancora il pugno di Eric. Forse l'unica maniera di saperlo con certezza sarebbe controllare i numeri laterali sul negativo originale, ma nessuno s'azzarderebbe a danneggiarlo per farlo. Magari i numeri laterali sulla copia lavoro potrebbero dirci la verità, ma non so nemmeno se è sopravvissuta.

Gale ha freddato anche chi abbia voluto vedere Stoltz in alcune inquadrature nella scena dello skate improvvisato in piazza: furono usate controfigure, quella persona potrebbe essere Eric, così come potrebbero essere le controfigure dei due attori, il che spiegherebbe le differenze nelle proporzioni fisiche colte dagli occhi di lince. Nessuno ha ripescato tuttavia l'idea che il Marty nella mall a bordo della DeLorean, in fuga dai "Libici", in alcune veloci inquadrature sia ancora Stoltz. Sembrerebbe.

C'è da dire comunque che, secondo Lea Thompson, Stoltz è nel film anche se non si vede: giustamente la nostra Lorraine sostiene che un attore adatti la sua recitazione a chi si trova davanti, quindi a caldo quei loro famosi controcampi di reazione a Marty/Stoltz a lei risultarono "diversi" da quelli recitati davanti a Marty/Fox. E prima che lo chiediate: no, non ricorda più quali fossero. Mettiamoci l'anima in pace: considerando che fu rigirato in modo così acrobatico, Ritorno al futuro ci appare ancora di più come un miracoloso capolavoro.


The Vigil: il trailer dell’horror demoniaco ambientato in una comunità di ebrei ortodossi

he Vigil è un agghiacciante horror tutto in una notte che si svolge in un quartiere ebraico ortodosso di Brooklyn ed è prodotto dalla Blumhouse.

The Vigil: il trailer dell’horror demoniaco ambientato in una comunità di ebrei ortodossi

La Blumhouse di Jason Blum, che ci ha da poco regalato L'Uomo Invisibile con Elizabeth Moss, punta adesso su un altro horror spaventoso come è giusto che sia un film appartenente a questo genere e in più particolarmente inquietante. Il titolo è The Vigil e l'idea è di farlo uscire nei cinema il 31 luglio, cosa che sembra piuttosto improbabile al momento.

Ambientato durante una lunga e cupa notte nel quartiere chassidico di Brooklyn Borough Park, The Vigil racconta la storia di Yakov (Dave Davis), un ex ebreo ortodosso che ha perso la fede e che non ha nessuna voglia di far ritorno nella comunità religiosa a cui è sempre appartenuto. Quando però il rabbino Reb Shulem avvicina Yakov e gli offre di pagarlo per essere lo shomer (colui che veglia il corpo senza vita di un membro della comunità) per un sopravvissuto all'olocausto morto da poco, l'uomo accetta con riluttanza il lavoro. Poco dopo essere arrivato nella casa dilapidata del morto, Yakov si accorge che c'è qualcosa che davvero non va. La sua non sarà una veglia tranquilla. Di The Vigil è appena uscito il trailer. Dategli un'occhiata: è paurosissimo.

Il regista Keith Thomas esordisce nella regia proprio con The Vigil, che sceglie di parlare degli ebrei ortodossi di Brooklyn proprio come la serie di successo Unorthodox, che però era ambientata nel quartiere di Williamsburg (oltre che a Berlino).


The Vigil Il Trailer Ufficiale del Film - HD

JUSTICE LEAGUE: CYBORG AVRÀ UNA VISIONE DI SUPERMAN NELLA TIMELINE DELL'INCUBO

Arriverà prossimamente nel 2021 la versione tanto attesa di Justice League firmata da Zack Snyder, che abbandonò la prima versione a causa di una tragedia familiare, e il regista ha anticipato che nello Snyder Cut vedremo Cyborg protagonista di una visione su Superman nella timeline dell'incubo.

Il regista ha già confermato che la sua Justice League tornerà nella linea temporale esplorata nell'incubo di Batman, come abbiamo visto in Batman v Superman: Dawn of Justice, in cui ci sarà anche Cyborg. Tramite il social Vero, menzionando la scena che mostra la rinascita di Superman, un fan ha chiesto a Zack Snyder se Cyborg avrà una visione dell'incubo che mostra Superman controllato da Darkseid poco prima di tornare in vita. Il regista ha risposto con l'emoji dell'occhiolino, segno che molti hanno valutato come affermativo.

I fan hanno accolto questa notizia molto positivamente, in quanto molti sono ansiosi di conoscere più a fondo il personaggio di Victor Stone/Cyborg, che nella versione di Joss Whedon ha avuto poco risalto.

Justice League è interpretato da Ben Affleck nei panni di Batman, Gal Gadot nei panni di Wonder Woman, Henry Cavill come Superman, Amy Adams tornerà come Lois Lane, Jason Momoa nei panni di Aquaman, Ezra Miller sarà The Flash, Ray Fisher nei panni di Cyborg, Jeremy Irons come Alfred Pennyworth, Diane Lane nei panni di Martha Kent, Ciarán Hinds come Steppenwolf, Jesse Eisenberg come Lex Luthor e JK Simmons come Commissario Gordon.

La Justice League di Zack Snyder sarà presentata in anteprima su HBO Max nella prima metà del 2021.


AVENGERS: ENDGAME, ECCO PERCHÉ BLACK WIDOW NON HA AVUTO UN FUNERALE

Nuove rivelazioni su Avengers: Endgame, in particolare sulla morte di Black Widow che nel film non ha avuto una commemorazione funebre, probabilmente perché proprio Natasha Romanoff non avrebbe voluto un funerale, come spiega la regista Cate Shortland.

Uno dei dibattiti più accesi dopo l'uscita di Avengers: Endgame, più di un anno fa, è stato incentrato sul mancato funerale di Vedova Nera, morta sacrificandosi su Vormir in modo che i suoi compagni Vendicatori potessero ottenere la Gemma dell'Anima per sconfiggere Thanos. Secondo quanto raccontato a Empire da Cate Shortland, regista del film stand alone Black Widow, una cerimonia pubblica in suo onore non avrebbe fatto piacere a Natasha Romanoff:

"In Endgame, i fan erano sconvolti dal fatto che Natasha non avesse avuto un funerale. Ma quando ne abbiamo parlato, Scarlett mi ha detto che Natasha non avrebbe voluto un funerale. È troppo riservata, e comunque le persone non sanno davvero chi sia. Quello che abbiamo fatto in questo film è stato darle una conclusione che tamponasse il dolore piuttosto che una commemorazione della sua vita. Penso che sia più appropriato per lei."

In effetti, a differenza di Tony Stark che è sempre stato un personaggio pubblico grazie al suo coinvolgimento con le Stark Industries, per non parlare del suo svelamento al mondo come Iron Man, Natasha Romanoff ha sempre vissuto un'esistenza riservata. La sua vita privata non era di dominio pubblico quindi questa scelta di commemorarla solo con i ricordi dei suoi compagni è, probabilmente, stata quella giusta per lei.

Avengers: Endgame, un nuovo dettaglio sulla morte di Black Widow fa commuovere i fan

Black Widow, come si evince quindi dalle parole della regista, sarà la celebrazione della vita di Natasha Romanoff e non una sua commemorazione. Inoltre, verranno svelati alcuni dettagli riferenti al suo passato e alla sua vita privata, permettendo ai fan Marvel di conoscerla ancora di più.


STAR WARS, AI CAVALIERI JEDI È PERMESSO FARE SESSO?

Molti estimatori di Star Wars ritengono che essere cavalieri Jedi sia fantastico a esclusione di un piccolo dettaglio, ai potenti guerrieri non sarebbe permesso fare sesso.

In realtà nella trilogia originale di Star Wars la questione non viene affrontata direttamente. Dopo tutto i Jedi in quei film non sono poi molti e sono tutti single. Ma tutti nodi arrivano al pettine e il problema diventa preminente nei plot di due prequel.

Anakin Skywalker e Padmé Amidala si innamorano in Star Wars ep. II - L'attacco dei cloni, ma nel film la loro relazione viene trattata come proibita. Ma è davvero contro le regole dei cavalieri Jedi fare sesso?

I Jedi meditano, si focalizzano sulla spiritualità e sono in gran parte esclusi da una normale esistenza. Lo stesso Samuel L. Jackson ha dichiarato di essersi ispirato ai monaci Shaolin per la sua performance nel ruolo di Mace Windu e in genere i monaci rispettano le regole del celibato e della castità. Ecco che immediatamente pensiamo ai Jedi come celibi.

George Lucas ha però negato l'esistenza di tale regola in un intervista alla BBC del 2002 in cui dichiara: "I cavalieri Jedi non sono celibi, il fatto è che a loro sono vietati l'attaccamento eccessivo e le relazioni possessive."

Anche Mark Hamill ha affrontato la questione del celbrato dei Jedi in un'intervista a Wired in cui ammette di essere convinto dell'esistenza di questa regola, "altrimenti adesso avrei una fidanzata". Ragionamento che non fa una piega.

Su Twitter però Hamill afferma esattamente il contrario. In risposta a una fan che gli chiede se Luke è morto da vergine, l'attore replica: "Creati la tua storia da sola. Non è specificato, ma nella mia versione la risposta è: no".


THE MATRIX 4: PRIYANKA CHOPRA NEL CAST DEL FILM CON KEANU REEVES

L'attrice di Bollywood e diva globale Priyanka Chopra si unisce ufficialmente al cast di The Matrix 4, attesissimo nuovo capitolo della saga iniziata nel 1999, con Keanu Reeves e Carrie-Ann Moss che sono tornati al lavoro proprio a fine giugno dopo una pausa di qualche mese.

Priyanka Chopra, quindi, si unirà a Keanu Reeves in questo nuovo episodio della saga che vedrà il ritorno dell'iconico Neo a 17 anni dall'ultimo capitolo, Matrix Revolutions. Il film vedrà il ritorno anche di Carrie-Anne Moss e la presenza di attori come Yahya Abdul-Mateen II e Neil Patrick Harris.

I produttori hanno recentemente ripreso a girare a Berlino, dopo aver concluso la leg americana, ambientata a San Francisco. Secondo quanto comunicato, l'uscita di The Matrix 4 sarebbe fissata a 1 aprile 2022.

Al momento non si hanno molte notizie per quanto riguarda la trama, ma sappiamo che rivedremo Neo e Trinity probabilmente in una storia incentrata sui viaggi nel tempo. Non si sa se ci sarà un ritorno di Morpheus, ma se ci sarà forse sarà mostrato in versione più giovane rispetto alla trilogia originale.


THE TAX COLLECTOR: SHIA LEBEOUF ACCUSATO DI BROWNFACE, IL REGISTA DAVID AYER LO DIFENDE

David Ayer, regista di The Tax Collector, è intervenuto in difesa del suo protagonista Shia LeBeouf, accusato di Brownface dal popolo del web, pratica tramite le quale si usa prendere in giro le persone latine, indiane e nord africane.

David Ayer ha preso la parola su Twitter dopo che parecchi utenti si sono scagliati contro la pellicola e Shia LaBeouf, dopo aver visto il nuovo trailer del film diffuso nei giorni scorsi. Nel trailer di The Tax Collector Shia LaBeouf e la co-star Bobby Soto interpretano due esattori delle tasse per un boss del crimine di Los Angeles e alcuni utenti hanno pensato che Shia LeBeouf interpretasse un personaggio latino, ma David Ayer ha prontamente replicato:

"Risposta davvero importante: Shia interpreta un ragazzo bianco che è cresciuto in un quartiere degradato. È un ragazzo ebreo che interpreta un personaggio bianco. Anche l'unico personaggio bianco nel film."

Questa polemica sui social media per The Tax Collector arriva dopo che David Ayer ha rivelato in un'intervista con Slash Film che Shia LaBeouf è andato ben oltre per interpretare correttamente il personaggio nel film. Infatti, l'attore 34enne è arrivato al punto di farsi tatuare tutto il petto per entrare meglio nella parte di Creeper.

The Tax Collector racconta di David e Creeper che lavorano per un criminale chiamato Wizard, per il quale si occupano di raccogliere i proventi delle attività illegali. Quando un vecchio rivale del "Mago" ritorna dal Messico nella città di Los Angeles, le attività devono affrontare una svolta inaspettata e David si ritrova alle prese con il tentativo di proteggere ciò a cui tiene di più: la sua famiglia.

Il film debutterà nei cinema americani, on demand e sulle piattaforme di streaming il 7 agosto.


THE BATMAN: I DETTAGLI DELLA BATCAVERNA SVELATI DA UN LEAK SU REDDIT?

Un leak anonimo di The Batman pubblicato su Reddit avrebbe svelato alcuni dettagli della nuova Batcaverna. Stando a quanto riferito dal leak, Warner Bros. starebbe costruendo una nuova tana per l'Uomo Pipistrello che prevede "un vasto ambiente circondato da tre piani rialzati, ognuno connesso da una scala di metallo e da una piattaforma elevatore centrale."

Essendo un leak anonimo e privo di verifica, le informazioni riferite su Reddit vanno prese con le molle, ma si rivelano comunque decisamente interessanti. La più succosa riguarderebbe la decisione di Warner Bros. di aver acquistato, e non affittato come accade solitamente, un enorme magazzino a Londra dove costruire il set della Batcaverna. L'acquisto implicherebbe la conferma della centralità della location e della volontà di dar vita a un nuovo franchise, riutilizzando più volte lo stesso set.

Inoltre il leak sosterrebbe la presenza di una pista per atterraggio e decollo elicottero nella parte più alta della Batcaverna. Possibile, dunque, che la Batcaverna possieda un'apertura sul tetto che si aprirà automaticamente ogni volta che Batman avrà bisogno di volare via con il suo Batelicottero. Dettaglio, questo, che differenzierebbe la nuova Batcaverna da tutti i design procedenti, che includono una varietà di ingressi esterni segreti.

Il cast di The Batman si prepara a riprendere la lavorazione di The Batman, che dovrebbe ripartire a luglio a Londra. L'uscita di The Batman è fissata al 1 ottobre 2021.


THE GUEST, DAN STEVENS: "POTREBBE ESSERE REALIZZATO UN SEQUEL"

The Guest, arrivato nelle sale nel 2014, potrebbe avere un sequel: il protagonista Dan Stevens ha infatti svelato che si è parlato di realizzare un secondo capitolo della storia, tuttavia gli impegni di tutte le persone coinvolte non hanno permesso fino a questo momento di concretizzare le idee.
L'interessante dettaglio è emerso da un'intervista rilasciata a Forbes in cui si parla anche della potenziale progetto.

Dan Stevens ha svelato: "Ne abbiamo sicuramente parlato. Mi piacerebbe lavorare di nuovo con il regista Adam Wingard e lo sceneggiatore Simon Barrett. Adam è però piuttosto impegnato con dei gorilla giganti e mostri al momento con Godzilla vs. Kong. Io e Simon abbiamo parlato di molte cose ed è emersa l'idea di un sequel di The Guest".

Il film raccontava la storia di un uomo misterioso, David, che faceva visita alla famiglia di un militare di cui era amico e lo accoglieva nella loro casa mentre stavano cercando di adattarsi alla vita senza il proprio figlio. David iniziava a conquistare tutta la sua famiglia e la comunità, ma alcuni dettagli del suo passato facevano emergere un segreto orribile che stava tenendo nascosto a tutti.
Stevens, parlando del possibile sequel, ha aggiunto: "Non so che forma che potrebbe assumere, e penso che siamo molti distanti dal poterlo realizzare, ma è sempre una possibilità".


GHOST: PATRICK SWAYZE, DEMI MOORE E LA SCENA DEL VASO, I RETROSCENA

La scena del vaso è indubbiamente una delle sequenze più memorabili di Ghost: Demi Moore e Patrick Swayze hanno mostrato un'alchimia senza precedenti e la scena è immediatamente passata alla storia come una delle più sensuali di sempre. Swayze ha dichiarato: "La scena del vaso è stata la cosa più sexy che abbia mai fatto sul set di un film."

Nella sceneggiatura originale di Ghost - Fantasma, Molly Jensen era una scultrice di granito, questo aspetto però non piaceva affatto a Jerry Zucker e il regista decise di cambiare la professione del personaggio in un vasaio. Demi Moore voleva che la scena in questione sembrasse autentica e così lei e Jerry Zucker hanno preso lezioni di ceramica.

Dagli extras del DVD di Ghost - Fantasma si evince che la scena del "crollo" del vaso non era prevista dalla sceneggiatura, accadde per caso e quando gli attori se ne resero conto continuarono a recitare spontaneamente, improvvisando la sequenza che poi è stata utilizzata nel montaggio finale della pellicola.

Prima della sua morte, avvenuta nel 2009 per un cancro al pancreas, Swayze ha parlato con orgoglio della scena del vaso: "Ero davvero felice, e sollevato, a proposito della scena più difficile e più famosa del film", ha scritto l'attore nella sua autobiografia. "Demi ed io siamo riusciti a catturare un momento tra queste due persone rendendo tutto ciò che è accaduto più avanti nella storia molto più straziante ed emotivo."



BATMAN: ROBIN WILLIAMS ACCETTÒ IL RUOLO DEL JOKER, POI CAPÌ CHE ERA UNA "TRAPPOLA"

I produttori di Batman decisero di offrire il ruolo del Joker a Robin Williams dopo il temporaneo rifiuto di Jack Nicholson. Williams aveva perfino deciso di accettare il ruolo quando i produttori scelsero di rivolgersi nuovamente a Nicholson dicendo che il comico americano avrebbe accettato la parte se non l'avesse fatto prima lui.

Jack Nicholson decise di interpretare il Joker, l'escamotage funzionò e i produttori informarono Robin Williams, dicendogli semplicemente che non avevano più bisogno di lui. Il comico si infuriò non appena comprese di essere stato usato come esca e non solo si rifiutò di interpretare l'enigmista in Batman Forever, decise anche di non essere coinvolto in qualsiasi produzione della Warner Brothers fino a quando lo studio non decise di scusarsi con l'attore.

Lo studio informò Nicholson dell'interesse di Williams e l'attore americano tornò sui suoi passi, ma ad una condizione: il suo contratto specificava il numero preciso di ore giornaliere che l'attore avrebbe dedicato alle riprese. Nicholson chiese anche di avere tutte le scene da filmare in un blocco di tre settimane, benché le riprese durassero più di cento giorni.

Jack Nicholson chiese agli sceneggiatori di apportare delle modifiche al copione ed esigette un compenso di 6 milioni di dollari oltre ad una percentuale del guadagno al botteghino per un totale di quasi 60 milioni di dollari. Grazie a questo film Nicholson entrò nel Guinness dei primati come l'attore più pagato della storia per una singola performance.


LA LEGGENDA DEL PIANISTA SULL'OCEANO: LA VIRGINIAN E IL SUO LEGAME CON IL TITANIC

l transatlantico Virginian, su cui sono ambientate le vicende de La leggenda del pianista sull'oceano, giocò un ruolo fondamentale nel disastro del Titanic dell'aprile del 1912: la nave fu segnalata nelle vicinanze del celeberrimo transatlantico britannico proprio nel momento in cui affondò.

Il Virginian era estremamente vicino al Titanic ma l'equipaggio di quest'ultimo non riuscì comunque a mettersi in contatto con quello del transatlantico e non furono quindi adottate manovre di salvataggio. È esistito davvero un transatlantico chiamato RMS Virginian, costruito nel 1905 e smantellato intorno al 1954. Aveva un solo fumaiolo, dipinto con i colori delle navi di linea della compagnia Allan.

Per realizzare gli esterni del Virginian, durante le riprese de La leggenda del pianista sull'oceano, i tecnici si ispirarono ai progetti della RMS Lusitania e della sua nave gemella, la RMS Mauretania.

Il salone in cui Novecento suona il piano infatti ha una cupola estremamente simile a quella che la SS Mauretania aveva durante le proprie traversate oceaniche. La progettazione degli arredamenti fu affidata a Bruno Cesari, vincitore dell'Oscar per la scenografia de L'ultimo imperatore.


C'ERA UNA VOLTA IN AMERICA: ENNIO MORRICONE E L'OSCAR MANCATO PER LA COLONNA SONORA

C'era una volta in America avrebbe potuto vincere un Oscar per la colonna sonora composta da Ennio Morricone, ma il distributore americano non riuscì a presentare i documenti corretti all'Academy e il film fu escluso dalle possibili candidature di quell'anno.

L'Academy si fece perdonare per questo terribile errore nel 2007 quando Morricone ricevette il premio Oscar onorario alla carriera "per i suoi contributi magnifici all'arte della musica da film" dopo essere stato nominato per 5 volte tra il 1979 e il 2001 senza aver mai vinto il premio.

Sergio Leone non ha mai avuto dubbi in proposito ed ha scelto immediatamente, per le riprese di C'era una volta in America, il suo collaboratore di lunga data Ennio Morricone, con cui aveva lavorato per tutti i western che lo avevano reso celebre in tutto il mondo. La colonna sonora del film, oggi considerata una delle migliori colonne sonore di Ennio Morricone, era stata commissionata da Leone con largo anticipo e veniva ascoltata sul set durante le riprese per creare la giusta atmosfera.

Nella colonna sonora del film compaiono anche dei pezzi non scritti da Morricone, come ad esempio Yesterday, composta da Paul McCartney, un brano dalla celebre sinfonia dell'opera La gazza ladra di Gioachino Rossini, God Bless America di Irving Berlin e Night and Day di Cole Porter.


CONSTANTINE, KEANU REEVES TORNERÀ DAVVERO IN UN NUOVO FILM?

Ieri si è diffuso un rumor riguardante J.J. Abrams come produttore di un reboot di Constantine, film del 2005 basato sulla serie di fumetti Hellblazer di Vertigo, etichetta DC Comics. Il reboot potrebbe essere prodotto per HBO Max e i fan sognano di rivedere Keanu Reeves nel ruolo di Constantine, sia per il film che per la Justice League Dark.

Per il momento non ci sono conferme in merito ma negli anni precedenti diverse volte Warner Bros. e Keanu Reeves si sono esposti esprimendo pubblicamente un vago interesse nel riportare sul grande schermo Constantine.
"Ho sempre desiderato interpretare nuovamente John Constantine. Adoro anche quel mondo e adoro quel personaggio. Mi sono divertito ad interpretare un personaggio e recitare in quel mondo" confessò Reeves lo scorso anno in un'intervista.

Constantine non si rivelò un grande successo al botteghino ma incassò comunque 230 milioni di dollari con un budget di 100 milioni. Il cast del film comprende alcuni attori che sarebbero poi diventati delle star piuttosto conosciute come Shia LaBeouf e Djimon Hounsou insieme ad altre star già affermate come Rachel Weisz e Tilda Swinton.
I rumor sulla produzione di un film su Zatanna hanno influenzato anche le voci che conducono ad un nuovo film su Constantine. Entrambi sono due personaggi centrali nelle storie della Justice League Dark.
Si attendono ulteriori conferme sulla nuova produzione di Constantine e su quella che attualmente è soltanto una voce ma è certo che i fan vorrebbero il ritorno di Keanu Reeves. Su Everyeye trovate la recensione di Constantine, diretto da Francis Lawrence.


BLACK WIDOW: PER SCARLETT JOHANSSON È UN FILM DAVVERO CORAGGIOSO

Il prossimo film dell'Universo Cinematografico Marvel a vedere la sala sarà Black Widow, che non solo potrebbe dare il via a un nuovo personaggio che prenda il posto di Scarlett Johansson ma darà anche una chiusura necessaria a quello di Natasha Romanoff, in un film descritto come molto coraggioso dalla stessa attrice.

Nel corso di una recente intervista, la Johansson parlato proprio del fattore emotivo del film: "Il film fornisce in pratica gli strumenti necessari e capire e comprendere perché Natasha decide di compiere quel sacrificio definitivo in Avengers: Endgame". Black Widow farà sicuramente molto di più, mettendo in piedi una vera e autonoma storia sul personaggio, le sue origini e gli sviluppi nel futuro del Marvel Cinematic Universe. "Non credo saremmo potuti andare così in profondità qualche anno fa, sarebbe stato più simile a uno spy-thriller e sarebbe stato molto più adrenalinico e dinamico, ma avrebbe intaccato solo la superficie di quello che cerchiamo di fare con questo film. Non c'era alcuna ragione di fare un film su Black Widow se non avessimo potuto scavare in profondità nel personaggio ed essere più coraggiosi. Sono molto felice di tutto il lavoro fatto con i Marvel Studios. Con Avengers: Endgame mi sono sentita così soddisfatta che volevamo che Black Widow lo fosse altrettanto, ma soprattutto per me stessa, artisticamente e creativamente, dopo essere stata questo personaggio per dieci anni".

Black Widow in pratica risponderà alla domanda "Chi è Natasha?" e "Da cosa è motivata?", prima di arrivare alla fine che conosciamo nell'ultimo Avengers. "Non c'è stato un fumetto preciso che abbiamo deciso di adattare o una particolare storyline, Black Widow è un personaggio che ha avuto moltissime storyline diverse negli anni, ma noi volevamo fosse esclusivamente la continuazione di ciò che avevamo creato e dalla quale ci eravamo già separati. Io la pensavo in maniera molto piccola e Kevin Feige in maniera enorme, il risultato è la combinazione di questi due approcci".

In precedenza, la Johansson aveva assicurato che Black Widow non sarà il funerale di Natasha bensì una sua celebrazione. Black Widow ha una data d'uscita fissata al 6 novembre 2020, salvo ulteriori rinvii.


THE BATMAN: MATT REEVES NON VUOLE SFIDARE IL CAVALIERE OSCURO DI CHRISTOPHER NOLAN

Se c'è una cosa che il pubblico non vuole vedere da una nuova reiterazione di un personaggio così iconico come Batman è una riproposizione stanca e non originale di quelle tematiche che lo hanno reso celebre, particolarmente nella trilogia del Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan. Ecco perché Matt Reeves si starebbe concentrando su altro.

In una nuova intervista concessa a Collider dal direttore della fotografia dell'atteso The Batman, Greig Fraser (Rogue One, The Mandalorian, Dune), Matt Reeves non sta deliberatamente cercando di rendere il suo film il più cupo della serie per una fantomatica competizione con la trilogia de Il Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan. La speranza è quella di adattare il fumetto nel modo più fedele possibile.

"E' una domanda che ci siamo posti spesso anche noi. Non posso entrare nei dettagli, ovviamente, ma c'è dell'oscurità nel personaggio sicuramente e abbiamo bisogno di creare un nuovo mood, perché è un film di Batman. Non credo sarà oscuro in modo opprimente da un punto di vista visivo perché non è quello che stiamo cercando di fare. Non è una gara a chi realizzare il film più dark di Batman, stiamo provando a creare qualcosa di intrigante. Amo il modo in cui sono disegnati alcuni fumetti. Puoi vedere molto chiaramente in alcuni di quei romanzi grafici. E' come avere una sfera di cristallo, è un duro lavoro ma è appagante".

Fraser ha poi parlato della sua lunga collaborazione con Reeves, iniziata nel 2010 con Blood Story (Let Me In): "Matt è un regista incredibile. Abbiamo visto tutti cosa ha fatto con i film della saga del Pianeta delle Scimmie, e se è riuscito a farti provare tutta quella empatia per un animale, una scimmia, capisci che una cosa del genere richiede molto talento. Ovviamente il casting conta molto, ma devi avere un grande regista per veicolare quella empatia nella direzione giusta. Ha fatto un gran lavoro finora, quindi sono eccitatissimo all'idea di lavorare con lui su Batman".

Ricordiamo che l'uscita nelle sale americane di The Batman è stata posticipata al 1° ottobre 2021.



Edited by Triplethor - 7/7/2020, 23:10
view post Posted: 6/7/2020, 19:58 MovieTown - Cinema

CINEWS SECONDA PARTE

LUNEDI

06/07/2020



SPIDER-MAN 2, VALANGA DI DETTAGLI SUL FILM MAI REALIZZATO DI DAVID KOEPP: SCOPRITE QUALI

Più di 16 anni dopo la sua uscita nelle sale americane, David Koepp ha fornito ulteriori dettagli sulla sua versione dello script di Spider-Man 2, il sequel del cinecomic diretto sempre da Sam Raimi la cui versione definitiva fu firmata da Alvin Sargent, mentre Koepp, sceneggiatore del primo film, non venne confermato per i capitoli successivi.

Come specificato nella precedente intervista, il suo script iniziale prevedeva l'inclusione di Gwen Stacy e Eddie Brock e aveva il titolo provvisorio di Amazing Spider-Man. L'idea di inserire i due personaggi venne scartata però da Raimi, con Koepp che quindi avrebbe abbandonato idea e progetto non venendo riconfermato per la pellicola; Gwen Stacy e Eddie Brock sarebbero quindi apparsi in Spider-Man 3 interpretati rispettivamente da Bryce Dalla Howard e Topher Grace. Anni dopo, lo sceneggiatore avrebbe avuto modo di portare a termine la sua idea in The Amazing Spider-Man 2, ma a suo dire quel treno era già passato.

"C'è stato un periodo, forse 7 o 8 anni fa, in cui sarei tornato per un paio di film di Spider-Man, dopo il primo Amazing Spider-Man. Nel primissimo Spider-Man ho pianificato quello che sarebbe dovuto succedere nei tre film, ma con tutte quelle diverse personalità al lavoro è diventato chiaro che non potevo continuare a scrivere film su Spider-Man.

"Ero entusiasta di provare a finire la storia che avevo iniziato a raccontare, e mentre eravamo quasi d'accordo e stavo per farlo ho tirato fuori tutte le vecchie cose e ho pensato: Ragazzo, non puoi tornare a casa ora. Quel momento è passato, non ha senso cercare di ricrearlo. Così ho lasciato perdere."


AMANDA SEYFRIED, LA STAR DI IN TIME NON VUOLE PIÙ FARE SCENE DI SESSO: ECCO PERCHÉ

In Time, celebre sci-fi diretto da Andrew Niccol con protagonisti Justin Timberlake e Amanda Seyfried, e per l'occasione vi raccontiamo come mai l'attrice abbia deciso di non girare più scene di sesso.

Ora che è sposata e madre, ha dichiarato di non avere il desiderio di spogliarsi per la cinepresa, come invece aveva fatto per la celebre scena di sesso con Julianne Moore in Chloe, per la quale disse di non vedere l'ora.

Le cose, oggi, sono cambiate: "Sento di avere un potenziale diverso da quando ho una figlia", ha dichiarato Seyfried, 34 anni, a PorterEdit in una passata intervista. "Sono diventata la tipa che dice: 'No, non posso fare quel viaggio stampa perché sto trascorrendo del tempo con mia figlia.' Oppure, 'vuoi che dia il massimo per questa parte? Che ne dici allora di eliminare del tutto quella scena sessuale? Oppure, 'no, scordatelo, non indosserò mai quel perizoma'."

Piuttosto la star di Mamma Mia, caduta vittima di un noto hackeraggio qualche anno fa che diffuse online diverse foto private, preferirebbe spogliarsi solo in camera da letto, dato che da suo marito Thomas Sadoski vorrebbe altri tre o quattro figli. I due si incontrarono quando la Seyfried era impegnata con Justin Lon mentre Sadoski addirittura sposato con Kimberly Hope, ma andarono alla ricerca l'uno dell'altro solo quando tornarono single. "Thomas non ha mai flirtato con me quando era ancora sposato, non ha mai mancato di rispetto a sua moglie. Sarebbe stato questo dettaglio, in seguito, a spingermi a pensare che forse avrei potuto sposarlo. Possiamo raccontare la nostra storia senza sensi di colpa."


AVENGERS: INFINITY WAR, CAPTAIN AMERICA E BLACK PANTHER IN AZIONE IN UN VIDEO INEDITO

Dopo le recenti foto inedite del set di Avengers: Infinity War, in cui abbiamo visto gli interpreti dei Vendicatori tra una ripresa e l'altra, ecco arrivare in rete un nuovo filmato dedicato al dietro le quinte del film dei Fratelli Russo che esplora l'epica battaglia del Wakanda.

Sam Hargrave, regista di Extraction (l'apprezzato action prodotto dai Russo con protagonista Chris Hemsworth) nonché controfigura di Chris Evans e stunt coordinator in diversi progetti del Marvel Cinematic Universe, ha infatti pubblicato su Instagram un video che mostra Captain America e Black Panther fianco a fianco nella lotta contro gli Outriders, gli alieni mandati sulla terra da Thanos per impossessarsi dell'ultima Gemma.

"Grazie a tutti i fantastici performer che hanno dato vita a questa meravigliosa sequenza" ha scritto Hargrave nel post che potete trovare in calce alla notizia. Visto lo straordinario successo ottenuto da Extraction, diventato in pochi giorni uno dei titoli originali Netflix più visti di sempre, non è ancora chiaro se Hargrave tornerà a fare da stunt coordinator per il MCU o se, cosa più probabile, collaborerà nuovamente con i Russo per un sequel del film.


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HAMILTON ARRIVA SU DISNEY+ E I DOWLOAD DELL’APP AUMENTANO DEL 72%

Qui in Italia, forse, non siamo consapevoli dell’enorme successo riscosso da Hamilton oltreoceano ma i dati riscontrati dopo il suo debutto su Disney+ potrebbe aiutarci a capirlo.

La versione filmata del famoso musical di Broadway vincitore del Tony Award, del GRAMMY Award, degli Olivier Award e del Premio Pulitzer, è da qualche giorno disponibile sulla piattaforma streaming della Casa di Topolino e nel giro di un fine settimana è stato riscontrato un notevole incremento sui download dell’app.
Nello specifico da venerdì 3 luglio, giorno del debutto, fino a domenica l’applicazione di Disney+ è stata scaricata in tutto il mondo 513.323 volte. 266.084 download solo negli Stati Uniti e questo equivale ad un incremento del 72% (che diventa 46.6% se rapportato a livello globale).

Decisamente un ottimo risultato, testimonianza concreta del valore dell’opera in questione.

Prodotto da Lin-Manuel Miranda, Jeffrey Seller e Thomas Kail (quest’ultimo anche regista), Hamilton rappresenta un passo avanti nell’arte della “ripresa dal vivo” che trasporta il pubblico nel mondo dello spettacolo di Broadway in modo unico e intimo. Combinando i migliori elementi del teatro dal vivo, del cinema e dello streaming, il risultato è un’esperienza cinematografica che rappresenta un modo completamente nuovo di vivere il musical.

Registrato al The Richard Rodgers Theatre di Broadway nel giugno del 2016, Hamilton annovera nel cast il vincitore del Tony Award Lin-Manuel Miranda nel ruolo di Alexander Hamilton. Daveed Diggs interpreta Marquis de Lafayette/Thomas Jefferson, mentre Renée Elise Goldsberry è Angelica Schuyler; Leslie Odom, Jr. è Aaron Burr; il nominato ai Tony Award Christopher Jackson interpreta il ruolo di George Washington; Jonathan Groff è King George; Phillipa Soo è Eliza Hamilton e Jasmine Cephas Jones interpreta Peggy Schuyler/Maria Reynolds; Okieriete Onaodowan è Hercules Mulligan/James Madison e Anthony Ramos è John Laurens/Philip Hamilton.

Il cast include anche Carleigh Bettiol, Ariana DeBose, Hope Easterbrook, Sydney James Harcourt, Sasha Hutchings, Thayne Jasperson, Elizabeth Judd, Jon Rua, Austin Smith, Seth Stewart e Ephraim Sykes.


BORDERLAND: JOHN BOYEGA E FELICITY JONES IN UN THRILLER SULL’IRA

John Boyega, Jack Reynor, Jodie Turner-Smith e Felicity Jones saranno i protagonisti di Borderland, un thriller ambientato ai tempi dei “Troubles” irlandesi. Il film sarà diretto dai Guard Brothers, autori dell’horror The Uninvited. I registi hanno scritto la sceneggiatura insieme a Ronan Bennett (Nemico pubblico), a partire dal libro The Road To Balcombe Street di Steven S. Moysey.

La trama
La storia è incentrata su Michael (Jack Reynor), membro dell’IRA che assiste all’uccisione della moglie incinta da parte di Tempest (John Boyega), un soldato delle forze speciali britanniche, durante un’imboscata finita male. Tempest viene in seguito rispedito a Londra per guidare un’operazione anti-terroristica. Michael entra in una cellula dell’IRA di stanza nella capitale britannica, allo scopo di organizzare rappresaglie. Ma il suo obbiettivo è in realtà molto personale: dare la caccia a Tempest e vendicare la morte della moglie.

Le riprese dovrebbero svolgersi a inizio 2021 in Gran Bretagna. Borderland sarà finanziato da Rocket Science, che lo produrrà insieme a Piecrust Productions, compagnia di Felicity Jones. L’attrice sarà produttore esecutivo.

I registi hanno dichiarato:

Borderland è un film sulla vendetta, che fonde azione a rotta di collo con un potente messaggio per i nostri tempi. Siamo felici che lo script, guidato sia dai personaggi che dal plot, abbia attratto un cast di questo livello.


VENEZIA: THE BOOK OF VISION, PRODOTTO DA TERRENCE MALICK, APRIRÀ LA SETTIMANA DELLA CRITICA

Primi segnali dalla Mostra di Venezia: The Book of Vision, film italiano (in lingua inglese) prodotto da Terrence Malick, aprirà la Settimana della Critica il 2 settembre. Il film, debutto nel cinema di finzione del regista di documentari Carlo Hintermann, è interpretato da Charles Dance (Game of Thrones), Lotte Verbeek (Outlander) e Sverrir Gudnason (Borg/McEnroe). Ed esamina l’evoluzione del rapporto dottore-paziente tra il 18° Secolo e i giorni nostri.

La trama
Al centro del film ci sarà Eva (Verbeek), studentessa di medicina che lascia la scuola di specializzazione per studiare l’argomento. Charles Dance sarà un dottore nella Prussia del 18° Secolo e il medico di Eva al giorno d’oggi. Gudnason sarà il tutor di Eva. Nel cast ci saranno anche Filippo Nigro e Isolda Dychauk.

Come si vede, la trama presenterà dei salti temporali che il regista definisce “ispirati alla narrazione dei videogame”, e “un gioco di specchi tra due dimensioni”. Hintermann, che ha lavorato come regista della seconda unità in occasione delle riprese italiane di The Tree of Life, ha promesso di non aver fatto distinzione tra genere e cinema d’autore, in un film che “Mescola Barry Lyndon e Labyrinth“.

Malick ha spinto il regista a “fare il film che hai in testa” e lo ha aiutato assemblando una squadra di professionisti di serie A. Inclusi il direttore della fotografia Jörg Widmer (La vita nascosta) e lo scenografo David Crank (Lincoln). The Book of Vision sarà prodotto da Gerardo Panichi, che, con Hintermann, fa parte del collettivo romano Citrullo International. Citrullo produce insieme a Rai Cinema, la belga Entre Chien et Loup e la britannica Luminous Arts.

Hintermann ha detto che sta lavorando in modo da portare il cast al Lido per il lancio de film. Improbabile, comunque, che vedremo Malick.


NASTRI D’ARGENTO 2020: FAVOLACCE MIGLIOR FILM, ECCO TUTTI I VINCITORI

Sono stati annunciati i vincitori dei Nastri d’Argento 2020, i premi consegnati dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani.
Favolacce di Fabio e Damiamo D’Innocenzo si aggiudica il premio per il Miglior Film, mentre Pinocchio di Matteo Garrone ottiene Migliore Regia e Attore non Protagonista (Roberto Benigni), insieme a scenografia, montaggio, sonoro e costumi (a pari merito con Favolacce).
A Vittorio Storaro, direttore della fotografia di capolavori come Apocalypse Now e Novecento, il Nastro d’Oro alla Carriera.

Miglior film
Favolacce

Migliore regia
Matteo Garrone – Pinocchio

Miglior regista esordiente
Marco D’Amore – L’immortale

Miglior Commedia
Figli di Giuseppe Bonito

Miglior produttore
Agostino, Giuseppe e Mariagrazia Saccà, Rai Cinema e Vision Distribution – “Favolacce” e “Hammamet”

Miglior attore protagonista
Pierfrancesco Favino – Hammamet

Miglior attrice protagonista
Jasmine Trinca – La Dea Fortuna

Miglior attore non protagonista
Roberto Benigni – Pinocchio

Miglior attrice non protagonista
Valeria Golino – 5 È Il Numero Perfetto, Ritratto Della Giovane In Fiamme

Miglior attore di commedia
Valerio Mastandrea – Figli

Miglior attrice di commedia
Paola Cortellesi – Figli

Miglior soggetto
Il signor Diavolo di Pupi, Antonio e Tommaso Avati

Miglior sceneggiatura
Favolacce – Damiano e Fabio D’Innocenzo

Migliore fotografia
Paolo Carnera – Favolacce

Migliore scenografia
Dimitri Capuani – Pinocchio

Miglior montaggio
Marco Spoletini – Pinocchio, Villetta con ospiti

Migliori costumi
Massimo Cantini Parrini – Pinocchio, Favolacce

Miglior sonoro
Maricetta Lombardo – Pinocchio

Migliore colonna sonora
Brunori Sas – Odio l’estate
Pasquale Catalano – La Dea Fortuna


Miglior canzone originale
Che vita meravigliosa di Diodato – La Dea Fortuna

A Toni Servillo il Nastro alla carriera
Va a Toni Servillo il Nastro d’Argento alla carriera 2020. L’attore ritirerà il premio durante la serata di premiazione.


“IO ENNIO MORRICONE SONO MORTO.” IL COMPOSITORE AVEVA SCRITTO IL SUO STESSO NECROLOGIO

l grande compositore Ennio Morricone è morto oggi, a 91 anni, ma ovviamente la sua musica durerà per sempre e per certi versi lo ha già reso immortale.
Prima di morire, il Maestro aveva dettato il suo stesso stesso necrologio all’amico e legale Giorgio Assumma.
Trovate il testo, qui sotto.
Come specificato in questo ultimo saluto, il funerale si terrà in forma privata (“Non voglio disturbare”).
La camera ardente è stata allestita al Campus Biomedico, ma nessuno può avvicinarsi e questo è anche legato alle misure anti Covid-19.

Il necrologio scritto da Ennio Morricone

Io Ennio Morricone sono morto.
Lo annuncio così a tutti gli amici che mi sono stati sempre vicino ed anche a quelli un po’ lontani che saluto con grande affetto. Impossibile nominarli tutti.
Ma un ricordo particolare è per Peppuccio e Roberta, amici fraterni molto presenti in questi ultimi anni della nostra vita.
C’è solo una ragione che mi spinge a salutare tutti così e ad avere un funerale in forma privata: non voglio disturbare.
Saluto con tanto affetto Ines, Laura, Sara, Enzo e Norbert, per aver condiviso con me e la mia famiglia gran parte della mia vita.
Voglio ricordare con amore le mie sorelle Adriana, Maria e Franca e i loro cari e far sapere loro quanto gli ho voluto bene.
Un saluto pieno, intenso e profondo ai miei figli, Marco, Alessandra, Andrea e Giovanni, mia nuora Monica e ai miei nipoti Francesca, Valentina, Francesco e Luca.
Spero che comprendano quanto li ho amati.
Per ultima Maria (ma non ultima). A lei rinnovo l’amore straordinario che ci ha tenuto insieme e che mi dispiace abbandonare. A Lei il più doloroso addio.


HOMEMADE – L’INIZIO DEL CORTOMETRAGGIO DI PAOLO SORRENTINO

Netflix ha pubblicato le prime scene del cortometraggio realizzato da Paolo Sorrentino per il progetto Homemade, che riunisce 17 corti diretti da vari registi durante il lockdown per l’emergenza Covid-19. Questi piccoli film sono stati girati senza troupe e senza budget, sfruttando solo le attrezzature che i cineasti avevano a propria disposizione in casa.

Quello di Sorrentino è certamente uno dei più graziosi: racconta un flirt tra la Regina Elisabetta II e Papa Francesco, rappresentati dai rispettivi pupazzetti salutanti, per riflettere sulla prigionia dorata del potere.

La sinossi
HOMEMADE è una collezione di corti girati in tutto il mondo da alcuni dei registi più acclamati. In isolamento a causa della diffusione di COVID-19, i cineasti hanno creato storie personali e commoventi che raccontano l’esperienza condivisa della quarantena.

Un omaggio all’arte cinematografica e alla forza inarrestabile della creatività a dispetto della pandemia.

La produzione è curata da The Apartment Pictures – compagnia appartenente a Fremantle – e Fabula.

Potrete vedere la clip qui di seguito, ma prima vi ricordo che Homemade è già disponibile su Netflix.

La clip del corto di Paolo Sorrentino




Christopher McQuarrie e Tom Cruise hanno dei piani per un film che farà sembrare Jack Reacher “roba per bambini”

A otto anni dall’uscita del primo Jack Reacher, l’action thriller diretto da Christopher McQuarrie, interpretato da Tom Cruise e basato sul romanzo di Lee Child One Shot, il regista della pellicola è tornato a parlare di un franchise cinematografico che non è riuscito ad andare oltre il secondo capitolo, Jack Reacher – Punto di non Ritorno, passato poi nelle mani di Edward Zwick.
In una chiacchierata fatta con Empire, Christopher McQuarrie spiega quello che lui e Tom Cruise avevano intenzione di fare con un eventuale terzo episodio aggiungendo però di avere in cantiere un nuovo film, sempre interpretato dalla star di Mission: Impossibile, che farà sembrare i film basati sui romanzi di Lee Child roba per bambini.

Tom e io stavamo discutendo del fatto che, se la serie fosse continuata, avremmo potuto portare Jack Reacher in un posto dove, nel post Deadpool e post Joker, sarebbe potuto diventare un franchise vietato ai minori in grado di attingere a piene mani da tutta la brutalità dei libri. Eravamo pronti ad addentrarci in quel territorio. Ma io e Tom potremmo avere qualcos’altro in serbo. Un progetto molto poco in linea coi soliti personggi di Tom. Ne stiamo parlando e sono speranzoso circa il futuro. Il franchise è andato avanti, noi no. Abbiamo qualcosa nel cilindro. La roba di Jack Reacher di cui vi stavo parlando è roba da bambini al confronto.

Intanto, Tom Cruise e Christopher McQuarrie si apprestano a tornare sul set di Mission: Impossibile 7 a partire dalle prossime settimane.

Il segretario della cultura britannico Oliver Dowden ha annunciato infatti che una serie di persone coinvolte in importanti produzioni cinematografiche e televisive internazionali (tra attori, registi e produttori) saranno incluse nelle eccezioni alla quarantena di due settimane imposta a chi proviene da paesi ad alto rischio come, per esempio, gli Stati Uniti. Dal 10 luglio infatti chi proviene da paesi a basso rischio non sarà costretto a rimanere in quarantena in Inghilterra, ma appunto nel caso degli USA sono state annunciate delle eccezioni.

Le riprese di Mission: Impossible 7 potrebbero partire quindi anche prima di settembre, data precedentemente annunciata dall’assistente alla regia Tommy Gormley e da Simon Pegg, che aveva spiegato che le prime scene che verranno girate saranno in esterni. Ricordiamo che stando all’assistente alla regia, l’intenzione della Paramount è di tornare anche in Italia e negli altri paesi previst


Favolacce in testa nel terzo weekend di riaperture | Box-Office Italia

Nel terzo weekend dal via libera alle riaperture dei cinema in Italia (avvenuto il 15 giugno), continua la crescita negli incassi e nei biglietti staccati, un incremento lento (ma abbastanza stabile) affidato agli esercenti coraggiosi che stanno decidendo di ripartire nonostante l’assenza di titoli inediti di rilievo e il periodo estivo (storicamente sfavorevole).
Da giovedì a domenica sono stati raccolti 178mila euro, per un totale di circa 31.880 biglietti staccati, con un incremento di circa il 10% rispetto a una settimana fa (161mila euro, quasi 29mila biglietti), il tutto in un totale di quasi 700 schermi attivi (sempre una quota molto ridotta rispetto agli oltre 3700 di un anno fa). Basti pensare che nel 2019 in questo stesso weekend si incassavano 3.6 milioni di euro, con oltre mezzo milione di biglietti staccati.

Favolacce dei Fratelli D’Innocenzo (disponibile in una trentina di copie) si mantiene in testa con quasi undicimila euro, salendo così a un totale di 47.237 euro. Seconda posizione per I Miserabili, con 9.931 euro e un totale di 72.403 euro, mentre chiude il podio Parasite, con 9.255 euro e un totale ormai vicino ai 5.6 milioni di euro.

Bisogna scendere al quarto posto per trovare una nuova uscita: è Matthias & Maxime di Xavier Dolan, che è uscito in contemporanea on demand e in sala. La pellicola incassa 8.148 euro in quattro giorni, e sale a 11mila euro in cinque giorni. Al quinto posto un’altra nuova uscita, Il delitto Mattarella, con 7.200 euro, mentre al sesto posto troviamo Bombshell (disponibile in streaming ormai da mesi), con seimila euro.

In top-ten altre due novità: Ammèn, all’ottavo posto con 5.562 euro, e Gli anni amari al nono con 5.367 euro.


INCASSI ITALIA 2/5 LUGLIO 2020
FAVOLACCE – € 10.931 / € 47.237
I MISERABILI – € 9.931 / € 72.403
PARASITE – € 9.255 / € 5.593.353
MATTHIAS & MAXIME – € 8.148 / € 11.066
IL DELITTO MATTARELLA – € 7.199 / € 7.199
BOMBSHELL – € 6.099 / € 6.292
LA DEA FORTUNA – € 5.659 / € 8.182.714
AMMEN – € 5.562 / € 5.562
GLI ANNI AMARI – € 5.367 / € 5.367
CENA CON DELITTO – € 4.480 / € 5.090.534


Hamilton, dopo lo sbarco su Disney+ infiamma la polemica: va cancellato, glorifica uno schiavista

In un’estate senza cinema a causa dell’emergenza nuovo Coronavirus, quello appena trascorso è stato, indubbiamente, il fine settimana della versione filmata del pluripremiato musical di Lin-Manuel Miranda, Hamilton.
Hamilton è stato visto, è stato commentato, è stato acclamato, ma, inevitabilmente, è stato anche criticato in un contesto, quello dei social, in cui appare sempre più difficile quello che normalmente s’insegna nei primi anni di scuola dell’obbligo: l’importanza del contesto storico e l’interpretazione dei messaggi veicolati in un “testo”. Messaggi che possono, in una certa maniera, trascendere la “storicità” di un dato personaggio.

Ed era dunque scontato che l’hashtag #CancelHamilton avrebbe impazzato su Twitter, per lo meno negli Stati Uniti. Questo perché Hamilton, musical di Broadway che, oltre agli 11 Tony Awards vinti e al botteghino da oltre un miliardo di dollari, vede svariati attori non bianchi interpretare figure storiche bianche, glorificherebbe Alexander Hamilton, uno dei padri fondatori degli Stati Uniti che, malgrado la passione per le istanze a favore dell’abolizione della schiavitù era, di fatto… un mercante di schiavi.

Al solito, come già accaduto in passato con Star Wars: Gli Ultimi Jedi o, di recente, con l’acclamato videogame The Last of Us Part II, non è semplice stabilire quanto proteste come queste possano definirsi “genuine” fra profili creati appositamente per l’occasione e conversazioni social attivate per seguire questa o quella agenda politica.

In un’intervista con NPR risalente alla scorsa settimana, Lin-Manuel Miranda (peraltro di origine portoricana), ha ammesso che lo spettacolo non affronta il tema della schiavitù nella maniera che un tema come questo meriterebbe:

Nonostante abbia dato voce a delle idee contro la schiavitù rimase complice di un sistema. E oltre a criticare Jefferson per la sua ipocrisia in merito alla schiavitù nel secondo Atto, lo show non dice molto altro nel corso del secondo atto. E penso sia piuttosto onesto. Perché lui non fece molto altro. Nessuno di loro. Nessuno di loro fece abbastanza. E lo diciamo anche nei momenti finali. Ovviamente adesso è una cosa che colpisce in modo diverso perché stiamo avendo una conversazione sul tema, stiamo ragionando sul “come si sradica un peccato originale?”.

Come descritto nel comunicato ufficiale, il film è un passo avanti nell’arte della “ripresa dal vivo” che trasporta il pubblico nel mondo dello spettacolo di Broadway in modo unico e intimo. Combinando i migliori elementi del teatro dal vivo, del cinema e dello streaming, il risultato è un’esperienza cinematografica che rappresenta un modo completamente nuovo di vivere Hamilton.

La versione filmata del musical è stata registrata al The Richard Rodgers Theatre di Broadway nel giugno del 2016 e annovera nel cast il vincitore del Tony Award® Lin-Manuel Miranda nel ruolo di Alexander Hamilton. Daveed Diggs interpreta Marquis de Lafayette/Thomas Jefferson, mentre Renée Elise Goldsberry è Angelica Schuyler; Leslie Odom, Jr. è Aaron Burr; il nominato ai Tony Award Christopher Jackson interpreta il ruolo di George Washington; Jonathan Groff è King George; Phillipa Soo è Eliza Hamilton e Jasmine Cephas Jones interpreta Peggy Schuyler/Maria Reynolds; Okieriete Onaodowan è Hercules Mulligan/James Madison e Anthony Ramos è John Laurens/Philip Hamilton.


James Gunn rivela un interessante aneddoto sul make-up di Drax

James Gunn, sempre molto attivo sui social, ha preso parola su Instagram per spiegare meglio un “Fun Fact” relativo al costume e al make-up di Drax per Guardiani della Galassia Vol. 1 e 2.
Dave Bautista impiegava dalle tre alle cinque ore per l’applicazione del trucco necessario alla parte, tempistiche che si sono ridotte a novanta minuti nel sequel.

James Gunn ha spiegato, su Instagram, come si è resa possibile questa riduzione del “minutaggio”:

Ho postato questa curiosità nelle mie storie e centinaia di persone mi hanno chiesto “ma come è stato possibile?”. Il team che lo applicava era lo stesso in entrambi i film, quindi non dipendeva tanto da ciò. La compagnia che ha lavorato al Volume 2, la Legacy, aveva creato questa specie di t-shirt di Drax per le sue braccia e parte superiore del corpo. In aggiunta alla maggior rapidità anche la resa era migliore, nonostante il design fosse ottimo fin dall’inizio anche se i pezzi separati di make up nel primo film si gonfiavano col sudore di Dave, si piegavano e facevano sembrare Dave uno Sharpei. Proprio per questo abbiamo dovuto fare in post-produzione un sacco di pulizia digitale di cui non abbiamo avuto necessita nel Volume 2. Nel secondo capitolo la maglietta è così incredibilmente sottile e aderente al corpo di Dave che siamo riusciti a usare molto di più il suo corpo e i suoi muscoli. Altra curiosità: ho tagliato una bella scena dal primo film che spiegava come i tatuaggi di Drax non fossero relativi a delle conquiste, ma alle sue memorie di famiglia: i suoi genitori durante l’infanzia, il matrimonio con sua moglie, la nascita di sua figlia. Nel design dei suoi tatuaggi scarificati c’è tutto questo.

Vi ricordiamo che prima di dedicarsi interamente alla pellicola dei Marvel Studios, James Gunn sarà concentrato sul nuovo Suicide Squad, le cui riprese sono state ultimate e che ha una data d’uscita fissata al 6 agosto 2021.


Nastri d’Argento 2020: la serata di premiazione dedicata a Ennio Morricone

È dedicata al grande Ennio Morricone la serata di premiazione della 74ma edizione dei Nastri d’Argento in onda questa sera alle 21.10 su Rai Movie dal Museo MAXXI a Roma.

Il compositore di capolavori assoluti, artista inarrivabile e discreto, geniale e riservato, Morricone ha accompagnato la vita di ognuno di noi per oltre cinquant’anni, amato da un pubblico trasversale e internazionale. Ha vinto l’Oscar® alla carriera “per i suoi eccezionali contributi nell’arte della musica per film” nel 2007 dopo cinque candidature, e poi nel 2106 l’Oscar® per la Miglior Colonna sonora per “The Hateful Hate” di Quentin Tarantino. Ha vinto il primo dei suoi 11 Nastri D’Argento, più il prestigioso Nastro d’Oro alla carriera, nel 1965 con “Per un pugno di dollari” di Sergio Leone, che segna l’avvio di un sodalizio artistico e umano che era iniziato sui banchi di scuola. Innumerevoli i premi anche internazionali conquistati nel corso della sua carriera – fra cui 3 Golden Globe, 6 Bafta, 10 David di Donatello – e nel 1995 ha ricevuto il Leone d’Oro alla Carriera alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

I Giornalisti Cinematografici non possono non ricordarlo con l’affetto e la stima di sempre questa sera dedicandogli la cerimonia dei Nastri in diretta su Rai Movie dalle 21.10, ricordando innanzitutto le parole con le quali Morricone concluse lo scorso 11 gennaio la cerimonia per il premio alla carriera ricevuto in Senato: “Io credo che la prossima stagione sarà bellissima”. Parole che tanto più in questa stagione e in questa serata sono il migliore augurio per il cinema italiano.


Black Butterfly, curiosità e retroscena sul film con Antonio Banderas e Jonathan Rhys-Meyers

Black Butterfly con Antonio Banderas e Jonathan Rhys-Meyers è un thriller remake di una precedente produzione.

Black Butterfly, curiosità e retroscena sul film con Antonio Banderas e Jonathan Rhys-Meyers

Black Butterfly (2017) è un thriller diretto da Brian Goodman e interpretato da Jonathan Rhys-Meyers e Antonio Banderas, riflessione sull'arte della scrittura da un punto di vista decisamente ansiogeno. Esaminiamo da dove arriva l'idea del film e quale sia la vicenda che narra.

Black Butterfly è la storia dello sceneggiatore Paul (Banderas), che autoesiliato in una sua casa isolata (che sta cercando di vendere dopo un brutto divorzio) lavora su un copione che dovrebbe risollevargli la carriera in stallo. In un diner incontra per caso un vagabondo di nome Jack (Rhys-Meyers), che lo salva dall'ira di un camionista e per riconoscenza viene alla fine ospitato da Paul. Lo scrittore realizzerà presto che Jack, apparentemente ansioso di ripagare il favore tramite alcuni lavoretti, vuole in realtà aiutarlo a scrivere, suggerendogli di raccontare proprio il loro rapporto. C'è qualcosa di paranoico nel modo in cui Jack si comporta...

Black Butterfly è il remake del film francese Papillon Noir (2008), interpretato invece da Stéphane Freiss nei panni dello scrittore, lì chiamato Richard, e il Jack della situazione, nell'originale portato sullo schermo addirittura da Éric Cantona: sì, proprio il celebre calciatore che ha appeso le scarpette al chiodo nel 1997 dandosi poi al cinema. L'anno dopo aver girato Papillon Noir, Cantona sarebbe stato nel cast di Il mio amico Eric di Ken Loach.
In realtà Black Butterfly rappresenta il debutto di questa storia al cinema, perché Papillon Noir era un film prodotto per la tv. Infatti il cast del remake è più prestigioso e più adatto al grande schermo, comprendendo Piper Perabo nei panni di Laura, l'agente immobiliare di Paul. Nel ruolo cammeo di Pat, il gestore dello store, c'è il regista Abel Ferrara.


Famosa: il trailer del film di Alessandra Mortelliti nelle sale il 13,14 e 15 luglio

Film evento nelle sale italiane con Europictures il 13, 14 e 15 luglio, Famosa è diretto da Alessandra Mortelliti e interpretato da Jacopo Piroli, Adamo Dionisi, Gioia Spaziani e Matteo Paolillo.

Presentato ad Alice nella città durante l’ultima Festa del cinema di Roma, Famosa è un film diretto da Alessandra Mortelliti e interpretato da Jacopo Piroli, Adamo Dionisi, Gioia Spaziani e Matteo Paolillo che verrà distribuito come evento nei cinema italiani il 13, 14 e 15 luglio grazie a Europictures. Di seguito vi mostriamo il trailer del film, prodotto da Palomar con Rai Cinema.
Famosa è "una favola moderna", come la definisce l'esordiente Mortelliti, e racconta la storia di Rocco, un ragazzo quasi diciottenne, incompreso e solitario, che desidera trasferirsi da un piccolo paese della Ciociaria nella Capitale, per poter realizzare il suo più grande sogno: diventare un ballerino. Con tenacia e grande forza di volontà, Rocco riuscirà ad intraprendere il tanto agognato viaggio, ma la realtà che lo attende non sarà quella sperata e il suo sogno verrà ancora una volta messo alla prova.
La storia di Rocco Fiorella nasce da un monologo teatrale e arriva sul grande schermo come racconto di formazione di un timido adolescente con la passione del ballo, incompreso dalla sua famiglia, in particolar modo da suo padre, e dai suoi compagni di classe che ne fanno oggetto di scherno e derisione. Al suo fianco Maura, una zia speciale che lo sosterrà in ogni scelta, Azzurra, un’amica saggia, e Luigi, il suo principe bello e tenebroso.

Famosa Il Trailer Ufficiale del Film - HD

L'alba della libertà: Werner Herzog e Christian Bale per la vera storia di Dieter Dengler

Herzog racconta in questo film, noto anche col titolo internazionale Rescue Dawn, la vera storia del pilota Dieter Dengler, prigioniero per mesi in Laos durante la guerra in Vietnam, raccontata già nel documentario Little Dieter Needs to

Nel 2006 Christian Bale è stato il protagonista di L'alba della libertà, meglio noto col titolo originale di Rescue Dawn, film di Werner Herzog che racconta la vera storia di Dieter Dengler, un giovane tedesco col sogno di diventare pilota d'aereri che, appena diciannovenne, si arruolò nell'aeronautica militare statunitense.
Dengler non è noto però solo per la sua passione per il volo, ma per il fatto di essere uno dei due sopravvissuti dei sette prigionieri di guerra che riuscirono a evadere da un campo di prigionia in Laos, a Pathet Lao, dopo avervi trascorso sette mesi, ed essere stato il primo aviere statunitense a riuscire a sfuggire alla prigionia durante la guerra del Vietnam.

Nel febbraio del 1966 Dengler decollò dalla portaerei USS Ranger a bordo del suo Douglas A-1 Skyrider, per una missione in nero da condurre col suo squadrone sopra i cieli del Laos.
Venne abbattuto e catturato, e dopo essersi rifiutato di firmare un documento che condannava le attività degli Stati Uniti in Vietnam, venne inviato al campo di prigionia di Pathet Lao. Lì incontrà altri prigionieri: i thailandesi Phisit Intharathat, Prasit Promsuwan e Prasit Thanee, il cinese Y.C. e gli americani Eugene DeBruin e Duane W. Martin. Ad eccezione di Martin, pilota di elicotteri abbattutto un anno prima, gli altri erano in stato di prigionia da alcuni anni, ed erano tutti membri di Air America, la compagnia aerea americana controllata dalla CIA e in quegli anni con compiti di rifornimento e supporto delle operazioni coperte nel Sud-est Asiatico durante la guerra in Vietnam (c'è anche una divertente commedia con Mel Gibson e Robert Downey Jr., chiamata proprio Air America, che ne racconta in chiave assai leggera le operazioni)
Non appena giunto al campo, Dengler disse subito agli altri prigionieri della sua intenzione di evadere non appena ne avessero avuto modo.

Dopo mesi di prigionia in condizioni inumane, e dopo aver sentito che i loro carcerieri pensavano di ucciderli simulando proprio un tentativo di fuga. Organizzato un piano, Dengler e gli altri si misero in azione il 29 giugno del 1966, e riuscirono a uccidere la maggior parte degli uomini di guardia e a metterne in fuga altri due.
A quel punto i prigionieri di divisero, e Dengler si mise in fuga con Martin. Quest'ultimo venne ucciso a colpi di machete da dei contadini ai quali aveva cercato di rubare del cibo.
Dengler fu tratto in salvo dagli americani dopo 23 giorni trascorsi nella giungla. Dei sette evasi, assieme a Phisit Intharathat, Dengler fu l'unico a tornare a casa vivo: gli altri furono uccisi, o non se ne seppe più nulla.

Nel 1979 Dengler raccontò la sua esperienza in un libro intitolato "Escape From Laos", e la sua storia iniziò a circolare anche tramite altri libri e documentari che raccontavano di altri celebri prigionieri di guerra.
Arrivò così all'orecchio di Werner Herzog, che prima di girare L'alba della libertà realizzò nel 1997 un documentario su Dengler e la sua storia intitolato Little Dieter Needs to Fly ("il piccolo Dieter ha bisogno di volare"). Già allora il regista tedesco avrebbe voluto realizzare un prodotto di finzione, ma non fu in grado di trovare i finanziamenti necessari, e quindi ripiegò su un film documentario, che sarebbe stato molto meno costoso.
Qualche anno dopo, prima Matt Damon e successivamente Christian Bale manifestarono il suo interesse nel portare sullo schermo la figura di Dieter Dengler, Herzog ebbe la possibilità di mettere assieme i soldi che gli servivano per realizzare il film che aveva sognato una decina d'anni prima.

Il coinvolgimento di Bale e della Metro-Goldwyn-Mayer come prduzione ha segnato la prima volta per Herzog con una grande casa di produzione hollywoodiana, e con una troupe abituata al metodo di lavoro di Hollywood, che non è chiaramente il suo. C'è un lungo e bell'articolo pubblicato sul New Yorker nell'aprile del 2006, intitolato "The Ecstatic Truth -
Werner Herzog’s quest" e firmato da Daniel Zalewski, che racconta dei contrasti avvenuti sul set e del fastidio provato dalla crew americana nei contronti dei medoti del regista tedesco, il cui modo di fare era ritenuto ""strano, impulsivo, addirittura amatoriale".

Polemiche arrivarono dopo l'uscita del film anche dalla famiglia di Gene DeBruin, uno dei prigionieri che evasero con Dengler. Il fratello di Gene, Jerry DeBruin, ha addirittura messo online un sito (www.rescuedawnthetruth.com) nel quale si denunciano quelle che ritiene essere le numerose inesattezze presenti nel film. La principale riguarda il fatto che Dieter viene raccontato come la mente del piano di fuga, mentre in realtà quel piano sarebbe stato già progettato dagli altri prigionieri, e il ruolo che questi stessi hanno avuto poi nell'evasione. Sul sito è intervenuto anche, a supporto delle tesi di DeBruin, anche Phisit Intharathat, l'altro sopravvissuto all'evasione.
Testimonianze dello stesso Phisit Intharathat sulla sua prigionia e sulla storia di Dengler si possono anche ritrovare all'indirizzo https://www.air-america.org/articles/priso...ntharathat.html.
A tale proposito Herzog ha dichiarato di non essere stato a conoscenza di certi fatti prima di aver terminato il film, ma la famiglia DeBruin ha sottolineato come il regista non si sia mai dimostrato interessato a parlare con loro prima di girare il film.


C'ERA UNA VOLTA IN AMERICA STASERA SU RAI3 IN RICORDO DI ENNIO MORRICONE

Stasera su Rai3, a partire dalle 20:30, va in onda C'era una volta in America, film diretto nel 1984 da Sergio Leone e considerato il suo capolavoro nonché uno dei film più belli della storia del cinema. L'indimenticabile colonna sonora è firmata da Ennio Morricone.

Ascesa e crescita del crimine organizzato a New York, a partire da quel 1922 che fa da scenario alle gesta di una piccola banda di ragazzini capeggiata da Max e Noodles. Entrambi ebrei, vivono per la strada tra scippi, piccoli furti, ricatti ai poliziotti di quartiere. Passano gli anni, arriva il Proibizionismo e una nuova opportunità di fare soldi in modo più facile. Non sono più i teppistelli di una volta, ora sono uomini disposti a tutto pur di trovare un proprio "posto al sole". La via è costellata di morte, sangue, ricatti, amori violati, tradimenti, amicizie infrante ed esili volontari. Le colpe però hanno sempre un prezzo da pagare e i debiti si pagano anche se a distanza di tempo. Anche quando tutto sembra ormai solo un ricordo annebbiato e rimane, forse, solo il rimpianto.

Con protagonisti Robert De Niro, James Woods ed Elizabeth McGovern, C'era una volta in America si ispira in parte al romanzo del 1952 The Hoods di Harry Grey.
Ultimo capitolo della "Trilogia del tempo" di Sergio Leone, il film non ottenne un gran successo alla sua uscita ma fu rivalutato negli anni successivi fino a diventare una delle pellicole più apprezzate di tutti i tempi. Anche per merito della splendida colonna sonora composta da Ennio Morricone, grazie alla quale il compositore romano vinse nel 1985 un BAFTA e un Nastro d'Argento.


BAARÌA: STASERA SU CANALE 5 IL FILM DI GIUSEPPE TORNATORE CON LE MUSICHE DI ENNIO MORRICONE

Stasera su Canale 5 alle 21:20 va in onda Baarìa il film diretto da Giuseppe Tornatore. È un omaggio ad Ennio Morricone, compositore delle musiche del film scelto per inaugurare la Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia nel 2009.

Il film racconta una famiglia siciliana attraverso tre generazioni: da Cicco al figlio Peppino al nipote Pietro... Sfiorando le vicende private di questi personaggi e dei loro familiari, il film evoca gli amori, i sogni, le delusioni di un'intera comunità vissuta tra gli anni trenta e gli anni ottanta del secolo scorso nella provincia di Palermo. Negli anni del fascismo Cicco è un modesto pecoraio che trova, però, il tempo di dedicarsi al proprio mito: i libri, i poemi cavallereschi, i grandi romanzi popolari. Nelle stagioni della fame e della seconda guerra mondiale, suo figlio Peppino s'imbatte nell'ingiustizia e scopre la passione per la politica.

Baarìa racconta la storia di Bagheria tra gli anni trenta ed ottanta. Giuseppe Tornatore contestualizza i sui personaggi facendo riferimenti alla mafia, al fascismo e all'Italia del miracolo economico. Tornatore ha girato il film a Bagheria e in Tunisia, dove gli scenografi hanno ricostruito la Bagheria degli anni trenta. Alcune scene girate in dialetto siciliano sono state doppiate per evitare che il film fosse distribuito con i sottotitoli nel resto d'Italia.

Baarìa è stato uno dei film più costosi della storia del cinema nostrano e primo film italiano ad aprire la Mostra del Cinema di Venezia dopo circa vent'anni. Il film fu definito una sorta di La meglio gioventù alla siciliana. Giuseppe Tornatore ha raccontato la sua collaborazione con Ennio Morricone nel libro Ennio, un maestro in cui i due premi oscar discutono del mondo e del loro lavoro.


CONSTANTINE: J.J. ABRAMS PRODUTTORE DI UN NUOVO FILM LIVE-ACTION?

Constantine, uno dei personaggi più famosi del mondo dei fumett, anche in questo caso in formato live-action, con un film prodotto dalla Bad Robot di J.J. Abrams.
L'indiscrezione, per ora, non è stata ovviamente confermata e bisognerà attendere i prossimi mesi per capire se c'è qualcosa di vero nelle notizie apparse online nelle ultime ore.

Il personaggio è già stato al centro di alcuni progetti live action ottenendo un film con star Keanu Reeves e una serie tv con protagonista l'attore Matt Ryan. Il 22 agosto si svolgerà l'evento DC Fandome, appuntamento che dovrebbe svelare quali sono i titoli in fase di sviluppo tratti dai fumetti della DC e nelle ultime ore, oltre all'esperto in eventi sovrannaturali, si è parlato di un potenziale film dedicato a Zatanna.

Warner Bros. e Bad Robot sarebbero ora al lavoro sullo sviluppo di un progetto che potrebbe essere legato alla serie Justice League Dark, in fase di sviluppo per HBO Max.
Online i fan si stanno già chiedendo se John Constantine potrebbe avere nuovamente il volto di Keanu o di Matt, o si sta progettando un reboot completo della storia, introducendo nuovamente il personaggio del detective che sul piccolo schermo è al centro anche delle avventure di Legends of Tomorrow.

Constantine e Zatanna, inoltre, sono entrambi membri del team di Justice League Dark e non sarebbe da escludersi che lo show venga sfruttato per lanciare i nuovi progetti prodotti dalla Bad Robot.
Non resta quindi che attendere per scoprire cosa accadrà nel DC Universe, già in fermento per l'attesa del debutto della versione di Justice League ideata da Zack Snyder e di aggiornamenti legati al ritorno di Superman sul grande schermo.


SKY OMAGGIA ENNIO MORRICONE: PROGRAMMAZIONE SPECIALE DEDICATA AL CELEBRE COMPOSITORE

SKY rende omaggio a Ennio Morricone nel giorno della sua scomparsa: oltre 24 ore di programmazione, tra film divenuti celebri anche per merito della sua colonna sonora e una speciale intervista tra musica e cinema.

Il canale dedicato alla speciale maratona commemorativa è Sky Cinema Due. Si parte stasera alle 21.15 con uno dei film più famosi di Sergio Leone, accompagnato dall'ormai leggendaria colonna sonora di Ennio Morricone, C'era una volta in America, con Robert De Niro, James Woods ed Elizabeth McGovern. A seguire sarà la volta di Novecento di Bernardo Bertolucci, di cui saranno trasmessi uno dopo l'altro i due atti di cui si compone, con Robert De Niro, Gérard Depardieu, Burt Lancaster e Donald Sutherland.

Domani, 7 luglio 2020, su Sky Cinema Due, da non perdere, sin dal mattino gli altri due film che compongono la Trilogia del Tempo di Sergio Leone - Giù la testa e C'era una volta il West -, mentre alle 12.10 andrà in onda il film The Untouchables - Gli intoccabili di Brian De Palma con Kevin Costner, Sean Connery e Robert De Niro. Seguito dalle 14.10 dalla "Trilogia del Dollaro": Per un pugno di dollari, Per qualche dollaro in più e Il buono, il brutto, il cattivo.

In prima serata, domani su Sky Cinema Due alle 21:15, il film The Hateful Eight di Quentin Tarantino con cui Morricone ottenne il tanto atteso Oscar nel 2016 per la Miglior Colonna sonora, dopo l'Oscar alla carriera ottenuto nel 2007. A seguire si chiude con La chiave di Tinto Brass, Nel centro del mirino di Wolfgang Petersen e Il mio nome è Nessuno di Tonino Valerii.

Inoltre, stasera alle 21.00 su Sky Cinema Due e su Sky Arte (in replica anche domani alle 21.00 su Sky Cinema Due) verrà riproposta l'intervista a Ennio Morricone insieme a Giuseppe Tornatore, definito "amico fraterno" dallo stesso compositore nel suo auto-necrologio reso noto questa mattina. Tutti i film trasmessi sono disponibili anche on demand su Sky e in streaming su NOW TV.


BLACK WIDOW, FLORENCE PUGH SARÀ LA PROTAGONISTA DI NUOVI FILM MARVEL

Black Widow rappresenterà un passaggio di consegne tra Scarlett Johansson e Florence Pugh: la regista del film Marvel ha infatti confermato che l'intenzione è di rendere Yelena protagonista di nuove storie tratte dal mondo dei fumetti. La giovane star sembra sia al centro di un nuovo progetto del Marvel Cinematic Universe che proseguirà nei prossimi anni.

La regista Cate Shortland, intervistata da Empire Magazine, ha parlato dell'ultima apparizione di Scarlett Johansson nel ruolo di Black Widow: "Kevin Feige si era reso conto che il pubblico si sarebbe aspettato una storia legata alle origini del personaggio e, ovviamente, siamo andati nella direzione opposta. E non sapevamo quanto sarebbe stata grandiosa Florence Pugh".
La filmmaker ha aggiunto: "Sapevamo che sarebbe stata grandiosa, ma non sapevamo come. Scarlett è stata fantastica: 'Oh, le passerò il testimone'. Quindi si darà vita a un'altra storyline al femminile".

Cate ha inoltre assicurato che il film sarà un fantastico modo per dire addio a Natasha Romanoff, che ha perso la vita in Avengers: Endgame: "Nel film i fan sono stati sconvolti dal fatto che Natasha non ha avuto un funerale. Mentre Scarlett, quando ne ho parlato, ha detto che Natasha non l'avrebbe voluto perché è una persona troppo privata e, in ogni caso, le persone non la conoscono realmente. Quindi ciò che abbiamo fatto in questo film è di permettere che il finale rappresentasse il dolore che gli individui hanno provato, piuttosto che essere un grande evento pubblico. Penso che sarà un finale adatto a lei".

Black Widow arriverà nei cinema americani il 6 novembre.


GIANCARLO GIANNINI SU GUILLERMO DEL TORO: "SUL SET DI MIMIC MI DISSE: "FORSE È L'UNICO FILM CHE FACCIO"

Giancarlo Giannini ha ricordato di quando lavorò con Guillermo Del Toro sul set di Mimic e l'allora esordiente regista di origine messicane gli confessò il timore che quello potesse essere l'unico film che avrebbe girato in America.

Giancarlo Giannini ha sempre avuto un rapporto speciale con Hollywood, tanto che in un'intervista a Repubblica dice: "in America ha volte mi hanno amato più che in Italia", ricordando la sua partecipazione a film come Lo sbarco di Anzio con Robert Redford. Giancarlo Giannini ha lavorato anche con Guillermo del Toro. Era il 1997, il regista messicano era al suo debutto negli States con il film Mimic. L'aneddoto raccontato da Giannini è legato ad una particolare scena girata in un salone enorme, pieno di letti, per il quale la produzione non aveva badato a spese. L'attore italiano disse a del Toro "Ammazza ti trattano come Kubrick". Il futuro premio Oscar gli rispose: "zitto che forse è l'unico film che faccio, prima che mi rimandino in Messico, sfruttiamo il momento".

Per l'horror Mimic Guillermo Del Toro aveva scelto l'argentino Federico Luppi, uno dei suoi attori preferiti per il ruolo di Manny. Tuttavia, la pronuncia inglese di Luppi non fu giudicata sufficientemente buona dai produttori, quindi Del Toro optò per Giancarlo Giannini.

Giannini il mese scorso è stato scelto dalla Hollywood Chamber of Commerce e riceverà la stella sulla celebre Walk of Fame sulla Hollywood Boulevard di Los Angeles.


HODTV, ECCO LA PRIMA PIATTAFORMA STREAMING DEDICATA ALL'HORROR

È nata HODTV, la prima, la più grande e la più fornita piattaforma streaming interamente dedicata ai generi horror e thriller. Con 5000 utenti iscritti da tutto il mondo e un catalogo che vanta oltre 260 titoli di ogni nazionalità, HODTV.NET si propone di soddisfare le esigenze dei fan del genere offrendo non solo lungometraggi, ma anche short, mediometraggi e serie provenienti da produttori indipendenti internazionali.

Prodotto della Società HOUSE OF DISASTER Production & Entertainment srl di Elena Maraniello e Sergio Mitrione, HODTV.NET, infatti, si pone quale missione, affiancata da un servizio di qualità, quella di divulgare e far conoscere al pubblico amante del cinema horror e thriller tutto l'universo di lavori indipendenti di ottima qualità che meritano di essere scoperti, spesso celati dietro ai classici puntualmente proposti nelle sale.

Dunque, su HODTV.NET è possibile trovare per la prima volta in SVOD Bloodline, il mix di slasher, ghost story e zombie movie diretto da Edo Tagliavini, il found footage Il caso Anna Mancini di Diego Carli e l'invasione aliena proposta da Report 51 di Alessio Liguori, ma anche Patient 7 di Danny Draven e Paul Davis, il notevole cortometraggio Surgery, a firma di George e Samuel Clemens, ed esclusive per l'Italia quali The chosen di Ben Jehoshua, Dark show di Olivier Parthonnaud, Corazon muerto di Mariano Cattaneo e Resort Paraiso di Enrique García.

Con l'80% dei titoli in lingua originale provvista di sottotitoli italiani, una library in continua espansione che Elena Maraniello e Sergio Mitrione - dal passato di produttori dei mediometraggi Le ombre di Sheila e The wedding ring - curano quotidianamente nell'intento di insegnare agli spettatori che l'emozione che si prova guardando un film horror di una major la si trova anche in una produzione indipendente.

E, proposti in qualità di mediometraggio unico, nuovi acquisti di HODTV.NET, in esclusiva da metà Luglio 2020, sono i due acclamati corti Bianca e Bianca Fase 2, concepiti dal musicista e regista Federico Zampaglione - autore di Shadow - L'ombra e di Tulpa - Perdizioni mortali - durante il lockdown dovuto all'emergenza da Coronavirus. Ma, pur rimanendo gli inediti e le novità esclusive l'obiettivo principale di HODTV.NET, è in arrivo sulla piattaforma un succoso pacchetto di titoli conosciuti e forti sul mercato acquisito da uno dei massimi distributori di horror mondiali.


ENNIO MORRICONE, LEONE VOLEVA RIFIUTARE LA COLONNA SONORA DI C'ERA UNA VOLTA IN AMERICA

Alzi la mano chi non ha versato almeno una lacrima ascoltando e riascoltando Deborah's Theme, forse il brano più famoso di quel capolavoro che è (al pari del film) la colonna sonora composta da Ennio Morricone per C'era una Volta in America.

Il pezzo che ci invita a scavare man mano nei ricordi di Noodles è ormai parte della storia del cinema e della musica, e siamo sicuri che nessuno riuscirebbe ad immaginare il capolavoro di Sergio Leone senza quel pilastro portante che è la sua colonna sonora. Eppure pare che proprio il grande regista italiano non fosse di quest'avviso.

Già, perché quando il grande compositore scomparso poche ore fa presentò a Leone Deborah's Theme trovò da parte di questi un'accoglienza piuttosto fredda: non che al buon Sergio il pezzo non piacesse, naturalmente, ma pare che ad un primo ascolto lo giudicò eccessivamente simile ad un'altra storica composizione di Morricone, quella per la colonna sonora di C'era una Volta il West.

Fortunatamente la storia è andata come sappiamo, regalandoci una combinazione tra film e colonna sonora perfetta come poche altre. Per saperne di più, intanto, ecco la nostra recensione della Extended Edition di C'era una Volta in America; qui, invece, trovate un nostro ricordo del grande Ennio Morricone.


ENNIO MORRICONE, L'EMOZIONANTE RICORDO DI HANS ZIMMER: "CIAO, MAESTRO"

La morta di Ennio Morricone, spentosi all'età di 91 anni dopo un breve ricovero per un femore rotto, ha sconvolto il mondo dello spettacolo e non solo, lasciano riversare via social tanti amici, conoscenti o colleghi del grande compositore per salutarlo un'ultima volta, e tra gli ultimi troviamo il grande Hans Zimmer.

Ricordando con calore il compositore italiano grande collaboratore di Sergio Leone e Giuseppe Tornatore, vincitore di un Oscar grazie a The Hateful Eight di Quentin Tarantino, Zimmer ha scritto via Facebook:


"Ennio.

La sua prima nota che sentii si aggrappò a me e non mi lasciò più andare. Non ho mai scelto di diventare un compositore di film. Ennio e Sergio Leone hanno preso questa decisione per me, permettendomi di vivere la loro magia. Ennio mi ha insegnato che la melodia più semplice, più pure e onesta è anche la più difficile da scrivere. E che non dovrebbe essere facile comporla, che è una missione importante che dobbiamo prendere seriamente, con umiltà, quando componiamo musica.
E che il nostro lavoro sia diventare il miglior amico del regista e ispirarlo.
Un buon direttore respira insieme all'orchestra.
Ogni volta che ascolterete i suoi pezzi, ora, sentirete il suo respiro. Potreste non vederlo, ma lo sentireste sempre.

Ciao, Maestro!".


OCEANIA, UNA TEORIA DEI FAN GETTA UN'OMBRA OSCURA SUL FILM DISNEY: SARÀ VERA?

Tra gli ultimi film d'animazione targati Disney, Oceania è uno dei più amati, anche per la sua tematica dell'avventura al femminile alla scoperta di sé e alla ricerca della felicità, piuttosto che di un principe azzurro. Da un po' di tempo, però, ogni film è oggetto di ardite teorie dei fan che circolano in rete, e questo non fa eccezione.

Secondo un utente Reddit, infatti, per buona parte della durata di Oceania, la protagonista Moana è morta.

La teoria prende spunto dall'inizio del film: Moana chiede aiuto all'Oceano, ma una tempesta la trascina sull'isola abitata da Maui, il semidio interpretato nella versione originale da Dwayne Johnson. Nella teoria si ipotizza l'esistenza di una barriera tra il mondo reale, materiale, e quello spirituale, dove si trova l'isola di Maui. Per arrivarci, quindi, Moana deve essere morta.

Quali sono le "prove" a sostegno di questa oscura teoria? Per esempio, il fatto che, dal momento della tempesta, Moana non interagisce con altri umani finché non viene riportata indietro da Te Fiti. Oppure, la comunicazione con sua nonna, con la quale Moana è in grado di parlare soltanto dopo aver attraversato la tempesta, ovvero dopo la morte.

Inoltre, durante il film Moana sembra avere una resilienza sovrannaturale, senza mai (o quasi) riportare ferite durante le sue peripezie. Basta tutto questo a giustificare una simile teoria? Naturalmente ognuno potrà farsi la sua opinione al riguardo.


IT, QUAL È IL VERO SIGNIFICATO DEI PALLONCINI ROSSI? UNA FAN THEORY PROVA A CAPIRLO

I mondi e le storie ideate da Stephen King vanno spesso molto più in profondità nei dettagli rispetto alla superficie del racconto, ed è per questo che spuntano molto spesso online delle fan theory anche interessanti dedicate ai suoi romanzi e diretta trasposizioni, come quest'ultima dedicata ad esempio a IT.

La teoria in questione ripresa da Screenrant si domanda infatti se gli iconici palloncini rossi utilizzati da Pennywise per attirare le sue vittime non nascondano in realtà un significato più articolato e profondo. Stando a questa nuova riflessione, allora, i palloncini rossi non sarebbero in realtà correlati alla forma clownesca della creatura che vive sotto Derry (che anzi È Derry!), ma alla vera forma del mostro, quella inconoscibile, i Pozzi Neri.

IT ha origine nel Macroverso, un vuoto abnorme che circonda il nostro universo. Lì ha questa forma conosciuta come Luci Mortali o Pozzi Neri, più una sorta di energia mortale che una creatura corporea realmente tangibile. Tale è la sua inconoscibilità che per gli umani è impossibile osservarlo tornando incolumi dall'esperienza, restando catatonici o completamente pazzi.

Ebbene, la teoria afferma che proprio i Palloncini Rossi sarebbe una rappresentazione lo-fi della Luci Mortali in sé, dato che sarebbero delle forme ovoidali galleggianti che sostituiscono queste luci arancioni inconoscibili che galleggiano nel Macroverso. La riflessione dà anche un senso alla battuta "galleggiamo tutti quaggiù", suggerendo che non si tratti di una dichiarazioni di morte collettiva dei bambini catturati da Pennywise, quanto delle anime delle vittime che restano a galleggiare insieme alle Luci Mortali proprio come dei Palloncini.

Un'interpretazione molto interessante.


JUSTICE LEAGUE, TORNERÀ ANCHE JONATHAN KENT NELLA SNYDE CUT? "PARLA" IL REGISTA

Durante un recente botta e risposta con i suoi fan, il regista Zack Snyder potrebbe aver anticipato agli appassionati un ritorno del Jonathan Kent di Kevin Costner (visto una sola e ultima volta ne L'uomo d'acciaio) nell'annunciata e attesissima Snyder Cut di Justice League, in arrivo il prossimo anno su HBO Max.

Mentre sappiamo - perché confermati - dell'arrivo di personaggio rimasti inediti nel cut cinematografico rimaneggiato da Joss Whedon e dalla produzione, che sono soprattutto Lanterna Verde e Darkseid, quest'ultimo interpretato da Ray Poter, non sapevamo finora alcuna notizia circa il possibile ritorno di vecchi personaggi poi tagliati dall'ultima versione.

Tra questi, allora, sembrerebbe esserci proprio Jonathan Kent, e questo lo stiamo immaginando guardando al mi piace messo dallo stesso Zack Snyder a un post via Twitter pubblicato da un suo fan, dove taggava il regista chiedendogli: "Jonathan Kent apparirà un'altra volta nel tuo cut di Justice League?". Non dovrebbe lasciare a troppe interpretazioni contrastati, il mi piace, anche se è abbastanza evidente di tratti di materiale già girato in passato e rimontato, non di scene nuove.


RITORNO AL FUTURO: UNA NUOVA TEORIA SCONVOLGE LA TRAMA DEL FILM

Nei giorni in cui Ritorno al Futuro compie 35 anni, i fan hanno ripreso a discutere di una vecchia teoria, che risale, se non all'uscita del film, almeno all'inizio dell'era di YouTube. Sono in molti infatti a chiedersi: Michael J. Fox è davvero l'unico Marty McFly che si vede nel film?

Originariamente, per il ruolo del protagonista era stato ingaggiato l'attore Eric Stoltz, che ha effettivamente girato alcune scene, prima di essere sostituito da Michael J. Fox. Alcuni fan sono convinti che alcune di quelle scene compaiano nella versione di Ritorno al Futuro che abbiamo visto al cinema o in tv. Una di queste è la scena del pugno di Marty a Biff Tannen: la mano in questione potrebbe appartenere a Stoltz.

Per cercare di risolvere la questione una volta per tutte, The Hollywood Reporter ha contattato lo sceneggiatore del film, Bob Gale, chiedendogli di provare a scoprire la verità. "Harry Keramidas, il montatore che ha tagliato la scena, ha tirato fuori i suoi appunti" ha riferito Gale. "La scena del pugno è stata rigirata, ma la ripresa che è stata utilizzata era etichettata come Ok, anziché come Buona. Quindi potrebbe essere ancora il pugno di Eric."

Per averne la certezza, però, secondo lo sceneggiatore l'unico modo sarebbe "controllare i numeri effettivi sul negativo, ma nessuno rischierebbe di danneggiare il negativo in questo modo."

Dovremo quindi accontentarci di questi dati, e probabilmente, come spesso succede, ognuno resterà convinto della sua teoria.


TOM HANKS SCONTENTO PER LA MANCATA USCITA AL CINEMA DI GREYHOUND: "UN TREMENDO DISPIACERE"

Con le difficoltà dovute alla pandemia, molte produzioni ad alto budget hanno dovuto ripiegare sulla distribuzione in streaming, rinunciando alla cara vecchia sala cinematografica: tra queste c'è anche il nuovo film con Tom Hanks intitolato Greyhound.

Sarà infatti Apple Tv a lanciare in anteprima il dramma a sfondo storico, un genere in cui Hanks ha dimostrato di saperci fare, diventando una vera e propria garanzia di successo per i produttori. La pellicola, che tratterà la storia del Capitano Ernest Krause alle prese con l'inizio della Seconda Guerra Mondiale, avrebbe avuto tutto un altro impatto sul grande schermo, rivela l'attore. Per questo, nel corso di un'intervista per The Guardian, Hanks ha definito il tutto come "un tremendo dispiacere", specificando poi:

"Non voglio far arrabbiare i miei padroni di Apple, ma c'è una grande differenza in termini di qualità dell'immagine e del sonoro".

Per i film ad ambientazione militare in effetti la sala cinematografica offre possibilità introvabili altrove, e sicuramente film del calibro di 1917 o di Dunkirk avrebbero avuto tutto un altro impatto se il pubblico non avesse potuto goderne appieno al cinema.

L'attore ha poi parlato brevemente della sua condizione di salute, visto che era stata una delle prime celebrità ad aver contratto il Coronavirus, dichiarando di sentirsi bene e di aver superato in fretta la malattia. Proprio perché ha vissuto in prima persona la spiacevole esperienza ha però sviluppato una certa avversione nei confronti di chi non rispetta le regole e non indossa la mascherina, e l'esortazione di Hanks ha già fatto il giro del web.


MARISA TOMEI, LA STAR SVELA I SUOI CINQUE FILM PREFERITI: ECCO I TITOLI

Innamorata di Gena Rowlands, Barbara Stanwyck, Robert Duvall e Gene Kelly, l'attrice premio Oscar Marisa Tomei ha svelato le sue passioni cinematografiche a Rotten Tomatoes, parlando dei suoi cinque film preferiti in assoluto. L'intervista a Tomei è legata alla promozione del suo ultimo film, Il re di Staten Island, diretto da Judd Apatow.

Il primo film di cui Marisa Tomei è innamorata è Cantando sotto la pioggia:"Ha influenzato profondamente me e la mia famiglia. Mio fratello ha iniziato a prendere lezioni di tip tap dopo aver visto quel film insieme a me. Io stessa ho studiato tip tap seguendo le sue orme e quelle di Gene Kelly. Ho un autografo firmato da Gene Kelly!".
Un altro film è Daughter's of the Dust, diretto da Julie Dash:"Conosci quel film? Julie Dash. Bene, l'ho visto nei primi anni '90 e da allora l'ho visto molte volte. Si tratta di un raro film in grado d'incarnare un'esperienza spirituale, un altro regno. C'è qualcosa nel modo in cui è stato girato. Ricordo che la mia mente ne fu sconvolta".

Il terzo film scelto dall'attrice è Colpo di fulmine, diretto da Howard Hawks nel 1941:"Barbara Stanwyck ha avuto un'enorme influenza su di me. I suoi manierismi, la sua eleganza, i suoi tempi. E poi il ritmo che Howard Hawks regala al film; è un classico film di Howard Hawks".
Marisa Tomei confessa inoltre di avere un debole per La sera della prima, per via della sua passione per Gena Rowlands.
La scelta conclusiva è molto particolare e riguarda Le simpatiche canaglie.
Marisa Tomei ha interpretato la Zia May nel Marvel Cinematic Universe.
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