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Posts written by Triplethor

view post Posted: 12/8/2020, 13:13 MovieTown - Cinema

MERCOLEDÌ

12/08/2020



ARRIVA LA SUMMER OF FEAR: NETFLIX ACQUISISCE LA TRILOGIA DI FEAR STREET PER IL 2021

Netflix ha acquisito la trilogia di Fear Street, basata sulla serie di libri per ragazzi scritti da R.L. Stine, autore di Piccoli brividi. In Italia è nota come La strada della paura, ma ne sono stati pubblicati soltanto 12 titoli (su 36 totali).

La trilogia è stata sviluppata da Chernin Entertainment per la Fox, ma gli accordi distributivi sono cambiati dopo la fusione con Disney. Poiché Netflix ha stretto un diritto di prelazione con Peter Chernin, il colosso dello streaming si occuperà della distribuzione dei tre film: usciranno nell’estate del 2021, uno al mese per tre mesi consecutivi, dando luogo a un evento di marketing chiamato Summer of Fear.

È insolito che una trilogia venga girata tutta in blocco, con i tre film pronti contemporaneamente, ma quella di Fear Street è stata realizzata proprio così. La regista Leigh Janiak (nota per due episodi di Scream e l’horror indipendente Honeymoon) ha già concluso le riprese, quindi i tre capitoli potranno uscire a un solo mese di distanza l’uno dall’altro.

La sceneggiatura è opera di Kyle Killen, lo stesso di Mr. Beaver e Scenic Route; ha inoltre creato Lone Star e Awake, ma ha scritto anche vari episodi della prossima serie Showtime tratta da Halo. Al centro della trama ci sarà un gruppo di adolescenti di Shadyside, in Ohio, nel 1994. La cittadina è funestata da una catena di eventi sovrannaturali che potrebbero essere collegati, e i protagonisti saranno le prossime vittime. Pare che la trilogia coprirà tre diverse epoche, tornando indietro fino al 1600.

Nel cast della trilogia di Fear Street figurano Gillian Jacobs (Love, Community), Sadie Sink (Stranger Things), Ashley Zukerman (The Wind), Fred Hechinger (Eighth Grade), Julia Rehwald (Panic), Jeremy Ford (A Mother’s Sacrifice), Kiana Madeira (Sacred Lies), Emily Rudd (The Romanoffs), Ryan Simpkins (The House), McCabe Slye (Destroyer) e Olivia Welch (Modern Family).


ANCHE IL NEW YORK COMIC-CON 2020 SARÀ SOLO ONLINE, COME IL COMIC-CON DI SAN DIEGO

La cosa era praticamente scontata ma ora è arrivata la conferma ufficiale: l’edizione 2020 del New York Comic-Con, prevista dall’8 all’11 ottobre, si svolgerà interamente online, su YouTube, proprio come il recente Comic-Con@Home.
Una scelta dettata dall’emergenza Covid-19, ancora particolarmente preoccupante nel territorio americano. Come dichiarato dal presidente di ReedPop, l’azienda che gestisce i principali eventi nerd a stelle e strisce, Lance Fensterman:

Ci dispiace non poter essere tutti insieme, faccia a faccia, al New York Comic-Con. Proprio come voi, anche noi attendevamo l’arrivo di questo fine settimana ed eravamo molto emozionati, perché questa sarebbe stata la quindicesima edizione. […] Anche se quest’anno sarà un’esperienza differente, non vediamo l’ora di offrire ai nostri fan contenuti di gran valore, grazie alla nostra partnership con YouTube.


L’annuncio arriva dopo la performance deludente del Comic-Con@Home, che da più parti è stato definito un vero e proprio disastro, cosa che si è notata sopratutto su Twitter. Secondo quanto dichiarato da Variety, infatti, i tweet che hanno menzionato Comic-Con@Home sono calati del 95% rispetto all’edizione del 2019.

In questo caso sembra si sia deciso di apportare delle piccole modifiche. Se il Comic-Con@Home prevedeva zero interazione da parte del pubblico, in questo caso sono stati annunciate Live Chat su YouTube e Q&A. Basterà per evitare un altro fiasco?


SPIDER-MAN 3 – IL TITOLO POTREBBE ESSERE TRAPELATO ON-LINE

Charles Murphy potrebbe aver scovato il titolo di Spider-Man 3, che era nascosto “in piena vista” negli elenchi di Esquire e Maxim. Su Murphy’s Multiverse, il giornalista spiega che il titolo potrebbe essere Spider-Man: Homesick, almeno stando alle liste in questione.

Sapevamo che la parola “home” sarebbe stata una costante, dopo Homecoming e Far From Home, quindi Homesick (“nostalgia di casa”) avrebbe senso. Peter potrebbe essere in fuga dopo l’accusa di aver ucciso Mysterio, e alle sue calcagna potrebbe esserci Kraven il Cacciatore, quindi l’eroe sentirebbe nostalgia per la sua vecchia vita, i suoi amici, zia May e la scuola. Naturalmente la spiegazione potrebbe essere un’altra, ma come ipotesi non è affatto balzana.

Murphy ha fatto un po’ di ricerche, e ha scoperto che ad Atlanta – dov’è in corso la costruzione dei set – gli addetti ai lavori si riferiscono al film proprio come Spider-Man: Homesick. Sarà soltanto un titolo provvisorio? Staremo a vedere. Comunque, la data di uscita è slittata al 17 dicembre 2021, mentre le riprese si terranno quando Tom Holland avrà concluso la lavorazione di Uncharted.

Disney e Sony Pictures hanno ritrovato l’accordo per la condivisione di Spider-Man, quindi il film sarà ambientato nel Marvel Cinematic Universe, come le precedenti avventure con Tom Holland. La produzione sarà curata dai Marvel Studios.

Nel cast ritroveremo Tom Holland (Peter Parker / Spider-Man), Marisa Tomei (Zia May), Zendaya (MJ), Jacob Batalon (Ned Leeds), Tony Revolori (Flash Thompson) e presumibilmente anche Angourie Rice (Betty).

Dopo Spider-Man: Homecoming e Far From Home, la regia sarà nuovamente di Jon Watts.

Qui di seguito potrete vedere gli elenchi delle due riviste in cui figura il titolo.

Le liste di Esquire e Maxim


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RUN: IL THRILLER CON SARAH PAULSON RINUNCIA AL CINEMA, ARRIVERÀ SU HULU

Anche Run, il thriller diretto da Aneesh Chaganty con protagonista Sarah Paulson, volto noto ai fan dell’horror grazie alla sua presenza fissa in American Horror Story, rinuncia all’uscita cinematografica a causa dell’emergenza Covid-19, che ha portato alla chiusura di moltissime sale in tutto il mondo. Come riportato da Deadline, il film arriverà negli Stati Uniti su Hulu, anche se al momento non è stata annunciata una data.
Non esistono al momento dettagli sul nostro territorio ma il sito ha precisato che questa decisione non riguarderà tutto il mondo: dove la situazione lo permette, il film arriverà come previsto al cinema.

Aneesh Chaganty è al suo secondo lungometraggio dopo Searching, thriller interpretato da John Cho e raccontato tutto dallo schermo di un computer. Dopo tutto, Chaganty è un ex dipendente di Google. Stavolta però il regista passa a un linguaggio più classico, ma non abbandona il genere di riferimento. In Searching c’era un padre che cercava la figlia scomparsa. Qui una figlia, cresciuta in isolamento, la cui routine inizia a crollare in pezzi quando si rende conto che la madre nasconde un terribile segreto.

Sarah Paulson interpreta Diane Sherman, Kiera Allen interpreta la figlia Chloe. Nel cast vedremo anche Pat Healy ed Erik Athavale. Chaganty ha scritto la sceneggiatura con Sev Ohanian, con cui ha anche scritto Searching.

Il trailer del film




JUSTICE LEAGUE: ZACK SNYDER CI OFFRE UN ALTRO ASSAGGIO DEL TRAILER IN ATTESA DEL DC FANDOME

Come sappiamo, il primo trailer ufficiale della Snyder Cut di Justice League, ovvero la versione originale del film concepita da Zack Snyder prima dell’arrivo di Joss Whedon per le riprese aggiuntive, verrà presentato durante l’evento virtuale DC FanDome, che si terrà il prossimo 22 agosto.
Nell’attesa il regista ci ha offerto un altro assaggio. Snyder ha diffuso una nuova foto che mostra il colorist Stefan Sonnenfeld, impegnato a perfezionare il trailer nella Company 3 di Los Angeles.

Il tweet di Zack Snyder

Recentemente Ray Porter, volto di Darkseid, ha parlato del film. Il potentissimo supervillain è stato rimosso dalla versione uscita nelle sale, ma apparirà almeno due volte nella Snyder Cut.


Seth Rogen spiega perché non farebbe mai e poi mai un sequel di Superbad

Se, da una parte, c’è un film come Strafumati al quale Seth Rogen ha tentato a lungo di dare un sequel, dall’altra ce ne sta uno come Superbad che non ha alcun bisogno di un capitolo 2.
In una chiacchierata fatta con Lad Bible, Seth Rogen ha spiegato perché non farebbe mai e poi mai un sequel della fortunatissima commedia con Jonah Hill, Michael Cera e Christopher Mintz-Plasse diretta da Greg Mottola e scritta da Rogen insieme al suo socio abituale Evan Goldberg.

Credo che di tutti i film che ho fatto, Superbad sia quello che, al 100%, non andrei mai e poi mai a toccare. In tutta onestà non penso abbia bisogno di miglioramenti, spin-off o robe del genere. Sono incredibilmente orgoglioso di quel film che, anche oggi, regge ancora benissimo – la gente continua a guardarlo, i ragazzini delle superiori mi contattano per dirmi che l’hanno visto per la prima volta e l’hanno amato. Si è creato il suo status di ottimo film sulle scuole superiori. E sono letteralmente terrorizzato al pensiero di poterlo danneggiare in qualche modo con un sequel o uno spin-off non all’altezza. Ho raggiunto davvero così pochi risultati degni di nota che sono inorridito al pensiero di ca**eggiare con quelli.

Come noto, Seth Rogen ed Evan Goldberg, che si conoscono da una vita, cominciarono a scrivere Superbad all’età di tredici anni ampliando poi la sceneggiatura nel corso del tempo attingendo anche dalle loro esperienze alle scuole superiori.

Costato venti milioni di dollari, ne ha poi incassati ben 170 al botteghino worldwide.

Quanto al sequel mai fatto di Strafumati, Seth Rogen ha spiegato tempo fa che il film non è mai diventato realtà per questioni di budget:

Abbiamo cercato duramente di farne un altro. Grazie al Sony hack puoi trovare in rete le vere mail con le quali la Sony ha deciso di “uccidere” il film e di non farlo. Anni fa eravamo davvero molto interessati a realizzarlo, ma la Sony non era interessata. Penso che probabilmente abbiamo chiesto troppi soldi e loro non volevano darceli.


Alicia Keys produttrice di una commedia romantica per Netflix

La celebre cantante Alicia Keys, più volte vincitrice del premio Grammy, sarà produttrice di una nuova commedia romantica per Netflix ancora senza titolo.
Il progetto, stando alle descrizioni preliminari, “esplorerà il legame degli affetti e della famiglia“. Nel cast ci saranno l’attrice di Saturday Night Live Christina Milian, Jay Pharoah e Sinqua Walls; alla regia, invece, ci sarà Steven Tsuchida, regista di alcuni episodi di Dear White People, Younger e On My Block.

La sceneggiatura è stata scritta da Dana Schmalenberg e Rheeqrheeq Chainey e si concentra su una aspirante pop star, Erica, che si ritrova a cantare al matrimonio del suo ex dopo aver accettato un impiego su una lussuosa isola nel bel mezzo di una crisi professionale. All’inizio cerca di tenere segreta alla futura sposa Beverly la sua relazione passata con l’uomo , ma poi Erica si rende conto di provare ancora qualcosa per lui.

Le riprese si terranno alle Mauritius. Alicia Keys, produttrice del film Netflix Work It, figurerà attraverso la sua casa di produzione AK Worldwide, assieme a Maggie Malina della The Malina Yarn Company, e a Jeremy Kipp Walker della Story Ink.


Dune, secondo l’art director del film di Denis Villeneuve, sarà al livello del Signore degli Anelli

Anche se, per chissà quale ragione il video originale è stato impostato ora come privato, su svariati siti, come ad esempio IndieWire, c’è ancora traccia di quello che è stato affermato su Dune da Tom Brown, art director della pellicola di Denis Villeneuve.
Parlando del film ha dimostrato un notevole tasso di entusiasmo paragonandolo al Signore degli Anelli.

Penso che quello che il regista Denis Villeneuve sta facendo è quella che potremmo definire come una versione seminale di questa storia. Non penso che ci sia qualcosa di paragonabile a Dune. La portata spettacolare sarà disarmante. E penso che sarà qualcosa di speciale. L’altro giorno ho letto sul giornale che sono tutti in attesa del nuovo Signore degli Anelli e credo fermamente che ci attesteremo su quei livelli […] L’aspetto grandioso è il suo realismo. Sarà diverso da tutto quello che avete visto finora. L’approccio creativo di Denis e dello scenografo Patrice Vermette si basa tutto sul come sarebbe se queste “robe” volassero davvero? Al cinema vedi un sacco di astronavi che, semplicemente, decollano e volano, ma qua c’è un elevato realismo di fondo. Anche se alcune sono grandi come un grattacielo e altre, magari, sono dei veicoli a due posti.

Dune è uno dei progetti più importanti del 2020 per la Warner Bros., e la major sta già sviluppando il sequel.

Le riprese di Dune si sono svolte in Ungheria e in Giordania. Il cast comprende Timothée Chalamet (che sarà il protagonista Paul Atreides), Rebecca Ferguson, Dave Bautista, Stellan Skarsgard, Charlotte Rampling, Josh Brolin, Javier Bardem, Zendaya, Jason Momoa, Charlotte Rampling e Oscar Isaac. Alla produzione la Legendary Pictures, che nel 2016 ha acquisito i diritti di sfruttamento delle opere di Herbert.

Ambientato in un lontano futuro, Dune venne pubblicato nel 1965 e vinse il premio Nebula e il premio Hugo ed è il primo di sei romanzi che formano la parte centrale del Ciclo di Dune (esteso poi dal figlio Brian Herbert assieme a Kevin J. Anderson). La storia segue le vicende della dinastia Atreides e quella Harkonnen per il controllo del pianeta desertico Arrakis, dove viene prodotta una sostanza fondamentale per la struttura della società galattica in cui è ambientata la storia.


Il doppiatore di Forky tornerebbe in un ipotetico Toy Story 5

Durante un’intervista con Yahoo Movies UK, Tony Hale, l’attore che presta la voce a Forky – personaggio introdotto in Toy Story 4 – ha ribadito la sua disponibilità a tornare in un ipotetico sequel qualora la Pixar avesse dei piani a riguardo:
Il fatto è questo, quando la Pixar chiama… automaticamente rispondi sempre di sì. Ovviamente sono decisioni che spettano ad altre persone, ma sono più che disposto a tornare a lavorare in quell’ambiente qualora me lo chiedessero perchè è davvero di grande ispirazione. Lo adoro!

Forky (doppiato in italiano da Luca Laurenti), che viene costruito da Bonnie assemblando pezzi di vari oggetti, è una delle new entry dell’ultimo capitolo della saga di Toy Story, ed è un personaggio così amato da essersi guadagnato la sua serie personale su Disney+.

La serie I perchè di Forky prosegue sulla scia tracciata dal personaggio già nel film, seguendolo durante le sue crisi esistenziali e di identità, facendo domande sul senso della vita ai vari personaggi che popolano il mondo do Toy Story, dando preziosi consigli e insegnamenti ai bambini
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Seth Rogen sulla volta che un poliziotto gli chiese di fumare erba sul set di un film in New Mexico

Da Seth Rogen, star di un film intitolato Strafumati e che coltiva marijuana in Canada ci si potrebbe aspettare di tutto, ma forse non l’oggetto di questa bizzarra notizia.
Durante il podcast di Anna Faris Unqualified, a Seth Rogen è stato chiesto ironicamente della possibilità di aver mai accettato la proposta di un poliziotto di “sballarsi”. La risposta non è stata affatto ironica visto che Rogen ha ammesso di essersi trovato in questa situazione durante le riprese di un film in New Mexico:

Stavo girando in una piccola città in New Mexico, un poliziotto mi si avvicinò, mi fece vedere una foto di un bel po’ di piantine e mi disse che le stava coltivando nel suo seminterrato, e mi chiese se volessi fumarmene una con lui. Di colpo ebbi un monologo interiore: da una parte avrei potuto raccontare di aver fumato erba con poliziotto, dall’altra ho pensato che fosse una delle operazioni sotto copertura più classiche di sempre e sarei stato il più grande idiota sul pianeta a venire arrestato in quel modo. Quindi alla fine risposi di no.

The Batman: il film non è stato modificato per i ritardi nella produzione causati dal Coronavirus

Il 14 marzo, quando la pandemia del nuovo Coronavirus cominciava a manifestarsi in tutta la sua gravità, la Warner Bros sospendeva le riprese di The Batman, il cinecomic diretto da Matt Reeves e interpretato da Robert Pattinson.
Comicbook ha avuto la possibilità d’intervistare il co-sceneggiatore della pellicola, Matt Tomlison, in occasione degli impegni stampa per Project Power, film in arrivo a breve su Netflix.

Tomlison ha spiegato che i ritardi nella produzione causati dal Coronavirus non hanno influito più di tanto sul The Batman che non ha subito cambiamenti di sorta:

Il film è il film e, al momento, suppongo che il piano sia quello di girare quella precisa versione. Avevano già girato una buona porzione. Ora resta da capire come poterlo finire di girare in sicurezza perché devi rispondere alla domanda “Come puoi assicurarti che tutti si presentino sul posto di lavoro, vadano a casa e siano tutti ok?”.

Ad aprile, il regista del lungometraggio aveva risposto così a una domanda sugli effetti del lockdown:

Stava andando alla grande. Abbiamo girato circa un quarto del film, ci resta da fare un altro 75%. Quando sarà sicuro, torneremo al lavoro. Robert Pattinson è un attore straordinario, abbiamo un cast fantastico. Ma sono tempi davvero difficili anche perché uno dei membri del nostro team ha contratto il virus ed è morto. È stato terribile. È uno di quei momenti in cui ti ritrovi a fare il punto della situazione perché le vite di tutti sono sospese, le persone conoscono altre persone che si sono ammalate, magari in maniera anche grave per poi morire. È spaventoso e pensi a tutto ciò che è davvero importante. Mi è già successo di lavorare ad altre pellicole dove, per un motivo o per l’altro, ho dovuto fare i conti con uno stop. Perché magari un attore si era ammalato e aveva bisogno di tempo per riprendersi. Cosa che una volta è capitata anche a me. Credo però che ogni volta che ti ritrovi nel bel mezzo di qualcosa di enorme dove ti puoi concedere improvvisamente una pausa e fare il punto della situazione, possa essere anche un dono dal punto di vista creativo. Ma la roba più dura è stato dover far fronte al lutto di un compagno di squadra che amavamo. Quella, per me, è un’esperienza con cui abbiamo tutti ancor a che fare.

The Batman uscirà il 1° ottobre 2021. Le riprese dovrebbero riiniziare tra qualche settimana nel Regno Unito.

Regista del film Matt Reeves (i film “Il pianeta delle scimmie”), l’attore Robert Pattinson (l’imminente “Tenet, “The Lighthouse”, “Good Time”) interpreta il vigilante e detective di Gotham City, Batman, e il miliardario Bruce Wayne.

Al fianco di Pattinson recitano nei panni di personaggi famosi e famigerati di Gotham, Zoë Kravitz (“Animali fantastici: i crimini di Grindelwald”, “Mad Max: Fury Road”) nel ruolo di Selina Kyle; Paul Dano (“Love & Mercy”, “12 anni schiavo”) nel ruolo di Edward Nashton; Jeffrey Wright (i film di “Hunger Games”) nel ruolo di James Gordon del GCPD; John Turturro (i film di “Transformers”) nel ruolo di Carmine Falcone; Peter Sarsgaard (“I magnifici 7”, “Black Mass – L’ultimo gangster”) nel ruolo del Procuratore Distrettuale di Gotham, Gil Colson; Jayme Lawson (“Farewell Amor”) è la candidata sindaco Bella Reál, con Andy Serkis (i film “Il pianeta delle scimmie”, “Black Panther”) nel ruolo di Alfred; e Colin Farrell (“Animali fantastici e dove trovarli”, “Dumbo”) in quello di Oswald Cobblepot.


Ghostbusters: ecco la scena dei flussi incrociati senza e con gli effetti speciali

Il canale ufficiale di Ghostbusters ospitato da YouTube ha pubblicato, qualche giorno fa, un interessante video.
Nel filmato, che trovate nella parte superiore della pagina, potete vedere la scena della battaglia finale fra i quattro Ghostbusters e “Gozer il Gozeriano, Gozer il Distruggitore, Molvus! Gildroar! Il Viaggiatore”, quella in cui Venkman and co sono costretti a fare quello che mai e poi mai avrebbero dovuto fare, ovvero incrociare i flussi.

Il film è prodotto dalla Ghost Corps, casa di produzione presente negli studi Sony a Culver City. A scrivere il progetto insieme a Reitman anche Gil Kenan.

A più di trent’anni dall’uscita nelle sale dell’iconico Ghostbusters, il cast originale, composto da Bill Murray, Dan Aykroyd, Ernie Hudson, Sigourney Weaver e Annie Potts, sarà di nuovo insieme per ridar vita a una delle saghe cinematografiche più amate della storia.

Tra i protagonisti anche Mckenna Grace, Finn Wolfhard, Carrie Coon, Paul Rudd.




Sicario: Roger Deakins sul prologo alternativo tagliato dal film

Nel corso dell’ultimo podcast Team Deakins il direttore della fotografia Roger Deakins è tornato a parlare di Sicario con il montatore Joe Walker.
La conversazione si è spostata nello specifico sull’inizio alternativo del film, che il regista Denis Villeneuve poi decise di tagliare:

“C’era una sequenza iniziale sulla costa che fu rimossa. Era una scena fantastica” ha commentato Walker. “È struggente quando devi tagliare qualcosa del genere, ma aiutò a cambiare il punto di vista del film“.

“Cambiò la presentazione del personaggio di Benicio e il punto di vista del film” ha aggiunto Deakins. “Nel montaggio finale capisci che si parla del personaggio di Emily e poi questo personaggio spettrale spunta all’aeroporto. Mi manca davvero quella scena iniziale ma sono felice che non sia stata usata. Ricordo la difficoltà nel girarla. Poi quando Denis mi disse: “Ok, stiamo per vedere il montaggio ma non c’è la scena iniziale” risposi: “Cosa? Che dici?”. Ma una volta visto in modo obiettivo capii che si trattò della decisione migliore“.

Nel prologo alternativo avremmo dovuto assistere a una scena con protagonista Alejandro Gillick, il personaggio interpretato da Benicio Del Toro che interroga un poliziotto torturandolo mettendogli la testa sott’acqua. Il poliziotto perde conoscenza, Gillick lo rianima e poi riparte con l’interrogatorio.

Questa la sinossi:


In una zona di confine tra Stati Uniti e Messico, dove la legge non conta, Kate (Emily Blunt) è un’agente dell’FBI giovane e idealista, arruolata dal funzionario di una task force governativa per la lotta alla droga (Josh Brolin) per compiere una missione speciale. Sotto la guida di un ambiguo e impenetrabile consulente (Benicio Del Toro) la squadra parte per un viaggio clandestino, costringendo Kate a mettere in discussione tutto ciò in cui crede per riuscire a sopravvivere.

SICARIO è una storia rivelatoria e terrificante, che mette a nudo il costo umano del traffico di stupefacenti e la guerra per porvi fine.


Come è nata la sigla di Netflix e come Hans Zimmer è stato coinvolto per la versione cinematografica

Nel giro di pochi anni il suono del logo d’apertura di Netflix è entrato nell’immaginario collettivo: due note che accompagnano l’apertura della piattaforma e l’inizio di ogni serie.
Intervenendo durante il podcast Twenty Thousand Hertz, il VP of product Todd Yellin ha spiegato che prima del suo debutto nel 2015, il logo animato stava per essere accompagnato dal suono di una capra:

Dovevamo trovare un suono veloce, riconoscibilissimo, che creasse tensione e sparisse rapidamente, e a me piaceva molto il verso della capra. Era divertente, pensavo fosse abbastanza folle. Sarebbe stata la nostra versione del leone della MGM. Quindi per un po’ ci concentrammo sul verso della capra.

Questo suono entrò nella shortlist finale che Yellin e il sound editor vincitore dell’Oscar Lon Bender compilarono. Fu Bender a definire il suono finale tra le centinaia di versioni diverse che vennero sviluppate:

È una combinazione di musica e dell’effetto sonoro di questi colpi, che sono fatti dalla fede nuziale che indosso che colpisce un mobile della mia camera da letto. Ovviamente ho addolcito il suono con altri effetti, una cosa normale nell’industria cinematografica.

L’origine è quindi decisamente diversa da quella che pensavano in molti, e cioè il finale della seconda stagione di House of Cards:

House of Cards Season 2 Epic Ending - Frank Underwood, the one who knocks

Durante lo stesso podcast è stato rivelato che la sigla del logo animato che da oltre un anno viene utilizzato per introdurre i film Netflix che debuttano al cinema è stata composta nientemeno che da Hanz Zimmer. Nonostante Netflix sia una piattaforma streaming, infatti, ha fatto debuttare film come Storia di un matrimonio, Roma e The Irishman al cinema, e pianifica di fare la stessa cosa per altre pellicole, in particolare per quelle che concorrono alla stagione dei premi. L’avvicinamento all’industria di Hollywood, poi, passa anche dalla recente acquisizione del cinema Egyptian a Hollywood, dove Netflix terrà tutte le sue première.

Al cinema l’intro di tre secondi spaccati non funziona, e per questo Zimmer ha composto una nuova sigla molto più epica e cinematografica, alla fine della quale viene riproposto (in maniera variata) il “ba-doom” originale di Netflix.


https://twitter.com/i/status/1292592128086822912

Dreambuilders - La fabbrica dei sogni: trailer e poster italiani del film d'animazione

Diretto dal danese Kim Hagen Jensen, Dreambuilders - La fabbrica dei sogni debutterà nei cinema del nostro paese il 10 settembre con BIM Distribuzione.

Arriverà nelle sale italiane il 10 settembre, distribuito da BIM Distribuzione, un film d'animazione diretto dal danese Kim Hagen Jensen e intitolato Dreambuilders - La fabbrica dei sogni.
Del film vi mostriamo di seguito il trailer e il poster italiani e la trama ufficiale.

Dreambuilders - La fabbrica dei sogni: il trailer e il poster del film

La trama ufficiale di Dreambuilders - La fabbrica dei sogni
Nella casa di campagna dove Mina vive con il padre e il suo criceto Viggo Mortensen ci sono novità in arrivo: stanno per trasferirsi la fidanzata del papà e sua figlia, coetanea di Mina molto attiva sui social network. Con il loro sopraggiungere Mina imparerà molte cose, prima tra tutte che ogni volta che si addormenta acquisisce un potere: può spalancare le porte della fabbrica dei sogni e diventare la regista di quel che decide di sognare e far sognare agli altri, scrivere la storia, scegliere gli attori, costruire la scenografia e dare il ciak d'azione a ogni sogno...


Dreambuilders_poster

Space Dogs: la storia della cagnetta Laika e la leggenda del suo fantasma nel trailer di un documentario visionario

Diretto da Elsa Kremser e Levin Peter, e presentato in innumerevoli festival di tutto il mondo, Space Dogs è un film inclassificabile, che parla di cani, spazio ed esseri umani.

Tra il 2019 e l'inizio del 2020 ha partecipato a innumerevoli festival internazionali: Locarno, San Paolo, Vienna, Torino, Riga, Tallin, Copenhagen, Mar della Plata, Houston sono state solo alcune delle tappe, e molte altre arriveranno nei prossimi mesi.
Space Dogs è un successo internazionale, e un documentario (se così si può definire) personalissimo e visionario di cui vi mostriamo di seguito il trailer e il poster, entrambi molto affascinanti.
Diretto da Elsa Kremser e Levin Peter, Space Dogs prende le mosse dalla storia di Laika, la cagnetta prelevata dalle strade di Mosca per essere spedita nello spazio a bordo dello Sputnik 2 per testare le condizioni di sopravvivenza di organismi terrestri nello spazio. E dalla leggenda russa per la quale, dopo essere morta in orbita, Laika sia tornata a camminare per le strade della capitale russa sotto forma di fantasma, piovuto dal cielo come una stella cadente.
Mescolando riprese di cani randagi della periferia moscovita a immagini di repertorio dell'avventura spaziale sovietica, non solo Space Dogs ricostruisce l'avvenura canina nel cosmo, ma parla della storia di un paese, e offre innumerevoli riflessioni filosofiche con uno stile che - hanno scritto all'estero - sembra unire Disney e Tarkovskij.

Space Dogs: il trailer e il poster del documentario




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NATALE IN CASA CUPIELLO, AL VIA LE RIPRESE DEL FILM DI EDOARDO DE ANGELIS

Sono in corso le riprese di Natale in casa Cupiello, il film tratto da una commedia di Eduardo De Filippo, diretto da Edoardo De Angelis. Il film, le cui riprese si svolgeranno a Napoli nell'arco di cinque settimane, vede protagonisti Sergio Castellitto, Marina Confalone, Adriano Pantaleo, Toni Laudadio, Pina Turco e Alessio Lapice e Antonio Milo.

"In occasione della sua ultima apparizione in pubblico nel 1984, Eduardo disse che il suo cuore avrebbe continuato a battere anche dopo che si sarebbe fermato. Io oggi in questo luogo posso constatare che ha mantenuto la promessa". dice Edoardo De Angelis che ha firmato l'adattamento di quella che è una delle migliori commedie di Eduardo De Filippo insieme a Massimo Gaudioso.

"Fare Natale in Casa Cupiello oggi, credo sia un gesto artistico di grande modernità, soprattutto in questo periodo" - aggiunge Sergio Castellitto - "La drammaturgia eterna, archetipa dei personaggi te la ritrovi tutta nelle relazioni famigliari di oggi. Edoardo De Angelis ci sta accompagnando per mano in questa gioielleria di emozioni, e noi lì a lucidare, per noi, per lui, per Eduardo."

"Abbiamo scelto questo grande capolavoro quale primo titolo di una collezione di film per la televisione tratti dalle commedie di Eduardo De Filippo perché era nostra intenzione fare un regalo al pubblico televisivo dopo un anno così complicato e doloroso." - ha aggiunto Roberto Sessa che produce il film con Picomedia - "Un progetto pensato per omaggiare il Maestro nell'anniversario dei 120 anni della sua nascita che ricorre nel 2020."


La storia di Natale in casa Cupiello si svolge a Napoli, nel 1950. Il giorno di Natale è vicino e, come ogni anno, Luca Cupiello prepara il presepe; è il suo mondo perfetto, al riparo dalla realtà, dove ogni cosa trova la sua giusta collocazione. Ma a nessuno interessa. Non a suo figlio Tommasino, nonostante le sue insistenze per farglielo capire. E nemmeno a sua moglie Concetta che ha ben altro a cui pensare: l'altra figlia Ninuccia infatti ha deciso di lasciare il suo ricco marito Nicolino per l'uomo che ha sempre amato, Vittorio, e gli ha scritto una lettera per dirglielo. Concetta riesce a evitare quella che per la famiglia sarebbe una sciagura. Ma la missiva capita nelle mani di Luca che, ignaro di tutto, la consegna al genero. Nicolino scopre così il tradimento della moglie. Durante la vigilia di Natale, la sbadataggine di Luca mette di fronte i due rivali e la realtà irrompe in casa Cupiello in tutta la sua irruenza. Tutto sembra perduto, ma in soccorso di Luca, morente, arriva ancora una volta il suo presepe.


CHRISTIAN DE SICA: "MASSIMO BOLDI SARÀ MIO FIGLIO NEL NUOVO FILM SU MARTE"

Christian De Sica anticipa qualche dettaglio sul nuovo film Un Natale su Marte, che lo vedrà protagonista accanto a Massimo Boldi che in questa occasione interpreterà suo figlio. Nella stessa occasione De Sica ha anticipato la storia del film e qualche dettaglio tecnico "rubato" alla saga di Star Wars.

Nella recente intervista pubblicata su Il Messaggero, l'attore Christian De Sica ha parlato del nuovo Un Natale su Marte, con la regia di Neri Parenti. Questa volta, assisteremo a un Natale "spaziale": grazie a una scenografia virtuale, Cinecittà diventa il pianeta rosso e Massimo Boldi interpreta il figlio di De Sica.

"Questo Cinepanettone sarà 'violentissimo'" - ha raccontato De Sica - "ma in senso comico. Gigi Proietti mi prendeva in giro, dicendo: 'siete stati in India, in America, in Africa... e mo' dove cavolo andate? Su Marte?! L'abbiamo preso in parola. Il film uscirà al cinema a Natale o a inizio Gennaio 2021. La storia si svolge su Marte, appunto, in un resort come ambientazione. Nel film mi chiamo Fabio Sinceri, anche se sincero lo sarò mica tanto, dirò un sacco di fregnacce. Il film è diviso in due episodi, a un certo punto Boldi, che interpreta mio figlio, viene risucchiato in un buco nero e poi ritorna indietro con le fattezze di Massimo."

"Ora siamo a metà della terza settimana di riprese del film" - ha continuato De Sica - "Tra due settimane gireremo a Cinecittà. Non potevamo andare in Marocco per realizzare le scene ambientate sul pianeta rosso, a causa dell'emergenza sanitaria. È faticoso girare un film in questa terribile situazione. Ogni giovedì faccio il tampone, è tutto rallentato, si fa una scena e c'è la disinfestazione dell'ambiente. È un'estate assurda, indimenticabile. Ma ce l'abbiamo fatta, inventando direttamente Cinecittà come Marte. È merito dei produttori Indiana e Cattleya, più della Warner che è in distribuzione. Grazie a loro, usiamo il 360 Led Wall, un muro digitale che permette di recitare circondati da una scenografia virtuale. Lo hanno usato per la serie tv The Mandalorian, mentre è la prima volta in un film italiano."


STAR TREK: ALEX KURTZMAN VORREBBE REALIZZARE UNA STORIA IN STILE MUSICAL

Star Trek potrebbe diventare una storia in stile musical, almeno secondo Alex Kurtzman che si sta occupando del franchise per il piccolo schermo.
Il produttore, intervistato da Gold Derby, ha parlato di come sia possibile e ami sperimentare con le storie ambientate nell'universo della saga.

Alex Kurtzman, commentando la nomination agli Emmy ricevuta da Short Trek, ha dichiarato: "Grazie a questa candidatura spero davvero di poter realizzare ulteriori cortometraggi. Sono come delle piccole storie di O. Henry. C'è la storia che si sviluppa da sola, ma poi c'è una piccola svolta alla fine che cambia l'intero significato di quello che stavate guardando. Sono cresciuto con show antologici come Ai confini della realtà e The Outer Limits e c'è qualcosa di speciale nel raccontare storie in meno tempo e che si concludono, e francamente anche più corte di The Twilight Zone, perché la lunghezza massima dei nostri corti è di circa quindici minuti, quella è la durata più lunga che abbiamo realizzato".

Kurtzman ha poi parlato del tipo di storie che vorrebbe realizzare: "Essendo uno scrittore e un narratore, si tratta di una vera sfida capire come avere un inizio, una parte centrale e un finale in un periodo di tempo molto più compatto e ci sono così tante diverse forme che queste storie potrebbero assumere. Vorrei realizzare un musical, ad esempio. Mi piacerebbe farne uno in bianco e nero, capire cosa significa. Posso probabilmente pensare a 50 modi diversi per raccontare storie e 50 diversi angoli dell'universo di Star Trek da esplorare. Potrebbero non essere le giuste ambientazioni per show più ampi, ma penso sempre a Star Trek e come se queste fossero le scene altrettanto importanti rispetto agli show principali ma per cui non ci sarebbe il tempo. Questi sono i momenti che si possono approfondire. Non amerei niente di più".


MUSE: SIMULATION THEORY, IL TRAILER SVELA LA DATA DI USCITA DEL FILM

MUSE - Simulation Theory: The IMAX Experience ha ora un trailer e una data di uscita: il 17 agosto il progetto della band debutterà nel circuito IMAX e il 21 agosto sarà disponibile in formato digitale su Itunes, Amazon e Google Play.
Il progetto è stato realizzato riprendendo alcune delle performance del tour andato in scena in tutto il mondo nel 2018 e alcune sequenze dirette da Lance Drake.

Il film musicale Simulation Theory, ispirato all'omonimo album pubblicato nel 2018 e al leggendario The Wall dei Pink Floyd , racconterà la storia di un gruppo di scienziati che deve indagare sulla fonte di un'anomalia paranormale che appare in varie parti del mondo.
Il progetto è stato ideato per rendere meno netti i confini tra "narrazione e film concerto, tra virtuale e realtà".

Il regista Lance Drake ha sottolineato: "L'obiettivo era catturare la portata dell'elettrizzante show dal vivo ed espandere il suo legame con il DNA del mondo che abbiamo costruito negli ultimi tre anni per i video musicali dei Muse. Con una strana svolta, la versione alternativa della realtà del film ha iniziato a riflettere la nostra".

Matt Bellamy, leader dei Muse, aveva inoltre dichiarato a NME: "Si tratta di un film davvero bello in stile sci-fi anni '80. Lo abbiamo realizzato prima che scoppiasse la pandemia, ma contiene delle tematiche legate a un virus che prende il controllo sulla realtà delle persone".

In occasione dell'uscita del film i fan potranno inoltre ordinare un box set contenente inoltre un fumetto e un poster a edizione limitata realizzata in collaborazione con Marvel Comics, oltre a LP con brani registrati dal vivo, una giacca, cofanetti in stile VHS e un'audiocassetta rosa con la colonna strumentale composta da Matt Bellamy, e tanto altro ancora.




PAOLO VILLAGGIO, FANTOZZI E LA CORAZZATA POTEMKIN: "ANDAI IN RUSSIA E DISSI CHE IL FILM ERA UNA BOIATA"

Durante una celebre intervista del 2003 Paolo Villaggio ha descritto le origini di una delle più celebri scene della storia del cinema italiano: quella de La corazzata Potemkin. Villaggio raccontò anche di quando, presentando Fantozzi in Unione Sovietica, si trovò a dire la sua sul film e sul diktat sovietico imposto nella società comunista; a detta del comico fu uno dei momenti più incredibili di tutta la sua vita.

La celebre scena è presente nel film Il secondo tragico Fantozzi, film del 1976 diretto da Luciano Salce. La corazzata Kotiomkin è il film fittizio ispirato parodisticamente a La corazzata Potëmkin. Durante l'intervista Villaggio ha dichiarato: "Devo dire che è veramente un film di una noia mortale."

"Mi ricordo che quando ero giovane, era quasi obbligatorio vederlo. Soprattutto per noi di sinistra. Subivamo l'influenza culturale dell'Unione Sovietica, e c'erano due tabù intoccabili: la Resistenza e, ancora di più, la superiorità culturale del cinema e della letteratura sovietica." Ha continuato il comico.

Villggio ha anche parlato della sua esperienza in Unione Sovietica, sarà andata veramente così? Ecco le parole del comico genovese: "Il film in sé non è terribile, quanto il fatto che allora non si potesse dire niente contro il diktat culturale del partito. C'erano seimila persone ad ascoltarmi. E quando dissi che la corazzata era una boiata, si scatenò davvero l'entusiasmo. La gente applaudiva davvero per decine di minuti. Travolsero le sedie, gridarono il loro entusiasmo. Fu davvero commovente."


BIRDMAN, ALEJANDRO GONZÁLEZ IÑÁRRITU: "UN REGISTA MI DISSE CHE IL FILM SAREBBE STATO UN DISASTRO"

In un'intervista rilasciata durante il tour promozionale di Birdman - o L'imprevedibile virtù dell'ignoranza, Alejandro G. Iñárritu ha dichiarato di aver cenato con il regista Mike Nichols a New York due settimane prima di iniziare le riprese del film.

Iñárritu ha detto a Nichols del suo piano su come avrebbe girato il film in un unico ciak. Poiché il film è progettato per assomigliare a una lunga ripresa ininterrotta, nessuna scena poteva essere tagliata o scartata in post-produzione. Per qesto motivo ci sono voluti mesi per finire la sceneggiatura, questo perchè gli sceneggiatori dovevano assicurarsi di essere soddisfatti di ogni singola scena.

Nichols, durante la cena, ha predetto che il film sarebbe stato un disastro, perché non avere la possibilità di utilizzare tagli nel montaggio avrebbe limitato troppo le possibilità del regista. Iñárritu in seguito ha detto che l'incontro non lo ha scoraggiato, ma è stato invece utile per aumentare il suo livello di consapevolezza a proposito delle difficoltà che avrebbe dovuto affrontare.

Nell'agosto 2019 Empire, in occasione del suo trentennale, seleziona i trenta film più importanti degli ultimi trent'anni, selezionando Birdman come il più importante del 2014. Birdman ha ricevuto nove candidature agli Oscar 2015, vincendone quattro: miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura originale e miglior fotografia.


EVA GREEN RISPONDE ALLE ACCUSE DEI PRODUTTORI DI A PATRIOT: "NON C'È NIENTE DI VERO"

Eva Green, tramite i suoi legali, ha risposto alle accuse di aver impedito la realizzazione di A Patriot con le sue richieste eccessive. La White Lantern ha infatti fatto causa alla star sostenendo che il progetto sia stato abbandonato per colpa del budget lievitato dopo aver soddisfatto le sue richieste.

Lo studio Archerfield & Partners ha ora risposto respingendo tutte le accuse, definite "errate", ribadendo che la situazione verrà chiarita tramite i documenti e le prove che dimostrano l'infondatezza di quanto dichiarato.
Gli avvocati hanno sostenuto: "Eva Green era pronta a rispettare il suo contratto ed è rimasta disposta a lavorare e a disposizione per iniziare le riprese di A Patriot".
Il comunicato ricorda inoltre che l'ex Bond Girl lavora da oltre 20 anni e ha sempre rispettato gli accordi presi, oltre ad avere una reputazione professionale senza alcuna ombra.

A Patriot avrebbe dovuto essere diretto da Dan Pringle, autore della sceneggiatura, nell'agosto 2019, ma il lavoro sul set è stato poi rimandato per ben due volte e successivamente il progetto è stato definitivamente abbandonato.

I produttori hanno ora sostenuto che Eva Green avesse richiesto il coinvolgimento di alcune persone, tra cui il direttore della fotografia e alcuni assistenti, facendo aumentare il costo della produzione e, in seguito, portando alla scelta di rinunciare alle riprese.


UCI Cinemas: Dal 19 agosto riaprono altri 15 multisala

Una nuova sfilza di riaperture post-lockdown targata UCI Cinemas è prevista per il prossimo 19 agosto.

Continua il lungo percorso verso la normalità. Il circuito cinematografico UCI Cinemas ha fissato per il 19 agosto la riapertura di ben 15 multisala, portando così a quota 29 il numero di strutture tornate in funzione, ed in sicurezza.

I multisala riaperti saranno i seguenti:

UCI Roma Est (RM), UCI Verona, UCI Fiumara (GE), UCI Marcianise (CE), UCI Certosa (MI), UCI MilanoFiori (MI), UCI Arezzo, UCI Ferrara, UCI Cagliari, UCI Torino Lingotto, UCI Curno (BG), UCI Bari, UCI Piacenza, UCI Catania, UCI Parco Leonardo (RM).

Ma diamo una lettura al comunicato ufficiale targato UCI Cinemas.

NUOVE RIAPERTURE DAL 19 AGOSTO

Milano, 12 agosto 2020 – UCI Cinemas è lieta di annunciare 15 nuove riaperture: il 19 agosto UCI Roma Est (RM), UCI Verona, UCI Fiumara (GE), UCI Marcianise (CE), UCI Certosa (MI), UCI MilanoFiori (MI), UCI Arezzo, UCI Ferrara, UCI Cagliari, UCI Torino Lingotto, UCI Curno (BG), UCI Bari, UCI Piacenza, UCI Catania, UCI Parco Leonardo (RM) apriranno le loro sale al pubblico con la ripresa delle proiezioni. Prosegue così il processo di graduale riapertura del Circuito UCI Cinemas annunciato lo scorso 15 giugno con la riapertura delle multisala di UCI Bicocca (MI), UCI Orio (BG), UCI Porta di Roma (Roma) e UCI Luxe Campi Bisenzio (FI) e proseguito poi con le riaperture di UCI Lissone (MB), UCI Reggio Emilia, UCI Meridiana Casalecchio di Reno (BO), UCI Romagna Savignano sul Rubicone (FC), UCI Luxe Marcon (VE), UCI Palermo, UCI Perugia, UCI Molfetta (BA), UCI Fiume Veneto (PN) e UCI Firenze.

In tutte le multisala UCI riaperte, sono stati introdotti i nuovi protocolli di sicurezza a salvaguardia della salute e del benessere di tutto il pubblico e dello staff, come le nuove misure di distanziamento sociale che includono limitazioni nel numero di posti disponibili per ogni spettacolo e la garanzia di avere delle poltrone vuote tra gli spettatori. Sono state inoltre adottate misure speciali affinché il percorso all’interno del cinema possa avvenire senza alcun tipo di contatto diretto e infine sono state potenziate le procedure di pulizia, con interventi più regolari. Per ulteriori informazioni sui protocolli di sicurezza visitare il sito: www.ucicinemas.it/siamocinemapiusicuri.

Al ritorno in sala, gli spettatori di UCI Cinemas potranno assistere ad alcune prime visioni molto attese, come Onward – Oltre La Magia, Gretel e Hansel e Volevo Nascondermi, in attesa dell’arrivo di Tenet il 26 agosto, le cui prevendite dei biglietti UCI aprono proprio oggi.

Sarà inoltre possibile assistere a grandi film delle passate stagioni e rassegne dedicate per tutti gli amanti del cinema a un prezzo speciale, con biglietti a partire da 4,90 euro.

UCI Cinemas coglie questa occasione per dare il bentornato ai clienti affezionati e ringraziarli per la loro pazienza e comprensione durante questo periodo difficile, confermando che nel corso delle prossime settimane è prevista la riapertura delle altre multisala del Circuito.


La classifica degli attori più pagati del 2020, in testa c’è Dwayne “The Rock” Johnson

E’ Dwayne “The Rock” Johnson, per il secondo anno consecutivo, l’attore più pagato di Hollywood con 87,5 milioni di dollari. Lo ha stabilito la classifica pubblicata da Forbes; al secondo posto c’è Ryan Reynolds con 71,5 milioni di dollari e terzo Mark Wahlberg con 58 milioni. Completano la top five Ben Affleck e Vin Diesel, rispettivamente con 55 e 54 milioni di dollari.

Netflix ha contribuito alla ricchezza di sei dei dieci nomi della top ten pubblicata da Forbes. Ad esempio, Dwayne Johnson ha guadagnato ben 23 milioni grazie a Netflix che lo ha voluto per il suo prossimo film Red Notice. Ryan Reynolds aveva incassato 20 milioni di euro per Six underground, prodotto targato Netlix. Per la sua partecipazione al film Uncut Gems, Netflix ha pagato ad Adam Sandler ben 31 milioni di dollari.


LA CLASSIFICA DEI 10 ATTORI PIù PAGATI DEL 2020

Dwayne Johnson, 87 milioni di dollari
Ryan Reynolds, 71,5 milioni.
Mark Wahlberg, 58 milioni
Ben Affleck, 56 milioni di dollari
Vin Diesel, 54 milioni
Akshay Kumar, 48 milioni
Lin Manuel Miranda, 45 milioni
Will Smith, 44 milioni
Adam Sandler, 41 milioni
Jackie Chan, 40 milioni


TENET, PARLA IL COMPOSITORE LUDWIG GÖRANSSON: "UN'ESPERIENZA DA VIVERE AL CINEMA"

Reduce dall'ottimo successo ottenuto dalle colonne sonore di The Mandalorian e Black Panther, quest'ultima premiata anche con l'Oscar, il compositore svedese Ludwig Göransson negli ultimi mesi è stato impegnato con la realizzazione delle musiche di Tenet, il nuovo e atteso spy thriller firmato da Christopher Nolan.

"Ho iniziato a lavorarci un anno fa, perciò mi ero già portato avanti e fortunatamente siamo stati in grado di completarla" ha spiegato Göransson durante una recente intervista con Deadline. "La maggior parte della musica che abbiamo creato per questo film potevo comporla nel mio studio e al computer. In realtà mi sono portato lo studio a casa, e ho lavorato dalla mia camera da letto per tre mesi. Alla fine è andato tutto bene."

Come molti prima di lui, dal protagonista John David Washington alla co-star Robert Pattinson, il compositore ha elogiato il lavoro di Nolan anticipando la complessità della trama di Tenet: "È stato sicuramente interessante vedere come tutto si è sviluppato, e tra tutti i progetti a cui ho lavoro questa è certamente un'esperienza che bisogna vivere al cinema. Ogni volta che ho visto questo film mi ha spazzato via. Ci sono moltissimi livelli, e tante cose da assorbire. Non vedo l'ora di vedere la reazione della gente."

Il film, lo ricordiamo, debutterà finalmente nelle sale italiane il prossimo 26 agosto. Intanto, Kenneth Branagh ha definito Tenet un blockbuster d'azione intellettuale.


STAR WARS, LA SAGA STESSA SI FA BEFFE DI UNA CELEBRE FRASE DI ANAKIN

Aah, la trilogia prequel! Che la si ami o che la si odi è innegabile che la parte della saga di Star Wars incentrata sull'ascesa e la caduta di Anakin Skywalker sia piena di momenti memorabili, sia in senso positivo che nell'altro verso.

A momenti epici come il duello su Mustafar, ad esempio, si contrappongono fieramente sequenze ai limiti del trash come quella, ormai famosissima anche grazie all'infinità di meme che internet ne ha ricavato, in cui Anakin esterna tutto il suo odio per la sabbia.

Una scena che ha fatto a suo modo storia e che, stando a quanto vediamo nell'ultimo numero della saga a fumetti di Star Wars, il franchise stesso ha cominciato a deridere! Nel fumetto in questione vediamo infatti Luke rischiare di rimetterci la pelle dopo un inseguimento acquatico sul pianeta Serelia; fortunatamente ci pensa R2-D2 a trarre in salvo l'amico trascinandolo sulla riva, dove sentiamo il nostro Jedi pronunciare le parole: "Whoa. Cara vecchia sabbia. Ti ho mai detto quanto ami la sabbia?"

Le differenze tra padre e figlio, insomma, si vedono anche nelle piccole cose! I fumetti, intanto, ci hanno finalmente spiegato come Luke venne a sapere dell'Ordine 66; sempre nella saga cartacea abbiamo visto Darth Vader tornare su Naboo in cerca di indizi sulla morte di Padmé.


EMMA STONE FU UN DISASTRO TOTALE DURANTE LE RIPRESE DI BIRDMAN: SCOPRITE PERCHÉ

Dopo avervi parlato del criptico finale di Birdman e del perché il film con Michael Keaton sia un cinecomic a tutti gli effetti, in occasione del ritorno in onda dell'opera di Alejandro Gonzalez Inarritu vogliamo parlarvi della disastrosa interpretazione di Emma Stone.

Non disastrosa in termini universali, beninteso: la giovane star ricevette meritatamente una candidatura come miglior attrice non protagonista agli Oscar per la sua prova nel film, ma non tutti sanno che quella nomination arrivò dopo settimane di grandi sofferenze sul set. Stando a quanto dichiarato dalla stessa Stone (ma anche da alcuni suoi colleghi, tra i quali Keaton ed Edward Norton), la futura star di La La Land fu in assoluto la peggiore sul set, penalizzata non poco dalla particolare tecnica di lavorazione adottata dal regista messicano.

Il meticoloso tempismo necessario alla realizzazione delle scene significava uno stop al ciak (con conseguente ripartenza) anche a causa del minimo incidente: Emma Stone, in un'intervista con Jimmy Fallon, ha ricordato come una ripresa di sei minuti venne rovinata dal suo pessimo tempismo, che la spingeva a voltare un angolo e apparire in camera troppo velocemente. aver girato l'angolo troppo velocemente. Inoltre, Edward Norton e Michael Keaton hanno tenuto un conteggio degli errori del cast, ed Emma Stone ha 'vinto' questo speciale campionato avendo rovinato più ciak di tutti gli altri colleghi. L'attore che ha commesso il minor numero di errori, invece, è stato Zach Galifianakis, che anche quando sbagliava una battuta riusciva ad andare avanti grazie all'improvvisazione.


LE IDI DI MARZO, IL RIFIUTO DI DICAPRIO E I RIFERIMENTI A OBAMA: I RETROSCENA SUL FILM

Le Idi di Marzo, dramma politico diretto da George Clooney che vede nel cast anche Ryan Gosling, Philip Seymour Hoffman, Paul Giamatti e Evan Rachel Wood. La pellicola è basata sull'opera teatrale Farragut North di Beau Willimon.

Nel film, il giovane guru della comunicazione Stephen Meyers inizia a lavorare per il promettente candidato delle primarie presidenziali del Partito Democratico. Lavorando per il candidato, il governatore Mike Morris, il giovane addetto stampa scoprirà i lati oscuri della politica americana.

Per l'occasione, abbiamo raccolto per voi le curiosità da non perdere sul dietro le quinte de Le Idi di Marzo:


Il cast del film sarebbe potuto essere molto diverso: Brad Pitt è stato ingaggiato come Paul Zara prima di essere sostituito da Hoffman. Leonardo DiCaprio ha rifiutato il ruolo di Stephen Meyers, ma è rimasto nel progetto come produttore esecutivo. Infine, prima di scegliere Gosling, la produzione ha considerato per la parte anche Chris Pine.

La frase "Non mi interessa se è vero. Voglio solo sentirglielo negare", pronunciata da Meyers in riferimento ad una presunta dichiarazione dell'avversario di Morris, è un riferimento ad una celebre dichiarazione attribuita al presidente Lyndon B. Johnson.

Il titolo "Le Idi di marzo", voluto dallo stesso Clooney, richiama il giorno in cui fu assassinato Giulio Cesare (il 15 marzo).

I manifesti della campagna di Morris sono ispirati all'iconico poster "Hope" realizzato da Shepard Fairey per la campagna di Barack Obama.

Tre membri del cast sono vincitori di un premio Oscar (George Clooney, Philipp Seymour Hoffman e Marisa Tomei), mentre altri due hanno ottenuto una nomination (Ryan Gosling e Paul Giamatti).

Molti sostenitori di Morris mostrano dei cartelloni con la scritta "I Like Mike": si tratta di un riferimento slogan "I Like Ike" popolare quando Dwight Eisenhower era presidente.


FREAKS – SUPEREROI TEDESCHI NEL TRAILER DEL FILM NETFLIX

Netflix ha pubblicato il trailer di Freaks, film tedesco che uscirà il prossimo 2 settembre sulla piattaforma on-line.

Diretto da Felix Binder, Freaks rilegge a modo proprio la tradizione dei supereroi. Wendy è una madre della classe lavoratrice che, quando smette di prendere le sue consuete medicine, scopre di avere una forza sovrumana. Entrerà in contatto con altri individui dotati di superpoteri, e dovrà capire cosa fare con i propri.

La sinossi
Viviamo in un mondo in cui l’uso di farmaci prescritti è aumentato in modo drammatico. Per ogni problema comportamentale sembra esserci una pillola o almeno così sembra. E se questi farmaci regolassero non solo il comportamento, sopprimendo la rabbia e l’ansia? E se avessero conseguenze molto, molto più ampie? Quando una giovane madre di periferia smette di prendere le sue medicine, scopre di avere strani poteri soprannaturali. Ma essere una supereroina in carne e ossa non è facile, soprattutto quando ci si deve occupare della famiglia…

Nel cast di Freaks figurano Cornelia Gröschel, Wotan Wilke Möhring e Tim Oliver Schultz.

La sceneggiatura è opera di Marc O. Seng.

Potrete vedere il trailer qui di seguito.

Il trailer




Natale in Casa Cupiello di Edoardo De Angelis con Sergio Castellitto: prime immagini dal set

Sono in corso a Napoli le riprese del film di De Angelis, tratto dalla celebre e omonima commedia di Eduardo De Filippo. Nel cast Sergio Castellitto, Marina Confalone, Adriano Pantaleo, Toni Laudadio, Pina Turco, Alessio Lapice e Antonio Milo.

Natale in Casa Cupiello di Edoardo De Angelis con Sergio Castellitto: prime immagini dal set

Sono in corso in questi giorni e per cinque settimane, ovviamente a Napoli, le riprese di Natale in casa Cupiello, il nuovo film diretto da Edoardo De Angelis tratto dalla celebre e omonima commedia di Eduardo De Filippo, che è stata adattata per il grande schermo dallo stesso regista e da Massimo Gaudioso.
Del film, prodotto da Picomedia di Roberto Sessa, sono protagonisti Sergio Castellitto, Marina Confalone, Adriano Pantaleo, Toni Laudadio, Pina Turco, Alessio Lapice e Antonio Milo. Qui sotto potete vedere la prima foto ufficiale che arriva dal set.

Natale in Casa Cupiello: la trama ufficiale del film
Napoli, 1950. Il giorno di Natale è vicino e, come ogni anno, Luca Cupiello prepara il presepe; è il suo mondo perfetto, al riparo dalla realtà, dove ogni cosa trova la sua giusta collocazione. Ma a nessuno interessa. Non a suo figlio Tommasino, nonostante le sue insistenze per farglielo capire.

E nemmeno a sua moglie Concetta che ha ben altro a cui pensare: l’altra figlia Ninuccia infatti ha deciso di lasciare il suo ricco marito Nicolino per l’uomo che ha sempre amato, Vittorio, e gli ha scritto una lettera per dirglielo. Concetta riesce a evitare quella che per la famiglia sarebbe una sciagura. Ma la missiva capita nelle mani di Luca che, ignaro di tutto, la consegna al genero. Nicolino scopre così il tradimento della moglie. Durante la vigilia di Natale, la sbadataggine di Luca mette di fronte i due rivali e la realtà irrompe in casa Cupiello in tutta la sua irruenza.
Tutto sembra perduto, ma in soccorso di Luca, morente, arriva ancora una volta il suo presepe.

DICHIARAZIONE DI EDOARDO DE ANGELIS:

In occasione della sua ultima apparizione in pubblico nel 1984, Eduardo disse che il suo cuore avrebbe continuato a battere anche dopo che si sarebbe fermato. Io oggi in questo luogo posso constatare che ha mantenuto la promessa.

DICHIARAZIONE DI SERGIO CASTELLITTO:

Fare Natale in Casa Cupiello oggi, credo sia un gesto artistico di grande modernità. Soprattutto per questa prima stagione post-Covid...La drammaturgia eterna, archetipa dei personaggi te la ritrovi tutta nelle relazioni famigliari di oggi. Edoardo De Angelis ci sta accompagnando per mano in questa gioielleria di emozioni, e noi lì a lucidare, per noi, per lui, per Eduardo.

DICHIARAZIONE DI ROBERTO SESSA:

Abbiamo scelto questo grande capolavoro quale primo titolo di una collezione di film per la televisione tratti dalle commedie di Eduardo De Filippo perché era nostra intenzione fare un regalo al pubblico televisivo dopo un anno così complicato e doloroso. Un progetto pensato per omaggiare il Maestro nell’anniversario dei 120 anni della sua nascita che ricorre nel 2020.




THE BABYSITTER: KILLER QUEEN A SETTEMBRE SU NETFLIX! IL TEASER E LE PRIME IMMAGINI DEL SEQUEL

Il 10 settembre arriverà su Netflix il sequel di The Babysitter, la commedia horror diretta da McG (Terminator Salvation).
Il regista è tornato dietro la macchina da presa per questa nuova avventura, il cui titolo è The Babysitter: Killer Queen. Con l’annuncio arriva anche un primissimo teaser.

https://twitter.com/i/status/1293579630314532865

Ed ecco anche le prime immagini.

https://twitter.com/NXOnNetflix/status/129...x-746846.php%2F

Protagonista del film originale Cole (Judah Lewis), un ragazzino innamorato della sua babysitter (Samara Weaving) che però nasconde un oscuro segreto: è adepta di un culto satanico che comprende anche i suoi amici, interpretati da Robbie Amell, Bella Thorne, Andrew Bachelor e Hana Mae Lee.
Il sequel, ambientato due anni dopo, proseguirà la storia. Cole sta cercando di dimenticare il suo passato concentrandosi su come sopravvivere alla scuola superiore. Ma sarà costretto a confrontarsi nuovamente con le forze del male nel momento in cui ritroverà un vecchio nemico…

Nel cast troviamo Judah Lewis, Emily Alyn Lind, Jenna Ortega, Robbie Amell, Andrew Bachelor, Leslie Bibb, Hana Mae Lee, Bella Thorne, with Ken Marino, Chris Wylde, Carl McDowell, Juliocesar Chavez, Maximilian Acevedo, Jennifer Foster e Helen Hong.


IL TRAILER DI MAGIC CAMP, DAL 14 AGOSTO SU DISNEY+

Il 14 agosto arriverà su Disney+, la piattaforma streaming della Casa di Topolino, Magic Camp, commedia per famiglie diretta da Mark Waters, regista di pellicole come I pinguini di Mr. Popper e Vampire Academy.
Ecco il trailer del film, definito “una commovente commedia sulla ricerca della felicità e della fiducia in se stessi imparando ad accettarsi”.

Il trailer di Magic Camp, dal 14 Agosto su Disney+

Da piccolo, quando frequentava l’Istituto di Magia, un rifugio montano isolato che ospita un gruppo numeroso di giovani aspiranti maghi ogni estate, Andy Duckerman (Adam Devine) era una leggenda. Ora, a 35 anni, fatica a far quadrare i conti come illusionista professionista ed è frustrato e depresso dalla piega che ha preso la sua carriera. Ma quando l’Istituto invita Andy a tornare lì come istruttore, si trova a capo del gruppo più acerbo e impacciato di aspiranti prestigiatori e ad avere a che fare con la sua ex ragazza e attuale acerrima rivale Kristina Darkwood (Gillian Jacobs), anche lei istruttrice. Man mano che Andy si guadagna lentamente il rispetto della sua squadra di artisti alle prime armi, loro in cambio lo ispirano a coltivare ognuno dei loro talenti unici, mentre li prepara a competere con gli altri maghi del campeggio, più esperti, nella gara del Cilindro, la gara di magia annuale dell’Istituto.

Magic Camp vend nel cast Adam Devine, Jeffrey Tambor e Gillian Jacobs. La sceneggiatura è opera di Micah Fitzerman-Blue & Noah Harpster e Matt Spicer & Max Winkler e Dan Gregor & Doug Mand, da una storia di Gabe Sachs & Jeff Judah e Matt Spicer & Max Winkler.


DIANA: A NEW MUSICAL – IL MUSICAL APPRODERÀ PRIMA SU NETFLIX E DOPO SU BROADWAY

Per la prima volta un musical di Broadway, Diana: A New Musical, verrà presentato prima su Netflix. L’annuncio è stato dato oggi dai produttori: Grove Entertainment (Beth Williams), Frank Marshall e The Araca Group:

“Parliamo a nome dell’intera compagnia quando diciamo che non potremmo essere più entusiasti di poter finalmente condividere ovunque il nostro spettacolo con gli amanti del teatro. Sebbene non ci sia alcun sostituto per il teatro dal vivo, siamo onorati di far parte dell’intrattenimento di qualità che Netflix offre ai suoi abbonati in tutto il mondo.”

Per impedire la diffusione del covid-19, i teatri americani sono stati chiusi dal 12 marzo fino alla fine dell’anno/inizio 2021. La produzione aveva iniziato le anteprime il 2 marzo 2020 ma causa delle disposizioni non è potuta andare in scena a Broadway il 31 marzo. Lo spettacolo è stato rimandato all’anno prossimo, il 25 maggio 2021.

Diretto da Christopher Ashley, il musical verrà girato senza il pubblico al Longacre Theater con il cast originale.

I produttori hanno lavorato a stretto contatto con l’Actor’s Equity Association, il sindacato che rappresenta gli attori professionisti e direttori di scena nel teatro dal vivo, sui protocolli sanitari per garantire che il set sia sicuro durante la pandemia. Mary McColl, direttore esecutivo di Actors ‘Equity Association, ha dichiarato:

“Oggi possiamo annunciare di aver approvato un piano di sicurezza per Diana. Ora arriva la parte difficile: prendere un piano di sicurezza scritto e metterlo in pratica. Lavorare per fornire un posto di lavoro il più sicuro possibile in questo ambiente richiederà a tutti di lavorare insieme, dal datore di lavoro a ogni dipendente”.

Joe DiPietro ha scritto il libretto e i testo di Diana e David Bryan ha scritto la musica e i testi. Lo spettacolo è stato coreografato da Kelly Devine (Come From Away) e musicato con la supervisione musicale e gli arrangiamenti di Ian Eisendrath, che anche lui ha lavorato in Come From Away.

Gli interpreti sono: Jeanna de Waal interpreta Diana, assieme a lei Roe Hartrampf (il principe Carlo), Erin Davie (Camilla Parker Bowles) e Judy Kaye (la regina Elisabetta).

Netflix non ha ancora annunciato la data di lancio.


MULAN: UN NUOVO TRAILER E UN POSTER ANNUNCIANO L’ARRIVO SU DISNEY+

Come sappiamo, Mulan uscirà direttamente su Disney+ in vari paesi del mondo il 4 settembre.
Non esistono al momento dettagli sul territorio, sembra che sia ancora confermata l’uscita nelle sale, mentre è ufficiale che in Cina la Disney distribuirà il film al cinema.
Per tutti coloro che invece vedranno il film sul divano di casa, ecco un nuovo trailer. Ricordiamo che l’accesso al film sarà garantito dopo il pagamento di un sovrapprezzo, quindi non sarà disponibile nell’abbonamento standard del servizio.

Il cast include Liu Yifei (Mulan), Donnie Yen (Comandante Tung), Jet Li (l’Imperatore della Cina), Gong Li (Xian Liang), Xana Tang (la sorella di Mulan), Utkarsh Ambudkar (Skath), Ron Yuan (Sergente Qiang), Yoson An (Chen Honghui), Chum Ehelepola (Ramtish), Jason Scott Lee (Bori Khan), Jimmy Wong (Ling) e Doua Moua (Chien Po).

Niki Caro è la regista de La ragazza delle balene, North Country, McFarland e The Zookeeper’s Wife. Si tratta soltanto della seconda donna nella storia della Disney a ricevere l’incarico di guidare un film con un budget superiore ai 100 milioni di dollari: la prima è stata Ava DuVernay con A Wrinkle in Time.

La sceneggiatura è stata scritta da Lauren Hynek ed Elizabeth Martin di propria iniziativa, ed è stata acquistata dalla Disney l’anno scorso. Il progetto è stato quindi affidato alle mani di Rick Jaffa e Amanda Silver, gli stessi di L’alba del pianeta delle scimmie, Jurassic World e i prossimi Avatar.

Mulan racconterà la storia dell’eponima guerriera che, nel corso della Dinastia Han, si traveste da uomo per combattere contro l’invasione Hun.



Ed ecco anche un poster.




TENET – QUATTRO POSTER E UN NUOVO SPOT PER IL FILM DI NOLAN

Sono cominciate le prevendite di Tenet, che arriverà in Italia il prossimo 26 agosto, e Warner ha pubblicato quattro nuovi poster. C’è anche un nuovo spot.

Le locandine ritraggono John David Washington, Elizabeth Debicki e Kenneth Branagh. Da notare che quello con Washington e Debicki in motoscafo è italiano, pubblicato in esclusiva da Rolling Stone.

La sinossi ufficiale
Armato solo di una parola – Tenet – e in lotta per la sopravvivenza di tutto il mondo, il Protagonista è coinvolto in una missione attraverso il crepuscolare mondo dello spionaggio internazionale, che si svolgerà al di là del tempo reale.
Non un viaggio nel tempo. Ma Inversione.


Nel cast figurano John David Washington, Robert Pattinson, Elizabeth Debicki, Kenneth Branagh, Michael Caine, Dimple Kapadia, Aaron Taylor-Johnson, Clémence Poésy e Himesh Patel.

Il copione è stato scritto dallo stesso Christopher Nolan. La colonna sonora è opera di Ludwig Göransson (Black Panther); il direttore della fotografia è Hoyte van Hoytema (La talpa, Interstellar, Dunkirk); la direttrice del montaggio è Jennifer Lame; lo scenografo è Nathan Crowley; il costumista è Jeffrey Kurland; mentre il supervisore degli effetti speciali è Andrew Jackson.

Tenet è stato girato sia in IMAX sia in 70mm, e le riprese si sono svolte in sette paesi.

Potrete vederli qui di seguito, insieme al promo.

I poster

https://blog.screenweek.it/wp-content/uplo...t-poster-1.jpeg

https://blog.screenweek.it/wp-content/uplo...t-poster-2.jpeg

https://blog.screenweek.it/wp-content/uplo...t-poster-3.jpeg

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Lo spot


https://twitter.com/i/status/1293492777733566465

My Spy, si pensa al sequel dopo il successo su Amazon Prime Video

Deadline riporta in esclusiva che la STX Entertainment e Amazon starebbero pensando a un sequel di My Spy, commedia d’azione con protagonisti Dave Bautista e Chloe Coleman diretta Peter Segal (50 volte il primo bacio, Il grande Match).
La pellicola, di cui non sono stati resi noti i dettagli, dovrebbe riunire i due protagonisti e il regista del primo film.

My Spy doveva arrivare al cinema lo scorso aprile ma a causa della pandemia la STX ha venduto i diritti ad Amazon Prime, dove a quanto pare il film ha registrato ottimi risultati. Al momento non si conoscono le tempistiche, anche perché non sono stati ancora definiti accordi di alcun tipo.

La pellicola segue le vicende di un duro agente della CIA (Bautista) che si ritrova in balia di una bambina di 9 anni quando viene inviato sotto copertura a proteggere la famiglia della piccola.

Del cast fanno parte anche Kristen Schaal, Ken Jeong e Parisa Fitz-Henley.

Chris Bender e Jake Weiner hanno prodotto il film insieme a Bautista, Segal, Jonathan Meisner, e Gigi Pritzker. Rachel Shane e Adrian Alperovich figurano come produttori esecutivi.


The Amityville Harvest: il trailer del nuovo film della serie horror sulla casa stregata

In uscita in home video e in digitale alla fine del prossimo mese di ottobre, The Amityville Harvest è il 22esimo film della serie iniziata nel 1979 con Amityville Horror e ispirata da eventi realmente accaduti.

The Amityville Harvest: il trailer del nuovo film della serie horror sulla casa stregat

Debutterà negli USA il 20 ottobre, in home video e in digitale, The Amityville Harvest, nuovo capitolo (il 22esimo) della serie horror che ha avuo origine nel 1979 con Amityville Horror, a sua volta ispirato a dei libri che prendevano le mosse da sanguinosi e misteriosi eventi accaduti in una casa coloniale a tre piani al 112 Ocean Avenue della cittadina di Amityville, situata sulla costa sud di Long Island.
Scritto e diretto da Thomas J. Churchill, e interpretato da Sadie Katz, Paul Logan e Julie Anne Prescott, The Amityville Harvest racconta di Christina, una documentarista che con la sua troupe sta lavorando all'interno di una vecchia casa per via del ruolo che ha avuto in passato nel contrabbando di alcolici, e di Victor, un inquietante padrone di casa che nessuno sembra essere in grado di riprendere, né in audio né in video. Tra incubi angoscianti e visioni spaventose, i membri della troupe sembrano cedere uno dopo l'altro di fronte agli oscuri poteri e al potere ipnotico di Victor: riuscità Christina a resistere, per salvare sé stessa e sua sorella?
Per scoprirlo dovremo aspettare di vedere The Amityville Harvest, di cui nel frattempo vi presentiamo il primo trailer ufficiale.

The Amityville Harvest: il trailer del film




Animali fantastici 3: uno dei protagonisti ha perso 45 kg in vista delle riprese

Siamo ancora tutti in attesa di avere nuovi aggiornamenti sul terzo film di Animali fantastic e dove trovarli, ma una cosa già possiamo anticiparvela: nel nuovo capitolo della saga, vedrete un Jacob Kowalski estremamente dimagrito. A rivelarlo è il suo interprete Dan Fogler durante una recente intervista.

«Facevo delle diete a intermittenza, poi ho compiuto 40 anni e il mio metabolismo è stato buttato fuori dalla fottuta finestra. Ho dovuto smettere di mangiare cibo processato. Ho dovuto mangiare cibo vero, ed è così che ho perso i primi 27 kg, eliminando le bibite gassate, il pane, cose così. […] Pesavo 122 kg, era documentato nel primo film di Animali fantastici. È stato il mio periodo più pesante. Poi, ho iniziato a perdere peso, quindi ai tempi del secondo Animali fantastici avevo perso 9 o 13 kg. Poi, nel giro di due anni ho perso circa 45 kg. È stato folle», ha spiegato l’attore.

Come questa trasformazione si rifletterà sulla storia del film rimane da vedere, ma considerando che Animali fantastici 3 dovrebbe essere ambientato nel corso della Seconda Guerra Mondiale, è legittimo attendersi che non parlerà di un periodo di grandi abbuffate. Voi che ne pensate al riguardo? La nuova avventura di Newt Scamander e amici, ricordiamo, uscirà nelle sale a novembre del 2021 (Covid-19 permettendo): a dirigere il film sarà sempre David Yates, mentre nel cast ritroveremo anche Eddie Redmayne, Johnny Depp, Jude Law, Katherine Waterston, Ezra Miller e Alison Sudol.


Spider-Man 3: un insospettabile membro degli Avengers sarà tra gli antagonisti di Peter?

Negli ultimi giorni si è parlato davvero tanto del terzo capitolo di Spider-Man. Oltre ad aver scoperto il nome del maggiore candidato per il ruolo di Kraven Il Cacciatore infatti, siamo anche venuti a conoscenza di un potenziale titolo per l’atteso cinecomic con Tom Holland, che sembrerebbe anticipare un futuro da fuggitivo per il povero Peter Parker.

Più che sensato. Perché a seguito del finale di Far From Home, l’ipotesi più probabile per il sequel è proprio che Spidey si ritrovi a dover vivere da latitante con numerosi nemici alle calcagna, intenzionati a fare giustizia dopo la distruzione causata da Mysterio ma attribuita, erroneamente, proprio al povero eroe.

E secondo un nuovo rumor lanciato da WGTC, tra questi potenziali antagonisti potrebbe esserci nientemeno che Carol Danvers, alter ego di Captain Marvel e principale candidata al ruolo di leader nella nuova formazione degli Avengers.

Secondo il sito, l’eroina non ha ancora avuto modo di conoscere a fondo la vera natura benevola di Spider-Man, considerando che lo ha incontrato solo per qualche secondo durante la battaglia con Thanos, contro il quale chiunque – buono o cattivo che fosse – avrebbe avuto l’interesse di combattere, visto che il Titano avrebbe portato, letteralmente, alla fine dell’Universo. Di conseguenza, tornando sul pianeta Terra e vedendo le immagini trasmesse dal Daily Bugle, Carol inizierà a dare la caccia a Peter per consegnarlo alla giustizia, diventando così una vera e propria antagonista per l’eroe.

Fortunatamente, dopo essersi confrontata con il giovane, avrà modo di scoprire la verità sull’accaduto, tornando ad essere la fedele alleata di un tempo. Anche perché, almeno secondo le voci, il vero villain del film sarà il sopracitato Kraven, dunque quello con il personaggio di Brie Larson sarebbe da considerare più che altro una sorta di “contrattempo”.

Ovviamente, trattandosi per il momento di una notizia senza conferme provenienti da fonti più attendibili, vi invitiamo a prenderla, come sempre, al pari di un semplice rumor. Ma in attesa di scoprire qualcosa di più su Spider-Man 3, cosa ne pensate di questa eventualità?


IN VIAGGIO CON PAPÀ, CARLO VERDONE RICORDA ALBERTO SORDI E L'ULTIMA SCENA DEL FILM

Qualche settimana fa, per onorare i 100 anni dalla nascita di Alberto Sordi, l'attore Carlo Verdone ha voluto ricordare alcuni momenti anche improvvisati, come l'ultima scena di In viaggio con papà, film in cui hanno recitato insieme.

Nel film In viaggio con papà Carlo Verdone interpreta il figlio di Alberto Sordi. Ci sono diversi aneddoti che Verdone ha voluto raccontare del dietro le quinte di questo film. Guardando una foto dell'ultima scena del film, in cui Verdone salta poggiandosi sulle spalle di Sordi, Verdone ha rirordato che Sordi si era arrabbiato moltissimo con lui: "Erano finite le riprese ed ero felicissimo. Aberto, invece, si arrabbiò moltissimo: mi disse che gli avevo fatto male al ginocchio."

Ma a parte questa scena, Verdone ricorda che Sordi: "Decise di tagliare parecchie scene di In viaggio con papà perché era troppo lungo, ma tagliò solo ed esclusivamente quelle in cui appariva solo lui. Ricordo che quando nacque mia figlia venne insieme a Sergio Leone e portò un'orchidea, che vive ancora oggi dal 1986: per me significa che lui ci vuole ancora bene e ci protegge. E non è vero che era tirchio, ha sempre fatto beneficenza senza farlo sapere. Era un uomo veramente generoso. Non è stato soltanto un grandissimo del nostro cinema, ma anche una persona eccezionale fuori dal set. Mi è stato molto vicino in vari momenti della mia vita, tra cui la morte di mia madre."


Il poster IMAX di The New Mutants, il cinecomic di Josh Boone

MAX Corporation ha diffuso in rete il poster di The New Mutants relativo al celebre formato IMAX.

Il poster mette insieme i vari protagonisti del cinecomic diretto da Josh Boone, e ricorda che l’uscita Usa è stata confermata al 28 agosto prossimo… ovviamente “emergenza covid-19” a parte.

PRODUZIONE: Il film è stato diretto da Josh Boone. La sceneggiatura firmata da Scott Neustadter e Michael H. Weber. Tra i produttori Simon Kinberg e Lauren Shuler Donner.

CAST: Alice Braga, Maisie Williams, Charlie Heaton, Henry Zaga, Blu Hunt e Anya Taylor-Joy.

TRAMA: New Mutants è un fumetto parte dell’X-Men Universe firmato da Chris Claremont e Bob McLeod, protagonisti un nuovo gruppo di mutanti, al suo interno solitamente vengono narrate le avventure di personaggi quali Wolfsbane, Mirage, Cannonball, Sunspot e Magik.

AL CINEMA: Nelle sale Usa dal 28 agosto 2020. In Italia dal 2 settembre 2020.




THE ONE & ONLY IVAN: TEASER E POSTER PER IL NUOVO FILM DISNEY PLUS CON BRYAN CRANSTON

Walt Disney Studios ha rilasciato uno nuovissimo filmato in anteprima e un poster ufficiale per The One & Only Ivan, il prossimo originale ibrido live-action/CGI che sarà distribuito direttamente sul servizio di streaming on demand Disney Plus.

Originariamente previsto per l'uscita nelle sale, il film arriverà sulla piattaforma venerdì 21 agosto: all'interno dell'articolo potete trovare la nuova locandina e la scena in anteprima, che vede all'opera anche il protagonista dell'opera Bryan Cranston.

The One & Only Ivan è l'adattamento del premiato libro omonimo di Katherine Applegate e racconta la storia di un gorilla molto speciale, un esemplare silverback di 400 libbre che vive in un centro commerciale suburbano con Stella l'elefante, Bob il cane e vari altri animali. Ha pochi ricordi della giungla in cui è stato catturato, ma quando arriva un cucciolo di elefante di nome Ruby, qualcosa dentro di lui si risveglia: Ruby è stata recentemente separata dalla sua famiglia, e grazie a lui Ivan metterà in discussione la sua vita, chiedendosi da dove viene e cosa vuole essere.

Il film presenta un cast di prim'ordine che i vincitori dell'Oscar Sam Rockwell nei panni di Ivan, Angelina Jolie nei panni di Stella e Helen Mirren nei panni di Snickers, oltre a Danny DeVito nei panni la voce di Bob the dog, Brooklynn Prince in quelli di Ruby, Chaka Khan in quelli di Henrietta the chicken, Mike White in quelli di Frankie the Seal e Ron Funches in quelli di Murphy il coniglio.



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IMPASSE, SPETTACOLARE PRIMO TRAILER PER IL NUOVO FILM DI ZHANG YIMOU!

Pochi minuti fa è sbarcato online il primo trailer di Impasse, nuovo attesissimo lungometraggio del regista, sceneggiatore e produttore Zhang Yimou, acclamato e pluripremiato maestro del cinema cinese.

Interpretato da Zhang Yi, Zhang Hanyu, Qin Hailu e Zhu Yawen, Impasse è un misterioso thriller di guerra la cui storia sarà incentrata su un gruppo di spie il cui obiettivo è quello di indagare su una serie di inquietanti e disumani esperimenti che stanno avvenendo in Giappone.

Una deriva thriller alquanto sorprendente per il cineasta, dal grande pubblico associato ai maestosi wuxia movie come Hero, La Foresta dei Pugnali Volanti, La Città Proibita o i più recenti The Great Wall con Matt Damon e Ying, ma conosciuto dai frequentatori dei festival internazionali per opere molto diverse come Sorgo Rosso, Vivere!, La storia di Qui Ju e il capolavoro Lanterne Rosse.

Cosa ne pensate? Conoscete il cinema di Zhang Yimou? Quali sono le vostre aspettative per questo nuovo thriller? Fatecelo sapere nella sezione dei commenti.

Vi ricordiamo che il regista ha già pronto un altro nuovo film, presentato qualche mese e quindi in anticipo sulla tabella di marcia rispetto a Impasse: si tratta di Under the Light, un crime urbano interpretato da Lei Jiayin, Zhang Guoli, Yu Hewei e Zhou Dongyu; prima della pandemia l'uscita era prevista in Cina alla fine del 2020, ma la sua situazione è attualmente sconosciuta.




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WARNER AVVISA: NEL 2020 ARRIVERANNO ALTRI RINVII, DUNE E WONDER WOMAN A RISCHIO?

John Stephen, CFO di WarnerMedia, durante una recente telefonata con gli investitori ha anticipato che nel prossimo futuro potrebbero arrivare nuovi posticipi in casa Warner Bros., come confermato dal The Hollywood Reporter.

In particolare, Stephens ha ammesso che la società è ancora incerta se Wonder Woman 1984 di Patty Jenkins e Dune di Denis Villeneuve riusciranno a rispettare le date di uscite previste, rispettivamente per i mesi di ottobre e dicembre, in quanto si prevedono ulteriori potenziali ritardi nel prossimo futuro.

"Non sono sicuro di come andrà a finire con quei film", ha detto Stephens. "Potrebbero ancora verificarsi ulteriori ritardi con alcuni titoli, e la pandemia ci costringe a cercare nuovi modi per distribuire i contenuti".

Questa dichiarazione arriva dopo che la WarnerMedia ha recentemente condotto licenziamenti di massa in tutta la compagnia, che hanno avuto un grande impatto sulle sue sussidiarie tra cui DC Universe e DC Comics.

Ricordiamo che Wonder Woman 1984 vedrà il ritorno di Gal Gadot nei panni di Wonder Woman e Kristen Wiig nel ruolo della supercriminale Cheetah, oltre a Pedro Pascal e Chris Pine nei panni di Steve Trevor. Originariamente previsto per le sale cinematografiche il 13 dicembre 2019, Wonder Woman 1984, è stato rinviato all'1 novembre 2019 prima di essere posticipato al 5 giugno 2020, solo per poi subire una quarta modifica con una data al 14 agosto 2020 e poi una quinta, ad oggi l'ultima, stabilita al 2 ottobre 2020.

Nel frattempo Dune, che include nel cast stellare nomi come Timothée Chalamet, Rebecca Ferguson, Oscar Isaac, Zendaya, Jason Momoa, Dave Bautista, Javier Bardem, Stellan Skarsgard, Charlotte Rampling e Josh Brolin, ha una data di uscita fissata per il 18 dicembre 2020.


SPIDER-MAN 3: SE CERCATE LA PERFEZIONE, ECCO JOEL KINNAMAN NEI PANNI DI KRAVEN

Nei giorni scorsi, oltre al possibile leak sul titolo di Spider-Man 3, è trapelato anche un rumor secondo cui i Marvel Studios sarebbero alla ricerca di un attore à la Joel Kinnaman per il ruolo di villain nel nuovo capitolo del Marvel Cinematic Universe.

Come sappiamo il web corre veloce, e infatti a poche ore dall'indiscrezione è emersa già una prima, stupenda fan-art che immagina l'attore di Suicide Squad e Safe House nei panni di Kraven il Cacciatore, storico villain di Spider-Man nei fumetti Marvel che i fan danno per certo nel terzo capitolo della saga con protagonista Tom Holland.

C'è da sottolineare comunque come lo stesso rumor fa presente che la Marvel sarebbe alla ricerca di un attore 'sul modello di Kinnaman', e che quindi non avrebbe contattato Kinnaman in particolare. Inoltre, l'attore fa già parte del DC Extended Universe avendo interpretato Rick Flag in Suicide Squad di David Ayer, ruolo che tra l'altro ha ripreso per il sequel/reboot/remake scritto e diretto da James Gunn, The Suicide Squad. Un suo eventuale casting nel MCU sarebbe a dir poco interessante, e curiosamente proprio la saga di Spider-Man ci ha mostrato un incrocio di attori fra Marvel e DC, con J.K. Simmons che dopo aver interpretato James Gordon in Justice League ha ripreso il suo iconico ruolo di J. Jonah Jameson per Spider-Man: Far From Home.

Spider-Man 3, lo ricordiamo, uscirà a dicembre 2021


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THE BATMAN, ECCO PERCHÉ IL FILM NON È STATO MODIFICATO DURANTE IL LOCKDOWN

Nel corso di una recente intervista promozionale con Comicbook Mattson Tomlin, co-sceneggiatore di The Batman insieme al regista Matt Reeves, ha svelato alcuni preziosi retroscena sull'attesa produzione Warner Bros. con protagonista Robert Pattinson.

Lo sceneggiatore, chiaramente, non ha snocciolato informazioni sulla storia, ma ha precisato che il film non ha subito neanche una modifica durante il lockdown causato dalla pandemia di coronavirus. L'unico intoppo è stato il cambio di data di uscita, dato che la programmazione prevista da Warner per giugno 2021 è stata rinviata ad ottobre dello stesso anno.

"Il film non ha subito modifiche. Voglio dire, il film è il film, e penso che in questo momento il piano sia quello di eseguire quella visione. Era talmente buono che si è deciso di restare ancorati a quelle idee. Ora come ora è solo questione di riuscire a finire le riprese in totale sicurezza. Il problema non riguarda la storia, ma il come fai ad assicurarti che tutti possano presentarsi al lavoro e poi tornare a casa senza correre alcun tipo di rischio."

Ricordiamo che The Batman farà parte del lotto di film che saranno presentati il prossimo 22 agosto durante la diretta streaming del DC FanDome, una maxi-convention virtuale organizzata da Warner Bros. per promuovere tutti i suoi prodotti targati DC in uscita prossimamente, tra fumetti, videogame, film e serie tv. All'evento parteciperà anche Val Kilmer in qualità di ex Batman.


STAR WARS, UNA NUOVA TEORIA SPIEGA UN BUCO DI TRAMA DI PALPATINE

Sebbene il ritorno di Palpatine sia stato ideato prima di Star Wars: Gli Ultimi Jedi, il suo arrivo a sorpresa ne L'Ascesa di Skywalker non è stato accolto bene da tutti, soprattutto perché insieme a lui vediamo resuscitare un grande esercito: per giustificare un colpo di scena simile, una teoria chiama in causa persino Knights of the Old Republic!

Il sito Inverse fa infatti riferimento alla compagnia para-militare Czerka Arms, nota soprattutto per la produzione di armi, fornite poi ai Sith nel periodo della guerra civile nella Vecchia Repubblica.

"La Czerka Arms ha centinaia di anni, nell'universo non canonico di Star Wars Legends. Davano assistenza ai Sith durante la Guerra Civile Jedi, più di 3000 anni prima degli eventi descritti nella trilogia originale e l'abbiamo vista nel videogioco 'Star Wars: Knights of the Old Republic. Se i Sith possono sopravvivere così a lungo, non è assurdo pensare che anche una compagnia così redditizia (visto che produce armi in un universo sempre in guerra) possa essere sopravvissuta".

I membri della Czerka potrebbero quindi essersi rintanati su Exegol, al servizio del malvagio Imperatore. Nascosti nell'ombra, sarebbero dunque stati loro a fornire a Palpatine la letale flotta stellare vista nel finale di Episodio IX. Ovviamente non ci sono riferimenti chiari nelle opere legate al film, ma la teoria potrebbe trovare conferma prima o poi.

L'unico problema è che stiamo parlando di avvenimenti legati a Legends, etichetta che ospita tutte le opere dichiarate non canoniche da Disney, ma a questo proposito c'è da dire che i nuovi autori non si sono tirati indietro quando c'è stato da riprendere alcuni elementi del passato per poi modificarli.



Edited by Triplethor - 12/8/2020, 20:14
view post Posted: 12/8/2020, 10:38 10 COSE CHE...Ellen Page: 10 cose che non sai sull’attrice di The Umbrella Academy - Ellen News

10 COSE CHE...Ellen Page: 10 cose che non sai sull’attrice di The Umbrella Academy

Ellen Page è una delle attrici più talentuose della sua generazione. Attualmente è sulla cresta dell’onda grazie al suo ruolo di Vanya Hargreeves in “The Umbrella Academy” su Netflix, ma ha già recitato in oltre 30 film e ha vinto numerosi premi prestigiosi. Ha recitato sia in film indipendenti di formazione che in film di successo e di sui supereroi. In questo articolo abbiamo raccolto 10 curiosità che forse non conoscete ancora su di lei.

ELLEN PHILPOTTS PAGE È NATA IL 21 FEBBRAIO 1987
Da un genitore insegnante e uno grafico. Soprannominata “piccola canadese“, ha frequentato tre scuole superiori diverse prima di diplomarsi alla Shambhala School di Halifax, in Nuova Scozia, nel 2005.

IL SUO RUOLO DI SUPER EROINA ADOLESCENTE NELL’INCREDIBILE FILM HARD CANDY È STATO AMPIAMENTE ELOGIATO.
Dopo la proiezione del film al Sundance Film Festival del 2005, il New York Times Magazine ha dichiarato “è nata una stella”.

ELLEN PAGE È UNA FEMMINISTA CONVINTA E HA SPESSO SFIDATO IL SESSISMO DI HOLLYWOOD, DEFINENDOLO “PERVASIVO”.
In un’intervista con The Guardian nel 2013, Page si è lamentata: “Solo il 23% dei ruoli di personaggi che almeno hanno una battuta sono affidate alle donne. Sembra che si stia tornando indietro piuttosto che migliorare”. Desiderosa di sovvertire le imposizioni di Hollywood, Page tende a tenersi alla larga dai ruoli che perpetuano gli stereotipi femminili.

Sfidando le convenzioni sin dalla giovane età, ha interpretato il ruolo di Charlie in una produzione di quinta elementare di Charlie e la fabbrica di cioccolato.

ELLEN PAGE HA PARTECIPATO A DUE CARTONI ANIMATI
Page è apparsa in The Simpsons nei panni della cantante pop Alaska Nebraska e nei panni dell’ex fidanzata di Quagmire sosia di Lois, Lindsey, ne I Griffin.

LA CARRIERA DI PAGE È STATA PUNTEGGIATA DA UNA SERIE DI QUASI RUOLI
L’attrice era stata originariamente considerata per i ruoli principali nei film del 2009 Drag Me to Hell e Up in the Air per poi essere scartata. Era stata anche scelta per il ruolo di protagonista del film Jane Eyre (2011) e come Jack in Jack e Diane (2012) ma ha poi rinunciato ad entrambi. Inoltre, l’attrice inizialmente aveva rifiutato il ruolo di Kitty Pryde fino a quando il regista Brett Ratner non l’ha convinta a riconsiderare la questione. Meno male, Brett!

FORTUNATAMENTE LA SUA SPLENDIDA INTERPRETAZIONE IN JUNO NON È MAI STATA MESSA IN DUBBIO.
Alla domanda dal regista Jason Reitman su che tipo di musica Page pensava che Juno avrebbe ascoltato, lei gli ha suonato The Moldy Peaches. Reitman se ne innamorò e la musica di Kimya Dawson divenne il tema musicale del film.

Ma i veri geni musicali di Juno sono Michael Cera e la stessa Page. Date un’occhiata a questo video dove improvvisano insieme:



NON SOLO È TALENTUOSA MA ANCHE COSCIENZIOSA
Page ha studiato filosofia e permacultura “freegan” in un villaggio ecologico dell’Oregon. Il tempo trascorso a Lost Valley le ha insegnato a vivere in modo semplice e olistico in unione con la terra, preparandola per il suo ruolo in The East – un thriller politico e anti-consumista.

ELLEN PAGE È SPOSATA
Nel 2018 ha sposato la ballerina Emma Porter. Ellen si batte costantemente per i diritti delle persone LGTBQ+.

NON SOLO CARTONI MA ANCHE VIDEOGIOCHI
Protagonista al fianco di Willem Dafoe, Page ha dato il suo volto al videogioco Beyond: Two Souls. Offrendo voce e performance in motion capture, Page ha interpretato Jodie Holmes, il personaggio principale nel gioco.

PAGE È STATA L’ISPIRAZIONE DI UN COCKTAIL IDEATO DA SKYY VODKA.
‘The Page Pucker’ è una semplice combinazione di succo di pompelmo rosa e vodka, decorata con lampone – deliziosamente decisa come Page stessa. Il “succo” preferito di Page resta in realtà la tequila.


view post Posted: 11/8/2020, 13:38 MovieTown - Cinema

MARTEDI

11/08/2020



L’UNICO E INSUPERABILE IVAN IN ANTEPRIMA IL 18 AGOSTO AL GIFFONI FILM FESTIVAL

Dopo l’anteprima di Onward, il Giffoni Film Festival si aggiudica un’altro titolo Disney.
La cinquantesima edizione si aprirà martedì 18 agosto con l’anteprima del film L’Unico e Insuperabile Ivan, disponibile dall’11 settembre in esclusiva sulla piattaforma di streaming Disney+.

L’attore Federico Cesari, che nel film doppia Murphy il coniglio, presenterà il film presso la Yaris Arena della Giffoni Multimedia Valley. Mentre, la regista Thea Sharrock e Bryan Cranston, che nel film interpreta il ruolo di Mack, il proprietario del centro commerciale in cui vive Ivan, saranno collegati in streaming presso la sala Truffaut.

Basato sul pluripremiato libro di Katherine Applegate, edito in Italia da Mondadori, e diretto da Thea Sharrock, il film racconta la storia di Ivan, un gorilla molto speciale che apprende che la vita non è definita dal luogo e dalle circostanze, ma dal potere dell’amicizia e dal coraggio di far sì che avvenga il cambiamento.

L’Unico e Insuperabile Ivan è una storia indimenticabile sulla bellezza dell’amicizia, sul potere dell’immaginazione e sul significato del luogo chiamato casa. Ivan è un gorilla di 180kg che condivide la gabbia in un centro commerciale di periferia con Stella l’elefante, Bob il cane e altri animali. Ha pochi ricordi della giungla dove è nato, ma quando arriva un’elefantina di nome Ruby, qualcosa dentro di lui cambia profondamente. Ivan inizia a mettere in discussione la sua vita, il luogo da cui proviene e quello in cui vorrebbe davvero essere.

Nella versione originale del film, che arriva sullo schermo con un mix suggestivo tra live-action e CGI, Sam Rockwell è la voce del gorilla Ivan, Angelina Jolie quella di Stella l’elefante, Danny DeVito presta la sua voce a Bob il cane, Helen Mirren a Snickers la barboncina, Brooklynn Prince a Ruby l’elefantina, mentre Ramon Rodriquez è l’impiegato del centro commerciale e Ariana Greenblatt la figlia di George, Julia. Chaka Khan è la voce di Henrietta la gallina, Mike White quella di Frankie la foca, Ron Funches quella di Murphy il coniglio, Philippa Soo quella di Thelma il pappagallo e Bryan Cranston è Mack, il proprietario del centro commerciale.

Nella versione italiana fanno invece parte del cast di voci gli attori Stefano Fresi, Paola Minaccioni e Federico Cesari rispettivamente nel ruolo di Bob il cane, Henrietta la gallina e Murphy il coniglio.




BOOKS OF BLOOD – POSTER E DATA PER IL FILM TRATTO DA CLIVE BARKER

Hulu ha svelato il poster di Books of Blood, film antologico che uscirà il prossimo 7 ottobre sulla piattaforma on-line (negli Stati Uniti).

Antologico, perché Books of Blood metterà in scena tre racconti horror del celebre Clive Barker, contenuti nell’omonima serie di libri. Alcune di quelle storie sono state già adattate al cinema, ovvero Candyman e The Midnight Meat Train (noto in Italia come Prossima fermata: L’inferno). La descrizione ufficiale recita quanto segue:

Un viaggio in territori proibiti e inesplorati attraverso tre storie aggrovigliate nel tempo e nello spazio.

Alla regia c’è l’esordiente Brannon Braga, che in precedenza ha diretto vari episodi di Cosmos: Odissea nello spazio, Salem e The Orville.

Nel cast di Books of Blood figurano Britt Robertson, Anna Friel, Rafi Gavron, Yul Vazquez, Saad Siddiqui, Cory Lee, Andy McQueen, Farid Yazdani, Seamus Patterson, Etienne Kellici, Catherine Burdon, Nita-Josee Hanna, Glenn Lefchak e Sean Skerry.

La sceneggiatura è opera dello stesso Brannon Braga insieme ad Adam Simon, co-ideatore di Salem.

Potrete vedere la locandina qui di seguito.

Il poster


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Seth Rogen: “I film della Marvel sono commedie ad alto budget e, da autore comico, devo prenderne atto”

Anche se in questo 2020 in cui Hollywood e i cinema sono stati messi in ginocchio dalla pandemia del nuovo Coronavirus partita dalla Cina, siamo abituati a vedere i film Marvel dominare le classifiche d’incasso, una cosa che, per un autore di commedie come Seth Rogen, può essere vista come un problema per certi versi.
In un’intervista con Gamesradar, Seth Rogen ha spiegato che, secondo lui, i lungometraggi cinefumettistici sono, sostanzialmente, come delle commedie ad altissimo budget.

Un argomento di cui io e Evan [Goldberg, partner creativo e produttivo di Rogen, ndr.] parliamo spessissimo è quello relativo al fatto che i film della Marvel sono sostanzialmente delle commedie. Thor: Ragnarok è una commedia. Ant-Man, fondamentalmente, è una commedia. È questo quello che c’è là fuori. Ci sono commedie da 200 milioni di dollari di budget e questa è una cosa di cui, in quanto autore di commedie, devo essere consapevole. Ormai la gente si aspetta film a quei livelli! Questi lungometraggi ad alto budget funzionano esattamente come delle commedie, un genere che le persone adorano ancora e che desiderano, con una portata più ampia come Deadpool. Ergo, quando non offri roba del genere ti devi chiedere “Cosa sto proponendo al pubblico?”. Ed è per questa ragione che un film come Good Boys – Quei cattivi ragazzi va bene, perché non punta sulla spettacolarità. È una commedia pura che offre emozioni, nostalgia e possibilità di immedesimazione. È questo lo scambio che promettiamo alla gente.

Seth Rogen continua il suo ragionamento spiegando che, malgrado la “minaccia” dei Marvel Studios, le commedie a medio budget se la passano ancora piuttosto bene:

È divertente perché è da dieci anni che mi sento ripetere che le commedie a medio budget stanno morendo. Ma in tutto questo tempo siamo fortunatamente stati in grado di realizzarne abbastanza che sono andate anche bene tanto che abbiamo potuto continuare a farle. Roba come Sausage Party o Blockers sono andate molto, molto bene anche se sono quel genere di roba che poi la gente dice che non hanno ottenuto successo. Poi ogni tanto scappa fuori un Cattivi Vicini che fa molto, molto, molto molto bene. E ci permette di continuare a produrre roba.


Blazing Samurai, riprende la lavorazione del remake animato del classico di Mel Brooks riprende la lavorazione. Possibile data di uscita?

Annunciato nel lontano 2015, Blazing Samurai – rivisitazione animata in CGI del classico di Mel Brooks Blazing Saddles (Mezzogiorno e mezzo di fuoco) – sembrava oramai vicino alla cancellazione, ma sembra che di recente si siano trovati i fondi necessari per procedere alla lavorazione.
Secondo Deadline i fondi sarebbero stati stanziati dalla Align, di Adrian Politowski e Nadia Khamlichi, portando il budget del film a 46 milioni di dollari e permettendo così che la lavorazione potesse riprendere a Cinesite Montréal e Vancouver, in vista di un’uscita per l’estate 2021.

La produzione sarà in mano a Rob Minkoff e Adam Nagle mentre il ricco cast vocale vanta nomi come Michael Cera, Samuel L. Jackson, Ricky Gervais, Djimon Hounsou e, dulcis in fundo, proprio Mel Brooks.

Blazing Samurai, rivisitazione animata in CGI del classico del 1974 di Mel Brooks, presenterà una versione popolata da animali antropomorfi, con un cane protagonista e il suo desiderio di diventare un samurai; verrà ingannato da un astuto signore della guerra – un gatto – e messo come sceriffo in una città sotto il suo controllo, una città popolata solo da…. gatti.


Spider-Man: Zendaya e la paura per suo padre dopo le sparatorie di Philando Castile e Alton Sterling

Per il nuovo numero di InStyle Zendaya ha parlato di un momento in cui si è sentita molto vulnerabile sul set di Spider-Man: Homecoming.
L’attrice stava girando il film ed era in quel momento separata da suo padre quando la polizia uccise Philando Castile e Alton Sterling nel 2016. La cosa ebbe un profondo effetto su di lei visto che il padre la accompagnava in ogni dove durante la produzione e in quel momento non era con lei.

“Ero estremamente scossa, ricordo di aver pensato molto a padre perché in quel momento stava facendo la spesa” ha ricordato l’attrice. “Ho iniziato a preoccuparmi e a chiamarlo per sapere se stava bene. Non volevo più che uscisse di casa“.

L’attrice ha ammesso che suo padre è perfettamente a conoscenza del razzismo sistemico in America, ma era comunque molto preoccupata:

Mio padre è un uomo nero di 65 anni. È su questo pianeta da tempo tempo, perciò certe cose le conosce bene, ma ho avuto comunque tanta paura e mi sono sentita spaventata.

Zendaya sarà prossimamente in Dune (di cui presto vedremo il primo trailer) e poi la rivedremo anche in Spider-Man 3, le cui riprese partiranno una volta che Tom Holland avrà finito la produzione di Uncharted.


WarnerMedia licenzia circa 800 persone tra cui due dirigenti storici

Come anticipato qualche giorno fa con l’annuncio della riorganizzazione, lunedì è partito un ampio giro di licenziamenti all’interno di WarnerMedia.
Secondo quanto riportano le testate di settore, parliamo di circa 800 persone, a partire da tre importanti dirigenti le cui cariche erano diventate ridondanti.

Jeffrey Schlesinger, presidente di Warner Bros. Worldwide Television Distribution (che ha lavorato nella compagnia per oltre 37 anni), ha commentato: “ho attraversato sei fusioni, milioni di miglia di viaggi, migliaia di programmi venduti e miliardi di dollari generati… alla fine, c’è voluta una pandemia globale e una completa riorganizzazione della compagnia per farmi inciampare sull’ultimo ostacolo. Spero di essere sempre ricordato come l’unico dirigente a piombare a un party allo studio sul dorso di un elefante ai bei vecchi tempi”.

Ron Sanders, presidente di Warner Bros. Worldwide Theatrical Distribution and Home Entertainment, ha supervisionato la distribuzione cinematografica e home video per anni, fissando le date d’uscita dei film Warner e New Line Cinema in tutto il mondo. Gestiva anche le produzioni locali (per un totale di oltre 50 film).

Infine Kim Williams, EVP e CFO di Warner Bros. Entertainment, supervisionava le attività finanziarie dell’azienda da cinque anni.

Delle oltre 800 persone che lasceranno l’azienda, 650 fanno parte della Warner Bros., mentre circa 150/175 fanno parte di HBO.

La riorganizzazione di WarnerMedia è stata progettata da Jason Kilar, il nuovo CEO insediatosi a maggio, che per prima cosa ha licenziato Robert Greenblatt e Kevin Reilly consolidando tutte le divisioni produttive dell’azienda in un’unica entità supervisionata da Ann Sarnoff. L’obiettivo, ovviamente, è quello di semplificare le attività enfatizzando la nuova piattaforma streaming HBO Max.


Spider-Man 3: la Sony in cerca di un attore come Joel Kinnaman?

Da Charles Murphy arrivano alcune interessanti notizie su Spider-Man 3, che entrerà in produzione subito dopo che Tom Holland avrà terminato le riprese di Uncharted.
Per il momento si tratta di voci di corridoio, ma Murphy sostiene di aver appreso da una fonte che i Marvel Studios e la Sony sarebbero alla ricerca di un attore come Joel Kinnaman per un un ruolo nel prossimo film sull’Uomo Ragno.

Qui il sito si addentra in pieno territorio di speculazione, ma suggerisce che il ruolo che la major starebbe cercando possa essere quello di Kraven il cacciatore.

Una precisazione dovuta è che quando si dice che una major è alla ricerca di un “attore come Joel Kinnaman” non significa che lo studio stia corteggiando effettivamente Kinnaman (che vedremo in The Suicide Squad), ma che in realtà sia interessata a un volto con stazza o caratteri simili.

Spider-Man 3 verrà diretto nuovamente da Jon Watts, con Kevin Feige dei Marvel Studios come produttore insieme ad Amy Pascal e la sua Pascal Pictures.

Questa volta troveremo il nostro Peter Parker allo scoperto: alla fine di Far From Home Mysterio ha svelato a tutti l’identità di Spider-Man, accusandolo del suo omicidio.


Henry Cavill e Christian Bale nel fanposter del film di Metal Gear Solid

Del film di Metal Gear Solid siamo ormai da tempo abituati a parlarne con tutti i vari e necessari “se” e “ma” e questa news che vede coinvolti Oscar Isaac, Henry Cavill, Christian Bale, Milla Jovovich, Tilda Swinton ed Ed Skrein non è da meno.
Il graphic artist Aitesam Farooq ha postato sul suo Instagram un fanposter dell’adattamento di Metal Gear Solid realizzato in collaborazione col più noto BossLogic e i due, come protagonisti della pellicola, hanno immaginato proprio la lista di star pubblicata poco fa.

Potete ammirare la loro creazione direttamente qua sotto:

www.instagram.com/p/CDjSd87gNat/?utm_source=ig_embed

Di questo progetto abbiamo ultimamente parlato per via del recente post di apprezzamento verso Luca Marinelli fatto da Hideo Kojima postando lo screenshot della risposta data alla domanda “Quali sono i creativi e gli attori che, ora come ora, catturano la tua attenzione?”.

Ecco la risposta data dal papà di Metal Gear Solid e Death Stranding:

Ci sono molti attori che seguo con interesse. Luca Marinelli, di recente, ha catturato tutta la mia attenzione dopo che ho visto The Old Guard e Martin Eden. Ha interpretato un villain sensazionale in Lo Chiamavano Jeeg Robot, ma penso che, prossimamente, esploderà in termini di popolarità. Inoltre, se indossasse una bandana, sarebbe la copia sputata di Solid Snake.

Cosa che ha poi portato BossLogic all’elaborazione di una fan art che potete vedere in questa pagina.

Al momento non ci sono aggiornamenti di sorta relativi alla pellicola che dovrebbe, prima o poi, arrivare sul grande schermo prodotta dalla Sony.

A metà luglio, in occasione del 33° compleanno dell’IP videoludica, il regista che dovrebbe traghettare il videogioco al cinema, Jordan Vogt-Roberts, ha postato delle foto del tatuaggio celebrativo dedicato a Metal Gear Solid (e al controller del NES, la console che dopo l’MSX ha ospitato la prima iterazione della saga) che ha voluto farsi sul braccio. Gli scatti erano accompagnati dalla considerazione del filmmaker, al lavoro sul film da ben sei anni, che “a prescindere dal quando e dal se il lungometraggio si farà”, Metal Gear Solid è qualcosa che si è impresso a fuoco nel suo DNA.


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Le Streghe: trapela online un poster con Anne Hathaway, Stanley Tucci e Octavia Spencer!

È trapelato su Reddit qualche giorno fa un primo artwork ufficiale di Le Streghe, il film di Robert Zemeckis, che sarebbe dovuto arrivare nelle sale a ottobre 2020 ma che ora è slittato al 2021.
Il nuovo adattamento del romanzo di Roald Dahl è pronto, tanto che poche settimane fa ha anche passato il visto censura, ma l’emergenza Coronavirus ha costretto la distribuzione a spostarne l’uscita. Il poster trapelato è palesemente un teaser realizzato prima di questo slittamento e mai pubblicato: l’intera promozione del film, infatti, è stata rinviata. Nella locandina vediamo i protagonisti Anne Hathaway (la Strega Suprema, nel ruolo che fu di Anjelica Huston), Stanley Tucci e Octavia Spencer (la nonna del bimbo protagonista).

www.reddit.com/r/RoaldDahl/comment...utm_term=i5vasj

Il film sarà ambientato negli Stati Uniti meridionali degli anni sessanta del secolo scorso e darà un taglio più “sociologico” al classico di Roald Dahl. La storia ruota intorno a un un bambino che si ritrova in un’assemblea di streghe in un albergo dove sta passando un periodo di villeggiatura con la nonna.

Alla sceneggiatura di Le Streghe vi sono Guillermo del Toro e Kenya Barris, mentre Alfonso Cuarón figura come produttore. Il film è stato in sviluppo per anni e ora non ha una data d’uscita precisa: sappiamo solo che uscirà nel 2021.


DC FanDome, i video promozionali di Dwayne Johnson, Gal Gadot, Margot Robbie

Il DC FanDome si avvicina, e così alcuni dei protagonisti del colossale evento virtuale hanno iniziato la promozione registrando alcuni brevissimi video.
Ecco, in ordine, i protagonisti di Black Adam (Dwayne Johnson), Wonder Woman 1984 (Gal Gadot), The Flash (Ezra Miller), The Suicide Squad (Margot Robbie) e Shazam! (Zachary Levi).

L’appuntamento, ricordiamo, è fissato al 22 agosto.


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Wonder Woman 1984, Kirsten Wiig parla della riservatezza sul set: “Non potevamo scattare foto”

Anche star del calibro di Kirsten Wiig, sul set di Wonder Woman 1984, hanno dovuto rispettare le norme di sicurezza per prevenire fughe di notizie e di foto.
A raccontarlo è stata l’attrice a InStyle, parlando del divieto di selfie:

Non avevamo il permesso di scattare foto. Era tutto riservato. Hanno delle foto da qualche parte e le vedrete.

L’attrice ha poi spiegato che il suo personaggio subirà “una serie di evoluzioni”, ma non si è sbilanciata troppo, anche se poi è tornata ad affrontare l’argomento riservatezza ripensando al provino:

Vado matta per i supereroi, perciò è sempre stato il mio sogno avere dei super poteri. Il mio agente mi chiamò per dirmi: “Patty Jenkins vuole scambiare due chiacchiere, non mi ha detto per cosa, ma dirigerà un altro Wonder Woman”. Era tutto così segreto. Andai a Londra per fare un provino, uno dei momenti più snervanti della vita. Dopo, io e Patty ci vedemmo per bere qualcosa e fu subito intesa. Non mi fecero sapere nulla per un po’ una volta tornata a casa e perciò feci la pazza quando mi diedero la notizia. Non ho mai pensato che avrei avuto la possibilità di recitare in uno di questi film… sono una quarantenne, e non sono nota per essere questo tipo di attrice. Mi guardavo intorno sul set pensando: “Non riesco a crederci”.

Wonder Woman 1984 sarà al cinema in Italia il 1° ottobre. Questa la sinossi ufficiale:

Un rapido balzo fino agli anni ’80 nella nuova avventura per il grande schermo di Wonder Woman, che si troverà ad affrontare un nemico del tutto nuovo: The Cheetah.

Nel cast del film film compare anche Kristen Wiig nel ruolo della super cattiva Cheetah, così come Pedro Pascal. Chris Pine fa ritorno al suo ruolo di Steve Trevor. Nel cast anche Ravi Patel, Natasha Rothwell e Soundarya Sharma.

Charles Roven, Deborah Snyder, Zack Snyder, Patty Jenkins, Stephen Jones e Gal Gadot sono i produttori del film. Rebecca Roven Oakley, Richard Suckle, Wesley Coller, Geoff Johns e Walter Hamada ne sono i produttori esecutivi.

A far compagnia alla regista dietro la macchina da presa, il direttore della fotografia Matthew Jensen, la scenografa candidata all’Oscar® Aline Bonetto (“Amélie”) e la costumista premio Oscar® Lindy Hemming (“Topsy-Turvy”). Il montatore candidato all’Oscar®, Richard Pearson (“United 93”) si occuperà del montaggio del film.

Tra i luoghi per le riprese la produzione ha scelto Washington, D.C., Alexandria, Virginia oltre a Regno Unito, Spagna e Isole Canarie.

“Wonder Woman 1984” è ispirato al personaggio creato da William Moulton Marston e pubblicato nei fumetti dalla DC Entertainment. Il film sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures, una compagnia della Warner Bros. Entertainment.


Black Adam: Noah Centineo mostra i risultati del suo allenamento in alcune foto

Come sappiamo Noah Centineo è stato scelto per rivestire il ruolo di Atom Smasher in Black Adam, atteso cinecomic targato DC con protagonista Dwayne Johnson.
E nelle scorse ore lo stesso Centineo ha voluto diffondere online sul suo profilo Instagram delle foto che mostrano il risultato del suo duro allenamento per la parte sopracitata.

Le riprese di Black Adam sarebbero dovute partire a luglio, per ovvi motivi ciò non è stato possibile e pertanto la prima data utile sarà nel 2021, quando cioè l’attore avrà finito di girare Red Notice con Gal Gadot e Ryan Reynolds per Netflix.

L’uscita di Black Adam era prevista per il 22 dicembre del 2021, ma a questo punto slitterà direttamente al 2022. Ricordiamo che allo stato attuale la Warner Bros. ha fissato l’uscita di The Flash al 3 giugno 2022, quella di Shazam 2 al 4 novembre 2022 e quella di Aquaman 2 al 16 dicembre 2022.

Nel cast accanto a Dwayne Johnson ci sarà Noah Centineo nei panni di Atom Smasher, un supereroe già comparso nella serie CW di The Flash con il potere di controllare la propria struttura molecolare e manipolare le sue dimensioni e la sua forza.

Black Adam doveva inizialmente comparire come antagonista in Shazam!, ma lo studio ha deciso di percorrere un’altra strada affidando al personaggio un film tutto suo. Black Adam è considerato la grande nemesi di Shazam!, fin dagli anni ’40 in cui il si chiamava ancora Captain Marvel. Era un principe egiziano semi-immortale che veniva corrotto dai poteri magici che gli erano stati donati da un mago. Ma nelle attuali iterazioni fumettistiche il personaggio è considerato un antieroe.

Beau Flynn della FlynnPictureCo produrrà il progetto insieme a Johnson, Dany Garcia e Hiram Garcia tramite la Seven Bucks Productions. Alla regia vi sarà Jaume Collet-Serra, che ha già lavorato con Johnson in Jungle Cruise.

La fotografia sarà curata da Lawrence Sher, che di recente ha lavorato a Jokerdi Todd Phillips e al film di prossima uscita Jungle Cruise. Ricordiamo che il film farà parte dello stesso universo di Shazam come confermato dal produttore Hiram Garcia.

Ecco le foto dell’attore:


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TRON 3: Jared Leto ha spoilerato il titolo del film?

Qualche ora fa abbiamo appreso che uno dei rumour di questi ultimi mesi, quello relativo al fatto che qualcosa intorno al nuovo TRON con Jared Leto si stava effettivamente muovendo, era più che una semplice voce.
La Disney sarebbe in fase di trattative con il regista Garth Davis, già dietro alla macchina da presa di Lion – La Strada Verso Casa, il film con Dev Patel, Rooney Mara, Nicole Kidman, David Wenham, Nawazuddin Siddiqui.

Dopo la pubblicazione della notizia da parte di Deadline, Jared Leto ha confermato e commentato il suo coinvolgimento in questo nuovo film di TRON con un paio di Tweet:

Sono colmo di gratitudine per avere l’opportunità di dare forma a questo film, specialmente perché il videogioco originale e il film mi hanno colpito profondamente quando ero un ragazzino. È straordinario anche solo pensare di fare parte di questo nuovo capitolo della saga.

Sono molto emozionato e orgoglioso di poter confermare che reciterò nel nuovo TRON. Lavoreremo duramente per creare qualcosa che spero possiate amare. Abbiamo delle idee molto speciali in serbo per voi. Ci si becca nella griglia.


Stando a quanto segnalato da un utente di Twitter, nella versione precedente del suo messaggio, Jared Leto potrebbe aver spoilerato il titolo del film, ovvero TRON: ARES.

I primi rumour circa il coinvolgimento di Jared Leto in un nuovo film della saga iniziata nel 1982 dal leggendario film di Steven Lisberger e proseguita poi con TRON: Legacy di Joseph Kosinski, approdato al cinema nel 2010 risalgono al 2017.

Resta ora da vedere se quello rivelato dal poliedrico cantante e attore sarà effettivamente il titolo della pellicola in arrivo chissà quando.

Vi ricordiamo che entrambi i film della saga, l’originale del 1982 e i sequel datato 2010, sono disponibili su Disney+, la piattaforma streaming della Casa di Topolino.


Tre scapoli e un bebè, su Disney+ il remake con Zac Efron

Zac Efron sarà protagonista del remake di Tre scapoli e un bebè, commedia del 1987 a sua volta rifacimento del film francese Tre uomini e una culla scritto e diretto da Coline Serreau nel 1985.
La pellicola approderà direttamente su Disney+ e sarà prodotta da Gordon Gray, che di recente ha lavorato a Tornare a vincere, con Ben Affleck.

Diretto da Leonard Nimoy, Three Men and a Baby fu il primo live-action Disney a superare i 100 milioni di dollari negli Stati Uniti ed ebbe un seguito, Tre scapoli e una bimba, che riunì tutto il cast ad eccezione del regista.

Alla sceneggiatura del nuovo film troviamo Will Reichel, mentre è partita la ricerca del regista.

Il progetto per Zac Efron segna un grande ritorno alla Disney dopo esser diventato famoso con la serie di High School Musical.

Al momento è possibile vedere l’attore in Zac Efron: Con i piedi per terra, una serie itinerante Netflix in cui la star e l’esperto Darin Olien girano il mondo in cerca di stili di vita sostenibili e salutari.

Di recente lo abbiamo visto al cinema in The Greatest Showman, Ted Bundy – Fascino criminale e Beach Bum – Una vita in fumo.


The Flash: la sceneggiatura di Morrison e Miller era simile a Ritorno al Futuro

Il film su Flash in lavorazione alla Warner Bros ha attraversato moltissime fasi di riscrittura e diversi avvicendamenti sulla sedia di regia. Il team creativo più recente è formato dal regista di It, Andy Muschietti, e della sceneggiatrice di Birds of Prey, Christina Hodson, ma a un certo punto lo studio aveva effettivamente incaricato la star Ezra Miller di scrivere un suo trattamento insieme a Grant Morrison.

Alla fine la WB ha deciso di non seguire quella storia, ma abbiamo sentito che Miller preferiva una versione più oscura del personaggio. Ora, in una nuova intervista, Morrison lo ha contestato (in una certa misura), condividendo anche alcuni nuovi dettagli su ciò che ha comportato la loro interpretazione dell’arco narrativo di Flashpoint.

Lo scrittore scozzese ha detto a Collider di essere contento della sceneggiatura e crede che sarebbe potuta diventare anche molto buona, dopo alcune revisioni. Ha anche paragonato l’avventura dello spostamento nel tempo a Ritorno al futuro.

“No, non era [più oscuro] davvero. Voglio dire, c’erano elementi di oscurità e il materiale che volevano che usassimo [era] il materiale di Flashpoint. Quindi, Ezra ed io stavamo effettivamente cercando di fare qualcosa che fosse un po’ più come una grande storia di fantascienza. E se non conosci [i fumetti], avrebbe avuto senso. Ma non voglio parlarne, perché qualcun altro ha fatto il lavoro sulla sceneggiatura e sono sicuro che sarà fantastica. E forse, come ho detto, un giorno lo script mio e di Ezra trapelerà e sarà la gente a giudicare”.

Ricordiamo che The Flash arriverà al cinema il 1 luglio 2022. Il film sarà diretto da Andy Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due. Ezra Miller tornerà a vestire i panni del Velocista Scarlatto dopo un cameo in Batman v Superman: Dawn of Justice e Justice League. Il film dovrebbe essere ispirato alla serie a fumetti “Flashpoint” del 2011, scritta da Geoff Johns e disegnata da Andy Kubert.


Charlize Theron: ecco come sarebbe nei panni di Captain Marvel

Captain Marvel è uscito lo scorso anno e, sebbene Brie Larson abbia avuto solo un ruolo molto piccolo in Avengers: Endgame nei panni di Carol Danvers, è probabile che il Marvel Cinematic Universe ruoterà attorno a lei per le fasi future. Naturalmente, molto prima che l’attrice premio Oscar fosse annunciata come la prescelta dai Marvel Studios, i fan dei fumetti speravano che venisse scelta Charlize Theron per il ruolo.

Ciò non è accaduto, e la star di The Old Guard ha recentemente rivelato di non aver mai parlato con Kevin Feige e compagnia in merito alla possibilità di unirsi a quel mondo condiviso.

Per quelli curiosi di sapere come sarebbe Theron nei panni di Captain Marvel, questa fantastica fan art aiuta a immaginarlo. L’attrice, che negli ultimi anni di carriera si è spacializzata in ruoli action da dura, sembra particolarmente intonata al look del personaggio, complice anche una capigliatura corta che aiuta non poco il look di Carol Danvers.

Captain Marvel 2, il sequel del cinecomic con protagonista il premio Oscar Brie Larson che ha incassato 1 miliardo di dollari al box office mondiale, sarà sceneggiato da Megan McDonnell, sceneggiatrice dell’attesa serie WandaVision.

Sfortunatamente, Anna Boden e Ryan Fleck, registi del primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: a quanto pare, i Marvel Studios sarebbero interessati ad affidare la regia del nuovo film ad una sola regista donna. Secondo la fonte, Boden e Fleck potrebbero essere comunque coinvolti in una delle serie Marvel attualmente in sviluppo e destinate a Disney+.

Nessun dettaglio sulla trama del sequel è stato rivelato, ma l’ambientazione del film dovrebbe spostarsi dagli anni ’90 ai giorni nostri. Naturalmente, Brie Larson tornerà nei panni di Carol Danvers. Il sequel di Captain Marvel arriverà nelle sale l’8 Luglio 2022.


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Avengers: Endgame, i Russo volevano Carrie Coon per Proxima Midnight

Come il resto dell’Ordine Nero di Thanos, Proxima Midnight non ha avuto un grande spazio in Avengers: Infinity War, tutti i membri dell’Ordine infatti sono stati uccisi o sconfitti, senza troppa difficoltà dai nostri eroi e, sebbene sia giusto che i buoni trionfino, ci si aspettava qualcosa di più dai famigerati Figli di Thanos.

Anche se i personaggi vengono poi riproposti nella battaglia finale di Avengers: Endgame, sono serviti solo per incrementare da un punto di vista scenografico le fila di Thanos, dato che non hanno nemmeno partecipato chiaramente a scontri o battaglie, tuttavia i Fratelli Russo avevano dei piani differenti.

Durante una recente intervista con Entertainment Weekly, l’attrice Carrie Coon, che abbiamo visto in Leftovers e in Gone Girl – L’Amore Bugiardo, ha rivelato che le era stato chiesto di lavorare in Avengers: Endgame, ma ha dovuto rifiutare i problemi di programmazione.

“Ho fatto un provino per la voce fuori campo; non è stato specificato quale fosse il progetto”, ha detto l’attrice “Erano molto riservati al riguardo, ma mi sono state date alcune delle battute che sono finite nel film. [I Russo] erano entusiasti della possibilità che io stessa potessi interpretare anche il personaggio, e mi hanno invitata ad andare fino ad Atlanta. Ero incinta e stavo recitando in quel momento, quindi sono volata lì e sono stata sul set con loro per circa 12 ore”.

Tuttavia, quando si è poi arrivati alle riprese di Avengers: Endgame, Coon non è riuscita a partecipare, e Monique Ganderton è stata scelta come sostituta (motivo per cui non abbiamo sentito parlare di Proxima nel sequel).

Ma sembra che Carrie Coon sia comunque interessata ad un eventuale, quanto improbabile, ritorno nel MCU, visto che scherzando ha dichiarato: “Nessuno muore mai. È molto probabile che io possa avere la mia nuova opportunità con gli Avengers. Ma non tratterrei il fiato.”


Come True: gli incubi si avverano nel trailer del thriller di fantascienza con Julia Sarah Stone

In Come True, diretto da John Anthony Scott Burns e interpretato da Julia Sarah Stone, gli incubi di una teenager si avverano. Del film è arrivato il trailer.

Estate, tempo di trailer di horror e thriller prossimi venturi. Oggi tocca anche a Come True, presentato come thriller fantascientifico e diretto da Anthony Scott Burns, regista canadese, artista ed esperto di effetti speciali al suo secondo lungometraggio, che verrà presentato in anteprima (virtuale) al Fantasia Film Festival.

Anche se la sinossi parla di incubi che si avverano, non ci sono parentele con la serie di Nightmare. La protagonista è Julia Sarah Stone, che è stata una delle protagoniste della serie tv The Killing. Nel film è una teenager tormentata dagli incubi che cerca un aiuto "scientifico" per il suo problema, che ovviamente peggiora.

Tra i produttori del film c'è anche il regista Vincenzo Natali e il trailer, è bene dirlo, non rivela granché sulla natura di questi incubi.




You Cannot Kill David Arquette: il trailer del doc che racconta della carriera nel wrestling di David Arquette

Lo sapevate voi che l'attore, noto soprattutto come il Dewey Riley della saga di Scream, è diventato un wrestler professionista?

You Cannot Kill David Arquette: il trailer del doc che racconta della carriera nel wrestling di David Arquette

Noto ai più per il essere il fratello di Patricia (e di Rosanna, Alexis e Richmond), David Arquette è l'attore americano che è stato lo sceriffo Linus della saga di Scream, nonché il protagonista di Mai stata baciata, Arac Attack - Mostri a otto zampe, e di numerose serie televisive.
Da qualche anno, Arquette (uno di quegli attori si cui conoscete tutti il volto, ma di cui magari non ricordate il nome) ha messo in pausa la sua carriera d'attore per dedicarsi quasi esclusivamente a un'altra sua passione: quella per il wrestling.
Dopo aver girato nel 2000 una commedia ambientata nel mondo della World Championship Wrestling, intitolata Ready to Rumble, Arquette si era già allora dedicato ai combattimenti, ottenendo un contestato titolo mondiale dei pesi massimi in quella federazione, nella quale poi è rimasto per un po' di tempo, più come alleggerimento comico delle serate che come lottatore vero e proprio.
Successivamente, nel 2010, è apparso in una serata di Raw, nella World Wrestling Entertainment, ma è dal 2018 che Arquette ha scelto di lasciare i set per salire sul ring dei circuiti indipendenti di wrestling.

La passione di Arquette per questa forma d'intrattenimento ha spinto una band alt-rock americana chiamata The Black Math a comporre un'ironica canzone dal titolo "You Cannot Kill David Arquette": e You Cannot Kill David Arquette è anche il titolo di un documentario che racconta l'impegno nel wrestling dell'attore americano.
Diretto da David Darg e Price James, il film avrebbe dovuto essere presentato al SXSW di quest'anno, poi sospeso a causa della pandemia: alla notizia della cancellazione del festival, Arquette ha tenuto una prima del documentario nel salotto di casa sua. Ora You Cannot Kill David Arquette si prepara a essere disponibile anche per un pubblico più vasto, con uscite previste in sala dove possibile e in digitale per la fine di agosto in territorio americano. In attesa di poterlo vedere anche da noi, possiamo gustarne assieme il trailer.

You Cannot Kill David Arquette: il trailer del documentario su David Arquette wrestler


Mezzogiorno e mezzo di fuoco: in arrivo il remake animato Blazing Samurai!

In arrivo un nuovo film animato, Blazing Samurai, reboot di Blazing Saddles ovvero Mezzogiorno e mezzo di fuoco di Mel Brooks.

Mezzogiorno e mezzo di fuoco: in arrivo il remake animato Blazing Samurai!

Se non avete mai visto Blazing Saddles, ovvero la parodia western di Mel Brooks Mezzogiorno e mezzo di fuoco... beh, dovreste subito correre ai ripari e procurarvela. Uscito nel 1974, è uno dei film più divertenti del regista americano, in cui uno sceriffo di colore deve riportare ordine in una cittadina interamente abitata da bianchi e anche piuttosto razzista... potrebbe essere l'occasione giusta di rispolverarlo prima di vedere Blazing Samurai, un cortometraggio animato in lavorazione che si rifà direttamente alla storia del film. Con la differenza che il protagonista è un... cane aspirante samurai che arriva in una cittadina di soli gatti (e ovviamente c'è anche una strizzatina d'occhio ai film di Kurosawa).

Il cane in questione si chiama Hank e viene incaricato di proteggere la città felina di Kakamucho (niente battutacce, please). E nella versione originale a prestare le voci ai protagonisti sarà lo stesso inossidabile Mel Brooks assieme a un impressionante cast vocale composto da Michael Cera, Samuel L. Jackson, Ricky Gervais, George Takei, Michelle Yeoh e Djimon Hounsou. A dirigere sarà Mark Koetsier mentre alla produzione c'è invece il regista del Re Leone, Rob Minkoff.

Il film ha un budget di 46 milioni di dollari e dovrebbe essere completato entro l'estate del 2021. Si tratta di un progetto che risale a diversi anni fa ma che, finalmente, è in via di realizzazione. Lo aspettiamo!


GABRIELE MUCCINO: "WILL SMITH? SENTO CHE TORNEREMO A LAVORARE INSIEME"

Gabriele Muccino sta ancora ricercando la felicità... con Will Smith. Il regista romano racconta le sue considerazioni sul passato e il futuro del cinema americano, ma anche del suo. Tornerà a lavorare insieme a Smith?

In un'intervista de Il Messaggero, Gabriele Muccino ha raccontato "Gli anni più belli" in cui ha vissuto in America. Infatti, Muccino ha vissuto in America dal 2006 al 2018, dopo averla attraversata in lungo e in largo sin da ragazzino. Ma ora che è appena tornato in Italia, ripercorre alcune tappe salienti della sua carriera:

"Will Smith lo sento ancora" - ha raccontato nell'intervista - "lo prendo in giro amorevolmente, mandandogli dei messaggini scherzosi come: "Ti ricordi quanto eravamo forti insieme?". La ricerca della felicità è stato un film che ha conquistato anche Cameron Diaz e Jim Carrey, quando l'hanno visto, gli era piaciuto da morire e volevano lavorare insieme a me. Con loro, infatti, si parlò di fare un film insieme nel 2005. Con Will sento che torneremo a lavorare insieme. Abbiamo sfiorato per un soffio l'Oscar come Miglior Attore Protagonista. Will lo perse per soli 15 voti dentro l'Academy contro il Forest Whitaker de L'ultimo re di Scozia."

"Sento, però, che il futuro del cinema americano sarà incentrato sulle piattaforme digitali, che saranno sempre più predominanti. Alcuni grandi attori non ne vogliono sapere, proprio come Cameron Diaz. Io sono un po' preoccupato. Ora l'America la trovo molto povera, con un sistema sanitario fallimentare e un sistema scolastico deficitario."


TENET: PER CHRISTOPHER NOLAN È "IL FILM CON IL MONTAGGIO PIÙ DIFFICILE DI SEMPRE"

Impegnato con la promozione del suo nuovo film, Tenet, il regista Christopher Nolan ha raccontato il lavoro svolto con Jennifer Lame e la complessità del montaggio di un'opera di questo genere.

Quando sembrava che ormai bisognasse arrendersi all'ennesimo rinvio del film, Warner Bros. ha confermato l'uscita italiana per il 26 agosto. Pochi giorni, dunque, e si potrà finalmente capire se la qualità dell'opera ripagherà attesa ed aspettative. Qualità a cui ha contribuito anche Jennifer Lame, che molti conosceranno per essere stata la montatrice di acclamati film come Manchester by the Sea, Hereditary e Storia di un matrimonio. Proprio questo suo curriculum ha richiamato l'attenzione di Christopher Nolan, il quale l'ha voluta a bordo per sostituire il suo fedelissimo Lee Smith (i due hanno collaborato da Batman Begins in poi).

Intervenuto su ICG Magazine, Nolan ha voluto elogiare il lavoro di Lame: "Lavorare con lei per la prima volta è stato un vero piacere" ha dichiarato il regista, raccontando del loro primo colloquio e quindi la voglia di chiarirle sin da subito quale fosse la posta in gioco: "Ho scherzato sul fatto che questo potrebbe essere il film più difficile che un montatore abbia mai dovuto tagliare". Stando a quanto mostrato finora attraverso i trailer e come lo stesso Nolan ha affermato, ad oggi difficilmente Lee contesterebbe questa affermazione.

Ciò a cui Nolan fa riferimento è la poco linearità di Tenet, film nel quale il tempo diventa oggetto di un'inversione che non si vede certo tutti giorni al cinema. "Elaborare tutti gli aspetti della rappresentazione del tempo che scorre in direzioni diverse significava andare oltre ciò che era stato messo per iscritto, poiché l'esecuzione dipendeva da una traduzione riuscita dell'immagine. Quando ci si incontra, si tratta più di scoprire se esiste un linguaggio creativo comune, che è esattamente quello che si è scoperto tra noi" ha detto il cineasta durante l'intervista.

Il frutto della collaborazione tra Christopher Nolan e Jennifer Lame sarà visibile e giudicabile soltanto a partire da fine agosto ma, senza dubbio, Tenet rappresenta la più grande produzione a cui Lame abbia lavorato finora. Questo non ha potuto far altro che intimorirla durante le prime fasi della collaborazione, eppure tutto è andato a migliorare quando Nolan le ha dato un prezioso consiglio, ovvero quello di "iniziare a pensare all'azione come al mezzo per portare avanti la storia, spiegare e dare forma al viaggio del singolo personaggio", come dichiarato dalla stessa Lame, che ha concluso raccontando: "Quando Chris ha visto che ero intimidita dalle sequenze d'azione, ha ribadito questo punto, cioè che la storia è sempre stata la forza trainante dei suoi film".

Tenet, la cui trama ruota intorno allo spionaggio internazionale, comprende nel cast John David Washington, Robert Pattinson, Elizabeth Debicki, Michael Caine e Kenneth Branagh.


SPIDER-MAN 3: KRAVEN IL CACCIATORE SARÀ IL VILLAIN DEL FILM?

Spider-Man 3 potrebbe avere come villain un personaggio che, secondo alcune fonti vicine alla produzione, potrebbe essere la versione cinematografica di Kraven il cacciatore.
L'interessante notizia è legata a un dettaglio del casting attualmente in corso che parla della ricerca di un attore dalle caratteristiche simili a Joel Kinnaman per un ruolo importante.

Kraven è un villain di origini russe, un mercenario, e il suo debutto potrebbe avvenire in corrispondenza con la trasformazione di Mac Gargan, interpretato da Michael Mando, in Scorpion dopo essere stato punto in Spider-Man: Homecoming. Il film si concludeva con Gargan che si avvicinava ad Adrian Toomes (Michael Keaton), ovvero Vulture, mentre cercava di fargli rivelare la vera identità di Spider-Man.
Nel film Morbius, ambientato dopo Far From Home, secondo le foto dal set si rivelerà che il giovane eroe interpretato da Tom Holland è scomparso dopo essere stato incastrato per la presunta morte di Mysterio (Jake Gyllenhaal) che aveva inoltre rivelato la doppia identità di Peter Parker.

Spider-Man potrebbe quindi ritrovarsi alle prese con i due villain e il regista Jon Watts aveva dichiarato in precedenza che avrebbe voluto introdurre Kraven in Spider-Man. Nel 2017, inoltre, la Sony sembrava interessata a creare uno spinoff dedicato al villain e nel 2018 era stato scelto lo sceneggiatore che avrebbe dovuto occuparsi del progetto.
Lo studio sembra inoltre interessato a portare sul grande schermo il gruppo di nemici del supereroe che usano il nome di Sinister Six e che comprende Kraven, Mysterio, Scorpion, Vulture, Doctor Octopus e Sandman.


IL LABIRINTO DEL FAUNO, GUILLERMO DEL TORO E LA SUA SPIEGAZIONE DEL FINALE

Sebbene il pubblico abbia interpretato il finale de Il labirinto del fauno attribueendo alla pellicola i significati più disparati, da una metafora religiosa a un'allegoria psicologica, Guillermo del Toro, durante un'intervista del tour promozionale, ha offerto una spiegazione più semplice, ma più poetica.

Il regista ha dichiarato: "Penso sempre a quella bellissima citazione di Søren Kierkegaard che dice che il regno del tiranno finisce con la sua morte, ma il regno del martire inizia con la sua morte. Penso che questa sia l'essenza del film; si tratta di vivere per sempre scegliendo come morire."

Il monologo iniziale del film recita: "Tanto tempo fa, nel regno sotterraneo, dove la bugia, il dolore, non hanno significato, viveva una principessa che sognava il mondo degli umani. Sognava il cielo azzurro, la brezza lieve e la lucentezza del sole. Un giorno, traendo in inganno i suoi guardiani, fuggì. Ma appena fuori, i raggi del sole la accecarono, cancellando così la sua memoria. La principessa dimenticò chi fosse e da dove provenisse. Il suo corpo patì il freddo, la malattia, il dolore, e dopo qualche anno, morì. Nonostante tutto, il Re fu certo che l'anima della principessa avrebbe fatto ritorno, magari in un altro corpo, in un altro luogo, in un altro tempo. L'avrebbe aspettata, fino al suo ultimo respiro. Fino a che il mondo non avesse smesso di girare."

Presentato in concorso al Festival di Cannes, Il labirinto del fauno si è rivelato uno straordinario successo, al punto che secondo i calcoli del sito Metacritic risulta essere l'opera cinematografica più apprezzata a livello mondiale dell'intero 2006.


I GOONIES: LE ORIGINI DI WILLY L'ORBO, LA SUA STORIA E IL SUO VERO NOME

Una lunga sezione della sceneggiatura de I Goonies è dedicata alla vita e ai retroscena su Willy l'Orbo, questa parte della storia è raccontata da Francis Fratelli, nella scena in cui i Fratellis prendono il doblone da Chunk. La vera storia del personaggio ovviamente è stata omessa dal film.

Willy l'Orbo, il cui vero nome in realtà era William B. Pordobel, è stato un celebre e talentoso buffone di corte per molti anni prima di diventare un ingegnoso pirata, quando fu bandito da cinque corti spagnole per le sue battute formò una banda di pirati e salpò senza pensarci due volte.

William e la sua banda di pirati saccheggiarono centinaia di navi del re e accumularono un tesoro del valore di milioni e milioni di sterline britanniche. Ma la nave di Willy, "The Inferno", fu attaccata da tre delle navi del re e Willy guidò la sua nave in una caverna sotterranea nascosta ed in seguito fu bloccato all'interno dal fuoco dei cannoni dagli inglesi.

I Goonies, chi era John Matuszak, lo Sloth del film: la sua tragica fine

Willy e i suoi uomini trasscorsero un paio d'anni cercando di riparare la nave e costruirono grotte sotterranee con strane trappole esplosive per proteggere il tesoro. Uno degli uomini di Willy fuggì per raccontare l'incredibile storia del suo capitano che da allora è diventata una leggenda.


LA RAGAZZA CHE GIOCAVA CON IL FUOCO E STIEG LARSSON: I DETTAGLI ISPIRATI ALLA VITA DELLO SCRITTORE

Parte della trama de La ragazza che giocava con il fuoco ruota attorno a due giornalisti coinvolti, ma non sposati: Dag Svensson e Mia Bergman, Johansson nelle versioni inglesi del libro, che vivono insieme e vengono assassinati a causa della natura del loro rapporto. Le vicende narrate nel film sono molto simili alla vita vera dello scrittore Stieg Larsson.

Mikael Blomkvist e i suoi collaboratori, tutti appertenenti allo staff della rivista Millennium, rimangono quindi bloccati da una questione etica: che cosa fare con i loro rapporti? Sarebbe giusto o meno finire il loro lavoro per loro? Tutte queste vicende del film assomigliano molto alla vita dello scrittore.

La tragica morte dell'autore, ad esempio, è molto simile a quella a cui vanno incontro i protagonisti del film. Larsson viveva con la sua ragazza, Eva Gabrielsson, ma non erano sposati per evitare di rendere pubblico il loro indirizzo di residenza.

Esattamente come Svensson e Bergman, anche loro erano preoccupati per le minacce di morte. Sebbene non ci fossero prove di omicidio correlate alla morte di Stieg Larsson, la sua serie Millenium è rimasta incompiuta proprio come quella di Svensson che aveva un quarto libro in programma mai portato a termine. I continui litigi a proposito dei diritti e delle royalties tra i Gabrielsson e la famiglia di Larsson hanno fatto si che il resto della serie rimanesse incompiuta.


THE AUSTRALIAN DREAM E LA LOTTA AL RAZZISMO: INTERVISTA AI PRODUTTORI JOHN BATTSEK E SARAH THOMSON

Mettiamo che sei il più grande atleta di football australiano. Mettiamo che tutto ciò che tocchi si trasforma in successo. Mettiamo che stai per portare la tua squadra a una nuova, strabiliante vittoria, quando dalla folla senti arrivare, freddo, improvviso come un colpo di pistola, uno di quei insulti che proprio non riesci a ignorare, talmente carico di odio da irrorare i tuoi occhi di sorpresa e incredulità. Ti giri e, attonito, non puoi accettare che quella parola sia stata pensata e tradotta in urlo da una bambina poco più che dodicenne. E così ti ribelli, chiami la sicurezza per allontanare quella piccola tifosa dall'aspetto angelico lontano dallo stadio, elevandoti a simbolo di un razzismo presente, ma tenuto nascosto, tra le calde strade dell'Australia. "Ape", scimmia: sono solo tre lettere, ma tanto bastano per colpire come un treno in corsa anche un campione come Adam Goodes, "colpevole" agli occhi di una folla adombrata di odio ingiustificato, di avere origini aborigene. Una storia personale, la sua, capace di elevarsi a portavoce universale di mille e altre storie rimaste inascoltate, soffocate dall'onda incapace di ritirarsi dell'odio razzista. È la storia di un sogno tramutatosi in incubo quello narrato con eleganza da The Australian Dream, un racconto privo di falsa retorica, portato avanti senza puntare mai il dito, ma lasciando che siano gli eventi a parlare da soli nella speranza di scuotere l'animo degli spettatori mostrando loro che cambiare le cose, oggi, è non solo possibile, ma necessario.

A raccontarci in questa intervista la nascita e l'universo che circonda questo documentario, disponibile su Rakuten TV, sono i produttori Sarah Thomson e John Battsek, premio Oscar quest'ultimo per il commovente documentario Un giorno a settembre.

Devo essere sincera. Non conoscevo la storia di Adam Goodes, e la cosa che più mi ha sorpreso di tutta questa vicenda è che sia accaduta in Australia, un paese che - come sottolineato dal giornalista Stan Grant all'inizio del documentario - tendiamo a immaginarci tollerante, pacifico e multiculturale. Accettare, quindi, che un attacco a sfondo razzista abbia avuto luogo in questo paese è qualcosa di veramente difficile.

Conoscevate la storia di Goodes? Quali sono state le vostre reazioni nell'apprendere tale notizia? Ma soprattutto, siete stati immediatamente spinti dalla voglia di produrre un documentario su questa triste vicenda?

Sarah: Io sono australiana, e pur essendomi trasferita a Londra circa dieci anni fa, continuo a tenermi aggiornata su quello che accade nel mio paese. Sapevo chi Adam fosse, e ho seguito lo svolgersi degli eventi con attenzione. Rimasi senza parole ai tempi scoprendo quello che questo atleta ha dovuto affrontare, tant'è che ho chiesto più volte a John di contattare i protagonisti di questa storia così da portarla sullo schermo.

John: Per quanto mi riguarda, avendo vissuto per un periodo in Australia, ed essendo appassionato di sport, conoscevo sia la AFL (Australian Football League) che Adam Goodes. Da appassionato, e tu da buona italiana mi potrai capire visto che non puoi abitare in Italia senza essere un amante dello sport, sono abituato ahimè a leggere di giocatori vittime di attacchi razzisti. Ma quello che mi ha lasciato senza parole quando Sarah mi ha raccontato nei dettagli cosa è capitato a Goodes, è il livello di razzismo toccato in Australia. Prendere atto dell'onda di odio brutale che ha investito questo atleta mi ha rattristito tantissimo, lasciandomi allibito.

Quello che mi fa davvero arrabbiare è che pur essendo nel 2020, siamo ancora circondati da ondate di razzismo. Allo stesso tempo credo che i documentari, così come i film o le serie TV, vantino una sorta di potere magico, attraverso il quale riescono a parlare alla nostra mente e al nostro cuore. E così a volte troviamo più facile imparare qualcosa da uno schermo, piuttosto che dalle pagine di un qualche libro.

Siete d'accordo? Pensate che partendo da questo documentario, molti spettatori possano cambiare il proprio modo di pensare, arrivando finalmente a comprendere che non è una questione di essere bianchi, neri, o gialli, ma soltanto di essere umani

Sarah: Questa è proprio una bella domanda. Credo che guardando documentari come questo - e a tale conclusione ci sono arrivata confrontandomi con John - per alcuni spettatori è più facile affrontare e guardare la realtà perché parlano di nazioni e mondi a loro distanti. Non sentendosi coinvolti personalmente, senza essere chiamati in causa per qualcosa che non è avvenuto attorno a loro, sono più spronati a cambiare la propria prospettiva di ideale. Ciononostante le reazioni in Australia all'uscita del documentario sono state strabilianti: abbiamo ricevuto un sacco di lettere di supporto e solidarietà per Adam. Questo significa che il pubblico ha reagito bene, il che non può che farci felici e soddisfatti.

John: Molte persone in tutto il mondo hanno visto il documentario. C'è chi è rimasto immutato, chiuso nei suoi pensieri, e chi invece ne è uscito cambiato. Come hai detto giustamente tu, bisogna anche pensare che per leggere un libro ci vogliono a volte anche tre settimane, mentre per guardare un documentario, o un film, bastano 90 minuti (oddio, a volte anche di più) ed è questo secondo me che fa sì che molte persone si lascino coinvolgere totalmente dalla storia. E io ne sono il massimo esempio, visto che sono un terribile lettore, ma un instancabile divoratore di film. Viviamo in un periodo storico in cui un cambiamento è possibile, penso al movimento del Black Lives Matter, e raccontare una storia come quella di Adam Goodes così simile ad altre migliaia di non raccontate, spero che dia una mano nella realizzazione di questo tanto sperato cambiamento.

Cosa ho trovato davvero sconcertante è che tutto sia partito da un insulto; un insulto urlato da una ragazzina poco più che dodicenne, non così dissimile da quello che molti ragazzi della sua età lasciano sui social network. Adolescenti e bambini sono lo specchio dell'ambiente in cui crescono, quindi sta a noi adulti insegnar loro come comportarsi, parlare e relazionarsi con le altre persone.

Mi chiedevo pertanto se avevate in programma - o forse è qualcosa che avete già fatto - di proiettare The Australian Dream nelle scuole.

Sarah: Sì, il documentario è stato trasmesso sul canale ABC, che è l'equivalente della BBC inglese, e della RAI italiana, entrando a far parte del programma scolastico australiano.

John: So che sembrerà un cliché, ma penso che la chiave di tutto stia nell'educazione, soprattutto scolastica. E per quanto riguarda l'Australia è la prima cosa da rivedere perché è basata su nozioni alterate, soprattutto nei confronti della comunità aborigena, totalmente ignorata dai libri di storia. Si insegna ai propri studenti che la storia dell'Australia inizia con l'arrivo delle flotte britanniche, quando in realtà il paese era già occupato già da migliaia di anni dagli aborigeni.

Sarah: Esatto. Quando da piccola studiavo sui libri di storia in Australia, i paragrafi erano pieni di nomi inglesi, senza menzionare mai la parte antecedente riguardante la storia della comunità aborigena. Un racconto storico falsato e a cui molti, come si vede all'inizio del documentario con le riprese delle varie proteste durante le celebrazioni della festa nazionale australiana, non va più bene. Molte persone, aborigene e non, si sono stancate di questa situazione, dichiarandosi decise a non voler più festeggiare un giorno come quello. Dopotutto, si tratterebbe di festeggiare l'inizio non solo delle conquiste inglesi, ma soprattutto, del genocidio aborigeno.

Nel 2019 insieme al vostro The Australian Dream, uscì un altro documentario dedicato ad Adam Goodes, dal titolo The Final Quarter. C'è da dire che i due prodotti sono molto diversi. Il vostro gioca sulla potenza empatiche delle interviste, mentre l'altro su filmati d'archivio.

Sapevate che era in produzione un altro documentario dedicato a questa vicenda?

Sarah: The Final Quarter è un documentario prodotto per la televisione. Il nostro puntava decisamente a vette più 'alte'.

John: Diciamo che avendo coinvolto Adam e altri protagonisti di questa vicenda in prima persona, e vantando una troupe composta anche da professionisti di origine aborigena, puntavamo a offrire la versione "ufficiale" della storia.

È stato facile coinvolgere tutte le persone che vediamo comparire sullo schermo, o c'è qualcuno che volevate intervistare, ma la cui partecipazione è finita con un nulla di fatto?

Sarah: Onestamente posso dirti che dopo che Adam Goodes è salito a bordo, coinvolgere tutti gli altri intervistati è stato un gioco da ragazzi. E sono molto felice che persone come Nicky Winmar, Nova Peris e Gilbert McAdam abbiano accettato.

John: La cosa bella di questo progetto è che non c'è stato nessuno che avessimo voluto che non abbia voluto partecipare. Adam è molto amato in patria e il suo nome ci ha permesso di coinvolgere tutti, fatta eccezione per un ex Primo Ministro che non ha accettato di farne parte, ma alla fine non era un personaggio chiave nello sviluppo della storia, quindi la sua assenza non si è rivelata un gran problema.

Sarah: C'era un gruppo di ragazzi bianchi, spinti da ideologie razziste, che non volevamo intervistare, ma soltanto mostrare attraverso commenti o uscite infelici da loro postate, o rilasciate a qualche emittente, che però non ci è stato possibile utilizzare, e questo lo trovo inammissibile, soprattutto perché stiamo parlando di commenti che loro continuano a pubblicare mandando all'aria lo sforzo di tanti per abbattere questo scoglio del razzismo.

Durante il lockdown, molti - specialmente qui in Italia - hanno riscoperto la bellezza dei documentari. Solitamente, infatti, si tende a guardare prima il film basato su certi eventi e poi il relativo documentario (penso a Munich di Steven Spielberg che racconta le stesse vicende del vostro bellissimo One day in September, o Judy con Renée Zellweger che segue la storia di Judy Garland, proprio come fa il documentario Sid & Judy).

Credete che l'approccio al documentario stia cambiando?

John: Credo che le cose siano cambiate e non sia più così, almeno non necessariamente in quest'ordine. Probabilmente i film giocano ancora sulla presenza degli attori e di quella loro aura divistica che attira così tanto gli spettatori. Ma oggigiorno viviamo in un periodo storico in cui la gente è stanca delle bugie, delle fake-news e di tutto ciò che si allontani dalla realtà. Vuole la verità, vuole l'onestà, ed è per questo che ora come non mai si avvicina ai documentari. Parlando di One day in September, il pubblico voleva che sullo schermo comparissero le persone vere, quelle che hanno fatto la storia. Bombardati da fake-news, e da continue falsità, gli spettatori apprezzano quando si racconta loro la verità. Lo esigono. Per questo preferiscono guardare negli occhi chi gli si staglia davanti raccontando la propria storia come fa Adam Goodes nel nostro documentario, senza abbellimenti o rielaborazioni della vicenda. Ci tengo a ribadirlo: negli ultimi tre anni, soprattutto con il governo Trump, questa ricerca della verità si è fatta sempre più forte. Inoltre, trovo che i film siano spesso deludenti in termini di commozione e aspettative, mentre il documentario raccontandoti la verità così come è, dura e cruda, non può che coinvolgerti emotivamente, facendoti piangere tutte le tue lacrime, molto più di un film.

Sarah: Se posso aggiungere, sono del parere che documentari siano diventati molto più cinematografici da un punto di vista visivo negli ultimi tempo. Ormai hanno imparato a superare i confini del genere che li separava da quello cinematografico, risultando ancor più commoventi.

E cosa potete dirci circa i vostri progetti futuri? Farete mai un documentario su come l'industria cinematografica ha affrontato il periodo di lockdown?

John: Sono sicuro che già qualcuno sia al lavoro su qualche documentario legato al lockdown, ma non è il nostro caso. Per quanto riguarda i nostri futuri progetti, presto uscirà un documentario da noi prodotto dedicato al mondo degli atleti paralimpici. Un universo così affascinante, toccante, eppure fin troppo spesso ignorato. Tra i vari protagonisti ci sarà anche la vostra Bebe Vio. Che atleta e persona straordinaria che è. Così coraggiosa. Così forte e determinata.

Disponibile su Rakuten tv, The Australian Dream è una lezione di umanità perduta, sottratta e poi ritrovata. Un colpo alle proprie radici, ricucito anche grazie alla potenza dello schermo, capace di spingere le persone a riversarsi sulle strade per manifestare la propria solidarietà ad Adam Goodes. Che si trovi su un marciapiede, in piedi in uno stadio, o sulla poltrona di casa, The Australian Dream vive della speranza che il proprio pubblico, attraverso la vicenda raccontata, possa compiere quel piccolo quanto decisivo passo verso un netto cambiamento sociale, calciando con la stessa forza con cui Goodes lanciava i propri palloni in aria, il senso di intolleranza e di odio che lo circonda. Perché quello auspicato dalla realizzazione di un progetto come questo non è solo il racconto di una storia, ma la condivisione di un evento che non può e non deve più ripetersi. Un piccolo passo per l'uomo, ma un grande passo per la lotta al razzismo.


GODZILLA VS KONG, IL REGISTA SVELA LA SUA SORPRENDENTE E TENERA FONTE DI ISPIRAZIONE

La produzione di Godzilla vs Kong prosegue piuttosto a rilento e, gli amanti dei kaiju stanno diventando sempre più irrequieti. Dopo che questo epico crossover è stato ufficialmente rimandato al 2021, i fan cercano di occupare il tempo con varie speculazioni. Qualche informazione in più sul mostruoso film però sarebbe giunta da Adam Wingard.

Nelle scorse ore infatti il regista di Godzilla vs Kong ha pubblicato su instagram una foto del suo gatto dicendo di essere stato particolarmente ispirato da lui. Da tempo sui social si rincorrono voci sulla possibile introduzione di un nuovo kaiju rappresentato da un gatto che farà il suo ingresso nella nuova e straordinaria produzione Warner Bros e, questo post di Wingard sembrerebbe confermare tutto.

La didascalia recita: "C'è molta della sua ispirazione nella mia versione di Godzilla e King Kong". Il gatto nerissimo e cotonatissimo appare al guinzaglio con un sguardo profondamente arcigno. I fan sotto questa foto si sono particolarmente inteneriti, notando in essa una conferma della teoria sul nuovo mostro, altri invece si sono particolarmente arrabbiati chiedendo al regista di mettersi al lavoro invece di pubblicare sui social la foto del proprio animale domestico.

Un utente particolarmente adirato ha detto: "Puoi finalmente rilasciare qualcosa su GvK? Poster del film, teaser o trailer, o farci dare qualche sbirciatina su questa produzione. QUALSIASI COSA!!! Il film è pronto da quasi due anni ormai e non hai anxcora pubblicato nulla di significativo. Sembrerà scortese, ma ... SMETTILA DI PUBBLICARE FOTO DEL TUO GATTO E MOSTRACI QUALCOSA SU GvK !!! È TEMPO DI MOSTRARE QUALCOSA !!!!!"


MASSIMO BOLDI DELUSO DA PUPI AVATI: "MI HA ESCLUSO SENZA AVVISARMI"

Dopo il naufragio della relazione con Irene Fornaciari è arrivato un altro duro colpo per Massimo Boldi: secondo lui il regista Pupi Avati non si è comportato lealmente nei suoi confronti.

A rivelarlo è lui stesso, in un'intervista per il settimanale Chi: "A primavera 2019, sono stato contattato da Pupi Avati e da suo fratello Antonio, produttore, per fare un film sulla storia dei genitori di Vittorio Sgarbi ma non ho saputo più nulla".

L'attore aveva già ricevuto la sceneggiatura e le riprese erano previste per la fine del 2019, per questo è rimasto a disposizione per tutto l'anno. Dichiara poi di aver preso parte alle prove costume, dopo l'interruzione dovuta alla quarantena, ma da allora si è ritrovato di fronte ad un muro di silenzio. Ironicamente, è stato il suo sostituto a rivelargli la verità:

"Ho appreso della scelta di Pupi Avati di sostituirmi proprio dal mio amico fraterno Renato Pozzetto, che ha preso il mio ruolo, me lo ha detto il giorno del suo compleanno. Una scelta che mi trova d'accordo, è il mio maestro, ma avrei preferito che Pupi mi facesse una telefonata per dirmelo, e invece...".

Boldi ha chiamato Pozzetto per fargli gli auguri di compleanno ed ha appreso allora di essere stato rimpiazzato: "Ci sono rimasto come un cogl**e". A quanto pare non era stato redatto alcun contratto fino a quel momento, e il tutto si basava su un accordo a voce, che Avati non avrebbe onorato, secondo Boldi. La risposta del regista, quando è stato contattato dall'attore per sapere come avrebbe voluto gestire la questione con la stampa, è stata: "Fai come vuoi".

Boldi potrà consolarsi con il suo nuovo cinepanettone intitolato Natale su Marte, ennesimo film che lo vedrà insieme a Christian De Sica: ormai la separazione prima di Olè è solo un ricordo lontano.


MULAN, QUANDO VERRÀ RILASCIATO IN CINA? SCOPRIAMOLO INSIEME

Come abbiamo appreso negli ultimi giorni, in gran parte del mondo Mulan sarà di distribuito su Disney+. La visione del live action non sarà però concessa a tutti i possessori di abbonamento, in quanto il film verrà messo in vendita sulla piattaforma streaming a 29.99 $. Tentiamo di fare chiarezza su ciò che avverrà in Cina invece.

É stato di recente confermato dai piani alti della Disney che nella patria della leggendaria eroina Hua Mulan, la messa in onda avverrà normalmente nei cinema. Anzi, per l'occasione saranno realizzati anche moltissimi eventi. Non è stato specificato ancora quando però. Sappiamo semplicemente che il live-action arriverà nelle sale "presto".

E se è vero che "il fiore che sboccia nelle avversità è il più raro e più bello di tutti", l'attesa di Mulan dovrà essere ripagata con uno straordinario successo. In tutte le nazioni in cui ancora non c'è Disney+, il film uscirà nei cinema il 4 settembre. In molti pensano che la stessa data sarà scelta anche per la pubblicazione del film nelle sale cinesi.

Questo comporterebbe uno scontro senza esclusioni di colpi con l'attesissima pellicola di Nolan, Tenet, che dovrebbe approdare nei cinema cinesi proprio in quei giorni. In merito non vi sono però ancora certezze. Il mondo del cinema continua ancora a brancolare nel buio anche se, presto tutto dovrebbe tornare a pieno regime.

La decisione della Diseny di mandare una produzione tanto importante in streaming in gran parte del mondo ha creato non poche polemiche. Ad esempio i cinema britannici sono su tutte le furie. A loro avviso la mancata distribuzione cinematografica creerà un grave danno economico all'indotto, provocando la definitiva dissociazione dello spettatore che, ora potrà godere anche delle ultime uscite stando comodamente seduto sul divano, senza mettere dunque piede fuori di casa.


VAL KILMER INDOSSERÀ IL COSTUME DI BATMAN AL DC FANDOME? ECCO COS'HA DETTO L'ATTORE!

La scorsa settimana la DC Films e Warner Bros. hanno presentato al mondo l'impressionante elenco degli ospiti del DC FanDome, e ai fan di lunga data non è sfuggito il nome del grande Val Kilmer.

La star di Batman Forever è comparsa successivamente sulla sua pagina ufficiale del social network Instagram, e come potete leggere in calce ha scherzato sulla possibilità di tornare ad indossare il suo vecchio costume da pipistrello:

"Bene, la notizia è uscita. Gli amici della Warner Bros. mi hanno chiesto se mi piacerebbe far parte di DC FanDome e io ho domandato loro di indossare il vecchio costume da pipistrello. Hanno detto che la cosa è facoltativa. Hmmm. Il 22 agosto unisciti a me e alle centinaia di persone incredibilmente talentuose che danno forma al DC Multiverse. Siamo qui per celebrare tutto ciò che è DC e, cosa più importante, tutti voi fan. Un modo divertente per riunirci tutti insieme! Spero di vedervi."

Kilmer ha interpretato Bruce Wayne/Batman in Batman Forever del 1995. Diretto da Joel Schumacher, il film è stato il terzo della serie iniziata con Batman di Tim Burton con protagonista Michael Keaton nel 1989, al quale seguì Batman Returns nel 1992. Per i fan del film, l'apparizione confermata di Kilmer per la DC FanDome ha acceso una nuova speranza per il cosiddetto "Schumacher Cut", una mitologica versione da tre ore del celebre scult del 1995 che molti sperano possa vedere finalmente la luce.

Questa versione del film, come recentemente spiegato dal co-conduttore del podcast di Fatman Beyond Mark Bernardin, vantava un taglio molto più oscuro più in linea con i precedenti Batman e Batman Returns di Burton, ma lo studio si rese conto che non avrebbe funzionato per un pubblico di minori.


TENET, ROBERT PATTINSON SCONVOLTO: 'SERVIREBBE UNA LAUREA PER CAPIRE CERTE COSE!'

Che a Nolan piacciano le trame intricate è risaputo: da Memento ad Interstellar, passando per Inception e The Prestige, il regista di Dunkirk ha sempre puntato su intrecci mirati a confondere lo spettatore. Con Tenet, però, le cose sembrerebbero essergli leggermente sfuggite di mano!

Pare infatti che la sceneggiatura del film con John David Washington abbia mandato nel panico gli stessi attori protagonisti! Questo, almeno, è stato quanto riferito da Robert Pattinson: l'ex-star di Twilight ha infatti ammesso di aver avuto non pochi problemi nel rapportarsi con il copione.

"Quando lo lessi per la prima volta Christopher ed Emma [Thomas, produttrice di Tenet] mi chiesero se l'avessi capito bene, perché gli altri ci avevano messo un paio d'ore in più. Ed io dissi: 'Oh me**a'. All'ultima settimana di riprese chiesi a John David Washington alcune informazioni fondamentali sul mio personaggio e lui era tipo: 'Aspetta, tu non sai questo?' Ma è complicato! Devi cercare di risolvere il mistero proprio come fa il tuo personaggio" ha spiegato Pattinson.

"Buona parte del film è roba espositiva di worldbuilding ed è una storia molto fitta. E lo script cerca di rendere tutto accessibile ai profani. Ed è davvero difficile trovare l'equilibrio tra la naturalezza del dialogo e il cercare di avere chiare delle cose che occorrerebbe una laurea per capire come si deve" ha poi concluso l'attore.

Kenneth Branagh, intanto, ha spiegato che tipo di film sarà Tenet; Warner Bros. ha invece fatto chiarezza sulla possibilità di distribuire Tenet in streaming.


GIFFONI 2020: ANNUNCIATI DAISY RIDLEY E RICHARD GERE TRA GLI OSPITI DEL FESTIVAL

Sarà un'edizione molto diversa quella del 2020 per il Giffoni Film Festival, ma non per questo priva di sorprese: due tra le più recentemente annunciate? Daisy Ridley e Richard Gere.

La cinquantesima edizione del Giffoni Film Festival sarà tutta all'insegna della Terra, il tema designato per quest'anno, che segue le scelte elementali degli anni passati (Acqua e Aria), ma ciò non esclude un piccolo viaggetto in una galassia lontana lontana....

Così, giovedì 26 agosto, in collegamento streaming, sarà presente anche l'attrice britannica Daisy Ridley, conosciuta dai più come la Rey di Star Wars, ma che abbiamo già visto e ancora vedremo in numerose altre pellicole di successo, come Assassinio sull'Orient Express, Ofelia, Peter Rabbit, e a breve Chaos Walking, il film basato sul primo romanzo della trilogia letteraria di Patrick Ness.

Ma la lista degli ospiti non finisce certo qui, e prima di incontrare Daisy avremo l'opportunità, mercoledì 20 agosto, di sentir parlare l'affascinante Richard Gere, il cui curriculum, che ve lo diciamo a fare, è davvero sconfinato: Pretty Woman, Chicago, Ufficiale e Gentiluomo, Cotton Club, Nessuna Pietà, American Gigolo, Franny, Hachiko, Shall We Dance, Autumn in New York, Schegge di Paura...

A loro si uniranno, nei giorni successivi, anche Sylvester Stallone (21 agosto) e Katherine Langford (22 agosto), e non solo!


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QUELLA CASA NEL BOSCO, PERCHÉ UN SEQUEL NON SAREBBE UNA GRANDE IDEA

Uscito al cinema nel 2012, Quella casa nel bosco si è guadagnato lo stato di cult per via delle sue trovate geniali e per la maestria di Drew Goddard e Joss Whedon nel giocare con i cliché del cinema horror. Tuttavia, nonostante il forte interesse di Lionsgate dopo il successo ottenuto tra gli appassionati, il film non avrà mai un sequel.

A rivelarlo è stato lo stesso Goddard, che in un'intervista di qualche anno fa aveva spiegato di non voler rovinare il finale "perfetto" del film originale, indimenticabile per la sua follia lovecraftiana.

"Avevamo alcune idee folli, ma io e Joss non volevamo realizzare qualcosa di forzato" aveva dichiarato il regista di 7 sconosciuti a El Royal. "Ho la fortuna di poter continuare a fare film, non ho bisogno di fare un sequel solo per il gusto di farlo. Lo faremmo se potessimo rendergli giustizia, ma la verità è che non è per niente facile. Ogni spunto narrativo per continuare la storia non tiene conto del finale del primo film, e sono ancora convinto che quel finale sia perfetto, non voglio rovinarlo."

Per chi non lo ricordasse, il film segue un gruppo di amici che decide di andare in gita in una casetta isolata nella campagna per trascorrere un weekend di divertimento sfrenato lontano dal college: lì subiscono l'attacco di orribili esseri sovrannaturali, mentre da un bunker un gruppo di tecnici osserva attraverso telecamere nascoste ogni loro mossa. Tra i protagonisti c'è anche Chris Hemsworth, che nel 2012 è stato diretto proprio da Joss Whedon in The Avengers.


THE WATCHER, ECCO PERCHÉ KEANU REEVES FU COSTRETTO A PARTECIPARE AL FILM

The Watcher, thriller poliziesco del 1997 diretto da Joe Charbanic alla sua prima e ultima esperienza da regista. Il film è ricordato come una delle peggiori interpretazioni di Keanu Reeves, che è stato costretto a parteciparvi nonostante la sua volontà di abbandonare il progetto.

Il suo primo approccio con The Watcher risale a diversi anni prima dell'uscita nelle sale, quando l'attore accettò verbalmente di recitare nel film in un ruolo secondario. A sua insaputa, però, il suo personaggio fu riscritto per farlo diventare uno dei protagonisti, e nel frattempo il suo ex segretario falsificò la firma sul contratto che lo legava alla pellicola.

Messo in guardia dai suoi avvocati sulla lunga e costosa battaglia legale che avrebbe dovuto intraprendere per abbandonare il progetto, Reeves decise dunque di prendere parte alle riprese stringendo un accordo con con Universal che lo avrebbe escluso dalla promozione del film. In cambio, l'attore promise di non rivelare i retroscena sull'accaduto prima di un anno dall'uscita di The Watcher nelle sale americane.

Oltre ad una pessima accoglienza da parte di critica e pubblico, il film è valso a Reeves una nomination ai Razzie Award di quell'anno come peggior attore non protagonista (il premio andò poi a Barry Pepper per Battaglia per la Terra).


DC COMICS & DC UNIVERSE COLPITE DURAMENTE DALLA RISTRUTTURAZIONE DI WARNERMEDIA

Un’importante ristrutturazione di WarnerMedia è cominciata la settimana scorsa. Il capo e CEO di Warner Bros. Ann Sarnoff è stata messa a capo di tutti i contenuti. Guiderà un nuovo gruppo di studi ed emittenti, aggiungendo al suo portafoglio HBO, HBO Max, TNT, TBS e TruTV. Supervisionerà tutti i network, i film, gli studi televisivi e gli asset streaming.

Maggiori responsabilità sono state date a Casey Bloys, presidente della programmazione di HBO, che supervisionerà anche i contenuti originali per HBO Max e le reti lineari nazionali TNT, TBS e TruTV. Riferirà alla Sarnoff.

Andy Forssell, il direttore generale di HBO Max, guiderà una nuova attività operativa di HBO Max, e riferirà alla Kilar.

Obiettivi
La ristrutturazione, ha detto Kilar in un memo sui licenziamenti iniziati ieri: “Ridurrà le dimensioni dei nostri team, dei livelli e della nostra forza lavoro in generale. Queste riduzioni non riflettono in alcun modo la qualità delle persone colpite né il loro lavoro. È semplicemente una funzione delle modifiche di cui sopra“.

I nuovi elementi nella ristrutturazione previsti da Kilar sono:

Stiamo elevando HBO Max nell’organizzazione e amplieremo lo espanderemo a livello globale.
Stiamo semplificando il modo in cui organizziamo i nostri studi.
Stiamo creando un’unità internazionale consolidata focalizzata sulla scala e sull’efficienza.
Stiamo riunendo le nostre attività commerciali chiave in un unico gruppo per consentirci di operare in un modo più strategico.


Hanno lasciato la compagnia: Bob Greenblatt, presidente di WarnerMedia Entertainment and Direct-to-Consumer; Kevin Reilly, direttore dei contenuti di HBO Max e presidente di TNT, TBS e truTV; e Keith Cocozza, EVP del Corporate Marketing and Communications.

Un’azienda orientata al consumatore
Il passaggio di WarnerMedia dalla grande distribuzione all’essere un’azienda orientata al consumatore con un’enfasi sul ‘diretto al pubblico’ non significa necessariamente che i film della Warner Bros. bypasseranno le sale cinematografiche, ha spiegato Kilar. Come altri studi durante la pandemia, con la chiusura delle sale, la Warner Bros. è passata direttamente al PVOD con Scoob. Ha indicato che la strategia di distribuzione cinematografica dell’azienda si evolverà, ma i cinema rimarranno una parte essenziale.

Per quanto riguarda la fine della restrizione del controllo dei cinema da parte delle major, dopo 71 anni, Killar ha detto: “Non ho intenzione di acquistare sale cinematografiche“.

HBO Max
Il lancio di HBO Max è al centro dei cambiamenti. Sono state registrati 4,1 milioni di iscrizioni nei primi due mesi e si trova sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi interni di crescita in cinque anni. Ma la confusione dei clienti su chi è idoneo a ottenere HBO Max, data l’esistenza di più offerte a marchio HBO sul mercato, ha offuscato il lancio.
Il servizio non è inoltre disponibile tramite Roku di Amazon Fire TV. Questi due distributori raggiungono più di 80 milioni di case negli Stati Uniti. Killar ha sottolineato che l’espansione della copertura di distribuzione di HBO Max è una priorità: “Assolutamente, non ci fermeremo finché non saremo su tutti i dispositivi del pianeta. Abbiamo avuto un inizio fantastico con Google, Apple e Samsung. …Credo che alla fine porteremo a termine quegli [accordi di distribuzione aggiuntivi], ma ovviamente è una funzione dell’economia“.

Licenziamemti
Come dicevamo sono iniziati lunedì, circa 600/650 membri dello staff hanno lasciato la compagnia, mentre HBO dovrebbe perdere tra i 150/175 membri dello staff. Tra i dipendenti di livello senior che lasciano l’azienda ci sono Jeffrey R. Schlesinger, Presidente della Warner Bros Worldwide Television Distribution; Ron Sanders, Presidente di Worldwide Theatrical Distribution & Home Entertainment; e Kim Williams, CFO di Warner Bros Entertainment.

Sin dalla sua rilevazione da parte di AT&T, la società precedentemente nota come Time Warner ha riorganizzato diverse aree della sua attività. I massimi dirigenti con anni di esperienza sulla supervisione della distribuzione, della programmazione e delle vendite pubblicitarie se ne sono andati. L’ascesa di Kilar al ruolo di CEO a maggio è servita solo ad alimentare una maggiore ricalibrazione.

Televisione
Il presidente della Warner Bros Television Group Peter Roth sta consolidando le attività di produzione televisiva con copioni e senza copioni dello studio.

Sul versante senza copioni, Mike Darnell presidente di Warner Bros Unscripted & Alternative Television continuerà a supervisionare Warner Horizon Unscripted Television, Telepictures e Shed Media, riferendo a Roth. La produzione fisica, gli affari commerciali e la finanza per tutta la programmazione senza copione saranno ora consolidati in una nuova struttura organizzativa al servizio di tutte e tre le etichette, a cui seguiranno dei liceziamenti.

Kevin E. Fortson, precedentemente EVP Production, Warner Horizon Television, e Matt Matzkin, precedentemente EVP Business Affairs, Warner Horizon Television, assumeranno ora nuovi ruoli di leadership in tutta la programmazione senza copione, riportando direttamente a Darnell. Fortson guiderà tutti gli aspetti della produzione fisica (inclusi budget, programmazione, personale e altro), mentre Matzkin supervisionerà tutti gli affari commerciali, legali e finanziari per le serie di Warner Horizon Unscripted Television, Telepictures e Shed Media.

La Warner Bros Television e l’unità TV via cavo/streaming Warner Horizon Scripted TV vengono fuse in una nuova divisione con copione guidata dai presidenti della Warner Bros Television Susan Rovner e Brett Paul. Il duo, che in precedenza ha ricoperto il ruolo di Presidenti sia della Warner Bros TV che della Warner Horizon Scripted TV, continuerà a supervisionare tutta la programmazione con copione, riferendo a Roth.

Il consolidamento riporta la Warner Bros TV alla sua struttura originale prima del lancio nel 2006 di Warner Horizon.

DC Entertainment
DC Entertainment della Warner Bros. è stata una delle divisioni più duramente colpite dai licenziamenti. Lasciano Bob Harras, caporedattore DC; Hank Kanalz, SVP Publishing Strategy & Support Services; Bobbie Chase, VP, Iniziative editoriali globali e strategia digitale; Brian Cunningham, senior story editor. Jim Lee rimane Chief Creative Officer di DC.

I licenziamenti DC Comics hanno avuto un impatto anche su DC Universe, che dal lancio di HBO Max, ha visto diminuire sempre di più i suoi contenuti originali. DC Universe può contare al momento solo una serie originale esclusiva, Titans mentre Doom Patrol è condivisa con HBO Max.


Orlando Bloom sul prossimo capitolo della sua carriera da attore: “Adesso si cambia aria”

L’Hollywood Reporter ha intervistato Orlando Bloom a proposito di Retaliation (in altri paesi Romans), il film di Ludwig Shammasian e Paul Shammasian che è finalmente uscito in digitale negli Stati Uniti a tre anni dalla presentazione al film festival di Edimburgo.
In tale occasione l’attore ha parlato della sua prossima fase professionale:

L’unica cosa che voglio fare ora è… provare paura, terrore e emozione senza freni proprio come mi sono sentito quando ho letto la parte di Malky [in Retaliation]. È stato immediato, ho pensato subito: “Oddio, adesso come faccio?”. Ma sono quelle che le sfide che mi piacciono. Sono stato quasi addestrato a diventare una celebrità da giovane, ma adesso si cambia aria. Voglio spaccare tutto con le mie interpretazioni. Non ho più paura di nulla. Se c’è un ruolo che mi terrorizza e che mi mette alla prova, allora scelgo quello.

Diciamo le cose come stanno: i soldi non mi interessano. E neanche la fama. Sono motivato dalla creatività e dalla promessa che mi sono fatto da giovane mentre studiavo recitazione, voglio provare la stessa paura di quando sali su un palco. L’ho già fatto con Killer Joe e Romeo & Juliet, ma vorrei fare altro teatro ad esempio. Ora che sto per avere un altro figlio il mio tempo è diventato così prezioso che voglio impiegarlo su cose che mi mettano alla prova e mi diano un’occasione di crescita perché è quello che voglio ed è il motivo per cui adoro fare l’attore.


Stanley Kubrick aveva pensato a Bill Murray o Woody Allen per il ruolo in Eyes Wide Shut poi andato a Tom Cruise

Sono trascorsi 21 anni dall’uscita nei cinema di Eyes Wide Shut, l’ultimo film diretto da Stanley Kubrick e ancora non abbiamo finito di scoprire tutte le curiosità riguardanti la pellicola che ha visto come protagonisti Tom Cruise e Nicole Kidman e che, uscita postuma, viene ancora vista da alcuni come “opera incompleta” di un regista abituato a ritoccare le sue pellicole anche dopo le prime proiezioni pubbliche.
Poco più di un anno fa, ad esempio, apprendevamo che nel film tratto dal romanzo Doppio Sogno di Arthur Schnitzler, c’era il cammeo vocale di un’attrice poi diventata autentica celebrità, ovvero Cate Blanchett. Il tutto grazie a un articolo di Vulture intitolato “An Oral History of an Orgy Staging that scene from Eyes Wide Shut, Stanley Kubrick’s divisive final film” interamente focalizzato su una delle scene più iconiche dell’ultimo, e divisivo film, realizzato dal leggendario filmmaker, quella dell’orgia appunto.

Dall’Independent giungono ora degli altri dettagli sulla lavorazione di Eyes Wide Shut, dettagli provenienti da una nuova biografia del regista scritta da David Mikics dal titolo “Stanley Kubrick: American Filmmaker”.

Secondo quanto scoperto dall’autore del libro grazie a una “wish list” sul cast trovata in un blocco degli appunti del regista risalente agli anni ottanta, molti anni prima di ingaggiare Tom Cruise per il ruolo di Dr. William “Bill” Harford, Stanley Kubrick aveva pensato ad altri attori come Steve Martin, Woody Allen, Dustin Hoffman, Warren Beatty, Alan Alda, Albert Brooks, Bill Murray, Tom Hanks e Sam Shepard, alcuni dei quali decisamente più votati alla commedia rispetto al protagonista di Top Gun e Nato il 4 Luglio.

Mikics scrive:

In maniera alquanto significativa, quando Stanley Kubrick è poi riuscito a produrre Eyes Wide Shut, ha optato per un attore che non possedeva alcuna parvenza di comicità, il sincero e altamente misurato Tom Cruise. La commedia poteva essere un’arma di difesa per “l’eroe” della storia. Ma Kubrick, a conti fatti, voleva che fosse del tutto indifeso.


Hamilton, il musical su Disney+ è il contenuto streaming più visto in America nel mese di luglio

Che Hamilton, la versione filmata del celeberrimo musical di Lin-Manuel Miranda, fosse un contenuto fondamentale per spingere Disney+ specie in un contesto come quello attuale in cui la Casa di Topolino si sta leccando le ferite per i miliardi di dollari persi a causa della pandemia di nuovo Coronavirus e la conseguente sospensione delle entrate garantite dai cinema, dai parchi a tema e dalle crociere, l’avevamo già capito. Dopo solo un fine settimana di presenza sulla piattaforma streaming, i download dell’app avevano visto un notevole incremento come vi avevamo già segnalato.
Variety fornisce ora un’indicazione estremamente interessante che incorona Hamilton come il trionfatore assoluto di luglio in materia di contenuti online.

Il musical ha ottenuto la prima posizione nella chart dei titoli più visti lo scorso mese, una classifica che non tiene esclusivamente conto della sola Disney+, ma di tutti i principali player del settore attivi nel mercato nordamericano (Netflix, Prime Video, Hulu e Apple TV+):



In un’estate senza cinema, la Disney aveva puntato moltissimo sull’arrivo di Hamilton su Disney+ tanto che, a metà giugno, è stata sospesa la possibilità di effettuare la settimana di prova del servizio in maniera tale da ottimizzare le performance economiche garantite dal musical. Il risultato ottenuto da Hamilton è di sicuro degno di nota in un panorama, quello delle piattaforme SVOD, che vede ancora Netflix distanziare abbondantemente le sue rivali tanto in termini di abbonati, quanto di tempo trascorso sulla piattaforma.

Come descritto nel comunicato ufficiale, il film è un passo avanti nell’arte della “ripresa dal vivo” che trasporta il pubblico nel mondo dello spettacolo di Broadway in modo unico e intimo. Combinando i migliori elementi del teatro dal vivo, del cinema e dello streaming, il risultato è un’esperienza cinematografica che rappresenta un modo completamente nuovo di vivere Hamilton.

La versione filmata del musical è stata registrata al The Richard Rodgers Theatre di Broadway nel giugno del 2016 e annovera nel cast il vincitore del Tony Award® Lin-Manuel Miranda nel ruolo di Alexander Hamilton. Daveed Diggs interpreta Marquis de Lafayette/Thomas Jefferson, mentre Renée Elise Goldsberry è Angelica Schuyler; Leslie Odom, Jr. è Aaron Burr; il nominato ai Tony Award Christopher Jackson interpreta il ruolo di George Washington; Jonathan Groff è King George; Phillipa Soo è Eliza Hamilton e Jasmine Cephas Jones interpreta Peggy Schuyler/Maria Reynolds; Okieriete Onaodowan è Hercules Mulligan/James Madison e Anthony Ramos è John Laurens/Philip Hamilton.


Forrest Gump: il remake indiano con Aamir Khan nei cinema nel 2021

Poco più di un anno fa abbiamo scoperto che la superstar indiana Aamir Khan sarebbe stato protagonista del rifacimento targato Bollywood di Forrest Gump, il film premio Oscar con Tom Hanks diretto da Robert Zemeckis e uscito nel 1994.
Le riprese erano partite in India a inizio anno e poi erano state sospese a causa dell’emergenza Coronavirus. Per portare a termine il resto delle riprese la produzione ha deciso di trasferire il set in Turchia, come confermato dal produttore che ha inoltre annunciato lo slittamento della data d’uscita, da Natale 2020 a Natale 2021.

Il film è intitolato Lal Singh Chadha ed è diretto da Advait Chandan, regista di Secret Superstar in cui compariva Khan. La pellicola è prodotta dall’attore attraverso la sua casa di produzione Aamir Khan Films assieme alla Viacom18 Motion Pictures.

Tra gli altri rifacimenti in sviluppo a Bollywood menzioniamo anche Kizie Aur Manny, rivisitazione di “Colpa delle Stelle” e un’altra di Tutto può cambiare, il film con Keira Knightley e Mark Ruffalo.

Ecco anche alcune foto dal set:

https://twitter.com/AKofficialTeam/status/...021%2F441705%2F

La sinossi:

Seduto alla fermata dell’autobus, un uomo rievoca la storia della sua vita ad ascoltatori occasionali: un’infermiera, una donna con una bambina, un’anziana signora. È Forrest Gump, nato a Greenbow, in Alabama, ex-paraplegico con quoziente intellettivo di alcuni punti inferiore alla normalità. Trent’anni di storia americana sono visti attraverso gli occhi di Forrest Gump, dagli atteggiamenti sensibili e prodigiosi nonostante il suo basso QI: Forrest narra della sua infanzia, del suo rapporto con la madre, della sua abilità a correre, della sua Laurea, della discriminazione razziale, della guerra del Vietnam, dell’assassinio del presidente Kennedy, ma soprattutto racconta dell’amore che ha sempre provato per la sua amica di infanzia, Jenny, che alla fine riuscirà ad incontrare di nuovo e a sposare.


A Venezia 77 anche il corto di Luca Guadagnino girato durante il lockdown

La Biennale ha annunciato il completamento del programma della 77esima edizione del Festival di Venezia con l’aggiunta di un cortometraggio di Luca Guadagnino e di Run Hide Fight, film di Kyle Rankin.
Riportiamo il comunicato completo:

Fiori, Fiori, Fiori! (12’) di Luca Guadagnino e Run Hide Fight di Kyle Rankin integrano e completano il programma della 77. Mostra

La Biennale di Venezia ha il piacere di annunciare i due titoli che integrano e completano, Fuori Concorso, il programma della 77. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, in programma dal 2 al 12 settembre 2020 diretta da Alberto Barbera.

Si tratta del nuovo cortometraggio di Luca Guadagnino, Fiori, Fiori, Fiori! (12’), e di un nuovo film indipendente americano, Run Hide Fight scritto e diretto da Kyle Rankin, con Isabel May, Thomas Jane, Radha Mitchell.

Dichiara Alberto Barbera: “Siamo grati a Luca Guadagnino che con Fiori, Fiori, Fiori! ci rende partecipi di una piccola, personale evasione compiuta durante il recente lockdown alla ricerca di volti, luoghi e affetti della gioventù trascorsa; e al produttore Dallas Sonnier (lo stesso di Brawl in Cell Block 99 e Dragged Across Concrete, presentati rispettivamente alla Mostra del Cinema nel 2017 e nel 2018), che torna con un nuovo, provocatorio dramma d’azione, Run Hide Fight di Kyle Rankin, ambientato in una scuola presa in ostaggio da quattro studenti intenzionati a commettere una strage. Due modelli di cinema irriducibilmente diversi, ma espressione di un’identica, trascinante energia creativa”.

Fiori, Fiori, Fiori! di Luca Guadagnino

Durante il lockdown per la pandemia del Covid, Luca Guadagnino, con una piccola troupe, scende in Sicilia da Milano armato soltanto di uno smartphone e di un tablet, per bussare alle porte degli amici d’infanzia e capire con loro come hanno vissuto questo momento eccezionale che ha unito il mondo intero.

Fiori, Fiori, Fiori! Regia e storia di Luca Guadagnino, Fotografia di Alessio Bolzoni. Montaggio di Walter Fasano. Musiche di Cosmo. Suono di Davide Favargiotti. Interpreti (nel ruolo di loro stessi) Maria Continella, Natalia Simeti, Claudio Gioè, Dave Kajganich.

Run Hide Fight di Kyle Rankin

Zoe (Isabel May) sta per diplomarsi in un momento molto difficile della sua vita a seguito della morte della madre (Radha Mitchell). Per distrarsi esce a caccia col padre Todd (Thomas Jane), ex membro delle forze speciali. Un giorno, mentre Zoe è a scuola, quattro studenti assediano l’edificio e irrompono con un furgone all’interno del bar della scuola. Utilizzando le tecniche apprese dal padre, Zoe riesce a sfuggire agli attentatori.

Run Hide Fight è scritto e diretto da Kyle Rankin. Direttore della fotografia: Darin Moran. Produzione: Cinestate (Dallas Sonnier, Amanda Presmyk). Distribuzione: Voltage Pictures.


MARTIN SCORSESE STRINGE UN NUOVO ACCORDO CON APPLE

Martin Scorsese ha stretto un nuovo accordo con Apple che prevede la regia e la produzione, tramite la sua Sikelia Productions, di nuovi film e serie tv.
Il progetto darà quindi vita a nuove opere destinate alla piattaforma di streaming Apple TV+.


Il regista Martin Scorsese collaborerà con Apple già in occasione del film Killers of the Flower Moon, scritto da Eric Roth ispirandosi all'omonimo saggio di David Grann. Nel cast del lungometraggio, di cui Apple ha conquistato i diritti con un investimento di oltre 180 milioni di dollari, ci saranno le star Leonardo DiCaprio e Robert De Niro. Il progetto sarà prodotto da Dan Friedkin e Bradley Thomas di Imperative Entertainment e le riprese dovrebbero iniziare a febbraio in Oklahoma.

Killers of the Flower Moon racconta la storia di alcuni omicidi con vittime dei membri di una tribù di nativi americani, avvenuti dopo la scoperta che nelle loro terre c'era del petrolio. Le morti attirarono l'attenzione dell'FBI.

Apple ha già stretto degli accordi con star del calibro di Leonardo DiCaprio, Jennifer Savisson, Idris Elba e Ridley Scott.


365 GIORNI, MICHELE MORRONE DIFENDE IL FILM NETFLIX: "NON INCITA ALLO STUPRO"

Intervistato da E!News, l'attore Michele Morrone ha risposto alle tante critiche rivolte contro il film Netflix che lo vede protagonista, 365 giorni che nei giorni scorsi era stato accusato di glorificare la violenza sessuale: "Il pubblico sa che è un'opera di fantasia" ha detto l'attore.

Non è passato di certo inosservato il rilascio del film diretto da Barbara Białowąs e Tomasz Mandes che, in seguito al rilascio nei cinema polacchi e britannici a febbraio, è stata distribuita a livello internazionale su Netflix. Pochi giorni e 365 giorni è divenuto il titolo più visto della piattaforma streaming, in barba alle tantissime critiche ricevute da parte della critica e ai record negativi registrati su Rotten Tomatoes (percentuale di gradimento dello 0%) e IMDb (è rientrato tra i 100 film con più recensioni negative di sempre).

La bocciatura non ha riguardato soltanto il reparto tecnico del film ma soprattutto ciò che viene raccontato al suo interno, divenuto oggetto di numerose polemiche. La cantante Duffy, ad esempio, ha reso pubblica una lettera nella quale definisce 365 giorni un film "pericoloso" perché "trasforma in intrattenimento la realtà brutale dello sfruttamento sessuale, del rapimento e dello stupro".

Proprio a questo genere di critiche ha voluto rispondere la star del film, Michele Morrone, intervenuto nelle scorse sul celebre magazine americano. "È importante ricordarsi che si tratta di un'opera di finzione. Quando un pubblico guarda un film, sa bene che quello che vede sullo schermo non è reale" ha dichiarato l'attore che ha anche reso nota la sua speranza di vedere ridimensionate queste polemiche in futuro: "Confido nel fatto che il pubblico capisca che il film è una fantasia. Dobbiamo stare attenti a non limitare la creazione dell'arte".

Ricordiamo che 365 giorni parla di un boss mafioso, Massimo Torricelli (Michele Morrone), che rapisce una giovane donna (Anna-Maria Sieklucka) e la tiene in ostaggio per un anno esatto, periodo in cui tenterà di farla innamorare di lui. La cantante Duffy, nella sua lettera di accuse, raccontava proprio la simile esperienza drammatica che l'ha vista protagonista, durante la quale è stata rapita e stuprata. Michele Morrone ci tiene dunque a sottolineare che "questo film non intende assolutamente minimizzare la realtà della violenza sessuale nel mondo".

Prima ancora di diventare un film, 365 giorni è stato un libro di grande successo in Polonia. Nelle scorse settimane, Netflix ha annunciato il rinnovo del film per un sequel.


YOU CANNOT KILL DAVID ARQUETTE: NEL TRAILER, L'ATTORE TORNA SUL RING

Con You Cannot Kill David Arquette l'attore David Arquette torna nel mondo del wrestling: ecco il primo trailer del film documentario diretto da David Darg e Price James.

"Etichettato come uno degli uomini più odiati nel mondo del wrestling per la sua controversa vittoria del titolo dei pesi massimi WCW nel 2000, l'attore David Arquette tenta un difficile ritorno allo sport-entertainment che ha in un qualche modo arrestato la sua promettente carriera a Hollywood. Pericolosamente determinato a redimere la sua reputazione e riappropriarsi della sua dignità, Arquette non si fermerà davanti a nulla per guadagnarsi un posto nel pro-wrestling" recita la sinossi ufficiale del lungometraggio.

Arquette è sicuramente una delle figure più controverse ad aver calcato i ring di wrestling, essendo anche il primo attore di Hollywood che non era già un lottatore professionista ad aver portato a casa un titolo mondiale, per di più in una cornice particolare come quella del tag team match a stipulazione speciale - chiunque fosse stato l'artefice dello schienamento avrebbe vinto il titolo - in cui fece coppia con l'allora campione DDP (Diamon Dallas Page) contro Eric Bischoff e Jeff Jarrett.
In questo docufilm, l'attore vuole dimostrare che il suo interesse nei confronti della disciplina non è mai stato superficiale, e vuole togliersi di dosso la cattiva nomea che si è portato dietro per tutti questi anni.
Nel trailer si intravedono anche l'ex-moglie, l'attrice di Friends Courteney Cox (i due sono attualmente separati) e altri membri della sua famiglia, in quanto vengono mostrati anche gli aspetti più personali e privati del percorso di Arquette.

Il film uscirà nei drive-in americani il 21 agosto, e sarà disponibile in digitale e on-demand dalla settimana successiva.




IRON MAN, SVELATI I RETROSCENA DI QUELLA FAMOSA FOTO FAKE CHE TRAPELÒ DAL SET

Dopo aver rivelato i dettagli sul mancato debutto di Shang-Chi in The Avengers, Chris Fenton, presidente della compagnia cinese DMG Entertainment Motion Picture Group, ha svelato un retroscena sulla foto leak emersa dal set di Iron Man 3.

Prima che la Cina diventasse uno dei mercati fondamentali per gli incassi dei film del Marvel Cinematic Universe, lo studio di Kevin Feige aveva firmato la sua prima collaborazione con una compagnia cinese per lo sviluppo di Iron Man 3 proprio per alimentare l'interesse del franchise nel paese.

"Le riprese di Iron Man 3 a Pechino erano essenziali" ha spiegato Fenton nel suo nuovo libro, Feeding The Dragon. "Non solo dovevamo ottenere del buon materiale per la versione globale del film, ma dovevamo anche fare capire dove ci trovavamo. La produzione del film si stava svolgendo anche in Cina, al contrario di quello che diceva Shane Black. Le persone dovevamo sapere."

Il produttore ha poi rivelato come è stata diffusa l'immagine in questione (la trovate in calce all'articolo): "Alla fine della giornata di riprese, abbiamo scattato una foto per girarla alla stampa. Nell'immagine c'erano Wang, Iron Man, almeno dal busto in su, e l'antico paifang cinese. Per farla sembrare una foto della produzione, abbiamo aggiunto nell'inquadratura una delle cineprese. Inoltre, abbiamo decentrato un po' l'immagine."


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JOKER, PRESENTE UNO STUPENDO EASTER EGG NEL CINECOMIC SHAZAM!

In attesa di sapere le novità sul sequel di Shazam! dal DC FanDome del prossimo 22 agosto, un fan ha scoperto un easter egg dedicato al personaggio del Joker proprio durante un rewatch del film di David F. Sandberg.

Come potete vedere nell'immagine in calce, stiamo parlando della divertente sequenza in cui Billy Batson testa i suoi nuovi poteri da supereroe insieme all'amico Freddy Freeman. Nella parte in cui Zachary Levi colpisce la sua stessa mano con un ascia per vedere quanto è resistente, sullo sfondo può essere visto il logo della ACE Chemicals: si tratta di un riferimento al numero 168 di Detective Comics, nel quale Red Hood salta in una vasca d'acido della Ace Chemical e si trasforma nel Clown Principe del Crimine.

Sandberg e Levi, lo ricordiamo, sono stati entrambi confermati tra i numerosi ospiti dell'atteso DC FanDome, evento che ospiterà le presentazioni di tutti i progetti futuri legati alla casa fumettistica di proprietà Warner. Previsto inizialmente per il 1° aprile 2020, Shazam! 2 è stato rinviato al 4 novembre 2022 in seguito agli spostamenti del calendario causati dalla pandemia.


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ANA DE ARMAS È MARILYN MONROE PER ANDREW DOMINIK: LA PRIMA RECENSIONE DI BLONDE FA SOGNARE

Blonde, nuovo attesissimo film di Andrew Dominik con Ana de Armas nei panni di Marilyn Monroe, sarebbe dovuto arrivare quest'anno su Netflix, ma lo studio ha deciso di rinviare l'uscita del film al 2021, probabilmente in attesa di poterlo presentare in qualche importante festival cinematografico.

Tuttavia Joyce Carol Oates, il cui romanzo del 1999 è stato la base della sceneggiatura di Dominik, ha rivelato su Twitter di aver assistito recentemente ad una proiettato privata del film, che ha promosso a pieni voti.

"Ho visto la prima versione dell'adattamento di Andrew Dominik ed è sorprendente, brillante, molto inquietante e, forse la cosa più sorprendente, può vantare un'interpretazione completamente femminista della vicenda. Non sono sicuro che un regista uomo abbia mai realizzato qualcosa di simile."

Insomma, l'attesa per il quarto film del regista de L'assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford e Killing them softly si fa ancora più alta dopo queste dichiarazioni, e la curiosità intorno all'interpretazione di Ana de Armas continua a lievitare fra le schiere dei fan. Al momento, però, non si hanno notizie per una data di uscita.

Ricordiamo che il film include nel cast anche Adrien Brody nei panni di Arthur Miller e Bobby Cannavale nei panni di Joe DiMaggio, i due mariti della Monroe. Inoltre, tra le star coinvolte nel progetto citiamo anche Julianne Nicholson, Scoot McNairy, Garret Dillahunt, Caspar Phillipson, Toby Huss, Sara Paxton, David Warshofsky, Lily Fisher, Evan Williams e Xavier Samuel.

Dominik ha detto in precedenza: "Blonde è interessante perché contiene pochissimi dialoghi. I miei tre film precedenti erano molto basati sui discorsi mentre non credo che ci sia una scena in Blonde più lunga di due pagine. Sono davvero entusiasta di fare un film che è anche una valanga di immagini ed eventi. E il personaggio principale è una donna. I miei film sono stati abbastanza privi di donne e ora ho potuto provare ad immaginare cosa significhi esserlo."


GAZZA THE MOVIE: IN ARRIVO IL BIOPIC SUL LEGGENDARIO PAUL GASCOIGNE

Il calciatore Paul Gascoigne ha confermato che i produttori del suo biopic ufficiale sono attualmente alla ricerca di un attore per interpretare il leggendario calciatore inglese in un film basato sul libro di memorie Gazza: My Story.

Il film uscirà dopo un documentario sulla Coppa del Mondo con l'ex star dell'Inghilterra, previsto per novembre. In precedenza, nel 2015, era già staro realizzato il documentario Gascoigne.

Parlando al Daily Mirror, l'ex calciatore ha dichiarato: “Ci sono dei produttori che stanno cercando qualcuno che possa interpretarmi. Li aiuterò in questo processo e avrò anche modo di leggere la sceneggiatura del film, che riguarderà tutta la mia vita. Il film sarà basato sulle mie biografie."

Gascoigne ha candidamente suggerito che il progetto non chiuderà un occhio sulla sua turbolenta vita privata, senza tralascia neppure le sue lunghe e famose battaglie contro l'alcolismo. "Ammettiamolo", ha aggiunto. "Non ho nulla da nascondere. È stato detto già tutto sulla stampa, nel bene e nel male."

Gascoigne, che è stato un famoso centrocampista offensivo per Newcastle United e Tottenham, divenne un'icona nazionale dopo un lungo pianto sul campo in seguito alla sconfitta in semifinale dell'Inghilterra ai Mondiali del 1990 contro la Germania. "E 'stato incredibile", ha detto della fama che lo travolse da quel momento. “Ovunque andassi, tutto era gratis. Andavo in un ristorante costoso, ma per me era gratis. Non potevo tornarci, perché non volevo che pensassero che ero tornato per mangiare di nuovo gratuitamente!"


STAR WARS: UN FILM STAND ALONE SU DARTH VADER POTREBBE ACCONTENTARE I FAN?

Darth Vader è senza dubbio uno dei personaggi più interessanti tra quelli appartenenti all'affascinante Lato Oscuro della Forza, ed è lecito chiedersi se Disney deciderà mai di mettere in cantiere uno spin-off di Star Wars basato interamente su di lui.

Purtroppo al momento non sappiamo nulla al riguardo, ma CinemaBlend ha riportato diverse ragioni per cui un film sul Signore Oscuro dei Sith potrebbe accontentare i fan del franchise. Tanto per cominciare, sarebbe l'occasione perfetta per esplorare ulteriormente il periodo che intercorre tra La Vendetta dei Sith e Una Nuova Speranza, un arco temporale in cui Vader deve aver commesso crimini di ogni genere, nell'imporre il dominio di Palpatine su tutta la galassia e nello sterminare gli ultimi Jedi rimasti.

Se nei fumetti abbiamo potuto leggere della sua incessante ricerca di indizi sulla morte di Padmé su Naboo, dal punto di vista cinematografico non abbiamo ancora potuto approfondire i momenti tragici che seguirono il famoso "Noooooo" pronunciato nel finale di Episodio III. Ciò permetterebbe di dare maggiormente risalto al conflitto interiore del personaggio, costretto a mettere a tacere ancora una volta il passato di Anakin Skywalker per diventare l'implacabile assassino visto in Rogue One.

Un film del genere ci consentirebbe poi di esplorare l'universo di Star Wars dal punto di vista del Lato Oscuro. A pensarci bene non abbiamo mai visto storie esclusivamente incentrate sui Sith al cinema: solo nei videogiochi, nei romanzi e nell'Universo Espanso abbiamo potuto goderci tutto il fascino della malvagità con storie che raccontavano l'ascesa di generali imperiali o pericolosi guerrieri Sith. È arrivato il momento per un cambio di rotta?

Forse sì, ma c'è anche da considerare che Disney potrebbe non essere così incline a produrre contenuti con protagonisti degli assassini. Eppure, il terrore causato da Darth Vader non è mai stato troppo splatter, e anche lo spin-off in questione potrebbe includere diverse mutilazioni, presenti in tutta la saga cinematografica e persino nelle serie di animazione, rese però meno eclatanti dal fatto che le spade laser cauterizzano immediatamente le ferite.

In conclusione potremmo dire che i fan non si sono di certo stancati di vedere il Signore Oscuro all'opera, dato che in certe produzioni la sua presenza è stata minima (seppur sempre fondamentale). Cosa ne pensate? Vorreste vedere un film, o magari una serie, con Darth Vader protagonista?

Considerando che il personaggio è tornato in Rogue One e in The Clone Wars le probabilità di rivederlo non sono poi così basse. Alcuni rumor lo vorrebbero presente anche nella serie su Kenobi!



Edited by Triplethor - 11/8/2020, 19:13
view post Posted: 10/8/2020, 13:18 The Umbrella Academy - Ellen News

THE UMBRELLA ACADEMY, QUALI SONO I PIANI DELLO SHOWRUNNER PER LA STAGIONE 3?

ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Anche se Netflix non ha ancora rinnovato The Umbrella Academy per una terza stagione, Steve Blackman sarebbe già al lavoro per scrivere i nuovi episodi dell'amatissima serie basata sui fumetti di Gerard Way e Gabriel Bá.

Come ha rivelato lo stesso sceneggiatore in una recente intervista, la famiglia più disfunzionale che ci sia, sarebbe ormai pronta ad affrontare una nuova sfida che li costringerebbe a riunire le forze per il bene del mondo.

"Per il mondo sono terribili come famiglia. Questi ragazzi non ne fanno una giusta, sia nei rapporti tra di loro che come supereroi. Ma penso che pian piano le cose miglioreranno un po' e, si spera che durante la terza stagione, se mai dovesse esserci, riusciranno a fare qualcosa di buono".

Lo showrunner ha poi aggiunto: "Stanno tutti crescendo. Man mano che andiamo avanti, è ovvio che anche i loro poteri si sviluppino ulteriormente. Stanno imparando cose nuove. Sono stati cresciuti da un papà molto particolare fino ad un certo punto ma, poi tutto è andato in mille pezzi prima che il loro addestramento potesse ritenersi concluso. Potrebbero persino scoprire in futuro che i loro poteri sono più forti quando sono insieme".

É chiaro a tutti che The Umbrella Academy 3 dovrà occuparsi particolarmente di Ben visto che ormai non è più un fantasma e non devi più servirsi di Klaus per comunicare con i suoi fratelli. Come ha sottolineato Blackman, la serie fino ad oggi si è svolta nell'arco di soli 20 giorni nonostante i giovani ragazzi abbiano visitato tutte le sfaccettature del tempo. Molti sono dunque i quesiti rimasti irrisolti in The Umbrella Academy 2 che si spera possano essere chiariti nella prossima stagione.


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view post Posted: 10/8/2020, 13:11 MovieTown - Cinema

LUNEDI

10/08/2020



Tenet, Kenneth Branagh non ha mai riletto tante volte una sceneggiatura

In un’intervista con il The Irish Times, Kenneh Branagh ha parlato di Tenet ammettendo di essersi chiesto più volte, nel corso dell riprese, “cosa diavolo” stesse succedendo. L’attore ha spiegato di aver letto la sceneggiatura molte più di volte di quanto abbia mai fatto in tutta la sua carriera.
Poi, parlando del suo personaggio, ha ammesso:

È stato più cupo di qualunque altro personaggio mai interpretato. Chris ha fatto bene i compiti, perciò sapeva cosa avevo fatto in passato e cosa non voleva che facessi. Continuava a ripetermi: “Questo personaggio deve essere costantemente malvagio”. L’ultimo giorno, finalmente, mi ha detto: “Hai presente quello che ti ho detto sul tuo personaggio e sulla sua oscurità? Hai capito davvero le mie indicazioni”.

Parlando del progetto in generale:

Le proporzioni di questo film, già dalla sceneggiatura, sono di un altro livello. […] Tenet fa i conti con così tanti personaggi in così tanti paesi, è pieno di sfaccettature, di snodi e di significati. L’idea alla base è molto coraggiosa, ed è una delle cose che fa quasi solo Chris Nolan. È un blockbuster gigantesco che risulta essere un film davvero personale con una lucentezza intellettuale.

Tenet: i dettagli e la sinossi del film di Christopher Nolan
John David Washington è il nuovo protagonista dell’originale sci-fi d’azione di Christopher Nolan, “Tenet”.

Armato solo di una parola – Tenet – e in lotta per la sopravvivenza di tutto il mondo, il protagonista è coinvolto in una missione attraverso il crepuscolare mondo dello spionaggio internazionale, che si svolgerà al di là del tempo reale. Non un viaggio nel tempo. Ma inversione.


Il cast di Tenet include Robert Pattinson, Elizabeth Debicki, Dimple Kapadia, Aaron Taylor-Johnson, Clémence Poésy, con Michael Caine e Kenneth Branagh.

Tenet è stato scritto e diretto da Nolan ed è stato realizzato con un mix di IMAX® e pellicola in 70mm. Emma Thomas e Nolan sono produttori con Thomas Hayslip in veste di produttore esecutivo.

La squadra creativa che ha lavorato dietro le quinte comprende il direttore della fotografia Hoyte van Hoytema, lo scenografo Nathan Crowley, la montatrice Jennifer Lame, il costumista Jeffrey Kurland, il supervisore degli effetti visivi Andrew Jackson e il supervisore degli effetti speciali Scott Fisher. La colonna sonora è opera del compositore Ludwig Göransson. Girato in sette nazioni differenti, il film verrà distribuito al cinema dalla Warner Bros. Pictures in Italia il 26 agosto.


La Disney rinuncia alla distribuzione fisica dei film in catalogo in 4K Ultra HD?

La voce di corridoio arriva da DigitalBits, che negli ultimi giorni ha avuto modo di sondare il terreno e chiedere conferma a più fonti: a quanto pare, la Disney avrebbe deciso di rinunciare alla distribuzione del suo catalogo di film live-action in 4K Ultra HD, compresi i titoli ereditati dall’acquisizione della 20th Century Fox.
Gli ultimi film classici a essere distribuiti su supporto fisico premium sono destinati a essere Hocus Pocus e Mamma ho perso l’aereo, in arrivo il mese prossimo, ma poi le uniche eccezioni saranno rappresentate dai titoli targati Disney, Pixar, Marvel e Star Wars.

Il sito precisa che per “accontentare” James Cameron, lo studio potrebbe decidere di distribuire Aliens, Avatar, True Lies e The Abyss, ma pare che in tal senso “non ci sia fretta”.

Tutti gli altri saranno disponibili solamente su piattaforme digitali a partire dal 15 settembre, giorno in cui come abbiamo detto approderanno su disco 4K Hocus Pocus e Mamma ho perso l’aereo. Qualche esempio tra gli “esclusi”? Tra i titoli Fox menzioniamo Tutti insieme appassionatamente, Furore, Il miracolo della 34ª strada, Mrs. Doubtfire e Fight Club. Tra i Disney, invece, Nightmare Before Christmas, Chi ha incastrato Roger Rabbit e i film di Pirati dei Caraibi.


Jojo Rabbit in testa nell’ottavo weekend di riaperture | Box-Office Italia

Nell’ottavo weekend di riaperture, la situazione nei cinema italiani rimane stabile nel suo essere negativa se non drammatica, con Jojo Rabbit (un film uscito a gennaio che ha incassato più di 4 milioni di euro) in testa alla classifica.
L’unico bagliore di speranza è il fatto che nei prossimi giorni riapriranno, finalmente, la maggior parte delle sale di catene come UCI e The Space, e tra una decina di giorni inizieranno ad arrivare le prime pellicole inedite, che dovrebbero stimolare la ripartenza in vista dell’uscita di Tenet, New Mutants e altri film tra la fine di agosto e settembre.

Nel weekend dal 6 al 9 agosto sono stati raccolti 260mila euro, con circa 48mila biglietti staccati (un anno fa si sfioravano i 3.4 milioni di euro e i 485mila biglietti staccati, grazie all’uscita di Fast & Furious: Hobbs & Shaw, con 2 milioni di euro). Si tratta di un risultato sostanzialmente in pari con la settimana scorsa, e ancora una volta sono le arene estive a registrare almeno metà degli incassi, anche perché le sale aperte sono calate (464 contro le oltre 2.300 di un anno fa). 331 gli spettacoli delle arene estive nel weekend, con circa 152mila euro e 29mila biglietti staccati.

INCASSI ITALIA 6-9 AGOSTO 2020

JOJO RABBIT – € 16.435 / € 4.037.137
PICCOLE DONNE – € 15.760 / € 5.944.456
PARASITE – € 12.569 / € 5.702.564
GLI ANNI PIÙ BELLI – € 11.299 / € 5.569.081
CENA CON DELITTO – € 9.294 / € 5.148.070
IL GRANDE PASSO – € 6.881 / € 15.471
FAVOLACCE – € 6.277 / € 142.315
LA DEA FORTUNA – € 5.575 / € 8.249.285
I MISERABILI – € 5.483 / € 133.130
TUTTO IL MIO FOLLE AMORE – € 4.780 / € 2.602.315


Iron Man: le armature del supereroe viste nell’UCM mostrate in un video

Nel corso della sua permanenza nell’Universo Cinematografico Marvel Iron Man ha cambiato molte armature.
Per questo la Disney ha voluto realizzare e pubblicare in rete un video che mostra “l’evoluzione” delle armature del supereroe Marvel.

Potete vedere il video qua sotto:


https://twitter.com/i/status/1292543672177786882

Justice League Snyder Cut: i video e le foto del film “già meglio dell'”altra versione”

Ray Porter, che interpreterà Darkseid in Justice League Snyder Cut, pensa che la prima clip rilasciata e le prime foto a bassa risoluzione siano migliori dell’intera versione cinematografica di Joss Whedon. Sebbene quel film attribuisca ancora a Zack Snyder la regia, il montaggio di Justice League differisce drasticamente dalla visione originale del regista.

Dopo l’annuncio che HBO Max diffonderà la Justice League Snyder Cut, Snyder ha utilizzato i social media per condividere anticipazioni sulla trama del film e altri elementi, dando nuove informazioni. A giugno, Snyder ha condiviso la prima clip ufficiale, che mostra la Wonder Woman di Gal Gadot che trova un dipinto di Darkseid. Poi, alla Justice Con del mese scorso, il regista ha diffuso un breve video di Superman (Henry Cavill) che indossava il suo famigerato costume nero. E, proprio questo fine settimana, Snyder ha rivelato una versione a bassa risoluzione di una nuova immagine di Steppenwolf, suggerendo un aspetto più spaventoso per il personaggio.

Subito dopo la pubblicazione della foto di Steppenwolf, Porter ha condiviso i suoi pensieri su di essa e sulla clip precedentemente diffusa, confrontandola con l’intera versione del film di Whedon. Ecco cosa ha scritto: “Un video di 30 secondi e foto a bassa risoluzione. Già meglio dell’intera altra versione. Affanculo chi prende in giro. Questo sarà epico.”

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come Superman, Ben Affleck come Batman, Gal Gadot come Wonder Woman, Ezra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem Dafoe, J.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.


TENET, ROBERT PATTINSON PARLA DELLE SEQUENZE D'AZIONE "ME LA STAVO FACENDO SOTTO"

Tenet il nuovo film di Christopher Nolan con Robert Pattinson è stato descritto dal cast e dalla produttrice come una produzione tra le più ambiziose mai realizzate, e parlando di una scena particolare Pattison ha rivelato "Me la stavo facendo sotto!"

In un'intervista con The Irish Times le star del film e la produttrice Emma Thomas (moglie del regista) hanno raccontato di quanto siano state impegnative le riprese per questo particolare progetto.

Robert Pattinson ha confermato di aver vissuto un'esperienza davvero intensa, e di aver realizzato alcune le sue scene d'azione più difficili. Riferendosi ad una sequenza automobilistica in particolare l'attore ha spiegato "Me la stavo facendo sotto mentre passavo tra una macchina e un'altra a 80 miglia all'ora e intanto Chris si comportava come se fosse del tutto normale".
Nel film l'attore lanciato da Twilight ha fatto coppia con John David Washington, protagonista principale del film, ed ex giocatore dell'NFL. A quanto pare Pattinson ha patito la differenza di prestanza fisica rispetto al collega "L'allenamento massimo che faccio la maggior parte del tempo è una passeggiata casuale. John David può correre tutto il giorno. È stato un bene aver finito per essere abbastanza in forma. Ma sicuramente, all'inizio, c'erano giorni in cui non riuscivo a camminare".

Nonostante l'esperienza, Pattinson ha rivelato che spesso era proprio Washington a spiegargli degli elementi della trama "Fino all'ultima settimana di riprese, parlavo con John David e gli facevo alcune domande piuttosto fondamentali su chi fosse il mio personaggio. E John David mi diceva: 'Aspetta, non lo sai?' Ma è complicato!".

Emma Thomas ha dichiarato che ritiene Tenet il loro film più ambizioso "Con ogni film, abbiamo la stessa conversazione. Ne faremo uno piccolo questa volta? In un mondo in cui gli studios sono diventati sempre più avversi al rischio, siamo stati fortunati che ogni film che abbiamo fatto abbia funzionato." La produttrice ha anche spiegato che solitamente hanno un'unica grande, e complicata, scena per ogni film (ad esempio l'esplosione dell'ospedale ne Il Cavaliere Oscuro) ma Tenet invece ne ha molte.
"Con Tenet ogni volta che facevamo una di quelle grandi cose, ci rilassavamo per cinque minuti, poi guardavamo il programma stabilito per la settimana successiva e ce n'era già un'altra!".

Nel cast figura anche Kenneth Branagh, che interpreta il cattivo del film, da lui descritto come il personaggio "più oscuro che io abbia mai interpretato". Nolan gli avrebbe detto di rendere il personaggio "ininterrottamente malvagio". In un paio di scene inoltre Branagh, attore di enorme esperienza, ha dichiarato che non era sicuro di cosa stesse succedendo, cosa mai accaduta in tutta la sua carriera.

Il nuovo film di Christopher Nolas sarà il banco di prova dell'industria cinematografica post Covid-19, poiché il suo lancio inizierà il 26 agosto e permetterà agli studios di capire come gestire le prossime uscite dell'anno.


JARED LETO SI TRASFORMA NEL JOKER, L'INCREDIBILE VIDEO DAL SET DI SUICIDE SQUAD

Piaccia o no, il Joker di Jared Leto in Suicide Squad ha lasciato il segno e resta forse la trasformazione più drastica tra quelle intraprese dall'attore premio Oscar sul grande schermo. Una trasformazione che possiamo vedere in un video girato dietro le quinte del film. Seduto davanti allo specchio, Jared Leto si trasforma fino a diventare irriconoscibile.

Il video che potete vedere qui sotto, mostra tutti i passaggi, dal taglio della famosa criniera di Jared fino ai dettagli sul look, le armi ingioiellate, i denti e i tatuaggi, passaggi che vengono spiegati nel dettaglio da chi ha contribuito alla creazione del personaggio.

Complice l'imminente uscita del nuovo gioco Suicide Squad Rocksteady, la rivelazione del logo ufficiale del secondo film e il grande interesse per 'Ayer Cut', si è infatti riacceso prepotente l'interesse per questo Joker così drammatico e feroce.

Il montaggio rivisto dal regista dell'originale Suicide Squad del 2016 conterrà quasi certamente un sacco di filmati inediti che sono stati tagliati, rimanendo tristi e dimenticati sul pavimento della sala di montaggio.

Recentemente il regista David Ayer ha confermato la teoria dei fans in merito ad alcune misteriose donne in rosso che appaiono sullo sfondo in alcuni flashback del Joker, che sarebbero delle surrogate della sua Harley Quinn.

Questa tematica potrebbe venire approfondita nella Director's Cut di Ayer, insieme agli spunti derivanti da molte altre scene tagliate, come quella in cui Joker spinge la sua amata Harley fuori dall'elicottero.




DUNE "SARÀ COME IL SIGNORE DEGLI ANELLI", ASSICURA LO SCENOGRAFO

Dune di Denis Villeneuve, secondo lo scenografo Tom Brown, avrà la stessa importanza avuta dal Signore degli Anelli di Peter Jackson. Le nuove dichiarazioni sono emerse grazie a un'intervista rilasciata a KIDS FIRST! Film Critics in cui ha parlato di cosa possono attendersi gli spettatori dall'ambizioso progetto del regista canadese.

Tom Brown ha dichiarato parlando dei veicoli spaziali mostrati in Dune: "La cosa grandiosa è che è così realistico. Non ha paragoni. L'approccio di Denis Villeneuve e del production designer Patrice Vermette era 'cosa accadrebbe se queste cose potessero realmente volare? A differenza di molte astronavi che semplicemente si alzano e volano via, queste possiedono un incredibile realismo. Anche se alcune delle navicelle hanno la grandezza dei grattacieli, altre sono dei veicoli da due posti".

L'artista ha poi aggiunto: "Penso che ciò che sta facendo di fare Denis Villeneuve sia una versione significativa di questa storia. Non penso possa essere superata, se devo essere perfettamente onesto. La vastità del film causerà un po' di timori. Ma penso sarà estremamente speciale. Ho sentito alcuni giorni fa che lo stanno considerando il nuovo Il Signore degli Anelli e ci credo fermamente. Penso che sarà all'altezza di questo tipo di film, davvero".

Nonostante il progetto del filmmaker sia di realizzare due lungometraggi per completare la storia del romanzo, Brown ha assicurato che Dune, che dovrebbe arrivare a dicembre nelle sale, non lascerà in sospeso gli spettatori.

Il regista, recentemente, ha spiegato che ha continuato a lavorare negli ultimi mesi nonostante le difficoltà: "Concludere il film in tempo ci obbligherà a correre perché abbiamo potuto ottenere l'approvazione e torneremo sul set per girare alcune scene solo tra qualche settimana. Inoltre ho dovuto completare il lavoro su alcuni elementi del film, come gli effetti speciali e il montaggio, rimanendo a Montreal mentre il mio team era a Los Angeles".


TENET, PARLA KENNETH BRANAGH: "SARÀ UN BLOCKBUSTER D'AZIONE CON UN LATO INTELLETTUALE"

Mentre la Warner Bros è alla ricerca del modo migliore per gestire la distribuzione del film Tenet, l'attore Kenneth Branagh ha parlato della sua esperienza sul set della nuova pellicola diretta da Christopher Nolan.

Non conosciamo ancora il nome dell'avversario dei protagonisti di Tenet, in attesa di scoprire qualcosa in più sulla storia del personaggio con il volto dell'attore inglese, vi segnaliamo questa intervista che Kenneth Branagh ha concesso ai giornalisti di "The Irish Times", descrivendo così il suo personaggio: "È molto più cattivo di qualsiasi altro personaggio che ho interpretato. Christopher ha studiato molto questa parte, sapeva cosa avevo fatto prima e quali aspetti della mia recitazione non andavano bene. Continuava a dirmi, lo sai che questo individuo è estremamente malvagio? Alla fine durante l'ultimo giorno di riprese mi ha detto, sai che continuavo a ripeterti della malvagità del tuo personaggio? Sei andato alla grande".

Parlando più in generale del film ha deciso di descriverlo così: "Il concept è molto originale. È una di quelle cose tipiche di Nolan, è un film gigantesco, un blockbuster pieno di azione ma che può anche essere interpretato come una pellicola più personale, con un lato più intellettuale". In attesa di ulteriori informazioni, vi lasciamo con il nuovo spot dedicato a Tenet.
Mentre la Warner Bros è alla ricerca del modo migliore per gestire la distribuzione del film Tenet, l'attore Kenneth Branagh ha parlato della sua esperienza sul set della nuova pellicola diretta da Christopher Nolan.

Non conosciamo ancora il nome dell'avversario dei protagonisti di Tenet, in attesa di scoprire qualcosa in più sulla storia del personaggio con il volto dell'attore inglese, vi segnaliamo questa intervista che Kenneth Branagh ha concesso ai giornalisti di "The Irish Times", descrivendo così il suo personaggio: "È molto più cattivo di qualsiasi altro personaggio che ho interpretato. Christopher ha studiato molto questa parte, sapeva cosa avevo fatto prima e quali aspetti della mia recitazione non andavano bene. Continuava a dirmi, lo sai che questo individuo è estremamente malvagio? Alla fine durante l'ultimo giorno di riprese mi ha detto, sai che continuavo a ripeterti della malvagità del tuo personaggio? Sei andato alla grande".


AVENGERS: ENDGAME, IL REGISTA VOLEVA FAR COMPARIRE UN VECCHIO AVVERSARIO DEI PROTAGONISTI

L'ultimo film dedicato ai personaggio dei fumetti Marvel ha riscosso un notevole successo, diventando in poco tempo una delle pellicole più viste nella storia del cinema. Oltre ad alcune foto inedite dei protagonisti di Avengers: Endgame, vi segnaliamo una nuova intervista a Carrie Coon.

L'attrice conosciuta per il suo ruolo in Fargo ha partecipato ad una puntata di "People's Couch Surfing", in cui ha dichiarato di essere stata contatta per riprendere il ruolo di Proxima Midnight anche nella pellicola conclusiva della saga di Infinity War. Purtroppo dei precedenti impegni hanno impedito a Carrie Coon di raggiungere i fratelli Russo sul set di Endgame, che alla fine hanno deciso di eliminare il suo personaggio dalla storia. Inoltre ha anche parlato del processo di casting, rivelando qualche retroscena a riguardo: "Ho fatto un'audizione per un doppiaggio, anche se non avevano specificato quale fosse il progetto. Era tutto molto segreto, mi hanno dato da doppiare delle frasi che poi sono finite nel film. I fratelli Russo volevano che interpretassi fisicamente il personaggio, quindi mi hanno invitato ad Atlanta. All'epoca ero incinta e stavo preparando uno spettacolo, quindi sono rimasta sul set insieme a loro per 12 ore".

Di fronte alla possibilità di ritornare come Proxima Midnight l'attrice ha scherzato dicendo: "Nessuno muore veramente. Potrei anche avere un film interamente dedicato a me, ma non ci conterei molto". Siamo sicuri che tutti i fan dei fumetti americani, saranno felici di sapere che nei giorni scorsi la Marvel ha annunciato una nuova action figure dedicata ad Avengers: Endgame


THE MASK: SECONDO UN RUMOR WARNER BROS VORREBBE PRODURRE ALTRI DUE FILM

Nelle scorse settimane l'esilarante The Mask si è unito al catalogo di Netflix. Inoltre un nuovo rumor sembra indicare l'esistenza di altri piani per il personaggio interpretato da Jim Carrey. Scopriamo di cosa si tratta.

A dare per primo la notizia è il sito We Got This Covered, secondo cui l'attore protagonista della pellicola del 1994 sarebbe interessato ad indossare i panni di Stanley Ipkiss in altri due film, che andrebbero a concludere definitivamente le vicende iniziate nel primo film. Il rumor afferma inoltre che i dirigenti di Warner Bros vorrebbero convincere anche Cameron Diaz a riprendere il suo ruolo, nonostante l'attrice abbia scelto di ritirarsi dal mondo del cinema. Jim Carrey aveva già parlato di questa possibilità durante il tour promozionale per il film di Sonic, rivelando che avrebbe accettato di partecipare solo se si fosse trovato il giusto regista.

Per ora non sappiamo quali sono i nomi che la Warner Bros avrebbe contattato per la trilogia, ne quale potrebbe essere la trama di questi due nuovi film dedicati a The Mask. Ricordiamo che si tratta di una voce non confermata, siamo sicuri che nelle prossime settimane scoprire qualcosa di più sulla veridicità del rumor condiviso da We Got This Covered. Per concludere vi segnaliamo questa intervista al creatore di The Mask, in cui parla di un possibile reboot della pellicola.


DOCTOR STRANGE: L'INTERPRETE DI BARONE MORDO PARLA DELLA SUA AMICIZIA CON I DUE BENEDICT

Si torna a parlare del primo film dedicato al personaggio di Benedict Cumberbatch: dopo l'inquietante concept art del villain di Doctor Strange, l'attore interprete di Barone Mordo ha svelato qualche retroscena sul suo rapporto con i colleghi.

Chiwetel Ejiofor ha partecipato al podcast di CNET intitolato "I'm so Obsessed" in cui ha risposto alle numerose domande riguardo il suo ultimo film, The Old Guard e sulla sua amicizia con Benedict Wong e Benedict Cumberbatch: "Ok, parliamo del mio rapporto con i due Benedict... Ci conosciamo da molti anni e questo rende le cose ancora più complicate. Quando ho recitato in Dirty Pretty Things ero con Benedict Wong, era la prima volta in cui ero il protagonista ed è stato fantastico, ha cambiato tutto quello che pensavo riguardo il cinema. Ho incontrato questo attore fantastico, Benedict Wong e siamo diventati amici in pochissimo tempo, ci siamo divertiti molto". Nei commenti successivi, l'interprete di Barone Mordo ha affermato di conoscere molto meno Benedict Cumberbatch rispetto a Benedict Wong.

Dopo varie domande dei conduttori del podcast, Chiwetei rivela di aver cercato di convincere la produzione ad affidare il ruolo di Wong al suo amico, certo che sarebbe stata la persona giusta per la parte. Se cercate altre indiscrezioni sulla pellicola del 2016 diretta da Scott Derrickson vi segnaliamo questo filmato che ci mostra il finale alternativo di Doctor Strange.


RACHEL MCADAMS RIFIUTÒ IL RUOLO DI PEPPER POTTS NEL MARVEL CINEMATIC UNIVERSE

Quando Marvel chiama dire di no è davvero difficile, come testimonia il gran numero di attori di prima fascia che da ormai più di un decennio prendono parte al franchise targato Disney. Per qualcuno, però, è stato necessario un secondo tentativo: è il caso di Rachel McAdams.

Come tutti ricorderete la star de Le Pagine della Nostra Vita e Mean Girls è stata vista in Doctor Strange nei panni di Christine Palmer, ma ciò che non tutti sanno è che qualche anno fa ci fu la possibilità concreta di vedere la bella e brava Rachel in un ruolo ben più ingombrante.

L'attrice figurava infatti tra le prime scelte dei Marvel Studios per interpretare nientemeno che Pepper Potts, l'amatissima compagna di Tony Stark! Secondo quanto riportato da Cinemablend, però, all'epoca fu la stessa McAdams a rifiutare il ruolo, dicendo quindi di no alla possibilità di comparire in ben più di un film del Marvel Cinematic Universe.

Il no di Rachel McAdams costrinse quindi gli Studios a virare su Gwyneth Paltrow, risultata poi apprezzatissima nel ruolo della signora Stark. Cosa ne pensate? Vi sarebbe piaciuto vedere McAdams nel ruolo di Pepper o preferite che la parte sia andata alla sua collega? Fatecelo sapere nei commenti! A proposito di MCU, intanto, ecco la lista completa dei registi dei prossimi film Marvel.


GARTH DAVIS DIRIGERÀ JARED LETO NEL NUOVO FILM DI TRON

Garth Davis, regista di Lion – La strada verso casa e Maria Maddalena, è stato scelto dalla Disney per dirigere il prossimo capitolo cinematografico di Tron, interpretato da Jared Leto.

Secondo le fonti interne di Deadline, Davis ha perseguito aggressivamente il progetto conquistando alla fine gli esecutive dello studio. Questo sarà il primo tentpole diretto dal filmaker. L’ultima versione dello script è stata scritta da Jesse Wigutow, Leto produrrà la pellicola con Justin Springer ed Emma Ludbrook.

Nonostante la salita a bordo di Davis, il progetto non ha ancora ottenuto il via libera. La pellicola è ancora in fase di sviluppo, riuscirà Davis a dargli la spinta giusta?

Dopo Tron: Legacy, che ha incassato $400 milioni in tutto il mondo, lo studio ha provato a realizzare un nuovo seguito intitolato Tron: Ascension, ma il progetto fu cancellato dalla Disney nel 2015.

Nel 2017 Leto è entrato in trattative per produrre e interpretare il film, un reboot della franchise. Ma non era chiaro se la pellicola avrebbe continuato le avventure di Sam Flynn e Quorra, e se il mondo della griglia avrebbe invaso il nostro mondo.

Secondo le voci trapelate negli ultimi mesi, questo terzo capitolo sarà invece un vero e proprio seguito di Tron: Legacy, non un reboot. Inoltre alcuni attori del cast potrebbero riprendere i loro ruoli.

Non sappiamo se Leto interpreterà il personaggio di Ares ideato per TRON: Ascension, in compenso Mitchell Leib, Presidente della Musica e delle Colonne Sonore presso Disney, ha dichiarato di aver cominciato le discussioni con l’agente dei Daft Punk per affidargli le musiche di questo terzo capitolo.


ASSASSINIO SUL NILO – TRAILER IN ARRIVO PER IL FILM DI BRANAGH

La British Board of Film Classification (BBFC) ha rivelato oggi la classificazione del primo trailer di Assassinio sul Nilo, secondo adattamento cinematografico delle avventure di Hercule Poirot diretto e interpretato da Kenneth Branagh.

Durata: 1m 51s
Rating PG12a

Potremmo vederlo nelle sale con Tenet? Molto probabilmente si.

Parlando del film nel podcast The Fourth Wall, Branagh ha detto questo in merito all’adattamento:

“Agatha Christie credeva davvero in quello che scriveva. Penso che sia nato dalla sua esperienza personale in brutali relazioni amorose. Nell’introduzione della versione tascabile dice che crede che contenga qualcosa di vitale ed è davvero così.
Penso che sia l’universalità, il riconoscimento per chiunque sia stato pericolosamente innamorato o come dice Poirot nel libro, in ogni relazione c’è sempre chi ama troppo e può fare molto male. L’amore, come dice lui, non è sicuro e di certo non lo è in questa versione.

Michael Green [lo sceneggiatore] ha davvero approfondito il legame con il personaggio [Poirot]. A partire dal trattamento personale di Agatha Christie, il suo approfondimento di quello che Poirot attraversa in relazione alla storia e quindi il potere e la sensualità della lussuria e dell’amore mentre scorre attraverso la storia è molto forte.
È un tipo di film molto oscuro, sexy e inquietante.
Certamente rende sul diario di viaggio in quanto ti porta in diversi luoghi grandi ed emozionanti, ma mette molto a disagio il modo in cui le persone capiranno davvero perché ha a che fare con l’amore, il possesso, la lussuria, la gelosia, le grandi emozioni primordiali che ostacolano davvero le persone.”


La sinossi:
L’avventura egiziana di Hercule Poirot a bordo di un elegante nave a vapore fluviale finisce per diventare la terrificante ricerca di un assassino quando un’idilliaca luna di miele viene sconvolta da delle morti violente. Questa storia sinistra di un amore ossessivo e sulle sue conseguenze omicide si svolge in un paesaggio epico pericoloso e sinistro, con dei colpi di scena alquanto scioccanti da lasciare il pubblico turbato e a spingerlo a ipotizzare fino allo scioccante epilogo finale.

Fanno parte del cast: Gal Gadot, Letitia Wright, Armie Hammer, Annette Bening, Ali Fazal, Sophie Okonedo, Tom Bateman. Emma Mackey, Dawn French, Rose Leslie, Jennifer Saunders e Russell Brand.


MULAN USCIRÀ NELLE SALE IN CINA, ECCO UN NUOVO POSTER

È ormai noto che Mulan uscirà direttamente su Disney+ in vari paesi del mondo, ma non in Cina: la Disney ha infatti confermato che intende distribuire il film nelle sale cinesi, per quanto una data non sia ancora disponibile.

Intanto, è disponibile un nuovo poster che ritrae Liu Yifei nel ruolo della protagonista, con spada e armatura.

Mulan approderà il 4 settembre su Disney+ negli Stati Uniti, in Canada, in Nuova Zelanda, in Australia e in vari paesi dell’Europa occidentale, ma non sappiamo se sarà compresa anche l’Italia. L’accesso al film sarà garantito dopo il pagamento di un sovrapprezzo, quindi non sarà disponibile nell’abbonamento standard del servizio.

l cast include Liu Yifei (Mulan), Donnie Yen (Comandante Tung), Jet Li (l’Imperatore della Cina), Gong Li (Xian Liang), Xana Tang (la sorella di Mulan), Utkarsh Ambudkar (Skath), Ron Yuan (Sergente Qiang), Yoson An (Chen Honghui), Chum Ehelepola (Ramtish), Jason Scott Lee (Bori Khan), Jimmy Wong (Ling) e Doua Moua (Chien Po).

Vi ricordo che Niki Caro è la regista de La ragazza delle balene, North Country, McFarland e The Zookeeper’s Wife. Si tratta soltanto della seconda donna nella storia della Disney a ricevere l’incarico di guidare un film con un budget superiore ai 100 milioni di dollari: la prima è stata Ava DuVernay con A Wrinkle in Time.

La sceneggiatura è stata scritta da Lauren Hynek ed Elizabeth Martin di propria iniziativa, ed è stata acquistata dalla Disney l’anno scorso. Il progetto è stato quindi affidato alle mani di Rick Jaffa e Amanda Silver, gli stessi di L’alba del pianeta delle scimmie, Jurassic World e i prossimi Avatar.

Mulan racconterà la storia dell’eponima guerriera che, nel corso della Dinastia Han, si traveste da uomo per combattere contro l’invasione Hun.

Potrete vedere la locandina qui di seguito.

Il poster




THE NEW MUTANTS – SCENE INEDITE IN UNO SPOT INTERNAZIONALE

Qualche settimana fa è trapelato on-line uno spot di The New Mutants con il logo di Disney+, ma ovviamente non era vero, anche perché Disney ha l’obbligo di distribuire in sala le produzioni concluse da 20th Century Fox. Ebbene, ora le scene di quel video appaiono in uno spot per il mercato di Taiwan.

Magik (Anya Taylor-Joy), Wolfsbane (Maisie Williams), Cannonball (Charlie Heaton), Mirage (Blu Hunt) e Sunspot (Henry Zaga) sono in cura presso la Dott.ssa Cecilia Reyes (Alice Braga), che vuole “curare” i loro poteri mutanti in un misterioso istituto. Le loro più profonde paure cominciano a prendere vita, mentre Demon Bear attacca l’ospedale..

Vi ricordo che il cinecomic di Josh Boone uscirà nelle sale italiane il prossimo 2 settembre, ed è basato sul fumetto Marvel di Chris Claremont e Bob McLeod.

La sinossi
In questo terrificante film ricco d’azione, basato sulla serie a fumetti della MARVEL, cinque giovani con abilità speciali vengono portati in un istituto segreto per sottoporsi a trattamenti che, stando a quanto gli è stato detto, li cureranno dai pericoli dei loro poteri. Nel gruppo ci sono Danielle Moonstar alias Mirage (Blu Hunt), che crea illusioni dalle paure degli altri; Rahne Sinclair (Maisie Williams), che si trasforma nel licantropo Wolfsbane; Sam Guthrie (Charlie Heaton), che – in quanto Cannonball – può volare a velocità jet protetto da un campo di forza; Roberto da Costa alias Sunspot (Henry Zaga), che assorbe e incanala il potere solare; e Illyana Rasputin alias Magik (Anya Taylor-Joy).

Sorella minore di Colosso, Magik può evocare un’armatura quando desidera, e brandisce una Spada dell’Anima che amplifica le sue numerose abilità psichiche e sovrumane. Invitati dalla Dr.ssa Cecilia Reyes (Alice Braga) per condividere le loro storie su quando i loro poteri si sono manifestati, i cinque “pazienti” capiscono di trovarsi in una classe di persone chiamate “mutanti”, che sono stati storicamente marginalizzati e temuti. Mentre rivivono le storie delle loro origini, i loro ricordi sembrano trasformarsi in terribili realtà.

Presto, mettono in discussione cosa sia reale e cosa non lo sia, e diventa chiaro che l’istituzione non è ciò che sembra. Ora la domanda è: perché sono tenuti prigionieri? E chi è che sta cercando di distruggerli? La tensione e l’orrore crescono in questo spaventoso ottovolante diretto da Josh Boone, che lo ha scritto con Knate Lee.

Alla regia c’è Josh Boone (Colpa delle stelle), mentre il cast include Maisie Williams (Wolfsbane), Anya Taylor-Joy (Magik), Charlie Heaton (Cannonball), Blu Hunt (Mirage), Henry Zaga (Sunspot) e Alice Braga (Cecilia Reyes).

The New Mutants sarà molto diverso dagli altri capitoli cinematografici degli X-Men: si allontanerà dalla grande azione fantascientifica per adottare un approccio diverso, in stile “Stephen King incontra John Hughs”. Sarà quindi una sorta di fanta-horror per adolescenti, con Demon Bear come antagonista.

Troverete lo spot qui di seguito.


Lo spot

Le strade del male: da Tom Holland a Robert Pattinson, il poster con tutti i protagonisti

Netflix ha diffuso oggi il poster di The Devil All the Time, thriller gotico tratto dal romanzo Le strade del male che sarà su Netflix il 16 settembre, con Tom Holland, Robert Pattinson, Bill Skarsgard, Riley Keough e Jason Clarke
Nel cast, accanto a loro, anche Sebastian Stan, Haley Bennett, Mia Wasikowska, Eliza Scanlen, Harry Melling e Pokey LaFarge.

Il progetto è tratto dal romanzo di Donald Ray Pollock, Antonio e Paulo Campos si occupati della sceneggiatura, e sempre Antonio della regia.
Ecco la sinossi dell’opera:

La Seconda guerra mondiale è finita e il soldato semplice Willard Russell sta tornando a casa dopo essere stato spedito a combattere nel Pacifico, con negli occhi ancora tutto l’orrore per quello che ha visto. La corriera fa una sosta a Meade, Ohio, e William si ferma a mangiare in un ristorante. Non conosce il nome della cameriera che l’ha servito ma sa che se ne è innamorato e qualche settimana dopo torna da lei e la sposa. Insieme fanno un figlio, bellissimo: Arvin. Arviri Russell è il protagonista di questo primo magistrale romanzo di Donald Ray Pollock, autore della folgorante raccolta di racconti Kno-ckemstiff. Lo vediamo crescere e muoversi tra misere catapecchie e chiese che sono templi dell’ipocrisia e del male, lo seguiamo con il dito sulla carta geografica degli Stati Uniti, e contemporaneamente assistiamo allo svolgersi di altre esistenze maledette, destinate, per uno scherzo della sorte, a incrociarsi con la sua, fino all’inatteso, sconvolgente finale.

Potete vedere la locandina qua sotto:




Il film di Uncharted esiste già e si chiama La Mummia

Il film di Uncharted esiste già e si chiama La Mummia | Speciale
Nel momento in cui scriviamo queste parole, e forse anche nel momento in cui le leggete, il secondo film più visto su Netflix in Italia dopo Work It è il primo e ahinoi ultimo capitolo del terzo reboot di una delle saghe cinematografiche più venerabili della storia, cominciata nel 1932 grazie a Boris Karloff, recuperata negli anni Novanta da Stephen Sommers, resuscitata una volta di più da Universal grazie al potere di Tom Cruise e al momento tristemente spostata nel cestone dei progetti accantonati.

La re-re-resurrezione
La Mummia di Alex Kurtzman, uscito nel 2017, doveva essere un nuovo inizio, il primo passo lunga la strada della creazione di un universo condiviso popolato dalle classiche creature dei vecchi horror Universal, il tutto con l’obiettivo finale non dichiarato ma piuttosto evidente di arrivare a fare “Avengers con i mostri”. Invece incassò “solo” 410 milioni di dollari, in pratica nulla a fronte di un budget per produzione e marketing che si avvicinava ai 350 milioni, e divenne la tomba di tutto il progetto, che è stato subito resuscitato e riplasmato in “facciamo tanti film con i mostri ma che non c’entrano tra loro eh! Sia chiaro” e che è finito più o meno direttamente nelle sapienti mani di Jason Blum (che ha già prodotto L’uomo invisibile di Leigh Whannell, produrrà il prossimo Dracula e lavorerà insieme a Ryan Gosling per The Wolf Man).

Perché allora questo film maledetto, o questo maledetto film, uno dei flop di critica più clamorosi dell’intera carriera di Tom Cruise, deriso e additato e descritto con espressioni tipo“non si può neanche definirlo un film”, è il secondo film più visto su Netflix, più anche di 365 giorni? La nostra teoria è che c’entrino i videogiochi e l’algoritmo, oltre al fatto che La Mummia è stato smontato dalla critica statunitense molto più di quanto lo sia stato nel resto del mondo, e assumere che un film sia oggettivamente brutto solo perché lo dicono in America è il contrario di una buona idea.

Due minuti solo due vedrai
La Mummia non è brutto, e non è neanche lontanamente raffazzonato e incomprensibile come viene invece spacciato in giro. Il primo atto in particolare, una volta sbrigata qualche tediosa ma necessaria formalità narrativa, condensa in trenta minuti le otto/dieci ore di gioco di un capitolo a vostra scelta di Uncharted – stiamo dicendo che è di chiara ispirazione videoludica in tutto, nel ritmo, in certe inquadrature, negli stunt di Tom Cruise e Jake Johnson, nelle situazioni di distruzione a vari livelli che susseguono rapidamente e senza soluzioni di continuità… “Come Indiana Jones”, direte voi, ed è chiaro che il DNA è quello molto più che la versione semi-comica di Stephen Sommers, ma declinato con un altro tipo di linguaggio visivo, non l’avventurona spielberghiana ma il videogioco di avventura in terza persona, e se ci aggiungete che il protagonista non è un archeologo in cerca di storia ma un ladruncolo in cerca di pezzi preziosi da rivendere capirete perché Tom Holland ha già un modello su cui costruire il suo Nathan Drake. Ci sono momenti durante i primi trenta minuti di La Mummia nei quali basterebbe cambiare i nomi per trovarsi davanti all’ormai semi-mitologico live action di Uncharted.

Il dettaglio dei primi trenta minuti, che sono quelli dove questa commistione di linguaggi è più evidente ed efficace, è decisivo: Netflix considera “visto” un film o un episodio di una serie TV se l’utente l’ha guardato per almeno due minuti, e La Mummia ce ne mette quindici volte tanto a rallentare: l’ipotesi più probabile è che la maggior parte degli spettatori abbia retto fino all’ingresso in scena di Russell Crowe, poi abbia lasciato scorrere il film in sottofondo e abbia ricominciato a seguirlo sul finale, annunciato molto esplicitamente con un paio di grosse esplosioni e urla demoniache.

Perché il vero problema di La Mummia, il difetto più grave che ha trascinato il film più in basso di quanto si meriterebbe, è che a un certo punto la storia si ferma ed entra in gioco la mitopoiesi, il primo momento di costruzione dell’universo condiviso; non è solo l’introduzione del Dottor Jekyll in un film su La Mummia, è tutto quello che gli gira attorno, l’organizzazione Prodigium, la caccia al male in giro per il mondo, tutti dettagli che servono molto poco alla narrazione (il secondo atto si potrebbe asciugare di venti/venticinque minuti senza far perdere di senso al film) ma molto al gettare le basi per dieci, cento, mille altri film ambientati all’interno dello stesso canone narrativo. Non è una novità per progetti di questo tipo, a modo loro succedeva anche nei primi film del MCU e s’è visto qualcosa di simile anche in un altro nascente universo condiviso, quello che finora comprende Kong: Skull Island e Godzilla: King of the Monsters.

L’insostenibile pesantezza dello spiegone
Il problema di La Mummia è più che altro il “come”: tutto quello che coinvolge Russell Crowe nel film è posticcio e fuori posto, spezza tutta l’azione appesantendola con spiegoni e allusioni che non verranno spiegate prima del film successivo, o quello dopo ancora, o almeno sarebbero state spiegate se la seconda opera da regista di Alex Kurtzman non avesse ammazzato il progetto in culla. La Mummia sarebbe potuto essere dieci volte migliore se si fosse concentrato su quello che nel film funziona (gente in costante pericolo di vita, battutine taglienti, grandi sequenze action, un po’ di soprannaturale) e non fosse stato costretto a inserire l’equivalente cinematografico del “materiale di lettura non richiesto”.

Poi a un certo punto, come dicevamo sopra, arrivano altre esplosioni e La Mummia torna ad accelerare, fino a un finale piacevole per quanto insoddisfacente (per i motivi esposti sopra). Ci sono grandi eserciti di zombie – una scena di inseguimento a nuoto che li vede coinvolti è particolarmente gloriosa –, un paio di combattimenti girati in maniera tutto sommato competente, quel pizzico di drama che stuzzica, o dovrebbe stuzzicare, anche gli occhi del cuore, c’è insomma tutto quello che lo spettatore si aspetta dopo aver visto l’inizio ed essersi un po’ distratto nella parte centrale – “forse mi ricordo che c’è una pietra? E lui è maledetto? Alla fine distruggono la pietra quindi vedi che la pietra c’entrava. Mi ricordo anche il dottor Jekyll a un certo punto?”, discorsi simili insomma, indicativi di un film imperfetto ma abbastanza divertente da venire ricordato con affetto da chi non lo approccia aspettandosi Le notti di Cabiria.

Oppure, se preferite, un film perfetto per una visione disattenta, da divano, come dimostrano i numeri. Decidete voi se è un’offesa o un complimento.


Animali Fantastici 3, Dan Fogler spera che il film non venga rimandato ancora

Dan Fogler è tornato a parlare nel corso di un’intervista recente di Animali Fantastici 3, ammettendo che la speranza è di riuscire a finire il film in tempo per novembre 2021.
Il film è già stato rimandato per una serie di problemi produttivi da novembre 2020 a novembre 2021, poi l’inizio delle riprese è stato rimandato a causa dell’emergenza Coronavirus. L’auspicio è quindi di tornare quanto prima sul set:

Posso solo dire che ho letto lo script e che sono super emozionato di iniziare. Dovremmo ripartire alla fine dell’estate. Ho le dita incrociate nella speranza di rispettare il programma, cosa che ci darà abbastanza tempo per uscire nella data inizialmente fissata.

Con Lauren Francesca l’attore ha poi parlato ancora una volta della perdita di peso:

All’inizio pesavo 122 kg, è stato il massimo che ho raggiunto ed è stato documentato dal primo film di Animali Fantastici. Non sono mai stato tanto grasso. Poi ho cominciato a perdere peso e con il secondo Animali Fantastici pesavo già una decina di kg in meno. Poi nel corso dei due anni successivi ho perso in totale 45 kg. Adesso peso 88 kg, quindi ne ho persi 34 in tutto, che è folle.

L’attore ha semplicemente iniziato a seguire uno stile di vita più salutare rinunciando a bibite gasate, pane e latticini.

Sono passato da 122 kg a 72kg e la gente mi chiedeva: “Stai morendo?”. Io rispondevo: “No, seguo uno stile di vita salutare e probabilmente non sono mai stato tanto in salute in vita mia”. E quindi dicevano: “Allora stai benissimo”. Non mi piace che la gente pensi che sto per morire. Ho ripreso qualche chilo in modo che nessuno si preoccupi.

Animali Fantastici 3 ha una data d’uscita fissata all 12 novembre 2021, ma al momento non è chiaro se la produzione riuscirà a finire in tempo visti gli slittamenti per l’emergenza Coronavirus.

Nel cast Eddie Redmayne come Newt Scamander, Jude Law come Albus Silente e Johnny Depp come Gellert Grindelwald; assieme a loro Ezra Miller (Credence/Aurelius Silente), Alison Sudol (Queenie Goldstein), Dan Fogler (Jacob Kowalski) e Katherine Waterston (Tina Goldstein).

Jessica Williams, la comica e conduttrice che ha fatto una breve apparizione nel secondo film, tornerà in un ruolo esteso nei panni della professoressa Eulalie ‘Lally’ Hicks, insegnante alla scuola di magia e stregoneria di Ilvermorny.

Le riprese di Animali Fantastici 3 sarebbero dovute partire il 16 marzo per la regia di David Yates su una sceneggiatura di J.K. Rowling e Steve Kloves. Il film sarà ambientato in parte a Rio de Janeiro.


Sedicicorto 2020: Giuliano Montaldo e Jafar Panahi premi alla carriera

Sedicicorto Forlì International Film Festival annuncia che saranno Giuliano Montaldo e Jafar Panahi i premi alla carriera per l’edizione 2020, la numero diciassette. I riconoscimenti sono assegnati quest’anno in collaborazione con CinemaItaliano.info. Il portale, leader nella promozione del cinema italiano, è per il secondo anno media partner del festival romagnolo, in programma dal 2 all’11 ottobre in edizione ibrida, in streaming su MyMovies.it e dal vivo alla Sala San Luigi e all’Auditorium Intesa San Paolo di Forlì.

Giuliano Montaldo, nato a Genova il 22 febbraio del 1930, è uno dei più grandi cineasti del cinema italiano. Esordisce nel 1961 con Tiro al piccione, nel corso della sua carriera ha firmato opere indelebili per la cultura del nostro paese. Giordano Bruno, Sacco e Vanzetti, entrambi con uno straordinario Gian Maria Volonté, sono film politici di portata storica, oltre che due capolavori. Ha colto lo spirito del tempo con film come Il giocattolo, una lettura modernissima dell’Italia degli anni Settanta, ha contribuito a cambiare anche il concetto di serialità televisiva, realizzando il primo kolossal per il piccolo schermo, lo storico Marco Polo della RAI.

Si è cimentato anche nel cortometraggio. Arlecchino, del 1983, sarà proiettato il 14 settembre a Forlì, in occasione di Anteprima Sedicicorto all’Arena Musei San Domenico. Sarà la prima proiezione pubblica dal 2004, quando fu mostrato restaurato al Festival di Venezia.

Jafar Panahi è uno dei più importanti cineasti iraniani. Vincitore della Camera d’Ora a Cannes con il suo film d’esordio, Il palloncino bianco, ha poi frequentato tutti i più importanti festival del mondo le opere successive. Lo specchio fu Pardo d’oro al Festival di Locarno 1997, Il cerchio, vincitore del Leone d’oro alla Mostra del cinema di Venezia del 2000. Taxi Teheran vinse l’Orso d’oro a Berlino nel 2015. Panahi è uno strenuo sostenitore dei diritti civili nel suo paese e oppositore del regime, una lotta che gli costò nel 2010 l’arresto e il divieto di girare film per vent’anni. Cosa che, naturalmente, non ha fatto, realizzando le sue opere in segreto e facendole uscire dal paese in tutti i modi possibili, persino spedendo un suo film dentro una torta. Un artista eccezionale, in tutti i sensi, a cui va il Premio IranFest alla Carriera.

Sedicicorto Forlì International Film Festival 2020 si terrà dal 2 all’11 ottobre ed è realizzato con il contributo di Comune di Forlì, Film Commission Emilia-Romagna, Regione Emilia-Romagna, DG Cinema e Audiovisivo – Mibact e Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì la sponsorship di Intesa San Paolo, Daniele Alessandrini Abbigliamento e Cantine DreiDonà, con il patrocinio del Parlamento Europeo.


Universo Cinematografico Marvel: svelato il futuro di Hulk e di Mark Ruffalo?

Se c’è un supereroe che non ha mai avuto lo spazio che si merita nell’Universo Cinematografico Marvel, quello è sicuramente l’Hulk di Mark Ruffalo. Non solo questa “versione” del personaggio (post Edward Norton, per intenderci) non ha mai avuto uno standalone tutto suo, ma i fan hanno l’impressione che i piani alti della Disney l’abbiano in qualche modo accantonato, facendogli ad esempio fare da spalla a Thor in Ragnarok o a sua cugina nell’imminente serie su She-Hulk.

Eppure, sappiate che in verità, gli studios potrebbero avere ancora dei piani sul Mostro Verde, se le recenti soffiate dell’insider Roger Wardell sono da ritenere credibili (più volte in passato l’utente è riuscito a regalare anticipazioni sull’UCM che poi si sono rivelate veritiere). Ebbene, stando a Wardell, in futuro Hulk tornerà sicuramente, ma colui che vedremo sempre di meno, in sostanza, è la sua controparte umana, Bruce Banner. La Marvel, infatti, avrebbe intenzione di ispirarsi alle storyline dei fumetti su Doc Green e Immortal Hulk. Per i meno informati, Doc Green è un’entità simile a Smart Hulk, ma non si identifica direttamente né con Banner né con il suo alter-ego mostruoso. Dal canto suo, Immortal Hulk è invece una conseguenza delle molteplici morti e rinascite di Banner, e viene ritenuto la più potente incarnazione del supereroe nei fumetti.

Non sappiamo con esattezza che cosa significhino queste info a livello pratico, ma possiamo trarne almeno 2 conclusioni:
– Hulk ha un futuro nell’UCM. Un futuro in cui continueremo ad assistere alla sua evoluzione, probabilmente alla sua versione più potente ad oggi.
– Mark Ruffalo apparirà sempre di meno. Chissà, forse la Marvel sta pure valutando di prendere un altro attore che faccia il motion-capture al posto suo, dato che Hulk sarà sempre più CGI e meno di carne.

Insomma, voi che ne pensate al riguardo? Voi quale futuro vorreste per il Mostro Verde della Marvel?


GIFFONI 2020 IL PROGRAMMA: I FILM IN ANTEPRIMA, KATHERINE LANGFORD E RICHARD GERE TRA GLI OSPITI VIRTUALI

Giffoni 2020 si svolgerà in quattro diversi diversi momenti, in base al target di età dei giurati, a partire dal 18 agosto, ma continuerà a offrire proiezioni in anteprima, incontri (dal vivo e in streaming) e molti momenti imperdibili come svela il programma.
Tra gli ospiti di #Giffoni50 ci saranno quindi star internazionali come Bryan Cranston, Richard Gere e Katherine Langford, e volti amati dal pubblico italiano come i protagonisti di SKAM Italia, Ludovica Comello e campioni dello sport del calibro di Vanessa Ferrari.

A inaugurare la 50esima edizione sarà il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. La prima tranche del festival #Giffoni50 si svolgerà dal 18 al 22 agosto. Sarà dedicata alle giurie Generator +16 e Generator +18. La seconda dal 25 al 29 agosto e sarà riservata ai giurati Generator +13. La conclusione sarà affidata ad Anna Laura Orrico, Sottosegretario ai Beni e alle Attività culturali, delegata ufficialmente dal Ministro Dario Franceschini.
Saranno 610 i giurati che prenderanno parte fisicamente ai primi due momenti del Festival. A loro spetterà il compito di rappresentare gli oltre 7500 ragazzi che, nei mesi precedenti l'emergenza sanitaria, erano già entrati a far parte delle varie sezioni. Le norme anti contagio hanno imposto la necessità di ridurre drasticamente gli accessi. Di fronte a questa situazione Giffoni non si è fermato e sono nati così i 46 hub: 32 in Italia e 14 all'estero (Grecia, Serbia, Belgio, Romania, Spagna, Croazia, Germania, Francia, Svizzera, Inghilterra, Macedonia del Nord, Bulgaria e Polonia) per un totale di 2000 ragazzi coinvolti virtualmente e in presenza.
I film in concorso sono invece 47, provenienti da ogni parte del mondo.

Questa edizione avrà la Terra come immagine simbolo che chiude la trilogia degli elementi avviata tre anni fa con Acqua e proseguita lo scorso anno con Aria.
Tra gli appuntamenti aperti anche al pubblico su prenotazione c'è l'anteprima del film L'unico e insuperabile Ivan che il 18 agosto verrà presentato con il collegamento in streaming della regista Thea Sharrock e dell'attore Bryan Cranston, mentre alla Yaris Arena ci sarà il doppiatore Federico Cesari.
Il giorno successivo sarà il turno di Shortcut, diretto da Alessio Liguori e scritto da Daniele Cosci; il 26 agosto sarà proiettato Balto e Togo: la leggenda, diretto da Brian Presley e ispirato a una storia vera; il 27 è il turno di Endless di Scott Speer con star Alexandra Shipp e Nicholas Hamilton

Le star in collegamento streaming sono tra i più amati dagli spettatori: si inizia il 20 agosto con Richard Gere, per poi passare nei giorni seguenti a Sylvester Stallone, Katherine Langford, Daisy Ridley, e a chiudere il premio Oscar Glen Kleane il 27 agosto.

La giuria incontrerà invece al festival star del mondo dello spettacolo come Stella Pecollo, Matilde Gioli, il cast di SKAM Italia, i Pinguini Tattici Nucleari, Paola Cortellesi, Serena Rossi, Ludovica Martino, Lorenzo Zurzolo, Benedetta Porcaroli, Max Giusti, Manuel Bortuzzo e Gaia.

I titoli in concorso sono i seguenti:

Generator +16 East Beast (USA) di Danny Madden; Black Conflux (Canada) della regista Nicole Dorsey; Last Visit (Arabia Saudita) di Abdulmohsen Aldhabaan; Naked Animals(Germania) di Melanie Waelde; Here are the young men (Irlanda) di Eoin MacKen; Our lady in the Nile (Francia, Belgio, Ruanda) di Atiq Rahimi; Just Kids (Francia, Svizzera) di Christophe Blanc. Sette i cortometraggi, tra questi gli italiani Schiavonea di Natalino Zangaro; Ropeless di Andrea Carrino, oltre a Cuban Heel Shoes (Spagna) di Julio Mas Alcaraz; 90% (Germania) di Jerry Hoffmann; Mamman(Svezia) di Farzad Farzaneh e Jamila (Svezia) di Sophie Vuković, Wilma (Islanda) di Haukur Björgvinsson.

Generator +18
Il film italiano in competizione è Rosa Pietra Stella di Marcello Sannino (P.F.A. Films), seguono Auerhouse (Germania, 2020) di Neele Leana Vollmar; Calm with horses (Gran Bretagna, Irlanda) di Nick Rowland; Goddess of the Fireflies (Canada) di Anaïs Barbeau-Lavalette; Kids Run(Germania) di Barbara Ott; Pacified (Brasile) di Paxton Winters;; The sleepwalkers (Argentina, Uruguay) di Paula Hernández.
Tredici i cortometraggi in concorso: A Devil in the pcket (Francia) di Antoine Bonnet e Mathilde Loubes; Bube Maises (Israele) di Or Levy; Daughter (Repubblica Ceca) di Daria Kashcheeva, Dry Sea (Belgio) di Yves Bex e Bart Bossaert; How my grandmother became a chair (Libano) di Nicolas Fattouh; Iron me (Francia) di Ivan Rabbiosi; The midnight freak train (Regno Unito) di Joseph Derrick e Samuel Elphick; On the beach (Slovacchia) di Samuel Chovan; Reflection (Spagna) di Juan Carlos Mostaza; Sura (Corea) di Jeong Hae-ji; Themes (Croazia) di Danijel Žeželj; Ties (Germania) Dina Velikovskaya.

Generator +13
l film italiano in competizione è La guerra di Cam di Laura Muscardin (Movie Factory); The Castle (Lituania, Irlanda) di Lina Lužytė; Life without Sara Amat (Spagna) di Laura Jou; Man Up! (Francia) di Benjamin Parent; ROM (Vietnam) di Tran Thanh Huy;; Daniel '16 (Grecia) di Dimitris Koutsiabasakos; Young Juliette (Canada) di Anne Émond,
Sette i cortometraggi in concorso, tutti italiani: Afraid di Daniele Suraci; Klod di Giuseppe Marco Albano; Luce & Me di Isabella Salvetti; Our Time di Veronica Spedicati; September di Giulia Louise Steigerwalt; Sulle punte di Ulisse Leonardo; Timo's Winter di Giulio Mastromauro.

Dal 18 al 22 agosto e dal 25 al 29 verranno poi proposti i titoli dei lungometraggi che hanno segnato la storia delle cinquanta edizioni del festival, tra cui Billy Elliot, Cafarnao, E.T. L'extra-terrestre, I 400 colpi, Il viaggio di Fanny.
Gli accreditati potranno poi accedere alla mostra Brides Not Girls di Romeo Civilli, in cui si racconta la tragica realtà delle spose bambine in Bangladesh, e all'installazione dedicata ai venticinque anni della Rainbow fondata da Iginio Straffi, che ha portato al successo fenomeni come Winx Club e 44 Gatti.

Gli eventi speciali in programma sono le proiezioni il 18 agosto di L'uomo che rapì Truffaut, il 19 di Mashaa - Eventually We Grow, il 22 dell'omaggio ad Alberto Sordi con Ciao Alberto: L'altra storia di un italiano, il 28 di Ragazzi irresponsabili che racconta il movimento green del Fridays for Future, il 28 di Sul più bello alla presenza di Eleonora Gaggero, Ludovica Francesconi, Gaja Masciale, Jozef Gjura, Alfa e della regista Alice Filippi; il 29 di Hangry Butterflies, con cui Maruska Albertazzi affronta il tema dei disturbi alimentari, e di Fellini degli Spiriti ideato come omaggio al regista in occasione del centenario dalla nascita.

In questa edizione ci sarà poi spazio per la nuova sezione Giffoni Impact, un percorso di approfondimento e confronto riservato a 75 giovani che avranno l'opportunità di incontrare uomini e donne di scienza, arte, cultura, spettacolo, istituzioni, imprenditoria, sport, giornalismo. Tra gli ospiti Giorgio Ventre, Paolo Ascierto, Mauro Caruccio di Toyota, Andrea Doria e Marta Riva che presenteranno l'evento sportivo Sir Run, lo sceneggiatore Tito Faraci e il disegnatore Wallie, Toni Servillo, Diego Bianchi di Propaganda Live, Erri De Luca, la produttrice Antonella Di Nocera, Alessandra Priante Direttore della Commissione Regionale Europa dell'United Nations World Tourism Organization, lo chef Niko Romito, Paolo Vizzari, Domenico De Maio, Valter Longo, Antonluca Matarazzo, Marco Bellezza, Ruggero Cappiccio, Filippo Satolli, Sonia Massari, Massimo Osanna, Antonio Maglio, Paolo Liguori, Domenico De Masi, Luciano Stella, Angelo Curti.

Tra le star della musica presenti ci saranno invece Sofia Tornambene, Gue' Pequeno ed Ernia, Rocco Hunt, Nicola Siciliano, SVM e Francesca Monte per un incontro sulla musica campana, Pierluigi Pardo in collegamento con Diletta Leotta e Fabio Rovazzi, Danti, Don Joe e Shablo, Lodovica Comello, Lino Prencipe, Aiello, Viito, Ariete, Samuel, Veronica Ruggeri e Roberta Rei, Eliana Guerra e Sara Potente.

Dal 25 al 29 sarà in programma anche Cult, che raccoglie l'eredità della sezione Masterclass.
Si parte con i corsi, tenuti da MARCO PONTI e ANDREA JUBLIN, che impegneranno i partecipanti in un affascinante viaggio a metà tra scrittura e macchina da presa. Ponti, regista, sceneggiatore e drammaturgo, sarà protagonista del ciclo sul tema "Dalla parola scritta a quella recitata". Mentre Jublin, regista, attore e sceneggiatore, autore de Il supplente, nomination nella sezione cortometraggi degli Oscar 2008, racconterà invece ai giovani il complesso rapporto tra parole e frame, nel corso dal titolo Dal racconto per immagini al racconto di immagini. Gli incontri saranno invece affidati a Carlo Sironi, regista; Claudio Segaluscio, attore; Daniele Orazi, agente cinematografico; Isabella Aguilar, sceneggiatrice; Laura Lucchetti, regista; Nick Vivarelli, critico cinematografico; Fabrizio Laurenti, regista; Davide Lorenzano, regista; Yari Gugliucci, attore. E ancora tre giovani e talentuosi interpreti, Giampiero De Concilio, Francesco Serpico e Massimiliano Caiazzo esponenti di quello che potremmo definire il "Risorgimento campano", saranno i protagonisti di una masterclass creata in collaborazione con DO Cinema di Daniele Orazi.

Raoul Bova ripercorrerà la sua intensa carriera insieme ai giffoner, dagli esordi nel 1992 fino alle interpretazioni che lo hanno consacrato come uno degli attori italiani più amati dal pubblico.

Sergio Castellito è tra gli interpreti più intensi e talentuosi del cinema italiano, insignito per ben tre volte del David di Donatello (Il grande cocomero di Francesca Archibugi, Non ti muovere che lo ha visto anche nelle vesti di regista e Tre colonne in cronaca di Carlo Vanzina).

Sei i film di Masterclass Cult: Sole di Carlo Sironi; Fortunata di Sergio Castellitto; The Place di Paolo Genovese; L'abbraccio di Davide Lorenzano; Life as a B movie di Fabrizio Laurenti e Niccolò Vivarelli; Fiore gemello di Laura Luchetti. Torna a Giffoni la rassegna NEXT GENERATION, giunta alla sua 6a edizione e realizzata da Giffoni Innovation Hub, agenzia creativa ispirata e promossa da Giffoni Opportunity. Il programma di questa prima fase della 50esima edizione del Festival si dividerà tra tavole rotonde, laboratori, workshop e sarà caratterizzata dal lavoro del DreamTeam, squadra di 15 innovatori campani - di età compresa tra i 18 e i 30 anni - che lavoreranno alla realizzazione di diversi progetti in collaborazione con alcuni dei partner di Giffoni, tra cui BPER Banca e Bayer. Il programma di Next Generation prevede, inoltre, alcuni innovation talks nell'ambito delle Masterclass Impact: momenti di formazione, di confronto e crescita, tenuti da leader dell'industria, delle istituzioni e dell'ecosistema dell'innovazione italiana dedicati a 80 giovani campani dai 18 ai 26 anni. Le round table saranno dedicate a diversi temi, dalla Responsabilità Sociale di Impresa (28 agosto) all'Alimentazione e generazione Z (giovedì 27 agosto), momenti di confronto e formazione per i dreamers sulle nuove competenze necessarie per ridisegnare un'economia nuova, sostenibile e che guarda al futuro. Tra gli interventi previsti nel programma di Impact, ci saranno: Fondazione Italiana Accenture (mercoledì 19 agosto), Alessandra Priante, Direttore Commissione Regionale Europa United Nation World Tourism Organization (sabato 22 agosto), Altroconsumo con il progetto *La Spesa che Sfida, presentato da Franca Braga, per svelare i segreti e le best practices di una spesa sostenibile, consapevole e soprattutto a basso impatto ambientale con alcune chicche che riguarderanno nientemeno che le "bucce", ossia gli scarti dei vegetali che solitamente finiscono nella pattumiera (martedì 25 agosto).

Attraverso il sito ufficiale, www.giffonifilmfestival.it, sarà possibile consultare il programma e informarsi sulle attività, leggere le news, prenotare le anteprime e gli eventi speciali aperti al pubblico. Ancora di più quest'anno, le dirette streaming racconteranno le emozioni e gli incontri del festival. Il canale ufficiale per seguirle è www.giffonilive.it


STAR WARS, ECCO COME LUKE SKYWALKER SCOPRÌ DELL'ORDINE 66

Nell'universo che ci fu presentato da George Lucas con il primo Star Wars i Jedi erano ormai poco più di una leggenda: i cavalieri che armati di spada laser erano scomparsi da tempo e in molti erano arrivati addirittura a dubitare della loro effettiva esistenza (basta ricordare le parole di Han Solo al riguardo).

Il perché di tutto ciò l'abbiamo scoperto solo dopo, quando la tanto bistrattata trilogia prequel ci mostrò i funesti eventi che portarono all'esecuzione dell'Ordine 66, ovvero il momento in cui un Palpatine ormai svelatosi maestro Sith riuscì a mettere in pratica il suo piano per la totale estinzione dei cavalieri Jedi.

Vi siete mai chiesti, però, in che modo Luke Skywalker venne a sapere dell'Ordine 66? La cosa, in effetti, non viene spiegata in nessun film della saga: gli stessi Obi-Wan e Yoda, pur iniziando il nostro sulle vie della Forza, non entrarono mai in merito dell'argomento.

L'arcano ci viene però svelato nel quinto numero della serie a fumetti di Star Wars attualmente in corso: in un passaggio dell'episodio, infatti, vediamo il giovane figlio di Anakin imbattersi in una superstite Jedi che finalmente istruisce a dovere il protagonista della saga, mettendo addirittura in dubbio le sue effettive possibilità di portare a termine il suo percorso, viste le grosse lacune.

Sempre nella saga a fumetti abbiamo poi visto Darth Vader tornare su Naboo per indagare sulla morte di Padmé; degli scienziati, invece, hanno ricreato la mano artificiale del protagonista di Star Wars.


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THE BATMAN, ECCO CHE ASPETTO POTREBBE AVERE L'ENIGMISTA DI PAUL DANO

Matt Reeves sta davvero tenendo sulla corda i fan di Batman: il film con Robert Pattinson, nonostante qualche immagine sia venuta fuori di tanto in tanto, è ancora in buona parte avvolto da un alone di mistero che non fa che aumentare esponenzialmente la curiosità riguardo il nuovo progetto incentrato sul giustiziere di Gotham.

Se al Bruce Wayne di Pattison abbiamo già potuto dare qualche sguardo di sbieco, il mistero più fitto restano i villain: tra la Catwoman di Zoe Kravitz, il Pinguino di Colin Farrell e l'Enigmista di Paul Dano di motivi per morire dalla curiosità ce ne sono eccome e Matt Reeves lo sa bene.

In questo gioco del vedo (poco) e non vedo (molto), comunque, resta ovviamente spazio per l'immaginazione: una nuova concept art, ad esempio, ci ha mostrato il possibile look dell'Enigmista interpretato dall'attore di Swiss Army Man e Youth. L'outfit risulta parecchio diverso da quello a cui siamo abituati, in particolar modo utilizzando come metro di paragone l'eccentrico villain interpretato da Jim Carrey in Batman Forever.


www.instagram.com/p/CCHlxgcja6G/?utm_source=ig_embed


Edited by Triplethor - 10/8/2020, 20:33
view post Posted: 9/8/2020, 21:58 MovieTown - Cinema

DOMENICA

09/08/2020



THE NEW MUTANTS – I GIOVANI MUTANTI E DEMON BEAR NEL NUOVO SPOT

20th Century Studios ha pubblicato un altro spot di The New Mutants, forse uno dei pochi film a uscire anche negli Stati Uniti nelle prossime settimane, nonché uno dei pochi cinecomic del 2020: un paradosso, considerando i suoi numerosi rinvii.

Magik (Anya Taylor-Joy), Wolfsbane (Maisie Williams), Cannonball (Charlie Heaton), Mirage (Blu Hunt) e Sunspot (Henry Zaga) sono rinchiusi in un misterioso istituto che vuole “curare” i loro poteri mutanti, ma qualcosa di inquietante si aggira nei corridoi dell’ospedale. Mentre le loro paure più intime prendono vita, i giovani eroi devono affrontare l’entità malvagia nota come Demon Bear.

La sinossi
In questo terrificante film ricco d’azione, basato sulla serie a fumetti della MARVEL, cinque giovani con abilità speciali vengono portati in un istituto segreto per sottoporsi a trattamenti che, stando a quanto gli è stato detto, li cureranno dai pericoli dei loro poteri. Nel gruppo ci sono Danielle Moonstar alias Mirage (Blu Hunt), che crea illusioni dalle paure degli altri; Rahne Sinclair (Maisie Williams), che si trasforma nel licantropo Wolfsbane; Sam Guthrie (Charlie Heaton), che – in quanto Cannonball – può volare a velocità jet protetto da un campo di forza; Roberto da Costa alias Sunspot (Henry Zaga), che assorbe e incanala il potere solare; e Illyana Rasputin alias Magik (Anya Taylor-Joy).

Sorella minore di Colosso, Magik può evocare un’armatura quando desidera, e brandisce una Spada dell’Anima che amplifica le sue numerose abilità psichiche e sovrumane. Invitati dalla Dr.ssa Cecilia Reyes (Alice Braga) per condividere le loro storie su quando i loro poteri si sono manifestati, i cinque “pazienti” capiscono di trovarsi in una classe di persone chiamate “mutanti”, che sono stati storicamente marginalizzati e temuti. Mentre rivivono le storie delle loro origini, i loro ricordi sembrano trasformarsi in terribili realtà.

Presto, mettono in discussione cosa sia reale e cosa non lo sia, e diventa chiaro che l’istituzione non è ciò che sembra. Ora la domanda è: perché sono tenuti prigionieri? E chi è che sta cercando di distruggerli? La tensione e l’orrore crescono in questo spaventoso ottovolante diretto da Josh Boone, che lo ha scritto con Knate Lee.

Alla regia c’è Josh Boone (Colpa delle stelle), mentre il cast include Maisie Williams (Wolfsbane), Anya Taylor-Joy (Magik), Charlie Heaton (Cannonball), Blu Hunt (Mirage), Henry Zaga (Sunspot) e Alice Braga (Cecilia Reyes).

The New Mutants sarà molto diverso dagli altri capitoli cinematografici degli X-Men: si allontanerà dalla grande azione fantascientifica per adottare un approccio diverso, in stile “Stephen King incontra John Hughs”. Sarà quindi una sorta di fanta-horror per adolescenti, con Demon Bear come antagonista.

Vi ricordo che il film di Josh Boone arriverà nelle sale italiane il prossimo 2 settembre, ed è basato sul fumetto Marvel di Chris Claremont e Bob McLeod. Potrete vedere lo spot qui di seguito.

Lo spot




ZACK SNYDER SVELA LA PRIMA IMMAGINE DEL SUO STEPPENWOLF IN JUSTICE LEAGUE

Una delle novità più attese di Zack Snyder’s Justice League è il design di Steppenwolf, zio di Darkseid e comandante dell’esercito di Apokolips. Il supervillain è stato introdotto in una scena tagliata di Batman V Superman, dove appariva con un aspetto molto più minaccioso, nonché maggiormente apprezzato dai fan. La sequenza mostrava Lex Luthor in comunicazione con il tiranno nell’astronave kryptoniana: Steppenwolf reggeva una riproduzione delle Scatole Madri, da lui bramate.

Ebbene, quel design tornerà nella Snyder Cut, sostituendo la versione goffa e “cartoonesca” che abbiamo visto in sala. Lo stesso Zack Snyder ne ha pubblicato un’anticipazione su Vero, direttamente dalla sala montaggio: come potete vedere, è effettivamente simile a quello di Batman V Superman, forse più dettagliato. Occorre ricordare che il problema di Steppenwolf non era solo estetico, ma anche (e soprattutto) di caratterizzazione: troppo anonimo e generico, mancava di personalità. Vedremo se il nuovo design, le scene aggiuntive e la presenza di Darkseid saranno sufficienti a migliorarlo.

Zack Snyder ha promesso che all’evento DC FanDome saranno svelati il titolo ufficiale, un teaser trailer e se la Snyder Cut sarà distribuita come film o miniserie. Come sappiamo, Zack Snyder’s Justice League includerà molti materiali inediti, tra cui le nuove scene “Knightmare”, le apparizioni di Darkseid e Martian Manhunter, e altro ancora. Snyder inserirà nuovi effetti speciali, finirà quelli incompleti, registrerà musiche e dialoghi aggiuntivi e utilizzerà la colonna sonora di Junkie XL; infine, monterà il tutto. Uscirà nella prima metà del 2021 su HBO Max.

Troverete l’immagine qui di seguito.


Steppenwolf nella Snyder Cut

BOX OFFICE ITALIA: NEL SETTIMO SABATO DI RIAPERTURA PICCOLE DONNE IN TESTA

Stabile l’ottavo sabato di riapertura, il mercato resta fermo sotto il 15% del potenziale del suo periodo. Mentre la UECI (Unione Esercenti Cinematografici Italiani) tenta di sensibilizzare il pubblico dell’importanza del cinema con l’ashtag #imieifilmesconoalcinema, le arene estive continuano a registrare la maggior parte degli incassi del botteghino.
Primo Piccole Donne, seguito da Cena con delitto – Knives out e da Jojo Rabbit.
Ecco la Top 10. Per un’analisi più approfondita vi rimandiamo all’articolo pubblicato su Cingeuru.it.


Box Office Italia – VENERDÌ 7 AGOSTO 2020
PICCOLE DONNE – € 6.031 (1.155) 11 copie / 548 media – Tot. € 5.938.369 (929.847)
CENA CON DELITTO: KNIVES OUT – € 4.881 (829) 9/542 – Tot. € 5.146.882 (782.226)
JOJO RABBIT – € 4.881 (908) 14/349 – Tot. € 4.029.590 (637.939)
PARASITE – € 3.142 (599) 23/137 – Tot. € 5.700.016 (896.043)
GLI ANNI PIU’ BELLI – € 3.074 (543) 20/154 – Tot. € 5.564.806 (890.488)
UN GIORNO DI PIOGGIA A NEW YORK – € 2.092 (418) 3/697 – Tot. € 3.531.485 (557.732)
LA DEA FORTUNA – € 2.014 (388) 7/288 – Tot. € 8.246.524 (1.213.493)
JOKER – € 1.900 (207) 5/380 – Tot. € 29.631.543 (4.241.160)
FAVOLACCE – € 1.883 (393) 8/235 – Tot. € 141.202 (24.325)
IL MEGLIO DEVE ANCORA VENIRE – € 1.751 (316) 4/438 – Tot. € 25.918 (6.315)


Jurassic World: Dominion, i segreti di Isla Sorna in una nuova foto dal set

Le riprese di Jurassic World: Dominion sono riiniziate a Londra, e dopo i post condivisi da Sam Neill e Laura Dern, oggi il set del film si mostra in una nuova foto inviata dal regista Colin Trevorrow al sito JurassicOutpost.
Nell’immagine vediamo un laboratorio e un container frigorifero sul quale possiamo leggere “InGen” e “Site B Isla Sorna”. L’ultima volta che Isla Sorna è comparsa nella saga è stato in Jurassic Park III. In questi anni il virale di Jurassic World ha confermato che gli esperimenti genetici sull’isola sono proseguiti prima dell’apertura di Jurassic World.

Cosa significherà quest0immagine? Secondo il sito, la scatola non può che contenere gli embrioni di dinosauri, più nello specifico embrioni provenienti da Isla Sorna. Il laboratorio lascia immaginare che qualcuno stia creando nuovi dinosauri da ciò che resta del materiale della InGen. Sappiamo che nel film tornerà Lewis Dodgson, quindi l’idea è che il laboratorio si trovi dentro alla Biosyn.

Sam Neill, Laura Dern e Jeff Goldblum torneranno nei panni di Alan Grant, Ellie Sattler e Ian Malcom. Tra i nuovi ingressi DeWanda Wise, Dichen Lachman, Scott Haze e Mamoudou Athie; torneranno anche Justice Smith e Daniella Pineda dopo un ruolo in Jurassic World: Il regno distrutto.

La sceneggiatura del film è firmata da Colin Trevorrow (che sarà anche produttore con Steven Spielberg) e da Emily Carmichael.

Il film chiuderà la trilogia con Chris Pratt e Bryce Dallas Howard e a detta del regista Colin Trevorrow sarà “una celebrazione di tutto il franchise fino ad oggi”.

Ancora non sappiamo nulla sulla trama di Jurassic World: Dominion, solo che sarà ambientata un po’ di tempo dopo Il Regno Distrutto.




The Batman: la bugia che Robert Pattinson ha dovuto dire (senza successo) a Christopher Nolan

Se c’è un regista che tiene alla riservatezza è Christopher Nolan, ma in un lungo articolo pubblicato su The Irish Times il protagonista di Tenet Robert Pattinson ammette di non essere riuscito a fargli credere a una bugia che aveva dovuto raccontare per partecipare all’audizione di The Batman.
Pattinson è entrato nel cast del blockbuster di Matt Reeves alla fine di maggio dell’anno scorso, quando sono iniziate le riprese di Tenet:

Fa ridere, perché Chris è così riservato riguardo a qualsiasi cosa faccia nei suoi film. E poi sono stato io quello che ha dovuto mantenere il massimo riserbo per l’audizione di Batman. Dovetti dire una bugia per andare a un’audizione per il film, e gli dissi che avevo un’emergenza famigliare. Non appena dissi “è un’emergenza famigliare”, lui esclamò: “Stai andando all’audizione di Batman, non è vero?”

Pattinson era in lizza per interpretare il Cavaliere Oscuro dopo l’abbandono di Ben Affleck, e la Warner Bros stava decidendo tra lui, Aaron Taylor-Johnson, Armie Hammer e Nicholas Hoult (quest’ultimo pare fosse il più papabile insieme a Pattinson). Il casting venne annunciato il 31 maggio, ma trapelò un paio di settimane prima, cosa che fece infuriare l’attore.

A quanto pare la preparazione fisica alla quale si è dovuto sottoporre per interpretare Bruce Wayne è stata utile anche per le riprese di Tenet:
Quando corro sullo schermo, nel film, sono solitamente al fianco di John David Washington, che è un ex giocatore dell’NFL, quindi è una lotta decisamente impari. L’allenamento massimo che faccio abitualmente è una passeggiata. John David riesce a correre tutto il giorno. Per fortuna ero abbastanza allenato, ma i primi giorni non riuscivo veramente a camminare dopo le riprese!

The Batman uscirà il 1° ottobre 2021. Le riprese dovrebbero riiniziare tra qualche settimana nel Regno Unito.

Regista del film Matt Reeves (i film “Il pianeta delle scimmie”), l’attore Robert Pattinson (l’imminente “Tenet, “The Lighthouse”, “Good Time”) interpreta il vigilante e detective di Gotham City, Batman, e il miliardario Bruce Wayne.

Al fianco di Pattinson recitano nei panni di personaggi famosi e famigerati di Gotham, Zoë Kravitz (“Animali fantastici: i crimini di Grindelwald”, “Mad Max: Fury Road”) nel ruolo di Selina Kyle; Paul Dano (“Love & Mercy”, “12 anni schiavo”) nel ruolo di Edward Nashton; Jeffrey Wright (i film di “Hunger Games”) nel ruolo di James Gordon del GCPD; John Turturro (i film di “Transformers”) nel ruolo di Carmine Falcone; Peter Sarsgaard (“I magnifici 7”, “Black Mass – L’ultimo gangster”) nel ruolo del Procuratore Distrettuale di Gotham, Gil Colson; Jayme Lawson (“Farewell Amor”) è la candidata sindaco Bella Reál, con Andy Serkis (i film “Il pianeta delle scimmie”, “Black Panther”) nel ruolo di Alfred; e Colin Farrell (“Animali fantastici e dove trovarli”, “Dumbo”) in quello di Oswald Cobblepot.


Madonna al lavoro con Diablo Cody su una sceneggiatura

Madonna ha rivelato in un video su Instagram di essere nuovamente al lavoro su un progetto cinematografico, e questa volta con la sceneggiatrice Diablo Cody (Juno, Tully).
Nel filmato, in bianco e nero, Madonna e Diablo Cody si trovano su un divano e discutono di un progetto incentrato sulla musica. “Quando la musica inizia, quale canzone sentiamo?” chiede la popstar alla sceneggiatrice. “Sono tutti dettagli importanti. Sono importanti.” Sul tavolo vediamo vari quaderni e fogli. Nel video sentiamo anche le due discutere di un abito indossato una volta dalla cantante, che menziona una giarrettiera, l’iconico reggiseno a cono e un cappotto a doppiopetto.

La didascalia del video recita: “Quando sei bloccata in casa con diversi acciacchi, cosa fai? Scrivi una sceneggiatura con Diablo Cody riguardo [emoji di film e musica]!”

Pochi giorni fa il contratto di Madonna con la Interscope Records (un’etichetta di Universal Music Group), che comprendeva tre album, è giunto a conclusione dopo l’uscita di MDNA (2012), Rebel Heart (2015) e Madame X (2019). Prossimamente la vedremo al fianco di Missy Elliot nel remix di Levitating di Dua Lipa, che farà parte del nuovo album di remix di quest’ultima, Club Future Nostalgia: The Remix Album.

C’è chi pensa che il progetto menzionato nel video sia un biopic della popstar.


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WarnerMedia si riorganizza e unisce le attività per cinema, tv e streaming

L’emergenza Coronavirus ha creato nuove sfide per gli studios di Hollywood, e ha accelerato alcuni processi già in corso: è anche per questo motivo che WarnerMedia ha annunciato, pochi giorni dopo l’annuncio delle trimestrali, una grande ristrutturazione delle proprie attività cinematografiche e televisive con diverse promozioni e alcuni inattesi addii nell’ottica di un ampio consolidamento aziendale.
Jason Kilar, da soli quattro mesi CEO del colosso di proprietà della società di telecomunicazioni AT&T, ha prima di tutto annunciato la promozione di Ann Sarnoff, che solo un anno fa era diventata chair e CEO della Warner Bros. e che ora guiderà una nuova divisione chiamata “Studios and Network Group”. Questa divisione combinerà tutte le attività produttive e distributive per il cinema, i canali televisivi e lo streaming, riunendo quindi Warner Bros., HBO, HBO Max, TNT, TBS e TruTV. Per dirla in maniera più chiara: le persone che seguiranno film come Wonder Woman o serie tv come Game of Thrones lavoreranno sullo stesso piano e verranno tutte guidate dalla Sarnoff.

Il presidente della programmazione di HBO Casey Bloys supervisionerà anche la produzione originale e la programmazione di HBO Max, TNT, TBS e TruTV, e farà riferimento direttamente alla Sarnoff.

Gerhard Zeiler, attualmente chief revenue officer, è stato promosso a capo del nuovo gruppo internazionale integrato che riunirà tutte le operazioni internazionali di Warner Bros., HBO e Turner Networks, inoltre supervisionerà la programmazione regionale di HBO Max.

Andy Forssell, general manager di HBO Max, guiderà una nuova unità operativa di HBO Max e farà riferimento a Kilar: avrà la responsabilità del prodotto, del marketing e dell’engagement dei consumatori oltre che del lancio globale della piattaforma streaming. Non sono chiari i dettagli di quest’ultimo aspetto, ma sembra evidente che WarnerMedia intenda portare HBO Max in tutto il mondo. Dopo il debutto il 27 maggio negli USA, il prossimo lancio della piattaforma è previsto per il 2021 in America Latina, e in alcuni paesi europei in una fase successiva.

Nell’annunciare la nuova organizzazione, Kilar ha spiegato ai colleghi che lo scopo è:

dare maggiore importanza a HBO Max nell’organizzazione e proiettarla verso ambizioni globali,
semplificare il modo in cui vengono gestiti gli studios,
creare un’unità internazionale consolidata focalizzata sulla scabilità e l’efficienza,
riunire tutte le attività commerciali chiave in un solo gruppo, permettendo all’azienda di operare in maniera più strategica.


Lasciano invece due figure molto importanti sul fronte televisivo: Bob Greenblatt, che dopo anni presso la NBC si era unito a WarnerMedia un anno e mezzo fa diventando Chairman di WarnerMedia Entertainment e Direct-to-Consumer, Kevin Reilly, che lavorava nella major da sei anni ed era stato uno dei principali promotori della Snyder Cut di Justice League nel ruolo di Chief Content Officer di HBO Max e presidente di TNT, TBS e truTV, così come Keith Cocozza, EVP di Corporate Marketing and Communications. Hanno tutti avuto un ruolo centrale nel lancio di HBO Max, e sebbene i 4.1 milioni di iscritti nel primo mese siano un buon inizio, sono molti meno dei 60 milioni raggiunti da Disney+ in nove mesi. Il debutto della piattaforma è stato segnato da una certa confusione, e chiaramente con questa riorganizzazione WarnerMedia intende fare più chiarezza.

Non saranno comunque gli ultimi ad andarsene: la ristrutturazione aziendale è solo agli inizi, e la nuova struttura creerà numerose ridondanze che porteranno a diversi licenziamenti a partire da lunedì.


Franca Valeri è morta a 100 anni, addio a un’icona di teatro, cinema e televisione

Franca Valeri è morta questa mattina: la grande attrice aveva appena compiuto 100 anni, il 31 luglio. Una carriera sterminata, che non si limita a quella di attrice di teatro, cinema e televisione: Franca Valeri è stata anche sceneggiatrice, drammaturga e regista di opera lirica.

Nata a Milano il 31 luglio 1920, con il vero nome di Franca Maria Norsa, da una famiglia borghese, cresce frequentando il teatro di prosa e operistico. Il padre ebreo si rifugia con il fratello in Svizzera durante la Seconda Guerra Mondiale, mentre lei sfugge alla deportazione insieme alla madre grazie all’aiuto di un amico che lavora all’anagrafe.

Ed è proprio interpretando una donna ebrea di nome Lea Lebowitz che esordisce a teatro nel 1947. Due anni più tardi entra a far parte della compagnia del Teatro dei Gobbi, mentre nei primi anni cinquanta cambia il suo nome in Franca Valeri. Sempre in quegli anni debutta al cinema, con una piccola parte in Luci del varietà, codiretto da Federico Fellini e Alberto Lattuada. Seguono numerose commedie tra cui film di Alberto Sordi e Totò (tra cui Totò a colori, Il segno di Venere, Il bigamo, Il vedovo). Collabora anche alla scrittura di alcuni film a cui partecipa (spesso diretti dal marito Vittorio Caprioli), tra cui Leoni al sole, Parigi o cara e Scusi, facciamo l’amore?, ma negli anni sessanta è la televisione che la vede impegnatissima.

Conclude la sua carriera cinematografica tra gli anni settanta e gli ottanta, dedicandosi sempre di più alla televisione, dove scrive e interpreta miniserie, sketch, sceneggiati e partecipa a varietà. Inizia poi a dedicarsi sempre più alla regia di opere liriche. Per molti rimangono indimenticabili le interpretazioni in serie degli anni novanta come Norma e Felice, al fianco di Gino Bramieri, Caro maestro, al fianco di Marco Columbro, e Linda e il brigadiere, al fianco di Nino Manfredi.

Negli anni duemila Franca Valeri non si ferma: partecipa a miniserie televisive, programmi televisivi, spettacoli teatrali, doppia la Signora Wilhelmina Bertha Packard nel film d’animazione Disney Atlantis – L’impero perduto, scrive libri, dimostrando di essere un’artista instancabile capace lasciare il segno nel suo secolo di vita.

Ricorderemo Franca Valeri con uno speciale questo pomeriggio.


Josie and the Pussycats: ecco i progetti di alcune scenografie del film arrivato nel 2001

Nel 2001 è approdato nelle sale Josie and the Pussycats, adattamento cinematografico dell’omonima serie animata targata Hanna-Barbera. Il film non ha avuto un grande successo al botteghino, tuttavia con il tempo ha raccolto un gremito gruppo di sostenitori, facendolo diventare un piccolo “cult”.
Ebbene negli scorsi giorni ComicBook.com ha ottenuto e diffuso in esclusiva online molte scansioni dei progetti tecnici legati alle numerose scenografie del lungometraggio, progetti realizzati da Jasna Stefanovic, scenografa che ha lavorato per film come Cube, Il Giardino delle Vergini Suicide e Tideland – Il Mondo Capovolto.

Potete vedere tutti i progetti cliccando sulla foto qua

Ecco la descrizione del film (tramite Wikipedia):

La scalata al successo del gruppo musicale tutto al femminile delle “Pussycats”, capitanate dalla leader Josie, che propongono la loro musica vestite da gattine. Ma dietro il loro successo si nascondono le trame di un manager senza scrupoli, che vuole usare la loro musica per plagiare le menti dei loro fans.

Del cast del film fanno parte Rachael Leigh Cook, Tara Reid, Rosario Dawson, Alan Cumming, Parker Posey, Gabriel Mann, Paulo Costanzo e Missi Pyle. Il lungometraggio è stato scritto e co-diretto da Harry Elfont e Deborah Kaplan.


Avengers: un insospettabile personaggio aveva quasi esordito nelle scene post-credits

Sappiamo ormai che i Marvel Studios sono attualmente al lavoro su un film dedicato a Shang-Chi, mitico combattente esperto di arti marziali. Eppure, sapevate che il supereroe in questione ha quasi esordito anni fa, e per la precisione, durante le scene post-credits del primo Avengers di Joss Whedon?

A rivelare la curiosità è Chris Fenton, ex Presidente della casa di produzione cinese DMG Entertainment Motion Picture Group. Parlando delle sue interazioni col Chief Operating Officer della Marvel Tim Connors, infatti, il nostro ha raccontato che gli studios volevano introdurre un personaggio cinese durante una delle scene extra di The Avengers, con grande indecisione tra Shang-Chi e il Mandarino.

Tra i due character, la divisione Marvel di Pechino puntava chiaramente di più su Shang-Chi, in quanto era “un buono” al contrario del Mandarino, il quale era invece un villain, e poteva quindi infastidire il “Ministro della Propaganda” della Cina. Questo, senza considerare che nei fumetti, il Mandarino è sempre stato mostrato in maniera stereotipata e denigratoria, come una sorta di offensiva caricatura del popolo cinese.

Insomma, tutte le idee vertevano sul buon Shang-Chi, anche se come è ormai noto, alla fine gli studios optarono per altre scene post-credits. Chissà: forse Kevin Feige e soci ci avevano ripensato in quanto spaventati che il pubblico mainstream non fosse pronto per la presenza di un supereroe asiatico in un blockbuster americano? Poco male, perché per fortuna, le cose stanno finalmente per cambiare: diretto da Destin Daniel Cretton, ricordiamo che lo standalone su Shang-Chi uscirà nelle sale a maggio del prossimo anno, vantando un grande cast di stelle asiatiche tra cui Simu Liu, Awkwafina, Michelle Yeoh, Tony Leung Chiu-wai e Fala Chen.


Doctor Strange 2: confermato il debutto di una nuova potente supereroina Marvel?

Sono mesi che si vocifera della sua presenza in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, e a dare una possibile conferma al rumor, adesso, è un nuovo report di The Direct. Stando al sito, infatti, i Marvel Studios si starebbero veramente preparando al debutto di America Chavez, più nota ai fan dei comics come Miss America, supereroina dotata di forza sovrumana, veloce come la luce e in grado di aprire passaggi temporali per viaggiare nel multiverso.

Secondo la fonte, per il ruolo gli studios starebbero cercando un’attrice portoricana di età compresa tra i 12 e i 15 anni. In sostanza, sarà un’adolescente in tutto e per tutto, e ovviamente, i fan si stanno già pregustando l’eventuale ingresso della supereroina negli Young Avengers, un altro potenziale progetto Marvel di cui si sta discutendo ormai da un po’ di tempo.

Se la voce non mente, America Chavez dovrebbe avere un importante ruolo da supporto in Doctor Strange 2, che rimane uno dei titoli più attesi della fase 4 dell’UCM. Nei fumetti, ricordiamo che Miss America viene cresciuta da sua madre nell’Utopian Parallel, una realtà alternativa precedentemente distrutta: chissà che lo Stregone Supremo non possa fare la sua conoscenza proprio lì, dato che a quanto pare nel film il nostro viaggerà fra diverse dimensioni e timeline?

In attesa di ulteriori aggiornamenti, ricordiamo che Doctor Strange in the Multiverse of Madness uscirà nelle sale a marzo del 2022. Attualmente il progetto non ha ancora un regista ufficiale (il grande Sam Raimi rimane in fase di trattative), ma sono già confermati nel cast Benedict Cumberbatch (Stephen Strange), Chiwetel Ejiofor (Mordo), Elizabeth Olsen (Scarlet Witch) e Benedict Wong (Wong).


IL GRANDE GATSBY, PERCHÉ LEONARDO DICAPRIO HA INTERPRETATO IL PROTAGONISTA

Il grande Gatsby, film risalente al 2013 che vede Leonardo DiCaprio ricoprire il ruolo del magnate protagonista.

La storia intorno alla quale gira l'opera diretta da Baz Luhrmann non è certo nuova agli amanti del cinema e della letteratura, essendo già stata oggetto di diversi adattamenti tratti dal romanzo di Francis Scott Firzgerald. Seppur il film degli anni duemila sia riuscito ad ottenere riconoscimenti riferibili esclusivamente a costumi e acconciature, l'interpretazione di Leonardo DiCaprio non è certo passata inosservata, basti solo pensare all'iconica immagine di lui con la faccia da sornione con in mano una coppa di champagne che continua ancora oggi a fare da base a centinaia di meme sul web.

Nonostante la tiepida accoglienza riservata al film da parte di pubblico e critica, dicevamo, viene comunque da chiedersi come mai il Premio Oscar abbia accettato di interpretare un uomo così controverso come Jay Gatsby. Ebbene, l'interprete di Revenant - Redivivo ha più volte giustificato la sua volontà di prestare volto e voce al magnate raccontando l'attrazione che nutriva riguardo l'idea che tale personaggio venisse dal nulla: "Gatsby è uno di quei personaggi iconici perché può essere interpretato in tanti modi: un romantico senza speranza, un folle completamente ossessionato o un pericoloso gangster aggrappato alla ricchezza" ha spiegato DiCaprio.

Insomma, un ulteriore punto di vista rispetto ad uomo, Jay Gatsby, che difficilmente sarebbe riconducibile ad un'unica etichetta. Ricordiamo che quella di Leonardo DiCaprio rappresenta la quarta interpretazione dell'uomo d'affari: prima di lui, sul grande schermo ha trovato spazio la performance di Warner Baxter per il film muto del 1926 diretto da Herbert Brenon, versione andata successivamente perduta, quella di Alan Ladd nel film diretto da Elliott Nugent nel 1949, ed infine quella più celebre di Robert Redford nell'opera diretta da Jack Clayton nel 1974.

Il film di Luhrmann comprende nel cast anche Tobey Maguire, impegnato nel ruolo del narratore Nick Carraway, e Carey Mulligan come Daisy Buchanan.


IO VI TROVERÒ: LIAM NEESON NON CREDEVA NEL SUCCESSO DEL FILM

A distanza di dodici anni dall'uscita di Io vi troverò, l'attore Liam Neeson torna a parlare della pellicola di produzione francese e delle sue aspettative riguardanti l'accoglienza che pubblico e critica le avrebbero riservato.

Impegnato nella promozione di Made in Italy, film uscito questa settimana negli Stati Uniti e a cui fanno da sfondo le verdeggianti colline toscane, il candidato all'Oscar ha richiamato alla mente una sua precedente esperienza professionale nel vecchio continente. Nel 2012, Liam Neeson ricoprì il ruolo da protagonista nel film Io vi troverò, diretto da Pierre Morel e sceneggiato da Luc Besson. Come dichiarato dallo stesso attore nordirlandese a Entertainment Weekly, durante la fase di produzione la sensazione era che il film avrebbe avuto un discreto successo in Francia, per poi puntare direttamente alla distribuzione in Home Video: "L'ho già detto prima, senza offesa per Robert Kamen, ho pensato 'Bene, questo andrà dritto al mercato video'. Un thriller europeo, potrebbe funzionare bene per un paio di settimane in Francia ma poi passerà direttamente all'Home Video" ha raccontato Neeson.

Dopo il successo ottenuto in Francia, Io vi troverò è volato direttamente in Corea del Sud, conquistando numerosi consensi. Negli Stati Uniti è arrivato soltanto un anno dopo, ovvero nel gennaio 2009, registrando comunque il più grande incasso per un film francese in America. Complice di tale successo è stato il lavoro portato avanti dalla 20th Century Fox che ha promosso il film anche durante il Super Bowl, come ricordato da Liam Neeson: "Fox lo ha preso ed ha piazzato un buon trailer durante vari eventi sportivi in ​​tutto il paese e questo l'ha reso un vero successo".

Secondo l'interprete di Schindler's List, il successo di Io vi troverò (Taken è il titolo originale) è dovuto anche ad una buona dose di fortuna: "Lì è iniziato tutto, e subito dopo c'erano piani per fare un secondo ed un terzo film. Quindi è stata fortuna, si ha bisogno di un po' di fortuna in questo business".

Il secondo ed il terzo film a cui fa riferimento Neeson sono arrivati qualche anno dopo. Dalla regia di Olivier Megaton e la scrittura di Luc Besson sono nati Taken: la vendetta (2012) e Taken 3 - L'ora della verità (2015). Se il primo film aveva incassato oltre 220 milioni di dollari nel mondo, a fronte di appena 25 milioni di budget, i due film successivi sono riusciti a fare addirittura di meglio. Il secondo capitolo ha registrato 376 milioni al botteghino, mentre il terzo si è dovuto "accontentare" di 326 milioni.

Io vi troverò racconta la storia dell'agente della CIA in pensione Bryan Mills (Neeson) che si ritrova a fare i conti con i trafficanti di esseri umani che hanno preso sua figlia, Kim, dopo che questa si era recata all'estero con un amico. Oltre a Liam Neeson, i tre capitoli hanno visto protagonisti anche Maggie Grace e Famke Janssen.


DOCTOR STRANGE 2: IL RITORNO DI LOKI NEL POSTER CREATO DA UN FAN

L'artista Psychboz ha condiviso sul web un nuovo fan poster nel quale immagina il ritorno cinematografico di Loki in Doctor Strange In The Multiverse of Madness.

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L'immagine ritrae Doctor Strange (Benedict Cumberbatch) e Wanda Maximoff (Elizabeth Olsen) mentre sono divisi da un'enorme barriera arancione. L'artista ha quindi inserito il Loki di Tom Hiddleston, immaginando il personaggio che torna per il suo primo ruolo cinematografico da quando è misteriosamente scomparso in Avengers: Endgame. Non è la prima volta che Psychboz pubblica questo genere di immagini, essendo specializzato nella realizzazione di locandine di film prima ancora che ne esistano di ufficiali.

Loki, che abbiamo visto nelle scene post-credit del film del 2016, sarà presto protagonista di una serie tv targata Disney+. Come dichiarato in precedenza da Kevin Feige, capo dei Marvel Studios, ciò che vedremo all'interno della serie sarà direttamente collegato al film sulle arti mistiche: "Questi episodi si intersecheranno con i futuri film in maniera molto ampia. È una forma totalmente nuova di narrazione con cui possiamo giocare ed esplorare".

Se questa prima metà del 2020 non è stata affatto semplice per l'industria cinematografica, non si può certo dire diversamente per quanto riguarda il nuovo film di Doctor Strange, la cui produzione è stata più volte ostacolata negli scorsi mesi. Già a gennaio, infatti, a stravolgere i piani di realizzazione del film è stato l'abbandono di Scott Derrickson, già regista e co-sceneggiatore del primo Doctor Strange e designato per bissare il proprio lavoro per il secondo capitolo del franchise. In quel caso si è parlato di divergenze creative con i Marvel Studios che, stando a quanto emerso nel corso del tempo, esistevano sin dai tempi del primo film e non hanno fatto altro che aumentare di anno in anno.

Successivamente, Doctor Strange in the Multiverse of Madness ha dovuto fare i conti con dei cambi relativi alla data di uscita, dovuti al desiderio di rendere più fluido il calendario cinematografico Marvel. Infine, la pandemia globale non ha fatto altro che rendere ulteriormente vani i tentativi di dar inizio alla fase di pre-produzione del film. Adesso che un nuovo regista è stato scelto, ovvero Sam Raimi (Spider-Man), e l'emergenza Coronavirus risulta essere più gestibile, i fan del mago Marvel sperano di ottenere presto qualche buona notizia riguardante i lavori di Benedict Cumberbatch e compagni.

Doctor Strange in the Multiverse of Madness è attualmente previsto nelle sale per il 25 marzo 2022.


FRANCIS FORD COPPOLA REGALA LA SCENEGGIATURA FIRMATA DI UN SUO FILM, AD UNA CONDIZIONE

Francis Ford Coppola ha annunciato che regalerà una copia firmata della sceneggiatura originale del suo film La Conversazione a chi acquisterà 800 dollari della sua etichetta di vino.

Coppola ha infatti messo in vendita un set di 24 bottiglie del suo vino 'Director's Cut', a cui allegherà una prima edizione della sceneggiatura autografata del suo thriller del 1974 con Gene Hackman.

Coloro che acquisteranno il pacchetto riceveranno anche un invito ad un'intima conversazione online con Francis Ford Coppola entro la fine dell'estate, in aggiunta ad un codice digitale della Lionsgate che gli consentirà di scaricare film da Apple, Google, Vudu o FandangoNow.

Sul sito web di Coppola si legge "Ogni bottiglia di Director's Cut rende omaggio alla storia del cinema con la sua etichetta avvolgente disegnata come una striscia di Zoetrope, uno dei primi dispositivi per immagini in movimento. Queste strisce particolari sono repliche esatte dalla collezione personale di Francis." I vini provengono da Sonoma, e il set comprende bottiglie dei suoi vini Cinema e Technicolor, oltre a bottiglie di Cabernet Sauvignon, Zinfandel, Pinot Noir, Chardonnay e Sauvignon Blanc.

La Conversazione, uscito nel 1974, è arrivato due anni dopo Il Padrino e ha segnato il ritorno di Coppola al cinema su piccola scala. Gene Hackman è un esperto di sorveglianza con una spiccata ossessione per la privacy che pensa di essere coinvolto in un crimine.

Coppola si è ispirato al capolavoro del 1966 di Michelangelo Antonioni Blowup ed ha terminato la sceneggiatura poco prima dello scandalo Watergate in merito alle medesime apparecchiature per l'intercettazione e la sorveglianza utilizzate nel film. La pellicola rappresenta anche una delle primissime apparizioni cinematografiche di Harrison Ford e comprende un cameo di Robert Duvall non citato nei titoli del film.

La Conversazione ha vinto la Palma d'Oro al Festival di Cannes e tre nomination all'Oscar, tra cui Miglior film, Miglior sceneggiatura originale e Miglior suono.

Per i dettagli sul pacchetto di vini e lo speciale omaggio di Francis Ford Coppola potete visitare il sito web di Francis Ford Coppola.


ROCKY IV, SYLVESTER STALLONE NEL VIDEO DAL SET: L'ATTORE LAVORA ALLA DIRECTOR'S CUT

Sylvester Stallone sta lavorando ad un nuovo montaggio di Rocky IV, ragion per cui ha diffuso una scena tagliata dell'iconico film del 1986, in cui possiamo vederlo all'opera mentre recita e dirige allo stesso tempo.

www.instagram.com/p/CDhrybyJvBf/?utm_source=ig_embed

Stallone è noto per aver interpretato alcuni dei personaggi più iconici di sempre, ma alcuni dimenticano che è stato anche produttore, sceneggiatore e regista svariate volte, ed in particolare per la saga di Rocky.

Con il franchise di Creed attualmente in pausa, Sylvester Stallone ha deciso di tenersi occupato con "A director's cut of Rocky IV". Per 'director's cut' si intende una versione del film montata e quindi rilasciata al pubblico per come è stata pensata dal regista nelle intenzioni originarie.

Sebbene non abbia ancora rivelato troppi dettagli il regista ha condiviso aggiornamenti occasionali sul suo lavoro. Recentemente su Instagram ha pubblicato un estratto dal film riguardante la tesa conferenza stampa tra Rocky Balboa e Ivan Drago. Nella clip, si vede Stallone mentre dà le direttive sulla scena e poi la recita accanto a Dolph Lundgren.

Spesso abbiamo avuto l'occasione di vedere l'attore ridere e scherzare nelle scene tagliate, ma è la prima volta che lo vediamo all'opera come regista, e possiamo cogliere davvero il suo stile. Viene da chiedersi se diriga le sequenze d'azione e di combattimento, con la stessa calma serafica.

Sebbene Rocky IV non sia certamente il film di Rocky di cui è più orgoglioso, l'attore 74enne sembra comunque avere un debole per questo episodio, così come molti fan di lunga data del franchise.
Uno degli elementi più popolari del film è l'incontro culminante tra Balboa e Drago. Stallone lo considera non solo il miglior combattimento della serie, ma uno dei migliori combattimenti nella storia del cinema.

Non è ancora chiaro cosa includerà esattamente il nuovo taglio che Sylvester Stallone darà a Rocky IV ma, in base al suo amore per il combattimento finale, è possibile che includa nuovi elementi di quella sequenza particolare, e per i fans storici sarà sicuramente entusiasmante vedere qualche nuovo colpo. In attesa di saperne di più ci godremo ogni nuovo regalo del regista!


IL GRANDE SILENZIO, I RETROSCENA SUL FILM CHE HA ISPIRATO TARANTINO PER THE HATEFUL EIGHT

Il Grande Silenzio, pellicola western del 1968 firmata da Sergio Corbucci con protagonisti Jean-Louis Trintignant e Klaus Kinski tra le grandi ispirazioni di Quentin Tarantino per il suo The Hateful Eight.

Le vicende del film si svolgono tra i boschi innevati dello Utah di fine ottocento, dove la località Snow Hill offre rifugio a criminali e diversi cacciatori di taglie tra cui Tigrero (Kinsky), uno spietato sanguinario che va in giro con un cappello da prete ed una sciarpa da donna. Quest'ultimo dovrà vedersela con Silenzio (Trintignant), un misterioso pistolero soprannominato così perché muto e talmente abile con la pistola da "zittire" chiunque incontri.

Secondo quanto rivelato da Corbucci, l'idea di utilizzare un pistolero muto è nata da una sua conversazione con Marcello Mastroianni, il quale ha sempre voluto recitare in un western ma non sapeva parlare inglese. Quando il regista ha incontrato Trintignant, che non sapeva la lingua a sua volta, ha infatti deciso di non fare dire al personaggio una sola parola.

Nel film Silenzio utilizza una Mauser C96 da 7.63 mm, pistola semi-automatica fabbricata in Germania che ha tra le sue particolarità il fatto di avere il caricatore posto davanti al grilletto e la lunga canna. L'arma è nota come "Brommhandle" per via dell'impugnatura simile a quella di un manico di scopa.

Proprio Silenzio è il protagonista della sequenza d'apertura in mezzo alla neve, una delle tante scene omaggiate da Tarantino in The Hateful Eight resa indimenticabile anche dalle musiche di Ennio Morricone, il quale ha poi collaborato con il regista americano per la colonna sonora del suo film.


HEATH LEDGER PRIMA DI JOKER: QUANDO RIFIUTÒ IL RUOLO DI BATMAN NE IL CAVALIERE OSCURO

Prima di regalarci la sua indimenticabile interpretazione del Joker ne Il cavaliere oscuro, performance premiata con un Oscar postumo, Heath Ledger ha rifiutato il ruolo di Batman nel film di Christopher Nolan per via del suo poco interesse nel mondo dei cinecomic.

"È stato molto gentile, ma ha rifiutato dicendo che non avrebbe mai preso parte ad un film di supereroi" ha rivelato il regista durante un incontro al Lincoln Film Centre di New York nel 2012.

La parte è stata poi affidata a Christian Bale, ma dopo aver compreso la visione di Nolan decise di prendere parte al progetto anche lo stesso Ledger: "Gli ho spiegato cosa volevo fare con Batman Begins e credo che abbia pensato che avevo ottenuto quel risultato. Lo abbiamo ingaggiato ancora prima che la sceneggiatura fosse scritta, in modo che avesse tempo per rimanere ossessionato dal personaggio e capire come interpretarlo."

Sull'atteggiamento di Ledger sul set, Nolan ha spiegato: "Non amava lavorare troppo. Gli piaceva entrare nel personaggio e poi smettere, per fare passare del tempo e interessarsi ad un altro ruolo. Ed è ciò che è successo quando è venuto qua, era davvero pronto per qualcosa di nuovo."


IL SIGNORE DEGLI ANELLI: BARBALBERO O GIMLI? ECCO IL RUOLO CHE HA MESSO IN CRISI L'ATTORE

Forse non tutti sanno che John Rhys-Davies non interpretò solo il caparbio Gimli nella trilogia de Il Signore degli Anelli: si cimentò anche con il doppiaggio del saggio capo degli Ent, la popolazione di alberi parlanti al centro de Le Due Torri.

Dopo aver partecipato alla reunion de Il Signore degli Anelli, l'attore si è reso disponibile per un'intervista con Comic Book Movies, nella quale ha potuto accennare anche al lavoro svolto nella nota trilogia di Peter Jackson. Alla domanda su quale personaggio preferisse tra i due che ha interpretato, la risposta è stata:

"Adoro Gimli. Barbalbero rappresenta uno dei pochi ruoli che ho avuto, per il quale mi alzo ancora sudato di notte, pensando: 'Non ho idea di come fare ad interpretarlo' È stata la parte più difficile che abbia mai avuto, e non sapevo come recitare nel ruolo, non era giusto. Non rispecchia il personaggio del libro, non riuscivo a trovare un modo per rappresentarlo. Come diavolo fai a doppiare qualcosa che non ha polmoni?".

Beh, in effetti non aveva tutti i torti, e il fatto che sia stato prima di tutto un personaggio letterario non ha giocato a suo favore. Per fortuna, insieme al regista, ha trovato un suo modo di doppiarlo, scegliendo un ritmo particolare: una lentezza assoluta che enfatizzasse anche il tono profondo dell'Ent.

Ryhs-Davies ha poi mostrato all'intervistatore un cimelio regalatogli da un amico: "Ho un amico che ama giocare e lavorare con il legno, e un contadino mi ha dato questo pezzo; viene chiamata corteccia di quercia e probabilmente ha 10mila anni, ed il legno è diventato molto scuro. Guardate attentamente questo profilo. Il mio amico ci ha disegnato un paio di occhi, ma il resto è stato creato dalla natura".

Il ciocco di legno rispecchia abbastanza la figura di Barbalbero: è proprio il regalo perfetto per l'attore che gli ha dato la vita! Trovate l'immagine qui sotto. Intanto Il Ritorno del Re è arrivato in streaming, mentre potrebbero tornare tre personaggi storici nella serie Amazon.


DOCTOR STRANGE 2: IL DOPPIATORE DI SPIDER-MAN VUOLE ESSERE INCUBO NEL FILM

Doctor Strange in the Multiverse of Madness potrebbe introdurre il nuovo grande villain del Marvel Cinematic Universe e nell'eventualità che si tratti di Incubo c'è già qualcuno pronto a dare il massimo.

Si tratta di Christopher Daniel Barnes, famoso per aver dato la voce all'Uomo Ragno nella versione americana della serie animata e in molti videogiochi. Alla domanda su quale personaggio vorrebbe interpretare nei prossimi film Marvel, in occasione del panel per il Wizard World Virtual Experiences, ha risposto:

"Mi piacerebbe interpretare Incubo in Doctor Strange. È un personaggio affascinante, e penso che richiederebbe un sacco di doppiaggio e di CGI. Di sicuro non mi assumerebbero, ma mi piacerebbe un sacco farlo. È un personaggio oscuro, con una psicologia complessa, è interessante ed è molto, molto malvagio".

Storico nemico di Doctor Strange, Incubo è descritto nei fumetti come il padrone della dimensione dei sogni e i suoi poteri gli permettono di entrare nel subconscio delle sue vittime per seminare paura e distruzione. Non mancherebbero di certo le occasioni per mettere in scena un po' di teatralità, con visioni oniriche e un doppiaggio sconvolgente che penetra la mente degli eroi.

L'attore ha poi dichiarato: "Ho avuto l'onore di interpretare 30 diversi Spider-Man nel corso degli anni, è stato incredibile. Ma come dice quel vecchio detto 'O muori da eroe, o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo'". A dire il vero è una frase che pronuncia anche Harvey Dent ne Il Cavaliere Oscuro: speriamo che non avanzi la propria candidatura alla Marvel in questi termini o rischia di vedersi chiudere la porta in faccia...
Il nuovo film di Doctor Strange potrebbe vedere il ritorno di Loki e l'arrivo della giovane Miss America.


G.I. JOE SNAKE EYES, IL PROTAGONISTA HA GIÀ VISTO LO SPINOFF: "NON IL SOLITO FILM DI EROI"

L'annuncio di Snake Eyes non ha mancato di attirare l'attenzione dei fan di G.I. Joe, ma da allora abbiamo dovuto attendere molto per saperne di più. Secondo l'attore principale lo spin-off sarebbe però a buon punto e il risultato dovrebbe essere sbalorditivo.

"Ho appena visto Snake Eyes... Santo cielo! È l'esatto opposto dei film di supereroi fatti con lo stampino. Wow. Ragazzi, siete pronti per qualcosa di incredibile? Non vedo l'ora che mettiate le mani su questa bestia di film. Accidenti! Sto letteralmente sorridendo da un orecchio all'altro", ha scritto Henry Golding su Twitter.

Sebbene il materiale sia già abbastanza per poter essere visionato, purtroppo il grande pubblico dovrà attendere il 2021 prima di poter confermare o smentire le parole dell'attore, che nel film interpreterà proprio Snake Eyes, uno dei membri fondamentali del team di G.I.Joe. Inizialmente previsto per quest'anno, anche questo spin-off è stato rimandato in seguito alla pandemia di COVID-19.

La trama racconterà l'origin story di Snake, mostrando come è diventato il combattente letale e silenzioso che conosciamo. Sarà diretto da Robert Schwentke (The Divergent) e nel cast figurano nomi noti come Samara Weaving nel ruolo di Scarlett, Ursula Corbero (La casa di carta) in quello della Baronessa. Non resta che attendere un trailer ufficiale a questo punto.

Ci sarà da attendere anche per G I Joe 3, ma per fortuna abbiamo la serie classica Hasbro a tenerci compagnia.


THE BATMAN: IN ARRIVO UNA PARTNERSHIP CON UNA NOTA BIBITA AMERICANA? ECCO L'ARTWORK

Anche Batman, tra una rapina sventata e una visita al manicomio di Arkham, ha bisogno di rilassarsi con una bibita fresca, o almeno è quello che si intuisce da un'immagine pubblicitaria apparsa sul web: potrebbe essere legata anche a The Batman di Matt Reeves?

Come potete vedere dal post di Reddit qui sotto, si tratta della nota bibita Mountain Dew, una delle più famose sul territorio americano. Lo slogan recita: "Compra la Dew, risolvi gli enigmi e salva Gotham".

Ovviamente il riferimento è al cervellotico Enigmista, che non mancherà di mettere in difficoltà le doti mentali di Bruce Wayne anche nel nuovo film in arrivo nel 2021. A dire il vero però, la figura di Batman e del villain sembrano riprese più che altro dai fumetti e dalle serie d'animazione, senza contare che sarebbe una promozione pensata con un anticipo enorme, visto che dovremo aspettare ancora molto prima di vedere Robert Pattinson all'opera.

È probabile che il brand si stia comunque legando al supereroe DC, ma per il momento senza coinvolgere le pellicole cinematografiche. L'iniziativa dovrebbe basarsi su dei codici, con i quali gli acquirenti avranno accesso a degli indovinelli, superati i quali potranno aggiudicarsi dei premi a tema.

Sicuramente una trovata interessante: chi non vorrebbe sentirsi un po' come Batman alle prese con l'Enigmista? Intanto i fan attendono con ansia il probabile trailer in arrivo per il DC Fan Dome, dato che all'evento parteciperanno anche Robert Pattinson e Matt Reeves.


https://www.reddit.com/r/mountaindew/comme...utm_term=i40bp4

WONDER WOMAN 1984: CHEETAH AFFRONTERÀ DIVERSE EVOLUZIONI ALL'INTERNO DEL FILM

Dopo il video che ci ha mostrato Kristen Wiig in azione, l'attrice ha rivelato qualcosa in più su Cheetah, che a quanto pare subirà diverse trasformazioni all'interno di Wonder Woman 1984.

"Non ci era consentito scattare delle foto, è tutto sotto segreto. Hanno delle immagini da qualche parte, e prima o poi le vedrete. Comunque ci saranno diverse evoluzioni del mio personaggio, posso dirvi questo", ha dichiarato in un'intervista per InStyle.

Nel trailer di Wonder Woman avevamo già avuto occasione di dare un'occhiata a Barbara Minerva in "borghese", ma ancora non è stato condiviso il look finale di Cheetah che vedremo nel film, e a questo punto è probabile che la villain subisca più trasformazioni prima di raggiungere la sua forma felina.

Wiig ha poi parlato dell'impegno che ha messo nelle riprese, per le quali ha trascorso otto mesi a Londra: "La mia giornata non era piena come quella di Gal, perché lei era sul set per tutto il giorno, ma ho dovuto allenarmi per gli stunt. Quando mi hanno mostrato delle anteprime di quel che avrei dovuto fare ho detto 'Ma siete impazziti?', ma alla fine mi sentivo forte e avevo un sacco di energia. Mi sentivo bene, il punto non era mettere su muscoli o dimagrire. Comunque per affrontare tutto ho dovuto bere molto solfato di magnesio... e vino".

Gli allenamenti avranno sicuramente dato i loro frutti, e non vediamo l'ora di saperne di più grazie ad un nuovo trailer di WW 1984.


IRON MAN 3, UN PERSONAGGIO DOVEVA OMAGGIARE IL PRESIDENDE CINESE XI JINPING

Iron Man 3 non è esattamente il più riuscito dei film del Marvel Cinematic Universe: il terzo film incentrato sul personaggio di Robert Downey Jr. fu criticato sotto vari aspetti, dalla trama alla costruzione del villain, ma contiene comunque alcuni elementi che molti fan vorrebbero rivedere nel futuro del franchise.

Uno di questi è sicuramente Harley Keener, il ragazzino interpretato da Ty Simpkins che incontrò subito le simpatie di buona parte della fanbase Marvel: non tutti, però, sanno che il piccolo Harley avrebbe dovuto essere un omaggio al presidente cinese Xi Jinping.

A rivelarlo è stato l'ex-presidente di DMG Entertainment Motion Picture Group, Chris Fenton: nel suo libro recentemente pubblicato, infatti, Fenton ha svelato di aver preso spunto dall'allora recente elezione di Jinping per proporre a Marvel di ingraziarsi il pubblico cinese rendendo Keener un ragazzino di origini orientali.

Non solo: Fenton si sarebbe ispirato all'esperienza di Jinping da studente negli Stati Uniti per costruire a Keener un background simile. L'idea, però, agli Studios non piacque granché: il risultato fu l'Harvey Keener che abbiamo conosciuto nel film arrivato in sala e per cui, tutto sommato, abbiamo simpatizzato.

Vi sarebbe piaciuta una soluzione di questo tipo? Fatecelo sapere nei commenti! Recentemente, intanto, i fan hanno piazzato Iron Man 3 tra i peggiori film Marvel di sempre; ecco, invece, tutte le 19 meravigliose armature indossate da Iron Man nei film del Marvel Cinematic Universe.


JUSTICE LEAGUE, RAY PORTER: '30 SECONDI DI SNYDER CUT SONO GIÀ MEGLIO DEL FILM DI WHEDON'

Che il Justice League portato a termine da Joss Whedon non fosse stato particolarmente amato dai fan DC è cosa risaputa, ma a quanto pare sono stati anche gli stessi attori protagonisti a rendersi conto che il risultato finale non fosse questa gran cosa.

A dimostrarlo sono le reazioni all'uscita dell'attesissimo trailer della versione finale curata da Zack Snyder: secondo quanto dichiarato da Ray Porter, infatti, 30 secondi scarsi di Snyder Cut sarebbero già abbastanza per superare in qualità la versione portata in sala da Joss Whedon.

"30 secondi di video e una qualità abbastanza bassa. Ma sono comunque meglio dell'intera 'altra' versione. Sarà davvero epico" ha scritto su Twitter l'attore che nel film firmato Snyder/Whedon dà volto a Darkseid (che, non a caso, dovrebbe guadagnare un bel po' di minutaggio in questa versione in uscita su HBO Max).

Insomma, parole che contribuiscono sicuramente ad aumentare l'hype su questa già attesissima versione finale di Justice League chiamata a riscattare il fallimento e le critiche negative della versione sbarcata in sala. Ci sarà da fidarsi? Lo scopriremo solo su HBO Max. Di recente, intanto, anche un'altra star di Justice League aveva attaccato Joss Whedon; Ryan Reynolds, invece, ha parlato delle voci su una sua possibile apparizione in Justice League.
view post Posted: 8/8/2020, 12:26 The Umbrella Academy - Ellen News

THE UMBRELLA ACADEMY 2, ANALISI DEL FINALE: LE CONSEGUENZE DELL’APOCALISSE

Parliamo del finale della seconda stagione di The Umbrella Academy e delle sue implicazioni per il futuro della fortunata serie Netflix.

The Umbrella Academy 2, come la prima stagione della serie, si è riconfermato uno dei migliori adattamenti di fumetti di supereroi degli ultimi anni, con quel suo mix eclettico di pathos, azione, humour, musica e follia che rendono ognuno dei dieci episodi un'esperienza divertente e imprevedibile. Fino ad arrivare a un finale davvero sorprendente, soprattutto per chi ha letto il fumetto originale (da cui, per ripetuta dichiarazione dello showrunner Steve Blackman, lo show disponibile su Netflix devia solo quando strettamente necessario), che rimescola tutte le carte e promette una terza annata ancora più strana e spassosa (nella nostra intervista esclusiva, Blackman ha detto "Non posso dirti esattamente dove intendo andare a parare, ma i fan non saranno delusi"), dove presumibilmente si analizzeranno nel dettaglio tutte le conseguenze inattese dei viaggi nel tempo. Nell'attesa, ecco le nostre riflessioni su come si è conclusa la seconda stagione, parlando nello specifico degli ultimi due episodi. Ovviamente, l'articolo contiene spoiler.

Il viaggio nel tempo è un elemento comune nella fantascienza in generale e nelle storie di supereroi in particolare: per quanto concerne quest'ultimo elemento, l'abbiamo visto nei film e nelle serie degli Avengers, degli X-Men, di Flash, ed era una componente fondamentale di Heroes e Misfits (con cui The Umbrella Academy condivide l'attore Robert Sheehan), senza dimenticare prodotti di science fiction meno specifici come Lost o quel caposaldo sempiterno che è Doctor Who (anche se nel suo caso è più o meno legittimo considerarlo un supereroe). "È una fantasia comune", ci ha detto Blackman, e la seconda stagione prende alla lettera tale convinzione, poiché lo spunto di partenza è una cosa che tutti abbiamo immaginato almeno una volta nella vita: cosa sarebbe successo se John F. Kennedy non fosse stato ucciso? Non a caso, un certo Stephen King ha affrontato la questione in uno dei suo romanzi, portato sul piccolo schermo nella forma della miniserie 22.11.63, e c'è una parziale sovrapposizione tra la sua idea e quella della serie Netflix nel momento in cui i protagonisti si rendono conto che sventare l'assassinio presidenziale avrà effetti letteralmente apocalittici.

In entrambi i casi c'è anche la nozione di individui che sorvegliano la linea temporale per evitare paradossi e quant'altro, e nel caso dell'Umbrella Academy si tratta di una vera e propria Commissione, di cui Five ha fatto parte prima di decidere di averne avuto abbastanza dei loro metodi. Metodi senz'altro estremi, ma al netto di alcuni membri specifici è difficile pensare che si tratti di veri antagonisti, conclusione a cui giunge lo stesso Five nel finale di stagione quando scopre chi sarà il direttore ad interim dopo che lui ha ucciso tutti i pezzi grossi dell'organizzazione (anche se in questo universo la morte è un po' un'opinione, tra i poteri di Klaus che consentono ai defunti di manifestarsi fisicamente e il ritorno in scena di persone morte e sepolte come The Handler, che passa nuovamente a miglior vita in questa sede ma quasi sicuramente tornerà a far danni in un modo o nell'altro). D'altronde è grazie alla loro tecnologia che i fratelli Hargreeves scoprono la verità su come impedire una nuova Apocalisse e teoricamente ripristinare la linea temporale, come nel fumetto (dove la storyline di Kennedy è solo uno dei tanti elementi narrativi del secondo volume).

Ancora una volta l'Apocalisse è legata a Vanya e alla sua crisi d'identità: nella prima stagione era la frustrazione legata alla scoperta di essere stata maltrattata e manipolata da sempre, con fuoriuscita incontrollabile dei poteri della giovane che hanno distrutto la Luna e di conseguenza anche la Terra; nella seconda, priva di memoria, viene rapita e torturata dalle forze dell'ordine, il che provoca una nuova reazione distruttiva che va di pari passo con il ripristino dei ricordi degli abusi subìti (la presenza onirica del "padre" è emblematica da quel punto di vista, perfettamente in linea con il suo statuto di villain ufficioso nel corso della serie). E a salvare la situazione è Ben, l'unico immune ai poteri della sorella in quanto già defunto da tempo e solitamente spalla comica di Klaus. Un sacrificio importante, con il fantasma che accetta di lasciare questo piano d'esistenza e andare verso la luce dopo aver convinto Vanya a tornare in sé, lasciando così la squadra senza uno dei suoi elementi più formidabili, poiché grazie a Klaus era possibile per Ben manifestarsi in battaglia e attingere ai poteri lovecraftiani che aveva in vita.

Fine? Ovviamente no. Perché se nel secondo volume del fumetto tutto torna più o meno come prima, il corrispettivo per lo schermo decide di fare tutt'altro, con i Hargreeves che tornano a casa, ma in una linea temporale stravolta dove Ben è vivo e fa parte di una nuova "famiglia" creata da Sir Reginald, le cui intenzioni sembrano decisamente poco nobili (nel passato si allude pesantemente al fatto che non sia umano, aspetto che presumibilmente avrà un ruolo importante nella prossima stagione). Con una frase che cambia tutto in vista degli episodi a venire, quando i nostri eroi sostengono di essere nella sede dell'Umbrella Academy. "Sbagliato di nuovo", risponde Reginald. "Questa è la Sparrow Academy." E in quel momento, dinanzi a un tale cliffhanger (il cui elemento più interessante a questo punto è la caratterizzazione di Ben, che vedremo per la prima volta in carne e ossa al di fuori dei flashback), è impossibile non ripensare alla proposta di Diego di cambiare il nome del gruppo in Team Zero, per eliminare la gerarchia imposta da Reginald ai tempi. È ufficiale: l'Umbrella Academy è morta, viva l'Umbrella Academy!


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view post Posted: 8/8/2020, 12:24 MovieTown - Cinema

SABATO

08/08/2020



STAR TREK – SOSPESO IL FILM DIRETTO DA NOAH HAWLEY

Emma Watts, il nuovo presidente del gruppo Paramount, sta rivalutando i progetti in sviluppo. Secondo diverse fonti di THR, sta rivalutando anche i tre film di Star Trek attualmente in fase di sviluppo.

Uno è quello basato su una storia di Quentin Tarantino; uno continuerebbe la storia raccontata nei precedenti due film diretti da J.J. Abrams e vederebbe il ritorno del James T. Kirk di Chris Pine e del padre interpretato da Chris Hemsworth. Infine il terzo progetto è sviluppato da Noah Hawley, il creatore della serie tv di Fargo.

I primi due sono in stallo da tempo:

Tarantino ha lasciato il progetto ma rimane la sceneggiatura di Mark L. Smith (Revenant). Avrebbe previsto un nuovo cast.
Star Trek 4 con Pine e Hemsworth non è andato avanti per problemi relativi alle negoziazioni sui compensi.
Il terzo è stato messo da parte dalla Watts. Uno dei motivi potrebbe essere la trama incentrata attorno a un virus che stermina le forme di vita della maggior parte degli universi conosciuti. Un argomento molto delicato in questo periodo, a causa della pandemia del coronavirus.


A questo punto la Watts sta cercando di capire come muoversi con la franchise. Dovrà decidere se uno di questi progetti dovrebbe ottenere la priorità.

Nel frattempo è in arrivo la terza stagione di Star Trek: Discovery, è stata annunciata una seconda stagione di Star Trek: Picard ed è stata da poco lanciata la serie animata Star Trek: Lower Decks. In lavorazione un’altra serie tv: Star Trek: Strange New Worlds.


THE BIG GOODBYE – BEN AFFLECK DIRIGERÀ UN FILM SULLA REALIZZAZIONE DI CHINATOWN

Ben Affleck (The Way Back) è pronto a tornare dietro la macchina da presa con The Big Goodbye per la Paramount. La pellicola è un adattamento del libro The Big Goodbye: Chinatown and the Last Years of Hollywood scritto da Sam Wasson.

Lorne Michaels di SNL si è accaparrato i diritti e ha portato il progetto allo studio. Produrrà la pellicola con Affleck che si occuperà anche di scrivere la sceneggiatura.

Il libro racconta il dietro le quinte di Chinatown, il cult noir del 1974 con Jack Nicholson e Faye Dunaway. Diretto da Roman Polanski e sceneggiato da Robert Towne, il finale del film aveva sconvolto gli spettatori.

Uno dei titoli che ha definito la cinematografia degli anni ’70, venne realizzato grazie a Robert Evans a capo dello studio in quegli anni. Morto lo scorso ottobre, Evans contribuì a trasformare la Paramount in un colosso con film come Chinatown e Il padrino, ma anche ridefinì come doveva essere gestito uno studio.

L’amore per la storia della cinematografia ha attirato Affleck al progetto. Non sappiamo se il filmaker reciterà nel film. Chi interpreterà Evans, Dunaway, Nicholson e moltissime altre leggende di Hollywood?

Rivedremo prossimamente Affleck nel thriller Deep Water della New Regency e nel film in costume The Last Duel di Ridley Scott.


JONÁS CUARÓN DIRIGERÀ UN FILM SUL CHUPACABRA PER NETFLIX

Jonás Cuarón, figlio di Alfonso Cuarón e co-sceneggiatore di Gravity, dirigerà per Netflix un film sul Chupacabra, mitica creatura del folklore sud e centro-americano che, secondo la leggenda, attaccherebbe il bestiame per succhiarne il sangue. Cuarón sta riscrivendo la sceneggiatura di Marcus Rinehart, Sean Kennedy Moore e Joe Barnathan.

A produrre ci sarà la 26th Street Pictures di Chris Columbus, regista di Mamma, ho perso l’aereo e sceneggiatore di Gremlins e I Goonies. Non dobbiamo aspettarci dunque un horror vero e proprio, e la trama lo conferma. Al centro del film ci sarà infatti Alex, un teenager (probabilmente americano) che si reca in Messico per far visita ai suoi parenti, e scopre che nel capanno di suo nonno è nascosto un piccolo Chupacabra. Alex dovrà far squadra con i suoi cugini per salvare la leggendaria creatura.

Il film sarà prodotto da Chris Columbus insieme a Michael Barnathan e Mark Radcliffe.

26th Street ha firmato con Netflix un accordo di esclusiva e attualmente Columbus sta lavorando alla post-produzione del sequel di Qualcuno salvi il Natale, che ha anche diretto. Da parte sua, Jonás Cuarón ha diretto il thriller Desierto, con Gael Garcia Bernal e Jeffrey Dean Morgan, ed è stato scelto per dirigere Z, nuovo film dedicato a Zorro, di cui però non si sa più nulla.


CAMERON DIAZ SI È RITIRATA DALLE SCENE E HA TROVATO “LA PACE”

Cameron Diaz ha lasciato Hollywood e non si è mai guardata indietro. La star, che non interpreta più un film da Annie – La felicità è contagiosa (2014), ha rivelato le ragioni per cui ha scelto di ritirarsi dalla carriera di attrice nel corso di una conversazione virtuale con Gwyneth Paltrow. Potete vederla di seguito.



Il perché del ritiro
Cameron Diaz ha spiegato le ragioni che l’hanno spinta a mollare Hollywood:

Ho semplicemente deciso che volevo fare altre cose nella mia vita. Ho lavorato a un ritmo forsennato per così tanto tempo, fare film è una routine stressante. Non mi lasciava mai spazio per la mia vita personale.

L’attrice, 47 anni, ha debuttato nel 1994 in The Mask ed è apparsa nel suo ultimo ruolo nel 2014. Vent’anni esatti di carriera che non si è pentita di essersi lasciata alle spalle. Diaz ha detto di aver trovato “la pace nella mia anima” dopo aver preso la decisione. “Finalmente ho iniziato a prendermi cura di me stessa”. E ha aggiunto:

Quando fai un film […] ti possiedono. Sei sul set per 12 ore al giorno per mesi e mesi, e non hai tempo per nient’altro. Gli attori sono infantilizzati. Veniamo messi in una posizione in cui qualcun altro fa tutto al posto nostro.

Per questo, Cameron Diaz ha detto di essersi voluta rendere di nuovo autosufficiente, “mettendo insieme tutti i pezzi della mia vita secondo la mia volontà, non quella di qualcun altro”. Infine, l’ex attrice, ora imprenditrice nel mondo del vino, ha discusso di quanto possa essere pesante essere sempre sotto i riflettori:

C’è un sacco di energia che ti travolge tutto il tempo quando sei tanto visibile come attore, rilasci interviste e appari in pubblico.


Soul: un nuovo poster internazionale del film Pixar

Online è approdato un poster internazionale di Soul, il film d’animazione Pixar in uscita a novembre nei cinema americani.

Come vi abbiamo raccontato al D23, la trama segue le vicende di Joe Gardener (con la voce di Jamie Foxx), il direttore di una banda musicale delle scuole medie appassionato di jazz. Sogna da sempre di suonare all’Half Note, un prestigioso locale di New York. Improvvisamente, dopo 20 anni di tentativi, finalmente ottiene ciò che vuole. Finalmente riesce a ottenere una serata, esce in strada e finisce in un tombino… morendo. La sua anima si separa dal suo corpo e va nell’aldilà.

La storia parte da questo colpo di scena, ed è ambientata nello You Seminar, un luogo dove le anime vengono addestrate ed educate per renderci ciò che siamo: una volta pronte, si “laureano”. Joe è una delle nuove anime, e fa amicizia con 22, che pensa che la Terra faccia schifo e viene bocciata da centinaia di anni. Insieme, scopriranno cosa significa avere un’anima.

Nel film, Joe è doppiato da Jamie Foxx, mentre Phylicia Rashad è sua madre. Daveed Diggs interpreta la nemesi di Joe, Paul, mentre Tina Fey interpreta 22. Tra i doppiatori anche Questlove.

A comporre la colonna sonora originale troviamo che Jon Batiste, Trent Reznor e Atticus Ross.

Potete ammirare il poster qua sotto:




Break the Silence: The Movie, arriva il nuovo film dei BTS, fenomeno K-pop che fa impazzire il mondo

Arriverà nelle sale a settembre Break the Silence: The Movie, il quarto film degli acclamati BTS, la boy band di punta dell’universo K-pop che ambisce a replicare l’enorme successo di Bring the Soul: The Movie, che nel 2019 ha raggiunto un box office di 24,3 milioni di dollari con 2,55 milioni di biglietti venduti in 112 paesi.

Per chi non li conoscesse, ricordiamo che BTS è l’acronimo di Bangtan Sonyeondan o “Beyond the Scene”, gruppo musicale sudcoreano che dal 2013 si è affermato come fenomeno internazionale imponendosi nelle classifiche e facendo sold-out in tutto il mondo. Ma non solo, oltre ad essere stata protagonista di un discorso alle Nazioni Unite, la band ha anche ricevuto prestigiosi premi come il Billboard Music Award e l’American Music Award, venendo inoltre nominata dal TIME nell’elenco delle 100 persone più influenti del 2019.

Il film ripercorre, passo dopo passo, l’ultimo tour dei BTS, regalando al pubblico esibizioni dagli stadi di tutto il mondo, da Los Angeles a Parigi, includendo il live londinese a Wembley, che per la prima volta nella storia ha ospitato una band coreana. Oltre alle performance, anche vari momenti dal backstage che racconteranno da vicino ogni membro del gruppo: un accesso speciale e senza precedenti che farà scoprire ai fan un altro lato dei BTS, con i sette componenti della band che condivideranno storie personali mai raccontate prima d’ora.

Break the Silence: The Movie arriverà nelle sale italiane dal 10 al 13 settembre. Ad anticiparlo, una nuova proiezione di Bring the Soul: The Movie, che verrà riproposto in alcuni cinema selezionati solo il 28 agosto, il 29 agosto e il 30 agosto. Una doppia occasione per gli spettatori, che potranno godersi una seconda volta il fortunato titolo del 2019 scoprendo, inoltre, alcune immagini in anteprima di Break the Silence: The Movie.

Pronti per un nuovo viaggio in compagnia di RM, Jin, SUGA, j-hope, Jimin, V e Jung Kook?


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Miss Marx: trailer e poster ufficiali del film di Susanna Nicchiarelli in concorso al Festival di Venezia 2020

La Nicchiarelli per la prima volta nel concorso maggiore dopo aver vinto Controcampo con Cosmonauta e Orizzonti con Nico, 1988. Miss Marx sarà nei cinema italiani il 17 settembre con 01 Distribution.

Miss Marx: trailer e poster ufficiali del film di Susanna Nicchiarelli in concorso al Festival di Venezia 2020

Tra i film più attesi tra quelli che verranno presentati al Festival di Venezia 2020 c'è sicuramente Miss Marx, il nuovo lavoro di Susanna Nicchiarelli, regista romana che al Lido in passato ha vinto le sezioni Controcampo (nel 2009 con Cosmonauta) e Orizzonti (nel 2017 con Nico, 1988) e che ora per la prima volta concorre al Leone d'Oro e agli altri premi del Concorso principale che verranno assegnati dalla Giuria capitanata da Cate Blanchett.
Di Miss Marx, biopic dedicato la vita della più piccola tra le figlie di Karl Marx, Eleanor, scritto dalla stessa regista e interpretato da Romola Garai nel ruolo della protagonista, vi presentiamo di seguito il trailer e il poster ufficiali.
Miss Marx arriverà nei cinema italiani il 17 settembre con 01 Distribution.

La sinossi ufficiale di Miss Marx
Brillante, colta, libera e appassionata, Eleanor è la figlia più piccola di Karl Marx: tra le prime donne ad avvicinare i temi del femminismo e del socialismo, partecipa alle lotte operaie, combatte per i diritti delle donne e l'abolizione del lavoro minorile. Quando, nel 1883, incontra Edward Aveling, la sua vita cambia per sempre, travolta da un amore appassionato ma dal destino tragico.

Miss Marx: il trailer e il poster del film di Susanna Nicchiarelli




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JARED LETO CONFERMA: "INTERPRETERÒ ANDY WARHOL IN UN FILM"

Non si sa ancora né quando né come in merito a questo nuovo film, ma è ormai certo: Jared Leto conferma che prossimamente lo vedremo nei panni del celebre artista Andy Warhol.

Risale a quattro anni fa la notizia che Jared Leto era stato associato a un progetto su Warhol, in cui si accennava che il film sarebbe stato ispirato al libro Warhol: The Biography, scritto nel 1989 da Victor Bockris.

Era stato già menzionato il fatto che il premio Oscar Leto sarebbe stato coinvolto anche come produttore esecutivo del progetto e che al suo fianco avremmo visto alla sceneggiatura Terence Winter e alla produzione Michael De Luca..

Ora le novità sono che il Joker della Suicide Squad ha confermato, in un post sul suo Instagram, che interpreterà il compianto Andy Warhol in un film di prossima uscita.

"Sì, è vero, interpreterò Andy Warhol in un film di prossima uscita. E sono così grato ed entusiasta dell'opportunità. Buon compleanno in ritardo, Andy. Ci manchi tu e il tuo genio", ha sottotitolato Leto con una serie di foto del defunto artista, nato il 6 agosto.

Siete curiosi di vedere questa nuova interpretazione di Jared Leto? Secondo voi come sarà nei panni del "secondo artista più comprato e venduto al mondo dopo Pablo Picasso"?


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THE TUNNEL - TRAPPOLA NEL BUIO DISPONIBILE IN STREAMING, ECCO DOVE

Koch Media è felice di annunciare che The Tunnel - Trappola nel buio (Tunnelen), film norvegese del 2019 diretto da Pål Øie e prodotto da Norsk Filmproduksjon e Handmade Films in Norwegian Woods è finalmente disponibile on demand e in streaming su Sky, Rakuten TV, Tim Vision, CHILI, Infinity e VVVVID.

Il lungometraggio di Pål Øie è pronto a tenere il pubblico in tensione grazie a una storia drammatica e ricca di suspence. Un incidente in un tunnel si trasforma rapidamente in una battaglia tra la vita e la morte, dove turisti, famiglie con bambini e giovani ragazzi vengono bruscamente e brutalmente barricati nella totale oscurità del tunnel mentre all'esterno infuria una bufera di neve. Con tutte le vie di fuga bloccate, le persone rimaste imprigionate dovranno fare il massimo per salvare se stessi e i propri cari. Ormai senza scampo, l'unica speranza è che arrivino in tempo i soccorsi alle prese con la tormenta...

Questo incredibile disaster movie claustrofobico, dall'alto tasso adrenalinico e d'impatto, presenta nel cast Thorbjørn Harr celebre per la serie TV Vikings oltre a Ylva Fuglerud, Lisa Carlehed, Mikkel Bratt Silset e Peter Førde. La sinossi ufficiale di The Tunnel - Trappola nel buio racconta: "Quando un camion si incendia all'interno di un tunnel, le persone che stanno tornando a casa per Natale restano intrappolate in un fuoco mortale, senza scampo. Con una tempesta di neve che infuria all'esterno e i primi soccorritori che lottano per raggiungere il luogo dell'incidente, ogni uomo combatte per la propria sopravvivenza."


THE BLUES BROTHERS, DAN AYKROYD E "QUELLA VOLTA CHE JOHN BELUSHI SCOMPARVE"

The Blues Brothers compie 40 anni, ma certi aneddoti sono per sempre. Come quello raccontato da Dan Aykroyd sull'improvvisa sparizione di John Belushi una notte, durante le riprese.

Dietro ogni grande film ci sono dei grandi retroscena, o almeno degli aneddoti divertenti. Non fa eccezione The Blues Brothers, che tra una cosa e l'altra, una sera si era anche perso la sua star di punta... Per via del cibo.

"Ci siamo persi John una notte" ricorda Aykroyd in una recente intervista con il Guardian "Ma non era perché era fatto o cosa. Era perché aveva fame, e non gli piaceva quello che c'era sul set da mangiare".
"Non lo trovavo da nessuna parte. Poi a un certo punto ho notato questo percorso che attraversava il parcheggio e portava dritto a un quartiere lì vicino, e l'ho seguito. L'intero quartiere era al buio, tranne che per un'abitazione" continua l'attore e sceneggiatore canadese "Così sono andato lì e ho bussato 'Chiedo scusa, stiamo girando un film e non riusciamo a trovare uno degli attori'. E il tipo mi risponde 'Oh, Belushi? È arrivato qui un'oretta fa, mi ha svuotato il frigo e si è addormentato sul divano'".

Nella stessa occasione Dan Aykroyd ha raccontato che l'uso di cocaina sul set di The Blue Brothers era assolutamente normale, "come bere caffè" e che il cast, tra eccessi e stranezze faceva impazzire il povero John Landis: "A volte non sapeva se ci saremmo fatti vivi sul set dopo una notte di feste".


EVA GREEN, I PRODUTTORI DI A PATRIOT LE FANNO CAUSA: "HA IMPEDITO LE RIPRESE CON RICHIESTE IRRAGIONEVOLI"

Eva Green dovrà affrontare una causa legale intentata dai produttori del film A Patriot che sostengono abbia impedito la realizzazione del progetto con le sue richieste.
Il lungometraggio era stato annunciato un anno fa svelando che nel cast erano coinvolti anche Helen Hunt e Charles Dance.

Nel film A Patriot l'attrice Eva Green avrebbe dovuto interpretare Kate Jones, capitano dei Border Corps in uno stato autoritario. La regia e la sceneggiatura erano di Dan Pringle.
L'attrice era coinvolta anche come produttrice del progetto e un mese fa aveva a sua volta fatto causa a White Lantern (Britannica) Ltd sostenendo di aver diritto a 1.04 milioni di dollari nonostante la mancata realizzazione del lungometraggio, avendo firmato un accordo di tipo "pay or play", che prevede di essere pagati anche nel caso in cui non venga completato il lavoro sul set.
I legali di Eva Green avevano sostenuto che a febbraio la star era stata informata che Sherborne Media Finance aveva preso il controllo di White Lantern e non c'era l'intenzione di pagarle la cifra dovuta dopo che a ottobre la società aveva sostenuto ci fosse stata la violazione degli accordi, senza però fornire alcuni dettagli.

White Lantern ora sostiene che Eva Green avesse chiesto di assumere dei membri della troupe facendo aumentare i costi di 326.000 dollari, pur offrendosi di pagare le persone con parte del proprio salario. Tra le persone coinvolte il produttore Paul Sarony (Vampire Academy) che l'attrice pretendeva di avere nel team dichiarando: "Abbiamo assolutamente bisogno di lui a bordo, altrimenti la nave affonderà". I produttori avevano invece sostenuto che sarebbe stato incredibilmente costoso e inutile averlo sul set.
L'attrice avrebbe voluto inoltre l'esperto in effetti speciali George Zwier (Star Wars: L'Ascesa di Skywalker) e alcuni assistenti personali senza i quali "non avrebbe potuto lavorare".

Le riprese avrebbero dovuto svolgersi per sette settimane a Dublino, in Irlanda, e poi si era deciso di lavorare negli spazi dei Black Hangar Studios nel Regno Unito. La produzione era però stata costretta a cancellare il film a causa dei costi considerati eccessivi e ora gli avvocati di White Lantern sostengono che Eva Green debba versare circare 1.3 milioni di dollari per i profitti che il film avrebbe potuto generare, valutati in circa 130 milioni di dollari. L'avvocato Max Mallin ha dichiarato: "La signorina Green ha avuto un comportamento che dimostrava non avesse alcuna intenzione e/o desiderio di completare la produzione del film. Le sue richieste erano irragionevoli. Hanno creato una distrazione significativa, causato ritardi e costi aggiuntivi alla gestione di White Lantern e alla pre-produzione".


TUTTO PUÒ CAMBIARE; KEIRA KNIGHTLEY RISCHIÒ IL DIVORZIO E L'OMICIDIO, ECCO PERCHÉ

Keira Knightley, tra le altre numerose attività, ha dovuto imparare a suonare la chitarra al fine di prepararsi al meglio per il suo ruolo in Tutto può cambiare. Suo marito, il cantante, tastierista e front man della new rave band Klaxons, James Righton, si è gentilmente offerto di aiutare sua moglie.

La Knightley ha dichiarato, scherzosamente, che le sue lezioni di chitarra furono così disastrose che quasi portarono la coppia al "divorzio e all'omicidio". Mark Ruffalo e l'attrice inglese hanno passato un paio di settimane insieme prima che iniziasse la produzione tentando di affinare la loro chimica lavorando sulle loro improvvisazioni.

In Italia, la pellicola scritta e diretta da John Carney è stata presentata al pubblico il 16 ottobre 2014. Il celebre brano Lost Stars, interpretato da Adam Levine, è presente nell'album V dei Maroon 5.

Tutto può cambiare è stato proiettato in anteprima mondiale il 7 settembre 2013 alla trentottesima edizione del Toronto International Film Festival, in seguito è stato distribuito nelle sale cinematografiche statunitensi dalla Weinstein Company, che ha acquisito i diritti per distribuire il film negli Stati Uniti il giorno dopo la presentazione al Toronto International Film Festival.


MAISIE WILLIAMS NEL TRAILER DEL THRILLER THE OWNERS

The Owners è il nuovo thriller con protagonista Maisie Williams e il trailer regala le prime anticipazioni riguardanti il progetto in arrivo negli Stati Uniti il 4 settembre.
Nel video si vede il personaggio interpretato dalla star della serie Il Trono di Spade e i suoi amici ritrovarsi alle prese con una situazione apparentemente imperdibile che assume ben presto dei contorni terrificanti.

Il film The Owners si basa sulla graphic novel Une Nuit de Pleine Lune di Hermann e Yves H. e la storia racconta quello che accade a un gruppo di amici che pensa di aver avuto un colpo di fortuna imbattendosi in una casa vuota al cui interno c'è una cassaforte piena di contanti. Ma quando la coppia di anziani che ci vive rientra in anticipo nell'abitazione, la situazione cambia radicalmente dando vita a una lotta per la sopravvivenza. I giovani aspiranti ladri dovranno combattere per salvare se stessi da un incubo che non avrebbero mai potuto immaginare.

Maisie Williams guida un cast composto anche da Sylvester McCoy, Jake Curran, Ian Kenny, Andrew Ellis e Rita Tushingham.
La regia è firmata da Julius Berg, al suo esordio alla regia, in collaborazione con Matthieu Gompel.

Il film The Owners sarà distribuito in streaming e in alcuni cinema americani a partire dal 4 settembre.




TWILIGHT: STEPHENIE MEYER VOLEVA JENNIFER LAWRENCE, HENRY CAVILL, E CHANNING TATUM

Nel cinema non sempre le idee di sceneggiatori e registi riescono a prendere vita e talvolta che scrittori di successo come Stephenie Meyer devono mettere freno alla loro fantasia. La scrittrice di Twilight ha infatti rivelato le sue prime scelte per i ruoli da protagonisti nell'adattamento del suo romanzo e sono totalmente inaspettati.

Com'è noto Edward e Bella sono stati interpretati da Robert Pattinson e Kristen Stewart, ma gli attori candidati ai ruoli, quelli provinati e poi scartati e addirittura quelli richiesti dalla stessa Meyer non potrebbero essere più diversi. Di seguito troverete l'elenco completo del fanta-casting della scrittrice (in grassetto) e molti nomi di celebrità che avrebbero potuto apparire in Twilight.

Emily Browning - Bella Swan
La Meyer ha infatti rivelato di essere rimasta affascinata dall'aspetto dell'attrice (American Gods, Sucker Punch) e che l'avrebbe scelta unicamente per le sue labbra. Anche Lily Collins (Ted Bund: fascino criminale, Biancaneve del 2012) si candidò al ruolo, così come Michelle Trachtenber (Gossip Girl), che però alla fine si tirò indietro perché già apparsa in Buffy the Vampire Slayer. Anche Jennifer Lawrence, Ellen Page (Umbrella Academy, Juno) e Danielle Panabaker (The Flash, Shark) si presentarono per la lettura del copione.

Henry Cavill - Edward Cullen
Il bello e dannato Witcher sarebbe stato, a detta della Meyer, "l'unico in grado di rendere giustizia ad Edward". Si fecero avanti anche Dave Franco (The Disaster Artist, Now You See Me), Dustin Milligan (Schitt's Creek, 90210), quest'ultimo scartato perché mancante di un marcato accento britannico. Altri attori provinati furono Jackson Rathbone, che interpretò Jasper; Jamie Campbell Bower, aka Caius in the New Moon; Michael Welch, che venne scelto per il ruolo di Michael Newton; Shiloh Fernandez (Jericho, United States of Tara) e Ben Barnes (The Punisher, Westworld).

Tyler Posey - Jacob Black
Invece di Taylor Lautner per il ruolo del licantropo, la scrittrice voleva infatti il'attore di Teen Wolf, che però fu scartato nonostante fosse uno degli ultimi attori rimasti in lizza. Anche Michael Copon (Beyond the Break, Power Rangers Time Force) fu tra i candidati.

Lucy Hale - Alice Cullen e Jane

Purtroppo per la protagonista di Pretty Little Liars, entrambi i ruoli per cui si candidò vennero assegnati ad altre: Ashley Greene ottenne infatti la parte di Alice Cullen, mentre Jane, vampiro membro della guardia dei Volturi, fu interpretata da Dakota Fanning.
Vanessa Hudgens - Leah Clearwater

Altro ruolo mancato fu quello del licantropo Leah, interpretata da Julia Jones in Eclipse and Breaking Dawn.

Channing Tatum - Riley Biers

L'attore di Magic Mike e Step Up venne adocchiato non dalla Meyer, ma dalla sceneggiatrice di Twilight e New Moon Melissa Rosenberg, ma alla fine il ruolo del vampiro venne assegnato a Riley Biers.

Sperando di aver stuzzicato ancora una volta la vostra curiosità, vi lasciamo alle prime recensioni di Midnight Sun, nuovo capitolo della saga di Edward e Bella, e alla recente confessione di Stephanie Meyer su Twilight.


TOM HOLLAND ELOGIA IL GREEN GOBLIN DI DI WILLEM DAFOE: "IMPOSSIBILE EGUAGLIARLO"

Nonostante non sia il primo cinecomic, la trilogia di Spider-Man creata da Sam Raimi continua a fare scuola grazie anche al brillante cast che si è succeduto nei vari capitoli. Anche Tom Holland ricorda con enorme affetto l'interpretazione di Willem Dafoe, che in numerose interpreta il duplice ruolo di Green Goblin e Norman Osborn.

"Ho provato a ricreare quella cosa tante volte, quella i cui Willem Dafoe, recita con sé stesso come se fosse due persone diverse. E' molto più difficile di quanto pensassi", ha rivelato Holland in una recente intervista doppia insieme a Jacob Batalon, co-protagonista ed interprete di Ned Leeds.

"Amo follemente quel film. Quando fui scelto pensai: 'Accidenti, abbiamo tanto lavoro da fare. Quel film [Spider-Man di Raimi] è eccezionale'", continua Holland. "Penso che quel film sia stato l'adattamento di Spider-Man che tutti sognavamo. È un solo un promemoria del fatto che ci sono tanti personaggi in quell'universo e che un giorno dovremmo portarli in un live-action, persino Miles. Non so come e se sia possibile farlo, ma sarebbe fantastico".

"Ci sono personaggi nei fumetti che sono molto difficili da portare sullo schermo", ha aggiunto. "Come il Green Goblin, che, secondo per me, è quasi impossibile da rendere in live-action, quindi vederlo in quel film è stato grandioso, perché è rimasto fedele ai fumetti. Per me che adoro tutti i diversi aspetti di ciò che Spider-Man e il suo viaggio significano per le persone è stato davvero bello".

Al momento Holland è concentrato sulla terza avventura di Spider-Man nel MCU, le cui riprese, salvo imprevisti, dovrebbero finire nei primi mesi del 2021 e, palando di multiverso, come sarebbe se gli Spider-Man di Holland, Andrew garfield e Tobey Maguire d'incontrassero?


TENET: LA DISTRIBUZIONE IN STREAMING È UNA POSSIBILITÀ? LA WARNER BROS. FA CHIAREZZA

La recente scelta di distribuire Mulan in streaming sembra aver competentemente stravolto le politiche di lancio cinematografiche, rimettendo in discussione l'uscita nelle sale di grandi film come Black Widow e persino Tenet. Facciamo quindi chiarezza sul futuro di Christoper Nolan insieme a Jason Kilar, CEO della WarnerMedia.

Il presidente ha recentemente commentato la scelta della Disney, assicurando però che Tenet uscirà esclusivamente sui grandi schermi: "Non ho alcun commento specifico su questo punto", ha detto Kilar a Variety quando gli è stato chiesto se WarnerMedia era "disponibile a fare una mossa simile".

"Penso che [in questo caso] dovremmo essere fedeli alle ragioni che ci hanno spinto a produrre Tenet e cioè che crediamo fortemente nel cinema e nei teatri. Il nostro obiettivo è collaborare con Christopher Nolan per far uscire Tenet nelle sale il più presto possibile".

E poi, naturalmente, sarà distribuito in un altro formato, e in altri modi, che non sono quelli teatrali. Crediamo nell'esperienza teatrale e naturalmente siamo anche in stretto contatto con tutti gli operatori del settore fieristico con il preciso e collettivo scopo di offrire il miglior servizio possibile al pubblico andando sempre avanti. So che è un discorso abbastanza piuttosto provocatorio, lo capisco ed è molto comprensibile, ma in fin dei conti sono fermamente convinto di questo ed è per noi un vanto".

Le rassicurazioni di Kilardi certo rincuorano, soprattutto dopo un'attesa tanto lunga e un'hype salito ormai alle stelle.


DUNE: QUANDO ESCE IL PRIMO TRAILER? LO SVELA TIMOTHÉE CHALAMET

Solo poche ore fa Zendaya ha rivelato che il trailer di Dune è pronto per essere lanciato, annuncio che apriva ad entusiasmanti e rapidi aggiornamenti sul film di Denis Villeneuve. A conferma arrivano e dichiarazioni di Timothée Chalamet, che ha appena svelato quando uscirà l'anteprima del remake.

L'attore e protagonista ha risposto al tweet di un fan, il qualche gli chiedeva alcune rivelazioni sul film e Chalamet ha rivelato che il primo trailer di Due sarà pubblicato prima di settembre, cioè nelle prossime tre settimane!

Attualmente, la data di distribuzione americana è fissata al 18 dicembre, data che sie era avvicinata fin troppo velocemente e senza che però concreti aggiornamenti sul trailer, salvo alcune immagini dal set distribuite dallo stesso cast e i recenti commenti sullo stato di lavorazione di Dune.

Oltre a Chalamet e Zendaya, rispettivamente nei ruoli di Paul Atreides e Chani Kynes, nel cast vederemo anche Rebecca Ferguson (Lady Jessica), Oscar Isaac (Duca Leto Atreides), Josh Brolin (Gurney Halleck), Stellan Skarsgård (Barone Harkonnen), Dave Bautista (Glossu), Stephen McKinley Henderson (Thufir Hawa), Jason Momoa (Duncan Idaho) e Javier Bardem (Stilgar). Il film di Villeneuve sarà il remake del cult fantascientifico diretto da David Lynch nel 1984, e anche lo scrittore Alejandro Jodorowsky sembra interessato al progetto, cui guarda però con disilluso interesse poiché, a detta dello scrittore, realizzare un adattamento riuscito Dune è un'impresa impossibile.


BATMAN FOREVER, VAL KILMER A DC FANDOME: I FAN SOGNANO GIÀ L'ANNUNCIO DELLO SCHUMACHER CUT

Il mese scorso un rumor particolarmente interessante venne fuori dai meandri del Multiverso DC sull'esistenza di un director's cut da 170 minuti di Batman Forever, il cinecomic diretto dal compianto Joel Schumacher, e ora i fan sono convinti che la presenza di Val Kilmer al DC Fandome sia per confermarne la distribuzione.

Tra gli ospiti annunciati al megaevento virtuale organizzato da Warner Bros. e DC Comics, DC FanDome, infatti, figura anche il nome di Val Kilmer, il Bruce Wayne di Batman Forever, film che è tornato a essere oggetto di discussione in tempi recenti sia per la scomparsa del suo regista, ma anche per la vicenda relativa allo Schumacher Cut, una versione estesa della pellicola, più dark e con personaggi inediti.

E mentre non si sa se negli archivi di Warner Bros. potrebbero ancora esserci delle tracce di questa versione, di cui è stata effettivamente confermata l'esistenza, lo studio non avrebbe alcun piano per una sua eventuale distribuzione, faceva sapere Variety qualche settimana fa.

Ma non è quello che pensano i fan, soprattutto alla luce di quest'ultima notizia...

"Anche Val Kilmer ci sarà. Forse annunceranno lo Schumacher Cut di Batman Forever? Sarebbe un modo fantastico di celebrare il regista. Voglio dire, perché tornerebbe Kilmer, altrimenti?".

"Perché c'è Val Kilmer in lista delle guest star di DC FanDome? Hmmmmmm... Che annuncino lo Schumacher Cut?".

"Val Kilmer sarà al DC FanDome. Significa forse Schumacher Cut?!?".

"Val Kilmer sarà al DC FanDome. Quindi è possibile che avremo un teaser o delle informazioni sul director's cut di Batman Forever. Un panel in memoria di Joel Shumacher sarebbe grandioso. #ReleaseTheSchumacherCut #ForeverBeTriumphant #BatmanForever #DCFanDome".

"Se Val Kilmer sarà a DC FanDome per annunciare lo Schumacher Cut in onore di Joel sarò felice".


BLACK ADAM, THE ROCK CI RICORDA LA SUA PRESENZA AL DC FANDOME CON UN TEASER

Sapevamo già che The Rock sarebbe stato tra i presenti all'appello per DC Fandome, il megaevento virtuale dedicato al Multiverso DC e ai suoi fan, ma questo teaser ci ha voluto ricordare di aspettarsi grande cose da Black Adam.

Per chi fosse stato nel deserto per 12 giorni o più come Jared Leto, o per chi, semplicemente, si fosse perso la notizia, il 22 agosto DC Comics e Warner Bros. organizzeranno un evento online della durata di 24 ore durante il quale ogni angolo del Multiverso DC sarà presente in una qualche misura. Questo vuol dire che avremo una pioggia di annunci, anticipazioni, materiali promozionali, panel e eventi a tema in un solo giorno, e tutti potranno avervi accesso.

In questa occasione, saranno ovviamente presenti anche i cast dei lungometraggi DC, come ad esempio un certo ex-campione di Wrestling...

"Avevano bisogno di un eroe, e invece sono capitato io. Elettrizzato per ia prima celebrazione globale virtuale del Multiverso DC #DCFanDome! Questa è per voi, per i fan di tutto il mondo! Rimanete in saluti, amici miei, e con voi ci vedremo il 22 di agosto! L'Uomo in Nero #BlackAdam" si legge nel tweet di The Rock, contente il teaser che trovate anche in calce alla notizia.

Non sappiamo ancora di preciso cosa avverrà in quel del DC FanDome, ma intanto ecco alcuni spunti su ciò che vorremmo vedere/potrebbe accadere durante l'evento.


REBECCA, ECCO LA DATA DI USCITA E LE PRIME FOTO DI LILY JAMES!

L'abbiamo attesa per tanto tempo (la produzione del film è stata conclusa all'incirca un anno fa), ma finalmente è arrivata: la data di uscita di Rebecca, il nuovo adattamento targato Netflix del celebre romanzo di Daphne du Maurier, è stata rivelata dalla produzione poche ore fa.

Il film che vede Lily James nel ruolo della protagonista esordirà quindi il prossimo 21 ottobre sulla nota piattaforma streaming: non ci sono novità, invece, per quanto riguarda una possibile uscita in sala di questo Rebecca.

Non solo: Netflix ha reso disponibili in queste ore anche le prime immagini del film (che troverete nel link in calce all'articolo), nelle quali vediamo non solo la già citata Lily James nei panni che furono di Joan Fontaine, ma anche gli altri protagonisti Kristin Scott Thomas (nel ruolo di Mrs. Danvers) ed Armie Hammer (che vestirà i panni di Maxim de Winter).

La trama è la stessa che già fu narrata da Hitchcock e da altre due trasposizioni televisive: la nuova moglie di Maxim de Winter si trasferisce con lui nella sua dimora di Manderley, dove sviluppa una vera ed inquietante ossessione per l'immagine della prima consorte di lui. Alla regia di Rebecca troveremo Ben Wheatley, già regista de I Disertori e High Rise - La Rivolta.


www.comingsoon.net/movies/news/114...135636#/slide/4

DA BLACK WIDOW A CAPTAIN MARVEL 2: LA LISTA COMPLETA DEI REGISTI DEI PROSSIMI FILM DEL MCU

Black Widow, Gli Eterni, Captain Marvel 2, Guardiani della Galassia 3... Il futuro del Marvel Cinematic Universe è nelle mani di questi 10 registi, e ci sembrava giusto ricordarvelo.

Ai tempi del Coronavirus, come si usa ormai dire, il futuro del mondo dell'intrattenimento (almeno quello più prossimo) è davvero incerto.

Le case di produzione e distribuzione stanno cercando di limitare i danni provocati da una prolungata chiusura dei set e dei cinema, provando a percorrere nuove strade sia in un verso che nell'altro, mediante la creazione di appositi protocolli per il riavvio delle produzioni, e tentando l'alternativa dello streaming (on-demand o meno) o delle release limitate per permettere ai titoli già pronti per lo schermo di essere fruiti.

In particolare, abbiamo visto le soluzioni adottate da Disney per l'uscita di pellicole come Artemis Fowl e, più recentemente, la discussa distribuzione di Mulan su Disney+, mentre attendiamo di scoprire cosa avverrà per gli altri titolo in catalogo.

Tra questi, ovviamente, rientrano anche i film dei Marvel Studios che pur avendo subito degli spostamenti, mantengono ancora fermo il loro posto in sala.

E nel guardare alle produzioni (relativamente) più imminenti del MCU, è bene anche ricordare coloro che le aiuteranno a prendere forma e divenire realtà: i registi.

Facciamo dunque un piccolo recap dei 10 filmmaker che ci accompagneranno nei prossimi anni.


Cate Shortland - Black Widow
Chloé Zhao - Eternals
Destin Daniel Cretton - Shang Chi and The Legend of the 10 Rings
Jon Watts - Spider-Man 3
Taika Waititi - Thor: Love & Thunder
Sam Raimi - Docotor Strange In The Multiverse Of Madness
Ryan Coogler - Black Panther 2
Nia DaCosta - Captain Marvel 2
Peyton Reed - Ant-Man 3
James Gunn - Guardians of The Galaxy Vol. 3


MISTERO A CROOKED HOUSE, 5 CURIOSITÀ SUL GIALLO TRATTO DA AGATHA CHRISTIE CON GLENN CLOSE

Mistero a Crooked House, pellicola del 2017 diretta da Gilles Paquet-Brenner e tratta dal romanzo di Agatha Christie conosciuto in Italia come 'È un problema'. Tra i protagonisti Glenn Glose e Terence Stamp.

Ambientato nell'Inghilterra di fine anni '50, il film segue il giovane investigatore privato Charles Hayward dopo che viene reclutato da una vecchia fiamma, Sophia Leonides, per trovare il colpevole dell'omicidio di suo nonno Aristides prima che Scotland Yard possa portare a galla gli scomodi segreti di famiglia. Hayward si trasferisce nella magione e incontra i vari familiari del defunto, i quali hanno chiaramente qualcosa da nascondere.

Come sempre, abbiamo raccolto per voi una serie di retroscena sulla realizzazione del film:

'È un problema', il romanzo da cui è tratto il film, è una delle opere preferite di Agatha Christie tra quelle che ha scritto.
La location utilizzata per l'atrio e le scale di Three Gables è Wrotham Park Hertfordshire, la stessa usata nel film Godsford Park scritto dal creatore di Downton Abbey Julian Fellowes, co-sceneggiatore di Mistero a Crooked House.
Uno dei Doberman del film ha le orecchie tagliate nonostante sia una pratica vietata in Inghilterra da almeno 100 anni.
Durante lo sviluppo del progetto, il film è stato affidato alla regia di Neil Labute con un cast composto da Gemma Arterton, Julie Andrews, Matthew Goode e Gabriel Byrne.
Nel suo primo incontro con Charles, Eustace rivela di sentirsi "un gatto tra i piccioni" all'interno della magione: si tratta di un riferimento a 'Sasso nello stagno' (Cat among the pigeons), altro romanzo di Agatha Christie adattato per la TV nel 2008.


KICK-ASS 2 E IL BOICOTTAGGIO DI JIM CARREY PER LA TROPPA VIOLENZA: I RETROSCENA SUL FILM

Kick-Ass 2, secondo film tratto dall'omonimo fumetto scritto da Mark Millar e disegnato da John Romita Jr. con protagonisti Aaron Taylor-Johnson, Chloe Grace Moretz e Jim Carrey.

Dopo gli eventi del primo film, Kick-Ass e la giovane assassina Hit Girl cercano di vivere come due normali teenager con le loro vere identità di Dave e Mindy. Preoccupato del diploma di fine anno e di un futuro alquanto incerto, Dave si unisce ad una squadra di supereroi Justice Forever, e nel frattempo Red Mist (tornato con il nuovo nome di The Mother Fuck) crea una propria squadra per farla pagare ai suoi acerrimi nemici.

Per l'occasione, abbiamo raccolto per voi le curiosità da non perdere sul dietro le quinte del film:


Sono stati eliminati dal film alcuni dei momenti più cruenti del fumetto, come l'omicidio di alcuni bambini e le scene di stupro con Red Mist. Quando ha saputo di questi tagli, l'interprete del personaggio Christopher Mintz-Plasse ha detto letterlamente: "Oh, grazie a dio".

Prima della sua uscita nelle sale, Jim Carrey ha preso le distanze dalla violenza del film boicottandone la promozione. Millar in seguito si è detto "deliziato" dalle parole dell'attore, affermando che è stato come dire che "un porno ha troppa nudità."

Le frasi "Cercate di divertirvi, alrimenti qual è il senso?" e "Sì, hai un cane attaccato alle palle" sono state entrambe improvvisate da Jim Carrey.

Evan Peters non ha potuto riprendere il ruolo di Todd Haynes per via dei suoi impegni con American Horror Story.

Nella stanza di Dave sono presenti i poster di 'American Jesus' e 'Superior', entrambi graphic novel firmate da Mark Millar.


TWILIGHT, MIDNIGHT SUN RICEVE RECENSIONI CONTRASTANTI: LA PECCA È LA RIPETITIVITÀ

Riprendere in mano una saga chiusa con grande successo circa un decennio fa è un rischio che non tutti si sarebbero sentiti di correre: Stephenie Meyer ha però pensato che potesse esserci ancora qualcosa di importante da sapere sui protagonisti di Twilight, per cui eccoci qui a parlare di questo Midnight Sun.

Il libro, come probabilmente saprete, non è un sequel delle avventure narrate in Twilight, New Moon, Eclipse e Breaking Dawn, ma ci ripropone esattamente gli stessi eventi narrati, però, dalla voce di Edward Cullen e non più da quella di Bella.

Il momento dell'esordio di Midnight Sun è arrivato pochi giorni fa negli Stati Uniti, dove è quindi già possibile sbirciare tra le prime recensioni dell'ultima opera di Stephenie Meyer. Recensioni che, ad oggi, ci raccontano pareri contrastanti su questo Twilight osservato da una prospettiva inedita: sono in molti, in realtà, a complimentarsi con l'autrice per aver effettivamente approfondito alcuni elementi della storia e per aver mantenuto uno stile di scrittura fresco e coinvolgente.

Al tempo stesso in più di una recensione leggiamo qualche critica all'inevitabile ripetitività del racconto, che sembrerebbe toccare i suoi momenti più validi solo quando Bella esce di scena e ci viene consentito, quindi, di esplorare con maggior profondità la vita di Edward. Siete anche voi tra i fan che attendono l'arrivo in Italia di questo Midnight Sun? Fatecelo sapere nei commenti! Meyer, intanto, ha ammesso che cambierebbe alcune cose in Twilight se potesse riscriverlo oggi.


SUPERWORLD: JASON BATEMAN DIRIGERÀ IL FILM SU UN MONDO DI SUPEREROI

Jason Bateman è sempre più lanciato verso una carriera da regista full time. La star di Ozark ha già due film in pre-produzione, il thriller Shut In e l’heist movie Here Comes the Flood. E ora sta lavorando con lo sceneggiatore Mark Perez a un adattamento di Superworld, romanzo di Gus Krieger di recente pubblicazione. Il film sarà prodotto dalla Aggregate di Bateman, insieme a David Kanter e Jeff Okin di Anonymous Content, per Warner Bros.

La trama di Superworld
Il romanzo, pubblicato come audiolibro da Audible quest’estate, è ambientato nel 2038, un’epoca in cui tutti quanti sulla faccia della Terra hanno superpoteri. Tutti eccetto Ignatius Lohman, un impiegato figlio di uno degli uomini più potenti al mondo, leader dell’organizzazione per la difesa Peerless. Lohman avrà la sua occasione di dimostrare il proprio valore quando dovrà affrontare un potente uomo d’affari il cui potere è neutralizzare tutti quelli che hanno superpoteri. La storia dovrebbe avere toni simili a quelli de Gli Incredibili.

Lo sceneggiatore Mark Perez ha scritto Game Night, successo del 2018 interpretato e prodotto da Jason Bateman. Insieme, i due stanno anche lavorando a una commedia per Netflix, che sarà interpretata da John Cena e ambientata in uno studio cinematografico abbandonato. Anche in quel caso Bateman dirigerà.

Bateman, che di recente ha anche interpretato e diretto episodi di The Outsider, si prepara a tornare nel ruolo di Martin Byrde nella quarta e ultima stagione di Ozark, di recente annunciata da Netflix. Per il ruolo, Bateman ha ricevuto nei giorni scorsi una candidatura agli Emmy.


After 2: Hardin, Tessa e Trevor nei character poster italiani

Online sono approdati tre character poster italiani di After 2 (in originale After We Collided), sequel della pellicola tratta dai romanzi di Anna Todd che in Italia ha raccolto l’anno scorso 6,4 milioni di euro.

Nel cast troveremo Charlie Weber, Louise Lombard, Candice King, Karimah Westbrook, Rob Estes e Max Ragone che andranno ad affiancare i protagonisti del primo film Josephine Langford, Hero Fiennes Tiffin, Shane Paul McGhie, Samuel Larsen, Khadijha Red Thunder e Dylan Arnold, oltre a Dylan Sprouse, che interpreterà Trevor nel sequel.

La pellicola seguirà nuovamente le vicende di Hardin e Tessa e il loro tentativo di tornare insieme affrontando ostacoli che metteranno alla prova la loro relazione più che mai. Questa la sinossi del libro:

Dopo il loro incontro, niente è stato più come prima. Superato un inizio burrascoso, Tessa e Hardin sembravano sulla strada giusta per far funzionare le cose. Tessa si era ormai arresa al fatto che Hardin… è Hardin. Con il suo carattere, la sua rabbia. Ma anche simpatico, divertente, dolce – quando vuole – e dannatamente sexy. Eppure la rivelazione sulle origini della loro relazione ha lo stesso l’effetto di una bomba. Tessa è sconvolta, fuori di sé. La sua vita prima di lui era così semplice e chiara. Ora, dopo di lui, è solo… dopo. Chi è davvero Hardin? Il ragazzo di cui si è perdutamente innamorata nonostante tutto? O uno sconosciuto, un bugiardo fin dal principio? Vorrebbe allontanarsene. Ma non è così facile. Non con il ricordo delle sue braccia intorno a lei. Della sua pelle. Del suo tocco. Dei suoi baci affamati. E non è sicura di poter sopportare un’altra bugia, un’altra promessa non mantenuta. Per lui, ha messo tutta la sua vita tra parentesi – l’università, gli amici, il rapporto con sua madre, un ragazzo che l’amava sul serio, e forse anche una promettente carriera nell’editoria. Ora Tessa deve andare avanti. Con o senza di lui. Ma Hardin sa di aver commesso un errore, forse il più grande della sua vita, e non ha intenzione di arrendersi senza combattere. Saprà cambiare? Cambiare … per amore?

Diretto da Roger Kumble, After We Collided (After 2 in Italia) è stato scritto dalla stessa Todd e da Mario Celaya. Alla produzione Anna Todd, Jennifer Gibgot, Mark Canton e Courtney Solomon.

Il primo film, After, è costato 14 milioni di dollari e ne ha incassati quasi 70 in tutto il mondo.

Il film, diretto da Roger Kumble, sarà nei cinema italiani a partire dal 2 settembre. Potete vedere i poster qua sotto:








LeBron James e la Universal per l’adattamento cinematografico di New Kid

Secondo quanto riportato da Deadline la SpringHill Entertainment di LeBron James e Maverick Carter collaboreranno con la Universal Pictures per produrre l’adattamento cinematografico di New Kid, graphic novel scritta da Jerry Craft e pubblicata nel 2019.
L’opera letteraria segue la storia di Jordan Banks, un ragazzo che subisce uno shock culturale quando si iscrive in una scuola privata.

James e Carter produrranno il progetto, che sarà supervisionato dai produttori esecutivi Jamal Henderson e Spencer Beighley della The SpringHill Company. New Kid è la prima graphic novel ad aver vinto lambito premio Newbery (la Medaglia Newbery).

Tra i prossimi progetti di LeBron James ricordiamo ovviamente Space Jam: A New Legacy, progetto in cui apparirà anche come attore. Prossimamente collaborerà anche nella produzione di Hustle, nuovo film Netflix con Adam Sandler diretto da Jeremiah Zagar(Quando eravamo fratelli). Come produzioni in passato ha collaborato per serie come Self-made – La vita di Madam C.J. Walker, What’s My Name: Muhammad Ali, 40 Days: Canelo vs. Kovalev, I Promise e Shut Up and Dribble.


Blade: previsto il debutto di Van Helsing nel film? Ecco quale amato attore potrebbe interpretarlo

Era da un po’ che non sentivamo parlare di Blade, nuovo progetto dei Marvel Studios che riporterà sul grande schermo le avventure del violentissimo cacciatore di vampiri – creato da Marv Wolfman e Gene Colan nel 1973 – già approdato al cinema nel 1998 con il volto di Wesley Snipes.

Come già saprete, ad interpretarlo in questa nuova versione sarà l’acclamato Mahershala Ali, vincitore di ben due premi Oscar come Miglior attore non protagonista per Moonlight di Barry Jenkins e Green Book di Peter Farrelly. Ma stando a un recente rumor, pare che ad affiancare il suo personaggio vedremo anche un altro celebre “ammazzavampiri”: Van Helsing, braccio destro di Blade che nei fumetti dà vita alla task force incaricata di uccidere Dracula.

Non è tutto. Secondo l’indiscrezione infatti, i Marvel Studios starebbero prendendo in considerazione di affidare la parte nientemeno che a Jason Statham, icona action in piena regola che nel 2019 abbiamo visto, insieme a The Rock, nell’adrenalinico Hobbs & Shaw, spin-off di Fast & Furious dedicato all’esplosiva coppia.

Ovviamente, trattandosi di una notizia non confermata direttamente dagli Studios, come sempre vi invitiamo a prendere tutto al pari una semplice voce di corridoio. Ma in attesa di scoprire se c’è del vero, cosa ne pensate di un volto come quello di Statham associato al cacciatore di vampiri Van Helsing? Fateci sapere le vostre considerazioni.


IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO: "CLINT EASTWOOD? ELI WALLACH È L'UNICO UOMO CHE È STATO A LETTO CON LUI"

Prima dell'inizio delle riprese de Il buono, il brutto, il cattivo, Eli Wallach si recò a Madrid, in Spagna, per incontrare il resto del cast. Tutti gli hotel erano pieni e così Clint Eastwood lo invitò a dormire a casa di un suo amico; i due condivisero perfino lo stesso letto per una notte.

La moglie di Wallach, Anne Jackson, si vanta da sempre di questo episodio, e, durante una serie di interviste ed eventi pubblici, ha dichiarato più volte: "Clint Eastwood? Posso dirvi soltanto questo, mio marito, Eli Wallach, è l'unico uomo sulla faccia della terra ad essere stato a letto con lui."

Sergio Leone conosceva già Eastwood e scelse Eli Wallach basandosi sul suo ruolo nel film La conquista del West, interpretazione che lo colpì molto; il regista a questo proposito dirà a Oreste De Fornari, nella sua biografia: "Eli Wallach l'ho preso per un gesto che fa nella Conquista del West, quando scende dal treno e parla con Peppard. Vede il bambino, figlio di Peppard, si volta di scatto e gli spara con le dita facendogli una pernacchia. Da quello ho capito che era un attore comico di estrazione chapliniana, un ebreo napoletano: si poteva fare tutto con lui. Infatti ci siamo molto divertiti a stare insieme."

Sebbene Leone avesse deciso di chiudere con il genere, lo sceneggiatore storico del regista, Luciano Vincenzoni, ha dichiarato più volte di aver scritto la sceneggiatura di un sequel, Il buono, il brutto, il cattivo n. 2 ambientato circa 20 anni dopo il film originale. Eli Wallach infatti diede alcuni accenni riguardo alla trama del presunto sequel: "Tuco sta ancora cercando quel figlio di puttana. E scopre che il Biondo è stato ucciso. Ma suo nipote è ancora vivo, e sa dove è nascosto il tesoro. Così Tuco decide di inseguirlo."


IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO E L'ESPLOSIONE DEL PONTE CHE FECE ARRABBIARE SERGIO LEONE

Secondo Eli Wallach, quando arrivò il momento di far saltare in aria il ponte, durante le riprese di una delle più celebri scene de Il buono, il brutto, il cattivo, accadde qualcosa di semplicemente assurdo. Sergio Leone aveva chiesto al capitano dell'esercito spagnolo in carica di attivare la miccia, in segno di gratitudine per la collaborazione dell'esercito.

I due decisero di far saltare in aria il ponte utilizzando il segnale "Vai!", gridato da Leone attraverso un walkie-talkie. Sfortunatamente, un altro membro della troupe parlò sullo stesso canale, dicendo le parole "vai, vai!", intendendo "va bene, procedi" a un altro tecnico. Il capitano, sentito questo segnale, pensò che fosse arrivato il momento di far saltare in aria il ponte.
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Sfortunatamente, in quel momento, nessuna telecamera era in funzione; il regista italiano era così sconvolto che decise di licenziare il membro della troupe. Il Capitano, a sua volta, era molto dispiaciuto per l'accaduto e propose a Leone di utilizzare l'esercito per ricostruire il ponte al fine di farlo saltare in aria di nuovo.

Leone acconsentì immediatamente ma il Capitano aveva una condizione: il regista avrebbe dovuto riassumere il membro della troupe che aveva licenziato. Leone mise da parte l'orgoglio e accettò la sua offerta, perdonò il tecnico, il ponte fu ricostruito e la scena fu portata a termine con successo.


EAGLE SI ALLARGA: ACQUISTATA LA M2 PICTURES

Nella seconda metà di luglio, la Eagle Pictures di Tarak Ben Ammar ha reso nota l'acquisizione di un'altra società di distribuzione italiana, la M2 Pictures.

Un importante cambiamento, dunque, avvenuto nell'universo dell'entertainment italiano. L'annuncio è arrivato nel cuore di una calda stagione che permetterà così a Eagle Pictures di pianificare al meglio i prossimi mesi dal punto di vista della produzione e della distribuzione cinematografica.

Quella appena trascorsa non è stata di certo una prima metà dell'anno semplice per il settore. Anzi, la pandemia globale ha stravolto interi calendari relativi alla produzione di nuovi progetti o semplicemente all'uscita nelle sale di film già pronti per essere presentati al pubblico. Seppure finora non siano stati resi noti ulteriori dettagli riguardo l'accordo tra Eagle Pictures e M2 Pictures, non è così improbabile il collegamento tra la cessione di quest'ultima e la crisi che in questo 2020 ha colpito l'intero settore. Secondo quanto circolato nei giorni che hanno seguito l'accorpamento tra le due case di distribuzione, già da tempo M2 si trovava a fare i conti con gravi difficoltà finanziarie. L'accordo tra le società è stato raggiunto in data 23 luglio 2020.

Ricordiamo che la fondazione di Eagle Pictures risale al 1986, voluta dai fratelli Stefano e Ciro Dammicco. Attualmente la società è controllata da Tarak Ben Ammar, con Andrea Goretti che ricopre il ruolo di Amministratore Delegato. M2 Pictures, invece, ha operato nel settore a partire dal 2010. Un decennio durante il quale si è occupata dell'intero processo produttivo dei film, dall'acquisizione dei diritti alla distribuzione attraverso vari canali (Cinema, Pay TV e Home Video). Tra i film distribuiti da M2 ricordiamo Effetti Collaterali, Quella casa nel bosco e Noi siamo infinito.


INFINITY, I FILM E LE SERIE TV IN CATALOGO AD AGOSTO 2020

Per trascorrere un'estate all'insegna del grande cinema, ad agosto il catalogo di Infinity si arricchisce con nuovi film e serie tv: da Il Diritto di Opporsi a Downsizing - Vivere alla Grande, ma anche Kung Fu Panda e Kung Fu Panda 2. E per le serie tv, la terza stagione di Claws e la quarta stagione di Animal Kingdom.

CINEMA

Tratto dall'acclamato romanzo di Nicholas Searle, L'inganno perfetto, che vede insieme per la prima volta sul grande schermo l'attrice premio Oscar Helen Mirren e il candidato a due premi Oscar Ian McKellen, sarà disponibile su Infinity Premiere dal 7 al 13 agosto. Il genio della truffa Roy Courtnay non riesce a credere alla propria fortuna quando incontra online la benestante vedova Betty McLeish. Mentre Betty gli apre le porte di casa e della sua vita, Roy rimane sorpreso scoprendosi affezionato alla donna: quella che avrebbe dovuto essere una truffa veloce e rapida si trasforma in un percorso da funambolo, il più infido della sua vita.

Il diritto di opporsi: Jamie Foxx, Michael B. Jordan in una scena del film
Il diritto di opporsi, basato su fatti realmente accaduti, arriverà su Infinity Premiere dal 14 al 20 agosto. Interpretato da Michael B. Jordan e dai premi Oscar Jamie Foxx e Brie Larson, il film segue il giovane avvocato Bryan Stevenson e la sua storica battaglia per la giustizia: dopo essersi laureato ad Harvard, Bryan avrebbe potuto scegliere fin da subito di svolgere dei lavori redditizi ma, al contrario, si dirige in Alabama con l'intento di difendere persone condannate ingiustamente, con il sostegno dell'avvocatessa locale Eva Ansley.

La Dea Fortuna, Accorsi, Leo e Trinca tris di genitori: "Non bisogna aver paura dei sentimenti"

Con Stefano Accorsi, Edoardo Leo e Jasmine Trinca, La Dea Fortuna è in arrivo su Infinity Premiere dal 21 al 27 agosto. Arturo e Alessandro sono una coppia da più di quindici anni ma nonostante la passione e l'amore si siano trasformati in un affetto importante, la loro relazione è in crisi da tempo. L'improvviso arrivo nelle loro vite di due bambini lasciati in custodia per qualche giorno da Annamaria, la migliore amica di Alessandro, potrebbe però dare un'insperata svolta alla loro stanca routine. La soluzione sarà un gesto folle, ma d'altronde l'amore è uno stato di piacevole follia.

Interpretato da Joaquin Phoenix, che ha ottenuto il Premio Oscar come Miglior attore protagonista, Joker sarà disponibile su Infinity Premiere dal 28 agosto al 3 settembre. Il film diretto da Todd Phillips è incentrato sulla figura dell'iconico villain: l'esplorazione di Phillips su Arthur Fleck è quella di un uomo che lotta per trovare la sua strada in una società fratturata come Gotham. Durante il giorno lavora come pagliaccio, di notte si sforza di essere un comico di cabaret... ma scopre che lo zimbello sembra essere proprio lui.

In arrivo su Infinity dal 6 agosto, Critters Attack - Il Ritorno degli Extraroditori: quinto capitolo della saga a cavallo tra horror e commedia, il film segue le vicende della ventenne Drea che con riluttanza accetta un lavoro come babysitter per un professore del college che spera di poter frequentare. Per cercare di intrattenere i figli del professore e suo fratello minore Phillip, Drea decide di portarli a fare una gita, senza sapere che delle misteriose creature aliene hanno iniziato a divorare qualsiasi cosa vivente che incontrano.

King Arthur - Il potere della spada sarà disponibile su Infinity dal 6 agosto, anche in 4K. Quando il padre del piccolo Artù viene assassinato, suo zio Vortigern si impadronisce del trono. Derubato dei diritti che gli spetterebbero per nascita e senza sapere chi sia realmente, Artù riesce a sopravvivere nei vicoli oscuri della città. Quando estrae la mitica spada dalla roccia, la sua vita cambia radicalmente ed è costretto ad accettare la sua vera eredità.

Dal 13 agosto sarà disponibile su Infinity The Banana Splits Movie, un film commedia horror basato sulla serie televisiva per bambini del 1968, The Banana Splits. Il film segue le vicende di una famiglia che prende parte a uno show dal vivo dei Banana Splits, ma la rock band animatronica ha appena saputo che il loro spettacolo sarà presto cancellato e, non avendo alcuna intenzione di lasciare che accada, perdono il controllo ed esplodono in una furia omicida contro il pubblico.

Kung Fu Panda e Kung Fu Panda 2 saranno disponibili su Infinity rispettivamente dal 17 e dal 18 agosto. I primi due capitoli della serie cinematografica raccontano le vicende del panda Po, doppiato da Fabio Volo nella versione italiana, e dei Cinque Cicloni (Tigre, Scimmia, Mantide, Vipera e Gru), intenti a proteggere la Cina da terribili minacce grazie all'arte del kung fu.

Il primo capitolo della celebre saga cinematografica tratta dal romanzo fantasy di J.R.R. Tolkien, Il signore degli anelli - La compagnia dell'anello, sarà disponibile su Infinity dal 19 agosto. Molto tempo fa, nella Seconda Era della Terra di Mezzo, furono forgiati diciannove grandi Anelli. Ma Sauron, l'Oscuro Signore di Mordor, forgiò un Anello Sovrano con cui intendeva portare tutti gli altri Anelli sotto il suo dominio. Adesso, il futuro della civiltà dipende dal destino dell'Anello Sovrano, che il fato ha deposto nelle mani di un giovane hobbit di nome Frodo Baggins.

Downsizing: un Matt Damon in miniatura per salvare un mondo che si autodistrugge

Downsizing - Vivere alla grande: Matt Damon in una scena del film
Downsizing - Vivere alla grande: Matt Damon in una scena del film
Interpretato da Matt Damon e Christoph Waltz, Downsizing - Vivere alla grande arriverà su Infinity dal 23 agosto. Cosa accadrebbe se, come soluzione al problema della sovrappopolazione, un gruppo di scienziati scoprisse il modo di ridurre gli uomini a esseri viventi di 12 centimetri? In un mondo miniaturizzato il denaro potrebbe offrire nuove opportunità. Ed è con questa promessa di vita migliore che Paul e sua moglie decidono di abbandonare la loro vita stressata in Omaha per farsi rimpicciolire e trasferirsi in una nuova comunità 'ridotta': una scelta che aprirà le porte a nuovi cambiamenti e avventure.

In arrivo su Infinity dal 29 agosto anche La rivincita delle sfigate: con il diploma che incombe, due "brave ragazze" accademicamente dotate, frustrate dalla loro posizione sociale nella gerarchia della scuola superiore, si sballano durante l'ultima notte dell'ultimo anno di liceo. Dopo che la loro serata di sperimentazione va storta, alla fine imparano che essere delle "cattive ragazze" non è proprio come si aspettavano.

SERIE TV
Dal 1° agosto, sarà disponibile su Infinity la terza stagione completa di Claws, la serie incentrata sulle vicende di cinque estetiste della Florida e gli intrecci con la malavita locale. Nella terza stagione, le ragazze impareranno presto che nel mondo dei casinò la posta in gioco è altissima e Desna tenterà la fortuna mettendosi in affari con una coppia losca, Mac e Melba. Su Infinity è disponibile anche la seconda stagione completa di Claws.

In arrivo dal 2 agosto anche la quarta stagione completa di The Detour, che si aggiunge alla terza stagione già disponibile su Infinity. La divertente comedy segue le vicende di due genitori, Nate e Robin, alle prese con un disastroso viaggio insieme ai propri figli.

Infine, dal 3 agosto arriverà su Infinity la quarta stagione completa di Animal Kingdom, che andrà ad aggiungersi alla terza stagione già disponibile su Infinity. Basata sull'omonimo film australiano del 2010, la serie segue la vita di un ragazzo diciassettenne che, dopo la morte della madre, va a vivere con i Cody, una famiglia dallo stile di vita eccessivo dedita alle attività criminali, guidata dalla matriarca Smurf.


BLACK PANTHER 2 POTREBBE CAMBIARE DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA?

Il talento di Rachel Morrison, primo direttore della fotografia donna ad essere candidata agli Oscar, è innegabile, ma purtroppo potrebbe essere un talento di cui Ryan Coogler dovrà fare a meno per il sequel del cinecomic di successo Black Panther 2.

Una delle maggiori attrattive del cinecomic Marvel vincitore di ben 3 premi Oscar è stata senz'altro la sua vivida fotografia, che Ryan Coogler, regista del film, sperava di mantenere anche per il sequel. Ma la prolungata emergenza sanitaria potrebbe averlo privato di questa scelta.

Rachel Morrison sarebbe infatti ancora impegnata con le riprese del suo film d'esordio alla regia Flint Strong, che a causa del virus devono ancora essere completate.

"Avrei dovuto consegnare il mio film, e poi qualche mese dopo tornare sul set di Black Panther per iniziare le riprese del sequel. Adesso potrebbe esserci un problema di coincidenza di date" spiega la Morrison "Ryan e io ci sentiamo regolarmente. Mi ha chiamato qualche settimana fa per dirmi di aver avuto un sogno in cui le riprese erano iniziate da tre settimane, e a un certo punto si palesava quest'uomo, un altro direttore della fotografia, econ una telecamera in mano, e lui che esclamava 'Questo non è il mio DP! Dove diamine è Rachel?'".

Al momento, quindi, un suo ritorno per Black Panther sembrerebbe improbabile, ma non è ancora detto... "Se riuscissimo a tornare per Settembre sul set di Flint Strong, probabilmente potrei farcela, ma credi che sia arrivato il momento della verità un po' per tutti, e anche per me per capire se è sicuro che le riprese del mio film slitteranno a gennaio, e non sarò in grado di tornare per Black Panther 2, che per sarebbe devastante. Ma se a gennaio non potremo tornare, e la produzione verrà spostata in autunno o l'anno successivo, allora forse potrei tornare per Black Panther 2" conclude.

Incrociamo le dita!


IL TEMPO DELLE MELE: 5 CURIOSITÀ SUL FILM CULT CON SOPHIE MARCEAU

Il Tempo delle Mele è un cult intramontabile e dopo 40 anni è ancora uno dei film più amati. Tra un sospiro nostalgico e l'altro, vi sveliamo cinque curiosità che forse non conoscete sulla pellicola con Sophie Marceau.

Il casting: la produzione francese si impegnò molto nella scelta dei personaggi principali, e vennero provinati più di 3000 ragazzi, che dovevano recitare la scena dell'invito di Raoul alla festa e risultare convincenti. Un processo davvero estenuante.

Sophie Marceau come ultima risorsa: nonostante le ricerche spasmodiche, i produttori non riuscirono a prendere una decisione sull'attrice protagonista e fino all'ultimo dovettero cercare ovunque. Poi si presentò una ragazza, che riuscì a colpire il regista per la sua semplice bellezza e per la bravura nella recitazione. Il resto è storia...

Gli incassi: nella prima settimana nei cinema francesi il film riuscì solamente a conquistare il sesto posto, ma dopo poco tempo riuscì a stracciare ogni record. In Italia incassò oltre 7 milioni e si trasformò in un successo clamoroso tra i giovani, che durante il tour promozionale si accalcarono fuori dai locali, provocando anche qualche incidente.

Il cambio di nome: sono due i cambiamenti, a dire il vero. L'attrice tredicenne decise di cambiare il proprio nome (Sophie Maupu) su consiglio del regista Claude Pinoteau, ma volle mantenere le stesse iniziali. Così divenne famosa come Sophie Marceau. Lo stesso film poi dovette cambiare titolo all'estero: il pubblico italiano, ad esempio, non avrebbe compreso il significato di La Boum (Il ballo), e si pensò quindi di cambiarlo ne Il Tempo delle Mele.

Il terzo capitolo: nonostante ci sia effettivamente stato un secondo film della serie, in molti ritengono che ne sia uscito anche un terzo. In realtà Il tempo delle mele 3 è soltanto il titolo dato in Italia ad un film dello stesso regista, con protagonista ancora Sophie Marceau, ma intitolato in originale L'Etudiante.

Non ha nulla a che fare con i due film precedenti. Gli attori si erano detti disposti a tornare per un eventuale sequel agli inizi degli anni 2000, ma poi non se ne fece più nulla.


DOCTOR STRANGE, UNA TEORIA SPIEGA COME POTREBBE ESSERE L'EROE PIÙ POTENTE DEL MCU

Quando si parla di supereroi, c'è sempre una domanda che li accompagna: qual è il più forte/potente tra di loro? Nel caso del MCU, una teoria vorrebbe come detentore di questo titolo Doctor Strange, ma solo dopo determinati avvenimenti che potrebbero verificarsi in Doctor Strange in the Multiverse of Madness.

Finora, il patron dei Marvel Studios Kevin Feige ha tentato di rispondere più di una volta alla stessa domanda, facendo però due nomi diversi: in precedenza, Feige ha eletto Captain Marvel come supereroe più potente del MCU, per poi virare su Wanda Maximoff a.k.a. Scarlet Witch.

I colleghi di Screen Rant, però, la pensano diversamente, e credono che Doctor Strange In The Multiverse of Madness possa rendere Doctor Strange la forza più inarrestabile tra i suoi compagni.

Come? Molto semplicemente, allenandosi e praticando le arti mistiche... Per un considerevole lasso di tempo.

Nonostante i suoi poteri siano già abbastanza strabilianti, lo Stephen Strange di Benedict Cumberbatch. è dopotutto ancora un "novellino", specialmente se paragonato all'Antico (Tilda Swinton). E ora che non ha più la Gemma del Tempo a sua disposizione, come può sperare di superare quest'ultima senza ricorrere, come lei, alla Dimensione Oscura?

Il sequel diretto da Sam Raimi sembrerebbe preannunciare, come da titolo, l'esplorazione di più angoli del Multiverso... E se Strange venisse in un qualche modo forzato in esilio in una di quelle dimensioni senza tempo, o dove comunque il tempo scorre diversamente? E se gli ci volessero anni e anni, forse anche secoli e millenni, per poterne uscire? E se, durante questo periodo di tempo, acquisisse tutte le capacità e l'esperienza necessarie per surclassare il suo mentore?

Non conosciamo ancora la trama di Doctor Strange in the Multiverse of Madness, ma un power-up per il nostro Stregone Supremo ci sembra quasi scontato... Il come, però, sarà tutto da scoprire.


STAR TREK: SVELATO L'EPISODIO A CUI SI ISPIRERÀ QUENTIN TARANTINO PER IL SUO FILM?

Dopo lo stop al progetto di Noah Hawley, c'è grande interesse da parte del pubblico per quanto riguarda il modo in cui verrà gestito il franchise, soprattutto perché arrivano nuove voci riguardanti lo Star Trek che potrebbe scrivere Tarantino.

Il regista non ha mai dato molte conferme a riguardo, e poco tempo fa aveva annunciato che probabilmente non sarà lui a dirigere il film, eppure potrebbero avere un certo peso le sue scelte in fase di sceneggiatura. Deadline riporta che Tarantino non avrà a che fare con il progetto che aveva proposto a J.J.Abrams e a Paramount Pictures, e che il suo film sarà "basato su un episodio della serie classica di Star Trek che ha luogo soprattutto a terra e in un'ambientazione gangster anni '30".

La puntata in questione potrebbe essere "A Piece of the Action", in cui l'Enterprise è alla ricerca della USS Horizon, nave scomparsa da più di un secolo. Una volta atterrato sul pianeta Sigma Iotia II, il gruppo di protagonisti si accorge che in realtà l'equipaggio della Horizon ha influito eccome nello sviluppo della popolazione locale (violando così le regole): ha infatti lasciato sul pianeta un libro intitolato Chicago Mobs of the Twenties, incentrato sulla criminalità organizzata, e gli abitanti hanno basato la loro società su quel materiale.

Gli alieni che si incontrano nell'episodio riprendono quindi il linguaggio tipico dei film crime, e ciò potrebbe rispecchiare perfettamente la volontà e lo stile di Tarantino. Il regista aveva infatti rivelato: "Se lo farò, è questo che sarà: sarà Pulp Fiction nello spazio".


THE PUSHER: IL THRILLER CHE PERMISE A DANIEL CRAIG DI DIVENTARE 007

The Pusher è un film fondamentale nella carriera di Daniel Craig, perché gli permise di mettere in mostra tutto il suo fascino freddo e distaccato, al servizio di una storia di criminalità che ha più di qualche punto di contatto con il cinema di Tarantino.

L'anonimo protagonista è uno spacciatore di cocaina sul punto di abbandonare il mestiere, proposito che viene costantemente rimandato a causa delle richieste dei suoi colleghi, che si vogliono servire di lui per un ultimo compito. La premessa serve per trascinare lo spettatore al centro del mondo della criminalità organizzata, tra locali notturni e rapimenti vari.

Il film inglese (il cui titolo originale è Layer Cake) vede il debutto alla regia di Matthew Vaughn e potrebbe essere interessante recuperarlo anche perché fu proprio grazie a questo ruolo che Craig suscitò l'interesse dei produttori di 007. Barbara Broccoli, figlia dello storico produttore dei film dedicati a James Bond, decise di proporgli la parte nel reboot Casinò Royale proprio dopo averlo visto in The Pusher. Con la scadenza del contratto di Pierce Brosnan la scelta ricadde quindi su Craig, che alla fine accettò l'offerta.

Il look è sicuramente quello, e in più di qualche scena si possono notare dei riferimenti al futuro James Bond. Per chi fosse interessato a recuperarlo, il film sarà trasmesso su Rai4 sabato 08 agosto alle 21:20, e in replica domenica alle 19.

Intanto i fan attendono notizie sulla data di uscita di No Time To Die, ultimo film di 007 per Craig, in cui sarà presente anche Rami Malek nei panni del villain principale.


MARK RUFFALO RICORDA IL SUO GIGANTESCO SPOILER DI AVENGERS INFINITY WAR: "MUOIONO TUTTI"

Secondo Mark Ruffalo i veri eroi indossano una maschera, un indumento che gli sarebbe tornato utile anche per coprirsi il volto e darsi alla fuga quando spoilerò senza pietà il finale di Avengers: Infinity War.

Un utente Twitter l'ha sfidato utilizzando il meme del momento e chiedendogli di confessare un'azione per la quale gli verrebbe "revocata la tessera del club MCU". A dire il vero l'interprete di Hulk avrebbe moltissimi episodi tra i quali scegliere, visto che ha più volte rivelato i segreti della Marvel senza pensarci due volte, ma in questo caso ha voluto postare una gif che lo ritrae con Don Cheadle (War Machine), in un'intervista che rilasciarono prima di Infinity War.

"Se non sono stato buttato fuori fino ad ora, nessuno corre rischi", commenta con sincerità. Nell'intervista, che vi riportiamo nel video in alto, possiamo apprezzare tutta la paura negli occhi del collega, quando Ruffalo inizia a dire che il finale sarà molto diverso e che gli eroi stavolta potrebbero non trionfare. A quel punto l'intervistatore conviene con lui che spesso nelle produzioni Marvel si mette male per i supereroi:

"Aspetta di vedere il prossimo film, muoiono tutti! Cioè, non tutti... possiamo riavvolgere tutto? Sono nei guai?", e Don Cheadle lo fulmina con lo sguardo e tenta disperatamente di interromperlo. Un pezzo di storia del Marvel Cinematic Universe che resterà negli annali, forse il miglior lavoro di Ruffalo nel campo degli spoiler atomici.

Il bello è che all'epoca in molti pensavano si trattasse di una gag simpatica, per poi scoprire che il finale del film vedeva effettivamente la morte di moltissimi supereroi per colpa di Thanos. In un'altra occasione l'attore rivelò anche i primi 10 minuti di Thor Ragnarock, facendo partire inavvertitamente una diretta col telefono, mentre assisteva alla premiere del film.



Edited by Triplethor - 8/8/2020, 22:36
view post Posted: 8/8/2020, 09:53 The Umbrella Academy - Ellen News

THE UMBRELLA ACADEMY 2, AVETE TROVATO TUTTI GLI EASTER EGG SULLA STAGIONE 3?

Con i pupilli Hargreeves le sfide sono sempre dietro l'angolo e in questo caso in quelli più oscuri della serie Netflix: la piattaforma ha infatti nascosto numerosi indizi sul prossimo villain dell'organizzazione di aspiranti eroi. Sarete così attenti da scovarli tutti?

La sfida viene lanciata direttamente dalla piattaforma con un tweet davvero intrigante, ma se non avete ancora terminato la seconda stagione di The Umbrella Academy vi avvertiamo di seguito troverete alcuni spoiler sul finale di stagione!

La piattaforma ha rivelato che l'arrivo dei misteriosi membri della Sparrow Academy, i nuovi bambini prodigio adottai da Reginald Hargreeves apparsi nell'episodio "La fine di qualcosa", non sarebbero dovuti essere una sorpresa per i fan della serie. Gli indizi disseminati nei 10 episodi appena distribuiti sarebbero infatti 43, notizia che coglie completamente alla sprovvista gli utenti della piattaforma.

"Spoiler Alert: ci sono 43 riferimenti agli Sparrow disseminati nella seconda stagione di The Umbrella Academy. Scommettiamo che non riuscirete a trovarli tutti", si legge nel post, che troverete in calce.

La stagione 2 ha lasciato insolute molte domande che dovranno necessariamente trovare risposta in the Umbrella Academy 3, in cui, nel caso la serie vanga rinnovata, speriamo di conoscere più da vicino i membri della Sparrow Academy.


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view post Posted: 8/8/2020, 09:06 The Umbrella Academy - Ellen News

THE UMBRELLA ACADEMY 2: LE ANTICIPAZIONI SUL FUTURO DI BEN DOPO IL FINALE

Dopo gli eventi del finale di The Umbrella Academy 2 in molti si sono chiesti quale futuro attende Ben, aka Nr.6, e a dare preziose anticipazioni è l'attore ed interprete Justin Min. Attenzione! Di seguito troverete alcuni spoiler sulla stagione 2!

Dopo anni trascorsi a vegliare su Klaus (Robert Sheehan), Ben sacrifica la sua "vita" a poche battute dal finale per scongiurare una seconda apocalisse, ancora una volta provocata dagli immensi poteri di Vanya (Ellen Page), ma per il fratello perduto le avventure non sono finite. Negli ultimi secondi di "La fine di qualcosa" lo vediamo infatti vivo e vegeto nel futuro alternativo avveratosi dopo gli eventi del 1963. Cosa lo aspetta nella prossima stagione?

"Non è più un fantasma, ve lo posso assicurare. "ha dichiarato Min. "Adesso è vivo e una delle cose più ambiziose che volevamo fare era creare il maggior contrasto possibile tra il Ben fantasma e quello la sua versione della Sparrow Academy. Così, mentre i ragazzi erano alle prese con la folle tempesta di neve e le riprese dell'episodio 10, io ero a rifarmi trucco e dei capelli per dare un nuovo look a Ben. Spero non cambi solo nell'aspetto e che nella stagione 3 possa rivelarsi molto diverso, anche in termini di personalità e carattere, dal Ben che conosciamo".

"Il bello di Ben è che amiamo l'interpretazione di Justin. È un grande attore e il fatto di essere stato con Klaus per molto tanto tempo e che non ha interagito con nessun altro ci dispiaceva: volevamo rimanesse con noi e dare a Ben una seconda vita", ha detto lo showrunner Steve Blackman. "Sono stato previdente nel dirgli che la sua 'morte' sarebbe arrivata presto, ma anche che ci sarebbe stata una sorpresa nell'Episodio 10. Il Ben che incontriamo alla fine del 10 è vivo, è nel mondo reale, e in qualche modo è un indizio sul fatto che possa esserci una stagione 3".


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view post Posted: 7/8/2020, 19:00 MovieTown - Cinema

CINEWS SECONDA PARTE

VENERDI

07/08/2020



MARK RUFFALO: L'ATTORE DI HULK SPIEGA PERCHÉ INDOSSA LA MASCHERINA

Abbiamo scoperto un nuovo easter egg de L'Incredibile Hulk, nel frattempo Mark Raffalo ha voluto condividere un importante messaggio riguardo l'uso della mascherina per contrastare l'epidemia di Coronavirus.

Il modo più efficace per fermare i numerosi contagi di COVID-19 è quello di indossare una mascherina per proteggere sé stessi e gli altri. Il famoso attore visto nei diversi film del MCU ha quindi deciso di scrivere un messaggio sulla sua pagina Twitter, per spiegare i motivi dell'uso della mascherina, usando l'hashtag #WearAMask. Ecco il suo commento che trovate anche linkato in calce alla notizia: "Indosso una maschera perché tengo alle persone intorno a me. È un concetto molto semplice".

Come i messaggi dei suoi colleghi, tra cui quello di Hugh Jackman che ha condiviso delle fan art in cui si può vedere Wolverine indossare una mascherina, anche il tweet di Mark Ruffalo è diventato subito virale, con quasi trenta mila Mi Piace e più di duemila cinquecento condivisioni.

Nel frattempo i fan del personaggio dei fumetti della Marvel sono ansiosi di scoprire quali saranno i prossimi progetti in cui sarà presente Bruce Banner, mentre aspettiamo ulteriori informazioni, vi segnaliamo questa notizia che ci mostra i diversi look alternativi del protagonista de L'Incredibile Hulk.




ROBIN WILLIAMS, IL TRAILER DEL DOCUMENTARIO SUGLI ULTIMI GIORNI DI VITA DELLA STAR

La battaglia con un disturbo neurodegenerativo noto come demenza da corpi di Lewy e gli ultimi giorni di vita di Robin Williams verranno approfonditi nel nuovo documentario Robin's Wish, di cui è stato diffuso il primo trailer. Il film racconta una parte molto dolorosa della vita del celebre attore americano a sei anni dalla sua morte.

Robin Williams morì suicida l'11 agosto 2014, all'età di 63 anni. Il documentario Robin's Wish getterà 'una luce completamente nuova sulla tragedia, bellezza e potere dietro la mente di uno dei più grandi intrattenitori di tutti i tempi', secondo quanto riporta la logline ufficiale del film su Entertainment Weekly.

Robin's Wish è stato diretto da Tyler Norwood e approfondisce per la prima volta sul grande schermo la malattia da cui era afflitto Robin Williams; nel film verranno esaminati gli ultimi giorni della star attraverso le interviste con la vedova Susan Schneider Williams, così come con i suoi amici e colleghi, tra i quali Shawn Levy e John R. Montgomery.

"Si è trattato di onorare l'eredità di Robin realizzando il suo desiderio. Questo è il momento, per il mondo, di guardare più in profondità nel personaggio e nelle sue strazianti esperienze vissute da un uomo incredibile, uno che ha emozionato tutti quanti. Voglio ringraziare tutti coloro che sono coinvolti nel racconto di questa storia. Spero che facciamo del bene al mondo portando consapevolezza su ciò che Robin stava attraversando".

I fan hanno ricordato Robin Williams nel giorno del suo compleanno, con emozionanti messaggi alla memoria dell'attore.
A luglio vi abbiamo raccontato un aneddoto in cui Robin Williams ruppe il naso a Robert De Niro.




300 E QUELLA FRASE SUGLI SCUDI: VERITÀ O FINZIONE CINEMATOGRAFICA?

300 non va certo preso alla stregua di un documentario: il film con Gerard Butler, esattamente come l'opera originale di Frank Miller, nacque non certo con l'intento di descrivere accuratamente gli usi e costumi spartani, ma piuttosto con quello di rendere omaggio allo spirito di quei combattenti sacrificatisi tanto eroicamente.

Detto ciò, va comunque notato come degli elementi storicamente accurati, nel film del 2006, effettivamente ci siano: tra questi troviamo ad esempio una delle frasi più iconiche che sentiamo pronunciare dai protagonisti di 300.

Stiamo parlando dell'augurio che le mogli degli spartani in partenza rivolgono ai loro mariti diretti alle Termopili: "Ritorna con il tuo scudo o su di esso". Pare, infatti, che le donne spartane fossero effettivamente solite congedare in questo modo i loro uomini destinati alla guerra: tornare senza lo scudo avrebbe infatti significato essere fuggiti dalla battaglia, abbandonando quindi dietro di sé qualunque elemento potesse rallentare la corsa.

Ad un marito codardo, insomma, le donne spartane avrebbero preferito un marito morto da eroe (e riportato in patria al di sopra dello scudo, appunto)... O comunque questo era quanto la società spartana imponesse loro di preferire, non sappiamo quanto di buon grado! Scudi a parte, comunque, qui trovate un nostro approfondimento sull'accuratezza storica di 300.


TENET: NEL FILM DI CHRISTOPHER NOLAN C'È MENO CGI DI QUANTO PENSATE

Himesh Patyel ce lo aveva detto: Nolan fa davvero l'impossibile con la telecamera, e di CGI in Tenet ne avremmo vista davvero poca. E adesso i numeri lo dimostrano.

"In quanto a visualità, il film è davvero impressionante, ma il conteggio degli hot in cui abbiamo utilizzato degli effetti speciali è più basso di quello della maggior parte di commedie romantiche" ha raccontato infatti Christopher Nolan a ICG, e Jennifer Lame, la montatrice di Tenet, quantifica in un "meno di 300".

Per capirsi, un film come Avengers: Endgame ne conterebbe, si dice, più di 2000; un numero a cui Nolan, fa presente Collider, si sarebbe avvicinato solo con Interstellar, mentre per altri suoi lavori come Inception o il primo e l'ultimo film della trilogia di Batman, non sarebbe andato oltre i 650.

Questo vorrà dire forse che non ci sarano grandi scene d'azione in Tenet? Niente di più errato.

La maggior parte di queste sono infatti state girate con la cinepresa ed effetti pratici (dopotutto, la produzione ha persino permesso che Nolan facesse schiantare un vero aereo).

Ma non è solo il regista a potersi prendere il merito della potenza visiva di Tenet: lui stesso dà enorme credito al supervisor degli effetti speciali Andrew Jackson per aver trovato il modo di assecondare le sue volontà "quasi annullando il normale lavoro di un supervisor di VFX, avendoci aiutato a trovare soluzioni pratica per tante scene"; e, ovviamente, il direttore della fotografia Hoyte van Hoytema "La dinamica tra regista e DP è importante tanto quanto quella tra il regista e gli attori principali. Il miglior DP di aiuta a trovare l'equilibrio narrativo tra esplorazione creativa ed esecuzione pratica".

Tenet sarà nelle sale italiane a partire dal 26 agosto.


TRANSCENDENCE, QUANDO JOHNNY DEPP NON BASTA AD EVITARE IL FLOP

Transcendence, pellicola di fantascienza prodotta da Christopher Nolan e diretta da Wally Pfister, collaboratore di lunga data del regista di Tenet al suo debutto dietro la macchina da presa di un lungometraggio.

Pfister ha infatti lavorato come direttore della fotografia di alcuni dei film più apprezzati di Nolan come Memento, Batman Begins, Il cavaliere oscuro, Inception e Il cavaliere oscuro - Il ritorno, e quest'ultimo ha individuato Transcendence, la cui sceneggiatura proveniva dalla blacklist dei migliori script non ancora prodotti del 2012, come il perfetto progetto per l'esordio alla regia di Pfister.

Nonostante la produzione dello stesso Nolan e la presenza di un attore di razza come Johnny Depp, tuttavia, il film si è rivelato un vero e proprio flop di pubblico e critica con un indice di gradimento del 19% su Rotten Tomatoes e soprattuto un incasso di soli $103 milioni, appena utili a coprire le spese di produzione ($100 milioni).

Nel film, Will Caster è uno stimato ricercatore nel campo dell'intelligenza artificiale che sta lavorando a una macchina senziente, capace di ricreare, oltre all'intelligenza artificiale, anche l'intera gamma delle emozioni umane. I suoi esperimenti gli hanno tuttavia procurato molti nemici, specie nelle fila dei movimenti estremisti anti-tecnologia. Quando Will subisce un attentato da parte di questi ultimi, sua moglie Evelyn e il suo amico Max impiantano le sue sinapsi nella macchina da lui stesso creata, provocandone così la "trascendenza".


RONIN: 7 CURIOSITÀ SUL CULT D'AZIONE CON ROBERT DE NIRO E JEAN RENO

Ronin, thriller d'azione diretto da John Frenkenheimer con protagonisti Robert De Niro e Jean Reno ambientato dopo la caduta del Muro di Berlino e passato alla storia per i suoi adrenalinici inseguimenti e sparatorie.

Il film segue un gruppo di mercenari segreti le cui abilità di sorveglianza, ricognizione ed attacco sono in vendita al migliore offerente. Cinque di questi operativi, conosciuti come "Ronin", vengono convocati da un misterioso cliente a Parigi per una missione pericolosa: impadronirsi di una valigetta top secret.

Di seguito potete trovare tutti i retroscena da non perdere sul dietro le quinte di Ronin:


Per fare sembrare che Robert De Niro e Natascha McElhone stessero effettivamente guidando durante l'inseguimento in macchina, la produzione ha utilizzato delle auto con guida a destra e dei comandi finti sul lato del passeggero.

Durante le riprese sono state distrutte ben 80 automobili.

Tre attori del film hanno interpretato un villain nella saga di 007: Sean Bean è stato Alec Trevelyan aka Janus in "GoldenEye" (1995), Michael Lonsdale era Hugo Drax in "Moonraker – Operazione spazio" (1979), mentre Jonathan Pryce era Elliot Carver ne "Il domani non muore mai" (1997).

Per aumentare il realismo nelle scene d'azione sono stati ingaggiati oltre 300 stuntman, tra cui il pilota di Formula 1 Jean-Pierre Jarier.

Vincent, il mercenario interpretato da Jean Reno, utilizza una sola pistola per tutto il filma: una Beretta 92FS Inox.

In un sondaggio condotto nel 2008 da CAR Magazine sulle "40 migliori macchine viste al cinema", sono entrate in classifica 4 automobili di Ronin: l'Audio S8 (9° posto), la Citroen XM e la Peugeot 605 (24° posto) e la BMW 535i (29° posto).

Il regista John Frenkenheimer possiede una Mercedes marrone simile a quella utilizzata nel secondo inseguimento. Nello sceneggiatura non era specificato quale auto avrebbero preso Vincent e Sam, e lui ha suggerito di usare quel modello.


DA JOKER A CATWOMAN: TUTTI I VILLAIN DEI FILM DC, DAL PEGGIORE AL MIGLIORE

Pochi franchise hanno regalato alla storia del cinema una serie di villain iconici come quelli DC, dal Lex Luthor interpretato da Gene Hackman nei film di Superman ai Joker impersonati da Jack Nicholson e Heath Ledger rispettivamente nei Batman di Tim Burton e Christopher Nolan, passando per la seducente Catwoman di Michelle Pfeiffer.

Lanciandosi in un'impresa quasi titanica, Collider ha provato a classificare tutti i "cattivi" apparsi in un film tratto dai fumetti DC dal peggiore al migliore. Le condizioni principali sono due: il personaggio deve essere stato interpretato in live-action e in una pellicola destinata al cinema.

In fondo alla classifica, come potete vedere a questo indirizzo, troviamo gli antagonisti di alcuni dei progetti meno apprezzati del franchise. Parliamo per esempio di Parallax e Hector Hammond (Peter Sarsgaard) di Lanterna Verde, Incantatrice (Cara Delevingne) di Suicide Squad, Bane (Jeep Swenson) di Batman & Robin e in attesa di vedere Darkseid nella Snyder Cut anche Steppenwolf e Doomsday di Justice League. Più avanti, ma ancora fuori dalla Top 20, ci sono invece Lex Luthor (Jesse Eisenberg) di Batman v Superman, Dr. Sivana (Mark Strong) di Shazam! e il Mr. Freeze interpretato da Arnold Schwarzenegger in Batman & Robin.

Di seguito vi riportiamo le prime 20 posizioni, dominata come potete immaginare dai villain apparsi nei film dell'Uomo Pipistrello firmati da Burton e Nolan, ma con una sorpresa sul podio:


20. Black Manta (Yahya Abdul-Mateen III), "Aquaman"
19. Victor Zsasz (Chris Messina), 'Birds of Prey'
18. Lucifer Morningstar (Peter Stormare), "Constantine"
17. Poison Ivy (Uma Thurman), "Batman & Robin"
16. R'as al Ghul (Liam Neeson), "Batman Begins"
15. Black Mask (Ewan McGregor), "Birds of Prey"
14. Catwoman (Anne Hathaway), "Il cavaliere oscuro - Il ritorno"
13. Joker (Joaquin Phoenix), "Joker"
12. Generale Zod (Michael Shannon), "Man of Steel
11. Harvey Dent (Aaron Eckhart), "Il cavaliere oscuro"
10. Generale Zod (Terence Stamp), "Superman II"
9. Spaventapasseri (Cillian Murphy), "Batman Begins"
8. Bane (Tom Hardy), "Il cavaliere oscuro - Il ritorno"
7. Due-Facce (Tommy Lee Jones), "Batman Forever"
6. Lex Luthor (Gene Hackman), "Superman"
5. Joker (Jack Nicholson), "Batman"
4. Il Pinguino (Danny DeVito), "Batman - Il ritorno"
3. Enigmista (Jim Carrey), "Batman Forever"
2. Joker (Heath Ledger), "Il cavaliere oscuro"
1. Catwoman (Michelle Pfeiffer), "Batman - Il ritorno"


TROLLHUNTERS: RISE OF THE TITANS NEL PRIMO TRIMESTRE DEL 2021

Pochi giorni fa Guillermo del Toro aveva stuzzicato i fan su Twitter, in merito a un imminente annuncio.

Oggi in concomitanza con il lancio de I Maghi: I racconti di Arcadia, ultimo capitolo della trilogia animata creata da del Toro, DreamWorks Animation e Netflix hanno annunciato il film Trollhunters: Rise of the Titans.

Ecco il video annuncio:

https://twitter.com/i/status/1291705146200616961

Del Toro ha anticipato che tutti i personaggi torneranno per il gran finale:

“Eccolo: TUTTI – E voglio dire, tutti, torneranno nel 2021 per un grande, audace e spettacolare film che lega ogni parte dei miti! Elemento finale di Arcadia! Primo trimestre 2021!!!”

La sinossi:

Arcadia può sembrare una città normale, ma si trova al centro di linee magiche e mistiche che la rendono un punto d’incontro per molte battaglie tra le creature ultraterrene tra cui i troll, gli alieni e i maghi. Ora, gli eroi delle serie di successo Trollhunters, 3Below e Wizards si uniscono nella loro avventura più epica in cui dovranno combattere l’Ordine Arcano per il controllo della magia che li unisce tutti.

In un comunicato stampa ha aggiunto:

“Il Team Trollhunters si è impegnato, circa un decennio fa, a cercare di spingere i confini dell’animazione 3DCGI realizzata per la televisione. Fin dall’inizio abbiamo preso delle decisioni per quanto riguarda ogni risorsa e ogni decisione audiovisiva. Abbiamo delineato una vasta trilogia con una mitologia e dei personaggi interconnessi e abbiamo sempre sperato che potesse culminare con un imponente riunione “all-star”. Fortunatamente per noi, DreamWorks Animation e Netflix hanno entrambi condiviso l’idea molto ambiziosa di realizzare le tre serie intrecciate e di terminate con un lungometraggio più grande e di dimensioni epiche per completare il tutto.
Volevamo che il film migliorasse ed espandesse, ma offrisse anche una maggiore libertà d’azione, più spettacolo – anche più emozione. Siamo molto orgogliosi de I racconti di Arcadia ed estremamente motivati di offrire questo spettacolare finale al pubblico”


THE NEW MUTANTS – UN NUOVO TEASER DEDICATO A MAGIK

Intanto, è disponibile un nuovo teaser dedicato a Magik, l’eroina interpretata da Anya Taylor-Joy. Illyana Rasputin è la sorella minore di Colosso, e può evocare l’armatura di Eldritch e la Spada dell’Anima. È anche capace di teletrasportarsi.

Insieme a Wolfsbane (Maisie Williams), Cannonball (Charlie Heaton), Mirage (Blu Hunt) e Sunspot (Henry Zaga), la giovane mutante deve affrontare Demon Bear mentre si trova rinchiusa in un misterioso istituto.

La sinossi
In questo terrificante film ricco d’azione, basato sulla serie a fumetti della MARVEL, cinque giovani con abilità speciali vengono portati in un istituto segreto per sottoporsi a trattamenti che, stando a quanto gli è stato detto, li cureranno dai pericoli dei loro poteri. Nel gruppo ci sono Danielle Moonstar alias Mirage (Blu Hunt), che crea illusioni dalle paure degli altri; Rahne Sinclair (Maisie Williams), che si trasforma nel licantropo Wolfsbane; Sam Guthrie (Charlie Heaton), che – in quanto Cannonball – può volare a velocità jet protetto da un campo di forza; Roberto da Costa alias Sunspot (Henry Zaga), che assorbe e incanala il potere solare; e Illyana Rasputin alias Magik (Anya Taylor-Joy).

Sorella minore di Colosso, Magik può evocare un’armatura quando desidera, e brandisce una Spada dell’Anima che amplifica le sue numerose abilità psichiche e sovrumane. Invitati dalla Dr.ssa Cecilia Reyes (Alice Braga) per condividere le loro storie su quando i loro poteri si sono manifestati, i cinque “pazienti” capiscono di trovarsi in una classe di persone chiamate “mutanti”, che sono stati storicamente marginalizzati e temuti. Mentre rivivono le storie delle loro origini, i loro ricordi sembrano trasformarsi in terribili realtà.

Presto, mettono in discussione cosa sia reale e cosa non lo sia, e diventa chiaro che l’istituzione non è ciò che sembra. Ora la domanda è: perché sono tenuti prigionieri? E chi è che sta cercando di distruggerli? La tensione e l’orrore crescono in questo spaventoso ottovolante diretto da Josh Boone, che lo ha scritto con Knate Lee.

Alla regia c’è Josh Boone (Colpa delle stelle), mentre il cast include Maisie Williams (Wolfsbane), Anya Taylor-Joy (Magik), Charlie Heaton (Cannonball), Blu Hunt (Mirage), Henry Zaga (Sunspot) e Alice Braga (Cecilia Reyes).

The New Mutants sarà molto diverso dagli altri capitoli cinematografici degli X-Men: si allontanerà dalla grande azione fantascientifica per adottare un approccio diverso, in stile “Stephen King incontra John Hughs”. Sarà quindi una sorta di fanta-horror per adolescenti, con Demon Bear come antagonista.

Potrete vedere il teaser qui di seguito, ma prima vi ricordo che il film è basato sul fumetto Marvel di Chris Claremont e Bob McLeod.


Il teaser

DISNEY LANCERÀ IL SERVIZIO STREAMING STAR NEL 2021

Nel corso della chiamata degli utili della Walt Disney Company, Bob Chapek ha annunciato che la compagnia lancerà STAR una nuova piattaforma streaming per i mercati internazionali.

Verrà lanciato nel 2021, offrirà i titoli dei seguenti brand: ABC, FX, Freeform, Searchlight, 20th Century Studios. Per la piattaforma useranno una strategia e una tecnologia simile a Disney+.

Potremmo definirla una sorta di versione internazionale di Hulu, presente con successo solo negli USA e in Giappone. Ma a differenza di Hulu, posseduta al 33% da NBC Universal, che offre molti contenuti in licenza, Star offrirà solo contenuti di proprietà della Disney.

La nuova piattaforma inoltre servirà a non alzare ulteriormente il valore di Hulu, in questo modo la Disney non si troverà a dover pagare di più a Comcast quando riuscirà a comprare le loro azioni.

Maggiori informazioni sono attese per il giorno degli investitori.

Bob Chapek presidente della Disney, ha detto:

“A tal fine, sono anche lieto di annunciare che abbiamo in programma di lanciare un’offerta di intrattenimento generalista internazionale diretta al consumatore, con il marchio STAR nell’anno solare 2021.

Rispecchiando la strategia che abbiamo perseguito con successo con Disney+, l’offerta sarà radicato nel contenuto in nostro possesso provenienti dai prolifici e acclamati motori di produzione e dalle librerie di ABC Studios, Fox Television, FX, Freeform, 20th Century Studios e Searchlight.

In molti mercati, l’offerta sarà completamente integrata nella nostra consolidata piattaforma Disney+ sia dal punto di vista del marketing che da quello tecnologico. E sarà distribuita con il marchio STAR, che è stato utilizzato con successo dalla società per altri lanci di piattaforme di intrattenimento generale, in particolare con Disney+ Hotstar in India.

Il fatto che Disney+ sia cresciuta così rapidamente, sia a livello nazionale che globale, dimostra chiaramente il valore dei nostri contenuti. E con l’aggiunta della nostra offerta di intrattenimento generale a marchio Star, stiamo ulteriormente estendendo il valore di quel contenuto a livello internazionale.”


La piattaforma offre più di 100mila ore di serie e film in 8 lingue, notiziari regionali e nazionali, e la copertura di tutti i più grandi event globali sportivi, compreso l’IPL.

Una grande selezione di originali di Disney+ sono presenti nell’offerta Premium, così come le ultime serie americane, i blockbuster di Hollywood e i premiati film degli studio internazionali. Disney+ Hotstar VIP offre agli utenti l’accesso ai contenuti Disney nelle lingue locali, materiali esclusivi dell’etichetta Hotstar Specials, l’accesso alle serie del network STAR.

La app mobile Hotstar ha superato i 400 milioni di download, ed è diventata una delle app più richieste in India, finendo nei primi posti di Google Play Store e dell’Apple Store.


La PEN America e la critica a Hollywood: accondiscendenza eccessiva per favorire la Cina

In un documento di 94 pagine intitolato “Made in Hollywood, Censored by Beijing” (Fatto a Hollywood, Censurato da Pechino), la PEN si è scagliata contro l’accondiscendenza di Hollywood nei confronti della Cina, un mercato potentissimo e che copre una grossa fetta degli introiti per i film americani.
Fondata nel 1922, la PEN America è un’organizzazione no-profit che ha l’obiettivo di difendere e celebrare la libertà d’espressione negli Stati Uniti e in tutto il mondo promuovendo la cultura e diritti umani.

“Pechino ha mandato un messaggio chiaro al mondo del cinema: i registi che criticano la Cina saranno puniti, ma coloro che assecondano le richieste della censura saranno ricompensati” si legge nel documento.

“Il Partito Comunista Cinese ha un fortissimo peso sul successo o meno di un film di Hollywood e i dirigenti degli studi lo sanno bene“.

Nel rapporto pubblicato qualche giorno fa Quentin Tarantino viene lodato per essersi rifiutato di apportare modifiche a C’era una volta a Hollywood, ma in generale tutto ciò che si legge è una critica al sistema che è diventato sempre più permissivo e poco incline a dipingere i personaggi cinesi sotto una luce negativa.

Visto che gli studi americani fanno a gara per accedere agli spettatori cinesi, molti sono costretti a trovare dei compromessi limitando la libertà di espressione […] Il risultato è un sistema in cui i burocrati di Pechino possono richiedere cambiamenti ai film di Hollywood o aspettarsi addirittura che i cineasti sappiano già quali cambiamenti apportare.

La richiesta del documento è di aumentare la rappresentazione di “personaggi asiatici e asiatici-americani sfaccettati e pluridimensionali” per ostacolare l’insistenza di Pechino a mettere in mostra “interpretazioni monotone di personaggi cinesi“.

Un esempio di accondiscendenza è rappresentata dal lavoro fatto dai Marvel Studios: per la versione cinese di Iron Man 3 furono aggiunte appositamente sequenze con attori cinesi (criticate per essere un po’ troppo fuori luoghi dagli stessi spettatori). In Doctor Strange, invece, c’è stato il whitewashing di un personaggio tibetano (l’Antico) proprio per evitare di adirare la Cina.


Annullato il “decreto Paramount”, gli studios di Hollywood potranno possedere i cinema

Un giudice federale ha dato il via libera al dipartimento di giustizia americano di annullare il “decreto Paramount”, che da 71 anni impedisce agli studios di Hollywood di possedere sale cinematografiche.
“A causa dei cambiamenti nelle leggi antitrust e nell’amministrazione, l’importanza delle restrizioni imposte dal decreto è diminuita. Pur mantenendo una serie di protezioni atte a impedire che vi siano violazioni future, la Corte ha deciso che l’annullamento del decreto è nel pubblico interesse”, si legge nella decisione del giudice Analisa Torres. “Settant’anni di innovazione tecnologica, nuovi competitor e modelli di business e cambiamenti nelle abitudini dei consumatori hanno cambiato le fondamenta dell’industria. […] Inoltre tra gli studios che erano legati al decreto – RKO, MGM, Warner Bros, Paramount e Fox – sono pochi quelli che esistono ancora. Altri, come la Disney, all’epoca non erano distributori e invece ora sono dei giganti. Infine nessuna azienda di streaming – Netflix, Amazon, Apple e altre – che pure producono e distribuiscono film erano soggette al decreto.”

Il decreto in questione è relativo al caso United States vs. Paramount Pictures che contribuì a porre fine al cosiddetto studio system dell’Età d’Oro di Hollywood:

Nel 1948 la Corte di Washington decretò che il controllo dei canali di distribuzione (ovvero, all’epoca, la proprietà di cinema e teatri) in capo agli stessi soggetti che producevano le pellicole rappresentava un monopolio di fatto in violazione della normativa USA in materia anti-trust. La Corte annullò tutti gli accordi di esclusiva tra Studios e gestori delle sale, e costrinse la Paramount Pictures a dividersi in due società indipendenti. La Paramount Pictures Corp. avrebbe prodotto i film mentre la United Paramount Theaters, cui restava la proprietà di cinema e teatri, avrebbe controllato la distribuzione. [via Wikipedia]

Da adesso, quindi, gli studios potranno tornare a possedere catene cinematografiche o quote delle stesse, e la cosa ha un significato particolare visto che i cinema americani sono profondamente in crisi per via dell’emergenza Coronavirus e le relative chiusure durate mesi e mesi (la catena più grande del mondo, AMC, ha registrato risultati trimestrali a dir poco sconfortanti). Ma torneranno a essere legali anche pratiche di business come contratti a pacchetto (con cui gli studios vendono i film in blocco a un cinema o a una catena) o accordi legati ai circuiti. In questi ultimi casi, le normative attuali rimarranno in vigore ancora per circa due anni.

La National Association of Theater Owners e le associazioni che rappresentano i cinema indipendenti americani non hanno accolto con favore la decisione, spiegando che la fine del decreto potrebbe avere un impatto sul consolidamento dell’industria. Anche la Directors Guild of America, associazione che rappresenta i registi, si era opposta, spiegando che i cambiamenti in atto necessitano una maggiore supervisione dell’antitrust e non una deregolamentazione.


Il gobbo di Notre Dame, i registi parlano del provino disastroso di Mandy Patinkin

Collider ha intervistato Gary Trousdale e Kirk Wise, i talentuosi registi di film d’animazione classici come La bella e la bestia, Il gobbo di Notre Dame e Atlantis: L’impero perduto.
Il duo ha parlato nello specifico dei provini per il ruolo di Quasimodo, ammettendo di aver preso in considerazione Meat Loaf per la parte. Tra gli attori in lizza ci fu anche Mandy Patinkin, la star di Homeland.

“Mandy Patinkin…attore fantastico, carriera incredibile, provino disastroso” ha commentato Wise prima di passa la palla a Trousdale:

Arrivò con il suo pianista. Noi ne avevamo già uno per tutti coloro che cantavano per il provino. Il suo accompagnatore aveva riarrangiato la canzone. La suonarono e io e Kirk reagimmo con un “huh”.

Nella stanza c’erano il leggendario compositore Alan Menken e l’autore di testi Stephen Schwartz, che divennero rossi per l’imbarazzo. Finita la canzone, ai registi fu chiesto di uscire e acconsentirono:

Sentivamo una discussione molto animata, poi Mandy Patinkin uscì e disse di voler provare un po’ i dialoghi. […] Dovevamo dirgli cosa pensavamo dell’interpretazione e parlare del personaggio. […] Poi, tutto a un tratto mentre io e Gary stavamo parlando, Mandy disse: “Ragazzi, mi dispiace davvero, non posso farlo”. Voltò i tacchi, tornò nella stanza, si chiuse la porta alle spalle e partirono i fuochi d’artificio. Le pareti tremavano.

Il provino fu così catastrofico che da allora la produzione lo definì come “L’incidente Patinkin”.


The Rock ha condiviso a sorpresa il primo sguardo a Black Adam!

Poco fa abbiamo segnalato il video con la lista completa degli ospiti della Dc FanDome, video che anche The Rock ha diffuso su Twitter aggiungendo una graditissima sorpresa, quello che sembrerebbe essere una prima occhiata al suo Black Adam!
Ecco il Tweet con cui il granitico The Rock ci ha fatto l’apprezzatissimo regalo:

https://twitter.com/i/status/1291751268529008642

Ecco anche il frame a sé stante:



Anche The Rock sarà ospite della DC FanDome: a partire dalle 19:00 (ora italiana) di sabato 22 agosto, la Warner Bros. accoglierà i fan di tutto il mondo nel DC FanDome – un’esperienza virtuale e gratuita, dove non è richiesto nessun accredito.

Le riprese di Black Adam sarebbero dovute partire a luglio, per ovvi motivi ciò non è stato possibile e pertanto la prima data utile sarà nel 2021, quando cioè l’attore avrà finito di girare Red Notice con Gal Gadot e Ryan Reynolds per Netflix.

L’uscita di Black Adam era prevista per il 22 dicembre del 2021, ma a questo punto slitterà direttamente al 2022. Ricordiamo che allo stato attuale la Warner Bros. ha fissato l’uscita di The Flash al 3 giugno 2022, quella di Shazam 2 al 4 novembre 2022 e quella di Aquaman 2 al 16 dicembre 2022.

Nel cast accanto a Dwayne Johnson ci sarà Noah Centineo nei panni di Atom Smasher, un supereroe già comparso nella serie CW di The Flash con il potere di controllare la propria struttura molecolare e manipolare le sue dimensioni e la sua forza.

Black Adam doveva inizialmente comparire come antagonista in Shazam!, ma lo studio ha deciso di percorrere un’altra strada affidando al personaggio un film tutto suo. Black Adam è considerato la grande nemesi di Shazam!, fin dagli anni ’40 in cui il si chiamava ancora Captain Marvel. Era un principe egiziano semi-immortale che veniva corrotto dai poteri magici che gli erano stati donati da un mago. Ma nelle attuali iterazioni fumettistiche il personaggio è considerato un antieroe.

Beau Flynn della FlynnPictureCo produrrà il progetto insieme a Johnson, Dany Garcia e Hiram Garcia tramite la Seven Bucks Productions. Alla regia vi sarà Jaume Collet-Serra, che ha già lavorato con Johnson in Jungle Cruise.

La fotografia sarà curata da Lawrence Sher, che di recente ha lavorato a Jokerdi Todd Phillips e al film di prossima uscita Jungle Cruise. Ricordiamo che il film farà parte dello stesso universo di Shazam come confermato dal produttore Hiram Garcia.


Avengers: Endgame, Robert Downey Jr e le altre star del film in alcuni scatti dal backstage

Sembra passata un’intera era geologica da quando Avengers: Endgame, il kolossal dei Marvel Studios diretto dai fratelli Russo, riempiva i cinema di tutto il mondo.
Ora il mercato della sala sta cercando lentamente di ripartire dopo essere stato messo in ginocchio dalla pandemia del nuovo Coronavirus partito dalla Cina e, in tema di Universo Cinematografico della Marvel, il prossimo appuntamento sarà quello con Black Widow la cui uscita, salvo sgradite sorprese dell’ultima ora, resta fissata al mese di novembre.

Il profilo Instagram di Disney+ intanto ci riporta sul set di Avengers: Endgame con una serie di scatti di Robert Downey Jr, Chris Hemsworth e Mark Ruffalo intenti a reggere, grazie a un gioco di prospettiva, la A di Avengers all’interno del quartier generale del gruppo di supereroi (delle variazioni sul tema di foto che già avevamo avuto modo di ammirare).

Potete vederle tutte qua sotto!


www.instagram.com/p/CDiA1r1hqlB/?utm_source=ig_embed

Killers of the Flower Moon, le riprese del nuovo Scorsese partiranno a febbraio in Oklahoma?

Prima che scoppiasse la pandemia del nuovo Coronavirus, Martin Scorsese stava pianificando l’inizio delle riprese della sua nuova opera, Killers of the Flower Moon, che vedrà nel cast Robert De Niro e Leonardo DiCaprio.
La pellicola avrà un budget colossale di 200 milioni di dollari che verrà sborsato dalla Apple: il colosso di Cupertino ha difatti stretto un accordo con la Paramount secondo il quale il film sarà etichettato come un Apple Original Film, ma verrà comunque distribuito nei cinema di tutto il mondo tramite la Paramount.

L’Osage News (sito di notizie della Nazione Osage) segnala che le riprese di Killers of the Flower Moon dovrebbero partire nel febbraio del 2021.

L’aggiornamento arriva dal Grande Capo Geoffrey Orso in Piedi:

Stando alle ultime informazioni che ho ricevuto, l’intenzione è quella di cominciare a girare nel mese di febbraio 2021, chiaramente in base a come evolverà la situazione del nuovo Coronavirus. Saranno da queste parti per circa 16 settimane. Cominceranno ad arrivare con calma, e non sto aiutando molto dicendolo, fra novembre e dicembre.

Killers of the Flowers Moon vede Leonardo DiCaprio nel cast, verrà prodotto dalla Apple e distribuito dalla Paramount. La sceneggiatura di Eric Roth è tratta dal romanzo di David Grann Gli assassini della terra rossa che racconta la storia vera degli omicidi di membri della tribù Osage nell’Oklahoma degli anni venti, occorsi dopo la scoperta del petrolio nelle loro terre. Robert De Niro interpreterà il serial killer William Hale.

Questa la sinossi:

Negli anni Venti del Novecento, la popolazione al mondo con la maggiore ricchezza pro-capite era, abbastanza sorprendentemente, la nazione indiana degli Osage, confinata nei decenni precedenti in una riserva in Oklahoma. Senza più bisonti da cacciare, impossibilitati quasi a parlare la loro lingua e a praticare la loro religione e cultura, improvvisamente si ritrovarono ricchissimi per la scoperta nelle loro terre di giacimenti petroliferi immensi: cominciarono così a girare in Cadillac e a mandare i figli a studiare in Europa, con grande invidia dell’opinione pubblica bianca, in prevalenza quacchera. Altrettanto improvvisamente però, all’interno delle famiglie osage più facoltose, si verificarono delle morti inspiegabili e sospette. E, negli ultimi baluardi del West selvaggio, dove personaggi come J.P. Getty andavano costruendo le proprie fortune e dove banditi leggendari seminavano il terrore, molti di coloro che osarono indagare su questi omicidi finirono per essere assassinati a loro volta. Superate le ventiquattro vittime, il caso passò a un organismo investigativo relativamente nuovo, l’FBI, che tuttavia non riuscì a fare sostanziali passi in avanti, finché il suo giovane direttore, J. Edgard Hoover, non cercò l’aiuto di un Ranger in pensione, Tom White. White mise insieme una squadra di detective piuttosto eterogenea, compreso un agente amerindio, e portò alla luce una cospirazione spietata ai danni di una popolazione intera.


Tutti i numeri del DC FanDome

Si avvicina l’appuntamento con il DC Fandome, evento online di portata mondiale, che il prossimo 22 agosto – a partire dalle ore 19:00 ora italiana – potrete seguire collegandovi al sito DCFANDOME.com.

Cliccate sulla foto qui sotto per scoprire tutto sugli ospiti presenti all’evento: https://www.bestmovie.it/news/dc-fandome-a...-ospiti/755090/

I numeri dell’evento

Il DC FanDome è una vera e propria esperienza virtuale che coinvolgerà le star di casa DC per una giornata dedicata a tutti gli appassionati. Il pubblico avrà l’opportunità di scoprire tante novità sui propri personaggi preferiti, attraverso annunci e tante anteprime tra film, serie Tv, comics e videogame.

– Più di 300 ospiti internazionali tra attori, registi e autori.

– Oltre 100 ore di contenuti che riguarderanno il passato, il presente e il futuro del mondo DC attraverso panel, dietro le quinte, user generated content, ma soprattutto tante sorprese in anteprima.

– Un evento di respiro globale con 13 presentatori collegati da Australia, Brasile, Canada, Francia, Germania, Giappone, Messico, Filippine, Sud Africa, Spagna, Usa, UK e Italia. Per l’Italia parteciperà la presentatrice Andrea Delogu.


Qui potete vedere l’elenco completo dei presentatori e degli special guests

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– Eventi localizzati in 9 lingue differenti (brasiliano, portoghese, cinese, inglese, francese, tedesco, giapponese, coreano, spagnolo e Italiano)

Le stanze virtuali

Ecco come orientarvi attraverso gli spazi virtuali che troverete collegandovi al sito DCFandome.com il prossimo 22 agosto.
Centro nevralgico dell’esperienza online sarà la Hall of Heroes, che prevede diversi panel e contenuti speciali. Qui troveranno spazio gli annunci sui nuovi film, sulle serie Tv, sui videogiochi e altro ancora. Alla Hall si aggiungono poi cinque sezioni: DC WatchVerse, con filmati inediti provenienti da tutto il mondo, panel e anteprime; DC YouVerse, dedicata alle creazioni dei fan, tra cosplay, disegni, opere e user generated content di vario tipo; DC KidsVerse, con materiali per i più piccoli; DCInsiderVerse, che include un video con il contributo di alcune tra le figure più importanti dell’Universo DC (da Greg Berlanti a Walter Hamada); e DC FunVerse, con materiali digitali in omaggio (addirittura la possibilità di scattarsi un selfie virtuale o di esplorare la mitica Batcaverna) e uno store online carico di merchandising esclusivo.

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L’evento sui social

Sarà possibile seguire il DC FanDome attraverso i canali ufficiali:
Instagram.com/dccomics
Twitter.com/DCComics
Facebook.com/DC
#DCFanDome


Lo Hobbit: tutta la trilogia di Peter Jackson in streaming su Amazon Prime Video

Su Amazon Prime Video sono disponibili in streaming i tre film da Lo Hobbit, diretti da Peter Jackson.

E' tempo di binge watching per i fan di Peter Jackson: è da oggi disponibile in streaming su Amazon Prime Video la trilogia dello Hobbit, composta da Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato (2012), Lo Hobbit - La desolazione di Smaug (2013) e Lo Hobbit - La battaglia delle cinque armate (2014). I tre lungometraggi hanno ricevuto sette nomination agli Oscar e hanno incassato cumulativamente in tutto il mondo quasi tre miliardi di dollari. Le versioni presenti sul servizio sono quelle originali cinematografiche, non le estese pubblicate successivamente. La storia si basa sul romanzo omonimo di J. R. R. Tolkien, prequel alle vicende narrate nella trilogia del Signore degli Anelli.

Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato
In Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato, Bilbo Baggins (Martin Freeman) riceve la visita dello stregone Gandalf (Ian McKellen) e del nano Thorin Scudodiquercia (Richard Armitage), che vorrebbe reclamare il suo trono nel regno di Erebor, devastato da Smaug il drago. In qualità di scassinatore, assetato d'avventura, Bilbo si unisce alla compagnia, dove militano anche altri nani come Kili, Fili e Balin. Dopo alcuni incontri, con orchi famelici, con lo stregone Radagast il Bruno (che adombra il risveglio delle forze oscure) e col re elfico Elrond (Hugo Weaving), i nostri eroi vengono fatti prigionieri dai Goblin, mentre Bilbo incontra Gollum, ossessionato da un fantomatico "tesoro"...
Il film è divenuto celebre anche perché fu il primo blockbuster a sperimentare una ripresa a 48fps in luogo degli usuali 24fps, il che si tradusse in una sensibile maggiore fluidità dell'immagine, sperimentabile però soltanto in sala.

Lo Hobbit - La desolazione di Smaug
In Lo Hobbit - La desolazione di Smaug, mentre Gandalf e Radagast provano a scoprire chi sia il Negromante che sta risvegliando il male, la compagnia viene intrappolata da ragni giganteschi e salvata dagli Elfi Silvani comandati da Legolas (Orlando Bloom). Presto liberi anche dalla prigionia degli elfi (durante la quale nasce forse qualcosa tra Thorin e l'elfa Tauriel interpretata da Evangeline Lilly), gli eroi arrivano a Pontelagolungo, dove però il nocchiere Bard (Luke Evans) spera che l'erede al trono non sia aiutato: la cittadina ha già vissuto troppe volte la collera del drago Smaug, di cui facciamo più da vicino la conoscenza (la voce originale è di Benedict Cumberbatch).

Lo Hobbit - La battaglia delle cinque armate
In Lo Hobbit – La battaglia delle cinque armate, i cinque eserciti che si scontrano sono i due degli orchi (da Dol Guldur e da Gundabad), quello degli elfi, quello degli esseri umani e infine quello dei nani, a guardia delle proprie ricchezze della Montagna Solitaria, bramate dai nemici. Thorin è intrattabile, ossessionato da una misteriosa Arkengemma che Bilbo, a sua insaputa, decide di usare come merce di scambio per far cessare l'assedio di umani ed elfi silvani, causando l'ira di Thorin nei suoi riguardi. Non senza molte vittime, il colossale scontro a Collecorvo riporterà una momentanea pace, con Bilbo pronto a ritirarsi dalle sue avventure... ignaro che, molto più tardi, Gandalf busserà ancora alla sua porta.


TIK TOK VS DONALD TRUMP, UNA GUERRA CHE POTREBBE COLPIRE L'INDUSTRIA CINEMATOGRAFICA

Nel braccio di ferro commerciale tra Stati Uniti e Cina, l'ultima mossa di Donald Trump è stata quella di firmare un decreto che colpisce le celebri app TikTok e WeChat ma che potrebbe avere conseguenze anche all'interno dell'industria cinematografica e i prossimi film in arrivo.

Di fatto, il decreto in questione vieta alle società americane di intrattenere affari con i proprietari di TikTok e WeChat, rispettivamente Bytedance e Tencent. Già nei giorni scorsi, il Presidente a stelle e strisce aveva manifestato il suo intento di muoversi in questo modo, andando così a colpire nuovamente il già compromesso rapporto con la Cina. Un avviso, dunque, per tutte quelle società che hanno intrapreso (o avevano intenzione di farlo) rapporti con i due colossi asiatici. "Ogni società che tra 45 giorni continuerà a farci affari, sarà soggetta a sanzioni" ha tuonato Trump nelle scorse ore.

A preoccupare, per quanto riguarda l'industria cinematografica, è la reazione della Cina a tale affronto. Bisogna infatti ricordare che la cinese Tencent è anche proprietaria di Tencent Pictures, ovvero la casa di produzione che ha contribuito a finanziare film da grossi incassi come Wonder Woman, Venom e Kong: Skull Island.

In attesa di capire se Trump rimarrà fermo sulla sua posizione, cresce inevitabilmente la preoccupazione per ciò che succederà a partire dal 20 settembre. La contromossa della Cina, infatti, potrebbe riguardare l'uscita di film quali Monster Hunter o Top Gun: Maverick, rispettivamente di Sony e Paramount Pictures, poiché proprio la Tencent Pictures si occupa della loro distribuzione in Cina. Per il momento, la reazione della Cina c'è stata soltanto a parole. La Bytedance, in particolare, ha annunciato che "utilizzerà tutti i mezzi disponibili per assicurarsi il rispetto dello stato di diritto".

Ricordiamo che l'intera questione è partita quando Trump e il suo staff hanno puntato il dito contro la tecnologia presente negli USA proveniente dalla Cina. Il loro timore riguarda soprattutto l'eccessivo controllo che queste potrebbero avere e quindi il rischio che arrivino a rappresentare una minaccia per la sicurezza nazionale.


SHANG-CHI E IL MANDARINO POTEVANO DEBUTTARE IN THE AVENGERS: I DETTAGLI SUL RETROSCENA

Chris Fenton, ex presidente della casa di produzione cinese DMG Entertainment Motion Picture Group, ha svelato alcuni retroscena sulla sua collaborazione con i Marvel Studios per lo sviluppo di The Avengers.

Secondo quanto riportato da Bleeding Cool, Fenton ha raccontato nel suo nuovo libro Feeding The Dragon di alcune discussioni con Tim Connors, ex COO dei Marvel Studios, riguardo alla possibilità di introdurre Shang-Chi e/o il Mandarino in una scena post-credi del film di Joss Whedon.

A quanto pare, la compagnia di Pechino riteneva che Shang-Chi fosse la scelta migliore in quanto "bravo ragazzo", mentre una figura negativa come il Mandarino avrebbe potuto infastidire il "Ministero della Propaganda" cinese.

"Il Mandarino sembra e agisce come uno stereotipo cinese dispregiativo" spiega Fenton nel libro. "Non solo ha una barba lunga e spinosa che stira costantemente con le dita, ma parla regolarmente in 'Chinglish' utilizzando dei proverbi cinesi come cliché."

Dopo la non-comparsa in Iron Man 3, il personaggio è ora pronto a fare il suo debutto in Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings, pellicola in arrivo a maggio 2021 che lo vedrà interpretato da Tony Leung. La produzione di Shang-Chi, lo ricordiamo, è ripartita proprio in questi giorni dopo diversi mesi di stop causati dalla pandemia. Intanto, Michelle Yeoh sembra avere confermato la sua presenza nel cast.


JOKER, BILL SKARSGÅRD SI TRASFORMA NEL CLOWN IN QUESTA SPLENDIDA FAN ART

Anche se probabilmente non sarà il villain del prossimo The Batman con Robert Pattinson, la figura di Joker è ancora molto in auge dopo l'interpretazione da Oscar di Joaquin Phoenix nel film diretto da Todd Phillips. Sul web fioccano le fan art che immagino altri attori nei panni del clown principe del crimine, come Johhny Depp o Macaulay Culkin.

Una immagine che ha riscosso un certo successo nelle ultime settimane è quella postata dal digital artist Saarukan Suhanthan, che ha immaginato nei panni di Joker il clown di un altro celebre film: Bill Skarsgård, che in It ha interpretato Pennywise.

Nella didascalia, l'autore della fan art ha spiegato che a suo avviso Bill Skarsgård sarebbe l'attore più adatto a interpretare in futuro la nemesi di Batman, utilizzando magari una parrucca e delle protesi per allungare il mento e il naso. Il post ha raccolto qualche centinaio di like e una serie di commenti positivi.

Per quanto riguarda il Joker interpretato da Joaquin Phoenix, ci sono alcuni elementi utili a capire quale sia l'età di Arthur Fleck nei film: nonostante l'attore avesse 44 anni all'epoca delle riprese, sembra che il suo personaggio ne abbia circa una decina in meno.

Se non l'hai ancora fatto, puoi dare un'occhiata alle nuove foto con Joaquin Phoenix recentemente condivise dal regista Todd Phillips.


www.instagram.com/p/CBtR2gugHfB/?utm_source=ig_embed

THE BATMAN, SI LAVORA AL TRAILER DEL FILM: LO VEDREMO AL DC FANDOME?

Alexander Gavrilin, il doppiatore russo di Robert Pattinson, ha pubblicato nelle storie di Instagram una foto nella quale si vede un foglio di carta con la scritta 'Teaser for The Batman' e 'Jim Gordon'. La storia è stata in seguito rimossa ma lo 'scivolone' potrebbe aver involontariamente anticipato l'imminente uscita del trailer di The Batman.

Che sia davvero il DC Fandome l'evento al quale verrà affidato il primo teaser trailer di The Batman? A questo punto è chiaro che il film è ormai entrato nella fase di doppiaggio, quindi è davvero possibile che per il DC Fandome il trailer sia pronto per essere mostrato al mondo.

The Batman è il nuovo film legato all'universo dell'Uomo Pipistrello. L'eredità di Ben Affleck è stata raccolta da Robert Pattinson, che subentra alla star di Gone Girl, originariamente protagonista e regista del film.
Pattinson è stato accolto con diverse polemiche dai fan ma diversi colleghi l'hanno elogiato per le qualità mostrate sul set; Zoe Kravitz l'ha definito come la miglior scelta possibile per il ruolo.
Nel cast del film anche Kravitz nel ruolo di Catwoman, Jeffrey Wright nei panni di Jim Gordon, Andy Serkis nelle vesti di Alfred, Paul Dano nel ruolo de l'Enigmista e Colin Farrell nella parte del Pinguino.
Robert Pattinson si è addormentato ad una manifestazione in suo onore... dimostrando di avere tutte le caratteristiche necessarie per il ruolo di Bruce Wayne.
view post Posted: 7/8/2020, 13:17 The Umbrella Academy - Ellen News

THE UMBRELLA ACADEMY, LO SHOWRUNNER SPERA DI NON FARE LA FINE DI GAME OF THRONES

Il peggior incubo per lo showrunner di The Umbrella Academy> è ritrovarsi nella stessa posizione degli autori della serie di Game of Thrones che, ad un certo punto non hanno più potuto fare affidamento sui libri di George R. R. Martin.

A partire dalla sesta stagione, il materiale in prosa da cui prendere spunto era sostanzialmente terminato e, David Benioff e D. B. Weiss si sono trovati a brancolare nel buio abbassando irrimediabilmente la qualità della serie. Anche gli spettatori più affezionati hanno perso interesse con il proseguire della stagioni e, l'autore The Umbrella Academy spera che non accada lo stesso anche alla loro produzione.
La seconda stagione della serie Netflix ha raggiunto in sostanza i fumetti più recenti, anche se la trama di The Umbrella Academy: Hotel Oblivion non è stata trattata molto, è stato ripreso il suo finale con l'introduzione della The Sparrow Academy e dei bambini super potenti.

Steve Blackman ha raccontato come intende muoversi ora che si trova nella stessa situazione della serie fantasy della HBO, ammettendo che non vuole in nessun caso superare quella che è la storia dei fumetti. Sono molte le domande a cui dovrà rispondere The Umbrella Academy 3.

"Prima di tutto, sono molto vicino a Gerard e Gabriel, quindi parlo con loro prima di scrivere qualsiasi cosa della serie, voglio sempre fargli sapere cosa sto facendo. Sono molto gentili e mi stanno svelando cosa pensano di fare nei prossimi volumi, e sai, mi consigliano molte cose della graphic novel da inserire nella serie. Accettiamo comunque che ci siano cose diverse, ma, adoriamo creare questi crossover. Ho le mie idee sul finale ma non voglio anticiparle. Amo quello che fanno".

Tutti conoscono la lentezza nello scrivere di George R. R. Martin, e si spera che Gerard Way e Gabriel Bá abbiano abbastanza tempo per scrivere i prossimi numeri del fumetto, visto che The Umbrella Academy 3 non è stata ancora ordinata da Netlix.


the-umbrella-academy-showrunner-spera-non-game-of-thrones-v3-461892

view post Posted: 7/8/2020, 13:14 MovieTown - Cinema

VENERDÌ

07/08/2020



JAMES WAN PRODURRÀ IL REBOOT CINEMATOGRAFICO DI SUPERCAR

Spyglass Media Group, l’Atomic Monster di James Wan e Michael Clear stanno sviluppando un film basato sulla serie televisiva degli anni ottanta Supercar (Knight Rider). Creata da Glen A. Larson, la serie interpretata da David Hasselhoff (Baywatch) ha dato vita a un seguito televisivo, libri e videogiochi.

La pellicola verrà sceneggiata da TJ Fixman, scrittore e sviluppatore del videogioco Ratchet and Clank and Resistance: Fall of Man. Judson Scott sarà il produttore esecutivo.

La serie racconta le avventure di Michael Knight (Hasselhoff) che guida un’auto indistruttibile controllata da un’intelligenza artificiale di nome KITT. Sotto la guida delle industrie Knight, Michael e KITT combattono il crimine. Il film sarà ambientato nei giorni nostri e manterrà il tono anticonformista della serie.

Fixman ha venduto alla Universal Including One Night On the Hudson, Brotherhood of Magic alla MGM e Men Who Kill alla Fox con Greg Berlanti alla produzione e Michael B. Jordan come protagonista. Rogue è stato acquistato da STX e verrà prodotto dalla Phantom Four di David S. Goyer
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ANTEBELLUM USCIRÀ IN PVOD, AL CINEMA SOLO IN ALCUNI MERCATI ESTERI

Ieri Joe Drake presidente della Lionsgate Motion Picture Group ha annunciato che l’atteso film horror Antebellum sarà disponibile negli USA via PVOD.

Dal 18 settembre sarà presente su tutte le piattaforme, mentre verrà distribuita in alcuni mercati internazionali.

Ha spiegato:

“Sebbene l’esperienza cinematografica rimarrà sempre il cuore della nostra attività, siamo entusiasti di essere in grado di cogliere l’opportunità di abbinare l’attuale e impellente film di Gerard e Chris a una strategia di distribuzione che si addice a questo momento di straordinario cambiamento.

Gerard e Chris sono dei narratori il cui lavoro pulsa di autenticità – non solo questo film intratterrà e entusiasmerà il pubblico di tutto il mondo, ma scatenerà una discussione sul nostro mondo attuale”.

Gerard Bush e Christopher Renz hanno aggiunto:

“Sebbene abbiamo progettato Antebellum per essere consumato come esperienza comunitaria nelle sale, siamo entusiasti di quest’unica opportunità in cui dobbiamo svoltare verso un nuovo tipo di momento comunitario nella nostra cultura.

Mentre affrontiamo le realtà del razzismo sistemico nel nostro paese, che nel 2020 è cresciuto fino a questo punto di flesso, comprendiamo quanto sia imperativo portare Antebellum ad un pubblico il più vasto possibile, dando anche la priorità alla salute e alla sicurezza. La nostra ardente speranza è che condividendo ampiamente il nostro film, sia a livello nazionale che internazionale, trasformeremo l’esperienza cinematografica da casa in un vero evento”.

La sinossi:
L’autrice di successo Veronica Henley (Janelle Monáe) si trova intrappolata in una spaventosa realtà e deve scoprire lo sconvolgente mistero che la circonda prima che sia troppo tardi.

Diretto da Gerard Bush e Christopher Renz (Bush + Renz), il film conta nel cast: Marque Richardson II, Eric Lange. Jack Huston, Kiersey Clemons, Tongayi Chirisa, Gabourey Sidibe, Rob Aramayo, Lily Cowles e Jena Malone.


LIONSGATE ANNUNCIA JOHN WICK 5, SARÀ GIRATO BACK-TO-BACK CON IL QUARTO

Lionsgate non ha alcuna intenzione di mollare il franchise di John Wick: in una recente chiamata sugli utili della compagnia, l’amministratore delegato John Feltheimer ha annunciato che John Wick: Chapter 5 si farà, e auspicabilmente sarà girato back-to-back con Chapter 4. Le riprese inizieranno quando Keanu Reeves tornerà disponibile dopo aver concluso il suo impegno con Matrix 4.

Siamo impegnati a preparare le sceneggiature per i prossimi due film del nostro franchise d’azione John Wick, con John Wick 4 programmato per uscire nelle sale nel week-end del Memorial Day 2022. Speriamo di girare John Wick 4 e 5 uno di seguito all’altro quando Keanu sarà disponibile nei primi mesi del prossimo anno.

Girare due o più film back-to-back è ormai una consuetudine nei franchise hollywoodiani, soprattutto dopo che Il Signore degli Anelli ha spianato la strada una ventina di anni fa. È stato fatto anche da Matrix, Harry Potter, Avengers e altre saghe. Persino gli ultimi due capitoli di Mission: Impossible saranno girati uno di seguito all’altro.

Al termine del terzo capitolo, John è sopravvissuto alla battaglia del Continental Hotel, ma è stato tradito da Winston (Ian McShane), che ha cercato di ucciderlo. Salvato dal Bowery King (Laurence Fishburne), il micidiale sicario deve allearsi con lui per abbattere finalmente lo strapotere della Tavola Alta. Vi ricordo che John Wick: Chapter 4, diretto da Chad Stahelski, uscirà il 27 maggio 2022.


L’UNICO E INSUPERABILE IVAN DALL’11 SETTEMBRE SU DISNEY+

L’Unico e insuperabile Ivan debutterà in Italia l’11 settembre in esclusiva su Disney+ e verrà presentato in anteprima martedì 18 agosto al Giffoni Film Festival. Negli USA la pellicola sarà disponibile sulla piattaforma dal 14 agosto.

Basato sul pluripremiato libro di Katherine Applegate, edito in Italia da Mondadori, e diretto da Thea Sharrock, il film racconta la storia di Ivan, un gorilla molto speciale.

Si tratta di una pellicola ibrida, che coniuga girato live action e scene in CGI.

La regista Thea Sharrock ha dichiarato:

“Il mondo è cambiato in un attimo. Le persone di tutto il mondo hanno condiviso esperienze importanti che cambiano la vita in modi che non si vedevano da un secolo.
In risposta a questo, sono davvero felice di poter condividere con tutto il mondo la storia deliziosa e originale di Katherine Applegate, L’Unico e Insuperabile Ivan, su Disney+, portando un po’ di gioia con questo film unico sulla vera amicizia, basato su una storia vera”.


La sinossi:

Una storia indimenticabile sulla bellezza dell’amicizia, sul potere dell’immaginazione e sul significato del luogo chiamato casa. Ivan è un gorilla di 180kg che condivide la gabbia in un centro commerciale di periferia con Stella l’elefante, Bob il cane e altri animali.

Ha pochi ricordi della giungla dove è stato catturato, ma quando arriva un’elefantina di nome Ruby, qualcosa dentro di lui cambia profondamente. Ruby è stata recentemente separata dalla sua famiglia allo stato brado e questo porta Ivan a mettere in discussione la sua vita, il luogo da dove proviene e dove alla fine vorrebbe essere.


Nella versione italiana gli attori Stefano Fresi, Paola Minaccioni e Federico Cesari doppiano rispettivamente: Bob il cane, Henrietta la gallina e Murphy il coniglio.

Nella versione originale gli animali hanno le voci di: Sam Rockwell presta la voce a Ivan il gorilla, Angelina Jolie doppia l’elefantessa Stella, Danny DeVito è la voce del cane Bob; Helen Mirren doppia il barboncino Snickers, Brooklynn Prince doppia l’elefantino Ruby.
Chaka Khan è la voce della gallina Henrietta; Mike White doppia la foca Frankie; Ron Funches presta la voce al coniglio Murphy; Phillipa Soo è la voce del pappagallo Thelma.

Completano il cast: Ramon Rodriquez nei panni di George, l’impiegato del centro commerciale; Ariana Greenblatt interpreta la figlia di George, Julia; Bryan Cranston è Mack, il proprietario del centro.

L’unico e insuperabile Ivan è sceneggiato da Mike White. Alla produzione: Allison Shearmur, Angelina Jolie e Brigham Taylor. I produttori esecutivi sono Sue Baden-Powell e la Sharrock.

Ecco il trailer italiano:




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TENET: UN NUOVO EASTER EGG SU FORTNITE PREANNUNCIA CONTENUTI ESCLUSIVI

Un nuovo easter egg di Tenet si è fatto strada in Fortnite. Si tratta di una valigetta con sopra uno strano congegno. Diamole un’occhiata…

https://twitter.com/i/status/1291271277571977216

In questo video viene esaminata più da vicino:



Non è la prima volta che Warner Bros. e Christopher Nolan si affidano a Fortnite per la promozione di Tenet. Anche il trailer del film era stato lanciato in esclusiva all’interno del videogame. In quel caso la mossa di marketing fu un’idea di Nolan, dunque è probabile che anche stavolta il regista abbia avuto voce in capitolo. Non si sa comunque a cosa porterà questo particolare easter egg, ma, considerando che il film inizierà a uscire nelle sale di molti paesi (Italia inclusa) il 26 agosto, è possibile che preannunci un nuovo trailer. Staremo a vedere.

La sinossi
Armato solo di una parola – Tenet – e in lotta per la sopravvivenza di tutto il mondo, il Protagonista è coinvolto in una missione attraverso il crepuscolare mondo dello spionaggio internazionale, che si svolgerà al di là del tempo reale. Non un viaggio nel tempo. Ma Inversione.

Nel cast figurano John David Washington, Robert Pattinson, Elizabeth Debicki, Kenneth Branagh, Michael Caine, Dimple Kapadia, Aaron Taylor-Johnson, Clémence Poésy e Himesh Patel.


Paramount Pictures crede nel cinema, ma “le finestre distributive potrebbero accorciarsi”

Fino a qualche mese fa sembrava impossibile poter parlare apertamente di accorciare le finestre distributive. Con l’emergenza Coronavirus e la chiusura dei cinema, invece, è diventato un argomento più che attuale, a partire dalla decisione di alcuni studios di lanciare i propri film di alto livello direttamente in digitale – non solo in pieno lockdown, come nel caso di Trolls World Tour, ma anche adesso, come nel caso di Mulan.
ViacomCBS lancerà nel 2021 una nuova piattaforma streaming globale che proporrà serie tv e film di canali e studios di sua proprietà come Showtime, CBS, Nickelodeon, Cartoon Network e Paramount Pictures, ma nel comunicare i risultati trimestrali il CEO Bob Bakish ha voluto sottolineare quanto sia importante l’esperienza cinematografica in sala pur sottolineando come le finestre distributive siano destinate ad accorciarsi rispetto agli attuali 90 giorni tra uscita in sala e noleggio digitale:

Al momento, ovviamente, le nostre attività seguono una serie di regole dettate dall’emergenza Coronavirus. Studios come la Paramount stanno facendo cose che normalmente non farebbero, perché i cinema sono chiusi. Ma il nostro impegno nei confronti della sala cinematografica rimane intatto, e crediamo che il contesto, per la maggior parte, tornerà come prima una volta che il mondo troverà la sua normalità. Ma crediamo che le finestre cinematografiche si accorceranno, probabilmente, e che alcuni di questi nuovi percorsi di monetizzazione, inclusi alcuni molto strategici, diventeranno più comuni.

Quando parla di “cose che normalmente non farebbero”, Bakish si riferisce ovviamente alla decisione della Paramount di rinviare al 2021 praticamente tutti i film. Un anno che il CEO sostiene che stia “iniziando a diventare piuttosto pieno di uscite”.


Judas and the Black Messiah, il trailer del film con Daniel Kaluuya tratto da una storia vera

La Warner Bros Pictures ha diffuso questa mattina il trailer Judas and the Black Messiah, il film di Shaka King con Daniel Kaluuya tratto dalla storia vera di Fred Hampton.
Hampton fu il leader del movimento delle “Pantere Nere” e venne ucciso dalla polizia di Chicago all’età di 21 anni nel 1969. Il movimento nacque allo scopo di sostenere l’emancipazione degli afroamericani e di porre fine alla brutalità della polizia nei confronti della gente nera.

Uno dei motti di Hampton era: “Puoi uccidere un rivoluzionario, ma non una rivoluzione”.

Nel cast troviamo il candidato al premio Oscar Daniel Kaluuya nei panni di Fred Hampton assieme a LaKeith Stanfield in quelli di William O’Neal.

Accanto a loro Jesse Plemons, Dominique Fishback, Ashton Sanders, Martin Sheen, Algee Smith, Darrell Britt-Gibson, Dominique Thorne, Amari Cheatom, Caleb Eberhardt e Lil Rel Howery.

Dietro alla macchina da presa Shaka King, qui al suo debutto alla regia. Il film è nato proprio da King e dal suo collega sceneggiatore, Will Berson, con cui ha scritto il copione. Alla storia hanno lavorato anche Kenny Lucas e Keith Lucas.

Il film è prodotto da Ryan Coogler, regista di Black Panther, e da Charles D. King.

Nella troupe il direttore della fotografia Sean Bobbitt, lo scenografo Sam Lisenco, il montatore Kristan Sprague e la costumista Charlese Antoinette Jones.

Che ne dite del primo trailer di Judas and the Black Messiah? Il film non ha ancora una data d’uscita, ma arriverà al cinema.




AMC: perdite trimestrali sopra il mezzo miliardo, i prezzi dei biglietti potrebbero salire

AMC Entertainment ha registrato perdite pari a 561,2 milioni di dollari nel secondo trimestre dell’anno, quello cioè in cui rientra il lockdown globale e durante il quale praticamente l’intero staff della più grande catena cinematografica è stato licenziato o messo in congedo non pagato. Il crollo del 98% del fatturato rispetto all’anno precedente non ha paragoni nei 100 anni di storia dell’azienda, e anche le perdite in borsa hanno avuto un impatto non indifferente sul valore della compagnia.

Gli investitori, comunque, hanno scelto di guardare al lato positivo di queste comunicazioni trimestrali, incluso il fatto che AMC ha recentemente rinegoziato il proprio debito ottenendo liquidità per parecchi mesi, l’accordo con Universal e le riaperture dei cinema in tutto il mondo (l’azienda è proprietaria anche di Odeon Cinemas e UCI Cinemas) entro la fine di agosto, e così ieri le azioni sono cresciute di oltre il 2%.

Rispondendo alle domande dei giornalisti, il CEO Adam Aron ha però spiegato che le conseguenze di questa situazione potrebbero ripercuotersi in parte sui consumatori. In particolare, l’aumento dei costi dovuto ai protocolli igienici e di sicurezza per fermare la diffusione del Coronavirus potrebbero gravare in qualche modo sui prezzi dei biglietti:

L’aumento dei costi di pulizia è considerevole. Ho visto lo stato di alcuni nostri competitor, e in alcuni casi l’aumento è addirittura superiore. Stiamo prendendo questa cosa molto seriamente, abbiamo spray elettrostatici, nuovi filtri per l’aria condizionata, aspiratori HEPA… il costo è quadruplicato rispetto al passato, e non possiamo assorbire tutte queste spese. Alla fine, dovremo trasferire parte di questi costi sui consumatori.

L’azienda è comunque convinta di essere sopravvissuta all’emergenza, e che il peggio sia passato:

Un terzo dei nostri cinema in Europa ha già riaperto i battenti. Riteniamo che tutti i nostri cinema europei saranno aperti prima dell’uscita di Tenet il 26 agosto, e questo mese dovremmo riaprire due terzi delle nostre strutture negli Stati Uniti. […] Penso che siamo sopravvissuti alla crisi del Coronavirus, e ora dobbiamo cercare di tornare a gestire le attività al meglio.


La Bella e la Bestia: i registi del Classico non amano i remake e non hanno ricevuto neanche un dollaro dal live action

Il remake live action di La Bella e la Bestia arrivato al cinema nel 2017 per la regia di Bill Condon ha incassato la bellezza di un miliardo e duecentosessantatre milioni di dollari al box office globale.
E di tutta questa cornucopia i registi del classico Disney originale, Kirk Wise e Gary Trousdale, non hanno visto neanche un dollaro.

I due ne hanno parlato insieme a Collider in un’intervista durante la quale hanno spiegato anche di non apprezzare particolarmente i remake live action proposti dalla Casa di Topolino nelle sale.

Wise: provo delle emozioni contrastanti sui remake in live action. Da una parte è fantastico essere stati coinvolti in film che hanno avuto una longevità così duratura da generare un livello di affetto enorme nel pubblico, tanto che tutti sono pronti ad andare a vederne una nuova versione. Ma penso anche che… insomma, guardatevi quello vecchio.

Trousdale: la mia opinione completamente oggettiva e non edulcorata è che i film d’animazione sono comunque migliori.

Wise: non sei il solo a pensarla così.

I due raccontano poi di come hanno scoperto di aver ricevuto dei crediti produttivi per il live action, crediti che non si sono però tradotti in compenso economico (per via di arcani cavilli collegati ai regolamenti delle differenti unioni sindacali che regolano i film d’animazione da quelli live action a Hollywood è, sostanzialmente, la prassi ndr.):

Trousdale: non ho ricevuto neanche un centesimo dal nuovo La Bella e la Bestia. Nessun beneficio finanziario. Anzi, sono rimasto alquanto spiazzato dal credito.

Wise: anche io! Grazie!

Trousdale: fui invitato alla premiere presso il cinema El Capitan cosa che già di per sé è stata alquanto sorprendente. So che è stato Don Hahn a spingere affinché il tutto si concretizzasse e m’invitassero. Ero lì con la mia compagna, appare il mio nome e “Porca miseria, eccomi!”. Anche questa magia è avvenuta grazie a Don.

Il Classico Disney e il live action di La Bella e la Bestia sono disponibili in streaming su Disney+


Bill & Ted Face the Music, una featurette incentrata sulle figlie dei protagonisti

La Orion Pictures ha diffuso una nuova featurette dedicata a Bill & Ted Face the Music, il nuovo film con Keanu Reeves e Alex Winter in cui riprenderanno rispettivamente i ruoli di Ted Theodore Logan e Bill S. Preston Esq.
Il dietro le quinte è incentrato sul casting delle due figlie dei protagonisti, Brigett Lundy-Paine (Billie Logan) e Samara Weaving (Thea Preston).

Questo terzo film vede nuovamente Bill S. Preston Esq. (Winter) e Ted Theodore Logan III (Reeves) al lavoro sulla musica per la loro band, i Wyld Stallyns, stavolta aiutati dalle loro figlie (Samara Weaving e Brigette Lundy-Paine).

Ed Solomon e Chris Matheson, ovvero gli sceneggiatori dei primi due capitoli hanno scritto il film che è stato diretto da Dean Parisot (Red 2).

Ecco la sinossi:

Anche se una profezia aveva profetizzato che il Rock and Roll di Bill e Ted avrebbe salvato il mondo, i due amici si ritrovano ora ad essere uomini di mezza età assorbiti dalle proprie famiglie. Hanno scritto migliaia di brani, ma nessuna canzone buona, tanto meno la canzone più grande mai composta. Dei visitatori dal futuro però ricorderanno ai nostri eroi che solo una loro canzone può salvare la vita come noi la conosciamo. Con l’aiuto delle loro figlie e con una nuova ispirazione, Bill e Ted affronteranno un viaggio alla ricerca della canzone in grado di stabilire equilibrio nell’universo.

Tra i produttori del progetto troviamo Scott Kroopf (Limitless), Alex Lebovici e Steve Ponce dei Hammerstone Studios. Il film uscirà in digitale e nei cinema (aperti) il 28 agosto 2020.



L’attacco di Trump a TikTok e WeChat potrebbe avere ripercussioni sull’industria cinematografica

L’ordine esecutivo firmato da Donald Trump ieri sera nei confronti delle attività di ByteDance e Tencent potrebbe avere ripercussioni anche sull’industria cinematografica. La decisione impone lo stop alle società americane, entro 45 giorni, di fare affari con i due colossi cinesi che controllano rispettivamente le app TikTok e WeChat (che secondo il governo americano rappresentano una minaccia alla sicurezza nazionale). L’obiettivo è quello di bandire completamente le due app dal 20 settembre a meno che le loro attività americane non vengano vendute a Microsoft o a un’altra azienda.
Ma secondo la CNN lo stop agli affari potrebbe ampliarsi a tutta Tencent e quindi avere ripercussioni molto più ampie. L’azienda è infatti anche proprietaria di Tencent Pictures, una casa di produzione e di distribuzione che ha co-finanziato numerosi blockbuster tra cui Wonder Woman, Bumblebee, Venom, Kong: Skull Island, Terminator: Destino Oscuro.

Manca un mese e mezzo all’entrata in vigore della decisione, ed è possibile che il governo americano torni sui suoi passi o che le tensioni con la Cina si allentino, ma se ciò non accadesse il 20 settembre potrebbero esserci conseguenze non indifferenti nell’uscita di film come Top Gun: Maverick della Paramount Pictures e Monster Hunter della Sony, pellicole co-finanziate e distribuite in Cina da Tencent. Non solo: l’impatto potrebbe sentirsi anche nell’industria videoludica (Tencent è proprietaria di Riot Games e ha quote in numerosissime aziende come Epic Games, Activision Blizzard, Ubisoft e altro ancora). Infine, potrebbero esserci conseguenze gravissime per Apple e Google nel momento in cui le app dovessero essere rimosse anche dai loro app store cinesi (WeChat, in particolare, ha un ruolo fondamentale nella vita dei cinesi sia per quanto riguarda la comunicazione che il commercio).

Vi terremo aggiornati!


Dune, Zendaya ha già visto il trailer e rivela di avere solo una piccola parte nel film

Siamo tutti in attesa di poter vedere il primo trailer di Dune di Denis Villeneuve basato sul romanzo di Frank Herbert già adattato per il grande schermo con l’acclamato, quanto economicamente fallimentare, lungometraggio di David Lynch.
In un’intervista pubblicata da InStyle Zendaya, nel parlare a proposito del suo coinvolgimento per il film, ha rivelato di aver già avuto modo di vedere il trailer.

Ecco cos’ha detto:

Dune è stata un’esperienza incredibile. Non ci sono stata per molto tempo, quindi nel momento in cui ho visto il trailer ho pensato “Oh cielo!”. Hi chiamato subito Timothée e gli ho detto “Amico, dovreti essere davvero orgoglioso”. È una roba grossa avere anche solo una piccola parte di una pellicola con un cast così grande. E poi adoro la fantascienza. È divertente scappare in un altro mondo.

Dune è uno dei progetti più importanti del 2020 per la Warner Bros., e la major sta già sviluppando il sequel.

Le riprese di Dune si sono svolte in Ungheria e in Giordania. Il cast comprende Timothée Chalamet (che sarà il protagonista Paul Atreides), Rebecca Ferguson, Dave Bautista, Stellan Skarsgard, Charlotte Rampling, Josh Brolin, Javier Bardem, Zendaya, Jason Momoa, Charlotte Rampling e Oscar Isaac. Alla produzione la Legendary Pictures, che nel 2016 ha acquisito i diritti di sfruttamento delle opere di Herbert.

Ambientato in un lontano futuro, Dune venne pubblicato nel 1965 e vinse il premio Nebula e il premio Hugo ed è il primo di sei romanzi che formano la parte centrale del Ciclo di Dune (esteso poi dal figlio Brian Herbert assieme a Kevin J. Anderson). La storia segue le vicende della dinastia Atreides e quella Harkonnen per il controllo del pianeta desertico Arrakis, dove viene prodotta una sostanza fondamentale per la struttura della società galattica in cui è ambientata la storia.


Dirty Dancing, la Lionsgate conferma il sequel con Jennifer Grey

È tutto vero: dopo le voci di corridoio, la Lionsgate ha confermato di aver messo in sviluppo il sequel di Dirty Dancing, il cult del 1987 diretto da Emile Ardolino e interpretato dal compianto Patrick Swayze e da Jennifer Grey.
La pellicola originale a fronte di un costo di soli 6 milioni di dollari riuscì a generare un giro d’affari da 213,95 milioni, senza contare il successo in home video e anche agli Oscar, durante i quali (I’ve Had) The Time of My Life vinse come miglior canzone.

La conferma è arrivata da John Feltheimer durante una riunione con gli azionisti nel corso della quale l’amministratore delegato della Lionsgate ha definito la notizia “uno dei segreti peggio custoditi di Hollywood”.

Ha poi aggiunto:

Sarà esattamente il film romantico e nostalgico che i fan del film attendevano e con tutti gli elementi che l’hanno reso il titolo di maggiore successo della nostra compagnia.

La storia sarà ambientata negli anni ’90, quindi circa 30 anni dopo rispetto agli eventi raccontati dal primo film, ambientato nel 1963, e avrà per protagonista l’attrice del film originale Jennifer Grey.

La sceneggiatura sarà firmata da Mikki Daughtry e Tobias Iaconis, autori di “A un metro da te” e “La Llorona – Le lacrime del male“. Uscito nel 1987, il film originale con Patrick Swayze e Jennifer Grey si rivelò un grandissimo successo in tutto il mondo, diventando un vero e proprio cult.


The Vigil, una inquietante veglia funebre nel trailer italiano del film dal 10 settembre al cinema

Sarà nei cinema dal 10 settembre The Vigil, thriller diretto da Keith Thomas con Dave Davis, Menashe Lustig, Malky Goldman, Lynn Cohen, Fred Melamed, Ronald Cohen, Nati Rabinowitz, Moshe Lobel, Efraim Miller, Lea Kalisch e Ethan Stone.
Nella pellicola, prodotta da Jason Blum, “un giovane a corto di denaro accetta senza troppo entusiasmo di vegliare sul corpo di un defunto in cambio di una piccola somma. Si ritrova presto esposto a una terrificante ossessione all’interno dei confini claustrofobici della casa, diventata luogo ospitale di un’entità malvagia”.

Nella parte superiore di questa pagina potete vedere il trailer.

Del regista di The Vigil, Keith Thomas, abbiamo parlato anche di recente perché sempre per Jason Blum e la sua Blumhouse, dirigerà anche il reboot di Fenomeni Paranormali Incontrollabili, film del 1984 tratto a sua volta dal romanzo di Stephen King intitolato “L’incendiaria”.

Un progetto inseguito a Hollywood da ben dieci anni.

Durante gli impegni stampa di The Vigil, il filmmaker ha avuto la possibilità di spiegare il suo approccio verso il nuovo progetto a tinte horror:

È un nuovo adattamento del libro. È stato emozionante quando il produttore Jason Blum me lo ha proposto anche perché si tratta di uno dei miei romanzi preferiti di Stephen King e amo molto il film degli anni ottanta, ma ho pensato che si potesse fare qualcosa di nuovo. La sceneggiatura è di Scott Teems che ha scritto anche Halloween Kills e si tratta di uno script davvero straordinario. Ha tutto quello che puoi desiderare. Teste che prendono fuoco e si sciolgono, un padre e una figlia in fuga che cercano di sopravvivere mentre si trovano alle prese con questa esperienza decisamente molto tesa. Speriamo di cominciare a girare quest’anno, sarà divertentissimo.

La storia originale scritta da King segue una ragazza che sviluppa abilità pirocinetiche e viene rapita da un’agenzia governativa segreta che vuole sfruttare il suo potente come arma.




Break the Silence: The Movie, a settembre il film evento dei BTS al cinema

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato che annuncia l’uscita al cinema del quarto film evento dei BTS, con le superstar mondiali protagoniste del loro primo tour internazionale negli stadi. Ricordiamo che nel 2019 il film evento BTS World Tour Love Yourself In Seul aveva incassato oltre 400mila euro in sei giorni di programmazione.

Arriverà al cinema a settembre BREAK THE SILENCE: THE MOVIE, l’ultimo film delle superstar mondiali BTS che approderà nelle sale italiane dal 10 al 13 settembre (elenco a breve su nexodigital.it).

Proprio a partire dal 10 settembre cominceranno infatti in tutto il mondo le proiezioni del film, sulla base delle riaperture dei cinema nei vari paesi. L’elenco completo delle date, dei paesi e dei cinema convolti sarà disponibile su www.BTSincinemas.com.

BREAK THE SILENCE: THE MOVIE è il quarto film dei BTS dopo l’uscita record del 2019 di BRING THE SOUL: THE MOVIE, che ha raggiunto un box office di 24,3 milioni di dollari con 2,55 milioni di biglietti venduti in 112 paesi del mondo.

Ora, anche il BTS WORLD TOUR ‘LOVE YOURSELF: SPEAK YOURSELF’ è finito. Il tour mondiale negli stadi ha visto i BTS come primo gruppo coreano a esibirsi allo stadio di Wembley. Il tour ha toccato Los Angeles, Chicago, New York, San Paolo, Londra, Parigi, Osaka, Shizuoka, Riyadh e Seoul.

Con un accesso senza precedenti, BREAK THE SILENCE: THE MOVIE ha seguito i BTS per tutto il corso del tour, raccontando da dietro le quinte ogni membro della band. Oltre al palco, scopriremo così un altro lato dei BTS, coi sette componenti della band che condivideranno storie personali mai raccontate prima.

Marc Allenby, CEO di Trafalgar Releasing, spiega: “Siamo lieti di collaborare con Big Hit Entertainment per l’uscita di BREAK THE SILENCE: THE MOVIE, che offre ai fan un accesso straordinario sia al primo tour internazionale negli stadi che a tutti e sette membri dei BTS. Non vediamo l’ora di dare il benvenuto alla ARMY (acronimo di “Adorabile Representative MC for Youth” ossia l’esercito di fan dei BTS) al cinema per la quarta volta per questa imperdibile esperienza sul grande schermo dei BTS “.

Inoltre, BRING THE SOUL: THE MOVIE, il film dell’anno scorso, verrà riproposto in alcuni cinema selezionati di tutto il mondo solo il 28 agosto, il 29 agosto e il 30 agosto. In questa occasione gli spettatori avranno modo di scoprire anche alcune immagini in anteprima esclusiva di BREAK THE SILENCE: THE MOVIE.

I biglietti per BREAK THE SILENCE: THE MOVIE saranno in vendita sul sito ufficiale del film da giovedì 13 agosto.

I biglietti per la riedizione di BRING THE SOUL: THE MOVIE saranno in vendita da martedì 18 agosto.

I fan troveranno tutte le informazioni sulla proiezione e sui biglietti su nexodigital.it e sul sito ufficiale del film (www.BTSincinemas.com), dove potranno iscriversi per aggiornamenti sui biglietti, i cinema che partecipano all’evento e ulteriori informazioni.


Mission: Impossible 7, Christopher McQuarrie fa chiarezza sul ponte che verrà distrutto in Polonia

Una settimana fa, giorno più, giorno meno, abbiamo parlato di Mission: Impossible 7 in riferimento al ponte in Polonia che Christopher McQuarrie, Tom Cruise and co vorrebbero far saltare in aria durante una scena della pellicola.
Sì, avete letto bene: un ponte.

Nello specifico, si tratta del ponte Pilchowicki cosa che ha però portato i residenti dell’area ad esprimere la loro opposizione in merito. La struttura situata nei paraggi della città di Pilchowice è stata costruita nel 1909 ma, a causa del suo deterioramento, non viene più impiegata. Motivo per cui, stando al Ministero della Cultura, non avrebbe i presupposti normativi per essere considerato un monumento.

Sulle pagine di Empire è stato proprio il regista del film a fare un po’ di chiarezza:

L’area in questione è molto desiderosa di promuovere il turismo. Le strade locali sono quelle che sono e la loro migliore opportunità per operare in tal senso è rivitalizzare il datato sistema ferroviario. Cosa che include la rimozione del ponte principale del ponte in questione che, stando agli ingegneri, è strutturalmente inappropriato. Fra l’altro il ponte non è stato neanche costruito interamente nel 1906 come riportato. Quel ponte è stato parzialmente distrutto dai tedeschi in ritirata durante la Seconda Guerra Mondiale, prima di venire ricostruito (il ponte di oggi è, infatti, molto simile a un altro nella medesima zona che, difatti, non è tutelato in quanto monumento). In sostanza: per aprirsi al turismo, quell’area deve liberarsi del ponte.

Christopher McQuarrie aggiunge anche che buona parte delle informazioni errate in merito approdate sui media, sono imputabili alla vendetta di una persona che non ha ottenuto un posto nel team produttivo del blockbuster tramite una campagna di disinformazione attuata anonimamente via social.

In Mission: Impossible 7 e 8 ritroveremo, oltre a Tom Cruise, anche Rebecca Ferguson, Hayley Atwell, Pom Klementieff, Vanessa Kirby e Shea Whigham. Esai Morales sarà l’antagonista.

Christopher McQuarrie scriverà e dirigerà i due film (il terzo e il quarto da lui scritti e diretti). Continua poi la partnership con la Skydance di David Ellison, che co-produrrà le pellicole. La Paramount Pictures si occuperà della co-produzione e della distribuzione.

Il settimo episodio arriverà nelle sale americane il 19 novembre del 2021, mentre l’ottavo arriverà il 4 novembre del 2022.


Non Odiare: il 6 settembre proiezione di anteprima al Lido

Non odiare, debutto nel lungometraggio di Mauro Mancini, prodotto da Mario Mazzarotto, è l’unico film italiano in Concorso (domenica 6 settembre) alla 35. edizione della Settimana Internazionale della Critica, sezione autonoma e parallela organizzata dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI) nell’ambito della 77. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

La storia di Non odiare è ambientata in una città del nord-est, un non-luogo mitteleuropeo, contaminato e innervato da tante etnie, pulsioni, sedimentazioni e dalle profonde radici ebraiche.

Qui vive Simone Segre (Alessandro Gassmann), affermato chirurgo di origine ebraica: una vita tranquilla, un appartamento elegante e nessun legame con il passato. Un giorno si trova a soccorrere un uomo vittima di un pirata della strada, ma quando scopre sul suo petto un tatuaggio nazista, lo abbandona al suo destino. Preso dai sensi di colpa, rintraccia la famiglia dell’uomo: Marica (Sara Serraiocco), la figlia maggiore; Marcello (Luka Zunic), adolescente contagiato dal seme dell’odio razziale; il “piccolo” Paolo (Lorenzo Buonora). Verrà la notte in cui Marica busserà alla porta di Simone, presentandogli inconsapevolmente il conto da pagare…

“Né buoni né cattivi, ma semplicemente esseri umani”: così immagina i personaggi il regista Mauro Mancini. In definitiva, “Personaggi ordinari alle prese con situazioni straordinarie”.

E proseguendo, il regista dichiara apertamente: “Non odiare racconta quello che siamo sotto la pelle. La pelle bianca, ‘ariana’, che vorrebbero avere Marcello e i suoi amici neonazisti e quella bianca, ‘non ariana’, di Simone. La pelle tatuata del padre di Marcello e quella marchiata del padre di Simone. La pelle ‘scura’ dei migranti pestati a sangue nei bangla-tour e quella diafana, limpida di Marica. La pelle scura, spaccata dal sole che picchia sui barconi delle traversate. Quella ‘sporca’ dei “disperati” ai semafori. La pelle delle nostre città. E’ il pretesto per riconoscere l’altro come diverso. È il pretesto per odiare l’altro come diverso. Non odiare è la nostra pelle”.

Sulla genesi del soggetto e della sceneggiatura, che ha scritto con Davide Lisino, il regista afferma: “Abbiamo preso spunto da un fatto di cronaca avvenuto a Paderborn, in Germania. Un medico ebreo si rifiutò di operare un paziente a causa del vistoso tatuaggio nazista che aveva sulla spalla. Il medico, dopo essersi fatto sostituire da un collega, ha dichiarato: ‘non posso conciliare l’intervento chirurgico con la mia coscienza’. La stessa coscienza che abbiamo immaginato impedisca al nostro protagonista di soccorrere lo sconosciuto dell’incidente”.

Il produttore Mario Mazzarotto, che ha fortemente voluto questo film, aggiunge: “C’è stata una gestazione produttiva lunga e complessa, durata 5 anni. In anni in cui l’Italia e l’Europa sono attraversate da pericolosi e inquietanti venti nazionalisti, di fronte alle difficoltà ho perseverato. Il film, senza voler dare risposte, ci aiuta a interrogarci sulle origini dell’odio razziale e le sue conseguenze. Ed anche sulle contraddizioni dell’animo umano e la dilagante xenofobia”.

Il film- le cui riprese sono state effettuate a Trieste- è una coproduzione tra Italia e Polonia: Movimento film e Agresywna banda, con Rai Cinema, in associazione con Notorious Pictures, che distribuirà il film in Italia dal 10 settembre 2020. E’ realizzato con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale Cinema, Polish Film Institute e in collaborazione con Friuli Venezia Giulia Film Commission. Le vendite internazionali sono affidate a Intramovies.


Spaccapietre con Salvatore Esposito alle Giornate degli Autori

Sarà in concorso alle Giornate degli Autori Spaccapietre, il nuovo film dei fratelli Gianluca e Massimiliano De Serio che sarà in sala da settembre, distribuito da La Sarraz Distribuzione.

Protagonista un inedito e straordinario Salvatore Esposito, affiancato da Samuele Carrino, Licia Lanera, Antonella Carone, Giuseppe Loconsole, Vito Signorile.

Dopo un grave incidente sul lavoro Giuseppe è disoccupato. Suo figlio Antò sogna di fare l’archeologo e fantastica sull’occhio vitreo del padre, come se fosse il segno di un superpotere. Sono rimasti soli da quando Angela, madre e moglie adorata, è morta per un malore mentre era al lavoro nei campi. Senza più una casa, costretto a chiedere lavoro e asilo in una tendopoli insieme ad altri braccianti stagionali, Giuseppe ha ancora la forza di stringere a sé Antò, la sera, e giocare a raccontarsi una storia. In questa storia irromperà Rosa, una donna incontrata nei campi che le sopraffazioni del “padrone” non hanno corrotto, e la cui umanità sarà per entrambi rifugio, forza e ribellione.

«In Spaccapietre – spiegano i registi – arte e biografia personale si intrecciano inseparabilmente. La vicenda al centro del film prende spunto da un fatto di cronaca di qualche estate fa, la morte sul lavoro della bracciante pugliese Paola Clemente, e dall’assurda coincidenza con la morte di nostra nonna paterna, deceduta lavorando negli stessi campi nel 1958. E, come il padre di Giuseppe nel film, anche nostro nonno paterno, prima di partire per Torino negli anni ‘60, faceva lo “spaccapietre”. Il film è innanzitutto il tentativo di riappropriarci di un’anima, quella di nostra nonna mai conosciuta, attraverso la storia e il corpo di un’altra donna. Ma è anche un film in cui affiorano i temi dell’amore tra padri e figli, della morte, della violenza, della paura, della vendetta».

Il film è una produzione LA SARRAZ PICTURES con RAI CINEMA in coproduzione con SHELLAC (Francia), TAKE FIVE (Belgio), prodotto da ALESSANDRO BORRELLI con THOMAS ORDONNEAU / GREGORY ZALCMAN / ALON KNOLL con il contributo diMIBACT con il sostegno di EUROPA CREATIVA, APULIA FILM COMMISSION, HOPEFULMONSTER/FONDAZIONE MERZ, CINÉAXE, RÉGION PROVENCE ALPES CÔTE D’AZUR, CNC, TAX SHELTER (GOUVERNEMENT FÉDÉRAL DE BELGIQUE)

Regia / Soggetto e Sceneggiatura: GIANLUCA E MASSIMILIANO DE SERIO Fotografia: ANTOINE HÉBERLÉ Montaggio: STEFANO CRAVERO Scenografia: GIORGIO BARULLO Suono: MAXIMILIEN GOBIET Costumi: ANGELA TOMASICCHIO Trucco: SUSAN MELANIE HOWARD Musiche Originali: GATTO CILIEGIA CONTRO IL GRANDE FREDDO Durata: 104’


Black Widow: perché è improbabile che esca direttamente su Disney+

Sono in molti a chiedersi se Black Widow dei Marvel Studios seguirà Mulan della Disney e verrà rilasciato direttamente su Disney+. La realtà è che si tratta di un caso molto più complicato, come analizzato da un nuovo report di Screen Rant. Di tutti i prossimi film della Casa di Topolino in uscita, Black Widow e Mulan sono stati sicuramente quelli ad essere maggiormente colpiti dalla pandemia di Coronavirus.

Le campagne marketing di entrambi i film erano già entrate nel vivo quando a Marzo l’emergenza sanitaria è peggiorata, costringendo le sale cinematografiche a chiudere i battenti. Nel caso specifico di Mulan, mancavano soltanto due settimane all’arrivo del film al cinema, con diversi giornalisti che avevano già avuto modo di vedere il film per poterlo recensire.

All’epoca, l’uscita nelle sale di Mulan era stata fissata per la fine di Marzo, mentre Black Widow sarebbe dovuto arrivare al cinema all’inizio di Maggio. In seguito all’esplosione della pandemia e alla chiusura delle sale, Mulan è stato inizialmente posticipato a luglio e poi ad agosto, prima che la Disney lo rimuovesse ufficialmente dal proprio calendario. Poco dopo, lo studio ha annunciato che il film diretto da Niki Caro sarà disponibile engli Stati Uniti direttamente a Disney+ a partire dal prossimo 4 settembre, mentre nei mercati in cui il servizio di streaming non è disponibile arriverà al cinema. Il film non sarà incluso nell’abbonamento e avrà un costo extra di 29,99 dollari: una volta acquistato, però, il film sarà disponibile fino a quando l’utente resterà iscritto alla piattaforma.

Dato il medesimo destino che ha investito i due film, è difficile non chiedersi se anche a Black Widow non verrà riservato lo stesso trattamento di Mulan. Il cinecomic Marvel è stato posticipato da Maggio a Novembre, ma con i casi di Covid-19 ancora in aumento negli Stati Uniti, è sempre più probabile che possa slittare nuovamente. La Disney ha sempre cercato di minimizzare l’idea che Black Widow possa arrivare direttamente su Disney+, ed effettivamente ci molti fattori che potrebbero impedirne la release diretta in VOD, anche se lo studio dovesse alla fine optare per un’inversione di marcia.

Il fattore principale che impedisce a Black Widow di arrivare direttamente su Disney+ è il MCU. Si tratta di un marchio fin troppo consolidato, con un appeal internazionale: i film dell’universo condiviso hanno incassato fino ad 1 miliardo di dollari (e anche di più!). Anche Mulan avrebbe potuto arrivare a guadagnare un 1 miliardo grazie alla distribuzione in sala, ma le cose stavano già iniziano a cambiare proprio a causa dei numerosi ritardi e del marketing sempre meno aggressivo. È sicuramente anche il caso di Black Widow, ma non nella stessa misura.

Inoltre, esiste già un precedente per quanto riguarda i live action Disney che vengono rilasciati direttamente su Disney+: basti pensare a Lilli e il Vagabondo (che ha debuttato quando il servizio è stato lanciato negli Stati Uniti). Inoltre, non bisogno sottovalutare un altro fattore importante: Disney+ è a corto di nuovi contenuti per completare la sua offerta fino alla fine del 2020, e con l’uscita in VOD di Mulan andrebbe a riempire un vuoto abbastanza importante. Inoltre, trattandosi di una produzione interna, la Casa di Topolino raccoglierà comunque tutti i frutti del sovrapprezzo, rendendo più facile andare a coprire i costi.

Bisogna anche ricordare che Disney + ha già diversi contenuti in cantiere legati al MCU, ossia le serie tv The Falcon and the Winter Soldier e WandaVision. Per questo motivo, è molto più probabile che la Disney decida di posticipare Black Widow addirittura al 2021, piuttosto che farlo uscire direttamente in streaming, magari proprio a Novembre. Infine, c’è tutta una questione legata al contraccolpo. La decisione dello studio di far uscire Mulan su Disney+ è già stata ampiamente criticati dagli esercenti e dai proprietari delle sale cinematografiche nel Regno Unito: fare la stessa cosa con Black Widow non farebbe altro che gettare ulteriore benzina sul fuoco.

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson ci saranno anche David Harbour, Florence Pugh e Rachel Weisz.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.


Doctor Strange 2: si cerca la giovane interprete di America Chavez

Doctor Strange in the Multiverse of Madness, il sequel del cinecomic Marvel con Benedict Cumberbatch che arriverà nelle sale nel 2022, si preannuncia come uno dei progetti più ambiziosi dell’Universo Cinematografico Marvel. Nel film ritroveremo molti dei personaggi apparsi nel primo episodio: oltre a Cumberbatch nei panni dell’eroe del titolo, infatti, ci saranno anche Benedict Wong nei panni di Wong e Chiwetel Ejiofor in quelli del Barone Mordo.

Tra le new entry, invece, figura Elizabeth Olsen, che tornerà a vestire i panni di Scarlet Witch (personaggio già noto ai fan del MCU), anche se ad oggi ancora non sappiamo in che modo la sua strada e quella di Stephen Strange si incroceranno. Tuttavia, negli ultimi mesi sono circolate tantissime voci in merito al fatto che il sequel di Doctor Strange possa effettivamente introdurre nell’universo condiviso tutta una caterva di nuovi personaggi.

Tra questi figura anche il personaggio di America Chavez, alter ego di Miss America. Come riportato da The Direct, pare che i Marvel Studios siano ufficialmente alla ricerca di una giovane attrice portoricana, di età compresa tra i 12 e i 15 anni, per affidarle il ruolo dell’eroina creata da Otto Binder e Al Gabriele. Il personaggio dovrebbe ricoprire il ruolo di spalla destra di Stephen Strange: nei fumetti, Miss America proviene da una dimensione alternativa ed è in grado di viaggiare attraversi i mondi.

È da tempo che si parla della possibilità che, nel sequel, Doctor Strange esplorerà universi paralleli come diretta conseguenza della perdita di controllo da parte di Scarlet Witch/Wanda Maximoff dei suoi poteri: è probabile, quindi, che lo Stregone Supremo e Miss America entreranno in azione fianco a fianco, probabilmente aiutati anche da Wong.

Annunciato ufficialmente questa estate al Comic-Con di San Diego, Doctor Strange 2 vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff alias Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

Secondo Collider, la produzione ha fatto già un passo in avanti assumendo lo sceneggiatore Jade Bartlett. Il suo ruolo non è stato ancora chiarito, visto che lo script dovrebbe essere firmato da Derrickson in persona e quindi Bartlett dovrebbe intervenire solo a limare il testo o magari a scrivere a quattro mani con il regista.

Il primo film su Doctor Strange è uscito nel 2016 e ha raccontato la nascita dell’eroe, dall’incidente di Stepehn Strange fino al confronto con Dormammu. Nel film c’erano anche Benedict Wong, Tilda Swinton e Chiwetel Ejiofor. Rachel McAdams non tornerà nei panni di Christine Palmer. Abbiamo rivisto Strange in Infinity War e in Endgame. Doctor Strange in the Multiverse of Madness arriverà al cinema il 25 marzo 2022.


Una sirena a Parigi: il trailer del fantasy urbano e romantico in uscita il 20 agosto

Debutterà al cinema il 20 agosto con Vision Distribution e Cloud 9 Una sirena a Parigi, che mescola elementi fantastici e surreali con la magia dell'amore ed è diretto da Mathias Malzieu, autore del romanzo omonimo.

Una sirena a Parigi: il trailer del fantasy urbano e romantico in uscita il 20 agosto

Arriverà nelle sale italiane il 20 agosto, per ricordarci che nessuna emozione è più importante e travolgente dell'amore, soprattutto quello inaspettato e improvviso, la rom com fantasy Una sirena a Parigi, che viene dalla Francia. Distribuito da Vision Distribution e Cloud 9 Film, è scritta e diretta da Mathias Malzieu, cantante, musicista e scrittore che è autore dell'omonimo romanzo che ha ispirato il film, e che in Italia è stato pubblicato da Feltrinelli. Protagonisti di una favola metropolitana dove il gusto retrò si mescola a battute brillanti e a un pizzico di surreale, e che è incentrata su una strana coppia formata da un uomo e una sirena, sono Nicolas Duvauchelle, Marilyn Lima, Rossy De Palma, Tchéky Karyo e Romane Bohringer.

Malzieu, che definisce l'amore "un ingrediente magico che permette al sogno di cristallizzarsi", spiega così l'idea del romanzo e in particolare del film, che comincia in una Parigi piovosissima: "Avevo già in mente di scrivere di personaggi refrattari all’amore, ma l'evento scatenante è stato l'alluvione del 2016 a Parigi: il paesaggio sembrava filtrato attraverso una lente d'ingrandimento, un po’ come succede dopo una tempesta di neve, pericoloso e poetico al tempo stesso. E quando è stato trovato un pesce gatto, mi è venuta voglia di farne una sirena. Immaginavo che sarebbe stata l'ultima delle sirene e che il mio eroe sarebbe stato un cantante o un personaggio uscito dalle pagine di un libro di letteratura. Avevo immagini molto forti nella testa, così mi è venuta subito voglia di scrivere una commedia che richiamasse gli anni Cinquanta, romantica e stravagante al tempo stesso…".

Questa la sinossi ufficiale di Una sirena a Parigi, di cui è stato diffuso il trailer:


Tutto accadde nell'estate del 2016: una pioggia torrenziale inonda le strade di Parigi, la Senna esonda e la città è immersa in un'atmosfera apocalittica. I dispersi aumentano di ora in ora mentre il fiume trascina con sé detriti e oggetti di ogni tipo. Gaspard Snow viene attratto da un canto melodioso e, seguendone il suono, scopre il corpo ferito di una sirena adagiata sotto un ponte. Decide di condurla a casa sua per curarla ma nel frattempo lei svela a Gaspard il suo potere misterioso: chiunque ascolti il suo canto cade vittima del suo fascino e si innamora perdutamente di lei. É un incantesimo al quale non può sottrarsi neanche Gaspard, così convinto di essere immune all'amore. Insieme troveranno il modo di superare ogni oggettiva avversità dovuta alle loro diverse "nature"…

MULAN: MOLTI NON PAGHERANNO 30 DOLLARI PER VEDERLO SU DISNEY+, STANDO A UN SONDAGGIO

Secondo un recente sondaggio, molti utenti non sarebbero disposti a spendere 30 dollari per vedere Mulan su Disney+. Sia Variety che ComicBook.com hanno chiesto ai loro lettori su Twitter se pagherebbero quella cifra per il noleggio del film, che sarà disponibile sulla piattaforma dal 4 settembre, ma con un sovrapprezzo necessario per accedere alla visione, oltre all'abbonamento esistente.

Le risposte negative sono superiori all'80%, anche se va sottolineato che la terminologia usata può trarre in inganno: a differenza di altri titoli usciti in Premium Video on Demand nei mesi scorsi, con un prezzo di circa 20 dollari per un noleggio di 48 ore (la tariffa era dovuta all'annullamento o sospensione dell'uscita cinematografica dei film in questione), per il remake della Disney si tratta di un vero e proprio acquisto. Una volta pagata la cifra richiesta, infatti, il film rimarrà disponibile sul profilo Disney+ dell'utente, a patto che questi non cancelli l'abbonamento, mentre chi preferisce aspettare che il film sia disponibile secondo le modalità classiche dovrà pazientare per circa sei mesi.

La decisione della Disney di adottare questa strategia di distribuzione per Mulan è stata accolta in termini molto negativi, perché se da un lato è comprensibile che la situazione dei cinema negli Stati Uniti sia troppo complicata, non ci si spiega il senso di negare il film alle sale nei paesi dove la riapertura è già avvenuta o è in corso.

Salvo ripensamenti, infatti, le dichiarazioni della major suggeriscono che il lungometraggio uscirà al cinema solo nei paesi dove la piattaforma di streaming non è disponibile (per l'Europa si tratterebbe di Portogallo, Belgio, Lussemburgo e dei paesi nordici). Tra questi c'è la Cina, che per esplicita ammissione della Disney è il mercato più importante per questo rifacimento live-action: il pubblico locale non apprezzò le eccessive licenze poetiche della versione animata del 1998 rispetto alla leggenda originale, ragion per cui il remake si discosta parecchio da quanto già visto.


HALLOWEEN, JOHN CARPENTER DISSE CHE LA NUOVA MASCHERA DI MICHAEL MYERS "FACEVA SCHIFO"

John Carpenter ha collaborato con discreto entusiasmo alla genesi del reboot di Halloween diretto da David Gordon Green, ma la sua reazione di fronte alla nuova maschera di Michael Myers non è stata delle migliori, dopo averla vista il regista ha affermato che faceva schifo.

Va detto che l'effetto di repulsione è voluto. La nuova maschera di Michael Myers è pensata come un oggetto del 1978 di cui nessuno si è più preso cura. Il makeup effects designer Christopher Nelson ha però descritto la divertente reazione di John Carpenter, ideatore della saga, di fronte alla maschera:

"Siamo la piano di sopra, il regista David Gordon Green viene da me e mi dice 'sei andato a fare vedere la maschera a John?' e io 'No, dovrei?'. Lui mi incita 'Fagli vedere la maschera'. Allora scendo le scale e mostro la maschera a John, seduto davanti il monitor, e il mio collega Kevin Wasner, che sapeva cosa stava per succedere, si mette in un angolo della stanza mentre io chiedo 'Hey John, cosa ne pensi della maschera?' e lui 'Fa schifo'. Guardo Kevin, e lui ha l'espressione da 'te l'avevo detto'"

Dopo il successo riscosso dal sequel-reboot, sono in arrivo altri due capitoli della trilogia diretta da David Gordon Green, Halloween Kills, che uscirà il 15 ottobre 2021, e Halloween Ends, la cui uscita è fissata al 14 ottobre 2022.


MAMMA MIA! STELLAN SKARSGÅRD CON IL SEDERE ALL'ARIA IN BARCA: ECCO CHE COSA SUCCESSE SUL SET

Durante un'intervista relativa al tour promozionale di Mamma Mia!, Stellan Skarsgård ha spiegato perché ha mostrato il sedere sul set del film: "Abbiamo deciso che avrei dovuto cucinare durante la scena sulla barca, così ho pensato che avrei dovuto farmi dare un grembiule da un membro della troupe."

"Phyllida Lloyd, la regista del film, non sapeva che non avrei avuto niente indosso sotto il grembiule ma soltanto una marea di tatuaggi sul sedere. Così, quando la telecamera si è giratvoltata verso di me io mi sono messo li in mezzo... Il cameraman ha fatto un salto e ha urlato, mentre Phyllida ha iniziato a ridere in modo incontrollabile." Ha concluso l'attore svedese.

Nel musical teatrale originale il personaggio di Bill Austin, interpretato da Skarsgård in questo film, era in realtà australiano. I produttori del musical decisero di fare così per rendere omaggio all'enorme popolarità degli ABBA in Australia. In questo film, invece, Bill Anderson è svedese, proprio come Skarsgård.

Mamma Mia!, dopo quasi tre mesi dall'uscita nelle sale cinematografiche, rientrò nella top 20 degli incassi rivelandosi uno dei migliori successi dell'anno. In Gran Bretagna il film è diventato il DVD più venduto di tutti i tempi, con più di 5 milioni di copie al suo attivo, spodestando perfino Pirati dei Caraibi - La maledizione del forziere fantasma.


THE PROMISED NEVERLAND: IL TEASER TRAILER E IL POSTER DEL FILM LIVE-ACTION

The Promised Neverland è diventato un film live-action e online sono stati condivisi il teaser trailer e il poster del progetto che debutterà il 18 dicembre in Giappone.
Il video mostra qualche scena dei giovani cresciuti come sacrifici, dei loro tentativi di fuga e dei terribili rischi che corrono.

Il manga originale, pubblicato da J-POP e poi diventato una serie tv animata, racconta la storia di Emma, Norman e Ray che vivono felici fin dalla nascita in un orfanotrofio circondato da un fitto bosco, accuditi da un'amorevole "mamma". In The Promised Land la loro illusione di normalità va in pezzi quando scoprono cosa succede davvero a chi lascia la casa per essere "adottato", e cosa nasconde il muro che delimita il bosco: ai ragazzi non rimane che ingegnarsi per cercare la fuga. Inizia un letale gioco del gatto con il topo!

L'anime ha già ottenuto il rinnovo per una seconda stagione che continuerà il racconto dei tentativi di sopravvivere dei giovani protagonisti al centro della storia. Amazon, recentemente, ha inoltre annunciato recentemente la produzione di una serie live-action. Il manga, che ha debuttato nel 2016 e ha venduto oltre 4.2 milioni di copie, è stato creato da Kaiu Shirai e le illustrazioni sono firmate da Posuka Demizu.




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300: GERARD BUTLER, LA SUA INTENSA PREPARAZIONE FISICA PER IL FILM

La sceneggiatura di 300 richiedeva che la maggior parte del cast maschile trascorresse la maggior parte del tempo sullo schermo a torso nudo, esattamente come nel fumetto originale di Frank Miller. Gerard Butler ha detto che l'allenamento che ha dovuto portare a termine prima dell'inizio delle riprese di questo film è stata "la cosa più difficile che abbia mai dovuto affrontare nella sua vita."

L'intero cast principale ha subito un rigoroso regime di allenamento di 8 settimane organizzato da Marc Twight, un alpinista professionista detentore del record mondiale. Gli attori non hanno mai ripetuto lo stesso esercizio due volte, impedendo al corpo di adattarsi a qualsiasi tipo di sforzo. Al termine delle riprese Twight ha ammesso di aver spinto gli attori oltre ogni limite contemplabile.

Nel film - di cui abbiamo parlato nel nostro approfondimento sulle scene e il finale di 300 - è stata applicata la tecnica del backlot, Snyder ha girato la pellicola negli Icestrom Studios, di Montréal, con uno sfondo verde. L'attore Gerard Butler racconta che mentre lui non si sentiva costretto dalle scelte registiche di Snyder, la fedeltà al fumetto ha imposto diverse limitazioni alla sua performance.

300 è un riadattamento estremamente fedele al fumetto, un po' com'è successo per Sin City. Snyder ha fotocopiato alcuni riquadri dal fumetto originale, con cui poi ha progettato le scene precedenti e seguenti: "È stato un lavoro divertente per me... avere un fotogramma come obiettivo da raggiungere."


MAMMA MIA! CHI È IL PADRE DI SOPHIE?

Molte scene di Mamma Mia! implicano chi sia il vero padre di Sophie, sebbene questo aspetto non venga mai rivelato esplicitamente; ma c'è una risposta semi-ufficiale: secondo la sceneggiatrice Catherine Johnson e la regista Phyllida Lloyd, il padre di Sophie è lo svedese Bill Anderson, interpretato da Stellan Skarsgård.

Il personaggio di Bill, in realtà, era australiano nella produzione teatrale originale, ma in questo film, a causa di una decisione congiunta della sceneggiatrice e della regista, è uno svedese, il che significa che Sophie ha le sue radici in Svezia, proprio come gli ABBA.

La pellicola - di cui abbiamo parlato nel nostro approfondimento sulle canzoni e le scene più belle di Mamma Mia! - è un adattamento cinematografico dell'omonimo musical, basato sulle musiche del gruppo svedese ABBA; proprio come il musical, il film prende il titolo dal brano Mamma Mia degli ABBA, inoltre entrambi si ispirano al film del 1968 Buonasera, signora Campbell di Melvin Frank.

Mamma Mia! è il musical che ha incassato di più nella storia del cinema, guadagnando 144 130 063 milioni di dollari negli USA e 465 711 574 milioni di dollari nel resto del mondo. Inoltre, con un incasso pari a 69.05 milioni di sterline, Mamma Mia! è anche il film che ha incassato di più nella storia inglese.


BATMAN, JACK NICHOLSON DISSE: "ECCO CHE COSA MI PIACE DEL JOKER"

Jack Nicholson ha dichiarato a proposito del ruolo del Joker: "La cosa che mi piace di più è che il suo senso dell'umorismo è quasi sempre di cattivo gusto". Nicholson ha adorato così tanto la sua performance in questo film che a un certo punto era arrivato a visionare la pellicola una volta alla settimana a casa sua.

L'attore americano ha anche ammesso in un'intervista di essere un grande fan dei fumetti nell'era in cui Batman è apparso per la prima volta e che, anche all'ora, il Joker era il suo personaggio preferito. Nicholson ha ricevuto una percentuale dell'incasso del film e, grazie al suo massiccio incasso al botteghino, ha portato a casa circa 60 milioni di dollari.

Il leggendario attore ha affermato che ciò che ha reso il Joker uno dei suoi ruoli preferiti è che gli ha permesso di avere una libertà creativa mai vista prima, semplicemente senza precedenti.

Secondo Nicholson, mentre la maggior parte dei personaggi hanno tratti ben specifici a cui un attore deve rimanere fedele, il tratto specifico del Joker è che è imprevedibile, il che significa che è stato in grado di fare tutto ciò che voleva, rimanendo comunque fedele al personaggio.


ANTOINE FUQUA REGISTA DEL FILM SIEGE OF BETLEHEM

Antoine Fuqua sarà il regista di Siege of Betlehem, progetto che si basa su un libro scritto da Joshua Hammer. Il lungometraggio è prodotto da BronStudios e verrà realizzato dopo aver completato il lavoro su Emancipation, film prodotto per Apple con star l'attore Will Smith.

A Season in Betlehem: Unholy War in a Sacred Place è stato scritto dall'ex corrispondente di Newseek da Gerusalemme. Il film di Antoine Fuqua racconterà la storia di come un musulmano, un ebreo israeliano e un cristiano americano hanno unito le forze per impedire lo scoppio di un conflitto tra l'esercito israeliano e un gruppo di militanti armati palestinesi che si erano rifugiati nella Chiesa della Natività. Dopo 39 giorni, nonostante la resistenza dei superiori e dei colleghi, i tre sono riusciti a raggiungere una soluzione ponendo fine all'assedio ed evitando una guerra sul terreno sacro della chiesa.

La sceneggiatura sarà firmata da Avi Issacharoff (Fauda) e Matt Cook (Patriots Day), un veterano che ha trascorso molto tempo in prima linea in Iraq.

Nel team della produzione ci sarà anche Michael Kase (6 Underground) che sta sviluppando il progetto da circa 15 anni e ha dichiarato: "Non potrebbe esserci un momento più appropriato per un film come questo: si tratta di una storia sull'unire le persone attraverso la pace in un periodo all'insegna di tumulti".


300: 5 SCENE DEL FILM CHE PORTANO A UN FINALE MEMORABILE

Tuoni e lampi che preannunciano una tempesta. Il titolo rosso sangue sullo schermo. Infine, un mucchio di teschi al suolo. Inizia così 300, l'epico film di Zack Snyder, il regista che proprio con questo film iniziò una carriera composta da trasposizioni di celebri fumetti, che porta sul grande schermo la storia di sangue, guerra e onore disegnata nel 1998 da Frank Miller. Un fumetto atipico, dal formato orizzontale e di conseguenza già di per sé cinematografico. La storia di 300 spartani che sono pronti al sacrificio pur di fermare, per poco tempo, l'avanzata dei persiani di Serse, ha il sapore delle storie leggendarie, quelle atemporali, memorabili. Una storia con un'unica parola chiave: gloria. E gloria fu: la scelta stilistica di Snyder di prendere le tavole del fumetto e applicarle quasi completamente al medium cinematografico (un po' come accadde già con un altro adattamento di un'opera di Miller, quel Sin City diretto da Robert Rodriguez qualche anno prima) si dimostra vincente. 300, nella sua finzione anche visiva, nelle sue esagerazioni, nel suo tono così esaltato vince clamorosamente la scommessa. Impossibile arrivare al finale del film senza provare quel brivido di piacere e di emozione che solo i grandi film sanno dare. È bene ricordare, però, che non esiste gran finale senza prima una lenta preparazione che riesce, attraverso varie sequenze, a costruirlo. Riavvolgiamo il nastro e scopriamo insieme le 5 scene nel film che contribuiscono a creare in 300 un finale veramente memorabile.

1. IL PROLOGO: UOMO CONTRO NATURA

Il film inizia con un prologo che ci catapulta subito nella mentalità di Sparta. I neonati vengono esaminati e, se troppo deboli o malformi, vengono gettati da una rupe; i bambini vengono abituati al combattimento e alla violenza e crescono nella convinzione che dare la vita per Sparta è simbolo di gloria eterna. Con l'utilizzo dei rallenty (marchio di fabbrica di Snyder in questo film), una bellissima fotografia di Larry Fong e una musica che, man mano che procede il racconto, si fa sempre più epica, il prologo procede sottolineando la natura guerriera degli spartani. Fino ad arrivare alla celebre sequenza con la belva sotto la neve, vera e propria metafora del film. Il bambino - che scopriremo poi essere il protagonista Leonida - riuscirà a sconfiggere la furia incanalandosi all'interno di un crepaccio, similmente a quanto accadrà durante tutto il corso del film. Inoltre, non è casuale la scelta di mostrare la prova finale dell'addestramento come la vittoria dell'uomo sulla natura: in questo modo ci viene fatto notare come gli spartani siano capaci di elevarsi, di essere oltre-uomini, al di fuori delle regole prestabilite del mondo e della natura delle cose. Si crea subito un conflitto tra il destino a cui l'uomo non può sfuggire (la natura, più tardi impersonificata dai persiani di Serse) e la volontà dell'uomo che vuole ribellarsi ergendosi come essere superiore. Come a dire che in 300 si mette in mostra l'eterna lotta esistenziale del genere umano.

2. 'QUESTA È SPARTA!': SACRO E PROFANO

La "Sacra Sparta" (così viene nominata nel film) illuminata dal sole, dai colori dorati a sottolineare la sua appartenenza a qualcosa di divino riceve la visita di un messaggero persiano, allo stesso modo sacro e intoccabile essendo semplicemente un ambasciatore. Ma le leggi di Sparta appartengono a un altro mondo. Con le sue leggi (le donne parlano perché mettono al mondo gli spartani; anche i messaggeri rispondono delle loro azioni), i suoi motti ("Rispetto e onore") e gli sguardi duri degli uomini che la abitano, Sparta ha una reputazione da mantenere: quella di posto sacro e inviolabile. La sottomissione non è contemplata. Arriviamo, quindi, a quella scena così memorabile e citata, che ha dato vita a meme e parodie e che dà inizio al film vero e proprio: Leonida con un calcio, gridando "Questa è Sparta!", getta il messaggero persiano sul fondo di un pozzo. Un gesto che dà inizio a una guerra tra uomini che si credono divini (lo stesso Serse è ricoperto d'oro e si crede superiore ai comuni mortali). Il gesto di Leonida, però, nasconde un significato che lo condanna alla morte: andando contro le leggi della natura condannando a morte il messaggero che, secondo le usanze, sarebbe intoccabile al pari di un vero dio, Leonida compie un atto profano in nome di una sacralità che però è decisa unicamente dagli stessi spartani. Commette il solito peccato di hybris, di eccessivo orgoglio e prevaricazione delle leggi del mondo che, nella tradizione della tragedia greca, può concludersi solo con un contrappasso negativo e che dà inizio alla catastrofe. Leonida va contro persino l'antica legge degli Efori che tutti gli uomini sarebbero tenuti a rispettare.

3. COMBATTERE GLI ABOMINI: PERFEZIONE CONTRO DEFORMITÀ

Gran parte del film ha luogo alle Termopili, luogo dove i nostri 300 cercheranno di fermare l'avanzata persiana, giorno dopo giorno. La lunga battaglia è un crescendo di violenza e nemici sempre più pericolosi, sempre più inumani. Un normale esercito di uomini viene seguito da esseri mascherati senz'anima (gli Immortali) e giganti deformi per lasciare spazio, una volta sconfitti, a bestie come rinoceronti corazzati ed elefanti. Si compie uno scontro tra l'uomo perfetto e i freaks della natura, tra perfezione contro deformità (un elemento molto discusso all'uscita del film e che mostra il fianco a critiche di stampo politico), un tema caro a Snyder tanto che lo riprenderà, in maniera più seria e corretta, in Batman v Superman: Dawn of Justice dove il dio Superman è costretto a sacrificarsi contro Doomsday, l'abominio creato da Lex Luthor, un uomo che si ritiene perfetto e superiore al divino. Ma la sfida tra l'uomo perfetto e il deforme, oltre a essere già esplicitato nel prologo, diventa il vero tallone d'Achille di Leonida nel momento in cui rifiuta lo storpio Efialte, volonteroso di combattere e che per vendetta tradirà il suo popolo vendendosi a Serse.

4. LA SCONFITTA E LA MORTE: UOMINI E DEI

Serse, coperto di gioielli d'oro, scende dal suo altissimo carro camminando sopra i suoi schiavi. È un essere a prima vista perfetto, intoccabile, divino, superiore alla media (e infatti è più alto di Leonida). Lo stesso linguaggio aulico da lui utilizzato lo pone in una posizione ultraterrena rispetto agli spartani definendosi egli stesso un dio. La sconfitta e la morte non sono contemplate nella mentalità di Serse, al contrario degli spartani che, invece, concepiscono la morte ma solo come moto d'orgoglio: in entrambi i casi si tratta di ambizione e di sfida alle leggi della natura, in entrambi i casi questi uomini che si credono dei dovranno fare i conti con la loro natura mortale. Nel caso di Serse la ferita alla faccia, lo sfregio che sarà costretto a portare per il resto dei suoi giorni, in bella vista, è un marchio indelebile della sua fallibilità, addirittura peggiore della morte. L'essere sfregiato lo rende, di conseguenza, un deforme, quindi un essere non divino, non perfetto, non intoccabile. Nel caso di Leonida e i suoi 300 uomini, invece, la sfida alle leggi della natura li porterà a morire sotto una pioggia di frecce ovvero qualcosa che cade giù dal cielo, come fosse una punizione mandata direttamente dagli dei.

5. IL FINALE VERO E PROPRIO: VITTORIA E LIBERTÀ

Se ci fermiamo al racconto del mito, alla storia tramandata come leggenda, il finale vero e proprio di 300 compie il suo lavoro nel migliore dei modi. Il discorso finale di Delios emoziona e conclude il film con una nota veramente epica. Tuttavia, è bene ricordare che è proprio sulla base tematica che abbiamo fin qui analizzato che quel discorso colpisce così forte. Alla fin fine 300 racconta una storia sì di uomini che si credono dei e sono destinati a morire, ma anche alla capacità di ispirare le generazioni successive proprio in virtù del fatto di aver peccato di hybris. Per dirla in altre parole, l'ambizione di Leonida, il suo sfidare la divinità, ha dimostrato come Serse fosse un falso dio, un uomo come lui che può essere ferito e può morire. Leonida muore, ma ispira tutti i greci che vedono la possibilità di combattere le forze armate di Serse senza sottomettersi e continuare così a vivere nella loro terra senza essere schiavi. Ecco che il film utilizza un racconto epico per parlare di riscattare "il mondo dal misticismo della tirannia" e accompagnarlo "in un futuro più radioso di quanto si possa immaginare". Gli spartani si uniscono ai liberi greci (che a inizio film chiamavano effeminati) per acclamare e volere la libertà del loro popolo. E questa è la vera vittoria.


Alone – Nuovo trailer con protagonista Jules Willcox

Magnet Releasing ha appena rilasciato il nuovo trailer di Alone, remake del film Gone (2011) di Mattias Olsson.
Info
Alone è diretto da John Hyams (Black Summer, Universal Soldier: Regeneration, Universal Soldier: Day of Reckoning) e vede come protagonista Jules Willcox mentre viene rapita durante un viaggio solitario e si vede costretta a dover lottare per la propria vita.

La sceneggiatura del remake è stata scritta da Olsson, regista del film originale.

Magnet Releasing rilascerà il film nelle sale americane il 18 Settembre.

Trama
Divenuta vedova di recente Jessica fugge dalla città nel disperato tentativo di far fronte alla perdita del suo defunto marito, ma viene rapita e rinchiusa in una baracca misteriosa. La sua fuga dalle grinfie di questo rapitore omicida la porta nel cuore della natura selvaggia, con solo la sua intelligenza su cui fare affidamento per sopravvivere mentre il suo inseguitore si avvicina sempre di più.



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THE BATMAN, SI LAVORA AL TRAILER DEL FILM: LO VEDREMO AL DC FANDOME?

Alexander Gavrilin, il doppiatore russo di Robert Pattinson, ha pubblicato nelle storie di Instagram una foto nella quale si vede un foglio di carta con la scritta 'Teaser for The Batman' e 'Jim Gordon'. La storia è stata in seguito rimossa ma lo 'scivolone' potrebbe aver involontariamente anticipato l'imminente uscita del trailer di The Batman.

Che sia davvero il DC Fandome l'evento al quale verrà affidato il primo teaser trailer di The Batman? A questo punto è chiaro che il film è ormai entrato nella fase di doppiaggio, quindi è davvero possibile che per il DC Fandome il trailer sia pronto per essere mostrato al mondo.

The Batman è il nuovo film legato all'universo dell'Uomo Pipistrello. L'eredità di Ben Affleck è stata raccolta da Robert Pattinson, che subentra alla star di Gone Girl, originariamente protagonista e regista del film.
Pattinson è stato accolto con diverse polemiche dai fan ma diversi colleghi l'hanno elogiato per le qualità mostrate sul set; Zoe Kravitz l'ha definito come la miglior scelta possibile per il ruolo.
Nel cast del film anche Kravitz nel ruolo di Catwoman, Jeffrey Wright nei panni di Jim Gordon, Andy Serkis nelle vesti di Alfred, Paul Dano nel ruolo de l'Enigmista e Colin Farrell nella parte del Pinguino.
Robert Pattinson si è addormentato ad una manifestazione in suo onore... dimostrando di avere tutte le caratteristiche necessarie per il ruolo di Bruce Wayne.


PAOLO SORRENTINO CERCA LOCATION A NAPOLI PER IL SUO NUOVO FILM CON NETFLIX

Paolo Sorrentino è impegnato a Napoli nella ricerca dei luoghi adatti al suo prossimo film, prodotto da Netflix, È stata la mano di Dio. Il tour del regista nei luoghi partenopei è documentato dal suo account Instagram, nel quale Sorrentino in questi giorni si diletta a pubblicare foto di luoghi e monumenti napoletani.

Insieme al suo staff il regista è stato avvistato in questi giorni al Vomero, a Santa Lucia, e in ultimo al cimitero di Fuorigrotta. Sorrentino ha pubblicato un'immagine del cimitero con tanto di cassonetto della spazzatura in bella vista con uno sfottò nei confronti della Juventus.
Una foto inequivocabile, per un grande tifoso azzurro come Sorrentino.

Il nuovo film del regista di Youth e La grande bellezza si concentrerà soprattutto sulla sua vita, a dispetto del titolo che richiama il celebre goal di Diego Armando Maradona nei quarti di finale del mondiale 1986 contro l'Inghilterra.
Quella partita salvò la vita a Sorrentino:"A me Maradona ha salvato la vita. Da due anni chiedevo a mio padre di poter seguire il Napoli in trasferta, anziché passare il week-end in montagna, nella casetta di famiglia a Roccaraso; ma mi rispondeva sempre che ero troppo piccolo. Quella volta finalmente mi aveva dato il permesso di partire: Empoli-Napoli. Citofonò il portiere. Pensavo mi avvisasse che era arrivato il mio amico a prendermi. Invece mi avvertì che era successo un incidente. Papà e mamma erano morti nel sonno. Per colpa di una stufa. Avvelenati dal monossido di carbonio".
Una tragedia che ha segnato profondamente la vita di Paolo Sorrentino. A maggio Sorrentino fotografò una Roma completamente vuota, a causa del lockdown.


TENET, JOHN DAVID WASHINGTON SCONFORTATO DAI CONTINUI RINVII DEL FILM

Il protagonista di Tenet, John David Washington, ha espresso tutto il suo sconforto per i continui ritardi nell'uscita del film di Christopher Nolan. Dopo una lunga serie di slittamenti ora il film dovrebbe arrivare nelle sale tra fine agosto e inizio settembre. E Washington non ha nascosto di essere un po' scoraggiato per questa situazione.

"Voglio dire, sono umano. Ho messo tutto in questo film. Pensi che accadrà e poi continuano a respingerlo. Può essere scoraggiante. Ma è come tuo figlio. Vuoi inviarlo alla migliore scuola anche se devi aspettare un semestre" ha dichiarato l'attore a Mr. Porter.

Al momento Tenet rimane avvolto nel mistero, così come il personaggio di Washington, indicato nella sinossi soltanto come 'il protagonista'. L'attore descrive il suo personaggio come 'un uomo di grande integrità, un uomo che ammiro, un uomo che è pronto a dare la vita per le persone con le quali combatte".
Il personaggio di Washington utilizza una tecnica definita 'inversione', al fine d'invertire il flusso del tempo ma che l'attore ribadisce non trattarsi di un viaggio nel tempo.
L'eroe del film cercherà di prevenire la Terza Guerra Mondiale viaggiando 'attraverso un mondo crepuscolare di spionaggio internazionale in una missione che si svolgerà in qualcosa che si troverà al di là del tempo reale'.



Edited by Triplethor - 7/8/2020, 19:58
view post Posted: 7/8/2020, 09:33 The Umbrella Academy - Ellen News

The Umbrella Academy: l’autore risponde alle critiche sul presunto incesto nella serie tv

Il creatore della serie The Umbrella Academy, Steve Blackman, ha risposto alla questione sollevata da alcuni sul rapporto tra Luther e Allison e sul presunto incesto tra i due. I due nella serie sarebbero fratello e sorella, dato che sono stati adottati e sono cresciuti insieme, ma non hanno alcun legame biologico. Crescendo, sviluppano una relazione particolare: può essere definita incestuosa? Ecco come ha risposto l’autore della serie:

Voglio dire questo alle persone: “guardate, non sono fratelli biologici, ma sì, è strano che sono cresciuti insieme, però non hanno avuto un’infanzia normale”. Sono fratelli? Diciamo di sì, ma non sono biologicamente legati, ed è come se fosse una tenera storia d’amore. Non so nemmeno se è amore vero. Per loro potrebbe esserlo, ma è quel tipo di amore adolescenziale che si ha crescendo insieme, e condividendo dei bellissimi momenti dal loro passato.

La sinossi della seconda stagione:

Cinque ha avvertito la sua famiglia (così tante volte) che usare i poteri per fuggire dall’apocalisse di Vanya del 2019 sarebbe stato rischioso. Bene, aveva ragione: il salto nel tempo sparpaglia i fratelli per tutta Dallas, in Texas, per un periodo di tre anni a partire dal 1960. Alcuni, rimasti bloccati nel passato per anni, si sono costruiti una nuova vita e sono andati avanti, certi di essere gli unici sopravvissuti. Cinque è l’ultimo ad atterrare, nel mezzo del giorno dell’apocalisse, che – spoiler! – è il risultato dell’interruzione temporale (qualcuno ha un déjà vu?). Ora i membri dell’Umbrella Academy devono trovare un modo per ricongiungersi, capire cosa ha causato il giorno dell’apocalisse, fermarlo e tornare al tempo attuale per bloccare quell’altra apocalisse. Il tutto mentre vengono cacciati da un trio di spietati assassini svedesi.

Nella seconda stagione arriveranno Marin Ireland, Ritu Arya e Yusuf Gatewod. Arya avrà la parte di Lila, un personaggio camaleontico che può essere brillante o clinicamente folle in base alla situazione. Gatewood sarà Raymond, un leader nato dotato di intelligenza, gravitas, e la sicurezza che lo spingono a non dover mai dimostrare mai nulla a nessuno. Il giovane è affettuoso, determinato e ha l’innata capacità di conquistarti con un semplice sguardo. Marin Ireland sarà infine Sissy, una madre texana senza paura e molto razionale che si è sposata quando era molto giovane per i motivi sbagliati.

Nella prima stagione si è iniziato a raccontare la storia di sette bambini nati in modo inspiegabile e dotati di incredibili poteri che vengono adottati da un eccentrico miliardario che li addestra per salvare il mondo. Steve Blackman è showrunner dei dieci episodi che compongono la seconda stagione che proseguirà il racconto.

Le puntate precedenti si erano concluse con un cliffhanger che metteva alla prova i personaggi principali, messi a confronto con un inaspettato ritorno che potrebbe cambiare totalmente il loro destino e quello dell’intero universo. Nella seconda stagione i protagonisti si ritroveranno catapultati negli anni sessanta, dove dovranno salvare il mondo.


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THE UMBRELLA ACADEMY: LE 15 MUSICHE PIÙ EPICHE DELLA SERIE NETFLIX

Come molte produzioni anche per The Umbrella Academy a fare la differenza è la colonna sonora, elemento spesso sottovalutato, ma senza il quale anche il miglior film o serie TV perderebbe gran parte del proprio valore. Ecco quindi le 15 canzoni che non abbiamo potuto fare a meno di ballare o cantare insieme ai protagonisti.

La classifica, che troverete di seguito ordinate dalla posizione 1 alla 15, è stata stilata tenendo conto dei brani utilizzati tanto nella prima quanto nella seconda stagione della serie Netflix:

“I Think We’re Alone Now,” Tiffany (1x01)
“Everybody (Backstreet’s Back),” Backstreet Boys (2x07)
“Run Boy Run,” Woodkid (1x02)
“I Was Made for Lovin’ You,” KISS (2x04)
“Major Tom – Coming Home,” Peter Schilling (2x05)
“Istanbul (Not Constantinople),” They Might Be Giants (1x01)
“Right Back Where We Started,” Maxine Nightingale (2x01)
“Twistin’ the Night Away,” Sam Cooke (2x05)
“Dancing In the Moonlight” (2001 Remix), Toploader (1x06)
“Saturday Night,” Bay City Rollers (1x10)
“Sinnerman,” Nina Simone (1x03)
“Stormy Weather,” Emmy Raver-Lampman (1x08)
“Bad Guy,” The Interrupters (2x05)
“Hello,” My Kullsvik (2x05)
“Happy Together” (feat. Ray Toro), Gerard Way (1x05)



Il primo brano fa riferimento alla prima, toccante scena in cui i pupilli Hargreeves si mostrano in tutta la loro disillusione verso una famiglia disfunzionale come poche, sebbene sia l'unico punto fermo in un mondo (e un tempo) che ruota vorticosamente intorno a loro: per riviverla insieme vi lasciamo al player in alto. Come sempre fateci sapere se siete d'accordo, se avreste inserito altri brani o se non preferireste stravolgere completamente la classifica.


12592 replies since 24/7/2008