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Triplethor
view post Posted on 26/6/2017, 08:21 by: Triplethor
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Triplethor
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LUNEDI

26/06/2017



LA TORRE NERA – IL RETAGGIO DI ROLAND NELLA NUOVA FEATURETTE

Sony Pictures ha pubblicato una nuova featurette de La Torre Nera, adattamento dell’omonima saga letteraria di Stephen King che uscirà il prossimo 10 agosto nelle sale italiane.

Il filmato si concentra sul retaggio di Roland Deschain (Idris Elba), appartenente a una lunga tradizione di pistoleri che hanno il compito di proteggere la Torre Nera dallo stregone Randall Flagg alias l’Uomo in Nero (Matthew McConaughey), determinato a distruggerla. Intervallati da alcune scene inedite, i due protagonisti e lo stesso Stephen King ci raccontano la missione di Roland e gli scopi di Randall, che si scontrano furiosamente in un turbinio di proiettili e incantesimi.

Già nel 2010 Ron Howard, Akiva Goldsman e Brian Grazer avevano tentato di portare al cinema l’omonima saga di Stephen King, e l’idea iniziale era molto ambiziosa: l’intenzione, infatti, era di produrre una trilogia cinematografica intervallata da una serie televisiva targata HBO (con la funzione di prequel), in modo da trasporre fedelmente tutto il ciclo letterario dello scrittore americano. La Universal e la Warner Bros., dopo essersi avvicendate nella produzione, si sono tirate indietro perché spaventate dal budget necessario (nonostante Howard e Grazer lo avessero tagliato di 50 milioni di dollari), e il progetto è sfumato.

L’anno scorso, però, la Sony Pictures si è fatta avanti e ha resuscitato l’adattamento con Nikolaj Arcel alla regia, incaricando Goldsman e Jeff Pinkner di scrivere una nuova stesura del copione. La storia sarà incentrata sul pistolero Roland Deschain (Idris Elba) e sullo stregone immortale Randall Flagg (Matthew McConaughey), entrambi impegnati a raggiungere l’eponima Torre Nera che coincide con il punto di snodo dell’universo, il perno di tutti i mondi esistenti. Deschain vuole accedervi per salvare il suo mondo, Padick – alias l’Uomo in Nero – per governare su tutti i mondi.

Nel cast anche Abbey Lee (Tirana), Tom Taylor (Jake Chambers), Jackie Earl Haley (Richard Sayre), Fran Kranz (Pimli), Katheryn Winnick e Claudia Kim (Arra Champignon). L’uscita è fissata per il prossimo 10 agosto.

Potrete vedere la featurette qui di seguito:


THE DARK TOWER - The Legacy of the Gunslinger

Predator: il supervisore degli effetti speciali Joel Hynek fa chiarezza sul licenziamento di Jean-Claude Van Damme

Forse non tutti sano che inizialmente nella “pelle” di Predator, l’iconico alieno dell’omonimo film del 1987 di John McTiernan doveva esserci Jean-Claude Van Damme (qui trovate il test video con la prova del costume).
L’attore, all’epoca molto giovane, venne però licenziato durante la pre-produzione e sostituito da Kevin Peter Hall. Nel corso degli anni sono arrivate varie voci sul perché Van Damme fu licenziato, ed ora il supervisore degli effetti speciali del film Joel Hynek parlando con l’Hollywood Reporter ha ricordato la sua esperienza con l’attore raccontando del momento in cui venne allontanato dal progetto dal produttore Joel Silver:

Ero nella roulotte di Joel Silver, lui chiamò anche Jean-Claude per parlargli. Appena arrivò gli disse “Devi smettere di fare kickboxing” – perché [Jean-Claude] voleva darsi alla pazza gioia – continuando, “Senti, Predator non è un kickboxer”, E Van Damme rispose “Devo farlo, è così che io vedo Predator”. Di tutta risposta Joel disse “Beh, sei licenziato, vattene”. E Jean-Claude rispose, “Baciami le palle”, mentre andava via, così è andata.

Oltre a questo però lo stunt coordinator Craig Baxley ha dichiaro che Van Damme venne licenziato anche per un altro motivo. L’attore infatti durate alcune prove distrusse la testa del costume originale costata ben $20,000. Un costume, ricordiamo, molto differente da quello realizzato in seguito dalla Stan Winston School, che somigliava molto di più ad una grande aragosta rossa.


Jasmine Trinca nel film di Alessio Cremonini sul caso di Stefano Cucchi: sarà la sorella Ilaria

Evidentemente galvanizzata dalla vittoria come miglior attrice della sezione Un Certain Regard al Festival di Cannes, dove era arrivata con l’etichetta di “nuova Anna Magnani” affibiatale dal direttore Thierry Fremaux, Jasmine Trinca ha deciso di aggiungere il suo curriculum il ruolo che ogni attore degno di questo nome, oggi, pare dover interpretare: quello del personaggio realmente esistito.
O, in questo caso, esistente.

Al Festival di Pesaro diretto da Pedro Armocida, che si è chiuso proprio con la proiezione di Fortunata, il film che è valso all’attrice il riconoscimento sulla Croisette, la Trinca ha annunciato che interpreterà il ruolo di Ilaria Cucchi in un film di Alessio Cremonini che si propone di raccontare la storia drammatica e ancora controversa di Stefano Cucchi, il trentenne morto a Roma nel carcere di Regina Coeli il 22 ottobre 2009 durante la custodia cautelare.

Il film verrà prodotto da Cinema 11 di Olivia Musini, e verrà distribuito dalla Lucky Red, che proprio nel corso di una kermesse che si svolgerà stamane a Roma, presenterà il suo listino per la prossima stagione e rivelerà titolo e cast completo del film.

Questa la dichiarazione sul progetto di Jasmine Trinca, così come riportata dall’ANSA: “È stato scritto con la forza sconquassante di una vicenda scandalosa. Io sarò la sorella Ilaria, che tra l'altro ho conosciuto in un memorial dedicato al ragazzo. Di questa misteriosa vicenda trattiamo solo la prima parte, senza scene di violenza. Mettendo in luce come ci sono state tante persone che, pur non essendo dei 'mostri' veri e propri, si sono alla fine comportati come tali. Il film si basa sugli atti processuali, ma non farà vedere il processo. Quella di Cucchi è una vicenda che ha scosso persone e società e questo film potrebbe consegnare questa storia alla consapevolezza del pubblico.”


Box-Office USA: Transformers – l’Ultimo Cavaliere vince il weekend con 45.3 milioni di dollari

È Transformers: l’Ultimo Cavaliere a vincere il weekend negli Stati Uniti con 45.3 milioni di dollari in oltre 4.000 cinema. Come vi abbiamo raccontato nel corso degli ultimi giorni, le previsioni iniziali parlavano di 70/75 milioni di dollari nei cinque giorni (il film è uscito mercoledì con anteprime martedì sera), ma con l’arrivo dei primi risultati già giovedì gli analisti hanno ribassato le proiezioni. Ecco quindi che le stime attuali parlano di 69 milioni di dollari in cinque giorni: è il peggior risultato di sempre per la saga, e riflette l’impressione di una certa stanchezza per alcuni grandi franchise negli Stati Uniti quest’anno (basti pensare a Pirati dei Caraibi: la Vendetta di Salazar).
Fortunatamente per la Paramount Pictures (che dopo un 2016 disastroso sta vivendo un 2017 altrettanto insoddisfacente, infilando una delusione dietro l’altra) il film ha raccolto ben 196.2 milioni di dollari in 41 mercati internazionali, di cui 123.4 solo in Cina. Si stima che il film sia costato 350 milioni di dollari tra budget, marketing e distribuzione: dovrà quindi arrivare a 700 milioni nel mondo per risultare un successo. I risultati internazionali conteranno molto più del solito, anche perché di questo passo il film potrebbe faticare a sfondare il tetto dei 150 milioni di dollari, soprattutto se Spider-Man: Homecoming catalizzerà l’interesse del pubblico giovane tra dieci giorni.

Testa a testa per la seconda posizione: Cars 3 la spunta per un soffio (anche se i definitivi potrebbero ribaltare i risultati), con 25.1 milioni di dollari e un totale di quasi 100 milioni in dieci giorni. 141.3 i milioni raccolti finora in tutto il mondo. Al terzo posto, con 25.1 milioni di dollari, Wonder Woman si gode il secondo calo più ridotto della top-ten e sfiora i 320 milioni di dollari, preparandosi a battere gli incassi definitivi di Batman v Superman: Dawn of Justice (330 milioni). A questo punto la pellicola si prepara a diventare il migliore incasso di sempre negli USA per un film DC Comics dopo Il Cavaliere Oscuro e Il Cavaliere Oscuro – il Ritorno. In tutto il mondo il film ha raggiunto i 650 milioni di dollari.

Miglior tenuta della classifica per 47 Meters Down, al quarto posto con 7.4 milioni di dollari e un totale di 24 milioni di dollari. Chiude la top-five All Eyez on Me, con soli 5.8 milioni di dollari e 38.6 milioni complessivi.

Seguono La Mummia (5.8 milioni di dollari, 68 milioni complessivi, 342 nel mondo), Pirati dei Caraibi: la Vendetta di Salazar (5.2 milioni di dollari, 160 complessivi, 677 nel mondo), Rough Night (4.7 milioni di dollari, 16.6 complessivi).

Chiudono la classifica Captain Underpants, con 4.2 milioni e 65 milioni complessivi, e Guardiani della Galassia: Vol 2., con 3 milioni di dollari e 380 milioni complessivi (851 nel mondo).

Da notare la release limitata di The Beguiled di Sofia Coppola: la pellicola presentata a Cannes incassa 240mila dollari in quattro cinema, con una media di 60mila dollari per sala.


Glory!, parlano il regista e la protagonista di nuovo insieme dopo The Lesson

Chi un paio di anni fa ha visto The Lesson, il film di Peter Valchanov e Kristina Gozeva che metteva in scacco una professoressa, incastrata tra individuare un ladruncolo nella sua classe e commettere lei un crimine per un fine più alto, non sarà sorpreso dallo scoprire che il nuovo film dei due, Glory!, è un’altra favola morale in cui qualcuno viene messo sotto dalla società a partire da un piccolo dettaglio.
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Un pover’uomo, un derelitto ma onesto lavoratore delle ferrovie che percorre i binari per verificarne l’integrità, trova una sacca piena di soldi, invece di tenerli per sé li consegna e diventa un eroe di propaganda, usato dalla politica come esempio di onestà. Gli viene regalato un orologio e gli viene chiesto di levarsi un attimo quello che ha, un regalo del padre, per la cerimonia. Non gli verrà più ridato per incuria ma si batterà per riaverlo. In questa battaglia verrà svelato quanto tutti si approfittino di lui e quanto a nessuno interessi quel che viene propagandato.

Siccome Valchanov e Gozeva hanno un modo tutto loro di maltrattare i propri protagonisti, di renderli vittime di un sistema disumano che non si cura di chi invece cerca di avere un atteggiamento morale e insegnarlo (direttamente o indirettamente), Glory! parla una lingua propria, un miserabilismo originale e di gran forza.
Il regista e la protagonista Margita Gosheva (la stessa di The Lesson) sono stati ospiti del Biografilm Festival e li abbiamo intervistati.

La storia che raccontate ha qualche attinenza con la realtà o è tutta immaginazione?

Petar Valchanov: “Viene da un titolo di giornale che ci aveva colpito, del resto anche The Lesson era nato così. Ma è un caso, non è che ogni volta controlliamo i titoli dei giornali. L’importante è che questi sono personaggi bulgari e storie bulgare, specchi artistici per riflettere sulla nostra vita di oggi”

È molto legata alla politica il personaggio di Margita Gosheva, l’esperta di comunicazione politica, come avevate conoscenza di quei meccanismi lì?

Margita Gosheva: “Ho avuto la possibilità di frequentare l’ufficio stampa del nostro ex presidente per vedere il ritmo del lavoro, le parole che usano e come interagiscono tra di loro o anche cosa producano e a cosa lavorino. È stato fantastico poter vedere tutte queste cose. Dall’altra parte c’è anche da dire che conosco bene quel tipo di donne che pensano di poter controllare tutto delle proprie vite e di quelle degli altri. Per questo forse all’inizio credevo che Julia [il personaggio ndr] fosse il mio opposto ma nel fare il film ho scoperto che abbiamo qualcosa in comune ed è finita che la difendevo”.

Dici riguardo al fatto che il tuo personaggio ad un certo punto vuole comandare anche la possibilità di avere un figlio e che sembra quasi che il non volerlo “davvero” sia un tratto negativo?

MG: “Conosco donne che vogliono comandare anche questa parte della loro vita, ma davvero io credo che questo snodo del film sia fondamentale. Lei parte molto moderna, adattando tutto alla sua agenda professionale, poi quando è a contatto con l’embrione cambia tutto e a quel punto vediamo in lei qualcosa di umano. Molte donne cercano di aderire a questo stereotipo moderno ma non considerano il proprio istinto”.

Sì ma alla fine è un personaggio sgradevole nell’economia del film. Per interpretarlo occorre tenerlo a mente? Occorre ricercare la sgradevolezza?

MG: “Io non ci penso se possa piacere o no, lavoro per essere al 100% nel personaggio, mi focalizzo semmai sulla sua arroganza, perché credo che i nostri politici siano molto arroganti e cinici”.

Di contro il protagonista soffre di balbuzie e questo peggiora la sua possibilità di far valere le proprie ragioni, è un dettaglio che avevate in mente da subito?

PV: “La balbuzie è una parte importante del personaggio, perché gli rende difficile parlare e costruisce un muro con l’ambiente circostante. Però è proprio questo muro che lo aiuta a mantenere la moralità e i valori nella sua vita anche se costituisce un problema, questa contraddizione è importante per il personaggio, importante anche per l’attore. All’inizio infatti temevamo potesse portare il personaggio nel comico, ci abbiamo dovuto lavorare molto perché rimanesse balbuziente e drammatico”

I luoghi in cui avete girato sono molto originali, sembrano una campagna piena di rifiuti industriali…

PV: “Sono zone vicino Sofia, le stesse in cui girammo The Lesson, le tipiche aree e abitazioni postcomuniste, ma non le abbiamo toccate, sono davvero così”.


MARK HAMILL RICEVE LA STELLA SULLA HOLLYWOOD WALK OF FAME!

Mark Hamill è senza parole dopo aver ricevuto una stella sulla Walk of Fame di Hollywood. L'attore, noto soprattutto per la saga di Guerre stellari, è tornato dopo più di trent'anni a interpretare Luke Skywalker in Star Wars: Il risveglio della forza. Finalmente l'attore potrà trovare il suo nome sulla famosa Walk of Fame, annunciata dalla Disney questa settimana, e sembra quasi non crederci nel suo ultimo tweet:

https://twitter.com/HamillHimself/status/8...f-fame_51640%2F

Molti fan sono rimasti sorpresi, perché tutti davano per scontato che nella sua lunga carriera già l'avesse ottenuta, ma non è l'unico protagonista di Guerre Stellari a non essere ancora presente nella Hollywood Walk of Fame: Carrie Fisher e George Lucas sono due grandi assenti. Oltre a Hamill, verranno onorati a breve anche Lin-Manuel Miranda, Zoe Saldana, Jeff Goldblum, Shonda Rhimes e Anthony Anderson. Mentre nel 2018 sarà il momento di Jennifer Lawrence, Taraji P. Henson, Jack Black, Kirsten Dunst e Lynda Carter.


LA COSA: PERCHÉ IL FILM DI CARPENTER È UNO DEI MIGLIORI REMAKE DI SEMPRE

Nella vita ci vuole fortuna. Che sia per banalità quotidiane come trovare un parcheggio libero proprio dove ci serve o per eventi più determinati ai fini dello sviluppo delle nostre esistenze, l'intervento della dea bendata è di quelli che riescono a dare una spinta considerevole. Ciò non si limita solo all'ambito personale delle nostre vite, ma anche spostandoci a sfere professionali, tecnologiche e artistiche: basta guardarsi intorno per rendersi conto di quante volte il flusso della storia umana avrebbe potuto deviare se solo la Fortuna fosse intervenuta in qualche modo.

Pensiamo per esempio a La cosa, quello che ora consideriamo tra i grandi film di John Carpenter, uno dei cult dell'autore di Halloween - La Notte delle Streghe e Fog, che fu in realtà molto sfortunato al suo debutto: arrivò nelle sale americano il 23 Giugno del 1982, 35 anni fa, solo tre settimane dopo E.T. L'Extraterrestre di Steven Spielberg, quando la gente aveva amato, e voleva, un tipo di entità aliena diverso da quella che proponeva il film di Carpenter. Quel particolare momento storico era stato adatto ad influenzare l'approccio dell'autore alla storia e ai suoi temi, ma non a sbancare i botteghini, perché i cuori degli spettatori (e anche di tanti critici) avevano risposto di buon grado ai buoni sentimenti dell'extratterestre creato da Carlo Rambaldi e non erano pronti a vivere i brividi di paranoia proposti da Carpenter.

Polo, ultima frontiera
E non usiamo a caso la parola brividi. Non solo perché il film, che pur apre con una nave aliena che precipita sulla Terra, è di base un horror che usa la fantascienza in modo non dissimile dall'Alien di Ridley Scott; ma anche perché l'ambientazione antartica asseconda il gelo nelle ossa che tutto l'impianto del film evoca. Se l'E.T. di Spielberg è di fatto un pet, anche La Cosa di Carpenter apre con uno di essi, con un cane che fugge ai colpi sparatigli contro da un elicottero. Un cane che verrà accolto dalla base in cui si terrà l'azione, ma che darà il via al contagio che, uno dopo l'altro, farà fuori i protagonisti.

La Cosa: Uno degli effetti speciali di Rob Bottin
Come un virus, La Cosa di Carpenter si propaga di organismo in organismo, di persona in persona. Un timore delle malattie e della loro diffusione che è cruciale in un decennio in cui la paura per l'esplosione dell'AIDS si diffondeva tra la gente, tra prime notizie e incertezze. Il tocco di un autore capace di raccontare sensazioni e ansie del nostro mondo pur in una storia costruita con l'evidente intenzione di creare tensione, senza rinunciare a qualche colpo ben assestato nello stomaco: gli effetti visivi di Rob Bottin, infatti, sono tra le eccellenze del campo per quanto riguarda le tecniche pre-CGI, a base di massicce dosi di trucco prostetico e modelli meccanizzati (che si devono anche ad un altro esperto del settore, Stan Winston), e non possono lasciare indifferenti per il realismo con cui mettono in scena le varie, disgustose, fasi di trasformazione dell'entità aliena.

Tra terrore e paranoia
Il racconto La cosa da un altro mondo di Campbell, dal quale Carpenter ha tratto La Cosa, aveva già ricevuto un adattamento nel 1951 ad opera di Howard Hawks, ma il regista di Halloween fa un passo in più del suo predecessore, raccontando la storia con una chiave di lettura di interesse maggiore di quella usata nell'adattamento precedente, permettendoci di considerarlo tra i migliori remake mai realizzati: se per Hawks i protagonisti umani fanno squadra contro il nemico alieno, Carpenter li mette gli uni contro gli altri, lasciando che la paranoia e il sospetto diventino un avversario tanto temibile quanto il mostro contro cui devono combattere. In una comunità esclusivamente maschile, gli scontri di potere vanno di pari passo con le ansie e i pregiudizi, completando il discorso accennato nel paragrafo precedente riguardo la paura delle malattie e del contagio fino
all'ambiguo quanto inquietante finale.

L'icona Kurt Russell
D'altra parte il film è considerato dal suo autore il primo capitolo di una trilogia dell'Apocalisse, che avrebbe completato nella dozzina d'anni successivi con Il signore del Male e Il seme della follia, ed è giusto che suggerisca un drammatico epilogo. Ma è anche la conferma di una collaborazione preziosa, quella con il protagonista Kurt Russell che aveva già vestito i panni dell'iconico Jena Plissken di 1997: Fuga da New York l'anno precedente: il carismatico attore, che qui veste i panni incappucciati di R.J. MacReady è perfetto per incarnare l'antieroe di Carpenter, dai modi bruschi e fuori dagli schemi, ritagliandosi uno spazio importante nell'immaginario popolare di quegli anni e capace di restare in salute fino ai nostri giorni, restando vivo e inquietante anche a 35 anni di distanza dal suo debutto in sala. È la forza dei cult movies, quei film che possiamo guardare e riguardare scoprendo sempre nuovi e preziosi dettagli. Un tipo di film che John Carpenter in quegli anni sapeva fare fin troppo bene!


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SPIDER-MAN: TOM HOLLAND PARLA DI UN SUO POSSIBILE CAMEO IN VENOM

L'attore Tom Holland ha ribadito che Venom non apparirà mai nei suoi film di Spider-Man, lasciando intendere, dunque, che non sia parte dell'Universo Cinematografico dei Marvel Studios.

Ma la produttrice del franchise, Amy Pascal, pensa tutto il contrario ed ha lasciato intendere che c'è la possibilità di vedere Tom Holland riprendere i panni di Peter Parker anche in questa serie di spin-off, Venom incluso.
Parlando di un suo possibile cameo, Holland ha affermato: "E' una cosa che va al di là del mio controllo. Da quel che so, sono parte dell'MCU. Sono lo Spider-Man dell'MCU, sono parte dell'Universo degli Avengers. Il film di Venom è ambientato in un universo differente e non ho alcun piano di apparire in quest'altra serie di film. Ma sapete... le cose possono cambiare! Dobbiamo solo aspettare e vedere...".


IL RAGAZZO INVISIBILE – SECONDA GENERAZIONE: IL POSTER, TORNANO I SUPEREROI DI GABRIELE SALVATORES

Le avventure del Ragazzo Invisibile sono pronte per tornare sul grande schermo con un secondo capitolo, diretto ancora una volta da Gabriele Salvatores. Un sequel che ha come punto di riferimento i film sui supereroi realizzati oltreoceano ma che, proprio come la precedente, possiede una sensibilità tutta italiana.

Difficile tornare alla vita normale dopo aver scoperto di essere “speciali”. Michele Silenzi ha sedici anni e come molti ragazzi della sua età vive un’adolescenza tutt’altro che serena: la ragazza dei suoi sogni ama un altro e il rapporto con gli adulti è sempre più difficile. Michele si ritrova sempre più solo; tutto questo finché nella sua vita non fanno irruzione la sua misteriosa gemella Natasha e la madre naturale, Yelena, due donne che stravolgeranno completamente la sua esistenza, chiamandolo a una nuova avventura alla quale non potrà sottrarsi.

Al fianco del giovane supereroe Michele Silenzi (Ludovico Girardello) ci sarà anche sua sorella gemella Natasha (Galatea Bellugi). Con loro anche Valeria Golino (la madre adottiva di Michele) e Ksenia Rappoport (la madre biologica, dotata dei suoi stessi poteri).

La sceneggiatura è stata scritta da Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo, mentre la produzione è curata da INDIGO FILM e RAI CINEMA in collaborazione con Friuli Venezia Giulia Film Commission. Il film uscirà nel 2017, distribuito da 01 Distribution.

Ecco il poster de Il ragazzo invisibile – Seconda Generazione::


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ANT-MAN AND THE WASP: PEYTON REED PROMETTE NOVITÀ IN ARRIVO!

Le riprese di Ant-Man and the Wasp cominceranno tra pochi giorni e un importante annuncio riguardante il film ci attende! La conferma arriva da Peyton Reed, che tornerà dietro la macchina da presa per questa nuova avventura. Sul suo account Instagram il regista ha promesso novità in arrivo:

www.instagram.com/p/BVtNvGrnWff/

Cosa ci attende? Le ipotesi, ovviamente, sono molte. Con i lavori così vicini al via è opportuno aspettarsi un annuncio ufficiale e magari una prima foto del cast al completo. Si avvicinano anche la D23 e il Comic-Con di San Diego, il film potrebbe avere un ruolo importante all’interno di queste manifestazioni, inoltre la produzione potrebbe svelare il nome dell’attrice che interpreterà Janet Van Dyne. Come sempre vi terremo aggiornati su ogni sviluppo.

In Ant-Man and the Wasp Evangeline Lilly indosserà finalmente il costume di Wasp, e sarà co-protagonista insieme a Paul Rudd (Scott Lang). La sceneggiatura è stata affidata a Andrew Barrer, Gabriel Ferrari e Paul Rudd, ma anche Adam McKay darà il suo contributo.


OKJA – IL DIARIO DI PRODUZIONE NELLA NUOVA FEATURETTE

Okja uscirà su Netflix fra pochi giorni, venerdì 28 giugno, e la piattaforma on-line ha pubblicato una nuova featurette con il diario di produzione.

Il regista Bong Joon-ho (The Host, Memories of Murder, Snowpiercer) racconta la genesi dell’idea per il film, mentre gli attori si soffermano sul rapporto tra la piccola Mija (An Seo Hyun) e la tenerissima Okja, elogiando inoltre il talento visivo e il respiro cosmopolita del cineasta coreano.

E questa è la sinossi ufficiale:

Per dieci anni meravigliosi la giovane Mija (An Seo Hyun) si è presa cura di Okja – un enorme animale, ma un amico ancora più grande – nella sua casa tra le montagne della Corea del Sud.

Tutto cambia quando la multinazionale Mirando Corporation prende Okja e lo porta a New York: la CEO Lucy Mirando (Tilda Swinton), ossessionata dall’apparenza e da se stessa, ha grandi progetti per il più caro amico di Mija.

Senza un piano particolare, ma determinata come non mai, Mija si imbarca in una missione di salvataggio. Il suo viaggio diventa rapidamente più pericoloso quando incontra sulla sua strada un gruppo di manifestanti che vuole avere l’ultima parola sul destino di Okja, mentre tutto quello che Mija desidera è riportare il suo amico a casa.

Con un perfetto mix di generi – dall’umoristico fino al drammatico – Bong Joon Ho (Snowpiercer, The Host) parte dalla più dolce delle premesse, il profondo legame tra uomo e animale, per creare una visione chiara e precisa di un mondo in cui gli animali sono dentro ciascun uomo.


Nel cast anche Tilda Swinton, che avrà un doppio ruolo: interpreterà sia il capo della multinazionale Mirando sia la sua sorella gemella, mentre Giancarlo Esposito sarà il braccio destro della donna. Gli altri attori di Okja sono Jake Gyllenhaal, Lily Collins (Red), Paul Dano, Devon Bostick, Byun Heebong, Shirley Henderson, Daniel Henshall, Yoon Je Moon, Choi Wooshik e Steven Yeun.

Potrete vedere la featurette qui di seguito:


Okja | Featurette - Diario di produzione | Netflix

BLADE RUNNER 2049 – UNA FEATURETTE DEDICATA A HARRISON FORD

Dopo la featurette dedicata a Ridley Scott, Warner Bros. ne ha pubblicata un’altra che focalizza l’attenzione su Harrison Ford, leggendario interprete di Rick Deckard nel film originale.

L’attore sottolinea che è stato un piacere tornare nel mondo di Blade Runner, con i suoi temi e le sue incredibili ambientazioni:

Credo sia divertente interpretare un personaggio a trent’anni di distanza: sono abituato a indossare nuovamente vecchi vestiti, e per fortuna mi vanno ancora bene!

Ecco la sinossi ufficiale:

Trent’anni dopo gli eventi del primo film, un nuovo blade runner, l’Agente K della Polizia di Los Angeles (Ryan Gosling) scopre un segreto sepolto da tempo che ha il potenziale di far precipitare nel caos quello che è rimasto della società. La scoperta di K lo spinge verso la ricerca di Rick Deckard (Harrison Ford), un ex-blade runner della polizia di Los Angeles sparito nel nulla da 30 anni.

Il cast è composto da Ryan Gosling, Harrison Ford, Robin Wright, Ana de Armas, Sylvia Hoeks, Dave Bautista, Carla Juri, Mackenzie Davis, Barkhad Abdi, Hiam Abbas, David Dastmalchian, Lennie James e Jared Leto.

La regia è stata assegnata a Denis Villeneuve (La donna che canta, Prisoners, Enemy, Sicario), mentre Roger Deakins (Fargo, Il grande Lebowski, The Reader, Skyfall) è il direttore della fotografia; Ridley Scott si limita invece alla produzione. La distribuzione su suolo americano sarà curata da Warner Bros., mentre nel resto del mondo se ne occuperà Sony Pictures Releasing International.

Il copione è stato scritto da Hampton Fancher (co-sceneggiatore dell’originale) e Michael Green, su storia di Fancher e Ridley Scott, mentre la produzione è curata da Alcon Entertainment. L’uscita di Blade Runner 2049 è stata anticipata di tre mesi, quindi il film arriverà nelle sale americane il 6 ottobre 2017, in tempo per la stagione dei premi e per un’eventuale presentazione a qualche festival.

Potrete vedere il filmato qui di seguito, ma prima vi ricordo che Blade Runner 2049, diretto da Denis Villeneuve, uscirà il prossimo 6 ottobre nelle sale italiane.


BLADE RUNNER 2049 - Harrison Ford Featurette

Star Wars: Colin Trevorrow sulle complicazioni derivanti dalla scomparsa di Carrie Fisher

In una delle sue ultime interviste, Colin Trevorrow, futuro regista di Episodio IX, ha avuto modo di parlare della tragica scomparsa di Carrie Fisher e delle conseguenti ripercussioni, anche prettamente logistiche, sui lavori della saga. Come dichiarato da Trevorrow:

[Carrie Fisher] aveva effettivamente un ruolo importante nel film. Abbiamo dunque dovuto gestire la cosa innanzitutto da un punto di vista emozionale. Ora, dobbiamo occuparci degli aspetti squisitamente pratici e, in termini di storytelling, è fondamentale trovare un modo di onorarla e tenere viva la sua eredità. È una triste realtà, ma non possiamo ignorarla. È dura da ogni punto di vista, sia emotivo che logistico. Semplicemente, lei era fondamentale per la famiglia di Star Wars.

Trevorrow ha poi confermato di aver chiesto una piccola modifica a Rian Johnson ne Gli Ultimi Jedi, limitata a un momento particolarmente circoscritto:

Non si trattava di un’intera sequenza, ma solo di una modifica a un breve momento. Anche se è pazzesco quanto un istante possa essere importante. Credo che la richiesta di una piccola modifica sia diventata un po’ un rito di passaggio per ogni regista di Star Wars!

Il regista ha poi avuto modo di parlare dei vantaggi nell’avere varie location irlandesi a disposizione per le riprese:

Credo che una delle cose più importanti delle location di Star Wars sia la loro capacità di connetterci con qualcosa che è profondamente riconoscibile nel nostro pianeta, di mostrare degli spazi che sembrano reali ma che hanno anche qualcosa che richiama altri mondi. Penso che l’Irlanda, in particolar modo, risponda proprio a questo criterio!

Diretto da Colin Trevorrow, Star Wars: Episodio IX uscirà nel 2019.


Avengers: Infinity War continuerà a esplorare il rapporto tra Vedova Nera e Bruce Banner

In occasione di una nuova puntata dell’Inside The Actors Studio, Scarlett Johansson ha brevemente accennato a Avengers: Infinity War.
L’attrice ha ammesso di aver completato le riprese del film dei fratelli Russo e che la pellicola continuerà a esplorare il rapporto tra Natasha Romanoff e Bruce Banner.

Queste le sue parole (video in calce):

Ho appena finito di girare Avengers: Infinity War, la prima parte. Il mio personaggio è ancora legato al personaggio di Mark Ruffalo e ho dovuto girare una scena che è stata devastante per me. Non so perché, ma c’è qualcosa nel personaggio di Mark, qualcosa che dovrebbe essere così solido e che inizia a infrangersi…che mi ha ricordato delle cose che al tempo stavano succedendo nella mia vita. Avere la possibilità di portare queste cose a lavoro, analizzarle, e avere un altro attore che ti aiuta a capirle è davvero il massimo.

Gli Avengers torneranno in due film. Il primo capitolo, Avengers: Infinity War, arriverà il 4 maggio 2018. Il secondo capitolo, ancora senza titolo, uscirà il 3 maggio 2019.

I due film verranno diretti da Anthony e Joe Russo e scritti da Christopher Markus e Stephen McFeely. Tra i produttori esecutivi anche Jon Favreau, regista dei primi due Iron Man.

I film saranno girati interamente in IMAX con l’ausilio delle nuove macchine da presa targate ARRI – le stesse che i fratelli Russo hanno impiegato per le riprese di Captain America: Civil War, anche se solo per alcune sequenze.


Box Office ITA: Transformers L’Ultimo Cavaliere in testa

Transformers: L’Ultimo Cavaliere apre in testa al box office italiano, seguito da La Mummia e Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar.

Piccola scossa al box office italiano intorpidito dall’estate in questo weekend, grazie alla nuova uscita che attira gli spettatori e conquista la vetta.

Infatti Transformers: L’Ultimo Cavaliere apre in testa al botteghino con 1,8 milioni di euro incassati in ben 800 sale, un risultato comunque inferiore a quanto registrato dai film precedenti della saga.

La Mummia scivola quindi in seconda posizione con 401.000 euro, giungendo a quota 3,7 milioni dopo tre settimane di programmazione.

Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar occupa il terzo gradino del podio con altri 304.000 euro, per un ottimo globale pari a 11,7 milioni di euro.

Nerve conferma il quarto posto dell’esordio con altri 240.000 euro, totalizzando 756.000 euro.

Civiltà perduta esordisce in quinta posizione con 195.000 euro, registrando la seconda media migliore per sala.

Calo per Wonder Woman (192.000 euro) e Una doppia verità (105.000 euro), giunti rispettivamente a 3 milioni complessivi e 345.000 euro totali.

Baywatch precipita all’ottavo posto con altri 104.000 euro e sfiora il tetto dei 2 milioni.

Aspettando il Re perde due posizioni raccogliendo altri 59.000 euro per un totale di 207.000 euro.

Chiude la top10 Lady Macbeth che totalizza appena 102.000 euro con altri 36.000 euro.


Spider-Man: Tom Holland sarà il mentore di Miles Morales?

La star di Spider-Man Homecoming Tom Holland vorrebbe che in futuro il suo Peter Parker divenisse il mentore di Miles Morales nel Marvel Cinematic Universe. Sebbene il personaggio di Spider-Man sia ora nelle mani dei Marvel Studios, altri personaggi sono rimasti a Sony.

Amy Pascal, produttrice di Sony, ha recentemente dichiarato di voler produrre numerosi spin-off su personaggi legati a Peter Parker, tra cui Venom, Black Cat e Silver Sable. Lo Studio, inoltre, sta producendo un film d’animazione su Spider-Man diretto da Phil Lord e Chris Miller dedicato, però, al successore di Peter Parker: Miles Morales. I fan dell’Uomo Ragno da anni sperano che Morales compaia in un film live-action e Tom Holland ha dimostrato il suo interesse.

Durante un’esclusiva a Screen Rant dedicata a Spider-Man Homecoming, Holland ha parlato del suo desiderio di fare da mentore a Miles Morales, come Tony Stark (Robert Downey Jr.) ha fatto per Peter Parker.

“È qualcosa che vorrei davvero fare, è qualcosa che vorrei davvero che succedesse. Credo che Miles Morales sia un personaggio favoloso, e credo che sia fantastico avere un attore di colore che interpreta un supereroe sullo schermo e penso che sarebbe qualcosa di veramente figo ed esaltante in questo universo.”

Voci su una possibile versione cinematografica di Miles Morales girano ormai da anni, soprattutto da quando Donald Glover promosse l’idea di interpretare Morales sul grande schermo. Sebbene sia improbabile che l’attore vesta i panni di Spider-Man nel MCU, è stato recentemente confermato che Glover interpreterà Aaron Davis in Spider-Man: Homecoming, ovvero l’arcinemico di Peter Parker Prowler nonché zio di Miles Morales.


Spider-Man: Marisa Tomei è interessata a un film su Zia May

La co-protagonista di Spider-Man Homecoming Marisa Tomei ha dichiarato di essere ‘assolutamente d’accordo’ a interpretare Zia May in un film dedicato interamente al suo personaggio. Come sanno tutti i fan della saga di Spider-Man, la figura di Zia May è importante quasi quanto Peter Parker, è la sua voce della ragione, il suo punto fermo sebbene non sappia dell’identità segreta del nipote.

Nel corso degli ultimi quindici anni il ruolo di Zia May è stato impersonato da tre attrici: Rosemary Harris nella trilogia originale di Sam Raimi con Tobey Maguire, Sally Field nei due The Amazing Spider-Man con Andrew Garfield e, infine, Marisa Tomei in Captain America: Civil War. Tomei rivestirà i panni della famosa zia in Spider-Man Homecoming, in uscita il 6 luglio 2017.

La versione di Tomei della celeberrima zia è ben diversa dalle altre essendo molto più giovane e affascinante, attirando subito le attenzioni del miliardario Tony Stark (Robert Downey Jr.) in Captain America: Civil War. Il suo nuovo carattere, decisamente più vivace, lascia pensare che la Zia May di Marisa Tomei abbia molto altro da offrire. In una recente intervista a Screen Rant, parlando di un potenziale film su Zia May l’attrice ha affermato di essere ‘assolutamente d’accordo’.

Ovviamente, data l’enorme quantità di film dedicati ai personaggi Marvel, le possibilità che venga realizzato un progetto esclusivamente su Zia May sono molto scarse. Tuttavia, potrà essere di consolazione sapere che la frizzante Marisa Tomei interpreterà il personaggio per molti anni ancora.


Spider-Man Homecoming: Feige spiega perchè il sequel si svolgerà dopo il quarto Avengers

Secondo le dichiarazioni di Kevin Feige il sequel di Spider-Man Homecoming (temporaneamente senza titolo) si svolgerà dopo Avengers Infinity War e il quarto film sugli Avengers, dando avvio alla prossima fase del MCU.

In un’intervista a io9, il presidente dei Marvel Studios Feige ha dichiarato che il sequel di Spider-Man avrà luogo volutamente dopo il quarto Avengers.

“Succede così tanto nel terzo e nel quarto Avengers, come potete immaginare, e la cosa ha così tanto effetto che abbiamo pensato: quale persona migliore potrebbe prendervi per mano e condurvi nella prossima incarnazione del MCU in un modo realistico, se non Peter Parker? Perciò è quello di cui tratterà il prossimo film di Spider-Man, due mesi dopo il quarto Avengers.

La scelta è stata presa così volutamente. Tipo in che modo gli eventi di Captain America: Civil War hanno influito su Peter mentre viene abbandonato da Tony e gli si chiede che continui il suo secondo anno di liceo? Come diavolo possono gli eventi di Infinity War e del prossimo Avengers influire su di lui mentre torna al suo terzo anno di superiori?”


Feige ha spiegato che, sebbene abbiano tutta la cronologia degli eventi già delineata, restano da decidere i dettagli minori dovuti a queste scelte.

“Come quando abbiamo cominciato Homecoming conoscevamo già tutti i pilastri generali, poi hai bisogno della magia degli scrittori e dei registi per portarli tutti alla luce. Quindi siamo in quella stessa posizione e inizieremo a scrivere il prossimo Spider-Man nelle prossime settimane una volta che il film uscirà nelle sale. Ma conosciamo i dettagli della timeline.”

Poiché ci sono ancora due film sugli Avengers in produzione, Feige non crede che un annuncio relativo alla quarta fase del MCU verrà rilasciato a breve.

“Spero che la notizia venga rilasciata dopo (i due Avengers). Credo che ci saranno alcuni elementi che cominceranno a venir rilasciati, come l’annuncio della data di uscita del prossimo film su Spider-Man. Ma fino ad allora lo terremo ben stretto poiché si tratta di focalizzarsi su una conclusione di un arco narrativo di 22 film senza precedenti.”


Ischia Film Festival: le generazioni di Francesco Bruni

Dopo il travolgente successo di Scialla! (Stai sereno) e Noi 4, Francesco Bruni è tornato alla regia con Tutto quello che vuoi, arrivato ad aprile 2017 nelle sale italiane e protagonista della seconda serata della quindicesima edizione dell’Ischia Film Festival.

Bruni ha raccontato il suo film in un breve e interessante incontro che ha preceduto la proiezione, ai piedi del Castello Aragonese, splendida location dell’evento.

La storia racconta di un giovane scapestrato, ignorante e menefreghista che scopre il valore della vita grazie a un uomo anziano, un poeta colto e romantico, affetto da Alzheimer. Generazioni che si incrociano e si influenzano, inconsapevolmente si restituiscono vitalità.

Sembra la stessa dinamica di Scialla!, tuttavia l’accezione personale, l’esplicita dedica al padre, le dinamiche della malattia e del distacco, ma anche del ricordo e della paura del domani, regalano un ritratto meno coeso ma più toccante di generazioni a confronto.

Bruni si conferma splendido cantore dell’incontro generazionale, pittore perfetto delle debolezze dei giovani allo sbaraglio, delicatissimo narratore di memorie, e in questo caso anche molto fortunato ad aver goduto dell’interpretazione di Giuliano Montaldo, uno degli ultimi maestri del grande cinema italiano.


Avengers Infinity War: ancora distruzione a New York

Una nuova foto dal set di Avengers Infinity War indica chiaramente che nel film verranno mostrate scene di distruzione cittadina. Sappiamo che il film dei Marvel Studios presenterà al pubblico la peggiore minaccia per la Terra incontrata finora dai beneamati supereroi del MCU.

Il film, le cui riprese si stanno svolgendo ad Atlanta, mostrerà un’epica battaglia tra il famigerato Thanos e gli Avengers, precedentemente divisi dagli eventi raccontati in Captain America: Civil War.

L’immagine è stata scoperta su Reddit e mostra un taxi quasi spezzato a metà. Sebbene la scena sia stata girata a Luckie Street, ad Atlanta, il taxi mostra una finta pubblicità per la lotteria di New York, lasciando pensare che ancora una volta La Grande Mela sarà l’epicentro di una colossale battaglia.

New York è un elemento molto importante del MCU. L’Avengers Tower, dove ora risiede Iron Man/Tony Stark (Robert Downey Jr.) si trova nel centro della città; inoltre Captain America/Steve Rogers (Chris Evans), Spider-Man/Peter Parker (Tom Holland) e Doctor Strange (Benedict Cumberbatch) sono newyorkesi purosangue.

Resta da scoprire in che modo e perchè il perfido Thanos deciderà di colpire New York City, la città più pericolosa del Marvel Cinematic Universe.


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Harry Potter: del Toro rimpiange di non aver diretto nessun film della saga

Nonostante abbia diretto numerosi film di successo, il regista messicano Guillermo del Toro ha recentemente reso noto il suo rimpianto per non aver mai lavorato a un film della saga di Harry Potter.

Basati sui romanzi dell’autrice J.K. Rowling, i film sul giovane mago hanno incassato 7,7 miliardi di dollari in totale, rendendo Harry Potter uno dei franchise più remunerativi della storia.

Del Toro, meglio noto per aver diretto Il Labirinto del Fauno, Blade II, i due Hellboy e Pacific Rim, ha rifiutato o perso molti incarichi prestigiosi nella sua lunga carriera. In una lezione tenutasi all’Annecy Festival e diffusa da IndieWire, il regista ha affermato che ha avuto ‘le più incredibili opportunità di dire di no a grandi film’. Alla domanda su quali film rimpianga maggiormente di non aver diretto, del Toro ha risposto che Harry Potter è uno di quelli.

Del Toro non ha specificato quale degli otto film del franchise abbia rifiutato di dirigere ma, per un breve periodo, era stato reso noto che il regista avrebbe forse diretto Harry Potter e il Priogioniero di Azkaban, poi passato nelle mani di Alfonso Cuaron.

Considerando il suo stile visivo, che mischia horror a fantasy in modo molto emotivo, possiamo solo immaginare quanta grandiosità del Toro avrebbe aggiunto alla saga, specialmente negli ultimi capitoli.


«Sono un eroinomane, non un omicida». Domenico Diele chiede perdono dalla cella

Domenico Diele, dopo l’incidente di sabato sera in cui ha travolto, uccidendola, una donna di 48 anni (Ilaria Dilillo), ha rilasciato le prime dichiarazioni sull’incidente al consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, che lo ha incontrato nell’ambito di una visita ispettiva al carcere di Fuorni, alle porte di Salerno, dove si è recato per evitare che l’attore fosse vittima di atti di bullismo, come spesso può capitare a personaggi famosi detenuti insieme ai criminali comuni.

«In televisione si parla di me come un assassino drogato: non è così», ci ha tenuto a sottolineare Diele. «Non sono uno che prima si è drogato e poi si è messo a guidare come un pazzo finendo per provocare una tragedia. Sono dipendente da eroina, questo sì, ma la droga non c’entra con l’incidente. Mi sono distratto con il cellulare. Ho un telefonino che funziona male, c’è un tasto che non va, e io per cercare di fare una telefonata ho abbassato gli occhi». È stato proprio quello il momento in cui la sua Audi ha colpito lo scooter di Ilaria Dilillo. «Non mi sono nemmeno reso conto subito di quello che era successo. Solo quando sono sceso dall’auto ho visto e ho capito».

Al narcotest Diele è risultato positivo agli oppiacei, oltre che ai cannabinoidi, ma non ad eroina o cocaina. Ma si era messo al volante pur avendo la patente sospesa, proprio per questioni di droga, tra l’altro. «È vero anche questo, non avevo il permesso di guidare. Ma l’ho fatto perché mia cugina ci teneva ad avermi al suo matrimonio in Calabria, e l’unico modo per esserci era andare e tornare in macchina nella stessa giornata», perché l’attore nel frattempo era impegnato sul set di Una vita spericolata, il nuovo film di Marco Ponti, le cui riprese si stanno svolgendo a Torino, da dove l’attore era partito per raggiungere il matrimonio della cugina, finendo poi per provocare il mortale incidente nei pressi di Salerno.

Il giovane attore al consigliere ha anche detto: «Vorrei incontrare il padre di quella donna, inginocchiarmi davanti a lui e ammettere le mie colpe. Ma anche provare a spiegargli che è stato un incidente e non un omicidio». Oggi gli toccherà provare a spiegarlo al giudice per le indagini preliminari.


Justice League: trapelata la descrizione del nuovo possibile trailer. E c’è anche il Superman nero

A meno di un mese dall’inizio dell’edizione 2017 del Comic-Con di San Diego cominciano a circolare voci sul contenuto che potrebbe essere mostrato durante la manifestazione. Si parla soprattutto del probabile esordio del secondo trailer di Justice League, il film-evento che la Warner Bros. distribuirà nelle sale a fine anno. Screen Rant riporta la notizia di un thread di Reddit dove un utente sostiene di aver avuto accesso alla descrizione del filmato in questione. Un’affermazione da prendere con le pinze poiché Umbert Gonzalez di The Wrap sostiene che tale riassunto sia inesatto, ma intrigante qualora si rivelasse corretto. Secondo questa descrizione, infatti, il nuovo trailer mostrerà esplicitamente il ritorno in scena di Superman, dato per morto dopo gli eventi di Batman v Superman: Dawn of Justice.

Stando al riassunto postato su Reddit, il trailer si apre con la scena, già vista in precedenza, dove Barry Allen viene reclutato da Bruce Wayne. Si passa quindi al logo DC e a una conversazione tra Bruce e Wonder Woman in un museo. Cyborg viene mostrato al liceo dopo l’incidente che lo ha reso bionico, mentre Aquaman interagisce con il suo consigliere Vulko nel palazzo reale di Atlantide. A questo punto fa la sua prima apparizione Steppenwolf, il villain principale del film, che sottrae una Scatola Madre custodita dal popolo di Aquaman.

Steppenwolf appare anche in uno dei momenti d’azione legati al gruppo intero, che vengono alternati a uno spezzone ambientato nella Batcaverna (con interazione spassosa tra Flash e Alfred). Quanto a Superman, egli apparirebbe nell’ultima sequenza, mostrata dopo il titolo del film: Batman si dirige verso un’astronave, davanti alla quale atterra l’Uomo d’Acciaio. Questi ha un nuovo look (capelli lunghi, barba, costume nero), e sfoggia un ghigno che suggerisce un passaggio temporaneo dalla parte dei cattivi (è stato ipotizzato che, come nella serie animata degli anni Novanta, sia sotto il controllo di Darkseid).

Justice League è attualmente in post-produzione sotto la supervisione di Joss Whedon, e uscirà nelle sale italiane il 16 novembre.


Nicole Kidman e Russell Crowe in Boy Erased, diretti da Joel Edgerton

Nicole Kidman e Russell Crowe interpreteranno una coppia di genitori, che in Boy Erased affida il giovane figlio omosessuale a un terapista, per "curarlo" dalla sua malattia. Crowe interpreta infatti un pastore battista dell'Arkansas, travolto dallo scandalo: vivendo come un trauma la rivelazione del figlio, portato sullo schermo dal Lucas Hedges visto in Manchester By the Sea, si rivolge a un esperto in questi corsi, interpretato da Joel Edgerton, che dirigerà anche il film dopo il ben accolto esordio alla regia di Regali da uno sconosciuto.

La vicenda è basata sulla storia vera di Garrard Conley, che ha raccontato se stesso e la sua traumatica esperienza in un'autobiografia, affidandosi però agli autori del film per il suo adattamento in forma cinematografica. I genitori scoprirono l'omosessualità di Garrard quando aveva 19 anni, ponendolo di fronte a una scelta: "curarsI" o rinnegare Dio, amici e famiglia. Deciso a non smettere di amarli, Garrard si scontrò con un percorso in 12 tappe, "Love in Action", che l'avrebbe teoricamente riconvertito in eterosessuale.


ANTONIO BANDERAS OSPITE A ISCHIA GLOBAL FEST 2017 CON L'ANTEPRIMA DI BLACK BUTTERFLY

Il 10 luglio Ischia Global Fest presenterà l'anteprima nazionale del thriller Black Butterfly. A introdurre la proiezione sarà la star Antonio Banderas, protagonista della pellicola. Il film uscirà nelle sale il 13 luglio distribuito da Notorious Pictures.

Una storia densa di mistero con un serial killer inaspettato che disturba la quiete di una cittadina di campagna. Brian Goodman si cimenta alla regia di questo teso thriller psicologico, basato sul film francese Papillon Noir. Nel cast a fianco di Antonio Banderas, Jonathan Rhys Meyers. I due interpretano, rispettivamente, uno scrittore sull'orlo della bancarotta e un presuntuoso senzatetto che si offre di aiutarlo. La misteriosa simbiosi che si crea tra questi due personaggi, è sostenuta dai toni scuri dell'adattamento cinematografico, e dalla regia di Goodman.

Paul (Antonio Banderas), uno sceneggiatore in declino a corto di idee e sul lastrico, raccoglie per strada un vagabondo (Jonathan Rhys Meyers), e gli offre un posto dove stare. Quando lo straniero squilibrato prende in ostaggio Paul e lo obbliga a scrivere, verranno alla luce segreti sepolti da lungo tempo.


AMY ADAMS OSPITE AL GIFFONI FILM FESTIVAL IL 15 LUGLIO!

Sarà Amy Adams la protagonista assoluta della giornata di sabato 15 luglio al Giffoni 2017: all'attrice, una delle più celebrate della sua generazione, capace di inanellare una schiera di interpretazioni memorabili che le sono valse una serie di riconoscimenti, tra cui cinque nomination all'Oscar e due Golden Globe vinti, sarà conferito il Giffoni Experience Award.

Candida suora e affascinante truffatrice, principessa da fiaba e avvenente barista: sono alcuni dei tanti personaggi a cui ha dato vita Amy Adams nelle sue molteplici e diversificate performance. Un'attrice dai mille volti con un cuore italiano: classe 1974, l'attrice è infatti nata in Veneto da genitori statunitensi e ha trascorso i primi tre anni della sua infanzia ad Aviano. Sabato 15 luglio tornerà nel Bel Paese per incontrare i giurati della 47esima edizione del Giffoni Film Festival (14- 22 Luglio 2017) cui racconterà la sua brillante carriera, ricca di sfide e costellata di successi, grazie alla quale è riuscita a conquistare il cuore di critica e pubblico di tutto il mondo.

Prossimamente vedremo l'attrice nella serie HBO Sharp Objects (di cui è anche produttrice) diretta da Jean-Marc Vallée e basata sull'omonimo bestseller di Gillian Flynn. Sul grande schermo, invece, tornerà nei panni di Lois Lane in Justice League .


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“IT”, RIVELATO IL MOTIVO DELL’ABBANDONO DI CARY FUKUNAGA

ATTENZIONE: Questo articolo può contenere spoiler per chi non avesse letto il romanzo.

Abbiamo avuto da poco la conferma da parte della MPAA per quanto riguarda il rating di “IT”. Il film sarà Rated R per orrore generato da violenza, immagini sanguinose e per linguaggio spinto non facendo nessun riferimento ad atti sessuali.

Chi ha letto il libro ricorderà benissimo la scena in cui i giovani membri del Club dei Perdenti hanno un rapporto sessuale di gruppo con Beverly. Questo accade dopo la prima sconfitta di IT, i ragazzi sono dispersi nelle fogne e non riescono a trovare la via d’uscita. Ad un certo punto Beverly propone agli altri ragazzi di fare l’amore con lei. Questa scena nel libro viene descritta in maniera dettagliata ma dolce, escludendo dettagli troppo spinti. King ha usato questa scena come ponte tra l’adolescenza e l’età adulta.

A quanto pare Fukunaga aveva deciso di inserire nel film scene ben più inquietanti. Bloody Disgusting ha rivelato alcuni dettagli su alcune scene della sceneggiatura di Cary Fukunaga.

In una scena la giovane Beverly veniva violentata dal padre.

Alcuni genitori si sono lamentati su un forum di casting per attori bambini:

La scena si spingeva troppo oltre. Il padre bacia Beverly sul basso ventre, le alza la maglietta e le sfila le mutandine. E come se non bastasse lei racconta ad un altro personaggio di aver subito uno stupro di gruppo.

In un’altra scena Stan Uris entrava nel bagno delle donne del tempio ebraico e trovava una donna nuda in decomposizione che tentava di sedurlo. Per non parlare delle scene che vedevano coinvolto Henry Bowers, il bullo, nello script di Fukunaga, stuprava una pecora di Mike Hanlon e si masturbava su una torta di compleanno. Dettagli davvero disgustosi e raccapriccianti.

A questo punto la produzione avrebbe chiesto al regista di tagliare queste scene e lui, ovviamente, ha rifiutato e ha abbandonato il progetto.

Quando si tratta di attori minorenni la censura pone, giustamente, dei limiti più ristretti. Ma alla fine cosa ci importa di questi dettagli raccapriccianti e, a mio parere, abbastanza inutili?


ESCE ISTINTOBRASS: DIECI COSE CHE (FORSE) NON SAPEVI SU TINTO BRASS

Tinto Brass ha avuto una carriera davvero unica all'interno del panorama cinematografico italiano. Fortemente opposto a ogni tipo di censura, dopo aver esordito come discepolo di Rossellini Brass trovò la sua voce originale nel cinema erotico, diventandone uno dei maestri indiscussi a livello europeo. Sono passati undici anni dal suo ultimo lungometraggio e quattro dalla presentazione a Venezia di Istintobrass, documentario di Massimiliano Zanin che ne ripercorre vita e carriera. Il film esce finalmente nelle sale del Circuito UCI Cinemas per due giorni, il 26 e 27 giugno. Quale occasione migliore per ripercorrere la storia di uno dei registi italiani più controversi e memorabili? Ecco, dunque, dieci cose che forse non sapevate su Tinto Brass.

Si chiama come il Tintoretto. Tinto Brass nasce Giovanni Brass a Milano nel 1933. La sua famiglia era di Gorizia, suo nonno era il pittore Italico Brass. Fu lui a dare al piccolo Giovanni il soprannome di Tintoretto, scelto poi da lui, in versione abbreviata, come nome d'arte.

È laureato in giurisprudenza. Tinto Brass si laurea in giurisprudenza a Padova nel 1957. Ma la passione per il cinema ha il sopravvento e lo spinge a trasferirsi a Parigi per lavorare come archivista alla Cinémathéque per due anni.

La lotta alla censura. Tinto Brass iniziò molto presto la sua battaglia contro la censura in Italia. Il suo primo film, Chi lavora è perduto, alias In capo al mondo, è un esempio perfetto di questa battaglia. Nato come In capo al mondo, il film narra l'insofferenza di un giovane verso le istituzioni. Un tema che non piacque ai censori, tanto che gli imposero di rigirare il film da capo. Ma Brass si rifiutò, cambiò il titolo in Chi lavora è perduto e, anche grazie a un cambio al vertice del Ministero dello Spettacolo, va detto, riuscì a farlo uscire senza tagli.

Ha sempre montato i suoi film. Non tutti i registi possono dire altrettanto. Eppure anche nella sua carriera ci fu un caso in cui fu estromesso dal montaggio...

L'affare Caligola. Il successo di Salon Kitty portò Brass all'attenzione di Bob Guccione, fondatore della rivista Penthouse, che gli offrì la regia di Caligola, adattamento del romanzo di Gore Vidal. Brass girò il film ma si ritrovò poi in lotta contro Guccione, che intendeva trasformare Caligola in un hard-core popolato dalle Pet di Penthouse. Brass fu estromesso dal montaggio e, più tardi, rinnegò un film che era stato messo insieme usando scene scartate e includendo sequenze pornografiche girate da altri.

Per poco non girò Arancia meccanica. Grazie a Nerosubianco, uno dei suoi primi film a tema erotico che nasceva per frantumare alcuni tabù (come i rapporti interraziali), Brass giunse all'attenzione della Paramount, che gli offrì la regia di Arancia meccanica. Ma il regista voleva prima finire L'urlo, il suo film successivo, e perse l'occasione.

Ha anche girato uno spaghetti western. Si intitola Yankee (1966) e vede Philippe Leroy nei panni del classico pistolero senza passato che arriva nel classico paesello sperduto nel New Mexico e si scontra col il classico signorotto locale (interpretato da Adolfo Celi).

L'impegno in politica. Brass è sempre stato vicino al Partito Radicale di Marco Pannella. Nel 2010 si candidò per le elezioni regionali nella Lista Bonino Pannella in Veneto e Lazio.

Ateismo. Brass si definisce “tranquillamente ateo”.

Il matrimonio. Nonostante la sua immagine trasgressiva, Tinto Brass è stato sposato con la stessa donna per cinquant'anni. Si trattava di Carla Cipriani, sceneggiatrice e sua collaboratrice, sposata nel 1956. La Cipriani è scomparsa nel 2006.


NEMESI , SIGOURNEY WEAVER E MICHELLE RODRIGUEZ PROTAGONISTE DEL THRILLER ECCO IL TRAILER ITALIANO

Ecco il primo trailer italiano di Nemesi (precedentemente The Assignment) thriller con Sigourney Weaver e Michelle Rodriguez protagoniste

Walter Hill più conosciuto nelle vesti di produttore e sceneggiatore della famosa saga di film Alien iniziata con Ridley Scott, e dei due film successivi di Cameron e Fincher. Qui nelle vesti di regista, ha scelto Sigourney Weaver, co-protagonista al fianco di Michelle Rodriguez di un thriller dalla trama intricata dove l’unica ragione possibile è l’istinto di vendetta.

Sinossi: Frank è un killer a pagamento catturato da una chirurga plastica, la quale, per vendicare la morte di suo fratello, anche lui tra i bersagli del killer, lo opera per cambiargli sesso, infliggendogli così una tortura maggiore della morte. La traumatica esperienza porta Frank a cambiare, allerta la polizia della pericolosa chirurga e diventa il giustiziere delle ragazze vittime di soprusi

La pellicola Nemesi distribuita da Notorius arriva nelle sale italiane a partire dal 27 luglio


Nemesi - Trailer Ufficiale

TRANSFORMERS - L’ULTIMO CAVALIERE, 5 COSE CHE POTRESTE NON AVER NOTATO DEL FILM

Nonostante la presenza in cabina di regia di Michael Bay, che per sua stessa ammissione non ha mai particolarmente amato il franchise originale, la saga cinematografica di Transformers ha sempre avuto un occhio di riguardo per i fan, principalmente a livello di scrittura con vari ammiccamenti ad opera di sceneggiatori come Ehren Kruger (lui sì appassionato della prima ora) e tramite alcune scelte di casting, principalmente quella di Peter Cullen per la voce inglese di Optimus Prime, personaggio a cui è legato dal 1984. Transformers - L'ultimo cavaliere, che dovrebbe essere l'addio di Bay al franchise (e il regista lo lascia intendere radendo al suolo alcune location degli episodi precedenti), non fa eccezione, a cominciare dal ritorno, sempre nella versione originale, di Frank Welker come doppiatore di Megatron. Passiamo in rassegna i dettagli nascosti più significativi.

1. Da un franchise all'altro

Quando Sir Edmund Burton (Anthony Hopkins) spiega la storia del rapporto tra i Transformers e la razza umana, Cade Yeager (Mark Wahlberg) interviene per convincere la scettica Vivian Wembley (Laura Haddock), citando Arthur C. Clarke: "Ogni forma di tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia." Una frase con cui Hopkins dovrebbe avere una certa familiarità sullo schermo, poiché è stata usata anche per spiegare la natura "divina" di Asgard in Thor, dove l'attore gallese interpreta Odino. Guarda caso, il film di Kenneth Branagh è stato prodotto dalla Marvel, che negli anni Ottanta era la casa editrice dei fumetti dei Transformers, e distribuito dalla Paramount, che detiene i diritti cinematografici di Optimus Prime e compagnia bella.

2. Downton Autobot

Chi vede il film in inglese riuscirà forse a riconoscere la voce di Cogman, il maggiordomo robotico e sociopatico di Burton, che in certi momenti si lamenta della propria condizione servile. Trattasi di Jim Carter, scritturato ufficiosamente già durante la stesura del copione per via della sua performance nella popolare serie Downton Abbey, dove interpreta Mr. Carson. Sempre in originale c'è un altro inside joke che va parzialmente perso nel doppiaggio internazionale: Hot Rod, un altro alleato di Burton, parla con l'accento francese pur non essendo di origine transalpina (nelle varie serie televisive è tendenzialmente americano come la maggior parte dei suoi simili), ma in inglese è interpretato da un vero attore gallico, ossia Omar Sy.

3. A volte ritornano

Nel prologo arturiano (che si ricollega in parte ad un episodio della serie televisiva originale dove però c'erano di mezzo i viaggi nel tempo) il celebre sovrano britannico ha le fattezze di Liam Garrigan, un attore che con quel ruolo ha una certa dimestichezza avendolo già interpretato in una dozzina di episodi di C'era una volta. Merlino ha invece il volto di Stanley Tucci, che nel precedente Transformers 4: L'era dell'estinzione era lo scienziato Joshua Joyce. E se anche lui fosse un discendente del celebre mago, come spiegato nel film?

4. Inversione di ruoli

La perfida Quintessa (nome che nella serie animata era riferito al pianeta natale dei creatori dei Transformers), creatura robotica capace anche di assumere sembianze umane come visto nella sequenza mid-credits, è interpretata dall'attrice Gemma Chan, già abituata a personaggi artificiali in quanto una delle protagoniste della serie Humans, in onda su Channel 4 dal 2015. Nello specifico, il suo personaggio è un essere sintetico riprogrammato con una nuova identità, esattamente la stessa cosa che Quintessa fa ne L'ultimo cavaliere quando trasforma Optimus in Nemesis Prime.

5. Di nuovo insieme

Anche in questo caso il doppiaggio fa un po' di danni, poiché impedisce di apprezzare pienamente una piccola reunion del cast de Il grande Lebowski: l'Autobot Hound, sovrappeso e guerrafondaio, ha la voce di John Goodman, mentre l'infido contrabbandiere Daytrader è Steve Buscemi. È presente nel cast anche John Turturro, che però non condivide nessuna scena con gli altri due. A questo punto manca all'appello solo Jeff Bridges. Il sostituto di Bay per il sesto film farà caso al completamento di questo piccolo omaggio coeniano?


ISCHIA FILM FESTIVAL, ALESSANDRO BORGHI: “A VENEZIA PENSERÒ A ME, MARINELLI E MASTANDREA CHIUSI IN AUTO”

Pallido, pallidissimo. Così appare Alessandro Borghi nei panni di primo ospite dell’Ischia Film Festival 2017, qui quasi nelle vesti di madrino non ufficiale della rassegna cinematografica che si tiene fino al 1 luglio e arrivata oggi alla quindicesima edizione. Nel frattempo arriva la notizia bomba: Alessandro interpreterà Stefano Cucchi nel film Sulla mia pelle al fianco di Jasmine Trinca per la regia di Alessio Cremonini. Lo annuncia la casa di produzione Lucky Red durante un evento dedicato al suo trentesimo compleanno.

Tuttavia essere quasi fuori tempo rispetto all’atmosfera vacanziera, visto il colorito emaciato, poco importa all’interprete di Fortunata, Il più grande sogno e ora sul set del nuovo film di Ferzan Ozpetek, Napoli velata.

Nel futuro più vicino lo aspetta il prestigioso ruolo di ‘padrino’ del Festival di Venezia; primo uomo nella storia della kermesse a ricoprire il ruolo tradizionalmente di profilo femminile. Il ritorno a Venezia, come ha raccontato lo stesso Borghi intervistato dal co-direttore dell'Ischia Film Festival Boris Sollazzo, è anche un’occasione per celebrare il luogo dove tutto è cominciato nel 2015, con la presentazione di Non essere cattivo.

“Mi ha telefonato Barbera per propormi Venezia – ha raccontato Borghi – e ho subito ripensato a me, Mastandrea e Marinelli seduti nell’auto in totale silenzio prima del red carpet di Non essere cattivo. Non avevamo idea di quello che stava per accadere al film e alle nostre vite. E adesso immagino quando sarò in macchina di nuovo. Sarà una cosa enorme per me. In tre anni mi è successo qualcosa che non mi sarei aspettato potesse succedere in venti. Continuo a dire grazie alla famiglia e alle persone chi mi hanno dato la possibilità di fare questo mestiere e a chi mi aiutato a dare un senso alle cose. Da ‘solo’ anche come padrino di Venezia non avrebbe funzionato”.


La bambola indemoniata protagonista nel poster italiano di Annabelle 2: Creation

La divisione nazionale della Warner Bros Pictures ha rilasciato da poco il primo poster italiano di Annabelle 2: Creation, il nuovo spin-off della terrificante saga horror dedicata alla lotta contro il male perpetuata nel tempo dai coniugi Warren, partita con The Conjuring.

Annabelle 2: Creation è soltanto uno dei progetti legati alla saga horror The Conjuring, vi ricordiamo infatti che in programma ci sono The Nun e The Croocked Man, entrambi spin-off The Conjuring 2.

Annabelle 2: Creation sarà diretto da David F. Sandberg, nel cast Stephanie Sigman (Spectre), Talitha Bateman (La Quinta Onda), Lulu Wilson (Ouija 2, Deliver Us from Evil), Philippa Anne Coulthard (After the Dark), Grazia Fulton(Badland),Lou Lou Safran (The Choice), Samara Lee (The last Witch Hunter), Tayler Buck, Anthony LaPaglia e Miranda Otto (Homeland, Il Signore degli Anelli).

La sinossi: Diversi anni dopo la tragica morte della loro bambina, un costruttore di bambole e la moglie accolgono una suora e diverse ragazze di un orfanotrofio nella loro casa, queste diventano presto l’obiettivo della creazione demoniaca del fabbricante di bambole, Annabelle.

Annabelle 2: Creation arriverà nelle sale italiane il 10 agosto 2017.

Ecco il poster


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THE WAR - IL PIANETA DELLE SCIMMIE, ECCO LE TRACCE DELLA SOUNDTRACK DEL FILM

Mancano tre settimane all'arrivo nelle sale dell'atteso The War - Il Pianeta delle Scimmie, ma dopo i primi commenti entusiasti sul nuovo film di Matt Reeves ecco sbarcare adesso online l'intera track-list della colonna sonora ufficiale dell'ultimo capitolo della trilogia prequel della saga cinematografica.
Lo score è composto da un eccezionale Michael Giacchino, sempre più in voga ad Hollywood e già dietro a importantissimi progetti tra il 2016 e quest'anno come Doctor Strange, Rogue One: A Star Wars Story e Spider-Man: Homecoming. L'album della colonna sonora uscirà nei negozi americani il prossimo 21 luglio, distribuito dalla Sony Masterworks, e di seguito vi riportiamo la lista delle musiche presenti nel cd:

1. Apes’ Past is Prologue
2. Assault of the Earth
3. Exodus Wounds
4. The Posse Polonaise
5. The Bad Ape Bagatelle
6. Don’t Luca Now
7. Koba Dependent
8. The Ecstasy of the Bold
9. Apes Together Strong
10. A Tide in the Affairs of Apes
11. Planet of the Escapes
12. The Hating Game
13. A Man Named Suicide
14. More Red Than Alive
15. Migration
16. Paradise Found
17. End Credits


The War - Il pianeta delle Scimmie vede nel cast Andy Serkis, Woody Harrelson, Steve Zahn e Judy Greer, per un'uscita prevista nelle nostre sale il prossimo 16 luglio.


TOY STORY, ANDREW STANTON NEGA L'ESISTENZA DELLA BACKSTORY DEL PADRE DI ANDY

Recentemente, il creatore di giocattoli e recensore Mike Mozart è apparso su un video di SuperCarlinBrothers via Youtube, rivelando di essere stato un consulente della Pixar nello sviluppo del character design dei personaggi di Toy Sotry, parlando inoltre di una scartata back story sul padre di Andy.
Nell'amatissima trilogia di film d'animazione, Andy vive infatti solo con la madre e la sorella minore Bonni, mentre non c'è assolutamente traccia di una figura paterna, né citata né mostrata. Mozart ha però svelato interessanti dettagli al riguardo in un'intervista successiva rilasciata ai microfoni di io9.

Queste le sue parole: «Il padre di Andy lo chiama al suo capezzale, dandogli una chiave presa dal suo portafogli e invitandolo ad salire in mansarda per portare giù un vecchio cesto. Così Andy sale, ma tornato nella stanza suo padre è ormai spirato. Il ragazzo si scorda così della chiave fino a dopo il funerale del genitore, aprendo il baule lasciato dal padre in ritardo e trovandoci dentro Woody, Slinky e Mr. Potato. Questi credono che Andy sia il ragazzo con il quale sono cresciuti giocando, lasciando così l'impressione che il ricordo del padre vivrà per sempre negli occhi del figlio anche davanti alle altre persone».

Andrew Stanton (Alla ricerca di Nemo), però, ha subito negato questa backstory sul padre, additandola come fake news via Twitter: «Una notizia completamente falsa. Tornate tutti a casa. Non c'è niente da vedere qui». Quale che sia la verità, Andy è cresciuto senza dubbio molto bene all'interno dell'Universo di Toy Story, protetto da Woody, Buz e i suoi altri piccoli amici di plastica, stoffa o silicone.


KEVIN FEIGE: NIENTE NOTIZIE SULLA FASE 4 FIN DOPO AVENGERS 4

Il resto dei titoli che usciranno per la fase 4 dell'MCU li conosceremo dopo la fine di Avengers 4. Parola di Kevin Feige, che ha rilasciato qualche dichiarazione al riguardo.

Appena finirà la fase 3, che ci ha portato personaggi come Doctor Strange, Black Panther e lo stesso Spidey, sapremo di più sulle pellicole in programma per il nuovo inizio di quello che diventerà il Marvel Cosmic Universe.
In un'intervista con io9 per la promozione di Spider-Man: Homecoming, il presidente dei Marvel Studios ha confermato che non ci sarà nessun annuncio inerente la famosa fase 4:

"Spero che le notizie escano dopo. Di sicuro ci saranno alcuni elementi che usciranno fuori, non ultimi quelli che ovviamente sono già stati annunciati, come la data di rilascio del prossimo Spider-Man. Ma, al di là di questo, cercheremo di tenere tutto più segreto possibile e di concentrarci su quella che deve essere la degna conclusione di questi 22 fim che abbiamo realizzato finora."

Riguardo l'ultimo film in programma della fase 4, come abbiamo già sentito in precedenza proprio dallo stesso Faige, Avengers 4 sarà un film a sé rispetto ad Avengers: Infinity War.

Sicuramente Spidey sarà uno dei personaggi di primo piano in quella che si prospetta essere la prossima fase dell'MCU, un po' come fu Tony Stark col primo Iron Man.
Non è un segreto che Avengers: Infinity War e Avengers 4 segneranno la fine non solo del Cinematic Universe per come lo conosciamo, ma anche di molti dei personaggi che amiamo e che abbiamo seguito negli ultimi 10 anni, per cui è normale che i Marvel Studios vogliano tenere tutto sotto stretto riserbo.


METACRITIC MASSACRA I TRANSFORMERS: LA SAGA È AL SUO MINIMO STORICO

Quella appena trascorsa è stata sicuramente la settimana dei Transformers, l’arrivo nelle sale del quinto capitolo Transformers: L’Ultimo Cavaliere ha fatto inevitabilmente salire la febbre da robottoni, noi stessi abbiamo dedicato alle macchine giganti di Michael Bay numerosi articoli e persino un concorso a premi.

Sul web, così come sulle nostre pagine, ci sono state accese discussioni a riguardo, fra chi considera la saga finita da tempo e chi invece continua a divertirsi senza troppe pretese. Ma come sono i voti della critica su Metacritic?
Il primo capitolo della saga, l’indimenticato Transformers del 2007, è il film con il miglior punteggio fra tutti, 61, considerato pienamente sufficiente. Già Transformers: La Vendetta del Caduto, uscito nel 2009, ha perso non poco terreno rispetto al capostipite, raggiungendo un misero 35 - segnato inoltre da un pessimo colore rosso fuoco. È andata un pochino meglio a Transformers 3 del 2011, anche detto in patria Transformers: Dark of the Moon, riuscito a strappare un bel 42, al di fuori della “zona rossa”.

Con Transformers 4 - L'era dell'estinzione invece si è tornati di nuovo al di sotto della soglia di accettazione, solo 32 su 100, anche se lo scettro come peggior film della saga va proprio all’ultimo, Transformers: L’Ultimo Cavaliere, fermo ad appena 27 su 100. Quanti di voi si ritrovano in questi punteggi? La saga è davvero arrivata al suo punto di non ritorno?


CODICE CRIMINALE: MICHAEL FASSBENDER PROTAGONISTA DI UNA NUOVA VIDEO INTERVISTA

Dopo avervi mostrato la prima video intervista di Michael Fassbender relativa a Codice Criminale, oggi ve ne mostriamo una seconda, accompagnata da due nuove clip.

Il film sarà nelle sale italiane il prossimo 28 giugno, alla regia troviamo Adam Smith, mentre nel cast figurano nomi del calibro di Brendan Gleeson, Lindsey Marshall, Rory Kinnear e - sopratutto - Michael Fassbender per l'appunto.
I Cutler sono criminali da generazioni e non riconoscono nessuna legge. Vivono di rapine, corse d’auto ed inseguimenti con la polizia, un giorno però Chad (Michael Fassbender), figlio del capobanda Colby (Brendan Gleeson), decide di abbandonare la sua vecchia vita per offrire un futuro diverso ai suoi figli. Finisce così per scontrarsi con la rabbia del padre e con un sistema che non sembra permettere alcuna redenzione.

Michael Fassbender regala un’interpretazione magnetica in questo emozionante ed adrenalinico crime-drama tra Drive e Come un tuono, il ruolo da outsider maledetto è perfetto per lui del resto. La colonna sonora originale invece è firmata dai The Chemical Brothers. In alto l'intervista all'attore.


Codice Criminale - Clip "Non sai affrontare tuo padre"
Codice Criminale - Clip "Cerco di proteggere la famiglia"


SPIDER-MAN: HOMECOMING 2 DARÀ INIZIO ALLA FASE 4 DEL MCU

Le ripercussioni degli eventi narrati in Avengers 4 verranno raccontati in Spider-Man: Homecoming 2 che darà inizio alla quarta fase dell’Universo Cinematografico Marvel. In un’intervista con il sito io9, Kevin Feige ha spiegato come l’uscita del film con Tom Holland è stata pianificata appositamente due mesi dopo il quarto film sui Vendicatori.

“Accadono così tante cose nel [3° e nel 4° film degli Avengers], come potete immaginare, e molto viene influenzato da tutto questo che abbiamo pensato, chi meglio di Peter Parker può tenerci per mano e guidarci nella nuova incarnazione del MCU, in un modo realistico e con i piedi per terra? Così uscendo solo due mesi dopo di Untitled Avengers, ecco cosa coprirà la maggior parte del prossimo film di Spider-Man.

E’ stato fatto deliberatamente in questo modo, come gli eventi di Captain America: Civil War hanno impattato Peter mentre veniva scaricato da Tony affinché tornasse a frequentare il secondo anno [delle superiori], come diavolo lo impatteranno gli eventi di Infinity War e di Untitled [Avengers] mentre lui andrà a frequentare il terzo anno?”


Gli eventi di Infinity War e Avengers 4 accadranno grosso modo nell’arco di tre mesi, come riuscirà a digerirli un ragazzo di 16 anni?

Nelle prossime settimane, una volta uscito Spider-Man: Homecoming, cominceranno a lavorare alla storia del seguito che come il primo film verrà ambientato durante l’intero anno scolastico, inoltre non avrà un due nel titolo ma si chiamerà ‘Spider-Man: sottotitolo‘.

Per quanto riguarda il regista di Homecoming 2, come viene chiamato al momento il film, l’intenzione di Feige e di Amy Pascal è di avere nuovamente al timone Jon Watts, che ha confermato a Collider di aver firmato un contratto per due film.

Spider-Man: Homecoming 2 verrà distribuito nelle sale il 5 luglio 2019.


THE FOREIGNER – JACKIE CHAN IN CERCA DI VENDETTA NEL FILM DI MARTIN CAMPBELL, TRAILER

Pierce Brosnan e Jackie Chan sono i protagonisti del film drammatico The Foreigner, l’adattamento cinematografico del quarto romanzo di Stephen Leather intitolato The Chinaman, scritto durante l’apice della campagna di bombardamenti dell’Esercito Repubblicano Irlandese.

Nel film Chan interpreta un umile ristoratore della Chinatown londinese di nome Quan, che perde la figlia durante un bombardamento causato dall’IRA. Si tratta di un ruolo molto particolare per l’artista cinese, come sottolinea il regista Martin Campbell:

“Si tratta di un ruolo davvero unico per lui, non quello che ti aspetteresti da Jackie Chan. Interpreta un ruolo totalmente serio, un vecchietto molto quieto e determinato con un unico obiettivo, rintracciare chiunque abbia ucciso sua figlia”.

La pellicola segna la riunione tra Brosnan e Campbell che avevano lavorato insieme a GoldenEye. Il thriller include delle esplosioni filmate sul London bridgem che erano finite sulle prime pagine dei giornali ed avevano richiesto quattro mesi di trattative.

Chan non ha avuto il permesso di fare gli stunt più pericolosi, come la sequenza sul tetto che vediamo nel trailer, inoltre il suo stile di combattimento è stato cambiato per adeguarsi meglio al profilo del personaggio che interpreta, un po’ più militaristico.

The Foreigner verrà distribuito nei cinema americani dal 13 ottobre 2017.


THE FOREIGNER: Official Trailer

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BEDEVIL – NON INSTALLARLA: QUALCOSA SI NASCONDE NELL’OSCURITÀ NELLA NUOVA CLIP

Sempre meno giorni ci separano dall’arrivo in sala di Bedevil – Non installarla, la pellicola horror scritta e diretta da Abel Vang e Burlee Vang, nell’attesa diamo un’occhiata a questa nuova clip. Al centro del film un’app infernale, in grado di tormentare chiunque decida di installarla sul suo smartphone.

Cinque adolescenti ricevono un invito a scaricare un’app simile a Siri. L’app, chiamata “Bedevil”, una volta installata inizia a perseguitarli, facendo emergere le loro peggiori paure. Per arrestare questa forza malvagia, i ragazzi devono imparare a fidarsi l’uno dell’altro, contando solo sulla propria intelligenza e coraggio.

Bedevil – Non installarla verrà distribuito nelle sale italiane dal 28 giugno 2017. #Bedevil #NonInstallarla


Bedevil - Non installarla | La porta - Clip dal film

LUCKY RED COMPIE 30 ANNI: ECCO TUTTE LE NOVITÀ IN ARRIVO!

In occasione dell’anniversario dei suoi 30 anni, Lucky Red, la società di distribuzione e produzione cinematografica fondata nel 1987 da Andrea Occhipinti ha colto l’occasione per presentare alla stampa i suoi progetti futuri, approfondendo in particolare il discorso sulle produzioni italiane.

La strada di Lucky Red inizia con la distribuzione del docu-film Let’s Get Lost, ma è solo nel 1993 che le cose iniziano a farsi davvero serie: da Molto Rumore per Nulla di Kenneth Branagh alle collaborazioni con Moretti (Caro Diario) ed Ang Lee (Il Banchetto di Nozze), per poi continuare alzando sempre di più il tiro: dall’horror The Others all’otto volte premio Oscar The Millionaire, fino ai recentissimi successi de Il Piccolo Principe e Lo Chiamavano Jeeg Robot, il primo vero e proprio cinecomic italiano.

Ecco i film italiani in arrivo entro il 2018 che Andrea Occhipinti in persona, assieme a parte delle crew e del cast, ha presentato alla stampa.

GLI SDRAIATI – Uscita programmata per il 23 Novembre

Un film diretto e scritto (insieme a Francesco Piccolo) da Francesca Archibugi (Il Nome del Figlio), Gli Sdraiati si ispira all’omonimo romanzo di Michele Serra che in un mix di ironia e satira descrive il mondo adolescente attuale ed il rapporto di questo con il mondo degli adulti. Claudio Bisio interpreterà il protagonista della pellicola.

Francesco Piccolo: E’ stato un film difficile da scrivere. Nel libro non sono presenti più di 12 scene, quindi abbiamo dovuto riempire alcuni spazi in maniera completamente creativa: il risultato è un qualcosa di nuovo che però comprende tutto il lavoro di Serra e ne mantiene la coerenza narrativa di fondo.

LA BEFANA VIEN DI NOTTE – Pre-produzione

L’idea di un film con protagonista proprio la Befana che ci è arrivata dalle tradizioni folcloristiche italiane è di Nicola Guaglianone che ha subito pensato a Paola Cortellesi per l’iconico ruolo di una donna che nella vita di tutti i giorni è una maestra ma nella notte fra il 5 ed il 6 Gennaio invece…

Paola Cortellesi: Quando Nicola mi ha detto di aver pensato subito a me per la Befana, ci sono rimasta un po’ male. Scherzi a parte, ne sono stata lusingata. Si tratta di una bellissima storia per tutte le età, un film fantasy che riporta in auge un genere che in Italia non è molto inflazionato.

SULLA MIA PELLE – Pre-produzione

Il film, diretto da Alessio Cremonini (che ne ha scritto anche la sceneggiatura insieme a Lisa Nur Sultan) è tratto dalla drammatica vicenda che ha coinvolto Stefano Cucchi, morto in seguito a circostanze mai ben chiarite dopo un arresto, e la sua famiglia, fra cui la sorella di Stefano, Ilaria Cucchi, che verrà interpretata da Jasmine Trinca (mentre il protagonista avrà il volto di Alessandro Borghi).

Alessio Cremonini: Per prepararci abbiamo non solo letto diecimila pagine di verbale, ma abbiamo anche incontrato tutti i familiari di Stefano; il difficile è stato cercare di mantenere un’astrazione tale da non voler esprimere un’opinione, ma solamente cercare di raccontare i fatti e di sottolinearne la drammaticità.

Lisa Nur Sultan: Abbiamo trovato la giusta “distanza” passando prima per una fase emotiva, molto dolorosa nel ripercorrere i fatti, per poi arrivare ad una ossessiva, una completa immersione nelle vicende ed infine una fase di “lucidità”, nella quale ci siamo chiesti cosa non sapevamo ancora: quella che raccontiamo è una realtà che vogliamo restituire a questa tragedia.

Jasmine Trinca: Ho conosciuto Ilaria Cucchi, una donna che compie una battaglia assieme alla sua famiglia non solo per sè stessa ma per tutti noi. E’ un totale esempio limpido di umanità, spero di essere all’altezza di questo ruolo. La scrittura mi ha colpito: si racconta la vita reale, nella sua bellezza e nella sua tragicità, senza mai cercare di fare spettacolo.

RIDE Pre-produzione

Ride nasce da un’idea di Fabio Guaglione e Fabio Resinaro (la coppia dell’acclamato Mine) per la regia di Jacopo Rondinelli. Si tratterà di un’opera sperimentale girata interamente con telecamere go-pro, destinato anche al mercato internazionale.

Fabio Guaglione: Ride sarà un film di genere, in lingua inglese; abbiamo fuso il thriller e l’horror (con alcune venature di fantascienza) con i video di sport estremi girati tramite go-pro: il film sarà completamente girato con questo tipo di tecnologia.

Jacopo Rondineli: Sono felice ed emozionato, si tratta di un film che in Italia non è mai stato fatto: ci saranno scene con anche 10 camere che girano contemporaneamente ed un massiccio uso di stunt-man e droni.

PROGETTO SENZA TITOLO DI GABRIELE MAINETTI Pre-produzione

Il progetto per ora più misterioso di Lucky Red riguarda il nuovo film della coppia di Lo Chiamavano Jeeg Robot, lo sceneggiatore Nicola Guaglianone e il regista Gabriele Mainetti. Molto poco è trapelato di ciò che i due stanno preparando, in attesa dell’inizio delle riprese nel prossimo Gennaio. Sappiamo però che non si tratterà di un sequel di Lo Chiamavano Jeeg Robot.

Gabriele Mainetti: E’ un progetto che somiglia ad alcuni “mondi” che attraverso di noi – collaboro con Nicola ormai da 20 anni – il pubblico in parte ha visto nelle nostre opere. E’ un film italiano, corale, ambientato a Roma. Non posso dire altro.

Nicola Guaglianone: Quando scrivi una sceneggiatura vedi i personaggi un po’ come siano figli tuoi; quando la sceneggiatura arriva al regista è come se i tuoi figli venissero affidati a qualcun altro. E Gabriele è una di quelle persone che, quando ti “restituisce” i figli a fine giornata, te li riporta cambiati. In meglio.

Anche dal lato delle acquisizioni internazionali Andrea Occhipinti ha brevemente presentato i nuovi progetti: Primo fra tutti figura il prossimo film di Ridley Scott, All The Money in the World (con protagonisti Michelle Williams, Kevin Spacey e Mark Wahlberg), che racconta la vera storia del rapimento di John Paul Getty. Michelle Williams sarà protagonista assieme a Chris Pine anche di All The Old Knives di James Marsch: la storia girerà attorno a due colleghi della CIA che dopo anni ricostruiranno un disastroso dirottamento aereo. Lucky Red distribuirà anche il prossimo film di Steven Soderbergh, Logan Lucky (con Channing Tatum, Daniel Craig, Hilary Swank, Katie Holmes), basato sulla storia di due fratelli che tentano di scrollarsi di dosso una sorta di maledizione di famiglia, ed il nuovo film di Asghar Farhadi (con Penelope Cruz, e Javier Bardem), ancora senza titolo, un thriller psicologico.


Avengers: Infinity War, nuove foto dal set con Doctor Strange, Tony Stark e Bruce Banner!

Le riprese di Avengers: Infinity War si sono svolte alcune ore fa in esterni ad Atlanta, in Georgia, e hanno visto la partecipazione di Benedict Cumberbatch, Robert Downey Jr., Mark Ruffalo e Benedict Wong.
Potete ammirare alcune foto a bassa risoluzione qui di seguito (via AP Press). Quello che si intravede dagli scatti è una località (forse New York) piena di macerie, mentre il dato più curioso sembra essere il reattore ARC tornato sul petto di Tony.


https://i.imgur.com/a/V6DTm#CjF96r9

Ecco anche un video:.

www.instagram.com/p/BVz-IXSgiPV/

UPDATE: Altre foto qui su JustJared.[/color]

X-Men: Dark Phoenix, il cast riunito a Montreal per l’inizio delle riprese

A pochissimo dall’inizio delle riprese di X-Men: Dark Phoenix, il nuovo film del franchise scritto e diretto da Simon Kinberg, James McAvoy ha diffuso un nuovo scatto con il cast riunito. L’attore, come già anticipato qualche giorno fa, si è rasato i capelli per interpretare Charles Xavier.

Scritto e diretto da Simon Kinberg, e da lui prodotto insieme a Lauren Shuler Donner e Hutch Parker, X-Men: Dark Phoenix uscirà il 2 novembre 2018 nei cinema USA.

Nel cast ancora una volta Michael Fassbender (Magneto), James McAvoy (Xavier) Jennifer Lawrence (Mistica), Nicholas Hoult (Bestia), Alexandra Shipp (Tempesta), Tye Sheridan (Ciclope) e Kodi Smit-McPhee (Nightcrawler). Jessica Chastain è in trattative per interpretare la villain del film, Lilandra, imperatrice dell’Impero Shi’ar, una razza aliena in cerca della Fenice per rubare il suo potere. Sophie Turner sarà ancora una volta Jean Grey.

Il film sarà ambientato 10 anni dopo Apocalisse, quindi negli anni novanta.


https://i1.wp.com/www.badtaste.it/wp/wp-co...ty=85&strip=all

Han Solo: nuovi dettagli sul licenziamento di Phil Lord e Chris Miller

Qualche giorno fa, nello spazio dei commenti di un nostro articolo dedicato alla questione “Han Solo” ci chiedevate perché non avessimo riportato il rumour di StarWarsNewsNet secondo cui lo stesso Alden Ehrenreich avrebbe avuto un ruolo rilevante nella decisione presa dalla Lucasfilm di licenziare Lord e Miller.

Avevamo risposto che preferivamo attendere aggiornamenti da testate più prestigiose e l’attesa è stata ripagata. Qualche ora fa l’Hollywood Reporter ha pubblicato un nuovo approfondimento in cui la vicenda è stata indagata ulteriormente.

Ecco, suddivise in punti, le questioni più rilevanti emerse nell’articolo di THR:


-Il deterioramento definitivo dei rapporti fra la Lucasfilm e il duo registico avrebbe raggiunto il punto massimo a metà giugno (quindi non a metà maggio secondo quanto riportato inizialmente). In un’occasione particolarmente tesa, la giornata di lavoro non sarebbe cominciata prima delle 13 (normalmente sul set di un film si comincia ben prima dell’ora di pranzo) e Lord e Miller avrebbero impiegato solo 2-3 dei 12-15 angoli di ripresa necessari per un blockbuster come Han Solo. Il rallentamento della lavorazione misto alla mancanza di alternative di ripresa da sfruttare in sala montaggio sarebbe stato uno dei punti di attrito fondamentali fra i filmmaker, Kathleen Kennedy e Lawrence Kasdan.

-Lord e Miller non sarebbero stati in grado di adattarsi alla schedule di lavoro del film; si sarebbero lamentati più volte di non avere abbastanza tempo per lavorare a questa o quella scena. Insomma, malgrado il loro background di successo commerciale e critico, sarebbero rimasti effettivamente spiazzati dalle richieste di una pellicola così “grande”.

-Lucasfilm avrebbe fatto di tutto per evitare la rottura e, come nel caso di Rogue One dove Gareth Edwards è stato affiancato da Tony Gilroy per le riprese aggiuntive, avrebbe proposto ai due di cooperare con Kasdan. Offerta che sarebbe stata rifiutata. A questo punto, nonostante un’ondata di “publicity” di certo non gradevole per uno studio, la sola scelta da fare era ingaggiare un altro regista.

-Lord e Miller hanno sempre lavorato in maniera tale da incoraggiare l’improvvisazione e non solo per aggiungere elementi comici. Modo di fare completamente opposto a quello voluto da Kasdan che esige la riproposizione precisa e puntuale di quello che è riportato nella sceneggiatura.

-A maggio, quando la produzione si è spostata alle Canarie, la Lucasfilm, insoddisfatta del lavoro fatto dal responsabile del montaggio Chris Dickens (Macbeth) e della performance di Alden Ehrenreich, avrebbe sostituito il primo con l’acclamato premio Oscar Pietro Scalia, collaboratore abituale di Ridley Scott, e ingaggiato un acting coach per il protagonista (la pratica in sé di certo non nuova per le grandi produzioni, lo è di sicuro farlo a produzione così avanzata).

-Chiaramente buona parte del girato di Miller e Lord verrà usato anche se a questo punto spetterà al Sindacato dei Registi americano stabilire a chi andranno i crediti registici, se a Ron Howard o ai registi di The LEGO Movie.

-La notizia del licenziamento dei due registi sarebbe stata accolta dalla troupe con un fragoroso applauso.


Comic-Con 2017: ecco i primi banner di Thor – Ragnarok e Black Panther!

Mancano poche settimane all’inizio del Comic-Con di San Diego (al quale come ogni anno parteciperemo).
SDCCBlog.com ha avvistato i primi banner affissi sul posto, dedicati ai due prossimi film dei Marvel Studios, Thor – Ragnarok e Black Panther. Come già confermato da diverso tempo, la Marvel presenterà i suoi prossimi progetti in occasione di un apposito panel.

Potete ammirarli qui di seguito.


http://sdccblog.com/2017/06/marvel-studios...aslamp-banners/

Going Places di John Turturro: il ritorno di Jesus al Festival di Venezia?

Ospite all’Ischia Film Festival dove ha ricevuto il premio alla carriera dell’edizione 2017, John Turturro ha anticipato che il suo prossimo film, che segnerà il ritorno di Jesus Quintana, verrà proiettato in anteprima la Festival di Toronto e subito dopo a Venezia.

L’attore e regista ha fatto anche chiarezza sulla natura del progetto e del personaggio divenuto leggenda grazie a Il Grande Lebowski dei Fratelli Coen.

“Il personaggio non nasce con il film Fratelli Coen, ma da un’opera teatrale che era tanto piaciuta ai due da spingerli a utilizzare il personaggio. Io adesso ne ho acquistato i diritti ed è stato molto difficile. Ma il film non avrà niente a che vedere con Il Grande Lebowski tranne magari la presenza delle palle da bowling. In realtà però il riferimento è di un vecchio film di un regista francese, Bertrand Blier, con Gérard Depardieu e Jeanne Moreau. Ho molto amato questa storia e mi sono ispirata al libro e al film, anche se i miei personaggio sono più vecchi e la storia è sempre la stessa, ovvero ci sono gli uomini che non riusciranno mai a capire quello che c’è nella testa delle donne. Il film potrebbe arrivare a Toronto e poi a Venezia. Il film è pronto e lo spirito sarà lo stesso rispetto a quello dei Fratelli Coen, ma quello era molto trasgressivo, si parlave di libertà, di sesso. Questo è leggermente diverso. Nel film ci sarò io, Bobby Cannavale, Ausdrey Tautou, Sonia Braga, Susan Sarandon e Christopher Walken in una piccola parte.”


Nuove indiscrezioni sul prossimo film di Gabriele Mainetti

Il regista di Lo chiamavano Jeeg Robot Gabriele Mainetti, intervenuto nel corso del trentennale della Lucky Red, ha lasciato filtrare qualche indiscrezione sul suo prossimo progetto, ancora naturalmente senza titolo. Non sarà, com’è facilmente intuibile, il sequel dell’esplosivo esordio del regista romano, un seguito del quale tanto si è comunque parlato, per ovvie ragioni.

«Quando abbiamo raccontato per la prima volta questa storia – dichiara Mainetti conversando con Andrea Occhipinti – a cui abbiamo iniziato a pensare nel 2015, ci è stato detto che al massimo poteva andare bene per un terzo o quarto film e che l’avremmo potuto fare solo se Jeeg fosse andato molto bene. Dato che Jeeg è andato oltre ogni aspettativa eccoci qua. Io non so qual è il mio cinema e Nicola mi aiuta a trovarlo: una ricerca che nasce sempre quando mi trovo di fronte qualcosa di estremamente difficile, di rischioso. Se vedessi tutto e subito non ne sarei attratto, per cui devo trovare la mia visione sul set e con la troupe, non ho tutto in testa da prima. Non sarà un film di stampo sudcoreano, anche se adoro quel cinema. Si tratta di un film italiano, sarà ancora a Roma e sarà un film corale, ma più di questo non posso rivelare!».

Mainetti ha parlato anche del suo rapporto con Nicola Guaglianone, che lo accompagna fin da sui primi fortunati corti: «Ormai sono diversi anni di sopportazione, di amore e di odio, un giorno vogliamo sposarci e il giorno dopo vogliamo lasciarci. Adesso siamo in sintonia. Come dice sempre Nicola, il film purtroppo è del regista e a un certo punto lui lo deve abbandonare…».

«Il fatto è che quando i personaggi te li porti ovunque per mesi, sotto la doccia, al mare, in campagna – precisa scherzosamente Guaglianone – poi arriva il giorno in cui devi fare una separazione forzata e non può essere indolore. Lo paragonerei a lasciare tua figlia di dodici anni a una manica di camionisti! Per fortuna ci sono educatori raffinati come Gabriele o Edoardo De Angelis! Alla fine però ti fidi, perché quando la tua storia ti ritorna a casa te la ritrovi un po’ più adulta, migliorata, come una figlia che non si è fatta i piercing ma è maturata nel frattempo».

Guaglianone ha scritto anche un altro film che la Lucky Red realizzerà e che ha il titolo provvisorio La Befana Vien di Notte, un family movie con echi fantasy diretto da Michele Soavi sulla befana, con Paola Cortellesi nel ruolo principale («Mi ha detto di aver pensato subito a me per la befana, e posso solo dire grazie! Che bello, questa è l’amicizia…» ha commentato l’attrice, mentre lo sceneggiatore ha parlato de I Goonies come massima fonte di ispirazione).


I registi di Mine Fabio Guaglione e Fabio Resinaro parlano del loro nuovo progetto

Ride è il prossimo progetto dei registi di Mine Fabio Guaglione e Fabio Resinaro (noti anche come Fabio & Fabio), film co-prodotto da Mercurio Domina con Lucky Red che i due giovani cineasti hanno scritto ma che non dirigeranno, seguendone però tutte le fasi a livello produttivo. Guaglione e Resinaro sono infatti gli ideatori e supervisori creativi di questo horror fantascientifico diretto da Jacopo Rondelli, tutto girato con videocamerine GoPro. I due registi ne hanno parlato questa mattina a Roma al cinema Quattro Fontane, in occasione dei festeggiamenti per il 30esimo compleanno della Lucky Red. All’orizzonte sembra profilarsi una produzione eccitante, sovraccarica di sfide e di potenzialità linguistiche a dir poco stimolanti e inedite. I due, dopotutto, hanno già dimostrato di avere fegato da vendere nel confrontarsi con prodotti dal taglio internazionale.

«Un film che nasce sulla scorta di Mine. Sarà un film in lingua inglese, un film di genere, che nasce però dalla volontà di fondere i linguaggi del thriller e dell’horror con l’estetica e le tematiche dei filmati di sport estremi che sono sempre più visti su Internet e sono girati con delle GoPro, le telecamere piccole che si piazzano con facilità ovunque. Il film, infatti, sarà tutto girato in GoPro ed è una cosa molto sperimentale, praticamente inedita anche a livello internazionale».

«Non a caso siamo rimasti piacevolmente sorpresi da Lucky Red quando ci ha dato il suo ok, perché noi siamo arrivati portando una sceneggiatura abbastanza pionieristica che non solo era firmata da due italiani con gli elementi che abbiamo illustrato, ma era pure dotata di venature fantascientifiche…Nonostante questa nuova tecnica di ripresa e le poche certezze all’orizzonte, la Lucky Red ci ha detto: sì, lo facciamo. Ne siamo strafelici, anche perché in Italia nessuno ha mai fatto niente del genere. Ci saranno scene con droni, dieci camere che girano costantemente, stuntmen, una corposa post-produzione e il film verrà girato in Trentino a fine agosto per cinque settimane».


ATOMICA BIONDA: UNA CLIP INTRODUCE IL PERSONAGGIO DI JAMES MCAVOY

La Universal Pictures ha diffuso una nuova clip del film Atomica Bionda, con protagonista Charlize Theron e la regia di David Leitch (John Wick).
Nel nuovo video viene introdotto il personaggio interpretato da James McAvoy, chiamato David Percival, e si mostra una spettacolare sequenza d'azione ambientata a bordo di una macchina in corsa.

Il thriller, in arrivo nei cinema italiani il 17 agosto, racconterà la storia dell'agente dell'MI6 Lorraine Broughton (Theron), pronta a sfruttare tutte le sue capacità pur di rimanere viva durante una missione impossibile. La letale assassina dovrà consegnare un dossier di inestimabile valore a Berlino e collaborerà con l'agente David Percival (James McAvoy) per agire in un intricato mondo di spie.
Fanno parte del cast anche John Goodman, Til Schweiger, Eddie Marsan, Sofia Boutella e Toby Jones.


https://twitter.com/_/status/879402653586833408

THE CONJURING: DAVID LESLIE JOHNSON SCRIVERÀ IL TERZO CAPITOLO

La New Line ha annunciato che sarà David Leslie Johnson a occuparsi della sceneggiatura del terzo capitolo del franchise horror L'Evocazione - The Conjuring, dopo aver già lavorato allo script del sequel.
James Wan dovrebbe essere coinvolto nel progetto come produttore, non più come autore e regista, insieme a Peter Safran.

Attualmente non è ancora stato annunciato il nome di chi sarà impegnato dietro la macchina da presa o qualche dettaglio ufficiale della trama che seguirà un altro caso degli investigatori del paranormale Ed e Lorraine Warren.
Le prime indiscrezioni, tuttavia, parlano di un cambiamento nell'ambientazione degli eventi che non dovrebbero più prevedere una casa infestata da presenze malvagie.


SPIDER-MAN: PETER PARKER È APPARSO IN IRON MAN 2?

Tom Holland interpreta Peter Parker nell'atteso film Spider-Man: Homecoming e la giovane star ha rivelato un dettaglio piuttosto curioso legato al Marvel Cinematic Universe.
In Iron Man 2 avviene una crisi inaspettata durante l'evento Stark Expo e si vede un ragazzino affrontare in modo determinato un mech che sta per sparargli, alzando la mano imitando il gesto con cui Tony Stark utilizza le armi presenti nel suo guanto. L'eroe arriva poi in tempo per salvarlo. Tom ha ora annunciato: "E' Peter Parker. Posso confermare che è lui".

La dichiarazione potrebbe suscitare qualche perplessità, considerando che il film è stato distribuito nei cinema nel maggio 2010, due anni prima il primo lungometraggio con protagonista Andrew Garfield e cinque rispetto all'accordo tra Sony Pictures e Marvel Studios. Holland sembra però certo della sua affermazione: "Posso confermarvelo. Ne ho giusto parlato con Kevin Feige solo 20 minuti fa. Forse ho semplicemente condiviso un vecchio, grande spoiler, ma ora è stato svelato. E' fantastico. Mi piace l'idea che Peter Parker abbia fatto parte di questo universo fin dall'inizio".


LILY JAMES: "ALLE DONNE VIENE RICHIESTO DI ESSERE PERFETTE, MA È IMPOSSIBILE"

Lily James, star di Cenerentola e Baby Driver - Il genio della fuga, ha criticato la pressione che provano le donne nel dover apparire sempre perfette, soprattutto se sono personaggi pubblici.
L'attrice, intervistata da The Times Magazine, ha spiegato: "Senza il trucco e i vestiti eleganti sono davvero diversa. Nella quotidianità non sono così. C'è così tanta pressione nel dover avere un certo tipo di bellezza, e dover rientrare in determinati canoni. E' davvero impossibile".
Lily ha quindi proseguito: "E in realtà è anche noioso. Gli uomini non provano lo stesso tipo di pressione. Ma io la sento quando devo affrontare il red carpet. Si percepisce".

Con il passare del tempo, tuttavia, la giovane star ha imparato a gestire meglio la situazione: "Mi hanno detto che si è più sicuri e fiduciosi quando si diventa più vecchi. Lo credo anche io. Amo quando le persone dicono quello che vogliono e non si preoccupano o si adeguano. Attualmente è una qualità davvero rara".

Nel caso in cui aumentasse la tensione, tuttavia, Lily può affidarsi a qualcuno di speciale: "Mia madre sa sempre quello che deve dire per calmarmi. Mi tiene con i piedi per terra. E' davvero saggia e veramente divertente. Siamo abbastanza simili".


THE POLKA KING: LA COMMEDIA CON JACK BLACK SARÀ DISTRIBUITA DA NETFLIX

Sarà Netflix a distribuire a livello internazionale la commedia The Polka King, con protagonista l'attore Jack Black.
Il film ha debuttato a gennaio al Sundance Film Festival ed è stato diretto da Maya Forbes. Nel cast ci sono anche Jenny Slate, Jason Schwartzman, Jacki Weaver, J.B. Smoove e Vanessa Bayer.

Il progetto era ispirato al documentario di Joshua Brown e John Mikulak dedicato alla storia del musicista Jan Lewan, seguendone l'ascesa verso il successo e raccontandone poi i problemi finanziari che lo hanno condotto a essere incarcerato.


THE ACCOUNTANT: IN ARRIVO UN SEQUEL DEL FILM CON BEN AFFLECK?

La Warner Bros sembra sia intenzionata a produrre un sequel del film The Accountant. Il progetto prevederebbe il ritorno del regista Gavin O'Connor, del protagonista Ben Affleck e dei produttori Lynette Howell Taylor e Mark Williams.
Nella continuazione della storia, inoltre, sembra sarà presente anche Jon Bernthal, interprete di The Punisher nella serie Marvel realizzata per Netflix.

Nel lungometraggio Affleck interpretava un uomo esperto in matematica affetto da un disturbo dello spettro autistico che lavora come contabile forense e in segreto cura le finanze di numerose organizzazioni criminali che lo contattano attraverso una figura misteriosa, la "Voce". Quando un nuovo cliente lo mette in pericolo, il protagonista si trasforma in un assassino.

Il film ha incassato circa 155 milioni di dollari, a fronte di una spesa di soli 44 milioni.


COSA E’ SUCCESSO AL REMAKE DE “I KNOW WHAT I DID LAST SUMMER”

Lo slasher degli anni 90 “I know what you did last summer” (So cosa ho fatto la scorsa estate) dovrebbe venire rifatto. E già da qualche anno che abbiamo sentito parlare di un possibile riadattamento in corso, purtroppo però dopo tutto questo tempo non si è ancora saputo nulla di concreto.

Abbiamo appreso nel 2014 il duo dietro a Oculus e Ouija ovvero Mike Flanagan e Jeff Howard stanno scrivendo lo script di questo nuovo rifacimento, dopo questa news però è da molto tempo che non si sente più nulla

Flagan dice di non sapere più nulla di questo possibile remake che rimane per adesso ancora sospeso nel vuoto, un limo che ha ospitato molti film horror come questo, una spirale di indecisione che sembra infinita.

Questa breve news ve la scriviamo per farvi capire che non ci siamo dimenticati del progetto. Non appena avremo ulteriori novità non tarderemo a condividerle con tutti voi.


INTERVISTA ESCLUSIVA A DOMIZIANO CRISTOPHARO

Il regista Domiziano Cristopharo, nonostante l’impegno sul set del suo nuovo film “Xpiation”, ha rilasciato un’intervista esclusiva per Horror Stab.

1. Come ti è venuta in mente l’idea della “trilogia della morte”?

Amo le trilogie… 3 è un numero perfetto per eviscerare diversi aspetti e facce di uno stesso tema. La scuola pitagorica, il movimento filosofico e scientifico nato nel I secolo avanti Cristo, considera il tre un numero perfetto, in quanto sintesi del pari (due) e del dispari (uno).

RED KROKODIL DOLL SYNDROME e DARK WAVES sono una trilogia, così come HOUSE OF FLESH MANNEQUINS, MUSEUM OF WONDERS e HYDE’S SECRET NIGHTMARE… i 3 P.O.E.

2. Come mai, secondo te, il cinema gore ed estremo ha così poco riscontro in Italia? Eppure gli attori e i registi non ci mancano di certo.

Beh dipende… l’avere registi ed attori disponibili all’horror non significa minimamente avere una attitudine per il cinema estremo che richiede performances “coraggiose” (concettualmente e non) da parte di cast e crew. I nostri attori han una formazione molto legata alla parola e davvero poco all’uso del corpo, il che spesso li porta a snobbare questo genere (o a non essere in grado di calzarlo alla perfezione).

Diciamo anche che qui si tende molto a seguire le orme di un genere molto più mainstream, mentre per me l’horror è cinema di sperimentazione, eccesso, sregolatezza.

3. Il primo capitolo della “trilogia della morte”, ovvero “Sacrifice”, è diventato il quarto capitolo della saga “American Guinea Pig”. Era una cosa già programmata?

Noi abbiamo creato la TRILOGIA DELLA MORTE pensandola come la risposta Italiana ai GUINEA PIG, e… evidentemente l’abbiamo pensata fin troppo bene, dato che Biro (regista e/o produttore dei 3 AMERICAN GUINEA PIG) ha fortemente voluto includere il film nella saga. È la prima produzione Italiana e la Prima regista donna (Poison Rouge) ad occupare un posto così di rilievo nel panorama horror internazionale.

4. “Torment”, il secondo capitolo della trilogia, è liberamente ispirato alla vita del serial killer John Wayne Gacy. Hai in mente, in futuro, di produrre o girare altri film ispirati a serial killer realmente esistiti?

Ho in mente un progetto su un serial killer molto particolare, ma di pura fantasia. È un personaggio molto malato di cui vedremo delle particolarissime gesta, e la cui produzione dovrebbe partire anno prossimo e sempre in collaborazione col fedelissimo Stefano Bastiani. Gacy rappresenta per me l’essenza del male borghese assoluto, quando ho scritto la sceneggiatura lo pensavo quasi come una entità astratta, che può essere quel chiunque che ti passa accanto in città e a cui nemmeno presti attenzione.

5. Attualmente stai girando il terzo ed ultimo capitolo della trilogia, ovvero “Xpiation”. Come procedono le riprese? Quando potremo vedere un trailer?

XPIATION (Espiazione) ho voluto dirigerlo io. Lo script di Andrea Cavaletto mi ha entusiasmato da subito e nonostante i mille problemi per iniziare, ora tutto sta andando alla grande e son soddisfattissimo. Nel cast abbiamo Chiara Pavoni, Simone Tolu ed Emanuele D’Elia. Non ho idea quando sarà pronto il trailer… TORMENT (diretto da Adam Ford) uscirà dopo SACRIFICE quindi con XPIATION ce la prendiamo… comoda!


VINCENT D'ONOFRIO ACCETTEREBBE UN RUOLO NEL DC EXTENDED UNIVERSE

Vincent D’Onofrio, recentemente apprezzato per il suo ruolo nella serie Marvel/Netflix dedicata a Daredevil, dove ricopriva il ruolo di Wilson Fisk/Kingpin, ha rivelato di non avere problemi ad accettare una parte nell’universo concorrente della DC.

L’attore, via Twitter, ha espresso il suo apprezzamento per Wonder Woman – aggiungendosi così alla lunga lista di elogi che comprende vari personaggi del mondo dello spettacolo. “Congratulazioni a Patty Jenkins e a tutti quelli coinvolti nella produzione di Wonder Woman. Questa pietra miliare che avete assemblato ha molto più valore dei numeri al box-office”.

Sul social network, un fan ha quindi prontamente chiesto: “Appariresti nel DCEU, se ti venisse offerto un ruolo?”. D’Onofrio ha risposto senza esitazioni: “Certo”.


SPIDER-MAN: HOMECOMING, LA CONFERENZA STAMPA DI NEW YORK E QUATTRO NUOVE CLIP

Sony Pictures ha diffuso in streaming la conferenza stampa integrale di Spider-Man: Homecoming tenutasi a New York alla presenza del regista Jon Watts e dei protagonisti Tom Holland, Marisa Tomei, Robert Downey Jr. e Michael Keaton.

A questi ultimi si sono aggiunte le co-star Zendaya, Tony Revolori, Laura Harrier e Jacob Batalon, così come i produttori Amy Pascal (sponda Sony) e Kevin Feige (Marvel). Non è tutto: lo studio ha anche diffuso online quattro nuove clip in alta definizione.

Dopo essere stato accolto positivamente dalla critica, secondo le prime proiezioni riservate alla stampa, il primo film su Spider-Man ambientato nell’Universo Cinematografico Marvel arriverà nelle sale italiane a partire dal 6 luglio 2017. Potete visualizzare le clip nei widget presenti di seguito.


Spiderman Homecoming - Its Time We Changed Too Clip - 2017 Marvel Stud...
Spiderman Homecoming - Too Larby Clip - 2017 Marvel Studios HD
Spiderman Homecoming - Nedly Secrets Appearance Clip - 2017 Marvel Stu...
Spiderman Homecoming - Protesting Is Patriotic Clip - 2017 Marvel Studi...
www.facebook.com/SpiderManMovie/videos/1365376523538254/


SPIDER-MAN: HOMECOMING, IL REGISTA POTREBBE TORNARE PER IL SEQUEL

Il regista Jon Watts ha detto che c'è la possibilità che torni per il sequel di Spider-Man: Homecoming. Considerato il fatto che il personaggio interpretato da Tom Holland ha già riscosso enorme successo prima ancora del solo movie, tornare potrebbe essere un'idea vincente.

Uno dei motivi che poi attira tanto l'attenzione, è che il team-up di Kevin Faige e i Marvel Studios, con l'idea di fare un casting che includesse attori il più possibile in età scolare, ha fatto centro. E poi, naturalmente, c'è il tocco del regista, Watts, che ha avuto la possibilità di lavorare ad un personaggio amato come Spider-Man, nonostante prima si fosse dedicato solo a film indipendenti

Durante una recente intervista con Collider, che gli ha posto la domanda se sarebbe o meno tornato per il sequel, Watts ha detto:

"Non ho volgia di parlare di nulla finché il film uscirà in sala... Ma, sì, penso di aver firmato per due film."

Nel frattempo Kevin Feige ed Amy Pascal sembrano molto più disposti a cedere agli entusiasmi sul suo possibile ritorno:

"Kevin Feige: Certo, questa è l'intenzione, di sicuro!

Amy Pascal: Ha fatto centro. Saremmo dei pazzi a non farlo tornare. Ha fatto un lavoro magnifico e tutta l'atmosfera generale del film, tutte le cose che la gente ama sono lì, nella pellicola. E' davvero speciale."


Le prime reazioni a Spider-Man: Homecoming sono state estremamente positive e poi sappiamo che i Marvel Studios tendono a tenere gli stessi registi per più di un film, dunque è plausibile pensare che Watts tornerà per Homecoming 2
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WONDER WOMAN: EUGENE BRAVE CONFERMA UNA FAN THEROY SU IL CAPO

Torniamo a parlare di Wonder Woman di Patty Jenkins, dato che vi social Eugene Brave Rock, interprete de Il Capo, ha confermato una fan theory che girava ormai da settimana in rete dall'inizio delle proiezioni del cinecomic con Gal Gadot.
[ATTENZIONE, POSSIBILE SPOILER!]
Quando incontriamo Il Capo, infatti, lui è Diana condividono un'interessante conversazione seduti attorno a un fuoco. Nel mentre del dialogo, con il Capo che racconta del suo passato, arriva un momento dove i due cominciano a parlare in lingua nativo americana, ed è interessante notare come quella parte sia stata lasciata appositamente sprovvista di sottotitoli.

La conversazione ha però scatenato i fan, che hanno subito formulato una teoria proprio legata al Capo, suggerendo come il realtà tale personaggio possa essere una sorta di semi-dio proprio come Diana. Incuriosita, la reporter Beth Elderkin ha chiesto direttamente via Twitter a Brave Rock se la fan-theory fosse corretta, e l'attore ha sorprendentemente confermato che sì, si tratta effettivamente di un semi-dio.


Speriamo quindi che la sua natura divina possa venire esplorata nel sequel Wonder Woman, attualmente non annunciato ma a quanto pare già in lavorazione.


Edited by Triplethor - 27/6/2017, 02:07
 
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