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Triplethor
view post Posted on 3/7/2020, 12:15 by: Triplethor
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VENERDI

03/07/2020



WONDER WOMAN 1984 – UNA NUOVA IMMAGINE DI CHEETAH NELLE CARTE DA GIOCO

È quasi certo che dovremo attendere il DC FanDome del 22 agosto per il nuovo trailer di Wonder Woman 1984, e con esso potrebbero arrivare le prime scene di Barbara Ann Minerva (Kristen Wiig) dopo la trasformazione in Cheetah.

Nel frattempo dobbiamo affidarci al merchandise per avere qualche anticipazione, e stavolta è il turno delle carte da gioco ufficiali: Barbara appare infatti sulla carta del jolly… ovvero il joker, in inglese. Senza dubbio è un po’ straniante vedere la parola “joker” associata a un’altra supervillain DC. Comunque, l’immagine in questione ci permette di vedere il corpo di Cheetah dopo la metamorfosi, ma non è chiaro se sarà realizzato con il make-up o in CGI (magari sarà una combinazione delle due tecniche).

La prima Cheetah è stata creata da William Moulton Marston e H.G. Peter, ma questa versione è opera di Len Wein e George Pérez: è apparsa per la prima volta su Wonder Woman (vol. 2) #7 nell’agosto 1987. Vi ricordo che Wonder Woman 1984 uscirà nelle sale italiane il prossimo 1 ottobre, con un giorno di anticipo rispetto alla distribuzione americana. Potrete vedere la carta qui di seguito.

L’immagine

Nel film, Diana (Gal Gadot) dovrà vedersela con Barbara Ann Minerva alias Cheetah (Kristen Wiig), sorta di versione corrotta e antecedente di Wonder Woman: posseduta dalla Dea della Caccia, Cheetah è un ibrido tra una donna e un ghepardo, dotata di velocità, riflessi, forza e sensi sovrumani, oltre che di artigli capaci di tagliare praticamente ogni materiale.

Per il resto, sappiamo che la storia sarà ambientata negli anni Ottanta, durante gli ultimi scampoli della Guerra Fredda.

Nel cast ci saranno anche Pedro Pascal (Maxwell Lord), Natasha Rothwell, Ravi Patel, Gabriella Wilde e Soundarya Sharma. Inoltre, Chris Pine tornerà nel ruolo di Steve Trevor.

Com’è noto, la regia di Wonder Woman 1984 è curata nuovamente da Patty Jenkins. Hans Zimmer è stato incaricato di scrivere la colonna sonora.


TENET – FRAMMENTI INEDITI NELLO SPOT UFFICIALE GIAPPONESE

Come sappiamo, le vicende distributive di Tenet sono ancora poco chiare: l’uscita americana è slittata al 12 agosto, ma gira voce che potrebbe essere rinviata a settembre. In Italia è fissata per il 26 agosto, ma ovviamente cambierà in caso di slittamento di quella americana.

Intanto, la divisione giapponese della Warner ha svelato un nuovo spot che include qualche frammento inedito, e preme sulla fama di Christopher Nolan in terra nipponica. Il video, molto spettacolare, mostra il personaggio di John David Washington alle prese con l’inversione, tecnica che gli permette di riavvolgere il flusso del tempo e vedere gli effetti di un evento prima che accada: dovrà utilizzarla per sventare la terza guerra mondiale.

La sinossi ufficiale
Armato solo di una parola – Tenet – e in lotta per la sopravvivenza di tutto il mondo, il Protagonista è coinvolto in una missione attraverso il crepuscolare mondo dello spionaggio internazionale, che si svolgerà al di là del tempo reale.
Non un viaggio nel tempo. Ma Inversione.


Nel cast figurano John David Washington, Robert Pattinson, Elizabeth Debicki, Kenneth Branagh, Michael Caine, Dimple Kapadia, Aaron Taylor-Johnson, Clémence Poésy e Himesh Patel.

Il copione è stato scritto dallo stesso Christopher Nolan. La colonna sonora è opera di Ludwig Göransson (Black Panther); il direttore della fotografia è Hoyte van Hoytema (La talpa, Interstellar, Dunkirk); la direttrice del montaggio è Jennifer Lame; lo scenografo è Nathan Crowley; il costumista è Jeffrey Kurland; mentre il supervisore degli effetti speciali è Andrew Jackson.

Tenet è stato girato sia in IMAX sia in 70mm, e le riprese si sono svolte in sette paesi.

L’uscita giapponese è attesa per il 18 settembre. Potrete vedere lo spot qui di seguito.

Lo spot




HAMILTON: IL MUSICAL DI LIN-MANUEL MIRANDA DA OGGI SU DISNEY+

Arriva oggi 3 Luglio sulla piattaforma streaming Disney+ il musical Hamilton, attesissima registrazione integrale del musical di Lin-Manuel Miranda che ha debuttato a Broadway nel 2015. Basato sulla biografia omonima di Alexander Hamilton, uno dei padri fondatori degli Stati Uniti, il musical si è aggiudicato numerosissimi premi, spingendo Disney ad acquistarne i diritti per portarlo sul grande schermo (intento che si è scontrato con l’attuale situazione d’emergenza a livello globale dovuta alla pandemia di Covid-19). Ma partiamo dall’inizio…

In vacanza nel 2008 dopo le fatiche di un altro suo spettacolo a Broadway, Lil-Manuel Miranda comprò in aeroporto la biografia di Alexander Hamilton scritta molto dettagliatamente dallo storiografo Ron Chernow. Fin da subito iniziò a formarsi nella sua testa l’idea di un musical basato sulla vita di questo padre fondatore, sul quale esisteva un solo progetto del genere datato 1917.
Il 12 Maggio 2009 aveva già composto la canzone d’apertura di quello che poi sarebbe diventato un intero musical; presentò tale composizione esibendosi in una speciale serata alla Casa Bianca, per poi gettarsi totalmente sul lavoro. Una prima versione embrionale venne presentata al Vassar Reading Festival nel 2013.

Il musical completo debuttò Off-Broadway a Febbraio 2015, per poi passare a Broadway già dall’Agosto successivo grazie all’alta qualità della produzione, un grande successo di critica e pubblico. Del cast originale, oltre allo stesso Lil-Manuel Miranda che interpretava il protagonista Alexander Hamilton, facevano parte Leslie Odom Jr. (Aaron Burr), Phillipa Soo (Eliza Schuyler Hamilton), Renée Elise Goldsberry (Angelica Schuyler Church), Christopher Jakson (George Washington) e Brian d’Arcy James (Giorgio III). Spostandosi a Broadway, l’unico membro del cast a cambiare fu Jonathan Groff, che prese il posto di d’Arcy James nel ruolo di Giorgio III.

Dopo aver vinto numerosi premi minori, a Broadway Hamilton viene candidato per ben 16 Tony Awards, un record ancora oggi imbattuto (scalzando dalla prima posizione Billy Elliott e The Producers, con 15 nomination ciascuno) ed aggiudicandosene ben 11, compreso l’ambito Tony Award al Miglior Musical.

Nel 2016, il regista Thomas Kail (visto al lavoro sulla miniserie Fosse/Verdon) riprese tre degli spettacoli dal vivo di Hamilton al Richard Rodgers Theatre di Broadway, con l’aggiunta di alcune riprese girate senza il pubblico in sala: i diritti di distribuzione del film Hamilton vennero messi all’asta, e i Walt Disney Studios batterono avversari del calibro di Warner Bros, Netflix e 20th Century Fox con un’offerta pari a 75 milioni di dollari.
Inizialmente, i piani di Disney erano quelli di portare il film sul grande schermo nell’Ottobre di quest’anno; la situazione statunitense relativa alla diffusione del Covid-19 ha portato però a stimare una riapertura delle sale e dei teatri ben oltre l’inizio del 2021, convincendo produttori e diretti interessati a sfruttare le possibilità offerte dalla nuova piattaforma Disney+, su cui Hamiton arriva proprio oggi 3 Luglio.

Come già accennato, il film ripercorre la storia del padre fondatore Alexander Hamiton fin dal suo arrivo a New York nel 1776, per arrivare alla sua morte in duello contro Aaron Burr nel 1804. Pupillo di George Washington e marito di una donna la cui famiglia aveva un grande peso politico, si fece notare in parlamento grazie ad una serie di acuti interventi nella politica generale ed economica del paese federale in formazione, in particolare in relazione alla formulazione della Costituzione stessa degli Stati Uniti d’America.

Il film si concentra infine sugli ultimi tragici eventi della vita di Hamilton, dalla morte del figlio Philip ad uno scandalo sessuale che ne definì il tramonto politico: come riportato dai libri di storia, Hamilton morirà infine in duello contro Aaron Burr, “colpevole” di aver rovinato la vita politica di quest’ultimo.

Il film è stato classificato dalla Motion Picture Association of America come “vietato ai minori di 13 anni”, poiché all’interno di esso viene pronunciata per una (una sola) volta la parola “fuck” (non sappiamo ancora come la localizzazione italiana adatterà tale termine). I “fuck” all’interno del musical originale erano in realtà 3, ma per evitare restrizioni maggiori (!) il film Hamilton che vedremo su Disney+ ne conterrà solamente uno.
Hamilton sarà quindi il primo film mai distribuito dalla Walt Disney Pictures a contenere la parola “fuck” al suo interno.


PHINEAS AND FERB: CANDACE AGAINST THE UNIVERSE SU DISNEY+ IL 28 AGOSTO

Disney ha annunciato che il lungometraggio animato Phineas and Ferb: Candace Against The Universe arriverà su Disney+ il 28 agosto, una settimana dopo il lancio del live-action The One and Only Ivan. Nello stesso giorno sarà disponibile la soundtrack.

I fratellastri Phineas e Ferb attraversano la galassia per salvare la loro sorella maggiore Candace, che dopo essere stata rapita dagli alieni, trova l’utopia in un pianeta lontano, privo di fastidiosi fratellini.

Il regista è Bob Bowen (Family Guy), il compositore è Danny Jacob (Phineas and Ferb) mentre i tesi delle canzoni sono di Karey Kirkpatrick (Something Rotten!), Emanuel Kiriakou (I Look To You di Whitney Houston) e Kate Micucci (Garfunkel and Oates).

Confermato il ritorno dei doppiatori della serie animata: Ashley Tisdale (Candace Flynn); Vincent Martella (Phineas Flynn); Caroline Rhea (la madre Linda); Dee Bradley Baker (Perry the Platypus); Alyson Stoner (Isabella); Maulik Pancholy (Baljeet); Bobby Gaylor (Buford); Olivia Olson (Vanessa Doofenshmirtz); Tyler Mann (Carl); Povenmire (Dr. Heinz Doofenshmirtz) e Marsh (il maggiore Monogram).
Si unisce al cast David Errigo Jr. nei panni di Ferb Fletcher.


SPIDER-VERSE 2 – MILLER ANTICIPA L’USO DI NUOVE TECNICHE RIVOLUZIONARIE

Spider-Man: Un nuovo universo si è distinto per le tecniche d’animazione usate, oltre che per la storia raccontata, tanto da vincere meritatamente moltissimi riconoscimenti tra cui l’Oscar.

Come sappiamo la produzione sul seguito, annunciato per il 2022, è iniziata da un mese e il produttore Christopher Miller ha detto su Twitter cosa possiamo aspettarci:

“Lo sviluppo di nuove tecniche artistiche rivoluzionarie per il prossimo film di Spider-Verse mi sta già impressionando. Farà sembrare pittoresco il primo film”

È stato confermato che nel sequel vedremo anche Supaidaman, lo Spider-Man giapponese di cui abbiamo parlato in questo approfondimento.


ARMA LETALE 5: DANNY GLOVER PROMETTE UN FILM COLLEGATO ALL’ATTUALITÀ

A gennaio si è parlato ancora una volta di un quinto capitolo della saga di Arma letale. Era stato il produttore Dan Lin a rivelare che il film era in preparazione, con la partecipazione di Mel Gibson, Danny Glover e del regista Richard Donner. Ora, nel corso di un’intervista sul tema di Black Lives Matter, Variety ha strappato a Danny Glover qualche dichiarazione.

Innanzitutto, chiede conferma della verità della voce girata mesi fa:

Se ne è parlato a gennaio. Non voglio rivelare il plot della sceneggiatura che ho letto, ma ho trovato che avesse una forte rilevanza con alcune delle cose che stanno accadendo oggi. Questo lo posso dire. Ma era gennaio. La storia cambia così rapidamente… Ma sì, se ne è parlato. Abbiamo una sorta di piano.

A questo punto, l’intervistatore, Nick Vivarelli, gli chiede se sarebbe effettivamente interessato a farlo, e se gli sia piaciuta la sceneggiatura:

Sì, mi è piaciuta. Posso solo dire che se lo faremo, potrebbe uscirne qualcosa di straordinario. Se Arma letale ci desse un qualche genere di contributo per capire un po’ di più [quello che sta succedendo], allora sarebbe interessante farlo. Sarebbe interessante vedere come potremmo affrontare il progetto nella struttura politica ed economica in cui ci troviamo. Specialmente mettendo a confronto questa struttura con le comunità che sono state colpite dalla violenza della polizia, gli standard della polizia e il potere che esercitano.

Quello che Danny Glover suggerisce, insomma, è che lo script andrebbe in parte rivisto per modellarlo secondo gli ultimi sviluppi politici in America, sia per trattare gli Stati Uniti di Donald Trump, sia per discutere di razzismo e brutalità della polizia.

Resta da vedere se un progetto del genere potrà mai davvero decollare. Di recente, nuove affermazioni controverse di Mel Gibson sono emerse (per bocca di Winona Ryder) e potrebbero rimettere in difficoltà la carriera dell’attore e regista. La fama di Gibson oltretutto è incompatibile con l’atmosfera da giustizia sociale che pervade gli USA in questo momento. E piazzare una star giudicata razzista e misogina in un film che dovrebbe trattare di razzismo sistemico… forse potrebbe essere giudicato troppo controverso. Staremo a vedere.


Gatta Nera e Silver Sable, la Sony si chiede se la partecipazione di Spider-Man sia necessaria

Come abbiamo già visto, Silver and Black, il film su Gatta Nera e Silver Sable di Gina Prince-Bythewood, non ha avuto una storia facile.
Prima doveva arrivare a ottobre 2018, poi a febbraio 2019 e poi è finito nel dimenticatoio. Prima doveva essere un film su entrambe, poi sono state separate e poi si è pensato di farne una serie limitata per un servizio streaming.

Allo stato attuale non ci sono aggiornamenti sostanziosi, ma la regista Gina Prince-Bythewood ne ha parlato con Games Rader durante la promozione del suo ultimo film The Old Guard:

La risposta sincera è che non lo so. Adoro davvero quei personaggi e ho adorato l’idea che fossero insieme. Credevo di aver trovato una soluzione ottima e organica per vederle insieme in uno stesso film. Ma quel mondo sta cambiando tantissimo alla luce del successo dei film di Spider-Man.

Stando alla regista, lo studio si starebbe chiedendo se la presenza di Spider-Man sia necessaria o meno:

La domanda è: “Possiamo davvero fare questi film senza Spider-Man? Dovrebbe almeno avere una particina?”. Mi sono presa due anni di pausa da quel progetto per The Old Guard, perciò una volta che questo film sarà uscito, sperando che sia un successo, certamente mi rimetterò al lavoro e tornerò a discutere [con la Sony].

Gina Prince-Bythewood è stata la regista di pellicole come La vita segreta delle api e Beyond the Lights: Trova la tua voce, e di recente ha diretto The Old Guard con Charlize Theron, Chiwetel Ejiofor, Harry Melling, Matthias Schoenaerts, Natacha Karam e Anamaria Marinca.


Songbird: il sindacato attori blocca, di fatto, la lavorazione del thriller pandemico di Michael Bay

Era il 20 maggio quando abbiamo appreso che Michael Bay era pronto a rimettersi al lavoro producendo Songbird, un thriller pandemico che prevedeva di adottare un approccio insolito alle riprese che verranno effettuate in una Los Angeles ancora in lockdown.
Con l’aumento esponenziale dei casi in California e il nuovo lockdown annunciato dal Governatore dello Stato, appare ormai chiaro che la ripartenza per Hollywood non sarà semplice. Ed è proprio in questo contesto che la SAG-AFTRA (Screen Actors Guild – American Federation of Television and Radio Artists), il sindacato degli attori, ha diramato un ordine in cui comunica ai suoi associati di non lavorare alla pellicola in questione.

Bloccando, di fatto, la lavorazione di Songbird.

Nella nota del sindacato leggiamo:

Allo stato attuale delle cose, i membri della SAG-AFTRA sono stati istruiti circa la sospensione di ogni attività relativa a questa produzione fino a ulteriori aggiornamenti. Nota bene: accettare lavoro o fornire servizi per Songbird può essere considerata una violazione della Global Rule One. Tale violazione potrebbe comportare un’azione disciplinare in accordo con la costituzione della SAG-AFTRA.

Circa la pellicola prodotta da Michael Bay, un portavoce del sindacato aggiunge:

I produttori non sono stati trasparenti circa i protocolli di sicurezza che intendono adottare, una questione che, ovviamente, non intendiamo sottovalutare. Inoltre, come segnalato nell’ordine di non-lavoro, i produttori non sono ancora diventati firmatari del nostro accordo. Non abbiamo ulteriori commenti in merito.

La notizia sul casting di Songbird è arrivata circa una settimana fa. Demi Moore, Craig Robinson, Paul Walter Hauser e Peter Stormare sono stati scelti per entrare nel cast del thriller pandemico prodotto da Michael Bay.

Questa la sinossi preliminare:

Al centro del film la storia d’amore tra un corriere di nome Nico, che ha una rara immunità, e Sara, una giovane artista. Per stare con la ragazza che ama, il nostro eroe dovrà affrontare la legge marziale, vigilanti assassini e una famiglia potente guidata da una matriarca (interpretata da Moore) che non si fermerà davanti a nulla per proteggere la sua famiglia e il suo stile di vita.

Vi terremo aggiornati sull’evolversi della situazione.


Justice League: per Henry Cavill la Snyder Cut deve molto alla crescita dello streaming durante il lockdown

Nonostante i piani relativi al concretizzarsi della Snyder Cut di Justice League siano cominciati prima del lockdown dovuto alla pandemia del nuovo Coronavirus, Henry Cavill è convinto che la crescita dello streaming, in questi mesi in cui abbiamo necessariamente dovuto trascorrere un sacco di tempo a casa per rallentare il contagio e appiattire la curva, sia stato un fattore di estrema importanza.
In una chiacchierata fatta con Variety, Henry Cavill si è così espresso circa l’arrivo della Snyder Cut di Justice League su HBO Max:

Non so dire se sono propriamente sorpreso. Con tutto quello che è accaduto quest’anno, il lockdown, i cinema costretti a chiudere e le piattaforme streaming che sono diventate la nostra principale fonte d’intrattenimento, non posso dire di essere del tutto sorpreso. Penso sia una di quelle occasioni in cui si è aperta una finestra in termini di opportunità e penso sia fantastico che Zack abbia finalmente modo di poter far sì che le persone vedano quello che aveva intenzione di fare. È una cosa importante per un regista che vuole raccontare una storia. Quando non ne hai la facoltà è sempre un accadimento alquanto triste.

Quando ai continuo rumour circa il suo ritorno nei panni di Superman, Henry Cavill spiega:

Queste indiscrezioni diventano ogni giorno più selvagge. L’ammontare di roba che leggo online è straordinario, se non addirittura frustrante a volte. Specie quando vedi le persone che danno come perentoria e assodata la “fuffa”. “No, non è così. Non ci sono neanche state delle conversazioni a riguardo!”. Ovviamente l’unica cosa che conta è che le persone siano emozionate per questa cosa, è importante emozionarsi per un personaggio come Superman. Che è fantastico. Se la gente ne parla, anche inventandosi fatti inesistenti, per me va bene, perché significa che vogliono di nuovo avere a che fare con quel personaggio. Personaggio che, in un mondo ideale, amerei interpretare ancora.

Ricordiamo che, stando all’ultimo rumour, l’attore non parteciperà a un film in solitaria come un sequel di L’Uomo d’Acciaio, ma è in fase di negoziazioni per un’apparizione in un altro capitolo del DCEU


ShorTS International Film Festival 2020, dal 4 al 12 luglio

Comincia sabato 4 luglio la 21° edizione di ShorTS International Film Festival 2020, la manifestazione cinematografica triestina che quest’anno sbarca sul web fino a domenica 12 luglio grazie a MYmovies, partner tecnico dell’evento. Tutte le proiezioni, eventi e masterclass del Festival sono a ingresso gratuito; i film e cortometraggi in concorso saranno visibili, sempre gratuitamente, su MYmovies: al seguente link è possibile registrarsi gratuitamente per seguire la manifestazione: www.mymovies.it/live/shorts/

Dopo la cerimonia di inaugurazione, che si svolgerà sabato 4 luglio alle ore 20.00 in diretta streaming su MYmovies, sarà “Il grande passo” di Antonio Padovan a inaugurare l’edizione 2020 di ShorTS, che verrà proiettato fuori concorso come film di apertura in streaming gratuito sempre su MYmovies. Presentato in concorso al 37° Festival di Torino, il film vede protagonisti Stefano Fresi e Giuseppe Battiston, al centro di una storia che parla del sogno di andare sulla luna.

I due attori interpretano due fratelli da sempre distanti, l’uno a Roma e l’altro nel profondo Veneto, che imparano a conoscersi. Da quando, a sei anni, Dario Cavalieri (Giuseppe Battiston) ha visto in diretta le immagini del primo sbarco sulla Luna, non ha mai smesso di volerci andare. Mario Cavalieri (Stefano Fresi) gestisce una ferramenta di quartiere a Roma, fino al giorno in cui la sua esistenza viene sconvolta dallo squillo del telefono. Suo fratello Dario è in prigione. Mario si ritrova a essere l’unico che può occuparsi di quel fratello che ha visto una sola volta in vita sua. I due fratelli, tanto simili fisicamente quanto differenti caratterialmente, si ritroveranno soli di fronte a un’impresa impossibile.
Le proiezioni online proseguono su MYmovies con la sezione Maremetraggio, dedicata ai migliori corti premiati nei maggiori festival internazionali. In programma sabato 4 luglio, tra gli altri, il corto italiano “Inverno” di Giulio Mastromauro, premiato quest’anno come miglior cortometraggio ai David di Donatello, l’animazione australiana in stop-motion “Lost & Found” di Andrew Goldsmith e Bradley Slabe, una storia sull’altruismo del vero amore, e il documentario breve “Mars, Oman” di Vanessa del Campo Gatell, che racconta le simulazioni delle spedizioni su Marte realizzate in Oman.

Appuntamento anche con lo ShorTS Pitching Training, workshop organizzato dall’Associazione Maremetraggio in collaborazione con Nisi Masa–European Network of Young Cinema che si svolgerà interamente online venerdì 3 e sabato 4 luglio dalle 10 alle 19: due giorni di formazione durante i quali i partecipanti, su base mondiale di selezione, impareranno come realizzare presentazioni (pitch) efficaci e persuasive dei loro progetti di realizzazione di cortometraggi. Le lezioni saranno tenute in lingua inglese, come sarà anche per i pitching che a fine workshop i partecipanti esporranno di fronte a una rosa ristretta di produttori selezionati.


Suicide Squad Ayer Cut: il regista chiede il supporto dei fan

David Ayer, regista di Suicide Squad, ha detto espliciamente ai fan che sono loro a doversi “attivare” per far sì che la Director’s Cut del suo film venga ufficialmente rilasciata. Come sappiamo ormai tutti, la produzione del cinecomic è stata particolarmente travagliata, con la Warner Bros. che ha ordinato una massiccia sessione di riprese aggiuntive, cambiando radicalmente la visione di Ayer, al punto da rendere il film arrivato al cinema qualcosa di molto diverso dalla sua versione originale.

Negli ultimi mesi, David Ayer ha utilizzato il suo account Twitter per spiegare ai suoi fan e ai fan del film quali sono state le cose che sono state cambiante durante le riprese aggiuntive, in maniera più o meno simile a come fatto da Zack Snyder attraverso Vero con Justice League. Quando è stata ufficializzata la release della Snyder Cut su HBO Max, diversi fan hanno iniziato a chiedere che venisse data una chance anche al taglio di Suicide Squad operato in origine da Ayer.

Adesso il regista, sempre via Twitter, si è unito al coro di tutto coloro che vorrebbero la Ayer Cut del cinecomic uscito nel 2016, rendendo però esplicito un fatto: se i fan vogliono vedere il film, devono dare vita ad una vera e propria campagna via social, al pari di quanto fatto con Justice League. In risposta ad un fan che gli ha chiesto proprio aggiornamenti in merito al suo taglio del film, Ayer ha risposto che tutto è nelle mani dei fan: sono loro, infatti, che devono farsi sentire con HBO Max e con AT&T (proprietaria del servizio di streaming) per rendere ufficiale una release della Ayer Cut.

Nelle ultime settimane, a sostenere l’uscita della Ayer Cut di Suicide Squad era stato anche James Gunn, che di recente ha scritto e diretto il nuovo riavvio cinematografica della Squadra Suicida, ossia The Suicide Squad, che arriverà al cinema il prossimo anno. Al momento non sappiamo ancora se il film di Gunn sarà un reboot, un sequel del film di Ayer o un mix di entrambe le cose: la cosa certa è che il regista e sceneggiatore – che in passato aveva dichiarato che i due cinecomic non saranno collegati – non ha alcun problema qualora la Ayer Cut di Suicide Squad dovesse davvero essere rilasciata prima del suo film.

Suicide Squad è un film del 2016 diretto da David Ayer con Will Smith, Margot Robbie, Jared Leto, Joel Kinnaman, Jai Courtney, Cara Delevingne, Viola Davis, Scott Eastwood, Raymond Olubawale, Jay Hernandez, Ike Barinholtz, Ted Whittall, Robin Atkin Downes e David Harbour. Nel film i più temuti supercriminali del mondo vengono reclutati in gran segreto da Amanda Waller per costituire la Task Force X, una squadra di antieroi che in seguito alla morte di Superman avrà il compito di difendere l’umanità da ogni genere di minaccia.


Star Wars: in che modo un Jedi può bloccare i Fulmini di Forza

La saga di Star Wars ha svelato come un Jedi è in grado di bloccare i Fulmini di Forza attraverso l’impiego della spada laser. Gli episodi del franchise hanno sempre mostrato i Fulmini di Forza come l’arma più potente nell’arsenale della Forza dei Sith. Ciò è stato ancora più evidente nel L’Ascesa di Skywalker, quando Palpatine ha scatenato una Tempesta di Forza che ha minacciato di distruggere l’intera flotta della Resistenza.

Parallelamente, però, un Fulmine di Forza sembra essere anche la più grande debolezza di Palpatine. Usare questo potere distruttivo può creare una sorta di dipendenze all’Imperatore, dal momento che lo stesso non riesce a non utilizzarlo, anche quando sarebbe molto più saggio adottare metodi diversi.

In Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith, Mace Windu ha deviato il Fulmine di Forza di Palpatine proprio contro l’Imperatore, causando gravi danni al suo corpo. Alla fine de L’Ascesa di Skywalker, Rey ha sconfitto Palpatine una volta per tutte lanciandogli contro il suo stesso potere, usando due spade laser dall’effetto mortale. Ma in che modo i Jedi riescono a scagliare i Fulmini di Forza contro l’Imperatore con una tale, apparente, facilità?

L’ultimo libro in-universe di Star Wars, “Secrets of the Jedi“, ci permette di venire a capo dell’arcano. Grazie al libro, infatti, si scopre che non è così facile come sembra: infatti, si tratta di un’abilità che solo i maestri Jedi più potenti possono esercitare. Il libro è composto da una serie di scritti appartenenti a Luke Skywalker e composti prima della sua morte ne Gli Ultimi Jedi. In una sezione dedicata alle capacità difensive di una spada laser, Luke spiega:

“La lama di una spada laser può essere utilizzata per bloccare gli attacchi di un’altra spada laser o per respingere il fuoco di un’arma blaster in arrivo. Nelle mani di un maestro esperto, la lama di una spada laser può anche essere utilizzata per reindirizzare quella raffica di esplosioni al nemico che le ha sparate. I Jedi esperti possono persino usare le loro spade laser per bloccare gli attacchi dei Fulmini della Forza generati dai Sith.”

Secondo Luke Skywalker, questa capacità si sviluppa in maniera graduale: solo i maestri Jedi più esperti e capaci, infatti, possono deviare i Fulmini della Foza. Questa impresa è probabilmente molto rara perché i Jedi, normalmente, non si allenano per combattere contro i Fulmini della Foza. È probabile che uno Jedi abbia bisogno di avere familiarità sia con il Lato Chiaro che con il Lato Oscuro della Forza per poter schivare i Fulmini.

Nella trilogia sequel, l’esclusiva lama viola di Mace Windu simboleggiava quanto il maestro Jedi fosse vicino al lato oscuro, cosa sottolineato maggiormente nel romanzo di Matt Stover “Revenge of the Sith”; parallelamente Rey sembra essere un agente dell’equilibrio, consapevole della propria oscurità interiore, capace persino da sola di generare i Fulmini di Foza come visto ne L’Ascesa di Skywalker.

“Secrets of the Jedi” fornisce la risposta sul perché una spada laser possa essere usata in maniera così efficace contro i Fulmini di Forza. Come fa notare Luke, una spada laser genera una carica elettrica: “Brandire una spada laser non è come far oscillare una spada tradizionale, ma si avvicina di più alla gestione di una corrente di potere”, osserva. Quando un Jedi si sintonizza con la Forza, i suoi pensieri e le sue azioni diventano tutte parti dello stesso flusso di energia. Pertanto, quando la lama di una spada laser cattura i Fulmini di Forza, l’energia elettrica viene assorbita dalla sua stessa corrente.

Se questa interpretazione è corretta, Mace Windu e Rey non stanno tecnicamente deviando i Fulimini di Forza contro Palpatine; piuttosto, le loro spade laser li assorbono e li scaricano. Questo spiega perché l’Imperatore non è stato in grado di fermare gli attacchi: non aveva più il controllo del flusso di energia. Ciò significa anche che Rey ha dimostrato un’enorme abilità nella Forza quando blocca l’attacco con due lame, anziché con una: è intimamente legata ad entrambe le lame ed è capace di controllarne lo scarico in maniera notevole.


Brie Larson conferma di aver sostenuto un provino per Star Wars

Brie Larson ha confermato di aver sostenuto un provino per entrare a far parte del cast di Star Wars… ma non solo! Dopo la vittoria dell’Oscar come migliore attrice grazie alla sua performance in Room, Larson ha raggiunto la fama a livello mondiale grazie all’interpretazione di Captain Marvel nel MCU.

In un nuovo video postato su YouTube, l’attrice ha parlato della sua carriera e dei vari provini sostenuti, rivelando di aver provato ad entrare non soltanto nel franchise ideato da George Lucas, ma anche di aver sostenuto provini per Hunger Games e per un reboot di Terminator (senza specificare di quale capitolo si trattasse, anche se probabilmente l’attrice è stata provinata per Genisys del 2015).

E proprio a proposito della sua esperienza con Terminator, Larson ha spiegato: “In realtà stavo pensando al reboot di Terminator proprio oggi, perché avevo una gomma a terra e ho pensato: ‘L’ultima volta che ho avuto una gomma a terra è stato quando stavo guidando per recarmi al provino per Terminator’. Ho avuto una gomma a terra poco prima dell’audizione… e alla fine non ho neanche ottenuto il lavoro.”

Anche se deve essere stato deludente per Brie Larson non riuscire ad entrare a far parte della saga di Star Wars, alla fine l’attrice è comunque riuscita a conquistare un altro ruolo di tutto rispetto grazie a Captain Marvel. Naturalmente, con il futuro della saga fantascientifica ancora tutto da scrivere, non è da escludere la possibilità che l’attrice possa comunque entrare a far parte di quell’universo… e chissà, magari proprio grazie a Kevin Feige, il boss dei Marvel Studios che, come sappiamo da diverso tempo, è stato incaricato dalla Lucasfilm di scrivere un nuovo film del franchise.

Ricordiamo che, dopo Avengers: Endgame dello scorso anno, Brie Larson tornerà a vestire i panni di Captain Marvel nell’annunciato sequel che arriverà al cinema l’8 luglio 2022. Al momento non sappiamo ancora chi si occuperà di dirigere il film, dal momento che Anna Boden e Ryan Fleck, registi del primo episodio, non torneranno dietro la macchina da presa.


Avengers: Endgame, secondo una teoria Captain America avrebbe corretto ogni linea temporale… tranne una

Alla fine di Avengers: Endgame, Captain America ritorna nel flusso temporale per restituire le Gemme dell’Infinito (con la Marvel che ha confermato il loro destino) e correggere ogni linea temporale, ma pare se ne sia dimenticata una piuttosto importante. Nel capitolo finale della saga dell’Infinito Marvel, gli Avengers si sono tutti riuniti per sconfiggere Thanos e il suo esercito una volta per tutte. Abbiamo visto così gli eroi sopravvissuti in Avengers: Infinity War tornare indietro nel tempo per recuperare le gemme nel loro passato al fine di riportare in vita la metà della popolazione dell’universo scomparsa allo schiocco delle dita del malvagio titano.

Essendo stato avvertito dall’Antico (il personaggio interpretato Tilda Swinton) della pericolosità di rimuovere le gemme dai loro rispettivi luoghi nel tempo e nello spazio, Bruce Banner aveva promesso di riportare ciascuna gemma nel punto dove erano state trovate così da evitare la frammentazione della realtà in oscure e divergenti linee temporali. Nei momenti finali del film, Captain America fa proprio questo. Inviato indietro nel tempo da Smart Hulk, con una valigetta piena di gemme dell’Infinito al suo fianco e il martello di Thor in mano. Non vediamo Captain America compiere la sua missione ma sappiamo che ha avuto buon fine perché è proprio lui a dircelo in versione ormai anziana. Perché, dopo aver compiuto la sua missione, il super soldato decise di tornare negli anni del dopoguerra e trovare il suo unico vero amore Peggy Carter per mantenere la promessa del loro ballo…

Il pubblico scopre che ha portato a termine il suo compito quando dice a Falcon: «Bene, dopo che ho rimesso le gemme…», rivelando così di aver riportato al loro posto tutte le gemme dover erano state recuperate. Capitan America è quindi tornato a Camp Lehigh nel 1970 per restituire la gemma dello spazio; nella Stark Tower del 2012 per restituire lo Scettro (contenente la gemma della mente); al Sanctum Santorum nello stesso anno per restituire la gemma del Tempo; ad Asgard nel 2013 per restituire la gemma della Realtà; e a Morag e a Vormir nel 2014 per restituire rispettivamente le gemme del Potere e quella dell’Anima.

Captain America, che ha riportato la gemma a Camp Lehigh nel 1970, non ha pensato al fatto che Loki era fuggito con la gemma dello spazio dopo che Stark (tornato nel passato) aveva tentato di recuperarla nel 2012 ma era stato interrotto da un Hulk rabbioso. Certo, i momenti finali di Avengers: Endgame non erano certo il momento giusto per affrontare un problema di timeline non aggiustata, ma è probabile che questo dettaglio verrà affrontato nella serie tv in arrivo su Disney Plus dedicato a Loki.


Gli Screen Actors Guild Awards slittano di quasi due mesi per colpa della pandemia

I SAG Awards, che sono premi del sindacato degli attori hollywoodiani, sono stati spostati da gennaio a marzo 2021 a causa del Coronavirus.

Gli Screen Actors Guild Awards slittano di quasi due mesi per colpa della pandemia

Slittano le uscite cinematografiche americane, slittano gli Oscar, spostati al 25 aprile, e adesso arriva la notizia che del posticipo degli Screen Actors Guild Awards, premi annuali assegnati dal sindacato degli attori di Hollywood. La nuova data è il 14 marzo, mentre quella originaria era il 24 gennaio.

I SAG Awards sono sempre stati interessanti per molti perché anticipavano quasi sempre ciò che sarebbe accaduto durante la cerimonia di consegna degli Academy Awards. E poi c'era il premio al cast intero di un film che tanto ci piaceva, o meglio tanto ci piace, perché nessuno ha detto che i riconoscimenti verranno annullati.

Come per gli Oscar, i requisiti di eleggibilità sono stati modificati. Potranno ambire ai SAG Awards gli interpreti di film usciti, sia in sala che in streaming, fra il 1° gennaio 2020 e il 28 febbraio 2021.

L'edizione 2020 degli Screen Actors Guild Awards aveva visto trionfare, il 19 gennaio, Joaquin Phoenix, Renée Zellweger, Laura Dern, Brad Pitt e il cast di Parasite. Ricordiamo che anche i Golden Globe sono stati spostati (al 28 febbraio 2021), così come i britannici BAFTA (11 aprile 2021). Immaginiamo che, a breve, verranno annunciati ulteriori slittamenti in avanti sempre di premi cinematografici.


Il delitto Mattarella: La verità di Aurelio Grimaldi

Anni di ricerca e documentazione hanno portato il regista Aurelio Grimaldi a trovare, ne Il delitto Mattarella, la sua soluzione a uno degli omicidi senza colpevole della storia politica italiana.

Era figlio d’arte, Piersanti Mattarella. Il padre Bernando era stato un politico della Democrazia Cristiana, più volte ministro, per cui non è sorpendente che la formazione del suo secondogenito l’abbia portato a studiare in una scuola religiosa a Roma, dedicandosi poi alla formazione nell’Azione cattolica, porta d’ingresso per la DC, avvicinandosi presto alla corrente politica del riformatore Aldo Moro. Il destino tragico ha voluto che proprio un anno e mezzo dopo l’uccisione del suo leader di riferimento, Mattarella fu a sua volta ucciso, mettendo un freno alla sua opera di riforma interna alla DC locale e al suo impegno come Presidente della Regione Sicilia per porre fine alla corruzione e ai rapporti incestuosi fra politica e malaffare, con lo zampino della malavita organizzata.

La mattina del 6 gennaio 1980 usciva di casa con la sua Fiat 132 insieme alla moglie, ai due figli e alla suocera per andare a messa, come ogni giorno festivo senza i suoi agenti della scorta, visto che Mattarella li voleva a casa con i propri cari. Un sicario a viso scoperto si avvicinò e sparò a freddo molti colpi di pistola, concedendosi anche una terribile pausa, uno scambio di sguardi con la moglie, e ulteriori colpi contro il politico, dopo aver fatto un passo ancora in avanti verso la macchina.

Una sequenza, fra le tante, che Aurelio Grimaldi ha ricostruito con attenzione certosina ne Il delitto Mattarella, con l’animo appassionato alla storia d’Italia e alle sue storture, ma anche con l’applicazione del maestro elementare, prima professione per questo autore siciliano che ha da sempre molto a cuore la sua indipendenza. Nato a Modica, si fece conoscere per la sceneggiatura di Mery per sempre, poi diretto da Marco Risi nel 1988. Quattro anni dopo la sua prima regia, La discesa di Aclà a Floristella, presentato in concorso a Venezia. Poi l’anno successivo La ribelle, con Penelope Cruz, va a Locarno, mentre Le buttane, tratto da un suo romanzo, partecipa al Festival di Cannes 1994. Amiratore di Pasolini, gli ha dedicato tre film: Nerolio, Un mondo d’amore e Rosa Funzeca.

Anni di preparazione, si diceva, per farsi un'idea sui mandanti e sull’esecutore del delitto Mattarella, ormai dimenticato da molti e dall’opinione pubblica, l’evento che portò il fratello minore Sergio, professore universitario di diritto, a entrare in politica (anche) per portare avanti gli ideali del fratello, fino all’elezione come 12° Presidente della Repubblica nel febbraio 2015. Grimaldi ritiene Piersanti Mattarella “una figura centrale della nostra storia” caduto ignobilmente nell’oblio. I giovani di oggi non sanno chi sia, al massimo intuiscono un legame col Presidente. Nessuna fiction o film è stato mai realizzato sulla sua morte, per cui il regista ha voluto mettersi al lavoro in prima persona a ricostruire, a partire dai fatti processuali, i retroscena del periodo e della sua uccisione.

Non mancano i nomi e i cognomi, ne Il delitto Mattarella. Da Pio La Torre, il leader comunista con cui voleva riproporre il compromesso storico di Aldo Moro, a Michele Sindona, da Rosario Spatola a Giovanni Falcone, da Giulio Andreotti a Salvo Lima, Vito Ciancimino e Rosario Nicoletti. I primi colpevoli additati furono i brigatisti, ma presto parve evidente come fosse un caso particolare, la comunione d’intenti di organizzazioni e centri di potere molto diversi uno dall’altro, come sostiene Grimaldi nel film, che identifica l’esecutore nell’eversore di destra Fioravanti, mostrandocelo per una volta senza farne il nome, ricordando come la moglie di Mattarella lo riconobbe subito e in ogni situazione processuale, senza essere creduta, o quantomeno considerata.

Nel film viene mostrato come Mattarella sia sempre più isolato dal sistema di potere democristiano locale, fatto di appalti truccati e in combutta con la mafia, ma anche nazionale, con i viaggi in Sicilia di Giulio Andreotti per esigenze di coordinamento della sua corrente, molto popolare nell’isola, ma anche a conoscenza di molti segreti e della stessa sorte di Mattarella. A proposito di fatti di sangue, viene mostrato un atro assassinio brutale, proprio quello di Pio La Torre, stimato e coinvolto dal presidente siciliano.

La tesi di Grimaldi è chiara eppure composita, come le tante fazioni e organizzazioni interessate a non portare avanti le riforme. Un accordo malato fra capi politici locali, mafiosi, estremisti di destra alleati con la Banda della Magliana, spie di Gladio, l’organizzazione paramilitare anticomunista portata avanti dalla CIA in Italia. Una storia troppo presto dimenticata e rimasta senza soluzione né colpevole, che Il delitto Mattarella, grazie al lavoro di Grimaldi, trasforma in cinema fattuale, in una storia di denuncia alla Francesco Rosi che porta avanti l’impegno civile e lo sdegno di chi ha visto cadere nell’oblio l’ennesimo assassinio di un uomo perbene.


GLI ANNI PIÙ BELLI DI GABRIELE MUCCINO TORNA AL CINEMA DAL 15 LUGLIO

Gli anni più belli di Gabriele Muccino farà ritorno al cinema a partire dal 15 luglio. La pellicola corale interpretata da Pierfrancesco Favino, Micaela Ramazzotti, Kim Rossi Stuart, Claudio Santamaria e con Nicoletta Romanoff, Emma Marrone, Alma Noce e Francesco Centorame, già campione di incassi, torna in sala dopo la riapertura.

Il film di Muccino - di cui abbiamo parlato nella nostra recensione de Gli anni più belli - segue le vicende di quattro amici quattro amici Giulio (Pierfrancesco Favino), Gemma (Micaela Ramazzotti), Paolo, (Kim Rossi Stuart), Riccardo (Claudio Santamaria), nell'arco di quarant'anni, dal 1980 ad oggi, dall'adolescenza all'età adulta. Le loro speranze, le loro delusioni, i loro successi e fallimenti sono l'intreccio di una grande storia di amicizia e amore attraverso cui si raccontano anche l'Italia e gli italiani. Un grande affresco che racconta chi siamo, da dove veniamo e anche dove andranno e chi saranno i nostri figli. È il grande cerchio della vita che si ripete con le stesse dinamiche nonostante sullo sfondo scorrano anni e anche epoche differenti.

Il titolo riprende il brano di Claudio Baglioni, uscito a gennaio 2020, e la colonna sonora del film è di Nicola Piovani.


BIRDS OF PREY: IL SEQUEL CON MARGOT ROBBIE È STATO CANCELLATO DA WARNER BROS?

Birds of Prey non ha avuto vita lunga nelle sale a causa della pandemia di Coronavirus, ma nei mesi scorsi c'era ancora una piccola speranza di vedere un sequel che, secondo nuovi rumor, Warner Bros. avrebbe però cancellato.

Secondo il sito Giant Freakin Robot, il progetto del sequel di Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn) sarebbe stato cancellato perché, a quanto pare, Warner Bros. non crede più nel progetto, come ha detto la fonte presa in causa: "Warner non crede più nel concetto del film o nel team creativo che c'è dietro al progetto"

Questo probabilmente spiega perché sia Margot Robbie che la scrittrice Christina Hodson sono passate a un altro franchise in uno studio cinematografico completamente diverso. solo pochi giorni fa è stato annunciato che Margot Robbie sarà la protagonista del nuovo capitolo di Pirati dei Caraibi, prodotto e distribuito da Disney, con Christina Hodson alla scrittura.

Al momento, non abbiamo conferme dallo studio, ma è probabile che Birds of Prey 2 non abbia futuro vista la sfortunata congiuntura dell'uscita del primo capitolo, avvenuta all'inizio dell'emergenza sanitaria. Birds of Prey non ha avuto successo al botteghino, nonostante le grandi aspettative dello studio, per cui probabilmente Warner Bros. ritiene il sequel non necessario.


TITANIC, JAMES CAMERON: "PERCHÉ HO PREFERITO LEONARDO DICAPRIO A MATTHEW MCCONAUGHEY"

Il regista di Titanic, James Cameron, ricorda quando ha scelto Leonardo DiCaprio per il ruolo di Jack Dawson preferendolo a Matthew McConaughey. Il ruolo ha reso DiCaprio una star globale, ma per Cameron trovare l'attore giusto non è stato così semplice.

Tra le star interessate al ruolo di Jack Dawson c'era Tom Cruise che però, secondo quanto riportato da Vogue, pretendeva un cachet troppo alto. Anche Christian Bale e Chris O'Donnell erano tra i contendenti.

Secondo Biography, Billy Crudup, Johnny Depp e Stephen Dorff rifiutarono il ruolo, quanto a Jared Leto, si rifiutò addirittura di sostenere l'audizione, mentre Jeremy Sisto sostenne addirittura uno screen test con Kate Winslet.

"Questo è uno dei tanti lavori che non sono riuscito a ottenere" ha dichiarato Sisto all'Huffington Post. "Ho fatto una lettura con Kate e con altre tre attrici. Ero davvero ispirato e non aver ottenuto la parte mi ha spezzato il cuore."

Tra i candidati più forti al ruolo di Jack c'era Matthew McConaughey, anche lui sostenne un provino con Kate Winslet, come ha ricordato in seguito all'Hollywood Reporter:

"Volevo davvero quella parte. Ho sostenuto un'audizione con Kate Winslet, è andata molto bene. Sono uscito da quella stanza davvero fiducioso di aver avuto la parte, ma non era così. Non mi è mai stata offerta."

Titanic: Kate Winslet ha sorpreso Leonardo DiCaprio nella scena più imbarazzante

Per quale motivo Matthew McConaughey non ha avuto il ruolo? Lo ha spiegato il regista James Cameron in un'apparizione allo show di Jimmy Fallon:

"Matthew ha letto per la parte, e poi abbiamo incontrato Leo. Leo è entrato nella stanza e ho avuto subito una strana sensazione, mi sono guardato intorno e ogni donna presente nell'edificio era nella stanza. La contabile, la guardia di sicurezza... così ho pensato che fosse il caso di ingaggiare quel ragazzo."


CORONAVIRUS: I FAN DEI FILM HORROR STANNO GESTENDO MEGLIO LA PANDEMIA

I fan dei film horror starebbero gestendo meglio la pandemia di coronavirus rispetto ai comuni mortali. È quanto emerge da uno studio dell'Università di Chicago riportato dal New York Post.

Gli appassionati di storie apocalittiche come Contagion e The Walking Dead sarebbero avvantaggiati in situazioni come quella che stiamo vivendo attualmente. Chi ama assalti di zombie, alieni e diffusione di malattie letali avrebbe più strumenti rispetto agli altri esseri umani per reagire ai problemi derivati dalla pandemia. Secondo lo studio, i fan dell'horror sarebbero più resilienti e più preparati ad affrontare emergenze sanitarie come quella che stiamo vivendo.

"Se è un buon film, ti cattura e tu assumi la prospettiva dei personaggi, così a livello non intenzionale sperimenti questo scenario" ha spiegato al Guardian Coltan Scrivner, ricercatore dell'Università di Chicago. "Crediamo le persone imparino indirettamente. In questo caso, a eccezione della carenza di scorte di carta igienica, sapevano già cosa comprare."

310 persone sono state interrogate sui loro gusti cinematografici e sul tipo di storie che preferiscono vedere. Poi gli è stato chiesto come si sono preparati quando hanno saputo della diffusione del coronavirus e sono stati intervistati sulle esperienza di ansia, depressione, irritabilità e insonnia. Gli amanti dell'horror sono apparsi meno infastiditi dalla crisi e più abili a gestire la situazione sia in termini pratici che psicologici.

Mathias Clasen, psicologo presso la Aarhus University e co-autore dello studio, ha commentato:

"Se hai visto un sacco di film preparatori, avrai sperimentato indirettamente catastrofi sociali, stato di legge marziale, persone che rispondono sia in modo positivo che negativo all'improvvisa catastrofe. Paragonato a chi non ha mai simulato la fine del mondo, sarai avvantaggiato perché hai già vissuto un'esperienza indiretta."


GUARDIANI DELLA GALASSIA 2: JAMES GUNN SOSTIENE UNA SIMPATICA TEORIA SU BABY GROOT

Guardiani della Galassia 2 ha dato vita a innumerevoli meme e fotomontaggi e ora il regista James Gunn ha voluto confermare una teoria emersa online.
Il regista tornerà sul set dell'ultimo capitolo della trilogia Marvel non appena i suoi impegni legati a The Suicide Squad saranno finiti e bisognerà quindi attendere per scoprire in che modo proseguirà la storia degli eroi guidati da Star-Lord.

Nell'attesa una fan ha chiesto a James Gunn se fosse possibile confermare, o smentire, la teoria di sua figlia, che ha solo 7 anni, riguardante Guardiani della Galassia Vol. 2 La bambina sostiene che il vaso mostrato mentre Baby Groot sta mangiando delle caramelle sia lo stesso in cui è "cresciuto" ed è stato poi usato per un altro scopo. Il regista ha così dichiarato: "Mi piace quella teoria, quindi diciamo di sì. E puoi dire alla tua bambina di sette anni che l'ha inventata".

Nella scena presente sui titoli di coda del secondo capitolo delle avventure dei Guardiani e in Avengers: Infinity War i fan hanno potuto vedere Groot, che nel primo film si era sacrificato per salvare i suoi amici e di cui Rocket aveva piantato un rametto, ormai adolescente e nel terzo capitolo della storia si dovrebbe dare ulteriormente spazio all'evoluzione del personaggio.


THE FAST AND THE FURIOUS: TOKYO DRIFT: VIN DIESEL ACCETTÒ IL CAMEO AD UNA CONDIZIONE

Dopo le prime previsioni relative al futuro successo commerciale di The Fast and the Furious: Tokyo Drift, la Universal Pictures chiese a Vin Diesel di comparire in una breve scena della pellicola, con un vero e proprio cameo, al fine di aumentare il potenziale del film al botteghino.

Diesel acconsentì a patto che la Universal accettasse di rinunciare ai suoi diritti relativi al franchise "Riddick". Quindi è proprio grazie a questo cameo che Diesel è stato in grado di realizzare Riddick, uscito nel 2013, in modo indipendente. A Paul Walker invece non fu chiesto di tornare perché, al tempo, lo studio riteneva che l'attore fosse già troppo vecchio. La prima bozza della sceneggiatura presentava il ritorno del personaggio di Diesel: Dominic Toretto.

Diesel, nei panni di Toretto, alla guida di "Hammer", un Plymouth Road Runner del 1970 costruito da Steve Strope di Pure Vision Design a Simi Valley, in California. La vettura, divenuta estremamente popolare, è stata descritta nella rivista Hot Rod e il cameo di Diesel è stato girato all'ultimo minuto dopo il completamento delle riprese su suggerimento dell'editor della rivista Hot Rod.

Il pioniere del drift Keiichi Tsuchiya fece anch'egli un'apparizione nel ruolo di un pescatore, durante la scena in cui Sean si allena a driftare nel porto, prendendo in giro il ragazzo a causa della sua scarsa abilità. Accanto a lui compare Kazutoshi Wadakura, produttore del film Tokyo Drift assieme a molte altre pellicole di successo come Shin Gojira e Wolverine - L'immortale.


THE TOURIST: IL CAST DEL FILM FU MESSO SOTTO ANTIBIOTICI, ECCO PERCHÉ

Negli extra del DVD di The Tourist, "Action In Venice", il regista del film con Johnny Depp e Angiolina Jolie, intervistato durante una conferenza stampa, ha dichiarato che molti membri del cast e della troupe della produzione sono stati costretti ad assumere degli antibiotici in seguito alle riprese di una peculiare scena della pellicola.

Alcuni attori e molti membri della troupe di The Tourist sono stati costretti ad assumere antibiotici dopo essersi immersi nell'acqua dei canali veneziani per portare a termine le riprese di una scena del film; precauzionalmente sono stati in seguito sottoposti ad una terapia antibiotica, durato alcune per settimane, poiché l'acqua era molto sporca ed inquinata.

Il film fu realizzato in undici mesi, questo perché Johnny Depp doveva volare alle Hawaii per iniziare a girare il quarto film della saga dei Pirati dei Caraibi. La ragione per cui la post-produzione fu eseguita così rapidamente, con evidenti ripercussioni sulla pellicola, era che tutte le date per lanciare il film erano riservate per il film Pirati dei Caraibi - Oltre i confini del mare.

L'inizio delle riprese venne fissato a marzo 2009 ma le continue modifiche alla sceneggiatura fecero allungare i tempi di produzione, per questo motivo Tom Cruise abbandonò il progetto e fu sostituito da Sam Worthington. Dopo alcuni giorni, il regista abbandono l'incarico per "divergenze creative" con Worthington, il quale abbandonò anch'egli il film in seguito. Per rimpiazzare Worthington fu scelto Johnny Depp che, dopo essersi reso conto di avere ancora un periodo libero prima dell'inizio delle riprese di Pirati dei Caraibi, accettò il ruolo.


LA CASA STREGATA: IL CANE GAETANO È APPARSO IN ALTRI FILM, ECCO QUALI

La casa stregata oltre a Renato Pozzetto e Gloria Guida ha come protagonista il Cane Gaetano, l'alano di cui si impossessa Omar, lo spirito guerriero che cerca di spezzare l'incantesimo che incombe sui due protagonisti. Il cane Gaetano è apparso in altri film, tra cui Grandi Magazzini e Prestami tua moglie.

Gaetano è risultato subito uno dei personaggi più simpatici ed amati de La casa stregata, grazie anche alla voce dal marcato accento napoletano, opera del doppiatore Michele Gammino, l'attore romano che tra l'altro ha doppiato anche Harrison Ford nella saga de I predatori dell'Arca, Kevin Costner, Jack Nicholson e tantissimi altri attori, anche italiani come Leo Gullotta e Aldo Maccione.

L'ottima chimica esistente tra Renato Pozzetto e Gaetano hanno fatto erroneamente pensare che l'attore fosse il proprietario del cane, nulla di più sbagliato. Gaetano era un vero professionista del set, un cane di scena, abituato ai set cinematografici.




Jordan Vogt-Roberts torna a parlare del film Metal Gear Solid

Dopo mesi di silenzio si torna a parlare di Metal Gear Solid, il film tratto dall’omonima saga videoludica diretto da Jordan Vogt-Roberts.

Attraverso un live su Twitch, il regista Jordan Vogt-Roberts ha regalato piccoli aggiornamenti relativi alla produzione, menzionando la possibilità di realizzare anche un progetto animato parallelo. Nello specifico Vogt-Roberts ha espresso la volontà di coinvolgere nel progetto David Hayter, storico doppiatore di Snake nella saga videoludica.


Sto cercando di realizzare una serie animata che riporti David Hayter, ma anche il cast di voci originali, e di realizzarla insieme al film.

SIMON PEGG HA LE IDEE CHIARE: "VOGLIO ANDARE NELLO SPAZIO CON TOM CRUISE!"

Nelle scorse settimane è stato annunciato che Tom Cruise girerà un film nello spazio in collaborazione con Elon Musk e la NASA, film che sarà diretto dal regista Doug Liman.

Ora però il progetto pare che abbia trovato anche un co-protagonista, per lo meno un candidato tale: nel corso di una recente intervista, infatti, Simon Pegg ha rivelato che gli piacerebbe andare nello spazio con Tom Cruise, col quale collabora alla saga di Mission: Impossible dal 2006.

"Mi piacerebbe andare nello spazio, sarebbe fantastico! Ma sai, devi anche pensare alla tua famiglia, alla sicurezza e ad altre cose importanti, tipo la tua vita!", ha scherzato la star di Hot Fuzz con NME.com. "Ovviamente Tom non fa mai nulla di folle che sia anche incauto, e con questo intendo che tutte le sue acrobazie, per quanto pericolose, sono sempre progettate nei minimi dettagli, e sono frutto di numerose prove e di un addestramento meticoloso. Se fa questo film, lo farà con la massima sicurezza. davvero sicuro."

Sia Cruise che Pegg si stanno preparando a ricominciare le riprese del settimo e ottavo capitolo della saga di Mission: Impossible dopo il blocco imposto dalla pandemia di Covid-19, che come noto ha interrotto la produzione diretta dal regista Christopher McQuarrie. Per farlo, Tom Cruise vuole costruire un intero villaggio.

Mission: Impossible 7 è attualmente previsto per novembre 2021.


I FANTASTICI 4, HBO MAX CONFONDE IL FILM CON CHRIS EVANS CON IL REBOOT DI JOSH TRANK

Le due versioni cinematografiche dei Fantastici 4 sono molto diverse per svariati motivi ma queste differenze pare non siano state recepite da HBO Max che in questi giorni sta promuovendo l'introduzione nel listino dei film del capitolo con Chris Evans nei panni della Torcia Umana usando l'immagine del film di Josh Trank.

I Fantastici 4 uscì nelle sale nel 2005, per la regia di Tim Story con protagonisti Ioan Gruffudd, Jessica Alba, Michael Chiklis e proprio Chris Evans nel periodo antecedente al ruolo di Captain America.
L'errore di HBO Max è stato notato da molti fan, che hanno fatto circolare la notizia sul web.

Fantastic 4 - I Fantastici Quattro è disponibile su Disney+ ed è uno dei film più contestati e tormentati degli ultimi anni, a causa della tribolata produzione e delle problematiche sorte durante la lavorazione, come ammesso dallo stesso regista del film, interpretato da Miles Teller, Kate Mara, Michael B. Jordan e Jamie Bell.
Tuttavia sul sito viene mostrata l'immagine del film come copertina per il film del 2005. Il primo film in realtà arriverà anche su Disney+ a fine agosto e in seguito bisognerà vedere se le due piattaforme si divideranno i diritti e lasceranno entrambe il film in listino.
Josh Trank si è scusato per la reazione ai troll che l'hanno portato ad abbandonare i social network. Per il suo tormentato film, Trank ha svelato che avrebbe voluto una Sue Storm nera, al posto di Kate Mara, che ottenne poi la parte.


SYLVESTER STALLONE STA PREPARANDO UNA DIRECTOR'S CUT DI ROCKY IV!

Sylvester Stallone ha rivelato di essere a lavoro su un montaggio director's cut del classico degli anni '80 Rocky IV, film diretto da Stallone nel quale Rocky affrontò l'iconico Ivan Drago.

Tramite il suo account sul social media Twitter, l'attore e regista ha corretto un fan che pensava che la star fosse a lavoro su un'edizione director's cut di Rocky Balboa, specificando invece che il film di cui si sta occupando è proprio il quarto capitolo.

Come potete vedere nel post in calce all'articolo, a domanda specifica Stallone ha risposto: "Non so nulla della director's cut di Rocky Balboa, ma sto lavorando a quella per Rocky IV e sarà fantastica!"

Per chi non lo sapesse, Rocky IV è un film del 1985 scritto, diretto e interpretato da Sylvester Stallone. È il terzo sequel del pluripremiato Rocky, uscito nel 1976 ed è stato prodotto da Robert Chartoff e Irwin Winkler. Girato durante gli anni centrali della Guerra fredda, il film è incentrato sulla rivalità tra Rocky Balboa, il campione italo-americano, e Ivan Drago, il temibile e glaciale pugile sovietico: è noto per le sue tematiche idealiste e le sequenze di montaggio alternato, con la trama che recentemente è stata ripresa per Creed II.


DOCTOR STRANGE, IL SEQUEL MARVEL INCLUDERÀ UNA MINACCIA PEGGIORE DEL GUANTO DELL'INFINITO?

Nei giorni scorsi è stato confermato che Mordo tornerà in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, e secondo una nuova teoria la sua presenza potrebbe suggerire l'arrivo di un essere cosmico dal potere maggiore perfino del Guanto dell'Infinito.

Nel primo Doctor Strange Mordo utilizzò un'arma chiamata "Staff of the Living Tribunal", e nella scena post-crediti del film passava al Lato Oscuro affermando che il mondo aveva "troppi stregoni". Ciò probabilmente implica uno scontro con Strange, ora nuovo Stregone Supremo, ma il termine "Living Tribunal" ha un grande significato nella continuity della Marvel Comics.

Introdotto per la prima volta in Strange Tales n. 157, il Living Tribunal è un essere cosmico che funge da giudice, giuria e carnefice in una perpetua missione per mantenere l'equilibrio in tutto il Multiverso Marvel. L'essere possiede tre voci, ognuna delle quali rappresenta una parte della propria identità: tutte e tre devono concordare una linea d'azione prima che il Tribunale possa agire. I loro poteri sono secondi solo a quelli del Supremo, una sorta di 'versione di Dio' nel Marvel Universe, che regola tutte le realtà alternative del multiverso.

Sebbene il Guanto dell'Infinito consenta al suo possessore un potere quasi illimitato, quel potere si limita solo all'universo in cui il Guanto e le Gemme esistono, ma il Living Tribunal può piegare la realtà alla sua volontà senza subire alcun danno, e soprattutto il suo potere riguarda tutti gli universi.

L'introduzione del Living Tribunal e del suo capo Supremo potrebbe agire come una sorta di precursore per il concetto del Multiverso, ancora inedito nel MCU nonostante la menzione in Spider-Man: Far From Home: tuttavia, con la conclusione dell'Infinity Saga, molti sono convinti che il MCU andrà in questa direzione, cosa che potrebbe gettare le basi per l'apparizione successiva di personaggi come Silver Surfer, Galactus, Beyonder e Stranger.


BATMAN WHO LAUGHS: ROBERT PATTINSON E IL JOKER DI WILLEM DAFOE NELL'INCREDIBILE FAN-ART

L'artista Psychboz ha realizzato un incredibile poster fan-made per un film stand-alone di Batman Who Laughs, il micidiale villain del Cavaliere Oscuro, e come protagonisti ha scelto Robert Pattinson e Willem Dafoe nei panni di Joker.

I due attori hanno recitato nell'horror psicologico The Lighthouse, che è valso ad entrambi un grandissimo successo di critica e la conquista di ben cinque Independent Spirit Awards, inclusa quella per la miglior regia a Robert Eggers, quella per il miglior montaggio a Louise Ford, quella per il miglior attore protagonista a Robert Pattinson, con Willem Dafoe eletto miglior attore non protagonista e Jarin Blaschke miglior direttore della fotografia.

Per riunire la coppia di star l'artista Psychboz ha immaginato Dafoe nei panni di ​​Joker, in un film che introdurrebbe il micidiale Batman che ride. Nei fumetti, Batman che ride è un cattivo di un universo alternativo che, come facilmente intuibile, è una combinazione di Batman e Joker.

Vi ricordiamo che la produzione di The Batman è iniziata all'inizio di quest'anno, e dopo il blocco dovrebbe ricominciare nelle prossime settimane. Il film, che includerà anche Catwoman (Zoe Kravitz), presenterà come villain Pinguino (Colin Farrell) e l'Enigmista (Paul Dano). Per quanto riguarda Joker si presume che sarà introdotto nei prossimi episodi ... e Willem Dafoe è un'opzione che farebbe contenti in molti!


MARVEL STUDIOS, QUALI ANNUNCI ARRIVERANNO AL SAN DIEGO COMIC-CON VIRTUALE?

Una nuova estate, anche se una in versione pandemia, per gli appassionati dei cinecomic sarà comunque un'estate all'insegna del Comic-Con di San Diego, che invece di rinviare tutto al prossimo anno ha deciso di trasformarsi in digitale.

Naturalmente tutti gli occhi sono come al solito puntati sui Marvel Studios, che l'anno scorso dopo il clamoroso successo di Avengers: Endgame infuocarono il palco con la presentazione della Fase 4 del Marvel Cinematic Universe. Al momento della scrittura di questo articolo non sappiamo ancora se Kevin Feige e soci compariranno durante l'evento streaming, ma conoscendo i piani della Distinta Concorrenza, con Warner Bros. che ha organizzato un esclusivo DC FanDome, è difficile credere che Disney rimarrà con le mani in mano.

Ma quali saranno gli annunci e le presentazioni che arriveranno eventualmente durante l'evento? Proviamo a capirlo qui sotto:

Falcon & The Winter Soldier, WandaVision e Loki - attesi trailer ufficiali o conferme di nuove date di uscita, dato che tutti e tre gli show hanno potuto quasi completare le riprese prima del lockdown (la serie con Tom Hiddleston è più indietro rispetto alle altre due, ma era comunque già a buon punto con i lavori).

Gli Eterni - qui le riprese sono complete, e ci si aspetta un grosso primo trailer ufficiale.

Ant-Man 3 - i tempi sembrerebbero maturi per un annuncio ufficiale del nuovo film con Paul Rudd, dato che Michael Douglas in un'intervista durante la pandemia ha confermato che notizie in merito sarebbero "arrivate presto".

Shang-Chi: mesi fa il protagonista Simu Liu aveva anticipato che i Marvel Studios avrebbero mostrato 'roba molto figa' al San Diego Comic-Con qualora questo non fosse stato cancellato, ma con molta probabilità il video sarebbe stata un'esclusiva per i presenti in sala e con lo show reso ancora più pubblico dallo streaming i piani potrebbero essere cambiati ... a meno che non si decida di procedere ugualmente senza indugi o esclusive.

Inoltre, ricordiamo che Disney ha ancora cinque date di uscita prenotate per due misteriosi film Marvel Studios, ovvero quelle del 7 ottobre 2022, del 17 febbraio 2023, del 5 maggio 2023, del 28 luglio 2023 e del 3 novembre 2023. Quasi certamente due di queste sono legate a Guardiani della Galassia 3 e a Blade, e chissà che la compagnia non voglia stupire con nuovi annunci.


BEN AFFLECK AVREBBE FIRMATO UN NUOVO CONTRATTO PER BATMAN: ECCO L'INCREDIBILE RUMOR

In queste ore si sta facendo largo sui social un nuovo rumor secondo il quale Ben Affleck si stia preparando a tornare nei panni di Batman grazie ad HBO Max, il servizio di streaming on demand recentemente lanciato da AT&T e WarnerMedia.

Della cosa si è parlato per la prima volta a maggio su 4Chan, quando una cosiddetta 'fonte interna' aveva iniziato a mettere in giro la voce sulla nota piattaforma, e ora i canali YouTube di Lightcast e Cultured Nerd hanno rivendicato di essere venuti a conoscenza delle stesse informazioni. Secondo loro, Ben Affleck avrebbe già firmato un nuovo contratto per tornare come Batman e sarà coinvolto in ulteriori apparizioni legate ai film originali in esclusiva per HBO Max.

"Ben ha davvero firmato un nuovo contratto e sta tornando", afferma Taylor Murphy di The Cultured Nerd. "L'annuncio ufficiale dovrebbe avvenire al DC FanDome o durante il JusticeCon [che, per chi se lo fosse perso, sarà la convention virtuale organizzata da Zack Snyder, ndr]. Sarà presentato o ad un evento o all'altro, ma comunque sarà noto prima di settembre."

Secondo Murphy il ritorno di Michael Keaton e il debutto di Robert Pattinson non andranno ad influire in alcun modo con il Batman di Affleck, con DC Films che sfrutterà HBO Max per ribaltare le idee del Marvel Cinematic Universe e creare un suo Multi-verso. "Questo è il piano che stanno sviluppando. Credo sia un ottimo momento per essere dei fan DC".


STAR WARS, BRIE LARSON CONFERMA:"HO FATTO UN PROVINO PER LA SAGA"

Brie Larson ha raccontato di aver sostenuto in passato un provino per entrare a far parte della saga cinematografica di Star Wars. Dopo aver conquistato il premio Oscar quale miglior attrice protagonista grazie a Room, Larson è entrata nell'olimpo dei film per il grande pubblico grazie al ruolo di Carol Danvers in Captain Marvel.

Dopo l'annuncio di Kevin Feige come responsabile del futuro del franchise di Star Wars sono nate diverse speculazioni circa l'ingresso di Brie Larson all'interno del Marvel Cinematic Universe; prima di Rosario Dawson pare che la stessa Larson sia stata presa in considerazione per il ruolo live action di Ahsoka Tano.
Una speculazione non troppo lontana dalla realtà, visto che è stata proprio Brie Larson a confermare di aver sostenuto in passato un provino per Star Wars nel corso di una chiacchierata con degli amici in un video pubblicato su YouTube, dove racconta di aver partecipato ad un'audizione anche per un film di Terminator e Hunger Games.

"In realtà stavo pensando al reboot di Terminator oggi perché avevo una gomma a terra ed ero tipo 'Oh, l'ultima volta che ho avuto una gomma a terra è stato quando stavo guidando nel mio provino per Terminator. Ho avuto una gomma a terra all'audizione e poi non ho ottenuto la parte".
Brie Larson non ha fornito ulteriori dettagli sull'audizione di Star Wars, ma ha riso quando l'amica le ha chiesto come fosse andato, visto che l'attrice non ottenne la parte.


THE BATMAN: TOM HIDDLESTON COME JOKER? QUESTA FAN ART VI CONVINCERÀ CHE SAREBBE PERFETTO

Jack Nicholson, Mark Hamill, e Joaquin Phoenix sono solo alcuni dei nomi che hanno reso memorabile il personaggio del Joker, insieme nemesi e metà complementare di Batman, ma chi sarà il prossimo ad interpretarlo? Tra i tanti nomi spunta quello di Tom Hiddleston, per l'occasione immaginato come il più folle villain di Gotham.

Del resto il passaggio da Dio degli scherzi a Principe Clown del crimine è breve e vederlo schierarsi improvvisamente in casa DC sarebbe un grande shock per l'eterna avversaria Marvel, da anni affezionata come il pubblico alla sua interpretazione di Loki.

Nella fan art che troverete in calce vediamo l'attore, completamente trasfigurato, indossare l'iconico gessato viola del Joker e sfoggiare il sorriso caustico che per anni ha celato ogni genere di crimine ed efferatezza, ma che, diciamocelo, in pochi sarebbero rendere come Hiddleston. Pochi giorni fa abbiamo assistito ad una trasformazione di Willem Dafoe nel Joker, altro esperimento più che riuscito, e sicuramente è solo questione di tempo prima che fan art simili sbarchino sui social.

Le numerose immagini e re-immaginazioni dei divi di Hollywood rivelano non solo l'amore senza tempo per il Clown di Gotham, ma anche la logorante attesa dei fan della prossima trasposizione di Matt Reeves e molti si chiedono se il ruolo segreto di Peter Sarsgaard in The Batman non sarà proprio quello del Joker.


STAR WARS: GEORGE LUCAS GIRERÀ LA SUA TRILOGIA SEQUEL? ECCO L'ENNESIMA BUFALA DI INTERNET

Se siete tra colore che reputano impareggiabile la trilogia originale di Star Wars e che sono rimasti insoddisfatti dalla saga curata da J.J. Abrams e Rian Johnson la recente notizia di un reboot della trilogia sequel diretta nientemeno che da George Lucas vi avrà fatto toccare il cielo con un dito... Peccato che le voci siano del tutto infondate.

Secondo We Got This Covered, che ha riportato la notizia falsa, Disney e Lucasfilm avrebbero preso la drastica decisione dopo il flop morale di Star Wars: L'ascesa di Skywalker, che com'è noto ha lasciato l'amaro in bocca a molti fan. Le due major avrebbero quindi deciso di richiamare in campo lo stesso Lucas, per molti l'unico ad aver dato non solo forma, ma anche spessore e memorabilità al franchise.

Il ritorno di Lucas alla sedia di regia, cosa che è stata già smentita, sarebbe anzi stata un'idea stessa del creatore di Sith e Jedi, il quale avrebbe mal tollerato l'uso fatto dalla House of Mouse di idee, concept e sviluppi cui l'autore aveva già lavorato anni addietro, alcuni addirittura scartati o rivisitati dopo l'acquisizione da parte della Disney.

Insomma, se la notizia fosse stata vera la situazione avrebbe dato vista ad una crisi senza precedenti, che avrebbe potuto intaccare persino il sodalizio tra George Lucas e Walt Disney per non parlare del danno d'immagine ed economico di entrambe le case di produzione.


JUSTICE LEAGUE, SMENTITA LA VOCE DI UN REBOOT: J.J. ABRAMS NON DIRIGERÀ IL DC UNIVERSE

Nelle ultime ore la notizia che la Warner Bros. stesse sviluppando un reboot di Justice League ha fatto il giro del mondo, ma sembra che, almeno per adesso, l'opera a quattro mani di Zack Snyder e Joss Whedon sia "l'unica" versione prevista per il DCEU.

Secondo i rumor, smentiti in breve tempo, a dirigere la nuova JLA sarebbe dovuto essere nientemeno che J.J. Abrams, il quale sta effettivamente lavorando con la squadra speciale di eroi, ma non per il grande schermo: il regista di Super 8 sta infatti sviluppando una serializzazione della Justice League Dark per HBO Max.

We Got This Covered ha riportato che Abrams fosse in trattative già da tempo, ma che nessun contratto era ancora stato firmato, e che la pellicola avrebbe dovuto chiamarsi Justice League: Rebirth, mentre ulteriori dettagli sulla falsa trasposizione non sono stati diffusi.

Intanto, la produzione ha ben altro a cui pensare con la vera e propria tempesta che sta investendo Ray Fisher, interprete di Cyborg, per le sue gravi affermazioni nei confronti di Whedon. Pochi giorni fa l'attore aveva accusato il secondo regista di Justice League di essere poco professionale, affermazioni che ha fatto scattare il campanello d'allarme dei produttori di Justice Lague, intervenuti immediatamente sulla vicenda.

Anche Snyder ha detto la sua sulla faida Whedon-Fisher, lasciando perplessi molti fan della pellicola e del DC Universe in generale, che di certo non si aspettavano una piega del genere per un film già di per sé controverso.


NICOLAS CAGE, LA STAR DI VENDETTA AFFRONTERÀ ANIMATRONIC MALVAGI NEL NUOVO FILM

L'Hollywood Reporter ha diffuso in rete un'immagine ufficiale e i primi dettagli su Willy's Wonderland, titolo di lavorazione di un nuovo thriller che vedrà Nicolas Cage alle prese con degli avversari piuttosto particolari.

La pellicola seguirà le vicende di "The Janitor", un forestiero costretto a pulire un centro di intrattenimento per famiglie in modo da riparare la sua auto dopo che si è guastata. Insieme ad alcuni abitati del posto, l'uomo dovrà sopravvivere ad una notte infernale intrappolato con le star del parco: degli animatronic diventati improvvisamente malvagi.

Presentato al mercato virtuale di Cannes, Willy's Wonderland è stato venduto in diversi territori tra cui l'Italia, dove verrà distribuito da Eagle Pictures. "Sicuramente, uno dei motivi per cui il film sta vendendo così bene è il picco nella domanda di titoli thriller di fascia media con un grande nome legato al progetto. Ma soprattuto crediamo che sia destinato a diventare un film di culto, e dopo aver visto alcuni filmati lo pensano anche loro."

Diretto da Kevin Lewis su una sceneggiatura di G.O. Parsons, il film vedrà nel cast anche Emily Tosta, Beth Grant, Ric Reitz e Chris Warner. In calce alla notizia potete dare un'occhiata al poster ufficiale.

Vi ricordiamo che Cage torna questa sera nelle tv italiane con Vendetta: Una storia d'amore, revenge movie in onda alle 21.05 su Canale 20. Per altre notizie: nelle scorse settimane Cage è stato eletto come l'attore più instancabile di Hollywood negli ultimi 5 anni.


EVERLY, QUANDO SALMA HAYEK SOSTITUÌ KATE HUDSON: I RETROSCENA SULL'ACTION

Everly, thriller d'azione del 2015 che vede Salma Hayek nei panni di un'anti-eroina impegnata in una guerra personale con un boss criminale. Per l'occasione, abbiamo raccolto per voi tutte le curiosità emerse dal dietro le quinte.

Il film segue le vicende di Everly, un'ex prostituta diventata da poco un'informatrice dell'FBI che si ritrova barricata nel proprio appartamento. Bloccata tra le mura di casa, deve affrontare con coraggio uno dopo l'altro gli assassini inviati per ucciderla dal suo ex marito, uno spietato capo della mafia giapponese.

Ecco tutti i retroscena:

La sceneggiatura del film è emersa dalla Black List del 2010, la lista dei migliori script non ancora prodotti. Tuttavia, oltre ad una pessima accoglienza da parte della critica incassò un gigantesco flop al box office.

Nel realizzare la pellicola, il regista Joe Lynch ha tratto ispirazione da film quali The Raid, Taken, Desperado e soprattutto Die Hard, non riuscendo però replicare il successo dei titoli citati.

Dovendo allestire una sola location, l'appartamento di Everly, l'intero film è stato girato in ordine cronologico.

Il ruolo della protagonista era originariamente affidato a Kate Hudson, ma l'attrice ha abbandonato il progetto in seguito ad un blocco della produzione.

In una puntata del suo podcast, Lynch ha detto che le riprese del film si sono svolte in Serbia "perché voleva girare all'estero per qualche mese, come dicono di fare i grandi registi". Ovviamente si tratta di una battuta: la vera ragione è che girare in Serbia era molto meno costoso.


Tenet, Christopher Nolan torna a parlare delle sue ispirazioni per il protagonista

Pochi minuti fa Repubblica ha pubblicato un’intervista a Christopher Nolan disponibile sul Venerdì, intervista realizzata vista del lancio di Tenet previsto, ora, per il 26 agosto e nella quale il regista parla del protagonista, interpretato da John David Washington, citando anche le sue ispirazioni:

Quando ha girato Dunkirk, uscito nel 2017, Nolan si era voluto mettere alla prova con la sfida logistica e cinematografica di un grande film di guerra. All’epoca aveva detto: “Ho aspettato il momento giusto, dovevo sentirmi pronto, sicuro, esperto e capace di trasmettere al pubblico la totalità dei momenti che racconto”. Ma c’è una sorta di passaggio fra il racconto del palese e celebrato valor militare e quello dell’incognito eroismo di un agente segreto? “Certo che c’è, come c’è fra la vita reale e le sue ombre. E a me interessava che il protagonista non fosse tratteggiato con gli aspetti freddi e superficiali tipici della spia. In fase di sceneggiatura ho esplorato il carattere di un personaggio pronto ad affrontare eventi terribili, combattendo e sacrificandosi per concetti astratti, oltre il solito, rozzo, cinismo di facciata di queste figure letterarie e cinematografiche. E John David Washington questo l’ha intuito”.

Qui adesso bisogna scegliere: a che scuola fa riferimento questa spia che sfugge la retorica del personaggio? Alla scuderia dei complessi e dolenti agenti segreti di John le Carré o all’ammazzasette e sciupafemmine, ma comunque sempre ultrabritannico, James Bond di Ian Fleming? Nolan si mantiene equidistante: “C’è un mood Le Carré, ma c’è anche la straordinarietà, l’esagerazione, il larger than life di Fleming. Penso anche che ci sia molto di Graham Greene”


Tenet: dettagli e sinossi del film
John David Washington è il nuovo protagonista dell’originale sci-fi d’azione di Christopher Nolan, “Tenet”.

Armato solo di una parola – Tenet – e in lotta per la sopravvivenza di tutto il mondo, il protagonista è coinvolto in una missione attraverso il crepuscolare mondo dello spionaggio internazionale, che si svolgerà al di là del tempo reale. Non un viaggio nel tempo. Ma inversione.

Il cast di Tenet include Robert Pattinson, Elizabeth Debicki, Dimple Kapadia, Aaron Taylor-Johnson, Clémence Poésy, con Michael Caine e Kenneth Branagh.

Tenet è stato scritto e diretto da Nolan ed è stato realizzato con un mix di IMAX® e pellicola in 70mm. Emma Thomas e Nolan sono produttori con Thomas Hayslip in veste di produttore esecutivo.

La squadra creativa che ha lavorato dietro le quinte comprende il direttore della fotografia Hoyte van Hoytema, lo scenografo Nathan Crowley, la montatrice Jennifer Lame, il costumista Jeffrey Kurland, il supervisore degli effetti visivi Andrew Jackson e il supervisore degli effetti speciali Scott Fisher. La colonna sonora è opera del compositore Ludwig Göransson. Girato in sette nazioni differenti, il film verrà distribuito al cinema dalla Warner Bros. Pictures il 31 luglio negli Stati Uniti e in altri paesi, il 3 agosto in Italia.


L’Impero colpisce ancora non uscirà più nei cinema inglesi in 4K

La Disney fa dietrofront e cancella i propri piani di celebrare i 40 anni di Star Wars: L’Impero colpisce ancora distribuendo in sala la versione 4K del film.
A dare la notizia Variety, che sottolinea come il film uscirà comunque nei cinema britannici, ma in 2K. La decisione sembra legata al fallimento delle trattative tra la major e gli esercenti (probabilmente per questioni economiche), e in particolare la catena cinematografica Vue che si sarebbe occupata della distribuzione nel Regno Unito. Vue (insieme a Cineworld) ha annunciato ieri di aver rinviato a fine luglio la riapertura delle sale, rispetto a quanto inizialmente pianificato (10 luglio), per via dello slittamento dell’uscita di film come Mulan (dal 24 luglio al 21 agosto) e Tenet (dal 31 luglio al 12 agosto).

Le celebrazioni in sala dei 40 anni del film di Irvin Kershner del 1980 sono quindi ancora previste, solo che con una versione “standard”. Sarebbe stata la prima volta che un episodio della trilogia originale di Star Wars veniva proiettato in 4K: ricordiamo che L’Impero colpisce ancora è già disponibile in questo formato in Blu-Ray Disc UHD e sulla piattaforma streaming Disney+.


Hamilton, David Korins mostra uno sguardo dietro le quinte alle scenografie

È il gran giorno: Hamilton, il celebre musical di Broadway, è da oggi disponibile in tutto mondo su Disney+ e per l’occasione l’Hollywod Reporter ha scambiato due chiacchiere con l’addetto alle scenografie David Korins che ha sottolineato i lati positivi della versione filmata dell’opera, preannunciando che il pubblico avrà modo di entrare in empatia ancora di più con i protagonisti.

Per le riprese è stato necessario fare dei buchi nei set diventati iconici per dare spazio alle cineprese, ma in generale agli attori è stato dato “ampio respiro”:

Andare a teatro è un’esperienza che non si può sostituire, Hamilton è da vedere dal vivo. Tuttavia, questa è forse la migliore versione filmata di uno spettacolo teatrale che abbia mai visto.

Ecco una galleria dal dietro le quinte con i set, i modelli scala e i bozzetti:


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Gli Eterni, Kumail Nanjiani torna a parlare delle foto con la sua trasformazione fisica: “Ho iniziato a odiarle”

Per il ruolo di Kingo nel film sugli Eterni dei Marvel Studios Kumail Nanjiani ha subito una impressionante trasformazione fisica, come l’attore ha mostrato al mondo lo scorso dicembre.
L’attore di Silicon Valley e di The Big Sick aveva ammesso di aver lavorato “troppo sodo e troppo a lungo” nell’ultimo anno per non condividere sui social i frutti del suo sudore.

Aveva poi ringraziato la Casa delle Idee per il suo nuovo aspetto:

Non mi sarebbe stato possibile senza un anno intero con i migliori allenatori e nutrizionisti pagati dallo studio più grande al mondo. Sono felice di avere questo aspetto, ma capisco inoltre perché non l’ho mai avuto. Sarebbe stato impossibile senza queste risorse e questo tempo.

Sono passati molti mesi da quel giorno, l’attore è stato ospite di show e ha partecipato a interviste in cui ha parlato continuamente di regimi alimentari e allenamenti, fino ad arrivare su Men’s Health.

Qualche giorno fa, poi, è tornato a parlarne anche se con un tono diverso dal solito.

“Le mie zie mi hanno detto che sono davvero fiere di me” ha raccontato Nanjiani a THR. “Ascoltate, ha avuto molta più risonanza di quanto mi aspettassi. Se l’avessi saputo, probabilmente non l’avrei fatto perché, lo ammetto, ho iniziato a odiare quelle foto“.

L’attore ha parlato dell’altra faccia della medaglia, lasciando intendere che le cose non sono così semplici come può sembrare:

Non voglio entrare nei dettagli, ma inizi a provare un bizzarro dismorfismo corporeo quando tutto il mondo si concentra sul tuo aspetto. Ascoltate, sono davvero tanto grato, ho pubblicato quelle foto per una ragione, no? L’ho fatto perché volevo quella reazione, ovviamente.

Ma con reazioni simili, le cose diventano un po’ strane, perché ti rendi conto che la gente sta davvero giudicando le parti del tuo corpo. So che per molti è peggio, ma mi sono sentito messo a nudo e sono diventato un po’ superficiale. Sono diventato ossessionato dal mio aspetto e tutto ciò che vedevo erano difetti.


L’uscita è prevista per il 12 febbraio 2021.

Nei fumetti, gli Eterni sono stati creati milioni di anni fa tramite esperimenti dei Celestiali. Gli Eterni terrestri fisicamente sembrano come noi, ma hanno abilità straordinarie come super forza, capacità di volare, teletrasporto, controllo della mente e così via. Hanno vissuto in città spaziali e hanno difeso la Terra da varie minacce. Nella storia hanno ispirato antiche divinità come gli dei romani, greci e norreni. Il film si concentrerà principalmente su una manciata di loro.

Scritto da Matthew e Ryan Firpo, Gli Eterni è diretto da Chloe Zhao e vede nel cast Angelina Jolie (Thena), Richard Madden (Icarus), Gemma Chan (Sersi), Salma Hayek (Ajax), Kumail Nanjani (Kingo), Lauren Ridloff (Makkari), Brian Tyree Henry (Phastos), Lia McHugh (Sprite), Don Lee (Gilgamesh).


RAMBO, SYLVESTER STALLONE CONDIVIDE UN VIDEO CON UN ERRORE DAL SET DEL FILM

Sylvester Stallone si fa nostalgico su Instagram, dove ha condiviso il video di un errore dal set di Rambo, il primo film della saga action che lo vedeva protagonista. Guardiamolo insieme.

Stallone doveva essere in vena di viaggi per il viale dei ricordi, perché uno dei suoi ultimi post di Instagram è stato un outtake dal Rambo originale (Rambo: First Blood in inglese) datato 1982, ma appartenente al finale mai utilizzato, in quanto la pistola non spara il colpo, come osserva CinemaBlend.
Nella scena in questione John Rambo (Stallone) chiede al suo amico e mentore, il Colonnello Sam Trautman (Richard Crenna) di premere il grilletto.
Dov'è il divertimento in una scena così greve, direte voi, ma se arrivate a fine video ve ne accorgerete.

Il contrasto tra il momento più solenne e ciò che ne scaturisce dopo è ancora più evidente. Intanto, nella caption del post, Stallone si prende un momento anche per ricordare il collega, scomparso ormai da diversi anni, essendo venuto a mancare nel 2003.
Il ruolo di Crenna nei film successivi al terzo non subì alcun recasting, e il personaggio del Colonnello venne lasciato morire anche nella storia.

www.instagram.com/p/CBzLOE2JoEm/?utm_source=ig_embed

GUILLERMO DEL TORO, AL REGISTA FU PROPOSTO DI GIRARE I SEQUEL DI DUE CELEBRI FRANCHISE

Guillermo del Toro avrebbe potuto essere il regista di diversi film che non ha mai girato, inclusi i sequel di due titoli davvero popolari. Ecco perché rifiutò uno di questi.

In un'intervista con IndieWire, il regista Premio Oscar ha parlato della sua carriera, rivelando che in passato gli fu offerta la regia di diversi franchise di grande popolarità.
"Mi è stato offerto di tutto, dal più grande franchise di supereroi al sequel di Chucky (Seed of Chucky, il quinto film della saga), ma vi dirò quale fu uno dei peggiori incontri di presentazione che ebbi nella mia carriera" esordisce Del Toro "Fu quello per La Mosca 2. Era agli inizi per me, credo fosse il '92, o giù di lì. Entro, mi siedo e mi dicono ?Che ne pensi de La Mosca 2?' e io risposi 'Penso che non dovreste farlo'. E loro chiesero 'Perché?' e io 'Perché il primo era davvero bello'. E finì lì. Mi hanno rimborsato il ticket del parcheggio".

La cosa più curiosa, però, come fa notare anche Comicbook, è come non combacino le date tra il racconto di Del Toro e l'uscita in sala de La Mosca 2 (1989). Quindi o il regista intendeva un fantomatico terzo film, oppure è passato molto più tempo di quanto ricordi...

Ad ogni modo, Del Toro sa perfettamente ciò che cerca in un progetto: "Una cosa la so però: fin dall'inizio di un progetto, so che gli unici film di cui mi incaricherò saranno quelli per cui sarei anche disposto a morire sul set. Li prendo davvero seriamente, non importa se si tratta di un robot gigante o di una pellicola d'azione. C'è una ragione dietro per me, una ragione personale. Nessuno deve essere necessariamente d'accordo. Non mi sto candidando come Presidente. Il mio approccio è semplicemente 'Questo è ciò che voglio, e questo è ciò che voglio ottenere'. E questo è il mio metro di giudizio per il successo di un film. Ho ottenuto ciò che volevo?".


ROCKY IV: DOLPH LUNDGREN HA RISCHIATO DI UCCIDERE SYLVESTER STALLONE DURANTE LE RIPRESE

Sul set di Rocky IV l'attore Dolph Lundgren ha rischiato di uccidere Sylvester Stallone durante le riprese di una scena sul ring.
La rivalità tra Ivan Drago e Balboa è diventata uno degli elementi centrali nel racconto della storia dell'iconico pugile e alcuni aneddoti legati alla realizzazione del film hanno svelato che la finzione avrebbe potuto avere delle conseguenze drammatiche nella realtà.

Durante un'intervista rilasciata a Fox News il protagonista del franchise ha raccontato quanto accaduto sul set: "Mi ha colpito così forte che mi ha quasi fermato il cuore". Sylvester Stallone voleva infatti che le scene di Rocky IV apparissero particolarmente realistiche e ha dato delle indicazioni precise a Dolph Lundgren: "Gli ho detto 'Perché semplicemente non lo facciamo? Prova a mettermi ko. Non frenarti e colpisci quanto vuoi'. Si è trattato di una cosa stupida da dire. Mi ricordo solo che mi sono svegliato su un aereo a bassa quota mentre mi portavano in pronto soccorso e sono rimasto ricoverato per quattro giorni. E c'erano tutte queste suore intorno che si occupavano di me".

La star non ha però provato alcun rancore nei confronti del collega, ammettendo di aver sottovalutato la forza fisica di Dolph la cui struttura muscolare imponenente rappresentava un elemento essenziale per portare in vita sul grande schermo Ivan Drago.
Stallone e Lundgren, dopo Rocky IV, hanno recitato insieme più volte e hanno ripreso i ruoli di Rocky Balboa e Ivan Drago in occasione di Creed II.


UCI Cinemas riapre nuove sale dal 6 luglio

Continua il lento ma progressimo ritorno alla normalità per l’intero circuito cinematografico UCI Cinemas. Dal 6 luglio sono previste nuove riaperture.

Attraverso un nuovo comunicato stampa, la direzione di UCI Cinemas ha previsto la riapertura di UCI Lissone (MB) e UCI Reggio Emilia, con la promessa di continuare a percorrere tale strada già nelle prossime settimane.

Ma diamo una lettura al comunicato ufficiale.

UCI CINEMAS (NUOVE RIAPERTURE)

Milano, 3 luglio 2020 – UCI Cinemas è lieta di annunciare che a partire dal prossimo 6 luglio UCI Lissone (MB) e UCI Reggio Emilia riapriranno al pubblico con la ripresa delle proiezioni. Prosegue così il processo di graduale riapertura del Circuito UCI Cinemas annunciato lo scorso 15 giugno con la riapertura delle multisala di UCI Bicocca (MI), UCI Orio (BG), UCI Porta di Roma (Roma) e UCI Luxe Campi Bisenzio (FI). UCI Cinemas coglie questa occasione per dare il bentornato ai clienti affezionati e ringraziarli per la loro pazienza e comprensione durante questo periodo difficile, confermando che nel corso delle prossime settimane è prevista la riapertura delle altre multisala del Circuito.

Nelle multisala di UCI Lissone e UCI Reggio Emilia, così come nelle multisala già riaperte, sono stati introdotti i nuovi protocolli di sicurezza a salvaguardia della salute e del benessere di tutto il pubblico e dello staff, come le nuove misure di distanziamento sociale che includono limitazioni nel numero di posti disponibili per ogni spettacolo e la garanzia di avere delle poltrone vuote tra gli spettatori. Sono state inoltre adottate misure speciali affinché il percorso all’interno del cinema possa avvenire senza alcun tipo di contatto diretto e infine sono state potenziate le procedure di pulizia, con interventi più regolari. Per ulteriori informazioni sui protocolli di sicurezza visitare il sito: www.ucicinemas.it/siamocinemapiusicuri.

Al ritorno in sala, gli spettatori di UCI Lissone e UCI Reggio Emilia potranno assistere ai nuovi film in uscita, come Gli Anni Amari e Il Grande Volo. Non mancheranno anche i grandi film delle passate stagioni, come Interstellar, Il Richiamo della Foresta, Star Wars: Gli Ultimi Jedi e Bohemian Rapsody a un prezzo speciale, con biglietti a partire da 4,90 euro.


365 GIORNI, DUFFY VUOLE LA RIMOZIONE: 'RENDE GLAMOUR LO SFRUTTAMENTO DELLA PROSTITUZIONE'

In questi giorni decisamente agitati (per usare un eufemismo) ci stiamo abituando alla rimozione o alla modifica di contenuti ritenuti inappropriati da film e serie TV: dagli episodi di Scrubs a quelli di Community, passando per film come Via col Vento e tanti altri ancora. L'ultimo caso riguarda 365 Giorni, il film erotico made in Netflix.

Il film, che racconta la storia di una ragazza rapita a cui il suo carceriere concede un anno di tempo per innamorarsi di lui, è prevedibilmente pieno di scene sessualmente esplicite e abbastanza violente che, secondo alcuni, rischierebbero di far passare messaggi decisamente sbagliati.

Ad alzarsi è stata ad esempio la voce della nota cantante Duffy: "Rende glamour la brutale realtà dello sfruttamento della prostituzione, del rapimento e della violenza sessuale. Questo non dovrebbe rappresentare intrattenimento o essere descritto e commercializzato come tale. Non riesco a immaginare come abbia fatto Netflix a non rendersi conto di quanto sia negligente, insensibile e pericoloso" ha scritto l'autrice di Mercy in una lettera indirizzata al co-fondatore di Netflix Reed Hastings.

Resta da vedere quale sarà il responso dei vertici della piattaforma e, sopratutto, che seguito avranno le parole della cantante. I fan, intanto, si sono detti shockati dalla veridicità di alcune scene di 365 Giorni


TOM CRUISE, DOPO MISSION: IMPOSSIBILE LO ASPETTA UN PERSONAGGIO INEDITO E OLTRE IL LIMITE

Dopo Jack Reacher - La prova decisiva e il successo di Mission: Impossible Rogue Nation e Fallout, che ha convinto Paramount ad affidare le chiavi del franchise al regista, Christopher McQuarrie vuole continuare a collaborare con Tom Cruise per un progetto che porterà una ventata di aria fresca nella carriera della star.

"Io e Tom stavamo pensando, se la serie fosse continuata, di prendere spunto dal successo di film come Deadpool e Joker e realizzare un capitolo rated-R che avrebbe trasposto la brutalità di quei romanzi. Eravamo pronti ad intraprendere una strada di questo tipo" ha spiegato il regista durante un'intervista con Empire.

Mentre il terzo capitolo di Jack Reacher è stato accantonato, i due sono attualmente al lavoro su un progetto rated-R che promette scintille: "Abbiamo dei piani per un personaggio molto lontano da Tom di cui abbiamo parlato e che speriamo di poter realizzare in futuro. Il franchise è andato avanti, e noi no. Perciò ora stiamo sviluppando qualcos'altro. La roba alla Jack Reacher di cui stiamo parlando ora sembra un giocattolo a confronto. Sono davvero molto, molto eccitato."

Purtroppo McQuarrie non ha voluto anticipare alcun dettaglio sulla trama o le atmosfere del film, a cui potrà dedicarsi solo una volta terminate le riprese di Mission: Impossible 7 e 8, le nuove avventure di Ethan Hunt in arrivo rispettivamente a novembre 2021 e novembre 2022.


X-MEN, UNA SPLENDIDA FAN ART IMMAGINA JENNIFER GARDNER NEI PANNI ARDENTI DELLA FENICE

L'ultima volta che abbiamo visto la Forza Cosmica della Fenice in un film sui Mutanti Marvel è stato nel deludente X-Men: Dark Phoenix di Simon Kinberg, capitolo conclusivo dell'Era mutante in casa Fox, ma ora che si sta lavorando al reboot cinematografico sotto l'egida Marvel Studios, i fan guardano già avanti. Molto avanti.

Impossibile infatti che venga scelta la famosa run vista già due volte al cinema, la prima volta in X-Men: Conflitto Finale di Brett Ratner, altre cocente delusione, ma una delle possibilità concrete di questo attesissimo reboot è che Kevin Feige e soci, oltre che lo o gli sceneggiatori scelti per la stesura del progetto, scelgano di riadattare per il grande schermo il personaggio di Jean Grey.

È davvero troppo presto per spingerci oltre che alcuni fan casting, però gli appassionati hanno dato qualche nome via web, e un artista via Instagram, tale Datrinti, ha pensato bene di trasformare in una splendida fan art la bella e talentuosa Jennifer Garner, lasciandole vestire gli ardenti panni di Jean Grey con già la Forza Fenice al suo interno.

Le immagino sono davvero splendide, e chissà che non possano anticipare un casting futuro dell'attrice nel ruolo (non sperateci però: è fantasticare).


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SOTTO IL SOLE DI RICCIONE, LUCA WARD LEGGE LA CANZONE DEI THE GIORNALISTI: ECCO IL VIDEO

Dopo la serie TV Summertime, Netflix ci porta ancora una volta sulle spiagge della riviera romagnola con Sotto il sole di Riccione, nuova pellicola originale del colosso dello streaming disponibile sulla piattaforma dal 1° luglio.

Diretto dallo YouNuts!, pseudonimo dietro il quale si celano Niccolò Celaia e Antonio Usbergo, al loro esordio alla regia di un lungometraggio dopo aver diretto videoclip musicali per cantanti quali Marco Mengoni, Alessandra Amoroso, Giorgia e Jovanotti, il film è nato da un'idea di Enrico Vanzina, autore della sceneggiatura insieme a Caterina Salvadori e Ciro Zecca.

Sulla colonna sonora dei The Giornalisti, il film segue le vicende di un gruppo di ragazzi in vacanza nella riviera romagnola interpretati da Cristiano Caccamo, Saul Nanni, Fotinì Peluso e Lorenzo Zurzolo. Nel cast troviamo anche Andrea Roncato nel ruolo di un ex bagnino playboy, Isabella Ferrari nel ruolo della madre di un ragazzo non vedente e infine Luca Ward, che per l'occasione ha recitato il testo di "Riccione", il famoso brano del gruppo uscito nel 2017.




SPIDER-MAN, JURASSIC PARK E OLTRE: LE SCENEGGIATURE DEI FILM DISPONIBILI GRATIS ONLINE

Cosa hanno in comune lo Spider-Man di Sam Raimi, Jurassic Park e Mission: Impossible? Beh, sono tutti stati sceneggiati da David Koepp, e l'autore ha ora deciso di rendere disponibili gli script completi dei suoi film.

A saltare subito all'occhio c'è il mitico Spider-Man del 2002, film che per certi versi spalancò le porte ai supereroi moderni, facendo in modo che venissero presi sul serio anche grazie ad una storia basata sull'importanza delle responsabilità e sul rispetto di certi valori. In attesa di scoprire se Koepp tornerà nel mondo dei cinecomics possiamo quindi ripassare le iconiche frasi pronunciate dal Peter Parker di Tobey McGuire e dall'odioso Goblin di Willem Dafoe.

C'è spazio anche per altri intramontabili capolavori però, primo tra tutti Jurassic Park: Il Regno Perduto, il capostipite che ha dato avvio ad un'affascinante saga arrivata fino ai nostri giorni con Jurassic World Dominion. Gli amanti di Spielberg saranno felici di poter leggere approfonditamente anche la sceneggiatura de La Guerra Dei Mondi, scritta sempre da Koepp sulla base del romanzo di H.G. Wells.

"Ecco una trentina di film che ho scritto, in varie fasi della loro evoluzione in sceneggiature. La maggior parte è riuscita ad essere prodotta, ma alcuni script sono stati respinti a causa della poca sensibilità dell'industria cinematografica, oppure erano solo delle pessime sceneggiature? Giudicate voi stessi. Credo che alcune di esse siano buone, altre meno, ma so che tutte mi hanno insegnato qualcosa. Spero che possano essere d'aiuto anche a voi", scrive Koepp sul suo sito.

I fan che hanno festeggiato i 16 anni di Spider Man 2 potranno anche dare un'occhiata ad una versione alternativa del sequel, intitolata Amazing Spider-Man e mai arrivata al cinema. Non resta che tuffarsi a capofitto tra i vari script per scoprire i segreti di uno sceneggiatore di successo.


TOM CRUISE, I 58 ANNI DI UNA STAR INOSSIDABILE E ALLERGICA ALLE CONTROFIGURE

A più di trent'anni di distanza dall'iconico ruolo di Maverick in Top Gun, sembra che Tom Cruise non sia quasi invecchiato. Guardando il trailer di Top Gun: Maverick, ritroviamo la stessa star che negli anni '80 era sulla cresta dell'onda e che adesso, nel 2020, compie 58 anni ma rimane uno dei nomi di prima grandezza che Hollywood offre.

Figlio di un ingegnere elettronico scomparso nel 1984, Thomas, e di Mary, insegnante di educazione fisica, il piccolo Tom cresce con problemi di dislessia ma la passione per la recitazione nasce proprio in quegli anni. Una passione condivisa con il wrestling, che dovrà abbandonare a causa di un grave infortunio e che lo indirizzerà definitivamente verso la carriera d'attore.

Trasferitosi a New York si mantiene con i lavori più disparati e inizia a comparire in piccoli ruoli, debuttando nel film di Franco Zeffirelli, Amore senza fine. Era il 1981. Candidato tre volte al premio Oscar come attore protagonista per Nato il quattro luglio e Jerry Maguire, e non protagonista per Magnolia di Paul Thomas Anderson, Tom Cruise è diventato ben presto uno degli attori più pagati di Hollywood, collezionando molti ruoli iconici, da Risky Business alla saga di Mission: Impossible, che contribuisce a farlo conoscere anche per il suo coraggio nell'affrontare sequenze pericolose in cui molti attori farebbero ricorso a stunt-man professionisti.
E così è stato anche per Top Gun: Maverick. Una star che oggi compie 58 anni e che sembra ancora, per certi versi, quel ragazzino trasferitosi a New York con il sogno di sfondare nel mondo del cinema. Contestato per il suo ruolo e il suo sostegno alla Chiesa di Scientology, Tom Cruise si è sposato con Mimi Rogers negli anni '80, per dieci anni con la collega Nicole Kidman e successivamente con Katie Holmes, dopo aver intrapreso una relazione con Penelope Cruz.


GUARDIANI DELLA GALASSIA VOL. 2, ECCO COM'È NATO DAVVERO IL CAMEO DI STAN LEE

James Gunn ha confermato che il cameo di Stan Lee in Guardiani della Galassia Vol. 2 fornisce una serie d'informazioni importanti sul Marvel Cinematic Universe sugli Osservatori. Secondo molti fan in realtà il personaggio del cameo di Stan Lee sia lui stesso un Osservatore. Si tratta di uno dei cameo più apprezzati dai fan Marvel.

Le teorie dei fan si sono aggiunte a quelle utilizzate dallo stesso James Gunn per trarre qualche ispirazione. Rivedere oggi gli ultimi cameo di Stan Lee fa sempre un certo effetto, dopo la scomparsa dell'icona indiscussa dell'universo Marvel.
Il riferimento al cameo è nato da una conversazione su Twitter, nel quale si parlava dell'introduzione nel canone di una teoria dei fan semplicemente perchè molto interessante e proveniente da una piccolissima appassionata dei film Marvel.

Un altro fan ha risposto che altri registi dovrebbero comportarsi in questo modo:"A volte, certo. Ad esempio la connessione di Stan Lee con gli Osservatori nel volume 2 è stata sicuramente ispirata alle teorie dei fan" ha scritto Gunn.
Nell'universo Marvel gli Osservatori sono la razza più antica e avanzata del cosmo che studia razze minori e gran parte del loro lavoro è legato all'educazione degli altri popoli; il più noto Osservatore è Uatu, essere sovrintendente della Terra. Prima dell'ammissione di questo dettaglio da parte di James Gunn nessun altro esponente Marvel aveva ammesso ufficialmente quest'ipotesi sul cameo di Lee.


BRIE LARSON, QUALE FILM SARÀ CONSIDERATO UN CLASSICO TRA 50 ANNI? ECCO LA CURIOSA RISPOSTA

Brie Larson ha lanciato il suo canale YouTube, annunciando ai fan alcune delle sue prossime interviste, tra cui la comica Lilly Singh e Sean Evans, conduttrice di Hot Ones. E proprio in Hot Ones a Brie Larson, che vi ha partecipato di recente, è stato chiesto quale fosse il film contemporaneo che tra 50 anni sarebbe stato considerato un classico.

"Penso che ci sia una grande possibilità che Ritratto della giovane in fiamme possa essere considerato un classico" ha dichiarato l'attrice.
Il film di Céline Sciamma ha vinto il Prix du scénario al Festival di Cannes 2019. Ambientato nella Bretagna del 1770, Ritratto della giovane in fiamme racconta la storia della pittrice Marianne, incaricata di ritrarre Héloïse, una giovane donna alla quale è stato imposto un matrimonio dopo aver lasciato il convento. Il rapporto tra le due ragazze si farà sempre più intimo.

Brie Larson ha raccontato di recente di aver partecipato ad un casting di Star Wars, saga che potrebbe vederla in futuro tra i protagonisti.
Larson è diventata nota al pubblico di tutto il mondo grazie ai ruoli da protagonista in Room, film grazie al quale ha ottenuto il premio Oscar alla miglior attrice protagonista e in Captain Marvel, dove interpreta Carol Danvers/Captain Marvel, invincibile eroina del film di Anna Boden e Ryan Fleck.
Il sequel di Captain Marvel potrebbe essere diretto da Angelina Jolie, come sembra richiesto da molti fan sul web.
Brie Larson tornerà nel ruolo anche nella Fase 4 del Marvel Cinematic Universe.


Edited by Triplethor - 3/7/2020, 20:09
 
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