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Triplethor
view post Posted on 6/7/2020, 12:08 by: Triplethor
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LUNEDI

06/07/2020



ZACK SNYDER’S JUSTICE LEAGUE – HANS ZIMMER E JUNKIE XL TORNERANNO PER LE MUSICHE

Zack Snyder’s Justice League riporterà il film alla visione del regista, colonna sonora compresa.

Come sappiamo, Hans Zimmer ha musicato sia L’Uomo d’Acciaio sia Batman v Superman, ma per il nuovo tema dell’Uomo Pipistrello è stato chiamato Junkie XL, dato che Zimmer aveva già scritto le musiche dell’eroe nella trilogia di Christopher Nolan. Snyder ha poi deciso di richiamare Junkie XL come unico compositore di Zack Snyder’s Justice League, ma l’arrivo di Joss Whedon per i reshoot ha sparigliato le carte: la colonna sonora è stata infatti affidata a Danny Elfman, che ha sostituito il musicista olandese.

Ebbene, quest’ultimo tornerà per la Snyder Cut, anche perché le sue musiche erano già pronte. La conferma arriva dallo stesso Snyder, che ha risposto alle domande di due fan su Vero:

https://i.imgur.com/xfLlyXdl.jpg

Evidentemente tornerà anche il tema musicale di Hans Zimmer. Il trailer sarà svelato il 22 agosto all’evento DC FanDome, ed è probabile che includa la “nuova” colonna sonora.

Come sappiamo, Zack Snyder’s Justice League includerà molti materiali inediti, tra cui le nuove scene “Knightmare”, le apparizioni di Darkseid e Martian Manhunter, il nuovo look di Steppenwolf e altro ancora. Snyder inserirà nuovi effetti speciali, finirà quelli incompleti, registrerà musiche e dialoghi aggiuntivi, infine monterà il tutto. Non è ancora chiaro se sarà distribuito come un film di quasi quattro ore o come una miniserie, suddiviso in capitoli. Uscirà nella prima metà del 2021 su HBO Max.

Zack Snyder, regista de L’Uomo d’Acciaio e Batman v Superman: Dawn of Justice, ha diretto Justice League prima di lasciare il compito a Joss Whedon in seguito a una tragedia personale. Il film è stato pesantemente modificato nei reshoot, ma la versione originale di Snyder sarà disponibile su HBO Max nel 2021.

In Justice League ci sono Batman (Ben Affleck), Superman (Henry Cavill), Wonder Woman (Gal Gadot), Aquaman (Jason Momoa), Flash (Ezra Miller), Cyborg (Ray Fisher), il Commissario Gordon (J.K. Simmons), Mera (Amber Heard), Alfred (Jeremy Irons) e Willem Dafoe (Vulko). L’antagonista è Steppenwolf, interpretato da Ciaran Hinds. La colonna sonora è firmata da Danny Elfman.

Vi terremo aggiornati.


TOM CRUISE E ALTRE STAR AMERICANE SARANNO ESENTATE DALLA QUARANTENA NEL REGNO UNITO

Sono passati circa due mesi da quando il governo britannico ha ufficializzato le linee guida per il ritorno sul set, ma le produzioni cinematografiche tardano a ripartire, anche perché devono riorganizzarsi per garantire la sicurezza dei propri dipendenti. Jurassic World: Dominion dovrebbe ricominciare domani, mentre l Segretario della Cultura Oliver Dowden ha infatti rivelato che Tom Cruise e altre star americane saranno esentate dalla quarantena di due settimane, una volta sbarcate sul territorio del Regno Unito. Dowden ne ha già parlato con Cruise, e durante la conferenza stampa ha aggiunto quanto segue:

I più grandi blockbuster del mondo e gli show televisivi di fascia alta sono realizzati in Gran Bretagna. La nostra creatività, la nostra esperienza e la nostra esenzione fiscale di grande successo per le nostre industrie dello schermo significano che siamo una location molto richiesta, capace di offrire in cambio un grande ritorno per la nostra economia. Vogliamo che l’industria si riprenda, ed esentare piccoli gruppi essenziali dei cast e delle troupe dalla quarantena fa parte del nostro continuo impegno a far ripartire le macchine da presa in sicurezza.

Tra le suddette misure di sicurezza c’è anche l’obbligo, per le troupe, a vivere in “bolle” ambientali vicine alla produzione. Il cast di Jurassic World: Dominion si è già sottoposto alla quarantena, ma gli altri film potranno certamente giovarsi di queste decisioni, accelerando il ritorno sui set.

Per Mission: Impossible 7 e 8 si parlava di settembre: non sappiamo se, a questo punto, i film di Christopher McQuarrie potranno ricominciare in anticipo. Il settimo capitolo della saga action-spionistica sarebbe dovuto uscire nel luglio del 2021, ma è stato rinviato al 19 novembre dello stesso anno. Vi terremo aggiornati. Batman, Animali fantastici 3 e Mission: Impossible 7 e 8 sono ancora fermi. Ebbene, l’esecutivo ha trovato un modo per velocizzare le cose.

Per il momento, nel cast figurano Tom Cruise, Ving Rhames, Simon Pegg, Rebecca Ferguson, Vanessa Kirby, Pom Klementieff, Hayley Atwell, Shea Whigham, Esai Morales e Henry Czerny.

Dopo il successo commerciale e critico di Mission: Impossible – Rogue Nation e Mission: Impossible – Fallout, regia e sceneggiatura sono state affidate nuovamente a Christopher McQuarrie, che ha cominciato una collaborazione con Tom Cruise fin da Jack Reacher. Ha inoltre vinto il premio Oscar con Bryan Singer per la sceneggiatura de I soliti sospetti.


ADDIO A ENNIO MORRICONE: IL GRANDE COMPOSITORE SI SPEGNE A 91 ANNI

Ennio Morricone, uno dei più grandi compositori della storia del cinema, si è spento nella notte in una clinica romana: era stato ricoverato per le conseguenze di una caduta.

Parliamo ovviamente di un musicista leggendario, le cui opere sono talmente radicate nell’immaginario collettivo da divenire riconoscibili nel giro di pochissime note. Nato a Roma nel 1928, si diploma al Conservatorio di Santa Cecilia e comincia a suonare come trombettista in varie orchestre romane. Si dedica a vari arrangiamenti di musica leggera (tra cui alcuni grandi successi di Edoardo Vianello e Sapore di sale di Gino Paoli), prima di iniziare una storica collaborazione con Sergio Leone, suo compagno di classe alle elementari.

La sua prima colonna sonora è quella di Per un pugno di dollari (1964), cui seguono gli altri spaghetti-western del regista romano: Per qualche dollaro in più (1965), Il buono, il brutto, il cattivo (1966), C’era una volta il West (1968) e Giù la testa (1971). Il sodalizio si conclude forzatamente con l’ultimo film di Leone, il gangster movie C’era una volta in America (1984). Ha lavorato anche con altri registi italiani (Sergio Corbucci, Duccio Tessari, Bernardo Bertolucci, Giuseppe Tornatore…) e con grandi registi americani come Terrence Malick, John Carpenter, Brian De Palma, Mike Nichols, Oliver Stone e Quentin Tarantino.

Dopo numerose candidature agli Academy Awards (I giorni del cielo, Mission, The Untouchables – Gli intoccabili, Bugsy, Malèna) e una statuetta onoraria, nel 2016 vince l’Oscar per la colonna sonora di The Hateful Eight, diretto dallo stesso Tarantino. Ha ottenuto inoltre tre Grammy Awards, quattro Golden Globes, sei BAFTA, dieci David di Donatello, undici Nastri d’Argento, due European Film Awards, un Leone d’Oro alla carriera e un Polar Music Prize, premio dell’Accademia Reale Svedese di musica (è stato il primo italiano a riceverlo). Ha venduto più di 70 milioni di dischi nel corso della sua incredibile carriera.

Sarà per sempre ricordato come uno dei più musicisti più influenti della Settima Arte.


Carlo Verdone ricorda Ennio Morricone: “Ha dato grazia e poesia ai miei primi due film”

Carlo Verdone è uno dei primi registi ad aver lavorato con Ennio Morricone che ricorda il grande maestro morto questa notte a 91 anni, e lo fa affidando un messaggio al suo canale Facebook:
Oggi Ennio non c’è più.
E tutti noi siamo orfani di un sublime compositore conosciuto in tutto il mondo. La sua grandezza deriva da due elementi: il fatto di aver studiato musica contemporanea con Goffredo Petrassi e la sapienza dell’arrangiamento.
Un arrangiamento solenne, nostalgico, potente e spesso ironico.
Ennio Morricone sarà immortale per il suo talento inarrivabile che lo portava ad esaltare qualsiasi film. Gli vorrò sempre bene, ricordandolo per aver dato grazia e poesia ai miei primi due film.


Morricone scrisse la colonna sonora di Un sacco bello, il primo lungometraggio diretto da Verdone nel 1980, e Bianco, rosso e Verdone, uscito l’anno successivo. Verdone è uno dei tantissimi registi italiani con cui ha lavorato il maestro, nomi come Sergio Leone, Bernardo Bertolucci, Dario Argento, Mauro Bolognini, Giuseppe Tornatore, Umberto Lenzi, Ricky Tognazzi, Lina Wertmüller, Marco Bellocchio, Carlo Lizzani, Pier Paolo Pasolini, Gillo Pontecorvo, Sergio Corbucci, Sergio Sollima, Mario Bava, Elio Petri, Roberto Faenza, Giuseppe Patroni Griffi, Luigi Comencini, Renato Castellani, Francesco Rosi, Franco Zeffirelli, Liliana Cavani, Tinto Brass, Alberto Bevilacqua, i fratelli Taviani, Aldo Lado.


DC Fandome: James Gunn smentisce un presunto leak del programma

Un leak su Reddit sul presunto programma del DC Fandome ha avuto vita breve.
James Gunn, regista di Guardiani della Galassia, è infatti intervenuto prontamente su Twitter per smentire le voci di corridoio: “Scusate se vi smorzo l’entusiasmo, ma non è vero“.

Ricordiamo che la DC Fandome sarà una convention virtuale dedicata al “Multiverso DC” con un’esperienza virtuale globale di 24 ore ad accesso gratuito. L’appuntamento è fissato al 22 agosto: si parlerà di cinema, serie tv, ma anche giochi, fumetti con interventi di personalità del mondo dell’intrattenimento.

Il finto programma parlava di annunci, trailer, casting e così via, come potete vedere dai tweet allegati:

https://twitter.com/DarkKnight83_/status/1...mma%2F436871%2F

La convention durerà un giorno e coinvolgerà i fan in tutto il mondo. Si attende la partecipazione di numerosi attori e protagonisti dell’Universo DC al cinema, in tv, nei giochi e nei fumetti. La Warner ha già confermato che i film di cui si parlerà saranno:

Aquaman
The Batman
Black Adam
SHAZAM!
The Flash
SnyderCut
The Suicide Squad
WonderWoman 1984


Queste le serie tv:

Batwoman
Black Lightning
DC Super Hero Girls
DC’s Legends of Tomorrow
DC’s Stargirl
Doom Patrol
The Flash
Harley Quinn
Lucifer
Pennyworth
Supergirl
Superman & Lois
Teen Titans GO!
Titans
Watchmen
Young Justice: Outsiders


Star Wars: il ritorno di Palpatine era pianificato da prima che Gli Ultimi Jedi uscisse al cinema

Il ritorno di Palpatine nell’Episodio 9 di Star Wars è stato uno degli argomenti più dibattuti dai fan fin dal giorno in cui Ian McDiarmid è apparso sul palco della Star Wars Celebration svoltasi a Chicago nell’aprile del 2019.
Per molti, l’eccitazione dell’annuncio non è stata ripagata da un’attenta gestione narrativa dei “perché” collegati alla ricomparsa del leggendario villain del pantheon di Star Wars tanto che non manca chi ha etichettato la cosa come “aggiunta dell’ultima ora” per cercare di riconquistare l’amore di quel segmento di fandom che non ha apprezzato Gli Ultimi Jedi di Rian Johnson.

Come noto, nella versione di Star Wars 9 che avrebbe dovuto girare Colin Trevorrow (ecco alcuni dettagli sul film mai girato), l’Imperatore Galattico non era presente e stando inoltre a quello che a fine dicembre il co-sceneggiatore di L’Ascesa di Skywalker Chris Terrio ha avuto modo di dichiarare, in buona sostanza la scelta di riavere in scena Palpatine è stata della presidente della Lucasfilm Kathleen Kennedy:

“Kathy Kennedy e Michelle Rejwan avevano delle idee chiare sul come finire la storia. E in queste idee chiare rientravano alcuni snodi narrativi che loro volevano che noi impiegassimo. Ma ci hanno dato anche notevole libertà. Sapevamo che Rey e Kylo Ren erano le chiavi imprescindibili della Trilogia, ma sapevamo anche che non potevamo non trovare la redenzione per Kylo Ren, il figlio di han e Leia. Ci sembrava che fin dall’inizio, da quando JJ ha posto le basi di Kylo Ren nell’Episodio VII, fosse un personaggio corrotto da qualcosa di più grande di lui che lo aveva portato a fare delle scelte sbagliate per tutto questo tempo […] La fonte del male che serpeggia per la galassia è questo spirito oscuro che aspetta il giusto momento per tornare in azione. L’entità conosciuta come Palpatine in questa versione – il suo corpo è morto nel Ritorno dello Jedi – è paziente e ha atteso a lungo dalla sua tana. E non posso parlare per la totalità delle idee di Kathy ma aveva questa visione d’insieme su come dovevano essere impostati questi nove film.

Un paio di giorni fa, Phil Szostak, direttore creativo della Lucasfilm nonché autore degli artbook di tutti i nuovi Star Wars ha ricondiviso un bozzetto preliminare del “clone” di Palpatine postato su Twitter dallo scenografo di Star Wars 9 spiegando che l’idea di riportare in scena il villain per eccellenza della saga risale addirittura a prima che Gli Ultimi Jedi arrivasse nei cinema:

https://twitter.com/kev_jenkins/status/127...ema%2F436861%2F

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, gli altri film della saga e le varie serie animate di Star Wars sono disponibili su Disney+, la piattaforma streaming della Disney.

Nel cast del film abbiamo ritrovato Mark Hamill (Luke Skywalker), Anthony Daniels (C-3PO), Billy Dee Williams, Carrie Fisher (grazie a materiale d’archivio) e ovviamente i nuovi protagonisti Daisy Ridley, Adam Driver, John Boyega, Oscar Isaac, Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran, Joonas Suotamo, Billie Lourd (figlia di Carrie Fisher), Lupita Nyong’o. Nuovi membri del cast sono Naomi Ackie, Keri Russell e Richard E. Grant.

Il lungometraggio è uscito nelle sale cinematografiche lo scorso 18 dicembre e ha incassato, a livello globale, 1.074 milioni di dollari.


Spider-Man: David Koepp diffonde la sceneggiatura originale del suo “Amazing Spider-Man”

David Koepp ha aggiunto al suo sito ufficiale la sceneggiatura originale del suo “Amazing Spider-Man“.
Lo sceneggiatore che si cela dietro grandi successi come Jurassic Park e Mission: Impossible aveva dei piani ben precisi per la prima trilogia di Spider-Man di Sam Raimi. Dopo aver lavorato al primo film, lo sceneggiatore non tornò per i successivi pur avendo delle idee ben chiare:

In sostanza la mia idea della trilogia era il racconto della storia di Gwen Stacy e Harry Osborn, ma avevo programmato tutto in modo diverso. Volevo che Gwen fosse uccisa alla metà del secondo film per seguire un po’ il modello di L’impero colpisce ancora. C’erano altri cattivi che volevo usare e in genere un modo diverso di raccontare quella storia.

Gwen alla fine fu introdotta in Spider-Man 3 di Raimi con il volto di Bryce Dallas Howard, ma non ebbe su Peter lo stesso impatto della Gwen dei fumetti.

Koepp ebbe in realtà la possibilità di tornare a lavorare al reboot di Spider-Man, visto che fu in trattative per un certo periodo di tempo per scrivere The Amazing Spider-Man 2 e The Amazing Spider-Man 3, ma lo sceneggiatore ha ammesso di aver perso interesse a un certo punto.

Tra gli archivi potete trovare anche Jurassic Park, Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo e Mission: Impossible.


Come pensava Ennio Morricone

Ci sono un paio di cose che ampiamente note riguardo Ennio Morricone, morto questa notte a 91 anni: ha composto una quantità mostruosa di musica in vita (“Ma in confronto a Mozart o Palestrina sono un disoccupato” disse al New York Times una quindicina d’anni fa) e ha alternato composizioni alte e colte con altre più popolari e commerciali.
Il mondo del cinema e della cultura rende omaggio a Ennio Morricone
Edgar Wright ricorda Ennio Morricone condividendo le sue colonne sonore: “Trasformava un bel film in arte”
Quello che si sa meno però è che tipo di persona fosse e da dove venisse quest’incredibile etica del lavoro e questa dedizione mostruosa. Quanto cioè la creatività e la vena che pareva inesauribile venissero da un’attitudine che è l’opposto di quella che colleghiamo all’arte. Nascevano da un rigore, un metodo e un inquadramento che sembrano più quello dell’ingegnere che quello dell’artista.

Se parliamo della sua carriera da compositore per il cinema l’apparato concettuale e teorico che guidava il suo lavoro era preciso ed inesorabile: “Concettualizzare i sentimenti e sentimentalizzare i concetti”. A partire da questo componeva ed ideava adattandosi a stili e registi diversi.

Per arrivare anche a 8-9 film musicati in un solo anno Ennio Morricone aveva ideato sistemi inesorabili. Appassionato di risoluzione di problemi e creazione di standard si era inventato un sistema tutto suo di scrittura della musica, una scrittura semplificata s’intenda, per appuntare idee, tramite il quale poteva, mentre gli veniva proiettato un film, cominciare a concepire suoni e armonie. Lo fece per esempio per Novecento di Bertolucci.

Come ha raccontato nella masterclass degli anni ’80 resa pubblica dal Centro Sperimentale un’altra tecnica che aveva, quando gli veniva chiesto di comporre prima che il film fosse finito, era di chiedere alla moglie di leggergli tutta la sceneggiatura (è facile ipotizzare con risultati esilaranti, erano due signori d’altri tempi della Roma bene, sarebbe bello assistere alla lettura dello script di La Cosa da parte della signora Morricone) e mentre la moglie legge lui di nuovo appunta, crea e inventa già sul momento.

Non aveva nessun problema ad adattare il suo lavoro alle condizioni del film, una volta accettata una commissione aveva una dedizione fortissima a realizzare la volontà di regista e produzione. Per Mission (quando era già famosissimo e venerato) compose il tema di flauto seguendo lui i movimenti delle dita di Jeremy Irons che si vedono sullo schermo, così da inventare un tema in linea con quel che si vede sullo schermo.

Quando poi arrivava il momento della composizione e della scrittura propriamente dette, quello del lavoro più intenso, si chiudeva per circa un mese in casa non facendo altro tutti i giorni tutto il giorno “specialmente il sabato e la domenica, che sono i giorni migliori perché il telefono squilla meno” raccontava sempre al New York Times nel 2007.

Viveva per il lavoro in un certo senso, anche se ha avuto una famiglia e dei figli, ma il suo rigore riguardo la propria arte e la propria produzione era pazzesco. Sentiva molto forte il bisogno di usare un linguaggio comprensibile dalla media degli spettatori non perché davvero volesse essere popolare (non lo era per niente quando componeva musica colta per se stesso, senza commissioni) ma per responsabilità nei confronti del regista. E questo gli causava dilemmi, era combattuto e, diceva “bisogna tenere conto di tutto questo per lavorare senza finire a sputarsi in faccia allo specchio al mattino per i condizionamenti del mercato ma mantenendo la dignità professionale e artistica che un compositore deve sempre avere”.

Non era infrequente che disprezzasse alcuni dei mezzi o dei suoni o degli strumenti che usava per lavoro e con i quali cercava di fare il lavoro migliore. “Ma che è uno strumento il fischio? No, mica è uno strumento” diceva quando gli si chiedeva della rivoluzione portata nelle colonne sonore inserendo elementi prima sconosciuti. Aveva portato fruste e rumori nelle colonne sonore degli spaghetti western perché, nella sua visione, erano film e generi estremamente popolari e allora lui avrebbe usato forme più basse, strumenti più popolari (la chitarra elettrica surf) e anche i rumori.

Aveva un’idea altissima del proprio lavoro e della propria categoria. Disprezzava con facilità tutto quello che non ne era all’altezza come le canzonette in primis, cioè la musica pop e di quelli che lui chiamava “rockisti”. I Metallica da decenni aprono i loro concerti con una versione loro di L’estasi dell’oro ed è facile applicare a ciò queste sue parole più generiche: “Io a quella semplicità ci arrivo per altre ragioni e non per le loro. Cioè non per carenza ma per coerenza storica”.

Ma spesso disprezzava apertamente anche i registi che non capivano la musica. Dai suoi racconti alle volte traspariva un malcelato disgusto come quando spiegava come aveva ingannato Pontecorvo che di musica capiva poco, fingendo di dargli quel che lui voleva quando in realtà era quel che stava più a cuore a Ennio Morricone. Pontecorvo andava fiero di aver suggerito la melodia di il tema di Alì in La Battaglia di Algeri, Morricone diceva “Lui venne da me con queste quattro note… Poi io ci ho composto intorno un tema, che è anche rivoluzionario”. E nonostante la profonda e grande amicizia con Leone (che viene dalle elementari) anche su di lui scherzava raccontando come capisse molto poco di musica e fosse facile a “raggirarsi” per ottenere di imporre il tema o il tono o l’arrangiamento che voleva facendo pensare a Leone che fosse una sua idea.

Aveva un’alta opinione di se stesso. E a ben donde. Durante gli anni ’80 ad un certo punto smise di lavorare per il cinema americano, nonostante fosse richiesto perché scoprì di colpo che era pagato come i peggiori compositori americani. E lo scoprì di colpo perché in realtà per timidezza e inclinazione personale lui non voleva mai parlare di soldi. Non voleva parlarne ma se la prese quando scoprì che era pagato poco. Solo dopo Mission cambiò tutto e diventò il più pagato in assoluto (e lo diceva con una certa soddisfazione “Ora sono pagato ai massimi livelli“) ricominciando a lavorare per gli americani.

Infine però la cosa che forse sorprende di più è quanto pensasse che la musica sia superflua nei film. Non solo Ennio Morricone era fermamente convinto che un film propriamente detto, un’opera completa e riuscita in tutte le sue parti dovesse bastare a se stesso con il proprio linguaggio e quindi non dovesse appoggiarsi al linguaggio di un’altra arte (la musica per l’appunto), ma anche quando lo faceva riteneva che troppa musica in un film fosse inutile perché dopo un po’ il pubblico si perde e non riesce ad apprezzare le idee psicologiche e gli obiettivi che questa ha. Dall’altro lato però pensava anche che, una volta che una musica c’è si debba sentire, si debba notare: “La musica che non si sente nei film è brutta musica” era la sentenza espressa in un’intervista alla BBC.


Non è un paese per vecchi, Josh Brolin torna a parlare del film con i fratelli Russo

L’ultimo episodio di “Pizza Film School” dei fratelli Russo è dedicato a Non è un paese per vecchi, il film con Tommy Lee Jones, Javier Bardem, Josh Brolin del 2007 scritto e diretto da Joel ed Ethan Coen sulla base dell’omonimo romanzo di Cormac McCarthy.
Per l’occasione i registi hanno reclutato uno dei protagonisti del film che loro conoscono particolarmente bene: parliamo di Josh Brolin, che ha interpretato Thanos nei film dell’Universo Cinematografico Marvel.

La collaborazione con i fratelli Coen, Thanos vs. Llewelyn, le riprese di un mockumentary non autorizzato – nell’episodio di questa settimana abbiamo parlato di tante cose” hanno preannunciato i registi.

Trovate la puntata nel video qui in alto.

Ricordiamo che i fratelli Russo hanno annunciato la nuova iniziativa lo scorso maggio con l’obiettivo di parlare di cinema e dispensare consigli a cadenza regolare.

Questa la sinossi del film del 2007:

Llewelyn Moss trova, in una zona desertica, un camioncino circondato da cadaveri. Il carico è di eroina e in una valigetta ci sono due milioni di dollari. Che fare? Llewelyn è una persona onesta ma quel denaro lo tenta troppo. Decide di tenerselo dando il via a una reazione a catena che neppure il disilluso sceriffo Bell può riuscire ad arginare. Moss deve fuggire, in particolare, le ‘attenzioni’ di un sanguinario e misterioso inseguitore.


Il mondo del cinema e della cultura rende omaggio a Ennio Morricone

Ennio Morricone è morto: il maestro premio Oscar, uno dei più grandi compositori italiani del ventesimo secolo, si è spento questa notte a 91 anni e da quando la notizia è stata diffusa il mondo del cinema, della cultura e persino della politica ha iniziato a piangere la sua scomparsa.

Sul fronte politico, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha diffuso un comunicato:

La scomparsa di Ennio Morricone ci priva di un artista insigne e geniale. Musicista insieme raffinato e popolare, ha lasciato un’impronta profonda nella storia musicale del secondo Novecento. Attraverso le sue colonne sonore ha contribuito grandemente a diffondere e rafforzare il prestigio dell’Italia nel mondo. Desidero far giungere alla famiglia del Maestro il mio profondo cordoglio e sentimenti di affettuosa vicinanza.

Il premier Giuseppe Conte ha scritto un breve messaggio sui social:

Ricorderemo sempre, con infinita riconoscenza, il genio artistico del Maestro Ennio Morricone. Ci ha fatto sognare, emozionare, riflettere, scrivendo note memorabili che rimarranno indelebili nella storia della musica e del cinema.

E il ministro della cultura Dario Franceschini:

Un giorno triste per la cultura, con Ennio Morricone ci lascia uno dei grandi maestri italiani, un musicista di raffinata bravura che con le sue melodie ha saputo emozionare e far sognare il mondo intero che lo ha ricambiato con i più importanti premi e riconoscimenti, a partire dagli Oscar per le sue leggendarie colonne sonore. Ho avuto la fortuna di incontrarlo e non scorderò quell’energia e quella forza che era capace di trasmettere anche con il solo sguardo. Sono vicino ai familiari in questa triste giornata.

I tributi dal mondo del cinema sono innumerevoli, e li elencheremo qui e sul sito nelle prossime ore.

Il compositore di colonne sonore Daniel Pemberton:

Diamine. Ennio Morricone ci ha lasciati. Il modo in cui mescolava suoni sperimentali, melodie commoventi ed emozioni pure in tutto quello che faceva lo ha reso, per me, il più grande compositore di colonne sonore di sempre, ha avuto un’enorme influenza sul mio lavoro.

Aurelio De Laurentiis:

Con Ennio Morricone se ne va un pezzo di cinema mondiale. Una testimonianza di quanto gli italiani possano essere protagonisti ovunque. La musica, un legame universale per unire tutti in un abbraccio globale d'amore e di comunanza ideale.(continua)

La sua umiltà, unita a una grandezza mai ostentata, gli ha permesso di supportare piccoli e grandissimi film profondendogli un'anima unica che li ha resi indimenticabili e perfetti. (continua)

Un abbraccio sentito alla moglie Maria e al figlio Andrea che ha tutte le qualità di musicista per continuare l'opera del padre. Un forte abbraccio anche agli altri figli Giovanni, Marco e Alessandra. Aurelio de Laurentiis #ADL


anna foglietta

La Musica di Ennio Morricone ha reso il GRANDE CINEMA indimenticabile..bastava una nota ed era subito EMOZIONE. Un dono dato ai grandi. Ed ora? Una perdita epocale #enniomorricone

IL MONDO DELLA CULTURA

Il comunicato di Agis, l’associazione generale italiana dello spettacolo:

“La scomparsa di Ennio Morricone segna un giorno triste e doloroso per la musica e la cultura italiana ed internazionale. Con lui perdiamo uno dei più grandi compositori della nostra contemporaneità, le cui opere, soprattutto, ma non solo, legate al mondo del cinema, ci hanno accompagnato per buona parte della nostra vita”. Così Carlo Fontana, Presidente AGIS – Associazione Generale Italiana dello Spettacolo – ricorda il grande musicista italiano, scomparso questa notte a Roma. “Sarebbe praticamente impossibile – continua Fontana – ricordare tutti i capolavori che Morricone ci ha regalato nel corso della sua lunga ed intensa carriera. Un ‘unicum’ della scena musicale che fino all’ultimo non ha rinunciato a salire sul palco, e la cui grandezza è stata riconosciuta in tutto il mondo, consacrata con la consegna nel 2007 dell’Oscar alla carriera”. “Al tempo stesso – sottolinea il Presidente AGIS – lo ricordo anche come raffinatissimo Direttore d’Orchestra, ruolo che ha saputo fin da subito ricoprire in maniera ineccepibile, tanto da portarlo ad esibirsi con le più prestigiose orchestre”. “L’AGIS – conclude Fontana – unitamente a tutte le associazioni ad essa aderenti, esprime le più sentite condoglianze ai familiari di Morricone, e partecipa con loro al dolore per la sua perdita”.

E il comunicato di Francesco Rutelli, presidente ANICA:

Ennio ha riempito le vite di tutti noi di invenzioni che non finiranno mai: capolavori eterni del Cinema non esisterebbero senza le sue musiche. Io voglio ricordare il suo impegno pubblico: non è mai mancato negli appuntamenti per la libertà e la democrazia in Italia. E un affetto sincero tra noi, dalle battaglie per i diritti civili, al Comune di Roma (che ebbe in dono la sua musica), alla cerimonia per i 90 anni che abbiamo organizzato nell’Aula Magna all’Universita’ La Sapienza. Se cerchiamo il genio italiano, eccolo: un uomo che si è fatto da solo, e non ci ha mai lasciati soli, in ogni angolo del tempo e dello spazio.

Lorini di ANEC:

“Una perdita dolorosa per il Cinema e la Cultura internazionali”: così Mario Lorini, Presidente dell’Associazione Nazionale Esercenti Cinema (ANEC), esprime il cordoglio di tutto l’esercizio cinematografico alla notizia della scomparsa del Maestro Ennio Morricone, artefice di oltre 400 colonne sonore, molte delle quali divenute leggendarie. Un talento unico della composizione e della direzione d’orchestra, ha regalato al cinema gran parte della sua carriera, contribuendo spesso in maniera decisiva al successo di film, di generi, di autori grazie a melodie, a innovazioni, a sperimentazioni che ne hanno fatto una celebrità mondiale, riempiendo arene e teatri prestigiosi fino allo scorso anno. A partire dai western di Sergio Leone, Morricone ha dato lustro e risonanza internazionale al cinema italiano. Senza trascurare le composizioni non legate alla Settima Arte (da lui definite “musica assoluta”) né i successi di musica pop, ha legato il suo nome a una moltitudine di registi di pregio anche quando erano appena esordienti: Argento, Bellocchio, Bertolucci, Bolognini, Cavani, Faenza, Ferreri, Lizzani, Montaldo, Pasolini, Petri, Pontecorvo, i Taviani, Wertmuller solo per citarne alcuni; all’estero con Almodovar, De Palma, Fuller, Joffé, Levinson, Malick, Nichols, Polanski, Stone. Personaggio amatissimo dal pubblico che affollava i suoi concerti, tributandogli ovazioni degne di una rockstar”, conclude Lorini, “della carriera di Morricone ci preme ricordare in particolare il solido legame professionale che lo univa a Giuseppe Tornatore e la stima di cui ha goduto negli Stati Uniti, con l’Oscar alla carriera e quello vinto nel 2016 per “The hateful eight” di Quentin Tarantino, uno dei suoi più grandi estimatori. Uomo riservato, schivo, dalla profonda umanità, Ennio Morricone si è imposto con le sue opere immortali e la sua audacia compositiva: da anni una figura di culto, lascia un patrimonio musicale di rara qualità e finezza espressiva”.

L’accademia nazionale di Santa Cecilia, dove il Maestro si diplomò e con cui mantenne sempre legami strettissimi, lo ricorda così:

Sembrava immortale. Del tutto appropriato che una creatura alla quale il Fato e la volontà hanno riservato il compito di regalare felicità a milioni di persone fosse premiata in qualche modo. Invece se n’è andato, con discrezione e dignità, come era nel suo stile. Rimane però, per tutti il frutto del suo Genio, quella musica eccezionale che risuona in tutto il pianeta come le straordinarie partiture di quella che lui definiva “musica assoluta” che Santa Cecilia ha avuto la fortuna di battezzare tante volte insieme al M° Pappano, la sua Orchestra e il suo Coro. Il Mondo, non solo quello della musica, è in lutto e lo è anche l’Accademia, legata da decenni da amicizia fraterna a Morricone, che era fierissimo del titolo di accademico al quale teneva molto e che non ha mai mancato, nella sua lunga carriera, di partecipare alla vita e alle attività della nostra istituzione. Anche per questo motivo siamo stati orgogliosi, insieme agli amici musicisti più cari, la SIAE e la sua famiglia, di festeggiare i suoi novant’anni con un grande concerto davanti a tanti amici e ospiti, tra i quali il Capo dello Stato.
Ciao Caro Maestro, grazie per tutto quello che ci hai regalato. Sembravi immortale e, in realtà, lo sei.


Anche Hideo Kojima ha reso onore al compositore:

Sono sconvolto nell’apprendere della morte di Ennio Morricone.

Comprai la colonna sonora di La leggenda del pianista sull’oceano. Utilizzai la sua canzone “Here’s to You” di Joan Baez per MGS V: Ground Zeroes, la canzone utilizzata nel film Sacco e Vanzetti.


Edgar Wright ricorda Ennio Morricone condividendo le sue colonne sonore: “Trasformava un bel film in arte”

Dopo la scomparsa di Ennio Morricone, arrivano online le prime reazioni alla notizia struggente: tra i primi c’è stato Edgar Wright, che ha deciso di rivolgere un pensiero al leggendario compositore, che vi riportiamo qui di seguito:

Da dove cominciare con il compositore iconico Ennio Morricone? Riusciva a trasformare un film medio in un film imperdibile, un bel film in arte, un bellissimo film in leggenda. È tutta la vita che lo ascolto. Che opere che ha lasciato in eredità.

Il regista ha poi condiviso alcune delle migliori colonne sonore in un lungo thread su twitter, da “Il buono, il brutto e il cattivo” a “La donna invisibile”, da “Per qualche dollaro in più” a “Quattro mosche di velluto grigio”, senza dimenticare “Gli intoccabili”, “La cosa” e “Bastardi senza gloria”.

In un altro tweet ha poi aggiunto:

La cosa incredibile di Il buono, il brutto e il cattivo è che “L’estasi dell’oro” è la penultima traccia. Ennio sgancia uno dei motivi più belli di tutti i tempi e poi crea a ruota un altro classico.

Ennio Morricone è morto nella notte a 91 anni. L’avvocato e amico di famiglia ha comunicato che Morricone si è spento all’alba a Roma, “con il conforto della fede”:


Chris Evans racconta la tripla, fallimentare audizione per Observe and Report con Seth Rogen

Chris Evans, grazie al ruolo di Captain America nell’Universo Cinematografico della Marvel, è uno degli attori più conosciuti e riconoscibili attualmente in attività.

Eppure, nonostante l’esperienza e la notorietà acquisiti col tempo, anche Chris Evans ha avuto un periodo in cui l’ansia poteva avere la meglio durante le audizioni. Ed è proprio questo l’argomento che la star ha toccato durante una recente intervista in cui ha spiegato il “curioso” incidente che, per ben tre volte, gli è accaduto durante i provini per Observe and Report, la commedia di Jody Hill con Seth Rogen.

Sono entrato nella stanza e c’erano Seth, il regista e il produttore. Per qualche strana ragione, il mio cervello ha iniziato a gridare e urlare “No, no, no”. Ho cominciato l’audizione e dopo tre battute ho avuto questa vampata di calore, ho cominciato a sudare e la mia faccia è diventata rossa. Nel mezzo dell’audizione ho detto “Mi spiace ragazzi, mi devo fermare”. Me ne vado nel corridoio, faccio mente locale e rido di me stesso. Torno dentro, ricomincio e, ca**o, succede di nuovo. Comincio a sudare e mi devo fermare ancora. Mi hanno fatto tornare un paio di giorni dopo e, assurdo ca**o, succede ancora! Ho questa vampata di caldo e sudore e devo fermare l’audizione. Mi sono militato a dire “Ragazzi, mi dispiace tanto. Meglio che me ne vado”. Ovviamente non ho ottenuto la parte.

Parlando di ruoli poi ottenuti, qualche giorno fa Chris Evans ha ammesso di provare una certa nostalgia per l’UCM:

Ora come ora sto lavorando ad altre cose. Penso che Cap abbia avuto un arco narrativo molto complicato da completare e, per me, hanno fatto davvero un buon lavoro lasciandogli completare il suo viaggio. Se vuoi rivisitare il personaggio, non puoi farlo solo per raccogliere quattrini. E neanche perché è il pubblico che lo chiede perché vuole emozionarsi con lui. Cosa stiamo rivelando? Cosa stiamo aggiungendo alla sua storia? Ci sarebbero davvero tante questioni con cui fare i conti.


Hamilton: gli spettatori notano l’intensa salivazione di Jonathan Groff durate lo spettacolo

Hamilton (la versione filmata del pluripremiato musical di Lin-Manuel Miranda) ha debuttato la scorsa settimana sulla piattaforma Disney+ .
Nel cast del sopracitato musical troviamo anche Jonathan Groff (Mindhunter, Frozen) nei panni di King George. Tuttavia gli spettatori che hanno avuto modo di vedere lo spettacolo in streaming sulla piattaforma Disney hanno notato che l’attore, mentre canta, tende ad avere una discreta salivazione che lo porta a “sputare” durante le sue performance canore.

Non è insolito che i cantanti sputino un po’ durante le loro performance canore, ma ciò è bastato per far diventare Groff di tendenza su Twitter nello scorso weekend.


Jurassic World: Dominion, una foresta “giurassica” nelle nuove foto dal set

Sono pronte a ripartire, nel Regno Unito, le riprese di Jurassic World: Dominion e le ultime foto rubate dal set lo dimostrano.
Dovrebbe trattarsi, come potete vedere, degli Hawley Woods, una foresta di Farnborough, nel Regno Unito.

La troupe negli ultimi giorni ha ricoperto gli alberi di muschio e posizionato anche alberi caduti per dare all’atmosfera un clima un po’ più “giurassico”.

https://twitter.com/Brycenator100/status/1...set%2F436752%2F

https://twitter.com/leigh100/status/127986...set%2F436752%2F

https://twitter.com/Brycenator100/status/1...set%2F436752%2F

https://twitter.com/Brycenator100/status/1...set%2F436752%2F

https://twitter.com/Brycenator100/status/1...set%2F436752%2F

Ricordiamo che oltre che nel Regno Unito, le riprese dovrebbero tenersi anche a Malta, in Canada e (forse) alle Hawaii. La sceneggiatura del film è firmata da Colin Trevorrow (che sarà anche produttore con Steven Spielberg) e da Emily Carmichael.

Sam Neill, Laura Dern e Jeff Goldblum torneranno nei panni di Alan Grant, Ellie Sattler e Ian Malcom. Tra i nuovi ingressi DeWanda Wise, Dichen Lachman, Scott Haze e Mamoudou Athie; torneranno anche Justice Smith e Daniella Pineda dopo un ruolo in Jurassic World: Il regno distrutto.

Il film chiuderà la trilogia con Chris Pratt e Bryce Dallas Howard e a detta del regista Colin Trevorrow sarà “una celebrazione di tutto il franchise fino ad oggi”.

Ancora non sappiamo nulla sulla trama di Jurassic World: Dominion, solo che sarà ambientata un po’ di tempo dopo Il Regno Distrutto.


Justice League: nella Snyder Cut vedremo anche Lanterna Verde?

Sembra che gli accenni a Lanterna Verde che Zack Snyder aveva inserito nel suo montaggio di Justice League verranno integrati nella Snyder Cut in arrivo l’anno prossimo su HBO Max. O almeno, questo è quello che ha lasciato immaginare il regista sul social network Vero, come riporta CB.com. Un utente, infatti, ha

Prima di tutto, grazie mille Zack Snyder. Ho solo una domanda: cosa intendevi con “Unite the 7”? Vedremo Green Lantern?

Sembra che gli accenni a Lanterna Verde che Zack Snyder aveva inserito nel suo montaggio di Justice League verranno integrati nella Snyder Cut in arrivo l’anno prossimo su HBO Max. O almeno, questo è quello che ha lasciato immaginare il regista sul social network Vero, come riporta CB.com. Un utente, infatti, ha
Prima di tutto, grazie mille Zack Snyder. Ho solo una domanda: cosa intendevi con “Unite the 7”? Vedremo Green Lantern?

Messaggio a cui Snyder ha risposto facendo l’occhiolino:

https://i0.wp.com/www.badtaste.it/wp/wp-co...strip=all&ssl=1

Tempo fa, Kevin Smith aveva rivelato di aver parlato con una persona che aveva lavorato agli effetti visivi del film:

Ho parlato con qualcuno che ha lavorato agli effetti visivi di Justice League. Avevano visto vari layout, schemi molto elaborati, alcuni disegnati da Jim Lee, che servivano a impostare tutti e tre i film che dovevano essere realizzati. Poi a un certo punto sono diventati due, ma l’idea era che fossero Batman v Superman, Justice League 1 e Justice League 2. Questa era la visione più ampia di un vasto universo cinematografico. Disse di aver visto Martian Manhunter e Green Lantern. Mi ha parlato della sceneggiatura che ha letto, del film che hanno girato inizialmente e del film che invece abbiamo visto noi. È lì che ho sentito parlare per la prima volta di quella che poi abbiamo chiamato la Snyder Cut.

Ricordiamo che già nel 2016 lo stesso Geoff Johns confermò i piani per inserire Hal Jordan in Justice League per poi proporre più Lanterne nel film mai realizzato Green Lantern Corps. Tre anni dopo, Snyder condivise un’immagine del montaggio preliminare del film, con la scena di una visione di Cyborg sullo sfondo della quale compariva la navicella di Green Lantern:


www.instagram.com/p/By4U-OxAXDk/?utm_source=ig_embed

Vi ricordiamo che il film arriverà sulla piattaforma streaming nel 2021 perché intanto Snyder terminerà la post-produzione che non aveva avuto le risorse per completare, impiegando un budget superiore ai 30 milioni di dollari. Al momento non è stato ancora ufficializzato se si tratterà di un film di 4 ore o di una mini serie in sei parti.


Guardiani della Galassia Vol. 2: il cameo di Stan Lee ispirato dalle teorie dei fan

Guardiani della Galassia Vol. 2 contiene al suo interno diversi momenti entusiasmanti, anche se forse il più memorabile di tutti rimane il cameo di Stan Lee che incontra Gli Osservatori: nel film, infatti, “The Man” appare brevemente nei panni di un astronauta su un asteroide intento a parlare con tre membri della specie umanoide extraterrestre.

Per anni i fan hanno ipotizzato che lo stesso Lee potesse essere un Osservatore all’interno dell’universo condivso, ma Guardiani della Galassia Vol. 2 lo ha sempre accreditato come un semplice “Informatore” degli Osservatori. Adesso, il regista e sceneggiatore James Gunn ha confermato che sono state proprio le voci e le teorie messe in piedi dai fan ad ispirare la scena di Lee nel film. In risposta alla domanda di un fan, Gunn ha spiegato: “La connessione di Stan Lee con gli Osservatori in Vol. 2 è stata sicuramente ispirata dalle teorie dei fan.”

Sfortunatamente, l’ultimo cameo di Stan Lee nel MCU è stato in Captain Marvel (appare come passeggero del treno su cui si affrontano Carol Danvers e uno Skrull) e, successivamente, in Avengers: Endgame (appare durante una scena ambientata nel 1970, dove guida un’auto ascoltando musica rock a tutto volume), dal momento che il “papà dei supereroi” è scomparso prima di riuscire a girare il suo cameo in Spider-Man: Far From Home. Ovviamente, la sua eredità sarà ricordata per sempre, e dal giorno della sua morte i Marvel Studios hanno trovato diversi modi per rendere omaggio alla sua opera.

A proposito del futuro dei Guardiani della Galassia al cinema, l’attesissimo Vol. 3, che sarà nuovamente scritto e diretto da James Gunn, non ha ancora una data di uscita ufficiale. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente a Febbraio 2021. Nel cast torneranno Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave Bautista, Pom Klementieff e Karen Gillan, con Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor.


Favolacce primo al boxoffice italiano del weekend, entra Il delitto Mattarella

Il botteghino italiano del weekend vede una rotazione nel podio, Il delitto Mattarella entra in quinta posizione.

Al di là della paura e con spirito di resistenza, alcune sale in Italia sono aperte e quello che leggete è il terzo boxoffice italiano del weekend dopo la parziale riapertura del circuito: vede un movimento nel podio, rimasto sostanzialmente uguale, e due nuove entrate nell'ambito della top five.

Favolacce dei fratelli D'Innocenzo, visionaria fiaba nerissima dedicata a varia disumanità nella periferia romana, è al primo posto con 11.000 euro e un totale finora di 47.200. Lo segue in seconda posizione il film francese I miserabili di Ladj Ly, che scende dalla prima dopo aver catalizzato le attenzioni degli spettatori dopo la riapertura: rastrella 10.000 euro e raggiunge perciò i 72.400.
Immarcescibile sopravvive al terzo posto Parasite di Bong Joon Ho: l'apologo surreale sudcoreano incassa ancora altri 9.250 euro, che confluiscono nel totale pre-Covid di 5.593.000.

Debutta in quarta posizione con 8.150 euro Matthias & Maxime di e con Xavier Dolan, storia di due ragazzi che decidono di girare un cortometraggio, scoprendo però qualcosa sulla loro sessualità quando una scena prevede un bacio omosessuale.
Quinto posto da 7.200 euro per un altro esordio, quello del Delitto Mattarella di Aurelio Grimaldi con David Coco nei panni di Piersanti Mattarella, assassinato 40 anni or sono. Nel cast anche Donatella Finocchiaro e Leo Gullotta.


The Book of Vision di Carlo Hintermann, prodotto da Terrence Malick, aprirà la Settimana della critica 2020

l misterioso film dell'italiano Carlo Hitermann, The Book of Vision, aprirà l'edizione 2020 della Settimana della critica con l'egida del suo produttore Terrence Malick.

The Book of Vision di Carlo Hintermann, prodotto da Terrence Malick, aprirà la Settimana della critica 2020

Finalmente qualcosa inizia a sapersi riguardo alla prossima edizione del Festival di Venezia, quella di questo disgraziato 2020. Ma non è la selezione ufficiale a dare qualche informazione, ma la Settimana della critica, che si aprirà il prossimo 2 settembre con The Book of Vision di Carlo Hintermann, prodotto da Terrence Malick. Si tratta di una produzione italiana girata in lingua inglese, un film ambizioso e affascinante con Charles Dance (Il trono di spade), l’olandese Lotte Verbeek (Outlander) e lo svedese Sverrir Gudnason (Borg McEnroe).

La storia è quella del rapporto fra un dottore e la sua paziente raccontata dalla prospettiva di una studentessa di medicina di nome Eva, che abbandona gli studi per tuffarsi nella storia della medicina e passa dal presente al 18° secolo. Si tratta del primo film di Hintermann, che in passato ha diretto vari documentari, tra cui uno, Rosy-Fingered Dawn, dedicato proprio a Malick, ed è stato sul set di The Tree of Life come regista della seconda unità, impegnata nelle riprese in Italia.

La notizia è stata data da Variety, che ricorda come il regista texano sia stato coinvolto fin dall’ideazione e abbia aiutato a coinvolgere tecnici di grande livello come il direttore della fotografia Joerg Widmer (Bastardi senza gloria), o scenografo David Crank (Lincoln). “Fai il film che hai in testa”, ha detto Malick a Hintermann, produttore insieme a Gerardo Panichi per il collettivo Citrullo International, secondo quanto da lui stesso dichiarato a Variety. “È un gioco di specchi fra due dimensioni”, ha poi aggiunto Hintermann, “mescola Barry Lyndon e Labytinth”. La speranza è di avere il cast presente a Venezia, anche se come noto sarà molto improbabile avere lo schivo Malick,.

Charles Dance interpreta un dottore prussiano del XVIII secolo, ma anche il dottore di Eva nei giorni nostri. Nel cast anche Filippo Nigro.

Il delegato generale della Settimana della critica, Giona A. Nazzaro, ha così commentato la selezione a variety, “Hintermann è un tipo di cinefilo davvero unico. Averlo in apertura della 35° edizione della Settimana della critica è per noi splendido, perché è un segno di come il cinema evolva grazie a persone che hanno una passione lunga una vita e continuano a cercare, a porsi delle domande”.


Locarno 2020, presentata un’edizione che riapre le sale cinematografiche sviluppandosi anche in digitale

Tre sale della città e uno sviluppo in digitale per l’edizione 2020 del Locarno Film Festival.

Il piacere della sala e della scoperta, due dei tratti distintivi del Locarno Film Festival, non mancheranno nemmeno in un’edizione costruita in direzione online. Locarno 2020 – For the Future of Films sarà live streaming, video on demand, masterclass e Q&A virtuali, ma sarà anche fisico, proponendo proiezioni in 3 sale cinematografiche differenti di Locarno, grazie a quattro percorsi con vere e proprie première e repliche nell’arco degli undici giorni di Festival. Ci saranno i cortometraggi del concorso Pardi di domani, i film dei 72 anni storia di Locarno e dei 18 di Open Doors e una speciale Carte Blanche firmata Lili Hinstin, direttrice artistica della manifestazione, all’insegna - letteralmente - della sorpresa.

Nel rispetto delle norme imposte dalla situazione sanitaria, ma intravedendo nel loro allentamento la possibilità di tornare al cinema il Locarno Film Festival ha deciso di proporre al pubblico una serie di proiezioni fisiche ospitate da tre sale della città, nonché location del Festival. Dal 5 al 15 agosto il GranRex, il PalaCinema 1 e il PalaVideo di Muralto accoglieranno una dozzina di proiezioni al giorno, tra première e repliche, a partire da una delle novità di Locarno 2020: le Secret Screenings firmate dalla Direttrice artistica Lili Hinstin.

Il Presidente del Locarno Film Festival, Marco Solari, afferma che lo scopo di questa edizione è quello di: “Riuscire a mantenere la forza e la reputazione internazionale del Locarno Film Festival grazie alla qualità artistica dei film presentati, grazie ad una programmazione che sappia riservare sorprese cinefili e grazie all’efficienza operativa e comunicativa sia nella presentazione digitale sia in quella fisica.”

La direttrice artistica Lili Hinstin: “Questi mesi di lontananza ci hanno insegnato quanto l’esperienza della sala cinematografica sia importante tanto per la vita di una comunità quanto per quella di un Festival come Locarno. Per questo, accanto alle iniziative che prenderanno forma online per arrivare anche agli spettatori più distanti, abbiamo deciso di partecipare attivamente alla riapertura delle sale cittadine. La programmazione fisica di Locarno 2020 offrirà l’occasione di esplorare mondi lontani geograficamente o storicamente, di scoprire talenti nascenti e di lasciarsi stupire da visioni impreviste.”


In Time: 10 curiosità sul film con Justin Timberlake

Uscito nel 2011, il film In Time di Andrew Niccol mostra un futuro distopico in cui l'umanità insegue l'immortalità fermando il tempo di invecchiamento ai 25 anni. Questo articolo vi rivela 10 curiosità sul film con Justin Timberlake.

Proseguendo con la sua passione nonché specialità narrativa, l'autore e regista Andrew Niccol ha creato un nuovo scenario di science-fiction per il film In Time. Come aveva fatto con Gattaca e S1m0ne (ma non dimentichiamoci che è lui ad aver scritto la sceneggiatura di The Truman Show), anche con In Time il buon Niccol si immagina un futuro distopico in cui una società alla deriva ha assecondato la soluzione a una delle sue più grandi paure: invecchiare. Protagonisti della storia sono Justin Timberlake, Amanda Seyfried, Cillian Murphy e Olivia Wilde. La storia si ambienta nell'anno 2169, un futuro in cui gli individui sono geneticamente programmati per vivere fino all'età di 25 anni. Allo scoccare del 25° anno, grazie a un chip inserito nell'avambraccio, ha inizio un conto alla rovescia che permette loro di vivere solo un anno al termine del quale sono destinati a morire. Ciononostante è possibile allungare la propria aspettativa di vita perché il tempo è diventato una vera e propria valuta: i minuti di vita equivalgono a moneta sonante. In questo contesto, il protagonista della storia di In Time Will Salas, interpretato da Justin Timberlake, che è un 25enne da tre anni, decide di tentare il tutto per tutto per sovvertire l'ordine precostituito del suo mondo e riportare l'uguaglianza tra chi ha più tempo e chi meno.

In Time: 10 curiosità sul film di fantascienza

Il proverbio che conosciamo bene sa sempre, il tempo è denaro, è la frase di lancio del film.
La combinazione della cassaforte del personaggio di Philippe è 12 2 18 09. Questa sequenza di numero non è altro che la data di nascita sia di Charles Darwin che di Abramo Lincoln, nati entrambi il 12 febbraio 1809.
La storia vuole che i personaggi del film si siano fermati all'età di 25 anni. All'epoca delle riprese, nel 2010, Timberlake aveva 29 anni, Murphy 34, Wilde 26. Soltanto Seyfried aveva effettivamente 25 anni.
Olivia Wilde che interpreta la madre di Justin Timberlake è di tre anni più giovane di lui.
Una caratteristica del regista è quella di usare auto vintage nonostante gli scenari futuristici dei suoi film. L'auto più vecchia che si vede in In Time è una Lincoln Continental del 1961, la stessa su cui viaggiava il presidente John Kennedy quando fu assassinato.
Uno scrittore di nome Harlan Ellison denunciò i produttori e il regista perché sosteneva di aver subito un plagio, essendo il soggetto del film simile al suo racconto intitolato Repent Harlequin! Said the Ticktockman. Dall'intenzione di bloccare l'uscita al cinema di In Time, Ellison passò a chiedere il suo nome nei titoli di testa e un risarcimento in denaro. Non ottenne né uno né l'altro.
Il countdown che ogni personaggio ha sul braccio conta: anni, settimane, giorni, ore, minuti e secondi. I mesi sono assenti perché non hanno regolarità sulla durata, passando da 30 a 31 giorni (o a 28 nel caso di febbraio).
Con un budget di 40 milioni di dollari, il film ne ha incassati a livello mondiale 173 milioni.
In Francia il film è uscito con il titolo Time Out. In tutti i paesi latini, il titolo è El precio del mañana (Il prezzo del domani).
Questo è il primo film girato interamente in digitale al quale il grande direttore della fotografia Roger Deakins abbia lavorato.


JUSTICE LEAGUE, ZACK SNYDER ASSICURA: "LA MIA VERSIONE NON AVRÀ COMPROMESSI"

Zack Snyder ha assicurato i fan che la sua versione di Justice League sarà realizzata senza alcun compromesso, a differenza del montaggio portato nelle sale nel 2017.
Il regista ha risposto infatti a un fan che gli aveva posto una domanda relativa al montaggio che debutterà su HBO Max nel 2021 e la sua risposta è stata ora condivisa via Twitter.

La domanda che era stata fatta a Zack Snyder era la seguente: "Se il tuo montaggio di Justice League fosse stato distribuito in qualche modo nel 2017, come sarebbe stato diverso da quello che vedremo nel 2021? Hai dovuto compiere certi compromessi pur di distribuire il tuo montaggio o lo vedremo esattamente come volevi che fosse?".
Il regista ha quindi sottolineato: "Nessun compromesso. La versione del 2017 sarebbe stata tutto un compromesso".

Sarà quindi interessante scoprire il contenuto della versione che verrà distribuita sulla piattaforma di streaming dopo una lunga attesa e le innumerevoli richieste dei fan che da anni speravano di vedere il lungometraggio nella versione ideata da Snyder.
Il regista non ha esitato a parlare dei tanti cambiamenti effettuati dopo che sul set è dovuto subentrare Joss Whedon e il primo teaser diffuso online mostra anche Darkseid che apparirà finalmente nel mondo degli eroi.

Nel cast di Justice League ci sono Ben Affleck, Gal Gadot, Henry Cavill, Amy Adams, Jason Momoa, Ezra Miller, Ray Fisher, Jeremy Irons, Diane Lane, Ciaran Hinds, Jesse Eisenberg e J.K. Simmons.


LE 10 MIGLIORI COLONNE SONORE DI ENNIO MORRICONE COMPOSTE PER IL CINEMA

Ci sono pochi artisti in grado di avere un impatto sul mondo del cinema e sull'intero panorama culturale come quello che ha avuto e continua ad avere, composizione dopo composizione, Ennio Morricone, morto all'età di 91 anni dopo una lunga e straordinaria carriera che ha avuto un forte impatto sul cinema italiano e quello internazionale: le sue colonne sonore non solo hanno impreziosito i lungometraggi a cui ha lavorato, ma hanno inoltre contribuito in maniera significativa a definire il genere cinematografico spaghetti western e a scrivere capitoli importanti della storia della musica per il cinema.

In sessanta anni di attività, Morricone ha lavorato a oltre 500 progetti, per il piccolo e grande schermo, la lista dei riconoscimenti conquistati è lunghissima e vanta due premi Oscar, uno alla carriera attribuitogli nel 2007 e l'altro assegnatogli per la colonna sonora di The Hateful Eight di Quentin Tarantino.

Il regista Quentin Tarantino, sul palco dei Golden Globe, non ha esitato a paragonare Morricone a Mozart, Beethoven e Schubert ed è davvero complicato trovare un motivo per dargli torto, anche solo leggendo la lista dei film a cui ha lavorato, composta da storie e atmosfere di ogni tipo e ricca di momenti musicali di culto amati da ogni generazione di spettatori.

Quando ai Golden Globes Quentin Tarantino ha toppato nel suo discorso su Morricone

Compiere una selezione dei suoi temi musicali migliori, all'interno di una discografia così ampia e variegata, causa non poca sofferenza nel pensare ai capolavori che rimangono esclusi da una lista che non potrà mai essere realmente esaustiva nel ritrarre la grandezza di uno dei veri e rari Maestri della musica internazionale.

Ben lontana dal voler essere una classifica, e in rigoroso ordine cronologico, ecco una selezione delle migliori colonne sonore composte da Ennio Morricone per i grandi film del mondo del cinema.

LA TRILOGIA DEL DOLLARO

Il lavoro compiuto da Morricone per i film diretti da Sergio Leone ha sicuramente segnato una pagina molto importante della storia delle colonne sonore ed è difficile considerare le tre opere in modo indipendente una dall'altra. L'idea di unire la sonorità della chitarra, l'ormai classico fischiettare, suoni di frusta e parti vocali ha dato vita ad alcuni dei temi più iconici di sempre. Quello di Per un pugno di dollari, ad esempio, è un brano perfetto per introdurre la genialità e creatività dimostrata dall'artista all'inizio degli anni '60.

LA BATTAGLIA DI ALGERI

Gli anni '60 hanno regalato un altro capolavoro: la colonna sonora del film La battaglia di Algeri. Ennio Morricone ha più volte attribuito al regista Gillo Pontecorvo il merito di aver ideato la base musicale su cui è stata costruita l'intera partitura, tuttavia è innegabile che il musicista abbia poi creato dei passaggi musicali di rara bellezza, in grado di enfatizzare e sottolineare il ritmo e la drammaticità dell'opera.

IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO

Tra le colonne sonore più iconiche scritte da Ennio Morricone c'è senza alcun dubbio quella del film Il buono, il brutto, il cattivo: bastano solo le prime note del tema a far riconoscere subito il brano e non si può poi dimenticare il meraviglioso The Ecstasy of Gold che viene utilizzato in una delle scene chiave. Composizioni, quelle ideate per il film, talmente affascinanti e senza tempo che moltissimi cantanti, gruppi e musicisti, hanno voluto inserirne alcune note nel proprio repertorio.

C'ERA UNA VOLTA IL WEST

La collaborazione con il regista Sergio Leone ha permesso al Maestro di firmare con C'era una volta il West una delle colonne sonore più emozionanti di sempre grazie a un'unione perfetta dell'uso degli archi e della splendida voce di Edda Dell'Orso. E come dimenticare poi The Man With The Harmonica? Il tema è stato utilizzato successivamente in altri lungometraggi, tra cui il recente Operazione U.N.C.L.E. e Pirati dei Caraibi - La maledizione del forziere fantasma, e ripreso anche dai Muse come introduzione della loro Knights of Cydonia, entusiasmando anche i più giovani, forse persino inconsapevoli della vera origine di quegli accordi.

L'UCCELLO DALLE PIUME DI CRISTALLO

Quando si pensa a Morricone il primo genere cinematografico a cui si associa il compositore è sicuramente il western ma tra i suoi migliori lavori di sempre non si può non citare L'uccello dalle piume di cristallo diretto da Dario Argento. La ninnananna ideata per il film, nonostante la sua estrema semplicità, riesce ad esempio a creare un'atmosfera di tensione psicologica di rara bellezza e suggestione. Una collaborazione, quella tra il filmmaker e il compositore, che porterà poi anche al tema de Il gatto a nove code, un altro dei pezzi più amati e apprezzati nel corso degli anni.

INDAGINE SU UN CITTADINO AL DI SOPRA DI OGNI SOSPETTO

Considerata da Morricone quasi un esperimento musicale, la colonna sonora del film diretto nel 1970 da Elio Petri rimane anche oggi, a distanza di quasi cinquanta anni, una delle più conosciute e citate della sua carriera. La modernità dell'arrangiamento, dell'utilizzo degli strumenti e degli effetti sonori rendono il tema musicale di Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto uno dei maggiormente innovativi ed efficaci da lui composti.

C'ERA UNA VOLTA IN AMERICA

Ennio Morricone è tornato ancora una volta a collaborare con Leone in occasione di C'era una volta in America, nel 1984. Il regista, come accaduto in passato, ha potuto contare sull'aiuto della musica già durante le riprese, creando fin da subito l'atmosfera giusta anche per far immergere gli attori nella storia e negli eventi narrati. La scelta di utilizzare il flauto di pan ha inoltre permesso di dare al tema musicale una sonorità veramente unica ed emozionante.

C'era una volta in America: i 30 anni del capolavoro di Sergio Leone

MISSION

Se si dovesse scegliere una sola colonna sonora di Ennio Morricone per cui risulta assolutamente incomprensibile la mancata vittoria di un Oscar la scelta cadrebbe senz'altro su Mission. La bellezza del modo in cui ogni strumento dell'orchestra e il coro vengono utilizzati per creare un'opera d'arte in grado di sfiorare l'anima dell'ascoltatore non ha eguali e anche chi non ha avuto la fortuna di ascoltare eseguita dal vivo la partitura può ugualmente rendersi conto della sua ricchezza e complessità, elementi alla base di un capolavoro assoluto.

GLI INTOCCABILI

Un'altra nomination non trasformata in statuetta è quella del film Gli intoccabili, di Brian De Palma, con musiche in grado di adattarsi alla perfezione alla determinazione dei personaggi impegnati a provare a trovare un modo per incastrare il boss Al Capone, interpretato magistralmente da Robert De Niro. Ritmo, tensione, fascino e qualche eco western alimentano una musica veramente d'impatto.

NUOVO CINEMA PARADISO E LA COLLABORAZIONE CON TORNATORE

L'incontro con Giuseppe Tornatore ha permesso al compositore di regalare dagli anni Ottanta a oggi (sue le musiche de La corrispondenza, da poche settimane nelle sale), altre tra le migliori colonne sonore di Ennio Morricone destinate a entrare nella storia. Il tema di Nuovo cinema Paradiso, con il suo mix di dolcezza e nostalgia, cattura la magia della settima arte, mentre Playing Love tratto da La leggenda del pianista sull'oceano quella dell'amore con un semplice brano suonato al pianoforte, senza poi dimenticare la sensualità di Malèna o l'atmosfera sospesa tra passato e presente di Baarìa.


The Flash: Ezra Miller sarebbe vicino al licenziamento

Il recente ingaggio di Michael Keaton nel prossimo The Flash potrebbe non essere l’unica novità voluta dalla Warner Bros per il cinecomic di Andy Muschietti.

A quanto pare lo studios sarebbe seriamente intenzionato a sostituire Ezra Miller, offrendo per questo il ruolo ad un altro attore. We Got This Covered ha portato alla luce una bizzarra teoria, secondo cui la Warner vorrebbe mettere fine alle polemiche legate alla querelle tra lo stesso attore e la fan “strangolato” solo qualche mese fa.

Come i nostri lettori ricorderanno, Ezra Miller, durante un incontro con i fan, ha letteralmente strangolato una fan, rea solo di avergli chiesto un approccio, come dire, più fisico. L’accaduto non ha causato strascichi legali, ma di certo ha contribuito a danneggiare l’immagine linda di Miller.

Miller è oramai legato al DCEU da sei anni, senza però mai essere riuscito nell’intento di convincere i fan DC, tra l’altro lo sviluppo del film dedicato a The Flash ha stentato a decollare, tra cambi di registi e rinvii vari. Inoltre sembra che lavorare sul set con Miller non dev’essere facile, e questo perchè molti dei colleghi hanno commenti poco amichevoli a riguardo. Cambiare il protagonista di The Flash, quindi, potrebbe non essere una sciagura per i fan, e neppure per lo studios.

Non resta che attendere notizie certe.


JOKER, NUOVI CONCEPT ART MOSTRANO JOAQUIN PHOENIX E GOTHAM CITY

Continuano ad arrivare nuovissimi concept art dedicati al Joker di Todd Phillips, nonostante sia passato quasi un anno dalla sua presentazione a Venezia; in queste nuove occhiate possiamo ammirare il personaggio di Joaquin Phoenix e un look preliminare di quella che era Gotham City nella mente dei suoi ideatori.

Come sapranno i più informati, per la pellicola e le sue riprese vennero utilizzate le città di New York e Newark, principalmente per ricostruire la nuova Gotham City (anzi, la vecchia Gotham, dato che il film è ambientato negli anni '80). I nuovi concept art realizzati da Hugh Sicotte, mostrano proprio le intenzioni iniziali per ricreare quel look molto grezzo che avrebbe dovuto avere la location per il film di Phillips. Li potete visionare tutti nel post in calce a questa news.

Fin dal suo eccezionale successo di pubblico e critica, le ipotesi su un sequel di Joker non sono mai state accantonate del tutto, con lo stesso CEO di Village Roadshow, casa di produzione australiana che ha collaborato con Warner Bros. per lo sviluppo del film di Todd Phillips, che recentemente è tornato a sperare sul progetto: "Continueremo a tenere le dita incrociate nella speranza di vedere un'ottima sceneggiatura per Joker 2", ha detto Steve Mosko.

Lo scorso novembre, lo ricordiamo, c'è stato un primo incontro tra Todd Phillips e Warner Bros per programmare un eventuale sequel di Joker, ma da allora non abbiamo più avuto notizie. Toby Emmerich avrebbe effettivamente incontrato il regista di Joker, Todd Phillips, e il co-sceneggiatore Scott Silver, per discutere delle possibili idee su un sequel del film interpretato da Joaquin Phoenix. Secondo fonti attendibili, però, non è stato ancora raggiunto alcun accordo, né tanto meno c'è qualcosa di concreto a livello di trama o sceneggiatura".

https://twitter.com/DiscussingFilm/status/...ity-455845.html


AVENGERS: ENDGAME, ECCO L'ALLENAMENTO DI CHRIS EVANS PER QUELLA SENSAZIONALE SCENA

E' stato diffuso in streaming un breve video dal dietro le quinte di Avengers: Endgame in cui possiamo vedere Chris Evans allenarsi per una specifica scena della pellicola dei fratelli Russo, una di quelle che ha fatto letteralmente schizzare dalla sedie tutti i fan dei fumetti Marvel presenti nella sala cinematografica.

Stiamo parlando nello specifico della scena in cui Captain America impugna per la prima volta Mjolnir, il mitico martello di Thor, dimostrando a tutti i presenti e al pubblico presente in sala di essere degno di tale potere e di poterlo utilizzare per duellare contro Thanos. Nel breve filmato possiamo vedere Evans sul set in compagnia della controfigura e stuntman Sam Hargrave (anche regista di Tyler Rake), mentre quest'ultimo mostra all'attore le mosse da eseguire per impugnare al meglio il martello nella scena, che poi verrà essenzialmente completata in post-produzione con l'ausilio degli effetti visivi.

Si tratta di un nuovo contenuto dietro le quinte dedicato ancora una volta al Captain America di Chris Evans, che i fan si dovranno abituare a non vedere più all'interno del Marvel Cinematic Universe dopo il suo congedo alla fine della pellicola campione di incassi. Lo stesso Evans ha confessato la sua nostalgia per Captain America in un recente intervento: "Ho adorato il tempo passato con Marvel; Mi manca già, ma non nego che sono entusiasta di avere piena libertà sui miei prossimi progetti creativi".

Dopo essere apparso l'anno scorso nel giallo Cena con delitto - Knives Out di Rian Johnson, a proposito di grande schermo, per il prossimo periodo Evans ha in cantiere due progetti: farà da protagonista nel thriller Bermuda Triangle diretto da Scott Derrickson (Doctor Strange) e interpterà il villain del remake de La bottega degli orrori.


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THE BATMAN, ZOË KRAVITZ È CATWOMAN IN UNA FANTASTICA FAN ART

Una fan art publicata su Instagram da William Gray mostra Zoë Kravitz nei panni di Catwoman nel prossimo The Batman di Matt Reeves, con protagonista Robert Pattinson nel ruolo di Bruce Wayne. Kravitz sarà una degli antagonisti del film di Reeves insieme a Paul Dano nel ruolo de l'Enigmista e Colin Farrell in quello del Pinguino.

Al momento le riprese di The Batman sono interrotte a causa della pandemia di Coronavirus, che ha condizionato anche la lavorazione del film di Matt Reeves, atteso dai fan anche per via della discussa scelta di affidare a Robert Pattinson il ruolo di Bruce Wayne/Batman, ereditando il personaggio da Ben Affleck, inizialmente al centro del progetto, sia come regista che come interprete.

La fan art mostra un ipotetico look di Zoë Kravitz nei panni di Catwoman nel film. Ricordiamo che al momento non è stata pubblicata nessuna immagine di Kravitz dal set del film e quindi la fan art immagina come potrebbe essere pensata da Reeves la prossima Catwoman del grande schermo. In passato il personaggio è stato interpretato da Lee Meriwether in Batman (1966) , Michelle Pfeiffer in Batman - Il ritorno, Halle Berry in Catwoman e Anne Hathaway in Il cavaliere oscuro - Il ritorno di Christopher Nolan, ultima apparizione di Selina Kyle al cinema.
Nelle ultime settimane Zoë Kravitz ha ribadito che Robert Pattinson è perfetto per il ruolo di Batman. Recentemente Zoë Kravitz è stata protagonista della serie tv chiamata Alta fedeltà, ispirata al film con John Cusack, a sua volta tratto dal libro di Nick Hornby.


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HENRY CAVILL E LA PRESSIONE SU SUPERMAN: "FRUSTRANTE LEGGERE QUELLE FAKE NEWS"

Già all'indomani dell'uscita di Justice League al cinema con i pareri della critica sconfortanti e i non altrettanto buoni incassi al box-office, sembrava che la Warner volesse mettere da parte definitivamente il Superman di Henry Cavill per procedere eventualmente a un recasting e a nuove avventure sul personaggio.

E' stato solo con l'annuncio della Snyder Cut che Cavill ha finalmente detto la sua sia sulla questione del film che sulle sue prossime partecipazioni al DC Extended Universe nei panni de L'uomo d'acciaio. Tuttavia, Cavill ha raccontato nel corso del podcast organizzato da Variety della pressione che sentiva quando alcune fake news venivano diffuse in rete circa il suo ruolo e il suo futuro come Superman. L'attore avrebbe voluto fortemente rispondere a quelle falsità e aveva perfino pensato di farlo in maniera anonima.

"Non mentirò, sono stato tentato. Ma è qualcosa che sentivo come profondamente immorale. Quando si tratta di Superman e io sono l'attore che lo rappresenta, sembra proprio la cosa sbagliata da fare. Lascerò che proseguano con queste storie, perché al momento non farei alcuna differenza. Che importa? Un giorno le persone conosceranno la verità, e se non la sanno adesso non è un problema".

Cavill in precedenza aveva accennato alla responsabilità di ricoprire un ruolo così importante non solo per i ragazzini di tutto il mondo: "Sono sempre stato un fan di Superman. Quando interpreti un personaggio simile, il mantello ti resta addosso anche fuori dal set e diventa parte della tua rappresentazione pubblica. Quando incontri i bambini, loro non ti vedono necessariamente come Henry Cavill ma sanno che sei Superman, e da questo ne deriva una certa responsabilità. Perché è un personaggio davvero meraviglioso, ed è in realtà una responsabilità che sono felice di accollarmi, tanto da sperare di continuare a interpretare Superman ancora a lungo negli anni a venire".


Edited by Triplethor - 6/7/2020, 20:55
 
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