{Ellen Page Italia ~ Our Juno.

MovieTown, il cinema a casa vostra

« Older   Newer »
  Share  
Triplethor
view post Posted on 15/7/2020, 14:31 by: Triplethor
Avatar

Triplethor
B_NEWB_NEWB_NEWB_NEWB_NEWB_NEWB_NEW

Group:
Ellen Is My Obsession
Posts:
12,858
Location:
valle dell' Eden

Status:
Waiting!


MERCOLEDÌ

15/07/2020



UNCHARTED – TOM HOLLAND ANNUNCIA L’INIZIO DELLE RIPRESE CON UNA FOTO DAL SET

Dopo mesi di rinvii per l’emergenza Covid-19, le riprese di Uncharted sono iniziate: l’annuncio arriva direttamente dal protagonista Tom Holland, che ha pubblicato su Instagram la foto della sua seggiola. Come potrete vedere, lo schienale riporta la scritta “Nate”, diminutivo di Nathan Drake.

Considerando che molte grandi produzioni stanno tardando a palesarsi sul set, Uncharted è uno dei pochi blockbuster a presentarsi davanti alle macchine da presa, insieme a Jurassic World: Dominion (le cui riprese sono ripartite in Inghilterra) e i sequel di Avatar (già al lavoro in Nuova Zelanda).

Come sappiamo, la regia di Uncharted sarà curata da Ruben Fleischer (Zombieland, Venom), dopo gli abbandoni di David O. Russell, Neil Burger, Shawn Levy, Dan Trachtenberg e Travis Knight. Potrete vedere la foto qui di seguito, ma prima vi ricordo che l’uscita è stata rinviata dalla Sony all’8 ottobre 2021.

Per il momento, nel cast figurano Tom Holland (Nathan Drake), Mark Wahlberg (Sully), Antonio Banderas, Sophia Ali e Tati Gabrielle.

Tom Holland presterà il volto a un giovane Nathan Drake, protagonista di una trama interamente nuova, mai raccontata nei videogiochi. Di fatto, sarà una storia di origini: scopriremo come Nathan ha incontrato il suo grande amico e mentore Victor Sullivan, alias Sully, e assisteremo alla sua evoluzione in cacciatore di tesori. L’anno scorso, Charles Roven aveva spiegato la natura del progetto:

Abbiamo inventato una meravigliosa storia di origini, ma è comunque basata sul videogioco di Uncharted. Non si svolge durante nessuno degli archi temporali dei videogame. In realtà è ambientato quando Nathan Drake e Sully – che penso si possa definire il suo surrogato paterno – erano molto più giovani. È una storia di origini che si evolve dai videogiochi, ma non è tratta direttamente da essi.

Il primo copione di Uncharted era stato scritto da Joe Carnahan, ma l’attuale versione della sceneggiatura reca le firme di Art Marcum, Matt Holloway e Rafe Judkins.

La foto

www.instagram.com/p/CCp7veiFH23/?utm_source=ig_embed

JENNIFER GREY IN UN NUOVO FILM SULLA DANZA, SI TRATTA DEL SEQUEL DI DIRTY DANCING?

Nelle ultime ore un rumor ha cominciato a spargersi a macchia d’olio nel web: la Lionsgate ha messo in cantiere un sequel di Dirty Dancing?
Non esiste al momento una risposta ma tutto parte dall’annuncio di un fantomatico progetto incentrato sul mondo della danza, che vedrà nel cast Jennifer Grey, la Baby del cult movie diretto nel 1987 da Emile Ardolino.

Va sottolineato che è proprio la Lionsgate che detiene i diritti del film, e il fatto che voglia in qualche modo riportare sul grande schermo il mito di Dirty Dancing non è una novità: è dal 2009, infatti, che si parla di un possibile remake per il cinema, che non ha mai ricevuto un via libera ufficiale.
Ricordiamo, inoltre, che nel 2017 il network ABC ha realizzato un film per la tv ispirato al cult anni ’80, con protagonisti Abigail Breslin e Colt Prattes.
Come sempre vi terremo aggiornati su ogni sviluppo.

Una colonna sonora indimenticabile, un premio Oscar vinto con la canzone (I’ve Had) The Time of My Life, sulle cui note Patrick Swayze faceva volare Jennifer Grey con la celebre mossa ripetuta in tante altre pellicole, parodie e quant’altro.
Dirty Dancing ha segnato un’epoca, raccontando la storia di una giovane ragazza che trascorre le vacanze in compagnia dei genitori in un villaggio turistico nelle Catskills.
Lì conosce Johnny Castle, l’affascinante maestro di ballo del resort. Tra i due nasce un amore proibito, ostacolato dal padre di lei, e scandito dal ritmo della musica e della danza.


MONSTER HUNTER – PAUL W.S. ANDERSON PROMETTE CHE I MOSTRI SARANNO PIÙ DETTAGLIATI DEI DINOSAURI DI JURASSIC WORLD

Monster Hunter è stato rinviato al 23 aprile 2021, quindi ci vorrà un po’ di tempo per vedere il primo trailer. Intanto, però, Paul W.S. Anderson anticipa quello che possiamo aspettarci da questa trasposizione dell’omonimo videogioco Capcom.

Intervistato da Empire, il regista ha elogiato la qualità dei mostri nel film:

Tutti i nostri mostri sono alti 50-60 piedi [tra i 15 e i 18 metri, ndr]. Sono davvero stupefacenti. Li stiamo costruendo con ancora più dettagli rispetto ai dinosauri di Jurassic World. E hanno un aspetto persino migliore, perché abbiamo girato sul posto in Sud Africa e Namibia, dando agli animatori dei riferimenti reali: vento vero, sabbia vera, vera luce solare. I mostri sono gli unici elementi in CGI.

Paul W.S. Anderson vuole davvero restituire una sensazione di “realtà” concreta e terrena: non a caso, lui e la troupe descrivevano Monster Hunter come “Lawrence d’Arabia… ma con i mostri!”.

Milla Jovovich presta il volto ad Artemis, leader di una squadra dell’ONU che si ritrova in una dimensione parallela brulicante di mostri, e deve unire le forze con un cacciatore (Tony Jaa) per chiudere il portale prima che le creature attacchino la Terra. Nel cast figurano anche Diego Boneta, Ron Perlman e T.I. Harris.

Monster Hunter è la terza trasposizione di un videogame ad opera di Paul W.S. Anderson, dopo Mortal Kombat e la saga di Resident Evil. Poiché il gioco non ha una vera e propria trama, Anderson è stato libero di scrivere una storia di sua invenzione:

Non ci sono veri personaggi centrali [nel gioco], quindi è un po’ come quando ci siamo avvicinati a Resident Evil e abbiamo imposto i nostri personaggi e la nostra storia in quel mondo. Credo che questo sia per noi il franchise perfetto per rifare la stessa cosa. Il mondo di Monster Hunter include questi enormi deserti che fanno sembrare il deserto dei Gobi un recinto di sabbia per bambini, e ci sono navi che salpano sulla sabbia. Sono galeoni veri e propri, ma attraversano onde di sabbia invece degli oceani… combattono queste creature giganti, alcune delle quali sono grandi quanto un isolato. Vivono sottoterra e, quando escono, è come la parte migliore di Dune. Ci sono anche draghi volanti, ragni giganti, le creature più meravigliose.

Paul W.S. Anderson produce Monster Hunter insieme a Jeremy Bolt, suo partner presso Impact Films. L’adattamento può contare su un budget di circa 60 milioni di dollari, finanziati interamente da Constantin Films.

Staremo a vedere.


PROJECT POWER – OGGI IL TRAILER DEL FILM NETFLIX, ECCO I POSTER E LE IMMAGINI

Oggi uscirà il trailer di Project Power, ma intanto Netflix ha svelato tre character poster di questo film fantascientifico ad alto livello di superpoteri.

La trama si svolge a New Orleans, dove comincia a diffondersi una pillola che fornisce abilità sovrumane a chi la assume… o meglio, a chi è fortunato. Per alcuni, infatti, la pillola risulta letale, quindi prenderla è un grosso rischio. Un ex soldato in cerca di vendetta (Jamie Foxx), un poliziotto locale (Joseph Gordon-Levitt) e una giovane spacciatrice (Dominique Fishback) scelgono di correre quel rischio per combattere la crescente ondata di criminalità.

Entertainment Weekly ha pubblicato le prime immagini ufficiali, che mostrano anche i poteri infuocati di Machine Gun Kelly e i registi Henry Joost e Ariel Schulman che giocolano della frutta con Jamie Foxx.

La sinossi ufficiale
Per le strade di New Orleans comincia a diffondersi la voce di una misteriosa nuova pillola che scatena superpoteri diversi a seconda di chi la prende. Il problema? Non sai cosa succederà finché non la prendi. Mentre alcuni sviluppano una pelle antiproiettile, il dono dell’invisibilità o una forza sovrumana, per altri la reazione è letale. Quando la pillola provoca un pericoloso aumento della criminalità in città, un poliziotto locale (Joseph Gordon-Levitt) si allea con una giovane spacciatrice (Dominique Fishback) e un ex soldato motivato da una vendetta segreta (Jamie Foxx) per combattere il potere ad armi pari, prendendo la pillola nella speranza di riuscire a trovarne e a fermarne gli inventori.

Nel cast di Project Power figurano Jamie Foxx, Joseph Gordon-Levitt, Dominique Fishback, Machine Gun Kelly, Courtney B. Vance, Amy Landecker e Rodrigo Santoro.

Henry Joost e Ariel Schulman si sono fatti conoscere nel 2010 con il documentario Catfish. In seguito hanno diretto Paranormal Activity 3 e 4, Nerve e Viral. Il suo prossimo progetto è il film di Mega Man.

Il copione è opera di Mattson Tomlin, che ha scritto e diretto The Projectionist e Solomon Grundy, prima di collaborare con Matt Reeves per la sceneggiatura di The Batman. Ha scritto inoltre Little Fish (non ancora uscito) e il prossimo 2084. Sarà lui, inoltre, a scrivere Mega Man per Joost e Schulman.

Project Power uscirà il prossimo 14 agosto su Netflix.

I poster

https://pbs.twimg.com/media/Ec6JxQVVcAArd1...pg&name=240x240
https://pbs.twimg.com/media/Ec6J0a3U8AALxe...pg&name=240x240
https://pbs.twimg.com/media/Ec6KHBKVcAAtK5...pg&name=240x240

Le immagini


project-power-jamie-foxx

project-power-joseph-gordon-levitt

project-power-dominique-fishback

project-power-dominique-fishback

project-power-machine-gun-kelly

project-power-jamie-foxx-ariel-schulman-henry-joost

Pixar: Brad Bird in difesa della tecnica dei film d’animazione

In risposta a un tweet che ha chiamato in causa la “Quality Assurance Guarantee” dei film Pixar, Brad Bird ha voluto chiarire la sua posizione riguardo il dibattito ancora acceso che vede l’animazione tramite motion capture come alternativa all’animazione vera e propria, intesa come fotogramma per fotogramma.

Ma andiamo con ordine: la “Quality Assurance Guarantee” è un avviso finale inserito nei titoli di coda di molti film Pixar a partire dal 2007 con Ratatouille a garanzia del fatto che il prodotto animato appena visionato è stato realizzato usando vera animazione, ossia animando fotogramma per fotogramma, specificando che “nessuna motion capture o altre scorciatoie sono state utilizzate nella realizzazione di questo film“.

Una presa di posizione che non lascia spazio a interpretazioni e che Brad Bird – regista di numerosi capolavori Pixar come appunto Ratatouille o Gli Incredibili (incluso il sequel Gli Incredibili 2) – ha voluto ulteriormente chiarire visto che nel post Twitter in considerazione si insinua che l’inserimento di questo “certificato di garanzia” sia stata una decisione della Pixar in risposta alla sconfitta di Cars agli Oscar 2007, quando Happy Feet (film realizzato appunto con la tecnica della motion capture) ha vinto come miglior film d’animazione.

La “Garanzia” è stata una mia idea, non della Pixar. Non ha niente a che fare con Cars o Happy Feet. È stata la naturale risposta ad una tendenza in voga in quegli anni, ossia di realizzare film “d’animazione” con la tecnica della motion capture invece dell’animazione fotogramma per fotogramma, che amo con tutto me stesso e che ero molto orgoglioso di aver utilizzato anche per Ratatouille.

Chiarite le motivazioni resta aperto il dibattito che, anche se risalente a più di 10 anni fa, è ancora oggetto di diverse prese di posizione.


Harry Potter: la costumista Jany Temime condivide scatti inediti dal dietro le quinte dei Doni della Morte

Da qualche settimana, Jany Temime – costumista premio Oscar che tra i tanti progetti vanta la partecipazione a James Bond (Skyfall, Spectre), Gravity, I figli degli uomini, Black Widow e, per l’appunto, Harry Potter – ha iniziato a condividere sul suo account Instagram degli scatti dietro le quinte dalla lavorazione di Harry Potter e i Doni della Morte.
Vediamo il trio durante il commovente ultimo giorno di riprese, Daniel Radcliffe e Rupert Grint all’aeroporto in Scozia prima delle riprese e sempre Daniel e Emma Watson durante le prove per la scena di Godric’s Hollow.

Restando in tema, vi ricordiamo che è vicina alla conclusione l’iniziativa di Harry Potter at Home che vede varie personalità del cinema, dello spettacolo e protagonisti della saga potteriana alle prese con la lettura di Harry Potter e la Pietra Filosofale.

Oggi, ad esempio – per il sedicesimo capitolo – è toccato a qualcuno di così famoso da aver vinto per ben cinque volte “il premio per il sorriso più seducente del Settimanale delle Streghe”, il fu Gilderoy Allock, Kenneth Branagh.

Potete vederle tutte qui di seguito:


www.instagram.com/p/CCaFLq3BjpY/?utm_source=ig_embed
www.instagram.com/p/CBNrhMDpYBB/?utm_source=ig_embed
www.instagram.com/p/CA3XlCBJuRF/?utm_source=ig_embed

Jamie Foxx dal film su Mike Tyson al primato stabilito dal nuovo film Pixar “Soul”

Entertainment Weekly ha incontrato Jamie Foxx per la promozione di Project Power e ha approfittato per parlare con l’attore anche dei suoi prossimi film dopo il progetto per Netflix.
Il primo è Soul, il nuovo film Pixar atteso per il 20 novembre, che ha stabilito un primato particolare: è il primo film dello studio d’animazione con un protagonista nero. “Sai qual è la cosa folle? È proprio così. Sai qual è la cosa folle? Non lo sapevo“.

La trama segue le vicende di Joe Gardener, un appassionato di jazz che sogna da sempre di suonare in un prestigioso locale di New York. Improvvisamente, dopo 20 anni di tentativi, finalmente ottiene ciò che vuole, esce in strada, finisce in un tombino e… muore. La sua anima si separa dal suo corpo e va così nell’aldilà.

“È una storia che tratta di seconde occasioni” ha raccontato l’attore, che finalmente ha recitato in un film adatto a sua figlia, la piccola Anelise di 11 anni. “Mi ha detto: ‘Papà, finalmente ce l’hai fatta, sei in un film Pixar“. Foxx ha poi ridacchiato pensando al suo alter ego: “Oddio, mi assomiglia molto per certi versi; la pancia gonfia, le gambe magre, mi figlia mi ha detto: ‘È uguale a te’“.

Un altro film in cui l’attore reciterà molto presto e per cui si sta preparando sarà molto diverso da Soul. Parliamo del film biografico incentrato su Mike Tyson, il noto pugile statunitense, per cui Foxx si sta allenando già da tempo.

L’attore ha svelato di essere impegnato a metter su la massa muscolare necessaria a interpretare il pugile, ammettendo di essere particolarmente impegnato a sviluppare i muscoli della schiena. Foxx ha riconosciuto il fatto che Tyson sia comunque una figura controversa: “Ascolta, tutto quello che possiamo fare è raccontare la sua storia“, sottolineando che una parte del film tratterà il matrimonio con la moglie del pugile, Kiki, “che salvò quest’uomo dai demoni all’interno e al di fuori della sua vita“.

www.instagram.com/p/CBnT19aBWJ8/?utm_source=ig_embed

Gina Prince-Bythewood dopo “The Old Guard” dirigerà “The Woman King” con Viola Davis

Dopo The Old Guard, Gina Prince-Bythewood è pronta a tornare dietro la macchina da presa per il nuovo film della TriStar Pictures con il premio Oscar Viola Davis che sarà intitolato The Woman King.
Il film sarà ispirato ai fatti realmente accaduti nel Regno di Dahomey, uno degli stati più potenti in Africa nel 18° e ne 19° secolo. La storia seguirà Nanisca (che sarà interpretata da Davis), generale di un’unità militare, e sua figlia Nawi, che insieme combatterono i francesi e le tribù limitrofe che violarono il loro onore, schiavizzando il loro popolo e minacciando di distruggere tutto ciò per cui avevano vissuto.

La pellicola sarà prodottoa dalla Welle Entertainment di Cathy Schulman, dalla stessa Davis, da Julius Tennon della JuVee Productions e da Maria Bello della Jack Blue Productions.

“Noi della JuVee siamo più che emozionati di presentare questa storia incredibile delle amazzoni del Dahomey al mondo. È ora che occupino un posto nella storia e nelle mani Gina Prince-Bythewood il progetto lascerà il segno” hanno dichiarato Davis e Tennon.

Prince-Bythewood ha diretto e scritto film come Love & Basketball, La vita segreta delle api e Beyond the Lights: Trova la tua voce. Di recente ha lavorato al film Netflix e Skydance The Old Guard con Charlize Theron e KiKi Layne.


Solo: A Star Wars Story, Alden Ehrenreich esclude un sequel ma allude a un ritorno

In una recente intervista con Esquire, Alden Ehrenreich ha parlato della decisione di prendersi una pausa dalla recitazione dopo l’esperienza di Solo: A Star Wars Story.
“Si è trattata praticamente di un’esperienza di tre anni dalla pre-produzione all’uscita del film” ha spiegato l’attore, “e volevo semplicemente sentirmi normale, interagire con le persone nella mia vita, trascorrere del tempo e vivere al di fuori di quel mondo“.

Dopo la pausa, l’attore è tornato sul set della nuova serie televisiva Brave New World ora in post-produzione. Quanto a Star Wars, l’attore ha escluso un sequel di solo ammettendo di non saperne nulla, ma quanto alla possibilità di tornare nei panni di Han Solo in un progetto ha spiegato:

Dipende da cosa sarà, da come sarà fatto e se avrà senso per la storia.

Ha poi ammesso di non aver visto ancora L’ascesa di Skywalker e The Mandalorian, ma ha lasciato intendere che potrebbe non essere finita per lui:

Mi sono state riferite alcuuuune cose, ma niente di concreto.

Solo: A Star Wars Story è uscito il 25 maggio 2018 negli USA e il 23 maggio in Italia.

Ecco la sinossi ufficiale:

Salite a bordo del Millennium Falcon e mettetevi in viaggio verso una galassia lontana lontana in Solo: A Star Wars Story, una nuova avventura con la più celebre delle canaglie spaziali. In mezzo a rocambolesche fughe nei meandri di un oscuro e pericoloso mondo criminale, Han Solo incontra il suo fedele co-pilota Chewbacca e il giocatore d’azzardo Lando Calrissian, in un viaggio che segnerà il destino di alcuni degli eroi più improbabili della saga di Star Wars.

La pellicola è incentrata su un giovane Han ed è ambientata molto prima degli eventi di Una Nuova Speranza.

Solo: A Star Wars Story vanta nel cast Alden Ehrenreich nei panni dell’erede di Harrison Ford, Woody Harrelson, Emilia Clarke, Donald Glover nelle vesti di Lando Calrissian, Thandie Newton, Phoebe Waller-Bridge e Joonas Suotamo nel ruolo di Chewbacca.


X-Men compie 20 anni, Ian McKellen e Halle Berry celebrano il film!

X-Men compie oggi 20 anni fa: il film di Bryan Singer usciva infatti il 14 luglio 2000 negli Stati Uniti.
Poche ore fa vi abbiamo segnalato il ricordo di Hugh Jackman, mentre ora tocca ad altri due grandi protagonisti della pellicola che ha dato il via alla nuova era dei supereroi al cinema.

Ian McKellen, che nel film interpreta l’iconico Magneto, ricorda quei tempi pubblicando una foto sullo sfondo della quale si vede un billboard di X-Men a Los Angeles:

Vent’anni fa oggi. All’epoca c’era ancora un telefono pubblico funzionante all’incrocio tra Santa Monica Blvd e La Brea.

Halle Berry, che nel film interpreta Tempesta, celebra invece pubblicando una scena tagliata:


Felice anniversario X-Men! Questo è uno dei miei momenti preferiti nei panni di Tempesta – in questa scena tagliata, Tempesta e Wolverine si baciavano! Francamente ero davvero entusiasta che Tempesta avesse ottenuto qualcosina…

https://twitter.com/i/status/1283113525221552128

Giornate degli autori 2020: Nadav Lapid presidente di Giuria

Nadav Lapid ha accettato l’invito delle Giornate degli Autori intendendolo come un servizio al cinema in un’annata tanto difficile. Guiderà una giuria anomala, composta da 27 giovani appassionati di cinema provenienti da tutti i Paesi europei, nell’ambito del progetto del Parlamento Europeo 27 Times Cinema che a Venezia sarà coordinato dal direttore del festival di Karlovy Vary, Karel Och. La giuria ufficiale delle Giornate, presieduta da Nadav Lapid, assegnerà il GdA Director’s Award, consistente in un premio di 20.000 euro al miglior film della selezione ufficiale (composta da 10 titoli) nel corso di una delibera pubblica, trasmessa in streaming sui canali social delle Giornate venerdì 11 settembre.

Ha 45 anni, tre lungometraggi, numerosi corti e documentari alle spalle e nel 2019 ha vinto l’Orso d’oro alla Berlinale con Synonymes. Ha studiato filosofia e si è diplomato in cinema al Sam Spiegel Film and Television School di Gerusalemme. In patria è stimato anche come scrittore ma il nuovo cinema israeliano si rispecchia in lui che pure vive fra Tel Aviv e Parigi. È stato membro di giuria alla Semaine de la Critique di Cannes e al Festival di Locarno.

“Da sempre intendiamo il nostro concorso – dice il Delegato Generale Giorgio Gosetti – non come una semplice gara di eccellenze ma come un’opportunità per sostenere il miglior cinema indipendente dopo l’anteprima mondiale veneziana. Per questo cerchiamo personalità di grande forza e lungimiranza come Nadav Lapid per guidare la discussione di un gruppo eterogeneo di spettatori appassionati che sanno guardare il cinema del futuro. Desideriamo ringraziarlo di aver accettato e siamo certi che saprà imprimere la sua visione alla prossima edizione della sezione indipendente della Mostra, voluta dagli autori italiani per promuovere talenti di ogni nazione”.

“Persino nel film più nichilista, misantropo, ironico e disperato – scrive Nadav Lapid – c’è, inevitabilmente, una radice di speranza. Di conseguenza un ottimismo. La fiducia nella capacità di un certo suono e una certa immagine di coesistere e fondersi. Bisogna credere che l’audiovisivo abbia un’eco sull’animo umano, che le cose abbiano un senso e che tale senso possa essere costruito sullo schermo. Questa radicata fiducia che tutto ciò abbia un significato, che sia in connessione, rappresenta il modo in cui mi sento per il ruolo che sono stato invitato a svolgere come Presidente di giuria delle Giornate al prossimo Festival del cinema di Venezia. In tempi normali, essere membro di una giuria è qualcosa di funzionale, in qualche modo un atto burocratico, al servizio della fragile e meravigliosa macchina del cinema internazionale. Ma questa pandemia ci obbliga a guardare oltre l’orizzonte del nostro universo cinematografico, a chiederci che senso ha tutto questo? Quanto peso? È ancora tanto importante? Dobbiamo ancora credere nel cinema? Forse, speriamo, l’esistenza stessa della Biennale può essere una risposta.”

“Siamo felici e orgogliosi di avere Nadav Lapid come Presidente della Giuria – osserva Gaia Furrer, che da quest’anno firma la selezione delle Giornate –. Nello scandagliare i meandri della psiche umana nei suoi angoli più remoti, il cinema di Lapid rappresenta un atto di risveglio, rinascita e di rivolta. È un cinema ribelle, urgente e catartico. E mai come adesso abbiamo bisogno di autori che sappiano confrontarsi con il contemporaneo e che sappiano interrogare il cinema e le sue possibilità”


La giuria ufficiale delle Giornate è resa possibile dal progetto 27 Times Cinema, organizzato dalle Giornate degli Autori, il Lux Film Prize del Parlamento europeo ed Europa Cinemas, in collaborazione con Cineuropa.

Nadav Lapid (Tel Aviv, 1975) ha studiato filosofia all’Università di Tel Aviv. Dopo il servizio militare, si trasferisce a Parigi, per tornare in Israele e laurearsi alla Sam Spiegel Film & Television School di Gerusalemme. Il suo secondo cortometraggio, Kvish, è stato proiettato nel 2005 alla Berlinale (Panorama). Nel 2011 vince il Premio speciale della Giuria a Locarno con il suo film d’esordio, Hashoter. Tre anni dopo partecipa alla Semaine de la critique di Cannes con l’opera seconda, Haganenet. Nel 2015, Lama? è selezionato nella sezione Shorts della Berlinale. È stato insignito della medaglia dell’Ordine francese dei Cavalieri delle arti e delle lettere. Lo scorso anno con Synonymes si è aggiudicato l’Orso d’Oro alla Berlinale.


2019 Synonymes [Synonyme]
2016 Myomano Shel Tzlam Hatonot [From the Diary of a Wedding Photographer, cm]
2015 Lama? [Why?, cm]
2014 Love Letters to Cinema [autori vari, cm]
2014 Haganenet [The Kindergarten Teacher]
2011 Ha-shoter [Policeman]
2006 Ha-chavera shell Emile [Emile’s Girlfriend, cm]
2005 Kvish [Road, cm]
2003 Proyect gvul [cm]


Globi d’Oro 2020, tutti i vincitori

Sono stati annunciati i vincitori dei Globi d’Oro 2020, il premio cinematografico italiano che viene assegnato con cadenza annuale dai giornalisti della stampa estera accreditata in Italia. Di seguito tutte le nomination.

Tutti i Globi d’Oro 2020


Miglior film – Volevo nascondermi – Giorgio Diritti
Miglior attore – Pierfrancesco Favino – Hammamet
Miglior attrice Valeria Bruni Tedeschi – Aspromonte
Migliore regia Damiano e Fabio D’Innocenzo – Favolacce
Migliore sceneggiatura Damiano e Fabio D’Innocenzo – Favolacce
Miglior Commedia Tolo Tolo
Miglior Fotografia Matteo Cocco – Volevo nascondermi
Miglior Serie TV The New Pope
Miglior opera prima Picciridda di Paolo Licata
Miglior Cortometraggio L’amore oltre il tempo
Miglior documentario Vulnerabile bellezza
Miglior Colonna Sonora – Pericle Odierna – Picciridda
Premio alla carriera a Sandra Milo
Globo come Giovane Promessa Virginia Apicella – Nevia
Gran Premio della Stampa Estera Carlo Poggioli


X-Men: l’originale Jean Grey disposta a tornare nel MCU

Dopo la fusione tra Disney e Fox dell’anno scorso, molti hanno ipotizzato il debutto degli X-Men nell’universo cinematografico Marvel. Sembra chiaro che Kevin Feige abbia il suo piano ben strutturato, ma è anche chiaro che sarebbe bello sognare, magari con alcuni dei membri della vecchia squadra che tornano nel MCU.

Sin dai primi giorni di Fox sotto all’ombrello Disney, non sono mancate le congetture e speculazioni su chi sarebbe stato scelto per dare nuova vita e linfa ai mutanti Marvel. Parallelamente, molti attori delle incarnazioni precedenti si sono detti disponibili a tornare a bordo. Ora, come evidenziato da una recente intervista, un’altra veterana della serie X-Men di Fox ha dato la disponibilità di salire sul ring del MCU.

In occasione del 20° anniversario di X-Men, Famke Janssen, che nella saga originale ha interpretato Jean Grey, ha parlato con Observer per riflettere sul successo del film, ammettendo anche che “sarebbe disponibile” a riprendere il suo ruolo iconico qualora si presentasse l’opportunità:

“Penso che la domanda corretta sia più se loro avrebbero interesse a riportarmi indietro. Con Giorni di un Futuro Passato si è trovato un modo sorprendente di reintrodurre alcuni personaggi che erano stati uccisi. In alcuni casi, era per riportarli indietro alle versioni più giovani dei loro personaggi. Sarei curiosa di vedere cosa succederà con i film prodotti da Marvel Studios. Ma sì, sarei molto aperto ad esso.”

Eppure questa dichiarazione si scontra con ciò che l’attrice aveva dichiarato alla vigilia dell’uscita al cinema di Dark Phoenix, quando aveva invece confermato di aver completato il suo percorso con il personaggio. Ma evidentemente, l’esito di quel film e l’entrata in gioco della Marvel potrebbero essere stati fattori determinanti a farle cambiare idea.

Ovviamente non si sa nulla, per ora, di quali sono i programmi dei Marvel Studios in merito ai mutanti. Non si sa né quali personaggi saranno inseriti, né quando saranno inseriti, tuttavia possiamo essere certi che alcuni di questi personaggi saranno sicuramente presenti, e tra questi c’è Jean Grey.

Qualunque sia la rosa di Mutanti prescelti, la reintroduzione degli X-Men nell’MCU aprirà sicuramente una nuova porta per le opportunità della storia, fornendo anche vari personaggi che possono essere sfruttati in singolo.




Justice League: l’attore di Darkseid favorevole al recasting in New Gods

Anche se il suo personaggio è stato completamente eliminato dalla versione cinematografica del film, finalmente avremo la possibilità di vedere il Darkseid di Ray Porter in azione grazie alla release della Snyder Cut di Justice League il prossimo anno su HBO Max. Non sapremo mai perché Joss Whedon abbia deciso di tagliare il personaggio dal film e sostituirlo con Steppenwolf: una delle tante ipotesi emerse nel corso degli anni è che il personaggio sia stato eliminato perché la regista Ava DuVernay aveva dei piani molto diversi per lo stesso nel suo adattamento di New Gods.

È passato molto tempo da quando abbiamo avuto aggiornamenti su quel progetto, ma sappiamo con certezza che prima o poi il film vedrà la luce, ed è impossibile immaginare che Darkseid e Apokolips non siano coinvolti in qualche modo. I fan ansiosi di vedere Porter nei panni del Tiranno non sono contenti del fatto che un nuovo attore possa essere scritturato per l’iconico villain DC dopo l’arrivo della Snyder Cut di Justice League. Ciononostante, è stato lo stesso Ray Porter ad esprimere il suo supporto alla visione di DuVernay e alla possibilità di un recasting.

Sul suo profilo Twitter, Porter ha scritto: “Ho letto molti commenti e voglio dire che, anche se apprezzo molto di ciò che è stato detto, Ava è una cineasta brillante e dovrebbe scegliere chi vuole per il suo film New Gods”. Per tutta risposta, DuVernay ha replicato: “Un gentiluomo e un vero artista. Grazie Sir.”

Creato e disegnato da Jack Kirby, il fumetto originale “New Gods” fu pubblicato la prima volta nel 1971, portando al grande pubblico le storie dei Nuovi Dei, ovvero i nativi dei pianeti gemelli di Nuova Genesi e Apokolips. Oltre ad occuparsi della regia, Ava DuVernay curerà la sceneggiatura del film insieme al fumettista Tom King. A quanto pare il film presenterà Mister Miracle e Big Barda come protagonisti e Granny Goodness e le Furie Femminili nel ruolo di antagoniste principali. Chi conosce i fumetti DC saprà che la prima fa parte dell’Elite di Darkseid, il signore di Apokolis, e gestisce l’orfanotrofio del pianeta con una feroce disciplina, servendosi anche delle Furie per creare un’élite di guerrieri attraverso il lavaggio del cervello e la tortura.

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come Superman, Ben Affleck come Batman, Gal Gadot come Wonder Woman, Ezra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem Dafoe, J.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.


Dirty Dancing: un sequel con Jennifer Grey forse in lavorazione!

Il film di ballo del 1987 Dirty Dancing potrebbe avere un seguito in un progetto ancora senza titolo e con Jennifer Grey ambientato negli anni '90.

A 33 anni dall’uscita in sala di Dirty Dancing - Balli Proibiti, il mitico film con Patrick Swayze e Jennifer Grey potrebbe avere finalmente il suo sequel. Se scriviamo “potrebbe” è perché Variety ci informa che Jennifer Grey è a lavoro su un dance movie targato Lionsgate e ancora senza titolo. Al momento lo studio si rifiuta categoricamente di rivelare se nel film, che pare ambientato negli anni '90, quindi non immediatamente dopo i fatti di Dirty Dancing, l’attrice riprenderà il ruolo di Frances Houseman detta Baby. Nell'eventuale seguito il personaggio sarebbe grandicello, visto che lo abbiamo incontrato in un immaginario 1963. Esiste comunque già un team di sceneggiatori, formato da Mikki Daughtry e Tobias Iaconis, a cui dobbiamo per esempio il copione di La Llorona - Le Lacrime del Male. Sappiamo infine che proprio la Lionsgate detiene i diritty di Dirty Dancing, che totalizzò un incasso mondiale di 217 milioni di dollari e vinse l'Oscar per la miglior canzone con "(I've Had) the Time of My Life".

Di Dirty Dancing esiste una rivisitazione, Dirty Dancing 2, che vedeva protagonisti Romola Garai e Diego Luna. Non sappiamo se essere contenti di un sequel di Dirty Dancing. Senza Patrick Swayze non si potrebbe mai ricreare la magia dell’originale.


Viola Davis si pente di The Help: "E' un film razzista"

L'attrice Viola Davis, che con The Help ha ottenuto una candidatura all'Oscar dice che non avrebbe mai dovuto fare il film, che giudica frutto di un razzismo sistemico.

Viola Davis si pente di The Help: "E' un film razzista"

Nel calderone dei film che le proteste del movimento Black Lives Matter e le polemiche seguite alla morte di George Floyd hanno condannato, giudicandoli a favore del suprematismo bianco, è finito anche The Help, che è stato criticato ad esempio da Bryce Dallas Howard per la superficialità con cui il problema del razzismo veniva affrontato dovuta forse a un team di creatori con la pelle bianca, a cominciare dal regista Tate Taylor.

Adesso a tornare sull'argomento è Viola Davis, che grazie al ruolo di Aibileen Clark ha ottenuto la candidatura all'Oscar come migliore attrice non protagonista nel 2012. In un'intervista a Vanity Fair l'attrice ha dichiarato che, quando ha accettato la parte, la sua carriera cinematografica non era ancora soddisfacente e che quindi era in cerca di lavoro. Nonostante questo, Viola non solo non ama il film, ma si pente di aver accettato di recitarvi: "Non ci sono molte storie che parlano anche della nostra umanità" - ha detto. "Partono dal presupposto di voler spiegare cosa significhi avere la pelle nera, ma è un piatto che viene servito al pubblico bianco. Il pubblico bianco può al massimo sedersi e imparare una lezioncina su quello che siamo. Poi esce dal cinema e parla di cosa ciò significava, ma non si emoziona per quello che abbiamo passato. Nessuno si è annoiato guardando The Help, ma c'è una parte di me che si sente in colpa verso se stessa e la mia gente, perché ho fatto parte di un film che non era pronto a dire tutta la verità". La Davis, insomma, è convinta che The Help sia in qualche modo il frutto di un razzismo sistemico.

L'attrice aveva già speso parole non lusinghiere nei confronti di The Help. Nel 2018 aveva affermato di aver amato la lavorazione del film ma di essersi poi resa conto di quanto fosse offensivo nei confronti degli afroamericani.


THE MATRIX 4: E SE NEIL PATRICK HARRIS FOSSE IL VILLAIN?

Stando a una nuova teoria, Neil Patrick Harris, presente in The Matrix 4 in un ruolo attualmente non specificato, potrebbe essere il cattivo della storia. A formulare questa ipotesi è il giornalista Craig Elvy di Screen Rant, il quale fa notare che per ora, al di là della presenza di alcuni attori storici del franchise (Keanu Reeves, Carrie-Anne Moss, Jada Pinkett Smith e Lambert Wilson), non sappiamo nulla sui nuovi personaggi che appariranno nel film.

Quanto ai villain, Hugo Weaving ha dichiarato di aver rifiutato di tornare, a causa di una sovrapposizione di impegni, mentre Joe Pantoliano, che nel primo film interpretava Cypher, ha contattato Lana Wachowski senza ricevere risposta.

La teoria su Neil Patrick Harris parte dal presupposto che The Matrix 4 possa avere un antagonista umano, nella fattispecie qualcuno che sia a favore del dominio delle macchine (ricordiamo che Matrix Revolutions finiva con la restituzione del libero arbitrio alla razza umana, dando a ognuno la possibilità di scegliere se rimanere all'interno di Matrix o tornare nel mondo reale).

Un personaggio simile avrebbe bisogno di un atteggiamento istrionico, ai fini del proselitismo, ed è una caratteristica che calza a pennello per Harris, veterano di ruoli volutamente eccessivi tra teatro, cinema e televisione. Come scrive Elvy, una minaccia simile sarebbe più che sufficiente per far tornare Neo dalla tomba (ammesso, ovviamente, che la trama del film ruoti intorno a questo), e darebbe un indizio ulteriore sul ruolo di Jonathan Groff, star di Broadway (e voce originale di Kristoff in Frozen - Il regno di ghiaccio), il quale potrebbe essere il braccio destro di Harris.

Forse ne sapremo di più nei prossimi mesi, ora che le riprese del lungometraggio sono ricominciate a Berlino. Il film, inizialmente previsto per maggio 2021, uscirà nelle sale americane nell'aprile del 2022. Il suo slot originario è stato ceduto a Godzilla vs. Kong, che doveva uscire quest'anno.


AVENGERS: INFINITY WAR, MARK RUFFALO IN VERSIONE SMART HULK NELLA SCENA TAGLIATA

Avengers: Infinity War è tornato nuovamente protagonista online grazie a un video in cui si svela la scena tagliata in cui appariva per la prima volta Smart Hulk. Il filmato, in cui appaiono anche Black Widow e Falcon, mostra la sequenza prima dell'uso degli effetti speciali e si apre con la versione del personaggio apparsa poi in Avengers: Endgame.

https://twitter.com/i/status/1280911128420397056

La fusione delle due personalità del personaggio interpretato da Mark Ruffalo avrebbe quindi dovuto avvenire in occasione del primo capitolo della storia diretta dai fratelli Russo dedicata all'epico scontro con il villain.
Nel film si sarebbe dovuto mostrare come, dopo essere stato picchiato dal nemico interpretato da Josh Brolin, Bruce Banner è riuscito a mantenere il controllo pur essendosi trasformato in Hulk, situazione che abitualmente dà spazio a comportamenti all'insegna della rabbia. Nel video Natasha si avvicina infatti con l'immediato istinto di provare e calmare l'amico, tuttavia viene sorpresa dalla risposta che riceve.

I fratelli Russo avevano spiegato che quella scena era stata tolta da Avengers: Infinity War perché mostrare un momento di "vittoria" mentre il resto dell'universo sembrava aver perso il controllo su ogni cosa sembrava poco appropriato e fuori contesto.
I due filmmaker avevano inoltre spiegato che i cinque anni trascorsi dopo lo schiocco di Thanos hanno reso più naturale e comprensibile il cambiamento avvenuto nel membro degli Avengers.


RENATO POZZETTO E IL RAGAZZO DI CAMPAGNA: COME È NATO IL TORMENTONE DI "TAAAC"

Renato Pozzetto svela come è nato il tormentone di Taac, la battuta che lo accompagna ancora oggi, nonostante siano passati trentasei anni dall'uscita de Il ragazzo di campagna. La storia di Taac è stata raccontata dall'attore in una recente intervista al Corriere della sera.

Renato Pozzetto come tutti i comici ha dato vita ad una serie di espressioni e battute che nel tempo sono diventati dei veri tormentoni, per il comico nato artisticamente al Derby di Milano, si ricordano in particolare due batture eh la Madonna e Taac. Quest'ultima è nata con il film Il ragazzo di campagna del 1984 di Castellano e Pipolo, in cui Pozzetto è Artemio, un contadino che decide di trasferirsi a Milano per tentare la fortuna. Nella scena in cui Pozzetto usa l'espressione Taac, vediamo Artemio apparecchiare la tavola nel suo monolocale. Come per molti artisti, anche la comicità di Pozzetto prendeva spunto dalla vita reale: "Il mio Taac nasce al bar - racconta Renato - un cliente parlava e ci puntava il dito in gola, in faccia. Ne ho fatto un 'taac' e l'ho usato per dire 'fatto'".

Renato Pozzetto: quella volta con Edwige Fenech nuda, un momento imbarazzante

La battuta di Renato Pozzetto col tempo è diventato un tormentone, mentre Il ragazzo di campagna è diventato un cult. L'espressione fu usata dal comico per una campagna anti fumo nel 2009, "Cancro ai polmoni? Taac! Malattie cardiache? Taac! Una cosa che non posso dire. Taac!", recitava lo spot.

L'attuale Sindaco di Milano Beppe Sala, in occasione dell'assegnazione dei giochi olimpici invernali del 2026 a Milano e Cortina pubblicò un post su Facebook in cui si leggeva: "Olympic Winter Games 2026! TAAAC!".




MAX PAYNE: LA SCENA DOPO I TITOLI DI CODA DEL FILM APRE AD UN SEQUEL?

Alla fine di Max Payne c'è una scena dopo i titoli di coda in cui si fa un accenno alla possibilità di un sequel ma, in parte a causa della scarsa performance del film al botteghino e delle recensioni negative, la 20th Century Fox decise di abbandonare il progetto.

Dopo l'uscita del film nelle sale cinematografiche il contraccolpo è stato rapido, quasi immediato, e piuttosto brutale. Le recensioni non erano positive e, aspetto ben peggiore, ai fan non piacque la pellicola. Max Payne guadagnò comunque 85 milioni di dollari al botteghino mondiale, con un budget di 35 milioni, ma fu chiaro fin da subito che nessuno fremeva per un'eventuale nuovo capitolo.

Louise Keller ha affermato che "la parte migliore del film è il design". Bruce Paterson ha scritto per l'Australian Film Critics Association che "Mark Wahlberg è eccezionale in ruoli difficili" ed il critico Armond White ha difeso il film affermando che il regista "esplora l'ansia genuina e contemporanea anche se le sue immagini sono più ricche delle sue trame."

Jim Vejvoda ha dichiarato: "La performance di Wahlberg è davvero molto triste e il resto del cast non è migliore di lui". Il critico ha aggiunto anche che gli appassionati del videogioco rimarranno molto delusi dalla pellicola e che, anche come film di vendetta, Max Payne non è un granché.


DA DIVERGENT A COLPA DELLE STELLE: SHAILENE WOODLEY E ANSEL ELGORT: "MEGLIO FIDANZATI CHE FRATELLI"

Shailene Woodley e Ansel Elgort, in Colpa delle stelle, adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo del 2012 scritto da John Green, interpretano una coppia mentre in Divergent recitano nei ruoli di fratello e sorella. Durante un'intervista un giornalista ha chiesto a Elgort quale fosse la sua dinamica preferita, domanda che ha generato una risposta esilarante.

Durante una conferenza stampa invece è stata proprio la Woodley a chiedere a Elgort se avesse preferito interpretare suo fratello o il suo ragazzo. A questa domanda l'attore statunitense ha risposto utilizzando le stesse parole scelte in precedenza durante l'intervista con il giornalista: "Ragazzo sicuramente".

La Woodley ha dichiarato: "Credo che le nostre vite siano cambiate in meglio grazie a questo film: il dolore pretende di essere vissuto esattamente come questo film pretende che ci sia una celebrazione della vita, l'esistenza, il semplice respirare."

Ansel Elgort invece ha giustificato la sua battuta nei confronti di Shailene Woodley, a proposito delle riprese di Divergent, dichiarando: "Non riesco ad immaginare una vita senza amore, penso che mi sentirei veramente solo. Credo che ognuno di noi sia innamorato di molte persone, non deve per forza esserci una componente sessuale."


MARWAN KENZARI SU THE OLD GUARD: “BACIARE LUCA MARINELLI È STATO BELLISSIMO: SI È ANCHE RASATO PER ME!”

Lo abbiamo visto cattivissimo nel live action di Aladdin nel ruolo di Jafar, il gran visir, mentre in The Old Guard, film ispiato all'omonimo fumetto di Greg Rucka, dal 10 luglio su Netflix, Marwan Kenzari è un personaggio molto romantico.

Diretto da Gina Prince-Bythewood, The Old Guard racconta la storia di un gruppo di guerrieri immortali, guidati da Andy, interpretata dal premio Oscar Charlize Theron, che passano attraverso le epoche per cercare di rendere il mondo un posto migliore.

Marwan Kenzari interpreta Yusuf Al-Kaysani, detto Joe, che, sul campo di battaglia, ai tempi delle Crociate, è stato ucciso e ha ucciso Nicoló di Genova, alias Nicky, cavaliere interpretato da Luca Marinelli. Dopo essersi uccisi più volte, i due hanno finito per innamorarsi e trascorrono la loro lunghissima esistenza insieme. Abbiamo parlato di questo rapporto bellissimo insieme all'attore, raggiunto virtualmente via Zoom.

Mi è piaciuta molto la "scena del fidanzato", in cui dei soldati prendono in giro Nicky e Joe e lui mette in chiaro cosa vuol dire amare davvero qualcuno. Perché secondo te, a volte, l'amore fa ridere le persone che non lo capiscono?

Forse perché si sentono a disagio. In questo caso c'è un aspetto macho nel suo commento. Credo che la qualità di questa scena sia che Nicky e Joe sono due individui orgogliosi l'uno dell'altro. Non sono vulnerabili, non sono insicuri. Credo che ci sia forza in chi, nonostante non sia accettato, parla in modo appassionato. Credo sia un messaggio forte. È per questo che alle persone piace quel momento.

Charlize Theron, guerriera immortale in The Old Guard: "Le donne forti fanno ancora paura, come le streghe"

BACIARE LUCA MARINELLI (E IMPARARE L'ITALIANO CON LUI)

Nel film parli un po' di italiano: sei bravo, Luca Marinelli ti ha insegnato qualcosa?

Certo: praticamente dal momento in cui l'ho incontrato, fino all'ultimo giorno di riprese, mi ha parlato in italiano. È stato molto divertente: ora è un mio amico. Mi ha aiutato ogni tanto. Ho studiato un po' di italiano a scuola, 20 anni fa, ma non ero molto bravo. Non per colpa della lingua, che è bellissima, ma perché avevo la testa da un'altra parte. Lui mi ha aiutato, sì.

E com'è stato baciarlo?

È stato molto divertente. Ovviamente è un attore italiano molto attraente. Abbiamo girato di notte: lui era incatenato a una cosa. Ci siamo divertiti molto: tiravo le sue manette e si stringevano ancora di più. È stato fantastico. Si è anche rasato: così non è stato troppo doloroso.

RICORDARSI OGNI GIORNO CHE POSSIAMO ESSERE STRAORDINARI

Alla fine del film Andy dice che aveva bisogno di ricordarsi cosa si prova a sentirsi indistruttibile e straordinaria. Quindi voglio chiederti: come possiamo ricordarci ogni giorno che possiamo esserlo?

Bella domanda: non lo so. Non voglio sembrare uno che sa come si debba vivere. Credo sia una domanda complicata. Siamo vulnerabili, ogni tanto insicuri. Se devo parlare per me stesso, come esseri umani credo sia importante esseri curiosi. La curiosità è importante. Avere senso dell'umorismo. Le cose possono essere molto pesanti, a livello globale, lo vedi quando leggo le news sui giornali. È importante capire chi sei e per questo ci vuole la curiosità. Non bisogna essere troppo duri con se stessi, si può essere anche vulnerabili e insicuri. E c'è posto per tutti a questo mondo. È una questione di equilibrio. Devi fidarti di te stesso. Non è facile. Soprattutto nel mondo in cui viviamo oggi, con i social media e tutto il resto. I giovani potrebbero sentirsi intimiditi da quello che vedono, leggono, da come dovrebbero apparire, comportarsi o ottenere. Si può solo sperare di avere una buona guida, dei bravi maestri, che si tratti di un padre, una madre, uno zio, un amico, un insegnante o un allenatore.


LADY GAGA DIVENTA JEAN GREY DEGLI X-MEN PER IL MARVEL CINEMATIC UNIVERSE

Il noto artista Carlos Gzz ha condiviso sulla sua pagina ufficiale del social network Twitter una fantastica fan-art che immagina Lady Gaga nei panni di Jean Grey per debutto degli X-Men nel Marvel Cinematic Universe.

L'immagine, che trovate come al solito in calce all'articolo, ci mostra una Jean Gray nella forma della Fenice Bianca: la storia del personaggio sul grande schermo è spesso legata all'oscurità, alle prese con il potere cosmico della Fenice Oscura, ma nei fumetti alla fine si fonde pacificamente con la Forza della Fenice e sfrutta le sue nuove abilità per il bene.

Dopo la sua interpretazione in A Star is Born, il pubblico cinematografico è impaziente di vedere in quali ruoli Lady Gaga si cimenterà prossimamente: circa un anno fa si è vociferato di un ingresso nel cast di Guardiani della Galassia Vol. 3 come interesse amoroso di Rocket Racoon, ma quel rumor non è mai stato confermato e per alcuni è nato solo sulla scia della chiacchierata relazione con Bradley Cooper, doppiatore del personaggio nelle versioni originali dei film Marvel Studios.

Jean Gray è stata interpretata per la prima volta da Famke Janssen nella trilogia di X-Men, e l'attrice ha ripreso il ruolo anche in The Wolverine prima di cedere il testimone a Sophie Turner, che ne ha vestito i panni per X-Men: Apocalypse e Dark Phoenix: chi sperate che la interpreterà nel reboot dei Marvel Studios?




STAR WARS, I SITH NON DICONO MAI "CHE LA FORZA SIA CON TE": ECCO PERCHÉ

Per anni abbiamo sentito la celebre frase "Che la Forza sia con te" pronunciata come buon augurio o semplicemente come cenno di saluto dai vari Cavalieri Jedi, fin dal primo film di Star Wars, ma in nessuna pellicola abbiamo mai visto un Signore dei Sith fare altrettanto o utilizzare una versione diversa del celebre motto.

Sebbene si possa pensare che un Sith non abbia certo l'intenzione di augurare il meglio a un proprio alleato (ricordiamo che vanno sempre in due), potrebbe esserci una spiegazione migliore, ed è pure bene ricordare come Luke Skywalker ne Gli Ultimi Jedi abbia detto chiaramente che "la Forza non appartiene ai Jedi".

La celebre frase "Che la Forza sia con te" non sarebbe solo un semplice messaggio di buon auspicio verso gli altri, ma sarebbe la stessa ammissione da parte dei Jedi che la Forza controlla tutto ciò che accade e accadrà e i Jedi riconoscono di non aver alcun potere per cambiare questo concetto. Un concetto che a quanto pare è respinto totalmente da un Sith, che crede fermamente nella propria volontà, in grado di modificare le cose a proprio piacimento. Un Sith cerca sempre di imporre la sua volontà su tutto il resto in modo da ottenere il massimo beneficio da ogni situazione e a ogni livello. Dop aver separato il proprio cammino o destino da quello tracciato dall'Ordine dei Jedi è chiaro quindi il motivo per cui i Signori dei Sith non utilizzano il celebre motto, che tra l'altro viene utilizzato anche da persone non appartenenti all'Ordine ma comunque dentro il nucleo del Lato Chiaro della Forza.


ARNOLD SCHWARZENEGGER PROTAGONISTA DI UN HORROR SU DREDD MAI REALIZZATO, TUTTI I DETTAGLI

Il Giudice Dredd dei fumetti è stato interpretato al cinema da Sylvester Stallone nel film del 1995 e successivamente da Karl Urban nel piccolo cult del 2012, ma a quanto pare avrebbe potuto avere il volto anche di Arnold Schwarzenegger in un progetto a tinte horror che tuttavia non vide mai la luce verde da parte della produzione.

A parlare di questo singolare progetto è stato Peter Briggs (Hellboy) nel corso di una lunga intervista su bloody-disgusting. Lo sceneggiatore tentò negli anni di sviluppare numerosi progetti sia di stampo fantascientifico che cinecomic per la nuova sede britannica della Paramount, ma senza riuscire a ottenere mai un via libera. "Fu Lloyd Levin a dirmi: 'Ho un progetto, cosa ne sai del Giudice Dredd?' e io rimasi di sasso, perché sono britannico e conosco a menadito tutto quello che riguarda la fantascienza, sono un fan di Doctor Who, Star Trek, Star Wars, qualsiasi cosa. Sono patito della fantascienza di Heinlein e Clarke e tutto il resto. Qualcuno in Gran Bretagna ebbe l'idea di iniziare un fumetto chiamato 2000 AD perché pensava appunto che la fantascienza fosse il massimo. Io iniziai a comprare la serie dal numero 2 ed è proprio quello dove compare Dredd. Da ragazzino ci sono cresciuto con Dredd. Quindi quando Lloyd me lo chiese per me fu facile dire di sì. Così ho cominciato a lavorarci".

Il film sarebbe stato quindi co-finanziato da Edward R. Pressman (Conan il barbaro, Masters of the Universe) e Briggs racconta che da una parte c'era quest'ultimo che voleva affidare il progetto a Tony Scott con protagonista Arnold Schwarzenegger e fare un film per conto suo e dall'altra Lloyd Levin e Larry Gordon che non volevano abbandonare l'idea, così proposero subito un contratto a Briggs. Un contratto da tre film. Oggi Briggs rimpiange di aver scelto Dredd.

Alla fine, Briggs scoprì che nel progetto erano coinvolti numerosi produttori, molto diversi tra loro, e che il suo compito era riscrivere ciò che numerosi altri sceneggiatori avevano scritto prima di lui. Il progetto non vide mai la luce, ma per i dettagli vi rimandiamo all'intervista completa.


TOM HANKS IMBATTIBILE, IL NUOVO FILM GREYHOUND È DA RECORD DI APERTURA!

Greyhound, war-movie thriller ambientato nella Seconda Guerra Mondiale scritto e interpretato da Tom Hanks, ha registrato il più grande weekend di apertura con la sua anteprima su Apple TV+ il 10 luglio scorso.

Il film, diretto da Aaron Schneider, ha battuto il record di spettatori nel week-end di apertura su Apple TV+ per un film originale, con addirittura il 30% degli spettatori di Greyhound registrati come nuovi abbonati al servizio. Non è stato reso noto il numero di spettatori e non è chiaro al momento quale film detenesse il record battuto da Tom Hanks: quest'anno Apple TV+ ha fatto debuttare in esclusiva il film The Banker con Anthony Mackie e Samuel L. Jackson e i documentari Beastie Boys Story e Dads.

Sebbene sia stato acquisito dalla Sony dopo essere stato progettato per l'uscita cinematografica a giugno, Greyhound segna la seconda collaborazione con la Playtone di Hanks e la Apple, con quest'ultima che ha anche raccolto un ordine diretto per la serie drammatica Masters of the Air, con Tom Hanks e Steven Spielberg fra i produttori esecutivi.


TENET, ECCO QUANTO DOVRÀ INCASSARE NOLAN PER ANDARE IN PARI CON LA MOSTRUOSA PRODUZIONE

Sarà un'estate difficilissima per i blockbuster, e una particolarmente complicata per Christopher Nolan: il regista, rimasto uno degli ultimi baluardi dell'esperienza cinematografica, si ritroverà infatti con una produzione mostruosa come quella di Tenet alle prese con un'industria in crisi totale.

Ora un nuovo rapporto (arrivato via IndieWire) ha provato a fare i conti in tasca al regista/produttore e alla Warner Bros., suggerendo che il loro nuovo blockbuster Tenet dovrà incassare almeno $800 milioni di dollari solo per andare in pari: ciò vuol dire, in soldoni (battuta!), che per iniziare a guadagnare qualcosa dal film la Warner Bros. dovrà aspettare che gli incassi avranno superato quel tetto.

Il film è stato rinviato già due volte a causa dei vari ritardi legati al coronavirus, e secondo le ultime indiscrezioni rischia un terzo posticipo. Con queste cifre ovviamente la distribuzione tramite on demand sarebbe da escludere a priori, anche se Nolan fosse il fan numero uno dello streaming, dato che per la contabilità di Hollywood un punto di pareggio di $800 milioni significa che il budget totale della produzione è molto vicino se non superiore a $300 milioni, con il resto stanziato da Warner Brothers per il marketing e le varie spese pubblicitarie, che naturalmente continueranno a salire fino a che il film non arriverà in sala (anche, banalmente, per stampare di volta in volta i nuovi cartelloni con le date di uscita aggiornate).

L'aspetto spaventoso di questi numeri mostruosi è il fatto che la maggior parte dei film che arrivano nei cinema verrebbero considerati un successo eccezionale se riuscissero anche solo ad avvicinarsi agli $800 milioni, e anche per un regista amatissimo come Nolan questo numero rappresenta una battaglia da combattere a dir poco in salita. Dunkirk, l'ultimo progetto diretto da Nolan, ha terminato la sua corsa al botteghino con un incasso di $535,5 milioni. In precedenza, Interstellar si è avvicinato a quel limite con un botteghino di $752,8 milioni in tutto il mondo, e per arrivare oltre quella cifra bisogna tornare indietro nel tempo (altra battuta) fino a The Dark Knight ($1,272 miliardi), The Dark Knight Rises ($1,25 miliardi) e Inception ($953,2 milioni).


JUSTICE CON, RIVELATO IL PROGRAMMA COMPLETO DELLA CONVENTION DI ZACK SNYDER

Nell'estate delle convention in streaming, e dopo l'annuncio degli appuntamenti con il San Diego Comic-Con e il SaveDaredevil, nelle scorse ore è stato diramato il programma completo della Justice Con, la convention interamente dedicata al regista Zack Snyder e ai suoi film per il DC Extended Universe.

A partire dal 25 luglio, Justice Con presenterà panel online con alcuni fedelissimi dell'autore, inclusi Ray Porter (interprete di Darkseid) e Ray Fisher (interprete di Cyborg), oltre ovviamente allo stesso Snyder. Altri membri della troupe che presenzieranno all'evento sono l'artista di storyboard Jay Oliva, il direttore della fotografia Fabian Wagner e la produttrice Deborah Snyder, moglie del regista.

In calce all'articolo potete vedere il programma completo per l'evento, che avrà una durata di due giorni. Tra gli appuntamenti anche un focus sul programma di beneficienza per la prevenzione dei suicidi che il movimento ReleaseTheSnyderCut in passato ha contribuito a finanziare, un panel dedicato alla diversità nella filmografia di Snyder e un watch-party di Watchmen di Zack Snyder, il secondo cinecomic del regista dopo il successo di 300.

Con molta probabilità non sarà mostrato nulla di ufficiale per quanto riguarda l'attesissima Zack Snyder's Justice League, dato che la director's cut del cinecomic del 2017 troverà ampia visibilità durante il DC FanDome, la conferenza organizzata da DC Films e Warner Bros. per la promozione dei loro nuovi film: l'evento sarà in streaming gratuito e andrà online il 22 agosto prossimo.


PIRATI DEI CARAIBI, QUAL È L'ORIGINE DELLA CICATRICE DI JACK SPARROW? ECCO I DETTAGLI

La saga di Pirati dei Caraibi sarà orfana di Johnny Depp ma il personaggio di Jack Sparrow rimane il simbolo del franchise e sulla caratterizzazione dell'attore si sono sprecate negli anni gli aneddoti che hanno riguardato la sua performance ma da Oltre i confini del mare sul volto del pirata è comparsa una particolare cicatrice.

Lo sfregio a forma di X è stato mostrato per la prima volta nel materiale promozionale del film di Rob Marshall e questo piccolo dettaglio ha incuriosito i fan.
Una cicatrice sul volto di un pirata non è certo qualcosa di così insolito ma diversi spettatori si sono chiesti in che modo Jack Sparrow si sia procurato quel taglio.

La decisione è stata presa dallo stesso Johnny Depp e dal team di truccatori:"Penso sia bello avere un po' di background delle cose. [...] Se finisci con un taglio sul viso, è solo un taglio... Ma una X? Dev'essersi svegliato e ha scoperto che qualcuno gli ha deliberatamente inciso una X sul viso".
Pirati dei Caraibi - Oltre i confini del mare è il quarto capitolo del franchise e si differenzia dal resto dei film del franchise perchè alla regia è presente Rob Marshall al posto di Gore Verbinski e nel cast non sono presenti alcuni degli interpreti storici, tra cui Keira Knightley e Orlando Bloom.
Nel mese di aprile vi abbiamo raccontato l'amicizia tra Penelope Cruz e Johnny Depp sul set del film. La pubblicazione del film nelle sale venne resa disponibile anche nella versione 3D.


JUSTICE LEAGUE: TUTTO QUELLO CHE SAPPIAMO SULLO SNYDER CUT

Il mese scorso è finalmente arrivato il grande annuncio a lungo atteso da molti dei fan DC: lo Snyder Cut di Justice League arriverà su HBO Max. La versione di Zack Snyder del film del 2017 vedrà quindi la luce, ma cosa possiamo aspettarci esattamente?

I primi report su come si era arrivati alla distribuzione dello Snyder Cut avevano già anticipato alcuni dei punti qui elencati, ma stando agli ultimi aggiornamenti, queste sarebbero le informazioni confermate in merito a ciò che concerna la versione di Justice League che vedremo in tv.

Lo Snyder Cut:

Sarà un'esclusiva di HBO Max

La data d'uscita prevista è verso metà 2021

Sarà più lungo della versione originale

Potrebbe non prendere la forma di un lungometraggio, ma essere più vicina a quella seriale

Il budget per il completamento è stato piuttosto sostanzioso

Non vi saranno dei reshoot (ma probabilmente dei dialoghi aggiuntivi da aggiungere in fase di doppiaggio)

La colonna sonora sarà di Junkie XL

Molti personaggi verranno rielaborati in una qualche forma

Ci sarà Darkside


Quest'ultimo punto in particolare era stato più volte ribadito dallo stesso Snyder, ma anche anticipato dal primo teaser dello Snyder Cut diffuso qualche settimana fa.


SILVER & BLACK SAREBBE STATO DIVERSO DAGLI ALTRI FILM MARVEL, ECCO PERCHÉ

Non sappiamo cosa ne sarà alla fine di Silver & Black, lo spin-off di Spider-Man dedicato a Black Cat e Silver Sable che avrebbe dovuto dirigere Gina Prince-Bythewood, la regista di The Old Guard. Quel che sappiamo, però, è che doveva essere un po' diverso dagli film Marvel.

Erano ormai diversi anni che Silver & Black era in fase di sviluppo in casa Sony, e i recenti risvolti (prima è stato cancellato dal listino Sony, poi si è parlato di due standalone sui personaggi, poi di una probabile serie tv per Disney+) non fanno esattamente ben sperare, tanto che ancora oggi non sappiamo cosa ne sarà del progetto.

Ma di recente, Gina Prince-Bythewood, colei che doveva dirigere il film e che, proprio grazie a esso è stata presa in considerazione e poi scelta da Skydance e Netflix per dirigere The Old Guard, ha rivelato qualche dettaglio in più sul tono della pellicola.

"Volevo che fosse più estremo rispetto ad altri film Marvel, più tagliente" ha affermato in un'intervista con IndieWire "Si trattava di vedere quanto in là avrei potuto spingerlo nei confini del Marvel Universe".

E mentre si attende di sapere cosa riserverà il futuro ai due personaggi dell'Universo Ragnesco, su Netflix trovate The Old Guard, per l'appunto, un altro film con dei supereroi davvero badass, a partire da quello interpretato da Charlize Theron.


STAN LEE, ECCO UNA FOTO INEDITA DAL DIETRO LE QUINTE DEL SET DI THOR: RAGNAROK

Nel 2017 usciva nelle sale Thor: Ragnarok, il terzo capitolo della saga cinematografica dedicata al Dio del Tuono. In questa occasione, Stan Lee ci regalò uno dei suoi camei più divertenti, di cui vediamo ora uno scatto inedito dal dietro le quinte del film.

Due anni fa, il 12 novembre del 2018, ci lasciava purtroppo Stan Lee, il Papà dei supereroi Marvel.

Nel corso degli ultimi anni, però, Stan "The Man" ci aveva fatto sorridere in numerose occasioni, in particolare con i suoi iconici camei nei film Marvel, sia al di fuori che all'interno del Marvel Cinematic Universe.

Uno dei più recenti (l'ultimo in ordine di uscita fu quello in Avengers: Endgame) e più simpatici però fu quello di Thor: Ragnarok, in cui il buffo vecchietto era stato incaricato di trasformare il look di Thor (Chris Hemsworth) in quello di un guerriero degno dell'Arena di Sakaar, dove si sarebbe tenuto il celebre Contest of Champions.

Ed è proprio dietro le quinte di questo cameo che fu scattata la foto che trovate anche in calce alla notizia, inedita finora e postata invece da poco su Instagram.


www.instagram.com/p/CCmH36ZJe8O/?utm_source=ig_embed



THE ROCK, IL FILM DI MICHAEL BAY FU RISCRITTO ANCHE DA QUENTIN TARANTINO

Tutti si ricordano dell'enorme successo commerciale ottenuto da The Rock, il film del 1996 diretto da Michael Bay e con protagonisti un trio d'attori di prima fascia come Sean Connery, Nicolas Cage e Ed Harris; ma probabilmente non tutti sanno che il film fu soggetto di una disputa per quanto riguarda la paternità dello script.

Ufficialmente, la sceneggiatura di The Rock è accreditata a David Weisberg, Douglas S. Cook e Mark Rosner, con quest'ultimo che risultò essere l'unico sceneggiatore aggiunto poi effettivamente accreditato e riconosciuto come tale secondo le regole della Writers Guild of America. In realtà, come rivelato più volte dallo stesso Bay, il copione della pellicola venne riscritto numerose volte e da più sceneggiatori diversi, e ciascuno apportò delle modifiche che poi portarono al prodotto finale, senza però essere stati accreditati dal sindacato (la regola stabilisce che per l'accreditamento si debba contribuire a scrivere almeno il 50% del copione).

Tra gli sceneggiatori che più di tutti contribuì a riscrivere il film, oltre a Rosner, ci fu anche Jonathan Hensleigh, che fu spalleggiato dallo stesso Bay che scrisse una lettera aperta proprio al sindacato in protesta e dichiarando come Hensleigh abbia lavorato a stretto contatto con lui per tutta la lavorazione del film e di come avrebbe dovuto ricevere un riconoscimento ufficiale.

Sappiamo, inoltre, che Connery chiamò il team di sceneggiatori formato da Dick Clement e Ian La Frenais per riscrivere gran parte dei suoi dialoghi, mentre per quelli di Ed Harris, Bay lavorò al fianco dello stesso attore per meglio rappresentarlo sullo schermo. Tra i vari sceneggiatori che si sono poi avvicendati nella produzione è impossibile poi non citare due nomi illustri come Quentin Tarantino e Aaron Sorkin (che ovviamente non vennero accreditati).

Bay e i produttori ebbero quindi delle divergenze che furono appianate solo grazie all'intervento di Connery (che figurava come produttore esecutivo).


MAX PAYNE, TUTTI I SEGRETI SUL FILM CON MARK WAHLBERG, MILA KUNIS E OLGA KURYLENKO

Max Payne, action del 2008 diretto da John Moore e ispirato al celebre e omonimo videogame con un cast d'eccezione che include Mark Wahlberg, Mila Kunis e Olga Kurylenko.

Per prepararvi alla visione, vi proponiamo i retroscena, gli aneddoti e i segreti più curiosi dal set. Come al solito, potete trovarli qui sotto:

Mark Wahlberg ha dichiarato in diverse interviste che John Moore è uno dei migliori registi con cui abbia mai lavorato: nella sua carriera, l'attore è stato diretto tra gli altri da autori come Tim Burton, Martin Scorsese e Paul Thomas Anderson.

E' il secondo film di Olga Kurylenko basato su un videogioco: il primo era stato Hitman - L'assassino, arrivato nel 2007.

Nella scena post-crediti, quando Max Payne entra nel bar, è visibile un tendone dall'altra parte della strada sul quale si legge "Forgotten Rebels" e "The 3Tards". Il supervisore degli effetti visivi Jeff Campbell è il chitarrista della band punk Forgotten Rebels.

Il trailer di Max Payne si può vedere in una televisione sullo sfondo dell'ufficio di Ari Gold in Entourage (2004) - uno show prodotto da Mark Wahlberg.

Secondo quanto riferito, Mark Wahlberg non ha mai giocato al videogioco, poiché non voleva diventarne dipendente: ha accettato il film perché si sentì collegato emotivamente alla sceneggiatura.

Il cattivo principale del videogioco, Nicole Horne, ha solo un ruolo secondario nel film.

Il film doveva essere inizialmente rated-r, ma a causa della classificazione PG-13 voluta dallo studio voleva, John Moore ha deciso di filmare due versioni di tutte le scene d'azione del film. La versione originale della scena del garage venne descritta come "una delle sparatorie più sanguinose mai filmate".


STAR WARS, NESSUN PANEL PREVISTO AL COMIC CON VIRTUALE

In linea con il resto del 2020, luglio porta poche gioie agli appassionati di cinema, serie tv e fumetti: niente DC, niente Marvel Studios e niente Star Wars per l'edizione virtuale del Comic-Con di San Diego, Comic-Con @ Home.

Avete capito bene: nel programma del Comic-Con virtuale non vi sono panel dedicati a nessuna di queste tre aree.

E se per quanto riguarda Marvel avremo un segmento dedicato alla docuserie di Disney+ Marvel 616, e in casa DC si è già provveduto a fare diversamente grazie al mega-evento DC FanDome (24 ore di contenuti, talent annunci e rivelazioni DC tra cinema, serie tv, fumetti e videogiochi che si terrà sabato 22 agosto), per Star Wars dovremo aspettare tempi migliori.

Nonostante la cancellazione della Star Wars Celebration e la presenza di diversi progetti in cantiere per Lucasfilm, San Diego non si trasformerà in una Galassia lontana lontana...

Non sappiamo dunque quando potrà essere annunciato il prossimo film della saga, o se ci sono novità in arrivo per The Mandalorian o altre serie originali come Cassian Andor, o anche la serie live-action con protagonista femminile di cui si parlava qualche tempo fa.

Se non altro, Disney+ ha già fatto in parte contenti i fan della saga con l'annuncio di una nuova serie animata intitolata The Bad Batch e prodotta, tra gli altri, da Dave Filoni, che arriverà sulla piattaforma streaming nel 2021.

Attendiamo, dunque, e incrociamo le dita per avere al più presto buone nuove a tema Star Wars.


X-MEN: CHARLIZE THERON, MICHAEL JACKSON E SHAQUILLE O'NEAL DOVEVANO ESSERE NEL FILM

Un film che ha fatto scuola, in molti sensi, è quello dell'accademia per giovani dotati del professor Xavier, uno degli aprifila del genere cinecomic. In molti sono rimasti affascinati dai mutanti e dai loro poteri, ma cosa pensereste se vi dicessimo che Charlize Theron era la prima scelta per Jean Grey?

Nonostante non sia stato il primo film sui supereroi, si pensi ad esempio al Batman degli anni '80, né il campione d'incassi, Sam Raimi lo supererà ai box office col suo Spider-Man nel 2002, a 20 anni dal debutto nei cinema Bryan Singer e il suo X-Men di continuano a far parlare di sé.

In una recente intervista il produttore Ralph Winter ha rivelato alcune delle prime, e insolite, proposte per il film: " Ho tanti bei ricordi di quel periodo e delle persone che volevano partecipare al film. Michael Jackson voleva interpretare Charles Xavier perché era un grande appassionato del fumetto. Shaquille O'Neal si è presentato in ufficio chiedendo di interpretare Forge, che però non era nel film. Ogni giorno ero sorpreso dalla quantità di celebrità desiderosa di mettersi in gioco. Ad esempio, trovavo Mariah Carey seduta nel mio ufficio che voleva andare a parlare con Bryan per convincerlo a darle il ruolo di Tempesta o qualcosa del genere".

Winter ha inoltre rivelato che, tra le tante star che si erano proposte, un delle poche che venne effettivamente adocchiata da Singer e dallo sceneggiatore David Hayter rifiutò il ruolo: stiamo parlando di Charlize Theron, la quale non volle interpretare la bellissima e fatale Jean Grey. In passato si era già parlato del rifiuto di Viggo Mortensen e Russel Crowe per il ruolo di Wolverine, mai avremmo immaginato una telepate più riuscita di Famke Janssen.

Negli anni l'attrice deve però essersi ricreduta sugli eroi dei fumetti, tanto che proprio in questi giorni è stato distribuito da Netflix The Old Guard, cinecomic alla cui recensione vi rimandiamo, e la stessa Theron ha ringraziato i fan per l'enorme successo di The Old Guard.


WISHBONE – UNIVERSAL & MATTEL INSIEME PER UN FILM SUL CANE DEI SOGNI

Per la prima volta la Mattel Films lavorerà a un film per il cinema con la Universal Pictures. Stiamo parlando di Wishbone basato sull’omonima serie televisiva arrivata in Italia con il titolo: Wishbone, il cane dei sogni.

Creata da Rick Duffield, è andata in onda sulla PBS dal 1996 al 2001, e racconta le avventure di un Jack Russell Terrier. Solo gli spettatori e i personaggi dei suoi sogni possono sentirlo parlare.

La serie ha vinto quattro Daytime Emmy, un premio Peabody e due premi TCA.

Peter Farrelly, premio Oscar con Green Book, produrrà la pellicola indirizzata alle famiglie con la Mattel Films. Il produttore esecutivo Robbie Brenner, che supervisiona il film, ha dichiarato:

“Il nostro catalogo di iconiche franchise continua a offrire opportunità per delle narrazioni cinematografiche. Siamo entusiasti di lavorare con Peter Farrelly, Roy Parker e la Universal per portare questo amato classico canino in una nuova direzione con una rivisitazione moderna della franchise”.

Wishbone è la prima pellicola della Mattel Films, non basata su un giocattolo. Gli altri progetti in lavorazione sono: American Girl, Barbie, Barney, Hot Wheels, Magic 8 Ball, Major Matt Mason, Masters of the Universe e View Master.


PROJECT POWER – ECCO LO SPETTACOLARE TRAILER DEL FILM, DAL 14 AGOSTO SU NETFLIX

Netflix ha pubblicato il primo trailer di Project Power, film fantascientifico ad alto contenuto di superpoteri (ma non è l’adattamento di un fumetto).

Fonte di tali abilità sovrumane è una pillola: chiunque la assuma sviluppa dei poteri straordinari per cinque minuti… peccato però che la morte sia un potenziale effetto collaterale. Un ex soldato in cerca di vendetta (Jamie Foxx), un poliziotto locale (Joseph Gordon-Levitt) e una giovane spacciatrice (Dominique Fishback) scelgono di correre quel rischio per combattere la crescente ondata di criminalità a New Orleans, con risultati alquanto spettacolari.

La sinossi ufficiale
Per le strade di New Orleans comincia a diffondersi la voce di una misteriosa nuova pillola che scatena superpoteri diversi a seconda di chi la prende. Il problema? Non sai cosa succederà finché non la prendi. Mentre alcuni sviluppano una pelle antiproiettile, il dono dell’invisibilità o una forza sovrumana, per altri la reazione è letale. Quando la pillola provoca un pericoloso aumento della criminalità in città, un poliziotto locale (Joseph Gordon-Levitt) si allea con una giovane spacciatrice (Dominique Fishback) e un ex soldato motivato da una vendetta segreta (Jamie Foxx) per combattere il potere ad armi pari, prendendo la pillola nella speranza di riuscire a trovarne e a fermarne gli inventori.

Nel cast di Project Power figurano Jamie Foxx, Joseph Gordon-Levitt, Dominique Fishback, Machine Gun Kelly, Courtney B. Vance, Amy Landecker e Rodrigo Santoro.

Henry Joost e Ariel Schulman si sono fatti conoscere nel 2010 con il documentario Catfish. In seguito hanno diretto Paranormal Activity 3 e 4, Nerve e Viral. Il suo prossimo progetto è il film di Mega Man.

Il copione è opera di Mattson Tomlin, che ha scritto e diretto The Projectionist e Solomon Grundy, prima di collaborare con Matt Reeves per la sceneggiatura di The Batman. Ha scritto inoltre Little Fish (non ancora uscito) e il prossimo 2084. Sarà lui, inoltre, a scrivere Mega Man per Joost e Schulman.

Potrete vedere il trailer – in italiano e in originale – qui di seguito, ma prima vi ricordo che Project Power uscirà il prossimo 14 agosto su Netflix.

Il trailer italiano



Il trailer originale




FLETCH: JON HAMM AL POSTO DI CHEVY CHASE NEL REBOOT DELLA SAGA

Fletch, il reporter investigativo ideato dallo scrittore Gregory Mcdonald e interpretato sul grande schermo da Chevy Chase, sta per tornare. Il nuovo film sarà diretto da Greg Mottola, regista di Superbad, e interpretato da Jon Hamm, protagonista di Mad Men.

Il nuovo film sarà un adattamento del secondo romanzo della serie scritta da Mcdonald, Confessa, Fletch (1976). In esso, Irwin Maurice Fletcher si ritrova a indagare su molteplici casi di omicidio, uno dei quali lo vede anche principale sospettato. Mentre tenta di provare la sua innocenza, Fletch viene anche incaricato di ritrovare la collezione d’arte che la sua fidanzata ha ereditato dal padre, scomparso e presunto morto.

Il film sarà scritto da Zev Borow, consulting producer della serie Lethal Weapon. Jon Hamm sarà anche produttore insieme alla sua manager Connie Tavel. Il film sarà prodotto dalla Miramax.

Connie Tavel ha dichiarato:

Produrre questo film con Jon è per me il sogno di una vita. E con Zev e Greg alla sceneggiatura e alla regia, credo davvero che questo sarà un esaltante e moderno rilancio per questo amato personaggio.

Gregory Mcdonald ha scritto undici romanzi di Fletch. Il personaggio è stato portato al cinema in due film, entrambi interpretati da Chevy Chase e diretti da Michael Ritchie. Il primo fu Fletch – Un colpo da prima pagina (1985), seguito nel 1989 da Fletch – Cronista d’assalto.


After 2 data di uscita, ecco quando arriverà in Italia l’atteso sequel

Se l’estate va ancora un po’ a rilento, settembre segnerà la ripartenza dei cinema con l’arrivo di tanti nuovi film, a partire da Tenet in uscita il 26 agosto. Leone Film Group e 01 Distribution hanno infatti annunciato After 2 data di uscita.

After 2 data di uscita

Dal 2 settembre arriverà infatti al cinema After 2, il secondo capitolo tratto dalla saga best seller di Anna Todd.

Diretto da Roger Kumble con Josephine Langford (Tessa Young) e Hero Fiennes Tiffin (Hardin Scott) nei panni dei protagonisti, il film segue la storia d’amore tra due ragazzi dopo che una bugia ha incrinato il loro rapporto. Tessa infatti alla fine del primo film ha scoperto della scommessa fatta da Hardin con i suoi amici. Ora la ragazza non riesce più a credere nella sincerità del suo amore e, confusa e infelice, pensa di vendicarsi usando le stesse armi di seduzione che ha usato lui…

After, uscito nel 2019, è diventato un vero cult per teenager incassando più di 6 milioni al box office italiano. La saga letteraria invece è stata pubblicata in 30 paesi in tutto il mondo, e in Italia ha venduto 1.6 milioni di copie.

Guardate qui sotto il trailer italiano del film:




After2_onesheet_TEASER

Il medico della mutua: il film che Alberto Sordi ha prodotto perché nessun altro voleva farlo

Nel 1964 usciva in libreria Il medico della mutua scritto da Giuseppe d'Agata, nel 1968 arrivava nei cinema il film con Alberto Sordi. Il merito fu tutto dell'attore che acquisto i diritti del libro e ne produsse l'adattamento cinematografico.

Il medico della mutua: il film che Alberto Sordi ha prodotto perché nessun altro voleva farlo

Non tutti sono a conoscenza de Il medico della mutua, il romanzo del 1964 scritto da Giuseppe d'Agata la cui storia ha sedotto Alberto Sordi. Quel piccolo libro con una breve narrazione, in parte di denuncia e in parte grottesca, voleva isolare nel nostro pensiero la figura del dottore di famiglia in tutta la sua contraddittoria posizione professionale. Il medico della mutua vanta da un lato un'umanitaria indole la cui missione è espletata dal nobile ruolo che ricopre. Dall'altro pare innegabile che il suo personale successo sia legato alla trasformazione dei suoi privilegi in trampolini per eseguire tuffi carpiati in un bieco affarismo. Solo un medico vero poteva conoscere bene tutte le sfumature e d'Agata, infatti, lo era, ma dopo la pubblicazione per lui ci furono solo lavori da scrittore.
Il film Il medico della mutua uscì nel 1968 diretto da Luigi Zampa e fu il secondo grande successo di quella stagione, dietro Serafino di Pietro Germi e prima di C’era una volta il West di Sergio Leone. Come sappiamo, il film ebbe un seguito l’anno successivo intitolato Il prof. dott. Guido Tersilli primario della clinica Villa Celeste convenzionata con le mutue diretto da Luciano Salce.

Se il film esiste, il merito è del suo protagonista Alberto Sordi che si era incaponito sui diritti di quel libro. Il potenziale per adattare la storia per il cinema lo vedevano gli artisti, non i produttori. Luciano Salce cercò di farne un film con Ugo Tognazzi, ma Mario Cecchi Gori che ne aveva acquistato i diritti "per errore" riteneva la storia non realizzabile senza scatenare un putiferio. Qualche tempo dopo Sordi riuscì a farsi rivendere i diritti per poche lire e sarebbe stato propenso a metter mano al partafogli per produrre il film in compartecipazione con qualcun altro.

Nel libro Storia di un commediante: racconti, aneddoti e confessioni, Sordi racconta l'incontro con Dino De Laurentiis: “Lui mi guardò con aria scettica, chiamò la sua segretaria e, con la sua voce tonante, facendo una serie di scongiuri, le gridò: Liliana! Vie’ qua e dimme: se vedi il manifesto di un film che come titolo ha Il medico della mutua, tu che fai?”. “Ne vado a vedere un altro”, rispose la segretaria che, fra le altre cose, era brutta come il peccato. “L’hai sentita?”. “L’ho sentita, sì, e l’ho vista pure... ammazza quant’è brutta!!! E tu chiami la segretaria per sapere se devi fare o no un film? Ma ti rendi conto che tutti gli italiani sono mutuati?”. “Sì, ma qui c’è di mezzo un medico e, se proprio vuoi un consiglio, medici, casse da morto e funerali lasciali perdere”, mi rispose toccandosi le parti basse”.
Alla fine l'attore mise molto più del 50% per produrre Il medico della mutua insieme a Euro International e la Explorer Film 58.

Oltre all'inimitabile abilità di Sordi nel ritrarre con la sua innata simpatia anche i personaggi più spinosi e antipatici, alla regia di Zampa il cui istinto si era lasciato sospingere dal vento di contestazione del '68, alla sceneggiatura puntuale e pungente di Sergio Amidei, la riuscita del film non sarebbe stata tale se alle musiche non ci fosse stato quel grande artista di Piero Piccioni, che tanto da dato al cinema italiano e ai personaggi dell'Albertone nazionale tradotti in note su un pentagramma con acume e talento musicale. Qui sotto la celebre Marcia di Esculapio del film.


La candidata ideale: il poster in esclusiva del nuovo film di Haifaa Al Mansour, al cinema dal 3 settembre

La candidata ideale, della regista Haifaa Al Mansour, arrivata alla ribalta nel 2012 con La Bicicletta verde, esce il 3 settembre distribuito da Academy Two. Vi mostriamo in anteprima esclusiva il poster ufficiale italiano del film

La candidata ideale: il poster in esclusiva del nuovo film di Haifaa Al Mansour, al cinema dal 3 settembre

Arriverà in sala il 3 settembre distribuito da Academy Two La candidata ideale, il film di Haifaa Al Mansour in corsa per il Leone d’Oro alla 76. Mostra del Cinema di Venezia. Haifaa Al Mansour è la prima regista saudita e la ricordiamo per il film del 2012 La bicicletta verde. Ne La candidata ideale affronta ancora una volta questione femminile in Arabia Saudita attraverso la storia di una donna medico determinata a sfidare la società tradizionalista candidandosi come sindaco della sua città.

C’è grande coraggio in quest’opera di Haifaa Al Mansour, che ha dovuto girare il suo primo film chiusa in un furgone perché non poteva entrare in contatto con gli uomini presenti sul set. Per La candidata ideale, che vede protagonista Mila Alzahrani, la regista è uscita dal furgone e ha raccontato una vicenda anche comica che contiene un messaggio di speranza e che invoca un mondo senza sessismo. Del film è appena uscito il poster, che vi mostriamo in esclusiva, non prima di aver richiamato la vostra attenzione sulla sinossi ufficiale.

Maryam è giovane e ambiziosa e lavora come medico presso una piccola clinica cittadina in Arabia Saudita. Nonostante le sue qualifiche, ogni giorno deve guadagnarsi con fatica il rispetto dei suoi colleghi uomini e l’accettazione da parte dei suoi pazienti. Un errore burocratico la fa imbattere per caso nel modulo di iscrizione alle elezioni locali della sua città e decide di candidarsi. Ingaggia le sue sorelle minori perché inizino una raccolta fondi e pianifichino gli eventi per la sua campagna elettorale. Nonostante le restrizioni imposte alle donne, la coraggiosa candidatura di Maryam prende slancio e sfida il sistema patriarcale.


LaCandidataIdeale_PosterITAFilm

STAR TREK: WILLIAM SHATNER VUOLE CHRIS PINE A INTERPRETARLO IN UN FILM A LUI DEDICATO

Durante una sua breve apparizione durante il video panel al GalaxyCon, William Shatner ha avuto modo di rivelare il nome dell'attore che a suo avviso sarebbe perfetto per interpretarlo in un eventuale biopic dedicato alla sua vita e alla sua carriera, e si tratta dell'amico e collega Chris Pine (Wonder Woman, Star Trek).

In merito, dopo aver respinto l'istinto di voler girare lui stesso un film sulla sua vita, Shatner ha risposto: "Non lo so, onestamente. Chris Pine? Voglio dire, perché non dovrebbe interpretarmi? È un ragazzo pieno di talento e di bell'aspetto". L'attore non lo ha detto, ma come sappiamo Chris Pine è anche protagonista del nuovo corso cinematografico di Star Trek, in cui ha interpretato proprio il Capitano Kirk, ruolo che ha reso famoso Shatner negli anni '60.

L'attore ha smesso di interpretare Kirk dopo la morte del personaggio in Star Trek Generations, e di recente ha però ammesso che prenderebbe in considerazione l'idea di riprendere quei panni se ci fosse un modo valido e sensato per farlo: "Se lo scrivessero e avesse un senso, mi piacerebbe molto interpretarlo di nuovo. Ma deve essere un buon ruolo: tornare solo per mostrare la mia faccia in un cameo o cose del genere non mi interessa".


SPIDER-MAN: UN NUOVO UNIVERSO, LORD E MILLER ANTICIPANO UN NUOVO SUPEREROE PER IL SEQUEL

Tramite un siparietto organizzato sulle rispettive pagine del social network Twitter, i registi Phil Lord e Christopher Miller, produttori del film d'animazione premio Oscar Spider-Man: Un Nuovo Universo, hanno anticipato l'arrivo di un nuovo supereroe nel sequel attualmente in produzione.

Ci vorranno più di due anni prima di vedere Spider-Man: Into the Spider-Verse 2, ma in queste ore i due produttori hanno anticipato alcuni suggerimenti circa la possibilità che il film possa introdurre un nuovo personaggio che i fan di Spider-Man adoreranno: si tratta di Silk, nei fumetti nota anche come Cindy Moon, un'americana-coreana che è stata morsa dallo stesso ragno che aveva trasformato originariamente Peter Parker in Spider-Man.

Possiede dei poteri simili ma non identici a quelli di Peter, ed è stata introdotta nei fumetti solo nel 2014: con la premessa di Spider-Man: Into the Spider-Verse incentrata sull'esistenza e l'esplorazione di universi paralleli, le possibilità sono quasi infinite non solo per l'introduzione di nuovi personaggi dello Spider-Verse, ma anche più versioni dello stesso personaggio, ognuna con differenze minori ma sostanziali.


KEVIN FEIGE LAVORÒ AL PRIMO X-MEN DI BRYAN SINGER, ECCO QUAL ERA LA SUA UMILE MANSIONE

Prima di diventare quello che è attualmente, ovvero il caso dei Marvel Studios nonché il produttore più importante e imitato di Hollywood, Kevin Feige lavorò nella troupe del primo X-Men di Bryan Singer, contribuendo a creare le fondamenta del mito dei supereroi al cinema.

Tuttavia la sua mansione all'epoca era molto più umile di quella decisionale che svolge oggi come demiurgo del Marvel Cinematic Universe, anche se non meno fondamentale stando a quanto dichiarato dal produttore Ralph Winter durante una recente intervista con Observer. La produttrice esecutiva Lauren Shuler Donner infatti lo rese produttore associato del film per merito della sua conoscenza dell'universo Marvel.

"Lo studio voleva il pubblico più vasto possibile, e per questo non volevano rimanere strettamente fedeli ai fumetti. Kevin Feige, che era assistente alla produzione della Donner, si trovò nel mezzo di questo tira e molla. Allora non aveva potere decisionale e la sua voce non contava certo come conta oggi, ma si era fatto notare per l'attenzione e la fedeltà ai personaggi e ogni volta ricordava a chi gli stava intorno: 'Ehi, questo puoi farlo, ma ecco da dove viene il personaggio. Ecco come sono nati i suoi poteri. Mi raccomando, tienilo a mente quando fai questo o questo o quello'".

Considerando il fatto che Singer ha vietato i fumetti sul set, è probabile che quella di Feige sia stata una strada molto in salita, ma ha chiaramente fatto la differenza durante le riprese. Winter ha anche affrontato la sfida di girare il film con un budget molto risicato rispetto a quelli che questi film possono vantare oggi: "Il budget è stato una sfida. Non abbiamo pagato molto le nostre star, come ad esempio Ian McKellen e Patrick Stewart. Non è che potevamo permetterci grossi stipendi nel 1999, anzi nel '98, quando furono siglati i contratti. Avevamo un budget di $75 milioni e gli effetti visivi non erano economici".

Oggi, vent'anni dopo, Kevin Feige possiede i diritti degli X-Men e si sta preparando a rilanciarli sotto il franchise del Marvel Cinematic Universe; la sua prossima sfida, mentre continua ad evolvere il MCU, sarà quella di produrre un film per la saga di Star Wars.


ZENDAYA MOZZAFIATO NEL POSTER DI KILL-BRIDE, IL KILL BILL 3 IMMAGINATO DA BOSSLOGIC

Nei giorni scorsi Vivica Fox, interprete di Vernita Green in Kill Bill di Quentin Tarantino, ha sponsorizzato la giovane Zendaya come protagonista di Kill Bill 3, chiacchierato capitolo finale della saga con Uma Thurman.

Per anni il film è rimasto un sogno dei fan del regista di Pulp Fiction e C'Era Una Volta a Hollywood, e probabilmente rimarrà tale a meno che l'autore non riveda la sua decisione di chiudere la propria carriera al decimo film, ma i cinefili di tutto il mondo continuano a tenere le dita incrociate: in questo senso non aiuta di certo la splendida locandina realizzata da BossLogic, che vi farà venire voglia di vedere il film seduta stante.

Il poster, che come al solito trovate in calce all'articolo, ritrae proprio Zendaya nei panni della figlia di Vernita Green e prova addirittura ad azzardare un titolo che, messa così, non sembra affatto male: Kill Bride, gioco di parole fra l'originale Kill Bill, il termine Bride (Sposa) col quale veniva soprannominata la protagonista interpretata da Uma Thurman e il numero 3, evidenziato in rosso partendo dalla lettera B.


www.instagram.com/p/CCoP8w-JQ4v/?utm_source=ig_embed


Edited by Triplethor - 15/7/2020, 20:46
 
Top
6292 replies since 11/2/2009, 12:16   777972 views
  Share