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Triplethor
view post Posted on 21/7/2020, 13:49 by: Triplethor
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MARTEDI

21/07/2020



JUSTICE LEAGUE: SABATO UN NUOVO ASSAGGIO DELLA SNYDER CUT

Torniamo a parlare della Snyder Cut di Justice League, la versione originale del film concepita da Zack Snyder prima dell’arrivo di Joss Whedon per le riprese aggiuntive.
Il regista ha parlato del film, che farà il suo debutto su HBO Max nel 2021, con Grace Randolph di Beyond the Trailer.

Tra le tante cose, Snyder ha confermato che un nuovo assaggio della pellicola arriverà sabato prossimo – 25 luglio – nel corso del Justice Con, l’evento online che vedrà anche la partecipazione di Ray Porter (interprete di Darkseid) e Jay Oliva, artista che ha realizzato gli storyboard per il film.

Potrei mostrare una clip, una breve clip. E forse ci sarà anche un piccolo annuncio per i fan.

Come sappiamo, Zack Snyder’s Justice League, questo il titolo ufficiale della nuova versione, durerà ben oltre i 120 minuti della versione cinematografica. Si è parlato di 214 minuti, ma a quanto pare anche questa cifra è inesatta.

Più volte ho fatto riferimento a 214 minuti di durata. Ma penso proprio che durerà di più. Poter mostrare ai fan tutto questo nuovo materiale è semplicemente bellissimo, potranno vedere delle sequenze spettacolari e completamente fuori di testa. Sono sul serio emozionato.

Zack Snyder, regista de L’Uomo d’Acciaio e Batman v Superman: Dawn of Justice, ha diretto Justice League prima di lasciare il compito a Joss Whedon, in seguito a una tragedia personale.

In Justice League ci sono Batman (Ben Affleck), Superman (Henry Cavill), Wonder Woman (Gal Gadot), Aquaman (Jason Momoa), Flash (Ezra Miller), Cyborg (Ray Fisher), il Commissario Gordon (J.K. Simmons), Mera (Amber Heard), Alfred (Jeremy Irons) e Willem Dafoe (Vulko). L’antagonista è Steppenwolf, interpretato da Ciaran Hinds.


L’ENNESIMO SLITTAMENTO DI TENET E LA SITUAZIONE DEI CINEMA: SERVE UNA “NUOVA NORMALITÀ”

Come sappiamo, la Warner Bros. ha rinviato, ancora una volta, l’uscita nel territorio USA di Tenet. L’atteso film di Christopher Nolan non arriverà più nelle sale americane il 12 agosto e non è ancora chiaro l’impatto che questo avrà a livello globale.

L’America sta ancora facendo i conti con l’emergenza Covid-19 e finché la situazione non migliorerà i cinema non potranno riaprire in totale sicurezza. Ma è anche vero che ci sono territori (sia negli Stati Uniti che nel resto del mondo) in cui l’emergenza sembra essere contenuta, almeno per il momento. Da questo punto di vista risultano particolarmente importanti le parole di Warner, che hanno accompagnato il rinvio di Tenet.

Annunceremo una nuova data di uscita per il 2020 nel più breve tempo possibile. Non stiamo trattando Tenet come una tradizionale uscita globale in day-and-date e i nostri piani di marketing e distribuzione rifletteranno questo.


Viviamo in un periodo in cui un’uscita contemporanea a livello globale sembra impossibile. Conviene, forse, sfruttare quei territori in cui i cinema stanno riaprendo anche perché le riaperture valgono poco se non sono accompagnate da titoli in grado di trascinare il pubblico in sala.

John Fithian, il capo della N.A.T.O. (National Association of Theatre Owners), l’associazione che rappresenta i proprietari di sale cinematografiche americane, sembra essere dello stesso parere e intervistato da Variety ha invitato Hollywood ad abbracciare una nuova normalità.

I distributori dovrebbero rispettare la date annunciate e portare i loro film in sala, perché non ci sono garanzie che più mercati saranno aperti entro la fine dell’anno. Fino a quando non ci sarà un vaccino, disponibile per tutti, non avremo il 100% dei mercati aperti. Per questo motivo i film dovrebbero essere distribuiti in quei mercati in cui è sicuro e legale farli uscire. Stiamo parlando di circa l’85% dei mercati degli Stati Uniti e anche di più a livello globale. Dovrebbero fare uscire i loro film, andando incontro a questa nuova normalità. I grandi Studios potrebbero non guadagnare la stessa quantità di denaro del passato, ma se non iniziano a distribuire i film ci sarà un grosso buco nei loro bilanci. Stiamo parlando di un business da 42 miliardi di dollari l’anno. La maggior parte delle aziende potrebbe avere quell’85% rispetto a uno 0% che arriverà se si continua ad aspettare.

Non si tratta di una situazione semplice, è vero. Ma il periodo che stiamo vivendo richiede della misure straordinarie e quella proposta da John Fithian sembra essere l’unica strada percorribile. E anche le major, ormai, sembrano averlo capito.


LUCCA CHANGES – I BIGLIETTI SOLO IN PREVENDITA ON LINE, NON CI SARANNO I CONSUETI PADIGLIONI

Nella commissione consiliare partecipata di ieri mattina, tenutasi in modalità videoconferenza, il presidente Mario Pardini e il direttore generale Emanuele Vietina di Lucca Crea hanno fornito nuove informazioni su Lucca Changes che si terrà dal 29 ottobre all’1 novembre.

In parte è stato ribadito quello che Vietina aveva già anticipato la settimana scorsa all’Ultrapop Festival. Come ricorderete si era parlato della presentazione di un piano triennale, l’assessore Francesco Raspini ha spiegato:

“L’Obiettivo dell’amministrazione è quello di salvare non solo il brand, ma anche la possibilità di salvaguardare con profitto la manifestazione affinché eventuali difficoltà di quest’anno non vadano a pesare anche sul futuro. Per questo abbiamo sposato una logica di investimento sugli anni a venire che crediamo che alla lunga possa pagare”.

Pardini ha aggiunto:

“Il nostro bilancio sociale parla di una società fortemente patrimonializza e solida che ha chiuso un grande 2019. I dati, infatti, dicono che il fatturato è stato di 8 milioni di euro con 500mila euro di utile netto. Questo è il punto di partenza per programmare il futuro non solo di Lucca Comics ma dell’intera attività di Lucca Crea”.

Gli obiettivi
Con il comune e diversi portatori di interesse, dal 15 maggio al 30 giugno, si sono poi confrontati sui bisogni e il mercato. Spiega Vietina:

“Gli obiettivi che sono emersi sono stati quelli di difendere il periodo dell’anno in cui si svolge la manifestazione, difendere il brand e difendere l’industria dell’hobby market.

A fianco di queste esigenze è emersa la necessità di costruire nuove modalità di fruizione dell’evento sia nell’ottica della situazione contingente sia in prospettiva futura, dicendo comunque no a pure soluzioni di emergenza”.

Lucca Changes, i punti chiave:

Nell’intervento di Vietina sono emersi alcuni dettagli sull’offerta di questa nuova manifestazione, di cui abbiamo già parlato in queste settimane:

–Lucca, come luogo fisico, è un elemento a cui non si può rinunciare e quindi non si può fare un evento solo digitale.

-La partnership con i media generalisti di primo piano, ovvero la Rai che trasmetterà i contenuti della manifestazione.

–Ci saranno 7-8 location oltre al teatro del Giglio, cuore pulsante della manifestazione. In città ci saranno le attività nei palazzi storici, le attività esports in San Romano, il Cosplay nei giardini storici cittadini, in particolare a Villa Bottini. La grandezza degli eventi potrà essere scalata in base alla situazione sanitaria del momento.

Confermate quindi Giglio, San Romano, giardini e villa Bottini.

Le altre location potrebbero essere l’auditorium di San Girolamo, cinema centrale, cinema Astra, Family Palace, l’area Japan, Palazzo Ducale e la chiesa dell’Agorà.

–Non sarà una manifestazione di tipo fieristico espositivo, deduciamo quindi che non ci saranno delle esposizioni. Possiamo presumere che non ci saranno le mostre che invece saranno relegate ai Campfire?

–Non ci saranno i consueti padiglioni. Quindi ci saranno i padiglioni ma saranno concepiti in modo diverso dal solito? In precedenza abbiamo parlato di ingressi contingentati, ma quali altre novità dovremmo aspettarci?

-I Campfire sono dei micro eventi che permettono un espansione digitale: una rete di negozi in cui si potranno comprare in anteprima le novità. Ci saranno delle mostre e si potranno fare dei tornei di giochi di ruolo.

-I biglietti saranno solo in prevendita on line.

–Un portale digitale offrirà un palinsesto ricco di eventi che avrà l’obiettivo di amplificare i contenuti delle parti interessate spingendo poi gli utenti all’acquisto. A questo proposito Vietina aggiunge che stanno studiando un marketplace on line o una rete di negozi.

Ricordiamo che l’ultimo DPCM, che scade il 31 luglio, non permette lo svolgersi di sagre e fiere. Dovremmo quindi attendere fine mese per scoprire come il nuovo decreto impatterà la manifestazione.


ALBA ROHRWACHER, TONI SERVILLO E SILVIO ORLANDO NEL NUOVO FILM DI LEONARDO DI COSTANZO

Alba Rohrwacher, Toni Servillo e Silvio Orlando saranno i protagonisti di Dall’interno, il nuovo film di Leonardo Di Costanzo, regista de L’intervallo e L’intrusa. Il film sarà prodotto dalla Tempesta di Carlo Cresto–Dina, che definisce il progetto “un importante passo avanti nel viaggio” della sua compagnia, che finora aveva prodotto documentari e film con cast di attori non professionisti. Questo sarà il loro primo progetto con un cast di star.

Il produttore ha dichiarato: “Come tutti i film di Leonardo, questo si svolge in uno spazio chiuso”, in questo caso un carcere, e “ha il passo di una tragedia greca”. La trama per ora non è nota, ma Cresto–Dina rivela che “non sarà un film sociologico sul carcere”, quanto piuttosto “un dramma su due destini che si intersecano in un conflitto all’interno del carcere”.

Cresto-Dina ha inoltre rivelato che farà parte del cast anche Fabrizio Ferracane, di recente premiato come migliore attore non protagonista ai Nastri d’Argento per Il traditore. Accanto a lui e ai già citati protagonisti ci sarà un gruppo di non professionisti seguiti dall’insegnante di recitazione Alessandra Cutolo. Luca Bigazzi, collaboratore regolare di Paolo Sorrentino, si occuperà della fotografia. Con Di Costanzo ha già lavorato a L’intervallo.

Dall’interno sarà co-prodotto da Tempesta con Rai Cinema, la svizzera RSI e la francese CNC Cinéma du Monde. Le riprese dovrebbero iniziare a novembre e durare sei settimane. Il film verrà girato utilizzando il protocollo EcoMuvi, concepito da Tempesta e scaricabile gratuitamente dal sito della compagnia. Si tratta di un sistema eco-sostenibile, concepito per girare un film lasciando una ridotta impronta ecologica e portando anche a un certo risparmio. Inoltre, il protocollo si sposa molto bene con le misure di sicurezza per il Covid-19.


Tomorrowland, Brad Bird torna a parlare del flop e invita i fan a continuare a guardare il suo film

Brad Bird è tornato a parlare su Twitter del flop di Tomorrowland: Il mondo di domani, il film fantascientifico del 2015 che con un budget di 190 milioni di dollari (spese di promozione escluse) in tutto il mondo ne incassò appena 209.
Il regista ha spiegato che il film è andato in perdita pur ringraziando i fan per il supporto:

Sono davvero felice che adoriate Tomorrowland. Per quanto riguarda il sequel, Tomorrowland ha perso soldi. Hollywood raramente realizza sequel di film che vanno in perdita. È successo (con Blade Runner o Tron per esempio), ma soltanto dopo che la gente ha trascorso decenni a riguardarli. Perciò continuate a guardarlo!

Questa la sinossi ufficiale:

Legati da un destino in comune, una teenager ottimista e allegra, colma di curiosità scientifica, e un ex ragazzo-genio inventore ora disilluso intraprendono una missione piena di pericolo per svelare i segreti di un luogo enigmatico da qualche parte nel tempo e nello spazio e che esiste nei loro ricordi come “Tomorrowland”.

I protagonisti del film sono Britt Robertson (Under the Dome) e George Clooney, mentre Hugh Laurie interpreta l’antagonista. Nel cast anche Raffey Cassidy e Thomas Robinson.

Per la fotografia Bird ha lavorato con il premio Oscar Claudio Miranda (Vita di Pi, Oblivion). Scritto dallo stesso Bird assieme a Damon Lindelof, Tomorrowland è uscito il 22 maggio 2015 negli USA, il 21 in Italia.


Snyder Cut, Zack Snyder preannuncia che il suo Justice League durerà più di 214 minuti

Zack Snyder ha parlato a tutto spiano della sua Snyder Cut di Justice League con Grace Randolph di Beyond the Trailer.
Il regista ha prima di tutto parlato della durata del progetto svelando che potrebbe superare i 214 minuti inizialmente annunciati:

Tutti sanno che ho alluso più volte alla durata di 214 minuti. Allo stato attuale direi che durerà di più. È bellissimo poter mostrare ai fan tutto questo nuovo materiale, potranno vedere nuove sequenze folli e spettacolari, perciò sarà davvero emozionante per tutti.

Insomma, il film durerà più delle 3 ore e 34 minuti inizialmente annunciate, ma questo non sarà un problema se Snyder e HBO Max opteranno per la divisione in episodi.

Snyder ha inoltre annunciato che sabato arriverà, in occasione della JusticeCon, un nuovo assaggio del suo Justice League:

Magari mostrerò una clip, una clip piccola. E magari ci sarà anche un piccolo annuncio per i fan.

Vi ricordiamo che il film arriverà sulla piattaforma streaming nel 2021 perché intanto Snyder terminerà la post-produzione che non aveva avuto le risorse per completare, impiegando un budget superiore ai 30 milioni di dollari. Al momento non è stato ancora ufficializzato se si tratterà di un film di 4 ore o di una mini serie in sei parti.


Il capo della N.A.T.O. ai distributori: adattatevi alla nuova normalità e fate uscire i film

Sono passate poche ore da quando la Warner Bros ha rinviato l’uscita di Tenet a data da definirsi (data che verrà comunicata a breve), e già arrivano le prime reazioni degli esercenti stremati dalla mancanza di film. A parlare è John Fithian, il capo della National Association of Theatre Owners, l’associazione che rappresenta i proprietari di sale cinematografiche (dalle catene agli operatori indipendenti, per un totale di 26mila cinema negli USA e in varie nazioni del mondo).
Fithian si dice deluso sulle pagine di Variety, e temendo una reazione a catena invita i distributori a far uscire i propri film abbandonando le strategie di distribuzione tradizionali:

I distributori dovrebbero rispettare le date che hanno comunicato e far uscire i film, non c’è alcuna garanzia che il mercato sia tornato alla normalità a fine anno. Finché non ci sarà un vaccino disponibile in tutto il mondo, non avremo mai il 100% del mercato disponibile. Ecco perché i film dovrebbero uscire nei mercati in cui è sicuro e legale farli uscire, parliamo di circa l’85% dei mercati negli Stati Uniti e ancora di più nel resto del mondo. Dovrebbero adattarsi a questa nuova normalità: gli studios potrebbero non fare gli stessi soldi che facevano prima, ma se non iniziano a distribuire i film si ritroveranno con un grosso buco di bilancio. Stiamo parlando di un business da 42 miliardi di dollari l’anno. La maggior parte delle aziende preferirebbe quell’85% allo 0%.

Non è ancora chiaro se il rinvio di Tenet causerà l’ennesimo effetto domino, né se farà cambiare le strategie di riapertura dei cinema americani, che negli stati in cui è possibile farlo avevano intenzione di ripartire il 31 luglio. Fithian però si lamenta di una certa disinformazione secondo cui i cinema sarebbero un covo di Covid:

Penso che parte della stampa non sia stata giusta nei nostri confronti. Prima di tutto, la sicurezza è la nostra prima preoccupazione. Abbiamo dimostrato con la scienza, stabilendo protocolli di sicurezza molto stretti, che il pubblico può tranquillamente tornare in sala. Ma parte dei media preferisce parlare con allarmismo, citando uno studio della Texas Medical Association che sostiene che i cinema sono più rischiosi dell’aereo. Non è uno studio basato sulla scienza, eppure viene citato sul New York Times o sulle televisioni nazionali. Poi parlano delle chiusure in California, dicendo che hanno chiuso i cinema, senza pensare al fatto che c’erano solo 10 cinema aperti in tutto lo stato.

[…] Decine di persone si sono ammalate andando in chiesa, in questo periodo. È un problema che dobbiamo affrontare a livello di società: come gestiremo le attività a medio rischio, come andare al cinema, andare al ristorante? La società deciderà di chiudere tutto finché non ci sarà un vaccino? Inoltre, i bar sono un’attività molto rischiosa, perché le persone possono bere troppo e far meno attenzione al distanziamento sociale e alla mascherina. Le persone nei nostri cinema mantengono il distanziamento sociale e indossano la mascherina.


Fithian dipinge infine un quadro decisamente fosco se entro le prossime settimane non cambieranno le strategie distributive e non verranno fatti uscire i primi film: i cinema (come edifici) ci saranno ancora, ma cambieranno proprietà, molti dichiareranno bancarotta, altri si riorganizzeranno, altri ancora chiuderanno definitivamente. I cinema sono un luogo sicuro, spiega il presidente NATO, ma non possono riaprire senza nuovi film.

Ma qualcosa potrebbe iniziare a smuoversi proprio grazie a Tenet. Secondo quanto riporta Deadline, gli studios stanno iniziando a rendersi conto che per molto tempo non ci sarà la possibilità di lanciare i film in tutti gli Stati Uniti, da una costa all’altra, e che attendere potrebbe costare moltissimo anche in termini di rapporti con gli esercenti internazionali (ricordiamo che in molti casi il box-office dei blockbuster dipende per più della metà dagli incassi esteri). Verosimilmente, quindi, mano a mano che certe aree degli Stati Uniti diventeranno sicure verranno proposti i nuovi film nei cinema che avranno riaperto, con la speranza che abbiano una coda molto lunga.


La Bella e la Bestia in testa nel weekend in cui doveva uscire inizialmente Tenet | Box-Office USA

Nel weekend in cui originariamente doveva uscire Tenet, è La Bella e la Bestia (2017) a piazzarsi in testa al box-office americano con 467mila dollari in 527 cinema. Seguono Iron Man, con 467mila dollari in 462 cinema, e Bohemian Rhapsody, con 240mila dollari in 376 cinema.
Sono passate 18 settimane dalla chiusura dei cinema negli Stati Uniti, nel frattempo la maggior parte dei (pochi) incassi arriva dai drive-in e dai cinema (principalmente indipendenti) che sono riusciti a riaprire. Nel weekend appena trascorso Deadline afferma che tra i 1200 e i 1500 cinema hanno proiettato qualcosa (su un totale di circa 5000 cinema esistenti).

Da tempo studios come la Warner, la Universal e la Disney stanno mettendo a disposizione degli schermi attivi il proprio catalogo. Quest’ultima, in particolare, ridistribuisce i propri titoli solo in determinati weekend, tant’è che L’impero colpisce ancora dopo essersi piazzato in testa una settimana fa ora è sparito dalla classifica. Gli unici film inediti in top-ten sono Relic, che si avvicina al milione di dollari complessivo, e Most Wanted, mentre The Wretched è fuori dalla top-ten e ha raggiunto gli 1.7 milioni di dollari.

INCASSI USA 17-19 LUGLIO 2020


LA BELLA E LA BESTIA – $467.000
IRON MAN – $430.000
BOHEMIAN RHAPSODY – $240.000
JURASSIC PARK – $210.000
I GOONIES – $202.000
RELIC – $177.500 / $825.600
I GREMLINS – $155.000
GHOSTBUSTERS – $105.000
MOST WANTED – $103.000 / $317.600
LO SQUALO – $102.000


Megan Fox entra in azione nel primo trailer di Rogue

La Lionsgate ha diffuso in rete il primo trailer e il poster di Rogue, film con Megan Fox (Transformers) diretto e co-scritto da M.J. Bassett (Silent Hill: Revelation).
Nel lungometraggio Megan Fox veste i panni di Samantha O’Hara, un mercenario a capo di una squadra di soldati assoldata per salvare degli ostaggi in un luogo remoto dell’Africa. Mentre la missione va avanti la squadra di O’Hara rimane bloccata e dovrà affrontare una banda di ribelli e anche un’orda di leoni famelici.

Il film sarà disponibile negli Stati Uniti in digitale e in VOD dal 28 agosto.

Di recente abbiamo visto Megan Fox in film come Tartarughe Ninja – Fuori dall’ombra, Questi sono i 40, Il Dittatore e Friends with Kids.

In Rogue Megan Fox veste i panni di Samantha O’Hara, un mercenario a capo di una squadra di soldati assoldata per salvare degli ostaggi in un luogo remoto dell’Africa. Mentre la missione va avanti la squadra di O’Hara rimane bloccata e dovrà affrontare una banda di ribelli e anche un’orda di leoni famelici.






Le sale cinematografiche del futuro: in Francia un cinema come il Senato Galattico di Star Wars

“Una nuova era per il cinema“.
Ōma Cinema ha avviato la costruzione a Parigi di un nuovo cinema affidandosi all’architetto Pierre Chican, che aveva già progettato l’UGC Les Halles e l’UGC Bercy.

“Visto che le sale cinematografiche costruite da più di 50 anni sono simili e riproducono lo stesso tipo di seduta per il pubblico, questa nuova idea di sala crea un’esperienza cinematografica allo stesso tempo intima, spettacolare e coinvolgente, in cui ogni posto è il posto migliore” si legge sul sito della compagnia.

Come spiega This is Money, i lavori sono in corso e il cinema aprirà nel corso del 2021: le sale saranno molto flessibili visto che potranno assecondare qualunque forma di proiezione digitale e impianto sonoro. Il progetto ovviamente non è nato a seguito dell’emergenza Coronavirus, ma va detto che la disposizione dei posti permetterà anche il distanziamento sociale e un ambiente in generale meno affollato.

La caratteristica disposizione dei posti ha indotto alcuni utenti di Twitter a notare delle somiglianze con il Senato Galattico di Star Wars:

https://twitter.com/DiscussingFilm/status/...ars%2F438732%2F

Sul sito è definita un’esperienza indimenticabile:


Oltre alla natura spettacolare dell’architettura, la configurazione originale della sala è stata progettata per offrire agli spettatori un’esperienza visiva e sonora straordinaria, con una proiezione delle immagini priva di distorsione. Ōma è un’esperienza che non dimenticheret.



Justice League Snyder Cut: le pressioni sul film e il vero minutaggio

In una recente intervista con il canale YouTube Beyond The Trailer, Zack Snyder ha parlato delle grandi pressioni nate durante la lavorazione della Snyder Cut di Justice League, spiegando che il suo obiettivo è sempre stato quello di realizzare un film “fedele a se stesso”.

Snyder ha parlato del coinvolgimento degli studi nei progetti cinematografici e di quanto il loro intervento tenda spesso a modificare le visioni degli sceneggiatori e dei registi, in riferimento ovviamente a quando accaduto anche durante la lavorazione di Justice League. Snyder ha specificato di voler creare e regalare ai fan una versione “pura ed autentica” del film. Di seguito le sue dichiarazioni complete:

“Penso che la più grande pressione sia il fatto che i fan si aspettano da me una versione di Justice League fedele a se stessa. So che sembra ovvio, ma in quanto narratori, in quando cineasti, molte volte ci troviamo a scontrarci con poteri diversi che si spingono a cambiare ciò che stiamo facendo nel momento esatto in cui lo stiamo concependo. Ad ogni modo, penso che questo progetto sia un’opportunità davvero straordinaria. Penso che ciò che i fan vogliono sia soltanto la versione pura del film. Il film nella sua versione più autentica.”

Nel corso della medesima intervista, Snyder ha anche parlato del minutaggio della Snyder Cut di Justice League, lasciando intendere – senza dichiarare la durata esatta della sua versione – che sarà molto più lunga di quanto i fan si aspettano: “In passato avevo detto che sarebbe durata circa 214 minuti… in realtà, potrebbe essere molto più lunga. È entusiasmante avere la possibilità di far vedere ai fan tutto questo nuovo materiale. Sarà davvero eccitante… per tutti.”

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come Superman, Ben Affleck come Batman, Gal Gadot come Wonder Woman, Ezra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem Dafoe, J.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.


Wonder Woman 1984 risolverà un problema di continuity con Batman v Superman

In Batman v Superman: Dawn of Justice è stato stabilito che Diana Prince aveva scelto di allontanarsi dall’umanità 100 anni prima degli eventi ambientati nel presente. La versione di Justice League ad opera di Joss Whedon ha però contraddetto questo assunto, dal momento che nel film Diana affermava di essere “sempre intervenuta in passato” quando il suo intervento era necessario o veniva reclamato.

Adesso, un romanzo tie-in basato sull’atteso sequel Wonder Woman 1984, ha provato a sistemare questo problema di continuity, spiegando cosa intendesse davvero dire la guerriera amazzone quando aveva dichiarato di essersi allontanata dall’umanità. Come leggiamo su Bleeding Cool: “Diana ha fatto del bene in tutto il mondo. Tuttavia, il suo ‘allontanarsi’ è da intendersi in senso metaforico. Il trauma legato alla morte di Steve Trevor e quello legato alla morte dei suoi amici scomparsi a causa della vecchiaia, l’ha spinta a prendere le distanze dal resto del mondo, anche se ha continuato ad aiutarlo. Diana non ha amici, non ha alcune reale legame con il mondo, a parte il suo dovere di salvarlo.”

Dato che la continuity nel DCEU non è così rigorosa come quella del MCU, la Warner Bros. avrebbe potuto aggirare il problema e focalizzarsi semplicemente con ciò che riteneva canonico, ma è comunque interessante sapere quanto lo studio si stia sforzando per presentare al pubblico una narrativa generale coerente. In ogni caso, a parte questo questo piccolo retcon, la storia di Diana è sempre stata coerente e i fan non possono che aspettarsi che Wonder Woman 1984 si basi su ciò che è stato stabilito nel predecessore.

Come Wonder Woman 1984 condurrà agli eventi di Batman v Superman: Dawn of Justice
Sulla base di queste nuove informazioni, sarà interessante scoprire che tipo di vita Diana ha scelto di vivere in Wonder Woman 1984. In base ai vari trailer, sembra che svilupperà una forte amicizia con Barbara Ann Minerva/Cheetah, al punto da condividere con lei i segreti circa la sua relazione amorosa con Steve Trevor, cosa che porterà inevitabilmnete alla rottura del loro rapporto. Inoltre, è innegabile quanto i fan non vedano l’ora di vedere come il film condurrà agli eventi di Batman v Superman: Dawn of Justice.

Wonder Woman 1984 uscirà il 2 ottobre 2020. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

L’ordine cronologico del personaggio di Diana Prince è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redivivo Steve Trevor) e Pedro Pascal (nei panni di Maxwell Lord).


Zack Snyder entusiasta del nuovo Batman con Robert Pattinson

Zack Snyder ha rivelato di essere eccitato all’idea di vedere Robert Pattinson in azione in The Batman. Grazie a Batman v Superman: Dawn of Justice, il regista ha introdotto al mondo la versione più recente del Crociato di Gotham, quella interpretata da Ben Affleck. Anche se all’inizio ci sono state parecchie controverse in merito alla rappresentazione del personaggio da parte di Snyder (principalmente perché si trattava di un Batman che aveva ucciso), nel corso degli anni i fan sembrano essersi in qualche modo riconciliati con quell’iterazione del Cavaliere Oscuro.

Molto tempo fa Ben Affleck avrebbe dovuto scrivere, dirigere e recitare in un nuovo stand-alone dedicato all’Uomo Pipistrello, ma in seguito l’attore scelse di abbandonare il progetto a causa di alcune motivazioni personali. La Warner Bros. decise così di portare il nuovo film dedicato a Batman in una direzione totalmente diversa, affidando il progetto a Matt Reeves, che avrebbe poi scelto Robert Pattinson come nuovo interprete di Bruce Wayne.

Come accaduto con Affleck, anche dopo l’annuncio del casting di Pattinson i fan si sono scagliati contro la scelta della produzione; in generale, comunque, c’è molta eccitazione e grande attesa per quanto riguarda The Batman. I dettagli sulla trama non sono stati ancora svelati, ma pare che Reeves intenda concentrarsi in modo particolare sul ruolo di Batman come detective.

Mentre parlava dell’arrivo della Snyer Cut di Justice League durante un’intervista sul canale YouTube Beyond the Trailer, Snyder ha discusso brevemente dei vari cambiamenti in atto all’interno del DCEU, incluso l’arrivo nelle sale di The Batman (che quasi sicuramente sarà separato dalla continuity dell’universo condiviso). Snyder è apparso molto felice di condividere il suo entusiasmo in merito al film di Reeves, definendosi “molto eccitato” in merito al progetto. Ha detto che pensa che Reeves sia “un regista straordinario” e che “Robert è figo!”.

Sembra, quindi, che scorra buon sangue tra i più recenti registi che sono stati incaricati di raccontare le gesta di Batman sul grande schermo. D’altronde, nessuna rivalità avrebbe motivo di esistere. Reeves sta dando vista alla sua visione di Batman che sarà sicuramente molto diversa da quella di Snyder; parallelamente, il regista di Justice League sta avendo finalmente la possibilità di mostrare al mondo intero la sua versione del cinecomic uscito nel 2017.


Suicide Squad: svelato il ruolo del Joker nel finale originale

David Ayer ha rivelato ancora nuovi dettagli a proposito del ruolo originale del Joker di Jared Leto in Suicide Squad. Quando il film venne rilasciato al cinema nel 2016, venne accolto in maniera alquanto negativa sia dalla critica che dai fan. In molti criticarono la trama e il tono del film, critiche alla quali Ayer sembrava inizialmente aver dato molto credito.

Ad ogni modo, nel corso degli anni, è stato lo stesso regista a parlare di come il suo Suicide Squad sia stato cambiato dalla Warner Bros. durante la post-produzione. Le rivelazioni del regista hanno attirato l’attenzione dei fan, a tal punto che negli ultimi mesi – in seguito all’ufficializzazione della release della Snyder Cut di Justice League – si è parlato spesso della possibilità che anche la versione originale del cinecomic di Ayer possa essere rilasciata prima o poi.

Uno dei maggiori cambiamenti apportati alla versione cinematografica del film è stato il ruolo del Joker interpretato dal premio Oscar Jared Leto, come sostenuto nel corso degli anni dallo stesso David Ayer. Il personaggio del Clown Principe del Crimine è stato uno dei grandi protagonisti della campagna marketing del film, ma di fatto nel film lo vediamo pochissimo in scena. La cosa ha ovviamente deluso le aspettative di tutto coloro che speravano in un’altra grande incarnazione dell’iconico villain dei fumetti. Più volte Ayer ha affermato che il personaggio del Joker è stato trattato ingiustamente durante la post-produzione del film, confermando che in origine il personaggio aveva un ruolo molto più importante.

Adesso, attraverso le sue storie di Instagram, David Ayer ha condiviso una nuova foto di Leto nei panni del Joker, insieme ad una pagina della sceneggiatura della sua versione di Suicide Squad. Come si evince dalla pagina in questione – che fa riferimento al finale originale del film -, la Squadra Suicida avrebbe affrontato il personaggio di Incantatrice (Cara Delevigne) soltanto per imbattersi poi in quello che sarebbe dovuto essere l’antagonista principale del film, proprio il Joker di Leto, che minacciava di far esplodere con una serie di bombe tutti i membri della Task Force X. Su Twitter, un fan ha quindi chiesto ad Ayer se avesse effettivamente girato quella scena, con il regista che ha confermato: “Sì, l’ho fatto. Ho girato la scena e l’ho montata. Ovviamente, non ti è stata data la possibilità di vederla, amico mio.”






Justice League Snyder Cut: come si inserisce nella continuity del DCEU

Zack Snyder ha parlato di come la sua versione di Justice League sarà collegata al DCEU. La Snyder Cut, la cui release è stata fortemente voluta dai sostenitori del regista fin dall’uscita della versione cinematografica nel 2017, vedrà finalmente la luce nel corso dei primi mesi del 2021 sul servizio di streaming HBO Max.

In una recente intervista con il canale YouTube Beyond the Trailer, Zack Snyder ha spiegato che il suo taglio di Justice League dovrebbe essere considerato come separato dal resto del DCEU. Snyder ha dichiarato che i tre film dell’universo condiviso da lui diretti – L’Uomo d’Acciaio, Batman v Superman: Dawn of Justice e Justice League – posso essere considerati come parte di una stessa continuity, tre film indipendenti che hanno seguito “un loro percorso”. Il regista ha aggiunto che dovrebbero essere considerati come separati da altri film del DCEU che arriveranno in futuro, come The Batman e The Suicide Squad.

“Per me il film inizia a rappresentare un suo percorso”, ha spiegato Zack Snyder. “È separato dall’Universo Cinematografico DC e dalla sua continuity. Da questo punto di vista, si differenzia e credo sia una buona cosa. Il potere della DC, uno dei suoi punti di forza, è il concetto del Multiverso. Allo stesso tempo, però, hanno anche saputo mettere il regista al primo posto. Dicevano: ‘Vogliamo sentire la tua voce. Prendi questi personaggi e sviluppa un arco narrativo. Facci vedere cosa vorresti fare’. L’ho sentito dire a qualcuno una volta: ‘Adesso entrerai nello SnyderVerse’. Mi piace l’idea che ci sia una sorta di continuity tra questi tra Justice League, Batman v Superman e L’Uomo d’Acciaio. Il mio obiettivo principale era quello di soddisfare quella struttura narrativa e continuare quella storia.”

Sempre nel corso della medesima intervista, Snyder ha confermato che nel corso del weekend arriverà un nuovo teaser della Snyder Cut di Justice League. La nuova clip verrà mostrata in occasione del Justice-Con, l’evento organizzato da The Nerd Queens e Comic Book Debate, che si terrà online il 25 e il 26 luglio e che sarà dedicato proprio all’universo narrativo creato dal regista.

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come Superman, Ben Affleck come Batman, Gal Gadot come Wonder Woman, Ezra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem Dafoe, J.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.


Pupi Avati: al via le riprese del nuovo film, Lei Mi parla Ancora

Partiranno il 03 Agosto le riprese di Lei Mi parla Ancora, il nuovo film di Pupi Avati. Il film, liberamente tratto dall’omonimo libro di Giuseppe Sgarbi, racconta la storia d’amore tra Nino e Caterina: un amore lungo 65 anni e mai finito, neanche con la morte di lei, come scrisse lo stesso autore. “Finché morte non vi separi è una bugia. Il minimo sindacale. Un amore come il nostro arriva molto più in là. E il tuo lo sento anche da qui.” Le riprese dureranno sei settimane tra Roma e Ferrara, dove Sgarbi trascorse parte della sua vita.

La sceneggiatura e il soggetto sono di Pupi e Tommaso Avati. Tra gli interpreti principali Renato Pozzetto (Nino), Stefania Sandrelli (Caterina), Isabella Ragonese (Caterina giovane), Lino Musella (Nino giovane), Fabrizio Gifuni (Amicangelo). Insieme a loro anche Chiara Caselli, Alessandro Haber, Serena Grandi, Gioele Dix, Nicola Nocella. Il film è coprodotto da Bartlebyfilm e Vision Distribution in collaborazione con Duea Film e sarà distribuito nelle sale italiane da Vision Distribution.

“Con LEI MI PARLA ANCORA ho voluto raccontare la storia di un grande amore, quello tra Nino e Caterina, un amore lungo 65 anni, un amore che dura oltre la morte. Il pretesto narrativo è un libro di memorie che il protagonista, rimasto vedovo, si è deciso a pubblicare affidandone la scrittura a un ghost writer romano, ambizioso e disincantato. Ed è proprio nella dialettica fra questi due personaggi, così apparentemente diversi tra loro, che ho scorto la possibilità di affrontare il presente della nostra terra e il suo meraviglioso passato, in quella porzione dell’Emilia così speciale che ha saputo trattenere, accanto alla modernità, il grande fascino del suo passato. Delle sue tante memorie. Ho raccontato la nostra terra, la nostra gente, attraverso una ennesima, diversa, angolazione. Per continuare a dare un senso al nostro lavoro”.

Pupi Avati, la trama
Nino e Caterina sono sposati da sessantacinque anni e si amano profondamente dal primo momento che si sono visti. Alla morte di Caterina, la figlia Elisabetta, nella speranza di aiutare il padre a superare la perdita della donna che ha amato per tutta la vita, gli affianca Amicangelo, un editor con velleità da romanziere, per scrivere attraverso i ricordi del padre un libro sulla loro storia d’amore. Amicangelo accetta il lavoro solo per ragioni economiche e si scontra subito con la personalità di un uomo che sembra opposta a lui. Ma il rapporto tra i due diventerà ogni giorno più profondo fino a trasformarsi in un’amicizia sincera.


Cosmopolis, quando David Cronenberg e Robert Pattinson si chiusero in una limousine

Cosmopolis è l'adattamento del romanzo omonimo di Don De Lillo: a interpretarlo Robert Pattinson, a dirigerlo David Cronenberg.

Cosmopolis (2012) è un film concepito da David Cronenberg con una certa audacia cinematografica e affidato all'interpretazione di Robert Pattinson, affiancato da un cast ricchissimo composto da Paul Giamatti, Jay Baruchel, Juliette Binoche, Mathieu Amalric, Sarah Gadon e Samantha Morton. Il film è tratto dal romanzo di Don De Lillo, e vale la pena concentrarsi su alcuni suoi aspetti.

In Cosmopolis, Pattinson è il miliardario Eric Packer, che a New York decide di recarsi dal suo barbiere, attraversando in limousine tutta la città, in una giornata campale dove il traffico è a dir poco congestionato, per una manifestazione, per la visita del Presidente degli Stati Uniti e per i funerali di un famoso cantante rap. Teso per la situazione di Wall Street (e per la minaccia di uno stalker), Eric vive praticamente per ore all'interno della sua macchina-ufficio, incontrando personaggi di vario genere.

Quando Cosmopolis arriva nelle sale, nel maggio 2012 a cavallo della sua presentazione a Cannes, Robert Pattinson deve affrontare il pregiudizio: il conclusivo The Twilight Saga - Breaking Dawn Parte 2 deve ancora uscire (arriverà a novembre), e nonostante si sia cimentato con altri ruoli, per le fan e i detrattori rischia di rimanere Edward Cullen a vita. Cosmopolis, con relativa attività stampa sulla Croisette con un pezzo da novanta come Cronenberg, è un colpo di fortuna: avrebbe dovuto interpretarlo Colin Farrell, ma vi ha rinunciato per un accavallamento con Total Recall. Come spiega in un'intervista a caldo a Indiewire, Robert capisce che l'occasione è preziosa, è una possibilità di crescita, ma ha paura.

Ho realizzato all'improvviso che non avevo idea di come farlo. Mi rendevo conto che era un bel progetto, ma avevo persino paura di chiamarlo. Agli attori s'insegna che devono fare buon viso a cattivo gioco, anche se magari odi il materiale. E io non avevo nulla da dire. Siccome David aveva scritto il copione, lui almeno doveva sapere di cosa parlava. Non appena gli ho detto "Non ho idea di cosa in effetti parli", mi ha risposto: "Nemmeno io". Ho trascorso una settimana intera a cercare di capire come uscirne, stavo quasi per chiamare e dire: "Ho troppa paura, non penso di essere abbastanza bravo e sono un cacasotto!" Davvero non volevo arrivare a tanto. [...] Lui è uno di quei registi che va persino oltre quel livello "Oh, mi piacerebbe davvero lavorare con lui". Ha proprio cambiato la mia percezione del tipo di persona con cui posso pensare di lavorare.
Per quanto riguarda la scelta di Pattinson, Cronenberg non si è posto troppi problemi... e ha mantenuto un atteggiamento pragmatico.

L’ho visto in diversi film, non solo in quelli di Twilight. In uno di questi, che pochi hanno visto, interpreta un giovane Salvador Dalì [Little Ashes]. L’ho visto come un attore interessato a interpretare ruoli difficili in piccoli film impegnativi. Il fatto che abbia avuto così tanto successo con Twilight è stato importante per noi, perché avere una star ci ha fatto ottenere i finanziamenti. Come regista, a livello creativo, non penso a quali film ha già fatto lui o a quelli che ho fatto io, mi concentro solo sul personaggio di questo film e lui è l’attore giusto per questo ruolo.

La particolare natura della narrazione in Cosmopolis ha portato due conseguenze nel processo di lavoro di Cronenberg. L'approccio alla sceneggiatura è stato assolutamente disinvolto e lineare: David stesso ha scritto il copione in appena sei giorni, stando a quanto lui ha dichiarato limitandosi a separare i dialoghi dalle descrizioni nel libro di Don De Lillo, seguito con la massima fedeltà. La linearità ha dominato anche le riprese, perché Cronenberg ha deciso di girare in ordine cronologico, cosa molto rara al cinema: l'ordine delle scene che vedete corrisponde all'ordine con cui sono state riprese, una procedura che produttivamente si tende a evitare per l'ottimizzazione del tempo, ma sempre ben accetta dagli attori, che ne guadagnano in naturalità dell'immedesimazione. Ecco cosa dichiara Cronenberg alla BBC nel 2012:

Mi piace girare in spazi ristretti, c'è un'intensità che immediatamente influenza la performance attoriale. E visivamente ti costringe a essere molto inventivo. [...] Ho detto alla troupe: non facciamoci intimidire, potrebbe essere entusiamante se lo facciamo per bene. Abbiamo costruito una Limousine che si smonta come un Lego, in circa 24 pezzi. Non l'ho vista tanto come una sfida, quanto come un gran divertimento.


VENEZIA 2020: NON ODIARE DI MAURO MANCINI È IL FILM ITALIANO DELLA SETTIMANA DELLA CRITICA

Sarà l'opera prima di Mauro Mancini, Non odiare. a rappresentare l'Italia nel corso della Settimana della Critica, sezione autonoma e parallela organizzata dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI) della Mostra di Venezia 2020 di cui è stato appena annunciato il programma.

Non odiare, ambientata in una città del nord-est, un non-luogo mitteleuropeo, contaminato e innervato da tante etnie, pulsioni, sedimentazioni e dalle profonde radici ebraiche, racconta la storia di Simone Segre (Alessandro Gassmann), affermato chirurgo di origine ebraica, che un giorno si trova a soccorrere un uomo vittima di un pirata della strada, ma quando scopre sul suo petto un tatuaggio nazista, lo abbandona al suo destino. Preso dai sensi di colpa, rintraccia la famiglia dell'uomo: Marica (Sara Serraiocco), la figlia maggiore; Marcello (Luka Zunic), adolescente contagiato dal seme dell'odio razziale; il "piccolo" Paolo (Lorenzo Buonora). Verrà la notte in cui Marica busserà alla porta di Simone, presentandogli inconsapevolmente il conto da pagare.

Sono sette in tutto le pellicole in concorso alla Settimana della Critica, tutte opere prime o seconde, che concorrono a un premio principale del valore di 5000 euro. Oltre a queste si segnalano gli eventi speciali di apertura e chiusura, The Book of Vision, visionaria opera diretta da Carlo S. Hintermann, con la produzione esecutiva di Terrence Malick, e il documentario di Alessandro Rossellini The Rossellinis.

Di seguito l'elenco completo

IN CONCORSO
50 o dos ballenas se encuentran en la playa / 50 or Two Whales Meet at the Beach di Jorge Cuchi (Messico)
Hayaletler / Ghosts di Azra Deniz Okyay (Turchia, Qatar)
Non odiare / Thou shalt not hate di Mauro Mancini (Italia, Polonia)
Pohani dorogy / Bad Roads di Natalya Vorozhbyt (Ucraina)
Shorta di Anders Ølholm e Frederik Louis Hviid (Danimarca)
Topside di Celine Held e George Logan (USA)
Tvano nebus / The Flood Won't Come di Marat Sargsyan (Lituania)
FILM DI APERTURA
The Book of Vision di Carlo S. Hintermann (Italia, Regno Unito, Belgio)

FILM DI CHIUSURA
The Rossellinis di Alessandro Rossellini (Italia, Lettonia)


IRON MAN: IL SEGNO DI PACE TIPICO DI TONY STARK CELA UN SEGRETO?

Dopo che Stan Lee ha creato il personaggio di Tony Stark nel 1963, nel 2008 arriva Iron Man, diretto da Jon Favreau, che diventerà il più importante dei supereroi Marvel e di cui ricordiamo il gesto di pace che spesso era solito fare, dietro il quale pare si celi un importante motivazione.

Come sottolinea ScreenRant, il viaggio personale di Iron Man nell'MCU è segnalato in una scena iniziale molto importante. Tony Stark è il capitalismo fatta persona e conduce la vita da sogno di ogni approfittatore della guerra. Un giorno va in Afghanistan e condivide un Humvee con un gruppo di soldati suoi fan, che vogliono scattare foto con lui. Uno di loro, mentre si mette in posa per lo scatto, fa il segno di pace e Tony risponde: "Amo la pace. Sarei disoccupato con la pace"

Una frase, a quanto pare, improvvisata da Robert Downey Jr., che all'epoca venne scelto da Jon Favreau nonostante si pensasse che la sua carriera fosse ormai al capolinea. Questa battuta pare sia la chiave per capire l'evoluzione di Iron Man nell'universo cinematografico Marvel, nonché spiegazione del suo consueto gesto di pace. Pochi minuti dopo aver fatto quella battuta, Tony Stark vede quel soldato morire avanti ai suoi occhi, ucciso dai membri dei Dieci Anelli.

Dopo questo tragico momento, Tony Stark capisce il vero costo umano della violenza di cui ha approfittato per tutta la vita e torna dall'Afghanistan come un uomo diverso. Annuncia al mondo che le Stark Industries abbandonano il commercio d'armi e diventa Iron Man per riportare ordine dove la sua produzione ha portato solo guerra.

Ecco perché, probabilmente, il segno di saluto distintivo di Tony Stark è il segno della pace, un gesto fatto per ricordare tutti quegli uomini morti a causa delle sue armi e quindi anche un po' a causa sua. L'uomo che scherzava sulla pace è diventato poi colui che la cercava sinceramente perché ha visto quei soldati uccisi davanti ai suoi occhi.


VINCENZO DE LUCA INCONTRA PAOLO SORRENTINO E ANNUNCIA: "RIPRESE AD AGOSTO PER IL SUO NUOVO FILM"

L'incontro tra Vincenzo De Luca e Paolo Sorrentino è finalmente avvenuto, con tanto di foto a documentare l'evento atteso da migliaia di fan, dall'una e dall'altra parte. Cosa ci facevano insieme il premio Oscar e il presidente della Regione Campania? C'è di mezzo un film.

www.facebook.com/vincenzodeluca.it/posts/10158264320068257

No, purtroppo non è il biopic su Vincenzo De Luca, Lo sceriffo, su cui noi di Movieplayer.it tanto abbiamo fantasticato. Come ormai sappiamo da giorni, il prossimo lavoro di Paolo Sorrentino sarà È stata la mano di Dio, racconto che lui stesso ha definito "intimo e personale, un romanzo di formazione allegro e doloroso". Nonostante le minacce di Diego Armando Maradona, che ha fatto sapere di non essere intenzionato ad autorizzare l'uso del proprio nome, sembra proprio che il film verrà realizzato.

Anzi: veniamo a sapere proprio dal post di Vincenzo De Luca che le riprese del nuovo lavoro di Sorrentino e Netflix prenderanno il via, salvo imprevisti, ad agosto nel capoluogo partenopeo. "Con grande piacere ho ricevuto la visita del premio Oscar Paolo Sorrentino, che si prepara per girare a Napoli il suo nuovo film" ha scritto De Luca accompagnando la foto che lo vede insieme al regista (rigorosamente distanziati e con la mascherina). "In questi giorni è impegnato nei sopralluoghi e nei primi giorni di agosto cominceranno le riprese. È stato un incontro cordiale, nel quale abbiamo avuto modo anche di approfondire molte tematiche legate al cinema, alla cultura, al futuro della città di Napoli. Saremo al fianco di Sorrentino per qualsiasi necessità durante le riprese di un film che si annuncia pieno di emozioni e suggestioni, e che sarà sicuramente un altro grande successo".


LA COSA: ENNIO MORRICONE FU CANDIDATO AI RAZZIE PER LA PEGGIOR COLONNA SONORA

La colonna sonora che Ennio Morricone compose, su richiesta di John Carpenter, per il film La cosa, fu in seguito nominata ai Razzie Award per la peggior colonna sonora di quell'anno. Nonostante questo e le molte critiche, da allora, la pellicola è diventata un vero e proprio classico.

Carpenter voleva che La cosa avesse un approccio musicale europeo e così scelse di ingaggiare il celebre compositore italiano per il suo film. Quando Morricone volò a Los Angeles per registrare la colonna sonora aveva con se un nastro pieno di musiche per sintetizzatore, non essendo sicuro di che cosa il regista stesse cercando.

Nel 2012, Morricone ha ricordato: "Carpenter mi ha mostrato il film, più tardi quando ho scritto la musica, ma non ci siamo mai scambiati idee. Fuggì, quasi vergognandosi di avermelo mostrato. Ho scritto la musica da solo senza il suo consiglio. Naturalmente, essendo diventato abbastanza furbo dal 1982, ho scritto diverse partiture relative alla mia vita. E ne avevo scritto uno, che era musica elettronica e lui ha preso la partitura elettronica."

Carpenter ha dichiarato durante un'intervista: "Ennio Morricone ha fatto tutte le orchestrazioni e ha registrato per me 20 minuti di musica che potevo usare ovunque desiderassi ma senza vedere alcun filmato. Ho tagliato la sua musica nel film e mi sono reso conto che c'erano posti, per lo più scene di tensione, in cui la sua musica non avrebbe funzionato... Scappai segretamente e registrai in un paio di giorni alcuni brani da usare. I miei erano pezzi elettronici molto semplici - erano quasi dei toni. Non era proprio musica, ma solo suoni di sottofondo, qualcosa che oggi potresti persino considerare come effetti sonori."


AUSTIN POWERS - LA SPIA CHE CI PROVAVA: IL FILM CHE SALVÒ HEATHER GRAHAM DA UNA CARRIERA NEL PORNO

Heather Graham fu contattata da Mike Myers, su richiesta dei produttori di Austin Powers - La spia che ci provava, al fine di fissare un'audizione per il ruolo di Felicity Ladà: il regista non avrebbe mai potuto immaginare di aver appena salvato la giovane attrice da una carriera pornografica.

Prima di essere chiamata dal suo agente la Graham stava seriamente prendendo in considerazione l'idea di accettare una parte importante in un film porno softcore, dopo non aver ricevuto offerte per ruoli significativi in una pellicola per più di un anno e mezzo.

Come prima cosa, dopo essere stata pagata per questa pellicola, l'attrice ha acquistato una copia del porno in cui sarebbe apparsa se non avesse preso parte alle riprese del film. In un'intervista la Graham ha dichiarato: "Vorrei scrivere e dirigere di nuovo, è stata una bellissima esperienza per me. Voglio raccontare storie viste da una prospettiva femminile, credo che sia molto importante, in parte anche a causa di quello che ho passato."

Oltre ad Heather Graham, molti altri attori, amici di Mike Myers o ammiratori del franchise, partecipano alle riprese di Austin Powers la spia che ci provava, interpretando se stessi: Burt Bacharach, Elvis Costello, Woody Harrelson, Willie Nelson, Jerry Springer, Rebecca Romijn-Stamos, Tim Robbins e Clint Howard.


LA MUMMIA - LA TOMBA DELL'IMPERATORE DRAGONE: PERCHÉ RACHEL WEISZ RINUNCIÒ AL FILM

Rachel Weisz scelse di non tornare nei panni di Evelyn Carnahan-O'Connell ne La mummia - La tomba dell'Imperatore Dragone e il suo personaggio fu interpretato da Maria Bello; per moltissimi fan del franchise, che speravano di vedere l'attrice recitare al fianco di Brendan Fraser, fu molto difficile ignorare il fatto che Evie fosse una persona completamente diversa da quella dei capitoli precedenti.

Una spiegazione per l'uscita della Weisz dal franchise fu data, durante un'intervista, dal regista del sequel: Rob Cohen dichiarò che l'attrice si oppose all'idea di interpretare un personaggio con un figlio di oltre vent'anni. Secondo altre voci alla Weisz non piacque la sceneggiatura e che ritenne che il personaggio di Evie fosse stato messo in secondo piano dagli sceneggiatori rispetto al capitolo precedente della saga.

Infine, secondo alcune fonti anonime, la Weisz all'epoca avrebbe deciso di non separarsi da suo figlio piccolo, ma l'attrice stessa, anni dopo, ha chiarito che questo aspetto non ha avuto alcun impatto sulla sua decisione ed ha menzionato ben alti due film girati nello stesso anno.

Per sostituire Rachel Weisz nel ruolo di Evelyn ne La mummia - La tomba dell'imperatore dragone fu scelta Maria Bello. Quest'ultima, a proposito del suo personaggio, ha dichiarato: "Ha lo stesso nome, ma è un personaggio piuttosto diverso. Nei primi due film era divertente ed adorabile ma questa Evelyn potrebbe essere un po' più forte e determinata, specialmente per quanto riguarda le sue abilità di combattimento."


I GUARDIANI DEL DESTINO: DI CHI È IL NUMERO DI TELEFONO CHE APPARE NEL FILM?

Il numero di telefono che il personaggio interpretato da Emily Blunt fornisce a Matt Damon, nei panni di David Norris, ne I guardiani del destino, (212) 664-7665, è di proprietà della Universal Studios ed è apparso in molti altre pellicole distribuite dalla compagnia.

Il numero, ad esempio, compare in Certamente, forse, in Scott Pilgrim vs. the World ed in Munich; questa decisione fu presa dal regista, in accordo coi produttori, al fine di evitare il prefisso "555", estremamente abusato nel mondo del cinema. Chiamando il numero il telefono suonerà all'infinito.

George Nolfi, il regista, ha dichiarato: "Odio il prefisso 555 in un film più di qualunque altra cosa. Facciamo così tanto, spendiamo così tante energie, per tentare di aiutare gli spettatori a sentirsi come se stessero guardando qualcosa di vero, in particolare in un film come questo, con una premessa così inusuale, folle oserei dire."

"Dopo tutto questo duro lavoro l'idea di vedere un numero con prefisso 555 mi farebbe davvero uscire di testa, specialmente in un film come I guardiani del destino. Quindi ho chiesto ai produttori di fornirmi un numero reale e loro mi hanno spedito al dipartimento di sdoganamento della Universal dove sono riuscito ad ottenere quello che stavo cercando." Ha concluso il regista americano.


FRANCO MARESCO SU LA MAFIA NON È PIÙ QUELLA DI UNA VOLTA: “OGGI NON SI MUORE DI PIOMBO, MA DI INDIFFERENZA"

Franco Maresco ha parlato di cinema e mafia nell'incontro virtuale intitolato 'Ridere è cosa nostra. La mafia secondo Franco Maresco', ospitato dalla piattaforma streaming Miocinema nel giorno dell'anniversario della Strage di Via D'Amelio, dove persero la vita il giudice Paolo Borsellino e la sua scorta. La riflessione sullo sguardo ironico e deforme di Maresco sulla sua Sicilia nasce in occasione dell'approdo su Miocinema di La mafia non è più quella di una volta, vincitore del Premio Speciale della Giuria alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia nel 2019, e di altre due opere del regista.

La mafia non è più quella di una volta vede il ritorno sul grande schermo di Ciccio Mira, chitarrista e cantante popolarissimo a Palermo con un procedimento in corso per associazione mafiosa già comparso in Belluscone. Una storia siciliana, altro documentario grottesco di Maresco del 2014. "Le riprese di Belluscone durarono a lungo, come mio solito" ricorda Franco Maresco. "Il film fu presentato a Venezia e vinse il David di Donatello. Non lo dico per questione di vanità, ma perché sono rimasto stupito del premio, soprattutto in virtù dei contendenti. Quando abbiamo iniziato il film, Berlusconi era ancora Presidente del Consiglio. In un primo tempo avevo costruito un documentario in stile inchiesta giornalistica alla Santoro, con sprazzi grotteschi ogni tanto, ma non ero convinto. La vera rivelazione è arrivata quando ho incontrato Ciccio Mira, che ho avevo conosciuto molto anni prima sul set de Lo Zio di Brooklyn, ho deciso di concentrarmi su di lui e sulla storia siciliana raccontando Berlusconi attraverso il filtro dei neomelodici e delle periferie siciliane".

Come sottolinea la recensione di La mafia non è più quella di una volta, a controbilanciare la presenza di Ciccio Mira, stavolta, troviamo Letizia Battaglia, figura simbolica che ha salvato il film. Come spiega Maresco: "In questi anni Ciccio Mira è cambiato. In Belluscone si rifiutava di organizzare una commemorazione di Falcone e Borsellino fornendo scuse esilaranti. Anni dopo lo ritroviamo impegnato a organizzare questa festa per i 25 anni delle stragi di Capaci e Via D'Amelio allo Zen. In questi ultimi anni dentro Cosa Nostra sono cambiate delle cose che il film prova a spiegare e a far da contrappeso a un nostalgico Ciccio Mira c'è la fotografa Letizia Battaglia".

Nell'analizzare la deriva di senso e il cambiamento avvenuto negli ultimi anni in Sicilia e in Italia, Franco Maresco affronta la questione sottolineando come oggi "chi denuncia certi fatti corre molti meno rischi perché la mafia è cambiata. La mafia odierna non è più quella militarizzata dei quartieri che garantiva l'ordine a Palermo. Ai tempi del maxiprocesso ci furono le proteste dei lavoratori dell'edilizia che chiedevano a gran voce il ritorno della mafia, c'erano anche gli striscioni allo stadio. Come spiega anche Ciccio Mira, la mafia garantiva il lavoro. Oggi non si muore di piombo, ma si muore di indifferenza e di apatia. I migranti muoiono e il giorno dopo nei tg si ridacchia perché la società è esplosa e la mafia è entrata nell'antimafia. Questo è quello che cerco di dire coi miei film".

Negli anni '90, con Cinico TV Franco Maresco e il collega Daniele Ciprì avevano già immaginato che nella lotta alla mafia ci sarebbe stata molta confusione. Anni dopo si è scoperto che alcuni di coloro che combattevano Cosa Nostra, in realtà, erano al servizio dell'organizzazione e i film di Maresco sono le sole pellicole che parlano di mafia al presente. "La nostra realtà è un Helzapoppin' miserabile. La mafia non è più quella di una volta conteneva una parte sulle fiction di mafia che si girano a Palermo che poi abbiamo deciso di eliminare. Questi film hanno come modello Mediaset e la Rai, Il capo dei capi, Squadra Antimafia, una banalizzazione della mafia che ha contribuito ad abbassare e spettacolarizzare la vera funzione dell'Antimafia. Oggi l'unico interesse dei giovani è apparire come comparse, nelle numerose interviste che ho fatto nei quartieri di periferia i giovani mi dicono 'Preferirei interpretare un killer, ma va bene anche un poliziotto'. Un tempo non lo avrebbero mai fatto".

Prima di congedarsi c'è un ultimo quesito che Franco Maresco è chiamato a chiarire, quesito che riguarda la natura dei fatti assurdi mostrati ne La mafia non è più quella di una volta. Verità documentaristica o finzione? Per il regista "la risposta non è determinante perché la sostanza è vera. Quello che è dentro è tragicomicamente vero".


THE BATMAN, LA WARNER BROS. PREPARA I PROTOCOLLI DI SICUREZZA PER LE NUOVE RIPRESE

Dopo il blocco di Hollywood imposto dal lockdown deciso per contrastare la diffusione del coronavirus, la Warner Bros. ha preparato i nuovi protocolli di sicurezza per la ripartenza delle grandi produzioni come The Batman e Animali Fantastici 3.

Deadline riferisce infatti che la major ha creato un sistema di segnalazione anonimo in Europa che consentirà ai membri cast e della troupe di allertare il senior management di riferimento qualora dovessero assistere ad un aggiramento o ad un uso scorretto delle nuove misure di sicurezza sul set.

Secondo il rapporto, il vicepresidente esecutivo della produzione fisica della Warner Bros. Kevin Trehy ha fornito in dettaglio tali misure in un panel industriale organizzato dal sindacato britannico Bectu la scorsa settimana. Non è chiaro esattamente come funzionerà lo strumento di segnalazione, ma è pensato per incoraggiare coloro che sono sul set a godere delle migliori pratiche di sicurezza, coi protocolli che dovranno essere rispettati categoricamente.

La produzione di Fantastic Beasts 3 e The Batman è stata interrotta a marzo con entrambi i film previsti per il 2021. All'inizio di questo mese, è stato riferito che The Batman stava cercando di tornare in produzione a settembre con un grande cambiamento: le sessioni di shooting in location a quanto pare sarebbero state abbandonate in favore della creazione di ampi set in studio, che daranno al regista Matt Reeves maggior controllo sulla situazione. La Warner Bros. non ha ancora fornito alcun annuncio ufficiale sul riavvi della produzione del film, anche se con l'evento DC FanDome del prossimo mese è possibile che arriveranno diversi aggiornamenti in tal senso.


AVENGERS: ENDGAME, UN DESTINO TRAGICO PER CAPTAIN AMERICA IN UNA COMMOVENTE FAN ART

E' trascorso oltre un anno dall'arrivo di Avengers: Endgame nelle sale di tutto il mondo, ma evidentemente i fan Marvel non hanno mai smesso di omaggiarlo o anche semplicemente immaginare scenari completamente diversi a quelli partoriti dai fratelli Russo al cinema. Oggi una fan art ci mostra un tragico destino per Captain America...

I fan Marvel di tutto il mondo sono ancora profondamente provati dal sacrificio estremo compiuto da Tony Stark/Iron Man per mettere definitivamente la parola fine alla lotta contro Thanos, compiendo così il proprio arco narrativo dopo più di dieci anni di avventure targate Marvel Cinematic Universe. C'è però chi è fermamente convinto che questo sacrificio estremo in Endgame sarebbe dovuto toccare a Steve Rogers/Captain America e infatti la nuova fan art Marvel dedicata è tutta per lui e quello che sarebbe accaduto se fosse stato Cap a sacrificarsi al posto di Tony Stark.

La fan art riprende esattamente la scena iconica in cui era Tony a morire circondato dagli affetti a lui più cari, solo che stavolta al suo posto c'è Captain America morente e Tony è lì al suo fianco chino verso di lui per dargli l'ultimo saluto.

Se volte esplorare altre teorie e discuterne insieme a noi vi proponiamo uno scenario in cui Captain Marvel avrebbe salvato Tony Stark: "Sapevamo che nel film ci sarebbe stato un momento in cui tutte le donne degli Avengers si sarebbero riunite, quindi stavo cercando di pensare ad alcuni modi per far funzionare la sequenza. Quando arriva Captain Marvel, che essendo intergalatticamente potente avrebbe distrutto la nave madre di Thanos, sarebbe stata raggiunta da Pepper Potts, nella sua nuova armatura". E, a proposito di viaggi nel tempo, vi piacerebbe vedere uno spin-off sulla seconda vita di Steve Rogers e Peggy Carter?


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THE PUNISHER, LE CURIOSITÀ SUL FILM MARVEL: DA JOHN TRAVOLTA ALL'ASSENZA DI STAN LEE

The Punisher, film Marvel del 2004 diretto da Jonathan Hensleigh e con protagonisti Thomas Jane nei panni del vigilante Frank Castle e John Travolta in quelli del villain Howard Saint.

Per prepararvi alla visione, ecco le migliori curiosità sul cinecomic:

Negli Stati Uniti è stata distribuita anche una versione extended cut che presenta il film in versione estesa con scene mai viste al cinema: la durata qui sale a 140 minuti. La versione originale senza taglia durava addirittura 2 ore e 56 minuti.
Uno dei primi cinecomic ad ottenere una classificazione R insieme a Blade II (2002).

John Travolta ha permesso a Thomas Jane di avere il suo nome per primo nei titoli di coda e nelle pubblicità, e non ha mai preteso il contrario nonostante fosse la superstar del progetto. I due avevano già lavorato insieme in Face/Off - Due facce di un assassino (1997), anche se non condividevano nessuna scena.

Molti dei personaggi, tra cui Joan, Bumpo, Spacker Dave e The Russian, provengono tutti dalla serie a fumetti "Welcome Back, Frank", scritta da Garth Ennis e illustrata da Steve Dillon e Jimmy Palmiotti. L'artista Timothy Bradstreet, che illustrò le copertine di quel fumetto, realizzò i poster promozionali per il film.

E' l'ultimo film prodotto dalla Artisan Entertainment, che venne acquistata dalla Lionsgate a metà della produzione.

E' uno dei pochi film basato su un fumetto Marvel in cui Stan Lee non appare. Inoltre, è anche l'unico film in cui Frank Castle va effettivamente a caccia degli assassini della sua famiglia piuttosto che affrontare altri nemici dopo essere diventato il Punitore. Il numero dei morti che si lascia dietro è 45.


DAKOTA FANNING, ESSERE BAMBINI PRODIGIO A HOLLYWOOD: ECCO COME HA EVITATO LA "MALEDIZIONE"

, Dakota Fanning ha debuttato al cinema alla tenera età di 7 anni nella commedia I gattoni e subito dopo in Mi chiamo Sam, ruolo che è valso la sua prima nomination ai SAG Award. Una vera e propria bambina prodigio, ma quanto è difficile non farsi sopraffare da un successo così precoce?

"Personalmente, credo di aver sempre mantenuto il mio puro amore verso ciò che faccio" ha spiegato l'attrice sul come ha evitato la cosiddetta 'maledizione' che colpisce le giovanissime star di Hollywood (via Fox News). "Quando inizi così giovane, sembra davvero qualcosa di irreale e devi usare la tua immaginazione, è una versione intensificata di quando reciti a casa tua."

Nel corso dell'intervista, l'attrice ha approfondito il suo ruolo in The Alienist, la cui stagione 2 (The Angel of Darkness) ha debuttato su Netflix proprio in questi giorni. "È un'esperienza meravigliosa. Nella prima stagione potuto interpretare un personaggio fantastico, questa donna che ha una posizione al dipartimento di polizia, cosa che ai tempi era molto importante per una donna."

Apparsa l'anno scorso in C'era una volta a Hollywood, la Fanning ha recentemente rivelato che lavorare con Quentin Tarantino è sempre stato il suo sogno. Per quanto riguarda il futuro, invece, reciterà al fianco della sorella minore Elle Fanning in The Nightingale, film tratto dall'omonimo romanzo scritto da Kristin Hannah


DANKO, QUANDO LA STAZZA DI SCHWARZENEGGER FECE IMPALLIDIRE UN ACTION STAR UNGHERESE

Danko, buddy-movie poliziesco degli anni '80 firmato dal grande Walter Hill che vede come protagonisti Arnold Schwarzenegger e Jim Belushi.

Nel film, il capitano della polizia sovietica Ivan Danko viene mandato dal Cremlino a Chicago per procedere all'estradizione del pericoloso criminale georgiano Viktor Roastavili. L'operazione non va come previsto e, con l'aiuto del detective americano Art Ridzic (James Belushi), Danko dovrà trovare Viktor, fermare la sua banda criminale e riportarlo in Russia per il processo.

Per l'occasione, abbiamo raccolto per voi i retroscena più interessanti sulla realizzazione di Danko:

Il "cattivo" a cui Ivan Danko spara sulla scalinata a Mosca è interpretato da una delle action star più famose dell'Ungheria. In una vecchia intervista, l'attore rivelò che prima di incontrare Schwarzenegger si considerava un attore "duro e muscolare", mentre dopo il film iniziò a vedersi come una "piccola patata".
Non avendo il permesso di girare sulla Piazza Rossa di Mosca, la produzione vestì Schwarzenegger con l'uniforma e svolse le riprese in modo che sembrasse un filmato amatoriale, con solo un paio di membri della troupe presenti.
Per rimediare alla troppa differenza di peso tra i due protagonisti, Hill chiese a Schwarzenegger di perdere 10 chili e a Jim Belushi di guadagnarne altrettanti.
In preparazione al film, Schwarzenegger passò tre mesi ad imparare il russo, mentre Jim Belushi lavoro per due settimane nel distretto di polizia di Chicago.
Nella lista dei clienti dell'Hotel in cui alloggia Ivan Danko compare anche il nome di Jim Morrison, frontman dei The Doors.
Nel 1989, i diritti di Danko venne utilizzati dalla software house Special FX per sviluppare il videogioco Red Heat (titolo originale del film), picchiaduro a scorrimento pubblicato tra gli altri per Commodore 64 e Amiga.


BREAKDOWN - LA TRAPPOLA: KURT RUSSELL, DA BAMBINO DISNEY AL SUCCESSO CON CARPENTER

Kurt Russell, stella del cinema d'azione anni '80.

Forse non tutti sanno che Kurt Russell compare sullo schermo fin da quando non era altro che un ragazzino: il suo primo ruolo al cinema è infatti quello in Bionde, rosse, brune... datato 1963, quando non aveva più che 12 anni, ma già era apparso in diverse serie televisive da quando aveva 10 anni. Il padre, Bing Russell era attore a sua volta e ha interpretato il ruolo dello sceriffo della serie televisiva Bonanza. Nel 1960, il giovane Kurt firma un contratto con la Disney che lo legherà alla casa cinematografica per 10 anni, in cui recitò in diversi film per ragazzi. Concluso il contratto si dedicherà al baseball professionistico, che sarà costretto a lasciare nel 1973, riprendendo la carriera da attore.

Nel 1976 fece il provino per la parte di Han Solo in Star Wars, ruolo che andò poi a Harrison Ford; nel 1979 avviene invece l'incontro che gli cambierà la vita, quello con John Carpenter. Il regista lo dirigerà nel film per la televisione Elvis, in cui Russell interpretava proprio il Re del rock. Pur essendo un progetto solo su commissione, Carpenter rimarrà talmente colpito dall'attore che gli proporrà il ruolo di Jena Plissken nel distopico 1997: Fuga da New York. Sarà l'inizio di un grande sodalizio che proseguirà anche nei successivi La cosa (1982) e nel cult Grosso guaio a Chinatown (1986), rendendo Russell una star internazionale. Il connubio si ripeterà anni più tardi in Fuga da Los Angeles (1996) in cui riprenderà il ruolo di Jena Plissken.


VENEZIA 77 – TRAILER DI NON ODIARE IN CONCORSO ALLA SETTIMANA INTERNAZIONALE DELLA CRITICA

Questa mattina è stato svelato il programma della 35ma edizione della Settimana Internazionale della Critica, una delle sezioni autonome della Mostra del Cinema di Venezia. Tra i film in concorso, c’è la pellicola italiana Non odiare.

Il regista Mauro Mancini ha preso spunto da un fatto di cronaca avvenuto a Paderborn, in Germania. Un medico ebreo si è rifiutato di operare un paziente a causa del vistoso tatuaggio nazista che aveva sul braccio. Il medico, dopo essersi fatto sostituire da un collega, ha dichiarato:

“Non posso conciliare lʼintervento chirurgico con la mia coscienza”.

Una coscienza simile a quella del protagonista, interpretato da Alessandro Gassmann.

La sinossi:

La storia di Non odiare accade a Trieste. Qui, nel cuore della città, ai limiti dell’antico Borgo Teresiano, vive Simone Segre (Gassmann), un affermato chirurgo di origine ebraica: ha una vita tranquilla, apparentemente risolta, una compagna che lavora in Francia come reporter, un appartamento elegante e nessun legame con il passato. I duri contrasti con il padre, un reduce dei campi di concentramento morto da poco, lo hanno portato, da anni, ad allontanarsi da lui.

Tornando dallʼallenamento settimanale di canottaggio, Simone si trova a soccorrere un uomo vittima di un incidente stradale: ma quando scoprirà sul petto di questo un tatuaggio nazista, lo abbandonerà al suo destino e nel momento in cui arrivano i soccorsi è ormai troppo tardi.

I giorni seguenti, però, saranno sotto il segno del senso di colpa per la morte dell’uomo: situazione che lo spingerà a rintracciare la famiglia del neonazista che vive in un complesso residenziale popolare, il cosiddetto “quadrilatero di Melara”: Marica, la figlia maggiore (Sara Serraiocco); Marcello (Luka Zunic), al suo primo ruolo da co-protagonista, il figlio adolescente contagiato anche lui dal seme dell’odio razziale; il “piccolo” Paolo (Lorenzo Buonora).

E verrà la notte in cui, Marica busserà alla porta di Simone, presentandogli inconsapevolmente il conto da pagare…

Il film, prodotto da Mario Mazzarotto, è una coproduzione Italia/Polonia: Movimento film e Agresywna banda, con Rai Cinema, in associazione con Notorious Pictures. Non odiare arriverà nelle sale a settembre.




MISSION: IMPOSSIBLE 7 – TOM CRUISE VUOLE GIRARE IN NORVEGIA

Tom Cruise intende tornare in Norvegia per le riprese di Mission: Impossible 7. La saga ha già fatto una capatina nel paese scandinavo per una delle scene finali di Mission: Impossible – Fallout, in cui Ethan Hunt scala la parete del Preikestolen, o “Pulpito di roccia”, presso il villaggio di Forsand.

Sabato, Cruise ha telefonato al ministro della cultura norvegese, Abid Raja, per discutere di questa possibilità. Raja ha scritto su Twitter che spera di “far tornare Tom Cruise e Mission: Impossible in Norvegia”, riportando anche uno stralcio della loro conversazione. Nella clip, Tom Cruise afferma:

È un paese meraviglioso. Non vedo l’ora di tornare lì. Sono molto ansioso, insieme all’intera troupe, di tornare.

Mission: Impossible 7, sempre a detta di Raja, mira a girare nel nord-ovest del paese, luogo di fiordi, montagne, cascate e aspri litorali. Il ministro ha inoltre suggerito alla star che anche le riprese Mission: Impossible 8 potrebbe svolgersi in Norvegia. L’ottavo capitolo, secondo i piani iniziali, doveva essere girato contemporaneamente al settimo. Resta da vedere se è cambiato qualcosa dopo la pandemia.

Recarsi in Norvegia dagli Stati Uniti significa dover sottostare a dieci giorni di quarantena all’arrivo. Il ministro Raja riconosce che questa e altre restrizioni potrebbero complicare le cose, ma ha promesso a Cruise di parlarne con il governo:

Il coronavirus implica che al momento non è possibile venire in Norvegia con la facilità di prima. Dovremo discuterne con il governo e prendere dei provvedimenti prima di dare il permesso di girare in Norvegia. Rispetteremo le regole e le restrizioni per il coronavirus. Porterò quanto discusso con Cruise all’attenzione del governo.

In ogni caso, una parte della troupe è originaria del Regno Unito, quindi potrebbe essere meno difficile del previsto. La lavorazione del film dovrebbe ripartire a settembre. Ancora non si sa se la produzione tornerà o meno in Italia, a Venezia, dove avrebbe dovuto girare alcune scene chiave. A quanto pare Tom Cruise non intende rinunciare all’Italia, ma è ancora tutto da vedere.


TENET: L’USCITA ITALIANA È SEMPRE IL 26 AGOSTO?

L’ennesimo slittamento della data di uscita di Tenet ha scatenato diverse discussioni, accompagnate ovviamente da un infinito dispiacere.

Come sappiamo, l’atteso film di Christopher Nolan non ha al momento una nuova data di uscita negli Stati Uniti.
L’America sta ancora facendo i conti con l’emergenza Covid-19 e finché la situazione non migliorerà i cinema non potranno riaprire in totale sicurezz

Tutto questo avrà una ripercussioni su altri mercati compreso il nostro?
Non è ancora chiaro. In un’altra situazione al risposta, chiara e categorica, sarebbe stata SÌ, ma il periodo che stiamo vivendo richiede delle misure straordinarie.
Ne abbiamo già parlato in questo articolo: sembra che la Warner stia valutando una nuova strategia di distribuzione, che potrebbe diventare di esempio anche per il resto delle major.
Una cosa che sembrerebbe confermata anche dalle parole che hanno accompagnato il rinvio di Tenet.

Annunceremo una nuova data di uscita per il 2020 nel più breve tempo possibile. Non stiamo trattando Tenet come una tradizionale uscita globale in day-and-date e i nostri piani di marketing e distribuzione rifletteranno questo.

Al momento un’uscita contemporanea a livello globale è praticamente impossibile. Conviene sfruttare quei territori in cui i cinema stanno riaprendo, con un lancio disgiunto che tenga conto anche delle esigenze degli esercenti che hanno riaperto i cinema, ma faticano ad andare avanti senza titoli in grado di attirare il pubblico.

Secondo quanto rivelato dal giornalista del Washington Post Steven Zeitchik:

Le ultime date che Warner sta prendendo in considerazione per Tenet sono il 26 agosto nel resto del mondo e il weekend del Labor Day (4-7 settembre) negli USA.

Queste sono le domande a cui sta cercando di rispondere Warner Bros. sulla questione Ora Vs Più Tardi:

1) Il Giorno del Ringraziamento o il periodo natalizio saranno momenti sul serio più sicuri rispetto al weekend del Labor Day?

2) Aspettando il 2021 ci saranno abbastanza cinema per fare uscire un film?


Il 26 agosto è, appunto, la data di uscita prevista nel nostro territorio che potrebbe quindi restare invariata. Per il momento, però, si tratta solo di rumor, non possiamo fare altro che attendere ulteriori aggiornamenti.

Secondo alcune indiscrezioni, il film sarà un thriller romantico, descritto come un incrocio tra Intrigo internazionale, il capolavoro di Alfred Hitchcock, e Inception. Nel cast troveremo John David Washington, Elizabeth Debicki e Robert Pattinson. Con loro Michael Caine, Kenneth Branagh, Dimple Kapadia, Aaron Taylor-Johnson e Clémence Poésy.

La colonna sonora è opera di Ludwig Göransson (Black Panther), il direttore della fotografia è Hoyte van Hoytema (filmerà in Imax e 70mm), il direttore del montaggio è Jennifer Lame, il scenografo è Nathan Crowley, il costumista è Jeffrey Kurland mentre il supervisore degli effetti speciali è Andrew Jackson.

Nolan e la moglie Emma Thomas sono i produttori, mentre Thomas Hayslip è il produttore esecutivo.


Gli Eterni: un concept inedito nelle foto ricordo dal set condivise da Ma Dong-seok!

Rinviato al 2021, Gli Eterni è ancora avvolto nel mistero: non abbiamo ancora visto praticamente nulla dell’ambizioso blockbuster diretto da Chloe Zhao, e in attesa di novità oggi dobbiamo accontentarci di uno sguardo sfocato a un concept.
È grazie all’attore sudcoreano Ma Dong-seok, infatti, che possiamo dare un’occhiata a quello che molto probabilmente è un concept donato dai Marvel Studios al cast come regalo di benvenuto. Lo spiega lo stesso attore nella didascalia:

Gli Eterni uscirà a febbraio 2021.

Condivido con voi alcune foto dell’anno scorso, dal set a Londra.

1) La roulotte di Gilgamesh

2) La lettera di benvenuto dei Marvel Studios

3) La poltroncina di Gilgamesh

Grazie come sempre per il vostro sostegno!


È possibile che l’artwork venga pubblicato come teaser poster prossimamente, anche se verosimilmente la campagna marketing del film non inizierà prima dell’autunno, con l’avvicinarsi dell’uscita di Black Widow.

https://i1.wp.com/www.badtaste.it/wp/wp-co...strip=all&ssl=1

www.instagram.com/p/CC5VZLwBU7F/?utm_source=ig_embed

Nei fumetti, gli Eterni sono stati creati milioni di anni fa tramite esperimenti dei Celestiali. Gli Eterni terrestri fisicamente sembrano come noi, ma hanno abilità straordinarie come super forza, capacità di volare, teletrasporto, controllo della mente e così via. Hanno vissuto in città spaziali e hanno difeso la Terra da varie minacce. Nella storia hanno ispirato antiche divinità come gli dei romani, greci e norreni. Il film si concentrerà principalmente su una manciata di loro.

Scritto da Matthew e Ryan Firpo, Gli Eterni è diretto da Chloe Zhao e vede nel cast Angelina Jolie (Thena), Richard Madden (Icarus), Gemma Chan (Sersi), Salma Hayek (Ajax), Kumail Nanjani (Kingo), Lauren Ridloff (Makkari), Brian Tyree Henry (Phastos), Lia McHugh (Sprite), Don Lee (Gilgamesh).

L’uscita è prevista per febbraio 2021.


The Rossellinis: il film documentario di Alessandro Rossellini

The Rossellinis è il film documentario di Alessandro Rossellini evento Speciale di Chiusura della 35a Settimana Internazionale della Critica. Protagonisti sono Isabella Rossellini, Renzo Rossellini, Robin Rossellini, Ingrid Rossellini, Gil Rossellini, Nur Rossellini e Katherine Brown. Prodotto da B&B Film, coprodotto da VFS Film con Rai Cinema in associazione con Istituto Luce Cinecittà con il sostegno di Mibact Creative Media Europe, Regione Lazio, POR FESR Lazio 14-20, National Film Centre of Latvia.

Roberto Rossellini è stato un genio del cinema e un padre spiccatamente anticonformista. I suoi amori hanno riempito le prime pagine dei giornali di tutto il mondo, scandalizzando la rigida morale degli anni Cinquanta e dando alla luce una famiglia numerosa, orgogliosamente multietnica e decisamente allargata.

Alessandro, primo nipote del grande regista, ha avuto una carriera traballante da fotografo e un lungo passato di tossicodipendenza. Come primo nipote di un genio, non si sente all’altezza del cognome. Decide così di girare a 55 anni il suo primo film, affrontando con ironia la saga dei Rossellini e obbligando i parenti a un’impossibile terapia familiare davanti alla macchina da presa.

NOTE DI REGIA

Mio nonno era un uomo davvero all’avanguardia, ma non solo nel cinema. Il circo mediatico nato intorno alla sua figura e alla nostra famiglia ci ha lasciato in eredità un album di bellissime fotografie patinate e cinegiornali dai toni scandalistici. Tutto ciò ha avuto per me e gli altri discendenti un peso enorme, influenzando le nostre vite, anche dopo la sua scomparsa. Questo film è l’occasione di restituire un’immagine autentica della famiglia. Oltre il mito, c’è una famiglia dalla storia intensa e anche dolorosa, proprio come tutte le altre.


Monster School, in streaming un cartoon movimentato dagli autori di Nut Job

Da Koch Media arriva a noleggio il film di animazione Monster School, dagli autori di Nut Job 2.

Monster School, in streaming un cartoon movimentato dagli autori di Nut Job

E' disponibile da oggi in streaming il cartoon Monster School su Sky, Rakuten TV, Tim Vision, CHILI, Infinity e VVVVID: il film di animazione è realizzato da Ánima Estudios e Prime Focus World, per la regia di Leopoldo Aguilar, scritto da Carl Brunker & Bob Barlen, già coautori di Arctic e Nut Job 2, tra gli altri.
Nella vicenda il giovane Danny inizia a frequentare una scuola di geni molto particolare, nell'ambito della quale apre involontariamente un portale per una dimensione di mostri assortiti dalla quinta dimensione. Dovrà salvare la situazione in compagnia della sua rivale Liz e del Señor Falena, un loro professore, ibrido tra essere umano e falena! Il loro viaggio nell'altra dimensione sarà un percorso di crescita nelle assurdità più totali alle quali l'inconscio possa dare vita. Tra personaggi bizzarri e mostruosità varie, se la caveranno con l'intraprendenza e il senso dell'umorismo.




Spike Lee aprirà il Toronto Film Festival 2020 con la sua versione dello spettacolo American Utopia di David Byrne

La versione filmata da Spike Lee dello spettacolo di Broadway American Utopia di David Byrne aprirà l’edizione particolare e mista, sia sul luogo che in digitale, del Toronto Film Festival, 2020.

Il prossimo 10 settembre sarà Spike Lee ad aprire la 45° edizione del Toronto Film Festival, con la versione filmata di American Utopia, spettacolo di David Byrne portato in scena con grande successo a Broadway. Come già detto sarà un’annata particolare, per la manifestazione canadese, con eventi e proiezioni sul posto e altre virtuali, in digitale.

David Byrne’s American Utopia documenta la potenza innovatrice dell’ex frontman dei Talking Heads, che si esibisce sul palco insieme a undici musicisti provenienti da tutto il mondo. “Questo gioioso film conduce il pubblico in un viaggio musicale sull’apertura, l’ottimismo e la fede nell’umanità”, dice Joana Vicente, executive director del TIFF. “Qualcosa di particolarmente significativo, in un momento di grande incertezza in tutto il mondo. Non vediamo l’ora di condividere con il nostro pubblico l’eccitazione della Opening Night”.

Parole a cui si unisce anche il direttore artistico, Cameron Bailey, che aggiunge, “Spike Lee è in qualche modo sempre stato testimone e anticipatore dei suoi tempi. Con David Byrne’s American Utopia porta sullo schermo le canzoni classiche di Byrne proprio quando ne avevamo bisogno. L’ultimo lavoro di Lee è un invito a connetterci uno con l’altro, a protestare contro l’ingiustizia e, soprattutto, a celebrare la vita”.

Il 45° Toronto Film Festival si svolgerà dal 10 al 19 settembre 2020, nella città dell’Ontario e virtualmente per operatori del mercato cinematografico, critici, giornalisti e addetti ai lavori.


Il re di Staten Island: in un video esclusivo Judd Apatow ci presenta la sua nuova commedia

Un video in esclusiva con le prime immagini e battute della commedia Il re di Staten Island raccontate dal regista Judd Apatow, che lancia un nuovo comico al cinema, Pete Davidson, volto noto e amato del Saturday Night Live televisivo.

Sono tanti i talenti comici lanciati al cinema da Judd Apatow, vero geniaccio della commedia contemporanea americana con carattere. In questa intervista video ci presenta in esclusiva le prime immagini, e battute, de Il re di Staten Island, con al centro un nuovo nome in crescita, quello di Pete Davidson, già molto apprezzato come comico di quella fucina di talenti della televisione americana che continua a essere Saturday Night Live.

Il re di Staten Island, in uscita al cinema e sulle piattaforme streaming dal 30 luglio, ci conduce nel mondo surreale, esilarante e scorretto di un immaturo a oltranza che si aggira per il distretto più periferico, meno popoloso e più oggetto di ironia della grande mela, Staten Island.


La parola a Judd Apatow, che ci presenta Il re di Staten Island e il suo dirompente protagonista, il comico Pete Davidson.

The Vanished: il trailer del thriller psicologico con Thomas Jane, Anne Heche e Jason Patric

Ennesimo film che si prepara a debuttare negli USA in formato digitale, The Vanished è un thriller psicologico che prende le mosse dal peggior incubo di ogni genitore: la sparizione di un figlio

Debutterà negli Stati Uniti il 21 agosto, nelle sale che per allora saranno disponibili, ma anche in formato digitale e on demand, distribuito da Saban Films, un thriller psicologico intitolato The Vanished, di cui vi mostriamo di seguito il primo trailer.
Con protagonisti Thomas Jane, Anne Heche e Jason Patric, i cui volti campeggiano anche nel poster da poco reso disponbile, The Vanished prende spunto da uno dei peggiori incubi di ogni genitore: la sparizione di un figlio.
Jane e Heche sono infatti un padre e una madre che, durante una vacanza, scoprono che la loro bambina è svanita senza lasciare alcuna traccia. Decisi a non fermarsi di fronte a nulla pur di ritrovarla, dovranno affrontare delle verità sconvolgenti che emergeranno nel corso delle ricerche.
The Vanished è stato scritto e diretto da Peter Facinelli, che compare anche nel film in veste d'attore.

The Vanished: il trailer e il poster del film


TheVanished

GLI INFEDELI, RICCARDO SCAMARCIO: "IL TRADIMENTO? CERCO DI EVITARLO"

Riccardo Scamarcio è tra i protagonisti del film Gli Infedeli, distribuito da Netflix dallo scorso 15 luglio. L'attore, che figura anche come co-sceneggiatore e coproduttore della pellicola, ha parlato con Il Corriere della sera del tema dei tradimenti, che lui considera "un demone che cerco di evitare".

"Gli infedeli È il remake dell'omonimo film francese a episodi - spiega subito Riccardo Scamarcio parlando del suo film e rimarcando le differenze dall'originale - solo che anziché farne 10 con sette registi diversi, ne abbiamo fatti cinque con un unico regista, Stefano Mordini, ispirati da I mostri di Dino Risi".

"L'intento era di fare un film comico e cattivo, che mettesse in luce personaggi estremi, raccontando il malcostume dell'infedeltà maschile".

Parlando di tradimenti, torna in mente la storia che ha visto Riccardo Scamarcio al centro di un presunto triangolo con Clizia Incorvaia e Francesco Sarcina, frontman de Le Vibrazioni e suo grande amico. Scamarcio circa un anno fa smentì il gossip bollandolo come: "una storia che non sta né in cielo né in terra". Oggi, parlando del suo film, Scamarcio ribadisce la sua idea sul tradimento: "Io cerco di evitarlo, sapendo che è un demone in agguato". Si è sempre detto che la routine giornaliera uccide un matrimonio, l'ex compagno di Valeria Golino è pienamente d'accordo: "In amore non bisogna mai dare nulla per scontato, bisogna stare attenti ai rapporti seduti, dove tutto sembra andare avanti grazie a una perfetta routine".

Tornando su Gli Infedeli, uno dei film più visti della settima sulla piattaforma multimediale Netflix, Riccardo Scamarcio dice: "la commedia si basa sui cliché, sennò non funziona, Penso all'episodio in cui sono ad una convention e lontano dalla famiglia e cerco le occasioni d'amore in maniera compulsiva prendendo sempre il due di picche. il film - conclude Scamarcio - È una indagine sul tradimento degli uomini, con ironia, prendendoci un po' in giro".


OLIVER STONE LANCIA LA SUA INVETTIVA CONTRO LA CANCEL CULTURE E IL CASO VIA COL VENTO

In un'intervista radiofonica con il programma The Arts Hour della BBC World Service, il regista Oliver Stone (Platoon, Assassini Nati) ha aperto nel suo solito modo schietto a una serie di problematiche relative a diversi argomenti attuali e scottanti, tra cui cancel culture e il caso Via col vento di HBO Max.

Quando gli è stato chiesto quanti film potenzialmente offensivi dovrebbero sentirsi minacciati oggi proprio dalla cancel culture come successo con il capolavoro di Victor Fleming, temporaneamente rimosso il mese scorso da HBO Max prima di ritornare con un disclaimer informativo, Stone ha dichiarato di non sostenere in alcun modo questo "lavoro di rimozione" delle opere.

"È vero che Via col vento è un trattamento decisamente colorito del Sud, ma è anche un classico, è stato il film della generazione di mia madre. Lei lo ha adorato e ha definito talmente tante persone, questo è innegabile. Oggi è giusto che ci sia un disclaimer o una sorta di spiegazione al pubblico, che dichiari come quello che si sta vedendo sia un quadro decisamente addolcito del Sud. Che non affronta il tema della schiavitù nella sua forma peggiore e più concreta. Tuttavia non dovrebbe assolutamente essere rimosso dalla circolazione. Non è possibile, non credo sia la strada giusta".

A Stone è stato anche chiesto di dare qualche risposta sulle accuse di cattiva condotta sessuale mossegli contro, anche relative a quelli che sono stati definiti dei "provini assolutamente umilianti per le attrici" durante la lavorazione di The Doors. Il regista ha risposto:

"Non ammetterei mai una cattiva condotta sessuale di questo tipo. Sono stato pazzo anche io, non ho intenzione di dire che fosse tutto grandioso e piacevole. No, ho avuto una vita folle ma non ho mai agito in modo violento, manipolatorio o aggressivo. Non ne ho mai avuto la necessità e non ho mai voluto. In questo senso, il comportamento di Harvey Weinstein mi ha davvero scioccato quando è uscita fuori la sua storia".


BILL & TED 3, NUOVE IMMAGINI UFFICIALI DELLA COMMEDIA CON KEANU REEVES

Dopo avermi mostrato ieri la nuova copertina di Total Film interamente dedicata all'attesissimo e intrigante Bill & Ted Face the Music, il film di Ed Solomon si mostra oggi sempre grazie al magazine inglese con due nuove immagini ufficiali che vedono protagonisti Keanu Reeves e il collega Alex Winter.

Bill & Ted Face the Music vedrà i nostri eroi cresciuti, diventati uomini di mezza età con delle figlie a carico: ma la loro missione, oltre al tentativo di entrare nel mondo della musica rock, sarà quella di salvare il mondo da un atroce destino. Il film, uno fra i più attesi dell'anno grazie alla crescente popolarità della star di Matrix, uscirà nelle sale americane il 21 agosto 2020.

Faranno parte del cast della pellicola anche Samara Weaving, Brigette Lundy-Paine e Kid Cudi: la Weaving sarà la figlia di Bill, Thea, mentre la Lundy-Paine vestirà i panni di Billie, la figlia di Ted.

Quali sono le vostre aspettative per il film? Come al solito, fatecelo sapere nei commenti. Bill and Ted Face the Music uscirà nelle sale americane il 28 agosto 2020, sempre che non venga ulteriormente posticipato causa Pandemia, mentre non c'è ancora una release ufficiale per il mercato italiano.


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DA DOMINA A COPS: TUTTI I NUOVI PROGETTI CINEMATOGRAFICI SKY DELLA PROSSIMA STAGIONE

Si è conclusa da pochissimo la presentazione via streaming degli upfront di Sky all'interno della cornice Back to Next, cioè tutto il palinsesto di originali tv e cinema che l'azienda ci offrirà nella prossima stagione, e con riguardo a film e al grande schermo, sono in arrivo diversi titoli interessanti.

Ve li segnaliamo di seguito con tutti i dettagli trapelati:

COPS – UNA BANDA DI POLIZIOTTI / prossimamente su Sky Cinema.

Una commedia irriverente in due storie, che raccontano un pezzo della provincia italiana da un punto di vista diverso, quello della polizia. Diretta da Luca Miniero – regista di Benvenuti al Sud, uno dei maggiori successi del cinema italiano degli ultimi anni – Cops mette in fila un cast corale con Claudio Bisio, Stefania Rocca, Pietro Sermonti, Francesco Mandelli, Dino Abbrescia, Giulia Bevilacqua, Guglielmo Poggi e Giovanni Esposito, a interpretare personaggi carichi di debolezze e difetti ma anche di tanta umanità e simpatia. Poliziotti per caso, che diventano poi poliziotti per scelta, i “cops” orbitano intorno alla centrale di Polizia di Apulia, in un piccolo centro del sud Italia a pochi chilometri da Lecce. Il commissariato è destinato a chiudere per assenza di crimini e per il gruppo di poliziotti c’è solo una possibilità per non essere licenziati: creare loro stessi dei reati in città. Ispirato a Kops, film svedese del 2003, Cops – Una banda di poliziotti è uno Sky Original, prodotto da Sky e Drymedia con la produzione esecutiva di Picture Show, in associazione con Memfis Film e il sostegno di Apulia Film Commission.

DOMINA / nel 2021 su Sky Atlantic.

L’Antica Roma rivive, più attuale che mai, in un dramma epico con Kasia Smutniak protagonista nei panni di Livia Drusilla, che dopo numerose avversità riesce a diventare la donna più potente del mondo allora conosciuto. Insieme a lei un grandissimo cast internazionale nel quale spiccano i nomi di Isabella Rossellini (Velluto Blu), Liam Cunningham (Il Trono di Spade) e Claire Forlani (Vi presento Joe Black). La storia segue il viaggio e l’ascesa di Livia, guidata da un profondo desiderio di vendicare il padre e di garantire il potere ai suoi figli. Con i costumi del Premio Oscar Gabriella Pescucci, Domina è una saga familiare viscerale e autentica, capace di riportare in vita le incredibili storie vere di quelle donne che hanno creato una delle dinastie più durature e affascinanti di tutti i tempi. Prodotta da Fifty Fathoms e Sky Studios, con Cattleya nel ruolo di executive production service.


THE NEW MUTANTS ARRIVERÀ DIRETTAMENTE SU DISNEY+? ECCO IL PRESUNTO LEAK

Dopo l'ennesimo rinvio, Disney nei mesi scorsi ha fissato la nuova data di uscita di The New Mutants al 28 agosto. Il recente posticipo di Tenet ha tuttavia aperto le danze per una nuova serie di spostamenti nel calendario cinematografico, e l'atteso film targato Fox potrebbe trovare una nuova distribuzione.

Da qualche ora circola infatti su Twitter uno spot di The New Mutants che, come potete vedere in calce all'articolo, annuncia l'arrivo della pellicola su Disney+ per il prossimo 4 settembre. Il filmato sarebbe stato definito "fake" da alcuni rappresentanti della compagnia (via Discussing Film), ma la sua semplice comparsa in rete ha messo in moto alcuni insider del settore.

Tra questi anche Skyler Shuler, direttore di The DisIsinder (sito solitamente informato su tutto ciò che gira intorno alla Casa di Topolino), il quale dopo essersi confrontato con le sue fonti ha confermato che l'uscita del film su Disney+ dovrebbe essere annunciata "molto presto". Secondo quanto riportato da MCU Cosmic, inoltre, il filmato diffuso in rete contiene al suo interno alcune immagini inedite rispetto ai trailer mostrati in precedenza.

Un'eventuale conferma (o smentita) potrebbe già arrivare il 23 luglio, questo giovedì, quando The New Mutants terrà il proprio panel virtuale al Comic-Con Home.


https://twitter.com/i/status/1285576393972232194


Edited by Triplethor - 21/7/2020, 20:23
 
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