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Triplethor
view post Posted on 22/7/2020, 14:13 by: Triplethor
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Triplethor
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MERCOLEDÌ

22/07/2020



ONWARD AD AGOSTO NELLE SALE ITALIANE, ECCO LA NUOVA DATA DI USCITA

Nuova data di uscita per Onward, il film dei Pixar Animation Studios diretto da Dan Scanlon (Monsters University).
Come riportato da E-duesse, la pellicola di animazione – la cui uscita era stata inizialmente fissata per il 22 luglio – arriverà nelle nostre sale il 19 agosto.
Una settimana prima di Tenet, quindi, ammesso che lo slittamento della data americana non influisca anche su quella italiana, al momento fissata per il 26 agosto.
Come sempre vi terremo aggiornati su ogni sviluppo.

Protagonisti di questa nuova storia, che si preannuncia particolarmente fantastica, due fratelli elfi alle prese con un viaggio che ha uno scopo principale: scoprire se esiste ancora un po’ di magia nel mondo. Il loro padre è scomparso quando erano giovanissimi e quest’avventura li aiuterà a scoprire nuove cose su di lui.

Tra le voci originali troviamo Chris Pratt, Tom Holland, Julia Louis-Dreyfus e Octavia Spencer. Tra i doppiatori italiani troviamo invece Sabrina Ferilli, Fabio Volo, Favij, Raul Cremona e David Parenzo


UCRAINA: UN UOMO HA PRESO IN OSTAGGIO 13 PERSONE PER PROMUOVERE IL DOCUMENTARIO EARTHLINGS

Momenti di terrore in Ucraina, quando Maksym Kryvosh, un uomo di 44 anni, ha preso in ostaggio 13 passeggeri di un autobus.

Il sequestro è avvenuto la mattina del 21 luglio a Lutsk. Secondo quanto riportato dalle autorità e dalla stampa locale, Kryvosh era armato e aveva detto di aver piazzato una bomba in una zona segreta della città, che avrebbe fatto esplodere a distanza se le sue richieste non fossero state accolte.

Ma quali erano, di preciso, le sue richieste?
Zelensky aveva chiesto al presidente ucraino Volodymyr Zelensky di pubblicare su Facebook un breve video per promuovere la visione del documentario del 2005 Earthlings.
Zelensky ha acconsentito, pubblicando il video in questione (che poi è stato rimosso successivamente, una volta rientrata l’emergenza) e ottenendo la liberazione dei primi tre ostaggi, tra cui una donna incinta e un bambino.

Il presidente Zelensky ha condotto in prima persona la trattativa con il sequestratore, in collaborazione con il ministro dell’Interno Arsen Avakov, presente sul posto. Ci sono volute diverse ore, ma alla fine anche gli altri ostaggi sono stati liberati.
Oltre alla promozione del film, Kryvosh aveva anche richiesto che le più importanti figure politiche ucraine ammettessero pubblicamente di essere dei terroristi.

Considerato un manifesto animalista, Earthlings è un documentario di denuncia contro le violenze sugli animali. Prodotto e diretto da Shaun Monso, il film è narrato da Joaquin Phoenix.
Ricordiamo che il protagonista di Joker è un convinto attivista in tema cambiamenti climatici e un convinto vegano, che in più di un’occasione si è pronunciato sul contributo nefasto degli allevamenti intensivi al riscaldamento globale.


GAL GADOT INVITA TUTTI A INDOSSARE LA MASCHERA CON UNA FOTO DI WONDER WOMAN 1984

L’emergenza Covid-19 non accenna a rallentare negli Stati Uniti, eppure molti cittadini si rifiutano di indossare una maschera quando escono di casa. Ebbene, tra le molte star hollywoodiane che si stanno spendendo per sensibilizzare l’opinione pubblica c’è anche Gal Gadot, l’interprete di Wonder Woman nel DC Extended Universe.

L’attrice israeliana ha pubblicato una foto dal backstage di Wonder Woman 1984 che la ritrae sul set alle Canarie, dov’è stato ricostruito un villaggio egiziano: come potrete vedere, indossa il diadema dell’eroina e una maschera che le copre il volto. Il messaggio è chiaro, “Indossate una maschera”.

Vi ricordo che il cinecomic uscirà negli Stati Uniti il 2 ottobre, ma non è da escludere un ulteriore rinvio a causa dell’emergenza Covid-19. In ogni caso, sarà presentato all’evento DC FanDome del 22 agosto, dove probabilmente debutterà il nuovo trailer.

Nel film, Diana (Gal Gadot) dovrà vedersela con Barbara Ann Minerva alias Cheetah (Kristen Wiig), sorta di versione corrotta e antecedente di Wonder Woman: posseduta dalla Dea della Caccia, Cheetah è un ibrido tra una donna e un ghepardo, dotata di velocità, riflessi, forza e sensi sovrumani, oltre che di artigli capaci di tagliare praticamente ogni materiale.

Per il resto, sappiamo che la storia sarà ambientata negli anni Ottanta, durante gli ultimi scampoli della Guerra Fredda.
Nel cast ci saranno anche Pedro Pascal (Maxwell Lord), Natasha Rothwell, Ravi Patel, Gabriella Wilde e Soundarya Sharma. Inoltre, Chris Pine tornerà nel ruolo di Steve Trevor.

Com’è noto, la regia di Wonder Woman 1984 è curata nuovamente da Patty Jenkins. Hans Zimmer è stato incaricato di scrivere la colonna sonora.

Vi ricordo che il primo Wonder Woman ha guadagnato 821 milioni di dollari in tutto il mondo.

La foto di Gal Gadot




GAEL GARCÍA BERNAL NEL NUOVO FILM DI M. NIGHT SHYAMALAN

Gael García Bernal (Y Tu Mamá También, Coco, Ema) è entrato nel cast del nuovo film corale scritto e diretto da M. Night Shyamalan. Il filmaker produrrà la pellicola per la Edge Pictures con Ashwin Rajan. Ricordiamo che Shyamalan ha finanziato indipendentemente Glass, Split e The Visit, il cui budget di produzione combinato è di $35 milioni.

L’attore reciterà al fianco di Eliza Scanlen, Thomasin McKenzie, Aaron Pierre, Alex Wolff, Vicky Krieps, Abbey Lee, Nikki Amuka-Bird e Ken Leung.

Come al solito la trama è avvolta nel mistero. Non è chiaro quando inizieranno le riprese del thriller, a causa delle regole anti-covid. La speranza è di cominciare a girare nell’autunno, con nuove misure di sicurezza.

Mark Bienstock è uno dei produttori mentre Steven Schneider è il produttore esecutivo.

La pellicola verrà distribuita nelle sale dal 23 luglio 2021 dalla Universal.


Tutti gli artwork utilizzati nell’intro dei Marvel Studios

L’intro dei Marvel Studios oramai è iconica e, seppur cambiata e evolutasi nel corso di questi 10 anni, è sempre stata un carattere distintivo dei film dello studio.
La versione degli ultimi anni che noi tutti conosciamo inizia con una raccolta di artwork e concept art dai vari cinecomic, sovrapposti a stralci di sceneggiatura che, lentamente, lasciano il posto alle scene dei film, una bellissima transizione dalla pre-produzione al prodotto vero e proprio.

Un utente su Reddit ha raccolto in una sola immagine tutti gli artwork e i concept utilizzati per la realizzazione dell’intro, lavori realizzati in questi 10 anni da illustratori e artisti come Ryan Meinerding, Andy Park e Charlie Wen; potete ammirarli tutti qui sotto:

https://preview.redd.it/bywuwuyl85c51.jpg?...edec0b3cd50ed56

Si tratta sia di artwork promozionali, character design dei vari personaggi, concept art di esplorazione iniziali e qualche studio di keyframe dai film, nel dettaglio (andando in ordine) abbiamo: Hulk dal poster promozionale di Avengers, un keyframe da Captain America; Il primo vendicatore, un rarissimo primo concept dell’armatura di Tony da Iron Man (2008), Thor dal banner componibile mostrato al Comic-Con di San Diego del 2011 per la promozione di Avengers, Groot dal poster del Comic-Con di San Diego del 2013 per la presentazione di Guardiani della Galassia, un primo keyframe e studio esplorativo per Guardiani della Galassia, character design promozionale per Black Panther, keyframe di Vedova Nera da Avengers: Age of Ultron e la copertina dell’artbook ufficiale di Ant-Man.




Le verità nascoste compie 20 anni: il ricordo di Clark Gregg, sceneggiatore del film

Il 21 luglio 200 arrivava nei cinema statunitensi (in Italia sarebbe uscito a dicembre) Le verità nascoste, il film di Robert Zemeckis con Michelle Pfeiffer e Harrison Ford.
La pellicola ebbe uno sceneggiatore d’eccezione, visto che il soggetto e la sceneggiatura furono curati da Clark Gregg, che oggi conosciamo soprattutto per il ruolo di Phil Coulson nell’Universo Cinematografico Marvel e in Agents of S.H.I.E.L.D..

L’attore è tornato a parlare del film in un’intervista con Comicbook in occasione di una grand ricorrenza:

Mi fa sentire vecchio. 20 anni, wow. […] Avevo fatto molto teatro. Ero stato a New York per i primi 8-9 anni dopo il college, poi arrivai qui (LA), non conoscevo nessuno e nessuno voleva incontrarmi. Così iniziai a scrivere per tenermi occupato. Scrissi un paio di sceneggiature indipendenti e una catturò l’attenzione di una persona splendida che ha ottenuto tanto successo, Nina Jacobson, che era una giovane produttrice alla DreamWorks.

Ha poi proseguito raccontando:

La DreamWorks aveva un accordo con Rob Zemeckis e stranamente un giorno entrò in ufficio pochi giorni dopo la consegna della mia prima stesura e disse: “Vorrei tanto girare una storia di fantasmi in stile Hitchcock”. E tutti pensarono: “Ok, che cosa strana”.

Zemeckis aveva già tutto pronto sotto il naso e nel giro di poco Gregg si ritrovò a collaborare con lui:

“[Zemeckis] mi ha tenuto in considerazione per tutto il tempo e mi ha insegnato un milione di cose. […] Avevamo bisogno di qualcuno che interpretasse quest’uomo, un professore con un segreto oscuro che nessuno si aspetta, e chi meglio del fantastico Harrison Ford, un vero gentiluomo, poi toccò a Michelle Pfeiffer. Era tutto così assurdo, vivevo in un appartamento a Venice e ogni volta pensavo: “Ma davvero?”

Poi Bob fece una cosa pazzesca, girò la prima metà di Cast Away, poi girò tutto Le verità nascoste con la stessa troupe. Nel frattempo Tom Hanks perse un sacco di peso e così tornò a girare l’altra metà.

L’attore ha poi fatto un’ultima confessione:

Devo ammetterlo, anche se so che non ha alcun senso, non ho mai rivisto Le verità nascoste dopo la premiere. In realtà credo che lo riguarderò per l’anniversario. È difficile tornare su cose già fatte: non si può sistemare ciò che è già scritto.


Justice League: la richiesta di Ray Fisher a Zack Snyder dopo un’ingiustizia nei confronti di un membro della troupe

La star di Justice League Ray Fisher ha parlato di un’ingiustizia nei confronti di un membro della troupe del film di Zack Snyder poi passato nelle mani di Joss Whedon.
Tutto è partito da un articolo di Variety dedicato all’impegno di Hollywood a mostrare più attori neri davanti alla macchina da presa, spostando però l’attenzione su chi lavora dietro alla cinepresa, come parrucchieri e truccatori che non hanno lo spazio che meritano.

L’attore ha così deciso di raccontare un episodio spiacevole:

Nonostante le mie svariate richieste, il mio barbiere (Wayne Nembhard) non è stato accreditato in alcun modo per il suo lavoro per la versione cinematografica di Justice League. Wayne ha lavorato con noi per TUTTE le riprese principali (8 mesi) e per gran parte di quelle aggiuntive.

Wayne si è assentato tutto il tempo necessario dal suo prestigioso lavoro – una barbieria di nome Extreme Cutz a St. Albans, nel Regno Unito – per lavorare con noi. A quanto so, è stato l’unico nero ad aver mai messo piede nel reparto trucco e acconciature. Mi ha spezzato il cuore (e lo stesso è successo a Wayne) guardare i titoli di coda e non vedere il suo nome.

Quando Zack mi ha parlato della Snyder Cut gli ho fatto una sola richiesta: dar credito a Wayne per il suo lavoro. Zack era sconvolto che Wayne non fosse stato inserito nei titoli di coda della versione cinematografica e mi ha assicurato che invece sarebbe assolutamente successo nel in “Zack Snyder’s Justice League”.

Il punto non è il film. Queste cose scavano più a fondo dell’estetica artistica.

Responsabilità > Intrattenimento

Vi ricordiamo che il film arriverà sulla piattaforma streaming nel 2021 perché intanto Snyder terminerà la post-produzione che non aveva avuto le risorse per completare, impiegando un budget superiore ai 30 milioni di dollari. Al momento non è stato ancora ufficializzato se si tratterà di un film di 4 ore o di una mini serie in sei parti.


Il nuovo film di Paul Thomas Anderson passa dalla Focus Features alla MGM per “motivi di budget”

Doveva essere la Focus Features a distribuire il nuovo film di Paul Thomas Anderson ancora senza titolo: avrebbe portato la pellicola nei cinema nordamericani, mentre la Universal Pictures si sarebbe occupata dei mercati internazionali, proprio come era successo a Il filo nascosto, candidato a sei premi Oscar.
Adesso, stando a quanto sostenuto dall’Hollywood Reporter, la Focus avrebbe deciso di rinunciare al progetto per “questioni di budget” lasciando posto alla MGM, ora in trattative per accaparrarsi il film. Non sono chiari per il momento i dettagli né a quanto dovrebbe ammontare il budget.

Il film è ancora avvolto nel mistero: sappiamo solo che sarà ambientato negli anni settanta, in un liceo della San Fernando Valley, e sarà incentrato su uno studente che è anche un giovane attore di successo. Sappiamo poi che si intrecceranno numerose storie parallele. Sarà la quarta volta che Anderson gira nella San Fernando Valley, dopo Boogie Nights, Magnolia e Ubriaco d’amore, e stavolta otterrà 2.5 milioni di dollari in sgravi fiscali.

A produrre il film vi saranno JoAnne Sellar e Daniel Lupi, insieme allo stesso Anderson.

Le riprese dovevano iniziare in California tra la primavera e l’estate, ma ovviamente a causa della pandemia è tutto slittato. Prossimamente verranno annunciati i membri del cast e altri dettagli.


All Together Now: Auli’i Cravalho nelle prime immagini del film targato Netflix

Netflix ha diffuso in rete le prime immagini ufficiali di All Together Now, film di stampo drammatico (precedentemente intitolato Sorta Like a Rock Star) con protagonista Auli’i Cravalho (doppiatrice in lingua originale di Vaiana nel film Disney Oceania) diretto da Brett Haley (Hearts Beat Loud).

Adattato da Ol Parker, il film segue la storia di Amber Appleton, una ragazza che vive in un autobus. Da quando il fidanzato della madre è entrato in gioco, lei, la madre e il loro cane Bobby Big Boy vivono accampati nel retro di Hello Yellow (autobus scolastico della madre). Autoproclamata principessa della speranza e ragazza portatrice di ottimismo, Amber si rifiuta di accettare le cose negative. Decide invece di concentrarsi sul benessere della madre alcolista e dei suoi eccentrici amici: una madre che sta crescendo un figlio autistico, un nichilista ottuagenario, una gang di videogiocatori incalliti e un veterano di guerra appassionato di scrittura haiku. Una tragedia improvvisa tuttavia minerà la positività di Amber.

Il film è tratto dall’opera letteraria scritta da Matthew Quick (Il Lato Positivo).

Del cast fanno parte anche Rhenzy Feliz, Judy Reyes, Justina Machado, Taylor Richardson, C.S. Lee, Anthony Jacques Jr. e Gerald Waters.

Il film sarà disponibile sulla piattaforma streaming dal 28 agosto. Potete vedere le immagini nel link qua sotto:

https://twitter.com/NetflixFilm/status/128...lix%2F438879%2F

Batman v Superman: i retroscena sull’uso delle pistole da parte di Batman

Lo stunt di Ben Affleck nei panni di Batman, Richard Cetrone, ha rivelato il motivo per cui era particolarmente eccitato all’idea di usare delle pistole durante le riprese di una celebre scena di Batman v Superman: Dawn of Justice. Cetrone ha interpretato lo stunt di Affleck anche in Suicide Squad e Justice League, sebbene nessuna di queste due apparizione del Crociato di Gotham sia stata controversa come la scena di sparatoria in BvS.

Batman v Superman: Dawn of Justice ha attirato l’ira di molti fan per l’approccio del regista Zack Snyder al personaggio del Cavaliere Oscuro. Le critiche più accese si sono concentrate proprio sull’uso delle armi da fuoco da parte di Batman, critiche che sono andate di pari passo col fatto che il Crociato di Gotham uccidesse diverse persone durante tutto l’arco narrativo del film. Questo perché, nella maggior parte delle raffigurazioni moderne di Batman, il personaggio ha due regole: non uccide e non usa pistole.

La decisione di Snyder di ignorare quei tratti del personaggio abbastanza consolidati ha inevitabilmente provocato le reazioni da parte di quei fan che sentivano che il regista stesse violando alcuni degli assetti morali fondamentali che definiscono l’eroe. Mentre tale scelta divide ancora oggi molti appassionati, a quanto pare però ha reso il lavoro dello stunt Richard Cetrone ancora più eccitante.

Cetrone ha spiegato perché era così eccitato per la scena degli scontri a fuoco durante un episodio del podcast “Batman v Superman: By the Minute” (via Screen Rant). La sequenza in questione è diventata una delle più note e discusse dell’intero film. Armato di pistola in una mano e di fucile automatico nell’altra, Batman combatte diversi uomini appartenenti all’esercito fascista di Superman. “Sapevo che avremmo incorporato le pistole e non tanto per l’aspetto legato alla sparatoria, ma sapevo che avremmo incorporato le armi negli attacchi”, ha spiegato Cetrone. “Sembrava che potesse essere molto divertente per me perché avevo pistole in tutte e due le mani, e potevo incorporarle nei combattimenti, tornare alle riprese e poi tornare di nuovo ai combattimenti, perché quei ragazzi venivamo da me in tutte le direzioni.”

Già in passato Cetrone aveva rivelato che la scena dell’incubo di Bruce Wayne era stato aggiunta in seguito. Lo stunt era particolarmente eccitato perché la natura della scena gli ha conferito una maggiore libertà creativa. Cetrone ha anche spiegato in che modo la scena era stata pensata in maniera diversa rispetto a ciò che il pubblico ha visto al cinema: “Avevamo Batman in giro con le pistole, con una primaria che porta su una fionda, e con un secondario che si portava sul fianco… ma non l’avete mai visto.”

Le parole di Cetrone lasciando intendere che c’è stata sicuramente ampia libertà creativa durante la realizzazione della sequenza dell’incubo in Batman v Superman: Dawn of Justice, con Snyder che ha sicuramente sfruttato appieno la natura onirica della scena. L’eccitazione di Cetrone nel riuscire ad incarnare questa singolare interpretazione di Batman era, probabilmente, lo stesso tipo di sentimento che Snyder sperava di suscitare anche negli spettatori.


Venezia 77: i film restaurati di Venezia Classici al Cinema Ritrovato di Bologna

Sono stati scelti i film della sezione Venezia Classici della 77. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, che quest’anno saranno ospitati all’interno del programma del festival Il Cinema Ritrovato, promosso dalla Cineteca di Bologna, che si svolgerà dal 25 al 31 agosto nella città emiliana. La collaborazione tra i due festival è un segno concreto della solidarietà esistente e della possibilità di superare le difficoltà del momento, individuando inedite modalità condivise per uscire dall’isolamento provocato dalla pandemia. La selezione di Venezia Classici 2020, arricchita di ulteriori titoli, verrà poi replicata a Venezia nei mesi successivi.

La 77. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica si terrà al Lido di Venezia dal 2 al 12 settembre, diretta da Alberto Barbera.

Venezia Classici è la sezione che dal 2012 presenta alla Mostra in anteprima mondiale, con crescente successo, una selezione dei migliori restauri di film classici realizzati nel corso dell’ultimo anno da cineteche, istituzioni culturali e produzioni di tutto il mondo. Venezia Classici è curata da Alberto Barbera con la collaborazione di Federico Gironi.

Questo l’elenco completo dei restauri di Venezia Classici selezionati per la 77. Mostra, che saranno proiettati dal 25 al 31 agosto al festival Il Cinema Ritrovato di Bologna:


VENEZIA CLASSICI

CRONACA DI UN AMORE

di Michelangelo ANTONIONI (Italia, 1950, B/N)

restauro: Cineteca di Bologna

CLAUDINE

di John BERRY (USA, 1974, colore)

restauro: Fox/Criterion/Disney

DEN MUSO (THE YOUNG GIRL)

di Souleymane CISSÉ (Mali, 1975, colore)

restauro: Cinemathéque Francaise

UTÓSZEZON (LATE SEASON)

di Zoltán FÁBRI (Ungheria, 1966, B/N)

restauro: Hungarian National Film Archive

SEDOTTA E ABBANDONATA

di Pietro GERMI (Italia, 1964, B/N)

restauro: Cineteca di Bologna

LA ÚLTIMA CENA (THE LAST SUPPER)

di Tomás GUTIÉRREZ ALEA (Cuba, 1976, colore)

restauro: Cineteca di Cuba

FUKUSHÛ SURU WA WARE NI ARI (VENGEANCE IS MINE)

di Shôhei IMAMURA (Giappone, 1979, colore)

restauro: Shochiku

MUHOMATSU NO ISSHO (THE RICKSHAW MAN)

di Hiroshi INAGAKI (Giappone, 1943, B/N)

restauro: Film Foundation/Kadokawa

YOU ONLY LIVE ONCE

di Fritz LANG (USA, 1937, B/N)

restauro: StudioCanal

SERPICO

di Sidney LUMET (USA, 1973, colore)

restauro: StudioCanal

LE CERCLE ROUGE

di Jean-Pierre MELVILLE (Francia, 1970, colore)

restauro: StudioCanal

NEOKONCHENNAYA PYESA DLYA MEKHANICHESKOGO PIANINO (UNFINISHED PIECE FOR THE PLAYER PIANO)

di Nikita MIKHALKOV (Unione Sovietica, 1977, colore)

restauro: Mosfilm

GOODFELLAS

di Martin SCORSESE (USA, 1990, colore)

restauro: Warner Bros.


Tenet: Nolan predilige gli effetti pratici, la CGI sarà ridotta all’osso

Himesh Patel, uno degli attori di Tenet, ha elogiato il lavoro di Christopher Nolan, sottolineando quanto, durante la lavorazione del film, sia rimasto stupito dal fatto che sia stata usata pochissima CGI. Patel è salito alla ribalta lo scorso anno grazie al ruolo da protagonista nel film Yesterday di Danny Boyle. Purtroppo, ancora poco sappiamo sul ruolo che l’attore indiano avrà nell’ultima fatica del regista della trilogia de Il Cavaliere Oscuro.

Sappiamo che il nome del suo personaggio sarà Ahmad, e nell’ultimo trailer del film lo abbiamo visto cospirare insieme ai personaggi di Robert Pattinson e John David Washington. Nolan si è impegnato a fondo per mantenere il più stretto riserbo attorno alla storia del suo film, il che rende l’arrivo nelle sale di Tenet ancora più atteso.

Nonostante gli ultimi risvolti attorno alla data di uscita del film (di recente posticipato a data da destinarsi), Tenet resta uno dei titoli più attesi dell’anno, con i membri del cast che continuano ad alzare l’hype attorno al progetto. Intervistato da GQ India, Himesh Patel ha elogiato il modo in cui Nolan affronta il lavoro sugli effetti speciali nei suoi film, spiegando: “La sua dimensione è semplicemente incomprensibile. Quando poi scopri che è stato fatto tutto a porte chiuse, con pochissima CGI… è strabiliante”.

Parlando del film nello specifico, l’attore ha aggiunto: “Non riesco a capire come siano in grado di realizzare certe cose, ma Nolan trova sempre un modo. L’intera crew entra in gioco quando si parla degli enormi stunt che vengono realizzate sul set, come la scena dell’aereo che avete sicuramente visto nel trailer. Quella era un vero aereo che la produzione ha comprato soltanto per farlo esplodere!”

La famigerata scena dell’aereo è stata effettivamente inclusa nel secondo trailer di Tenet e sembra essere opera del misterioso personaggio interpretato da Pattinson. In realtà, gran parte della trama di Tenet è ancora oggi un totale mistero: le poche cose che sono state rivelate sulla trama sono che il film è ambientato nel mondo dello spionaggio internazionale e che qualcuno sta lavorando per fermare un evento paragonabile alla Terza Guerra Mondiale; inoltre, sappiamo che l’azione del film avrà a che fare con una sorta di manipolazione del tempo chiamata “Inversione”.

Tenet di Christopher Nolan arriverà al cinema il 03 Agosto. Il cast annovera John David Washington, Robert Pattinson, Elizabeth Debicki, Michael Caine, Kenneth Branagh, Dimple Kapadia, Aaron Taylor-Johnson e Clémence Poésy. Il film, il primo lungometraggio di Nolan dal 2017, anno di uscita di Dunkirk, viene descritto come un’epica storia action che si svolge nel mondo dello spionaggio internazionale.


Justice League Snyder Cut: Superman raggiungerà il suo “apice”

Di recente Zack Snyder si è concesso ad una lunga intervista con il canale YouTube Beyond the Trailer in cui ha parlato non soltanto di come la Snyder Cut di Justice League si inserirà nella continuity del DCEU e della reale durata della sua versione del cinecomic, ma anche del suo entusiasmo per l’arrivo al cinema di The Batman con Robert Pattinson.

Nel corso della medesima intervista, Snyder ha spiegato che c’è sempre una certa responsabilità nel portare Superman, il più iconico degli eroi di DC, sul grande schermo: “Superman è un personaggio così astratto, nei suoi poteri e in ciò che è in grado di fare. Ogni volta che riesci a riportarlo sulla Terra, diventa molto più riconoscibile, e per questo è più interessante”, ha spiegato il regista. “Ho un enorme rispetto per il suo codice morale, e penso che il suo posto sia in cima alla piramide del mondo dei supereroi DC. Alla fine, deve raggiungere quell’apice.”

Zack Snyder ha intenzione, quindi, di portare Superman dritto verso quell’apice nella versione di Justice League in arrivo su HBO Max? A tal proposito, il regista ha aggiunto: “Ho sempre pensato che fosse quello che stavo facendo. Ora mi piace il tema della risurrezione, il concetto. Chi è adesso? Che cos’è? Quando arrivi a toccare l’eterno, nel senso che ritorni dalla tomba… che effetto avrà tutto questo?”

Zack Snyder parla dei lavori sulla Snyder Cut di Justice League durante la pandemia
Sempre durante la stessa intervista, è stato chiesto al regista come è stato provare a completare lo Snyder Cut nel bel mezzo di una pandemia globale, con Snyder che si è aperto circa le sfide che ha dovuto affrontare: “È stato impegnativo, ma sarò onesto: la nostra situazione lavorativa è piuttosto efficiente”, ha spiegato il regista. “Ho un editor al piano di sopra, mentre al piano di sotto abbiamo una sala di proiezione in modo da poter guardare i giornalieri e gli effetti visivi. Il mio editor ed io abbiamo questo fantastico sistema di editing speculare, che mi permette di vedere esattamente cosa sta facendo.”

“Si tratta di un’impostazione tecnologica davvero straordinaria”, ha continuato Snyder. “Il problema è che non vorresti lasciarla. È letteralmente dentro casa. Ci lavoriamo praticamente tutto il giorno. A meno che i miei figli non vengano e mi trascinino fuori, la maggior parte della giornata siamo concentrati sul film.”

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come Superman, Ben Affleck come Batman, Gal Gadot come Wonder Woman, Ezra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem Dafoe, J.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.


The Old Guard in arrivo il sequel? Ecco cosa ha detto in proposito Charlize Theron

Durante un’intervista con Variety Charlize Theron ha parlato dello straordinario successo di The Old Guard, il film originale Netflix che nelle prime settimane ha raggiunto 72 milioni di case diventando il film più visto sulla piattaforma. Un risultato che ha lasciato l’attrice sbalordita e che, come ha rivelato, fa ben sperare per un sequel.

Neanche lei avrebbe potuto immaginare che l’adattamento del graphic novel di Greg Rucka (in uscita in Italia per Panini Comics) avrebbe avuto un tale successo. «È piuttosto folle se ci pensi» ha detto la Theron che ha parlato anche di un possibile sequel che sia lei che il resto del cast vorrebbe si realizzasse: «Stiamo spingendo la produzione a farlo» ha rivelato. «Stiamo prendendo una pausa per vedere come va ma vogliamo tutti davvero farlo e sono sicura che quando arriverà il momento la produzione inizierà quella conversazione».

vi ricordiamo che nel cast del film, insieme a Charlize Theron, KiKi Layne, Chiwetel Ejiofor, Matthias Schoenaerts, Marwan Kenzari e Harry Melling c’è anche il nostro Luca Marinelli.

Diretto da Gina Prince-Bythewood The Old Guard racconta le avventure di un gruppo di immortali guerrieri che proteggono gli umani guidati da Andy.


Star Wars: George Lucas al posto di Kathleen Kennedy al vertice di Lucasfilm?

Nelle ultime ore sta impazzando un rumor in Rete diffuso da uno YouTuber, ovvero che Kathleen Kennedy potrebbe aver chiuso il suo percorso in Lucasfilm e che potrebbe venire rimpiazzata da George Lucas in persona, intenzionato a “salvare” Star Wars, alla presidenza.

Il possibile cambio ai vertici dello studio è stato annunciato dal pittoresco YouTuber Overlord Doomcock il quale ha avvertito i suoi seguaci di prendere la notizia con le pinze, trattandosi comunque di un rumor. E tuttavia ha anche detto che la notizia rivelata dalla sua fonte è stata confermata da due insider e che quindi potrebbe avere una certa attendibilità.

Doomcock ha anche rivelato che Lucas avrebbe posto 4 condizioni per il suo ritorno a capo della Lucasfilm, ritorno che sarebbe la conseguenza del suo rifiuto rispetto al lavoro svolto dalla Kennedy negli ultimi anni rispetto a Star Wars.

Ecco le 4 condizioni poste: 1. Farò la mia trilogia sequel. 2. Avrò pieno potere creativo finché non lo cederò. 3. Kathleen Kennedy deve essere fuori. 4. La trilogia originale non dovrà mai essere modificata e dovrà rimanere inviolata.
E pare che abbia sottolineato come nessuna di queste condizioni sia negoziabile.

Doomcock ha aggiunto anche che c’è una certa confusione a riguardo e che Lucas potrebbe collaborare, se non addirittura dover rispondere a Jon Favreau (il regista creatore di The Mandalorian), e che Disney vorrebbe dar vita a uno StarWarsVerse coeso e compatto.

Una cosa è certa la Kennedy ha commesso qualche passo falso, vedi ad esempio Solo: A Star Wars Story, ed è anche vero che con il Coronavirus persino un colosso come Disney sta attraversando un momento difficile, quindi non è implausibile che possa pensare a un cambio ai vertici per rivitalizzare una delle sue property più redditizie.


The Bay of Silence: Olga Kurylenko madre psicotica nel trailer del film con Claes Bang

Nel cast del thriller The Bay of Silence, di cui è appena uscito il trailer, Olga Kurylenko, Claes Bang e Brian Fox.

Vertical Entertainment ha appena diffuso il trailer di The Bay of Silence, un thriller al femminile scritto da Caroline Goodall e diretto dalla regista olandese Paula van der Oest, con Olga Kurylenko (una delle celebrità ad essersi ammalata di coronavirus) e Claes Bang nei ruoli principali, coadiuvati da Brian Cox.

Il film è tratto dal romanzo omonimo del 1986 della scrittrice inglese Lisa St. Aubin de Terán.

La storia segue Will (Bang) quando, dopo aver avuto un terzo figlio da Rosalind (Kurylenko), è costretto a seguirla per tutta l'Europa quando lei scompare coi figli. Dopo averli trovati in un paese remoto nel nord della Francia, l'uomo scopre con orrore che l'ultimo nato è morto misteriosamente e decide di scoprire la verità, trovandosi in contrasto con l'ex patrigno di Rosalind, Milton (Cox) che vuole nascondere la verità per ragioni personali.

The Bay of Silence uscirà on demand e digitale il 14 agosto negli Stati Uniti, il 28 agosto al cinema in Inghilterra e dove sarà possibile.




La Skydance Animation debutta con Spellbound e Luck dalle registe di Shrek e Trilli, supervisiona John Lasseter

I film di animazione Spellbound e Luck saranno diretti rispettivamente da Vicky Jenson e Peggy Holmes, è confermato l'ex-Pixar John Lasseter come direttore creativo dell'azienda.

La Skydance Animation debutta con Spellbound e Luck dalle registe di Shrek e Trilli, supervisiona John Lasseter

Finalmente sappiamo qualcosa di più dei primi due film della Skydance Animation, realizzati su finanziamenti della Paramount Pictures e supervisionati creativamente da John Lasseter, ex-boss della Pixar. Luck, diretto da Peggy Holmes, arriverà nelle sale americane nel febbraio 2022, mentre il successivo Spellbound diretto da Vicky Jenson uscirà nel novembre dello stesso anno.

Luck è la storia della "ragazza più sfortunata del mondo", che si ritrova trasportata nel reame della buona e della cattiva sorte, scoprendo lì, con l'aiuto di magiche creature, la presenza di una forza che scalza ogni scaramanzia e superstizione. L'ex-ballerina e coreografa Peggy Holmes è una vecchia conoscenza Disney, essendosi occupata nella defunta succursale DisneyToons degli spin-off su Trilli, in particolare da regista ha coperto i simpatici Trilli e il segreto delle ali (2012) e Trilli e la nave pirata (2014). Tralasceremmo La sirenetta - Quando tutto ebbe inizio del 2008, meno disinvolto. Il film è scritto da Jonathan Aibel e Glenn Berger.
Spellbound, che esaminando il comunicato stampa sembra più ambizioso del precedente, è affidato invece alle cure di un'altra regista veterana del campo, Vicky Jenson, già coautrice alla DreamWorks del primo Shrek e di Shark Tale. Questo musical fantasy è scritto da Lauren Hynek, Elizabeth Martin e Linda Woolverton, quest'ultima dietro a successi Disney come La bella e la bestia, Il re leone e ultimamente Maleficent. Su canzoni addirittura del premio Oscar Alan Menken (che tornerà a lavorare col paroliere Glenn Slater dopo Rapunzel), Spellbound racconterà l'impresa di una fanciulla chiamata a spezzare un incantesimo che ha diviso in due il suo mondo magico.
Le animazioni in CGI di entrambi i lavori saranno portate a termine tra Usa e Madrid, sede degli Ilion Animation Studios (Planet 51), rilevati dalla Skydance tempo fa.

La Skydance Animation è finita nella bufera ancora prima di annunciare qualsiasi progetto: in rete l'idea stessa di assumere John Lasseter come supervisore, di fatto dimessosi dalla Disney-Pixar per le accuse di molestie sessuali (in parte ammesse), era stata vista come una provocazione. Emma Thompson aveva persino rinunciato a doppiare un personaggio di Luck dopo il suo arrivo. Da allora l'azienda sembra aver seguito una strategia ben precisa: circondare il direttore creativo di donne in posizioni di rilievo, ma senza mandarlo via. Se John infatti è responsabile creativo, presidente della Skydance Animation è Holly Edwards, e com'è evidente i due film annunciati sono tutti gestiti da artiste. Ci sembra una forma piuttosto intelligente di resistenza alle campagne di boicottaggio, perché non disprezza il trascorso professionale di Lasseter e allo stesso tempo restituisce dignità alle donne nell'ambiente, non forzando più di tanto la mano. E' vero, non sappiamo perché Alessandro Carloni abbia abbandonato Luck, ma questo tipo di avvicendamento nelle preproduzioni di cartoon è frequente a prescindere da ogni politica. Quel che conta è che con il loro curriculum persone come Jenson, Holmes e Woolverton in un mondo ideale non avrebbero bisogno di campagne per l'inclusività, avendo mostrato il loro valore sul campo da più o meno trent'anni.


IL GLADIATORE, RUSSELL CROWE: "IL SENSO DI COLPA MI HA ROVINATO LA GIOIA PER L'OSCAR"

La star Russell Crowe svela di non essersi goduto appieno il successo per l'Oscar conquistato per Il gladiatore perché era attanagliato dal senso di colpa per la troppa attenzione ricevuta.

Il gladiatore ha ottenuto 12 candidature all'Oscar vincendo cinque statuette: miglior film, miglior attore (Crowe), migliori costumi, miglior sonoro e migliori effetti visivi.

Crowe, ospite al Today Show, ha però rivelato di essersi sentito in colpa nei confronti del regista Ridley Scott che invece non è stato premiato:

"Di recente sono andato a Roma per una proiezione speciale al Colosseo, mi sono seduto e ho guardato il film; è stata un'esperienza importante perché ha cambiato così tanto la mia vita. Ho ricevuto così tante pacche sulle spalle e ho ricevuto tanti premi e questo mi ha fatto sentire in modo diverso per un po' di tempo. Ma guardando un film, questo è un film di regia. Mi sono chiesto 'Perché ho ricevuto tutta questa attenzione quando l'Oscar appartiene a Ridley Scott?'"

Tempo fa Russell Crowe ha confessato di aver quasi rifiutato il ruolo di protagonista ne Il gladiatore perché la sceneggiatura era pessima. A fargli cambiare idea è stato proprio l'incontro con Ridley Scott che, a quanto pare, ha fatto la fortuna del divo australiano.


IL CAVALIERE OSCURO: LA SCENA PIÙ BRUTALE DEL JOKER DI HEATH LEDGER ERA REALE

La scena più brutale de Il cavaliere oscuro che vede coinvolto il Joker di Heath Ledger era reale, come conferma un'intervista al compagno di set Christian Bale.

Il cavaliere oscuro ha compiuto 12 anni il 21 luglio e per celebrare è stata riportata alla luce l'intervista fatta da Joseph McCabe a Christian Bale nel 2008, contenuta nel libro 100 Things Batman Fans Should Know & Do Before They Die.

Parlando della scena dell'interrogatorio tra Batman e Joker, Bale ricorda: "Come potete vedere nel film, Batman comincia a picchiare Joker e realizza che non si tratta di un nemico ordinario. Perché più lo colpisco più sembra divertirsi. Heath si comportava nello stesso modo, mi incitava. Gli ho detto 'Non ho bisogno di picchiarti sul serio, la scena funzionerà lo stesso se non lo faccio.' Ma lui continuava, 'Vai avanti. Vai avanti".

Bale prosegue: "Si scagliava contro la parete del set tanto da danneggiare le piastrelle. Il suo coinvolgimento era totale."

La performance di Heath Ledger ne Il cavaliere oscuro gli ha permesso di conquistare un Oscar postumo per il ruolo di Joker. La famiglia ha però smentito che la performance estrema abbia in qualche modo alterato il suo equilibrio psichico.


"MULAN È DIVENTATO UNO DEI FILM PIÙ AMATO DAI GIOVANI TRANSESSUALI" DICE RICHARD THUNDER

Il mondo dell'animazione sembra sia in grado di dare maggior spazio alla diversità e alla rappresentazione della comunità LGBT, come è stato spiegato durante il panel Who is afraid of gender? organizzato nell'ambito dell'UltraPop Festival a cui hanno partecipato come ospiti l'attivista Richard Thunder che ha rivelato l'importanza del film Mulan, l'animatore appassionato di attivismo intersezionale Stefano Danieli, e il giornalista Paolo Di Lorenzo.
Uno dei problemi principali tuttora esistenti nel settore cinematografico e televisivo resta quello della rappresentazione e, come ha ricordato Danieli, una mancanza di educazione alla diversità.

Richard Thunder ha ricordato: "Spesso per le persone transgeder non è nemmeno possibile accedere ai provini, non possono in nessun modo ottenere ruoli cisgender, mentre è possibile il contrario anche se spesso chi ottiene la parte di una persona transessuale non riesce nemmeno a parlare del proprio personaggio in maniera adeguata. Pensiamo a Halle Berry che non aveva capito nulla di un personaggio che avrebbe dovuto interpretare, continuando a parlarne usando termini sbagliati, e a cui ha poi rinunciato".
Danieli ha quindi aggiunto: "C'è poi il problema della rappresentazione 'piatta', priva di sfumature. Si passa tendenzialmente dal parlare degli aspetti fisici al proporre figure di persone transessuali solo come prostitute.

L'animatore ha successivamente aggiunto un elemento molto importante per quanto riguarda la presenza sugli schermi delle tematiche di genere: "In Italia, ma non solo, c'è una mancanza di educazione alla diversità". Questo contribuisce, come hanno sottolineato i partecipanti al panel, anche a compiere errori importanti e attualmente non scusabili come gli errori nell'usare gli articoli parlando delle persone appartenenti alla comunità LGBTQ+, non preoccupandosi nemmeno di compiere ricerche o studi, o chiedere aiuto ad organizzazioni e associazioni nel caso in cui non si sia esperti. Richard Thunder ha ribadito che anche per quanto riguarda i mezzi di comunicazione dovrebbe esserci più attenzione e preparazione: "Dovrebbero almeno esserci delle linee guida".

In precedenza Stefano Danieli aveva ricordato: "In italiano c'è qualche difficoltà nel capire che termini vanno usati, non c'è un genere neutro, le persone possono essere un po' in difficoltà e capisco che ci sia un po' di non dimestichezza nel rapportarsi con un mondo che non si conosce".

L'animazione, tuttavia, sembra essere in grado di aprire le porte a dei cambiamenti. Thunder ha ricordato: "Mulan è uno dei film di animazione più amati dai ragazzi trans". L'eroina Disney, la sua storia e le canzoni create per il lungometraggio sono state in grado di far immedesimare molti giovani che non si sono sentiti rappresentati in altri progetti. Stefano Danieli ha ricordato: "Si trova spesso una rappresentazione in storie non create appositamente con un target specifico. Nell'animazione ci sono però esempi molto positivi come Steven Universe che su Cartoon Network ha spiegato concetti anche molto complicati in modo semplice, usando metafore. Forse i bambini non colgono del tutto ciò che viene rappresentato, ma anche gli adulti possono trovare un messaggio importante".


TORONTO 2020: DAVID BYRNE'S AMERICAN UTOPIA DIRETTO DA SPIKE LEE SARÀ IL FILM DI APERTURA

David Byrne's American Utopia diretto da Spike Lee sarà il film di apertura di Toronto 2020 che prenderà il via il 10 settembre,
La quarantacinquesima edizione del festival canadese si svolgerà in parte anche online e proporrà un programma ridotto a 50 lungometraggi, mentre la stampa è stata invitata a partecipare esclusivamente via internet pur assicurando che verranno seguite tutte le linee guida previste dalle autorità locali.

Lo show American Utopia, immortalato dal regista Spike Lee, è andato in scena dall'ottobre 2019 fino al 16 febbraio 2020 negli spazi dell'Hudson Theatre. David Byrne era accompagnato a teatro da 11 musicisti provenienti da tutto il mondo per interpretare le canzoni dell'album American Utopia, messo in vendita nel 2018, e le hit del periodo trascorso con i Talking Heads ed esibendosi come solista.
Lo show poteva contare anche sulle coreografie di Annie-B Parson e Alex Timbers, sulle luci di Rob Sinclair, sul sonoro curato da Pete Keppler, e sul lavoro di Karl Mansfield e Mauro Refosco.

La versione diretta da Spike Lee può inoltre contare sul lavoro compiuto da 11 operatori guidati da Ellen Kuras, direttore della fotografia, tra cui Declan Quinn e Sam Levy.

Joana Vicente del Toronto Film Festival ha dichiarato: "Questo lungometraggio gioioso è su un percorso musicale sull'apertura, sull'ottimismo e sulla fede nell'umanità. Questo è particolarmente significativo in un periodo di incertezza intorno al mondo. Siamo felici di condividere l'eccitazione della Serata di Apertura con gli spettatori".
Cameron Bailey, direttore artistico del Festival, ha aggiunto: "Spike Lee in qualche modo è sempre stato esattamente in grado di parlare della sua epoca e anticipare i tempi. Con David Byrne's American Utopia porta le canzoni classiche di Byrne e la gioiosa rappresentazione teatrale sullo schermo semplicemente quando ne abbiamo bisogno. Il lavoro di Spike è un invito a entrare in connessione, protestare contro le ingiustizie e, soprattutto, celebrare la vita".


VIAGGI DI NOZZE E "O FAMO STRANO": ECCO COM'È NATA LA BATTUTA DEL FILM

La celebre battuta "O famo strano", presente in Viaggi di nozze, nacque negli anni novanta: Carlo Verdone un giorno, per caso, sentì un ragazzo pronunciare la frase "me sento strano" e da lì trasse ispirazione per creare una delle frasi fatte più famose di sempre.

Un piccolo riadattamento da parte del leggendario attore e regista romano ha fatto sì che quel modo di dire diventasse un vero e proprio tormentone che riecheggia da decenni in tutte le camere da letto d'Italia. Molti fan del film inoltre non sanno che, subito dopo la scena del tuffo in piscina di Ivano, Verdone si ruppe la colonna vertebrale e fu costretto ad operarsi d'urgenza.

Analogamente, la scena in cui Ivano e Jessica fanno il bagno all'aquafan è nata casualmente da un'idea di Carlo Verdone e Claudia Gerini. Secondo la sceneggiatura originale Jessica doveva restare nuda mentre prendeva il sole ma c'erano diversi paparazzi nei paraggi. Carlo e Claudia s'innervosirono e in poco meno di un'ora riscrissero la scena che poi fu inserita poi nel montaggio finale della pellicola.

Un'altra curiosità riguarda il vestito di Veronica Pivetti, che nel film interpreta Fosca, la quale ha raccontato la scomodità dell'abito da sposa indossato per il matrimonio: "Era terribile da portare, non riuscivo a muovermi, era pesantissimo, non lo auguro a nessuno."




PERCY JACKSON E GLI DEI DELL'OLIMPO - IL LADRO DI FULMINI: UMA THURMAN SI PREPARÒ CON DEI SERPENTI VERI

Prima dell'inizio delle riprese di Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo - Il ladro di fulmini, Uma Thurman, al fine di interpretare al meglio il ruolo di Medusa, scelse di sua spontanea volontà di interagire con un gran numero di serpenti vivi, grazie all'aiuto di un addestratore e di un esperto.

Durante un'intervista l'attrice ha detto che tenere in mano i rettili le fu immensamente d'aiuto quando arrivò il momento di immaginarsi che cosa avrebbe provato una persona afflitta da una montagna di serpenti attaccati alla testa. La Thurman, in passato, ha parlato spesso della sua avversione per i serpenti, paura che è stata costretta a sconfiggere per poter girare questo film.

In un'altra intervista l'attrice americana ha dichiarato: "Durante le prove io e Chris abbiamo passato del tempo con un esperto di serpenti, quest'ultimo ha portato sul set un numero considerevole di serpenti vivi che abbiamo tenuto in mano per qualche ora. Volevo percepire il peso dei serpenti per immaginarmi come sarebbe stato averli appesi alla testa."

"Un'altra cosa che ho adorato fare è stata quella di immaginare che, essendo Medusa sola per la maggior parte del tempo, la dea avesse sviluppato una sorta di relazione con i serpenti. I serpenti, ovviamente, sono stati aggiunti in seguito con la computer grafica ma io ho scelto di immaginare che fossero li veramente, volevo che giocassero un ruolo fondamentale sui movimenti del mio personaggio." Ha aggiunto la Thurman.


THE DIVERGENT SERIES: INSURGENT, IL SANGUE DI MILES TELLER IN MOLTE SCENE È VERO, ECCO PERCHÉ

Miles Teller ha dichiarato che per almeno il 90% delle sue scene in cui sanguina in The Divergent Series: Insurgent le ferite sono assolutamente autentiche e dovute ad infortuni che si sono verificati sul set durante le riprese del film.

In un'intervista Teller ha dichiarato: "Shailene Woodley, l'attrice che interpreta Tris nel film, beh lei è veramente un osso duro. Quasi tutte le scene in cui sanguino sono reali e le ferite sono dovute ai combattimenti fisici che ho avuto con Shailene sul set, è una ragazza veramente tosta."

"Le scene di combattimento sono sempre divertenti, sono come una danza, tiri un pugno e capisci quando è arrivato il momento di incassare il prossimo, è molto basato sui numeri e sulla coreografia, devi essere brava a contare e ovviamente devi fare molta pratica." Ha dichiarato l'attrice americana a proposito delle scene di combattimento.

Molti critici hanno elogiato le performance di Shailene Woodley e Miles Teller in The Divergent Series: Insurgent, così come alcuni membri del cast principale. Daniel M. Kimmel ha dichiarato: "La performance di Woodley è solida in questo film, è senza dubbio un'attrice da tenere d'occhio."


MANETTI BROS: "IL CINEMA DI GENERE NON DOVREBBE ESISTERE"

Sul nostro Ultrapop Festival si è discusso a lungo in merito ai film di genere in Italia e i Manetti Bros. hanno dato un'opinione interessante in merito.

"I film di genere non dovrebbero esistere, sono sopravvalutati" - ha iniziato così Marco Manetti, precisando subito sul nostro canale Twitch - "nel senso che il genere dovrebbe dare soltanto un'idea, un target, su come mettere i film sugli scaffali. Al cinema, le storie sono più importanti del genere. Guardate noi: noi non ci sentiamo "innovatori". Noi siamo sperimentatori, forse anche incoscienti, non abbiamo generi nei nostri film, mescoliamo quello che ci piace, anche fosse il musical al tema della mafia, come abbiam fatto con Ammore e malavita. Credete che gli americani si pongano il problema di dare un genere agli Avengers e ai film della Marvel? A loro non interessa se è fantasy o altro, loro realizzano il film e basta."

"Questo discorso del film di genere è un problema italiano" - ha continuato Marco - "Sono i critici e gli autori che sono ossessionati dal "genere", a me piacerebbe rigirare questa ossessione e parlare solo di "storie", noi registi dovremmo soltanto pensare a intrattenere il pubblico coi nostri film e farlo divertire, divertendoci."

"Ci sono altre sedi per parlare di argomenti "politici", al cinema dobbiamo parlare di emozioni" - ha continuato Antonio Manetti - "di TUTTE le emozioni: rabbia, passione, amore, volendo possiamo raccontare anche una storia politica, come quella sul razzismo. Ma soltanto se vogliamo farlo, non perché vogliamo schierarci o seguire un'onda. L'intrattenimento può essere elegante o ignorante, ma il fine dev'essere sempre lo stesso: divertirsi. Noi siamo a difesa di questo "genere" di cinema."


Open 24 Hours – Il trailer semina morte in una stazione di servizio

In Open 24 Hours una ragazza dovrà lottare con tutte le sue forze per sfuggire ad un pericoloso serial killer che lei conosce molto bene.
Info
4Digital Media rilascerà questa estate il nuovo raccapricciante slasher Open 24 Hours direttamente in VOD, Digital, DVD e Blu-ray il 18 Agosto.

Diretto da Padraig Reynolds il film vede nel cast Vanessa Grasse, Cole Vigue, Brendan Fletcher, Emily Tennant e Daniel O’Meara.

Trama
Una donna paranoica e delirante, Mary White, è appena stata rilasciata da un ospedale psichiatrico per aver dato fuoco al suo ragazzo, un omicida seriale. Il ragazzo, James Lincoln Fields, è infatti un brutale serial killer noto come The Rain Ripper. Dopo essere stata rilasciata dalla struttura, il comportamento vulnerabile di Mary la aiuta a ottenere un impiego presso una stazione di servizio notturna. Tuttavia, lasciata sola a sé stessa, la sua paranoia e le sue allucinazioni ritornano con conseguenze furiose.



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STAR WARS: MARK HAMILL, HARRISON FORD E IL BUFFO LITIGIO NEL COMPATTATORE DI EPIDODIO IV

La scena del compattatore di rifiuti in Star Wars: Una Nuova Speranza è considerata una delle trovate più divertenti del film, tanto da essere citata persino nella trilogia sequel, ma durante le riprese non andò tutto bene tra Mark Hamill ed Harrison Ford.

A rivelarlo è stato lo stesso interprete di Luke Skywalker, in un'intervista citata da Jordan D. White, editor degli X-Men: "Poi ovviamente c'è stato il famoso litigio tra me ed Harrison. Nella scena in cui tentavamo di fuggire dal compattatore di rifiuti, dovevo dire: '3PO, apri la porta numero...', e poi dire questo lungo numero seriale. Avevo in mente di dire il mio numero di telefono, così sarebbe stato per sempre conservato all'interno del film, ma quel giorno la scena fu girata in modo tale che non riuscii ad essere vicino alla porta, quindi toccò ad Harrison dire la battuta e incominciò a dire il suo numero di telefono, e ciò mi fece abbastanza arrabbiare".

Il piano malefico di Hamill rischiava di fallire, e ciò creò un divertente contenzioso tra i due attori, che si ritrovarono immersi nella spazzatura a discutere sulla questione: "'E dai, dì il mio numero, è stata una mia idea', ma lui continuò sulla sua strada e io mi arrabbiai ancora di più. Alla fine Harrison urlò il mio numero e disse: 'Contento ora, bambinone?'".

Il tutto si concluse con Hamill che scoppiò a ridere, ammettendo di essere stato un po' infantile. Del resto, i due si divertivano molto a prendersi in giro e la loro amicizia dura dal lontano 1977.

Hamill ha parlato anche del suo primo ruolo nella serie di Batman, e abbiamo potuto dare un'occhiata ad un Harrison Ford inedito in questa concept art de Il Risveglio della Forza.


THE FLASH, IL CINECOMIC CON EZRA MILLER NON ADATTERÀ QUESTA FAMOSA STORIA DEI FUMETTI DC

In queste settimane The Flash ha guadagnato le luci della ribalta con l'annuncio del ritorno di Michael Keaton nei panni di Batman, ma adesso sono emersi nuovi dettagli su quella che sarà la storia del film con Ezra Miller diretto da Andy Muschietti.

O, per lo meno, su quella che non sarà la storia del cinecomic: infatti, come riportato in esclusiva da Heroic Hollywood, il film non includerà la chiacchierata guerra tra Atlantidei e Amazzoni, celebre storia dei fumetti DC che in precedenza era stata anticipata per il film con camei di Jason Momoa e Gal Gadot annessi.

Nel fumetto Flashpoint, che fungerà da fonte di ispirazione primaria per la pellicola, quando Flash arriva nell'omonima dimensione parallela dopo aver viaggiato nel tempo per salvare sua madre, scopre che questa Terra alternativa era stata devastata da una guerra tra i due membri della Justice League Aquaman e Wonder Woman, a capo delle loro rispettive nazioni. Forse si poteva facilmente intuire che includere una sotto-trama del genere nel film con Ezra Miller sarebbe stato un po' esagerato e sicuramente molto costoso, ma molti fan del fumetto di sicuro rimaranno delusi da questa conferma, visto che si tratterà dell'ennesimo taglio e/o modifica al materiale originale.


SUICIDE SQUAD, I FAN SONO IN ESTASI: ECCO I POSTER BOSSLOGIC DELLA AYER CUT

La conferma dell'arrivo della Zack Snyder's Justice League ha scoperchiato un vaso di pandora di possibilità anche per altri film che non sono arrivati in sala nelle modalità volute dal regista o nella versione preventivata in sede di produzione. Questo stesso destino potrebbe toccare anche alla mitica Ayer Cut di Suicide Squad.

Recentemente, infatti, la pellicola di David Ayer è stata soggetta al trattamento dei fan che ne richiedono la distribuzione nella sua versione originale, quella voluta e concepita da Ayer stesso, lanciando la petizione #ReleasetheAyerCut. Una versione che stando alle varie dichiarazioni raccolte negli anni sarebbe molto più dark di quella approdata in sala, conterrebbe decisamente più scene con il Joker di Jared Leto e anche alcune sequenze che avrebbero alterato la trama della pellicola.

Si tratta però di un processo molto diverso rispetto a quanto successo con Justice League. Mentre in quel caso, Zack Snyder venne licenziato e Joss Whedon assunto per rimettere mano al montaggio e dirigere le riprese aggiuntive necessarie a finire il film, Ayer invece è rimasto per tutto il tempo coinvolto e ha eseguito personalmente le modifiche che gli venivano richieste dall'alto.

Dopo il lancio della petizione ufficiale, sono arrivati anche due nuovi poster della Ayer Cut realizzati da BossLogic e che ritraggono rispettivamente il Joker di Jared Leto e il Batman di Ben Affleck, che ricordiamo appariva in alcuni cameo/flashback del film.

Recentemente, Ayer ci ha regalato un nuovo sguardo al Joker di Leto attraverso il suo account Instagram, sul quale è molto attivo. Il film del 2017, come dicevamo, è tutt'altro che Joker-centrico: la celebre nemesi di Batman appare per pochi minuti, ma l'attesa per una nuova interpretazione del villain dopo quella ormai leggendaria di Heath Ledger era tale da far sì che i riflettori fossero tutti puntati in quella direzione.






JUSTICE LEAGUE, RAY FISHER HA CHIESTO UN FAVORE A ZACK SNYDER: ECCO QUALE

Nelle ultime settimane ha tenuto banco la questione dell'arrivo di Zack Snyder's Justice League sulla piattaforma digitale HBO Max, previsto per il prossimo anno e Ray Fisher ha conquistato sempre più spazio nel dibattito pubblico per via delle sue recenti dichiarazioni contro l'operato e il comportamento di Joss Whedon.

Adesso, però, il giovane attore che nel film della Justice League ha il ruolo di Victor Stone / Cyborg, ha fatto una precisa e singolare richiesta al suo regista: ha chiesto che il suo barbiere venga accreditato nel film per il suo lavoro, dato che non lo era stato nella versione di Whedon approdata nelle sale di tutto il mondo, nonostante l'impegno messo sul set. "Nonostante lo abbia richiesto numerose volte prima di ora, il mio parrucchiere (Wayne Nembhard) non è stato accreditato in nessun modo per il suo lavoro nella versione uscita al cinema di Justice League. Wayne ha lavorato con noi per l'intera produzione principale (8 mesi) e per la maggior parte delle riprese aggiuntive".

Nonostante l'accreditamento di altri parrucchieri e stilisti nella pellicola, la versione cinematografica di Justice League non riporta il nome di Nembhard, con Ray Fisher che ha aggiunto: "Wayne ha impiegato tutto il tempo che gli è stato chiesto e questo lo ha costretto a lasciare momentaneamente il suo business di successo, un salone unisex chiamato Extreme Cutz a St. Albans, in Regno Unito, per lavorare con noi. Era anche l'unico barbiere di colore presente sul set e mi si è spezzato il cuore quando una volta visti i crediti del film scorrere non vedere il suo nome apparire in nessun modo. Quando Zack mi ha detto che la sua versione sarebbe stata distribuita, avevo solo questa richiesta: che a Wayne venisse riconosciuto il suo lavoro".

Zack Snyder ha già confermato che il nome di Wayne Nembhard apparirà nei crediti finali della sua versione di Justice League. "Era scioccato che il suo nome non fosse comparso nella versione cinematografica del film e mi ha assicurato che Wayne sarà assolutamente citato in Zack Snyder's Justice League", ha concluso Fisher. "Non riguarda solo un film, queste cose vanno al di là dell'estetica artistica".


X-MEN, GIANCARLO ESPOSITO È IL MAGNETO DEI MARVEL STUDIOS IN QUESTA STUPENDA FAN-ART

In questo periodo di stallo nel cinema hollywoodiano e nel mondo dell'intrattenimento televisivo, i fan dei Marvel Studios non vedono l'ora di scoprire come lo studio si muoverà una volta che introdurrà gli X-Men nell'Universo Cinematografico Marvel e a quali attori assegnerà i ruoli più celebri, ammesso che non decida altrimenti.

Dopo avere immaginato Giancarlo Esposito negli improbabili panni del Professor X, i fan dei Marvel Studios hanno ancora una volta preso il volto dell'attore per un altro possibile ruolo nel nuovo universo degli X-Men da introdurre nuovamente al cinema, parliamo della nemesi e un tempo amico del Professore, Magneto. Nella splendida fan-art che vi mostriamo in calce a questa news, l'attore rappresentato con il riconoscibile elmetto protettivo (che impedisce ai telepati e a Charles Xavier in particolare di captare i suoi pensieri e giocare con la sua mente) viene colto nel momento in cui getta alle sue spalle Mjolnir, il mitico martello di Thor, dimostrando un potere superlativo.

Nel precedente universo cinematografico costruito dalla 20th Century Fox, il personaggio Marvel è stato interpretato da Ian McKellen nella sua versione più adulta, mentre in quella più giovane scaturita dal nuovo franchise poi intrecciatosi con il precedente aveva il volto di Michael Fassbender. L'ultima apparizione di Magneto al cinema, sempre con il volto di Fassbender, è avvenuta nel 2019 con l'uscita di X-Men: Dark Phoenix, di recente approdato sulla piattaforma Disney+.

Per quanto riguarda il futuro degli X-Men alla Marvel, di recente i fratelli Russo hanno parlato di quanto la performance di Hugh Jackman nei panni di Wolverine sia troppo bella e recente per avere già da subito un nuovo Wolverine alla Marvel. Mentre Famke Janssen che ha interpretato Jean Grey prima di Sophie Turner, ha espresso interesse a tornare nel personaggio della Fenice.

Comunque è probabile che la Marvel opti per personaggio meno noti inizialmente.


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NEW MUTANTS E DISNEY PLUS, CHE SUCCEDE? IL LEAK FAKE IN REALTÀ È VERO, ANNUNCIO IN ARRIVO?

Nel pomeriggio di ieri ha iniziato a circolare online un presunto video leak di New Mutants pensato come spot tv per Disney+, cosa che confermerebbe l'arrivo dell'atteso spin-off degli X-Men sulla celebre piattaforma di streaming.

Alcuni tuttavia hanno messo in discussione la genuinità dello spot, bollandolo come fake: ma in un ribaltamento avvenuto nella notte, sarebbero emerse delle prove che invece ne confermerebbero l'autenticità.

Un team di rappresentanti della Disney ha fatto sapere ad alcuni siti e addetti ai lavori che lo spot televisivo sarebbe effettivamente falso, ma si tratta degli stessi rappresentati che in passato avevano dichiarato fake anche gli art-work promozionali trapelati per Solo: A Star Wars Story e Avengers: Endgame prima che quelle stesse art-work comparissero sulle confezione di alcune action figure ufficiali della Disney. Anche Josh Boone, su Instagram, avrebbe confermato la non ufficialità del trailer.

Tuttavia, ci sono molte prove che invece sostengono il contrario. Il trailer infatti contiene diversi dialoghi e scene aggiuntive mai utilizzate in nessun dei trailer o spot TV ufficialmente rilasciati in precedenza per New Mutants: la frase "Tutti voi siete pericolosi, ecco perché siete qui" che si sente all'inizio del filmato, per esempio, è nuova di zecca.

Sono presenti anche alcune inquadrature inedite, nonché una sequenza (che arriva al minuto 00:17 e mostra un orso demoniaco sfondare un muro di fronte a quella che sembrerebbe essere Alice Braga). che venne descritta in un articolo Cinefex sugli effetti visivi pubblicato alcuni mesi fa.

Come fa notare MCU Cosmic, è molto facile accusa un trailer come questo, rilasciato in qualità a dir poco infima, di essere un fake; al contrario è molto più difficile spiegare come un trailer fake possa contenere estratti e dialoghi inediti. O qualcuno ha avuto accesso al film per montare a piacimento il proprio trailer fake usando queste scene aggiuntive, oppure la Disney ha rilasciato accidentalmente uno spot televisivo che la società aveva intenzione di rivelare al panel di New Mutants previsto per il SDCC di giovedì.


TENET, HIMESH PATEL: "NOLAN FA L'IMPOSSIBILE CON LA TELECAMERA"

Mentre attendiamo con fervore l' uscita di Tenet nelle sale, ci pensano gli attori del film ad aumentare l'hyper per l'ultima fatica di Christopher Nolan, elogiando l'abilità del regista con la teleamera.

Seppur ci sia il più fitto mistero sul contenuto di Tenet, sappiamo già dai primi giorni di lavorazione del film quanto fosse sostanzioso il budget a disposizione di Nolan per la sua realizzazione. E a tal proposito, sappiate che molto poco è andato a finanziare il reparto CGI.

A ribadirlo è stato Himesh Patel (Yesterday, The Areonauts), che ha parlato della sua esperienza sul set di Tenet e di quanto sia incredibile l'operato di Nolan.

"Poter lavorare con qualcuno come Chris e gli attori brillanti che ci sono in questo film, avere l'opportunità di essere coinvolto in una produzione di una tale magnitudine, è stato davvero elettrizzante" ha affermato durante un'intervista con il magazine GQ "Davvero, la portata di tutto ciò è semplicemente incomprensibile, e quando poi scopri che è stato realizzato tutto con la telecamera... C'è davvero poca CGI nei film di Nolan. È stupefacente. Anche le cose che ti sembrano impossibili da fare senza l'aiuto della computer grafica, come un sacco della roba che c'è in Interstellar, lui la fa senza. Non capisco come ci risesca, ma trova il modo".

Ma per quanto sia geniale Nolan, molto fa anche il lavoro di squadra: "L'intera crew è parte di questi enormi stunt con cui se ne esce, come la scena che avete visto nel trailer di Tenet con l'aereo. Quello era un vero aereoplano che la produzione ha fatto saltare in aria!".


AVENGERS: ENDGAME, È UN ALTRO VENDICATORE L'AUTORE DELLO SNAP FINALE IN QUESTA FANART

E se l'autore dello snap finale in Avengers: Endgame fosse stato un altro? Questa splendida fanart ci mostra esattamente questa eventualità. Ammiriamola insieme.

Ammettiamolo, la reazione di tutti a noi al sacrificio di Tony in Avengers: Endgame è stata più o meno la stessa, facendo di quel momento una delle esperienze cinematografiche più appaganti da vivere al buio di una sala, assieme a tanti altri spettatori.

Ma c'è un altro Avenger che ha perso la vita nel film affinché il piano potesse riuscire e il mondo potesse essere salvato dalle grinfie di Thanos: Natasha Romanoff a.k.a. Black Widow.

E mentre il suo sacrificio passa solitamente un po' in secondo piano, la visual designer Camille Vialet ha voluto ricordare la forza d'animo e il coraggio di Natasha con uno switch tra lei e Tony in questa bellissima fanart.

"Il momento del sacrificio in Endgame è stato il momento più iconico del MCU finora. Ma a quanto pare in parecchi tendono a dimenticarsi che senza il sacrificio di Black Widow per ottenere la Gemma dell'Anima, tutto questo non sarebbe stato possibile. Perciò ecco un mio pezzo sulla scia dell' "E se...". Spero vi piaccia" scrive l'artista nella caption del post che trovate anche in calce alla notizia.

COVID permettendo, il film dedicato a Black Widow arriverà nelle sale a novembre, e sarà la pellicola inaugurale della Fase 4 del Marvel Cinematic Universe.


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CARLO VERDONE, CHE BRUTTO INCIDENTE SUL SET DI VIAGGI DI NOZZE! 'GIRAI CON DOLORI ATROCI'

Di personaggi ne ha interpretati tanti, Carlo Verdone, la maggior parte dei quali rimasti nella storia del cinema italiano: la palma di personaggio più indimenticabile spetta però, almeno secondo l'opinione di molti, al leggendario Ivano di Viaggi di Nozze.

La coppia di burini formata con la Jessica di una giovanissima Claudia Gerini è rimasta ormai nell'immaginario collettivo, con quel "famolo strano" diventato ormai da circa un trentennio il grido di battaglia di tanti fan dell'attore e regista romano.

Non tutti sanno, però, che proprio a Viaggi di Nozze è legato uno dei ricordi più dolorosi di Verdone, che durante le riprese cadde fratturandosi la colonna vertebrale: "Recitai tutto il film con dei dolori atroci per via dell’ernia del disco alla quale si aggiunse una frattura alla colonna durante un tuffo di Ivano. Il chirurgo che mi operò non si spiegava come avevo fatto a resistere… Fatto sta che non godetti nulla del successo enorme di quel film perché dopo una settimana dall'uscita finii in sala operatoria…" ha ricordato recentemente l'autore di Borotalco e Sono Pazzo di Iris Blond.

Il successo del film ha fortunatamente ripagato il povero Carlo di tutto quel dolore! Durante la recente quarantena, intanto, Carlo Verdone ha elargito ai suoi fan alcuni consigli su come passare il tempo, tra libri e musica rock.



Edited by Triplethor - 22/7/2020, 19:51
 
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