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Triplethor
view post Posted on 22/7/2020, 18:53 by: Triplethor
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Triplethor
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CINEWS SECONDA PARTE

MERCOLEDÌ

22/07/2020



JUSTICE LEAGUE, SONO STATI EFFETTUATI DEI RESHOOT? UNA FOTO LO FAREBBE PENSARE

Reshoot o non reshoot? È questo il dilemma quando si tratta di Justice League e Snyder Cut. Ma quali sono le ultime al riguardo? Scopriamolo insieme.

Nonostante l'ingente budget a disposizione per lo Snyder Cut e i lavori di rifinitura necessari per completarlo, fin dall'inizio si era esclusa la possibilità di reshoot, propendendo al massimo per un ritorno in sala di doppiaggio in modo da poter registrare dei dialoghi aggiuntivi.

Adesso però, una foto condivisa da Gal Gadot su Twitter, avrebbe portato alcuni fan a pensare che dei reshoot non solo siano previsti, ma che ci siano anche già stati.

Nello scatto in questione, che trovate come al solito anche in calce alla notizia, l'interprete di Wonder Woman in costume, sul set, e indossa una sciarpa a mo' di maschera per il viso. Inoltre, come si vede sullo sfondo, l'attrice non è l'unica a indossarla.

Mentre Gadot ha approfittato dell'occasione per ricordare a tutti, molto saggiamente, di indossare la mascherina, i fan DC hanno ipotizzato che la foto possa provenire dal set di Justice League, in particolare si è fatto riferimento alla celebre Knightmare Sequence, che sappiamo verrà esplorata pù a fondo nello Snyder Cut.


COSMOPOLIS, ROBERT PATTINSON: "LAVORARE CON DAVID CRONENBERG MI HA CAMBIATO LA VITA"

Cosmopolis, acclamato thriller 'di dialogo' scritto e diretto da David Cronenberg e interpretato magistralmente da Robert Pattinson, qui alla sua prima prova nel circuito indipendente che in seguito l'avrebbe reso uno degli attori più apprezzati in circolazione.

Questo infatti è stato il primo film al quale Robert Pattinson ha lavorato dopo aver terminato le riprese della saga di Twilight. L'attore ha affermato che l'esperienza lavorativa con David Cronenberg e l'accoglienza più che positiva del film a Cannes gli hanno fatto capire che avrebbe potuto tentare una carriera nel cinema indipendente, per il quale non si era mai sentito abbastanza bravo.

Tra l'altro la lavorazione del film fu particolarmente innovativa per Pattinson, dato che Cronenberg decise di girare le scene in ordine cronologico: è un processo di lavorazione molto raro, il cui esponente più famoso oggi è Nicolas Winding Refn. Curiosamente, però, Cronenberg si spinse oltre, dato che nel documentario sulla realizzazione del film presente nell'edizione home-video, gli attori appaiono tutti nello stesso ordine in cui entrano in scena nel film.

Questa precisione si deve probabilmente all'amore di Cronenberg per l'omonimo libro di Don DeLillo da cui il film è tratto: il regista infatti ha scritto la sceneggiatura in soli sei giorni, ammettendo che ha trovato il romanzo talmente perfetto che il suo unico merito nello scrivere l'adattamento cinematografico è stato quello di separare i dialoghi dalle parti descrittive e narrative.


ELVIS & NIXON E LA FOTO CHE HA FATTO LA STORIA: I RETROSCENA SUL FILM CON SPACEY E SHANNON

Elvis & Nixon, film del 2016 diretto da Liza Johnson e basato sulla storia del vero incontro tra il Re del Rock and Roll e il presidente degli Stati Uniti Richard Nixon, interpretati rispettivamente da Michael Shannon e Kevin Spacey.

La pellicola racconta di quando, la mattina del 21 dicembre 1970, il Elvis Presley viene ricevuto alla Casa Bianca per presenziare ad un incontro nello studio ovale con l'uomo più potente del mondo, il presidente americano Richard Nixon. Il chief in commander intende chiedere alla leggenda della musica di diventare un agente federale, in un incontro immortalato per sempre da un'iconica foto negli archivi nazionali.

Ecco tutti i retroscena più interessanti sul dietro le quinte del film:

Elvis Presley originariamente doveva essere interpretato da Eric Bana, che però abbandonò il ruolo lasciando spazio a Michael Shannon.
Da interprete del Re, Shannon trovò che la scena di Karate fosse troppo sopra le righe.
La reale fotografia dell'incontro tra Presley e Nixon è la più richiesta di sempre tra quelle degli archivi nazionali statunitensi.
Alle prime fasi dello sviluppo, il film fu pensato come un progetto dal budget molto contenuto con il co-sceneggiatore Joey Sagal nei panni di Elvis. Tuttavia, con l'aumentare delle ambizioni e l'ingaggio di Shannon, Sagal finì per interpretare l'impersonatore Joe King.
Durante il film viene mostrato in TV Il dottor Stranamore di Stanley Kubrick, una delle pellicola preferite di Elvis.


LAST ACTION HERO, 6 CURIOSITÀ SUL CULT DI JOHN MCTIERNAN CON ARNOLD SCHWARZENEGGER

Di ritorno questa sera nelle tv italiane, Last Action Hero - L'ultimo grande eroe di John McTiernan si rivelò un flop al botteghino nonostante la carriera di Arnold Schwarzenegger si trovasse al suo apice dopo Terminator 2. Tuttavia negli anni si è affermato come un vero e proprio cult, e ora rientra di diritto tra i film più amati della carriera della star.

Il film segue le vicende del piccolo Danny, un ragazzino che grazie ad un biglietto magico viene proiettato nel mondo di celluloide dove vive il sergente Jack Slater, stella indiscussa dei film d'azione e suo eroe. In quel mondo, dove tutto è permesso, la storia prende una brutta piega quando alcuni criminali trovano un lasciapassare per introdursi nella vita reale.

In occasione del suo ritorno in TV (Paramount Network ore 21.10), abbiamo raccolto per voi tutti i retroscena da non perdere sul dietro le quinte di Last Action Hero:

Il rating PG-13 fu fortemente voluto da Schwarzenegger, in modo che il film potesse raggiungere un pubblico il più ampio possibile. Qui alla sua prima esperienza da produttore esecutivo, la star ebbe anche l'ultima parola sulla sceneggiatura, il regista, il cast, i finanziamenti, il budget e la distribuzione.

Le riprese del film si conclusero appena una settimana prima della sua uscita nelle sale.

Schwarzenegger definì la sceneggiatura Shane Black e David Arnott come "la migliore che avesse mai letto". Apprezzò in particolare gli elementi di commedia, dramma e azione.

Dopo aver scoperto che Alan Rickman rifiutò il ruolo di Benedict per via del salario, Charles Dance si presentò sul set con una t-shirt con scritto "Sono più economico di Alan Rickman".

"Big Gun", il brano degli AC/DC, fu scritto appositamente per il film dopo che Schwarzenegger incontrò i membri della band e gli chiese di realizzare una canzone per Last Action Hero.

Tra la miriade di citazioni al cinema action presenti nella pellicola, una scena in particolare è dedicata alla filmografia del regista: quando Jack e Danny si trovano nella videoteca, vengono mostrate le custodie di Trappola di cristallo (Die Hard), Caccia a Ottobre Rosso e Mato Grosso, tutti diretti da John McTiernan.


L'anno scorso, lo ricordiamo, Schwarzenegger ha aperto alla possibilità di realizzare dei sequel di Last Action Hero e True Lies. Per altre curiosità sul film, vi rimandiamo alla volta in cui la star incolpò Bill Clinton per il flop di Last Action Hero.


PERCY JACKSON: I FILM RIPUDIATI DALL'AUTORE, "NON LI GUARDERÒ MAI, MI È BASTATO LO SCRIPT"

il film Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo - Il ladro di fulmini, primo dei due adattamenti cinematografici riservati alle opere dello scrittore Rick Riordan, il quale però non ha mai voluto guardare i film tratti dalla sua saga di Percy Jackson, poiché era chiaro non gli sarebbero piaciuti.

La serie Disney+ dedicata a Percy Jackson e recentemente annunciata dallo studio cercherà di mettere una pezza e ricucire il rapporto con lo scrittore Riordan, che per tutta la sua carriera non ne ha voluto minimamente sapere di guardare i film tratti dalle sue opere letterarie. Lo scrittore si è infatti recentemente tolto qualche sassolino dalle scarpe ora che è in preparazione la serie televisiva targata Disney+, affermando: "Non ho ancora visto quei film, e non ho alcuna intenzione di vederli. Li giudico in base a quello che ho avuto modo di leggere negli script, perché mi importa molto della storia che raccontano. Di sicuro non ho nulla contro gli attori, che sono tutti davvero molto talentuosi. Non è colpa loro. Mi dispiace solo che siano stati trascinati in quel disastro".

In precedenza, lo stesso Riordan aveva commentato la censura di Disney+ su Percy Jackson e il Ladro di Fulmini: "Non lo so, ma è chiaramente un errore. Avrebbero dovuto censurare l'intero film. Solo due ore di schermo bianco. Beh, per voi ragazzi sono un paio d'ore di intrattenimento. Per me è il lavoro di una vita messo in un tritacarne, quando li ho supplicati di non farlo. Perciò sì, ma va bene così. È tutto a posto, lo aggiusteremo presto...".

Riordan, lo ricordiamo, è attualmente al lavoro sulla serie di Percy Jackson destinata proprio al servizio streaming della Casa di Topolino, grazie alla quale l'autore potrà finalmente portare la visione originale della saga in versione live-action.


JUSTICE LEAGUE, ZACK SNYDER SVELA LE NOVITÀ LEGATE A SUPERMAN

Nel 2021 vedremo finalmente l'atteso Snyder Cut di Justice League, e avremo modo di comprendere meglio la visione di Zack Snyder del mondo e dei personaggi DC, a partire da lui, Superman. Vediamo cosa ha da dire al riguardo il regista.

Prima di Batman v. Superman: Dawn of Justice e Justice League, ci fu Man of Steel. Lì partì il percorso del Superman di Henry Cavill, e anche quello di Zack Snyder.

"Amo l'idea di Superman che intraprende un viaggio per scoprire la sua personalità, per riconciliarsi con la sua moralità, con il suo posto sulla Terra, la sua relazione con Lois, e come tutto ciò influenzi il modo in cui si rapporta con l'umanità e le cose che normalmente costituiscono le più normali relazioni quotidiane" spiega il regista ai microfoni di Beyond The Trailer di Grace Randolph "Quindi penso che quando vedi Superman avere a che fare con tutte queste cose, identificarsi con il personaggio diventa molto più semplice".

E continua, parlando della sua visione del personaggio: "Quando vedo Superman che deve cercare di capire cosa fare come tutti noi, posso dire 'Wow, se io fossi Superman...'. Superman è un personaggio così astratto, per via dei suoi poteri e delle sue abilità. Ogni volta che riesci a riportarlo sulla Terra, per così dire, diventa più semplice rispecchiarcisi, e questo lo rende più interessante".

Per questo Kal-El deve arrivare gradualmente ad ottenere "Un enorme rispetto per il suo codice morale, e credo il suo posto in cima alla piramide dei supereroi DC. Alla fine, deve raggiungere questa vetta".

Qualcosa che Snyder ha cercato di portare avanti anche in Justice League:"Ho sempre sentito che era questo quello che stavo facendo. Adesso, con questa tema della resurrezione, chi può mai essere? Quando hai toccato ciò che è eterno, e sei tornato indietro dall'oltretomba, tutto questo come ti ha cambiato?".


THE TRIAL OF THE CHICAGO 7: PRIME IMMAGINI DAL FILM NETFLIX DI AARON SORKIN

Vanity Fair ha diffuso le prime immagini ufficiali da The Trial of the Chicago 7, il nuovo film di Aaron Sorkin che arriverà il 16 ottobre su Netflix. Basato sulla vera storia del gruppo di sette attivisti anti-Vietnam processati dopo alcune proteste durante il convegno del Partito Democratico di Chicago, nel 1968, il film è interpretato da un cast di prim’ordine. Che include Eddie Redmayne, Sacha Baron Cohen, Jeremy Strong, Joseph Gordon-Levitt, Yahya Abdul-Mateen II e Michael Keaton.

The Trial of the Chicago 7 è interpretato da Eddie Redmayne nei panni di Tom Hayden. Sacha Baron Cohen in quelli di Abbie Hoffman. Jeremy Strong nel ruolo di Jerry Rubin. Joseph Gordon-Levitt nel ruolo di Richard Schultz. Yahya Abdul-Mateen II nei panni di Bobby Seale. Alex Sharp nel ruolo di Rennie Davis. Kelvin Harrison Jr. in quello di Fred Hamptom. E inoltre Michael Keaton, William Hurt, Thomas Middleditch, John Carroll Lynch, Daniel Flaherty, Noah Robbins, Mark Rylance, J.C. MacKenzie e Max Adler, che è anche produttore esecutivo.

Tra i produttori esecutivi anche Matt Jackson, Marc Butan e Anthony Katagas. I produttori sono Marc Platt, Stuart Besser e Tyler Thompson. Aaron Sorkin, autore di The Newsroom, West Wing e sceneggiatore di The Social Network, ha anche scritto la sceneggiatura. Per lui si tratta del secondo film da regista dopo Molly’s Game.

La trama
La storia vera alla base di The Trial of the Chicago 7 è quella di sette attivisti contro la guerra in Vietnam che, nel 1968, presero parte alle proteste contro la politica del presidente Lyndon B. Johnson, in occasione del convegno del Partito Democratico a Chicago. Abbie Hoffman, Jerry Rubin, David Dellinger, Tom Hayden, Rennie Davis, John Froines e Lee Weiner vennero arrestati e accusati di cospirazione, incitamento alla sommossa e altri capi di accusa.

Nel pezzo di Vanity Fair, Sorkin ribadisce che il film è estremamente “rilevante” considerando gli ultimi eventi in America. E definisce il film “un grande dramma legale”. Ma il processo è solo una delle ragioni che ha spinto Sorkin a realizzare il film. Al regista interessava anche raccontare l’evoluzione delle proteste:ì

Come siamo passati da quella che avrebbe dovuto essere una pacifica dimostrazione contro la guerra a questo confronto incredibilmente sanguinoso e violento?

La terza ragione sta invece nel rapporto personale tra Abbie Hoffman (Cohen) e Tom Hayden (Redmayne):

Due persone che non andavano tanto d’accordo all’inizio e finirono per provare molto rispetto reciproco.

Ecco le foto, scattate da Niko Tavernise per Netflix.


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ANELKA: GENIO E SREGOLATEZZA – IL TRAILER DEL DOCUMENTARIO TARGATO NETFLIX

Netflix ha svelato il trailer di Anelka: Genio e sregolatezza, documentario che uscirà il prossimo 5 agosto sulla piattaforma on-line.

Come potete immaginare dal titolo, il film esplora la vita di Nikolas Anelka, celebre calciatore francese che ha militato in 13 club diversi nell’arco di 19 anni, dal 1996 al 2015. Al centro del racconto ci saranno anche i lati più controversi della sua carriera, con le interviste a numerosi ex compagni di squadra e altri personaggi.

Ora Anelka allena le giovanili del Lilla, e ha acquisito il nome Abdul-Salam Bilal dopo essersi convertito all’Islam. Oltre a vari titoli nazionali, ha conquistato una UEFA Champions League con il Real Madrid (1999-2000) e una Coppa Intertoto con il Paris Saint-Germain (2001); con la compagine francese, ha vinto un Campionato d’Europa nel 2000 e una FIFA Confederations Cup nel 2001.

La sinossi ufficiale
Ribelle o genio del calcio? La controversa eredità del famoso calciatore francese Nicolas Anelka viene esaminata in un documentario rigoroso.

La regia è curata da Éric Hannezo, che in precedenza ha diretto il film d’azione Enragés con Lambert Wilson e Virginie Ledoyen.

Potrete vedere il trailer qui di seguito, in italiano e in originale.

Il trailer italiano



l trailer originale




Le prime foto di “Rising Phoenix: La storia delle Paralimpiadi” con la partecipazione di Bebe Vio

Dal 26 agosto su Netflix sarà disponibile Rising Phoenix: La storia delle Paralimpiadi, nuovo docufilm originale Netflix diretto da Ian Bonhôte and Peter Ettedgui e dedicato alle Paralimpiadi e alla loro storia.

RISING PHOENIX: LA STORIA DELLE PARALIMPIADI

– un nuovo docufilm originale Netflix –

TRA I PROTAGONISTI L’ORO PARALIMPICO E CAMPIONESSA DEL MONDO DI SCHERMA BEBE VIO

DAL 26 AGOSTO, SOLO SU NETFLIX

Rising Phoenix: la storia delle Paralimpiadi è il nuovo docufilm originale Netflix dedicato alle Paralimpiadi e alla loro storia, che debutterà in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo il prossimo 26 agosto.

Rising Phoenix: la storia delle Paralimpiadi racconta la straordinaria storia dei Giochi Paralimpici. Dalle macerie della seconda guerra mondiale al terzo evento sportivo più grande del pianeta, le Paralimpiadi hanno portato alla nascita di un vero e proprio movimento globale che continua a cambiare il modo in cui il mondo pensa alla disabilità, alla diversità e al potenziale umano

Tra gli atleti protagonisti del docufilm la schermitrice italiana Bebe Vio.

Tra gli atleti protagonisti del docufilm la schermitrice italiana Bebe Vio, al tempo Beatrice Maria Vio, classe 1997. Modello di forza e positività, “ragazza magica” di Jovanotti, diretta e fiera, atleta dall’età di 5 anni che dal 2011 ha vinto tutti i più importanti tornei di scherma in carrozzina: tra campionati nazionali, europei e mondiali, Bebe Vio ha conquistato ad oggi 38 medaglie d’oro.

Nel periodo in cui avrebbero dovuto svolgersi le Paralimpiadi di Tokyo 2020, Bebe ripercorre anche la sua storia in un racconto ricco di emozioni, a cui si aggiungono le esperienze di alcuni dei protagonisti del movimento paralimpico di tutto il mondo.

Insieme a Bebe Vio, altri straordinari atleti provenienti da tutto il mondo: Ellie Cole (Australia), Jean-Baptiste Alaize (Francia), Matt Stutzman (USA), Jonnie Peacock (UK), Cui Zhe (Cina), Ryley Batt (Australia), Ntando Mahlangu (Sud Africa), Tatyana McFadden (US).

A dare testimonianza dell’incredibile storia delle Paralimpiadi e dei suoi protagonisti anche Sir Philip Craven, Presidente del Comitato Paralimpico Internazionale (2001-2019), Xavi Gonzalez, ex Amministratore Delegato del Comitato Paralimpico Internazionale (CPI) e Eva Loeffler, figlia del dottor Ludwig Guttmann, neurochirurgo e neurologo. Guttmann ha fondato il più grande ospedale per lesioni spinali in Europa (Stoke Mandeville, Buckinghamshire, UK) e, nel 1948, i primi Giochi per disabili come metodo di riabilitazione che hanno rappresentato l’ispirazione per i primi Giochi Paralimpici ufficiali, che si svolsero a Roma nel 1960.

Rising Phoenix é diretto da Ian Bonhôte and Peter Ettedgui. Prodotto da Greg Nugent, John Battsek e Tatyana McFadden. Gli Executive Produced sono Richard Curtis, Barbara Broccoli, Barnaby Spurrier, Godric Smith, Dee Ryder, Xavi Gonzalez e Andrew Ruhemann.

Trovate il comunicato con tutti i dettagli qui di seguito:






Infinity agosto 2020, tutti i nuovi film e le serie tv del mese

Anche ad agosto, dal caldo della spiaggia o dal fresco della montagna, è possibile fruire di tutti i nuovi contenuti di Infinity, la piattaforma di Mediaset che anche questo mese si arricchisce di tanti nuovi attesissimi titoli. Da ???, a ???. E per le serie tv, in arrivo la ???. Qui di seguito tutto quello che dovete sapere su Infinity agosto 2020.

Infinity agosto 2020

CINEMA

L'inganno perfetto

Tratto dall’acclamato romanzo di Nicholas Searle, L’Inganno Perfetto, che vede insieme per la prima volta sul grande schermo l’attrice premio Oscar Helen Mirren e il candidato a due premi Oscar Ian McKellen, sarà disponibile su Infinity Premiere dal 7 al 13 agosto. Il genio della truffa Roy Courtnay non riesce a credere alla propria fortuna quando incontra online la benestante vedova Betty McLeish. Mentre Betty gli apre le porte di casa e della sua vita, Roy rimane sorpreso scoprendosi affezionato alla donna: quella che avrebbe dovuto essere una truffa veloce e rapida si trasforma in un percorso da funambolo, il più infido della sua vita.

Il diritto di opporsi

Il siritto di opporsi, basato su fatti realmente accaduti, arriverà su Infinity Premiere dal 14 al 20 agosto. Interpretato da Michael B. Jordan e dai premi Oscar Jamie Foxx e Brie Larson, il film segue il giovane avvocato Bryan Stevenson e la sua storica battaglia per la giustizia: dopo essersi laureato ad Harvard, Bryan avrebbe potuto scegliere fin da subito di svolgere dei lavori redditizi ma, al contrario, si dirige in Alabama con l’intento di difendere persone condannate ingiustamente, con il sostegno dell’avvocatessa locale Eva Ansley.

La dea fortuna

Con Stefano Accorsi, Edoardo Leo e Jasmine Trinca, La dea fortuna è in arrivo su Infinity Premiere dal 21 al 27 agosto. Arturo e Alessandro sono una coppia da più di quindici anni ma nonostante la passione e l’amore si siano trasformati in un affetto importante, la loro relazione è in crisi da tempo. L’improvviso arrivo nelle loro vite di due bambini lasciati in custodia per qualche giorno da Annamaria, la migliore amica di Alessandro, potrebbe però dare un’insperata svolta alla loro stanca routine. La soluzione sarà un gesto folle, ma d’altronde l’amore è uno stato di piacevole follia.

Joker

Interpretato da Joaquin Phoenix, che ha ottenuto il Premio Oscar come Miglior attore protagonista, Joker sarà disponibile su Infinity Premiere dal 28 agosto al 3 settembre. Il film diretto da Todd Phillips è incentrato sulla figura dell’iconico villain: l’esplorazione di Phillips su Arthur Fleck è quella di un uomo che lotta per trovare la sua strada in una società fratturata come Gotham. Durante il giorno lavora come pagliaccio, di notte si sforza di essere un comico di cabaret… ma scopre che lo zimbello sembra essere proprio lui.

Critters Attack – Il ritorno degli extraroditori

In arrivo su Infinity dal 6 agosto, Critters Attack – Il Ritorno degli Extraroditori: quinto capitolo della saga a cavallo tra horror e commedia, il film segue le vicende della ventenne Drea che con riluttanza accetta un lavoro come babysitter per un professore del college che spera di poter frequentare. Per cercare di intrattenere i figli del professore e suo fratello minore Phillip, Drea decide di portarli a fare una gita, senza sapere che delle misteriose creature aliene hanno iniziato a divorare qualsiasi cosa vivente che incontrano.

King Arthur – Il potere della spada

King Arthur – Il potere della spada sarà disponibile su Infinity dal 6 agosto, anche in 4K. Quando il padre del piccolo Artù viene assassinato, suo zio Vortigern si impadronisce del trono. Derubato dei diritti che gli spetterebbero per nascita e senza sapere chi sia realmente, Artù riesce a sopravvivere nei vicoli oscuri della città. Quando estrae la mitica spada dalla roccia, la sua vita cambia radicalmente ed è costretto ad accettare la sua vera eredità.

The Banana Splits Movie

Dal 13 agosto sarà disponibile su Infinity The Banana Splits Movie, un film commedia horror basato sulla serie televisiva per bambini del 1968, The Banana Splits. Il film segue le vicende di una famiglia che prende parte a uno show dal vivo dei Banana Splits, ma la rock band animatronica ha appena saputo che il loro spettacolo sarà presto cancellato e, non avendo alcuna intenzione di lasciare che accada, perdono il controllo ed esplodono in una furia omicida contro il pubblico.

Kung Fu Panda e Kung Fu Panda 2

I due film saranno disponibili su Infinity rispettivamente dal 17 e dal 18 agosto. I primi due capitoli della serie cinematografica raccontano le vicende del panda Po, doppiato da Fabio Volo nella versione italiana, e dei Cinque Cicloni (Tigre, Scimmia, Mantide, Vipera e Gru), intenti a proteggere la Cina da terribili minacce grazie all’arte del kung fu.

Il Signore degli Anelli – La Compagnia dell’Anello

Il primo capitolo della celebre saga cinematografica tratta dal romanzo fantasy di J.R.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli – La Compagnia dell’Anello, sarà disponibile su Infinity dal 19 agosto. Molto tempo fa, nella Seconda Era della Terra di Mezzo, furono forgiati diciannove grandi Anelli. Ma Sauron, l’Oscuro Signore di Mordor, forgiò un Anello Sovrano con cui intendeva portare tutti gli altri Anelli sotto il suo dominio. Adesso, il futuro della civiltà dipende dal destino dell’Anello Sovrano, che il fato ha deposto nelle mani di un giovane hobbit di nome Frodo Baggins.

Downsizing – Vivere alla grande

Interpretato da Matt Damon e Christoph Waltz, Downsizing – Vivere alla Grande arriverà su Infinity dal 23 agosto. Cosa accadrebbe se, come soluzione al problema della sovrappopolazione, un gruppo di scienziati scoprisse il modo di ridurre gli uomini a esseri viventi di 12 centimetri? In un mondo miniaturizzato il denaro potrebbe offrire nuove opportunità. Ed è con questa promessa di vita migliore che Paul e sua moglie decidono di abbandonare la loro vita stressata in Omaha per farsi rimpicciolire e trasferirsi in una nuova comunità ‘ridotta’: una scelta che aprirà le porte a nuovi cambiamenti e avventure.

SERIE TV

Claws 3

Dal 1° agosto, sarà disponibile su Infinity la terza stagione completa di Claws, la serie incentrata sulle vicende di cinque estetiste della Florida e gli intrecci con la malavita locale. Nella terza stagione, le ragazze impareranno presto che nel mondo dei casinò la posta in gioco è altissima e Desna tenterà la fortuna mettendosi in affari con una coppia losca, Mac e Melba. Su Infinity è disponibile anche la seconda stagione completa di Claws.

The Detour 4

In arrivo dal 2 agosto anche la quarta stagione completa di The Detour, che si aggiunge alla terza stagione già disponibile su Infinity. La divertente comedy segue le vicende di due genitori, Nate e Robin, alle prese con un disastroso viaggio insieme ai propri figli.

Animal Kingdom 4

Infine, dal 3 agosto arriverà su Infinity la quarta stagione completa di Animal Kingdom, che andrà ad aggiungersi alla terza stagione già disponibile su Infinity. Basata sull’omonimo film australiano del 2010, la serie segue la vita di un ragazzo diciassettenne che, dopo la morte della madre, va a vivere con i Cody, una famiglia dallo stile di vita eccessivo dedita alle attività criminali, guidata dalla matriarca Smurf.


Big Daddy - Un papà speciale: curiosità sulla divertente commedia con Adam Sandler e i gemelli Sprouse

Nel 1999 usciva quello che resta a tutt'oggi il maggior successo commerciale di Adam Sandler, la commedia Big Daddy diretta da Dennis Dugan.

Ci sono pochi attori al mondo che ci hanno fatto ridere quanto Adam Sandler, che si è mostrato ottimo anche in ruoli diversi dal solito come quelli ricoperti in Ubriaco d'amore e nel recente Diamanti grezzi. Uno dei suoi film “giovanili” che ci hanno più divertito è proprio la commedia Big Daddy – Un papà speciale, uscita nel 1999 con la regia di Dennis Dugan, che coniuga in maniera buffa e originale, e anche toccante in alcuni momenti, l'eterna fiaba di Peter Pan: l'uomo adulto che non vuole crescere e viene cambiato dall'incontro con un bambino. Nel ruolo del piccolo Julian McGrath si alternano due futuri idoli delle teenager, i gemelli Cole e Dylan Sprouse che hanno a lungo percorso carriere affiancate prima di dividere le proprie strade, mentre gli attori adulti sono Rob Schneider, Jon Stewart (famoso anche per il suo talk show), Joey Lauren Adams e l'attrice e moglie di Judd Apatow, Leslie Mann, con cui Sandler ha lavorato di nuovo in Funny People. Nel ruolo di un senzatetto appare anche Steve Buscemi.

La storia di Big Daddy ruota intorno al personaggio di Sonny Koufax, laureato in legge, che a 32 anni ancora non si decide a prendersi le responsabilità dell'età adulta. Al contrario di lui, in procinto di lasciarsi con la fidanzata, l'amico Kevin (Stewart), con cui divide un appartamento, sta per sposarsi. Quando quest'ultimo parte per un viaggio di lavoro, lasciando solo Sonny, un bambino, Julian, si presenta a casa dei due con una lettera in cui dice che è suo figlio e che la madre è morta pochi giorni prima. Nell'impossibilità di contattare i servizi sociali, chiusi per una festività, Sonny decide di tenere il bambino per un po', ed è l'inizio di un'avventura che gli cambierà la vita.


Qualche curiosità su Big Daddy

In una scena una cameriera porta al piccolo Julian una birra analcolica: l'attrice è Jackie Titon, moglie di Adam Sandler, che da allora in poi è apparsa in quasi tutti i suoi film. Fu proprio sul set di questo film che i due si conobbero. Sono sposati dal 2003 e hanno due figli.

Big Daddy è stato il film di maggior successo commerciale nella carriera di Adam Sandler: all'epoca incassò la cifra impressionante di 163 milioni di dollari.

Il regista Dennis Dugan ha inserito nel film un'autocitazione: Quando Julian, Sonny e il fattorino (Schneider) guardano la tv, sullo schermo passa un eposidio di Colombo del 1976: possiamo vedere il regista nel ruolo di un detective alle spalle di Peter Falk. Dugan compare anche in un altro cameo: è l'uomo che non è pronto per Halloween. Come attore, ha interpretato Walter Bishop nella serie con Bruce Willis Moonlighting ed è apparso in seguito in altri film di Sandler da lui diretti, da Zohan a Jack e Jill. Tra i film più noti in cui ha recitato ricordiamo L'ululato e Parenti, amici e tanti guai.

Cole Sprouse e Dylan Sprouse avevano 6 anni all'epoca delle riprese ed erano già apparsi – sempre in un unico ruolo – nelle serie tv Grace Under Fire e MadTV. Cole ha poi recitato da solo in Friends e insieme hanno raggiunto la notorietà da adolescenti nella serie Zach e Cody al Grand Hotel andata in onda dal 2005 al 2008, seguita da Zack e Cody sul ponte di comando (2008-2011). Da solo, Cole è stato protagonista di Ingannevole è il cuore più di ogni altra cosa e della serie tv Riverdale.


Howard e il destino del mondo, è su Amazon Prime Video il film che causò la nascita della Pixar

Uno dei più sonori flop della carriera da produttore di George Lucas, Howard e il destino del mondo, in streaming su Amazon Prime Video, non smette di stupire... in tutti i sensi.

Howard e il destino del mondo, è su Amazon Prime Video il film che causò la nascita della Pixar

Howard e il destino del mondo (1986) con la Lea Thompson di Ritorno al futuro e Jeffrey Jones, disponibile in streaming su Amazon Prime Video , è uno dei cult anni Ottanta... suo malgrado. A differenza di tanti lungometraggi di quegli anni magici, come La storia infinita, Gremlins, I Goonies, Labyrinth, fu immediatamente giudicato - concedeteci termini tecnici - una delle più grosse schifezze che Hollywood avesse mai partorito. Una sorta di incidente stradale creativo e produttivo, patrocinato da un George Lucas per la prima volta amaramente ridimensionato, un obbrobrio che avrebbe meritato per sempre l'oblìo. A quasi 35 anni di distanza, abbiamo provato per voi a rivederlo e a imbastire un piccolo processo, lasciando la sentenza a voi, ma per onestà vi forniamo un contesto.

Howard e il destino del mondo, la trama e l'origine del cinecomic Marvel ante-litteram
Howard the Duck (questo il titolo originale) è l'adattamento del fumetto omonimo creato nel 1973 da Steve Gerber (testi) e Val Mayerik (disegni) per i tipi Marvel. Il protagonista è un papero umanoide arrivato da un'altra dimensione direttamente sulla Terra: è vagamente paperinesco nel suo aspetto fumettistico, tanto che la Disney concorda con la Marvel (all'epoca non sono una cosa sola) un redesign del personaggio per differenziarlo maggiormente da Donald. Innamoratosi del comic book, George Lucas reduce dal Ritorno dello Jedi decide di ricavarne un lungometraggio, affidandolo agli sceneggiatori Willard Huyck & Gloria Katz, con i quali aveva già scritto American Graffiti e Indiana Jones e il tempio maledetto: affiderà ai due la regia (Hucyk) e la produzione (Katz), intercettando l'interesse della Universal, con la coda di paglia per aver rifiutato altri progetti di successo di Lucas, tra cui Star Wars. "Questo non sbaglia mai", si saranno detti. Una serenità del tutto compromessa al termine del primo test screening: la leggenda narra di due capi della Universal che vengono addirittura alle mani, accusandosi reciprocamente di aver approvato la porcheria alla quale hanno appena assistito.
Scartata malauguratamente l'ipotesi di un cartoon, Howard e il destino del mondo è diventato un film dal vero pieno di effetti visivi, con una trama a grandi linee simile a quella del fumetto: Howard giunge sulla Terra, diventa amico della bella ma sfortunata cantante Beverly (Thompson) e con l'aiuto dell'imbranato ricercatore Phil (Tim Robbins) ha la meglio su altri visitatori interdimensionali, molto più mostruosi e cattivi di lui, dai quali è per un attimo posseduto lo scienziato Walter Jenning (Jeffrey Jones).
Howard the Duck, uscito negli Usa il 1° agosto 1986 e in Italia a Natale, per un budget di 37 milioni di dollari ne porta a casa appena altrettanti, uscite internazionali incluse: una batosta devastante. Vincerà un Razzie Award come peggior film, nonché per peggiore sceneggiatura, peggior nuovo personaggio e peggiori effetti visivi, conquistando nomination per peggiore non protagonista (Tim Robbins), peggiore regia e peggiore canzone originale omonima. Addirittura Gloria Katz sarà nominata nel 1990 a un Razzie per il peggior film del decennio appena trascorso (lo conquisterà Mammina cara, per la cronaca).

Vostro onore, signori della giuria: chi scrive ha posticipato per anni la visione di Howard e il destino del mondo, per una semplice ragione: il protagonista. Non eravamo ancora nell'epoca della CGI (con la quale Howard si è reincarnato in un cammeo in Guardiani della galassia), perciò il papero fu interpretato sul set da svariati attori nani, in particolare Ed Gale, con cinque burattinai a telecomandare le espressioni del suo viso. Ebbene, è orrendo. Goffo, solo parzialmente espressivo, sproporzionato, Howard nel film è una presenza trash davanti alla quale la sospensione dell'incredulità è un'impresa impossibile. Anche storicizzando, le Tartarughe Ninja del 1990 sono meno inguardabili.
Cosa più grave, Howard e il destino del mondo è un film dal registro contraddittorio e confuso, forse dovuto alla divergenza sull'interpretazione del materiale e alla consapevolezza di quanto diventasse automaticamente imbarazzante portarlo sul set, con la tecnologia disponibile: saltare dalla fantascienza al comico demenziale, passando per l'horror vero e proprio (la metamorforsi di Jenning non è buffa, è disturbante sul serio!), richiederebbe un approccio più libero anche sul piano formale, un tocco di metalinguismo, un'atmosfera più anarchica. Invece Howard e il destino del mondo ha una costruzione della sceneggiatura ingenua, spiegona, tradizionale, nella quale specialmente il personaggio di Lea Thompson si rapporta al papero senza scomporsi più di tanto, come se fosse in una delle più scontate produzioni per famiglie in live action. Salvo poi rinvenire un preservativo nel portafogli del palmipede (mamma mia!), che a un certo punto sembra non insensibile alle sue grazie e sbarca per poco il lunario in un locale a luci rosse. Insomma, Howard e il destino del mondo è un raro caso di film per bambini non per bambini.
Colpo di grazia, il montato finale ammonta a 111 minuti, che in termini assoluti non sarebbero nemmeno tanti, se non fosse che alcune sequenze (come quella dell'inseguimento sull'ultraleggero) sono coreografate e montate senz'alcun senso della misura: una ventina di minuti di sforbiciate sarebbe stata ben accetta! L'incapacità di asciugare il montaggio, combinata ai cambi di registro di cui sopra, in più di un caso può materializzare l'iconico punto interrogativo sulle nostre teste. Di fronte a un disastro del genere, vi invito a mettervi una mano sul cuore e a emettere una sentenza d'aspra condanna.

Signori della giuria, vostro onore, il mio cliente Howard e il destino del mondo è un film sgangherato, è vero, ma chi potrebbe escludere che in questo risieda la sua identità, la sua libertà creativa? L'accusa si accanisce sulla povera Beverly, interpretata peraltro da una Lea Thompson che i fan di Ritorno al futuro non hanno mai visto così sexy, meticolosa nel creare un "incrocio tra Madonna e Cindy Lauper". Ma l'accusa dimentica di dire che Tim Robbins e Jeffrey Jones sembrano aver abbracciato in modo più uniforme la scemenza dell'operazione, tanto che la loro recitazione tradisce una consapevolezza goliardica, condivisa dagli autori. Non va nemmeno dimenticato che almeno in una sequenza la miscela di quei registri si amalgama perfettamente: ci riferiamo alla scena nel diner. [Obiezione vostro onore! E' proprio quando il film si sfalda del tutto!, ndAccusa] [Respinta, è bene non soffocare alcuna sensazione, ndr]. Una sequenza in cui non si capisce proprio quale film si stia guardando: non è forse un risultato liberatorio e inaspettato per un "film per famiglie"? Davvero vi infastidisce tanto sapere che l'effetto è con ogni buona probabilità involontario? Non conta il risultato, abituati come siamo a minestre riscaldate?

Che dire poi degli effetti visivi? Non avrete di sicuro visto molti b-movie trash con gli effetti curati dall'Industrial Light & Magic, all'altezza delle migliori produzioni coeve, il non plus ultra del fotomontaggio analogico del periodo? Andiamo, il mostro finale è persino animato in stop motion da un genio veterano come Phil Tippett! [Obiezione vostro onore, gli effetti visivi hanno vinto un Razzie!, ndAccusa] [Respinta, lo sanno tutti che i Razzie son bravi a saltare sul carro dei perdenti, ndr]
Signori della giuria, vostro onore, vi chiedo di mettervi la mano sul cuore e vi lascio con questa riflessione: se Howard the Duck non fosse stato realizzato, forse la Pixar non sarebbe mai esistita, è un fatto. In seguito al flop del film, George Lucas, indebitato per la costruzione dello Skywalker Ranch, accettò un'offerta a prezzo stracciato da Steve Jobs, interessato alla sua divisione sperimentale di CGI, il Lucasfilm Graphics Group... che Steve avrebbe poi ribattezzato Pixar. Se nemmeno questo vi basta per un'assoluzione, aggiungiamo che la carriera di Willard Huyck come regista, al secondo costoso flop di fila, terminò qui. Volete emettere un'altra condanna, per infierire ancora? Assolviamo Howard e il destino del mondo, derubrichiamolo a testimonianza di un tempo che fu.

A questo punto non rimane che lasciare a voi l'arduo fardello del giudizio finale, magari rivedendo il film anche in lingua originale con sottotitoli su Amazon Prime Video (nel panico, i nostri responsabili dell'adattamento edulcorarono diverse espressioni pesanti). Deluso e ferito, George Lucas commentò che Howard e il destino del mondo sarebbe stato giudicato un capolavoro solo dopo vent'anni: ha sbagliato il calcolo di quattordici? Come giuria, avete una grande responsabilità.


Il medico della mutua: il film che Alberto Sordi ha prodotto perché nessun altro voleva farlo

Nel 1964 usciva in libreria Il medico della mutua scritto da Giuseppe d'Agata, nel 1968 arrivava nei cinema il film con Alberto Sordi. Il merito fu tutto dell'attore che acquisto i diritti del libro e ne produsse l'adattamento cinematografico.

Il medico della mutua: il film che Alberto Sordi ha prodotto perché nessun altro voleva farlo

Non tutti sono a conoscenza de Il medico della mutua, il romanzo del 1964 scritto da Giuseppe d'Agata la cui storia ha sedotto Alberto Sordi. Quel piccolo libro con una breve narrazione, in parte di denuncia e in parte grottesca, voleva isolare nel nostro pensiero la figura del dottore di famiglia in tutta la sua contraddittoria posizione professionale. Il medico della mutua vanta da un lato un'umanitaria indole la cui missione è espletata dal nobile ruolo che ricopre. Dall'altro pare innegabile che il suo personale successo sia legato alla trasformazione dei suoi privilegi in trampolini per eseguire tuffi carpiati in un bieco affarismo. Solo un medico vero poteva conoscere bene tutte le sfumature e d'Agata, infatti, lo era, ma dopo la pubblicazione per lui ci furono solo lavori da scrittore.
Il film Il medico della mutua uscì nel 1968 diretto da Luigi Zampa e fu il secondo grande successo di quella stagione, dietro Serafino di Pietro Germi e prima di C’era una volta il West di Sergio Leone. Come sappiamo, il film ebbe un seguito l’anno successivo intitolato Il prof. dott. Guido Tersilli primario della clinica Villa Celeste convenzionata con le mutue diretto da Luciano Salce.

Se il film esiste, il merito è del suo protagonista Alberto Sordi che si era incaponito sui diritti di quel libro. Il potenziale per adattare la storia per il cinema lo vedevano gli artisti, non i produttori. Luciano Salce cercò di farne un film con Ugo Tognazzi, ma Mario Cecchi Gori che ne aveva acquistato i diritti "per errore" riteneva la storia non realizzabile senza scatenare un putiferio. Qualche tempo dopo Sordi riuscì a farsi rivendere i diritti per poche lire e sarebbe stato propenso a metter mano al partafogli per produrre il film in compartecipazione con qualcun altro.

Nel libro Storia di un commediante: racconti, aneddoti e confessioni, Sordi racconta l'incontro con Dino De Laurentiis: “Lui mi guardò con aria scettica, chiamò la sua segretaria e, con la sua voce tonante, facendo una serie di scongiuri, le gridò: Liliana! Vie’ qua e dimme: se vedi il manifesto di un film che come titolo ha Il medico della mutua, tu che fai?”. “Ne vado a vedere un altro”, rispose la segretaria che, fra le altre cose, era brutta come il peccato. “L’hai sentita?”. “L’ho sentita, sì, e l’ho vista pure... ammazza quant’è brutta!!! E tu chiami la segretaria per sapere se devi fare o no un film? Ma ti rendi conto che tutti gli italiani sono mutuati?”. “Sì, ma qui c’è di mezzo un medico e, se proprio vuoi un consiglio, medici, casse da morto e funerali lasciali perdere”, mi rispose toccandosi le parti basse”.
Alla fine l'attore mise molto più del 50% per produrre Il medico della mutua insieme a Euro International e la Explorer Film 58.

Oltre all'inimitabile abilità di Sordi nel ritrarre con la sua innata simpatia anche i personaggi più spinosi e antipatici, alla regia di Zampa il cui istinto si era lasciato sospingere dal vento di contestazione del '68, alla sceneggiatura puntuale e pungente di Sergio Amidei, la riuscita del film non sarebbe stata tale se alle musiche non ci fosse stato quel grande artista di Piero Piccioni, che tanto da dato al cinema italiano e ai personaggi dell'Albertone nazionale tradotti in note su un pentagramma con acume e talento musicale. Qui sotto la celebre Marcia di Esculapio del film.


La passione esplode nel poster italiano di After 2

01 Distribution ha rilasciato oggi il poster italiano di After 2, film diretto da Roger Kumble, atteso il settembre nelle sale italiane.

Così come il primo capitolo, approdato in sala nel 2019, After 2 sarà liberamente ispirato al best-seller mondiale firmato da Anna Todd. Trovate il poster in fondo alla pagina.

AFTER 2

PRODUZIONE: Il film è stato diretto da Roger Kumble, e tratto dal best-seller mondiale di Anna Todd.

CAST: Josephine Langford (Tessa Young) e Hero Fiennes Tiffin (Hardin Scott), ma anche Dylan Sprouse, Candice King, Max Ragone, Charlie Weber, Louise Lombard, Karimah Westbrook, Rob Estes.

TRAMA: Dopo il successo del primo film, che nel 2019 ha incassato più di 6 milioni di euro al box office italiano, il 2 settembre arriva nei cinema AFTER 2, sequel basato sul secondo capitolo dei romanzi best seller di Anna Todd, con protagonisti Josephine Langford (Tessa Young) e Hero Fiennes Tiffin (Hardin Scott). Riuscirà l'amore a cancellare il passato? AFTER è la fortunata saga di libri di Anna Todd, nata online da una fanfiction, divenuta in poco tempo un impressionante fenomeno letterario young adult.

DISTRIBUZIONE: Nelle sale Italiane dal 2 settembre 2020.

IL POSTER




Nelle sale UCI Cinemas tornano Il Re Leone ed altri successi Disney

Il circuito cinematografico UCI Cinemas continua a regalare emozioni targate Disney ai propri clienti.

Da domani, 23 luglio 2020, nelle sale UCI Cinemas già riaperte dopo l'emergenza Covid-19 tornano nuovi successi animati targati Walt Disney Company Italia. Nel particolare il live-action Il Re Leone, Frozen 2 e Spie Sotto Coperture andranno ad arricchire le normali programmazioni delle sale dei multisala riaperti.

Di seguito il comunicato ufficiale UCI Cinemas.

Nel Circuito UCI Cinemas tornano i film Disney con Spie sotto copertura, Il Re Leone e Frozen 2 – Il segreto di Arendelle
Milano, 22 luglio 2020 – Dal 23 luglio nel Circuito UCI Cinemas tornano sul grande schermo tre grandi film Disney a partire da 4,90 euro: Spie sotto copertura, il lungometraggio animato che vede una superspia e un inventore geniale ma sbadato alle prese con un risvolto inaspettato; Il Re Leone, il live action del classico Disney che vede protagonista il leoncino Simba e Frozen 2 – Il segreto di Arendelle, il sequel delle avventure della Regina Elsa e di sua sorella Anna alla ricerca di una spiegazione per gli straordinari poteri di Elsa.

Il pubblico potrà assistere a questi fantastici lungometraggi nelle multisale del Circuito UCI Cinemas già riaperte: UCI Bicocca (MI), UCI Orio (BG), UCI Porta di Roma (Roma), UCI Luxe Campi Bisenzio (FI), UCI Lissone (MB), UCI Reggio Emilia, UCI Meridiana Casalecchio di Reno (BO) e UCI Romagna Savignano sul Rubicone (FC). Nelle prossime settimane sono previste ulteriori riaperture.

I tre film di Disney vanno ad aggiungersi alla normale programmazione delle multisala UCI operative che comprende anche i grandi film delle passate stagioni e rassegne dedicate per tutti gli amanti del cinema a un prezzo speciale, con biglietti a partire da 4,90 euro.

In tutte le multisala UCI riaperte sono stati introdotti i nuovi protocolli di sicurezza a salvaguardia della salute e del benessere di tutto il pubblico e dello staff, come le nuove misure di distanziamento sociale che includono limitazioni nel numero di posti disponibili per ogni spettacolo e la garanzia di avere delle poltrone vuote tra gli spettatori. Sono state inoltre adottate misure speciali affinché il percorso all’interno del cinema possa avvenire senza alcun tipo di contatto diretto e infine sono state potenziate le procedure di pulizia, con interventi più regolari.

Per ulteriori informazioni sui protocolli di sicurezza visitare il sito: www.ucicinemas.it/siamocinemapiusicuri.

UCI Cinemas coglie questa occasione per dare il bentornato ai clienti affezionati e ringraziarli per la loro pazienza e comprensione durante questo periodo difficile, confermando che nel corso delle prossime settimane è prevista la riapertura delle altre multisala del Circuito.


DUNE, TIMOTHÉE CHALAMET HA GIÀ OTTIME PROBABILITÀ DI ESSERE CANDIDATO AGLI OSCAR 2021

Anche se molti film quali Bloodshot o L'Uomo Invisibile si sono visti costretti a un'uscita in Video on Demand e molti altri e più importanti blockbuster come 007 No Time To Die o Fast & Furious 9 sono stati posticipati di un intero anno, il 2020 dovrebbe ancora vedere l'uscita in sala di Tenet, Black Widow e Dune.

In riferimento al nuovo adattamento cinematografico del romanzo fantascientifico di Frank Herbert diretto da Denis Villeneuve, un nuovo sondaggio lanciato recentemente online ha dato un interessante risultato circo il suo attore protagonista, Timothée Chalamet, che ricordiamo interpreterà nel film il Principe Paul Atreides.

Stando infatti alle persone che hanno partecipato a questo curioso sondaggio indetto da Gold Derby, il 37% dei votanti ha ritenuto che Chalamet meritasse una vittoria agli Oscar 2021 nella categoria Miglior Attore Protagonista, in largo anticipo sui tempi e senza conoscere ovviamente gli effettivi sfidanti né avendo la certezza di un eventuale candidatura dell'interprete.

Al secondo posto Benedict Cumbrbatch con il 19% dei voti e terzo Matt Damon con l'11%. Per Chalamet, dovesse davvero arrivare la nomination per Dune, si tratterebbe della seconda nella sua ancora giovane carriera dopo quella ricevuta nel 2018 per Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino, dove ha interpretato Elio Perlman.

Vi ricordiamo che Dune uscirà nelle sale cinematografiche americane il 18 dicembre 2020.


AVATAR 2, JAMES CAMERON ORGOGLIOSO: 'LA QUALITÀ È IMPRESSIONANTE'

I genitori hanno sempre un occhio di riguardo per i propri figli, è risaputo: quando il genitore in questione è un certo James Cameron ed ha messo al mondo una prole che conta tra i suoi ranghi Titanic, Terminator e Avatar, un po' di fiducia crediamo gli vada concessa.

Insomma, per dirla in parole povere: se Cameron si dice incredibilmente soddisfatto del lavoro che lui e il suo team stanno svolgendo su Avatar 2, non possiamo far altro che credergli e aspettarci grandi cose da questo primo sequel del film del 2009.

Il nostro discorso non è ovviamente casuale, ma arriva in seguito alle parole di entusiasmo giunte dal regista stesso: "Ho a che fare con le immagini di questo mondo ogni singolo giorno e ci sono momenti in cui le guardo e penso: 'È davvero fantastico'. E con ciò giuro di non starmi dando delle pacche sulle spalle da solo" si è espresso Cameron.

Insomma, un commento estremamente ottimista che alza inevitabilmente l'asticella delle aspettative per un film sul quale già grava un peso non da poco, vista l'importanza che ha rivestito il suo predecessore nell'utilizzo della tecnologia nel cinema. A proposito di immagini, ecco una nuova, fantastica foto dal set di Avatar 2; su James Cameron, invece, c'è stata un po' di burrasca dopo la ripresa dei lavori su Avatar 2 nel post-lockdown.


NEW AVENGERS: UN FAN POSTER IMMAGINA LA NUOVA FORMAZIONE DEI VENDICATORI

Terminata la grandiosa ed epica Infinity Saga con lo spettacolare Avengers: Endgame, i fan del Marvel Cinematic Universe non aspettano altro che vedere in sala il film apripista della Fase 4 del MCU, il Black Widow di Cate Shortland, così da entrare nel vivo del prossimo percorso cinematografico del grande progetto Marvel.

Quello che sappiamo per certo è che con la morte di Iron Man (Robert Downey Jr), l'addio di Captain America (Chris Evans) e la tragica scomparsa di Vedova Nera (Scarlett Johansson), le fila dei Vendicatori hanno perso la metà degli Avengers originali, bisognosi dunque di rimpinguare quelle posizioni ora scoperte.

Non è ancora chiaro chi si aggiungerà e quale sarà l'effettiva nuova formazione, ma in attesa di scoprirlo l'artista web Psychboz ha voluto condividere via Instagram un suo fan poster proprio dedicato ai Nuovi Vendicatori e la formazione da lui immaginata. Tra questi troviamo al centro Thor affiancato da Falcon e Doctor Strange. Sotto di loro Captain Marvel e ai suoi lati Occhio di Falco e la Potente Thor di Natalie Portman, entrambi seguiti verso l'esterno della composizione da Black Panther, Star-Lord, Ant-Man e Hulk a sinistra e Scarlet Witch, Gamora, Groot, Rocket Raccoon e Wasp a destra.

A troneggiare su tutti è la figura gigantesca e in penombra di quello che potrebbe essere il prossimo grande villain del MCU, Galactus.


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STAR WARS: IL SUCCESSO DELLA COLONNA SONORA? QUESTIONE DI FORTUNA, SECONDO JOHN WILLIAMS

John Williams è un genio assoluto ed è riuscito ad imporsi come uno dei compositori più influenti dei nostri tempi grazie al suo contributo in film come Star Wars, Indiana Jones, Jurassic Park ed Harry Potter. Eppure non sembra disposto a prendersi tutto il merito per ciò che ha fatto.

Il grande musicista, in un'intervista per The New Yorker, ha rivelato di essere grato per le opportunità ricevute, ma di essere stato in qualche modo fortunato: "Lavorare a questi film, così come tutta la mia carriera, è stato un viaggio incredibile. Diventare un compositore di colonne sonore professionale non è mai stato un obbiettivo che ho perseguito intenzionalmente, neanche per la scrittura della musica dei nove film di Star Wars in più di 40 anni. È successo e basta. Devo dirvelo, tutto questo è stato il risultato di una benevola casualità, che spesso contribuisce a creare le cose più belle della vita".

La vanità non sembra essere un difetto di Williams, vincitore del Premio Oscar per ben cinque volte grazie alle musiche scritte per film come Lo Squalo, Star Wars: Una Nuova Speranza ed E.T., L'extraterrestre. Fortuna o meno, le sue colonne sonore sono conosciute in tutto il mondo e probabilmente certi film non sarebbero gli stessi senza quei mitici tappeti musicali.

Per quanto riguarda Star Wars, ha poi dichiarato qualcosa di interessante, con la solita modestia che lo contraddistingue: "Credo che la fanfara che c'è all'inizio sia stata l'ultima cosa che ho composto. Forse è persino troppo pomposa, non lo so. Le biscrome che suonano i tromboni sono difficili da digerire in quella tonalità. E anche le note alte delle trombe!".

A presentare John Williams a George Lucas fu proprio Steven Spielberg: tre titani che ebbero modo di collaborare per diversi film. Per quanto riguarda Star Wars, Williams ha potuto comporre le musiche con gioia fino a The Rise of Skywalker, e ha avuto persino un cameo nel film di JJ Abrams.
 
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