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Triplethor
view post Posted on 1/8/2020, 13:32 by: Triplethor
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SABATO

01/08/2020



DAVE BAUTISTA CONFERMA CHE NON SARÀ BANE IN THE BATMAN

Bane è già apparso due volte sul grande schermo, ma i fan attendono ancora di vederne una trasposizione fedele ai fumetti: la versione di Batman e Robin era piuttosto ridicola, un bruto senza cervello; mentre quella de Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno era filtrata dallo sguardo “realistico” di Christopher Nolan.

Molti sperano che sia Dave Bautista a interpretare il supercattivo nel DC Extended Universe, e per un po’ di tempo si è parlato della possibilità che comparisse in The Suicide Squad, dato che James Gunn gli ha già affidato il ruolo di Drax in Guardiani della Galassia. Anche The Batman era sul piatto, essendo così ricco di avversari dell’Uomo Pipistrello.

Lo stesso Dave Bautista ha però smentito queste voci. L’ha detto a malincuore, dicendo chiaramente di aver fatto del suo meglio: è quindi possibile che ci abbia provato, ma non conosciamo i dettagli in proposito.

Chissà, magari in futuro gli verrà data questa possibilità. Intanto sappiamo che The Batman potrebbe tornare sul set in settembre per continuare le riprese, mentre l’uscita è fissata per il 1 ottobre 2021 nelle sale americane. All’evento DC FanDome del 22 agosto probabilmente scopriremo qualcosa di più.

Vi terremo aggiornati.


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ROB LETTERMAN (DETECTIVE PIKACHU) DIRIGERÀ BEYOND GOOD & EVIL PER NETFLIX

Dopo Tom Clancy’s The Division, Netflix mette in cantiere un altro adattamento di un videogioco Ubisoft: The Hollywood Reporter segnala infatti che Rob Letterman dirigerà Beyond Good & Evil per il colosso dello streaming, con lo studio Ubisoft Film & Television alla produzione.

Il film ibriderà riprese dal vivo e CGI, una commistione che il cineasta hawaiano conosce bene: ha infatti curato la regia de I fantastici viaggi di Gulliver, Piccoli brividi e Detective Pikachu, dove live-action e personaggi digitali (soprattutto nella trasposizione dei Pokémon) sono la norma.

Netflix e Letterman stanno cercando uno sceneggiatore che adatti il gioco, mentre Jason Altman e Margaret Boykin si occuperanno della produzione.

La trama del gioco
Ambientato nel XXV secolo sul pianeta Hillys, Beyond Good & Evil racconta la storia di Jade e del suo zio adottivo Pey’j, un maiale antropomorfo. Da anni il pianeta è sotto l’attacco dei Dom’Z, stirpe aliena che rapisce gli esseri umani per assorbirne l’energia spirituale – lo Psico-Karma – e vivere più a lungo. Mentre l’esercito mercenario preposto a difendere Hillys si comporta in maniera sospetta e non interviene mai nel momento giusto, Jade e Pey’j gestiscono un orfanotrofio per bambini i cui genitori sono stati rapiti dai Dom’Z. Toccherà a loro sventare una cospirazione che coinvolge anche le alte sfere del governo.

Beyond Good & Evil uscì nel 2003 con il plauso della critica. Non ebbe grande successo commerciale, ma nel tempo si guadagnò una nutrita schiera di fan, diventando un cult. Un sequel fu annunciato nel 2008, e il teaser suscitò grande entusiasmo, ma poi non se ne fece più nulla. Il progetto riemerse all’E3 del 2017 (sotto forma di prequel) con un altro teaser: probabilmente uscirà sulle console di nuova generazione, ma una data non è disponibile.

Ubisoft Film & Television ha diversi progetti in fase di sviluppo. Oltre ai sopracitati Beyond Good & Evil e Tom Clancy’s The Division, ci sono anche Tom Clancy’s Ghost Recon, Rabbids, Just Dance e Werewolves Within. Vi terremo aggiornati.


Nel settimo venerdì di riapertura Gli anni più belli è tornato in cima alla top 10, seguito da Cena con Delitto – Knives Out e da 1917.
Ecco la Top 10. Per un’analisi più approfondita vi rimandiamo all’articolo pubblicato su Cingeuru.it.


Box Office Italia – VENERDÌ 31 LUGLIO 2020
GLI ANNI PIU’ BELLI – € 8.831 (1.601) 29 copie / 305 media – Tot. € 5.540.772 (885.881)
CENA CON DELITTO: KNIVES OUT – € 3.691 (737) 13/284 – Tot. € 5.128.421 (778.890)
1917 – € 2.171 (390) 7/310 – Tot. € 6.639.577 (1.025.765)
FAVOLACCE – € 1.874 (294) 11/170 – Tot. € 126.937 (21.724)
PARASITE – € 1.750 (346) 23/76 – Tot. € 5.673.804 (891.080)
ODIO L’ESTATE – € 1.660 (297) 10/166 – Tot. € 7.479.302 (1.152.067)
IL TRADITORE – € 1.655 (384) 2/827 – Tot. € 4.834.715 (776.034)
I MISERABILI – € 1.533 (269) 13/118 – Tot. € 120.261 (21.527)
LA BELLE EPOQUE – € 1.490 (345) 5/298 – Tot. € 1.604.839 (262.800)
THE FAREWELL: UNA BUGIA BUONA – € 1.321 (280) 5/264 – Tot. € 485.805 (79.607)


ANDY PARK SVELA UN ALTRO LOOK ALTERNATIVO DEL BARONE ZEMO IN CIVIL WAR

Il bravissimo Andy Park ha svelato un altro concept art inutilizzato di Captain America: Civil War che mostra un costume alternativo del Barone Zemo.

Come sappiamo, i Marvel Studios e i fratelli Russo hanno preferito non dare a Zemo la sua caratteristica maschera viola, che però sarà presente in The Falcon and the Winter Soldier. In fase preliminare sono state però considerate varie opzioni: il disegno che abbiamo visto lunedì scorso aveva tratti più “moderni”, soprattutto in virtù della corazza, mentre questo è più tradizionale. Non a caso, Zemo impugna una spada, e la maschera è meno aderente.

Comunque, Daniel Brühl indosserà il passamontagna viola nella serie per Disney+, ma non sappiamo cosa lo spingerà a celare il suo volto (né per quale motivo sia in libertà). The Falcon and the Winter Soldier arriverà in autunno sulla piattaforma on-line. Intanto, potrete vedere l’immagine qui di seguito.

Tra gli sceneggiatori ci sono Malcolm Spellman (Matrimonio in famiglia, Empire) e Derek Kolstad (John Wick). La regia, invece, sarà interamente curata da Kari Skogland, veterana del piccolo schermo che ha diretto puntate de I Borgia, Vikings, Penny Dreadful, Fear the Walking Dead, House of Cards, The Americans, The Punisher, The Walking Dead, The Handmaid’s Tale e molte altre serie; per The Handmaid’s Tale è stata anche candidata a un Emmy.

Anthony Mackie e Sebastian Stan tornano nel ruolo di Sam Wilson / Falcon e Bucky Barnes / Soldato d’Inverno. Anche Emily VanCamp (Sharon Carter) e Daniel Brühl (Barone Zemo) fanno parte nel cast della miniserie: i loro personaggi sono apparsi in Captain America: Civil War, ma Sharon è stata introdotta nel film precedente, The Winter Soldier. Wyatt Russell farà il suo debutto nel ruolo di John Walker, noto nei fumetti anche come U.S. Agent. Nel cast anche Adepero Oduye, Desmond Chiam, Miki Ishikawa, Noah Mills, Clé Bennett, Carl Lumbly e forse Erin Kellyman.

Per supportare la piattaforma Disney+, la Casa di Topolino spingerà molto sulle serie tv dei Marvel Studios, che saranno Loki, WandaVision, The Falcon and the Winter Soldier, Hawkeye, What If…?, She-Hulk, Ms. Marvel e Moon Knight.

Kevin Feige le ha paragonate ai cortometraggi Marvel One Shot, poiché consentiranno di spostare l’attenzione su personaggi che solitamente non hanno un ruolo da protagonisti. Le miniserie oscilleranno tutte fra 6 e 8 episodi.


Il concept art di Andy Park

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LEONE FILM GROUP LANCIA LOTUS FACTORY, PER PRODURRE FILM E SERIE TV DI GENERE IN ITALIA

Si dice spesso che i generi in Italia fanno fatica a decollare, ma soprattutto a essere prodotti. La nuova impresa di Leone Film Group e Lotus Production, Lotus Factory, sembra pensata apposta per rimediare a questo. Si tratta di un reparto specializzato nella creazione di progetti di genere per il cinema e la TV. Che, nelle intenzioni, dovrebbe attirare nel nostro paese talenti internazionali.

Marco Belardi, capo di Lotus, ha detto a Variety: “Abbiamo intenzione di fare film di generi diversi da quelli che normalmente vengono prodotti in Italia”, ovvero “drammi, commedie e l’occasionale noir”. Ad esempio i prodotti per famiglie, che secondo Belardi mancano decisamente nel panorama italiano.

Tra i progetti che Lotus Factory sta preparando ce ne sono due che cadono proprio in questo filone. Da un lato una serie live action incentrata sulle origini di Babbo Natale, per la quale Belardi ha reclutato lo sceneggiatore di Ratatouille, Jim Capobianco, e quello de La bella e la bestia, Robert Lence. L’idea viene da Nicola Abbatangelo, giovane regista che Belardi ha assunto come direttore creativo. Abbatangelo sta scrivendo la serie con Capobianco, Lence e Fabio Guaglione, regista di Mine. Il progetto verrà proposto alle piattaforme streaming.

L’altro progetto per famiglie è Fear Tales, un film d’animazione incentrato sulle “avventure del ragazzo più pauroso al mondo e del suo più grande amico: la paura stessa”. A occuparsi di questo progetto sarà l’animatore brasiliano Sandro Cleuzo (Il ritorno di Mary Poppins).

Ma in fase di sviluppo ci sono anche una “trilogia distopica” e film horror, thriller e action. L’intenzione è anche quella di creare workshop in cui professionisti internazionali possano condividere la propria esperienza, e che possano anche essere utilizzati per scoprire nuovi talenti.

Nel frattempo, Lotus Production si prepara a iniziare la lavorazione di Colt, western di Stefano Sollima (scritto da Dennis Lehane) basato su un’idea di Sergio Leone. Il film sarà girato in inglese e composto da una serie di segmenti, ciascuno dedicato al nuovo possessore di una pistola, che viene passata di mano in mano nel vecchio West. Colt sarà co-prodotto da The Apartment di Lorenzo Mieli. Le riprese dovrebbero partire a gennaio tra Canada, Bulgaria e Italia.


SCREAM 5: CONFERMATO IL RITORNO DI COURTENEY COX

Un paio di mesi fa abbiamo saputo che David Arquette sarebbe tornato nel quinto capitolo – nonché reboot – di Scream, e ora veniamo a sapere che anche Courteney Cox tornerà. L’ex moglie di David Arquette riprenderà dunque il ruolo della giornalista Gale Weathers-Riley, moglie dello sceriffo Dewey Riley interpretato proprio dall’attore.

Cox è finora il secondo interprete classico a essere confermato ufficialmente. Neve Campbell ha lasciato intendere di essere in trattative, ma per ora non c’è conferma. James Vanderbilt (Zodiac, The Amazing Spider-Man) e Guy Busick (Finché morte non ci separi) hanno scritto la sceneggiatura, che presumibilmente mettere l’uno contro l’altra Ghostface e una nuova generazione di teenager. La trama dovrebbe seguire “una donna che torna alla sua cittadina natale per tentare di scoprire che stia commettendo una serie di violenti crimini”.

Gli autori
Scream 5 sarà diretto da Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett, registi di Finché morte non ci separi. I due compongono, insieme a Chad Villella, il collettivo Radio Silence. I registi hanno dichiarato in precedenza:

È impossibile esprimere pienamente quanto l’opera di Wes Craven, e i film di Scream in particolare, abbiano significato per noi come fan e ci abbiano influenzato come autori. Le incredibili storie di Kevin Williamson ci hanno intrattenuti e ispirati per decenni e siamo incredibilmente onorati di avere l’opportunità di essere parte del mondo cinematografico che Wes e Kevin hanno creato insieme con tale intelligenza. La fantastica sceneggiatura di Jamie e Guy rende giustizia alla saga e siamo felici di portare in vita questo nuovo capitolo di Scream.


Avatar: James Cameron mostra tre scene del sequel alla troupe!

La produzione dei sequel di Avatar è iniziata ormai da diverso tempo, e dopo il lockdown le riprese sono riiniziate. Ecco quindi che non stupisce che James Cameron e il suo team abbiano già delle scene pronte.
Il regista ha deciso di mostrare parte di questo materiale, per la precisione tre sequenze con effetti visivi quasi definitivi e tutto, agli attori e ai membri della troupe che si trovano in Nuova Zelanda per le riprese… due anni e mezzo prima che Avatar 2 arrivi al cinema.

“Jim ha radunato la troupe per mostrare loro tre scene con gli effetti visivi della Weta Digital quasi ultimati,” scrive Landau su Instagram. “Tutti erano entusiasti, e dopo erano gasatissimi di tornare al lavoro. Non vedo l’ora che possiate vedere queste scene anche voi”.

Nella foto vediamo la troupe davanti a un gigantesco schermo LED in uno dei grandi teatri di posa dove viene realizzato il film.

www.instagram.com/p/CDUhBKqJpuT/?utm_source=ig_embed

Ricordiamo che l’emergenza Coronavirus ha costretto la produzione a interrompersi per alcuni mesi. Le riprese in Nuova Zelanda sono riiniziate, ma la Lightstorm Entertainment ha chiesto alla Disney di rinviare i quattro sequel di un anno perchè attualmente è ancora impossibile far ripartire la produzione virtuale in California.

I quattro sequel di Avatar sono in lavorazione dal 2017, ognuno avrà un budget di circa 250 milioni di dollari.

Secondo la nuova scaletta di produzione, la lavorazione di Avatar 2 e Avatar 3 dovrebbe proseguirà fino al 2021, con l’uscita di Avatar 2 fissata per il 16 dicembre 2022, Avatar 3 il 20 dicembre 2023, Avatar 4 il 18 dicembre 2026 e Avatar 5 il 22 dicembre 2028.


Batman: Death In The Family, ecco il trailer del film animato interattivo

La DC, tramite IGN, ha diffuso in rete il primo trailer di Batman: Death In The Family, film animato interattivo diretto e prodotto da Brandon Vietti e ispirato alla nota run fumettistica “Batman: Una morte in famiglia”.
L’opera, come già detto, sarà interattiva (nello stile della puntata di Black Mirror “Bandersnatch”) e permetterà agli spettatori di rivivere alcune sequenze di “Batman: Under the Red Hood” con la possibilità di “cambiare” gli eventi attraverso varie scelte.

Nel cast vocale troviamo Bruce Greenwood (The Resident, Star Trek, iRobot), Vincent Martella (Phineas and Ferb), John DiMaggio (Futurama, Adventure Time), Zehra Fazal (Young Justice) e Gary Cole (Veep).

Il film sarà disponibile negli Stati Uniti in home video da questo autunno in una data ancora non specificata. Potete vedere il trailer nella parte superiore della pagina.

Qua sotto trovate la descrizione dell’albo di Batman: Una morte in famiglia:

Jason Todd, il secondo Robin, è partito alla ricerca di sua madre. Costretto a ignorare la crescente minaccia di Joker, Batman deve trovare il suo compagno prima che sia troppo tardi. Ma l’irruenza del giovane sta per portarlo a fare i conti col proprio destino…




ROBERTO BAGGIO, NETFLIX GIRERÀ IL FILM IN TRENTINO, MA È POLEMICA

Il Divin Codino il film prodotto da Netflix sulla vita di Roberto Baggio sarà girato in Trentino, la notizia ha scatenato la reazione di Vladimiro Riva che rappresenta la Vicenza Film Commission: "Cosa c'entra quella terra con la sua vita?". Il campione azzurro, consulente all'intera produzione ha preferito non intervenire nella polemica.

A fine agosto inizieranno le riprese del film sulla vita del campione vicentino Roberto Baggio e la produzione ha deciso di girare Il Divin Codino in Trentino, dove sono iniziate anche le audizioni per il casting per comparse e calciatori.
La decisione di girare il film in Trentino ha deluso Vladimiro Riva, rappresentante della Vicenza Film Commission, che ha rilasciato alcune dichiarazioni al Corriere della Sera: "Hanno scritto che sono arrabbiato. Ma la parola giusta è deluso. Non credo che Roberto abbia mai fatto una sola partita in quella regione. Forse non c'è stato neanche in ritiro. Cosa c'entra quella terra con la sua vita? Una follia. Non capisco come Roberto abbia potuto dare il suo assenso. Sono deluso, ecco tutto".

La polemica è anche politica, questo perché la Film Commission del trentino è molto attiva ad offrire dei finanziamenti o incentivi per garantirsi le produzioni cinematografiche: "Questa è una questione che può far arrabbiare la gente veneta. Con l'autonomia speciale di cui gode, il Trentino dispone di risorse che noi non possiamo raggiungere", sostiene Riva supportato dal Presidente del Coni Veneto Gianfranco Bardelle che arriva a dire: "È una mancanza di rispetto per Vicenza, le radici e la nostra cultura sportiva.

Giampaolo Pedrotti, presidente della Film Commission di Trento respinge le polemiche al mittente, sostenendo che il Trentino ha "elargito un finanziamento di soli 200 mila euro". Pedrotti dalle pagine del Corriere sostiene che la carta vincente del Trentino è la professionalità: "La verità è che offriamo validissime condizioni in termini di maestranze e capacità professionali. Ci sono i location-manager che trovano gli ambienti adatti. Se la regia ha scelto il nostro territorio significa che le condizioni ambientali sono soddisfacenti. Ci sarà un motivo se son venuti qui personaggi come Tornatore e Scamarcio? Siamo sul mercato".

Una polemica che come abbiamo detto sembra essere piu politica che sentimentale, forse per questo motivo Roberto Baggio non è intervenuto: 'il divino' in quanto tale preferisce giustamente non immischiarsi in faccende troppo terrene. Il film sarà diretto da Letizia Lamartire: "È la storia di un uomo umile con un talento smisurato - racconta la regista che per Netflix ha diretto alcuni episodi della serie Baby - che con le sue giocate ha cambiato il calcio italiano. Racconteremo anche il percorso di una persona che attraverso le sofferenze personali ha raggiunto grandi trionfi in campo".




BASIC INSTINCT, SU NETFLIX IN STREAMING DA OGGI

Inizia agosto e il catalogo di Netflix si fa sempre più ricco e hot grazie a un film che continua a far chiacchierare a quasi 30 anni dalla sua uscita: ad arrivare in streaming oggi è Basic Instinct, il thriller con Sharon Stone e Michael Douglas!

La rockstar Johnny Boz viene trovato morto nel suo letto, ucciso con un rompighiaccio. Il detective Nick Curran, che ha un passato di droga ed alcolismo ormai superato, si occupa del caso. I primi sospetti cadono su Catherine Tramell, una bella ed affascinante scrittrice che era stata vista diverse volte in compagnia di Johnny Boz. La psichiatra Beth Gardner, che è anche l'ex ragazza di Nick, scopre che il delitto di Johnny è identico ad uno descritto in uno dei romanzi della Tramell..

Basic Instinct, da sempre molto criticato e molto apprezzato, ha fatto un po' breccia nei critici e negli esperti del settore hollywoodiano, tanto da ottenere due nomination agli Oscar del 1993 (Miglior Colonna Sonora di Jerry Goldsmit e Miglior Montaggio di Frank J. Urioste) e due ai Golden Globes dello stesso anno (Miglior Montaggio e Migliore Attrice Protagonista per Sharon Stone). Ma anche il pubblico ne è stato particolarmente catturato: il thriller aveva un budget stimato di circa 49 milioni di dollari, che è stato ripagato da un incasso internazionale di oltre 350 milioni. Numeri che hanno permesso l'arrivo del meno apprezzato sequel Basic Instinct 2, datato 2006.

Basic Instinct è solo l'ultima di tante novità in catalogo ad agosto 2020 su Netflix, che anche questo mese ha messo a disposizione degli utenti nuove attese serie tv, saghe memorabili e grandi cult.


TWILIGHT, CATHERINE HARDWICKE: "UN FILM DI MIDNIGHT SUN? SAREBBE INTERESSANTE"

La saga di Twilight ritornerà protagonista con Midnight Sun, il romanzo di Stephenie Meyer che racconterà la storia dal punto di vista di Edward e Catherine Hardwicke ha rivelato se sarebbe interessata a realizzare un film.
La regista ha firmato solo il primo capitolo della storia d'amore tra il vampiro e Bella Swan, tuttavia ha gettato le basi per un successo cinematografico in tutto il mondo.

Catherine Hardwicke, intervistata da Entertainment Weekly, ha rivelato: "Realizzare un film di Midnight Sun sarebbe divertente. Sarebbe affascinante".
Adattare il nuovo romanzo scritto da Stephenie Meyer sarebbe però molto complicato: "Robert Pattinson è Batman ora... E Kristen Stewart è coinvolta in un milione di progetti meravigliosi...Chi sa cosa potrebbe accadere?".
Le due star di Twilight, inoltre, difficilmente accetterebbero di riprendere il ruolo del vampiro centenario Edward Cullen e della giovane studentessa Isabella Swan. Robert e Kristen, in più occasioni, hanno preso le distanze dalla saga.

Stephenie Meyer aveva iniziato a scrivere Midnight Sun un decennio fa e aveva abbandonato il progetto dopo che la bozza di alcuni capitoli era stata pubblicata online senza il suo permesso.
I fan si stanno chiedendo inoltre se il libro darà vita a nuovi progetti come altri volumi o adattamenti cinematografici o televisivi.


IL TOCCO DEL MALE: DENZEL WASHINGTON SCOPRÌ UNO STRANO DETTAGLIO SULLE SCARPE DEI POLIZIOTTI

Per prepararsi per il suo ruolo ne Il tocco del male, Denzel Washington ha passato alcuni giorni con degli investigatori al fine di osservare il loro comportamento ed assorbire il loro manierismo. Durante una di queste nottate passate con le forze dell'ordine l'attore scoprì una particolarità molto interessante.

Washington venne a sapere che alcuni poliziotti portavano un secondo paio di scarpe nel bagagliaio delle loro macchine mentre erano in servizio, dato che le scarpe che indossavano, di tanto in tanto, si ricoprivano di sangue a causa di sanguinose scene del crimine in cui si imbattevano fin troppo spesso.

L'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes riferisce che il 40% dei critici dà al film una recensione positiva basata su 57 recensioni, un critico ha dichiarato: "Ha una premessa interessante. Sfortunatamente è solo un riciclo di vecchi materiali, e non così elettrizzante."

Janet Maslin del New York Times lo ha definito "Un incubo elegante ma davvero inverosimile, Washington ha il compito quasi impossibile di mettere insieme un quadro contorto che è solo intermittente in modo intermittente e poco coinvolgente emotivamente o intellettualmente."


IL GIUSTIZIERE DELLA NOTTE 3: IL SONDAGGIO IMBARAZZANTE CHE PORTÒ ALLA MODIFICA DEL TITOLO

Secondo il libro "Bronson's Loose" di Paul Talbot, il titolo originale Il giustiziere della notte III fu cambiato in Il giustiziere della notte 3 perché la Cannon Group, Inc, dopo aver condotto un sondaggio, ha scoperto un dato a dir poco sconcertante a proposito della popolazione americana.

Secondo il sondaggio, quasi la metà degli americani non sa leggere numeri romani. I critici non hanno apprezzato questo film e, secondo quanto riferito, la pellicola è stata fatta uscire in anticipo per capitalizzare sugli eventi relativi al "vigilante" della metropolitana del 1984, che hanno avuto luogo a New York City, quando quattro uomini hanno tentato di derubare Bernhard Goetz.

A causa della fretta, il colore della versione finale della pellicola era imperfetto e danneggiato nelle ultime scene. Il film ha incassato 10 milioni di dollari dopo i suoi primi dieci giorni di uscita. Charles Bronson raramente concedeva interviste o commentava i suoi stessi film. Tuttavia, l'attore disse di essere isnoddisfatto di questo film più di una volta.

Charles Bronson usa una Wildey .475 Magnum in questo film: la sua pistola personale nella vita reale; fu lui a suggerirlo come mezzo per rendere unico il film. In un'intervista del 2005 Wildey Moore, ideatore della pistola e consulente tecnico della produzione, ha affermato che le vendite dell'arma aumentano ogni volta che questo film viene trasmesso dalla televisione via cavo.


SORVEGLIATO SPECIALE: IL FILM CON SYLVESTER STALLONE CHE "NON AVEVA UNA SCENEGGIATURA"

Durante un'intervista del 2005 con Harvey F. Chartrand per Shock Cinema, John Flynn, il regista di Sorvegliato speciale, pellicola che vede Sylvester Stallone nei panni di Frank Leone, ha parlato estensivamente della sceneggiatura e delle peripezie che è stato costretto ad affrontare.

Flynn ha dichiarato: "Sorvegliato speciale è una lezione su come vengono realizzati i film di Hollywood. Stallone era disponibile per un certo lasso di tempo, Larry Gordon aveva in mano una terribile sceneggiatura ambientata in una prigione. Stallone chiama James Woods e chiede all'attore se sono bravo come regista."

"Woods gli dice che dovrebbe lavorare con me, quindi ora abbiamo un regista e una star, ma nessuna sceneggiatura. Tutto ciò che abbiamo è un tema: un uomo che fugge da una prigione. Quindi assumiamo Jeb Stuart, che era allora uno degli scrittori più famosi di Hollywood, per riscrivere la sceneggiatura e partiamo alla ricerca di luoghi carcerari." Ha continuato il regista.

"Dopo qualche settimana torniamo tutti a New York City e ci spostiamo in un hotel dove Larry obbliga Jeb ed Henry Rosenbaum a scrivere una sceneggiatura in pochissimo tempo; i due stavano scrivendo la sceneggiatura mentre stavamo girando il film. Stallone è un attore intelligente e molto sottovalutato. Sapeva sempre inventarsi una battuta migliore di quelle scritte nel copione, è un gran lavoratore. Non ho avuto nessun problema a lavorare con lui." Ha concluso Flynn.




SENTI CHI PARLA: BRUCE WILLIS E PAOLO VILLAGGIO, LE DUE VOCI DEL BAMBINO NEL FILM

Il bambino protagonista di Senti chi parla, nella versione originale in lingua inglese, è doppiato da Bruce Willis, stella del cinema hollywoodiana, mentre in italiano è doppiato dal leggendario Paolo Villaggio. La pellicola del 1989 fu diretta da Amy Heckerling e interpretata da John Travolta e Kirstie Alley.

Inizialmente, Robin Williams fu preso in considerazione dai produttori per la voce di Mikey ma l'agente dell'attore voleva troppi soldi: più del doppio del budget di produzione del film. Tuttavia, Williams avrebbe in seguito recitato con John Travolta nel film Disney Daddy Sitter.

Il film ha ricevuto recensioni contrastanti: su Rotten Tomatoes ha un punteggio del 56% basato su 36 recensioni, con una valutazione media di 5.07. Un critico cinematografico americano ha dichiarato: "il film ha un certo fascino grazie alle sue affabili star e alla regia energetica di Amy Heckerling, ma una stupida sceneggiatura non consente a l'intelligenza di respirare."

John Travolta e Bruce Willis invece apparvero insieme sullo schermo in Pulp Fiction nel 1994. Dopo i titoli di coda di Senti chi parla si vede una scena immaginata da Mollie, in cui ci viene mostrata parte della nascita della sorella di Mickey, Julie, che comparirà poi in Senti chi parla 2 e in Senti chi parla adesso!.


JASON BATEMAN SARÀ IL REGISTA DI HERE COMES THE FLOOD?

Jason Bateman potrebbe essere il regista, e forse protagonista, del film Netflix intitolato Here Comes the Flood, proseguendo quindi la sua collaborazione con la piattaforma di streaming dopo il successo di Ozark.
Per ora l'attore è impegnato nelle prime fasi della negoziazione, tuttavia le fonti di Deadline sostengono che l'accordo potrebbe essere vicino.

Simon Kinberg ha scritto la sceneggiatura del film Here Comes the Flood in cui una storia d'amore si intreccia con un crimine che complica la situazione.
Jason Bateman, se firmerà il contratto, dovrebbe essere coinvolto come regista e produttore, e potenzialmente membro del cast.

La star, molto attivo nel campo televisivo, potrebbe tornare dietro la macchina da presa di un lungometraggio dopo Bad Words e La famiglia Fang.
Jason Bateman sarà invece coinvolto come produttore in occasione dell'adattamento del romanzo The Girls I've Been che avrà come protagonista l'attrice Millie Bobby Brown.


Rebecca: prime foto e data di uscita del film Netflix, con Lily James

Il Daily Mail ha rilasciato le prime foto che ritraggono Armie Hammer, Lily James e Kristin Scott Thomas in Rebecca diretto da Ben Wheatley. Il film debutterà su Netflix il 21 Ottobre.

Rebecca non è un remake dell’omonimo film di Alfred Hitchcock del 1940, ma è comunque basato sullo stesso romanzo di Daphne du Maurier. Al centro della storia c'è giovane sposina, interpretata da Lily James, che visita l’imponente tenuta di famiglia di suo marito su una desolata costiera inglese, dove si ritrova a combattere l’ombra della sua prima moglie morta.

La sceneggiatura è a cura di Jane Goldman, con la collaborazione di Joe Shrapnel e Anna Waterhouse. Nel cast troviamo anche Ann Dowd, Keeley Hawes, Ben Crompton, Sam Riley.

LE PRIME FOTO




MAD MAX: FURY ROAD, CHARLIZE THERON SI TRASFORMA IN FURIOSA NEL VIDEO DELLA RASATURA

La Furiosa di Charlize Theron ha lasciato il segno non solo con il suo mostruoso cingolato del deserto, ma anche nella memoria del franchise post-apocalittico. Adesso l'attrice ha condiviso il video inedito della fatidica rasatura con cui abbracciò uno dei suoi ruoli più famosi.

Il dietro le quinte è stato rivelato poche ore fa in occasione della proiezione speciale di Mad Max: Fury Road in un drive-in: nelle immagini possiamo chiaramente vedere la Theron rasarsi i capelli quasi del tutto e, ovviamente, non mancano i commenti sbigottiti ed entusiasti dell'attrice e degli amici presenti. La musica drammatica in sottofondo da anche un tono decisamente epico alla genesi di Furiosa, non trovate?

"In onore della proiezione al drive-in di Mad Max di stasera, ecco un momento speciale di Charlize Theron e che ha segnato il punto di non ritorno nella nascita di Furiosa", ha scritto l'attrice sul suo profilo Instagram, ringraziando poi gli organizzatori della proiezione sotto le stelle. "Un enorme grazie a colore che hanno reso possibile questa serata! Sono entusiasta di vedere di nuovo questo film sul grande schermo".

Da quel momento la Theron è diventata a tutti gli effetti l'indomabile guerriera del deserto, dandone un'interpretazione tanto brillante che David Ayer è attualmente al lavoro su un prequel di Fury Road su Furiosa. Per una visione altrettanto unica della pellicola candidata a ben 10 premi Oscar, la Warner Bros. ha appena distribuito un fenomenale steelbook in edizione limitata di Mad Max: Fury Road.


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DUNE: JASON MOMOA SI ROTOLA NEL FANGO E STUZZICA I FAN: TUTTE LE FOTO

Che Jason Momoa ami condividere le sue gesta da uomo rude e tutto d'un pezzo, sempre però con auto-ironia, è cosa risaputa e stavolta il protagonista di Aquaman e dell'attesissimo reboot Dune di Denis Villeneuve stuzzica i fan come mai prima d'ora.

Momoa ha infatti condiviso alcune foto della sua più recente escursione in fuoristrada, durante cui non sono mancate frecciatine scherzose al film che lo vedrà presto coinvolto. In calce troverete i divertenti scatti appena postati dall'attore su Instagram, recanti il commento:

"Mi sono rotolato come un maiale nel fango. È difficile da spiegare, ma ho avuto una giornata davvero entusiasmante, adesso quel che mi serve è un partner per affrontare Dune, che arriverà molto presto. Aloha."

Ovviamente, le imprese che vedranno coinvolti Timothée Chalamet (Paul Atreides), Zendaya (Chani),Rebecca Ferguson (Lady Jessica), Oscar Isaac (Duca Leto Atreides), Josh Brolin (Gurney Halleck), Stellan Skarsgård (Barone Harkonnen), Dave Bautista (Glossu), Stephen McKinley Henderson (Thufir Hawa), Jason Momoa (Duncan Idaho) e Javier Bardem (Stilgar), saranno ben più entusiasmanti e la rivisitazione del cult misconosciuto di David Lynch è già in odore di nomination agli Oscar 2021.

Recentemente abbiamo appreso che il cast di Dune arriverà presto in Europa per alcune riprese aggiuntive e che il regista Villeneuve ha già in mente nuovi progetti dopo Dune.


www.instagram.com/p/CDSyY1GD2NU/?utm_source=ig_embed

X-MEN: GAMBIT, BEAST, E NIGHTCRAWLER DOVEVANO DEBUTTARE NEL PRIMO FILM: COSA È SUCCESSO?

Sebbene non sia stato il primo, il franchise X-Men creato dalla Fox è stato il primo vero passo verso la creazione del concetto di cinecomic e, superato solo dallo Spider-Man di Sam Raimi, uno degli esperimenti primordiali più riusciti ed apprezzati. Adesso il produttore esecutivo Ralph Winter svela interessanti retroscena sulla trilogia.

"C'è stato un lungo processo di sviluppo prima che mi unissi al progetto, cosa che feci circa sei mesi dopo", ha dichiarato Winter a SYFY WIRE. "Quasi tutto era già deciso, anche se abbiamo dovuto cestinare al cune idee, come la Danger Room, e alcuni personaggi come Gambit, che anche se molto amati nascondevano molte insidie".

Ha poi aggiunto: "All'inizio è stato difficile restringere il campo e avere un numero di personaggi sufficiente per renderlo interessante, ma non troppi così da avere abbastanza tempo per presentarne singolarmente i poteri e la storia senza renderli banali. Persino quelli avevamo scelto rischiavano di essere troppi.

Nightcrawler è stato introdotto in X-Men 2, mentre Bestia e la Danger Room debuttò solo in X-Men: Conflitto finale. L'unico a non essere stato presentato nel senso canonico è Gambit, apparso solo in poche scene di X-Men: Le origini - Wolverine, i cui è stato interpretato da Taylor Kitsch. Per anni Channing Tatum è stato indicato come possibile protagonista di uno stand-alone movie sul mutante, ma il progetto è tutt'oggi sospeso.

"Hanno fatto un buon lavoro nell'introdurre nuovi personaggi man mano che ogni film veniva realizzato", ha confessato il produttore. "Non stavamo pensando necessariamente a più film. Il nostro obiettivo era realizzare un film che piacesse, rendesse omaggio ai personaggi e che valesse il prezzo del biglietto".


FLASH, CONFERMATI I VIAGGI NEL TEMPO: TUTTE LE NOVITÀ SUL FILM CON EZRA MILLER

L'acclamato regista dei moderni capitoli di IT Andy Muschietti ha appena dato la più sensazionale delle notizie: nel suo primo stand-alone movie Flash viaggerà indietro nel tempo. Quali conseguenze ci saranno? Ecco tutte le ultime novità dal set con Ezra Miller.

Le informazioni rivelate, per quanto telegrafiche, han no svelato alcuni dei dettagli fondamentali della pellicola: "È una storia sui viaggi nel tempo: Flash torna indietro per cercare di salvare sua madre", ha detto Muschietti. "È un film d'azione spettacolare, ma ha un grande cuore".

Non solo lo vedremo alle prese con viaggi temporali, ma a quanto pare il cinecomic seguirà le orme del fumetto creato da Geoff Johns (storia) ed Andy Kubert (disegni): Barry Allen stravolgerà infatti l'intero universo pur di salvare sua madre Nora, morta quando lui era solo un bambino. Nella storia stampata il velocista DC si ritrovava in una linea temporale parallela in cui suo padre, Henry, è deceduto per un infarto e l'intera Justice League non è mai esistita. Persino di Superman non sembra esserci alcuna traccia. Nel fumetto personaggio chiave sarebbe invece Batman, che riproveremo più anziano e decisamente ostile, e con questa rivelazione sembra essersi aperto anche un primo spiraglio sul ritorno di Michael Keaton nei panni del Cavaliere Oscuro.

Una storyline simile apre ad una vero e proprio reboot del DCEU, che potrebbe essere quanto mai provvidenziale per ripartire dopo l'arresto forzato dei lavori di Zack Snyder. Resta adesso da scoprire se Ezra Miller darà vita ad un Flashpoint definitivo o se, nel finale, Barry tornerà nel futuro da cui era partito e quali saranno le possibili conseguenze del suo viaggio.


THE OLD GUARD: UN SEQUEL È NECESSARIO? ECCO COSA NE PENSA IL CREATORE GREG RUCKA

I numeri di The Old Guard parlano chiaro: il live-action Netflix è stato un vero successo e il pubblico della piattaforma già aspetta un secondo capitolo. Anche il cast di The Old Guard vuole assolutamente un sequel, mentre l'ideatore del fumetto Greg Rucka ha un pensiero più critico al riguardo.

"Ne abbiamo parlato più volte, ma non è ancora stato confermato nulla", ha detto Rucka ai microfoni di MovieWeb. "Credo che passerà ancora un po' di tempo prima che si prenda una decisione e in ogni caso sarà presa da persone che sono ben al di fuori della mia portata".

"Se decidono di farne un altro, sono assolutamente pronto a farlo. Una delle cose che mi piace del film è che adotta una strategia che io definisco "In caso di sequel, rompere il vetro", ma di per sé il film non richiede un sequel. Non è una storia in cui il pubblico arriva alla fine e i personaggi con lui. The Old Guard ha già una sua conclusione e penso che il risultato sia molto soddisfacente. Si potrebbe fare di più? Certo, ma non lo richiede per forza".

"Se ci sarà un sequel e se sarò io a scriverlo, attingerò molto dal materiale originale. Uno dei lussi di poter adattare il proprio lavoro è quello di poter fare qualcosa di diverso e modificarlo alla bisogna. Ciò che funziona nel fumetto potrebbe non funzionare sulla pellicola ed è importante saperlo riconoscere. L'idea che questa sia una trasposizione letterale è un errore: non lo è. Un romanzo non è un'opera teatrale, così come un'opera teatrale non è un film e un fumetto non è un lungometraggio. Bisogna impegnarsi con la volontà di riconoscere i punti di forza e di debolezza del rispettivo medium, e sapere che ciò che ha funzionato nel fumetto potrebbe non funzionare sullo schermo".

Il fumettista sa quindi, forse meglio di altri, qual è il destino migliore per la sua creazione, anche se appare già molto soddisfatto di quanto realizzato con il live-action Netflix con Charlize Theron, Luca Marinelli, KiKi Layne, Matthias Schoenaerts e Marwan Kenzari.


DOLITTLE, SETH ROGEN HA AIUTATO A RISCRIVERE IL FILM CON ROBERT DOWNEY JR.

In uno strano anno d'uscite e d'incassi, gli appena 231 milioni incassati in tutto il mondo dal godibile Dolittle con Robert Downey Jr. potrebbero quasi essere una manna dal cielo rispetto al destino di tanti altri colleghi, e scopriamo oggi che ad aiutare nella scrittura del film ci ha pensato anche Seth Rogen.

Il film sarebbe dovuto essere il grande ritorno di Robert Downey Jr. a un progetto esterno al Marvel Cinematic Universe, ma purtroppo così non è stato. Quando si comprese effettivamente la verità, fu chiamato Seth Rogen ad aiutare nella riscrittura della sceneggiatura, come ha anche confermato lui stesso durante la promozione del suo nuovo film HBO Max, An American Pickle.

L'attore ha dichiarato: "Lo dirò soltanto perché la cosa è già stata riportata altrove e comunque sarò breve e coinciso perché sono vicino a molte delle persone coinvolte, però sì, ho aiutato un po' nella riscrittura del Dr. Dolittle. Non è una posizione scomoda, quella del revisionista. Le attese sono basse. Ma la verità è che decide di farlo perché vuoi aiutare sinceramente a migliorare un progetto. Universal, che ha prodotto quel film, mi ha supportato molto nella mia carriera e ha prodotto anche molti dei miei film. Adoravo alcune delle persone che ci hanno lavorato e volevo davvero aiutare come potevo".


X-MEN, NUOVE ACCUSE CONTRO BRYAN SINGER: AVREBBE GIRATO DEGLI STUNT SOTTO NARCOTICI

Nel corso della sua carriera, Bryan Singer è stato raggiunto da diverse accuse di abusi e violenze sessuali, da lui tutte negate, comprese quelle risalenti ai primi anni '90, indimostrabili e "parola contro parola", ma stando a una nuova storia pubblicata sull'Hollywood Reporter, sarebbero arrivare nuove e diverse accuse contro il regista.

Il report del THR si riferisce al suo comportamento sul set degli X-Men, franchise quasi interamente diretto da lui. Si parlerebbe infatti di "comportamenti pericolosi e inammissibili" durante le riprese di vari film, tanto nei confronti del cast che della troupe. Sono presenti molte interviste all'interno della storia che rivelerebbero come Singer abbia girato molti stunt sotto effetto di narcotici, dunque drogato, e tra queste c'è anche la rivelazione della storica produttrice della saga, Lauren Shuler Donner.

La donna ha anche sottolineato come Singer abbia scelto giovani ragazzi in parti minori promettendogli molto più lavoro in cambio di sesso e come abbia sfruttato la sua posizione e il suo potere per proteggere se stesso e i propri interessi.

In uno dei più memorabili aneddoti, THR descrive una faida tra il produttore Tom DeSanto e Singer sul secondo film degli X-Men, con il primo che suggeriva di smettere di girare dopo che il regista e altri membri della troupe "avevano ingerito diverse quantità di narcotici". Singer però rifiutò di smettere di lavorare, filmando una scene con gli sunt double molto pericolosa (senza un coordinatore presente), con Hugh Jackman che finì per farsi male "e sanguinare davanti alla telecamera".


SPACE JAM 2, I PRIMI OGGETTI DEL MERCHANDISING SONO GIÀ IN VENDITA!

Chi ha tempo non aspetti tempo, recita il vecchio adagio: Warner Bros. sembra aver recepito alla perfezione il messaggio ed ha deciso di cominciare a sfruttare il brand di Space Jam con largo anticipo rispetto all'uscita in sala del film con LeBron James.

L'uscita di Space Jam 2 è infatti ancora prevista per l'estate del 2021 (e per ora non si è, fortunatamente, parlato di rinvii), ma la produzione non ha perso tempo ed ha deciso di mettere già in commercio i primi oggetti del merchandising ufficiale.

Per ora si tratta semplicemente di due edizioni dello stesso berretto, tessuto nero e logo del film stampato frontalmente: la variante è semplicemente il posizionamento del logo, dritto nella prima versione e al rovescio nella seconda (uno dei due cappelli è già andato esaurito, essendo stato messo a disposizione soltanto in 100 unità).

Insomma, per gli altri gadget relativi a questo sequel del celebre film con Michael Jordan bisognerà presumibilmente aspettare che sia avvicini la data della release: fino ad allora, per chi volesse già entrare nel mood, non resta che mettere mano al portafogli e procedere all'acquisto di questo primo esemplare. Vediamo, nel frattempo, quale sarà il titolo di questo Space Jam 2; nell'ultima locandina di Space Jam 2 di BossLogic, inoltre, abbiamo visto un LeBron già in splendida forma.


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ARGO, SHEILA VAND RICORDA: 'BEN AFFLECK? ENERGIA CONTAGIOSA E PIEDI PER TERRA'

Quando il tuo esordio sul grande schermo avviene con un film ambizioso come Argo (non a caso trionfatore agli Oscar quell'anno), imbottito di attori di primo livello e con Ben Affleck dietro la macchina da presa, il risultato può facilmente essere quello di provare paura e timore reverenziale.

Niente di tutto ciò andò però ad intralciare il percorso di Sheila Vand, che proprio nel film di Affleck trovò la sua prima, importantissima occasione in quel di Hollywood: l'attrice, all'epoca ventisettenne e con alle spalle solo corti e qualche comparsa in TV, serba infatti un ottimo ricordo dei giorni trascorsi sul set.

"Ben Affleck ha un'energia contagiosa ed è una persona davvero con i piedi per terra. Io ero così nervosa! Era il mio primo film importante. Mi piace un sacco dirlo. E poi era un film con un cast importantissimo, John Goodman e tutta questa gente fantastica, io mi sentivo una novellina, ma lui ti mette subito a tuo agio. Creò un ambiente così sicuro e accogliente che fui subito sicura di poter fare un ottimo lavoro, perché non ero più impaurita" ha raccontato Vand.

L'attrice ha poi proseguito: "Io non riesco a lavorare bene con i registi dal fare tirannico. Lui non è assolutamente così. Non so se sia perché è un attore anche lui, ma sembrò che rispettasse davvero il nostro lavoro, voleva creare per noi un ambiente il più confortevole possibile. E poi, in generale, lui è così amichevole che non ha mai quell'atteggiamento da: 'Sono una celebrità, sono intoccabile'".

Proprio il suo film premio Oscar ha però creato qualche grattacapo ad Affleck recentemente: l'attore è infatti stato accusato di whitewashing per la sua interpretazione in Argo.


X-MEN 2, MEZZO CAST MINACCIÒ DI LASCIARE IL FILM PER IL COMPORTAMENTO DI BRYAN SINGER

l rapporto tra Bryan Singer e il cast di X-Men non fu esattamente idilliaco durante le riprese del secondo film del franchise: secondo le ultime rivelazioni, il film avrebbe addirittura rischiato di perdere tutti i suoi protagonisti principali in seguito ad un episodio che fece insorgere gli attori.

Quando si parla di stunt, d'altronde, c'è poco da scherzare: si tratta di scene spesso piuttosto pericolose durante le quali il rischio infortuni è assolutamente serio. Non era dello stesso avviso Singer però, che nonostante l'opposizione del produttore Tom DeSanto diede il via libera per girare una scena in anticipo sulla tabella di marcia, dopo aver preso dei narcotici insieme ad altri membri dello staff e senza che il coordinatore degli stunt fosse presente sul set.

Inutile dire che la cosa non finì benissimo: durante le riprese alcune delle star di X-Men 2, tra cui Hugh Jackman e Halle Berry, si fecero parecchio male ed insorsero al punto da minacciare di lasciare il film quando la produzione sembrò intenzionata ad escludere DeSanto dalle riprese dopo i tentativi di questo di intralciare i piani di Singer. Fu proprio durante l'accesa discussione che ne seguì che, secondo le cronache, Berry pronunciò la famosa frase: "Puoi baciare il mio cu*o nero!" rivolta al regista.

Le cose fortunatamente rientrarono e le riprese proseguirono con il cast al completo, ma a quanto pare il rischio che il proseguo del franchise andasse a monte fu decisamente concreto. A proposito del secondo film della saga, intanto, qualche tempo fa abbiamo visto delle foto inedite di Hugh Jackman sul set di X-Men 2.


NO TIME TO DIE SARÀ L'ULTIMO FILM IN CUI 007 GUIDERÀ UNA ASTON MARTIN?

Per il capitolo conclusivo con Daniel Craig la partnership tra James Bond e la nota casa automobilistica tornerà più forte che mai, proponendo 007 alla guida di ben 4 Aston Martin, ma in futuro le cose potrebbero cambiare sensibilmente...

Sarebbe davvero un peccato poiché, insieme all'immancabile Martini (agitato, non mescolato) e ai vari gadget, le auto extra lusso che compaiono nei vari film hanno contribuito in maniera sostanziale a definire il personaggio. Il problema è che l'azienda di auto starebbe attraversando un periodo particolarmente problematico a causa della pandemia, e nell'ultimo resoconto finanziario si legge di una perdita di quasi 300 milioni di dollari rispetto alla prima metà del 2019.

I vertici hanno fatto sapere che nel prossimo futuro il brand Aston Martin dovrà necessariamente attraversare una fase di transizione in vista di un riposizionamento nel mercato internazionale. Yahoo riporta che la casa di produzione avrebbe intenzione di concentrarsi maggiormente sul settore dei 4x4, nell'ottica di attrarre anche un pubblico più femminile.

Se il brand dovesse ridimensionarsi è possibile che il nuovo Bond decida per allora di cambiare stile e guardare altrove, ma è ovviamente troppo presto per dirlo. Per il momento possiamo goderci la fiammante Aston Martin Valhalla che Daniel Craig utilizzerà per dire addio al personaggio.


JASON MOMOA, LA STAR SI DIVERTE A BORDO DI UNA DUNE BUGGHY: ECCO LE FOTO

Mentre Denis Villeneuve prepara il ritorno sul set ungherese di Dune, le cui riprese aggiuntive si terranno a Budapest nelle prossime settimane, il membro del cast Jason Momoa ha condiviso le foto della sua giornata passata in una location simile all'ambientazione del film.

"Come un maiale nella m***a" ha scritto la star di Aquaman su Instagram, rivelando di aver trascorso una giornata in mezzo alla sabbia a bordo di una Dune Bugghy. "Questa è difficile da spiegare, ma ho passato una giornata fantastica. Ora mi serve una Dune bugghy. Dune arriverà presto. Aloha."

Come rivelato nei giorni scorsi, il primo trailer del film di Villeneuve dovrebbe fare il suo debutto il prossimo 21 agosto insieme al ritorno in sala di Inception. L'uscita del film, lo ricordiamo, è ancora fissata al 17 dicembre 2020 nonostante i numerosi posticipi operati dalle major in seguito alla pandemia.

Momoa ha descritto così il suo ruolo in Dune: "Sarò Duncan Idaho, uno spadaccino provetto e fidato aiutate del Duca Leto, che sarà Oscar Isaac. È la prima persona che viene mandata su Arrakis, dove incontra il personaggio di Javier Bardem. Non ci posso credere di aver girato una scena insieme a Javier Bardem! È un film immenso, ed io sono questo piccolo personaggio tipo Han Solo del gruppo. Dovrò proteggere Timothée Chalamet ed essere agli ordini di Oscar Isaac".

Se non avete ancora visto Momoa nei panni del personaggio, qui potete trovare le immagini ufficiale di Dune diffuse da Warner Bros lo scorso aprile.


THOR: SCOPRITE IL DIVERTENTE RIFERIMENTO A NATALIE PORTMAN IN GWENPOOL

Natalie Portman è pronta a rubare la scena a Chris Hemsworth in Thor: Love and Thunder, ma ancor prima di indossare il mantello rosso e l'elmo alato entra a far parte dei supereroi Marvel attraverso un simpatico riferimento meta-cinematografico contenuto in Gwenpool.

Il fumetto in questione racconta le avventure di un'antieroina che si propone come la fusione perfetta tra Deadpool e la Gwen Stacy di Spider-Man. Ovviamente riprende molto spesso il piglio satirico proprio di Wade Wilson: abbiamo sentito varie volte Deadpool scherzare sull'universo Marvel e fare riferimento agli attori che interpretano i vari ruoli al cinema.

In modo simile Gwenpool ha citato il personaggio di nome Jane Foster, nella nuova versione che vedremo al cinema tra qualche tempo. Durante una delle sue missioni la protagonista del fumetto si imbatte proprio nella nuova Thor ed è costretta a scontrarsi con lei, ma a quanto pare non sembra ricordarsi il nome della sua beniamina: "Come si chiama? Ehm... la interpreta Natalie Portman...JANE!!!".

L'asgardiana la solleva con fare minaccioso e le chiede spiegazioni. Gwen Poole ammette allora di essere una sua grande fan. Un altro easter egg basato sulla rottura della quarta parete che contribuisce ad avvicinare i vari universi Marvel in maniera simpatica.


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Spider-Man: vent’anni fa Tobey Maguire otteneva la parte di Peter Parker

Vent’anni fa, più precisamente il 31 luglio del 2000, la Sony/Columbia Pictures annunciava ufficialmente che Tobey Maguire era stato scelto per interpretare Peter Parker in Spider-Man di Sam Raimi.
L’attore, all’epoca venticinquenne, avrebbe interpretato l’iconico supereroe in tre film della saga e doveva tornare anche in Spider-Man 4, che però venne cancellato e spinse la Sony a riavviare il franchise con The Amazing Spider-Man di Marc Webb.

“Sono felicissima di questa scelta,” commentava la produttrice Amy Pascal nel comunicato dell’epoca. “Il talento di Tobey come attore e la sua incredibile presenza scenica, insieme alla visione creativa di Sam, sono una potente combinazione in grado di portare sul grande schermo Spider-Man.”

“Come attore, Tobey è il sogno di un regista,” aggiungeva Raimi. “Ha tutte le qualità che cercavamo per il nostro Peter Parker.”

Le riprese iniziarono l’8 gennaio e terminarono il 2 giugno 2001, il film uscì poi a maggio del 2002 registrando incassi record.




Star Wars L’Ascesa di Skywalker, il costume di Zorii Bliss in alcuni concept art

Il concept costume designer Calum Alexander Watt ha di recente diffuso sul suo profilo Twitter dei concept art da lui realizzati per Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, nono capitolo della saga degli Skywalker arrivato nelle sale lo scorso dicembre.
Nelle opere possiamo ammirare dei look alternativi del costume di Zorii Bliss, personaggio interpretato nel film di J.J. Abrams da Keri Russell.

Potete vedere tutti i concept qua sotto

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Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, gli altri film della saga e le varie serie animate di Star Wars sono disponibili su Disney+, la piattaforma streaming della Disney.

Nel cast del film abbiamo ritrovato Mark Hamill (Luke Skywalker), Anthony Daniels (C-3PO), Billy Dee Williams, Carrie Fisher (grazie a materiale d’archivio) e ovviamente i nuovi protagonisti Daisy Ridley, Adam Driver, John Boyega, Oscar Isaac, Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran, Joonas Suotamo, Billie Lourd (figlia di Carrie Fisher), Lupita Nyong’o. Nuovi membri del cast sono Naomi Ackie, Keri Russell e Richard E. Grant.

Il lungometraggio è uscito nelle sale cinematografiche lo scorso 18 dicembre e ha incassato, a livello globale, 1.074 milioni di dollari.


“X-Men creò un mostro”: nuovi dettagli sul comportamento di Bryan Singer sul set della saga

Quest’anno ricorrono i 20 anni dall’uscita di X-Men nei cinema di tutto il mondo, e per celebrare questa ricorrenza l’Hollywood Reporter ha pubblicato un lungo articolo incentrato sul comportamento del regista Bryan Singer, che causò molti problemi durante la produzione dei film della saga da lui diretti e rischiando addirittura di far saltare del tutto il secondo film dopo un incidente occorso sul set.
Il sito cita le testimonianze di alcuni membri della troupe, che raccontano come durante le riprese di X-Men 2 vi fu un grave incidente causato presumibilmente da negligenza sul set e dal fatto che Singer e altri membri della troupe erano completamente fatti dopo aver preso dei narcotici.

Pare che il produttore Tom DeSanto abbia chiesto alla produzione di interrompersi temendo che qualcuno potesse farsi male dopo aver appreso che Bryan Singer non era in sé, ma il regista ignorò la richiesta e continuò a girare. E così, durante le riprese di una sequenza sull’X-Jet in cui erano presenti tutti i protagonisti tranne Ian McKellen, vi fu un incidente nel quale Hugh Jackman rimase ferito. La scena doveva essere girata il giorno successivo, alla presenza di un coordinatore degli stunt, ma Singer volle anticiparla e il risultato fu che la produzione dovette essere sospesa dal produttore Ralph Winter e l’intero cast minacciò di lasciare il film per protesta contro l’atteggiamento del regista. Secondo l’Hollywood Reporter, la Fox si schierò dalla parte di Singer, allontanando DeSanto. Il sito racconta che a quel punto tutti i protagonisti (meno McKellen e Rebecca Romijn) andarono nella roulotte di Singer e minacciarono di andarsene se DeSanto fosse stato davvero allontanato. In quell’occasione Halle Berry pronunciò le famose parole “puoi baciare il mio culo nero”, frase spesso citata in passato ma mai contestualizzata.

Un dirigente coinvolto nella produzione della saga degli X-Men spiega che fu lo scarso interventismo della Fox a permettere a Singer di continuare ad avere comportamenti poco professionali (che gli sono costati anche alcune cause per molestie) nel corso degli anni:

Il suo comportamento era davvero poco professionale. Lo abbiamo assecondato durante la produzione del primo film, e poi durante la produzione del secondo, e così via. Questo ha creato un mostro.

Singer, quando uscì il primo X-Men, aveva 34 anni e dimostrò alla Fox che nonostante il suo comportamento imprevedibile era un autore in grado di generare un mucchio di soldi per lo studio, aprendo la strada ai moderni cinecomic che ancora oggi dominano la scena al box-office. Tom Rothman, all’epoca chairman di Fox Filmed Entertainment, ricorda perchè il regista divenne così potente:

X-Men fu pionieristico. Dovete ricordarvi che non era ancora uscito Spider-Man. Era il primo grande adattamento Marvel a conquistare il grande pubblico. Trattava tematiche come la discriminazione e l’alienazione con grande serietà, eppure era un film d’azione commerciale.

Lauren Shuler Donner, produttrice navigatissima che ha supervisionato l’intera saga, ammette che esiste un atteggiamento sistematico a Hollywood:

Il mondo del cinema è un mondo strano. Rendiamo onore al talento e alla creatività, perdonando persone che riteniamo brillanti. Inconsciamente, ignoriamo qualsiasi cosa facciano e ci limitiamo a dare visibilità al loro lavoro, in questo modo però li assecondiamo.

Nell’articolo si ricorda come all’epoca delle riprese di X-Men un giovane Kevin Feige fu incaricato da Lauren Shuler Donner di assicurarsi che qualcuno tenesse d’occhio il regista. La produttrice finì per non partecipare alla premiere del film per la frustrazione:

Era sempre nervoso, sembrava sempre insicuro, come capita a molti. Ma il suo modo di reagire era attraverso la rabbia, urlava a tutti sul set. Oppure se ne andava e fermava le riprese della giornata. Il punto è che è un regista molto intelligente e di talento, per questo abbiamo sempre tollerato questo comportamento, cercando di calmarlo. Se non fosse così fuori di testa sarebbe davvero un grande regista.

Un portavoce di Bryan Singer smentisce categoricamente che sia avvenuto l’incidente sul set di X-Men 2 citato dall’Hollywood Reporter. Ma già ai tempi del primo film lo stesso regista ammetteva di prendere antidolorifici per un problema alla schiena, e negli anni sono parecchie le testimonianze che parlano dei suoi problemi di dipendenza dai farmaci, in grado di condizionare il suo umore e di farlo arrivare spesso in ritardo sul set. Singer, lo ricordiamo, è stato accusato varie volte di molestie e, sempre per via del suo comportamento erratico, è stato licenziato dalla produzione di Bohemian Rhapsody a poche settimane dalla fine delle riprese.




Ariel Winter nel cast di Don’t Log Off diretto da Brandon e Garrett Baer

Secondo quanto riportato da Deadline Ariel Winter (Modern Family) sarebbe stata scelta per entrate nel cast di Don’t Log Off, commedia-thriller ambientata durante i primi giorni di quarantena a causa del COVID-19 che sarà diretta dai fratelli Brandon Baer e Garrett Baer, qui al loro debutto alla regia.
L’opera, scritta dagli stessi fratelli Baer, ruota attorno a sei amici che partecipano a una festa virtuale a sorpresa. I ragazzi scopriranno poi che una loro amica è scomparsa durante il compleanno.

Del cast fanno parte anche Luke Benward (Voglio una Vita a Forma di Me) Ashley Argota (The Fosters), Brielle Barbusca (Big Time Adolescence), Sterling Beaumon (The Killing), Jack Griffo (Alexa & Katie), Khylin Rhambo (Teen Wolf) e Kara Royster (Pretty Little Liars).

I fratelli Beaumon e Benward produrranno anche il progetto insieme alla Winter, Nicole Smolen e a Austin Seltzer.

Ariel Winter è principalmente conosciuta al grande pubblico per aver vestito i panni di Alex Dunphy nella pluripremiata serie Modern Family. Tuttavia è apparsa anche in serie tv come Law & Order: Unità Speciale, La legge di Milo Murphy e ha prestato la propria voce come doppiatrice per progetti animati come Phineas e Ferb e Sofia la Principessa.


L'ESORCISTA II - L'ERETICO: QUANDO I PRODUTTORI FURONO INSEGUITI DAL PUBBLICO INFEROCITO

I produttori arrivarono all'anteprima di "L'esorcista II - L'eretico" in una limousine e dissero agli autisti di andare a prendere del fast food. Entrarono nell'auditorium e nel giro di 10 minuti dall'inizio del film un membro del pubblico si alzò in piedi, lanciò un'occhiata alla folla e proclamò: "Le persone che hanno fatto questo film di merda sono in questa stanza!"

William Friedkin, regista del primo film, ha raccontato la storia, attraverso un dirigente della Warner Bros., al Chicago Critics Film Festival nell'aprile 2013. In seguito, altri 10 o 12 membri del pubblico si sono riuniti per inseguire i produttori; quest'ultimi si precipitarono fuori dal cinema e si resero conto che non c'erano macchine per scappare. Successivamente sono stati inseguiti per strada da un gruppo di membri del pubblico inferociti.

La pellicola ha avuto numerosi problemi durante la produzione: la rapida morte (più di 100 al giorno) delle 2.500 locuste, importate dall'Inghilterra, che dovevano essere usate durante le riprese; l'abbandono dell'addetto al montaggio John Merritt che venne sostituito da Tom Priestley; le attrici Kitty Winn e Louise Fletcher soffrirono entrambe di gravi infezioni della cistifelia.

L'esorcista II - L'eretico non fu un completo flop commerciale, soltanto una grande delusione ai botteghini: negli Stati Uniti incassò 30.749.142 di dollari, praticamente poco più di un decimo rispetto ai 232.906.145 milioni di dollari incassati negli Stati Uniti dal primo film.


LA STORIA INFINITA: IL CAVALLO È MORTO PER DAVVERO DURANTE LE RIPRESE?

Una celebre leggenda urbana legata al film La storia infinita riguarda il destino del cavallo usato durante le riprese. Si vocifera infatti da anni che sia veramente morto mentre si girava la scena delle Paludi della tristezza, dove l'equino sprofonda nelle sabbie mobili. La risposta è no. La diceria continua a circolare in rete nonostante Noah Hathaway abbia continuamente smentito la cosa già nel 1984.

Ai tempi, infatti, il giovane interprete di Atreiu fu intervistato da una rivista tedesca (pur essendo recitato in inglese, il film era una produzione della Germania, paese d'origine del romanzo di base), e spiegò che il cavallo gli era stato regalato alla fine delle riprese. Al rientro negli Stati Uniti, però, saltò fuori che i costi di trasporto, quarantena e sterilizzazione sarebbero stati eccessivi, e così l'animale rimase in Germania. Hathaway ha successivamente confermato questa versione dei fatti in occasione di numerose convention dedicate al film, ed è probabile che la diceria sia nata da un fraintendimento di ciò che accadde veramente: Hathaway rischiò di annegare durante la realizzazione di quella sequenza, ed era privo di sensi quando fu ripescato dall'acqua.

Dopo essere apparso ne La storia infinita, l'attore Noah Hathaway ha continuato a recitare in vari progetti, e appare anche nel sequel tramite materiale d'archivio. La sua ultima vera apparizione sullo schermo risale al 2013, ma nel 2016 è tornato nei panni di Atreiu per una pubblicità di Spotify a tema anni Ottanta.

Il film continua a generare omaggi e parodie, tra cui il recente uso della canzone titolare nella terza stagione di Stranger Things, ambientata poco dopo l'uscita del lungometraggio. Nel 2009 la Warner Bros. aveva annunciato l'intenzione di realizzare un nuovo adattamento del romanzo di Michael Ende, in collaborazione con Kathleen Kennedy e Leonardo DiCaprio, ma due anni dopo fu svelato che il progetto non sarebbe andato avanti, a causa di problemi legati al tentativo di ottenere i diritti.


BASIC INSTINCT 2: SHARON STONE SI SPOGLIÒ NUDA DAVANTI AD UN AMICO, ECCO PERCHÉ

Prima di accettare di interpretare la scena di nudo frontale di Basic Instinct 2, Sharon Stone ha invitato un amico a guardare l'originale Basic Instinct, film del 1992 diretto da Paul Verhoeven. A detta dell'attrice l'invito era in realtà un vero e proprio test, una prova per decidere se recitare o meno nella pellicola.

Durante la visione del film, la Stone, per sua stessa ammissione, si è spogliata completamente e ha chiesto al suo amico se, secondo lui, era ancora abbastanza in forma per girare il film. Per questo film la Stone ha percepito un cachet di ben 15 milioni di dollari.

La pellicola, questa volta diretta da Michael Caton-Jones, vede il ritorno della femme fatale Catherine Tramell, coinvolta in nuovi omicidi a Londra. Stavolta è uno psichiatra, il dottor Michael Glass, a indagare sul suo conto per Scotland Yard, mentre gli omicidi continuano.

Michael Douglas rifiutò di riprendere il suo ruolo perché si sentiva troppo vecchio per recitare in Basic Instinct 2. In seguito la pre-produzione del film venne ritardata più volte, a causa dei numerosi rifiuti da parte di vari attori: l'attore Robert Downey Jr. all'inizio accettò il ruolo, ma fu costretto a rifiutare a causa dei suoi problemi di droga.


BALLA COI LUPI: IL BUFALO CON LA PASSIONE PER GLI OREO TRA GLI ANIMALI DEL FILM

Furono usati moltissimi animali, veri e finti, durante le riprese di Balla coi lupi, molti dei quali vennero liberati al termine della produzione; nella scena in cui il bufalo rincorre l'indiano Ride Coi Denti, l'animale, in realtà, sta caricando un'enorme pila del suo snack preferito: i biscotti Oreo.

Sempre per la scena dei bufali, vennero usati animali finti, fatti di carta, che avevano un aspetto estremamente realistico. Un passante ha chiamato la polizia durante le riprese e le forze dell'ordine si sono presentate con le pistole pronte ad arrestare l'equipaggio per il bracconaggio. Dopo aver scoperto che cosa stava realmente succedendo i poliziotti si sono messi a ridere.

Nella versione integrale del film John Dunbar tira fuori dal laghetto le carcasse dei cervi morti, questa scena però non è presente nella versione cinematografica. Per rendere più autentica la sequenza sono state utilizzate vere carcasse di animali morti, investiti accidentalmente sulla strada.

Per la scena della caccia al bisonte invece sono stati utilizzati oltre duemila capi di bestiame, a testimonianza di quanto la produzione fosse difficile da gestire dal punto di vista logistico. Per girare quella particolare sequenza di Balla coi lupi sono state utilizzate 9 macchine da presa, con la supervisione del regista Kevin Reynolds.


SINDROME CINESE: L'INCIDENTE NUCLEARE CHE SI VERIFICÒ DOPO L'USCITA DEL FILM

Quando Sindrome cinese è stato rilasciato per la prima volta nelle sale cinematografiche, il 16 marzo 1979, i dirigenti delle centrali nucleari hanno presto interpretato il film come "pura finzione" definendolo il "tentato assassinio di un'intera industria" arrivando perfino a chiamare il regista un'allarmista.

Soltanto dodici giorni dopo l'uscita nelle sale, l'incidente nucleare di Three Mile Island si è verificato vicino a Harrisburg, in Pennsylvania, ammutolendo tutte le critiche mosse nei confronti della pellicola di James Bridges. Il regista ha detto di questo film: "La storia in sé coinvolge persone molto rispettabili che sono intrappolate dalla tecnologia."

"Man mano che ogni personaggio reagisce di fronte all'accaduto, diventiamo consapevoli delle vite compromesse, dalle carriere e dalle percezioni offuscate dalla concorrenza. In Sindrome cinese, abbiamo a che fare con due forme di potere, letterale e simbolica, entrambe ugualmente paralizzanti". Ha concluso il regista.

Sindrome cinese, il titolo del film, si riferisce ad una teoria secondo la quale, in caso di un incidente ad una centrale nucleare, niente riuscirebbe a fermarlo: fonderebbe fino alla base della centrale e oltre, perforando la crosta terrestre: "in teoria fino alla Cina".


GOMORRA: MATTEO GARRONE, NUOVO MONTAGGIO DEL FILM: “SARÀ PIÙ CHIARO E FLUIDO”

Matteo Garrone ha annunciato su Facebook che presenterà un nuovo montaggio del suo acclamato film Gomorra, che sarà mostrato il 21 agosto al Cinema Ritrovato, storico festival bolognese dedicato ai film del passato. Questo il messaggio che il cineasta ha condiviso sui social: "L'idea di rimettere le mani su Gomorra nasce in seguito a una proiezione che ho fatto con mio figlio, che ha la stessa età del film: dodici anni. Rivedendolo con lui mi sono ritrovato spesso a dover spiegare dinamiche che non erano chiare nel racconto. Già questo non era un buon segno, e arrivati a una scena dell'episodio del sarto, Nicola mi ha chiesto: 'Papà, ma cosa sta succedendo?'. Io guardavo il film con gli occhi dello spettatore, erano passati tanti anni e non ricordavo più niente. Così mi sono ritrovato io stesso a non capire cosa stesse accadendo in quella scena, e gli ho risposto: 'Amore, non lo so'. 'Ma come, papà? L'hai fatto tu!'. 'Sì, hai ragione, ma che ti devo dire... non lo so!' Questa è stata la molla che mi ha spinto a rendere più chiari certi passaggi drammaturgici, senza cambiare nulla della struttura originaria. Molti interventi che abbiamo fatto saranno invisibili per lo spettatore, ma adesso il racconto è più chiaro e fluido."

La proiezione speciale di questo nuovo montaggio di Gomorra a cura di Matteo Garrone sarà solo uno dei tanti eventi speciali in programma al Cinema Ritrovato, la cui edizione 2020 è stata eccezionalmente spostata da fine giugno a fine agosto.

Il festival bolognese accoglierà, tra le altre cose, i restauri di Venezia Classici, che per motivi logistici non saranno proiettati durante la Mostra d'Arte Cinematografica come da consuetudine, e una selezione di pellicole a cui ha lavorato la Film Foundation di Martin Scorsese, che festeggia il suo trentesimo anniversario. Prevista anche una retrospettiva dedicata a Henry Fonda, celebre per aver interpretato Abraham Lincoln, nell'anno delle elezioni presidenziali americane.


X-MEN VS. BRYAN SINGER: QUANDO HALLE BERRY GLI DISSE "PUOI BACIARE IL MIO DIDIETRO"

Non è un segreto che il regista dei film di X-Men, Bryan Singer, fosse un uomo difficile con cui lavorare, ma forse non tutti sanno che si arrivò anche al punto in cui Halle Berry e tutto il cast principale minacciarono di lasciare la saga se non si fosse provveduto a far qualcosa.

Tra le varie accuse che sono state mosse nei confronti di Singer finora, e gli episodi dal set dei suoi film, X-Men in primis, che sono stati raccontati negli ultimi anni, ve ne era uno che includeva una frase piuttosto nota pronunciata da Halle Berry, che però non era stato correttamente contestualizzato fino ad ora.
Si narrava che l'attrice Premio Oscar avesse infatti detto al regista che avrebbe potuto "baciare il suo didietro di colore" se non gli stavano bene le sue condizioni, ma non sapevamo di quali condizioni si parlasse, né cosa l'avesse spinta a comportarsi in questo modo.

A quanto pare, il comportamento di Singer sul set divenne progressivamente più problematico, tanto che un giorno culminò in un litigio con il suo produttore, Tom DeSanto, che fece interrompere momentaneamente la produzione di X2.
Secondo dei testimoni, DeSanto aveva tentato di fermare le riprese una volta appreso che Singer non era nel pieno delle sue capacità mentali a causa dell'uso di narcotici.
Dei membri della crew avevano fatto uso dello stesso tipo di sostanza, e DeSanto aveva espresso timori in merito alla sicurezza degli attori sul set.
Considerate anche le scene che si sarebbero dovute girare in quell'occasione - tutto il cast principale eccetto Ian McKellen era presente per la scena sull' X-Jet -, il produttore non si era trovato d'accordo nel proseguire con le riprese, ma Singer non aveva intenzione di fermarsi, e si proseguì.
In quell'occasione, uno stunt non andò a buon fine, e fu Hugh Jackman a pagarne lo scotto, sanguinando per davvero in scena (una scena che, apparentemente, era programmata per il giorno seguente, per questo lo stunt coordinator non era sul set).

A quel punto, fu un altro produttore, Winter, ha bloccare le riprese, ma il giorno successivo venne detto a DeSanto di tornare a Los Angeles per continuare i lavori.
Fu allora che tutto il cast principale (eccetto Ian McKellen e Rebecca Romjin), con tanto di costumi di scena addosso, si presentò nel trailer di Singer per confrontarlo, e fargli sapere che se DeSanto avesse lasciato la produzione, così avrebbero loro. E fu allora che la Berry pronunciò la celebre frase.


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PETER DINKLAGE: "NON GUARDO MAI QUELLO CHE GIRO", ECCO L'UNICA ECCEZIONE DELL'ATTORE

Tutti conoscono Peter Dinklage per il suo ruolo nei panni di Tyrion Lannister nella serie Game of Thrones, ma non tutti sanno che ebbe anche un ruolo ne L'era glaciale 4: Continenti alla deriva e che quello fu una delle poche interpretazioni che ebbe il coraggio di rivedere.

All'uscita della pellicola, nel 2012, l'attore confessò di non riguardare quasi mai le pellicole o le serie TV in cui aveva recitato e per un motivo ben preciso: "Spesso non vedo quello che ho fatto o rabbrividisco quando mi guardo, ma per questo potrei sedermi e godere per intero del film".

Nella quarta istallazione del franchise Dinklage interpretò il pirata Gutt, scimmia nonché capitano del vascello pirata che metterà a tutti i costi i bastoni tra le ruote dei protagonisti. Continuando l'intervista ha raccontato anche di essere terrorizzato dal suo primo ruolo in una produzione animata.

"Chiamarono il mio agente e chiesero se potessi essere interessato al ruolo. Ero nervoso durante le prime due sessioni [vocali], perché era un genere completamente nuovo. Mi sentivo come se stessi sbagliando ogni cosa. Steve [Martino] e Mike [Thurmeier], i registi, erano lì, e mi hanno messo a mio agio in ogni modo possibile, convincendomi a divertirmi e modulare la voce in vari modi. Erano molto pazienti e ascoltavano le mie idee. È stato interessante lavorare con loro e i cattivi sono personaggi complicati, ma sempre divertenti da interpretare. Si ha una libertà che altri personaggi non danno perché non hai nessun codice eroico da seguire. Nonostante ciò non facevo che preoccuparmi perché temevo di essere licenziato da un momento all'altro."

Se volete rivivere le divertenti avventure di Sid, Manny e Diego vi ricordiamo che stasera L'era glaciale 4: Continenti alla deriva sarà trasmesso su Italia 1 alle 21:30, avevate riconosciuto la voce di Francesco Pannofino nel doppiaggio di Dinklage?


DEATH RACE, IL DURO ALLENAMENTO DI JASON STATHAM E ALTRI RETROSCENA SUL FILM

Death Race, remake di Anno 2000 - La corsa della morte firmato nel 2008 da Paul W.S. Anderson che vede nel cast Jason Statham, Tyrese Gibson, Natalie Martinez, Joan Allen e Ian McShane.

Nel film, un ex pilota della Nascar viene ingiustamente condannato per l'omicidio della moglie e rinchiuso nel carcere di massima sicurezza di Terminal Island. Qui la direttrice del penitenziario lo costringe a correre la Death Race, un gara di corsa su auto tecnicamente modificate e armate di mitragliatrici e lanciafiamme.

Per prepararsi al ruolo, Statham dovette sottoporsi ad un durissimo regime di allenamento: supervisionato da un ex SEAL della Martina statunitense, lo stesso che ha contribuito alla preparazione degli spartani in 300 di Zack Snyder, l'attore portò la sua massa grassa da 20% a 6% nel giro di appena tre mesi.

Durante le riprese delle scene d'azione, passando alla produzione vera a propria, furono utilizzate un totale di 35 macchine che venivamo costantemente riparate sul set da un team di 85 meccanici. I modelli dei veicoli dei protagonisti sono una 2006 Ford Mustang GT (Frankenstein); una 2004 Dodge Ram 1500 4WD (Machine Gun Joe); una 1980 Porsche 911 (14K); una 1989 Jaguar XJS (Colt); una 1966 Buick Riviera (Pachenko) e una 2006 Chrysler 300C (Grimm).

Il film, lo ricordiamo, ha dato vita al prequel Death Race 2 e al suo sequel Death Race 3 - Inferno, oltre che ad un recente seguito intitolato Death Race - Anarchia e prodotto dallo stesso Paul W.S. Anderson.


BALLA COI LUPI, TUTTI I RETROSCENA SULL'EPOPEA WESTERN DI KEVIN COSTNER

Balla coi lupi, epopea western prodotta, diretta e interpretata da Kevin Costner che agli Oscar del 1991 riuscì ad ottenere ben sette statuette tra cui quelle come miglior film, miglior regia e miglior sceneggiatura originale.

Scelto per essere conservato nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti, il film segue le vicende del tenente John Dunbar, un ufficiale che conduce accidentalmente le truppe dell'Esercito Unionista alla vittoria durante la Guerra Civile. Trasferitosi sulla deserta frontiera Ovest, Dunbar stringe amicizia con la tribù Sioux dei Lakota e trova un nuovo senso alla sua vita, portandolo a scontrarsi anche con i suoi stessi commilitoni.

Per l'occasione, abbiamo raccolto per voi le curiosità da non perdere sul dietro le quinte di Balla coi lupi:

Per via dell'enorme successo del film e il trattamento riservato ai nativi americani, i Sioux adottarono Kevin Costner come loro membro onorario.

Kevin Costner girò in prima persona tutte le scene a cavallo, incluse le cavalcate senza sella e le scene in cui spara senza tenere le redini durante la caccia ai bisonti.

La prima versione del film durava ben 5 ore e mezza, ma per l'uscita nelle sale fu realizzata una versione di 3 ore. Più avanti fu però distribuita anche la director's cut da 236 minuti.

Durante la scena in cui il bufalo carica Ride coi Denti, in realtà sta puntando una pila di biscotti Oreo.

La produzione spese $250.000 per realizzare l'animatronic di un bisonte per la celebre scena di caccia. La sequenza coinvolse 10 pick-up, 24 nativi americani a cavallo senza sella, 150 comparse, 20 mandriani, 25 bisonti ricreati e 7 camere. Il tutto in 8 giorni di riprese.

Nella scena iniziale, il gesto di Costner che apre le braccia durante la sua corsa fu improvvisato sul momento dall'attore, il quale colse di sorpresa anche lo stunt coordinator.


A proposito di Kevin Costner e western, vi ricordiamo che nei mesi scorsi è sbarcata in Italia Yellowstone, serie creata, scritta e diretta da Taylor Sheridan (Hell or High Water, I segreti di Wind River).


NETFLIX: ARRIVA FEARLESS, NUOVO FILM DI ANIMAZIONE TRA SUPEREROI E VIDEOGIOCHI

Dopo aver introdotto una nuova funzionalità per Android, Netflix è pronta a lanciare Fearless, un nuovo film di animazione che unisce videogiochi e supereroi, in un mix che strizza l'occhio alle produzioni più riuscite del genere.

Come è possibile vedere dal trailer, il protagonista sarà un giovane ragazzo appassionato di videogiochi, la cui vita viene completamente stravolta quando i tre simpatici neonati al centro di un gioco invadono la sua realtà portandosi dietro i superpoteri più disparati. Non poteva mancare ovviamente il supercattivo della situazione. Il ragazzo si ritroverà così a fare da babysitter al gruppo di bambini, insieme alla sua amica Melanie, in un contesto ispirato sia agli eroi dotati di abilità incredibili sia alle sfide offerte dal medium videoludico.

Non mancheranno simpatiche gag nel corso dell'avventura e sicuramente i tre supereroi in erba daranno prova di tutta la loro simpatia. Il film, descritto come una superhero-family-comedy è stato ideato e diretto da Cory Edwads, prodotto da Vanguard Films and Animation e 3QU. Sebbene sembri chiaramente indirizzato ad un pubblico giovanile potrebbe sorprendere anche chi si è goduto film come Gli Incredibili e MegaMind.

Fearless arriverà su Netflix il 14 agosto. Il catalogo della piattaforma è sempre molto vario, e a fianco a produzioni del genere troviamo film destinati ad un pubblico decisamente più maturo: scoprite quale film detiene il record di parolacce su Netflix.






Edited by Triplethor - 1/8/2020, 23:39
 
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