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Triplethor
view post Posted on 21/8/2020, 18:32 by: Triplethor
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Triplethor
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CINEWS SECONDA PARTE

VENERDI

21/08/2020



THE BATMAN, QUALI CONSEGUENZE PER ROBERT PATTINSON COL RITORNO DI BEN AFFLECK?

Ieri è stata senza dubbio la giornata di Batman: tra teaser per il nuovo videogioco, il reveal del logo ufficiale del film con Robert Pattinson e il clamoroso annuncio del ritorno di Ben Affleck per il film di Flash, i fan sono stati letteralmente bombardati con aggiornamenti sull'Uomo Pipistrello.

Tuttavia resta un dubbio da chiarire: cosa comporterà il ritorno di Ben Affleck per la nuova saga con protagonista Robert Pattinson scritta e diretta da Matt Reeves?

Ci viene in aiuto Umberto Gonzalez, reporter di The Wrap da sempre 'intimo' con le produzioni DC Films e particolarmente vicino al mondo di Affleck: nelle scorse ore, infatti, Gonzalez ha ampliato l'esclusiva di Vanity Fair sul ritorno del Batman creato da Zack Snyder chiarendo che il ruolo in The Flash di Andy Muschietti sarà il gran finale del personaggio.

Il reporter inoltre scrive: "Altra cosa che vale la pena sottolineare, non ci saranno altri film con il Batman di Ben Affleck né fantomatiche serie tv per HBO MAX come si è detto online tra i blog di fanboy. L'imminente The Batman di Matt Reeves non sarà influenzato da Flash e il Bruce Wayne di Robert Pattinson non ha nulla da temere, dato che è ancora visto come il futuro del franchise."

E che Robert Pattinson sia considerato il futuro di Batman lo si era intuito qualche giorno fa, quando il Bat-simbolo del suo costume è diventato il nuovo logo ufficiale del personaggio DC Comics, logo che sarà utilizzato per tutto il merchandise della casa editrice che sarà messo in vendita nei prossimi mesi, a partire dai giocattoli per arrivare fino alle tazze da collezione.

Ricordiamo che l'appuntamento da non perdere è fissato per domani sabato 22 agosto, quando Matt Reeves presenterà ufficialmente The Batman durante il DC FanDome.


MARGOT ROBBIE SUL FUTURO DI HARLEY QUINN: "VEDRETE NUOVI ASPETTI DELLA SUA PERSONALITÀ"

Nel corso di un recente Q&A pubblicato sul social network Twitter e pensato come antipasto in vista della scorpacciata allestita per il panel di The Suicide Squad in programma al DC FanDome, la superstar Margot Robbie ha anticipato il futuro di Harley Quinn nel Multiverso Cinematografico DC.

“Mi piace sempre interpretare Harley Quinn. Ogni volta che l'ho fatto, ho imparato cose nuove su di lei, e questo film non è stato diverso", ha detto la Robbie nel breve video promozionale per il DC FanDome che potete trovare in calce all'articolo. "Quando Harley viene inserito in un gruppo nuovo di persone, e portata in un posto diverso, ho capito che vedremo emergere aspetti sempre nuovi e diversi della sua personalità, a seconda di come si sente nei confronti di quelle persone che incontra per la prima volta o nei confronti delle cose che sta facendo. Quindi potrete scoprire dei nuovi lati di Harley, perché in questo film dovrà rapportarsi con un nuovo gruppo di persone, un gruppo di persone davvero grande, e la cosa sarà totalmente folle. Come sempre, un divertimento folle".

Ricordiamo che The Suicide Squad è scritto e diretto da James Gunn, creatore della saga di Guardiani della Galassia per i Marvel Studios, e vanterà un cast assolutamente pazzesco che include il ritorno di Viola Davis come Amanda Waller, il ritorno di Jai Courtney come Capitano Boomerang,il ritorno di Joel Kinnaman come Rick Flagg e le new entry David Dastmalchian nei panni di Polka-Dot Man, Steve Agee in quelli di King Shark e Daniela Melchior in quelli di Ratcatcher.

Inoltre anche John Cena, Flula Borg, Nathan Fillion, Mayling Ng, Pete Davidson, Sean Gunn, Joaquin Cosio, Juan Diego Botto, Storm Reid, Taika Waititi, Alice Braga, Tinashe Kajese, Peter Capaldi, Julio Ruiz, Jennifer Holland, Idris Elba e Michael Rooker faranno parte della nuova Suicide Squad, anche se attualmente i loro ruoli sono sconosciuti.


BLACK ADAM, NEL FILM DC CON DWAYNE JOHNSON ANCHE LA SPLENDIDA ALEXANDRA SHIPP?

Secondo un nuovo rumor emerso in queste ore di vigilia in attesa del DC FanDome, la Warner Bros starebbe cercando l'attrice giusta per il ruolo di Cyclone, uno dei della Justice Society of America che appariranno nel film Black Adam con protagonista Dwayne 'The Rock' Johnson.

La Justice Society of America farà il suo debutto sul grande schermo nel prossimo progetto DC Films, e un nuovo rapporto potrebbe fornire ai fan un'idea generale di che tipo di attrice la produzione starebbe cercando per il film diretto da Jaume Collet-Serra: secondo quanto riferito, infatti, lo studio sarebbe alla ricerca di un'attrice 'sul tipo di Alexandra Shipp' per l'ambito ruolo.

Come noto, la splendida Alexandra Shipp ha già interpretato Tempesta negli ultimi due film della saga di X-Men della 20th Century Fox, e il paragone con Cyclone è più che doveroso dato che si tratta di un'altra supereroina con abilità di manipolazione del tempo. Ovviamente ciò non vuol dire che la Shipp sia stata già contattata per il ruolo, né che verrà avvicinata sicuramente, ma solo che (sempre secondo il rumor) lei sarebbe il termine di paragone.

Probabilmente domani ne sapremo di più durante il panel dedicato a Black Adam, quindi rimanete sintonizzati. Ricordiamo che al momento l'unico membro della JSA ad essere stato scelto è Noah Centineo, che interpreterà Atom Smasher, curiosamente l'interesse sentimentale di Cyclone. Inoltre, un recente rumor ha indicato che Alexander Skarsgard è sul radar di WB per il ruolo di Hawkman, ma ancora una volta non ci sono certezze.


WONDER WOMAN 3, QUALI SONO I PIANI PER IL NUOVO SEQUEL CON GAL GADOT?

Mentre Wonder Woman 1984 si prepara a fare il suo debutto in sala il prossimo ottobre (dopo un ultimo https://cinema.everyeye.it/notizie/wonder-...453815.htmlstop promozionale al DC FanDome), Patty Jenkins sta già pensando a che strada prendere con il terzo capitolo della saga.

Il già anticipato Wonder Woman 3 sarà infatti diretto nuovamente dalla talentuosa regista, che ai microfoni di Screen Rant avrebbe rivelato di voler voltare pagina e iniziare un altro capitolo della storia di Diana Prince, portandola in una direzione decisamente diversa.

Se in Wonder Woman Diana era alla scoperta di se stessa, "Il secondo film deriva dal fatto che io sia una sua fan, e una fan dei film sui supereroi, che voleva ciò che non aveva ancora avuto: vedere Wonder Woman lì fuori, in quel fo********mo mondo. Non [aveva più bisogno di] trovare se stessa. Ora volevo vedere quella f******a Wonder Woman".

Così, per il terzo "C'è ancora qualcosa che voglio vedere, che rispecchia molto il suo personaggio e ciò che rappresenta, ed è qualcosa che mi fa dire 'Oooh'" rivela "C'è ancora un capitolo di Wonder Woman che non abbiamo ancora visto, e che non aveva senso mostrare in questo film, e nemmeno nell'ultimo".

A cosa si starà riferendo, nello specifico, Patty Jenkins?

Da quel che abbiamo appreso finora, Wonder Woman 3 dovrebbe essere ambientato nell'era moderna, e dovrebbe presentarci una Diana più simile a quella che abbiamo visto anche in Batman v. Superman e Justice League. Quanto, però, non ci è ancora dato dato saperlo.


AVATAR 2, ECCO UNO DEI NUOVI PROTAGONISTI: AVEVA 12 ANNI ALL'INIZIO DELLE RIPRESE

In attesa di poter dare un'occhiata a del materiale ufficiale, che sia anche solo qualche immagine dei protagonisti, la pagina Facebook di Avatar 2 ha condiviso nelle ultime ore due foto dell'attore Jack Champion, tra le new entry del cast, rivelando in modo decisamente emblematico tutto il trascorrere del tempo.

Champion interpreterà Javier "Spider" Socorro nel secondo capitolo della pentalogia cinematografica di James Cameron, e quando sono cominciate le riprese del film l'attore aveva 12 anni e un corpo ovviamente da pre-adolescente, mentre ora, a 16 anni, lo vediamo con un fisico sviluppato e più maturo, segno fisico e tangibile di una sola porzione del tempo che sia lui che noi abbiamo trascorso in attesa dell'uscita del film.

Faranno ritorno nel cast di Avatar 2 Sam Worthington, Zoe Saldana, Joel David Moore, Dileep Rao, Stephen Lang, Matt Gerald e Sigourney Weaver, mentre tra le new entry troveremo Kate Winslet, Edie Falco, Michelle Yeoh, Vin Diesel e Jemaine Clement.

Come sappiamo i 20th Century Studios, ora in mano alla Disney, hanno in programma ben quattro sequel di Avatar la cui uscita è prevista per dicembre 2022, 2024, 2026 e 2028 (le date sono cambiate in seguito alla pandemia). Per fortuna le riprese in Nuova Zelanda sono riparte senza intoppi ormai da diversi mesi, e dunque si spera che la produzione proseguirà come previsto in vista della nuova uscita.


https://twitter.com/officialavatar/status/...ese-463953.html

LA GRANDE SCOMMESSA, I SEGRETI DIETRO LA PERFORMANCE DI CHRISTIAN BALE

La Grande Scommessa, brillante pellicola firmata da Adam McKay che racconta lo scoppio della crisi del mercato immobiliare americano del 2007 mescolando commedia e dramma. Basato su una storia vera, il film è ispirato al libro bestseller di Michael Lewis L’arte di Vincere.

Poco prima della crisi finanziaria del 2007-2008, quattro investitori visionari tra cui il guru di Wall Street Michael Burry (Christian Bale) intuiscono che l’andamento dei mercati finanziari avrebbe portato alla crisi mondiale dell’economia, al contrario di quanto mostrato dalle grandi banche, dai media e dal governo, e mettono in atto "La grande scommessa". I loro coraggiosi investimenti li porteranno cos' nei meandri oscuri dei sistemi bancari moderni, facendoli dubitare di tutto e tutti.

Premiato con l'Oscar per la miglior sceneggiatura non originale, La grande scommessa è stato lodato anche per l'ennesima prova di spessore di Christian Bale (nominato come miglior attore non protagonista), che per preparasi al meglio al ruolo si è confrontato con il vero Michael Burry per oltre nove ore.

"Mi sono divertito molto con Mike Burry, è chiaramente un uomo geniale" ha spiegato Bale in un'intervista con Vulture. "Abbiamo iniziato molto presto, abbiamo preso un caffè e abbiamo parlato senza fermarci finché non è venuto buio. Riguardo a tutto quanto. È stata una giornata interessante, molto più per me che per lui. È un uomo molto coinvolgente e davvero insolito, e mi sono incredibilmente affezionato a lui. Sfortunatamente non potrò partecipare alla peremiere di New York perché sarò qui a lavorare, ma spero che lui possa venire alla premere di L.A., perché voglio sedermi accanto a lui e vedere se mi tirerà un pungo in faccia."

Dopo il suo incontro con Burry, Bale ha chiesto ai costumisti di realizzare una serie di t-shirt su misura uguali a quelle che l'uomo indossava ogni giorno, e che poi lui stesso ha indossato nella versione finale della pellicola. "Credo che Christian abbia che Michael Burry abbia una relazione molto emotivo con i numeri e il mercato" ha affermato il produttore Jeremy Kleiner.


JURASSIC WORLD: DOMINION, BRYACE DALLAS HOWARD RIFLETTE SULLE RIPRESE IN PIENA PANDEMIA

Mentre produzioni importanti come The Batman o Matrix 4 sono in procinto di ripartire a breve, uno dei primi set ad assere stato riaperto con ogni misura precauzionale per evitare un eccessivo numero di contagi da Covid-19 è quello di Jurassic World: Dominion di Colin Trevorrow, attualmente in fase di shooting.

Sappiamo che la Universal Pictures ha sborsato una cifra esorbitante per premurarsi di ogni misura cautelativa sul set, e proprio recentemente Bryce Dallas Howard, interprete di Claire Dearing nel franchise reboot/sequel di Jurassic Park, ha avuto modo di riflettere con il New York Times su questa nuova normalità nel lavoro d'attrice, che prevede numerose tutele in un ambiente protetto.

Dice la Howard: "Tornando al lavoro mi viene in mente che quando le persone lavorano insieme è praticamente tutto possibile. L'intersezione tra una Pandemia Globale e una rivoluzione ha sottolineato (in ogni settore) quanto siano imperfetti i sistemi attuali. Ancora di più, è stato dimostrato che come collettivo abbiamo l'opportunità di trasformare le infrastrutture dell'industria dell'intrattenimento nella loro interezza e in meglio".


E continua: "Sebbene i cambiamenti sul set siano un prodotto del mondo Covid, io e molti altri riteniamo che questi protocolli dureranno ben oltre l'attuale e visibile crisi. I protocolli relativi a un'efficace comunicazione, il processo decisionale collaborativo, il consenso e il tocco sono esempio di un sistema che privilegia soprattutto l'equità. Stiamo ricostruendo le dinamiche stabilite e creando un ambiente in cui tutte le parti si sentano al sicuro, ascoltate e supportate. Questo è uno spazio per cui vale la pena battersi, Pandemia o meno. L'unico modo di rimanere al sicuro per tutti noi è avere accesso alle informazioni, al supporto e alla possibilità di poter parlare liberamente. È ora che tutti noi entriamo in questa nuova ottica di potere".

Jurassic World: Dominion vedrà nel cast Chris Pratt, Bryce Dallas Howard, Sam Neill, Laura Dern e Jeff Goldblum, per un'uscita prevista nelle sale americane l'11 giugno 2021.


WONDER WOMAN 1984: DOMANI IL NUOVO TRAILER, ECCO UN POSTER!

È ufficiale: domani in occasione dell’evento online DC FanDome vedremo il nuovo trailer di Wonder Woman 1984.

Nel film, Diana (Gal Gadot) dovrà vedersela con Barbara Ann Minerva alias Cheetah (Kristen Wiig), sorta di versione corrotta e antecedente di Wonder Woman: posseduta dalla Dea della Caccia, Cheetah è un ibrido tra una donna e un ghepardo, dotata di velocità, riflessi, forza e sensi sovrumani, oltre che di artigli capaci di tagliare praticamente ogni materiale.

Per il resto, sappiamo che la storia sarà ambientata negli anni Ottanta, sul finire della Guerra Fredda, e che nel cast ci saranno anche Pedro Pascal (Maxwell Lord), Natasha Rothwell, Ravi Patel, Gabriella Wilde e Soundarya Sharma.

Patty Jenkins è tornata dietro la macchina da presa anche per questo nuovo capitolo, mentre Hans Zimmer è stato incaricato di scrivere la colonna sonora. L’uscita del film è prevista per il 2 ottobre negli Stati Uniti (e per lo stesso mese anche in Italia)

Il cinecomic con protagonista Gal Gadot sarà presentato alle 19:00 (ora italiana), nell’attesa ecco un nuovo poster.

Wonder-Woman-1984

Ed ecco anche un nuovo banner e uno spot, purtroppo per il momento in bassa risoluzione.


https://twitter.com/i/status/1296696603869351936

THE BOYS IN THE BAND – PRIME IMMAGINI DEL FILM NETFLIX PRODOTTO DA RYAN MURPHY

Le prime immagini di The Boys in the Band, il film basato sull’omonimo revival teatrale prodotto da Ryan Murphy e diretto da Joe Mantello, sono state diffuse da Netflix. Lo spettacolo del 2018 è stato realizzato in occasione del 50° anniversario dell’opera originale scritta da Mart Crowley.

La loro versione vinse un Tony per il miglior revival e si è distinta per il casting di attori apertamente gay (Matt Bomer, Jim Parsons, Zachary Quinto e Andrew Rannells) nei panni dei protagonisti, un gruppo di amici gay.

Adattato per la prima volta da William Friedkin nel 1970, questa volta è diretto da Mantello che ha precedentemente lavorato con Murphy in The Normal Heart di HBO e nella miniserie Hollywood di Netflix.

Il film vede il ritorno dell’intero cast teatrale: Zachary Quinto, Matt Bomer, Andrew Rannells, Charlie Carver, Robin de Jesús, Brian Hutchison, Michael Benjamin Washington e Tuc Watkins.

La storia, ambientata a New York nel 1968, ruota attorno a un gruppo di amici gay che si riuniscono per festeggiare il compleanno di uno di loro. La serata viene sconvolta quando il compagno di stanza del padrone di casa, segretamente gay, si presenta senza esser stato invitato.

The Boys in the Band verrà lanciato su Netflix nell’autunno 2020.

Le foto


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JUSTICE LEAGUE: SVELATO IL TITOLO UFFICIALE DELLA SNYDER CUT?

Per il mondo si chiama Snyder Cut, ma ufficialmente, almeno finora, la nuova versione di Justice League in arrivo su HBO Max è stata chiamata Zack Snyder’s Justice League. Ora, però, WarnerMedia ha lanciato un account Twitter del film che potrebbe aver appena svelato quale sarà il titolo ufficiale del film/miniserie. Siete pronti?

Esatto, se dobbiamo dare retta all’account il film sarà presentato, semplicemente, come The Director’s Cut of Justice League. Va detto che anche i precedenti materiali, quelli che indicavano il titolo come Zack Snyder’s Justice League, erano ufficiali. Ma l’account Twitter è stato aperto alla vigilia del DC FanDome, la convention virtuale che farà luce sulle novità DC e ci regalerà il primo trailer della Snyder Cut. Potrebbe dunque essere questo il titolo definitivo, anche se, da qui al 2021, le cose potrebbero cambiare ancora.

In attesa del DC FanDome, Zack Snyder ha postato un primo teaser del trailer di Justice League che vedremo durante la convention. Lo trovate QUI. Il nuovo montaggio di Justice League sarà un film quasi completamente diverso da quello confezionato da Joss Whedon, chiamato a sostituire Snyder dopo che una tragedia famigliare costrinse quest’ultimo ad abbandonare il progetto. Snyder ha detto che non farà assolutamente uso del girato di Whedon. Questa versione potrebbe anche essere una miniserie e potrebbe includere praticamente tutto il materiale montato da Snyder prima di andarsene, circa quattro ore.

justice-leauge

JAKE GYLLENHAAL SARÀ DAN MALLORY, AUTORE DE LA DONNA ALLA FINESTRA, IN UNA SERIE BIOGRAFICA

Jake Gyllenhaal collaborerà con Janicza Bravo, regista di Zola e Mrs. America, per adattare in TV un articolo del New Yorker che racconta la bizzarra storia vera di Dan Mallory, autore de La donna alla finestra. Parliamo ovviamente del romanzo da cui è tratto l’omonimo film con Amy Adams, che dovremmo vedere nei prossimi mesi. Mallory ha firmato il romanzo, suo esordio e immediatamente un successo globale, con lo pseudonimo A.J. Finn.

La serie sarà tratta dall’articolo scritto da Ian Parker, A Suspense Novelist’s Trail of Deceptions. Una cronaca dell’escalation di bugie che Mallory ha raccontato per ottenere la simpatia del pubblico e occultare così le sue mancanze. Tra le altre cose, Mallory ha raccontato di essere sopravvissuto a un tumore al cervello, di aver perso la madre per un cancro e un fratello per suicidio, nonché di avere un doppio dottorato. In seguito alla pubblicazione dell’articolo, nel febbraio 2019, Mallory ha diffuso un comunicato in cui ha ammesso di aver mentito.

Janicza Bravo sarà anche produttore esecutivo insieme a Jake Gyllenhaal e Riva Marker di Nine Stories, oltre a Megan Ellison, Sue Naegle, Sammy Scher e Susan Goldberg di Annapurna. La regista scriverà la sceneggiatura del pilot insieme a Brian Savelson.

Bravo ha dichiarato:

Ciò che potrebbe aver avuto inizio con “il cane mi ha mangiato il quaderno” si è trasformato in “mia madre è morta di cancro, mio fratello si è tolto la vita e ho un doppio dottorato”. Il nostro protagonista è bianco, maschio e patologico. C’è un vuoto in lui e lo riempie ingannando la gente. È un truffatore. La serie esaminà l’identità bianca e come noi, in quanto pubblico, lasciamo spazio a questi comportamenti.

Nel frattempo, il film diretto da Joe Wright e interpretato da Amy Adams, Anthony Mackie, Gary Oldman e Julianne Moore, non ha ancora una data d’uscita. Inizialmente era previsto per il 14 maggio, prima che il lockdown bloccasse tutto. Ora sembra che Netflix sia in trattative finali con 20th Century Studios per acquisire il film.


CORONATION – IL DOCUMENTARIO DI AI WEIWEI GIRATO A WUHAN DISPONIBILE SU VIRTUAL CINEMA

Sulla piattaforma Virtual Cinema di Alamo Drafthouse, è disponibile in vendita e a noleggio CoroNation il nuovo documentario del filmaker cinese Ai Weiwei. Si tratta del primo documentario in formato lungo dedicato a Wuhan, la prima città colpita dalla pandemia del covid-19.

La metropoli cinese con una popolazione di 11 milioni di abitanti fu sottoposta a un isolamento senza precedenti.

Con un team il regista si è recato all’interno di ospedali, casi e altri siti messi in quarantena per mostrare come lo stato, ma anche la popolazione, ha risposto a questa crisi.

La sinossi
Il film mostra l’incredibile velocità e potenza della macchina statale cinese con la sua costruzione di enormi ospedali per il coronavirus, il dispiegamento di robot vaganti per l’appannamento dei servizi igienici, l’implementazione di un test esaustivo e di un protocollo di tracciamento dei contatti e misure protettive accuratamente progettate per gli operatori sanitari.

Dall’altro lato della scala c’è la schiacciante burocrazia di quella stessa macchina, il suo processo decisionale totalitario, un chiaro inganno nei confronti dei comuni cittadini, l’assenza di comunicazione civica e forse, peggio di tutto, una spietata mancanza di empatia per coloro che subiscono delle perdite e sono tenuti lontani da casa.



Il poster


Coronation-Poster

ZACK SNYDER’S JUSTICE LEAGUE – IL TRAILER DOMANI SERA ALLE 23.30, NUOVO ASSAGGIO

Zack Snyder continua a stuzzicarci con dei brevi assaggi di Zack Snyder’s Justice League, il cui trailer verrà presentato domani sera alle 23,30, all’interno del panel dedicato alla Snyder Cut di Justice League.

Tra le nuove scene notiamo Cyborg mentre tiene in mano il biglietto da visita di Bruce Wayne.

https://twitter.com/i/status/1296843446754238466

Si tratta della versione di Justice League originalmente concepita da Snyder, prima della sua uscita a causa di un lutto famigliare. La pellicola è stata cambiata nel corso delle riprese aggiuntive da Joss Whedon.

La convention virtuale dedicata alle serie tv, ai film e ai videogiochi DC prodotti dalla Warner ha già lasciato trapelare qualche indiscrezione.


Tenet, ecco le prime recensioni del film di Christopher Nolan!

Con l’avvicinarsi dell’uscita di Tenet, la nuova pellicola di Christopher Nolan, ecco scadere l’embargo sulle recensioni internazionali della pellicola che ha il non semplice compito di far ripartire il business del cinema in sala, messo in ginocchio dalla pandemia del nuovo Coronavirus.
Al momento, RottenTomatoes ha raccolto 26 recensioni, di cui l’82% con un giudizio positivo e un voto medio di 7.2.

Nota: stiamo aggiornando l’articolo con l’elenco delle recensioni e dei brevi estratti: refresha la pagina per gli aggiornamenti!

Slashfilm – “Uno dei film più nolaniani di sempre, nel bene e nel male.”

Mashable – “‘Tenet è un thriller di spionaggio che piega il tempo e fa lavorare sodo il pubblico.”

NME – “Un thriller sul viaggio nel tempo realizzato dal re dei blockbuster cervellotici.”

Indiewire – “Il caper movie tanto atteso di Christopher Nolan è una delusione senza umorismo.”

Variety – “Lo spettacolo di grande intrattenimento sul viaggio nel tempo di Christopher Nolan è un ritorno al passato futuristico.”

Flickering Myth – “È un film totalmente nolaniano: fa infuriare ma è un capolavoro, e mette alla prova lo spettatore.”

Empire – “Nolan ha fatto il suo film di James Bond, prendendo in prestito ciò che gli piace, cestinando tutto ciò che non gli piace e rendendo tutto molto nolaniano.”

Independent – “È il film più confuso di Nolan, ma è anche quello in cui è più bello perdersi.”

The Guardian – “Il mondo è più che pronto per un blockbuster favoloso, specialmente uno che includa delle mascherine e discussioni sul tornare indietro nel tempo per evitare catastrofi. Peccato che Tenet non lo sia.”

The Hollywood Reporter – “Tutto insieme, questo è un film freddo e cerebrale – facile da ammirare, in particolare perché è così ricco di audacia e originalità, ma quasi impossibile da amare, mancando di una certa umanità.”

London Evening Standard – “Sottolineare i difetti di Tenet sembra ingrato. È come criticare Babbo Natale. Ma, confesso, alcuni aspetti del film (la metafisica e la fisica) mi hanno fatto venire sonno. Ma a parte questo, Tenet è visivamente incredibile, uno spettacolo innovativo.”

New York Times – “Andate a vederlo, anche solo per l’incredibile e coinvolgente gloria di ciò che avevamo e che potremmo non avere più.”

Los Angeles Times – “Tenet ha tanta ambizione, ingenuità e immaginazione. Gli manca una certa vitalità: nonostante qualche battuta sagace, Nolan non sembra mai sentirsi a proprio agio con l’umorismo.”

IGN – “Tenet sembra un po’ prudente, come se lo stile di Nolan sia un franchise anziché un contesto. Nonostante questo, è più interessante di qualsiasi altro blockbuster e sembra un faro per la forza del regista.”

Screen – “È una visione davvero contorta, e la Warner probabilmente spera nelle visioni ripetute in cui i fan di Nolan sguazzano. L’opzione migliore non è capire il film, ma sentirlo, anche se rimanere in sincro con un film con una logica interna così irregolare e ripetutamente alterata si dimostra una vera sfida.”

Vi ricordiamo che la Sala Energia di Arcadia Cinema a Melzo proporrà Tenet in esclusiva italiana nel formato in cui è stato girato, e cioè in pellicola 70mm Large Format. Anche per questo motivo sono previsti spettacoli in 70mm in lingua originale il sabato alle 14.


Universo Marvel: rivelato l’insospettabile personaggio che riporterà in vita Ultron?

Sono ormai mesi – per non dire anni – che si vocifera di un potenziale ritorno di Ultron nell’Universo Cinematografico Marvel, e adesso, forse sappiamo già pure come avverrà questo ritorno. Stando a un nuovo rumor di We Got This Covered, infatti, il responsabile di questa “resurrezione” sarà niente di meno che l’insospettabile… Doctor Doom!

Sì, proprio così: il carismatico e perfido villain dei Fantastici 4! Secondo la fonte, una volta che Doom apparirà nell’UCM, una delle sue prime azioni sarà tentare di costruire un’armata composta da fedeli Doombots, che altro non sono che delle sue copie fisiche e mentali. Il twist, però, è che il villain costruirà tale armata con della tecnologia proveniente dall’esercito di droni di Ultron, finendo infine per riportare in vita lo stesso Ultron! Questo dovrebbe accadere già in Ant-Man 3, anche se eventuali cambi di piani da parte della Marvel non sono da escludere.

Insomma, voi che ne pensate al riguardo? Vi piacerebbe rivedere Ultron sul grande schermo? Il rumor, è bene evidenziarlo, non è stato ufficialmente confermato dalla Marvel, quindi le pinze di precauzione sono d’obbligo. Nel dubbio, ricordiamo che Ant-Man 3 uscirà nelle sale nel 2022: a dirigere l’avventura sarà Peyton Reed, ma per il momento, ulteriori dettagli non sono ancora stati annunciati.


marvel

Abyssal Spider: il trailer del film cinese con giganteschi ragni marini mangiauomini

Diretto da Joe Chien, debutterà in patria a settembre, ed è uno di quei film che non vediamo l'ora di poter vedere.

Il film si chiama - in maniera piuttosto autoesplicativa - Abyssal Spider. È un thriller-horror cinese che debutterà nelle sale del suo paese d'origine l'11 settembre, e ve ne vogliamo mostrare il trailer originale sottotitolato in inglese, e un paio di poster.
Perché? Perché è il nostro lavoro; perché trailer e poster non sono niente male; ma soprattutto perché di un creature-feature che parla di giganteschi ragni marini mangiauomini non possiamo proprio non parlare.
Diretto da Joe Chien, il film parla di un marinaio traumatizzato da una vicenda del suo passato che trova la forza e il coraggio per imbarcarsi di nuovo, per però trovarsi a fronteggiare quegli stessi incubi dai quali credeva di essere sfuggito per sempre: quelli dei giganteschi ragni marini mangiauomini, per l'appunto.
Buon divertimento.


Abyssal Spider: il trailer del film

abyssal_spider_1

abyssal_spider_2

RUSSELL CROWE: "DEVO LA MIA CARRIERA A SHARON STONE"

Martedì scorso, intervistato al Late Night con Seth Meyers, Russell Crowe ha rivelato di dover ringraziare Sharon Stone per la sua carriera raccontando che proprio grazie a lei è riuscito ad ottenere il suo primo ruolo ad Hollywood nel 1995.

Nel 1995 Sharon Stone, attrice e produttrice di Pronti a Morire, si battè con gli altri produttori del film per potere avere Crowe nel cast insieme a Gene Hackman, Leonardo DiCaprio e Gary Sinise.

A proposito dei suoi primi tempi sulle colline di Los Angeles l'attore neozelandese ha raccontato "Dicevo che la mia teoria su Los Angeles era che devi stare attento perché saranno gentili da morire con te. Saranno così carini che penserai che tutto andrà bene per te, e poi dopo un po' di tempo ti renderai conto che non hai ottenuto nulla da tutta quella gentilezza."

Il vincitore del premio Oscar ha ricordato "Mi ci sono voluti probabilmente circa 18 mesi o più e letteralmente centinaia e centinaia di incontri prima di ottenere effettivamente un ingaggio americano. L'ho ricevuto solo perché Sharon Stone aveva visto un film in cui c'ero anche io."

I produttori del film western del 1995 diretto da Sam Raimi non erano convinti di Russell Crowe "Era una specie di combattimento con la spada con i produttori maschi del film e lei si è impuntata e ha detto, 'Assumerò la persona che voglio assumere come mio interesse amoroso'. Se non fosse stato per la sua forza e impegno, non so quanto tempo sarebbe passato prima che ottenessi un film americano. Devo ringraziarla molto".

L'opportunità che la Stone, con la sua determinazione, ha dato all'attore di A Beautiful Mind gli ha consentito di ottenere 5 anni dopo, nel 2000, il ruolo che lo ha consacrato per sempre: Massimo Decimo Meridio ne Il Gladiatore.

Fun Fact? Russell ha rivelato tempo fa che la prima sceneggiatura de Il Gladiatore era tremenda. Ragion per cui certamente nessuno si aspettava un successo del genere. A giugno, in un episodio del The Tonight Show l'attore ha raccontato "E' stata un'esperienza unica perché la sceneggiatura che avevano era così brutta. Il produttore non sapeva che in realtà ero già stato in grado di ottenerne una copia, ma la cosa che ha detto è stata, 'Non voglio inviarti il documento che abbiamo perché non risponderesti. Ma voglio incoraggiarti ad incontrare Ridley Scott e voglio che pensi che è il 180 d.C., sei un generale romano e sei diretto da Ridley Scott. Pensa solo a questo.'" Crowe ha concluso: "Vent'anni dopo se ne parla ancora. Questo non accade con tutti i film"


BLACK ADAM, WARNER BROS. ALLA RICERCA DI UN'ATTRICE PER CYCLONE?

Tra poche avremo maggiori informazioni sul futuro dell'Universo DC, ma intanto scopriamo quali sono le ultime voci su Black Adam, il film con protagonista The Rock. Stando a quanto riportato da Illuminerdi (via CBM), Warner Bros. starebbe cercando un'attrice che possa interpretare il ruolo di Cyclone, e avrebbe già in mente una figura di riferimento.

Ora, come al solito questi rumor vanno presi con le dovute precauzioni, ma sembrerebbe proprio che gli studios - e in particolare il regista Jaume Collet-Serra - stiano cercando "un tipo alla Alexandra Shipp" per portare sullo schermo questo particolare membro della JSA.
Certo non è detto che non possa essere poi proprio l'attrice di X-Men: Apocalypse e Tuo, Simon a ricoprire il ruolo in futuro, ma per ora pare che il nome sia più per riferimento che altro.
Al momento, l'unico altro membro della JSA annunciato per la pellicola con Dwayne "The Rock" Johnson nei panni dell'(anti)eroe titolare è Atom Smasher, che sarà interpretato da Noah Centineo.
In passato si era parlato di Alexander Skarsgård come possibile interprete di Hawkman, ma probabilmente sarà il DC FanDome a fugare ogni dubbio e discernere la verità dalle semplici dicerie.

Attendiamo dunque la notte del 22 agosto per scoprire cosa ha in serbo per noi l'Universo DC. Black Adam uscirà a dicembre 2021 al cinema.


ALMOST FAMOUS, 20 ANNI DOPO, CAMERON CROWE PARLA DEL FILM: "MAI STATO POPOLARE COME OGGI"

Nel 2000 usciva Almost Famous, il film scritto e ispirato dalla storia del regista Cameron Crowe, giovane giornalista appassionato di rock negli anni '70. Per l'occasione Crowe ha rievocato le riprese del film, l'entusiasmo, ma anche i tempi in cui lavorava per Rolling Stone e intervistava star come David Bowie.

Nel 1996, dopo il successo di Jerry Maguire (270 milioni di dollari al botteghino e cinque nominations agli Oscar) Cameron Crowe ebbe finalmente la libertà di realizzare il suo film più personale: Almost Famous. "Jerry Maguire mi ha dato credibilità", ricorda Crowe al telefono dalla sua casa di Los Angeles. "E ho pensato, 'Non sarò mai in grado di fare questo film a meno che non sia adesso. Questo film è dolorosamente personale e cercherò di non spendere molti soldi'." Il film è una cronaca delle sue avventure dei primi anni '70 come scrittore adolescente per Rolling Stone.

Nell'autunno del 2020 uscì nelle sale, e nonostante l'apprezzamento della critica e le quattro nominations agli Oscar, non fu un successo al botteghino "Tutti andarono invece a vedere questa nuova uscita de L'Esorcista. Sembrava che il lungo braccio del 1973 fosse tornato per schiaffeggiarci." Vent'anni dopo, però, Quasi famosi si è trasformato non solo in un classico di culto, ma in uno dei film più amati della sua epoca. "Eravamo un 'perdente' che ha raccolto consensi nel corso degli anni. Non è mai stato così popolare come adesso."

Crowe ha persino lavorato a un adattamento di Broadway del film. Ora che Almost Famous compie 20 anni, lo sceneggiatore-regista guarda al passato con un misto di nostalgia e orgoglio, perché lo ha scritto pensando "'Ho la possibilità di farlo, ho la possibilità di fare giornalismo, e io voglio sventolare una bandiera per tutte le persone che mi hanno aiutato e hanno aperto la strada a un amante della musica come loro. "Penso che le persone lo abbiano scoperto e ci abbiano portato il proprio amore per la musica, ed è quello di cui sono più orgoglioso".

Probabilmente all'inizio molti erano scettici, e non capivano davvero il film. Era difficile pensare ad un film sul rock che nascesse da un punto di vista autentico, ed è così che è stato chiamato Peter Framton "Era come un gioco di società, bastava copiare tutti i film che non avevano mai avuto successo. Quindi quando gli ho detto: "Vieni a lavorare con noi in questo film, parla di crescere con il rock nel 1973", ha risposto, "Cosa? Sei diventato uno di loro! Proverai a catturare qualcosa che non potrai mai catturare!"

"È stato un tuono nella mia testa per gran parte del tempo in cui abbiamo girato il film, ma ho sentito che il cuore di tutti era al posto giusto. Non stavamo girando un film sull'abuso di droghe e sugli eccessi da rockstar. Ci sono così tanti altri film che ti danno questo o cercano di dartelo. Ho anche pensato che il film dei Mötley Crüe [The Dirt del 2019] fosse buono per questa ragione. Pensavo che Machine Gun Kelly avesse davvero catturato una vera anarchia rock. Ma Almost Famous non era quello. Almost Famous era innamorarsi della musica in giovane età, quando non eri sicuro di chi fossero i tuoi amici nel mondo, ma questi dischi erano tuoi amici. E poi esci nel mondo e incontri persone che amano quegli stessi dischi, che diventano tuoi amici. È un'esplosione di sensazione di appartenenza. E quello era il timone di Almost Famous.

Almost Famous è uscito in un periodo di film per adolescenti e film d'azione ad alto budget, e per il regista si trattava senz'altro di una scelta controcorrente. "Non è stata una sorpresa quando il film non è andato così bene al cinema. E poi quando abbiamo perso Brad Pitt [che era stato scelto originariamente per il ruolo di Russell Hammond], non c'era nessuna pressione per trovare un'altra star. Spielberg mi disse: "La sceneggiatura è la star. Quindi sì, sembrava un'anomalia. Sembrava che sarebbe successo solo una volta, ed è per questo che stavo cercando così duramente di ottenere ogni performance il più vicino possibile a quella che era la versione nella mia testa, perché non pensavo che avrei mai avuto la possibilità di girare e realizzare un altro film del genere. Ed è vero.'

E quando l'intervistatore gli ha chiesto se pensava che le interviste della sua giovinezza si sarebbero trasformate in questo grande film, Cameron Crowe ha risposto "Mai. Perché il mio sogno allora era quello di ottenere una storia su Rolling Stone, e dopo che sarei stato in grado di scrivere una storia di copertina. E tutto quello che è successo dopo è stato il momento in cui si è avverato il sogno, ma anche di più. Non ho mai pensato "Un giorno questo diventerà un film autobiografico, che rifletterà proprio questo momento."

Il regista ha lavorato su un libro di memorie che lo ha aiutato a ripercorrere quei primi giorni a San Diego "Ho trovato questa agenda del 1973. È piena! C'è scritto: "Intervista telefonica a Jimmy Page. John Prine, Bonnie Raitt ". Ogni giorno, mi sentivo come un bambino in un negozio di caramelle perché potevo intervistare queste persone di cui amavo la musica. Se avevo fortuna, ogni giorno potevo rappresentare quel fan che ero anche io. A volte mi davano anche roba schifosa. Alcuni degli editori di Rolling Stone, per quanto gentili a riguardo, spesso mi prendevano da parte e dicevano: "Dovresti scrivere di qualcuno che non ti piace. Mettiti alla prova. Vai a scrivere di qualcuno di cui non ti interessa la musica e fai pratica con un ritratto del genere. " E ho sempre detto: "Ma perché perdere tempo con qualcuno a cui non tieni? A qualcuno da qualche parte interessa. Scrivi per quelle persone."

Ma Crowe non ha solo elogiato il suoi miti, gli ha fatto anche domande difficili "Se sfidi qualcuno come Joni Mitchell, con domande taglienti, è meglio per lei. Ama struggersi in una risposta del genere. Ci sono sempre state un sacco di persone che coprivano la musica, e che la mettevano in dubbio, allora più di oggi. Molte persone hanno distrutto i Led Zeppelin. Quindi hanno aperto una rivista rock, inclusa Rolling Stone, e c'è stato chi non ha capito. Perciò quando vedevano qualcuno con un taccuino spesso pieno di un miliardo di domande pensavano "Ok, abbiamo una possibilità perché conoscano la nostra musica!"


Tuttavia dal film restano fuori molte follie anni '70 "Non ho guidato fino a 18 anni. Ero un po' nervoso all'idea di guidare e avevo avuto un incidente quando ero piccolo, quindi non volevo ancora guidare. Quindi, quando seguivo David Bowie per la rivista e per Playboy, lui mi accompagnava in giro. Rimaneva sveglio tutta la notte a registrare Station to Station e poi, a bordo di una VW gialla, mi accompagnava nel traffico mattutino a casa del fotografo Neal Preston, dove alloggiavo. Mi guardavo intorno e c'era David Bowie con i capelli rossi in una piccola Volkswagen gialla, accanto agli avvocati diretti al lavoro. E nessuno sapeva che era Bowie. Mi guardavo sempre intorno e pensavo, "Guardate! Guardate! È lui! È davvero lui! "So che non è un eccesso rock, ma è qualcosa che non ti aspetteresti mai. Cose del genere sono successe spesso. Stavo riascoltando alcuni dei nastri dell'intervista a Bowie. Nel corso di questa intervista scrive una canzone per mostrare a Rolling Stone come si scrive una canzone. E c'è una canzone su questo nastro che nessuno ha mai sentito prima e che ha scritto per mostrarmi come ha fatto il suo mestiere. Non darò mai quei momenti per scontati.

Ma come ha fatto il regista, al tempo giovanissimo, a convincere la madre a farlo uscire di casa per farsi scarrozzare da rock star? "Si fidava di Neal Preston e sapeva che Neal si prendeva cura di me. Sapeva che Neal fumava erba. Ciò la turbava, ma sapeva che se Neal fosse stato nei paraggi, era come un fratello maggiore che si sarebbe preso cura di me. E lo ha fatto. È il motivo per cui ho una carriera in questo momento, perché è andato alle Hawaii e ha riavuto i miei nastri Allman Brothers. E senza quell'incidente, non ci sarebbe stato Almost Famous. Non ci sarebbe stata una carriera di scrittore, in realtà. Beh, probabilmente ci sarebbe stata, ma non al Rolling Stone. Ben Fong-Torres mi avrebbe licenziato, per aver perso i nastri a favore di Greg Allman, che li ha presi e poi è sparito con loro. La storia dei nastri Allman Brothers è presente nel musical, ma non nel film.

Quali sono le principali differenze tra il regista e William Miller, il suo alter ego nel film? "Penso che per compensare la differenza di età a scuola, a volte ero un clown di classe. Oppure provavo a dire cose oltraggiose per deviare o qualcosa del genere. C'è un outtake nel film, dove stanno importunando la versione piccola di William Miller perché non ha i peli pubici. Dicono: "Dove sono i tuoi peli publici?" L'hanno fatto a me. E ricordo che mi circondavano tutti in palestra e negli spogliatoi. Ho pensato: "Li avevo. Li ho rasati! " E tutti hanno iniziato a ridere, tranne l'unico ragazzo che stava cercando di terrorizzarmi. Dubito di essere stato poetico come Patrick [Fugit, che interpretava Miller] in termini di comprensione del mondo e di sentirne la meraviglia. Mi sentivo come se Patrick recitasse. È solo qualcuno che cerca di adattarsi e trovare un posto nel mondo in cui inserirsi". Il nome originale di William Miller era Scott Stevenson.. "È fottutamente divertente. Scott Stevenson suona come un ragazzo che non parlerebbe con William Miller a scuola. Non credo di essere mai stato Scott Stevenson, ma mi sento come se fossi William Miller. Guarda come una decisione sbagliata può costarti tutto. Raramente hai la fortuna di un nome come Jeff Bebe".

Patrick Fugit è stata una delle ultimi attori del cast ad essere scelto, com'è stato per il regista scegliere il suo personaggio "È stato davvero imbarazzante. Voglio dire, Joseph Gordon-Levitt era probabilmente un po' vecchio per la parte all'epoca, ma è davvero bravo. Puoi convincere persone molto consapevoli a interpretare un personaggio basato su di te, perché ti stanno studiando mentre parli con loro. Quindi è come uno specchio inaffidabile quello che stai guardando. È davvero un po' imbarazzante per tutti". Ma l'età in quel caso era importante perché "Cominciano a portare cose che hai dimenticato, perché non hai più quell'età. Patrick aveva quell'età. Il più prezioso dei suoi doni è stato il fatto che si è innamorato di Kate Hudson mentre girava il film. E questo era il punto: volevo davvero una ragazza. Volevo davvero che qualcuno mi notasse. Guardare Patrick suonare mi ha fatto ricordare tutto il desiderio. Ed è allora che sei vicino alla videocamera e dici: "Oh, mio Dio! Grazie al cielo abbiamo un ragazzo che non è mai stato in un film prima, che si innamora in tempo reale ".

Un altro dietro le quinte? "Ho anche pensato che il mio outtake preferito fosse l'intervista a tarda notte di Kyle Gass, dove si addormenta con gli Stillwater in studio. Quello è stato il giorno in cui la DreamWorks ha capito che stavo girando quel film da un mese e mezzo e nessuno era venuto a controllarci" e li hanno trovati tutti uno studio pieno di fumo d'erba finto mentre Kyle Gass dormiva e la band diceva parole come "feci".

Il film presenta diverse canzoni dei Led Zeppelin, e Crowe volò a Londra a proiettarlo per Jimmy Page e Robert Plant "Sapevamo che stavamo per lanciare i dadi. C'erano quattro canzoni dei Led Zeppelin. [Il produttore della colonna sonora] Danny Bramson si è assicurato che la comunicazione fosse buona. Alla fine di quella giornata, sono venuti a vedere il nostro film nel seminterrato di un hotel. Eravamo solo Joe Hutshing l'editore, Danny e io. Siamo nell'ultima fila e Jimmy e Robert sono a tre file dalla prima fila, seduti insieme. Guardando da dietro, vedevi le loro teste incorniciate dal film, che era già iconico in sé. Si sporgevano e si dicevano cose a vicenda, e vedevi semplicemente questo contorno delle loro teste parlare in privato, e ci guardavamo come, "Oh, siamo fottuti. Stanno cercando di capire come possono andarsene. " Poi è arrivata la scena "Io sono un dio d'oro" e Plant si è limitato a ridere. È la risata più grande e ci guardiamo come, "Oh, mio ​​Dio! Andiamo ancora bene. Andiamo ancora bene!"

Alla fine il regista ha spiegato quale sia sempre stata la mission del film "Come giornalista, non mi sono mai sentito come se avessi un programma. Mi sentivo come se fossi guidato dall'amore per la musica e dal modo in cui la musica mi faceva sentire. Sto restituendo qualcosa con quel film e quella storia. È tutto un grande "Grazie". È un messaggio puro per gli amanti della musica. E al giornalismo, perché Jann Wenner mi ha lasciato andare con i Led Zeppelin. Così come mia madre e mio padre. Queste persone si fidavano di me. Ho provato a farlo per gli altri nello spirito di quello, solo nella vita. E il film ne è una versione."


ORLANDO BLOOM DIFENDE IL SUO PERSONAGGIO DI PIRATI DEI CARAIBI: "NON HO RIMPIANTI"

Dopo aver espresso il suo entusiasmo per la serie de Il Signore degli Anelli, Orlando Bloom è tornato a riflettere sull'altro franchise che lo ha reso celebre all'inizio degli anni 2000.

"Non guardo indietro. Non porto rancore" ha detto l'attore sulle critiche ricevute per l'interpretazione di Will Turner in Pirati dei Caraibi. "Nessuno si presenta sul set per fare un brutto lavoro, che sia un attore, un regista o un produttore. Quando vado a dormire la sera, so che ho dato del mio meglio in tutto ciò che ho fatto. Ho sempre dato il massimo e penso che in un certo senso, semmai, ho giocato troppo sul sicuro durante la mia carriera. Non sono più interessato a queste cose, prendiamo Will nei Pirati dei Caraibi: stavo interpretando la spalla del memorabile Jack Sparrow di Johnny Depp, ma in un certo senso non era facile da rendere al meglio. C'era una componente emotiva, la relazione tra Elizabeth e Will, ma non rimpiango nulla. Ad essere onesti, sono entusiasta di cosa mi aspetta in futuro."

Come rivelato negli ultimi mesi, dopo La Vendetta di Salazar il franchise Disney è pronto a ripartire con diverse novità. Una su tutte: Margot Robbie sarà protagonista di un capitolo al femminile affidato alla penna di Christina Hodson


DC FANDOME, IL PROGRAMMA DEFINITIVO: ORARI ITALIANI, PANEL E APPUNTAMENTI IMPERDIBILI!

Come di certo saprete questa settimana la Warner Bros. ha stravolto il programma del DC FanDome, rendendo praticamente obsoleto il calendario completo che avevamo pubblicato sui nostri canali qualche giorno fa.

Per questo motivo, a poche ore dall'inizio dell'attesa convention virtuale, abbiamo deciso di fornirvi un'ultima guida definitiva per l'evento, che sarà live sabato 22 agosto. Trovate tutti gli appuntamenti qui sotto, ovviamente aggiornati con gli orari italiani:

Wonder Woman 1984: Hall of Heroes - 19:00
Warner Bros. Games Montreal Announcement: Hall of Heroes - 19:25
The Sandman Universe: Enter the Dreaming: Hall of Heroes - 19:45
Multiverse 101: Hall of Heroes - 20:15
Introducing Flash: Hall of Heroes - 20:40
Beyond Batman: Hall of Heroes - 20:50
The Suicide Squad: Hall of Heroes - 20:55
BAWSE Females of Color Within the DC Universe: Hall of Heroes - 21:40
Legacy of the Bat: Hall of Heroes - 22:00
Chris Daughtry: Performance: Hall of Heroes - 22:20
The Joker: Put on a Happy Face: Hall of Heroes - 22:30
Jim Lee Portfolio Review - DC Super-Villain Fan Art: Hall of Heroes - 22:35
Surprise DC Comics Panel: Hall of Heroes - 22:45
I’m Batman: The Voices Behind the Cowl: Hall of Heroes - 23:10
The Snyder Cut of Justice League: Hall of Heroes - 23:30
The Flash TV: Hall of Heroes - 23:54
Black Adam: Hall of Heroes - 00:10
CNN Heroes: Real-Life Heroes in the Age of Coronavirus: Hall of Heroes - 00:30
Titans TV: Hall of Heroes - 00:50
Aquaman: Hall of Heroes - 01:05
Ask Harley Quinn: Hall of Heroes - 01:15
Wonder Woman 80th Celebration: Hall of Heroes - 01:20
Tomorrow's Super Heroes with Jim Lee: Hall of Heroes - 01:25
SHAZAM!: Hall of Heroes - 01:40
Suicide Squad: Kill the Justice League: Hall of Heroes - 02:10
The Batman: Hall of Heroes - 02:30


FLASH, ANDY MUSCHIETTI SPIEGA IL MULTIVERSO DC: "TUTTO CIÒ CHE AVETE VISTO ESISTE"

Nelle scorse settimane e soprattutto nella giornata di ieri Flash, nuovo cinecomic DC Films diretto da Andy Muschietti con protagonista Ezra Miller, ha saputo attirare l'attenzione su di se con l'annuncio degli insperati ritorni di Michael Keaton e Ben Affleck nei panni dei rispettivi Batman.

La cosa sarà possibile grazie al concetto di Multiverso DC, che il regista ha prontamente spiegato nel corso di una recente intervista promozionale. Come riporta Vanity Fair nella sua esclusiva, infatti, la trama del film vedrà Barry Allen "rompere le barriere della fisica per schiantarsi in diverse dimensioni parallele, dove incontrerà versioni leggermente diverse dei classici eroi della DC".

L'ispirazione principale della sceneggiatura, apparentemente revisionata e corretta da Ben Affleck in persona, ad una famosa serie a fumetti intitolata 'Flashpoint', nel quale il protagonista Flash per l'appunto finisce in una realtà alternativa dove ad esempio il mantello di Batman è indossato da Thomas Wayne, il padre di Bruce. Ma come funzionerà il Multiverso DC esattamente?

"Questo film è un po' una cerniera, nel senso che presenta una storia che implica un universo unificato in cui tutte le iterazioni cinematografiche che abbiamo visto fino ad ora sono valide", ha spiegato il regista. "È inclusivo nel senso che sta dicendo che tutto ciò che avete visto finora esiste da qualche parte nel Multiverso DC, e anche tutto ciò che vedrai in futuro, tutto nello stesso Multiverso unificato."

In altre parole, il multiverso esplorato nel crossover tv Crisis on Infinite Earths è reale, e ogni cosa targata DC, dai primi Superman di Richard Donner alla saga de Il Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan e perfino il Green Lantern di Ryan Reynolds e il Constantine di Keanu Reeves, tutto è accaduto ed è canonico nell'unica, grande multi-realtà DC.


BEN AFFLECK, LA NUOVA FAN-ART ANTICIPA IL RITORNO DEL SUO BATMAN: GUARDATE!

Nelle scorse ore è stato annunciato l'atteso ritorno di Ben Affleck nei panni di Batman per il nuovo cinecomic The Flash, prossima produzione DC Films diretta da Andy Muschietti e con protagonisti Ezra Miller e Michael Keaton, anche lui nuovamente nei panni dell'Uomo Pipistrello.

Ovviamente la notizia ha sconvolto i fan in tutto il mondo, ma uno fra tutti ha risposto con prontezza: si tratta del celebre artista ApexForm, che a pochissime ore dall'annuncio dell'insperato ritorno di Affleck nei panni di Bruce Wayne ha pubblicato sul suo account ufficiale del social network Instagram una nuova fan-art dedicata all'attore e al suo personaggio.

Come al solito potete ammirarla in calce all'articolo.

Vi ricordiamo che maggiori informazioni sull'attesissimo The Flash arriveranno domani sabato 22 agosto durante la convention virtuale DC FanDome, che potrete seguire con noi in diretta su Twitch oppure direttamente dal sito di Everyeye, con aggiornamenti in tempo reale sugli annunci più importanti.

Nel frattempo, questa mattina vi abbiamo già parlato di come Ben Affleck abbia voluto correggere la sceneggiatura di Flash prima di accettare di riprendere il ruolo, ruolo che comunque non metterà i bastoni fra le ruote al The Batman di Robert Pattinson.

The Flash uscirà nel 2022. Ben Affleck tornerà come Batman anche nell'attesa Zack Snyder's Justice League, in arrivo nella prima parte del 2021 su HBO Max.


www.instagram.com/p/CEIXteTAZPV/?utm_source=ig_embed

PAOLO SORRENTINO, NETFLIX E MARADONA: ECCO IL DREAM TEAM CHE FA SOGNARE NAPOLI

A poco più di un mese dall'annuncio ufficiale del suo nuovo film, Paolo Sorrentino ha dato il via insieme a Netflix alle riprese di E' stata la mano di Dio, opera ispirata alle gesta del calciatore e beniamino di Napoli Diego Armando Maradona.

I primi ciak si sono tenuti sul lungomare della città partenopea, e come potete vedere dalla foto trapelata che vi riportiamo in calce all'articolo la scena in questione riguardava l'arrivo di un'appariscente auto d'epoca. Impossibile sapere chi ci sia a bordo, ma è facile ipotizzare che si tratti di un personaggio legato a El Pibe de Oro, se non l'osannato e controverso calciatore stesso.

Va chiarito comunque che, al momento, non si hanno informazioni certe sul film, che potrebbe essere solo vagamente ispirato alla figura di Maradona senza diventarne un biopic vero e proprio. "Questo film per me significa tornare a casa" ha dichiarato il regista premio Oscar mentre David Kosse, vicepresidente della sezione internazionale dei film originali Netflix, ha aggiunto: "Sono sempre stato un fan di Paolo Sorrentino, quindi non appena lui e il suo team ci hanno presentato È stata la mano di Dio abbiamo capito di voler collaborare con lui per questo progetto. Si tratta di un onore lavorare con uno dei più grandi cineasti d'Europa e portare nel mondo la sua incredibile storia".

Nel frattempo Maradona ha minacciato azioni legali nei confronti del colosso dello streaming e del regista, che come noto lo aveva citato al discorso di ringraziamento per l'Oscar vinto con La Grande Bellezza e lo aveva addirittura inserito nel film successivo Youth - La Giovinezza.


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