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MovieTown, il cinema a casa vostra

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view post Posted on 26/8/2020, 10:30
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MERCOLEDI

26/08/2020



LA RICERCA DI MULAN NELLA NUOVA FEATURETTE DEL FILM DISNEY

Ieri è arrivata la conferma: Mulan uscirà direttamente su Disney+ anche in Italia, a partire dal 4 settembre.

Intanto, la Casa di Topolino ha ricominciato la promozione del film, che prosegue con una featurette dedicata alla ricerca della protagonista. La regista Niki Caro e gli altri membri del cast elogiano Liu Yifei, che sente “una forte connessione” con l’eroina.

Vi ricordo che Mulan sarà visibile su Disney+ dopo il pagamento di un sovrapprezzo, quindi non sarà disponibile nell’abbonamento standard del servizio. Una volta pagato tale sovrapprezzo, il film resterà nel catalogo finché l’utente non cancellerà la sua iscrizione.

Il cast include Liu Yifei (Mulan), Donnie Yen (Comandante Tung), Jet Li (l’Imperatore della Cina), Gong Li (Xian Liang), Xana Tang (la sorella di Mulan), Utkarsh Ambudkar (Skath), Ron Yuan (Sergente Qiang), Yoson An (Chen Honghui), Chum Ehelepola (Ramtish), Jason Scott Lee (Bori Khan), Jimmy Wong (Ling) e Doua Moua (Chien Po).

Vi ricordo che Niki Caro è la regista de La ragazza delle balene, North Country, McFarland e The Zookeeper’s Wife. Si tratta soltanto della seconda donna nella storia della Disney a ricevere l’incarico di guidare un film con un budget superiore ai 100 milioni di dollari: la prima è stata Ava DuVernay con A Wrinkle in Time.

La sceneggiatura è stata scritta da Lauren Hynek ed Elizabeth Martin di propria iniziativa, ed è stata acquistata dalla Disney l’anno scorso. Il progetto è stato quindi affidato alle mani di Rick Jaffa e Amanda Silver, gli stessi di L’alba del pianeta delle scimmie, Jurassic World e i prossimi Avatar.

Mulan racconterà la storia dell’eponima guerriera che, nel corso della Dinastia Han, si traveste da uomo per combattere contro l’invasione Hun.

Potrete vedere la featurette qui di seguito.

La featurette




TOM CRUISE TORNA AL CINEMA PER VEDERE TENET: ECCO IL VIDEO

Tenet è il film che riporterà al cinema molte persone durante la pandemia di Covid-19, e fra di esse c’è anche Tom Cruise.

L’attore, a Londra per le riprese di Mission: Impossible 7, ha pubblicato un video su Twitter che lo ritrae mentre si reca in una sala cinematografica: alcune ragazze lo riconoscono quando l’auto è ferma («Com’è possibile? Indosso una maschera!»), poi Cruise posa davanti al banner del film e applaude sulla sua poltrona. «L’ho amato» risponde a chi gli chiede se gli è piaciuto.

La sinossi ufficiale
Armato solo di una parola – Tenet – e in lotta per la sopravvivenza di tutto il mondo, il Protagonista è coinvolto in una missione attraverso il crepuscolare mondo dello spionaggio internazionale, che si svolgerà al di là del tempo reale.
Non un viaggio nel tempo. Ma Inversione.


Nel cast figurano John David Washington, Robert Pattinson, Elizabeth Debicki, Kenneth Branagh, Michael Caine, Dimple Kapadia, Aaron Taylor-Johnson, Clémence Poésy e Himesh Patel.

Il copione è stato scritto dallo stesso Christopher Nolan. La colonna sonora è opera di Ludwig Göransson (Black Panther); il direttore della fotografia è Hoyte van Hoytema (La talpa, Interstellar, Dunkirk); la direttrice del montaggio è Jennifer Lame; lo scenografo è Nathan Crowley; il costumista è Jeffrey Kurland; mentre il supervisore degli effetti speciali è Andrew Jackson.

Tenet è stato girato sia in IMAX sia in 70mm, e le riprese si sono svolte in sette paesi.

L’attesissimo colossal di Christopher Nolan esce oggi in Italia. Troverete il video qui di seguito.


Il video

THE NEW MUTANTS DAL 2 SETTEMBRE AL CINEMA! DUE NUOVI VIDEO DEDICATI A WOLFSBANE E SUNSPOT

Manca poco all’uscita di The New Mutants. Il cinecomic diretto da Josh Boone arriverà nelle nostre sale il 2 settembre. Nell’attesa possiamo dare un’occhiata a questi video, che ci permettono di conoscere meglio i protagonisti della pellicola.

Maisie Williams (Rahne Sinclair – Wolfsbane)
Henry Zaga (Roberto da Costa – Sunspot)

The New Mutants è un thriller con sfumature horror, originale e ambientato in un ospedale isolato dove un gruppo di giovani mutanti è rinchiuso per cure psichiatriche. Quando iniziano ad avere luogo degli strani episodi, le loro nuove abilità mutanti e la loro amicizia saranno messe alla prova, mentre cercano di fuggire.

l cast del film comprende Maisie Williams (Wolfsbane), Anya Taylor-Joy (Magik), Charlie Heaton (Cannonball), Blu Hunt (Mirage), Henry Zaga (Sunspot) e Alice Braga (Cecilia Reyes).

La sceneggiatura è stata scritta da Scott Neustadter e Michael H. Weber, gli stessi di Colpa delle stelle.

New Mutants sarà molto diverso dagli altri capitoli cinematografici degli X-Men: si allontanerà dalla grande azione fantascientifica per adottare un approccio diverso, in stile “Stephen King incontra John Hughs”. Possiamo quindi aspettarci una sorta di fanta-horror per adolescenti, magari sul modello dei cult degli anni Ottanta, recentemente rievocati dal successo di Stranger Things. L’antagonista sarà Demon Bear.


IL COLORE VIOLA: IL REGISTA DI BLACK IS KING DIRIGERÀ IL REMAKE MUSICAL

Sarà Blitz Bazawule, uno dei registi di Black is King, l’album visivo di Beyoncé distribuito su Disney+, a dirigere il musical de Il colore viola. Il progetto, annunciato un paio di anni fa, sarà prodotto dal regista del film omonimo, Steven Spielberg, Oprah Winfrey e Quincy Jones (star e compositore/produttore del film di Spielberg) insieme a Scott Sanders. E sarà tratto dal musical di Broadway a sua volta ispirato al romanzo di Alice Walker.

Bazawule, regista e rapper ghanese, ha debuttato al lungometraggio nel 2018 con The Burial of Kojo. Black is King è stato per lui una bella vetrina, ed è infatti per quel film che è stato scelto. Spiega Oprah Winfrey:

Siamo stati tutti colpiti dalla visione unica di Blitz come regista, e siamo ansiosi di vedere come porterà in vita la prossima evoluzione di questa amata storia.

Il musical di Broadway, vincitore di un Tony Award nel 2005 (all’attrice LaChanze, interprete di Celie), è stato scritto da Marsha Norman, mentre Brenda Russell, Allee Willis e Stephen Bray hanno composto le musiche. Ha vinto altri due Tony nel 2015, al miglior revival e alla star Cynthia Erivo, al suo debutto a Broadway.

La versione cinematografica sarà scritta dal drammaturgo Marcus Gardley. Alice Walker, Rebecca Walker, Kristie Macosko Krieger, Carla Gardini e Mara Jacobs saranno i produttori esecutivi. La speranza è che Cynthia Erivo riprenda il ruolo di Celie (lo stesso interpretato al cinema da Whoopi Goldberg), considerando che ormai è una star del cinema. Ma per ora non se ne sa nulla.


Spider-Man: Far From Home, un fan nota un curioso dettaglio legato a un gesto di Mysterio

Quentin Beck, AKA Mysterio, non ha nascosto il suo profondo odio verso Tony Stark nella seconda parte di Spider-Man: Far From Home.
Ma oltre alla spiegazione del “piano malvagio” del villain, un fan ha ora notato anche un nuovo dettaglio che dimostra quanto Mysterio si sia voluto prendere gioco di Stark durante il film.

Nella sequenza ambientata a Praga (durante la lotta contro Molten Man) il villain mette in scena una coreografia in cui cerca di imbrigliare i suoi fittizi poteri nel suo costume, e facendo ciò alla fine fa un plateale gesto in cui simula uno “schiocco di dita” sotto gli occhi di Peter Parker.

Che sia realmente un gesto collegato allo snap di Tony in Avengers: Endgame?

Potete vedere il video della scena qua sotto:


www.reddit.com/r/marvelstudios/com...utm_term=ifjsr5

Un giudice nega a Roman Polanski la richiesta di essere reinserito nell’Academy

Un giudice martedì ha negato la richiesta di Roman Polanski di essere reinserito nell’Academy, decretando che l’organizzazione aveva il diritto di espellerlo nel maggio del 2018. Dall’anno prossimo, quindi, non potrà più votare per gli Oscar.
Il regista aveva fatto causa all’Academy ad aprile del 2019, affermando di essere stato “sbattuto fuori senza preavviso” e senza la possibilità di difendersi. Era stato espulso dopo che il caso di molestie e stupro di una tredicenne negli anni settanta, e la successiva fuga in Europa per sfuggire alla giustizia (c’era un accordo tra le parti ma il giudice cambiò idea e decise di dare 50 anni di prigione al regista), era tornato alla ribalta nel 2017.

Il giudice ha concluso che sebbene l’Academy avrebbe potuto dare maggiore preavviso a Polanski, da allora ha corretto i suoi errori e ha dato la possiblità al regista di far sentire le sue ragioni:

L’organizzazione ha tutto il diritto di espellere una persona. L’organizzazione avrebbe potuto notare che la necessità di espellerlo è mitigata dalle circostanze che circondano il costante stato di fuggitivo del firmatario della causa (incluse le sue accuse di cattiva condotta giudiziaria e della pubblica accusa). Ma la decisione era basata su delle prove, non è stata arbitraria o per capriccio, e non è stata un abuso di riservatezza.

L’avvocato di Polanski, Harland Braun, ha detto che il regista probabilmente non farà appello, perché non gli importa appartenere all’Academy:

Il punto non è quello, l’Academy non significa nulla per lui. È il fatto di essere stato espulso senza un giusto processo.

Durante l’udienza, l’avvocato era presente in aula e ha parlato a lungo di come Polanski non si fidi del sistema giudiziario americano, arrivando a citare anche il suo ultimo film L’ufficiale e la spia:
C’è una somiglianza. Ovviamente Alfred Dreyfus era innocente, e il signor Polanski è colpevole. Non c’è dubbio su questo. Non ha mai negato la sua colpa. Ma quando l’esercito francese capì di aver fatto un errore, non riuscirono ad ammetterlo. Era la burocrazia. E in questo caso, giudice dopo giudice ignora le soluzioni più ovvie. Questo caso non verrà dimenticato, è come un caso Dreyfus. Forse sarà anche più interessante.

Inoltre, ha detto di aver visto C’era una volta a… Hollywood di Quentin Tarantino, e di aver sconsigliato a Polanski di vederlo:

Non è un buon film, a mio avviso. Si prende gioco di Polanski e mostra Sharon Tate come una barzelletta.

L’avvocato dell’Academy, Kristen Bird, si è invece limitata a sottolineare come l’associazione non sia nella posizione di giudicare le decisioni del Tribunale Penale, e che ci sono le prove per dimostrare che la decisione di espellere il regista non è stata arbitraria o basata su un capriccio


Multiverso DC: ecco i due supereroi non annunciati che ne faranno parte

n montaggio video riprodotto durante il DC FanDome per presentare al pubblico il Multiverso DC potrebbe aver rivelato che i Watchmen e Constantine ne faranno parte.
Entrambi sono stati protagonisti di due film indipendenti durante gli anni 2000, adattando il materiale dei fumetti DC per il grande schermo. Constantine è stato interpretato da Keanu Reeves a Los Angeles invece della nativa Liverpool del personaggio dei fumetti. Diretto da Francis Lawrence, il film ha faticato a trovare un pubblico al botteghino, ma negli ultimi anni ha ottenuto un notevole seguito di fan.
Allo stesso modo, l’adattamento di Watchmen di Zack Snyder era basato su un classico graphic novel DC. Piuttosto che allontanarsi dal suo materiale originale, Snyder è stato criticato per avervi aderito troppo strettamente, tranne dove contava, riscrivendo l’iconico climax.
Tuttavia, il film di Watchmen è stato anche rivalutato negli ultimi anni, grazie all’abbagliante show della HBO che Damon Lindelof ha creato nel 2019.

Sia Watchmen che Constantine vivono nei loro mondi completamente separati dai personaggi principali della DC come Batman, Superman e Wonder Woman.

Tuttavia, al DC FanDome del fine settimana appena trascorso (qui tutte le notizie emerse durante l’evento), un videomontaggio che spiega il Multiverso dei film DC è stato proiettato durante il panel di The Flash di Andy Muschietti. Il video includeva brevi scorci di scene sia di Watchmen che di Constantine.

Sebbene nessuno dei due film sia stato menzionato dalla voce fuori campo, il filmato e la spiegazione generale fornita dell’universo fanno sembrare che facciano parte anch’essi del Multiverso DC, proprio come Joker o The Batman.
Ad un certo punto, Ezra Miller, star di The Flash, dice che il suo film solista, che stabilisce il multiverso cinematografico, apre l’opportunità a “personaggi che esistono nelle loro bolle” di “scontrarsi“.

Sebbene non sia stato reso esplicito, l’implicazione è che property come Watchmen e Constantine esistono nel multiverso DC, il che significa che esiste il potenziale per raccontarle e includerle nel piano generale in futuro. Anche se la prospettiva di un film Justice League vs Watchmen non sembra troppo allettante, e probabilmente non accadrebbe, lascia la porta aperta per un personaggio come Constantine da introdurre nel DCEU.

Con il nuovo film su Constantine in lavorazione da parte di JJ Abrams, è alta la probabilità che chiunque finisca per interpretare il personaggio, sia che si tratti di Keanu Reeves che riprende il suo ruolo o di un nuovo attore, apparirà insieme ad almeno uno degli attuali membri della Justice League.

Per quanto riguarda Watchmen, è probabile che per ora quei personaggi rimangano in TV, a meno che i capi della DC non riescano a trovare un modo per fare un prequel sul grande schermo.


The Suicide Squad: il personaggio che ha fatto innamorare James Gunn

James Gunn ha dichiarato che il personaggio di Amanda Waller è il motivo per cui si è innamorato della Squadra Suicida e ha accettato di dirigere The Suicide Squad. Il regista e sceneggiatore è noto soprattutto per aver lavorato con i Marvel Studios ai due film dedicati ai Guardiani della Galassia. Anche se manca ancora un po’ all’arrivo nelle sale di The Suicide Squad, i fan non vedono l’ora di scoprire in che modo lo stile di Gunn si sia sposato con l’universo dei supercriminali della DC già apparsi sul grande schermo nel 2016 con lo sfortunato Suicide Squad di David Ayer.

Il film di Gunn sarà una sorta di sequel “autonomo” di quel film, e anche se non sarà una continuazione del precedessore, presenterà comunque alcuni personaggi che abbiamo già visto in quell’iterazione, come l’Harley Quinn di Margot Robbie, il Rick Flag di Joel Kinnaman, il Captain Boomerang di Jai Courtney e l’Amanda Waller di Viola Davis. Insieme a loro, naturalmente, ci saranno tutta una caterva di nuovi personaggi mai apparsi prima al cinema, che saranno interpretati da attori del calibro di Idris Elba, Nathan Fillion, Pete Davidson e John Cena.

Lo scorso weekend James Gunn è stato ospite del DC FanDome, il grande evento online dedicato all’universo DC Comics, durante il quale sono stati presentati i primi contenuti ufficiali di The Suicide Squad. In occasione del panel dedicato al film, Gunn ha rivelato che Amanda Waller è il motivo per cui si è innamorato dei personaggi e del progetto. Quando gli è stato chiesto della prima volta che ha letto i fumetti e del suo personaggio preferito, Gunn ha risposto di essersi innamorato dell’universo di Suicide Squad dopo aver letto il primo numero della serie, soprattutto grazie al personaggio di Amanda Waller, il funzionario del governo responsabile della “creazione” della Squadra Suicida.

Nel primo film di Ayer il personaggio è stato interpretato dal premio Oscar Viola Davis, che tornerà a vestire i panni del “capo” della Squadra Suicida anche nell’adattamento di Gunn. A proposito del personaggio, il regista e sceneggiatore ha spiegato che “all’epoca si trattava di un personaggio veramente diverso. Era una donna forte. Un vero e proprio anti-eroe”. Con tutti i personaggi bizzarri e intriganti che appartengono all’universo di Suicide Squd, è molto interessante il fatto che sia proprio Amanda Waller uno dei personaggi preferiti di James Gunn: nei fumetti il personaggio gioca un ruolo molto importante, e siamo certi che Gunn saprà come renderle giustizia.

Il cast ufficiale di The Suicide Squad comprende i veterani Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang), insieme alle new entry Idris Elba, Michael Rooker, Nathan Fillion, Taika Waititi, John Cena, Peter Capaldi, Sean Gunn, David Dastmalchian e Storm Reid. Nel film reciteranno anche Pete Davidson, Juan Diego Botto, Joaquin Cosio, Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Alice Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.


Spider-Man: il regista di The New Mutants vorrebbe dirigere un film per la Marvel

Tra due giorni The New Mutants arriverà finalmente nelle sale americane, mentre in Italia uscirà il prossimo 2 Settembre. Considerata la travagliatissima storia del cinecomic (rimandato più e più volte), sarà molto interessante vedere come i fan reagiranno all’arrivo dell’ultimo film dedicato ai mutanti della Marvel sotto l’egida della Fox e come performerà il cinecomic al box office (soprattutto in un momento molto particolare per il cinema come quello che stiamo vivendo).

Quello che sembra apparire già chiaro è il fatto che è molto improbabile che il film avrà un sequel, dal momento che prima o poi i Marvel Studios – in seguito all’acquisizione della Fox da parte della Disney – introdurranno i personaggi degli X-Men nel loro universo condiviso, nonostante al momento i loro piani in merito non siano ancora stati svelati. Ovviamente, non avrebbe avuto senso inserire The New Mutants nella continuity del MCU, nonostante il regista Josh Boone abbia ammesso di essere un fan dell’universo condiviso.

In particolare, in una recente intervista con Screen Rant, è stato chiesto proprio a Boone quale personaggio di quell’universo amerebbe portare sul grande schermo. Senza pensarci troppo, il regista ha ammesso di essere sempre stato un grande ammiratore di Spider-Man. “Valuterei ogni opportunità che mi si presenta”, ha spiegato Boone in merito alla possibilità di dirigere un film del MCU, per poi aggiungere: “Il mio personaggio preferito è sempre stato Spider-Man. Quindi sì, mi piacerebbe poter fare un film dedicato all’Uomo Ragno.”

Jon Watts è attualmente incaricato dei film dedicati al noto arrampicamuri per i Marvel Studios, ed è improbabile che le cose cambino nell’immediato. Tuttavia, avendo la Sony già in cantiere diversi spin-off incentrati sull’universo di Spider-Man (oltre a quelli già confermati, pare che lo Spider-Verse sia destinato a crescere ancora di più), nulla esclude che Josh Boone possa essere considerato per uno di questi.

The New Mutants è un thriller con sfumature horror, originale e ambientato in un ospedale isolato dove un gruppo di giovani mutanti è rinchiuso per cure psichiatriche. Quando iniziano ad avere luogo degli strani episodi, le loro nuove abilità mutanti e la loro amicizia saranno messe alla prova, mentre cercano di fuggire. Diretto da Josh Boone e scritto da Boone e Knate Lee, il film vede nel cast la presenza di Maisie Williams, Anya Taylor-Joy, Charlie Heaton, Alice Braga, Blu Hunt e Henry Zaga.


Tenet: Christopher Nolan ha usato C'era una volta il West come guida per il film

Per prepararsi a Tenet, Nolan non ha fatto ricorso ai film di spionaggio ma ha pensato all'approccio al western di Sergio Leone in C'era una volta il West. Perché?

Tenet: Christopher Nolan ha usato C'era una volta il West come guida per il film

Quando un regista gira un film di genere a cui tiene molto, non è raro che mostri o consigli ai suoi collaboratori, cast e troupe, la visione di alcuni dei titoli che gli sono stati di ispirazione. Ci si aspetterebbe dunque che per Tenet, Christopher Nolan avesse consigliato di vedere o rivedere dei classici del cinema di spionaggio o che lo avesse fatto in prima persona. Invece il regista ha voluto realizzare il suo film attraverso i suoi ricordi di questo genere di pellicole, in modo da non essere troppo influenzato da rimandi specifici ma da comunicare la sua passione per le spy stories e lo stesso ha richiesto alla sua troupe.

Quello di Nolan è un cinema grande ed epico, girato in pellicola, e dunque non stupisce che uno dei maestri da lui citato come ispirazione sia Sergio Leone, non tanto per scene e inquadrature, quanto per l'approccio teorico a un genere. Come ha raccontato a Total Film:

"Non so di sicuro se è vero, ma ho quest'idea che se pensiamo a Sergio Leone quando ha fatto C'era una volta il West, c'è questa sensazione... non credo abbia visto dei film western mentre lo faceva. È un film che esprime il suo amore per il genere che è cresciuto anno dopo anno dopo anno. E c'è qualcosa di favolosamente amplificato nel modo in cui poi affronta quel genere. È un distillato di tutte queste cose nel suo passato e delle sue impressioni sul genere. Volevo che la troupe si tuffasse in questo film in modo davvero unico, e che non fosse influenzata coscientemente da altre cose, ma che il nostro amore per il genere e per i film in generale, alimentasse il modo in cui esprimiamo le cose".

Il supervisore agli effetti speciali di Tenet, Scott Fisher, intervistato da ICG Magazine, ha detto che con la sua squadra per il film ha invece guardato "materiale d'archivio di guerra e in particolare sulla seconda guerra mondiale" per spingerli a raggiungere il livello di concretezza e realismo che Nolan desiderava per le scene d'azione. "Guardando questi documenti - ha detto - ci siamo resi conto di cosa sia a rendere le cose reali. Non è che gli aerei in CGI di Red Tails (film del 2012, ndr) sembrassero sbagliati in confronto a questi vecchi film, ma è quello che facevano fare agli aerei che rendeva meno convincenti le cose. Quando hai visto dei veri oggetti in movimento, il tuo cervello sviluppa una modalità predefinita per cui comprende come si comportano le cose, che siano pesci o aerei".

Quindi, da un lato l'amore per il genere in sé e dall'altro l'estrema concretezza e realismo nelle sequenze d'azione sono le cose che Nolan e i suoi collaboratori hanno tenuto presente per realizzare Tenet. E ci fa piacere che il regista abbia pensato a Sergio Leone, maestro anche nell'astrazione. Da domani 27 agosto potremo tutti vedere al cinema l'ultima attesissima fatica di Christopher Nolan.


Spaccapietre: in anteprima esclusiva il poster del film in concorso alle Giornate degli Autori di Venezia

Salvatore Esposito e Samuele Carrino sono i protagonisti del nuovo film dei fratelli De Serio, Spaccapietre, in concorso alle Giornate degli autori di Venezia e in uscita al cinema a settembre distribuito da La Sarraz Distribuzione. Ecco in anteprima esclusiva il poster ufficiale.

Spaccapietre: in anteprima esclusiva il poster del film in concorso alle Giornate degli Autori di Venezia

Sarà in concorso - unico film italiano - alle Giornate degli Autori della Mostra del cinema di Venezia, prima di arrivare nei cinema a settembre, distribuito da La Sarraz Distribuzione, Spaccapietre, nuova regia dei fratelli Gianluca e Massimiliano De Serio. Protagonista un inedito e straordinario Salvatore Esposito, affiancato da Samuele Carrino, Licia Lanera, Antonella Carone, Giuseppe Loconsole e Vito Signorile.

In Spaccapietre – spiegano i registi - arte e biografia personale si intrecciano inseparabilmente. La vicenda al centro del film prende spunto da un fatto di cronaca di qualche estate fa, la morte sul lavoro della bracciante pugliese Paola Clemente, e dall’assurda coincidenza con la morte di nostra nonna paterna, deceduta lavorando negli stessi campi nel 1958. E, come il padre di Giuseppe nel film, anche nostro nonno paterno, prima di partire per Torino negli anni ‘60, faceva lo “spaccapietre”. Il film è innanzitutto il tentativo di riappropriarci di un’anima, quella di nostra nonna mai conosciuta, attraverso la storia e il corpo di un’altra donna. Ma è anche un film in cui affiorano i temi dell’amore tra padri e figli, della morte, della violenza, della paura, della vendetta.

Questa la trama del film, di cui vi mostriamo in anteprima il poster ufficiale:

Dopo un grave incidente sul lavoro Giuseppe è disoccupato. Suo figlio Antò sogna di fare l'archeologo e fantastica sull’occhio vitreo del padre, come se fosse il segno di un superpotere. Sono rimasti soli da quando Angela, madre e moglie adorata, è morta per un malore mentre era al lavoro nei campi. Senza più una casa, costretto a chiedere lavoro e asilo in una tendopoli insieme ad altri braccianti stagionali, Giuseppe ha ancora la forza di stringere a sé Antò, la sera, e giocare a raccontarsi una storia. In questa storia irromperà Rosa, una donna incontrata nei campi che le sopraffazioni del “padrone” non hanno corrotto, e la cui umanità sarà per entrambi rifugio, forza e ribellione.


SpaccapietreIl Teaser Trailer del Film - HD

spaccapietre

BELLA THORNE STUDIA PER IL NUOVO FILM SUL SOCIAL OSÉ ONLYFANS E GUADAGNA 2 MILIONI DI DOLLARI

Non è passata nemmeno una settimana da quando Bella Thorne si è unita a OnlyFans, nuovo social network osé dove condividere contenuti tramite abbonamento, e la giovane attrice afferma di aver già guadagnato 2 milioni di dollari grazie alla sua pagina, aperta non solo per pubblicare contenuti, ma anche per fare una ricerca per il suo nuovo lavoro.

Bella Thorne si è unita al mondo di Onlyfans lo scorso mercoledì, addebitando agli utenti 20 dollari al mese per poter accedere al suo feed. Questa nuova piattaforma permette agli utenti non solo di spendere soldi per vedere contenuti privati di un feed, ma anche di guadagnare se si apre un profilo proprio. L'attrice afferma di aver guadagnato già 2 milioni di dollari, che devolverà in parte in beneficenza, ma afferma anche che Onlyfans le è utile per fare ricerche sul suo nuovo film, che sta girando con il regista Sean Baker.

Tramite un messaggio, Bella Thorne ha spiegato che per questo motivo sta studiando il funzionamento di Onlyfans, che permette di condividere anche contenuti troppo osé per Instagram o Twitter: "Cosa fa una piattaforma come questa ai suoi utenti? Qual è il materiale connettivo tra la tua vita vera e quella nel mondo di OnlyFans?Come può cambiare la tua vita in meglio e in peggio? Puoi essere me, o questa ragazza di talento del Montana, e OnlyFans potrebbe cambiarti la vita, se lo vuoi, ovviamente."

Bella Thorne, il trucco di Halloween è shock: "Offende le vittime di violenza"

Il regista non ha voluto fare commenti su questo fantomatico progetto, ma fonti a lui vicine affermano che sia troppo presto per saperne di più, visto che il film in questione è ancora in fase di sviluppo.


X-MEN, HUGH JACKMAN: "MI AVEVANO CONSIGLIATO DI NON INTERPRETARE WOLVERINE"

Wolverine di Hugh Jackman è diventato un'icona nel mondo dei cinecomic, sin dalla lontana uscita di X-Men nei cinema, ma la star all'epoca non era troppo convinta di interpretare il mutante, soprattutto perché ad Hollywood non era ancora trapelato il vero potenziale del franchise Marvel, visto che gli avevano consigliato di rifiutare la parte.

Quando ha accettato di interpretare Wolverine, Hugh Jackman era ancora un attore come tanti, non la star di successo che è oggi. L'attore ha recentemente condiviso i suoi ricordi di 20 anni fa al The Tonight Show Starring Jimmy Fallon, svelando che molti gli consigliarono di non accettare il ruolo:

"Non c'erano indizi che indicassero che il film sarebbe stato un successo. Avevo amici ad Hollywood che mi dicevano 'Assicurati di farti assumere per un altro film prima che questa roba esca, perché là fuori non si sentono cose belle a riguardo, e almeno ne avrai un altro con cui provare di nuovo. Quello che pensavano fosse una sottocultura - i fumetti - era in realtà mainstream ma nessuno lo sapeva."

Contro ogni previsione, gli X-Men hanno lanciato Hugh Jackman nell'olimpo hollywoodiano ottenendo grande successo in tutto il mondo dove, ancora oggi, viene visto come una superstar. Come sappiamo, però, dopo decine di film, l'attore ha abbandonato il ruolo di Wolverine e ora i Marvel Studios dovranno decidere chi prenderà il suo posto, ora che i diritti degli X-Men sono tornati nelle loro mani.


THE NEW MUTANTS, I CRITICI AMERICANI SI RIFIUTANO DI RECENSIRLO: "NON SI PUÒ VEDERE IN MODO SICURO"

New Mutants arriverà nei cinema americani tra pochi giorni, ma alcuni critici hanno spiegato che non hanno intenzione di pubblicare le recensioni perché non sarà possibile vedere il film in modo sicuro a causa del COVID.
Online si è infatti sottolineato che non sono state organizzate proiezioni in cui è previsto il distanziamento sociale e non sono stati forniti screener online.

L'unica opzione a disposizione dei critici per vedere The New Mutants è andare alle proiezioni pubbliche, considerate poco sicure perché molte catene permettono di togliersi le mascherine in sala e quando gli spettatori bevono o mangiano.
A.A. Dowd, che scrive per A.V. Club, ha quindi scritto online le motivazioni per cui il sito non pubblicherà nulla sul film: "Gli scienziati esperti non esitano a dire che se si va al cinema: 'C'è una possibilità piuttosto buona di essere contagiati'. Ed è un rischio che The A.V. Club non correrà per recensire un film, qualsiasi film. Stiamo, infatti, adottando la regola ufficiale di recensire solo i film che i nostri autori possono vedere in modo sicuro, che si tratti di proiezioni durante le quali c'è la distanza sociale o tramite screener digitale. E sì, è una regola che vale per tutti gli autori, anche per chi è disposto volontariamente a correre il rischio, perché non siamo disposti a monetizzare nemmeno quel rischio".

Brian Tellerico di RogerEbert.com ha confermato: "Nemmeno noi avremo una recensione di The New Mutants perché non c'è un modo sicuro per farlo. Pubblicheremo le recensioni dei film usciti nelle sale quando ci verrà offerto un modo sicuro per farlo - screener o proiezione con la distanza sociale - ma in questo caso non è un'opzione".

Altri critici hanno confermato che le testate per cui lavorano seguiranno le stesse regole.

Il film, diretto dal regista Josh Boone, è ambientato in un ospedale isolato dove un gruppo di giovani mutanti è rinchiuso per cure psichiatriche. Quando iniziano ad avere luogo degli strani episodi, le loro nuove abilità mutanti e la loro amicizia saranno messe alla prova, mentre cercano di fuggire.

Fanno parte del cast Anya Taylor-Joy nel ruolo di Illyana Rasputin/Magik, Henry Zaga che interpreterà Sunspot, Maisie Williams che sarà Rahne Sinclair/Wolfsbane e Charlie Heaton a cui è stato affidata la parte di Cannonball. Tra i produttori ci sono invece Simon Kinberg e Karen Rosenfelt.


LA VERA STORIA DI JACK LO SQUARTATORE: LE VERE FOTO DELLE VITTIME SONO NEL FILM

Alcune delle vere foto delle vittime del celebre serial killer londinese si possono intravedere nelle scene de La vera storia di Jack lo squartatore. Le foto, infatti, sono appese alle pareti della stazione di polizia, visibile in molte sequenze del film.
I registi Albert Hughes e Allen Hughes hanno deciso di inserirle sul set per un motivo ben preciso: credevano che le foto potessero essere utili allo scopo di innervosire il cast e che, dopo aver visto le vere vittime, le performance degli attori sarebbero diventate più intense.

Grande cura è stata posta nel riprodurre fedelmente i siti reali degli omicidi dello Squartatore: tra le altre cose sono state utilizzate illustrazioni e fotografie reali del 1888. Anche le ferite inflitte alle vittime dello Squartatore sono state riprodotte molto accuratamente.

Tutte le 5 vittime presenti ne La vera storia di Jack Lo Squartatore (Annie Chapman, Mary Ann Nichols, Elizabeth Stride, Catherine Eddowes e Mary Jane Kelly) esistevano davvero, così come Annie Elizabeth Crook e sua figlia Alice Margaret Crook.


LA VERA STORIA DI JACK LO SQUARTATORE, JOHNNY DEPP: IL SUO PERSONAGGIO È REALMENTE ESISTITO

Il personaggio interpretato da Johnny Depp ne La vera storia di Jack lo squartatore era basato su una persona realmente esistita: l'ispettore Frederick Abberline di Scotland Yard, che era l'incaricato ufficiale delle indagini nell'East End.

Il vero Frederick Abberline, tuttavia, non era né un tossicodipendente né un presunto chiaroveggente, e non morì poco dopo le indagini a Hong Kong, come mostrato nel finale alternativo della pellicola presente negli extra del DVD. Morì nel 1929 in Inghilterra, all'età di 86 anni.

Il personaggio di Robbie Coltrane, il sergente Peter Godley, è vagamente basato su George Godley, nato nell'Essex, che all'epoca degli omicidi dello Squartatore era un semplice sergente a Bethnal Green, celebre quartiere londinese vicino alle zone in cui ebbero luogo gli omicidi.

Durante la scena in cui sta facendo il bagno, l'ispettore Abberline consuma dell'assenzio unito ad un potente oppiaceo, il laudano. Questo è un richiamo alla letteratura di quel secolo: i poeti del decadentismo erano dediti ad assumere assenzio e laudano come stimolo per la scrittura, il cosiddetto spleen, descritto da Charles Baudelaire nella sua celebre raccolta di poesie: I fiori del male.


TWILIGHT, ROBERT PATTINSON SU EDWARD CULLEN: "PIÙ LEGGEVO IL COPIONE, PIÙ LO ODIAVO"

A Robert Pattinson non è mai piaciuto il suo personaggio di Twilight, forse perché troppo idolatrato dai fan, e nel corso degli anni ha rilasciato una serie di dichiarazioni piuttosto scottanti. A proposito di Edward Cullen una volta ha detto, con il suo solito tono scherzoso: "Più leggevo il copione e più lo odiavo."

In un'intervista di qualche hanno fa il celebre attore inglese ha confessato: "Secondo me è piuttosto evidente, è chiaro che Edward un giorno andrà fuori di testa e sparerà a qualcuno, è uno di quei tipo che hanno un'aura da ex assassino. Uno di quei personaggi instabili al punto da diventare quasi insopportabili."

"Più leggevo la sceneggiatura e più lo odiavo, quindi è così che l'ho interpretato: come un maniaco-depressivo che odia se stesso. Inoltre ha ben 108 anni ed è ancora vergine, è piuttosto ovvio che abbia dei seri problemi." Ha aggiunto Pattinson durante la stessa intervista.

A proposito di Twilight e di Cullen il dizionario Morandini ha scritto: "La combinazione è un fallimento: il thriller sentimentale precipita continuamente nel ridicolo involontario, i dialoghi fanno venire l'acidità, i giovani attori sono impacciati, la tempesta ormonale si manifesta con slow motion, sovraesposizioni e colpi di carrellate circolari." Pattinson è recentemente apparso nel nuovo trailer di The Batman.


BLACK DAYS: IL FILM SUGLI ULTIMI GIORNI DI VITA DI CHRIS CORNELL SARÀ GIRATO A SETTEMBRE

Le riprese del film Black Days, dedicato agli ultimi giorni di vita di Chris Cornell, inizieranno a settembre come rivelato online dal sito specializzato in musica NME.
Il progetto sarà prodotto dalla casa di produzione AmeriFilms LLC in collaborazione con Road Rage Films.

Black Days avrà come protagonista l'attore Johnny Holiday, già apparso in Quando l'amore brucia l'anima - Walk the Line, e racconterà quanto accaduto al cantante dei Soundgarden e Audioslave prima della sua morte.
Chris Cornell è stato ritrovato senza vita nel 2017 dopo che l'artista si era impiccato nella sua stanza dell'hotel MGM Grand Detroit.

I produttori hanno assicurato che le riprese si svolgeranno seguendo tutti i protocolli di sicurezza e gli interpreti saranno impegnati sul set con una presenza ridotta dei membri della troupe.
Nel cast del lungometraggio ci sarà anche l'attrice Desiré Varona nella parte di Vicky Cornell, la moglie della star della musica.


Halloween Kills: John Carpenter entusiasta della qualità del film

Lo storico regista John Carpenter è tornato a parlare della qualità di Halloweek Kills, ennesimo capitolo della celebre saga horror da lui creata.

Ospite al Fantasia Film Festival, il regista ha espresso un parere estremamente positivo sul lavoro svolto dal regista David Gordon Green, esortandolo come la quintessenza degli slasher movies.

A tal proposito, ricordiamo che Halloween Kills e Halloween Ends sono stati rimandati dalla Universal Pictures a causa della crescente emergenza Covid-19. Ora esordiranno rispettivamente ad ottobre 2021 e ottobre 2022.

HALLOWEEN KILLS

PRODUZIONE: Il film sarà diretto da David Gordon Green e basati su una sceneggiatura di Green, Danny McBride e Scott Teems (Paul Brad Logan e Chris Bernier hanno collaborato alla sceneggiatura di Halloween Ends). Malek Akkad, Jason Blum e Bill Block figureranno come produttori. John Carpenter, Danny McBride e David Gordon Green saranno invece i produttori esecutivi insieme a Jamie Lee Curtis, Jeanette Volturno e Couper Samuelson.
CAST: Jamie Lee Curtis, Kyle Richards, Anthony Michael Hall, Robert Longstreet.
TRAMA: Non definita.
DISTRIBUZIONE: Nelle sale Usa dal 15 ottobre 2021.

HALLOWEEN ENDS

PRODUZIONE: Il film sarà diretto da David Gordon Green e basati su una sceneggiatura di Green, Danny McBride e Scott Teems (Paul Brad Logan e Chris Bernier hanno collaborato alla sceneggiatura di Halloween Ends). Malek Akkad, Jason Blum e Bill Block figureranno come produttori. John Carpenter, Danny McBride e David Gordon Green saranno invece i produttori esecutivi insieme a Jamie Lee Curtis, Jeanette Volturno e Couper Samuelson.
CAST: Non definito.
TRAMA: Non definita.
DISTRIBUZIONE: Nelle sale Usa dal 14 ottobre 2022.


Mulan: Un nuovo poster artistico per il fantasy Disney

Disney+ ha diffuso in rete un nuovo poster internazionale di Mulan, il fantasy diretto da Niki Caro.

Come noto dall’ultimo aggiornamento, il fantasy approderà in Italia su Disney+ (con accesso VIP) dal 4 settembre, al costo di 21.99 euro. Trovate il poster in fondo alla pagina.

MULAN

PRODUZIONE: Il film è diretto da Niki Caro a partire da una sceneggiatura scritta da Rick Jaffa & Amanda Silver e Elizabeth Martin & Lauren Hynek, basata a sua volta sul poema narrativo La Ballata di Mulan. In cabina di produzione Jason T. Reed, Chris Bender e Jake Weiner, mentre Barrie M. Osborne, Bill Kong e Tim Coddington sono i produttori esecutivi.

CAST: Liu Yifei è stata scelta per interpretare il ruolo di Hua Mulan a seguito di un processo di casting durato un anno. Il cast del film comprende inoltre Donnie Yen, Jason Scott Lee, Yoson An, Utkarsh Ambudkar, Ron Yuan, Tzi Ma, Rosalind Chao, Cheng Pei-Pei, Nelson Lee e Chum Ehelepola, con la partecipazione di Gong Li e Jet Li.

TRAMA: Quando l’Imperatore della Cina decreta che un uomo per ogni famiglia dovrà arruolarsi nell’Armata Imperiale per difendere il Paese dall’attacco di invasori provenienti dal Nord, Hua Mulan, la figlia maggiore di un rispettato guerriero, prende il posto del padre malato. Dopo essersi travestita da uomo ed essersi arruolata con il nome di Hua Jun, Mulan verrà messa alla prova in ogni momento del suo cammino e dovrà trovare la propria forza interiore e dimostrare tutto il suo autentico potenziale. Nel corso di questo epico viaggio si trasformerà in una stimata guerriera guadagnandosi il rispetto di una nazione riconoscente e l’orgoglio di un padre.

DISTRIBUZIONE: In digitale su Disney+ dal 4 settembre 2020.

IL POSTER




JUSTICE LEAGUE, LA SNYDER CUT INCLUDE ANCHE UN'APPARIZIONE DI SUPERGIRL?

Il primo trailer ufficiale della Justice League di Zack Snyder promette diverse modifiche al film visto in sala, come un nuovo formato, una nuova color correction, tantissime scene inedite e addirittura personaggi aggiuntivi, come Darkseid, Iris West e DeSaad.

Alcuni fan e amanti delle teorie del complotto, però, sono convinti che il film includerà anche Supergirl, cugina di Clark Kent, dato che al secondo 0:24 del filmato c'è un'inquadratura del Bruce Wayne di Ben Affleck davanti ad ologragramma di un kryptoniano (immagine in basso).

L'immagine, che corrisponde a quella del trailer visto nel 2017 ma successivamente rimossa dal film di Joss Whedon, aveva fornito lo spunto per molte teorie dei fan, poiché diversi dettagli - tra i quali la forma del corpo e i tatuaggi - indicherebbero che la figura dell'ologramma non si sia Superman, bensì sua cugina Kara Zor-El.

Ora, il fatto che Snyder abbia deciso di inserire nuovamente questa immagine a distanza di anni potrebbe suggerire la sua introduzione in futuro. Da notare, tra l'altro, che in un fumetto canonico per il DCEU prequel di Man of Steel Kara venne introdotta in quell'universo narrativo come pilota di un'astronave che si schiantò su un pianeta sconosciuto dopo che il suo equipaggio venne attaccato da un criminale kryptoniano in fuga. L'attacco causò l'arrivo di Kara sulla Terra, poiché il sistema di navigazione della sua nave venne compromesso: quella storia si svolgeva centinaia di anni prima rispetto al presente di Man of Steel, e molti fan all'epoca si chiesero se fosse ancora viva.

Ben più importante il fatto che lo stesso Snyder in passato aveva ammesso di voler costruire un mondo per Supergirl, e una volta incalzato dai fan sui social network commentò: "Rimanete sintonizzati".


JOHNNY DEPP DIVENTA JOKER PER THE BATMAN CON ROBERT PATTINSON: GUARDATE!

Sono stati giorni a dir poco concitati per quanto riguarda The Batman di Matt Reeves, che insieme alla Snyder Cut nello scorso week-end ha letteralmente rubato la scena a tutti gli altri 'concorrenti' della convention virtuale DC FanDome.

Con rivelazioni sulla trama, sul tono del film e un clamoroso primo trailer ufficiale, The Batman sembrerebbe aver conquistato fin da subito il cuore dei fan in tutto il mondo, e come al solito l'artista BossLogic ha voluto cavalcare il momento fornendo ai suoi follower l'unico dettaglio che sembrerebbe essere assente dal progetto di Matt Reeves: Joker.

Come noto, infatti, i villain del primo capitolo della nuova saga saranno Pinguino e l'Enigmista, e al di là dell'apparizione di una gang i cui membri nascondono il proprio volto dietro ad un trucco da pagliaccio, il Clown principe del crimine di Gotham potrebbe non essere ancora attivo nella metropoli DC durante gli eventi del film (che si svolgerà nel secondo anno di 'carriera' da vigilante di Bruce Wayne). BossLogic ha provato a rimediare, immaginando Johnny Depp nei panni di Joker per un prossimo capitolo del franchise: come al solito potete gustarvi la fan-art in calce all'articolo.


TENET, LE PREVISIONI PER GLI INCASSI SONO ARRIVATE: ECCO TUTTI I DETTAGLI

Sono arrivate in queste ore le previsioni per gli incassi di Tenet di Christopher Nolan nei primi cinque giorni di programmazione. Dopo l'uscita di Onward di pochi giorni fa, ecco uscire nelle sale uno dei film più attesi dell'anno, posticipato diverse volte e ora pronto a riportare al cinema gli spettatori dopo mesi di lontananza.

Secondo le previsioni, partendo da una base di 25 milioni di dollari come incasso, ci sono mercati che potrebbero incrementare il bottino al box-office ad oltre 30 milioni di dollari. Tuttavia i dati potrebbero cambiare in un periodo di grande incertezza causata anche dal virus.

In Corea si sono di recente inasprite le restrizioni e pare che addirittura a Seoul e dintorni le limitazioni possano aumentare nei prossimi giorni. Con un quadro generale di questo tipo è davvero difficile ipotizzare il risultato al box-office del film di Nolan e non solo.
Nelle anteprime di sabato Tenet ha incassato 717.000 dollari, proiettato su 590 schermi, ma il mercato complessivo risultava in calo del 70% rispetto alla sessione precedente.
Regno Unito, Francia, Corea, Germania e Australia saranno tra i mercati principali, mentre in Asia potrebbe essere decisiva anche la Malesia, dove il cinema sembra sia in ripresa.
Per quanto riguarda il Regno Unito si registra un incremento del 27% e per Christopher Nolan, inglese doc, potrebbe essere un'ottima notizia, considerando che si tratta del mercato di casa.


MARVEL STUDIOS, IL PUNTO DELLA SITUAZIONE: CINQUE PROGETTI PRONTI A PARTIRE?

Dopo diversi giorni totalmente raccontati dal punto di vista di Warner Bros. e DC Films, emergono alcune nuove informazioni anche per quanto riguarda l'altro lato della barricata, occupato da Disney e Marvel Studios.

Fra le notizie emerse, arrivate dal portale Murphy's Universe, pare infatti che la Casa delle Idee riavvierà molto presto la produzione in Australia per Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli di Destin Cretton, e lo stesso accadrà per la serie tv Disney+ WandaVision e The Falcon & The Winter Soldier.

Per quanto riguarda la serie con Elizabeth Olsen e Paul Bettany, Charles Murphy e il suo team di scoopers hanno scoperto prove di stuntman che tornavano sul set di WandaVision per iniziare i preparativi per le riprese principali mancanti, mentre per The Falcon & The Winter Soldier ha ricevuto il via libera dal governo ceco per tornare a Praga, nonostante il divieto temporaneo per i viaggiatori dagli Stati Uniti di entrare nel paese. Probabilmente a Praga la troupe svolgerà solo il necessario per terminare poi il resto del lavoro presso i Pinewood Studios di Atlanta, dove Spider-Man 3 dovrebbe girare alcune sequenze prima di spostarsi in diversi paesi europei, tra i quali l'Islanda.

Infine, Thor: Love and Thunder si prepara ad arrivare in Australia, terra scelta per le riprese grazie a dei forti crediti d'imposta concessi alla Disney.


AVATAR, A SCUOLA DI VFX CON JAMES CAMERON: ECCO COME IL CAST SI È PREPARATO ALLE RIPRESE

James Cameron e il suo Avatar sono sue dei protagonisti più interessanti del panorama cinematografico dell'ultimo decennio, soprattutto per le tecnologie avveniristiche che hanno aperto, e apriranno ancora, la strada ad altri registi. Ma com'è lavorare ad un progetto simile? A raccontarlo il produttore del franchise Jon Landau.

Il collaboratore di Cameron ha appena pubblicato uno scatto che ritrae il regista e Sigourney Weaver: se a prima vista può sembrare uno dei tanti momenti sul set di Avatar in Nuova Zelanda, vi sorprenderà sapere che la foto è stata scattata alle Hawaii. Prima di iniziare le riprese (e prima del lockdown) il team di tecnici e l'intero cast sono infatti partiti per un viaggio alla scoperta degli scenari marini mozzafiato al fine di "immergersi" a pieno nella fantasia futuristica di Cameron e realizzare al meglio le riprese subacquee in motion capture.

Nei prossimi capitoli di Avatar esploreremo infatti le bellezze sommerse del piante Pandora e lo faremo in compagnia di nuove tribù Na'vi che vivono sott'acqua: avete già scoperto i concept art dei veicoli sottomarini di Avatar? La foto di Cameron e Weaver solleva inoltre nuove domande sul ritorno dell'attrice nel franchise. Alla fine del primo capitolo il suo personaggio, la dottoressa Grace, è morta proteggendo i Na'vi, che le hanno concesso l'onore di divenire parte del cuore stesso del pianeta. Dopo la notizia del suo ritorno sul set molti hanno pensato che sarebbe apparsa grazie ad alcuni messaggi registrati nel suo video-diario: perché allora si sta preparando a girare scene subacquee?


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JEAN-CLAUDE VAN DAMME, ECCO ALCUNE INCREDIBILI CURIOSITÀ SULL'ATTORE DI DOUBLE IMPACT

Double Impact - Vendetta finale, un film del del 1991 diretto da Sheldon Lettich, che vede Jean-Claude Van Damme nel doppio ruolo dei gemelli Chad e Alex Wagner. L'attore belga ci ha certamente riservato molte sorprese nella sua vita, dunque scopriamo insieme alcune interessanti curiosità sul suo conto.

Innanzitutto è probabile che molti non sappiamo che Van Damme non è solo un culturista ed esperto di arti marziali ma, ha praticato molti altri sport. In gioventù infatti si è dedicato alla danza classica che ha praticato per ben 5 anni per acquisire maggiore elasticità e poi, ha svolto per un certo periodo Kick Boxing, Muay Thay e Taekwondo.

Nonostante il suo fisico scultoreo, Jean-Claude Van Damme è vegetariano nonchè un fiero sostenitore dei diritti degli animali. L'attore ha avuto nel corso della sua vita moltissimi problemi legali, è stato infatti accusato nel 1992 di violenze sessuali ma, anche di gravi atti sul lavoro. Uno stuntman lo citò in giudizio accusandolo di avergli procurato la perdita di un occhio. É stato poi fermato varie volte per guida in stato di ebbrezza e, per possesso di stupefacenti.

Nonostante tutto ciò, molti sono gli amici del mondo dello spettacolo su cui può sempre contare. In particolare ha un rapporto veramente strettissimo con Chuck Norris e Sylvester Stallone, con cui ha collaborato sul set de I Mercenari 2.


JUSTICE LEAGUE: THE SNYDER CUT RIVISITERÀ LA MORTE DI SUPERMAN

Superman ha dato la vita per uccidere Doomsday in Batman V Superman, e il suo sacrificio sarà rivisitato all’inizio di Justice League: The Snyder Cut: l’ha rivelato lo stesso Zack Snyder a Reel In Motion.

In sostanza, i titoli di testa mostreranno nuovamente gli ultimi istanti dell’Uomo d’Acciaio, ma da una prospettiva diversa.

C’è una parte in cui Superman spinge la Kryptonite, e in quel momento, sapete, c’è un sacco di strana energia che fuoriesce da Doomsday, e ci sono delle rocce che fluttuano… quel tipo di frame rate, quel tipo di super slow motion, è dove siamo quando ritroviamo quel momento. Quindi è una specie di rivisitazione, in un certo senso, da altri punti di vista.

Il regista ha paragonato tale sequenza ai titoli di testa di Batman V Superman, che mettevano in scena l’omicidio di Thomas e Martha Wayne.

Come sappiamo, Justice League: The Snyder Cut includerà molti materiali inediti, tra cui le nuove scene “Knightmare”, le apparizioni di Darkseid e Martian Manhunter, il design originale di Steppenwolf e altro ancora. Snyder inserirà nuovi effetti speciali, finirà quelli incompleti, utilizzerà la colonna sonora di Junkie XL, registrerà musiche e dialoghi aggiuntivi. Uscirà nella prima metà del 2021 su HBO Max, suddivisa in quattro parti da un’ora ciascuna.

Vi terremo aggiornati.


Halloween: Nick Castle rivela un suo rimpianto legato al primo film

In una recente intervista a The Thing With Two Heads l’attore Nick Castle ha parlato di un suo particolare rimpianto legato alla lavorazione di Halloween – La notte delle streghe, il film del 1978 diretto da John Carpenter.
Castle come sappiamo ha vestito i panni di Michael Myers in quel film come in film del franchise (tra cui i prossimi Halloween Kills e Halloween Ends). E il suo rimpianto è legato alla lavorazione di una scena ambientata in una notte piovosa del lungometraggio datato 1978:

Vorrei aver lasciato che lo stuntman avesse fatto la prima scena in cui è sotto la pioggia così che io mi potessi rifugiare in macchina da non morire congelato. È stato orribile. La parte peggiore della cosa è che, per quanto ricordi, c’erano 40° quella notte ed era molto tardi e nei tubi per la pioggia non hanno di certo messo dell’acqua calda. E quando quelle gocce mi sono cadute addosso, attraverso il costume, sono state come delle coltellate.




Dev Patel non è interessato a interpretare James Bond

Dagli esordi in The Millionaire di Danny Boyle a oggi, il trentenne londinese Dev Patel si è costruito una carriera sicuramente meritevole di attenzione tanto che, secondo i suoi supporter, sarebbe degno di interpretare un’icona del cinema come James Bond.
Durante gli impegni stampa di The Personal History of David Copperfield, film diretto da Armando Iannucci (Morto Stalin, se ne fa un’altro), Dev Patel ha spiegato di non essere particolarmente interessato alla cosa:

Francamente voto per Idris Elba. Voglio dire, non credo che vorresti davvero vedermi che sfondo una porta con una Walther PPK in mano pronto a salvarti. Sarei una versione da commedia mentre penso che, per una parte come questa, ci voglia una persona davvero adatta alla cosa. Poi di sicuro non vorrei una parte solo perché magari finire a essere un contorno al discorso “aggiungiamo un po’ di diversità a James Bond!”. Non lo troverei appropriato. La scelta di un ruolo ha a che fare col funzionamento di un attore per una data storia e col poter portare genuinità alla parte, capacità d’impersonarla al meglio.

Il film con Dev Patel ha inaugurato il BFI London Film Festival il 2 ottobre 2019.

Del gremito cast fanno parte anche Tilda Swinton, Hugh Laurie, Peter Capaldi, Ben Whishaw, Paul Whitehouse, Aneurin Barnard, Daisy May Cooper, Morfydd Clark, Benedict Wong, Gwendoline Christie, Anthony Welsh e Rosalind Eleazar.

Il nuovo film di James Bond, No Time to Die, film sarà distribuito dalla MGM con Annapurna negli USA e dalla Universal nel resto del mondo. Tra i luoghi scelti per le riprese la Giamaica, la Norvegia, l’Italia e Londra.


AMMONITE, CON KATE WINSLET E SAOIRSE RONAN, CHIUDERÀ IL BFI LONDON FILM FESTIVAL 2020

Ammonite, biopic drammatico con Kate Winslet e Saoirse Ronan, è il film di chiusura del BFI London Film Festival 2020 e verrà mostrata al pubblico londinese il 17 ottobre.

Ammonite, diretto da Francis Lee, porterà sul grande schermo la storia della paleontologa Mary Anning (Kate Winslet) che, nel 1840, diventa amica di una giovane di Londra (Saoirse Ronan).
Nel cast anche Fiona Shaw, James McArdle, Gemma Jones, Alec Secăreanu.

Mangrove di Steve McQueen aprirà il BFI London Film Festival 2020

The film, che verrà presentato in anteprima nel corso del Toronto Film Festival a settembre, è co-finanziato da BFI e BBC Films.


VENEZIA 2020: KATE WINSLET, JENNIFER HUDSON E GLENN CLOSE NEL CAST DEL VR BABA YAGA

Le star Kate Winslet, Jennifer Hudson e Glenn Close si uniscono al cast della pellicola d'animazione in VR Baba Yaga, che verrà lanciata in anteprima mondiale nel corso di Venezia 2020. Le tre attrici affiancheranno l'inglese Daisy Ridley.

Jennifer Hudson è anche produttrice esecutiva del corto d'animazione realizzato da Baobab Studios, che verrà presentato alla Mostra del Cinema di Venezia il 2 settembre come parte di Venice VR Expanded, la sezione dedicata alla Realtà Virtuale.

Baba Yaga, scritto e diretto da Eric Darnell, è co-diretto da Mathias Chelebourg. Nel corto, lo spettatore viene introdotto come personaggio in un mondo incantato, e le sue scelte possono condizionare la fine della storia. L'enigmatica strega Baba Yaga (Kate Winslet) usa il suo potere per fermare gli abitanti del villaggio che minacciano la sua Foresta incantata (Jennifer Hudson). Quando la madre degli spettatori, il Capo (Glenn Close), si ammala, starà a loro insieme alla loro sorella Magda (Daisy Ridley) introdursi nella foresta pluviale alla scoperta dei suoi misteri per trovare la cura da Baba Yaga.

Venezia 2020: quattro film italiani e otto registe donne in concorso

Jennifer Hudson ha dichiarato: "Anche se questa storia affonda le sue radici nel folclore classico, siamo stati ispirati a darle una luce moderna focalizzandoci su temi ambientali e su personaggi femminili forti, temi che il mondo ha bisogno di esplorare oggi più che mai."


CHAD STAHELSKI RIFLETTE SUI PIANI SEQUENZA: "SI A I FIGLI DEGLI UOMINI, NO A 1917"

Nel corso di una recente intervista con Comicbook Chad Stahelski, ex stunt-man e acclamato regista della saga di John Wick, ha potuto riflettere sul ruolo che i piani sequenza stanno assumendo all'interno del cinema action.

Tra gli esempi che ha citato ci sono 1917 di Sam Mendes e I Figli degli Uomini di Alfonso Cuarón, due film che rappresentano due diversi approcci alla celebre tecnica del one-take: il primo, infatti, è il risultato di diverse inquadrature legate insieme dal montaggio in post-produzione, dunque è l'illusione di un piano sequenza; il secondo è noto per alcuni lunghissimi e autentici piani sequenza, che appartengono da sempre allo stile del pluripremiato regista messicano.

"Ho due risposte per questo argomento" ha detto Stahelsk, "la prima come semplice spettatore e la seconda come regista. Da persona normale, da spettatore seduto nel pubblico in sala, ammetto che il piano sequenza è sempre molto impressionante. Come regista, però, si tratta di fare una scelta. Personalmente, adoro i giochi di prestigio visti ne I Figli degli Uomini: è il mio esempio preferito, adoro il modo in cui Clive Owen esce da quel bar all'inizio del film e poi esplode tutto all'improvviso, o più avanti quando c'è l'inseguimento con le motociclette. Penso che tecnicamente sia qualcosa di incredibile."

D'altro canto, il regista ha ammesso di non amare il trucco digitale usato da 1917: "Dipende dalla tua opinione. Se pensi che il one-shot aiuti a raccontare la storia, allora sono d'accordo. Ma se questo è tutto ciò che hai e mi dici solo: 'Ehi, farò tutto questo film in una sola ripresa', per me non ha davvero alcun senso perché, dai siamo onesti, non si tratta di una sola ripresa. Sono migliaia di riprese. Una ripresa è quando la cinepresa va avanti e non si ferma finché non hai finito. Con il montaggio digitale fornito dalle tecnologie di oggi puoi fare tutto in una ripresa senza grandi sforzi. Rispetto il lavoro che c'è dietro. Alcuni lavori. Alcuni no."


BABY, BOX, BROKER – HIROKAZU KORE-EDA DIRIGERÀ SONG KANG-HO DI PARASITE NEL SUO PRIMO FILM COREANO

Song Kang-ho (Parasite) sarà il protagonista di Baby, Box, Broker la prima pellicola in lingua coreana del regista giapponese Hirokazu Kore-eda. Il cast è completato da Bae Doona (Cloud Atlas, The Host) e Gang Dong-won (Peninsula, The Priests).

Il produttore Eugene Lee ha detto a Variety:

“È un film coreano con attori coreani, staff coreano, girato in lingua coreana. Verrà girato in Corea”.

Kore-eda ha spiegato in un comunicato:

“Broker è una storia sulle scatole per neonati. In questo momento, sto lavorando alla sceneggiatura che muoverà questi tre grandi attori, sono così eccitato. Per condividere questa eccitazione con tutti voi, spero di creare un film appassionante, commovente ed emozionante. Questo film, come il mio ultimo film, sarà uno in cui sono lontano dal mio paese e dalla mia lingua madre. Cosa potrò esprimere e condividere quando supereremo le barriere linguistiche e culturali? Cosa significa essere un regista? Spero di esplorare queste domande attraverso questo progetto”.

Le scatole citate nel titolo e dal filmaker, sono quelle dove vengono abbandonati anonimamente i bambini non desiderati.

Il regista ha spiegato come è nato il casting dei tre protagonisti:

Come sempre, tutto inizia con gli attori. Ho incontrato Song Kang-ho per la prima volta al Busan International Film Festival e Kang Dong Won quando era a Tokyo per lavoro. Ho continuato a rimanere in contatto con i due attori a Tokyo, Seoul, Busan e Cannes.
All’inizio ci siamo semplicemente scambiati i saluti, ma la continua condivisione di conversazioni, ci ha portato naturalmente a parlare di poter lavorare insieme a un film.
Ho lavorato con Bae Doona nel 2009 (in Air Doll), e ho pensato tra me e me, ‘Spero che lavoreremo di nuovo insieme, la prossima volta con un personaggio umano’, e quel sogno si è finalmente avverato dopo oltre 10 anni. E ora lavorerò a un film con membri della staff e attori coreani che rispetto molto.

Prodotto da Zip Cinema, oltre al finanziamento CJ Entertainment si occupa della distribuzione in Corea e delle vendite internazionali. Kore-eda sta completando la sceneggiatura. L’inizio delle riprese è previsto per il 2021.


TENET – ONLINE UN DIETRO LE QUINTE DI QUASI 10 MINUTI

Warner Bros ha pubblicato online un dietro le quinte di quasi dieci minuti dedicato alla lavorazione di Tenet, il thriller diretto da Christopher Nolan da oggi nelle sale italiane.

Nel video viene discussa la fisicità del ruolo di John David Washington, dell’utilizzo delle telecamere IMAX e dell’assenza del green screen, perché tutti gli effetti speciali sono stati pratici e realizzati in camera.

La difficoltà nella fasi di pre-produzione, di programmare le riprese in sette paesi diversi. Come sappiamo la scena dello schianto dell’areo è stata realizzata con un vero velivolo, e il dietro le quinte ci offre ulteriori informazioni.

La sinossi
Armato solo di una parola – Tenet – e in lotta per la sopravvivenza di tutto il mondo, il Protagonista è coinvolto in una missione attraverso il crepuscolare mondo dello spionaggio internazionale, che si svolgerà al di là del tempo reale.
Non un viaggio nel tempo. Ma Inversione.


Nel cast figurano John David Washington, Robert Pattinson, Elizabeth Debicki, Kenneth Branagh, Michael Caine, Dimple Kapadia, Aaron Taylor-Johnson, Clémence Poésy e Himesh Patel.

La colonna sonora è opera di Ludwig Göransson (Black Panther); il direttore della fotografia è Hoyte van Hoytema (La talpa, Interstellar, Dunkirk); la direttrice del montaggio è Jennifer Lame; lo scenografo è Nathan Crowley; il costumista è Jeffrey Kurland; mentre il supervisore degli effetti speciali è Andrew Jackson.

Scritto da Christopher Nolan , Tenet è stato girato sia in IMAX sia in 70mm.




JULIE AND THE PHANTOMS: IL TRAILER UFFICIALE DELLA SERIE NETFLIX, DAL REGISTA DI HIGH SCHOOL MUSICAL

A partire dal 10 settembre sarà disponibile su Netflix Julie and the Phantoms, la nuova serie musical diretta da Kenny Ortega, il nome dietro High School Musical e Descendants.

La trama
La studentessa di liceo Julie (Madison Reyes) ha perso la sua passione per la musica dopo la morte della madre l’anno precedente. Ma quando i fantasmi di tre affascinanti musicisti (Charlie Gillespie, Jeremy Shada, Owen Patrick Joyner) del 1995 appaiono nel vecchio studio di registrazione di sua madre, Julie sente che il suo spirito inizia a risvegliarsi e trova l’ispirazione per tornare a cantare e scrivere canzoni. Mentre la loro amicizia con Julie cresce, i ragazzi la convincono a fondare una band insieme: Julie and the Phantoms.

Nel cast troviamo Madison Reyes nei panni di Julie, Charlie Gillespie nel ruolo di Luke, Jeremy Shada nel ruolo di Reggie, Owen Patrick Joyner nei panni di Alex, Booboo Stewart in quelli di Willie, Cheyenne Jackson nel ruolo di Caleb e Carlos Ponce in quello di Ray. E inoltre Sonny Bustamante nel ruolo di Carlos, Jadah Marie nel ruolo di Flynn, Sacha Carlson in quello di Nick e Savannah Lee May in quello di Carrie.

Dan Cross e Dave Hoge sono gli showrunner e i produttori esecutivi (insieme a Ortega e George Salinas), mentre Paul Becker (Descendants) è il coreografo della serie.


Il trailer di Julie and the Phantoms

ENOLA HOLMES: IL WEB È IMPAZZITO PER I RICCIOLI DI HENRY CAVILL

Ieri è stato diffuso il primo trailer di Enola Holmes, il film sulle avventure della sorella minore di Sherlock Holmes, in arrivo su Netflix il prossimo 23 settembre.
Come sappiamo, la protagonista della pellicola è la giovane star di Stranger Things Millie Bobby Brown, ma ad attirare l’attenzione del web è stato Henry Cavill, volto di Sherlock Holmes.
I fan hanno particolarmente apprezzato il look sfoggiato dall’attore, in particolar modo i suoi riccioli, a tal punto che per gran parte di loro potrebbe essere la versione più bella dell’attore apparsa finora in un film.

Il film è tratto dai romanzi di Nancy Springer e vede un cast di star composto da Henry Cavill, nei panni di Sherlock, e Helena Bonham Carter in quelli della madre di Enola, Sherlock e Mycroft. In ruoli di contorno Fiona Shaw e Adeel Akhtar. Con loro anche Sam Claflin, star della saga di Hunger Games.

La regia è stata affidata a Harry Bradbeer, regista di tutti gli episodi di Fleabag. Jack Thorne, sceneggiatore della serie Queste oscure materie, si è occupato di adattare il lavoro di Springer per il cinema.

La saga letteraria di Enola Holmes è ancora inedita in Italia. È composta da sei romanzi, pubblicati tra il 2006 e il 2010. Questi sono: The Case of the Missing Marquess, The Case of the Left-Handed Lady, The Case of the Bizarre Bouquets, The Case of the Peculiar Pink Fan, The Case of the Cryptic Crinoline e The Case of the Gypsy Goodbye.


PER LA GIORNATA INTERNAZIONALE DEL CANE, UN BELLISSIMO VIDEO TARGATO DISNEY

Oggi è la Giornata Internazionale Del Cane e con questo video Disney Magic Moments vi ricordiamo che l’amore vero ha quattro zampe e una coda.

Per la Giornata Internazionale Del Cane, un bellissimo video targato Disney

DUNE: IL TRAILER ARRIVERÀ MERCOLEDÌ 9 SETTEMBRE, ECCO I PRIMI DETTAGLI

Come sappiamo, il trailer di Dune è pronto ed è stato classificato.
La domanda a questo punto è: quando lo vedremo?

Secondo quanto riportato in esclusiva da Inside The Film Room mercoledì 9 settembre.
A quanto pare il trailer arriverà sulla scia di uno speciale dedicato al film che accompagnerà l’arrivo in sala (perlomeno in Canada) di Tenet.

Su Inside The Film Room è riportata anche la descrizione dello speciale in questione. Noi preferiamo tralasciarla per non rovinare la sorpresa ma se non temete gli spoiler (e conoscete l’inglese) la trovate QUI.

A seguire trovate invece le prime immagini.

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l cast del film, la cui uscita è prevista per dicembre 2020, include Timothée Chalamet (Paul Atreides), Rebecca Ferguson (Lady Jessica), Dave Bautista (Glossu Rabban), Stellan Skarsgård (Barone Harkonnen), Charlotte Rampling (Reverenda Madre Mohiam), Oscar Isaac (Duca Leto Atreides), Zendaya (Chani), Javier Bardem (Stilgar), Josh Brolin (Gurney Halleck), Jason Momoa (Duncan Idaho), David Dastmalchian (Piter De Vries) e Chang Chen (Dr. Wellington Yueh).

La sceneggiatura
Dune fu adattato da David Lynch nell’omonimo film del 1984, ma in precedenza Alejandro Jodorowsky tentò un’ambiziosa trasposizione che si scontrò con il rifiuto di Hollywood, come racconta il documentario Jodorowsky’s Dune.

Questo nuovo adattamento firmato da Denis Villeneuve (La donna che canta, Prisoners, Sicario, Arrival, Blade Runner 2049) e dallo sceneggiatore Eric Roth (Forrest Gump, Alì, Munich) è circondato da grandi aspettative, ed è stato già descritto come uno “Star Wars per adulti”. Come sappiamo, il film adatterà solo la prima metà del romanzo di Herbert.

La sinossi del romanzo, edito in Italia da Fanucci
Arrakis è il pianeta più inospitale della galassia. Una landa di sabbia e rocce popolata da mostri striscianti e sferzata da tempeste devastanti. Ma sulla sua superficie cresce il melange, la sostanza che dà agli uomini la facoltà di aprire i propri orizzonti mentali, conoscere il futuro, acquisire le capacità per manovrare le immense astronavi che garantiscono gli scambi tra i mondi e la sopravvivenza stessa dell’Impero. Sul saggio Duca Leto, della famiglia Atreides, ricade la scelta dell’Imperatore per la successione ai crudeli Harkonnen al governo dell’ambito pianeta. È la fine dei fragili equilibri di potere su cui si reggeva l’ordine dell’Impero, l’inizio di uno scontro cosmico tra forze straordinarie, popoli magici e misteriosi, intelligenze sconosciute e insondabili.

Thomas Tull, Mary Parent e Cale Boyter saranno i produttori di Dune, mentre Brian Herbert, Byron Merritt e Kim Herbert svolgeranno la funzione di produttori esecutivi; Kevin J. Anderson sarà invece il consulente creativo.


TENET: TUTTO CIÒ CHE BISOGNA SAPERE PRIMA DELLA VISIONE

Arriva oggi finalmente al cinema Tenet, ultima fatica di Christopher Nolan che non solo regala ai fan del visionario regista un nuovo capolavoro, ma in concomitanza con la riapertura delle sale dopo l’emergenza dovuta all’epidemia di Covid-19 assume anche un altissimo valore sociale.

Noi di Screenweek abbiamo avuto la fortuna di vedere Tenet in anteprima, ed evitando accuratamente ogni minimo spoiler (che esuli dai trailer e dalla promozione del film) abbiamo approntato una piccola “guida” per lo spettatore: sia che vogliate arrivare preparati alla visione o che abbiate già visto Tenet e siate giunti fin qui in cerca di un approfondimento, ecco una serie di interessanti curiosità e retroscena riguardanti il film!

In veste del protagonista (il cui nome non viene mai rivelato) di Tenet troviamo John David Washington, attore ancora poco conosciuto a livello internazionale ma apprezzatissimo per il suo ruolo in BlacKkKlansman di Spike Lee (che gli valse la nomination al Golden Globe nel 2019). La protagonista femminile, Kat, è invece interpretata da Elizabeth Debicki, che abbiamo conosciuto in versione “pure gold” (nelle vesti di Ayesha) in Guardiani della Galassia 2 e che vedremo nelle ultime stagioni di The Crown su Netflix nelle vesti della principessa Diana.
Completano il cast una serie di nomi che non hanno bisogno di presentazioni: Kenneth Branagh, nel ruolo del pericoloso Andrei Sator, Robert Pattinson in veste di un agente segreto alleato del protagonista, Aaron Taylor-Johnson nel ruolo del leader di una particolare squadra militare e infine Michael Kaine, che interviene solamente in una breve scena.

Il titolo del film, TENET, è parte di un antico mistero archeologico che abbiamo affrontato al tempo in cui pensando al film di Nolan non potevamo far altro che pontificare fantasiose teorie: vi rimandiamo al nostro speciale sull’argomento (cliccate QUI) per un approfondimento che col senno di poi si è rivelato azzeccato e che chiarisce uno degli aspetti che la pellicola evita di affrontare, ovvero le origini del termine palindromo che definisce il titolo del film.

Pur sconfinando fortemente nella fantascienza, il film di Nolan si fonda primariamente su presupposti puramente scientifici. Come ad esempio il famoso “Paradosso del Nonno”, per il quale – essendo appunto un paradosso – non esiste soluzione: se potendo viaggiare indietro nel tempo uccidessimo nostro nonno evitando la nascita di nostro padre e quindi la nostra, cesseremmo di esistere? Ma se venissimo così cancellati dalla “storia”, allora non esisterebbe la persona che ha ucciso nostro nonno, ovvero noi… quindi noi conseguentemente esisteremmo ancora.
Viene citata anche la teoria dell’elettrone universale di Feynman e Wheeler: secondo tale postulato scientifico, la risposta al mistero per cui tutti gli elettroni di cui è composto l’universo hanno uguale massa e uguale carica è che… si tratta di un unico, singolo elettrone, in perenne stato di viaggio nel tempo e quindi presente ovunque nello stesso momento.
Infine, inseriamo in questa sede anche un chiarimento su un cenno storico cui il film fa riferimento, ovvero il “Progetto Manhattan”: si tratta di un programma di ricerca e sviluppo condotto durante la Seconda Guerra Mondiale negli Stati Uniti e che portò alla creazione delle prime bombe atomiche.

Sicuramente Tenet è un titolo che impegna moltissimo la mente dello spettatore: non una novità per gli estimatori dei film di Nolan, ma in effetti nulla di più complicato di quanto possiamo aver “testato” con pellicole come Inception o Memento.
Tenet non è affatto avaro di spiegazioni e cerca di fare luce su tutti i punti oscuri della trama e delle dinamiche fantascientifiche che affronta, e seppure talvolta i paroloni usati dai protagonisti procurino un (voluto, non fatevi ingannare) effetto estraniante, è in realtà molto semplice riuscire a comprendere ciò che accade sullo schermo, soprattutto nel finale che, come – ancora – da tradizione classica Nolan, solleva un velo che restituisce una chiave di lettura semplificata alla pellicola.


JOHN CARPENTER PARLA DI HALLOWEEN KILLS: “LA QUINTESSENZA DEGLI SLASHER MOVIE!”

Come sappiamo, l’uscita di Halloween Kills, il sequel di Halloween diretto da David Gordon Green, è stata rinviata di un ben un anno a causa dell’emergenza Covid-19, passando al 15 ottobre 2021.
La visione del film varrà in ogni caso l’attesa, questo a giudicare da alcune recenti dichiarazioni di John Carpenter, il creatore della saga. Ospite del Fantasia International Film Festival, il regista ha detto:

È la quintessenza degli slasher movie. È così intenso… mio Dio. Mi ha lasciato a bocca aperta per quanto è incredibile. David ha fatto un ottimo lavoro. Non vedo l’ora di vederlo.

Ricordiamo che Carpenter ha anche recentemente confermato di essere coinvolto nel reboot de La cosa, il cult movie da lui diretto nel 1982. QUI trovate maggiori informazioni.

Ricordiamo che i sequel di Halloween, l’horror diretto da David Gordon Green nato come secondo capitolo della saga inaugurata da John Carpenter negli anni ’70 saranno due: Halloween Kills e Halloween Ends, in arrivo rispettivamente nel 2021 e nel 2022.

Confermato il ritorno di Jamie Lee Curtis nel ruolo di Laurie Strode, con lei ci saranno anche il regista, il co-sceneggiatore Danny McBride e lo stesso Carpenter, che parteciperà nuovamente come produttore e scriverà la musiche.

Nel cast troveremo anche alcuni volti noti della saga, come Anthony Michael Hall, Kyle Richards e Robert Longstreet, e Nancy Stephens, meglio conosciuta come l’infermiera Marion Chambers.


Hugh Jackman girerebbe il remake di Face/Off con Ryan Reynolds a una condizione

Un remake di Face/Off con Hugh Jackman e Ryan Reynolds? Non è un’idea poi così strana dopo tutto. Effettivamente molti fan dei due interpreti nell’ultimo periodo hanno ipotizzati su Reddit un possibile progetto basato su Face/Off, action thriller di John Woo del 1997.
In una recente intervista Sirius XM ha menzionato a Jackman proprio questa idea. Ecco la sua risposta:

Non lo avevo sentito. Sarebbe possibile girarlo senza mai incontrarci realmente? È possibile?

Ovviamente Jackman ha risposto in maniera piuttosto ironica, in quanto deve ancora mantenere l’alone di finta diatriba tra lui e il collega e amico Reynolds, diatriba che va ormai avanti da anni.


Hugh Jackman è sicuro: il suo Wolverine sarebbe in grado di battere l’Hulk di Mark Ruffalo

Hugh Jackman ha partecipato come ospite al The Jess Cagle Show su SiriusXM per parlare, fra le altre cose, della nomination ricevuta agli Emmy 2020, dove concorrerà nella categoria Miglior Attore in una Mini Serie, Bad Education, sfidando, fra gli altri, Mark Ruffalo in I Know This Much Is True (ecco tutte le nomination).
Durante la conversazione il conduttore e l’ospite sono inevitabilmente finiti ad allargare lo spettro della competizione ai supereroi che Hugh Jackman e Mark Ruffalo hanno interpretato, o interpretano ancora nel caso di Ruffalo, ovvero Wolverine e Hulk.

Ecco la risposta data da Hugh Jackman:

Sto cercando di contattarlo da un po’, ma non risponde alle mie chiamate ergo credo si stiano creando i presupposti per un’altra faida, cosa per cui ringrazio di non trovarmi con lui nella stessa stanza ora come ora. Ovviamente sto ridendo perché Mark è un caro amico e in realtà non abbiamo mai parlato di ciò. Nello show è letteralmente sensazionale, voglio dire è uno dei migliori attori in circolazione, di certo fra quelli della mia generazione. Ma, e lo dico tanto per mettere le cose in chiaro, Wolverine lo batterebbe di sicuro. Non so se lo sai, ma addirittura la prima apparizione di Wolverine è stata in un fumetto di Hulk. Nell’ultima pagina, è da lì che è cominciata la faida.

Giusto ieri abbiamo riportato le parole di Anthony Starr, l’interprete di Patriota nella serie TV The Boys. relative proprio alla risposta data alla domanda “Ti piacerebbe interpretare Wolverine?”.

Nella sua risposta, Starr citava inevitabilmente il legame ancora molto solido fra Hugh Jackman e il personaggio:

Non sarebbe un compito da poco. Jackman ha praticamente impresso una sorta di marchio personale su quella parte, no? Non direi mai di no, però, al momento, mi godo quello che stiamo facendo qua. Siamo onesti, Wolverine neanche indossa dello spandex cosa che, per me, rappresenta un difetto! Mi piace la sensazione dei pantaloni stretti, chissà, magari se riuscissero a stringere i jeans… No, seriamente, sono davvero contento di quello che stiamo facendo, quindi vedremo le proposte che arriveranno. Adoro i fan, amo questo manipolo di gente così entusiasta e appassionata a quello che stiamo facendo. Spero che possano apprezzare la seconda stagione di The Boys e sono davvero contentissimo che avremo anche la possibilità di farne una terza.


Tenet esce oggi in tutta Italia, ma non ad Ancona: perchè?

Oggi si festeggia l’uscita di Tenet in buona parte d’Europa, Italia compresa, e in un totale di circa 40 mercati internazionali.
L’importanza della pellicola di Christopher Nolan è ben nota nell’ottica della ripartenza post lockdown, specie per quei mercati che magari, contrariamente a quanto avvenuto in Cina, devono fare necessariamente affidamento sull’appeal delle produzioni internazionali per invogliare le persone a tornare in sala là dove è possibile farlo con tutte le cautele anti-contagio del caso.

Noi di BadTaste siamo da sempre in prima linea per tutto ciò che ha a che fare con l’esperienza del cinema in sala e già questa mattina abbiamo fatto una diretta dall’Arcadia di Melzo in occasione della prima proiezione giornaliera della pellicola (e saremo di nuovo a Melzo per lo spettacolo serale).

Ieri però, anche con la complicità di un post su Facebook diffuso dal sottoscritto, abbiamo ricevuto svariate richieste di chiarimento circa l’assenza di Tenet dai cinema di Ancona, capoluogo di Regione e Provincia che, nonostante il numero relativamente basso di abitanti della Regione Marche (1.518.000, poco più della sola Milano, dato che si ripercuote sull’incidenza che questo mercato ha a livello nazionale), rientra comunque nella lista delle città capozona della distribuzione cinematografica.

Bisogna innanzitutto fare una doverosa premessa: Ancona e provincia sono rimaste orfane di un elevato numero di schermi a causa del mancato rinnovo dell’accordo fra UCI Cinemas e gruppo Giometti. Una questione di cui abbiamo già avuto modo di parlare. Riassumendo: tre multisala, Ancona, Jesi e Senigallia, chiusi, 20 schermi in meno a disposizione del pubblico pagante e 4.400 poltroncine perse. Considerate che a queste vanno anche aggiunte le strutture di Pesaro, Fano e Porto Sant’Elpidio.

Siamo ancora in attesa di ottenere una risposta da un qualche portavoce del gruppo Giometti per ottenere chiarimenti sul destino delle suddette strutture e speriamo che, nel mentre, Christopher Nolan non faccia in tempo a girare un altro film.

Tutto lasciava supporre che Tenet potesse finire in uno schermo del multisala cittadino del gruppo Movieland cosa che però non è avvenuta. L’unico cinema a proporre Tenet in tutta la provincia di Ancona è sì un multisala del circuito Movieland che, però, si trova a Fabriano, ridente cittadina dell’hinterland a 76 chilometri di distanza dalla costa di Ancona, ben nota per la produzione della carta, per essere un polo industriale dell’elettrodomestico e delle cappe aspiranti e per una certa scomodità geografica (non ce ne vogliano eventuali nostri lettori fabrianesi, ma chi vi sta parlando ora è marchigiano dalla nascita e parla con una certa cognizione di causa).

Siamo riusciti a interpellare via WhatsApp Saverio Smeriglio di Audax Film, la società di distribuzione per le sale che gestisce il circuito Movieland, per ottenere dei chiarimenti, per cercare di capire se, nella città capozona, ci fossero stati problemi di sorta con Warner per eventuali questioni collegate a teniture obbligatorie o percentuali sugli incassi e se, pertanto, fosse questa la motivazione della precedenza data a pellicole come Onward, Siberia e Volevo Nascondermi che, per lo meno sulla carta, hanno un appeal commerciale non paragonabile al film evento di Nolan a prescindere dal loro valore artistico.

Abbiamo ricevuto il nulla osta a fornire, come risposta ufficiale da proporre al pubblico anconitano, quella che Smeriglio ci ha dato su WhatsApp:

Salve. Per quanto ci riguarda con Warner Bros non abbiamo avuto problemi infatti a Fabriano programmiamo regolarmente il film. Ad Ancona stiamo affrontando dei lavori di manutenzione in alcune sale e abbiamo deciso di partire con cautela rodando anche il personale sulle misure anticovid. Fattore importante poi è che Ancona è una città di mare e da sempre il periodo fino a metà settembre è molto molto debole, non vogliamo sprecare cartucce importanti.

Abbiamo poi chiesto, senza però ottenere risposta, se Tenet verrà proposto più avanti ad Ancona senza però ottenere ulteriori chiarimenti.

Va detto che quello del rapporto fra periodo estivo e cinema è, da sempre, un argomento molto dibattuto sul quale lo scorso anno, grazie al progetto MovieMent, sono stati fatti decisi passi in avanti. Non è un caso che lo scorso anno (in cui, per carità, non avevamo a che fare con una pandemia) nonostante l’estate e il mare, Il Re Leone, uscito il 21 agosto, ha ottenuto 12 milioni di dollari nel primo week-end italiano e un raccolto finale da 42 milioni.


The Batman: nel film vedremo una seconda Batsuit?

Il primo trailer ufficiale di The Batman mostrato in occasione del DC FanDome ci ha permesso finalmente di dare un primo sguardo al protagonista Robert Pattinson in azione. Uno degli aspetti più interessanti che sono emersi durante il grande evento online dedicato all’universo DC è arrivato proprio dalla parole del regista Matt Reeves, il quale ha anticipato che il costume di Bruce Wayne si sarebbe evoluto insieme all’eroe.

Al momento non possiamo sapere nello specifico cosa possa significare quest’affermazione, ma una nuova teoria portata alla luce da The Direct suggerisce che Pattinson indosserà almeno un altro costume nel film, diverso ovviamente da quello che abbiamo visto nel teaser. Secondo un utente di Reddit che afferma di aver lavorato al film, il primo costume di Bruce Wayne verrà distrutto molto presto nella storia, probabilmente da un cattivo.

Ciò costringerà il vigilante a fabbricarne un altro, che l’utente in questione ha descritto come “grigio, con guanti completamente neri che si estendono agli avambracci e stivali neri”, con un cappuccio realizzato con un “materiale di qualità superiore” ed una cintura multiuso di un “colore bronzo-oro sbiadito”. L’utente ha descritto il materiale come simile a quello della Stealth Suit sfoggiata dall’Uomo Ragno in Spider-Man: Far From Home.

Sono in molti a nutrire dei forti dubbi in merito al fatto che la Batsuit possa essere distrutto, ma è innegabile quanto la descrizione del secondo ipotetico costume sia molto vicina ai fumetti. Per ora si tratta di mere speculazioni, ma stando alle parole di Reeves è naturalmente aspettarsi che il costume del Crociato di Gotham si evolverà in qualche modo nel corso della storia. L’aspetto interessante sarà cercare di capire in che modo…

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

“The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.




Edited by Triplethor - 27/8/2020, 00:45
 
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CINEWS SECONDA PARTE

MERCOLEDI

27/08/2020



Russell Crowe pubblica un video su Il Gladiatore 2. È questo l’annuncio che stavate aspettando?

«Questo è l’annuncio che stavate aspettando? Il Gladiatore 2». Sono bastate queste poche parole postate su Instagram da Russell Crowe come accompagnamento a un video in cui tiene in mano l’elmo di Massimo Decimo Meridio, per scatenare l’entusiasmo dei fan che si aspettavano un video annuncio sull’arrivo dell’attesissimo sequel. È invece si è rivelato tutt’altro per buona pace di chi ancora sogna di vedere sul grande schermo l’attore australiano nuovamente nei panni del gladiatore, ruolo che gli ha fatto vincere un Oscar come Miglior interpretazione maschile.

Cliccate qui per vedere il video sul profilo instagram di Russell Crowe

Il filmato infatti si rivela presto per quello che è in realtà, ovvero un video promozionale per il lancio del suo nuovo film Il giorno sbagliato


Codice 999: 10 curiosità sul film poliziesco con un grande cast

Uscito al cinema nel 2016, il crime thriller Codice 999 ha avuto poca fortuna al box office, anche se alcuni critici lo ritengono un grande film. Queste alcune curiosità legate alla produzione.

Codice 999: 10 curiosità sul film poliziesco con un grande cast

Una banda di poliziotti corrotti, dopo una rapina in banca finita con una frenetica sparatoria in autostrada, è costretta da una spietata boss della mafia russo-israeliana, a tentare un'ultima e impossibile rapina. Nel film Codice 999, del regista australiano John Hillcoat, la sola speranza che la banda ha di portare a termine il colpo è quella di distrarre tutte le forze dell'ordine organizzando l'assassinio di un agente di polizia. Questo film poliziesco del può vantare un cast di nomi noti e dal riconosciuto talento: Casey Affleck, Chiwetel Ejiofor, Kate Winslet, Woody Harrelson, Gal Gadot, Norman Reedus, Anthony Mackie e Aaron Paul. Uscito nel 2016, Codice 999 non ha incontrato il gusto del pubblico nonostante molti critici l'abbiano reputato un ottimo thriller che a tratti ricordava il celebrato Heat di Michael Mann.

Codice 999: 10 curisiosità sul film thriller con i poliziotti corrotti
Le riprese del film si sono svolte tra il maggio e l'agosto del 2014 in Georgia, principalmente nella città di Atlanta
Nel ruolo di Casey Affleck erano stati ingaggiati prima Shia Labeouf poi Charlie Hunnam, ma entrambi hanno dovuto rinunciare per conflitto di impegni
Michael B. Jordan ha rinunciato al suo ruolo per fare I Fantastici 4 ed è stato sostituito da Anthony Mackie.
Kate Winslet ha invece sostituito Cate Blachett, anche lei uscita dal progetto per conflitto di impegni
Christoph Waltz era stato contattato per un ruolo, ma la trattativa non è andata in porto
Anche gli attori Chris Pine e Jeff Bridges erano stati contattati nei prime fasi dell'avvio del progetto
La sceneggiatura scritta da Matt Cook è entrata nella lista del 2010 dei migliori script ancora non prodotti
L'alternanza di tutti questi attori è stata causata della lunga gestazione del film prima di arrivare alle riprese
Il titolo si riferisce al codice 999 che nel gergo interno della polizia indica un agente colpito in azione
Nei diversi poster promozionali del film, comparivano diverse frasi di lancio:
Il codice della strada non è mai bianco e nero

Una rapina mortale ha bisogno di un distrazione omicida
Non credere mai a ciò che ti viene detto
Non mollare mai una battaglia
Non mostrare mai pietà ai tuoi nemici
Non dimenticare mai da che parte stai
Non abbassare mai la guardia
Non voltare mai le spalle alla tua famiglia
Non rinnegare mai il codice d'onore
Un codide per vivere, un codice per morire
Non mostrare mai pietà ai tuoi nemici


Uno svizzero alla corte del noir americano: Anthony Jerjen presenta Inherit the Viper, con Josh Hartnett

Al Bari International Film Festival abbiamo intervistato Anthony Jerjen, che ha diretto il noir con Josh Hartnett Inherit the Viper, titolo della sezione Panorama Internazionale.

Uno svizzero alla corte del noir americano: Anthony Jerjen presenta Inherit the Viper, con Josh Hartnett

Secondo uno studio condotto di recente,negli Stati Uniti circa 130 persone muoiono ogni giorno per overdose di farmaci oppioidi, una vera e propria epidemia che il noir Inherit the Viper sceglie come punto di partenza per andare poi a esplorare tanto le dinamiche di una famiglia criminale quanto un'America dove solitudine, alienazione, alcool e disturbo post traumatico da stress sono il pane quotidiano di un'umanità derelitta e che annaspa. Inherit the Viper, che è ambientato in Virginia nella regione degli Appalachi, vede protagonista un attore che un tempo legava il proprio nome a grandi titoli hollywoodiani come Pearl Harbor e Black Dahlia, e che poi ha preferito il cinema indipendente e la serie tv Penny Dreadful. Parliamo di Josh Hartnett, che qui interpreta uno dei fratelli della terribile famiglia Conley (tale Kip), che vive dello spaccio di oppiacei ed è formata anche dalla spietata Josie (Margarita Levieva) e dallo sprovveduto Boots (Owen Teague). La regia è invecedi Anthony Jerjen, che abbiamo intervistato durante il Bari International Film Festival 2020, che accoglie il film nella sezione Panorama Internazionale.

Classe 1988, Jerjen è al suo primo lungometraggio e ci spiega l'incontro con la sceneggiatura di Andrew Crabtree, finita nella black list e diventata l'ottimo film che vedremo prossimamente in Italia distribuito da Blue Swan Entertainment.
"All'epoca ero alla ricerca di una bella storia da portare al cinema e, quando ho letto la sceneggiatura di Inherit the Viper, non sapevo niente dello smercio illegale dei farmaci oppioidi e il tema mi è sembrato interessante. Ho avuto l'impressione di leggere un copione che, oltre ad avere una valenza politica e sociale, raccontava una storia familiare in maniera inedita e molto personale. La sceneggiatura di Andrew Crabtree era un'ottima miscela di elementi intriganti, e anche la qualità della scrittura mi ha molto colpito. Infine, il ritratto di una certa America mi appariva molto veritiero e puntuale"

Cosa spinge un regista europeo a raccontare una storia americana?
Noi europei abbiamo una visione idealizzata degli Stati Uniti, della storia e della cultura americana, a cominciare dal mito della frontiera. Io sono cresciuto nutrendomi di cultura americana, cultura pop, quindi sentivo forte il desiderio di esplorare in maniera dettagliata l'iconografia statunitense.

Lei crede ancora nel sogno americano?
Credo che il sogno americano sia cambiato. Prima consisteva in una casa e in un lavoro stabile, mentre adesso significa riuscire a vivere in una società stabile. Alcune persone, tuttavia, ritengono che sia naufragato. Sono abbastanza d'accordo con loro, anche se credo sia necessario reinterpretarlo alla luce di ciò che sta accadendo oggi in tutto il mondo.

Perché le interessava esplorare le dinamiche familiari?
Molte famiglie contemporanee sono lontane dalla famiglia classica, tradizionale. Ora ci sono le famiglie allargate, le famiglie con un solo genitore, eccetera, e a me interessava mostrare dinamiche diverse dal solito. Se una famiglia, come nel caso di Inherit the Viper, è formata da fratelli, non ci sono necessariamente persone che comandano, perché manca ad esempio il rapporto gerarchico fra genitori e figli, e quindi raccontarla è molto più appassionante, innanzitutto per capire se effettivamente ci sia una situazione di parità. Il personaggio di Josh Hartnett, nel film, vuole infatti essere a tutti i costi allo stesso livello di sua sorella e da lì cominciano i problemi.

La famiglia di Inherit the Viper non è esattamente un clan di anime candide. Come la giudica?
Non ho mai voluto giudicare i miei personaggi perché ho la sensazione che la maggior parte delle persone si comportino male perché proprio non possono farne a meno. Non è che si svegliano la mattina e dicono: ora faccio qualcosa di sbagliato. E’ più giusto affermare che da cosa nasce cosa e che alla fine si oltrepassa il confine di ciò che è giusto. Nel mio film i personaggi si comportano male perché la struttura sociale è crollata e l'unica maniera per andare avanti è vendere droga ai vicini e agli amici. Per alcuni è una questione di sopravvivenza, e io non ho nessuna intenzione di rimproverarli.

I personaggi di Inherit the Viper sembrano oltretutto destinati al male, come in una tragedia shakespeariana..
La mia è una storia molto classica, un perfetto esempio di tragedia. Non so se questa sia una caratteristica tipicamente shakespeariana, ma un film è sempre più interessante se i personaggi sono intrappolati in un destino che non si può cambiare, se sono costretti a percorrere una strada dalla quale non possono deviare. Kipè l'unico che prova a scappare da questa inevitabile sorte.

E’ legittimo dire che Inherit the Viper appartiene al genere noir?
C'è sicuramente un elemento noir nel racconto che ha determinato le mie scelte stilistiche, e ciò mi ha spinto anche ad ambientare Inherit the Viper in un'epoca indefinita, perché quando guardi il film con i suoi luoghi e le sue situazioni, puoi avere l’impressione di trovarti perfino negli anni '60 o '70. Nei posti di cui narro, niente è cambiato davvero in realtà, le stazioni di servizio, le tavole calda, e perfino lo smercio di droga o i laboratori di metanfetamine sono ancora confinati dentro piccole case. Le cose sono rimaste le stesse, insomma, in quella parte del mondo, e quindi ho deciso di avvicinarmi al film come fosse un thriller degli anni '70, e per questo mi sono servito di una fotografia sporca. Però si può anche avere l'impressione di trovarsi nel 2010 oppure negli anni '90.

In un'intervista Josh Hartnett ha detto di aver amato molto i silenzi del film, il suo ritmo calmo…
Quando ho letto la sceneggiatura non ho pensato al ritmo del film o ai silenzi, perché siccome si racconta una storia di fratelli e sorelle, i personaggi si conoscono così bene che non hanno poi tutta questa necessità di parlare, e quindi magari dicono solo mezza frase, dal momento che c'è molto di ovvio e sottinteso. Tutto il resto quindi è silenzio e perciò aveva senso essere il più minimalisti possibile con il dialogo e lasciare che il film respirasse. Mi piace la maniera non verbale con cui Josh e Margarita Levieva comunicano.

Torniamo agli oppiacei. Prima di leggere la sceneggiatura di Inherit the Viper era consapevole del fatto che la dipendenza dai farmaci oppioidi fosse una vera e propria malattia dell'America contemporanea?
E’ una situazione davvero strana, che esisteva già 20 anni fa e si è andata sviluppando. E’ cominciata con i medici che prescrivevano un quantitativo troppo elevato di medicine spinti dalle case farmaceutiche, ma nessuno si aspettava che la dipendenza da oppiacei si sarebbe così diffusa. E’ una follia. Tutte le persone con cui abbiamo parlato conoscono qualcuno che è morto per overdose di farmaci di questo genere.


"Il nostro modello sociale non funziona più": cosa resta della rivoluzione secondo Judith Davis

Un dialogo fra privato e politico, intimo e militante, fra una ragazza di oggi che vuole cambiare il mondo e suo padre, sempre impegnato politicamente, che per poco non l’ha veramente cambiato, il mondo. Incontro con Judith Davis per parlare della sua commedia militante Cosa resta della rivoluzione.

"Il nostro modello sociale non funziona più": cosa resta della rivoluzione secondo Judith Davis

Il cinema politico, addirittura militante, può essere veicolato con la commedia. È l’idea di fondo dell’esordio alla regia dell’attrice francese di cinema e teatro Judith Davis, che in Cosa resta della rivoluzione, in uscita nelle nostre sale il 27 agosto per Wanted, presenta una riflessione approfondita sull’impegno politico in cerca di un cambiamento nel mondo, visto attraverso una famiglia, in particolare fra un padre sempre rimasto accorato ai suoi ideali comunisti e una figlia, Angèle, urbanista in cerca di una sua via per la rivoluzione, interpretata dalla stessa Davis. Arrabbiata e determinata, Angèle si applica tanto nel tentativo di cambiare il mondo quanto nel darsela a gambe dagli incontri romantici.

Abbiamo incontrato Judith Davis a Parigi, in epoca prepandemica.

Come mai ha voluto fare un film su una generazione che è nata troppo tardi, come dice spesso nel film?

Prima di tutto perché è la mia e quando faccio cinema cerco di partire da una necessità profonda. Sono partita da un progetto teatrale legato a un collettivo di cui faccio parte da tredici anni. Abbiamo co-creato la storia con quattro attori che sono anche nel film. Volevamo essere autori della parola comune che volevamo rivolgere agli spettatori, dando un senso più ampio al termine di attori e interrogandoci come esseri umani e cittadini su determinate tematiche. Avevamo bisogno di parlarne pubblicamente, in scena. È impossibile nella società trovare un luogo comune in cui condividere la responsabilità di un progetto intero, in cui siamo allo stesso tempo autori, attori e produttori oltre che drammaturghi e registi. La nostra pièce non è mai fuori dal mondo, ma molto addentro a quello che vuol dire “fabbricare” uno spettacolo. Volevamo raccontare come dei genitori impegnati politicamente, in un momento in cui la rivoluzione era un orizzonte politico a portata di mano, abbiano avuto dei figli che 25 o 30 più tardi vivono nelle imprese, dopo la caduta del muro e di quegli ideali. Volevo con il film andare più in profondità della pièce, e questa generazione che è nata troppo tardi è incarnata da Angèle, che è frustrata fra l’impegno totale che immagina abbia caratterizzato la lotta politica dei genitori nel passato e allo stesso tempo la rabbia per non poter creare un proprio modello adeguato a una realtà che è cambiata, con gli anni ’70 come ingombrante totem non superabile a cui rendere sempre conto in maniera un po’ accondiscendente.

È un rapporto d’amore e odio generazionale, con l’incombente onere di dover uccidere i propri padri, ma dall’altro c’è anche della nostalgia per qualcosa che non potrà mai tornare.

È un ambivalenza che trovavo interessante in termine di drammaturgia e di cinema, fra un’emancipazione politica e una intima. I due piani possono avvicinarsi, il teorico non si distanzia più dai nostri affetti, trovavo fosse una buona idea raccontarlo attraverso una famiglia, perché ogni volta che c’è un disaccordo politico diventa una ferita intima, ogni volta che c’è un litigio fra sorelle diventa un duello ideologico. Attraversiamo sempre i due piani, quello politico e quello intimo e familiare e le domande che si pongono le due generazioni non sono le stesse.

Immagino sia stato un viaggio intimo interessante anche per lei, non so se personale, ma collettivamente è sbirciare in un rapporto, quello fra privato e pubblico, che è molto diverso in un società che è molto cambiata. Il suo personaggio è un’urbanista impegnata.

Ho scelto questo mestiere per tradurre il suo dilemma fra le buone intenzioni e l’applicazione concreta, contraddizione spesso violenta che mi piaceva potesse essere rappresentata in un paesaggio. Al di là del suo dogmatismo che talvolta la fa sembrare bloccata, mi piaceva avesse un’ironia condivisa, non imposta, che addirittura sfociasse nell’autoderisione. Credo fortemente che oggi ci sia un’urgenza di reagire da parte di molte persone che vengono letteralmente distrutte dal sistema capitalista. È un’urgenza di oggi. Non si può continuare a vivere così, non funziona più. Nel film non volevo però che nessun personaggio fosse il portavoce di una soluzione, perché non ne ho, fanno semplicemente quello che possono. Il padre di lei ha scelto l’impegno in passato, la madre di ritirarsi in campagna. Nella generazione del padre c’è una disgiunzione fra la teoria e la pratica, fra quello che pensa e quello che fa, come formulare un ideale e come agire concretamente nella vita. Questa è una dinamica che sta cambiando oggi nella società, attraverso per esempio il dibattito sulla dominazione maschile sulla donna o sulla questione ecologica. Per la prima volta mi sembra che ci stia facendo impazzire questa assenza di coerenza. Non si può più dire che la questione omosessuale, o quella femminile, verrà regolata nella rivoluzione. Continuare a farlo avrebbe delle conseguenze gravi.

Pensa sia possibile fare del cinema politico, definiamolo anche militante, attraverso un genere come la commedia?

Per me è una strategia, il rapporto con l’umorismo è duplice. Se non posso ridere con gli altri di quello che ci allontana, cioè passare dalla risata per una presa di coscienza comune e federatrice, allora sarà la disperazione a vincere. Nella mia vita scherzo sempre per denunciare, attraverso un’attitudine vitale, è una cosa molto seria. Se non ridiamo non alimentiamo la nostra fiamma che ci tiene in vita. Se non creo complicità con lo spettatore non ottengo niente, e siccome ho dei messaggi molto precisi da far passare, se non li ottengo attraverso la connivenza allora non c’è dialogo.


INSIDE OUT, KYLE MACLACHLAN: "VORREI VENISSE REALIZZATO UN SEQUEL"

Inside Out è stato uno dei film Pixar più apprezzati dal pubblico e dalla critica e Kyle MacLachlan, che ha dato voce al padre di Riley anche nel cortometraggio legato alla storia dei protagonisti, ha rivelato che sarebbe interessato a un sequel.
L'attore, intervistato da Collider, ha espresso il suo desiderio di collaborare nuovamente con lo studio e tornare a lavorare nel mondo dell'animazione.

Kyle MacLachlan ha raccontato: "Spero di poter girare un altro film con loro. Sono tra le persone più adorabili con cui si può lavorare. Il nostro regista Pete Docter e il nostro produttore Jonas Rivera, e il nostro co-regista Ronnie Del Carmen erano presenti durante il doppiaggio e l'intero team era stato così gentile, creativo ed entusiasta per il mio piccolo contributo al film".
L'attore, parlando di Inside Out, ha aggiunto: "Uno dei punti di forza è che hanno trascorso circa cinque anni, se mi ricordo correttamente, per lavorare alla storia, all'animazione e al processo. Quando vivi con una storia e una realtà così a lungo la conosci davvero bene e puoi raccontare la storia".

La star ha sottolineato: "Hanno il tempo a disposizione per sviluppare realmente queste storie fino a raggiungere il loro miglior potenziale".

Kyle MacLachlan ha quindi aggiunto: "Vorrei ci fosse un sequel che mostri Riley più grande. Ho amato il corto Il primo appuntamento di Riley, era stato davvero divertente e inaspettato. Amo la direzione che avevano preso. Ho pensato quel corto di cinque minuti fosse un'adorabile continuazione del film".


THE BATMAN: ZACK SNYDER RIVELA LA SUA REAZIONE AL TRAILER

l primo trailer di The Batman è stato condiviso online pochi giorni fa e Zack Snyder ha ora rivelato la sua reazione alle prime sequenze del progetto realizzato da Matt Reeves.
Il regista, attualmente impegnato nella realizzazione del suo montaggio di il video promozionale del progetto tratto dai fumetti della DC.

Zack Snyder conosce molto bene il mondo di Gotham City e, mentre era ospite del podcast Reel in Motion, ha confermato di aver visto le prime sequenze di The Batman mostrate durante il DC FanDome sottolineando: "Non so quale sarà il rating".
Il regista ha proseguito: "Ho pensato 'che...'. Ho mandato un messaggio a Matt Reeves al termine della visione e ho scritto 'Che cavolo! È fantastico". L'ho amato. Ho pensato che fosse incredibile. Ho pensato che stesse andando nella giusta direzione e ho apprezzato tutto".
Zack Snyder ha quindi concluso: "Si tratta del film che voglio vedere, quindi lo approvo. Sì, per favore, fate film così"

The Batman, Robert Pattinson è Bruce Wayne in una delle prime immagini del film
Il film diretto da Matt Reeves proporrà una versione inedita sul grande schermo del personaggio dei fumetti che, nella versione affidata a Robert Pattinson, starà iniziando la sua attività come vigilante cercando di affrontare le proprie paure e diventare Batman, seguendo come si è evoluto nell'eroe che tutti conosciamo.
Il film, che verrà distribuito nelle sale nel mese di ottobre 2021, inoltre, verranno mostrati famosi villain come Catwoman (Zoe Kravitz), il Pinguino (Colin Farrell) e l'Enigmista (Paul Dano).


LA MORTE TI FA BELLA, LA POZIONE E L'EASTER EGG DI RITORNO AL FUTURO

La morte ti fa bella contiene un simpatico omaggio a Ritorno al futuro, altro celebre film del regista Robert Zemeckis. Non è insolito che un cineasta inserisca rimandi alla propria filmografia sullo schermo, soprattutto quando si tratta di qualcuno come Zemeckis che già di suo tende ad essere molto cinefilo anche senza autocitarsi (basti pensare all'immaginifico mondo di Roger Rabbit, per esempio). L'incrocio tra i due universi non è esplicito, bensì presente sotto forma di sottile, buffo Easter Egg, quando Helen (Goldie Hawn) beve per la prima volta la pozione: la data è il 26 ottobre 1985, ossia il presente quando Marty McFly si ritrova per sbaglio al centro di complicazioni spazio-temporali che dureranno ben tre film, tra il 1955, il 2015 e il 1885.

Un omaggio molto simpatico quello presente ne La morte ti fa bella, che Robert Zemeckis ha girato dopo aver completato la trilogia con Ritorno al futuro parte III. Trilogia che quest'anno festeggia un duplice anniversario, ossia i trentacinque anni del capostipite e i trenta del capitolo finale. Si parla da anni, oltre che di un eventuale quarto film della saga, di un possibile remake, ma il regista, che detiene il controllo creativo del franchise, ha più volte affermato che non accadrà mentre lui è ancora in vita (c'è però stato uno spin-off animato in televisione negli anni Novanta, con la partecipazione parziale di Christopher Lloyd).

Recentemente Zemeckis ha firmato Recentemente Zemeckis ha firmato The Walk e Benvenuti a Marwen, ed è attualmente al lavoro su un rifacimento in carne ed ossa del Pinocchio della Disney, le cui riprese dovrebbero iniziare entro la fine dell'anno, in vista di un'uscita nelle sale alla fine del 2021 o all'inizio del 2022. Al momento non si sa chi interpreterà il burattino, ma Geppetto avrà il volto di Tom Hanks, collaboratore abituale e grande amico di Zemeckis.


KATE WINSLET SULLE SCENE DI SESSO CON SAOIRSE RONAN: "LE ABBIAMO COREOGRAFATE NOI"

Ammonite è il nuovo film con protagoniste Kate Winslet e Saoirse Ronan e, in una nuova intervista, l'attrice premio Oscar ha raccontato del lavoro compiuto sul set per girare le scene di sesso.
L'attrice ha raccontato a The Hollywood Reporter di non essere mai stata così ogogliosa, durante la sua carriera, di un lavoro compiuto per un film.

Kate Winslet, parlando di Ammonite e delle scene esplicite realizzate per il progetto diretto da Francis Lee, ha dichiarato:
"Le abbiamo coreografate io e Saoirse Ronan. Non è decisamente come mangiare un sandwich. Penso semplicemente che io e Saoirse ci sentissimo realmente al sicuro. Francis era naturalmente davvero nervoso".

L'attrice ha proseguito: "Gli ho semplicemente detto 'Ascolta, lasciaci capire cosa fare'. E lo abbiamo fatto. 'Inizieremo qui. Faremo questo con i baci, il seno, tu vai giù lì, poi fa questi, poi risali'. Voglio dire, abbiamo ideato tutti i passaggi della scena in modo che fossimo legate a qualcosa sostenute dalla narrazione. Non mi sono mai sentita così orgogliosa rispetto a quello che ho provato girando la scena d'amore di Ammonite. Ed è stato il momento in cui sono stata meno timida".

Ammonite verrà presentato in anteprima al Toronto Film Festival, dopo essere stato selezionato anche da Cannes e Telluride che non hanno però potuto procedere con l'edizione 2020 dei rispettivi festival.

Il lungometraggio racconterà la storia vera della cacciatrice di fossili Marry Anning (Kate Winslet) che nel 1840 riceve l'incarico di occuparsi di una giovane moglie (Saoirse Ronan) che lotta contro la depressione. L'amicizia tra le due donne si trasforma però ben presto in amore.


FRANKENSTEIN JUNIOR: LA LITE ASSURDA TRA GENE WILDER E MEL BROOKS SUL SET DEL FILM

Gene Wilder e Mel Brooks hanno litigato soltanto una volta durante la produzione di Frankenstein Junior, ma quell'unica lite è stata assurda ed esplosiva. Mel ha iniziato a lamentarsi e, urlando in preda alla collera, è improvvisamente uscito dall'appartamento di Gene dove i due stavano lavorando alla sceneggiatura.

Circa dieci minuti dopo il telefono di Gene squillò e dall'altra parte Mel pronunciò le seguenti parole: "CHI ERA QUEL PAZZO IN CASA TUA? Sono riuscito a sentire le urla da qui. Non lo sai che non devi lasciar entrare gente così folle in casa tua? Non si sa mai, potrebbero essere pericolosi." Questo, come dichiarò in seguito Gene, era il modo di Mel di chiedere scusa.

Brooks raccontò la genesi del film: "Ero nel mezzo delle ultime settimane di riprese per Mezzogiorno e mezzo di fuoco da qualche parte nella Antelope Valley, e Gene Wilder ed io ci stavamo facendo una tazza di caffè quando lui mi disse che poteva esserci un altro Frankenstein."

"Io risposi: 'Non un altro ancora! abbiamo avuto il figlio di, il cugino di, il cognato di. Non abbiamo bisogno di un altro Frankenstein!' La sua idea era semplice: Cosa sarebbe successo se il nipote del dottor Frankenstein non avesse voluto aver niente a che fare con il suo illustre antenato. Anzi, provasse vergogna di questa parentela. Dissi: 'Questo sì che sarebbe divertente.'" Ha concluso il regista.


THE SQUARE: COME È STATA REALIZZATA LA SCENA PIÙ FOLLE E MEMORABILE DEL FILM

Com'è nata la scena della cena, la più memorabile e folle di The Square, film svedese che ha vinto la Palma d'Oro a Cannes nel 2017? Parliamo, ovviamente, del momento in cui una cena di gala al museo dove lavora il protagonista viene stravolta da un pezzo di arte performativa, eseguita da un uomo il cui comportamento scimmiesco mette a disagio gli ospiti, in particolare il critico d'arte interpretato da Dominic West. L'uomo in questione, tale Oleg, ha le fattezze di Terry Notary, ingaggiato proprio per la sua dimestichezza con ruoli da primate, essendo apparso tramite performance capture in progetti come la recente trilogia del Pianeta delle scimmie o il reboot di King Kong uscito anch'esso nel 2017. Sempre come presenza digitale lo abbiamo visto anche nel Marvel Cinematic Universe, per l'esattezza negli ultimi due film degli Avengers, dove interpretava Cull Obsidian, uno degli scagnozzi di Thanos.

Come spiegato da Terry Notary, scelto dal regista Ruben Östlund dopo che questi lo aveva visto in un video in rete, la sequenza si è svolta più o meno come la vediamo sullo schermo: le comparse - tutte provenienti dall'ambiente culturale rappresentato in The Square - erano al corrente dell'idea generale della scena, ma Notary ha sostanzialmente avuto carta bianca sul set, improvvisando a tal punto che, a detta sua, in alcuni ciak era difficile separare la realtà dalla finzione.

L'attore, che dice di non essersi fatto troppe domande sulle motivazioni di Oleg, aveva sostanzialmente il controllo totale della sequenza, concordandosi in anticipo con Dominic West - uno dei pochi veri attori presenti in quel momento - su come si sarebbe eventualmente svolta la loro interazione, per far sì che l'equilibrio di potere tra i due personaggi andasse come previsto nelle intenzioni del regista. Il risultato è un momento di culto che è entrato nella memoria cinefila collettiva già durante la prima proiezione a Cannes, dove il film, un po' a sorpresa, si è portato a casa la Palma d'Oro.


PANIC ROOM: NICOLE KIDMAN E IL SUO CAMEO "SEGRETO"

Nicole Kidman ha un cameo "segreto" in Panic Room, udibile soltanto nella versione in lingua originale della pellicola; l'attrice fu originariamente scritturata per il ruolo di Meg Altman e Hayden Panettiere era stata scelta per interpretare sua figlia, Sarah.

Prima dell'inizio delle riprese però Panettiere fu sostituita da Kristen Stewart, che aveva battuto Daveigh Chase ottenendo il ruolo, poiché il regista David Fincher trovava la Chase "irritante". Poi, a soli diciotto giorni dall'inizio delle riprese, la Kidman ha dovuto lasciare il cast a causa di un infortunio al ginocchio subito durante le riprese del Moulin Rouge.

Fincher ha suggerito che lo studio chiudesse la produzione e ritirasse l'assicurazione ma i produttori hanno deciso di andare avanti. Il ruolo quindi fu offerto a Jodie Foster che, pur essendo la presidente della giuria del Festival di Cannes si ritirò dall'incarico per lavorare con Fincher.

La Foster ha avuto solo nove giorni per prepararsi al ruolo di Meg Altman. Nicole Kidman, tuttavia, ha lasciato un piccolo marchio in Panic Room: l'attrice è la voce della fidanzata del marito di Meg che risponde al telefono quando il personaggio interpretato dalla Foster lo chiama in preda alla disperazione.


FLIGHTPLAN - MISTERO IN VOLO: IL RUOLO DI JODIE FOSTER ERA STATO SCRITTO PER UN ALTRO ATTORE

Il ruolo di Jodie Foster* in *Flightplan - Mistero in volo, originariamente, era stato scritto per Sean Penn. Il regista decise persino di mantenere il nome del personaggio originale: Kyle. Ironia della sorte, il ruolo di Penn in The Game - Nessuna regola era originariamente destinato a Jodie Foster.

Peter A. Dowling ha presentato la sua idea per il film al produttore Brian Grazer, originariamente la pellicola parlava di un uomo che lavorava alla sicurezza aeroportuale e durante un volo suo figlio viene rapito da dei terroristi. Pochi anni dopo, Billy Ray ha terminato la sceneggiatura, eliminando i terroristi dalla storia e enfatizzando il ruolo del protagonista, che è diventato una donna, al che Grazer ha capito subito che sarebbe stato un buon ruolo per Jodie Foster.

Su Rotten Tomatoes il film ha un punteggio di approvazione del 37% basato su 177 recensioni, con una valutazione media di 5,31/10. Il consenso del sito afferma: "Gli attori sono tutti molto bravi ma man mano che il film avanza la tensione si sgonfia a causa della trama inverosimile."

Flightplan - Mistero in volo ha incassato 223.387.299 di dollari; in Italia, nelle quattro settimane di programmazione, la pellicola ha guadagnato 5.213.616 euro, mentre negli USA, in sette settimane, ha totalizzato 89.707.299 dollari.


LA MORTE TI FA BELLA: ISABELLA ROSSELLINI ERA (QUASI) NUDA NEL FILM

Intervistata dal celebre conduttore durante una puntata del The David Letterman Show, Isabella Rossellini ha rivelato di aver indossato soltanto un pareo e delle collane per interpretare Lisle, il suo personaggio in La morte ti fa bella.

A detta dei produttori e di alcuni membri del cast la Rossellini avrebbe in realtà usato una controfigura per le sue scene di nudo in questa pellicola, il corpo visibile nel film sarebbe quello di Catherine Bell. È interessante notare però che, un paio di anni prima, la Rossellini aveva girato una celebre scena di nudo nel film Velluto blu.

Il film ha ricevuto recensioni contrastanti: Rotten Tomatoes dà al film una valutazione del 54% sulla base delle recensioni di 50 critici; una recensione recita: "Hawn e Streep sono favolosi come gli innovativi effetti speciali di Death Becomes Her; la satira di Zemeckis, d'altra parte, è vuota come il mondo che tenta di prendere in giro."

La morte ti fa bella, diretto da Robert Zemeckis, interpretato dai premi Oscar Meryl Streep e Goldie Hawn e da Bruce Willis e Isabella Rossellini, è una commedia nera ed è soprattutto ricordato per la trama grottesca e per l'Oscar ottenuto grazie agli incredibili effetti speciali della pellicola.


FLASH: L'IDENTITÀ DEL VILLAIN PRINCIPALE DEL FILM CON EZRA MILLER NON È COSÌ SCONTATA

A quanto pare, Andy Muschietti e Christina Hodson hanno in serbo un'altra sorpresa per noi, perché il main villain del film di Flash parrebbe non essere poi così assodato.

Dopo mesi e mesi, anni addirittura, costellati di incertezze, sembra proprio che il film di Flash stia prendendo piede, anzi... Diciamo pure premendo sull'acceleratore.

Nelle scorse settimane abbiamo infatti appreso che la pellicola si baserà su Flashpoint, ma non seguirà pedissequamente gli intrecci narrativi della storia: non vi sarà la guerra tra le Amazzoni e gli Atlantidei, ad esempio, e pare che non ritroveremo il Thomas Wayne di Jeffrey Dean Morgan, ovvero l'originale Batman di Flashpoint.

Tuttavia, è stata confermata la presenza sia del Batman di Ben Affleck che di Michael Keaton, e Andy Muschietti ha recentemente dichiarato che "tutto ciò che abbiamo visto finora esiste da qualche parte del Multiverso DC" (infatti il Flash di Ezra Miller prenderà il nome da quello di Grant Gustin), aprendo dunque le porte a una marea di possibilità.

Tra queste però non sembrerebbe esserci Eobard Thawne a.k.a. Reverse Flash come villain principale della pellicola, almeno stando a quanto riportato in esclusiva dal sito Heroic Hollywood.


LA RISALITA DISNEY È NELLO STREAMING: STIMATO UN BUSINESS DI 11 MILIARDI DI DOLLARI

L'attività streaming della Casa di Topolino con la piattaforma Disney+ è iniziata con grande successo, ma gli analisti specializzati si aspettano che il gigante dei media e dell'intrattenimento genererà la bellezza di 11 miliardi di entrate nette proprio attraverso lo streaming, e questo entro fino anno.

A rivelare le stime ci hanno pensato gli analisti di Macquarie Research, rivelando di aspettarsi che le entrate del solo streaming Disney rappresenteranno il 19% delle entrate complessive della compagnia nel 2020, mentre nel 2021 già il 21%, quando saranno pari a 15,5 miliardi di dollari, con un incremento del 2% e una crescita quasi cinque volte superiore a quella regolare della televisione lineare.

Le entrate dello streaming durante l'ultimo trimestre hanno raggiunto quasi i 4 miliardi di dollari. Ed è importantissima questa ulteriore sorgente d'entrate, perché innanzitutto nel mondo sempre più importante dello streaming e poi perché mostra una minore dipendenza della società da quelle derivanti dai media tradizionali.

Ed è importante notare che tra gli altri servizi streaming lanciati nell'ultimo anno, Disney non ha davvero rivali. Bisognerà solo capire come si comporterà HBO Max, approdata online solo da pochi mesi e ancora giovanissima.


ZACK SNYDER'S JUSTICE LEAGUE, RIVELATA LA DATA D'USCITA SU HBO MAX?

Il progetto noto come Zack Snyder's Justice League è ormai più che ufficiale, e il suo arrivo sulla piattaforma streaming HBO Max è fissato per il 2021. Ma quando, di preciso?

La prima parte del megaevento virtuale noto come DC FanDome è stata trasmessa lo scorso sabato, e ci ha rivelato succulente novità sul Multiverso DC, incluse alcune sulla Justice League di Zack Snyder. Ciò che non è stata però comunicata è la data d'uscita esatta della nuova versione su HBO Max... Ma è possibile che sia trapelata comunque?

Come riporta il sito Comicbook, infatti, sulla piattaforma internazionale di Warner Bros., nell'area dedicata alla stampa, comparirebbe l'immagine che trovate anche nella nostra gallery, in cui sarebbe indicata come data d'uscita dello Snyder Cut il 5 settembre 2021.

Ora, come fa notare anche Comicbook, potrebbe benissimo trattarsi di una data "placeholder", ovvero una data temporanea in attesa di averne una ufficiale, anche perché in precedenza si era parlato della primavera 2021 come possibile finestra di lancio per il progetto, che sappiamo ora essere composto da 4 parti, ciascuna di esse della durata di un'ora.

Attendiamo dunque ulteriori aggiornamenti in merito, e soprattutto, riguardo all'eventuale distribuzione italiana del prodotto. Chi si accaparrerà i diritti di Zack Snyder's Justice League?


AVATAR 2, COM'È TORNARE A LAVORARE CAMERON A 28 ANNI DA TITANIC? CE LO DICE KATE WINSLET

La prima e unica volta che James Cameron e Kate Winslet hanno collaborato insieme fu nel 1997, per la realizzazione di una delle pietre miliari del cinema, Titanic, e a 28 anni di distanza dall'uscita originale del kolossal romantico regista e attrice sono pronti a riunire le forze per l'attesissimo Avatar 2.

Nonostante il successo e il romanticismo di base, la lavorazione di Titanic non fu una passeggiata per l'attrice, anche per qualche confronto diretto proprio con Cameron, ma in una recente intervista con l'Hollywood Reporter la stessa Winslet ha avuto modo di parlare di questa seconda collaborazione con l'autore, descrivendola come "qualcosa di fantastico" e apprezzando anche il cambiamento del regista.

Queste le sue parole: "È stato davvero meraviglioso per me lavorare di nuovo con Jim. Il tempo ha davvero cambiato. È diventato anche padre un paio di volte. È una persona molto più calma e pacata. Rilassato. Percepisci davvero quanto si stia divertendo di più questa volta rispetto al passato". Tutto di positivo, insomma, nella speranza che questo relax possa far bene anche all'atteso secondo capitolo del franchise.

Vi ricordiamo intanto che Avatar 2 uscirà nelle sale cinematografiche americane il 16 dicembre 2022. Seguiranno anche Avatar 3, 4 e 5, rispettivamente in uscita nel 2024, nel 2026 e nel 2028.


BILL & TED 3, I BEATLES HANNO AIUTATO IL NUOVO FILM CON KEANU REEVES: ECCO COME

In una recente intervistata rilasciata ai microfoni di Variety per promuovere l'attesissimo Bill & Ted Face the Music, terzo capitolo della saga, Keanu Reeves ha avuto modo di parlare insieme alla co-star Alex Winter del terzo capitolo della trilogia diretto da Dean Parisot, rivelando anche una fantastica curiosità.

L'obiettivo dei due protagonisti ormai 50enni è quello di scrivere la canzone più bella del mondo per salvarlo, il mondo. E nel film alla fine c'è, a quanto pare, e quando Variety chiede a Reeves come si sia sentito dopo averla ascoltata, l'attore risponde:

"Dean Parisot ha un ben background musicale alle spalle, dunque sapevo che eravamo in ottime mani con lui. Quando stavamo girando, comunque, non avevamo ancora trovato la canzone giusta, e fu allora che Dean cominciò a suonare Ob-La-Di, On-La-Da" dei Beatles, dicendoci 'so che i 113 battiti al minuto fanno sentire meglio, ma questa è una canzone che ne ha 100 e fa sentire alla grande'. Quindi sì, i Beatles hanno salvato Bill & Ted e ci hanno fatto sentire benissimo, tutto il gruppo, per tantissimi giorni, in continuazione".

Bill & Ted Face the Music vedrà i nostri eroi cresciuti, diventati uomini di mezza età con delle figlie a carico: ma la loro missione, oltre al tentativo di entrare nel mondo della musica rock, sarà quella di salvare il mondo da un atroce destino. Il film, uno fra i più attesi dell'anno grazie alla crescente popolarità della star di Matrix, uscirà nelle sale americane il 21 agosto 2020.

Faranno parte del cast della pellicola anche Samara Weaving, Brigette Lundy-Paine e Kid Cudi: la Weaving sarà la figlia di Bill, Thea, mentre la Lundy-Paine vestirà i panni di Billie, la figlia di Ted.

Quali sono le vostre aspettative per il film? Come al solito, fatecelo sapere nei commenti. Bill and Ted Face the Music uscirà in VOD e in alcune sale americane il 28 agosto 2020, mentre non c'è ancora una release ufficiale per il mercato italiano.


FLASH: UNA FANART RADUNA GLI EROI DC, CI SONO ANCHE I BATMAN DI AFFLECK E KEATON

Il film di Flash con protagonista Ezra Miller si preannuncia un'esperienza cinematografica da non perdere, considerando tutto ciò che è stato rivelato negli ultimi giorni sul Multiverso DC, e questo fan poster ci dà un'idea di quello a cui potremmo andare incontro.

Come già sappiamo, la storyline alla base della pellicola sarà Flashpoint, dando quindi per scontata la presenza di varie versioni di alcuni personaggi, un concept che è stato tenuto ben a mente nella realizzazione dell'artwork che trovate anche in calce alla notizia.

"Ogni tanto, qualsiasi fan dei fumetti ha i suoi momenti "E se...", in cui immagina possibili scenari per i propri personaggi preferiti. Soprattutto chi, come me, è cresciuto leggendoli. Abbiamo tutti i nostri preferiti, e abbiamo tutti le nostre incarnazioni preferite di quei personaggi. Praticamente, il tipo di supereroe dipende dagli sceneggiatori e dai disegnatori. E nei film, il concept è lo stesso" premette il digital artist Yadvender Singh Rana nel suo post di Instagram.

"Quando si tratta di un supereroe popolare come Batman, poi, tutti abbiamo un'opinione. Non darà il via a una guerra menzionando il mio preferito, perché la logica dietro questo lavoro è 'E se alcuni dei Batman di prima qualità venissero catapultati tutti nello stesso universo?'. Credo che sappiamo già tutti come sarà, visto che il film di Flash trasformerà questa fantasia in realtà"

Così l'artista combina non solo Superman (Henry Cavill), Cyborg (Ray Fisher) e Flash (Ezra Miller), ma anche i Batman di Ben Affleck e Michael Keaton, che come sappiamo torneranno nella pellicola diretta da Andy Muschietti, e il Batman di Flashpoint, Thomas Wayne (un ruolo che Jeffrey Dean Morgan spera da anni di poter ricoprire).

Sarà questa la line-up che vedremo anche nel film di Flash?


STEVEN SEAGAL, ECCO 5 COSE CHE NON SAPETE SULLA STAR DI SUBMERGED-ALLARME NEGLI ABISSI

Submerged - Allarme negli abissi, una pellicola del 2005 diretta da Anthony Hickox che vanta tra i suoi protagonisti Steven Seagal, indiscusso mito del cinema d'azione.

Probabilmente in molti non sanno che la la Tortuga, è davvero un maestro di arti marziali, per l’esattezza cintura nera 7° Dan di Aikido. Inoltre è stato il primo maestro di Aikido straniero ad aprire un dojo in Giappone.

L'attore che alla fine degli anni '80 si è sottoposto a diverse plastiche facciali tra cui rinoplastica e otoplastica, ha ammesso di aver perso i capelli nel corso degli anni e di aver deciso di ricorrere ad sofisticatissimo "implant" di capelli veri, del valore di oltre 60.000 dollari, chirurgicamente fissato al cuoio capelluto.

Un'altra curiosità che in molti ignoreranno è che Seagal ha rifiutato il ruolo che poi è stato assegnato a Kevin Kostner in The Bodyguard. L'attore non desiderava apparire in una pellicola così commerciale al fianco di Whitney Houston e preferì girare al suo posto Under Siege nonostante un cachet di molto inferiore.

Steven Seagal ha anche una grandissima passione per la musica che, lo ha portato a incidere addirittura due album blues. Infine negli ultimi anni gira voce che possa essere il fratello segreto di Jim Belushi, visto la loro incredibile somiglianza.
Se siete curiosi, vi lasciamo la nostra recensione di Submerged - Allarme negli abissi.


IN MATRIX 4 CI SARÀ ANCHE UN GIOVANE MORPHEUS? NE PARLA LAURENCE FISHBURNE

Laurence Fishburne è l'unica star della trilogia di Matrix a non riprendere il suo ruolo nel quarto capitolo insieme a Hugo Weaving. Intervistato da Entertainment Tonight, l'interprete di Morpheus ha commentato per la prima volta la possibilità di vedere un giovane Morpheus nel sequel.

"Non mi è stato chiesto di partecipare al progetto, ma va bene. Spero che sarà meraviglioso e soddisferà il pubblico, e spero che le persone lo ameranno" ha affermato l'attore prima di affrontare l'argomento Morpheus.

Stando ad alcuni rumor non confermati, la star di Watchmen Yahya Abdul-Mateen II sarebbe stata ingaggiata per interpretare il personaggio di Fishburne da giovane, ma a quanto pare quest'ultimo non è stato informato su alcun dettaglio riguardante Matrix 4.

"Non ne ho idea. Non ho letto niente" ha risposto Fishburne alla domanda su un eventuale ritorno di Morpheus, che a quanto pare è destinato a rimanere un mistero per ancora un po' di tempo.

Vi ricordiamo che Keanu Reeves è tornato sul set del film da oltre un mese, e lo stesso attore ha confermato che le riprese di Matrix 4 stanno proseguendo a gonfie vele nonostante le nuove misure di sicurezza. Previsto inizialmente per il 2021, il film diretto da Lana Wachowski arriverà nelle sale il 1° aprile 2022.


JUSTICE LEAGUE DARK, UN CONCEPT ART DEL PERSONAGGIO PER IL FILM MAI REALIZZATO DI LIMAN

Come annunciato in precedenza, J.J. Abrams svilupperà una serie tv di Justice League Dark per HBO max, e siamo tutti piuttosto entusiasti al riguardo. Tuttavia, ci fu un tempo in cui l'omonimo progetto cinematografico era nelle mani di Doug Liman... E proprio da quell'epoca arriva oggi un inedito concept art di Swamp Thing.

Nell'ormai lontano 2016, Doug Liman fu scelto come nuovo regista del film Justice League Dark dopo l'abbandono di Guillermo Del Toro, e decise di rivoluzionare completamente il progetto, affermando di non ritrovarsi nelle idee del regista messicano.

Ma se non abbiamo poi molte informazioni al riguardo, dato che poi non venne mai girato, sappiamo almeno che aspetto avrebbe avuto uno dei personaggi del film: Swamp Thing.

"Un vecchio concept art per il film di Justice League Dark diretto da @DougLiman, poi cancellato. Doug aveva l'idea di rendere Swamp Thing uno spirito della palude che prendeva forma quando un gruppo di piromani cercò di dare fuoco alle piante. Questo design è stato realizzato in collaborazione con David Masson. Ne arriveranno presto altri!" scrive su Twitter il concept artist Houston Sharp, condividendo l'immagine che potete trovare anche in calce alla notizia.

E mentre siamo curiosi di scoprire come sarebbe stata la JLD di Liman, l'opportunità di vedere una versione di Swamp Thing l'abbiamo poi avuta con la serie tv di DC Universe Swamp Thing (cancellata anch'essa dopo una sola stagione) che trovate anche su Amazon Prime Video.

Chissà, invece, se ci sarà e come sarà il personaggio in quella di Abrams...


ROBERT PATTINSON: "HO PIANTO DURANTE UNA SCENA DI FINAL FANTASY VII"

Intervistato Gamespot per uscita di Tenet, nuovo film di Christopher Nolan da oggi disponibile anche nelle sale italiane, Robert Pattinson ha rivelato il suo videogioco preferito di sempre.

"Credo che sia stato il gioco preferito di molte persone, ma dico Final Fantasy VII" ha dichiarato la star di The Batman. [Attenzione, segue un grosso spoiler sul gioco]. "Probabilmente una delle tre volte in cui ho pianto nella mia vita è stata durante la morte di Aeris. È stato il mio primo amore".

Ha partecipato alla chiacchierata anche la co-star di Tenet Elizabeth Debicki, che pur non essendo una gamer incallita ha rivelato di essere rimasta ossessionata da un gioco di Harry Potter. "Ne ero davvero ossessionata. Quell'estate le mie vacanze sono volate."

Scritto e diretto da Nolan, Tenet esce oggi in diversi mercati internazionali e stando alle priea previsioni potrebbe debuttare con un incasso di 25-40 milioni di dollari, a conferma dunque che si tratta della prima grande uscita post-lockdown.

Intanto, vi ricordiamo che Pattinson è apparso anche nel primo trailer ufficiale di The Batman, nuova pellicola dedicata all'iconico supereroe DC diretta da Matt Reeves e in arrivo al cinema nell'autunno 2021. Per altri approfondimenti, vi lasciamo a tutti i dettagli su The Batman resi noti durante il DC FanDome.


QUEI BRAVI RAGAZZI COMPIE 30 ANNI: IL NUOVO BLURAY 4K CONTERRÀ LA RICETTA DELLE POLPETTE!

A 30 anni dalla presentazione al Festival di Venezia, Quei Bravi Ragazzi torna stasera con una speciale proiezione in 4K presso il Teatro Auditorium Manzoni di Bologna per “Venezia Classici”, sezione di Venezia2020 dedicata ai classici restaurati che quest’anno si terrà al Cinema Ritrovato.

Il film fu presentato proprio a Venezia nel settembre del 1990, quando si aggiudicò il Leone d’argento per la Miglior Regia a Martin Scorsese e, successivamente, l'Oscar al miglior attore non protagonista per l'interpretazione di Joe Pesci nei panni del mafioso Tommy DeVito.

Le celebrazioni però non finiscono qui: da giovedì 10 settembre, infatti, Quei Bravi Ragazzi sarà disponibile per la prestigiosa collana home-video Titans of Cult, che presenterà una speciale versione Steelbook in Edizione Limitata. Questo speciale Limited Edition (che potete vedere in calce all'articolo) sarà fornita di ben 3 dischi: il film in formato 4K UHD, il film in formato Blu-ray e un bonus disc in Blu-ray. Inoltre, tra i gadget anche la spilletta di metallo che riproduce il logo del nightclub Copacabana, in cui si svolge una delle scene pià memorabili della storia del cinema, e perfino la famosa ricetta delle polpette al sugo di “Mama Scorsese”, che compare nel film nei panni della mamma di Tommy.

Il prezzo sarà di €34,99.


SONG KANG-HO, IL NUOVO RUOLO DEL PROTAGONISTA DI PARASITE LO UNISCE A HIROKAZU KOREEDA!

Dopo quasi tre decenni di film in Giappone, culminati con la Palma d'Oro a Cannes con Un Affare di Famiglia, il regista Hirokazu Koreeda ha ampliato i suoi orizzonti con il recente Le Verità e adesso continuerà su questo trend col suo nuovo progetto, intitolato Broker.

Co-produzione giapponese e coreana, il film si è assicurato un cast stellare che include Song Kang-ho (Parasite, Memorie di un Assassinio), Bae Doona (Cloud Atlas, The Host) e Kang Dong-won (Train to Busan Presents: Peninsula). La storia sarà incentrata sul baby box, ovvero un sistema che permette ai genitori che non sono in grado di provvedere ai loro bambini di rinunciarvi in modo anonimo.

Con questi pochi dettagli sulla trama sembra chiaro che l'autore stia tornando nel regno delle questioni sociali e sul cinema dei bambini, a lui tanto caro con progetti come Nessuno lo sa, Father & Son e il già citato Un Affare di Famiglia: stando a quanto dichiarato da Koreeda, i piani per la realizzazione di Broker sono iniziati circa cinque anni fa.

"Ho incontrato Song Kang Ho per la prima volta al Busan International Film Festival e Kang Dong Won quando era a Tokyo per lavoro" ha dichiarato il regista. "Ho continuato a rimanere in contatto con i due attori tra Tokyo, Seoul, Busan e Cannes. All'inizio ci siamo semplicemente scambiati i saluti, ma più parlavamo più saliva la voglia di lavorare insieme. Spero di creare un film emozionante e commovente. Cosa potrò esprimere e condividere quando supereremo le barriere linguistiche e culturali? Cosa significa essere un regista? Spero di esplorare queste domande attraverso questo progetto."


JUSTICE LEAGUE, ZACK SNYDER OMAGGERÀ BATMAN V SUPERMAN CON DEI CLAMOROSI TITOLI DI TESTA!

Nel corso di una recente intervista promozionale il regista Zack Snyder ha rivelato che l'attesissima Justice League: The Snyder Cut si aprirà con una rivisitazione della morte di Superman tratta dal precedente film dell'autore, ovvero Batman v Superman: Dawn of Justice.

Ma, in base a quanto svelato dal regista durante la sua chiacchierata con Reel in Motion, sembra che i fan dovranno aspettarsi alcuni cambiamenti relativi a quella scena, poiché Snyder ha confermato che la morte di Superman sarà rivisitata su HBO Max.

"Fa parte del modo in cui saranno mostrati i titoli di testa" ha spiegato, paragonando la sequenza al modo in cui Batman v Superman mostrava la morte di Thomas e Martha Wayne nella sua famosa scena introduttiva. "C'è una parte in cui Superman usa questa lancia di kryptonite, e in quel momento, sai, vediamo molta di questa strana energia negativa che esce da Doomsday. Quindi per immaginare la scena introduttiva di Justice League dovete pensare a quel tipo di frame rate, quel tipo di super slow motion, è un po' l'immagine che useremo per rivivere quel momento. Chiamiamola una specie di rivisitazione, in qualche modo".

Snyder, le cui sequenze dei titoli di testa sono particolarmente apprezzate fin dai tempi del suo adattamento di Watchmen, ha anche promesso che la sequenza sarà molto significativa per Lois Lane, dato che stabilisce la "traiettoria del suo arco narrativo attraverso tutto Justice League", nei termini in cui reagirà alla morte di Clark. Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti.


PAOLO SORRENTINO, A NAPOLI TROPPI ASSEMBRAMENTI PER I PROVINI DEL FILM NETFLIX SU MARADONA

Sorrentino e Netflix sono due nomi di un certo calibro, ma se poi ci aggiungiamo la leggenda di Maradona come tema centrale di È Stata La Mano Di Dio allora diventa davvero qualcosa di unico. Per questo moltissimi attori napoletani hanno provato a partecipare al casting, creando qualche problema organizzativo.

Come sottolinea Repubblica, le riprese del film dovrebbero iniziare tra un paio di settimane e per questo si sono svolti i provini preso Palazzo Fondi a Napoli, alla ricerca di comparse da inserire in scena. Se nelle prime ore del mattino il numero dei partecipanti assiepati fuori dal locale poteva considerarsi accettabile, con il trascorrere del tempo moltissimi attori, aspiranti attori e curiosi (dai 18 ai 70 anni) si sono presentati al portone.

"Il casting è chiuso. È pericoloso stare qui assembrati in così tanti. La vostra partecipazione è andata oltre le nostre aspettative. Non è stato rispettato l’ordine pubblico e siamo costretti a fermarci", ha dichiarato l'assistente alla produzione verso l'ora di pranzo.

L'operazione si è quindi conclusa con oltre tre ore di anticipo, visto che non era più possibile garantire il distanziamento necessario a prevenire il contagio. Più della metà di 1500 attori, la maggior parte dotati di mascherine, è dovuta ritornare a casa prima del previsto. Poco prima l'addetto aveva comunque ricordato che l'ingresso al provino era consentito solo a chi rispettava determinati canoni estetici: niente tatuaggi, doppio taglio, capelli rasati né unghie ricostruite con il gel.

Un intoppo che verrà sicuramente risolto nei prossimi giorni con più calma. Il vero problema sembra invece essere la disapprovazione di Maradona: l'ex-campione ha infatti minacciato azioni legali per l'utilizzo della sua immagine.


ANTONIO BANDERAS, LA STAR SPAGNOLA È GUARITA DAL CORONAVIRUS

La star spagnola Antonio Banderas, candidato all'Oscar per Dolor y Gloria di Pedro Almodovar, ha annunciato pubblicamente di essere guarito dal Coronavirus. Banderas qualche settimana fa aveva annunciato di essere risultato positivo al COVID-19 e ora è intervenuto nuovamente sul suo account per annunciare la completa guarigione.

"Dopo 21 giorni di rigorosa reclusione posso dire oggi di aver superato l'infezione da COVID-19. Sono guarito. Il mio pensiero va a coloro che non sono stati fortunati come me e a coloro che hanno sofferto più di me. Auguro tanta forza anche a coloro che sono ancora nel bel mezzo della battaglia" ha twittato Banderas.

Lo scorso 10 agosto Banderas aveva annunciato ai fan di essere risultato positivo al Coronavirus:"Voglio rendere pubblico che oggi, 10 agosto, sono costretto a festeggiare il 60° compleanno in quarantena, essendo risultato positivo alla malattia da COVID-19, causata dal Coronavirus. Vorrei aggiungere che mi sento particolarmente bene, solo un po' più stanco del solito, e sono fiducioso che mi riprenderò il prima possibile seguendo le istruzioni mediche che spero mi permetteranno di superare il periodo di contagio che sto soffrendo e che sta influenzando così tante persone in tutto il pianeta".
A luglio Banderas ha venduto la sua lussuosa casa di Manhattan, proprio poche settimane prima di annunciare di essersi ammalato; sui social Antonio Banderas dichiarò di aver contratto il Coronavirus proprio nel giorno del suo compleanno.


KATE WINSLET RAGGIUNGE DAISY RIDLEY IN BABA YAGA: SCOPRITE TUTTI I DETTAGLI

Kate Winslet, insieme a Jennifer Hudson e Glenn Close, si è unita a Daisy Ridley nel cast vocale del film d'animazione Baba Yaga, che verrà presentato a Venezia. Hudson fa parte del progetto anche come produttrice esecutiva; Baba Yaga è un prodotto ambientato in un mondo fiabesco nel quale lo spettatore può decidere la direzione della storia.

L'esperienza di Baba Yaga segue l'enigmatica strega omonima (Kate Winslet) che usa i suoi poteri per fermare gli abitanti del villaggio il cui insediamento invade la sua Foresta incantata (Jennifer Hudson). Quando la madre dello spettatore, il Capo (Glenn Close) si ammala, spetta a loro e alla sorella Magda (Daisy Ridley) entrare nella foresta pluviale proibita, scoprire i suoi misteri nascosti e ottenere la cura da Baba Yaga.

Scritto e diretto da Eric Darnell, Baba Yaga è una rappresentazione contemporanea della storia popolare dell'Europa Orientale reimmaginata con animazioni illustrative in 2D e disegnate a mano con lo stile della stop-motion.
Il progetto sarà disponibile esclusivamente su Oculus entro la fine dell'anno. Il cortometraggio sarà presentato alla Mostra di Venezia, dove sarà accessibile online agli spettatori accreditati tramite una piattaforma digitale.
"Baba Yaga è un bellissimo lavoro di animazione e sono onorata di essere produttrice esecutiva insieme ai miei talentuosi collaboratori" ha dichiarato Jennifer Hudson.
 
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view post Posted on 28/3/2021, 17:24




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Hermine1
view post Posted on 7/6/2021, 13:24




Hermine
 
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Seymour1
view post Posted on 8/6/2021, 00:42




Seymour
 
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Dieter
view post Posted on 9/6/2021, 14:12




Dieter
 
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here3
icon1  view post Posted on 9/6/2021, 17:41




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