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view post Posted on 30/7/2020, 13:44
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GIOVEDI

30/07/2020



SPIDER-MAN 3 – TONY REVOLORI TORNERÀ NEL RUOLO DI FLASH THOMPSON

Non è certo una sorpresa, ma Tony Revolori tornerà in Spider-Man 3 (titolo ovviamente provvisorio) nel ruolo di Flash Thompson. L’attore americano – di origini guatemalteche – ha appena firmato un contratto con WME, come riporta Deadline.

Il suo Flash Thompson è piuttosto diverso da quello dei fumetti, non solo per l’etnia: questa versione, infatti, non è un jock fissato con gli sport, ma trova comunque il modo di tormentare Peter con le sue battute offensive. Negli albi di Stan Lee la differenza tra i due ragazzi era fisica (Flash era l’atleta biondo e prestante, Peter il secchione occhialuto e gracilino), mentre nei film del Marvel Cinematic Universe c’è una disparità sociale: Flash viene da una famiglia benestante della upper class, mentre Peter dalla classe operaia. Il finale di Far From Home ha però lasciato intendere che la situazione in casa Thompson non è idilliaca, e Flash soffre di carenza d’affetto.

Chissà, magari Spider-Man 3 approfondirà questa sfumatura del personaggio. Il titolo non è stato ancora ufficializzato, ma pare che includerà nuovamente la parola home. Alcuni rumor sostengono che l’antagonista principale sarà Kraven il Cacciatore. La data di uscita è recentemente slittata al 17 dicembre 2021.

Vi terremo aggiornati.


CHEMICAL HEARTS – IL TRAILER DEL FILM AMAZON CON LILI REINHART

Amazon Studios ha svelato il trailer di Chemical Hearts, adattamento del romanzo I nostri cuori chimici di Krystal Sutherland.

Austin Abrams (Scary Stories to Tell in the Dark, Euphoria) interpreta Henry Page, adolescente dall’animo romantico che comincia a lavorare al giornale scolastico con una nuova studentessa, Grace Town (Lili Reinhart, Le ragazze di Wall Street, Riverdale). Henry s’innamora di lei, ma nel passato di Grace ci sono traumi che fa fatica a superare, e che influenzano il suo atteggiamento nei confronti della vita. Lili Reinhart è anche produttrice esecutiva: lei e Austin Abrams, peraltro, hanno già lavorato insieme in The Kings of Summer.

Regia e sceneggiatura di Chemical Hearts sono curate da Richard Tanne, lo stesso di Ti amo presidente. L’uscita è attesa per il 21 agosto su Amazon Prime Video.

La sinossi
Questa è la sinossi del romanzo, edito in Italia da Rizzoli:

Henry Page ha 17 anni e non si è mai innamorato. Paradossalmente, la colpa è del suo inguaribile romanticismo: Henry è da sempre così aggrappato al sogno del Grande Amore da non aver lasciato spazio alle cotte che da anni elettrizzano le vite dei suoi amici. Non è una scena da film nemmeno il primo incontro con Grace Town: Grace cammina con il bastone, porta vestiti da ragazzo troppo grandi per lei, ha sempre lo sguardo basso. Complice il giornale della scuola, Henry se la ritrova vicina di scrivania, e presto precipita nella rete gravitazionale di Grace, che più conosce, e più diventa un mistero. Grace ha ovviamente qualcosa di spezzato e questo non fa che attirare Henry, convinto di poterle ridonare quel sorriso che fino a pochi mesi prima la accompagnava ovunque. Ma forse il Grande Amore è più amaro di quanto i romantici credano.

Oltre a Lili Reinhart e Austin Abrams, nel cast di Chemical Hearts figurano Sarah Jones, Kara Young, Coral Peña, C.J. Hoff, Shannon Walsh, Bruce Altman, Meg Gibson, Adhir Kalyan, Robert Clohessy, J.J. Pyle, Catherine Curtin, Anzi DeBenedetto e Jon Lemmon.

Fonte: Amazon Studios

Potrete vedere il trailer qui di seguito.

Il trailer




DUNE – IL PRIMO TRAILER IN AGOSTO PER L’ANNIVERSARIO DI INCEPTION [RUMOR]

Diverse fonti confermano che il primo trailer di Dune esordirà in agosto, associato alle copie di Inception: il film di Christopher Nolan tornerà infatti nelle sale per il suo decimo anniversario, e la Warner intende sfruttare la ridistribuzione per promuovere i suoi prossimi blockbuster. Non a caso, pare che anche il nuovo trailer di Wonder Woman 1984 debutterà in quell’occasione.

La notizia proviene dal danese Palads Teatret e dal portoghese Cinema City, come segnala Trailer Track. La conferma arriverebbe anche da alcune catene nordamericane e tedesche. In Danimarca, Inception tornerà nelle sale dal 12 agosto, mentre la data italiana non è ancora disponibile.

Comunque, se anche il trailer di Dune fosse davvero associato alle copie di Inception, non è detto che uscirebbe contemporaneamente on-line: è possibile che la Warner decida di aspettare l’evento DC FanDome del 22 agosto per il lancio in rete.

Vi ricordo che Dune tornerà presto sul set a Budapest per le riprese aggiuntive, come ha confermato di recente Rebecca Ferguson.

Il cast include Timothée Chalamet (Paul Atreides), Rebecca Ferguson (Lady Jessica), Dave Bautista (Glossu Rabban), Stellan Skarsgård (Barone Harkonnen), Charlotte Rampling (Reverenda Madre Mohiam), Oscar Isaac (Duca Leto Atreides), Zendaya (Chani), Javier Bardem (Stilgar), Josh Brolin (Gurney Halleck), Jason Momoa (Duncan Idaho), David Dastmalchian (Piter De Vries) e Chang Chen (Dr. Wellington Yueh).

Dune fu adattato da David Lynch nell’omonimo film del 1984, ma in precedenza Alejandro Jodorowsky tentò un’ambiziosa trasposizione che si scontrò con il rifiuto di Hollywood, come racconta il documentario Jodorowsky’s Dune.

Questo nuovo adattamento firmato da Denis Villeneuve (La donna che canta, Prisoners, Sicario, Arrival, Blade Runner 2049) e dallo sceneggiatore Eric Roth (Forrest Gump, Alì, Munich) è circondato da grandi aspettative, ed è stato già descritto come uno “Star Wars per adulti”. Come sappiamo, il film adatterà solo la prima metà del romanzo di Herbert.

La sinossi del romanzo, edito in Italia da Fanucci
Arrakis è il pianeta più inospitale della galassia. Una landa di sabbia e rocce popolata da mostri striscianti e sferzata da tempeste devastanti. Ma sulla sua superficie cresce il melange, la sostanza che dà agli uomini la facoltà di aprire i propri orizzonti mentali, conoscere il futuro, acquisire le capacità per manovrare le immense astronavi che garantiscono gli scambi tra i mondi e la sopravvivenza stessa dell’Impero. Sul saggio Duca Leto, della famiglia Atreides, ricade la scelta dell’Imperatore per la successione ai crudeli Harkonnen al governo dell’ambito pianeta. È la fine dei fragili equilibri di potere su cui si reggeva l’ordine dell’Impero, l’inizio di uno scontro cosmico tra forze straordinarie, popoli magici e misteriosi, intelligenze sconosciute e insondabili.

Thomas Tull, Mary Parent e Cale Boyter saranno i produttori di Dune, mentre Brian Herbert, Byron Merritt e Kim Herbert svolgeranno la funzione di produttori esecutivi; Kevin J. Anderson sarà invece il consulente creativo.


Il titolo del nuovo film Disney/Pixar sarà “Luca”?

La scoperta è avvenuta da un utente di Reddit: il nuovo film tratto da una collaborazione tra la Disney e la Pixar sarà con tutta probabilità intitolato Luca.
In data 29 luglio la Disney Enterprises Inc. ha infatti fatto due richieste di deposito di marchio fornendo anche il logo provvisorio del film d’animazione che potrebbe essere ambientato in Italia.

A quanto pare, inoltre, una pagina Facebook sarebbe già stata “prenotata” visto che visitando questo indirizzo risulta “non al momento disponibile”.

Ricordiamo che lo studio ha già fissato tre date per i prossimi Pixar, dopo che Soul che arriverà a novembre:

18 giugno 2021
11 marzo 2022
17 giugno 2022
16 giugno 2023


Possibile che Luca sia quello atteso per il 2021? Lo scopriremo.

Soul arriverà al cinema il 20 novembre 2020.

La trama segue le vicende di Joe Gardener (con la voce di Jamie Foxx), il direttore di una banda musicale delle scuole medie appassionato di jazz. Sogna da sempre di suonare all’Half Note, un prestigioso locale di New York. Improvvisamente, dopo 20 anni di tentativi, finalmente ottiene ciò che vuole. Finalmente riesce a ottenere una serata, esce in strada e finisce in un tombino… morendo. La sua anima si separa dal suo corpo e va nell’aldilà.


E se la Disney producesse un nuovo live action ispirato al Phantom Manor? La risposta di Don Hahn | EXCL

Potremmo mai vedere un live action prodotto da Don Hahn e ispirato al Phantom Manor di Disneyland Paris?
In occasione dell’arrivo su Disney+ il prossimo 7 agosto di “Howard – La vita, le parole”, il documentario di Don Hahn dedicato al leggendario paroliere due volte premio Oscar (per La Sirenetta e poi, postumo, per La Bella e la bestia) Howard Ashman, abbiamo avuto la possibilità d’intervistare proprio il regista di questa produzione.

Don Hahn in Disney è una vera e propria leggenda che ha prodotto, fra gli altri, il già citato La Bella e la Bestia, Il Re Leone, Il Gobbo di Notre Dame e Le Follie dell’Imperatore.

In ambito di avventure nel live action, si deve a lui l’arrivo nelle sale, nel 2003, di La Casa dei Fantasmi, il film diretto da Rob Minkoff (Il Re Leone, Stuart Little) e interpretato da Eddie Murphy ispirato all’omonima ride dei parchi Disney. Uscito nello stesso anno del primo Pirati dei Caraibi, lungometraggio anch’esso basato sull’attrazione dei theme park della major, non ottenne però lo stesso sensazionale successo di pubblico.

Nella nostra chiacchierata con Don Hahn, che vi proporremo in forma integrale la prossima settimana, abbiamo chiesto al produttore, ora uomo di punta della divisione Disneynature, se gradirebbe produrre una nuova iterazione del film basata, magari, sulla versione francese della Casa dei Fantasmi, il ben noto Phantom Manor ospitato a Disneyland Paris nell’area tematica Frontierland. Anche se l’ispirazione della ride resta, chiaramente, la medesima di quelle presenti nei parchi statunitensi, i Disney Imagineering hanno scelto di ampliare la mitologia e la storia della stessa collegandola, in maniera diretta, a quella del Big Thunder Mountain, l’ottovolante mine train che si affaccia sul lago antistante al lugubre maniero.

Ecco cosa ci ha detto:

Assolutamente sì. Sai, la cosa grandiosa di Walt Disney e delle attrazioni situate nei parchi che portano il suo nome, è che si basa davvero tutto sul concetto di storytelling. I parchi a tema, le montagne russe, prese come elementi a sé stanti, non erano delle novità. La geniale intuizione di Walt Disney è stata quella di donare una storia a queste attrazioni. Anche il concept stesso di una Casa dei Fantasmi non è un’idea nuova, ma il dare una storia a Master Gracey e tutta la vicenda alle spalle di una ride, finisce per rendere davvero speciale quella che, altrimenti, finirebbe per essere una normale attrazione. Ed è questo il motivo per cui sia tu che io amiamo qualcosa come il Phantom Manor, La casa dei Fantasmi o come preferiamo chiamarla. Ed è esattamente la stessa ragione per cui risultano decisamente attraenti anche per i filmmaker. Non è un caso che ci siano così tanti film ispirati alle ride, pensa anche solo a Jungle Cruise in uscita il prossimo anno. Sono elementi narrativi già pronti da sfruttare, che stanno nei parchi Disney in attesa che qualcuno li trasformi in film. Quindi, riassumendo, sì, Qualsiasi filmmaker amerebbe mettere le proprie mani su storie come queste.


Il Cavaliere Oscuro: la Warner voleva che il film spiegasse le origini di Joker

Le origini del Joker sono state raccontate svariate volte nel corso della storia, tanto nei fumetti, basta pensare a The Killing Joke di Alan Moore e Brian Bolland, quanto al cinema, nel Batman di Tim Burton o in Joker di Todd Phillips, ma in una delle pellicole più acclamate di sempre fra quelle dedicate al supereroe della DC Comics, Il Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan, non viene fornita alcuna spiegazione sulle origini del villain.

Nel corso del tempo sono state date svariate interpretazioni (secondo l’ex Presidente Obama “l’ISIS è come il Joker”) e teorie anche se la più accreditata è quella secondo la quale “il Joker di Heath Ledger è un ex soldato con disturbo post-traumatico da stress”.

Eppure, accreditata o meno, non c’è nulla di ufficiale e anche questa lettura resta, appunto, una semplice, per quanto interessante, lettura.

Come vi abbiamo già riferito, lo sceneggiatore David S Goyer è stato, nei giorni appena trascorsi, il protagonista di un lungo e interessante panel al Comic-Con@Home incentrato su “L’arte di adattare i fumetti per lo schermo” e andato a parare, inevitabilmente su film come la trilogia del Cavaliere Oscuro e L’Uomo d’Acciaio.

Durante la chiacchierata, Goyer ha anche raccontato di come, al tempo, la Warner avesse cercato di convincere il team creativo responsabile de Il Cavaliere Oscuro a far sì che l’acclamata pellicola di Christopher Nolan proponesse anche una storia sulle origini di Joker.

Ricordo bene che quando ne stavamo parlando ci siamo detto “E se Joker non avesse una storia d’origine ben delineata?”. Anche dopo il successo di Batman Begins, veniva vista come una decisione alquanto controversa e abbiamo dovuto far fronte a svariate e ferme obiezioni. La gente allo studio era preoccupata.

Sappiamo tutti molto bene com’è andata a finire.


Le Streghe, il film di Robert Zemeckis riceve il visto censura

Il film ispirato al romanzo di Roald Dahl “Le Streghe” di Robert Zemeckis, che sarebbe dovuto arrivare nelle sale a ottobre 2020 ma che ora è slittato al 2021, ha ottenuto il visto censura, come riporta il sito FilmRatings.com.
Il film è classificato come PG (parental guidance) negli USA per la presenza di “immagini/scene spaventose/linguaggio e tematiche“, pertanto la visione è consigliata ai bambini in compagnia di un genitore.

Il film scritto e diretto da Zemeckis per la Warner Bros. non sarà ambientato in Europa, ma negli Stati Uniti meridionali degli anni sessanta del secolo scorso e darà un taglio più “sociologico” alla storia classica.

Le Streghe, romanzo tra i più noti di Roald Dahl, è incentrato su un bambino che si ritrova in un’assemblea di streghe inglesi in un albergo dove sta passando un periodo di villeggiatura con la nonna.

Nel cast Anne Hathaway nei panni della Strega Suprema e Octavia Spencer come nonna del bimbo protagonista della storia.


Ron Howard ribadisce: non ci sono piani per un sequel di Solo A Star Wars Story

Ron Howard è tornato a parlare di Solo: A Star Wars Story, il secondo spin-off di Guerre Stellari che, malgrado il tormentato destino produttivo e il box office “in rosso” ha comunque guadagnato un certo seguito fra il fandom con i passare del tempo.
In un’intervista a Radio Andy su SiriusXM (via CB.com), Ron Howard ha spiegato:

Al momento non c’è alcun sequel in programma, ma devo dire che è straordinario far parte di questo film di Star Wars che è diventato una specie di “successo underground”, che non è proprio quello che t’aspetti da una pellicola del genere. Ma il viaggio di questo film è stato davvero strano e bizzarro.

Un paio di settimane fa, durante la promozione di Brave New World, anche Alden Ehrenreich era tornato a discutere del ruolo di Han Solo dichiarandosi felicissimo per il supporto dei fan e di tutti quegli spettatori che hanno “riscoperto” la pellicola di Ron Howard.

Quanto a un suo ritorno nei panni dell’iconico personaggio reso leggenda da Harrison Ford aveva aggiunto:

Lo farei, ma dovrebbero esserci i presupposti giusti. La cosa avvincente e liberatoria di Han Solo, per certi versi, è il suo senso del divertimento. La parte che preferisco del personaggio ingrana la marcia nel finale, quando diventa quel tipo di persona e l’uomo che amiamo. Partire da quel punto in poi sarebbe interessante, perciò vedremo. Credo che siano diventati così creativi con Star Wars, distribuendo le storie in modi diversi, che magari potrebbe saltar fuori un espediente fresco e interessante. Vedremo, chi lo sa?

Chissà, magari, prima o poi, potremo ritrovarlo alla guida del Millennium Falcon in un progetto concepito per Disney+? Staremo a vedere.

Solo: A Star Wars Story è uscito il 25 maggio 2018 negli USA e il 23 maggio in Italia.


Cineworld critica l’accordo distributivo fra Universal e AMC: “Un modello di business privo di senso”

Cineworld, la seconda più grande catena di multisala operante a livello globale, ha espresso una certa perplessità apprendendo la notizia dello storico accordo siglato fra la Universal e la AMC in materia di accorciamento delle finestre distributive.
Secondo l’accordo, AMC Theatres accetterà una finestra minima di 17 giorni (includendo tre weekend) tra l’uscita di un film Universal nelle sue strutture e il lancio in Video On Demand. AMC otterrà una parte delle vendite digitali, che in quella finestra temporale saranno noleggi a 20 dollari per 24 ore.

Ricordiamo che lo standard attuale è di 90 giorni tra l’uscita al cinema e il lancio in noleggio digitale.

Il CEO di Cineworld Mooky Greidinger, gruppo da ben 9500 schermi fra Stati Uniti (7155) e resto del mondo, si è espresso così in materia interpellato da Deadline:

Non c’è alcun senso in questo modello di business a nostro modo di vedere la cosa. Ovviamente non conosciamo i dettagli specifici dell’accordo, ma analizziamo, e analizzeremo, ogni mossa fatta all’interno dell’industria. La gente deve sapere che il primo grande film della Universal arriverà fra sei mesi [questo perché negli Stati Uniti “No Time to Die” non verrà portato in sala dalla major citata, che è in capo alla distribuzione internazionale, ndr.], quindi non abbiamo particolare fretta. Ma per noi si tratta comunque della mossa sbagliata fatta nelle circostanze storiche meno adatte. Chiaramente, per quel che ci riguarda, non proporremo nelle nostre sale alcuna pellicola che non rispetti la finestra distributiva standard.

Il magazine cinematografico americano aggiunge altri due particolari alla vicenda. Primo: l’accordo stipulato fra AMC e Universal dovrebbe, al momento, interessare il solo mercato statunitense. Secondo: in molti si stanno interrogando circa l’effettiva durata “multi annuale” del medesimo visto che, a quanto pare, non è stato specificato.

Continueremo a seguire con attenzione la faccenda.


Il produttore di Sin City fa causa a Frank Miller per 25 milioni di dollari

Stephen L’Heureux, produttore di Sin City: Una donna per cui uccidere, ha fatto causa al celebre fumettista Frank Miller per 25 milioni di dollari. I motivi, come riporta Deadline, sono da attribuire a “diffamazione e interferenza economica“.
Nella causa si legge che Miller e Silenn Thomas (amministratrice delegata della Frank Miller Inc.) si sarebbero attivamente opposti alla realizzazione di due titoli partoriti dalla mente di Miller e ceduti a L’Heureux, ovvero una serie televisiva di Sin City e un adattamento cinematografico di Hard Boiled. Il produttore sostiene che fin dal 2008 Miller e Thomas avrebbero ripetutamente fatto “dichiarazioni false, fuorvianti e diffamatorie” sui diritti di Sin City e Hard Boiled durante incontri con i dirigenti di Skydance, MGM e anche registi come Zack Snyder e Louis Leterrier.

Stando alla causa, i due avrebbero iniziato una “campagna sistematica per diffamare L’Heureux, danneggiare la sua reputazione e interferendo deliberatamente senza alcun diritto nei suoi accordi contrattuali e nei suoi guadagni economici dalla produzione dei progetti di Sin City e/o di Hard Boiled che intendeva produrre in accordo con i diritti ottenuti da Miller“.

Il legale di Miller Allen B. Grodsky ha risposto alla citazione in giudizio definendo la causa “priva di fondamento“.

Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.


Anthony Mackie chiarisce le sue critiche ai Marvel Studios: “Non è questione di razzismo”

A giugno avevano ricevuto molta risonanza le parole che Anthony Mackie aveva rivolto nei confronti dei Marvel Studios criticando l’atteggiamento avuto finora per quanto riguarda la diversità non solo nel cast dei suoi film, ma anche e soprattutto delle sue troupe.
Rivolgendosi a Daveed Diggs, protagonista della serie tv Snowpiercer, nell’ambito di un’intervista di Variety, l’attore aveva ammesso:

Quando uscirà The Falcon and the Winter Soldier, sarò io il protagonista. Quando è uscito Snowpiercer, il protagonista eri tu. Abbiamo il potere e l’abilità di fare queste domande… mi ha sempre irritato l’idea di aver fatto sette film dei Marvel Studios in cui ogni produttore, ogni regista, ogni stuntman, ogni costumista, ogni assistente alla produzione, ogni singola persona era bianca.

L’attore aveva poi sottolineato un aspetto di Black Panther che era stato evidenziato anche da alcuni fan:

Poi hanno fatto Black Panther, e c’era un regista nero, un produttore nero, un costumista nero, un coreografo degli stunt nero. È una cosa, se vogliamo, anche più razzista. Perché se assumi i neri solo per “il film dei neri”, allora è come se dicessi che non sono abbastanza degni di un film con un cast prevalentemente composto da bianchi!

[…] I Marvel Studios dovrebbero semplicemente ingaggiare la persona migliore per quel lavoro.


Adesso, in un’intervista con Fatherly, l’attore ha avuto modo di chiarire la sua posizione:

Mi limiterò a dire una cosa: non è questione di razzismo. Credo sia una problema di inconsapevolezza. La Marvel e la maggior parte delle compagnie credono che questa sia la cosa giusta da fare. Ma questo non basta nel modo più assoluto.

Ha poi aggiunto:

La mia proposta è: più fatti e meno parole. Non puoi scegliere un attore nero per interpretare uno dei supereroi principali e non aspettarsi che apra questo dibattito. È nel mio DNA parlare di queste cose. È una grande occasione far parte dell’universo Marvel, quindi è mio compito assicurarmi che l’universo Marvel sia il migliore possibile.


Star Wars IX: svelato il cameo di Karl Urban nel film

Karl Urban ha rivelato di aver interpretato un cameo segreto in Star Wars: L’Ascesa di Skywalker. L’attore neozelandese, diventato famoso a Hollywood grazie al ruolo di Eomer nella saga de Il Signore degli Anelli, è attualmente protagonista della serie di supereroi di successo di Amazon Prime, The Boys, dove interpreta il sardonico e sgarbato Billy Butcher. Ha anche recitato nei panni di Leonard McCoy nel reboot di Star Trek ad opera di J.J. Abrams e nei sequel Star Trek: Into Darkness e Star Trek: Beyond.

Abrams è stato responsabile del lancio della trilogia sequel di Star Wars con Il Risveglio della Forza, ed è tornato per chiudere la saga degli Skywalker con L’Ascesa di Skywalker, uscito nelle sale lo scorso Dicembre. I film del franchise sono nascondere al suo interno numerosi cameo di celebri attori, come ad esempio Daniel Craig, che proprio in Episodio VII ha interpretato uno Stormtrooper.

Adesso, è stato proprio Karl Urban a rivelare che anche il suo nome può essere annoverato nella lunga schiera di star che hanno preso parte al franchise attraverso un breve cameo. Intervistato da Digital Spy, Urban ha confermato di aver interpretato anch’egli uno Stormtrooper ne L’Ascesa di Skywalker. L’attore ha spiegato che il cameo è nato un giorno che era andato a trovare Abrams sul set. Il regista ha spinto Urban ad apparire nel film, con l’attore che ha colto al volo l’occasione irripetibile.

“Ecco come sono andate le cose”, ha spiegato Karl Urban. “Ho avuto la fortuna di fare visita a J.J. Abrams mentre girava L’Ascesa di Skywalker. Mentre ero lì, mi ha messo addosso un uniforme da Stormtrooper e abbiamo trascorso una giornata davvero divertente sul set. È sempre stato uno dei miei obiettivi essere uno Stormtrooper, da tutta la vita, e finalmente posso posso dire di esserci riuscito. Nel film potete sentire la mia voce che esclama: “Cavalieri di Ren” mentre Kylo Ren cammina lungo un corridoio al fianco di due Stormtrooper. Sono uno di quei due Stormtrooper.”

Lucasfilm e il regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.

Il cast del film comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian McDiarmid e Billy Dee Williams.


Christopher Nolan, 50 anni e cinque grandi film in streaming aspettando Tenet

Abbiamo scelto cinque film in streaming del cineasta britannico che oggi compie mezzo secolo. E Tenet sta per arrivare...

Christopher Nolan, 50 anni e cinque grandi film in streaming aspettando Tenet

Compie oggi 50 anni Christopher Nolan, uno dei registi più importanti della scena cinematografica contemporanea. Di sicuro l’unico che è riuscito a rendere il proprio nome un brand capace di incassare al cinema: che infatti si tratti di fantascienza, thriller, guerra o di un cinecomic, un film diretto da Nolan è oggi garanzia di successo e incassi notevoli, come ha dimostrato in pieno il suo ultimo Dunkirk, privo di star di primissimo piano. Abbiamo scelto i nostri cinque titoli in streaming preferiti per celebrare il compleanno dell’autore londinese. Quasi sicuramente ci sono altri suoi titoli che avreste voluto vedere nella Top5, quindi scriveteci quali lungometraggi avreste scelto.

Christopher Nolan: i migliori cinque film in streaming

Memento
Batman Begins
The Prestige
Inception
Dunkirk

Memento (2000)

Al suo secondo film Nolan realizza immediatamente uno dei cult-movie più amati del nuovo millennio, un noir che si riavvolge su se stesso per sbarazzarsi e insieme confermare le regole del genere. Memento è un film sulla disperazione dell’oblio e sulla necessità del ricordo, quello empatico. La regia fredda e calcolata di Nolan si sposa perfettamente con la prova d’attore di un Guy Pearce ispirato, assecondato al meglio da Carrie-Anne Moss e Joe Pantoliano. Prima nomination all’Oscar per la sceneggiatura non originale, scritta insieme al fratello Jonathan. Disponibile su Apple Itunes

Batman Begins (2005)

Il film che ha “resuscitato” il Cavaliere Oscuro al cinema è a nostro avviso anche il migliore della trilogia di Nolan, e uno dei più validi cinecomic mai realizzati. L’approccio diretto e realista alle origini del personaggio rendono Batman Begins un’operazione mai tentata in precedenza, che restituisce al personaggio una possanza sia emotiva che immaginifica degna del suo statuto. Christian Bale si rivela una scelta molto più che azzeccata, così come la sua spalla di lusso Michael Caine. L'intuizione geniale di Nolan ci restituisce un Batman nuovo di zecca e pronto a farsi nuovamente icona, come i due film successivi confermeranno. Ma tutto nasce da quanto sapientemente piantato in questo magnifico episodio. Disponibile su Rakuten TV, Chili, Google Play, Infinity, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video.

The Prestige (2006)

Il film in costume che vede protagonisti ancora Bale e Hugh Jackman rimane ancora oggi a nostro avviso il capolavoro di Nolan, poiché è quello che a una forma sempre perfetta abbina anche un cuore pulsante. Il senso di perdita e la dedizione ossessiva alla propria arte sono raccontate con perizia fino a un finale davvero commovente. The Prestige è un film sulla mistificazione dell’apparenza e su ciò che veramente conta, qualcosa che l’occhio non necessariamente percepisce come verità. Il cammeo di David Bowie è da antologia. Disponibile su Rakuten TV, Chili, Google Play, Infinity, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video.

Inception (2010)

Il film più magniloquente e articolato della filmografia di Nolan, strepitoso esempio di fantascienza che arriva al cuore dello spettatore grazie a spettacolo della visione e forza della narrazione. Leonardo DiCaprio, Tom Hardy, Joseph Gordon-Levitt, Ellen Page e il resto di un cast clamoroso contribuisce a rendere Inception il blockbuster più importante del nuovo millennio, quello che meglio di tutti dimostra come si possa fare grande spettacolo anche con un trama complessa, e senza l’aiuto di supereroi ed effetti speciali roboanti. Disponibile su Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple Itunes, Netflix, TIMVision, Amazon Prime Video

Dunkirk (2017)

Il colossal di guerra che ha regalato a Nolan la prima, sacrosanta candidatura all’Oscar per la regia, riconoscimento che avrebbe già dovuto ottenere per almeno un altro paio di lungometraggi. Dunkirk è preciso e geometrico come un teorema, costruito su equilibri raffinati di suono e immagine, interpretato da attori magnifici in ruoli secondari. La guerra come spettacolo dell’orrore viene esorcizzata da una messa in scena quasi pudica, di enorme impatto emotivo. E il finale con un Tom Hardy mai così carismatico è sinceramente da applausi. Il film che ha definitivamente imposto il marchio di Christopher Nolan. Disponibile su Rakuten TV, Chili, Google Play, Infinity, Apple Itunes, Netflix, TIMVision, Amazon Prime Video.

Avreste preferito vedere l’enigmatico Interstellar o gli altri due episodi de Il Cavaliere Oscuro nella nostra Top5 dedicata a Nolan? Il noir abbagliante Insomnia con Al Pacino e Robin Williams? Oppure addirittura il suo esordio indipendente Following? Chissà se l’imminente tenet sarà degno di scalzare uno dei cinque titoli da noi scelti...




Red Penguins: l'hockey, il denaro e la nuova Russia - Guarda il trailer del documentario di Gabe Polski

Dopo Red Army, del 2014, Gabe Polsky continua a raccontare la storia di uno sport popolarissimo intrecciandolo con la storia di due paesi, la fine Guerra Fredda e dello scontro tra il Capitalismo e il Comunismo, e raccontando quanto avvenuto all'inizio degli anni Novanta.

Red Penguins: l'hockey, il denaro e la nuova Russia - Guarda il trailer del documentario di Gabe Polski

Nel 2014 il regista e produttore americano Gabe Polsky aveva diretto un bel documentario intitolato Red Army, che mescolava sport, guerra fredda e politica raccontando le vicende del CSKA di Mosca - la squadra di hockey su ghiaccio direttamente controllata dall'esercito sovietico e per questo soprannominata appunto “Armata Rossa”, e che per anni è stata perfettamente coincidente con la nazionale dell'URSS chiamata a disputare Mondiali e Olimpiadi - e in particolare quelle di Slava Fetisov, capitano della squadra, e degli altri suoi quattro compagni che andarono a giocare per i Detroit Red Wings negli anni Novanta, trattati come "comunisti" dagli americani, come traditori dai russi, ma anche adorati dai tifosi della squadra per i successi che questi straordinari giocatori garantivano.
Ora Polsky - dopo aver girato l'interessante In the Search of Greatness, doc su quello che rende grandi i grandi dello sport (e non solo) - è tornato sugli stessi temi con un film presentato al Festival di Toronto lo scorso settembre e di cui vi mostriamo il primo trailer, che s'intitola Red Penguins.

Se Red Army raccontava i giocatori russi negli Stati Uniti, Red Penguins racconta l'avventura capitalistico-imprenditoriale di alcuni americani nella Russia festosa, stregolata e spregiudicata dei primi anni Novanta.
Racconta, più precisamente, di quando collassata l'unione sovietica un produttore di Hollywood di nome Howard Baldwin (che era anche proprietario della squadra dei Pittsburgh Penguins) decise di fare una cordata che comprendeva anche il giocatore Mario Lemieux, l'attore Michael J. Fox e un eccentrico e spregiudicato uomo-marketing di nome Steve Warshaw, e di riconvertire il CSKA in una squadra capace di produrre denaro nella nuova Russia fatta di oligarchi, oscure relazioni e lusso frenato con le sue esibizioni chiamandola Red Penguins. Appunto.

Red Penguins: il trailer del film




Jasmine Trinca esordisce alla regia: il corto BMM - Being My Mom sarà presentato al Festival di Venezia 2020

l primo lavoro da regista dell'attrice è prodotto da Olivia Musini e vede protagoniste Alba Rohrwacher e Maayane Conti.

Jasmine Trinca esordisce alla regia: il corto BMM - Being My Mom sarà presentato al Festival di Venezia 2020

Come tanti altri colleghi prima di lei, anche Jasmine Trinca non ha resistito alla tentazione di mettersi alla prova dall'altro lato della macchina da presa.
L'attrice romana ha infatti esordito nella regia dirigendo un cortometraggio dal titolo BMM - Being My Mom, che sarà presentato al prossimo Festival di Venezia.

Prodotto da Olivia Musini, il corto di Trinca vede protagoniste Alba Rohrwacher e la giovanissima Maayane Conti, ed è ambientato nel corso di una torrida giornata d'estate, in una Roma deserta, doe una madre e una figlia camminano senza sosta, trascinando una grande valigia. Si cercano, si sfuggono, sembrano ribaltare continuamente i propri ruoli naturali. Finché, in un solo gesto, si disvela davanti a loro l'epifania inaspettata di quell’amore.
Questa è una dichiarazione di Jasmine Trinca riguardo BMM - Being My Mom:

BMM – Being My Mom è una passeggiata metaforica nell'esistenza di due donne, una madre e una figlia, due protagoniste che protagoniste non sono se non della loro vita. Le osserviamo con sguardo accidentale, creature che partecipano dell'esistenza, inessenziali al mondo, essenziali l'una per l'altra. Un'indagine sulle strade luminose e oscure della maternità e di ogni figliolanza.
Nello scegliere le due attrici, la giovane Maayane Conti racchiude nei suoi occhi tutta la meraviglia del mondo così come un residuo di selvaticità resistente ai tempi moderni che molto mi ricorda me bambina. Mentre Alba Rohrwacher… che dire… è un'attrice eccezionale, libera, pazza, malinconica. Una Buster Keaton con la sensualità di una pantera. Che grazie al suo talento generoso mi ha permesso di riabbracciare mia madre.


WATERWORLD, LO SCENEGGIATORE: “AVREMMO DOVUTO DARE RETTA A STEVEN SPIELBERG”

Lo sceneggiatore di Waterworld ha ricordato come Steven Spielberg avesse consigliato al regista di non girare il film in mare aperto. Intervistato da Yahoo per il venticinquesimo anniversario del film, Peter Rader ha parlato di come Kevin Reynolds, per rendere il lungometraggio il più realistico possibile, avesse deciso di girarlo veramente sull'acqua.

Ne parlò con Spielberg, il quale di produzioni acquatiche se ne intende, e questi gli rispose "Non girare in acqua! Ti serviranno alcune inquadrature dell'oceano, che puoi far fare alla seconda unità, ma il resto fallo in un teatro di posa o in una piscina!".

Reynolds, supportato dal protagonista Kevin Costner, decise comunque di fare come inizialmente previsto, il che portò a numerosi ritardi e alla crescita esponenziale del budget, con una somma finale di 175 milioni di dollari, all'epoca il massimo mai raggiunto da una produzione cinematografica.

Non aiutò neanche una situazione problematica per l'attore principale, come ha ricordato Rader: "Costner doveva reggere l'intero film sulle proprie spalle, e il suo matrimonio stava andando a rotoli. Ero in contatto con diversi produttori, e raccontavano storie di ogni tipo. E poi lessi che Costner aveva preso il controllo del montaggio ed estromesso Reynolds, il quale a quel punto lasciò Hollywood, in sostanza."

Peter Rader ha anche ricordato che la stampa si divertì a riportare tutte le difficoltà legate alla lavorazione del film, come spesso capita con produzioni dalla vita produttiva travagliata (vedi anche Titanic, World War Z e Justice League ). Ciò nonostante Waterworld fu accolto discretamente dal pubblico, e tra sala, home video e altre forme di fruizione è rientrato nei costi col passare del tempo.

Rader ha anche un buon motivo per non avercela troppo con i giornalisti poiché tra questi c'era anche la sua futura moglie, che lui conobbe proprio in quel periodo, due settimane prima dell'uscita del film: "Aveva l'accesso alle proiezioni stampa, e quindi lo vide prima di me."


MEDITERRANEO E L'OSCAR CHE SCANDALIZZÒ DUE CRITICI AMERICANI

A proposito di Mediterraneo, i critici cinematografici statunitensi Roger Ebert e Gene Siskel intervistati da Oprah nel 1986, durante una puntata del celebre The Oprah Winfrey Show, Hanno rivelato di aver abbandonato la sala durante una proiezione privata del film di Gabriele Salvatores.

Quando la pellicola vinse l'Oscar per il miglior film straniero nel 1992, concludendo la cosiddetta "trilogia della fuga", i due critici hanno confessato che giurano di non vederlo comunque a causa del terribile spettacolo a cui avevano assistito durante la prima visione.

La pellicola di Salvatores è un'opera generazionale, ovvero un film che incarna la riflessione storica di una determinata generazione, quella a cui il regista appartiene e alla quale si rivolge. La generazione in questione è quindi quella che agli inizi degli anni novanta si ritrova orfana di un impegno politico "in bilico tra una utopia che sfuma e un realismo che incombe."

In Mediterraneo è presente una citazione di Henri Laborit: "In tempi come questi la fuga è l'unico mezzo per mantenersi vivi e continuare a sognare." La pellicola si chiude invece con una didascalia significativa ed emblematica: "Dedicato a tutti quelli che stanno scappand
o."

MEDITERRANEO, GABRIELE SALVATORES: "IL MIO È UN FILM PIENO DI INCONGRUENZE"

Gabriele Salvatores fuggì in India per non aspettare i risultati del botteghino di Mediterraneo: in un'intervista recente ha definito il film come "pieno di incongruenze". Il regista arrivò perfino a ritirare l'oscar, almeno secondo quanto da lui riferito, "con gran senso di colpa".

Il regista ha dichiarato durante l'intervista: "Gli italiani non sono brava gente. Questa è stata una delle questioni più dibattute all'uscita del film. Ma io non sono d'accordo. Non ho mai pensato di fare un film rispettoso della storia. Mediterraneo infatti è pieno di incongruenze."

"I soldati cantavano l'inno di Mameli, mentre nel 1941 l'inno ufficiale era la marcia Reale e tutti i personaggi parlano tutti in modo contemporaneo. C'è stato un momento in cui pensavamo di intitolarlo Lasciateci perdere, nel senso di 'lasciateci stare', ma anche 'lasciate che ci perdiamo'. Voleva essere una dichiarazione di non collaborazione da parte di una generazione che si era trovata in mezzo a una guerra e che aveva sperato di riuscire a cambiare qualcosa ma non c'era riuscita." Ha continuato Salvatores.

A proposito delle incongruenze di Mediterraneo il regista ha concluso dicendo: "Se avessi voluto davvero fare un film sugli italiani in Grecia avrei fatto qualcosa di completamente diverso. La nostra idea era quella di parlare dello stato d'animo della nostra generazione Lo dice in maniera fin troppo esplicita Abatantuono nel finale: 'Volevamo cambiare l'Italia e non siamo riusciti a cambiare niente'. Poi però per fortuna l'abbiamo intitolato Mediterraneo che è molto più bello."


THE AUSTRALIAN DREAM: IL DOCUMENTARIO SU FOOTBALL E RAZZISMO IN ARRIVO SU RAKUTENTV

Rakuten TV annuncia oggi il lancio di The Australian Dream, il documentario sull'iconico ex giocatore della AFL (Australian Football League) Adam Goodes, tra football, discriminazione e razzismo. Il documentario si concentra sugli eventi che hanno riguardato l'Australian League tra il 2013 e il 2015, eventi che hanno profondamente scosso la società australiana.

Il documentario sarà disponibile gratuitamente dal 5 agosto nella sezione AVOD della piattaforma all'interno del canale "Rakuten Stories". Il documentario è diretto dal vincitore del BAFTA Daniel Gordon (Hillsborough) ed è sceneggiato dal giornalista Stan Grant, insignito del Walkley Award - il più alto riconoscimento del giornalismo australiano. Il documentario è prodotto da GoodThing Productions e da Passion Pictures, casa di produzione vincitrice di un Premio Oscar per Searching for Sugar Man. Insieme hanno lavorato a The Australian Dream, un'opera che racconta la controversa esperienza di Adam Goodes da un punto di vista ben definito, scavando nel senso d'identità dello stesso.

Durante una partita della AFL nel 2013, Goodes è stato bersaglio di insulti da parte di un fan; il fatto ha avuto una grande risonanza mediatica e un forte impatto sullo stesso giocatore. Goodes è diventato un'importante figura dell'integrazione in Australia ed è attualmente una leggenda del football australiano, fungendo da ispirazione per migliaia di persone. Il giocatore è oggi considerato un punto di riferimento per la lotta per l'eguaglianza e la riconciliazione, una battaglia che continua ancora oggi.

Rakuten TV lancerà The Australian Dream nella sezione FREE, disponibile gratuitamente in tutti i territori in cui è presente la piattaforma. Rakuten TV continua ad allargare il proprio catalogo con contenuti originali, esclusivi e gratuiti grazie a titoli di successo come Matchday - Inside FC Barcelona, MessiCirque, Inside Kilian Jornet, il documentario su Sadio Mané, Made in Senegal, Andrés Iniesta - L'Eroe Inaspettato e il suo ultimo lancio, I Segreti de La Roja.


RESIDENT EVIL: AFTERLIFE, IL DETTAGLIO DELLA SCENEGGIATURA CHE FA CHIAREZZA SULL'INIEZIONE AD ALICE

Sebbene non sia mai stato menzionato esplicitamente nella versione finale di Resident Evil: Afterlife che è stata proiettata nelle sale cinematografiche di tutto il mondo, un dettaglio della sceneggiatura originale del film chiarisce che cosa sia realmente accaduto in seguito all'iniezione di Alice.

Secondo un paragrafo del copione originale della pellicola, nonostante l'iniezione di Wesker, il sistema sanguigno di Alice continua a combattere gli anticorpi. Questo è il quarto capitolo della saga cinematografica basata su Resident Evil e il primo film di questi a essere distribuito in tridimensionale.

Il budget del film era pari a 60.000.000 dollari e la pellicola ha incassato in tutto il mondo 300.200.000 superando tutti i capitoli precedenti. Il 3 marzo 2011 è stato annunciato il successivo film Resident Evil: Retribution, uscito poi nelle sale statunitensi il 14 settembre 2012. Infine l'ultimo capitolo della saga, Resident Evil: The Final Chapter, uscito in Italia il 16 febbraio 2017.

Resident Evil: Afterlife non è stato proiettato in anticipo per i critici ma la sua recensione online di Rotten Tomatoes dà al film un punteggio del 23% in base alle recensioni di oltre 95 critici cinematografici, con una media di 4,1 su 10. Su Metacritic il film ha ricevuto un punteggio medio di 37 sulla base di 14 recensioni.




Anche UCI Molfetta pronto a riaprire dopo il lockdown

Il prossimo 3 agosto il circuito cinematografico UCI Cinemas darà il via alla riapertura del multisala UCI Molfetta.

Il percorso di riavvicinamento alla piena normalità, messo in pratica nelle settimane scorse da UCI Cinemas, continua a dare nuovi frutti, ed ora (o meglio dal 3 agosto) sarà la volta del multisala UCI Molfetta (BA). Come preannunciato nel comunicato ufficiale, UCI nelle prossime settimane continuerà ad alimentare il proprio piano, annunciando nuove riaperture.

Ecco il comunicato ufficiale.

Il 3 agosto il Circuito UCI Cinemas riapre la multisala di UCI Molfetta (BA)

Milano, 30 luglio 2020 – UCI Cinemas è lieta di annunciare che a partire dal prossimo 3 agosto UCI Molfetta riaprirà al pubblico con la ripresa delle proiezioni.

Prosegue così il processo di graduale riapertura del Circuito UCI Cinemas annunciato lo scorso 15 giugno con la riapertura delle multisala di UCI Bicocca (MI), UCI Orio (BG), UCI Porta di Roma (Roma) e UCI Luxe Campi Bisenzio (FI) e proseguito il 6 luglio con la riapertura di UCI Lissone (MB), UCI Reggio Emilia, UCI Meridiana Casalecchio di Reno (BO), UCI Romagna Savignano sul Rubicone (FC), UCI Luxe Marcon (VE), UCI Palermo e UCI Perugia.


Nel lamultisala UCI Molfetta (BA), così come nelle multisala già riaperte, sono stati introdotti i nuovi protocolli di sicurezza a salvaguardia della salute e del benessere di tutto il pubblico e dello staff, come le nuove misure di distanziamento sociale che includono limitazioni nel numero di posti disponibili per ogni spettacolo e la garanzia di avere delle poltrone vuote tra gli spettatori. Sono state inoltre adottate misure speciali affinché il percorso all’interno del cinema possa avvenire senza alcun tipo di contatto diretto e infine sono state potenziate le procedure di pulizia, con interventi più regolari. Per ulteriori informazioni sui protocolli di sicurezza visitare il sito: www.ucicinemas.it/siamocinemapiusicuri.

Al ritorno in sala, gli spettatori di UCI Molfetta (BA) potranno assistere a grandi film delle passate stagioni come Le Mans 66, Aladdin e Star Wars: L’ascesa di Skywalker e a rassegne dedicate per tutti gli amanti del cinema come Italian Stars: De Luigi, Usa Stars: Clint Eastwood e Musical Film a un prezzo speciale, con biglietti a partire da 4,90 euro. Dal 6 agosto saranno inoltre proiettati Capitan America: L’ultimo vendicatore, Ti presento Sofia, Il Corriere: The Mule, Me contro Te e A star is born.

UCI Cinemas coglie questa occasione per dare il bentornato ai clienti affezionati e ringraziarli per la loro pazienza e comprensione durante questo periodo difficile, confermando che nel corso delle prossime settimane è prevista la riapertura delle altre multisala del Circuito.


l-uci-cinema

Luca Guadagnino e Seth Rogen insieme per un adattamento cinematografico

Luca Guadagnino (Suspiria, Call me by your name) collaborerà con Seth Rogen ed Evan Goldberg per un film ispirato al documentario Scotty And The Secret History Of Hollywood.

Secondo Deadline, Guadagnino si occuperà della regia mentre Seth Rogen e Evan Goldberg si occuperanno di scrivere la sceneggiatura del progetto.

Il film è incentrato sulla figura di Scotty Bowers, "un veterano della Seconda Guerra Mondiale che lottò anche nella Battaglia di Iwo Jima, e divenne poi un leggendario truffatore, noto per il suo talento nell'organizzare appuntamenti per le star di Hollywood omosessuali, occupazione che port avanti dal 1940 al 1980 da una stazione di servizio proprio in quel di Hollywood"

Il documentario è basato sul libro scritto dallo stesso Scotty Bowers intitolato Full Service: My adventures in Hollywood and the secret sex lives of the stars e racconta proprio di come Scotty sia riuscito nella sua impresa di diventare l'agenda di incontri dello star system, partendo da una stazione di benzina.

Luca Guadagnino sempre più impegnato ad Hollywood. Tra i suoi vari progetti c'è la sua nuova serie HBO We are who we are


AMAZON STUDIOS, OCTAVIA SPENCER E RIZ AHMED STAR DEL NUOVO SCI-FI

Riz Ahmed e Octavia Spencer sono stati scelti per interpretare i protagonisti del prossimo sci-fi targato Amazon Studios, Invasion, diretto dal regista britannico Michael Pierce. Amazon produrrà il progetto insieme Animals Raw e Film4. Lo script è firmato dal regista Michael Pierce insieme a Joe Barton, autore di The Ritual.

Invasion racconta la storia di due fratelli in fuga insieme al padre, un soldato dei marine decorato (Riz Ahmed) che tenta di proteggerli da un'invasione aliena. Tuttavia il loro viaggio prende delle direzioni pericolose e inaspettate che spingeranno i due fratelli a venire a patti con delle realtà drammatiche. Nel film il ruolo di Octavia Spencer sarà quello di un'agente di polizia che cercherà di dare una mano al padre nel suo ritorno a casa.

Di recente Octavia Spencer ha ultimato le riprese di The Witches, il film di Robert Zemeckis tratto dal celebre libro per ragazzi di Roald Dahl.
Riz Ahmed è invece molto impegnato a teatro e proprio in questo periodo di sta preparando a recitare nella pièce di Amleto, in un adattamento contemporaneo che andrà in scena a Londra.
Octavia Spencer ha recitato nell'horror Ma nel 2019 e su Everyeye potete trovare il trailer del film. Riz Ahmed ha perso due familiari per il Coronavirus e proprio per questo motivo l'ultimo periodo non è stato facile per la star di Venom, film nel quale ha recitato con Tom Hardy e Michelle Williams.


JUSTICE LEAGUE: COSA CI ASPETTA NELL'UNIVERSO ANIMATO DC DOPO APOKOLIPS WAR?

Fin dal primo capitolo di quest'ultimo universo animato della DC, ovvero Justice League: The Flashpoint Paradox uscito nel 2013, abbiamo cominciato ad affezionarci alle avventure degli eroi più celebri della compagine fumettistica della Warner, con Justice League Dark: Apokolips War a costituirne il capitolo finale.

L'universo narrativo d'animazione della DC per come l'abbiamo conosciuto fin da quel primo capitolo del 2013 è arrivato alla sua naturale conclusione con il quindicesimo e ultimo capitolo della continuity portata avanti negli ultimi anni da Warner Bros. Animation. Nonostante ciò, il sito conferma che lo studio continuerà a produrre film animati targati DC Comics anche nel prossimo futuro. Ma cosa ci attende proprio in questo futuro dell'animazione targata DC?

Il primo film a proseguire la scia, ma pronto a costituire l'inizio di una nuova continuity sappiamo sarà Superman: The Man of Tomorrow: il film sarà composto da un cast vocale del tutto rinnovato e diversi personaggi provenienti dallo spazio come Superman, J'Onn J'onzz, e Lobo. Sembra quindi che il prossimo cammino dei film d'animazione della DC esplorerà ulteriormente l'enormità dello spazio inesplorato e le possibili minacce ad esso legate. E' anche possibile che i film successivi raramente rientreranno nel visto censura PG-13 e che esplorino maggiormente le possibilità del Rated R (un po' come accaduto per gli adattamenti animati di Superman: Red Son e proprio Justice League Dark: Apokolips War).

A proposito del gruppo di supereroi DC, ricordiamo che dopo J.J. Abrams sta sviluppando dei nuovi progetti legati alla Justice League Dark di cui non sono ancora stati rivelati i dettagli come parte del nuovo accordo con firmato con Warner.


CARLO VERDONE, DA DOMANI A NAPOLI UNA MOSTRA FOTOGRAFICA DEL COMICO ROMANO

Carlo Verdone è conosciuto da decenni come uno dei comici e registi più noti del panorama cinematografico italiano ma una sua passione nascosta verrà svelata in questi giorni a Napoli. Da domani al museo Madre di Napoli si terrà fino al 1° novembre una mostra fotografica proprio dell'artista romano, da anni appassionato del settore.

La mostra è curata da Elisabetta Sgarbi, direttrice de La Milanesiana, festival giunto alla 21esima edizione, e da Paolo Mereghetti.
Gli scatti del Verdone fotografo sono tutti rivolti al cielo, la maggior parte effettuate dal terrazzo di casa propria a Roma.
Dalle immagini di Verdone si può scorgere la sua passione per i tramonti, le nuvole e un racconto a colori del cielo che diventa un viaggio poetico.

"La mia macchina fotografica punta sempre in alto, verso il cielo. Mi stupisce sempre, mi affascina, mi rasserena, mi inquieta. Mi attrae perchè non è mai lo stesso. A volte mi sembra l'umore di Dio. Altre volte un'immensa pagina dove trovo scritte dalle nuvole frasi e disegni misteriosi. Ma bisogna far presto, cogliere in un istante il senso prima che si disarticoli e si estingua. Prima che il sole, sprofondando all'orizzonte, spenga la luce sul soffitto divino" ha spiegato Verdone.
"Carlo Verdone punta in cielo la macchina fotografica. Ed è la sua 'preghiera laica'. Ed è come se ci entrassimo dentro le nuvole. La sua è un'enciclopedia dello sguardo interiore in continuo divenire".


ARNOLD SCHWARZENEGGER FA 73 ANNI: È SOPRAVVISSUTO ANCHE AI PESSIMI CONSIGLI DI MARK HAMILL

Oggi, in occasione del 73esimo compleanno del leggendario Arnold Schwarzenegger, vogliamo raccontarvi dei consigli che Mark Hamill gli diede ad inizio carriera, e che lo stesso attore di Star Wars successivamente avrebbe definito come 'pessimi'.

In una delle sue comparsate sul social network Twitter, infatti, qualche tempo l'interprete di Luke Skywalker rivelò ai suoi follower di aver fornito ad un emergente Schwarzenegger dei consigli davvero sbagliati che lì per lì (ovvero agli inizi degli anni ’80) si sentì di condividere con un attore austriaco semi-sconosciuto dal cognome davvero poco intuitivo.

Il protagonista della saga originale di Star Wars ammise: "Quando era ancora agli inizi della propria carriera, Arnold Schwarzenegger mi chiese un consiglio. Gli dissi che per riuscire ad ottenere una gamma più ampia di ruoli a Hollywood avrebbe dovuto perdere il suo accento e soprattutto avrebbe fatto meglio a cambiare cognome, dal momento che nessuno negli Stati Uniti era in grado di pronunciarlo! Per fortuna lui ha fatto il contrario di quello che gli ho detto ed è diventato una delle più grandi star di sempre".


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THE BATMAN: TRAILER, TRAMA E TUTTO QUELLO CHE C'È DA SAPERE SUL FILM CON ROBERT PATTINSON!

C'è ancora un fitto alone di mistero ad avvolgere The Batman di Matt Reeves, ma ciò che è stato diramato dalla Warner Bros. proposito della nuova saga DC Films con protagonista Robert Pattinson basta a rendere il film fra i più attesi del prossimo futuro.

L'opera sarà il primo capitolo di un nuovo franchise separato dal DC Extended Universe, la cui seconda uscita sarà una serie tv sul dipartimento di polizia di Gotham City in sviluppo per HBO Max (se si tratterà di un prequel del film o di un sequel non è ancora noto attualmente). Reeves, famoso per gli acclamati ultimi due capitoli della saga de Il Pianeta delle Scimmie, il primo Cloverfield e l'horror Blood Story (remake del svedese Lasciami Entrare) ha co-scritto la sceneggiatura con Mattson Tomlin, sceneggiatore che vedremo all'opera fra qualche giorno su Netflix col film Project Power.

Per l'ambizioso progetto, un noir che si focalizzerà sulle abilità di investigatore del supereroe e partirà nel secondo anno di attività di Bruce Wayne come Cavaliere Oscuro di Gotham, la Warner Bros. ha riunito un cast d'eccezione che include Robert Pattinson nei panni di Batman, Andy Serkis come Alfred Pennyworth e Jeffrey Wright come James Gordon. Inoltre, tra i personaggi più noti dell'universo di Batman che compariranno nel film sono stati confermati Catwoman (Zoe Kravitz), il Pinguino (Colin Farrell) e l'Enigmista (Paul Dano), mentre John Turturro sarà il mafioso Carmine Falcone. Il ruolo più misterioso è quello del procuratore distrettuale Gil Colson, interpretato da Peter Sarsgaard, un personaggio che alcuni credono possa essere un sostituto per il ben più famoso Harvey Dent/Due Facce.

Per quanto riguarda trailer e teaser vari ed eventuali, ricordiamo che il primo first look ufficiale è arrivato all'inizio di quest'anno quando Matt Reeves ha pubblicato una clip del camera-test di Pattinson rivelando il nuovo costume dell'iconico supereroe, video che ha anche lasciato ascoltare qualche frammento della colonna sonora dark e noir del compositore Michael Giacchino. Le foto trapelate dal set hanno anche anticipato la Bat-moto, una misteriosa alleata col volto coperto da un casco (probabilmente Catwoman in borghese), un grosso funerale e una banda di criminali con i volti truccati da clown scheletrici.

Nuove anticipazioni ufficiali, sotto forma di foto, camera-test o addirittura un trailer vero e proprio, si suppone arriveranno al DC FanDome, convention streaming prevista per il prossimo 22 agosto durante la quale DC Films presenterà tutti i suoi progetti in uscita. Con le riprese nel Regno Unito interrotte per il coronavirus, la produzione dovrebbe ripartire a settembre: nel frattempo la data di uscita originale prevista per il 25 giugno 2021 è stata modificata con quella dell'1 ottobre 2021.


LEONARDO DICAPRIO, SECONDO UNO STUDIO È L'ATTORE CHE HA PRODOTTO PIÙ ANIDRIDE CARBONICA

Secondo uno studio pubblicato negli ultimi giorni, Leonardo DiCaprio sarebbe l'attore che ha prodotto più anidride carbonica durante le riprese in un singolo film nell'ultimo decennio. Il tempo consumato da DiCaprio nel ruolo di Dominick Cobb in Inception avrebbe generato 4,8 milioni di tonnellate di anidride carbonica.

Tutto questo sarebbe stato causato dai voli verso location come Tokyo, Tangeri, Parigi, Alberta e Los Angeles. Un consumo di anidride carbonica superiore del 300% rispetto a quanto consentito per una persona. L'obiettivo sarebbe di 1,2 milioni di tonnellate, secondo Buzz Bingo.
Il secondo nella lista è Christian Bale in Il cavaliere oscuro - Il ritorno, nel quale avrebbe contribuito a 4,7 milioni di tonnellate.

In generale pare che i film di Christopher Nolan, spesso ricchi di location differenti e situate in tutto il mondo, siano molto presenti nella lista.
Nolan ha girato film in Estonia, Italia, India, Danimarca, Norvegia e Inghilterra. Oltre ad aver fatto esplodere realmente un aereo 747 per una delle scene più spettacolari di Tenet.
Le ricerche sono state condotte da Buzz Bingo, autore del progetto, campionando le maggiori star del cinema mondiale nei film con maggior incasso nel periodo compreso tra il 2010 e il 2019. I risultati sono calcolati sulla base delle loro emissioni di volo stimate per un singolo film, ipotizzando il percorso più veloce possibile intrapreso dagli attori verso le loro destinazioni e che vi siano andati soltanto una volta.
Su Everyeye trovate la recensione di Inception e la recensione di Il cavaliere oscuro - Il ritorno, entrambi diretti da Christopher Nolan.


JORDAN PEELE, UN NUOVO SCI-FI PRODOTTO PER UNIVERSAL: ECCO I DETTAGLI

Il premio Oscar Jordan Peele e Issa Rae collaboreranno insieme per produrre il film sci-fi Sinkhole, il nuovo racconto di Leyna Krow, aggiudicatosi da Universal, che ha battuto quasi una dozzina di altri studios, in lotta per accaparrarsi i diritti. Peele è attivo da tempo anche in qualità di produttore, come nel caso del reboot di Candyman.

Il racconto di Leyna Krow racconta la storia di una giovane famiglia che si trasferisce nella casa dei loro sogni nonostante una voragine presente nel cortile. Una voragine che riesce misteriosamente a riparare cose rotte e distrutte.
Pare che Sinkhole esplori temi quali l'identità e la perfezione femminile. La storia è ambientata nella strada in cui vive Leyna Krow.

Il progetto è nato quando ad un gruppo di scrittori di Spokane è stato chiesto di scrivere una breve favola sul tema:"Ho sposato un mostro".
Issa Rae sarà molto probabilmente la protagonista e grazie anche al suo lavoro il film si sta concretizzando. Candidata agli Emmy con la sua serie Insecure, Issa Rae è uno dei nomi in grande ascesa nel panorama cinematografico e televisivo americano.
L'attrice produrrà Sinkhole con Montrel McKay e Sara Rastogi per Issa Rae Productions, con la collaborazione di Jordan Peele e Win Rosenfeld per Monkeypaw e Universal.


THE BATMAN, UNA FANART IMMAGINA BANE INTERPRETATO DA DAVE BAUTISTA

Da quel che sappiamo finora su The Batman, il villain Bane non dovrebbe fare la sua apparizione nel primo film con Robert Pattinson nel ruolo del Cavaliere Oscuro, ma non è escluso che compaia in un sequel o addirittura in uno spino-off... E come vorrebbe questa fanart, chi meglio di Dave Bautista per interpretarlo?

I digital artist Saarukan Suhanthan e dorkpredator hanno collaborato per realizzare questa fanart con protagonista Dave Bautista nei panni di Bane, con il primo che caldeggia l'utilizzo della CGI qualora Warner Bros. e DC Films decidessero di riportare sullo schermo il personaggio già interpretato in precedenza da Tom Hardy nella trilogia di Nolan.

"Bane (Dave Bautista). Diamine se vorrei vedere un Bane fedele ai fumetti in The Batman. Credo che però se dovessero riportarlo sul grande schermo per un film, sarebbe meglio in CGI. Ma voglio comunque vedere Batista nei panni di Bane, perciò eccovi una via di mezzo tra un Bane in CGI e in carne e ossa ma con il volto di Dave Bautista".


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DA WANDAVISION A DOCTOR STRANGE 2: SVELATO IL PONTE PER LA FASE 4?

Ormai da mesi è stato confermato il collegamento tra WandaVision e Doctor Strange in the Multiverse of Madness, ma ancora nessun dettaglio è stato rivelato sugli eventi che getteranno le basi della prossima Fase del MCU. Nelle ultime ore si fa sempre più strada una teoria che vede protagoniste Wanda Maximoff e... Agatha Harkness.

Il personaggio della temibile strega potrebbe essere interpretato dalla new entry di WandaVision Kathryn Hahn, che nella serie vestirà i panni di una "vicina ficcanaso". Tutti sanno quanto questi personaggi siano in realtà fondamentali aiutanti in ogni sceneggiatura che si rispetti e molti iniziano a pensare che il ruolo sconosciuto della Hahn possa essere proprio quello della Harkness.

Nei fumetti la strega millenaria, che addirittura "ricorda la caduta di Atlantide", è una delle più potenti alleate e, a tratti, nemiche di Scarlet Witch. Nelle pagine stampate è proprio lei a guidare l'eroina nei suoi primi passi nel mondo della magia, ma tra le due non mancheranno asti ed attriti, tanto che sarà la stessa Wanda ad uccidere la sua maestra nelle battute finali.

Il collegamento con il secondo capitolo con Benedict Cumberbatch potrebbe risiedere proprio nella longevità della Harkness, la quale potrebbe essere presentata come uno dei potenti Antichi, come la maestra di Strange Kamar-Taj, o potrebbe anch'ella essere una discepola della millenaria disciplina in grado di ampliare la vista oltre i limiti del fisico e dell'umana comprensione.

Facciamo però presente che, per quanto eccitante, questa è solo una teoria e che nulla è stato rivelato riguardo la parte della Hahn o sull'introduzione della Harkness nel MCU. Parlando di teorie, sicuramente interessante è quella che vorrebbe l'introduzione del prossimo super-villain proprio in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, il quale potrebbe avvalersi di un'arma in grado di mettere in ombra il guanto dell'infinito.


RESIDENT EVIL: AFTERLIFE, LA SCENA SCARTATA IN CUI MILLA JOVOVICH DOVEVA COMBATTERE NUDA

Resident Evil con il nuovo capitolo Afterlife, e dopo le curiosità sui costumi sessisti di RE: Apocalypse e i retroscena su RE: Extinction, oggi vi parliamo anche della produzione di questa quarta puntata.

Una delle più divertenti riguarda la particolare striscia consecutiva di nudità nella saga ispirata al celebre franchise di videogiochi, in particolare per quanto riguarda la Alice di Milla Jovovich.

Resident Evil: Afterlife è infatti il primo film della serie cinematografica in cui la protagonista Alice non è appare nuda, ma sempre vestita. I creatori del film stessi sembrano voler giocare su questa "tradizione", dato che ad un certo punto Alice si prepara a togliersi i vestiti per farsi una doccia, ma smette immediatamente quando la sua attenzione viene catturata da un gatto che fa capolino nella stanza. Nella sceneggiatura originale, tuttavia, aveva una scena di lotta completamente nuda che si sarebbe dovuta sviluppare proprio da questa famosa sequenza di doccia: nel copione, infatti, mentre Alice era sotto la doccia veniva osservata da qualcuno o qualcosa prima di essere attaccata dai mostri.

La scena era ispirata ad un'altra inclusa nella primissima sceneggiatura per il primo adattamento cinematografico di Resident Evil, uscito nel 2000 ma la cui bozza originale firmata Alan B. McElroy risale addirittura al 1997: in quella storia Jill Valentine veniva attaccata da un mostro proprio durante una doccia.


EARWIG E LA STREGA – GORO MIYAZAKI “NON HO MAI CONSULTATO LA VECCHIA GUARDIA”

Nel corso della conferenza tenutasi martedì 18 luglio per la mostra dedicata al Ghibli Park all’Aichi Prefectural Museum of Art di Nagoya, Goro Miyazaki ha parlato del primo film 3DCG dello Studio Ghibli, Earwig e la strega.
Parlando della sua realizzazione ha spiegato:

<i>“Ero l’unico tra i membri dello [studio] Ghibli a conoscere questo metodo creativo, quindi sono stato in grado di portare avanti il ​​progetto senza consultare nessuno. Hayao Miyazaki mi ha detto di andare avanti e il produttore Toshio Suzuki mi ha incoraggiato, dicendomi che sembrava una buona idea.

Ma dopo questo, sono stato lasciato a me stesso. In pratica ero l’unico maestro a bordo. Così ho creato il film con uno staff giovane e non ho mai consultato la vecchia guardia.”


Di Aya ha detto:
“Aya è una protagonista che non è stata ancora rappresentata dallo [studio] Ghibli. È una bambina forte che fa di tutto per vivere come desidera. È sottoposta a una pressione schiacciante e attraversa molte difficoltà pur rimanendo positiva”.

La sinossi:

Gli orfanotrofi sono posti orribili. Ma Earwig adora il St. Morwaid perché, da quando è stata lasciata ancora in fasce all’ingresso dell’istituto, tutti fanno esattamente quello che vuole. Le cose cambiano il giorno in cui una coppia un po’ inquietante (che si sforza di apparire normale) decide di adottare proprio lei.

Earwig viene così catapultata nella misteriosa abitazione di Bella Yaga e Mandragora, tra stanze segrete, pozioni e libri di magia, e non ci metterà molto a scoprire che la sua nuova “mamma” è una strega, con tutte le conseguenze che ne derivano! Ma grazie alla sua intelligenza e al prezioso aiuto di Thomas, un gatto parlante, Earwig troverà il modo di farsi rispettare. Una piccola storia di grande coraggio, che insegna a non abbattersi mai, nemmeno quando tutto sembra prendere la piega sbagliata.

Aya to Mano, della durata di 82 minuti, andrà in onda sull’emittente NHK General questo inverno. Il film è basato sul romanzo di Diana Wynne Jones (Il castello errante di Howl).

Hayao Miyazaki, padre di Goro e co-fondatore dello studio Ghibli, ha collaborato al film sia nella pianificazione che nello sviluppo. Il co-fondatore Toshio Suzuki invece è il produttore.

La pellicola fa parte della selezione ufficiale di Cannes 2020.


LIAM NEESON TORNA IN AZIONE NEL TRAILER DI HONEST THIEF

Ancora una volta, Liam Neeson prende in mano un telefono per annunciare a qualcuno che presto finirà molto male. Succede nel trailer di Honest Thief, action scritto e diretto da Mark Williams, co-creatore di Ozark, di cui ora possiamo vedere il trailer grazie a Collider.

Stavolta, Liam Neeson interpreta un rapinatore imprendibile che decide di costituirsi per poter passare il resto della sua vita con la donna che ama, senza dover mentire sul suo passato. Ecco la sinossi ufficiale:

Lo chiamano “Il Bandito Dentro e Fuori”, perché il meticoloso ladro Tom Carter (Liam Neeson) ha rubato 9 milioni di dollari da banche di piccole città riuscendo a mantenere segreta la sua identità. Ma dopo che si è innamorato della frizzante Annie (Kate Walsh), Tom decide di ricominciare da capo confessando il suo passato criminale. Solo per essere incastrato da due agenti dell’FBI senza scrupoli.

Dal co-creatore della serie nominata agli Emmy Ozark, il thriller Honest Thief presenta Liam Neeson in una sincera storia di redenzione, ricca di combattimenti, inseguimenti ed esplosioni, incentrata sulla missione di un uomo solo che vuole mettere le cose a posto per amore.


Oltre a Liam Neeson e Kate Walsh, Honest Thief è interpretato anche da Anthony Ramos, Jai Courtney, Robert Patrick, Jeffrey Donovan e Jasmine Cephas Jones. Prodotto da Mark Williams, Myles Nestel, Tai Duncan, Craig Chapman e Jonah Loop, il film è previsto in USA per il 9 ottobre.




TIFF 2020 – HERZOG, NAIR, KAWASE E FALLING DI MORTESEN NELLA LINE-UP

Il Toronto Film Festival (10-19 settembre) ha annunciato la line-up della sua 45ma edizione, che verrà inaugurata dal film American Utopia di Spike Lee.

Verranno proiettati gli ultimi progetti di Werner Herzog, Francois Ozon e Naomi Kawase. Dal legal thriller I Care A Lot di J Blakeson, con Rosamund Pike all’action horror Shadow in the Cloud di Roseanne Liang con Chloe Grace Moretz.

Da Penguin Bloom di Glendyn Ivin, con Jacki Weaver e Naomi Watts all’opera prima di Regina King, One Night in Miami. La serie tv A Suitable Boy di Mira Nair, chiuderà il festival.

Nei primi cinque giorni dell’evento, verranno proiettate le pellicole nel rispetto delle distanze sociali, a condizione che il festival ottenga il via libera dalle autorità locali. Non sono ancora consentiti grandi assembramenti a Toronto. Poche membri della stampa internazionale e dell’industria dovrebbero partecipare di persona al festival. Le proiezioni e le vendite dei titoli si effettueranno anche online.

Ambasciatori del TIFF 2020
Cinquanta filmaker e attori sono stati scelti come ambasciatori del TIFF, appariranno online nel corso di tutto l’evento. Ecco alcuni nomi: Mortensen, Ava DuVernay, Taika Waititi, Nicole Kidman, Martin Scorsese, Nadine Labaki, Alfonso Cuarón, Tantoo Cardinal, Riz Ahmed, Isabelle Huppert, Claire Denis, Priyanka Chopra, David Oyelowo, Rosamund Pike, Sarah Gadon e Denis Villeneuve.

A Toronto verranno proposti dei film presentati al Sundace e annunciati per Venezia: Falling opera prima di Viggo Mortensen; The Father di Florian Zeller con Olivia Colman e Anthony Hopkins, entrambi presentati al Sundance. Pieces Of A Woman di Kornél Mundruczó e City Hall di Frederick Wiseman. Nomadland di Chloé Zhao verrà proiettato simultaneamente a Venezia e a Toronto.

La line-up:
180 Degree Rule Farnoosh Samadi | Iran
76 Days Hao Wu, Anonymous, Weixi Chen | USA
Ammonite Francis Lee | United Kingdom
Another Round (Druk) Thomas Vinterberg | Denmark
Bandar Band Manijeh Hekmat | Iran/Germany
Beans Tracey Deer | Canada
Beginning (Dasatskisi) Dea Kulumbegashvili | Georgia/France
The Best is Yet to Come (Bu Zhi Bu Xiu) Wang Jing | China
Bruised Halle Berry | USA
City Hall Frederick Wiseman | USA
Concrete Cowboy Ricky Staub | USA
David Byrne’s American Utopia Spike Lee | USA (film d’apertura)

The Disciple Chaitanya Tamhane | India
Enemies of the State Sonia Kennebeck | USA
Falling Viggo Mortensen | Canada/United Kingdom
The Father Florian Zeller | United Kingdom/France
Fauna Nicolás Pereda | Mexico/Canada
Fireball: Visitors from Darker Worlds Werner Herzog, Clive Oppenheimer | United Kingdom/USA
Gaza mon amour Tarzan Nasser, Arab Nasser | France/Germany/Portugal/Palestine/Qatar
Get the Hell Out (Tao Chu Li Fa Yuan) I-Fan Wang | Taiwan
Good Joe Bell Reinaldo Marcus Green | USA
I Care A Lot J Blakeson | United Kingdom
Inconvenient Indian Michelle Latimer | Canada

The Inheritance Ephraim Asili | USA
Lift Like a Girl (Ash Ya Captain) Mayye Zayed | Egypt/Germany/Denmark
Limbo Ben Sharrock | United Kingdom
Memory House (Casa de Antiguidades) João Paulo Miranda Maria | Brazil/France
MLK/FBI Sam Pollard | USA
The New Corporation: The Unfortunately Necessary Sequel Joel Bakan, Jennifer Abbott | Canada
New Order (Nuevo orden) Michel Franco | Mexico
Night of the Kings (La Nuit des Rois) Philippe Lacôte | Côte d’Ivoire/France/Canada/Senegal
Nomadland Chloé Zhao | USA
No Ordinary Man Aisling Chin-Yee, Chase Joynt | Canada
Notturno Gianfranco Rosi | Italy/France/Germany

One Night in Miami Regina King | USA
Penguin Bloom Glendyn Ivin | Australia
Pieces of a Woman Kornél Mundruczó | USA/Canada/Hungary
Preparations to Be Together For an Unknown Period of Time (Felkészülés meghatározatlan ideig tartó együttlétre) Lili Horvát | Hungary
Quo Vadis, Aïda? Jasmila Žbanić | Bosnia and Herzegovina/Norway/The Netherlands/Austria/Romania/France/Germany/Poland/Turkey
Shadow In The Cloud Roseanne Liang | USA/New Zealand
Shiva Baby Emma Seligman | USA/Canada

Spring Blossom Suzanne Lindon | France
A Suitable Boy Mira Nair | United Kingdom/India (chiusura)
Summer of 85 (Été 85) François Ozon | France
The Third Day Felix Barrett, Dennis Kelly | United Kingdom
Trickster Michelle Latimer | Canada
True Mothers (Asa Ga Kuru) Naomi Kawase | Japan
Under the Open Sky (Subarashiki Sekai) Miwa Nishikawa | Japan
Violation Madeleine Sims-Fewer, Dusty Mancinelli | Canada
Wildfire Cathy Brady | United Kingdom/Ireland


LUCA – IL NUOVO FILM DISNEY•PIXAR SARÀ AMBIENTATO SULLA RIVIERA ITALIANA

Disney•Pixar hanno da poco annunciato la loro prossima pellicola, prevista nelle sale americane per l’estate 2021. Stiamo parlando di Luca, e come avrete già immaginato, la storia è ambientata in Italia.

La pellicola racconta l’indimenticabile estate di questo ragazzo, in una città di mare sulla Riviera italiana. Alla regia Enrico Casarosa (La Luna) mentre alla produzione Andrea Warren (Lava, Cars 3).

Ecco una prima immagine e il logo del titolo:

https://twitter.com/DisneyStudios/status/1...a-745590.php%2F

Ha dichiarato Casarosa:

“Questa è una storia profondamente personale, non solo perché è ambientata nella Riviera italiana dove sono cresciuto, ma perché al centro di questo film c’è la celebrazione dell’amicizia. Le amicizie infantili spesso stabiliscono la rotta di chi vogliamo diventare e sono proprio quei legami ad essere al centro della nostra storia in Luca. Così, oltre alla bellezza e al fascino del mare italiano, il nostro film racconterà un’avventura estiva indimenticabile che cambierà radicalmente Luca.”

La sinossi:
Ambientato in una splendida città di mare della Riviera italiana, l’originale film d’animazione è la storia di un giovane ragazzo che vive un’esperienza di crescita personale durante un’indimenticabile estate contornata da gelati, pasta e infinite corse in scooter. Luca condivide queste avventure con il suo nuovo migliore amico, ma tutto il divertimento è minacciato da un segreto profondo: lui in realtà è un mostro marino di un altro mondo situato appena sotto la superficie dell’acqua.

Luca verrà distribuito il 18 giugno 2021.


Captain America: Il Primo Vendicatore, i Pinewood Studios ci riportano sul set del film Marvel Studios

Il profilo Instagram Ufficiale dei Pinewood Studios, i leggendari teatri di posa inglesi, ha pubblicato una serie di scatti dal set di Captain America: Il Primo Vendicatore, il film con cui Chris Evans ha esordito nei panni dell’iconico personaggio della Marvel.
La riprese della pellicola di Joe Johnston, lo ricordiamo, si sono tenute principalmente in Inghilterra: oltre ai celeberrimi Pinewood Studios, la lavorazione ha toccato anche le città di Manchester e Liverpool che hanno fornito gli scenari della New York anni quaranta.

Potete ammirare le foto direttamente qua sotto!


www.instagram.com/p/CDO1SMljHRX/?utm_source=ig_embed

Regno Unito, 500 milioni di sterline per la ripartenza di progetti cinematografici e televisivi

Il governo inglese ha ascoltato le richieste dell’industria e ha deciso di stanziare un fondo di emergenza di 500 milioni di sterline per le produzioni cinematografiche e televisive nel Regno Unito. Si tratta di denaro stanziato per coprire i costi assicurativi dei progetti più a rischio.
La soluzione darà una spinta energica ai produttori che stavano cercando un modo per ripartire senza esporsi potenzialmente a rischi finanziari catastrofici. È tra l’altro una buona notizia per tutti i liberi professionisti rimasti senza lavoro.

Il fondo coprirà, fino a giugno 2021, ritardi e costi assicurativi per un tetto massimo di 5 milioni di dollari. Ci sarà un rimborso del 20% del budget per le produzioni che hanno subito slittamenti (e quindi costi aggiuntivi) a causa dell’emergenza Coronavirus e rimborso fino al 70% del budget per le produzioni defunte.

Ai produttori sarà richiesto di coprire i costi assicurativi non relativi ai rischi da Covid-19 e fornire una prova tangibile del fatto che non possano tornare all’opera.

Il British Film Institute intanto ha stanziato un fondo per la ripresa di 30 milioni di sterline per tutti i cinema indipendenti in tutta l’Inghilterra, molti rimasti chiusi sin dallo scorso marzo. Le richieste per accedere al supporto saranno aperte il 10 agosto.

Anche dalla Grecia arrivano notizie molto rassicuranti: il governo ha deciso di aumentare gli sgravi fiscali per cinema e televisione al 40%, di fatto rendendo la Grecia tra i paesi più competitivi al mondo. Al momento sono ripartiti Say Cheese di Francois Uzan (co-produzione Grecia-Francia), The Dragon Has Come della Homemade Films e Broadway della Neda Film. Triangle Of Sadness di Ruben Ostlund sarà invece girato in autunno.


Kajillionaire: Evan Rachel Wood nel trailer del nuovo film di Miranda July

Il nuovo lavoro dell'artista americana, regista di film come Me and You and Everyone We Know e The Future, è previsto nelle sale americane per il 18 settembre.

Kajillionaire: Evan Rachel Wood nel trailer del nuovo film di Miranda July

Miranda July è tornata. L'arista americana - scrittrice, performer, attrice - regista di titoli indie amatissimi come Me and You and Everyone We Know (vincitore della Camera d'Or a Cannes) e The Future, debutterà nelle sale americane il 18 settembre con un nuovo film che si intitola Kajillionaire, distribuito da Focus Features, di cui è disponibile il primo trailer.
Il film è interpretato dalla Evan Rachel Wood di Westworld, Debra Winger, Gina Rodriguez e Richard Jenkins.
Winger e Jenkins sono due truffatori che per 26 anni hanno addestrato a ogni forma possibile di raggiro la loro unica figlia, interpretata da Wood. Durande una complessa truffa, la famiglia convince una sconosciuta (Rodriguez) a prendere parte al loro prossimo lavoro, finendo però col vedere i loro piani e tutto il loro mondo messi sottosopra.


Kajillionaire: il trailer del film di Miranda July

Crescendo - #makemusicnotwar: il trailer ufficiale del film

l film, liberamente ispirato alla storia della West-Eastern Divan Orchestra creata da Daniel Barenboim e Edward Said, sarà presentato in anteprima nelle arene estive. Si parte da Milano il 6, 7 e 8 agosto nelle arene Triennale, Incoronata e Palazzo Reale. Successivamente arriverà nelle sale dal 27 agosto.

Inizierà il suo viaggio sugli schermi italiani dalle arene, a partire dal 6 agosto (partenza a Milano il 6, 7 e 8 nelle arene Triennale, Incoronata e Palazzo Reale), per poi arrivare anche nelle sale dal 27 dello stesso mese. Pariamo di Crescendo - #makemusicnotwar, il film diretto da Dror Zahavi e liberamente ispirato alla storia della West-Eastern Divan Orchestra creata da Daniel Barenboim e Edward Said e composta da giovani musicisti israeliani e palistinesi.
Distribuito in Italia da Satine Film, Crescendo - #makemusicnotwar è un inno al potere della musica e alla sua capacità di creare ponti anche dove ogni comunicazione tra le parti sembra impossibile, in un “crescendo” di emozioni e tensioni fino all’ultimo fotogramma.
Nel cast c'è Peter Simonischek (Migliore Attore European Film Award per Vi presento Toni Erdmann), affiancato da un gruppo di talentuosi giovani attori, tra cui Mehdi Meskar, diventato un idolo tra i giovanissimi per la serie Skam Italia.

Crescendo - #makemusicnotwar: il trailer ufficiale del film

La sinossi di Crescendo - #makemusicnotwar
Quando ad Eduard Sporck, direttore e musicista di fama mondiale, viene proposto di costituire, per un unico concerto, un’orchestra composta da giovani palestinesi e israeliani, inizia per lui una sfida che va oltre il raggiungimento della perfezione artistica. Divisi da un odio insanabile, cresciuti in un clima di guerra e aggressività, i musicisti non riescono a fare squadra tra loro e i due violinisti, la fiera palestinese Layla e il vanitoso israeliano Ron, guidano idealmente le due fazioni ostili, mettendo in luce il conflitto che li separa. Grazie alla tenacia di Sporck e al potere aggregante della musica, quella che sembra essere una missione senza speranza lascia però gradualmente spazio all’illusione che, comprensione reciproca, amicizia e forse anche amore tra le due parti possano essere un giorno possibili.


Matilde Gioli riceverà il premio Giffoni Award 2020

Il 19 agosto Matilde Gioli incontrerà i giovani giurati del festival campano e ritirerà il premio Giffoni Award 2020.

Giovane ma con numerosissimi titoli al suo attivo e partecipazioni di grande rilievo, Matilde Gioli è uno dei volti più promettenti del cinema italiano. Milanese, dopo essersi diplomata presso il liceo classico Cesare Beccaria, frequenta l'Università Statale di Milano, laureandosi in filosofia. Il destino però ha in mente per lei la strada del cinema, tanto che, per puro caso, viene a sapere che Paolo Virzì cerca delle comparse per Il Capitale Umano. Il regista intravede in lei un talento nascosto e le affida il ruolo del personaggio di Serena, una dei protagonisti della storia. La sua performance convince praticamente tutti tanto da aggiudicarsi il Premio Guglielmo Biraghi durante i Nastri d'Argento 2014, il Premio Alida Valli del Bari International Film Festival e la candidatura al Ciak d'Oro come miglior attrice non protagonista. È da questo film che spicca il volo la sua carriera.

Sempre nel 2014 anno Matilde esordisce in televisione apparendo in un episodio della serie di Gomorra, mentre nel 2015 la troviamo in: Solo per il weekend, Belli di papà e Un posto sicuro. Il ritorno in tv porta la firma di Riccardo Milani, che la vuole nella miniserie Di padre in figlia. Il regista la dirigerà nel 2017 anche in Mamma o papà?, commedia con Antonio Albanese e Paola Cortellesi. Successivamente è la prima scelta di Alessandro D'Alatri per essere una delle protagoniste femminili di The Startup. Nel 2018 partecipa al film Moschettieri del Re per la regia di Giovanni Veronesi e a Ricchi di fantasia diretto da Francesco Micciché. Il 2019 la vede sul grande schermo con Gli uomini d’oro diretto da Vincenzo Alfieri. Nell'attesa di vederla tornare sul set di DOC - Nelle tue mani, la fiction campione d'ascolti di Raiuno, Matilde Gioli è nel cast di È per il tuo bene, la nuova commedia di Rolando Ravello disponibile su Amazon Prime Video.
Il 19 agosto a Giffoni Valle Piana riceverà il premio Giffoni Award 2020, evento che permetterà ai giovani giurati del Giffoni Film Festival di incontrarla, ascoltare i suoi consigli e porle domande.




Nour, Sergio Castellitto e Pietro Bartolo raccontano la storia delle lacrime di sale in una società in crisi

Nour è un film ispirato al libro e alle storie vere vissute dal medico di Lampedusa Pietro Bartolo che ce ne parla insieme a Sergio Castellitto, che lo interpreta, e al regista Maurizio Zaccaro.

Nour, Sergio Castellitto e Pietro Bartolo raccontano la storia delle lacrime di sale in una società in crisi

Lampedusa è una porta d’ingresso di chi arriva dal mare. Sono stati 350 mila migranti, in oltre trent’anni, a essere passati sotto l’esame medico di Pietro Bartolo, eroe di Lampedusa per molti, che dopo essere stato un personaggio chiave in Fuocoammare di Gianfranco Rosi, è interpretato ora da Sergio Castellitto in Nour, film ispirato al suo libro Lacrime di sale. Previsto in sala il marzo scorso, dopo essere stato presentato al Torino Film Festival, rinviato ovviamente per la quarantena, sarà nelle sale il 10, 11 e 12 agosto e poi dal 20 agosto su Sky Cinema.

“Definire un atto eroico salvare qualcuno che sta morendo ci fa capire che viviamo in una società malata”, dichiara appassionato come al solito Pietro Bartolo, oggi deputato europeo, in una conferenza stampa online. “Abbiamo scambiato l’Africa per un ipermercato dove prendere tutto gratis. Tutta l’Europa deve chiedere scusa, la gente si commuove ma poi non cambia nulla, per questo ho deciso di entrare in politica, perché sentivo la responsabilità di non fare abbastanza. Spero di tornare prima possibile a fare il medico per i lampedusani e per chi dovesse arrivare, anche se spero che finisca presto. Fra dieci o quindici anni i nostri figli e nipoti ci chiederanno dove eravamo e come mai non abbiamo fatto niente. Mi sento sempre impotente, ma spero che l’Europa possa dare delle risposte.”

Sergio Castellitto ha avuto un approccio molto chiaro a questa storia, girata con la passione di tutti, sui luoghi dell’isola siciliana, in sole quattro settimane. “Gli attori devono evocare, rappresentare, mettere in scena, il personaggio devono considerarlo sempre come vero, che sia Pietro che è contemporaneo o Poseidone, che in quel momento per me esiste. Non faccio differenza in questo senso, inoltre il percorso straordinario di Pietro si mette in scena da solo. Il film è molto bello secondo me nella sua apparente semplicità. Noi artisti dobbiamo consegnare un parabola quasi evangelica: la storia di un uomo che allunga una mano e salva gli altri, al centro l’idea utopica potentissima e inutile, per lo stesso motivo, di svuotare il mare con un cucchiaio. Si può? No, eppure Pietro ci prova. La sua profonda necessità la ritroviamo in questo gesto inutile. La politica è polverosa e non ci fa capire, mentre il cinema ci consegna una possibilità in più di capire. Davanti a quel mare, a quella placenta, lì sono tutti orfani, anche Pietro, anche noi tutti. Se c’è una responsabilità storica e politica è internazionale, il grande assente è l’Europa. Un’opportunistica disattenzione, mentre noi siamo il ponte, il molo del mediterraneo. Non dimentichiamoci mai le ragioni degli altri, noi siamo stati un popolo di migranti, ci siamo presi gli sberleffi dei belgi, ci hanno tolto i pidocchi col DDT in America, tenendoci in quarantena per 40 giorni prima di diventare grandi imprenditori. Siamo un popolo che ha una storia di povertà, non da colonizzatori o profittatori della cultura degli altri."

Le cronache parlano di un inasprimento della situazione anche a Lampedusa, meno pronta all’accoglienza di quanto la sua storia ci abbia sempre dimostrato. È proprio così? Secondo Bartolo, “l’isola rimane sempre accogliente, le persone arrivano ancora, ci sono micro sbarchi e un’insofferenza si sente anche a Lampedusa, per colpa della narrazione legata a queste persone, c’è chi ne ha fatta una campagna elettorale continua che purtroppo è arrivata anche a Lampedusa, che dal 1991 ha sempre accolto. È un popolo aperto, che pensa come tutto quello che viene dal mare sia benvenuto, per noi rappresenta tutto. È nel DNA e per la maggior parte delle persone è ancora così, nessuno lo può cancellare. Per trent’anni sono stato sul molo visitando più di 350 mila persone, tantissimi cadaveri. Ho visto l’orrore puro, da medico e da uomo sentivo l’esigenza di far vedere tutto questo. Nei salotti televisivi sentivo parlarne solo in termini numerici, per me era necessario e urgente far sapere la verità, dopo che per 25 anni sono stato al buio, con la Guardia di finanza e la Capitaneria di porto e i volontari, ma a un certo punto ho sentito l’esigenza di non sentire solo per me queste cose. Nour è la storia di una bambina, ma può essere la storia di tantissimi altri bambini, sono persone con i loro sogni, sono i nostri bambini. Per me è stato molto importante svegliare le coscienze di chi ancora oggi si gira dall’altra parte, per svegliare da questo torpore anche con il libro Le stelle di Lampedusa. Quando mente e cuore si aprono escono fuori quei valori che appartengono all’Italia e all’Europa, anche se ancora si gira dall’altra parte. Amore e fratellanza, non mi vergogno di definire questi valori. I bambini che vengono dal mare sono uguali ai nostri.”


MATRIX REVOLUTIONS, ECCO QUANTO HA GUADAGNATO KEANU REEVES PER OGNI MINUTO DEL FILM

Secondo quanto riferito da alcune fonti anonime vicine al cast ed alla produzione di Matrix Revolutions, Keanu Reeves avrebbe guadagnato un totale di 15 milioni di dollari per le riprese del film, apparendo sullo schermo per poco più di trenta minuti.

Considerando il suo compenso ed il minutaggio della pellicola Reeves, approssimativamente, ha guadagnato l'equivalente di 400.000 dollari per ogni minuto di tempo in cui compare sullo schermo. Parlando a proposito di possibili sviluppi futuri della serie, Keanu Reeves ammise: "Lo so di deludere migliaia di fan, ma non credo che Neo abbia ancora qualcosa da raccontare. Per me è stata una bellissima esperienza, felicemente conclusa."

Nonostante questo film abbia ufficialmente posto fine alla trilogia del franchise di Matrix, un sequel intitolato The Matrix 4, la cui uscita è prevista per il 2022, è stata annunciato 16 anni dopo Matrix Revolutions. Ciò è avvenuto dopo mesi di speculazioni, ma il film è stato descritto come un adeguato follow-up che vede il ritorno di Keanu Reeves e Carrie-Anne Moss.

Anche Lana Wachowski il regista della trilogia originale, che ha anche co-sceneggiato la sceneggiatura, ha accettato di ritornare per dirigere il nuovo capitolo della saga. Sebbene non ci sia un ruolo attivo per sua sorella Lilly Wachowski, Lana ha già confermato che il film sarà basato su "idee che Lilly e io abbiamo esplorato 20 anni fa, idee che sono ancora più rilevanti ora".


WITH/IN: JULIANNE MOORE E REBECCA HALL TRA LE STAR DEL FILM ISPIRATO AL LOCKDOWN

Il film antologico intitolato With/In avrà tra i suoi protagonisti Julianne Moore, Don Cheadle, Sanaa Lathan, Rebecca Hall, Chris Cooper, Alessandro Nivola, Emily Mortimer, Rosie Perez e Debra Winger.
La produzione sarà curata da Trudie Styler e Celine Rattray tramite la loro Maven Screen Media e il progetto sarà composto da cortometraggi realizzati durante il lockdown.

With/In è stato realizzato grazie alla collaborazione del direttore della fotografia Zach Kuperstein e del responsabile del sonoro Dan Bricker, collegati a distanza via Zoom. Il montaggio è stato affidato a Tariq Anwar. Una parte dei proventi sarà destinato a organizzazioni benefiche come Feeding America.

I corti che compongono il progetto sono i seguenti:

Nuts: diretto da Chris Cooper e scritto da Marianne Leone, i due sono inoltre i protagonisti

Neighborhood Watch: scritto e diretto da Sam Nivola, nel cast Emily Mortimer, Alessandro Nivola, May Nivola e Sam Nivola

One Night Stand: scritto e diretto da Griffin Dunne, nel cast anche Zonia Pelensky

Touching: diretto da Jonathan Cake, autore della sceneggiatura, e Julianne Nicholson. Nel cast ci sono anche Jonathan Cake, Iggy Cake e Phoebe Cake.

Mother!: diretto da Morgan Spector e Maya Singer, autrice della sceneggiatura. Interpretato da Rebecca Hall, Morgan Spector e Maya Singer.

Coco and Gigi: scritto e diretto da Rosie Perez che ne è protagonista accanto a Justina Machado.

In the Air: scritto e diretto da Bill Camp ed Elizabeth Marvel, impegnati come attori accanto a Silas Camp.

Her Own: scritto e diretto da Arliss Howard che fa parte del cast accanto a Debra Winger.

Twenty Questions: scritto e diretto da Sebastian Gutierrez, con protagonisti Carla Gugino e Adrianne Palicki.

Shell Game: scritto, diretto e interpretato da Gina Gershon.

I'm Listening: diretto da Mickey Sumner, scritto da Portia Alen-Buckley e Mike Lindley. Nel cast Mickey Sumner e Trudie Styler.

Leap diretto da Sanaa Lathan, scritto da Margaret Nagle. Nel cast Lathan e Lucy Punch.

Intersection: scritto e diretto da Bart Freundlich, con protagonisti Julianne Moore, Don Cheadle, Talia Balsam, Taj Swaminathan-Sipp.

Tra le storie che verranno proposte sugli schermmi quelle di una coppia bloccata nella stessa casa dopo l'avventura di una notte, ragazzini che progettano di fuggire dal loro padre, una coppia divorziata che deve stare insieme durante l'isolamento per il bene del proprio cane, e una vedova che affronta il lutto.


THE NEW MUTANTS: L'ORRORE PRENDE IL SOPRAVVENTO NEL NUOVO, MOSTRUOSO TRAILER

La settimana corsa si è tenuto la prima, stravagante (e speriamo ultima) edizione del Comic-Con Home, in cui produttori, attori ed emittenti hanno svelato tantissime novità sulle produzioni attuali e future. Tra loro anche il dibattuto The New Mutants, film spin-off sui mutanti che si mostra in queste nuove e strabilianti immagini.

Il trailer, che troverete nel player in alto, ci catapulta quasi subito nell'orrore più spinto e brutale, quello in cui temiamo anche solo di fare un passo: tra inquietanti esseri con denti aguzzi e senza occhi, dalla struttura ossea insolita e pronti a tutti pur di uccidere, e devastanti poteri niente e nessuno sembra essere al sicuro.

Di seguito anche la nuova e più approfondita sinossi del film rivelata anche'essa in occasione della convention virtuale:

"In questo terrificante film d'azione basato sulla serie a fumetti Marvel, cinque giovani che manifestano poteri sovrannaturali vengono portati in una struttura segreta per essere sottoposti ad esperimenti che, secondo quanto viene loro detto, li priveranno dai loro poteri rendendoli normali e proteggendoli da loro stessi. Nel gruppo ci saranno Danielle Moonstar, aka Mirage (Blu Hunt), che crea illusioni dalle paure altrui; Rahne Sinclair (Maisie Williams), che si trasforma in Wolfsbane, il lupo mannaro; Sam Guthrie (Charlie Heaton), che, come Cannonball, può volare a velocità supersoniche proteggendosi con un campo di forza; Roberto da Costa, alias Sunspot (Henry Zaga), che assorbe e incanala l'energia solare, e Illyana Rasputin, alias Magik (Anya Taylor-Joy).

Sorella minore di Colosso, Magik può evocare ed indossare a suo piacimento in un'armatura e brandisce una spada dell'anima che amplifica le sue molteplici capacità sovrumane e psichiche. Invitati dalla dottoressa Cecilia Reyes (Alice Braga) a condividere le loro storie su quando i loro poteri si sono manifestati per la prima volta, i cinque "pazienti" arrivano a capire di appartenere a una classe di persone chiamate mutanti, storicamente emarginate e temute. Mentre rivivono le loro storie di origine, i loro ricordi sembrano trasformarsi in realtà terrificanti.

Presto si interrogano su ciò che è reale e ciò che non lo è e diventa chiaro che l'istituto in cui li hanno condotti non è ciò che sembra. Ora la domanda è: perché sono tenuti prigionieri? E chi sta cercando di distruggerli? La tensione e l'orrore crescono ad ogni istante di questo racconto da brivido, diretto da Josh Boone e co-scritto da Boone e Knate Lee".




PAYBACK - LA RIVINCITA DI PORTER: 5 CURIOSITÀ SUL FILM CON MEL GIBSON

Payback - La rivincita di Porter, thriller d'azione del 1999 diretto da Brian Helgeland con protagonista Mel Gibson basato sul romanzo Anonima carogne di Donald E. Westlake, già base per l'adattamento Senza attimo di tregua (1967).

Nel film, tradito dalla moglie Lynn e dal socio Val al momento di dividere il bottino dopo una rapina, il criminale Porter lasciato in fin di vita riesce a guarire e agisce per recuperare il malloppo che gli è stato sottratto. Da qui parte la caccia a Val, che nel frattempo è entrato a far parte di un pericoloso gruppo criminale conosciuto come "L'Organizzazione".

Per l'occasione, abbiamo raccolto per voi tutte le curiosità da non perdere sul dietro le quinte di Payback:

Il regista Brian Helgeland fu licenziato dalla pellicola due giorni dopo aver vinto il premio Oscar per L.A. Confidential, di cui aveva curato la sceneggiatura insieme Curtis Hanson.

Come risultato fu rigirato circa il 30% del film: le varie aggiunte comprendono anche il villain interpretato da Kris Kristofferson.

La tagline americana "Get read to root for the bad guy" ("Preparatevi a tifare per il cattivo") fu modificata in "Get ready to cheer for the bad guy" per il mercato australiano. In Australia, come fatto notare da Gibson, "to root" significa infatti "avere un rapporto sessuale."

Il membro del cast James Coburn aveva difficoltà ad usare le sigarette finte come oggetti di scena, così andò nella roulette di Gibson durante le riprese per prendere in prestito le sigarette reali della star.

Deborah Kara Unger, interprete di Lynn, si ruppe due costole durante le riprese della scena in cui Gibson la picchia, che ora si può trovare nella Director's Cut del film.


SHANG-CHI, MICHELLE YEOH HA CONFERMATO INDIRETTAMENTE DI ESSERE NEL CAST DEL FILM MARVEL?

Shang Chi and the Legend of the Ten Rings è in procinto di riprendere a girare in Australia dopo il lockdown causato dalla Pandemia da Coronavirus, e sembra che proprio in questi giorni un vociferato membro del cast, Michelle Yeoh, abbia indirettamente confermato ai fan la sua presenza nel cinecomic Marvel Studios.

Lo scorso gennaio Weekly Planet suggeriva infatti che Michelle Yeoh avrebbe avuto un ruolo in Shang Chi and the Legend of the Ten Rings di Destin Daniel Cretton e al fianco di Simu Liu, ma da allora non abbiamo purtroppo avuto alcuna conferma circa l'effettiva partecipazione dell'attrice al film Marvel Cinematic Universe.

Tuttavia, in modo del tutto casuale, Michelle Yeoh ha recentemente pubblicato una nuova foto sul suo profilo Instagram personale, mostrando il suo arriva a Sidney e la quarantena obbligata di 15 giorni tra due tamponi obbligatori e tute le misure precauzionali previste in loco. Ha anche spiegato come "abbia calmato i nervi con una fantastica cena", aggiungendo che le mancano ancora 4 giorni prima di poter uscire dall'isolamento, probabilmente per lavorare.


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MEGA MAN, UN FILM LIVE-ACTION PUÒ FUNZIONARE? SCOPRIAMOLO INSIEME

Un film live-action tratto dal videogioco Mega Man della Capcom è stato inizialmente annunciato due anni fa, ma da allora sono poche le notizie trapelate sul progetto, che sappiamo è in fase di sviluppo e di cui sembra arriveranno presto "importanti novità", o almeno è quello che speriamo un po' tutti.

Particolarità di Mega Man è comunque questa sua lunga storia all'interno del mondo videoludico, in cui ha cambiato più volte look mantenendo comunque intatto il suo spirito di genere. E allora è interessante provare a capire come potrebbe presentarsi il protagonisti in versione live-action e soprattutto quale storia verrà adattata sul grande schermo.

Per il look, si potrebbe puntare su qualcosa di classico e retrò, guardando al Mega Man originale, o anche a qualcosa di estremamente futuristico e più "cinematografico" lasciandosi ispirare da Mega Man X. Si potrebbero anche sperimentare i look originali di Battle Network o Space Force, ma questi sono titoli troppo recenti e già deviano dai disegni più iconici del personaggio.

Tenendo però in considerazione gli ultimi commenti usciti sul film dallo sceneggiatore e dai produttori, è lecito pensare che il live-action sarà basato sull'originale Blue Bomber, tanto per il look quanto per la storia, che ricordiamo segue la vicenda di due scienziati, Dr. Light e Dr. Wily, intenti a creare dei robot antropomorfi e molto simili agli umani. Wily si rivela cattivo e la prima creazione dei due, Rock, diventa Mega Men per fermare i suoi piani malvagi di conquista del mondo.

Una storia che necessita di alcune modifiche prima di arrivare sul grande schermo, ma per un live-action è un'ottimo punto d'inizio da "tagliuzzare" in vista di un possibile franchising, che potrebbe funzionare anche sulla lunga distanza cambiando e reinventandosi proprio come ha fatto lungo tutti questi anni Mega Man.

Lo sceneggiatore Mattson Tomlin si sta occupando dello script, e a quanto pare sono in arrivo delle importanti novità sul progetto tratto dal videogioco Capcom.

"Ci siamo divertiti molto a lavorare con Mattson per Project Poe che lo abbiamo invitato ad aiutarci con Mega Man" ha dichiarato il co-regista Ariel Shulman durante il panel del Comic-Con Home dedicato a Project Power. "Ne siamo super entusiasti. Credo che a breve arriveranno delle grandi novità. Ora non posso dire molto, ma è un progetto a cui teniamo molto e ne siamo entusiasti."

Rivelando che Mega Man è stato il primo videogioco a cui abbia mai giocato su Nintendo, Schulman ha aggiunto: "Mi piacciono gli eroi underdog. Siamo entrambi profondamente affascinati dalla robotica e il futuro dell'automazione, nel bene e nel male. Penso che unire queste due cose in uno dei nostri videogiochi storici preferiti sia la sfida definitiva".


UNA NOTTE DA LEONI, QUELLA VOLTA CHE LA POLIZIA IRRUPPE SUL SET A CAUSA DI KEN JEONG

Una notte da Leoni di Todd Phillips è ancora oggi considerata una delle commedia americane più divertenti e dissacranti degli anni '10, e in una recente intervista che il produttore del film, Scott Budnick, ha ricordato un divertente evento avvenuto sul set durante le riprese della commedia.

In sostanza, mentre Phillips, la crew e il cast di Una notte da Leoni stavano girando la scena in cui Mr. Chow (Ken Jeong) esce nudo dal bagagliaio della macchina, aggredendo il trio di protagonisti, qualcuno chiamò la polizia di Las Vegas, che irruppe sul set spaventando e sorprendendo un po' tutti. Ricorda Budnick:

"Eravamo in questo lotto completamente vuoto poco fuori Mandalay Bay [un hotel di Las Vegas], facevano probabilmente 110 gradi... faceva così tremendamente caldo e Ken Jeong doveva saltare fuori nudo da questo veicolo per 20 e 30 volte, così da assicurarci di avere la riprese migliore. È stato selvaggio, ma ricordo anche che, dato che non poteva essere nudo, qualcuno chiamò la polizia. Perché le persone che si trovavano a Mandalay Bay e negli altri Hotel circostanti continuavano a vedere questo uomo nudo saltare fuori dal bagagliaio della macchina, e spaventati chiamavano in continuazione gli sbirri. Fu una giornata davvero fuori di testa, miserabile e al contempo tra i più divertenti di quell'esperienza, forse di sempre, almeno durante la lavorazione di un film".

E il produttore ricorda anche come e quando Ken gli propose di girare quella scena completamente nudo: "Inizialmente doveva farla con i pantaloni. Poi mi fa 'pensi che possa essere più divertente se la facessi completamente nudo?'. I miei occhi si spalancarono e dissi 'fammi parlare con Todd Phillips'. Todd mi disse solo 'diavolo sì, fatelo!'".


MATRIX 4, IL FILM CON KEANU REEVES INCENTRATO SUI VIAGGI NEL TEMPO? ECCO LA NUOVA TEORIA

Dopo la delusione di Matrix Reloaded e Revolution, i fan sperano ardentemente che Matrix 4 di Lana Wachowski riesca a risollevare le sorti di un franchise qualitativamente traballante ma comunque molto amato, e con l'uscita posticipata di un anno a causa della Pandemia le possibilità di miglioramento sono davvero elevate.

Di dettagli concreti sulla trama del nuovo capitolo della saga fantascientifica con Keanu Reeves non ce ne sono, purtroppo, e non sono nemmeno stati confermati i ruoli delle new entry nel cast, da Jonathan Groff a Yahyah Abdul-Mateen II, anche se per quest'ultimo è fortemente ipotizzata la parte di Morpheus, probabilmente più giovane, motivo che potrebbe aprire a una storia dedicata ai viaggi nel tempo.

Stando allora a una nuova teoria condivisa dai ragazzi di Screen Rant, il racconto di Matrix 4 potrebbe focalizzarsi su Neo e Trinity che scoprono come viaggiare nel tempo all'interno della stessa Matrix, potendo così teoricamente visitare una versione precedente di questa realtà virtuale artificiale, portandoli a incontrare anche un giovane Morpheus in una linea temporale alternativa. La teoria aggiunge anche che questo "viaggio nel tempo" potrebbe essere uno stratagemma delle macchine ideato per spingere Neo a cambiare involontariamente il corso della storia, così da vincere la loro battaglia contro l'umanità in modo molto più semplice e rapido, questo finché Neo non capirà il gioco dell'avversario e tenterà di fermarlo.


CAPONE, IL FILM CON TOM HARDY PRONTO A SBARCARE SU AMAZON PRIME VIDEO: ECCO QUANDO

Dopo essere uscito in video on demand in territorio americano grazie alla Vertical Entertainment, il divisivo Capone di Josh Trank con protagonista Tom Hardy è finalmente pronto ad arrivare anche in Italia grazie ad Amazon Prime Video, che ha recentemente annunciato la data d'uscita ufficiale del film sulla piattaforma streaming.

Spietato uomo d'affari e contrabbandiere che ha dominato Chicago con il suo pugno di ferro, Al "Fonzo" Capone è stato il più famigerato e temuto gangster d'America. All'età di 47 anni, in seguito a un decennio passato in prigione, la demenza distrugge la mente di Capone e il passato diventa presente in un vortice di memorie che fondono la sua violenta vita d'origine con la sua vita attuale.

Tra gli attori che hanno interpretato il famoso gangster in passato troviamo Paul Muni (Scarface - Lo Sfregiato), Rod Steiger (Al Capone), Neville Brand (F.B.I contro Al Capone), Jason Robards (Strage di San Valentino), Ben Gazzara (Quella sporca ultima notte), Stephen Graham (Boardwalk Empire), e infine Robert DeNiro (Gli Intoccabili) con la sua celebre frase "Sei solo chiacchiere e distintivo".

Fanno parte del cast del film anche Linda Cardellini nei i panni della moglie di Capone, Matt Dillon nel ruolo del suo amico Johnny, Kyle MacLachlan nei panni del suo dottor Karlock e Kathrine Narducci come sua sorella Rosie.


NEW MUTANTS NON HA PROPRIO TREGUA: IL FILM MARVEL RINVIATO ANCORA A CAUSA DI TENET?

I 20th Century Studios, ora di proprietà della Disney, probabilmente si sono resi conto che la data di uscita di New Mutants, fissata per il 28 agosto prossimo, potrebbe davvero essere fin troppo utopistica.

Ancora una volta il film horror della Marvel rischia un rinvio, dato che recentemente 20th Century Studios Taiwan ha prima promosso il film con la data del 28 agosto, e successivamente ha rimosso quella data di uscita per sostituirla con la dicitura "Prossimamente".

La scorsa settimana durante il San Diego Comic-Con Home, il team di The New Mutants ha ribadito che il cinecomic sarebbe uscito coraggiosamente il 28 agosto, nonostante il panel sia stato trasmesso praticamente in contemporanea con l'annuncio della Disney del rinvio di Mulan, che ha perso la data di uscita del 21 agosto, solo una settimana prima del cinecomic spin-off degli X-Men. Sono in molti a credere che il film non riuscirà a rispettare la data del 28 del prossimo mese, e se il rinvio di Mulan poteva fornire un primo indizio, questo nuovo post potrebbe essere la definitiva prova.

Inoltre, come si legge anche nel post, a rendere ancora più dubbia l'uscita di New Mutants per fine agosto è la concomitanza con l'uscita di Tenet, a sua volta previsto per il 26 agosto nei mercati internazionali e per il 3 settembre negli Stati Uniti: una battaglia con Christopher Nolan al box office non era raccomandabile per nessun film anche prima che il mercato cinematografico venisse messo a repentaglio da una pandemia, e a maggior ragione lanciare New Mutants per farlo competere con il blockbuster della Warner Bros. sarebbe una pessima strategia.



Edited by Triplethor - 30/7/2020, 22:20
 
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VENERDÌ

31/07/2020



LADY MACBETH – CHANNING TATUM PRODURRÀ UN MUSICAL YA PER AMAZON

Dopo il delizioso Anna and the Apocalypse, John McPhail dirigerà un altro musical questa volta incentrato ispirato sulla figura di Lady Macbeth, il personaggio ideato da William Shakespeare.

Modellata sulla regina Gruoch di Scozia, nella tragedia Lady Macbeth è raffigurata come una donna calcolatrice che spinge il marito a ottenere la corona con ogni mezzo.

Scritto da S.J. Inwards il musical, secondo le fonti di THR, è incentrato su un’adolescente alle prese con la propria moralità mentre affronta le terribili conseguenze della sua ambizione.

Sviluppato da Amazon Studios, il film si aggiunge alla lista di adattamenti ispirati alle opere di Shakespeare destinati ad un pubblico giovanile. Da 10 cose che odio di te a O come Otello, senza dimenticare Get Over it, She’s the Man e Romeo + Juliet.

Alla produzione Scooter Braun, Scott Manson e James Shin con la loro SB Projects. Channing Tatum, Reid Carolin, Peter Kiernan e Michael Parets per la Free Association.


THE NEW MUTANTS – LA NUOVA SINOSSI AGGIUNGE MAGGIORI DETTAGLI

Il sito ufficiale di The New Mutants ha pubblicato la nuova sinossi del film, che offre maggiori dettagli sul cinecomic di Josh Boone.

Come potrete leggere qui di seguito, il testo cita anche Colosso, fratello maggiore di Magik (Anya Taylor-Joy).

In questo terrificante film ricco d’azione, basato sulla serie a fumetti della MARVEL, cinque giovani con abilità speciali vengono portati in un istituto segreto per sottoporsi a trattamenti che, stando a quanto gli è stato detto, li cureranno dai pericoli dei loro poteri. Nel gruppo ci sono Danielle Moonstar alias Mirage (Blu Hunt), che crea illusioni dalle paure degli altri; Rahne Sinclair (Maisie Williams), che si trasforma nel licantropo Wolfsbane; Sam Guthrie (Charlie Heaton), che – in quanto Cannonball – può volare a velocità jet protetto da un campo di forza; Roberto da Costa alias Sunspot (Henry Zaga), che assorbe e incanala il potere solare; e Illyana Rasputin alias Magik (Anya Taylor-Joy).

Sorella minore di Colosso, Magik può evocare un’armatura quando desidera, e brandisce una Spada dell’Anima che amplifica le sue numerose abilità psichiche e sovrumane. Invitati dalla Dr.ssa Cecilia Reyes (Alice Braga) per condividere le loro storie su quando i loro poteri si sono manifestati, i cinque “pazienti” capiscono di trovarsi in una classe di persone chiamate “mutanti”, che sono stati storicamente marginalizzati e temuti. Mentre rivivono le storie delle loro origini, i loro ricordi sembrano trasformarsi in terribili realtà.

Presto, mettono in discussione cosa sia reale e cosa non lo sia, e diventa chiaro che l’istituzione non è ciò che sembra. Ora la domanda è: perché sono tenuti prigionieri? E chi è che sta cercando di distruggerli? La tensione e l’orrore crescono in questo spaventoso ottovolante diretto da Josh Boone, che lo ha scritto con Knate Lee.


Vi ricordo che, paradossalmente, i rinvii della Disney non hanno toccato The New Mutants, quindi il film potrebbe essere uno dei pochi cinecomic che vedremo quest’anno: arriverà il 28 agosto negli Stati Uniti, mentre l’uscita italiana non è ancora nota.

Vi terremo aggiornati.


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LA STORIA D’AMORE TRA SAMMY DAVIS JR. E KIM NOVAK AL CENTRO DI UN NUOVO BIOPIC

La storia d’amore tra Sammy Davis Jr. e Kim Novak sarà al centro di un film diretto da Janet Mock, regista e produttore esecutivo delle serie Hollywood e Pose. A interpretare Davis ci sarà Jeremy Pope, una delle star di Hollywood, la serie creata da Ryan Murphy per Netflix. Mock riscriverà la sceneggiatura insieme a Matthew Fantaci. A produrre ci sarà Jonathan Glickman, anche produttore di Respect, biopic di Aretha Franklin. Le riprese dovrebbero svolgersi a Los Angeles in autunno. Attualmente si sta cercando l’attrice che interpreterà Kim Novak.

In arrivo c’è anche un biopic di Sammy Davis Jr. scritto da Charles Murray, produttore esecutivo e sceneggiatore di Sons of Anarchy e Luke Cage, e prodotto da Lionel Richie.

La relazione tra Sammy Davis Jr. e Kim Novak è passata alla storia di Hollywood. Una love story interraziale a fine anni ’50, in un’epoca in cui questo tipo di rapporto era ancora considerato illegale in diversi stati. I due iniziarono a frequentarsi nel 1957. All’epoca, Kim Novak era sotto contratto con la Columbia Pictures di Harry Cohn, ma si sentiva sfruttata ed era estremamente sottopagata. Davis invece venne criticato dagli attivisti per i diritti civili dei neri, che consideravano poco saggio esporsi in questa maniera. Si dice che Cohn sia arrivato persino ad assumere il gangster John Roselli per convincere Davis a lasciare Novak. Il cantante chiese la protezione del boss Sam Giancana, che però gli disse che poteva proteggerlo a Chicago e Las Vegas, ma non in California. Per evitare il peggio, Davis dovette accettare di sposare la ballerina afro-americana Loray White nel 1958. Davis e Novak si lasciarono poco dopo, e, a metà anni ’60, l’attrice mollò Hollywood per fare la pittrice a Big Sur.

Il matrimonio tra Sammy Davis Jr. e Loray White durò solo un anno. Nel 1960, il cantante sposò l’attrice svedese May Britt, da cui ebbe tre figli. I due rimasero sposati per otto anni, ma anche questo rapporto scatenò reazioni molto forti. Tracey Davis, figlia della coppia, rivelò nel 2014 che John Kennedy vietò a Davis di esibirsi all’inaugurazione della sua presidenza proprio per questo.


Rooney Mara e Joaquin Phoenix produttori di un documentario sulle malattie trasmesse dagli animali

Rooney Mara e Joaquin Phoenix saranno entrambi produttori esecutivi di un nuovo documentario intitolato The End of Medicine e incentrato sulle zoonosi, ovvero sulle malattie trasmesse all’uomo dagli animali.
La produzione del documentario ha avuto inizio a ottobre 2019, ben prima dello scoppio dell’emergenza Coronavirus, e contiene interviste ai migliori scienziati al mondo secondo cui la pandemia che stiamo affrontando era inevitabile e che rappresenta “solo l’inizio“.

“Speriamo che The End of Medicine faccia aprire gli occhi e inviti all’azione facendo cambiare le nostre abitudini” hanno commentato i due attori. “La scienza è inconfutabile. Gli allevamenti intensivi continueranno a farci ammalare se non cambiamo radicalmente le nostre abitudini di consumo“.

“Stiamo tutti diventando sempre più coscienti della minaccia rappresentata dalle zoonosi” ha commentato il regista del documentario Alex Lockwood. “Purtroppo i nostri governi e la stampa si focalizzano principalmente sulla cura più che sulla prevenzione. Con questo documentario speriamo di gettare luce su quanto la distruzione ambientale e gli allevamenti intensivi contribuiscano alla propagazione di queste minacce. Speriamo anche di dare risalto a quanto problemi di ingiustizia razziale e le malattie siano intrinsecamente collegate“.

La produzione terminerà entro la fine del 2020, perciò il documentario prodotto da Rooney Mara e Joaquin Phoenix dovrebbe essere disponibile nel corso del 2021.


Justice League Mortal di George Miller aveva “il miglior costume di Superman” mai visto al cinema secondo Jay Baruchel

L’attore canadese Jay Baruchel doveva interpretare il villain Maxwell Lord in uno dei più discussi cinecomic mai entrati in produzione, Justice League Mortal di George Miller.
Il film, col passare del tempo, è diventato argomento di narrazioni leggendarie da parte di chi doveva prenderne parte, dichiarazioni che non hanno fatto altro che alimentare la curiosità sul come sarebbe potuto finire per essere un cinecomic DC diretto dal geniale regista della saga di Mad Max, George Miller appunto.

In un’intervista col Toronto Sun, Jay Baruchel ha spiegato che Justice League Mortal ci avrebbe regalato il costume di Superman “più fico” fra quelli visti sul grande schermo.

Ecco la dichiarazione dell’attore:

Era la cosa più tosta al mondo. C’era questo film che stavamo per girare. Avevano realizzato i costumi, una caterva di concept art, design, previsualizzazioni. Roba davvero grossa. La sceneggiatura era sensazionale. È davvero una disgrazia che non sia stato fatto. È ancora la mia iterazione preferita per quel che riguarda i costumi di Superman, il Batman di Armie Hammer ci avrebbe regalato una rilettura molto dura del personaggio, così come la stessa Wonder Woman.

In tema Superman, qualche giorno fa abbiamo potuto vedere un nuovo assaggio della Snyder Cut di Justice League in cui Kal-el indossa il ben noto costume nero .

Quanto al personaggio di Maxwell Lord potremo trovarlo, interpretato da Pedro Pascal, in Wonder Woman 1984, il cinecomic di Patty Jenkins con Gal Gadot.

Anni fa, Armie Hammer si era detto sollevato dal fatto che Justice League Mortal non fosse entrato in produzione spiegando:

Per molto tempo ho pensato “Che grande film sarebbe stato”. Ma a 31 anni, dopo averne passate parecchie da quando ne ho 19, oggi forse direi [di Batman] “Chi è quel ricco e problematico ragazzino che vuole giocare mascherandosi?” Un tempo mi innervosiva il fatto che quel progetto non si fosse poi concretizzato. Ma tutto, alla fine, va come deve andare. Devo ancora imparare tanto, per me è una sfida continua. Se avessi avuto quel genere di successo, forse avrei pensato di aver già capito tutto. Ma so che, in ogni caso, non sarebbe stata una grande performance. Quindi mi sento sollevato!


Tenet: il nuovo spot italiano preannuncia che manca meno di un mese all’uscita

La Warner Bros. Italia ha diffuso un nuovo spot televisivo in italiano di Tenet, l’atteso film di Christopher Nolan che approderà nei nostri cinema e in quelli di circa 70 paesi mercoledì 26 agosto.
Potete ammirarlo qui di seguito:

https://twitter.com/i/status/1289138743492763651

Tenet: i dettagli e la sinossi
John David Washington è il nuovo protagonista dell’originale sci-fi d’azione di Christopher Nolan, “Tenet”.

Armato solo di una parola – Tenet – e in lotta per la sopravvivenza di tutto il mondo, il protagonista è coinvolto in una missione attraverso il crepuscolare mondo dello spionaggio internazionale, che si svolgerà al di là del tempo reale. Non un viaggio nel tempo. Ma inversione.


Il cast di Tenet include Robert Pattinson, Elizabeth Debicki, Dimple Kapadia, Aaron Taylor-Johnson, Clémence Poésy, con Michael Caine e Kenneth Branagh.

Tenet è stato scritto e diretto da Nolan ed è stato realizzato con un mix di IMAX® e pellicola in 70mm. Emma Thomas e Nolan sono produttori con Thomas Hayslip in veste di produttore esecutivo.

La squadra creativa che ha lavorato dietro le quinte comprende il direttore della fotografia Hoyte van Hoytema, lo scenografo Nathan Crowley, la montatrice Jennifer Lame, il costumista Jeffrey Kurland, il supervisore degli effetti visivi Andrew Jackson e il supervisore degli effetti speciali Scott Fisher. La colonna sonora è opera del compositore Ludwig Göransson. Girato in sette nazioni differenti, il film verrà distribuito al cinema dalla Warner Bros. Pictures in Italia il 26 agosto.


Amy Adams protagonista dell’adattamento di “Nightbitch”

La Annapurna Pictures ha acquistato i diritti di sfruttamento di Nightbitch, il romanzo di Rachel Yoder, che avrà per protagonista Amy Adams.
Yoder scriverà la sceneggiatura e sarà produttrice esecutiva assieme a Megan Ellison, Sue Naegle and Sammy Scher della Annapurna, mentre Adams e Stacy O’Neil produrranno con la loro Bond Group Entertainment.

Nightbitch esplora la vita di una madre attraverso il filtro di una commedia nera. La storia segue un’ex-artista che va in maternità dopo la nascita di suo figlio e inizia a temere di essere in procinto di trasformarsi… in un cane.

L’adattamento cinematografico segna la quinta collaborazione tra la Annapurna Pictures e Adams, che in passato hanno collaborato a The Master, American Hustle L’apparenza inganna, Lei e Vice.

Il libro di Yoder sarà pubblicato dalla Doubleday nel corso dell’estate 2021. Rivedremo l’attrice in La donna alla finestra, il nuovo film di Joe Wright tornato alla regia dopo L’ora più buia con un cast d’eccezione.

Scritto da Tracy Letts, il film è basato sul romanzo omonimo di A.J. Finn che ha debuttato in vetta alla classifica dei bestseller del New York Times e rimane uno dei titoli di narrativa per adulti più venduti dell’anno.




Il Corvo è morto con Brandon Lee secondo Ernie Hudson, un reboot non avrebbe senso

Hollywood sta cercando da anni e anni di riportare sul grande schermo Il Corvo, il fumetto di James O’Barr pubblicato per la prima volta tra il 1988 e il 1989, portato in sala col film diretto da Alex Proyas e interpretato dal Brandon Lee, che ha poi dato origine a una serie di quel decisamente meno popolari e riusciti come Il Corvo 2 – La città degli angeli (1996), Il Corvo – Salvation (2000) e Il Corvo – Preghiera maledetta (2005).
Le ultime informazioni in materia risalgono alla fine di gennaio, a poco prima che il mondo intero chiudesse per lockdown, quando sembrava che il progetto fosse pronto a resuscitare un’altra volta, dopo l’abbandono del regista, Corin Hardy (The Hallow, The Nun – La Vocazione del Male) e del protagonista annunciato Jason Momoa.

CB.com ha avuto modo di parlare con Ernie Hudson, il ben noto Winston Zeddemore di Ghostbusters, e durante la chiacchierata l’attore, che ha anche interpretato il sergente Albrecht ne Il Corvo ha detto che, secondo lui, si tratta di una storia morta insieme al suo protagonista, Brandon Lee:

James O’Barr è un amico e ha creato questa storia come una graphic novel […] Conoscevo Brandon da prima che il film venisse fatto, abbiamo avuto un po’ di problemi nel mettere insieme tutto, ma quando Brandon è morto ogni cosa è diventata così complicata che è difficile da spiegare a parole. Ho fatto svariati film d’azione e nessuno si è mai fatto male. Voglio dire, è praticamente impossibile che qualcuno s’infortuni, o per lo meno era quello che pensavo nella mia testa. Ma poi è successa la tragedia. È stato splendido far parte di quella pellicola, Alex Proyas, che l’ha diretto, è stato un regista meraviglioso che si è assicurato in ogni modo affinché il film venisse fuori al meglio. Ma per me era tutto finito.

Per carità, magari ci potranno anche essere degli altri corvi o simili, ma non è come con Ghostbusters in cui trovo naturale un ragionamento stile “Oh, sì, puoi averne quanti ne vuoi”. Per me Brandon era Il Corvo e, per quel che mi riguarda, una volta che lui è morto e siamo riusciti a finire comunque la pellicola, per me è diventato un caso chiuso. So che ne hanno fatti degli altri, ma non ho mai voluto vederli. Era Brandon Il Corvo e non posso pensarla in maniera differente. Ora magari i fan hanno un’idea opposta e lo studio anche perché potrebbe diventare un franchise valido, ma per me resta qualcosa di estremamente specifico.


Joseph Kosinski sul fan service, parla il regista di Top Gun: Maverick

Durante il panel Comic Con@Home “Directors on Directing”, condotto da Collider che ha visto la partecipazione di Robert Rodriguez, Colin Trevorrow e Joseph Kosinski, si è parlato – tra le altre cose – anche di fan service.
A esporsi in tal senso è stato Kosinski, regista di Top Gun: Maverick, che sull’idea di produrre qualcosa con il solo intento di soddisfare i fan ha spiegato:

Devi raccontare la tua storia. L’idea del fan service è allettante e spinosa, perché sembra di vincere facile, ma alla fine devi capire se ha senso ai fini della storia che vuoi raccontare. Se si fa questo ragionamento allora credo che si possa fare la scelta giusta.

Ricordiamo che sul concetto di fan service si sono esposti l’anno scorso gli sceneggiatori di Avengers: Endgame, che avevano spiegato:

Questi film non esisterebbero senza i fan, perciò un film realizzato per frustrarli sarebbe una mossa suicida. La gente definisce ‘fan service’ un omaggio a una nicchia di appassionati, ma abbiamo visto tutti i numeri che fanno questi film. I fan sono la maggioranza, perciò quello che facciamo non è altro che un omaggio alle storie che abbiamo già raccontato. Non è che mettiamo citazioni a cose che solo tre persone possono notare, si tratta di fare dei collegamenti o raccogliere qualcosa di già seminato prima.

Quanto a Top Gun: Maverick, il regista ha parlato anche delle cineprese rivoluzionarie impiegate durante le riprese:

La cosa che trovo più elettrizzante è la tecnologia che permette di girare i film in modo più pratico e fisico. Per Top Gun abbiamo lavorato con la Sony per sviluppare una cinepresa di qualità IMAX grande così [fa un gesto per indicarne la grandezza], e profonda appena 5 cm. Perciò siamo riusciti a montarne sei nella cabina di pilotaggio e quattro al di fuori degli aerei.

Il regista ha spiegato di aver girato “un film vecchia scuola con le tecnologie moderne”. Il risultato lo vedremo l’anno prossimo.


La Bambola Assassina: il regista del reboot vorrebbe realizzare un sequel

Lo scorsa anno è approdato nelle sale La Bambola Assassina, reboot dell’iconico franchise horror. Al box office mondiale ha incassato 45 milioni di dollari su un budget di 10, e anche per questo in molti si sarebbero aspettati un sequel del progetto.
Proprio in tal senso il regista Lars Klevberg, parlando con Bloody Disgusting, ha rivelato che anche a lui piacerebbe espandere la mitologia del suo film realizzando un sequel:

Sarebbe fantastico far tornare la troupe e gli attori per un altro [film], ma la MGM dovrebbe mettere insieme le cose e farlo. È tutto lì.

Ricordiamo che il prossimo anno debutterà su Syfy Chucky, show televisivo che sarà incentrato sulle vicende di una cittadina che piomba nel caos quando una bambola vintage compare in un mercatino. Segue una serie di terribili omicidi, che minaccia di esporre gli oscuri segreti della cittadina. Nemici e alleati del passato di Chucky cercano di svelare la verità (qui potete vedere il primo teaser trailer).

La Bambola Assassina: l’evoluzione di Chucky in un nuovo video animato

Questa la sinossi ufficiale:

Karen (Aubrey Plaza), una mamma single, regala a suo figlio Andy (Gabriel Bateman) una bambola “Buddi” per il suo compleanno, ignara della sua natura sinistra.

Nel remake, la bambola sarà un giocattolo difettoso dotato di intelligenza artificiale priva di limiti sia nell’imparare che nell’usare violenza.

Diretto da Lars Klevberg (Polaroid), il film vede nel cast anche Beatrice Kitsos, Ty Consiglio, Carlease Burke e Mark Hamill.

Scritto da Tyler Burton Smith e prodotto da David Katzenberg e Seth Grahame-Smith, il film è uscito il 19 giugno 2019 in Italia.


Mission: Impossible 7, la produzione vuole far saltare in aria un vero ponte in Polonia

Quando parliamo di Tom Cruise e dei suoi Mission: Impossible ci siamo abituati, col passare degli anni, a parlare dei folli stunt del suo protagonista.
Ma il settimo appuntamento con la saga che, dopo la lunga pausa dovuta all’emergenza sanitaria, è tornato in moto per il momento in Inghilterra, promette già faville in ambito di spettacolarità distruttiva: la produzione sarebbe difatti intenzionata a far saltare in aria un vero ponte in Polonia o, per lo meno, parte di esso.

Stando a quanto emerso online, lo studio avrebbe fatto richiesta al governo polacco dei permessi necessari alla distruzione, parziale, del ponte Pilchowicki cosa che ha però portato i residenti dell’area ad esprimere la loro opposizione in merito. Il ponte situato nei paraggi della città di Pilchowice è stato costruito nel 1909 ma, a causa del suo deterioramento, non viene più impiegato. Motivo per cui, stando al Ministero della Cultura, non avrebbe i presupposti normativi per essere considerato un monumento.

Il vice ministro del dicastero citato Pawel Lewandowski spiega:

Non mi concentrerei sul fatto che il ponte Pilchowicki sia un monumento. È in rovina e non ha valore. Non tutte le vecchie costruzioni sono necessariamente dei monumenti. La legge afferma in maniera chiara che si tratta di monumenro se ha un valore sociale, artistico o scientifico. Nell’arte e nella cultura è un valore che emerge solo nel momento in cui c’è una relazione fra la gente e un oggetto culturale. Ma se questo qualcosa non viene più impiegato e non rientra nelle disponibilità delle persone non ha un valore del genere. Ergo non si tratta di un monumento. Inoltre, solo una piccola porzione del ponte verrà distrutta durante le riprese.

Lewandowski è anche convinto che Mission: Impossible 7 potrebbe avere un impatto positivo tanto sulla promozione della Polonia e lo stesso ponte potrebbe beneficiare del suo “sacrificio” ed essere sottoposto a operazioni di restauro proprio grazie ai soldi incassati grazie al blockbuster con Tom Cruise.

In Mission: Impossible 7 e 8 ritroveremo, oltre a Tom Cruise, anche Rebecca Ferguson, Hayley Atwell, Pom Klementieff, Vanessa Kirby e Shea Whigham. Esai Morales sarà l’antagonista.

Christopher McQuarrie scriverà e dirigerà i due film (il terzo e il quarto da lui scritti e diretti). Continua poi la partnership con la Skydance di David Ellison, che co-produrrà le pellicole. La Paramount Pictures si occuperà della co-produzione e della distribuzione.

Il settimo episodio arriverà nelle sale americane il 19 novembre del 2021, mentre l’ottavo arriverà il 4 novembre del 2022.


Thor: due personaggi Marvel potrebbero sostituirlo nella Fase 4

Il Thor di Chris Hemsworth è sempre stato una presenza affascinante all’interno del MCU, anche se solo in Thor: Ragnarok di Taika Waititi abbiamo visto il personaggio brillare grazie ad una narrativa totalmente inedita per il Dio del Tuono. Waititi ha intuito quanto Hemsworth sia un attore incredibilmente divertente, mettendo il suo personaggio al centro di una vera e propria commedia. Il regista ha quindi dato nuova vita all’eroe, spianando la strada al popolarissimo Bro Thor che abbiamo poi visto in Avengers: Endgame.

La prossima apparizione cinematografica del Dio del Tuono sarà nell’annunciato Thor: Love and Thunder, che arriverà al cinema nel 2022. Al momento, tutte le informazioni sul film indicano che Thor avrà un ruolo di supporto rispetto al personaggio di Jane Foster interpretato da Natalie Portman: il film, infatti, adatterà un recente arco dei fumetti (“The Mighty Thor”) e vedrà Foster raccogliere l’eredità del suo innamorato ed impugnare il Mjolnir. Quale sarà, quindi, il destino del figlio di Odino?

Grazie ai fumetti, sappiamo che Thor scende a patti con la perdita del suo mantello e del suo titolo. Pur essendo noto come il figlio di Odino, l’eroe sceglie di vagare per la galassia, apparentemente senza una meta precisa. Esistono buone probabilità che ciò accade anche nel MCU: la cosa, infatti, potrebbe lasciare una porta aperta ad Hemsworth per un potenziale ritorno nei panni del personaggio. Nel frattempo, la nuova Thor femmina, ossia Jane Foster, potrebbe apparire in più di un film dell’universo condiviso: diverse voci, infatti, la vorrebbero anche in Captain Marvel 2.


Eppure, Jane Foster potrebbe non essere l’unico successore di Thor. Uno dei personaggi dei fumetti preferito dai fan, ossia Beta Ray Bill, è già stato anticipato nel MCU, precisamente in Thor: Ragnarok, e da tempo si vocifera che il personaggio possa apparire nella quarta avventura dedicata al Dio del Tuono. Se ciò dovesse accadere, potremmo assistere di nuovo ad un passaggio di mantello, poiché nei fumetti Bill si è più volte dimostrato degno dell’eredità di Thor. Per ora si tratta di una mera speculazione: speriamo che non appena comincino le riprese, le prime immagini dal set saranno in grado di fornirci maggiori dettagli in tal senso.

Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 11 febbraio 2022.

Taika Waititi tornerà alla regia di un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.


In streaming ci sono cinque film di culto che compiono trent'anni...

Abbiamo scelto tra i film in streaming alcune "perle nascoste" uscite nel 1990. Buona visione!

In streaming ci sono cinque film di culto che compiono trent'anni...

I cinque film in streaming che abbiamo scelto tra quelli usciti nel 1990 rappresentano le perle nascoste di una grande annata di cinema. Sarebbe stato fin troppo facile inserire in questa piccola classifica titoli più famosi: basta pensare che a vincere l’Oscar quell’anno fu Balla coi lupi, esordio alla regia di Kevin Costner che a quel tempo resuscitò le sorti del western e sbaragliò la concorrenza di due lungometraggi celebrati quali Ghost di Jerry Zucker ma soprattutto Quei bravi ragazzi di Martin Scorsese, uno dei capolavori del cineasta italoamericano. Trent’anni fa Tim Burton realizzò l’indimenticabile Edward mani di forbice, mentre Robert De Niro e Robin Williams ci regalarono duetti indimenticabili in Risvegli di Penny Marshall. Con Il tè nel deserto Bernardo Bertolucci diresse uno dei suoi film maggiormente affascinanti ed enigmatici, splendidamente interpretato da Debra Winger e John Malkovich. Vi bastano questi titoli per comprendere quando sia stato prezioso per il cinema il 1990? Eccovene altri cinque che lo renderanno ancora più prezioso.

Cinque film di culto usciti nel 1990
L’agenda nascosta
Crocevia della morte
Cuore selvaggio
Darkman
Rischiose abiutdini


L’agenda nascosta


Il film più politico della carriera di Ken Loach si dipana come un thriller dove la tensione civile si fonde magnificamente con lo studio di caratteri. Presentato in concorso al festival di Cannes L’agenda nascosta vinse il Premio della Giuria. Si tratta di un film che ha il coraggio di denunciare una delle pagine più buie della storia britannica adoperando l’arma del genere. Merito della riuscita dell’operazione va anche al trio di protagonisti composto da Frances McDormand (Fargo), Brian Cox (Manhunter) e Brad Dourif (Qualcuno volò sul nido del cuculo). Un film assolutamente da riscoprire. Disponibile su Chili, Apple Itunes

Crocevia della morte

Sfortunato al botteghino, Crocevia della morte è invece uno dei film maggiormente compiuti di Joel e Ethan Coen. La straordinaria scena iniziale di un cappello che vola via tra gli alberi della foresta ci introduce magnificamente a un gangster-movie stilizzato ed elegante, pieno di scene di culto: su tutte quella dell’esecuzione del viscido personaggio interpretato da John Turturro. Un omaggio al genere messo in scena con una precisione entomologica, perfettamente interpretato da Gabriel Byrne, Albert Finney e Marcia Gay Harden. Denso e malinconico. Disponibile su Rakuten TV, Chili, Google Play.


Cuore selvaggio


Premiato con la Palma d’Oro a Cannes, il road movie diretto da David Lynch è uno dei film più visionari e romantici di quel decennio. La storia d’amore e crimine tra Sailor e Lula viene messa in scena dal regista con una libertà espressiva inusitata, capace di regalare al pubblico momenti assolutamente kitsch e immediatamente dopo cinema emotivamente potente. Nicolas Cage e Laura Dern sono perfetti nel ruolo dei due amanti protagonisti, accompagnati nel loro viaggio infernale da Willem Dafoe, Isabella rossellini e una Diane Ladd malefica e irresistibile. Cuore selvaggio è un cult-movie difficilmente arrivabile. Disponibile su Chili, Google Play, Apple Itunes.

Darkman

Prima dello Spider-Man con Tobey Maguire Sam Raimi aveva applicato il suo stile funambolico all’idea di supereroe in questo piccolo grande gioiello di cinema fantastico. Darkman flirta con il cinecomic almeno quanto lo fa con l’horror, creando un ibrido irresistibile di trovate cinematografiche ma anche di profondità psicologica. Il monologo finale, con l'apparizione di una figura fondamentale nel cinema di Raimi, rendono questo suo esperimento impazzito uno dei titoli più rilevanti della carriera. Con un Liam Neeson in versione pre-vendicatore alla Taken e l’amica Frances McDormand. Genio puro. Disponibile su Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple Itunes.

Rischiose abitudini

Reduce dal grande successo de Le relazioni pericolose Stephen Frears scelse di adattare per il cinema uno dei romanzi più importanti della letteratura noir contemporanea, I truffatori di Jim Thompson. Il risultato è un film durissimo, disperato e pessimista, ma impossibile da ignorare. Le atmosfere di Rischiose abitudini sono degne dei grandi capolavori del genere, soffocanti e degradate nonostante le apparenze. magnifico il trio composto da John Cusack, Anjelica Huston e Annette Bening. Una curiosità: la sceneggiatura venne scritta da Donald Westlake, romanziere anche lui noir ma virato nei toni della commedia. In questo caso il suo adattamento intensificò invece al massimo il nichilismo di Thompson. Film portentoso, un vero pugno allo stomaco. Disponibile su Amazon Prime Video.

Tutti i film citati in questo articolo sono stati celebrati dalla critica e in molti casi amati dal grande pubblico. C'è però un titolo uscito nel 1990 che venne a nostro avviso immeritatamente sbeffeggiato dalla maggior parte: Il padrino - Parte III rappresenta un’operazione meramente commerciale che Francis Ford Coppola realizzò per ragioni economiche. La sceneggiatura venne scritta da lui e Mario Puzo in tre settimane (vuole la leggenda…), e in molte parti del film i buchi narrativi sono evidenti. Eppure il film pur con tutti i suoi difetti si è sedimentato nel nostro cuore per più di un motivo. Primo tra i quali la dolorosa, shakespeariana interpretazione di Al Pacino. Provate a rivedere Il padrino - Parte III se ne avete la possibilità: potrebbe piacervi più di quanto ricordavate...




ALITA: ANGELO DELLA BATTAGLIA, JAI COURTNEY CONFERMA IL SEQUEL?

Alita: Angelo della Battaglia potrebbe avere un sequel e i fan di Jai Courtney hanno ipotizzato che una foto condivisa su Instagram sia un indizio che il progetto finalmente sia in fase di realizzazione. Nell'immagine l'attore è impegnato a realizzare delle sequenze in motion capture che dovrebbero mostrarlo mentre pattina.

L'attore non ha specificato per quale progetto aveva indossato l'attrezzatura necessaria a immortalare tutti i suoi movimenti grazie alla tecnologia e ha provato "il suo nuovo paio di pattini", tuttavia la protagonista di Alita - Angelo della battaglia è associata all'uso dei pattini e Jai Courtney, secondo i fan, potrebbe essere ritornato sul set.
Per ora non c'è alcuna conferma ufficiale riguardante un potenziale sequel del film di Robert Rodriguez e la foto potrebbe essere stata scattata sul set di un altro dei numerosi progetti dell'attore.

Al centro della storia, ambientata nel ventiseiesimo secolo, c'è la cyborg Alita che non ricorda nulla del suo passato e viene salvata dalla distruzione da Ido. Dopo essere stata ricostruita, Alita non riconosce nulla del mondo che la circonda e tutto le sembra nuovo. Ido cerca di proteggerla dal suo misterioso passato, mentre il suo nuovo amico Hugo le propone di far riemergere i suoi ricordi. Tra i due si sviluppa un profondo legame, tuttavia delle forze mortali minacciano questa amicizia. Alita scopre così di possedere la capacità di combattere, che metterà a frutto per salvare la sua nuova famiglia. Alita intraprende poi un viaggio che la porterà a combattere le ingiustizie e un mondo corrotto.

Fanno parte del cast del film - qui potete leggere la nostra recensione di Alita - Angelo della battaglia - Rosa Salazar, Christoph Waltz, e Keean Johnson. La regia è stata affidata a Robert Rodriguez e la produzione a James Cameron.


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BLADE RUNNER 2049: JARED LETO VUOLE UNO SPINOFF SULLA STORIA DELLE ORIGINI DI NIANDER WALLACE

Jared Leto è tornato a parlare di Blade Runner 2049 sui social media: l'attore avrebbe espresso il desiderio di proseguire la saga con un film sulla storia delle origini di Niander Wallace, personaggio da lui interpretato nel film di Denis Villeneuve.

"Mi è piaciuto molto far parte del film" scrive Jared Leto su Instagram. "Quelle scene con Harrison Ford sono tra le mie preferite in assoluto. Da fan, vorrei vedere un altro capitolo di questa storia. Il film di Ridley Scott ha trasformato la mia adolescenza. Forse un giorno potremmo raccontare la storia delle origini di Niander Wallace. Sarebbe interessante scoprire da dove proviene questo folle personaggio. Deve avere avuto un passato interessante. Ho delle idee..."

Blade Runner 2049: la spiegazione del finale del film

Il desiderio di Jared Leto si scontra con gli impegni di Denis Villeneuve, coinvolto nel franchise Dune e impegnato nella post-produzione del primo film della saga che uscirà nei cinema a dicembre. Senza dubbio, però, l'idea di proseguire la storia narrata inizialmente da Ridley Scott intriga molti a partire dallo stesso Villenueve che si è rituffato in quell'universo cupo e piovoso per raccontare la storia dell'agente K della LAPD (Ryan Gosling) che, trent'anni dopo gli eventi del primo film, dissotterra un segreto a lungo nascosto che potrebbe far precipitare quel che resta della società nel caos. La scoperta di K lo induce a cercare di rintracciare Rick Deckard (Harrison Ford), un ex Blade Runner della LAPD che è scomparso da molti anni.


LO SCHIACCIANOCI E I QUATTRO REGNI, SU DISNEY+ IN STREAMING DA OGGI

Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni arriva su Disney Plus in streaming a partire da oggi: disponibile il film diretto da Lasse Hallström e ispirato al celebre classico di E.T.A. Hoffmann.
La protagonista del film è l'attrice Mackenzie Foy nel ruolo di Clara, una ragazza che vuole rientrare in possesso di una chiave che potrà farle scoprire un prezioso dono che le ha lasciato la madre. L'oggetto è però sparito in un mondo misterioso e parallelo dove Clara incontra un soldato chiamato Phillip (Jayden Fowora-Knight), un gruppo di topi e le reggenti che si occupano di tre reami: dei fiocchi di neve, dei fiori e dei dolci.

Clara e Phillip devono quindi trovare il coraggio di avventurarsi nel quarto regno, dove domina la tiranna Madre Zenzero (Helen Mirren), nella speranza di recuperare la chiave di Clara e riportare l'armonia in questo mondo instabile. A fronte di un budget importante da 120 milioni di dollari, il film ne ha portati nei box-office internazionali quasi 174. In Italia è stato un vero successo, essendo uscito in periodo non natalizio e avendo incassato quasi 10 milioni di euro!

Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni è solo l'ultima di tante novità in catalogo a luglio 2020 su Disney+, che anche questo mese ha messo a disposizione degli utenti nuove attese serie tv, saghe memorabili e grandi cult.


JURASSIC WORLD: DOMINION SARÀ “L'INIZIO DI UNA NUOVA ERA”, DICHIARA FRANK MARSHALL

Il produttore Frank Marshall ha anticipato in un'intervista che Jurassic World: Dominion non segnerà la fine del franchise, ma sarà l'inizio di una nuova era per la saga giurassica.

Ecco le parole di Marshall a Collider: "Sarà l'inizio di una nuova era. I dinosauri sono arrivati sulla terraferma, in mezzo a noi. E spero che ci rimangano per un po' di tempo, spero". Allusione alle storie future generate dal franchise che vedranno una difficile convivenza tra umani e dinosauri.

Jurassic World: Dominion vedrà ancora una volta il ritorno di Chris Pratt e Bryce Dallas Howard, protagonisti del franchise reboot di Jurassic Park, ma stavolta a fargli compagnia ci saranno i veterani Sam Neill, Laura Dern e Jeff Goldblum, che riprenderanno i loro vecchi ruoli.

Frank Marshall anticipa la "nuova era" senza però specificare se Chris Pratt e Bryce Dallas Howard torneranno anche in futuro o se sono destinati a passare il timone a membri giovani del cast come Justice Smith o Daniella Pineda. Per il momento Netflix ha lanciato teaser e data di uscita di Jurassic World: Nuove avventure, serie d'animazione prodotta, tra gli altri, da Frank Marshall, Colin Trevorrow e Steven Spielberg nonché espansione del franchise.

Nel frattempo il cast di Jurassic World: Dominion ha fatto ritorno sul set in Inghilterra per dare il via alle riprese. L'uscita di Jurassic World: Dominion è fissata all'11 giugno 2021.


Tutti i multisala The Space Cinema riaperti dal 19 agosto

La seconda fase di "ripartenza" targata The Space Cinema è pronta ad essere messa in atto, e dal 19 agosto tutti i multisala del circuito torneranno operativi.

Partito lo scorso 26 giugno con la riapertura di quattro multisala, il processo di ritorno alla normalità di The Space Cinema si concluderà nel mese di agosto con la riapertura dell'intero circuito (ad eccezione di Parma Centro). L'ultimo step sarà diviso in due date, ovvero il 14 ed 19 agosto.

Come si evince dal comunicato ufficiale, il circuito The Space Cinema nel periodo di chiusura ha messo in atto tutte le misure di sicurezza previste dal decreto ministeriale in materia di Covid-19.

AD AGOSTO THE SPACE CINEMA RIACCENDE IL GRANDE SCHERMO
Il circuito pronto a riaprire in sicurezza i suoi multiplex entro il 19 Agosto. Attivato un sistema digitale di assegnazione dei posti distanziati anche tramite app e web

Roma, 29 luglio 2020 – The Space Cinema si prepara a dare il bentornato al pubblico annunciando, per primo in Italia, la riapertura dei suoi cinema ad agosto. Dopo la prima fase di ripartenza a giugno, il circuito completa la ripresa delle attività in due fasi: un primo gruppo di cinema a partire da Venerdì 14 e i restanti da Mercoledì 19 Agosto.

La riapertura di The Space inaugura un periodo di grandi uscite cinematografiche, con due tra i titoli più attesi dell’anno: Onward, il nuovo film d’animazione Disney-Pixar per tutta la famiglia, in arrivo il 19 agosto, e l’ultimo lavoro di Christopher Nolan, l’attesissimo Tenet, più volte rinviato causa Covid-19 ma adesso finalmente pronto al debutto nelle sale italiane il 26 agosto, in anticipo rispetto agli USA, dove l’uscita è ancora da definire. Nelle settimane successive toccherà poi al fenomeno teen After 2, a New Mutants (l’ultimo film della Marvel) e a molti altri grandi titoli attesi dai fans.

Alle novità si aggiungono anche alcuni capolavori del passato, che tornano a rivivere sul grande schermo: tra questi Shining e Arancia Meccanica di Stanley Kubrick, più gli ultimi 3 film di Nolan: Interstellar, Dunkirk e un’edizione speciale per i 10 anni di Inception. A completare l’offerta, ogni giorno saranno proposti tanti film, sempre a partire da 4,90€.

Durante il periodo di sospensione delle attività, The Space Cinema ha elaborato nuovi protocolli (già operativi nei 4 cinema aperti da giugno) per garantire il distanziamento sociale e il più alto livello di sicurezza possibile, per il pubblico e per lo staff. Il personale del cinema è stato adeguatamente formato e dotato di tutti gli strumenti e dispositivi di protezione utili a minimizzare il rischio.

La programmazione è distribuita nell’arco della giornata in modo da consentire la segmentazione del flusso di pubblico, per evitare assembramenti nelle aree comuni. Per lo stesso motivo The Space Cinema raccomanda l’acquisto dei biglietti online, su sito e app: è senza costi aggiuntivi, anche se sarà sempre possibile comprarli al cinema.

Un nuovo sistema di assegnazione dei posti – che rende automaticamente impossibile l’acquisto di posti vicini a quelli già scelti da altri spettatori – è stato pensato per garantire il rispetto della distanza tra le persone o i gruppi di persone (come le famiglie o i congiunti).

Tutti gli ambienti del cinema sono regolarmente e frequentemente igienizzati, mentre le sale vengono pulite al termine di ogni spettacolo. Agli spettatori viene chiesto di indossare la mascherina in tutti gli ambienti del cinema, ad esclusione della sala, dove possono godersi il film consumando, come sempre, i loro popcorn.

L’obiettivo del circuito, da sempre, è quello di mettere al centro lo spettatore e la sua esperienza. Perché, come ha sottolineato il General Manager Francesco Grandinetti, in una lettera inviata agli spettatori di The Space, “il cinema in sala ci permette davvero di staccare per due ore dal mondo esterno. Non è solo divertente, ma aiuta a migliorare la vita di tutti i giorni.”

DAL 26 GIUGNO

Silea
Casamassima
Grosseto
Bologna

DAL 14 AGOSTO

Beinasco
Milano Odeon
Montebello della Battaglia
Lugagnano di Sona
Pradamano
Sestu
Torri di Quartesolo
Trieste
Corciano
Montesilvano
Parma Campus (NB - Non Parma Centro)
Napoli
Catanzaro
Belpasso
Salerno


DAL 19 AGOSTO

Vimercate
Firenze
Terni
Roma Moderno
Cerro Maggiore
Genova
Guidonia
Lamezia
Limena
Livorno
Nola
Quartucciu
Roma Parco de Medici
Rozzano
Surbo

Torino


L'horror Caleb sarà dal 20 agosto nelle sale italiane

Per la rubrica Indie Movie Stars torniamo a parlare di Caleb, l'horror diretto ed interpretato dal talento italiano Roberto D'Antona.

Nei giorni scorsi la L/D Production Company ha confermato l'uscita teatrale del film, e nel farlo ha diffuso il nuovo terrificante trailer. La pellicola diretta da D'Antona sarà pertanto nelle sale italiane a partire dal 20 agosto.

L'uscita teatrale sarà successivamente seguita dalle versioni Home Video, Digital e VOD da CG Entertainment.

[... DAL COMUNICATO] Attesa finita per Caleb, il film thriller/horror di Roberto D’Antona e prodotto da L/D Production Company, arriverà ufficialmente nelle sale italiane, in questa fase di graduale riapertura dei cinema, dal 20 Agosto 2020

L’annuncio è accompagnato da un nuovo inquietante ed angosciante trailer che mostra una pellicola elegante, visionaria, spaventosa, angosciante ma che non manca di colpire le corde emotive. Il Thriller/Horror sovrannaturale tratta il tema dei vampiri ed è ambientato a Timere, un borgo immaginario geograficamente situato sulle Alpi ai confini con la Svizzera, ricreato grazie ai due bellissimi comuni piemontesi Vogogna (VB) e Oleggio (NO).

Sarà Annamaria Lorusso a vestire i panni della protagonista Rebecca, mentre Roberto D’Antona tornerà nel ruolo di antagonista interpretando l’affascinante e terrificante Caleb. Il resto del main cast è composto da Francesco Emulo, Alex D’Antona, Natalia Moro, Nicole Blatto, Susanna Tregnaghi, Erica Verzotti, Mirko D’Antona, Fabrizio Narciso, Sheena Hao, Mirko Giacchetti, Carola Tallarico e Giulia Mesisca, oltre a giovanissimi talenti come Danilo Uncino e Alice Bonzani.

Alle musiche troviamo Aurora Rochez, al make up e agli effetti speciali Paola Laneve, alla fotografia Stefano Pollastro e alla scenografia Erica Verzotti. Come aiuto regista, questa volta, il giovane e talentuoso Daniele Ciceri.

Ecco la sinossi di Caleb. Rebecca è sulle tracce di sua sorella, una giovane giornalista scomparsa mentre stava indagando su una serie di incresciosi eventi. Le sue ricerche la conducono fino a Timere, un luogo remoto e lontano dal frastuono della quotidianità, un luogo in cui vige il rigore del silenzio e il timore di qualcosa di oscuro. Qui Rebecca incontrerà uno stravagante scrittore e il custode della chiesa del paese, ma soprattutto incontrerà Caleb, un uomo affascinante, ricco ed elegante il cui sguardo tenebroso nasconde un agghiacciante segreto. Ed è proprio in questo luogo, il cui tempo sembra muoversi tra le ombre e la minaccia è sempre all’erta, che presto Rebecca verrà a conoscenza di una terrificante verità e la lotta tra bene e male avrà inizio.

IL TRAILER




SYLVESTER STALLONE E KARL URBAN POTREBBERO TORNARE ENTRAMBI NEI PANNI DI JUDGE DREDD!?

Il CEO di Rebellion Jason Kingsley è intenzionato a reclutare sia Sylvester Stallone che Karl Urban nel prossimo capitolo del franchise di Judge Dredd, ovvero il misterioso progetto Mega City One.

Sebbene sia passato un po' di tempo dall'ultimo aggiornamento, che descriveva Mega City One non troppo dettagliatamente come una serie tv ambientata nell'universo narrativo di Dredd, Kingsley ha dichiarato che vorrebbe vedere Urban e Stallone fare squadra nella nuova storia.

Entrambi gli attori hanno impersonato il personaggio in due film distinti, Dredd - La Legge Sono Io del 1995 diretto da Danny Cannon (Stallone) e il più recente Dredd - Il Giudice dell'Apocalisse (Urban), vero e proprio cult dello scorso decennio uscito nel 2012, arrivato in Italia solo nel 2019 e diretto da Pete Travis (ma, secondo quanto riferito sottobanco, in realtà diretto da Alex Garland, accreditato solo come sceneggiatore).

Durante un'apparizione sul canale YouTube del V2A Emergency System Broadcast, Kingsley ha fornito un aggiornamento sui vari progetti del franchise, a quanto pare sia film che serie tv, notando che la pandemia in corso ha bloccato i lavori che però stavano procedendo a gonfie vele con un certo numero di script diversi in produzione. “Voglio che i due film abbiano un seguito. Abbiamo i diritti e possiamo farlo, dobbiamo solo sbarazzarci di questa cosa del virus e poi iniziare a fare film e serie tv."

Ha aggiunto: "Mega-City One è lo show televisivo. Fondamentalmente, non possiamo andare in produzione a causa della situazione coronavirus ma abbiamo gli script e tutto è pronto per partire. L'obiettivo sarebbe anche quello di riavere le nostre star, abbiamo anche scherzato sul fatto che sarebbe molto divertente provare a contattare Stallone".


2 SINGLE A NOZZE, NICOLAS CAGE STAVA PER AVERE IL RUOLO DI WILL FERRELL

Nicolas Cage stava per interpretare Chazz in 2 single a nozze, comedy di David Dobkin, con protagonisti Owen Wilson e Vince Vaughn. A rivelarlo è stato proprio il regista del film in una recente intervista. Nonostante Chazz non sia uno dei protagonisti del film, la performance di Will Ferrell è rimasta tra i momenti iconici del film.

2 single a nozze è uscito nelle sale quindici anni fa ma rimane uno dei cult della commedia americana contemporanea. Will Ferrell interpreta Chazz, un uomo di mezz'età che vive ancora con la mamma e s'imbuca ai matrimoni e addirittura ai funerali per abbordare belle ragazze.
"Avevo bisogno di un momento che toccasse il fondo ed era come se sapessi che avremmo parlato di Chazz, e se andassimo a trovarlo e scoprissimo che s'imbuca ai funerali? E sarà così triste che ti rimanderà dal tuo amico. Quindi Owen scrisse la maggior parte di quella scena e fu davvero divertente. Abbiamo cercato di far arrivare Will fino alla mezzanotte della sera precedente alle riprese. Era solo un giorno. Ci siamo trovati davvero in difficoltà e abbiamo avuto Nick Cage come riserva. Mai detto a nessuno" ha confessato Dobkin.

Avreste preferito vedere Nicolas Cage al posto di Will Ferrell? In entrambi i casi la sequenza di Chazz sarebbe probabilmente diventata iconica, visto il talento di Cage nelle interpretazioni sopra le righe e la bravura di Ferrell nell'interpretazione di personaggi bizzarri.
L'attore ha raccontato di essere sorpreso di come la gente lo fermi e gli urli 'polpettone', proprio come il suo personaggio nei confronti della madre.
Dobkin era convinto che la scena con Will Ferrell funzionasse nella parte finale del film. Chissà che il personaggio non torni in un seguito. David Dobkin non escluso un sequel di 2 single a nozze, spiegando come potrebbe essere il film.


BIRDS OF PREY, JURNEE SMOLLETT PRONTA A TORNARE COME BLACK CANARY PER UN SEQUEL

Birds of Prey e la Fantasmagorica Rinascita di Harley Quinn non ha avuto il successo sperato al boxoffice, ma Jurnee Smollett è pronta a vestire nuovamente i panni di Black Canary semmai un sequel dovesse esserci.

Durante il panel Women Who Kick Ass organizzato da EW! per il Comic-Con @ Home, l'attrice interprete di Dinah Lance a.k.a. Black Canary in Birds of Prey, Jurnee Smollett, ha ribadito di essere assolutamente disposta a tornare nei panni della supereroina DC in un eventuale sequel del film con protagoniste l'Harley Quinn di Margot Robbie e la sua squad tutta al femminile.

"Non è certo un segreto quanto io abbia amato interpretare Black Canary, e sono stata davvero onorata di avere l'opportunità di vestire i suoi panni. Tornerei assolutamente per altri film, se si presentasse l'opportunità" ha affermato.

Al momento non si sa ancora se Birds of Prey e la Fantasmagorica Rinascita di Harley Quinn avrà mai un seguito.

Tra i deludenti incassi al botteghino del primo film (nonostante la critica internazionale avesse apprezzato non poco il film di Cathy Yan), e i danni all'industri dell'intrattenimento causati dalla pandemia globale, è effettivamente difficile che Warner Bros. e DC Films possano ritenerlo, se non una priorità, almeno un titolo allettante nel più immediato futuro.

Però, si sa, mai dire mai in tanti campi, soprattutto in questo, e chissà che non venga annunciato qualcosa in merito durante l'evento virtuale del 22 agosto DC FanDome.


SPIDER-MAN: IL POSTER DI FAR FROM HOME, MA CON GARFIELD E MAGUIRE AL POSTO DI TOM HOLLAND

È passato ormai un anno dall' uscita nelle sale di Spider-Man: Far From Home, l'ultimo film della Fase 3 del MCU. Ma come sarebbe stato un film del genere se fosse appartenuto alle precedenti saghe cinematografiche dedicate all'Uomo Ragno? Vediamone un assaggio nel poster fanmade con Maguire e Garfield al posto di Holland.

Art of Time Travel ci regala un altro dei suoi lavori, questa volta ispirato all'Uomo Ragno, e in particolare al poster di Spider- Man: Far From Home, che il digital artist reimmagina in due versioni diverse oltre a quella originale con protagonista Tom Holland.

Nelle altre due, infatti, sono gli Spider-Man di Tobey Maguire e Andrew Garfield a scrutare la città dall'alto, mentre i fan possono vedere a confronto le varie versioni del costume da supereroe indossate dai tre attori.

Il dibattito su chi sia lo Spider-Man cinematografico più azzeccato e quale film di Spider-Man sia il migliore realizzato finora è sempre acceso, e non sembra voler giungere a una vera e propria conclusione.

Dopotutto, al di là dei fattori più oggettivi, è pur sempre una questione di gusti, non trovate?

E voi, quale Spider-Man (attore/personaggio e film) avete preferito? E come credete si sarebbero comportati i Peter Parker di Maguire e Garfield nel MCU?


THE LAST MERCENARY: VAN DAMME TORNA ALL’ACTION PER NETFLIX

Netflix si sta rimettendo in moto: in Francia, sono infatti partite le riprese di The Last Mercenary, action-comedy interpretata da Jean-Claude Van Damme. La regia del film è di David Charhon, che ha anche diretto Due agenti molto speciali.

In The Last Mercenary, Van Damme interpreta un misterioso ex agente del servizio segreto che deve urgentemente tornare in Francia quando il figlio che non sente da anni viene ingiustamente accusato di traffico d’armi e droga dal governo, in seguito all’errore di un burocrate troppo zelante nel corso di un’operazione anti-mafia.

Il cast include Samir Decazza nei panni del figlio. Alban Ivanov nel ruolo del burocrate. E inoltre Assa Sylla, Patrick Timsit, Eric Judor e Miou-Miou.

Il regista ha scritto la sceneggiatura insieme a Ismaël Sy Savané (Goal of the Dead). The Last Mercenary è prodotto da Jean-Charles Levy, Nicolas Manuel (Forecast Pictures) e Olivier Albou. E ancora Laurence Schonberg (Other Angle Pictures), David Charhon e Jakéma Charhon. E infine Eponine Maillet (Mony Films), Olias Barco e Vlad Riashyn (Apple Tree).

Van Damme ha dichiarato:

The Last Mercenary è un progetto incredibilmente eccitante, che mi permetterà di provare un nuovo genere. Sono sempre stato un fan di Jean-Paul Belmondo e spero di raccogliere il testimone della commedia action a modo mio. La sceneggiatura di David Charhon mescola tutti questi elementi con grande successo: una bella storia emozionante, molta azione e molto humour. Sono anche molto felice di lavorare accanto a una nuova generazione di talenti come Alban Ivanov, Assa Sylla e Samir Decazza. Ma anche di potermi riunire sullo schermo con la creme de la creme degli attori francesi come Patrick Timsit, Eric Judor, Miou-Miou e Valérie Kaprisky.

Aggiunge il regista:

Voglio tornare alla grande tradizione dei film d’azione anni ’80 e ’90. Quei film cult che tutti amiamo, in cui gli eroi erano fuori dall’ordinario, gli stunt erano più impressionanti e veri della realtà, il tutto accompagnato dallo humour. Solo Jean-Claude potrebbe incarnare questa impareggiabile epoca d’oro del cinema.


MISS MARX – IL TRAILER DEL FILM DI SUSANNA NICCHIARELLI, IN CONCORSO A VENEZIA 74

Variety ha pubblicato in esclusiva il trailer di Miss Marx, film di Susanna Nicchiarelli che sarà in concorso alla 77ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Romola Garai (Espiazione, Suffragette) interpreta Eleanor Marx, figlia più piccola di Karl Marx. Questo biopic si concentra sulle battaglie politico-sociali della donna, che unisce le cause del socialismo a quelle del femminismo; inoltre, si impegna per l’abolizione del lavoro minorile.

Miss Marx uscirà in Italia il prossimo 17 settembre, distribuito da 01 Distribution. A tal proposito, è disponibile anche una clip in italiano: troverete i video qui di seguito.

Il trailer

La clip



La sinossi ufficiale
Brillante, colta, libera e appassionata, Eleanor è la figlia più piccola di Karl Marx: tra le prime donne ad avvicinare i temi del femminismo e del socialismo, partecipa alle lotte operaie, combatte per i diritti delle donne e l’abolizione del lavoro minorile. Quando, nel 1883, incontra Edward Aveling, la sua vita cambia per sempre, travolta da un amore appassionato ma dal destino tragico.

Oltre a Romola Garai, nel cast figurano Patrick Kennedy, Felicity Montagu, Oliver Chris, Emma Cunniffe, John Gordon Sinclair, Karina Fernandez, David Kirk Traylor, Marco Quaglia, Barney White, George Arrendell, Georgina Sadler e Freddy Drabble.

La sceneggiatura di Miss Marx è stata scritta dalla stessa Susanna Nicchiarelli.


THE OLD GUARD – UN VIDEO CI PORTA ALLA SCOPERTA DEGLI EFFETTI SPECIALI

Netflix continua a supportare The Old Guard, che sta riscontrando un notevole successo in tutto il mondo.

Stavolta è il turno di un approfondimento sugli effetti speciali: la VFX Supervisor Sara Bennett, il Prosthetic Designer David Malinowski e il truccatore Alessandro Bertolazzi ci mostrano la realizzazione delle scene in cui i protagonisti guariscono istantaneamente dalle ferite, realizzate con un combinazione di CGI ed effetti prostetici.

La sinossi ufficiale
Da secoli il mondo dei mortali è protetto da un gruppo clandestino guidato da una guerriera di nome Andy (Charlize Theron). Al suo interno ci sono mercenari molto uniti tra loro e che stranamente non possono morire. Durante una missione urgente le straordinarie capacità dei componenti della squadra diventano improvvisamente pubbliche. Ora tocca ad Andy e all’ultima arrivata Nile (Kiki Layne) aiutare il team a scongiurare il pericolo rappresentato da chi, a qualsiasi prezzo, intende replicare e sfruttare economicamente questo dono. Tratto dal celebre fumetto di Greg Rucka e con la regia di Gina Prince-Bythewood, THE OLD GUARD racconta una storia cruda, ancorata alla realtà e piena d’azione che dimostra come vivere per sempre non è poi una faccenda tanto semplice.

La protagonista è Charlize Theron nel ruolo di Andromaca di Scizia, leader di un gruppo di guerrieri immortali che vivono sulla Terra da millenni, combattendo le battaglie di ogni generazione. Della squadra fa parte anche Luca Marinelli, il cui talento attira sempre di più l’attenzione delle produzioni internazionali. L’attore romano interpreta Nicolò da Genova, crociato italiano che ora ha una relazione con un vecchio avversario, Yusuf Al-Kaysani (il Marwan Kenzari di Aladdin), anche lui nel gruppo. Matthias Schoenaerts è invece Sebastian le Livre, ex soldato napoleonico, mentre Kiki Layne presta il volto all’ultima “recluta” della guardia: Nile Freeman, marine americana che ritorna in vita dopo essere stata uccisa in azione, scoprendo così di essere immortale a sua volta.

A dar loro la caccia troviamo Copley (Chiwetel Ejiofor), agente della CIA che, essendo anche uno storico, è riuscito a scoprire il segreto della squadra. Harry Melling interpreta Merrick, dirigente di una compagnia farmaceutica che si allea con Copley per catturare il gruppo e studiarne i poteri.

La regista
Gina Prince-Bythewood è nota per Love & Basketball, La vita segreta delle api, Beyond the Lights: Trova la tua voce e il pilot della serie Cloak & Dagger. Avrebbe dovuto dirigere Silver and Black, cinecomic della Sony con Gatta Nera e Silver Sable, ma il film è stato annullato.

Il fumetto e la sceneggiatura
The Old Guard è tratto dall’omonimo fumetto di Greg Rucka (testi) e Leandro Fernandez (disegni), mentre l’adattamento è scritto dallo stesso Rucka insieme alla stessa Gina Prince-Bythewood.

Troverete il video qui di seguito.

Il video




Netflix, agosto 2020: nuovi film e serie TV in arrivo

Netflix ha annunciato il suo programma ufficiale per quanto riguarda i nuovi contenuti di agosto 2020, di cui vediamo nell'elenco qui sotto i vari film, serie TV, documentari e altro a cui avranno accesso tutti gli abbonati a partire dall'inizio del mese prossimo.

Dopo le numerose novità di luglio 2020, si entra nel vivo dunque dell'estate di Netflix, con ulteriori aggiunte di notevole interesse soprattutto per quanto riguarda film e serie TV, nonostante ci si trovi in un mese che forse può essere meno attivo del solito, sul fronte della visione di contenuti video in streaming.

In particolare, evidenziamo l'arrivo dello speciale interattivo Unbreakable Kimmy Schmidt: Kimmy vs il Reverendo, oltre alla quinta stagione di Lucifer e all'arrivo della Stagione 5 di Gotham, tra le serie non originali.

Tra i film, troviamo Origini Segrete il 28 agosto come produzione originale, mentre tra i non originali ci sono Basic Instinct e il classico La febbre del sabato sera, oltre a Venom il 18 agosto. Vediamo dunque l'elenco dei contenuti. L'elenco è stato aggiornato il 29 luglio con altri contenuti, a questo punto dovrebbe essere completo e definitivo.

Film originali

31 Luglio - Seriously Single
4 Agosto - Malibù Rescue: Una nuova Onda
7 Agosto - Berlin, Berlin: Lolle on the Run
7 Agosto - Work It
13 agosto - Un'estate con Sofia
14 Agosto - Project Power
21 Agosto - L'ultimo colpo di mamma
28 Agosto - Origini segrete


Film

1 Agosto - Cambia la tua vita con un click
1 Agosto - Spongebob: Fuori dall'Acqua
1 Agosto - Al vertice della tensione
1 Agosto - Basic Instinct
1 Agosto - Delitto Perfetto
1 Agosto - Duplicity
1 Agosto - Il ritmo del successo
1 Agosto - Il rompiscatole
1 Agosto - La febbre del sabato sera
1 Agosto - Last vegas
1 Agosto - Ransom - Il riscatto
1 Agosto - Scrivimi una canzone
4 Agosto - La Mummia (2017)
8 Agosto - Freddy vs. Jason
8 Agosto - Se Dio vuole
11 Agosto - Hotel Transilvania
11 Agosto - The Legend of Tarzan
18 Agosto - Venom
25 Agosto - Lo chiamavano Jeeg Robot
31 Agosto - Searching


Serie TV originali

31 Luglio - The Umbrella Academy - Stagione 2
31 Luglio - Vis a Vis - Stagione 5
5 Agosto - Unbreakable Kimmy Schmidt: Kimmy vs il Reverendo
6 Agosto - The Rain - Stagione 3
7 Agosto - Alto Mare - Stagione 3
12 Agosto - Greenleaf - Stagione 5
14 Agosto - 3% - Stagione 4
14 Agosto - Dirty John - Stagione 2
14 Agosto - La Rapina del Secolo - Stagione 1
14 Agosto - Teenage Bounty Hunters, Stagione 1
15 Agosto - Rita, Stagione 5
16 Agosto - It's okay to not be okay - Stagione 1
20 Agosto - Biohackers, Stagione 1
21 Agosto - Lucifer - Stagione 5 parte 1
25 Agosto - Trinkets, Stagione 2
26 Agosto - Do Do Sol Sol La La Sol, Stagione 1
28 Agosto - Cobra Kai, Stagioni 1 e 2


Serie TV non originali

1 Agosto - Gotham - Stagione 5
1 Agosto - L'atterraggio perfetto - Stagione 1


Anime e animazione

30 Luglio - Transformers - War for Cybertron Trilogy
1 Agosto - Super Monsters: La nuova classe, Stagione 1
1 Agosto - Talking Tom and friends, Stagione 2
4 Agosto - Go! Go! Cory Carson: Campo estivo
6 Agosto - The Seven Deadly Sins - Stagione 4
7 Agosto - I maghi: i racconti di Arcadia, Miniserie
7 Agosto - Il magico scuolabus riparte: destinazione spazio!
7 Agosto - Parole in festa: canzoni, Stagione 1
14 Agosto - Gli octonauti e le grotte di Sac Actun
14 Agosto - Il mio nome è impavido
17 Agosto - Gli Acchiappaglitch, Stagione 2
20 Agosto - Great Pretender, Stagione 1
21 Agosto - Hoops - Stagione 1
21 Agosto - Alien TV, Stagione 1
27 Agosto - Aggretsuko - Stagione 3


Documentari

29 Luglio - Gli Speedcuber
31 Luglio - Sugar Rush - Stagione 3
2 Agosto - Connected, Stagione 1
3 Agosto - Immigration Nation, Stagione 1
5 Agosto - World's most wanted, Stagione 1
5 Agosto - Anelka: genio e sregolatezza
6 Agosto - Nasha Natasha
7 Agosto - Piccole creature, Stagione 1
12 Agosto - A chi fa bene il wellness? Stagione 1
14 Agosto - Dark Polo Gang - La serie - Stagione 1
19 Agosto - High score, Miniserie
20 Agosto - John e la musica per gli alieni
26 Agosto - Rising Phoenix: la storia delle paralimpiadi


Stand up e comedy show

2 Agosto - Trevor Noah: Lost in translation
4 Agosto - Sam Jay: 3 in the morning
7 Agosto - Selling sunset, Stagione 3
7 Agosto - Nailed it! Messico, Stagione 2
11 Agosto - Rob Schneider: asian momma, mexican kids
14 Agosto - Glow up, Stagione 2
19 Agosto - Demarcus family rules, Stagione 1
21 Agosto - Rust Bros, Stagione 3


Sorvegliato speciale: curiosità sul film con Sylvester Stallone a 30 anni dall'uscita in sala

Sylvester Stallone ha interpretato spesso personaggi che si sono ritrovati imprigionati in carcere. Una di queste interpretazioni è quella di Sorvegliato speciale del 1989.

Con il preciso obiettivo di ricreare il clima del genere carcerario degli anni 70 di Fuga da Alcatraz, ovviamente un po' più crudo e violento, il film Sorvegliato speciale usciva al cinema nel 1989. Sylvester Stallone interpreta Frank Leone, un meccanico che sta scontando una pena leggera per aver difeso un suo collega da un'aggressione di alcuni delinquenti. Quando chiede un permesso per uscire e andare a trovare il suo amico in fin di vita, il direttore del carcere Drumgoole interpretato dal grande Donald Sutherland, glielo nega. Frank cerca di evadere ma, scoperto, viene immediatamente rinchiuso. La stampa accusa Drumgoole di essere senza pietà e lui punisce Leone spostandolo nel penitenziario di Gateway, dove la sua vita diventa un incubo.

Sorvegliato speciale: 10 curiosità sul film con Sylvester Stallone


Sorvegliato speciale non è stata la prima volta, né l'ultima in cui Sylvester Stallone interpreta un personaggio che passa del tempo dietro le sbarre. Gli altri film in cui è imprigionato sono Fuga per la vittoria, Rambo, Rambo II, Rambo III, Over the Top, Tango & Cash, Demolition Man, Judge Dredd e Escape Plan

Il regista John Flynn è stato assistente alla regia su un grande film di evasione, La grande fuga del 1963 con Steve McQueen

Il film offre all'attore Tom Sizemore il primo ruolo di rillievo con il personaggio di Dallas.

Il compositore del film è Bill Conti, diventato celebre con la colonna sonora di Rocky

Il carcere di massima sicurezza del film è la prigione realmente esistente nello stato del New Jersey Rahway State Prison, in cui sono stati girati anche altri film quali Hurricane - Il grido dell'innocenza, Malcolm X, He Got Game, Rounders - Il giocatore e Ocean’s Eleven.

Le comparse di Sorvegliato speciale sono tutti veri detenuti e vere guardie della Rahway State Prison.

Il compenso da comparsa per le guardie fu di 93 dollari, per i detenuti fu di 26 dollari.

Dei 1900 detenuti della prigione, ogni mattina sul set ne venivano selezionati circa 200 che rimanevano a disposizione delle riprese dalle 7:30 alle 17.

Per la scena della partita di football nel campo fangoso, Sylvester Stallone non ha fatto uso di controfigure.

Nel film compare l'attore Danny Trejo come membro della gang di Chink.




È MORTO ALAN PARKER: ADDIO AL REGISTA DI FUGA DI MEZZANOTTE E SARANNO FAMOSI

Alan Parker, regista britannico noto per aver diretto pellicole quali Fuga di mezzanotte e Mississippi Burning - Le radici dell'odio, entrambe per le quali ha ricevuto una nomination all'Oscar, è scomparso in queste ore in seguito ad un lunga malattia. Aveva 76 anni.

Nato a Londra nel 1945, Parker mosse i suoi primi passi nel mondo dell'audiovisivo dirigendo pubblicità e filmati commerciali di successo per conto di varie compagnie. Tra questi la serie di spot realizzati per la Cinzano, con protagonisti Joan Collins e Leonard Rossiter.

Nel 1976 debutta al cinema con Piccoli Gangster, musical ambientato durante la Grande Depressione e l'era del Proibizionismo, ma il vero successo arriva due anni più tardi con Fuga di mezzanotte: la pellicola basata sulla vera storia di Billy Hayes, un cittadino americano tornato in patria dopo essere evaso da una prigione turca, riuscì a conquistare la critica e valse a Parker la sua prima nomination come miglior regista agli Academy Award.

I film di Parker, tra cui citiamo anche Saranno Famosi, Pink Floyd The Wall e Evita, ha ottenuto complessivamente 19 Premi Bafta, 10 Golden Globe e 10 Oscar. Tra i membri fondatori della Director's Guild del Regno Unito, Parker è stato anche chairman del UK Film Council.


CATWOMAN: TUTTI LE ATTRICI CHE HANNO INTERPRETATO L'AFFASCINANTE SELINA KYLE NEI FILM DC

Catwoman è uno dei personaggi più affascinanti di Gotham City e ancora oggi continua a ricevere adattamenti sia nei fumetti DC sia nei nuovi film su Batman: ma chi sono le attrici che le hanno prestato il volto nella sua decennale storia cinematografica?

Lee Meriwether: la creazione del personaggio avvenne nel 1940 e la ladra felina debuttò nel mondo dei furti con scasso nel 1940 con il nome di "The Cat". Negli anni '60 ritornò in grande stile nei fumetti, e ciò aprì la porta al primo adattamento cinematografico per il film di Batman del 1966, facilitato anche dal successo di Julie Newmar, che la interpretò per due stagioni della serie televisiva. Meriwether riuscì a conciliare perfettamente le due anime di un personaggio sensuale quanto letale, seppur all'interno di un contesto spesso comico.

Michelle Pfeiffer: nel secondo film di Tim Burton, Batman Returns, l'attrice riuscì a restituire molto bene la visione del regista. Una Catwoman oscura, quasi grottesca nel suo scintillante costume in latex, fornita di una sessualità molto accentuata e di tratti che per certi versi la avvicinavano ad un villain come Joker. Ancora oggi è considerato uno dei migliori adattamenti.

Halle Berry: lo spinoff del 2004, incentrato completamente su di lei, è ritenuto quasi all'unanimità un gigantesco fiasco. I problemi erano più che altro nella sceneggiatura, che dipingeva la villain come un'atletica supereroina senza aggiungere molto altro sul piatto. Halle Berry si guadagnò così un Razzie Award. Nonostante questo l'attrice si impegnò nel ruolo, e nel bene o nel male viene ancora ricordata come una delle Catwoman più famose.

Anne Hathaway: arriviamo poi al film conclusivo della trilogia nolaniana dedicata al cavaliere oscuro, The Dark Knight Rises. La ladra in questione è stata qui riadattata nel contesto realista che caratterizza la visione di Nolan, e Hathaway ha dato vita ad una donna astuta e determinata. Sotto quella superficie abbiamo potuto scorgere però la sua grande insicurezza dovuta all'arrivo di un terrorista come Bane, evoluzione che la spingerà dapprima a tradire Bruce Wayne, per poi allearsi con lui nel finale. Sicuramente una versione alternativa del personaggio, che non ha mancato di interessare i fan.

Zoe Kravitz: nel prossimo futuro ci aspetta un'attrice con esperienza nel ruolo. Kravitz aveva infatti già avuto a che fare con Selina Kyle, per via della sua partecipazione al doppiaggio in The Lego Batman Movie. La ritroveremo in un contesto del tutto diverso, a quanto pare, con una storia che vedrà l'Uomo Pipistrello da giovane, alle prese con le sue prime avventure. Catwoman sarà centrale nel nuovo film di Matt Reeves e l'attrice ha ammesso di essersi in parte ispirata a Michelle Pfeiffer
.

MARVEL E DC: ALL'ASTA GLI OGGETTI DI SCENA, DAL MARTELLO DI THOR AL LAZZO DI WONDER WOMAN!

Dopo l'asta per i cimeli di The Defenders, è arrivato il momento di puntare più in alto: stavolta potreste aggiudicarvi uno dei preziosi oggetti usati nella realizzazione di film Marvel e DC quali Thor: The Dark World, Captain America: Il Primo Vendicatore e Batman v Superman: Dawn of Justice.

Esatto, si tratta proprio delle potenti armi originali usate dai supereroi nelle spettacolari pellicole e ciascuno di essi è fornito di un certificato di autenticità. A mettere in piedi l'iniziativa è Comic Connect, con una base d'asta di solo 1 dollaro, anche se ovviamente gli appassionati faranno di tutto per portarsi a casa reliquie del genere.

Ci sarà sicuramente qualcuno che punterà a lasciare il povero Captain America in mutande: del primo film con Chris Evans sono infatti disponibili i guanti, l'elmo, la maglia e lo scudo. I fan di Iron Man potrebbero invece guardare al reattore del Mark IV usato per il secondo capitolo, e quale miglior modo per festeggiare i 20 anni del primo X Men se non ottenendo i mitici artigli di Wolverine?

Un altro pezzo pregiato è poi la fedele arma usata da Thor in The Dark World, descritta come una delle armi più iconiche del MCU, costituita da gommapiuma indurita, decorata con antiche rune e dipinta in modo da rappresentare l'acciaio più duro. Le dimensioni sono di circa 50cm x 24cm x 15cm. Potrebbe esserci un piccolo problema nel sollevare Mjolnir una volta ricevuto, per cui assicuratevi di essere degni! Per gli amanti della DC e dell'eroina amazzone per eccellenza che non stanno più nella pelle in attesa di Wonder Woman 1984, c'è poi il Lazzo della Verità che Gal Gadot ha usato in Batman v Superman, costituito da fibre dorate.

Potete dare uno sguardo a tutti gli oggetti cliccando sul link alla fonte . L'asta aprirà il 3 agosto, e di sicuro ci sarà da combattere per aggiudicarsi i vari oggetti, ma per combattere il male c'è bisogno dei giusti strumenti, non vi pare?


X-MEN, ECCO PERCHÉ I COSTUMI DEL FILM NON ERANO FEDELI AI FUMETTI MARVEL

Tra i film che hanno dato il via al successo dei cinecomic all'inizio degli anni '2000, il primo X-Men di Bryan Singer fece molto discutere tra i fan per via dei costumi del team guidato dal Professor X, per nulla fedeli alla loro controparte dei fumetti.

Il Wolverine di Hugh Jackman per esempio non ha mai indossato il suo iconico costume blu e giallo, e secondo il produttore Ralph Winter ciò è dovuto alla volontà di raggiungere un pubblico più ampio possibile.

"A quel tempo, ci sembrava di aver fatto un buon lavoro. Abbiamo passato poco tempo a lavorare al guardaroba" ha spiegato Winter in una recente intervista con SyFy Wire (via Cinema Blend). "Ovviamente, all'interno del film si scherza sul lattex giallo con un riferimento per i fan. Non era per rimarcare la cosa ma per dire 'Hey, vi ascoltiamo. Abbiamo capito cosa volete. Abbiamo capito che non vi piace l'idea di avere un Wolverine troppo alto. Sappiamo che vi piacerebbe vedere tutti nei loro costumi tradizionali.' Ma dobbiamo anche fare un film che raggiunga un pubblico più ampio e che giustifichi il budget."

Complice anche l'esplosione del genere supereroistico al cinema, l'approccio degli studi oggi è molto cambiato e difficilmente si può prescindere dall'aspetto originale dei personaggi. "Il trucco è sempre quello di guardare al fan sfegatato della Marvel e degli X-Men, ma in modo che non allontani il frequentatore medio che potrebbe appassionarsi a questo tipo di storie" ha aggiunto il produttore.


I LIVIATANI - CATTIVE ABITUDINI: IL TRAILER DELL'HORROR TUTTO ITALIANO DI RICCARDO PAPA

Guardate il trailer ufficiale di I Liviatani - Cattive Abitudini, nuovo horror tutto italiano diretto da Riccardo Papa e scritto da da Papa e Antonio Cardia, con Simona Ferri in produzione.

Il film, che ha già fatto parlare di sé come uno dei 16 film premiati al Lazio Cinema International 2019, unisce acidità e humor nero in una black comedy girata a Bolsena e Capodimonte. La sinossi, che anticipa le vicende surreali e grottesche di una famiglia di insospettabili quanto sanguinari assassini seriali, rivela:

"Il giovane Orlando è atteso dalla fidanzata Diana nella villa di famiglia per presentarsi agli ignari e temuti genitori di lei e ottenere così la loro approvazione. Goffo e insicuro, Orlando decide di farsi accompagnare dal migliore amico Biagio, il quale mosso da innumerevoli dubbi e assurdi sospetti, farà di tutto per convincere Orlando della reale natura di Diana e della sua famiglia, nel disperato tentativo di fargli cambiare idea. Ma entrambi ignorano di essere ospiti di una famiglia a dir poco particolare della quale scopriranno le strane e inquietanti attitudini."

Il cast include Gabriel Lo Giudice, Federica Sabatini, Fortunato Cerlino, Antonia Liskova, Eduardo Valdarnini, Giovanni Anzaldo, Giulia Cragnotti, Babak Karimi. Il film è disponibile dal 27 luglio sulle piattaforme di streaming on demand Sky Primafila, The Film Club, Infinity, Apple TV, Rakuten, Chili e Google Play, nonché nelle arene e nei drive-in.




DIAMANTI GREZZI, 560 PAROLACCE IN 4 MINUTI: QUELLO DI NETFLIX È (QUASI) RECORD MONDIALE

Nelle scorse ore il servizio di streaming on demand Netflix ha condiviso sulla propria pagina ufficiale del social network Twitter un supercut dedicato a tutte le parolacce contenute in Diamanti Grezzi, l'ultimo e acclamato film dei fratelli Safdie con protagonista Adam Sandler.

Il video 'riassuntivo', che potete trovare in calce all'articolo, include un totale di 560 parolacce (descritte come varianti della della parola "fuck'") in poco più di quattro minuti. Si tratta del quarto miglior risultato di sempre nella storia del cinema per quanto riguarda l'uso delle parolacce: davanti al film con Adam Sandler ci sono soltanto The Wolf of Wall Street di Martin Scorsese (al terzo posto con 569 parolacce), F*** - a documentary on the word (al secondo posto con 857 utilizzi) Swearnet: The Movie (indisturbato sul gradino più alto del podio con ben 935 utilizzi).

Incentrato sul gioielliere ebreo Howard Ratner, che sommerso dai debiti accumulati a causa dei suoi vizi col gioco d'azzardo e alcune pessime decisioni deve cercare di rivendere un prezioso opale nero, è stato osannato dalla critica di tutto il mondo e agli Independent Spirit Awards ha portato a casa i premi per la miglior regia a Josh e Benny Safdie, per il miglior attore protagonista ad Adam Sandler, per il miglior montaggio a Ronald Bronstein e Benny Safdie, oltre alle candidature per il miglior film indipendente dell'anno e per la miglior sceneggiatura a Ronald Bronstein, Josh e Benny Safdie.


https://twitter.com/i/status/1288208045273538560

JUSTICE LEAGUE: LA NASA TROVA UN CUBO NELLO SPAZIO, PER RAY PORTER APPARTIENE A DARKSEID

La NASA ha pubblicato alcune immagini del Sole che ritraggono anche un curioso spazio nero a forma di cubo, e mentre i cercatori di UFO parlano già di vita aliene i fan della Justice League non hanno potuto non pensare alla Mother Box di Darkseid.

A questo proposito sul social network Twitter è stato interpellato perfino Ray Porter, che ha interpretato il villain nell'attesissima Zack Snyder's Justice League che uscirà nei primi mesi del 2021 sul servizio di streaming on demand HBO Max.

Come potete vedere nel post in calce all'articolo, infatti, all'attore è stato chiesto se per caso il misterioso cubo nero intercettato dalla NASA non fosse davvero una Mother Box, e l'esilarante risposta di Porter è stata: "Oh, ecco dove l'ho lasciato. Accidenti! Ora se potessi trovare le mie chiavi ..."

Ricordiamo che per diversi mesi, se non anni, il ruolo di Darkseid nel Justice League di Zack Snyder è rimasto un assoluto mistero, dato che la parte di Ray Porter venne tagliata completamente dal montaggio rimaneggiato da Warner Bros. e Joss Whedon che è stato distribuito al cinema nel 2017: finalmente le cose sono cambiate qualche settimana fa, quando il personaggio è stato ufficialmente mostrato per la prima volta nel teaser trailer della Snyder Cut.

Vi ricordiamo che nuove informazioni sulla Snyder Cut, come la durata ufficiale e il trailer integrale, saranno svelate al DC FanDome previsto per il 22 agosto.





Edited by Triplethor - 31/7/2020, 19:30
 
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SABATO

01/08/2020



DAVE BAUTISTA CONFERMA CHE NON SARÀ BANE IN THE BATMAN

Bane è già apparso due volte sul grande schermo, ma i fan attendono ancora di vederne una trasposizione fedele ai fumetti: la versione di Batman e Robin era piuttosto ridicola, un bruto senza cervello; mentre quella de Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno era filtrata dallo sguardo “realistico” di Christopher Nolan.

Molti sperano che sia Dave Bautista a interpretare il supercattivo nel DC Extended Universe, e per un po’ di tempo si è parlato della possibilità che comparisse in The Suicide Squad, dato che James Gunn gli ha già affidato il ruolo di Drax in Guardiani della Galassia. Anche The Batman era sul piatto, essendo così ricco di avversari dell’Uomo Pipistrello.

Lo stesso Dave Bautista ha però smentito queste voci. L’ha detto a malincuore, dicendo chiaramente di aver fatto del suo meglio: è quindi possibile che ci abbia provato, ma non conosciamo i dettagli in proposito.

Chissà, magari in futuro gli verrà data questa possibilità. Intanto sappiamo che The Batman potrebbe tornare sul set in settembre per continuare le riprese, mentre l’uscita è fissata per il 1 ottobre 2021 nelle sale americane. All’evento DC FanDome del 22 agosto probabilmente scopriremo qualcosa di più.

Vi terremo aggiornati.


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ROB LETTERMAN (DETECTIVE PIKACHU) DIRIGERÀ BEYOND GOOD & EVIL PER NETFLIX

Dopo Tom Clancy’s The Division, Netflix mette in cantiere un altro adattamento di un videogioco Ubisoft: The Hollywood Reporter segnala infatti che Rob Letterman dirigerà Beyond Good & Evil per il colosso dello streaming, con lo studio Ubisoft Film & Television alla produzione.

Il film ibriderà riprese dal vivo e CGI, una commistione che il cineasta hawaiano conosce bene: ha infatti curato la regia de I fantastici viaggi di Gulliver, Piccoli brividi e Detective Pikachu, dove live-action e personaggi digitali (soprattutto nella trasposizione dei Pokémon) sono la norma.

Netflix e Letterman stanno cercando uno sceneggiatore che adatti il gioco, mentre Jason Altman e Margaret Boykin si occuperanno della produzione.

La trama del gioco
Ambientato nel XXV secolo sul pianeta Hillys, Beyond Good & Evil racconta la storia di Jade e del suo zio adottivo Pey’j, un maiale antropomorfo. Da anni il pianeta è sotto l’attacco dei Dom’Z, stirpe aliena che rapisce gli esseri umani per assorbirne l’energia spirituale – lo Psico-Karma – e vivere più a lungo. Mentre l’esercito mercenario preposto a difendere Hillys si comporta in maniera sospetta e non interviene mai nel momento giusto, Jade e Pey’j gestiscono un orfanotrofio per bambini i cui genitori sono stati rapiti dai Dom’Z. Toccherà a loro sventare una cospirazione che coinvolge anche le alte sfere del governo.

Beyond Good & Evil uscì nel 2003 con il plauso della critica. Non ebbe grande successo commerciale, ma nel tempo si guadagnò una nutrita schiera di fan, diventando un cult. Un sequel fu annunciato nel 2008, e il teaser suscitò grande entusiasmo, ma poi non se ne fece più nulla. Il progetto riemerse all’E3 del 2017 (sotto forma di prequel) con un altro teaser: probabilmente uscirà sulle console di nuova generazione, ma una data non è disponibile.

Ubisoft Film & Television ha diversi progetti in fase di sviluppo. Oltre ai sopracitati Beyond Good & Evil e Tom Clancy’s The Division, ci sono anche Tom Clancy’s Ghost Recon, Rabbids, Just Dance e Werewolves Within. Vi terremo aggiornati.


Nel settimo venerdì di riapertura Gli anni più belli è tornato in cima alla top 10, seguito da Cena con Delitto – Knives Out e da 1917.
Ecco la Top 10. Per un’analisi più approfondita vi rimandiamo all’articolo pubblicato su Cingeuru.it.


Box Office Italia – VENERDÌ 31 LUGLIO 2020
GLI ANNI PIU’ BELLI – € 8.831 (1.601) 29 copie / 305 media – Tot. € 5.540.772 (885.881)
CENA CON DELITTO: KNIVES OUT – € 3.691 (737) 13/284 – Tot. € 5.128.421 (778.890)
1917 – € 2.171 (390) 7/310 – Tot. € 6.639.577 (1.025.765)
FAVOLACCE – € 1.874 (294) 11/170 – Tot. € 126.937 (21.724)
PARASITE – € 1.750 (346) 23/76 – Tot. € 5.673.804 (891.080)
ODIO L’ESTATE – € 1.660 (297) 10/166 – Tot. € 7.479.302 (1.152.067)
IL TRADITORE – € 1.655 (384) 2/827 – Tot. € 4.834.715 (776.034)
I MISERABILI – € 1.533 (269) 13/118 – Tot. € 120.261 (21.527)
LA BELLE EPOQUE – € 1.490 (345) 5/298 – Tot. € 1.604.839 (262.800)
THE FAREWELL: UNA BUGIA BUONA – € 1.321 (280) 5/264 – Tot. € 485.805 (79.607)


ANDY PARK SVELA UN ALTRO LOOK ALTERNATIVO DEL BARONE ZEMO IN CIVIL WAR

Il bravissimo Andy Park ha svelato un altro concept art inutilizzato di Captain America: Civil War che mostra un costume alternativo del Barone Zemo.

Come sappiamo, i Marvel Studios e i fratelli Russo hanno preferito non dare a Zemo la sua caratteristica maschera viola, che però sarà presente in The Falcon and the Winter Soldier. In fase preliminare sono state però considerate varie opzioni: il disegno che abbiamo visto lunedì scorso aveva tratti più “moderni”, soprattutto in virtù della corazza, mentre questo è più tradizionale. Non a caso, Zemo impugna una spada, e la maschera è meno aderente.

Comunque, Daniel Brühl indosserà il passamontagna viola nella serie per Disney+, ma non sappiamo cosa lo spingerà a celare il suo volto (né per quale motivo sia in libertà). The Falcon and the Winter Soldier arriverà in autunno sulla piattaforma on-line. Intanto, potrete vedere l’immagine qui di seguito.

Tra gli sceneggiatori ci sono Malcolm Spellman (Matrimonio in famiglia, Empire) e Derek Kolstad (John Wick). La regia, invece, sarà interamente curata da Kari Skogland, veterana del piccolo schermo che ha diretto puntate de I Borgia, Vikings, Penny Dreadful, Fear the Walking Dead, House of Cards, The Americans, The Punisher, The Walking Dead, The Handmaid’s Tale e molte altre serie; per The Handmaid’s Tale è stata anche candidata a un Emmy.

Anthony Mackie e Sebastian Stan tornano nel ruolo di Sam Wilson / Falcon e Bucky Barnes / Soldato d’Inverno. Anche Emily VanCamp (Sharon Carter) e Daniel Brühl (Barone Zemo) fanno parte nel cast della miniserie: i loro personaggi sono apparsi in Captain America: Civil War, ma Sharon è stata introdotta nel film precedente, The Winter Soldier. Wyatt Russell farà il suo debutto nel ruolo di John Walker, noto nei fumetti anche come U.S. Agent. Nel cast anche Adepero Oduye, Desmond Chiam, Miki Ishikawa, Noah Mills, Clé Bennett, Carl Lumbly e forse Erin Kellyman.

Per supportare la piattaforma Disney+, la Casa di Topolino spingerà molto sulle serie tv dei Marvel Studios, che saranno Loki, WandaVision, The Falcon and the Winter Soldier, Hawkeye, What If…?, She-Hulk, Ms. Marvel e Moon Knight.

Kevin Feige le ha paragonate ai cortometraggi Marvel One Shot, poiché consentiranno di spostare l’attenzione su personaggi che solitamente non hanno un ruolo da protagonisti. Le miniserie oscilleranno tutte fra 6 e 8 episodi.


Il concept art di Andy Park

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LEONE FILM GROUP LANCIA LOTUS FACTORY, PER PRODURRE FILM E SERIE TV DI GENERE IN ITALIA

Si dice spesso che i generi in Italia fanno fatica a decollare, ma soprattutto a essere prodotti. La nuova impresa di Leone Film Group e Lotus Production, Lotus Factory, sembra pensata apposta per rimediare a questo. Si tratta di un reparto specializzato nella creazione di progetti di genere per il cinema e la TV. Che, nelle intenzioni, dovrebbe attirare nel nostro paese talenti internazionali.

Marco Belardi, capo di Lotus, ha detto a Variety: “Abbiamo intenzione di fare film di generi diversi da quelli che normalmente vengono prodotti in Italia”, ovvero “drammi, commedie e l’occasionale noir”. Ad esempio i prodotti per famiglie, che secondo Belardi mancano decisamente nel panorama italiano.

Tra i progetti che Lotus Factory sta preparando ce ne sono due che cadono proprio in questo filone. Da un lato una serie live action incentrata sulle origini di Babbo Natale, per la quale Belardi ha reclutato lo sceneggiatore di Ratatouille, Jim Capobianco, e quello de La bella e la bestia, Robert Lence. L’idea viene da Nicola Abbatangelo, giovane regista che Belardi ha assunto come direttore creativo. Abbatangelo sta scrivendo la serie con Capobianco, Lence e Fabio Guaglione, regista di Mine. Il progetto verrà proposto alle piattaforme streaming.

L’altro progetto per famiglie è Fear Tales, un film d’animazione incentrato sulle “avventure del ragazzo più pauroso al mondo e del suo più grande amico: la paura stessa”. A occuparsi di questo progetto sarà l’animatore brasiliano Sandro Cleuzo (Il ritorno di Mary Poppins).

Ma in fase di sviluppo ci sono anche una “trilogia distopica” e film horror, thriller e action. L’intenzione è anche quella di creare workshop in cui professionisti internazionali possano condividere la propria esperienza, e che possano anche essere utilizzati per scoprire nuovi talenti.

Nel frattempo, Lotus Production si prepara a iniziare la lavorazione di Colt, western di Stefano Sollima (scritto da Dennis Lehane) basato su un’idea di Sergio Leone. Il film sarà girato in inglese e composto da una serie di segmenti, ciascuno dedicato al nuovo possessore di una pistola, che viene passata di mano in mano nel vecchio West. Colt sarà co-prodotto da The Apartment di Lorenzo Mieli. Le riprese dovrebbero partire a gennaio tra Canada, Bulgaria e Italia.


SCREAM 5: CONFERMATO IL RITORNO DI COURTENEY COX

Un paio di mesi fa abbiamo saputo che David Arquette sarebbe tornato nel quinto capitolo – nonché reboot – di Scream, e ora veniamo a sapere che anche Courteney Cox tornerà. L’ex moglie di David Arquette riprenderà dunque il ruolo della giornalista Gale Weathers-Riley, moglie dello sceriffo Dewey Riley interpretato proprio dall’attore.

Cox è finora il secondo interprete classico a essere confermato ufficialmente. Neve Campbell ha lasciato intendere di essere in trattative, ma per ora non c’è conferma. James Vanderbilt (Zodiac, The Amazing Spider-Man) e Guy Busick (Finché morte non ci separi) hanno scritto la sceneggiatura, che presumibilmente mettere l’uno contro l’altra Ghostface e una nuova generazione di teenager. La trama dovrebbe seguire “una donna che torna alla sua cittadina natale per tentare di scoprire che stia commettendo una serie di violenti crimini”.

Gli autori
Scream 5 sarà diretto da Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett, registi di Finché morte non ci separi. I due compongono, insieme a Chad Villella, il collettivo Radio Silence. I registi hanno dichiarato in precedenza:

È impossibile esprimere pienamente quanto l’opera di Wes Craven, e i film di Scream in particolare, abbiano significato per noi come fan e ci abbiano influenzato come autori. Le incredibili storie di Kevin Williamson ci hanno intrattenuti e ispirati per decenni e siamo incredibilmente onorati di avere l’opportunità di essere parte del mondo cinematografico che Wes e Kevin hanno creato insieme con tale intelligenza. La fantastica sceneggiatura di Jamie e Guy rende giustizia alla saga e siamo felici di portare in vita questo nuovo capitolo di Scream.


Avatar: James Cameron mostra tre scene del sequel alla troupe!

La produzione dei sequel di Avatar è iniziata ormai da diverso tempo, e dopo il lockdown le riprese sono riiniziate. Ecco quindi che non stupisce che James Cameron e il suo team abbiano già delle scene pronte.
Il regista ha deciso di mostrare parte di questo materiale, per la precisione tre sequenze con effetti visivi quasi definitivi e tutto, agli attori e ai membri della troupe che si trovano in Nuova Zelanda per le riprese… due anni e mezzo prima che Avatar 2 arrivi al cinema.

“Jim ha radunato la troupe per mostrare loro tre scene con gli effetti visivi della Weta Digital quasi ultimati,” scrive Landau su Instagram. “Tutti erano entusiasti, e dopo erano gasatissimi di tornare al lavoro. Non vedo l’ora che possiate vedere queste scene anche voi”.

Nella foto vediamo la troupe davanti a un gigantesco schermo LED in uno dei grandi teatri di posa dove viene realizzato il film.

www.instagram.com/p/CDUhBKqJpuT/?utm_source=ig_embed

Ricordiamo che l’emergenza Coronavirus ha costretto la produzione a interrompersi per alcuni mesi. Le riprese in Nuova Zelanda sono riiniziate, ma la Lightstorm Entertainment ha chiesto alla Disney di rinviare i quattro sequel di un anno perchè attualmente è ancora impossibile far ripartire la produzione virtuale in California.

I quattro sequel di Avatar sono in lavorazione dal 2017, ognuno avrà un budget di circa 250 milioni di dollari.

Secondo la nuova scaletta di produzione, la lavorazione di Avatar 2 e Avatar 3 dovrebbe proseguirà fino al 2021, con l’uscita di Avatar 2 fissata per il 16 dicembre 2022, Avatar 3 il 20 dicembre 2023, Avatar 4 il 18 dicembre 2026 e Avatar 5 il 22 dicembre 2028.


Batman: Death In The Family, ecco il trailer del film animato interattivo

La DC, tramite IGN, ha diffuso in rete il primo trailer di Batman: Death In The Family, film animato interattivo diretto e prodotto da Brandon Vietti e ispirato alla nota run fumettistica “Batman: Una morte in famiglia”.
L’opera, come già detto, sarà interattiva (nello stile della puntata di Black Mirror “Bandersnatch”) e permetterà agli spettatori di rivivere alcune sequenze di “Batman: Under the Red Hood” con la possibilità di “cambiare” gli eventi attraverso varie scelte.

Nel cast vocale troviamo Bruce Greenwood (The Resident, Star Trek, iRobot), Vincent Martella (Phineas and Ferb), John DiMaggio (Futurama, Adventure Time), Zehra Fazal (Young Justice) e Gary Cole (Veep).

Il film sarà disponibile negli Stati Uniti in home video da questo autunno in una data ancora non specificata. Potete vedere il trailer nella parte superiore della pagina.

Qua sotto trovate la descrizione dell’albo di Batman: Una morte in famiglia:

Jason Todd, il secondo Robin, è partito alla ricerca di sua madre. Costretto a ignorare la crescente minaccia di Joker, Batman deve trovare il suo compagno prima che sia troppo tardi. Ma l’irruenza del giovane sta per portarlo a fare i conti col proprio destino…




ROBERTO BAGGIO, NETFLIX GIRERÀ IL FILM IN TRENTINO, MA È POLEMICA

Il Divin Codino il film prodotto da Netflix sulla vita di Roberto Baggio sarà girato in Trentino, la notizia ha scatenato la reazione di Vladimiro Riva che rappresenta la Vicenza Film Commission: "Cosa c'entra quella terra con la sua vita?". Il campione azzurro, consulente all'intera produzione ha preferito non intervenire nella polemica.

A fine agosto inizieranno le riprese del film sulla vita del campione vicentino Roberto Baggio e la produzione ha deciso di girare Il Divin Codino in Trentino, dove sono iniziate anche le audizioni per il casting per comparse e calciatori.
La decisione di girare il film in Trentino ha deluso Vladimiro Riva, rappresentante della Vicenza Film Commission, che ha rilasciato alcune dichiarazioni al Corriere della Sera: "Hanno scritto che sono arrabbiato. Ma la parola giusta è deluso. Non credo che Roberto abbia mai fatto una sola partita in quella regione. Forse non c'è stato neanche in ritiro. Cosa c'entra quella terra con la sua vita? Una follia. Non capisco come Roberto abbia potuto dare il suo assenso. Sono deluso, ecco tutto".

La polemica è anche politica, questo perché la Film Commission del trentino è molto attiva ad offrire dei finanziamenti o incentivi per garantirsi le produzioni cinematografiche: "Questa è una questione che può far arrabbiare la gente veneta. Con l'autonomia speciale di cui gode, il Trentino dispone di risorse che noi non possiamo raggiungere", sostiene Riva supportato dal Presidente del Coni Veneto Gianfranco Bardelle che arriva a dire: "È una mancanza di rispetto per Vicenza, le radici e la nostra cultura sportiva.

Giampaolo Pedrotti, presidente della Film Commission di Trento respinge le polemiche al mittente, sostenendo che il Trentino ha "elargito un finanziamento di soli 200 mila euro". Pedrotti dalle pagine del Corriere sostiene che la carta vincente del Trentino è la professionalità: "La verità è che offriamo validissime condizioni in termini di maestranze e capacità professionali. Ci sono i location-manager che trovano gli ambienti adatti. Se la regia ha scelto il nostro territorio significa che le condizioni ambientali sono soddisfacenti. Ci sarà un motivo se son venuti qui personaggi come Tornatore e Scamarcio? Siamo sul mercato".

Una polemica che come abbiamo detto sembra essere piu politica che sentimentale, forse per questo motivo Roberto Baggio non è intervenuto: 'il divino' in quanto tale preferisce giustamente non immischiarsi in faccende troppo terrene. Il film sarà diretto da Letizia Lamartire: "È la storia di un uomo umile con un talento smisurato - racconta la regista che per Netflix ha diretto alcuni episodi della serie Baby - che con le sue giocate ha cambiato il calcio italiano. Racconteremo anche il percorso di una persona che attraverso le sofferenze personali ha raggiunto grandi trionfi in campo".




BASIC INSTINCT, SU NETFLIX IN STREAMING DA OGGI

Inizia agosto e il catalogo di Netflix si fa sempre più ricco e hot grazie a un film che continua a far chiacchierare a quasi 30 anni dalla sua uscita: ad arrivare in streaming oggi è Basic Instinct, il thriller con Sharon Stone e Michael Douglas!

La rockstar Johnny Boz viene trovato morto nel suo letto, ucciso con un rompighiaccio. Il detective Nick Curran, che ha un passato di droga ed alcolismo ormai superato, si occupa del caso. I primi sospetti cadono su Catherine Tramell, una bella ed affascinante scrittrice che era stata vista diverse volte in compagnia di Johnny Boz. La psichiatra Beth Gardner, che è anche l'ex ragazza di Nick, scopre che il delitto di Johnny è identico ad uno descritto in uno dei romanzi della Tramell..

Basic Instinct, da sempre molto criticato e molto apprezzato, ha fatto un po' breccia nei critici e negli esperti del settore hollywoodiano, tanto da ottenere due nomination agli Oscar del 1993 (Miglior Colonna Sonora di Jerry Goldsmit e Miglior Montaggio di Frank J. Urioste) e due ai Golden Globes dello stesso anno (Miglior Montaggio e Migliore Attrice Protagonista per Sharon Stone). Ma anche il pubblico ne è stato particolarmente catturato: il thriller aveva un budget stimato di circa 49 milioni di dollari, che è stato ripagato da un incasso internazionale di oltre 350 milioni. Numeri che hanno permesso l'arrivo del meno apprezzato sequel Basic Instinct 2, datato 2006.

Basic Instinct è solo l'ultima di tante novità in catalogo ad agosto 2020 su Netflix, che anche questo mese ha messo a disposizione degli utenti nuove attese serie tv, saghe memorabili e grandi cult.


TWILIGHT, CATHERINE HARDWICKE: "UN FILM DI MIDNIGHT SUN? SAREBBE INTERESSANTE"

La saga di Twilight ritornerà protagonista con Midnight Sun, il romanzo di Stephenie Meyer che racconterà la storia dal punto di vista di Edward e Catherine Hardwicke ha rivelato se sarebbe interessata a realizzare un film.
La regista ha firmato solo il primo capitolo della storia d'amore tra il vampiro e Bella Swan, tuttavia ha gettato le basi per un successo cinematografico in tutto il mondo.

Catherine Hardwicke, intervistata da Entertainment Weekly, ha rivelato: "Realizzare un film di Midnight Sun sarebbe divertente. Sarebbe affascinante".
Adattare il nuovo romanzo scritto da Stephenie Meyer sarebbe però molto complicato: "Robert Pattinson è Batman ora... E Kristen Stewart è coinvolta in un milione di progetti meravigliosi...Chi sa cosa potrebbe accadere?".
Le due star di Twilight, inoltre, difficilmente accetterebbero di riprendere il ruolo del vampiro centenario Edward Cullen e della giovane studentessa Isabella Swan. Robert e Kristen, in più occasioni, hanno preso le distanze dalla saga.

Stephenie Meyer aveva iniziato a scrivere Midnight Sun un decennio fa e aveva abbandonato il progetto dopo che la bozza di alcuni capitoli era stata pubblicata online senza il suo permesso.
I fan si stanno chiedendo inoltre se il libro darà vita a nuovi progetti come altri volumi o adattamenti cinematografici o televisivi.


IL TOCCO DEL MALE: DENZEL WASHINGTON SCOPRÌ UNO STRANO DETTAGLIO SULLE SCARPE DEI POLIZIOTTI

Per prepararsi per il suo ruolo ne Il tocco del male, Denzel Washington ha passato alcuni giorni con degli investigatori al fine di osservare il loro comportamento ed assorbire il loro manierismo. Durante una di queste nottate passate con le forze dell'ordine l'attore scoprì una particolarità molto interessante.

Washington venne a sapere che alcuni poliziotti portavano un secondo paio di scarpe nel bagagliaio delle loro macchine mentre erano in servizio, dato che le scarpe che indossavano, di tanto in tanto, si ricoprivano di sangue a causa di sanguinose scene del crimine in cui si imbattevano fin troppo spesso.

L'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes riferisce che il 40% dei critici dà al film una recensione positiva basata su 57 recensioni, un critico ha dichiarato: "Ha una premessa interessante. Sfortunatamente è solo un riciclo di vecchi materiali, e non così elettrizzante."

Janet Maslin del New York Times lo ha definito "Un incubo elegante ma davvero inverosimile, Washington ha il compito quasi impossibile di mettere insieme un quadro contorto che è solo intermittente in modo intermittente e poco coinvolgente emotivamente o intellettualmente."


IL GIUSTIZIERE DELLA NOTTE 3: IL SONDAGGIO IMBARAZZANTE CHE PORTÒ ALLA MODIFICA DEL TITOLO

Secondo il libro "Bronson's Loose" di Paul Talbot, il titolo originale Il giustiziere della notte III fu cambiato in Il giustiziere della notte 3 perché la Cannon Group, Inc, dopo aver condotto un sondaggio, ha scoperto un dato a dir poco sconcertante a proposito della popolazione americana.

Secondo il sondaggio, quasi la metà degli americani non sa leggere numeri romani. I critici non hanno apprezzato questo film e, secondo quanto riferito, la pellicola è stata fatta uscire in anticipo per capitalizzare sugli eventi relativi al "vigilante" della metropolitana del 1984, che hanno avuto luogo a New York City, quando quattro uomini hanno tentato di derubare Bernhard Goetz.

A causa della fretta, il colore della versione finale della pellicola era imperfetto e danneggiato nelle ultime scene. Il film ha incassato 10 milioni di dollari dopo i suoi primi dieci giorni di uscita. Charles Bronson raramente concedeva interviste o commentava i suoi stessi film. Tuttavia, l'attore disse di essere isnoddisfatto di questo film più di una volta.

Charles Bronson usa una Wildey .475 Magnum in questo film: la sua pistola personale nella vita reale; fu lui a suggerirlo come mezzo per rendere unico il film. In un'intervista del 2005 Wildey Moore, ideatore della pistola e consulente tecnico della produzione, ha affermato che le vendite dell'arma aumentano ogni volta che questo film viene trasmesso dalla televisione via cavo.


SORVEGLIATO SPECIALE: IL FILM CON SYLVESTER STALLONE CHE "NON AVEVA UNA SCENEGGIATURA"

Durante un'intervista del 2005 con Harvey F. Chartrand per Shock Cinema, John Flynn, il regista di Sorvegliato speciale, pellicola che vede Sylvester Stallone nei panni di Frank Leone, ha parlato estensivamente della sceneggiatura e delle peripezie che è stato costretto ad affrontare.

Flynn ha dichiarato: "Sorvegliato speciale è una lezione su come vengono realizzati i film di Hollywood. Stallone era disponibile per un certo lasso di tempo, Larry Gordon aveva in mano una terribile sceneggiatura ambientata in una prigione. Stallone chiama James Woods e chiede all'attore se sono bravo come regista."

"Woods gli dice che dovrebbe lavorare con me, quindi ora abbiamo un regista e una star, ma nessuna sceneggiatura. Tutto ciò che abbiamo è un tema: un uomo che fugge da una prigione. Quindi assumiamo Jeb Stuart, che era allora uno degli scrittori più famosi di Hollywood, per riscrivere la sceneggiatura e partiamo alla ricerca di luoghi carcerari." Ha continuato il regista.

"Dopo qualche settimana torniamo tutti a New York City e ci spostiamo in un hotel dove Larry obbliga Jeb ed Henry Rosenbaum a scrivere una sceneggiatura in pochissimo tempo; i due stavano scrivendo la sceneggiatura mentre stavamo girando il film. Stallone è un attore intelligente e molto sottovalutato. Sapeva sempre inventarsi una battuta migliore di quelle scritte nel copione, è un gran lavoratore. Non ho avuto nessun problema a lavorare con lui." Ha concluso Flynn.




SENTI CHI PARLA: BRUCE WILLIS E PAOLO VILLAGGIO, LE DUE VOCI DEL BAMBINO NEL FILM

Il bambino protagonista di Senti chi parla, nella versione originale in lingua inglese, è doppiato da Bruce Willis, stella del cinema hollywoodiana, mentre in italiano è doppiato dal leggendario Paolo Villaggio. La pellicola del 1989 fu diretta da Amy Heckerling e interpretata da John Travolta e Kirstie Alley.

Inizialmente, Robin Williams fu preso in considerazione dai produttori per la voce di Mikey ma l'agente dell'attore voleva troppi soldi: più del doppio del budget di produzione del film. Tuttavia, Williams avrebbe in seguito recitato con John Travolta nel film Disney Daddy Sitter.

Il film ha ricevuto recensioni contrastanti: su Rotten Tomatoes ha un punteggio del 56% basato su 36 recensioni, con una valutazione media di 5.07. Un critico cinematografico americano ha dichiarato: "il film ha un certo fascino grazie alle sue affabili star e alla regia energetica di Amy Heckerling, ma una stupida sceneggiatura non consente a l'intelligenza di respirare."

John Travolta e Bruce Willis invece apparvero insieme sullo schermo in Pulp Fiction nel 1994. Dopo i titoli di coda di Senti chi parla si vede una scena immaginata da Mollie, in cui ci viene mostrata parte della nascita della sorella di Mickey, Julie, che comparirà poi in Senti chi parla 2 e in Senti chi parla adesso!.


JASON BATEMAN SARÀ IL REGISTA DI HERE COMES THE FLOOD?

Jason Bateman potrebbe essere il regista, e forse protagonista, del film Netflix intitolato Here Comes the Flood, proseguendo quindi la sua collaborazione con la piattaforma di streaming dopo il successo di Ozark.
Per ora l'attore è impegnato nelle prime fasi della negoziazione, tuttavia le fonti di Deadline sostengono che l'accordo potrebbe essere vicino.

Simon Kinberg ha scritto la sceneggiatura del film Here Comes the Flood in cui una storia d'amore si intreccia con un crimine che complica la situazione.
Jason Bateman, se firmerà il contratto, dovrebbe essere coinvolto come regista e produttore, e potenzialmente membro del cast.

La star, molto attivo nel campo televisivo, potrebbe tornare dietro la macchina da presa di un lungometraggio dopo Bad Words e La famiglia Fang.
Jason Bateman sarà invece coinvolto come produttore in occasione dell'adattamento del romanzo The Girls I've Been che avrà come protagonista l'attrice Millie Bobby Brown.


Rebecca: prime foto e data di uscita del film Netflix, con Lily James

Il Daily Mail ha rilasciato le prime foto che ritraggono Armie Hammer, Lily James e Kristin Scott Thomas in Rebecca diretto da Ben Wheatley. Il film debutterà su Netflix il 21 Ottobre.

Rebecca non è un remake dell’omonimo film di Alfred Hitchcock del 1940, ma è comunque basato sullo stesso romanzo di Daphne du Maurier. Al centro della storia c'è giovane sposina, interpretata da Lily James, che visita l’imponente tenuta di famiglia di suo marito su una desolata costiera inglese, dove si ritrova a combattere l’ombra della sua prima moglie morta.

La sceneggiatura è a cura di Jane Goldman, con la collaborazione di Joe Shrapnel e Anna Waterhouse. Nel cast troviamo anche Ann Dowd, Keeley Hawes, Ben Crompton, Sam Riley.

LE PRIME FOTO




MAD MAX: FURY ROAD, CHARLIZE THERON SI TRASFORMA IN FURIOSA NEL VIDEO DELLA RASATURA

La Furiosa di Charlize Theron ha lasciato il segno non solo con il suo mostruoso cingolato del deserto, ma anche nella memoria del franchise post-apocalittico. Adesso l'attrice ha condiviso il video inedito della fatidica rasatura con cui abbracciò uno dei suoi ruoli più famosi.

Il dietro le quinte è stato rivelato poche ore fa in occasione della proiezione speciale di Mad Max: Fury Road in un drive-in: nelle immagini possiamo chiaramente vedere la Theron rasarsi i capelli quasi del tutto e, ovviamente, non mancano i commenti sbigottiti ed entusiasti dell'attrice e degli amici presenti. La musica drammatica in sottofondo da anche un tono decisamente epico alla genesi di Furiosa, non trovate?

"In onore della proiezione al drive-in di Mad Max di stasera, ecco un momento speciale di Charlize Theron e che ha segnato il punto di non ritorno nella nascita di Furiosa", ha scritto l'attrice sul suo profilo Instagram, ringraziando poi gli organizzatori della proiezione sotto le stelle. "Un enorme grazie a colore che hanno reso possibile questa serata! Sono entusiasta di vedere di nuovo questo film sul grande schermo".

Da quel momento la Theron è diventata a tutti gli effetti l'indomabile guerriera del deserto, dandone un'interpretazione tanto brillante che David Ayer è attualmente al lavoro su un prequel di Fury Road su Furiosa. Per una visione altrettanto unica della pellicola candidata a ben 10 premi Oscar, la Warner Bros. ha appena distribuito un fenomenale steelbook in edizione limitata di Mad Max: Fury Road.


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DUNE: JASON MOMOA SI ROTOLA NEL FANGO E STUZZICA I FAN: TUTTE LE FOTO

Che Jason Momoa ami condividere le sue gesta da uomo rude e tutto d'un pezzo, sempre però con auto-ironia, è cosa risaputa e stavolta il protagonista di Aquaman e dell'attesissimo reboot Dune di Denis Villeneuve stuzzica i fan come mai prima d'ora.

Momoa ha infatti condiviso alcune foto della sua più recente escursione in fuoristrada, durante cui non sono mancate frecciatine scherzose al film che lo vedrà presto coinvolto. In calce troverete i divertenti scatti appena postati dall'attore su Instagram, recanti il commento:

"Mi sono rotolato come un maiale nel fango. È difficile da spiegare, ma ho avuto una giornata davvero entusiasmante, adesso quel che mi serve è un partner per affrontare Dune, che arriverà molto presto. Aloha."

Ovviamente, le imprese che vedranno coinvolti Timothée Chalamet (Paul Atreides), Zendaya (Chani),Rebecca Ferguson (Lady Jessica), Oscar Isaac (Duca Leto Atreides), Josh Brolin (Gurney Halleck), Stellan Skarsgård (Barone Harkonnen), Dave Bautista (Glossu), Stephen McKinley Henderson (Thufir Hawa), Jason Momoa (Duncan Idaho) e Javier Bardem (Stilgar), saranno ben più entusiasmanti e la rivisitazione del cult misconosciuto di David Lynch è già in odore di nomination agli Oscar 2021.

Recentemente abbiamo appreso che il cast di Dune arriverà presto in Europa per alcune riprese aggiuntive e che il regista Villeneuve ha già in mente nuovi progetti dopo Dune.


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X-MEN: GAMBIT, BEAST, E NIGHTCRAWLER DOVEVANO DEBUTTARE NEL PRIMO FILM: COSA È SUCCESSO?

Sebbene non sia stato il primo, il franchise X-Men creato dalla Fox è stato il primo vero passo verso la creazione del concetto di cinecomic e, superato solo dallo Spider-Man di Sam Raimi, uno degli esperimenti primordiali più riusciti ed apprezzati. Adesso il produttore esecutivo Ralph Winter svela interessanti retroscena sulla trilogia.

"C'è stato un lungo processo di sviluppo prima che mi unissi al progetto, cosa che feci circa sei mesi dopo", ha dichiarato Winter a SYFY WIRE. "Quasi tutto era già deciso, anche se abbiamo dovuto cestinare al cune idee, come la Danger Room, e alcuni personaggi come Gambit, che anche se molto amati nascondevano molte insidie".

Ha poi aggiunto: "All'inizio è stato difficile restringere il campo e avere un numero di personaggi sufficiente per renderlo interessante, ma non troppi così da avere abbastanza tempo per presentarne singolarmente i poteri e la storia senza renderli banali. Persino quelli avevamo scelto rischiavano di essere troppi.

Nightcrawler è stato introdotto in X-Men 2, mentre Bestia e la Danger Room debuttò solo in X-Men: Conflitto finale. L'unico a non essere stato presentato nel senso canonico è Gambit, apparso solo in poche scene di X-Men: Le origini - Wolverine, i cui è stato interpretato da Taylor Kitsch. Per anni Channing Tatum è stato indicato come possibile protagonista di uno stand-alone movie sul mutante, ma il progetto è tutt'oggi sospeso.

"Hanno fatto un buon lavoro nell'introdurre nuovi personaggi man mano che ogni film veniva realizzato", ha confessato il produttore. "Non stavamo pensando necessariamente a più film. Il nostro obiettivo era realizzare un film che piacesse, rendesse omaggio ai personaggi e che valesse il prezzo del biglietto".


FLASH, CONFERMATI I VIAGGI NEL TEMPO: TUTTE LE NOVITÀ SUL FILM CON EZRA MILLER

L'acclamato regista dei moderni capitoli di IT Andy Muschietti ha appena dato la più sensazionale delle notizie: nel suo primo stand-alone movie Flash viaggerà indietro nel tempo. Quali conseguenze ci saranno? Ecco tutte le ultime novità dal set con Ezra Miller.

Le informazioni rivelate, per quanto telegrafiche, han no svelato alcuni dei dettagli fondamentali della pellicola: "È una storia sui viaggi nel tempo: Flash torna indietro per cercare di salvare sua madre", ha detto Muschietti. "È un film d'azione spettacolare, ma ha un grande cuore".

Non solo lo vedremo alle prese con viaggi temporali, ma a quanto pare il cinecomic seguirà le orme del fumetto creato da Geoff Johns (storia) ed Andy Kubert (disegni): Barry Allen stravolgerà infatti l'intero universo pur di salvare sua madre Nora, morta quando lui era solo un bambino. Nella storia stampata il velocista DC si ritrovava in una linea temporale parallela in cui suo padre, Henry, è deceduto per un infarto e l'intera Justice League non è mai esistita. Persino di Superman non sembra esserci alcuna traccia. Nel fumetto personaggio chiave sarebbe invece Batman, che riproveremo più anziano e decisamente ostile, e con questa rivelazione sembra essersi aperto anche un primo spiraglio sul ritorno di Michael Keaton nei panni del Cavaliere Oscuro.

Una storyline simile apre ad una vero e proprio reboot del DCEU, che potrebbe essere quanto mai provvidenziale per ripartire dopo l'arresto forzato dei lavori di Zack Snyder. Resta adesso da scoprire se Ezra Miller darà vita ad un Flashpoint definitivo o se, nel finale, Barry tornerà nel futuro da cui era partito e quali saranno le possibili conseguenze del suo viaggio.


THE OLD GUARD: UN SEQUEL È NECESSARIO? ECCO COSA NE PENSA IL CREATORE GREG RUCKA

I numeri di The Old Guard parlano chiaro: il live-action Netflix è stato un vero successo e il pubblico della piattaforma già aspetta un secondo capitolo. Anche il cast di The Old Guard vuole assolutamente un sequel, mentre l'ideatore del fumetto Greg Rucka ha un pensiero più critico al riguardo.

"Ne abbiamo parlato più volte, ma non è ancora stato confermato nulla", ha detto Rucka ai microfoni di MovieWeb. "Credo che passerà ancora un po' di tempo prima che si prenda una decisione e in ogni caso sarà presa da persone che sono ben al di fuori della mia portata".

"Se decidono di farne un altro, sono assolutamente pronto a farlo. Una delle cose che mi piace del film è che adotta una strategia che io definisco "In caso di sequel, rompere il vetro", ma di per sé il film non richiede un sequel. Non è una storia in cui il pubblico arriva alla fine e i personaggi con lui. The Old Guard ha già una sua conclusione e penso che il risultato sia molto soddisfacente. Si potrebbe fare di più? Certo, ma non lo richiede per forza".

"Se ci sarà un sequel e se sarò io a scriverlo, attingerò molto dal materiale originale. Uno dei lussi di poter adattare il proprio lavoro è quello di poter fare qualcosa di diverso e modificarlo alla bisogna. Ciò che funziona nel fumetto potrebbe non funzionare sulla pellicola ed è importante saperlo riconoscere. L'idea che questa sia una trasposizione letterale è un errore: non lo è. Un romanzo non è un'opera teatrale, così come un'opera teatrale non è un film e un fumetto non è un lungometraggio. Bisogna impegnarsi con la volontà di riconoscere i punti di forza e di debolezza del rispettivo medium, e sapere che ciò che ha funzionato nel fumetto potrebbe non funzionare sullo schermo".

Il fumettista sa quindi, forse meglio di altri, qual è il destino migliore per la sua creazione, anche se appare già molto soddisfatto di quanto realizzato con il live-action Netflix con Charlize Theron, Luca Marinelli, KiKi Layne, Matthias Schoenaerts e Marwan Kenzari.


DOLITTLE, SETH ROGEN HA AIUTATO A RISCRIVERE IL FILM CON ROBERT DOWNEY JR.

In uno strano anno d'uscite e d'incassi, gli appena 231 milioni incassati in tutto il mondo dal godibile Dolittle con Robert Downey Jr. potrebbero quasi essere una manna dal cielo rispetto al destino di tanti altri colleghi, e scopriamo oggi che ad aiutare nella scrittura del film ci ha pensato anche Seth Rogen.

Il film sarebbe dovuto essere il grande ritorno di Robert Downey Jr. a un progetto esterno al Marvel Cinematic Universe, ma purtroppo così non è stato. Quando si comprese effettivamente la verità, fu chiamato Seth Rogen ad aiutare nella riscrittura della sceneggiatura, come ha anche confermato lui stesso durante la promozione del suo nuovo film HBO Max, An American Pickle.

L'attore ha dichiarato: "Lo dirò soltanto perché la cosa è già stata riportata altrove e comunque sarò breve e coinciso perché sono vicino a molte delle persone coinvolte, però sì, ho aiutato un po' nella riscrittura del Dr. Dolittle. Non è una posizione scomoda, quella del revisionista. Le attese sono basse. Ma la verità è che decide di farlo perché vuoi aiutare sinceramente a migliorare un progetto. Universal, che ha prodotto quel film, mi ha supportato molto nella mia carriera e ha prodotto anche molti dei miei film. Adoravo alcune delle persone che ci hanno lavorato e volevo davvero aiutare come potevo".


X-MEN, NUOVE ACCUSE CONTRO BRYAN SINGER: AVREBBE GIRATO DEGLI STUNT SOTTO NARCOTICI

Nel corso della sua carriera, Bryan Singer è stato raggiunto da diverse accuse di abusi e violenze sessuali, da lui tutte negate, comprese quelle risalenti ai primi anni '90, indimostrabili e "parola contro parola", ma stando a una nuova storia pubblicata sull'Hollywood Reporter, sarebbero arrivare nuove e diverse accuse contro il regista.

Il report del THR si riferisce al suo comportamento sul set degli X-Men, franchise quasi interamente diretto da lui. Si parlerebbe infatti di "comportamenti pericolosi e inammissibili" durante le riprese di vari film, tanto nei confronti del cast che della troupe. Sono presenti molte interviste all'interno della storia che rivelerebbero come Singer abbia girato molti stunt sotto effetto di narcotici, dunque drogato, e tra queste c'è anche la rivelazione della storica produttrice della saga, Lauren Shuler Donner.

La donna ha anche sottolineato come Singer abbia scelto giovani ragazzi in parti minori promettendogli molto più lavoro in cambio di sesso e come abbia sfruttato la sua posizione e il suo potere per proteggere se stesso e i propri interessi.

In uno dei più memorabili aneddoti, THR descrive una faida tra il produttore Tom DeSanto e Singer sul secondo film degli X-Men, con il primo che suggeriva di smettere di girare dopo che il regista e altri membri della troupe "avevano ingerito diverse quantità di narcotici". Singer però rifiutò di smettere di lavorare, filmando una scene con gli sunt double molto pericolosa (senza un coordinatore presente), con Hugh Jackman che finì per farsi male "e sanguinare davanti alla telecamera".


SPACE JAM 2, I PRIMI OGGETTI DEL MERCHANDISING SONO GIÀ IN VENDITA!

Chi ha tempo non aspetti tempo, recita il vecchio adagio: Warner Bros. sembra aver recepito alla perfezione il messaggio ed ha deciso di cominciare a sfruttare il brand di Space Jam con largo anticipo rispetto all'uscita in sala del film con LeBron James.

L'uscita di Space Jam 2 è infatti ancora prevista per l'estate del 2021 (e per ora non si è, fortunatamente, parlato di rinvii), ma la produzione non ha perso tempo ed ha deciso di mettere già in commercio i primi oggetti del merchandising ufficiale.

Per ora si tratta semplicemente di due edizioni dello stesso berretto, tessuto nero e logo del film stampato frontalmente: la variante è semplicemente il posizionamento del logo, dritto nella prima versione e al rovescio nella seconda (uno dei due cappelli è già andato esaurito, essendo stato messo a disposizione soltanto in 100 unità).

Insomma, per gli altri gadget relativi a questo sequel del celebre film con Michael Jordan bisognerà presumibilmente aspettare che sia avvicini la data della release: fino ad allora, per chi volesse già entrare nel mood, non resta che mettere mano al portafogli e procedere all'acquisto di questo primo esemplare. Vediamo, nel frattempo, quale sarà il titolo di questo Space Jam 2; nell'ultima locandina di Space Jam 2 di BossLogic, inoltre, abbiamo visto un LeBron già in splendida forma.


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ARGO, SHEILA VAND RICORDA: 'BEN AFFLECK? ENERGIA CONTAGIOSA E PIEDI PER TERRA'

Quando il tuo esordio sul grande schermo avviene con un film ambizioso come Argo (non a caso trionfatore agli Oscar quell'anno), imbottito di attori di primo livello e con Ben Affleck dietro la macchina da presa, il risultato può facilmente essere quello di provare paura e timore reverenziale.

Niente di tutto ciò andò però ad intralciare il percorso di Sheila Vand, che proprio nel film di Affleck trovò la sua prima, importantissima occasione in quel di Hollywood: l'attrice, all'epoca ventisettenne e con alle spalle solo corti e qualche comparsa in TV, serba infatti un ottimo ricordo dei giorni trascorsi sul set.

"Ben Affleck ha un'energia contagiosa ed è una persona davvero con i piedi per terra. Io ero così nervosa! Era il mio primo film importante. Mi piace un sacco dirlo. E poi era un film con un cast importantissimo, John Goodman e tutta questa gente fantastica, io mi sentivo una novellina, ma lui ti mette subito a tuo agio. Creò un ambiente così sicuro e accogliente che fui subito sicura di poter fare un ottimo lavoro, perché non ero più impaurita" ha raccontato Vand.

L'attrice ha poi proseguito: "Io non riesco a lavorare bene con i registi dal fare tirannico. Lui non è assolutamente così. Non so se sia perché è un attore anche lui, ma sembrò che rispettasse davvero il nostro lavoro, voleva creare per noi un ambiente il più confortevole possibile. E poi, in generale, lui è così amichevole che non ha mai quell'atteggiamento da: 'Sono una celebrità, sono intoccabile'".

Proprio il suo film premio Oscar ha però creato qualche grattacapo ad Affleck recentemente: l'attore è infatti stato accusato di whitewashing per la sua interpretazione in Argo.


X-MEN 2, MEZZO CAST MINACCIÒ DI LASCIARE IL FILM PER IL COMPORTAMENTO DI BRYAN SINGER

l rapporto tra Bryan Singer e il cast di X-Men non fu esattamente idilliaco durante le riprese del secondo film del franchise: secondo le ultime rivelazioni, il film avrebbe addirittura rischiato di perdere tutti i suoi protagonisti principali in seguito ad un episodio che fece insorgere gli attori.

Quando si parla di stunt, d'altronde, c'è poco da scherzare: si tratta di scene spesso piuttosto pericolose durante le quali il rischio infortuni è assolutamente serio. Non era dello stesso avviso Singer però, che nonostante l'opposizione del produttore Tom DeSanto diede il via libera per girare una scena in anticipo sulla tabella di marcia, dopo aver preso dei narcotici insieme ad altri membri dello staff e senza che il coordinatore degli stunt fosse presente sul set.

Inutile dire che la cosa non finì benissimo: durante le riprese alcune delle star di X-Men 2, tra cui Hugh Jackman e Halle Berry, si fecero parecchio male ed insorsero al punto da minacciare di lasciare il film quando la produzione sembrò intenzionata ad escludere DeSanto dalle riprese dopo i tentativi di questo di intralciare i piani di Singer. Fu proprio durante l'accesa discussione che ne seguì che, secondo le cronache, Berry pronunciò la famosa frase: "Puoi baciare il mio cu*o nero!" rivolta al regista.

Le cose fortunatamente rientrarono e le riprese proseguirono con il cast al completo, ma a quanto pare il rischio che il proseguo del franchise andasse a monte fu decisamente concreto. A proposito del secondo film della saga, intanto, qualche tempo fa abbiamo visto delle foto inedite di Hugh Jackman sul set di X-Men 2.


NO TIME TO DIE SARÀ L'ULTIMO FILM IN CUI 007 GUIDERÀ UNA ASTON MARTIN?

Per il capitolo conclusivo con Daniel Craig la partnership tra James Bond e la nota casa automobilistica tornerà più forte che mai, proponendo 007 alla guida di ben 4 Aston Martin, ma in futuro le cose potrebbero cambiare sensibilmente...

Sarebbe davvero un peccato poiché, insieme all'immancabile Martini (agitato, non mescolato) e ai vari gadget, le auto extra lusso che compaiono nei vari film hanno contribuito in maniera sostanziale a definire il personaggio. Il problema è che l'azienda di auto starebbe attraversando un periodo particolarmente problematico a causa della pandemia, e nell'ultimo resoconto finanziario si legge di una perdita di quasi 300 milioni di dollari rispetto alla prima metà del 2019.

I vertici hanno fatto sapere che nel prossimo futuro il brand Aston Martin dovrà necessariamente attraversare una fase di transizione in vista di un riposizionamento nel mercato internazionale. Yahoo riporta che la casa di produzione avrebbe intenzione di concentrarsi maggiormente sul settore dei 4x4, nell'ottica di attrarre anche un pubblico più femminile.

Se il brand dovesse ridimensionarsi è possibile che il nuovo Bond decida per allora di cambiare stile e guardare altrove, ma è ovviamente troppo presto per dirlo. Per il momento possiamo goderci la fiammante Aston Martin Valhalla che Daniel Craig utilizzerà per dire addio al personaggio.


JASON MOMOA, LA STAR SI DIVERTE A BORDO DI UNA DUNE BUGGHY: ECCO LE FOTO

Mentre Denis Villeneuve prepara il ritorno sul set ungherese di Dune, le cui riprese aggiuntive si terranno a Budapest nelle prossime settimane, il membro del cast Jason Momoa ha condiviso le foto della sua giornata passata in una location simile all'ambientazione del film.

"Come un maiale nella m***a" ha scritto la star di Aquaman su Instagram, rivelando di aver trascorso una giornata in mezzo alla sabbia a bordo di una Dune Bugghy. "Questa è difficile da spiegare, ma ho passato una giornata fantastica. Ora mi serve una Dune bugghy. Dune arriverà presto. Aloha."

Come rivelato nei giorni scorsi, il primo trailer del film di Villeneuve dovrebbe fare il suo debutto il prossimo 21 agosto insieme al ritorno in sala di Inception. L'uscita del film, lo ricordiamo, è ancora fissata al 17 dicembre 2020 nonostante i numerosi posticipi operati dalle major in seguito alla pandemia.

Momoa ha descritto così il suo ruolo in Dune: "Sarò Duncan Idaho, uno spadaccino provetto e fidato aiutate del Duca Leto, che sarà Oscar Isaac. È la prima persona che viene mandata su Arrakis, dove incontra il personaggio di Javier Bardem. Non ci posso credere di aver girato una scena insieme a Javier Bardem! È un film immenso, ed io sono questo piccolo personaggio tipo Han Solo del gruppo. Dovrò proteggere Timothée Chalamet ed essere agli ordini di Oscar Isaac".

Se non avete ancora visto Momoa nei panni del personaggio, qui potete trovare le immagini ufficiale di Dune diffuse da Warner Bros lo scorso aprile.


THOR: SCOPRITE IL DIVERTENTE RIFERIMENTO A NATALIE PORTMAN IN GWENPOOL

Natalie Portman è pronta a rubare la scena a Chris Hemsworth in Thor: Love and Thunder, ma ancor prima di indossare il mantello rosso e l'elmo alato entra a far parte dei supereroi Marvel attraverso un simpatico riferimento meta-cinematografico contenuto in Gwenpool.

Il fumetto in questione racconta le avventure di un'antieroina che si propone come la fusione perfetta tra Deadpool e la Gwen Stacy di Spider-Man. Ovviamente riprende molto spesso il piglio satirico proprio di Wade Wilson: abbiamo sentito varie volte Deadpool scherzare sull'universo Marvel e fare riferimento agli attori che interpretano i vari ruoli al cinema.

In modo simile Gwenpool ha citato il personaggio di nome Jane Foster, nella nuova versione che vedremo al cinema tra qualche tempo. Durante una delle sue missioni la protagonista del fumetto si imbatte proprio nella nuova Thor ed è costretta a scontrarsi con lei, ma a quanto pare non sembra ricordarsi il nome della sua beniamina: "Come si chiama? Ehm... la interpreta Natalie Portman...JANE!!!".

L'asgardiana la solleva con fare minaccioso e le chiede spiegazioni. Gwen Poole ammette allora di essere una sua grande fan. Un altro easter egg basato sulla rottura della quarta parete che contribuisce ad avvicinare i vari universi Marvel in maniera simpatica.


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Spider-Man: vent’anni fa Tobey Maguire otteneva la parte di Peter Parker

Vent’anni fa, più precisamente il 31 luglio del 2000, la Sony/Columbia Pictures annunciava ufficialmente che Tobey Maguire era stato scelto per interpretare Peter Parker in Spider-Man di Sam Raimi.
L’attore, all’epoca venticinquenne, avrebbe interpretato l’iconico supereroe in tre film della saga e doveva tornare anche in Spider-Man 4, che però venne cancellato e spinse la Sony a riavviare il franchise con The Amazing Spider-Man di Marc Webb.

“Sono felicissima di questa scelta,” commentava la produttrice Amy Pascal nel comunicato dell’epoca. “Il talento di Tobey come attore e la sua incredibile presenza scenica, insieme alla visione creativa di Sam, sono una potente combinazione in grado di portare sul grande schermo Spider-Man.”

“Come attore, Tobey è il sogno di un regista,” aggiungeva Raimi. “Ha tutte le qualità che cercavamo per il nostro Peter Parker.”

Le riprese iniziarono l’8 gennaio e terminarono il 2 giugno 2001, il film uscì poi a maggio del 2002 registrando incassi record.




Star Wars L’Ascesa di Skywalker, il costume di Zorii Bliss in alcuni concept art

Il concept costume designer Calum Alexander Watt ha di recente diffuso sul suo profilo Twitter dei concept art da lui realizzati per Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, nono capitolo della saga degli Skywalker arrivato nelle sale lo scorso dicembre.
Nelle opere possiamo ammirare dei look alternativi del costume di Zorii Bliss, personaggio interpretato nel film di J.J. Abrams da Keri Russell.

Potete vedere tutti i concept qua sotto

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Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, gli altri film della saga e le varie serie animate di Star Wars sono disponibili su Disney+, la piattaforma streaming della Disney.

Nel cast del film abbiamo ritrovato Mark Hamill (Luke Skywalker), Anthony Daniels (C-3PO), Billy Dee Williams, Carrie Fisher (grazie a materiale d’archivio) e ovviamente i nuovi protagonisti Daisy Ridley, Adam Driver, John Boyega, Oscar Isaac, Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran, Joonas Suotamo, Billie Lourd (figlia di Carrie Fisher), Lupita Nyong’o. Nuovi membri del cast sono Naomi Ackie, Keri Russell e Richard E. Grant.

Il lungometraggio è uscito nelle sale cinematografiche lo scorso 18 dicembre e ha incassato, a livello globale, 1.074 milioni di dollari.


“X-Men creò un mostro”: nuovi dettagli sul comportamento di Bryan Singer sul set della saga

Quest’anno ricorrono i 20 anni dall’uscita di X-Men nei cinema di tutto il mondo, e per celebrare questa ricorrenza l’Hollywood Reporter ha pubblicato un lungo articolo incentrato sul comportamento del regista Bryan Singer, che causò molti problemi durante la produzione dei film della saga da lui diretti e rischiando addirittura di far saltare del tutto il secondo film dopo un incidente occorso sul set.
Il sito cita le testimonianze di alcuni membri della troupe, che raccontano come durante le riprese di X-Men 2 vi fu un grave incidente causato presumibilmente da negligenza sul set e dal fatto che Singer e altri membri della troupe erano completamente fatti dopo aver preso dei narcotici.

Pare che il produttore Tom DeSanto abbia chiesto alla produzione di interrompersi temendo che qualcuno potesse farsi male dopo aver appreso che Bryan Singer non era in sé, ma il regista ignorò la richiesta e continuò a girare. E così, durante le riprese di una sequenza sull’X-Jet in cui erano presenti tutti i protagonisti tranne Ian McKellen, vi fu un incidente nel quale Hugh Jackman rimase ferito. La scena doveva essere girata il giorno successivo, alla presenza di un coordinatore degli stunt, ma Singer volle anticiparla e il risultato fu che la produzione dovette essere sospesa dal produttore Ralph Winter e l’intero cast minacciò di lasciare il film per protesta contro l’atteggiamento del regista. Secondo l’Hollywood Reporter, la Fox si schierò dalla parte di Singer, allontanando DeSanto. Il sito racconta che a quel punto tutti i protagonisti (meno McKellen e Rebecca Romijn) andarono nella roulotte di Singer e minacciarono di andarsene se DeSanto fosse stato davvero allontanato. In quell’occasione Halle Berry pronunciò le famose parole “puoi baciare il mio culo nero”, frase spesso citata in passato ma mai contestualizzata.

Un dirigente coinvolto nella produzione della saga degli X-Men spiega che fu lo scarso interventismo della Fox a permettere a Singer di continuare ad avere comportamenti poco professionali (che gli sono costati anche alcune cause per molestie) nel corso degli anni:

Il suo comportamento era davvero poco professionale. Lo abbiamo assecondato durante la produzione del primo film, e poi durante la produzione del secondo, e così via. Questo ha creato un mostro.

Singer, quando uscì il primo X-Men, aveva 34 anni e dimostrò alla Fox che nonostante il suo comportamento imprevedibile era un autore in grado di generare un mucchio di soldi per lo studio, aprendo la strada ai moderni cinecomic che ancora oggi dominano la scena al box-office. Tom Rothman, all’epoca chairman di Fox Filmed Entertainment, ricorda perchè il regista divenne così potente:

X-Men fu pionieristico. Dovete ricordarvi che non era ancora uscito Spider-Man. Era il primo grande adattamento Marvel a conquistare il grande pubblico. Trattava tematiche come la discriminazione e l’alienazione con grande serietà, eppure era un film d’azione commerciale.

Lauren Shuler Donner, produttrice navigatissima che ha supervisionato l’intera saga, ammette che esiste un atteggiamento sistematico a Hollywood:

Il mondo del cinema è un mondo strano. Rendiamo onore al talento e alla creatività, perdonando persone che riteniamo brillanti. Inconsciamente, ignoriamo qualsiasi cosa facciano e ci limitiamo a dare visibilità al loro lavoro, in questo modo però li assecondiamo.

Nell’articolo si ricorda come all’epoca delle riprese di X-Men un giovane Kevin Feige fu incaricato da Lauren Shuler Donner di assicurarsi che qualcuno tenesse d’occhio il regista. La produttrice finì per non partecipare alla premiere del film per la frustrazione:

Era sempre nervoso, sembrava sempre insicuro, come capita a molti. Ma il suo modo di reagire era attraverso la rabbia, urlava a tutti sul set. Oppure se ne andava e fermava le riprese della giornata. Il punto è che è un regista molto intelligente e di talento, per questo abbiamo sempre tollerato questo comportamento, cercando di calmarlo. Se non fosse così fuori di testa sarebbe davvero un grande regista.

Un portavoce di Bryan Singer smentisce categoricamente che sia avvenuto l’incidente sul set di X-Men 2 citato dall’Hollywood Reporter. Ma già ai tempi del primo film lo stesso regista ammetteva di prendere antidolorifici per un problema alla schiena, e negli anni sono parecchie le testimonianze che parlano dei suoi problemi di dipendenza dai farmaci, in grado di condizionare il suo umore e di farlo arrivare spesso in ritardo sul set. Singer, lo ricordiamo, è stato accusato varie volte di molestie e, sempre per via del suo comportamento erratico, è stato licenziato dalla produzione di Bohemian Rhapsody a poche settimane dalla fine delle riprese.




Ariel Winter nel cast di Don’t Log Off diretto da Brandon e Garrett Baer

Secondo quanto riportato da Deadline Ariel Winter (Modern Family) sarebbe stata scelta per entrate nel cast di Don’t Log Off, commedia-thriller ambientata durante i primi giorni di quarantena a causa del COVID-19 che sarà diretta dai fratelli Brandon Baer e Garrett Baer, qui al loro debutto alla regia.
L’opera, scritta dagli stessi fratelli Baer, ruota attorno a sei amici che partecipano a una festa virtuale a sorpresa. I ragazzi scopriranno poi che una loro amica è scomparsa durante il compleanno.

Del cast fanno parte anche Luke Benward (Voglio una Vita a Forma di Me) Ashley Argota (The Fosters), Brielle Barbusca (Big Time Adolescence), Sterling Beaumon (The Killing), Jack Griffo (Alexa & Katie), Khylin Rhambo (Teen Wolf) e Kara Royster (Pretty Little Liars).

I fratelli Beaumon e Benward produrranno anche il progetto insieme alla Winter, Nicole Smolen e a Austin Seltzer.

Ariel Winter è principalmente conosciuta al grande pubblico per aver vestito i panni di Alex Dunphy nella pluripremiata serie Modern Family. Tuttavia è apparsa anche in serie tv come Law & Order: Unità Speciale, La legge di Milo Murphy e ha prestato la propria voce come doppiatrice per progetti animati come Phineas e Ferb e Sofia la Principessa.


L'ESORCISTA II - L'ERETICO: QUANDO I PRODUTTORI FURONO INSEGUITI DAL PUBBLICO INFEROCITO

I produttori arrivarono all'anteprima di "L'esorcista II - L'eretico" in una limousine e dissero agli autisti di andare a prendere del fast food. Entrarono nell'auditorium e nel giro di 10 minuti dall'inizio del film un membro del pubblico si alzò in piedi, lanciò un'occhiata alla folla e proclamò: "Le persone che hanno fatto questo film di merda sono in questa stanza!"

William Friedkin, regista del primo film, ha raccontato la storia, attraverso un dirigente della Warner Bros., al Chicago Critics Film Festival nell'aprile 2013. In seguito, altri 10 o 12 membri del pubblico si sono riuniti per inseguire i produttori; quest'ultimi si precipitarono fuori dal cinema e si resero conto che non c'erano macchine per scappare. Successivamente sono stati inseguiti per strada da un gruppo di membri del pubblico inferociti.

La pellicola ha avuto numerosi problemi durante la produzione: la rapida morte (più di 100 al giorno) delle 2.500 locuste, importate dall'Inghilterra, che dovevano essere usate durante le riprese; l'abbandono dell'addetto al montaggio John Merritt che venne sostituito da Tom Priestley; le attrici Kitty Winn e Louise Fletcher soffrirono entrambe di gravi infezioni della cistifelia.

L'esorcista II - L'eretico non fu un completo flop commerciale, soltanto una grande delusione ai botteghini: negli Stati Uniti incassò 30.749.142 di dollari, praticamente poco più di un decimo rispetto ai 232.906.145 milioni di dollari incassati negli Stati Uniti dal primo film.


LA STORIA INFINITA: IL CAVALLO È MORTO PER DAVVERO DURANTE LE RIPRESE?

Una celebre leggenda urbana legata al film La storia infinita riguarda il destino del cavallo usato durante le riprese. Si vocifera infatti da anni che sia veramente morto mentre si girava la scena delle Paludi della tristezza, dove l'equino sprofonda nelle sabbie mobili. La risposta è no. La diceria continua a circolare in rete nonostante Noah Hathaway abbia continuamente smentito la cosa già nel 1984.

Ai tempi, infatti, il giovane interprete di Atreiu fu intervistato da una rivista tedesca (pur essendo recitato in inglese, il film era una produzione della Germania, paese d'origine del romanzo di base), e spiegò che il cavallo gli era stato regalato alla fine delle riprese. Al rientro negli Stati Uniti, però, saltò fuori che i costi di trasporto, quarantena e sterilizzazione sarebbero stati eccessivi, e così l'animale rimase in Germania. Hathaway ha successivamente confermato questa versione dei fatti in occasione di numerose convention dedicate al film, ed è probabile che la diceria sia nata da un fraintendimento di ciò che accadde veramente: Hathaway rischiò di annegare durante la realizzazione di quella sequenza, ed era privo di sensi quando fu ripescato dall'acqua.

Dopo essere apparso ne La storia infinita, l'attore Noah Hathaway ha continuato a recitare in vari progetti, e appare anche nel sequel tramite materiale d'archivio. La sua ultima vera apparizione sullo schermo risale al 2013, ma nel 2016 è tornato nei panni di Atreiu per una pubblicità di Spotify a tema anni Ottanta.

Il film continua a generare omaggi e parodie, tra cui il recente uso della canzone titolare nella terza stagione di Stranger Things, ambientata poco dopo l'uscita del lungometraggio. Nel 2009 la Warner Bros. aveva annunciato l'intenzione di realizzare un nuovo adattamento del romanzo di Michael Ende, in collaborazione con Kathleen Kennedy e Leonardo DiCaprio, ma due anni dopo fu svelato che il progetto non sarebbe andato avanti, a causa di problemi legati al tentativo di ottenere i diritti.


BASIC INSTINCT 2: SHARON STONE SI SPOGLIÒ NUDA DAVANTI AD UN AMICO, ECCO PERCHÉ

Prima di accettare di interpretare la scena di nudo frontale di Basic Instinct 2, Sharon Stone ha invitato un amico a guardare l'originale Basic Instinct, film del 1992 diretto da Paul Verhoeven. A detta dell'attrice l'invito era in realtà un vero e proprio test, una prova per decidere se recitare o meno nella pellicola.

Durante la visione del film, la Stone, per sua stessa ammissione, si è spogliata completamente e ha chiesto al suo amico se, secondo lui, era ancora abbastanza in forma per girare il film. Per questo film la Stone ha percepito un cachet di ben 15 milioni di dollari.

La pellicola, questa volta diretta da Michael Caton-Jones, vede il ritorno della femme fatale Catherine Tramell, coinvolta in nuovi omicidi a Londra. Stavolta è uno psichiatra, il dottor Michael Glass, a indagare sul suo conto per Scotland Yard, mentre gli omicidi continuano.

Michael Douglas rifiutò di riprendere il suo ruolo perché si sentiva troppo vecchio per recitare in Basic Instinct 2. In seguito la pre-produzione del film venne ritardata più volte, a causa dei numerosi rifiuti da parte di vari attori: l'attore Robert Downey Jr. all'inizio accettò il ruolo, ma fu costretto a rifiutare a causa dei suoi problemi di droga.


BALLA COI LUPI: IL BUFALO CON LA PASSIONE PER GLI OREO TRA GLI ANIMALI DEL FILM

Furono usati moltissimi animali, veri e finti, durante le riprese di Balla coi lupi, molti dei quali vennero liberati al termine della produzione; nella scena in cui il bufalo rincorre l'indiano Ride Coi Denti, l'animale, in realtà, sta caricando un'enorme pila del suo snack preferito: i biscotti Oreo.

Sempre per la scena dei bufali, vennero usati animali finti, fatti di carta, che avevano un aspetto estremamente realistico. Un passante ha chiamato la polizia durante le riprese e le forze dell'ordine si sono presentate con le pistole pronte ad arrestare l'equipaggio per il bracconaggio. Dopo aver scoperto che cosa stava realmente succedendo i poliziotti si sono messi a ridere.

Nella versione integrale del film John Dunbar tira fuori dal laghetto le carcasse dei cervi morti, questa scena però non è presente nella versione cinematografica. Per rendere più autentica la sequenza sono state utilizzate vere carcasse di animali morti, investiti accidentalmente sulla strada.

Per la scena della caccia al bisonte invece sono stati utilizzati oltre duemila capi di bestiame, a testimonianza di quanto la produzione fosse difficile da gestire dal punto di vista logistico. Per girare quella particolare sequenza di Balla coi lupi sono state utilizzate 9 macchine da presa, con la supervisione del regista Kevin Reynolds.


SINDROME CINESE: L'INCIDENTE NUCLEARE CHE SI VERIFICÒ DOPO L'USCITA DEL FILM

Quando Sindrome cinese è stato rilasciato per la prima volta nelle sale cinematografiche, il 16 marzo 1979, i dirigenti delle centrali nucleari hanno presto interpretato il film come "pura finzione" definendolo il "tentato assassinio di un'intera industria" arrivando perfino a chiamare il regista un'allarmista.

Soltanto dodici giorni dopo l'uscita nelle sale, l'incidente nucleare di Three Mile Island si è verificato vicino a Harrisburg, in Pennsylvania, ammutolendo tutte le critiche mosse nei confronti della pellicola di James Bridges. Il regista ha detto di questo film: "La storia in sé coinvolge persone molto rispettabili che sono intrappolate dalla tecnologia."

"Man mano che ogni personaggio reagisce di fronte all'accaduto, diventiamo consapevoli delle vite compromesse, dalle carriere e dalle percezioni offuscate dalla concorrenza. In Sindrome cinese, abbiamo a che fare con due forme di potere, letterale e simbolica, entrambe ugualmente paralizzanti". Ha concluso il regista.

Sindrome cinese, il titolo del film, si riferisce ad una teoria secondo la quale, in caso di un incidente ad una centrale nucleare, niente riuscirebbe a fermarlo: fonderebbe fino alla base della centrale e oltre, perforando la crosta terrestre: "in teoria fino alla Cina".


GOMORRA: MATTEO GARRONE, NUOVO MONTAGGIO DEL FILM: “SARÀ PIÙ CHIARO E FLUIDO”

Matteo Garrone ha annunciato su Facebook che presenterà un nuovo montaggio del suo acclamato film Gomorra, che sarà mostrato il 21 agosto al Cinema Ritrovato, storico festival bolognese dedicato ai film del passato. Questo il messaggio che il cineasta ha condiviso sui social: "L'idea di rimettere le mani su Gomorra nasce in seguito a una proiezione che ho fatto con mio figlio, che ha la stessa età del film: dodici anni. Rivedendolo con lui mi sono ritrovato spesso a dover spiegare dinamiche che non erano chiare nel racconto. Già questo non era un buon segno, e arrivati a una scena dell'episodio del sarto, Nicola mi ha chiesto: 'Papà, ma cosa sta succedendo?'. Io guardavo il film con gli occhi dello spettatore, erano passati tanti anni e non ricordavo più niente. Così mi sono ritrovato io stesso a non capire cosa stesse accadendo in quella scena, e gli ho risposto: 'Amore, non lo so'. 'Ma come, papà? L'hai fatto tu!'. 'Sì, hai ragione, ma che ti devo dire... non lo so!' Questa è stata la molla che mi ha spinto a rendere più chiari certi passaggi drammaturgici, senza cambiare nulla della struttura originaria. Molti interventi che abbiamo fatto saranno invisibili per lo spettatore, ma adesso il racconto è più chiaro e fluido."

La proiezione speciale di questo nuovo montaggio di Gomorra a cura di Matteo Garrone sarà solo uno dei tanti eventi speciali in programma al Cinema Ritrovato, la cui edizione 2020 è stata eccezionalmente spostata da fine giugno a fine agosto.

Il festival bolognese accoglierà, tra le altre cose, i restauri di Venezia Classici, che per motivi logistici non saranno proiettati durante la Mostra d'Arte Cinematografica come da consuetudine, e una selezione di pellicole a cui ha lavorato la Film Foundation di Martin Scorsese, che festeggia il suo trentesimo anniversario. Prevista anche una retrospettiva dedicata a Henry Fonda, celebre per aver interpretato Abraham Lincoln, nell'anno delle elezioni presidenziali americane.


X-MEN VS. BRYAN SINGER: QUANDO HALLE BERRY GLI DISSE "PUOI BACIARE IL MIO DIDIETRO"

Non è un segreto che il regista dei film di X-Men, Bryan Singer, fosse un uomo difficile con cui lavorare, ma forse non tutti sanno che si arrivò anche al punto in cui Halle Berry e tutto il cast principale minacciarono di lasciare la saga se non si fosse provveduto a far qualcosa.

Tra le varie accuse che sono state mosse nei confronti di Singer finora, e gli episodi dal set dei suoi film, X-Men in primis, che sono stati raccontati negli ultimi anni, ve ne era uno che includeva una frase piuttosto nota pronunciata da Halle Berry, che però non era stato correttamente contestualizzato fino ad ora.
Si narrava che l'attrice Premio Oscar avesse infatti detto al regista che avrebbe potuto "baciare il suo didietro di colore" se non gli stavano bene le sue condizioni, ma non sapevamo di quali condizioni si parlasse, né cosa l'avesse spinta a comportarsi in questo modo.

A quanto pare, il comportamento di Singer sul set divenne progressivamente più problematico, tanto che un giorno culminò in un litigio con il suo produttore, Tom DeSanto, che fece interrompere momentaneamente la produzione di X2.
Secondo dei testimoni, DeSanto aveva tentato di fermare le riprese una volta appreso che Singer non era nel pieno delle sue capacità mentali a causa dell'uso di narcotici.
Dei membri della crew avevano fatto uso dello stesso tipo di sostanza, e DeSanto aveva espresso timori in merito alla sicurezza degli attori sul set.
Considerate anche le scene che si sarebbero dovute girare in quell'occasione - tutto il cast principale eccetto Ian McKellen era presente per la scena sull' X-Jet -, il produttore non si era trovato d'accordo nel proseguire con le riprese, ma Singer non aveva intenzione di fermarsi, e si proseguì.
In quell'occasione, uno stunt non andò a buon fine, e fu Hugh Jackman a pagarne lo scotto, sanguinando per davvero in scena (una scena che, apparentemente, era programmata per il giorno seguente, per questo lo stunt coordinator non era sul set).

A quel punto, fu un altro produttore, Winter, ha bloccare le riprese, ma il giorno successivo venne detto a DeSanto di tornare a Los Angeles per continuare i lavori.
Fu allora che tutto il cast principale (eccetto Ian McKellen e Rebecca Romjin), con tanto di costumi di scena addosso, si presentò nel trailer di Singer per confrontarlo, e fargli sapere che se DeSanto avesse lasciato la produzione, così avrebbero loro. E fu allora che la Berry pronunciò la celebre frase.


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PETER DINKLAGE: "NON GUARDO MAI QUELLO CHE GIRO", ECCO L'UNICA ECCEZIONE DELL'ATTORE

Tutti conoscono Peter Dinklage per il suo ruolo nei panni di Tyrion Lannister nella serie Game of Thrones, ma non tutti sanno che ebbe anche un ruolo ne L'era glaciale 4: Continenti alla deriva e che quello fu una delle poche interpretazioni che ebbe il coraggio di rivedere.

All'uscita della pellicola, nel 2012, l'attore confessò di non riguardare quasi mai le pellicole o le serie TV in cui aveva recitato e per un motivo ben preciso: "Spesso non vedo quello che ho fatto o rabbrividisco quando mi guardo, ma per questo potrei sedermi e godere per intero del film".

Nella quarta istallazione del franchise Dinklage interpretò il pirata Gutt, scimmia nonché capitano del vascello pirata che metterà a tutti i costi i bastoni tra le ruote dei protagonisti. Continuando l'intervista ha raccontato anche di essere terrorizzato dal suo primo ruolo in una produzione animata.

"Chiamarono il mio agente e chiesero se potessi essere interessato al ruolo. Ero nervoso durante le prime due sessioni [vocali], perché era un genere completamente nuovo. Mi sentivo come se stessi sbagliando ogni cosa. Steve [Martino] e Mike [Thurmeier], i registi, erano lì, e mi hanno messo a mio agio in ogni modo possibile, convincendomi a divertirmi e modulare la voce in vari modi. Erano molto pazienti e ascoltavano le mie idee. È stato interessante lavorare con loro e i cattivi sono personaggi complicati, ma sempre divertenti da interpretare. Si ha una libertà che altri personaggi non danno perché non hai nessun codice eroico da seguire. Nonostante ciò non facevo che preoccuparmi perché temevo di essere licenziato da un momento all'altro."

Se volete rivivere le divertenti avventure di Sid, Manny e Diego vi ricordiamo che stasera L'era glaciale 4: Continenti alla deriva sarà trasmesso su Italia 1 alle 21:30, avevate riconosciuto la voce di Francesco Pannofino nel doppiaggio di Dinklage?


DEATH RACE, IL DURO ALLENAMENTO DI JASON STATHAM E ALTRI RETROSCENA SUL FILM

Death Race, remake di Anno 2000 - La corsa della morte firmato nel 2008 da Paul W.S. Anderson che vede nel cast Jason Statham, Tyrese Gibson, Natalie Martinez, Joan Allen e Ian McShane.

Nel film, un ex pilota della Nascar viene ingiustamente condannato per l'omicidio della moglie e rinchiuso nel carcere di massima sicurezza di Terminal Island. Qui la direttrice del penitenziario lo costringe a correre la Death Race, un gara di corsa su auto tecnicamente modificate e armate di mitragliatrici e lanciafiamme.

Per prepararsi al ruolo, Statham dovette sottoporsi ad un durissimo regime di allenamento: supervisionato da un ex SEAL della Martina statunitense, lo stesso che ha contribuito alla preparazione degli spartani in 300 di Zack Snyder, l'attore portò la sua massa grassa da 20% a 6% nel giro di appena tre mesi.

Durante le riprese delle scene d'azione, passando alla produzione vera a propria, furono utilizzate un totale di 35 macchine che venivamo costantemente riparate sul set da un team di 85 meccanici. I modelli dei veicoli dei protagonisti sono una 2006 Ford Mustang GT (Frankenstein); una 2004 Dodge Ram 1500 4WD (Machine Gun Joe); una 1980 Porsche 911 (14K); una 1989 Jaguar XJS (Colt); una 1966 Buick Riviera (Pachenko) e una 2006 Chrysler 300C (Grimm).

Il film, lo ricordiamo, ha dato vita al prequel Death Race 2 e al suo sequel Death Race 3 - Inferno, oltre che ad un recente seguito intitolato Death Race - Anarchia e prodotto dallo stesso Paul W.S. Anderson.


BALLA COI LUPI, TUTTI I RETROSCENA SULL'EPOPEA WESTERN DI KEVIN COSTNER

Balla coi lupi, epopea western prodotta, diretta e interpretata da Kevin Costner che agli Oscar del 1991 riuscì ad ottenere ben sette statuette tra cui quelle come miglior film, miglior regia e miglior sceneggiatura originale.

Scelto per essere conservato nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti, il film segue le vicende del tenente John Dunbar, un ufficiale che conduce accidentalmente le truppe dell'Esercito Unionista alla vittoria durante la Guerra Civile. Trasferitosi sulla deserta frontiera Ovest, Dunbar stringe amicizia con la tribù Sioux dei Lakota e trova un nuovo senso alla sua vita, portandolo a scontrarsi anche con i suoi stessi commilitoni.

Per l'occasione, abbiamo raccolto per voi le curiosità da non perdere sul dietro le quinte di Balla coi lupi:

Per via dell'enorme successo del film e il trattamento riservato ai nativi americani, i Sioux adottarono Kevin Costner come loro membro onorario.

Kevin Costner girò in prima persona tutte le scene a cavallo, incluse le cavalcate senza sella e le scene in cui spara senza tenere le redini durante la caccia ai bisonti.

La prima versione del film durava ben 5 ore e mezza, ma per l'uscita nelle sale fu realizzata una versione di 3 ore. Più avanti fu però distribuita anche la director's cut da 236 minuti.

Durante la scena in cui il bufalo carica Ride coi Denti, in realtà sta puntando una pila di biscotti Oreo.

La produzione spese $250.000 per realizzare l'animatronic di un bisonte per la celebre scena di caccia. La sequenza coinvolse 10 pick-up, 24 nativi americani a cavallo senza sella, 150 comparse, 20 mandriani, 25 bisonti ricreati e 7 camere. Il tutto in 8 giorni di riprese.

Nella scena iniziale, il gesto di Costner che apre le braccia durante la sua corsa fu improvvisato sul momento dall'attore, il quale colse di sorpresa anche lo stunt coordinator.


A proposito di Kevin Costner e western, vi ricordiamo che nei mesi scorsi è sbarcata in Italia Yellowstone, serie creata, scritta e diretta da Taylor Sheridan (Hell or High Water, I segreti di Wind River).


NETFLIX: ARRIVA FEARLESS, NUOVO FILM DI ANIMAZIONE TRA SUPEREROI E VIDEOGIOCHI

Dopo aver introdotto una nuova funzionalità per Android, Netflix è pronta a lanciare Fearless, un nuovo film di animazione che unisce videogiochi e supereroi, in un mix che strizza l'occhio alle produzioni più riuscite del genere.

Come è possibile vedere dal trailer, il protagonista sarà un giovane ragazzo appassionato di videogiochi, la cui vita viene completamente stravolta quando i tre simpatici neonati al centro di un gioco invadono la sua realtà portandosi dietro i superpoteri più disparati. Non poteva mancare ovviamente il supercattivo della situazione. Il ragazzo si ritroverà così a fare da babysitter al gruppo di bambini, insieme alla sua amica Melanie, in un contesto ispirato sia agli eroi dotati di abilità incredibili sia alle sfide offerte dal medium videoludico.

Non mancheranno simpatiche gag nel corso dell'avventura e sicuramente i tre supereroi in erba daranno prova di tutta la loro simpatia. Il film, descritto come una superhero-family-comedy è stato ideato e diretto da Cory Edwads, prodotto da Vanguard Films and Animation e 3QU. Sebbene sembri chiaramente indirizzato ad un pubblico giovanile potrebbe sorprendere anche chi si è goduto film come Gli Incredibili e MegaMind.

Fearless arriverà su Netflix il 14 agosto. Il catalogo della piattaforma è sempre molto vario, e a fianco a produzioni del genere troviamo film destinati ad un pubblico decisamente più maturo: scoprite quale film detiene il record di parolacce su Netflix.






Edited by Triplethor - 1/8/2020, 23:39
 
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view post Posted on 2/8/2020, 20:24
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DOMENICA

02/08/2020



GUARDIANI DELLA GALASSIA – JAMES GUNN CELEBRA IL SESTO ANNIVERSARIO CON FOTO INEDITE

James Gunn ha festeggiato il sesto anniversario dall’uscita di Guardiani della Galassia, che debuttò nelle sale americane il 1 agosto 2014. Il cineasta ha pubblicato alcune foto inedite dal dietro le quinte, con il cast, le controfigure e i suoi amati animali.

Si tratta di un film molto importante nel Marvel Cinematic Universe, e non solo perché rientra indubbiamente tra i migliori. Grazie a Guardiani della Galassia, i Marvel Studios hanno dimostrato di potersi imporre sull’immaginario collettivo anche con personaggi praticamente sconosciuti, lasciando campo libero a un regista e sceneggiatore che non ha paura di adottare toni irriverenti. Di fatto, è uno dei pochi cult hollywoodiani degli ultimi anni: un blockbuster scomponibile e citabile nei suoi momenti più memorabili, rimasto nella memoria del pubblico. Ma, oltre allo spirito scanzonato ed esilarante, c’è anche una crescita dei personaggi come gruppo, in virtù della solidarietà tra outsider; tutto questo all’interno di una spettacolare space opera, genere che Hollywood ha un po’ dimenticato.

Sappiamo che James Gunn chiuderà la sua trilogia con Guardiani della Galassia: Vol. 3, ma il film non ha ancora una data di uscita; comunque, le riprese inizieranno quando il cineasta avrà terminato il suo impegno con The Suicide Squad.

Potrete vedere le foto qui di seguito.

Le foto


LA MAPPA DEL TESORO – TRA HOLLYWOOD E BOLLYWOOD

Nei giorni del lockdown (speriamo ormai alle nostre spalle) è emersa con forza la necessità delle persone di distrarsi e riempire le lunghe giornate di ritiro casalingo forzato. Per questo motivo in tanti si sono spesi non solamente per creare contenuti nuovi in grado di distrarre e intrattenere, ma anche per consigliare quanto di valido già esisteva e che era pronto per essere fruito attraverso le ormai numerose piattaforme online. Con la fine della quarantena, questa necessità si è affievolita ma, oggi, ci troviamo davanti ad un nuovo problema: l’apparente scarsità di nuove opere. Il Covid, infatti, ha chiuso tanti set, bloccato tante produzioni e rimandato a data da destinarsi un gran numero di uscite importanti e oggi sembra quasi che non ci sia più nulla da vedere.

È un’impressione sbagliata. Sia perché nuovi film stanno continuando ad uscire, anche se non accompagnati da imponenti (e costosi) lanci stampa, sia perché esistono intere cinematografie che in Italia sono rimaste per lungo tempo lontane dai riflettori e che oggi abbiamo il tempo di scoprire.

Questa serie di articoli vi fornirà a ogni appuntamento due titoli da provare, sperando di rendere questo periodo ugualmente ricco di storie, spunti ed emozioni.

TRA HOLLYWOOD E BOLLYWOOD

In questo primo appuntamento ci muoviamo tra la più classica delle suggestioni hollywoodiane (un film sulla Seconda Guerra Mondiale con protagonista un divo assoluto come Tom Hanks) e un blockbuster del cinema indiano nella sua declinazione di Bombay.

Greyhound (2020)

Siamo sinceri: cosa c’è di più classico di un film sulla Seconda Guerra Mondiale con Tom Hanks come protagonista? Forse solo un film sulla Seconda Guerra Mondiale con Tom Hanks e Tom Sizemore (bravo attore che negli anni zero ha prestato il suo volto a una moltitudine di ricostruzioni cinematografiche di ogni possibile conflitto moderno, interpretando di solito il ruvido sergente). Purtroppo, Sizemore sta passando tutta una serie di serissimi guai con la legge in questo periodo e quindi ci dobbiamo accontentare del solo Hanks (qui in un doppio ruolo di protagonista assoluto e di sceneggiatore), che non è per nulla poco, sia chiaro.

Greyhound si muove anche in un altro solco classico per i film di guerra che è quello delle battaglie nautiche tra sommergibili e cacciatorpediniere, ma lo fa da un punto di vista anomalo: se, solitamente, i protagonisti di pellicole come Das Boot (U-Boot 96 in Italia), o Caccia a Ottobre Rosso o Red Tide (Allarme Rosso) sono infatti i sommergibilisti, Greyhound ci pone invece sul ponte di comando di un’imbarcazione Classe Fletcher, impegnata nella difficile missione di scorta di un convoglio Alleato attraverso il “Black Pit”, il pozzo nero, quell’ampia porzione di Atlantico in cui le navi non potevano essere scortate dagli aerei a causa dei limiti di autonomia dell’epoca e dove diventavano facile preda dei sommergibili avversari. Tom Hanks interpreta il Comandante Ernest Krause, un uomo timorato di Dio che, nonostante la sua età ormai avanzata, è alla sua prima missione di guerra. Tranne per un brevissimo preambolo ambientato nella hall di un albergo (dove viene raccontato il minimo necessario per introdurci il personaggio di Krause), tutto il film si svolge sul vascello da battaglia che in tre giorni d’inferno dovrà vedersela con un gruppo di agguerriti sommergibili tedeschi. Sì, ok, il simbolismo dello Hanks sceneggiatore, nell’adattare il non celebre romanzo di Cecil Scott Forester, non ci va tanto per il sottile: il suo protagonista è il pastore, le navi del convoglio sono le pecore, il cacciatorpediniere è il mastino grigio che le protegge dai lupi tedeschi che le minacciano. E i pochi dialoghi del film non dedicati agli ordini navali e alla loro ricezione sono per la maggior parte usati per citare passi della Bibbia (Hanks è davvero un forte credente e la sceneggiatura lo riflette in maniera evidente). Ma non è questo il cuore più significativo della pellicola. Perché quello che Tom Hanks e Aaron Schneider (il regista, vincitore di un Oscar per il corto Two Soldier e talento dietro la macchina da presa di Funeral Party), fanno con Greyhound è portare a schermo un’idea di cinema tutta legata al racconto per immagini e alla potenza narrativa dello sguardo. Per tutto il film Tom Hanks non fa altro che spostarsi da una parte all’altra della sua nave per guardare oltre essa e reagire a quello che vede. In termini prettamente concettuali, Greyhound è il corrispettivo bellico della hitchcockiana Finestra sul Cortile e, di conseguenza, una celebrazione dell’occhio-cinema. Un film che sublima la grammatica cinematografica nella sua forma più pura ed essenziale e che, anche grazie alle straordinarie capacità del suo interprete (capace di riempire e tenere la scena con una prova maestosa di recitazione volta a sottrarre invece che ad aggiungere), si consegna agli spettatori come un purissimo gioiello privo di compromessi o sbavature, degno di stare accanto a pellicole dall’approccio simile ma ben più blasonate come Dunkirk e Mad Max: Fury Road.

L’unica cosa che lascia un poco di amarezza riguardo a questo film è che non abbiamo avuto modo di apprezzarlo nella gloria di uno schermo cinematografico. Lo trovate sulla piattaforma Apple TV+, gratis nell’abbonamento e a noleggio per chi ne è sprovvisto.

War (2019)

War è un blockbuster del cinema di Bollywood (che è solamente una delle tante e variegate cinematografie indiane) e quindi, sì, pur essendo un action movie purissimo, contiene dei numeri di canto e danza. Significa che è un musical? No, perché i momenti musicali dei film di bollywood sono sì contestuali alla trama ma tendono a raccontare un momento emotivo della stessa. Avete presente i momenti musicali di Rocky IV o i videoclip inseriti in ogni episodio di Baywatch? È la stessa cosa, solamente fatta molto, molto meglio. In linea teorica, potete anche saltare questi momenti e non perderete nessuno snodo chiave del racconto ma io vi consiglio di non farlo perché sono parte integrante dello spettacolo che Bollywood propone e, spesso, rappresentano la massima espressione dei valori artistici e produttivi della pellicola. Detto questo, cos’è War?

Una storia di soldati, spie, inseguimenti, spettacolari sparatorie, entusiasmanti combattimenti corpo a corpo, inganni, altri inseguimenti, altre sparatorie, altri combattimenti, e tre numeri musicali. Per farla breve, è un episodio di Mission: Impossible che incontra un nuovo capitolo di Fast & Furious in un mondo dove gli eroi anni ’80 e la loro retorica del macho non sono mai passati di moda. Con in più alcune canzoni e balli e tanta bromance.

La pellicola vede come protagonista Hrithik Roshan, forse il più noto dei divi di Bollywood, un dio dorato capace di passare con scioltezza da film drammatici alle commedie, dalle pellicole supereroistiche ai film storici, dai buddy movie agli action, non trascurando biopic impegnatissimi. Roshan è uno che recita benissimo (ha vinto la maggior parte dei premi indiani più prestigiosi), che balla e canta come un professionista di talento, che pratica (bene) le arti marziali e che ama farsi tutti gli stunt da solo (e se state pensando a Tom Cruise, sì, lui ne è il corrispettivo indiano, ma ancora meglio). Accanto a lui, l’emergente Tiger Shroff, che è più uno Stallone-Van Damme dei tempi d’oro. Un ottimo (ma davvero ottimo) artista marziale e uno straordinario ballerino, ma un cantante appena passabile e decisamente più limitato come registro attoriale rispetto a Roshan. I due, oggi, rappresentano per Bollywood lo star system presente e futuro e vederli riuniti assieme nella stessa pellicola è un evento di per sé. Se poi, oltre a questi due fenomeni, aggiungete una produzione ricchissima, una struttura narrativa solida e ricca di trovate colpi di scena, e la regia di Siddharth Anand che non ha nulla da invidiare a quella di tanti professionisti blasonati dell’action occidentale capirete facilmente perché War sia, attualmente, uno dei maggiori incassi del cinema di Bollywood di tutti i tempi e un film da non perdere se siete in cerca di azione e spettacolarità. Lo trovate su Amazon Prime Video.


BOX OFFICE ITALIA: CENA CON DELITTO IN TESTA NEL SETTIMO SABATO DI RIAPERTURA

Nel settimo sabato di riapertura la prima posizione al botteghino italiano viene conquistata da Cena con delitto – Knives Out, seguito da Cena con Delitto – Knives Out e da Gli anni più belli.
Ecco la Top 10. Per un’analisi più approfondita vi rimandiamo all’articolo pubblicato su Cingeuru.it.


Box Office Italia – SABATO 1 AGOSTO 2020
CENA CON DELITTO: KNIVES OUT – € 5.197 (1.055) 12 copie / 433 media – Tot. € 5.133.617 (779.945)
FAVOLACCE – € 3.778 (694) 15/252 – Tot. € 131.465 (22.557)
GLI ANNI PIU’ BELLI – € 3.726 (683) 28/133 – Tot. € 5.544.645 (886.613)
PARASITE – 3.278 (535) 23/143 – Tot. € 5.677.082 (891.615)
JOJO RABBIT – € 2.530 (522) 17/149 – Tot. € 4.013.208 (634.703)
IL RICHIAMO DELLA FORESTA – € 2.347 (424) 17/138 – Tot. € 1.117.081 (183.981)
LA DEA FORTUNA – € 2.290 (463) 9/254 – Tot. € 8.236.029 (1.211.402)
MEMORIE DI UN ASSASSINO – € 2.238 (410) 8/280 – Tot. € 361.077 (58.195)
ODIO L’ESTATE – € 2.053 (384) 8/257 – Tot. € 7.481.525 (1.152.475)
MATTHIAS & MAXIME – € 2.035 (298) 5/407 – Tot. € 46.035 (7.698)


Tomas Alfredson torna alla regia con Se upp för Jönssonligan: il trailer della commedia svedese

Dopo il successo di film come Lasciami entrare e La talpa, Tomas Alfredson ha affrontato un insuccesso con il film L’uomo di neve. Ora il regista svedese è tornato con una commedia intitolata Se upp för Jönssonligan (“attenti alla gang Jönsson”).
Incentrato su un gruppo di criminali che pianificano un grande colpo in un grattacielo, il film è l’ultimo di un lungo franchise svedese a sua volta basato su una serie di film danesi nati nei primi anni ottanta e in grado di generare un gran numero di sequel nel corso di trent’anni (l’ultimo reboot è di tre anni fa).

La pellicola arriverà nei cinema svedesi a Natale, e oggi si mostra con un primo trailer (rigorosamente in svedese) e un poster. Nel resto del mondo uscirà nel corso del 2021, protagonisti Henrik Dorsin, Anders Johansson, David Sundin e Hedda Stiernstedt.

Questa la sinossi:

Dopo un colpo andato a male, Charles Ingvar “Sickan” Jönsson finisce in prigione. Quando esce dalla galera, i membri della sua banda sono diventati onesti e Sickan deve continuare la sua attività da solo. La broker del crimine Anita gli affida una rapina abbastanza facile, ma l’intera cosa si rivela molto più complicata di quanto Sickan pensasse inizialmente. Per realizzare il colpo più difficile della storia della banda Jönsson avrà bisogno dei suoi vecchi colleghi.





Oliver Stone a ruota libera, da quando privò Willem Dafoe del sonno a un ipotetico film su Trump

Oliver Stone senza freni in una lunghissima intervista rilasciata a Deadline. Il regista e sceneggiatore, tre volte vincitore degli Oscar, è recentemente ritornato al centro della scena mediatica. Pochi giorni fa avevamo riportato qui le sue dichiarazioni rispetto al caso della rimozione temporanea di Via col vento dal catalogo HBO Max.
Stone ha avuto una conversazione con il giornalista Mike Fleming per parlare del suo libro, di recente pubblicazione, Chasing the Light. Il lungo sottotitolo del volume “Writing, Directing, and Surviving Platoon, Midnight Express, Scarface, Salvador, and the Movie Game” bene descrive le intenzioni dell’opera. Un racconto senza peli sulla lingua della vita del regista, tra la guerra nel fango del Vietnam, i sogni artistici, la fatica di gestire James Woods nel set di Salvador e l’esperienza di vincere i Golden Globe salendo sul palco “alticcio”.

Tra i molti temi approfonditi nell’intervista è emerso anche un surreale aneddoto riguardo alla produzione del film Salvador.

Un direttore di produzione locale aveva spostato delle attrezzature che Stone aveva precisamente detto di non toccare. Sono occorse ben due ore per rimetterle al loro posto. Una perdita di tempo inaccettabile per il regista. Nel libro, Stone sostiene di avere avuto uno scontro durissimo con lui (arrivando persino alle mani), tanto che l’uomo tornò sul set con una borsa contenente una pistola. In poco tempo si diffusero sul set voci che qualcuno della produzione avesse addirittura fatto un’assicurazione sulla vita del regista.

Oliver Stone ha aggiunto alla già assurda storia un precedente:

Sul set di Seizure, il mio primo film, sono stato quasi ucciso. Non ne parlo spesso, ma l’addetto agli effetti speciali si è messo a cercarmi imbracciando un machete. (…) ogni giorno questo idiota faceva arrivare in ritardo l’autopompa. Adduceva scuse, parole, parole… Io sono l’unica persona che paga quando siamo in ritardo. In altra parole, se non riusciamo a fare quello che dobbiamo in giornata in un film a basso budget significa essere costretti a tagliare parti della sceneggiatura. E la sceneggiatura è sacra per me. Lottavo per quello che avevo scritto, quindi ogni attacco al tempo di produzione del film era anche un attacco alla mia sceneggiatura.

Sollecitato dall’intervistatore, Stone è tornato a raccontare l’esito della vicenda dell’uomo con il machete:

Non mi ha mai trovato. So che mi stava cercando. Era ubriaco, e io ero… mi hanno scortato fuori di casa perchè non volevano che arrivassimo a questo scontro. Era matto. È stato licenziato.

L’intervista si è poi concentrata sulle strategie adottate dal regista sul set di Platoon per fare emergere la miglior performance possibile da Willem Dafoe e Tom Berenger. I metodi furono, per usare un eufemismo, poco ortodossi. Stone aveva infatti vissuto in prima persona la guerra in Vietnam ed era alla ricerca di un’immersione totale:

Per ottenere realismo mi è bastato che gli attori non dormissero. Per cui li ho forzati molto sotto quell’aspetto e cercavamo di tenerli svegli. Abbiamo infranto tutte le regole SAG, come puoi immaginare. Non ci sono riposi di 12 ore quando lavori così. Abbiamo perso alcuni attori a quel punto. Volevamo che fossero logorati. Ma l’hanno adorato. Si sono immersi nel ruolo, sono attori, amano essere militareschi. Non hanno mai avuto un’esperienza così nella loro vita ed ecco qualcosa di reale, o il più possibile vicino alla realtà. Berenger e Dafoe erano dei leader, ma avevamo un cast molto versatile proveniente da tutto il mondo. Si sono aiutati tutti a vicenda.

Oliver Stone si è spesso occupato della storia americana, in particolare dei suoi presidenti. Anni dopo il successo di JFK – Un caso ancora aperto, si occupò di Richard Nixon nel film Gli intrighi del potere. Nel 2008, poi, diresse W., film che indaga la vita di George W. Bush. Ma che cosa potrebbe succedere se il regista si mettesse al lavoro su un film dedicato a Donald Trump? Potrebbe essere una “miniera d’oro?”

Potrebbe esserlo, (Donald Trump) però cambierebbe la sceneggiatura giorno dopo giorno. Riuscirebbe a far fallire qualunque film. Sarebbe da pazzi girare un film del genere ora. È un performer notevole, mi ricorda Re Lear. Ha tratti di follia. È il tipo che chiede “quale figlia mi ama di più?” È un tiranno e brama così tanto di essere benvoluto. Non so se capisce le cose che dice, è così ottuso…

Insomma, un giudizio impietoso nei confronti dell’attuale Presidente degli Stati Uniti.


Terminator 2 – Il Giorno del Giudizio: tutti i veicoli presenti nel film elencati in un video

In Terminator 2 – Il Giorno del Giudizio di James Cameron sono presenti moltissime scene action che coinvolgono i più disparati veicoli, da elicotteri a motociclette.
Per questo StudioCanal UK ha deciso di elencare ogni veicolo presente nel lungometraggio in un nuovo video.

Nel cast del film del 1991 diretto da James Cameron comparivano Arnold Schwarzenegger, Linda Hamilton, Robert Patrick ed Edward Furlong.

Qui di seguito trovate la sinossi di Terminator 2 – Il Giorno del Giudizio:

Un Terminator, dopo aver precedentemente difeso Sarah Connor dalle grinfie d’acciaio di un cyborg, è incaricato di difenderne il figlio John dall’attacco terrificante di un modello più sofisticato, il letale T-1000, capace come una gelatina di scomporsi e di ricomporsi in mille guise, assumendo le fattezze altrui al semplice contatto, di estroflettere micidiali lame, di celarsi furbescamente appiattendosi sui pavimenti, di passare attraverso sbarre con irrisoria facilità. Difficile il compito del terminator “buono”




X-Men, quando Michael Jackson si propose per la parte del Professor Xavier: “Posso usare il makeup”

Nel lungo articolo dell’Hollywood Reporter dedicato ai vent’anni della saga cinematografica di X-Men e ai problemi legati al regista Bryan Singer c’è anche un interessante, quanto bizzarro, aneddoto legato a Michael Jackson.
Nello speciale si parla di come Singer portasse abitualmente sul set dei propri film giovani ragazzi, che a volte ottenevano piccole parti (come il diciottenne Alex Burton, che interpretò Pyro in X-Men e dieci giorni dopo la premiere del film fece causa al regista e ad alcuni suoi amici accusandoli di averlo drogato e violentato durante le riprese). Non solo: Singer era amico di personaggi molto famosi, e uno di questi, Michael Jackson, si propose per interpretare nientemeno che il professor Xavier.

La cosa era già stata citata dal produttore Ralph Winter qualche settimana fa sull’Observer, ma l’Hollywood Reporter cita dettagli più succosi:

Nella primavera del 1999, Bryan Singer e un gruppo di produttori di X-Men si stavano allenando fuori dai vecchi uffici della Fox tra Olympic e Bundy quando Michael Jackson fece il suo ingresso. Indossando occhiali da sole e rifiutandosi di stringere mani, Jackson era in visita all’area industriale per incontrare Singer e discutere la possibilità di interpretare il Professor Xavier nel film.

“Gli dissi: lo sai che Xavier è bianco ed è anziano?”, ricorda la produttrice Lauren Shuler Donner. “E Michael rispose: ‘Ma certo. Ma sai, posso usare il makeup”.

A quel punto, Jackson mostrò un’elaborata presentazione completa con il mediometraggio Ghosts, nel quale la pop star si trasformava in un sindaco sessantenne bianco (realizzato grazie allo straordinario lavoro di Stan Winston, ndr.) che marciava contro il Maestro, un giovane dalle buone intenzioni che stupiva i bambini locali con trucchi magici.

La 20th Century Fox non prese mai seriamente in considerazione Jackson per la parte, che alla fine andò a Patrick Stewart. E uno degli ex dirigenti ricorda: “Michael, all’epoca, era già stato travolto dagli scandali”.

Il co-produttore Ralph Winter, che incontrò Jackson durante quell’occasione (un’altra volta arrivò Shaquille O’Neal), spiega che si trattò solo di uno dei tanti momenti bizzarri a cui li aveva abituati Singer, con cui nulla era prevedibile, l’impulsività regnava sovrana e c’era sempre un entourage di gente intorno a lui.


Qui sotto potete vedere il mediometraggio citato:




Don’t Fuck In The Woods 2: ecco il trailer dell’horror di Shawn Burkett

La Concept Media Films ha pubblicato in rete il primo trailer e il poster di Don’t Fuck In The Woods 2, sequel dell’horror slasher del 2016 diretto da Shawn Burkett (Betsy, Don’t Fuck In The Woods).
Scritto dallo stesso Burkett insieme a Cheyenne Gordon il film segue i consulenti del Pine Hills Summer Camp mentre stanno preparando il terreno per la nuova stagione estiva. Nel bel mezzo dell’organizzazione una misteriosa ragazza entra nel campo, terrorizzata da un orribile nottata di spargimenti di sangue. Nessuno sa che qualcosa dal bosco si sta dirigendo verso di loro.

Del cast fanno parte Brittany Blanton, Cheyenne Gordon, Kaylee Williams, Nessa Moore, Mark Justice, Jason Crowe, Kayla Elizabeth, Tom Komisar, Alex Gottmann, Kenzie Phillips, Savanna Howard e Brandy Mason.

Scritto dallo stesso Shawn Burkett insieme a Cheyenne Gordon il film segue i consulenti del Pine Hills Summer Camp mentre stanno preparando il terreno per la nuova stagione estiva. Nel bel mezzo dell’organizzazione una misteriosa ragazza entra nel campo, terrorizzata da un orribile nottata di spargimenti di sangue. Nessuno sa che qualcosa dal bosco si sta dirigendo verso di loto.

Del cast fanno parte Brittany Blanton, Cheyenne Gordon, Kaylee Williams, Nessa Moore, Mark Justice, Jason Crowe, Kayla Elizabeth, Tom Komisar, Alex Gottmann, Kenzie Phillips, Savanna Howard e Brandy Mason.






JULIANNE MOORE: "OGGI NON INTERPRETEREI UNA LESBICA", È POLEMICA

Julianne Moore è stata la protagonista del film I ragazzi stanno bene dieci anni fa e ha ora ammesso che probabilmente non accetterebbe il ruolo di una lesbica.
Il progetto, alla sua uscita nelle sale nel 2010, era stato accolto da un po' di polemiche causate dalla scelta di affidare a due donne eterosessuali la parte di una coppia omosessuale.

In un'intervista rilasciata a Variety, Julianne Moore ha ora dichiarato parlando del film I ragazzi stanno bene: "Ci ho pensato molto. Eccoci qui in questo film su una famiglia queer e tutti gli attori protagonisti sono eterosessuali. Ci ripenso e penso 'Ouch. Wow'".
L'attrice ha aggiunto: "Non so cosa faremmo oggi. Non so se saremmo a nostro agio. Dobbiamo dare una reale rappresentazione alle persone, ma sono grata per tutte le esperienze che ho avuto come attrice perché il mio lavoro è comunicare delle esperienze universali al mondo".

Julianne Moore ha poi ribadito: "L'idea è che, invece che considerare le persone come 'altri', stiamo dicendo che siamo tutti uguali. La nostra umanità è condivisa".

I ragazzi stanno bene è stato diretto da Lisa Cholodenko, membro della comunità LGBTQ, autrice della sceneggiatura in collaborazione con Stuart Blumberg. La regista ha spiegato il suo processo alla base del casting: "Anche se voglio promuovere che le persone gay rappresentino personaggi gay, trans, tutto il resto, persone queer, c'è anche una prospettiva commerciale, ci sono molti elementi da tenere in considerazione".
Lisa aveva inoltre dichiarato che Julianne Morre e Annette Bening erano adatte al ruolo: "Non mi sembrava falso. Non mi sembrava di mettere qualcuno in un costume e chiedere di portare in scena qualcosa di falso". La filmmaker ha inoltre aggiunto che inizialmente aveva pensato a Jodie Foster per la parte principale, tuttavia era troppo impegnata nella conclusione di The Beaver.

I ragazzi stanno bene racconta la storia di Jules e Nic che hanno cresciuto due figli dopo essersi affidate a un donatore di sperma che cerca però di entrare in contatto con la famiglia.


MAD MAX: FURY ROAD, NICHOLAS HOULT RICORDA QUANDO CHARLIZE THERON GLI SPUTÒ IN FACCIA

Mad Max: Fury Road sarà ricordato in futuro come uno di quei film che hanno la storia del cinema, ma Nicholas Hoult lo ricorderà (anche e soprattutto) per lo sputo in faccia da parte di Charlize Theron.

Nicholas Hoult ne ha fatta di strada dai tempi di Skins (anche se già da About a Boy potevamo tranquillamente immaginare che sarebbe stato così) e nonostante durante la sua carriera d'attore abbia potuto vantare di aver preso parte a progetti davvero rilevanti fin dall'inizio, come ad esempio The Weather Man con Nicholas Cage (2005), Scontro fra Titani con Liam Neeson, Ralph Fiennes e Sam Worthington (2010), e ovviamente la saga di X-Men, l'attore ha affermato di aver capito di avercela fatta ad Hollywood solo dopo un determinato avvenimento sul set di Mad Max: Fury Road...

"Sapevo di essere davvero arrivato come attore quando ci fu la scena in cui mi sputasti in faccia" ha infatti detto rivolgendosi alla sua co-star del film di Miller, Charlize Theron, durante un Q&A "Credo di averti chiesto, molto educatamente, se potevo sputarti in faccia a mia volta".

E in effetti, lo sputo di Charlize Theron deve essere stato un bel portafortuna, perché da lì il percorso attoriale di Hoult non ha fatto che crescere, anche se non dubitiamo neanche per un secondo che sia stato soprattutto grazie al suo talento.
Tra i tanti degni di nota possiamo ad esempio citare i suoi ruoli in The Favourite di Jorgos Lanthimos; quello di Nikola Tesla in Edison - L'Uomo che Illuminò il Mondo di Alfonso Gomez-Rejon; il ruolo da protagonista in Tolkien, biopic sul celebre scrittore de Il Signore degli Anelli; o anche il suo più recente ingaggio in The Great, la nuova serie di Hulu, mentre ha dovuto purtroppo rinunciare alla parte del villain offertogli per i prossimi capitoli della saga di Mission: Impossible.
Charlize, se vuoi sputare anche a noi in faccia, non ci lamentiamo.


JURASSIC WORLD DOMINION, SAM NEILL E IL RITORNO SUL SET: "PRONTO AD AFFRONTARE DINOSAURI"

Le riprese di Jurassic World: Dominion sono iniziate ormai da diverse settimane, e ora il regista Colin Trevorrow è pronto ad accogliere una delle leggende della prima trilogia. Stiamo parlando di Sam Neil, che ha confermato il suo imminente arrivo sul set tramite Twitter.

"Tenete saldi i vostri cappelli, riporterò indietro le mie vecchie ossa questa settimana e affronterò ancora una volta i dinosauri" ha scritto l'attore in vista del suo ritorno nei panni del paleontologo Alan Grant. "Sono eccitato e spaventato: quelle cose ci uccideranno. Con Laura Dern, Bryce Dallas Howard, Chris Pratt, Jeff Goldblum, Colin Trevorrow. Ovviamente ora sono un po' più... brizzolato."

E Neill fa bene ad essere "preoccupato": in una recente intervista, Trevorrow ha confermato che nella produzione verrà utilizzato il più alto numero di animatronic mai impiegato in un film della saga. A questo punto, non vediamo l'ora di sapere quali differenze troverà rispetto alle riprese della trilogia originale.

Con un'uscita prevista per l'11 giugno 2021 nonostante, qui potete trovare le nostre aspettative su Jurassic World: Dominion, che a quanto pare non sarà l'ultimo capitolo del franchise. In un'intervista rilasciata lo scorso maggio, infatti, il produttore Frank Marshall ha definito il film come l'inizio di una nuova era.


SHANG-CHI, RIPARTONO LE RIPRESE DEL FILM MARVEL: ECCO LE LOCATION IN UN VIDEO DAL SET

In pausa dallo scorso febbraio per cause note, le riprese di Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings sono finalmente pronte a ripartire in Australia. A rivelarlo un recente report del canale australiano 7NEWS, che ha anche pubblicato un video delle suggestive location orientali.

"Non è Asia e non è Hollywood; è Sydney Ovest, casa della new entry del franchise cinematografico Marvel" si legge nel tweet in calce all'articolo, dove potete dare un'occhiata al set ripreso dall'alto. "L'elicottero di 7NEWS ha catturato queste immagini oggi mentre i lavori di costruzione del set proseguivano in vista dell'imminente produzione di Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings."

Diretto da Destin Daniel Cretton (Il diritto di opporsi) su una sceneggiatura di David Callaham, il film vede Simu Liu nei panni di Shang-Chi, mentre Tony Leung interpreta il malvagio Mandarino. Tra i protagonisti troviamo anche Awkwafina e Ronny Chieng, sebbene i loro ruoli siano attualmente tenuti nascosti. Proprio in questi giorni, potrebbe aver confermato la sua partecipazione anche Michelle Yeoh.

In seguito agli spostamenti del calendario Disney e in particolare del Marvel Cinematic Universe, l'uscita di Shang-Chi è ora prevista per il 7 maggio 2021. In attesa di nuovi dettagli sulla trama, vi rimandiamo al possibile legame tra il Mandarino e Gengis Khan.


https://twitter.com/i/status/1289940512636465155

AVENGERS: ENDGAME, ECCO DOV'ERA HULK DURANTE LA MORTE DI TONY STARK!

Il povero Hulk è stato letteralmente massacrato dai fan durante Avengers: Endgame. Lo Smart Hulk messo in scena dai Russo ha scontentato una buona parte del fandom con il suo atteggiamento pacato e gentile, ma oltre a ciò il nostro Bruce Banner ha dovuto incassare anche un'accusa di diserzione a dir poco ingiusta.

Insomma, chi sarebbe così insensibile da non rendere omaggio a un amico defunto? Tanto più se quell'amico è un certo Tony Stark, l'uomo grazie a cui tutto ciò che vediamo nell'MCU è stato possibile, nonché il salvatore dell'universo intero.

Eppure, durante la scena in cui sul finale di Avengers: Endgame i nostri eroi rendono omaggio ad Iron Man subito dopo il sacrificio di quest'ultimo, Hulk era clamorosamente assente! Possibile che uno degli Avengers più importanti abbia davvero disertato uno dei momenti più intensi e commoventi dell'intero Marvel Cinematic Universe? Ovviamente no!

Il mistero ci viene infatti svelato da una scena tagliata presente nell'edizione home video del film dei Russo: nella sequenza, che consiste in nient'altro che qualche secondo aggiuntivo di riprese durante la scena dell'omaggio, vediamo infatti Hulk alla sinistra del gruppo capitanato da Black Panther. Contenti ora?

A proposito di Stark comunque, ecco quando potrebbe tornare Katherine Langford dopo Avengers: Endgame; pare, intanto, che nella battaglia finale di Avengers: Endgame fossero previste delle formiche giganti nell'esercito di Thanos.


SPIDER-MAN, IN UNA NUOVA FANART IL CROSSOVER TRA TOBEY MAGUIRE E I FANTASTICI 4

Due destini diametralmente opposti, quelli dello Spider-Man di Tobey Maguire e dei Fantastici 4 capitanati dalla Torcia Umana di Chris Evans: se il primo è ancora oggi considerato da molti il miglior Spider-Man di sempre, infatti, i due film con Jessica Alba fanno parte di quella pletora di cinecomic dei primi 2000 decisamente poco riusciti.

Va detto, comunque, che i film Marvel dell'epoca furono penalizzati da un dettaglio non da poco: il non far parte di una macchina perfetta e mastodontica come il Marvel Cinematic Universe, capace di spingere all'inverosimile anche film accolti con non troppo entusiasmo (si vedano casi come Captain Marvel).

Perché allora non dar loro una seconda possibilità mettendo su il crossover che non abbiamo mai visto? L'idea è venuta ad artoftimetravel, che su Instagram ha messo insieme in una sola scena il Peter Parker visto in Spider-Man 3 (quello con il costume nero, per intenderci) e il Chris Evans meno fortunato, quello in versione Torcia Umana.
 
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view post Posted on 3/8/2020, 13:17
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LUNEDI

03/08/2020



VENEZIA 77 – SI AGGIUNGONO THE HUMAN VOICE DI PEDRO ALMODÓVAR E ONE NIGHT IN MIAMI DI REGINA KING

The Human Voice di Pedro Almodóvar e One Night in Miami di Regina King verranno proiettati Fuori concorso nel corso della 77. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, in programma dal 2 al 12 settembre 2020.

Libero adattamento dell’originale pièce teatrale di Jean Cocteau e interpretato da Tilda Swinton The Human Voice è stato girato e montato a tempo di record subito dopo la fine del confinamento. Si tratta del primo film in inglese di Pedro Almodóvar.

Il filmaker ha commentato così la notizia:

“Sono entusiasta di tornare a Venezia in questo anno speciale, con il Covid 19 come involontario ospite. Tutto sarà differente, e non vedo l’ora di scoprirlo di persona.
È un onore affiancare Tilda in un anno in cui riceverà un premio meritatissimo. Per la verità, The Human Voice è un festival di Tilda, una rassegna dei suoi infiniti e assortiti registri come attrice. È stato uno spettacolo dirigerla.”


Alberto Barbera, il direttore della Mostra, ha dichiarato:

“È uno straordinario piacere e un grande onore accogliere nuovamente Pedro Almodovar a Venezia, un anno dopo avergli assegnato il Leone d’Oro alla Carriera, con il suo nuovo film tratto da La voce umana di Jean Cocteau e interpretato da Tilda Swinton, il Leone d’Oro alla carriera di quest’anno. È una circostanza eccezionale, in un anno fuori dell’ordinario: il modo più bello per celebrare insieme il desidero di tornare al cinema in compagnia di uno dei più grandi registi contemporanei”.

La regista di One Night in Miami, Regina King, ha commentato:

“Mi sono data un pizzicotto quando ho saputo di essere stata selezionata per la Mostra di Venezia, un festival così prestigioso. Felice di annunciare un’altra tappa nel viaggio di questo film”.

Ambientato durante la notte del 25 febbraio 1964, One Night in Miami racconta la storia del giovane Cassius Clay, in seguito noto col nome di Muhammad Ali, nel momento in cui diventa il nuovo campione dei pesi massimi al Miami Beach Convention Center. Contro ogni aspettativa, Clay sconfigge Sonny Liston con la sorpresa di tutto il mondo sportivo. Mentre una grande folla si raduna a Miami Beach per festeggiare la vittoria, Clay, che non può restare sull’isola a causa delle leggi di Jim Crow sulla segregazione razziale, trascorre la nottata all’Hampton House Motel in uno storico quartiere nero di Miami.

Qui Clay celebra la vittoria assieme a tre dei suoi amici più stretti: l’attivista Malcom X, il cantante Sam Cooke e la star del football americano Jim Brown. La mattina seguente, i quattro sono determinati come non mai a costruire un mondo nuovo per se stessi e per la loro comunità. In One Night in Miami, lo sceneggiatore Kemp Powers esplora cosa è accaduto quella notte, soffermandosi sul rapporto tra i quattro, sulla loro amicizia e sulle battaglie che li accomunavano, aspetti che li avrebbero portati a diventare quelle icone dei diritti civili che sono oggi.

Conclude Barbera:

“Il film di Regina King non potrebbe essere più in sintonia con gli avvenimenti degli ultimi mesi e la necessità di combattere ogni forma di razzismo che ancora alligna nelle nostre società. Siamo felici che Venezia possa contribuire a far conoscere un film importante per i suoi contenuti e la conferma del talento di una grande attrice al suo debutto come regista”.


INCEPTION – IL TRAILER PER IL 10° ANNIVERSARIO MOSTRA ANCHE IL FINALE

Christopher Nolan è sempre molto riservato quando si tratta di promuovere i suoi film, poiché vuole che il pubblico li scopra direttamente in sala. Anche Inception è ricco di sorprese, ma sono passati 10 anni dalla sua uscita… quindi, possiamo immaginare che il regista non la prenderà troppo male se il trailer per l’anniversario svela l’ultima inquadratura.

Il filmato è molto suggestivo, e si chiude proprio sulla scena finale, molto dibattuta dal pubblico. Non si tratta però di un vero spoiler: chi non ha visto il film non ne conosce il contesto, e quindi non può sapere cosa significa.

Com’è noto, Inception tornerà nelle sale questo mese in vari paesi del mondo, tra cui la Tailandia (il 12), che ha pubblicato questo trailer. Non c’è ancora la data per l’Italia. Comunque, il film potrebbe essere accompagnato dalle anticipazioni di Wonder Woman 1984 e Dune, in attesa di scoprire tutte le novità all’evento virtuale DC FanDome del 22 agosto.

La sinossi ufficiale
L’acclamato regista Christopher Nolan dirige un cast internazionale in un’originale avventura fantascientifica intorno al globo e dentro l’intimo ed infinito mondo dei sogni. Dom Cobb (Leonardo DiCaprio) è un abile ladro, il migliore in assoluto nella pericolosa arte dell’estrazione, ovvero il furto di importanti segreti dal profondo subconscio durante lo stato onirico, quando la mente è maggiormente vulnerabile. La rara abilità di Cobb ne ha fatto una figura molto ricercata nell’ambiente del nuovo spionaggio industriale, ma anche un ricercato internazionale, facendogli perdere tutto ciò che ha amato. Ora a Cobb è stata offerta la chance di redimersi. Un ultimo lavoro potrebbe restituirgli la sua vita, se solo saprà ottenere l’impossibile – “inception”. Invece del furto perfetto, Cobb e la sua squadra di specialisti dovranno riuscire nell’opposto: il loro compito non sarà rubare un’idea ma impiantarne una. Se avranno successo, potrebbe trattarsi del crimine perfetto.

Il prossimo film di Nolan
Nel frattempo l’attesa è tutta per Tenet, il nuovo film di Nolan, che dovrebbe uscire il 26 agosto nelle sale italiane.

Vi terremo aggiornati, ma intanto potrete vedere il trailer qui di seguito.

Il trailer



BOX OFFICE ITALIA: GLI ANNI PIÙ BELLI È IL FILM PIÙ VISTO NEL WEEKEND

Nel weekend del 30 Luglio – 2 Agosto si è registrato un calo degli incassi e delle presenze nelle sale italiane, rispetto alla scorsa settimana, anche se non sono stati integrati ancora tutti i dati.

Ancora una volta Gli Anni Più Belli di Gabriele Muccino si conferma al primo posto per il terzo settimana consecutivo, incassando €19.848 euro grazie alle sue 51 copie. Seguono Cena con delitto – Knives Out e Favolacce, ormai diventato il film più visto nel periodo delle ri-aperture (15 giugno -2 agosto) con €133.661.

Per un’analisi più approfondita vi rimandiamo all’articolo pubblicato su Cingeguru.it.

Box Office Italia – WEEKEND 30 LUGLIO – 2 AGOSTO 2020
GLI ANNI PIU’ BELLI – € 19.848 (3.742) 51 copie / 389 media – Tot. € 5.549.460 (887.548)
CENA CON DELITTO: KNIVES OUT – € 11.214 (2.214) 24/467 – Tot. € 5.135.579 (780.306)
LA DEA FORTUNA – € 10.062 (1.932) 21/479 – Tot. € 8.238.550 (1.211.897)
FAVOLACCE – € 9.994 (1.787) 26/384 – Tot. € 133.661 (22.945)
PARASITE – € 9.752 (1.796) 34/287 – Tot. € 5.679.128 (892.036)
JOJO RABBIT – € 7.336 (1.452) 26/282 – Tot. € 4.016.782 (635.436)
I MISERABILI – € 6.524 (1.158) 21/311 – Tot. € 123.838 (22.145)
JOKER – € 6.373 (1.323) 20/319 – Tot. € 29.623.727 (4.239.791)
UNA INTIMA CONVINZIONE – € 5.704 (1.002) 13/439 – Tot. € 6.329 (1.118)
PICCOLE DONNE – € 5.686 (1.061) 14/406 – Tot. € 5.927.290 (927.672)


WONDER WOMAN 3 SARÀ L’ULTIMO PER LA REGISTA PATTY JENKINS

Patty Jenkins freme perché il pubblico possa vedere Wonder Woman 1984: il film è pronto da mesi, ma l’iniziale data di uscita (dicembre 2019) è stata cambiata per sfruttare il volano dell’estate, una decisione di cui ovviamente la Warner si è pentita quando la pandemia di Covid-19 ha portato alla chiusura delle sale cinematografiche. Ora la speranza è che il film possa arrivare in ottobre, senza ulteriori slittamenti.

Intervistata da Geek (con trascrizione di DC Movie News), la regista ha spiegato ciò che ha voluto fare con Wonder Woman 1984, dichiarando al contempo che il successivo Wonder Woman 3 sarà l’ultimo per lei:

WW84 mi ha dato l’opportunità di fare molte cose che non erano possibili nel primo film. Ero molto contenta di raccontare la storia delle origini di Wonder Woman. Era come se fosse la sua nascita, ma non abbiamo visto davvero quello di cui è capace. È entusiasmante per me mostrarla all’apice della sua forza. Ma è anche molto importante che combatta una battaglia interiore: è una Dea e cerca di aiutare l’umanità. Non è solo una che combatte il male, ma prova a mostrare ai cattivi come migliorarsi. È un dilemma interessante. Il prossimo (WW3) sarà probabilmente il mio ultimo film di Wonder Woman, quindi devo metterci tutto quello che voglio mostrare. Dobbiamo pensarci con attenzione.

Patty Jenkins ha precedentemente rivelato che il terzo film sarà ambientato nel presente, ma non ci sono dettagli al riguardo: è ancora presto.

Vi ricordo che l’uscita di Wonder Woman 1984 è prevista per il 2 ottobre negli Stati Uniti, e per lo stesso mese anche in Italia. Vi terremo aggiornati.


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Ritorno al Futuro: dalla citazione in Avengers Endgame alle frodi assicurative di Doc Brown, parla Bob Gale

Il co-creatore della saga di Ritorno al Futuro, Bob Gale, è intervenuto come ospite al nuovo episodio del Pizza Film School, il format in cui i fratelli Russo discutono di cinema su YouTube con ospiti mediamente più interessanti di una qualche “spunta blu a caso” raccattata sui social.
In questa puntata, che è anche il “season finale” della serie, Anthony e Joe Russo, insieme agli sceneggiatori di Avengers: Endgame, Christopher Markus e Stephen McFeely, hanno parlato a tutto tondo di Ritorno al Futuro proprio insieme a Bob Gale.

Fra gli argomenti toccati, destano particolare interesse quelli relativi al come Doc Emmett Brown era riuscito a trovare i quattrini per sovvenzionare i suoi esperimenti e al commento di Bob Gale sulla citazione diretta che di Ritorno al Futuro viene fatta in Avengers: Endgame.

Cominciamo dalla prima questione citata:

Nell’elaborare il personaggio di Doc Brown ci siamo chiesti quale poteva essere la storia che aveva alle spalle e che poteva rispondere al come aveva fatto a diventare il tizio che inventava il viaggio nel tempo. Era alquanto distante dal classico archetipo dello scienziato, anche pazzo, che poteva esserci al tempo in cui abbiamo girato il film. Per prima cosa è una specie di ribelle ed eroe, perché ruba il plutonio a dei terroristi. Una cosa tosta. Vediamo tutta quella roba nel suo laboratorio e vogliamo assolutamente scoprire chi sia. Ma ci sono un sacco di altre cose. Cose che magari non notate fino a che non vedete e rivedete il film. Tipo il giornale inquadrato all’inizio. Non è che magari Doc brown ha dato fuoco alla sua abitazione per intascarsi i soldi dell’assicurazione in maniera tale da finanziare i suoi esperimenti? Potrebbe averlo fatto.

Bob Gale commenta poi il passaggio di Avengers: Endgame in cui Scott Lang apprende che Ritorno al Futuro è una st*onzata e che i viaggi nel tempo non funzionano come gli è stato insegnato dalla pellicola:

Nel film i viaggi nel tempo di Ritorno al Futuro sono definiti come una st*onzata. Ma alla fine della fiera cosa avete fatto? Siete tornati al primo Avengers e al precedente film di Thor. Quindi in pratica avete fatto come in Ritorno al Futuro!


Star Wars: il leader supremo Snoke all’inizio doveva essere una donna

La rivelazione arriva da Ivan Manzella, artista e designer di creature per i film di Star Wars: nei piani originali, anche se forse per un breve frangente, il leader supremo Snoke doveva essere una donna.
Manzella ha svelato che le menti dietro Il risveglio della Forza non gli diedero troppe informazioni sul personaggio interpretato da Andy Serkis e che agli inizi finì per disegnare un personaggio femminile:

Credo che la prima volta che me ne parlarono, [Snoke] era una donna. Perché il primo disegno che feci era di una donna, anche se poi cambiarono idee. Non so se si trattò di un fraintendimento o altro, ma mi pare di aver disegnato solo un’immagine. Tutto qui, nessun altro fece più nulla, credo. Poi da lì divenne maschio.

A questo punto siamo curiosi di scoprire se il suo primo disegno vedrà mai la luce del web.

Leggi anche. Star Wars: Il Risveglio della Forza, Han in un nuovo concept del film

Nel cast John Boyega, Daisy Ridley, Adam Driver, Oscar Isaac, Andy Serkis, Domhnall Gleeson, e Max von Sydow oltre a membri del cast originale quali Harrison Ford, Carrie Fisher, Mark Hamill, Anthony Daniels, Peter Mayhew e Kenny Baker.

La colonna sonora è composta ancora una volta da John Williams, il film è uscito il 18 dicembre 2015 negli USA, il 16 in Italia.


The Walking Dead: Jeffrey Dean Morgan vorrebbe un film tratto dallo spin-off a fumetti “Negan Lives”

Gli adattamenti cinematografici tratti dalla fortunata serie tv The Walking Dead, annunciati nel 2018, sono ancora lontani dalla concreta realizzazione, eppure Jeffrey Dean Morgan spera fiducioso in un film spin-off dedicato a Negan e ispirato alla storia di Negan Lives!
Parliamo dello spin-off a fumetti pubblicato a un anno dalla chiusura della serie principale e che è stato annunciato lo scorso giugno: si tratta di un albo autoconclusivo realizzato appositamente a sostegno delle fumetterie colpite dalla crisi causata dal Coronavirus, dato che è stato infatti distribuito gratuitamente a tutti i negozi a luglio e non è stato pubblicato in formato digitale.

Durante un Q&A virtuale durante il “TWD Universe Family Hangout”, l’attore ha confermato con entusiasmo che adorerebbe un film spin-off dedicato a Negan e tratto appunto dalle vicende di Negan Lives #1, anche perché ha adorato tutto il materiale letto:

L’ho amato. E ho amato l’idea che Kirkman e Charlie abbiano collaborato per salvare le fumetterie e i negozi più piccoli. E ho amato la storia

Negan Lives #1 si presenta come un fumetto imperdibile per tutti gli amanti di The Walking Dead, visto che mostra cos’è successo a Negan dopo il suo confronto con Maggie, assetata di vendetta per l’omicidio del marito Glenn. Questa la sinossi ufficiale dell’albo, composto da 36 pagine in bianco e nero:

Respinto da una società che si sta lentamente ricostruendo, Negan vive in un disperato isolamento… o no? In modo simile a Negan è qui!, la nuovissima storia contenuta in Negan Lives #1 permetterà ai lettori di dare un’occhiata a cos’è successo a uno dei personaggi più amati di The Walking Dead dal momento della sua ultima apparizione nel numero 174.

Trovate tutti gli aggiornamenti sulla serie tv targata AMC nella apposita scheda.

Quanto attendete la trilogia cinematografica di The Walking Dead? Vorreste anche voi un film spin-off con protagonista Negan? D


Strafumati: Seth Rogen spiega perché la Sony non ha mai voluto produrre il sequel

Normalmente, quando una major produce un film come Strafumati, lo stoner movie del 2008 diretto da David Gordon Greeninterpretato da Seth Rogen, James Franco e Danny McBride, spendendo 27 milioni di dollari incassando, solo al cinema, più di 100, gli ingredienti per un sequel ci sono già tutti.
Eppure il film, che col passare del tempo è diventato un vero e proprio cult, non è stato mai seguito da un capitolo 2.

In una recente apparizione all show di Howard Stern (via Deadline) Seth Rogen ha spiegato perché la major non ha mai accettato di produrre uno Strafumati 2:

Abbiamo cercato duramente di farne un altro. Grazie al Sony hack puoi trovare in rete le vere mail con le quali la Sony ha deciso di “uccidere” il film e di non farlo. Anni fa eravamo davvero molto interessati a realizzarlo, ma la Sony non era interessata. Penso che probabilmente abbiamo chiesto troppi soldi e loro non volevano darceli.

Stando ai dettagli emersi dal suddetto Sony Hack, Seth Rogen and co avevano chiesto 50 milioni di budget allo studio che, però, non voleva superare i 45 milioni.

Qualche settimana fa, in un’intervista Judd Apatow (40 Anni Vergine, Funny People), che di Strafumati è stato produttore e autore del soggetto, ha spiegato di aver tentato per anni di dare un prosieguo al film, senza riuscire mai a far sì che tutto andasse effettivamente in porto.

Ecco la sua dichiarazione in merito:

Ho combattuto davvero tanto per fare un sequel di Strafumati, per svariati anni. Ho sempre sostenuto l’idea di un sequel, ma non è mai andato in porto. Ho un’idea molto divertente che meriterebbe di essere esplorata, ma non so se saremo mai in grado di farlo.

Strafumati, la sinossi:
Dale Denton è un impiegato del tribunale che frequenta spesso uno spacciatore di nome Saul Silver per procurarsi marijuana. Saul ha a disposizione il meglio in materia e un giorno gli offre l’erba più esclusiva sul mercato: la Pineapple Express. E’ così speciale che fumarla può far sentire in colpa come nell’uccidere un unicorno. Purtroppo però Dale assiste a un omicidio commesso da una poliziotta corrotta e dal signore dello spaccio di droga locale a cui stava per consegnare un mandato di comparizione.


Onward – Oltre la Magia: ecco il nuovo trailer italiano del film Pixar in arrivo nelle sale il 19 agosto

Dopo aver fissato al 19 agosto la nuova data di uscita di Onward – Oltre la magia, la Disney ha diffuso in rete anche il nuovo trailer italiano del film Pixar.
Lo potete vedere nella parte superiore della pagina.

Onward – oltre la magia era stato presentato alla Berlinale, e nei territori in cui è uscito è riuscito a raccogliere solo 103 milioni di dollari (di cui 61 negli USA) prima del lockdown, arrivando poi su Disney+ negli Stati Uniti.

Il film è ambientato in un mondo fantasy suburbano e segue le vicende di due giovani fratelli elfi (Holland e Pratt) che si imbarcano verso una straordinaria ricerca per scoprire se c’è ancora un po’ di magia rimasta nel mondo. Hanno perso il padre quando erano molto piccoli e scopriranno qualcosa su di lui durante il loro viaggio.

Il nuovo film Disney e Pixar Onward – Oltre la Magia è interpretato, nella versione italiana, da un cast di voci che comprende Sabrina Ferilli nei panni di Laurel Lightfoot e Fabio Volo in quelli di Wilden Lightfoot, i genitori dei fratelli Ian e Barley. Favij, Raul Cremona e David Parenzo interpretano invece rispettivamente uno spiritello, un apprendista stregone e un cameriere.

Diretto da Dan Scanlon e prodotto da Kori Rae, che hanno già firmato l’acclamato Monsters University del 2013, Onward – Oltre la magia è ambientato in un immaginario mondo fantastico e racconta la storia di due fratelli elfi adolescenti, Ian e Barley, che si imbarcano in una straordinaria avventura per scoprire se nel mondo esista ancora un po’ magia.



The Rock annuncia: la riprese di Red Notice ripartiranno a metà settembre con dei rigidi protocolli di sicurezza

Con un video affidato ai suoi social, The Rock ha annunciato che la lavorazione Red Notice, pellicola prodotta da Netflix in cui lo vedremo di fianco a Gal Gadot e Ryan Reynolds, già protagonista per il colosso dello streaming di 6 Underground, è pronta a ripartire a metà settembre, dopo lo stop imposto lo scorso marzo a causa dell’esplosione dell’emergenza nuovo Coronavirus.
Nel filmato, The Rock spiega innanzitutto di aver empatizzato con le persone bloccate a casa, magari con una persona come sua madre che, essendo una sopravvissuta al cancro, rientra nelle categorie più esposte alle eventuali complicanze del COVID-19 non solo per questioni anagrafiche, ma anche per condizioni cliniche pregresse.

Dwayne Johnson loda anche il colosso dello streaming per la “bolla di sicurezza” (simile a quella che la NBA ha organizzato a Orlando per far ripartire il campionato di basket) che è stata assicurata per poter proseguire in tutta tranquillità la lavorazione di Red Notice e far sì che tutti, specie le maestranze coinvolte nella produzione della pellicola, possano rimettersi in moto.

Chiaramente, lo stesso The Rock riconosce che potrebbe trattarsi di una situazione connotata da estrema fluidità dato il particolare contesto storico e sanitario, ma si dice sicuro che i protocolli di sicurezza garantiranno ogni possibile tutela.

Lo stop alle riprese di Red Notice era stato dato a metà marzo da Dwayne Johnson con un post Instagram in cui scriveva:

Stiamo spingendo pausa sulla produzione targata Netflix del nostro Red Notice, diventerà effettiva da lunedì per le prossime due settimane.

È un mio privilegio il poter parlare faccia a faccia con la nostra troupe per aiutare tutti fornendo un po’ di chiarezza e linee guida dal momento che ora come ora la cosa più importante è far sì che tutti possano tornare a casa dalle proprie famiglie ovviamente preoccupate.

Dobbiamo proteggere i nostri piccoli, i nostri partner, le persone che amiamo e i più anziani. Continueremo a monitorare ed esaminare la situazione da vicino in maniera tale da poter prendere le decisioni migliori dapprima per le nostre famiglie e poi per i nostri affari.

Siamo una nazione resiliente che, alla fine, riesce sempre ad alzarsi se serve essere responsabili per lavorare insieme e superare qualsiasi difficoltà che si pone sul nostro cammino.

Il nostro paese farà il suo dovere, così come il resto del mondo farà il suo.

Siate vigili, tutelatevi, restate in salute e proteggetevi l’un l’altro.

È una cosa che coinvolge tutti noi.


DJ


www.facebook.com/DwayneJohnson/videos/293354398418963/

X-Men 3, Brett Ratner risponde alle accuse di Vinnie Jones con un post su Instagram poi cancellato

Sono giornate alquanto ricche di aneddoti relativi alla saga di X-Men sia perché, con il ventennale dell’uscita americana del primo film, sono emersi nuovi dettagli sul comportamento di Bryan Singer sul set delle pellicole da lui dirette, quanto perché Vinnie Jones, l’ex calciatore che in X-Men 3 di Brett Ratner ha interpretato Fenomeno ha ricordato, in un’intervista, la pessima esperienza avuta con il cinecomic. Pessima esperienza per cui ha addossato tutta la colpa proprio al regista citato, reo di averlo sostanzialmente derubato di una parte che era decisamente più corposa e articolata nella sceneggiatura per cui aveva deciso di firmare il contratto (trovate tutto in questo articolo).

Brett Ratner ha deciso di rispondere a Jones con un post su Instagram che è stato poi cancellato, ma il cui testo ci arriva comunque grazie a ScreenRant:

Per chiunque sia interessato, in merito ai commenti che sono stati fatti da Vinnie Jones, secondo cui, in X-Men: Conflitto Finale avrei “dissolto” il personaggio di Fenomeno prendendolo in giro. Tutto quello che posso dire è: troppi mutanti cattivi e troppo poco tempo! Cerchiamo di essere onesti, con Mystica è più semplice allo sguardo! Scherzi a parte, ho girato la sceneggiatura che mi era stata data e non sono stato in grado di ampliare il ruolo di Fenomeno, così come richiesto da Vinnie, per via del pochissimo tempo che avevo per consegnare il film. Ho la massima ammirazione e rispetto per Vinnie Jones e il talento con cui ha dato forma a un personaggio memorabile. Magari un giorno vedremo un film standalone di Fenomeno interpretato da Vinnie Jones! E magari potremo guardarlo su Disney+ in un pub vicino a casa, considerato che potrebbero non esserci più cinema in futuro.

Non è chiaro perché il regista abbia scelto di cancellare il post, considerato che, tuttosommatto, si tratta di una risposta positiva e conciliante. Magari potrebbe essere a causa della battuta poco consona sul fatto che Mystica sia più gradevole alla vista si Fenomeno (Brett Ratner è finito coinvolto dal ciclone #MeToo tanto che la Warner Bros ha deciso tempo fa di chiudere i rapporti con la casa di produzione del filmmaker, la RatPac) o magari perché stufo di venir subissato di risposte e commenti.


Killers of the Flower Moon, parla il direttore della fotografia del nuovo film di Scorsese: “Sarà molto delicato”

Il direttore della fotografia Rodrigo Prieto ha parlato con Vanity Fair del suo lavoro al nuovo video musicale di Taylor Swift (cardigan) e anche del suo impegni futuri, tra cui c’è Killers of the Flower Moon, il nuovo film di Martin Scorsese.
Per ovvi motivi il set della nuova fatica del regista sarà diverso dal solito e il motivo sarà il dover fare i conti con le conseguenze dell’emergenza Coronavirus e con le nuove linee guida per la sicurezza.

Prieto ha spiegato che sta già ripensando il suo approccio al suo impiego dopo l’esperienza con cardigan, per cui ha trovato un nuovo modo di lavorare ai primi piani. Solitamente i primi piani richiedono che il direttore della fotografia e l’operatore siano faccia a faccia con l’attore, ma con l’uso di una testa remotata (un braccio per il controllo remoto) è stato possibile raggiungere il distanziamento necessario.

“È una cosa che ho appreso girando il video musicale che credo continuerò a usare, specialmente con un film come quello [Killers of the Flower Moon]. Non vogliamo che DeNiro o chiunque altro tocchino cose ora come ora” ha commentato il direttore della fotografia.

Ha poi aggiunto:

Ovviamente [Killers of the Flower Moon] sarà molto delicato perché Martin Scorsese ha l’asma, perciò dovremo stare molto attenti con lui.

Killers of the Flowers Moon vede Leonardo DiCaprio nel cast, verrà prodotto dalla Apple e distribuito dalla Paramount. La sceneggiatura di Eric Roth è tratta dal romanzo di David Grann Gli assassini della terra rossa che racconta la storia vera degli omicidi di membri della tribù Osage nell’Oklahoma degli anni venti, occorsi dopo la scoperta del petrolio nelle loro terre. Robert De Niro interpreterà il serial killer William Hale.

Questa la sinossi:


Negli anni Venti del Novecento, la popolazione al mondo con la maggiore ricchezza pro-capite era, abbastanza sorprendentemente, la nazione indiana degli Osage, confinata nei decenni precedenti in una riserva in Oklahoma. Senza più bisonti da cacciare, impossibilitati quasi a parlare la loro lingua e a praticare la loro religione e cultura, improvvisamente si ritrovarono ricchissimi per la scoperta nelle loro terre di giacimenti petroliferi immensi: cominciarono così a girare in Cadillac e a mandare i figli a studiare in Europa, con grande invidia dell’opinione pubblica bianca, in prevalenza quacchera. Altrettanto improvvisamente però, all’interno delle famiglie osage più facoltose, si verificarono delle morti inspiegabili e sospette. E, negli ultimi baluardi del West selvaggio, dove personaggi come J.P. Getty andavano costruendo le proprie fortune e dove banditi leggendari seminavano il terrore, molti di coloro che osarono indagare su questi omicidi finirono per essere assassinati a loro volta. Superate le ventiquattro vittime, il caso passò a un organismo investigativo relativamente nuovo, l’FBI, che tuttavia non riuscì a fare sostanziali passi in avanti, finché il suo giovane direttore, J. Edgard Hoover, non cercò l’aiuto di un Ranger in pensione, Tom White. White mise insieme una squadra di detective piuttosto eterogenea, compreso un agente amerindio, e portò alla luce una cospirazione spietata ai danni di una popolazione intera.

Amazon Prime Video, nei nuovi film di agosto 2020 in streaming Puoi baciare lo sposo, Escobar, Amabili resti

Su Amazon Prime Video nel corso di agosto 2020 arrivano Escobar, Amabili resti, Puoi baciare lo sposo e gli originali Chemical Hearts e Shakuntala Devi.

Amazon Prime Video, nei nuovi film di agosto 2020 in streaming Puoi baciare lo sposo, Escobar, Amabili resti

Il servizio di streaming on demand Amazon Prime Video presenta alcune novità cinematografiche per il mese di agosto 2020. Andiamo a vedere quali lungometraggi saranno aggiunti al catalogo, disponibile per tutti gli utenti Amazon Prime.

C'è sapore di commedia italiana: Puoi baciare lo sposo, già disponibile, vede Diego Abatantuono come sindaco progressista di un piccolo paese, chiamato ad accettare il matrimonio gay di suo figlio Antonio (Cristiano Caccamo) con il compagno Paolo (Salvatore Esposito). Una festa esagerata, disponibile dal 7, diretto e interpretato da Vincenzo Salemme, vede un geometra affrontare e pagare per i diciotto anni di sua figlia una festa gigantesca, voluta da sua moglie Teresa (Tosca d'Aquino). Dal 21 agosto è Luciano Ligabue a dirigere in Made in Italy Stefano Accorsi nei panni di Riko, attivo nel salumificio di famiglia ma pieno di rimpianti, finché una svolta non lo stimola a cambiare. Con Kasia Smutniak.
Il 28 agosto invece è la volta di Stefano Fresi nel bizzarro Il Regno: Giacomo, un autista di autobus romano, scopre che suo padre, che lo aveva di fatto rinnegato, gli ha lasciato la sua tenuta agricola, resa però uno stato autonomo fermo al 1100 d.C.. Comprensibilmente disorientato, Giacomo realizzerà però di essere di fatto il re della proprietà: quali conseguenze avrà sul suo carattere remissivo?

Due i lungometraggi originali Amazon del mese: è già sul servizio Shakuntala Devi, primo biopic in lingua indiana (con sottotitoli in inglese) a debuttare su Prime Video. Shakuntala Devi divenne celebre come "computer umano", perché era in grado di eseguire a mente operazioni matematiche complesse. E' coprodotto da Sony Pictures Networks Productions.
Chemical Hearts, disponibile dal 21 agosto, è la storia del diciassettene Henry Page (Austin Abrams), un romantico che spera nell' "amore della vita". All'ultimo anno delle superiori s'innamora di Grace (Lili Reinhart), con la quale si trova a dirigere il giornale della scuola. La ragazza nasconde un segreto... Il film è scritto e diretto da Richard Tanne.

Tra i film stranieri di rilievo segnaliamo il biografico Escobar - Il fascino del male (dal 19 agosto) con Javier Bardem e Penélope Cruz, e il contestato ma visionario adattamento di Peter Jackson del romanzo di Alice Sebold Amabili resti (dal 20 agosto, con Saoirse Ronan). Upgrade, visionabile dal 10 agosto, è invece un film di fantascienza scritto e diretto dal cocreatore di Saw, Leigh Whannell: nella storia, un uomo vittima di un grave incidente accetta di riprendere a camminare grazie all'ausilio di uno speciale impianto futuristico, che però prende presto il controllo delle sue azioni...
#OPS - L'evento, dal 26 agosto, è invece un docufilm dedicato alla cantante e influencer Elisa Maino, mentre Kids in Love dal 21 agosto vede Cara Delevingne far girare la testa all'irreggimentato studente Will Poulter. Amiche in affari, dal 28 agosto, è una commedia in cui Mel (Rose Byrne) e Mia (Tiffany Haddish) sognano di sfondare nel fashion con una linea di makeup, ma la ricchissima Clara Luna (Salma Hayek) cerca di approfittare della situazione...


Monster Hunter: Paul W.S. Anderson ci dice che è pronto ed è il suo film migliore

Dopo Mortal Kombat e Resident Evil, Paul W.S. Anderson sta per lanciare un nuovo franchise tratto da una serie di videogame con Monster Hunter, interpretato come il precedente dalla moglie Milla Jovovich. Il regista ha aggiornato i fan sullo stato della lavorazione del film, la cui uscita era inizialmente prevista per questo settembre ed è stata rimandata all'anno prossimo. Le riprese, comunque, sono completate:

Il film è finito al 100 per cento. Dovevamo farlo uscire nel weekend del Labor Day e l'abbiamo rimandato al 2021, ma è finito. Quindi uscirà l'aprile dell'anno prossimo. È il film che preferisco tra tutti quello che ho fatto. Ha un aspetto davvero unico. È un'evasione meravigliosa, e quando il mondo guarità e le persone potranno tornare al cinema, è esattamente questo che vorranno. Avranno bisogno di evadere per un paio d'ore in un mondo diverso. E questo è quello che Monster Hunter offre in gran quantità ed è per questo che sono elettrizzato di averlo trasposto in un film.

Monster Hunter è tratto dall'omonima saga videoludica della Capcom. Nel film, Milla Jovovich è a capo di un gruppo militare della Nazioni Unite che viene trasportato in un mondo popolato da mostri. Lì incontra il Cacciatore (Tony Jaa) e si unisce a lui per richiudere un portale che permetterebbe ai mostri di attaccare la terra. Nel cast ci sono anche Ron Perlman e Diego Boneta.

I mostri, aveva detto Anderson in precedenza, sono alti dai 15 ai 20 metri e sono costruiti con più dettagli dei dinosauri di Jurassic World e "hanno perfino un aspetto migliore, perché abbiamo girato in vere location in Sudafrica e Namibia, cosa che ha fornito agli anim


CONTAGION, PARLA LO SCENEGGIATORE: "FACCIAMO UN FILM SUL MEDICO ANTI-VAX PER FAR CAPIRE IL MALE CHE HA FATTO"

Lo sceneggiatore di Contagion Scott Z. Burns è convinto che un film incentrato sulla figura del medico Andrew Wakefield possa essere utile per eradicare una volta per tutte ogni teoria anti-vax, favorendo così la diffusione di una campagna pro vaccino quando verrà reso disponibile quello per il Covid-19.

Wakefield è diventato noto alla cronaca quando nel 1988 pubblicò un articolo, rivelatosi poi scientificamente fallace, in cui collegava il vaccino contro il morbillo, la parotite e la rosolia all'autismo. Per questo motivo, lo scienziato venne radiato dall'ordine dei medici ma nonostante ciò le sue tesi sconsiderate continuano ad essere ritenute valide da una parte della popolazione mondiale che le usa anche per giustificare il suo diniego ad una campagna di vaccinazione contro il coronavirus.

Scott Z. Burns ha spiegato: "Quando avremo un vaccino per il Covid-19, se la gente non lo farà perché è stata plagiata dalla condotta criminale di Andrew Wakefield e pensa che i vaccini siano malvagi, avremo un problema molto più grande e molti si faranno del male. Mi piacerebbe perciò che qualcuno facesse un film su Andrew Wakefield per mostrare finalmente quanto diabolico sia stato ciò che ha fatto".

La cornice di queste dichiarazioni è stata una masterclass virtuale con la MetFilm School, un'università privata con campus a Londra e Berlino, in cui si è soffermato anche su Contagion e sul perché il film di Steven Soderbergh abbia tanti parallelismi con l'attuale pandemia.

Alla base della sceneggiatura c'è stato infatti un lungo e profiquo dialogo con medici e virologi di primo piano per rendere il tutto più credibile e sono stati proprio loro ora a convincerlo a tornare a discutere del virus dopo che, inizialmente, aveva rifiutato le numerose richieste della stampa all'inizio dell'anno.


AVENGERS: ENDGAME, LO SCENEGGIATORE DI RITORNO AL FUTURO COMMENTA I VIAGGI NEL TEMPO DELL'MCU

Durante il finale della serie Russo Bros. Pizza Film School, Joe e Anthony Russo hanno invitato, per la loro chiacchierata sui film che più li hanno segnati nella loro vita, Bob Gale lo sceneggiatore di Ritorno al futuro. Insieme a loro erano presenti via chat anche Stephen McFeely e Christopher Markus, autori dello script di Avengers: Endgame. Il discorso si è focalizzato, come potete immaginare, sui viaggi nel tempo che sono il nucleo centrale sia del cinecomic Marvel che del film di Robert Zemeckis.

Come hanno fatto notare Stephen McFeely e Christopher Markus, inizialmente in Avengers: Endgame non era prevista la scena in cui i Vendicatori si trovano insieme a discutere di viaggi temporali e come poterli attuare, ma in una riunione con la produzione è emersa la necessità non solo di spiegarne le modalità ma anche di citare proprio Ritorno al futuro.

"Nel focus group le persone dicevano: 'Bene, aspetta un minuto, in Ritorno al futuro potrebbero fare questo e loro potrebbero farlo'. Così abbiamo pensato: oh dannazione, dobbiamo occuparcene, perché la conoscenza di tutti sui viaggi nel tempo, oggi, nel 2019, arriva da quei film. Quindi abbiamo inserito la scena in cui Ant-Man dice: 'Che vuoi dire? La stronzata di Ritorno al futuro?'".

Bob Gale ha però rimarcato come, nonostante l'ultima avventura dei Vendicatori tenti una strada tutta sua rispetto a Ritorno al futuro, i supereroi alla fine fanno lo stesso identico percorso, così come era stato nella storia di Doc e Marty:

"Dici [nel film ndr] 'Intendi dire la stronzata di Ritorno al futuro?' Ma alla fine della giornata, voi ragazzi tornate nel primo film dei Vendicatori e nei precedenti film di Thor, quindi è davvero un po 'come Ritorno al futuro". Joe Russo ha rimarcato, inoltre, come l'osservazione fatta al cult di Zemeckis nel film non sia irrispettosa, tutt'altro, è un vero e proprio omaggio a un'opera diventata pietra miliare per chi poi si è approcciato ai viaggi nel tempo in un film. E quanto fatto dai Russo apre indubbiamente scenari interessanti visto che il Multiverso avrà un ruolo centrale nella prossima avventura del Doctor Strange.

Dal canto suo, Bob Gale ha visto la battuta su Ritorno al futuro come un riconoscimento. All'epoca dell'uscita di Avengers: Endgame si espresse in modo lusinghiero durante una intervista per The Hollywood Reporter: "Sono stato contentissimo di apprendere che Endgame ha rivelato al mondo che tutti i supereroi Marvel sono fan di Ritorno al Futuro!".


SUICIDE SQUAD, DAVID AYER CONFERMA LA TEORIA DEL JOKER E DELLE "FALSE" HARLEY QUINN

Il regista di Suicide Squad, David Ayer, è tornato a prendere la parola sui social per confermare una teoria che riguarderebbe Joker e alcune "false" Harley Quinn che compaiono nel film.

In una delle scene di maggior tormento emotivo di Joker in Suicide Squad vediamo comparire una donna vestite di rosso sullo sfondo, dettaglio che non è passato inosservato agli occhi attenti dei fan i quali hanno perfino elaborato una teoria al riguardo.

Traendo spunto da un episodio di Batman - Cavaliere della notte, in cui Joker ingaggia una donna che somiglia ad Harley per poi eliminarla uccidendola quando si è stancato di lei, la teoria dei fan esposta via social a David Ayer ipotizza che le donne in rosso viste in Suicide Squad siano un surrogato di Harley Quinn mentre la vera compagna di Joker è in carcere. Non essendo una serie animata, è possibile che Joker, dopo essersi stancato, le faccia uccidere quando schiocca le dita. David Ayer ha confermato la teoria in un succinto post.

David Ayer è intervenuto spesso sui social media denunciando il pesante intervento di Warner Bros. sul suo Suicide Squad e svelando alcune differenze tra la versione vista al cinema e quella pensata da lui in origine confermando l'esistenza di una Ayer Cut nella speranza di far uscire il suo film in qualche forma sulle orme della Snyder Cut di Justice League, in arrivo su HBO Max nel 2021.


DUNE: DENIS VILLENEUVE ACCELERA PER FINIRE IL FILM IN QUARANTENA: "LA PANDEMIA HA STRAVOLTO LO SCHEDULE"

Denis Villeneuve ha confessato di essere costretto a fare le corse per terminare Dune nonostante la quarantena, visto che la pandemia ha stravolto lo schedule del film.

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Dune: la prima immagine di Timothée Chalamet nel film di Denis Villeneuve

Nonostante gli sconvolgimenti globali, Dune dovrebbe uscire - come previsto - a dicembre, ma la pandemia ha creato ritardi nello schedule di Denis Villeneuve che ha dovuto adeguarsi alla situazione:

"Avevo in programma di tornare on location per girare alcune sequenze aggiuntive in seguito perché volevo aggiustare il film dopo il pre-montaggio. Avevo bisogno di tempo. All'epoca non sapevo che ci sarebbe stata una pandemia, ma l'impatto della situazione sanitaria ha sconvolto il nostro schedule. Dovremo fare le corse per finire il film in tempo perché abbiamo ottenuto il permesso per i reshoots, significa che devo finire effetti speciali e montaggio da Montreal mentre la mia crew è a Los Angeles."

La principale sfida di Dune, per Denis Villeneuve, è proprio il lavoro da remoto della fase di montaggio: "Ci sono cose che un regista può fare da remoto grazie alla tecnologia. La supervisione degli effetti speciali, con alcuni accorgimenti tecnologici, è semplice, ma il montaggio, per me, non lo è affatto. Essere lontano dal mio montatore Joe Walker è un problema, mai come ora ho compreso quanto il montaggio sia come suonare della musica insieme a un altro, è necessario essere nella stessa stanza Si tratta di interazione umana, spontaneità, energia. Mi manca non essere nella stessa stanza col mio montatore, lavorare così è davvero penoso."

La collaborazione tra Villeneuve e Joe Walker è molto stretta. I due collaborano fin da Sicario e hanno realizzato insieme Arrival, Blade Runner 2049 e adesso Dune. La loro sintonia non può essere replicata virtualmente, come ammette lo stesso regista:

"Forse uno dei motivi è che il montatore è come uno psichiatra, lui è il solo in grado di gestire i miei attacchi di panico e le mie insicurezze, ma anche di condividere la mia gioia. Nel futuro, se mai succedesse ancora qualcosa di simile, farei in modo che il mio montatore stia vicino a me."


FORREST GUMP, LA SUA CORSA È ISPIRATA AD UNA STORIA VERA

La famosa scena della corsa nel film Forrest Gump si basa su una storia vera, risalente al 1982, dodici anni prima dell'uscita del film (la sequenza fu ideata appositamente per la versione cinematografica, e non appare nel romanzo di Winston Groom, dato alle stampe nel 1986).

Protagonista della vicenda - di cui abbiamo accennato anche nella nostra spiegazione del finale di Forrest Gump - fu un certo Louis Michael Figueroa, all'epoca sedicenne, che per beneficenza - per l'esattezza per la American Cancer Society - corse dal New Jersey fino a San Francisco, ispirando anche la celebre battuta pronunciata da Forrest quando spiega come si comporta durante la corsa: "Metto un piede davanti all'altro, tutto qui. Quando sono stanco, dormo. Quando ho fame, mangio. Quando devo andare in bagno, vado." Un altro aspetto curioso è che in molte sequenze in cui corre, Tom Hanks ebbe come controfigura il proprio fratello minore, Jim Hanks, noto anche per essere il suo sosia vocale nei panni di Woody in vari progetti legati al franchise di Toy Story, in particolare i videogiochi basati sui film.

La scena della corsa è uno dei momenti più iconici di Forrest Gump, film che a quasi trent'anni dall'uscita rimane amato dai più. Tra i pochi detrattori c'è proprio Winston Groom, autore del romanzo, che oltre a non apprezzare alcune delle modifiche, tra cui la personalità di Forrest (Groom aveva pensato a John Goodman per la parte), dovette fare causa alla Paramount. Il motivo? Gli era stata promessa per contratto una percentuale dei guadagni, e nonostante il successo del film al box office - quasi 700 milioni di dollari a livello globale - la dichiarazione ufficiale fu che non aveva recuperato le spese.

La disputa fu risolta un anno dopo l'uscita con un nuovo accordo tra l'autore e lo studio, con l'acquisto dei diritti di un sequel, nel quale Forrest assomiglia di più alla versione interpretata da Tom Hanks, e il film stesso ha avuto un impatto sulla sua vita. L'eventuale adattamento cinematografico è in standby dal 2007.


FORREST GUMP, ECCO COSA DICE SUL VIETNAM NELLA SCENA DEL COMIZIO

Vi siete mai domandati cosa dica Forrest Gump al comizio riguardo alla Guerra del Vietnam? Nella scena originale, l'ex soldato non ha attivo il microfono, ma Tom Hanks sapeva ovviamente le battute, ecco cosa dice il personaggio: "A volte, quando le persone vanno in Vietnam, tornano a casa dalle loro mamme senza le gambe. A volte non tornano affatto. Questa è una brutta cosa."

Nel film Forrest Gump, quando il protagonista parla al raduno degli Hippie, gli viene scollegato il microfono da un generale che non vuole far sapere l'esperienza di un ex soldato reduce dalla Guerra del Vietnam. Questo potrebbe mettere in cattiva luce l'intero esercito americano, ma il militare non ha idea dello sviluppo cognitivo inferiore alla norma di Forrest e che per questo, voglia dire una frase abbastanza infantile, che vi ricordiamo di seguito, nella versione in lingua originale:

Sometimes when people go to Vietnam, they go home to their mommas without any legs. Sometimes they don't go home at all. That's a bad thing.

il film, di cui abbiamo parlato nella nostra spiegazione del finale di Forrest Gump è uscito nelle sale nel 1994, è liberamente ispirato all'omonimo romanzo di Winston Groom del 1986 e nel 1995 ha ricevuto molti premi Oscar come:

Miglior film a Wendy Finerman, Steve Starkey e Steve Tisch, Migliore regia a Robert Zemeckis, Miglior attore protagonista a Tom Hanks, Migliore sceneggiatura non originale a Eric Roth, Miglior montaggio a Arthur Schmidt, Migliori effetti speciali a Ken Ralston, George Murphy, Stephen Rosenbaum e Allen Hal, oltre ad altre 7 nomination.


DA ZERO A DIECI E RADIOFRECCIA: IL COLLEGAMENTO TRA I DUE FILM

Avete scoperto il collegamento e tutte le curiosità che accomunano i primi due film di Ligabue? Ebbene, il cantante ha lasciato alcune tracce del legame tra Da Zero a dieci e Radiofreccia e noi vi sveliamo quali sono:

Il secondo film di Luciano Ligabue ha un piccolo legame con il primo. Nell'incipit del film Da zero a dieci, si capisce che Giove è il fratello minore di Freccia, protagonista appunto del precedente film, Radiofreccia.

La trama del secondo film, uscito nel 2002 dopo essere stato presentato in una proiezione speciale al Festival di Cannes, parla di quattro amici, Baygon, Libero, Biccio e Giove, quasi quarantenni, che vivono a Correggio e conducono una vita tranquilla. Durante l'estate del 2000 decidono di trascorrere un fine settimana a Rimini, per commemorare la scomparsa del loro amico Mirco che, venti anni prima, è morto nell'attentato alla stazione di Bologna. Tutto, dalla camera di albergo alle compagne di avventura, viene programmato da Libero in ricordo di quella esperienza, con l'illusione di poter recuperare sentimenti ed emozioni ormai lontane.

In realtà, nel primo film, non si fa nessun accenno al fratello minore di Freccia. Sappiamo dell'esistenza di Giove dal racconto "Il girotondo di Freccia", presente nel libro scritto da Ligabue, "Fuori e dentro il Borgo". Nel racconto, Giove si chiama Berto e guida una Renault 4.

Tutto il film Radiofreccia si basa sostanzialmente sui racconti pubblicati da Ligabue nel'97, in cui si racconta la storia di un gruppo di ragazzi e di una radio che nasce in maniera pioneristica negli anni Settanta. Tra questi ragazzi c'è un tossicodipendente, Freccia appunto, chiamato così per via di una voglia a forma di punta di freccia sulla guancia destra.

Inoltre, un'altra curiosità che collega i due film, è che anche in Da Zero a dieci, come in Radiofreccia, c'è un cameo dello stesso Ligabue che compare, insieme al produttore Domenico Procacci, vestiti da suonatori di strada, nella parte finale del film.


SPIDER-MAN, IL MULTIVERSO LIVE ACTION PRENDE VITA IN UN NUOVO FAN POSTER

L'uscita dell'acclamato Spider-Man: Un Nuovo Universo ha illuminato i fan sulle potenzialità di un crossover tra le versioni live-action di Tobey Maguire, Andrew Garfield e Tom Holland, e ora un artista ha immaginato il poster di un eventuale progetto di questo tipo.

Come potete vedere in calce all'articolo, l'utente Instagram PabloRuizzX, già autore di una suggestiva fan art che vedeva Keanu Reeves nei panni di Wolverine, ha infatti riunito in un poster gli arrampicamuri della trilogia di Raimi, dei due The Amazing Spider-Man e della più recente versione del personaggio introdotta nel MCU.

Mentre Phil Lord e Chris Miller continuano i lavori per il sequel di Un nuovo universo che introdurrà tra gli altri anche lo Spider-Man 2099 di Miguel O'Hara, già mostrato nella scena post-credit del primo capitolo, un crossover live-action almeno in questo momento non sembra nei piani né di Sony né di Disney, che in ogni caso stanno già collaborando per alcuni collegamenti tra i vari progetti (vedi l'Avvoltoio nel trailer di Morbius).

Chi sta già lavorando al multiverso è invece DC Films, che grazie alla pellicola di Flash con protagonista Ezra Miller riporterà indietro il leggendario Batman di Michael Keaton. Come confermato di recente anche dal regista Andy Muschietti, infatti, il film sarà un adattamento della celebre miniserie a fumetti Flashpoint scritta da Geoff Johns.


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X-MEN, KEVIN FEIGE DOVEVA "BADARE" A BRYAN SINGER SUL SET DEL FILM

Prima di diventare presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige ha prodotto diversi progetti cinematografici legati Casa delle Idee come Hulk, Spider-Man 2 di Sam Raimi e in particolare i primi capitoli degli X-Men, di cui si è tornato a parlare in questi giorni per via delle nuove accuse contro il comportamento di Bryan Singer sul set.

Secondo l'articolo dell'Hollywood Reporter che ha fatto luce sul dietro le quinte della pellicola, il quale ha rivelato che molti membri del cast tra cui Hugh Jackman e Halle Berry minacciarono addirittura di abbandonare il film, la 20th Century Fox era al corrente della situazione e aveva incaricato Feige, che al tempo lavorava per la produttrice Lauren Shuler Donner, di "badare" al comportamento del regista.

"È una strana industria, quella cinematografica. Celebriamo la creatività e il talento e perdoniamo le persone geniali. Inconsciamente, probabilmente chiudiamo un occhio su ciò che fanno e portiamo i loro prodotti in giro per il mondo" ha dichiarato Donner per il report.

La produttrice ha poi rivelato di aver saltato la premiere di X-Men proprio a causa di Singer: "Era molto nervoso e si agitava quando era insicuro, come fanno molti. Ma si sfogava urlando e gridando a tutti sul set. Oppure lasciava al set e interrompeva la produzione. Bisogna capire questo: quel ragazzo era geniale, ed è per questo che lo abbiamo tollerato. Se non avesse mandato tutto all'aria, sarebbe davvero un grande regista."


THE SUICIDE SQUAD, CI SARÀ ANCHE POISON IVY? JAMES GUNN CHIARISCE

Si parla dell'arrivo di Poison Ivy nel DCEU da quando è stato annunciato Gotham City Sirens, film affidato a David Ayer (Suicide Squad) il cui sviluppo è tuttora in sospeso, e dei recenti rumor hanno anticipato la sua possibile apparizione nell'atteso The Suicide Squad di James Gunn.

Peccato che, come confermato dallo stesso regista, si tratta di voci totalmente infondate.

"Non sarebbe bello se i siti non riportassero vaneggiamenti trovati a caso su Reddit, YouTube, Twitter o 4chan come se fossero notizie? Sono corretti una volta su mille e quella volta è usata come prova del fatto che potrebbero avere ragione." ha scritto Gunn su Twitter, prima di smentire categoricamente lo specifico rumor su Poison Ivy, che secondo il "leak" sarebbe stata interpretata dall'attrice brasiliana Alice Braga (The New Mutants): "Non sono veri. Sono st***ate come la maggior parte della roba che esce da questo sito in particolare."

Il mese scorso, Gunn ha smentito anche alcuni rumor riguardanti il ritorno di Ben Affleck nei panni di Batman in vista del DC FanDome, atteso evento che si terrà il prossimo 22 agosto durante il quale verranno presentati tutti i progetti futuri legati alla casa fumettistica tra cinema, serie TV e videogiochi. Tra le altre cose, c'è molta curiosità riguardo al primo teaser della Snyder Cut di Justice League.


RITORNO AL FUTURO, DOC HA FINANZIATO I SUOI ESPERIMENTI ILLEGALMENTE? NE PARLA BOB GALE

Doc Brown, il leggendario scienziato interpretato da Christopher Lloyd in Ritorno al Futuro, potrebbe avere finanziato i suoi esperimenti illegalmente. A rivelarlo Bob Gale, sceneggiatore della trilogia insieme a Robert Zemeckis, durante una recente chiacchierata con i fratelli Russo.

"Mentre scrivevamo la storia del personaggio ci siamo chiesti quale fosse la sua backstory, come poteva essere stato lui ad inventare il viaggio nel tempo? È molto lontano dai cliché dello scienziato, o anche dello scienziato pazzo ai tempi. Prima di tutto è una sorta di ribelle e di eroe, perché ruba il plutonio dai terroristi. È molto figo. Vediamo tutte queste cose nel laboratorio e non vediamo l'ora di incontrarlo" ha spiegato Gale durante un episodio di Russo Bros. Pizza Film School, il live show organizzato dai registi di Avengers: Endgame per parlare delle pellicole che hanno influenzato la loro carriera.

Parlando del passato del personaggio, lo sceneggiatore ha poi rivelato che Doc potrebbe avere finanziato i suoi esperimenti sui viaggi nel tempo attraverso una truffa assicurativa: "Ma ci sono molte altre cose. Alcune delle quali non capisci prima di aver visto il film per la seconda o terza volta. Il giornale che si vede nella scena d'apertura: è stato Doc Brown a dare fuoco alla sua casa per ottenere i soldi dell'assicurazione e continuare a finanziare i suoi esperimenti?"


THE DEVIL ALL THE TIME: PRIME FOTO DEL FILM NETFLIX CON TOM HOLLAND E ROBERT PATTINSON

Entertainment Weekly ha pubblicato in esclusiva le prime immagini tratte da The Devil All the Time, film di Antonio Campos che arriverà su Netflix il 16 settembre. Tratto da un romanzo di Donald Ray Pollock, il film è così descritto dal regista:

È una storia corale ambientata tra la fine della Seconda Guerra Mondiale e l’inizio del coinvolgimento americano in Vietnam, nella quale le vite di un variopinto gruppo di personaggi si intersecano.

Il cast è notevole, e include Bill Skarsgård, Riley Keough, Jason Clarke, Sebastian Stan, Haley Bennett, Mia Wasikowska, Eliza Scanlen, Robert Pattinson e Tom Holland. Quest’ultimo è il principale protagonista e interpreta un personaggio di nome Arvin Russell. Pattinson interpreta invece un pastore chiamato Preston Teagardin.

Campos ha dichiarato:

Tom è una persona molto dolce e un attore molto generoso, disposto a imboccare qualunque strada emotiva per il personaggio. Tom è elettrico. Anche se se ne sta seduto a far niente è comunque impossibile non guardarlo.

Pur essendo ambientato nell’Ohio rurale, The Devil All the Time è stato girato in Alabama:

La cosa bella è che l’Alabama non è stato filmato molto spesso, quindi non è riconoscibile tanto quanto altri posti che sono stati filmati e fotografati in lungo e in largo da vari film e serie TV.

Aggiunge Tom Holland:

È stato interessante. Eravamo a Birmingham e abbiamo girato un bel po’ fuori dalla città, nelle zone rurali dello stato. Mi piace lavorare a film in cui una location può essere un personaggio importante quanto te, e l’Alabama è decisamente servito allo scopo e ha portato una qualità rurale viscerale al processo.

La trama
In un posto chiamato Knockemstiff, nell’Ohio, una zona rurale dimenticata di questo paese, sta montandoo una tempesta di fede, violenza e redenzione. La moglie di Willard Russell sta morendo di cancro e l’uomo per la disperazione prima si rivolge alla preghiera e poi soccombe al sacrificio. Il figlio di Willard, Arvin (Holland), a scuola è vittima di bullismo ma crescendo diventa un uomo che sa quando agire. The Devil All the Time viene raccontato nel corso di due decenni e conta su un cast di personaggi nefasti: una coppia folle di serial killer, un predicatore che mangia i ragni e un sceriffo locale corrotto.

Le immagini


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LIONSGATE CANCELLA L’USCITA DI ANTEBELLUM ANCORA UNA VOLTA

Per la seconda volta, Lionsgate rimanda l’uscita di Antebellum, thriller/horror interpretato dall’attrice e cantante Janelle Monáe e diretto da Gerard Bush e Christopher Renz. Il film non uscirà (in USA) il 21 agosto, come previsto.

Antebellum era stato inizialmente programmato per il 24 aprile, ma a marzo è arrivata notizia che Lionsgate lo avrebbe rimandato per l’emergenza coronavirus. All’epoca, la prassi di molti studios è stata quella di rimandare a tarda estate / inizio autunno molte uscite. Ma, nel frattempo, purtroppo i contagi negli Stati Uniti sono sfuggiti al controllo e ora molti stanno già riparando al 2021 (come ad esempio Paramount, che ha rimandato ancora una volta Top Gun: Maverick e A Quiet Place II).

Lionsgate non ha annunciato per ora una nuova data per Antebellum. Vedremo se il film verrà comunque fatto uscire entro l’anno o se sarà rimandato al 2021.

La trama di Antebellum
Ancora il più stretto riserbo sulla trama del film. Si sa solo che sarà incentrato su Veronica Henley, un’autrice di successo che si ritrova intrappolata in un’orribile realtà e dovrà fare di tutto per riuscire a fuggire prima che sia troppo tardi. In ballo, come si evince anche dal più recente trailer, dovrebbero esserci dei viaggi nel tempo e un tema molto attuale: la questione razziale in America.

Il film è diretto da Gerard Bush e Christopher Renz, registi di videoclip qui al loro debutto nel lungometraggio. Nel cast, oltre a Janelle Monáe, vedremo Marque Richardson II, Eric Lange, Jack Huston, Kiersey Clemons, Tongayi Chirisa, Gabourey Sidibe, Rob Aramayo, Lily Cowles e Jena Malone.


Netflix sogna di lavorare con Christopher Nolan, Quentin Tarantino e Jordan Peele

Netflix sogna di lavorare con Christopher Nolan, Quentin Tarantino e Jordan Peele o, per lo meno, è il sogno di uno dei suoi dirigenti, ovvero Tendo Nagenda, Vice Presidente dei Netflix Originals Film.
La considerazione viene fatta dal dirigente del colosso dello streaming in un pezzo pubblicato dall’Hollywood Reporter in cui si evidenzia come, nonostante la crisi sanitaria in atto, la proposta di contenuti inediti su Netflix non si sia fermata, al contrario di quanto accaduto con i cinema che, per forza di cose, hanno dovuto chiudere i battenti con tempistiche di riapertura che variano da paese a paese a seconda dell’incidenza della pandemia nei vari territori.

Nagenda spiega che Netflix:

Ha molte strade da percorrere nel 2020 e in parte del 2021. Vogliamo tornare al lavoro e far ripartire le nostre produzioni come tutti e vogliamo metterci alle spalle questo anno. Ma siamo comunque in buonissima forma.

Durante l’era del nuovo Coronavirus, Netflix ha diffuso in streaming una serie di contenuti di alto profilo curati e/o interpretati da nomi di grande richiamo. Basterebbe citare Tyler Rake, prodotto dai fratelli Russo di Avengers: Infiniy War e Avengers: Endgame, action movie interpretato da Chris Hemsworth, il Thor dell’Universo Cinematografico della Marvel, o il più recente The Old Guard, con Charlize Theron.

Eppure, nonostante i grandi risultati raggiunti in termini di popolarità da alcune produzioni e, soprattutto, di nuovi abbonati durante il lockdown, Tendo Nagenda desidererebbe lavorare con geniali autori quali Christopher Nolan, Quentin Tarantino e Jordan Peele:

Amerei lavorare con Jordan Peele a un originale Netflix. Amiamo Christopher Nolan, amiamo Quentin Tarantino. Dobbiamo concentrarci sui nostri continui sforzi atti al coinvolgimento di talenti in maniera tale che possano lavorare con noi il prima possibile per dei film disponibili solo su Netflix. Ci saranno sempre film che la gente vorrà vedere al cinema. Però credo anche che ci sarà una crescente consapevolezza circa il fatto che pellicole di alta qualità potrebbero arrivare al cinema, ma non solo lì. Non si tratterà di rispondere alla domanda “Questa sera me ne vado al cinema o mi guardo qualcosa coccolato dal comfort di casa mia?” ma di dare una risposta a “Cosa voglio guardare e dove posso trovarlo?”. Se la risposta sarà su Netflix e non al cinema, la gente sarà più abituata, e felice, al pensiero di guardarselo a casa.

Ma cosa direbbero i diretti interessati di questo “sogno a occhi aperti” del dirigente Netflix?

Quentin Tarantino, nel 2017, spiegava di non amare particolarmente Netflix e lo streaming (anche se in Usa il suo The Hateful Eight è arrivato sulla piattaforma di Los Gatos come… miniserie!):

Per me è qualcosa di molto triste. Sono un po’ sorpreso della velocità alla quale è accaduto tutto questo. E sono anche un po’ sorpreso di come il pubblico sia andato avanti senza guardarsi indietro, senza che la cosa sembrasse importante. Non ho Netflix quindi non posso dirvi bene neanche come la cosa funzioni. […] Ma anche se avete a disposizione semplicemente i classici canali, va a finire che magari guardate qualcosa per dieci minuti, o venti minuti, e poi magari nel frattempo fate altre cose, finché a un certo punto vi dite “Nah, questo non mi sta piacendo granché” e allora passate ad altro. È a questo punto che siamo giunti.

Al negozio di film l’esperienza era completamente diversa. Vi guardavate intorno, prendevate in mano le custodie, leggevate le sinossi sul retro. Facevate una scelta e magari parlavate un po’ con il ragazzo al bancone, che vi consigliava qualcosa o vi indirizzava. […] Il punto è… facevate parte di qualcosa, in un modo che vi coinvolgeva in maniera diversa rispetto alle nuove tecnologie. Tutti noi siamo andati ad affittare tre film tutti insieme senza poi avere il tempo di guardare il terzo, ma c’era comunque un senso di impegno e di coinvolgimento maggiore in ciò che si sceglieva di vedere. Magari andavate in negozio per affittare Top Gun, e riuscivate anche a prenderne una copia, ma contemporaneamente vi capitava di affittare anche qualcosa che non avevate messo in conto di prendere. Magari era qualcosa di cui non sapevate nulla e che semplicemente catturava la vostra attenzione solo perché era lì in quel momento. Allora lo affittavate, e a quel punto non vedevate l’ora di vederlo. È questo, in realtà, che è andato perso.


Christopher Nolan, forse il più strenuo difensore dell’esperienza del cinema in sala anche e soprattuto ora che i cinema ripartiranno sostanzialmente grazie al suo Tenet, ha più e più volte volte spiegato che non lavorerà mai e più mai con Netflix. Nel 2017, presentando Dunkirk agli esercenti cinematografici, definiva come “insensata” la politica distributiva della compagnia:

Netflix ha una bizzarra avversione verso il supporto delle uscite cinematografiche. Hanno questa politica insensata secondo la quale tutto deve essere simultaneamente diffuso e fruito in streaming, un modello chiaramente insostenibile per un’adeguata presentazione e proposta cinematografica. Non stanno neanche tentando di mettere piede in questa arena e per me stanno perdendo una gigantesca opportunità.

Va detto che, proprio con le pellicole dirette da autori di grande richiamo come Martin Scorsese e Alfonso Cuaròn, Netflix ha ammorbidito moltissimo la sua posizione in materia trovando, anzi, una barriera innalzata proprio dalle maggiori catene di cinema e multisala.


I giocattoli di Toy Story possono morire? La risposta del regista Lee Unkrich

Lee Unkrich, regista per la Pixar di Toy Story 3 e Coco nonché grandissimo appassionato di Stephen King e Shining, ha avuto modo di rispondere, qualche ora fa, alla domanda che gli è stata posta da un follower su Twitter.
Anzi più che una domanda diretta a un dubbio espresso da tale Mustard Clown che, via social, ha spiegato “Io e la mia ragazza stiamo discutendo un po’ perché per me i giocattoli di Toy Story sono immortali, mentre lei pensa che possono morire”.

Il regista ha spiegato che:

Vivono finché esistono. Ma se dovessero venir completamente distrutti? Tipo in un inceneritore? Game over!

In tal senso, il pathos delle battute finali di Toy Story 3, in cui Woody and co rischiano appunto di venir fatti fuori in un inceneritore, trova una spiegazione che, peraltro, sembrava già alquanto scontata, ma Twitter è Twitter per cui eccoci qua.

La cosa curiosa è che, come ci ha insegnato Toy Story 4, i giocattoli possono anche creare la vita: si veda il caso di Forky, creato da Woody con dei rifiuti.

Quanto a Toy Story 3, la pellicola ha celebrato i suoi primi dieci anni giusto qualche settimana fa.

È sempre difficile parlare di un capolavoro: meno un film ha difetti, che sono una facile scorciatoia per scrivere quantomeno qualcosa di divertente, più è complicato trovare qualcosa da dire che non sia già stato scritto prima, o che non si spieghi meglio semplicemente guardando il film in questione. Toy Story 3: la grande fuga, che oggi compie dieci anni dalla sua uscita italiana, è un esempio perfetto di questo dilemma: come si fa a spiegare a parole perché i suoi 102 minuti di durata sembrano 12 tanto sono densi di azione, emozioni e significato, quando basterebbe metterlo su e godersi lo spettacolo in silenzio?La saga dei giocattoli Pixar è disponibile in streaming su Disney+.


Wonder Woman: il backstage del cameo di Zack Snyder

La scelta di Gal Gadot come Wonder Woman è da attribuire a Zack Snyder, che è stato l’artefice dell’inizio del DCEU. Non ha sorpreso nessuno, quindi, quando si è venuto a sapere che il regista e produttore si era prestato per un cameo nel film di Patty Jenkins. Di seguito alcune immagini dal backstage di quella scnea in cui vediamo Snyder vestito come un soldato della Prima Guerra Mondiale, accanto alla regista dWonel film:

https://twitter.com/Clay_Staub/status/1284...snyder-2-458124

https://twitter.com/Clay_Staub/status/1288...snyder-2-458124

Wonder Woman 1984 uscirà il 2 ottobre 2020. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

L’ordine cronologico del personaggio di Diana Prince è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redivivo Steve Trevor) e Pedro Pascal (nei panni di Maxwell Lord).


The Flash: il film avrà elementi esplorati già dalla serie The CW

Attraverso la pagina Twitter di Discussing Film, il regista Andy Muschietti ha discusso di come i viaggi nel tempo avranno un ruolo nel suo prossimo film DCEU dedicato al Velocista Scarlatto, The Flash. Muschietti detto, in un tweet, che The Flash avrà un sacco di cuore, anima ed emozioni, come il viaggio nel tempo di Barry per provare a salvare sua madre.

La scena è stata già esplorata nella serie The CW e che ha fidelizzato i fan al personaggio interpretato da Grant Gustin sul piccolo schermo.

Ricordiamo che The Flash arriverà al cinema il 1 luglio 2022. Il film sarà diretto da Andy Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due. Ezra Miller tornerà a vestire i panni del Velocista Scarlatto dopo un cameo in Batman v Superman: Dawn of Justice e Justice League. Il film dovrebbe essere ispirato alla serie a fumetti “Flashpoint” del 2011, scritta da Geoff Johns e disegnata da Andy Kubert.


MICROCINEMA: AL VIA LA RASSEGNA FILM DAL NORD EUROPA

Arriva su Miocinema una rassegna dedicata al cinema del Nord Europa.
Una cinematografia, quella dei paesi nordici (Svezia, Finlandia, Danimarca, Islanda, Norvegia) che è riuscita a ritagliarsi un ruolo di rilievo nel panorama cinematografico mondiale. Film spesso presentati e premiati nei più importanti festival internazionali, alcuni entrati nell'immaginario collettivo.

Registi come Lars von Trier e Thomas Vinterberg, come Roy Andersson (premiato con il Leone d'oro alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia) o Susanne Bier (di cui vengono proposti tre titoli inediti in Italia) sono solo la punta di diamante di una generazione di autori che si è fatta spesso conoscere per i suoi toni aspri e un'analisi pungente delle disfunzioni sociali ed esistenziali, ma anche capace di esprimere un'ironia sottile come poco spesso accade. Un cinema inconsueto e con una cifra ben precisa, cui Miocinema è felice di rendere omaggio.

Di seguito i titoli che entrano nella programmazione di Miocinema:

Dal 3 agosto:

Family Matters di Susanne Bier (1993)

Credo di Susanne Bier (1997)

Once in a lifetime di Susanne Bier (2000)


Dall'8 agosto:

Il pranzo di Babette di Gabriel Axel (1987)

Gli Innocenti di Per Fly (2005)

Il Grande capo di Lars von Trier (2006)

You, the living - Gioisci dunque, o vivente! di Roy Andersson (2006)

Una soluzione razionale di Jörgen Bergmark (2009)

Uomini che odiano le donne di Niels Arden Oplev (2009)

La ragazza che giocava col fuoco di Daniel Alfredson (2009)

La regina dei castelli di carta di Daniel Alfredson (2010)

Beyond di Pernilla August (2010)

Melancholia di Lars von Trier (2011)

Il sospetto di Thomas Vinterberg (2012)

Forza maggiore di Ruben Östlund (2014)

In ordine di sparizione di Hans Petter Moland (2014)

Un piccione seduto su un ramo riflette sull'esistenza di Roy Andersson (2014)

La comune di Thomas Vinterberg (2016)

Segreti di famiglia di Joachim Trier (2016)

L'albero del vicino - Under the tree di Hafsteinn Gunnar Sigurðsson (2017)

Cosa dirà la gente di Iram Haq (2017)

Borg McEnroe di Janus Metz Pedersen (2017)

Border - Creature di confine di Ali Abbasi (2018)

La donna elettrica di Benedikt Erlinsson (2018)


THANOS È GIOVANE IN QUESTO FAN POSTER MARVEL, GUARDATELO

Finalmente Thanos ha avuto il suo spazio in Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame, due dei titoli più amati dai fan del Marvel Cinematic Universe. Il personaggio, interpretato da Josh Brolin, ha fatto innamorare gli appassionati del franchise e ora un fan poster Marvel ipotizza un film prequel incentrato sull'avversario degli Avengers.

ArtBasement Official ha condiviso il suo lavoro su Reddit nel week-end. Il poster mostra Thanos insieme ai suoi fedeli servitori, Proxima Media Nox, Fauce d'Ebano, Cacciatori d'Ossidiana e Gamma Corvi, così come Ronan l'accusatore, che ha supportato Thanos anche nella battaglia con gli Avengers.

Nel poster non sono presenti le figlie adottive di Thanos, Nebula e Gamora, in quanto si tratta di una versione giovane del personaggio. Presumibilmente un film ambientato nell'epoca ipotizzata dal poster tratterebbe la prima parte della ricerca delle Gemme dell'Infinito, svelando come possa essere entrato in possesso della Pietra della Mente, prestata a Loki in The Avengers.
Ovviamente si tratta di una versione ipotetica di un fan, non certo di un argomento ufficiale su Thanos, personaggio che al momento non sembra in procinto di poter tornare in qualche modo nel franchise dei Marvel Studios.
Su Everyeye trovate la recensione di Avengers: Infinity War e la recensione di Avengers: Endgame, i due film che hanno fatto impazzire i fan Marvel e hanno chiuso un'epoca durata oltre un decennio.


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DC FANDOME: 10 ANNUNCI CHE VORREMMO VEDERE DURANTE L'EVENTO VIRTUALE

Tra pochi giorni potremo finalmente fare una full-immersion nel mondo DC grazie all'evento virtuale DC FanDome, che per 24 ore ci intratterrà e terrà compagnia con annunci, retroscena, anticipazioni e ospiti, ma anche tante attività per i fan. Cos'è però che attendiamo con più trepidazione?

Sappiamo che DC FanDome sarà un evento dedicato non solo al lato cinematografico dell'Universo DC, ma anche a quello televisivo, oltre ovviamente a fumetti e videogiochi.

Così, i colleghi del sito CBM hanno stilato un elenco degli annunci e delle anticipazioni che vorrebbero vedere per l'occasione, e noi abbiamo pensato di riproporveli.

Una prima occhiata al costume di Catwoman in The Batman
A interpretare il personaggio nel film di Matt Reeves sarà Zoë Kravitz, che sappiamo essersi allenata duramente per il ruolo. Perché non mostrare dunque delle immagini non solo di Pattinson come Bruce/Batman (quello va da sé ormai), ma anche del chiacchierato outfit di Selina Kyle?

Un trailer per The Suicide Squad
Dopo il flop del film di David Ayer, i fan non vedono l'ora di vedere come sarà la Suicide Squad di James Gunn, soprattutto di scoprire quali saranno i personaggi coinvolti (ancora non abbiamo appreso chi interpreterà John Cena, ad esempio). Quale migliore occasione?

L'annuncio dell'interprete di Reverse Flash nel film di Flash
Mentre attendiamo di scoprire se Ezra Miller verrà confermato come interprete di Flash, e se Michael Keaton tornerà davvero come Batman nel film, non sarebbe male un annuncio su chi potrebbe calarsi nei panni della nemesi di Barry Allen.

Nuovi concept art di Black Adam
Le riprese di Black Adam sono state posticipate per via della pandemia, quindi non avremo logicamente trailer o quant'altro, ma... Perché non mostrare dei nuovi concept art?

Un trailer per lo Snyder Cut
Se ne è parlato e se ne sta parlando ancora tanto, quindi perché non cavalcare l'onda e mostrare un trailer della versione di Zack Snyder della Justice League?

E uno sneak peek di Darkside
Il villain promesso ma mai arrivato. Sarà questa la sede in cui ci verrà mostrato finalmente il Darkseid di Ray Porter?

Il prossimo videogioco DC
Gli appassionati di videogame non vedono l'ora di scoprire quale sarà il prossimo titolo DC a essere annunciato, e quale cornice potrebbe essere più adatta di questa?

Un nuovo sguardo a Wonder Woman 1984 (e a Cheetah)
Una delle delusioni maggiori che ci ha portato il 2020 è stato il doppio rinvio di Wonder Woman 1984, ora programmato per arrivare nelle sale a ottobre. Perché allora non consolarci tutti con del nuovo materiale promozionale?

Un chiarimento sullo stato di DC Universe
Cosa ne sarà della piattaforma streaming DC ora che HBO Max ha fatto il suo debutto?

La nuova line-up cinematografica DC
Con tutti i rinvii, gli spostamenti, gli annullamenti e i ripensamenti vari, dobbiamo ancora capire che direzione prenderà l'Universo Cinematografico DC, e contiamo su DC FanDome per chiarirci un po' le idee. Quali film potrebbero essere annunciati?


WONDER WOMAN 1984 E DUNE, IN ARRIVO I TRAILER? GLI AGGIORNAMENTI

Tra le uscite cinematografiche più attese dei prossimi mesi ci sono Wonder Woman 1984 e Dune. Entro agosto, a quanto pare, potremmo vedere un nuovo trailer del film di Patty Jenkins e il primo di quello di Denis Villenueve. I due trailer dovrebbero debuttare il 21 agosto, data del ritorno nelle sale di Incepition per i dieci anni del film.

Se il film che dovrebbe segnare il ritorno dei blockbuster dopo i mesi del lockdown è Tenet, da cui sembra un po' dipendere il futuro stesso dell'esperienza cinematografica in sala, è quindi con un altro film di Christopher Nolan che ci si avvia (almeno ce lo auguriamo) a un progressivo ritorno alla normalità.

Wonder Woman 1984 avrebbe dovuto approdare nei cinema già lo scorso marzo. La pandemia ha costretto la Warner Bros a rinviarne l'uscita ad agosto prima, e ad ottobre poi. La regista Patty Jenkins ha già annunciato che il suo impegno nel franchise si concluderà con il terzo capitolo della saga. Nel film rivedremo Gal Gadot nel ruolo della protagonista, e il cast sarà composto, tra gli altri, anche da Chris Pine, Kristen Wiig, Pedro Pascal, Robin Wright e Connie Nielsen.

Dal canto suo, invece, Dune è giunto allo sprint finale. L'uscita della prima parte dell'adattamento dell'omonimo romanzo sci-fi di Frank Herbert, stando alle intenzioni di Warner Bros, è fissata per dicembre. Il cast comprende Timothée Chalamet, Rebecca Ferguson, Oscar Isaac, Josh Brolin, Stellan Skarsgård, Dave Bautista, Zendaya, David Dastmalchian, Stephen Henderson, Charlotte Rampling, Jason Momoa e Javier Bardem. Staremo a vedere se la data di uscita sarà rispettata.


HENRY CAVILL, UN NUOVA FAN ART LO IMMAGINA CON IL COSTUME DI SUPERMAN REBIRTH

In attesa di capire se e quando Henry Cavill tornerà nei panni dell'Uomo d'Acciaio nel futuro del cinema DC, in qualche ruolo secondario o in un nuovo film da protagonista, i fan continuano a immaginare la star nel ruolo, a volerla e richiederla a gran voce, questa volta pensandolo con indosso la suit di Superman Rebirth.

Durante un'intervista concessa a Variety, parlando del suo rumoreggiato ritorno nei panni de L'Uomo d'Acciaio, Cavill ha etichettato i recenti rapporti come "speculazione" e in alcuni casi vere e proprie invenzioni, e ha suggerito che il suo ritorno potrebbe rimanere soltanto un pio desiderio.

"La quantità di speculazioni, come le cose che ho letto su Internet, è straordinaria e talvolta frustrante", ha detto l'attore britannico quando gli è stato chiesto qualcosa sul futuro dell'uomo d'acciaio. "La cosa più irritante è quando scopri che le persone affermano queste cose come se fossero un dato di fatto. Ma credo che l'importante sia che i fan hanno mostrato il loro entusiasmo per la faccenda, e penso che sia importante essere entusiasti di un personaggio come Superman. Superman è un personaggio fantastico. Se le persone ne parlano, anche se parlarne significa inventarsi notizie, lo posso accettare perché significa che vogliono rivedere il personaggio. E, in un mondo ideale, mi piacerebbe interpretarlo di nuovo."

Ricordiamo che lo scoop del ritorno di Henry Cavill è stato anticipato da testate giornalistiche importanti di Hollywood e non dai soliti siti di fan, quindi è possibile che le parole di Cavill siano volutamente caute vista l'assenza di ufficialità della cosa. Chissà che l'annuncio ufficiale non arrivi proprio al DC FanDome, atteso per il 22 agosto prossimo: durante l'evento, infatti, saranno presentati anche due film misteriosi.


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THE KING'S MAN, IL PREQUEL DELLA SAGA CONTERRÀ ANTICIPAZIONI SU KINGSMAN 3

In una recente intervista con Empire Magazine, il regista e sceneggiatore Matthew Vaughn (X-Men: L'inizio, Kick-Ass) ha avuto modo di anticipare qualche curiosità sull'attesissimo The King's Man - Le Origini, lungometraggio prequel dell'intera saga in uscita nelle sale italiane il prossimo settembre.

Sembra proprio che il film conterrà dei "semi" che porteranno poi all'annunciato Kingsman 3, capitolo conclusivo della saga con Taron Egerton e Colin Firth. Dice infatti Vaughn: "Sì, all'interno del film abbiamo inserito alcune anticipazioni e piccoli semi di quello che accadrà poi in Kingsman 3. E comunque sarà un film profondamente diverso. Ancora non so se dirigerò il l'ultimo capitolo, ma ci sto seriamente pensando. Vedremo".

La trama di The King's Man - Le origini è ambientata nei primi del Novecento e racconta la storia di un uomo in lotta contro il tempo per cercare di fermare un gruppo di malvagi composto dai tiranni e criminali più potenti, pronti a scatenare una guerra che potrebbe avere conseguenze apocalittiche.

La serie di film Kingsman è liberamente tratta dalla miniserie a fumetti The Secret Service, scritta da Mark Millar e illustrata da Dave Gibbons.

La narrazione di The King's Man - Le origini conduce principalmente alla creazione dell'organizzazione segreta e di tutte le peripezie che hanno anticipato la nascita dei Kingsman.

Il ricco e nutrito cast di star comprende anche Harris Dickinson, Daniel Brühl, Djimon Hounsou, Rhys Ifans, Aaron Taylor-Johnson, Tom Hollander, Gemma Artenton, Charles Dance, Matthew Goode e Stanley Tucci. A fine giugno sono state distribuite una miriade di nuove immagini di The King's Man - Le origini con Ralph Fiennes.


STAR WARS, MAISIE RICHARDSON-SELLERS RIVELA: FUI SCARTATA A UN PROVINO PER IL RUOLO DI REY

L'abbiamo vista in Star Wars: Il Risveglio della Forza nel ruolo di Korr Sella, anche se diverse delle sue scene sono state eliminate al montaggio. Maisie Richardson-Sellers, però, avrebbe potuto avere una parte ben più importante nella saga: quella di Rey, toccata poi come sappiamo a Daisy Ridley.

La ventottenne attrice, vista anche in Kissing Booth 2, ha infatti raccontato di aver partecipato ai provini per il ruolo di Rey. "Il primo anno della mia carriera è stato duro, perché ero così coinvolta emotivamente in tutto ciò che ho fatto" ha raccontato a The Hollywood Reporter. "Ho fatto qualcosa come sei provini per Star Wars: Il Risveglio della Forza, cosa che è stata intensa, e ovviamente non ho avuto il ruolo principale ma ho comunque avuto una piccola parte. J.J. Abrams è stato così dolce, così carino con me, e mi ha dato una parte nel film."

La prima esperienza in assoluto di Maisie Richardson-Sellers davanti a una macchina da presa, ricorda lei, è stata una scena con Carrie Fisher. "Non avevo idea di quel che stavo facendo. Non ero mai stata su un set prima, fino ad allora avevo fatto solo teatro. È stato un battesimo del fuoco travolgente. Quella che poteva rivelarsi un'esperienza dolorosa si è rivelata un'esperienza davvero positiva, da cui ho imparato tanto."

La compianta interprete della principessa Leia, continua Maisie Richardson-Sellers, "è stata gentilissima, dolce, con i piedi per terra... [...] dopo la scena sono andata nella sua roulotte per ringraziarla. Mi sono seduta con lei e abbiamo fatto una chiacchierata. Era così aperta, così disposta a condividere."


DUNE, DENIS VILLENEUVE:"SIAMO ARRIVATI ALLO SPRINT FINALE"

Warner Bros. ha arruolato Denis Villeneuve per portare sul grande schermo un adattamento del romanzo sci-fi di Frank Herbert, Dune. Il regista pare abbia accettato dopo aver avuto la conferma di poter sviluppare la trama su due film diversi e nonostante il secondo film non sia ufficiale, il cast del primo è di prim'ordine.

Nel corso di un'intervista recente rilasciata a Montreal, Denis Villeneuve ha svelato di aver diviso le riprese in due fasi, e si stava preparando alla seconda fase delle riprese quando è scoppiata la pandemia:"Stavamo per finire alcune riprese... il film era quasi finito. Dune è stato realizzato in maniera insolita, in pratica abbiamo effettuato le riprese principali, quindi ho modificato quella parte del film e stavo pianificando di tornare a prendere alcuni elementi in seguito perchè volevo riadattare il film; avevo bisogno di tempo, ed è un lusso che ho avuto [prima della pandemia]... Il virus ha colpito il Nordamerica quando stavamo per tornare indietro ed occuparci di quelle riprese" ha dichiarato Villeneuve.

"Siamo allo sprint finale per finire in tempo il film. Ci è stato permesso di tornare a girare, torneremo a girare quelle sequenze aggiuntive in poche settimane, quelle che dovevamo realizzare prima. Significa che dovevo anche finire alcuni elementi del film in VFX e il montaggio a Montreal, mentre la mia crew rimaneva a Los Angeles" ha dichiarato.

Villeneuve ha parlato anche di alcuni aspetti del suo ruolo da regista:"In quanto regista ci sono cose che possono essere fatte da remoto. La supervisione di alcuni effetti speciali, con alcuni accorgimenti tecnologici, ma il montaggio non lo è affatto. Essere lontano dal mio montatore Joe Walker è un problema, mai come ora ho compreso come il montaggio sia come suonare della musica insieme ad un altro, è necessario essere nella stessa stanza. Si tratta d'interazione umana, spontaneità, energia. Mi manca non essere nella stessa stanza con il mio montatore, lavorare così è davvero penoso".
A quel punto Villeneuve ha paragonato il montatore come uno psichiatra, spiegando la difficoltà di lavorare a distanza:"Forse uno dei motivi è che il montatore è uno psichiatra, lui è il solo in grado di gestire i miei attacchi di panico e le mie incertezze, ma anche di condividere la mia gioia. In futuro, semmai succedesse ancora una cosa simile, farei in modo che il montatore sia vicino a me".


Il cast di Dune comprende Timothée Chalamet, Zendaya, Rebecca Ferguson, Oscar Isaac e Jason Momoa.


THE NEW MUTANTS, NUOVO RINVIO IN VISTA PER LO SFORTUNATISSIMO FILM MARVEL?

Inutile nasconderlo, stiamo per alzare bandiera bianca anche noi: tenere il conto degli slittamenti di The New Mutants sta diventando un'impresa titanica oltre che, ovviamente, pretesto per facile ironia su uno dei film Marvel più sfortunati di sempre.

Il film con Maisie Williams ed Anya Taylor-Joy è stato rinviato ben quattro volte: inizialmente prevista per il 13 aprile 2018, la finestra di lancio di The New Mutants è stata posticipata prima al 22 febbraio 2019, poi al 2 agosto 2019, dopodiché al 22 aprile 2020 e, dopo un periodo di incertezza a causa del coronavirus, al 28 agosto di quest'anno.

Pensate che sia finita qui? Noi non ne saremmo così sicuri. Nonostante non siano arrivate notizie ufficiali al riguardo, un utente Reddit ha fatto notare come una grossa catena cinematografica thailandese abbia attualmente fissato l'uscita di The New Mutants per il prossimo 3 settembre.

Certo, resta da vedere se non si tratti di una semplice svista ed eventualmente se non sia una decisione valida per il solo mercato asiatico, ma visti i precedenti ci sembra decisamente il caso di tenere d'occhio la situazione! Nei giorni scorsi, intanto, si era ipotizzato che The New Mutants potesse essere rinviato a causa di Tenet; nel frattempo, comunque, inganniamo l'attesa con il nuovo trailer di The New Mutants.


STAR WARS: SCOPRITE L'INEDITO LOOK DELLE SPADE LASER DI YODA, ANAKIN E ALTRI PERSONAGGI

LucasFilm ha pubblicato l'anteprima del libro Star Wars: The Lightsaber Collection, che propone alcune splendide immagini delle spade laser, le celebri armi dei Jedi e dei Sith. Ecco allora le spade laser di Yoda, di Ahsoka Tano, di Anakin Skywalker, poi tramandata a Luke e infine Rey. In calce alla news potete scoprire le immagini.

Secondo la descrizione dell'editore, Star Wars: The Lightsaber Collection è una guida visiva completa che esplora le iconiche e leggendarie spade laser trovate nella galassia di Star Wars con le impugnature preferite dei fan della saga di Skywalker, di Clone Wars e Star Wars Rebels, nonché di fumetti, romanzi e videogiochi.

"Fate vostra la guida definitiva alla spada laser. Questo libro presenta le caratteristiche di personaggi come Darth Vader, Darth Maul, Yoda, Obi-Wan Kenobi, Mace Windu, Luke Skywalker, Leia Organa, Kylo Ren, Rey, Ahsoka Tano e altri sulla creazione e la storia delle spade laser di tutti gli Star Wars, tra cui la sciabola a doppia lama di Darth Maul e la Darksaber" recita il lancio del libro.
"Scopri illustrazioni mai viste prima. Dotato di rendering fotorealistici delle spade laser animate e dei fumetti di Star Wars, tra cui l'ibrida blaster-spada di Ezra Bridger, le pale rotanti del Grande Inquisitore, e una nuova spada laser dell'alta repubblica, questo libro è indispensabile per i fan di Star Wars".
Star Wars: The Lightsaber Collection sarà in vendita da ottobre ma è già disponibile il pre-order.


Star Wars Releases New Looks at Lightsabers

CATS, ANDREW LLOYD WEBBER DEMOLISCE IL FILM: 'È COMPLETAMENTE RIDICOLO'

Muovere critiche a Cats, la trasposizione cinematografica firmata Tom Hooper del celebre musical di Broadway, è ormai come sparare sulla croce rossa: il film con Idris Elba e Judy Dench verrà presumibilmente ricordato come uno dei più grossi flop della storia del cinema e le motivazioni sono molteplici.

Effetti speciali, coreografie, prove attoriali... In Cats tutto ciò che potesse andar storto l'ha fatto ed il risultato è stata una perdita di circa 100 milioni di dollari per Universal. A girare il dito nella piaga arriva però adesso colui che forse più di tutti avrebbe il diritto di dire la sua, ovvero il creatore del musical Andrew Lloyd Webber.

"Il problema in quel film fu che Tom Hooper decise di non coinvolgere nessuno che facesse parte dello spettacolo originale. È stato completamente ridicolo" ha spiegato il celebre compositore, che mai si era espresso così severamente sulla trasposizione per il grande schermo di una sua opera: a tutto, però, c'è un limite.

Vedremo se ci saranno reazioni dei diretti interessati alle parole di Webber. Nel frattempo, gli stessi membri del cast non fanno mistero di quanto sia stata orribile l'esperienza sul set, si vedano le parole di una Judi Dench molto delusa dal suo look in Cats; vediamo invece perché Hugh Jackman rifiutò di far parte di Cats, immaginiamo senza troppi rimpianti.


JUSTICE LEAGUE, RAY FISHER ANCORA CONTRO JOSS WHEDON: 'NON CEDERÒ'

La bufera scatenata da Ray Fisher non sembra doversi placare a breve: l'attore non è intenzionato a fare alcun passo indietro relativamente alle pesanti accuse mosse a Joss Whedon per il comportamento tenuto da quest'ultimo sul set di Justice League dopo aver sostituito Zack Snyder.

Il j'accuse della star di Justice League, come probabilmente ricorderete, non coinvolgeva il solo Whedon ma anche i suoi aiutanti Geoff Johns e Jon Berg, anch'essi chiamati nuovamente in causa nel tweet di poco fa in cui Fisher ribadisce di voler portare avanti la sua battaglia.

"Comprendo benissimo i rischi personali e professionali associati alle mie parole sull'aberrante comportamento di Joss Whedon e dei suoi aiutanti (Geoff Johns e Jon Berg). Ma non cederò. Questi sono 'problemi buoni, problemi necessari'. Responsabilità > Intrattenimento" si legge nel post pubblicato da Ray Fisher su Twitter.

Una battaglia che sembra dunque destinata a durare ancora a lungo, il tutto mentre Whedon e collaboratori continuano a trincerarsi dietro il muro dei no comment: chissà che con l'uscita della Snyder Cut qualcosa non si smuova anche su questa vicenda! A tal proposito, proprio Ray Fisher ha dichiarato che vedrà la Snyder Cut solo quando sarà completata; il regista, dal canto suo, sta portando a termine la Snyder Cut a titolo gratuito.



Edited by Triplethor - 3/8/2020, 20:50
 
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MARTEDI

04/07/2020



DUNE – DENIS VILLENEUVE SI STA AFFRETTANDO PER TERMINARE IL FILM

Denis Villeneuve è stato intervistato dallo Shanghai International Film Festival, e ha parlato dell’impatto dell’emergenza Covid-19 sulla produzione.

Stavamo per finire alcune riprese… il film, in pratica, era quasi finito. Dune è stato fatto in modo insolito: abbiamo fatto le riprese principali, poi ho montato quella parte del film e stavo pianificando di tornare sul set e girare alcuni elementi perché volevo aggiustarlo. Avevo bisogno di tempo, ed è un lusso che avevo [prima della pandemia]… quando il virus ha colpito il Nord America, stavamo per tornare sul set per girare quegli elementi.

Ora, il cineasta canadese deve affrettarsi a terminare il film in tempo per l’uscita di dicembre:

Adesso sarà una corsa, finire il film in tempo. Abbiamo avuto il permesso di tornare sul set… torneremo sul set per girare quegli elementi nel giro di qualche settimana, quelli che dovevamo girare prima. Significa che ho dovuto anche finire alcuni elementi del film come gli effetti visivi e il montaggio a Montreal, mentre la mia troupe si trova a Los Angeles.

A tal proposito, Denis Villeneuve spiega che il montaggio tecnicamente può essere fatto da remoto, ma lavorare a stretto contatto con il montatore – in questo caso Joe Walker – è fondamentale per lui, quindi non è la stessa cosa.

Mi rendo conto di quanto il montaggio sia simile a fare musica con qualcuno, ed è necessario essere nella stessa stanza. Voglio dire, c’è qualcosa nell’interazione, l’interazione umana, la spontaneità, l’energia nella stanza. Mi manca molto il trovarmi nella stessa stanza col mio montatore.

Poi continua:

Come artista, montare il mio film senza essere nella stessa stanza con il mio montatore è molto, molto doloroso. Forse una delle ragioni è che il montatore è anche uno psichiatra: voglio dire, è quello che gestisce la mia ansia, i miei attacchi di panico e le mie paure, e assiste ai miei momenti di gioia. Credo che, se in futuro dovesse ricapitare una cosa del genere, farò in modo che il mio montatore sia vicino a me. Il montaggio è una parte molto importante del processo cinematografico per me, forse la più importante. È il momento in cui riscrivi il film, in qualche modo.

C’è molta curiosità attorno al primo trailer, che potrebbe debuttare nelle prossime settimane con le copie di Inception per il decimo anniversario. La produzione tornerà presto sul set a Budapest per le riprese aggiuntive, mentre l’uscita è ancora fissata per il 18 dicembre nelle sale americane.


LA DONNA ALLA FINESTRA – NETFLIX IN TRATTATIVE FINALI PER ACQUISIRE IL FILM DI JOE WRIGHT CON AMY ADAMS

Deadline riporta che Netflix è in trattative finali con 20th Century Studios per acquisire La donna alla finestra, film di Joe Wright tratto dall’omonimo romanzo di A.J. Finn (pseudonimo di Dan Mallory).

Programmato inizialmente per l’ottobre del 2019, La donna alla finestra è stato rinviato a causa delle risposte negative ai test screening, il cui pubblico non ha gradito il terzo atto della storia. La successiva data del maggio 2020 è stata ovviamente saltata per l’emergenza Covid-19, spingendo la Disney a trovare un’altra casa per il film. Questo thriller, infatti, non è adatto per la piattaforma Disney+, e in sala rischierebbe di essere sommerso dai grossi titoli che sono slittati fra l’autunno e il prossimo anno.

Netflix invece garantirà una distribuzione globale all’adattamento, che vede Amy Adams nel ruolo di protagonista. La data di uscita non è ancora disponibile, ma vi terremo aggiornati.

La sinossi

Anna Fox, una psicologa infantile che soffre di agorafobia, trascorre le sue giornate in casa a New York bevendo, guardando vecchi film e spiando i vicini. Dalla sua finestra riesce a vedere anche ciò che succede all’interno dell’appartamento dei Russell, i vicini arrivati da poco. Apparentemente “normali”, i due coniugi nascondono invece un segreto scioccante.

Oltre a Amy Adams, nel cast figurano Gary Oldman, Anthony Mackie, Fred Hechinger, Wyatt Russell, Brian Tyree Henry, Jennifer Jason Leigh e Julianne Moore.

Il copione de La donna alla finestra è opera del noto attore e drammaturgo Tracy Letts, lo stesso di Bug – La paranoia è contagiosa, Killer Joe e I segreti di Osage County.


BRADLEY COOPER IN TRATTATIVE PER IL FILM DI PAUL THOMAS ANDERSON

Bradley Cooper (A Star Is Born) è in trattative per un ruolo nel prossimo film diretto da Paul Thomas Anderson, un dramma di formazione senza titolo ambientato nella San Fernando Valley negli anni settanta. Anderson ha scritto il film che produrrà con la sua casa di produzione, la Ghoulardi Film Company, assieme a Sarah Murphy.

Secondo le fonti di THR la pellicola prevede molteplici storie incentrate su un giovane attore che frequenta le superiori nella Valle, dove è cresciuto lo stesso Anderson. Non è stato rivelato il ruolo di Cooper nella pellicola.

l progetto inizialmente in sviluppo presso la Focus Features è passato alla MGM. Secondo le fonti di Deadline non è dipeso da un problema di budget, ma dalla volontà di Anderson di cominciare al più presto le riprese previste inizialmente per questa primavera/estate.
Secondo le fonti di THR, le telecamere potrebbero cominciare a girare questo autunno ma dipenderà da come e quando le produzioni potranno riprendere a girare a Los Angeles.

Il prossimo progetto di Cooper è la ripresa della fotografia principale di Nightmare Alley di Guillermo Del Toro, fermata nel bel mezzo delle riprese a causa della pandemia.

In futuro dirigerà un film, ancora senza titolo, su Leonard Bernstein per Netflix. Il filmaker interpreterà il leggendario compositore e produrrà la pellicola al fianco di Todd Phillips, Martin Scorsese e Steven Spielberg.


11 momenti della Serie A 2019/2020 che potrebbero diventare film

11 momenti della serie A 2019/2020 che potrebbero diventare film | SPECIALE

Quest’anno la pandemia ci ha portato via molto; ad alcune persone, ahinoi, ha portato via tutto, ma anche chi è riuscito per ora a non venire colpito direttamente dal virus ha dovuto dire addio più o meno temporaneo a tutta una serie di attività più o meno fondamentali che, è impossibile negarlo, hanno un po’ svuotato le nostre giornate: il cinema, il teatro, i concerti, le letture pubbliche della Divina Commedia, le presentazioni in libreria, restare mezz’ora pigiati sul vagone della metropolitana ferma tra due stazioni e con l’aria condizionata rotta, la ressa il primo giorno di shopping, quelli che girano con i cartelli “free hugs”…

Ti amo campionato

Per un certo periodo siamo rimasti anche senza calcio, una bella botta in un Paese dove più del 50% della popolazione si dichiara “tifoso” e dove il restante 50% dedica una percentuale non irrilevante del suo tempo a raccontare sui social quanto poco interesse abbia nel pallone e nella Serie A. È durata relativamente poco ed è altrettanto relativamente finita, trasformando il calcio in uno spettacolo surreale fatto di stadi vuoti, curve digitali uscite da un vecchio PES e la graduale perdita d’importanza del ruolo del “giornalista a bordo campo”, quello che racconta a chi sta a casa le parole che si dicono in panchina, ormai sostituito da un normale microfono panoramico e dalle voci che risuonano nel silenzio.

Eppure il calcio è riuscito a tornare, e il campionato di Serie A è giunto alla sua naturale conclusione, quello stato di natura per cui a calcio si gioca in 11 e a fine anno vince la Juve, per quanto si sia impegnata nelle ultime settimane per non farlo. Ora ci tocca aspettare un mese e mezzo perché ritorni, e nel frattempo chissà se sarà tornato anche il cinema, se ci saranno nuovi film in sala, o se saranno nate le prime proiezioni clandestine in discoteche di dubbia reputazione che ufficialmente organizzano serate di struscio e danza (consentite) e in realtà montano un megaschermo e ci proiettano Tenet (non consentito). In attesa di scoprirlo abbiamo deciso di ripercorrere la storia di questo campionato di Serie A andando in cerca di tutti quei momenti che avrebbero funzionato benissimo anche in un film.

Eccoli, presentati rigorosamente in ordine casuale.

Francesco Caputo in Sognando Ale

Ciccio Caputo ha 33 anni e una carriera trascorsa nelle c.d. “serie minori”; è arrivato in serie A solo nel 2017 con l’Empoli, dove ha passato due stagioni prima di trasferirsi quest’anno al Sassuolo. Da quando è in serie A ha giocato 114 partite e segnato 67 gol, e quest’anno l’ha cominciato dicendo “voglio conoscere il mio idolo Del Piero”. Il quale gli ha risposto “segna 20 gol e ne parliamo”. Ciccio Caputo ne ha fatti 21.

Una simpatica commedia degli equivoci ispirata ai film di Checco Zalone e a Whiplash senza JK Simmons. Quest’anno sembrava, com’è accaduto spesso nelle ultime stagioni, che potesse essere l’anno di Balo, eterna promessa incompiuta secondo alcuni, eterna testina di siluro secondo altri: il ritorno a casa nella sua Brescia, una squadra costruita intorno a lui, un compagno potenziale fenomeno da coltivarsi (Tonali), pochissima pressione sportiva, la prospettiva degli Europei a fine anno… e invece quel simpatico guascone di Mario ne ha combinata un’altra delle sue ed è riuscito a inimicarsi società, compagni e tifosi e a dimostrarsi sempre il solito inguaribile, inaffidabile malandrino che abbiamo imparato a conoscere in questi anni. Oh, Mario!

Zlatan Ibrahimovic in Ztriker: A Zlatan Ztory

Biopic sulla figura di Zlatan Ibrahimovic, scritto e diretto da Zlatan Ibrahimovic, prodotto dalla Zlatan Pictures e distribuito su NetfliZ, la piattaforma di streaming fondata da Zlatan Ibrahimovic e il cui catalogo consiste esclusivamente in registrazioni di partite di Zlatan, compilation su YouTube tipo [Welcome to Milan!] – Zlatan Ibrahimovic skills&goals – 1965/2020 [Despacito]. Parte del franchise A Zlatan Ztory, Ztriker si concentra sull’ultimo (finora) anno di carriera del Godzilla del calcio, durante il quale Zlatan resuscita il cadavere del Milan e lo trasforma in una squadra di calcio. Tagline “cercavano un attaccante da 20 gol a stagione ma l’hanno trovato solo per il girone di ritorno per cui si sono dovuti accontentare di uno da 10”.

Antonio Conte in La talpa

Sembrava un bel primo capitolo di un promettente franchise sportivo, quello dove l’allenatore carismatico arriva alla guida di un gruppo talentuoso ma discontinuo e lacerato da divisioni interne e con il lavoro e la personalità lo trasforma in una corazzata pronta a puntare in alto (a partire dal secondo capitolo), e invece la saga di Antonio Conte all’Inter si è chiusa con un plot twist e un cliffhanger e un po’ di thrilling: “non abbiamo vinto, siamo arrivati secondi, e i secondi sono i primi dei perdenti” è la scritta che campeggia sulla locandina di La talpa, un giallo sperimentale nel quale il crimine da risolvere viene menzionato solo nell’ultima scena, lasciando un intero Paese a interrogarsi sull’identità del misterioso animale del titolo.

Christian Eriksen in un film tipo The Terminal ma ad Appiano Gentile

Eriksen è arrivato dal Tottenham all’Inter a gennaio, carico di aspettative e gonfio di talento, e ci ha messo un attimo ad ambientarsi: nuova lingua, nuovi compagni, nuovo campionato, nuovi schemi da imparare… e all’improvviso una pandemia, piombatagli su capo e collo quando ancora non ha trovato casa a Milano e alloggia temporaneamente presso le strutture di allenamento di Appiano Gentile. Il lockdown ha colto il Paese di sorpresa, e così Eriksen si è ritrovato intrappolato alla Pinetina per tre mesi, senza conoscere bene la lingua, con la famiglia ancora ferma in Inghilterra, costretto ad allenarsi da solo e a vagare come un fantasma per un immenso centro sportivo deserto. Quando sono andati a recuperarlo e l’hanno trovato in compagnia di Romelu, un pallone da calcio sul quale Eriksen aveva dipinto un simpatico faccione, il povero Christian ha raccontato tra l’altro di aver provato a uscire dalla Pinetina un giorno, e di essere stato immediatamente bloccato e rispedito dentro da due poliziotti che gli urlavano contro cose che lui non capiva.

Ciro Immobile in Cirorentola

Versione moderna della nota fiaba, nella quale Ciro, casalinga disperata, viene invitata a un grande ballo di gala, nonostante le obiezioni delle sue tre sorellastre Messi, Ronaldo e Suarez, uniche vincitrici del premio di più bella del reame dal 2008-2009 (quando a vincere fu Diego Forlan) a oggi. Al ballo conosce un fascinoso ballerino che a fine serata si rivelerà essere il principe Luis Alberto e le metterà al piede proprio l’ambitissima Scarpa d’Oro, tra le rosicate delle sorellastre (pensate che la sorellastra Ronaldo è talmente offesa che non si presenta neanche al grande ballo).

Sergio Floccari in Dove osano i Floccari

Il trailer, presentato senza commento, di questo film nel quale un vecchio avventuriero deve affrontare l’ultima, pericolosissima missione della sua carriera e lo fa con tutto il talento e il gusto per la spettacolarità che non ha granché dimostrato fin lì nella sua vita, anzi.

Marco Giampaolo in Chi l’ha visto?

No, seriamente, voi l’avete più sentito? Sapete che fine ha fatto? Come sta? Che dice? Che progetti ha per il futuro?

Gennaro Gattuso in RINO


RINO, rigorosamente scritto in caps come INLAND EMPIRE, è un film su RINO che prende in mano una squadra di ribelli e riottosi e la rimette in riga a colpi di RINO. È un film ARRABBIATO anche nei suoi momenti più dolci (imperdibile la sequenza in cui nello spogliatoio Milik starnutisce durante un discorso di RINO e RINO prende a schiaffoni lui e il resto della squadra, che poi torna in campo e ne segna otto.

Un sacco di gente in È un Paese per vecchi

Mentre nel resto d’Europa dopo i 25 anni sei considerato vecchio e non più un investimento valido, in Italia continuiamo a restare convinti che l’età giusta per ritirarsi dal calcio non sia “poco dopo i 30” ma “quando non hai più voglia”. Un documentario che racconta la storia di alcuni dei giocatori più presenti in campo quest’anno, da Edin Dzeko (34 anni, 35 presenze su 38 partite) a Goran Pandev (37 anni, 34 presenze su 38), dal Papu Gomez (32 anni, 36/38) a Leonardo Bonucci (33 anni, 35/38).

L’Atalanta in La Talanta

Un film del quale non possiamo dire molto perché il finale è ancora in lavorazione. Nella foto, i villain.


Danny Elfman ricorda Pee-wee’s Big Adventure: “Pensavo che dopo questo film nessuno mi avrebbe ingaggiato”

Pee-wee’s Big Adventure, oltre a essere il film d’esordio di Tim Burton, un grandissimo successo al box-office americano che garantì al filmmaker l’avvio di una stellare carriera a Hollywood, è anche la pellicola che nel 1985 ha segnato l’inizio del più che trentennale sodalizio fra il musicista e compositore Danny Elfman e il regista.

Da Pee-wee’s Big Adventure in poi, Danny Elfman e Tim Burton hanno quasi sempre collaborato insieme (le uniche eccezioni sono Ed Wood, Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street e Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali).

In una recente chiacchierata fatta con Yahoo, Elfman ha rivelato di essere rimasto particolarmente stupito da quell’esperienza, in primis perché non si aspettava di venire coinvolto nella realizzazione di uno score cinematografico e poi perché non pensava minimamente che la sua carriera di musicista per il cinema avrebbe preso il via dopo Pee-wee’s Big Adventure:

Ricevetti la chiamata di un animatore. Inizialmente pensavo che volessero una canzone, ma poi Tim mi disse che voleva tutta la colonna sonora. E proprio non riuscivo a capire. Perché io? Però Tim mi conosceva per gli Oingo Boingo e pensava potessi fare di più. Paul Reubens conosceva il lavoro che avevo fatto con Forbidden Zone [film di Richard Elfman, fratello di Danny e fondatore degli Oingo Boingo, ndr.]. Il mio nome era saltato fuori in una qualche occasione ed entrambi pensarono che “Ok, potrebbe essere interessante”. Vidi un po’ di girato e me ne tornai a casa a incidere una demo con questo registratore a 8 tracce. Non ci pensai due volte e, allo stesso tempo, non pensavo che avrei ricevuto un qualche genere di feedback. Ma inceve diventò la canzone dei titoli di testa del film. Sinceramente pensavo che Pee-wee’s Big Adventure sarebbe stata un’esperienza a sé e che non avrei più lavorato per il cinema. Chi poteva assumermi dopo quella partitura? Addirittura pensavo che la Warner Bros l’avrebbe ascoltata e cestinata per poi ingaggiare un “vero” compositore. Ero davvero convinto di ciò. Poi Pee Wee è arrivato al cinema e hanno cominciato a offrirmi di fare le musiche di praticamente tutte le commedie del tempo. Rimasi molto sorpreso. Penso si sia trattato di un di quei classici casi in cui ti trovi al posto giusto nel momento giusto. E sono stato molto felice di aver proseguito quella strada.


The Old Guard, la regista sul primato del film: “La squadra di post-produzione composta per l’85% da donne”


In una recente intervista con l’Hollywood Reporter, la regista di The Old Guard Gina Prince-Bythewood ha parlato di un aspetto di cui va molto fiera riguardo alla realizzazione del film Netflix, ovvero il fatto che la squadra che ha lavorato alla post-produzione fosse composta per l’85% da donne:
Non succede, o comunque succede molto raramente con i film. Con i film d’azione vi garantisco che non è mai successo prima.

Tra le maestranze impiegate sul set citiamo la montatrice Terilyn A. Shropshire (Love & Basketball), la responsabile degli effetti visivi Sara Bennett (Ex Machina), la direttrice della fotografia Tami Reiker (Beyond the Lights), la responsabile degli effetti speciali Hayley Williams (Annientamento) e la costumista Mary Vogt (Crazy & Rich), oltre alla stessa regista Gina Prince-Bythewoo, la prima donna nera a dirigere un film tratto da un fumetto:

Quando guardi il curriculum di queste donne di grande talento non sono lunghi e variegati quanto quelli di uomini nella stessa posizione. Ma so per certo che non dipende dal talento, ma dalle occasioni. Ci sono così tante donne brave in quello che fanno che non hanno ancora avuto una possibilità. Il fatto che abbiano lavorato al film ha reso [The Old Guard] un film migliore.

La regista ha ringraziato Patty Jenkins:

Devo assolutamente dare credito a Patty Jenkins: il suo lavoro con Wonder Woman e il suo grandissimo successo hanno aperto uno spiraglio. Quello spiraglio ha indotto la Skydance, che ha i diritti di The Old Guard, a scegliere una donna per dirigerlo.gio
Nel cast principale, oltre a Charlize Theron, troviamo il nostro Luca Marinelli (Lo chiamavano Jeeg Robot), Chiwetel Ejiofor (Doctor Strange, 12 anni schiavo), Matthias Schoenaerts e KiKi Layne (Se la strada potesse parlare).

Questa la sinossi:

Da secoli il mondo dei mortali è protetto da un gruppo di mercenari capitanato da una guerriera di nome Andy (Charlize Theron). Stranamente i componenti della squadra non possono morire, ma durante una missione questa loro straordinaria capacità diventerà pubblica. Ora tocca ad Andy e all’ultima arrivata Nile (Kiki Layne) aiutare il team a scongiurare il pericolo rappresentato da chi, a qualsiasi prezzo, intende replicare e sfruttare economicamente questo dono.

Alla regia troviamo Gina Prince-Bythewood su una sceneggiatura di Greg Rucka (Lazarus, Wonder Woman). Il film è uscito il 10 luglio su Netflix.


Jurassic World: Dominion, Sam Neill mostra il cappello di Alan Grant: “Ciao, vecchio amico”

A partire da questa settimana le riprese di Jurassic World: Dominion, il film di Colin Trevorrow con Bryce Dallas Howard e Chris Pratt che chiuderà la trilogia con protagonisti Claire e Owen, possono contare su un’altra vecchia gloria, Sam Neill.
Con un post su Twitter l’attore aveva annunciato qualche giorno fa di essere pronto a indossare il suo vecchio cappello di Alan Grant per affrontare i dinosauri ancora una volta, mentre oggi è arrivato sul set, come evidente dal nuovo scatto appena pubblico del suo cappello: “Ciao, vecchio amico”.

Ricordiamo che oltre che nel Regno Unito, le riprese di Jurassic World: Dominion dovrebbero tenersi anche a Malta, in Canada e (forse) alle Hawaii, anche se non è chiaro se dopo l’emergenza la produzione ha cambiato piani sulle ambientazioni. La sceneggiatura del film è firmata da Colin Trevorrow (che sarà anche produttore con Steven Spielberg) e da Emily Carmichael.

Sam Neill, Laura Dern e Jeff Goldblum torneranno nei panni di Alan Grant, Ellie Sattler e Ian Malcom. Tra i nuovi ingressi DeWanda Wise, Dichen Lachman, Scott Haze e Mamoudou Athie; torneranno anche Justice Smith e Daniella Pineda dopo un ruolo in Jurassic World: Il regno distrutto.

Il film chiuderà la trilogia con Chris Pratt e Bryce Dallas Howard e a detta del regista Colin Trevorrow sarà “una celebrazione di tutto il franchise fino ad oggi”.

Ancora non sappiamo nulla sulla trama di Jurassic World: Dominion, solo che sarà ambientata un po’ di tempo dopo Il Regno Distrutto.




Fenomeni paranormali incontrollabili, Keith Thomas sul reboot del film ispirato al romanzo di Stephen King

A dicembre abbiamo appreso che la Universal Pictures, la Blumhouse Productions e la Weed Road Productions avevano ingaggiato Keith Thomas (The Vigil) per dirigere un reboot di Fenomeni Paranormali Incontrollabili, film del 1984 tratto a sua volta dal romanzo di Stephen King intitolato “L’incendiaria”.
Di questo film si è parlato per la prima volta ben dieci anni fa, ma, in tutto questo tempo, non è mai riuscito a diventare realtà.

È stato proprio durante gli impegni stampa per The Vigil che il regista ha potuto parlare di Fenomeni Paranormali Incontrollabili:

È un nuovo adattamento del libro. È stato emozionante quando il produttore Jason Blum me lo ha proposto anche perché si tratta di uno dei miei romanzi preferiti di Stephen King e amo molto il film degli anni ottanta, ma ho pensato che si potesse fare qualcosa di nuovo. La sceneggiatura è di Scott Teems che ha scritto anche Halloween Kills e si tratta di uno script davvero straordinario. Ha tutto quello che puoi desiderare. Teste che prendono fuoco e si sciolgono, un padre e una figlia in fuga che cercano di sopravvivere mentre si trovano alle prese con questa esperienza decisamente molto tesa. Speriamo di cominciare a girare quest’anno, sarà divertentissimo.

La storia originale scritta da King segue una ragazza che sviluppa abilità pirocinetiche e viene rapita da un’agenzia governativa segreta che vuole sfruttare il suo potente come arma.

La Weed Road Productions di Akiva Goldsman produrrà il lungometraggio. Martha De Laurentiis, già produttrice del primo adattamento del 1984, figurerà come produttrice esecutiva.

Il progetto in passato è passato dalle mani di ben due registi, ovvero Akiva Goldsman e Fatih Akin.

Qua sotto potete leggere la sinossi dell’opera letteraria di King:

Charlie: una bimba terrorizzata e terrorizzante dotata di energie psichiche straordinarie. La “Bottega”: un’agenzia governativa decisa a sfruttare tali facoltà per i suoi folli scopi. Si scatena così una ricerca senza quartiere per braccare la piccola che tuttavia riserverà qualche sorpresa ai suoi persecutori.


L’Hollywood Foreign Press Association sotto accusa: “È un cartello illegale”

L’Hollywood Foreign Press Association è stata messa sotto accusa da una giornalista norvegese che ha fatto ricorso all’antitrust dopo che la sua iscrizione all’associazione (composta da 87 corrispondenti stampa esteri di intrattenimento) è stata rifiutata per l’ennesima volta.
La giornalista d’intrattenimento scandinava Kjersti Flaa ha ingaggiato David Quinto (che per anni è stato avvocato dell’Academy) e ha deciso di denunciare l’HFPA e le sue pratiche giudicate degne di un cartello illegale. Tra le accuse leggiamo:

L’HFPA si impegna a proteggere la sua posizione di monopolio e i suoi benefit detassati che ha iniziato da adottare provvedimenti per escludere legalmente l’ingresso di nuovi membri che possano competere con i membri esistenti, sebbene questi abbiano tutti i requisiti per farlo.

Non ci sono standard o linee guida per soddisfare le porzioni soggettive del processo di richiesta, e le richieste rifiutate non hanno diritto replica o di appello.


La Flaa chiede quindi che venga proibito all’HFPA e ai suoi membri di competere illegalmente con i giornalisti della stampa estera che non fanno parte dell’associazione e risiedono nella California del Sud. Queste pratiche avrebbero reso negli anni l’HFPA una sorta di gruppo ristrettissimo e ben poco diversificato:

I membri dell’HFPA non ammettono nell’associazione nessuno che possa anche solo lontanamente competere con un membro esistente, vendendo articoli alle stesse pubblicazioni o anche a pubblicazioni che competono con le loro. Questo ha fatto sì che l’età media dei membri sia cresciuta a dismisura. […] Solo metà dei membri dell’HFPA sono considerati veramente “attivi”, l’altra metà o fa il minimo sindacale per mantenere il proprio stato attivo, oppure sono esentati dal rispettare i requisiti minimi per virtù o età raggiunta. Gli 87 membri dell’HFPA, ciascuno dei quali può votare i vincitori dei Golden Globe Award, includono 5 membri ultranovantenni, cinque membri ultraottantenni e numerosi membri ultrasettantenni.

La vicenda probabilmente andrà per le lunghe. L’HFPA ha infatti replicato seccamente alle accuse, spiegando che Flaa pretende di essere inclusa nell’associazione senza attendere la conclusione del tradizionale processo elettivo annuale. “L’HFPA si rifiuta di pagare un riscatto, e replica alla signora Flaa che l’iscrizione all’associazione non si ottiene attraverso l’intimidazione. Ora si è rivolta alla corte chiedendo di essere automaticamente accettata nel gruppo, oltre che le vengano pagati dei danni. […] L’HFPA prende seriamente i propri obblighi come organizzazione, e il proprio impegno nel giornalismo estero e nella filantropia, e si difenderà strenuamente contro queste accuse infondate.”


Charlize Theron presenta Mad Max in un drive-in: “Siamo conciati come Tom Hardy nel film”

Lo scorso fine-settimana Charlize Theron hanno presentato una proiezione speciale di Mad Max: Fury Road in un drive-in al centro commerciale The Grove di Los Angeles, evento al quale hanno partecipato anche Nicholas Hoult e Aisha Tyler (potete vedere diverse foto dell’evento sul Daily Mail).
Si è trattato di un evento per beneficenza per contribuire alla causa della Charlize Theron Africa Outreach Project, organizzazione benefica che si impegna a combattere l’HIV in Sud Africa.

Il pubblico ha partecipato indossando mascherine e in auto nel pieno rispetto delle misure per il contenimento dell’emergenza e l’attrice non ha potuto fare a meno di notare alcune somiglianze con la pellicola:

Siamo praticamente conciati come Tom Hardy nel film. Indossiamo museruole per proteggerci. Ho sempre visto questa storia come un monito, adesso sembra così attuale. La storia della ricerca di una comunità, del senso di appartenenza e della propria tribù mi ha sempre toccato tantissimo. Dobbiamo fare di meglio e dobbiamo prenderci cura l’uno dell’altro.


Netflix punta a trovare un franchise cinematografico che possa diventare il nuovo Harry Potter o il nuovo Star Wars

Dopo i “sogni proibiti di Netflix” in materia di registi da ingaggiare, tocca adesso alle dichiarazioni d’intenti relative alla volontà di trovare e produrre un franchise filmico che possa finire per essere il nuovo Harry Potter o il nuovo Star Wars.
A spiegare la cosa è sempre Tendo Nagenda, Vice Presidente dei Netflix Originals Film che si è così espresso dalle pagine dell’Hollywood Reporter:

Siamo interessati aa una grande, ampia fascia di pubblico, quella dei film d’avventura PG che è qualcosa che vogliamo esplorare. Qualcosa in linea col primo Star Wars o i primi Harry Potter. Pellicole live action per la famiglia, dei fantasy, dei lungometraggi spettacolari di alto profilo che possono avere degli ottimi risultati. Roba alla Jumanji. È quella la nostra prossima frontiera. È quello su cui gli studios, fondamentalmente, non sono concentrati: le nuove idee. E vogliamo che i grandi talenti siano incoraggiati a pensare in questi termini. George Lucas ha creato Star Wars che non era basato su alcun libro. Se possiedi quel genere d’immaginazione, come le Wachowski con Matrix, siamo noi il posto giusto per cercare di dare forma alle idee innovative dei filmmaker.

Come vi abbiamo spiegato ieri, l’executive di Netflix ha spiegato che sognerebbe vedere registi di peso come Nolan, Tarantino e Peele al lavoro con la compagnia:

Amerei lavorare con Jordan Peele a un originale Netflix. Amiamo Christopher Nolan, amiamo Quentin Tarantino. Dobbiamo concentrarci sui nostri continui sforzi atti al coinvolgimento di talenti in maniera tale che possano lavorare con noi il prima possibile per dei film disponibili solo su Netflix. Ci saranno sempre film che la gente vorrà vedere al cinema. Però credo anche che ci sarà una crescente consapevolezza circa il fatto che pellicole di alta qualità potrebbero arrivare al cinema, ma non solo lì. Non si tratterà di rispondere alla domanda “Questa sera me ne vado al cinema o mi guardo qualcosa coccolato dal comfort di casa mia?” ma di dare una risposta a “Cosa voglio guardare e dove posso trovarlo?”. Se la risposta sarà su Netflix e non al cinema, la gente sarà più abituata, e felice, al pensiero di guardarselo a casa.


The Suicide Squad: James Gunn smentisce i rumour sulla presunta presenza di Poison Ivy

Poison Ivy apparirà in The Suicide Squad di James Gunn? Negli scorsi giorni si sono rincorsi svariati rumour al riguardo su Reddit, Twitter e social affini.
Tuttavia lo stesso Gunn ha voluto dissipare ogni dubbio sulla questione, rivelando su Twitter che la celebre villain non apparirà effettivamente nel suo cinecomic DC.

The Suicide Squad di James Gunn arriverà il 6 agosto 2021.

Come già noto da diverso tempo, il film sarà una via di mezzo tra un sequel e un reboot, e nel cast figureranno attori del primo film (anche se non proprio tutti). Tra i ritorni nel cinecomic diretto da James Gunn avremo Margot Robbie (Harley Quinn), Joel Kinnaman (Rick Flag), Viola Davis (Amanda Waller) e Jai Courtney (Boomerang).

Invece, i nuovi arrivati saranno Idris Elba, David Dastmalchian, Daniela Melchior, John Cena, Flula Borg, Storm Reid, Peter Capaldi, Nathan Fillon, Joaquin Cosio, Mayling Ng, Sean Gunn, Juan Diego Botto, Taika Waititi, Alice Braga, Steve Afee, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Pete Davidson e Michael Rooker.


Il Dottor Destino con il Guanto dell’Infinito in un artwork firmato da Charlie Wen

Il Dottor Destino nell’Universo Cinematografico Marvel?! Molti fan dell’UCM non vedono l’ora di vedere l’iconico antagonista creato da Stan Lee e Jack Kirby sul grande schermo.
E a quanto pare anche il conceptual artist Charlie Wen è dello stesso avviso, tanto che ha realizzato e pubblicato online sul suo profilo Instagram un artwork che vede al centro proprio il Dottor Destino con nientemeno che il Guanto dell’Infinito.

Potete vedere il suggestivo artwork qua sotto:


www.instagram.com/p/CDbuVK7DGSY/?utm_source=ig_embed

Bullet Train: Joey King in trattative per entrare nel cast

Secondo quanto riportato da Variety Joey King (The Kissing Booth) sarebbe in trattative per affiancare Brad Pitt nel cast di Bullet Train, action movie prodotto dalla Sony Pictures che verrà diretto da David Leitch (Deadpool 2).
Bullet Train si baserà su una sceneggiatura scritta da Zak Olkewicz (Fear Street), revisionata dallo stesso Leitch. La storia è incentrata su un gruppo di sicari e di assassini in viaggio su un treno per Tokyo. Il progetto è stato descritto come un mix tra Speed e Non-Stop.

Leitch produrrà anche il film insieme a Kelly McCormick della 87North. Brittany Morrissey supervisionerà il progetto a livello produttivo per la Sony Pictures. La major spera di poter iniziare le riprese del lungometraggio già in autunno. Tra i produttori figurano anche Antoine Fuqua (collegato inizialmente al progetto come regista) e Kat Samick.

Leitch, lo ricordiamo, ha diretto John Wick (girato insieme a Chad Stahelski) con Keanu Reeves, Deadpool 2, Atomica Bionda con Charlize Theron e il più recente Fast & Furious – Hobbs & Shaw con Dwayne Johnson, Jason Statham e Idris Elba. Tra i suoi prossimi lavori ci saranno invece titoli come l’adattamento di The Division e Undying Love.


The Batman: Dave Bautista ha fatto del suo meglio per essere Bane

Quando la Disney decise di licenziare James Gunn, il regista di Guardiani della Galassia, sembrava che anche Dave Bautista – in segno di protesta – fosse interessato a lasciare l’Universo Cinematografico Marvel. L’attore era furioso per il modo in cui il regista era stato trattato e, se non fosse stato impegnato con altri progetti, sembrava anche disposto a fare il grande salto nel DCEU e ritagliarsi una parte in The Suicide Squad.

Gunn venne poi riassunto dalla Disney e messo di nuovo al timone di Guardiani della Galassia Vol. 3. Successivamente, più o meno intorno allo scorso Dicembre, Bautista condivise uno scatto fuori dagli studi della Warner Bros., lasciando intendere che aveva avuto un meeting con la major. All’epoca non avevamo idea del motivo dell’incontro, ma pare proprio che l’attore avesse provato ad ottenere il ruolo di Bane in The Batman di Matt Reeves.

L’attore ha infatti ritwittato un post in cui si parlava del suo possibile coinvolgimento nel cinecomic, dichiarando: “Sfortunatamente non ci sarò. Ho fatto del mio meglio per ottenere la parte”. A quanto pare, quando Bautista incontrò la Warner, era probabilmente per discutere proprio del ruolo. Purtroppo la presenza di Bane in The Batman non è prevista, dal momento che gli antagonisti principali del film pare saranno Pinguino e l’Enigmista.

Nulla esclude che Bane possa fare la sua apparizione in un ipotetico sequel. Inoltre, circa due mesi fa era circolata la notizia (ovviamente non confermata) che la Warner Bros. stava pensando ad uno spin-off dedicato al personaggio già apparso in Batman & Robin del 1997 e ne Il cavaliere oscuro – Il ritorno del 2021, interpretato da Tom Hardy (sicuramente l’iterazione più celebre di Dorrance). Chissà… Forse per Bautista, potrebbe esserci ancora una speranza!

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

“The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.


A Venezia le Giornate degli Autori ricordano Ugo Pirro

Oltre ai centenari di Federico Fellini e Alberto Sordi quest'anno si festeggia anche quello della nascita di Ugo Pirro

A Venezia le Giornate degli Autori ricordano Ugo Pirro

Riceviamo e condividiamo molto volentieri il comunicato dell'omaggio che le Giornate degli Autori del Festival di Venezia dedicano a un altro grande artista che quest'anno avrebbe compiuto 100 anni, lo scrittore e sceneggiatore Ugo Pirro, autore di tantissimi film importanti tra cui Il gobbo, Il processo di Verona, A ciascuno il suo, Il giardino dei Finzi Contini e i capolavori di Elio Petri, Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, La proprietà non è più un furto e La classe operaia va in Paradiso. Questo il comunicato ufficiale:

“Scrivere la parola ‘fine’ (…) è un atto disperato, è una resa alla ragione degli altri, la fine di un dominio che ognuno esercita su se stesso fino a quando scrive e che perde nel momento in cui un altro occhio, un estraneo, guarda le tue parole scritte”. (Ugo Pirro, da una lettera a Cesare Zavattini).

Il 2020, oltre a essere l’anno del centenario della nascita di Federico Fellini e di Alberto Sordi, è anche l’anno del centenario di Ugo Pirro, scrittore e sceneggiatore. Dunque, un regista, un attore e uno sceneggiatore: tre figure professionali che riassumono, in molti casi, le ragioni del grande successo di un film. Proprio perché anche la figura dello sceneggiatore, spesso un passo indietro quanto a visibilità, abbia il giusto riconoscimento alla Mostra del Cinema di Venezia, le Giornate degli Autori hanno accolto all’unanimità la proposta dell’ANAC - di cui fu tra i fondatori - di dedicare a Ugo Pirro la loro prossima edizione.

L’intenzione - dice Francesco Ranieri Martinotti - non è solo di tributare un omaggio a uno degli scrittori di cinema più prolifici e premiati ma anche di analizzare la figura dello sceneggiatore oggi, avviando una riflessione sulle dinamiche legate al valore della scrittura nel mondo dell’audiovisivo in continua evoluzione.

Autore di capolavori del cinema italiano Ugo Mattone, in arte Ugo Pirro, era nato a Salerno il 26 aprile 1920 ma si sentiva da sempre cittadino di Battipaglia. Molti dei suoi film sono stati premiati negli anni con l’Oscar per il miglior film straniero, il Grand Prix al Festival di Cannes e le Nomination all’Oscar per la miglior sceneggiatura originale e non originale. Nella seconda parte del festival, le Giornate degli Autori, in collaborazione con l’Intergruppo parlamentare Cinema e Arti dello Spettacolo, ricordano Ugo Pirro con un incontro a cui parteciperanno Andrea Purgatori, sceneggiatore e Presidente delle Giornate, Giorgio Gosetti, Delegato Generale delle Giornate, Francesco R. Martinotti, Presidente dell’ANAC, l’On. Nicola Acunzo, Presidente dell’Intergruppo Cinema e Arti dello Spettacolo della Camera e Donata Carelli (un dottorato internazionale di ricerca su Ugo Pirro e co-sceneggiatrice nel 2008 del documentario Soltanto un nome sui titoli di testa per la regia di Daniele Di Biasio). Di Donata Carelli sarà inoltre presentato il libro "Ugo Pirro. La scrittura del conflitto" (UniversItalia, 2020) che ricostruisce la biografia densa di accadimenti dello sceneggiatore e i suoi primi romanzi nei quali appare già riconoscibile lo stile asciutto, la vena ironica e irriverente del futuro grande sceneggiatore del cinema italiano. Tra gli ospiti più attesi, Marina Cicogna, produttrice di Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto e La classe operaia va in paradiso), e attori e protagonisti del cinema italiano.


Notturno, il nuovo film di Gianfranco Rosi, al cinema dal 9 settembre: ecco il poster in anteprima!

Notturno, il nuovo film di Gianfranco Rosi, già regista dei premiati Sacro Gra e Terrammare, sarà presentato in concorso al Festival di Venezia e arriverà nei cinema il 9 settembre prossimo, distribuito da 01Distribution.

Notturno, il nuovo film di Gianfranco Rosi, al cinema dal 9 settembre: ecco il poster in anteprima!

Trionfatore del Festival di Venezia 2013 con Sacro Gra, vincitore del Leone d'Oro, e Orso d'Oro del miglior film alla Berlinale 2016 con Fuocammare (quell'anno candidato anche all'Oscar), il regista Gianfranco Rosi sarà di nuovo grande protagonista di prestigiosi Festival Internazionali e della riapertura della stagione cinema cinematografica nel nostro paese, nel mese di settembre prossimo.
Il suo nuovo atteso film Notturno sarà, infatti, in concorso al Festival di Venezia e verrà poi presentato in selezione ufficiale al Toronto Film Festival. In quegli stessi giorni, il 9 settembre, il film uscirà nei cinema italiani, distribuito da 01 Distribution.
Girato nel corso di tre anni in Medio Oriente sui confini fra Iraq, Kurdistan, Siria e Libano, Notturno racconta la quotidianità che sta dietro la tragedia continua di guerre civili, dittature feroci, invasioni e ingerenze straniere, sino all'apocalisse omicida dell’ISIS. Storie diverse, alle quali la narrazione conferisce un'unità che va al di là delle divisioni geografiche. Tutt'intorno, e dentro le coscienze, segni di violenza e distruzione: ma in primo piano è l'umanità che si ridesta ogni giorno da un Notturno che pare infinito.

Durante tre anni di viaggio in Medio Oriente, - racconta Rosi - ho incontrato le persone che vivono nelle zone di guerra. Ho voluto raccontare le storie, i personaggi, oltre il conflitto. Sono rimasto lontano dalla linea del fronte, ma sono andato laddove le persone tentano di ricucire le loro esistenze. Nei luoghi in cui ho filmato giunge l'eco della guerra, se ne sente la presenza opprimente, quel peso tanto gravoso da impedire di proiettarsi nel futuro. Ho cercato di raccontare la quotidianità di chi vive lungo il confine che separa la vita dall'inferno. In attesa di vedere il film al cinema dal 9 settembre prossimo, ve ne mostriamo, in anteprima esclusiva, il poster ufficiale:


notturno_Poster_film

IL GRANDE LEBOWSKI: I COEN HANNO INFRANTO UNA REGOLA PER ACCONTENTARE JEFF BRIDGES

Sul set de Il Grande Lebowski, i fratelli Coen hanno dovuto cedere infrangendo una regola che seguono durante la lavorazione di ogni film per accontentare le richieste di Jeff Bridges.

Joel Coen ha svelato l'episodio nel corso del podcast "Team Deakins", condotto dal direttore della fotografia Roger Deakins, che ha collaborato con i Coen spesso e volentieri occupandosi della fotografia di 12 dei loro film, a partire da Barton Fink. Riflettendo sulla capacità dei Coen di girare rapidamente, ottenendo il risultato voluto in pochi take, Joel Coen ha specificato che una delle ragioni per cui sono rapidi è la scelta di non usare playback monitor sul set, considerandoli "una perdita di tempo oltre che controproduttivi."

Esiste, però, un'eccezione fatta su richiesta esplicita dell'inconsolabile Jeff Bridges durante la lavorazione deIl grande Lebowski. Joel Coen ricorda:

"Abbiamo iniziato le riprese e per le prime due settimane non c'era la possibilità di avere il playback sul set. Jeff Bridges era davvero infastidito dal non potersi rivedere subito, e io ero davvero stanco delle sue lamentele. Non avevamo mai lavorato insieme prima di quel momento e non volevo cedere perché temevo che Jeff, dopo ogni ripresa, pretendesse di rivedersi. Alla fine era talmente affranto alla fine della seconda settimana che abbiamo deciso di concedergli il playback. La cosa che mi ha colpito è che Jeff, che è cresciuto recitando al cinema, ha usato il playback molto bene. Ogni tanto veniva da noi per riguardarsi ed era grandioso. Mi diceva 'Ok, ho capito quale è il problema'. Lo ha saputo usare in modo utile, ma è un'eccezione."

Da circa un mese Joel Coen ha ripreso la produzione del suo The Tragedy of Macbeth, interpretato da Denzel Washington e dalla moglie Frances McDormand.


APOCALYPSE NOW: MARTIN SHEEN HA CHIESTO A COPPOLA DI FILMARE IL SUO SANGUE DOPO ESSERSI FERITO

Martin Sheen ha chiesto a Francis Ford Coppola di filmare il suo sangue dopo essersi ferito sul set in una delle sequenze più realistiche e sconvolgenti di Apocalypse Now.

Martin Sheen ha festeggiato 80 anni, compiuti ieri; per celebrare sono stati rievocati i retroscena da lui svelati di uno dei film bellici più importanti della storia del cinema, Apocalypse Now. L'attore ha confessato che all'epoca era talmente preso dai suoi demoni da utilizzare un momento in cui si era ferito sul serio per il film.

La scena in questione è quella in cui vediamo il Capitano Benjamin L. Willard (Sheen) ubriaco e quasi nudo, in preda a una crisi mentre si trova da solo nella sua stanza. A un certo punto il militare dà un pugno a uno specchio tagliandosi malamente la mano e si spalma il sangue sulla faccia. Martin Sheen ha rivelato che quel momento era reale ("Ho ancora la cicatrice") e che lui ha pregato Coppola di continuare a girare nonostante la sua ferita.

Ecco le parole di Martin Sheen: "Sanguinavo molto e Francis ha cercato di fermare la scena, ma io l'ho pregato di continuare a girare. C'erano due cineprese in funzione. Mi ha detto che non poteva farlo e che c'era un'infermiera pronta per medicarmi. Ma io ho risposto 'Ti prego. Devo farlo per me stesso'. Lui mi ha permesso di andare avanti e combattere i miei demoni in pubblico."

Martin Sheen ha confessato i suoi problemi con l'alcolismo dell'epoca aggiungendo:

"Avevo fatto quella scena al bar, avevo fatto quella scena a casa. Dovevo venire a patti con le mie crisi, dovevo esorcizzarle e liberarmene."

Rivedersi sul grande schermo in un momento come quello, per Martin Sheen, è stato "piuttosto spaventoso. Oggi non riconosco quell'uomo. Era triste, cercava di essere qualcuno che non era, aveva paura di cose di cui non avrebbe dovuto averne. Era pieno di sofferenza."


JODIE FOSTER, BENEDICT CUMBERBATCH E SHAILENE WOODLEY NEL THRILLER PRISONER 760

Jodie Foster, Benedict Cumberbatch e Shailene Woodley tra i protagonisti del legal thriller di Kevin Macdonald Prisoner 760, che vede nel cast anche Zachary Levi e Tahar Rahim.

Prisoner 760, diretto da Kevin Macdonald, racconta la storia di Mohamedou Ould Slahi (Tahar Rahim), catturato e imprigionato dal governo americano per anni senza prove né processo. Dopo aver perso la speranza di ottenere giustizia, Slahi trova nuovi alleati nell'avvocato difensore Nancy Hollander (Jodie Foster) e nella sua socia Teri Duncan (Shailene Woodley). Insieme, le due legali affrontano una serie di ostacoli nel disperato tentativo di ottenere giustizia.

Il film è basato su memoir del vero Mohamedou Ould Slahi, Guantanamo Diary. La sceneggiatura è firmata da Michael Bronner, Rory Haines e Sohrab Noshirvani.

Benedict Cumberbatch figura tra i produttori insieme ad Adam Ackland, Leah Clarke, Lloyd Levin, Beatriz Levin, Mark Holder, Christine Holder e Branwen Prestwood-Smith.


JOEY KING STAR DELL'ACTION THRILLER BULLET TRAIN ACCANTO A BRAD PITT

Joey King sembra destinata ad essere protagonista dell'action thriller Bullet Train accanto al premio Oscar Brad Pitt.
La giovane star di The Kissing Booth è infatti impegnata nelle trattative necessarie a raggiungere l'accordo con la produzione del film realizzato per Sony Pictures.

Il film Bullet Train sarà diretto da David Leitch che si occuperà anche della supervisione della sceneggiatura che verrà firmata da Zak Olkewicz. Brad Pitt ha accettato il ruolo principale del progetto poco dopo la scelta del regista e le riprese dovrebbero iniziare in autunno nella città di Los Angeles.
Joey King dovrebbe essere impegnata con un piccolo ruolo da co-protagonista nel film action. L'attrice è reduce dai successi del sequel di The Kissing Booth e della serie The Act.

Il film si basa sul romanzo giapponese Maria Beetle scritto da Kotaro iaka e nel team dei produttori ci saranno anche Ryosuke Saegusa e Yuma Terada, in collaborazione con Leitch, Kelly McCormick e Antoine Fuqua.


COBRA: LA PRIMA VERSIONE INEDITA DI 130 MINUTI GIRA TRA I FAN DEL FILM

La prima versione di Cobra, pellicola action interpretata da Sylvester Stallone, era molto più lunga di quella uscita in sala. Non si conosce la durata precisa, ma il rough cut era della durata di circa 130 minuti, ridotto inizialmente a 120. Il problema è che nello stesso periodo - una settimana prima - uscì Top Gun, e per evitare che quest'ultimo avesse un vantaggio eccessivo, fu richiesta mezz'ora di tagli per arrivare a massimo 90 minuti e ottenere una proiezione in più al giorno.

Oltre ai numerosi rimaneggiamenti puramente narrativi, con sottotrame eliminate e un montaggio un po' diverso in alcune scene d'azione, ci furono anche diverse rimozioni di momenti troppo violenti, per evitare che negli Stati Uniti il film ottenesse il visto X (oggi NC-17), che avrebbe limitato il numero di sale a disposizione. La versione provvisoria fu però ottenuta dai fan e ha circolato in modo clandestino per anni, in copie di qualità visibilmente inferiore. Gli appassionati sperano tuttora che Stallone e la Warner Bros. decidano di far uscire ufficialmente il director's cut di due ore.

Nonostante la concorrenza agguerrita di Top Gun, gli incassi di Cobra furono più che dignitosi: 160 milioni di dollari al box office globale, con un budget di appena 25 milioni. Fu però disprezzato dalla critica, ragion per cui ottenne sei nomination ai Razzie Awards, di cui due solo per Brian Thompson, nelle categorie del peggior attore non protagonista e della peggiore nuova star.

Brian Thompson fu anche vittima di uno strano atteggiamento da parte della Warner Bros., poiché non fu invitato alla prima del film e dovette comprare di tasca propria un biglietto per vederlo in sala. Nel corso degli anni il lungometraggio è diventato un cult, e lo scorso anno a Cannes Sylvester Stallone ha annunciato che si farà un remake, ma al momento non è chiaro se si tratterà di un film o di una serie televisiva.


UOMINI CHE ODIANO LE DONNE: NOOMI RAPACE, ECCO COME SI È PREPARATA PER LISABETH SALANDER

Intervistata durante una puntata di BBC Breakfast, Noomi Rapace ha dichiarato di essersi preparata per più di sette mesi per il ruolo di Lisabeth Salander, protagonista femminile di Uomini che odiano le donne. L'attrice ha seguito una dieta rigorosa, alternando i pasti a lunghissime lezioni di kick boxing.

lio, noncurante dell'opinione del regista ed ha anche preso la patente per guidare la motocicletta che si vede nella pellicola. La madre di Lisbeth, inoltre, è interpretata da Nina Norén, ovvero la vera madre di Noomi.

Il film è tratto dalla trilogia di romanzi di Stieg Larsson, che hanno venduto più di 8 milioni di copie in tutto il mondo. Larsson purtroppo morto all'improvviso nel 2004 e non è riuscito a vedere l'effettivo successo del suo operato. La morte dello scrittore è stata causata da un malore, dopo aver fatto a piedi quattro piani di scale in un edificio senza ascensore.

Una delle location in cui è stato girato Uomini che odiano le donne è quella dell'immaginaria isola di Hedeby, raggiungibile solo dalla terra ferma attraversando un ponte, il Susanne's bridge. In un'intervista Noomi Rapace ha dichiarato di conoscere queste zone "come le sue tasche".


THE KING'S MAN: ESISTE UNA VAUGHN CUT DI 40 MINUTI PIÙ LUNGA, TUTTI I DETTAGLI

Ora che l'uscita in sala di The King's Man sembra farsi più concreta, il regista Matthew Vaughn ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla pellicola, compresa la conferma dell'esistenza di una seconda versione del film, più lunga e decisamente più scorretta, con un quantitativo molto ampio di scene che è stato costretto ad eliminare.

A quanto pare la "Vaughn Cut" conterrebbe circa 40 minuti di materiale tagliato dalla versione cinematografica: "Ho tagliato così tanto materiale dal film che sarebbe stato circa 40 minuti più lungo. Farò la The King’s Man Vaughn Cut. Ci ho messo dentro alcune battute veramente oscene". Chissà se vedremo mai questa versione più lunga e scorretta della pellicola; intanto, la versione cinematografica è fissata per l'uscita nelle sale il 18 settembre 2020, salvo altri rinvii dovuti principalmente alla emergenza sanitaria corrente. Uno snodo fondamentale lo offrirà l'uscita in sala di Tenet, il nuovo film di Christopher Nolan, per capire come reagirà il pubblico all'uscita di un nuovo film.

Inoltre, The King's Man conterrà dei "semi" che porteranno poi all'annunciato Kingsman 3, capitolo conclusivo della saga con Taron Egerton e Colin Firth. Dice infatti Vaughn: "Sì, all'interno del film abbiamo inserito alcune anticipazioni e piccoli semi di quello che accadrà poi in Kingsman 3. E comunque sarà un film profondamente diverso. Ancora non so se dirigerò il l'ultimo capitolo, ma ci sto seriamente pensando. Vedremo".

La trama di The King's Man - Le origini è ambientata nei primi del Novecento e racconta la storia di un uomo in lotta contro il tempo per cercare di fermare un gruppo di malvagi composto dai tiranni e criminali più potenti, pronti a scatenare una guerra che potrebbe avere conseguenze apocalittiche. La narrazione di The King's Man - Le origini conduce principalmente alla creazione dell'organizzazione segreta e di tutte le peripezie che hanno anticipato la nascita dei Kingsman.


PREDATOR, BOYD HOLBROOK SULLA DELUSIONE DEL REBOOT: "L'ORIGINALE È IRRIPETIBILE"

Dopo circa un paio d'anni dalla sua uscita nelle sale, Boyd Holbrook è tornato sulla delusione riscontrata circa il reboot di Predator, sulla scarsa accoglienza ottenuta dal pubblico e dalla critica e sul basso incasso al box-office che ha condannato qualsiasi intenzione di realizzare un possibile sequel per proseguire il franchise.

Per spiegarsi meglio questa parziale delusione, l'attore ha citato il film originale con Arnold Schwarzenegger, per lui considerato un caso irripetibile nella storia del franchise e che nessun sequel o spin-off è stato in grado di ripetere o eguagliare: "Penso che il primo Predator sia riuscite come a imbottigliare un fulmine. Poi la gente è abituata a volere sempre di più, ma a volte non si dovrebbe disturbare un cane che dorme. Per me è stata una grande delusione".

La storia del reboot The Predator è stata particolarmente travagliata ancor prima che il film uscisse effettivamente nelle sale, dato che fu soggetto a numerosi reshoot e conseguenti rinvii. Le parti più colpite sono risultate essere il finale e tutto il terzo atto. Lo stesso sceneggiatore del film Fred Dekker non ha particolarmente amato il finale scelto dai produttori: "Viviamo in una cultura così cacofonica che a volte ci aggrappiamo alle nostre opinioni come la fossero l'unica voce in mezzo a tutto questo frastuono. Oppure siamo così profondamente seppelliti nei nostri ricordi d'infanzia relativi a cose che amiamo che quando qualcuno ci contraddice quella cosa, altri si sentono traditi e ripudiano ogni tentativo di approcciarsi a quella cosa in maniera diversa.

"In tutta sincerità, personalmente ho molti problemi con questo film (odio anche il finale della super-armatura!), ma ci ho messo tre anni per scriverlo e mi fa male che venga distrutto dai fan tossici che non hanno la minima idea di quanto sia difficile riuscire a creare qualcosa di buono per lo schermo del cinema".


THE KING'S MAN: RALPH FIENNES E GEMMA ARTERTON NELLE NUOVE FOTO UFFICIALI

C'è molta attesa attorno al prequel della saga di Kingsman, ovvero The King's Man, che esplorerà la nascita della casata dei nobili killer in completo elegante. A capitanare il film c'è il carisma di Ralph Fiennes, che siamo sicuri non farà rimpiangere nemmeno per un momento quello di Colin Firth, protagonista dei primi due film della serie.

Per ingannare l'attesa dell'uscita in sala della pellicola, prevista per il prossimo 18 settembre (dopo i vari slittamenti subiti recentemente), Empire ha pubblicato due nuove immagini ufficiali della pellicola, che godrà ancora della regia di Matthew Vaughn; nella prima possiamo dare una nuova occhiata al protagonista Ralph Fiennes e a Djimon Hounsou, mentre nella seconda possiamo ammirare il fascino assassino di Gemma Arterton. Potete visualizzarle comodamente in calce a questa news.

Sembra proprio che il film conterrà dei "semi" che porteranno poi all'annunciato Kingsman 3, capitolo conclusivo della saga con Taron Egerton e Colin Firth. Dice infatti Vaughn: "Sì, all'interno del film abbiamo inserito alcune anticipazioni e piccoli semi di quello che accadrà poi in Kingsman 3. E comunque sarà un film profondamente diverso. Ancora non so se dirigerò il l'ultimo capitolo, ma ci sto seriamente pensando. Vedremo".

La trama di The King's Man - Le origini è ambientata nei primi del Novecento e racconta la storia di un uomo in lotta contro il tempo per cercare di fermare un gruppo di malvagi composto dai tiranni e criminali più potenti, pronti a scatenare una guerra che potrebbe avere conseguenze apocalittiche. La narrazione di The King's Man - Le origini conduce principalmente alla creazione dell'organizzazione segreta e di tutte le peripezie che hanno anticipato la nascita dei Kingsman.


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MONSTER HUNTER TERMINA LE RIPRESE, IL REGISTA PAUL ANDERSON "È IL MIO CAPOLAVORO"

Sin dall'annuncio di un live-action di Monster Hunter con Milla Jovovovich i fan del videogame sono andati in visibilio: adesso il regista Paul W.S. Anderson ha confermato che le riprese sono terminate, ma che dovremo aspettare ancora qualche tempo prima di vederlo sui grandi schermi.

"Il film è finito, abbiamo girato dalla prima all'ultima battuta del copione", ha confermato il regista a Syfy Wire. "Avremmo dovuto distribuirlo nel weekend del Labor Day [primo lunedì di settembre, ndr.], ma abbiamo dovuto rinviare l'uscita, quindi arriverà il 23 aprile dell'anno prossimo. Per me, è il miglior film che abbia mai realizzato. Ha qualcosa di davvero unico".

Le affermazioni del regista e sceneggiatore del franchise Resident Evil sono quanto mai rischiose, soprattutto dopo il calo di consensi degli ultimi capitoli della saga cinematografica, ma le recenti anticipazioni sulle mostruose creature di Monster Hunter sembrerebbero volgere a favore della produzione.

La notizia del posticipo di Monster Hunter non ci ha certo colti alla sprovvista, ma per i 63 milioni di fan che, al lancio nel 2004, hanno acquistato il primo titolo della pentalogia videoludica il colpo è sicuramente un critico che metterà a dura prova la loro resistenza e curiosità.

Originariamente, l'uscita era prevista per il 4 settembre e proprio il recente rinvio aveva fatto nascere i molti il sospetto che la pellicola fantasy potesse essere i ritardo con le scadenze e quindi ancora incompiuta. Anderson ha quindi rassicurato i fan sul suo lavoro, dichiarando che i ritardi nella distribuzione sono dovuti unicamente allo slittamento delle line-up delle varie case di produzione.


TARON EGERTON DIVENTA WOLVERINE NEL MCU IN QUESTA NUOVA FANART

Non è la prima volta che troviamo fanart di Taron Egerton come Wolverine, ma quella di oggi ce lo mostra con tanto di costume originale del personaggio. Vediamola insieme.

Lui dice di non saperne nulla, ma tutti (o quasi) vogliono Taron Egerton come nuovo Wolverine del MCU.

E se la volontà da parte dell'attore ci sarebbe, e di sostenitori illustri anche, finora da parte dei Marvel Studios non si è sentita volare una mosca. Certo, le priorità al momento sono altre, ma il futuro erede di Hugh Jackman come Wolverine nel MCU sarà sempre un argomento caldo tra i fan.

È per questo che abbondano le fanart in merito, come questa dell'utente Instagram bobby_art.

"Ecco l'edit che ho realizzato per mostrarvi come potrebbe essere il Wolverine di Taron Egerton con indosso un costume fedele a quello blu e giallo dei fumetti. Ho scelto lui perché è l'attore più vociferato per la parte, e credo che possa essere una buona scelta in quanto ad altezza e abilità recitativa" scrive l'artista nel post che trovate anche in calce alla notizia.


www.instagram.com/p/CDCFfz5g5pb/?utm_source=ig_embed

CHRIS HEMSWORTH IN ACQUA CON GLI SQUALI PER NATIONAL GEOGRAPHIC: TUTTO SU SHARK BEACH

Dopo aver sfidato il Titano Folle e i cartelli della droga indiani, Chris Hemsworth si cimenta in una nuova avventura mozzafiato che lo porterà fianco a fianco ai maestosi squali australiani. Se pensate che sia il solito documentario vi sbagliate, perché scopriremo la verità dietro l'allarmante aumento degli attacchi degli squali in Australia.

Surfisti, ambientalisti e biologi marini sono solo alcuni degli esperti che guideranno Hemsworth nel suo viaggio, che lo porterà a scoprire le misure preventive e le più recenti tecnologie in uso per evitare l'avvicinamento di squali alla costa: le possibili interazioni tra squali e umani sono infatti pericolose tanto per gli uni quanto per gli altri.

"Ho trascorso gran parte della mia vita vicino o nell'oceano, condividendo le acque con gli squali e, di recente, c'è stata una crescente preoccupazione per l'aumento dell'attività degli squali", ha dichiarato Hemsworth. "È fondamentale che tutti rispettino gli spazi degli squali perché la biodiversità dei nostri oceani dipende da questi predatori. Tuttavia, dobbiamo anche imparare a proteggerci, e questo è il mio obiettivo principale a Shark Beach".

Hemsworth e Ben Grayson saranno produttori esecutivi di Shark Beach: con loro Jane Root, Arif Nurmohamed e Mark Hedgecoe, per la casa di produzione Nutopia, e Tracy Rudolph Jackson e Geoff Daniels per National Geographic.

"Shark Beach è diventato un progetto molto ambito da scienziati e registi che condividono la nostra passione per gli squali e la salute degli oceani", ha dichiarato dice Daniels. "Con questi riflettori, stiamo attirando l'attenzione di celebrità che hanno a loro volta il potere di aumentare, attraverso i social, la consapevolezza sul problema e l'impatto dei comportamenti di ognuno di noi. Ecco perché non potrei essere più entusiasta di Shark Beach e della collaborazione con Chris Hemsworth. È un coraggioso amante della natura e ha dimostrato un impegno enorme nella conservazione e nella protezione degli squali, soprattutto per le generazioni future".


RYAN REYNOLDS RIVELA IL REYNOLDS CUT DI LANTERNA VERDE

In quest’epoca di montaggi alternativi inaugurata dalla Snyder Cut di Justice League, Ryan Reynolds non poteva certo starsene a guardare. E così ha deciso di rivelare al mondo il suo montaggio segreto di Lanterna Verde, il film DC di cui è stato protagonista.

Il Ryan Reynolds Cut di Lanterna Verde sarà anche stato un segreto, ma non è un segreto il fatto che l’attore odia il film. Nel montaggio possiamo infatti vedere la scena di Deadpool 2 in cui Deadpool torna indietro nel tempo e uccide Ryan Reynolds prima che possa accettare la parte di Hal Jordan. Non mancano un cameo di Tom Cruise in costume da Green Lantern e persino uno della Justice League, che immagina cosa sarebbe accaduto se Lanterna Verde fosse stato ambientato nel DCEU.

“Ecco il Reynolds Cut di GL che tutti voi non stavate aspettando”, scrive l’attore. “In modo da renderlo il più grandioso possibile abbiamo fatto dei tagli giudiziosi”.

La Snyder Cut di Justice League debutterà invece nel 2021 su HBO Max, forse sotto forma di miniserie. Di recente, Zack Snyder ha rivelato una scena con protagonista Superman nel costume nero tagliata dalla versione di Joss Whedon. La scena mostrata lo vede interagire con l’Alfred di Jeremy Irons. Una scena accennata in uno dei primi trailer del film: ironia della sorte, all’epoca si pensava che Alfred stesse parlando proprio con una nuova versione di Lanterna Verde, la cui esistenza nel film è invece appena accennata.


THE KING’S MAN: NUOVE FOTO DAL PREQUEL DELLA SAGA DI MATTHEW VAUGHN

In attesa di sapere se The King’s Man – Le origini uscirà il 17 settembre come programmato, ecco due nuove immagini del film pubblicate da Empire. In esse possiamo vedere Djimon Hounsou, Ralph Fiennes e Gemma Arterton.

The King’s Man – Le origini, prodotto da 20th Century Studios, è ambientato all’epoca della Prima Guerra Mondiale. Parlando con Empire, il regista Matthew Vaughn ha rivelato che il film sarà un’allegoria della situazione politica attuale:

La Prima Guerra Mondiale è scoppiata per colpa di alcuni politici pazzi e movimenti politici che sono sfuggiti al controllo. Tutti pensavano che non ci sarebbe mai stata una guerra, e poi è scoppiata. Viviamo in tempi folli oggi.

Vaughn ha anche detto di aver dovuto tagliare molto minutaggio dalla versione cinematografica, promettendo che ci sarà un Director’s Cut più lungo:

Ho tagliato così tanto dal film che ci sarà una versione con 40 minuti in più. Farò il “The King’s Man Vaughn Cut”. Ho tenuto da parte una manciata di battute veramente sporche.

Infine, il regista ha accennato a Kingsman 3, il sequel che arriverà nel prossimo futuro:

Abbiamo piantato i semi di quello che accadrà in Kingsman 3 in questo film. Sarà molto diverso.

La sinossi di The King’s Man
Mentre una galleria dei peggiori tiranni e geni del crimine della Storia si riunisce per progettare una guerra che spazzerà via milioni di persone, un uomo solo deve lottare contro il tempo per fermarli.

The King’s Man – Le origini è interpretato da Ralph Fiennes, Harris Dickinson, Daniel Brühl, Rhys Ifans, Gemma Arterton, Charles Dance, Matthew Goode, Tom Hollander, Djimon Hounsou, Aaron Taylor-Johnson, Stanley Tucci, Alison Steadman, Robert Aramayo, Alexandra Maria Lara e Joel Basman. Vaughn ha scritto la sceneggiatura con Karl Gajdusek (Oblivion). Alla base c’è il fumetto di Mark Millar e Dave Gibbons.


Howard: arriva su Disney+ la storia dell’artista che molti ignorano pur conoscendo a memoria le sue canzoni

Potresti non conoscere il suo nome, ma sicuramente conoscerai la musica di Howard Ashman”.
Basterebbero queste poche parole di Don Hahn presenti nei materiali stampa di Howard – La Vita, le parole per riassumere e introdurre la figura di Howard Ashman a chi, magari, non ha mai sentito il suo nome. Pur conoscendo a menadito ciò per cui ha ricevuto ben due premi Oscar (di cui uno postumo)

È lui l’artista dietro agli indimenticabili testi di tante canzoni Disney entrate, a pieno titolo, nella storia del cinema, brani che tutti noi abbiamo cantato con gioia guardando e riguardando i capolavori immortali del rinascimento Disney La Sirenetta e La Bella e la Bestia, senza dimenticare il contributo fondamentale dato alla nascita di Aladdin che, nel libretto, propone ancora alcune sue canzoni.

Inserito nel 2001 del pantheon delle Disney Legends, la Hall of Fame degli artisti che, con il loro genio, hanno contribuito a rendere la Disney quello che è, Howard Ashman è stato un gigante fra i giganti in attività alla Casa di Topolino. Un gigante che, purtroppo, se n’è andato troppo presto per colpa dell’AIDS, a marzo del 1991. Lo stesso anno che ci avrebbe privato di un altro gigante dell’arte come Freddie Mercury che, proprio come Ashman, ha sempre messo gli obblighi verso l’arte e verso il pubblico anche davanti alla sua stessa salute.

Il prossimo 7 agosto su Disney+ arriverà Howard – La Vita, le parole, il documentario realizzato da un’altro nome storico della Disney che Howard Ashman lo conosceva bene, Don Hahn. Che di La Bella e la Bestia è stato produttore così come de Il Re Leone e de Il Gobbo di Notre Dame.

Ed è proprio con lui che abbiamo potuto parlare di questo indimenticabile artista che ha contribuito sia alla rinascita di uno studio che pareva aver perso da un po’ il proprio smalto nonché a plasmare l’infanzia di tante persone.

C’è una cosa che ho particolarmente apprezzato di Howard, ovvero il modo in cui è strutturato. Ci sono un sacco di voice over su immagini statiche che mi hanno toccato molto dal punto vista emotivo perché finivo per essere concentrato al 100% su quello che veniva raccontato. È stata una scelta fatta proprio per ottenere questo effetto?

Assolutamente sì e, anzi, grazie per aver citato questa cosa. La mia intenzione era quella di trasportare lo spettatore indietro nel tempo, negli anni ottanta, nei novanta e far sì che le persone si sedessero davvero allo stesso tavolo dove si trovava Howard. Far sì che si trovassero nella medesima stanza con lui. Fondamentalmente perché Howard era un grandioso storyteller e lasciare che fosse lui a narrare la sua storia, avrebbe avuto un effetto più incisivo. Quello che poi di sicuro non volevo avere era un gruppo di persone in là con gli anni che ricordavano cose davanti alla macchina da presa perché poi ci sarebbe stato quest’effetto in stile “Casa di Riposo”. Questo è un altro tipo di documentario. Volevo usare interviste, vecchi video di repertorio pieni di graffi, tutto quello che potevo trovare per far sì che Howard narrasse la sua storia. La qualità stessa dei video che ho usato, talvolta molto bassa, viene giustificata dal pubblico perché viene trasportata dalle parole, o almeno questo è quello che spero. Lo spettatore lascia che sia Howard a parlare, a insegnare e si ritrova a ridere o a piangere con lui. Era questo il mio obbiettivo, più che parlare con qualche esperto di Broadway o piazzare dei contributi in alta definizione in cui qualcuno come me o altri che hanno lavorato con lui se ne sta a parlare ripreso da una videocamera. Non volevo che si parlasse di Howard dal 2020. Non era quello che m’interessava.

Quando penso al CV di Howard, a prescindere dal fatto che vestì i panni di Aladino da ragazzino, non mi viene automatico di pensare a un percorso che avrebbe potuto portare in Disney. Cioè è quello che ha lavorato sulla satira politica di Kurt Vonnegut, è quello che ha tirato fuori dal cilindro un musical sensazionale da un film di Roger Corman. Una roba che metto del tutto agli antipodi rispetto alla Disney. Perché secondo te il “matrimonio” fra Howard Ashman e la Disney era però in qualche modo scritto nelle stelle?

Penso che tu abbia perfettamente ragione. A lui interessava la satira e cose non proprio disneyane, ma amava tantissimo i film Disney e le fiabe. Quindi, per dire, portò l’idea di Aladdin allo studio perché lo amava. Credo fosse attratto più dalle storie che dalla Disney intesa come compagnia in sé. Jeffrey Katzenberg, che all’epoca era allo studio con lui, fu bravissimo nel permettergli di cementare questo percorso in cui poteva scrivere le parole delle canzoni, contribuire all’animazione… Howard, che arrivava da un cocente fallimento a Broadway, ebbe la possibilità effettiva di poter capire cosa avrebbe fatto, ovvero sia quello che amava fare, negli anni a venire. E noi siamo stati i beneficiari di tutto questo. Howard non dimostrò alcuna arroganza. Lavorava insieme a noi, era con noi alle riunioni, collaborava con tutti. E lo faceva non per via della targa Disney che stava sulla porta dell’ufficio, ma perché amava le persone che stavano al suo interno. L’avere la possibilità di lavorare con delle persone che erano ansiose e affamate delle sue creazioni, della sua conoscenza e della stessa idea di collaborare con un artista come lui. A quel punto della sua vita non poteva esserci benvenuto migliore.

Devo essere onesto. Quando ero un bambino e mi divertivo guardando La Sirenetta, La Bella e la Bestia o Aladdin, non ero per nulla consapevole della battaglia che Howard stava vivendo a livello personale.

Chiaro.

Crescendo, ho iniziato a studiare la sua carriera e la sua vita e mi sono spesso ritrovato a fare un parallelo con un artista come Freddie Mercury, scomparso anche lui per colpa dell’AIDS nel 1991, un altro genio che, proprio come Howard, fino all’ultimo ha messo i propri obblighi verso l’arte e il pubblico anche di fronte alla propria salute. Mi rendo conto che può quasi essere una domanda ai limiti dell’assurdo, ma possiamo dire che le sue creazioni sono così belle, toccanti e struggenti anche perché sono state il mezzo con cui, magari a livello inconscio, stava affrontando la sua situazione?

È una domanda bellissima e, in tutta onestà, credo che non lo sapremo mai. Osservando la cosa a 30 anni di distanza, c’è la sensazione che possa aver utilizzato tutto questo come una sorta di fuga dalla realtà di quello che stava succedendo nella sua vita. Ma anche per esprimere la realtà stessa della sua vita. Se pensi ai grandi pittori, artisti in generale, i musicisti, e in tal senso hai fatto un ottimo esempio citando Freddie Mercury, hanno tutti dovuto fare i conti con la sofferenza, come ogni persona su questa Terra d’altronde. Ognuno di noi poi lo esprime a suo modo. Howard Ashman lo esprimeva tramite quel mezzo, il teatro musicale, che destreggiava meglio di qualsiasi altro. Ergo, penso sia palese che mettesse la sua vita in quello che faceva a teatro. Ma era anche bravissimo a far sì che la sua vita si fermasse fuori dalla porta del suo lavoro perché per lui era fondamentale mettersi al servizio della storia che voleva raccontare. Poteva essere Aladdin, La piccola Bottega degli Orrori, qualsiasi cosa. Non voleva inserirsi nei suoi lavori a livello conscio, in maniera autobiografica per così dire. Se riosservo i suoi lavori dopo aver lavorato con lui al tempo, e penso che per te ora da adulto possa essere lo stesso, si riesce a osservare in maniera più distinta la complessità dei suoi lavori. Ricordo benissimo questa seduta di registrazione per La bella e la Bestia per il brano “Something There”, Howard aveva perso la voce e noi, dalla sala registrazione, tenevamo aperto il telefono con la cornetta sollevata affinché lui potesse ascoltare e, quando sentivamo cosa aveva da dire, ci diceva “un po’ più forte, un po’ più forte!”. Anche se stava male a letto, lui era lì a darci delle indicazioni su quello che dovevamo fare. Per lui il lavoro era importantissimo e lo aiutava a distanziarsi un po’ dalla malattia dedicandosi a esso. E noi siamo stati incredibilmente fortunati a essere i beneficiari di questa collaborazione.

Ultima domanda. Collegata a un tuo vecchio film. Nell’attesa, si spera, di poter visitare un giorno Galaxy’s Edge, le mie due ride preferite di Disneyland sono la Tower of Terror e il Phantom Manor. Visto che in passato hai prodotto il live action di La Casa dei Fantasmi, ti piacerebbe, un giorno, produrre un nuovo lungometraggio basato, magari, proprio sulla versione francese della ride che ha una backstory più articolata rispetto all’originale americana?

Assolutamente sì. Sai, la cosa grandiosa di Walt Disney e delle attrazioni situate nei parchi che portano il suo nome, è che si basa davvero tutto sul concetto di storytelling. I parchi a tema, le montagne russe, prese come elementi a sé stanti, non erano delle novità. La geniale intuizione di Walt Disney è stata quella di donare una storia a queste attrazioni. Anche il concept stesso di una Casa dei Fantasmi non è un’idea nuova, ma il dare una storia a Master Gracey e tutta la vicenda alle spalle di una ride, finisce per rendere davvero speciale quella che, altrimenti, finirebbe per essere una normale attrazione. Ed è questo il motivo per cui sia tu che io amiamo qualcosa come il Phantom Manor, La casa dei Fantasmi o come preferiamo chiamarla. Ed è esattamente la stessa ragione per cui risultano decisamente attraenti anche per i filmmaker. Non è un caso che ci siano così tanti film ispirati alle ride, pensa anche solo a Jungle Cruise in uscita il prossimo anno. Sono elementi narrativi già pronti da sfruttare, che stanno nei parchi Disney in attesa che qualcuno li trasformi in film. Quindi, riassumendo, sì, Qualsiasi filmmaker amerebbe mettere le proprie mani su storie come queste.

Diretto da Don Hahn (La Bella e la Bestia), Howard: la vita, le parole è la storia mai raccontata di Howard Ashman, il brillante paroliere dietro a classici Disney come Aladdin, La Bella e la Bestia, La Sirenetta e creatore di musical tra cui La piccola bottega degli orrori. Con materiale d’archivio mai visto prima, filmati e fotografie personali, nonché interviste con gli amici e la famiglia di Howard, il film getta uno sguardo intimo sulla vita della leggenda Disney, sulla sua sensibilità creativa e su tutto il processo dietro la sua musica. Dall’infanzia a Baltimora fino agli anni formativi a New York e la sua morte prematura a causa dell’AIDS, Howard: la vita, le parole approfondisce il viaggio che lo ha portato a diventare il paroliere dietro alcuni dei film classici per famiglie più amati e conosciuti al mondo.


Get Duked!: il trailer della commedia nera che ci insegna che è meglio non fare un corso di sopravvivenza

Scozzese fino al midollo, buffa e irriverente, Get Duked! è la storia di un gruppo di stupidotti che si ritrovano in un mare di guai nelle verdi Highlands. Il nuovo film Amazon Original sarà dal 28 agosto in esclusiva su Prime Video, in versione originale, sottotitolata e doppiata.

Arriverà il 28 agosto su Amazon Prime Video, e non vediamo l'ora, la commedia un po’ demenziale e un po' nera, e scozzese dalla testa ai piedi Get Duked!, che un giornalista di Slashfilm descrive come un incrocio fra Hot Fuzz, Finché morte non ci separi e Wicker Man. Protagonista è un trio di ragazzi decisamente nerd che partecipano a una specie di campeggio che dovrebbe insegnare loro a diventare persone più forti e capaci di cavarsela in situazioni scomode, ma che invece finisce per riservare una bruttissima sorpresa: l'incontro con un contingente di rivali cresciutelli che vorrebbero togliere di mezzo il gruppetto. Siamo nelle Highlands e il trailer nuovo di zecca del film ci dà un assaggio delle disavventure a cui i poveri teenager andranno incontro.

Get Duked! è diretto dal regista di video musicali Ninian Doff (qui al suo esordio cinematografico) e nel cast troviamo Samuel Bottomley, Rian Gordon, Lewis Gribben, Viraj Juneja, Kate Dickie, Kevin Guthrie, Jonathan Aris, Georgia Glen, Alice Lowe, Brian Pettifer, James Cosmo ed Eddie Izzard.

Ecco la sinossi ufficiale del film:

Dean, Duncan e DJ Beatroot sono tre giovani amici di Glasgow che per temprare il loro carattere partono per il campeggio conosciuto come il Duke of Edinburgh’s Award e basato su un vero programma per teenager, dove ricerca di cibo, lavoro di squadra e orienteering sono all'ordine del giorno.
Il trio non vede l'ora di lasciarsi andare e di abbandonarsi a fumare canne nelle Highlands scozzesi, ma si ritrova in squadra con il rigidissimo Ian determinato a rispettare le regole.
Un giorno, dopo essere usciti dal sentiero per terreni remoti, molto lontani dagli agi urbani a cui sono abituati, i ragazzi sono braccati da una forza misteriosa determinata a far scomparire il loro futuro




CLAUDIO SANTAMARIA: "IN FREAKS OUT SARÒ L'UOMO LUPO, UN X-MEN ALL'ITALIANA"

Dopo essere stato il Jeeg Robot italiano, Claudio Santamaria torna al cinema sotto le vesti dell'uomo lupo in Freaks Out, il secondo film del regista di Lo chiamavano Jeeg Robot.

Si intitola Freaks Out il nuovo film di Gabriele Mainetti che, dopo il grande successo di Lo chiamavano Jeeg Robot, infonde grandi aspettative e speranze, insieme a una buona dose di curiosità, visto lo slittamento dell'uscita nelle sale, causato dal periodo di emergenza.
Nel film ritorna anche Claudio Santamaria, stavolta nei panni dell'uomo-lupo, un personaggio del quale ha anticipato le caratteristiche in un'intervista di Giovanni Bogani per RNG.

"Sarò una specie di uomo lupo, in un ruolo che ricorda gli X-men ma all'italiana, anche se non posso dire altro" - ha detto Santamaria - "È un film in cui mi sono messo in gioco. Come attore, prima o poi devi uscire dalla tua comfort zone. Io ho fatto la gavetta per anni prima di diventare attore, ho caricato e montato scenografie, sono stato sveglio fino alle quattro del mattino a fare le prove luci, tutto gratis. Se uno non rischia, è meglio che non faccia questo mestiere. Con questo film, anche Mainetti ha rischiato, alzando ulteriormente l'asticella ancora più che in Lo chiamavano Jeeg Robot. Sarà un evento sorprendente per tutto il cinema italiano."

Insieme a Santamaria, ci sarà anche Pietro Castellitto nei panni del "Biondo", altro "Freak" della banda di personaggi fuori dal comune, protagonisti del film: "Pietro è un attore che ti sorprende sempre" - ha continuato Santamaria - "ha una grande capacità di reazione e di improvvisazione, doti importanti per un attore. Ricordo che, all'inizio della mia carriera, anche io avevo una grande voglia di farcela, ricordo giorni in cui andavo a bussare a tutte le porte di Cinecittà, un po' come aveva fatto Alberto Sordi che, quest'anno in cui corre il centenario della nascita, son tornato sul palco per commemorarlo con uno spettacolo. Anche lui è partito dai fallimenti, dalla frustrazione, ma da una grande determinazione. La sua storia fa capire l'importanza di impegnarsi in un mondo in cui sembra tutto facile."

Oltre al film Freaks Out, Santamaria ha da poco finito di girare una serie tv in Sicilia, il cui titolo provvisorio è Inchiostro contro piombo, una storia sulla vicenda del giornale l'Ora. La serie è diretta da Piero Messina, Ciro D'Emilio e Stefano Lorenzi.


DAN AYKROYD SU JOHN BELUSHI: "SUL SET DI THE BLUES BROTHERS LA COCAINA ERA COME IL CAFFÈ"

Dan Aykroyd ne ha di cose da raccontare sul collega e amico John Belushi, e ciò che accadeva sul set di The Blues Brothers. E purtroppo, anche sullo smodato uso di droga da parte di cast e crew.

Sono passati 40 anni da quei giorni sul set di The Blues Brothers, oggi considerato uno dei migliori film di John Landis, ma un'esperienza del genere non può che rimanere impressa nella mente di chi vi ha preso parte, come ad esempio l'attore e sceneggiatore Dan Aykroyd.
In un'intervista con il Guardian, Aykroyd ha ricordato diversi aneddoti, come ad esempio il fatto che, inizialmente, i cinema del sud degli Stati Uniti non volevano proiettare il film per via della presenza di artisti afro-americani, salvo poi ripensarci e trarci anche guadagni considerevoli, o come fu girare la pellicola circondati continuamente da droghe.

"Al tempo, la cocaina era una valuta. E per alcuni membri della crew che lavoravano di notte, era quasi come caffé" rivela.
"Non era di mio gradimento, ma non potevo giudicare gli altri" continua, e in effetti, come riporta Yahoo! Entertainment, in una vecchia intervista con Variety lui stesso aveva ammesso di averne fatto uso "Lo facevano tutti, me incluso" anche se, spiegava allora "mai fino all'eccesso, e mai al punto di volerne comprare o possedere una dose propria". "Facevamo impazzire John Landis. A volte non sapeva se ci saremmo fatti vivi sul set dopo una notte di party a go go".

Ma Belushi era un professionista, e nonostante la sua forte assuefazione per le sostanze stupefacenti ("John, adorava i suoi effetti. Lo faceva sentire vivo di notte" diceva sempre Aykroyd ai microfoni di Variety) "Non c'era modo che non si presentasse sul set".
Anche se una volta accadde davvero che Belushi non si presentò sul set, ma quella è un'altra storia (e non ha a che fare con la droga)...


Widow’s Point – Craig Sheffer protagonista del nuovo horror sovrannaturale

Dopo Nightbreed e Hellraiser: Inferno l’attore Craig Sheffer sta per tornare all’horror con Widow’s Point, una nuova pellicola soprannaturale.

La pellicola è stata adattata dal romanzo omonimo ed è stata scritta e diretta da Gregory Lamberson. KateLynn E.Newberry e Dominic Luongo reciteranno al fianco di Craig Sheffer.

Il film uscirà in DVD e Digital HD l’1 Settembre e sarà distribuito dalla 101 Films, qui sotto potete vedere il trailer diffuso in queste ore.

Trama
Uno scrittore decide di trascorrere un fine settimana rinchiuso in un faro infestato per promuovere il suo prossimo libro. Ma una volta sul posto inizierà a venire preso di mira da alcune forze soprannaturali.


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THE NEW MUTANTS, ECCO IL NUOVO TRAILER: 'POTERI COME QUESTI NON POSSONO ESSERE FERMATI'

Parlare dell'uscita di The New Mutants equivale ormai ad addentrarsi in un territorio disseminato di incertezze e rinvii: il film Marvel con Anya Taylor Joy è stato a dir poco sfortunato in fatto di distribuzione, ma vuoi o non vuoi la data dell'effettivo esordio sembra finalmente avvicinarsi, come ci ricorda questo nuovo trailer.

Il breve filmato della durata di 30 secondi pubblicato su Twitter dall'account ufficiale del film ha la funzione di farci conoscere un po' meglio i protagonisti con cui avremo a che fare ma, soprattutto, i loro poteri.

Sono infatti i superpoteri di Illyana Rasputin e soci i veri protagonisti di questo nuovo teaser, come sottolinea anche la tagline che appare sul nostro schermo ad un certo punto della clip: "Poteri come questi non possono essere fermati". Insomma, la squadra che comprende anche Maisie Williams e Charlie Heaton sembra decisamente aver intenzione di fare sul serio: ma sarà mai dato modo a questi ragazzi di mostrare finalmente il loro potenziale?

Sulla carta sembra finalmente di sì: il trailer ci ricorda che l'uscita di The New Mutants è fissata per il prossimo 28 agosto, nonostante le recenti voci che volevano The New Mutants slittato al 3 settembre di quest'anno. Ormai manca poco, dunque: non resta che incrociare le dita e sperare che non sopraggiungano ulteriori problemi.


https://twitter.com/i/status/1290678884652859392

STAR WARS, DARTH VADER TORNÒ SU NABOO PER INDAGARE SULLA MORTE DI PADMÉ

Lato Oscuro o meno, non si può dire che Darth Vader fosse uno poco interessato alle sorti della sua famiglia: l'amore cieco per Padmé fu una delle maggiori spinte ad abbracciare gli insegnamenti di Darth Sidious, mentre proprio l'affetto per il figlio Luke fu la chiave per il ravvedimento in punto di morte.

Dicevamo dei sentimenti provati per Padmé, dunque: ricordiamo tutti quanto la reazione dell'ex-maestro Jedi alla notizia della morte della sua amata, datagli proprio da Palpatine durante l'epico finale di Star Wars: La Vendetta dei Sith.

Ebbene, oggi abbiamo la conferma del fatto che Vader non si diede mai pace per come andarono le cose: nell'ultimo numero della serie a fumetti Darth Vader, infatti, vediamo il fu Anakin Skywalker recarsi alla ricerca di informazioni sulla morte della sua Padmé su Naboo, luogo cardine per la storia d'amore tra i due personaggi.

Gli eventi che accadranno qui porteranno poi il potentissimo braccio destro dell'Imperatore a cadere in un'imboscata tesagli dall'ancella di Padmé, Sabé, e dai capitani Typho e Tonra, convinti che sia sua la responsabilità della morte di Padmé e Anakin (e come dar loro torto, d'altronde).

A proposito di Vader e famiglia, degli scienziati hanno recentemente ricreato la mano artificiale di Luke Skywalker; qualche giorno fa, inoltre, un'attrice di Star Wars ha ricordato lo scomparso Wilford Brimley.


RYAN REYNOLDS APPARIRÀ IN JUSTICE LEAGUE E BLACK ADAM? LA STAR CHIARISCE

In attesa di rivederlo nei panni di Deadpool per il Marvel Cinematic Universe, l'ex interprete di Lanterna Verde Ryan Reynolds è stato associato da alcuni rumor a diversi progetti legati al mondo DC tra cui Black Adam e la Snyder Cut di Justice League.

"Non interpreterò Hackman in Black Adam. Anche se in genere faccio qualsiasi cosa che The Rock mi dice di fare" ha commentato la star su Twitter, smentendo una volta per tutte un suo possibile ruolo al fianco dell'amico e collega Dwayne Johnson.

Per quanto riguarda le voci su un cameo del suo Lanterna Verde nella Snyder Cut, invece, l'attore non ne ha escluso la possibilità: "Tuttavia, mi piacerebbe apparire nella Justice League di Zack Snyder e ho sentito che potrei essere già nel film?"

Per ulteriori novità su entrambi i progetti non ci resta che attendere il prossimo 22 agosto, data in cui si terrà l'atteso DC FanDome, evento che presenterà tutti i prossimi progetti legati al mondo della casa fumettistica. Oltre al primo teaser di Justice League potrebbero infatti arrivare nuove informazioni su Black Adam, le cui riprese in ogni caso non inizieranno prima del 2021.


X-MEN: LO SCENEGGIATORE DEI PRIMI DUE FILM VORREBBE TORNARE PER IL REBOOT MARVEL

Se il regista Bryan Singer non sembra sia stato impeccabile sul set del primo X-Men, lo sceneggiatore David Hayter è ancora oggi apprezzato per il lavoro svolto nella scrittura dei primi due film, e ora sarebbe pronto a tornare per il reboot nel Marvel Cinematic Universe.

"Se lo farei? Certo!", ha dichiarato a Den of Geek, anche se appare molto realista circa le sue probabilità di essere contattato dai boss della Marvel.

"Non mi aspetto che succeda, però. Mi immagino che se fossi Kevin Feige direi: 'Abbiamo bisogno di voci nuove, e c'è bisogno del contributo dell'attuale team creativo Marvel per realizzarlo. Probabilmente vogliono allontanarsi dalle versioni di Bryan Singer per diversi motivi, ma se me lo chiedessero, lavorerei senz'altro in qualsiasi produzione Marvel, l'ho detto chiaramente a Kevin. Lo farei per il resto della mia vita".

Le accuse contro il regista che ha dato avvio alla saga potrebbero aver compromesso per sempre il riutilizzo di quei volti e di quell'universo, ma a dire il vero la direzione presa dall'azienda lascia già intendere che ci saranno piani completamente diversi per il reboot degli X-Men, senza considerare che molti attori (come Hugh Jackman) non sarebbero disposti a tornare. Usare lo sceneggiatore dei film originali avrebbe senso a questo punto? Potrebbe trovare nuove idee per rinnovare gli eroi ed esaudire le richieste della Marvel?

Dopotutto Hayter ammette di essere ancora un grande ammiratore di Stan Lee e delle sue storie, anche se conclude dicendo: "Sarei sorpreso se decidessero di farmi tornare sugli X-Men. Ne sarei entusiasta. Voglio dire, per favore, fatelo... ma so come funziona il mondo".



Edited by Triplethor - 4/8/2020, 20:50
 
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MERCOLEDI

05/08/2020



MULAN RESTERÀ DISPONIBILE SU DISNEY+ DOPO AVER PAGATO IL SOVRAPPREZZO

Per vedere il film bisognerà pagare 29.99$, quindi non sarà compreso nel consueto abbonamento della piattaforma. Si era parlato di “affitto”, parola che ha confuso molti potenziali spettatori, ma ora Insider fornisce un chiarimento dopo aver parlato con un rappresentante di Disney+. Non si tratta di un affitto: chi ha l’abbonamento al servizio, dopo aver pagato quel sovrapprezzo avrà sempre a disposizione Mulan nel catalogo, finché non chiude l’account.

L’uscita è attesa per il 4 settembre. Si tratta comunque di un caso isolato, poiché sembra che la Casa di Topolino non intenda replicare questo modello con altri film. Vi terremo aggiornati.

Il cast include Liu Yifei (Mulan), Donnie Yen (Comandante Tung), Jet Li (l’Imperatore della Cina), Gong Li (Xian Liang), Xana Tang (la sorella di Mulan), Utkarsh Ambudkar (Skath), Ron Yuan (Sergente Qiang), Yoson An (Chen Honghui), Chum Ehelepola (Ramtish), Jason Scott Lee (Bori Khan), Jimmy Wong (Ling) e Doua Moua (Chien Po).

Vi ricordo che Niki Caro è la regista de La ragazza delle balene, North Country, McFarland e The Zookeeper’s Wife. Si tratta soltanto della seconda donna nella storia della Disney a ricevere l’incarico di guidare un film con un budget superiore ai 100 milioni di dollari: la prima è stata Ava DuVernay con A Wrinkle in Time.

La sceneggiatura è stata scritta da Lauren Hynek ed Elizabeth Martin di propria iniziativa, ed è stata acquistata dalla Disney l’anno scorso. Il progetto è stato quindi affidato alle mani di Rick Jaffa e Amanda Silver, gli stessi di L’alba del pianeta delle scimmie, Jurassic World e i prossimi Avatar.

Mulan racconterà la storia dell’eponima guerriera che, nel corso della Dinastia Han, si traveste da uomo per combattere contro l’invasione Hun.


THE SUICIDE SQUAD SARÀ PG-13 O RESTRICTED? LO SCOPRIREMO AL DC FANDOM

The Suicide Squad sarà certamente uno dei film più attesi al DC FanDome, durante il quale gli appassionati sperano di avere qualche anticipazione del cinecomic, magari un teaser o le prime foto ufficiali.

In ogni caso, nel corso dell’evento scopriremo il rating del film. Alla specifica domanda di un fan (“Puntate alla classificazione PG-13 o R?”), il regista James Gunn ha dato appuntamento al DC FanDome per saperlo. Film come Deadpool, Deadpool 2, Logan, IT e Joker hanno dimostrato che si possono fare grandi incassi anche con la classificazione Restricted, che vieta l’ingresso in sala ai minori di 17 anni non accompagnati, ma la Warner è stata recentemente scottata dai limitati guadagni di Birds of Prey: lo studio rischierà ancora con un blockbuster supereroistico “R”? Per ora è difficile dirlo. Gli incassi di Birds of Prey (non così disastrosi, ma nemmeno entusiasmanti) non sono stati causati solo dal rating, ma anche da altri fattori che The Suicide Squad non avrà. Quindi, mai dire mai.

L’evento si svolgerà il prossimo 22 agosto, e viene descritto come “un’esperienza virtuale globale”. Non richiederà la partecipazione fisica del pubblico, ma si svolgerà su internet e sarà visibile da chiunque in streaming. In un tweet precedente, Gunn ha assicurato che un piccolo assaggio di The Suicide Squad ci sarà, e che il film è al 100% suo, senza interferenze. Uscirà il 6 agosto 2021 nelle sale americane.

Nel cast ci saranno Margot Robbie (Harley Quinn), David Dastmalchian (Polka-Dot Man), Daniela Melchior (Ratcatcher), Joel Kinnaman (Rick Flagg), Viola Davis (Amanda Waller), Jai Courtney (Capitan Boomerang), Idris Elba (forse Bronze Tiger), Storm Reid, John Cena, Flula Borg, Peter Capaldi, Nathan Fillon, Joaquin Cosio, Mayling Ng, Sean Gunn, Juan Diego Botto, Taika Waititi, Alice Braga, Steve Afee, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Pete Davidson e Michael Rooker.

L’uscita americana è prevista per il 6 agosto 2021. Vi ricordo inoltre che James Gunn è stato riaccolto dalla Disney come regista di Guardiani della Galassia: Vol. 3.

The Suicide Squad è stato scritto da James Gunn, e pare sia molto in linea con il suo gusto, un po’ come la saga de I Guardiani della Galassia. Non sarà un sequel diretto, bensì un “rilancio” della famigerata Squadra Suicida che porterà il franchise in una nuova direzione, con attori e personaggi quasi interamente nuovi.

The Suicide Squad è prodotto da Charles Roven e Peter Safran, mentre Zack Snyder e Deborah Snyder sono accreditati come produttori esecutivi.
o
Il primo Suicide Squad, scritto e diretto da David Ayer, non è stato accolto dai favori della critica, ma in compenso ha incassato 750 milioni di dollari in tutto il mondo, quindi non c’è da stupirsi che la Warner sia determinata a proseguire il franchise.


LILLY WACHOWSKI PARLA DI MATRIX COME METAFORA TRANS IN UN VIDEO DI NETFLIX

La lettura del primo Matrix come metafora trans è circolata per vie sotterranee nel corso degli anni, e solo adesso – con la rinnovata sensibilità di Hollywood nei confronti di questo tema – sta emergendo più chiaramente alla luce del sole. Ebbene, ora Lilly Wachowski ne parla in un video di Netflix Film Club, confermando la legittimità di quella interpretazione.

In effetti, ci sono molti elementi riconducibili a una lettura trans del film, come spiega Laura Dale su Syfy. Si tratta della storia di un personaggio, Thomas Anderson, che rifiuta la sua vecchia identità per abbracciarne una nuova, nome compreso (Neo). L’Agente Smith è il volto dell’obbedienza civile e dello status quo, l’emblema di un “sistema” che vuole soffocare l’individualità e imporre un ruolo: continua a rivolgersi all’eroe come Mr. Anderson, e gli dice chiaramente che sta vivendo “due vite”, una pubblica e rispettabile (il Thomas Anderson che paga le tasse e aiuta la padrona di casa a buttare la pattumiera) e una segreta on-line (Neo, hacker colpevole di numerosi crimini telematici). «Una di queste vite ha un futuro, l’altra no».

Insomma, Smith mette Neo di fronte alla dualità della sua esistenza, e gli suggerisce di scegliere quella più conforme alle regole. La sua storia riecheggia quella di molti uomini e donne trans che fanno coming out e intraprendono un percorso di transizione. Non a caso, quando Neo si ribella durante l’interrogatorio, Smith fa in modo di saldargli la bocca, lo priva della parola: esattamente come gli uomini e le donne trans che, nella nostra società, spesso non hanno voce. Ci sono poi altri dettagli, come le analogie tra la pillola rossa e lo Spironolattone, un composto assunto dalle donne trans per impedire la produzione di ormoni maschili; o il fatto che il nome Anderson richiami la parola inglese Androgens, proprio quella classe di ormoni legati allo sviluppo maschile. Inoltre, il personaggio di Switch era stato originariamente concepito con una doppia identità: uomo nella vita reale, donna all’interno di Matrix. Alla produzione, però, l’idea non piacque.

Nel frattempo, la sorella Lana Wachowski è tornata sul set per continuare le riprese di Matrix 4 (titolo non ufficiale), e sarà interessante scoprire se certi elementi saranno più espliciti. L’uscita americana è stata rinviata al 1 aprile 2022.

Nel cast figurano Keanu Reeves, Carrie-Anne Moss, Yahya Abdul Mateen II e Neil Patrick Harris. Inoltre, Jada Pinkett Smith potrebbe tornare nelle vesti di Niobe, e Jessica Henwick è in trattative per un ruolo. Nel cast anche Jonathan Groff, Toby Onwumere, Max Riemelt, Erendira Ibarra, Priyanka Chopra, Andrew Caldwell ed Ellen Hollman.

Lana Wachowski dirigerà il film, a partire da una sceneggiatura scritta in collaborazione con Aleksander Hemon e David Mitchell. Il direttore della fotografia sarà nuovamente John Toll, mentre Grant Hill si occuperà della produzione insieme alla stessa Lana Wachowski.

David Leitch e Chad Stahelski, registi di John Wick, collaborano alle coreografie dei combattimenti.

Intanto, troverete il video qui di seguito.

Il video




AVATAR – I NUOVI CONCEPT ART DEI SEQUEL MOSTRANO UN MECH SOTTOMARINO

La Resources Development Administration potrà contare su nuovi mech in Avatar 2, ma stavolta saranno concepiti per le attività subacquee: non a caso, James Cameron ha detto più volte che i sequel sveleranno i mondi subacquei di Pandora, e molte foto dal set lo hanno confermato.

Ebbene, l’account Twitter della saga ha pubblicato i concept art del Crabsuit, nuova “armatura potenziata” che ricorda un granchio, ed evidentemente serve per lavorare sul fondale dell’oceano. Il veicolo è però trasformabile: con gli arti chiusi, diventa un sommergibile dotato di rotore posteriore.

Il film è recentemente slittato al 16 dicembre 2022, ma i profili social non mancano mai di offrire qualche anticipazione, come in questo caso.

Potrete vedere le immagini qui di seguito.

I concept art


https://pbs.twimg.com/media/EemYvxWUwAEO37...=jpg&name=small

BOX OFFICE – I MERCATI INTERNAZIONALI, DALLA CINA ALLA SPAGNA

Grande successo lo scorso fine settimana in Cina per Dolittle e Interstellar, mentre Unhinged con Russell Crowe è approdato in 19 mercati, piazzandosi al primo posto in 11 mercati tra cui UK, Australia, Paesi Bassi e Nuova Zelanda.

Un problema comune in tutti i mercati asiatici ed europei è la mancanza di contenuti di richiamo, in particolare americani.

Lo scorso fine settimana si è piazzato al primo posto al box office cinese Dolittle della Universal, incassando $3.32 milioni ($400mila da 442 schermi IMAX) per un totale di $12M di cui $1.3M dagli schermi IMAX.
Seguono The Enigma Of Arrival con $3M, previsto originariamente per San Valentino, e Interstellar che ha incassato $2.85 milioni ($660mila in 461 schermi IMAX, $130 solo dalle anteprime di mezzanotte). Il film della Warner Bros ha registrato la più grande apertura e il più grande incasso nel giorno di apertura, da quando i cinema hanno ri-aperto (20 luglio) nelle regioni a basso rischio. Tra lunedì e martedì la pellicola si è portata a casa altri $2.63M.

Con $2.2M il thriller Sheep Without a Shepherd si è piazzato al quarto posto. Uscito a dicembre, e riproposto durante la riapertura delle sale, ha raggiunto un totale di $181M. Quinto il film animato Mr. Miao con $1.42M che batte Sonic distribuito in 5,196 cinema. Il film della Paramount ha incassato solo $1.2M.

Infine al settimo posto Bloodshot con $900,000, seguito da Jojo Rabbit con $790,000 e da Coco con $270,000.

Domenica è stato registrato l’incasso più alto in assoluto, $7.6M, che ha contribuito a un fine settimana da $17.6M registrando +35% rispetto alla settimana precedente. Al momento è aperto il 60% delle sale cinesi.

Nelle prossime settimane
Questa settimana è previsto l’arrivo di Ford V Ferrari della Fox/Disney e 1917 della DreamWorks/Amblin/Universal distribuito da Alibaba. Entrambi verranno proiettati sugli schermi IMAX.

Per il 14 agosto sono previsti Harry Potter e la pietra filosofale in 3D e Bad Boys For Life della Sony. Il 21 agosto verrà invece finalmente distribuito The Eight Hundred, il primo film cinese girato interamente con telecamere IMAX. Annunciato per l’estate 2019, era stato tolto dal listino nonostante l’approvazione della censura.
Da quando a metà 2018 l’ufficio della propaganda del Kuomintang (Partito Nazionalista Cinese) ha preso il controllo della censura cinese, l’industria cinematografica cinese ha notato che il ritratto del partito comunista è diventato un argomento ancora più delicato.

Tenet verrà distribuito in Cina, ma non è stato ancora rivelato quando anche se si vocifera per fine agosto. Nel frattempo è stato confermato che le restrizioni per le pellicole che superano le due ore si è allentata.

Ad alcune sale è stato ordinato di programmare delle pause per i film che superano le due ore, come misura preventiva contro il coronavirus. Ma come abbiamo visto con Interstellar, la pellicola non sembra aver avuto alcun problema, specialmente per quanto riguarda le proiezioni IMAX con i proiettori cinematografici laser, che non permettono di fare delle pause.

Giappone
Per il terzo fine settimana consecutivo si è piazzato al primo posto il live-action Kyou Kara Ore Wa!! di Hiroyuki Nishimori ha venduto 231,000 biglietti, ed ha incassato 275,967,300 yen (circa $2.59M). Il totale dei biglietti venduti ammonta a 2.08M, l’incasso totale è di 2,659,650,650 yen (circa $25.06M). Eiga.com prevede un incasso di 5 miliardi di yen (circa $46.64M).
Il film è stato girato dagli stessi attori della serie live-action, con Yūichi Fukuda (live-action Gintama, HK/Hentai Kamen, Super Salaryman Mr. Saenai) nuovamente alla regia. Nel giorno di apertura del film nelle sale, in televisione è stato trasmesso un nuovo speciale televisivo.

Continua la campagna lanciata dallo Studio Ghibli e dalla TOHO, che prevede il ritorno di alcune pellicole Ghibli in 396 sale dal 26 giugno. Terzo Princess Mononoke con 27,355,750 yen ($257,700) e un incasso totale di 766,352,650 yen ($7.22M) nel 2020, quarto La città incantata con 24,571,750 yen ($231,500) e 775,914,950 yen ($7.31M) nel 2020. Quinto Nausicaä con 19,910,550 yen ($187,600) e un totale di 642,819,450 yen ($6.05M) nel 2020.

Secret × Heroine Phantomirage! si è piazzato al 6° posto, nel suo secondo fine settimana. Diretto da Takashi Miike, così come la serie, ha incassato 13,377,500 yen (circa $126,000) da venerdì a domenica, per un totale di 95,246,200 yen (circa $897,400).

Ricordiamo che qui i cinema sono tutti aperti.

Corea
Nel suo primo fine settimana Steel Rain 2: Summit di Yang Woo-suk ha incassato nel fine settimana $4.92, in cinque giorni ha incassato $7.03M piazzandosi al primo posto. Dopo due settimane l’horror Peninsula è sceso al secondo posto con $2.24M, scendendo del 50% nella sua terza settimana in sala. Dal 15 luglio ha incassato finora $25.1M.
Terzo il live action di Aladdin con $176,000, l’altra unica uscita degna di nota è il film cinese Happy Little Submarine: Space Pals che ha incassato $169,000 in 400 sale.

Rispetto allo scorso fine settimana, è stato registrato un aumento del 49% nei film della top 10, registrando nel weekend un incasso di $7.68M contro i $5.33M della scorsa settimana.

Spagna
Padre No Hay Mas Que Uno 2 (Father There Is Only One 2) di Santiago Segura ha incassato $2.6M nei suoi primi cinque giorni d’uscita nei cinema spagnoli. Registrando un 197% rispetto alla scorsa settimana.

Questa è la più grande apertura dell’anno. Il box office totale spagnolo è 2.4 volte più grande di quello britannico, e otto volte in più di quello italiano. Solo la Francia, dei cinque più importanti mercati europei, ha battuto la Spagna.


MULAN SU DISNEY+ NEGLI USA E IN ALCUNI PAESI DAL 4 SETTEMBRE, A NOLEGGIO A $29.99

Oggi è stato annunciato che il live action di Mulan debutterà su Disney+ il 4 settembre. La pellicola sarà disponibile sulla piattaforma negli Stati Uniti, in Canada, Nuova Zelanda, Australia e in molti paesi europei.

Ma a differenza degli altri contenuti presenti sulla piattaforma, i consumatori dovranno pagare un prezzo premium per vedere il film, in aggiunta alla sottoscrizione mensile. Il prezzo per il noleggio negli USA è di $29.99.

Nei paesi dove Disney+ non è disponibile, Mulan verrà distribuito nelle sale. Non è stato specificato se la pellicola sarà disponibile nei mercati che hanno riaperto, come la Cina ad esempio.

L’amministratore delegato Bob Chepak ha affermato che è importante trovare nuove strade di distribuzione durante la pandemia. Ha dichiarato in un comunicato:

“Nonostante le continue sfide della pandemia, abbiamo continuato a sfruttare l’incredibile successo di Disney+ man mano che sviluppiamo le nostre attività globali dirette al consumatore.
La portata globale di tutto il nostro portafoglio di servizi diretti al consumatore supera ora gli incredibili 100 milioni di abbonamenti pagati: una pietra miliare significativa e una conferma della nostra strategia DTC, che consideriamo la chiave per la futura crescita della nostra azienda”.


Quando il 23 luglio la Disney ha tolto dal listino il film, si era diffusa la voce che Mulan avrebbe potuto saltare le sale, invece di attendere lo svilupparsi della situazione con Tenet della Warner Bros. Nel frattempo New York e la California devono ancora dare il completo via libera per l’apertura delle sale.

Nell’incontro con gli investitori per il terzo trimestre, tenutosi oggi, Chapek ha aggiunto che Mulan è un caso isolato e non lo stanno considerando un nuovo modello. Disney terrà d’occhio la crescita degli abbonati e le transazioni generate sul servizio con quel nuovo prezzo.

Per quanto riguarda il prezzo di Mulan a quasi $30, Chepak ha detto:

“Come sapete è abbastanza costoso produrre per i consumatori la qualità per cui siamo conosciuti. Invece di limitarci a inserire (il film) con un’offerta gratuita, abbiamo pensato di poter testare qualsiasi cosa quando possiedi una tua piattaforma.
Stiamo cercando di stabilire una nuova finestra di accesso in anteprima per acquisire l’investimento che abbiamo fatto (nel film). Avremo la possibilità di imparare da questo. Dalla nostra ricerca nell’ambito di un’offerta di accesso in anteprima, non solo abbiamo un guadagno con la nostra transazione originale di PVOD, ma è uno stimolo abbastanza grande per iscriversi a Disney+”.


Teenage Mutant Ninja Turtles, Seth Rogen parla del reboot in arrivo

A fine giugno apprendevamo che Nickelodeon ha intenzione di riportare sul grande schermo le Teenage Mutant Ninja Turtles con un film d’animazione in computer grafica prodotto insieme alla Point Grey Pictures di Seth Rogen (Facciamola Finita, Molto Incinta, Cattivi Vicini), Evan Goldberg e James Weaver. Brendan O’Brian (Neighbors: Sorority Rising, Mike and Dave Need Wedding Dates) si occuperà dello script mentre la Paramount (appartenente allo stesso conglomerato media di Nickelodeon) si occuperà della distribuzione globale del film.
In una recente intervista rilasciata da Seth Rogen a Collider (via CB.com), ha spiegato, senza scendere nei dettagli, cosa possiamo aspettarci dal film:

Sono fan da una vita delle Teenage Mutant Ninja Turtles e, stranamente, è sempre stata la parte “Teenage”, adolescenziale ad attirarmi di più. E da persona che ama i film per adolescenti e ha fatto svariati film per adolescenti e ha mosso i primi passi nell’industria scrivendo proprio un film per adolescenti, l’idea di avere a che fare con questo elemento è molto emozionante. Per carità, non voglio trascurare il resto, ma è da quell’elemento che voglio, e vogliamo, partire.

La creazione di Kevin Eastman-Peter Laird, fin dall’uscita del primo film nel 1990, ha generato incassi per 1.15 miliardi di dollari con sei film, quelli degli anni novanta, Tartarughe Ninja alla riscossa, Tartarughe Ninja II – Il segreto di Ooze e Tartarughe Ninja III, TMNT, il film d’animazione del 2007 diretto da Kevin Munroe, e i due reboot prodotti da Michael Bay, Tartarughe Ninja e Tartarughe Ninja – Fuori dall’ombra.

Brian Robbins, Presidente della sezione Kids & Family di ViacomCBS, spiegava tempo fa circa il progetto:

Aggiungere il genio di Seth, Evan e James all’umorismo e azione che costituiscono parte integrante del franchise di Teenage Mutant Ninja Turtles porterà questa proprietà intellettuale a una re-invenzione che la condurrà a un nuovo livello. Non vedo l’ora di scoprire cosa faranno, so che Ramsey Naito e la sua squadra sono eccitatissimi al pensiero di lavorare con il Nick Animation Studio in questo che sarà il loro primo film in CG destinato al grande schermo.


Marvel: i fan chiedono Black Widow su Disney+ dopo l’annuncio dell’arrivo di Mulan

Stando alle parole del CEO della Disney Bob Chapek, è abbastanza improbabile che Black Widow possa arrivare su Disney+.
Durante la riunione con gli investitori in cui è stato comunicato che Mulan arriverà su Disney+ il 4 settembre negli Stati Uniti e anche in altri paesi del resto del mondo (ecco tutti i dettagli), il dirigente ha assicurato che si tratta di un caso unico, e non di una strategia che verrà adottata d’ora in poi per i film Disney.

Tanto è però bastato per far sì che su Twitter i fan e le fan dell’Universo Cinematografico della Marvel cominciassero a chiedere l’arrivo, sempre in streaming su Disney+, di Black Widow.

Giusto qualche giorno fa, grazie a quanto reso noto dalla IMAX Corporation, abbiamo appreso che il cinecomic avrà ben 30 minuti di scene girate nel formato citato.

Il “prequel” sarà ambientato dopo lo scontro a cui Vedova Nera partecipa all’aeroporto di Captain America: Civil War. Dopo questi eventi, Natasha “si ritroverà da sola e nel corso della storia dovrà fare i conti con la nota rossa nel suo registro“.

Black Widow, il film su Natasha Romanoff / Vedova Nera, diretto da Cate Shortland, vede nel cast Scarlett Johansson, David Harbour (che sarà Alexei Shostakov, ovvero Guardiano Rosso), Florence Pugh (Yelena Belova), O-T Fagbenle e Rachel Weisz.

Il film sarebbe dovuto uscire il 1 maggio 2020 nei cinema degli Stati Uniti e il 29 aprile in Italia, ma è slittato al 6 novembre.

Cosa ne pensate di un’eventuale arrivo di Black Widow su Disney+ con delle modalità di noleggio premium simili a quelle di Mulan?


Naomi Scott al posto di Rachel Brosnahan nel film di fantascienza “Distant”

Naomi Scott, che di recente abbiamo visto nei panni della principessa Jasmine in Aladdin, sarà protagonista, con Anthony Ramos (Hamilton), della nuova commedia fantascientifica targata Amblin Partners e intitolata Distant.
Scott è entrata nel film dopo il forfait di Rachel Brosnahan, costretta a rinunciare al progetto a causa dei suoi impegni con la nuova stagione di La fantastica signora Maisel.

Il film narra la storia di un astronauta addetto all’estrazione mineraria spaziale che finisce su un pianeta alieno e deve fare i conti con l’ambiente ostile e raggiungere il solo altro essere umano sopravvissuto allo schianto: una donna intrappolata nella sua capsula di salvataggio.

Alla regia troveremo Will Speck e Josh Gordon, autori di Blades of Glory – Due pattini per la gloria e La festa prima delle feste, su una sceneggiatura di Spenser Cohen.

Brian Kavanaugh-Jones, Fred Berger e Anna Halberg figureranno come produttori, mentre Speck e Gordon saranno anche produttori esecutivi assieme a Jonathan Rothbart e a Matt Hirsch. Kevin Vafi sarà co-produttore.

Dopo un ruolo di spicco a Hollywood nel reboot di Power Rangers, Naomi Scott ha preso parte a Aladdin di Guy Ritchie e poi a Charlie’s Angeles di Elizabeth Banks.


X-Men: lo sceneggiatore David Hayter sulla possibilità di tornare per i Marvel Studios

In una recente intervista con Den of Geek, lo sceneggiatore David Hayter (che 20 anni fa ha portato sullo schermo la saga degli X-Men cambiando radicalmente la rappresentazione dei supereroi nel mondo del cinema) ha parlato della possibilità di tornare per i futuri film sui mutanti realizzati dai Marvel Studios.

L’attesa sarà ancora lunga e, anche se Kevin Feige ha già annunciato che sicuramente i mutanti entreranno a far parte dell’UCM, un possibile film non si vedrà almeno fino al 2023, visto che il già pieno calendario Marvel Studios subirà sicuramente ulteriori ritardi a causa dell’emergenza Coronavirus.

Hayter ha ammesso nell’intervista che, seppur interessato a tornare, non pensa che questa sia una possibilità concreta:

Non mi aspetto che succeda (che mi richiamino). Se fossi in Kevin Feige direi che ci servono nuove voci e che ci lavorino gli attuali creativi della Marvel. Probabilmente vorranno distaccarsi il più possibile dalla versione di Bryan Singer e per svariate ragioni. Ma se me lo chiedessero, l’ho detto chiaro e tondo a Kevin, lavorerei a qualsiasi progetto Marvel. Lo farei per il resto della mia vita.


Tenet: Seth Rogen ironizza sui “rischi sanitari” che l’uscita a luglio avrebbe comportato

Seth Rogen, come tutti noi, attende con impazienza Tenet, la nuova opera firmata Christopher Nolan.
Vi abbiamo fornito una puntuale cronaca delle traversie relative all’uscita della pellicola, di come Christopher Nolan fosse inizialmente ottimista circa la possibilità di vedere il suo Tenet nei cinema alla fine di luglio, ottimismo che ha poi dovuto fare necessariamente i conti con l’andamento dell’emergenza sanitaria del nuovo Coronavirus negli Stati Uniti, un paese che ha risposto in maniera non omogenea e, forse, efficace, alle necessità di contenimento del contagio.

Alla fine, come noto, la Warner ha deciso: Tenet, l’atteso film di Christopher Nolan, approderà nei nostri cinema e in quelli di circa 70 paesi mercoledì 26 agosto, prima che negli USA.

In un’intervista fatta con l’Hollywood Reporter (via ScreenRant) fatta per promuovere l’arrivo su HBO Max del suo nuovo film, An American Pickle (inizialmente previsto per la sala), Seth Rogen ha parlato delle cautele e delle paure collegate alla distribuzione cinematografica di un lungometraggio in un contesto come quello attuale tanto da scherzare in maniera diretta proprio sui rischi che l’arrivo di Tenet a fine luglio avrebbe potuto comportare:

Nelle riunioni su Zoom con la mia casa di produzione il mantra era “aspettiamo di vedere cosa farà Chris Nolan”. WWCND era quello che ci ripetevamo di continuo. What would Chris Nolan do? Cosa farebbe Chris Nolan? Per un po’ pareva che la risposta alla domanda di cui sopra poteva essere “uccidere tutti i suoi più grandi fan”. Ora però la risposta pare cambiata e mi sembra una cosa ottima.


Stuntwomen, ecco il trailer dell’adrenalinico docu-film narrato da Michelle Rodriguez

È da oggi disponibile il trailer di Stuntwomen: The Untold Hollywood Story, il nuovo documentario degli Shout!Studios narrato da Michelle Rodriguez (Fast & Furious) e basato sull’omonimo best-seller del 2015, che racconta le storie delle stuntwomen di Hollywood.
Dagli albori ai blockbuster più di successo di oggi, il film – diretto da April Wright – racconterà la vita di queste donne, protagoniste di alcune delle sequenze d’azione più iconiche di Hollywood.

Il team produttivo ha dichiarato a Deadline quanto segue:

Queste inaspettate eroine fanno parte della generazione di stuntwomen che ha rischiato la propria vita di fronte alla macchina da presa, mentre dietro le quinte lottava per avere uguali diritti degli stuntmen, combattendo ogni giorno tra sessimo e molestie, tornando a combattere dopo ogni ferita, dopo ogni lotta.

Il documentario vede anche la partecipazione di Ben Mankiewicz, storico del cinema, che guiderà Michelle Rodriguez e altre controfigure attraverso un percorso fatto di scene da film risalenti al cinema delle origini, in cui molte attrici eseguivano i loro stunt da sole, e contiene interviste a registi come Paul Verhoeven, Paul Feig e Anne Fletcher che raccontano quanto gli stunt siano importanti nei loro film.

Tra i molti volti e le tante protagoniste, in questo docu-film vedremo le storie di: Julie Ann Johnson (Charlie’s Angels), Jeannie Epper (Wonder Woman), Debbie Evans (Fast and the Furious), Donna Evans (Total Recall), Amy Johnston (Suicide Squad), Alyma Dorsey (Captain Marvel), Heidi Moneymaker (Captain America: Civil War), Keisha Tucker (Black Panther), Jessie Graff (Wonder Woman), Angela Meryl (Skyfall), Cheryl Lewis (Luke Cage) e molte altre.




Matrix: Lilly Wachowski parla dell’importanza della rilettura trans del film

Sin da quando Lana e Lilly Wachowski hanno fatto coming out annunciando il loro percorso di transizione, si è molto discusso sulla possibilità (incoraggiata dalle stesse registe) che la saga di Matrix abbia un sottotesto più o meno voluto incentrato sulla tematica trans e queer.
Ora, in un nuovo video diffuso da Netflix Film Club, Lilly Wachowski (che negli ultimi mesi è tornata ad avere un ruolo molto più pubblico dopo sei anni lontano dalle scene) discute della possibile allegoria trans rappresentata dal film, e condivide la visione originale che lei e Lana avevano del personaggio di Switch. Interpretata da Belinda McClory, Switch originariamente doveva essere un uomo in Matrix e una donna nel mondo reale.

“Sono felice che questo aspetto sia emerso, col tempo,” spiega la regista. “All’epoca il mondo non era pronto per qualcosa di esplicito a questo proposito, non lo erano gli studios. […] Il cinema è una forma d’arte pubblica, e gli artisti devono imparare ad affidare al mondo le loro opere. Mi piace molto il fatto che i film possano generare discussioni in maniera non lineare, essere riletti successivamente in maniera nuova e inedita.”

“Il tema principale di Matrix,” continua la Wachowski, “È il desiderio di trasformazione. Ma ovviamente viene raccontato dal punto di vista di due autrici che non avevano ancora fatto coming out. Il personaggio di Switch, per esempio, doveva essere quello di un uomo nel mondo reale e di una donna in Matrix. Era esattamente la nostra posizione nella realtà, all’epoca!”

“Non so quanto la mia transessualità fosse sullo sfondo, nel mio pensiero, mentre stavamo scrivendo Matrix,” prosegue. “Ma questa storia è nata esattamente da questo fuoco, da questo desiderio di cui sto parlando. Le persone trans come me e Lana si trovavano in un luogo in cui le parole non esistevano, quindi vivevamo costantemente in un mondo fatto di immaginazione. Per questo ho sempre amato la fantascienza, il fantasy… per questo giocavo sempre a D&D. Si trattava di creare mondi. È questo che ci ha liberate, come registe, perché all’epoca potevamo immaginare cose che non avreste visto, magari, sullo schermo. Anche solo l’idea di fondere tutti i generi cinematografici possibili: mescolare il cinema d’azione orientale, il western, l’anime. […] Penso che il nostro essere trans e queer ci abbia spinte a includere più cose possibile.”

Lilly Wachowski discute di The Matrix anche in Disclosure, un documentario sulla storia della rappresentazione trans al cinema e in televisione disponibile in tutto il mondo su Netflix.


Not Without Hope: Rupert Wainwright abbandona la regia del film con Miles Teller

Secondo quanto riportato da Variety il regista Rupert Wainwright (Stigmate, The Fog – Nebbia Assassina) avrebbe abbandonato il suo incarico come regista per Not Without Hope, survivor drama con Miles Teller (Whiplash) le cui riprese sarebbero dovute iniziare entro il mese di agosto in Repubblica Cieca.
Wainwright avrebbe abbandonato la regia del progetto per le consuete “divergenze creative” con lo studio. La produzione è attualmente alla ricerca di un regista. Probabilmente le riprese del lungometraggio slitteranno di qualche settimana.

L’opera segue la storia vera e le vicende di Nick Schuyler, uomo che è riuscito a sopravvivere per ore nelle gelide acque del Golfo del Messico dopo che la sua barca si è capovolta. L’uomo stava pescando insieme a tre sue amici, due dei quali facevano parte degli Oakland Raiders, Marquis Cooper e Corey Smith. L’opera si basa anche sul libro scritto dallo stesso Schuyler insieme a Jere Longman.

Nicholas Mariani si è occupato di scrivere la sceneggiatura del progetto cinematografico.

Di recente abbiamo visto Teller in film come Fire Squad – Incubo di fuoco, Trafficanti, Thank You for Your Service, Bleed – Più forte del destino, Get a Job e in Fantastic 4 – I fantastici quattro, Il prossimo anno lo vedremo invece al fianco di Tom Cruise in Top Gun: Maverick.

Tra i progetti di Rupert Wainwright troviamo invece Stigmate, Ho trovato un milione di Dollari, The Fog – Nebbia Assassina e The Sadness of Sex.


Viggo Mortensen, Chiara Mastroianni e Maria de Medeiros nel cast di Eureka

Secondo quanto riportato da Variety Viggo Mortensen, Chiara Mastroianni e Maria de Medeiros faranno parte del cast di Eureka, nuovo progetto cinematografico del regista argentino Lisandro Alonso (Jauja).
L’opera segue le vicende di un padre, Murphy (Mortensen), un uomo alla ricerca della propria figlia (interpretata dall’attrice danese Viilbjørk Malling Agger) che è stata rapita da un fuorilegge di nome Randall.

Il resto del cast è composto da Rafi Pitts (Soy Nero) e da Jose Maria Yaspik (Mr. Pig). La pre-produzione del film è stata fermata in Portogallo cinque giorni prima dell’inizio delle riprese a causa della pandemia globale.

La compagnia tedesca Komplizen co-produrrà il progetto insieme alla Rosa Filmes (The Death of Louis XIV), alla Woo Films (The Good Girls) e alla 4L label. La Fortuna Films figurerà invece come produttore esecutivo.

Mortensen e Alonso hanno già collaborato insieme per il film del 2014 Jauja. Tra gli altri lavori del regista troviamo anche Liverpool, Fantasma, Los muertos e La libertad.

Di recente abbiamo visto Viggo Mortensen in film com Green Book, Captain Fantastic, Loin des hommes, I Due volti di Gennaio, The Roiad, On the Road e in A Dangerous Method.


The Kissing Booth 3: per Taylor Zakhar Perez è stato difficile mantenere il segreto sul terzo film

Qualche giorno fa la stessa Netflix ha rivelato a sorpresa di aver già girato in segreto The Kissing Booth 3, ovvero il terzo capitolo della serie romantica di film approdata sulla piattaforma streaming.
Ma di recente è approdato su Netflix il secondo film, ovvero The Kissing Booth 2, progetto per cui è stata avviata anche una promozione stampa con alcuni attori del lungometraggio. Ebbene uno di questi, ovvero Taylor Zakhar Perez, parlando con Variety ha rivelato che per lui è stato davvero difficile mantenere il segreto sul terzo film mentre promuoveva il secondo:

È stata una delle cose più difficili. È stata la mia prima esperienza nel campo della promozione e io sono un tipo semplice, autentico. Quindi quando si tratta di mentire, mentire direttamente, senza girarci intorno ero tipo “Oh mio Dio, come facciamo?”. Abbiamo giurato a Netflix di mantenere il segreto, quindi ho semplicemente dovuto mentire. Ma effettivamente non so quando uscirà. Tutto quello che so è che arriverà nel 2021.

Ecco la sinossi ufficiale del secondo episodio film (potete visualizzare il trailer a questo indirizzo):

Lo stand dei baci ha riaperto! La liceale Elle fa l’impossibile per gestire una relazione a distanza con il suo ragazzo irresistibile, l’iscrizione all’università con il suo migliore amico e una nuova amicizia con un compagno di classe affascinante che potrebbe stravolgere tutto.

Qua sotto la sinossi del romanzo da cui il film è tratto:

L’estate è ormai giunta al termine, ed Elle sembra aver finalmente trovato un equilibrio con il suo ragazzo, il bello e non più così dannato Noah Flynn. Certo, i problemi non sono finiti: Noah sta per trasferirsi a Harvard per il college, a più di 5000 chilometri da lei, e la loro storia sembra doversi trasformare in “un amore a distanza”. Videochiamate, mail e messaggi basteranno, Elle vuole crederci. Ma senza nemmeno l’appoggio del suo migliore amico Lee, a consolarla e consigliarla, è tutto più difficile. Come se non bastasse, il nuovo vicino di casa, Levi, sembra trovarsi sempre nel posto giusto al momento giusto. Ed è così carino… Elle però è determinata a tenere insieme i pezzi della sua vita senza farsi distrarre, senza pensare ai ragazzi carini del quartiere o alle ragazze carine di cui Harvard è sicuramente piena. Perlomeno fino al giorno in cui non scopre su Instagram una foto in cui Noah è abbracciato a un’altra. A quel punto la domanda è una sola: Elle combatterà per l’amore o preferirà la vendetta?

Diretto da Vince Marcello il cast del film comprende Joey King, Jacob Elordi, Joel Courtney e Carson White.


Wonder Woman 1984: la nuova sinossi anticipa un’enorme cospirazione

A patto che l’emergenza legata al Covid-19 non causi ulteriori ritardi, Wonder Woman 1984 arriverà nelle sale americane il prossimo 2 Ottobre 2020. Il film è già stato rinviato più volte (da Giugno ad Agosto, e poi ancora ad Ottobre): se la situazione legata alla pandemia negli Stati Uniti non dovesse migliore e l’uscita di Tenet dovesse essere nuovamente posticipata, allora la Warner Bros. sarà costretta ancora una volta a rivedere il destino del sequel dedicato alle avventure di Diana Prince, optando magari per un’uscita diretta in VOD.

In attesa di scoprire quale sarà il futuro di Wonder Woman 1984, online (via CBM) è arrivata una nuova sinossi ufficiale del sequel diretto ancora una volta da Patty Jenkins che anticipa quanto la posta in gioco nel nuovo film sarà molto più alta di quanto molti fan avevano immaginato. La nuova sinossi recita: “Da archeologa, la Diana che lavora allo Smithsonian Museum è in realtà una Wonder Woman dotato di straordinari superpoteri… addirittura, si dice che sia l’eroe più forte del mondo. Nel 1984, Wonder Woman si trova al centro di un disperato pericolo mortale quando si vede costretta ad affrontare un’enorme cospirazione da parte dell’uomo d’affari Max, che canta ad alta voce per soddisfare i desideri delle persone, e di un nemico misterioso, Cheetah. Riuscirà Wonder Woman ad impedire il collasso del mondo da sola?”

Anche se i vari trailer ed alcune recenti pubblicazioni hanno già rivelato parecchio sulla trama di Wonder Woman 1984, è chiaro – come emerso anche da questa nuova sinossi – che non tutti i segreti del film sono stati svelati. Sembra che la minacciosa combo formata da Maxwell Lord e Cheetah darà parecchio filo da torcere all’eroina protagonista; inoltre, la presenza di una cospirazione incombente dovrebbe rappresentare una nuova sfida per la guerriera amazzone.

In Batman v Superman: Dawn of Justice del 2016, è stato rivelato che Wonder Woman si è isolata dal mondo, ma la ragione principale dietro tale scelta non è stata ancora svelata. In molti credevano che la morte di Steve Trevor avvenuta alla fine del primo Wonder Woman fosse la vera causa dell’esilio dell’eroina, ma Wonder Woman 1984 mostrerà che da allora Diana è stata comunque in servizio. C’è quindi la possibilità che l’unione tra Lord e Cheetah e l’enorme cospirazione al centro del film possano finalmente spiegare perché Diana abbia smesso di entrare in azione.

arles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

L’ordine cronologico del personaggio di Diana Prince è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redivivo Steve Trevor) e Pedro Pascal (nei panni di Maxwell Lord).


Le sorelle Macaluso: in esclusiva il poster dell'atteso film di Emma Dante al Festival di Venezia

Sarà in concorso al Festival di Venezia il secondo film di Emma Dante, Le sorelle Macaluso, in uscita nei cinema il 10 settembre. Vi presentiamo in anteprima esclusiva il poster del film.

Le sorelle Macaluso: in esclusiva il poster dell'atteso film di Emma Dante al Festival di Venezia

Dopo aver presentato in concorso a Venezia sette anni fa Via Castellana Bandiera, tratto da un suo romanzo, film che ha valso la Coppa Volpi alla protagonista Elena Cotta, Emma Dante torna in competizione al festival con Le sorelle Macaluso, adattamento stavolta di una sua pièce teatrale.

Il film, che arriverà al cinema il 10 settembre distribuito da Teodora, è stato girato a Palermo e ha un cast molto nutrito, che comprende Donatella Finocchiaro, Alissa Maria Orlando, Susanna Piraino, Anita Pomario, Eleonora De Luca, Viola Pusatieri, Serena Barone, Simona Malato, Laura Giordani, Maria Rosaria Alati, Rosalba Bologna e Ileana Rigano

La storia è quella di cinque sorelle, nate e cresciute in un appartamento all’ultimo piano di una palazzina nella periferia di Palermo. Una casa che porta i segni del tempo che passa come chi ci è cresciuto e chi ancora ci abita. La storia di cinque donne, di una famiglia, di chi va via, di chi resta e di chi resiste.

In attesa di vedere il film, vi presentiamo il poster in anteprima esclusiva.


LeSorelleMacaluso_Poster_Film

Peter Dinklage sarà un Cyrano senza nasone in un musical diretto da Joe Wright

Peter Dinklage sarà protagonista di una versione cinematografica del Cyrano de Bergerac ispirata al musical di cui è stato interprete principale. La regia sarà dell'inglese Joe Wright.

Peter Dinklage sarà un Cyrano senza nasone in un musical diretto da Joe Wright

E’ sempre più lanciato Peter Dinklage, il Tyrion Lannister de Il Trono di Spade e non solo. Tra i film in cui lo vedremo, speriamo prima che poi, c'è un musical ispirato alla commedia teatrale di Edmond Rostand Cyrano de Bergerac. Il film è legato alla MGM, il cui nuovo presidente Michael de Luca viene dalla New Line e ha collaborato con registi del calibro di David Fincher, Paul Thomas Anderson e F. Gary Gary. A dirigere il nostro film sarà Joe Wright, che si è già cimentato nella reinterpretazione di un classico con Orgoglio e pregiudizio e Anna Karenina.

Per amor di precisione dobbiamo dire che Cyrano - il film è la trasposizione del musical sempre interpretato da Peter Dinklage e diretto da sua moglie Erica Schmidt, che ha scritto la sceneggiatura della versione per il grande schermo. Gli altri interpreti del musical di cui ignoriamo la data di inizio lavorazione, e in cui il protagonista non ha il naso grosso, sono Haley Bennett (nella parte di Rossana), Brian Tyree Henry e Ben Mendelsohn. Le musiche, come per lo spettacolo teatrale, le dobbiamo ad Aaron Dessner e Bryce Dessner, membri della rock band The National, mentre i testi delle canzoni sono opera del frontman del gruppo Matt Berninger e di Carin Besser.

Peter Dinklage ha un futuro strabordante di progetti, fra cui Brothers (con Josh Brolin) e The Thicket, dal romanzo di Joe Lansdale La foresta. Ricordiamo che il Cyrano de Bergerac è già approdato diverse volte al cinema. La versione forse più famosa è quella del 1990 interpretata da Gérard Depardieu.


THOR: IL MJONLIR HA UN POTERE SPECIALE CHE NEI FILM NON È MAI STATO USATO

Thor non sarebbe lo stesso senza il suo magico Mjolnir, il martello con i poteri mistici del Dio del Tuono, che però ha alcune abilità segrete che il pubblico non ha mai visto nei cinecomic Marvel che lo hanno visto protagonista, a differenza dei fumetti originali.

Nei fumetti, il Mjolnir è stato creato da Odino molto prima della nascita di Thor. Odino imprigionò una tempesta all'interno di un pezzo di metallo Uru, che fu lavorato dai nani di Nidavellir, diventando così il famoso martello. Oltre a tutti i poteri che conosciamo, ovvero il volo, la forza potenziata e la capacità di evocare un fulmine, il martello può anche assorbire esplosioni di energia, potere mai mostrato da Thor nei film del Marvel Cinematic Universe.

Nei fumetti, questo potente potere è stato usato contro Thanos quando attaccò Thor con una quantità di energia che poteva fare a pezzi un pianeta. Questo non è mai accaduto nei cinecomic Marvel, ma avrebbe prodotto scene davvero epiche, oltre a diventare un'arma interessante contro diversi criminali.

Nonostante il Mjolnir sia stato distrutto, molti pensano che potrebbe tornare in Thor: Love and Thunder, probabilmente nelle mani di Jane Foster e chissà potrebbe rivelare questo potere tenuto segreto fino ad oggi.


THE KING'S MAN - LE ORIGINI: IL FILM CONTERRÀ QUALCHE INDIZIO SU KINGSMAN 3?

Matthew Vaughn, regista della saga Kingsman, sta per tornare con un prequel intitolato The King's Man, film che si svolge decenni prima degli avvenimenti delle due pellicole precedenti, uscite rispettivamente nel 2014 e nel 2017, che potrebbe anticipare qualche indizio su un possibile Kingsman 3.

In una recente intervista con Empire Magazine, il regista di The King's Man - Le origini ha parlato dell'atteso prequel, che esplorerà le origini dell'agenzia di spionaggio sullo sfondo della prima guerra mondiale. Nonostante sia ambientato nel passato, secondo Matthew Vaughn il film potrebbe contenere indizi per un possibile Kingsman 3:

"Abbiamo piantato le radici per quello che sta per accadere in Kingsman 3 in tutto il film. E sarà molto diverso dai precedenti. Ancora non so se dirigerò io l'ultimo capitolo, ma ci sto seriamente pensando. Vedremo"

Kingsman 3, però, non è ancora in lavorazione né il cast dei primi due film ha confermato un possibile ritorno nella saga. per il momento vedremo come sarà accolto in sala The King's Man, in uscita nei cinema del Regno Unito il prossimo settembre.

Come anticipato, la trama sarà ambientata agli inizi del novecento, introducendo una nuova generazione di eroi e raccontando le origini dell'agenzia di spionaggio, includendo figure ed eventi storici come Rasputin e l'assassinio di Franz Ferdinand. Nel cast ci saranno Gemma Arterton, Matthew Goode, Aaron Taylor-Johnson, Ralph Fiennes, Tom Hollander.


Project Power su Netflix, la nostra intervista con i registi Henry Joost e Ariel Schulman

Abbiamo chiacchierato con Henry Joost e Ariel Schulman, registi del film originale Netflix Project Power, con Jamie Foxx e Joseph Gordon-Levitt.

Project Power su Netflix, la nostra intervista con i registi Henry Joost e Ariel Schulman

Project Power, produzione originale Netflix, sarà disponibile in streaming sul servizio dal 14 agosto, e vi presentiamo qui la nostra intervista ai due registi, Henry Joost & Ariel Schulman. Il lungometraggio, un "cinecomic sociale" rivolto ai maggiori di 14 anni, racconta di una New Orleans sconvolta da una nuova droga: pasticche che regalano per cinque minuti in chi le ingerisce dei superpoteri casuali. Il poliziotto Frank (Joseph Gordon-Levitt) si allea con una piccola spacciatrice, Robin (Dominique Fishback), per essere all'altezza dell'ondata di supercrimini, ma qualcosa cambia quando in città arriva Art (Jamie Foxx), interessato a vendicarsi di chi ha creato la droga...

C'è una cosa molto bella che ho realizzato del vostro film: se eliminassimo i superpoteri dal racconto, se al loro posto discutessimo di droghe comuni, i personaggi e l'ambientazione manterrebbero una loro forza. Credete che una lettura metaforica di Project Power sia possibile?

Speriamo di sì, felici di sentirtelo dire! L'idea, senza voler essere troppo accademici, è che il potere sia già di per sè una droga. Può creare dipendenza, è una cosa che vuoi con tutto te stesso ma è da maneggiare con cura. Averlo sotto forma di pillola... fa scattare questa metafora. Il nostro obiettivo è trasmettere quest'idea attraverso un divertente blockbuster d'azione estivo.

Sì, perché nella storia c'è questa forte idea che le persone in uno stato di difficoltà sognano i superpoteri quando non hanno nemmeno i poteri "normali", cioè il diritto di sopravvivere con dignità.

Penso che sia uno dei messaggi del film, che viene fuori proprio nella storia di Robin: il viaggio del suo personaggio consiste proprio nel realizzare quale sia il suo potere, come persona. Al di là del superpotere, parliamo del potere reale che ha una persona e del modo in cui può usarlo. E nel suo caso è il potere del talento musicale. Il personaggio di Jamie Foxx l'aiuta a rendersi conto della cosa e ad abbracciare quel modo di vivere.

Ho apprezzato molto l'alchimia tra i tre attori principali, l'interazione suona molto naturale. Avete lavorato molto su questa sintonia o è stata felicemente spontanea?

Quando facciamo il casting e lavoriamo cerchiamo di evitare gli stronzi! Questo è stato il gruppo di attori più gentile e creativo che potessimo sognare. Hanno tutti uno stile diverso, si rispettano, e sono venuti sul set per lavorare sodo ma anche per divertirsi. E lo senti sullo schermo, non ci sono elementi che remano contro, tutti sono andati d'accordo. Le riprese sono state molto difficili, eppure ci siamo divertiti.

Devo ammettere che avevo nella mia testa un'immagine piuttosto stereotipata di New Orleans, cose come il jazz, il Mardi Gras e via così. Il vostro film mi ha fatto rendere conto di quanto sia varia, complessa New Orleans. Anche proprio come ambientazione, è una ricca tela su cui dipingere. Siete d'accordo?

Mio Dio, assolutamente sì! Una cosa che ci siamo detti è stata proprio: mostriamo un lato diverso di New Orleans. Niente Bourbon Street, che poi è la strada resa famosa dal Mardi Gras. Abbiamo cercato di evitarla completamente nel film, perché a New Orleans c'è tanto di più. E tra l'altro secondo noi la gente che vive a New Orleans non va a Bourbon Street, è come quando vivi a New York, a Times Square non ci vai mai.

Parlando di Mattson Tomlin, lo sceneggiatore, è lui stesso un regista. E voi naturalmente avete idee visive molto forti: come avete interagito con Mattson? Aveva anche lui idee visive?

Sì, è uno sceneggiatore molto speciale che può fare tutto. E' divertente lavorare con lui, perché sa in cosa consiste il nostro lavoro. Alcuni sceneggiatori non pensano alla regia, così scrivono roba assurda e contorta impossibile da girare. Mattson sa come si gira un film, quindi parlavamo con lui alla pari. E' un cineasta.

Potreste dirmi qualcosa del lavoro che avete svolto sulla fotografia, sulle luci, sui colori? Un po' ti rapiscono.

Il nostro direttore della fotografia ama la luce colorata, volevamo trovare un equilibrio tra il realismo e... non so come dirlo, una misura di divertimento. Volevamo che il film fosse divertente, visto che il tema trattato era cupo. Volevamo mostrare poi quelle bellissime luci di New Orleans, che tra l'altro ha condizioni climatiche di solito drammatiche: sta sempre piovendo o sta sempre per piovere. Volevamo mostrarlo nel cielo, far vedere sempre i fulmini in lontananza, le nuvole che si ammassano. La città intera ha una fantastica elettricità, la senti passeggiando per strada.


Ho letto nei credits che l'Industrial Light & Magic ha lavorato sul concept e sull'immagine del film. In che senso?

In pratica in preproduzione, quando ci stavamo ancora lavorando e aspettavamo che Netflix accettasse il progetto, abbiamo lavorato con degli artisti per dei bozzetti che rispondessero a delle domande: che aspetto ha un uomo in fiamme? Com'è un uomo di tre metri e mezzo? Sono stati esercizi completamente liberi e fantasiosi. Alcuni nostri amici all'IL&M ci hanno aiutato in questi casi, e anche amici alla Framestore, una compagnia simile all'IL&M. Alla fine è stata la Framestore a occuparsi degli effetti visivi.

Pensavo infatti che ogni superpotere rappresenta una sfida tecnica e coreografica diversa.

Sì, per ognuno devi inventarti un metodo.

Ho notato che nel film c'è un piano sequenza, la scena in cui una ragazza si autocongela fino a morire, mentre c'è una rissa fuori dal luogo in cui si trova. E' un piano sequenza reale, oppure è composto da diversi ciak legati insieme digitalmente?

E' un piano sequenza reale, senza stacchi. Lei è stata davvero bravissima, per un attore è una cosa molto difficile da fare: fingere di morire ghiacciato quando in realtà non succede nulla. E c'era una coreografia molto interessante per coordinare quello che succedeva fuori, ci è voluto un giorno intero per realizzare quella ripresa. E lei l'ha fatta benissimo a ogni ciak.
E la cosa interessante di quella sequenza è che, siccome il punto di vista è posto all'interno di quella struttura, questo ci ha permesso di usare nell'azione fuori sia Jamie Foxx sia la sua controfigura, alternandoli. Abbiamo usato il trucco vecchissimo dell'epoca dei western con John Wayne: a volte, quando Jamie Foxx esce dall'inquadratura, è la sua controfigura che subito dopo rientra in campo. In quel piano sequenza succede due-tre volte nello sfondo. E adoriamo questa cosa del cinema: le sfide divertenti, è come tornare bambini. Abbiamo cominciato facendo i dance movies, ci piace la coreografia anche in una sequenza d'azione, ci piace chiederci come renderla divertente e originale.

E il vostro stile è molto musicale, in un certo senso.

Grazie, si potrebbe pure dire che il film sia un musical.

Duncan Jones ha detto che Netflix è uno dei pochi studi che accettano film a medio budget, a Hollywood sempre più rari. Considerereste Project Power uno di questi film a "medio budget"?

Immaginiamo che per qualcuno questo potrebbe essere un film a medio budget, ma per noi è un film con un budget molto, molto grande! [risate] Molto più grande di qualsiasi altro film che abbiamo fatto. Dovevamo pensare a molte più cose, la troupe era molto più grande, c'erano molti più effetti visivi. E' stato divertente, ma anche una bella sfida.


UN POLIZIOTTO ALLE ELEMENTARI PARAGONATO A VIA COL VENTO, CANCELLATA LA PROIEZIONE IN OREGON

L'NW Film Center dell'Oregon ha cancellato la proiezione della commedia del 1990 con Arnold Schwarzenegger Un poliziotto alle elementari dopo che su Twitter la pellicola, che "esalterebbe la polizia che traumatizza i bambini", è stata paragonata a Via col vento e Nascita di una nazione.

La proiezione di Un poliziotto alle elementari avrebbe dovuto dare il via all'evento inaugurale di "Cinema Unbound", film estivi proiettati nel drive-in dello Zidell Yards di Portland, Oregon, ma secondo il Willamette Week la proiezione è stata annullata.

Un poliziotto alle elementari vede Arnold Schwarzenegger nei panni di un detective che partecipa a una missione sotto copertura in una scuola elementare per catturare un trafficante di droga il cui figlio potrebbe essere uno dei piccoli studenti della scuola. Il film girato ad Astoria, Oregon, compirà trent'anni a dicembre e l'NWFC lo ha scelto "per la sua importanza nella storia dei film girati in Oregon", ma il punto di vista è cambiato dopo la protesta lanciata su Twitter dalla scrittrice di Portland Lois Leveen.

La Leveen ha sottolineato via Twitter quanto il film non contenga messaggi di redenzione, ma offra un'immagine negativa della scuola, vista più come una prigione, e rievochi i frequenti arresti da parte della polizia americana di bambini e adolescenti. Nei suoi tweet si legge:

"Cosa c'è di così divertente di una scuola vista come prigione? Dite al @nwfilmcenterthere che non è divertente vedere poliziotti che traumatizzano i bambini. Il riconoscimento nazionale di uno stato di polizia è un momento strano per celebrare Un poliziotto alle elementari, soprattutto visto che stiamo cercando di combattere questa visione". Non c'è niente di divertente nella presenza della polizia nelle scuole e nella visione che bambini afroamericani, latini e altre minoranze siano criminalizzate piuttosto che educate."

E ancora: "Bambini di 5-6 anni vengono ammanettati e portati in prigione abitualmente in questo paese. E questa criminalizzazione dei bambini aumenta drammaticamente quando i poliziotti vengono inviati a lavorare nelle scuole. Certo, Un poliziotto alle elementari è solo un film. Lo sono anche Nascita di una nazione e Via col vento, ma capiamo che questo tipo di film non sono adatti alle famiglie. Sono relitti di come la cultura pop abbia nutrito e nutra idee razziste. Un poliziotto alle elementari romanticizza la visione della polizia americana."


DUNE, ALEJANDRO JODOROWSKY: "VEDRÒ LA VERSIONE DI VILLENEUVE, MA È UNA STORIA IMPOSSIBILE DA ADATTARE"

Alejandro Jodorowsky ha parlato del remake di Dune dichiarando che vuole vedere il film diretto da Denis Villeneuve, sottolineando che che è impossibile portare l'opera sul grande schermo nel modo giusto.
Il filmmaker ha infatti cercato, senza riuscirci, di portare la storia sul grande schermo e sa bene quali difficoltà bisogna affrontare nell'adattare il romanzo di Frank Herbert.

Intervistato da IndieWire, Alejandro Jodorowsky ha dichiarato: "Dune è un libro simile a Proust. Si tratta di fantascienza ma è davvero, davvero letterario. Trovare delle immagini da girare è davvero difficile perché le immagini sono legate alla vista. Quando ho pensato di realizzare quel progetto si stava affrontando una crisi ecologica. Stavo provando quello che tutte le persone stanno provando ora. Stiamo affrontando un problema ecologico perché la Terra sta cambiando, e il vostro folle Presidente non ci crede. Quello è Dune all'inizio".


I tentativi del filmmaker cileno di realizzare un adattamento di Dune sono stati raccontati in un documentario realizzato nel 2013, diretto da Frank Pavich. Jodorowsky ha provato a portare l'opera sul grande schermo, senza riuscirci, con la collaborazione di H.R. Giger, Salvador Dali, Orson Welles, Gloria Swanson, Udo Kier e Mick Jagger.

Il filmmaker ha sottolineato: "La prima volta hanno detto che era sicuro realizzare Dune e lo ha fatto David Lynch, io sono stato male perché era il mio sogno. Hanno mostrato il film a Parigi e mio figlio ha detto 'Devi vederlo'. Mi faceva star male. E poi hanno iniziato a mostrarlo e, passo dopo passo, sono stato così felice, così felice, così felice perché era un film di merda. Mi sono reso conto che nessuno può fare Dune, è una leggenda".

Jodorowsky ha poi aggiunto che nessuno lo ha consultato o gli ha chiesto cosa era andato storto impedendogli di realizzare il film: "Nel 1984, quando stavano realizzando Dune, per la pubblicità dicevano 'Il film che Jodorowsky non riesce a fare!'. Mi hanno usato per la pubblicità. Non vogliono coinvolgermi perché prenderei la pubblicità per me! Ma nell'oscurità dicono 'Realizzeremo ora l'enorme film che Jodorowky non ha realizzato! Saremo fantastici! Il regista è un genio!'. Nessuno può essere un genio a Hollywood. Nessuno, perché si tratta di business".

Il filmmaker ha quindi sottolineato che ha intenzione di vedere la versione di Dune diretta da Denis Villeneuve "con piacere perché sarà diversa. Non è lo stesso film, è impossibile da realizzare".


BLINDNESS - CECITÀ: LA REAZIONE DI JOSÉ SARAMAGO AL FILM TRATTO DAL SUO LIBRO

José Saramago, l'autore del romanzo su cui è basato Blindness - Cecità, voleva assistere alla premiere del film al Festival di Cannes ma i suoi medici non gli permisero di viaggiare a causa dei suoi problemi di salute, quindi Fernando Meirelles, il regista, volò a Lisbona, in Portogallo, per mostrargli il film.

Saramago alla fine della proiezione era entusiasta della pellicola, emozionato ed in preda alla commozione. Pianse, in seguito, e disse a Meirelles che guardare il film lo aveva reso felice come il giorno in cui aveva finito di scrivere il libro, opera che lo scrittore considerava il suo capolavoro.

Per Meirelles è stata dura ottenere i diritti del romanzo di Saramago, libro dal quale è tratto questo film. L'autore, inizialmente, era restio a concederli temendo che i temi trattati, brutalità, violenza e stupri, potessero finire "nelle mani sbagliate".

Il produttore canadese Niv Fichman e lo sceneggiatore di Blindness - Cecità riuscirono in seguito a vincere le resistenze dello scrittore portoghese che però pose precise condizioni riguardo al fatto che non si sarebbe dovuto specificare in quale paese si svolgesse la vicenda.


DEADPOOL, RYAN REYNOLDS USA TRE PAROLE PER AGGIORNARE I FAN SUL FRANCHISE

Soltanto una settimana fa Ryan Reynolds ha celebrato l'anniversario del leak su Deadpool con un divertente video parodia. Ma i fan si chiedono quale sarà il futuro del franchise, nel quale Reynolds ha interpretato Wade Wilson/Deadpool. Dopo l'acquisizione di 20th Century Fox da parte della Disney, il futuro del franchise è in dubbio.

Deadpool 3 comparirà nel Marvel Cinematic Universe? La risposta, in tre parole, arriva da Ryan Reynolds stesso:"Tre parole. Non lo so. Ovviamente tutto è in pausa in questo momento" ha dichiarato con una punta di amarezza la star canadese.
E non è detto che Deadpool 3 prenda realmente forma, come sostenuto dal creatore Rob Liefeld:"Sapete cosa? Potrebbe non esserci un Deadpool 3, e va bene. Perchè devo convivere con due esperienze straordinarie, due film di cui sono estremamente orgoglioso. Il lavoro che hanno fatto è stato fantastico, quei film sono qui per resistere alla prova del tempo".

In una precedente intervista Rob Liefeld aveva incolpato la Marvel di non dare notizie in merito al futuro di Deadpool:"Sono la ragione per cui sta accadendo questo". Tuttavia i fan non si sono persi d'animo e credono che in futuro un terzo film dedicato possa davvero concretizzarsi.
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JOHN CENA, I PROSSIMI RUOLI AL CINEMA: DA FAST AND FURIOUS AL FILM DC THE SUICIDE SQUAD

Di ritorno questa sera nelle televisioni italiane con Presa mortale, pellicola del 2006 che ha firmato il suo debutto sul grande schermo, John Cena ha deciso da qualche tempo di dedicare anima e corpo alla sua carriera di action star a Hollywood.

Dopo le sue recenti apparizioni nel prequel di Transformers Bumblebee e nella commedia Non si scherza col fuoco, quest'ultima ancora inedita in Italia a causa della pandemia (l'usicita era prevista per il 27 febbraio scorso), Cena ha infatti in programma diversi ruoli che lo riporteranno al cinema dal 2021 in poi.

Quest'anno la star della WWE sarebbe dovuto già apparire in Fast and Furious 9, nuovo capitolo della saga action targata Universal che lo vedrà nei panni di Jakob Toretto, misterioso fratello di Dom (Vin Diesel) la cui storia è ancora tutta da scoprire. Previsto inizialmente per maggio 2020, il film è stato posticipato di recente a maggio 2021.

Sempre il prossimo anno, ma ad agosto, l'attore firmerà il suo esordio in un cinecomic con l'arrivo di The Suicide Squad, attesa pellicola DC diretta da James Gunn (Guardiani della Galassia). Il ruolo di Cena non è ancora stato rivelato, così come quello di tutte le new entry del cast, ma probabilmente ne sapremo di più durante la presentazione al DC FanDome del prossimo 22 agosto a cui potrebbe prendere parte anche lo stesso Cena.

Tra i progetti di cui ha già terminato le riprese rientra anche Project X-Traction, action di Scott Vaugh (Act of Valor, Need for Speed) in cui farà coppia con Jackie Chan: i due vestiranno i panni di due ex-soldati delle forze speciali incaricati di scortare un gruppo di civili attraverso le zone più pericolose di Baghdad. Il film doveva uscire nel 2020, ma vista la situazione potrebbe slittare direttamente al prossimo anno.

Sono invece ancora in pre-produzione Vacation Friends, commedia diretta da Clay Tarver (Silicon Valley) che lo vedrà al fianco di Meredith Hagner and Lil Rel Howery, e The Janson Directive, thriller d'azione prodotto da Dwayne "The Rock" Johnson.


TARZAN, C'È UNA QUESTIONE DI DIMENSIONI DIETRO LA SCELTA DI INDOSSARE IL PERIZOMA?

Vi siete mai chiesti perché, nonostante vivesse circondato da soli gorilla, Tarzan abbia sentito il bisogno di nascondere le proprie parti intime con un simil-perizoma? Bene, nel caso in cui non vi siate mai posti la domanda eccoci qui a risparmiarvi la fatica fornendovi direttamente una possibile risposta.

La cosa, a pensarci bene, suscita una certa curiosità: perché mai l'iconico personaggio Disney allevato dagli animali della giungla avrebbe dovuto sviluppare un senso del pudore anche solo lontanamente vicino a quello di un suo simile integrato in una civiltà più evoluta?

Ebbene, secondo una folle teoria che sta circolando in queste ore su Reddit, dietro la necessità di fabbricarsi un capo di abbigliamento intimo ci sarebbe una questione di dimensioni: pare, infatti, che le dimensioni standard del pene di un gorilla siano di gran lunga inferiori a quelle dell'organo riproduttivo maschile di un essere umano.

Per questo motivo il nostro Tarzan, evidentemente superdotato rispetto al resto del suo branco, sarebbe stato vittima di bullismo sin dalla tenera età a causa di quelle dimensioni così fuori dalla norma! Capito, ora, il perché della scelta del nostro eroe?

Conoscendo Disney difficilmente verranno rilasciati commenti di sorta sulla questione, ma insomma... Potrebbe essere una spiegazione plausibile, non trovate? Intanto, da qualche mese si parla di un possibile remake live-action di Tarzan; di recente, invece, abbiamo scoperto il titolo dello spin-off de La Bella e la Bestia.


GIOCO D'AMORE, QUANDO KEVIN COSTNER RIMASE DELUSO PER IL TAGLIO DI UN SUO NUDO FRONTALE

Gioco d'Amore, dramma sportivo del 1999 diretta da Sam Raimi basata sul romanzo La partita perfetta (For Love of the Game) di Michael Shaara. Tra i protagonisti Kevin Costner, Kelly Preston e John C. Reilly.

Nel film, l'acclamato e famoso campione di baseball Bill Chapel è al centro dello Yankee Stadium in procinto di effettuare quello che forse è il lancio più importante della sua carriera: dopo 19 anni nei Tigers, Bill ha deciso abbandonare la squadra dopo l'ultimo incontro della stagione contro i New York Yankees. Alternando la cronaca della partita con il racconto dei suoi ultimi cinque anni di vita, la pellicola si sofferma anche sulla tormentata storia d'amore con Jane.

Dopo averlo sottoposto alla Motion Picture Association of America, che classificò Gioco d'Amore come R (vietato ai minori di 17 anni non accompagnati), Universal decise di eliminare diverse scene tra cui un nudo frontale di Kevin Costner.

"Ad Hollywood sta calando l'amore per il cinema, e si sta concentrando sui suoi istinti commerciali" commentò l'attore lamentando il taglio della scena in un'intervista con Newsweek. "Penso che il crimine sia che i dirigenti non stiano insegnando a chi lavora per loro cosa sia il vero coraggio."

Secondo quanto dichiarato da un produttore, lo studio decise di eliminare il nudo dopo uno screen test in Arizona: il pubblico a quanto aveva "riso del pene" di Kevin Costner, domandando nei gruppi di discussione se fosse davvero necessaria.


PHINEAS E FERB IL FILM: CANDACE CONTRO L’UNIVERSO, NUOVO TRAILER

Candace è stata rapita dagli alieni e portata su un altro pianeta nel film Phineas e Ferb Il Film: Candace contro l’Universo, in arrivo venerdì 28 agosto sulla piattaforma Disney+.

La sinossi:

Phineas e Ferb Il Film: Candace contro l’Universo racconta il viaggio attraverso la galassia dei due fratellastri Phineas e Ferb decisi a salvare Candace, che dopo essere stata rapita dagli alieni, trova il mondo perfetto in un pianeta lontano, privo di fastidiosi fratellini.

Il regista è Bob Bowen (Family Guy), il compositore è Danny Jacob (Phineas and Ferb) mentre i tesi delle canzoni sono di Karey Kirkpatrick (Something Rotten!), Emanuel Kiriakou (I Look To You di Whitney Houston) e Kate Micucci (Garfunkel and Oates).

Confermato il ritorno dei doppiatori della serie animata: Ashley Tisdale (Candace Flynn); Vincent Martella (Phineas Flynn); Caroline Rhea (la madre Linda); Dee Bradley Baker (Perry the Platypus); Alyson Stoner (Isabella); Maulik Pancholy (Baljeet); Bobby Gaylor (Buford); Olivia Olson (Vanessa Doofenshmirtz); Tyler Mann (Carl); Povenmire (Dr. Heinz Doofenshmirtz) e Marsh (il maggiore Monogram).
Si unisce al cast David Errigo Jr. nei panni di Ferb Fletcher.

Chi potrà salvarla? Ovviamente Phineas e Ferb. Ecco il nuovo trailer:




NOTTURNO DI GIANFRANCO ROSI IN SALA DAL 9 SETTEMBRE

Una buona notizia per gli esercenti e gli amanti del cinema: Notturno, il nuovo documentario di Gianfranco Rosi in concorso alla 77a Mostra di Venezia, arriverà in sala il 9 settembre distribuito da 01 Distribution. Inoltre, dopo Venezia il film verrà anche presentato al Toronto International Film Festival. È stato anche selezionato dal Telluride Film Festival, che ha annunciato il programma nonostante l’edizione 2021 sia stata annullata.

La sinossi ufficiale di Notturno
Con questo film Rosi dà voce ad un dramma umano che trascende le divisioni geografiche e il tempo dei calendari; illumina, attraverso incontri e immagini, la quotidianità che sta dietro la tragedia continua di guerre civili, dittature feroci, invasioni e ingerenze straniere, sino all’apocalisse omicida dell’ISIS. Storie diverse, alle quali la narrazione conferisce un’unità che va al di là dei confini. La guerra non appare direttamente: la sentiamo nei canti luttuosi delle madri, nei balbettii di bambini feriti per sempre, nella messinscena dell’insensatezza della politica recitata dai pazienti di un istituto psichiatrico.

Un cantore di strada intona le lodi dell’Altissimo. Un bracconiere fra i canneti e i pozzi di petrolio. La grazia delle guerrigliere peshmerga. I terroristi dello Stato Islamico in carcere. L’angoscia di una madre yazida per la figlia prigioniera. Alì, adolescente, che fatica per portare il pane ai suoi fratelli… Tutt’intorno, e dentro le coscienze, segni di violenza e distruzione: ma in primo piano è l’umanità che si ridesta ogni giorno da un notturno che pare infinito. Notturno è un film di luce dai materiali oscuri della storia.


Racconta Gianfranco Rosi:

Durante tre anni di viaggio in Medio Oriente, ho incontrato le persone che vivono nelle zone di guerra. Ho voluto raccontare le storie, i personaggi, oltre il conflitto. Sono rimasto lontano dalla linea del fronte, ma sono andato laddove le persone tentano di ricucire le loro esistenze. Nei luoghi in cui ho filmato giunge l’eco della guerra, se ne sente la presenza opprimente, quel peso tanto gravoso da impedire di proiettarsi nel futuro. Ho cercato di raccontare la quotidianità di chi vive lungo il confine che separa la vita dall’inferno.

Notturno è prodotto dalla 21Uno Film di Rosi e da Donatella Palermo (Stemal Entertainment) con Rai Cinema, con il contributo di Dg Cinema e Audiovisivo – Mibact e con il supporto di Eurimages, in associazione con Istituto Luce – Cinecittà. È inoltre una coproduzione italo-franco-tedesca con Les Films D’Ici in coproduzione con Arte France Cinéma e con No Nation Films – Mizzi Stock Entertainment.


I’M THINKING OF ENDING THINGS – DOMANI IL TRAILER, ECCO IL POSTER DEL FILM NETFLIX DI CHARLIE KAUFMAN

Netflix ha svelato il poster di I’m Thinking of Ending Things, nuovo film di Charlie Kaufman che uscirà il prossimo 4 settembre sulla piattaforma on-line.

La locandina ritrae la protagonista senza nome (Jessie Buckley) a cena dai genitori del suo ragazzo Jake (Jesse Plemons). Si tratta di una situazione imbarazzante, poiché lei sta pensando di lasciarlo. Ovviamente la trama cela dei segreti, con atmosfere che diventano sempre più inquietanti.

I’m Thinking of Ending Things è tratto dall’omonimo romanzo di Iain Reid (2016), che ha ottenuto un certo successo negli Stati Uniti, mentre in Italia è ancora inedito. La trama ruota attorno a Jake, giovane uomo che si mette in viaggio per far conoscere la sua ragazza ai genitori, nonostante quest’ultima stia pensando di mettere fine alla loro relazione. Dopo la cena, sulla via di casa, lui fa una deviazione inaspettata e scende dalla macchina, senza più tornare: è in quel momento che la ragazza precipita in un incubo apparentemente inspiegabile.

Jessie Buckley interpreta la ragazza, mentre Toni Collette e David Thewlis sono i genitori di Jake. Jesse Plemons presta il volto a Jake.

Sarà interessante scoprire cosa diventerà questa storia nelle mani di Charlie Kaufman, che vi ricordo essere lo sceneggiatore di Essere John Malkovich e Eternal Sunshine of the Spotless Mind, nonché regista di Synecdoche, New York e Anomalisa. Oltre a dirigere l’adattamento, Kaufman ha scritto il copione e produce il film, insieme a Anthony Bregman, Stefanie Azpiazu e allo stesso Reid, coinvolto in veste di co-produttore

Potrete vedere l’immagine qui di seguito, ma prima vi ricordo che I’m Thinking of Ending Things è tratto dall’omonimo romanzo di Iain Reid.

Il poster




DC FANDOME – UN TEASER DEDICATO ALL’EVENTO DEL 22 AGOSTO

Dopo il fiasco della versione online del San Diego Comic-Con, l’attenzione di tutti è puntata verso un altro evento in live streaming: il DC FanDome.

Dedicato alle proprietà cinematografiche, televisive e videoludiche Warner/DC, si terrà il 22 agosto. Nell’arco di 24 ore, a partire dalle 18 (ora italiana), sarà possibile seguire gratuitamente gli eventi.

Saranno presenti le seguenti proprietà: Aquaman, The Batman, Batwoman, Black Adam, Black Lightning, DC Super Hero Girls, DC’s Legends of Tomorrow, DC’s Stargirl, Doom Patrol, The Flash, Harley Quinn, lo Snyder Cut di Justice League, Lucifer, Pennyworth, SHAZAM!, The Suicide Squad, Supergirl, Superman & Lois, Teen Titans GO!, Titans, Watchmen, Young Justice: Outsiders e Wonder Woman 1984.

Ecco il teaser accompagnato dal tema di Superman:




L’ULTIMO COLPO DI MAMMA: IL TRAILER DELLA NUOVA ACTION COMEDY NETFLIX

Joe Manganiello (True Blood) e Malin Akerman (Watchmen) sono i protagonisti di L’ultimo colpo di mamma, action comedy in arrivo su Netflix il 21 agosto.

L’ultimo colpo di mamma è diretto da Trish Sie, regista di Step Up All In e Pitch Perfect 3. Il film è interpretato anche da Ken Marino, Karla Souza, Cree Cicchino, Sadie Stanley, Enuka Okuma, Erik Griffin, Maxwell Simkins, Daniel Washington e Chris Neville. La sceneggiatura è opera di Sarah Rothschild.

La sinossi ufficiale di L’ultimo colpo di mamma
Preparati a una serata mai vista prima! Durante uno spensierato weekend in compagnia dei loro migliori amici, due fratelli fanno una clamorosa scoperta: Margot (Malin Akerman), la loro tranquilla madre di famiglia, è in realtà un’ex ladra di gioielli entrata nel programma di protezione testimoni. Rapiti da una banda di criminali, mamma e papà (Ken Marino) sono costretti a organizzare un ultimo colpo insieme a un’ex fiamma (Joe Manganiello) di Margot mentre i ragazzi decidono di unire le forze per salvare i genitori: parte così un’indimenticabile serata ad alto contenuto di azione. L’ultimo colpo di mamma è su Netflix dal 21 agosto.




LUCCA CHANGES NON CI SARANNO I PADIGLIONI CON GLI STAND

Da poco l’organizzazione di Lucca Comics & Games ha confermato che l’edizione 2020 della manifestazione non prevederà i padiglioni con gli stand. La comunicazione è stata data agli espositori, via e-mail, proprio nelle ultime 24 ore.

In città saranno organizzati solo eventi dal vivo a numero chiuso (spettacoli, presentazioni, performance) negli auditorium e nei palazzi storici.

Ecco il comunicato tramite facebook:

ll 10 luglio abbiamo annunciato che il Festival si farà ma sarà diverso. L’evento annuale dedicato al fumetto, al gioco e alle nuove forme di storytelling non si terrà nelle forme consuete e, come anticipato durante la commissione consiliare del 20 luglio presieduta dal Vice Sindaco della città di Lucca, Giovanni Lemucchi, confermiamo che l’edizione 2020 non prevederà i padiglioni con gli stand. In città saranno organizzati solo eventi dal vivo a numero chiuso (spettacoli, presentazioni, performance) negli auditorium e nei palazzi storici. Sarà una manifestazione diversa che porterà lo spirito di Lucca in tutta Italia attraverso i Campfire: una fitta rete di fumetterie, librerie e negozi di giochi. Un festival amplificato a cui si potrà partecipare anche grazie alla programmazione digitale e a un nuovo straordinario luogo radiotelevisivo. Lucca Comics & Games cambia pelle, e vi aspetta a fine ottobre da casa e dal vivo, a Lucca e nei Campfire: #LuccaChaNGes. In #Community #Inclusion #Respect #Discovery #Gratitude & #SAFETY we trust.

Lucca Changes si terrà dal 29 ottobre all’1 novembre.


The Suicide Squad: Missione suicida, ecco il logo italiano del film di James Gunn

Direttamente da James Gunn arriva oggi l’annuncio che la sua ultima fatica in Italia sarà nota come The Suicide Squad: Missione suicida, come è possibile constatare ammirando il logo ufficiale qui di seguito diffuso dal regista.

Il regista ha diffuso i loghi dei vari paesi poco fa, preannunciando “molto altro” in arrivo nel corso della DC Fandome del 22 agosto.

https://twitter.com/JamesGunn/status/12910...unn%2F440984%2F
https://twitter.com/JamesGunn/status/12910...unn%2F440984%2F

La DC Fandome sarà una convention virtuale dedicata al “Multiverso DC” con un’esperienza virtuale globale di 24 ore ad accesso gratuito. L’appuntamento è fissato al 22 agosto: si parlerà di cinema, serie tv, ma anche giochi, fumetti con interventi di personalità del mondo dell’intrattenimento. Tra gli ospiti Zack Snyder, Dwayne Johnson, i Muschietti, James Gunn e molte altre star non ancora annunciate.

The Suicide Squad: Missione suicida di James Gunn arriverà il 6 agosto 2021.

Come già noto da diverso tempo, il film sarà una via di mezzo tra un sequel e un reboot, e nel cast figureranno attori del primo film (anche se non proprio tutti). Tra i ritorni nel cinecomic diretto da James Gunn avremo Margot Robbie (Harley Quinn), Joel Kinnaman (Rick Flag), Viola Davis (Amanda Waller) e Jai Courtney (Boomerang).

Invece, i nuovi arrivati saranno Idris Elba, David Dastmalchian, Daniela Melchior, John Cena, Flula Borg, Storm Reid, Peter Capaldi, Nathan Fillon, Joaquin Cosio, Mayling Ng, Sean Gunn, Juan Diego Botto, Taika Waititi, Alice Braga, Steve Afee, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Pete Davidson e Michael Rooker.




Wonder Woman 1984: la costumista parla delle modifiche al costume di Diana Prince

La costumista Lindy Hemming ha parlato con ComicBook di Wonder Woman 1984 e nello specifico delle modifiche al costume indossato da Gal Gadot sul set dei film di Patty Jenkins.
Hemming ha dovuto apportare modifiche su richiesta della regista rispetto a quello visto in Batman V Superman di Zack Snyder:

Quando abbiamo realizzato il costume per il primo Wonder Woman, abbiamo cambiato leggermente il colore, ma anche alcune cuciture su richiesta di Patty. E ovviamente abbiamo dovuto realizzare versioni diverse del costume perché nel caso di quello realizzato da Michael Wilkinson con Zack [Snyder], il grosso del lavoro è stato fatto in studio, perciò non serviva una performance variegata come quella in Wonder Woman.

Per Wonder Woman due, Patty voleva la stessa atmosfera dei film anni ’80. Voleva che il rosso e l’oro del costume spiccassero, perciò abbiamo caricato il colore rendendolo di un tono quasi dolce.


Sull’armatura dorata che abbiamo visto nelle immagini e nei trailer promozionali ha poi affermato:

È l’armatura protettiva più potente indossata in origine da sua madre e che finisce nelle mani di Diana a Washington in modi che non voglio svelare. Quando si sente davvero minacciata da qualcosa indossa l’armatura dorata, che ho trovato avvincente da progettare.

Quando ho lavorato a Wonder Woman, al primo film, Michael Wilkinson si era già occupato di realizzare il costume di Wonder Woman basandosi sui fumetti, perciò ho dovuto lavorare su qualcosa che aveva già creato.

Per questo film ho potuto lavorare a un progetto completamente nuovo

Wonder Woman 1984 sarà al cinema in Italia il 1° ottobre. Questa la sinossi ufficiale:

Un rapido balzo fino agli anni ’80 nella nuova avventura per il grande schermo di Wonder Woman, che si troverà ad affrontare un nemico del tutto nuovo: The Cheetah.

Nel cast del film film compare anche Kristen Wiig nel ruolo della super cattiva Cheetah, così come Pedro Pascal. Chris Pine fa ritorno al suo ruolo di Steve Trevor. Nel cast anche Ravi Patel, Natasha Rothwell e Soundarya Sharma.

Charles Roven, Deborah Snyder, Zack Snyder, Patty Jenkins, Stephen Jones e Gal Gadot sono i produttori del film. Rebecca Roven Oakley, Richard Suckle, Wesley Coller, Geoff Johns e Walter Hamada ne sono i produttori esecutivi.

A far compagnia alla regista dietro la macchina da presa, il direttore della fotografia Matthew Jensen, la scenografa candidata all’Oscar® Aline Bonetto (“Amélie”) e la costumista premio Oscar® Lindy Hemming (“Topsy-Turvy”). Il montatore candidato all’Oscar®, Richard Pearson (“United 93”) si occuperà del montaggio del film.

Tra i luoghi per le riprese la produzione ha scelto Washington, D.C., Alexandria, Virginia oltre a Regno Unito, Spagna e Isole Canarie.

“Wonder Woman 1984” è ispirato al personaggio creato da William Moulton Marston e pubblicato nei fumetti dalla DC Entertainment. Il film sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures, una compagnia della Warner Bros. Entertainment.




Mulan su Disney+, in Inghilterra monta la rabbia: “È un fan*ulo agli esercenti cinematografici”

L’annuncio dell’arrivo di Mulan su Disney+ continua, come prevedibile, a far discutere.
Il CEO Disney Bob Chapek nelle ore scorse ha comunicato che “in Stati Uniti, Canada, Nuova Zelanda e altri paesi offriremo il film epico Mulan su Disney+ con un accesso premium a partire dal 4 settembre a un prezzo di $29,99 negli USA“. La pellicola resterà poi disponibile nel profilo dell’acquirente finché manterrà attivo l’abbonamento a Disney+. A quanto pare, si tratta di un caso unico, e non di una strategia che verrà adottata d’ora in poi per i film Disney, ma è chiaro che sarà anche un test importante. Test importante anche in materia di distribuzione ibrida perché, anche se i dettagli della cosa non sono ancora stati spiegati, in quei paesi dove i cinema sono in attività Mulan potrebbe arrivare sia in streaming che in sala.

Se quel gigantesco raccoglitore di opinioni, spesso deliranti, noto come Twitter si divide fra favorevoli e contrari, fra chi dichiara di non voler spendere altri soldi per un contenuto aggiuntivo su una piattaforma che già ha un abbonamento su base mensile e chi fa notare che, se si divide la spesa o se si hanno dei figli a casa, 30 dollari sono quasi un risparmio rispetto alla sala, era abbastanza scontato che la mossa non sarebbe risultata gradita agli esercenti, tanto quelli americani quanto quelli europei.

In Europa, al netto dei vari focolai e della sostanziale endemizzazione di un virus pericoloso da cui possiamo difenderci seguendo i vari protocolli di igiene e distanziamento sociale, la situazione ha consentito la riapertura dei cinema in un contesto molto difficile dove a mancare sono proprio quei titoli americani che riescono a trainare l’intero settore. È questo il motivo per cui tutti i gestori dei cinema europei stanno, giustamente, attendendo Tenet di Christopher Nolan come la proverbiale manna dal cielo.

Al netto delle difficoltà che un film come Mulan avrebbe potuto avere per ragioni politiche (i nomi principali del cast hanno appoggiato la repressione delle manifestazioni a Hong Kong) e “sociali” per così dire (la correlazione fra Coronavirus e Cina, l’epicentro della pandemia), si sarebbe trattato in ogni caso di un titolo di richiamo che peraltro, proprio come probabilmente potrebbe accadere con Tenet, avrebbe potuto beneficiare di una coda molto lunga di permanenza in sala… data l’assenza di alternative Made in America.

Deadline, nel riportare le opinioni degli esercenti inglesi, non usa mezze misure già nel titolo del suo articolo che abbiamo ripreso in maniera sostanzialmente identica perché sarebbe stato impossibile edulcorare la pillola. “È un vaffan*ulo agli esercenti”, ha commentato amaramente un esercente britannico interpellato dall’autorevole sito.

Phil Clapp, Presidente dell’associazione dei cinema inglesi, si è consultato con gli associati nel corso della notte e non nasconde la propria frustrazione per la situazione:

In queste settimane è stato fatto un passo in avanti e due indietro e mi dispiace dover portare un ulteriore carico di cattive notizie a latere dell’annuncio della Disney. La decisione di non consentire ai cinema la possibilità di proporre il film, anche in Day-and-Date con Disney+ è francamente spiazzante ed è qualcosa a cui chiederemo alla Disney di rendere conto.

Aggiunge un altro esercente:

Vogliono tenersi tutti gli incassi. Non sono interessati a collaborare in un settore dove abbiamo bisogno l’uno dell’altro in quella che pensavamo fosse una partnership. È una mossa crudele che renderà i rapporti ancora più turbolenti.

Vale la pena puntualizzare e ripetere quello che abbiamo già scritto nell’articolo: in teoria Mulan dovrebbe uscire anche al cinema nei mercati dove la strada è praticabile. Ma anche in caso di release ibrida confermata, siamo certi che si continuerà a discutere della cosa.

Vi terremo aggiornati.


Project Power e tutto quello che non è entrato nel film, raccontato dai registi | EXCL

Ariel Schulman & Henry Joost, i registi di Project Power, sono una firma, una ancora non troppo conosciuta, ma lo stesso una firma.
Hanno iniziato con Catfish (una delle trasmissioni migliori della fucina di reality che è diventata negli anni 2000 MTV) e poi si sono dati al cinema di genere con un taglio estetico carichissimo. Non sono né vogliono essere Neveldine & Taylor, sono il cinema di genere tradizionale che si è preso le droghe più moderne, quelle che non esistevano prima.

Dopo Nerve e Viral, il primo un thriller mortale d’azione con Dave Franco, il secondo un film in cui una pandemia colpisce il pianeta e i protagonisti devono sopravvivere al contagio (roba simil-zombie), hanno girato per Netflix Project Power.
Questa è la loro prima caratteristica (fino ad ora): Schulman & Joost girano sceneggiature originali, la molleranno per il prossimo progetto (l’adattamento di Mega man), ma intanto è originale anche quella di Project Power. Era uno spec-script, cioè sceneggiature che vengono scritte senza una commissione, fatte, finite e poi proposte. Storia di pasticche che danno poteri per 5 minuti senza che chi le assume sappia quali, un gingillo da rapinatori disperati che spesso poi uccide. I protagonisti sono un padre in cerca della figlia rapita e un poliziotto che si prende le pasticche perché stare a livello di chi combatte.

È quella che si chiama “un’idea” ed è venuta a Mattson Tomlin, che non a caso ora collabora allo script di The Batman. Lui è l’unico accreditato alla sceneggiatura ma come spesso avviene Joost e Schulman una mano ce l’hanno messa.

AS: “Guarda il risultato finale è quasi uguale alla sceneggiatura, tuttavia abbiamo dovuto cambiare moltissimi dettagli per differenti ragioni sia di casting che di location. La realtà di una produzione ti costringe a fare questi cambiamenti. Ma il cuore della storia è intatto”.

HJ: “Si tratta magari di cambiare la location o alcuni poteri per renderli più filmabili, dovevamo essere sicuri di scegliere poteri che avessero un senso visivamente, che potessero essere mostrati al pubblico come qualcosa di mai visto prima. Nello script ce n’erano tanti di buoni ma magari complessi da far capire, che non abbiamo usato. Devi sapere di poterli realizzare”

Cosa c’era che avete scartato?

AS: “Mi pare la velocità da ghepardo, la levitazione acustica, cioè vibrare così intensamente da levitare, lo sputo velenoso e uno che urlava così forte da spaccare i timpani”

Ad ogni modo mi pare che vi siete trovati bene con Tomlin perché ci rilavorerete in Mega Man…

AS: “Sì ma quella sarà una storia diversa, perché abbiamo scritto noi la prima bozza e lui ci sta aiutando a migliorare lo script. È davvero uno sceneggiatore fantastico con una grande immaginazione, un vero amante dei film”

Beh sì Project Power è esattamente Sentieri Selvaggi del resto: uno sceriffo e un parente alla ricerca di una ragazza rapita dai cattivi…

HJ: “Oddio non ci avevo pensato! Però mi piace come idea. E ti posso confermare che con Jamie Foxx abbiamo parlato molto del fatto che il suo personaggio fosse un po’ il pistolero senza nome da western che invece di girare con un cavallo ha un pick-up”.

Vi siete stufati dei film di supereroi “tradizionali”?

HJ: “Un po’ forse, ma per fortuna stanno diventando più interessanti”

AS: “I migliori stanno creando nuovi percorsi e stanno trovando nuovi modi di raccontare una storia e non c’è fine a questo”.

Se guardo alle produzioni non Marvel e non DC degli ultimi anni i supereroi stanno passando da essere quelli che ammiriamo ad essere quelli che temiamo. The Boys è l’esempio più ovvio ma ce ne sono diversi altri, incluso Watchmen (la serie). È fisiologico che dopo 20 anni di storie diventino i cattivi?

HJ: “Credo sia naturale. In molti ritenevano che il genere fosse agli sgoccioli ma in realtà continua ad essere più che soddisfacente. E mi esalta il fatto che ci sia ancora così tanto da da dire, e che muti in maniera molto organica trovando più modi di raccontare una storia”

AS: “Ci sono film fantastici che hanno mostrato cosa esplorare, tipo Logan o Captain America: The Winter Soldier. Grandi film di genere che hanno reinventato quel tipo di cinema”.

E Project Power come lo fa?

AS: “Posso dire come ci abbiamo provato. Il concept originale era un po’ diverso, ma da subito sembrava ambientato nel mondo reale, i tre personaggi hanno molti difetti e fanno errori, fanno cose illegali o immorali ma per raggiungere quel che è giusto. Era un mondo in cui i superpoteri hanno conseguenze e se il tuo personaggio brucia per 5 minuti allora dopo sarà sfigurato e se cresce e diventa gigantesco la sue pelle non sarà mai come prima. Avevamo capito di avere per le mani qualcosa di unico, così abbiamo spinto Matt ad andare anche più a fondo nello spiegare la mitologia o come funzionino le pillole da un punto di vista scientifico, così che lo potessimo mostrare visivamente”.

Perché nel cinema e nella tv di oggi la mitologia è così indispensabile e strutturata. Una volta non era così, non sapevamo l’origine di tutto o il funzionamento tecnico di ogni cosa e quel che succedeva non doveva essere così inattaccabile. Perché invece ora abbiamo bisogno di tutte le risposte?

AS: “Non sono molto d’accordo. Un film come Guerre Stellari aveva una mitologia molto profonda”

Sì ma poi solo nella seconda trilogia, cioè in un tempo più moderno, abbiamo scoperto da dove viene la Forza e come funziona “scientificamente”, per esempio…

AS: “Ma in quei film c’è l’implicazione che esista una mitologia più profonda da subito, solo che non viene detto nei primi capitoli”

Ultima domanda: quanto avete pensato al vostro film Viral in questi mesi di Lockdown?

AS: “HAHAHA! Molto. Almeno all’inizio. E devo dire che la risposta del governo nel film è più organizzata di quella che si è vista nel mondo reale”

Project Power, la sinossi:
Cosa daresti per 5 minuti di potere assoluto?

Per le strade di New Orleans comincia a diffondersi la voce di una misteriosa nuova pillola che scatena superpoteri diversi a seconda di chi la prende. Il problema? Non sai cosa succederà finché non la prendi. Mentre alcuni sviluppano una pelle antiproiettile, il dono dell’invisibilità o una forza sovrumana, per altri la reazione è letale. Quando la pillola provoca un pericoloso aumento della criminalità in città, un poliziotto locale (Joseph Gordon-Levitt) si allea con una giovane spacciatrice (Dominique Fishback) e un ex soldato motivato da una vendetta segreta (Jamie Foxx) per combattere il potere ad armi pari, prendendo la pillola nella speranza di riuscire a trovarne e a fermarne gli inventori.


Volevo Nascondermi: il film di Giorgio Diritti nei cinema dal 19 agosto

Dopo il successo al 70esimo Festival Internazionale del Cinema di Berlino, Volevo Nascondermi torna al cinema dal 19 agosto.
Il film di Giorgio Diritti con Elio Germano (vincitore dell’Orso d’Argento come miglior attore) doveva inizialmente uscire in sala il 27 febbraio. Il lancio è stato rinviato al 4 marzo a causa dell’emergenza Coronavirus, ma la pellicola è rimasta nelle sale solo per quattro giorni (riuscendo a incassare circa 115mila euro) prima del lockdown definitivo.

Con la riapertura progressiva dei cinema, che dopo Ferragosto dovrebbe essere più massiccia, 01 Distribution ha deciso di rilanciare Volevo Nascondermi dandogli una distribuzione ampia a partire dal 19 agosto.

Alla Berlinale il produttore Carlo Degli Esposti aveva così commentato il rinvio:

Vogliamo essere i primi a rompere la paura che tiene le sale chiuse. Usiamo questo successo per riaprirle. Appena ci saranno i presupposti minimi, d’accordo con 01 e Rai Cinema, o questa o la prossima settimana, forse con uscite a scacchiera. Usciamo in una situazione postbellica ma ne saremo orgogliosi anche se sarà complicato riaffezionare il pubblico alle sale ma ce la metteremo tutta. Era un momento felice per il cinema italiano subito primo dell’emergenza e lo è perché siamo tornati a raccontare le storie che ci piacciono con sincerità.




Antonio Adinolfi è il nuovo Produttore Delegato e il Direttore Area Cinema di Fenix Entertainment

Con una lunga esperienza alle spalle, Antonio Adinolfi lega il suo destino alla giovane Fenix Entertainment nel doppio ruolo di Produttore Delegato e Direttore Area Cinema.

Antonio Adinolfi è il nuovo Produttore Delegato e il Direttore Area Cinema di Fenix Entertainment

Dopo vent'anni di esperienza, fra produzione e distribuzione, presso Eagle Pictures, Ares Film e Videa, Antonio Adinolfi approda in Fenix Entertainment con il duplice ruolo di Produttore Delegato e Direttore Area Cinema, andando ad affiancare il team editoriale diretto da Claudia Campanelli. L'amministratore Delegato Riccardo Di Pasquale ha così commentato il nuovo arrivo: "Acquisire nel nostro team un professionista di comprovato talento come Antonio Adinolfi ci riempie di orgoglio e di aspettativa. Siamo una società nuova, che si è affacciata al mondo dell'entertainment da soli tre anni. Sicuramente la sua esperienza ci aiuterà a crescere e ad affermarci come una realtà coraggiosa e competitiva nel mondo del cinema italiano".

Fenix Entertainment è un'azienda giovane e dinamica che rivolge la sua attenzione al mondo dell'audiovisivo, con un approccio originale e innovativo. La società, fondata a fine 2016 da Riccardo Di Pasquale, Matteo Di Pasquale e Roberta Giarrusso, punta alla ricerca e allo sviluppo di progetti d'eccellenza nel mercato nazionale e internazionale. L'azienda produce film, lungometraggi, cortometraggi, documentari, serie tv, docu-film e colonne sonore. Le prime co-produzioni, il docufilm Diva!, il documentario La lucida follia di Marco Ferreri e il docufilm Up & Down - Un film normale, hanno ottenuto diversi riconoscimenti.

Per quanto riguarda i prossimi titoli di Fenix Entertainment, sono da segnalare i due film interamente prodotti dalla società Burraco fatale e Dietro la notte, di cui è terminata la post-produzione. Il primo è una commedia con un cast femminile strepitoso, formato da Claudia Gerini, Angela Finocchiaro, Caterina Guzzanti e Paola Minaccioni. Diretto da Giuliana Gamba, racconta di quattro appassionate di burraco che nella vita si ritroveranno a giocare a carte scoperte. Dietro la notte è invece un thriller claustrofobico di Daniele Falleri interpretato da Fortunato Cerlino, Stefania Rocca e Roberta Giarrusso.

Fenix Entertainment ha inoltre già avviato la pre-produzione di due lungometraggi che verranno girati tra settembre e ottobre: Ostaggi e Mancino Naturale. Si tratta rispettivamente di una commedia drammatica di Eleonora Ivone con Vanessa Incontrada, Gianmarco Tognazzi, Elena Cotta, Francesco Pannofino ed Enrico Lo Verso; e di una vicenda familiare legata al mondo del calcio e interpretata da Claudia Gerini e Alessio Vassallo.

Sono infine in preparazione e scrittura numerosi altri progetti sia cinematografici che seriali e televisivi, che saranno realizzati nella stagione 2021-2022.


MEGAN FOX INIZIA LE RIPRESE DI TILL DEATH IN BULGARIA

Megan Fox sarà la protagonista dell'horror-thriller Till Death, le cui riprese inizieranno domani in Bulgaria, nella città di Sofia.
Alla regia del progetto c'è il regista australiano S.K. Dale che realizzerà il film scritto da Jason Carvey.

Al centro della trama di Till Death ci sarà Emma (Megan Fox), che si ritrova ammanettata. Suo marito è morto e la donna è al centro di un terribile piano di vendetta e deve sopravvivere ai tentativi di due killer su commissione che sono stati inviati a finire il lavoro.

Nel cast ci saranno anche Eoin Macken (The Night Shift), Aml Ameen (Sense8), Callan Mulvey (300: Rise Of An Empire) e Jack Roth (Us and Them).
Nel team della produzione ci saranno anche David Leslie Johnson (Aquaman), Tanner Mobley, Les Weldon, Yariv Lerner e Rob Van Norden.

Le riprese avrebbero dovuto iniziare in primavera e ora il lavoro sul set potrà finalmente cominciare seguendo una serie di linee guida per assicurare la sicurezza di tutte le persone coinvolte.


Il programma ufficiale del Bif&st 2020

Il cinema deve ripartire e con questo, anche i festival. Congelata la programmazione di marzo, il Bif&st|Bari Internation Film Festival 2020 é pronto a tagliare il nastro dell'11esima edizione dal 22 al 30 agosto, ospite del capoluogo pugliese.

Non é stato semplice per lo staff del Bif&st riorganizzare la sua programmazione, non solo modificando i film da presentare (in anteprima) durante la kermesse ma sopratutto nella ricerca di nuovi spazi dove sia possibile seguire le normative richieste in questo periodo post lockdown.

Si riparte sfruttando gli spazi esterni concessi dalla città di Bari, come Piazza Prefettura e il Castello Svevo dove, saranno allestite due arene all'aperto. Un Bif&st 2020 nuovo, che conferma il suo legame con Bari e i suoi edifici storici come, il Teatro Piccinni e il Teatro Margherita, senza dimenticare di omaggiare i Maestri del Cinema con una rassegna ospitata nella sala 5 del Cinema Galleria.

Il programma del Bif&st 2020 si presenta alleggerito ma, con sette importanti anteprime internazionali (Il giorno sbagliato con R.Crowe, Rose Plays Julie di C.Molloy e J.Lawlor, Les Traducteurs con R. Scamarcio, Police di A.Fontaine, Il concorso con K.Knightley, The Audition di I.Weisse, La vita straordinaria di DAvid Copperflied con D.Patel e T.Swinton), incorniciate da due omaggi al cinema italiano girato in Puglia (La ragazza con la pistola di Mario Monicelli, e La CapaGira di Alessandro Piva).

Le proiezioni - previste per le ore 21.30 in Piazza Prefettura- saranno precedute da incontri con le personalità del cinema, cui verranno conferiti i premi attribuiti dalla giuria dell'Italia Film Fest. Fra i quali: Luan Amelio Ujkaj con Gianni Amelio in presenza, Nicola Piovani e Pierfrancesco Favino con videomessaggi (22 agosto); Pupi, Antonio e Tommaso Avati in presenza, Micaela Ramazzotti con videomessaggio (23 agosto); Francesco Frigeri e Maurizio Braucci in presenza, Pietro Marcello con videomessaggio (24 agosto); Luca Gasparini con Roberto de Feo in presenza (25 agosto); Milena Mancini con Claudio Bonivento e Lorenzo Mattotti in presenza (26 agosto); Paola Cortellesi con videomessaggio (27 agosto); Benedetta Porcaroli, Marco D’Amore e Marco Bellocchio in presenza (28 agosto); Matteo Garrone, Paolo Del Brocco, Massimo Cantini Parrini e Claudio Segaluscio in presenza (29 agosto).

Teatro PIccinni, sede delle proiezioni del Panorama Internazionale
Il Teatro Piccinni per la prima volta ospiterà la sezione Panorama Internazionale, 13 film in anteprima provenienti da tutto il mondo.
FREE COUNTRY (Freies Land) di Christian Alvart con Trystan Puetter, Felix Kramer, Nora Waldstaetten. Germania 2019
INVISIBLE (Nematoma) di Ignas Jonynas con Dainius Kazlauskas, Paulina Taujanskaite, Darius Bagdziunas, Alexandr Igna- tusha. Lituania-Lettonia-Ucraina-Spagna 2019
NOCTURNAL di Nathalie Biancheri con Cosmo Jarvis, Lauren Coe. UK 2019
GIPSY QUEEN di Hüseyin Tabak con Alina Serban, Tobias Moretti, Irina Kurbanova. Germania-Austria 2019
THE SONG OF NAMES di François Girard con Eddie Izzard, Tim Roth, Clive Owen, Gerran Howell, Stanley Townsend. Canada-Ungheria-UK-Germania 2019
MUSCLE di Gerard Johnson con Cavan Clerkin, Craig Fairbrass, Polly Maberly. UK 2019
SYMPATHIE POUR LE DIABLE di Guillaume de Fontenay con Niels Schneider, Ella Rumpf, Vincent Rottiers. Francia-Canada-Belgio 2019
INHERIT THE VIPER di Anthony Jerjen con Josh Hartnett, Margarita Levieva, Bruce Dern, Owen Teague. USA-Svizzera 2019
THREE SUMMERS (Três Verões) di Sandra Kogut con Regina Casé, Rogério Fróes, Gisele Fróes, Otavio Müller. Brasile-Francia 2019
THE GERMAN LESSON (Deutschstunde) di Christian Schwochow con Ulrich Noethen, Tobias Moretti, Levi Eisenblätter. Germania 2019
GOLDEN VOICES (Kolot Reka) di Evgeny Ruman con Maria Belkin, Vladimir Friedman, Evelin Hagoel. Israele 2019
LYNN + LUCY di Fyzal Boulifa con Roxanne Scrimshaw, Nichola Burley. UK 2019
NUCLEAR di Catherine Linstrum con Emilia Jones, Sienna Guillory, Oliver Coopersmith, Noriko Sakura, George MacKay. UK 2019


La giuria - presieduta da Alessandro Laterza, e composta dai registi Mariangela Barbanente, Alessandro Piva, dall'attrice Silvia Napoletano e dal giornalista Oscar Iarussi - attribuirà i seguenti tre riconoscimenti: Bif&st International Award per il miglior regista, Bif&st International Award per la migliore attrice protagonista, Bif&st International Award per il miglior attore protagonista.

Verranno inoltre presentati al Teatro Piccinni, fuori concorso, i film:
SEMINA IL VENTO di Danilo Caputo con Yile Yara Vianello, Feliciana Sibilano, Caterina Valente, Espedito Chionna. Italia-Francia-Grecia 2020
QUELLO CHE NON SAI DI ME di Rolando Colla con Linda Olsansky, Koudous Seihon, Sara D’Amico. Svizzera-Italia-Repubblica Ceca 2019
NONOSTANTE LA NEBBIA di Goran Paskaljević con Giorgio Tirabassi, Donatella Finocchiaro, Francesco Acquaroli, Anna Galiena, Luigi Diberti, Paolo Triestino. Italia-Serbia-Francia-Macedonia del Nord 2019

Il programma del Teatro Piccinni – che ospiterà alle 11.00 e alle 16.00 le repliche dei film italiani della sezione ItaliaFilmFest presentati il giorno precedente nell’Arena del Castello Svevo – si completa il 28 agosto alle 22.30 con lo straordinario recital musicale “Napoli che canta” tenuto da Lina Sastri in onore di Ennio Morricone, registratoal Teatro Petruzzelli il 27 aprile 2019. E infine, alle 22.30 del 29 agosto, verrà presentata l’edizione restaurata dalla Cineteca Nazionale del film I vitelloni in onore di Federico Fellini e di Alberto Sordi in occasione del loro centenario.

In questa sezione verranno presentati i film italiani premiati dalla giuria dei critici che fanno capo alla direzione artistica. Questi i vincitori e i loro film con le date di programmazione nell’Arena del Castello Svevo alle ore 20.00 e 22.30:

22 agosto HAMMAMET di Gianni Amelio
Premio Giuseppe Rotunno per il miglior direttore della fotografia Luan Amelio Ujkaj
Premio Ennio Morricone per il miglior compositore delle musiche Nicola Piovani
Premio Vittorio Gassman per il miglior attore protagonista Pierfrancesco Favino

IL TRADITORE di Marco Bellocchio
Premio Mario Monicelli per il miglior regista Marco Bellocchio
Premio Ennio Morricone per il miglior compositore delle musiche Nicola Piovani
Premio Vittorio Gassman per il miglior attore protagonista Pierfrancesco Favino

23 agosto IL SIGNOR DIAVOLO di Pupi Avati
Premio Tonino Guerra per il miglior soggetto originale Antonio, Pupi e Tommaso Avati
GLI ANNI PIU’ BELLI di Gabriele Muccino
Premio Anna Magnani per la migliore attrice protagonista Micaela Ramazzotti

24 agosto IL PRIMO NATALE di Ficarra e Picone
Premio Dante Ferretti per il miglior scenografo Francesco Frigeri

MARTIN EDEN di Pietro Marcello
Premio Luciano Vincenzoni per la migliore sceneggiatura Maurizio Braucci e Pietro Marcello

25 agosto, h. 22.30. THE NEST (Il nido) di Roberto De Feo
Premio Roberto Perpignani per il miglior montatore Luca Gasparini

26 agosto A MANO DISARMATA di Claudio Bonivento
Premio Alida Valli per la migliore attrice non protagonista Milena Mancini

LA FAMOSA INVASIONE DEGLI ORSI IN SICILIA di Lorenzo Mattotti
Premio Maria Pia Fusco per l’eccellenza tecnico-artistica Lorenzo Mattotti

27 agosto FIGLI di Giuseppe Bonito

Premio Mariangela Melato per la migliore attrice protagonista O.P Paola Cortellesi
5 È IL NUMERO PERFETTO di Igort
Premio Gabriele Ferzetti per il miglior attore protagonista O.P. Toni Servillo

28 agosto L’IMMORTALE di Marco D’Amore
Premio Ettore Scola per il miglior regista O.P. Marco D’Amore
18 REGALI di Francesco Amato
Premio Nuovo IMAIE per l’attrice rivelazione Benedetta Porcaroli

29 agosto PINOCCHIO di Matteo Garrone
Premio Franco Cristaldi per il produttore del miglior film Matteo Garrone e Paolo Del Brocco (Rai Cinema)
Premio Alberto Sordi per il miglior attore non protagonista Roberto Benigni
Premio Piero Tosi per il miglior costumista Massimo Cantini Parrini

SOLE di Carlo Sironi
Premio Nuovo IMAIE per l’attore rivelazione Claudio Segaluscio

Il programma dell’Arena del Castello Svevo si completerà con la presentazione fuori concorso di:
LA RIVINCITA di Leo Muscato con Michele Venitucci, Michele Cipriani, Deniz Özdogan, Sara Putignano. Italia 2020
BURRACO FATALE di Giuliana Gamba con Claudia Gerini, Angela Finocchiaro, Paola Minaccioni, Caterina Guzzanti, Loretta Goggi. Italia-Marocco 2019
UGO E ANDREA di Rocco Mortelliti con Andrea Camilleri, Ugo Gregoretti. Italia 200


AVENGERS: ENDGAME, LO SCENEGGIATORE DI RITORNO AL FUTURO COMMENTA IL RIFERIMENTO AL FILM

Nonostante il funzionamento dei viaggi nel tempo in Avengers: Endgame abbiano trovato persino l'approvazione di fisici quantistici, molti spettatori sono ancora confusi dai suoi meccanismi, tanto più che dovrebbero esser diversi da quelli di un certo film cult... Il cui sceneggiatore ha però avuto da "ridire".

Durante l'ultima edizione del segmento YouTube dei Fratelli Russo, Russo Bros. Pizza Film School, il co-sceneggiatore di Ritorno al Futuro, Bob Gale, ha commentato la battuta del blockbuster dal maggior incasso di sempre che"smentiva" le regole dei viaggi nel tempo viste nel cult dell'85 diretto da Robert Zemeckis.

"Voi dite 'Volete dire che Ritorno al Futuro dice stupidaggini in merito?'. Ma alla fine, fate anche voi la stessa cosa tornando indietro al primo film degli Avengers e al secondo di Thor, quindi è come se fosse davvero come in Ritorno al Futuro!" dichiara Gale.

In calce alla notizia, per chi si fosse perso il riferimento o per chi vuole semplicemente godersi nuovamente la scena, trovate il video con la battuta sopra citata.

Intanto, in un altro angolo del Marvel Cinematic Universe, abbiamo apparentemente tutt'altre regole per i viaggio nel tempo (vedere: i viaggi nel tempo secondo Agents of S.H.I.E.L.D.), dove cambiare il passato ha effettivamente conseguenze sulla timeline di provenienza.




GUARDIANI DELLA GALASSIA 3, JAMES GUNN RASSICURA I FAN: "IL RINVIO NON È IN PROGRAMMA"

Dopo aver alimentato l'hype dei fan per la presentazione di The Suicide Squad al DC FanDome, James Gunn è tornato a parlare dell'atteso progetto che nei prossimi anni lo vedrà impegnato in casa Marvel. Stiamo parlando, ovviamente, di Guardiani della Galassia vol. 3.

Rispondendo su Twitter ad alcune voci sul presunto rinvio del film, la cui data di uscita nelle sale non è ancora stata rivelata, il regista ha spiegato: "Posso confermare che i piani per le riprese di Guardiani della Galassia vol.3 e la data di uscita sono gli stessi da più o meno un anno e mezzo. Qualsiasi rumor che affermi il contrario è falso. Apprezzo la vostra prudenza."

Lo scorso dicembre, Gunn aveva confermato che le riprese di Guardiani della Galassia vol. 3 non sarebbero iniziate prima di un anno. Se la situazione non è cambiata, ciò significa che la produzione del film non partirà prima del 2021.

Come affermato più volte dallo stesso regista, inoltre, i lavori per il film Marvel inizieranno solo una volta che avrà concluso i suoi impegni con The Suicide Squad: la buona notizia è che la pellicola DC è ancora prevista per agosto 2021, ulteriore conferma del fatto che i piani di Gunn non sono cambiati.

Per quanto riguarda l'uscita nelle sale, ricordiamo che i prossimi slot disponibili nel calendario del MCU sono: 7 ottobre 2022, 17 febbraio 2023, 5 maggio 2023, 28 luglio 2023 e 3 novembre 2023.



Edited by Triplethor - 5/8/2020, 21:11
 
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GIOVEDI

06/08/2020



TOM HANKS IN TRATTATIVE PER GEPPETTO NEL PINOCCHIO DI ROBERT ZEMECKIS

Non è la prima volta che vediamo il nome di Tom Hanks associato a quello di Geppetto per il live-action di Pinocchio: l’attore americano era in trattative con la Disney già nel 2018, quando la regia era stata affidata a Paul King dopo l’abbandono di Sam Mendes, ma ora le discussioni sono ripartite. A segnalare la notizia è Deadline.

Come sappiamo, il film sarà diretto da Robert Zemeckis, che ha già lavorato con Tom Hanks in Forrest Gump, Cast Away e Polar Express. La star di Un amico straordinario ha letto la nuova sceneggiatura, scritta dallo stesso Zemeckis e da Chris Weitz, e si è messo in contatto con il cineasta. Le trattative, comunque, sono appena agli inizi.

La prima versione della sceneggiatura era opera di Peter Hedges e Chris Weitz, ormai un collaboratore abituale della Disney dopo i copioni di Rogue One: A Star Wars Story e La Bella e la Bestia. Jack Thorne (Skins, Wonder) si era invece occupato della riscrittura. In seguito, pare che Simon Farnaby abbia realizzato un’altra stesura. Weitz è inoltre co-produttore con la sua Depth of Field, insieme al partner Andrew Miano.

Ovviamente Pinocchio ruoterà attorno all’eponimo burattino di legno che sogna di diventare un “bambino vero”, concentrandosi inoltre sul rapporto padre-figlio con Geppetto, sulle ramificazioni della menzogna, sulla creazione di storie e sull’idea di vivere in un mondo fantastico.

Vi terremo aggiornati.


CAPTAIN MARVEL 2 – NIA DACOSTA ALLA REGIA DEL SEQUEL

A sorpresa, Deadline riporta che i Marvel Studios hanno già trovato la regista di Captain Marvel 2: si tratta di Nia DaCosta, talentuosa cineasta newyorkese che ha diretto Little Woods e il nuovo Candyman.

Pare che lo studio abbia incontrato varie registe negli ultimi mesi, ma evidentemente DaCosta ha convinto Kevin Feige e il resto della compagnia. Né Disney né gli stessi Marvel Studios hanno commentato la notizia.

Megan McDonnell, sceneggiatrice di WandaVision, è stata incaricata di scrivere il copione. Le ultime indiscrezioni dicono che il film adatterà Secret Invasion, celebre miniserie di Brian Bendis e Leinil Francis Yu dove una setta religiosa degli Skrull pianifica un’invasione “segreta” della Terra, sostituendo alcuni celebri eroi grazie alle proprie abilità mutaforma. Se tali rumor si riveleranno veritieri, Captain Marvel 2 sarà una specie di “mini Avengers“ che includerà molti personaggi del Marvel Cinematic Universe, tra cui Ms. Marvel alias Kamala Khan.

Per il momento, però, sono solo indiscrezioni, quindi da prendere con le pinze. L’uscita è prevista per l’8 luglio 2022. Vi terremo aggiornati.


The New Mutants: ecco il nuovo trailer italiano del cinecomic

In rete è appena arrivato il nuovo trailer italiano di The New Mutants, attesissimo cinecomic he arriverà nelle nostre sale a partire dal 2 settembre.
Potete ammirare il trailer nella parte superiore della pagina.

La nuova sinossi ufficiale:

In questo terrificante film ricco d’azione basato sui fumetti Marvel, cinque giovani ragazzi dotati di poteri speciali vengono rinchiusi in un istituto segreto per essere sottoposti a trattamenti che, viene detto loro, li curerà dal pericolo che rappresentano per loro stessi e per gli altri. Sono Danielle Moonstar aka Mirage (Blu Hunt), che crea illusioni basandosi sulle paure altrui, Rahne Sinclair (Maisie Williams), che si trasforma nel lupo mannaro Wolfsbane, Sam Guthrie (Charlie Heaton), che, come Cannonball, può volare alla velocità del suono protetto da un campo di forza, Roberto da Costa aka Sunspot (Henry Zaga), che assorbe e incanala il potere del sole, e Illyana Rasputin aka Magik (Anya Taylor-Joy). Sorella minore di Colossus, Magik viene protetta da un’armatura a suo piacimento e può brandire un’arma che amplifica le sue abilità psichiche e superumane. Invitati dalla dottoressa Cecilia Reyes (Alice Braga) a condividere le loro storie su quando si sono manifestati per la prima volta i loro poteri, i cinque “pazienti” si rendono conto di essere in una classe di persone chiamate mutanti, che storicamente sono sempre stati marginalizzati e temuti. Nel raccontare le storie delle loro origini, le loro memorie sembrano tramutarsi in terrificanti realtà. Presto, si interrogheranno su cosa sia reale e cosa non lo sia: diventa sempre più chiaro che l’istituto non è ciò che sembra. Ora la domanda è: perché sono tenuti prigionieri? E chi sta cercando di distruggerli?

Nel cast del film sono presenti Anya Taylor-Joy (Magik), Maisie Williams (Wolfsbane), Charlie Heaton (Cannonball), Henry Zaga (Sunspot), Alice Braga (Dr. Cecilia Reyes) e Happy Anderson (Reverendo Sinclair).

I 20th Century Studios hanno sviluppato il film con Simon Kinberg (X-Men: Dark Phoenix) alla produzione, assieme a Lauren Shuler Donner. Boone si è occupato anche della sceneggiatura assieme a Knate Gwaltney.

I Nuovi Mutanti sono comparsi in una graphic novel Marvel del 1982, diventando poi un albo mensile nel 1983. Il team era composto da un gruppo di giovani aspiranti X-Men che frequentava la scuola di Charles Xavier e includeva Dani Moonstar, Sunspot, Wolfsbane, Cannonball, Karma, e in seguito avrebbe accolto Magik, sorella minore di Colosso, Warlock e Cypher.




Lotus Factory: Nicola Abbatangelo ci parla dei primi progetti animati, di fantascienza e d’azione | EXCL

Lotus, il braccio produttivo di Leone Film Group, che ha scalato in brevissimo la vetta della produzione italiana (sia Genovese che Muccino adesso producono con loro), sembra voler fare altrettanto con la produzione internazionale (del resto il progetto di Il Rapimento di Edgardo Mortara, che in precedenza doveva essere diretto da Spielberg, vedeva Leone Film Group come co-produttori). Per farlo ha scelto di percorrere anche la strada del cinema di genere fondando un’etichetta apposita: Lotus Factory.
Come ampiamente raccontate dalle notizie dei giorni scorsi il produttore creativo della Factory è Nicola Abbatangelo, che è anche regista del prossimo The Land Of Dreams, parte del catalogo 01 per il prossimo anno.

Il tentativo è clamoroso: fare cinema di genere in Italia, con manodopera e forze soprattutto italiane (talent stranieri ci saranno e sono indispensabili ma il grosso sarà nazionale), con il resto del mondo come target e quindi a livello dei film che girano nel mercato internazionale. Sarebbe un salto da 10 a 100. Perché qualcosa la stiamo facendo in Italia ma nulla di così sistematico e preciso, di così articolato, programmato e soprattutto vario.

Le domande su questo progetto che pare molto complicato e ambizioso sono tantissime, tutte legittime (perché “legittimo” è la parola giusta di fronte all’incredulità di una factory di genere italiana che nasce quasi da zero). Le abbiamo fatte a Nicola Abbatangelo stesso.

Vorrei capire qual è il modello di Lotus Factory? È la Europa di Besson? È The Apartment (il braccio di Wildside dedicato ai progetti internazionali)?

NA: “Noi siamo una factory che cerca e produce nuovi talenti sia per l’Italia che per l’estero questo è il DNA di Lotus factory. Ovviamente abbiamo la missione di far vedere i nostri progetti anche in tutto il mondo. Per questo, se devo proprio paragonarla a qualcuno, io guardo molto al metodo produttivo della Pixar. Non prenderei The Apartment come riferimento perché noi non andiamo a cercare talenti e progetti da altri produttori. Il film d’animazione che abbiamo in cantiere è un ottimo esempio di apertura verso l’estero”.

Ecco per l’appunto Fear Tales è uno dei progetti annunciati. Ho capito che ci sarà Sandro Cleuzo, che ha una grandissima esperienza negli studi americani, ma il resto? Metterete su uno studio d’animazione?

NA: “Non vogliamo appaltare la lavorazione ad un altro studio, stiamo anche creando un pool interno, primo per lasciare la nostra impronta e poi per costruire qualcosa che continui a crescere, cosa che se appalti tutto al di fuori non può avvenire.
Certo per ora abbiamo annunciato un film d’animazione solo, cerchiamo di fare in modo che sia bellissimo e che possa emozionare tutti. Ovviamente io mi auguro che questa esperienza, questo team che stiamo mettendo insieme, possa continuare un percorso nel futuro… Ma questo lo vedrà il tempo non voglio andare troppo avanti per ora”.

Ci vuole tantissimo per fare un film d’animazione. Tra quanto uscirà Fear Tales? 4 anni?

NA: “Vediamo come va ma sì, la gestazione è molto lunga, anche perché è un progetto d’animazione con una tecnica nuova, serviranno test”

Come sarebbe a dire una tecnica nuova? Che tecnica è?

NA: “È una tecnica che mischia 2D e 3D. Ci sono già tecniche per far interagire personaggi e per creare un mondo coerente, noi ne stiamo creando un’altra, del resto il mondo è sempre quello quando parliamo di innovazione, ma è la maniera in cui fondi le due tecniche che fa la differenza”.

L’altro progetto annunciato è la origin story di Babbo Natale. Prima del lockdown per il Natale 2020 erano previsti 3 film italiani su Babbo Natale. Tutte commedie. Ora voi aggiungete questo (che comunque non arriverà certo nel 2020). È l’effetto di La Befana Vien Di Notte?

NA: “Guarda, a livello produttivo La Befana Vien Di Notte è stato un ottimo esempio e ha risvegliato l’esigenza di fiaba. Tuttavia non direi che ci ha influenzato. È un caso. La nostra poi è una serie con un obiettivo narrativo un po’ diverso dalle commedie che citi”.

Fammi capire, nella tua idea a cosa dovrebbe somigliare? Se me lo dovessi presentare come si fa in America unendo due film diversi quali mi citeresti?

NA: “Ti direi che è Oliver Twist + Harry Potter”

In questo progetto partecipa anche Fabio Guaglione poi…

NA: “Abbiamo mescolato nazionalità diverse [c’è anche lo sceneggiatore Jim Capobianco che ha lavorato alla Pixar e Robert Lence della Disney ndr], tutte persone di cui ho grandissima stima. Per Guaglione poi ne è ho una pazzesca, con lui stiamo portando avanti diversi progetti. È uno dei pochi con cui mi trovo benissimo ad ideare e scrivere. Pensa che l’ho incontrato prima di tutto questo, è un talento vero e abbiamo un background simile. Ci siamo incontrati in un festival io con un mio corto e lui in giuria, e ci siamo subito trovati benissimo. Dagli stranieri invece volevamo, oltre ad una comprovata capacità narrativa, il loro supporto nel centrare uno sguardo capace di conquistare tutto il mondo”.

In questi ultimi 5 anni abbiamo visto diversi film italiani che hanno dimostrato ambizioni di genere e internazionali che descrivi ma spessissimo sono stati distribuiti come tutti gli altri film italiani e non hanno reso come ci si aspettava. Pensi che queste produzioni abbiano bisogno di distribuzioni diverse dal solito?

NA: “Non lo so. Io posso parlare per il mio film, The Land of Dreams, che poi è il motivo per cui io e Belardi ci siamo incontrati ed è nata la Factory. Di certo questi sono progetti che hanno bisogno di un supporto molto grande, ma da quel che posso vedere 01 Distribution si sta impegnando tanto (considerato poi che è un’opera prima). Ma lo sappiamo che tutti i film hanno bisogno di un grande supporto, non è mai facile arrivare alle orecchie del pubblico”.

Ho letto che volete realizzare film che poi possano diventare anche giochi e videogiochi. Che intendete con questa differenza?

NA: “Vogliamo lavorare a storie che si sviluppino su diversi fronti, quindi alcune possono diventare giochi di ruolo, altre videogame e altre ancora magari graphic novel o romanzi”

Avete già progetti adattabili a giochi o videogiochi?

NA: “Sì alcuni sì, ho un progetto di lungometraggio di fantascienza che sarebbe perfetto perché è una storia che apre mondi che si adattano bene ad un gioco”

A chi vi rivolgereste in caso?

NA: “Ovviamente è presto per parlare di chi lo possa sviluppare, dipende dal tipo di progetto e cercheremo di capire di volta in volta i partner più adeguati”

E invece per il film d’azione che è stato menzionato?

NA: “Quella è una scommessa. Sai, vedo un grande entusiasmo a tanti livelli nello sperimentare generi che siamo bravi a raccontare, serve solo la spintarella, cioè iniziare. Penso che sia il momento giusto”.

Sì ma un film d’azione è una cosa difficilissima se non ne hai mai fatti. Specie negli ultimi anni è cambiato tutto, sono diventati molto tecnici come quelli asiatici, estremamente complessi da coreografare e atletici nelle prestazioni…

NA: “Io credo servano progetti intelligenti, stiamo lavorando con una struttura e un modo di raccontare storie che è diverso da quello americano e “conta la storia” non il budget megagalattico. Non è detto che un action debba costare più di una commedia di alto budget, servono progetti intelligenti”.

Ho capito che volete coinvolgere nuove leve ma vi interessa anche lavorare con i grandi autori italiani che solitamente non associamo al cinema di genere?

NA: “Certo, potrebbe succedere. Ci interessa prima di tutto il progetto. Il punto è che di talento ce n’è in Italia, e in base al progetto scegliamo di quale avvalerci. Può sicuramente succedere di lavorare con grandi autori italiani, mi è capitato di poter scrivere (o leggere) cose con o di gente che arriva da altri generi e dire “WOW, non me l’aspettavo”.


Jurassic World: Dominion, Laura Dern saluta il suo vecchio amico Alan Grant in una foto dal set

Dopo l’arrivo di Sam Neill sul set di Jurassic World: Dominion, il film di Colin Trevorrow con Bryce Dallas Howard e Chris Pratt che chiuderà la trilogia con protagonisti Claire e Owen, adesso tocca a Laura Dern.

L’attrice, che tornerà nei panni della Dottoressa Ellie Sattler, ha postato uno scatto, sul suo profilo Instagram, in cui possiamo vedere le sedie del suo personaggio e di quello di Sam Neill, il Dottor Alan Grant.

Ricordiamo che oltre che nel Regno Unito, le riprese di Jurassic World: Dominion dovrebbero tenersi anche a Malta, in Canada e (forse) alle Hawaii, anche se non è chiaro se dopo l’emergenza la produzione ha cambiato piani sulle ambientazioni. La sceneggiatura del film è firmata da Colin Trevorrow (che sarà anche produttore con Steven Spielberg) e da Emily Carmichael.

Sam Neill, Laura Dern e Jeff Goldblum torneranno nei panni di Alan Grant, Ellie Sattler e Ian Malcom. Tra i nuovi ingressi DeWanda Wise, Dichen Lachman, Scott Haze e Mamoudou Athie; torneranno anche Justice Smith e Daniella Pineda dopo un ruolo in Jurassic World: Il regno distrutto.

Il film chiuderà la trilogia con Chris Pratt e Bryce Dallas Howard e a detta del regista Colin Trevorrow sarà “una celebrazione di tutto il franchise fino ad oggi”.

Ancora non sappiamo nulla sulla trama di Jurassic World: Dominion, solo che sarà ambientata un po’ di tempo dopo Il Regno Distrutto.

Ecco qua sotto la foto dal set di Jurassic World: Dominion postata da Laura Dern:

www.instagram.com/p/CDesKeah3bQ/?utm_source=ig_embed

Arcadia Cinema riaprirà il 19 agosto

Le sale della catena Arcadia Cinema, di cui BadTaste è media partner, riapriranno ufficialmente mercoledì 19 agosto.
L’annuncio è arrivato ieri sera. Nel terzo weekend di agosto, al momento, è prevista l’uscita di diversi film tra cui Gretel & Hansel, Volevo Nascondermi, Onward – Oltre la magia, tuttavia la programmazione dei cinema Arcadia di Melzo, Bellinzago Lombardo ed Erbusco non è stata ancora diffusa e verrà comunicata nei prossimi giorni. Quello che è certo è che noi di BadTaste.it saremo ad Arcadia Cinema di Melzo il 19 agosto a festeggiare la riapertura, e ovviamente (come avevamo già promesso a luglio) saremo presenti nel giorno d’uscita di Tenet per un grande evento di cui vi diremo presto i dettagli. Attualmente l’uscita del film di Christopher Nolan è fissata al 26 agosto.

Ricordiamo che Arcadia (come numerosi altri cinema) ha legato la riapertura delle proprie sale all’uscita di nuovi film: in un primo momento doveva riaprire il 17 luglio, ma ha rinviato tutto quando le uscite di Tenet e di altre pellicole sono slittate.


www.facebook.com/cinemaarcadia/pho...8780371/?type=3

The Man From Nowhere: Chad Stahelski produrrà il remake

Secondo quanto riportato da Deadline Chad Stahelski, regista della trilogia di John Wick, si occuperà della produzione di L’Uomo che veniva dal Nulla (The Man From Nowhere), remake dell’action thriller sud-coreano del 2010 scritto e diretto da Lee Jeong-beom.
Derek Kolstad, sceneggiatore della saga di John Wick, è coinvolto nel progetto come sceneggiatore (alcune fonti rivelano che Kolstad avrebbe già consegnato la sceneggiatura e che la lavorazione del progetto si trovi in fase avanzata).

L’opera originale segue un uomo tranquillo ma con un burrascoso e violento passato che gestisce un banco dei pegni e si immischia negli affari della malavita legata alla droga per salvare una bambina.

La CJ Entertainment si occuperà di produrre il progetto. Il lungometraggio originale è stato il maggior incasso in Corea del Sud nell’anno in cui è approdato nelle sale incassando 42 milioni di dollari.

Stahelski produrrà il film con Jason Spitz attraverso la 87Eleven Entertainment. Il lungometraggio è attualmente alla ricerca di un regista.

Chad Stahelski lavorerà prossimamente a titoli come John Wick: Chapter 4 e Kill or Be Killed.


Wonder Woman 1984: Barbara Minerva al centro di un nuovo video promozionale

La Warner Bros., tramite Instagram, ha pubblicato in rete un nuovo, breve video promozionale di Wonder Woman 1984, il cinecomic DC con Gal Gadot in arrivo nelle sale il 1° ottobre.
La protagonista di tale video e Barbara Minerva/Cheetah, personaggio interpretato nel lungometraggio da Kristen Wiig.

Wonder Woman 1984 sarà al cinema in Italia il 1° ottobre. Questa la sinossi ufficiale:

Un rapido balzo fino agli anni ’80 nella nuova avventura per il grande schermo di Wonder Woman, che si troverà ad affrontare un nemico del tutto nuovo: The Cheetah.

Nel cast del film film compare anche Kristen Wiig nel ruolo della super cattiva Cheetah, così come Pedro Pascal. Chris Pine fa ritorno al suo ruolo di Steve Trevor. Nel cast anche Ravi Patel, Natasha Rothwell e Soundarya Sharma.

Charles Roven, Deborah Snyder, Zack Snyder, Patty Jenkins, Stephen Jones e Gal Gadot sono i produttori del film. Rebecca Roven Oakley, Richard Suckle, Wesley Coller, Geoff Johns e Walter Hamada ne sono i produttori esecutivi.

A far compagnia alla regista dietro la macchina da presa, il direttore della fotografia Matthew Jensen, la scenografa candidata all’Oscar® Aline Bonetto (“Amélie”) e la costumista premio Oscar® Lindy Hemming (“Topsy-Turvy”). Il montatore candidato all’Oscar®, Richard Pearson (“United 93”) si occuperà del montaggio del film.

Tra i luoghi per le riprese la produzione ha scelto Washington, D.C., Alexandria, Virginia oltre a Regno Unito, Spagna e Isole Canarie.

“Wonder Woman 1984” è ispirato al personaggio creato da William Moulton Marston e pubblicato nei fumetti dalla DC Entertainment. Il film sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures, una compagnia della Warner Bros. Entertainment.

Potete vedere il video qua sotto:


www.instagram.com/reel/CDe88u3DVIa/?utm_source=ig_embed

Taika Waititi è entusiasta di essere finalmente tornato al lavoro sul set

Il regista Taika Waititi è tornato al lavoro dopo il lockdown imposto dal diffondersi del Coronavirus nel mondo.
Con un post su Instagram il regista ha infatti rivelato di essere tornato sul set di un suo progetto non specificato, anche se potrebbe trattarsi di Next Goal Wins, il film che vede protagonista Michael Fassbender tratto dal documentario britannico a tema calcistico datato 2014 e diretto da Mike Brett e Steve Jamison.

Di recente lo stesso Waititi ha anche rivelato di aver concluso la sceneggiatura di Thor: Love and Thunder, il cinecomic dei Marvel Studios con Chris Hemsworth e Natalie Portman in arrivo nelle sale nel 2022. Ecco parte della sua dichiarazione:

Penso che sarà davvero fantastico. L’abbiamo finito, abbiamo passato l’ultimo anno a scrivere la sceneggiatura ed ora è fatta, giusto questa settimana gli sto dando un’ultima revisione completa.

Potete vedere il post qua sotto:

www.instagram.com/p/CDhPjIWjD5F/?utm_source=ig_embed

Ricordiamo che l’ultimo film di Waititi, ovvero Jojo Rabbit (qui potete vedere il primo trailer), è arrivato nelle sale lo scorso ottobre. Mentre Michael Fassbender sarà prossimamente il protagonista di Malko, action thriller spionistico prodotto dalla Lionsgate.

Del cast fa parte anche Elisabeth Moss (The Handmaid’s Tale, Noi).


Ryan Reynolds verrà diretto da Paul King nella commedia Everyday Parenting Tips

Secondo quanto riportato dall’HollywoodReporter Ryan Reynolds sarebbe entrato a far parte del cast di Everyday Parenting Tips, commedia per famiglie che verrà diretta da Paul King (Paddington, Paddington 2).
Nell’opera Reynolds vestirà i panni di un padre che affronta le sfide quotidiane legate alla famiglia e al crescere i figli, cosa resa ancor più ardua da un’invasione di mostri.

Il film sarà basato su un racconto scritto da Simon Rich e pubblicato sul New Yorker.

Reynolds produrrà anche il progetto con George Dewey attraverso la Maximum Effort. Tra i produttori figureranno anche Phil Lord e Chris Miller e Aditya Sood e lo stesso Simon Rich. Sara Scott supervisionerà il lungometraggio per la Universal Pictures.

Prossimamente vedremo Reynolds in Free Guy – Eroe per Gioco, commedia diretta da Shawn Levy, in Red Notice al fianco di Dwayne Johnson, in Clue e in The Hitman’s Wife’s Bodyguard, sequel di Come ti Ammazzo il Bodyguard.

Tra i lavori cinematografici di Paul King ricordiamo Bunny and the Bull e i due film dedicati all’orsetto Paddington.


The Suicide Squad: confermati i ruoli di Idris Elba e John Cena?

Ieri è stato il compleanno del regista James Gunn e, per celebrare l’avvenimento, lo stesso ha diffuso attraverso i suoi canali social il nuovo logo ufficiale di The Suicide Squad, l’atteso cinecomic DC che arriverà nelle sale il prossimo anno. In realtà, il regista e sceneggiatore ha condiviso vari loghi con i vari titoli che il film avrà nei differenti mercati, confermando anche che in Italia il film uscirà col titolo The Suicide Squad – Missione Suicida.

Sempre in occasione del suo compleanno, il regista ha condiviso via Twitter un filmato in cui sono stati raccolti gli auguri da parte dei membri del cast del film. Il video in questione sembra aver confermato alcuni dei ruoli che fino ad ora non erano ancora stati svelati: in particolare, David Dastmalchian pare che interpreterà Polka-Dot Man (nel video lo vediamo con dei cerchi colorati attaccati al suo volto che ricordano molto il look del personaggio).

Ancora, il video in questione potrebbe aver anticipato che Idris Elba e John Cena interpreteranno rispettivamente Bronze Tiger e Peacemkaker. Il videomessaggio di Elba è stato riprodotto al rallentatore per dare alla sua voce un effetto ringhiante, che potrebbe aver anticipato proprio il collegamento con Ben Turner; allo stesso modo, nel suo video Cena è impegnato a giocare con un gioco di tiro che potrebbe legarsi all’uso frequente di pistole da parte di Christopher Smith.

Di recente James Gunn ha confermato che in occasione del DC FanDome, il grande evento online organizzato da Warner Bros. e dedicato all’universo DC che si svolgerà il prossimo 22 agosto, verrà ufficialmente mostrato ai fan il primo sguardo ufficiale a The Suicide Squad. Il regista e il cast saranno presenti all’evento. Al momento non sappiamo se verrà già mostrato il primo trailer ufficiale del cinecomic o soltanto un promo.

Il cast ufficiale di The Suicide Squad comprende i veterani Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang), insieme alle new entry Idris Elba, Michael Rooker, Nathan Fillion, Taika Waititi, John Cena, Peter Capaldi, Sean Gunn, David Dastmalchian e Storm Reid. Nel film reciteranno anche Pete Davidson, Juan Diego Botto, Joaquin Cosio, Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Alice Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.


The Batman: avvistata la silhouette del costume di Catwoman

Come molti altri film in produzione lo scorso febbraio, anche The Batman è stato costretto ad una battuta d’arresto. Le riprese del film con Robert Pattinson sono state interrotte e il film rimandato. Ora che i set cominciano a ripartire seguendo i protocolli di sicurezza anti-Covid, anche Matt Reeves torna al lavoro.

Tuttavia il mondo del merchandise non si è mai fermato e, mentre aspettiamo ancora di vedere le foto ufficiali degli altri personaggi del film, arrivano da etichette di prodotti di varia natura le prime immagini della silhouette del costume di Catwoman. Si tratta di un’immagine minuscola sull’etichetta di una bevanda che riporta i due (anti) eroi in nero. Per quanto sia piccola l’immagine, si tratta chiaramente della silhouette di Selina Kyle in costume.

Ricordiamo che il personaggio, che è stato già incarnato da Michelle Pfeiffer per Tim Burton e da Anne Hathaway per Christopher Nolan, sarà interpretato da Zoe Kravitz, che abbiamo già visto alle prese con un cinecomic in X-Men: L’Inizio.

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

“The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Eccola:





Burraco fatale: il poster del film con Claudia Gerini, Angela Finocchiaro, Paola Minaccioni e Caterina Guzzanti

Il manifesto in anteprima esclusiva del film di Giuliana Gamba Burraco fatale in cui 4 amanti del burraco (Claudia Gerini, Angela Finocchiaro, Paola Minaccioni e Caterina Guzzanti) si ritrovano a giocare a carte scoperte nella vita.

Molte donne che non sono più ragazze, o meglio sono ragazze grandi, perché è lo spirito a rendere giovani, hanno l'abitudine di riunirsi di tanto in tanto intorno a un tavolo per giocare a Burraco, e, mentre giocano, parlano della vita e magari di uomini. Succede anche alle quattro protagoniste di Burraco fatale, un film targato Fenix Entertainment che noi di comingsoon.it avremo il piacere di vedere in anteprima al Bari International Film Festival 2020.

Burraco fatale può contare su un cast femminile a dir poco eccezionale, formato da Claudia Gerini, Angela Finocchiaro, Paola Minaccioni, Caterina Guzzanti e, in un ruolo più piccolo, Loretta Goggi. C’è anche un maschietto nel film: Mohamed Zouaoui.

Ecco la sinossi ufficiale di Burraco fatale:

Irma, Eugenia, Miranda e Rina sono quattro donne diverse, ognuna con il proprio carattere, le proprie debolezze e le proprie eccentricità, ma legate da una conoscenza profonda e duratura nel tempo, unita e scandita dalle loro irrinunciabili partite a carte. Quando decidono di partecipare ad un torneo nazionale di burraco e uscire dalla loro quotidianità, si ritroveranno improvvisamente a carte scoperte. La vita offre sempre una seconda occasione e l'amore può tornare a stravolgere a qualsiasi età. Del resto, è proprio il gioco del burraco ad avergli insegnato che una partita va giocata tutta, fino in fondo, e che nessun risultato è mai scontato.

Burraco fatale è diretto da Giuliana Gamba, che ha dichiarato: "Ho raccontato uno sfaccettato universo femminile che si svela attraverso la vita di quattro donne di mezza età. Per loro l'amore si è trasformato in utopia e le carte gli permettono di evadere dalle insoddisfazioni della vita di coppia. È anche un film, questo, sulle seconde possibilità: le protagoniste si rifugiano dietro un cinismo di facciata, adoperano l'arte della civetteria di provincia, ma non hanno sopito il naturale bisogno di affetto, la voglia di abbandonarsi a sentimenti forti. Ognuna di loro cerca, con alterne fortune, il riscatto che una vita borghese non riesce a comprare. Il film l'ho concepito come una favola moderna dal respiro internazionale. Tiene salde le sue radici nella tradizione della commedia all'italiana e si intreccia con i canoni delle love story che da sempre fanno sognare il pubblico".

Di Burraco fatale vogliamo mostrarvi oggi il poster ufficiale in esclusiva, in attesa di condividere con voi le nostre impressioni sul film.


BurracoFatale_PosterFilm

Festa del Cinema di Roma 2020: Cosa sarà di Bruni film di chiusura e le musiche di Morricone sul red carpet

A chiudere la quindicesima edizione della Festa del Cinema di Roma sarà il film di Francesco Bruni con Kim Rossi Stuart Cosa Sarà mentre le star, per tutto il festival, sfileranno sul red carpet sulle note di Ennio Morricone.

Festa del Cinema di Roma 2020: Cosa sarà di Bruni film di chiusura e le musiche di Morricone sul red carpet

La Festa del Cinema di Roma 2020, che si svolgerà dal 15 al 25 ottobre e festeggerò la sua quindicesima edizione, ha già scelto il suo titolo di chiusura. Si tratta del quarto film di Francesco Bruni Cosa sarà, con protagonista Kim Rossi Stuart. Originariamente intitolato Andrà tutto bene e in uscita nelle sale il 29 ottobre, segue il travagliato percorso di un uomo di nome Bruno Salvati che non è un regista di successo e che un giorno scopre di avere la leucemia. Il film esce a tre anni di distanza da Quello che vuoi (con Giuliano Montaldo e Andrea Carpenzano), arrivato dopo il folgorante esordio Scialla! e Noi 4. Prima di dedicarsi alla regia Bruni ha scritto importanti sceneggiature ed è stato per esempio un fedele collaboratore di Paolo Virzì.

E’ stato il Direttore Artistico della Festa del Cinema di Roma Antonio Monda (d'intesa con Laura Delli Colli, Presidente della Fondazione Cinema per Roma, e Francesca Via, Direttore Generale) ad annunciare che Cosa sarà chiuderà il festival della capitale, commentando: "Francesco Bruni riesce a raccontare con intelligenza e profondità un dramma che lo ha colpito personalmente. Riesce anche a divertire, nella migliore tradizione umanista della commedia all'italiana, senza aver paura dei sentimenti".

Un'altra notizia appena diffusa riguarda i red carpet della Festa, che saranno accompagnati dalle musiche di Ennio Morricone: "Un inedito red carpet sonoro per un omaggio speciale a Ennio Morricone, grande Maestro molto amato non solo per le colonne sonore evergreen che ci ha regalato in mezzo secolo di straordinarie sonorità ma anche per le note e i ritmi entrati nella nostra vita persino con tanta musica leggera" - ha commentato Laura Delli Colli. "Con le sue colonne sonore, in un ‘tempio’ della musica come l'Auditorium Parco della Musica che gli è stato appena intitolato, ricorderemo così, con grande affetto, il Premio Oscar amato da Leone, Tornatore e Tarantino ma anche il Morricone più inedito e 'pop', autore o arrangiatore di canzoni che da Se telefonando a Sapore di sale, Il mondo e perfino Abbronzatissima, sono diventate per tutti noi leit motiv di una memoria quotidiana che continuerà a siglare la nostra vita".

Tornando a Cosa sarà - che è prodotto da Palomar e Vision Distribution, distribuito da Vision Distribution e interpretato anche da Lorenza Indovina - ecco la sinossi ufficiale del film:

La vita di Bruno Salvati è in una fase di stallo, i suoi film non hanno mai avuto successo e il suo produttore fatica a mettere in piedi il prossimo progetto. Sua moglie Anna, dalla quale si è recentemente separato, sembra già avere qualcun altro accanto. E per i figli Adele e Tito, Bruno non riesce a essere il padre presente e affidabile che vorrebbe. Un giorno Bruno scopre di avere una forma di leucemia. Si affida immediatamente a un’ematologa competente e tenace, che lo accompagna in quello che sarà un vero e proprio percorso a ostacoli verso la guarigione. Il primo obiettivo è trovare un donatore di cellule staminali compatibile: dopo alcuni tentativi falliti, Bruno comincia ad avere seriamente paura, Cosa sarà di lui? Suo padre Umberto, rivelandogli un segreto del suo passato, accende in tutti una nuova speranza. Bruno e la sua famiglia intraprendono un inatteso percorso di rinascita, che cambierà i loro rapporti e insegnerà a Bruno ad alzare gli occhi da sé stesso e a guardare gli altri.


PADRENOSTRO: PIEFRANCESCO FAVINO NEL TRAILER DEL FILM DI CLAUDIO NOCE, IN CONCORSO A VENEZIA 202

Svelato il trailer di Padrenostro, diretto da Claudio Noce e interpretato da Pierfrancesco Favino, in concorso alla 77. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, uscirà nelle sale italiane il 24 settembre 2020 distribuito da Vision Distribution.

Prodotto da Andrea Calbucci, Pierfrancesco Favino e Maurizio Piazza, Padrenostro è sceneggiato dallo stesso regista insieme a Enrico Audenino, ed è interpretato anche da Barbara Ronchi, Mattia Garaci, Francesco Gheghi, con l'amichevole partecipazione di Antonio Gerardi e con la partecipazione di Francesco Colella. Padrenostro è una produzione Lungta Film, Pko Cinema & Co., Tendercapital Productions e Vision Distribution, in collaborazione con Sky e Amazon Prime Video e con il contributo di Regione Calabria e Fondazione Calabria Film Commission.

Roma, 1976. Valerio (Mattia Garaci) ha dieci anni e una fervida immaginazione. La sua vita di bambino viene sconvolta quando, insieme alla madre Gina (Barbara Ronchi), assiste all'attentato ai danni di suo padre Alfonso (Pierfrancesco Favino) da parte di un commando di terroristi. Da quel momento, la paura e il senso di vulnerabilità segnano drammaticamente i sentimenti di tutta la famiglia. Ma è proprio in quei giorni difficili che Valerio conosce Christian (Francesco Gheghi), un ragazzino poco più grande di lui. Solitario, ribelle e sfrontato, sembra arrivato dal nulla. Quell'incontro, in un'estate carica di scoperte, cambierà per sempre le loro vite.




DOGTOOTH DI YORGOS LANTHIMOS NEI CINEMA DAL 27 AGOSTO, IL TRAILER ITALIANO

Dogtooth di Yorgos Lanthimos arriva nei cinema italiani dal 27 agosto, introdotto dal trailer italiano. Tra le opere di esordio del regista greco, candidato all'Oscar come Miglior Film Straniero e premiato a Cannes nella sezione Un certain regard, Dogtooth è una prova di grande cinema ancora inedita in Italia, incredibilmente attuale nei temi e contemporanea nella visione.

Queta la sinossi di Dogtooth: Una famiglia composta da padre, madre e tre figli, vive in periferia in una casa circondata da un grande recinto. I ragazzi non hanno mai oltrepassato il muro che li separa dal resto della città e sono stati educati e istruiti per volere dei genitori senza alcuna influenza dal mondo esterno. L'equilibrio viene spezzato quando il padre, per soddisfare gli istinti sessuali del figlio, introduce in casa un elemento esterno: Christina.

Yorgos Lanthimos è considerato oggi uno dei massimi esponenti del cinema greco. A soli 47 anni il suo nome risuona ormai tra quelli dei registi europei più premiati. Entrato nel cuore di Hollywood con il suo ultimo film, La favorita, Golden Globe e Oscar a Olivia Colman per la Migliore attrice protagonista e ben dieci nomination (184 premi vinti in tutto il mondo), premiato alla Mostra Internazionale d'arte cinematografica di Venezia per Alps (Migliore sceneggiatura) nel 2011 e per La Favorita (Gran premio della Giuria), vincitore a Cannes con Dogtooth (Miglior film in Un Certain Regard) ma anche con The Lobster nel 2015 (Premio della Giuria) e con Il sacrificio del cervo sacro nel 2017 (Migliore sceneggiatura).

Regista visionario e disincantato, i temi del suo cinema - la libertà, la solitudine, l'incomunicabilità, l'oppressione sociale, la famiglia, il rancore, il lutto, il mistero dell'universo - affondano profondamente le radici nella sua cultura di origine. Distopico e dissacrante, Lanthimos accompagna gli spettatori in un percorso affascinate che disorienta e lascia attoniti, in cui vita reale e vita in scena si fondono, in cui la soluzione è negli occhi di chi guarda.




DUNE, DENIS VILLENEUVE: "TIMOTHEE CHALAMET È UN'ANIMA VECCHIA IN UN CORPO GIOVANE"

Denis Villeneuve ha svelato i motivi per cui Timothee Chalamet è sempre stato la sua prima scelta per il ruolo di Paul Atreydes, protagonista di Dune, essendo un'anima vecchia in un corpo giovane.

Dune: la prima immagine di Timothée Chalamet nel film di Denis Villeneuve

Nel corso di un incontro virtuale con lo Shanghai International Film Festival, Denis Villeneuve ha parlato del casting di Dune soffermandosi in particolar modo sul protagonista:

"Timothée Chalamet è stato la mia prima scelta fin dal principio. C'era un solo Paul Atreides sulla Terra per me, e c'era un solo nome sulla lista. Ho incontrato Timothee e subito abbiamo capito che avremmo lavorato insieme, non è stato difficile convincerlo. Ho scelto Timothee per varie ragioni. Prima di tutto, è un attore fenomenale, possiede notevole profondità, ed è molto maturo per la sua età. Paul Atreides è un'anima vecchia in un corpo giovane e Timothee possiede questa caratteristica".

Ma c'è un altra dote di Chalamet che ha convinto il regista canadese a volerlo con sé:

"Mi ricorda le star della vecchia Hollywood. Lui è una vera star del cinema, possiede un incredibile carisma. Metti Timothée di fronte a una telecamera e c'è un'esplosione".

Attualmente Denis Villeneuve sta accelerando i tempi per finire Dune dopo i ritardi accumulati per via dell'emergenza sanitaria. Il film, che con tutta probabilità darà il via a un'epica saga sci-fi ispirata all'opera di Frank Herbert, arriverà al cinema a dicembre.


TENET, CHRISTOPHER NOLAN: "ABBIAMO MENO FOTOGRAMMI IN VFX DI TANTE COMMEDIE ROMANTICHE"

Per Christopher Nolan il realismo è fondamentale, il regista ci tiene a sottolineare come il suo Tenet, in arrivo al cinema il 26 agosto, abbia meno fotogrammi in VFX di tante commedie romantiche.

I primi trailer di Tenet hanno fornito un assaggio delle sequenze spettacolari presenti nel film, ma a differenza di quanto si possa pensare l'uso degli effetti speciali digitali è molto meno esteso del previsto. La montatrice di Tenet Jennifer ha svelato che il film contiene "meno di 300 fotogrammi in VFX"; per fare un paragone il precedente Interstellar conteneva 850 fotogrammi in VFX. Ecco la dichiarazione di Christopher Nolan al riguardo:

"Il Supervisore agli Effetti Speciali Andrew Jackson era la nostra rete di protezione. Noi abbiamo cercato di fare tutto fisicamente, ma se qualcosa non poteva essere Andrew ci mostrava le scelte possibili in post-produzione. MI piace pensare che Andrew abbia accantonato il suo lavoro almeno in parte visto che ci ha aiutato a realizzare un'enorme quantità di effetti fisici. L?aspetto visivo del film è maestoso, ma la quantità di VFX usata è minore di quella della maggior parte delle commedie romantiche".

Le reazioni di chi ha visto in anteprima delle scene di Tenet in IMAX sono piene di entusiasmo, attendiamo con ansia il 26 agosto per godere della visione del misterioso thriller sull'inversione del tempo interpretato da John David Washington, Robert Pattinson, Elizabeth Debicki, Kenneth Branagh e Michael Caine.


JOHN CLEESE CONTRO I CRITICI: "NON DOVREBBERO GIUDICARE SE NON SANNO COME SI REALIZZA UN FILM"

John Cleese, co-fondatore dei Monty Phyton, ha scritto online che i critici dovrebbero avere esperienze in campo cinematografico, sottolineando che attualmente ci sono troppe persone che giudicano le opere pur non avendo le competenze giuste.
I suoi tweet hanno dato il via a una discussione online sulle conoscenze che i giornalisti dovrebbero realmente avere prima di giudicare il lavoro degli artisti.

A dare il via alla discussione online è stata l'osservazione che i commenti degli eventi sportivi sono molto migliorati grazie all'ingaggio di ex atleti che hanno delle esperienze personali nel settore perché possono parlare in modo più competente delle scelte degli allenatori e delle azioni compiute dagli sportivi. John Cleese ha quindi sottolineato: "Non potrebbe ora essere applicato lo stesso principio alle arti? Invece che avere 'critici' che non sanno dirigere, scrivere, recitare, cantare, ballare o rivendica ogni altro tipo di esperienza, non avremmo un commento di qualità superiore dalle persone che possono fare queste cose? Perché la critica delle arti da parte di persone senza talento dovrebbe essere preferita a quella di persone incredibilmente talentuose?".
L'attore ha sostenuto di non avere nulla contro i critici, ma ha ribadito che nella maggior parte dei casi sono "incredibilmente ignoranti per quanto riguarda il processo della creazione dei film".

John ha dichiarato che probabilmente se chi lavora come critico fosse in grado di avere un altro incarico nel settore cinematografico non scriverebbe recensioni. Cleese ha inoltre spiegato: "Ho guardato partite di calcio per 67 anni e sono abbastanza realista da sapere che non so realmente cosa sta accadendo realmente giù nel campo. Ma ci sono uno o due critici grandiosi che si sono impegnati abbastanza a lungo nel campo e con il giusto atteggiamento per quanto riguarda la volontà di imparare".
Rispondendo ad alcuni tweet, John Cleese ha inoltre ribadito: "Voglio semplicemente che i critici ammettino i loro limiti". Successivamente l'attore ha dichiarato: "Per sapere quanto si è bravi in un campo si dovrebbe avere gli stessi talenti di cui si ha bisogno per essere davvero bravi nel campo. Quindi se non si è in grado di fare qualcosa, mancano esattamente le capacità per rendersi conto di non essere bravi".


EMMA STONE E DAVE MCCARY LANCIANO LA CASA DI PRODUZIONE FRUIT TREE STRINGENDO UN ACCORDO CON A24

Emma Stone e il fidanzato Dave McCary hanno formato una nuova casa di produzione chiamata Fruit Tree e la nuova realtà del settore ha già stretto un accordo, della durata di due anni, con A24.
Il primo progetto annunciato che verrà realizzato grazie alla collaborazione sarà un adattamento televisivo di The Shadows, un romanzo scritto da Stacy Willingham.

Fruit Tree si occuperà di film e serie di vario genere e il primo progetto realizzato è già approdato su A24 anche se non faceva parte del nuovo accordo: When You Finish Saving the World, il debutto alla regia dell'attore Jesse Eisenberg.
Emma Stone e Dave McCary hanno dichiarato in un comunicato: "Siamo elettrizzati nel poter collaborare con i nostri amici di A24. Il loro impegno nei confronti di storie riflessive, della narrazione originale e nel dedicarsi alle visioni degli artisti è rara e vitale, e siamo incredibilmente grati che sostengano la nostra passione nel fare lo stesso".

Il premio Oscar Emma Stone e lo sceneggiatore Dave McCary sono ufficialmente fidanzati e, secondo alcuni fan, potrebbero essersi già sposati mantenendo la riservatezza sulla cerimonia.


ZOE SALDANA: "NON AVREI DOVUTO INTERPRETARE NINA SIMONE, MERITAVA DI MEGLIO"

Zoe Saldana ha chiesto scusa per aver interpretato Nina Simone in un film biografico dedicato alla leggendaria cantante jazz.
La star di Guardiani della Galassia, in un'intervista rilasciata a Bese, ha infatti sostenuto che l'artista "meritava di meglio".

L'attrice ha dichiarato: "Non avrei mai dovuto interpretare Nina Simone. Avrei dovuto fare tutto in mio potere con le possibilità che avevo 10 anni fa, che erano diverse rispetto a ora, ma era comunque un'influenza, per far scegliere una donna Nera per interpretare una donna Nera eccezionalmente perfetta". La scelta di Zoe Saldana è stata a lungo al centro delle polemiche a causa delle sue origini etniche, essendo discendente da famiglie domenicane e portoricane, e della decisione di applicarle un naso finto e del trucco per far sembrare la sua pelle più scura.

Zoe Saldana aveva inoltre aggiunto: "All'epoca ho pensato di avere il permesso di interpretarla perché ero una donna di colore. E lo sono. Ma è Nina. E Nina ha avuto una vita e un percorso che dovrebbero essere onorati nei più minimi dettagli... meritava di meglio".
La star ha concluso: "Ci siamo appropriati di qualcuno come Nina Simone per molto tempo. E volevo semplicemente che venisse raccontata la sua storia nel modo giusto perché lo merita".

L'artista India Arie era tra chi aveva espresso un'opinione negativa perché il casting aveva privato a un'attrice afroamericana della possibilità di ottenere il ruolo: "Sarebbe stato importante e rilevante se avessero fatto un film su Nina Simone in cui l'attrice somigliava davvero a lei. Avrebbe cambiato, penso, la vita a qualcuno".
La figlia di Nina Simone, Lisa Simone Kelly, aveva aggiunto: "Mia madre era cresciuta in un periodo in cui le si diceva che il suo naso era troppo ampio, la sua pelle era troppo scura. Per quanto riguarda l'aspetto fisico questa non è la scelta migliore". L'artista aveva apprezzato gli sforzi di Zoe Saldana, pur avendo sottolineato che la sceneggiatura non era nemmeno accurata e fedele a quanto realmente accaduto.


IL DOTTOR STRANAMORE: LA SCENA FINALE CHE KUBRICK DECISE DI ELIMINARE DEL MONTAGGIO

Nella War Room, presente nelle ultime scene de Il dottor Stranamore, c'è un enorme tavolo ricoperto di cibo; questo perché Stanley Kubrick intendeva porre fine al film con una scena di lotta, mediante l'uso del cibo, tra russi e americani. Il regista decise in seguito di non usare il filmato, ritenendolo troppo farsesco per adattarsi alla natura satirica del resto del film.

L'unica proiezione pubblica nota di questa celebre scena, cancellata dalla versione finale di Il dottor Stranamore - Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba, fu quella del 1999, al National Film Theatre di Londra, dopo la morte di Kubrick.

Il celebre regista decide di raccontare l'assurdità della distruzione mutua assicurata attraverso il format della commedia nera: le azioni dei personaggi, apparentemente logiche, conducono all'annientamento nucleare formando un meccanismo talmente perverso che si può descrivere con un inimitabile umorismo nero.

A proposito del film lo stesso Kubrick ha dichiarato: "La mia idea di girarlo come una commedia da incubo venne nelle prime settimane di lavoro sulla sceneggiatura. Trovai che cercando di mettere della carne attorno alle ossa e immaginando le scene nella loro completezza, bisognava continuare a tenere fuori cose che erano assurde o paradossali, se si voleva evitare che fossero divertenti; e queste cose sembravano essere vicine al cuore delle scene in questione."


ANNA AND THE KING: I DETTAGLI SUL RE OMESSI DAL FILM

Il vero Re Rama IV, il re interpretato da Chow Yun-Fat in Anna and the King, con il nome di Mongkut, era il bisnonno del re della Thailandia, Re Bhumibol Adulyadej, noto formalmente come re Rama IX, scomparso nel 2016. Molti dettagli della vita del Re sono stati omessi dal film diretto da Andy Tennant.

Metà faccia del vero re Mongkut era paralizzata e questo fatto fu omesso dadalla pellicola; inoltre il re non aveva una regina e neanche un figlio che ereditasse la sua fortuna; la moglie di Rama IV morì giovane e, dopo la sua morte, il re non scelse mai un'altra consorte per sostituirla come regina.

Il film è stato girato per la maggior parte in Malaysia, nelle regioni di Penang ed Ipoh, ed è stato nominato al Premio Oscar per la miglior scenografia e per i migliori costumi. Il governo thailandese non permise che le riprese della pellicola fossero fatte in Thailandia a causa di alcune sequenze ritenute offensive per la monarchia.

Il regista quindi propose un'edizione modificata di Anna and the King ai censori thailandesi, tentando nuovamente di convincerli, fallendo miseramente. In seguito a questi avvenimenti su un editoriale di The Nation un giornalista scrisse che alcuni concittadini avevano espresso dubbi sullo stato della democrazia nel Paese.


UCI Cinemas riapre i multisala di Pordenone e Firenze

Nuovi multisala del circuito UCI Cinemas sono pronti a riaprire i battenti nel mese di agosto appena iniziato.

Il graduale processo di ritorno alla normalità di UCI Cinemas continua a dare frutti, ed il prossimo passo riguarderà UCI Fiume Veneto di Pordenone (apertura l'8 agosto) e il multisala di UCI Firenze (apertura il 10 agosto). Ovviamente in programma sono incluse nuove riaperture.

Per maggiori informazioni date una lettura al comunicato ufficiale.

NUOVE RIAPERTURE UCI CINEMAS

Milano, 6 agosto 2020 – UCI Cinemas è lieta di annunciare due nuove riaperture: l’8 agosto UCI Fiume Veneto (PN) e il 10 agosto UCI Firenze apriranno le loro sale al pubblico con la ripresa delle proiezioni.

Prosegue così il processo di graduale riapertura del Circuito UCI Cinemas annunciato lo scorso 15 giugno con la riapertura delle multisala di UCI Bicocca (MI), UCI Orio (BG), UCI Porta di Roma (Roma) e UCI Luxe Campi Bisenzio (FI) e proseguito il 6 luglio con la riapertura di UCI Lissone (MB), UCI Reggio Emilia, UCI Meridiana Casalecchio di Reno (BO), UCI Romagna Savignano sul Rubicone (FC), UCI Luxe Marcon (VE), UCI Palermo, UCI Perugia e UCI Molfetta (BA).

Nelle multisala di UCI Firenze e UCI Fiume Veneto (PN) così come nelle multisala già riaperte, sono stati introdotti i nuovi protocolli di sicurezza a salvaguardia della salute e del benessere di tutto il pubblico e dello staff, come le nuove misure di distanziamento sociale che includono limitazioni nel numero di posti disponibili per ogni spettacolo e la garanzia di avere delle poltrone vuote tra gli spettatori. Sono state inoltre adottate misure speciali affinché il percorso all’interno del cinema possa avvenire senza alcun tipo di contatto diretto e infine sono state potenziate le procedure di pulizia, con interventi più regolari. Per ulteriori informazioni sui protocolli di sicurezza visitare il sito: www.ucicinemas.it/siamocinemapiusicuri.

Al ritorno in sala, gli spettatori di UCI Firenze e UCI Fiume Veneto (PN) potranno assistere a grandi film delle passate stagioni come Captain Marvel e rassegne dedicate per tutti gli amanti del cinema come Italian Stars: De Luigi con il film Ti Presento Sofia, Usa Stars: Clint Eastwood con il film Il Corriere: The Mule, Musical Film con il film A Star is Born e Family con il film Me contro Te a un prezzo speciale, con biglietti a partire da 4,90 euro.

UCI Cinemas coglie questa occasione per dare il bentornato ai clienti affezionati e ringraziarli per la loro pazienza e comprensione durante questo periodo difficile, confermando che nel corso delle prossime settimane è prevista la riapertura delle altre multisala del Circuito.


DISNEY, SALE IL PREZZO DELLE AZIONI IN BORSA DOPO L'ANNUNCIO DI MULAN IN STREAMING

Il prezzo delle azioni Disney in Borsa è aumentato nella giornata di ieri dopo l'annuncio del passaggio su Disney+ di Mulan. Secondo quanto riporta Variety, le azioni della società hanno fatto registrare un rialzo del 10%. Disney aveva dichiarato alla stampa di aver superato i 100 milioni di abbonati nella giornata di martedì.

Notizie che hanno certamente contribuito al segno positivo in Borsa ma occorrerà verificare nei prossimi giorni se manterrà questo trend.
Ricordiamo che la Disney ha reso noto che Mulan uscirà su Disney+ al costo di quasi 30 dollari nei Paesi in cui non può essere garantita la distribuzione nelle sale cinematografiche.

Bob Chapek, CEO Disney, ha rassicurato sulla scelta che riguarda Mulan, che dovrebbe essere una tantum e non rappresentare un netto cambio di strategia:"Guardiamo a Mulan come una tantum e non come un nuovo modello di business. Detto questo troviamo molto interessante poter presentare questa nuova offerta ai nostri abbonati al prezzo di 29,99 dollari e vedere cosa succede, non solo in termini di aumento del numero di abbonati sulla piattaforma ma anche sul numero di transazioni che otterremo".
Mulan racconta la storia di una giovane donna cinese che vive in un Paese in guerra; ogni uomo della famiglia è costretto ad arruolarsi nell'Armata Imperiale. Per potersi sostituire al padre malato, la giovane Mulan si travestirà da uomo e si arruolerà per combattere.


BIRDS OF PREY, JURNEE SMOLLETT-BELL:"IN BLACK CANARY HO MESSO LA MIA RABBIA"

Jurnee Smollett-Bell, interprete di Black Canary in Birds of Prey, ha raccontato di aver usato le critiche razziste nei confronti del suo casting per alimentare la performance del suo personaggio. Il film racconta anche il percorso d'emancipazione del personaggio di Harley Quinn rispetto alla figura del Joker vista in Suicide Squad.

Jurnee Smollett-Bell interpreta Dinah Lance, in arte Black Canary, cantante di un night club dalla voce letale, Dinah è inizialmente soggiogata da Black Mask, prima di liberarsi e di universi alle Birds of Prey. Nei fumetti Dinah è raffigurata come una donna bianca con i capelli biondi e il casting di Smollett-Bell, afroamericana, ha suscitato diverse critiche da parte di alcuni fan.

Di recente l'attrice ha ammesso di essere a conoscenza di queste critiche razziste e della sua reazione:"Ha scatenato una rabbia dentro di me, il che è fantastico per Canary" ha confessato.
Oltre all'emancipazione di Harley Quinn, Birds of Prey si sofferma spesso anche sulla condizione delle altre donne protagoniste.
Black Canary riesce a liberarsi dalla morsa di Sionis e trova una nuova famiglia per sé, insieme alle altre componenti di Birds of Prey.
Jurnee Smollett-Bell ha ammesso di aver voglia di interpretare Black Canary in un prossimo film, anche se ufficialmente non è stato dato alcun annuncio.
Nonostante un buon apprezzamento della critica, Birds of Prey non ha funzionato granché al botteghino.


JODOROWSKY E IL DUNE DI VILLENEUVE: "LO VEDRÒ, MA È UN FILM IMPOSSIBILE DA REALIZZARE"

Con l'uscita sempre più vicina del nuovo adattamento cinematografico di Dune firmato da Denis Villeneuve, sono in molti ad essersi espressi sul suo arrivo e sulla versione del regista canadese, esprimendo curiosità o indifferenza (come David Lynch). Adesso, anche Alejandro Jodorowsky, che anni fa provò a realizzarne una versione, ha detto la sua.

Negli anni '70, infatti, il cineasta cileno stava sviluppando un adattamento cinematografico del romanzo di Frank Herbert che purtroppo non vide mai la luce, principalmente per problemi di budget. Una storia che è raccontata in modo esauriente dal documentario Jodorowsky's Dune, in cui compare lo stesso regista. Negli anni, il regista non è stato molto avvezzo a parlare in toni delicati dell'adattamento di David Lynch, probabilmente perché il fatto di non averlo potuto realizzare personalmente gli bruciava ancora parecchio. In una recente intervista concessa a IndieWire, Jodorowsky ha comunque ribadito che offrire al pubblico una versione fedele di quel romanzo è molto difficile, e sa che Villeneuve si è preso alcune libertà creative.

"Lo vedrò con piacere, perché sarà diverso. Non è la stessa cosa". Jodorowsky ha poi ammesso l'enorme difficoltà di adattare una storia del genere, puntualizzando che è un film "impossibile da realizzare".

Il regista de La montagna sacra e El Topo ha poi ricordato quando la regia di Dune venne affidata a Lynch negli anni '80: "La prima volta che dissero che si poteva fare Dune e David Lynch lo fece, mi sono sentito male, perché era il mio sogno. Mostrarono la pellicola a Parigi e mio figlio disse: 'Devi vederlo'. Poi iniziarono a distribuirlo e passo dopo passo ero sempre più felice, perché il film era una merda. Ho capito che nessuno poteva fare Dune. E' una leggenda".

A luglio Rebecca Ferguson ha svelato quando inizieranno le riprese aggiuntive di Dune mentre Denis Villeneuve sta già pensando al prossimo film.


TENET, UN NUOVO SPOT IMAX PER IL FILM DI CHRISTOPHER NOLAN

L'ultima fatica cinematografica di Christopher Nolan, Tenet, sta finalmente per approdare al cinema (almeno in alcuni paesi). Nel frattempo, continuano a uscire nuovi spot promozionali, e l'hype sale sempre di più.

"Tutto quello che ho per te è una parola..." afferma il personaggio di Martin Donovan in vari trailer di Tenet (incluso il trailer IMAX che vediamo anche qui in calce alla notizia), e onestamente ci sembra anche la frase che si applica al meglio a quelle che sono state finora le descrizioni del film da parte del cast.

In verità, Robert Pattinson ha definito Tenet una sorta di unicorno, e Kenneth Branagh ha provato a spiegarci il suo ruolo nel film... Più o meno. Fatto sta che nemmeno gli attori sanno come raccontarci Tenet senza rovinarci la sorpresa, e considerato lo stile di Nolan, è comprensibile.

E a proposito di IMAX, i primi fortunati a poter vedere il film di Nolan sono stati proprio i dipendenti della celebre catena, che sembrano essere rimasti estasiati dalla visione della pellicola.

Godiamoci dunque questo trailer diffuso proprio nelle ultime ore, mentre attendiamo con trepidazione l'uscita di Tenet nelle sale, che salvo ulteriori rimandi, qui in Italia corrisponde al 26 agosto, una data che si fa ormai sempre più vicina.


https://twitter.com/i/status/1291048261176852480

SESSO, BUGIE E VIDEOTAPE: IL CULT DI SODERBERGH TRA RECORD A CANNES E SEQUEL IN ARRIVO

Sesso, bugie di videotape, la pellicola che ha firmato il debutto alla regia di Steven Soderbergh premiata con la Palma d'oro alla 42esima edizione del Festival di Cannes. I protagonisti sono Andie McDowell, James Spader, Laura San Giacomo e Peter Gallagher.

Nel film, i fragili equilibri di una coppia vengono compromessi dall'arrivo di una vecchia conoscenza del marito. John, un affermato avvocato, è sposato con Ann, una casalinga con una notevole fissazione per l'ordine che vive con angoscia la sessualità del marito. Tutto cambia quando arriva Graham, ex compagno di John alle prese con un particolare problema...

Per l'occasione, abbiamo raccolto per voi i retroscena da non perdere sulla pellicola:

Il film è stato diffuso nei principali cinema di Berlino nel periodo della caduta del Muro. Molti cittadini della Germania dell'Est attraversarono il confine per assistere alle proiezioni, aspettandosi però di vedere un porno alla occidentale.

Soderbergh ha scritto il film in appena 8 giorni durante una gita in campagna. Come ha rivelato il regista, però, aveva ideato la trama un anno prima.

Con la vittoria a Cannes '89, Soderbergh è diventato il più giovane di sempre ad ottenere la Palma d'oro nonostante inizialmente non dovesse neanche partecipare alla competizione. Previsto per la sezione "La Quinzaine des Réalisateurs", la pellicola è stata infatti inserita in concorso dopo il ritiro di un altro film.

Il regista inizialmente non era convinto da Andy McDowell, avendo anche scritto il ruolo per ingaggiare Elizabeth McGovern, ma dopo alcuni provini eccellenti decise di affidare a lei la parte di Ann.

Ognuno dei quattro protagonisti riflette una parte della personalità di Soderbergh.

Soderbergh ha rivelato di aver scritto un sequel di Sesso, bugie e videotape durante la recente quarantena, confermando la sua intenzione di portarlo sul grande schermo.


ANNA AND THE KING, QUANTO C'È DI VERO NELLA STORIA DI ANNA LEONOWENS?

La storia di Anna Leonowens è ormai arcinota agli appassionati della settima arte: il libro pubblicato da Margaret Landon nel 1944 ha ispirato un musical di Broadway nel '51, un film con Yul Brynner datato 1956 e, ovviamente, l'Anna and the King del 1999 con Jodie Foster (nonché un film animato prodotto nello stesso anno).

La figura di Anna è di quelle che suscitano attenzione, curiosità e ammirazione: una donna forte e sicura di sé capace di cambiare il modo di pensare di un sovrano ancorato a retaggi e rituali che sembrava impensabile modificare.

Ma quanto c'è di vero nella storia che ci viene narrata in Anna and the King? La storia della nostra protagonista è più o meno fedele: vedova del marito, Anna viene assunta alla corte del re del Siam come insegnante d'inglese, ma finisce a svolgere anche mansioni di traduttrice e consulente, arrivando effettivamente a battersi intensamente per cambiare la mentalità vigente a palazzo e per migliorare la condizione delle donne del luogo.

Completamente inventati sono invece gli aspetti politici del film: nella storia di Anna Leonowens non si fa menzione di colpi di Stato effettuati o semplicemente orditi, aggiunti alla trama del film con Jodie Foster unicamente per renderlo più appetibile dal punto di vista cinematografico. A proposito della star di Anna and the King: presto vedremo Jodie Foster alla regia di The Day They Stole the Mona Lisa.


RESIDENT EVIL: RETRIBUTION, MILLA JOVOVICH E GLI INCIDENTI SUL SET

Resident Evil: Retribution, quinto capitolo della saga action horror basata sulla celebre serie di videogiochi Capcom. Come per i film precedenti la protagonista è la Alice di Milla Jovovich, star che ha deciso di girare in prima persona la grande maggioranza delle scene d'azione.

Una scelta per niente scontata e che sarebbe potuta costarle molto cara, anche alla luce di quanto accaduto durante le riprese di questo film. Mentre l'attrice stava girando una scena di combattimento, infatti, un incidente causò la caduta di 16 membri della crew da un'impalcatura. La Jovovich per fortuna rimase illesa, e durante l'interruzione delle riprese andò a trovare i colleghi in ospedale per augurargli una buona guarigione.

A proposito di incidenti, durante una comparsa a Jimmy Kimmel l'attrice ha raccontato della volta in cui ha dato un pugno in faccia al regista e marito Paul W.S. Anderson: "Non ero arrabbiata, è stato un incidente, ma l'ho colpito in un occhio con un pugno. È pur sempre un film d'azione, queste cose succedono. Mentre dirigeva una scena mi ha chiesto di tirare un pungo verso la camera, verso la sua faccia, e io l'ho fatto. L'ho colpito dritto in un occhio, ha avuto un occhio nero per un paio di settimane. Era imbarazzante da raccontare a chi visitava il set."

In Resident Evil: Retribution, lo ricordiamo, Alice si ritrova inspiegabilmente a Tokyo dopo essersi risvegliata in una struttura dell'Umbrella, la casa farmaceutica responsabile della creazione del virus. Come sempre, la nostra protagonista deve combattere fino allo stremo per salvarsi dai non morti che continuano a perseguitarla.


LAIKA ANIMATION FESTEGGIA 15 ANNI CON UNO SPECIALE DIETRO LE QUINTE

Coraline, ParaNorman, Boxtrolls – Le scatole magiche, Kubo e la spada magica e Mister Link. In quindici anni di attività la Laika Animation ha creato dei piccoli gioielli con la tecnica dell’animazione in stop-motion.

Tutto è cominciato nel lontano 2005, il primo progetto a cui hanno collaborato è stato La sposa cadavere di Tim Burton. Quattro anni dopo sono riusciti a distribuire nelle sale il primo film animato interamente dallo studio: Coraline.

Per celebrare questo anniversario Fandango ha pubblicato un dietro le quinte sulla storia e sule opere delle studio:




TENET – NUOVI SPOT CON SCENE INEDITE PER IL FILM DI CHRISTOPHER NOLAN

Tenet uscirà in Cina il prossimo 4 settembre (il 26 agosto in Italia), e la Warner ha svelato un nuovo trailer che contiene un’introduzione di Christopher Nolan. È inoltre disponibile un nuovo spot per il formato IMAX.

Entrambi i video includono alcune scene inedite che ci mostrano gli effetti dell’inversione, tecnica che permette al protagonista senza nome (John David Washington) di vedere gli eventi prima che accadano. Dovrà utilizzarla per sventare la terza guerra mondiale.

La sinossi ufficiale
Armato solo di una parola – Tenet – e in lotta per la sopravvivenza di tutto il mondo, il Protagonista è coinvolto in una missione attraverso il crepuscolare mondo dello spionaggio internazionale, che si svolgerà al di là del tempo reale.
Non un viaggio nel tempo. Ma Inversione.


Nel cast figurano John David Washington, Robert Pattinson, Elizabeth Debicki, Kenneth Branagh, Michael Caine, Dimple Kapadia, Aaron Taylor-Johnson, Clémence Poésy e Himesh Patel.

Il copione è stato scritto dallo stesso Christopher Nolan. La colonna sonora è opera di Ludwig Göransson (Black Panther); il direttore della fotografia è Hoyte van Hoytema (La talpa, Interstellar, Dunkirk); la direttrice del montaggio è Jennifer Lame; lo scenografo è Nathan Crowley; il costumista è Jeffrey Kurland; mentre il supervisore degli effetti speciali è Andrew Jackson.

Tenet è stato girato sia in IMAX sia in 70mm, e le riprese si sono svolte in sette paesi.

Li troverete qui di seguito.


Il trailer cinese

Lo spot IMAX



SUPERNOVA – COLIN FIRTH E STANLEY TUCCI COPPIA GAY NEL FILM DI HARRY MACQUEEN

Tra i nuovi titoli aggiunti alla line-up del San Sebastian Festival, troviamo Supernova del britannico Harry Macqueen. Seconda pellicola da regista, dopo Hinterland, il film racconta la storia di una coppia gay che vive insieme da 20 anni.

Colin Firth e Stanley Tucci interpretano Sam e Tusker, nel film li seguiamo mentre viaggiano attraverso la campagna inglese, durante una vacanza. A Tusker è stata diagnosticata la demenza precoce, i due sanno di avere pochissimo tempo insieme.

Macqueen ha dichiarato:

“È un grande onore mostrare in anteprima il film quest’anno al San Sebastian. Supernova è un film su come l’amore supera anche le esperienze umane più difficili e su cosa siamo disposti a sacrificare per le persone che adoriamo. È un film romantico e che afferma la vita, che in un momento come questo sembra più importante che mai”.

Gli altri film aggiunti alla sezione ufficiale sono: El Gran Fellove di Matt Dillon, Crock of Gold di Julien Temple.


supernova

STO PENSANDO DI FINIRLA QUI – IL TRAILER DEL FILM DI CHARLIE KAUFMAN, DAL 4 SETTEMBRE SU NETFLIX

Netflix ha pubblicato il trailer di I’m Thinking of Ending Things, l’atteso film di Charlie Kaufman che uscirà il prossimo 4 settembre sulla piattaforma on-line. In Italia s’intitolerà Sto pensando di finirla qui.

Com’era prevedibile, il brillante sceneggiatore di Eternal Sunshine of the Spotless Mind ha riletto il romanzo di Iain Reid a modo proprio, costruendo un tortuoso labirinto mentale che inghiotte la protagonista senza nome (Jessie Buckley) quando incontra i genitori del suo ragazzo Jake (Jesse Plemons). Lei sta pensando di lasciarlo, ma c’è qualcosa di molto strano, e la situazione passa dal grottesco all’inspiegabile.

Potrete vedere il trailer qui di seguito, ma prima vi ricordo che il romanzo di Reid è ora disponibile anche in italiano, pubblicato da Rizzoli.

La sinossi ufficiale
Nonostante i dubbi sul loro rapporto, una giovane donna (Jessie Buckley) parte in viaggio con il suo nuovo ragazzo (Jesse Plemons) alla volta della fattoria di famiglia. Bloccata alla fattoria durante una tempesta di neve con la madre (Toni Collette) e il padre (David Thewlis) di Jake, la ragazza comincia a mettere in discussione tutto quello che sapeva o credeva di aver capito del suo compagno, di se stessa e del mondo.

Jessie Buckley interpreta la ragazza, mentre Toni Collette e David Thewlis sono i genitori di Jake. Jesse Plemons presta il volto a Jake.

Sarà interessante scoprire cosa diventerà questa storia nelle mani di Charlie Kaufman, che vi ricordo essere lo sceneggiatore di Essere John Malkovich e Eternal Sunshine of the Spotless Mind, nonché regista di Synecdoche, New York e Anomalisa. Oltre ad aver diretto l’adattamento, Kaufman ha scritto il copione e ha prodotto il film, insieme a Anthony Bregman, Stefanie Azpiazu e allo stesso Reid, coinvolto in veste di co-produttore.

Il trailer




Pixar Fest: tutti i dettagli del Festival Virtuale per i 25 anni di Toy Story, ecco i bozzetti inediti di Buzz!

A seguire potete trovare tutti i dettagli sul Pixar Fest, il Festival Virtuale organizzato dalla Disney per celebrare i 25 anni di Toy Story e dello studio diventato da tempo parte integrante della Casa di Topolino.


DISNEY LANCIA IL PIXAR FEST
UN FESTIVAL VIRTUALE DEDICATO ALLE FAMIGLIE
PER CELEBRARE IL 25° ANNIVERSARIO DEL FILM DISNEY E PIXAR
TOY STORY

La celebrazione porta intrattenimento per bambini e famiglie tra agosto e settembre
e supporta MediCinema, partner Disney di lunga data

Per aprire il festival svelati i bozzetti inediti di Buzz Lightyear di Toy Story
La line-up include i film Pixar presenti su Disney+, quiz online e art and crafts per i bambini
Disney dà il via al Pixar Fest con una donazione di 1 milione di dollari al partner di beneficienza di lunga data MediCinema, per contribuire a creare nuove esperienze cinematografiche familiari all’avanguardia negli ospedali, come parte del suo costante impegno nel costruire Momenti che Contano per quei bambini che ne hanno più bisogno
In occasione del lancio del Pixar Fest, i bozzetti disegnati a mano rivelano i primi concept di Buzz Lightyear, come il nome di “Lunar Larry”


Disney ha annunciato oggi il lancio di un festival virtuale dedicato alle famiglie per celebrare a livello globale il 25° anniversario del film Disney e Pixar Toy Story e i suoi 20 anni di supporto all’organizzazione benefica MediCinema. Il Pixar Fest prende il via oggi, giovedì 6 agosto, e in Italia include l’epica collezione di film Pixar su Disney+ da rivedere tutti insieme con maratone dedicate, quiz sui canali social per gli appassionati di cinema, arts and crafts per bambini e nuove uscite di prodotti.

Tasia Filippatos, SVP Disney EMEA, ha dichiarato: “Pixar ha rivoluzionato l’arte dell’animazione 25 anni fa con l’uscita di Toy Story e da allora ci ha regalato alcuni dei momenti più iconici e unici nella storia del cinema. Pixar Fest offrirà ai fan di tutte le età la possibilità di celebrarli attraverso una serie di attività. Speriamo che la line-up porti un po’ di divertimento durante le vacanze estive e la magia del cinema nelle case di tutta Italia”.

Come parte del suo impegno in tutto il mondo per fornire conforto e ispirazione attraverso momenti cinematografici e contribuire a ridurre l’isolamento dei bambini gravemente malati negli ospedali, Disney ha donato 1 milione di dollari a MediCinema per aiutarla a raggiungere più bambini possibile, sviluppando e costruendo cinema all’avanguardia all’interno degli ospedali nel Regno Unito e in Italia. Andare al cinema mentre si è in ospedale aiuta a migliorare il benessere e combatte l’isolamento e l’ansia di trascorrere del tempo nei reparti.

Questo impegno si combina con Disney Movie Moments, un programma che consente ai giovani pazienti negli ospedali degli Stati Uniti di vedere gli ultimi film Disney, Pixar, Marvel e Star Wars mentre sono in cura e non sono in grado di andare al cinema, creando ricordi positivi per le famiglie.

Kat Mason, Chief Executive of MediCinema, ha dichiarato: “Nel nostro 20° anniversario e nei 20 anni di lavoro con Disney, siamo incredibilmente felici di essere i destinatari di questa donazione che contribuirà a garantire che la nostra offerta di sale cinematografiche negli ospedali possa avere un impatto su molti più bambini e le loro famiglie”.

Disney ha celebrato il lancio del Pixar Fest con il rilascio di un artwork inedito di Toy Story, che mostra i primi progetti e l’evoluzione di Buzz Lightyear. Questo straordinario artwork presenta i primi bozzetti del personaggio che includono una varietà di volti diversi, i colori del costume e i disegni delle ali, prima che fosse trasformato nel Buzz che tutti conoscono e amano.

La storica Pixar Christine Freeman ha dichiarato: “Buzz è uno dei nostri personaggi più popolari ed è affascinante vedere i diversi modi in cui gli artisti Pixar lo hanno immaginato durante l’evoluzione del suo design. Anche il suo nome è cambiato nel tempo – da Tempus of Morph a Lunar Larry, a Buzz Lightyear. È possibile vedere le iniziali LL (per Lunar Larry) nella fibbia della cintura in alcuni di questi primi progetti”.

Da quando Woody e Buzz sono approdati nelle sale cinematografiche nel 1995 nel primo lungometraggio animato al computer, i film Pixar sono diventati i preferiti dei fan di tutto il mondo. Ad oggi, ci sono stati 23 film Pixar e 21 cortometraggi, che hanno collezionato 37 incredibili Oscar®. I prodotti Pixar sono i più venduti di tutti i tempi nei Disney Store, inclusa l’action figure parlante di Buzz Lightyear. Un’epica collezione di film e cortometraggi Pixar è disponibile su Disney+, dai classici come Alla ricerca di Nemo ai nuovi Spark Shorts come OUT e Float.

Ogni domenica fino alla fine di agosto i fan italiani potranno unirsi alle pagine Facebook @PixarItalia e Instagram @disneyitalia per commentare insieme i loro film Pixar preferiti e scoprire tante curiosità. Inoltre, per i più piccoli, nell’apposita sezione dedicata Disney Destination of Imagination sul sito shopDisney.it, sarà possibile scaricare divertenti libretti di attività a tema Pixar.

I fan di tutto il mondo saranno in grado di celebrare i loro personaggi Pixar preferiti con nuove linee di Mattel e Funko. È in arrivo anche una nuova gamma di prodotti su shopDisney che onorano l’eredità Pixar, tra cui una linea di piccoli Alieni che vedono questi amati personaggi di Toy Story indossare i panni di altri protagonisti dei film Pixar, tra cui WALL•E e Russell di Up. Altri giocattoli di “Pixar Alien Remix” vedranno gli Alieni di Toy Story vestiti come personaggi Pixar tra cui Carl di Up, Dot di A Bug’s Life – Megaminimondo, Dory di Alla ricerca di Nemo, Edna de Gli Incredibili, Sulley di Monsters & Co. e la Principessa Merida di Ribelle – The Brave.

Il Pixar Fest si svolgerà dal 6 agosto al 6 settembre in UK ed EMEA.

Ecco, a seguire, una galleria con i bozzetti inediti di Buzz:


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ANEC: “I cinema esprimono disapprovazione per le scelte di alcuni distributori”

Il blocco delle nuove uscite cinematografiche prosegue ormai da sei mesi, e dopo che in Italia i cinema possono riaprire dal 15 giugno si inizia a vedere la luce in fondo al tunnel: dopo Ferragosto, infatti, inizieranno a uscire in sala i primi film inediti, come Onward – Oltre la magia, Gretel & Hansel, Volevo nascondermi e Tenet.
Ma in questi giorni fanno scalpore gli annunci di alcuni distributori che hanno scelto di lanciare alcuni importanti film direttamente in streaming oppure di accorciare le finestre distributive. Senza fare esplicitamente nomi, l’ANEC (associazione nazionale esercenti cinema) ha diffuso un comunicato in cui esprime disapprovazione per le scelte di alcune di queste distribuzioni che “minano la ripartenza del settore”. Lo riportiamo:


Disapprovazione e rammarico per le scelte unilaterali di alcune distribuzioni che scelgono per i propri titoli uscite alternative alla sala cinematografica. Nonostante il forte appeal commerciale che alcuni film possono avere sul pubblico si assiste allo spostamento di alcuni prodotti importanti direttamente sulle piattaforme minando la già difficile ripartenza delle sale cinematografiche italiane.

I mesi di lockdown hanno fatto emergere come i risultati economici complessivi dei film siano molto più rilevanti quando la sala costituisce il primo anello nello sfruttamento del prodotto cinematografico Un plauso ai distributori che continuano a credere nella sala cinematografica destinando il loro prodotto per questo primario sfruttamento. L’esercizio cinematografico deve ripartire e senza la condivisione di questa mission con i partner della distribuzione e produzione ciò non può avvenire. Occorre, inoltre, dichiarano ancora gli esercenti, pianificare l’uscita in sala fin da subito dei film di produzione italiana già pronti al momento del lockdown e attesi dal pubblico.

Il cinema non è soltanto un contenuto proiettato su un grande schermo, è un’esperienza che il pubblico, gli spettatori vivono collegialmente, condividendo percezioni, sensazioni, emozioni mantenendo vivi i centri città, le periferie dove le sale cinematografiche sono e rimangono dei presidi socio culturali insostituibili per i territori dove operano.

Alla luce di queste pericolose scelte unilaterali di alcune distribuzioni, l’ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema) torna a chiedere con fermezza un intervento delle istituzioni per l’adozione di ulteriori misure per sostenere le sale durante la ripartenza, per supportare una forte campagna mediatica che ponga l’attenzione sulla centralità della sala rispetto al valore culturale, sociale ed emozionale che il film ha nella collettività.


Le strade del male: Tom Holland in una foto inedita, il regista parla dell’anima nera americana toccata dal film

Dopo quelle viste la settimana scorsa, Empire ci regala una nuova foto di The Devil All the Time, thriller gotico tratto dal romanzo Le strade del male che sarà su Netflix il 16 settembre, con Tom Holland, Robert Pattinson, Bill Skarsgard, Riley Keough e Jason Clarke
Nel cast, accanto a loro, anche Sebastian Stan, Haley Bennett, Mia Wasikowska, Eliza Scanlen, Harry Melling e Pokey LaFarge.

Il progetto è tratto dal romanzo di Donald Ray Pollock, Antonio e Paulo Campos si occupati della sceneggiatura, e sempre Antonio della regia.

Il regista del film spiega, parlando di Tom Holland e della pellicola:

Non penso che si dedichi mai a un film senza prima immergersi, con la mente, completamente in esso in maniera tale da venire del tutto assorbito. Per quel che mi riguarda, se viene fatto nel giusto contesto, non credo faccia male avere a che fare con l’oscurità. Il film non glorifica in alcun modo la violenza: cerca di capire da dove arriva. Cerca di capire la connessione che, specie negli Stati Uniti, esiste fra la fede e le persone che abusano di questo potere.

Ecco la sinossi dell’opera:

La Seconda guerra mondiale è finita e il soldato semplice Willard Russell sta tornando a casa dopo essere stato spedito a combattere nel Pacifico, con negli occhi ancora tutto l’orrore per quello che ha visto. La corriera fa una sosta a Meade, Ohio, e William si ferma a mangiare in un ristorante. Non conosce il nome della cameriera che l’ha servito ma sa che se ne è innamorato e qualche settimana dopo torna da lei e la sposa. Insieme fanno un figlio, bellissimo: Arvin. Arviri Russell è il protagonista di questo primo magistrale romanzo di Donald Ray Pollock, autore della folgorante raccolta di racconti Kno-ckemstiff. Lo vediamo crescere e muoversi tra misere catapecchie e chiese che sono templi dell’ipocrisia e del male, lo seguiamo con il dito sulla carta geografica degli Stati Uniti, e contemporaneamente assistiamo allo svolgersi di altre esistenze maledette, destinate, per uno scherzo della sorte, a incrociarsi con la sua, fino all’inatteso, sconvolgente finale.

Potete vederla qua sotto:





Edited by Triplethor - 6/8/2020, 17:51
 
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view post Posted on 7/8/2020, 13:14
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VENERDÌ

07/08/2020



JAMES WAN PRODURRÀ IL REBOOT CINEMATOGRAFICO DI SUPERCAR

Spyglass Media Group, l’Atomic Monster di James Wan e Michael Clear stanno sviluppando un film basato sulla serie televisiva degli anni ottanta Supercar (Knight Rider). Creata da Glen A. Larson, la serie interpretata da David Hasselhoff (Baywatch) ha dato vita a un seguito televisivo, libri e videogiochi.

La pellicola verrà sceneggiata da TJ Fixman, scrittore e sviluppatore del videogioco Ratchet and Clank and Resistance: Fall of Man. Judson Scott sarà il produttore esecutivo.

La serie racconta le avventure di Michael Knight (Hasselhoff) che guida un’auto indistruttibile controllata da un’intelligenza artificiale di nome KITT. Sotto la guida delle industrie Knight, Michael e KITT combattono il crimine. Il film sarà ambientato nei giorni nostri e manterrà il tono anticonformista della serie.

Fixman ha venduto alla Universal Including One Night On the Hudson, Brotherhood of Magic alla MGM e Men Who Kill alla Fox con Greg Berlanti alla produzione e Michael B. Jordan come protagonista. Rogue è stato acquistato da STX e verrà prodotto dalla Phantom Four di David S. Goyer
.

ANTEBELLUM USCIRÀ IN PVOD, AL CINEMA SOLO IN ALCUNI MERCATI ESTERI

Ieri Joe Drake presidente della Lionsgate Motion Picture Group ha annunciato che l’atteso film horror Antebellum sarà disponibile negli USA via PVOD.

Dal 18 settembre sarà presente su tutte le piattaforme, mentre verrà distribuita in alcuni mercati internazionali.

Ha spiegato:

“Sebbene l’esperienza cinematografica rimarrà sempre il cuore della nostra attività, siamo entusiasti di essere in grado di cogliere l’opportunità di abbinare l’attuale e impellente film di Gerard e Chris a una strategia di distribuzione che si addice a questo momento di straordinario cambiamento.

Gerard e Chris sono dei narratori il cui lavoro pulsa di autenticità – non solo questo film intratterrà e entusiasmerà il pubblico di tutto il mondo, ma scatenerà una discussione sul nostro mondo attuale”.

Gerard Bush e Christopher Renz hanno aggiunto:

“Sebbene abbiamo progettato Antebellum per essere consumato come esperienza comunitaria nelle sale, siamo entusiasti di quest’unica opportunità in cui dobbiamo svoltare verso un nuovo tipo di momento comunitario nella nostra cultura.

Mentre affrontiamo le realtà del razzismo sistemico nel nostro paese, che nel 2020 è cresciuto fino a questo punto di flesso, comprendiamo quanto sia imperativo portare Antebellum ad un pubblico il più vasto possibile, dando anche la priorità alla salute e alla sicurezza. La nostra ardente speranza è che condividendo ampiamente il nostro film, sia a livello nazionale che internazionale, trasformeremo l’esperienza cinematografica da casa in un vero evento”.

La sinossi:
L’autrice di successo Veronica Henley (Janelle Monáe) si trova intrappolata in una spaventosa realtà e deve scoprire lo sconvolgente mistero che la circonda prima che sia troppo tardi.

Diretto da Gerard Bush e Christopher Renz (Bush + Renz), il film conta nel cast: Marque Richardson II, Eric Lange. Jack Huston, Kiersey Clemons, Tongayi Chirisa, Gabourey Sidibe, Rob Aramayo, Lily Cowles e Jena Malone.


LIONSGATE ANNUNCIA JOHN WICK 5, SARÀ GIRATO BACK-TO-BACK CON IL QUARTO

Lionsgate non ha alcuna intenzione di mollare il franchise di John Wick: in una recente chiamata sugli utili della compagnia, l’amministratore delegato John Feltheimer ha annunciato che John Wick: Chapter 5 si farà, e auspicabilmente sarà girato back-to-back con Chapter 4. Le riprese inizieranno quando Keanu Reeves tornerà disponibile dopo aver concluso il suo impegno con Matrix 4.

Siamo impegnati a preparare le sceneggiature per i prossimi due film del nostro franchise d’azione John Wick, con John Wick 4 programmato per uscire nelle sale nel week-end del Memorial Day 2022. Speriamo di girare John Wick 4 e 5 uno di seguito all’altro quando Keanu sarà disponibile nei primi mesi del prossimo anno.

Girare due o più film back-to-back è ormai una consuetudine nei franchise hollywoodiani, soprattutto dopo che Il Signore degli Anelli ha spianato la strada una ventina di anni fa. È stato fatto anche da Matrix, Harry Potter, Avengers e altre saghe. Persino gli ultimi due capitoli di Mission: Impossible saranno girati uno di seguito all’altro.

Al termine del terzo capitolo, John è sopravvissuto alla battaglia del Continental Hotel, ma è stato tradito da Winston (Ian McShane), che ha cercato di ucciderlo. Salvato dal Bowery King (Laurence Fishburne), il micidiale sicario deve allearsi con lui per abbattere finalmente lo strapotere della Tavola Alta. Vi ricordo che John Wick: Chapter 4, diretto da Chad Stahelski, uscirà il 27 maggio 2022.


L’UNICO E INSUPERABILE IVAN DALL’11 SETTEMBRE SU DISNEY+

L’Unico e insuperabile Ivan debutterà in Italia l’11 settembre in esclusiva su Disney+ e verrà presentato in anteprima martedì 18 agosto al Giffoni Film Festival. Negli USA la pellicola sarà disponibile sulla piattaforma dal 14 agosto.

Basato sul pluripremiato libro di Katherine Applegate, edito in Italia da Mondadori, e diretto da Thea Sharrock, il film racconta la storia di Ivan, un gorilla molto speciale.

Si tratta di una pellicola ibrida, che coniuga girato live action e scene in CGI.

La regista Thea Sharrock ha dichiarato:

“Il mondo è cambiato in un attimo. Le persone di tutto il mondo hanno condiviso esperienze importanti che cambiano la vita in modi che non si vedevano da un secolo.
In risposta a questo, sono davvero felice di poter condividere con tutto il mondo la storia deliziosa e originale di Katherine Applegate, L’Unico e Insuperabile Ivan, su Disney+, portando un po’ di gioia con questo film unico sulla vera amicizia, basato su una storia vera”.


La sinossi:

Una storia indimenticabile sulla bellezza dell’amicizia, sul potere dell’immaginazione e sul significato del luogo chiamato casa. Ivan è un gorilla di 180kg che condivide la gabbia in un centro commerciale di periferia con Stella l’elefante, Bob il cane e altri animali.

Ha pochi ricordi della giungla dove è stato catturato, ma quando arriva un’elefantina di nome Ruby, qualcosa dentro di lui cambia profondamente. Ruby è stata recentemente separata dalla sua famiglia allo stato brado e questo porta Ivan a mettere in discussione la sua vita, il luogo da dove proviene e dove alla fine vorrebbe essere.


Nella versione italiana gli attori Stefano Fresi, Paola Minaccioni e Federico Cesari doppiano rispettivamente: Bob il cane, Henrietta la gallina e Murphy il coniglio.

Nella versione originale gli animali hanno le voci di: Sam Rockwell presta la voce a Ivan il gorilla, Angelina Jolie doppia l’elefantessa Stella, Danny DeVito è la voce del cane Bob; Helen Mirren doppia il barboncino Snickers, Brooklynn Prince doppia l’elefantino Ruby.
Chaka Khan è la voce della gallina Henrietta; Mike White doppia la foca Frankie; Ron Funches presta la voce al coniglio Murphy; Phillipa Soo è la voce del pappagallo Thelma.

Completano il cast: Ramon Rodriquez nei panni di George, l’impiegato del centro commerciale; Ariana Greenblatt interpreta la figlia di George, Julia; Bryan Cranston è Mack, il proprietario del centro.

L’unico e insuperabile Ivan è sceneggiato da Mike White. Alla produzione: Allison Shearmur, Angelina Jolie e Brigham Taylor. I produttori esecutivi sono Sue Baden-Powell e la Sharrock.

Ecco il trailer italiano:




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TENET: UN NUOVO EASTER EGG SU FORTNITE PREANNUNCIA CONTENUTI ESCLUSIVI

Un nuovo easter egg di Tenet si è fatto strada in Fortnite. Si tratta di una valigetta con sopra uno strano congegno. Diamole un’occhiata…

https://twitter.com/i/status/1291271277571977216

In questo video viene esaminata più da vicino:



Non è la prima volta che Warner Bros. e Christopher Nolan si affidano a Fortnite per la promozione di Tenet. Anche il trailer del film era stato lanciato in esclusiva all’interno del videogame. In quel caso la mossa di marketing fu un’idea di Nolan, dunque è probabile che anche stavolta il regista abbia avuto voce in capitolo. Non si sa comunque a cosa porterà questo particolare easter egg, ma, considerando che il film inizierà a uscire nelle sale di molti paesi (Italia inclusa) il 26 agosto, è possibile che preannunci un nuovo trailer. Staremo a vedere.

La sinossi
Armato solo di una parola – Tenet – e in lotta per la sopravvivenza di tutto il mondo, il Protagonista è coinvolto in una missione attraverso il crepuscolare mondo dello spionaggio internazionale, che si svolgerà al di là del tempo reale. Non un viaggio nel tempo. Ma Inversione.

Nel cast figurano John David Washington, Robert Pattinson, Elizabeth Debicki, Kenneth Branagh, Michael Caine, Dimple Kapadia, Aaron Taylor-Johnson, Clémence Poésy e Himesh Patel.


Paramount Pictures crede nel cinema, ma “le finestre distributive potrebbero accorciarsi”

Fino a qualche mese fa sembrava impossibile poter parlare apertamente di accorciare le finestre distributive. Con l’emergenza Coronavirus e la chiusura dei cinema, invece, è diventato un argomento più che attuale, a partire dalla decisione di alcuni studios di lanciare i propri film di alto livello direttamente in digitale – non solo in pieno lockdown, come nel caso di Trolls World Tour, ma anche adesso, come nel caso di Mulan.
ViacomCBS lancerà nel 2021 una nuova piattaforma streaming globale che proporrà serie tv e film di canali e studios di sua proprietà come Showtime, CBS, Nickelodeon, Cartoon Network e Paramount Pictures, ma nel comunicare i risultati trimestrali il CEO Bob Bakish ha voluto sottolineare quanto sia importante l’esperienza cinematografica in sala pur sottolineando come le finestre distributive siano destinate ad accorciarsi rispetto agli attuali 90 giorni tra uscita in sala e noleggio digitale:

Al momento, ovviamente, le nostre attività seguono una serie di regole dettate dall’emergenza Coronavirus. Studios come la Paramount stanno facendo cose che normalmente non farebbero, perché i cinema sono chiusi. Ma il nostro impegno nei confronti della sala cinematografica rimane intatto, e crediamo che il contesto, per la maggior parte, tornerà come prima una volta che il mondo troverà la sua normalità. Ma crediamo che le finestre cinematografiche si accorceranno, probabilmente, e che alcuni di questi nuovi percorsi di monetizzazione, inclusi alcuni molto strategici, diventeranno più comuni.

Quando parla di “cose che normalmente non farebbero”, Bakish si riferisce ovviamente alla decisione della Paramount di rinviare al 2021 praticamente tutti i film. Un anno che il CEO sostiene che stia “iniziando a diventare piuttosto pieno di uscite”.


Judas and the Black Messiah, il trailer del film con Daniel Kaluuya tratto da una storia vera

La Warner Bros Pictures ha diffuso questa mattina il trailer Judas and the Black Messiah, il film di Shaka King con Daniel Kaluuya tratto dalla storia vera di Fred Hampton.
Hampton fu il leader del movimento delle “Pantere Nere” e venne ucciso dalla polizia di Chicago all’età di 21 anni nel 1969. Il movimento nacque allo scopo di sostenere l’emancipazione degli afroamericani e di porre fine alla brutalità della polizia nei confronti della gente nera.

Uno dei motti di Hampton era: “Puoi uccidere un rivoluzionario, ma non una rivoluzione”.

Nel cast troviamo il candidato al premio Oscar Daniel Kaluuya nei panni di Fred Hampton assieme a LaKeith Stanfield in quelli di William O’Neal.

Accanto a loro Jesse Plemons, Dominique Fishback, Ashton Sanders, Martin Sheen, Algee Smith, Darrell Britt-Gibson, Dominique Thorne, Amari Cheatom, Caleb Eberhardt e Lil Rel Howery.

Dietro alla macchina da presa Shaka King, qui al suo debutto alla regia. Il film è nato proprio da King e dal suo collega sceneggiatore, Will Berson, con cui ha scritto il copione. Alla storia hanno lavorato anche Kenny Lucas e Keith Lucas.

Il film è prodotto da Ryan Coogler, regista di Black Panther, e da Charles D. King.

Nella troupe il direttore della fotografia Sean Bobbitt, lo scenografo Sam Lisenco, il montatore Kristan Sprague e la costumista Charlese Antoinette Jones.

Che ne dite del primo trailer di Judas and the Black Messiah? Il film non ha ancora una data d’uscita, ma arriverà al cinema.




AMC: perdite trimestrali sopra il mezzo miliardo, i prezzi dei biglietti potrebbero salire

AMC Entertainment ha registrato perdite pari a 561,2 milioni di dollari nel secondo trimestre dell’anno, quello cioè in cui rientra il lockdown globale e durante il quale praticamente l’intero staff della più grande catena cinematografica è stato licenziato o messo in congedo non pagato. Il crollo del 98% del fatturato rispetto all’anno precedente non ha paragoni nei 100 anni di storia dell’azienda, e anche le perdite in borsa hanno avuto un impatto non indifferente sul valore della compagnia.

Gli investitori, comunque, hanno scelto di guardare al lato positivo di queste comunicazioni trimestrali, incluso il fatto che AMC ha recentemente rinegoziato il proprio debito ottenendo liquidità per parecchi mesi, l’accordo con Universal e le riaperture dei cinema in tutto il mondo (l’azienda è proprietaria anche di Odeon Cinemas e UCI Cinemas) entro la fine di agosto, e così ieri le azioni sono cresciute di oltre il 2%.

Rispondendo alle domande dei giornalisti, il CEO Adam Aron ha però spiegato che le conseguenze di questa situazione potrebbero ripercuotersi in parte sui consumatori. In particolare, l’aumento dei costi dovuto ai protocolli igienici e di sicurezza per fermare la diffusione del Coronavirus potrebbero gravare in qualche modo sui prezzi dei biglietti:

L’aumento dei costi di pulizia è considerevole. Ho visto lo stato di alcuni nostri competitor, e in alcuni casi l’aumento è addirittura superiore. Stiamo prendendo questa cosa molto seriamente, abbiamo spray elettrostatici, nuovi filtri per l’aria condizionata, aspiratori HEPA… il costo è quadruplicato rispetto al passato, e non possiamo assorbire tutte queste spese. Alla fine, dovremo trasferire parte di questi costi sui consumatori.

L’azienda è comunque convinta di essere sopravvissuta all’emergenza, e che il peggio sia passato:

Un terzo dei nostri cinema in Europa ha già riaperto i battenti. Riteniamo che tutti i nostri cinema europei saranno aperti prima dell’uscita di Tenet il 26 agosto, e questo mese dovremmo riaprire due terzi delle nostre strutture negli Stati Uniti. […] Penso che siamo sopravvissuti alla crisi del Coronavirus, e ora dobbiamo cercare di tornare a gestire le attività al meglio.


La Bella e la Bestia: i registi del Classico non amano i remake e non hanno ricevuto neanche un dollaro dal live action

Il remake live action di La Bella e la Bestia arrivato al cinema nel 2017 per la regia di Bill Condon ha incassato la bellezza di un miliardo e duecentosessantatre milioni di dollari al box office globale.
E di tutta questa cornucopia i registi del classico Disney originale, Kirk Wise e Gary Trousdale, non hanno visto neanche un dollaro.

I due ne hanno parlato insieme a Collider in un’intervista durante la quale hanno spiegato anche di non apprezzare particolarmente i remake live action proposti dalla Casa di Topolino nelle sale.

Wise: provo delle emozioni contrastanti sui remake in live action. Da una parte è fantastico essere stati coinvolti in film che hanno avuto una longevità così duratura da generare un livello di affetto enorme nel pubblico, tanto che tutti sono pronti ad andare a vederne una nuova versione. Ma penso anche che… insomma, guardatevi quello vecchio.

Trousdale: la mia opinione completamente oggettiva e non edulcorata è che i film d’animazione sono comunque migliori.

Wise: non sei il solo a pensarla così.

I due raccontano poi di come hanno scoperto di aver ricevuto dei crediti produttivi per il live action, crediti che non si sono però tradotti in compenso economico (per via di arcani cavilli collegati ai regolamenti delle differenti unioni sindacali che regolano i film d’animazione da quelli live action a Hollywood è, sostanzialmente, la prassi ndr.):

Trousdale: non ho ricevuto neanche un centesimo dal nuovo La Bella e la Bestia. Nessun beneficio finanziario. Anzi, sono rimasto alquanto spiazzato dal credito.

Wise: anche io! Grazie!

Trousdale: fui invitato alla premiere presso il cinema El Capitan cosa che già di per sé è stata alquanto sorprendente. So che è stato Don Hahn a spingere affinché il tutto si concretizzasse e m’invitassero. Ero lì con la mia compagna, appare il mio nome e “Porca miseria, eccomi!”. Anche questa magia è avvenuta grazie a Don.

Il Classico Disney e il live action di La Bella e la Bestia sono disponibili in streaming su Disney+


Bill & Ted Face the Music, una featurette incentrata sulle figlie dei protagonisti

La Orion Pictures ha diffuso una nuova featurette dedicata a Bill & Ted Face the Music, il nuovo film con Keanu Reeves e Alex Winter in cui riprenderanno rispettivamente i ruoli di Ted Theodore Logan e Bill S. Preston Esq.
Il dietro le quinte è incentrato sul casting delle due figlie dei protagonisti, Brigett Lundy-Paine (Billie Logan) e Samara Weaving (Thea Preston).

Questo terzo film vede nuovamente Bill S. Preston Esq. (Winter) e Ted Theodore Logan III (Reeves) al lavoro sulla musica per la loro band, i Wyld Stallyns, stavolta aiutati dalle loro figlie (Samara Weaving e Brigette Lundy-Paine).

Ed Solomon e Chris Matheson, ovvero gli sceneggiatori dei primi due capitoli hanno scritto il film che è stato diretto da Dean Parisot (Red 2).

Ecco la sinossi:

Anche se una profezia aveva profetizzato che il Rock and Roll di Bill e Ted avrebbe salvato il mondo, i due amici si ritrovano ora ad essere uomini di mezza età assorbiti dalle proprie famiglie. Hanno scritto migliaia di brani, ma nessuna canzone buona, tanto meno la canzone più grande mai composta. Dei visitatori dal futuro però ricorderanno ai nostri eroi che solo una loro canzone può salvare la vita come noi la conosciamo. Con l’aiuto delle loro figlie e con una nuova ispirazione, Bill e Ted affronteranno un viaggio alla ricerca della canzone in grado di stabilire equilibrio nell’universo.

Tra i produttori del progetto troviamo Scott Kroopf (Limitless), Alex Lebovici e Steve Ponce dei Hammerstone Studios. Il film uscirà in digitale e nei cinema (aperti) il 28 agosto 2020.



L’attacco di Trump a TikTok e WeChat potrebbe avere ripercussioni sull’industria cinematografica

L’ordine esecutivo firmato da Donald Trump ieri sera nei confronti delle attività di ByteDance e Tencent potrebbe avere ripercussioni anche sull’industria cinematografica. La decisione impone lo stop alle società americane, entro 45 giorni, di fare affari con i due colossi cinesi che controllano rispettivamente le app TikTok e WeChat (che secondo il governo americano rappresentano una minaccia alla sicurezza nazionale). L’obiettivo è quello di bandire completamente le due app dal 20 settembre a meno che le loro attività americane non vengano vendute a Microsoft o a un’altra azienda.
Ma secondo la CNN lo stop agli affari potrebbe ampliarsi a tutta Tencent e quindi avere ripercussioni molto più ampie. L’azienda è infatti anche proprietaria di Tencent Pictures, una casa di produzione e di distribuzione che ha co-finanziato numerosi blockbuster tra cui Wonder Woman, Bumblebee, Venom, Kong: Skull Island, Terminator: Destino Oscuro.

Manca un mese e mezzo all’entrata in vigore della decisione, ed è possibile che il governo americano torni sui suoi passi o che le tensioni con la Cina si allentino, ma se ciò non accadesse il 20 settembre potrebbero esserci conseguenze non indifferenti nell’uscita di film come Top Gun: Maverick della Paramount Pictures e Monster Hunter della Sony, pellicole co-finanziate e distribuite in Cina da Tencent. Non solo: l’impatto potrebbe sentirsi anche nell’industria videoludica (Tencent è proprietaria di Riot Games e ha quote in numerosissime aziende come Epic Games, Activision Blizzard, Ubisoft e altro ancora). Infine, potrebbero esserci conseguenze gravissime per Apple e Google nel momento in cui le app dovessero essere rimosse anche dai loro app store cinesi (WeChat, in particolare, ha un ruolo fondamentale nella vita dei cinesi sia per quanto riguarda la comunicazione che il commercio).

Vi terremo aggiornati!


Dune, Zendaya ha già visto il trailer e rivela di avere solo una piccola parte nel film

Siamo tutti in attesa di poter vedere il primo trailer di Dune di Denis Villeneuve basato sul romanzo di Frank Herbert già adattato per il grande schermo con l’acclamato, quanto economicamente fallimentare, lungometraggio di David Lynch.
In un’intervista pubblicata da InStyle Zendaya, nel parlare a proposito del suo coinvolgimento per il film, ha rivelato di aver già avuto modo di vedere il trailer.

Ecco cos’ha detto:

Dune è stata un’esperienza incredibile. Non ci sono stata per molto tempo, quindi nel momento in cui ho visto il trailer ho pensato “Oh cielo!”. Hi chiamato subito Timothée e gli ho detto “Amico, dovreti essere davvero orgoglioso”. È una roba grossa avere anche solo una piccola parte di una pellicola con un cast così grande. E poi adoro la fantascienza. È divertente scappare in un altro mondo.

Dune è uno dei progetti più importanti del 2020 per la Warner Bros., e la major sta già sviluppando il sequel.

Le riprese di Dune si sono svolte in Ungheria e in Giordania. Il cast comprende Timothée Chalamet (che sarà il protagonista Paul Atreides), Rebecca Ferguson, Dave Bautista, Stellan Skarsgard, Charlotte Rampling, Josh Brolin, Javier Bardem, Zendaya, Jason Momoa, Charlotte Rampling e Oscar Isaac. Alla produzione la Legendary Pictures, che nel 2016 ha acquisito i diritti di sfruttamento delle opere di Herbert.

Ambientato in un lontano futuro, Dune venne pubblicato nel 1965 e vinse il premio Nebula e il premio Hugo ed è il primo di sei romanzi che formano la parte centrale del Ciclo di Dune (esteso poi dal figlio Brian Herbert assieme a Kevin J. Anderson). La storia segue le vicende della dinastia Atreides e quella Harkonnen per il controllo del pianeta desertico Arrakis, dove viene prodotta una sostanza fondamentale per la struttura della società galattica in cui è ambientata la storia.


Dirty Dancing, la Lionsgate conferma il sequel con Jennifer Grey

È tutto vero: dopo le voci di corridoio, la Lionsgate ha confermato di aver messo in sviluppo il sequel di Dirty Dancing, il cult del 1987 diretto da Emile Ardolino e interpretato dal compianto Patrick Swayze e da Jennifer Grey.
La pellicola originale a fronte di un costo di soli 6 milioni di dollari riuscì a generare un giro d’affari da 213,95 milioni, senza contare il successo in home video e anche agli Oscar, durante i quali (I’ve Had) The Time of My Life vinse come miglior canzone.

La conferma è arrivata da John Feltheimer durante una riunione con gli azionisti nel corso della quale l’amministratore delegato della Lionsgate ha definito la notizia “uno dei segreti peggio custoditi di Hollywood”.

Ha poi aggiunto:

Sarà esattamente il film romantico e nostalgico che i fan del film attendevano e con tutti gli elementi che l’hanno reso il titolo di maggiore successo della nostra compagnia.

La storia sarà ambientata negli anni ’90, quindi circa 30 anni dopo rispetto agli eventi raccontati dal primo film, ambientato nel 1963, e avrà per protagonista l’attrice del film originale Jennifer Grey.

La sceneggiatura sarà firmata da Mikki Daughtry e Tobias Iaconis, autori di “A un metro da te” e “La Llorona – Le lacrime del male“. Uscito nel 1987, il film originale con Patrick Swayze e Jennifer Grey si rivelò un grandissimo successo in tutto il mondo, diventando un vero e proprio cult.


The Vigil, una inquietante veglia funebre nel trailer italiano del film dal 10 settembre al cinema

Sarà nei cinema dal 10 settembre The Vigil, thriller diretto da Keith Thomas con Dave Davis, Menashe Lustig, Malky Goldman, Lynn Cohen, Fred Melamed, Ronald Cohen, Nati Rabinowitz, Moshe Lobel, Efraim Miller, Lea Kalisch e Ethan Stone.
Nella pellicola, prodotta da Jason Blum, “un giovane a corto di denaro accetta senza troppo entusiasmo di vegliare sul corpo di un defunto in cambio di una piccola somma. Si ritrova presto esposto a una terrificante ossessione all’interno dei confini claustrofobici della casa, diventata luogo ospitale di un’entità malvagia”.

Nella parte superiore di questa pagina potete vedere il trailer.

Del regista di The Vigil, Keith Thomas, abbiamo parlato anche di recente perché sempre per Jason Blum e la sua Blumhouse, dirigerà anche il reboot di Fenomeni Paranormali Incontrollabili, film del 1984 tratto a sua volta dal romanzo di Stephen King intitolato “L’incendiaria”.

Un progetto inseguito a Hollywood da ben dieci anni.

Durante gli impegni stampa di The Vigil, il filmmaker ha avuto la possibilità di spiegare il suo approccio verso il nuovo progetto a tinte horror:

È un nuovo adattamento del libro. È stato emozionante quando il produttore Jason Blum me lo ha proposto anche perché si tratta di uno dei miei romanzi preferiti di Stephen King e amo molto il film degli anni ottanta, ma ho pensato che si potesse fare qualcosa di nuovo. La sceneggiatura è di Scott Teems che ha scritto anche Halloween Kills e si tratta di uno script davvero straordinario. Ha tutto quello che puoi desiderare. Teste che prendono fuoco e si sciolgono, un padre e una figlia in fuga che cercano di sopravvivere mentre si trovano alle prese con questa esperienza decisamente molto tesa. Speriamo di cominciare a girare quest’anno, sarà divertentissimo.

La storia originale scritta da King segue una ragazza che sviluppa abilità pirocinetiche e viene rapita da un’agenzia governativa segreta che vuole sfruttare il suo potente come arma.




Break the Silence: The Movie, a settembre il film evento dei BTS al cinema

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato che annuncia l’uscita al cinema del quarto film evento dei BTS, con le superstar mondiali protagoniste del loro primo tour internazionale negli stadi. Ricordiamo che nel 2019 il film evento BTS World Tour Love Yourself In Seul aveva incassato oltre 400mila euro in sei giorni di programmazione.

Arriverà al cinema a settembre BREAK THE SILENCE: THE MOVIE, l’ultimo film delle superstar mondiali BTS che approderà nelle sale italiane dal 10 al 13 settembre (elenco a breve su nexodigital.it).

Proprio a partire dal 10 settembre cominceranno infatti in tutto il mondo le proiezioni del film, sulla base delle riaperture dei cinema nei vari paesi. L’elenco completo delle date, dei paesi e dei cinema convolti sarà disponibile su www.BTSincinemas.com.

BREAK THE SILENCE: THE MOVIE è il quarto film dei BTS dopo l’uscita record del 2019 di BRING THE SOUL: THE MOVIE, che ha raggiunto un box office di 24,3 milioni di dollari con 2,55 milioni di biglietti venduti in 112 paesi del mondo.

Ora, anche il BTS WORLD TOUR ‘LOVE YOURSELF: SPEAK YOURSELF’ è finito. Il tour mondiale negli stadi ha visto i BTS come primo gruppo coreano a esibirsi allo stadio di Wembley. Il tour ha toccato Los Angeles, Chicago, New York, San Paolo, Londra, Parigi, Osaka, Shizuoka, Riyadh e Seoul.

Con un accesso senza precedenti, BREAK THE SILENCE: THE MOVIE ha seguito i BTS per tutto il corso del tour, raccontando da dietro le quinte ogni membro della band. Oltre al palco, scopriremo così un altro lato dei BTS, coi sette componenti della band che condivideranno storie personali mai raccontate prima.

Marc Allenby, CEO di Trafalgar Releasing, spiega: “Siamo lieti di collaborare con Big Hit Entertainment per l’uscita di BREAK THE SILENCE: THE MOVIE, che offre ai fan un accesso straordinario sia al primo tour internazionale negli stadi che a tutti e sette membri dei BTS. Non vediamo l’ora di dare il benvenuto alla ARMY (acronimo di “Adorabile Representative MC for Youth” ossia l’esercito di fan dei BTS) al cinema per la quarta volta per questa imperdibile esperienza sul grande schermo dei BTS “.

Inoltre, BRING THE SOUL: THE MOVIE, il film dell’anno scorso, verrà riproposto in alcuni cinema selezionati di tutto il mondo solo il 28 agosto, il 29 agosto e il 30 agosto. In questa occasione gli spettatori avranno modo di scoprire anche alcune immagini in anteprima esclusiva di BREAK THE SILENCE: THE MOVIE.

I biglietti per BREAK THE SILENCE: THE MOVIE saranno in vendita sul sito ufficiale del film da giovedì 13 agosto.

I biglietti per la riedizione di BRING THE SOUL: THE MOVIE saranno in vendita da martedì 18 agosto.

I fan troveranno tutte le informazioni sulla proiezione e sui biglietti su nexodigital.it e sul sito ufficiale del film (www.BTSincinemas.com), dove potranno iscriversi per aggiornamenti sui biglietti, i cinema che partecipano all’evento e ulteriori informazioni.


Mission: Impossible 7, Christopher McQuarrie fa chiarezza sul ponte che verrà distrutto in Polonia

Una settimana fa, giorno più, giorno meno, abbiamo parlato di Mission: Impossible 7 in riferimento al ponte in Polonia che Christopher McQuarrie, Tom Cruise and co vorrebbero far saltare in aria durante una scena della pellicola.
Sì, avete letto bene: un ponte.

Nello specifico, si tratta del ponte Pilchowicki cosa che ha però portato i residenti dell’area ad esprimere la loro opposizione in merito. La struttura situata nei paraggi della città di Pilchowice è stata costruita nel 1909 ma, a causa del suo deterioramento, non viene più impiegata. Motivo per cui, stando al Ministero della Cultura, non avrebbe i presupposti normativi per essere considerato un monumento.

Sulle pagine di Empire è stato proprio il regista del film a fare un po’ di chiarezza:

L’area in questione è molto desiderosa di promuovere il turismo. Le strade locali sono quelle che sono e la loro migliore opportunità per operare in tal senso è rivitalizzare il datato sistema ferroviario. Cosa che include la rimozione del ponte principale del ponte in questione che, stando agli ingegneri, è strutturalmente inappropriato. Fra l’altro il ponte non è stato neanche costruito interamente nel 1906 come riportato. Quel ponte è stato parzialmente distrutto dai tedeschi in ritirata durante la Seconda Guerra Mondiale, prima di venire ricostruito (il ponte di oggi è, infatti, molto simile a un altro nella medesima zona che, difatti, non è tutelato in quanto monumento). In sostanza: per aprirsi al turismo, quell’area deve liberarsi del ponte.

Christopher McQuarrie aggiunge anche che buona parte delle informazioni errate in merito approdate sui media, sono imputabili alla vendetta di una persona che non ha ottenuto un posto nel team produttivo del blockbuster tramite una campagna di disinformazione attuata anonimamente via social.

In Mission: Impossible 7 e 8 ritroveremo, oltre a Tom Cruise, anche Rebecca Ferguson, Hayley Atwell, Pom Klementieff, Vanessa Kirby e Shea Whigham. Esai Morales sarà l’antagonista.

Christopher McQuarrie scriverà e dirigerà i due film (il terzo e il quarto da lui scritti e diretti). Continua poi la partnership con la Skydance di David Ellison, che co-produrrà le pellicole. La Paramount Pictures si occuperà della co-produzione e della distribuzione.

Il settimo episodio arriverà nelle sale americane il 19 novembre del 2021, mentre l’ottavo arriverà il 4 novembre del 2022.


Non Odiare: il 6 settembre proiezione di anteprima al Lido

Non odiare, debutto nel lungometraggio di Mauro Mancini, prodotto da Mario Mazzarotto, è l’unico film italiano in Concorso (domenica 6 settembre) alla 35. edizione della Settimana Internazionale della Critica, sezione autonoma e parallela organizzata dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI) nell’ambito della 77. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

La storia di Non odiare è ambientata in una città del nord-est, un non-luogo mitteleuropeo, contaminato e innervato da tante etnie, pulsioni, sedimentazioni e dalle profonde radici ebraiche.

Qui vive Simone Segre (Alessandro Gassmann), affermato chirurgo di origine ebraica: una vita tranquilla, un appartamento elegante e nessun legame con il passato. Un giorno si trova a soccorrere un uomo vittima di un pirata della strada, ma quando scopre sul suo petto un tatuaggio nazista, lo abbandona al suo destino. Preso dai sensi di colpa, rintraccia la famiglia dell’uomo: Marica (Sara Serraiocco), la figlia maggiore; Marcello (Luka Zunic), adolescente contagiato dal seme dell’odio razziale; il “piccolo” Paolo (Lorenzo Buonora). Verrà la notte in cui Marica busserà alla porta di Simone, presentandogli inconsapevolmente il conto da pagare…

“Né buoni né cattivi, ma semplicemente esseri umani”: così immagina i personaggi il regista Mauro Mancini. In definitiva, “Personaggi ordinari alle prese con situazioni straordinarie”.

E proseguendo, il regista dichiara apertamente: “Non odiare racconta quello che siamo sotto la pelle. La pelle bianca, ‘ariana’, che vorrebbero avere Marcello e i suoi amici neonazisti e quella bianca, ‘non ariana’, di Simone. La pelle tatuata del padre di Marcello e quella marchiata del padre di Simone. La pelle ‘scura’ dei migranti pestati a sangue nei bangla-tour e quella diafana, limpida di Marica. La pelle scura, spaccata dal sole che picchia sui barconi delle traversate. Quella ‘sporca’ dei “disperati” ai semafori. La pelle delle nostre città. E’ il pretesto per riconoscere l’altro come diverso. È il pretesto per odiare l’altro come diverso. Non odiare è la nostra pelle”.

Sulla genesi del soggetto e della sceneggiatura, che ha scritto con Davide Lisino, il regista afferma: “Abbiamo preso spunto da un fatto di cronaca avvenuto a Paderborn, in Germania. Un medico ebreo si rifiutò di operare un paziente a causa del vistoso tatuaggio nazista che aveva sulla spalla. Il medico, dopo essersi fatto sostituire da un collega, ha dichiarato: ‘non posso conciliare l’intervento chirurgico con la mia coscienza’. La stessa coscienza che abbiamo immaginato impedisca al nostro protagonista di soccorrere lo sconosciuto dell’incidente”.

Il produttore Mario Mazzarotto, che ha fortemente voluto questo film, aggiunge: “C’è stata una gestazione produttiva lunga e complessa, durata 5 anni. In anni in cui l’Italia e l’Europa sono attraversate da pericolosi e inquietanti venti nazionalisti, di fronte alle difficoltà ho perseverato. Il film, senza voler dare risposte, ci aiuta a interrogarci sulle origini dell’odio razziale e le sue conseguenze. Ed anche sulle contraddizioni dell’animo umano e la dilagante xenofobia”.

Il film- le cui riprese sono state effettuate a Trieste- è una coproduzione tra Italia e Polonia: Movimento film e Agresywna banda, con Rai Cinema, in associazione con Notorious Pictures, che distribuirà il film in Italia dal 10 settembre 2020. E’ realizzato con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale Cinema, Polish Film Institute e in collaborazione con Friuli Venezia Giulia Film Commission. Le vendite internazionali sono affidate a Intramovies.


Spaccapietre con Salvatore Esposito alle Giornate degli Autori

Sarà in concorso alle Giornate degli Autori Spaccapietre, il nuovo film dei fratelli Gianluca e Massimiliano De Serio che sarà in sala da settembre, distribuito da La Sarraz Distribuzione.

Protagonista un inedito e straordinario Salvatore Esposito, affiancato da Samuele Carrino, Licia Lanera, Antonella Carone, Giuseppe Loconsole, Vito Signorile.

Dopo un grave incidente sul lavoro Giuseppe è disoccupato. Suo figlio Antò sogna di fare l’archeologo e fantastica sull’occhio vitreo del padre, come se fosse il segno di un superpotere. Sono rimasti soli da quando Angela, madre e moglie adorata, è morta per un malore mentre era al lavoro nei campi. Senza più una casa, costretto a chiedere lavoro e asilo in una tendopoli insieme ad altri braccianti stagionali, Giuseppe ha ancora la forza di stringere a sé Antò, la sera, e giocare a raccontarsi una storia. In questa storia irromperà Rosa, una donna incontrata nei campi che le sopraffazioni del “padrone” non hanno corrotto, e la cui umanità sarà per entrambi rifugio, forza e ribellione.

«In Spaccapietre – spiegano i registi – arte e biografia personale si intrecciano inseparabilmente. La vicenda al centro del film prende spunto da un fatto di cronaca di qualche estate fa, la morte sul lavoro della bracciante pugliese Paola Clemente, e dall’assurda coincidenza con la morte di nostra nonna paterna, deceduta lavorando negli stessi campi nel 1958. E, come il padre di Giuseppe nel film, anche nostro nonno paterno, prima di partire per Torino negli anni ‘60, faceva lo “spaccapietre”. Il film è innanzitutto il tentativo di riappropriarci di un’anima, quella di nostra nonna mai conosciuta, attraverso la storia e il corpo di un’altra donna. Ma è anche un film in cui affiorano i temi dell’amore tra padri e figli, della morte, della violenza, della paura, della vendetta».

Il film è una produzione LA SARRAZ PICTURES con RAI CINEMA in coproduzione con SHELLAC (Francia), TAKE FIVE (Belgio), prodotto da ALESSANDRO BORRELLI con THOMAS ORDONNEAU / GREGORY ZALCMAN / ALON KNOLL con il contributo diMIBACT con il sostegno di EUROPA CREATIVA, APULIA FILM COMMISSION, HOPEFULMONSTER/FONDAZIONE MERZ, CINÉAXE, RÉGION PROVENCE ALPES CÔTE D’AZUR, CNC, TAX SHELTER (GOUVERNEMENT FÉDÉRAL DE BELGIQUE)

Regia / Soggetto e Sceneggiatura: GIANLUCA E MASSIMILIANO DE SERIO Fotografia: ANTOINE HÉBERLÉ Montaggio: STEFANO CRAVERO Scenografia: GIORGIO BARULLO Suono: MAXIMILIEN GOBIET Costumi: ANGELA TOMASICCHIO Trucco: SUSAN MELANIE HOWARD Musiche Originali: GATTO CILIEGIA CONTRO IL GRANDE FREDDO Durata: 104’


Black Widow: perché è improbabile che esca direttamente su Disney+

Sono in molti a chiedersi se Black Widow dei Marvel Studios seguirà Mulan della Disney e verrà rilasciato direttamente su Disney+. La realtà è che si tratta di un caso molto più complicato, come analizzato da un nuovo report di Screen Rant. Di tutti i prossimi film della Casa di Topolino in uscita, Black Widow e Mulan sono stati sicuramente quelli ad essere maggiormente colpiti dalla pandemia di Coronavirus.

Le campagne marketing di entrambi i film erano già entrate nel vivo quando a Marzo l’emergenza sanitaria è peggiorata, costringendo le sale cinematografiche a chiudere i battenti. Nel caso specifico di Mulan, mancavano soltanto due settimane all’arrivo del film al cinema, con diversi giornalisti che avevano già avuto modo di vedere il film per poterlo recensire.

All’epoca, l’uscita nelle sale di Mulan era stata fissata per la fine di Marzo, mentre Black Widow sarebbe dovuto arrivare al cinema all’inizio di Maggio. In seguito all’esplosione della pandemia e alla chiusura delle sale, Mulan è stato inizialmente posticipato a luglio e poi ad agosto, prima che la Disney lo rimuovesse ufficialmente dal proprio calendario. Poco dopo, lo studio ha annunciato che il film diretto da Niki Caro sarà disponibile engli Stati Uniti direttamente a Disney+ a partire dal prossimo 4 settembre, mentre nei mercati in cui il servizio di streaming non è disponibile arriverà al cinema. Il film non sarà incluso nell’abbonamento e avrà un costo extra di 29,99 dollari: una volta acquistato, però, il film sarà disponibile fino a quando l’utente resterà iscritto alla piattaforma.

Dato il medesimo destino che ha investito i due film, è difficile non chiedersi se anche a Black Widow non verrà riservato lo stesso trattamento di Mulan. Il cinecomic Marvel è stato posticipato da Maggio a Novembre, ma con i casi di Covid-19 ancora in aumento negli Stati Uniti, è sempre più probabile che possa slittare nuovamente. La Disney ha sempre cercato di minimizzare l’idea che Black Widow possa arrivare direttamente su Disney+, ed effettivamente ci molti fattori che potrebbero impedirne la release diretta in VOD, anche se lo studio dovesse alla fine optare per un’inversione di marcia.

Il fattore principale che impedisce a Black Widow di arrivare direttamente su Disney+ è il MCU. Si tratta di un marchio fin troppo consolidato, con un appeal internazionale: i film dell’universo condiviso hanno incassato fino ad 1 miliardo di dollari (e anche di più!). Anche Mulan avrebbe potuto arrivare a guadagnare un 1 miliardo grazie alla distribuzione in sala, ma le cose stavano già iniziano a cambiare proprio a causa dei numerosi ritardi e del marketing sempre meno aggressivo. È sicuramente anche il caso di Black Widow, ma non nella stessa misura.

Inoltre, esiste già un precedente per quanto riguarda i live action Disney che vengono rilasciati direttamente su Disney+: basti pensare a Lilli e il Vagabondo (che ha debuttato quando il servizio è stato lanciato negli Stati Uniti). Inoltre, non bisogno sottovalutare un altro fattore importante: Disney+ è a corto di nuovi contenuti per completare la sua offerta fino alla fine del 2020, e con l’uscita in VOD di Mulan andrebbe a riempire un vuoto abbastanza importante. Inoltre, trattandosi di una produzione interna, la Casa di Topolino raccoglierà comunque tutti i frutti del sovrapprezzo, rendendo più facile andare a coprire i costi.

Bisogna anche ricordare che Disney + ha già diversi contenuti in cantiere legati al MCU, ossia le serie tv The Falcon and the Winter Soldier e WandaVision. Per questo motivo, è molto più probabile che la Disney decida di posticipare Black Widow addirittura al 2021, piuttosto che farlo uscire direttamente in streaming, magari proprio a Novembre. Infine, c’è tutta una questione legata al contraccolpo. La decisione dello studio di far uscire Mulan su Disney+ è già stata ampiamente criticati dagli esercenti e dai proprietari delle sale cinematografiche nel Regno Unito: fare la stessa cosa con Black Widow non farebbe altro che gettare ulteriore benzina sul fuoco.

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson ci saranno anche David Harbour, Florence Pugh e Rachel Weisz.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.


Doctor Strange 2: si cerca la giovane interprete di America Chavez

Doctor Strange in the Multiverse of Madness, il sequel del cinecomic Marvel con Benedict Cumberbatch che arriverà nelle sale nel 2022, si preannuncia come uno dei progetti più ambiziosi dell’Universo Cinematografico Marvel. Nel film ritroveremo molti dei personaggi apparsi nel primo episodio: oltre a Cumberbatch nei panni dell’eroe del titolo, infatti, ci saranno anche Benedict Wong nei panni di Wong e Chiwetel Ejiofor in quelli del Barone Mordo.

Tra le new entry, invece, figura Elizabeth Olsen, che tornerà a vestire i panni di Scarlet Witch (personaggio già noto ai fan del MCU), anche se ad oggi ancora non sappiamo in che modo la sua strada e quella di Stephen Strange si incroceranno. Tuttavia, negli ultimi mesi sono circolate tantissime voci in merito al fatto che il sequel di Doctor Strange possa effettivamente introdurre nell’universo condiviso tutta una caterva di nuovi personaggi.

Tra questi figura anche il personaggio di America Chavez, alter ego di Miss America. Come riportato da The Direct, pare che i Marvel Studios siano ufficialmente alla ricerca di una giovane attrice portoricana, di età compresa tra i 12 e i 15 anni, per affidarle il ruolo dell’eroina creata da Otto Binder e Al Gabriele. Il personaggio dovrebbe ricoprire il ruolo di spalla destra di Stephen Strange: nei fumetti, Miss America proviene da una dimensione alternativa ed è in grado di viaggiare attraversi i mondi.

È da tempo che si parla della possibilità che, nel sequel, Doctor Strange esplorerà universi paralleli come diretta conseguenza della perdita di controllo da parte di Scarlet Witch/Wanda Maximoff dei suoi poteri: è probabile, quindi, che lo Stregone Supremo e Miss America entreranno in azione fianco a fianco, probabilmente aiutati anche da Wong.

Annunciato ufficialmente questa estate al Comic-Con di San Diego, Doctor Strange 2 vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff alias Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

Secondo Collider, la produzione ha fatto già un passo in avanti assumendo lo sceneggiatore Jade Bartlett. Il suo ruolo non è stato ancora chiarito, visto che lo script dovrebbe essere firmato da Derrickson in persona e quindi Bartlett dovrebbe intervenire solo a limare il testo o magari a scrivere a quattro mani con il regista.

Il primo film su Doctor Strange è uscito nel 2016 e ha raccontato la nascita dell’eroe, dall’incidente di Stepehn Strange fino al confronto con Dormammu. Nel film c’erano anche Benedict Wong, Tilda Swinton e Chiwetel Ejiofor. Rachel McAdams non tornerà nei panni di Christine Palmer. Abbiamo rivisto Strange in Infinity War e in Endgame. Doctor Strange in the Multiverse of Madness arriverà al cinema il 25 marzo 2022.


Una sirena a Parigi: il trailer del fantasy urbano e romantico in uscita il 20 agosto

Debutterà al cinema il 20 agosto con Vision Distribution e Cloud 9 Una sirena a Parigi, che mescola elementi fantastici e surreali con la magia dell'amore ed è diretto da Mathias Malzieu, autore del romanzo omonimo.

Una sirena a Parigi: il trailer del fantasy urbano e romantico in uscita il 20 agosto

Arriverà nelle sale italiane il 20 agosto, per ricordarci che nessuna emozione è più importante e travolgente dell'amore, soprattutto quello inaspettato e improvviso, la rom com fantasy Una sirena a Parigi, che viene dalla Francia. Distribuito da Vision Distribution e Cloud 9 Film, è scritta e diretta da Mathias Malzieu, cantante, musicista e scrittore che è autore dell'omonimo romanzo che ha ispirato il film, e che in Italia è stato pubblicato da Feltrinelli. Protagonisti di una favola metropolitana dove il gusto retrò si mescola a battute brillanti e a un pizzico di surreale, e che è incentrata su una strana coppia formata da un uomo e una sirena, sono Nicolas Duvauchelle, Marilyn Lima, Rossy De Palma, Tchéky Karyo e Romane Bohringer.

Malzieu, che definisce l'amore "un ingrediente magico che permette al sogno di cristallizzarsi", spiega così l'idea del romanzo e in particolare del film, che comincia in una Parigi piovosissima: "Avevo già in mente di scrivere di personaggi refrattari all’amore, ma l'evento scatenante è stato l'alluvione del 2016 a Parigi: il paesaggio sembrava filtrato attraverso una lente d'ingrandimento, un po’ come succede dopo una tempesta di neve, pericoloso e poetico al tempo stesso. E quando è stato trovato un pesce gatto, mi è venuta voglia di farne una sirena. Immaginavo che sarebbe stata l'ultima delle sirene e che il mio eroe sarebbe stato un cantante o un personaggio uscito dalle pagine di un libro di letteratura. Avevo immagini molto forti nella testa, così mi è venuta subito voglia di scrivere una commedia che richiamasse gli anni Cinquanta, romantica e stravagante al tempo stesso…".

Questa la sinossi ufficiale di Una sirena a Parigi, di cui è stato diffuso il trailer:


Tutto accadde nell'estate del 2016: una pioggia torrenziale inonda le strade di Parigi, la Senna esonda e la città è immersa in un'atmosfera apocalittica. I dispersi aumentano di ora in ora mentre il fiume trascina con sé detriti e oggetti di ogni tipo. Gaspard Snow viene attratto da un canto melodioso e, seguendone il suono, scopre il corpo ferito di una sirena adagiata sotto un ponte. Decide di condurla a casa sua per curarla ma nel frattempo lei svela a Gaspard il suo potere misterioso: chiunque ascolti il suo canto cade vittima del suo fascino e si innamora perdutamente di lei. É un incantesimo al quale non può sottrarsi neanche Gaspard, così convinto di essere immune all'amore. Insieme troveranno il modo di superare ogni oggettiva avversità dovuta alle loro diverse "nature"…

MULAN: MOLTI NON PAGHERANNO 30 DOLLARI PER VEDERLO SU DISNEY+, STANDO A UN SONDAGGIO

Secondo un recente sondaggio, molti utenti non sarebbero disposti a spendere 30 dollari per vedere Mulan su Disney+. Sia Variety che ComicBook.com hanno chiesto ai loro lettori su Twitter se pagherebbero quella cifra per il noleggio del film, che sarà disponibile sulla piattaforma dal 4 settembre, ma con un sovrapprezzo necessario per accedere alla visione, oltre all'abbonamento esistente.

Le risposte negative sono superiori all'80%, anche se va sottolineato che la terminologia usata può trarre in inganno: a differenza di altri titoli usciti in Premium Video on Demand nei mesi scorsi, con un prezzo di circa 20 dollari per un noleggio di 48 ore (la tariffa era dovuta all'annullamento o sospensione dell'uscita cinematografica dei film in questione), per il remake della Disney si tratta di un vero e proprio acquisto. Una volta pagata la cifra richiesta, infatti, il film rimarrà disponibile sul profilo Disney+ dell'utente, a patto che questi non cancelli l'abbonamento, mentre chi preferisce aspettare che il film sia disponibile secondo le modalità classiche dovrà pazientare per circa sei mesi.

La decisione della Disney di adottare questa strategia di distribuzione per Mulan è stata accolta in termini molto negativi, perché se da un lato è comprensibile che la situazione dei cinema negli Stati Uniti sia troppo complicata, non ci si spiega il senso di negare il film alle sale nei paesi dove la riapertura è già avvenuta o è in corso.

Salvo ripensamenti, infatti, le dichiarazioni della major suggeriscono che il lungometraggio uscirà al cinema solo nei paesi dove la piattaforma di streaming non è disponibile (per l'Europa si tratterebbe di Portogallo, Belgio, Lussemburgo e dei paesi nordici). Tra questi c'è la Cina, che per esplicita ammissione della Disney è il mercato più importante per questo rifacimento live-action: il pubblico locale non apprezzò le eccessive licenze poetiche della versione animata del 1998 rispetto alla leggenda originale, ragion per cui il remake si discosta parecchio da quanto già visto.


HALLOWEEN, JOHN CARPENTER DISSE CHE LA NUOVA MASCHERA DI MICHAEL MYERS "FACEVA SCHIFO"

John Carpenter ha collaborato con discreto entusiasmo alla genesi del reboot di Halloween diretto da David Gordon Green, ma la sua reazione di fronte alla nuova maschera di Michael Myers non è stata delle migliori, dopo averla vista il regista ha affermato che faceva schifo.

Va detto che l'effetto di repulsione è voluto. La nuova maschera di Michael Myers è pensata come un oggetto del 1978 di cui nessuno si è più preso cura. Il makeup effects designer Christopher Nelson ha però descritto la divertente reazione di John Carpenter, ideatore della saga, di fronte alla maschera:

"Siamo la piano di sopra, il regista David Gordon Green viene da me e mi dice 'sei andato a fare vedere la maschera a John?' e io 'No, dovrei?'. Lui mi incita 'Fagli vedere la maschera'. Allora scendo le scale e mostro la maschera a John, seduto davanti il monitor, e il mio collega Kevin Wasner, che sapeva cosa stava per succedere, si mette in un angolo della stanza mentre io chiedo 'Hey John, cosa ne pensi della maschera?' e lui 'Fa schifo'. Guardo Kevin, e lui ha l'espressione da 'te l'avevo detto'"

Dopo il successo riscosso dal sequel-reboot, sono in arrivo altri due capitoli della trilogia diretta da David Gordon Green, Halloween Kills, che uscirà il 15 ottobre 2021, e Halloween Ends, la cui uscita è fissata al 14 ottobre 2022.


MAMMA MIA! STELLAN SKARSGÅRD CON IL SEDERE ALL'ARIA IN BARCA: ECCO CHE COSA SUCCESSE SUL SET

Durante un'intervista relativa al tour promozionale di Mamma Mia!, Stellan Skarsgård ha spiegato perché ha mostrato il sedere sul set del film: "Abbiamo deciso che avrei dovuto cucinare durante la scena sulla barca, così ho pensato che avrei dovuto farmi dare un grembiule da un membro della troupe."

"Phyllida Lloyd, la regista del film, non sapeva che non avrei avuto niente indosso sotto il grembiule ma soltanto una marea di tatuaggi sul sedere. Così, quando la telecamera si è giratvoltata verso di me io mi sono messo li in mezzo... Il cameraman ha fatto un salto e ha urlato, mentre Phyllida ha iniziato a ridere in modo incontrollabile." Ha concluso l'attore svedese.

Nel musical teatrale originale il personaggio di Bill Austin, interpretato da Skarsgård in questo film, era in realtà australiano. I produttori del musical decisero di fare così per rendere omaggio all'enorme popolarità degli ABBA in Australia. In questo film, invece, Bill Anderson è svedese, proprio come Skarsgård.

Mamma Mia!, dopo quasi tre mesi dall'uscita nelle sale cinematografiche, rientrò nella top 20 degli incassi rivelandosi uno dei migliori successi dell'anno. In Gran Bretagna il film è diventato il DVD più venduto di tutti i tempi, con più di 5 milioni di copie al suo attivo, spodestando perfino Pirati dei Caraibi - La maledizione del forziere fantasma.


THE PROMISED NEVERLAND: IL TEASER TRAILER E IL POSTER DEL FILM LIVE-ACTION

The Promised Neverland è diventato un film live-action e online sono stati condivisi il teaser trailer e il poster del progetto che debutterà il 18 dicembre in Giappone.
Il video mostra qualche scena dei giovani cresciuti come sacrifici, dei loro tentativi di fuga e dei terribili rischi che corrono.

Il manga originale, pubblicato da J-POP e poi diventato una serie tv animata, racconta la storia di Emma, Norman e Ray che vivono felici fin dalla nascita in un orfanotrofio circondato da un fitto bosco, accuditi da un'amorevole "mamma". In The Promised Land la loro illusione di normalità va in pezzi quando scoprono cosa succede davvero a chi lascia la casa per essere "adottato", e cosa nasconde il muro che delimita il bosco: ai ragazzi non rimane che ingegnarsi per cercare la fuga. Inizia un letale gioco del gatto con il topo!

L'anime ha già ottenuto il rinnovo per una seconda stagione che continuerà il racconto dei tentativi di sopravvivere dei giovani protagonisti al centro della storia. Amazon, recentemente, ha inoltre annunciato recentemente la produzione di una serie live-action. Il manga, che ha debuttato nel 2016 e ha venduto oltre 4.2 milioni di copie, è stato creato da Kaiu Shirai e le illustrazioni sono firmate da Posuka Demizu.




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300: GERARD BUTLER, LA SUA INTENSA PREPARAZIONE FISICA PER IL FILM

La sceneggiatura di 300 richiedeva che la maggior parte del cast maschile trascorresse la maggior parte del tempo sullo schermo a torso nudo, esattamente come nel fumetto originale di Frank Miller. Gerard Butler ha detto che l'allenamento che ha dovuto portare a termine prima dell'inizio delle riprese di questo film è stata "la cosa più difficile che abbia mai dovuto affrontare nella sua vita."

L'intero cast principale ha subito un rigoroso regime di allenamento di 8 settimane organizzato da Marc Twight, un alpinista professionista detentore del record mondiale. Gli attori non hanno mai ripetuto lo stesso esercizio due volte, impedendo al corpo di adattarsi a qualsiasi tipo di sforzo. Al termine delle riprese Twight ha ammesso di aver spinto gli attori oltre ogni limite contemplabile.

Nel film - di cui abbiamo parlato nel nostro approfondimento sulle scene e il finale di 300 - è stata applicata la tecnica del backlot, Snyder ha girato la pellicola negli Icestrom Studios, di Montréal, con uno sfondo verde. L'attore Gerard Butler racconta che mentre lui non si sentiva costretto dalle scelte registiche di Snyder, la fedeltà al fumetto ha imposto diverse limitazioni alla sua performance.

300 è un riadattamento estremamente fedele al fumetto, un po' com'è successo per Sin City. Snyder ha fotocopiato alcuni riquadri dal fumetto originale, con cui poi ha progettato le scene precedenti e seguenti: "È stato un lavoro divertente per me... avere un fotogramma come obiettivo da raggiungere."


MAMMA MIA! CHI È IL PADRE DI SOPHIE?

Molte scene di Mamma Mia! implicano chi sia il vero padre di Sophie, sebbene questo aspetto non venga mai rivelato esplicitamente; ma c'è una risposta semi-ufficiale: secondo la sceneggiatrice Catherine Johnson e la regista Phyllida Lloyd, il padre di Sophie è lo svedese Bill Anderson, interpretato da Stellan Skarsgård.

Il personaggio di Bill, in realtà, era australiano nella produzione teatrale originale, ma in questo film, a causa di una decisione congiunta della sceneggiatrice e della regista, è uno svedese, il che significa che Sophie ha le sue radici in Svezia, proprio come gli ABBA.

La pellicola - di cui abbiamo parlato nel nostro approfondimento sulle canzoni e le scene più belle di Mamma Mia! - è un adattamento cinematografico dell'omonimo musical, basato sulle musiche del gruppo svedese ABBA; proprio come il musical, il film prende il titolo dal brano Mamma Mia degli ABBA, inoltre entrambi si ispirano al film del 1968 Buonasera, signora Campbell di Melvin Frank.

Mamma Mia! è il musical che ha incassato di più nella storia del cinema, guadagnando 144 130 063 milioni di dollari negli USA e 465 711 574 milioni di dollari nel resto del mondo. Inoltre, con un incasso pari a 69.05 milioni di sterline, Mamma Mia! è anche il film che ha incassato di più nella storia inglese.


BATMAN, JACK NICHOLSON DISSE: "ECCO CHE COSA MI PIACE DEL JOKER"

Jack Nicholson ha dichiarato a proposito del ruolo del Joker: "La cosa che mi piace di più è che il suo senso dell'umorismo è quasi sempre di cattivo gusto". Nicholson ha adorato così tanto la sua performance in questo film che a un certo punto era arrivato a visionare la pellicola una volta alla settimana a casa sua.

L'attore americano ha anche ammesso in un'intervista di essere un grande fan dei fumetti nell'era in cui Batman è apparso per la prima volta e che, anche all'ora, il Joker era il suo personaggio preferito. Nicholson ha ricevuto una percentuale dell'incasso del film e, grazie al suo massiccio incasso al botteghino, ha portato a casa circa 60 milioni di dollari.

Il leggendario attore ha affermato che ciò che ha reso il Joker uno dei suoi ruoli preferiti è che gli ha permesso di avere una libertà creativa mai vista prima, semplicemente senza precedenti.

Secondo Nicholson, mentre la maggior parte dei personaggi hanno tratti ben specifici a cui un attore deve rimanere fedele, il tratto specifico del Joker è che è imprevedibile, il che significa che è stato in grado di fare tutto ciò che voleva, rimanendo comunque fedele al personaggio.


ANTOINE FUQUA REGISTA DEL FILM SIEGE OF BETLEHEM

Antoine Fuqua sarà il regista di Siege of Betlehem, progetto che si basa su un libro scritto da Joshua Hammer. Il lungometraggio è prodotto da BronStudios e verrà realizzato dopo aver completato il lavoro su Emancipation, film prodotto per Apple con star l'attore Will Smith.

A Season in Betlehem: Unholy War in a Sacred Place è stato scritto dall'ex corrispondente di Newseek da Gerusalemme. Il film di Antoine Fuqua racconterà la storia di come un musulmano, un ebreo israeliano e un cristiano americano hanno unito le forze per impedire lo scoppio di un conflitto tra l'esercito israeliano e un gruppo di militanti armati palestinesi che si erano rifugiati nella Chiesa della Natività. Dopo 39 giorni, nonostante la resistenza dei superiori e dei colleghi, i tre sono riusciti a raggiungere una soluzione ponendo fine all'assedio ed evitando una guerra sul terreno sacro della chiesa.

La sceneggiatura sarà firmata da Avi Issacharoff (Fauda) e Matt Cook (Patriots Day), un veterano che ha trascorso molto tempo in prima linea in Iraq.

Nel team della produzione ci sarà anche Michael Kase (6 Underground) che sta sviluppando il progetto da circa 15 anni e ha dichiarato: "Non potrebbe esserci un momento più appropriato per un film come questo: si tratta di una storia sull'unire le persone attraverso la pace in un periodo all'insegna di tumulti".


300: 5 SCENE DEL FILM CHE PORTANO A UN FINALE MEMORABILE

Tuoni e lampi che preannunciano una tempesta. Il titolo rosso sangue sullo schermo. Infine, un mucchio di teschi al suolo. Inizia così 300, l'epico film di Zack Snyder, il regista che proprio con questo film iniziò una carriera composta da trasposizioni di celebri fumetti, che porta sul grande schermo la storia di sangue, guerra e onore disegnata nel 1998 da Frank Miller. Un fumetto atipico, dal formato orizzontale e di conseguenza già di per sé cinematografico. La storia di 300 spartani che sono pronti al sacrificio pur di fermare, per poco tempo, l'avanzata dei persiani di Serse, ha il sapore delle storie leggendarie, quelle atemporali, memorabili. Una storia con un'unica parola chiave: gloria. E gloria fu: la scelta stilistica di Snyder di prendere le tavole del fumetto e applicarle quasi completamente al medium cinematografico (un po' come accadde già con un altro adattamento di un'opera di Miller, quel Sin City diretto da Robert Rodriguez qualche anno prima) si dimostra vincente. 300, nella sua finzione anche visiva, nelle sue esagerazioni, nel suo tono così esaltato vince clamorosamente la scommessa. Impossibile arrivare al finale del film senza provare quel brivido di piacere e di emozione che solo i grandi film sanno dare. È bene ricordare, però, che non esiste gran finale senza prima una lenta preparazione che riesce, attraverso varie sequenze, a costruirlo. Riavvolgiamo il nastro e scopriamo insieme le 5 scene nel film che contribuiscono a creare in 300 un finale veramente memorabile.

1. IL PROLOGO: UOMO CONTRO NATURA

Il film inizia con un prologo che ci catapulta subito nella mentalità di Sparta. I neonati vengono esaminati e, se troppo deboli o malformi, vengono gettati da una rupe; i bambini vengono abituati al combattimento e alla violenza e crescono nella convinzione che dare la vita per Sparta è simbolo di gloria eterna. Con l'utilizzo dei rallenty (marchio di fabbrica di Snyder in questo film), una bellissima fotografia di Larry Fong e una musica che, man mano che procede il racconto, si fa sempre più epica, il prologo procede sottolineando la natura guerriera degli spartani. Fino ad arrivare alla celebre sequenza con la belva sotto la neve, vera e propria metafora del film. Il bambino - che scopriremo poi essere il protagonista Leonida - riuscirà a sconfiggere la furia incanalandosi all'interno di un crepaccio, similmente a quanto accadrà durante tutto il corso del film. Inoltre, non è casuale la scelta di mostrare la prova finale dell'addestramento come la vittoria dell'uomo sulla natura: in questo modo ci viene fatto notare come gli spartani siano capaci di elevarsi, di essere oltre-uomini, al di fuori delle regole prestabilite del mondo e della natura delle cose. Si crea subito un conflitto tra il destino a cui l'uomo non può sfuggire (la natura, più tardi impersonificata dai persiani di Serse) e la volontà dell'uomo che vuole ribellarsi ergendosi come essere superiore. Come a dire che in 300 si mette in mostra l'eterna lotta esistenziale del genere umano.

2. 'QUESTA È SPARTA!': SACRO E PROFANO

La "Sacra Sparta" (così viene nominata nel film) illuminata dal sole, dai colori dorati a sottolineare la sua appartenenza a qualcosa di divino riceve la visita di un messaggero persiano, allo stesso modo sacro e intoccabile essendo semplicemente un ambasciatore. Ma le leggi di Sparta appartengono a un altro mondo. Con le sue leggi (le donne parlano perché mettono al mondo gli spartani; anche i messaggeri rispondono delle loro azioni), i suoi motti ("Rispetto e onore") e gli sguardi duri degli uomini che la abitano, Sparta ha una reputazione da mantenere: quella di posto sacro e inviolabile. La sottomissione non è contemplata. Arriviamo, quindi, a quella scena così memorabile e citata, che ha dato vita a meme e parodie e che dà inizio al film vero e proprio: Leonida con un calcio, gridando "Questa è Sparta!", getta il messaggero persiano sul fondo di un pozzo. Un gesto che dà inizio a una guerra tra uomini che si credono divini (lo stesso Serse è ricoperto d'oro e si crede superiore ai comuni mortali). Il gesto di Leonida, però, nasconde un significato che lo condanna alla morte: andando contro le leggi della natura condannando a morte il messaggero che, secondo le usanze, sarebbe intoccabile al pari di un vero dio, Leonida compie un atto profano in nome di una sacralità che però è decisa unicamente dagli stessi spartani. Commette il solito peccato di hybris, di eccessivo orgoglio e prevaricazione delle leggi del mondo che, nella tradizione della tragedia greca, può concludersi solo con un contrappasso negativo e che dà inizio alla catastrofe. Leonida va contro persino l'antica legge degli Efori che tutti gli uomini sarebbero tenuti a rispettare.

3. COMBATTERE GLI ABOMINI: PERFEZIONE CONTRO DEFORMITÀ

Gran parte del film ha luogo alle Termopili, luogo dove i nostri 300 cercheranno di fermare l'avanzata persiana, giorno dopo giorno. La lunga battaglia è un crescendo di violenza e nemici sempre più pericolosi, sempre più inumani. Un normale esercito di uomini viene seguito da esseri mascherati senz'anima (gli Immortali) e giganti deformi per lasciare spazio, una volta sconfitti, a bestie come rinoceronti corazzati ed elefanti. Si compie uno scontro tra l'uomo perfetto e i freaks della natura, tra perfezione contro deformità (un elemento molto discusso all'uscita del film e che mostra il fianco a critiche di stampo politico), un tema caro a Snyder tanto che lo riprenderà, in maniera più seria e corretta, in Batman v Superman: Dawn of Justice dove il dio Superman è costretto a sacrificarsi contro Doomsday, l'abominio creato da Lex Luthor, un uomo che si ritiene perfetto e superiore al divino. Ma la sfida tra l'uomo perfetto e il deforme, oltre a essere già esplicitato nel prologo, diventa il vero tallone d'Achille di Leonida nel momento in cui rifiuta lo storpio Efialte, volonteroso di combattere e che per vendetta tradirà il suo popolo vendendosi a Serse.

4. LA SCONFITTA E LA MORTE: UOMINI E DEI

Serse, coperto di gioielli d'oro, scende dal suo altissimo carro camminando sopra i suoi schiavi. È un essere a prima vista perfetto, intoccabile, divino, superiore alla media (e infatti è più alto di Leonida). Lo stesso linguaggio aulico da lui utilizzato lo pone in una posizione ultraterrena rispetto agli spartani definendosi egli stesso un dio. La sconfitta e la morte non sono contemplate nella mentalità di Serse, al contrario degli spartani che, invece, concepiscono la morte ma solo come moto d'orgoglio: in entrambi i casi si tratta di ambizione e di sfida alle leggi della natura, in entrambi i casi questi uomini che si credono dei dovranno fare i conti con la loro natura mortale. Nel caso di Serse la ferita alla faccia, lo sfregio che sarà costretto a portare per il resto dei suoi giorni, in bella vista, è un marchio indelebile della sua fallibilità, addirittura peggiore della morte. L'essere sfregiato lo rende, di conseguenza, un deforme, quindi un essere non divino, non perfetto, non intoccabile. Nel caso di Leonida e i suoi 300 uomini, invece, la sfida alle leggi della natura li porterà a morire sotto una pioggia di frecce ovvero qualcosa che cade giù dal cielo, come fosse una punizione mandata direttamente dagli dei.

5. IL FINALE VERO E PROPRIO: VITTORIA E LIBERTÀ

Se ci fermiamo al racconto del mito, alla storia tramandata come leggenda, il finale vero e proprio di 300 compie il suo lavoro nel migliore dei modi. Il discorso finale di Delios emoziona e conclude il film con una nota veramente epica. Tuttavia, è bene ricordare che è proprio sulla base tematica che abbiamo fin qui analizzato che quel discorso colpisce così forte. Alla fin fine 300 racconta una storia sì di uomini che si credono dei e sono destinati a morire, ma anche alla capacità di ispirare le generazioni successive proprio in virtù del fatto di aver peccato di hybris. Per dirla in altre parole, l'ambizione di Leonida, il suo sfidare la divinità, ha dimostrato come Serse fosse un falso dio, un uomo come lui che può essere ferito e può morire. Leonida muore, ma ispira tutti i greci che vedono la possibilità di combattere le forze armate di Serse senza sottomettersi e continuare così a vivere nella loro terra senza essere schiavi. Ecco che il film utilizza un racconto epico per parlare di riscattare "il mondo dal misticismo della tirannia" e accompagnarlo "in un futuro più radioso di quanto si possa immaginare". Gli spartani si uniscono ai liberi greci (che a inizio film chiamavano effeminati) per acclamare e volere la libertà del loro popolo. E questa è la vera vittoria.


Alone – Nuovo trailer con protagonista Jules Willcox

Magnet Releasing ha appena rilasciato il nuovo trailer di Alone, remake del film Gone (2011) di Mattias Olsson.
Info
Alone è diretto da John Hyams (Black Summer, Universal Soldier: Regeneration, Universal Soldier: Day of Reckoning) e vede come protagonista Jules Willcox mentre viene rapita durante un viaggio solitario e si vede costretta a dover lottare per la propria vita.

La sceneggiatura del remake è stata scritta da Olsson, regista del film originale.

Magnet Releasing rilascerà il film nelle sale americane il 18 Settembre.

Trama
Divenuta vedova di recente Jessica fugge dalla città nel disperato tentativo di far fronte alla perdita del suo defunto marito, ma viene rapita e rinchiusa in una baracca misteriosa. La sua fuga dalle grinfie di questo rapitore omicida la porta nel cuore della natura selvaggia, con solo la sua intelligenza su cui fare affidamento per sopravvivere mentre il suo inseguitore si avvicina sempre di più.



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THE BATMAN, SI LAVORA AL TRAILER DEL FILM: LO VEDREMO AL DC FANDOME?

Alexander Gavrilin, il doppiatore russo di Robert Pattinson, ha pubblicato nelle storie di Instagram una foto nella quale si vede un foglio di carta con la scritta 'Teaser for The Batman' e 'Jim Gordon'. La storia è stata in seguito rimossa ma lo 'scivolone' potrebbe aver involontariamente anticipato l'imminente uscita del trailer di The Batman.

Che sia davvero il DC Fandome l'evento al quale verrà affidato il primo teaser trailer di The Batman? A questo punto è chiaro che il film è ormai entrato nella fase di doppiaggio, quindi è davvero possibile che per il DC Fandome il trailer sia pronto per essere mostrato al mondo.

The Batman è il nuovo film legato all'universo dell'Uomo Pipistrello. L'eredità di Ben Affleck è stata raccolta da Robert Pattinson, che subentra alla star di Gone Girl, originariamente protagonista e regista del film.
Pattinson è stato accolto con diverse polemiche dai fan ma diversi colleghi l'hanno elogiato per le qualità mostrate sul set; Zoe Kravitz l'ha definito come la miglior scelta possibile per il ruolo.
Nel cast del film anche Kravitz nel ruolo di Catwoman, Jeffrey Wright nei panni di Jim Gordon, Andy Serkis nelle vesti di Alfred, Paul Dano nel ruolo de l'Enigmista e Colin Farrell nella parte del Pinguino.
Robert Pattinson si è addormentato ad una manifestazione in suo onore... dimostrando di avere tutte le caratteristiche necessarie per il ruolo di Bruce Wayne.


PAOLO SORRENTINO CERCA LOCATION A NAPOLI PER IL SUO NUOVO FILM CON NETFLIX

Paolo Sorrentino è impegnato a Napoli nella ricerca dei luoghi adatti al suo prossimo film, prodotto da Netflix, È stata la mano di Dio. Il tour del regista nei luoghi partenopei è documentato dal suo account Instagram, nel quale Sorrentino in questi giorni si diletta a pubblicare foto di luoghi e monumenti napoletani.

Insieme al suo staff il regista è stato avvistato in questi giorni al Vomero, a Santa Lucia, e in ultimo al cimitero di Fuorigrotta. Sorrentino ha pubblicato un'immagine del cimitero con tanto di cassonetto della spazzatura in bella vista con uno sfottò nei confronti della Juventus.
Una foto inequivocabile, per un grande tifoso azzurro come Sorrentino.

Il nuovo film del regista di Youth e La grande bellezza si concentrerà soprattutto sulla sua vita, a dispetto del titolo che richiama il celebre goal di Diego Armando Maradona nei quarti di finale del mondiale 1986 contro l'Inghilterra.
Quella partita salvò la vita a Sorrentino:"A me Maradona ha salvato la vita. Da due anni chiedevo a mio padre di poter seguire il Napoli in trasferta, anziché passare il week-end in montagna, nella casetta di famiglia a Roccaraso; ma mi rispondeva sempre che ero troppo piccolo. Quella volta finalmente mi aveva dato il permesso di partire: Empoli-Napoli. Citofonò il portiere. Pensavo mi avvisasse che era arrivato il mio amico a prendermi. Invece mi avvertì che era successo un incidente. Papà e mamma erano morti nel sonno. Per colpa di una stufa. Avvelenati dal monossido di carbonio".
Una tragedia che ha segnato profondamente la vita di Paolo Sorrentino. A maggio Sorrentino fotografò una Roma completamente vuota, a causa del lockdown.


TENET, JOHN DAVID WASHINGTON SCONFORTATO DAI CONTINUI RINVII DEL FILM

Il protagonista di Tenet, John David Washington, ha espresso tutto il suo sconforto per i continui ritardi nell'uscita del film di Christopher Nolan. Dopo una lunga serie di slittamenti ora il film dovrebbe arrivare nelle sale tra fine agosto e inizio settembre. E Washington non ha nascosto di essere un po' scoraggiato per questa situazione.

"Voglio dire, sono umano. Ho messo tutto in questo film. Pensi che accadrà e poi continuano a respingerlo. Può essere scoraggiante. Ma è come tuo figlio. Vuoi inviarlo alla migliore scuola anche se devi aspettare un semestre" ha dichiarato l'attore a Mr. Porter.

Al momento Tenet rimane avvolto nel mistero, così come il personaggio di Washington, indicato nella sinossi soltanto come 'il protagonista'. L'attore descrive il suo personaggio come 'un uomo di grande integrità, un uomo che ammiro, un uomo che è pronto a dare la vita per le persone con le quali combatte".
Il personaggio di Washington utilizza una tecnica definita 'inversione', al fine d'invertire il flusso del tempo ma che l'attore ribadisce non trattarsi di un viaggio nel tempo.
L'eroe del film cercherà di prevenire la Terza Guerra Mondiale viaggiando 'attraverso un mondo crepuscolare di spionaggio internazionale in una missione che si svolgerà in qualcosa che si troverà al di là del tempo reale'.



Edited by Triplethor - 7/8/2020, 19:58
 
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CINEWS SECONDA PARTE

VENERDI

07/08/2020



MARK RUFFALO: L'ATTORE DI HULK SPIEGA PERCHÉ INDOSSA LA MASCHERINA

Abbiamo scoperto un nuovo easter egg de L'Incredibile Hulk, nel frattempo Mark Raffalo ha voluto condividere un importante messaggio riguardo l'uso della mascherina per contrastare l'epidemia di Coronavirus.

Il modo più efficace per fermare i numerosi contagi di COVID-19 è quello di indossare una mascherina per proteggere sé stessi e gli altri. Il famoso attore visto nei diversi film del MCU ha quindi deciso di scrivere un messaggio sulla sua pagina Twitter, per spiegare i motivi dell'uso della mascherina, usando l'hashtag #WearAMask. Ecco il suo commento che trovate anche linkato in calce alla notizia: "Indosso una maschera perché tengo alle persone intorno a me. È un concetto molto semplice".

Come i messaggi dei suoi colleghi, tra cui quello di Hugh Jackman che ha condiviso delle fan art in cui si può vedere Wolverine indossare una mascherina, anche il tweet di Mark Ruffalo è diventato subito virale, con quasi trenta mila Mi Piace e più di duemila cinquecento condivisioni.

Nel frattempo i fan del personaggio dei fumetti della Marvel sono ansiosi di scoprire quali saranno i prossimi progetti in cui sarà presente Bruce Banner, mentre aspettiamo ulteriori informazioni, vi segnaliamo questa notizia che ci mostra i diversi look alternativi del protagonista de L'Incredibile Hulk.




ROBIN WILLIAMS, IL TRAILER DEL DOCUMENTARIO SUGLI ULTIMI GIORNI DI VITA DELLA STAR

La battaglia con un disturbo neurodegenerativo noto come demenza da corpi di Lewy e gli ultimi giorni di vita di Robin Williams verranno approfonditi nel nuovo documentario Robin's Wish, di cui è stato diffuso il primo trailer. Il film racconta una parte molto dolorosa della vita del celebre attore americano a sei anni dalla sua morte.

Robin Williams morì suicida l'11 agosto 2014, all'età di 63 anni. Il documentario Robin's Wish getterà 'una luce completamente nuova sulla tragedia, bellezza e potere dietro la mente di uno dei più grandi intrattenitori di tutti i tempi', secondo quanto riporta la logline ufficiale del film su Entertainment Weekly.

Robin's Wish è stato diretto da Tyler Norwood e approfondisce per la prima volta sul grande schermo la malattia da cui era afflitto Robin Williams; nel film verranno esaminati gli ultimi giorni della star attraverso le interviste con la vedova Susan Schneider Williams, così come con i suoi amici e colleghi, tra i quali Shawn Levy e John R. Montgomery.

"Si è trattato di onorare l'eredità di Robin realizzando il suo desiderio. Questo è il momento, per il mondo, di guardare più in profondità nel personaggio e nelle sue strazianti esperienze vissute da un uomo incredibile, uno che ha emozionato tutti quanti. Voglio ringraziare tutti coloro che sono coinvolti nel racconto di questa storia. Spero che facciamo del bene al mondo portando consapevolezza su ciò che Robin stava attraversando".

I fan hanno ricordato Robin Williams nel giorno del suo compleanno, con emozionanti messaggi alla memoria dell'attore.
A luglio vi abbiamo raccontato un aneddoto in cui Robin Williams ruppe il naso a Robert De Niro.




300 E QUELLA FRASE SUGLI SCUDI: VERITÀ O FINZIONE CINEMATOGRAFICA?

300 non va certo preso alla stregua di un documentario: il film con Gerard Butler, esattamente come l'opera originale di Frank Miller, nacque non certo con l'intento di descrivere accuratamente gli usi e costumi spartani, ma piuttosto con quello di rendere omaggio allo spirito di quei combattenti sacrificatisi tanto eroicamente.

Detto ciò, va comunque notato come degli elementi storicamente accurati, nel film del 2006, effettivamente ci siano: tra questi troviamo ad esempio una delle frasi più iconiche che sentiamo pronunciare dai protagonisti di 300.

Stiamo parlando dell'augurio che le mogli degli spartani in partenza rivolgono ai loro mariti diretti alle Termopili: "Ritorna con il tuo scudo o su di esso". Pare, infatti, che le donne spartane fossero effettivamente solite congedare in questo modo i loro uomini destinati alla guerra: tornare senza lo scudo avrebbe infatti significato essere fuggiti dalla battaglia, abbandonando quindi dietro di sé qualunque elemento potesse rallentare la corsa.

Ad un marito codardo, insomma, le donne spartane avrebbero preferito un marito morto da eroe (e riportato in patria al di sopra dello scudo, appunto)... O comunque questo era quanto la società spartana imponesse loro di preferire, non sappiamo quanto di buon grado! Scudi a parte, comunque, qui trovate un nostro approfondimento sull'accuratezza storica di 300.


TENET: NEL FILM DI CHRISTOPHER NOLAN C'È MENO CGI DI QUANTO PENSATE

Himesh Patyel ce lo aveva detto: Nolan fa davvero l'impossibile con la telecamera, e di CGI in Tenet ne avremmo vista davvero poca. E adesso i numeri lo dimostrano.

"In quanto a visualità, il film è davvero impressionante, ma il conteggio degli hot in cui abbiamo utilizzato degli effetti speciali è più basso di quello della maggior parte di commedie romantiche" ha raccontato infatti Christopher Nolan a ICG, e Jennifer Lame, la montatrice di Tenet, quantifica in un "meno di 300".

Per capirsi, un film come Avengers: Endgame ne conterebbe, si dice, più di 2000; un numero a cui Nolan, fa presente Collider, si sarebbe avvicinato solo con Interstellar, mentre per altri suoi lavori come Inception o il primo e l'ultimo film della trilogia di Batman, non sarebbe andato oltre i 650.

Questo vorrà dire forse che non ci sarano grandi scene d'azione in Tenet? Niente di più errato.

La maggior parte di queste sono infatti state girate con la cinepresa ed effetti pratici (dopotutto, la produzione ha persino permesso che Nolan facesse schiantare un vero aereo).

Ma non è solo il regista a potersi prendere il merito della potenza visiva di Tenet: lui stesso dà enorme credito al supervisor degli effetti speciali Andrew Jackson per aver trovato il modo di assecondare le sue volontà "quasi annullando il normale lavoro di un supervisor di VFX, avendoci aiutato a trovare soluzioni pratica per tante scene"; e, ovviamente, il direttore della fotografia Hoyte van Hoytema "La dinamica tra regista e DP è importante tanto quanto quella tra il regista e gli attori principali. Il miglior DP di aiuta a trovare l'equilibrio narrativo tra esplorazione creativa ed esecuzione pratica".

Tenet sarà nelle sale italiane a partire dal 26 agosto.


TRANSCENDENCE, QUANDO JOHNNY DEPP NON BASTA AD EVITARE IL FLOP

Transcendence, pellicola di fantascienza prodotta da Christopher Nolan e diretta da Wally Pfister, collaboratore di lunga data del regista di Tenet al suo debutto dietro la macchina da presa di un lungometraggio.

Pfister ha infatti lavorato come direttore della fotografia di alcuni dei film più apprezzati di Nolan come Memento, Batman Begins, Il cavaliere oscuro, Inception e Il cavaliere oscuro - Il ritorno, e quest'ultimo ha individuato Transcendence, la cui sceneggiatura proveniva dalla blacklist dei migliori script non ancora prodotti del 2012, come il perfetto progetto per l'esordio alla regia di Pfister.

Nonostante la produzione dello stesso Nolan e la presenza di un attore di razza come Johnny Depp, tuttavia, il film si è rivelato un vero e proprio flop di pubblico e critica con un indice di gradimento del 19% su Rotten Tomatoes e soprattuto un incasso di soli $103 milioni, appena utili a coprire le spese di produzione ($100 milioni).

Nel film, Will Caster è uno stimato ricercatore nel campo dell'intelligenza artificiale che sta lavorando a una macchina senziente, capace di ricreare, oltre all'intelligenza artificiale, anche l'intera gamma delle emozioni umane. I suoi esperimenti gli hanno tuttavia procurato molti nemici, specie nelle fila dei movimenti estremisti anti-tecnologia. Quando Will subisce un attentato da parte di questi ultimi, sua moglie Evelyn e il suo amico Max impiantano le sue sinapsi nella macchina da lui stesso creata, provocandone così la "trascendenza".


RONIN: 7 CURIOSITÀ SUL CULT D'AZIONE CON ROBERT DE NIRO E JEAN RENO

Ronin, thriller d'azione diretto da John Frenkenheimer con protagonisti Robert De Niro e Jean Reno ambientato dopo la caduta del Muro di Berlino e passato alla storia per i suoi adrenalinici inseguimenti e sparatorie.

Il film segue un gruppo di mercenari segreti le cui abilità di sorveglianza, ricognizione ed attacco sono in vendita al migliore offerente. Cinque di questi operativi, conosciuti come "Ronin", vengono convocati da un misterioso cliente a Parigi per una missione pericolosa: impadronirsi di una valigetta top secret.

Di seguito potete trovare tutti i retroscena da non perdere sul dietro le quinte di Ronin:


Per fare sembrare che Robert De Niro e Natascha McElhone stessero effettivamente guidando durante l'inseguimento in macchina, la produzione ha utilizzato delle auto con guida a destra e dei comandi finti sul lato del passeggero.

Durante le riprese sono state distrutte ben 80 automobili.

Tre attori del film hanno interpretato un villain nella saga di 007: Sean Bean è stato Alec Trevelyan aka Janus in "GoldenEye" (1995), Michael Lonsdale era Hugo Drax in "Moonraker – Operazione spazio" (1979), mentre Jonathan Pryce era Elliot Carver ne "Il domani non muore mai" (1997).

Per aumentare il realismo nelle scene d'azione sono stati ingaggiati oltre 300 stuntman, tra cui il pilota di Formula 1 Jean-Pierre Jarier.

Vincent, il mercenario interpretato da Jean Reno, utilizza una sola pistola per tutto il filma: una Beretta 92FS Inox.

In un sondaggio condotto nel 2008 da CAR Magazine sulle "40 migliori macchine viste al cinema", sono entrate in classifica 4 automobili di Ronin: l'Audio S8 (9° posto), la Citroen XM e la Peugeot 605 (24° posto) e la BMW 535i (29° posto).

Il regista John Frenkenheimer possiede una Mercedes marrone simile a quella utilizzata nel secondo inseguimento. Nello sceneggiatura non era specificato quale auto avrebbero preso Vincent e Sam, e lui ha suggerito di usare quel modello.


DA JOKER A CATWOMAN: TUTTI I VILLAIN DEI FILM DC, DAL PEGGIORE AL MIGLIORE

Pochi franchise hanno regalato alla storia del cinema una serie di villain iconici come quelli DC, dal Lex Luthor interpretato da Gene Hackman nei film di Superman ai Joker impersonati da Jack Nicholson e Heath Ledger rispettivamente nei Batman di Tim Burton e Christopher Nolan, passando per la seducente Catwoman di Michelle Pfeiffer.

Lanciandosi in un'impresa quasi titanica, Collider ha provato a classificare tutti i "cattivi" apparsi in un film tratto dai fumetti DC dal peggiore al migliore. Le condizioni principali sono due: il personaggio deve essere stato interpretato in live-action e in una pellicola destinata al cinema.

In fondo alla classifica, come potete vedere a questo indirizzo, troviamo gli antagonisti di alcuni dei progetti meno apprezzati del franchise. Parliamo per esempio di Parallax e Hector Hammond (Peter Sarsgaard) di Lanterna Verde, Incantatrice (Cara Delevingne) di Suicide Squad, Bane (Jeep Swenson) di Batman & Robin e in attesa di vedere Darkseid nella Snyder Cut anche Steppenwolf e Doomsday di Justice League. Più avanti, ma ancora fuori dalla Top 20, ci sono invece Lex Luthor (Jesse Eisenberg) di Batman v Superman, Dr. Sivana (Mark Strong) di Shazam! e il Mr. Freeze interpretato da Arnold Schwarzenegger in Batman & Robin.

Di seguito vi riportiamo le prime 20 posizioni, dominata come potete immaginare dai villain apparsi nei film dell'Uomo Pipistrello firmati da Burton e Nolan, ma con una sorpresa sul podio:


20. Black Manta (Yahya Abdul-Mateen III), "Aquaman"
19. Victor Zsasz (Chris Messina), 'Birds of Prey'
18. Lucifer Morningstar (Peter Stormare), "Constantine"
17. Poison Ivy (Uma Thurman), "Batman & Robin"
16. R'as al Ghul (Liam Neeson), "Batman Begins"
15. Black Mask (Ewan McGregor), "Birds of Prey"
14. Catwoman (Anne Hathaway), "Il cavaliere oscuro - Il ritorno"
13. Joker (Joaquin Phoenix), "Joker"
12. Generale Zod (Michael Shannon), "Man of Steel
11. Harvey Dent (Aaron Eckhart), "Il cavaliere oscuro"
10. Generale Zod (Terence Stamp), "Superman II"
9. Spaventapasseri (Cillian Murphy), "Batman Begins"
8. Bane (Tom Hardy), "Il cavaliere oscuro - Il ritorno"
7. Due-Facce (Tommy Lee Jones), "Batman Forever"
6. Lex Luthor (Gene Hackman), "Superman"
5. Joker (Jack Nicholson), "Batman"
4. Il Pinguino (Danny DeVito), "Batman - Il ritorno"
3. Enigmista (Jim Carrey), "Batman Forever"
2. Joker (Heath Ledger), "Il cavaliere oscuro"
1. Catwoman (Michelle Pfeiffer), "Batman - Il ritorno"


TROLLHUNTERS: RISE OF THE TITANS NEL PRIMO TRIMESTRE DEL 2021

Pochi giorni fa Guillermo del Toro aveva stuzzicato i fan su Twitter, in merito a un imminente annuncio.

Oggi in concomitanza con il lancio de I Maghi: I racconti di Arcadia, ultimo capitolo della trilogia animata creata da del Toro, DreamWorks Animation e Netflix hanno annunciato il film Trollhunters: Rise of the Titans.

Ecco il video annuncio:

https://twitter.com/i/status/1291705146200616961

Del Toro ha anticipato che tutti i personaggi torneranno per il gran finale:

“Eccolo: TUTTI – E voglio dire, tutti, torneranno nel 2021 per un grande, audace e spettacolare film che lega ogni parte dei miti! Elemento finale di Arcadia! Primo trimestre 2021!!!”

La sinossi:

Arcadia può sembrare una città normale, ma si trova al centro di linee magiche e mistiche che la rendono un punto d’incontro per molte battaglie tra le creature ultraterrene tra cui i troll, gli alieni e i maghi. Ora, gli eroi delle serie di successo Trollhunters, 3Below e Wizards si uniscono nella loro avventura più epica in cui dovranno combattere l’Ordine Arcano per il controllo della magia che li unisce tutti.

In un comunicato stampa ha aggiunto:

“Il Team Trollhunters si è impegnato, circa un decennio fa, a cercare di spingere i confini dell’animazione 3DCGI realizzata per la televisione. Fin dall’inizio abbiamo preso delle decisioni per quanto riguarda ogni risorsa e ogni decisione audiovisiva. Abbiamo delineato una vasta trilogia con una mitologia e dei personaggi interconnessi e abbiamo sempre sperato che potesse culminare con un imponente riunione “all-star”. Fortunatamente per noi, DreamWorks Animation e Netflix hanno entrambi condiviso l’idea molto ambiziosa di realizzare le tre serie intrecciate e di terminate con un lungometraggio più grande e di dimensioni epiche per completare il tutto.
Volevamo che il film migliorasse ed espandesse, ma offrisse anche una maggiore libertà d’azione, più spettacolo – anche più emozione. Siamo molto orgogliosi de I racconti di Arcadia ed estremamente motivati di offrire questo spettacolare finale al pubblico”


THE NEW MUTANTS – UN NUOVO TEASER DEDICATO A MAGIK

Intanto, è disponibile un nuovo teaser dedicato a Magik, l’eroina interpretata da Anya Taylor-Joy. Illyana Rasputin è la sorella minore di Colosso, e può evocare l’armatura di Eldritch e la Spada dell’Anima. È anche capace di teletrasportarsi.

Insieme a Wolfsbane (Maisie Williams), Cannonball (Charlie Heaton), Mirage (Blu Hunt) e Sunspot (Henry Zaga), la giovane mutante deve affrontare Demon Bear mentre si trova rinchiusa in un misterioso istituto.

La sinossi
In questo terrificante film ricco d’azione, basato sulla serie a fumetti della MARVEL, cinque giovani con abilità speciali vengono portati in un istituto segreto per sottoporsi a trattamenti che, stando a quanto gli è stato detto, li cureranno dai pericoli dei loro poteri. Nel gruppo ci sono Danielle Moonstar alias Mirage (Blu Hunt), che crea illusioni dalle paure degli altri; Rahne Sinclair (Maisie Williams), che si trasforma nel licantropo Wolfsbane; Sam Guthrie (Charlie Heaton), che – in quanto Cannonball – può volare a velocità jet protetto da un campo di forza; Roberto da Costa alias Sunspot (Henry Zaga), che assorbe e incanala il potere solare; e Illyana Rasputin alias Magik (Anya Taylor-Joy).

Sorella minore di Colosso, Magik può evocare un’armatura quando desidera, e brandisce una Spada dell’Anima che amplifica le sue numerose abilità psichiche e sovrumane. Invitati dalla Dr.ssa Cecilia Reyes (Alice Braga) per condividere le loro storie su quando i loro poteri si sono manifestati, i cinque “pazienti” capiscono di trovarsi in una classe di persone chiamate “mutanti”, che sono stati storicamente marginalizzati e temuti. Mentre rivivono le storie delle loro origini, i loro ricordi sembrano trasformarsi in terribili realtà.

Presto, mettono in discussione cosa sia reale e cosa non lo sia, e diventa chiaro che l’istituzione non è ciò che sembra. Ora la domanda è: perché sono tenuti prigionieri? E chi è che sta cercando di distruggerli? La tensione e l’orrore crescono in questo spaventoso ottovolante diretto da Josh Boone, che lo ha scritto con Knate Lee.

Alla regia c’è Josh Boone (Colpa delle stelle), mentre il cast include Maisie Williams (Wolfsbane), Anya Taylor-Joy (Magik), Charlie Heaton (Cannonball), Blu Hunt (Mirage), Henry Zaga (Sunspot) e Alice Braga (Cecilia Reyes).

The New Mutants sarà molto diverso dagli altri capitoli cinematografici degli X-Men: si allontanerà dalla grande azione fantascientifica per adottare un approccio diverso, in stile “Stephen King incontra John Hughs”. Sarà quindi una sorta di fanta-horror per adolescenti, con Demon Bear come antagonista.

Potrete vedere il teaser qui di seguito, ma prima vi ricordo che il film è basato sul fumetto Marvel di Chris Claremont e Bob McLeod.


Il teaser

DISNEY LANCERÀ IL SERVIZIO STREAMING STAR NEL 2021

Nel corso della chiamata degli utili della Walt Disney Company, Bob Chapek ha annunciato che la compagnia lancerà STAR una nuova piattaforma streaming per i mercati internazionali.

Verrà lanciato nel 2021, offrirà i titoli dei seguenti brand: ABC, FX, Freeform, Searchlight, 20th Century Studios. Per la piattaforma useranno una strategia e una tecnologia simile a Disney+.

Potremmo definirla una sorta di versione internazionale di Hulu, presente con successo solo negli USA e in Giappone. Ma a differenza di Hulu, posseduta al 33% da NBC Universal, che offre molti contenuti in licenza, Star offrirà solo contenuti di proprietà della Disney.

La nuova piattaforma inoltre servirà a non alzare ulteriormente il valore di Hulu, in questo modo la Disney non si troverà a dover pagare di più a Comcast quando riuscirà a comprare le loro azioni.

Maggiori informazioni sono attese per il giorno degli investitori.

Bob Chapek presidente della Disney, ha detto:

“A tal fine, sono anche lieto di annunciare che abbiamo in programma di lanciare un’offerta di intrattenimento generalista internazionale diretta al consumatore, con il marchio STAR nell’anno solare 2021.

Rispecchiando la strategia che abbiamo perseguito con successo con Disney+, l’offerta sarà radicato nel contenuto in nostro possesso provenienti dai prolifici e acclamati motori di produzione e dalle librerie di ABC Studios, Fox Television, FX, Freeform, 20th Century Studios e Searchlight.

In molti mercati, l’offerta sarà completamente integrata nella nostra consolidata piattaforma Disney+ sia dal punto di vista del marketing che da quello tecnologico. E sarà distribuita con il marchio STAR, che è stato utilizzato con successo dalla società per altri lanci di piattaforme di intrattenimento generale, in particolare con Disney+ Hotstar in India.

Il fatto che Disney+ sia cresciuta così rapidamente, sia a livello nazionale che globale, dimostra chiaramente il valore dei nostri contenuti. E con l’aggiunta della nostra offerta di intrattenimento generale a marchio Star, stiamo ulteriormente estendendo il valore di quel contenuto a livello internazionale.”


La piattaforma offre più di 100mila ore di serie e film in 8 lingue, notiziari regionali e nazionali, e la copertura di tutti i più grandi event globali sportivi, compreso l’IPL.

Una grande selezione di originali di Disney+ sono presenti nell’offerta Premium, così come le ultime serie americane, i blockbuster di Hollywood e i premiati film degli studio internazionali. Disney+ Hotstar VIP offre agli utenti l’accesso ai contenuti Disney nelle lingue locali, materiali esclusivi dell’etichetta Hotstar Specials, l’accesso alle serie del network STAR.

La app mobile Hotstar ha superato i 400 milioni di download, ed è diventata una delle app più richieste in India, finendo nei primi posti di Google Play Store e dell’Apple Store.


La PEN America e la critica a Hollywood: accondiscendenza eccessiva per favorire la Cina

In un documento di 94 pagine intitolato “Made in Hollywood, Censored by Beijing” (Fatto a Hollywood, Censurato da Pechino), la PEN si è scagliata contro l’accondiscendenza di Hollywood nei confronti della Cina, un mercato potentissimo e che copre una grossa fetta degli introiti per i film americani.
Fondata nel 1922, la PEN America è un’organizzazione no-profit che ha l’obiettivo di difendere e celebrare la libertà d’espressione negli Stati Uniti e in tutto il mondo promuovendo la cultura e diritti umani.

“Pechino ha mandato un messaggio chiaro al mondo del cinema: i registi che criticano la Cina saranno puniti, ma coloro che assecondano le richieste della censura saranno ricompensati” si legge nel documento.

“Il Partito Comunista Cinese ha un fortissimo peso sul successo o meno di un film di Hollywood e i dirigenti degli studi lo sanno bene“.

Nel rapporto pubblicato qualche giorno fa Quentin Tarantino viene lodato per essersi rifiutato di apportare modifiche a C’era una volta a Hollywood, ma in generale tutto ciò che si legge è una critica al sistema che è diventato sempre più permissivo e poco incline a dipingere i personaggi cinesi sotto una luce negativa.

Visto che gli studi americani fanno a gara per accedere agli spettatori cinesi, molti sono costretti a trovare dei compromessi limitando la libertà di espressione […] Il risultato è un sistema in cui i burocrati di Pechino possono richiedere cambiamenti ai film di Hollywood o aspettarsi addirittura che i cineasti sappiano già quali cambiamenti apportare.

La richiesta del documento è di aumentare la rappresentazione di “personaggi asiatici e asiatici-americani sfaccettati e pluridimensionali” per ostacolare l’insistenza di Pechino a mettere in mostra “interpretazioni monotone di personaggi cinesi“.

Un esempio di accondiscendenza è rappresentata dal lavoro fatto dai Marvel Studios: per la versione cinese di Iron Man 3 furono aggiunte appositamente sequenze con attori cinesi (criticate per essere un po’ troppo fuori luoghi dagli stessi spettatori). In Doctor Strange, invece, c’è stato il whitewashing di un personaggio tibetano (l’Antico) proprio per evitare di adirare la Cina.


Annullato il “decreto Paramount”, gli studios di Hollywood potranno possedere i cinema

Un giudice federale ha dato il via libera al dipartimento di giustizia americano di annullare il “decreto Paramount”, che da 71 anni impedisce agli studios di Hollywood di possedere sale cinematografiche.
“A causa dei cambiamenti nelle leggi antitrust e nell’amministrazione, l’importanza delle restrizioni imposte dal decreto è diminuita. Pur mantenendo una serie di protezioni atte a impedire che vi siano violazioni future, la Corte ha deciso che l’annullamento del decreto è nel pubblico interesse”, si legge nella decisione del giudice Analisa Torres. “Settant’anni di innovazione tecnologica, nuovi competitor e modelli di business e cambiamenti nelle abitudini dei consumatori hanno cambiato le fondamenta dell’industria. […] Inoltre tra gli studios che erano legati al decreto – RKO, MGM, Warner Bros, Paramount e Fox – sono pochi quelli che esistono ancora. Altri, come la Disney, all’epoca non erano distributori e invece ora sono dei giganti. Infine nessuna azienda di streaming – Netflix, Amazon, Apple e altre – che pure producono e distribuiscono film erano soggette al decreto.”

Il decreto in questione è relativo al caso United States vs. Paramount Pictures che contribuì a porre fine al cosiddetto studio system dell’Età d’Oro di Hollywood:

Nel 1948 la Corte di Washington decretò che il controllo dei canali di distribuzione (ovvero, all’epoca, la proprietà di cinema e teatri) in capo agli stessi soggetti che producevano le pellicole rappresentava un monopolio di fatto in violazione della normativa USA in materia anti-trust. La Corte annullò tutti gli accordi di esclusiva tra Studios e gestori delle sale, e costrinse la Paramount Pictures a dividersi in due società indipendenti. La Paramount Pictures Corp. avrebbe prodotto i film mentre la United Paramount Theaters, cui restava la proprietà di cinema e teatri, avrebbe controllato la distribuzione. [via Wikipedia]

Da adesso, quindi, gli studios potranno tornare a possedere catene cinematografiche o quote delle stesse, e la cosa ha un significato particolare visto che i cinema americani sono profondamente in crisi per via dell’emergenza Coronavirus e le relative chiusure durate mesi e mesi (la catena più grande del mondo, AMC, ha registrato risultati trimestrali a dir poco sconfortanti). Ma torneranno a essere legali anche pratiche di business come contratti a pacchetto (con cui gli studios vendono i film in blocco a un cinema o a una catena) o accordi legati ai circuiti. In questi ultimi casi, le normative attuali rimarranno in vigore ancora per circa due anni.

La National Association of Theater Owners e le associazioni che rappresentano i cinema indipendenti americani non hanno accolto con favore la decisione, spiegando che la fine del decreto potrebbe avere un impatto sul consolidamento dell’industria. Anche la Directors Guild of America, associazione che rappresenta i registi, si era opposta, spiegando che i cambiamenti in atto necessitano una maggiore supervisione dell’antitrust e non una deregolamentazione.


Il gobbo di Notre Dame, i registi parlano del provino disastroso di Mandy Patinkin

Collider ha intervistato Gary Trousdale e Kirk Wise, i talentuosi registi di film d’animazione classici come La bella e la bestia, Il gobbo di Notre Dame e Atlantis: L’impero perduto.
Il duo ha parlato nello specifico dei provini per il ruolo di Quasimodo, ammettendo di aver preso in considerazione Meat Loaf per la parte. Tra gli attori in lizza ci fu anche Mandy Patinkin, la star di Homeland.

“Mandy Patinkin…attore fantastico, carriera incredibile, provino disastroso” ha commentato Wise prima di passa la palla a Trousdale:

Arrivò con il suo pianista. Noi ne avevamo già uno per tutti coloro che cantavano per il provino. Il suo accompagnatore aveva riarrangiato la canzone. La suonarono e io e Kirk reagimmo con un “huh”.

Nella stanza c’erano il leggendario compositore Alan Menken e l’autore di testi Stephen Schwartz, che divennero rossi per l’imbarazzo. Finita la canzone, ai registi fu chiesto di uscire e acconsentirono:

Sentivamo una discussione molto animata, poi Mandy Patinkin uscì e disse di voler provare un po’ i dialoghi. […] Dovevamo dirgli cosa pensavamo dell’interpretazione e parlare del personaggio. […] Poi, tutto a un tratto mentre io e Gary stavamo parlando, Mandy disse: “Ragazzi, mi dispiace davvero, non posso farlo”. Voltò i tacchi, tornò nella stanza, si chiuse la porta alle spalle e partirono i fuochi d’artificio. Le pareti tremavano.

Il provino fu così catastrofico che da allora la produzione lo definì come “L’incidente Patinkin”.


The Rock ha condiviso a sorpresa il primo sguardo a Black Adam!

Poco fa abbiamo segnalato il video con la lista completa degli ospiti della Dc FanDome, video che anche The Rock ha diffuso su Twitter aggiungendo una graditissima sorpresa, quello che sembrerebbe essere una prima occhiata al suo Black Adam!
Ecco il Tweet con cui il granitico The Rock ci ha fatto l’apprezzatissimo regalo:

https://twitter.com/i/status/1291751268529008642

Ecco anche il frame a sé stante:



Anche The Rock sarà ospite della DC FanDome: a partire dalle 19:00 (ora italiana) di sabato 22 agosto, la Warner Bros. accoglierà i fan di tutto il mondo nel DC FanDome – un’esperienza virtuale e gratuita, dove non è richiesto nessun accredito.

Le riprese di Black Adam sarebbero dovute partire a luglio, per ovvi motivi ciò non è stato possibile e pertanto la prima data utile sarà nel 2021, quando cioè l’attore avrà finito di girare Red Notice con Gal Gadot e Ryan Reynolds per Netflix.

L’uscita di Black Adam era prevista per il 22 dicembre del 2021, ma a questo punto slitterà direttamente al 2022. Ricordiamo che allo stato attuale la Warner Bros. ha fissato l’uscita di The Flash al 3 giugno 2022, quella di Shazam 2 al 4 novembre 2022 e quella di Aquaman 2 al 16 dicembre 2022.

Nel cast accanto a Dwayne Johnson ci sarà Noah Centineo nei panni di Atom Smasher, un supereroe già comparso nella serie CW di The Flash con il potere di controllare la propria struttura molecolare e manipolare le sue dimensioni e la sua forza.

Black Adam doveva inizialmente comparire come antagonista in Shazam!, ma lo studio ha deciso di percorrere un’altra strada affidando al personaggio un film tutto suo. Black Adam è considerato la grande nemesi di Shazam!, fin dagli anni ’40 in cui il si chiamava ancora Captain Marvel. Era un principe egiziano semi-immortale che veniva corrotto dai poteri magici che gli erano stati donati da un mago. Ma nelle attuali iterazioni fumettistiche il personaggio è considerato un antieroe.

Beau Flynn della FlynnPictureCo produrrà il progetto insieme a Johnson, Dany Garcia e Hiram Garcia tramite la Seven Bucks Productions. Alla regia vi sarà Jaume Collet-Serra, che ha già lavorato con Johnson in Jungle Cruise.

La fotografia sarà curata da Lawrence Sher, che di recente ha lavorato a Jokerdi Todd Phillips e al film di prossima uscita Jungle Cruise. Ricordiamo che il film farà parte dello stesso universo di Shazam come confermato dal produttore Hiram Garcia.


Avengers: Endgame, Robert Downey Jr e le altre star del film in alcuni scatti dal backstage

Sembra passata un’intera era geologica da quando Avengers: Endgame, il kolossal dei Marvel Studios diretto dai fratelli Russo, riempiva i cinema di tutto il mondo.
Ora il mercato della sala sta cercando lentamente di ripartire dopo essere stato messo in ginocchio dalla pandemia del nuovo Coronavirus partito dalla Cina e, in tema di Universo Cinematografico della Marvel, il prossimo appuntamento sarà quello con Black Widow la cui uscita, salvo sgradite sorprese dell’ultima ora, resta fissata al mese di novembre.

Il profilo Instagram di Disney+ intanto ci riporta sul set di Avengers: Endgame con una serie di scatti di Robert Downey Jr, Chris Hemsworth e Mark Ruffalo intenti a reggere, grazie a un gioco di prospettiva, la A di Avengers all’interno del quartier generale del gruppo di supereroi (delle variazioni sul tema di foto che già avevamo avuto modo di ammirare).

Potete vederle tutte qua sotto!


www.instagram.com/p/CDiA1r1hqlB/?utm_source=ig_embed

Killers of the Flower Moon, le riprese del nuovo Scorsese partiranno a febbraio in Oklahoma?

Prima che scoppiasse la pandemia del nuovo Coronavirus, Martin Scorsese stava pianificando l’inizio delle riprese della sua nuova opera, Killers of the Flower Moon, che vedrà nel cast Robert De Niro e Leonardo DiCaprio.
La pellicola avrà un budget colossale di 200 milioni di dollari che verrà sborsato dalla Apple: il colosso di Cupertino ha difatti stretto un accordo con la Paramount secondo il quale il film sarà etichettato come un Apple Original Film, ma verrà comunque distribuito nei cinema di tutto il mondo tramite la Paramount.

L’Osage News (sito di notizie della Nazione Osage) segnala che le riprese di Killers of the Flower Moon dovrebbero partire nel febbraio del 2021.

L’aggiornamento arriva dal Grande Capo Geoffrey Orso in Piedi:

Stando alle ultime informazioni che ho ricevuto, l’intenzione è quella di cominciare a girare nel mese di febbraio 2021, chiaramente in base a come evolverà la situazione del nuovo Coronavirus. Saranno da queste parti per circa 16 settimane. Cominceranno ad arrivare con calma, e non sto aiutando molto dicendolo, fra novembre e dicembre.

Killers of the Flowers Moon vede Leonardo DiCaprio nel cast, verrà prodotto dalla Apple e distribuito dalla Paramount. La sceneggiatura di Eric Roth è tratta dal romanzo di David Grann Gli assassini della terra rossa che racconta la storia vera degli omicidi di membri della tribù Osage nell’Oklahoma degli anni venti, occorsi dopo la scoperta del petrolio nelle loro terre. Robert De Niro interpreterà il serial killer William Hale.

Questa la sinossi:

Negli anni Venti del Novecento, la popolazione al mondo con la maggiore ricchezza pro-capite era, abbastanza sorprendentemente, la nazione indiana degli Osage, confinata nei decenni precedenti in una riserva in Oklahoma. Senza più bisonti da cacciare, impossibilitati quasi a parlare la loro lingua e a praticare la loro religione e cultura, improvvisamente si ritrovarono ricchissimi per la scoperta nelle loro terre di giacimenti petroliferi immensi: cominciarono così a girare in Cadillac e a mandare i figli a studiare in Europa, con grande invidia dell’opinione pubblica bianca, in prevalenza quacchera. Altrettanto improvvisamente però, all’interno delle famiglie osage più facoltose, si verificarono delle morti inspiegabili e sospette. E, negli ultimi baluardi del West selvaggio, dove personaggi come J.P. Getty andavano costruendo le proprie fortune e dove banditi leggendari seminavano il terrore, molti di coloro che osarono indagare su questi omicidi finirono per essere assassinati a loro volta. Superate le ventiquattro vittime, il caso passò a un organismo investigativo relativamente nuovo, l’FBI, che tuttavia non riuscì a fare sostanziali passi in avanti, finché il suo giovane direttore, J. Edgard Hoover, non cercò l’aiuto di un Ranger in pensione, Tom White. White mise insieme una squadra di detective piuttosto eterogenea, compreso un agente amerindio, e portò alla luce una cospirazione spietata ai danni di una popolazione intera.


Tutti i numeri del DC FanDome

Si avvicina l’appuntamento con il DC Fandome, evento online di portata mondiale, che il prossimo 22 agosto – a partire dalle ore 19:00 ora italiana – potrete seguire collegandovi al sito DCFANDOME.com.

Cliccate sulla foto qui sotto per scoprire tutto sugli ospiti presenti all’evento: https://www.bestmovie.it/news/dc-fandome-a...-ospiti/755090/

I numeri dell’evento

Il DC FanDome è una vera e propria esperienza virtuale che coinvolgerà le star di casa DC per una giornata dedicata a tutti gli appassionati. Il pubblico avrà l’opportunità di scoprire tante novità sui propri personaggi preferiti, attraverso annunci e tante anteprime tra film, serie Tv, comics e videogame.

– Più di 300 ospiti internazionali tra attori, registi e autori.

– Oltre 100 ore di contenuti che riguarderanno il passato, il presente e il futuro del mondo DC attraverso panel, dietro le quinte, user generated content, ma soprattutto tante sorprese in anteprima.

– Un evento di respiro globale con 13 presentatori collegati da Australia, Brasile, Canada, Francia, Germania, Giappone, Messico, Filippine, Sud Africa, Spagna, Usa, UK e Italia. Per l’Italia parteciperà la presentatrice Andrea Delogu.


Qui potete vedere l’elenco completo dei presentatori e degli special guests

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– Eventi localizzati in 9 lingue differenti (brasiliano, portoghese, cinese, inglese, francese, tedesco, giapponese, coreano, spagnolo e Italiano)

Le stanze virtuali

Ecco come orientarvi attraverso gli spazi virtuali che troverete collegandovi al sito DCFandome.com il prossimo 22 agosto.
Centro nevralgico dell’esperienza online sarà la Hall of Heroes, che prevede diversi panel e contenuti speciali. Qui troveranno spazio gli annunci sui nuovi film, sulle serie Tv, sui videogiochi e altro ancora. Alla Hall si aggiungono poi cinque sezioni: DC WatchVerse, con filmati inediti provenienti da tutto il mondo, panel e anteprime; DC YouVerse, dedicata alle creazioni dei fan, tra cosplay, disegni, opere e user generated content di vario tipo; DC KidsVerse, con materiali per i più piccoli; DCInsiderVerse, che include un video con il contributo di alcune tra le figure più importanti dell’Universo DC (da Greg Berlanti a Walter Hamada); e DC FunVerse, con materiali digitali in omaggio (addirittura la possibilità di scattarsi un selfie virtuale o di esplorare la mitica Batcaverna) e uno store online carico di merchandising esclusivo.

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L’evento sui social

Sarà possibile seguire il DC FanDome attraverso i canali ufficiali:
Instagram.com/dccomics
Twitter.com/DCComics
Facebook.com/DC
#DCFanDome


Lo Hobbit: tutta la trilogia di Peter Jackson in streaming su Amazon Prime Video

Su Amazon Prime Video sono disponibili in streaming i tre film da Lo Hobbit, diretti da Peter Jackson.

E' tempo di binge watching per i fan di Peter Jackson: è da oggi disponibile in streaming su Amazon Prime Video la trilogia dello Hobbit, composta da Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato (2012), Lo Hobbit - La desolazione di Smaug (2013) e Lo Hobbit - La battaglia delle cinque armate (2014). I tre lungometraggi hanno ricevuto sette nomination agli Oscar e hanno incassato cumulativamente in tutto il mondo quasi tre miliardi di dollari. Le versioni presenti sul servizio sono quelle originali cinematografiche, non le estese pubblicate successivamente. La storia si basa sul romanzo omonimo di J. R. R. Tolkien, prequel alle vicende narrate nella trilogia del Signore degli Anelli.

Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato
In Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato, Bilbo Baggins (Martin Freeman) riceve la visita dello stregone Gandalf (Ian McKellen) e del nano Thorin Scudodiquercia (Richard Armitage), che vorrebbe reclamare il suo trono nel regno di Erebor, devastato da Smaug il drago. In qualità di scassinatore, assetato d'avventura, Bilbo si unisce alla compagnia, dove militano anche altri nani come Kili, Fili e Balin. Dopo alcuni incontri, con orchi famelici, con lo stregone Radagast il Bruno (che adombra il risveglio delle forze oscure) e col re elfico Elrond (Hugo Weaving), i nostri eroi vengono fatti prigionieri dai Goblin, mentre Bilbo incontra Gollum, ossessionato da un fantomatico "tesoro"...
Il film è divenuto celebre anche perché fu il primo blockbuster a sperimentare una ripresa a 48fps in luogo degli usuali 24fps, il che si tradusse in una sensibile maggiore fluidità dell'immagine, sperimentabile però soltanto in sala.

Lo Hobbit - La desolazione di Smaug
In Lo Hobbit - La desolazione di Smaug, mentre Gandalf e Radagast provano a scoprire chi sia il Negromante che sta risvegliando il male, la compagnia viene intrappolata da ragni giganteschi e salvata dagli Elfi Silvani comandati da Legolas (Orlando Bloom). Presto liberi anche dalla prigionia degli elfi (durante la quale nasce forse qualcosa tra Thorin e l'elfa Tauriel interpretata da Evangeline Lilly), gli eroi arrivano a Pontelagolungo, dove però il nocchiere Bard (Luke Evans) spera che l'erede al trono non sia aiutato: la cittadina ha già vissuto troppe volte la collera del drago Smaug, di cui facciamo più da vicino la conoscenza (la voce originale è di Benedict Cumberbatch).

Lo Hobbit - La battaglia delle cinque armate
In Lo Hobbit – La battaglia delle cinque armate, i cinque eserciti che si scontrano sono i due degli orchi (da Dol Guldur e da Gundabad), quello degli elfi, quello degli esseri umani e infine quello dei nani, a guardia delle proprie ricchezze della Montagna Solitaria, bramate dai nemici. Thorin è intrattabile, ossessionato da una misteriosa Arkengemma che Bilbo, a sua insaputa, decide di usare come merce di scambio per far cessare l'assedio di umani ed elfi silvani, causando l'ira di Thorin nei suoi riguardi. Non senza molte vittime, il colossale scontro a Collecorvo riporterà una momentanea pace, con Bilbo pronto a ritirarsi dalle sue avventure... ignaro che, molto più tardi, Gandalf busserà ancora alla sua porta.


TIK TOK VS DONALD TRUMP, UNA GUERRA CHE POTREBBE COLPIRE L'INDUSTRIA CINEMATOGRAFICA

Nel braccio di ferro commerciale tra Stati Uniti e Cina, l'ultima mossa di Donald Trump è stata quella di firmare un decreto che colpisce le celebri app TikTok e WeChat ma che potrebbe avere conseguenze anche all'interno dell'industria cinematografica e i prossimi film in arrivo.

Di fatto, il decreto in questione vieta alle società americane di intrattenere affari con i proprietari di TikTok e WeChat, rispettivamente Bytedance e Tencent. Già nei giorni scorsi, il Presidente a stelle e strisce aveva manifestato il suo intento di muoversi in questo modo, andando così a colpire nuovamente il già compromesso rapporto con la Cina. Un avviso, dunque, per tutte quelle società che hanno intrapreso (o avevano intenzione di farlo) rapporti con i due colossi asiatici. "Ogni società che tra 45 giorni continuerà a farci affari, sarà soggetta a sanzioni" ha tuonato Trump nelle scorse ore.

A preoccupare, per quanto riguarda l'industria cinematografica, è la reazione della Cina a tale affronto. Bisogna infatti ricordare che la cinese Tencent è anche proprietaria di Tencent Pictures, ovvero la casa di produzione che ha contribuito a finanziare film da grossi incassi come Wonder Woman, Venom e Kong: Skull Island.

In attesa di capire se Trump rimarrà fermo sulla sua posizione, cresce inevitabilmente la preoccupazione per ciò che succederà a partire dal 20 settembre. La contromossa della Cina, infatti, potrebbe riguardare l'uscita di film quali Monster Hunter o Top Gun: Maverick, rispettivamente di Sony e Paramount Pictures, poiché proprio la Tencent Pictures si occupa della loro distribuzione in Cina. Per il momento, la reazione della Cina c'è stata soltanto a parole. La Bytedance, in particolare, ha annunciato che "utilizzerà tutti i mezzi disponibili per assicurarsi il rispetto dello stato di diritto".

Ricordiamo che l'intera questione è partita quando Trump e il suo staff hanno puntato il dito contro la tecnologia presente negli USA proveniente dalla Cina. Il loro timore riguarda soprattutto l'eccessivo controllo che queste potrebbero avere e quindi il rischio che arrivino a rappresentare una minaccia per la sicurezza nazionale.


SHANG-CHI E IL MANDARINO POTEVANO DEBUTTARE IN THE AVENGERS: I DETTAGLI SUL RETROSCENA

Chris Fenton, ex presidente della casa di produzione cinese DMG Entertainment Motion Picture Group, ha svelato alcuni retroscena sulla sua collaborazione con i Marvel Studios per lo sviluppo di The Avengers.

Secondo quanto riportato da Bleeding Cool, Fenton ha raccontato nel suo nuovo libro Feeding The Dragon di alcune discussioni con Tim Connors, ex COO dei Marvel Studios, riguardo alla possibilità di introdurre Shang-Chi e/o il Mandarino in una scena post-credi del film di Joss Whedon.

A quanto pare, la compagnia di Pechino riteneva che Shang-Chi fosse la scelta migliore in quanto "bravo ragazzo", mentre una figura negativa come il Mandarino avrebbe potuto infastidire il "Ministero della Propaganda" cinese.

"Il Mandarino sembra e agisce come uno stereotipo cinese dispregiativo" spiega Fenton nel libro. "Non solo ha una barba lunga e spinosa che stira costantemente con le dita, ma parla regolarmente in 'Chinglish' utilizzando dei proverbi cinesi come cliché."

Dopo la non-comparsa in Iron Man 3, il personaggio è ora pronto a fare il suo debutto in Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings, pellicola in arrivo a maggio 2021 che lo vedrà interpretato da Tony Leung. La produzione di Shang-Chi, lo ricordiamo, è ripartita proprio in questi giorni dopo diversi mesi di stop causati dalla pandemia. Intanto, Michelle Yeoh sembra avere confermato la sua presenza nel cast.


JOKER, BILL SKARSGÅRD SI TRASFORMA NEL CLOWN IN QUESTA SPLENDIDA FAN ART

Anche se probabilmente non sarà il villain del prossimo The Batman con Robert Pattinson, la figura di Joker è ancora molto in auge dopo l'interpretazione da Oscar di Joaquin Phoenix nel film diretto da Todd Phillips. Sul web fioccano le fan art che immagino altri attori nei panni del clown principe del crimine, come Johhny Depp o Macaulay Culkin.

Una immagine che ha riscosso un certo successo nelle ultime settimane è quella postata dal digital artist Saarukan Suhanthan, che ha immaginato nei panni di Joker il clown di un altro celebre film: Bill Skarsgård, che in It ha interpretato Pennywise.

Nella didascalia, l'autore della fan art ha spiegato che a suo avviso Bill Skarsgård sarebbe l'attore più adatto a interpretare in futuro la nemesi di Batman, utilizzando magari una parrucca e delle protesi per allungare il mento e il naso. Il post ha raccolto qualche centinaio di like e una serie di commenti positivi.

Per quanto riguarda il Joker interpretato da Joaquin Phoenix, ci sono alcuni elementi utili a capire quale sia l'età di Arthur Fleck nei film: nonostante l'attore avesse 44 anni all'epoca delle riprese, sembra che il suo personaggio ne abbia circa una decina in meno.

Se non l'hai ancora fatto, puoi dare un'occhiata alle nuove foto con Joaquin Phoenix recentemente condivise dal regista Todd Phillips.


www.instagram.com/p/CBtR2gugHfB/?utm_source=ig_embed

THE BATMAN, SI LAVORA AL TRAILER DEL FILM: LO VEDREMO AL DC FANDOME?

Alexander Gavrilin, il doppiatore russo di Robert Pattinson, ha pubblicato nelle storie di Instagram una foto nella quale si vede un foglio di carta con la scritta 'Teaser for The Batman' e 'Jim Gordon'. La storia è stata in seguito rimossa ma lo 'scivolone' potrebbe aver involontariamente anticipato l'imminente uscita del trailer di The Batman.

Che sia davvero il DC Fandome l'evento al quale verrà affidato il primo teaser trailer di The Batman? A questo punto è chiaro che il film è ormai entrato nella fase di doppiaggio, quindi è davvero possibile che per il DC Fandome il trailer sia pronto per essere mostrato al mondo.

The Batman è il nuovo film legato all'universo dell'Uomo Pipistrello. L'eredità di Ben Affleck è stata raccolta da Robert Pattinson, che subentra alla star di Gone Girl, originariamente protagonista e regista del film.
Pattinson è stato accolto con diverse polemiche dai fan ma diversi colleghi l'hanno elogiato per le qualità mostrate sul set; Zoe Kravitz l'ha definito come la miglior scelta possibile per il ruolo.
Nel cast del film anche Kravitz nel ruolo di Catwoman, Jeffrey Wright nei panni di Jim Gordon, Andy Serkis nelle vesti di Alfred, Paul Dano nel ruolo de l'Enigmista e Colin Farrell nella parte del Pinguino.
Robert Pattinson si è addormentato ad una manifestazione in suo onore... dimostrando di avere tutte le caratteristiche necessarie per il ruolo di Bruce Wayne.
 
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view post Posted on 8/8/2020, 12:24
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SABATO

08/08/2020



STAR TREK – SOSPESO IL FILM DIRETTO DA NOAH HAWLEY

Emma Watts, il nuovo presidente del gruppo Paramount, sta rivalutando i progetti in sviluppo. Secondo diverse fonti di THR, sta rivalutando anche i tre film di Star Trek attualmente in fase di sviluppo.

Uno è quello basato su una storia di Quentin Tarantino; uno continuerebbe la storia raccontata nei precedenti due film diretti da J.J. Abrams e vederebbe il ritorno del James T. Kirk di Chris Pine e del padre interpretato da Chris Hemsworth. Infine il terzo progetto è sviluppato da Noah Hawley, il creatore della serie tv di Fargo.

I primi due sono in stallo da tempo:

Tarantino ha lasciato il progetto ma rimane la sceneggiatura di Mark L. Smith (Revenant). Avrebbe previsto un nuovo cast.
Star Trek 4 con Pine e Hemsworth non è andato avanti per problemi relativi alle negoziazioni sui compensi.
Il terzo è stato messo da parte dalla Watts. Uno dei motivi potrebbe essere la trama incentrata attorno a un virus che stermina le forme di vita della maggior parte degli universi conosciuti. Un argomento molto delicato in questo periodo, a causa della pandemia del coronavirus.


A questo punto la Watts sta cercando di capire come muoversi con la franchise. Dovrà decidere se uno di questi progetti dovrebbe ottenere la priorità.

Nel frattempo è in arrivo la terza stagione di Star Trek: Discovery, è stata annunciata una seconda stagione di Star Trek: Picard ed è stata da poco lanciata la serie animata Star Trek: Lower Decks. In lavorazione un’altra serie tv: Star Trek: Strange New Worlds.


THE BIG GOODBYE – BEN AFFLECK DIRIGERÀ UN FILM SULLA REALIZZAZIONE DI CHINATOWN

Ben Affleck (The Way Back) è pronto a tornare dietro la macchina da presa con The Big Goodbye per la Paramount. La pellicola è un adattamento del libro The Big Goodbye: Chinatown and the Last Years of Hollywood scritto da Sam Wasson.

Lorne Michaels di SNL si è accaparrato i diritti e ha portato il progetto allo studio. Produrrà la pellicola con Affleck che si occuperà anche di scrivere la sceneggiatura.

Il libro racconta il dietro le quinte di Chinatown, il cult noir del 1974 con Jack Nicholson e Faye Dunaway. Diretto da Roman Polanski e sceneggiato da Robert Towne, il finale del film aveva sconvolto gli spettatori.

Uno dei titoli che ha definito la cinematografia degli anni ’70, venne realizzato grazie a Robert Evans a capo dello studio in quegli anni. Morto lo scorso ottobre, Evans contribuì a trasformare la Paramount in un colosso con film come Chinatown e Il padrino, ma anche ridefinì come doveva essere gestito uno studio.

L’amore per la storia della cinematografia ha attirato Affleck al progetto. Non sappiamo se il filmaker reciterà nel film. Chi interpreterà Evans, Dunaway, Nicholson e moltissime altre leggende di Hollywood?

Rivedremo prossimamente Affleck nel thriller Deep Water della New Regency e nel film in costume The Last Duel di Ridley Scott.


JONÁS CUARÓN DIRIGERÀ UN FILM SUL CHUPACABRA PER NETFLIX

Jonás Cuarón, figlio di Alfonso Cuarón e co-sceneggiatore di Gravity, dirigerà per Netflix un film sul Chupacabra, mitica creatura del folklore sud e centro-americano che, secondo la leggenda, attaccherebbe il bestiame per succhiarne il sangue. Cuarón sta riscrivendo la sceneggiatura di Marcus Rinehart, Sean Kennedy Moore e Joe Barnathan.

A produrre ci sarà la 26th Street Pictures di Chris Columbus, regista di Mamma, ho perso l’aereo e sceneggiatore di Gremlins e I Goonies. Non dobbiamo aspettarci dunque un horror vero e proprio, e la trama lo conferma. Al centro del film ci sarà infatti Alex, un teenager (probabilmente americano) che si reca in Messico per far visita ai suoi parenti, e scopre che nel capanno di suo nonno è nascosto un piccolo Chupacabra. Alex dovrà far squadra con i suoi cugini per salvare la leggendaria creatura.

Il film sarà prodotto da Chris Columbus insieme a Michael Barnathan e Mark Radcliffe.

26th Street ha firmato con Netflix un accordo di esclusiva e attualmente Columbus sta lavorando alla post-produzione del sequel di Qualcuno salvi il Natale, che ha anche diretto. Da parte sua, Jonás Cuarón ha diretto il thriller Desierto, con Gael Garcia Bernal e Jeffrey Dean Morgan, ed è stato scelto per dirigere Z, nuovo film dedicato a Zorro, di cui però non si sa più nulla.


CAMERON DIAZ SI È RITIRATA DALLE SCENE E HA TROVATO “LA PACE”

Cameron Diaz ha lasciato Hollywood e non si è mai guardata indietro. La star, che non interpreta più un film da Annie – La felicità è contagiosa (2014), ha rivelato le ragioni per cui ha scelto di ritirarsi dalla carriera di attrice nel corso di una conversazione virtuale con Gwyneth Paltrow. Potete vederla di seguito.



Il perché del ritiro
Cameron Diaz ha spiegato le ragioni che l’hanno spinta a mollare Hollywood:

Ho semplicemente deciso che volevo fare altre cose nella mia vita. Ho lavorato a un ritmo forsennato per così tanto tempo, fare film è una routine stressante. Non mi lasciava mai spazio per la mia vita personale.

L’attrice, 47 anni, ha debuttato nel 1994 in The Mask ed è apparsa nel suo ultimo ruolo nel 2014. Vent’anni esatti di carriera che non si è pentita di essersi lasciata alle spalle. Diaz ha detto di aver trovato “la pace nella mia anima” dopo aver preso la decisione. “Finalmente ho iniziato a prendermi cura di me stessa”. E ha aggiunto:

Quando fai un film […] ti possiedono. Sei sul set per 12 ore al giorno per mesi e mesi, e non hai tempo per nient’altro. Gli attori sono infantilizzati. Veniamo messi in una posizione in cui qualcun altro fa tutto al posto nostro.

Per questo, Cameron Diaz ha detto di essersi voluta rendere di nuovo autosufficiente, “mettendo insieme tutti i pezzi della mia vita secondo la mia volontà, non quella di qualcun altro”. Infine, l’ex attrice, ora imprenditrice nel mondo del vino, ha discusso di quanto possa essere pesante essere sempre sotto i riflettori:

C’è un sacco di energia che ti travolge tutto il tempo quando sei tanto visibile come attore, rilasci interviste e appari in pubblico.


Soul: un nuovo poster internazionale del film Pixar

Online è approdato un poster internazionale di Soul, il film d’animazione Pixar in uscita a novembre nei cinema americani.

Come vi abbiamo raccontato al D23, la trama segue le vicende di Joe Gardener (con la voce di Jamie Foxx), il direttore di una banda musicale delle scuole medie appassionato di jazz. Sogna da sempre di suonare all’Half Note, un prestigioso locale di New York. Improvvisamente, dopo 20 anni di tentativi, finalmente ottiene ciò che vuole. Finalmente riesce a ottenere una serata, esce in strada e finisce in un tombino… morendo. La sua anima si separa dal suo corpo e va nell’aldilà.

La storia parte da questo colpo di scena, ed è ambientata nello You Seminar, un luogo dove le anime vengono addestrate ed educate per renderci ciò che siamo: una volta pronte, si “laureano”. Joe è una delle nuove anime, e fa amicizia con 22, che pensa che la Terra faccia schifo e viene bocciata da centinaia di anni. Insieme, scopriranno cosa significa avere un’anima.

Nel film, Joe è doppiato da Jamie Foxx, mentre Phylicia Rashad è sua madre. Daveed Diggs interpreta la nemesi di Joe, Paul, mentre Tina Fey interpreta 22. Tra i doppiatori anche Questlove.

A comporre la colonna sonora originale troviamo che Jon Batiste, Trent Reznor e Atticus Ross.

Potete ammirare il poster qua sotto:




Break the Silence: The Movie, arriva il nuovo film dei BTS, fenomeno K-pop che fa impazzire il mondo

Arriverà nelle sale a settembre Break the Silence: The Movie, il quarto film degli acclamati BTS, la boy band di punta dell’universo K-pop che ambisce a replicare l’enorme successo di Bring the Soul: The Movie, che nel 2019 ha raggiunto un box office di 24,3 milioni di dollari con 2,55 milioni di biglietti venduti in 112 paesi.

Per chi non li conoscesse, ricordiamo che BTS è l’acronimo di Bangtan Sonyeondan o “Beyond the Scene”, gruppo musicale sudcoreano che dal 2013 si è affermato come fenomeno internazionale imponendosi nelle classifiche e facendo sold-out in tutto il mondo. Ma non solo, oltre ad essere stata protagonista di un discorso alle Nazioni Unite, la band ha anche ricevuto prestigiosi premi come il Billboard Music Award e l’American Music Award, venendo inoltre nominata dal TIME nell’elenco delle 100 persone più influenti del 2019.

Il film ripercorre, passo dopo passo, l’ultimo tour dei BTS, regalando al pubblico esibizioni dagli stadi di tutto il mondo, da Los Angeles a Parigi, includendo il live londinese a Wembley, che per la prima volta nella storia ha ospitato una band coreana. Oltre alle performance, anche vari momenti dal backstage che racconteranno da vicino ogni membro del gruppo: un accesso speciale e senza precedenti che farà scoprire ai fan un altro lato dei BTS, con i sette componenti della band che condivideranno storie personali mai raccontate prima d’ora.

Break the Silence: The Movie arriverà nelle sale italiane dal 10 al 13 settembre. Ad anticiparlo, una nuova proiezione di Bring the Soul: The Movie, che verrà riproposto in alcuni cinema selezionati solo il 28 agosto, il 29 agosto e il 30 agosto. Una doppia occasione per gli spettatori, che potranno godersi una seconda volta il fortunato titolo del 2019 scoprendo, inoltre, alcune immagini in anteprima di Break the Silence: The Movie.

Pronti per un nuovo viaggio in compagnia di RM, Jin, SUGA, j-hope, Jimin, V e Jung Kook?


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Miss Marx: trailer e poster ufficiali del film di Susanna Nicchiarelli in concorso al Festival di Venezia 2020

La Nicchiarelli per la prima volta nel concorso maggiore dopo aver vinto Controcampo con Cosmonauta e Orizzonti con Nico, 1988. Miss Marx sarà nei cinema italiani il 17 settembre con 01 Distribution.

Miss Marx: trailer e poster ufficiali del film di Susanna Nicchiarelli in concorso al Festival di Venezia 2020

Tra i film più attesi tra quelli che verranno presentati al Festival di Venezia 2020 c'è sicuramente Miss Marx, il nuovo lavoro di Susanna Nicchiarelli, regista romana che al Lido in passato ha vinto le sezioni Controcampo (nel 2009 con Cosmonauta) e Orizzonti (nel 2017 con Nico, 1988) e che ora per la prima volta concorre al Leone d'Oro e agli altri premi del Concorso principale che verranno assegnati dalla Giuria capitanata da Cate Blanchett.
Di Miss Marx, biopic dedicato la vita della più piccola tra le figlie di Karl Marx, Eleanor, scritto dalla stessa regista e interpretato da Romola Garai nel ruolo della protagonista, vi presentiamo di seguito il trailer e il poster ufficiali.
Miss Marx arriverà nei cinema italiani il 17 settembre con 01 Distribution.

La sinossi ufficiale di Miss Marx
Brillante, colta, libera e appassionata, Eleanor è la figlia più piccola di Karl Marx: tra le prime donne ad avvicinare i temi del femminismo e del socialismo, partecipa alle lotte operaie, combatte per i diritti delle donne e l'abolizione del lavoro minorile. Quando, nel 1883, incontra Edward Aveling, la sua vita cambia per sempre, travolta da un amore appassionato ma dal destino tragico.

Miss Marx: il trailer e il poster del film di Susanna Nicchiarelli




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JARED LETO CONFERMA: "INTERPRETERÒ ANDY WARHOL IN UN FILM"

Non si sa ancora né quando né come in merito a questo nuovo film, ma è ormai certo: Jared Leto conferma che prossimamente lo vedremo nei panni del celebre artista Andy Warhol.

Risale a quattro anni fa la notizia che Jared Leto era stato associato a un progetto su Warhol, in cui si accennava che il film sarebbe stato ispirato al libro Warhol: The Biography, scritto nel 1989 da Victor Bockris.

Era stato già menzionato il fatto che il premio Oscar Leto sarebbe stato coinvolto anche come produttore esecutivo del progetto e che al suo fianco avremmo visto alla sceneggiatura Terence Winter e alla produzione Michael De Luca..

Ora le novità sono che il Joker della Suicide Squad ha confermato, in un post sul suo Instagram, che interpreterà il compianto Andy Warhol in un film di prossima uscita.

"Sì, è vero, interpreterò Andy Warhol in un film di prossima uscita. E sono così grato ed entusiasta dell'opportunità. Buon compleanno in ritardo, Andy. Ci manchi tu e il tuo genio", ha sottotitolato Leto con una serie di foto del defunto artista, nato il 6 agosto.

Siete curiosi di vedere questa nuova interpretazione di Jared Leto? Secondo voi come sarà nei panni del "secondo artista più comprato e venduto al mondo dopo Pablo Picasso"?


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THE TUNNEL - TRAPPOLA NEL BUIO DISPONIBILE IN STREAMING, ECCO DOVE

Koch Media è felice di annunciare che The Tunnel - Trappola nel buio (Tunnelen), film norvegese del 2019 diretto da Pål Øie e prodotto da Norsk Filmproduksjon e Handmade Films in Norwegian Woods è finalmente disponibile on demand e in streaming su Sky, Rakuten TV, Tim Vision, CHILI, Infinity e VVVVID.

Il lungometraggio di Pål Øie è pronto a tenere il pubblico in tensione grazie a una storia drammatica e ricca di suspence. Un incidente in un tunnel si trasforma rapidamente in una battaglia tra la vita e la morte, dove turisti, famiglie con bambini e giovani ragazzi vengono bruscamente e brutalmente barricati nella totale oscurità del tunnel mentre all'esterno infuria una bufera di neve. Con tutte le vie di fuga bloccate, le persone rimaste imprigionate dovranno fare il massimo per salvare se stessi e i propri cari. Ormai senza scampo, l'unica speranza è che arrivino in tempo i soccorsi alle prese con la tormenta...

Questo incredibile disaster movie claustrofobico, dall'alto tasso adrenalinico e d'impatto, presenta nel cast Thorbjørn Harr celebre per la serie TV Vikings oltre a Ylva Fuglerud, Lisa Carlehed, Mikkel Bratt Silset e Peter Førde. La sinossi ufficiale di The Tunnel - Trappola nel buio racconta: "Quando un camion si incendia all'interno di un tunnel, le persone che stanno tornando a casa per Natale restano intrappolate in un fuoco mortale, senza scampo. Con una tempesta di neve che infuria all'esterno e i primi soccorritori che lottano per raggiungere il luogo dell'incidente, ogni uomo combatte per la propria sopravvivenza."


THE BLUES BROTHERS, DAN AYKROYD E "QUELLA VOLTA CHE JOHN BELUSHI SCOMPARVE"

The Blues Brothers compie 40 anni, ma certi aneddoti sono per sempre. Come quello raccontato da Dan Aykroyd sull'improvvisa sparizione di John Belushi una notte, durante le riprese.

Dietro ogni grande film ci sono dei grandi retroscena, o almeno degli aneddoti divertenti. Non fa eccezione The Blues Brothers, che tra una cosa e l'altra, una sera si era anche perso la sua star di punta... Per via del cibo.

"Ci siamo persi John una notte" ricorda Aykroyd in una recente intervista con il Guardian "Ma non era perché era fatto o cosa. Era perché aveva fame, e non gli piaceva quello che c'era sul set da mangiare".
"Non lo trovavo da nessuna parte. Poi a un certo punto ho notato questo percorso che attraversava il parcheggio e portava dritto a un quartiere lì vicino, e l'ho seguito. L'intero quartiere era al buio, tranne che per un'abitazione" continua l'attore e sceneggiatore canadese "Così sono andato lì e ho bussato 'Chiedo scusa, stiamo girando un film e non riusciamo a trovare uno degli attori'. E il tipo mi risponde 'Oh, Belushi? È arrivato qui un'oretta fa, mi ha svuotato il frigo e si è addormentato sul divano'".

Nella stessa occasione Dan Aykroyd ha raccontato che l'uso di cocaina sul set di The Blue Brothers era assolutamente normale, "come bere caffè" e che il cast, tra eccessi e stranezze faceva impazzire il povero John Landis: "A volte non sapeva se ci saremmo fatti vivi sul set dopo una notte di feste".


EVA GREEN, I PRODUTTORI DI A PATRIOT LE FANNO CAUSA: "HA IMPEDITO LE RIPRESE CON RICHIESTE IRRAGIONEVOLI"

Eva Green dovrà affrontare una causa legale intentata dai produttori del film A Patriot che sostengono abbia impedito la realizzazione del progetto con le sue richieste.
Il lungometraggio era stato annunciato un anno fa svelando che nel cast erano coinvolti anche Helen Hunt e Charles Dance.

Nel film A Patriot l'attrice Eva Green avrebbe dovuto interpretare Kate Jones, capitano dei Border Corps in uno stato autoritario. La regia e la sceneggiatura erano di Dan Pringle.
L'attrice era coinvolta anche come produttrice del progetto e un mese fa aveva a sua volta fatto causa a White Lantern (Britannica) Ltd sostenendo di aver diritto a 1.04 milioni di dollari nonostante la mancata realizzazione del lungometraggio, avendo firmato un accordo di tipo "pay or play", che prevede di essere pagati anche nel caso in cui non venga completato il lavoro sul set.
I legali di Eva Green avevano sostenuto che a febbraio la star era stata informata che Sherborne Media Finance aveva preso il controllo di White Lantern e non c'era l'intenzione di pagarle la cifra dovuta dopo che a ottobre la società aveva sostenuto ci fosse stata la violazione degli accordi, senza però fornire alcuni dettagli.

White Lantern ora sostiene che Eva Green avesse chiesto di assumere dei membri della troupe facendo aumentare i costi di 326.000 dollari, pur offrendosi di pagare le persone con parte del proprio salario. Tra le persone coinvolte il produttore Paul Sarony (Vampire Academy) che l'attrice pretendeva di avere nel team dichiarando: "Abbiamo assolutamente bisogno di lui a bordo, altrimenti la nave affonderà". I produttori avevano invece sostenuto che sarebbe stato incredibilmente costoso e inutile averlo sul set.
L'attrice avrebbe voluto inoltre l'esperto in effetti speciali George Zwier (Star Wars: L'Ascesa di Skywalker) e alcuni assistenti personali senza i quali "non avrebbe potuto lavorare".

Le riprese avrebbero dovuto svolgersi per sette settimane a Dublino, in Irlanda, e poi si era deciso di lavorare negli spazi dei Black Hangar Studios nel Regno Unito. La produzione era però stata costretta a cancellare il film a causa dei costi considerati eccessivi e ora gli avvocati di White Lantern sostengono che Eva Green debba versare circare 1.3 milioni di dollari per i profitti che il film avrebbe potuto generare, valutati in circa 130 milioni di dollari. L'avvocato Max Mallin ha dichiarato: "La signorina Green ha avuto un comportamento che dimostrava non avesse alcuna intenzione e/o desiderio di completare la produzione del film. Le sue richieste erano irragionevoli. Hanno creato una distrazione significativa, causato ritardi e costi aggiuntivi alla gestione di White Lantern e alla pre-produzione".


TUTTO PUÒ CAMBIARE; KEIRA KNIGHTLEY RISCHIÒ IL DIVORZIO E L'OMICIDIO, ECCO PERCHÉ

Keira Knightley, tra le altre numerose attività, ha dovuto imparare a suonare la chitarra al fine di prepararsi al meglio per il suo ruolo in Tutto può cambiare. Suo marito, il cantante, tastierista e front man della new rave band Klaxons, James Righton, si è gentilmente offerto di aiutare sua moglie.

La Knightley ha dichiarato, scherzosamente, che le sue lezioni di chitarra furono così disastrose che quasi portarono la coppia al "divorzio e all'omicidio". Mark Ruffalo e l'attrice inglese hanno passato un paio di settimane insieme prima che iniziasse la produzione tentando di affinare la loro chimica lavorando sulle loro improvvisazioni.

In Italia, la pellicola scritta e diretta da John Carney è stata presentata al pubblico il 16 ottobre 2014. Il celebre brano Lost Stars, interpretato da Adam Levine, è presente nell'album V dei Maroon 5.

Tutto può cambiare è stato proiettato in anteprima mondiale il 7 settembre 2013 alla trentottesima edizione del Toronto International Film Festival, in seguito è stato distribuito nelle sale cinematografiche statunitensi dalla Weinstein Company, che ha acquisito i diritti per distribuire il film negli Stati Uniti il giorno dopo la presentazione al Toronto International Film Festival.


MAISIE WILLIAMS NEL TRAILER DEL THRILLER THE OWNERS

The Owners è il nuovo thriller con protagonista Maisie Williams e il trailer regala le prime anticipazioni riguardanti il progetto in arrivo negli Stati Uniti il 4 settembre.
Nel video si vede il personaggio interpretato dalla star della serie Il Trono di Spade e i suoi amici ritrovarsi alle prese con una situazione apparentemente imperdibile che assume ben presto dei contorni terrificanti.

Il film The Owners si basa sulla graphic novel Une Nuit de Pleine Lune di Hermann e Yves H. e la storia racconta quello che accade a un gruppo di amici che pensa di aver avuto un colpo di fortuna imbattendosi in una casa vuota al cui interno c'è una cassaforte piena di contanti. Ma quando la coppia di anziani che ci vive rientra in anticipo nell'abitazione, la situazione cambia radicalmente dando vita a una lotta per la sopravvivenza. I giovani aspiranti ladri dovranno combattere per salvare se stessi da un incubo che non avrebbero mai potuto immaginare.

Maisie Williams guida un cast composto anche da Sylvester McCoy, Jake Curran, Ian Kenny, Andrew Ellis e Rita Tushingham.
La regia è firmata da Julius Berg, al suo esordio alla regia, in collaborazione con Matthieu Gompel.

Il film The Owners sarà distribuito in streaming e in alcuni cinema americani a partire dal 4 settembre.




TWILIGHT: STEPHENIE MEYER VOLEVA JENNIFER LAWRENCE, HENRY CAVILL, E CHANNING TATUM

Nel cinema non sempre le idee di sceneggiatori e registi riescono a prendere vita e talvolta che scrittori di successo come Stephenie Meyer devono mettere freno alla loro fantasia. La scrittrice di Twilight ha infatti rivelato le sue prime scelte per i ruoli da protagonisti nell'adattamento del suo romanzo e sono totalmente inaspettati.

Com'è noto Edward e Bella sono stati interpretati da Robert Pattinson e Kristen Stewart, ma gli attori candidati ai ruoli, quelli provinati e poi scartati e addirittura quelli richiesti dalla stessa Meyer non potrebbero essere più diversi. Di seguito troverete l'elenco completo del fanta-casting della scrittrice (in grassetto) e molti nomi di celebrità che avrebbero potuto apparire in Twilight.

Emily Browning - Bella Swan
La Meyer ha infatti rivelato di essere rimasta affascinata dall'aspetto dell'attrice (American Gods, Sucker Punch) e che l'avrebbe scelta unicamente per le sue labbra. Anche Lily Collins (Ted Bund: fascino criminale, Biancaneve del 2012) si candidò al ruolo, così come Michelle Trachtenber (Gossip Girl), che però alla fine si tirò indietro perché già apparsa in Buffy the Vampire Slayer. Anche Jennifer Lawrence, Ellen Page (Umbrella Academy, Juno) e Danielle Panabaker (The Flash, Shark) si presentarono per la lettura del copione.

Henry Cavill - Edward Cullen
Il bello e dannato Witcher sarebbe stato, a detta della Meyer, "l'unico in grado di rendere giustizia ad Edward". Si fecero avanti anche Dave Franco (The Disaster Artist, Now You See Me), Dustin Milligan (Schitt's Creek, 90210), quest'ultimo scartato perché mancante di un marcato accento britannico. Altri attori provinati furono Jackson Rathbone, che interpretò Jasper; Jamie Campbell Bower, aka Caius in the New Moon; Michael Welch, che venne scelto per il ruolo di Michael Newton; Shiloh Fernandez (Jericho, United States of Tara) e Ben Barnes (The Punisher, Westworld).

Tyler Posey - Jacob Black
Invece di Taylor Lautner per il ruolo del licantropo, la scrittrice voleva infatti il'attore di Teen Wolf, che però fu scartato nonostante fosse uno degli ultimi attori rimasti in lizza. Anche Michael Copon (Beyond the Break, Power Rangers Time Force) fu tra i candidati.

Lucy Hale - Alice Cullen e Jane

Purtroppo per la protagonista di Pretty Little Liars, entrambi i ruoli per cui si candidò vennero assegnati ad altre: Ashley Greene ottenne infatti la parte di Alice Cullen, mentre Jane, vampiro membro della guardia dei Volturi, fu interpretata da Dakota Fanning.
Vanessa Hudgens - Leah Clearwater

Altro ruolo mancato fu quello del licantropo Leah, interpretata da Julia Jones in Eclipse and Breaking Dawn.

Channing Tatum - Riley Biers

L'attore di Magic Mike e Step Up venne adocchiato non dalla Meyer, ma dalla sceneggiatrice di Twilight e New Moon Melissa Rosenberg, ma alla fine il ruolo del vampiro venne assegnato a Riley Biers.

Sperando di aver stuzzicato ancora una volta la vostra curiosità, vi lasciamo alle prime recensioni di Midnight Sun, nuovo capitolo della saga di Edward e Bella, e alla recente confessione di Stephanie Meyer su Twilight.


TOM HOLLAND ELOGIA IL GREEN GOBLIN DI DI WILLEM DAFOE: "IMPOSSIBILE EGUAGLIARLO"

Nonostante non sia il primo cinecomic, la trilogia di Spider-Man creata da Sam Raimi continua a fare scuola grazie anche al brillante cast che si è succeduto nei vari capitoli. Anche Tom Holland ricorda con enorme affetto l'interpretazione di Willem Dafoe, che in numerose interpreta il duplice ruolo di Green Goblin e Norman Osborn.

"Ho provato a ricreare quella cosa tante volte, quella i cui Willem Dafoe, recita con sé stesso come se fosse due persone diverse. E' molto più difficile di quanto pensassi", ha rivelato Holland in una recente intervista doppia insieme a Jacob Batalon, co-protagonista ed interprete di Ned Leeds.

"Amo follemente quel film. Quando fui scelto pensai: 'Accidenti, abbiamo tanto lavoro da fare. Quel film [Spider-Man di Raimi] è eccezionale'", continua Holland. "Penso che quel film sia stato l'adattamento di Spider-Man che tutti sognavamo. È un solo un promemoria del fatto che ci sono tanti personaggi in quell'universo e che un giorno dovremmo portarli in un live-action, persino Miles. Non so come e se sia possibile farlo, ma sarebbe fantastico".

"Ci sono personaggi nei fumetti che sono molto difficili da portare sullo schermo", ha aggiunto. "Come il Green Goblin, che, secondo per me, è quasi impossibile da rendere in live-action, quindi vederlo in quel film è stato grandioso, perché è rimasto fedele ai fumetti. Per me che adoro tutti i diversi aspetti di ciò che Spider-Man e il suo viaggio significano per le persone è stato davvero bello".

Al momento Holland è concentrato sulla terza avventura di Spider-Man nel MCU, le cui riprese, salvo imprevisti, dovrebbero finire nei primi mesi del 2021 e, palando di multiverso, come sarebbe se gli Spider-Man di Holland, Andrew garfield e Tobey Maguire d'incontrassero?


TENET: LA DISTRIBUZIONE IN STREAMING È UNA POSSIBILITÀ? LA WARNER BROS. FA CHIAREZZA

La recente scelta di distribuire Mulan in streaming sembra aver competentemente stravolto le politiche di lancio cinematografiche, rimettendo in discussione l'uscita nelle sale di grandi film come Black Widow e persino Tenet. Facciamo quindi chiarezza sul futuro di Christoper Nolan insieme a Jason Kilar, CEO della WarnerMedia.

Il presidente ha recentemente commentato la scelta della Disney, assicurando però che Tenet uscirà esclusivamente sui grandi schermi: "Non ho alcun commento specifico su questo punto", ha detto Kilar a Variety quando gli è stato chiesto se WarnerMedia era "disponibile a fare una mossa simile".

"Penso che [in questo caso] dovremmo essere fedeli alle ragioni che ci hanno spinto a produrre Tenet e cioè che crediamo fortemente nel cinema e nei teatri. Il nostro obiettivo è collaborare con Christopher Nolan per far uscire Tenet nelle sale il più presto possibile".

E poi, naturalmente, sarà distribuito in un altro formato, e in altri modi, che non sono quelli teatrali. Crediamo nell'esperienza teatrale e naturalmente siamo anche in stretto contatto con tutti gli operatori del settore fieristico con il preciso e collettivo scopo di offrire il miglior servizio possibile al pubblico andando sempre avanti. So che è un discorso abbastanza piuttosto provocatorio, lo capisco ed è molto comprensibile, ma in fin dei conti sono fermamente convinto di questo ed è per noi un vanto".

Le rassicurazioni di Kilardi certo rincuorano, soprattutto dopo un'attesa tanto lunga e un'hype salito ormai alle stelle.


DUNE: QUANDO ESCE IL PRIMO TRAILER? LO SVELA TIMOTHÉE CHALAMET

Solo poche ore fa Zendaya ha rivelato che il trailer di Dune è pronto per essere lanciato, annuncio che apriva ad entusiasmanti e rapidi aggiornamenti sul film di Denis Villeneuve. A conferma arrivano e dichiarazioni di Timothée Chalamet, che ha appena svelato quando uscirà l'anteprima del remake.

L'attore e protagonista ha risposto al tweet di un fan, il qualche gli chiedeva alcune rivelazioni sul film e Chalamet ha rivelato che il primo trailer di Due sarà pubblicato prima di settembre, cioè nelle prossime tre settimane!

Attualmente, la data di distribuzione americana è fissata al 18 dicembre, data che sie era avvicinata fin troppo velocemente e senza che però concreti aggiornamenti sul trailer, salvo alcune immagini dal set distribuite dallo stesso cast e i recenti commenti sullo stato di lavorazione di Dune.

Oltre a Chalamet e Zendaya, rispettivamente nei ruoli di Paul Atreides e Chani Kynes, nel cast vederemo anche Rebecca Ferguson (Lady Jessica), Oscar Isaac (Duca Leto Atreides), Josh Brolin (Gurney Halleck), Stellan Skarsgård (Barone Harkonnen), Dave Bautista (Glossu), Stephen McKinley Henderson (Thufir Hawa), Jason Momoa (Duncan Idaho) e Javier Bardem (Stilgar). Il film di Villeneuve sarà il remake del cult fantascientifico diretto da David Lynch nel 1984, e anche lo scrittore Alejandro Jodorowsky sembra interessato al progetto, cui guarda però con disilluso interesse poiché, a detta dello scrittore, realizzare un adattamento riuscito Dune è un'impresa impossibile.


BATMAN FOREVER, VAL KILMER A DC FANDOME: I FAN SOGNANO GIÀ L'ANNUNCIO DELLO SCHUMACHER CUT

Il mese scorso un rumor particolarmente interessante venne fuori dai meandri del Multiverso DC sull'esistenza di un director's cut da 170 minuti di Batman Forever, il cinecomic diretto dal compianto Joel Schumacher, e ora i fan sono convinti che la presenza di Val Kilmer al DC Fandome sia per confermarne la distribuzione.

Tra gli ospiti annunciati al megaevento virtuale organizzato da Warner Bros. e DC Comics, DC FanDome, infatti, figura anche il nome di Val Kilmer, il Bruce Wayne di Batman Forever, film che è tornato a essere oggetto di discussione in tempi recenti sia per la scomparsa del suo regista, ma anche per la vicenda relativa allo Schumacher Cut, una versione estesa della pellicola, più dark e con personaggi inediti.

E mentre non si sa se negli archivi di Warner Bros. potrebbero ancora esserci delle tracce di questa versione, di cui è stata effettivamente confermata l'esistenza, lo studio non avrebbe alcun piano per una sua eventuale distribuzione, faceva sapere Variety qualche settimana fa.

Ma non è quello che pensano i fan, soprattutto alla luce di quest'ultima notizia...

"Anche Val Kilmer ci sarà. Forse annunceranno lo Schumacher Cut di Batman Forever? Sarebbe un modo fantastico di celebrare il regista. Voglio dire, perché tornerebbe Kilmer, altrimenti?".

"Perché c'è Val Kilmer in lista delle guest star di DC FanDome? Hmmmmmm... Che annuncino lo Schumacher Cut?".

"Val Kilmer sarà al DC FanDome. Significa forse Schumacher Cut?!?".

"Val Kilmer sarà al DC FanDome. Quindi è possibile che avremo un teaser o delle informazioni sul director's cut di Batman Forever. Un panel in memoria di Joel Shumacher sarebbe grandioso. #ReleaseTheSchumacherCut #ForeverBeTriumphant #BatmanForever #DCFanDome".

"Se Val Kilmer sarà a DC FanDome per annunciare lo Schumacher Cut in onore di Joel sarò felice".


BLACK ADAM, THE ROCK CI RICORDA LA SUA PRESENZA AL DC FANDOME CON UN TEASER

Sapevamo già che The Rock sarebbe stato tra i presenti all'appello per DC Fandome, il megaevento virtuale dedicato al Multiverso DC e ai suoi fan, ma questo teaser ci ha voluto ricordare di aspettarsi grande cose da Black Adam.

Per chi fosse stato nel deserto per 12 giorni o più come Jared Leto, o per chi, semplicemente, si fosse perso la notizia, il 22 agosto DC Comics e Warner Bros. organizzeranno un evento online della durata di 24 ore durante il quale ogni angolo del Multiverso DC sarà presente in una qualche misura. Questo vuol dire che avremo una pioggia di annunci, anticipazioni, materiali promozionali, panel e eventi a tema in un solo giorno, e tutti potranno avervi accesso.

In questa occasione, saranno ovviamente presenti anche i cast dei lungometraggi DC, come ad esempio un certo ex-campione di Wrestling...

"Avevano bisogno di un eroe, e invece sono capitato io. Elettrizzato per ia prima celebrazione globale virtuale del Multiverso DC #DCFanDome! Questa è per voi, per i fan di tutto il mondo! Rimanete in saluti, amici miei, e con voi ci vedremo il 22 di agosto! L'Uomo in Nero #BlackAdam" si legge nel tweet di The Rock, contente il teaser che trovate anche in calce alla notizia.

Non sappiamo ancora di preciso cosa avverrà in quel del DC FanDome, ma intanto ecco alcuni spunti su ciò che vorremmo vedere/potrebbe accadere durante l'evento.


REBECCA, ECCO LA DATA DI USCITA E LE PRIME FOTO DI LILY JAMES!

L'abbiamo attesa per tanto tempo (la produzione del film è stata conclusa all'incirca un anno fa), ma finalmente è arrivata: la data di uscita di Rebecca, il nuovo adattamento targato Netflix del celebre romanzo di Daphne du Maurier, è stata rivelata dalla produzione poche ore fa.

Il film che vede Lily James nel ruolo della protagonista esordirà quindi il prossimo 21 ottobre sulla nota piattaforma streaming: non ci sono novità, invece, per quanto riguarda una possibile uscita in sala di questo Rebecca.

Non solo: Netflix ha reso disponibili in queste ore anche le prime immagini del film (che troverete nel link in calce all'articolo), nelle quali vediamo non solo la già citata Lily James nei panni che furono di Joan Fontaine, ma anche gli altri protagonisti Kristin Scott Thomas (nel ruolo di Mrs. Danvers) ed Armie Hammer (che vestirà i panni di Maxim de Winter).

La trama è la stessa che già fu narrata da Hitchcock e da altre due trasposizioni televisive: la nuova moglie di Maxim de Winter si trasferisce con lui nella sua dimora di Manderley, dove sviluppa una vera ed inquietante ossessione per l'immagine della prima consorte di lui. Alla regia di Rebecca troveremo Ben Wheatley, già regista de I Disertori e High Rise - La Rivolta.


www.comingsoon.net/movies/news/114...135636#/slide/4

DA BLACK WIDOW A CAPTAIN MARVEL 2: LA LISTA COMPLETA DEI REGISTI DEI PROSSIMI FILM DEL MCU

Black Widow, Gli Eterni, Captain Marvel 2, Guardiani della Galassia 3... Il futuro del Marvel Cinematic Universe è nelle mani di questi 10 registi, e ci sembrava giusto ricordarvelo.

Ai tempi del Coronavirus, come si usa ormai dire, il futuro del mondo dell'intrattenimento (almeno quello più prossimo) è davvero incerto.

Le case di produzione e distribuzione stanno cercando di limitare i danni provocati da una prolungata chiusura dei set e dei cinema, provando a percorrere nuove strade sia in un verso che nell'altro, mediante la creazione di appositi protocolli per il riavvio delle produzioni, e tentando l'alternativa dello streaming (on-demand o meno) o delle release limitate per permettere ai titoli già pronti per lo schermo di essere fruiti.

In particolare, abbiamo visto le soluzioni adottate da Disney per l'uscita di pellicole come Artemis Fowl e, più recentemente, la discussa distribuzione di Mulan su Disney+, mentre attendiamo di scoprire cosa avverrà per gli altri titolo in catalogo.

Tra questi, ovviamente, rientrano anche i film dei Marvel Studios che pur avendo subito degli spostamenti, mantengono ancora fermo il loro posto in sala.

E nel guardare alle produzioni (relativamente) più imminenti del MCU, è bene anche ricordare coloro che le aiuteranno a prendere forma e divenire realtà: i registi.

Facciamo dunque un piccolo recap dei 10 filmmaker che ci accompagneranno nei prossimi anni.


Cate Shortland - Black Widow
Chloé Zhao - Eternals
Destin Daniel Cretton - Shang Chi and The Legend of the 10 Rings
Jon Watts - Spider-Man 3
Taika Waititi - Thor: Love & Thunder
Sam Raimi - Docotor Strange In The Multiverse Of Madness
Ryan Coogler - Black Panther 2
Nia DaCosta - Captain Marvel 2
Peyton Reed - Ant-Man 3
James Gunn - Guardians of The Galaxy Vol. 3


MISTERO A CROOKED HOUSE, 5 CURIOSITÀ SUL GIALLO TRATTO DA AGATHA CHRISTIE CON GLENN CLOSE

Mistero a Crooked House, pellicola del 2017 diretta da Gilles Paquet-Brenner e tratta dal romanzo di Agatha Christie conosciuto in Italia come 'È un problema'. Tra i protagonisti Glenn Glose e Terence Stamp.

Ambientato nell'Inghilterra di fine anni '50, il film segue il giovane investigatore privato Charles Hayward dopo che viene reclutato da una vecchia fiamma, Sophia Leonides, per trovare il colpevole dell'omicidio di suo nonno Aristides prima che Scotland Yard possa portare a galla gli scomodi segreti di famiglia. Hayward si trasferisce nella magione e incontra i vari familiari del defunto, i quali hanno chiaramente qualcosa da nascondere.

Come sempre, abbiamo raccolto per voi una serie di retroscena sulla realizzazione del film:

'È un problema', il romanzo da cui è tratto il film, è una delle opere preferite di Agatha Christie tra quelle che ha scritto.
La location utilizzata per l'atrio e le scale di Three Gables è Wrotham Park Hertfordshire, la stessa usata nel film Godsford Park scritto dal creatore di Downton Abbey Julian Fellowes, co-sceneggiatore di Mistero a Crooked House.
Uno dei Doberman del film ha le orecchie tagliate nonostante sia una pratica vietata in Inghilterra da almeno 100 anni.
Durante lo sviluppo del progetto, il film è stato affidato alla regia di Neil Labute con un cast composto da Gemma Arterton, Julie Andrews, Matthew Goode e Gabriel Byrne.
Nel suo primo incontro con Charles, Eustace rivela di sentirsi "un gatto tra i piccioni" all'interno della magione: si tratta di un riferimento a 'Sasso nello stagno' (Cat among the pigeons), altro romanzo di Agatha Christie adattato per la TV nel 2008.


KICK-ASS 2 E IL BOICOTTAGGIO DI JIM CARREY PER LA TROPPA VIOLENZA: I RETROSCENA SUL FILM

Kick-Ass 2, secondo film tratto dall'omonimo fumetto scritto da Mark Millar e disegnato da John Romita Jr. con protagonisti Aaron Taylor-Johnson, Chloe Grace Moretz e Jim Carrey.

Dopo gli eventi del primo film, Kick-Ass e la giovane assassina Hit Girl cercano di vivere come due normali teenager con le loro vere identità di Dave e Mindy. Preoccupato del diploma di fine anno e di un futuro alquanto incerto, Dave si unisce ad una squadra di supereroi Justice Forever, e nel frattempo Red Mist (tornato con il nuovo nome di The Mother Fuck) crea una propria squadra per farla pagare ai suoi acerrimi nemici.

Per l'occasione, abbiamo raccolto per voi le curiosità da non perdere sul dietro le quinte del film:


Sono stati eliminati dal film alcuni dei momenti più cruenti del fumetto, come l'omicidio di alcuni bambini e le scene di stupro con Red Mist. Quando ha saputo di questi tagli, l'interprete del personaggio Christopher Mintz-Plasse ha detto letterlamente: "Oh, grazie a dio".

Prima della sua uscita nelle sale, Jim Carrey ha preso le distanze dalla violenza del film boicottandone la promozione. Millar in seguito si è detto "deliziato" dalle parole dell'attore, affermando che è stato come dire che "un porno ha troppa nudità."

Le frasi "Cercate di divertirvi, alrimenti qual è il senso?" e "Sì, hai un cane attaccato alle palle" sono state entrambe improvvisate da Jim Carrey.

Evan Peters non ha potuto riprendere il ruolo di Todd Haynes per via dei suoi impegni con American Horror Story.

Nella stanza di Dave sono presenti i poster di 'American Jesus' e 'Superior', entrambi graphic novel firmate da Mark Millar.


TWILIGHT, MIDNIGHT SUN RICEVE RECENSIONI CONTRASTANTI: LA PECCA È LA RIPETITIVITÀ

Riprendere in mano una saga chiusa con grande successo circa un decennio fa è un rischio che non tutti si sarebbero sentiti di correre: Stephenie Meyer ha però pensato che potesse esserci ancora qualcosa di importante da sapere sui protagonisti di Twilight, per cui eccoci qui a parlare di questo Midnight Sun.

Il libro, come probabilmente saprete, non è un sequel delle avventure narrate in Twilight, New Moon, Eclipse e Breaking Dawn, ma ci ripropone esattamente gli stessi eventi narrati, però, dalla voce di Edward Cullen e non più da quella di Bella.

Il momento dell'esordio di Midnight Sun è arrivato pochi giorni fa negli Stati Uniti, dove è quindi già possibile sbirciare tra le prime recensioni dell'ultima opera di Stephenie Meyer. Recensioni che, ad oggi, ci raccontano pareri contrastanti su questo Twilight osservato da una prospettiva inedita: sono in molti, in realtà, a complimentarsi con l'autrice per aver effettivamente approfondito alcuni elementi della storia e per aver mantenuto uno stile di scrittura fresco e coinvolgente.

Al tempo stesso in più di una recensione leggiamo qualche critica all'inevitabile ripetitività del racconto, che sembrerebbe toccare i suoi momenti più validi solo quando Bella esce di scena e ci viene consentito, quindi, di esplorare con maggior profondità la vita di Edward. Siete anche voi tra i fan che attendono l'arrivo in Italia di questo Midnight Sun? Fatecelo sapere nei commenti! Meyer, intanto, ha ammesso che cambierebbe alcune cose in Twilight se potesse riscriverlo oggi.


SUPERWORLD: JASON BATEMAN DIRIGERÀ IL FILM SU UN MONDO DI SUPEREROI

Jason Bateman è sempre più lanciato verso una carriera da regista full time. La star di Ozark ha già due film in pre-produzione, il thriller Shut In e l’heist movie Here Comes the Flood. E ora sta lavorando con lo sceneggiatore Mark Perez a un adattamento di Superworld, romanzo di Gus Krieger di recente pubblicazione. Il film sarà prodotto dalla Aggregate di Bateman, insieme a David Kanter e Jeff Okin di Anonymous Content, per Warner Bros.

La trama di Superworld
Il romanzo, pubblicato come audiolibro da Audible quest’estate, è ambientato nel 2038, un’epoca in cui tutti quanti sulla faccia della Terra hanno superpoteri. Tutti eccetto Ignatius Lohman, un impiegato figlio di uno degli uomini più potenti al mondo, leader dell’organizzazione per la difesa Peerless. Lohman avrà la sua occasione di dimostrare il proprio valore quando dovrà affrontare un potente uomo d’affari il cui potere è neutralizzare tutti quelli che hanno superpoteri. La storia dovrebbe avere toni simili a quelli de Gli Incredibili.

Lo sceneggiatore Mark Perez ha scritto Game Night, successo del 2018 interpretato e prodotto da Jason Bateman. Insieme, i due stanno anche lavorando a una commedia per Netflix, che sarà interpretata da John Cena e ambientata in uno studio cinematografico abbandonato. Anche in quel caso Bateman dirigerà.

Bateman, che di recente ha anche interpretato e diretto episodi di The Outsider, si prepara a tornare nel ruolo di Martin Byrde nella quarta e ultima stagione di Ozark, di recente annunciata da Netflix. Per il ruolo, Bateman ha ricevuto nei giorni scorsi una candidatura agli Emmy.


After 2: Hardin, Tessa e Trevor nei character poster italiani

Online sono approdati tre character poster italiani di After 2 (in originale After We Collided), sequel della pellicola tratta dai romanzi di Anna Todd che in Italia ha raccolto l’anno scorso 6,4 milioni di euro.

Nel cast troveremo Charlie Weber, Louise Lombard, Candice King, Karimah Westbrook, Rob Estes e Max Ragone che andranno ad affiancare i protagonisti del primo film Josephine Langford, Hero Fiennes Tiffin, Shane Paul McGhie, Samuel Larsen, Khadijha Red Thunder e Dylan Arnold, oltre a Dylan Sprouse, che interpreterà Trevor nel sequel.

La pellicola seguirà nuovamente le vicende di Hardin e Tessa e il loro tentativo di tornare insieme affrontando ostacoli che metteranno alla prova la loro relazione più che mai. Questa la sinossi del libro:

Dopo il loro incontro, niente è stato più come prima. Superato un inizio burrascoso, Tessa e Hardin sembravano sulla strada giusta per far funzionare le cose. Tessa si era ormai arresa al fatto che Hardin… è Hardin. Con il suo carattere, la sua rabbia. Ma anche simpatico, divertente, dolce – quando vuole – e dannatamente sexy. Eppure la rivelazione sulle origini della loro relazione ha lo stesso l’effetto di una bomba. Tessa è sconvolta, fuori di sé. La sua vita prima di lui era così semplice e chiara. Ora, dopo di lui, è solo… dopo. Chi è davvero Hardin? Il ragazzo di cui si è perdutamente innamorata nonostante tutto? O uno sconosciuto, un bugiardo fin dal principio? Vorrebbe allontanarsene. Ma non è così facile. Non con il ricordo delle sue braccia intorno a lei. Della sua pelle. Del suo tocco. Dei suoi baci affamati. E non è sicura di poter sopportare un’altra bugia, un’altra promessa non mantenuta. Per lui, ha messo tutta la sua vita tra parentesi – l’università, gli amici, il rapporto con sua madre, un ragazzo che l’amava sul serio, e forse anche una promettente carriera nell’editoria. Ora Tessa deve andare avanti. Con o senza di lui. Ma Hardin sa di aver commesso un errore, forse il più grande della sua vita, e non ha intenzione di arrendersi senza combattere. Saprà cambiare? Cambiare … per amore?

Diretto da Roger Kumble, After We Collided (After 2 in Italia) è stato scritto dalla stessa Todd e da Mario Celaya. Alla produzione Anna Todd, Jennifer Gibgot, Mark Canton e Courtney Solomon.

Il primo film, After, è costato 14 milioni di dollari e ne ha incassati quasi 70 in tutto il mondo.

Il film, diretto da Roger Kumble, sarà nei cinema italiani a partire dal 2 settembre. Potete vedere i poster qua sotto:








LeBron James e la Universal per l’adattamento cinematografico di New Kid

Secondo quanto riportato da Deadline la SpringHill Entertainment di LeBron James e Maverick Carter collaboreranno con la Universal Pictures per produrre l’adattamento cinematografico di New Kid, graphic novel scritta da Jerry Craft e pubblicata nel 2019.
L’opera letteraria segue la storia di Jordan Banks, un ragazzo che subisce uno shock culturale quando si iscrive in una scuola privata.

James e Carter produrranno il progetto, che sarà supervisionato dai produttori esecutivi Jamal Henderson e Spencer Beighley della The SpringHill Company. New Kid è la prima graphic novel ad aver vinto lambito premio Newbery (la Medaglia Newbery).

Tra i prossimi progetti di LeBron James ricordiamo ovviamente Space Jam: A New Legacy, progetto in cui apparirà anche come attore. Prossimamente collaborerà anche nella produzione di Hustle, nuovo film Netflix con Adam Sandler diretto da Jeremiah Zagar(Quando eravamo fratelli). Come produzioni in passato ha collaborato per serie come Self-made – La vita di Madam C.J. Walker, What’s My Name: Muhammad Ali, 40 Days: Canelo vs. Kovalev, I Promise e Shut Up and Dribble.


Blade: previsto il debutto di Van Helsing nel film? Ecco quale amato attore potrebbe interpretarlo

Era da un po’ che non sentivamo parlare di Blade, nuovo progetto dei Marvel Studios che riporterà sul grande schermo le avventure del violentissimo cacciatore di vampiri – creato da Marv Wolfman e Gene Colan nel 1973 – già approdato al cinema nel 1998 con il volto di Wesley Snipes.

Come già saprete, ad interpretarlo in questa nuova versione sarà l’acclamato Mahershala Ali, vincitore di ben due premi Oscar come Miglior attore non protagonista per Moonlight di Barry Jenkins e Green Book di Peter Farrelly. Ma stando a un recente rumor, pare che ad affiancare il suo personaggio vedremo anche un altro celebre “ammazzavampiri”: Van Helsing, braccio destro di Blade che nei fumetti dà vita alla task force incaricata di uccidere Dracula.

Non è tutto. Secondo l’indiscrezione infatti, i Marvel Studios starebbero prendendo in considerazione di affidare la parte nientemeno che a Jason Statham, icona action in piena regola che nel 2019 abbiamo visto, insieme a The Rock, nell’adrenalinico Hobbs & Shaw, spin-off di Fast & Furious dedicato all’esplosiva coppia.

Ovviamente, trattandosi di una notizia non confermata direttamente dagli Studios, come sempre vi invitiamo a prendere tutto al pari una semplice voce di corridoio. Ma in attesa di scoprire se c’è del vero, cosa ne pensate di un volto come quello di Statham associato al cacciatore di vampiri Van Helsing? Fateci sapere le vostre considerazioni.


IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO: "CLINT EASTWOOD? ELI WALLACH È L'UNICO UOMO CHE È STATO A LETTO CON LUI"

Prima dell'inizio delle riprese de Il buono, il brutto, il cattivo, Eli Wallach si recò a Madrid, in Spagna, per incontrare il resto del cast. Tutti gli hotel erano pieni e così Clint Eastwood lo invitò a dormire a casa di un suo amico; i due condivisero perfino lo stesso letto per una notte.

La moglie di Wallach, Anne Jackson, si vanta da sempre di questo episodio, e, durante una serie di interviste ed eventi pubblici, ha dichiarato più volte: "Clint Eastwood? Posso dirvi soltanto questo, mio marito, Eli Wallach, è l'unico uomo sulla faccia della terra ad essere stato a letto con lui."

Sergio Leone conosceva già Eastwood e scelse Eli Wallach basandosi sul suo ruolo nel film La conquista del West, interpretazione che lo colpì molto; il regista a questo proposito dirà a Oreste De Fornari, nella sua biografia: "Eli Wallach l'ho preso per un gesto che fa nella Conquista del West, quando scende dal treno e parla con Peppard. Vede il bambino, figlio di Peppard, si volta di scatto e gli spara con le dita facendogli una pernacchia. Da quello ho capito che era un attore comico di estrazione chapliniana, un ebreo napoletano: si poteva fare tutto con lui. Infatti ci siamo molto divertiti a stare insieme."

Sebbene Leone avesse deciso di chiudere con il genere, lo sceneggiatore storico del regista, Luciano Vincenzoni, ha dichiarato più volte di aver scritto la sceneggiatura di un sequel, Il buono, il brutto, il cattivo n. 2 ambientato circa 20 anni dopo il film originale. Eli Wallach infatti diede alcuni accenni riguardo alla trama del presunto sequel: "Tuco sta ancora cercando quel figlio di puttana. E scopre che il Biondo è stato ucciso. Ma suo nipote è ancora vivo, e sa dove è nascosto il tesoro. Così Tuco decide di inseguirlo."


IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO E L'ESPLOSIONE DEL PONTE CHE FECE ARRABBIARE SERGIO LEONE

Secondo Eli Wallach, quando arrivò il momento di far saltare in aria il ponte, durante le riprese di una delle più celebri scene de Il buono, il brutto, il cattivo, accadde qualcosa di semplicemente assurdo. Sergio Leone aveva chiesto al capitano dell'esercito spagnolo in carica di attivare la miccia, in segno di gratitudine per la collaborazione dell'esercito.

I due decisero di far saltare in aria il ponte utilizzando il segnale "Vai!", gridato da Leone attraverso un walkie-talkie. Sfortunatamente, un altro membro della troupe parlò sullo stesso canale, dicendo le parole "vai, vai!", intendendo "va bene, procedi" a un altro tecnico. Il capitano, sentito questo segnale, pensò che fosse arrivato il momento di far saltare in aria il ponte.
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Sfortunatamente, in quel momento, nessuna telecamera era in funzione; il regista italiano era così sconvolto che decise di licenziare il membro della troupe. Il Capitano, a sua volta, era molto dispiaciuto per l'accaduto e propose a Leone di utilizzare l'esercito per ricostruire il ponte al fine di farlo saltare in aria di nuovo.

Leone acconsentì immediatamente ma il Capitano aveva una condizione: il regista avrebbe dovuto riassumere il membro della troupe che aveva licenziato. Leone mise da parte l'orgoglio e accettò la sua offerta, perdonò il tecnico, il ponte fu ricostruito e la scena fu portata a termine con successo.


EAGLE SI ALLARGA: ACQUISTATA LA M2 PICTURES

Nella seconda metà di luglio, la Eagle Pictures di Tarak Ben Ammar ha reso nota l'acquisizione di un'altra società di distribuzione italiana, la M2 Pictures.

Un importante cambiamento, dunque, avvenuto nell'universo dell'entertainment italiano. L'annuncio è arrivato nel cuore di una calda stagione che permetterà così a Eagle Pictures di pianificare al meglio i prossimi mesi dal punto di vista della produzione e della distribuzione cinematografica.

Quella appena trascorsa non è stata di certo una prima metà dell'anno semplice per il settore. Anzi, la pandemia globale ha stravolto interi calendari relativi alla produzione di nuovi progetti o semplicemente all'uscita nelle sale di film già pronti per essere presentati al pubblico. Seppure finora non siano stati resi noti ulteriori dettagli riguardo l'accordo tra Eagle Pictures e M2 Pictures, non è così improbabile il collegamento tra la cessione di quest'ultima e la crisi che in questo 2020 ha colpito l'intero settore. Secondo quanto circolato nei giorni che hanno seguito l'accorpamento tra le due case di distribuzione, già da tempo M2 si trovava a fare i conti con gravi difficoltà finanziarie. L'accordo tra le società è stato raggiunto in data 23 luglio 2020.

Ricordiamo che la fondazione di Eagle Pictures risale al 1986, voluta dai fratelli Stefano e Ciro Dammicco. Attualmente la società è controllata da Tarak Ben Ammar, con Andrea Goretti che ricopre il ruolo di Amministratore Delegato. M2 Pictures, invece, ha operato nel settore a partire dal 2010. Un decennio durante il quale si è occupata dell'intero processo produttivo dei film, dall'acquisizione dei diritti alla distribuzione attraverso vari canali (Cinema, Pay TV e Home Video). Tra i film distribuiti da M2 ricordiamo Effetti Collaterali, Quella casa nel bosco e Noi siamo infinito.


INFINITY, I FILM E LE SERIE TV IN CATALOGO AD AGOSTO 2020

Per trascorrere un'estate all'insegna del grande cinema, ad agosto il catalogo di Infinity si arricchisce con nuovi film e serie tv: da Il Diritto di Opporsi a Downsizing - Vivere alla Grande, ma anche Kung Fu Panda e Kung Fu Panda 2. E per le serie tv, la terza stagione di Claws e la quarta stagione di Animal Kingdom.

CINEMA

Tratto dall'acclamato romanzo di Nicholas Searle, L'inganno perfetto, che vede insieme per la prima volta sul grande schermo l'attrice premio Oscar Helen Mirren e il candidato a due premi Oscar Ian McKellen, sarà disponibile su Infinity Premiere dal 7 al 13 agosto. Il genio della truffa Roy Courtnay non riesce a credere alla propria fortuna quando incontra online la benestante vedova Betty McLeish. Mentre Betty gli apre le porte di casa e della sua vita, Roy rimane sorpreso scoprendosi affezionato alla donna: quella che avrebbe dovuto essere una truffa veloce e rapida si trasforma in un percorso da funambolo, il più infido della sua vita.

Il diritto di opporsi: Jamie Foxx, Michael B. Jordan in una scena del film
Il diritto di opporsi, basato su fatti realmente accaduti, arriverà su Infinity Premiere dal 14 al 20 agosto. Interpretato da Michael B. Jordan e dai premi Oscar Jamie Foxx e Brie Larson, il film segue il giovane avvocato Bryan Stevenson e la sua storica battaglia per la giustizia: dopo essersi laureato ad Harvard, Bryan avrebbe potuto scegliere fin da subito di svolgere dei lavori redditizi ma, al contrario, si dirige in Alabama con l'intento di difendere persone condannate ingiustamente, con il sostegno dell'avvocatessa locale Eva Ansley.

La Dea Fortuna, Accorsi, Leo e Trinca tris di genitori: "Non bisogna aver paura dei sentimenti"

Con Stefano Accorsi, Edoardo Leo e Jasmine Trinca, La Dea Fortuna è in arrivo su Infinity Premiere dal 21 al 27 agosto. Arturo e Alessandro sono una coppia da più di quindici anni ma nonostante la passione e l'amore si siano trasformati in un affetto importante, la loro relazione è in crisi da tempo. L'improvviso arrivo nelle loro vite di due bambini lasciati in custodia per qualche giorno da Annamaria, la migliore amica di Alessandro, potrebbe però dare un'insperata svolta alla loro stanca routine. La soluzione sarà un gesto folle, ma d'altronde l'amore è uno stato di piacevole follia.

Interpretato da Joaquin Phoenix, che ha ottenuto il Premio Oscar come Miglior attore protagonista, Joker sarà disponibile su Infinity Premiere dal 28 agosto al 3 settembre. Il film diretto da Todd Phillips è incentrato sulla figura dell'iconico villain: l'esplorazione di Phillips su Arthur Fleck è quella di un uomo che lotta per trovare la sua strada in una società fratturata come Gotham. Durante il giorno lavora come pagliaccio, di notte si sforza di essere un comico di cabaret... ma scopre che lo zimbello sembra essere proprio lui.

In arrivo su Infinity dal 6 agosto, Critters Attack - Il Ritorno degli Extraroditori: quinto capitolo della saga a cavallo tra horror e commedia, il film segue le vicende della ventenne Drea che con riluttanza accetta un lavoro come babysitter per un professore del college che spera di poter frequentare. Per cercare di intrattenere i figli del professore e suo fratello minore Phillip, Drea decide di portarli a fare una gita, senza sapere che delle misteriose creature aliene hanno iniziato a divorare qualsiasi cosa vivente che incontrano.

King Arthur - Il potere della spada sarà disponibile su Infinity dal 6 agosto, anche in 4K. Quando il padre del piccolo Artù viene assassinato, suo zio Vortigern si impadronisce del trono. Derubato dei diritti che gli spetterebbero per nascita e senza sapere chi sia realmente, Artù riesce a sopravvivere nei vicoli oscuri della città. Quando estrae la mitica spada dalla roccia, la sua vita cambia radicalmente ed è costretto ad accettare la sua vera eredità.

Dal 13 agosto sarà disponibile su Infinity The Banana Splits Movie, un film commedia horror basato sulla serie televisiva per bambini del 1968, The Banana Splits. Il film segue le vicende di una famiglia che prende parte a uno show dal vivo dei Banana Splits, ma la rock band animatronica ha appena saputo che il loro spettacolo sarà presto cancellato e, non avendo alcuna intenzione di lasciare che accada, perdono il controllo ed esplodono in una furia omicida contro il pubblico.

Kung Fu Panda e Kung Fu Panda 2 saranno disponibili su Infinity rispettivamente dal 17 e dal 18 agosto. I primi due capitoli della serie cinematografica raccontano le vicende del panda Po, doppiato da Fabio Volo nella versione italiana, e dei Cinque Cicloni (Tigre, Scimmia, Mantide, Vipera e Gru), intenti a proteggere la Cina da terribili minacce grazie all'arte del kung fu.

Il primo capitolo della celebre saga cinematografica tratta dal romanzo fantasy di J.R.R. Tolkien, Il signore degli anelli - La compagnia dell'anello, sarà disponibile su Infinity dal 19 agosto. Molto tempo fa, nella Seconda Era della Terra di Mezzo, furono forgiati diciannove grandi Anelli. Ma Sauron, l'Oscuro Signore di Mordor, forgiò un Anello Sovrano con cui intendeva portare tutti gli altri Anelli sotto il suo dominio. Adesso, il futuro della civiltà dipende dal destino dell'Anello Sovrano, che il fato ha deposto nelle mani di un giovane hobbit di nome Frodo Baggins.

Downsizing: un Matt Damon in miniatura per salvare un mondo che si autodistrugge

Downsizing - Vivere alla grande: Matt Damon in una scena del film
Downsizing - Vivere alla grande: Matt Damon in una scena del film
Interpretato da Matt Damon e Christoph Waltz, Downsizing - Vivere alla grande arriverà su Infinity dal 23 agosto. Cosa accadrebbe se, come soluzione al problema della sovrappopolazione, un gruppo di scienziati scoprisse il modo di ridurre gli uomini a esseri viventi di 12 centimetri? In un mondo miniaturizzato il denaro potrebbe offrire nuove opportunità. Ed è con questa promessa di vita migliore che Paul e sua moglie decidono di abbandonare la loro vita stressata in Omaha per farsi rimpicciolire e trasferirsi in una nuova comunità 'ridotta': una scelta che aprirà le porte a nuovi cambiamenti e avventure.

In arrivo su Infinity dal 29 agosto anche La rivincita delle sfigate: con il diploma che incombe, due "brave ragazze" accademicamente dotate, frustrate dalla loro posizione sociale nella gerarchia della scuola superiore, si sballano durante l'ultima notte dell'ultimo anno di liceo. Dopo che la loro serata di sperimentazione va storta, alla fine imparano che essere delle "cattive ragazze" non è proprio come si aspettavano.

SERIE TV
Dal 1° agosto, sarà disponibile su Infinity la terza stagione completa di Claws, la serie incentrata sulle vicende di cinque estetiste della Florida e gli intrecci con la malavita locale. Nella terza stagione, le ragazze impareranno presto che nel mondo dei casinò la posta in gioco è altissima e Desna tenterà la fortuna mettendosi in affari con una coppia losca, Mac e Melba. Su Infinity è disponibile anche la seconda stagione completa di Claws.

In arrivo dal 2 agosto anche la quarta stagione completa di The Detour, che si aggiunge alla terza stagione già disponibile su Infinity. La divertente comedy segue le vicende di due genitori, Nate e Robin, alle prese con un disastroso viaggio insieme ai propri figli.

Infine, dal 3 agosto arriverà su Infinity la quarta stagione completa di Animal Kingdom, che andrà ad aggiungersi alla terza stagione già disponibile su Infinity. Basata sull'omonimo film australiano del 2010, la serie segue la vita di un ragazzo diciassettenne che, dopo la morte della madre, va a vivere con i Cody, una famiglia dallo stile di vita eccessivo dedita alle attività criminali, guidata dalla matriarca Smurf.


BLACK PANTHER 2 POTREBBE CAMBIARE DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA?

Il talento di Rachel Morrison, primo direttore della fotografia donna ad essere candidata agli Oscar, è innegabile, ma purtroppo potrebbe essere un talento di cui Ryan Coogler dovrà fare a meno per il sequel del cinecomic di successo Black Panther 2.

Una delle maggiori attrattive del cinecomic Marvel vincitore di ben 3 premi Oscar è stata senz'altro la sua vivida fotografia, che Ryan Coogler, regista del film, sperava di mantenere anche per il sequel. Ma la prolungata emergenza sanitaria potrebbe averlo privato di questa scelta.

Rachel Morrison sarebbe infatti ancora impegnata con le riprese del suo film d'esordio alla regia Flint Strong, che a causa del virus devono ancora essere completate.

"Avrei dovuto consegnare il mio film, e poi qualche mese dopo tornare sul set di Black Panther per iniziare le riprese del sequel. Adesso potrebbe esserci un problema di coincidenza di date" spiega la Morrison "Ryan e io ci sentiamo regolarmente. Mi ha chiamato qualche settimana fa per dirmi di aver avuto un sogno in cui le riprese erano iniziate da tre settimane, e a un certo punto si palesava quest'uomo, un altro direttore della fotografia, econ una telecamera in mano, e lui che esclamava 'Questo non è il mio DP! Dove diamine è Rachel?'".

Al momento, quindi, un suo ritorno per Black Panther sembrerebbe improbabile, ma non è ancora detto... "Se riuscissimo a tornare per Settembre sul set di Flint Strong, probabilmente potrei farcela, ma credi che sia arrivato il momento della verità un po' per tutti, e anche per me per capire se è sicuro che le riprese del mio film slitteranno a gennaio, e non sarò in grado di tornare per Black Panther 2, che per sarebbe devastante. Ma se a gennaio non potremo tornare, e la produzione verrà spostata in autunno o l'anno successivo, allora forse potrei tornare per Black Panther 2" conclude.

Incrociamo le dita!


IL TEMPO DELLE MELE: 5 CURIOSITÀ SUL FILM CULT CON SOPHIE MARCEAU

Il Tempo delle Mele è un cult intramontabile e dopo 40 anni è ancora uno dei film più amati. Tra un sospiro nostalgico e l'altro, vi sveliamo cinque curiosità che forse non conoscete sulla pellicola con Sophie Marceau.

Il casting: la produzione francese si impegnò molto nella scelta dei personaggi principali, e vennero provinati più di 3000 ragazzi, che dovevano recitare la scena dell'invito di Raoul alla festa e risultare convincenti. Un processo davvero estenuante.

Sophie Marceau come ultima risorsa: nonostante le ricerche spasmodiche, i produttori non riuscirono a prendere una decisione sull'attrice protagonista e fino all'ultimo dovettero cercare ovunque. Poi si presentò una ragazza, che riuscì a colpire il regista per la sua semplice bellezza e per la bravura nella recitazione. Il resto è storia...

Gli incassi: nella prima settimana nei cinema francesi il film riuscì solamente a conquistare il sesto posto, ma dopo poco tempo riuscì a stracciare ogni record. In Italia incassò oltre 7 milioni e si trasformò in un successo clamoroso tra i giovani, che durante il tour promozionale si accalcarono fuori dai locali, provocando anche qualche incidente.

Il cambio di nome: sono due i cambiamenti, a dire il vero. L'attrice tredicenne decise di cambiare il proprio nome (Sophie Maupu) su consiglio del regista Claude Pinoteau, ma volle mantenere le stesse iniziali. Così divenne famosa come Sophie Marceau. Lo stesso film poi dovette cambiare titolo all'estero: il pubblico italiano, ad esempio, non avrebbe compreso il significato di La Boum (Il ballo), e si pensò quindi di cambiarlo ne Il Tempo delle Mele.

Il terzo capitolo: nonostante ci sia effettivamente stato un secondo film della serie, in molti ritengono che ne sia uscito anche un terzo. In realtà Il tempo delle mele 3 è soltanto il titolo dato in Italia ad un film dello stesso regista, con protagonista ancora Sophie Marceau, ma intitolato in originale L'Etudiante.

Non ha nulla a che fare con i due film precedenti. Gli attori si erano detti disposti a tornare per un eventuale sequel agli inizi degli anni 2000, ma poi non se ne fece più nulla.


DOCTOR STRANGE, UNA TEORIA SPIEGA COME POTREBBE ESSERE L'EROE PIÙ POTENTE DEL MCU

Quando si parla di supereroi, c'è sempre una domanda che li accompagna: qual è il più forte/potente tra di loro? Nel caso del MCU, una teoria vorrebbe come detentore di questo titolo Doctor Strange, ma solo dopo determinati avvenimenti che potrebbero verificarsi in Doctor Strange in the Multiverse of Madness.

Finora, il patron dei Marvel Studios Kevin Feige ha tentato di rispondere più di una volta alla stessa domanda, facendo però due nomi diversi: in precedenza, Feige ha eletto Captain Marvel come supereroe più potente del MCU, per poi virare su Wanda Maximoff a.k.a. Scarlet Witch.

I colleghi di Screen Rant, però, la pensano diversamente, e credono che Doctor Strange In The Multiverse of Madness possa rendere Doctor Strange la forza più inarrestabile tra i suoi compagni.

Come? Molto semplicemente, allenandosi e praticando le arti mistiche... Per un considerevole lasso di tempo.

Nonostante i suoi poteri siano già abbastanza strabilianti, lo Stephen Strange di Benedict Cumberbatch. è dopotutto ancora un "novellino", specialmente se paragonato all'Antico (Tilda Swinton). E ora che non ha più la Gemma del Tempo a sua disposizione, come può sperare di superare quest'ultima senza ricorrere, come lei, alla Dimensione Oscura?

Il sequel diretto da Sam Raimi sembrerebbe preannunciare, come da titolo, l'esplorazione di più angoli del Multiverso... E se Strange venisse in un qualche modo forzato in esilio in una di quelle dimensioni senza tempo, o dove comunque il tempo scorre diversamente? E se gli ci volessero anni e anni, forse anche secoli e millenni, per poterne uscire? E se, durante questo periodo di tempo, acquisisse tutte le capacità e l'esperienza necessarie per surclassare il suo mentore?

Non conosciamo ancora la trama di Doctor Strange in the Multiverse of Madness, ma un power-up per il nostro Stregone Supremo ci sembra quasi scontato... Il come, però, sarà tutto da scoprire.


STAR TREK: SVELATO L'EPISODIO A CUI SI ISPIRERÀ QUENTIN TARANTINO PER IL SUO FILM?

Dopo lo stop al progetto di Noah Hawley, c'è grande interesse da parte del pubblico per quanto riguarda il modo in cui verrà gestito il franchise, soprattutto perché arrivano nuove voci riguardanti lo Star Trek che potrebbe scrivere Tarantino.

Il regista non ha mai dato molte conferme a riguardo, e poco tempo fa aveva annunciato che probabilmente non sarà lui a dirigere il film, eppure potrebbero avere un certo peso le sue scelte in fase di sceneggiatura. Deadline riporta che Tarantino non avrà a che fare con il progetto che aveva proposto a J.J.Abrams e a Paramount Pictures, e che il suo film sarà "basato su un episodio della serie classica di Star Trek che ha luogo soprattutto a terra e in un'ambientazione gangster anni '30".

La puntata in questione potrebbe essere "A Piece of the Action", in cui l'Enterprise è alla ricerca della USS Horizon, nave scomparsa da più di un secolo. Una volta atterrato sul pianeta Sigma Iotia II, il gruppo di protagonisti si accorge che in realtà l'equipaggio della Horizon ha influito eccome nello sviluppo della popolazione locale (violando così le regole): ha infatti lasciato sul pianeta un libro intitolato Chicago Mobs of the Twenties, incentrato sulla criminalità organizzata, e gli abitanti hanno basato la loro società su quel materiale.

Gli alieni che si incontrano nell'episodio riprendono quindi il linguaggio tipico dei film crime, e ciò potrebbe rispecchiare perfettamente la volontà e lo stile di Tarantino. Il regista aveva infatti rivelato: "Se lo farò, è questo che sarà: sarà Pulp Fiction nello spazio".


THE PUSHER: IL THRILLER CHE PERMISE A DANIEL CRAIG DI DIVENTARE 007

The Pusher è un film fondamentale nella carriera di Daniel Craig, perché gli permise di mettere in mostra tutto il suo fascino freddo e distaccato, al servizio di una storia di criminalità che ha più di qualche punto di contatto con il cinema di Tarantino.

L'anonimo protagonista è uno spacciatore di cocaina sul punto di abbandonare il mestiere, proposito che viene costantemente rimandato a causa delle richieste dei suoi colleghi, che si vogliono servire di lui per un ultimo compito. La premessa serve per trascinare lo spettatore al centro del mondo della criminalità organizzata, tra locali notturni e rapimenti vari.

Il film inglese (il cui titolo originale è Layer Cake) vede il debutto alla regia di Matthew Vaughn e potrebbe essere interessante recuperarlo anche perché fu proprio grazie a questo ruolo che Craig suscitò l'interesse dei produttori di 007. Barbara Broccoli, figlia dello storico produttore dei film dedicati a James Bond, decise di proporgli la parte nel reboot Casinò Royale proprio dopo averlo visto in The Pusher. Con la scadenza del contratto di Pierce Brosnan la scelta ricadde quindi su Craig, che alla fine accettò l'offerta.

Il look è sicuramente quello, e in più di qualche scena si possono notare dei riferimenti al futuro James Bond. Per chi fosse interessato a recuperarlo, il film sarà trasmesso su Rai4 sabato 08 agosto alle 21:20, e in replica domenica alle 19.

Intanto i fan attendono notizie sulla data di uscita di No Time To Die, ultimo film di 007 per Craig, in cui sarà presente anche Rami Malek nei panni del villain principale.


MARK RUFFALO RICORDA IL SUO GIGANTESCO SPOILER DI AVENGERS INFINITY WAR: "MUOIONO TUTTI"

Secondo Mark Ruffalo i veri eroi indossano una maschera, un indumento che gli sarebbe tornato utile anche per coprirsi il volto e darsi alla fuga quando spoilerò senza pietà il finale di Avengers: Infinity War.

Un utente Twitter l'ha sfidato utilizzando il meme del momento e chiedendogli di confessare un'azione per la quale gli verrebbe "revocata la tessera del club MCU". A dire il vero l'interprete di Hulk avrebbe moltissimi episodi tra i quali scegliere, visto che ha più volte rivelato i segreti della Marvel senza pensarci due volte, ma in questo caso ha voluto postare una gif che lo ritrae con Don Cheadle (War Machine), in un'intervista che rilasciarono prima di Infinity War.

"Se non sono stato buttato fuori fino ad ora, nessuno corre rischi", commenta con sincerità. Nell'intervista, che vi riportiamo nel video in alto, possiamo apprezzare tutta la paura negli occhi del collega, quando Ruffalo inizia a dire che il finale sarà molto diverso e che gli eroi stavolta potrebbero non trionfare. A quel punto l'intervistatore conviene con lui che spesso nelle produzioni Marvel si mette male per i supereroi:

"Aspetta di vedere il prossimo film, muoiono tutti! Cioè, non tutti... possiamo riavvolgere tutto? Sono nei guai?", e Don Cheadle lo fulmina con lo sguardo e tenta disperatamente di interromperlo. Un pezzo di storia del Marvel Cinematic Universe che resterà negli annali, forse il miglior lavoro di Ruffalo nel campo degli spoiler atomici.

Il bello è che all'epoca in molti pensavano si trattasse di una gag simpatica, per poi scoprire che il finale del film vedeva effettivamente la morte di moltissimi supereroi per colpa di Thanos. In un'altra occasione l'attore rivelò anche i primi 10 minuti di Thor Ragnarock, facendo partire inavvertitamente una diretta col telefono, mentre assisteva alla premiere del film.



Edited by Triplethor - 8/8/2020, 22:36
 
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view post Posted on 9/8/2020, 21:58
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09/08/2020



THE NEW MUTANTS – I GIOVANI MUTANTI E DEMON BEAR NEL NUOVO SPOT

20th Century Studios ha pubblicato un altro spot di The New Mutants, forse uno dei pochi film a uscire anche negli Stati Uniti nelle prossime settimane, nonché uno dei pochi cinecomic del 2020: un paradosso, considerando i suoi numerosi rinvii.

Magik (Anya Taylor-Joy), Wolfsbane (Maisie Williams), Cannonball (Charlie Heaton), Mirage (Blu Hunt) e Sunspot (Henry Zaga) sono rinchiusi in un misterioso istituto che vuole “curare” i loro poteri mutanti, ma qualcosa di inquietante si aggira nei corridoi dell’ospedale. Mentre le loro paure più intime prendono vita, i giovani eroi devono affrontare l’entità malvagia nota come Demon Bear.

La sinossi
In questo terrificante film ricco d’azione, basato sulla serie a fumetti della MARVEL, cinque giovani con abilità speciali vengono portati in un istituto segreto per sottoporsi a trattamenti che, stando a quanto gli è stato detto, li cureranno dai pericoli dei loro poteri. Nel gruppo ci sono Danielle Moonstar alias Mirage (Blu Hunt), che crea illusioni dalle paure degli altri; Rahne Sinclair (Maisie Williams), che si trasforma nel licantropo Wolfsbane; Sam Guthrie (Charlie Heaton), che – in quanto Cannonball – può volare a velocità jet protetto da un campo di forza; Roberto da Costa alias Sunspot (Henry Zaga), che assorbe e incanala il potere solare; e Illyana Rasputin alias Magik (Anya Taylor-Joy).

Sorella minore di Colosso, Magik può evocare un’armatura quando desidera, e brandisce una Spada dell’Anima che amplifica le sue numerose abilità psichiche e sovrumane. Invitati dalla Dr.ssa Cecilia Reyes (Alice Braga) per condividere le loro storie su quando i loro poteri si sono manifestati, i cinque “pazienti” capiscono di trovarsi in una classe di persone chiamate “mutanti”, che sono stati storicamente marginalizzati e temuti. Mentre rivivono le storie delle loro origini, i loro ricordi sembrano trasformarsi in terribili realtà.

Presto, mettono in discussione cosa sia reale e cosa non lo sia, e diventa chiaro che l’istituzione non è ciò che sembra. Ora la domanda è: perché sono tenuti prigionieri? E chi è che sta cercando di distruggerli? La tensione e l’orrore crescono in questo spaventoso ottovolante diretto da Josh Boone, che lo ha scritto con Knate Lee.

Alla regia c’è Josh Boone (Colpa delle stelle), mentre il cast include Maisie Williams (Wolfsbane), Anya Taylor-Joy (Magik), Charlie Heaton (Cannonball), Blu Hunt (Mirage), Henry Zaga (Sunspot) e Alice Braga (Cecilia Reyes).

The New Mutants sarà molto diverso dagli altri capitoli cinematografici degli X-Men: si allontanerà dalla grande azione fantascientifica per adottare un approccio diverso, in stile “Stephen King incontra John Hughs”. Sarà quindi una sorta di fanta-horror per adolescenti, con Demon Bear come antagonista.

Vi ricordo che il film di Josh Boone arriverà nelle sale italiane il prossimo 2 settembre, ed è basato sul fumetto Marvel di Chris Claremont e Bob McLeod. Potrete vedere lo spot qui di seguito.

Lo spot




ZACK SNYDER SVELA LA PRIMA IMMAGINE DEL SUO STEPPENWOLF IN JUSTICE LEAGUE

Una delle novità più attese di Zack Snyder’s Justice League è il design di Steppenwolf, zio di Darkseid e comandante dell’esercito di Apokolips. Il supervillain è stato introdotto in una scena tagliata di Batman V Superman, dove appariva con un aspetto molto più minaccioso, nonché maggiormente apprezzato dai fan. La sequenza mostrava Lex Luthor in comunicazione con il tiranno nell’astronave kryptoniana: Steppenwolf reggeva una riproduzione delle Scatole Madri, da lui bramate.

Ebbene, quel design tornerà nella Snyder Cut, sostituendo la versione goffa e “cartoonesca” che abbiamo visto in sala. Lo stesso Zack Snyder ne ha pubblicato un’anticipazione su Vero, direttamente dalla sala montaggio: come potete vedere, è effettivamente simile a quello di Batman V Superman, forse più dettagliato. Occorre ricordare che il problema di Steppenwolf non era solo estetico, ma anche (e soprattutto) di caratterizzazione: troppo anonimo e generico, mancava di personalità. Vedremo se il nuovo design, le scene aggiuntive e la presenza di Darkseid saranno sufficienti a migliorarlo.

Zack Snyder ha promesso che all’evento DC FanDome saranno svelati il titolo ufficiale, un teaser trailer e se la Snyder Cut sarà distribuita come film o miniserie. Come sappiamo, Zack Snyder’s Justice League includerà molti materiali inediti, tra cui le nuove scene “Knightmare”, le apparizioni di Darkseid e Martian Manhunter, e altro ancora. Snyder inserirà nuovi effetti speciali, finirà quelli incompleti, registrerà musiche e dialoghi aggiuntivi e utilizzerà la colonna sonora di Junkie XL; infine, monterà il tutto. Uscirà nella prima metà del 2021 su HBO Max.

Troverete l’immagine qui di seguito.


Steppenwolf nella Snyder Cut

BOX OFFICE ITALIA: NEL SETTIMO SABATO DI RIAPERTURA PICCOLE DONNE IN TESTA

Stabile l’ottavo sabato di riapertura, il mercato resta fermo sotto il 15% del potenziale del suo periodo. Mentre la UECI (Unione Esercenti Cinematografici Italiani) tenta di sensibilizzare il pubblico dell’importanza del cinema con l’ashtag #imieifilmesconoalcinema, le arene estive continuano a registrare la maggior parte degli incassi del botteghino.
Primo Piccole Donne, seguito da Cena con delitto – Knives out e da Jojo Rabbit.
Ecco la Top 10. Per un’analisi più approfondita vi rimandiamo all’articolo pubblicato su Cingeuru.it.


Box Office Italia – VENERDÌ 7 AGOSTO 2020
PICCOLE DONNE – € 6.031 (1.155) 11 copie / 548 media – Tot. € 5.938.369 (929.847)
CENA CON DELITTO: KNIVES OUT – € 4.881 (829) 9/542 – Tot. € 5.146.882 (782.226)
JOJO RABBIT – € 4.881 (908) 14/349 – Tot. € 4.029.590 (637.939)
PARASITE – € 3.142 (599) 23/137 – Tot. € 5.700.016 (896.043)
GLI ANNI PIU’ BELLI – € 3.074 (543) 20/154 – Tot. € 5.564.806 (890.488)
UN GIORNO DI PIOGGIA A NEW YORK – € 2.092 (418) 3/697 – Tot. € 3.531.485 (557.732)
LA DEA FORTUNA – € 2.014 (388) 7/288 – Tot. € 8.246.524 (1.213.493)
JOKER – € 1.900 (207) 5/380 – Tot. € 29.631.543 (4.241.160)
FAVOLACCE – € 1.883 (393) 8/235 – Tot. € 141.202 (24.325)
IL MEGLIO DEVE ANCORA VENIRE – € 1.751 (316) 4/438 – Tot. € 25.918 (6.315)


Jurassic World: Dominion, i segreti di Isla Sorna in una nuova foto dal set

Le riprese di Jurassic World: Dominion sono riiniziate a Londra, e dopo i post condivisi da Sam Neill e Laura Dern, oggi il set del film si mostra in una nuova foto inviata dal regista Colin Trevorrow al sito JurassicOutpost.
Nell’immagine vediamo un laboratorio e un container frigorifero sul quale possiamo leggere “InGen” e “Site B Isla Sorna”. L’ultima volta che Isla Sorna è comparsa nella saga è stato in Jurassic Park III. In questi anni il virale di Jurassic World ha confermato che gli esperimenti genetici sull’isola sono proseguiti prima dell’apertura di Jurassic World.

Cosa significherà quest0immagine? Secondo il sito, la scatola non può che contenere gli embrioni di dinosauri, più nello specifico embrioni provenienti da Isla Sorna. Il laboratorio lascia immaginare che qualcuno stia creando nuovi dinosauri da ciò che resta del materiale della InGen. Sappiamo che nel film tornerà Lewis Dodgson, quindi l’idea è che il laboratorio si trovi dentro alla Biosyn.

Sam Neill, Laura Dern e Jeff Goldblum torneranno nei panni di Alan Grant, Ellie Sattler e Ian Malcom. Tra i nuovi ingressi DeWanda Wise, Dichen Lachman, Scott Haze e Mamoudou Athie; torneranno anche Justice Smith e Daniella Pineda dopo un ruolo in Jurassic World: Il regno distrutto.

La sceneggiatura del film è firmata da Colin Trevorrow (che sarà anche produttore con Steven Spielberg) e da Emily Carmichael.

Il film chiuderà la trilogia con Chris Pratt e Bryce Dallas Howard e a detta del regista Colin Trevorrow sarà “una celebrazione di tutto il franchise fino ad oggi”.

Ancora non sappiamo nulla sulla trama di Jurassic World: Dominion, solo che sarà ambientata un po’ di tempo dopo Il Regno Distrutto.




The Batman: la bugia che Robert Pattinson ha dovuto dire (senza successo) a Christopher Nolan

Se c’è un regista che tiene alla riservatezza è Christopher Nolan, ma in un lungo articolo pubblicato su The Irish Times il protagonista di Tenet Robert Pattinson ammette di non essere riuscito a fargli credere a una bugia che aveva dovuto raccontare per partecipare all’audizione di The Batman.
Pattinson è entrato nel cast del blockbuster di Matt Reeves alla fine di maggio dell’anno scorso, quando sono iniziate le riprese di Tenet:

Fa ridere, perché Chris è così riservato riguardo a qualsiasi cosa faccia nei suoi film. E poi sono stato io quello che ha dovuto mantenere il massimo riserbo per l’audizione di Batman. Dovetti dire una bugia per andare a un’audizione per il film, e gli dissi che avevo un’emergenza famigliare. Non appena dissi “è un’emergenza famigliare”, lui esclamò: “Stai andando all’audizione di Batman, non è vero?”

Pattinson era in lizza per interpretare il Cavaliere Oscuro dopo l’abbandono di Ben Affleck, e la Warner Bros stava decidendo tra lui, Aaron Taylor-Johnson, Armie Hammer e Nicholas Hoult (quest’ultimo pare fosse il più papabile insieme a Pattinson). Il casting venne annunciato il 31 maggio, ma trapelò un paio di settimane prima, cosa che fece infuriare l’attore.

A quanto pare la preparazione fisica alla quale si è dovuto sottoporre per interpretare Bruce Wayne è stata utile anche per le riprese di Tenet:
Quando corro sullo schermo, nel film, sono solitamente al fianco di John David Washington, che è un ex giocatore dell’NFL, quindi è una lotta decisamente impari. L’allenamento massimo che faccio abitualmente è una passeggiata. John David riesce a correre tutto il giorno. Per fortuna ero abbastanza allenato, ma i primi giorni non riuscivo veramente a camminare dopo le riprese!

The Batman uscirà il 1° ottobre 2021. Le riprese dovrebbero riiniziare tra qualche settimana nel Regno Unito.

Regista del film Matt Reeves (i film “Il pianeta delle scimmie”), l’attore Robert Pattinson (l’imminente “Tenet, “The Lighthouse”, “Good Time”) interpreta il vigilante e detective di Gotham City, Batman, e il miliardario Bruce Wayne.

Al fianco di Pattinson recitano nei panni di personaggi famosi e famigerati di Gotham, Zoë Kravitz (“Animali fantastici: i crimini di Grindelwald”, “Mad Max: Fury Road”) nel ruolo di Selina Kyle; Paul Dano (“Love & Mercy”, “12 anni schiavo”) nel ruolo di Edward Nashton; Jeffrey Wright (i film di “Hunger Games”) nel ruolo di James Gordon del GCPD; John Turturro (i film di “Transformers”) nel ruolo di Carmine Falcone; Peter Sarsgaard (“I magnifici 7”, “Black Mass – L’ultimo gangster”) nel ruolo del Procuratore Distrettuale di Gotham, Gil Colson; Jayme Lawson (“Farewell Amor”) è la candidata sindaco Bella Reál, con Andy Serkis (i film “Il pianeta delle scimmie”, “Black Panther”) nel ruolo di Alfred; e Colin Farrell (“Animali fantastici e dove trovarli”, “Dumbo”) in quello di Oswald Cobblepot.


Madonna al lavoro con Diablo Cody su una sceneggiatura

Madonna ha rivelato in un video su Instagram di essere nuovamente al lavoro su un progetto cinematografico, e questa volta con la sceneggiatrice Diablo Cody (Juno, Tully).
Nel filmato, in bianco e nero, Madonna e Diablo Cody si trovano su un divano e discutono di un progetto incentrato sulla musica. “Quando la musica inizia, quale canzone sentiamo?” chiede la popstar alla sceneggiatrice. “Sono tutti dettagli importanti. Sono importanti.” Sul tavolo vediamo vari quaderni e fogli. Nel video sentiamo anche le due discutere di un abito indossato una volta dalla cantante, che menziona una giarrettiera, l’iconico reggiseno a cono e un cappotto a doppiopetto.

La didascalia del video recita: “Quando sei bloccata in casa con diversi acciacchi, cosa fai? Scrivi una sceneggiatura con Diablo Cody riguardo [emoji di film e musica]!”

Pochi giorni fa il contratto di Madonna con la Interscope Records (un’etichetta di Universal Music Group), che comprendeva tre album, è giunto a conclusione dopo l’uscita di MDNA (2012), Rebel Heart (2015) e Madame X (2019). Prossimamente la vedremo al fianco di Missy Elliot nel remix di Levitating di Dua Lipa, che farà parte del nuovo album di remix di quest’ultima, Club Future Nostalgia: The Remix Album.

C’è chi pensa che il progetto menzionato nel video sia un biopic della popstar.


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WarnerMedia si riorganizza e unisce le attività per cinema, tv e streaming

L’emergenza Coronavirus ha creato nuove sfide per gli studios di Hollywood, e ha accelerato alcuni processi già in corso: è anche per questo motivo che WarnerMedia ha annunciato, pochi giorni dopo l’annuncio delle trimestrali, una grande ristrutturazione delle proprie attività cinematografiche e televisive con diverse promozioni e alcuni inattesi addii nell’ottica di un ampio consolidamento aziendale.
Jason Kilar, da soli quattro mesi CEO del colosso di proprietà della società di telecomunicazioni AT&T, ha prima di tutto annunciato la promozione di Ann Sarnoff, che solo un anno fa era diventata chair e CEO della Warner Bros. e che ora guiderà una nuova divisione chiamata “Studios and Network Group”. Questa divisione combinerà tutte le attività produttive e distributive per il cinema, i canali televisivi e lo streaming, riunendo quindi Warner Bros., HBO, HBO Max, TNT, TBS e TruTV. Per dirla in maniera più chiara: le persone che seguiranno film come Wonder Woman o serie tv come Game of Thrones lavoreranno sullo stesso piano e verranno tutte guidate dalla Sarnoff.

Il presidente della programmazione di HBO Casey Bloys supervisionerà anche la produzione originale e la programmazione di HBO Max, TNT, TBS e TruTV, e farà riferimento direttamente alla Sarnoff.

Gerhard Zeiler, attualmente chief revenue officer, è stato promosso a capo del nuovo gruppo internazionale integrato che riunirà tutte le operazioni internazionali di Warner Bros., HBO e Turner Networks, inoltre supervisionerà la programmazione regionale di HBO Max.

Andy Forssell, general manager di HBO Max, guiderà una nuova unità operativa di HBO Max e farà riferimento a Kilar: avrà la responsabilità del prodotto, del marketing e dell’engagement dei consumatori oltre che del lancio globale della piattaforma streaming. Non sono chiari i dettagli di quest’ultimo aspetto, ma sembra evidente che WarnerMedia intenda portare HBO Max in tutto il mondo. Dopo il debutto il 27 maggio negli USA, il prossimo lancio della piattaforma è previsto per il 2021 in America Latina, e in alcuni paesi europei in una fase successiva.

Nell’annunciare la nuova organizzazione, Kilar ha spiegato ai colleghi che lo scopo è:

dare maggiore importanza a HBO Max nell’organizzazione e proiettarla verso ambizioni globali,
semplificare il modo in cui vengono gestiti gli studios,
creare un’unità internazionale consolidata focalizzata sulla scabilità e l’efficienza,
riunire tutte le attività commerciali chiave in un solo gruppo, permettendo all’azienda di operare in maniera più strategica.


Lasciano invece due figure molto importanti sul fronte televisivo: Bob Greenblatt, che dopo anni presso la NBC si era unito a WarnerMedia un anno e mezzo fa diventando Chairman di WarnerMedia Entertainment e Direct-to-Consumer, Kevin Reilly, che lavorava nella major da sei anni ed era stato uno dei principali promotori della Snyder Cut di Justice League nel ruolo di Chief Content Officer di HBO Max e presidente di TNT, TBS e truTV, così come Keith Cocozza, EVP di Corporate Marketing and Communications. Hanno tutti avuto un ruolo centrale nel lancio di HBO Max, e sebbene i 4.1 milioni di iscritti nel primo mese siano un buon inizio, sono molti meno dei 60 milioni raggiunti da Disney+ in nove mesi. Il debutto della piattaforma è stato segnato da una certa confusione, e chiaramente con questa riorganizzazione WarnerMedia intende fare più chiarezza.

Non saranno comunque gli ultimi ad andarsene: la ristrutturazione aziendale è solo agli inizi, e la nuova struttura creerà numerose ridondanze che porteranno a diversi licenziamenti a partire da lunedì.


Franca Valeri è morta a 100 anni, addio a un’icona di teatro, cinema e televisione

Franca Valeri è morta questa mattina: la grande attrice aveva appena compiuto 100 anni, il 31 luglio. Una carriera sterminata, che non si limita a quella di attrice di teatro, cinema e televisione: Franca Valeri è stata anche sceneggiatrice, drammaturga e regista di opera lirica.

Nata a Milano il 31 luglio 1920, con il vero nome di Franca Maria Norsa, da una famiglia borghese, cresce frequentando il teatro di prosa e operistico. Il padre ebreo si rifugia con il fratello in Svizzera durante la Seconda Guerra Mondiale, mentre lei sfugge alla deportazione insieme alla madre grazie all’aiuto di un amico che lavora all’anagrafe.

Ed è proprio interpretando una donna ebrea di nome Lea Lebowitz che esordisce a teatro nel 1947. Due anni più tardi entra a far parte della compagnia del Teatro dei Gobbi, mentre nei primi anni cinquanta cambia il suo nome in Franca Valeri. Sempre in quegli anni debutta al cinema, con una piccola parte in Luci del varietà, codiretto da Federico Fellini e Alberto Lattuada. Seguono numerose commedie tra cui film di Alberto Sordi e Totò (tra cui Totò a colori, Il segno di Venere, Il bigamo, Il vedovo). Collabora anche alla scrittura di alcuni film a cui partecipa (spesso diretti dal marito Vittorio Caprioli), tra cui Leoni al sole, Parigi o cara e Scusi, facciamo l’amore?, ma negli anni sessanta è la televisione che la vede impegnatissima.

Conclude la sua carriera cinematografica tra gli anni settanta e gli ottanta, dedicandosi sempre di più alla televisione, dove scrive e interpreta miniserie, sketch, sceneggiati e partecipa a varietà. Inizia poi a dedicarsi sempre più alla regia di opere liriche. Per molti rimangono indimenticabili le interpretazioni in serie degli anni novanta come Norma e Felice, al fianco di Gino Bramieri, Caro maestro, al fianco di Marco Columbro, e Linda e il brigadiere, al fianco di Nino Manfredi.

Negli anni duemila Franca Valeri non si ferma: partecipa a miniserie televisive, programmi televisivi, spettacoli teatrali, doppia la Signora Wilhelmina Bertha Packard nel film d’animazione Disney Atlantis – L’impero perduto, scrive libri, dimostrando di essere un’artista instancabile capace lasciare il segno nel suo secolo di vita.

Ricorderemo Franca Valeri con uno speciale questo pomeriggio.


Josie and the Pussycats: ecco i progetti di alcune scenografie del film arrivato nel 2001

Nel 2001 è approdato nelle sale Josie and the Pussycats, adattamento cinematografico dell’omonima serie animata targata Hanna-Barbera. Il film non ha avuto un grande successo al botteghino, tuttavia con il tempo ha raccolto un gremito gruppo di sostenitori, facendolo diventare un piccolo “cult”.
Ebbene negli scorsi giorni ComicBook.com ha ottenuto e diffuso in esclusiva online molte scansioni dei progetti tecnici legati alle numerose scenografie del lungometraggio, progetti realizzati da Jasna Stefanovic, scenografa che ha lavorato per film come Cube, Il Giardino delle Vergini Suicide e Tideland – Il Mondo Capovolto.

Potete vedere tutti i progetti cliccando sulla foto qua

Ecco la descrizione del film (tramite Wikipedia):

La scalata al successo del gruppo musicale tutto al femminile delle “Pussycats”, capitanate dalla leader Josie, che propongono la loro musica vestite da gattine. Ma dietro il loro successo si nascondono le trame di un manager senza scrupoli, che vuole usare la loro musica per plagiare le menti dei loro fans.

Del cast del film fanno parte Rachael Leigh Cook, Tara Reid, Rosario Dawson, Alan Cumming, Parker Posey, Gabriel Mann, Paulo Costanzo e Missi Pyle. Il lungometraggio è stato scritto e co-diretto da Harry Elfont e Deborah Kaplan.


Avengers: un insospettabile personaggio aveva quasi esordito nelle scene post-credits

Sappiamo ormai che i Marvel Studios sono attualmente al lavoro su un film dedicato a Shang-Chi, mitico combattente esperto di arti marziali. Eppure, sapevate che il supereroe in questione ha quasi esordito anni fa, e per la precisione, durante le scene post-credits del primo Avengers di Joss Whedon?

A rivelare la curiosità è Chris Fenton, ex Presidente della casa di produzione cinese DMG Entertainment Motion Picture Group. Parlando delle sue interazioni col Chief Operating Officer della Marvel Tim Connors, infatti, il nostro ha raccontato che gli studios volevano introdurre un personaggio cinese durante una delle scene extra di The Avengers, con grande indecisione tra Shang-Chi e il Mandarino.

Tra i due character, la divisione Marvel di Pechino puntava chiaramente di più su Shang-Chi, in quanto era “un buono” al contrario del Mandarino, il quale era invece un villain, e poteva quindi infastidire il “Ministro della Propaganda” della Cina. Questo, senza considerare che nei fumetti, il Mandarino è sempre stato mostrato in maniera stereotipata e denigratoria, come una sorta di offensiva caricatura del popolo cinese.

Insomma, tutte le idee vertevano sul buon Shang-Chi, anche se come è ormai noto, alla fine gli studios optarono per altre scene post-credits. Chissà: forse Kevin Feige e soci ci avevano ripensato in quanto spaventati che il pubblico mainstream non fosse pronto per la presenza di un supereroe asiatico in un blockbuster americano? Poco male, perché per fortuna, le cose stanno finalmente per cambiare: diretto da Destin Daniel Cretton, ricordiamo che lo standalone su Shang-Chi uscirà nelle sale a maggio del prossimo anno, vantando un grande cast di stelle asiatiche tra cui Simu Liu, Awkwafina, Michelle Yeoh, Tony Leung Chiu-wai e Fala Chen.


Doctor Strange 2: confermato il debutto di una nuova potente supereroina Marvel?

Sono mesi che si vocifera della sua presenza in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, e a dare una possibile conferma al rumor, adesso, è un nuovo report di The Direct. Stando al sito, infatti, i Marvel Studios si starebbero veramente preparando al debutto di America Chavez, più nota ai fan dei comics come Miss America, supereroina dotata di forza sovrumana, veloce come la luce e in grado di aprire passaggi temporali per viaggiare nel multiverso.

Secondo la fonte, per il ruolo gli studios starebbero cercando un’attrice portoricana di età compresa tra i 12 e i 15 anni. In sostanza, sarà un’adolescente in tutto e per tutto, e ovviamente, i fan si stanno già pregustando l’eventuale ingresso della supereroina negli Young Avengers, un altro potenziale progetto Marvel di cui si sta discutendo ormai da un po’ di tempo.

Se la voce non mente, America Chavez dovrebbe avere un importante ruolo da supporto in Doctor Strange 2, che rimane uno dei titoli più attesi della fase 4 dell’UCM. Nei fumetti, ricordiamo che Miss America viene cresciuta da sua madre nell’Utopian Parallel, una realtà alternativa precedentemente distrutta: chissà che lo Stregone Supremo non possa fare la sua conoscenza proprio lì, dato che a quanto pare nel film il nostro viaggerà fra diverse dimensioni e timeline?

In attesa di ulteriori aggiornamenti, ricordiamo che Doctor Strange in the Multiverse of Madness uscirà nelle sale a marzo del 2022. Attualmente il progetto non ha ancora un regista ufficiale (il grande Sam Raimi rimane in fase di trattative), ma sono già confermati nel cast Benedict Cumberbatch (Stephen Strange), Chiwetel Ejiofor (Mordo), Elizabeth Olsen (Scarlet Witch) e Benedict Wong (Wong).


IL GRANDE GATSBY, PERCHÉ LEONARDO DICAPRIO HA INTERPRETATO IL PROTAGONISTA

Il grande Gatsby, film risalente al 2013 che vede Leonardo DiCaprio ricoprire il ruolo del magnate protagonista.

La storia intorno alla quale gira l'opera diretta da Baz Luhrmann non è certo nuova agli amanti del cinema e della letteratura, essendo già stata oggetto di diversi adattamenti tratti dal romanzo di Francis Scott Firzgerald. Seppur il film degli anni duemila sia riuscito ad ottenere riconoscimenti riferibili esclusivamente a costumi e acconciature, l'interpretazione di Leonardo DiCaprio non è certo passata inosservata, basti solo pensare all'iconica immagine di lui con la faccia da sornione con in mano una coppa di champagne che continua ancora oggi a fare da base a centinaia di meme sul web.

Nonostante la tiepida accoglienza riservata al film da parte di pubblico e critica, dicevamo, viene comunque da chiedersi come mai il Premio Oscar abbia accettato di interpretare un uomo così controverso come Jay Gatsby. Ebbene, l'interprete di Revenant - Redivivo ha più volte giustificato la sua volontà di prestare volto e voce al magnate raccontando l'attrazione che nutriva riguardo l'idea che tale personaggio venisse dal nulla: "Gatsby è uno di quei personaggi iconici perché può essere interpretato in tanti modi: un romantico senza speranza, un folle completamente ossessionato o un pericoloso gangster aggrappato alla ricchezza" ha spiegato DiCaprio.

Insomma, un ulteriore punto di vista rispetto ad uomo, Jay Gatsby, che difficilmente sarebbe riconducibile ad un'unica etichetta. Ricordiamo che quella di Leonardo DiCaprio rappresenta la quarta interpretazione dell'uomo d'affari: prima di lui, sul grande schermo ha trovato spazio la performance di Warner Baxter per il film muto del 1926 diretto da Herbert Brenon, versione andata successivamente perduta, quella di Alan Ladd nel film diretto da Elliott Nugent nel 1949, ed infine quella più celebre di Robert Redford nell'opera diretta da Jack Clayton nel 1974.

Il film di Luhrmann comprende nel cast anche Tobey Maguire, impegnato nel ruolo del narratore Nick Carraway, e Carey Mulligan come Daisy Buchanan.


IO VI TROVERÒ: LIAM NEESON NON CREDEVA NEL SUCCESSO DEL FILM

A distanza di dodici anni dall'uscita di Io vi troverò, l'attore Liam Neeson torna a parlare della pellicola di produzione francese e delle sue aspettative riguardanti l'accoglienza che pubblico e critica le avrebbero riservato.

Impegnato nella promozione di Made in Italy, film uscito questa settimana negli Stati Uniti e a cui fanno da sfondo le verdeggianti colline toscane, il candidato all'Oscar ha richiamato alla mente una sua precedente esperienza professionale nel vecchio continente. Nel 2012, Liam Neeson ricoprì il ruolo da protagonista nel film Io vi troverò, diretto da Pierre Morel e sceneggiato da Luc Besson. Come dichiarato dallo stesso attore nordirlandese a Entertainment Weekly, durante la fase di produzione la sensazione era che il film avrebbe avuto un discreto successo in Francia, per poi puntare direttamente alla distribuzione in Home Video: "L'ho già detto prima, senza offesa per Robert Kamen, ho pensato 'Bene, questo andrà dritto al mercato video'. Un thriller europeo, potrebbe funzionare bene per un paio di settimane in Francia ma poi passerà direttamente all'Home Video" ha raccontato Neeson.

Dopo il successo ottenuto in Francia, Io vi troverò è volato direttamente in Corea del Sud, conquistando numerosi consensi. Negli Stati Uniti è arrivato soltanto un anno dopo, ovvero nel gennaio 2009, registrando comunque il più grande incasso per un film francese in America. Complice di tale successo è stato il lavoro portato avanti dalla 20th Century Fox che ha promosso il film anche durante il Super Bowl, come ricordato da Liam Neeson: "Fox lo ha preso ed ha piazzato un buon trailer durante vari eventi sportivi in ​​tutto il paese e questo l'ha reso un vero successo".

Secondo l'interprete di Schindler's List, il successo di Io vi troverò (Taken è il titolo originale) è dovuto anche ad una buona dose di fortuna: "Lì è iniziato tutto, e subito dopo c'erano piani per fare un secondo ed un terzo film. Quindi è stata fortuna, si ha bisogno di un po' di fortuna in questo business".

Il secondo ed il terzo film a cui fa riferimento Neeson sono arrivati qualche anno dopo. Dalla regia di Olivier Megaton e la scrittura di Luc Besson sono nati Taken: la vendetta (2012) e Taken 3 - L'ora della verità (2015). Se il primo film aveva incassato oltre 220 milioni di dollari nel mondo, a fronte di appena 25 milioni di budget, i due film successivi sono riusciti a fare addirittura di meglio. Il secondo capitolo ha registrato 376 milioni al botteghino, mentre il terzo si è dovuto "accontentare" di 326 milioni.

Io vi troverò racconta la storia dell'agente della CIA in pensione Bryan Mills (Neeson) che si ritrova a fare i conti con i trafficanti di esseri umani che hanno preso sua figlia, Kim, dopo che questa si era recata all'estero con un amico. Oltre a Liam Neeson, i tre capitoli hanno visto protagonisti anche Maggie Grace e Famke Janssen.


DOCTOR STRANGE 2: IL RITORNO DI LOKI NEL POSTER CREATO DA UN FAN

L'artista Psychboz ha condiviso sul web un nuovo fan poster nel quale immagina il ritorno cinematografico di Loki in Doctor Strange In The Multiverse of Madness.

www.instagram.com/p/CDl8y8fAu1O/?utm_source=ig_embed

L'immagine ritrae Doctor Strange (Benedict Cumberbatch) e Wanda Maximoff (Elizabeth Olsen) mentre sono divisi da un'enorme barriera arancione. L'artista ha quindi inserito il Loki di Tom Hiddleston, immaginando il personaggio che torna per il suo primo ruolo cinematografico da quando è misteriosamente scomparso in Avengers: Endgame. Non è la prima volta che Psychboz pubblica questo genere di immagini, essendo specializzato nella realizzazione di locandine di film prima ancora che ne esistano di ufficiali.

Loki, che abbiamo visto nelle scene post-credit del film del 2016, sarà presto protagonista di una serie tv targata Disney+. Come dichiarato in precedenza da Kevin Feige, capo dei Marvel Studios, ciò che vedremo all'interno della serie sarà direttamente collegato al film sulle arti mistiche: "Questi episodi si intersecheranno con i futuri film in maniera molto ampia. È una forma totalmente nuova di narrazione con cui possiamo giocare ed esplorare".

Se questa prima metà del 2020 non è stata affatto semplice per l'industria cinematografica, non si può certo dire diversamente per quanto riguarda il nuovo film di Doctor Strange, la cui produzione è stata più volte ostacolata negli scorsi mesi. Già a gennaio, infatti, a stravolgere i piani di realizzazione del film è stato l'abbandono di Scott Derrickson, già regista e co-sceneggiatore del primo Doctor Strange e designato per bissare il proprio lavoro per il secondo capitolo del franchise. In quel caso si è parlato di divergenze creative con i Marvel Studios che, stando a quanto emerso nel corso del tempo, esistevano sin dai tempi del primo film e non hanno fatto altro che aumentare di anno in anno.

Successivamente, Doctor Strange in the Multiverse of Madness ha dovuto fare i conti con dei cambi relativi alla data di uscita, dovuti al desiderio di rendere più fluido il calendario cinematografico Marvel. Infine, la pandemia globale non ha fatto altro che rendere ulteriormente vani i tentativi di dar inizio alla fase di pre-produzione del film. Adesso che un nuovo regista è stato scelto, ovvero Sam Raimi (Spider-Man), e l'emergenza Coronavirus risulta essere più gestibile, i fan del mago Marvel sperano di ottenere presto qualche buona notizia riguardante i lavori di Benedict Cumberbatch e compagni.

Doctor Strange in the Multiverse of Madness è attualmente previsto nelle sale per il 25 marzo 2022.


FRANCIS FORD COPPOLA REGALA LA SCENEGGIATURA FIRMATA DI UN SUO FILM, AD UNA CONDIZIONE

Francis Ford Coppola ha annunciato che regalerà una copia firmata della sceneggiatura originale del suo film La Conversazione a chi acquisterà 800 dollari della sua etichetta di vino.

Coppola ha infatti messo in vendita un set di 24 bottiglie del suo vino 'Director's Cut', a cui allegherà una prima edizione della sceneggiatura autografata del suo thriller del 1974 con Gene Hackman.

Coloro che acquisteranno il pacchetto riceveranno anche un invito ad un'intima conversazione online con Francis Ford Coppola entro la fine dell'estate, in aggiunta ad un codice digitale della Lionsgate che gli consentirà di scaricare film da Apple, Google, Vudu o FandangoNow.

Sul sito web di Coppola si legge "Ogni bottiglia di Director's Cut rende omaggio alla storia del cinema con la sua etichetta avvolgente disegnata come una striscia di Zoetrope, uno dei primi dispositivi per immagini in movimento. Queste strisce particolari sono repliche esatte dalla collezione personale di Francis." I vini provengono da Sonoma, e il set comprende bottiglie dei suoi vini Cinema e Technicolor, oltre a bottiglie di Cabernet Sauvignon, Zinfandel, Pinot Noir, Chardonnay e Sauvignon Blanc.

La Conversazione, uscito nel 1974, è arrivato due anni dopo Il Padrino e ha segnato il ritorno di Coppola al cinema su piccola scala. Gene Hackman è un esperto di sorveglianza con una spiccata ossessione per la privacy che pensa di essere coinvolto in un crimine.

Coppola si è ispirato al capolavoro del 1966 di Michelangelo Antonioni Blowup ed ha terminato la sceneggiatura poco prima dello scandalo Watergate in merito alle medesime apparecchiature per l'intercettazione e la sorveglianza utilizzate nel film. La pellicola rappresenta anche una delle primissime apparizioni cinematografiche di Harrison Ford e comprende un cameo di Robert Duvall non citato nei titoli del film.

La Conversazione ha vinto la Palma d'Oro al Festival di Cannes e tre nomination all'Oscar, tra cui Miglior film, Miglior sceneggiatura originale e Miglior suono.

Per i dettagli sul pacchetto di vini e lo speciale omaggio di Francis Ford Coppola potete visitare il sito web di Francis Ford Coppola.


ROCKY IV, SYLVESTER STALLONE NEL VIDEO DAL SET: L'ATTORE LAVORA ALLA DIRECTOR'S CUT

Sylvester Stallone sta lavorando ad un nuovo montaggio di Rocky IV, ragion per cui ha diffuso una scena tagliata dell'iconico film del 1986, in cui possiamo vederlo all'opera mentre recita e dirige allo stesso tempo.

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Stallone è noto per aver interpretato alcuni dei personaggi più iconici di sempre, ma alcuni dimenticano che è stato anche produttore, sceneggiatore e regista svariate volte, ed in particolare per la saga di Rocky.

Con il franchise di Creed attualmente in pausa, Sylvester Stallone ha deciso di tenersi occupato con "A director's cut of Rocky IV". Per 'director's cut' si intende una versione del film montata e quindi rilasciata al pubblico per come è stata pensata dal regista nelle intenzioni originarie.

Sebbene non abbia ancora rivelato troppi dettagli il regista ha condiviso aggiornamenti occasionali sul suo lavoro. Recentemente su Instagram ha pubblicato un estratto dal film riguardante la tesa conferenza stampa tra Rocky Balboa e Ivan Drago. Nella clip, si vede Stallone mentre dà le direttive sulla scena e poi la recita accanto a Dolph Lundgren.

Spesso abbiamo avuto l'occasione di vedere l'attore ridere e scherzare nelle scene tagliate, ma è la prima volta che lo vediamo all'opera come regista, e possiamo cogliere davvero il suo stile. Viene da chiedersi se diriga le sequenze d'azione e di combattimento, con la stessa calma serafica.

Sebbene Rocky IV non sia certamente il film di Rocky di cui è più orgoglioso, l'attore 74enne sembra comunque avere un debole per questo episodio, così come molti fan di lunga data del franchise.
Uno degli elementi più popolari del film è l'incontro culminante tra Balboa e Drago. Stallone lo considera non solo il miglior combattimento della serie, ma uno dei migliori combattimenti nella storia del cinema.

Non è ancora chiaro cosa includerà esattamente il nuovo taglio che Sylvester Stallone darà a Rocky IV ma, in base al suo amore per il combattimento finale, è possibile che includa nuovi elementi di quella sequenza particolare, e per i fans storici sarà sicuramente entusiasmante vedere qualche nuovo colpo. In attesa di saperne di più ci godremo ogni nuovo regalo del regista!


IL GRANDE SILENZIO, I RETROSCENA SUL FILM CHE HA ISPIRATO TARANTINO PER THE HATEFUL EIGHT

Il Grande Silenzio, pellicola western del 1968 firmata da Sergio Corbucci con protagonisti Jean-Louis Trintignant e Klaus Kinski tra le grandi ispirazioni di Quentin Tarantino per il suo The Hateful Eight.

Le vicende del film si svolgono tra i boschi innevati dello Utah di fine ottocento, dove la località Snow Hill offre rifugio a criminali e diversi cacciatori di taglie tra cui Tigrero (Kinsky), uno spietato sanguinario che va in giro con un cappello da prete ed una sciarpa da donna. Quest'ultimo dovrà vedersela con Silenzio (Trintignant), un misterioso pistolero soprannominato così perché muto e talmente abile con la pistola da "zittire" chiunque incontri.

Secondo quanto rivelato da Corbucci, l'idea di utilizzare un pistolero muto è nata da una sua conversazione con Marcello Mastroianni, il quale ha sempre voluto recitare in un western ma non sapeva parlare inglese. Quando il regista ha incontrato Trintignant, che non sapeva la lingua a sua volta, ha infatti deciso di non fare dire al personaggio una sola parola.

Nel film Silenzio utilizza una Mauser C96 da 7.63 mm, pistola semi-automatica fabbricata in Germania che ha tra le sue particolarità il fatto di avere il caricatore posto davanti al grilletto e la lunga canna. L'arma è nota come "Brommhandle" per via dell'impugnatura simile a quella di un manico di scopa.

Proprio Silenzio è il protagonista della sequenza d'apertura in mezzo alla neve, una delle tante scene omaggiate da Tarantino in The Hateful Eight resa indimenticabile anche dalle musiche di Ennio Morricone, il quale ha poi collaborato con il regista americano per la colonna sonora del suo film.


HEATH LEDGER PRIMA DI JOKER: QUANDO RIFIUTÒ IL RUOLO DI BATMAN NE IL CAVALIERE OSCURO

Prima di regalarci la sua indimenticabile interpretazione del Joker ne Il cavaliere oscuro, performance premiata con un Oscar postumo, Heath Ledger ha rifiutato il ruolo di Batman nel film di Christopher Nolan per via del suo poco interesse nel mondo dei cinecomic.

"È stato molto gentile, ma ha rifiutato dicendo che non avrebbe mai preso parte ad un film di supereroi" ha rivelato il regista durante un incontro al Lincoln Film Centre di New York nel 2012.

La parte è stata poi affidata a Christian Bale, ma dopo aver compreso la visione di Nolan decise di prendere parte al progetto anche lo stesso Ledger: "Gli ho spiegato cosa volevo fare con Batman Begins e credo che abbia pensato che avevo ottenuto quel risultato. Lo abbiamo ingaggiato ancora prima che la sceneggiatura fosse scritta, in modo che avesse tempo per rimanere ossessionato dal personaggio e capire come interpretarlo."

Sull'atteggiamento di Ledger sul set, Nolan ha spiegato: "Non amava lavorare troppo. Gli piaceva entrare nel personaggio e poi smettere, per fare passare del tempo e interessarsi ad un altro ruolo. Ed è ciò che è successo quando è venuto qua, era davvero pronto per qualcosa di nuovo."


IL SIGNORE DEGLI ANELLI: BARBALBERO O GIMLI? ECCO IL RUOLO CHE HA MESSO IN CRISI L'ATTORE

Forse non tutti sanno che John Rhys-Davies non interpretò solo il caparbio Gimli nella trilogia de Il Signore degli Anelli: si cimentò anche con il doppiaggio del saggio capo degli Ent, la popolazione di alberi parlanti al centro de Le Due Torri.

Dopo aver partecipato alla reunion de Il Signore degli Anelli, l'attore si è reso disponibile per un'intervista con Comic Book Movies, nella quale ha potuto accennare anche al lavoro svolto nella nota trilogia di Peter Jackson. Alla domanda su quale personaggio preferisse tra i due che ha interpretato, la risposta è stata:

"Adoro Gimli. Barbalbero rappresenta uno dei pochi ruoli che ho avuto, per il quale mi alzo ancora sudato di notte, pensando: 'Non ho idea di come fare ad interpretarlo' È stata la parte più difficile che abbia mai avuto, e non sapevo come recitare nel ruolo, non era giusto. Non rispecchia il personaggio del libro, non riuscivo a trovare un modo per rappresentarlo. Come diavolo fai a doppiare qualcosa che non ha polmoni?".

Beh, in effetti non aveva tutti i torti, e il fatto che sia stato prima di tutto un personaggio letterario non ha giocato a suo favore. Per fortuna, insieme al regista, ha trovato un suo modo di doppiarlo, scegliendo un ritmo particolare: una lentezza assoluta che enfatizzasse anche il tono profondo dell'Ent.

Ryhs-Davies ha poi mostrato all'intervistatore un cimelio regalatogli da un amico: "Ho un amico che ama giocare e lavorare con il legno, e un contadino mi ha dato questo pezzo; viene chiamata corteccia di quercia e probabilmente ha 10mila anni, ed il legno è diventato molto scuro. Guardate attentamente questo profilo. Il mio amico ci ha disegnato un paio di occhi, ma il resto è stato creato dalla natura".

Il ciocco di legno rispecchia abbastanza la figura di Barbalbero: è proprio il regalo perfetto per l'attore che gli ha dato la vita! Trovate l'immagine qui sotto. Intanto Il Ritorno del Re è arrivato in streaming, mentre potrebbero tornare tre personaggi storici nella serie Amazon.


DOCTOR STRANGE 2: IL DOPPIATORE DI SPIDER-MAN VUOLE ESSERE INCUBO NEL FILM

Doctor Strange in the Multiverse of Madness potrebbe introdurre il nuovo grande villain del Marvel Cinematic Universe e nell'eventualità che si tratti di Incubo c'è già qualcuno pronto a dare il massimo.

Si tratta di Christopher Daniel Barnes, famoso per aver dato la voce all'Uomo Ragno nella versione americana della serie animata e in molti videogiochi. Alla domanda su quale personaggio vorrebbe interpretare nei prossimi film Marvel, in occasione del panel per il Wizard World Virtual Experiences, ha risposto:

"Mi piacerebbe interpretare Incubo in Doctor Strange. È un personaggio affascinante, e penso che richiederebbe un sacco di doppiaggio e di CGI. Di sicuro non mi assumerebbero, ma mi piacerebbe un sacco farlo. È un personaggio oscuro, con una psicologia complessa, è interessante ed è molto, molto malvagio".

Storico nemico di Doctor Strange, Incubo è descritto nei fumetti come il padrone della dimensione dei sogni e i suoi poteri gli permettono di entrare nel subconscio delle sue vittime per seminare paura e distruzione. Non mancherebbero di certo le occasioni per mettere in scena un po' di teatralità, con visioni oniriche e un doppiaggio sconvolgente che penetra la mente degli eroi.

L'attore ha poi dichiarato: "Ho avuto l'onore di interpretare 30 diversi Spider-Man nel corso degli anni, è stato incredibile. Ma come dice quel vecchio detto 'O muori da eroe, o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo'". A dire il vero è una frase che pronuncia anche Harvey Dent ne Il Cavaliere Oscuro: speriamo che non avanzi la propria candidatura alla Marvel in questi termini o rischia di vedersi chiudere la porta in faccia...
Il nuovo film di Doctor Strange potrebbe vedere il ritorno di Loki e l'arrivo della giovane Miss America.


G.I. JOE SNAKE EYES, IL PROTAGONISTA HA GIÀ VISTO LO SPINOFF: "NON IL SOLITO FILM DI EROI"

L'annuncio di Snake Eyes non ha mancato di attirare l'attenzione dei fan di G.I. Joe, ma da allora abbiamo dovuto attendere molto per saperne di più. Secondo l'attore principale lo spin-off sarebbe però a buon punto e il risultato dovrebbe essere sbalorditivo.

"Ho appena visto Snake Eyes... Santo cielo! È l'esatto opposto dei film di supereroi fatti con lo stampino. Wow. Ragazzi, siete pronti per qualcosa di incredibile? Non vedo l'ora che mettiate le mani su questa bestia di film. Accidenti! Sto letteralmente sorridendo da un orecchio all'altro", ha scritto Henry Golding su Twitter.

Sebbene il materiale sia già abbastanza per poter essere visionato, purtroppo il grande pubblico dovrà attendere il 2021 prima di poter confermare o smentire le parole dell'attore, che nel film interpreterà proprio Snake Eyes, uno dei membri fondamentali del team di G.I.Joe. Inizialmente previsto per quest'anno, anche questo spin-off è stato rimandato in seguito alla pandemia di COVID-19.

La trama racconterà l'origin story di Snake, mostrando come è diventato il combattente letale e silenzioso che conosciamo. Sarà diretto da Robert Schwentke (The Divergent) e nel cast figurano nomi noti come Samara Weaving nel ruolo di Scarlett, Ursula Corbero (La casa di carta) in quello della Baronessa. Non resta che attendere un trailer ufficiale a questo punto.

Ci sarà da attendere anche per G I Joe 3, ma per fortuna abbiamo la serie classica Hasbro a tenerci compagnia.


THE BATMAN: IN ARRIVO UNA PARTNERSHIP CON UNA NOTA BIBITA AMERICANA? ECCO L'ARTWORK

Anche Batman, tra una rapina sventata e una visita al manicomio di Arkham, ha bisogno di rilassarsi con una bibita fresca, o almeno è quello che si intuisce da un'immagine pubblicitaria apparsa sul web: potrebbe essere legata anche a The Batman di Matt Reeves?

Come potete vedere dal post di Reddit qui sotto, si tratta della nota bibita Mountain Dew, una delle più famose sul territorio americano. Lo slogan recita: "Compra la Dew, risolvi gli enigmi e salva Gotham".

Ovviamente il riferimento è al cervellotico Enigmista, che non mancherà di mettere in difficoltà le doti mentali di Bruce Wayne anche nel nuovo film in arrivo nel 2021. A dire il vero però, la figura di Batman e del villain sembrano riprese più che altro dai fumetti e dalle serie d'animazione, senza contare che sarebbe una promozione pensata con un anticipo enorme, visto che dovremo aspettare ancora molto prima di vedere Robert Pattinson all'opera.

È probabile che il brand si stia comunque legando al supereroe DC, ma per il momento senza coinvolgere le pellicole cinematografiche. L'iniziativa dovrebbe basarsi su dei codici, con i quali gli acquirenti avranno accesso a degli indovinelli, superati i quali potranno aggiudicarsi dei premi a tema.

Sicuramente una trovata interessante: chi non vorrebbe sentirsi un po' come Batman alle prese con l'Enigmista? Intanto i fan attendono con ansia il probabile trailer in arrivo per il DC Fan Dome, dato che all'evento parteciperanno anche Robert Pattinson e Matt Reeves.


https://www.reddit.com/r/mountaindew/comme...utm_term=i40bp4

WONDER WOMAN 1984: CHEETAH AFFRONTERÀ DIVERSE EVOLUZIONI ALL'INTERNO DEL FILM

Dopo il video che ci ha mostrato Kristen Wiig in azione, l'attrice ha rivelato qualcosa in più su Cheetah, che a quanto pare subirà diverse trasformazioni all'interno di Wonder Woman 1984.

"Non ci era consentito scattare delle foto, è tutto sotto segreto. Hanno delle immagini da qualche parte, e prima o poi le vedrete. Comunque ci saranno diverse evoluzioni del mio personaggio, posso dirvi questo", ha dichiarato in un'intervista per InStyle.

Nel trailer di Wonder Woman avevamo già avuto occasione di dare un'occhiata a Barbara Minerva in "borghese", ma ancora non è stato condiviso il look finale di Cheetah che vedremo nel film, e a questo punto è probabile che la villain subisca più trasformazioni prima di raggiungere la sua forma felina.

Wiig ha poi parlato dell'impegno che ha messo nelle riprese, per le quali ha trascorso otto mesi a Londra: "La mia giornata non era piena come quella di Gal, perché lei era sul set per tutto il giorno, ma ho dovuto allenarmi per gli stunt. Quando mi hanno mostrato delle anteprime di quel che avrei dovuto fare ho detto 'Ma siete impazziti?', ma alla fine mi sentivo forte e avevo un sacco di energia. Mi sentivo bene, il punto non era mettere su muscoli o dimagrire. Comunque per affrontare tutto ho dovuto bere molto solfato di magnesio... e vino".

Gli allenamenti avranno sicuramente dato i loro frutti, e non vediamo l'ora di saperne di più grazie ad un nuovo trailer di WW 1984.


IRON MAN 3, UN PERSONAGGIO DOVEVA OMAGGIARE IL PRESIDENDE CINESE XI JINPING

Iron Man 3 non è esattamente il più riuscito dei film del Marvel Cinematic Universe: il terzo film incentrato sul personaggio di Robert Downey Jr. fu criticato sotto vari aspetti, dalla trama alla costruzione del villain, ma contiene comunque alcuni elementi che molti fan vorrebbero rivedere nel futuro del franchise.

Uno di questi è sicuramente Harley Keener, il ragazzino interpretato da Ty Simpkins che incontrò subito le simpatie di buona parte della fanbase Marvel: non tutti, però, sanno che il piccolo Harley avrebbe dovuto essere un omaggio al presidente cinese Xi Jinping.

A rivelarlo è stato l'ex-presidente di DMG Entertainment Motion Picture Group, Chris Fenton: nel suo libro recentemente pubblicato, infatti, Fenton ha svelato di aver preso spunto dall'allora recente elezione di Jinping per proporre a Marvel di ingraziarsi il pubblico cinese rendendo Keener un ragazzino di origini orientali.

Non solo: Fenton si sarebbe ispirato all'esperienza di Jinping da studente negli Stati Uniti per costruire a Keener un background simile. L'idea, però, agli Studios non piacque granché: il risultato fu l'Harvey Keener che abbiamo conosciuto nel film arrivato in sala e per cui, tutto sommato, abbiamo simpatizzato.

Vi sarebbe piaciuta una soluzione di questo tipo? Fatecelo sapere nei commenti! Recentemente, intanto, i fan hanno piazzato Iron Man 3 tra i peggiori film Marvel di sempre; ecco, invece, tutte le 19 meravigliose armature indossate da Iron Man nei film del Marvel Cinematic Universe.


JUSTICE LEAGUE, RAY PORTER: '30 SECONDI DI SNYDER CUT SONO GIÀ MEGLIO DEL FILM DI WHEDON'

Che il Justice League portato a termine da Joss Whedon non fosse stato particolarmente amato dai fan DC è cosa risaputa, ma a quanto pare sono stati anche gli stessi attori protagonisti a rendersi conto che il risultato finale non fosse questa gran cosa.

A dimostrarlo sono le reazioni all'uscita dell'attesissimo trailer della versione finale curata da Zack Snyder: secondo quanto dichiarato da Ray Porter, infatti, 30 secondi scarsi di Snyder Cut sarebbero già abbastanza per superare in qualità la versione portata in sala da Joss Whedon.

"30 secondi di video e una qualità abbastanza bassa. Ma sono comunque meglio dell'intera 'altra' versione. Sarà davvero epico" ha scritto su Twitter l'attore che nel film firmato Snyder/Whedon dà volto a Darkseid (che, non a caso, dovrebbe guadagnare un bel po' di minutaggio in questa versione in uscita su HBO Max).

Insomma, parole che contribuiscono sicuramente ad aumentare l'hype su questa già attesissima versione finale di Justice League chiamata a riscattare il fallimento e le critiche negative della versione sbarcata in sala. Ci sarà da fidarsi? Lo scopriremo solo su HBO Max. Di recente, intanto, anche un'altra star di Justice League aveva attaccato Joss Whedon; Ryan Reynolds, invece, ha parlato delle voci su una sua possibile apparizione in Justice League.
 
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view post Posted on 10/8/2020, 13:11
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LUNEDI

10/08/2020



Tenet, Kenneth Branagh non ha mai riletto tante volte una sceneggiatura

In un’intervista con il The Irish Times, Kenneh Branagh ha parlato di Tenet ammettendo di essersi chiesto più volte, nel corso dell riprese, “cosa diavolo” stesse succedendo. L’attore ha spiegato di aver letto la sceneggiatura molte più di volte di quanto abbia mai fatto in tutta la sua carriera.
Poi, parlando del suo personaggio, ha ammesso:

È stato più cupo di qualunque altro personaggio mai interpretato. Chris ha fatto bene i compiti, perciò sapeva cosa avevo fatto in passato e cosa non voleva che facessi. Continuava a ripetermi: “Questo personaggio deve essere costantemente malvagio”. L’ultimo giorno, finalmente, mi ha detto: “Hai presente quello che ti ho detto sul tuo personaggio e sulla sua oscurità? Hai capito davvero le mie indicazioni”.

Parlando del progetto in generale:

Le proporzioni di questo film, già dalla sceneggiatura, sono di un altro livello. […] Tenet fa i conti con così tanti personaggi in così tanti paesi, è pieno di sfaccettature, di snodi e di significati. L’idea alla base è molto coraggiosa, ed è una delle cose che fa quasi solo Chris Nolan. È un blockbuster gigantesco che risulta essere un film davvero personale con una lucentezza intellettuale.

Tenet: i dettagli e la sinossi del film di Christopher Nolan
John David Washington è il nuovo protagonista dell’originale sci-fi d’azione di Christopher Nolan, “Tenet”.

Armato solo di una parola – Tenet – e in lotta per la sopravvivenza di tutto il mondo, il protagonista è coinvolto in una missione attraverso il crepuscolare mondo dello spionaggio internazionale, che si svolgerà al di là del tempo reale. Non un viaggio nel tempo. Ma inversione.


Il cast di Tenet include Robert Pattinson, Elizabeth Debicki, Dimple Kapadia, Aaron Taylor-Johnson, Clémence Poésy, con Michael Caine e Kenneth Branagh.

Tenet è stato scritto e diretto da Nolan ed è stato realizzato con un mix di IMAX® e pellicola in 70mm. Emma Thomas e Nolan sono produttori con Thomas Hayslip in veste di produttore esecutivo.

La squadra creativa che ha lavorato dietro le quinte comprende il direttore della fotografia Hoyte van Hoytema, lo scenografo Nathan Crowley, la montatrice Jennifer Lame, il costumista Jeffrey Kurland, il supervisore degli effetti visivi Andrew Jackson e il supervisore degli effetti speciali Scott Fisher. La colonna sonora è opera del compositore Ludwig Göransson. Girato in sette nazioni differenti, il film verrà distribuito al cinema dalla Warner Bros. Pictures in Italia il 26 agosto.


La Disney rinuncia alla distribuzione fisica dei film in catalogo in 4K Ultra HD?

La voce di corridoio arriva da DigitalBits, che negli ultimi giorni ha avuto modo di sondare il terreno e chiedere conferma a più fonti: a quanto pare, la Disney avrebbe deciso di rinunciare alla distribuzione del suo catalogo di film live-action in 4K Ultra HD, compresi i titoli ereditati dall’acquisizione della 20th Century Fox.
Gli ultimi film classici a essere distribuiti su supporto fisico premium sono destinati a essere Hocus Pocus e Mamma ho perso l’aereo, in arrivo il mese prossimo, ma poi le uniche eccezioni saranno rappresentate dai titoli targati Disney, Pixar, Marvel e Star Wars.

Il sito precisa che per “accontentare” James Cameron, lo studio potrebbe decidere di distribuire Aliens, Avatar, True Lies e The Abyss, ma pare che in tal senso “non ci sia fretta”.

Tutti gli altri saranno disponibili solamente su piattaforme digitali a partire dal 15 settembre, giorno in cui come abbiamo detto approderanno su disco 4K Hocus Pocus e Mamma ho perso l’aereo. Qualche esempio tra gli “esclusi”? Tra i titoli Fox menzioniamo Tutti insieme appassionatamente, Furore, Il miracolo della 34ª strada, Mrs. Doubtfire e Fight Club. Tra i Disney, invece, Nightmare Before Christmas, Chi ha incastrato Roger Rabbit e i film di Pirati dei Caraibi.


Jojo Rabbit in testa nell’ottavo weekend di riaperture | Box-Office Italia

Nell’ottavo weekend di riaperture, la situazione nei cinema italiani rimane stabile nel suo essere negativa se non drammatica, con Jojo Rabbit (un film uscito a gennaio che ha incassato più di 4 milioni di euro) in testa alla classifica.
L’unico bagliore di speranza è il fatto che nei prossimi giorni riapriranno, finalmente, la maggior parte delle sale di catene come UCI e The Space, e tra una decina di giorni inizieranno ad arrivare le prime pellicole inedite, che dovrebbero stimolare la ripartenza in vista dell’uscita di Tenet, New Mutants e altri film tra la fine di agosto e settembre.

Nel weekend dal 6 al 9 agosto sono stati raccolti 260mila euro, con circa 48mila biglietti staccati (un anno fa si sfioravano i 3.4 milioni di euro e i 485mila biglietti staccati, grazie all’uscita di Fast & Furious: Hobbs & Shaw, con 2 milioni di euro). Si tratta di un risultato sostanzialmente in pari con la settimana scorsa, e ancora una volta sono le arene estive a registrare almeno metà degli incassi, anche perché le sale aperte sono calate (464 contro le oltre 2.300 di un anno fa). 331 gli spettacoli delle arene estive nel weekend, con circa 152mila euro e 29mila biglietti staccati.

INCASSI ITALIA 6-9 AGOSTO 2020

JOJO RABBIT – € 16.435 / € 4.037.137
PICCOLE DONNE – € 15.760 / € 5.944.456
PARASITE – € 12.569 / € 5.702.564
GLI ANNI PIÙ BELLI – € 11.299 / € 5.569.081
CENA CON DELITTO – € 9.294 / € 5.148.070
IL GRANDE PASSO – € 6.881 / € 15.471
FAVOLACCE – € 6.277 / € 142.315
LA DEA FORTUNA – € 5.575 / € 8.249.285
I MISERABILI – € 5.483 / € 133.130
TUTTO IL MIO FOLLE AMORE – € 4.780 / € 2.602.315


Iron Man: le armature del supereroe viste nell’UCM mostrate in un video

Nel corso della sua permanenza nell’Universo Cinematografico Marvel Iron Man ha cambiato molte armature.
Per questo la Disney ha voluto realizzare e pubblicare in rete un video che mostra “l’evoluzione” delle armature del supereroe Marvel.

Potete vedere il video qua sotto:


https://twitter.com/i/status/1292543672177786882

Justice League Snyder Cut: i video e le foto del film “già meglio dell'”altra versione”

Ray Porter, che interpreterà Darkseid in Justice League Snyder Cut, pensa che la prima clip rilasciata e le prime foto a bassa risoluzione siano migliori dell’intera versione cinematografica di Joss Whedon. Sebbene quel film attribuisca ancora a Zack Snyder la regia, il montaggio di Justice League differisce drasticamente dalla visione originale del regista.

Dopo l’annuncio che HBO Max diffonderà la Justice League Snyder Cut, Snyder ha utilizzato i social media per condividere anticipazioni sulla trama del film e altri elementi, dando nuove informazioni. A giugno, Snyder ha condiviso la prima clip ufficiale, che mostra la Wonder Woman di Gal Gadot che trova un dipinto di Darkseid. Poi, alla Justice Con del mese scorso, il regista ha diffuso un breve video di Superman (Henry Cavill) che indossava il suo famigerato costume nero. E, proprio questo fine settimana, Snyder ha rivelato una versione a bassa risoluzione di una nuova immagine di Steppenwolf, suggerendo un aspetto più spaventoso per il personaggio.

Subito dopo la pubblicazione della foto di Steppenwolf, Porter ha condiviso i suoi pensieri su di essa e sulla clip precedentemente diffusa, confrontandola con l’intera versione del film di Whedon. Ecco cosa ha scritto: “Un video di 30 secondi e foto a bassa risoluzione. Già meglio dell’intera altra versione. Affanculo chi prende in giro. Questo sarà epico.”

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come Superman, Ben Affleck come Batman, Gal Gadot come Wonder Woman, Ezra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem Dafoe, J.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.


TENET, ROBERT PATTINSON PARLA DELLE SEQUENZE D'AZIONE "ME LA STAVO FACENDO SOTTO"

Tenet il nuovo film di Christopher Nolan con Robert Pattinson è stato descritto dal cast e dalla produttrice come una produzione tra le più ambiziose mai realizzate, e parlando di una scena particolare Pattison ha rivelato "Me la stavo facendo sotto!"

In un'intervista con The Irish Times le star del film e la produttrice Emma Thomas (moglie del regista) hanno raccontato di quanto siano state impegnative le riprese per questo particolare progetto.

Robert Pattinson ha confermato di aver vissuto un'esperienza davvero intensa, e di aver realizzato alcune le sue scene d'azione più difficili. Riferendosi ad una sequenza automobilistica in particolare l'attore ha spiegato "Me la stavo facendo sotto mentre passavo tra una macchina e un'altra a 80 miglia all'ora e intanto Chris si comportava come se fosse del tutto normale".
Nel film l'attore lanciato da Twilight ha fatto coppia con John David Washington, protagonista principale del film, ed ex giocatore dell'NFL. A quanto pare Pattinson ha patito la differenza di prestanza fisica rispetto al collega "L'allenamento massimo che faccio la maggior parte del tempo è una passeggiata casuale. John David può correre tutto il giorno. È stato un bene aver finito per essere abbastanza in forma. Ma sicuramente, all'inizio, c'erano giorni in cui non riuscivo a camminare".

Nonostante l'esperienza, Pattinson ha rivelato che spesso era proprio Washington a spiegargli degli elementi della trama "Fino all'ultima settimana di riprese, parlavo con John David e gli facevo alcune domande piuttosto fondamentali su chi fosse il mio personaggio. E John David mi diceva: 'Aspetta, non lo sai?' Ma è complicato!".

Emma Thomas ha dichiarato che ritiene Tenet il loro film più ambizioso "Con ogni film, abbiamo la stessa conversazione. Ne faremo uno piccolo questa volta? In un mondo in cui gli studios sono diventati sempre più avversi al rischio, siamo stati fortunati che ogni film che abbiamo fatto abbia funzionato." La produttrice ha anche spiegato che solitamente hanno un'unica grande, e complicata, scena per ogni film (ad esempio l'esplosione dell'ospedale ne Il Cavaliere Oscuro) ma Tenet invece ne ha molte.
"Con Tenet ogni volta che facevamo una di quelle grandi cose, ci rilassavamo per cinque minuti, poi guardavamo il programma stabilito per la settimana successiva e ce n'era già un'altra!".

Nel cast figura anche Kenneth Branagh, che interpreta il cattivo del film, da lui descritto come il personaggio "più oscuro che io abbia mai interpretato". Nolan gli avrebbe detto di rendere il personaggio "ininterrottamente malvagio". In un paio di scene inoltre Branagh, attore di enorme esperienza, ha dichiarato che non era sicuro di cosa stesse succedendo, cosa mai accaduta in tutta la sua carriera.

Il nuovo film di Christopher Nolas sarà il banco di prova dell'industria cinematografica post Covid-19, poiché il suo lancio inizierà il 26 agosto e permetterà agli studios di capire come gestire le prossime uscite dell'anno.


JARED LETO SI TRASFORMA NEL JOKER, L'INCREDIBILE VIDEO DAL SET DI SUICIDE SQUAD

Piaccia o no, il Joker di Jared Leto in Suicide Squad ha lasciato il segno e resta forse la trasformazione più drastica tra quelle intraprese dall'attore premio Oscar sul grande schermo. Una trasformazione che possiamo vedere in un video girato dietro le quinte del film. Seduto davanti allo specchio, Jared Leto si trasforma fino a diventare irriconoscibile.

Il video che potete vedere qui sotto, mostra tutti i passaggi, dal taglio della famosa criniera di Jared fino ai dettagli sul look, le armi ingioiellate, i denti e i tatuaggi, passaggi che vengono spiegati nel dettaglio da chi ha contribuito alla creazione del personaggio.

Complice l'imminente uscita del nuovo gioco Suicide Squad Rocksteady, la rivelazione del logo ufficiale del secondo film e il grande interesse per 'Ayer Cut', si è infatti riacceso prepotente l'interesse per questo Joker così drammatico e feroce.

Il montaggio rivisto dal regista dell'originale Suicide Squad del 2016 conterrà quasi certamente un sacco di filmati inediti che sono stati tagliati, rimanendo tristi e dimenticati sul pavimento della sala di montaggio.

Recentemente il regista David Ayer ha confermato la teoria dei fans in merito ad alcune misteriose donne in rosso che appaiono sullo sfondo in alcuni flashback del Joker, che sarebbero delle surrogate della sua Harley Quinn.

Questa tematica potrebbe venire approfondita nella Director's Cut di Ayer, insieme agli spunti derivanti da molte altre scene tagliate, come quella in cui Joker spinge la sua amata Harley fuori dall'elicottero.




DUNE "SARÀ COME IL SIGNORE DEGLI ANELLI", ASSICURA LO SCENOGRAFO

Dune di Denis Villeneuve, secondo lo scenografo Tom Brown, avrà la stessa importanza avuta dal Signore degli Anelli di Peter Jackson. Le nuove dichiarazioni sono emerse grazie a un'intervista rilasciata a KIDS FIRST! Film Critics in cui ha parlato di cosa possono attendersi gli spettatori dall'ambizioso progetto del regista canadese.

Tom Brown ha dichiarato parlando dei veicoli spaziali mostrati in Dune: "La cosa grandiosa è che è così realistico. Non ha paragoni. L'approccio di Denis Villeneuve e del production designer Patrice Vermette era 'cosa accadrebbe se queste cose potessero realmente volare? A differenza di molte astronavi che semplicemente si alzano e volano via, queste possiedono un incredibile realismo. Anche se alcune delle navicelle hanno la grandezza dei grattacieli, altre sono dei veicoli da due posti".

L'artista ha poi aggiunto: "Penso che ciò che sta facendo di fare Denis Villeneuve sia una versione significativa di questa storia. Non penso possa essere superata, se devo essere perfettamente onesto. La vastità del film causerà un po' di timori. Ma penso sarà estremamente speciale. Ho sentito alcuni giorni fa che lo stanno considerando il nuovo Il Signore degli Anelli e ci credo fermamente. Penso che sarà all'altezza di questo tipo di film, davvero".

Nonostante il progetto del filmmaker sia di realizzare due lungometraggi per completare la storia del romanzo, Brown ha assicurato che Dune, che dovrebbe arrivare a dicembre nelle sale, non lascerà in sospeso gli spettatori.

Il regista, recentemente, ha spiegato che ha continuato a lavorare negli ultimi mesi nonostante le difficoltà: "Concludere il film in tempo ci obbligherà a correre perché abbiamo potuto ottenere l'approvazione e torneremo sul set per girare alcune scene solo tra qualche settimana. Inoltre ho dovuto completare il lavoro su alcuni elementi del film, come gli effetti speciali e il montaggio, rimanendo a Montreal mentre il mio team era a Los Angeles".


TENET, PARLA KENNETH BRANAGH: "SARÀ UN BLOCKBUSTER D'AZIONE CON UN LATO INTELLETTUALE"

Mentre la Warner Bros è alla ricerca del modo migliore per gestire la distribuzione del film Tenet, l'attore Kenneth Branagh ha parlato della sua esperienza sul set della nuova pellicola diretta da Christopher Nolan.

Non conosciamo ancora il nome dell'avversario dei protagonisti di Tenet, in attesa di scoprire qualcosa in più sulla storia del personaggio con il volto dell'attore inglese, vi segnaliamo questa intervista che Kenneth Branagh ha concesso ai giornalisti di "The Irish Times", descrivendo così il suo personaggio: "È molto più cattivo di qualsiasi altro personaggio che ho interpretato. Christopher ha studiato molto questa parte, sapeva cosa avevo fatto prima e quali aspetti della mia recitazione non andavano bene. Continuava a dirmi, lo sai che questo individuo è estremamente malvagio? Alla fine durante l'ultimo giorno di riprese mi ha detto, sai che continuavo a ripeterti della malvagità del tuo personaggio? Sei andato alla grande".

Parlando più in generale del film ha deciso di descriverlo così: "Il concept è molto originale. È una di quelle cose tipiche di Nolan, è un film gigantesco, un blockbuster pieno di azione ma che può anche essere interpretato come una pellicola più personale, con un lato più intellettuale". In attesa di ulteriori informazioni, vi lasciamo con il nuovo spot dedicato a Tenet.
Mentre la Warner Bros è alla ricerca del modo migliore per gestire la distribuzione del film Tenet, l'attore Kenneth Branagh ha parlato della sua esperienza sul set della nuova pellicola diretta da Christopher Nolan.

Non conosciamo ancora il nome dell'avversario dei protagonisti di Tenet, in attesa di scoprire qualcosa in più sulla storia del personaggio con il volto dell'attore inglese, vi segnaliamo questa intervista che Kenneth Branagh ha concesso ai giornalisti di "The Irish Times", descrivendo così il suo personaggio: "È molto più cattivo di qualsiasi altro personaggio che ho interpretato. Christopher ha studiato molto questa parte, sapeva cosa avevo fatto prima e quali aspetti della mia recitazione non andavano bene. Continuava a dirmi, lo sai che questo individuo è estremamente malvagio? Alla fine durante l'ultimo giorno di riprese mi ha detto, sai che continuavo a ripeterti della malvagità del tuo personaggio? Sei andato alla grande".


AVENGERS: ENDGAME, IL REGISTA VOLEVA FAR COMPARIRE UN VECCHIO AVVERSARIO DEI PROTAGONISTI

L'ultimo film dedicato ai personaggio dei fumetti Marvel ha riscosso un notevole successo, diventando in poco tempo una delle pellicole più viste nella storia del cinema. Oltre ad alcune foto inedite dei protagonisti di Avengers: Endgame, vi segnaliamo una nuova intervista a Carrie Coon.

L'attrice conosciuta per il suo ruolo in Fargo ha partecipato ad una puntata di "People's Couch Surfing", in cui ha dichiarato di essere stata contatta per riprendere il ruolo di Proxima Midnight anche nella pellicola conclusiva della saga di Infinity War. Purtroppo dei precedenti impegni hanno impedito a Carrie Coon di raggiungere i fratelli Russo sul set di Endgame, che alla fine hanno deciso di eliminare il suo personaggio dalla storia. Inoltre ha anche parlato del processo di casting, rivelando qualche retroscena a riguardo: "Ho fatto un'audizione per un doppiaggio, anche se non avevano specificato quale fosse il progetto. Era tutto molto segreto, mi hanno dato da doppiare delle frasi che poi sono finite nel film. I fratelli Russo volevano che interpretassi fisicamente il personaggio, quindi mi hanno invitato ad Atlanta. All'epoca ero incinta e stavo preparando uno spettacolo, quindi sono rimasta sul set insieme a loro per 12 ore".

Di fronte alla possibilità di ritornare come Proxima Midnight l'attrice ha scherzato dicendo: "Nessuno muore veramente. Potrei anche avere un film interamente dedicato a me, ma non ci conterei molto". Siamo sicuri che tutti i fan dei fumetti americani, saranno felici di sapere che nei giorni scorsi la Marvel ha annunciato una nuova action figure dedicata ad Avengers: Endgame


THE MASK: SECONDO UN RUMOR WARNER BROS VORREBBE PRODURRE ALTRI DUE FILM

Nelle scorse settimane l'esilarante The Mask si è unito al catalogo di Netflix. Inoltre un nuovo rumor sembra indicare l'esistenza di altri piani per il personaggio interpretato da Jim Carrey. Scopriamo di cosa si tratta.

A dare per primo la notizia è il sito We Got This Covered, secondo cui l'attore protagonista della pellicola del 1994 sarebbe interessato ad indossare i panni di Stanley Ipkiss in altri due film, che andrebbero a concludere definitivamente le vicende iniziate nel primo film. Il rumor afferma inoltre che i dirigenti di Warner Bros vorrebbero convincere anche Cameron Diaz a riprendere il suo ruolo, nonostante l'attrice abbia scelto di ritirarsi dal mondo del cinema. Jim Carrey aveva già parlato di questa possibilità durante il tour promozionale per il film di Sonic, rivelando che avrebbe accettato di partecipare solo se si fosse trovato il giusto regista.

Per ora non sappiamo quali sono i nomi che la Warner Bros avrebbe contattato per la trilogia, ne quale potrebbe essere la trama di questi due nuovi film dedicati a The Mask. Ricordiamo che si tratta di una voce non confermata, siamo sicuri che nelle prossime settimane scoprire qualcosa di più sulla veridicità del rumor condiviso da We Got This Covered. Per concludere vi segnaliamo questa intervista al creatore di The Mask, in cui parla di un possibile reboot della pellicola.


DOCTOR STRANGE: L'INTERPRETE DI BARONE MORDO PARLA DELLA SUA AMICIZIA CON I DUE BENEDICT

Si torna a parlare del primo film dedicato al personaggio di Benedict Cumberbatch: dopo l'inquietante concept art del villain di Doctor Strange, l'attore interprete di Barone Mordo ha svelato qualche retroscena sul suo rapporto con i colleghi.

Chiwetel Ejiofor ha partecipato al podcast di CNET intitolato "I'm so Obsessed" in cui ha risposto alle numerose domande riguardo il suo ultimo film, The Old Guard e sulla sua amicizia con Benedict Wong e Benedict Cumberbatch: "Ok, parliamo del mio rapporto con i due Benedict... Ci conosciamo da molti anni e questo rende le cose ancora più complicate. Quando ho recitato in Dirty Pretty Things ero con Benedict Wong, era la prima volta in cui ero il protagonista ed è stato fantastico, ha cambiato tutto quello che pensavo riguardo il cinema. Ho incontrato questo attore fantastico, Benedict Wong e siamo diventati amici in pochissimo tempo, ci siamo divertiti molto". Nei commenti successivi, l'interprete di Barone Mordo ha affermato di conoscere molto meno Benedict Cumberbatch rispetto a Benedict Wong.

Dopo varie domande dei conduttori del podcast, Chiwetei rivela di aver cercato di convincere la produzione ad affidare il ruolo di Wong al suo amico, certo che sarebbe stata la persona giusta per la parte. Se cercate altre indiscrezioni sulla pellicola del 2016 diretta da Scott Derrickson vi segnaliamo questo filmato che ci mostra il finale alternativo di Doctor Strange.


RACHEL MCADAMS RIFIUTÒ IL RUOLO DI PEPPER POTTS NEL MARVEL CINEMATIC UNIVERSE

Quando Marvel chiama dire di no è davvero difficile, come testimonia il gran numero di attori di prima fascia che da ormai più di un decennio prendono parte al franchise targato Disney. Per qualcuno, però, è stato necessario un secondo tentativo: è il caso di Rachel McAdams.

Come tutti ricorderete la star de Le Pagine della Nostra Vita e Mean Girls è stata vista in Doctor Strange nei panni di Christine Palmer, ma ciò che non tutti sanno è che qualche anno fa ci fu la possibilità concreta di vedere la bella e brava Rachel in un ruolo ben più ingombrante.

L'attrice figurava infatti tra le prime scelte dei Marvel Studios per interpretare nientemeno che Pepper Potts, l'amatissima compagna di Tony Stark! Secondo quanto riportato da Cinemablend, però, all'epoca fu la stessa McAdams a rifiutare il ruolo, dicendo quindi di no alla possibilità di comparire in ben più di un film del Marvel Cinematic Universe.

Il no di Rachel McAdams costrinse quindi gli Studios a virare su Gwyneth Paltrow, risultata poi apprezzatissima nel ruolo della signora Stark. Cosa ne pensate? Vi sarebbe piaciuto vedere McAdams nel ruolo di Pepper o preferite che la parte sia andata alla sua collega? Fatecelo sapere nei commenti! A proposito di MCU, intanto, ecco la lista completa dei registi dei prossimi film Marvel.


GARTH DAVIS DIRIGERÀ JARED LETO NEL NUOVO FILM DI TRON

Garth Davis, regista di Lion – La strada verso casa e Maria Maddalena, è stato scelto dalla Disney per dirigere il prossimo capitolo cinematografico di Tron, interpretato da Jared Leto.

Secondo le fonti interne di Deadline, Davis ha perseguito aggressivamente il progetto conquistando alla fine gli esecutive dello studio. Questo sarà il primo tentpole diretto dal filmaker. L’ultima versione dello script è stata scritta da Jesse Wigutow, Leto produrrà la pellicola con Justin Springer ed Emma Ludbrook.

Nonostante la salita a bordo di Davis, il progetto non ha ancora ottenuto il via libera. La pellicola è ancora in fase di sviluppo, riuscirà Davis a dargli la spinta giusta?

Dopo Tron: Legacy, che ha incassato $400 milioni in tutto il mondo, lo studio ha provato a realizzare un nuovo seguito intitolato Tron: Ascension, ma il progetto fu cancellato dalla Disney nel 2015.

Nel 2017 Leto è entrato in trattative per produrre e interpretare il film, un reboot della franchise. Ma non era chiaro se la pellicola avrebbe continuato le avventure di Sam Flynn e Quorra, e se il mondo della griglia avrebbe invaso il nostro mondo.

Secondo le voci trapelate negli ultimi mesi, questo terzo capitolo sarà invece un vero e proprio seguito di Tron: Legacy, non un reboot. Inoltre alcuni attori del cast potrebbero riprendere i loro ruoli.

Non sappiamo se Leto interpreterà il personaggio di Ares ideato per TRON: Ascension, in compenso Mitchell Leib, Presidente della Musica e delle Colonne Sonore presso Disney, ha dichiarato di aver cominciato le discussioni con l’agente dei Daft Punk per affidargli le musiche di questo terzo capitolo.


ASSASSINIO SUL NILO – TRAILER IN ARRIVO PER IL FILM DI BRANAGH

La British Board of Film Classification (BBFC) ha rivelato oggi la classificazione del primo trailer di Assassinio sul Nilo, secondo adattamento cinematografico delle avventure di Hercule Poirot diretto e interpretato da Kenneth Branagh.

Durata: 1m 51s
Rating PG12a

Potremmo vederlo nelle sale con Tenet? Molto probabilmente si.

Parlando del film nel podcast The Fourth Wall, Branagh ha detto questo in merito all’adattamento:

“Agatha Christie credeva davvero in quello che scriveva. Penso che sia nato dalla sua esperienza personale in brutali relazioni amorose. Nell’introduzione della versione tascabile dice che crede che contenga qualcosa di vitale ed è davvero così.
Penso che sia l’universalità, il riconoscimento per chiunque sia stato pericolosamente innamorato o come dice Poirot nel libro, in ogni relazione c’è sempre chi ama troppo e può fare molto male. L’amore, come dice lui, non è sicuro e di certo non lo è in questa versione.

Michael Green [lo sceneggiatore] ha davvero approfondito il legame con il personaggio [Poirot]. A partire dal trattamento personale di Agatha Christie, il suo approfondimento di quello che Poirot attraversa in relazione alla storia e quindi il potere e la sensualità della lussuria e dell’amore mentre scorre attraverso la storia è molto forte.
È un tipo di film molto oscuro, sexy e inquietante.
Certamente rende sul diario di viaggio in quanto ti porta in diversi luoghi grandi ed emozionanti, ma mette molto a disagio il modo in cui le persone capiranno davvero perché ha a che fare con l’amore, il possesso, la lussuria, la gelosia, le grandi emozioni primordiali che ostacolano davvero le persone.”


La sinossi:
L’avventura egiziana di Hercule Poirot a bordo di un elegante nave a vapore fluviale finisce per diventare la terrificante ricerca di un assassino quando un’idilliaca luna di miele viene sconvolta da delle morti violente. Questa storia sinistra di un amore ossessivo e sulle sue conseguenze omicide si svolge in un paesaggio epico pericoloso e sinistro, con dei colpi di scena alquanto scioccanti da lasciare il pubblico turbato e a spingerlo a ipotizzare fino allo scioccante epilogo finale.

Fanno parte del cast: Gal Gadot, Letitia Wright, Armie Hammer, Annette Bening, Ali Fazal, Sophie Okonedo, Tom Bateman. Emma Mackey, Dawn French, Rose Leslie, Jennifer Saunders e Russell Brand.


MULAN USCIRÀ NELLE SALE IN CINA, ECCO UN NUOVO POSTER

È ormai noto che Mulan uscirà direttamente su Disney+ in vari paesi del mondo, ma non in Cina: la Disney ha infatti confermato che intende distribuire il film nelle sale cinesi, per quanto una data non sia ancora disponibile.

Intanto, è disponibile un nuovo poster che ritrae Liu Yifei nel ruolo della protagonista, con spada e armatura.

Mulan approderà il 4 settembre su Disney+ negli Stati Uniti, in Canada, in Nuova Zelanda, in Australia e in vari paesi dell’Europa occidentale, ma non sappiamo se sarà compresa anche l’Italia. L’accesso al film sarà garantito dopo il pagamento di un sovrapprezzo, quindi non sarà disponibile nell’abbonamento standard del servizio.

l cast include Liu Yifei (Mulan), Donnie Yen (Comandante Tung), Jet Li (l’Imperatore della Cina), Gong Li (Xian Liang), Xana Tang (la sorella di Mulan), Utkarsh Ambudkar (Skath), Ron Yuan (Sergente Qiang), Yoson An (Chen Honghui), Chum Ehelepola (Ramtish), Jason Scott Lee (Bori Khan), Jimmy Wong (Ling) e Doua Moua (Chien Po).

Vi ricordo che Niki Caro è la regista de La ragazza delle balene, North Country, McFarland e The Zookeeper’s Wife. Si tratta soltanto della seconda donna nella storia della Disney a ricevere l’incarico di guidare un film con un budget superiore ai 100 milioni di dollari: la prima è stata Ava DuVernay con A Wrinkle in Time.

La sceneggiatura è stata scritta da Lauren Hynek ed Elizabeth Martin di propria iniziativa, ed è stata acquistata dalla Disney l’anno scorso. Il progetto è stato quindi affidato alle mani di Rick Jaffa e Amanda Silver, gli stessi di L’alba del pianeta delle scimmie, Jurassic World e i prossimi Avatar.

Mulan racconterà la storia dell’eponima guerriera che, nel corso della Dinastia Han, si traveste da uomo per combattere contro l’invasione Hun.

Potrete vedere la locandina qui di seguito.

Il poster




THE NEW MUTANTS – SCENE INEDITE IN UNO SPOT INTERNAZIONALE

Qualche settimana fa è trapelato on-line uno spot di The New Mutants con il logo di Disney+, ma ovviamente non era vero, anche perché Disney ha l’obbligo di distribuire in sala le produzioni concluse da 20th Century Fox. Ebbene, ora le scene di quel video appaiono in uno spot per il mercato di Taiwan.

Magik (Anya Taylor-Joy), Wolfsbane (Maisie Williams), Cannonball (Charlie Heaton), Mirage (Blu Hunt) e Sunspot (Henry Zaga) sono in cura presso la Dott.ssa Cecilia Reyes (Alice Braga), che vuole “curare” i loro poteri mutanti in un misterioso istituto. Le loro più profonde paure cominciano a prendere vita, mentre Demon Bear attacca l’ospedale..

Vi ricordo che il cinecomic di Josh Boone uscirà nelle sale italiane il prossimo 2 settembre, ed è basato sul fumetto Marvel di Chris Claremont e Bob McLeod.

La sinossi
In questo terrificante film ricco d’azione, basato sulla serie a fumetti della MARVEL, cinque giovani con abilità speciali vengono portati in un istituto segreto per sottoporsi a trattamenti che, stando a quanto gli è stato detto, li cureranno dai pericoli dei loro poteri. Nel gruppo ci sono Danielle Moonstar alias Mirage (Blu Hunt), che crea illusioni dalle paure degli altri; Rahne Sinclair (Maisie Williams), che si trasforma nel licantropo Wolfsbane; Sam Guthrie (Charlie Heaton), che – in quanto Cannonball – può volare a velocità jet protetto da un campo di forza; Roberto da Costa alias Sunspot (Henry Zaga), che assorbe e incanala il potere solare; e Illyana Rasputin alias Magik (Anya Taylor-Joy).

Sorella minore di Colosso, Magik può evocare un’armatura quando desidera, e brandisce una Spada dell’Anima che amplifica le sue numerose abilità psichiche e sovrumane. Invitati dalla Dr.ssa Cecilia Reyes (Alice Braga) per condividere le loro storie su quando i loro poteri si sono manifestati, i cinque “pazienti” capiscono di trovarsi in una classe di persone chiamate “mutanti”, che sono stati storicamente marginalizzati e temuti. Mentre rivivono le storie delle loro origini, i loro ricordi sembrano trasformarsi in terribili realtà.

Presto, mettono in discussione cosa sia reale e cosa non lo sia, e diventa chiaro che l’istituzione non è ciò che sembra. Ora la domanda è: perché sono tenuti prigionieri? E chi è che sta cercando di distruggerli? La tensione e l’orrore crescono in questo spaventoso ottovolante diretto da Josh Boone, che lo ha scritto con Knate Lee.

Alla regia c’è Josh Boone (Colpa delle stelle), mentre il cast include Maisie Williams (Wolfsbane), Anya Taylor-Joy (Magik), Charlie Heaton (Cannonball), Blu Hunt (Mirage), Henry Zaga (Sunspot) e Alice Braga (Cecilia Reyes).

The New Mutants sarà molto diverso dagli altri capitoli cinematografici degli X-Men: si allontanerà dalla grande azione fantascientifica per adottare un approccio diverso, in stile “Stephen King incontra John Hughs”. Sarà quindi una sorta di fanta-horror per adolescenti, con Demon Bear come antagonista.

Troverete lo spot qui di seguito.


Lo spot

Le strade del male: da Tom Holland a Robert Pattinson, il poster con tutti i protagonisti

Netflix ha diffuso oggi il poster di The Devil All the Time, thriller gotico tratto dal romanzo Le strade del male che sarà su Netflix il 16 settembre, con Tom Holland, Robert Pattinson, Bill Skarsgard, Riley Keough e Jason Clarke
Nel cast, accanto a loro, anche Sebastian Stan, Haley Bennett, Mia Wasikowska, Eliza Scanlen, Harry Melling e Pokey LaFarge.

Il progetto è tratto dal romanzo di Donald Ray Pollock, Antonio e Paulo Campos si occupati della sceneggiatura, e sempre Antonio della regia.
Ecco la sinossi dell’opera:

La Seconda guerra mondiale è finita e il soldato semplice Willard Russell sta tornando a casa dopo essere stato spedito a combattere nel Pacifico, con negli occhi ancora tutto l’orrore per quello che ha visto. La corriera fa una sosta a Meade, Ohio, e William si ferma a mangiare in un ristorante. Non conosce il nome della cameriera che l’ha servito ma sa che se ne è innamorato e qualche settimana dopo torna da lei e la sposa. Insieme fanno un figlio, bellissimo: Arvin. Arviri Russell è il protagonista di questo primo magistrale romanzo di Donald Ray Pollock, autore della folgorante raccolta di racconti Kno-ckemstiff. Lo vediamo crescere e muoversi tra misere catapecchie e chiese che sono templi dell’ipocrisia e del male, lo seguiamo con il dito sulla carta geografica degli Stati Uniti, e contemporaneamente assistiamo allo svolgersi di altre esistenze maledette, destinate, per uno scherzo della sorte, a incrociarsi con la sua, fino all’inatteso, sconvolgente finale.

Potete vedere la locandina qua sotto:




Il film di Uncharted esiste già e si chiama La Mummia

Il film di Uncharted esiste già e si chiama La Mummia | Speciale
Nel momento in cui scriviamo queste parole, e forse anche nel momento in cui le leggete, il secondo film più visto su Netflix in Italia dopo Work It è il primo e ahinoi ultimo capitolo del terzo reboot di una delle saghe cinematografiche più venerabili della storia, cominciata nel 1932 grazie a Boris Karloff, recuperata negli anni Novanta da Stephen Sommers, resuscitata una volta di più da Universal grazie al potere di Tom Cruise e al momento tristemente spostata nel cestone dei progetti accantonati.

La re-re-resurrezione
La Mummia di Alex Kurtzman, uscito nel 2017, doveva essere un nuovo inizio, il primo passo lunga la strada della creazione di un universo condiviso popolato dalle classiche creature dei vecchi horror Universal, il tutto con l’obiettivo finale non dichiarato ma piuttosto evidente di arrivare a fare “Avengers con i mostri”. Invece incassò “solo” 410 milioni di dollari, in pratica nulla a fronte di un budget per produzione e marketing che si avvicinava ai 350 milioni, e divenne la tomba di tutto il progetto, che è stato subito resuscitato e riplasmato in “facciamo tanti film con i mostri ma che non c’entrano tra loro eh! Sia chiaro” e che è finito più o meno direttamente nelle sapienti mani di Jason Blum (che ha già prodotto L’uomo invisibile di Leigh Whannell, produrrà il prossimo Dracula e lavorerà insieme a Ryan Gosling per The Wolf Man).

Perché allora questo film maledetto, o questo maledetto film, uno dei flop di critica più clamorosi dell’intera carriera di Tom Cruise, deriso e additato e descritto con espressioni tipo“non si può neanche definirlo un film”, è il secondo film più visto su Netflix, più anche di 365 giorni? La nostra teoria è che c’entrino i videogiochi e l’algoritmo, oltre al fatto che La Mummia è stato smontato dalla critica statunitense molto più di quanto lo sia stato nel resto del mondo, e assumere che un film sia oggettivamente brutto solo perché lo dicono in America è il contrario di una buona idea.

Due minuti solo due vedrai
La Mummia non è brutto, e non è neanche lontanamente raffazzonato e incomprensibile come viene invece spacciato in giro. Il primo atto in particolare, una volta sbrigata qualche tediosa ma necessaria formalità narrativa, condensa in trenta minuti le otto/dieci ore di gioco di un capitolo a vostra scelta di Uncharted – stiamo dicendo che è di chiara ispirazione videoludica in tutto, nel ritmo, in certe inquadrature, negli stunt di Tom Cruise e Jake Johnson, nelle situazioni di distruzione a vari livelli che susseguono rapidamente e senza soluzioni di continuità… “Come Indiana Jones”, direte voi, ed è chiaro che il DNA è quello molto più che la versione semi-comica di Stephen Sommers, ma declinato con un altro tipo di linguaggio visivo, non l’avventurona spielberghiana ma il videogioco di avventura in terza persona, e se ci aggiungete che il protagonista non è un archeologo in cerca di storia ma un ladruncolo in cerca di pezzi preziosi da rivendere capirete perché Tom Holland ha già un modello su cui costruire il suo Nathan Drake. Ci sono momenti durante i primi trenta minuti di La Mummia nei quali basterebbe cambiare i nomi per trovarsi davanti all’ormai semi-mitologico live action di Uncharted.

Il dettaglio dei primi trenta minuti, che sono quelli dove questa commistione di linguaggi è più evidente ed efficace, è decisivo: Netflix considera “visto” un film o un episodio di una serie TV se l’utente l’ha guardato per almeno due minuti, e La Mummia ce ne mette quindici volte tanto a rallentare: l’ipotesi più probabile è che la maggior parte degli spettatori abbia retto fino all’ingresso in scena di Russell Crowe, poi abbia lasciato scorrere il film in sottofondo e abbia ricominciato a seguirlo sul finale, annunciato molto esplicitamente con un paio di grosse esplosioni e urla demoniache.

Perché il vero problema di La Mummia, il difetto più grave che ha trascinato il film più in basso di quanto si meriterebbe, è che a un certo punto la storia si ferma ed entra in gioco la mitopoiesi, il primo momento di costruzione dell’universo condiviso; non è solo l’introduzione del Dottor Jekyll in un film su La Mummia, è tutto quello che gli gira attorno, l’organizzazione Prodigium, la caccia al male in giro per il mondo, tutti dettagli che servono molto poco alla narrazione (il secondo atto si potrebbe asciugare di venti/venticinque minuti senza far perdere di senso al film) ma molto al gettare le basi per dieci, cento, mille altri film ambientati all’interno dello stesso canone narrativo. Non è una novità per progetti di questo tipo, a modo loro succedeva anche nei primi film del MCU e s’è visto qualcosa di simile anche in un altro nascente universo condiviso, quello che finora comprende Kong: Skull Island e Godzilla: King of the Monsters.

L’insostenibile pesantezza dello spiegone
Il problema di La Mummia è più che altro il “come”: tutto quello che coinvolge Russell Crowe nel film è posticcio e fuori posto, spezza tutta l’azione appesantendola con spiegoni e allusioni che non verranno spiegate prima del film successivo, o quello dopo ancora, o almeno sarebbero state spiegate se la seconda opera da regista di Alex Kurtzman non avesse ammazzato il progetto in culla. La Mummia sarebbe potuto essere dieci volte migliore se si fosse concentrato su quello che nel film funziona (gente in costante pericolo di vita, battutine taglienti, grandi sequenze action, un po’ di soprannaturale) e non fosse stato costretto a inserire l’equivalente cinematografico del “materiale di lettura non richiesto”.

Poi a un certo punto, come dicevamo sopra, arrivano altre esplosioni e La Mummia torna ad accelerare, fino a un finale piacevole per quanto insoddisfacente (per i motivi esposti sopra). Ci sono grandi eserciti di zombie – una scena di inseguimento a nuoto che li vede coinvolti è particolarmente gloriosa –, un paio di combattimenti girati in maniera tutto sommato competente, quel pizzico di drama che stuzzica, o dovrebbe stuzzicare, anche gli occhi del cuore, c’è insomma tutto quello che lo spettatore si aspetta dopo aver visto l’inizio ed essersi un po’ distratto nella parte centrale – “forse mi ricordo che c’è una pietra? E lui è maledetto? Alla fine distruggono la pietra quindi vedi che la pietra c’entrava. Mi ricordo anche il dottor Jekyll a un certo punto?”, discorsi simili insomma, indicativi di un film imperfetto ma abbastanza divertente da venire ricordato con affetto da chi non lo approccia aspettandosi Le notti di Cabiria.

Oppure, se preferite, un film perfetto per una visione disattenta, da divano, come dimostrano i numeri. Decidete voi se è un’offesa o un complimento.


Animali Fantastici 3, Dan Fogler spera che il film non venga rimandato ancora

Dan Fogler è tornato a parlare nel corso di un’intervista recente di Animali Fantastici 3, ammettendo che la speranza è di riuscire a finire il film in tempo per novembre 2021.
Il film è già stato rimandato per una serie di problemi produttivi da novembre 2020 a novembre 2021, poi l’inizio delle riprese è stato rimandato a causa dell’emergenza Coronavirus. L’auspicio è quindi di tornare quanto prima sul set:

Posso solo dire che ho letto lo script e che sono super emozionato di iniziare. Dovremmo ripartire alla fine dell’estate. Ho le dita incrociate nella speranza di rispettare il programma, cosa che ci darà abbastanza tempo per uscire nella data inizialmente fissata.

Con Lauren Francesca l’attore ha poi parlato ancora una volta della perdita di peso:

All’inizio pesavo 122 kg, è stato il massimo che ho raggiunto ed è stato documentato dal primo film di Animali Fantastici. Non sono mai stato tanto grasso. Poi ho cominciato a perdere peso e con il secondo Animali Fantastici pesavo già una decina di kg in meno. Poi nel corso dei due anni successivi ho perso in totale 45 kg. Adesso peso 88 kg, quindi ne ho persi 34 in tutto, che è folle.

L’attore ha semplicemente iniziato a seguire uno stile di vita più salutare rinunciando a bibite gasate, pane e latticini.

Sono passato da 122 kg a 72kg e la gente mi chiedeva: “Stai morendo?”. Io rispondevo: “No, seguo uno stile di vita salutare e probabilmente non sono mai stato tanto in salute in vita mia”. E quindi dicevano: “Allora stai benissimo”. Non mi piace che la gente pensi che sto per morire. Ho ripreso qualche chilo in modo che nessuno si preoccupi.

Animali Fantastici 3 ha una data d’uscita fissata all 12 novembre 2021, ma al momento non è chiaro se la produzione riuscirà a finire in tempo visti gli slittamenti per l’emergenza Coronavirus.

Nel cast Eddie Redmayne come Newt Scamander, Jude Law come Albus Silente e Johnny Depp come Gellert Grindelwald; assieme a loro Ezra Miller (Credence/Aurelius Silente), Alison Sudol (Queenie Goldstein), Dan Fogler (Jacob Kowalski) e Katherine Waterston (Tina Goldstein).

Jessica Williams, la comica e conduttrice che ha fatto una breve apparizione nel secondo film, tornerà in un ruolo esteso nei panni della professoressa Eulalie ‘Lally’ Hicks, insegnante alla scuola di magia e stregoneria di Ilvermorny.

Le riprese di Animali Fantastici 3 sarebbero dovute partire il 16 marzo per la regia di David Yates su una sceneggiatura di J.K. Rowling e Steve Kloves. Il film sarà ambientato in parte a Rio de Janeiro.


Sedicicorto 2020: Giuliano Montaldo e Jafar Panahi premi alla carriera

Sedicicorto Forlì International Film Festival annuncia che saranno Giuliano Montaldo e Jafar Panahi i premi alla carriera per l’edizione 2020, la numero diciassette. I riconoscimenti sono assegnati quest’anno in collaborazione con CinemaItaliano.info. Il portale, leader nella promozione del cinema italiano, è per il secondo anno media partner del festival romagnolo, in programma dal 2 all’11 ottobre in edizione ibrida, in streaming su MyMovies.it e dal vivo alla Sala San Luigi e all’Auditorium Intesa San Paolo di Forlì.

Giuliano Montaldo, nato a Genova il 22 febbraio del 1930, è uno dei più grandi cineasti del cinema italiano. Esordisce nel 1961 con Tiro al piccione, nel corso della sua carriera ha firmato opere indelebili per la cultura del nostro paese. Giordano Bruno, Sacco e Vanzetti, entrambi con uno straordinario Gian Maria Volonté, sono film politici di portata storica, oltre che due capolavori. Ha colto lo spirito del tempo con film come Il giocattolo, una lettura modernissima dell’Italia degli anni Settanta, ha contribuito a cambiare anche il concetto di serialità televisiva, realizzando il primo kolossal per il piccolo schermo, lo storico Marco Polo della RAI.

Si è cimentato anche nel cortometraggio. Arlecchino, del 1983, sarà proiettato il 14 settembre a Forlì, in occasione di Anteprima Sedicicorto all’Arena Musei San Domenico. Sarà la prima proiezione pubblica dal 2004, quando fu mostrato restaurato al Festival di Venezia.

Jafar Panahi è uno dei più importanti cineasti iraniani. Vincitore della Camera d’Ora a Cannes con il suo film d’esordio, Il palloncino bianco, ha poi frequentato tutti i più importanti festival del mondo le opere successive. Lo specchio fu Pardo d’oro al Festival di Locarno 1997, Il cerchio, vincitore del Leone d’oro alla Mostra del cinema di Venezia del 2000. Taxi Teheran vinse l’Orso d’oro a Berlino nel 2015. Panahi è uno strenuo sostenitore dei diritti civili nel suo paese e oppositore del regime, una lotta che gli costò nel 2010 l’arresto e il divieto di girare film per vent’anni. Cosa che, naturalmente, non ha fatto, realizzando le sue opere in segreto e facendole uscire dal paese in tutti i modi possibili, persino spedendo un suo film dentro una torta. Un artista eccezionale, in tutti i sensi, a cui va il Premio IranFest alla Carriera.

Sedicicorto Forlì International Film Festival 2020 si terrà dal 2 all’11 ottobre ed è realizzato con il contributo di Comune di Forlì, Film Commission Emilia-Romagna, Regione Emilia-Romagna, DG Cinema e Audiovisivo – Mibact e Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì la sponsorship di Intesa San Paolo, Daniele Alessandrini Abbigliamento e Cantine DreiDonà, con il patrocinio del Parlamento Europeo.


Universo Cinematografico Marvel: svelato il futuro di Hulk e di Mark Ruffalo?

Se c’è un supereroe che non ha mai avuto lo spazio che si merita nell’Universo Cinematografico Marvel, quello è sicuramente l’Hulk di Mark Ruffalo. Non solo questa “versione” del personaggio (post Edward Norton, per intenderci) non ha mai avuto uno standalone tutto suo, ma i fan hanno l’impressione che i piani alti della Disney l’abbiano in qualche modo accantonato, facendogli ad esempio fare da spalla a Thor in Ragnarok o a sua cugina nell’imminente serie su She-Hulk.

Eppure, sappiate che in verità, gli studios potrebbero avere ancora dei piani sul Mostro Verde, se le recenti soffiate dell’insider Roger Wardell sono da ritenere credibili (più volte in passato l’utente è riuscito a regalare anticipazioni sull’UCM che poi si sono rivelate veritiere). Ebbene, stando a Wardell, in futuro Hulk tornerà sicuramente, ma colui che vedremo sempre di meno, in sostanza, è la sua controparte umana, Bruce Banner. La Marvel, infatti, avrebbe intenzione di ispirarsi alle storyline dei fumetti su Doc Green e Immortal Hulk. Per i meno informati, Doc Green è un’entità simile a Smart Hulk, ma non si identifica direttamente né con Banner né con il suo alter-ego mostruoso. Dal canto suo, Immortal Hulk è invece una conseguenza delle molteplici morti e rinascite di Banner, e viene ritenuto la più potente incarnazione del supereroe nei fumetti.

Non sappiamo con esattezza che cosa significhino queste info a livello pratico, ma possiamo trarne almeno 2 conclusioni:
– Hulk ha un futuro nell’UCM. Un futuro in cui continueremo ad assistere alla sua evoluzione, probabilmente alla sua versione più potente ad oggi.
– Mark Ruffalo apparirà sempre di meno. Chissà, forse la Marvel sta pure valutando di prendere un altro attore che faccia il motion-capture al posto suo, dato che Hulk sarà sempre più CGI e meno di carne.

Insomma, voi che ne pensate al riguardo? Voi quale futuro vorreste per il Mostro Verde della Marvel?


GIFFONI 2020 IL PROGRAMMA: I FILM IN ANTEPRIMA, KATHERINE LANGFORD E RICHARD GERE TRA GLI OSPITI VIRTUALI

Giffoni 2020 si svolgerà in quattro diversi diversi momenti, in base al target di età dei giurati, a partire dal 18 agosto, ma continuerà a offrire proiezioni in anteprima, incontri (dal vivo e in streaming) e molti momenti imperdibili come svela il programma.
Tra gli ospiti di #Giffoni50 ci saranno quindi star internazionali come Bryan Cranston, Richard Gere e Katherine Langford, e volti amati dal pubblico italiano come i protagonisti di SKAM Italia, Ludovica Comello e campioni dello sport del calibro di Vanessa Ferrari.

A inaugurare la 50esima edizione sarà il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. La prima tranche del festival #Giffoni50 si svolgerà dal 18 al 22 agosto. Sarà dedicata alle giurie Generator +16 e Generator +18. La seconda dal 25 al 29 agosto e sarà riservata ai giurati Generator +13. La conclusione sarà affidata ad Anna Laura Orrico, Sottosegretario ai Beni e alle Attività culturali, delegata ufficialmente dal Ministro Dario Franceschini.
Saranno 610 i giurati che prenderanno parte fisicamente ai primi due momenti del Festival. A loro spetterà il compito di rappresentare gli oltre 7500 ragazzi che, nei mesi precedenti l'emergenza sanitaria, erano già entrati a far parte delle varie sezioni. Le norme anti contagio hanno imposto la necessità di ridurre drasticamente gli accessi. Di fronte a questa situazione Giffoni non si è fermato e sono nati così i 46 hub: 32 in Italia e 14 all'estero (Grecia, Serbia, Belgio, Romania, Spagna, Croazia, Germania, Francia, Svizzera, Inghilterra, Macedonia del Nord, Bulgaria e Polonia) per un totale di 2000 ragazzi coinvolti virtualmente e in presenza.
I film in concorso sono invece 47, provenienti da ogni parte del mondo.

Questa edizione avrà la Terra come immagine simbolo che chiude la trilogia degli elementi avviata tre anni fa con Acqua e proseguita lo scorso anno con Aria.
Tra gli appuntamenti aperti anche al pubblico su prenotazione c'è l'anteprima del film L'unico e insuperabile Ivan che il 18 agosto verrà presentato con il collegamento in streaming della regista Thea Sharrock e dell'attore Bryan Cranston, mentre alla Yaris Arena ci sarà il doppiatore Federico Cesari.
Il giorno successivo sarà il turno di Shortcut, diretto da Alessio Liguori e scritto da Daniele Cosci; il 26 agosto sarà proiettato Balto e Togo: la leggenda, diretto da Brian Presley e ispirato a una storia vera; il 27 è il turno di Endless di Scott Speer con star Alexandra Shipp e Nicholas Hamilton

Le star in collegamento streaming sono tra i più amati dagli spettatori: si inizia il 20 agosto con Richard Gere, per poi passare nei giorni seguenti a Sylvester Stallone, Katherine Langford, Daisy Ridley, e a chiudere il premio Oscar Glen Kleane il 27 agosto.

La giuria incontrerà invece al festival star del mondo dello spettacolo come Stella Pecollo, Matilde Gioli, il cast di SKAM Italia, i Pinguini Tattici Nucleari, Paola Cortellesi, Serena Rossi, Ludovica Martino, Lorenzo Zurzolo, Benedetta Porcaroli, Max Giusti, Manuel Bortuzzo e Gaia.

I titoli in concorso sono i seguenti:

Generator +16 East Beast (USA) di Danny Madden; Black Conflux (Canada) della regista Nicole Dorsey; Last Visit (Arabia Saudita) di Abdulmohsen Aldhabaan; Naked Animals(Germania) di Melanie Waelde; Here are the young men (Irlanda) di Eoin MacKen; Our lady in the Nile (Francia, Belgio, Ruanda) di Atiq Rahimi; Just Kids (Francia, Svizzera) di Christophe Blanc. Sette i cortometraggi, tra questi gli italiani Schiavonea di Natalino Zangaro; Ropeless di Andrea Carrino, oltre a Cuban Heel Shoes (Spagna) di Julio Mas Alcaraz; 90% (Germania) di Jerry Hoffmann; Mamman(Svezia) di Farzad Farzaneh e Jamila (Svezia) di Sophie Vuković, Wilma (Islanda) di Haukur Björgvinsson.

Generator +18
Il film italiano in competizione è Rosa Pietra Stella di Marcello Sannino (P.F.A. Films), seguono Auerhouse (Germania, 2020) di Neele Leana Vollmar; Calm with horses (Gran Bretagna, Irlanda) di Nick Rowland; Goddess of the Fireflies (Canada) di Anaïs Barbeau-Lavalette; Kids Run(Germania) di Barbara Ott; Pacified (Brasile) di Paxton Winters;; The sleepwalkers (Argentina, Uruguay) di Paula Hernández.
Tredici i cortometraggi in concorso: A Devil in the pcket (Francia) di Antoine Bonnet e Mathilde Loubes; Bube Maises (Israele) di Or Levy; Daughter (Repubblica Ceca) di Daria Kashcheeva, Dry Sea (Belgio) di Yves Bex e Bart Bossaert; How my grandmother became a chair (Libano) di Nicolas Fattouh; Iron me (Francia) di Ivan Rabbiosi; The midnight freak train (Regno Unito) di Joseph Derrick e Samuel Elphick; On the beach (Slovacchia) di Samuel Chovan; Reflection (Spagna) di Juan Carlos Mostaza; Sura (Corea) di Jeong Hae-ji; Themes (Croazia) di Danijel Žeželj; Ties (Germania) Dina Velikovskaya.

Generator +13
l film italiano in competizione è La guerra di Cam di Laura Muscardin (Movie Factory); The Castle (Lituania, Irlanda) di Lina Lužytė; Life without Sara Amat (Spagna) di Laura Jou; Man Up! (Francia) di Benjamin Parent; ROM (Vietnam) di Tran Thanh Huy;; Daniel '16 (Grecia) di Dimitris Koutsiabasakos; Young Juliette (Canada) di Anne Émond,
Sette i cortometraggi in concorso, tutti italiani: Afraid di Daniele Suraci; Klod di Giuseppe Marco Albano; Luce & Me di Isabella Salvetti; Our Time di Veronica Spedicati; September di Giulia Louise Steigerwalt; Sulle punte di Ulisse Leonardo; Timo's Winter di Giulio Mastromauro.

Dal 18 al 22 agosto e dal 25 al 29 verranno poi proposti i titoli dei lungometraggi che hanno segnato la storia delle cinquanta edizioni del festival, tra cui Billy Elliot, Cafarnao, E.T. L'extra-terrestre, I 400 colpi, Il viaggio di Fanny.
Gli accreditati potranno poi accedere alla mostra Brides Not Girls di Romeo Civilli, in cui si racconta la tragica realtà delle spose bambine in Bangladesh, e all'installazione dedicata ai venticinque anni della Rainbow fondata da Iginio Straffi, che ha portato al successo fenomeni come Winx Club e 44 Gatti.

Gli eventi speciali in programma sono le proiezioni il 18 agosto di L'uomo che rapì Truffaut, il 19 di Mashaa - Eventually We Grow, il 22 dell'omaggio ad Alberto Sordi con Ciao Alberto: L'altra storia di un italiano, il 28 di Ragazzi irresponsabili che racconta il movimento green del Fridays for Future, il 28 di Sul più bello alla presenza di Eleonora Gaggero, Ludovica Francesconi, Gaja Masciale, Jozef Gjura, Alfa e della regista Alice Filippi; il 29 di Hangry Butterflies, con cui Maruska Albertazzi affronta il tema dei disturbi alimentari, e di Fellini degli Spiriti ideato come omaggio al regista in occasione del centenario dalla nascita.

In questa edizione ci sarà poi spazio per la nuova sezione Giffoni Impact, un percorso di approfondimento e confronto riservato a 75 giovani che avranno l'opportunità di incontrare uomini e donne di scienza, arte, cultura, spettacolo, istituzioni, imprenditoria, sport, giornalismo. Tra gli ospiti Giorgio Ventre, Paolo Ascierto, Mauro Caruccio di Toyota, Andrea Doria e Marta Riva che presenteranno l'evento sportivo Sir Run, lo sceneggiatore Tito Faraci e il disegnatore Wallie, Toni Servillo, Diego Bianchi di Propaganda Live, Erri De Luca, la produttrice Antonella Di Nocera, Alessandra Priante Direttore della Commissione Regionale Europa dell'United Nations World Tourism Organization, lo chef Niko Romito, Paolo Vizzari, Domenico De Maio, Valter Longo, Antonluca Matarazzo, Marco Bellezza, Ruggero Cappiccio, Filippo Satolli, Sonia Massari, Massimo Osanna, Antonio Maglio, Paolo Liguori, Domenico De Masi, Luciano Stella, Angelo Curti.

Tra le star della musica presenti ci saranno invece Sofia Tornambene, Gue' Pequeno ed Ernia, Rocco Hunt, Nicola Siciliano, SVM e Francesca Monte per un incontro sulla musica campana, Pierluigi Pardo in collegamento con Diletta Leotta e Fabio Rovazzi, Danti, Don Joe e Shablo, Lodovica Comello, Lino Prencipe, Aiello, Viito, Ariete, Samuel, Veronica Ruggeri e Roberta Rei, Eliana Guerra e Sara Potente.

Dal 25 al 29 sarà in programma anche Cult, che raccoglie l'eredità della sezione Masterclass.
Si parte con i corsi, tenuti da MARCO PONTI e ANDREA JUBLIN, che impegneranno i partecipanti in un affascinante viaggio a metà tra scrittura e macchina da presa. Ponti, regista, sceneggiatore e drammaturgo, sarà protagonista del ciclo sul tema "Dalla parola scritta a quella recitata". Mentre Jublin, regista, attore e sceneggiatore, autore de Il supplente, nomination nella sezione cortometraggi degli Oscar 2008, racconterà invece ai giovani il complesso rapporto tra parole e frame, nel corso dal titolo Dal racconto per immagini al racconto di immagini. Gli incontri saranno invece affidati a Carlo Sironi, regista; Claudio Segaluscio, attore; Daniele Orazi, agente cinematografico; Isabella Aguilar, sceneggiatrice; Laura Lucchetti, regista; Nick Vivarelli, critico cinematografico; Fabrizio Laurenti, regista; Davide Lorenzano, regista; Yari Gugliucci, attore. E ancora tre giovani e talentuosi interpreti, Giampiero De Concilio, Francesco Serpico e Massimiliano Caiazzo esponenti di quello che potremmo definire il "Risorgimento campano", saranno i protagonisti di una masterclass creata in collaborazione con DO Cinema di Daniele Orazi.

Raoul Bova ripercorrerà la sua intensa carriera insieme ai giffoner, dagli esordi nel 1992 fino alle interpretazioni che lo hanno consacrato come uno degli attori italiani più amati dal pubblico.

Sergio Castellito è tra gli interpreti più intensi e talentuosi del cinema italiano, insignito per ben tre volte del David di Donatello (Il grande cocomero di Francesca Archibugi, Non ti muovere che lo ha visto anche nelle vesti di regista e Tre colonne in cronaca di Carlo Vanzina).

Sei i film di Masterclass Cult: Sole di Carlo Sironi; Fortunata di Sergio Castellitto; The Place di Paolo Genovese; L'abbraccio di Davide Lorenzano; Life as a B movie di Fabrizio Laurenti e Niccolò Vivarelli; Fiore gemello di Laura Luchetti. Torna a Giffoni la rassegna NEXT GENERATION, giunta alla sua 6a edizione e realizzata da Giffoni Innovation Hub, agenzia creativa ispirata e promossa da Giffoni Opportunity. Il programma di questa prima fase della 50esima edizione del Festival si dividerà tra tavole rotonde, laboratori, workshop e sarà caratterizzata dal lavoro del DreamTeam, squadra di 15 innovatori campani - di età compresa tra i 18 e i 30 anni - che lavoreranno alla realizzazione di diversi progetti in collaborazione con alcuni dei partner di Giffoni, tra cui BPER Banca e Bayer. Il programma di Next Generation prevede, inoltre, alcuni innovation talks nell'ambito delle Masterclass Impact: momenti di formazione, di confronto e crescita, tenuti da leader dell'industria, delle istituzioni e dell'ecosistema dell'innovazione italiana dedicati a 80 giovani campani dai 18 ai 26 anni. Le round table saranno dedicate a diversi temi, dalla Responsabilità Sociale di Impresa (28 agosto) all'Alimentazione e generazione Z (giovedì 27 agosto), momenti di confronto e formazione per i dreamers sulle nuove competenze necessarie per ridisegnare un'economia nuova, sostenibile e che guarda al futuro. Tra gli interventi previsti nel programma di Impact, ci saranno: Fondazione Italiana Accenture (mercoledì 19 agosto), Alessandra Priante, Direttore Commissione Regionale Europa United Nation World Tourism Organization (sabato 22 agosto), Altroconsumo con il progetto *La Spesa che Sfida, presentato da Franca Braga, per svelare i segreti e le best practices di una spesa sostenibile, consapevole e soprattutto a basso impatto ambientale con alcune chicche che riguarderanno nientemeno che le "bucce", ossia gli scarti dei vegetali che solitamente finiscono nella pattumiera (martedì 25 agosto).

Attraverso il sito ufficiale, www.giffonifilmfestival.it, sarà possibile consultare il programma e informarsi sulle attività, leggere le news, prenotare le anteprime e gli eventi speciali aperti al pubblico. Ancora di più quest'anno, le dirette streaming racconteranno le emozioni e gli incontri del festival. Il canale ufficiale per seguirle è www.giffonilive.it


STAR WARS, ECCO COME LUKE SKYWALKER SCOPRÌ DELL'ORDINE 66

Nell'universo che ci fu presentato da George Lucas con il primo Star Wars i Jedi erano ormai poco più di una leggenda: i cavalieri che armati di spada laser erano scomparsi da tempo e in molti erano arrivati addirittura a dubitare della loro effettiva esistenza (basta ricordare le parole di Han Solo al riguardo).

Il perché di tutto ciò l'abbiamo scoperto solo dopo, quando la tanto bistrattata trilogia prequel ci mostrò i funesti eventi che portarono all'esecuzione dell'Ordine 66, ovvero il momento in cui un Palpatine ormai svelatosi maestro Sith riuscì a mettere in pratica il suo piano per la totale estinzione dei cavalieri Jedi.

Vi siete mai chiesti, però, in che modo Luke Skywalker venne a sapere dell'Ordine 66? La cosa, in effetti, non viene spiegata in nessun film della saga: gli stessi Obi-Wan e Yoda, pur iniziando il nostro sulle vie della Forza, non entrarono mai in merito dell'argomento.

L'arcano ci viene però svelato nel quinto numero della serie a fumetti di Star Wars attualmente in corso: in un passaggio dell'episodio, infatti, vediamo il giovane figlio di Anakin imbattersi in una superstite Jedi che finalmente istruisce a dovere il protagonista della saga, mettendo addirittura in dubbio le sue effettive possibilità di portare a termine il suo percorso, viste le grosse lacune.

Sempre nella saga a fumetti abbiamo poi visto Darth Vader tornare su Naboo per indagare sulla morte di Padmé; degli scienziati, invece, hanno ricreato la mano artificiale del protagonista di Star Wars.


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THE BATMAN, ECCO CHE ASPETTO POTREBBE AVERE L'ENIGMISTA DI PAUL DANO

Matt Reeves sta davvero tenendo sulla corda i fan di Batman: il film con Robert Pattinson, nonostante qualche immagine sia venuta fuori di tanto in tanto, è ancora in buona parte avvolto da un alone di mistero che non fa che aumentare esponenzialmente la curiosità riguardo il nuovo progetto incentrato sul giustiziere di Gotham.

Se al Bruce Wayne di Pattison abbiamo già potuto dare qualche sguardo di sbieco, il mistero più fitto restano i villain: tra la Catwoman di Zoe Kravitz, il Pinguino di Colin Farrell e l'Enigmista di Paul Dano di motivi per morire dalla curiosità ce ne sono eccome e Matt Reeves lo sa bene.

In questo gioco del vedo (poco) e non vedo (molto), comunque, resta ovviamente spazio per l'immaginazione: una nuova concept art, ad esempio, ci ha mostrato il possibile look dell'Enigmista interpretato dall'attore di Swiss Army Man e Youth. L'outfit risulta parecchio diverso da quello a cui siamo abituati, in particolar modo utilizzando come metro di paragone l'eccentrico villain interpretato da Jim Carrey in Batman Forever.


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Edited by Triplethor - 10/8/2020, 20:33
 
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MARTEDI

11/08/2020



L’UNICO E INSUPERABILE IVAN IN ANTEPRIMA IL 18 AGOSTO AL GIFFONI FILM FESTIVAL

Dopo l’anteprima di Onward, il Giffoni Film Festival si aggiudica un’altro titolo Disney.
La cinquantesima edizione si aprirà martedì 18 agosto con l’anteprima del film L’Unico e Insuperabile Ivan, disponibile dall’11 settembre in esclusiva sulla piattaforma di streaming Disney+.

L’attore Federico Cesari, che nel film doppia Murphy il coniglio, presenterà il film presso la Yaris Arena della Giffoni Multimedia Valley. Mentre, la regista Thea Sharrock e Bryan Cranston, che nel film interpreta il ruolo di Mack, il proprietario del centro commerciale in cui vive Ivan, saranno collegati in streaming presso la sala Truffaut.

Basato sul pluripremiato libro di Katherine Applegate, edito in Italia da Mondadori, e diretto da Thea Sharrock, il film racconta la storia di Ivan, un gorilla molto speciale che apprende che la vita non è definita dal luogo e dalle circostanze, ma dal potere dell’amicizia e dal coraggio di far sì che avvenga il cambiamento.

L’Unico e Insuperabile Ivan è una storia indimenticabile sulla bellezza dell’amicizia, sul potere dell’immaginazione e sul significato del luogo chiamato casa. Ivan è un gorilla di 180kg che condivide la gabbia in un centro commerciale di periferia con Stella l’elefante, Bob il cane e altri animali. Ha pochi ricordi della giungla dove è nato, ma quando arriva un’elefantina di nome Ruby, qualcosa dentro di lui cambia profondamente. Ivan inizia a mettere in discussione la sua vita, il luogo da cui proviene e quello in cui vorrebbe davvero essere.

Nella versione originale del film, che arriva sullo schermo con un mix suggestivo tra live-action e CGI, Sam Rockwell è la voce del gorilla Ivan, Angelina Jolie quella di Stella l’elefante, Danny DeVito presta la sua voce a Bob il cane, Helen Mirren a Snickers la barboncina, Brooklynn Prince a Ruby l’elefantina, mentre Ramon Rodriquez è l’impiegato del centro commerciale e Ariana Greenblatt la figlia di George, Julia. Chaka Khan è la voce di Henrietta la gallina, Mike White quella di Frankie la foca, Ron Funches quella di Murphy il coniglio, Philippa Soo quella di Thelma il pappagallo e Bryan Cranston è Mack, il proprietario del centro commerciale.

Nella versione italiana fanno invece parte del cast di voci gli attori Stefano Fresi, Paola Minaccioni e Federico Cesari rispettivamente nel ruolo di Bob il cane, Henrietta la gallina e Murphy il coniglio.




BOOKS OF BLOOD – POSTER E DATA PER IL FILM TRATTO DA CLIVE BARKER

Hulu ha svelato il poster di Books of Blood, film antologico che uscirà il prossimo 7 ottobre sulla piattaforma on-line (negli Stati Uniti).

Antologico, perché Books of Blood metterà in scena tre racconti horror del celebre Clive Barker, contenuti nell’omonima serie di libri. Alcune di quelle storie sono state già adattate al cinema, ovvero Candyman e The Midnight Meat Train (noto in Italia come Prossima fermata: L’inferno). La descrizione ufficiale recita quanto segue:

Un viaggio in territori proibiti e inesplorati attraverso tre storie aggrovigliate nel tempo e nello spazio.

Alla regia c’è l’esordiente Brannon Braga, che in precedenza ha diretto vari episodi di Cosmos: Odissea nello spazio, Salem e The Orville.

Nel cast di Books of Blood figurano Britt Robertson, Anna Friel, Rafi Gavron, Yul Vazquez, Saad Siddiqui, Cory Lee, Andy McQueen, Farid Yazdani, Seamus Patterson, Etienne Kellici, Catherine Burdon, Nita-Josee Hanna, Glenn Lefchak e Sean Skerry.

La sceneggiatura è opera dello stesso Brannon Braga insieme ad Adam Simon, co-ideatore di Salem.

Potrete vedere la locandina qui di seguito.

Il poster


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Seth Rogen: “I film della Marvel sono commedie ad alto budget e, da autore comico, devo prenderne atto”

Anche se in questo 2020 in cui Hollywood e i cinema sono stati messi in ginocchio dalla pandemia del nuovo Coronavirus partita dalla Cina, siamo abituati a vedere i film Marvel dominare le classifiche d’incasso, una cosa che, per un autore di commedie come Seth Rogen, può essere vista come un problema per certi versi.
In un’intervista con Gamesradar, Seth Rogen ha spiegato che, secondo lui, i lungometraggi cinefumettistici sono, sostanzialmente, come delle commedie ad altissimo budget.

Un argomento di cui io e Evan [Goldberg, partner creativo e produttivo di Rogen, ndr.] parliamo spessissimo è quello relativo al fatto che i film della Marvel sono sostanzialmente delle commedie. Thor: Ragnarok è una commedia. Ant-Man, fondamentalmente, è una commedia. È questo quello che c’è là fuori. Ci sono commedie da 200 milioni di dollari di budget e questa è una cosa di cui, in quanto autore di commedie, devo essere consapevole. Ormai la gente si aspetta film a quei livelli! Questi lungometraggi ad alto budget funzionano esattamente come delle commedie, un genere che le persone adorano ancora e che desiderano, con una portata più ampia come Deadpool. Ergo, quando non offri roba del genere ti devi chiedere “Cosa sto proponendo al pubblico?”. Ed è per questa ragione che un film come Good Boys – Quei cattivi ragazzi va bene, perché non punta sulla spettacolarità. È una commedia pura che offre emozioni, nostalgia e possibilità di immedesimazione. È questo lo scambio che promettiamo alla gente.

Seth Rogen continua il suo ragionamento spiegando che, malgrado la “minaccia” dei Marvel Studios, le commedie a medio budget se la passano ancora piuttosto bene:

È divertente perché è da dieci anni che mi sento ripetere che le commedie a medio budget stanno morendo. Ma in tutto questo tempo siamo fortunatamente stati in grado di realizzarne abbastanza che sono andate anche bene tanto che abbiamo potuto continuare a farle. Roba come Sausage Party o Blockers sono andate molto, molto bene anche se sono quel genere di roba che poi la gente dice che non hanno ottenuto successo. Poi ogni tanto scappa fuori un Cattivi Vicini che fa molto, molto, molto molto bene. E ci permette di continuare a produrre roba.


Blazing Samurai, riprende la lavorazione del remake animato del classico di Mel Brooks riprende la lavorazione. Possibile data di uscita?

Annunciato nel lontano 2015, Blazing Samurai – rivisitazione animata in CGI del classico di Mel Brooks Blazing Saddles (Mezzogiorno e mezzo di fuoco) – sembrava oramai vicino alla cancellazione, ma sembra che di recente si siano trovati i fondi necessari per procedere alla lavorazione.
Secondo Deadline i fondi sarebbero stati stanziati dalla Align, di Adrian Politowski e Nadia Khamlichi, portando il budget del film a 46 milioni di dollari e permettendo così che la lavorazione potesse riprendere a Cinesite Montréal e Vancouver, in vista di un’uscita per l’estate 2021.

La produzione sarà in mano a Rob Minkoff e Adam Nagle mentre il ricco cast vocale vanta nomi come Michael Cera, Samuel L. Jackson, Ricky Gervais, Djimon Hounsou e, dulcis in fundo, proprio Mel Brooks.

Blazing Samurai, rivisitazione animata in CGI del classico del 1974 di Mel Brooks, presenterà una versione popolata da animali antropomorfi, con un cane protagonista e il suo desiderio di diventare un samurai; verrà ingannato da un astuto signore della guerra – un gatto – e messo come sceriffo in una città sotto il suo controllo, una città popolata solo da…. gatti.


Spider-Man: Zendaya e la paura per suo padre dopo le sparatorie di Philando Castile e Alton Sterling

Per il nuovo numero di InStyle Zendaya ha parlato di un momento in cui si è sentita molto vulnerabile sul set di Spider-Man: Homecoming.
L’attrice stava girando il film ed era in quel momento separata da suo padre quando la polizia uccise Philando Castile e Alton Sterling nel 2016. La cosa ebbe un profondo effetto su di lei visto che il padre la accompagnava in ogni dove durante la produzione e in quel momento non era con lei.

“Ero estremamente scossa, ricordo di aver pensato molto a padre perché in quel momento stava facendo la spesa” ha ricordato l’attrice. “Ho iniziato a preoccuparmi e a chiamarlo per sapere se stava bene. Non volevo più che uscisse di casa“.

L’attrice ha ammesso che suo padre è perfettamente a conoscenza del razzismo sistemico in America, ma era comunque molto preoccupata:

Mio padre è un uomo nero di 65 anni. È su questo pianeta da tempo tempo, perciò certe cose le conosce bene, ma ho avuto comunque tanta paura e mi sono sentita spaventata.

Zendaya sarà prossimamente in Dune (di cui presto vedremo il primo trailer) e poi la rivedremo anche in Spider-Man 3, le cui riprese partiranno una volta che Tom Holland avrà finito la produzione di Uncharted.


WarnerMedia licenzia circa 800 persone tra cui due dirigenti storici

Come anticipato qualche giorno fa con l’annuncio della riorganizzazione, lunedì è partito un ampio giro di licenziamenti all’interno di WarnerMedia.
Secondo quanto riportano le testate di settore, parliamo di circa 800 persone, a partire da tre importanti dirigenti le cui cariche erano diventate ridondanti.

Jeffrey Schlesinger, presidente di Warner Bros. Worldwide Television Distribution (che ha lavorato nella compagnia per oltre 37 anni), ha commentato: “ho attraversato sei fusioni, milioni di miglia di viaggi, migliaia di programmi venduti e miliardi di dollari generati… alla fine, c’è voluta una pandemia globale e una completa riorganizzazione della compagnia per farmi inciampare sull’ultimo ostacolo. Spero di essere sempre ricordato come l’unico dirigente a piombare a un party allo studio sul dorso di un elefante ai bei vecchi tempi”.

Ron Sanders, presidente di Warner Bros. Worldwide Theatrical Distribution and Home Entertainment, ha supervisionato la distribuzione cinematografica e home video per anni, fissando le date d’uscita dei film Warner e New Line Cinema in tutto il mondo. Gestiva anche le produzioni locali (per un totale di oltre 50 film).

Infine Kim Williams, EVP e CFO di Warner Bros. Entertainment, supervisionava le attività finanziarie dell’azienda da cinque anni.

Delle oltre 800 persone che lasceranno l’azienda, 650 fanno parte della Warner Bros., mentre circa 150/175 fanno parte di HBO.

La riorganizzazione di WarnerMedia è stata progettata da Jason Kilar, il nuovo CEO insediatosi a maggio, che per prima cosa ha licenziato Robert Greenblatt e Kevin Reilly consolidando tutte le divisioni produttive dell’azienda in un’unica entità supervisionata da Ann Sarnoff. L’obiettivo, ovviamente, è quello di semplificare le attività enfatizzando la nuova piattaforma streaming HBO Max.


Spider-Man 3: la Sony in cerca di un attore come Joel Kinnaman?

Da Charles Murphy arrivano alcune interessanti notizie su Spider-Man 3, che entrerà in produzione subito dopo che Tom Holland avrà terminato le riprese di Uncharted.
Per il momento si tratta di voci di corridoio, ma Murphy sostiene di aver appreso da una fonte che i Marvel Studios e la Sony sarebbero alla ricerca di un attore come Joel Kinnaman per un un ruolo nel prossimo film sull’Uomo Ragno.

Qui il sito si addentra in pieno territorio di speculazione, ma suggerisce che il ruolo che la major starebbe cercando possa essere quello di Kraven il cacciatore.

Una precisazione dovuta è che quando si dice che una major è alla ricerca di un “attore come Joel Kinnaman” non significa che lo studio stia corteggiando effettivamente Kinnaman (che vedremo in The Suicide Squad), ma che in realtà sia interessata a un volto con stazza o caratteri simili.

Spider-Man 3 verrà diretto nuovamente da Jon Watts, con Kevin Feige dei Marvel Studios come produttore insieme ad Amy Pascal e la sua Pascal Pictures.

Questa volta troveremo il nostro Peter Parker allo scoperto: alla fine di Far From Home Mysterio ha svelato a tutti l’identità di Spider-Man, accusandolo del suo omicidio.


Henry Cavill e Christian Bale nel fanposter del film di Metal Gear Solid

Del film di Metal Gear Solid siamo ormai da tempo abituati a parlarne con tutti i vari e necessari “se” e “ma” e questa news che vede coinvolti Oscar Isaac, Henry Cavill, Christian Bale, Milla Jovovich, Tilda Swinton ed Ed Skrein non è da meno.
Il graphic artist Aitesam Farooq ha postato sul suo Instagram un fanposter dell’adattamento di Metal Gear Solid realizzato in collaborazione col più noto BossLogic e i due, come protagonisti della pellicola, hanno immaginato proprio la lista di star pubblicata poco fa.

Potete ammirare la loro creazione direttamente qua sotto:

www.instagram.com/p/CDjSd87gNat/?utm_source=ig_embed

Di questo progetto abbiamo ultimamente parlato per via del recente post di apprezzamento verso Luca Marinelli fatto da Hideo Kojima postando lo screenshot della risposta data alla domanda “Quali sono i creativi e gli attori che, ora come ora, catturano la tua attenzione?”.

Ecco la risposta data dal papà di Metal Gear Solid e Death Stranding:

Ci sono molti attori che seguo con interesse. Luca Marinelli, di recente, ha catturato tutta la mia attenzione dopo che ho visto The Old Guard e Martin Eden. Ha interpretato un villain sensazionale in Lo Chiamavano Jeeg Robot, ma penso che, prossimamente, esploderà in termini di popolarità. Inoltre, se indossasse una bandana, sarebbe la copia sputata di Solid Snake.

Cosa che ha poi portato BossLogic all’elaborazione di una fan art che potete vedere in questa pagina.

Al momento non ci sono aggiornamenti di sorta relativi alla pellicola che dovrebbe, prima o poi, arrivare sul grande schermo prodotta dalla Sony.

A metà luglio, in occasione del 33° compleanno dell’IP videoludica, il regista che dovrebbe traghettare il videogioco al cinema, Jordan Vogt-Roberts, ha postato delle foto del tatuaggio celebrativo dedicato a Metal Gear Solid (e al controller del NES, la console che dopo l’MSX ha ospitato la prima iterazione della saga) che ha voluto farsi sul braccio. Gli scatti erano accompagnati dalla considerazione del filmmaker, al lavoro sul film da ben sei anni, che “a prescindere dal quando e dal se il lungometraggio si farà”, Metal Gear Solid è qualcosa che si è impresso a fuoco nel suo DNA.


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Le Streghe: trapela online un poster con Anne Hathaway, Stanley Tucci e Octavia Spencer!

È trapelato su Reddit qualche giorno fa un primo artwork ufficiale di Le Streghe, il film di Robert Zemeckis, che sarebbe dovuto arrivare nelle sale a ottobre 2020 ma che ora è slittato al 2021.
Il nuovo adattamento del romanzo di Roald Dahl è pronto, tanto che poche settimane fa ha anche passato il visto censura, ma l’emergenza Coronavirus ha costretto la distribuzione a spostarne l’uscita. Il poster trapelato è palesemente un teaser realizzato prima di questo slittamento e mai pubblicato: l’intera promozione del film, infatti, è stata rinviata. Nella locandina vediamo i protagonisti Anne Hathaway (la Strega Suprema, nel ruolo che fu di Anjelica Huston), Stanley Tucci e Octavia Spencer (la nonna del bimbo protagonista).

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Il film sarà ambientato negli Stati Uniti meridionali degli anni sessanta del secolo scorso e darà un taglio più “sociologico” al classico di Roald Dahl. La storia ruota intorno a un un bambino che si ritrova in un’assemblea di streghe in un albergo dove sta passando un periodo di villeggiatura con la nonna.

Alla sceneggiatura di Le Streghe vi sono Guillermo del Toro e Kenya Barris, mentre Alfonso Cuarón figura come produttore. Il film è stato in sviluppo per anni e ora non ha una data d’uscita precisa: sappiamo solo che uscirà nel 2021.


DC FanDome, i video promozionali di Dwayne Johnson, Gal Gadot, Margot Robbie

Il DC FanDome si avvicina, e così alcuni dei protagonisti del colossale evento virtuale hanno iniziato la promozione registrando alcuni brevissimi video.
Ecco, in ordine, i protagonisti di Black Adam (Dwayne Johnson), Wonder Woman 1984 (Gal Gadot), The Flash (Ezra Miller), The Suicide Squad (Margot Robbie) e Shazam! (Zachary Levi).

L’appuntamento, ricordiamo, è fissato al 22 agosto.


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Wonder Woman 1984, Kirsten Wiig parla della riservatezza sul set: “Non potevamo scattare foto”

Anche star del calibro di Kirsten Wiig, sul set di Wonder Woman 1984, hanno dovuto rispettare le norme di sicurezza per prevenire fughe di notizie e di foto.
A raccontarlo è stata l’attrice a InStyle, parlando del divieto di selfie:

Non avevamo il permesso di scattare foto. Era tutto riservato. Hanno delle foto da qualche parte e le vedrete.

L’attrice ha poi spiegato che il suo personaggio subirà “una serie di evoluzioni”, ma non si è sbilanciata troppo, anche se poi è tornata ad affrontare l’argomento riservatezza ripensando al provino:

Vado matta per i supereroi, perciò è sempre stato il mio sogno avere dei super poteri. Il mio agente mi chiamò per dirmi: “Patty Jenkins vuole scambiare due chiacchiere, non mi ha detto per cosa, ma dirigerà un altro Wonder Woman”. Era tutto così segreto. Andai a Londra per fare un provino, uno dei momenti più snervanti della vita. Dopo, io e Patty ci vedemmo per bere qualcosa e fu subito intesa. Non mi fecero sapere nulla per un po’ una volta tornata a casa e perciò feci la pazza quando mi diedero la notizia. Non ho mai pensato che avrei avuto la possibilità di recitare in uno di questi film… sono una quarantenne, e non sono nota per essere questo tipo di attrice. Mi guardavo intorno sul set pensando: “Non riesco a crederci”.

Wonder Woman 1984 sarà al cinema in Italia il 1° ottobre. Questa la sinossi ufficiale:

Un rapido balzo fino agli anni ’80 nella nuova avventura per il grande schermo di Wonder Woman, che si troverà ad affrontare un nemico del tutto nuovo: The Cheetah.

Nel cast del film film compare anche Kristen Wiig nel ruolo della super cattiva Cheetah, così come Pedro Pascal. Chris Pine fa ritorno al suo ruolo di Steve Trevor. Nel cast anche Ravi Patel, Natasha Rothwell e Soundarya Sharma.

Charles Roven, Deborah Snyder, Zack Snyder, Patty Jenkins, Stephen Jones e Gal Gadot sono i produttori del film. Rebecca Roven Oakley, Richard Suckle, Wesley Coller, Geoff Johns e Walter Hamada ne sono i produttori esecutivi.

A far compagnia alla regista dietro la macchina da presa, il direttore della fotografia Matthew Jensen, la scenografa candidata all’Oscar® Aline Bonetto (“Amélie”) e la costumista premio Oscar® Lindy Hemming (“Topsy-Turvy”). Il montatore candidato all’Oscar®, Richard Pearson (“United 93”) si occuperà del montaggio del film.

Tra i luoghi per le riprese la produzione ha scelto Washington, D.C., Alexandria, Virginia oltre a Regno Unito, Spagna e Isole Canarie.

“Wonder Woman 1984” è ispirato al personaggio creato da William Moulton Marston e pubblicato nei fumetti dalla DC Entertainment. Il film sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures, una compagnia della Warner Bros. Entertainment.


Black Adam: Noah Centineo mostra i risultati del suo allenamento in alcune foto

Come sappiamo Noah Centineo è stato scelto per rivestire il ruolo di Atom Smasher in Black Adam, atteso cinecomic targato DC con protagonista Dwayne Johnson.
E nelle scorse ore lo stesso Centineo ha voluto diffondere online sul suo profilo Instagram delle foto che mostrano il risultato del suo duro allenamento per la parte sopracitata.

Le riprese di Black Adam sarebbero dovute partire a luglio, per ovvi motivi ciò non è stato possibile e pertanto la prima data utile sarà nel 2021, quando cioè l’attore avrà finito di girare Red Notice con Gal Gadot e Ryan Reynolds per Netflix.

L’uscita di Black Adam era prevista per il 22 dicembre del 2021, ma a questo punto slitterà direttamente al 2022. Ricordiamo che allo stato attuale la Warner Bros. ha fissato l’uscita di The Flash al 3 giugno 2022, quella di Shazam 2 al 4 novembre 2022 e quella di Aquaman 2 al 16 dicembre 2022.

Nel cast accanto a Dwayne Johnson ci sarà Noah Centineo nei panni di Atom Smasher, un supereroe già comparso nella serie CW di The Flash con il potere di controllare la propria struttura molecolare e manipolare le sue dimensioni e la sua forza.

Black Adam doveva inizialmente comparire come antagonista in Shazam!, ma lo studio ha deciso di percorrere un’altra strada affidando al personaggio un film tutto suo. Black Adam è considerato la grande nemesi di Shazam!, fin dagli anni ’40 in cui il si chiamava ancora Captain Marvel. Era un principe egiziano semi-immortale che veniva corrotto dai poteri magici che gli erano stati donati da un mago. Ma nelle attuali iterazioni fumettistiche il personaggio è considerato un antieroe.

Beau Flynn della FlynnPictureCo produrrà il progetto insieme a Johnson, Dany Garcia e Hiram Garcia tramite la Seven Bucks Productions. Alla regia vi sarà Jaume Collet-Serra, che ha già lavorato con Johnson in Jungle Cruise.

La fotografia sarà curata da Lawrence Sher, che di recente ha lavorato a Jokerdi Todd Phillips e al film di prossima uscita Jungle Cruise. Ricordiamo che il film farà parte dello stesso universo di Shazam come confermato dal produttore Hiram Garcia.

Ecco le foto dell’attore:


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TRON 3: Jared Leto ha spoilerato il titolo del film?

Qualche ora fa abbiamo appreso che uno dei rumour di questi ultimi mesi, quello relativo al fatto che qualcosa intorno al nuovo TRON con Jared Leto si stava effettivamente muovendo, era più che una semplice voce.
La Disney sarebbe in fase di trattative con il regista Garth Davis, già dietro alla macchina da presa di Lion – La Strada Verso Casa, il film con Dev Patel, Rooney Mara, Nicole Kidman, David Wenham, Nawazuddin Siddiqui.

Dopo la pubblicazione della notizia da parte di Deadline, Jared Leto ha confermato e commentato il suo coinvolgimento in questo nuovo film di TRON con un paio di Tweet:

Sono colmo di gratitudine per avere l’opportunità di dare forma a questo film, specialmente perché il videogioco originale e il film mi hanno colpito profondamente quando ero un ragazzino. È straordinario anche solo pensare di fare parte di questo nuovo capitolo della saga.

Sono molto emozionato e orgoglioso di poter confermare che reciterò nel nuovo TRON. Lavoreremo duramente per creare qualcosa che spero possiate amare. Abbiamo delle idee molto speciali in serbo per voi. Ci si becca nella griglia.


Stando a quanto segnalato da un utente di Twitter, nella versione precedente del suo messaggio, Jared Leto potrebbe aver spoilerato il titolo del film, ovvero TRON: ARES.

I primi rumour circa il coinvolgimento di Jared Leto in un nuovo film della saga iniziata nel 1982 dal leggendario film di Steven Lisberger e proseguita poi con TRON: Legacy di Joseph Kosinski, approdato al cinema nel 2010 risalgono al 2017.

Resta ora da vedere se quello rivelato dal poliedrico cantante e attore sarà effettivamente il titolo della pellicola in arrivo chissà quando.

Vi ricordiamo che entrambi i film della saga, l’originale del 1982 e i sequel datato 2010, sono disponibili su Disney+, la piattaforma streaming della Casa di Topolino.


Tre scapoli e un bebè, su Disney+ il remake con Zac Efron

Zac Efron sarà protagonista del remake di Tre scapoli e un bebè, commedia del 1987 a sua volta rifacimento del film francese Tre uomini e una culla scritto e diretto da Coline Serreau nel 1985.
La pellicola approderà direttamente su Disney+ e sarà prodotta da Gordon Gray, che di recente ha lavorato a Tornare a vincere, con Ben Affleck.

Diretto da Leonard Nimoy, Three Men and a Baby fu il primo live-action Disney a superare i 100 milioni di dollari negli Stati Uniti ed ebbe un seguito, Tre scapoli e una bimba, che riunì tutto il cast ad eccezione del regista.

Alla sceneggiatura del nuovo film troviamo Will Reichel, mentre è partita la ricerca del regista.

Il progetto per Zac Efron segna un grande ritorno alla Disney dopo esser diventato famoso con la serie di High School Musical.

Al momento è possibile vedere l’attore in Zac Efron: Con i piedi per terra, una serie itinerante Netflix in cui la star e l’esperto Darin Olien girano il mondo in cerca di stili di vita sostenibili e salutari.

Di recente lo abbiamo visto al cinema in The Greatest Showman, Ted Bundy – Fascino criminale e Beach Bum – Una vita in fumo.


The Flash: la sceneggiatura di Morrison e Miller era simile a Ritorno al Futuro

Il film su Flash in lavorazione alla Warner Bros ha attraversato moltissime fasi di riscrittura e diversi avvicendamenti sulla sedia di regia. Il team creativo più recente è formato dal regista di It, Andy Muschietti, e della sceneggiatrice di Birds of Prey, Christina Hodson, ma a un certo punto lo studio aveva effettivamente incaricato la star Ezra Miller di scrivere un suo trattamento insieme a Grant Morrison.

Alla fine la WB ha deciso di non seguire quella storia, ma abbiamo sentito che Miller preferiva una versione più oscura del personaggio. Ora, in una nuova intervista, Morrison lo ha contestato (in una certa misura), condividendo anche alcuni nuovi dettagli su ciò che ha comportato la loro interpretazione dell’arco narrativo di Flashpoint.

Lo scrittore scozzese ha detto a Collider di essere contento della sceneggiatura e crede che sarebbe potuta diventare anche molto buona, dopo alcune revisioni. Ha anche paragonato l’avventura dello spostamento nel tempo a Ritorno al futuro.

“No, non era [più oscuro] davvero. Voglio dire, c’erano elementi di oscurità e il materiale che volevano che usassimo [era] il materiale di Flashpoint. Quindi, Ezra ed io stavamo effettivamente cercando di fare qualcosa che fosse un po’ più come una grande storia di fantascienza. E se non conosci [i fumetti], avrebbe avuto senso. Ma non voglio parlarne, perché qualcun altro ha fatto il lavoro sulla sceneggiatura e sono sicuro che sarà fantastica. E forse, come ho detto, un giorno lo script mio e di Ezra trapelerà e sarà la gente a giudicare”.

Ricordiamo che The Flash arriverà al cinema il 1 luglio 2022. Il film sarà diretto da Andy Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due. Ezra Miller tornerà a vestire i panni del Velocista Scarlatto dopo un cameo in Batman v Superman: Dawn of Justice e Justice League. Il film dovrebbe essere ispirato alla serie a fumetti “Flashpoint” del 2011, scritta da Geoff Johns e disegnata da Andy Kubert.


Charlize Theron: ecco come sarebbe nei panni di Captain Marvel

Captain Marvel è uscito lo scorso anno e, sebbene Brie Larson abbia avuto solo un ruolo molto piccolo in Avengers: Endgame nei panni di Carol Danvers, è probabile che il Marvel Cinematic Universe ruoterà attorno a lei per le fasi future. Naturalmente, molto prima che l’attrice premio Oscar fosse annunciata come la prescelta dai Marvel Studios, i fan dei fumetti speravano che venisse scelta Charlize Theron per il ruolo.

Ciò non è accaduto, e la star di The Old Guard ha recentemente rivelato di non aver mai parlato con Kevin Feige e compagnia in merito alla possibilità di unirsi a quel mondo condiviso.

Per quelli curiosi di sapere come sarebbe Theron nei panni di Captain Marvel, questa fantastica fan art aiuta a immaginarlo. L’attrice, che negli ultimi anni di carriera si è spacializzata in ruoli action da dura, sembra particolarmente intonata al look del personaggio, complice anche una capigliatura corta che aiuta non poco il look di Carol Danvers.

Captain Marvel 2, il sequel del cinecomic con protagonista il premio Oscar Brie Larson che ha incassato 1 miliardo di dollari al box office mondiale, sarà sceneggiato da Megan McDonnell, sceneggiatrice dell’attesa serie WandaVision.

Sfortunatamente, Anna Boden e Ryan Fleck, registi del primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: a quanto pare, i Marvel Studios sarebbero interessati ad affidare la regia del nuovo film ad una sola regista donna. Secondo la fonte, Boden e Fleck potrebbero essere comunque coinvolti in una delle serie Marvel attualmente in sviluppo e destinate a Disney+.

Nessun dettaglio sulla trama del sequel è stato rivelato, ma l’ambientazione del film dovrebbe spostarsi dagli anni ’90 ai giorni nostri. Naturalmente, Brie Larson tornerà nei panni di Carol Danvers. Il sequel di Captain Marvel arriverà nelle sale l’8 Luglio 2022.


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Avengers: Endgame, i Russo volevano Carrie Coon per Proxima Midnight

Come il resto dell’Ordine Nero di Thanos, Proxima Midnight non ha avuto un grande spazio in Avengers: Infinity War, tutti i membri dell’Ordine infatti sono stati uccisi o sconfitti, senza troppa difficoltà dai nostri eroi e, sebbene sia giusto che i buoni trionfino, ci si aspettava qualcosa di più dai famigerati Figli di Thanos.

Anche se i personaggi vengono poi riproposti nella battaglia finale di Avengers: Endgame, sono serviti solo per incrementare da un punto di vista scenografico le fila di Thanos, dato che non hanno nemmeno partecipato chiaramente a scontri o battaglie, tuttavia i Fratelli Russo avevano dei piani differenti.

Durante una recente intervista con Entertainment Weekly, l’attrice Carrie Coon, che abbiamo visto in Leftovers e in Gone Girl – L’Amore Bugiardo, ha rivelato che le era stato chiesto di lavorare in Avengers: Endgame, ma ha dovuto rifiutare i problemi di programmazione.

“Ho fatto un provino per la voce fuori campo; non è stato specificato quale fosse il progetto”, ha detto l’attrice “Erano molto riservati al riguardo, ma mi sono state date alcune delle battute che sono finite nel film. [I Russo] erano entusiasti della possibilità che io stessa potessi interpretare anche il personaggio, e mi hanno invitata ad andare fino ad Atlanta. Ero incinta e stavo recitando in quel momento, quindi sono volata lì e sono stata sul set con loro per circa 12 ore”.

Tuttavia, quando si è poi arrivati alle riprese di Avengers: Endgame, Coon non è riuscita a partecipare, e Monique Ganderton è stata scelta come sostituta (motivo per cui non abbiamo sentito parlare di Proxima nel sequel).

Ma sembra che Carrie Coon sia comunque interessata ad un eventuale, quanto improbabile, ritorno nel MCU, visto che scherzando ha dichiarato: “Nessuno muore mai. È molto probabile che io possa avere la mia nuova opportunità con gli Avengers. Ma non tratterrei il fiato.”


Come True: gli incubi si avverano nel trailer del thriller di fantascienza con Julia Sarah Stone

In Come True, diretto da John Anthony Scott Burns e interpretato da Julia Sarah Stone, gli incubi di una teenager si avverano. Del film è arrivato il trailer.

Estate, tempo di trailer di horror e thriller prossimi venturi. Oggi tocca anche a Come True, presentato come thriller fantascientifico e diretto da Anthony Scott Burns, regista canadese, artista ed esperto di effetti speciali al suo secondo lungometraggio, che verrà presentato in anteprima (virtuale) al Fantasia Film Festival.

Anche se la sinossi parla di incubi che si avverano, non ci sono parentele con la serie di Nightmare. La protagonista è Julia Sarah Stone, che è stata una delle protagoniste della serie tv The Killing. Nel film è una teenager tormentata dagli incubi che cerca un aiuto "scientifico" per il suo problema, che ovviamente peggiora.

Tra i produttori del film c'è anche il regista Vincenzo Natali e il trailer, è bene dirlo, non rivela granché sulla natura di questi incubi.




You Cannot Kill David Arquette: il trailer del doc che racconta della carriera nel wrestling di David Arquette

Lo sapevate voi che l'attore, noto soprattutto come il Dewey Riley della saga di Scream, è diventato un wrestler professionista?

You Cannot Kill David Arquette: il trailer del doc che racconta della carriera nel wrestling di David Arquette

Noto ai più per il essere il fratello di Patricia (e di Rosanna, Alexis e Richmond), David Arquette è l'attore americano che è stato lo sceriffo Linus della saga di Scream, nonché il protagonista di Mai stata baciata, Arac Attack - Mostri a otto zampe, e di numerose serie televisive.
Da qualche anno, Arquette (uno di quegli attori si cui conoscete tutti il volto, ma di cui magari non ricordate il nome) ha messo in pausa la sua carriera d'attore per dedicarsi quasi esclusivamente a un'altra sua passione: quella per il wrestling.
Dopo aver girato nel 2000 una commedia ambientata nel mondo della World Championship Wrestling, intitolata Ready to Rumble, Arquette si era già allora dedicato ai combattimenti, ottenendo un contestato titolo mondiale dei pesi massimi in quella federazione, nella quale poi è rimasto per un po' di tempo, più come alleggerimento comico delle serate che come lottatore vero e proprio.
Successivamente, nel 2010, è apparso in una serata di Raw, nella World Wrestling Entertainment, ma è dal 2018 che Arquette ha scelto di lasciare i set per salire sul ring dei circuiti indipendenti di wrestling.

La passione di Arquette per questa forma d'intrattenimento ha spinto una band alt-rock americana chiamata The Black Math a comporre un'ironica canzone dal titolo "You Cannot Kill David Arquette": e You Cannot Kill David Arquette è anche il titolo di un documentario che racconta l'impegno nel wrestling dell'attore americano.
Diretto da David Darg e Price James, il film avrebbe dovuto essere presentato al SXSW di quest'anno, poi sospeso a causa della pandemia: alla notizia della cancellazione del festival, Arquette ha tenuto una prima del documentario nel salotto di casa sua. Ora You Cannot Kill David Arquette si prepara a essere disponibile anche per un pubblico più vasto, con uscite previste in sala dove possibile e in digitale per la fine di agosto in territorio americano. In attesa di poterlo vedere anche da noi, possiamo gustarne assieme il trailer.

You Cannot Kill David Arquette: il trailer del documentario su David Arquette wrestler


Mezzogiorno e mezzo di fuoco: in arrivo il remake animato Blazing Samurai!

In arrivo un nuovo film animato, Blazing Samurai, reboot di Blazing Saddles ovvero Mezzogiorno e mezzo di fuoco di Mel Brooks.

Mezzogiorno e mezzo di fuoco: in arrivo il remake animato Blazing Samurai!

Se non avete mai visto Blazing Saddles, ovvero la parodia western di Mel Brooks Mezzogiorno e mezzo di fuoco... beh, dovreste subito correre ai ripari e procurarvela. Uscito nel 1974, è uno dei film più divertenti del regista americano, in cui uno sceriffo di colore deve riportare ordine in una cittadina interamente abitata da bianchi e anche piuttosto razzista... potrebbe essere l'occasione giusta di rispolverarlo prima di vedere Blazing Samurai, un cortometraggio animato in lavorazione che si rifà direttamente alla storia del film. Con la differenza che il protagonista è un... cane aspirante samurai che arriva in una cittadina di soli gatti (e ovviamente c'è anche una strizzatina d'occhio ai film di Kurosawa).

Il cane in questione si chiama Hank e viene incaricato di proteggere la città felina di Kakamucho (niente battutacce, please). E nella versione originale a prestare le voci ai protagonisti sarà lo stesso inossidabile Mel Brooks assieme a un impressionante cast vocale composto da Michael Cera, Samuel L. Jackson, Ricky Gervais, George Takei, Michelle Yeoh e Djimon Hounsou. A dirigere sarà Mark Koetsier mentre alla produzione c'è invece il regista del Re Leone, Rob Minkoff.

Il film ha un budget di 46 milioni di dollari e dovrebbe essere completato entro l'estate del 2021. Si tratta di un progetto che risale a diversi anni fa ma che, finalmente, è in via di realizzazione. Lo aspettiamo!


GABRIELE MUCCINO: "WILL SMITH? SENTO CHE TORNEREMO A LAVORARE INSIEME"

Gabriele Muccino sta ancora ricercando la felicità... con Will Smith. Il regista romano racconta le sue considerazioni sul passato e il futuro del cinema americano, ma anche del suo. Tornerà a lavorare insieme a Smith?

In un'intervista de Il Messaggero, Gabriele Muccino ha raccontato "Gli anni più belli" in cui ha vissuto in America. Infatti, Muccino ha vissuto in America dal 2006 al 2018, dopo averla attraversata in lungo e in largo sin da ragazzino. Ma ora che è appena tornato in Italia, ripercorre alcune tappe salienti della sua carriera:

"Will Smith lo sento ancora" - ha raccontato nell'intervista - "lo prendo in giro amorevolmente, mandandogli dei messaggini scherzosi come: "Ti ricordi quanto eravamo forti insieme?". La ricerca della felicità è stato un film che ha conquistato anche Cameron Diaz e Jim Carrey, quando l'hanno visto, gli era piaciuto da morire e volevano lavorare insieme a me. Con loro, infatti, si parlò di fare un film insieme nel 2005. Con Will sento che torneremo a lavorare insieme. Abbiamo sfiorato per un soffio l'Oscar come Miglior Attore Protagonista. Will lo perse per soli 15 voti dentro l'Academy contro il Forest Whitaker de L'ultimo re di Scozia."

"Sento, però, che il futuro del cinema americano sarà incentrato sulle piattaforme digitali, che saranno sempre più predominanti. Alcuni grandi attori non ne vogliono sapere, proprio come Cameron Diaz. Io sono un po' preoccupato. Ora l'America la trovo molto povera, con un sistema sanitario fallimentare e un sistema scolastico deficitario."


TENET: PER CHRISTOPHER NOLAN È "IL FILM CON IL MONTAGGIO PIÙ DIFFICILE DI SEMPRE"

Impegnato con la promozione del suo nuovo film, Tenet, il regista Christopher Nolan ha raccontato il lavoro svolto con Jennifer Lame e la complessità del montaggio di un'opera di questo genere.

Quando sembrava che ormai bisognasse arrendersi all'ennesimo rinvio del film, Warner Bros. ha confermato l'uscita italiana per il 26 agosto. Pochi giorni, dunque, e si potrà finalmente capire se la qualità dell'opera ripagherà attesa ed aspettative. Qualità a cui ha contribuito anche Jennifer Lame, che molti conosceranno per essere stata la montatrice di acclamati film come Manchester by the Sea, Hereditary e Storia di un matrimonio. Proprio questo suo curriculum ha richiamato l'attenzione di Christopher Nolan, il quale l'ha voluta a bordo per sostituire il suo fedelissimo Lee Smith (i due hanno collaborato da Batman Begins in poi).

Intervenuto su ICG Magazine, Nolan ha voluto elogiare il lavoro di Lame: "Lavorare con lei per la prima volta è stato un vero piacere" ha dichiarato il regista, raccontando del loro primo colloquio e quindi la voglia di chiarirle sin da subito quale fosse la posta in gioco: "Ho scherzato sul fatto che questo potrebbe essere il film più difficile che un montatore abbia mai dovuto tagliare". Stando a quanto mostrato finora attraverso i trailer e come lo stesso Nolan ha affermato, ad oggi difficilmente Lee contesterebbe questa affermazione.

Ciò a cui Nolan fa riferimento è la poco linearità di Tenet, film nel quale il tempo diventa oggetto di un'inversione che non si vede certo tutti giorni al cinema. "Elaborare tutti gli aspetti della rappresentazione del tempo che scorre in direzioni diverse significava andare oltre ciò che era stato messo per iscritto, poiché l'esecuzione dipendeva da una traduzione riuscita dell'immagine. Quando ci si incontra, si tratta più di scoprire se esiste un linguaggio creativo comune, che è esattamente quello che si è scoperto tra noi" ha detto il cineasta durante l'intervista.

Il frutto della collaborazione tra Christopher Nolan e Jennifer Lame sarà visibile e giudicabile soltanto a partire da fine agosto ma, senza dubbio, Tenet rappresenta la più grande produzione a cui Lame abbia lavorato finora. Questo non ha potuto far altro che intimorirla durante le prime fasi della collaborazione, eppure tutto è andato a migliorare quando Nolan le ha dato un prezioso consiglio, ovvero quello di "iniziare a pensare all'azione come al mezzo per portare avanti la storia, spiegare e dare forma al viaggio del singolo personaggio", come dichiarato dalla stessa Lame, che ha concluso raccontando: "Quando Chris ha visto che ero intimidita dalle sequenze d'azione, ha ribadito questo punto, cioè che la storia è sempre stata la forza trainante dei suoi film".

Tenet, la cui trama ruota intorno allo spionaggio internazionale, comprende nel cast John David Washington, Robert Pattinson, Elizabeth Debicki, Michael Caine e Kenneth Branagh.


SPIDER-MAN 3: KRAVEN IL CACCIATORE SARÀ IL VILLAIN DEL FILM?

Spider-Man 3 potrebbe avere come villain un personaggio che, secondo alcune fonti vicine alla produzione, potrebbe essere la versione cinematografica di Kraven il cacciatore.
L'interessante notizia è legata a un dettaglio del casting attualmente in corso che parla della ricerca di un attore dalle caratteristiche simili a Joel Kinnaman per un ruolo importante.

Kraven è un villain di origini russe, un mercenario, e il suo debutto potrebbe avvenire in corrispondenza con la trasformazione di Mac Gargan, interpretato da Michael Mando, in Scorpion dopo essere stato punto in Spider-Man: Homecoming. Il film si concludeva con Gargan che si avvicinava ad Adrian Toomes (Michael Keaton), ovvero Vulture, mentre cercava di fargli rivelare la vera identità di Spider-Man.
Nel film Morbius, ambientato dopo Far From Home, secondo le foto dal set si rivelerà che il giovane eroe interpretato da Tom Holland è scomparso dopo essere stato incastrato per la presunta morte di Mysterio (Jake Gyllenhaal) che aveva inoltre rivelato la doppia identità di Peter Parker.

Spider-Man potrebbe quindi ritrovarsi alle prese con i due villain e il regista Jon Watts aveva dichiarato in precedenza che avrebbe voluto introdurre Kraven in Spider-Man. Nel 2017, inoltre, la Sony sembrava interessata a creare uno spinoff dedicato al villain e nel 2018 era stato scelto lo sceneggiatore che avrebbe dovuto occuparsi del progetto.
Lo studio sembra inoltre interessato a portare sul grande schermo il gruppo di nemici del supereroe che usano il nome di Sinister Six e che comprende Kraven, Mysterio, Scorpion, Vulture, Doctor Octopus e Sandman.


IL LABIRINTO DEL FAUNO, GUILLERMO DEL TORO E LA SUA SPIEGAZIONE DEL FINALE

Sebbene il pubblico abbia interpretato il finale de Il labirinto del fauno attribueendo alla pellicola i significati più disparati, da una metafora religiosa a un'allegoria psicologica, Guillermo del Toro, durante un'intervista del tour promozionale, ha offerto una spiegazione più semplice, ma più poetica.

Il regista ha dichiarato: "Penso sempre a quella bellissima citazione di Søren Kierkegaard che dice che il regno del tiranno finisce con la sua morte, ma il regno del martire inizia con la sua morte. Penso che questa sia l'essenza del film; si tratta di vivere per sempre scegliendo come morire."

Il monologo iniziale del film recita: "Tanto tempo fa, nel regno sotterraneo, dove la bugia, il dolore, non hanno significato, viveva una principessa che sognava il mondo degli umani. Sognava il cielo azzurro, la brezza lieve e la lucentezza del sole. Un giorno, traendo in inganno i suoi guardiani, fuggì. Ma appena fuori, i raggi del sole la accecarono, cancellando così la sua memoria. La principessa dimenticò chi fosse e da dove provenisse. Il suo corpo patì il freddo, la malattia, il dolore, e dopo qualche anno, morì. Nonostante tutto, il Re fu certo che l'anima della principessa avrebbe fatto ritorno, magari in un altro corpo, in un altro luogo, in un altro tempo. L'avrebbe aspettata, fino al suo ultimo respiro. Fino a che il mondo non avesse smesso di girare."

Presentato in concorso al Festival di Cannes, Il labirinto del fauno si è rivelato uno straordinario successo, al punto che secondo i calcoli del sito Metacritic risulta essere l'opera cinematografica più apprezzata a livello mondiale dell'intero 2006.


I GOONIES: LE ORIGINI DI WILLY L'ORBO, LA SUA STORIA E IL SUO VERO NOME

Una lunga sezione della sceneggiatura de I Goonies è dedicata alla vita e ai retroscena su Willy l'Orbo, questa parte della storia è raccontata da Francis Fratelli, nella scena in cui i Fratellis prendono il doblone da Chunk. La vera storia del personaggio ovviamente è stata omessa dal film.

Willy l'Orbo, il cui vero nome in realtà era William B. Pordobel, è stato un celebre e talentoso buffone di corte per molti anni prima di diventare un ingegnoso pirata, quando fu bandito da cinque corti spagnole per le sue battute formò una banda di pirati e salpò senza pensarci due volte.

William e la sua banda di pirati saccheggiarono centinaia di navi del re e accumularono un tesoro del valore di milioni e milioni di sterline britanniche. Ma la nave di Willy, "The Inferno", fu attaccata da tre delle navi del re e Willy guidò la sua nave in una caverna sotterranea nascosta ed in seguito fu bloccato all'interno dal fuoco dei cannoni dagli inglesi.

I Goonies, chi era John Matuszak, lo Sloth del film: la sua tragica fine

Willy e i suoi uomini trasscorsero un paio d'anni cercando di riparare la nave e costruirono grotte sotterranee con strane trappole esplosive per proteggere il tesoro. Uno degli uomini di Willy fuggì per raccontare l'incredibile storia del suo capitano che da allora è diventata una leggenda.


LA RAGAZZA CHE GIOCAVA CON IL FUOCO E STIEG LARSSON: I DETTAGLI ISPIRATI ALLA VITA DELLO SCRITTORE

Parte della trama de La ragazza che giocava con il fuoco ruota attorno a due giornalisti coinvolti, ma non sposati: Dag Svensson e Mia Bergman, Johansson nelle versioni inglesi del libro, che vivono insieme e vengono assassinati a causa della natura del loro rapporto. Le vicende narrate nel film sono molto simili alla vita vera dello scrittore Stieg Larsson.

Mikael Blomkvist e i suoi collaboratori, tutti appertenenti allo staff della rivista Millennium, rimangono quindi bloccati da una questione etica: che cosa fare con i loro rapporti? Sarebbe giusto o meno finire il loro lavoro per loro? Tutte queste vicende del film assomigliano molto alla vita dello scrittore.

La tragica morte dell'autore, ad esempio, è molto simile a quella a cui vanno incontro i protagonisti del film. Larsson viveva con la sua ragazza, Eva Gabrielsson, ma non erano sposati per evitare di rendere pubblico il loro indirizzo di residenza.

Esattamente come Svensson e Bergman, anche loro erano preoccupati per le minacce di morte. Sebbene non ci fossero prove di omicidio correlate alla morte di Stieg Larsson, la sua serie Millenium è rimasta incompiuta proprio come quella di Svensson che aveva un quarto libro in programma mai portato a termine. I continui litigi a proposito dei diritti e delle royalties tra i Gabrielsson e la famiglia di Larsson hanno fatto si che il resto della serie rimanesse incompiuta.


THE AUSTRALIAN DREAM E LA LOTTA AL RAZZISMO: INTERVISTA AI PRODUTTORI JOHN BATTSEK E SARAH THOMSON

Mettiamo che sei il più grande atleta di football australiano. Mettiamo che tutto ciò che tocchi si trasforma in successo. Mettiamo che stai per portare la tua squadra a una nuova, strabiliante vittoria, quando dalla folla senti arrivare, freddo, improvviso come un colpo di pistola, uno di quei insulti che proprio non riesci a ignorare, talmente carico di odio da irrorare i tuoi occhi di sorpresa e incredulità. Ti giri e, attonito, non puoi accettare che quella parola sia stata pensata e tradotta in urlo da una bambina poco più che dodicenne. E così ti ribelli, chiami la sicurezza per allontanare quella piccola tifosa dall'aspetto angelico lontano dallo stadio, elevandoti a simbolo di un razzismo presente, ma tenuto nascosto, tra le calde strade dell'Australia. "Ape", scimmia: sono solo tre lettere, ma tanto bastano per colpire come un treno in corsa anche un campione come Adam Goodes, "colpevole" agli occhi di una folla adombrata di odio ingiustificato, di avere origini aborigene. Una storia personale, la sua, capace di elevarsi a portavoce universale di mille e altre storie rimaste inascoltate, soffocate dall'onda incapace di ritirarsi dell'odio razzista. È la storia di un sogno tramutatosi in incubo quello narrato con eleganza da The Australian Dream, un racconto privo di falsa retorica, portato avanti senza puntare mai il dito, ma lasciando che siano gli eventi a parlare da soli nella speranza di scuotere l'animo degli spettatori mostrando loro che cambiare le cose, oggi, è non solo possibile, ma necessario.

A raccontarci in questa intervista la nascita e l'universo che circonda questo documentario, disponibile su Rakuten TV, sono i produttori Sarah Thomson e John Battsek, premio Oscar quest'ultimo per il commovente documentario Un giorno a settembre.

Devo essere sincera. Non conoscevo la storia di Adam Goodes, e la cosa che più mi ha sorpreso di tutta questa vicenda è che sia accaduta in Australia, un paese che - come sottolineato dal giornalista Stan Grant all'inizio del documentario - tendiamo a immaginarci tollerante, pacifico e multiculturale. Accettare, quindi, che un attacco a sfondo razzista abbia avuto luogo in questo paese è qualcosa di veramente difficile.

Conoscevate la storia di Goodes? Quali sono state le vostre reazioni nell'apprendere tale notizia? Ma soprattutto, siete stati immediatamente spinti dalla voglia di produrre un documentario su questa triste vicenda?

Sarah: Io sono australiana, e pur essendomi trasferita a Londra circa dieci anni fa, continuo a tenermi aggiornata su quello che accade nel mio paese. Sapevo chi Adam fosse, e ho seguito lo svolgersi degli eventi con attenzione. Rimasi senza parole ai tempi scoprendo quello che questo atleta ha dovuto affrontare, tant'è che ho chiesto più volte a John di contattare i protagonisti di questa storia così da portarla sullo schermo.

John: Per quanto mi riguarda, avendo vissuto per un periodo in Australia, ed essendo appassionato di sport, conoscevo sia la AFL (Australian Football League) che Adam Goodes. Da appassionato, e tu da buona italiana mi potrai capire visto che non puoi abitare in Italia senza essere un amante dello sport, sono abituato ahimè a leggere di giocatori vittime di attacchi razzisti. Ma quello che mi ha lasciato senza parole quando Sarah mi ha raccontato nei dettagli cosa è capitato a Goodes, è il livello di razzismo toccato in Australia. Prendere atto dell'onda di odio brutale che ha investito questo atleta mi ha rattristito tantissimo, lasciandomi allibito.

Quello che mi fa davvero arrabbiare è che pur essendo nel 2020, siamo ancora circondati da ondate di razzismo. Allo stesso tempo credo che i documentari, così come i film o le serie TV, vantino una sorta di potere magico, attraverso il quale riescono a parlare alla nostra mente e al nostro cuore. E così a volte troviamo più facile imparare qualcosa da uno schermo, piuttosto che dalle pagine di un qualche libro.

Siete d'accordo? Pensate che partendo da questo documentario, molti spettatori possano cambiare il proprio modo di pensare, arrivando finalmente a comprendere che non è una questione di essere bianchi, neri, o gialli, ma soltanto di essere umani

Sarah: Questa è proprio una bella domanda. Credo che guardando documentari come questo - e a tale conclusione ci sono arrivata confrontandomi con John - per alcuni spettatori è più facile affrontare e guardare la realtà perché parlano di nazioni e mondi a loro distanti. Non sentendosi coinvolti personalmente, senza essere chiamati in causa per qualcosa che non è avvenuto attorno a loro, sono più spronati a cambiare la propria prospettiva di ideale. Ciononostante le reazioni in Australia all'uscita del documentario sono state strabilianti: abbiamo ricevuto un sacco di lettere di supporto e solidarietà per Adam. Questo significa che il pubblico ha reagito bene, il che non può che farci felici e soddisfatti.

John: Molte persone in tutto il mondo hanno visto il documentario. C'è chi è rimasto immutato, chiuso nei suoi pensieri, e chi invece ne è uscito cambiato. Come hai detto giustamente tu, bisogna anche pensare che per leggere un libro ci vogliono a volte anche tre settimane, mentre per guardare un documentario, o un film, bastano 90 minuti (oddio, a volte anche di più) ed è questo secondo me che fa sì che molte persone si lascino coinvolgere totalmente dalla storia. E io ne sono il massimo esempio, visto che sono un terribile lettore, ma un instancabile divoratore di film. Viviamo in un periodo storico in cui un cambiamento è possibile, penso al movimento del Black Lives Matter, e raccontare una storia come quella di Adam Goodes così simile ad altre migliaia di non raccontate, spero che dia una mano nella realizzazione di questo tanto sperato cambiamento.

Cosa ho trovato davvero sconcertante è che tutto sia partito da un insulto; un insulto urlato da una ragazzina poco più che dodicenne, non così dissimile da quello che molti ragazzi della sua età lasciano sui social network. Adolescenti e bambini sono lo specchio dell'ambiente in cui crescono, quindi sta a noi adulti insegnar loro come comportarsi, parlare e relazionarsi con le altre persone.

Mi chiedevo pertanto se avevate in programma - o forse è qualcosa che avete già fatto - di proiettare The Australian Dream nelle scuole.

Sarah: Sì, il documentario è stato trasmesso sul canale ABC, che è l'equivalente della BBC inglese, e della RAI italiana, entrando a far parte del programma scolastico australiano.

John: So che sembrerà un cliché, ma penso che la chiave di tutto stia nell'educazione, soprattutto scolastica. E per quanto riguarda l'Australia è la prima cosa da rivedere perché è basata su nozioni alterate, soprattutto nei confronti della comunità aborigena, totalmente ignorata dai libri di storia. Si insegna ai propri studenti che la storia dell'Australia inizia con l'arrivo delle flotte britanniche, quando in realtà il paese era già occupato già da migliaia di anni dagli aborigeni.

Sarah: Esatto. Quando da piccola studiavo sui libri di storia in Australia, i paragrafi erano pieni di nomi inglesi, senza menzionare mai la parte antecedente riguardante la storia della comunità aborigena. Un racconto storico falsato e a cui molti, come si vede all'inizio del documentario con le riprese delle varie proteste durante le celebrazioni della festa nazionale australiana, non va più bene. Molte persone, aborigene e non, si sono stancate di questa situazione, dichiarandosi decise a non voler più festeggiare un giorno come quello. Dopotutto, si tratterebbe di festeggiare l'inizio non solo delle conquiste inglesi, ma soprattutto, del genocidio aborigeno.

Nel 2019 insieme al vostro The Australian Dream, uscì un altro documentario dedicato ad Adam Goodes, dal titolo The Final Quarter. C'è da dire che i due prodotti sono molto diversi. Il vostro gioca sulla potenza empatiche delle interviste, mentre l'altro su filmati d'archivio.

Sapevate che era in produzione un altro documentario dedicato a questa vicenda?

Sarah: The Final Quarter è un documentario prodotto per la televisione. Il nostro puntava decisamente a vette più 'alte'.

John: Diciamo che avendo coinvolto Adam e altri protagonisti di questa vicenda in prima persona, e vantando una troupe composta anche da professionisti di origine aborigena, puntavamo a offrire la versione "ufficiale" della storia.

È stato facile coinvolgere tutte le persone che vediamo comparire sullo schermo, o c'è qualcuno che volevate intervistare, ma la cui partecipazione è finita con un nulla di fatto?

Sarah: Onestamente posso dirti che dopo che Adam Goodes è salito a bordo, coinvolgere tutti gli altri intervistati è stato un gioco da ragazzi. E sono molto felice che persone come Nicky Winmar, Nova Peris e Gilbert McAdam abbiano accettato.

John: La cosa bella di questo progetto è che non c'è stato nessuno che avessimo voluto che non abbia voluto partecipare. Adam è molto amato in patria e il suo nome ci ha permesso di coinvolgere tutti, fatta eccezione per un ex Primo Ministro che non ha accettato di farne parte, ma alla fine non era un personaggio chiave nello sviluppo della storia, quindi la sua assenza non si è rivelata un gran problema.

Sarah: C'era un gruppo di ragazzi bianchi, spinti da ideologie razziste, che non volevamo intervistare, ma soltanto mostrare attraverso commenti o uscite infelici da loro postate, o rilasciate a qualche emittente, che però non ci è stato possibile utilizzare, e questo lo trovo inammissibile, soprattutto perché stiamo parlando di commenti che loro continuano a pubblicare mandando all'aria lo sforzo di tanti per abbattere questo scoglio del razzismo.

Durante il lockdown, molti - specialmente qui in Italia - hanno riscoperto la bellezza dei documentari. Solitamente, infatti, si tende a guardare prima il film basato su certi eventi e poi il relativo documentario (penso a Munich di Steven Spielberg che racconta le stesse vicende del vostro bellissimo One day in September, o Judy con Renée Zellweger che segue la storia di Judy Garland, proprio come fa il documentario Sid & Judy).

Credete che l'approccio al documentario stia cambiando?

John: Credo che le cose siano cambiate e non sia più così, almeno non necessariamente in quest'ordine. Probabilmente i film giocano ancora sulla presenza degli attori e di quella loro aura divistica che attira così tanto gli spettatori. Ma oggigiorno viviamo in un periodo storico in cui la gente è stanca delle bugie, delle fake-news e di tutto ciò che si allontani dalla realtà. Vuole la verità, vuole l'onestà, ed è per questo che ora come non mai si avvicina ai documentari. Parlando di One day in September, il pubblico voleva che sullo schermo comparissero le persone vere, quelle che hanno fatto la storia. Bombardati da fake-news, e da continue falsità, gli spettatori apprezzano quando si racconta loro la verità. Lo esigono. Per questo preferiscono guardare negli occhi chi gli si staglia davanti raccontando la propria storia come fa Adam Goodes nel nostro documentario, senza abbellimenti o rielaborazioni della vicenda. Ci tengo a ribadirlo: negli ultimi tre anni, soprattutto con il governo Trump, questa ricerca della verità si è fatta sempre più forte. Inoltre, trovo che i film siano spesso deludenti in termini di commozione e aspettative, mentre il documentario raccontandoti la verità così come è, dura e cruda, non può che coinvolgerti emotivamente, facendoti piangere tutte le tue lacrime, molto più di un film.

Sarah: Se posso aggiungere, sono del parere che documentari siano diventati molto più cinematografici da un punto di vista visivo negli ultimi tempo. Ormai hanno imparato a superare i confini del genere che li separava da quello cinematografico, risultando ancor più commoventi.

E cosa potete dirci circa i vostri progetti futuri? Farete mai un documentario su come l'industria cinematografica ha affrontato il periodo di lockdown?

John: Sono sicuro che già qualcuno sia al lavoro su qualche documentario legato al lockdown, ma non è il nostro caso. Per quanto riguarda i nostri futuri progetti, presto uscirà un documentario da noi prodotto dedicato al mondo degli atleti paralimpici. Un universo così affascinante, toccante, eppure fin troppo spesso ignorato. Tra i vari protagonisti ci sarà anche la vostra Bebe Vio. Che atleta e persona straordinaria che è. Così coraggiosa. Così forte e determinata.

Disponibile su Rakuten tv, The Australian Dream è una lezione di umanità perduta, sottratta e poi ritrovata. Un colpo alle proprie radici, ricucito anche grazie alla potenza dello schermo, capace di spingere le persone a riversarsi sulle strade per manifestare la propria solidarietà ad Adam Goodes. Che si trovi su un marciapiede, in piedi in uno stadio, o sulla poltrona di casa, The Australian Dream vive della speranza che il proprio pubblico, attraverso la vicenda raccontata, possa compiere quel piccolo quanto decisivo passo verso un netto cambiamento sociale, calciando con la stessa forza con cui Goodes lanciava i propri palloni in aria, il senso di intolleranza e di odio che lo circonda. Perché quello auspicato dalla realizzazione di un progetto come questo non è solo il racconto di una storia, ma la condivisione di un evento che non può e non deve più ripetersi. Un piccolo passo per l'uomo, ma un grande passo per la lotta al razzismo.


GODZILLA VS KONG, IL REGISTA SVELA LA SUA SORPRENDENTE E TENERA FONTE DI ISPIRAZIONE

La produzione di Godzilla vs Kong prosegue piuttosto a rilento e, gli amanti dei kaiju stanno diventando sempre più irrequieti. Dopo che questo epico crossover è stato ufficialmente rimandato al 2021, i fan cercano di occupare il tempo con varie speculazioni. Qualche informazione in più sul mostruoso film però sarebbe giunta da Adam Wingard.

Nelle scorse ore infatti il regista di Godzilla vs Kong ha pubblicato su instagram una foto del suo gatto dicendo di essere stato particolarmente ispirato da lui. Da tempo sui social si rincorrono voci sulla possibile introduzione di un nuovo kaiju rappresentato da un gatto che farà il suo ingresso nella nuova e straordinaria produzione Warner Bros e, questo post di Wingard sembrerebbe confermare tutto.

La didascalia recita: "C'è molta della sua ispirazione nella mia versione di Godzilla e King Kong". Il gatto nerissimo e cotonatissimo appare al guinzaglio con un sguardo profondamente arcigno. I fan sotto questa foto si sono particolarmente inteneriti, notando in essa una conferma della teoria sul nuovo mostro, altri invece si sono particolarmente arrabbiati chiedendo al regista di mettersi al lavoro invece di pubblicare sui social la foto del proprio animale domestico.

Un utente particolarmente adirato ha detto: "Puoi finalmente rilasciare qualcosa su GvK? Poster del film, teaser o trailer, o farci dare qualche sbirciatina su questa produzione. QUALSIASI COSA!!! Il film è pronto da quasi due anni ormai e non hai anxcora pubblicato nulla di significativo. Sembrerà scortese, ma ... SMETTILA DI PUBBLICARE FOTO DEL TUO GATTO E MOSTRACI QUALCOSA SU GvK !!! È TEMPO DI MOSTRARE QUALCOSA !!!!!"


MASSIMO BOLDI DELUSO DA PUPI AVATI: "MI HA ESCLUSO SENZA AVVISARMI"

Dopo il naufragio della relazione con Irene Fornaciari è arrivato un altro duro colpo per Massimo Boldi: secondo lui il regista Pupi Avati non si è comportato lealmente nei suoi confronti.

A rivelarlo è lui stesso, in un'intervista per il settimanale Chi: "A primavera 2019, sono stato contattato da Pupi Avati e da suo fratello Antonio, produttore, per fare un film sulla storia dei genitori di Vittorio Sgarbi ma non ho saputo più nulla".

L'attore aveva già ricevuto la sceneggiatura e le riprese erano previste per la fine del 2019, per questo è rimasto a disposizione per tutto l'anno. Dichiara poi di aver preso parte alle prove costume, dopo l'interruzione dovuta alla quarantena, ma da allora si è ritrovato di fronte ad un muro di silenzio. Ironicamente, è stato il suo sostituto a rivelargli la verità:

"Ho appreso della scelta di Pupi Avati di sostituirmi proprio dal mio amico fraterno Renato Pozzetto, che ha preso il mio ruolo, me lo ha detto il giorno del suo compleanno. Una scelta che mi trova d'accordo, è il mio maestro, ma avrei preferito che Pupi mi facesse una telefonata per dirmelo, e invece...".

Boldi ha chiamato Pozzetto per fargli gli auguri di compleanno ed ha appreso allora di essere stato rimpiazzato: "Ci sono rimasto come un cogl**e". A quanto pare non era stato redatto alcun contratto fino a quel momento, e il tutto si basava su un accordo a voce, che Avati non avrebbe onorato, secondo Boldi. La risposta del regista, quando è stato contattato dall'attore per sapere come avrebbe voluto gestire la questione con la stampa, è stata: "Fai come vuoi".

Boldi potrà consolarsi con il suo nuovo cinepanettone intitolato Natale su Marte, ennesimo film che lo vedrà insieme a Christian De Sica: ormai la separazione prima di Olè è solo un ricordo lontano.


MULAN, QUANDO VERRÀ RILASCIATO IN CINA? SCOPRIAMOLO INSIEME

Come abbiamo appreso negli ultimi giorni, in gran parte del mondo Mulan sarà di distribuito su Disney+. La visione del live action non sarà però concessa a tutti i possessori di abbonamento, in quanto il film verrà messo in vendita sulla piattaforma streaming a 29.99 $. Tentiamo di fare chiarezza su ciò che avverrà in Cina invece.

É stato di recente confermato dai piani alti della Disney che nella patria della leggendaria eroina Hua Mulan, la messa in onda avverrà normalmente nei cinema. Anzi, per l'occasione saranno realizzati anche moltissimi eventi. Non è stato specificato ancora quando però. Sappiamo semplicemente che il live-action arriverà nelle sale "presto".

E se è vero che "il fiore che sboccia nelle avversità è il più raro e più bello di tutti", l'attesa di Mulan dovrà essere ripagata con uno straordinario successo. In tutte le nazioni in cui ancora non c'è Disney+, il film uscirà nei cinema il 4 settembre. In molti pensano che la stessa data sarà scelta anche per la pubblicazione del film nelle sale cinesi.

Questo comporterebbe uno scontro senza esclusioni di colpi con l'attesissima pellicola di Nolan, Tenet, che dovrebbe approdare nei cinema cinesi proprio in quei giorni. In merito non vi sono però ancora certezze. Il mondo del cinema continua ancora a brancolare nel buio anche se, presto tutto dovrebbe tornare a pieno regime.

La decisione della Diseny di mandare una produzione tanto importante in streaming in gran parte del mondo ha creato non poche polemiche. Ad esempio i cinema britannici sono su tutte le furie. A loro avviso la mancata distribuzione cinematografica creerà un grave danno economico all'indotto, provocando la definitiva dissociazione dello spettatore che, ora potrà godere anche delle ultime uscite stando comodamente seduto sul divano, senza mettere dunque piede fuori di casa.


VAL KILMER INDOSSERÀ IL COSTUME DI BATMAN AL DC FANDOME? ECCO COS'HA DETTO L'ATTORE!

La scorsa settimana la DC Films e Warner Bros. hanno presentato al mondo l'impressionante elenco degli ospiti del DC FanDome, e ai fan di lunga data non è sfuggito il nome del grande Val Kilmer.

La star di Batman Forever è comparsa successivamente sulla sua pagina ufficiale del social network Instagram, e come potete leggere in calce ha scherzato sulla possibilità di tornare ad indossare il suo vecchio costume da pipistrello:

"Bene, la notizia è uscita. Gli amici della Warner Bros. mi hanno chiesto se mi piacerebbe far parte di DC FanDome e io ho domandato loro di indossare il vecchio costume da pipistrello. Hanno detto che la cosa è facoltativa. Hmmm. Il 22 agosto unisciti a me e alle centinaia di persone incredibilmente talentuose che danno forma al DC Multiverse. Siamo qui per celebrare tutto ciò che è DC e, cosa più importante, tutti voi fan. Un modo divertente per riunirci tutti insieme! Spero di vedervi."

Kilmer ha interpretato Bruce Wayne/Batman in Batman Forever del 1995. Diretto da Joel Schumacher, il film è stato il terzo della serie iniziata con Batman di Tim Burton con protagonista Michael Keaton nel 1989, al quale seguì Batman Returns nel 1992. Per i fan del film, l'apparizione confermata di Kilmer per la DC FanDome ha acceso una nuova speranza per il cosiddetto "Schumacher Cut", una mitologica versione da tre ore del celebre scult del 1995 che molti sperano possa vedere finalmente la luce.

Questa versione del film, come recentemente spiegato dal co-conduttore del podcast di Fatman Beyond Mark Bernardin, vantava un taglio molto più oscuro più in linea con i precedenti Batman e Batman Returns di Burton, ma lo studio si rese conto che non avrebbe funzionato per un pubblico di minori.


TENET, ROBERT PATTINSON SCONVOLTO: 'SERVIREBBE UNA LAUREA PER CAPIRE CERTE COSE!'

Che a Nolan piacciano le trame intricate è risaputo: da Memento ad Interstellar, passando per Inception e The Prestige, il regista di Dunkirk ha sempre puntato su intrecci mirati a confondere lo spettatore. Con Tenet, però, le cose sembrerebbero essergli leggermente sfuggite di mano!

Pare infatti che la sceneggiatura del film con John David Washington abbia mandato nel panico gli stessi attori protagonisti! Questo, almeno, è stato quanto riferito da Robert Pattinson: l'ex-star di Twilight ha infatti ammesso di aver avuto non pochi problemi nel rapportarsi con il copione.

"Quando lo lessi per la prima volta Christopher ed Emma [Thomas, produttrice di Tenet] mi chiesero se l'avessi capito bene, perché gli altri ci avevano messo un paio d'ore in più. Ed io dissi: 'Oh me**a'. All'ultima settimana di riprese chiesi a John David Washington alcune informazioni fondamentali sul mio personaggio e lui era tipo: 'Aspetta, tu non sai questo?' Ma è complicato! Devi cercare di risolvere il mistero proprio come fa il tuo personaggio" ha spiegato Pattinson.

"Buona parte del film è roba espositiva di worldbuilding ed è una storia molto fitta. E lo script cerca di rendere tutto accessibile ai profani. Ed è davvero difficile trovare l'equilibrio tra la naturalezza del dialogo e il cercare di avere chiare delle cose che occorrerebbe una laurea per capire come si deve" ha poi concluso l'attore.

Kenneth Branagh, intanto, ha spiegato che tipo di film sarà Tenet; Warner Bros. ha invece fatto chiarezza sulla possibilità di distribuire Tenet in streaming.


GIFFONI 2020: ANNUNCIATI DAISY RIDLEY E RICHARD GERE TRA GLI OSPITI DEL FESTIVAL

Sarà un'edizione molto diversa quella del 2020 per il Giffoni Film Festival, ma non per questo priva di sorprese: due tra le più recentemente annunciate? Daisy Ridley e Richard Gere.

La cinquantesima edizione del Giffoni Film Festival sarà tutta all'insegna della Terra, il tema designato per quest'anno, che segue le scelte elementali degli anni passati (Acqua e Aria), ma ciò non esclude un piccolo viaggetto in una galassia lontana lontana....

Così, giovedì 26 agosto, in collegamento streaming, sarà presente anche l'attrice britannica Daisy Ridley, conosciuta dai più come la Rey di Star Wars, ma che abbiamo già visto e ancora vedremo in numerose altre pellicole di successo, come Assassinio sull'Orient Express, Ofelia, Peter Rabbit, e a breve Chaos Walking, il film basato sul primo romanzo della trilogia letteraria di Patrick Ness.

Ma la lista degli ospiti non finisce certo qui, e prima di incontrare Daisy avremo l'opportunità, mercoledì 20 agosto, di sentir parlare l'affascinante Richard Gere, il cui curriculum, che ve lo diciamo a fare, è davvero sconfinato: Pretty Woman, Chicago, Ufficiale e Gentiluomo, Cotton Club, Nessuna Pietà, American Gigolo, Franny, Hachiko, Shall We Dance, Autumn in New York, Schegge di Paura...

A loro si uniranno, nei giorni successivi, anche Sylvester Stallone (21 agosto) e Katherine Langford (22 agosto), e non solo!


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QUELLA CASA NEL BOSCO, PERCHÉ UN SEQUEL NON SAREBBE UNA GRANDE IDEA

Uscito al cinema nel 2012, Quella casa nel bosco si è guadagnato lo stato di cult per via delle sue trovate geniali e per la maestria di Drew Goddard e Joss Whedon nel giocare con i cliché del cinema horror. Tuttavia, nonostante il forte interesse di Lionsgate dopo il successo ottenuto tra gli appassionati, il film non avrà mai un sequel.

A rivelarlo è stato lo stesso Goddard, che in un'intervista di qualche anno fa aveva spiegato di non voler rovinare il finale "perfetto" del film originale, indimenticabile per la sua follia lovecraftiana.

"Avevamo alcune idee folli, ma io e Joss non volevamo realizzare qualcosa di forzato" aveva dichiarato il regista di 7 sconosciuti a El Royal. "Ho la fortuna di poter continuare a fare film, non ho bisogno di fare un sequel solo per il gusto di farlo. Lo faremmo se potessimo rendergli giustizia, ma la verità è che non è per niente facile. Ogni spunto narrativo per continuare la storia non tiene conto del finale del primo film, e sono ancora convinto che quel finale sia perfetto, non voglio rovinarlo."

Per chi non lo ricordasse, il film segue un gruppo di amici che decide di andare in gita in una casetta isolata nella campagna per trascorrere un weekend di divertimento sfrenato lontano dal college: lì subiscono l'attacco di orribili esseri sovrannaturali, mentre da un bunker un gruppo di tecnici osserva attraverso telecamere nascoste ogni loro mossa. Tra i protagonisti c'è anche Chris Hemsworth, che nel 2012 è stato diretto proprio da Joss Whedon in The Avengers.


THE WATCHER, ECCO PERCHÉ KEANU REEVES FU COSTRETTO A PARTECIPARE AL FILM

The Watcher, thriller poliziesco del 1997 diretto da Joe Charbanic alla sua prima e ultima esperienza da regista. Il film è ricordato come una delle peggiori interpretazioni di Keanu Reeves, che è stato costretto a parteciparvi nonostante la sua volontà di abbandonare il progetto.

Il suo primo approccio con The Watcher risale a diversi anni prima dell'uscita nelle sale, quando l'attore accettò verbalmente di recitare nel film in un ruolo secondario. A sua insaputa, però, il suo personaggio fu riscritto per farlo diventare uno dei protagonisti, e nel frattempo il suo ex segretario falsificò la firma sul contratto che lo legava alla pellicola.

Messo in guardia dai suoi avvocati sulla lunga e costosa battaglia legale che avrebbe dovuto intraprendere per abbandonare il progetto, Reeves decise dunque di prendere parte alle riprese stringendo un accordo con con Universal che lo avrebbe escluso dalla promozione del film. In cambio, l'attore promise di non rivelare i retroscena sull'accaduto prima di un anno dall'uscita di The Watcher nelle sale americane.

Oltre ad una pessima accoglienza da parte di critica e pubblico, il film è valso a Reeves una nomination ai Razzie Award di quell'anno come peggior attore non protagonista (il premio andò poi a Barry Pepper per Battaglia per la Terra).


DC COMICS & DC UNIVERSE COLPITE DURAMENTE DALLA RISTRUTTURAZIONE DI WARNERMEDIA

Un’importante ristrutturazione di WarnerMedia è cominciata la settimana scorsa. Il capo e CEO di Warner Bros. Ann Sarnoff è stata messa a capo di tutti i contenuti. Guiderà un nuovo gruppo di studi ed emittenti, aggiungendo al suo portafoglio HBO, HBO Max, TNT, TBS e TruTV. Supervisionerà tutti i network, i film, gli studi televisivi e gli asset streaming.

Maggiori responsabilità sono state date a Casey Bloys, presidente della programmazione di HBO, che supervisionerà anche i contenuti originali per HBO Max e le reti lineari nazionali TNT, TBS e TruTV. Riferirà alla Sarnoff.

Andy Forssell, il direttore generale di HBO Max, guiderà una nuova attività operativa di HBO Max, e riferirà alla Kilar.

Obiettivi
La ristrutturazione, ha detto Kilar in un memo sui licenziamenti iniziati ieri: “Ridurrà le dimensioni dei nostri team, dei livelli e della nostra forza lavoro in generale. Queste riduzioni non riflettono in alcun modo la qualità delle persone colpite né il loro lavoro. È semplicemente una funzione delle modifiche di cui sopra“.

I nuovi elementi nella ristrutturazione previsti da Kilar sono:

Stiamo elevando HBO Max nell’organizzazione e amplieremo lo espanderemo a livello globale.
Stiamo semplificando il modo in cui organizziamo i nostri studi.
Stiamo creando un’unità internazionale consolidata focalizzata sulla scala e sull’efficienza.
Stiamo riunendo le nostre attività commerciali chiave in un unico gruppo per consentirci di operare in un modo più strategico.


Hanno lasciato la compagnia: Bob Greenblatt, presidente di WarnerMedia Entertainment and Direct-to-Consumer; Kevin Reilly, direttore dei contenuti di HBO Max e presidente di TNT, TBS e truTV; e Keith Cocozza, EVP del Corporate Marketing and Communications.

Un’azienda orientata al consumatore
Il passaggio di WarnerMedia dalla grande distribuzione all’essere un’azienda orientata al consumatore con un’enfasi sul ‘diretto al pubblico’ non significa necessariamente che i film della Warner Bros. bypasseranno le sale cinematografiche, ha spiegato Kilar. Come altri studi durante la pandemia, con la chiusura delle sale, la Warner Bros. è passata direttamente al PVOD con Scoob. Ha indicato che la strategia di distribuzione cinematografica dell’azienda si evolverà, ma i cinema rimarranno una parte essenziale.

Per quanto riguarda la fine della restrizione del controllo dei cinema da parte delle major, dopo 71 anni, Killar ha detto: “Non ho intenzione di acquistare sale cinematografiche“.

HBO Max
Il lancio di HBO Max è al centro dei cambiamenti. Sono state registrati 4,1 milioni di iscrizioni nei primi due mesi e si trova sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi interni di crescita in cinque anni. Ma la confusione dei clienti su chi è idoneo a ottenere HBO Max, data l’esistenza di più offerte a marchio HBO sul mercato, ha offuscato il lancio.
Il servizio non è inoltre disponibile tramite Roku di Amazon Fire TV. Questi due distributori raggiungono più di 80 milioni di case negli Stati Uniti. Killar ha sottolineato che l’espansione della copertura di distribuzione di HBO Max è una priorità: “Assolutamente, non ci fermeremo finché non saremo su tutti i dispositivi del pianeta. Abbiamo avuto un inizio fantastico con Google, Apple e Samsung. …Credo che alla fine porteremo a termine quegli [accordi di distribuzione aggiuntivi], ma ovviamente è una funzione dell’economia“.

Licenziamemti
Come dicevamo sono iniziati lunedì, circa 600/650 membri dello staff hanno lasciato la compagnia, mentre HBO dovrebbe perdere tra i 150/175 membri dello staff. Tra i dipendenti di livello senior che lasciano l’azienda ci sono Jeffrey R. Schlesinger, Presidente della Warner Bros Worldwide Television Distribution; Ron Sanders, Presidente di Worldwide Theatrical Distribution & Home Entertainment; e Kim Williams, CFO di Warner Bros Entertainment.

Sin dalla sua rilevazione da parte di AT&T, la società precedentemente nota come Time Warner ha riorganizzato diverse aree della sua attività. I massimi dirigenti con anni di esperienza sulla supervisione della distribuzione, della programmazione e delle vendite pubblicitarie se ne sono andati. L’ascesa di Kilar al ruolo di CEO a maggio è servita solo ad alimentare una maggiore ricalibrazione.

Televisione
Il presidente della Warner Bros Television Group Peter Roth sta consolidando le attività di produzione televisiva con copioni e senza copioni dello studio.

Sul versante senza copioni, Mike Darnell presidente di Warner Bros Unscripted & Alternative Television continuerà a supervisionare Warner Horizon Unscripted Television, Telepictures e Shed Media, riferendo a Roth. La produzione fisica, gli affari commerciali e la finanza per tutta la programmazione senza copione saranno ora consolidati in una nuova struttura organizzativa al servizio di tutte e tre le etichette, a cui seguiranno dei liceziamenti.

Kevin E. Fortson, precedentemente EVP Production, Warner Horizon Television, e Matt Matzkin, precedentemente EVP Business Affairs, Warner Horizon Television, assumeranno ora nuovi ruoli di leadership in tutta la programmazione senza copione, riportando direttamente a Darnell. Fortson guiderà tutti gli aspetti della produzione fisica (inclusi budget, programmazione, personale e altro), mentre Matzkin supervisionerà tutti gli affari commerciali, legali e finanziari per le serie di Warner Horizon Unscripted Television, Telepictures e Shed Media.

La Warner Bros Television e l’unità TV via cavo/streaming Warner Horizon Scripted TV vengono fuse in una nuova divisione con copione guidata dai presidenti della Warner Bros Television Susan Rovner e Brett Paul. Il duo, che in precedenza ha ricoperto il ruolo di Presidenti sia della Warner Bros TV che della Warner Horizon Scripted TV, continuerà a supervisionare tutta la programmazione con copione, riferendo a Roth.

Il consolidamento riporta la Warner Bros TV alla sua struttura originale prima del lancio nel 2006 di Warner Horizon.

DC Entertainment
DC Entertainment della Warner Bros. è stata una delle divisioni più duramente colpite dai licenziamenti. Lasciano Bob Harras, caporedattore DC; Hank Kanalz, SVP Publishing Strategy & Support Services; Bobbie Chase, VP, Iniziative editoriali globali e strategia digitale; Brian Cunningham, senior story editor. Jim Lee rimane Chief Creative Officer di DC.

I licenziamenti DC Comics hanno avuto un impatto anche su DC Universe, che dal lancio di HBO Max, ha visto diminuire sempre di più i suoi contenuti originali. DC Universe può contare al momento solo una serie originale esclusiva, Titans mentre Doom Patrol è condivisa con HBO Max.


Orlando Bloom sul prossimo capitolo della sua carriera da attore: “Adesso si cambia aria”

L’Hollywood Reporter ha intervistato Orlando Bloom a proposito di Retaliation (in altri paesi Romans), il film di Ludwig Shammasian e Paul Shammasian che è finalmente uscito in digitale negli Stati Uniti a tre anni dalla presentazione al film festival di Edimburgo.
In tale occasione l’attore ha parlato della sua prossima fase professionale:

L’unica cosa che voglio fare ora è… provare paura, terrore e emozione senza freni proprio come mi sono sentito quando ho letto la parte di Malky [in Retaliation]. È stato immediato, ho pensato subito: “Oddio, adesso come faccio?”. Ma sono quelle che le sfide che mi piacciono. Sono stato quasi addestrato a diventare una celebrità da giovane, ma adesso si cambia aria. Voglio spaccare tutto con le mie interpretazioni. Non ho più paura di nulla. Se c’è un ruolo che mi terrorizza e che mi mette alla prova, allora scelgo quello.

Diciamo le cose come stanno: i soldi non mi interessano. E neanche la fama. Sono motivato dalla creatività e dalla promessa che mi sono fatto da giovane mentre studiavo recitazione, voglio provare la stessa paura di quando sali su un palco. L’ho già fatto con Killer Joe e Romeo & Juliet, ma vorrei fare altro teatro ad esempio. Ora che sto per avere un altro figlio il mio tempo è diventato così prezioso che voglio impiegarlo su cose che mi mettano alla prova e mi diano un’occasione di crescita perché è quello che voglio ed è il motivo per cui adoro fare l’attore.


Stanley Kubrick aveva pensato a Bill Murray o Woody Allen per il ruolo in Eyes Wide Shut poi andato a Tom Cruise

Sono trascorsi 21 anni dall’uscita nei cinema di Eyes Wide Shut, l’ultimo film diretto da Stanley Kubrick e ancora non abbiamo finito di scoprire tutte le curiosità riguardanti la pellicola che ha visto come protagonisti Tom Cruise e Nicole Kidman e che, uscita postuma, viene ancora vista da alcuni come “opera incompleta” di un regista abituato a ritoccare le sue pellicole anche dopo le prime proiezioni pubbliche.
Poco più di un anno fa, ad esempio, apprendevamo che nel film tratto dal romanzo Doppio Sogno di Arthur Schnitzler, c’era il cammeo vocale di un’attrice poi diventata autentica celebrità, ovvero Cate Blanchett. Il tutto grazie a un articolo di Vulture intitolato “An Oral History of an Orgy Staging that scene from Eyes Wide Shut, Stanley Kubrick’s divisive final film” interamente focalizzato su una delle scene più iconiche dell’ultimo, e divisivo film, realizzato dal leggendario filmmaker, quella dell’orgia appunto.

Dall’Independent giungono ora degli altri dettagli sulla lavorazione di Eyes Wide Shut, dettagli provenienti da una nuova biografia del regista scritta da David Mikics dal titolo “Stanley Kubrick: American Filmmaker”.

Secondo quanto scoperto dall’autore del libro grazie a una “wish list” sul cast trovata in un blocco degli appunti del regista risalente agli anni ottanta, molti anni prima di ingaggiare Tom Cruise per il ruolo di Dr. William “Bill” Harford, Stanley Kubrick aveva pensato ad altri attori come Steve Martin, Woody Allen, Dustin Hoffman, Warren Beatty, Alan Alda, Albert Brooks, Bill Murray, Tom Hanks e Sam Shepard, alcuni dei quali decisamente più votati alla commedia rispetto al protagonista di Top Gun e Nato il 4 Luglio.

Mikics scrive:

In maniera alquanto significativa, quando Stanley Kubrick è poi riuscito a produrre Eyes Wide Shut, ha optato per un attore che non possedeva alcuna parvenza di comicità, il sincero e altamente misurato Tom Cruise. La commedia poteva essere un’arma di difesa per “l’eroe” della storia. Ma Kubrick, a conti fatti, voleva che fosse del tutto indifeso.


Hamilton, il musical su Disney+ è il contenuto streaming più visto in America nel mese di luglio

Che Hamilton, la versione filmata del celeberrimo musical di Lin-Manuel Miranda, fosse un contenuto fondamentale per spingere Disney+ specie in un contesto come quello attuale in cui la Casa di Topolino si sta leccando le ferite per i miliardi di dollari persi a causa della pandemia di nuovo Coronavirus e la conseguente sospensione delle entrate garantite dai cinema, dai parchi a tema e dalle crociere, l’avevamo già capito. Dopo solo un fine settimana di presenza sulla piattaforma streaming, i download dell’app avevano visto un notevole incremento come vi avevamo già segnalato.
Variety fornisce ora un’indicazione estremamente interessante che incorona Hamilton come il trionfatore assoluto di luglio in materia di contenuti online.

Il musical ha ottenuto la prima posizione nella chart dei titoli più visti lo scorso mese, una classifica che non tiene esclusivamente conto della sola Disney+, ma di tutti i principali player del settore attivi nel mercato nordamericano (Netflix, Prime Video, Hulu e Apple TV+):



In un’estate senza cinema, la Disney aveva puntato moltissimo sull’arrivo di Hamilton su Disney+ tanto che, a metà giugno, è stata sospesa la possibilità di effettuare la settimana di prova del servizio in maniera tale da ottimizzare le performance economiche garantite dal musical. Il risultato ottenuto da Hamilton è di sicuro degno di nota in un panorama, quello delle piattaforme SVOD, che vede ancora Netflix distanziare abbondantemente le sue rivali tanto in termini di abbonati, quanto di tempo trascorso sulla piattaforma.

Come descritto nel comunicato ufficiale, il film è un passo avanti nell’arte della “ripresa dal vivo” che trasporta il pubblico nel mondo dello spettacolo di Broadway in modo unico e intimo. Combinando i migliori elementi del teatro dal vivo, del cinema e dello streaming, il risultato è un’esperienza cinematografica che rappresenta un modo completamente nuovo di vivere Hamilton.

La versione filmata del musical è stata registrata al The Richard Rodgers Theatre di Broadway nel giugno del 2016 e annovera nel cast il vincitore del Tony Award® Lin-Manuel Miranda nel ruolo di Alexander Hamilton. Daveed Diggs interpreta Marquis de Lafayette/Thomas Jefferson, mentre Renée Elise Goldsberry è Angelica Schuyler; Leslie Odom, Jr. è Aaron Burr; il nominato ai Tony Award Christopher Jackson interpreta il ruolo di George Washington; Jonathan Groff è King George; Phillipa Soo è Eliza Hamilton e Jasmine Cephas Jones interpreta Peggy Schuyler/Maria Reynolds; Okieriete Onaodowan è Hercules Mulligan/James Madison e Anthony Ramos è John Laurens/Philip Hamilton.


Forrest Gump: il remake indiano con Aamir Khan nei cinema nel 2021

Poco più di un anno fa abbiamo scoperto che la superstar indiana Aamir Khan sarebbe stato protagonista del rifacimento targato Bollywood di Forrest Gump, il film premio Oscar con Tom Hanks diretto da Robert Zemeckis e uscito nel 1994.
Le riprese erano partite in India a inizio anno e poi erano state sospese a causa dell’emergenza Coronavirus. Per portare a termine il resto delle riprese la produzione ha deciso di trasferire il set in Turchia, come confermato dal produttore che ha inoltre annunciato lo slittamento della data d’uscita, da Natale 2020 a Natale 2021.

Il film è intitolato Lal Singh Chadha ed è diretto da Advait Chandan, regista di Secret Superstar in cui compariva Khan. La pellicola è prodotta dall’attore attraverso la sua casa di produzione Aamir Khan Films assieme alla Viacom18 Motion Pictures.

Tra gli altri rifacimenti in sviluppo a Bollywood menzioniamo anche Kizie Aur Manny, rivisitazione di “Colpa delle Stelle” e un’altra di Tutto può cambiare, il film con Keira Knightley e Mark Ruffalo.

Ecco anche alcune foto dal set:

https://twitter.com/AKofficialTeam/status/...021%2F441705%2F

La sinossi:

Seduto alla fermata dell’autobus, un uomo rievoca la storia della sua vita ad ascoltatori occasionali: un’infermiera, una donna con una bambina, un’anziana signora. È Forrest Gump, nato a Greenbow, in Alabama, ex-paraplegico con quoziente intellettivo di alcuni punti inferiore alla normalità. Trent’anni di storia americana sono visti attraverso gli occhi di Forrest Gump, dagli atteggiamenti sensibili e prodigiosi nonostante il suo basso QI: Forrest narra della sua infanzia, del suo rapporto con la madre, della sua abilità a correre, della sua Laurea, della discriminazione razziale, della guerra del Vietnam, dell’assassinio del presidente Kennedy, ma soprattutto racconta dell’amore che ha sempre provato per la sua amica di infanzia, Jenny, che alla fine riuscirà ad incontrare di nuovo e a sposare.


A Venezia 77 anche il corto di Luca Guadagnino girato durante il lockdown

La Biennale ha annunciato il completamento del programma della 77esima edizione del Festival di Venezia con l’aggiunta di un cortometraggio di Luca Guadagnino e di Run Hide Fight, film di Kyle Rankin.
Riportiamo il comunicato completo:

Fiori, Fiori, Fiori! (12’) di Luca Guadagnino e Run Hide Fight di Kyle Rankin integrano e completano il programma della 77. Mostra

La Biennale di Venezia ha il piacere di annunciare i due titoli che integrano e completano, Fuori Concorso, il programma della 77. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, in programma dal 2 al 12 settembre 2020 diretta da Alberto Barbera.

Si tratta del nuovo cortometraggio di Luca Guadagnino, Fiori, Fiori, Fiori! (12’), e di un nuovo film indipendente americano, Run Hide Fight scritto e diretto da Kyle Rankin, con Isabel May, Thomas Jane, Radha Mitchell.

Dichiara Alberto Barbera: “Siamo grati a Luca Guadagnino che con Fiori, Fiori, Fiori! ci rende partecipi di una piccola, personale evasione compiuta durante il recente lockdown alla ricerca di volti, luoghi e affetti della gioventù trascorsa; e al produttore Dallas Sonnier (lo stesso di Brawl in Cell Block 99 e Dragged Across Concrete, presentati rispettivamente alla Mostra del Cinema nel 2017 e nel 2018), che torna con un nuovo, provocatorio dramma d’azione, Run Hide Fight di Kyle Rankin, ambientato in una scuola presa in ostaggio da quattro studenti intenzionati a commettere una strage. Due modelli di cinema irriducibilmente diversi, ma espressione di un’identica, trascinante energia creativa”.

Fiori, Fiori, Fiori! di Luca Guadagnino

Durante il lockdown per la pandemia del Covid, Luca Guadagnino, con una piccola troupe, scende in Sicilia da Milano armato soltanto di uno smartphone e di un tablet, per bussare alle porte degli amici d’infanzia e capire con loro come hanno vissuto questo momento eccezionale che ha unito il mondo intero.

Fiori, Fiori, Fiori! Regia e storia di Luca Guadagnino, Fotografia di Alessio Bolzoni. Montaggio di Walter Fasano. Musiche di Cosmo. Suono di Davide Favargiotti. Interpreti (nel ruolo di loro stessi) Maria Continella, Natalia Simeti, Claudio Gioè, Dave Kajganich.

Run Hide Fight di Kyle Rankin

Zoe (Isabel May) sta per diplomarsi in un momento molto difficile della sua vita a seguito della morte della madre (Radha Mitchell). Per distrarsi esce a caccia col padre Todd (Thomas Jane), ex membro delle forze speciali. Un giorno, mentre Zoe è a scuola, quattro studenti assediano l’edificio e irrompono con un furgone all’interno del bar della scuola. Utilizzando le tecniche apprese dal padre, Zoe riesce a sfuggire agli attentatori.

Run Hide Fight è scritto e diretto da Kyle Rankin. Direttore della fotografia: Darin Moran. Produzione: Cinestate (Dallas Sonnier, Amanda Presmyk). Distribuzione: Voltage Pictures.


MARTIN SCORSESE STRINGE UN NUOVO ACCORDO CON APPLE

Martin Scorsese ha stretto un nuovo accordo con Apple che prevede la regia e la produzione, tramite la sua Sikelia Productions, di nuovi film e serie tv.
Il progetto darà quindi vita a nuove opere destinate alla piattaforma di streaming Apple TV+.


Il regista Martin Scorsese collaborerà con Apple già in occasione del film Killers of the Flower Moon, scritto da Eric Roth ispirandosi all'omonimo saggio di David Grann. Nel cast del lungometraggio, di cui Apple ha conquistato i diritti con un investimento di oltre 180 milioni di dollari, ci saranno le star Leonardo DiCaprio e Robert De Niro. Il progetto sarà prodotto da Dan Friedkin e Bradley Thomas di Imperative Entertainment e le riprese dovrebbero iniziare a febbraio in Oklahoma.

Killers of the Flower Moon racconta la storia di alcuni omicidi con vittime dei membri di una tribù di nativi americani, avvenuti dopo la scoperta che nelle loro terre c'era del petrolio. Le morti attirarono l'attenzione dell'FBI.

Apple ha già stretto degli accordi con star del calibro di Leonardo DiCaprio, Jennifer Savisson, Idris Elba e Ridley Scott.


365 GIORNI, MICHELE MORRONE DIFENDE IL FILM NETFLIX: "NON INCITA ALLO STUPRO"

Intervistato da E!News, l'attore Michele Morrone ha risposto alle tante critiche rivolte contro il film Netflix che lo vede protagonista, 365 giorni che nei giorni scorsi era stato accusato di glorificare la violenza sessuale: "Il pubblico sa che è un'opera di fantasia" ha detto l'attore.

Non è passato di certo inosservato il rilascio del film diretto da Barbara Białowąs e Tomasz Mandes che, in seguito al rilascio nei cinema polacchi e britannici a febbraio, è stata distribuita a livello internazionale su Netflix. Pochi giorni e 365 giorni è divenuto il titolo più visto della piattaforma streaming, in barba alle tantissime critiche ricevute da parte della critica e ai record negativi registrati su Rotten Tomatoes (percentuale di gradimento dello 0%) e IMDb (è rientrato tra i 100 film con più recensioni negative di sempre).

La bocciatura non ha riguardato soltanto il reparto tecnico del film ma soprattutto ciò che viene raccontato al suo interno, divenuto oggetto di numerose polemiche. La cantante Duffy, ad esempio, ha reso pubblica una lettera nella quale definisce 365 giorni un film "pericoloso" perché "trasforma in intrattenimento la realtà brutale dello sfruttamento sessuale, del rapimento e dello stupro".

Proprio a questo genere di critiche ha voluto rispondere la star del film, Michele Morrone, intervenuto nelle scorse sul celebre magazine americano. "È importante ricordarsi che si tratta di un'opera di finzione. Quando un pubblico guarda un film, sa bene che quello che vede sullo schermo non è reale" ha dichiarato l'attore che ha anche reso nota la sua speranza di vedere ridimensionate queste polemiche in futuro: "Confido nel fatto che il pubblico capisca che il film è una fantasia. Dobbiamo stare attenti a non limitare la creazione dell'arte".

Ricordiamo che 365 giorni parla di un boss mafioso, Massimo Torricelli (Michele Morrone), che rapisce una giovane donna (Anna-Maria Sieklucka) e la tiene in ostaggio per un anno esatto, periodo in cui tenterà di farla innamorare di lui. La cantante Duffy, nella sua lettera di accuse, raccontava proprio la simile esperienza drammatica che l'ha vista protagonista, durante la quale è stata rapita e stuprata. Michele Morrone ci tiene dunque a sottolineare che "questo film non intende assolutamente minimizzare la realtà della violenza sessuale nel mondo".

Prima ancora di diventare un film, 365 giorni è stato un libro di grande successo in Polonia. Nelle scorse settimane, Netflix ha annunciato il rinnovo del film per un sequel.


YOU CANNOT KILL DAVID ARQUETTE: NEL TRAILER, L'ATTORE TORNA SUL RING

Con You Cannot Kill David Arquette l'attore David Arquette torna nel mondo del wrestling: ecco il primo trailer del film documentario diretto da David Darg e Price James.

"Etichettato come uno degli uomini più odiati nel mondo del wrestling per la sua controversa vittoria del titolo dei pesi massimi WCW nel 2000, l'attore David Arquette tenta un difficile ritorno allo sport-entertainment che ha in un qualche modo arrestato la sua promettente carriera a Hollywood. Pericolosamente determinato a redimere la sua reputazione e riappropriarsi della sua dignità, Arquette non si fermerà davanti a nulla per guadagnarsi un posto nel pro-wrestling" recita la sinossi ufficiale del lungometraggio.

Arquette è sicuramente una delle figure più controverse ad aver calcato i ring di wrestling, essendo anche il primo attore di Hollywood che non era già un lottatore professionista ad aver portato a casa un titolo mondiale, per di più in una cornice particolare come quella del tag team match a stipulazione speciale - chiunque fosse stato l'artefice dello schienamento avrebbe vinto il titolo - in cui fece coppia con l'allora campione DDP (Diamon Dallas Page) contro Eric Bischoff e Jeff Jarrett.
In questo docufilm, l'attore vuole dimostrare che il suo interesse nei confronti della disciplina non è mai stato superficiale, e vuole togliersi di dosso la cattiva nomea che si è portato dietro per tutti questi anni.
Nel trailer si intravedono anche l'ex-moglie, l'attrice di Friends Courteney Cox (i due sono attualmente separati) e altri membri della sua famiglia, in quanto vengono mostrati anche gli aspetti più personali e privati del percorso di Arquette.

Il film uscirà nei drive-in americani il 21 agosto, e sarà disponibile in digitale e on-demand dalla settimana successiva.




IRON MAN, SVELATI I RETROSCENA DI QUELLA FAMOSA FOTO FAKE CHE TRAPELÒ DAL SET

Dopo aver rivelato i dettagli sul mancato debutto di Shang-Chi in The Avengers, Chris Fenton, presidente della compagnia cinese DMG Entertainment Motion Picture Group, ha svelato un retroscena sulla foto leak emersa dal set di Iron Man 3.

Prima che la Cina diventasse uno dei mercati fondamentali per gli incassi dei film del Marvel Cinematic Universe, lo studio di Kevin Feige aveva firmato la sua prima collaborazione con una compagnia cinese per lo sviluppo di Iron Man 3 proprio per alimentare l'interesse del franchise nel paese.

"Le riprese di Iron Man 3 a Pechino erano essenziali" ha spiegato Fenton nel suo nuovo libro, Feeding The Dragon. "Non solo dovevamo ottenere del buon materiale per la versione globale del film, ma dovevamo anche fare capire dove ci trovavamo. La produzione del film si stava svolgendo anche in Cina, al contrario di quello che diceva Shane Black. Le persone dovevamo sapere."

Il produttore ha poi rivelato come è stata diffusa l'immagine in questione (la trovate in calce all'articolo): "Alla fine della giornata di riprese, abbiamo scattato una foto per girarla alla stampa. Nell'immagine c'erano Wang, Iron Man, almeno dal busto in su, e l'antico paifang cinese. Per farla sembrare una foto della produzione, abbiamo aggiunto nell'inquadratura una delle cineprese. Inoltre, abbiamo decentrato un po' l'immagine."


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JOKER, PRESENTE UNO STUPENDO EASTER EGG NEL CINECOMIC SHAZAM!

In attesa di sapere le novità sul sequel di Shazam! dal DC FanDome del prossimo 22 agosto, un fan ha scoperto un easter egg dedicato al personaggio del Joker proprio durante un rewatch del film di David F. Sandberg.

Come potete vedere nell'immagine in calce, stiamo parlando della divertente sequenza in cui Billy Batson testa i suoi nuovi poteri da supereroe insieme all'amico Freddy Freeman. Nella parte in cui Zachary Levi colpisce la sua stessa mano con un ascia per vedere quanto è resistente, sullo sfondo può essere visto il logo della ACE Chemicals: si tratta di un riferimento al numero 168 di Detective Comics, nel quale Red Hood salta in una vasca d'acido della Ace Chemical e si trasforma nel Clown Principe del Crimine.

Sandberg e Levi, lo ricordiamo, sono stati entrambi confermati tra i numerosi ospiti dell'atteso DC FanDome, evento che ospiterà le presentazioni di tutti i progetti futuri legati alla casa fumettistica di proprietà Warner. Previsto inizialmente per il 1° aprile 2020, Shazam! 2 è stato rinviato al 4 novembre 2022 in seguito agli spostamenti del calendario causati dalla pandemia.


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ANA DE ARMAS È MARILYN MONROE PER ANDREW DOMINIK: LA PRIMA RECENSIONE DI BLONDE FA SOGNARE

Blonde, nuovo attesissimo film di Andrew Dominik con Ana de Armas nei panni di Marilyn Monroe, sarebbe dovuto arrivare quest'anno su Netflix, ma lo studio ha deciso di rinviare l'uscita del film al 2021, probabilmente in attesa di poterlo presentare in qualche importante festival cinematografico.

Tuttavia Joyce Carol Oates, il cui romanzo del 1999 è stato la base della sceneggiatura di Dominik, ha rivelato su Twitter di aver assistito recentemente ad una proiettato privata del film, che ha promosso a pieni voti.

"Ho visto la prima versione dell'adattamento di Andrew Dominik ed è sorprendente, brillante, molto inquietante e, forse la cosa più sorprendente, può vantare un'interpretazione completamente femminista della vicenda. Non sono sicuro che un regista uomo abbia mai realizzato qualcosa di simile."

Insomma, l'attesa per il quarto film del regista de L'assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford e Killing them softly si fa ancora più alta dopo queste dichiarazioni, e la curiosità intorno all'interpretazione di Ana de Armas continua a lievitare fra le schiere dei fan. Al momento, però, non si hanno notizie per una data di uscita.

Ricordiamo che il film include nel cast anche Adrien Brody nei panni di Arthur Miller e Bobby Cannavale nei panni di Joe DiMaggio, i due mariti della Monroe. Inoltre, tra le star coinvolte nel progetto citiamo anche Julianne Nicholson, Scoot McNairy, Garret Dillahunt, Caspar Phillipson, Toby Huss, Sara Paxton, David Warshofsky, Lily Fisher, Evan Williams e Xavier Samuel.

Dominik ha detto in precedenza: "Blonde è interessante perché contiene pochissimi dialoghi. I miei tre film precedenti erano molto basati sui discorsi mentre non credo che ci sia una scena in Blonde più lunga di due pagine. Sono davvero entusiasta di fare un film che è anche una valanga di immagini ed eventi. E il personaggio principale è una donna. I miei film sono stati abbastanza privi di donne e ora ho potuto provare ad immaginare cosa significhi esserlo."


GAZZA THE MOVIE: IN ARRIVO IL BIOPIC SUL LEGGENDARIO PAUL GASCOIGNE

Il calciatore Paul Gascoigne ha confermato che i produttori del suo biopic ufficiale sono attualmente alla ricerca di un attore per interpretare il leggendario calciatore inglese in un film basato sul libro di memorie Gazza: My Story.

Il film uscirà dopo un documentario sulla Coppa del Mondo con l'ex star dell'Inghilterra, previsto per novembre. In precedenza, nel 2015, era già staro realizzato il documentario Gascoigne.

Parlando al Daily Mirror, l'ex calciatore ha dichiarato: “Ci sono dei produttori che stanno cercando qualcuno che possa interpretarmi. Li aiuterò in questo processo e avrò anche modo di leggere la sceneggiatura del film, che riguarderà tutta la mia vita. Il film sarà basato sulle mie biografie."

Gascoigne ha candidamente suggerito che il progetto non chiuderà un occhio sulla sua turbolenta vita privata, senza tralascia neppure le sue lunghe e famose battaglie contro l'alcolismo. "Ammettiamolo", ha aggiunto. "Non ho nulla da nascondere. È stato detto già tutto sulla stampa, nel bene e nel male."

Gascoigne, che è stato un famoso centrocampista offensivo per Newcastle United e Tottenham, divenne un'icona nazionale dopo un lungo pianto sul campo in seguito alla sconfitta in semifinale dell'Inghilterra ai Mondiali del 1990 contro la Germania. "E 'stato incredibile", ha detto della fama che lo travolse da quel momento. “Ovunque andassi, tutto era gratis. Andavo in un ristorante costoso, ma per me era gratis. Non potevo tornarci, perché non volevo che pensassero che ero tornato per mangiare di nuovo gratuitamente!"


STAR WARS: UN FILM STAND ALONE SU DARTH VADER POTREBBE ACCONTENTARE I FAN?

Darth Vader è senza dubbio uno dei personaggi più interessanti tra quelli appartenenti all'affascinante Lato Oscuro della Forza, ed è lecito chiedersi se Disney deciderà mai di mettere in cantiere uno spin-off di Star Wars basato interamente su di lui.

Purtroppo al momento non sappiamo nulla al riguardo, ma CinemaBlend ha riportato diverse ragioni per cui un film sul Signore Oscuro dei Sith potrebbe accontentare i fan del franchise. Tanto per cominciare, sarebbe l'occasione perfetta per esplorare ulteriormente il periodo che intercorre tra La Vendetta dei Sith e Una Nuova Speranza, un arco temporale in cui Vader deve aver commesso crimini di ogni genere, nell'imporre il dominio di Palpatine su tutta la galassia e nello sterminare gli ultimi Jedi rimasti.

Se nei fumetti abbiamo potuto leggere della sua incessante ricerca di indizi sulla morte di Padmé su Naboo, dal punto di vista cinematografico non abbiamo ancora potuto approfondire i momenti tragici che seguirono il famoso "Noooooo" pronunciato nel finale di Episodio III. Ciò permetterebbe di dare maggiormente risalto al conflitto interiore del personaggio, costretto a mettere a tacere ancora una volta il passato di Anakin Skywalker per diventare l'implacabile assassino visto in Rogue One.

Un film del genere ci consentirebbe poi di esplorare l'universo di Star Wars dal punto di vista del Lato Oscuro. A pensarci bene non abbiamo mai visto storie esclusivamente incentrate sui Sith al cinema: solo nei videogiochi, nei romanzi e nell'Universo Espanso abbiamo potuto goderci tutto il fascino della malvagità con storie che raccontavano l'ascesa di generali imperiali o pericolosi guerrieri Sith. È arrivato il momento per un cambio di rotta?

Forse sì, ma c'è anche da considerare che Disney potrebbe non essere così incline a produrre contenuti con protagonisti degli assassini. Eppure, il terrore causato da Darth Vader non è mai stato troppo splatter, e anche lo spin-off in questione potrebbe includere diverse mutilazioni, presenti in tutta la saga cinematografica e persino nelle serie di animazione, rese però meno eclatanti dal fatto che le spade laser cauterizzano immediatamente le ferite.

In conclusione potremmo dire che i fan non si sono di certo stancati di vedere il Signore Oscuro all'opera, dato che in certe produzioni la sua presenza è stata minima (seppur sempre fondamentale). Cosa ne pensate? Vorreste vedere un film, o magari una serie, con Darth Vader protagonista?

Considerando che il personaggio è tornato in Rogue One e in The Clone Wars le probabilità di rivederlo non sono poi così basse. Alcuni rumor lo vorrebbero presente anche nella serie su Kenobi!



Edited by Triplethor - 11/8/2020, 19:13
 
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MERCOLEDÌ

12/08/2020



ARRIVA LA SUMMER OF FEAR: NETFLIX ACQUISISCE LA TRILOGIA DI FEAR STREET PER IL 2021

Netflix ha acquisito la trilogia di Fear Street, basata sulla serie di libri per ragazzi scritti da R.L. Stine, autore di Piccoli brividi. In Italia è nota come La strada della paura, ma ne sono stati pubblicati soltanto 12 titoli (su 36 totali).

La trilogia è stata sviluppata da Chernin Entertainment per la Fox, ma gli accordi distributivi sono cambiati dopo la fusione con Disney. Poiché Netflix ha stretto un diritto di prelazione con Peter Chernin, il colosso dello streaming si occuperà della distribuzione dei tre film: usciranno nell’estate del 2021, uno al mese per tre mesi consecutivi, dando luogo a un evento di marketing chiamato Summer of Fear.

È insolito che una trilogia venga girata tutta in blocco, con i tre film pronti contemporaneamente, ma quella di Fear Street è stata realizzata proprio così. La regista Leigh Janiak (nota per due episodi di Scream e l’horror indipendente Honeymoon) ha già concluso le riprese, quindi i tre capitoli potranno uscire a un solo mese di distanza l’uno dall’altro.

La sceneggiatura è opera di Kyle Killen, lo stesso di Mr. Beaver e Scenic Route; ha inoltre creato Lone Star e Awake, ma ha scritto anche vari episodi della prossima serie Showtime tratta da Halo. Al centro della trama ci sarà un gruppo di adolescenti di Shadyside, in Ohio, nel 1994. La cittadina è funestata da una catena di eventi sovrannaturali che potrebbero essere collegati, e i protagonisti saranno le prossime vittime. Pare che la trilogia coprirà tre diverse epoche, tornando indietro fino al 1600.

Nel cast della trilogia di Fear Street figurano Gillian Jacobs (Love, Community), Sadie Sink (Stranger Things), Ashley Zukerman (The Wind), Fred Hechinger (Eighth Grade), Julia Rehwald (Panic), Jeremy Ford (A Mother’s Sacrifice), Kiana Madeira (Sacred Lies), Emily Rudd (The Romanoffs), Ryan Simpkins (The House), McCabe Slye (Destroyer) e Olivia Welch (Modern Family).


ANCHE IL NEW YORK COMIC-CON 2020 SARÀ SOLO ONLINE, COME IL COMIC-CON DI SAN DIEGO

La cosa era praticamente scontata ma ora è arrivata la conferma ufficiale: l’edizione 2020 del New York Comic-Con, prevista dall’8 all’11 ottobre, si svolgerà interamente online, su YouTube, proprio come il recente Comic-Con@Home.
Una scelta dettata dall’emergenza Covid-19, ancora particolarmente preoccupante nel territorio americano. Come dichiarato dal presidente di ReedPop, l’azienda che gestisce i principali eventi nerd a stelle e strisce, Lance Fensterman:

Ci dispiace non poter essere tutti insieme, faccia a faccia, al New York Comic-Con. Proprio come voi, anche noi attendevamo l’arrivo di questo fine settimana ed eravamo molto emozionati, perché questa sarebbe stata la quindicesima edizione. […] Anche se quest’anno sarà un’esperienza differente, non vediamo l’ora di offrire ai nostri fan contenuti di gran valore, grazie alla nostra partnership con YouTube.


L’annuncio arriva dopo la performance deludente del Comic-Con@Home, che da più parti è stato definito un vero e proprio disastro, cosa che si è notata sopratutto su Twitter. Secondo quanto dichiarato da Variety, infatti, i tweet che hanno menzionato Comic-Con@Home sono calati del 95% rispetto all’edizione del 2019.

In questo caso sembra si sia deciso di apportare delle piccole modifiche. Se il Comic-Con@Home prevedeva zero interazione da parte del pubblico, in questo caso sono stati annunciate Live Chat su YouTube e Q&A. Basterà per evitare un altro fiasco?


SPIDER-MAN 3 – IL TITOLO POTREBBE ESSERE TRAPELATO ON-LINE

Charles Murphy potrebbe aver scovato il titolo di Spider-Man 3, che era nascosto “in piena vista” negli elenchi di Esquire e Maxim. Su Murphy’s Multiverse, il giornalista spiega che il titolo potrebbe essere Spider-Man: Homesick, almeno stando alle liste in questione.

Sapevamo che la parola “home” sarebbe stata una costante, dopo Homecoming e Far From Home, quindi Homesick (“nostalgia di casa”) avrebbe senso. Peter potrebbe essere in fuga dopo l’accusa di aver ucciso Mysterio, e alle sue calcagna potrebbe esserci Kraven il Cacciatore, quindi l’eroe sentirebbe nostalgia per la sua vecchia vita, i suoi amici, zia May e la scuola. Naturalmente la spiegazione potrebbe essere un’altra, ma come ipotesi non è affatto balzana.

Murphy ha fatto un po’ di ricerche, e ha scoperto che ad Atlanta – dov’è in corso la costruzione dei set – gli addetti ai lavori si riferiscono al film proprio come Spider-Man: Homesick. Sarà soltanto un titolo provvisorio? Staremo a vedere. Comunque, la data di uscita è slittata al 17 dicembre 2021, mentre le riprese si terranno quando Tom Holland avrà concluso la lavorazione di Uncharted.

Disney e Sony Pictures hanno ritrovato l’accordo per la condivisione di Spider-Man, quindi il film sarà ambientato nel Marvel Cinematic Universe, come le precedenti avventure con Tom Holland. La produzione sarà curata dai Marvel Studios.

Nel cast ritroveremo Tom Holland (Peter Parker / Spider-Man), Marisa Tomei (Zia May), Zendaya (MJ), Jacob Batalon (Ned Leeds), Tony Revolori (Flash Thompson) e presumibilmente anche Angourie Rice (Betty).

Dopo Spider-Man: Homecoming e Far From Home, la regia sarà nuovamente di Jon Watts.

Qui di seguito potrete vedere gli elenchi delle due riviste in cui figura il titolo.

Le liste di Esquire e Maxim


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RUN: IL THRILLER CON SARAH PAULSON RINUNCIA AL CINEMA, ARRIVERÀ SU HULU

Anche Run, il thriller diretto da Aneesh Chaganty con protagonista Sarah Paulson, volto noto ai fan dell’horror grazie alla sua presenza fissa in American Horror Story, rinuncia all’uscita cinematografica a causa dell’emergenza Covid-19, che ha portato alla chiusura di moltissime sale in tutto il mondo. Come riportato da Deadline, il film arriverà negli Stati Uniti su Hulu, anche se al momento non è stata annunciata una data.
Non esistono al momento dettagli sul nostro territorio ma il sito ha precisato che questa decisione non riguarderà tutto il mondo: dove la situazione lo permette, il film arriverà come previsto al cinema.

Aneesh Chaganty è al suo secondo lungometraggio dopo Searching, thriller interpretato da John Cho e raccontato tutto dallo schermo di un computer. Dopo tutto, Chaganty è un ex dipendente di Google. Stavolta però il regista passa a un linguaggio più classico, ma non abbandona il genere di riferimento. In Searching c’era un padre che cercava la figlia scomparsa. Qui una figlia, cresciuta in isolamento, la cui routine inizia a crollare in pezzi quando si rende conto che la madre nasconde un terribile segreto.

Sarah Paulson interpreta Diane Sherman, Kiera Allen interpreta la figlia Chloe. Nel cast vedremo anche Pat Healy ed Erik Athavale. Chaganty ha scritto la sceneggiatura con Sev Ohanian, con cui ha anche scritto Searching.

Il trailer del film




JUSTICE LEAGUE: ZACK SNYDER CI OFFRE UN ALTRO ASSAGGIO DEL TRAILER IN ATTESA DEL DC FANDOME

Come sappiamo, il primo trailer ufficiale della Snyder Cut di Justice League, ovvero la versione originale del film concepita da Zack Snyder prima dell’arrivo di Joss Whedon per le riprese aggiuntive, verrà presentato durante l’evento virtuale DC FanDome, che si terrà il prossimo 22 agosto.
Nell’attesa il regista ci ha offerto un altro assaggio. Snyder ha diffuso una nuova foto che mostra il colorist Stefan Sonnenfeld, impegnato a perfezionare il trailer nella Company 3 di Los Angeles.

Il tweet di Zack Snyder

Recentemente Ray Porter, volto di Darkseid, ha parlato del film. Il potentissimo supervillain è stato rimosso dalla versione uscita nelle sale, ma apparirà almeno due volte nella Snyder Cut.


Seth Rogen spiega perché non farebbe mai e poi mai un sequel di Superbad

Se, da una parte, c’è un film come Strafumati al quale Seth Rogen ha tentato a lungo di dare un sequel, dall’altra ce ne sta uno come Superbad che non ha alcun bisogno di un capitolo 2.
In una chiacchierata fatta con Lad Bible, Seth Rogen ha spiegato perché non farebbe mai e poi mai un sequel della fortunatissima commedia con Jonah Hill, Michael Cera e Christopher Mintz-Plasse diretta da Greg Mottola e scritta da Rogen insieme al suo socio abituale Evan Goldberg.

Credo che di tutti i film che ho fatto, Superbad sia quello che, al 100%, non andrei mai e poi mai a toccare. In tutta onestà non penso abbia bisogno di miglioramenti, spin-off o robe del genere. Sono incredibilmente orgoglioso di quel film che, anche oggi, regge ancora benissimo – la gente continua a guardarlo, i ragazzini delle superiori mi contattano per dirmi che l’hanno visto per la prima volta e l’hanno amato. Si è creato il suo status di ottimo film sulle scuole superiori. E sono letteralmente terrorizzato al pensiero di poterlo danneggiare in qualche modo con un sequel o uno spin-off non all’altezza. Ho raggiunto davvero così pochi risultati degni di nota che sono inorridito al pensiero di ca**eggiare con quelli.

Come noto, Seth Rogen ed Evan Goldberg, che si conoscono da una vita, cominciarono a scrivere Superbad all’età di tredici anni ampliando poi la sceneggiatura nel corso del tempo attingendo anche dalle loro esperienze alle scuole superiori.

Costato venti milioni di dollari, ne ha poi incassati ben 170 al botteghino worldwide.

Quanto al sequel mai fatto di Strafumati, Seth Rogen ha spiegato tempo fa che il film non è mai diventato realtà per questioni di budget:

Abbiamo cercato duramente di farne un altro. Grazie al Sony hack puoi trovare in rete le vere mail con le quali la Sony ha deciso di “uccidere” il film e di non farlo. Anni fa eravamo davvero molto interessati a realizzarlo, ma la Sony non era interessata. Penso che probabilmente abbiamo chiesto troppi soldi e loro non volevano darceli.


Alicia Keys produttrice di una commedia romantica per Netflix

La celebre cantante Alicia Keys, più volte vincitrice del premio Grammy, sarà produttrice di una nuova commedia romantica per Netflix ancora senza titolo.
Il progetto, stando alle descrizioni preliminari, “esplorerà il legame degli affetti e della famiglia“. Nel cast ci saranno l’attrice di Saturday Night Live Christina Milian, Jay Pharoah e Sinqua Walls; alla regia, invece, ci sarà Steven Tsuchida, regista di alcuni episodi di Dear White People, Younger e On My Block.

La sceneggiatura è stata scritta da Dana Schmalenberg e Rheeqrheeq Chainey e si concentra su una aspirante pop star, Erica, che si ritrova a cantare al matrimonio del suo ex dopo aver accettato un impiego su una lussuosa isola nel bel mezzo di una crisi professionale. All’inizio cerca di tenere segreta alla futura sposa Beverly la sua relazione passata con l’uomo , ma poi Erica si rende conto di provare ancora qualcosa per lui.

Le riprese si terranno alle Mauritius. Alicia Keys, produttrice del film Netflix Work It, figurerà attraverso la sua casa di produzione AK Worldwide, assieme a Maggie Malina della The Malina Yarn Company, e a Jeremy Kipp Walker della Story Ink.


Dune, secondo l’art director del film di Denis Villeneuve, sarà al livello del Signore degli Anelli

Anche se, per chissà quale ragione il video originale è stato impostato ora come privato, su svariati siti, come ad esempio IndieWire, c’è ancora traccia di quello che è stato affermato su Dune da Tom Brown, art director della pellicola di Denis Villeneuve.
Parlando del film ha dimostrato un notevole tasso di entusiasmo paragonandolo al Signore degli Anelli.

Penso che quello che il regista Denis Villeneuve sta facendo è quella che potremmo definire come una versione seminale di questa storia. Non penso che ci sia qualcosa di paragonabile a Dune. La portata spettacolare sarà disarmante. E penso che sarà qualcosa di speciale. L’altro giorno ho letto sul giornale che sono tutti in attesa del nuovo Signore degli Anelli e credo fermamente che ci attesteremo su quei livelli […] L’aspetto grandioso è il suo realismo. Sarà diverso da tutto quello che avete visto finora. L’approccio creativo di Denis e dello scenografo Patrice Vermette si basa tutto sul come sarebbe se queste “robe” volassero davvero? Al cinema vedi un sacco di astronavi che, semplicemente, decollano e volano, ma qua c’è un elevato realismo di fondo. Anche se alcune sono grandi come un grattacielo e altre, magari, sono dei veicoli a due posti.

Dune è uno dei progetti più importanti del 2020 per la Warner Bros., e la major sta già sviluppando il sequel.

Le riprese di Dune si sono svolte in Ungheria e in Giordania. Il cast comprende Timothée Chalamet (che sarà il protagonista Paul Atreides), Rebecca Ferguson, Dave Bautista, Stellan Skarsgard, Charlotte Rampling, Josh Brolin, Javier Bardem, Zendaya, Jason Momoa, Charlotte Rampling e Oscar Isaac. Alla produzione la Legendary Pictures, che nel 2016 ha acquisito i diritti di sfruttamento delle opere di Herbert.

Ambientato in un lontano futuro, Dune venne pubblicato nel 1965 e vinse il premio Nebula e il premio Hugo ed è il primo di sei romanzi che formano la parte centrale del Ciclo di Dune (esteso poi dal figlio Brian Herbert assieme a Kevin J. Anderson). La storia segue le vicende della dinastia Atreides e quella Harkonnen per il controllo del pianeta desertico Arrakis, dove viene prodotta una sostanza fondamentale per la struttura della società galattica in cui è ambientata la storia.


Il doppiatore di Forky tornerebbe in un ipotetico Toy Story 5

Durante un’intervista con Yahoo Movies UK, Tony Hale, l’attore che presta la voce a Forky – personaggio introdotto in Toy Story 4 – ha ribadito la sua disponibilità a tornare in un ipotetico sequel qualora la Pixar avesse dei piani a riguardo:
Il fatto è questo, quando la Pixar chiama… automaticamente rispondi sempre di sì. Ovviamente sono decisioni che spettano ad altre persone, ma sono più che disposto a tornare a lavorare in quell’ambiente qualora me lo chiedessero perchè è davvero di grande ispirazione. Lo adoro!

Forky (doppiato in italiano da Luca Laurenti), che viene costruito da Bonnie assemblando pezzi di vari oggetti, è una delle new entry dell’ultimo capitolo della saga di Toy Story, ed è un personaggio così amato da essersi guadagnato la sua serie personale su Disney+.

La serie I perchè di Forky prosegue sulla scia tracciata dal personaggio già nel film, seguendolo durante le sue crisi esistenziali e di identità, facendo domande sul senso della vita ai vari personaggi che popolano il mondo do Toy Story, dando preziosi consigli e insegnamenti ai bambini
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Seth Rogen sulla volta che un poliziotto gli chiese di fumare erba sul set di un film in New Mexico

Da Seth Rogen, star di un film intitolato Strafumati e che coltiva marijuana in Canada ci si potrebbe aspettare di tutto, ma forse non l’oggetto di questa bizzarra notizia.
Durante il podcast di Anna Faris Unqualified, a Seth Rogen è stato chiesto ironicamente della possibilità di aver mai accettato la proposta di un poliziotto di “sballarsi”. La risposta non è stata affatto ironica visto che Rogen ha ammesso di essersi trovato in questa situazione durante le riprese di un film in New Mexico:

Stavo girando in una piccola città in New Mexico, un poliziotto mi si avvicinò, mi fece vedere una foto di un bel po’ di piantine e mi disse che le stava coltivando nel suo seminterrato, e mi chiese se volessi fumarmene una con lui. Di colpo ebbi un monologo interiore: da una parte avrei potuto raccontare di aver fumato erba con poliziotto, dall’altra ho pensato che fosse una delle operazioni sotto copertura più classiche di sempre e sarei stato il più grande idiota sul pianeta a venire arrestato in quel modo. Quindi alla fine risposi di no.

The Batman: il film non è stato modificato per i ritardi nella produzione causati dal Coronavirus

Il 14 marzo, quando la pandemia del nuovo Coronavirus cominciava a manifestarsi in tutta la sua gravità, la Warner Bros sospendeva le riprese di The Batman, il cinecomic diretto da Matt Reeves e interpretato da Robert Pattinson.
Comicbook ha avuto la possibilità d’intervistare il co-sceneggiatore della pellicola, Matt Tomlison, in occasione degli impegni stampa per Project Power, film in arrivo a breve su Netflix.

Tomlison ha spiegato che i ritardi nella produzione causati dal Coronavirus non hanno influito più di tanto sul The Batman che non ha subito cambiamenti di sorta:

Il film è il film e, al momento, suppongo che il piano sia quello di girare quella precisa versione. Avevano già girato una buona porzione. Ora resta da capire come poterlo finire di girare in sicurezza perché devi rispondere alla domanda “Come puoi assicurarti che tutti si presentino sul posto di lavoro, vadano a casa e siano tutti ok?”.

Ad aprile, il regista del lungometraggio aveva risposto così a una domanda sugli effetti del lockdown:

Stava andando alla grande. Abbiamo girato circa un quarto del film, ci resta da fare un altro 75%. Quando sarà sicuro, torneremo al lavoro. Robert Pattinson è un attore straordinario, abbiamo un cast fantastico. Ma sono tempi davvero difficili anche perché uno dei membri del nostro team ha contratto il virus ed è morto. È stato terribile. È uno di quei momenti in cui ti ritrovi a fare il punto della situazione perché le vite di tutti sono sospese, le persone conoscono altre persone che si sono ammalate, magari in maniera anche grave per poi morire. È spaventoso e pensi a tutto ciò che è davvero importante. Mi è già successo di lavorare ad altre pellicole dove, per un motivo o per l’altro, ho dovuto fare i conti con uno stop. Perché magari un attore si era ammalato e aveva bisogno di tempo per riprendersi. Cosa che una volta è capitata anche a me. Credo però che ogni volta che ti ritrovi nel bel mezzo di qualcosa di enorme dove ti puoi concedere improvvisamente una pausa e fare il punto della situazione, possa essere anche un dono dal punto di vista creativo. Ma la roba più dura è stato dover far fronte al lutto di un compagno di squadra che amavamo. Quella, per me, è un’esperienza con cui abbiamo tutti ancor a che fare.

The Batman uscirà il 1° ottobre 2021. Le riprese dovrebbero riiniziare tra qualche settimana nel Regno Unito.

Regista del film Matt Reeves (i film “Il pianeta delle scimmie”), l’attore Robert Pattinson (l’imminente “Tenet, “The Lighthouse”, “Good Time”) interpreta il vigilante e detective di Gotham City, Batman, e il miliardario Bruce Wayne.

Al fianco di Pattinson recitano nei panni di personaggi famosi e famigerati di Gotham, Zoë Kravitz (“Animali fantastici: i crimini di Grindelwald”, “Mad Max: Fury Road”) nel ruolo di Selina Kyle; Paul Dano (“Love & Mercy”, “12 anni schiavo”) nel ruolo di Edward Nashton; Jeffrey Wright (i film di “Hunger Games”) nel ruolo di James Gordon del GCPD; John Turturro (i film di “Transformers”) nel ruolo di Carmine Falcone; Peter Sarsgaard (“I magnifici 7”, “Black Mass – L’ultimo gangster”) nel ruolo del Procuratore Distrettuale di Gotham, Gil Colson; Jayme Lawson (“Farewell Amor”) è la candidata sindaco Bella Reál, con Andy Serkis (i film “Il pianeta delle scimmie”, “Black Panther”) nel ruolo di Alfred; e Colin Farrell (“Animali fantastici e dove trovarli”, “Dumbo”) in quello di Oswald Cobblepot.


Ghostbusters: ecco la scena dei flussi incrociati senza e con gli effetti speciali

Il canale ufficiale di Ghostbusters ospitato da YouTube ha pubblicato, qualche giorno fa, un interessante video.
Nel filmato, che trovate nella parte superiore della pagina, potete vedere la scena della battaglia finale fra i quattro Ghostbusters e “Gozer il Gozeriano, Gozer il Distruggitore, Molvus! Gildroar! Il Viaggiatore”, quella in cui Venkman and co sono costretti a fare quello che mai e poi mai avrebbero dovuto fare, ovvero incrociare i flussi.

Il film è prodotto dalla Ghost Corps, casa di produzione presente negli studi Sony a Culver City. A scrivere il progetto insieme a Reitman anche Gil Kenan.

A più di trent’anni dall’uscita nelle sale dell’iconico Ghostbusters, il cast originale, composto da Bill Murray, Dan Aykroyd, Ernie Hudson, Sigourney Weaver e Annie Potts, sarà di nuovo insieme per ridar vita a una delle saghe cinematografiche più amate della storia.

Tra i protagonisti anche Mckenna Grace, Finn Wolfhard, Carrie Coon, Paul Rudd.




Sicario: Roger Deakins sul prologo alternativo tagliato dal film

Nel corso dell’ultimo podcast Team Deakins il direttore della fotografia Roger Deakins è tornato a parlare di Sicario con il montatore Joe Walker.
La conversazione si è spostata nello specifico sull’inizio alternativo del film, che il regista Denis Villeneuve poi decise di tagliare:

“C’era una sequenza iniziale sulla costa che fu rimossa. Era una scena fantastica” ha commentato Walker. “È struggente quando devi tagliare qualcosa del genere, ma aiutò a cambiare il punto di vista del film“.

“Cambiò la presentazione del personaggio di Benicio e il punto di vista del film” ha aggiunto Deakins. “Nel montaggio finale capisci che si parla del personaggio di Emily e poi questo personaggio spettrale spunta all’aeroporto. Mi manca davvero quella scena iniziale ma sono felice che non sia stata usata. Ricordo la difficoltà nel girarla. Poi quando Denis mi disse: “Ok, stiamo per vedere il montaggio ma non c’è la scena iniziale” risposi: “Cosa? Che dici?”. Ma una volta visto in modo obiettivo capii che si trattò della decisione migliore“.

Nel prologo alternativo avremmo dovuto assistere a una scena con protagonista Alejandro Gillick, il personaggio interpretato da Benicio Del Toro che interroga un poliziotto torturandolo mettendogli la testa sott’acqua. Il poliziotto perde conoscenza, Gillick lo rianima e poi riparte con l’interrogatorio.

Questa la sinossi:


In una zona di confine tra Stati Uniti e Messico, dove la legge non conta, Kate (Emily Blunt) è un’agente dell’FBI giovane e idealista, arruolata dal funzionario di una task force governativa per la lotta alla droga (Josh Brolin) per compiere una missione speciale. Sotto la guida di un ambiguo e impenetrabile consulente (Benicio Del Toro) la squadra parte per un viaggio clandestino, costringendo Kate a mettere in discussione tutto ciò in cui crede per riuscire a sopravvivere.

SICARIO è una storia rivelatoria e terrificante, che mette a nudo il costo umano del traffico di stupefacenti e la guerra per porvi fine.


Come è nata la sigla di Netflix e come Hans Zimmer è stato coinvolto per la versione cinematografica

Nel giro di pochi anni il suono del logo d’apertura di Netflix è entrato nell’immaginario collettivo: due note che accompagnano l’apertura della piattaforma e l’inizio di ogni serie.
Intervenendo durante il podcast Twenty Thousand Hertz, il VP of product Todd Yellin ha spiegato che prima del suo debutto nel 2015, il logo animato stava per essere accompagnato dal suono di una capra:

Dovevamo trovare un suono veloce, riconoscibilissimo, che creasse tensione e sparisse rapidamente, e a me piaceva molto il verso della capra. Era divertente, pensavo fosse abbastanza folle. Sarebbe stata la nostra versione del leone della MGM. Quindi per un po’ ci concentrammo sul verso della capra.

Questo suono entrò nella shortlist finale che Yellin e il sound editor vincitore dell’Oscar Lon Bender compilarono. Fu Bender a definire il suono finale tra le centinaia di versioni diverse che vennero sviluppate:

È una combinazione di musica e dell’effetto sonoro di questi colpi, che sono fatti dalla fede nuziale che indosso che colpisce un mobile della mia camera da letto. Ovviamente ho addolcito il suono con altri effetti, una cosa normale nell’industria cinematografica.

L’origine è quindi decisamente diversa da quella che pensavano in molti, e cioè il finale della seconda stagione di House of Cards:

House of Cards Season 2 Epic Ending - Frank Underwood, the one who knocks

Durante lo stesso podcast è stato rivelato che la sigla del logo animato che da oltre un anno viene utilizzato per introdurre i film Netflix che debuttano al cinema è stata composta nientemeno che da Hanz Zimmer. Nonostante Netflix sia una piattaforma streaming, infatti, ha fatto debuttare film come Storia di un matrimonio, Roma e The Irishman al cinema, e pianifica di fare la stessa cosa per altre pellicole, in particolare per quelle che concorrono alla stagione dei premi. L’avvicinamento all’industria di Hollywood, poi, passa anche dalla recente acquisizione del cinema Egyptian a Hollywood, dove Netflix terrà tutte le sue première.

Al cinema l’intro di tre secondi spaccati non funziona, e per questo Zimmer ha composto una nuova sigla molto più epica e cinematografica, alla fine della quale viene riproposto (in maniera variata) il “ba-doom” originale di Netflix.


https://twitter.com/i/status/1292592128086822912

Dreambuilders - La fabbrica dei sogni: trailer e poster italiani del film d'animazione

Diretto dal danese Kim Hagen Jensen, Dreambuilders - La fabbrica dei sogni debutterà nei cinema del nostro paese il 10 settembre con BIM Distribuzione.

Arriverà nelle sale italiane il 10 settembre, distribuito da BIM Distribuzione, un film d'animazione diretto dal danese Kim Hagen Jensen e intitolato Dreambuilders - La fabbrica dei sogni.
Del film vi mostriamo di seguito il trailer e il poster italiani e la trama ufficiale.

Dreambuilders - La fabbrica dei sogni: il trailer e il poster del film

La trama ufficiale di Dreambuilders - La fabbrica dei sogni
Nella casa di campagna dove Mina vive con il padre e il suo criceto Viggo Mortensen ci sono novità in arrivo: stanno per trasferirsi la fidanzata del papà e sua figlia, coetanea di Mina molto attiva sui social network. Con il loro sopraggiungere Mina imparerà molte cose, prima tra tutte che ogni volta che si addormenta acquisisce un potere: può spalancare le porte della fabbrica dei sogni e diventare la regista di quel che decide di sognare e far sognare agli altri, scrivere la storia, scegliere gli attori, costruire la scenografia e dare il ciak d'azione a ogni sogno...


Dreambuilders_poster

Space Dogs: la storia della cagnetta Laika e la leggenda del suo fantasma nel trailer di un documentario visionario

Diretto da Elsa Kremser e Levin Peter, e presentato in innumerevoli festival di tutto il mondo, Space Dogs è un film inclassificabile, che parla di cani, spazio ed esseri umani.

Tra il 2019 e l'inizio del 2020 ha partecipato a innumerevoli festival internazionali: Locarno, San Paolo, Vienna, Torino, Riga, Tallin, Copenhagen, Mar della Plata, Houston sono state solo alcune delle tappe, e molte altre arriveranno nei prossimi mesi.
Space Dogs è un successo internazionale, e un documentario (se così si può definire) personalissimo e visionario di cui vi mostriamo di seguito il trailer e il poster, entrambi molto affascinanti.
Diretto da Elsa Kremser e Levin Peter, Space Dogs prende le mosse dalla storia di Laika, la cagnetta prelevata dalle strade di Mosca per essere spedita nello spazio a bordo dello Sputnik 2 per testare le condizioni di sopravvivenza di organismi terrestri nello spazio. E dalla leggenda russa per la quale, dopo essere morta in orbita, Laika sia tornata a camminare per le strade della capitale russa sotto forma di fantasma, piovuto dal cielo come una stella cadente.
Mescolando riprese di cani randagi della periferia moscovita a immagini di repertorio dell'avventura spaziale sovietica, non solo Space Dogs ricostruisce l'avvenura canina nel cosmo, ma parla della storia di un paese, e offre innumerevoli riflessioni filosofiche con uno stile che - hanno scritto all'estero - sembra unire Disney e Tarkovskij.

Space Dogs: il trailer e il poster del documentario




SPACE-DOGS-Poster

NATALE IN CASA CUPIELLO, AL VIA LE RIPRESE DEL FILM DI EDOARDO DE ANGELIS

Sono in corso le riprese di Natale in casa Cupiello, il film tratto da una commedia di Eduardo De Filippo, diretto da Edoardo De Angelis. Il film, le cui riprese si svolgeranno a Napoli nell'arco di cinque settimane, vede protagonisti Sergio Castellitto, Marina Confalone, Adriano Pantaleo, Toni Laudadio, Pina Turco e Alessio Lapice e Antonio Milo.

"In occasione della sua ultima apparizione in pubblico nel 1984, Eduardo disse che il suo cuore avrebbe continuato a battere anche dopo che si sarebbe fermato. Io oggi in questo luogo posso constatare che ha mantenuto la promessa". dice Edoardo De Angelis che ha firmato l'adattamento di quella che è una delle migliori commedie di Eduardo De Filippo insieme a Massimo Gaudioso.

"Fare Natale in Casa Cupiello oggi, credo sia un gesto artistico di grande modernità, soprattutto in questo periodo" - aggiunge Sergio Castellitto - "La drammaturgia eterna, archetipa dei personaggi te la ritrovi tutta nelle relazioni famigliari di oggi. Edoardo De Angelis ci sta accompagnando per mano in questa gioielleria di emozioni, e noi lì a lucidare, per noi, per lui, per Eduardo."

"Abbiamo scelto questo grande capolavoro quale primo titolo di una collezione di film per la televisione tratti dalle commedie di Eduardo De Filippo perché era nostra intenzione fare un regalo al pubblico televisivo dopo un anno così complicato e doloroso." - ha aggiunto Roberto Sessa che produce il film con Picomedia - "Un progetto pensato per omaggiare il Maestro nell'anniversario dei 120 anni della sua nascita che ricorre nel 2020."


La storia di Natale in casa Cupiello si svolge a Napoli, nel 1950. Il giorno di Natale è vicino e, come ogni anno, Luca Cupiello prepara il presepe; è il suo mondo perfetto, al riparo dalla realtà, dove ogni cosa trova la sua giusta collocazione. Ma a nessuno interessa. Non a suo figlio Tommasino, nonostante le sue insistenze per farglielo capire. E nemmeno a sua moglie Concetta che ha ben altro a cui pensare: l'altra figlia Ninuccia infatti ha deciso di lasciare il suo ricco marito Nicolino per l'uomo che ha sempre amato, Vittorio, e gli ha scritto una lettera per dirglielo. Concetta riesce a evitare quella che per la famiglia sarebbe una sciagura. Ma la missiva capita nelle mani di Luca che, ignaro di tutto, la consegna al genero. Nicolino scopre così il tradimento della moglie. Durante la vigilia di Natale, la sbadataggine di Luca mette di fronte i due rivali e la realtà irrompe in casa Cupiello in tutta la sua irruenza. Tutto sembra perduto, ma in soccorso di Luca, morente, arriva ancora una volta il suo presepe.


CHRISTIAN DE SICA: "MASSIMO BOLDI SARÀ MIO FIGLIO NEL NUOVO FILM SU MARTE"

Christian De Sica anticipa qualche dettaglio sul nuovo film Un Natale su Marte, che lo vedrà protagonista accanto a Massimo Boldi che in questa occasione interpreterà suo figlio. Nella stessa occasione De Sica ha anticipato la storia del film e qualche dettaglio tecnico "rubato" alla saga di Star Wars.

Nella recente intervista pubblicata su Il Messaggero, l'attore Christian De Sica ha parlato del nuovo Un Natale su Marte, con la regia di Neri Parenti. Questa volta, assisteremo a un Natale "spaziale": grazie a una scenografia virtuale, Cinecittà diventa il pianeta rosso e Massimo Boldi interpreta il figlio di De Sica.

"Questo Cinepanettone sarà 'violentissimo'" - ha raccontato De Sica - "ma in senso comico. Gigi Proietti mi prendeva in giro, dicendo: 'siete stati in India, in America, in Africa... e mo' dove cavolo andate? Su Marte?! L'abbiamo preso in parola. Il film uscirà al cinema a Natale o a inizio Gennaio 2021. La storia si svolge su Marte, appunto, in un resort come ambientazione. Nel film mi chiamo Fabio Sinceri, anche se sincero lo sarò mica tanto, dirò un sacco di fregnacce. Il film è diviso in due episodi, a un certo punto Boldi, che interpreta mio figlio, viene risucchiato in un buco nero e poi ritorna indietro con le fattezze di Massimo."

"Ora siamo a metà della terza settimana di riprese del film" - ha continuato De Sica - "Tra due settimane gireremo a Cinecittà. Non potevamo andare in Marocco per realizzare le scene ambientate sul pianeta rosso, a causa dell'emergenza sanitaria. È faticoso girare un film in questa terribile situazione. Ogni giovedì faccio il tampone, è tutto rallentato, si fa una scena e c'è la disinfestazione dell'ambiente. È un'estate assurda, indimenticabile. Ma ce l'abbiamo fatta, inventando direttamente Cinecittà come Marte. È merito dei produttori Indiana e Cattleya, più della Warner che è in distribuzione. Grazie a loro, usiamo il 360 Led Wall, un muro digitale che permette di recitare circondati da una scenografia virtuale. Lo hanno usato per la serie tv The Mandalorian, mentre è la prima volta in un film italiano."


STAR TREK: ALEX KURTZMAN VORREBBE REALIZZARE UNA STORIA IN STILE MUSICAL

Star Trek potrebbe diventare una storia in stile musical, almeno secondo Alex Kurtzman che si sta occupando del franchise per il piccolo schermo.
Il produttore, intervistato da Gold Derby, ha parlato di come sia possibile e ami sperimentare con le storie ambientate nell'universo della saga.

Alex Kurtzman, commentando la nomination agli Emmy ricevuta da Short Trek, ha dichiarato: "Grazie a questa candidatura spero davvero di poter realizzare ulteriori cortometraggi. Sono come delle piccole storie di O. Henry. C'è la storia che si sviluppa da sola, ma poi c'è una piccola svolta alla fine che cambia l'intero significato di quello che stavate guardando. Sono cresciuto con show antologici come Ai confini della realtà e The Outer Limits e c'è qualcosa di speciale nel raccontare storie in meno tempo e che si concludono, e francamente anche più corte di The Twilight Zone, perché la lunghezza massima dei nostri corti è di circa quindici minuti, quella è la durata più lunga che abbiamo realizzato".

Kurtzman ha poi parlato del tipo di storie che vorrebbe realizzare: "Essendo uno scrittore e un narratore, si tratta di una vera sfida capire come avere un inizio, una parte centrale e un finale in un periodo di tempo molto più compatto e ci sono così tante diverse forme che queste storie potrebbero assumere. Vorrei realizzare un musical, ad esempio. Mi piacerebbe farne uno in bianco e nero, capire cosa significa. Posso probabilmente pensare a 50 modi diversi per raccontare storie e 50 diversi angoli dell'universo di Star Trek da esplorare. Potrebbero non essere le giuste ambientazioni per show più ampi, ma penso sempre a Star Trek e come se queste fossero le scene altrettanto importanti rispetto agli show principali ma per cui non ci sarebbe il tempo. Questi sono i momenti che si possono approfondire. Non amerei niente di più".


MUSE: SIMULATION THEORY, IL TRAILER SVELA LA DATA DI USCITA DEL FILM

MUSE - Simulation Theory: The IMAX Experience ha ora un trailer e una data di uscita: il 17 agosto il progetto della band debutterà nel circuito IMAX e il 21 agosto sarà disponibile in formato digitale su Itunes, Amazon e Google Play.
Il progetto è stato realizzato riprendendo alcune delle performance del tour andato in scena in tutto il mondo nel 2018 e alcune sequenze dirette da Lance Drake.

Il film musicale Simulation Theory, ispirato all'omonimo album pubblicato nel 2018 e al leggendario The Wall dei Pink Floyd , racconterà la storia di un gruppo di scienziati che deve indagare sulla fonte di un'anomalia paranormale che appare in varie parti del mondo.
Il progetto è stato ideato per rendere meno netti i confini tra "narrazione e film concerto, tra virtuale e realtà".

Il regista Lance Drake ha sottolineato: "L'obiettivo era catturare la portata dell'elettrizzante show dal vivo ed espandere il suo legame con il DNA del mondo che abbiamo costruito negli ultimi tre anni per i video musicali dei Muse. Con una strana svolta, la versione alternativa della realtà del film ha iniziato a riflettere la nostra".

Matt Bellamy, leader dei Muse, aveva inoltre dichiarato a NME: "Si tratta di un film davvero bello in stile sci-fi anni '80. Lo abbiamo realizzato prima che scoppiasse la pandemia, ma contiene delle tematiche legate a un virus che prende il controllo sulla realtà delle persone".

In occasione dell'uscita del film i fan potranno inoltre ordinare un box set contenente inoltre un fumetto e un poster a edizione limitata realizzata in collaborazione con Marvel Comics, oltre a LP con brani registrati dal vivo, una giacca, cofanetti in stile VHS e un'audiocassetta rosa con la colonna strumentale composta da Matt Bellamy, e tanto altro ancora.




PAOLO VILLAGGIO, FANTOZZI E LA CORAZZATA POTEMKIN: "ANDAI IN RUSSIA E DISSI CHE IL FILM ERA UNA BOIATA"

Durante una celebre intervista del 2003 Paolo Villaggio ha descritto le origini di una delle più celebri scene della storia del cinema italiano: quella de La corazzata Potemkin. Villaggio raccontò anche di quando, presentando Fantozzi in Unione Sovietica, si trovò a dire la sua sul film e sul diktat sovietico imposto nella società comunista; a detta del comico fu uno dei momenti più incredibili di tutta la sua vita.

La celebre scena è presente nel film Il secondo tragico Fantozzi, film del 1976 diretto da Luciano Salce. La corazzata Kotiomkin è il film fittizio ispirato parodisticamente a La corazzata Potëmkin. Durante l'intervista Villaggio ha dichiarato: "Devo dire che è veramente un film di una noia mortale."

"Mi ricordo che quando ero giovane, era quasi obbligatorio vederlo. Soprattutto per noi di sinistra. Subivamo l'influenza culturale dell'Unione Sovietica, e c'erano due tabù intoccabili: la Resistenza e, ancora di più, la superiorità culturale del cinema e della letteratura sovietica." Ha continuato il comico.

Villggio ha anche parlato della sua esperienza in Unione Sovietica, sarà andata veramente così? Ecco le parole del comico genovese: "Il film in sé non è terribile, quanto il fatto che allora non si potesse dire niente contro il diktat culturale del partito. C'erano seimila persone ad ascoltarmi. E quando dissi che la corazzata era una boiata, si scatenò davvero l'entusiasmo. La gente applaudiva davvero per decine di minuti. Travolsero le sedie, gridarono il loro entusiasmo. Fu davvero commovente."


BIRDMAN, ALEJANDRO GONZÁLEZ IÑÁRRITU: "UN REGISTA MI DISSE CHE IL FILM SAREBBE STATO UN DISASTRO"

In un'intervista rilasciata durante il tour promozionale di Birdman - o L'imprevedibile virtù dell'ignoranza, Alejandro G. Iñárritu ha dichiarato di aver cenato con il regista Mike Nichols a New York due settimane prima di iniziare le riprese del film.

Iñárritu ha detto a Nichols del suo piano su come avrebbe girato il film in un unico ciak. Poiché il film è progettato per assomigliare a una lunga ripresa ininterrotta, nessuna scena poteva essere tagliata o scartata in post-produzione. Per qesto motivo ci sono voluti mesi per finire la sceneggiatura, questo perchè gli sceneggiatori dovevano assicurarsi di essere soddisfatti di ogni singola scena.

Nichols, durante la cena, ha predetto che il film sarebbe stato un disastro, perché non avere la possibilità di utilizzare tagli nel montaggio avrebbe limitato troppo le possibilità del regista. Iñárritu in seguito ha detto che l'incontro non lo ha scoraggiato, ma è stato invece utile per aumentare il suo livello di consapevolezza a proposito delle difficoltà che avrebbe dovuto affrontare.

Nell'agosto 2019 Empire, in occasione del suo trentennale, seleziona i trenta film più importanti degli ultimi trent'anni, selezionando Birdman come il più importante del 2014. Birdman ha ricevuto nove candidature agli Oscar 2015, vincendone quattro: miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura originale e miglior fotografia.


EVA GREEN RISPONDE ALLE ACCUSE DEI PRODUTTORI DI A PATRIOT: "NON C'È NIENTE DI VERO"

Eva Green, tramite i suoi legali, ha risposto alle accuse di aver impedito la realizzazione di A Patriot con le sue richieste eccessive. La White Lantern ha infatti fatto causa alla star sostenendo che il progetto sia stato abbandonato per colpa del budget lievitato dopo aver soddisfatto le sue richieste.

Lo studio Archerfield & Partners ha ora risposto respingendo tutte le accuse, definite "errate", ribadendo che la situazione verrà chiarita tramite i documenti e le prove che dimostrano l'infondatezza di quanto dichiarato.
Gli avvocati hanno sostenuto: "Eva Green era pronta a rispettare il suo contratto ed è rimasta disposta a lavorare e a disposizione per iniziare le riprese di A Patriot".
Il comunicato ricorda inoltre che l'ex Bond Girl lavora da oltre 20 anni e ha sempre rispettato gli accordi presi, oltre ad avere una reputazione professionale senza alcuna ombra.

A Patriot avrebbe dovuto essere diretto da Dan Pringle, autore della sceneggiatura, nell'agosto 2019, ma il lavoro sul set è stato poi rimandato per ben due volte e successivamente il progetto è stato definitivamente abbandonato.

I produttori hanno ora sostenuto che Eva Green avesse richiesto il coinvolgimento di alcune persone, tra cui il direttore della fotografia e alcuni assistenti, facendo aumentare il costo della produzione e, in seguito, portando alla scelta di rinunciare alle riprese.


UCI Cinemas: Dal 19 agosto riaprono altri 15 multisala

Una nuova sfilza di riaperture post-lockdown targata UCI Cinemas è prevista per il prossimo 19 agosto.

Continua il lungo percorso verso la normalità. Il circuito cinematografico UCI Cinemas ha fissato per il 19 agosto la riapertura di ben 15 multisala, portando così a quota 29 il numero di strutture tornate in funzione, ed in sicurezza.

I multisala riaperti saranno i seguenti:

UCI Roma Est (RM), UCI Verona, UCI Fiumara (GE), UCI Marcianise (CE), UCI Certosa (MI), UCI MilanoFiori (MI), UCI Arezzo, UCI Ferrara, UCI Cagliari, UCI Torino Lingotto, UCI Curno (BG), UCI Bari, UCI Piacenza, UCI Catania, UCI Parco Leonardo (RM).

Ma diamo una lettura al comunicato ufficiale targato UCI Cinemas.

NUOVE RIAPERTURE DAL 19 AGOSTO

Milano, 12 agosto 2020 – UCI Cinemas è lieta di annunciare 15 nuove riaperture: il 19 agosto UCI Roma Est (RM), UCI Verona, UCI Fiumara (GE), UCI Marcianise (CE), UCI Certosa (MI), UCI MilanoFiori (MI), UCI Arezzo, UCI Ferrara, UCI Cagliari, UCI Torino Lingotto, UCI Curno (BG), UCI Bari, UCI Piacenza, UCI Catania, UCI Parco Leonardo (RM) apriranno le loro sale al pubblico con la ripresa delle proiezioni. Prosegue così il processo di graduale riapertura del Circuito UCI Cinemas annunciato lo scorso 15 giugno con la riapertura delle multisala di UCI Bicocca (MI), UCI Orio (BG), UCI Porta di Roma (Roma) e UCI Luxe Campi Bisenzio (FI) e proseguito poi con le riaperture di UCI Lissone (MB), UCI Reggio Emilia, UCI Meridiana Casalecchio di Reno (BO), UCI Romagna Savignano sul Rubicone (FC), UCI Luxe Marcon (VE), UCI Palermo, UCI Perugia, UCI Molfetta (BA), UCI Fiume Veneto (PN) e UCI Firenze.

In tutte le multisala UCI riaperte, sono stati introdotti i nuovi protocolli di sicurezza a salvaguardia della salute e del benessere di tutto il pubblico e dello staff, come le nuove misure di distanziamento sociale che includono limitazioni nel numero di posti disponibili per ogni spettacolo e la garanzia di avere delle poltrone vuote tra gli spettatori. Sono state inoltre adottate misure speciali affinché il percorso all’interno del cinema possa avvenire senza alcun tipo di contatto diretto e infine sono state potenziate le procedure di pulizia, con interventi più regolari. Per ulteriori informazioni sui protocolli di sicurezza visitare il sito: www.ucicinemas.it/siamocinemapiusicuri.

Al ritorno in sala, gli spettatori di UCI Cinemas potranno assistere ad alcune prime visioni molto attese, come Onward – Oltre La Magia, Gretel e Hansel e Volevo Nascondermi, in attesa dell’arrivo di Tenet il 26 agosto, le cui prevendite dei biglietti UCI aprono proprio oggi.

Sarà inoltre possibile assistere a grandi film delle passate stagioni e rassegne dedicate per tutti gli amanti del cinema a un prezzo speciale, con biglietti a partire da 4,90 euro.

UCI Cinemas coglie questa occasione per dare il bentornato ai clienti affezionati e ringraziarli per la loro pazienza e comprensione durante questo periodo difficile, confermando che nel corso delle prossime settimane è prevista la riapertura delle altre multisala del Circuito.


La classifica degli attori più pagati del 2020, in testa c’è Dwayne “The Rock” Johnson

E’ Dwayne “The Rock” Johnson, per il secondo anno consecutivo, l’attore più pagato di Hollywood con 87,5 milioni di dollari. Lo ha stabilito la classifica pubblicata da Forbes; al secondo posto c’è Ryan Reynolds con 71,5 milioni di dollari e terzo Mark Wahlberg con 58 milioni. Completano la top five Ben Affleck e Vin Diesel, rispettivamente con 55 e 54 milioni di dollari.

Netflix ha contribuito alla ricchezza di sei dei dieci nomi della top ten pubblicata da Forbes. Ad esempio, Dwayne Johnson ha guadagnato ben 23 milioni grazie a Netflix che lo ha voluto per il suo prossimo film Red Notice. Ryan Reynolds aveva incassato 20 milioni di euro per Six underground, prodotto targato Netlix. Per la sua partecipazione al film Uncut Gems, Netflix ha pagato ad Adam Sandler ben 31 milioni di dollari.


LA CLASSIFICA DEI 10 ATTORI PIù PAGATI DEL 2020

Dwayne Johnson, 87 milioni di dollari
Ryan Reynolds, 71,5 milioni.
Mark Wahlberg, 58 milioni
Ben Affleck, 56 milioni di dollari
Vin Diesel, 54 milioni
Akshay Kumar, 48 milioni
Lin Manuel Miranda, 45 milioni
Will Smith, 44 milioni
Adam Sandler, 41 milioni
Jackie Chan, 40 milioni


TENET, PARLA IL COMPOSITORE LUDWIG GÖRANSSON: "UN'ESPERIENZA DA VIVERE AL CINEMA"

Reduce dall'ottimo successo ottenuto dalle colonne sonore di The Mandalorian e Black Panther, quest'ultima premiata anche con l'Oscar, il compositore svedese Ludwig Göransson negli ultimi mesi è stato impegnato con la realizzazione delle musiche di Tenet, il nuovo e atteso spy thriller firmato da Christopher Nolan.

"Ho iniziato a lavorarci un anno fa, perciò mi ero già portato avanti e fortunatamente siamo stati in grado di completarla" ha spiegato Göransson durante una recente intervista con Deadline. "La maggior parte della musica che abbiamo creato per questo film potevo comporla nel mio studio e al computer. In realtà mi sono portato lo studio a casa, e ho lavorato dalla mia camera da letto per tre mesi. Alla fine è andato tutto bene."

Come molti prima di lui, dal protagonista John David Washington alla co-star Robert Pattinson, il compositore ha elogiato il lavoro di Nolan anticipando la complessità della trama di Tenet: "È stato sicuramente interessante vedere come tutto si è sviluppato, e tra tutti i progetti a cui ho lavoro questa è certamente un'esperienza che bisogna vivere al cinema. Ogni volta che ho visto questo film mi ha spazzato via. Ci sono moltissimi livelli, e tante cose da assorbire. Non vedo l'ora di vedere la reazione della gente."

Il film, lo ricordiamo, debutterà finalmente nelle sale italiane il prossimo 26 agosto. Intanto, Kenneth Branagh ha definito Tenet un blockbuster d'azione intellettuale.


STAR WARS, LA SAGA STESSA SI FA BEFFE DI UNA CELEBRE FRASE DI ANAKIN

Aah, la trilogia prequel! Che la si ami o che la si odi è innegabile che la parte della saga di Star Wars incentrata sull'ascesa e la caduta di Anakin Skywalker sia piena di momenti memorabili, sia in senso positivo che nell'altro verso.

A momenti epici come il duello su Mustafar, ad esempio, si contrappongono fieramente sequenze ai limiti del trash come quella, ormai famosissima anche grazie all'infinità di meme che internet ne ha ricavato, in cui Anakin esterna tutto il suo odio per la sabbia.

Una scena che ha fatto a suo modo storia e che, stando a quanto vediamo nell'ultimo numero della saga a fumetti di Star Wars, il franchise stesso ha cominciato a deridere! Nel fumetto in questione vediamo infatti Luke rischiare di rimetterci la pelle dopo un inseguimento acquatico sul pianeta Serelia; fortunatamente ci pensa R2-D2 a trarre in salvo l'amico trascinandolo sulla riva, dove sentiamo il nostro Jedi pronunciare le parole: "Whoa. Cara vecchia sabbia. Ti ho mai detto quanto ami la sabbia?"

Le differenze tra padre e figlio, insomma, si vedono anche nelle piccole cose! I fumetti, intanto, ci hanno finalmente spiegato come Luke venne a sapere dell'Ordine 66; sempre nella saga cartacea abbiamo visto Darth Vader tornare su Naboo in cerca di indizi sulla morte di Padmé.


EMMA STONE FU UN DISASTRO TOTALE DURANTE LE RIPRESE DI BIRDMAN: SCOPRITE PERCHÉ

Dopo avervi parlato del criptico finale di Birdman e del perché il film con Michael Keaton sia un cinecomic a tutti gli effetti, in occasione del ritorno in onda dell'opera di Alejandro Gonzalez Inarritu vogliamo parlarvi della disastrosa interpretazione di Emma Stone.

Non disastrosa in termini universali, beninteso: la giovane star ricevette meritatamente una candidatura come miglior attrice non protagonista agli Oscar per la sua prova nel film, ma non tutti sanno che quella nomination arrivò dopo settimane di grandi sofferenze sul set. Stando a quanto dichiarato dalla stessa Stone (ma anche da alcuni suoi colleghi, tra i quali Keaton ed Edward Norton), la futura star di La La Land fu in assoluto la peggiore sul set, penalizzata non poco dalla particolare tecnica di lavorazione adottata dal regista messicano.

Il meticoloso tempismo necessario alla realizzazione delle scene significava uno stop al ciak (con conseguente ripartenza) anche a causa del minimo incidente: Emma Stone, in un'intervista con Jimmy Fallon, ha ricordato come una ripresa di sei minuti venne rovinata dal suo pessimo tempismo, che la spingeva a voltare un angolo e apparire in camera troppo velocemente. aver girato l'angolo troppo velocemente. Inoltre, Edward Norton e Michael Keaton hanno tenuto un conteggio degli errori del cast, ed Emma Stone ha 'vinto' questo speciale campionato avendo rovinato più ciak di tutti gli altri colleghi. L'attore che ha commesso il minor numero di errori, invece, è stato Zach Galifianakis, che anche quando sbagliava una battuta riusciva ad andare avanti grazie all'improvvisazione.


LE IDI DI MARZO, IL RIFIUTO DI DICAPRIO E I RIFERIMENTI A OBAMA: I RETROSCENA SUL FILM

Le Idi di Marzo, dramma politico diretto da George Clooney che vede nel cast anche Ryan Gosling, Philip Seymour Hoffman, Paul Giamatti e Evan Rachel Wood. La pellicola è basata sull'opera teatrale Farragut North di Beau Willimon.

Nel film, il giovane guru della comunicazione Stephen Meyers inizia a lavorare per il promettente candidato delle primarie presidenziali del Partito Democratico. Lavorando per il candidato, il governatore Mike Morris, il giovane addetto stampa scoprirà i lati oscuri della politica americana.

Per l'occasione, abbiamo raccolto per voi le curiosità da non perdere sul dietro le quinte de Le Idi di Marzo:


Il cast del film sarebbe potuto essere molto diverso: Brad Pitt è stato ingaggiato come Paul Zara prima di essere sostituito da Hoffman. Leonardo DiCaprio ha rifiutato il ruolo di Stephen Meyers, ma è rimasto nel progetto come produttore esecutivo. Infine, prima di scegliere Gosling, la produzione ha considerato per la parte anche Chris Pine.

La frase "Non mi interessa se è vero. Voglio solo sentirglielo negare", pronunciata da Meyers in riferimento ad una presunta dichiarazione dell'avversario di Morris, è un riferimento ad una celebre dichiarazione attribuita al presidente Lyndon B. Johnson.

Il titolo "Le Idi di marzo", voluto dallo stesso Clooney, richiama il giorno in cui fu assassinato Giulio Cesare (il 15 marzo).

I manifesti della campagna di Morris sono ispirati all'iconico poster "Hope" realizzato da Shepard Fairey per la campagna di Barack Obama.

Tre membri del cast sono vincitori di un premio Oscar (George Clooney, Philipp Seymour Hoffman e Marisa Tomei), mentre altri due hanno ottenuto una nomination (Ryan Gosling e Paul Giamatti).

Molti sostenitori di Morris mostrano dei cartelloni con la scritta "I Like Mike": si tratta di un riferimento slogan "I Like Ike" popolare quando Dwight Eisenhower era presidente.


FREAKS – SUPEREROI TEDESCHI NEL TRAILER DEL FILM NETFLIX

Netflix ha pubblicato il trailer di Freaks, film tedesco che uscirà il prossimo 2 settembre sulla piattaforma on-line.

Diretto da Felix Binder, Freaks rilegge a modo proprio la tradizione dei supereroi. Wendy è una madre della classe lavoratrice che, quando smette di prendere le sue consuete medicine, scopre di avere una forza sovrumana. Entrerà in contatto con altri individui dotati di superpoteri, e dovrà capire cosa fare con i propri.

La sinossi
Viviamo in un mondo in cui l’uso di farmaci prescritti è aumentato in modo drammatico. Per ogni problema comportamentale sembra esserci una pillola o almeno così sembra. E se questi farmaci regolassero non solo il comportamento, sopprimendo la rabbia e l’ansia? E se avessero conseguenze molto, molto più ampie? Quando una giovane madre di periferia smette di prendere le sue medicine, scopre di avere strani poteri soprannaturali. Ma essere una supereroina in carne e ossa non è facile, soprattutto quando ci si deve occupare della famiglia…

Nel cast di Freaks figurano Cornelia Gröschel, Wotan Wilke Möhring e Tim Oliver Schultz.

La sceneggiatura è opera di Marc O. Seng.

Potrete vedere il trailer qui di seguito.

Il trailer




Natale in Casa Cupiello di Edoardo De Angelis con Sergio Castellitto: prime immagini dal set

Sono in corso a Napoli le riprese del film di De Angelis, tratto dalla celebre e omonima commedia di Eduardo De Filippo. Nel cast Sergio Castellitto, Marina Confalone, Adriano Pantaleo, Toni Laudadio, Pina Turco, Alessio Lapice e Antonio Milo.

Natale in Casa Cupiello di Edoardo De Angelis con Sergio Castellitto: prime immagini dal set

Sono in corso in questi giorni e per cinque settimane, ovviamente a Napoli, le riprese di Natale in casa Cupiello, il nuovo film diretto da Edoardo De Angelis tratto dalla celebre e omonima commedia di Eduardo De Filippo, che è stata adattata per il grande schermo dallo stesso regista e da Massimo Gaudioso.
Del film, prodotto da Picomedia di Roberto Sessa, sono protagonisti Sergio Castellitto, Marina Confalone, Adriano Pantaleo, Toni Laudadio, Pina Turco, Alessio Lapice e Antonio Milo. Qui sotto potete vedere la prima foto ufficiale che arriva dal set.

Natale in Casa Cupiello: la trama ufficiale del film
Napoli, 1950. Il giorno di Natale è vicino e, come ogni anno, Luca Cupiello prepara il presepe; è il suo mondo perfetto, al riparo dalla realtà, dove ogni cosa trova la sua giusta collocazione. Ma a nessuno interessa. Non a suo figlio Tommasino, nonostante le sue insistenze per farglielo capire.

E nemmeno a sua moglie Concetta che ha ben altro a cui pensare: l’altra figlia Ninuccia infatti ha deciso di lasciare il suo ricco marito Nicolino per l’uomo che ha sempre amato, Vittorio, e gli ha scritto una lettera per dirglielo. Concetta riesce a evitare quella che per la famiglia sarebbe una sciagura. Ma la missiva capita nelle mani di Luca che, ignaro di tutto, la consegna al genero. Nicolino scopre così il tradimento della moglie. Durante la vigilia di Natale, la sbadataggine di Luca mette di fronte i due rivali e la realtà irrompe in casa Cupiello in tutta la sua irruenza.
Tutto sembra perduto, ma in soccorso di Luca, morente, arriva ancora una volta il suo presepe.

DICHIARAZIONE DI EDOARDO DE ANGELIS:

In occasione della sua ultima apparizione in pubblico nel 1984, Eduardo disse che il suo cuore avrebbe continuato a battere anche dopo che si sarebbe fermato. Io oggi in questo luogo posso constatare che ha mantenuto la promessa.

DICHIARAZIONE DI SERGIO CASTELLITTO:

Fare Natale in Casa Cupiello oggi, credo sia un gesto artistico di grande modernità. Soprattutto per questa prima stagione post-Covid...La drammaturgia eterna, archetipa dei personaggi te la ritrovi tutta nelle relazioni famigliari di oggi. Edoardo De Angelis ci sta accompagnando per mano in questa gioielleria di emozioni, e noi lì a lucidare, per noi, per lui, per Eduardo.

DICHIARAZIONE DI ROBERTO SESSA:

Abbiamo scelto questo grande capolavoro quale primo titolo di una collezione di film per la televisione tratti dalle commedie di Eduardo De Filippo perché era nostra intenzione fare un regalo al pubblico televisivo dopo un anno così complicato e doloroso. Un progetto pensato per omaggiare il Maestro nell’anniversario dei 120 anni della sua nascita che ricorre nel 2020.




THE BABYSITTER: KILLER QUEEN A SETTEMBRE SU NETFLIX! IL TEASER E LE PRIME IMMAGINI DEL SEQUEL

Il 10 settembre arriverà su Netflix il sequel di The Babysitter, la commedia horror diretta da McG (Terminator Salvation).
Il regista è tornato dietro la macchina da presa per questa nuova avventura, il cui titolo è The Babysitter: Killer Queen. Con l’annuncio arriva anche un primissimo teaser.

https://twitter.com/i/status/1293579630314532865

Ed ecco anche le prime immagini.

https://twitter.com/NXOnNetflix/status/129...x-746846.php%2F

Protagonista del film originale Cole (Judah Lewis), un ragazzino innamorato della sua babysitter (Samara Weaving) che però nasconde un oscuro segreto: è adepta di un culto satanico che comprende anche i suoi amici, interpretati da Robbie Amell, Bella Thorne, Andrew Bachelor e Hana Mae Lee.
Il sequel, ambientato due anni dopo, proseguirà la storia. Cole sta cercando di dimenticare il suo passato concentrandosi su come sopravvivere alla scuola superiore. Ma sarà costretto a confrontarsi nuovamente con le forze del male nel momento in cui ritroverà un vecchio nemico…

Nel cast troviamo Judah Lewis, Emily Alyn Lind, Jenna Ortega, Robbie Amell, Andrew Bachelor, Leslie Bibb, Hana Mae Lee, Bella Thorne, with Ken Marino, Chris Wylde, Carl McDowell, Juliocesar Chavez, Maximilian Acevedo, Jennifer Foster e Helen Hong.


IL TRAILER DI MAGIC CAMP, DAL 14 AGOSTO SU DISNEY+

Il 14 agosto arriverà su Disney+, la piattaforma streaming della Casa di Topolino, Magic Camp, commedia per famiglie diretta da Mark Waters, regista di pellicole come I pinguini di Mr. Popper e Vampire Academy.
Ecco il trailer del film, definito “una commovente commedia sulla ricerca della felicità e della fiducia in se stessi imparando ad accettarsi”.

Il trailer di Magic Camp, dal 14 Agosto su Disney+

Da piccolo, quando frequentava l’Istituto di Magia, un rifugio montano isolato che ospita un gruppo numeroso di giovani aspiranti maghi ogni estate, Andy Duckerman (Adam Devine) era una leggenda. Ora, a 35 anni, fatica a far quadrare i conti come illusionista professionista ed è frustrato e depresso dalla piega che ha preso la sua carriera. Ma quando l’Istituto invita Andy a tornare lì come istruttore, si trova a capo del gruppo più acerbo e impacciato di aspiranti prestigiatori e ad avere a che fare con la sua ex ragazza e attuale acerrima rivale Kristina Darkwood (Gillian Jacobs), anche lei istruttrice. Man mano che Andy si guadagna lentamente il rispetto della sua squadra di artisti alle prime armi, loro in cambio lo ispirano a coltivare ognuno dei loro talenti unici, mentre li prepara a competere con gli altri maghi del campeggio, più esperti, nella gara del Cilindro, la gara di magia annuale dell’Istituto.

Magic Camp vend nel cast Adam Devine, Jeffrey Tambor e Gillian Jacobs. La sceneggiatura è opera di Micah Fitzerman-Blue & Noah Harpster e Matt Spicer & Max Winkler e Dan Gregor & Doug Mand, da una storia di Gabe Sachs & Jeff Judah e Matt Spicer & Max Winkler.


DIANA: A NEW MUSICAL – IL MUSICAL APPRODERÀ PRIMA SU NETFLIX E DOPO SU BROADWAY

Per la prima volta un musical di Broadway, Diana: A New Musical, verrà presentato prima su Netflix. L’annuncio è stato dato oggi dai produttori: Grove Entertainment (Beth Williams), Frank Marshall e The Araca Group:

“Parliamo a nome dell’intera compagnia quando diciamo che non potremmo essere più entusiasti di poter finalmente condividere ovunque il nostro spettacolo con gli amanti del teatro. Sebbene non ci sia alcun sostituto per il teatro dal vivo, siamo onorati di far parte dell’intrattenimento di qualità che Netflix offre ai suoi abbonati in tutto il mondo.”

Per impedire la diffusione del covid-19, i teatri americani sono stati chiusi dal 12 marzo fino alla fine dell’anno/inizio 2021. La produzione aveva iniziato le anteprime il 2 marzo 2020 ma causa delle disposizioni non è potuta andare in scena a Broadway il 31 marzo. Lo spettacolo è stato rimandato all’anno prossimo, il 25 maggio 2021.

Diretto da Christopher Ashley, il musical verrà girato senza il pubblico al Longacre Theater con il cast originale.

I produttori hanno lavorato a stretto contatto con l’Actor’s Equity Association, il sindacato che rappresenta gli attori professionisti e direttori di scena nel teatro dal vivo, sui protocolli sanitari per garantire che il set sia sicuro durante la pandemia. Mary McColl, direttore esecutivo di Actors ‘Equity Association, ha dichiarato:

“Oggi possiamo annunciare di aver approvato un piano di sicurezza per Diana. Ora arriva la parte difficile: prendere un piano di sicurezza scritto e metterlo in pratica. Lavorare per fornire un posto di lavoro il più sicuro possibile in questo ambiente richiederà a tutti di lavorare insieme, dal datore di lavoro a ogni dipendente”.

Joe DiPietro ha scritto il libretto e i testo di Diana e David Bryan ha scritto la musica e i testi. Lo spettacolo è stato coreografato da Kelly Devine (Come From Away) e musicato con la supervisione musicale e gli arrangiamenti di Ian Eisendrath, che anche lui ha lavorato in Come From Away.

Gli interpreti sono: Jeanna de Waal interpreta Diana, assieme a lei Roe Hartrampf (il principe Carlo), Erin Davie (Camilla Parker Bowles) e Judy Kaye (la regina Elisabetta).

Netflix non ha ancora annunciato la data di lancio.


MULAN: UN NUOVO TRAILER E UN POSTER ANNUNCIANO L’ARRIVO SU DISNEY+

Come sappiamo, Mulan uscirà direttamente su Disney+ in vari paesi del mondo il 4 settembre.
Non esistono al momento dettagli sul territorio, sembra che sia ancora confermata l’uscita nelle sale, mentre è ufficiale che in Cina la Disney distribuirà il film al cinema.
Per tutti coloro che invece vedranno il film sul divano di casa, ecco un nuovo trailer. Ricordiamo che l’accesso al film sarà garantito dopo il pagamento di un sovrapprezzo, quindi non sarà disponibile nell’abbonamento standard del servizio.

Il cast include Liu Yifei (Mulan), Donnie Yen (Comandante Tung), Jet Li (l’Imperatore della Cina), Gong Li (Xian Liang), Xana Tang (la sorella di Mulan), Utkarsh Ambudkar (Skath), Ron Yuan (Sergente Qiang), Yoson An (Chen Honghui), Chum Ehelepola (Ramtish), Jason Scott Lee (Bori Khan), Jimmy Wong (Ling) e Doua Moua (Chien Po).

Niki Caro è la regista de La ragazza delle balene, North Country, McFarland e The Zookeeper’s Wife. Si tratta soltanto della seconda donna nella storia della Disney a ricevere l’incarico di guidare un film con un budget superiore ai 100 milioni di dollari: la prima è stata Ava DuVernay con A Wrinkle in Time.

La sceneggiatura è stata scritta da Lauren Hynek ed Elizabeth Martin di propria iniziativa, ed è stata acquistata dalla Disney l’anno scorso. Il progetto è stato quindi affidato alle mani di Rick Jaffa e Amanda Silver, gli stessi di L’alba del pianeta delle scimmie, Jurassic World e i prossimi Avatar.

Mulan racconterà la storia dell’eponima guerriera che, nel corso della Dinastia Han, si traveste da uomo per combattere contro l’invasione Hun.



Ed ecco anche un poster.




TENET – QUATTRO POSTER E UN NUOVO SPOT PER IL FILM DI NOLAN

Sono cominciate le prevendite di Tenet, che arriverà in Italia il prossimo 26 agosto, e Warner ha pubblicato quattro nuovi poster. C’è anche un nuovo spot.

Le locandine ritraggono John David Washington, Elizabeth Debicki e Kenneth Branagh. Da notare che quello con Washington e Debicki in motoscafo è italiano, pubblicato in esclusiva da Rolling Stone.

La sinossi ufficiale
Armato solo di una parola – Tenet – e in lotta per la sopravvivenza di tutto il mondo, il Protagonista è coinvolto in una missione attraverso il crepuscolare mondo dello spionaggio internazionale, che si svolgerà al di là del tempo reale.
Non un viaggio nel tempo. Ma Inversione.


Nel cast figurano John David Washington, Robert Pattinson, Elizabeth Debicki, Kenneth Branagh, Michael Caine, Dimple Kapadia, Aaron Taylor-Johnson, Clémence Poésy e Himesh Patel.

Il copione è stato scritto dallo stesso Christopher Nolan. La colonna sonora è opera di Ludwig Göransson (Black Panther); il direttore della fotografia è Hoyte van Hoytema (La talpa, Interstellar, Dunkirk); la direttrice del montaggio è Jennifer Lame; lo scenografo è Nathan Crowley; il costumista è Jeffrey Kurland; mentre il supervisore degli effetti speciali è Andrew Jackson.

Tenet è stato girato sia in IMAX sia in 70mm, e le riprese si sono svolte in sette paesi.

Potrete vederli qui di seguito, insieme al promo.

I poster

https://blog.screenweek.it/wp-content/uplo...t-poster-1.jpeg

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Lo spot


https://twitter.com/i/status/1293492777733566465

My Spy, si pensa al sequel dopo il successo su Amazon Prime Video

Deadline riporta in esclusiva che la STX Entertainment e Amazon starebbero pensando a un sequel di My Spy, commedia d’azione con protagonisti Dave Bautista e Chloe Coleman diretta Peter Segal (50 volte il primo bacio, Il grande Match).
La pellicola, di cui non sono stati resi noti i dettagli, dovrebbe riunire i due protagonisti e il regista del primo film.

My Spy doveva arrivare al cinema lo scorso aprile ma a causa della pandemia la STX ha venduto i diritti ad Amazon Prime, dove a quanto pare il film ha registrato ottimi risultati. Al momento non si conoscono le tempistiche, anche perché non sono stati ancora definiti accordi di alcun tipo.

La pellicola segue le vicende di un duro agente della CIA (Bautista) che si ritrova in balia di una bambina di 9 anni quando viene inviato sotto copertura a proteggere la famiglia della piccola.

Del cast fanno parte anche Kristen Schaal, Ken Jeong e Parisa Fitz-Henley.

Chris Bender e Jake Weiner hanno prodotto il film insieme a Bautista, Segal, Jonathan Meisner, e Gigi Pritzker. Rachel Shane e Adrian Alperovich figurano come produttori esecutivi.


The Amityville Harvest: il trailer del nuovo film della serie horror sulla casa stregata

In uscita in home video e in digitale alla fine del prossimo mese di ottobre, The Amityville Harvest è il 22esimo film della serie iniziata nel 1979 con Amityville Horror e ispirata da eventi realmente accaduti.

The Amityville Harvest: il trailer del nuovo film della serie horror sulla casa stregat

Debutterà negli USA il 20 ottobre, in home video e in digitale, The Amityville Harvest, nuovo capitolo (il 22esimo) della serie horror che ha avuo origine nel 1979 con Amityville Horror, a sua volta ispirato a dei libri che prendevano le mosse da sanguinosi e misteriosi eventi accaduti in una casa coloniale a tre piani al 112 Ocean Avenue della cittadina di Amityville, situata sulla costa sud di Long Island.
Scritto e diretto da Thomas J. Churchill, e interpretato da Sadie Katz, Paul Logan e Julie Anne Prescott, The Amityville Harvest racconta di Christina, una documentarista che con la sua troupe sta lavorando all'interno di una vecchia casa per via del ruolo che ha avuto in passato nel contrabbando di alcolici, e di Victor, un inquietante padrone di casa che nessuno sembra essere in grado di riprendere, né in audio né in video. Tra incubi angoscianti e visioni spaventose, i membri della troupe sembrano cedere uno dopo l'altro di fronte agli oscuri poteri e al potere ipnotico di Victor: riuscità Christina a resistere, per salvare sé stessa e sua sorella?
Per scoprirlo dovremo aspettare di vedere The Amityville Harvest, di cui nel frattempo vi presentiamo il primo trailer ufficiale.

The Amityville Harvest: il trailer del film




Animali fantastici 3: uno dei protagonisti ha perso 45 kg in vista delle riprese

Siamo ancora tutti in attesa di avere nuovi aggiornamenti sul terzo film di Animali fantastic e dove trovarli, ma una cosa già possiamo anticiparvela: nel nuovo capitolo della saga, vedrete un Jacob Kowalski estremamente dimagrito. A rivelarlo è il suo interprete Dan Fogler durante una recente intervista.

«Facevo delle diete a intermittenza, poi ho compiuto 40 anni e il mio metabolismo è stato buttato fuori dalla fottuta finestra. Ho dovuto smettere di mangiare cibo processato. Ho dovuto mangiare cibo vero, ed è così che ho perso i primi 27 kg, eliminando le bibite gassate, il pane, cose così. […] Pesavo 122 kg, era documentato nel primo film di Animali fantastici. È stato il mio periodo più pesante. Poi, ho iniziato a perdere peso, quindi ai tempi del secondo Animali fantastici avevo perso 9 o 13 kg. Poi, nel giro di due anni ho perso circa 45 kg. È stato folle», ha spiegato l’attore.

Come questa trasformazione si rifletterà sulla storia del film rimane da vedere, ma considerando che Animali fantastici 3 dovrebbe essere ambientato nel corso della Seconda Guerra Mondiale, è legittimo attendersi che non parlerà di un periodo di grandi abbuffate. Voi che ne pensate al riguardo? La nuova avventura di Newt Scamander e amici, ricordiamo, uscirà nelle sale a novembre del 2021 (Covid-19 permettendo): a dirigere il film sarà sempre David Yates, mentre nel cast ritroveremo anche Eddie Redmayne, Johnny Depp, Jude Law, Katherine Waterston, Ezra Miller e Alison Sudol.


Spider-Man 3: un insospettabile membro degli Avengers sarà tra gli antagonisti di Peter?

Negli ultimi giorni si è parlato davvero tanto del terzo capitolo di Spider-Man. Oltre ad aver scoperto il nome del maggiore candidato per il ruolo di Kraven Il Cacciatore infatti, siamo anche venuti a conoscenza di un potenziale titolo per l’atteso cinecomic con Tom Holland, che sembrerebbe anticipare un futuro da fuggitivo per il povero Peter Parker.

Più che sensato. Perché a seguito del finale di Far From Home, l’ipotesi più probabile per il sequel è proprio che Spidey si ritrovi a dover vivere da latitante con numerosi nemici alle calcagna, intenzionati a fare giustizia dopo la distruzione causata da Mysterio ma attribuita, erroneamente, proprio al povero eroe.

E secondo un nuovo rumor lanciato da WGTC, tra questi potenziali antagonisti potrebbe esserci nientemeno che Carol Danvers, alter ego di Captain Marvel e principale candidata al ruolo di leader nella nuova formazione degli Avengers.

Secondo il sito, l’eroina non ha ancora avuto modo di conoscere a fondo la vera natura benevola di Spider-Man, considerando che lo ha incontrato solo per qualche secondo durante la battaglia con Thanos, contro il quale chiunque – buono o cattivo che fosse – avrebbe avuto l’interesse di combattere, visto che il Titano avrebbe portato, letteralmente, alla fine dell’Universo. Di conseguenza, tornando sul pianeta Terra e vedendo le immagini trasmesse dal Daily Bugle, Carol inizierà a dare la caccia a Peter per consegnarlo alla giustizia, diventando così una vera e propria antagonista per l’eroe.

Fortunatamente, dopo essersi confrontata con il giovane, avrà modo di scoprire la verità sull’accaduto, tornando ad essere la fedele alleata di un tempo. Anche perché, almeno secondo le voci, il vero villain del film sarà il sopracitato Kraven, dunque quello con il personaggio di Brie Larson sarebbe da considerare più che altro una sorta di “contrattempo”.

Ovviamente, trattandosi per il momento di una notizia senza conferme provenienti da fonti più attendibili, vi invitiamo a prenderla, come sempre, al pari di un semplice rumor. Ma in attesa di scoprire qualcosa di più su Spider-Man 3, cosa ne pensate di questa eventualità?


IN VIAGGIO CON PAPÀ, CARLO VERDONE RICORDA ALBERTO SORDI E L'ULTIMA SCENA DEL FILM

Qualche settimana fa, per onorare i 100 anni dalla nascita di Alberto Sordi, l'attore Carlo Verdone ha voluto ricordare alcuni momenti anche improvvisati, come l'ultima scena di In viaggio con papà, film in cui hanno recitato insieme.

Nel film In viaggio con papà Carlo Verdone interpreta il figlio di Alberto Sordi. Ci sono diversi aneddoti che Verdone ha voluto raccontare del dietro le quinte di questo film. Guardando una foto dell'ultima scena del film, in cui Verdone salta poggiandosi sulle spalle di Sordi, Verdone ha rirordato che Sordi si era arrabbiato moltissimo con lui: "Erano finite le riprese ed ero felicissimo. Aberto, invece, si arrabbiò moltissimo: mi disse che gli avevo fatto male al ginocchio."

Ma a parte questa scena, Verdone ricorda che Sordi: "Decise di tagliare parecchie scene di In viaggio con papà perché era troppo lungo, ma tagliò solo ed esclusivamente quelle in cui appariva solo lui. Ricordo che quando nacque mia figlia venne insieme a Sergio Leone e portò un'orchidea, che vive ancora oggi dal 1986: per me significa che lui ci vuole ancora bene e ci protegge. E non è vero che era tirchio, ha sempre fatto beneficenza senza farlo sapere. Era un uomo veramente generoso. Non è stato soltanto un grandissimo del nostro cinema, ma anche una persona eccezionale fuori dal set. Mi è stato molto vicino in vari momenti della mia vita, tra cui la morte di mia madre."


Il poster IMAX di The New Mutants, il cinecomic di Josh Boone

MAX Corporation ha diffuso in rete il poster di The New Mutants relativo al celebre formato IMAX.

Il poster mette insieme i vari protagonisti del cinecomic diretto da Josh Boone, e ricorda che l’uscita Usa è stata confermata al 28 agosto prossimo… ovviamente “emergenza covid-19” a parte.

PRODUZIONE: Il film è stato diretto da Josh Boone. La sceneggiatura firmata da Scott Neustadter e Michael H. Weber. Tra i produttori Simon Kinberg e Lauren Shuler Donner.

CAST: Alice Braga, Maisie Williams, Charlie Heaton, Henry Zaga, Blu Hunt e Anya Taylor-Joy.

TRAMA: New Mutants è un fumetto parte dell’X-Men Universe firmato da Chris Claremont e Bob McLeod, protagonisti un nuovo gruppo di mutanti, al suo interno solitamente vengono narrate le avventure di personaggi quali Wolfsbane, Mirage, Cannonball, Sunspot e Magik.

AL CINEMA: Nelle sale Usa dal 28 agosto 2020. In Italia dal 2 settembre 2020.




THE ONE & ONLY IVAN: TEASER E POSTER PER IL NUOVO FILM DISNEY PLUS CON BRYAN CRANSTON

Walt Disney Studios ha rilasciato uno nuovissimo filmato in anteprima e un poster ufficiale per The One & Only Ivan, il prossimo originale ibrido live-action/CGI che sarà distribuito direttamente sul servizio di streaming on demand Disney Plus.

Originariamente previsto per l'uscita nelle sale, il film arriverà sulla piattaforma venerdì 21 agosto: all'interno dell'articolo potete trovare la nuova locandina e la scena in anteprima, che vede all'opera anche il protagonista dell'opera Bryan Cranston.

The One & Only Ivan è l'adattamento del premiato libro omonimo di Katherine Applegate e racconta la storia di un gorilla molto speciale, un esemplare silverback di 400 libbre che vive in un centro commerciale suburbano con Stella l'elefante, Bob il cane e vari altri animali. Ha pochi ricordi della giungla in cui è stato catturato, ma quando arriva un cucciolo di elefante di nome Ruby, qualcosa dentro di lui si risveglia: Ruby è stata recentemente separata dalla sua famiglia, e grazie a lui Ivan metterà in discussione la sua vita, chiedendosi da dove viene e cosa vuole essere.

Il film presenta un cast di prim'ordine che i vincitori dell'Oscar Sam Rockwell nei panni di Ivan, Angelina Jolie nei panni di Stella e Helen Mirren nei panni di Snickers, oltre a Danny DeVito nei panni la voce di Bob the dog, Brooklynn Prince in quelli di Ruby, Chaka Khan in quelli di Henrietta the chicken, Mike White in quelli di Frankie the Seal e Ron Funches in quelli di Murphy il coniglio.



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IMPASSE, SPETTACOLARE PRIMO TRAILER PER IL NUOVO FILM DI ZHANG YIMOU!

Pochi minuti fa è sbarcato online il primo trailer di Impasse, nuovo attesissimo lungometraggio del regista, sceneggiatore e produttore Zhang Yimou, acclamato e pluripremiato maestro del cinema cinese.

Interpretato da Zhang Yi, Zhang Hanyu, Qin Hailu e Zhu Yawen, Impasse è un misterioso thriller di guerra la cui storia sarà incentrata su un gruppo di spie il cui obiettivo è quello di indagare su una serie di inquietanti e disumani esperimenti che stanno avvenendo in Giappone.

Una deriva thriller alquanto sorprendente per il cineasta, dal grande pubblico associato ai maestosi wuxia movie come Hero, La Foresta dei Pugnali Volanti, La Città Proibita o i più recenti The Great Wall con Matt Damon e Ying, ma conosciuto dai frequentatori dei festival internazionali per opere molto diverse come Sorgo Rosso, Vivere!, La storia di Qui Ju e il capolavoro Lanterne Rosse.

Cosa ne pensate? Conoscete il cinema di Zhang Yimou? Quali sono le vostre aspettative per questo nuovo thriller? Fatecelo sapere nella sezione dei commenti.

Vi ricordiamo che il regista ha già pronto un altro nuovo film, presentato qualche mese e quindi in anticipo sulla tabella di marcia rispetto a Impasse: si tratta di Under the Light, un crime urbano interpretato da Lei Jiayin, Zhang Guoli, Yu Hewei e Zhou Dongyu; prima della pandemia l'uscita era prevista in Cina alla fine del 2020, ma la sua situazione è attualmente sconosciuta.




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WARNER AVVISA: NEL 2020 ARRIVERANNO ALTRI RINVII, DUNE E WONDER WOMAN A RISCHIO?

John Stephen, CFO di WarnerMedia, durante una recente telefonata con gli investitori ha anticipato che nel prossimo futuro potrebbero arrivare nuovi posticipi in casa Warner Bros., come confermato dal The Hollywood Reporter.

In particolare, Stephens ha ammesso che la società è ancora incerta se Wonder Woman 1984 di Patty Jenkins e Dune di Denis Villeneuve riusciranno a rispettare le date di uscite previste, rispettivamente per i mesi di ottobre e dicembre, in quanto si prevedono ulteriori potenziali ritardi nel prossimo futuro.

"Non sono sicuro di come andrà a finire con quei film", ha detto Stephens. "Potrebbero ancora verificarsi ulteriori ritardi con alcuni titoli, e la pandemia ci costringe a cercare nuovi modi per distribuire i contenuti".

Questa dichiarazione arriva dopo che la WarnerMedia ha recentemente condotto licenziamenti di massa in tutta la compagnia, che hanno avuto un grande impatto sulle sue sussidiarie tra cui DC Universe e DC Comics.

Ricordiamo che Wonder Woman 1984 vedrà il ritorno di Gal Gadot nei panni di Wonder Woman e Kristen Wiig nel ruolo della supercriminale Cheetah, oltre a Pedro Pascal e Chris Pine nei panni di Steve Trevor. Originariamente previsto per le sale cinematografiche il 13 dicembre 2019, Wonder Woman 1984, è stato rinviato all'1 novembre 2019 prima di essere posticipato al 5 giugno 2020, solo per poi subire una quarta modifica con una data al 14 agosto 2020 e poi una quinta, ad oggi l'ultima, stabilita al 2 ottobre 2020.

Nel frattempo Dune, che include nel cast stellare nomi come Timothée Chalamet, Rebecca Ferguson, Oscar Isaac, Zendaya, Jason Momoa, Dave Bautista, Javier Bardem, Stellan Skarsgard, Charlotte Rampling e Josh Brolin, ha una data di uscita fissata per il 18 dicembre 2020.


SPIDER-MAN 3: SE CERCATE LA PERFEZIONE, ECCO JOEL KINNAMAN NEI PANNI DI KRAVEN

Nei giorni scorsi, oltre al possibile leak sul titolo di Spider-Man 3, è trapelato anche un rumor secondo cui i Marvel Studios sarebbero alla ricerca di un attore à la Joel Kinnaman per il ruolo di villain nel nuovo capitolo del Marvel Cinematic Universe.

Come sappiamo il web corre veloce, e infatti a poche ore dall'indiscrezione è emersa già una prima, stupenda fan-art che immagina l'attore di Suicide Squad e Safe House nei panni di Kraven il Cacciatore, storico villain di Spider-Man nei fumetti Marvel che i fan danno per certo nel terzo capitolo della saga con protagonista Tom Holland.

C'è da sottolineare comunque come lo stesso rumor fa presente che la Marvel sarebbe alla ricerca di un attore 'sul modello di Kinnaman', e che quindi non avrebbe contattato Kinnaman in particolare. Inoltre, l'attore fa già parte del DC Extended Universe avendo interpretato Rick Flag in Suicide Squad di David Ayer, ruolo che tra l'altro ha ripreso per il sequel/reboot/remake scritto e diretto da James Gunn, The Suicide Squad. Un suo eventuale casting nel MCU sarebbe a dir poco interessante, e curiosamente proprio la saga di Spider-Man ci ha mostrato un incrocio di attori fra Marvel e DC, con J.K. Simmons che dopo aver interpretato James Gordon in Justice League ha ripreso il suo iconico ruolo di J. Jonah Jameson per Spider-Man: Far From Home.

Spider-Man 3, lo ricordiamo, uscirà a dicembre 2021


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THE BATMAN, ECCO PERCHÉ IL FILM NON È STATO MODIFICATO DURANTE IL LOCKDOWN

Nel corso di una recente intervista promozionale con Comicbook Mattson Tomlin, co-sceneggiatore di The Batman insieme al regista Matt Reeves, ha svelato alcuni preziosi retroscena sull'attesa produzione Warner Bros. con protagonista Robert Pattinson.

Lo sceneggiatore, chiaramente, non ha snocciolato informazioni sulla storia, ma ha precisato che il film non ha subito neanche una modifica durante il lockdown causato dalla pandemia di coronavirus. L'unico intoppo è stato il cambio di data di uscita, dato che la programmazione prevista da Warner per giugno 2021 è stata rinviata ad ottobre dello stesso anno.

"Il film non ha subito modifiche. Voglio dire, il film è il film, e penso che in questo momento il piano sia quello di eseguire quella visione. Era talmente buono che si è deciso di restare ancorati a quelle idee. Ora come ora è solo questione di riuscire a finire le riprese in totale sicurezza. Il problema non riguarda la storia, ma il come fai ad assicurarti che tutti possano presentarsi al lavoro e poi tornare a casa senza correre alcun tipo di rischio."

Ricordiamo che The Batman farà parte del lotto di film che saranno presentati il prossimo 22 agosto durante la diretta streaming del DC FanDome, una maxi-convention virtuale organizzata da Warner Bros. per promuovere tutti i suoi prodotti targati DC in uscita prossimamente, tra fumetti, videogame, film e serie tv. All'evento parteciperà anche Val Kilmer in qualità di ex Batman.


STAR WARS, UNA NUOVA TEORIA SPIEGA UN BUCO DI TRAMA DI PALPATINE

Sebbene il ritorno di Palpatine sia stato ideato prima di Star Wars: Gli Ultimi Jedi, il suo arrivo a sorpresa ne L'Ascesa di Skywalker non è stato accolto bene da tutti, soprattutto perché insieme a lui vediamo resuscitare un grande esercito: per giustificare un colpo di scena simile, una teoria chiama in causa persino Knights of the Old Republic!

Il sito Inverse fa infatti riferimento alla compagnia para-militare Czerka Arms, nota soprattutto per la produzione di armi, fornite poi ai Sith nel periodo della guerra civile nella Vecchia Repubblica.

"La Czerka Arms ha centinaia di anni, nell'universo non canonico di Star Wars Legends. Davano assistenza ai Sith durante la Guerra Civile Jedi, più di 3000 anni prima degli eventi descritti nella trilogia originale e l'abbiamo vista nel videogioco 'Star Wars: Knights of the Old Republic. Se i Sith possono sopravvivere così a lungo, non è assurdo pensare che anche una compagnia così redditizia (visto che produce armi in un universo sempre in guerra) possa essere sopravvissuta".

I membri della Czerka potrebbero quindi essersi rintanati su Exegol, al servizio del malvagio Imperatore. Nascosti nell'ombra, sarebbero dunque stati loro a fornire a Palpatine la letale flotta stellare vista nel finale di Episodio IX. Ovviamente non ci sono riferimenti chiari nelle opere legate al film, ma la teoria potrebbe trovare conferma prima o poi.

L'unico problema è che stiamo parlando di avvenimenti legati a Legends, etichetta che ospita tutte le opere dichiarate non canoniche da Disney, ma a questo proposito c'è da dire che i nuovi autori non si sono tirati indietro quando c'è stato da riprendere alcuni elementi del passato per poi modificarli.



Edited by Triplethor - 12/8/2020, 20:14
 
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