| WATCH THE FIRST 6 MINUTES OF “FREEHELD”The first 6 minutes of Freeheld has just been released! Courtesy of repubblica.it. Watch it below:WATCH THE FIRST 6 MINUTES OF “FREEHELD”!Ellen Page: “Dopo il coming out sono più ispirata”Alla Festa di Roma, l’attrice protagonista di Freeheld: spero aiuti le unioni civili La strada per la conquista dei diritti civili è ancora lunga e un film può servire ad abbreviare il cammino. Ne è convinta Ellen Page, protagonista, con Julianne Moore, di «Freeheld Amore giustizia uguaglianza», in cartellone alla Festa del cinema e nelle sale dal 5 novembre con Videa: «Spero che questa storia mostri con chiarezza l’impatto che la discriminazione può avere sulla vita di una persona». Al centro della pellicola, diretta da Peter Sollett, la storia vera della poliziotta del New Jersey Laurel Hester (Moore) che, mentre lotta con il cancro ai polmoni che ne ha poi causato la morte, conduce, letteralmente fino all’ultimo respiro, la battaglia per far ottenere la pensione alla compagna Stacie Andree (Page): «Ho visto il documentario che racconta questa vicenda bellissima - spiega l’attrice -, e ho pianto tanto...Poi ho incontrato Stacie e ho avuto la possibilità di passare molto tempo con lei, una cosa importante perchè, se si riesce a capire meglio una persona, si è anche in grado di trasmettere meglio le sfaccettature del suo carattere».
Video-intervista all'attrice Ellen Page
Per Page che, un anno fa, ha dichiarato pubblicamente la sua omosessualità, «Freeheld» è anche un’esperienza militante: «La mia relazione con questo film riguarda il mio privato, perchè sono omosessuale e, quando vedi due esseri umani trattati come “inferiori” per via delle loro preferenze sessuali e poi senti dire che il loro amore non è “valido”, allora provi una sensazione veramente straziante». Portare sullo schermo la vicenda di Laurel è stato il frutto di una necessità profonda: «Dal mio punto di vista è naturale combattere per ottenere una società più giusta e diritti uguali per tutti». Tanto più che in America, fa notare l’attrice, «le cose non sono poi così diverse dal passato, ci sono ancora 32 Stati in cui si rischia il licenziamento se si fa parte di una comunità gay».
Fare outing è stato un passo fondamentale della vita, ma anche della carriera: «Prima ero molto chiusa, triste, e poco ispirata, sentivo forti i timori comuni a tutti gli attori gay, quelli cioè di essere emarginati da Hollywood, di trovare difficoltà nel lavoro...Il coming out ha avuto un grande impatto sul mio essere attrice, mi sono sentita finalmente libera di esprimermi. In questo senso le storie come quella di Laurel e Stacie sono uno stimolo importante, rappresentano l’esempio da seguire». Ma lo è anche la sua stessa vicenda: «Sì, credo sia fondamentale avere qualcuno, anche giovane, in cui identificarsi. So di essere stata d’aiuto per molte persone che, in quanto gay, vivevano come recluse».
Al fianco di Page, dopo essere stata una malata di Alzheimer da Oscar in «Still Alice», Julianne Moore dipinge un personaggio intenso e drammatico che, dall’inizio alla fine della storia, cambia profondamente. Prima è una brillante detective, pronta a tutto pur di acciuffare delinquenti, fortemente restia a dichiarare in pubblico la propria omosessualità. Poi diventa una donna innamorata, coraggiosa al punto da dedicare l’ultima parte dell’esistenza all’affermazione di un diritto: «Non avevo mai lavorato con Julianne, ma sapevo che aveva fatto altri ruoli gay. Ho scoperto una persona generosa, con un grande cuore, che crede profondamente nell’uguaglianza». Festa del cinema di Roma, Ellen Page: “Diritti LGBT? Spero che il vostro Parlamento si renda conto che certi cambiamenti sono inevitabili”L'attrice, orgogliosamente lesbica, è nella Capitale per presentare Freeheld e mentre il Papa tenta di aprire il mondo ai diritti dei gay con lo Stato italiano che invece resta tra gli ultimi a riconoscerli, la protagonista di Juno dice la sua: "E' fanastico questo Papa. speriamo continui! L'America è andata molto avanti in questa direzione e ciò che è successo da noi è incredibile"Il Papa tenta di aprire il mondo ai diritti dei gay, mentre lo Stato italiano è tra gli ultimi a riconoscerli. Il paradosso di stringente attualtà che imperversa tra le due sponde del Tevere colpisce Ellen Page, attrice orgogliosamente lesbica, approdata oggi alla Festa del Cinema di Roma per accompagnare il film Freeheld, da lei intepretato e prodotto. “E’ fantastico questo Papa, speriamo continui! Quanto all’Italia, spero il vostro Parlamento si renda conto che i cambiamenti sono inevitabili. L’America è andata molto avanti in questa direzione e ciò che è successo da noi è incredibile. Io credo che in termini di uguaglianza nei diritti umani e civili la possibilità di amarsi e vivere liberamente sia una conquista basilare e serve vivere e vincere questa battaglia. Spero voi italiani riuscitae a vincerla, perchè l’intollerenza equivale alla morte”.
Parole forti quelle della 26enne attrice canadese, esplosa all’attenzione mondiale nel piccolo gioiello Juno (2006), che nel febbraio 2014 ha fatto coraggiosamente il suo coming-out in diretta tv. Un gesto che ricorda in quanto “fondamentale per me e per aiutare la comunità LGBT, perchè tenersi tutto dentro danneggia la crescita di una persona, in ogni senso”. Freeheld, per la regia di Peter Sollet, la sceneggiatura di Ron Nyswaner (Philadelphia) e in uscita italiana il prossimo 5 novembre, s’ispira alla storia vera della poliziotta Laurel Hester che, malata terminale di cancro, combattè nel 2005 per ottenere la reversibilità della pensione alla sua compagna Stacie Andree. Se ad interpretare la detective Hester è la sempre perfetta Julianne Moore, nei panni della giovane Stacie è appunto la Page, che sette anni fa aveva visto un cortometraggio documentario vincitore dell’Oscar con la Hester ancora viva durante i suoi ultimi giorni di battaglia.
Laurel e Stacie – “che ho incontrato e molto ci ha aiutato nel ricomporre la loro storia” aggiunge Ellen Page – dovettero affrontare gli ostacoli dei cinque funzionari della contea del New Jersey, i cosiddetti “Freeholders of the Ocean County“, cariche speciali del New Jersey che hanno l’autorità di deliberare in merito alle proprietà e alle finanze dei cittadini. Nonostante la legge federale di quello Stato validasse le unioni di fatto, questi si opposero drasticamente nel concedere alla morente Hester di fare della sua compagna la propria erede. La lotta – che ebbe successo – della comunità a favore della detective coinvolse alcuni attivisti LGBT di religione ebraica e, grazie all’intervento del collega di Laurel Dane Wells, anche la polizia locale.
Se l’importanza del film nel dibattito contemporaneo è di ovvia importanza, la sua resa cinematografica purtroppo è modesta, non sfuggendo alla narrazione di facile ricatto emotivo, costruita sui tipici clichè del melò attivista. Riuscito, invece, è l’altro titolo di punta della terza giornata: Mistress America di Noah Baumbach con la sua compagna professionale e nella vita Greta Gerwig. Scritto e diretto con la solita arguzia che gli sono valsi la nomea di novello Woody Allen (confronti col genio permettendo..), il film offre un intelligente e divertente ritratto della giovane middle class newyorkese attraverso il rapporto tra due giovani donne che stanno per diventare sorellastre. Forse non ha la perfezione del precedente Frances-ha, ma Mistress America è la piacevole conferma del talento della coppia Baumbach-Gerwig.Ellen Page, 'Freeheld' apra il dibattito sulle unioni civiliL'attrice candidata ad Oscar è protagonista con Julianne Moore"Spero che questo film possa aprire il dibattito in Italia sulle unioni civili e che, prima o poi, la gente capisca". A parlare così è l'attrice Ellen Page, omosessuale dichiarata e protagonista di Freeheld, film di Peter Sollett passato alla Festa di Roma (in sala con Videa dal 5 novembre) e ispirato all'omonimo corto vincitore dell'Oscar che racconta la vera storia d'amore tra Laurel Hester (Julianne Moore) e Stacie Andree (Page) e la loro battaglia condotta nel 2005 per i diritti gay.
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