Juno su Canale 5 ore 23:30
Una pellicola ironica e fresca con la sceneggiatura spiccatamente femminile della blogger Diablo CodyQuella delle gravidanze non volute è una delle nuove tendenze hollywoodiane. Dopo Waitress e Molto incinta, un'altra pellicola dal titolo Juno affronta la difficile tematica con un tono assolutamente leggero.
Il regista è Jason Reitman che ha debuttato dietro la macchina da presa con il film campione d'incassi, Thank you for smoking. Un'adolescente, sicura di sé e dalla lingua affilata, riesce ad avere il controllo della situazione una volta che scopre di essere rimasta incinta di un suo coetaneo. Tutte le questioni trattate (l'amore, il matrimonio, la libertà) sono sollevate e mai giudicate. Sospesa tra le ingenuità dell'adolescenza e le responsabilità dell'essere adulti, la ragazza è interpretata da una bravissima Ellen Page la cui versatilità espressiva ha qualcosa di unico. La sceneggiatura si caratterizza per un linguaggio molto vicino a quello che usano i ragazzi di oggi. Anche le situazioni narrate riescono ad avere una tale verosimiglianza da escludere qualsiasi traccia di finzione.
Tutto il merito va a una blogger di nome Diablo Cody che è stata scoperta da uno dei produttori mentre navigava su Internet. Colpito dal suo stile umoristico, Novick ha deciso di chiamare la scrittrice per proporle la stesura dello scritto che, per tutta la durata del film, si distingue per la sua natura ultra contemporanea e spiccatamente femminile. Assolutamente originale la rappresentazione dei non protagonisti. Alla notizia della dolce attesa, i genitori di Juno sfidano le convenzioni e gli stereotipi cinematografici assumendo un atteggiamento ironico e compito. Allo stesso modo, la coppia, a cui la teenager vorrebbe affidare il bambino, rivela di possedere molte più crepe di quelle che il loro status alto borghese implicherebbe.
La pellicola trova il proprio equilibrio grazie anche a una serie di elementi di contorno. Il look di Juno, le candide musiche di sottofondo e le ambientazioni cariche di colori e di vita contribuiscono a raggiungere una buona coerenza.i abusa fin troppo spesso del termine capolavoro, ma mai come in questo caso il suo utilizzo è stato più azzeccato. Juno non è semplicemente un film, ma una lezione di cinema, e di vita. E' una lezione di cinema per un motivo tanto semplice quanto straordinario: è l'emblema del film perfetto. Ottimo cast, ottima sceneggiatura, ottima colonna sonora, suprema fotografia. Juno colpisce sin dal primo fotogramma. Ha la rarissima capacità di riuscire a strappare lo spettatore dalla sua comoda poltrona del cinema e di scaraventarlo all'interno del film stesso. Bastano pochissimi minuti per affezzionarsi ai personaggi, ognuno dei quali è perfettamente caratterizzato,ognuno dei quali ha una personalità davvero particolare, spesso da fumetto, ma mai da caricatura. La straordinaria Ellen Page è così vera da dare allo spettatore la sensazione di conoscere Juno da sempre. Ma Ellen Page non ha dato al suo personaggio "soltanto" un volto e una personalità ineguagliabili, ha fatto molto di più: le ha dato anche l'anima. E'impossibile non affezzionarsi alla forte e al contempo tenera Juno, che decisa ad abortire cambia idea quando viene a sapere che il bambino che porta in grembo potrebbe già avere le unghie. Ecco la lezione di vita; aggrapparsi ad essa a partire dai suoi aspetti che possono sembrarci più banali e futili. Juno ama la vita, e decide di affrontare la sfida di una difficile e prematura gravidanza forse proprio per questo. E' una piccola grande donna, che ha conquistato il cuore di milioni di spettatori, destinati ad amarla per sempre. Sei grande, Juno...