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Posts written by Triplethor

view post Posted: 6/8/2020, 13:32 MovieTown - Cinema

GIOVEDI

06/08/2020



TOM HANKS IN TRATTATIVE PER GEPPETTO NEL PINOCCHIO DI ROBERT ZEMECKIS

Non è la prima volta che vediamo il nome di Tom Hanks associato a quello di Geppetto per il live-action di Pinocchio: l’attore americano era in trattative con la Disney già nel 2018, quando la regia era stata affidata a Paul King dopo l’abbandono di Sam Mendes, ma ora le discussioni sono ripartite. A segnalare la notizia è Deadline.

Come sappiamo, il film sarà diretto da Robert Zemeckis, che ha già lavorato con Tom Hanks in Forrest Gump, Cast Away e Polar Express. La star di Un amico straordinario ha letto la nuova sceneggiatura, scritta dallo stesso Zemeckis e da Chris Weitz, e si è messo in contatto con il cineasta. Le trattative, comunque, sono appena agli inizi.

La prima versione della sceneggiatura era opera di Peter Hedges e Chris Weitz, ormai un collaboratore abituale della Disney dopo i copioni di Rogue One: A Star Wars Story e La Bella e la Bestia. Jack Thorne (Skins, Wonder) si era invece occupato della riscrittura. In seguito, pare che Simon Farnaby abbia realizzato un’altra stesura. Weitz è inoltre co-produttore con la sua Depth of Field, insieme al partner Andrew Miano.

Ovviamente Pinocchio ruoterà attorno all’eponimo burattino di legno che sogna di diventare un “bambino vero”, concentrandosi inoltre sul rapporto padre-figlio con Geppetto, sulle ramificazioni della menzogna, sulla creazione di storie e sull’idea di vivere in un mondo fantastico.

Vi terremo aggiornati.


CAPTAIN MARVEL 2 – NIA DACOSTA ALLA REGIA DEL SEQUEL

A sorpresa, Deadline riporta che i Marvel Studios hanno già trovato la regista di Captain Marvel 2: si tratta di Nia DaCosta, talentuosa cineasta newyorkese che ha diretto Little Woods e il nuovo Candyman.

Pare che lo studio abbia incontrato varie registe negli ultimi mesi, ma evidentemente DaCosta ha convinto Kevin Feige e il resto della compagnia. Né Disney né gli stessi Marvel Studios hanno commentato la notizia.

Megan McDonnell, sceneggiatrice di WandaVision, è stata incaricata di scrivere il copione. Le ultime indiscrezioni dicono che il film adatterà Secret Invasion, celebre miniserie di Brian Bendis e Leinil Francis Yu dove una setta religiosa degli Skrull pianifica un’invasione “segreta” della Terra, sostituendo alcuni celebri eroi grazie alle proprie abilità mutaforma. Se tali rumor si riveleranno veritieri, Captain Marvel 2 sarà una specie di “mini Avengers“ che includerà molti personaggi del Marvel Cinematic Universe, tra cui Ms. Marvel alias Kamala Khan.

Per il momento, però, sono solo indiscrezioni, quindi da prendere con le pinze. L’uscita è prevista per l’8 luglio 2022. Vi terremo aggiornati.


The New Mutants: ecco il nuovo trailer italiano del cinecomic

In rete è appena arrivato il nuovo trailer italiano di The New Mutants, attesissimo cinecomic he arriverà nelle nostre sale a partire dal 2 settembre.
Potete ammirare il trailer nella parte superiore della pagina.

La nuova sinossi ufficiale:

In questo terrificante film ricco d’azione basato sui fumetti Marvel, cinque giovani ragazzi dotati di poteri speciali vengono rinchiusi in un istituto segreto per essere sottoposti a trattamenti che, viene detto loro, li curerà dal pericolo che rappresentano per loro stessi e per gli altri. Sono Danielle Moonstar aka Mirage (Blu Hunt), che crea illusioni basandosi sulle paure altrui, Rahne Sinclair (Maisie Williams), che si trasforma nel lupo mannaro Wolfsbane, Sam Guthrie (Charlie Heaton), che, come Cannonball, può volare alla velocità del suono protetto da un campo di forza, Roberto da Costa aka Sunspot (Henry Zaga), che assorbe e incanala il potere del sole, e Illyana Rasputin aka Magik (Anya Taylor-Joy). Sorella minore di Colossus, Magik viene protetta da un’armatura a suo piacimento e può brandire un’arma che amplifica le sue abilità psichiche e superumane. Invitati dalla dottoressa Cecilia Reyes (Alice Braga) a condividere le loro storie su quando si sono manifestati per la prima volta i loro poteri, i cinque “pazienti” si rendono conto di essere in una classe di persone chiamate mutanti, che storicamente sono sempre stati marginalizzati e temuti. Nel raccontare le storie delle loro origini, le loro memorie sembrano tramutarsi in terrificanti realtà. Presto, si interrogheranno su cosa sia reale e cosa non lo sia: diventa sempre più chiaro che l’istituto non è ciò che sembra. Ora la domanda è: perché sono tenuti prigionieri? E chi sta cercando di distruggerli?

Nel cast del film sono presenti Anya Taylor-Joy (Magik), Maisie Williams (Wolfsbane), Charlie Heaton (Cannonball), Henry Zaga (Sunspot), Alice Braga (Dr. Cecilia Reyes) e Happy Anderson (Reverendo Sinclair).

I 20th Century Studios hanno sviluppato il film con Simon Kinberg (X-Men: Dark Phoenix) alla produzione, assieme a Lauren Shuler Donner. Boone si è occupato anche della sceneggiatura assieme a Knate Gwaltney.

I Nuovi Mutanti sono comparsi in una graphic novel Marvel del 1982, diventando poi un albo mensile nel 1983. Il team era composto da un gruppo di giovani aspiranti X-Men che frequentava la scuola di Charles Xavier e includeva Dani Moonstar, Sunspot, Wolfsbane, Cannonball, Karma, e in seguito avrebbe accolto Magik, sorella minore di Colosso, Warlock e Cypher.




Lotus Factory: Nicola Abbatangelo ci parla dei primi progetti animati, di fantascienza e d’azione | EXCL

Lotus, il braccio produttivo di Leone Film Group, che ha scalato in brevissimo la vetta della produzione italiana (sia Genovese che Muccino adesso producono con loro), sembra voler fare altrettanto con la produzione internazionale (del resto il progetto di Il Rapimento di Edgardo Mortara, che in precedenza doveva essere diretto da Spielberg, vedeva Leone Film Group come co-produttori). Per farlo ha scelto di percorrere anche la strada del cinema di genere fondando un’etichetta apposita: Lotus Factory.
Come ampiamente raccontate dalle notizie dei giorni scorsi il produttore creativo della Factory è Nicola Abbatangelo, che è anche regista del prossimo The Land Of Dreams, parte del catalogo 01 per il prossimo anno.

Il tentativo è clamoroso: fare cinema di genere in Italia, con manodopera e forze soprattutto italiane (talent stranieri ci saranno e sono indispensabili ma il grosso sarà nazionale), con il resto del mondo come target e quindi a livello dei film che girano nel mercato internazionale. Sarebbe un salto da 10 a 100. Perché qualcosa la stiamo facendo in Italia ma nulla di così sistematico e preciso, di così articolato, programmato e soprattutto vario.

Le domande su questo progetto che pare molto complicato e ambizioso sono tantissime, tutte legittime (perché “legittimo” è la parola giusta di fronte all’incredulità di una factory di genere italiana che nasce quasi da zero). Le abbiamo fatte a Nicola Abbatangelo stesso.

Vorrei capire qual è il modello di Lotus Factory? È la Europa di Besson? È The Apartment (il braccio di Wildside dedicato ai progetti internazionali)?

NA: “Noi siamo una factory che cerca e produce nuovi talenti sia per l’Italia che per l’estero questo è il DNA di Lotus factory. Ovviamente abbiamo la missione di far vedere i nostri progetti anche in tutto il mondo. Per questo, se devo proprio paragonarla a qualcuno, io guardo molto al metodo produttivo della Pixar. Non prenderei The Apartment come riferimento perché noi non andiamo a cercare talenti e progetti da altri produttori. Il film d’animazione che abbiamo in cantiere è un ottimo esempio di apertura verso l’estero”.

Ecco per l’appunto Fear Tales è uno dei progetti annunciati. Ho capito che ci sarà Sandro Cleuzo, che ha una grandissima esperienza negli studi americani, ma il resto? Metterete su uno studio d’animazione?

NA: “Non vogliamo appaltare la lavorazione ad un altro studio, stiamo anche creando un pool interno, primo per lasciare la nostra impronta e poi per costruire qualcosa che continui a crescere, cosa che se appalti tutto al di fuori non può avvenire.
Certo per ora abbiamo annunciato un film d’animazione solo, cerchiamo di fare in modo che sia bellissimo e che possa emozionare tutti. Ovviamente io mi auguro che questa esperienza, questo team che stiamo mettendo insieme, possa continuare un percorso nel futuro… Ma questo lo vedrà il tempo non voglio andare troppo avanti per ora”.

Ci vuole tantissimo per fare un film d’animazione. Tra quanto uscirà Fear Tales? 4 anni?

NA: “Vediamo come va ma sì, la gestazione è molto lunga, anche perché è un progetto d’animazione con una tecnica nuova, serviranno test”

Come sarebbe a dire una tecnica nuova? Che tecnica è?

NA: “È una tecnica che mischia 2D e 3D. Ci sono già tecniche per far interagire personaggi e per creare un mondo coerente, noi ne stiamo creando un’altra, del resto il mondo è sempre quello quando parliamo di innovazione, ma è la maniera in cui fondi le due tecniche che fa la differenza”.

L’altro progetto annunciato è la origin story di Babbo Natale. Prima del lockdown per il Natale 2020 erano previsti 3 film italiani su Babbo Natale. Tutte commedie. Ora voi aggiungete questo (che comunque non arriverà certo nel 2020). È l’effetto di La Befana Vien Di Notte?

NA: “Guarda, a livello produttivo La Befana Vien Di Notte è stato un ottimo esempio e ha risvegliato l’esigenza di fiaba. Tuttavia non direi che ci ha influenzato. È un caso. La nostra poi è una serie con un obiettivo narrativo un po’ diverso dalle commedie che citi”.

Fammi capire, nella tua idea a cosa dovrebbe somigliare? Se me lo dovessi presentare come si fa in America unendo due film diversi quali mi citeresti?

NA: “Ti direi che è Oliver Twist + Harry Potter”

In questo progetto partecipa anche Fabio Guaglione poi…

NA: “Abbiamo mescolato nazionalità diverse [c’è anche lo sceneggiatore Jim Capobianco che ha lavorato alla Pixar e Robert Lence della Disney ndr], tutte persone di cui ho grandissima stima. Per Guaglione poi ne è ho una pazzesca, con lui stiamo portando avanti diversi progetti. È uno dei pochi con cui mi trovo benissimo ad ideare e scrivere. Pensa che l’ho incontrato prima di tutto questo, è un talento vero e abbiamo un background simile. Ci siamo incontrati in un festival io con un mio corto e lui in giuria, e ci siamo subito trovati benissimo. Dagli stranieri invece volevamo, oltre ad una comprovata capacità narrativa, il loro supporto nel centrare uno sguardo capace di conquistare tutto il mondo”.

In questi ultimi 5 anni abbiamo visto diversi film italiani che hanno dimostrato ambizioni di genere e internazionali che descrivi ma spessissimo sono stati distribuiti come tutti gli altri film italiani e non hanno reso come ci si aspettava. Pensi che queste produzioni abbiano bisogno di distribuzioni diverse dal solito?

NA: “Non lo so. Io posso parlare per il mio film, The Land of Dreams, che poi è il motivo per cui io e Belardi ci siamo incontrati ed è nata la Factory. Di certo questi sono progetti che hanno bisogno di un supporto molto grande, ma da quel che posso vedere 01 Distribution si sta impegnando tanto (considerato poi che è un’opera prima). Ma lo sappiamo che tutti i film hanno bisogno di un grande supporto, non è mai facile arrivare alle orecchie del pubblico”.

Ho letto che volete realizzare film che poi possano diventare anche giochi e videogiochi. Che intendete con questa differenza?

NA: “Vogliamo lavorare a storie che si sviluppino su diversi fronti, quindi alcune possono diventare giochi di ruolo, altre videogame e altre ancora magari graphic novel o romanzi”

Avete già progetti adattabili a giochi o videogiochi?

NA: “Sì alcuni sì, ho un progetto di lungometraggio di fantascienza che sarebbe perfetto perché è una storia che apre mondi che si adattano bene ad un gioco”

A chi vi rivolgereste in caso?

NA: “Ovviamente è presto per parlare di chi lo possa sviluppare, dipende dal tipo di progetto e cercheremo di capire di volta in volta i partner più adeguati”

E invece per il film d’azione che è stato menzionato?

NA: “Quella è una scommessa. Sai, vedo un grande entusiasmo a tanti livelli nello sperimentare generi che siamo bravi a raccontare, serve solo la spintarella, cioè iniziare. Penso che sia il momento giusto”.

Sì ma un film d’azione è una cosa difficilissima se non ne hai mai fatti. Specie negli ultimi anni è cambiato tutto, sono diventati molto tecnici come quelli asiatici, estremamente complessi da coreografare e atletici nelle prestazioni…

NA: “Io credo servano progetti intelligenti, stiamo lavorando con una struttura e un modo di raccontare storie che è diverso da quello americano e “conta la storia” non il budget megagalattico. Non è detto che un action debba costare più di una commedia di alto budget, servono progetti intelligenti”.

Ho capito che volete coinvolgere nuove leve ma vi interessa anche lavorare con i grandi autori italiani che solitamente non associamo al cinema di genere?

NA: “Certo, potrebbe succedere. Ci interessa prima di tutto il progetto. Il punto è che di talento ce n’è in Italia, e in base al progetto scegliamo di quale avvalerci. Può sicuramente succedere di lavorare con grandi autori italiani, mi è capitato di poter scrivere (o leggere) cose con o di gente che arriva da altri generi e dire “WOW, non me l’aspettavo”.


Jurassic World: Dominion, Laura Dern saluta il suo vecchio amico Alan Grant in una foto dal set

Dopo l’arrivo di Sam Neill sul set di Jurassic World: Dominion, il film di Colin Trevorrow con Bryce Dallas Howard e Chris Pratt che chiuderà la trilogia con protagonisti Claire e Owen, adesso tocca a Laura Dern.

L’attrice, che tornerà nei panni della Dottoressa Ellie Sattler, ha postato uno scatto, sul suo profilo Instagram, in cui possiamo vedere le sedie del suo personaggio e di quello di Sam Neill, il Dottor Alan Grant.

Ricordiamo che oltre che nel Regno Unito, le riprese di Jurassic World: Dominion dovrebbero tenersi anche a Malta, in Canada e (forse) alle Hawaii, anche se non è chiaro se dopo l’emergenza la produzione ha cambiato piani sulle ambientazioni. La sceneggiatura del film è firmata da Colin Trevorrow (che sarà anche produttore con Steven Spielberg) e da Emily Carmichael.

Sam Neill, Laura Dern e Jeff Goldblum torneranno nei panni di Alan Grant, Ellie Sattler e Ian Malcom. Tra i nuovi ingressi DeWanda Wise, Dichen Lachman, Scott Haze e Mamoudou Athie; torneranno anche Justice Smith e Daniella Pineda dopo un ruolo in Jurassic World: Il regno distrutto.

Il film chiuderà la trilogia con Chris Pratt e Bryce Dallas Howard e a detta del regista Colin Trevorrow sarà “una celebrazione di tutto il franchise fino ad oggi”.

Ancora non sappiamo nulla sulla trama di Jurassic World: Dominion, solo che sarà ambientata un po’ di tempo dopo Il Regno Distrutto.

Ecco qua sotto la foto dal set di Jurassic World: Dominion postata da Laura Dern:

www.instagram.com/p/CDesKeah3bQ/?utm_source=ig_embed

Arcadia Cinema riaprirà il 19 agosto

Le sale della catena Arcadia Cinema, di cui BadTaste è media partner, riapriranno ufficialmente mercoledì 19 agosto.
L’annuncio è arrivato ieri sera. Nel terzo weekend di agosto, al momento, è prevista l’uscita di diversi film tra cui Gretel & Hansel, Volevo Nascondermi, Onward – Oltre la magia, tuttavia la programmazione dei cinema Arcadia di Melzo, Bellinzago Lombardo ed Erbusco non è stata ancora diffusa e verrà comunicata nei prossimi giorni. Quello che è certo è che noi di BadTaste.it saremo ad Arcadia Cinema di Melzo il 19 agosto a festeggiare la riapertura, e ovviamente (come avevamo già promesso a luglio) saremo presenti nel giorno d’uscita di Tenet per un grande evento di cui vi diremo presto i dettagli. Attualmente l’uscita del film di Christopher Nolan è fissata al 26 agosto.

Ricordiamo che Arcadia (come numerosi altri cinema) ha legato la riapertura delle proprie sale all’uscita di nuovi film: in un primo momento doveva riaprire il 17 luglio, ma ha rinviato tutto quando le uscite di Tenet e di altre pellicole sono slittate.


www.facebook.com/cinemaarcadia/pho...8780371/?type=3

The Man From Nowhere: Chad Stahelski produrrà il remake

Secondo quanto riportato da Deadline Chad Stahelski, regista della trilogia di John Wick, si occuperà della produzione di L’Uomo che veniva dal Nulla (The Man From Nowhere), remake dell’action thriller sud-coreano del 2010 scritto e diretto da Lee Jeong-beom.
Derek Kolstad, sceneggiatore della saga di John Wick, è coinvolto nel progetto come sceneggiatore (alcune fonti rivelano che Kolstad avrebbe già consegnato la sceneggiatura e che la lavorazione del progetto si trovi in fase avanzata).

L’opera originale segue un uomo tranquillo ma con un burrascoso e violento passato che gestisce un banco dei pegni e si immischia negli affari della malavita legata alla droga per salvare una bambina.

La CJ Entertainment si occuperà di produrre il progetto. Il lungometraggio originale è stato il maggior incasso in Corea del Sud nell’anno in cui è approdato nelle sale incassando 42 milioni di dollari.

Stahelski produrrà il film con Jason Spitz attraverso la 87Eleven Entertainment. Il lungometraggio è attualmente alla ricerca di un regista.

Chad Stahelski lavorerà prossimamente a titoli come John Wick: Chapter 4 e Kill or Be Killed.


Wonder Woman 1984: Barbara Minerva al centro di un nuovo video promozionale

La Warner Bros., tramite Instagram, ha pubblicato in rete un nuovo, breve video promozionale di Wonder Woman 1984, il cinecomic DC con Gal Gadot in arrivo nelle sale il 1° ottobre.
La protagonista di tale video e Barbara Minerva/Cheetah, personaggio interpretato nel lungometraggio da Kristen Wiig.

Wonder Woman 1984 sarà al cinema in Italia il 1° ottobre. Questa la sinossi ufficiale:

Un rapido balzo fino agli anni ’80 nella nuova avventura per il grande schermo di Wonder Woman, che si troverà ad affrontare un nemico del tutto nuovo: The Cheetah.

Nel cast del film film compare anche Kristen Wiig nel ruolo della super cattiva Cheetah, così come Pedro Pascal. Chris Pine fa ritorno al suo ruolo di Steve Trevor. Nel cast anche Ravi Patel, Natasha Rothwell e Soundarya Sharma.

Charles Roven, Deborah Snyder, Zack Snyder, Patty Jenkins, Stephen Jones e Gal Gadot sono i produttori del film. Rebecca Roven Oakley, Richard Suckle, Wesley Coller, Geoff Johns e Walter Hamada ne sono i produttori esecutivi.

A far compagnia alla regista dietro la macchina da presa, il direttore della fotografia Matthew Jensen, la scenografa candidata all’Oscar® Aline Bonetto (“Amélie”) e la costumista premio Oscar® Lindy Hemming (“Topsy-Turvy”). Il montatore candidato all’Oscar®, Richard Pearson (“United 93”) si occuperà del montaggio del film.

Tra i luoghi per le riprese la produzione ha scelto Washington, D.C., Alexandria, Virginia oltre a Regno Unito, Spagna e Isole Canarie.

“Wonder Woman 1984” è ispirato al personaggio creato da William Moulton Marston e pubblicato nei fumetti dalla DC Entertainment. Il film sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures, una compagnia della Warner Bros. Entertainment.

Potete vedere il video qua sotto:


www.instagram.com/reel/CDe88u3DVIa/?utm_source=ig_embed

Taika Waititi è entusiasta di essere finalmente tornato al lavoro sul set

Il regista Taika Waititi è tornato al lavoro dopo il lockdown imposto dal diffondersi del Coronavirus nel mondo.
Con un post su Instagram il regista ha infatti rivelato di essere tornato sul set di un suo progetto non specificato, anche se potrebbe trattarsi di Next Goal Wins, il film che vede protagonista Michael Fassbender tratto dal documentario britannico a tema calcistico datato 2014 e diretto da Mike Brett e Steve Jamison.

Di recente lo stesso Waititi ha anche rivelato di aver concluso la sceneggiatura di Thor: Love and Thunder, il cinecomic dei Marvel Studios con Chris Hemsworth e Natalie Portman in arrivo nelle sale nel 2022. Ecco parte della sua dichiarazione:

Penso che sarà davvero fantastico. L’abbiamo finito, abbiamo passato l’ultimo anno a scrivere la sceneggiatura ed ora è fatta, giusto questa settimana gli sto dando un’ultima revisione completa.

Potete vedere il post qua sotto:

www.instagram.com/p/CDhPjIWjD5F/?utm_source=ig_embed

Ricordiamo che l’ultimo film di Waititi, ovvero Jojo Rabbit (qui potete vedere il primo trailer), è arrivato nelle sale lo scorso ottobre. Mentre Michael Fassbender sarà prossimamente il protagonista di Malko, action thriller spionistico prodotto dalla Lionsgate.

Del cast fa parte anche Elisabeth Moss (The Handmaid’s Tale, Noi).


Ryan Reynolds verrà diretto da Paul King nella commedia Everyday Parenting Tips

Secondo quanto riportato dall’HollywoodReporter Ryan Reynolds sarebbe entrato a far parte del cast di Everyday Parenting Tips, commedia per famiglie che verrà diretta da Paul King (Paddington, Paddington 2).
Nell’opera Reynolds vestirà i panni di un padre che affronta le sfide quotidiane legate alla famiglia e al crescere i figli, cosa resa ancor più ardua da un’invasione di mostri.

Il film sarà basato su un racconto scritto da Simon Rich e pubblicato sul New Yorker.

Reynolds produrrà anche il progetto con George Dewey attraverso la Maximum Effort. Tra i produttori figureranno anche Phil Lord e Chris Miller e Aditya Sood e lo stesso Simon Rich. Sara Scott supervisionerà il lungometraggio per la Universal Pictures.

Prossimamente vedremo Reynolds in Free Guy – Eroe per Gioco, commedia diretta da Shawn Levy, in Red Notice al fianco di Dwayne Johnson, in Clue e in The Hitman’s Wife’s Bodyguard, sequel di Come ti Ammazzo il Bodyguard.

Tra i lavori cinematografici di Paul King ricordiamo Bunny and the Bull e i due film dedicati all’orsetto Paddington.


The Suicide Squad: confermati i ruoli di Idris Elba e John Cena?

Ieri è stato il compleanno del regista James Gunn e, per celebrare l’avvenimento, lo stesso ha diffuso attraverso i suoi canali social il nuovo logo ufficiale di The Suicide Squad, l’atteso cinecomic DC che arriverà nelle sale il prossimo anno. In realtà, il regista e sceneggiatore ha condiviso vari loghi con i vari titoli che il film avrà nei differenti mercati, confermando anche che in Italia il film uscirà col titolo The Suicide Squad – Missione Suicida.

Sempre in occasione del suo compleanno, il regista ha condiviso via Twitter un filmato in cui sono stati raccolti gli auguri da parte dei membri del cast del film. Il video in questione sembra aver confermato alcuni dei ruoli che fino ad ora non erano ancora stati svelati: in particolare, David Dastmalchian pare che interpreterà Polka-Dot Man (nel video lo vediamo con dei cerchi colorati attaccati al suo volto che ricordano molto il look del personaggio).

Ancora, il video in questione potrebbe aver anticipato che Idris Elba e John Cena interpreteranno rispettivamente Bronze Tiger e Peacemkaker. Il videomessaggio di Elba è stato riprodotto al rallentatore per dare alla sua voce un effetto ringhiante, che potrebbe aver anticipato proprio il collegamento con Ben Turner; allo stesso modo, nel suo video Cena è impegnato a giocare con un gioco di tiro che potrebbe legarsi all’uso frequente di pistole da parte di Christopher Smith.

Di recente James Gunn ha confermato che in occasione del DC FanDome, il grande evento online organizzato da Warner Bros. e dedicato all’universo DC che si svolgerà il prossimo 22 agosto, verrà ufficialmente mostrato ai fan il primo sguardo ufficiale a The Suicide Squad. Il regista e il cast saranno presenti all’evento. Al momento non sappiamo se verrà già mostrato il primo trailer ufficiale del cinecomic o soltanto un promo.

Il cast ufficiale di The Suicide Squad comprende i veterani Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang), insieme alle new entry Idris Elba, Michael Rooker, Nathan Fillion, Taika Waititi, John Cena, Peter Capaldi, Sean Gunn, David Dastmalchian e Storm Reid. Nel film reciteranno anche Pete Davidson, Juan Diego Botto, Joaquin Cosio, Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Alice Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.


The Batman: avvistata la silhouette del costume di Catwoman

Come molti altri film in produzione lo scorso febbraio, anche The Batman è stato costretto ad una battuta d’arresto. Le riprese del film con Robert Pattinson sono state interrotte e il film rimandato. Ora che i set cominciano a ripartire seguendo i protocolli di sicurezza anti-Covid, anche Matt Reeves torna al lavoro.

Tuttavia il mondo del merchandise non si è mai fermato e, mentre aspettiamo ancora di vedere le foto ufficiali degli altri personaggi del film, arrivano da etichette di prodotti di varia natura le prime immagini della silhouette del costume di Catwoman. Si tratta di un’immagine minuscola sull’etichetta di una bevanda che riporta i due (anti) eroi in nero. Per quanto sia piccola l’immagine, si tratta chiaramente della silhouette di Selina Kyle in costume.

Ricordiamo che il personaggio, che è stato già incarnato da Michelle Pfeiffer per Tim Burton e da Anne Hathaway per Christopher Nolan, sarà interpretato da Zoe Kravitz, che abbiamo già visto alle prese con un cinecomic in X-Men: L’Inizio.

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

“The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Eccola:





Burraco fatale: il poster del film con Claudia Gerini, Angela Finocchiaro, Paola Minaccioni e Caterina Guzzanti

Il manifesto in anteprima esclusiva del film di Giuliana Gamba Burraco fatale in cui 4 amanti del burraco (Claudia Gerini, Angela Finocchiaro, Paola Minaccioni e Caterina Guzzanti) si ritrovano a giocare a carte scoperte nella vita.

Molte donne che non sono più ragazze, o meglio sono ragazze grandi, perché è lo spirito a rendere giovani, hanno l'abitudine di riunirsi di tanto in tanto intorno a un tavolo per giocare a Burraco, e, mentre giocano, parlano della vita e magari di uomini. Succede anche alle quattro protagoniste di Burraco fatale, un film targato Fenix Entertainment che noi di comingsoon.it avremo il piacere di vedere in anteprima al Bari International Film Festival 2020.

Burraco fatale può contare su un cast femminile a dir poco eccezionale, formato da Claudia Gerini, Angela Finocchiaro, Paola Minaccioni, Caterina Guzzanti e, in un ruolo più piccolo, Loretta Goggi. C’è anche un maschietto nel film: Mohamed Zouaoui.

Ecco la sinossi ufficiale di Burraco fatale:

Irma, Eugenia, Miranda e Rina sono quattro donne diverse, ognuna con il proprio carattere, le proprie debolezze e le proprie eccentricità, ma legate da una conoscenza profonda e duratura nel tempo, unita e scandita dalle loro irrinunciabili partite a carte. Quando decidono di partecipare ad un torneo nazionale di burraco e uscire dalla loro quotidianità, si ritroveranno improvvisamente a carte scoperte. La vita offre sempre una seconda occasione e l'amore può tornare a stravolgere a qualsiasi età. Del resto, è proprio il gioco del burraco ad avergli insegnato che una partita va giocata tutta, fino in fondo, e che nessun risultato è mai scontato.

Burraco fatale è diretto da Giuliana Gamba, che ha dichiarato: "Ho raccontato uno sfaccettato universo femminile che si svela attraverso la vita di quattro donne di mezza età. Per loro l'amore si è trasformato in utopia e le carte gli permettono di evadere dalle insoddisfazioni della vita di coppia. È anche un film, questo, sulle seconde possibilità: le protagoniste si rifugiano dietro un cinismo di facciata, adoperano l'arte della civetteria di provincia, ma non hanno sopito il naturale bisogno di affetto, la voglia di abbandonarsi a sentimenti forti. Ognuna di loro cerca, con alterne fortune, il riscatto che una vita borghese non riesce a comprare. Il film l'ho concepito come una favola moderna dal respiro internazionale. Tiene salde le sue radici nella tradizione della commedia all'italiana e si intreccia con i canoni delle love story che da sempre fanno sognare il pubblico".

Di Burraco fatale vogliamo mostrarvi oggi il poster ufficiale in esclusiva, in attesa di condividere con voi le nostre impressioni sul film.


BurracoFatale_PosterFilm

Festa del Cinema di Roma 2020: Cosa sarà di Bruni film di chiusura e le musiche di Morricone sul red carpet

A chiudere la quindicesima edizione della Festa del Cinema di Roma sarà il film di Francesco Bruni con Kim Rossi Stuart Cosa Sarà mentre le star, per tutto il festival, sfileranno sul red carpet sulle note di Ennio Morricone.

Festa del Cinema di Roma 2020: Cosa sarà di Bruni film di chiusura e le musiche di Morricone sul red carpet

La Festa del Cinema di Roma 2020, che si svolgerà dal 15 al 25 ottobre e festeggerò la sua quindicesima edizione, ha già scelto il suo titolo di chiusura. Si tratta del quarto film di Francesco Bruni Cosa sarà, con protagonista Kim Rossi Stuart. Originariamente intitolato Andrà tutto bene e in uscita nelle sale il 29 ottobre, segue il travagliato percorso di un uomo di nome Bruno Salvati che non è un regista di successo e che un giorno scopre di avere la leucemia. Il film esce a tre anni di distanza da Quello che vuoi (con Giuliano Montaldo e Andrea Carpenzano), arrivato dopo il folgorante esordio Scialla! e Noi 4. Prima di dedicarsi alla regia Bruni ha scritto importanti sceneggiature ed è stato per esempio un fedele collaboratore di Paolo Virzì.

E’ stato il Direttore Artistico della Festa del Cinema di Roma Antonio Monda (d'intesa con Laura Delli Colli, Presidente della Fondazione Cinema per Roma, e Francesca Via, Direttore Generale) ad annunciare che Cosa sarà chiuderà il festival della capitale, commentando: "Francesco Bruni riesce a raccontare con intelligenza e profondità un dramma che lo ha colpito personalmente. Riesce anche a divertire, nella migliore tradizione umanista della commedia all'italiana, senza aver paura dei sentimenti".

Un'altra notizia appena diffusa riguarda i red carpet della Festa, che saranno accompagnati dalle musiche di Ennio Morricone: "Un inedito red carpet sonoro per un omaggio speciale a Ennio Morricone, grande Maestro molto amato non solo per le colonne sonore evergreen che ci ha regalato in mezzo secolo di straordinarie sonorità ma anche per le note e i ritmi entrati nella nostra vita persino con tanta musica leggera" - ha commentato Laura Delli Colli. "Con le sue colonne sonore, in un ‘tempio’ della musica come l'Auditorium Parco della Musica che gli è stato appena intitolato, ricorderemo così, con grande affetto, il Premio Oscar amato da Leone, Tornatore e Tarantino ma anche il Morricone più inedito e 'pop', autore o arrangiatore di canzoni che da Se telefonando a Sapore di sale, Il mondo e perfino Abbronzatissima, sono diventate per tutti noi leit motiv di una memoria quotidiana che continuerà a siglare la nostra vita".

Tornando a Cosa sarà - che è prodotto da Palomar e Vision Distribution, distribuito da Vision Distribution e interpretato anche da Lorenza Indovina - ecco la sinossi ufficiale del film:

La vita di Bruno Salvati è in una fase di stallo, i suoi film non hanno mai avuto successo e il suo produttore fatica a mettere in piedi il prossimo progetto. Sua moglie Anna, dalla quale si è recentemente separato, sembra già avere qualcun altro accanto. E per i figli Adele e Tito, Bruno non riesce a essere il padre presente e affidabile che vorrebbe. Un giorno Bruno scopre di avere una forma di leucemia. Si affida immediatamente a un’ematologa competente e tenace, che lo accompagna in quello che sarà un vero e proprio percorso a ostacoli verso la guarigione. Il primo obiettivo è trovare un donatore di cellule staminali compatibile: dopo alcuni tentativi falliti, Bruno comincia ad avere seriamente paura, Cosa sarà di lui? Suo padre Umberto, rivelandogli un segreto del suo passato, accende in tutti una nuova speranza. Bruno e la sua famiglia intraprendono un inatteso percorso di rinascita, che cambierà i loro rapporti e insegnerà a Bruno ad alzare gli occhi da sé stesso e a guardare gli altri.


PADRENOSTRO: PIEFRANCESCO FAVINO NEL TRAILER DEL FILM DI CLAUDIO NOCE, IN CONCORSO A VENEZIA 202

Svelato il trailer di Padrenostro, diretto da Claudio Noce e interpretato da Pierfrancesco Favino, in concorso alla 77. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, uscirà nelle sale italiane il 24 settembre 2020 distribuito da Vision Distribution.

Prodotto da Andrea Calbucci, Pierfrancesco Favino e Maurizio Piazza, Padrenostro è sceneggiato dallo stesso regista insieme a Enrico Audenino, ed è interpretato anche da Barbara Ronchi, Mattia Garaci, Francesco Gheghi, con l'amichevole partecipazione di Antonio Gerardi e con la partecipazione di Francesco Colella. Padrenostro è una produzione Lungta Film, Pko Cinema & Co., Tendercapital Productions e Vision Distribution, in collaborazione con Sky e Amazon Prime Video e con il contributo di Regione Calabria e Fondazione Calabria Film Commission.

Roma, 1976. Valerio (Mattia Garaci) ha dieci anni e una fervida immaginazione. La sua vita di bambino viene sconvolta quando, insieme alla madre Gina (Barbara Ronchi), assiste all'attentato ai danni di suo padre Alfonso (Pierfrancesco Favino) da parte di un commando di terroristi. Da quel momento, la paura e il senso di vulnerabilità segnano drammaticamente i sentimenti di tutta la famiglia. Ma è proprio in quei giorni difficili che Valerio conosce Christian (Francesco Gheghi), un ragazzino poco più grande di lui. Solitario, ribelle e sfrontato, sembra arrivato dal nulla. Quell'incontro, in un'estate carica di scoperte, cambierà per sempre le loro vite.




DOGTOOTH DI YORGOS LANTHIMOS NEI CINEMA DAL 27 AGOSTO, IL TRAILER ITALIANO

Dogtooth di Yorgos Lanthimos arriva nei cinema italiani dal 27 agosto, introdotto dal trailer italiano. Tra le opere di esordio del regista greco, candidato all'Oscar come Miglior Film Straniero e premiato a Cannes nella sezione Un certain regard, Dogtooth è una prova di grande cinema ancora inedita in Italia, incredibilmente attuale nei temi e contemporanea nella visione.

Queta la sinossi di Dogtooth: Una famiglia composta da padre, madre e tre figli, vive in periferia in una casa circondata da un grande recinto. I ragazzi non hanno mai oltrepassato il muro che li separa dal resto della città e sono stati educati e istruiti per volere dei genitori senza alcuna influenza dal mondo esterno. L'equilibrio viene spezzato quando il padre, per soddisfare gli istinti sessuali del figlio, introduce in casa un elemento esterno: Christina.

Yorgos Lanthimos è considerato oggi uno dei massimi esponenti del cinema greco. A soli 47 anni il suo nome risuona ormai tra quelli dei registi europei più premiati. Entrato nel cuore di Hollywood con il suo ultimo film, La favorita, Golden Globe e Oscar a Olivia Colman per la Migliore attrice protagonista e ben dieci nomination (184 premi vinti in tutto il mondo), premiato alla Mostra Internazionale d'arte cinematografica di Venezia per Alps (Migliore sceneggiatura) nel 2011 e per La Favorita (Gran premio della Giuria), vincitore a Cannes con Dogtooth (Miglior film in Un Certain Regard) ma anche con The Lobster nel 2015 (Premio della Giuria) e con Il sacrificio del cervo sacro nel 2017 (Migliore sceneggiatura).

Regista visionario e disincantato, i temi del suo cinema - la libertà, la solitudine, l'incomunicabilità, l'oppressione sociale, la famiglia, il rancore, il lutto, il mistero dell'universo - affondano profondamente le radici nella sua cultura di origine. Distopico e dissacrante, Lanthimos accompagna gli spettatori in un percorso affascinate che disorienta e lascia attoniti, in cui vita reale e vita in scena si fondono, in cui la soluzione è negli occhi di chi guarda.




DUNE, DENIS VILLENEUVE: "TIMOTHEE CHALAMET È UN'ANIMA VECCHIA IN UN CORPO GIOVANE"

Denis Villeneuve ha svelato i motivi per cui Timothee Chalamet è sempre stato la sua prima scelta per il ruolo di Paul Atreydes, protagonista di Dune, essendo un'anima vecchia in un corpo giovane.

Dune: la prima immagine di Timothée Chalamet nel film di Denis Villeneuve

Nel corso di un incontro virtuale con lo Shanghai International Film Festival, Denis Villeneuve ha parlato del casting di Dune soffermandosi in particolar modo sul protagonista:

"Timothée Chalamet è stato la mia prima scelta fin dal principio. C'era un solo Paul Atreides sulla Terra per me, e c'era un solo nome sulla lista. Ho incontrato Timothee e subito abbiamo capito che avremmo lavorato insieme, non è stato difficile convincerlo. Ho scelto Timothee per varie ragioni. Prima di tutto, è un attore fenomenale, possiede notevole profondità, ed è molto maturo per la sua età. Paul Atreides è un'anima vecchia in un corpo giovane e Timothee possiede questa caratteristica".

Ma c'è un altra dote di Chalamet che ha convinto il regista canadese a volerlo con sé:

"Mi ricorda le star della vecchia Hollywood. Lui è una vera star del cinema, possiede un incredibile carisma. Metti Timothée di fronte a una telecamera e c'è un'esplosione".

Attualmente Denis Villeneuve sta accelerando i tempi per finire Dune dopo i ritardi accumulati per via dell'emergenza sanitaria. Il film, che con tutta probabilità darà il via a un'epica saga sci-fi ispirata all'opera di Frank Herbert, arriverà al cinema a dicembre.


TENET, CHRISTOPHER NOLAN: "ABBIAMO MENO FOTOGRAMMI IN VFX DI TANTE COMMEDIE ROMANTICHE"

Per Christopher Nolan il realismo è fondamentale, il regista ci tiene a sottolineare come il suo Tenet, in arrivo al cinema il 26 agosto, abbia meno fotogrammi in VFX di tante commedie romantiche.

I primi trailer di Tenet hanno fornito un assaggio delle sequenze spettacolari presenti nel film, ma a differenza di quanto si possa pensare l'uso degli effetti speciali digitali è molto meno esteso del previsto. La montatrice di Tenet Jennifer ha svelato che il film contiene "meno di 300 fotogrammi in VFX"; per fare un paragone il precedente Interstellar conteneva 850 fotogrammi in VFX. Ecco la dichiarazione di Christopher Nolan al riguardo:

"Il Supervisore agli Effetti Speciali Andrew Jackson era la nostra rete di protezione. Noi abbiamo cercato di fare tutto fisicamente, ma se qualcosa non poteva essere Andrew ci mostrava le scelte possibili in post-produzione. MI piace pensare che Andrew abbia accantonato il suo lavoro almeno in parte visto che ci ha aiutato a realizzare un'enorme quantità di effetti fisici. L?aspetto visivo del film è maestoso, ma la quantità di VFX usata è minore di quella della maggior parte delle commedie romantiche".

Le reazioni di chi ha visto in anteprima delle scene di Tenet in IMAX sono piene di entusiasmo, attendiamo con ansia il 26 agosto per godere della visione del misterioso thriller sull'inversione del tempo interpretato da John David Washington, Robert Pattinson, Elizabeth Debicki, Kenneth Branagh e Michael Caine.


JOHN CLEESE CONTRO I CRITICI: "NON DOVREBBERO GIUDICARE SE NON SANNO COME SI REALIZZA UN FILM"

John Cleese, co-fondatore dei Monty Phyton, ha scritto online che i critici dovrebbero avere esperienze in campo cinematografico, sottolineando che attualmente ci sono troppe persone che giudicano le opere pur non avendo le competenze giuste.
I suoi tweet hanno dato il via a una discussione online sulle conoscenze che i giornalisti dovrebbero realmente avere prima di giudicare il lavoro degli artisti.

A dare il via alla discussione online è stata l'osservazione che i commenti degli eventi sportivi sono molto migliorati grazie all'ingaggio di ex atleti che hanno delle esperienze personali nel settore perché possono parlare in modo più competente delle scelte degli allenatori e delle azioni compiute dagli sportivi. John Cleese ha quindi sottolineato: "Non potrebbe ora essere applicato lo stesso principio alle arti? Invece che avere 'critici' che non sanno dirigere, scrivere, recitare, cantare, ballare o rivendica ogni altro tipo di esperienza, non avremmo un commento di qualità superiore dalle persone che possono fare queste cose? Perché la critica delle arti da parte di persone senza talento dovrebbe essere preferita a quella di persone incredibilmente talentuose?".
L'attore ha sostenuto di non avere nulla contro i critici, ma ha ribadito che nella maggior parte dei casi sono "incredibilmente ignoranti per quanto riguarda il processo della creazione dei film".

John ha dichiarato che probabilmente se chi lavora come critico fosse in grado di avere un altro incarico nel settore cinematografico non scriverebbe recensioni. Cleese ha inoltre spiegato: "Ho guardato partite di calcio per 67 anni e sono abbastanza realista da sapere che non so realmente cosa sta accadendo realmente giù nel campo. Ma ci sono uno o due critici grandiosi che si sono impegnati abbastanza a lungo nel campo e con il giusto atteggiamento per quanto riguarda la volontà di imparare".
Rispondendo ad alcuni tweet, John Cleese ha inoltre ribadito: "Voglio semplicemente che i critici ammettino i loro limiti". Successivamente l'attore ha dichiarato: "Per sapere quanto si è bravi in un campo si dovrebbe avere gli stessi talenti di cui si ha bisogno per essere davvero bravi nel campo. Quindi se non si è in grado di fare qualcosa, mancano esattamente le capacità per rendersi conto di non essere bravi".


EMMA STONE E DAVE MCCARY LANCIANO LA CASA DI PRODUZIONE FRUIT TREE STRINGENDO UN ACCORDO CON A24

Emma Stone e il fidanzato Dave McCary hanno formato una nuova casa di produzione chiamata Fruit Tree e la nuova realtà del settore ha già stretto un accordo, della durata di due anni, con A24.
Il primo progetto annunciato che verrà realizzato grazie alla collaborazione sarà un adattamento televisivo di The Shadows, un romanzo scritto da Stacy Willingham.

Fruit Tree si occuperà di film e serie di vario genere e il primo progetto realizzato è già approdato su A24 anche se non faceva parte del nuovo accordo: When You Finish Saving the World, il debutto alla regia dell'attore Jesse Eisenberg.
Emma Stone e Dave McCary hanno dichiarato in un comunicato: "Siamo elettrizzati nel poter collaborare con i nostri amici di A24. Il loro impegno nei confronti di storie riflessive, della narrazione originale e nel dedicarsi alle visioni degli artisti è rara e vitale, e siamo incredibilmente grati che sostengano la nostra passione nel fare lo stesso".

Il premio Oscar Emma Stone e lo sceneggiatore Dave McCary sono ufficialmente fidanzati e, secondo alcuni fan, potrebbero essersi già sposati mantenendo la riservatezza sulla cerimonia.


ZOE SALDANA: "NON AVREI DOVUTO INTERPRETARE NINA SIMONE, MERITAVA DI MEGLIO"

Zoe Saldana ha chiesto scusa per aver interpretato Nina Simone in un film biografico dedicato alla leggendaria cantante jazz.
La star di Guardiani della Galassia, in un'intervista rilasciata a Bese, ha infatti sostenuto che l'artista "meritava di meglio".

L'attrice ha dichiarato: "Non avrei mai dovuto interpretare Nina Simone. Avrei dovuto fare tutto in mio potere con le possibilità che avevo 10 anni fa, che erano diverse rispetto a ora, ma era comunque un'influenza, per far scegliere una donna Nera per interpretare una donna Nera eccezionalmente perfetta". La scelta di Zoe Saldana è stata a lungo al centro delle polemiche a causa delle sue origini etniche, essendo discendente da famiglie domenicane e portoricane, e della decisione di applicarle un naso finto e del trucco per far sembrare la sua pelle più scura.

Zoe Saldana aveva inoltre aggiunto: "All'epoca ho pensato di avere il permesso di interpretarla perché ero una donna di colore. E lo sono. Ma è Nina. E Nina ha avuto una vita e un percorso che dovrebbero essere onorati nei più minimi dettagli... meritava di meglio".
La star ha concluso: "Ci siamo appropriati di qualcuno come Nina Simone per molto tempo. E volevo semplicemente che venisse raccontata la sua storia nel modo giusto perché lo merita".

L'artista India Arie era tra chi aveva espresso un'opinione negativa perché il casting aveva privato a un'attrice afroamericana della possibilità di ottenere il ruolo: "Sarebbe stato importante e rilevante se avessero fatto un film su Nina Simone in cui l'attrice somigliava davvero a lei. Avrebbe cambiato, penso, la vita a qualcuno".
La figlia di Nina Simone, Lisa Simone Kelly, aveva aggiunto: "Mia madre era cresciuta in un periodo in cui le si diceva che il suo naso era troppo ampio, la sua pelle era troppo scura. Per quanto riguarda l'aspetto fisico questa non è la scelta migliore". L'artista aveva apprezzato gli sforzi di Zoe Saldana, pur avendo sottolineato che la sceneggiatura non era nemmeno accurata e fedele a quanto realmente accaduto.


IL DOTTOR STRANAMORE: LA SCENA FINALE CHE KUBRICK DECISE DI ELIMINARE DEL MONTAGGIO

Nella War Room, presente nelle ultime scene de Il dottor Stranamore, c'è un enorme tavolo ricoperto di cibo; questo perché Stanley Kubrick intendeva porre fine al film con una scena di lotta, mediante l'uso del cibo, tra russi e americani. Il regista decise in seguito di non usare il filmato, ritenendolo troppo farsesco per adattarsi alla natura satirica del resto del film.

L'unica proiezione pubblica nota di questa celebre scena, cancellata dalla versione finale di Il dottor Stranamore - Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba, fu quella del 1999, al National Film Theatre di Londra, dopo la morte di Kubrick.

Il celebre regista decide di raccontare l'assurdità della distruzione mutua assicurata attraverso il format della commedia nera: le azioni dei personaggi, apparentemente logiche, conducono all'annientamento nucleare formando un meccanismo talmente perverso che si può descrivere con un inimitabile umorismo nero.

A proposito del film lo stesso Kubrick ha dichiarato: "La mia idea di girarlo come una commedia da incubo venne nelle prime settimane di lavoro sulla sceneggiatura. Trovai che cercando di mettere della carne attorno alle ossa e immaginando le scene nella loro completezza, bisognava continuare a tenere fuori cose che erano assurde o paradossali, se si voleva evitare che fossero divertenti; e queste cose sembravano essere vicine al cuore delle scene in questione."


ANNA AND THE KING: I DETTAGLI SUL RE OMESSI DAL FILM

Il vero Re Rama IV, il re interpretato da Chow Yun-Fat in Anna and the King, con il nome di Mongkut, era il bisnonno del re della Thailandia, Re Bhumibol Adulyadej, noto formalmente come re Rama IX, scomparso nel 2016. Molti dettagli della vita del Re sono stati omessi dal film diretto da Andy Tennant.

Metà faccia del vero re Mongkut era paralizzata e questo fatto fu omesso dadalla pellicola; inoltre il re non aveva una regina e neanche un figlio che ereditasse la sua fortuna; la moglie di Rama IV morì giovane e, dopo la sua morte, il re non scelse mai un'altra consorte per sostituirla come regina.

Il film è stato girato per la maggior parte in Malaysia, nelle regioni di Penang ed Ipoh, ed è stato nominato al Premio Oscar per la miglior scenografia e per i migliori costumi. Il governo thailandese non permise che le riprese della pellicola fossero fatte in Thailandia a causa di alcune sequenze ritenute offensive per la monarchia.

Il regista quindi propose un'edizione modificata di Anna and the King ai censori thailandesi, tentando nuovamente di convincerli, fallendo miseramente. In seguito a questi avvenimenti su un editoriale di The Nation un giornalista scrisse che alcuni concittadini avevano espresso dubbi sullo stato della democrazia nel Paese.


UCI Cinemas riapre i multisala di Pordenone e Firenze

Nuovi multisala del circuito UCI Cinemas sono pronti a riaprire i battenti nel mese di agosto appena iniziato.

Il graduale processo di ritorno alla normalità di UCI Cinemas continua a dare frutti, ed il prossimo passo riguarderà UCI Fiume Veneto di Pordenone (apertura l'8 agosto) e il multisala di UCI Firenze (apertura il 10 agosto). Ovviamente in programma sono incluse nuove riaperture.

Per maggiori informazioni date una lettura al comunicato ufficiale.

NUOVE RIAPERTURE UCI CINEMAS

Milano, 6 agosto 2020 – UCI Cinemas è lieta di annunciare due nuove riaperture: l’8 agosto UCI Fiume Veneto (PN) e il 10 agosto UCI Firenze apriranno le loro sale al pubblico con la ripresa delle proiezioni.

Prosegue così il processo di graduale riapertura del Circuito UCI Cinemas annunciato lo scorso 15 giugno con la riapertura delle multisala di UCI Bicocca (MI), UCI Orio (BG), UCI Porta di Roma (Roma) e UCI Luxe Campi Bisenzio (FI) e proseguito il 6 luglio con la riapertura di UCI Lissone (MB), UCI Reggio Emilia, UCI Meridiana Casalecchio di Reno (BO), UCI Romagna Savignano sul Rubicone (FC), UCI Luxe Marcon (VE), UCI Palermo, UCI Perugia e UCI Molfetta (BA).

Nelle multisala di UCI Firenze e UCI Fiume Veneto (PN) così come nelle multisala già riaperte, sono stati introdotti i nuovi protocolli di sicurezza a salvaguardia della salute e del benessere di tutto il pubblico e dello staff, come le nuove misure di distanziamento sociale che includono limitazioni nel numero di posti disponibili per ogni spettacolo e la garanzia di avere delle poltrone vuote tra gli spettatori. Sono state inoltre adottate misure speciali affinché il percorso all’interno del cinema possa avvenire senza alcun tipo di contatto diretto e infine sono state potenziate le procedure di pulizia, con interventi più regolari. Per ulteriori informazioni sui protocolli di sicurezza visitare il sito: www.ucicinemas.it/siamocinemapiusicuri.

Al ritorno in sala, gli spettatori di UCI Firenze e UCI Fiume Veneto (PN) potranno assistere a grandi film delle passate stagioni come Captain Marvel e rassegne dedicate per tutti gli amanti del cinema come Italian Stars: De Luigi con il film Ti Presento Sofia, Usa Stars: Clint Eastwood con il film Il Corriere: The Mule, Musical Film con il film A Star is Born e Family con il film Me contro Te a un prezzo speciale, con biglietti a partire da 4,90 euro.

UCI Cinemas coglie questa occasione per dare il bentornato ai clienti affezionati e ringraziarli per la loro pazienza e comprensione durante questo periodo difficile, confermando che nel corso delle prossime settimane è prevista la riapertura delle altre multisala del Circuito.


DISNEY, SALE IL PREZZO DELLE AZIONI IN BORSA DOPO L'ANNUNCIO DI MULAN IN STREAMING

Il prezzo delle azioni Disney in Borsa è aumentato nella giornata di ieri dopo l'annuncio del passaggio su Disney+ di Mulan. Secondo quanto riporta Variety, le azioni della società hanno fatto registrare un rialzo del 10%. Disney aveva dichiarato alla stampa di aver superato i 100 milioni di abbonati nella giornata di martedì.

Notizie che hanno certamente contribuito al segno positivo in Borsa ma occorrerà verificare nei prossimi giorni se manterrà questo trend.
Ricordiamo che la Disney ha reso noto che Mulan uscirà su Disney+ al costo di quasi 30 dollari nei Paesi in cui non può essere garantita la distribuzione nelle sale cinematografiche.

Bob Chapek, CEO Disney, ha rassicurato sulla scelta che riguarda Mulan, che dovrebbe essere una tantum e non rappresentare un netto cambio di strategia:"Guardiamo a Mulan come una tantum e non come un nuovo modello di business. Detto questo troviamo molto interessante poter presentare questa nuova offerta ai nostri abbonati al prezzo di 29,99 dollari e vedere cosa succede, non solo in termini di aumento del numero di abbonati sulla piattaforma ma anche sul numero di transazioni che otterremo".
Mulan racconta la storia di una giovane donna cinese che vive in un Paese in guerra; ogni uomo della famiglia è costretto ad arruolarsi nell'Armata Imperiale. Per potersi sostituire al padre malato, la giovane Mulan si travestirà da uomo e si arruolerà per combattere.


BIRDS OF PREY, JURNEE SMOLLETT-BELL:"IN BLACK CANARY HO MESSO LA MIA RABBIA"

Jurnee Smollett-Bell, interprete di Black Canary in Birds of Prey, ha raccontato di aver usato le critiche razziste nei confronti del suo casting per alimentare la performance del suo personaggio. Il film racconta anche il percorso d'emancipazione del personaggio di Harley Quinn rispetto alla figura del Joker vista in Suicide Squad.

Jurnee Smollett-Bell interpreta Dinah Lance, in arte Black Canary, cantante di un night club dalla voce letale, Dinah è inizialmente soggiogata da Black Mask, prima di liberarsi e di universi alle Birds of Prey. Nei fumetti Dinah è raffigurata come una donna bianca con i capelli biondi e il casting di Smollett-Bell, afroamericana, ha suscitato diverse critiche da parte di alcuni fan.

Di recente l'attrice ha ammesso di essere a conoscenza di queste critiche razziste e della sua reazione:"Ha scatenato una rabbia dentro di me, il che è fantastico per Canary" ha confessato.
Oltre all'emancipazione di Harley Quinn, Birds of Prey si sofferma spesso anche sulla condizione delle altre donne protagoniste.
Black Canary riesce a liberarsi dalla morsa di Sionis e trova una nuova famiglia per sé, insieme alle altre componenti di Birds of Prey.
Jurnee Smollett-Bell ha ammesso di aver voglia di interpretare Black Canary in un prossimo film, anche se ufficialmente non è stato dato alcun annuncio.
Nonostante un buon apprezzamento della critica, Birds of Prey non ha funzionato granché al botteghino.


JODOROWSKY E IL DUNE DI VILLENEUVE: "LO VEDRÒ, MA È UN FILM IMPOSSIBILE DA REALIZZARE"

Con l'uscita sempre più vicina del nuovo adattamento cinematografico di Dune firmato da Denis Villeneuve, sono in molti ad essersi espressi sul suo arrivo e sulla versione del regista canadese, esprimendo curiosità o indifferenza (come David Lynch). Adesso, anche Alejandro Jodorowsky, che anni fa provò a realizzarne una versione, ha detto la sua.

Negli anni '70, infatti, il cineasta cileno stava sviluppando un adattamento cinematografico del romanzo di Frank Herbert che purtroppo non vide mai la luce, principalmente per problemi di budget. Una storia che è raccontata in modo esauriente dal documentario Jodorowsky's Dune, in cui compare lo stesso regista. Negli anni, il regista non è stato molto avvezzo a parlare in toni delicati dell'adattamento di David Lynch, probabilmente perché il fatto di non averlo potuto realizzare personalmente gli bruciava ancora parecchio. In una recente intervista concessa a IndieWire, Jodorowsky ha comunque ribadito che offrire al pubblico una versione fedele di quel romanzo è molto difficile, e sa che Villeneuve si è preso alcune libertà creative.

"Lo vedrò con piacere, perché sarà diverso. Non è la stessa cosa". Jodorowsky ha poi ammesso l'enorme difficoltà di adattare una storia del genere, puntualizzando che è un film "impossibile da realizzare".

Il regista de La montagna sacra e El Topo ha poi ricordato quando la regia di Dune venne affidata a Lynch negli anni '80: "La prima volta che dissero che si poteva fare Dune e David Lynch lo fece, mi sono sentito male, perché era il mio sogno. Mostrarono la pellicola a Parigi e mio figlio disse: 'Devi vederlo'. Poi iniziarono a distribuirlo e passo dopo passo ero sempre più felice, perché il film era una merda. Ho capito che nessuno poteva fare Dune. E' una leggenda".

A luglio Rebecca Ferguson ha svelato quando inizieranno le riprese aggiuntive di Dune mentre Denis Villeneuve sta già pensando al prossimo film.


TENET, UN NUOVO SPOT IMAX PER IL FILM DI CHRISTOPHER NOLAN

L'ultima fatica cinematografica di Christopher Nolan, Tenet, sta finalmente per approdare al cinema (almeno in alcuni paesi). Nel frattempo, continuano a uscire nuovi spot promozionali, e l'hype sale sempre di più.

"Tutto quello che ho per te è una parola..." afferma il personaggio di Martin Donovan in vari trailer di Tenet (incluso il trailer IMAX che vediamo anche qui in calce alla notizia), e onestamente ci sembra anche la frase che si applica al meglio a quelle che sono state finora le descrizioni del film da parte del cast.

In verità, Robert Pattinson ha definito Tenet una sorta di unicorno, e Kenneth Branagh ha provato a spiegarci il suo ruolo nel film... Più o meno. Fatto sta che nemmeno gli attori sanno come raccontarci Tenet senza rovinarci la sorpresa, e considerato lo stile di Nolan, è comprensibile.

E a proposito di IMAX, i primi fortunati a poter vedere il film di Nolan sono stati proprio i dipendenti della celebre catena, che sembrano essere rimasti estasiati dalla visione della pellicola.

Godiamoci dunque questo trailer diffuso proprio nelle ultime ore, mentre attendiamo con trepidazione l'uscita di Tenet nelle sale, che salvo ulteriori rimandi, qui in Italia corrisponde al 26 agosto, una data che si fa ormai sempre più vicina.


https://twitter.com/i/status/1291048261176852480

SESSO, BUGIE E VIDEOTAPE: IL CULT DI SODERBERGH TRA RECORD A CANNES E SEQUEL IN ARRIVO

Sesso, bugie di videotape, la pellicola che ha firmato il debutto alla regia di Steven Soderbergh premiata con la Palma d'oro alla 42esima edizione del Festival di Cannes. I protagonisti sono Andie McDowell, James Spader, Laura San Giacomo e Peter Gallagher.

Nel film, i fragili equilibri di una coppia vengono compromessi dall'arrivo di una vecchia conoscenza del marito. John, un affermato avvocato, è sposato con Ann, una casalinga con una notevole fissazione per l'ordine che vive con angoscia la sessualità del marito. Tutto cambia quando arriva Graham, ex compagno di John alle prese con un particolare problema...

Per l'occasione, abbiamo raccolto per voi i retroscena da non perdere sulla pellicola:

Il film è stato diffuso nei principali cinema di Berlino nel periodo della caduta del Muro. Molti cittadini della Germania dell'Est attraversarono il confine per assistere alle proiezioni, aspettandosi però di vedere un porno alla occidentale.

Soderbergh ha scritto il film in appena 8 giorni durante una gita in campagna. Come ha rivelato il regista, però, aveva ideato la trama un anno prima.

Con la vittoria a Cannes '89, Soderbergh è diventato il più giovane di sempre ad ottenere la Palma d'oro nonostante inizialmente non dovesse neanche partecipare alla competizione. Previsto per la sezione "La Quinzaine des Réalisateurs", la pellicola è stata infatti inserita in concorso dopo il ritiro di un altro film.

Il regista inizialmente non era convinto da Andy McDowell, avendo anche scritto il ruolo per ingaggiare Elizabeth McGovern, ma dopo alcuni provini eccellenti decise di affidare a lei la parte di Ann.

Ognuno dei quattro protagonisti riflette una parte della personalità di Soderbergh.

Soderbergh ha rivelato di aver scritto un sequel di Sesso, bugie e videotape durante la recente quarantena, confermando la sua intenzione di portarlo sul grande schermo.


ANNA AND THE KING, QUANTO C'È DI VERO NELLA STORIA DI ANNA LEONOWENS?

La storia di Anna Leonowens è ormai arcinota agli appassionati della settima arte: il libro pubblicato da Margaret Landon nel 1944 ha ispirato un musical di Broadway nel '51, un film con Yul Brynner datato 1956 e, ovviamente, l'Anna and the King del 1999 con Jodie Foster (nonché un film animato prodotto nello stesso anno).

La figura di Anna è di quelle che suscitano attenzione, curiosità e ammirazione: una donna forte e sicura di sé capace di cambiare il modo di pensare di un sovrano ancorato a retaggi e rituali che sembrava impensabile modificare.

Ma quanto c'è di vero nella storia che ci viene narrata in Anna and the King? La storia della nostra protagonista è più o meno fedele: vedova del marito, Anna viene assunta alla corte del re del Siam come insegnante d'inglese, ma finisce a svolgere anche mansioni di traduttrice e consulente, arrivando effettivamente a battersi intensamente per cambiare la mentalità vigente a palazzo e per migliorare la condizione delle donne del luogo.

Completamente inventati sono invece gli aspetti politici del film: nella storia di Anna Leonowens non si fa menzione di colpi di Stato effettuati o semplicemente orditi, aggiunti alla trama del film con Jodie Foster unicamente per renderlo più appetibile dal punto di vista cinematografico. A proposito della star di Anna and the King: presto vedremo Jodie Foster alla regia di The Day They Stole the Mona Lisa.


RESIDENT EVIL: RETRIBUTION, MILLA JOVOVICH E GLI INCIDENTI SUL SET

Resident Evil: Retribution, quinto capitolo della saga action horror basata sulla celebre serie di videogiochi Capcom. Come per i film precedenti la protagonista è la Alice di Milla Jovovich, star che ha deciso di girare in prima persona la grande maggioranza delle scene d'azione.

Una scelta per niente scontata e che sarebbe potuta costarle molto cara, anche alla luce di quanto accaduto durante le riprese di questo film. Mentre l'attrice stava girando una scena di combattimento, infatti, un incidente causò la caduta di 16 membri della crew da un'impalcatura. La Jovovich per fortuna rimase illesa, e durante l'interruzione delle riprese andò a trovare i colleghi in ospedale per augurargli una buona guarigione.

A proposito di incidenti, durante una comparsa a Jimmy Kimmel l'attrice ha raccontato della volta in cui ha dato un pugno in faccia al regista e marito Paul W.S. Anderson: "Non ero arrabbiata, è stato un incidente, ma l'ho colpito in un occhio con un pugno. È pur sempre un film d'azione, queste cose succedono. Mentre dirigeva una scena mi ha chiesto di tirare un pungo verso la camera, verso la sua faccia, e io l'ho fatto. L'ho colpito dritto in un occhio, ha avuto un occhio nero per un paio di settimane. Era imbarazzante da raccontare a chi visitava il set."

In Resident Evil: Retribution, lo ricordiamo, Alice si ritrova inspiegabilmente a Tokyo dopo essersi risvegliata in una struttura dell'Umbrella, la casa farmaceutica responsabile della creazione del virus. Come sempre, la nostra protagonista deve combattere fino allo stremo per salvarsi dai non morti che continuano a perseguitarla.


LAIKA ANIMATION FESTEGGIA 15 ANNI CON UNO SPECIALE DIETRO LE QUINTE

Coraline, ParaNorman, Boxtrolls – Le scatole magiche, Kubo e la spada magica e Mister Link. In quindici anni di attività la Laika Animation ha creato dei piccoli gioielli con la tecnica dell’animazione in stop-motion.

Tutto è cominciato nel lontano 2005, il primo progetto a cui hanno collaborato è stato La sposa cadavere di Tim Burton. Quattro anni dopo sono riusciti a distribuire nelle sale il primo film animato interamente dallo studio: Coraline.

Per celebrare questo anniversario Fandango ha pubblicato un dietro le quinte sulla storia e sule opere delle studio:




TENET – NUOVI SPOT CON SCENE INEDITE PER IL FILM DI CHRISTOPHER NOLAN

Tenet uscirà in Cina il prossimo 4 settembre (il 26 agosto in Italia), e la Warner ha svelato un nuovo trailer che contiene un’introduzione di Christopher Nolan. È inoltre disponibile un nuovo spot per il formato IMAX.

Entrambi i video includono alcune scene inedite che ci mostrano gli effetti dell’inversione, tecnica che permette al protagonista senza nome (John David Washington) di vedere gli eventi prima che accadano. Dovrà utilizzarla per sventare la terza guerra mondiale.

La sinossi ufficiale
Armato solo di una parola – Tenet – e in lotta per la sopravvivenza di tutto il mondo, il Protagonista è coinvolto in una missione attraverso il crepuscolare mondo dello spionaggio internazionale, che si svolgerà al di là del tempo reale.
Non un viaggio nel tempo. Ma Inversione.


Nel cast figurano John David Washington, Robert Pattinson, Elizabeth Debicki, Kenneth Branagh, Michael Caine, Dimple Kapadia, Aaron Taylor-Johnson, Clémence Poésy e Himesh Patel.

Il copione è stato scritto dallo stesso Christopher Nolan. La colonna sonora è opera di Ludwig Göransson (Black Panther); il direttore della fotografia è Hoyte van Hoytema (La talpa, Interstellar, Dunkirk); la direttrice del montaggio è Jennifer Lame; lo scenografo è Nathan Crowley; il costumista è Jeffrey Kurland; mentre il supervisore degli effetti speciali è Andrew Jackson.

Tenet è stato girato sia in IMAX sia in 70mm, e le riprese si sono svolte in sette paesi.

Li troverete qui di seguito.


Il trailer cinese

Lo spot IMAX



SUPERNOVA – COLIN FIRTH E STANLEY TUCCI COPPIA GAY NEL FILM DI HARRY MACQUEEN

Tra i nuovi titoli aggiunti alla line-up del San Sebastian Festival, troviamo Supernova del britannico Harry Macqueen. Seconda pellicola da regista, dopo Hinterland, il film racconta la storia di una coppia gay che vive insieme da 20 anni.

Colin Firth e Stanley Tucci interpretano Sam e Tusker, nel film li seguiamo mentre viaggiano attraverso la campagna inglese, durante una vacanza. A Tusker è stata diagnosticata la demenza precoce, i due sanno di avere pochissimo tempo insieme.

Macqueen ha dichiarato:

“È un grande onore mostrare in anteprima il film quest’anno al San Sebastian. Supernova è un film su come l’amore supera anche le esperienze umane più difficili e su cosa siamo disposti a sacrificare per le persone che adoriamo. È un film romantico e che afferma la vita, che in un momento come questo sembra più importante che mai”.

Gli altri film aggiunti alla sezione ufficiale sono: El Gran Fellove di Matt Dillon, Crock of Gold di Julien Temple.


supernova

STO PENSANDO DI FINIRLA QUI – IL TRAILER DEL FILM DI CHARLIE KAUFMAN, DAL 4 SETTEMBRE SU NETFLIX

Netflix ha pubblicato il trailer di I’m Thinking of Ending Things, l’atteso film di Charlie Kaufman che uscirà il prossimo 4 settembre sulla piattaforma on-line. In Italia s’intitolerà Sto pensando di finirla qui.

Com’era prevedibile, il brillante sceneggiatore di Eternal Sunshine of the Spotless Mind ha riletto il romanzo di Iain Reid a modo proprio, costruendo un tortuoso labirinto mentale che inghiotte la protagonista senza nome (Jessie Buckley) quando incontra i genitori del suo ragazzo Jake (Jesse Plemons). Lei sta pensando di lasciarlo, ma c’è qualcosa di molto strano, e la situazione passa dal grottesco all’inspiegabile.

Potrete vedere il trailer qui di seguito, ma prima vi ricordo che il romanzo di Reid è ora disponibile anche in italiano, pubblicato da Rizzoli.

La sinossi ufficiale
Nonostante i dubbi sul loro rapporto, una giovane donna (Jessie Buckley) parte in viaggio con il suo nuovo ragazzo (Jesse Plemons) alla volta della fattoria di famiglia. Bloccata alla fattoria durante una tempesta di neve con la madre (Toni Collette) e il padre (David Thewlis) di Jake, la ragazza comincia a mettere in discussione tutto quello che sapeva o credeva di aver capito del suo compagno, di se stessa e del mondo.

Jessie Buckley interpreta la ragazza, mentre Toni Collette e David Thewlis sono i genitori di Jake. Jesse Plemons presta il volto a Jake.

Sarà interessante scoprire cosa diventerà questa storia nelle mani di Charlie Kaufman, che vi ricordo essere lo sceneggiatore di Essere John Malkovich e Eternal Sunshine of the Spotless Mind, nonché regista di Synecdoche, New York e Anomalisa. Oltre ad aver diretto l’adattamento, Kaufman ha scritto il copione e ha prodotto il film, insieme a Anthony Bregman, Stefanie Azpiazu e allo stesso Reid, coinvolto in veste di co-produttore.

Il trailer




Pixar Fest: tutti i dettagli del Festival Virtuale per i 25 anni di Toy Story, ecco i bozzetti inediti di Buzz!

A seguire potete trovare tutti i dettagli sul Pixar Fest, il Festival Virtuale organizzato dalla Disney per celebrare i 25 anni di Toy Story e dello studio diventato da tempo parte integrante della Casa di Topolino.


DISNEY LANCIA IL PIXAR FEST
UN FESTIVAL VIRTUALE DEDICATO ALLE FAMIGLIE
PER CELEBRARE IL 25° ANNIVERSARIO DEL FILM DISNEY E PIXAR
TOY STORY

La celebrazione porta intrattenimento per bambini e famiglie tra agosto e settembre
e supporta MediCinema, partner Disney di lunga data

Per aprire il festival svelati i bozzetti inediti di Buzz Lightyear di Toy Story
La line-up include i film Pixar presenti su Disney+, quiz online e art and crafts per i bambini
Disney dà il via al Pixar Fest con una donazione di 1 milione di dollari al partner di beneficienza di lunga data MediCinema, per contribuire a creare nuove esperienze cinematografiche familiari all’avanguardia negli ospedali, come parte del suo costante impegno nel costruire Momenti che Contano per quei bambini che ne hanno più bisogno
In occasione del lancio del Pixar Fest, i bozzetti disegnati a mano rivelano i primi concept di Buzz Lightyear, come il nome di “Lunar Larry”


Disney ha annunciato oggi il lancio di un festival virtuale dedicato alle famiglie per celebrare a livello globale il 25° anniversario del film Disney e Pixar Toy Story e i suoi 20 anni di supporto all’organizzazione benefica MediCinema. Il Pixar Fest prende il via oggi, giovedì 6 agosto, e in Italia include l’epica collezione di film Pixar su Disney+ da rivedere tutti insieme con maratone dedicate, quiz sui canali social per gli appassionati di cinema, arts and crafts per bambini e nuove uscite di prodotti.

Tasia Filippatos, SVP Disney EMEA, ha dichiarato: “Pixar ha rivoluzionato l’arte dell’animazione 25 anni fa con l’uscita di Toy Story e da allora ci ha regalato alcuni dei momenti più iconici e unici nella storia del cinema. Pixar Fest offrirà ai fan di tutte le età la possibilità di celebrarli attraverso una serie di attività. Speriamo che la line-up porti un po’ di divertimento durante le vacanze estive e la magia del cinema nelle case di tutta Italia”.

Come parte del suo impegno in tutto il mondo per fornire conforto e ispirazione attraverso momenti cinematografici e contribuire a ridurre l’isolamento dei bambini gravemente malati negli ospedali, Disney ha donato 1 milione di dollari a MediCinema per aiutarla a raggiungere più bambini possibile, sviluppando e costruendo cinema all’avanguardia all’interno degli ospedali nel Regno Unito e in Italia. Andare al cinema mentre si è in ospedale aiuta a migliorare il benessere e combatte l’isolamento e l’ansia di trascorrere del tempo nei reparti.

Questo impegno si combina con Disney Movie Moments, un programma che consente ai giovani pazienti negli ospedali degli Stati Uniti di vedere gli ultimi film Disney, Pixar, Marvel e Star Wars mentre sono in cura e non sono in grado di andare al cinema, creando ricordi positivi per le famiglie.

Kat Mason, Chief Executive of MediCinema, ha dichiarato: “Nel nostro 20° anniversario e nei 20 anni di lavoro con Disney, siamo incredibilmente felici di essere i destinatari di questa donazione che contribuirà a garantire che la nostra offerta di sale cinematografiche negli ospedali possa avere un impatto su molti più bambini e le loro famiglie”.

Disney ha celebrato il lancio del Pixar Fest con il rilascio di un artwork inedito di Toy Story, che mostra i primi progetti e l’evoluzione di Buzz Lightyear. Questo straordinario artwork presenta i primi bozzetti del personaggio che includono una varietà di volti diversi, i colori del costume e i disegni delle ali, prima che fosse trasformato nel Buzz che tutti conoscono e amano.

La storica Pixar Christine Freeman ha dichiarato: “Buzz è uno dei nostri personaggi più popolari ed è affascinante vedere i diversi modi in cui gli artisti Pixar lo hanno immaginato durante l’evoluzione del suo design. Anche il suo nome è cambiato nel tempo – da Tempus of Morph a Lunar Larry, a Buzz Lightyear. È possibile vedere le iniziali LL (per Lunar Larry) nella fibbia della cintura in alcuni di questi primi progetti”.

Da quando Woody e Buzz sono approdati nelle sale cinematografiche nel 1995 nel primo lungometraggio animato al computer, i film Pixar sono diventati i preferiti dei fan di tutto il mondo. Ad oggi, ci sono stati 23 film Pixar e 21 cortometraggi, che hanno collezionato 37 incredibili Oscar®. I prodotti Pixar sono i più venduti di tutti i tempi nei Disney Store, inclusa l’action figure parlante di Buzz Lightyear. Un’epica collezione di film e cortometraggi Pixar è disponibile su Disney+, dai classici come Alla ricerca di Nemo ai nuovi Spark Shorts come OUT e Float.

Ogni domenica fino alla fine di agosto i fan italiani potranno unirsi alle pagine Facebook @PixarItalia e Instagram @disneyitalia per commentare insieme i loro film Pixar preferiti e scoprire tante curiosità. Inoltre, per i più piccoli, nell’apposita sezione dedicata Disney Destination of Imagination sul sito shopDisney.it, sarà possibile scaricare divertenti libretti di attività a tema Pixar.

I fan di tutto il mondo saranno in grado di celebrare i loro personaggi Pixar preferiti con nuove linee di Mattel e Funko. È in arrivo anche una nuova gamma di prodotti su shopDisney che onorano l’eredità Pixar, tra cui una linea di piccoli Alieni che vedono questi amati personaggi di Toy Story indossare i panni di altri protagonisti dei film Pixar, tra cui WALL•E e Russell di Up. Altri giocattoli di “Pixar Alien Remix” vedranno gli Alieni di Toy Story vestiti come personaggi Pixar tra cui Carl di Up, Dot di A Bug’s Life – Megaminimondo, Dory di Alla ricerca di Nemo, Edna de Gli Incredibili, Sulley di Monsters & Co. e la Principessa Merida di Ribelle – The Brave.

Il Pixar Fest si svolgerà dal 6 agosto al 6 settembre in UK ed EMEA.

Ecco, a seguire, una galleria con i bozzetti inediti di Buzz:


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ANEC: “I cinema esprimono disapprovazione per le scelte di alcuni distributori”

Il blocco delle nuove uscite cinematografiche prosegue ormai da sei mesi, e dopo che in Italia i cinema possono riaprire dal 15 giugno si inizia a vedere la luce in fondo al tunnel: dopo Ferragosto, infatti, inizieranno a uscire in sala i primi film inediti, come Onward – Oltre la magia, Gretel & Hansel, Volevo nascondermi e Tenet.
Ma in questi giorni fanno scalpore gli annunci di alcuni distributori che hanno scelto di lanciare alcuni importanti film direttamente in streaming oppure di accorciare le finestre distributive. Senza fare esplicitamente nomi, l’ANEC (associazione nazionale esercenti cinema) ha diffuso un comunicato in cui esprime disapprovazione per le scelte di alcune di queste distribuzioni che “minano la ripartenza del settore”. Lo riportiamo:


Disapprovazione e rammarico per le scelte unilaterali di alcune distribuzioni che scelgono per i propri titoli uscite alternative alla sala cinematografica. Nonostante il forte appeal commerciale che alcuni film possono avere sul pubblico si assiste allo spostamento di alcuni prodotti importanti direttamente sulle piattaforme minando la già difficile ripartenza delle sale cinematografiche italiane.

I mesi di lockdown hanno fatto emergere come i risultati economici complessivi dei film siano molto più rilevanti quando la sala costituisce il primo anello nello sfruttamento del prodotto cinematografico Un plauso ai distributori che continuano a credere nella sala cinematografica destinando il loro prodotto per questo primario sfruttamento. L’esercizio cinematografico deve ripartire e senza la condivisione di questa mission con i partner della distribuzione e produzione ciò non può avvenire. Occorre, inoltre, dichiarano ancora gli esercenti, pianificare l’uscita in sala fin da subito dei film di produzione italiana già pronti al momento del lockdown e attesi dal pubblico.

Il cinema non è soltanto un contenuto proiettato su un grande schermo, è un’esperienza che il pubblico, gli spettatori vivono collegialmente, condividendo percezioni, sensazioni, emozioni mantenendo vivi i centri città, le periferie dove le sale cinematografiche sono e rimangono dei presidi socio culturali insostituibili per i territori dove operano.

Alla luce di queste pericolose scelte unilaterali di alcune distribuzioni, l’ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema) torna a chiedere con fermezza un intervento delle istituzioni per l’adozione di ulteriori misure per sostenere le sale durante la ripartenza, per supportare una forte campagna mediatica che ponga l’attenzione sulla centralità della sala rispetto al valore culturale, sociale ed emozionale che il film ha nella collettività.


Le strade del male: Tom Holland in una foto inedita, il regista parla dell’anima nera americana toccata dal film

Dopo quelle viste la settimana scorsa, Empire ci regala una nuova foto di The Devil All the Time, thriller gotico tratto dal romanzo Le strade del male che sarà su Netflix il 16 settembre, con Tom Holland, Robert Pattinson, Bill Skarsgard, Riley Keough e Jason Clarke
Nel cast, accanto a loro, anche Sebastian Stan, Haley Bennett, Mia Wasikowska, Eliza Scanlen, Harry Melling e Pokey LaFarge.

Il progetto è tratto dal romanzo di Donald Ray Pollock, Antonio e Paulo Campos si occupati della sceneggiatura, e sempre Antonio della regia.

Il regista del film spiega, parlando di Tom Holland e della pellicola:

Non penso che si dedichi mai a un film senza prima immergersi, con la mente, completamente in esso in maniera tale da venire del tutto assorbito. Per quel che mi riguarda, se viene fatto nel giusto contesto, non credo faccia male avere a che fare con l’oscurità. Il film non glorifica in alcun modo la violenza: cerca di capire da dove arriva. Cerca di capire la connessione che, specie negli Stati Uniti, esiste fra la fede e le persone che abusano di questo potere.

Ecco la sinossi dell’opera:

La Seconda guerra mondiale è finita e il soldato semplice Willard Russell sta tornando a casa dopo essere stato spedito a combattere nel Pacifico, con negli occhi ancora tutto l’orrore per quello che ha visto. La corriera fa una sosta a Meade, Ohio, e William si ferma a mangiare in un ristorante. Non conosce il nome della cameriera che l’ha servito ma sa che se ne è innamorato e qualche settimana dopo torna da lei e la sposa. Insieme fanno un figlio, bellissimo: Arvin. Arviri Russell è il protagonista di questo primo magistrale romanzo di Donald Ray Pollock, autore della folgorante raccolta di racconti Kno-ckemstiff. Lo vediamo crescere e muoversi tra misere catapecchie e chiese che sono templi dell’ipocrisia e del male, lo seguiamo con il dito sulla carta geografica degli Stati Uniti, e contemporaneamente assistiamo allo svolgersi di altre esistenze maledette, destinate, per uno scherzo della sorte, a incrociarsi con la sua, fino all’inatteso, sconvolgente finale.

Potete vederla qua sotto:





Edited by Triplethor - 6/8/2020, 17:51
view post Posted: 6/8/2020, 08:01 The Umbrella Academy - Ellen News

THE UMBRELLA ACADEMY 2 E LA RELAZIONE CHE HA SCONVOLTO I FAN: PARLA LO SHOWRUNNER

La seconda stagione di The Umbrella Academy ha lasciato di stucco buona parte del pubblico della serie Netflix, che proprio non è riuscito a soprassedere sulla piega romantica che ha preso il rapporto tra due personaggi. A commentare la vicenda lo showrunner Steve Blackman.

Attenzione, di seguito troverete alcuni spoiler su The Umbrella Academy 2!

Ovviamente stiamo parlando della storia d'amore tra Luther ed Allison, già anticipata nella prima stagione e che nella seconda riceve maggiore spazio narrativo, anche grazie ad alcuni sviluppi secondari che vedono protagonisti i due fratelli Hargreeves. A lasciare di stucco i fan la scelta dell produzione di portare sul piccolo schermo una relazione alquanto atipica e, detta di alcuni, addirittura "incestuosa".

"Vorrei ricordare al nostro pubblico che no, non sono fratelli biologici, ma che al contempo crescere insieme e così a stretto contatto li ha avvicinati in un modo singolare", ha dichiarato Blackman. "Del resto non hanno avuto un'infanzia normale come altri bambini. Sono fratelli? Più o meno, ma non sono neanche biologicamente imparentati. La loro è sorta di una storia d'amore tra cuccioli, non sappiamo ancora se sia vero amore, potrebbe essere solo un primo amore o rivelarsi ancora altro. È quel genere di profondo legame che si sviluppa in chi cresce insieme e che trae forza dai bei momenti di un passato condiviso".

La scelta degli sceneggiatori, secondo Blackman, deve quindi essere intesa in un contesto più ampio e sicuramente peculiare e la chiarificazione del rapporto tra Luther ed Allison potrebbe essere uno dei tanti punti che The Umbrella Academy 3 dovrà chiarire, o almeno è quello che si spera visto che la serie Netflix non è ancora stata rinnovata. Parlando di buone e cattive idee, cosa ne pensate del ritorno di un personaggio in The Umbrella Academy 2?


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THE UMBRELLA ACADEMY 3, ECCO COSA CI ASPETTA NELLA PROSSIMA STAGIONE

La seconda stagione di The Umbrella Academy ha fatto da poco il suo debutto su Netflix, ma se avete già completato il binge-watching dei nuovi episodi, accompagnateci più avanti nel pezzo per cercare di capire cosa possiamo aspettarci da un'eventuale terza stagione.

Parliamo di eventualità perché, al momento, non abbiamo ancora la conferma di un rinnovo per una terza stagione di Umbrella Academy. Tuttavia, vista la popolarità della serie, e le questioni lasciate in sospeso nella seconda stagione, ci pare improbabile che tardi ancora molto ad arrivare.

E a proposito di questioni in sospeso e ciò che potremmo vedere nel futuro della serie, ci sono un paio di elementi che secondo il sito DigitalSpy potrebbero essere collegati: la Sparrow Academy e Harlan (Justin Paul Kelly).

Ma facciamo un passo indietro: sul finire dell'ultimo episodio della seconda stagione, gli Hargreeves tornano finalmente nel 2019, ma trovano una bizzarra sorpresa. Non solo Mr. Hargreeves (Colm Feore) è vivo, ma lo è anche Ben/#6 (Justin Min) e al posto dell'Umbrella Academy vi è una certa Sparrow Academy!

In questa istanza, l'uynico membro del gruppo che vediamo in viso è proprio Ben, mentre gli altri sono tutti coperti dal gioco di luci. C'è però un particolare che può aver attirato anche la vostra attenzione: un cubo verde fluttuante.

Ora, non sappiamo cosa possa essere o voler dire il cubo nello specifico, ma non vi ricorda qualcosa questa storia degli oggetti fluttuanti? Esatto, proprio Harlan, il figlio di Sissy (Marin Ireland), che sappiamo condividere dei poteri con Vanya/#7/EllenPage (nonostante questa sia convinta di esserseli "ripresi").

C'è forse la possibilità che Harlan sia diventato in un qualche modo un membro della Sparrow Academy? Ma cos'è poi questa Sparrow Academy?

Stando a quanto riportato sempre dal sito, che cita un'intervista con Forbes di Gerard Way, co-autore delle graphic novel, la denominazione del quarto volume cartaceo cambierà rispetto ai precedenti e diventerà proprio Sparrow Academy.

"Avrà a che fare con una rivelazione piuttosto clamorosa nel mondo di Umbrella Academy, qualcosa che è rimasto segreto a lungo, e i Fratelli Hargreeves verranno a conoscenza di diverse cose che sono accadute dietro le quinte, e scopriranno la vera natura du alcuni personaggi che sono stati con loro fin dall'inizio" spiega Way, e aggiunge "La serie comincerà finalmente a rispondere alla domanda 'Cosa è successo ai restanti bambini nati la stessa notte degli Hargeeves?'. Gli Hargreeves non sono più soli al mondo".

Insomma, non sappiamo ancora cosa accadrà nella terza stagione di The Umbrella Academy, ma le premesse fanno ben sperare.


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view post Posted: 5/8/2020, 20:17 The Umbrella Academy - Ellen News

THE UMBRELLA ACADEMY, LO SHOWRUNNER CAUTO: 'NON ABBIAMO ANCORA RINNOVATO'

I fan delle serie Netflix ci hanno già fatto il callo con le delusioni: gli show cancellati dalla piattaforma sono ormai un bel po' (bilanciati da altri salvati in extremis, vedi Lucifer) e neanche le serie all'apice del successo come The Umbrella Academy possono ritenersi completamente al sicuro.

Salvo casi incredibilmente remunerativi alla Stranger Things, infatti, Netflix non si è mai fatta troppi problemi a chiudere serie come Chiamatemi Anna quando i fan ne avrebbero volentieri seguito qualche stagione in più: la filosofia della produzione è quella di evitare di spremere il prodotto fino al midollo rischiando vistosi cali di qualità.

Lo sa bene lo showrunner di The Umbrella Academy Steve Blackman, che nonostante il devastante successo della sua creatura evita di sbottonarsi eccessivamente sul suo futuro: "The Umbrella Academy non è ancora stata rinnovata per una terza stagione, quindi non abbiamo ancora fatto piani per il prosieguo; ma comunque speriamo di rivedere Lila ancora una volta" ha spiegato Blackman.

Considerato il cliffhanger con cui si chiude questa seconda stagione, comunque, risulta davvero difficile pensare che Netflix decida di abbandonare così la serie. Nel frattempo, vediamo cosa rende la seconda stagione di The Umbrella Academy migliore della prima; ecco, invece, cosa pensiamo del ritorno di un personaggio in The Umbrella Academy.



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view post Posted: 5/8/2020, 20:05 Il Bif&st, Bari International Film Festival - Cinema

Il programma ufficiale del Bif&st 2020

Il cinema deve ripartire e con questo, anche i festival. Congelata la programmazione di marzo, il Bif&st|Bari Internation Film Festival 2020 é pronto a tagliare il nastro dell'11esima edizione dal 22 al 30 agosto, ospite del capoluogo pugliese.

Non é stato semplice per lo staff del Bif&st riorganizzare la sua programmazione, non solo modificando i film da presentare (in anteprima) durante la kermesse ma sopratutto nella ricerca di nuovi spazi dove sia possibile seguire le normative richieste in questo periodo post lockdown.

Si riparte sfruttando gli spazi esterni concessi dalla città di Bari, come Piazza Prefettura e il Castello Svevo dove, saranno allestite due arene all'aperto. Un Bif&st 2020 nuovo, che conferma il suo legame con Bari e i suoi edifici storici come, il Teatro Piccinni e il Teatro Margherita, senza dimenticare di omaggiare i Maestri del Cinema con una rassegna ospitata nella sala 5 del Cinema Galleria.

Il programma del Bif&st 2020 si presenta alleggerito ma, con sette importanti anteprime internazionali (Il giorno sbagliato con R.Crowe, Rose Plays Julie di C.Molloy e J.Lawlor, Les Traducteurs con R. Scamarcio, Police di A.Fontaine, Il concorso con K.Knightley, The Audition di I.Weisse, La vita straordinaria di DAvid Copperflied con D.Patel e T.Swinton), incorniciate da due omaggi al cinema italiano girato in Puglia (La ragazza con la pistola di Mario Monicelli, e La CapaGira di Alessandro Piva).

Le proiezioni - previste per le ore 21.30 in Piazza Prefettura- saranno precedute da incontri con le personalità del cinema, cui verranno conferiti i premi attribuiti dalla giuria dell'Italia Film Fest. Fra i quali: Luan Amelio Ujkaj con Gianni Amelio in presenza, Nicola Piovani e Pierfrancesco Favino con videomessaggi (22 agosto); Pupi, Antonio e Tommaso Avati in presenza, Micaela Ramazzotti con videomessaggio (23 agosto); Francesco Frigeri e Maurizio Braucci in presenza, Pietro Marcello con videomessaggio (24 agosto); Luca Gasparini con Roberto de Feo in presenza (25 agosto); Milena Mancini con Claudio Bonivento e Lorenzo Mattotti in presenza (26 agosto); Paola Cortellesi con videomessaggio (27 agosto); Benedetta Porcaroli, Marco D’Amore e Marco Bellocchio in presenza (28 agosto); Matteo Garrone, Paolo Del Brocco, Massimo Cantini Parrini e Claudio Segaluscio in presenza (29 agosto).

Teatro PIccinni, sede delle proiezioni del Panorama Internazionale
Il Teatro Piccinni per la prima volta ospiterà la sezione Panorama Internazionale, 13 film in anteprima provenienti da tutto il mondo.
FREE COUNTRY (Freies Land) di Christian Alvart con Trystan Puetter, Felix Kramer, Nora Waldstaetten. Germania 2019
INVISIBLE (Nematoma) di Ignas Jonynas con Dainius Kazlauskas, Paulina Taujanskaite, Darius Bagdziunas, Alexandr Igna- tusha. Lituania-Lettonia-Ucraina-Spagna 2019
NOCTURNAL di Nathalie Biancheri con Cosmo Jarvis, Lauren Coe. UK 2019
GIPSY QUEEN di Hüseyin Tabak con Alina Serban, Tobias Moretti, Irina Kurbanova. Germania-Austria 2019
THE SONG OF NAMES di François Girard con Eddie Izzard, Tim Roth, Clive Owen, Gerran Howell, Stanley Townsend. Canada-Ungheria-UK-Germania 2019
MUSCLE di Gerard Johnson con Cavan Clerkin, Craig Fairbrass, Polly Maberly. UK 2019
SYMPATHIE POUR LE DIABLE di Guillaume de Fontenay con Niels Schneider, Ella Rumpf, Vincent Rottiers. Francia-Canada-Belgio 2019
INHERIT THE VIPER di Anthony Jerjen con Josh Hartnett, Margarita Levieva, Bruce Dern, Owen Teague. USA-Svizzera 2019
THREE SUMMERS (Três Verões) di Sandra Kogut con Regina Casé, Rogério Fróes, Gisele Fróes, Otavio Müller. Brasile-Francia 2019
THE GERMAN LESSON (Deutschstunde) di Christian Schwochow con Ulrich Noethen, Tobias Moretti, Levi Eisenblätter. Germania 2019
GOLDEN VOICES (Kolot Reka) di Evgeny Ruman con Maria Belkin, Vladimir Friedman, Evelin Hagoel. Israele 2019
LYNN + LUCY di Fyzal Boulifa con Roxanne Scrimshaw, Nichola Burley. UK 2019
NUCLEAR di Catherine Linstrum con Emilia Jones, Sienna Guillory, Oliver Coopersmith, Noriko Sakura, George MacKay. UK 2019


La giuria - presieduta da Alessandro Laterza, e composta dai registi Mariangela Barbanente, Alessandro Piva, dall'attrice Silvia Napoletano e dal giornalista Oscar Iarussi - attribuirà i seguenti tre riconoscimenti: Bif&st International Award per il miglior regista, Bif&st International Award per la migliore attrice protagonista, Bif&st International Award per il miglior attore protagonista.

Verranno inoltre presentati al Teatro Piccinni, fuori concorso, i film:
SEMINA IL VENTO di Danilo Caputo con Yile Yara Vianello, Feliciana Sibilano, Caterina Valente, Espedito Chionna. Italia-Francia-Grecia 2020
QUELLO CHE NON SAI DI ME di Rolando Colla con Linda Olsansky, Koudous Seihon, Sara D’Amico. Svizzera-Italia-Repubblica Ceca 2019
NONOSTANTE LA NEBBIA di Goran Paskaljević con Giorgio Tirabassi, Donatella Finocchiaro, Francesco Acquaroli, Anna Galiena, Luigi Diberti, Paolo Triestino. Italia-Serbia-Francia-Macedonia del Nord 2019

Il programma del Teatro Piccinni – che ospiterà alle 11.00 e alle 16.00 le repliche dei film italiani della sezione ItaliaFilmFest presentati il giorno precedente nell’Arena del Castello Svevo – si completa il 28 agosto alle 22.30 con lo straordinario recital musicale “Napoli che canta” tenuto da Lina Sastri in onore di Ennio Morricone, registratoal Teatro Petruzzelli il 27 aprile 2019. E infine, alle 22.30 del 29 agosto, verrà presentata l’edizione restaurata dalla Cineteca Nazionale del film I vitelloni in onore di Federico Fellini e di Alberto Sordi in occasione del loro centenario.

In questa sezione verranno presentati i film italiani premiati dalla giuria dei critici che fanno capo alla direzione artistica. Questi i vincitori e i loro film con le date di programmazione nell’Arena del Castello Svevo alle ore 20.00 e 22.30:

22 agosto HAMMAMET di Gianni Amelio
Premio Giuseppe Rotunno per il miglior direttore della fotografia Luan Amelio Ujkaj
Premio Ennio Morricone per il miglior compositore delle musiche Nicola Piovani
Premio Vittorio Gassman per il miglior attore protagonista Pierfrancesco Favino

IL TRADITORE di Marco Bellocchio
Premio Mario Monicelli per il miglior regista Marco Bellocchio
Premio Ennio Morricone per il miglior compositore delle musiche Nicola Piovani
Premio Vittorio Gassman per il miglior attore protagonista Pierfrancesco Favino

23 agosto IL SIGNOR DIAVOLO di Pupi Avati
Premio Tonino Guerra per il miglior soggetto originale Antonio, Pupi e Tommaso Avati
GLI ANNI PIU’ BELLI di Gabriele Muccino
Premio Anna Magnani per la migliore attrice protagonista Micaela Ramazzotti

24 agosto IL PRIMO NATALE di Ficarra e Picone
Premio Dante Ferretti per il miglior scenografo Francesco Frigeri

MARTIN EDEN di Pietro Marcello
Premio Luciano Vincenzoni per la migliore sceneggiatura Maurizio Braucci e Pietro Marcello

25 agosto, h. 22.30. THE NEST (Il nido) di Roberto De Feo
Premio Roberto Perpignani per il miglior montatore Luca Gasparini

26 agosto A MANO DISARMATA di Claudio Bonivento
Premio Alida Valli per la migliore attrice non protagonista Milena Mancini

LA FAMOSA INVASIONE DEGLI ORSI IN SICILIA di Lorenzo Mattotti
Premio Maria Pia Fusco per l’eccellenza tecnico-artistica Lorenzo Mattotti

27 agosto FIGLI di Giuseppe Bonito

Premio Mariangela Melato per la migliore attrice protagonista O.P Paola Cortellesi
5 È IL NUMERO PERFETTO di Igort
Premio Gabriele Ferzetti per il miglior attore protagonista O.P. Toni Servillo

28 agosto L’IMMORTALE di Marco D’Amore
Premio Ettore Scola per il miglior regista O.P. Marco D’Amore
18 REGALI di Francesco Amato
Premio Nuovo IMAIE per l’attrice rivelazione Benedetta Porcaroli

29 agosto PINOCCHIO di Matteo Garrone
Premio Franco Cristaldi per il produttore del miglior film Matteo Garrone e Paolo Del Brocco (Rai Cinema)
Premio Alberto Sordi per il miglior attore non protagonista Roberto Benigni
Premio Piero Tosi per il miglior costumista Massimo Cantini Parrini

SOLE di Carlo Sironi
Premio Nuovo IMAIE per l’attore rivelazione Claudio Segaluscio

Il programma dell’Arena del Castello Svevo si completerà con la presentazione fuori concorso di:
LA RIVINCITA di Leo Muscato con Michele Venitucci, Michele Cipriani, Deniz Özdogan, Sara Putignano. Italia 2020
BURRACO FATALE di Giuliana Gamba con Claudia Gerini, Angela Finocchiaro, Paola Minaccioni, Caterina Guzzanti, Loretta Goggi. Italia-Marocco 2019
UGO E ANDREA di Rocco Mortelliti con Andrea Camilleri, Ugo Gregoretti. Italia 200


bifest

view post Posted: 5/8/2020, 14:41 MovieTown - Cinema

MERCOLEDI

05/08/2020



MULAN RESTERÀ DISPONIBILE SU DISNEY+ DOPO AVER PAGATO IL SOVRAPPREZZO

Per vedere il film bisognerà pagare 29.99$, quindi non sarà compreso nel consueto abbonamento della piattaforma. Si era parlato di “affitto”, parola che ha confuso molti potenziali spettatori, ma ora Insider fornisce un chiarimento dopo aver parlato con un rappresentante di Disney+. Non si tratta di un affitto: chi ha l’abbonamento al servizio, dopo aver pagato quel sovrapprezzo avrà sempre a disposizione Mulan nel catalogo, finché non chiude l’account.

L’uscita è attesa per il 4 settembre. Si tratta comunque di un caso isolato, poiché sembra che la Casa di Topolino non intenda replicare questo modello con altri film. Vi terremo aggiornati.

Il cast include Liu Yifei (Mulan), Donnie Yen (Comandante Tung), Jet Li (l’Imperatore della Cina), Gong Li (Xian Liang), Xana Tang (la sorella di Mulan), Utkarsh Ambudkar (Skath), Ron Yuan (Sergente Qiang), Yoson An (Chen Honghui), Chum Ehelepola (Ramtish), Jason Scott Lee (Bori Khan), Jimmy Wong (Ling) e Doua Moua (Chien Po).

Vi ricordo che Niki Caro è la regista de La ragazza delle balene, North Country, McFarland e The Zookeeper’s Wife. Si tratta soltanto della seconda donna nella storia della Disney a ricevere l’incarico di guidare un film con un budget superiore ai 100 milioni di dollari: la prima è stata Ava DuVernay con A Wrinkle in Time.

La sceneggiatura è stata scritta da Lauren Hynek ed Elizabeth Martin di propria iniziativa, ed è stata acquistata dalla Disney l’anno scorso. Il progetto è stato quindi affidato alle mani di Rick Jaffa e Amanda Silver, gli stessi di L’alba del pianeta delle scimmie, Jurassic World e i prossimi Avatar.

Mulan racconterà la storia dell’eponima guerriera che, nel corso della Dinastia Han, si traveste da uomo per combattere contro l’invasione Hun.


THE SUICIDE SQUAD SARÀ PG-13 O RESTRICTED? LO SCOPRIREMO AL DC FANDOM

The Suicide Squad sarà certamente uno dei film più attesi al DC FanDome, durante il quale gli appassionati sperano di avere qualche anticipazione del cinecomic, magari un teaser o le prime foto ufficiali.

In ogni caso, nel corso dell’evento scopriremo il rating del film. Alla specifica domanda di un fan (“Puntate alla classificazione PG-13 o R?”), il regista James Gunn ha dato appuntamento al DC FanDome per saperlo. Film come Deadpool, Deadpool 2, Logan, IT e Joker hanno dimostrato che si possono fare grandi incassi anche con la classificazione Restricted, che vieta l’ingresso in sala ai minori di 17 anni non accompagnati, ma la Warner è stata recentemente scottata dai limitati guadagni di Birds of Prey: lo studio rischierà ancora con un blockbuster supereroistico “R”? Per ora è difficile dirlo. Gli incassi di Birds of Prey (non così disastrosi, ma nemmeno entusiasmanti) non sono stati causati solo dal rating, ma anche da altri fattori che The Suicide Squad non avrà. Quindi, mai dire mai.

L’evento si svolgerà il prossimo 22 agosto, e viene descritto come “un’esperienza virtuale globale”. Non richiederà la partecipazione fisica del pubblico, ma si svolgerà su internet e sarà visibile da chiunque in streaming. In un tweet precedente, Gunn ha assicurato che un piccolo assaggio di The Suicide Squad ci sarà, e che il film è al 100% suo, senza interferenze. Uscirà il 6 agosto 2021 nelle sale americane.

Nel cast ci saranno Margot Robbie (Harley Quinn), David Dastmalchian (Polka-Dot Man), Daniela Melchior (Ratcatcher), Joel Kinnaman (Rick Flagg), Viola Davis (Amanda Waller), Jai Courtney (Capitan Boomerang), Idris Elba (forse Bronze Tiger), Storm Reid, John Cena, Flula Borg, Peter Capaldi, Nathan Fillon, Joaquin Cosio, Mayling Ng, Sean Gunn, Juan Diego Botto, Taika Waititi, Alice Braga, Steve Afee, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Pete Davidson e Michael Rooker.

L’uscita americana è prevista per il 6 agosto 2021. Vi ricordo inoltre che James Gunn è stato riaccolto dalla Disney come regista di Guardiani della Galassia: Vol. 3.

The Suicide Squad è stato scritto da James Gunn, e pare sia molto in linea con il suo gusto, un po’ come la saga de I Guardiani della Galassia. Non sarà un sequel diretto, bensì un “rilancio” della famigerata Squadra Suicida che porterà il franchise in una nuova direzione, con attori e personaggi quasi interamente nuovi.

The Suicide Squad è prodotto da Charles Roven e Peter Safran, mentre Zack Snyder e Deborah Snyder sono accreditati come produttori esecutivi.
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Il primo Suicide Squad, scritto e diretto da David Ayer, non è stato accolto dai favori della critica, ma in compenso ha incassato 750 milioni di dollari in tutto il mondo, quindi non c’è da stupirsi che la Warner sia determinata a proseguire il franchise.


LILLY WACHOWSKI PARLA DI MATRIX COME METAFORA TRANS IN UN VIDEO DI NETFLIX

La lettura del primo Matrix come metafora trans è circolata per vie sotterranee nel corso degli anni, e solo adesso – con la rinnovata sensibilità di Hollywood nei confronti di questo tema – sta emergendo più chiaramente alla luce del sole. Ebbene, ora Lilly Wachowski ne parla in un video di Netflix Film Club, confermando la legittimità di quella interpretazione.

In effetti, ci sono molti elementi riconducibili a una lettura trans del film, come spiega Laura Dale su Syfy. Si tratta della storia di un personaggio, Thomas Anderson, che rifiuta la sua vecchia identità per abbracciarne una nuova, nome compreso (Neo). L’Agente Smith è il volto dell’obbedienza civile e dello status quo, l’emblema di un “sistema” che vuole soffocare l’individualità e imporre un ruolo: continua a rivolgersi all’eroe come Mr. Anderson, e gli dice chiaramente che sta vivendo “due vite”, una pubblica e rispettabile (il Thomas Anderson che paga le tasse e aiuta la padrona di casa a buttare la pattumiera) e una segreta on-line (Neo, hacker colpevole di numerosi crimini telematici). «Una di queste vite ha un futuro, l’altra no».

Insomma, Smith mette Neo di fronte alla dualità della sua esistenza, e gli suggerisce di scegliere quella più conforme alle regole. La sua storia riecheggia quella di molti uomini e donne trans che fanno coming out e intraprendono un percorso di transizione. Non a caso, quando Neo si ribella durante l’interrogatorio, Smith fa in modo di saldargli la bocca, lo priva della parola: esattamente come gli uomini e le donne trans che, nella nostra società, spesso non hanno voce. Ci sono poi altri dettagli, come le analogie tra la pillola rossa e lo Spironolattone, un composto assunto dalle donne trans per impedire la produzione di ormoni maschili; o il fatto che il nome Anderson richiami la parola inglese Androgens, proprio quella classe di ormoni legati allo sviluppo maschile. Inoltre, il personaggio di Switch era stato originariamente concepito con una doppia identità: uomo nella vita reale, donna all’interno di Matrix. Alla produzione, però, l’idea non piacque.

Nel frattempo, la sorella Lana Wachowski è tornata sul set per continuare le riprese di Matrix 4 (titolo non ufficiale), e sarà interessante scoprire se certi elementi saranno più espliciti. L’uscita americana è stata rinviata al 1 aprile 2022.

Nel cast figurano Keanu Reeves, Carrie-Anne Moss, Yahya Abdul Mateen II e Neil Patrick Harris. Inoltre, Jada Pinkett Smith potrebbe tornare nelle vesti di Niobe, e Jessica Henwick è in trattative per un ruolo. Nel cast anche Jonathan Groff, Toby Onwumere, Max Riemelt, Erendira Ibarra, Priyanka Chopra, Andrew Caldwell ed Ellen Hollman.

Lana Wachowski dirigerà il film, a partire da una sceneggiatura scritta in collaborazione con Aleksander Hemon e David Mitchell. Il direttore della fotografia sarà nuovamente John Toll, mentre Grant Hill si occuperà della produzione insieme alla stessa Lana Wachowski.

David Leitch e Chad Stahelski, registi di John Wick, collaborano alle coreografie dei combattimenti.

Intanto, troverete il video qui di seguito.

Il video




AVATAR – I NUOVI CONCEPT ART DEI SEQUEL MOSTRANO UN MECH SOTTOMARINO

La Resources Development Administration potrà contare su nuovi mech in Avatar 2, ma stavolta saranno concepiti per le attività subacquee: non a caso, James Cameron ha detto più volte che i sequel sveleranno i mondi subacquei di Pandora, e molte foto dal set lo hanno confermato.

Ebbene, l’account Twitter della saga ha pubblicato i concept art del Crabsuit, nuova “armatura potenziata” che ricorda un granchio, ed evidentemente serve per lavorare sul fondale dell’oceano. Il veicolo è però trasformabile: con gli arti chiusi, diventa un sommergibile dotato di rotore posteriore.

Il film è recentemente slittato al 16 dicembre 2022, ma i profili social non mancano mai di offrire qualche anticipazione, come in questo caso.

Potrete vedere le immagini qui di seguito.

I concept art


https://pbs.twimg.com/media/EemYvxWUwAEO37...=jpg&name=small

BOX OFFICE – I MERCATI INTERNAZIONALI, DALLA CINA ALLA SPAGNA

Grande successo lo scorso fine settimana in Cina per Dolittle e Interstellar, mentre Unhinged con Russell Crowe è approdato in 19 mercati, piazzandosi al primo posto in 11 mercati tra cui UK, Australia, Paesi Bassi e Nuova Zelanda.

Un problema comune in tutti i mercati asiatici ed europei è la mancanza di contenuti di richiamo, in particolare americani.

Lo scorso fine settimana si è piazzato al primo posto al box office cinese Dolittle della Universal, incassando $3.32 milioni ($400mila da 442 schermi IMAX) per un totale di $12M di cui $1.3M dagli schermi IMAX.
Seguono The Enigma Of Arrival con $3M, previsto originariamente per San Valentino, e Interstellar che ha incassato $2.85 milioni ($660mila in 461 schermi IMAX, $130 solo dalle anteprime di mezzanotte). Il film della Warner Bros ha registrato la più grande apertura e il più grande incasso nel giorno di apertura, da quando i cinema hanno ri-aperto (20 luglio) nelle regioni a basso rischio. Tra lunedì e martedì la pellicola si è portata a casa altri $2.63M.

Con $2.2M il thriller Sheep Without a Shepherd si è piazzato al quarto posto. Uscito a dicembre, e riproposto durante la riapertura delle sale, ha raggiunto un totale di $181M. Quinto il film animato Mr. Miao con $1.42M che batte Sonic distribuito in 5,196 cinema. Il film della Paramount ha incassato solo $1.2M.

Infine al settimo posto Bloodshot con $900,000, seguito da Jojo Rabbit con $790,000 e da Coco con $270,000.

Domenica è stato registrato l’incasso più alto in assoluto, $7.6M, che ha contribuito a un fine settimana da $17.6M registrando +35% rispetto alla settimana precedente. Al momento è aperto il 60% delle sale cinesi.

Nelle prossime settimane
Questa settimana è previsto l’arrivo di Ford V Ferrari della Fox/Disney e 1917 della DreamWorks/Amblin/Universal distribuito da Alibaba. Entrambi verranno proiettati sugli schermi IMAX.

Per il 14 agosto sono previsti Harry Potter e la pietra filosofale in 3D e Bad Boys For Life della Sony. Il 21 agosto verrà invece finalmente distribuito The Eight Hundred, il primo film cinese girato interamente con telecamere IMAX. Annunciato per l’estate 2019, era stato tolto dal listino nonostante l’approvazione della censura.
Da quando a metà 2018 l’ufficio della propaganda del Kuomintang (Partito Nazionalista Cinese) ha preso il controllo della censura cinese, l’industria cinematografica cinese ha notato che il ritratto del partito comunista è diventato un argomento ancora più delicato.

Tenet verrà distribuito in Cina, ma non è stato ancora rivelato quando anche se si vocifera per fine agosto. Nel frattempo è stato confermato che le restrizioni per le pellicole che superano le due ore si è allentata.

Ad alcune sale è stato ordinato di programmare delle pause per i film che superano le due ore, come misura preventiva contro il coronavirus. Ma come abbiamo visto con Interstellar, la pellicola non sembra aver avuto alcun problema, specialmente per quanto riguarda le proiezioni IMAX con i proiettori cinematografici laser, che non permettono di fare delle pause.

Giappone
Per il terzo fine settimana consecutivo si è piazzato al primo posto il live-action Kyou Kara Ore Wa!! di Hiroyuki Nishimori ha venduto 231,000 biglietti, ed ha incassato 275,967,300 yen (circa $2.59M). Il totale dei biglietti venduti ammonta a 2.08M, l’incasso totale è di 2,659,650,650 yen (circa $25.06M). Eiga.com prevede un incasso di 5 miliardi di yen (circa $46.64M).
Il film è stato girato dagli stessi attori della serie live-action, con Yūichi Fukuda (live-action Gintama, HK/Hentai Kamen, Super Salaryman Mr. Saenai) nuovamente alla regia. Nel giorno di apertura del film nelle sale, in televisione è stato trasmesso un nuovo speciale televisivo.

Continua la campagna lanciata dallo Studio Ghibli e dalla TOHO, che prevede il ritorno di alcune pellicole Ghibli in 396 sale dal 26 giugno. Terzo Princess Mononoke con 27,355,750 yen ($257,700) e un incasso totale di 766,352,650 yen ($7.22M) nel 2020, quarto La città incantata con 24,571,750 yen ($231,500) e 775,914,950 yen ($7.31M) nel 2020. Quinto Nausicaä con 19,910,550 yen ($187,600) e un totale di 642,819,450 yen ($6.05M) nel 2020.

Secret × Heroine Phantomirage! si è piazzato al 6° posto, nel suo secondo fine settimana. Diretto da Takashi Miike, così come la serie, ha incassato 13,377,500 yen (circa $126,000) da venerdì a domenica, per un totale di 95,246,200 yen (circa $897,400).

Ricordiamo che qui i cinema sono tutti aperti.

Corea
Nel suo primo fine settimana Steel Rain 2: Summit di Yang Woo-suk ha incassato nel fine settimana $4.92, in cinque giorni ha incassato $7.03M piazzandosi al primo posto. Dopo due settimane l’horror Peninsula è sceso al secondo posto con $2.24M, scendendo del 50% nella sua terza settimana in sala. Dal 15 luglio ha incassato finora $25.1M.
Terzo il live action di Aladdin con $176,000, l’altra unica uscita degna di nota è il film cinese Happy Little Submarine: Space Pals che ha incassato $169,000 in 400 sale.

Rispetto allo scorso fine settimana, è stato registrato un aumento del 49% nei film della top 10, registrando nel weekend un incasso di $7.68M contro i $5.33M della scorsa settimana.

Spagna
Padre No Hay Mas Que Uno 2 (Father There Is Only One 2) di Santiago Segura ha incassato $2.6M nei suoi primi cinque giorni d’uscita nei cinema spagnoli. Registrando un 197% rispetto alla scorsa settimana.

Questa è la più grande apertura dell’anno. Il box office totale spagnolo è 2.4 volte più grande di quello britannico, e otto volte in più di quello italiano. Solo la Francia, dei cinque più importanti mercati europei, ha battuto la Spagna.


MULAN SU DISNEY+ NEGLI USA E IN ALCUNI PAESI DAL 4 SETTEMBRE, A NOLEGGIO A $29.99

Oggi è stato annunciato che il live action di Mulan debutterà su Disney+ il 4 settembre. La pellicola sarà disponibile sulla piattaforma negli Stati Uniti, in Canada, Nuova Zelanda, Australia e in molti paesi europei.

Ma a differenza degli altri contenuti presenti sulla piattaforma, i consumatori dovranno pagare un prezzo premium per vedere il film, in aggiunta alla sottoscrizione mensile. Il prezzo per il noleggio negli USA è di $29.99.

Nei paesi dove Disney+ non è disponibile, Mulan verrà distribuito nelle sale. Non è stato specificato se la pellicola sarà disponibile nei mercati che hanno riaperto, come la Cina ad esempio.

L’amministratore delegato Bob Chepak ha affermato che è importante trovare nuove strade di distribuzione durante la pandemia. Ha dichiarato in un comunicato:

“Nonostante le continue sfide della pandemia, abbiamo continuato a sfruttare l’incredibile successo di Disney+ man mano che sviluppiamo le nostre attività globali dirette al consumatore.
La portata globale di tutto il nostro portafoglio di servizi diretti al consumatore supera ora gli incredibili 100 milioni di abbonamenti pagati: una pietra miliare significativa e una conferma della nostra strategia DTC, che consideriamo la chiave per la futura crescita della nostra azienda”.


Quando il 23 luglio la Disney ha tolto dal listino il film, si era diffusa la voce che Mulan avrebbe potuto saltare le sale, invece di attendere lo svilupparsi della situazione con Tenet della Warner Bros. Nel frattempo New York e la California devono ancora dare il completo via libera per l’apertura delle sale.

Nell’incontro con gli investitori per il terzo trimestre, tenutosi oggi, Chapek ha aggiunto che Mulan è un caso isolato e non lo stanno considerando un nuovo modello. Disney terrà d’occhio la crescita degli abbonati e le transazioni generate sul servizio con quel nuovo prezzo.

Per quanto riguarda il prezzo di Mulan a quasi $30, Chepak ha detto:

“Come sapete è abbastanza costoso produrre per i consumatori la qualità per cui siamo conosciuti. Invece di limitarci a inserire (il film) con un’offerta gratuita, abbiamo pensato di poter testare qualsiasi cosa quando possiedi una tua piattaforma.
Stiamo cercando di stabilire una nuova finestra di accesso in anteprima per acquisire l’investimento che abbiamo fatto (nel film). Avremo la possibilità di imparare da questo. Dalla nostra ricerca nell’ambito di un’offerta di accesso in anteprima, non solo abbiamo un guadagno con la nostra transazione originale di PVOD, ma è uno stimolo abbastanza grande per iscriversi a Disney+”.


Teenage Mutant Ninja Turtles, Seth Rogen parla del reboot in arrivo

A fine giugno apprendevamo che Nickelodeon ha intenzione di riportare sul grande schermo le Teenage Mutant Ninja Turtles con un film d’animazione in computer grafica prodotto insieme alla Point Grey Pictures di Seth Rogen (Facciamola Finita, Molto Incinta, Cattivi Vicini), Evan Goldberg e James Weaver. Brendan O’Brian (Neighbors: Sorority Rising, Mike and Dave Need Wedding Dates) si occuperà dello script mentre la Paramount (appartenente allo stesso conglomerato media di Nickelodeon) si occuperà della distribuzione globale del film.
In una recente intervista rilasciata da Seth Rogen a Collider (via CB.com), ha spiegato, senza scendere nei dettagli, cosa possiamo aspettarci dal film:

Sono fan da una vita delle Teenage Mutant Ninja Turtles e, stranamente, è sempre stata la parte “Teenage”, adolescenziale ad attirarmi di più. E da persona che ama i film per adolescenti e ha fatto svariati film per adolescenti e ha mosso i primi passi nell’industria scrivendo proprio un film per adolescenti, l’idea di avere a che fare con questo elemento è molto emozionante. Per carità, non voglio trascurare il resto, ma è da quell’elemento che voglio, e vogliamo, partire.

La creazione di Kevin Eastman-Peter Laird, fin dall’uscita del primo film nel 1990, ha generato incassi per 1.15 miliardi di dollari con sei film, quelli degli anni novanta, Tartarughe Ninja alla riscossa, Tartarughe Ninja II – Il segreto di Ooze e Tartarughe Ninja III, TMNT, il film d’animazione del 2007 diretto da Kevin Munroe, e i due reboot prodotti da Michael Bay, Tartarughe Ninja e Tartarughe Ninja – Fuori dall’ombra.

Brian Robbins, Presidente della sezione Kids & Family di ViacomCBS, spiegava tempo fa circa il progetto:

Aggiungere il genio di Seth, Evan e James all’umorismo e azione che costituiscono parte integrante del franchise di Teenage Mutant Ninja Turtles porterà questa proprietà intellettuale a una re-invenzione che la condurrà a un nuovo livello. Non vedo l’ora di scoprire cosa faranno, so che Ramsey Naito e la sua squadra sono eccitatissimi al pensiero di lavorare con il Nick Animation Studio in questo che sarà il loro primo film in CG destinato al grande schermo.


Marvel: i fan chiedono Black Widow su Disney+ dopo l’annuncio dell’arrivo di Mulan

Stando alle parole del CEO della Disney Bob Chapek, è abbastanza improbabile che Black Widow possa arrivare su Disney+.
Durante la riunione con gli investitori in cui è stato comunicato che Mulan arriverà su Disney+ il 4 settembre negli Stati Uniti e anche in altri paesi del resto del mondo (ecco tutti i dettagli), il dirigente ha assicurato che si tratta di un caso unico, e non di una strategia che verrà adottata d’ora in poi per i film Disney.

Tanto è però bastato per far sì che su Twitter i fan e le fan dell’Universo Cinematografico della Marvel cominciassero a chiedere l’arrivo, sempre in streaming su Disney+, di Black Widow.

Giusto qualche giorno fa, grazie a quanto reso noto dalla IMAX Corporation, abbiamo appreso che il cinecomic avrà ben 30 minuti di scene girate nel formato citato.

Il “prequel” sarà ambientato dopo lo scontro a cui Vedova Nera partecipa all’aeroporto di Captain America: Civil War. Dopo questi eventi, Natasha “si ritroverà da sola e nel corso della storia dovrà fare i conti con la nota rossa nel suo registro“.

Black Widow, il film su Natasha Romanoff / Vedova Nera, diretto da Cate Shortland, vede nel cast Scarlett Johansson, David Harbour (che sarà Alexei Shostakov, ovvero Guardiano Rosso), Florence Pugh (Yelena Belova), O-T Fagbenle e Rachel Weisz.

Il film sarebbe dovuto uscire il 1 maggio 2020 nei cinema degli Stati Uniti e il 29 aprile in Italia, ma è slittato al 6 novembre.

Cosa ne pensate di un’eventuale arrivo di Black Widow su Disney+ con delle modalità di noleggio premium simili a quelle di Mulan?


Naomi Scott al posto di Rachel Brosnahan nel film di fantascienza “Distant”

Naomi Scott, che di recente abbiamo visto nei panni della principessa Jasmine in Aladdin, sarà protagonista, con Anthony Ramos (Hamilton), della nuova commedia fantascientifica targata Amblin Partners e intitolata Distant.
Scott è entrata nel film dopo il forfait di Rachel Brosnahan, costretta a rinunciare al progetto a causa dei suoi impegni con la nuova stagione di La fantastica signora Maisel.

Il film narra la storia di un astronauta addetto all’estrazione mineraria spaziale che finisce su un pianeta alieno e deve fare i conti con l’ambiente ostile e raggiungere il solo altro essere umano sopravvissuto allo schianto: una donna intrappolata nella sua capsula di salvataggio.

Alla regia troveremo Will Speck e Josh Gordon, autori di Blades of Glory – Due pattini per la gloria e La festa prima delle feste, su una sceneggiatura di Spenser Cohen.

Brian Kavanaugh-Jones, Fred Berger e Anna Halberg figureranno come produttori, mentre Speck e Gordon saranno anche produttori esecutivi assieme a Jonathan Rothbart e a Matt Hirsch. Kevin Vafi sarà co-produttore.

Dopo un ruolo di spicco a Hollywood nel reboot di Power Rangers, Naomi Scott ha preso parte a Aladdin di Guy Ritchie e poi a Charlie’s Angeles di Elizabeth Banks.


X-Men: lo sceneggiatore David Hayter sulla possibilità di tornare per i Marvel Studios

In una recente intervista con Den of Geek, lo sceneggiatore David Hayter (che 20 anni fa ha portato sullo schermo la saga degli X-Men cambiando radicalmente la rappresentazione dei supereroi nel mondo del cinema) ha parlato della possibilità di tornare per i futuri film sui mutanti realizzati dai Marvel Studios.

L’attesa sarà ancora lunga e, anche se Kevin Feige ha già annunciato che sicuramente i mutanti entreranno a far parte dell’UCM, un possibile film non si vedrà almeno fino al 2023, visto che il già pieno calendario Marvel Studios subirà sicuramente ulteriori ritardi a causa dell’emergenza Coronavirus.

Hayter ha ammesso nell’intervista che, seppur interessato a tornare, non pensa che questa sia una possibilità concreta:

Non mi aspetto che succeda (che mi richiamino). Se fossi in Kevin Feige direi che ci servono nuove voci e che ci lavorino gli attuali creativi della Marvel. Probabilmente vorranno distaccarsi il più possibile dalla versione di Bryan Singer e per svariate ragioni. Ma se me lo chiedessero, l’ho detto chiaro e tondo a Kevin, lavorerei a qualsiasi progetto Marvel. Lo farei per il resto della mia vita.


Tenet: Seth Rogen ironizza sui “rischi sanitari” che l’uscita a luglio avrebbe comportato

Seth Rogen, come tutti noi, attende con impazienza Tenet, la nuova opera firmata Christopher Nolan.
Vi abbiamo fornito una puntuale cronaca delle traversie relative all’uscita della pellicola, di come Christopher Nolan fosse inizialmente ottimista circa la possibilità di vedere il suo Tenet nei cinema alla fine di luglio, ottimismo che ha poi dovuto fare necessariamente i conti con l’andamento dell’emergenza sanitaria del nuovo Coronavirus negli Stati Uniti, un paese che ha risposto in maniera non omogenea e, forse, efficace, alle necessità di contenimento del contagio.

Alla fine, come noto, la Warner ha deciso: Tenet, l’atteso film di Christopher Nolan, approderà nei nostri cinema e in quelli di circa 70 paesi mercoledì 26 agosto, prima che negli USA.

In un’intervista fatta con l’Hollywood Reporter (via ScreenRant) fatta per promuovere l’arrivo su HBO Max del suo nuovo film, An American Pickle (inizialmente previsto per la sala), Seth Rogen ha parlato delle cautele e delle paure collegate alla distribuzione cinematografica di un lungometraggio in un contesto come quello attuale tanto da scherzare in maniera diretta proprio sui rischi che l’arrivo di Tenet a fine luglio avrebbe potuto comportare:

Nelle riunioni su Zoom con la mia casa di produzione il mantra era “aspettiamo di vedere cosa farà Chris Nolan”. WWCND era quello che ci ripetevamo di continuo. What would Chris Nolan do? Cosa farebbe Chris Nolan? Per un po’ pareva che la risposta alla domanda di cui sopra poteva essere “uccidere tutti i suoi più grandi fan”. Ora però la risposta pare cambiata e mi sembra una cosa ottima.


Stuntwomen, ecco il trailer dell’adrenalinico docu-film narrato da Michelle Rodriguez

È da oggi disponibile il trailer di Stuntwomen: The Untold Hollywood Story, il nuovo documentario degli Shout!Studios narrato da Michelle Rodriguez (Fast & Furious) e basato sull’omonimo best-seller del 2015, che racconta le storie delle stuntwomen di Hollywood.
Dagli albori ai blockbuster più di successo di oggi, il film – diretto da April Wright – racconterà la vita di queste donne, protagoniste di alcune delle sequenze d’azione più iconiche di Hollywood.

Il team produttivo ha dichiarato a Deadline quanto segue:

Queste inaspettate eroine fanno parte della generazione di stuntwomen che ha rischiato la propria vita di fronte alla macchina da presa, mentre dietro le quinte lottava per avere uguali diritti degli stuntmen, combattendo ogni giorno tra sessimo e molestie, tornando a combattere dopo ogni ferita, dopo ogni lotta.

Il documentario vede anche la partecipazione di Ben Mankiewicz, storico del cinema, che guiderà Michelle Rodriguez e altre controfigure attraverso un percorso fatto di scene da film risalenti al cinema delle origini, in cui molte attrici eseguivano i loro stunt da sole, e contiene interviste a registi come Paul Verhoeven, Paul Feig e Anne Fletcher che raccontano quanto gli stunt siano importanti nei loro film.

Tra i molti volti e le tante protagoniste, in questo docu-film vedremo le storie di: Julie Ann Johnson (Charlie’s Angels), Jeannie Epper (Wonder Woman), Debbie Evans (Fast and the Furious), Donna Evans (Total Recall), Amy Johnston (Suicide Squad), Alyma Dorsey (Captain Marvel), Heidi Moneymaker (Captain America: Civil War), Keisha Tucker (Black Panther), Jessie Graff (Wonder Woman), Angela Meryl (Skyfall), Cheryl Lewis (Luke Cage) e molte altre.




Matrix: Lilly Wachowski parla dell’importanza della rilettura trans del film

Sin da quando Lana e Lilly Wachowski hanno fatto coming out annunciando il loro percorso di transizione, si è molto discusso sulla possibilità (incoraggiata dalle stesse registe) che la saga di Matrix abbia un sottotesto più o meno voluto incentrato sulla tematica trans e queer.
Ora, in un nuovo video diffuso da Netflix Film Club, Lilly Wachowski (che negli ultimi mesi è tornata ad avere un ruolo molto più pubblico dopo sei anni lontano dalle scene) discute della possibile allegoria trans rappresentata dal film, e condivide la visione originale che lei e Lana avevano del personaggio di Switch. Interpretata da Belinda McClory, Switch originariamente doveva essere un uomo in Matrix e una donna nel mondo reale.

“Sono felice che questo aspetto sia emerso, col tempo,” spiega la regista. “All’epoca il mondo non era pronto per qualcosa di esplicito a questo proposito, non lo erano gli studios. […] Il cinema è una forma d’arte pubblica, e gli artisti devono imparare ad affidare al mondo le loro opere. Mi piace molto il fatto che i film possano generare discussioni in maniera non lineare, essere riletti successivamente in maniera nuova e inedita.”

“Il tema principale di Matrix,” continua la Wachowski, “È il desiderio di trasformazione. Ma ovviamente viene raccontato dal punto di vista di due autrici che non avevano ancora fatto coming out. Il personaggio di Switch, per esempio, doveva essere quello di un uomo nel mondo reale e di una donna in Matrix. Era esattamente la nostra posizione nella realtà, all’epoca!”

“Non so quanto la mia transessualità fosse sullo sfondo, nel mio pensiero, mentre stavamo scrivendo Matrix,” prosegue. “Ma questa storia è nata esattamente da questo fuoco, da questo desiderio di cui sto parlando. Le persone trans come me e Lana si trovavano in un luogo in cui le parole non esistevano, quindi vivevamo costantemente in un mondo fatto di immaginazione. Per questo ho sempre amato la fantascienza, il fantasy… per questo giocavo sempre a D&D. Si trattava di creare mondi. È questo che ci ha liberate, come registe, perché all’epoca potevamo immaginare cose che non avreste visto, magari, sullo schermo. Anche solo l’idea di fondere tutti i generi cinematografici possibili: mescolare il cinema d’azione orientale, il western, l’anime. […] Penso che il nostro essere trans e queer ci abbia spinte a includere più cose possibile.”

Lilly Wachowski discute di The Matrix anche in Disclosure, un documentario sulla storia della rappresentazione trans al cinema e in televisione disponibile in tutto il mondo su Netflix.


Not Without Hope: Rupert Wainwright abbandona la regia del film con Miles Teller

Secondo quanto riportato da Variety il regista Rupert Wainwright (Stigmate, The Fog – Nebbia Assassina) avrebbe abbandonato il suo incarico come regista per Not Without Hope, survivor drama con Miles Teller (Whiplash) le cui riprese sarebbero dovute iniziare entro il mese di agosto in Repubblica Cieca.
Wainwright avrebbe abbandonato la regia del progetto per le consuete “divergenze creative” con lo studio. La produzione è attualmente alla ricerca di un regista. Probabilmente le riprese del lungometraggio slitteranno di qualche settimana.

L’opera segue la storia vera e le vicende di Nick Schuyler, uomo che è riuscito a sopravvivere per ore nelle gelide acque del Golfo del Messico dopo che la sua barca si è capovolta. L’uomo stava pescando insieme a tre sue amici, due dei quali facevano parte degli Oakland Raiders, Marquis Cooper e Corey Smith. L’opera si basa anche sul libro scritto dallo stesso Schuyler insieme a Jere Longman.

Nicholas Mariani si è occupato di scrivere la sceneggiatura del progetto cinematografico.

Di recente abbiamo visto Teller in film come Fire Squad – Incubo di fuoco, Trafficanti, Thank You for Your Service, Bleed – Più forte del destino, Get a Job e in Fantastic 4 – I fantastici quattro, Il prossimo anno lo vedremo invece al fianco di Tom Cruise in Top Gun: Maverick.

Tra i progetti di Rupert Wainwright troviamo invece Stigmate, Ho trovato un milione di Dollari, The Fog – Nebbia Assassina e The Sadness of Sex.


Viggo Mortensen, Chiara Mastroianni e Maria de Medeiros nel cast di Eureka

Secondo quanto riportato da Variety Viggo Mortensen, Chiara Mastroianni e Maria de Medeiros faranno parte del cast di Eureka, nuovo progetto cinematografico del regista argentino Lisandro Alonso (Jauja).
L’opera segue le vicende di un padre, Murphy (Mortensen), un uomo alla ricerca della propria figlia (interpretata dall’attrice danese Viilbjørk Malling Agger) che è stata rapita da un fuorilegge di nome Randall.

Il resto del cast è composto da Rafi Pitts (Soy Nero) e da Jose Maria Yaspik (Mr. Pig). La pre-produzione del film è stata fermata in Portogallo cinque giorni prima dell’inizio delle riprese a causa della pandemia globale.

La compagnia tedesca Komplizen co-produrrà il progetto insieme alla Rosa Filmes (The Death of Louis XIV), alla Woo Films (The Good Girls) e alla 4L label. La Fortuna Films figurerà invece come produttore esecutivo.

Mortensen e Alonso hanno già collaborato insieme per il film del 2014 Jauja. Tra gli altri lavori del regista troviamo anche Liverpool, Fantasma, Los muertos e La libertad.

Di recente abbiamo visto Viggo Mortensen in film com Green Book, Captain Fantastic, Loin des hommes, I Due volti di Gennaio, The Roiad, On the Road e in A Dangerous Method.


The Kissing Booth 3: per Taylor Zakhar Perez è stato difficile mantenere il segreto sul terzo film

Qualche giorno fa la stessa Netflix ha rivelato a sorpresa di aver già girato in segreto The Kissing Booth 3, ovvero il terzo capitolo della serie romantica di film approdata sulla piattaforma streaming.
Ma di recente è approdato su Netflix il secondo film, ovvero The Kissing Booth 2, progetto per cui è stata avviata anche una promozione stampa con alcuni attori del lungometraggio. Ebbene uno di questi, ovvero Taylor Zakhar Perez, parlando con Variety ha rivelato che per lui è stato davvero difficile mantenere il segreto sul terzo film mentre promuoveva il secondo:

È stata una delle cose più difficili. È stata la mia prima esperienza nel campo della promozione e io sono un tipo semplice, autentico. Quindi quando si tratta di mentire, mentire direttamente, senza girarci intorno ero tipo “Oh mio Dio, come facciamo?”. Abbiamo giurato a Netflix di mantenere il segreto, quindi ho semplicemente dovuto mentire. Ma effettivamente non so quando uscirà. Tutto quello che so è che arriverà nel 2021.

Ecco la sinossi ufficiale del secondo episodio film (potete visualizzare il trailer a questo indirizzo):

Lo stand dei baci ha riaperto! La liceale Elle fa l’impossibile per gestire una relazione a distanza con il suo ragazzo irresistibile, l’iscrizione all’università con il suo migliore amico e una nuova amicizia con un compagno di classe affascinante che potrebbe stravolgere tutto.

Qua sotto la sinossi del romanzo da cui il film è tratto:

L’estate è ormai giunta al termine, ed Elle sembra aver finalmente trovato un equilibrio con il suo ragazzo, il bello e non più così dannato Noah Flynn. Certo, i problemi non sono finiti: Noah sta per trasferirsi a Harvard per il college, a più di 5000 chilometri da lei, e la loro storia sembra doversi trasformare in “un amore a distanza”. Videochiamate, mail e messaggi basteranno, Elle vuole crederci. Ma senza nemmeno l’appoggio del suo migliore amico Lee, a consolarla e consigliarla, è tutto più difficile. Come se non bastasse, il nuovo vicino di casa, Levi, sembra trovarsi sempre nel posto giusto al momento giusto. Ed è così carino… Elle però è determinata a tenere insieme i pezzi della sua vita senza farsi distrarre, senza pensare ai ragazzi carini del quartiere o alle ragazze carine di cui Harvard è sicuramente piena. Perlomeno fino al giorno in cui non scopre su Instagram una foto in cui Noah è abbracciato a un’altra. A quel punto la domanda è una sola: Elle combatterà per l’amore o preferirà la vendetta?

Diretto da Vince Marcello il cast del film comprende Joey King, Jacob Elordi, Joel Courtney e Carson White.


Wonder Woman 1984: la nuova sinossi anticipa un’enorme cospirazione

A patto che l’emergenza legata al Covid-19 non causi ulteriori ritardi, Wonder Woman 1984 arriverà nelle sale americane il prossimo 2 Ottobre 2020. Il film è già stato rinviato più volte (da Giugno ad Agosto, e poi ancora ad Ottobre): se la situazione legata alla pandemia negli Stati Uniti non dovesse migliore e l’uscita di Tenet dovesse essere nuovamente posticipata, allora la Warner Bros. sarà costretta ancora una volta a rivedere il destino del sequel dedicato alle avventure di Diana Prince, optando magari per un’uscita diretta in VOD.

In attesa di scoprire quale sarà il futuro di Wonder Woman 1984, online (via CBM) è arrivata una nuova sinossi ufficiale del sequel diretto ancora una volta da Patty Jenkins che anticipa quanto la posta in gioco nel nuovo film sarà molto più alta di quanto molti fan avevano immaginato. La nuova sinossi recita: “Da archeologa, la Diana che lavora allo Smithsonian Museum è in realtà una Wonder Woman dotato di straordinari superpoteri… addirittura, si dice che sia l’eroe più forte del mondo. Nel 1984, Wonder Woman si trova al centro di un disperato pericolo mortale quando si vede costretta ad affrontare un’enorme cospirazione da parte dell’uomo d’affari Max, che canta ad alta voce per soddisfare i desideri delle persone, e di un nemico misterioso, Cheetah. Riuscirà Wonder Woman ad impedire il collasso del mondo da sola?”

Anche se i vari trailer ed alcune recenti pubblicazioni hanno già rivelato parecchio sulla trama di Wonder Woman 1984, è chiaro – come emerso anche da questa nuova sinossi – che non tutti i segreti del film sono stati svelati. Sembra che la minacciosa combo formata da Maxwell Lord e Cheetah darà parecchio filo da torcere all’eroina protagonista; inoltre, la presenza di una cospirazione incombente dovrebbe rappresentare una nuova sfida per la guerriera amazzone.

In Batman v Superman: Dawn of Justice del 2016, è stato rivelato che Wonder Woman si è isolata dal mondo, ma la ragione principale dietro tale scelta non è stata ancora svelata. In molti credevano che la morte di Steve Trevor avvenuta alla fine del primo Wonder Woman fosse la vera causa dell’esilio dell’eroina, ma Wonder Woman 1984 mostrerà che da allora Diana è stata comunque in servizio. C’è quindi la possibilità che l’unione tra Lord e Cheetah e l’enorme cospirazione al centro del film possano finalmente spiegare perché Diana abbia smesso di entrare in azione.

arles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

L’ordine cronologico del personaggio di Diana Prince è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redivivo Steve Trevor) e Pedro Pascal (nei panni di Maxwell Lord).


Le sorelle Macaluso: in esclusiva il poster dell'atteso film di Emma Dante al Festival di Venezia

Sarà in concorso al Festival di Venezia il secondo film di Emma Dante, Le sorelle Macaluso, in uscita nei cinema il 10 settembre. Vi presentiamo in anteprima esclusiva il poster del film.

Le sorelle Macaluso: in esclusiva il poster dell'atteso film di Emma Dante al Festival di Venezia

Dopo aver presentato in concorso a Venezia sette anni fa Via Castellana Bandiera, tratto da un suo romanzo, film che ha valso la Coppa Volpi alla protagonista Elena Cotta, Emma Dante torna in competizione al festival con Le sorelle Macaluso, adattamento stavolta di una sua pièce teatrale.

Il film, che arriverà al cinema il 10 settembre distribuito da Teodora, è stato girato a Palermo e ha un cast molto nutrito, che comprende Donatella Finocchiaro, Alissa Maria Orlando, Susanna Piraino, Anita Pomario, Eleonora De Luca, Viola Pusatieri, Serena Barone, Simona Malato, Laura Giordani, Maria Rosaria Alati, Rosalba Bologna e Ileana Rigano

La storia è quella di cinque sorelle, nate e cresciute in un appartamento all’ultimo piano di una palazzina nella periferia di Palermo. Una casa che porta i segni del tempo che passa come chi ci è cresciuto e chi ancora ci abita. La storia di cinque donne, di una famiglia, di chi va via, di chi resta e di chi resiste.

In attesa di vedere il film, vi presentiamo il poster in anteprima esclusiva.


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Peter Dinklage sarà un Cyrano senza nasone in un musical diretto da Joe Wright

Peter Dinklage sarà protagonista di una versione cinematografica del Cyrano de Bergerac ispirata al musical di cui è stato interprete principale. La regia sarà dell'inglese Joe Wright.

Peter Dinklage sarà un Cyrano senza nasone in un musical diretto da Joe Wright

E’ sempre più lanciato Peter Dinklage, il Tyrion Lannister de Il Trono di Spade e non solo. Tra i film in cui lo vedremo, speriamo prima che poi, c'è un musical ispirato alla commedia teatrale di Edmond Rostand Cyrano de Bergerac. Il film è legato alla MGM, il cui nuovo presidente Michael de Luca viene dalla New Line e ha collaborato con registi del calibro di David Fincher, Paul Thomas Anderson e F. Gary Gary. A dirigere il nostro film sarà Joe Wright, che si è già cimentato nella reinterpretazione di un classico con Orgoglio e pregiudizio e Anna Karenina.

Per amor di precisione dobbiamo dire che Cyrano - il film è la trasposizione del musical sempre interpretato da Peter Dinklage e diretto da sua moglie Erica Schmidt, che ha scritto la sceneggiatura della versione per il grande schermo. Gli altri interpreti del musical di cui ignoriamo la data di inizio lavorazione, e in cui il protagonista non ha il naso grosso, sono Haley Bennett (nella parte di Rossana), Brian Tyree Henry e Ben Mendelsohn. Le musiche, come per lo spettacolo teatrale, le dobbiamo ad Aaron Dessner e Bryce Dessner, membri della rock band The National, mentre i testi delle canzoni sono opera del frontman del gruppo Matt Berninger e di Carin Besser.

Peter Dinklage ha un futuro strabordante di progetti, fra cui Brothers (con Josh Brolin) e The Thicket, dal romanzo di Joe Lansdale La foresta. Ricordiamo che il Cyrano de Bergerac è già approdato diverse volte al cinema. La versione forse più famosa è quella del 1990 interpretata da Gérard Depardieu.


THOR: IL MJONLIR HA UN POTERE SPECIALE CHE NEI FILM NON È MAI STATO USATO

Thor non sarebbe lo stesso senza il suo magico Mjolnir, il martello con i poteri mistici del Dio del Tuono, che però ha alcune abilità segrete che il pubblico non ha mai visto nei cinecomic Marvel che lo hanno visto protagonista, a differenza dei fumetti originali.

Nei fumetti, il Mjolnir è stato creato da Odino molto prima della nascita di Thor. Odino imprigionò una tempesta all'interno di un pezzo di metallo Uru, che fu lavorato dai nani di Nidavellir, diventando così il famoso martello. Oltre a tutti i poteri che conosciamo, ovvero il volo, la forza potenziata e la capacità di evocare un fulmine, il martello può anche assorbire esplosioni di energia, potere mai mostrato da Thor nei film del Marvel Cinematic Universe.

Nei fumetti, questo potente potere è stato usato contro Thanos quando attaccò Thor con una quantità di energia che poteva fare a pezzi un pianeta. Questo non è mai accaduto nei cinecomic Marvel, ma avrebbe prodotto scene davvero epiche, oltre a diventare un'arma interessante contro diversi criminali.

Nonostante il Mjolnir sia stato distrutto, molti pensano che potrebbe tornare in Thor: Love and Thunder, probabilmente nelle mani di Jane Foster e chissà potrebbe rivelare questo potere tenuto segreto fino ad oggi.


THE KING'S MAN - LE ORIGINI: IL FILM CONTERRÀ QUALCHE INDIZIO SU KINGSMAN 3?

Matthew Vaughn, regista della saga Kingsman, sta per tornare con un prequel intitolato The King's Man, film che si svolge decenni prima degli avvenimenti delle due pellicole precedenti, uscite rispettivamente nel 2014 e nel 2017, che potrebbe anticipare qualche indizio su un possibile Kingsman 3.

In una recente intervista con Empire Magazine, il regista di The King's Man - Le origini ha parlato dell'atteso prequel, che esplorerà le origini dell'agenzia di spionaggio sullo sfondo della prima guerra mondiale. Nonostante sia ambientato nel passato, secondo Matthew Vaughn il film potrebbe contenere indizi per un possibile Kingsman 3:

"Abbiamo piantato le radici per quello che sta per accadere in Kingsman 3 in tutto il film. E sarà molto diverso dai precedenti. Ancora non so se dirigerò io l'ultimo capitolo, ma ci sto seriamente pensando. Vedremo"

Kingsman 3, però, non è ancora in lavorazione né il cast dei primi due film ha confermato un possibile ritorno nella saga. per il momento vedremo come sarà accolto in sala The King's Man, in uscita nei cinema del Regno Unito il prossimo settembre.

Come anticipato, la trama sarà ambientata agli inizi del novecento, introducendo una nuova generazione di eroi e raccontando le origini dell'agenzia di spionaggio, includendo figure ed eventi storici come Rasputin e l'assassinio di Franz Ferdinand. Nel cast ci saranno Gemma Arterton, Matthew Goode, Aaron Taylor-Johnson, Ralph Fiennes, Tom Hollander.


Project Power su Netflix, la nostra intervista con i registi Henry Joost e Ariel Schulman

Abbiamo chiacchierato con Henry Joost e Ariel Schulman, registi del film originale Netflix Project Power, con Jamie Foxx e Joseph Gordon-Levitt.

Project Power su Netflix, la nostra intervista con i registi Henry Joost e Ariel Schulman

Project Power, produzione originale Netflix, sarà disponibile in streaming sul servizio dal 14 agosto, e vi presentiamo qui la nostra intervista ai due registi, Henry Joost & Ariel Schulman. Il lungometraggio, un "cinecomic sociale" rivolto ai maggiori di 14 anni, racconta di una New Orleans sconvolta da una nuova droga: pasticche che regalano per cinque minuti in chi le ingerisce dei superpoteri casuali. Il poliziotto Frank (Joseph Gordon-Levitt) si allea con una piccola spacciatrice, Robin (Dominique Fishback), per essere all'altezza dell'ondata di supercrimini, ma qualcosa cambia quando in città arriva Art (Jamie Foxx), interessato a vendicarsi di chi ha creato la droga...

C'è una cosa molto bella che ho realizzato del vostro film: se eliminassimo i superpoteri dal racconto, se al loro posto discutessimo di droghe comuni, i personaggi e l'ambientazione manterrebbero una loro forza. Credete che una lettura metaforica di Project Power sia possibile?

Speriamo di sì, felici di sentirtelo dire! L'idea, senza voler essere troppo accademici, è che il potere sia già di per sè una droga. Può creare dipendenza, è una cosa che vuoi con tutto te stesso ma è da maneggiare con cura. Averlo sotto forma di pillola... fa scattare questa metafora. Il nostro obiettivo è trasmettere quest'idea attraverso un divertente blockbuster d'azione estivo.

Sì, perché nella storia c'è questa forte idea che le persone in uno stato di difficoltà sognano i superpoteri quando non hanno nemmeno i poteri "normali", cioè il diritto di sopravvivere con dignità.

Penso che sia uno dei messaggi del film, che viene fuori proprio nella storia di Robin: il viaggio del suo personaggio consiste proprio nel realizzare quale sia il suo potere, come persona. Al di là del superpotere, parliamo del potere reale che ha una persona e del modo in cui può usarlo. E nel suo caso è il potere del talento musicale. Il personaggio di Jamie Foxx l'aiuta a rendersi conto della cosa e ad abbracciare quel modo di vivere.

Ho apprezzato molto l'alchimia tra i tre attori principali, l'interazione suona molto naturale. Avete lavorato molto su questa sintonia o è stata felicemente spontanea?

Quando facciamo il casting e lavoriamo cerchiamo di evitare gli stronzi! Questo è stato il gruppo di attori più gentile e creativo che potessimo sognare. Hanno tutti uno stile diverso, si rispettano, e sono venuti sul set per lavorare sodo ma anche per divertirsi. E lo senti sullo schermo, non ci sono elementi che remano contro, tutti sono andati d'accordo. Le riprese sono state molto difficili, eppure ci siamo divertiti.

Devo ammettere che avevo nella mia testa un'immagine piuttosto stereotipata di New Orleans, cose come il jazz, il Mardi Gras e via così. Il vostro film mi ha fatto rendere conto di quanto sia varia, complessa New Orleans. Anche proprio come ambientazione, è una ricca tela su cui dipingere. Siete d'accordo?

Mio Dio, assolutamente sì! Una cosa che ci siamo detti è stata proprio: mostriamo un lato diverso di New Orleans. Niente Bourbon Street, che poi è la strada resa famosa dal Mardi Gras. Abbiamo cercato di evitarla completamente nel film, perché a New Orleans c'è tanto di più. E tra l'altro secondo noi la gente che vive a New Orleans non va a Bourbon Street, è come quando vivi a New York, a Times Square non ci vai mai.

Parlando di Mattson Tomlin, lo sceneggiatore, è lui stesso un regista. E voi naturalmente avete idee visive molto forti: come avete interagito con Mattson? Aveva anche lui idee visive?

Sì, è uno sceneggiatore molto speciale che può fare tutto. E' divertente lavorare con lui, perché sa in cosa consiste il nostro lavoro. Alcuni sceneggiatori non pensano alla regia, così scrivono roba assurda e contorta impossibile da girare. Mattson sa come si gira un film, quindi parlavamo con lui alla pari. E' un cineasta.

Potreste dirmi qualcosa del lavoro che avete svolto sulla fotografia, sulle luci, sui colori? Un po' ti rapiscono.

Il nostro direttore della fotografia ama la luce colorata, volevamo trovare un equilibrio tra il realismo e... non so come dirlo, una misura di divertimento. Volevamo che il film fosse divertente, visto che il tema trattato era cupo. Volevamo mostrare poi quelle bellissime luci di New Orleans, che tra l'altro ha condizioni climatiche di solito drammatiche: sta sempre piovendo o sta sempre per piovere. Volevamo mostrarlo nel cielo, far vedere sempre i fulmini in lontananza, le nuvole che si ammassano. La città intera ha una fantastica elettricità, la senti passeggiando per strada.


Ho letto nei credits che l'Industrial Light & Magic ha lavorato sul concept e sull'immagine del film. In che senso?

In pratica in preproduzione, quando ci stavamo ancora lavorando e aspettavamo che Netflix accettasse il progetto, abbiamo lavorato con degli artisti per dei bozzetti che rispondessero a delle domande: che aspetto ha un uomo in fiamme? Com'è un uomo di tre metri e mezzo? Sono stati esercizi completamente liberi e fantasiosi. Alcuni nostri amici all'IL&M ci hanno aiutato in questi casi, e anche amici alla Framestore, una compagnia simile all'IL&M. Alla fine è stata la Framestore a occuparsi degli effetti visivi.

Pensavo infatti che ogni superpotere rappresenta una sfida tecnica e coreografica diversa.

Sì, per ognuno devi inventarti un metodo.

Ho notato che nel film c'è un piano sequenza, la scena in cui una ragazza si autocongela fino a morire, mentre c'è una rissa fuori dal luogo in cui si trova. E' un piano sequenza reale, oppure è composto da diversi ciak legati insieme digitalmente?

E' un piano sequenza reale, senza stacchi. Lei è stata davvero bravissima, per un attore è una cosa molto difficile da fare: fingere di morire ghiacciato quando in realtà non succede nulla. E c'era una coreografia molto interessante per coordinare quello che succedeva fuori, ci è voluto un giorno intero per realizzare quella ripresa. E lei l'ha fatta benissimo a ogni ciak.
E la cosa interessante di quella sequenza è che, siccome il punto di vista è posto all'interno di quella struttura, questo ci ha permesso di usare nell'azione fuori sia Jamie Foxx sia la sua controfigura, alternandoli. Abbiamo usato il trucco vecchissimo dell'epoca dei western con John Wayne: a volte, quando Jamie Foxx esce dall'inquadratura, è la sua controfigura che subito dopo rientra in campo. In quel piano sequenza succede due-tre volte nello sfondo. E adoriamo questa cosa del cinema: le sfide divertenti, è come tornare bambini. Abbiamo cominciato facendo i dance movies, ci piace la coreografia anche in una sequenza d'azione, ci piace chiederci come renderla divertente e originale.

E il vostro stile è molto musicale, in un certo senso.

Grazie, si potrebbe pure dire che il film sia un musical.

Duncan Jones ha detto che Netflix è uno dei pochi studi che accettano film a medio budget, a Hollywood sempre più rari. Considerereste Project Power uno di questi film a "medio budget"?

Immaginiamo che per qualcuno questo potrebbe essere un film a medio budget, ma per noi è un film con un budget molto, molto grande! [risate] Molto più grande di qualsiasi altro film che abbiamo fatto. Dovevamo pensare a molte più cose, la troupe era molto più grande, c'erano molti più effetti visivi. E' stato divertente, ma anche una bella sfida.


UN POLIZIOTTO ALLE ELEMENTARI PARAGONATO A VIA COL VENTO, CANCELLATA LA PROIEZIONE IN OREGON

L'NW Film Center dell'Oregon ha cancellato la proiezione della commedia del 1990 con Arnold Schwarzenegger Un poliziotto alle elementari dopo che su Twitter la pellicola, che "esalterebbe la polizia che traumatizza i bambini", è stata paragonata a Via col vento e Nascita di una nazione.

La proiezione di Un poliziotto alle elementari avrebbe dovuto dare il via all'evento inaugurale di "Cinema Unbound", film estivi proiettati nel drive-in dello Zidell Yards di Portland, Oregon, ma secondo il Willamette Week la proiezione è stata annullata.

Un poliziotto alle elementari vede Arnold Schwarzenegger nei panni di un detective che partecipa a una missione sotto copertura in una scuola elementare per catturare un trafficante di droga il cui figlio potrebbe essere uno dei piccoli studenti della scuola. Il film girato ad Astoria, Oregon, compirà trent'anni a dicembre e l'NWFC lo ha scelto "per la sua importanza nella storia dei film girati in Oregon", ma il punto di vista è cambiato dopo la protesta lanciata su Twitter dalla scrittrice di Portland Lois Leveen.

La Leveen ha sottolineato via Twitter quanto il film non contenga messaggi di redenzione, ma offra un'immagine negativa della scuola, vista più come una prigione, e rievochi i frequenti arresti da parte della polizia americana di bambini e adolescenti. Nei suoi tweet si legge:

"Cosa c'è di così divertente di una scuola vista come prigione? Dite al @nwfilmcenterthere che non è divertente vedere poliziotti che traumatizzano i bambini. Il riconoscimento nazionale di uno stato di polizia è un momento strano per celebrare Un poliziotto alle elementari, soprattutto visto che stiamo cercando di combattere questa visione". Non c'è niente di divertente nella presenza della polizia nelle scuole e nella visione che bambini afroamericani, latini e altre minoranze siano criminalizzate piuttosto che educate."

E ancora: "Bambini di 5-6 anni vengono ammanettati e portati in prigione abitualmente in questo paese. E questa criminalizzazione dei bambini aumenta drammaticamente quando i poliziotti vengono inviati a lavorare nelle scuole. Certo, Un poliziotto alle elementari è solo un film. Lo sono anche Nascita di una nazione e Via col vento, ma capiamo che questo tipo di film non sono adatti alle famiglie. Sono relitti di come la cultura pop abbia nutrito e nutra idee razziste. Un poliziotto alle elementari romanticizza la visione della polizia americana."


DUNE, ALEJANDRO JODOROWSKY: "VEDRÒ LA VERSIONE DI VILLENEUVE, MA È UNA STORIA IMPOSSIBILE DA ADATTARE"

Alejandro Jodorowsky ha parlato del remake di Dune dichiarando che vuole vedere il film diretto da Denis Villeneuve, sottolineando che che è impossibile portare l'opera sul grande schermo nel modo giusto.
Il filmmaker ha infatti cercato, senza riuscirci, di portare la storia sul grande schermo e sa bene quali difficoltà bisogna affrontare nell'adattare il romanzo di Frank Herbert.

Intervistato da IndieWire, Alejandro Jodorowsky ha dichiarato: "Dune è un libro simile a Proust. Si tratta di fantascienza ma è davvero, davvero letterario. Trovare delle immagini da girare è davvero difficile perché le immagini sono legate alla vista. Quando ho pensato di realizzare quel progetto si stava affrontando una crisi ecologica. Stavo provando quello che tutte le persone stanno provando ora. Stiamo affrontando un problema ecologico perché la Terra sta cambiando, e il vostro folle Presidente non ci crede. Quello è Dune all'inizio".


I tentativi del filmmaker cileno di realizzare un adattamento di Dune sono stati raccontati in un documentario realizzato nel 2013, diretto da Frank Pavich. Jodorowsky ha provato a portare l'opera sul grande schermo, senza riuscirci, con la collaborazione di H.R. Giger, Salvador Dali, Orson Welles, Gloria Swanson, Udo Kier e Mick Jagger.

Il filmmaker ha sottolineato: "La prima volta hanno detto che era sicuro realizzare Dune e lo ha fatto David Lynch, io sono stato male perché era il mio sogno. Hanno mostrato il film a Parigi e mio figlio ha detto 'Devi vederlo'. Mi faceva star male. E poi hanno iniziato a mostrarlo e, passo dopo passo, sono stato così felice, così felice, così felice perché era un film di merda. Mi sono reso conto che nessuno può fare Dune, è una leggenda".

Jodorowsky ha poi aggiunto che nessuno lo ha consultato o gli ha chiesto cosa era andato storto impedendogli di realizzare il film: "Nel 1984, quando stavano realizzando Dune, per la pubblicità dicevano 'Il film che Jodorowsky non riesce a fare!'. Mi hanno usato per la pubblicità. Non vogliono coinvolgermi perché prenderei la pubblicità per me! Ma nell'oscurità dicono 'Realizzeremo ora l'enorme film che Jodorowky non ha realizzato! Saremo fantastici! Il regista è un genio!'. Nessuno può essere un genio a Hollywood. Nessuno, perché si tratta di business".

Il filmmaker ha quindi sottolineato che ha intenzione di vedere la versione di Dune diretta da Denis Villeneuve "con piacere perché sarà diversa. Non è lo stesso film, è impossibile da realizzare".


BLINDNESS - CECITÀ: LA REAZIONE DI JOSÉ SARAMAGO AL FILM TRATTO DAL SUO LIBRO

José Saramago, l'autore del romanzo su cui è basato Blindness - Cecità, voleva assistere alla premiere del film al Festival di Cannes ma i suoi medici non gli permisero di viaggiare a causa dei suoi problemi di salute, quindi Fernando Meirelles, il regista, volò a Lisbona, in Portogallo, per mostrargli il film.

Saramago alla fine della proiezione era entusiasta della pellicola, emozionato ed in preda alla commozione. Pianse, in seguito, e disse a Meirelles che guardare il film lo aveva reso felice come il giorno in cui aveva finito di scrivere il libro, opera che lo scrittore considerava il suo capolavoro.

Per Meirelles è stata dura ottenere i diritti del romanzo di Saramago, libro dal quale è tratto questo film. L'autore, inizialmente, era restio a concederli temendo che i temi trattati, brutalità, violenza e stupri, potessero finire "nelle mani sbagliate".

Il produttore canadese Niv Fichman e lo sceneggiatore di Blindness - Cecità riuscirono in seguito a vincere le resistenze dello scrittore portoghese che però pose precise condizioni riguardo al fatto che non si sarebbe dovuto specificare in quale paese si svolgesse la vicenda.


DEADPOOL, RYAN REYNOLDS USA TRE PAROLE PER AGGIORNARE I FAN SUL FRANCHISE

Soltanto una settimana fa Ryan Reynolds ha celebrato l'anniversario del leak su Deadpool con un divertente video parodia. Ma i fan si chiedono quale sarà il futuro del franchise, nel quale Reynolds ha interpretato Wade Wilson/Deadpool. Dopo l'acquisizione di 20th Century Fox da parte della Disney, il futuro del franchise è in dubbio.

Deadpool 3 comparirà nel Marvel Cinematic Universe? La risposta, in tre parole, arriva da Ryan Reynolds stesso:"Tre parole. Non lo so. Ovviamente tutto è in pausa in questo momento" ha dichiarato con una punta di amarezza la star canadese.
E non è detto che Deadpool 3 prenda realmente forma, come sostenuto dal creatore Rob Liefeld:"Sapete cosa? Potrebbe non esserci un Deadpool 3, e va bene. Perchè devo convivere con due esperienze straordinarie, due film di cui sono estremamente orgoglioso. Il lavoro che hanno fatto è stato fantastico, quei film sono qui per resistere alla prova del tempo".

In una precedente intervista Rob Liefeld aveva incolpato la Marvel di non dare notizie in merito al futuro di Deadpool:"Sono la ragione per cui sta accadendo questo". Tuttavia i fan non si sono persi d'animo e credono che in futuro un terzo film dedicato possa davvero concretizzarsi.
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JOHN CENA, I PROSSIMI RUOLI AL CINEMA: DA FAST AND FURIOUS AL FILM DC THE SUICIDE SQUAD

Di ritorno questa sera nelle televisioni italiane con Presa mortale, pellicola del 2006 che ha firmato il suo debutto sul grande schermo, John Cena ha deciso da qualche tempo di dedicare anima e corpo alla sua carriera di action star a Hollywood.

Dopo le sue recenti apparizioni nel prequel di Transformers Bumblebee e nella commedia Non si scherza col fuoco, quest'ultima ancora inedita in Italia a causa della pandemia (l'usicita era prevista per il 27 febbraio scorso), Cena ha infatti in programma diversi ruoli che lo riporteranno al cinema dal 2021 in poi.

Quest'anno la star della WWE sarebbe dovuto già apparire in Fast and Furious 9, nuovo capitolo della saga action targata Universal che lo vedrà nei panni di Jakob Toretto, misterioso fratello di Dom (Vin Diesel) la cui storia è ancora tutta da scoprire. Previsto inizialmente per maggio 2020, il film è stato posticipato di recente a maggio 2021.

Sempre il prossimo anno, ma ad agosto, l'attore firmerà il suo esordio in un cinecomic con l'arrivo di The Suicide Squad, attesa pellicola DC diretta da James Gunn (Guardiani della Galassia). Il ruolo di Cena non è ancora stato rivelato, così come quello di tutte le new entry del cast, ma probabilmente ne sapremo di più durante la presentazione al DC FanDome del prossimo 22 agosto a cui potrebbe prendere parte anche lo stesso Cena.

Tra i progetti di cui ha già terminato le riprese rientra anche Project X-Traction, action di Scott Vaugh (Act of Valor, Need for Speed) in cui farà coppia con Jackie Chan: i due vestiranno i panni di due ex-soldati delle forze speciali incaricati di scortare un gruppo di civili attraverso le zone più pericolose di Baghdad. Il film doveva uscire nel 2020, ma vista la situazione potrebbe slittare direttamente al prossimo anno.

Sono invece ancora in pre-produzione Vacation Friends, commedia diretta da Clay Tarver (Silicon Valley) che lo vedrà al fianco di Meredith Hagner and Lil Rel Howery, e The Janson Directive, thriller d'azione prodotto da Dwayne "The Rock" Johnson.


TARZAN, C'È UNA QUESTIONE DI DIMENSIONI DIETRO LA SCELTA DI INDOSSARE IL PERIZOMA?

Vi siete mai chiesti perché, nonostante vivesse circondato da soli gorilla, Tarzan abbia sentito il bisogno di nascondere le proprie parti intime con un simil-perizoma? Bene, nel caso in cui non vi siate mai posti la domanda eccoci qui a risparmiarvi la fatica fornendovi direttamente una possibile risposta.

La cosa, a pensarci bene, suscita una certa curiosità: perché mai l'iconico personaggio Disney allevato dagli animali della giungla avrebbe dovuto sviluppare un senso del pudore anche solo lontanamente vicino a quello di un suo simile integrato in una civiltà più evoluta?

Ebbene, secondo una folle teoria che sta circolando in queste ore su Reddit, dietro la necessità di fabbricarsi un capo di abbigliamento intimo ci sarebbe una questione di dimensioni: pare, infatti, che le dimensioni standard del pene di un gorilla siano di gran lunga inferiori a quelle dell'organo riproduttivo maschile di un essere umano.

Per questo motivo il nostro Tarzan, evidentemente superdotato rispetto al resto del suo branco, sarebbe stato vittima di bullismo sin dalla tenera età a causa di quelle dimensioni così fuori dalla norma! Capito, ora, il perché della scelta del nostro eroe?

Conoscendo Disney difficilmente verranno rilasciati commenti di sorta sulla questione, ma insomma... Potrebbe essere una spiegazione plausibile, non trovate? Intanto, da qualche mese si parla di un possibile remake live-action di Tarzan; di recente, invece, abbiamo scoperto il titolo dello spin-off de La Bella e la Bestia.


GIOCO D'AMORE, QUANDO KEVIN COSTNER RIMASE DELUSO PER IL TAGLIO DI UN SUO NUDO FRONTALE

Gioco d'Amore, dramma sportivo del 1999 diretta da Sam Raimi basata sul romanzo La partita perfetta (For Love of the Game) di Michael Shaara. Tra i protagonisti Kevin Costner, Kelly Preston e John C. Reilly.

Nel film, l'acclamato e famoso campione di baseball Bill Chapel è al centro dello Yankee Stadium in procinto di effettuare quello che forse è il lancio più importante della sua carriera: dopo 19 anni nei Tigers, Bill ha deciso abbandonare la squadra dopo l'ultimo incontro della stagione contro i New York Yankees. Alternando la cronaca della partita con il racconto dei suoi ultimi cinque anni di vita, la pellicola si sofferma anche sulla tormentata storia d'amore con Jane.

Dopo averlo sottoposto alla Motion Picture Association of America, che classificò Gioco d'Amore come R (vietato ai minori di 17 anni non accompagnati), Universal decise di eliminare diverse scene tra cui un nudo frontale di Kevin Costner.

"Ad Hollywood sta calando l'amore per il cinema, e si sta concentrando sui suoi istinti commerciali" commentò l'attore lamentando il taglio della scena in un'intervista con Newsweek. "Penso che il crimine sia che i dirigenti non stiano insegnando a chi lavora per loro cosa sia il vero coraggio."

Secondo quanto dichiarato da un produttore, lo studio decise di eliminare il nudo dopo uno screen test in Arizona: il pubblico a quanto aveva "riso del pene" di Kevin Costner, domandando nei gruppi di discussione se fosse davvero necessaria.


PHINEAS E FERB IL FILM: CANDACE CONTRO L’UNIVERSO, NUOVO TRAILER

Candace è stata rapita dagli alieni e portata su un altro pianeta nel film Phineas e Ferb Il Film: Candace contro l’Universo, in arrivo venerdì 28 agosto sulla piattaforma Disney+.

La sinossi:

Phineas e Ferb Il Film: Candace contro l’Universo racconta il viaggio attraverso la galassia dei due fratellastri Phineas e Ferb decisi a salvare Candace, che dopo essere stata rapita dagli alieni, trova il mondo perfetto in un pianeta lontano, privo di fastidiosi fratellini.

Il regista è Bob Bowen (Family Guy), il compositore è Danny Jacob (Phineas and Ferb) mentre i tesi delle canzoni sono di Karey Kirkpatrick (Something Rotten!), Emanuel Kiriakou (I Look To You di Whitney Houston) e Kate Micucci (Garfunkel and Oates).

Confermato il ritorno dei doppiatori della serie animata: Ashley Tisdale (Candace Flynn); Vincent Martella (Phineas Flynn); Caroline Rhea (la madre Linda); Dee Bradley Baker (Perry the Platypus); Alyson Stoner (Isabella); Maulik Pancholy (Baljeet); Bobby Gaylor (Buford); Olivia Olson (Vanessa Doofenshmirtz); Tyler Mann (Carl); Povenmire (Dr. Heinz Doofenshmirtz) e Marsh (il maggiore Monogram).
Si unisce al cast David Errigo Jr. nei panni di Ferb Fletcher.

Chi potrà salvarla? Ovviamente Phineas e Ferb. Ecco il nuovo trailer:




NOTTURNO DI GIANFRANCO ROSI IN SALA DAL 9 SETTEMBRE

Una buona notizia per gli esercenti e gli amanti del cinema: Notturno, il nuovo documentario di Gianfranco Rosi in concorso alla 77a Mostra di Venezia, arriverà in sala il 9 settembre distribuito da 01 Distribution. Inoltre, dopo Venezia il film verrà anche presentato al Toronto International Film Festival. È stato anche selezionato dal Telluride Film Festival, che ha annunciato il programma nonostante l’edizione 2021 sia stata annullata.

La sinossi ufficiale di Notturno
Con questo film Rosi dà voce ad un dramma umano che trascende le divisioni geografiche e il tempo dei calendari; illumina, attraverso incontri e immagini, la quotidianità che sta dietro la tragedia continua di guerre civili, dittature feroci, invasioni e ingerenze straniere, sino all’apocalisse omicida dell’ISIS. Storie diverse, alle quali la narrazione conferisce un’unità che va al di là dei confini. La guerra non appare direttamente: la sentiamo nei canti luttuosi delle madri, nei balbettii di bambini feriti per sempre, nella messinscena dell’insensatezza della politica recitata dai pazienti di un istituto psichiatrico.

Un cantore di strada intona le lodi dell’Altissimo. Un bracconiere fra i canneti e i pozzi di petrolio. La grazia delle guerrigliere peshmerga. I terroristi dello Stato Islamico in carcere. L’angoscia di una madre yazida per la figlia prigioniera. Alì, adolescente, che fatica per portare il pane ai suoi fratelli… Tutt’intorno, e dentro le coscienze, segni di violenza e distruzione: ma in primo piano è l’umanità che si ridesta ogni giorno da un notturno che pare infinito. Notturno è un film di luce dai materiali oscuri della storia.


Racconta Gianfranco Rosi:

Durante tre anni di viaggio in Medio Oriente, ho incontrato le persone che vivono nelle zone di guerra. Ho voluto raccontare le storie, i personaggi, oltre il conflitto. Sono rimasto lontano dalla linea del fronte, ma sono andato laddove le persone tentano di ricucire le loro esistenze. Nei luoghi in cui ho filmato giunge l’eco della guerra, se ne sente la presenza opprimente, quel peso tanto gravoso da impedire di proiettarsi nel futuro. Ho cercato di raccontare la quotidianità di chi vive lungo il confine che separa la vita dall’inferno.

Notturno è prodotto dalla 21Uno Film di Rosi e da Donatella Palermo (Stemal Entertainment) con Rai Cinema, con il contributo di Dg Cinema e Audiovisivo – Mibact e con il supporto di Eurimages, in associazione con Istituto Luce – Cinecittà. È inoltre una coproduzione italo-franco-tedesca con Les Films D’Ici in coproduzione con Arte France Cinéma e con No Nation Films – Mizzi Stock Entertainment.


I’M THINKING OF ENDING THINGS – DOMANI IL TRAILER, ECCO IL POSTER DEL FILM NETFLIX DI CHARLIE KAUFMAN

Netflix ha svelato il poster di I’m Thinking of Ending Things, nuovo film di Charlie Kaufman che uscirà il prossimo 4 settembre sulla piattaforma on-line.

La locandina ritrae la protagonista senza nome (Jessie Buckley) a cena dai genitori del suo ragazzo Jake (Jesse Plemons). Si tratta di una situazione imbarazzante, poiché lei sta pensando di lasciarlo. Ovviamente la trama cela dei segreti, con atmosfere che diventano sempre più inquietanti.

I’m Thinking of Ending Things è tratto dall’omonimo romanzo di Iain Reid (2016), che ha ottenuto un certo successo negli Stati Uniti, mentre in Italia è ancora inedito. La trama ruota attorno a Jake, giovane uomo che si mette in viaggio per far conoscere la sua ragazza ai genitori, nonostante quest’ultima stia pensando di mettere fine alla loro relazione. Dopo la cena, sulla via di casa, lui fa una deviazione inaspettata e scende dalla macchina, senza più tornare: è in quel momento che la ragazza precipita in un incubo apparentemente inspiegabile.

Jessie Buckley interpreta la ragazza, mentre Toni Collette e David Thewlis sono i genitori di Jake. Jesse Plemons presta il volto a Jake.

Sarà interessante scoprire cosa diventerà questa storia nelle mani di Charlie Kaufman, che vi ricordo essere lo sceneggiatore di Essere John Malkovich e Eternal Sunshine of the Spotless Mind, nonché regista di Synecdoche, New York e Anomalisa. Oltre a dirigere l’adattamento, Kaufman ha scritto il copione e produce il film, insieme a Anthony Bregman, Stefanie Azpiazu e allo stesso Reid, coinvolto in veste di co-produttore

Potrete vedere l’immagine qui di seguito, ma prima vi ricordo che I’m Thinking of Ending Things è tratto dall’omonimo romanzo di Iain Reid.

Il poster




DC FANDOME – UN TEASER DEDICATO ALL’EVENTO DEL 22 AGOSTO

Dopo il fiasco della versione online del San Diego Comic-Con, l’attenzione di tutti è puntata verso un altro evento in live streaming: il DC FanDome.

Dedicato alle proprietà cinematografiche, televisive e videoludiche Warner/DC, si terrà il 22 agosto. Nell’arco di 24 ore, a partire dalle 18 (ora italiana), sarà possibile seguire gratuitamente gli eventi.

Saranno presenti le seguenti proprietà: Aquaman, The Batman, Batwoman, Black Adam, Black Lightning, DC Super Hero Girls, DC’s Legends of Tomorrow, DC’s Stargirl, Doom Patrol, The Flash, Harley Quinn, lo Snyder Cut di Justice League, Lucifer, Pennyworth, SHAZAM!, The Suicide Squad, Supergirl, Superman & Lois, Teen Titans GO!, Titans, Watchmen, Young Justice: Outsiders e Wonder Woman 1984.

Ecco il teaser accompagnato dal tema di Superman:




L’ULTIMO COLPO DI MAMMA: IL TRAILER DELLA NUOVA ACTION COMEDY NETFLIX

Joe Manganiello (True Blood) e Malin Akerman (Watchmen) sono i protagonisti di L’ultimo colpo di mamma, action comedy in arrivo su Netflix il 21 agosto.

L’ultimo colpo di mamma è diretto da Trish Sie, regista di Step Up All In e Pitch Perfect 3. Il film è interpretato anche da Ken Marino, Karla Souza, Cree Cicchino, Sadie Stanley, Enuka Okuma, Erik Griffin, Maxwell Simkins, Daniel Washington e Chris Neville. La sceneggiatura è opera di Sarah Rothschild.

La sinossi ufficiale di L’ultimo colpo di mamma
Preparati a una serata mai vista prima! Durante uno spensierato weekend in compagnia dei loro migliori amici, due fratelli fanno una clamorosa scoperta: Margot (Malin Akerman), la loro tranquilla madre di famiglia, è in realtà un’ex ladra di gioielli entrata nel programma di protezione testimoni. Rapiti da una banda di criminali, mamma e papà (Ken Marino) sono costretti a organizzare un ultimo colpo insieme a un’ex fiamma (Joe Manganiello) di Margot mentre i ragazzi decidono di unire le forze per salvare i genitori: parte così un’indimenticabile serata ad alto contenuto di azione. L’ultimo colpo di mamma è su Netflix dal 21 agosto.




LUCCA CHANGES NON CI SARANNO I PADIGLIONI CON GLI STAND

Da poco l’organizzazione di Lucca Comics & Games ha confermato che l’edizione 2020 della manifestazione non prevederà i padiglioni con gli stand. La comunicazione è stata data agli espositori, via e-mail, proprio nelle ultime 24 ore.

In città saranno organizzati solo eventi dal vivo a numero chiuso (spettacoli, presentazioni, performance) negli auditorium e nei palazzi storici.

Ecco il comunicato tramite facebook:

ll 10 luglio abbiamo annunciato che il Festival si farà ma sarà diverso. L’evento annuale dedicato al fumetto, al gioco e alle nuove forme di storytelling non si terrà nelle forme consuete e, come anticipato durante la commissione consiliare del 20 luglio presieduta dal Vice Sindaco della città di Lucca, Giovanni Lemucchi, confermiamo che l’edizione 2020 non prevederà i padiglioni con gli stand. In città saranno organizzati solo eventi dal vivo a numero chiuso (spettacoli, presentazioni, performance) negli auditorium e nei palazzi storici. Sarà una manifestazione diversa che porterà lo spirito di Lucca in tutta Italia attraverso i Campfire: una fitta rete di fumetterie, librerie e negozi di giochi. Un festival amplificato a cui si potrà partecipare anche grazie alla programmazione digitale e a un nuovo straordinario luogo radiotelevisivo. Lucca Comics & Games cambia pelle, e vi aspetta a fine ottobre da casa e dal vivo, a Lucca e nei Campfire: #LuccaChaNGes. In #Community #Inclusion #Respect #Discovery #Gratitude & #SAFETY we trust.

Lucca Changes si terrà dal 29 ottobre all’1 novembre.


The Suicide Squad: Missione suicida, ecco il logo italiano del film di James Gunn

Direttamente da James Gunn arriva oggi l’annuncio che la sua ultima fatica in Italia sarà nota come The Suicide Squad: Missione suicida, come è possibile constatare ammirando il logo ufficiale qui di seguito diffuso dal regista.

Il regista ha diffuso i loghi dei vari paesi poco fa, preannunciando “molto altro” in arrivo nel corso della DC Fandome del 22 agosto.

https://twitter.com/JamesGunn/status/12910...unn%2F440984%2F
https://twitter.com/JamesGunn/status/12910...unn%2F440984%2F

La DC Fandome sarà una convention virtuale dedicata al “Multiverso DC” con un’esperienza virtuale globale di 24 ore ad accesso gratuito. L’appuntamento è fissato al 22 agosto: si parlerà di cinema, serie tv, ma anche giochi, fumetti con interventi di personalità del mondo dell’intrattenimento. Tra gli ospiti Zack Snyder, Dwayne Johnson, i Muschietti, James Gunn e molte altre star non ancora annunciate.

The Suicide Squad: Missione suicida di James Gunn arriverà il 6 agosto 2021.

Come già noto da diverso tempo, il film sarà una via di mezzo tra un sequel e un reboot, e nel cast figureranno attori del primo film (anche se non proprio tutti). Tra i ritorni nel cinecomic diretto da James Gunn avremo Margot Robbie (Harley Quinn), Joel Kinnaman (Rick Flag), Viola Davis (Amanda Waller) e Jai Courtney (Boomerang).

Invece, i nuovi arrivati saranno Idris Elba, David Dastmalchian, Daniela Melchior, John Cena, Flula Borg, Storm Reid, Peter Capaldi, Nathan Fillon, Joaquin Cosio, Mayling Ng, Sean Gunn, Juan Diego Botto, Taika Waititi, Alice Braga, Steve Afee, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Pete Davidson e Michael Rooker.




Wonder Woman 1984: la costumista parla delle modifiche al costume di Diana Prince

La costumista Lindy Hemming ha parlato con ComicBook di Wonder Woman 1984 e nello specifico delle modifiche al costume indossato da Gal Gadot sul set dei film di Patty Jenkins.
Hemming ha dovuto apportare modifiche su richiesta della regista rispetto a quello visto in Batman V Superman di Zack Snyder:

Quando abbiamo realizzato il costume per il primo Wonder Woman, abbiamo cambiato leggermente il colore, ma anche alcune cuciture su richiesta di Patty. E ovviamente abbiamo dovuto realizzare versioni diverse del costume perché nel caso di quello realizzato da Michael Wilkinson con Zack [Snyder], il grosso del lavoro è stato fatto in studio, perciò non serviva una performance variegata come quella in Wonder Woman.

Per Wonder Woman due, Patty voleva la stessa atmosfera dei film anni ’80. Voleva che il rosso e l’oro del costume spiccassero, perciò abbiamo caricato il colore rendendolo di un tono quasi dolce.


Sull’armatura dorata che abbiamo visto nelle immagini e nei trailer promozionali ha poi affermato:

È l’armatura protettiva più potente indossata in origine da sua madre e che finisce nelle mani di Diana a Washington in modi che non voglio svelare. Quando si sente davvero minacciata da qualcosa indossa l’armatura dorata, che ho trovato avvincente da progettare.

Quando ho lavorato a Wonder Woman, al primo film, Michael Wilkinson si era già occupato di realizzare il costume di Wonder Woman basandosi sui fumetti, perciò ho dovuto lavorare su qualcosa che aveva già creato.

Per questo film ho potuto lavorare a un progetto completamente nuovo

Wonder Woman 1984 sarà al cinema in Italia il 1° ottobre. Questa la sinossi ufficiale:

Un rapido balzo fino agli anni ’80 nella nuova avventura per il grande schermo di Wonder Woman, che si troverà ad affrontare un nemico del tutto nuovo: The Cheetah.

Nel cast del film film compare anche Kristen Wiig nel ruolo della super cattiva Cheetah, così come Pedro Pascal. Chris Pine fa ritorno al suo ruolo di Steve Trevor. Nel cast anche Ravi Patel, Natasha Rothwell e Soundarya Sharma.

Charles Roven, Deborah Snyder, Zack Snyder, Patty Jenkins, Stephen Jones e Gal Gadot sono i produttori del film. Rebecca Roven Oakley, Richard Suckle, Wesley Coller, Geoff Johns e Walter Hamada ne sono i produttori esecutivi.

A far compagnia alla regista dietro la macchina da presa, il direttore della fotografia Matthew Jensen, la scenografa candidata all’Oscar® Aline Bonetto (“Amélie”) e la costumista premio Oscar® Lindy Hemming (“Topsy-Turvy”). Il montatore candidato all’Oscar®, Richard Pearson (“United 93”) si occuperà del montaggio del film.

Tra i luoghi per le riprese la produzione ha scelto Washington, D.C., Alexandria, Virginia oltre a Regno Unito, Spagna e Isole Canarie.

“Wonder Woman 1984” è ispirato al personaggio creato da William Moulton Marston e pubblicato nei fumetti dalla DC Entertainment. Il film sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures, una compagnia della Warner Bros. Entertainment.




Mulan su Disney+, in Inghilterra monta la rabbia: “È un fan*ulo agli esercenti cinematografici”

L’annuncio dell’arrivo di Mulan su Disney+ continua, come prevedibile, a far discutere.
Il CEO Disney Bob Chapek nelle ore scorse ha comunicato che “in Stati Uniti, Canada, Nuova Zelanda e altri paesi offriremo il film epico Mulan su Disney+ con un accesso premium a partire dal 4 settembre a un prezzo di $29,99 negli USA“. La pellicola resterà poi disponibile nel profilo dell’acquirente finché manterrà attivo l’abbonamento a Disney+. A quanto pare, si tratta di un caso unico, e non di una strategia che verrà adottata d’ora in poi per i film Disney, ma è chiaro che sarà anche un test importante. Test importante anche in materia di distribuzione ibrida perché, anche se i dettagli della cosa non sono ancora stati spiegati, in quei paesi dove i cinema sono in attività Mulan potrebbe arrivare sia in streaming che in sala.

Se quel gigantesco raccoglitore di opinioni, spesso deliranti, noto come Twitter si divide fra favorevoli e contrari, fra chi dichiara di non voler spendere altri soldi per un contenuto aggiuntivo su una piattaforma che già ha un abbonamento su base mensile e chi fa notare che, se si divide la spesa o se si hanno dei figli a casa, 30 dollari sono quasi un risparmio rispetto alla sala, era abbastanza scontato che la mossa non sarebbe risultata gradita agli esercenti, tanto quelli americani quanto quelli europei.

In Europa, al netto dei vari focolai e della sostanziale endemizzazione di un virus pericoloso da cui possiamo difenderci seguendo i vari protocolli di igiene e distanziamento sociale, la situazione ha consentito la riapertura dei cinema in un contesto molto difficile dove a mancare sono proprio quei titoli americani che riescono a trainare l’intero settore. È questo il motivo per cui tutti i gestori dei cinema europei stanno, giustamente, attendendo Tenet di Christopher Nolan come la proverbiale manna dal cielo.

Al netto delle difficoltà che un film come Mulan avrebbe potuto avere per ragioni politiche (i nomi principali del cast hanno appoggiato la repressione delle manifestazioni a Hong Kong) e “sociali” per così dire (la correlazione fra Coronavirus e Cina, l’epicentro della pandemia), si sarebbe trattato in ogni caso di un titolo di richiamo che peraltro, proprio come probabilmente potrebbe accadere con Tenet, avrebbe potuto beneficiare di una coda molto lunga di permanenza in sala… data l’assenza di alternative Made in America.

Deadline, nel riportare le opinioni degli esercenti inglesi, non usa mezze misure già nel titolo del suo articolo che abbiamo ripreso in maniera sostanzialmente identica perché sarebbe stato impossibile edulcorare la pillola. “È un vaffan*ulo agli esercenti”, ha commentato amaramente un esercente britannico interpellato dall’autorevole sito.

Phil Clapp, Presidente dell’associazione dei cinema inglesi, si è consultato con gli associati nel corso della notte e non nasconde la propria frustrazione per la situazione:

In queste settimane è stato fatto un passo in avanti e due indietro e mi dispiace dover portare un ulteriore carico di cattive notizie a latere dell’annuncio della Disney. La decisione di non consentire ai cinema la possibilità di proporre il film, anche in Day-and-Date con Disney+ è francamente spiazzante ed è qualcosa a cui chiederemo alla Disney di rendere conto.

Aggiunge un altro esercente:

Vogliono tenersi tutti gli incassi. Non sono interessati a collaborare in un settore dove abbiamo bisogno l’uno dell’altro in quella che pensavamo fosse una partnership. È una mossa crudele che renderà i rapporti ancora più turbolenti.

Vale la pena puntualizzare e ripetere quello che abbiamo già scritto nell’articolo: in teoria Mulan dovrebbe uscire anche al cinema nei mercati dove la strada è praticabile. Ma anche in caso di release ibrida confermata, siamo certi che si continuerà a discutere della cosa.

Vi terremo aggiornati.


Project Power e tutto quello che non è entrato nel film, raccontato dai registi | EXCL

Ariel Schulman & Henry Joost, i registi di Project Power, sono una firma, una ancora non troppo conosciuta, ma lo stesso una firma.
Hanno iniziato con Catfish (una delle trasmissioni migliori della fucina di reality che è diventata negli anni 2000 MTV) e poi si sono dati al cinema di genere con un taglio estetico carichissimo. Non sono né vogliono essere Neveldine & Taylor, sono il cinema di genere tradizionale che si è preso le droghe più moderne, quelle che non esistevano prima.

Dopo Nerve e Viral, il primo un thriller mortale d’azione con Dave Franco, il secondo un film in cui una pandemia colpisce il pianeta e i protagonisti devono sopravvivere al contagio (roba simil-zombie), hanno girato per Netflix Project Power.
Questa è la loro prima caratteristica (fino ad ora): Schulman & Joost girano sceneggiature originali, la molleranno per il prossimo progetto (l’adattamento di Mega man), ma intanto è originale anche quella di Project Power. Era uno spec-script, cioè sceneggiature che vengono scritte senza una commissione, fatte, finite e poi proposte. Storia di pasticche che danno poteri per 5 minuti senza che chi le assume sappia quali, un gingillo da rapinatori disperati che spesso poi uccide. I protagonisti sono un padre in cerca della figlia rapita e un poliziotto che si prende le pasticche perché stare a livello di chi combatte.

È quella che si chiama “un’idea” ed è venuta a Mattson Tomlin, che non a caso ora collabora allo script di The Batman. Lui è l’unico accreditato alla sceneggiatura ma come spesso avviene Joost e Schulman una mano ce l’hanno messa.

AS: “Guarda il risultato finale è quasi uguale alla sceneggiatura, tuttavia abbiamo dovuto cambiare moltissimi dettagli per differenti ragioni sia di casting che di location. La realtà di una produzione ti costringe a fare questi cambiamenti. Ma il cuore della storia è intatto”.

HJ: “Si tratta magari di cambiare la location o alcuni poteri per renderli più filmabili, dovevamo essere sicuri di scegliere poteri che avessero un senso visivamente, che potessero essere mostrati al pubblico come qualcosa di mai visto prima. Nello script ce n’erano tanti di buoni ma magari complessi da far capire, che non abbiamo usato. Devi sapere di poterli realizzare”

Cosa c’era che avete scartato?

AS: “Mi pare la velocità da ghepardo, la levitazione acustica, cioè vibrare così intensamente da levitare, lo sputo velenoso e uno che urlava così forte da spaccare i timpani”

Ad ogni modo mi pare che vi siete trovati bene con Tomlin perché ci rilavorerete in Mega Man…

AS: “Sì ma quella sarà una storia diversa, perché abbiamo scritto noi la prima bozza e lui ci sta aiutando a migliorare lo script. È davvero uno sceneggiatore fantastico con una grande immaginazione, un vero amante dei film”

Beh sì Project Power è esattamente Sentieri Selvaggi del resto: uno sceriffo e un parente alla ricerca di una ragazza rapita dai cattivi…

HJ: “Oddio non ci avevo pensato! Però mi piace come idea. E ti posso confermare che con Jamie Foxx abbiamo parlato molto del fatto che il suo personaggio fosse un po’ il pistolero senza nome da western che invece di girare con un cavallo ha un pick-up”.

Vi siete stufati dei film di supereroi “tradizionali”?

HJ: “Un po’ forse, ma per fortuna stanno diventando più interessanti”

AS: “I migliori stanno creando nuovi percorsi e stanno trovando nuovi modi di raccontare una storia e non c’è fine a questo”.

Se guardo alle produzioni non Marvel e non DC degli ultimi anni i supereroi stanno passando da essere quelli che ammiriamo ad essere quelli che temiamo. The Boys è l’esempio più ovvio ma ce ne sono diversi altri, incluso Watchmen (la serie). È fisiologico che dopo 20 anni di storie diventino i cattivi?

HJ: “Credo sia naturale. In molti ritenevano che il genere fosse agli sgoccioli ma in realtà continua ad essere più che soddisfacente. E mi esalta il fatto che ci sia ancora così tanto da da dire, e che muti in maniera molto organica trovando più modi di raccontare una storia”

AS: “Ci sono film fantastici che hanno mostrato cosa esplorare, tipo Logan o Captain America: The Winter Soldier. Grandi film di genere che hanno reinventato quel tipo di cinema”.

E Project Power come lo fa?

AS: “Posso dire come ci abbiamo provato. Il concept originale era un po’ diverso, ma da subito sembrava ambientato nel mondo reale, i tre personaggi hanno molti difetti e fanno errori, fanno cose illegali o immorali ma per raggiungere quel che è giusto. Era un mondo in cui i superpoteri hanno conseguenze e se il tuo personaggio brucia per 5 minuti allora dopo sarà sfigurato e se cresce e diventa gigantesco la sue pelle non sarà mai come prima. Avevamo capito di avere per le mani qualcosa di unico, così abbiamo spinto Matt ad andare anche più a fondo nello spiegare la mitologia o come funzionino le pillole da un punto di vista scientifico, così che lo potessimo mostrare visivamente”.

Perché nel cinema e nella tv di oggi la mitologia è così indispensabile e strutturata. Una volta non era così, non sapevamo l’origine di tutto o il funzionamento tecnico di ogni cosa e quel che succedeva non doveva essere così inattaccabile. Perché invece ora abbiamo bisogno di tutte le risposte?

AS: “Non sono molto d’accordo. Un film come Guerre Stellari aveva una mitologia molto profonda”

Sì ma poi solo nella seconda trilogia, cioè in un tempo più moderno, abbiamo scoperto da dove viene la Forza e come funziona “scientificamente”, per esempio…

AS: “Ma in quei film c’è l’implicazione che esista una mitologia più profonda da subito, solo che non viene detto nei primi capitoli”

Ultima domanda: quanto avete pensato al vostro film Viral in questi mesi di Lockdown?

AS: “HAHAHA! Molto. Almeno all’inizio. E devo dire che la risposta del governo nel film è più organizzata di quella che si è vista nel mondo reale”

Project Power, la sinossi:
Cosa daresti per 5 minuti di potere assoluto?

Per le strade di New Orleans comincia a diffondersi la voce di una misteriosa nuova pillola che scatena superpoteri diversi a seconda di chi la prende. Il problema? Non sai cosa succederà finché non la prendi. Mentre alcuni sviluppano una pelle antiproiettile, il dono dell’invisibilità o una forza sovrumana, per altri la reazione è letale. Quando la pillola provoca un pericoloso aumento della criminalità in città, un poliziotto locale (Joseph Gordon-Levitt) si allea con una giovane spacciatrice (Dominique Fishback) e un ex soldato motivato da una vendetta segreta (Jamie Foxx) per combattere il potere ad armi pari, prendendo la pillola nella speranza di riuscire a trovarne e a fermarne gli inventori.


Volevo Nascondermi: il film di Giorgio Diritti nei cinema dal 19 agosto

Dopo il successo al 70esimo Festival Internazionale del Cinema di Berlino, Volevo Nascondermi torna al cinema dal 19 agosto.
Il film di Giorgio Diritti con Elio Germano (vincitore dell’Orso d’Argento come miglior attore) doveva inizialmente uscire in sala il 27 febbraio. Il lancio è stato rinviato al 4 marzo a causa dell’emergenza Coronavirus, ma la pellicola è rimasta nelle sale solo per quattro giorni (riuscendo a incassare circa 115mila euro) prima del lockdown definitivo.

Con la riapertura progressiva dei cinema, che dopo Ferragosto dovrebbe essere più massiccia, 01 Distribution ha deciso di rilanciare Volevo Nascondermi dandogli una distribuzione ampia a partire dal 19 agosto.

Alla Berlinale il produttore Carlo Degli Esposti aveva così commentato il rinvio:

Vogliamo essere i primi a rompere la paura che tiene le sale chiuse. Usiamo questo successo per riaprirle. Appena ci saranno i presupposti minimi, d’accordo con 01 e Rai Cinema, o questa o la prossima settimana, forse con uscite a scacchiera. Usciamo in una situazione postbellica ma ne saremo orgogliosi anche se sarà complicato riaffezionare il pubblico alle sale ma ce la metteremo tutta. Era un momento felice per il cinema italiano subito primo dell’emergenza e lo è perché siamo tornati a raccontare le storie che ci piacciono con sincerità.




Antonio Adinolfi è il nuovo Produttore Delegato e il Direttore Area Cinema di Fenix Entertainment

Con una lunga esperienza alle spalle, Antonio Adinolfi lega il suo destino alla giovane Fenix Entertainment nel doppio ruolo di Produttore Delegato e Direttore Area Cinema.

Antonio Adinolfi è il nuovo Produttore Delegato e il Direttore Area Cinema di Fenix Entertainment

Dopo vent'anni di esperienza, fra produzione e distribuzione, presso Eagle Pictures, Ares Film e Videa, Antonio Adinolfi approda in Fenix Entertainment con il duplice ruolo di Produttore Delegato e Direttore Area Cinema, andando ad affiancare il team editoriale diretto da Claudia Campanelli. L'amministratore Delegato Riccardo Di Pasquale ha così commentato il nuovo arrivo: "Acquisire nel nostro team un professionista di comprovato talento come Antonio Adinolfi ci riempie di orgoglio e di aspettativa. Siamo una società nuova, che si è affacciata al mondo dell'entertainment da soli tre anni. Sicuramente la sua esperienza ci aiuterà a crescere e ad affermarci come una realtà coraggiosa e competitiva nel mondo del cinema italiano".

Fenix Entertainment è un'azienda giovane e dinamica che rivolge la sua attenzione al mondo dell'audiovisivo, con un approccio originale e innovativo. La società, fondata a fine 2016 da Riccardo Di Pasquale, Matteo Di Pasquale e Roberta Giarrusso, punta alla ricerca e allo sviluppo di progetti d'eccellenza nel mercato nazionale e internazionale. L'azienda produce film, lungometraggi, cortometraggi, documentari, serie tv, docu-film e colonne sonore. Le prime co-produzioni, il docufilm Diva!, il documentario La lucida follia di Marco Ferreri e il docufilm Up & Down - Un film normale, hanno ottenuto diversi riconoscimenti.

Per quanto riguarda i prossimi titoli di Fenix Entertainment, sono da segnalare i due film interamente prodotti dalla società Burraco fatale e Dietro la notte, di cui è terminata la post-produzione. Il primo è una commedia con un cast femminile strepitoso, formato da Claudia Gerini, Angela Finocchiaro, Caterina Guzzanti e Paola Minaccioni. Diretto da Giuliana Gamba, racconta di quattro appassionate di burraco che nella vita si ritroveranno a giocare a carte scoperte. Dietro la notte è invece un thriller claustrofobico di Daniele Falleri interpretato da Fortunato Cerlino, Stefania Rocca e Roberta Giarrusso.

Fenix Entertainment ha inoltre già avviato la pre-produzione di due lungometraggi che verranno girati tra settembre e ottobre: Ostaggi e Mancino Naturale. Si tratta rispettivamente di una commedia drammatica di Eleonora Ivone con Vanessa Incontrada, Gianmarco Tognazzi, Elena Cotta, Francesco Pannofino ed Enrico Lo Verso; e di una vicenda familiare legata al mondo del calcio e interpretata da Claudia Gerini e Alessio Vassallo.

Sono infine in preparazione e scrittura numerosi altri progetti sia cinematografici che seriali e televisivi, che saranno realizzati nella stagione 2021-2022.


MEGAN FOX INIZIA LE RIPRESE DI TILL DEATH IN BULGARIA

Megan Fox sarà la protagonista dell'horror-thriller Till Death, le cui riprese inizieranno domani in Bulgaria, nella città di Sofia.
Alla regia del progetto c'è il regista australiano S.K. Dale che realizzerà il film scritto da Jason Carvey.

Al centro della trama di Till Death ci sarà Emma (Megan Fox), che si ritrova ammanettata. Suo marito è morto e la donna è al centro di un terribile piano di vendetta e deve sopravvivere ai tentativi di due killer su commissione che sono stati inviati a finire il lavoro.

Nel cast ci saranno anche Eoin Macken (The Night Shift), Aml Ameen (Sense8), Callan Mulvey (300: Rise Of An Empire) e Jack Roth (Us and Them).
Nel team della produzione ci saranno anche David Leslie Johnson (Aquaman), Tanner Mobley, Les Weldon, Yariv Lerner e Rob Van Norden.

Le riprese avrebbero dovuto iniziare in primavera e ora il lavoro sul set potrà finalmente cominciare seguendo una serie di linee guida per assicurare la sicurezza di tutte le persone coinvolte.


Il programma ufficiale del Bif&st 2020

Il cinema deve ripartire e con questo, anche i festival. Congelata la programmazione di marzo, il Bif&st|Bari Internation Film Festival 2020 é pronto a tagliare il nastro dell'11esima edizione dal 22 al 30 agosto, ospite del capoluogo pugliese.

Non é stato semplice per lo staff del Bif&st riorganizzare la sua programmazione, non solo modificando i film da presentare (in anteprima) durante la kermesse ma sopratutto nella ricerca di nuovi spazi dove sia possibile seguire le normative richieste in questo periodo post lockdown.

Si riparte sfruttando gli spazi esterni concessi dalla città di Bari, come Piazza Prefettura e il Castello Svevo dove, saranno allestite due arene all'aperto. Un Bif&st 2020 nuovo, che conferma il suo legame con Bari e i suoi edifici storici come, il Teatro Piccinni e il Teatro Margherita, senza dimenticare di omaggiare i Maestri del Cinema con una rassegna ospitata nella sala 5 del Cinema Galleria.

Il programma del Bif&st 2020 si presenta alleggerito ma, con sette importanti anteprime internazionali (Il giorno sbagliato con R.Crowe, Rose Plays Julie di C.Molloy e J.Lawlor, Les Traducteurs con R. Scamarcio, Police di A.Fontaine, Il concorso con K.Knightley, The Audition di I.Weisse, La vita straordinaria di DAvid Copperflied con D.Patel e T.Swinton), incorniciate da due omaggi al cinema italiano girato in Puglia (La ragazza con la pistola di Mario Monicelli, e La CapaGira di Alessandro Piva).

Le proiezioni - previste per le ore 21.30 in Piazza Prefettura- saranno precedute da incontri con le personalità del cinema, cui verranno conferiti i premi attribuiti dalla giuria dell'Italia Film Fest. Fra i quali: Luan Amelio Ujkaj con Gianni Amelio in presenza, Nicola Piovani e Pierfrancesco Favino con videomessaggi (22 agosto); Pupi, Antonio e Tommaso Avati in presenza, Micaela Ramazzotti con videomessaggio (23 agosto); Francesco Frigeri e Maurizio Braucci in presenza, Pietro Marcello con videomessaggio (24 agosto); Luca Gasparini con Roberto de Feo in presenza (25 agosto); Milena Mancini con Claudio Bonivento e Lorenzo Mattotti in presenza (26 agosto); Paola Cortellesi con videomessaggio (27 agosto); Benedetta Porcaroli, Marco D’Amore e Marco Bellocchio in presenza (28 agosto); Matteo Garrone, Paolo Del Brocco, Massimo Cantini Parrini e Claudio Segaluscio in presenza (29 agosto).

Teatro PIccinni, sede delle proiezioni del Panorama Internazionale
Il Teatro Piccinni per la prima volta ospiterà la sezione Panorama Internazionale, 13 film in anteprima provenienti da tutto il mondo.
FREE COUNTRY (Freies Land) di Christian Alvart con Trystan Puetter, Felix Kramer, Nora Waldstaetten. Germania 2019
INVISIBLE (Nematoma) di Ignas Jonynas con Dainius Kazlauskas, Paulina Taujanskaite, Darius Bagdziunas, Alexandr Igna- tusha. Lituania-Lettonia-Ucraina-Spagna 2019
NOCTURNAL di Nathalie Biancheri con Cosmo Jarvis, Lauren Coe. UK 2019
GIPSY QUEEN di Hüseyin Tabak con Alina Serban, Tobias Moretti, Irina Kurbanova. Germania-Austria 2019
THE SONG OF NAMES di François Girard con Eddie Izzard, Tim Roth, Clive Owen, Gerran Howell, Stanley Townsend. Canada-Ungheria-UK-Germania 2019
MUSCLE di Gerard Johnson con Cavan Clerkin, Craig Fairbrass, Polly Maberly. UK 2019
SYMPATHIE POUR LE DIABLE di Guillaume de Fontenay con Niels Schneider, Ella Rumpf, Vincent Rottiers. Francia-Canada-Belgio 2019
INHERIT THE VIPER di Anthony Jerjen con Josh Hartnett, Margarita Levieva, Bruce Dern, Owen Teague. USA-Svizzera 2019
THREE SUMMERS (Três Verões) di Sandra Kogut con Regina Casé, Rogério Fróes, Gisele Fróes, Otavio Müller. Brasile-Francia 2019
THE GERMAN LESSON (Deutschstunde) di Christian Schwochow con Ulrich Noethen, Tobias Moretti, Levi Eisenblätter. Germania 2019
GOLDEN VOICES (Kolot Reka) di Evgeny Ruman con Maria Belkin, Vladimir Friedman, Evelin Hagoel. Israele 2019
LYNN + LUCY di Fyzal Boulifa con Roxanne Scrimshaw, Nichola Burley. UK 2019
NUCLEAR di Catherine Linstrum con Emilia Jones, Sienna Guillory, Oliver Coopersmith, Noriko Sakura, George MacKay. UK 2019


La giuria - presieduta da Alessandro Laterza, e composta dai registi Mariangela Barbanente, Alessandro Piva, dall'attrice Silvia Napoletano e dal giornalista Oscar Iarussi - attribuirà i seguenti tre riconoscimenti: Bif&st International Award per il miglior regista, Bif&st International Award per la migliore attrice protagonista, Bif&st International Award per il miglior attore protagonista.

Verranno inoltre presentati al Teatro Piccinni, fuori concorso, i film:
SEMINA IL VENTO di Danilo Caputo con Yile Yara Vianello, Feliciana Sibilano, Caterina Valente, Espedito Chionna. Italia-Francia-Grecia 2020
QUELLO CHE NON SAI DI ME di Rolando Colla con Linda Olsansky, Koudous Seihon, Sara D’Amico. Svizzera-Italia-Repubblica Ceca 2019
NONOSTANTE LA NEBBIA di Goran Paskaljević con Giorgio Tirabassi, Donatella Finocchiaro, Francesco Acquaroli, Anna Galiena, Luigi Diberti, Paolo Triestino. Italia-Serbia-Francia-Macedonia del Nord 2019

Il programma del Teatro Piccinni – che ospiterà alle 11.00 e alle 16.00 le repliche dei film italiani della sezione ItaliaFilmFest presentati il giorno precedente nell’Arena del Castello Svevo – si completa il 28 agosto alle 22.30 con lo straordinario recital musicale “Napoli che canta” tenuto da Lina Sastri in onore di Ennio Morricone, registratoal Teatro Petruzzelli il 27 aprile 2019. E infine, alle 22.30 del 29 agosto, verrà presentata l’edizione restaurata dalla Cineteca Nazionale del film I vitelloni in onore di Federico Fellini e di Alberto Sordi in occasione del loro centenario.

In questa sezione verranno presentati i film italiani premiati dalla giuria dei critici che fanno capo alla direzione artistica. Questi i vincitori e i loro film con le date di programmazione nell’Arena del Castello Svevo alle ore 20.00 e 22.30:

22 agosto HAMMAMET di Gianni Amelio
Premio Giuseppe Rotunno per il miglior direttore della fotografia Luan Amelio Ujkaj
Premio Ennio Morricone per il miglior compositore delle musiche Nicola Piovani
Premio Vittorio Gassman per il miglior attore protagonista Pierfrancesco Favino

IL TRADITORE di Marco Bellocchio
Premio Mario Monicelli per il miglior regista Marco Bellocchio
Premio Ennio Morricone per il miglior compositore delle musiche Nicola Piovani
Premio Vittorio Gassman per il miglior attore protagonista Pierfrancesco Favino

23 agosto IL SIGNOR DIAVOLO di Pupi Avati
Premio Tonino Guerra per il miglior soggetto originale Antonio, Pupi e Tommaso Avati
GLI ANNI PIU’ BELLI di Gabriele Muccino
Premio Anna Magnani per la migliore attrice protagonista Micaela Ramazzotti

24 agosto IL PRIMO NATALE di Ficarra e Picone
Premio Dante Ferretti per il miglior scenografo Francesco Frigeri

MARTIN EDEN di Pietro Marcello
Premio Luciano Vincenzoni per la migliore sceneggiatura Maurizio Braucci e Pietro Marcello

25 agosto, h. 22.30. THE NEST (Il nido) di Roberto De Feo
Premio Roberto Perpignani per il miglior montatore Luca Gasparini

26 agosto A MANO DISARMATA di Claudio Bonivento
Premio Alida Valli per la migliore attrice non protagonista Milena Mancini

LA FAMOSA INVASIONE DEGLI ORSI IN SICILIA di Lorenzo Mattotti
Premio Maria Pia Fusco per l’eccellenza tecnico-artistica Lorenzo Mattotti

27 agosto FIGLI di Giuseppe Bonito

Premio Mariangela Melato per la migliore attrice protagonista O.P Paola Cortellesi
5 È IL NUMERO PERFETTO di Igort
Premio Gabriele Ferzetti per il miglior attore protagonista O.P. Toni Servillo

28 agosto L’IMMORTALE di Marco D’Amore
Premio Ettore Scola per il miglior regista O.P. Marco D’Amore
18 REGALI di Francesco Amato
Premio Nuovo IMAIE per l’attrice rivelazione Benedetta Porcaroli

29 agosto PINOCCHIO di Matteo Garrone
Premio Franco Cristaldi per il produttore del miglior film Matteo Garrone e Paolo Del Brocco (Rai Cinema)
Premio Alberto Sordi per il miglior attore non protagonista Roberto Benigni
Premio Piero Tosi per il miglior costumista Massimo Cantini Parrini

SOLE di Carlo Sironi
Premio Nuovo IMAIE per l’attore rivelazione Claudio Segaluscio

Il programma dell’Arena del Castello Svevo si completerà con la presentazione fuori concorso di:
LA RIVINCITA di Leo Muscato con Michele Venitucci, Michele Cipriani, Deniz Özdogan, Sara Putignano. Italia 2020
BURRACO FATALE di Giuliana Gamba con Claudia Gerini, Angela Finocchiaro, Paola Minaccioni, Caterina Guzzanti, Loretta Goggi. Italia-Marocco 2019
UGO E ANDREA di Rocco Mortelliti con Andrea Camilleri, Ugo Gregoretti. Italia 200


AVENGERS: ENDGAME, LO SCENEGGIATORE DI RITORNO AL FUTURO COMMENTA IL RIFERIMENTO AL FILM

Nonostante il funzionamento dei viaggi nel tempo in Avengers: Endgame abbiano trovato persino l'approvazione di fisici quantistici, molti spettatori sono ancora confusi dai suoi meccanismi, tanto più che dovrebbero esser diversi da quelli di un certo film cult... Il cui sceneggiatore ha però avuto da "ridire".

Durante l'ultima edizione del segmento YouTube dei Fratelli Russo, Russo Bros. Pizza Film School, il co-sceneggiatore di Ritorno al Futuro, Bob Gale, ha commentato la battuta del blockbuster dal maggior incasso di sempre che"smentiva" le regole dei viaggi nel tempo viste nel cult dell'85 diretto da Robert Zemeckis.

"Voi dite 'Volete dire che Ritorno al Futuro dice stupidaggini in merito?'. Ma alla fine, fate anche voi la stessa cosa tornando indietro al primo film degli Avengers e al secondo di Thor, quindi è come se fosse davvero come in Ritorno al Futuro!" dichiara Gale.

In calce alla notizia, per chi si fosse perso il riferimento o per chi vuole semplicemente godersi nuovamente la scena, trovate il video con la battuta sopra citata.

Intanto, in un altro angolo del Marvel Cinematic Universe, abbiamo apparentemente tutt'altre regole per i viaggio nel tempo (vedere: i viaggi nel tempo secondo Agents of S.H.I.E.L.D.), dove cambiare il passato ha effettivamente conseguenze sulla timeline di provenienza.




GUARDIANI DELLA GALASSIA 3, JAMES GUNN RASSICURA I FAN: "IL RINVIO NON È IN PROGRAMMA"

Dopo aver alimentato l'hype dei fan per la presentazione di The Suicide Squad al DC FanDome, James Gunn è tornato a parlare dell'atteso progetto che nei prossimi anni lo vedrà impegnato in casa Marvel. Stiamo parlando, ovviamente, di Guardiani della Galassia vol. 3.

Rispondendo su Twitter ad alcune voci sul presunto rinvio del film, la cui data di uscita nelle sale non è ancora stata rivelata, il regista ha spiegato: "Posso confermare che i piani per le riprese di Guardiani della Galassia vol.3 e la data di uscita sono gli stessi da più o meno un anno e mezzo. Qualsiasi rumor che affermi il contrario è falso. Apprezzo la vostra prudenza."

Lo scorso dicembre, Gunn aveva confermato che le riprese di Guardiani della Galassia vol. 3 non sarebbero iniziate prima di un anno. Se la situazione non è cambiata, ciò significa che la produzione del film non partirà prima del 2021.

Come affermato più volte dallo stesso regista, inoltre, i lavori per il film Marvel inizieranno solo una volta che avrà concluso i suoi impegni con The Suicide Squad: la buona notizia è che la pellicola DC è ancora prevista per agosto 2021, ulteriore conferma del fatto che i piani di Gunn non sono cambiati.

Per quanto riguarda l'uscita nelle sale, ricordiamo che i prossimi slot disponibili nel calendario del MCU sono: 7 ottobre 2022, 17 febbraio 2023, 5 maggio 2023, 28 luglio 2023 e 3 novembre 2023.



Edited by Triplethor - 5/8/2020, 21:11
view post Posted: 4/8/2020, 14:04 MovieTown - Cinema

MARTEDI

04/07/2020



DUNE – DENIS VILLENEUVE SI STA AFFRETTANDO PER TERMINARE IL FILM

Denis Villeneuve è stato intervistato dallo Shanghai International Film Festival, e ha parlato dell’impatto dell’emergenza Covid-19 sulla produzione.

Stavamo per finire alcune riprese… il film, in pratica, era quasi finito. Dune è stato fatto in modo insolito: abbiamo fatto le riprese principali, poi ho montato quella parte del film e stavo pianificando di tornare sul set e girare alcuni elementi perché volevo aggiustarlo. Avevo bisogno di tempo, ed è un lusso che avevo [prima della pandemia]… quando il virus ha colpito il Nord America, stavamo per tornare sul set per girare quegli elementi.

Ora, il cineasta canadese deve affrettarsi a terminare il film in tempo per l’uscita di dicembre:

Adesso sarà una corsa, finire il film in tempo. Abbiamo avuto il permesso di tornare sul set… torneremo sul set per girare quegli elementi nel giro di qualche settimana, quelli che dovevamo girare prima. Significa che ho dovuto anche finire alcuni elementi del film come gli effetti visivi e il montaggio a Montreal, mentre la mia troupe si trova a Los Angeles.

A tal proposito, Denis Villeneuve spiega che il montaggio tecnicamente può essere fatto da remoto, ma lavorare a stretto contatto con il montatore – in questo caso Joe Walker – è fondamentale per lui, quindi non è la stessa cosa.

Mi rendo conto di quanto il montaggio sia simile a fare musica con qualcuno, ed è necessario essere nella stessa stanza. Voglio dire, c’è qualcosa nell’interazione, l’interazione umana, la spontaneità, l’energia nella stanza. Mi manca molto il trovarmi nella stessa stanza col mio montatore.

Poi continua:

Come artista, montare il mio film senza essere nella stessa stanza con il mio montatore è molto, molto doloroso. Forse una delle ragioni è che il montatore è anche uno psichiatra: voglio dire, è quello che gestisce la mia ansia, i miei attacchi di panico e le mie paure, e assiste ai miei momenti di gioia. Credo che, se in futuro dovesse ricapitare una cosa del genere, farò in modo che il mio montatore sia vicino a me. Il montaggio è una parte molto importante del processo cinematografico per me, forse la più importante. È il momento in cui riscrivi il film, in qualche modo.

C’è molta curiosità attorno al primo trailer, che potrebbe debuttare nelle prossime settimane con le copie di Inception per il decimo anniversario. La produzione tornerà presto sul set a Budapest per le riprese aggiuntive, mentre l’uscita è ancora fissata per il 18 dicembre nelle sale americane.


LA DONNA ALLA FINESTRA – NETFLIX IN TRATTATIVE FINALI PER ACQUISIRE IL FILM DI JOE WRIGHT CON AMY ADAMS

Deadline riporta che Netflix è in trattative finali con 20th Century Studios per acquisire La donna alla finestra, film di Joe Wright tratto dall’omonimo romanzo di A.J. Finn (pseudonimo di Dan Mallory).

Programmato inizialmente per l’ottobre del 2019, La donna alla finestra è stato rinviato a causa delle risposte negative ai test screening, il cui pubblico non ha gradito il terzo atto della storia. La successiva data del maggio 2020 è stata ovviamente saltata per l’emergenza Covid-19, spingendo la Disney a trovare un’altra casa per il film. Questo thriller, infatti, non è adatto per la piattaforma Disney+, e in sala rischierebbe di essere sommerso dai grossi titoli che sono slittati fra l’autunno e il prossimo anno.

Netflix invece garantirà una distribuzione globale all’adattamento, che vede Amy Adams nel ruolo di protagonista. La data di uscita non è ancora disponibile, ma vi terremo aggiornati.

La sinossi

Anna Fox, una psicologa infantile che soffre di agorafobia, trascorre le sue giornate in casa a New York bevendo, guardando vecchi film e spiando i vicini. Dalla sua finestra riesce a vedere anche ciò che succede all’interno dell’appartamento dei Russell, i vicini arrivati da poco. Apparentemente “normali”, i due coniugi nascondono invece un segreto scioccante.

Oltre a Amy Adams, nel cast figurano Gary Oldman, Anthony Mackie, Fred Hechinger, Wyatt Russell, Brian Tyree Henry, Jennifer Jason Leigh e Julianne Moore.

Il copione de La donna alla finestra è opera del noto attore e drammaturgo Tracy Letts, lo stesso di Bug – La paranoia è contagiosa, Killer Joe e I segreti di Osage County.


BRADLEY COOPER IN TRATTATIVE PER IL FILM DI PAUL THOMAS ANDERSON

Bradley Cooper (A Star Is Born) è in trattative per un ruolo nel prossimo film diretto da Paul Thomas Anderson, un dramma di formazione senza titolo ambientato nella San Fernando Valley negli anni settanta. Anderson ha scritto il film che produrrà con la sua casa di produzione, la Ghoulardi Film Company, assieme a Sarah Murphy.

Secondo le fonti di THR la pellicola prevede molteplici storie incentrate su un giovane attore che frequenta le superiori nella Valle, dove è cresciuto lo stesso Anderson. Non è stato rivelato il ruolo di Cooper nella pellicola.

l progetto inizialmente in sviluppo presso la Focus Features è passato alla MGM. Secondo le fonti di Deadline non è dipeso da un problema di budget, ma dalla volontà di Anderson di cominciare al più presto le riprese previste inizialmente per questa primavera/estate.
Secondo le fonti di THR, le telecamere potrebbero cominciare a girare questo autunno ma dipenderà da come e quando le produzioni potranno riprendere a girare a Los Angeles.

Il prossimo progetto di Cooper è la ripresa della fotografia principale di Nightmare Alley di Guillermo Del Toro, fermata nel bel mezzo delle riprese a causa della pandemia.

In futuro dirigerà un film, ancora senza titolo, su Leonard Bernstein per Netflix. Il filmaker interpreterà il leggendario compositore e produrrà la pellicola al fianco di Todd Phillips, Martin Scorsese e Steven Spielberg.


11 momenti della Serie A 2019/2020 che potrebbero diventare film

11 momenti della serie A 2019/2020 che potrebbero diventare film | SPECIALE

Quest’anno la pandemia ci ha portato via molto; ad alcune persone, ahinoi, ha portato via tutto, ma anche chi è riuscito per ora a non venire colpito direttamente dal virus ha dovuto dire addio più o meno temporaneo a tutta una serie di attività più o meno fondamentali che, è impossibile negarlo, hanno un po’ svuotato le nostre giornate: il cinema, il teatro, i concerti, le letture pubbliche della Divina Commedia, le presentazioni in libreria, restare mezz’ora pigiati sul vagone della metropolitana ferma tra due stazioni e con l’aria condizionata rotta, la ressa il primo giorno di shopping, quelli che girano con i cartelli “free hugs”…

Ti amo campionato

Per un certo periodo siamo rimasti anche senza calcio, una bella botta in un Paese dove più del 50% della popolazione si dichiara “tifoso” e dove il restante 50% dedica una percentuale non irrilevante del suo tempo a raccontare sui social quanto poco interesse abbia nel pallone e nella Serie A. È durata relativamente poco ed è altrettanto relativamente finita, trasformando il calcio in uno spettacolo surreale fatto di stadi vuoti, curve digitali uscite da un vecchio PES e la graduale perdita d’importanza del ruolo del “giornalista a bordo campo”, quello che racconta a chi sta a casa le parole che si dicono in panchina, ormai sostituito da un normale microfono panoramico e dalle voci che risuonano nel silenzio.

Eppure il calcio è riuscito a tornare, e il campionato di Serie A è giunto alla sua naturale conclusione, quello stato di natura per cui a calcio si gioca in 11 e a fine anno vince la Juve, per quanto si sia impegnata nelle ultime settimane per non farlo. Ora ci tocca aspettare un mese e mezzo perché ritorni, e nel frattempo chissà se sarà tornato anche il cinema, se ci saranno nuovi film in sala, o se saranno nate le prime proiezioni clandestine in discoteche di dubbia reputazione che ufficialmente organizzano serate di struscio e danza (consentite) e in realtà montano un megaschermo e ci proiettano Tenet (non consentito). In attesa di scoprirlo abbiamo deciso di ripercorrere la storia di questo campionato di Serie A andando in cerca di tutti quei momenti che avrebbero funzionato benissimo anche in un film.

Eccoli, presentati rigorosamente in ordine casuale.

Francesco Caputo in Sognando Ale

Ciccio Caputo ha 33 anni e una carriera trascorsa nelle c.d. “serie minori”; è arrivato in serie A solo nel 2017 con l’Empoli, dove ha passato due stagioni prima di trasferirsi quest’anno al Sassuolo. Da quando è in serie A ha giocato 114 partite e segnato 67 gol, e quest’anno l’ha cominciato dicendo “voglio conoscere il mio idolo Del Piero”. Il quale gli ha risposto “segna 20 gol e ne parliamo”. Ciccio Caputo ne ha fatti 21.

Una simpatica commedia degli equivoci ispirata ai film di Checco Zalone e a Whiplash senza JK Simmons. Quest’anno sembrava, com’è accaduto spesso nelle ultime stagioni, che potesse essere l’anno di Balo, eterna promessa incompiuta secondo alcuni, eterna testina di siluro secondo altri: il ritorno a casa nella sua Brescia, una squadra costruita intorno a lui, un compagno potenziale fenomeno da coltivarsi (Tonali), pochissima pressione sportiva, la prospettiva degli Europei a fine anno… e invece quel simpatico guascone di Mario ne ha combinata un’altra delle sue ed è riuscito a inimicarsi società, compagni e tifosi e a dimostrarsi sempre il solito inguaribile, inaffidabile malandrino che abbiamo imparato a conoscere in questi anni. Oh, Mario!

Zlatan Ibrahimovic in Ztriker: A Zlatan Ztory

Biopic sulla figura di Zlatan Ibrahimovic, scritto e diretto da Zlatan Ibrahimovic, prodotto dalla Zlatan Pictures e distribuito su NetfliZ, la piattaforma di streaming fondata da Zlatan Ibrahimovic e il cui catalogo consiste esclusivamente in registrazioni di partite di Zlatan, compilation su YouTube tipo [Welcome to Milan!] – Zlatan Ibrahimovic skills&goals – 1965/2020 [Despacito]. Parte del franchise A Zlatan Ztory, Ztriker si concentra sull’ultimo (finora) anno di carriera del Godzilla del calcio, durante il quale Zlatan resuscita il cadavere del Milan e lo trasforma in una squadra di calcio. Tagline “cercavano un attaccante da 20 gol a stagione ma l’hanno trovato solo per il girone di ritorno per cui si sono dovuti accontentare di uno da 10”.

Antonio Conte in La talpa

Sembrava un bel primo capitolo di un promettente franchise sportivo, quello dove l’allenatore carismatico arriva alla guida di un gruppo talentuoso ma discontinuo e lacerato da divisioni interne e con il lavoro e la personalità lo trasforma in una corazzata pronta a puntare in alto (a partire dal secondo capitolo), e invece la saga di Antonio Conte all’Inter si è chiusa con un plot twist e un cliffhanger e un po’ di thrilling: “non abbiamo vinto, siamo arrivati secondi, e i secondi sono i primi dei perdenti” è la scritta che campeggia sulla locandina di La talpa, un giallo sperimentale nel quale il crimine da risolvere viene menzionato solo nell’ultima scena, lasciando un intero Paese a interrogarsi sull’identità del misterioso animale del titolo.

Christian Eriksen in un film tipo The Terminal ma ad Appiano Gentile

Eriksen è arrivato dal Tottenham all’Inter a gennaio, carico di aspettative e gonfio di talento, e ci ha messo un attimo ad ambientarsi: nuova lingua, nuovi compagni, nuovo campionato, nuovi schemi da imparare… e all’improvviso una pandemia, piombatagli su capo e collo quando ancora non ha trovato casa a Milano e alloggia temporaneamente presso le strutture di allenamento di Appiano Gentile. Il lockdown ha colto il Paese di sorpresa, e così Eriksen si è ritrovato intrappolato alla Pinetina per tre mesi, senza conoscere bene la lingua, con la famiglia ancora ferma in Inghilterra, costretto ad allenarsi da solo e a vagare come un fantasma per un immenso centro sportivo deserto. Quando sono andati a recuperarlo e l’hanno trovato in compagnia di Romelu, un pallone da calcio sul quale Eriksen aveva dipinto un simpatico faccione, il povero Christian ha raccontato tra l’altro di aver provato a uscire dalla Pinetina un giorno, e di essere stato immediatamente bloccato e rispedito dentro da due poliziotti che gli urlavano contro cose che lui non capiva.

Ciro Immobile in Cirorentola

Versione moderna della nota fiaba, nella quale Ciro, casalinga disperata, viene invitata a un grande ballo di gala, nonostante le obiezioni delle sue tre sorellastre Messi, Ronaldo e Suarez, uniche vincitrici del premio di più bella del reame dal 2008-2009 (quando a vincere fu Diego Forlan) a oggi. Al ballo conosce un fascinoso ballerino che a fine serata si rivelerà essere il principe Luis Alberto e le metterà al piede proprio l’ambitissima Scarpa d’Oro, tra le rosicate delle sorellastre (pensate che la sorellastra Ronaldo è talmente offesa che non si presenta neanche al grande ballo).

Sergio Floccari in Dove osano i Floccari

Il trailer, presentato senza commento, di questo film nel quale un vecchio avventuriero deve affrontare l’ultima, pericolosissima missione della sua carriera e lo fa con tutto il talento e il gusto per la spettacolarità che non ha granché dimostrato fin lì nella sua vita, anzi.

Marco Giampaolo in Chi l’ha visto?

No, seriamente, voi l’avete più sentito? Sapete che fine ha fatto? Come sta? Che dice? Che progetti ha per il futuro?

Gennaro Gattuso in RINO


RINO, rigorosamente scritto in caps come INLAND EMPIRE, è un film su RINO che prende in mano una squadra di ribelli e riottosi e la rimette in riga a colpi di RINO. È un film ARRABBIATO anche nei suoi momenti più dolci (imperdibile la sequenza in cui nello spogliatoio Milik starnutisce durante un discorso di RINO e RINO prende a schiaffoni lui e il resto della squadra, che poi torna in campo e ne segna otto.

Un sacco di gente in È un Paese per vecchi

Mentre nel resto d’Europa dopo i 25 anni sei considerato vecchio e non più un investimento valido, in Italia continuiamo a restare convinti che l’età giusta per ritirarsi dal calcio non sia “poco dopo i 30” ma “quando non hai più voglia”. Un documentario che racconta la storia di alcuni dei giocatori più presenti in campo quest’anno, da Edin Dzeko (34 anni, 35 presenze su 38 partite) a Goran Pandev (37 anni, 34 presenze su 38), dal Papu Gomez (32 anni, 36/38) a Leonardo Bonucci (33 anni, 35/38).

L’Atalanta in La Talanta

Un film del quale non possiamo dire molto perché il finale è ancora in lavorazione. Nella foto, i villain.


Danny Elfman ricorda Pee-wee’s Big Adventure: “Pensavo che dopo questo film nessuno mi avrebbe ingaggiato”

Pee-wee’s Big Adventure, oltre a essere il film d’esordio di Tim Burton, un grandissimo successo al box-office americano che garantì al filmmaker l’avvio di una stellare carriera a Hollywood, è anche la pellicola che nel 1985 ha segnato l’inizio del più che trentennale sodalizio fra il musicista e compositore Danny Elfman e il regista.

Da Pee-wee’s Big Adventure in poi, Danny Elfman e Tim Burton hanno quasi sempre collaborato insieme (le uniche eccezioni sono Ed Wood, Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street e Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali).

In una recente chiacchierata fatta con Yahoo, Elfman ha rivelato di essere rimasto particolarmente stupito da quell’esperienza, in primis perché non si aspettava di venire coinvolto nella realizzazione di uno score cinematografico e poi perché non pensava minimamente che la sua carriera di musicista per il cinema avrebbe preso il via dopo Pee-wee’s Big Adventure:

Ricevetti la chiamata di un animatore. Inizialmente pensavo che volessero una canzone, ma poi Tim mi disse che voleva tutta la colonna sonora. E proprio non riuscivo a capire. Perché io? Però Tim mi conosceva per gli Oingo Boingo e pensava potessi fare di più. Paul Reubens conosceva il lavoro che avevo fatto con Forbidden Zone [film di Richard Elfman, fratello di Danny e fondatore degli Oingo Boingo, ndr.]. Il mio nome era saltato fuori in una qualche occasione ed entrambi pensarono che “Ok, potrebbe essere interessante”. Vidi un po’ di girato e me ne tornai a casa a incidere una demo con questo registratore a 8 tracce. Non ci pensai due volte e, allo stesso tempo, non pensavo che avrei ricevuto un qualche genere di feedback. Ma inceve diventò la canzone dei titoli di testa del film. Sinceramente pensavo che Pee-wee’s Big Adventure sarebbe stata un’esperienza a sé e che non avrei più lavorato per il cinema. Chi poteva assumermi dopo quella partitura? Addirittura pensavo che la Warner Bros l’avrebbe ascoltata e cestinata per poi ingaggiare un “vero” compositore. Ero davvero convinto di ciò. Poi Pee Wee è arrivato al cinema e hanno cominciato a offrirmi di fare le musiche di praticamente tutte le commedie del tempo. Rimasi molto sorpreso. Penso si sia trattato di un di quei classici casi in cui ti trovi al posto giusto nel momento giusto. E sono stato molto felice di aver proseguito quella strada.


The Old Guard, la regista sul primato del film: “La squadra di post-produzione composta per l’85% da donne”


In una recente intervista con l’Hollywood Reporter, la regista di The Old Guard Gina Prince-Bythewood ha parlato di un aspetto di cui va molto fiera riguardo alla realizzazione del film Netflix, ovvero il fatto che la squadra che ha lavorato alla post-produzione fosse composta per l’85% da donne:
Non succede, o comunque succede molto raramente con i film. Con i film d’azione vi garantisco che non è mai successo prima.

Tra le maestranze impiegate sul set citiamo la montatrice Terilyn A. Shropshire (Love & Basketball), la responsabile degli effetti visivi Sara Bennett (Ex Machina), la direttrice della fotografia Tami Reiker (Beyond the Lights), la responsabile degli effetti speciali Hayley Williams (Annientamento) e la costumista Mary Vogt (Crazy & Rich), oltre alla stessa regista Gina Prince-Bythewoo, la prima donna nera a dirigere un film tratto da un fumetto:

Quando guardi il curriculum di queste donne di grande talento non sono lunghi e variegati quanto quelli di uomini nella stessa posizione. Ma so per certo che non dipende dal talento, ma dalle occasioni. Ci sono così tante donne brave in quello che fanno che non hanno ancora avuto una possibilità. Il fatto che abbiano lavorato al film ha reso [The Old Guard] un film migliore.

La regista ha ringraziato Patty Jenkins:

Devo assolutamente dare credito a Patty Jenkins: il suo lavoro con Wonder Woman e il suo grandissimo successo hanno aperto uno spiraglio. Quello spiraglio ha indotto la Skydance, che ha i diritti di The Old Guard, a scegliere una donna per dirigerlo.gio
Nel cast principale, oltre a Charlize Theron, troviamo il nostro Luca Marinelli (Lo chiamavano Jeeg Robot), Chiwetel Ejiofor (Doctor Strange, 12 anni schiavo), Matthias Schoenaerts e KiKi Layne (Se la strada potesse parlare).

Questa la sinossi:

Da secoli il mondo dei mortali è protetto da un gruppo di mercenari capitanato da una guerriera di nome Andy (Charlize Theron). Stranamente i componenti della squadra non possono morire, ma durante una missione questa loro straordinaria capacità diventerà pubblica. Ora tocca ad Andy e all’ultima arrivata Nile (Kiki Layne) aiutare il team a scongiurare il pericolo rappresentato da chi, a qualsiasi prezzo, intende replicare e sfruttare economicamente questo dono.

Alla regia troviamo Gina Prince-Bythewood su una sceneggiatura di Greg Rucka (Lazarus, Wonder Woman). Il film è uscito il 10 luglio su Netflix.


Jurassic World: Dominion, Sam Neill mostra il cappello di Alan Grant: “Ciao, vecchio amico”

A partire da questa settimana le riprese di Jurassic World: Dominion, il film di Colin Trevorrow con Bryce Dallas Howard e Chris Pratt che chiuderà la trilogia con protagonisti Claire e Owen, possono contare su un’altra vecchia gloria, Sam Neill.
Con un post su Twitter l’attore aveva annunciato qualche giorno fa di essere pronto a indossare il suo vecchio cappello di Alan Grant per affrontare i dinosauri ancora una volta, mentre oggi è arrivato sul set, come evidente dal nuovo scatto appena pubblico del suo cappello: “Ciao, vecchio amico”.

Ricordiamo che oltre che nel Regno Unito, le riprese di Jurassic World: Dominion dovrebbero tenersi anche a Malta, in Canada e (forse) alle Hawaii, anche se non è chiaro se dopo l’emergenza la produzione ha cambiato piani sulle ambientazioni. La sceneggiatura del film è firmata da Colin Trevorrow (che sarà anche produttore con Steven Spielberg) e da Emily Carmichael.

Sam Neill, Laura Dern e Jeff Goldblum torneranno nei panni di Alan Grant, Ellie Sattler e Ian Malcom. Tra i nuovi ingressi DeWanda Wise, Dichen Lachman, Scott Haze e Mamoudou Athie; torneranno anche Justice Smith e Daniella Pineda dopo un ruolo in Jurassic World: Il regno distrutto.

Il film chiuderà la trilogia con Chris Pratt e Bryce Dallas Howard e a detta del regista Colin Trevorrow sarà “una celebrazione di tutto il franchise fino ad oggi”.

Ancora non sappiamo nulla sulla trama di Jurassic World: Dominion, solo che sarà ambientata un po’ di tempo dopo Il Regno Distrutto.




Fenomeni paranormali incontrollabili, Keith Thomas sul reboot del film ispirato al romanzo di Stephen King

A dicembre abbiamo appreso che la Universal Pictures, la Blumhouse Productions e la Weed Road Productions avevano ingaggiato Keith Thomas (The Vigil) per dirigere un reboot di Fenomeni Paranormali Incontrollabili, film del 1984 tratto a sua volta dal romanzo di Stephen King intitolato “L’incendiaria”.
Di questo film si è parlato per la prima volta ben dieci anni fa, ma, in tutto questo tempo, non è mai riuscito a diventare realtà.

È stato proprio durante gli impegni stampa per The Vigil che il regista ha potuto parlare di Fenomeni Paranormali Incontrollabili:

È un nuovo adattamento del libro. È stato emozionante quando il produttore Jason Blum me lo ha proposto anche perché si tratta di uno dei miei romanzi preferiti di Stephen King e amo molto il film degli anni ottanta, ma ho pensato che si potesse fare qualcosa di nuovo. La sceneggiatura è di Scott Teems che ha scritto anche Halloween Kills e si tratta di uno script davvero straordinario. Ha tutto quello che puoi desiderare. Teste che prendono fuoco e si sciolgono, un padre e una figlia in fuga che cercano di sopravvivere mentre si trovano alle prese con questa esperienza decisamente molto tesa. Speriamo di cominciare a girare quest’anno, sarà divertentissimo.

La storia originale scritta da King segue una ragazza che sviluppa abilità pirocinetiche e viene rapita da un’agenzia governativa segreta che vuole sfruttare il suo potente come arma.

La Weed Road Productions di Akiva Goldsman produrrà il lungometraggio. Martha De Laurentiis, già produttrice del primo adattamento del 1984, figurerà come produttrice esecutiva.

Il progetto in passato è passato dalle mani di ben due registi, ovvero Akiva Goldsman e Fatih Akin.

Qua sotto potete leggere la sinossi dell’opera letteraria di King:

Charlie: una bimba terrorizzata e terrorizzante dotata di energie psichiche straordinarie. La “Bottega”: un’agenzia governativa decisa a sfruttare tali facoltà per i suoi folli scopi. Si scatena così una ricerca senza quartiere per braccare la piccola che tuttavia riserverà qualche sorpresa ai suoi persecutori.


L’Hollywood Foreign Press Association sotto accusa: “È un cartello illegale”

L’Hollywood Foreign Press Association è stata messa sotto accusa da una giornalista norvegese che ha fatto ricorso all’antitrust dopo che la sua iscrizione all’associazione (composta da 87 corrispondenti stampa esteri di intrattenimento) è stata rifiutata per l’ennesima volta.
La giornalista d’intrattenimento scandinava Kjersti Flaa ha ingaggiato David Quinto (che per anni è stato avvocato dell’Academy) e ha deciso di denunciare l’HFPA e le sue pratiche giudicate degne di un cartello illegale. Tra le accuse leggiamo:

L’HFPA si impegna a proteggere la sua posizione di monopolio e i suoi benefit detassati che ha iniziato da adottare provvedimenti per escludere legalmente l’ingresso di nuovi membri che possano competere con i membri esistenti, sebbene questi abbiano tutti i requisiti per farlo.

Non ci sono standard o linee guida per soddisfare le porzioni soggettive del processo di richiesta, e le richieste rifiutate non hanno diritto replica o di appello.


La Flaa chiede quindi che venga proibito all’HFPA e ai suoi membri di competere illegalmente con i giornalisti della stampa estera che non fanno parte dell’associazione e risiedono nella California del Sud. Queste pratiche avrebbero reso negli anni l’HFPA una sorta di gruppo ristrettissimo e ben poco diversificato:

I membri dell’HFPA non ammettono nell’associazione nessuno che possa anche solo lontanamente competere con un membro esistente, vendendo articoli alle stesse pubblicazioni o anche a pubblicazioni che competono con le loro. Questo ha fatto sì che l’età media dei membri sia cresciuta a dismisura. […] Solo metà dei membri dell’HFPA sono considerati veramente “attivi”, l’altra metà o fa il minimo sindacale per mantenere il proprio stato attivo, oppure sono esentati dal rispettare i requisiti minimi per virtù o età raggiunta. Gli 87 membri dell’HFPA, ciascuno dei quali può votare i vincitori dei Golden Globe Award, includono 5 membri ultranovantenni, cinque membri ultraottantenni e numerosi membri ultrasettantenni.

La vicenda probabilmente andrà per le lunghe. L’HFPA ha infatti replicato seccamente alle accuse, spiegando che Flaa pretende di essere inclusa nell’associazione senza attendere la conclusione del tradizionale processo elettivo annuale. “L’HFPA si rifiuta di pagare un riscatto, e replica alla signora Flaa che l’iscrizione all’associazione non si ottiene attraverso l’intimidazione. Ora si è rivolta alla corte chiedendo di essere automaticamente accettata nel gruppo, oltre che le vengano pagati dei danni. […] L’HFPA prende seriamente i propri obblighi come organizzazione, e il proprio impegno nel giornalismo estero e nella filantropia, e si difenderà strenuamente contro queste accuse infondate.”


Charlize Theron presenta Mad Max in un drive-in: “Siamo conciati come Tom Hardy nel film”

Lo scorso fine-settimana Charlize Theron hanno presentato una proiezione speciale di Mad Max: Fury Road in un drive-in al centro commerciale The Grove di Los Angeles, evento al quale hanno partecipato anche Nicholas Hoult e Aisha Tyler (potete vedere diverse foto dell’evento sul Daily Mail).
Si è trattato di un evento per beneficenza per contribuire alla causa della Charlize Theron Africa Outreach Project, organizzazione benefica che si impegna a combattere l’HIV in Sud Africa.

Il pubblico ha partecipato indossando mascherine e in auto nel pieno rispetto delle misure per il contenimento dell’emergenza e l’attrice non ha potuto fare a meno di notare alcune somiglianze con la pellicola:

Siamo praticamente conciati come Tom Hardy nel film. Indossiamo museruole per proteggerci. Ho sempre visto questa storia come un monito, adesso sembra così attuale. La storia della ricerca di una comunità, del senso di appartenenza e della propria tribù mi ha sempre toccato tantissimo. Dobbiamo fare di meglio e dobbiamo prenderci cura l’uno dell’altro.


Netflix punta a trovare un franchise cinematografico che possa diventare il nuovo Harry Potter o il nuovo Star Wars

Dopo i “sogni proibiti di Netflix” in materia di registi da ingaggiare, tocca adesso alle dichiarazioni d’intenti relative alla volontà di trovare e produrre un franchise filmico che possa finire per essere il nuovo Harry Potter o il nuovo Star Wars.
A spiegare la cosa è sempre Tendo Nagenda, Vice Presidente dei Netflix Originals Film che si è così espresso dalle pagine dell’Hollywood Reporter:

Siamo interessati aa una grande, ampia fascia di pubblico, quella dei film d’avventura PG che è qualcosa che vogliamo esplorare. Qualcosa in linea col primo Star Wars o i primi Harry Potter. Pellicole live action per la famiglia, dei fantasy, dei lungometraggi spettacolari di alto profilo che possono avere degli ottimi risultati. Roba alla Jumanji. È quella la nostra prossima frontiera. È quello su cui gli studios, fondamentalmente, non sono concentrati: le nuove idee. E vogliamo che i grandi talenti siano incoraggiati a pensare in questi termini. George Lucas ha creato Star Wars che non era basato su alcun libro. Se possiedi quel genere d’immaginazione, come le Wachowski con Matrix, siamo noi il posto giusto per cercare di dare forma alle idee innovative dei filmmaker.

Come vi abbiamo spiegato ieri, l’executive di Netflix ha spiegato che sognerebbe vedere registi di peso come Nolan, Tarantino e Peele al lavoro con la compagnia:

Amerei lavorare con Jordan Peele a un originale Netflix. Amiamo Christopher Nolan, amiamo Quentin Tarantino. Dobbiamo concentrarci sui nostri continui sforzi atti al coinvolgimento di talenti in maniera tale che possano lavorare con noi il prima possibile per dei film disponibili solo su Netflix. Ci saranno sempre film che la gente vorrà vedere al cinema. Però credo anche che ci sarà una crescente consapevolezza circa il fatto che pellicole di alta qualità potrebbero arrivare al cinema, ma non solo lì. Non si tratterà di rispondere alla domanda “Questa sera me ne vado al cinema o mi guardo qualcosa coccolato dal comfort di casa mia?” ma di dare una risposta a “Cosa voglio guardare e dove posso trovarlo?”. Se la risposta sarà su Netflix e non al cinema, la gente sarà più abituata, e felice, al pensiero di guardarselo a casa.


The Suicide Squad: James Gunn smentisce i rumour sulla presunta presenza di Poison Ivy

Poison Ivy apparirà in The Suicide Squad di James Gunn? Negli scorsi giorni si sono rincorsi svariati rumour al riguardo su Reddit, Twitter e social affini.
Tuttavia lo stesso Gunn ha voluto dissipare ogni dubbio sulla questione, rivelando su Twitter che la celebre villain non apparirà effettivamente nel suo cinecomic DC.

The Suicide Squad di James Gunn arriverà il 6 agosto 2021.

Come già noto da diverso tempo, il film sarà una via di mezzo tra un sequel e un reboot, e nel cast figureranno attori del primo film (anche se non proprio tutti). Tra i ritorni nel cinecomic diretto da James Gunn avremo Margot Robbie (Harley Quinn), Joel Kinnaman (Rick Flag), Viola Davis (Amanda Waller) e Jai Courtney (Boomerang).

Invece, i nuovi arrivati saranno Idris Elba, David Dastmalchian, Daniela Melchior, John Cena, Flula Borg, Storm Reid, Peter Capaldi, Nathan Fillon, Joaquin Cosio, Mayling Ng, Sean Gunn, Juan Diego Botto, Taika Waititi, Alice Braga, Steve Afee, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Pete Davidson e Michael Rooker.


Il Dottor Destino con il Guanto dell’Infinito in un artwork firmato da Charlie Wen

Il Dottor Destino nell’Universo Cinematografico Marvel?! Molti fan dell’UCM non vedono l’ora di vedere l’iconico antagonista creato da Stan Lee e Jack Kirby sul grande schermo.
E a quanto pare anche il conceptual artist Charlie Wen è dello stesso avviso, tanto che ha realizzato e pubblicato online sul suo profilo Instagram un artwork che vede al centro proprio il Dottor Destino con nientemeno che il Guanto dell’Infinito.

Potete vedere il suggestivo artwork qua sotto:


www.instagram.com/p/CDbuVK7DGSY/?utm_source=ig_embed

Bullet Train: Joey King in trattative per entrare nel cast

Secondo quanto riportato da Variety Joey King (The Kissing Booth) sarebbe in trattative per affiancare Brad Pitt nel cast di Bullet Train, action movie prodotto dalla Sony Pictures che verrà diretto da David Leitch (Deadpool 2).
Bullet Train si baserà su una sceneggiatura scritta da Zak Olkewicz (Fear Street), revisionata dallo stesso Leitch. La storia è incentrata su un gruppo di sicari e di assassini in viaggio su un treno per Tokyo. Il progetto è stato descritto come un mix tra Speed e Non-Stop.

Leitch produrrà anche il film insieme a Kelly McCormick della 87North. Brittany Morrissey supervisionerà il progetto a livello produttivo per la Sony Pictures. La major spera di poter iniziare le riprese del lungometraggio già in autunno. Tra i produttori figurano anche Antoine Fuqua (collegato inizialmente al progetto come regista) e Kat Samick.

Leitch, lo ricordiamo, ha diretto John Wick (girato insieme a Chad Stahelski) con Keanu Reeves, Deadpool 2, Atomica Bionda con Charlize Theron e il più recente Fast & Furious – Hobbs & Shaw con Dwayne Johnson, Jason Statham e Idris Elba. Tra i suoi prossimi lavori ci saranno invece titoli come l’adattamento di The Division e Undying Love.


The Batman: Dave Bautista ha fatto del suo meglio per essere Bane

Quando la Disney decise di licenziare James Gunn, il regista di Guardiani della Galassia, sembrava che anche Dave Bautista – in segno di protesta – fosse interessato a lasciare l’Universo Cinematografico Marvel. L’attore era furioso per il modo in cui il regista era stato trattato e, se non fosse stato impegnato con altri progetti, sembrava anche disposto a fare il grande salto nel DCEU e ritagliarsi una parte in The Suicide Squad.

Gunn venne poi riassunto dalla Disney e messo di nuovo al timone di Guardiani della Galassia Vol. 3. Successivamente, più o meno intorno allo scorso Dicembre, Bautista condivise uno scatto fuori dagli studi della Warner Bros., lasciando intendere che aveva avuto un meeting con la major. All’epoca non avevamo idea del motivo dell’incontro, ma pare proprio che l’attore avesse provato ad ottenere il ruolo di Bane in The Batman di Matt Reeves.

L’attore ha infatti ritwittato un post in cui si parlava del suo possibile coinvolgimento nel cinecomic, dichiarando: “Sfortunatamente non ci sarò. Ho fatto del mio meglio per ottenere la parte”. A quanto pare, quando Bautista incontrò la Warner, era probabilmente per discutere proprio del ruolo. Purtroppo la presenza di Bane in The Batman non è prevista, dal momento che gli antagonisti principali del film pare saranno Pinguino e l’Enigmista.

Nulla esclude che Bane possa fare la sua apparizione in un ipotetico sequel. Inoltre, circa due mesi fa era circolata la notizia (ovviamente non confermata) che la Warner Bros. stava pensando ad uno spin-off dedicato al personaggio già apparso in Batman & Robin del 1997 e ne Il cavaliere oscuro – Il ritorno del 2021, interpretato da Tom Hardy (sicuramente l’iterazione più celebre di Dorrance). Chissà… Forse per Bautista, potrebbe esserci ancora una speranza!

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

“The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.


A Venezia le Giornate degli Autori ricordano Ugo Pirro

Oltre ai centenari di Federico Fellini e Alberto Sordi quest'anno si festeggia anche quello della nascita di Ugo Pirro

A Venezia le Giornate degli Autori ricordano Ugo Pirro

Riceviamo e condividiamo molto volentieri il comunicato dell'omaggio che le Giornate degli Autori del Festival di Venezia dedicano a un altro grande artista che quest'anno avrebbe compiuto 100 anni, lo scrittore e sceneggiatore Ugo Pirro, autore di tantissimi film importanti tra cui Il gobbo, Il processo di Verona, A ciascuno il suo, Il giardino dei Finzi Contini e i capolavori di Elio Petri, Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, La proprietà non è più un furto e La classe operaia va in Paradiso. Questo il comunicato ufficiale:

“Scrivere la parola ‘fine’ (…) è un atto disperato, è una resa alla ragione degli altri, la fine di un dominio che ognuno esercita su se stesso fino a quando scrive e che perde nel momento in cui un altro occhio, un estraneo, guarda le tue parole scritte”. (Ugo Pirro, da una lettera a Cesare Zavattini).

Il 2020, oltre a essere l’anno del centenario della nascita di Federico Fellini e di Alberto Sordi, è anche l’anno del centenario di Ugo Pirro, scrittore e sceneggiatore. Dunque, un regista, un attore e uno sceneggiatore: tre figure professionali che riassumono, in molti casi, le ragioni del grande successo di un film. Proprio perché anche la figura dello sceneggiatore, spesso un passo indietro quanto a visibilità, abbia il giusto riconoscimento alla Mostra del Cinema di Venezia, le Giornate degli Autori hanno accolto all’unanimità la proposta dell’ANAC - di cui fu tra i fondatori - di dedicare a Ugo Pirro la loro prossima edizione.

L’intenzione - dice Francesco Ranieri Martinotti - non è solo di tributare un omaggio a uno degli scrittori di cinema più prolifici e premiati ma anche di analizzare la figura dello sceneggiatore oggi, avviando una riflessione sulle dinamiche legate al valore della scrittura nel mondo dell’audiovisivo in continua evoluzione.

Autore di capolavori del cinema italiano Ugo Mattone, in arte Ugo Pirro, era nato a Salerno il 26 aprile 1920 ma si sentiva da sempre cittadino di Battipaglia. Molti dei suoi film sono stati premiati negli anni con l’Oscar per il miglior film straniero, il Grand Prix al Festival di Cannes e le Nomination all’Oscar per la miglior sceneggiatura originale e non originale. Nella seconda parte del festival, le Giornate degli Autori, in collaborazione con l’Intergruppo parlamentare Cinema e Arti dello Spettacolo, ricordano Ugo Pirro con un incontro a cui parteciperanno Andrea Purgatori, sceneggiatore e Presidente delle Giornate, Giorgio Gosetti, Delegato Generale delle Giornate, Francesco R. Martinotti, Presidente dell’ANAC, l’On. Nicola Acunzo, Presidente dell’Intergruppo Cinema e Arti dello Spettacolo della Camera e Donata Carelli (un dottorato internazionale di ricerca su Ugo Pirro e co-sceneggiatrice nel 2008 del documentario Soltanto un nome sui titoli di testa per la regia di Daniele Di Biasio). Di Donata Carelli sarà inoltre presentato il libro "Ugo Pirro. La scrittura del conflitto" (UniversItalia, 2020) che ricostruisce la biografia densa di accadimenti dello sceneggiatore e i suoi primi romanzi nei quali appare già riconoscibile lo stile asciutto, la vena ironica e irriverente del futuro grande sceneggiatore del cinema italiano. Tra gli ospiti più attesi, Marina Cicogna, produttrice di Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto e La classe operaia va in paradiso), e attori e protagonisti del cinema italiano.


Notturno, il nuovo film di Gianfranco Rosi, al cinema dal 9 settembre: ecco il poster in anteprima!

Notturno, il nuovo film di Gianfranco Rosi, già regista dei premiati Sacro Gra e Terrammare, sarà presentato in concorso al Festival di Venezia e arriverà nei cinema il 9 settembre prossimo, distribuito da 01Distribution.

Notturno, il nuovo film di Gianfranco Rosi, al cinema dal 9 settembre: ecco il poster in anteprima!

Trionfatore del Festival di Venezia 2013 con Sacro Gra, vincitore del Leone d'Oro, e Orso d'Oro del miglior film alla Berlinale 2016 con Fuocammare (quell'anno candidato anche all'Oscar), il regista Gianfranco Rosi sarà di nuovo grande protagonista di prestigiosi Festival Internazionali e della riapertura della stagione cinema cinematografica nel nostro paese, nel mese di settembre prossimo.
Il suo nuovo atteso film Notturno sarà, infatti, in concorso al Festival di Venezia e verrà poi presentato in selezione ufficiale al Toronto Film Festival. In quegli stessi giorni, il 9 settembre, il film uscirà nei cinema italiani, distribuito da 01 Distribution.
Girato nel corso di tre anni in Medio Oriente sui confini fra Iraq, Kurdistan, Siria e Libano, Notturno racconta la quotidianità che sta dietro la tragedia continua di guerre civili, dittature feroci, invasioni e ingerenze straniere, sino all'apocalisse omicida dell’ISIS. Storie diverse, alle quali la narrazione conferisce un'unità che va al di là delle divisioni geografiche. Tutt'intorno, e dentro le coscienze, segni di violenza e distruzione: ma in primo piano è l'umanità che si ridesta ogni giorno da un Notturno che pare infinito.

Durante tre anni di viaggio in Medio Oriente, - racconta Rosi - ho incontrato le persone che vivono nelle zone di guerra. Ho voluto raccontare le storie, i personaggi, oltre il conflitto. Sono rimasto lontano dalla linea del fronte, ma sono andato laddove le persone tentano di ricucire le loro esistenze. Nei luoghi in cui ho filmato giunge l'eco della guerra, se ne sente la presenza opprimente, quel peso tanto gravoso da impedire di proiettarsi nel futuro. Ho cercato di raccontare la quotidianità di chi vive lungo il confine che separa la vita dall'inferno. In attesa di vedere il film al cinema dal 9 settembre prossimo, ve ne mostriamo, in anteprima esclusiva, il poster ufficiale:


notturno_Poster_film

IL GRANDE LEBOWSKI: I COEN HANNO INFRANTO UNA REGOLA PER ACCONTENTARE JEFF BRIDGES

Sul set de Il Grande Lebowski, i fratelli Coen hanno dovuto cedere infrangendo una regola che seguono durante la lavorazione di ogni film per accontentare le richieste di Jeff Bridges.

Joel Coen ha svelato l'episodio nel corso del podcast "Team Deakins", condotto dal direttore della fotografia Roger Deakins, che ha collaborato con i Coen spesso e volentieri occupandosi della fotografia di 12 dei loro film, a partire da Barton Fink. Riflettendo sulla capacità dei Coen di girare rapidamente, ottenendo il risultato voluto in pochi take, Joel Coen ha specificato che una delle ragioni per cui sono rapidi è la scelta di non usare playback monitor sul set, considerandoli "una perdita di tempo oltre che controproduttivi."

Esiste, però, un'eccezione fatta su richiesta esplicita dell'inconsolabile Jeff Bridges durante la lavorazione deIl grande Lebowski. Joel Coen ricorda:

"Abbiamo iniziato le riprese e per le prime due settimane non c'era la possibilità di avere il playback sul set. Jeff Bridges era davvero infastidito dal non potersi rivedere subito, e io ero davvero stanco delle sue lamentele. Non avevamo mai lavorato insieme prima di quel momento e non volevo cedere perché temevo che Jeff, dopo ogni ripresa, pretendesse di rivedersi. Alla fine era talmente affranto alla fine della seconda settimana che abbiamo deciso di concedergli il playback. La cosa che mi ha colpito è che Jeff, che è cresciuto recitando al cinema, ha usato il playback molto bene. Ogni tanto veniva da noi per riguardarsi ed era grandioso. Mi diceva 'Ok, ho capito quale è il problema'. Lo ha saputo usare in modo utile, ma è un'eccezione."

Da circa un mese Joel Coen ha ripreso la produzione del suo The Tragedy of Macbeth, interpretato da Denzel Washington e dalla moglie Frances McDormand.


APOCALYPSE NOW: MARTIN SHEEN HA CHIESTO A COPPOLA DI FILMARE IL SUO SANGUE DOPO ESSERSI FERITO

Martin Sheen ha chiesto a Francis Ford Coppola di filmare il suo sangue dopo essersi ferito sul set in una delle sequenze più realistiche e sconvolgenti di Apocalypse Now.

Martin Sheen ha festeggiato 80 anni, compiuti ieri; per celebrare sono stati rievocati i retroscena da lui svelati di uno dei film bellici più importanti della storia del cinema, Apocalypse Now. L'attore ha confessato che all'epoca era talmente preso dai suoi demoni da utilizzare un momento in cui si era ferito sul serio per il film.

La scena in questione è quella in cui vediamo il Capitano Benjamin L. Willard (Sheen) ubriaco e quasi nudo, in preda a una crisi mentre si trova da solo nella sua stanza. A un certo punto il militare dà un pugno a uno specchio tagliandosi malamente la mano e si spalma il sangue sulla faccia. Martin Sheen ha rivelato che quel momento era reale ("Ho ancora la cicatrice") e che lui ha pregato Coppola di continuare a girare nonostante la sua ferita.

Ecco le parole di Martin Sheen: "Sanguinavo molto e Francis ha cercato di fermare la scena, ma io l'ho pregato di continuare a girare. C'erano due cineprese in funzione. Mi ha detto che non poteva farlo e che c'era un'infermiera pronta per medicarmi. Ma io ho risposto 'Ti prego. Devo farlo per me stesso'. Lui mi ha permesso di andare avanti e combattere i miei demoni in pubblico."

Martin Sheen ha confessato i suoi problemi con l'alcolismo dell'epoca aggiungendo:

"Avevo fatto quella scena al bar, avevo fatto quella scena a casa. Dovevo venire a patti con le mie crisi, dovevo esorcizzarle e liberarmene."

Rivedersi sul grande schermo in un momento come quello, per Martin Sheen, è stato "piuttosto spaventoso. Oggi non riconosco quell'uomo. Era triste, cercava di essere qualcuno che non era, aveva paura di cose di cui non avrebbe dovuto averne. Era pieno di sofferenza."


JODIE FOSTER, BENEDICT CUMBERBATCH E SHAILENE WOODLEY NEL THRILLER PRISONER 760

Jodie Foster, Benedict Cumberbatch e Shailene Woodley tra i protagonisti del legal thriller di Kevin Macdonald Prisoner 760, che vede nel cast anche Zachary Levi e Tahar Rahim.

Prisoner 760, diretto da Kevin Macdonald, racconta la storia di Mohamedou Ould Slahi (Tahar Rahim), catturato e imprigionato dal governo americano per anni senza prove né processo. Dopo aver perso la speranza di ottenere giustizia, Slahi trova nuovi alleati nell'avvocato difensore Nancy Hollander (Jodie Foster) e nella sua socia Teri Duncan (Shailene Woodley). Insieme, le due legali affrontano una serie di ostacoli nel disperato tentativo di ottenere giustizia.

Il film è basato su memoir del vero Mohamedou Ould Slahi, Guantanamo Diary. La sceneggiatura è firmata da Michael Bronner, Rory Haines e Sohrab Noshirvani.

Benedict Cumberbatch figura tra i produttori insieme ad Adam Ackland, Leah Clarke, Lloyd Levin, Beatriz Levin, Mark Holder, Christine Holder e Branwen Prestwood-Smith.


JOEY KING STAR DELL'ACTION THRILLER BULLET TRAIN ACCANTO A BRAD PITT

Joey King sembra destinata ad essere protagonista dell'action thriller Bullet Train accanto al premio Oscar Brad Pitt.
La giovane star di The Kissing Booth è infatti impegnata nelle trattative necessarie a raggiungere l'accordo con la produzione del film realizzato per Sony Pictures.

Il film Bullet Train sarà diretto da David Leitch che si occuperà anche della supervisione della sceneggiatura che verrà firmata da Zak Olkewicz. Brad Pitt ha accettato il ruolo principale del progetto poco dopo la scelta del regista e le riprese dovrebbero iniziare in autunno nella città di Los Angeles.
Joey King dovrebbe essere impegnata con un piccolo ruolo da co-protagonista nel film action. L'attrice è reduce dai successi del sequel di The Kissing Booth e della serie The Act.

Il film si basa sul romanzo giapponese Maria Beetle scritto da Kotaro iaka e nel team dei produttori ci saranno anche Ryosuke Saegusa e Yuma Terada, in collaborazione con Leitch, Kelly McCormick e Antoine Fuqua.


COBRA: LA PRIMA VERSIONE INEDITA DI 130 MINUTI GIRA TRA I FAN DEL FILM

La prima versione di Cobra, pellicola action interpretata da Sylvester Stallone, era molto più lunga di quella uscita in sala. Non si conosce la durata precisa, ma il rough cut era della durata di circa 130 minuti, ridotto inizialmente a 120. Il problema è che nello stesso periodo - una settimana prima - uscì Top Gun, e per evitare che quest'ultimo avesse un vantaggio eccessivo, fu richiesta mezz'ora di tagli per arrivare a massimo 90 minuti e ottenere una proiezione in più al giorno.

Oltre ai numerosi rimaneggiamenti puramente narrativi, con sottotrame eliminate e un montaggio un po' diverso in alcune scene d'azione, ci furono anche diverse rimozioni di momenti troppo violenti, per evitare che negli Stati Uniti il film ottenesse il visto X (oggi NC-17), che avrebbe limitato il numero di sale a disposizione. La versione provvisoria fu però ottenuta dai fan e ha circolato in modo clandestino per anni, in copie di qualità visibilmente inferiore. Gli appassionati sperano tuttora che Stallone e la Warner Bros. decidano di far uscire ufficialmente il director's cut di due ore.

Nonostante la concorrenza agguerrita di Top Gun, gli incassi di Cobra furono più che dignitosi: 160 milioni di dollari al box office globale, con un budget di appena 25 milioni. Fu però disprezzato dalla critica, ragion per cui ottenne sei nomination ai Razzie Awards, di cui due solo per Brian Thompson, nelle categorie del peggior attore non protagonista e della peggiore nuova star.

Brian Thompson fu anche vittima di uno strano atteggiamento da parte della Warner Bros., poiché non fu invitato alla prima del film e dovette comprare di tasca propria un biglietto per vederlo in sala. Nel corso degli anni il lungometraggio è diventato un cult, e lo scorso anno a Cannes Sylvester Stallone ha annunciato che si farà un remake, ma al momento non è chiaro se si tratterà di un film o di una serie televisiva.


UOMINI CHE ODIANO LE DONNE: NOOMI RAPACE, ECCO COME SI È PREPARATA PER LISABETH SALANDER

Intervistata durante una puntata di BBC Breakfast, Noomi Rapace ha dichiarato di essersi preparata per più di sette mesi per il ruolo di Lisabeth Salander, protagonista femminile di Uomini che odiano le donne. L'attrice ha seguito una dieta rigorosa, alternando i pasti a lunghissime lezioni di kick boxing.

lio, noncurante dell'opinione del regista ed ha anche preso la patente per guidare la motocicletta che si vede nella pellicola. La madre di Lisbeth, inoltre, è interpretata da Nina Norén, ovvero la vera madre di Noomi.

Il film è tratto dalla trilogia di romanzi di Stieg Larsson, che hanno venduto più di 8 milioni di copie in tutto il mondo. Larsson purtroppo morto all'improvviso nel 2004 e non è riuscito a vedere l'effettivo successo del suo operato. La morte dello scrittore è stata causata da un malore, dopo aver fatto a piedi quattro piani di scale in un edificio senza ascensore.

Una delle location in cui è stato girato Uomini che odiano le donne è quella dell'immaginaria isola di Hedeby, raggiungibile solo dalla terra ferma attraversando un ponte, il Susanne's bridge. In un'intervista Noomi Rapace ha dichiarato di conoscere queste zone "come le sue tasche".


THE KING'S MAN: ESISTE UNA VAUGHN CUT DI 40 MINUTI PIÙ LUNGA, TUTTI I DETTAGLI

Ora che l'uscita in sala di The King's Man sembra farsi più concreta, il regista Matthew Vaughn ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla pellicola, compresa la conferma dell'esistenza di una seconda versione del film, più lunga e decisamente più scorretta, con un quantitativo molto ampio di scene che è stato costretto ad eliminare.

A quanto pare la "Vaughn Cut" conterrebbe circa 40 minuti di materiale tagliato dalla versione cinematografica: "Ho tagliato così tanto materiale dal film che sarebbe stato circa 40 minuti più lungo. Farò la The King’s Man Vaughn Cut. Ci ho messo dentro alcune battute veramente oscene". Chissà se vedremo mai questa versione più lunga e scorretta della pellicola; intanto, la versione cinematografica è fissata per l'uscita nelle sale il 18 settembre 2020, salvo altri rinvii dovuti principalmente alla emergenza sanitaria corrente. Uno snodo fondamentale lo offrirà l'uscita in sala di Tenet, il nuovo film di Christopher Nolan, per capire come reagirà il pubblico all'uscita di un nuovo film.

Inoltre, The King's Man conterrà dei "semi" che porteranno poi all'annunciato Kingsman 3, capitolo conclusivo della saga con Taron Egerton e Colin Firth. Dice infatti Vaughn: "Sì, all'interno del film abbiamo inserito alcune anticipazioni e piccoli semi di quello che accadrà poi in Kingsman 3. E comunque sarà un film profondamente diverso. Ancora non so se dirigerò il l'ultimo capitolo, ma ci sto seriamente pensando. Vedremo".

La trama di The King's Man - Le origini è ambientata nei primi del Novecento e racconta la storia di un uomo in lotta contro il tempo per cercare di fermare un gruppo di malvagi composto dai tiranni e criminali più potenti, pronti a scatenare una guerra che potrebbe avere conseguenze apocalittiche. La narrazione di The King's Man - Le origini conduce principalmente alla creazione dell'organizzazione segreta e di tutte le peripezie che hanno anticipato la nascita dei Kingsman.


PREDATOR, BOYD HOLBROOK SULLA DELUSIONE DEL REBOOT: "L'ORIGINALE È IRRIPETIBILE"

Dopo circa un paio d'anni dalla sua uscita nelle sale, Boyd Holbrook è tornato sulla delusione riscontrata circa il reboot di Predator, sulla scarsa accoglienza ottenuta dal pubblico e dalla critica e sul basso incasso al box-office che ha condannato qualsiasi intenzione di realizzare un possibile sequel per proseguire il franchise.

Per spiegarsi meglio questa parziale delusione, l'attore ha citato il film originale con Arnold Schwarzenegger, per lui considerato un caso irripetibile nella storia del franchise e che nessun sequel o spin-off è stato in grado di ripetere o eguagliare: "Penso che il primo Predator sia riuscite come a imbottigliare un fulmine. Poi la gente è abituata a volere sempre di più, ma a volte non si dovrebbe disturbare un cane che dorme. Per me è stata una grande delusione".

La storia del reboot The Predator è stata particolarmente travagliata ancor prima che il film uscisse effettivamente nelle sale, dato che fu soggetto a numerosi reshoot e conseguenti rinvii. Le parti più colpite sono risultate essere il finale e tutto il terzo atto. Lo stesso sceneggiatore del film Fred Dekker non ha particolarmente amato il finale scelto dai produttori: "Viviamo in una cultura così cacofonica che a volte ci aggrappiamo alle nostre opinioni come la fossero l'unica voce in mezzo a tutto questo frastuono. Oppure siamo così profondamente seppelliti nei nostri ricordi d'infanzia relativi a cose che amiamo che quando qualcuno ci contraddice quella cosa, altri si sentono traditi e ripudiano ogni tentativo di approcciarsi a quella cosa in maniera diversa.

"In tutta sincerità, personalmente ho molti problemi con questo film (odio anche il finale della super-armatura!), ma ci ho messo tre anni per scriverlo e mi fa male che venga distrutto dai fan tossici che non hanno la minima idea di quanto sia difficile riuscire a creare qualcosa di buono per lo schermo del cinema".


THE KING'S MAN: RALPH FIENNES E GEMMA ARTERTON NELLE NUOVE FOTO UFFICIALI

C'è molta attesa attorno al prequel della saga di Kingsman, ovvero The King's Man, che esplorerà la nascita della casata dei nobili killer in completo elegante. A capitanare il film c'è il carisma di Ralph Fiennes, che siamo sicuri non farà rimpiangere nemmeno per un momento quello di Colin Firth, protagonista dei primi due film della serie.

Per ingannare l'attesa dell'uscita in sala della pellicola, prevista per il prossimo 18 settembre (dopo i vari slittamenti subiti recentemente), Empire ha pubblicato due nuove immagini ufficiali della pellicola, che godrà ancora della regia di Matthew Vaughn; nella prima possiamo dare una nuova occhiata al protagonista Ralph Fiennes e a Djimon Hounsou, mentre nella seconda possiamo ammirare il fascino assassino di Gemma Arterton. Potete visualizzarle comodamente in calce a questa news.

Sembra proprio che il film conterrà dei "semi" che porteranno poi all'annunciato Kingsman 3, capitolo conclusivo della saga con Taron Egerton e Colin Firth. Dice infatti Vaughn: "Sì, all'interno del film abbiamo inserito alcune anticipazioni e piccoli semi di quello che accadrà poi in Kingsman 3. E comunque sarà un film profondamente diverso. Ancora non so se dirigerò il l'ultimo capitolo, ma ci sto seriamente pensando. Vedremo".

La trama di The King's Man - Le origini è ambientata nei primi del Novecento e racconta la storia di un uomo in lotta contro il tempo per cercare di fermare un gruppo di malvagi composto dai tiranni e criminali più potenti, pronti a scatenare una guerra che potrebbe avere conseguenze apocalittiche. La narrazione di The King's Man - Le origini conduce principalmente alla creazione dell'organizzazione segreta e di tutte le peripezie che hanno anticipato la nascita dei Kingsman.


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MONSTER HUNTER TERMINA LE RIPRESE, IL REGISTA PAUL ANDERSON "È IL MIO CAPOLAVORO"

Sin dall'annuncio di un live-action di Monster Hunter con Milla Jovovovich i fan del videogame sono andati in visibilio: adesso il regista Paul W.S. Anderson ha confermato che le riprese sono terminate, ma che dovremo aspettare ancora qualche tempo prima di vederlo sui grandi schermi.

"Il film è finito, abbiamo girato dalla prima all'ultima battuta del copione", ha confermato il regista a Syfy Wire. "Avremmo dovuto distribuirlo nel weekend del Labor Day [primo lunedì di settembre, ndr.], ma abbiamo dovuto rinviare l'uscita, quindi arriverà il 23 aprile dell'anno prossimo. Per me, è il miglior film che abbia mai realizzato. Ha qualcosa di davvero unico".

Le affermazioni del regista e sceneggiatore del franchise Resident Evil sono quanto mai rischiose, soprattutto dopo il calo di consensi degli ultimi capitoli della saga cinematografica, ma le recenti anticipazioni sulle mostruose creature di Monster Hunter sembrerebbero volgere a favore della produzione.

La notizia del posticipo di Monster Hunter non ci ha certo colti alla sprovvista, ma per i 63 milioni di fan che, al lancio nel 2004, hanno acquistato il primo titolo della pentalogia videoludica il colpo è sicuramente un critico che metterà a dura prova la loro resistenza e curiosità.

Originariamente, l'uscita era prevista per il 4 settembre e proprio il recente rinvio aveva fatto nascere i molti il sospetto che la pellicola fantasy potesse essere i ritardo con le scadenze e quindi ancora incompiuta. Anderson ha quindi rassicurato i fan sul suo lavoro, dichiarando che i ritardi nella distribuzione sono dovuti unicamente allo slittamento delle line-up delle varie case di produzione.


TARON EGERTON DIVENTA WOLVERINE NEL MCU IN QUESTA NUOVA FANART

Non è la prima volta che troviamo fanart di Taron Egerton come Wolverine, ma quella di oggi ce lo mostra con tanto di costume originale del personaggio. Vediamola insieme.

Lui dice di non saperne nulla, ma tutti (o quasi) vogliono Taron Egerton come nuovo Wolverine del MCU.

E se la volontà da parte dell'attore ci sarebbe, e di sostenitori illustri anche, finora da parte dei Marvel Studios non si è sentita volare una mosca. Certo, le priorità al momento sono altre, ma il futuro erede di Hugh Jackman come Wolverine nel MCU sarà sempre un argomento caldo tra i fan.

È per questo che abbondano le fanart in merito, come questa dell'utente Instagram bobby_art.

"Ecco l'edit che ho realizzato per mostrarvi come potrebbe essere il Wolverine di Taron Egerton con indosso un costume fedele a quello blu e giallo dei fumetti. Ho scelto lui perché è l'attore più vociferato per la parte, e credo che possa essere una buona scelta in quanto ad altezza e abilità recitativa" scrive l'artista nel post che trovate anche in calce alla notizia.


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CHRIS HEMSWORTH IN ACQUA CON GLI SQUALI PER NATIONAL GEOGRAPHIC: TUTTO SU SHARK BEACH

Dopo aver sfidato il Titano Folle e i cartelli della droga indiani, Chris Hemsworth si cimenta in una nuova avventura mozzafiato che lo porterà fianco a fianco ai maestosi squali australiani. Se pensate che sia il solito documentario vi sbagliate, perché scopriremo la verità dietro l'allarmante aumento degli attacchi degli squali in Australia.

Surfisti, ambientalisti e biologi marini sono solo alcuni degli esperti che guideranno Hemsworth nel suo viaggio, che lo porterà a scoprire le misure preventive e le più recenti tecnologie in uso per evitare l'avvicinamento di squali alla costa: le possibili interazioni tra squali e umani sono infatti pericolose tanto per gli uni quanto per gli altri.

"Ho trascorso gran parte della mia vita vicino o nell'oceano, condividendo le acque con gli squali e, di recente, c'è stata una crescente preoccupazione per l'aumento dell'attività degli squali", ha dichiarato Hemsworth. "È fondamentale che tutti rispettino gli spazi degli squali perché la biodiversità dei nostri oceani dipende da questi predatori. Tuttavia, dobbiamo anche imparare a proteggerci, e questo è il mio obiettivo principale a Shark Beach".

Hemsworth e Ben Grayson saranno produttori esecutivi di Shark Beach: con loro Jane Root, Arif Nurmohamed e Mark Hedgecoe, per la casa di produzione Nutopia, e Tracy Rudolph Jackson e Geoff Daniels per National Geographic.

"Shark Beach è diventato un progetto molto ambito da scienziati e registi che condividono la nostra passione per gli squali e la salute degli oceani", ha dichiarato dice Daniels. "Con questi riflettori, stiamo attirando l'attenzione di celebrità che hanno a loro volta il potere di aumentare, attraverso i social, la consapevolezza sul problema e l'impatto dei comportamenti di ognuno di noi. Ecco perché non potrei essere più entusiasta di Shark Beach e della collaborazione con Chris Hemsworth. È un coraggioso amante della natura e ha dimostrato un impegno enorme nella conservazione e nella protezione degli squali, soprattutto per le generazioni future".


RYAN REYNOLDS RIVELA IL REYNOLDS CUT DI LANTERNA VERDE

In quest’epoca di montaggi alternativi inaugurata dalla Snyder Cut di Justice League, Ryan Reynolds non poteva certo starsene a guardare. E così ha deciso di rivelare al mondo il suo montaggio segreto di Lanterna Verde, il film DC di cui è stato protagonista.

Il Ryan Reynolds Cut di Lanterna Verde sarà anche stato un segreto, ma non è un segreto il fatto che l’attore odia il film. Nel montaggio possiamo infatti vedere la scena di Deadpool 2 in cui Deadpool torna indietro nel tempo e uccide Ryan Reynolds prima che possa accettare la parte di Hal Jordan. Non mancano un cameo di Tom Cruise in costume da Green Lantern e persino uno della Justice League, che immagina cosa sarebbe accaduto se Lanterna Verde fosse stato ambientato nel DCEU.

“Ecco il Reynolds Cut di GL che tutti voi non stavate aspettando”, scrive l’attore. “In modo da renderlo il più grandioso possibile abbiamo fatto dei tagli giudiziosi”.

La Snyder Cut di Justice League debutterà invece nel 2021 su HBO Max, forse sotto forma di miniserie. Di recente, Zack Snyder ha rivelato una scena con protagonista Superman nel costume nero tagliata dalla versione di Joss Whedon. La scena mostrata lo vede interagire con l’Alfred di Jeremy Irons. Una scena accennata in uno dei primi trailer del film: ironia della sorte, all’epoca si pensava che Alfred stesse parlando proprio con una nuova versione di Lanterna Verde, la cui esistenza nel film è invece appena accennata.


THE KING’S MAN: NUOVE FOTO DAL PREQUEL DELLA SAGA DI MATTHEW VAUGHN

In attesa di sapere se The King’s Man – Le origini uscirà il 17 settembre come programmato, ecco due nuove immagini del film pubblicate da Empire. In esse possiamo vedere Djimon Hounsou, Ralph Fiennes e Gemma Arterton.

The King’s Man – Le origini, prodotto da 20th Century Studios, è ambientato all’epoca della Prima Guerra Mondiale. Parlando con Empire, il regista Matthew Vaughn ha rivelato che il film sarà un’allegoria della situazione politica attuale:

La Prima Guerra Mondiale è scoppiata per colpa di alcuni politici pazzi e movimenti politici che sono sfuggiti al controllo. Tutti pensavano che non ci sarebbe mai stata una guerra, e poi è scoppiata. Viviamo in tempi folli oggi.

Vaughn ha anche detto di aver dovuto tagliare molto minutaggio dalla versione cinematografica, promettendo che ci sarà un Director’s Cut più lungo:

Ho tagliato così tanto dal film che ci sarà una versione con 40 minuti in più. Farò il “The King’s Man Vaughn Cut”. Ho tenuto da parte una manciata di battute veramente sporche.

Infine, il regista ha accennato a Kingsman 3, il sequel che arriverà nel prossimo futuro:

Abbiamo piantato i semi di quello che accadrà in Kingsman 3 in questo film. Sarà molto diverso.

La sinossi di The King’s Man
Mentre una galleria dei peggiori tiranni e geni del crimine della Storia si riunisce per progettare una guerra che spazzerà via milioni di persone, un uomo solo deve lottare contro il tempo per fermarli.

The King’s Man – Le origini è interpretato da Ralph Fiennes, Harris Dickinson, Daniel Brühl, Rhys Ifans, Gemma Arterton, Charles Dance, Matthew Goode, Tom Hollander, Djimon Hounsou, Aaron Taylor-Johnson, Stanley Tucci, Alison Steadman, Robert Aramayo, Alexandra Maria Lara e Joel Basman. Vaughn ha scritto la sceneggiatura con Karl Gajdusek (Oblivion). Alla base c’è il fumetto di Mark Millar e Dave Gibbons.


Howard: arriva su Disney+ la storia dell’artista che molti ignorano pur conoscendo a memoria le sue canzoni

Potresti non conoscere il suo nome, ma sicuramente conoscerai la musica di Howard Ashman”.
Basterebbero queste poche parole di Don Hahn presenti nei materiali stampa di Howard – La Vita, le parole per riassumere e introdurre la figura di Howard Ashman a chi, magari, non ha mai sentito il suo nome. Pur conoscendo a menadito ciò per cui ha ricevuto ben due premi Oscar (di cui uno postumo)

È lui l’artista dietro agli indimenticabili testi di tante canzoni Disney entrate, a pieno titolo, nella storia del cinema, brani che tutti noi abbiamo cantato con gioia guardando e riguardando i capolavori immortali del rinascimento Disney La Sirenetta e La Bella e la Bestia, senza dimenticare il contributo fondamentale dato alla nascita di Aladdin che, nel libretto, propone ancora alcune sue canzoni.

Inserito nel 2001 del pantheon delle Disney Legends, la Hall of Fame degli artisti che, con il loro genio, hanno contribuito a rendere la Disney quello che è, Howard Ashman è stato un gigante fra i giganti in attività alla Casa di Topolino. Un gigante che, purtroppo, se n’è andato troppo presto per colpa dell’AIDS, a marzo del 1991. Lo stesso anno che ci avrebbe privato di un altro gigante dell’arte come Freddie Mercury che, proprio come Ashman, ha sempre messo gli obblighi verso l’arte e verso il pubblico anche davanti alla sua stessa salute.

Il prossimo 7 agosto su Disney+ arriverà Howard – La Vita, le parole, il documentario realizzato da un’altro nome storico della Disney che Howard Ashman lo conosceva bene, Don Hahn. Che di La Bella e la Bestia è stato produttore così come de Il Re Leone e de Il Gobbo di Notre Dame.

Ed è proprio con lui che abbiamo potuto parlare di questo indimenticabile artista che ha contribuito sia alla rinascita di uno studio che pareva aver perso da un po’ il proprio smalto nonché a plasmare l’infanzia di tante persone.

C’è una cosa che ho particolarmente apprezzato di Howard, ovvero il modo in cui è strutturato. Ci sono un sacco di voice over su immagini statiche che mi hanno toccato molto dal punto vista emotivo perché finivo per essere concentrato al 100% su quello che veniva raccontato. È stata una scelta fatta proprio per ottenere questo effetto?

Assolutamente sì e, anzi, grazie per aver citato questa cosa. La mia intenzione era quella di trasportare lo spettatore indietro nel tempo, negli anni ottanta, nei novanta e far sì che le persone si sedessero davvero allo stesso tavolo dove si trovava Howard. Far sì che si trovassero nella medesima stanza con lui. Fondamentalmente perché Howard era un grandioso storyteller e lasciare che fosse lui a narrare la sua storia, avrebbe avuto un effetto più incisivo. Quello che poi di sicuro non volevo avere era un gruppo di persone in là con gli anni che ricordavano cose davanti alla macchina da presa perché poi ci sarebbe stato quest’effetto in stile “Casa di Riposo”. Questo è un altro tipo di documentario. Volevo usare interviste, vecchi video di repertorio pieni di graffi, tutto quello che potevo trovare per far sì che Howard narrasse la sua storia. La qualità stessa dei video che ho usato, talvolta molto bassa, viene giustificata dal pubblico perché viene trasportata dalle parole, o almeno questo è quello che spero. Lo spettatore lascia che sia Howard a parlare, a insegnare e si ritrova a ridere o a piangere con lui. Era questo il mio obbiettivo, più che parlare con qualche esperto di Broadway o piazzare dei contributi in alta definizione in cui qualcuno come me o altri che hanno lavorato con lui se ne sta a parlare ripreso da una videocamera. Non volevo che si parlasse di Howard dal 2020. Non era quello che m’interessava.

Quando penso al CV di Howard, a prescindere dal fatto che vestì i panni di Aladino da ragazzino, non mi viene automatico di pensare a un percorso che avrebbe potuto portare in Disney. Cioè è quello che ha lavorato sulla satira politica di Kurt Vonnegut, è quello che ha tirato fuori dal cilindro un musical sensazionale da un film di Roger Corman. Una roba che metto del tutto agli antipodi rispetto alla Disney. Perché secondo te il “matrimonio” fra Howard Ashman e la Disney era però in qualche modo scritto nelle stelle?

Penso che tu abbia perfettamente ragione. A lui interessava la satira e cose non proprio disneyane, ma amava tantissimo i film Disney e le fiabe. Quindi, per dire, portò l’idea di Aladdin allo studio perché lo amava. Credo fosse attratto più dalle storie che dalla Disney intesa come compagnia in sé. Jeffrey Katzenberg, che all’epoca era allo studio con lui, fu bravissimo nel permettergli di cementare questo percorso in cui poteva scrivere le parole delle canzoni, contribuire all’animazione… Howard, che arrivava da un cocente fallimento a Broadway, ebbe la possibilità effettiva di poter capire cosa avrebbe fatto, ovvero sia quello che amava fare, negli anni a venire. E noi siamo stati i beneficiari di tutto questo. Howard non dimostrò alcuna arroganza. Lavorava insieme a noi, era con noi alle riunioni, collaborava con tutti. E lo faceva non per via della targa Disney che stava sulla porta dell’ufficio, ma perché amava le persone che stavano al suo interno. L’avere la possibilità di lavorare con delle persone che erano ansiose e affamate delle sue creazioni, della sua conoscenza e della stessa idea di collaborare con un artista come lui. A quel punto della sua vita non poteva esserci benvenuto migliore.

Devo essere onesto. Quando ero un bambino e mi divertivo guardando La Sirenetta, La Bella e la Bestia o Aladdin, non ero per nulla consapevole della battaglia che Howard stava vivendo a livello personale.

Chiaro.

Crescendo, ho iniziato a studiare la sua carriera e la sua vita e mi sono spesso ritrovato a fare un parallelo con un artista come Freddie Mercury, scomparso anche lui per colpa dell’AIDS nel 1991, un altro genio che, proprio come Howard, fino all’ultimo ha messo i propri obblighi verso l’arte e il pubblico anche di fronte alla propria salute. Mi rendo conto che può quasi essere una domanda ai limiti dell’assurdo, ma possiamo dire che le sue creazioni sono così belle, toccanti e struggenti anche perché sono state il mezzo con cui, magari a livello inconscio, stava affrontando la sua situazione?

È una domanda bellissima e, in tutta onestà, credo che non lo sapremo mai. Osservando la cosa a 30 anni di distanza, c’è la sensazione che possa aver utilizzato tutto questo come una sorta di fuga dalla realtà di quello che stava succedendo nella sua vita. Ma anche per esprimere la realtà stessa della sua vita. Se pensi ai grandi pittori, artisti in generale, i musicisti, e in tal senso hai fatto un ottimo esempio citando Freddie Mercury, hanno tutti dovuto fare i conti con la sofferenza, come ogni persona su questa Terra d’altronde. Ognuno di noi poi lo esprime a suo modo. Howard Ashman lo esprimeva tramite quel mezzo, il teatro musicale, che destreggiava meglio di qualsiasi altro. Ergo, penso sia palese che mettesse la sua vita in quello che faceva a teatro. Ma era anche bravissimo a far sì che la sua vita si fermasse fuori dalla porta del suo lavoro perché per lui era fondamentale mettersi al servizio della storia che voleva raccontare. Poteva essere Aladdin, La piccola Bottega degli Orrori, qualsiasi cosa. Non voleva inserirsi nei suoi lavori a livello conscio, in maniera autobiografica per così dire. Se riosservo i suoi lavori dopo aver lavorato con lui al tempo, e penso che per te ora da adulto possa essere lo stesso, si riesce a osservare in maniera più distinta la complessità dei suoi lavori. Ricordo benissimo questa seduta di registrazione per La bella e la Bestia per il brano “Something There”, Howard aveva perso la voce e noi, dalla sala registrazione, tenevamo aperto il telefono con la cornetta sollevata affinché lui potesse ascoltare e, quando sentivamo cosa aveva da dire, ci diceva “un po’ più forte, un po’ più forte!”. Anche se stava male a letto, lui era lì a darci delle indicazioni su quello che dovevamo fare. Per lui il lavoro era importantissimo e lo aiutava a distanziarsi un po’ dalla malattia dedicandosi a esso. E noi siamo stati incredibilmente fortunati a essere i beneficiari di questa collaborazione.

Ultima domanda. Collegata a un tuo vecchio film. Nell’attesa, si spera, di poter visitare un giorno Galaxy’s Edge, le mie due ride preferite di Disneyland sono la Tower of Terror e il Phantom Manor. Visto che in passato hai prodotto il live action di La Casa dei Fantasmi, ti piacerebbe, un giorno, produrre un nuovo lungometraggio basato, magari, proprio sulla versione francese della ride che ha una backstory più articolata rispetto all’originale americana?

Assolutamente sì. Sai, la cosa grandiosa di Walt Disney e delle attrazioni situate nei parchi che portano il suo nome, è che si basa davvero tutto sul concetto di storytelling. I parchi a tema, le montagne russe, prese come elementi a sé stanti, non erano delle novità. La geniale intuizione di Walt Disney è stata quella di donare una storia a queste attrazioni. Anche il concept stesso di una Casa dei Fantasmi non è un’idea nuova, ma il dare una storia a Master Gracey e tutta la vicenda alle spalle di una ride, finisce per rendere davvero speciale quella che, altrimenti, finirebbe per essere una normale attrazione. Ed è questo il motivo per cui sia tu che io amiamo qualcosa come il Phantom Manor, La casa dei Fantasmi o come preferiamo chiamarla. Ed è esattamente la stessa ragione per cui risultano decisamente attraenti anche per i filmmaker. Non è un caso che ci siano così tanti film ispirati alle ride, pensa anche solo a Jungle Cruise in uscita il prossimo anno. Sono elementi narrativi già pronti da sfruttare, che stanno nei parchi Disney in attesa che qualcuno li trasformi in film. Quindi, riassumendo, sì, Qualsiasi filmmaker amerebbe mettere le proprie mani su storie come queste.

Diretto da Don Hahn (La Bella e la Bestia), Howard: la vita, le parole è la storia mai raccontata di Howard Ashman, il brillante paroliere dietro a classici Disney come Aladdin, La Bella e la Bestia, La Sirenetta e creatore di musical tra cui La piccola bottega degli orrori. Con materiale d’archivio mai visto prima, filmati e fotografie personali, nonché interviste con gli amici e la famiglia di Howard, il film getta uno sguardo intimo sulla vita della leggenda Disney, sulla sua sensibilità creativa e su tutto il processo dietro la sua musica. Dall’infanzia a Baltimora fino agli anni formativi a New York e la sua morte prematura a causa dell’AIDS, Howard: la vita, le parole approfondisce il viaggio che lo ha portato a diventare il paroliere dietro alcuni dei film classici per famiglie più amati e conosciuti al mondo.


Get Duked!: il trailer della commedia nera che ci insegna che è meglio non fare un corso di sopravvivenza

Scozzese fino al midollo, buffa e irriverente, Get Duked! è la storia di un gruppo di stupidotti che si ritrovano in un mare di guai nelle verdi Highlands. Il nuovo film Amazon Original sarà dal 28 agosto in esclusiva su Prime Video, in versione originale, sottotitolata e doppiata.

Arriverà il 28 agosto su Amazon Prime Video, e non vediamo l'ora, la commedia un po’ demenziale e un po' nera, e scozzese dalla testa ai piedi Get Duked!, che un giornalista di Slashfilm descrive come un incrocio fra Hot Fuzz, Finché morte non ci separi e Wicker Man. Protagonista è un trio di ragazzi decisamente nerd che partecipano a una specie di campeggio che dovrebbe insegnare loro a diventare persone più forti e capaci di cavarsela in situazioni scomode, ma che invece finisce per riservare una bruttissima sorpresa: l'incontro con un contingente di rivali cresciutelli che vorrebbero togliere di mezzo il gruppetto. Siamo nelle Highlands e il trailer nuovo di zecca del film ci dà un assaggio delle disavventure a cui i poveri teenager andranno incontro.

Get Duked! è diretto dal regista di video musicali Ninian Doff (qui al suo esordio cinematografico) e nel cast troviamo Samuel Bottomley, Rian Gordon, Lewis Gribben, Viraj Juneja, Kate Dickie, Kevin Guthrie, Jonathan Aris, Georgia Glen, Alice Lowe, Brian Pettifer, James Cosmo ed Eddie Izzard.

Ecco la sinossi ufficiale del film:

Dean, Duncan e DJ Beatroot sono tre giovani amici di Glasgow che per temprare il loro carattere partono per il campeggio conosciuto come il Duke of Edinburgh’s Award e basato su un vero programma per teenager, dove ricerca di cibo, lavoro di squadra e orienteering sono all'ordine del giorno.
Il trio non vede l'ora di lasciarsi andare e di abbandonarsi a fumare canne nelle Highlands scozzesi, ma si ritrova in squadra con il rigidissimo Ian determinato a rispettare le regole.
Un giorno, dopo essere usciti dal sentiero per terreni remoti, molto lontani dagli agi urbani a cui sono abituati, i ragazzi sono braccati da una forza misteriosa determinata a far scomparire il loro futuro




CLAUDIO SANTAMARIA: "IN FREAKS OUT SARÒ L'UOMO LUPO, UN X-MEN ALL'ITALIANA"

Dopo essere stato il Jeeg Robot italiano, Claudio Santamaria torna al cinema sotto le vesti dell'uomo lupo in Freaks Out, il secondo film del regista di Lo chiamavano Jeeg Robot.

Si intitola Freaks Out il nuovo film di Gabriele Mainetti che, dopo il grande successo di Lo chiamavano Jeeg Robot, infonde grandi aspettative e speranze, insieme a una buona dose di curiosità, visto lo slittamento dell'uscita nelle sale, causato dal periodo di emergenza.
Nel film ritorna anche Claudio Santamaria, stavolta nei panni dell'uomo-lupo, un personaggio del quale ha anticipato le caratteristiche in un'intervista di Giovanni Bogani per RNG.

"Sarò una specie di uomo lupo, in un ruolo che ricorda gli X-men ma all'italiana, anche se non posso dire altro" - ha detto Santamaria - "È un film in cui mi sono messo in gioco. Come attore, prima o poi devi uscire dalla tua comfort zone. Io ho fatto la gavetta per anni prima di diventare attore, ho caricato e montato scenografie, sono stato sveglio fino alle quattro del mattino a fare le prove luci, tutto gratis. Se uno non rischia, è meglio che non faccia questo mestiere. Con questo film, anche Mainetti ha rischiato, alzando ulteriormente l'asticella ancora più che in Lo chiamavano Jeeg Robot. Sarà un evento sorprendente per tutto il cinema italiano."

Insieme a Santamaria, ci sarà anche Pietro Castellitto nei panni del "Biondo", altro "Freak" della banda di personaggi fuori dal comune, protagonisti del film: "Pietro è un attore che ti sorprende sempre" - ha continuato Santamaria - "ha una grande capacità di reazione e di improvvisazione, doti importanti per un attore. Ricordo che, all'inizio della mia carriera, anche io avevo una grande voglia di farcela, ricordo giorni in cui andavo a bussare a tutte le porte di Cinecittà, un po' come aveva fatto Alberto Sordi che, quest'anno in cui corre il centenario della nascita, son tornato sul palco per commemorarlo con uno spettacolo. Anche lui è partito dai fallimenti, dalla frustrazione, ma da una grande determinazione. La sua storia fa capire l'importanza di impegnarsi in un mondo in cui sembra tutto facile."

Oltre al film Freaks Out, Santamaria ha da poco finito di girare una serie tv in Sicilia, il cui titolo provvisorio è Inchiostro contro piombo, una storia sulla vicenda del giornale l'Ora. La serie è diretta da Piero Messina, Ciro D'Emilio e Stefano Lorenzi.


DAN AYKROYD SU JOHN BELUSHI: "SUL SET DI THE BLUES BROTHERS LA COCAINA ERA COME IL CAFFÈ"

Dan Aykroyd ne ha di cose da raccontare sul collega e amico John Belushi, e ciò che accadeva sul set di The Blues Brothers. E purtroppo, anche sullo smodato uso di droga da parte di cast e crew.

Sono passati 40 anni da quei giorni sul set di The Blues Brothers, oggi considerato uno dei migliori film di John Landis, ma un'esperienza del genere non può che rimanere impressa nella mente di chi vi ha preso parte, come ad esempio l'attore e sceneggiatore Dan Aykroyd.
In un'intervista con il Guardian, Aykroyd ha ricordato diversi aneddoti, come ad esempio il fatto che, inizialmente, i cinema del sud degli Stati Uniti non volevano proiettare il film per via della presenza di artisti afro-americani, salvo poi ripensarci e trarci anche guadagni considerevoli, o come fu girare la pellicola circondati continuamente da droghe.

"Al tempo, la cocaina era una valuta. E per alcuni membri della crew che lavoravano di notte, era quasi come caffé" rivela.
"Non era di mio gradimento, ma non potevo giudicare gli altri" continua, e in effetti, come riporta Yahoo! Entertainment, in una vecchia intervista con Variety lui stesso aveva ammesso di averne fatto uso "Lo facevano tutti, me incluso" anche se, spiegava allora "mai fino all'eccesso, e mai al punto di volerne comprare o possedere una dose propria". "Facevamo impazzire John Landis. A volte non sapeva se ci saremmo fatti vivi sul set dopo una notte di party a go go".

Ma Belushi era un professionista, e nonostante la sua forte assuefazione per le sostanze stupefacenti ("John, adorava i suoi effetti. Lo faceva sentire vivo di notte" diceva sempre Aykroyd ai microfoni di Variety) "Non c'era modo che non si presentasse sul set".
Anche se una volta accadde davvero che Belushi non si presentò sul set, ma quella è un'altra storia (e non ha a che fare con la droga)...


Widow’s Point – Craig Sheffer protagonista del nuovo horror sovrannaturale

Dopo Nightbreed e Hellraiser: Inferno l’attore Craig Sheffer sta per tornare all’horror con Widow’s Point, una nuova pellicola soprannaturale.

La pellicola è stata adattata dal romanzo omonimo ed è stata scritta e diretta da Gregory Lamberson. KateLynn E.Newberry e Dominic Luongo reciteranno al fianco di Craig Sheffer.

Il film uscirà in DVD e Digital HD l’1 Settembre e sarà distribuito dalla 101 Films, qui sotto potete vedere il trailer diffuso in queste ore.

Trama
Uno scrittore decide di trascorrere un fine settimana rinchiuso in un faro infestato per promuovere il suo prossimo libro. Ma una volta sul posto inizierà a venire preso di mira da alcune forze soprannaturali.


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THE NEW MUTANTS, ECCO IL NUOVO TRAILER: 'POTERI COME QUESTI NON POSSONO ESSERE FERMATI'

Parlare dell'uscita di The New Mutants equivale ormai ad addentrarsi in un territorio disseminato di incertezze e rinvii: il film Marvel con Anya Taylor Joy è stato a dir poco sfortunato in fatto di distribuzione, ma vuoi o non vuoi la data dell'effettivo esordio sembra finalmente avvicinarsi, come ci ricorda questo nuovo trailer.

Il breve filmato della durata di 30 secondi pubblicato su Twitter dall'account ufficiale del film ha la funzione di farci conoscere un po' meglio i protagonisti con cui avremo a che fare ma, soprattutto, i loro poteri.

Sono infatti i superpoteri di Illyana Rasputin e soci i veri protagonisti di questo nuovo teaser, come sottolinea anche la tagline che appare sul nostro schermo ad un certo punto della clip: "Poteri come questi non possono essere fermati". Insomma, la squadra che comprende anche Maisie Williams e Charlie Heaton sembra decisamente aver intenzione di fare sul serio: ma sarà mai dato modo a questi ragazzi di mostrare finalmente il loro potenziale?

Sulla carta sembra finalmente di sì: il trailer ci ricorda che l'uscita di The New Mutants è fissata per il prossimo 28 agosto, nonostante le recenti voci che volevano The New Mutants slittato al 3 settembre di quest'anno. Ormai manca poco, dunque: non resta che incrociare le dita e sperare che non sopraggiungano ulteriori problemi.


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STAR WARS, DARTH VADER TORNÒ SU NABOO PER INDAGARE SULLA MORTE DI PADMÉ

Lato Oscuro o meno, non si può dire che Darth Vader fosse uno poco interessato alle sorti della sua famiglia: l'amore cieco per Padmé fu una delle maggiori spinte ad abbracciare gli insegnamenti di Darth Sidious, mentre proprio l'affetto per il figlio Luke fu la chiave per il ravvedimento in punto di morte.

Dicevamo dei sentimenti provati per Padmé, dunque: ricordiamo tutti quanto la reazione dell'ex-maestro Jedi alla notizia della morte della sua amata, datagli proprio da Palpatine durante l'epico finale di Star Wars: La Vendetta dei Sith.

Ebbene, oggi abbiamo la conferma del fatto che Vader non si diede mai pace per come andarono le cose: nell'ultimo numero della serie a fumetti Darth Vader, infatti, vediamo il fu Anakin Skywalker recarsi alla ricerca di informazioni sulla morte della sua Padmé su Naboo, luogo cardine per la storia d'amore tra i due personaggi.

Gli eventi che accadranno qui porteranno poi il potentissimo braccio destro dell'Imperatore a cadere in un'imboscata tesagli dall'ancella di Padmé, Sabé, e dai capitani Typho e Tonra, convinti che sia sua la responsabilità della morte di Padmé e Anakin (e come dar loro torto, d'altronde).

A proposito di Vader e famiglia, degli scienziati hanno recentemente ricreato la mano artificiale di Luke Skywalker; qualche giorno fa, inoltre, un'attrice di Star Wars ha ricordato lo scomparso Wilford Brimley.


RYAN REYNOLDS APPARIRÀ IN JUSTICE LEAGUE E BLACK ADAM? LA STAR CHIARISCE

In attesa di rivederlo nei panni di Deadpool per il Marvel Cinematic Universe, l'ex interprete di Lanterna Verde Ryan Reynolds è stato associato da alcuni rumor a diversi progetti legati al mondo DC tra cui Black Adam e la Snyder Cut di Justice League.

"Non interpreterò Hackman in Black Adam. Anche se in genere faccio qualsiasi cosa che The Rock mi dice di fare" ha commentato la star su Twitter, smentendo una volta per tutte un suo possibile ruolo al fianco dell'amico e collega Dwayne Johnson.

Per quanto riguarda le voci su un cameo del suo Lanterna Verde nella Snyder Cut, invece, l'attore non ne ha escluso la possibilità: "Tuttavia, mi piacerebbe apparire nella Justice League di Zack Snyder e ho sentito che potrei essere già nel film?"

Per ulteriori novità su entrambi i progetti non ci resta che attendere il prossimo 22 agosto, data in cui si terrà l'atteso DC FanDome, evento che presenterà tutti i prossimi progetti legati al mondo della casa fumettistica. Oltre al primo teaser di Justice League potrebbero infatti arrivare nuove informazioni su Black Adam, le cui riprese in ogni caso non inizieranno prima del 2021.


X-MEN: LO SCENEGGIATORE DEI PRIMI DUE FILM VORREBBE TORNARE PER IL REBOOT MARVEL

Se il regista Bryan Singer non sembra sia stato impeccabile sul set del primo X-Men, lo sceneggiatore David Hayter è ancora oggi apprezzato per il lavoro svolto nella scrittura dei primi due film, e ora sarebbe pronto a tornare per il reboot nel Marvel Cinematic Universe.

"Se lo farei? Certo!", ha dichiarato a Den of Geek, anche se appare molto realista circa le sue probabilità di essere contattato dai boss della Marvel.

"Non mi aspetto che succeda, però. Mi immagino che se fossi Kevin Feige direi: 'Abbiamo bisogno di voci nuove, e c'è bisogno del contributo dell'attuale team creativo Marvel per realizzarlo. Probabilmente vogliono allontanarsi dalle versioni di Bryan Singer per diversi motivi, ma se me lo chiedessero, lavorerei senz'altro in qualsiasi produzione Marvel, l'ho detto chiaramente a Kevin. Lo farei per il resto della mia vita".

Le accuse contro il regista che ha dato avvio alla saga potrebbero aver compromesso per sempre il riutilizzo di quei volti e di quell'universo, ma a dire il vero la direzione presa dall'azienda lascia già intendere che ci saranno piani completamente diversi per il reboot degli X-Men, senza considerare che molti attori (come Hugh Jackman) non sarebbero disposti a tornare. Usare lo sceneggiatore dei film originali avrebbe senso a questo punto? Potrebbe trovare nuove idee per rinnovare gli eroi ed esaudire le richieste della Marvel?

Dopotutto Hayter ammette di essere ancora un grande ammiratore di Stan Lee e delle sue storie, anche se conclude dicendo: "Sarei sorpreso se decidessero di farmi tornare sugli X-Men. Ne sarei entusiasta. Voglio dire, per favore, fatelo... ma so come funziona il mondo".



Edited by Triplethor - 4/8/2020, 20:50
view post Posted: 3/8/2020, 19:52 The Umbrella Academy - Ellen News

THE UMBRELLA ACADEMY E IL "RITORNO" DI UN PERSONAGGIO: È STATA DAVVERO UNA BUONA IDEA?

Se non avete ancora terminato la visione della seconda stagione di The Umbrella Academy vi conviene fare un passo indietro (o meglio, un clic sul tasto apposito). Se invece l'avete già vista, o se semplicemente non vi danno fastidio gli spoiler, proseguite pure.

Gli ultimi due episodi della seconda stagione di The Umbrella Academy ci hanno mostrato come gli Hargreeves siano finalmente riusciti ad evitare la fine del mondo (a doppio anche!), al costo però di grandi sacrifici personali.

Allison (Emmy Raver-Lampman) ha dovuto dire addio al marito, Raymond Chestnut, così come Vanya (Ellen Page) e Diego (David Castañeda) hanno dovuto dire a Sissy, Harlan e Lila.

Luther (Tom Hopper) ha dovuto mettere una pietra sopra all'idea di rientrare nelle grazie di Ruby, e Klaus (Robert Sheehan) non è riuscito a impedire che Dave si arruolasse.

Ma il sacrificio più grande è stato quello di Ben (Justin Min), che per salvare Vanya (e il resto del mondo) si è lasciato definitivamente alle spalle l'esistenza terrena, ascendendo verso la luce, direzione che avrebbe dovuto prendere da già da tempo, al costo però della possibilità di rimanere con i propri fratelli.

Così si conclude dunque la storia del Numero 6. O almeno, così si poteva pensare... Fino agli ultimi minuti del season finale.

Qui gli Hargreeves, che hanno finalmente fatto ritorno nel 2019, si trovano infatti davanti a un bel cambiamento: Mr. Hargreeves è vivo (Colm Feore), e non solo lui... Anche Ben lo è, e sembrerebbe essere anche il leader della cosidetta Sparrow Academy!

La risposta, ovviamente, ce la potrà dare solo la terza stagione di The Umbrella Academy, ma nel frattempo, voi che ne pensate? Vi è piaciuta questa seconda stagione? E credete che sia stata una buona idea far tornare Ben in questo modo?

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view post Posted: 3/8/2020, 13:23 The Umbrella Academy - Ellen News

THE UMBRELLA ACADEMY, ECCO TUTTE LE DOMANDE A CUI LA STAGIONE 3 DOVRÀ RISPONDERE

La seconda stagione di The Umbrella Academy ha sconvolto tutti con il suo finale. Sono molti i quesiti rimasti irrisolti a cui speriamo di trovare risposta nella prossima stagione nel caso in cui chiaramente la serie venisse rinnovata. Eccone alcuni di seguito.

In primo luogo in molti si domandano se sia stata creata una nuova linea temporale. Nel finale siamo indotti a credere che il team tornerà con successo nel 2019 e, alla fine ci riescono anche ma, arrivano in un'abitazione del tutto uguale alla loro e Reginald sorpreso di vederli dice loro che non sono a casa ma che sono in The Sparrow Academy.

A questo punto è spontaneo chiedersi cosa sia questa Sparrow Academy, sicuramente un'accademia parallela che permetterà l'introduzione di nuovi personaggi e soprattutto nuovi supereroi. Inoltre in molti si domandano cosa abbia a che fare il cubo verde fluttuante proprio con questa nuova Academy. Si tratta di un equivalente di Pogo o Grace? O forse si tratta semplicemente di un membro del team nella nuova timeline?

Cronologia alternativa o meno, abbiamo ancora bisogno di risposte su dove sono gli altri 35 bambini nati lo stesso giorno dei membri di The Umbrella Academy e Lila. Infatti sappiamo che ci sono 43 bambini nati lo stesso giorno nel 1989. Sette di loro sono stati adottati da Sir Reginald Hargreeves ma tutti gli altri che fine hanno fatto? Saranno sicuramente sparsi per il mondo ma non sappiamo se hanno conservato i propri superpoteri.

Un altro quesito rimanda Reginald e il flashback della morte della moglie nella prima stagione. In molti si domandano da dove provenga e perchè si sia tolto il viso. Probabile che sia un alieno proprio come nei fumetti? Ciò spiegherebbe perché è vivo da decenni e perché sembra ancora un bell'uomo di mezza età nonostante tutto il tempo trascorso. Inoltre i razzi visti nella scena possono collegarsi in qualche modo con gli altri 35 bambini?

Ci sarebbero ancora moltissime domande ma, speriamo semplicemente che la nuova stagione di The Umbrella Academy apprezzatissima su Rotten Tomatoes diventi presto realtà in modo da poter rispondere a tutti i quesiti irrisolti. Sappiamo che perfino il cast di The Umbrella Academy non conosceva il finale della serie, fino a qualche istante prima della sua produzione. Ciò ha chiaramente permesso un grosso effetto sorpresa.

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THE UMBRELLA ACADEMY: NELLA TERZA STAGIONE SCOPRIREMO DETTAGLI SU REGINALD HARGREEVES

Se avete già visto il finale di The Umbrella Academy, sarete sicuramente in attesa di scoprire altri dettagli riguardo le prossime puntate inedite della serie di Netflix. Lo showrunner ha quindi deciso di parlarne durante un'intervista concessa a TV Guide.

Visto il grande successo di critica e pubblico per la serie con protagonisti Ellen Page, Aidan Gallagher, Robert Sheehan e gli altri membri della famiglia Hargreeves, il rinnovo per una terza stagione sembra quasi certo. Rispondendo alle domande dei giornalisti, Steve Blackman ha quindi rivelato qualcosa riguardo le prossime vicende della serie e in particolare sulle conseguenze che avrà la presenza del padre Reginald nel 2019: "Si sono tutti stupiti nel vederlo apparire lì. Se ci fate caso, è il nostro Hargreeves, ma ha qualcosa di diverso. Penso sia scontato dire che se ci sarà un'altra stagione vedremo i protagonisti cercare di risolvere il loro rapporto con il padre. Ci hanno provato nella seconda parte, ma quel Hargreeves non sapeva niente di loro. Questa nuova versione del padre è più anziana, ma potrebbero essere in grado di parlargli meglio di come hanno fatto nella seconda stagione".

Continua poi discutendo dei suoi piani per la terza stagione: "Quello che vorrei fare è rivelare qualcosa di più sulla storia del personaggio interpretato da Colm Feore. Chi è veramente Hargreeves? Qual è il suo obiettivo? Quale era lo scopo dei suoi ragazzi? Concentrandoci su Reginald Hargreeves è molto probabile che sapremo qualcosa in più sui protagonisti".


view post Posted: 3/8/2020, 13:17 MovieTown - Cinema

LUNEDI

03/08/2020



VENEZIA 77 – SI AGGIUNGONO THE HUMAN VOICE DI PEDRO ALMODÓVAR E ONE NIGHT IN MIAMI DI REGINA KING

The Human Voice di Pedro Almodóvar e One Night in Miami di Regina King verranno proiettati Fuori concorso nel corso della 77. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, in programma dal 2 al 12 settembre 2020.

Libero adattamento dell’originale pièce teatrale di Jean Cocteau e interpretato da Tilda Swinton The Human Voice è stato girato e montato a tempo di record subito dopo la fine del confinamento. Si tratta del primo film in inglese di Pedro Almodóvar.

Il filmaker ha commentato così la notizia:

“Sono entusiasta di tornare a Venezia in questo anno speciale, con il Covid 19 come involontario ospite. Tutto sarà differente, e non vedo l’ora di scoprirlo di persona.
È un onore affiancare Tilda in un anno in cui riceverà un premio meritatissimo. Per la verità, The Human Voice è un festival di Tilda, una rassegna dei suoi infiniti e assortiti registri come attrice. È stato uno spettacolo dirigerla.”


Alberto Barbera, il direttore della Mostra, ha dichiarato:

“È uno straordinario piacere e un grande onore accogliere nuovamente Pedro Almodovar a Venezia, un anno dopo avergli assegnato il Leone d’Oro alla Carriera, con il suo nuovo film tratto da La voce umana di Jean Cocteau e interpretato da Tilda Swinton, il Leone d’Oro alla carriera di quest’anno. È una circostanza eccezionale, in un anno fuori dell’ordinario: il modo più bello per celebrare insieme il desidero di tornare al cinema in compagnia di uno dei più grandi registi contemporanei”.

La regista di One Night in Miami, Regina King, ha commentato:

“Mi sono data un pizzicotto quando ho saputo di essere stata selezionata per la Mostra di Venezia, un festival così prestigioso. Felice di annunciare un’altra tappa nel viaggio di questo film”.

Ambientato durante la notte del 25 febbraio 1964, One Night in Miami racconta la storia del giovane Cassius Clay, in seguito noto col nome di Muhammad Ali, nel momento in cui diventa il nuovo campione dei pesi massimi al Miami Beach Convention Center. Contro ogni aspettativa, Clay sconfigge Sonny Liston con la sorpresa di tutto il mondo sportivo. Mentre una grande folla si raduna a Miami Beach per festeggiare la vittoria, Clay, che non può restare sull’isola a causa delle leggi di Jim Crow sulla segregazione razziale, trascorre la nottata all’Hampton House Motel in uno storico quartiere nero di Miami.

Qui Clay celebra la vittoria assieme a tre dei suoi amici più stretti: l’attivista Malcom X, il cantante Sam Cooke e la star del football americano Jim Brown. La mattina seguente, i quattro sono determinati come non mai a costruire un mondo nuovo per se stessi e per la loro comunità. In One Night in Miami, lo sceneggiatore Kemp Powers esplora cosa è accaduto quella notte, soffermandosi sul rapporto tra i quattro, sulla loro amicizia e sulle battaglie che li accomunavano, aspetti che li avrebbero portati a diventare quelle icone dei diritti civili che sono oggi.

Conclude Barbera:

“Il film di Regina King non potrebbe essere più in sintonia con gli avvenimenti degli ultimi mesi e la necessità di combattere ogni forma di razzismo che ancora alligna nelle nostre società. Siamo felici che Venezia possa contribuire a far conoscere un film importante per i suoi contenuti e la conferma del talento di una grande attrice al suo debutto come regista”.


INCEPTION – IL TRAILER PER IL 10° ANNIVERSARIO MOSTRA ANCHE IL FINALE

Christopher Nolan è sempre molto riservato quando si tratta di promuovere i suoi film, poiché vuole che il pubblico li scopra direttamente in sala. Anche Inception è ricco di sorprese, ma sono passati 10 anni dalla sua uscita… quindi, possiamo immaginare che il regista non la prenderà troppo male se il trailer per l’anniversario svela l’ultima inquadratura.

Il filmato è molto suggestivo, e si chiude proprio sulla scena finale, molto dibattuta dal pubblico. Non si tratta però di un vero spoiler: chi non ha visto il film non ne conosce il contesto, e quindi non può sapere cosa significa.

Com’è noto, Inception tornerà nelle sale questo mese in vari paesi del mondo, tra cui la Tailandia (il 12), che ha pubblicato questo trailer. Non c’è ancora la data per l’Italia. Comunque, il film potrebbe essere accompagnato dalle anticipazioni di Wonder Woman 1984 e Dune, in attesa di scoprire tutte le novità all’evento virtuale DC FanDome del 22 agosto.

La sinossi ufficiale
L’acclamato regista Christopher Nolan dirige un cast internazionale in un’originale avventura fantascientifica intorno al globo e dentro l’intimo ed infinito mondo dei sogni. Dom Cobb (Leonardo DiCaprio) è un abile ladro, il migliore in assoluto nella pericolosa arte dell’estrazione, ovvero il furto di importanti segreti dal profondo subconscio durante lo stato onirico, quando la mente è maggiormente vulnerabile. La rara abilità di Cobb ne ha fatto una figura molto ricercata nell’ambiente del nuovo spionaggio industriale, ma anche un ricercato internazionale, facendogli perdere tutto ciò che ha amato. Ora a Cobb è stata offerta la chance di redimersi. Un ultimo lavoro potrebbe restituirgli la sua vita, se solo saprà ottenere l’impossibile – “inception”. Invece del furto perfetto, Cobb e la sua squadra di specialisti dovranno riuscire nell’opposto: il loro compito non sarà rubare un’idea ma impiantarne una. Se avranno successo, potrebbe trattarsi del crimine perfetto.

Il prossimo film di Nolan
Nel frattempo l’attesa è tutta per Tenet, il nuovo film di Nolan, che dovrebbe uscire il 26 agosto nelle sale italiane.

Vi terremo aggiornati, ma intanto potrete vedere il trailer qui di seguito.

Il trailer



BOX OFFICE ITALIA: GLI ANNI PIÙ BELLI È IL FILM PIÙ VISTO NEL WEEKEND

Nel weekend del 30 Luglio – 2 Agosto si è registrato un calo degli incassi e delle presenze nelle sale italiane, rispetto alla scorsa settimana, anche se non sono stati integrati ancora tutti i dati.

Ancora una volta Gli Anni Più Belli di Gabriele Muccino si conferma al primo posto per il terzo settimana consecutivo, incassando €19.848 euro grazie alle sue 51 copie. Seguono Cena con delitto – Knives Out e Favolacce, ormai diventato il film più visto nel periodo delle ri-aperture (15 giugno -2 agosto) con €133.661.

Per un’analisi più approfondita vi rimandiamo all’articolo pubblicato su Cingeguru.it.

Box Office Italia – WEEKEND 30 LUGLIO – 2 AGOSTO 2020
GLI ANNI PIU’ BELLI – € 19.848 (3.742) 51 copie / 389 media – Tot. € 5.549.460 (887.548)
CENA CON DELITTO: KNIVES OUT – € 11.214 (2.214) 24/467 – Tot. € 5.135.579 (780.306)
LA DEA FORTUNA – € 10.062 (1.932) 21/479 – Tot. € 8.238.550 (1.211.897)
FAVOLACCE – € 9.994 (1.787) 26/384 – Tot. € 133.661 (22.945)
PARASITE – € 9.752 (1.796) 34/287 – Tot. € 5.679.128 (892.036)
JOJO RABBIT – € 7.336 (1.452) 26/282 – Tot. € 4.016.782 (635.436)
I MISERABILI – € 6.524 (1.158) 21/311 – Tot. € 123.838 (22.145)
JOKER – € 6.373 (1.323) 20/319 – Tot. € 29.623.727 (4.239.791)
UNA INTIMA CONVINZIONE – € 5.704 (1.002) 13/439 – Tot. € 6.329 (1.118)
PICCOLE DONNE – € 5.686 (1.061) 14/406 – Tot. € 5.927.290 (927.672)


WONDER WOMAN 3 SARÀ L’ULTIMO PER LA REGISTA PATTY JENKINS

Patty Jenkins freme perché il pubblico possa vedere Wonder Woman 1984: il film è pronto da mesi, ma l’iniziale data di uscita (dicembre 2019) è stata cambiata per sfruttare il volano dell’estate, una decisione di cui ovviamente la Warner si è pentita quando la pandemia di Covid-19 ha portato alla chiusura delle sale cinematografiche. Ora la speranza è che il film possa arrivare in ottobre, senza ulteriori slittamenti.

Intervistata da Geek (con trascrizione di DC Movie News), la regista ha spiegato ciò che ha voluto fare con Wonder Woman 1984, dichiarando al contempo che il successivo Wonder Woman 3 sarà l’ultimo per lei:

WW84 mi ha dato l’opportunità di fare molte cose che non erano possibili nel primo film. Ero molto contenta di raccontare la storia delle origini di Wonder Woman. Era come se fosse la sua nascita, ma non abbiamo visto davvero quello di cui è capace. È entusiasmante per me mostrarla all’apice della sua forza. Ma è anche molto importante che combatta una battaglia interiore: è una Dea e cerca di aiutare l’umanità. Non è solo una che combatte il male, ma prova a mostrare ai cattivi come migliorarsi. È un dilemma interessante. Il prossimo (WW3) sarà probabilmente il mio ultimo film di Wonder Woman, quindi devo metterci tutto quello che voglio mostrare. Dobbiamo pensarci con attenzione.

Patty Jenkins ha precedentemente rivelato che il terzo film sarà ambientato nel presente, ma non ci sono dettagli al riguardo: è ancora presto.

Vi ricordo che l’uscita di Wonder Woman 1984 è prevista per il 2 ottobre negli Stati Uniti, e per lo stesso mese anche in Italia. Vi terremo aggiornati.


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Ritorno al Futuro: dalla citazione in Avengers Endgame alle frodi assicurative di Doc Brown, parla Bob Gale

Il co-creatore della saga di Ritorno al Futuro, Bob Gale, è intervenuto come ospite al nuovo episodio del Pizza Film School, il format in cui i fratelli Russo discutono di cinema su YouTube con ospiti mediamente più interessanti di una qualche “spunta blu a caso” raccattata sui social.
In questa puntata, che è anche il “season finale” della serie, Anthony e Joe Russo, insieme agli sceneggiatori di Avengers: Endgame, Christopher Markus e Stephen McFeely, hanno parlato a tutto tondo di Ritorno al Futuro proprio insieme a Bob Gale.

Fra gli argomenti toccati, destano particolare interesse quelli relativi al come Doc Emmett Brown era riuscito a trovare i quattrini per sovvenzionare i suoi esperimenti e al commento di Bob Gale sulla citazione diretta che di Ritorno al Futuro viene fatta in Avengers: Endgame.

Cominciamo dalla prima questione citata:

Nell’elaborare il personaggio di Doc Brown ci siamo chiesti quale poteva essere la storia che aveva alle spalle e che poteva rispondere al come aveva fatto a diventare il tizio che inventava il viaggio nel tempo. Era alquanto distante dal classico archetipo dello scienziato, anche pazzo, che poteva esserci al tempo in cui abbiamo girato il film. Per prima cosa è una specie di ribelle ed eroe, perché ruba il plutonio a dei terroristi. Una cosa tosta. Vediamo tutta quella roba nel suo laboratorio e vogliamo assolutamente scoprire chi sia. Ma ci sono un sacco di altre cose. Cose che magari non notate fino a che non vedete e rivedete il film. Tipo il giornale inquadrato all’inizio. Non è che magari Doc brown ha dato fuoco alla sua abitazione per intascarsi i soldi dell’assicurazione in maniera tale da finanziare i suoi esperimenti? Potrebbe averlo fatto.

Bob Gale commenta poi il passaggio di Avengers: Endgame in cui Scott Lang apprende che Ritorno al Futuro è una st*onzata e che i viaggi nel tempo non funzionano come gli è stato insegnato dalla pellicola:

Nel film i viaggi nel tempo di Ritorno al Futuro sono definiti come una st*onzata. Ma alla fine della fiera cosa avete fatto? Siete tornati al primo Avengers e al precedente film di Thor. Quindi in pratica avete fatto come in Ritorno al Futuro!


Star Wars: il leader supremo Snoke all’inizio doveva essere una donna

La rivelazione arriva da Ivan Manzella, artista e designer di creature per i film di Star Wars: nei piani originali, anche se forse per un breve frangente, il leader supremo Snoke doveva essere una donna.
Manzella ha svelato che le menti dietro Il risveglio della Forza non gli diedero troppe informazioni sul personaggio interpretato da Andy Serkis e che agli inizi finì per disegnare un personaggio femminile:

Credo che la prima volta che me ne parlarono, [Snoke] era una donna. Perché il primo disegno che feci era di una donna, anche se poi cambiarono idee. Non so se si trattò di un fraintendimento o altro, ma mi pare di aver disegnato solo un’immagine. Tutto qui, nessun altro fece più nulla, credo. Poi da lì divenne maschio.

A questo punto siamo curiosi di scoprire se il suo primo disegno vedrà mai la luce del web.

Leggi anche. Star Wars: Il Risveglio della Forza, Han in un nuovo concept del film

Nel cast John Boyega, Daisy Ridley, Adam Driver, Oscar Isaac, Andy Serkis, Domhnall Gleeson, e Max von Sydow oltre a membri del cast originale quali Harrison Ford, Carrie Fisher, Mark Hamill, Anthony Daniels, Peter Mayhew e Kenny Baker.

La colonna sonora è composta ancora una volta da John Williams, il film è uscito il 18 dicembre 2015 negli USA, il 16 in Italia.


The Walking Dead: Jeffrey Dean Morgan vorrebbe un film tratto dallo spin-off a fumetti “Negan Lives”

Gli adattamenti cinematografici tratti dalla fortunata serie tv The Walking Dead, annunciati nel 2018, sono ancora lontani dalla concreta realizzazione, eppure Jeffrey Dean Morgan spera fiducioso in un film spin-off dedicato a Negan e ispirato alla storia di Negan Lives!
Parliamo dello spin-off a fumetti pubblicato a un anno dalla chiusura della serie principale e che è stato annunciato lo scorso giugno: si tratta di un albo autoconclusivo realizzato appositamente a sostegno delle fumetterie colpite dalla crisi causata dal Coronavirus, dato che è stato infatti distribuito gratuitamente a tutti i negozi a luglio e non è stato pubblicato in formato digitale.

Durante un Q&A virtuale durante il “TWD Universe Family Hangout”, l’attore ha confermato con entusiasmo che adorerebbe un film spin-off dedicato a Negan e tratto appunto dalle vicende di Negan Lives #1, anche perché ha adorato tutto il materiale letto:

L’ho amato. E ho amato l’idea che Kirkman e Charlie abbiano collaborato per salvare le fumetterie e i negozi più piccoli. E ho amato la storia

Negan Lives #1 si presenta come un fumetto imperdibile per tutti gli amanti di The Walking Dead, visto che mostra cos’è successo a Negan dopo il suo confronto con Maggie, assetata di vendetta per l’omicidio del marito Glenn. Questa la sinossi ufficiale dell’albo, composto da 36 pagine in bianco e nero:

Respinto da una società che si sta lentamente ricostruendo, Negan vive in un disperato isolamento… o no? In modo simile a Negan è qui!, la nuovissima storia contenuta in Negan Lives #1 permetterà ai lettori di dare un’occhiata a cos’è successo a uno dei personaggi più amati di The Walking Dead dal momento della sua ultima apparizione nel numero 174.

Trovate tutti gli aggiornamenti sulla serie tv targata AMC nella apposita scheda.

Quanto attendete la trilogia cinematografica di The Walking Dead? Vorreste anche voi un film spin-off con protagonista Negan? D


Strafumati: Seth Rogen spiega perché la Sony non ha mai voluto produrre il sequel

Normalmente, quando una major produce un film come Strafumati, lo stoner movie del 2008 diretto da David Gordon Greeninterpretato da Seth Rogen, James Franco e Danny McBride, spendendo 27 milioni di dollari incassando, solo al cinema, più di 100, gli ingredienti per un sequel ci sono già tutti.
Eppure il film, che col passare del tempo è diventato un vero e proprio cult, non è stato mai seguito da un capitolo 2.

In una recente apparizione all show di Howard Stern (via Deadline) Seth Rogen ha spiegato perché la major non ha mai accettato di produrre uno Strafumati 2:

Abbiamo cercato duramente di farne un altro. Grazie al Sony hack puoi trovare in rete le vere mail con le quali la Sony ha deciso di “uccidere” il film e di non farlo. Anni fa eravamo davvero molto interessati a realizzarlo, ma la Sony non era interessata. Penso che probabilmente abbiamo chiesto troppi soldi e loro non volevano darceli.

Stando ai dettagli emersi dal suddetto Sony Hack, Seth Rogen and co avevano chiesto 50 milioni di budget allo studio che, però, non voleva superare i 45 milioni.

Qualche settimana fa, in un’intervista Judd Apatow (40 Anni Vergine, Funny People), che di Strafumati è stato produttore e autore del soggetto, ha spiegato di aver tentato per anni di dare un prosieguo al film, senza riuscire mai a far sì che tutto andasse effettivamente in porto.

Ecco la sua dichiarazione in merito:

Ho combattuto davvero tanto per fare un sequel di Strafumati, per svariati anni. Ho sempre sostenuto l’idea di un sequel, ma non è mai andato in porto. Ho un’idea molto divertente che meriterebbe di essere esplorata, ma non so se saremo mai in grado di farlo.

Strafumati, la sinossi:
Dale Denton è un impiegato del tribunale che frequenta spesso uno spacciatore di nome Saul Silver per procurarsi marijuana. Saul ha a disposizione il meglio in materia e un giorno gli offre l’erba più esclusiva sul mercato: la Pineapple Express. E’ così speciale che fumarla può far sentire in colpa come nell’uccidere un unicorno. Purtroppo però Dale assiste a un omicidio commesso da una poliziotta corrotta e dal signore dello spaccio di droga locale a cui stava per consegnare un mandato di comparizione.


Onward – Oltre la Magia: ecco il nuovo trailer italiano del film Pixar in arrivo nelle sale il 19 agosto

Dopo aver fissato al 19 agosto la nuova data di uscita di Onward – Oltre la magia, la Disney ha diffuso in rete anche il nuovo trailer italiano del film Pixar.
Lo potete vedere nella parte superiore della pagina.

Onward – oltre la magia era stato presentato alla Berlinale, e nei territori in cui è uscito è riuscito a raccogliere solo 103 milioni di dollari (di cui 61 negli USA) prima del lockdown, arrivando poi su Disney+ negli Stati Uniti.

Il film è ambientato in un mondo fantasy suburbano e segue le vicende di due giovani fratelli elfi (Holland e Pratt) che si imbarcano verso una straordinaria ricerca per scoprire se c’è ancora un po’ di magia rimasta nel mondo. Hanno perso il padre quando erano molto piccoli e scopriranno qualcosa su di lui durante il loro viaggio.

Il nuovo film Disney e Pixar Onward – Oltre la Magia è interpretato, nella versione italiana, da un cast di voci che comprende Sabrina Ferilli nei panni di Laurel Lightfoot e Fabio Volo in quelli di Wilden Lightfoot, i genitori dei fratelli Ian e Barley. Favij, Raul Cremona e David Parenzo interpretano invece rispettivamente uno spiritello, un apprendista stregone e un cameriere.

Diretto da Dan Scanlon e prodotto da Kori Rae, che hanno già firmato l’acclamato Monsters University del 2013, Onward – Oltre la magia è ambientato in un immaginario mondo fantastico e racconta la storia di due fratelli elfi adolescenti, Ian e Barley, che si imbarcano in una straordinaria avventura per scoprire se nel mondo esista ancora un po’ magia.



The Rock annuncia: la riprese di Red Notice ripartiranno a metà settembre con dei rigidi protocolli di sicurezza

Con un video affidato ai suoi social, The Rock ha annunciato che la lavorazione Red Notice, pellicola prodotta da Netflix in cui lo vedremo di fianco a Gal Gadot e Ryan Reynolds, già protagonista per il colosso dello streaming di 6 Underground, è pronta a ripartire a metà settembre, dopo lo stop imposto lo scorso marzo a causa dell’esplosione dell’emergenza nuovo Coronavirus.
Nel filmato, The Rock spiega innanzitutto di aver empatizzato con le persone bloccate a casa, magari con una persona come sua madre che, essendo una sopravvissuta al cancro, rientra nelle categorie più esposte alle eventuali complicanze del COVID-19 non solo per questioni anagrafiche, ma anche per condizioni cliniche pregresse.

Dwayne Johnson loda anche il colosso dello streaming per la “bolla di sicurezza” (simile a quella che la NBA ha organizzato a Orlando per far ripartire il campionato di basket) che è stata assicurata per poter proseguire in tutta tranquillità la lavorazione di Red Notice e far sì che tutti, specie le maestranze coinvolte nella produzione della pellicola, possano rimettersi in moto.

Chiaramente, lo stesso The Rock riconosce che potrebbe trattarsi di una situazione connotata da estrema fluidità dato il particolare contesto storico e sanitario, ma si dice sicuro che i protocolli di sicurezza garantiranno ogni possibile tutela.

Lo stop alle riprese di Red Notice era stato dato a metà marzo da Dwayne Johnson con un post Instagram in cui scriveva:

Stiamo spingendo pausa sulla produzione targata Netflix del nostro Red Notice, diventerà effettiva da lunedì per le prossime due settimane.

È un mio privilegio il poter parlare faccia a faccia con la nostra troupe per aiutare tutti fornendo un po’ di chiarezza e linee guida dal momento che ora come ora la cosa più importante è far sì che tutti possano tornare a casa dalle proprie famiglie ovviamente preoccupate.

Dobbiamo proteggere i nostri piccoli, i nostri partner, le persone che amiamo e i più anziani. Continueremo a monitorare ed esaminare la situazione da vicino in maniera tale da poter prendere le decisioni migliori dapprima per le nostre famiglie e poi per i nostri affari.

Siamo una nazione resiliente che, alla fine, riesce sempre ad alzarsi se serve essere responsabili per lavorare insieme e superare qualsiasi difficoltà che si pone sul nostro cammino.

Il nostro paese farà il suo dovere, così come il resto del mondo farà il suo.

Siate vigili, tutelatevi, restate in salute e proteggetevi l’un l’altro.

È una cosa che coinvolge tutti noi.


DJ


www.facebook.com/DwayneJohnson/videos/293354398418963/

X-Men 3, Brett Ratner risponde alle accuse di Vinnie Jones con un post su Instagram poi cancellato

Sono giornate alquanto ricche di aneddoti relativi alla saga di X-Men sia perché, con il ventennale dell’uscita americana del primo film, sono emersi nuovi dettagli sul comportamento di Bryan Singer sul set delle pellicole da lui dirette, quanto perché Vinnie Jones, l’ex calciatore che in X-Men 3 di Brett Ratner ha interpretato Fenomeno ha ricordato, in un’intervista, la pessima esperienza avuta con il cinecomic. Pessima esperienza per cui ha addossato tutta la colpa proprio al regista citato, reo di averlo sostanzialmente derubato di una parte che era decisamente più corposa e articolata nella sceneggiatura per cui aveva deciso di firmare il contratto (trovate tutto in questo articolo).

Brett Ratner ha deciso di rispondere a Jones con un post su Instagram che è stato poi cancellato, ma il cui testo ci arriva comunque grazie a ScreenRant:

Per chiunque sia interessato, in merito ai commenti che sono stati fatti da Vinnie Jones, secondo cui, in X-Men: Conflitto Finale avrei “dissolto” il personaggio di Fenomeno prendendolo in giro. Tutto quello che posso dire è: troppi mutanti cattivi e troppo poco tempo! Cerchiamo di essere onesti, con Mystica è più semplice allo sguardo! Scherzi a parte, ho girato la sceneggiatura che mi era stata data e non sono stato in grado di ampliare il ruolo di Fenomeno, così come richiesto da Vinnie, per via del pochissimo tempo che avevo per consegnare il film. Ho la massima ammirazione e rispetto per Vinnie Jones e il talento con cui ha dato forma a un personaggio memorabile. Magari un giorno vedremo un film standalone di Fenomeno interpretato da Vinnie Jones! E magari potremo guardarlo su Disney+ in un pub vicino a casa, considerato che potrebbero non esserci più cinema in futuro.

Non è chiaro perché il regista abbia scelto di cancellare il post, considerato che, tuttosommatto, si tratta di una risposta positiva e conciliante. Magari potrebbe essere a causa della battuta poco consona sul fatto che Mystica sia più gradevole alla vista si Fenomeno (Brett Ratner è finito coinvolto dal ciclone #MeToo tanto che la Warner Bros ha deciso tempo fa di chiudere i rapporti con la casa di produzione del filmmaker, la RatPac) o magari perché stufo di venir subissato di risposte e commenti.


Killers of the Flower Moon, parla il direttore della fotografia del nuovo film di Scorsese: “Sarà molto delicato”

Il direttore della fotografia Rodrigo Prieto ha parlato con Vanity Fair del suo lavoro al nuovo video musicale di Taylor Swift (cardigan) e anche del suo impegni futuri, tra cui c’è Killers of the Flower Moon, il nuovo film di Martin Scorsese.
Per ovvi motivi il set della nuova fatica del regista sarà diverso dal solito e il motivo sarà il dover fare i conti con le conseguenze dell’emergenza Coronavirus e con le nuove linee guida per la sicurezza.

Prieto ha spiegato che sta già ripensando il suo approccio al suo impiego dopo l’esperienza con cardigan, per cui ha trovato un nuovo modo di lavorare ai primi piani. Solitamente i primi piani richiedono che il direttore della fotografia e l’operatore siano faccia a faccia con l’attore, ma con l’uso di una testa remotata (un braccio per il controllo remoto) è stato possibile raggiungere il distanziamento necessario.

“È una cosa che ho appreso girando il video musicale che credo continuerò a usare, specialmente con un film come quello [Killers of the Flower Moon]. Non vogliamo che DeNiro o chiunque altro tocchino cose ora come ora” ha commentato il direttore della fotografia.

Ha poi aggiunto:

Ovviamente [Killers of the Flower Moon] sarà molto delicato perché Martin Scorsese ha l’asma, perciò dovremo stare molto attenti con lui.

Killers of the Flowers Moon vede Leonardo DiCaprio nel cast, verrà prodotto dalla Apple e distribuito dalla Paramount. La sceneggiatura di Eric Roth è tratta dal romanzo di David Grann Gli assassini della terra rossa che racconta la storia vera degli omicidi di membri della tribù Osage nell’Oklahoma degli anni venti, occorsi dopo la scoperta del petrolio nelle loro terre. Robert De Niro interpreterà il serial killer William Hale.

Questa la sinossi:


Negli anni Venti del Novecento, la popolazione al mondo con la maggiore ricchezza pro-capite era, abbastanza sorprendentemente, la nazione indiana degli Osage, confinata nei decenni precedenti in una riserva in Oklahoma. Senza più bisonti da cacciare, impossibilitati quasi a parlare la loro lingua e a praticare la loro religione e cultura, improvvisamente si ritrovarono ricchissimi per la scoperta nelle loro terre di giacimenti petroliferi immensi: cominciarono così a girare in Cadillac e a mandare i figli a studiare in Europa, con grande invidia dell’opinione pubblica bianca, in prevalenza quacchera. Altrettanto improvvisamente però, all’interno delle famiglie osage più facoltose, si verificarono delle morti inspiegabili e sospette. E, negli ultimi baluardi del West selvaggio, dove personaggi come J.P. Getty andavano costruendo le proprie fortune e dove banditi leggendari seminavano il terrore, molti di coloro che osarono indagare su questi omicidi finirono per essere assassinati a loro volta. Superate le ventiquattro vittime, il caso passò a un organismo investigativo relativamente nuovo, l’FBI, che tuttavia non riuscì a fare sostanziali passi in avanti, finché il suo giovane direttore, J. Edgard Hoover, non cercò l’aiuto di un Ranger in pensione, Tom White. White mise insieme una squadra di detective piuttosto eterogenea, compreso un agente amerindio, e portò alla luce una cospirazione spietata ai danni di una popolazione intera.

Amazon Prime Video, nei nuovi film di agosto 2020 in streaming Puoi baciare lo sposo, Escobar, Amabili resti

Su Amazon Prime Video nel corso di agosto 2020 arrivano Escobar, Amabili resti, Puoi baciare lo sposo e gli originali Chemical Hearts e Shakuntala Devi.

Amazon Prime Video, nei nuovi film di agosto 2020 in streaming Puoi baciare lo sposo, Escobar, Amabili resti

Il servizio di streaming on demand Amazon Prime Video presenta alcune novità cinematografiche per il mese di agosto 2020. Andiamo a vedere quali lungometraggi saranno aggiunti al catalogo, disponibile per tutti gli utenti Amazon Prime.

C'è sapore di commedia italiana: Puoi baciare lo sposo, già disponibile, vede Diego Abatantuono come sindaco progressista di un piccolo paese, chiamato ad accettare il matrimonio gay di suo figlio Antonio (Cristiano Caccamo) con il compagno Paolo (Salvatore Esposito). Una festa esagerata, disponibile dal 7, diretto e interpretato da Vincenzo Salemme, vede un geometra affrontare e pagare per i diciotto anni di sua figlia una festa gigantesca, voluta da sua moglie Teresa (Tosca d'Aquino). Dal 21 agosto è Luciano Ligabue a dirigere in Made in Italy Stefano Accorsi nei panni di Riko, attivo nel salumificio di famiglia ma pieno di rimpianti, finché una svolta non lo stimola a cambiare. Con Kasia Smutniak.
Il 28 agosto invece è la volta di Stefano Fresi nel bizzarro Il Regno: Giacomo, un autista di autobus romano, scopre che suo padre, che lo aveva di fatto rinnegato, gli ha lasciato la sua tenuta agricola, resa però uno stato autonomo fermo al 1100 d.C.. Comprensibilmente disorientato, Giacomo realizzerà però di essere di fatto il re della proprietà: quali conseguenze avrà sul suo carattere remissivo?

Due i lungometraggi originali Amazon del mese: è già sul servizio Shakuntala Devi, primo biopic in lingua indiana (con sottotitoli in inglese) a debuttare su Prime Video. Shakuntala Devi divenne celebre come "computer umano", perché era in grado di eseguire a mente operazioni matematiche complesse. E' coprodotto da Sony Pictures Networks Productions.
Chemical Hearts, disponibile dal 21 agosto, è la storia del diciassettene Henry Page (Austin Abrams), un romantico che spera nell' "amore della vita". All'ultimo anno delle superiori s'innamora di Grace (Lili Reinhart), con la quale si trova a dirigere il giornale della scuola. La ragazza nasconde un segreto... Il film è scritto e diretto da Richard Tanne.

Tra i film stranieri di rilievo segnaliamo il biografico Escobar - Il fascino del male (dal 19 agosto) con Javier Bardem e Penélope Cruz, e il contestato ma visionario adattamento di Peter Jackson del romanzo di Alice Sebold Amabili resti (dal 20 agosto, con Saoirse Ronan). Upgrade, visionabile dal 10 agosto, è invece un film di fantascienza scritto e diretto dal cocreatore di Saw, Leigh Whannell: nella storia, un uomo vittima di un grave incidente accetta di riprendere a camminare grazie all'ausilio di uno speciale impianto futuristico, che però prende presto il controllo delle sue azioni...
#OPS - L'evento, dal 26 agosto, è invece un docufilm dedicato alla cantante e influencer Elisa Maino, mentre Kids in Love dal 21 agosto vede Cara Delevingne far girare la testa all'irreggimentato studente Will Poulter. Amiche in affari, dal 28 agosto, è una commedia in cui Mel (Rose Byrne) e Mia (Tiffany Haddish) sognano di sfondare nel fashion con una linea di makeup, ma la ricchissima Clara Luna (Salma Hayek) cerca di approfittare della situazione...


Monster Hunter: Paul W.S. Anderson ci dice che è pronto ed è il suo film migliore

Dopo Mortal Kombat e Resident Evil, Paul W.S. Anderson sta per lanciare un nuovo franchise tratto da una serie di videogame con Monster Hunter, interpretato come il precedente dalla moglie Milla Jovovich. Il regista ha aggiornato i fan sullo stato della lavorazione del film, la cui uscita era inizialmente prevista per questo settembre ed è stata rimandata all'anno prossimo. Le riprese, comunque, sono completate:

Il film è finito al 100 per cento. Dovevamo farlo uscire nel weekend del Labor Day e l'abbiamo rimandato al 2021, ma è finito. Quindi uscirà l'aprile dell'anno prossimo. È il film che preferisco tra tutti quello che ho fatto. Ha un aspetto davvero unico. È un'evasione meravigliosa, e quando il mondo guarità e le persone potranno tornare al cinema, è esattamente questo che vorranno. Avranno bisogno di evadere per un paio d'ore in un mondo diverso. E questo è quello che Monster Hunter offre in gran quantità ed è per questo che sono elettrizzato di averlo trasposto in un film.

Monster Hunter è tratto dall'omonima saga videoludica della Capcom. Nel film, Milla Jovovich è a capo di un gruppo militare della Nazioni Unite che viene trasportato in un mondo popolato da mostri. Lì incontra il Cacciatore (Tony Jaa) e si unisce a lui per richiudere un portale che permetterebbe ai mostri di attaccare la terra. Nel cast ci sono anche Ron Perlman e Diego Boneta.

I mostri, aveva detto Anderson in precedenza, sono alti dai 15 ai 20 metri e sono costruiti con più dettagli dei dinosauri di Jurassic World e "hanno perfino un aspetto migliore, perché abbiamo girato in vere location in Sudafrica e Namibia, cosa che ha fornito agli anim


CONTAGION, PARLA LO SCENEGGIATORE: "FACCIAMO UN FILM SUL MEDICO ANTI-VAX PER FAR CAPIRE IL MALE CHE HA FATTO"

Lo sceneggiatore di Contagion Scott Z. Burns è convinto che un film incentrato sulla figura del medico Andrew Wakefield possa essere utile per eradicare una volta per tutte ogni teoria anti-vax, favorendo così la diffusione di una campagna pro vaccino quando verrà reso disponibile quello per il Covid-19.

Wakefield è diventato noto alla cronaca quando nel 1988 pubblicò un articolo, rivelatosi poi scientificamente fallace, in cui collegava il vaccino contro il morbillo, la parotite e la rosolia all'autismo. Per questo motivo, lo scienziato venne radiato dall'ordine dei medici ma nonostante ciò le sue tesi sconsiderate continuano ad essere ritenute valide da una parte della popolazione mondiale che le usa anche per giustificare il suo diniego ad una campagna di vaccinazione contro il coronavirus.

Scott Z. Burns ha spiegato: "Quando avremo un vaccino per il Covid-19, se la gente non lo farà perché è stata plagiata dalla condotta criminale di Andrew Wakefield e pensa che i vaccini siano malvagi, avremo un problema molto più grande e molti si faranno del male. Mi piacerebbe perciò che qualcuno facesse un film su Andrew Wakefield per mostrare finalmente quanto diabolico sia stato ciò che ha fatto".

La cornice di queste dichiarazioni è stata una masterclass virtuale con la MetFilm School, un'università privata con campus a Londra e Berlino, in cui si è soffermato anche su Contagion e sul perché il film di Steven Soderbergh abbia tanti parallelismi con l'attuale pandemia.

Alla base della sceneggiatura c'è stato infatti un lungo e profiquo dialogo con medici e virologi di primo piano per rendere il tutto più credibile e sono stati proprio loro ora a convincerlo a tornare a discutere del virus dopo che, inizialmente, aveva rifiutato le numerose richieste della stampa all'inizio dell'anno.


AVENGERS: ENDGAME, LO SCENEGGIATORE DI RITORNO AL FUTURO COMMENTA I VIAGGI NEL TEMPO DELL'MCU

Durante il finale della serie Russo Bros. Pizza Film School, Joe e Anthony Russo hanno invitato, per la loro chiacchierata sui film che più li hanno segnati nella loro vita, Bob Gale lo sceneggiatore di Ritorno al futuro. Insieme a loro erano presenti via chat anche Stephen McFeely e Christopher Markus, autori dello script di Avengers: Endgame. Il discorso si è focalizzato, come potete immaginare, sui viaggi nel tempo che sono il nucleo centrale sia del cinecomic Marvel che del film di Robert Zemeckis.

Come hanno fatto notare Stephen McFeely e Christopher Markus, inizialmente in Avengers: Endgame non era prevista la scena in cui i Vendicatori si trovano insieme a discutere di viaggi temporali e come poterli attuare, ma in una riunione con la produzione è emersa la necessità non solo di spiegarne le modalità ma anche di citare proprio Ritorno al futuro.

"Nel focus group le persone dicevano: 'Bene, aspetta un minuto, in Ritorno al futuro potrebbero fare questo e loro potrebbero farlo'. Così abbiamo pensato: oh dannazione, dobbiamo occuparcene, perché la conoscenza di tutti sui viaggi nel tempo, oggi, nel 2019, arriva da quei film. Quindi abbiamo inserito la scena in cui Ant-Man dice: 'Che vuoi dire? La stronzata di Ritorno al futuro?'".

Bob Gale ha però rimarcato come, nonostante l'ultima avventura dei Vendicatori tenti una strada tutta sua rispetto a Ritorno al futuro, i supereroi alla fine fanno lo stesso identico percorso, così come era stato nella storia di Doc e Marty:

"Dici [nel film ndr] 'Intendi dire la stronzata di Ritorno al futuro?' Ma alla fine della giornata, voi ragazzi tornate nel primo film dei Vendicatori e nei precedenti film di Thor, quindi è davvero un po 'come Ritorno al futuro". Joe Russo ha rimarcato, inoltre, come l'osservazione fatta al cult di Zemeckis nel film non sia irrispettosa, tutt'altro, è un vero e proprio omaggio a un'opera diventata pietra miliare per chi poi si è approcciato ai viaggi nel tempo in un film. E quanto fatto dai Russo apre indubbiamente scenari interessanti visto che il Multiverso avrà un ruolo centrale nella prossima avventura del Doctor Strange.

Dal canto suo, Bob Gale ha visto la battuta su Ritorno al futuro come un riconoscimento. All'epoca dell'uscita di Avengers: Endgame si espresse in modo lusinghiero durante una intervista per The Hollywood Reporter: "Sono stato contentissimo di apprendere che Endgame ha rivelato al mondo che tutti i supereroi Marvel sono fan di Ritorno al Futuro!".


SUICIDE SQUAD, DAVID AYER CONFERMA LA TEORIA DEL JOKER E DELLE "FALSE" HARLEY QUINN

Il regista di Suicide Squad, David Ayer, è tornato a prendere la parola sui social per confermare una teoria che riguarderebbe Joker e alcune "false" Harley Quinn che compaiono nel film.

In una delle scene di maggior tormento emotivo di Joker in Suicide Squad vediamo comparire una donna vestite di rosso sullo sfondo, dettaglio che non è passato inosservato agli occhi attenti dei fan i quali hanno perfino elaborato una teoria al riguardo.

Traendo spunto da un episodio di Batman - Cavaliere della notte, in cui Joker ingaggia una donna che somiglia ad Harley per poi eliminarla uccidendola quando si è stancato di lei, la teoria dei fan esposta via social a David Ayer ipotizza che le donne in rosso viste in Suicide Squad siano un surrogato di Harley Quinn mentre la vera compagna di Joker è in carcere. Non essendo una serie animata, è possibile che Joker, dopo essersi stancato, le faccia uccidere quando schiocca le dita. David Ayer ha confermato la teoria in un succinto post.

David Ayer è intervenuto spesso sui social media denunciando il pesante intervento di Warner Bros. sul suo Suicide Squad e svelando alcune differenze tra la versione vista al cinema e quella pensata da lui in origine confermando l'esistenza di una Ayer Cut nella speranza di far uscire il suo film in qualche forma sulle orme della Snyder Cut di Justice League, in arrivo su HBO Max nel 2021.


DUNE: DENIS VILLENEUVE ACCELERA PER FINIRE IL FILM IN QUARANTENA: "LA PANDEMIA HA STRAVOLTO LO SCHEDULE"

Denis Villeneuve ha confessato di essere costretto a fare le corse per terminare Dune nonostante la quarantena, visto che la pandemia ha stravolto lo schedule del film.

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Dune: la prima immagine di Timothée Chalamet nel film di Denis Villeneuve

Nonostante gli sconvolgimenti globali, Dune dovrebbe uscire - come previsto - a dicembre, ma la pandemia ha creato ritardi nello schedule di Denis Villeneuve che ha dovuto adeguarsi alla situazione:

"Avevo in programma di tornare on location per girare alcune sequenze aggiuntive in seguito perché volevo aggiustare il film dopo il pre-montaggio. Avevo bisogno di tempo. All'epoca non sapevo che ci sarebbe stata una pandemia, ma l'impatto della situazione sanitaria ha sconvolto il nostro schedule. Dovremo fare le corse per finire il film in tempo perché abbiamo ottenuto il permesso per i reshoots, significa che devo finire effetti speciali e montaggio da Montreal mentre la mia crew è a Los Angeles."

La principale sfida di Dune, per Denis Villeneuve, è proprio il lavoro da remoto della fase di montaggio: "Ci sono cose che un regista può fare da remoto grazie alla tecnologia. La supervisione degli effetti speciali, con alcuni accorgimenti tecnologici, è semplice, ma il montaggio, per me, non lo è affatto. Essere lontano dal mio montatore Joe Walker è un problema, mai come ora ho compreso quanto il montaggio sia come suonare della musica insieme a un altro, è necessario essere nella stessa stanza Si tratta di interazione umana, spontaneità, energia. Mi manca non essere nella stessa stanza col mio montatore, lavorare così è davvero penoso."

La collaborazione tra Villeneuve e Joe Walker è molto stretta. I due collaborano fin da Sicario e hanno realizzato insieme Arrival, Blade Runner 2049 e adesso Dune. La loro sintonia non può essere replicata virtualmente, come ammette lo stesso regista:

"Forse uno dei motivi è che il montatore è come uno psichiatra, lui è il solo in grado di gestire i miei attacchi di panico e le mie insicurezze, ma anche di condividere la mia gioia. Nel futuro, se mai succedesse ancora qualcosa di simile, farei in modo che il mio montatore stia vicino a me."


FORREST GUMP, LA SUA CORSA È ISPIRATA AD UNA STORIA VERA

La famosa scena della corsa nel film Forrest Gump si basa su una storia vera, risalente al 1982, dodici anni prima dell'uscita del film (la sequenza fu ideata appositamente per la versione cinematografica, e non appare nel romanzo di Winston Groom, dato alle stampe nel 1986).

Protagonista della vicenda - di cui abbiamo accennato anche nella nostra spiegazione del finale di Forrest Gump - fu un certo Louis Michael Figueroa, all'epoca sedicenne, che per beneficenza - per l'esattezza per la American Cancer Society - corse dal New Jersey fino a San Francisco, ispirando anche la celebre battuta pronunciata da Forrest quando spiega come si comporta durante la corsa: "Metto un piede davanti all'altro, tutto qui. Quando sono stanco, dormo. Quando ho fame, mangio. Quando devo andare in bagno, vado." Un altro aspetto curioso è che in molte sequenze in cui corre, Tom Hanks ebbe come controfigura il proprio fratello minore, Jim Hanks, noto anche per essere il suo sosia vocale nei panni di Woody in vari progetti legati al franchise di Toy Story, in particolare i videogiochi basati sui film.

La scena della corsa è uno dei momenti più iconici di Forrest Gump, film che a quasi trent'anni dall'uscita rimane amato dai più. Tra i pochi detrattori c'è proprio Winston Groom, autore del romanzo, che oltre a non apprezzare alcune delle modifiche, tra cui la personalità di Forrest (Groom aveva pensato a John Goodman per la parte), dovette fare causa alla Paramount. Il motivo? Gli era stata promessa per contratto una percentuale dei guadagni, e nonostante il successo del film al box office - quasi 700 milioni di dollari a livello globale - la dichiarazione ufficiale fu che non aveva recuperato le spese.

La disputa fu risolta un anno dopo l'uscita con un nuovo accordo tra l'autore e lo studio, con l'acquisto dei diritti di un sequel, nel quale Forrest assomiglia di più alla versione interpretata da Tom Hanks, e il film stesso ha avuto un impatto sulla sua vita. L'eventuale adattamento cinematografico è in standby dal 2007.


FORREST GUMP, ECCO COSA DICE SUL VIETNAM NELLA SCENA DEL COMIZIO

Vi siete mai domandati cosa dica Forrest Gump al comizio riguardo alla Guerra del Vietnam? Nella scena originale, l'ex soldato non ha attivo il microfono, ma Tom Hanks sapeva ovviamente le battute, ecco cosa dice il personaggio: "A volte, quando le persone vanno in Vietnam, tornano a casa dalle loro mamme senza le gambe. A volte non tornano affatto. Questa è una brutta cosa."

Nel film Forrest Gump, quando il protagonista parla al raduno degli Hippie, gli viene scollegato il microfono da un generale che non vuole far sapere l'esperienza di un ex soldato reduce dalla Guerra del Vietnam. Questo potrebbe mettere in cattiva luce l'intero esercito americano, ma il militare non ha idea dello sviluppo cognitivo inferiore alla norma di Forrest e che per questo, voglia dire una frase abbastanza infantile, che vi ricordiamo di seguito, nella versione in lingua originale:

Sometimes when people go to Vietnam, they go home to their mommas without any legs. Sometimes they don't go home at all. That's a bad thing.

il film, di cui abbiamo parlato nella nostra spiegazione del finale di Forrest Gump è uscito nelle sale nel 1994, è liberamente ispirato all'omonimo romanzo di Winston Groom del 1986 e nel 1995 ha ricevuto molti premi Oscar come:

Miglior film a Wendy Finerman, Steve Starkey e Steve Tisch, Migliore regia a Robert Zemeckis, Miglior attore protagonista a Tom Hanks, Migliore sceneggiatura non originale a Eric Roth, Miglior montaggio a Arthur Schmidt, Migliori effetti speciali a Ken Ralston, George Murphy, Stephen Rosenbaum e Allen Hal, oltre ad altre 7 nomination.


DA ZERO A DIECI E RADIOFRECCIA: IL COLLEGAMENTO TRA I DUE FILM

Avete scoperto il collegamento e tutte le curiosità che accomunano i primi due film di Ligabue? Ebbene, il cantante ha lasciato alcune tracce del legame tra Da Zero a dieci e Radiofreccia e noi vi sveliamo quali sono:

Il secondo film di Luciano Ligabue ha un piccolo legame con il primo. Nell'incipit del film Da zero a dieci, si capisce che Giove è il fratello minore di Freccia, protagonista appunto del precedente film, Radiofreccia.

La trama del secondo film, uscito nel 2002 dopo essere stato presentato in una proiezione speciale al Festival di Cannes, parla di quattro amici, Baygon, Libero, Biccio e Giove, quasi quarantenni, che vivono a Correggio e conducono una vita tranquilla. Durante l'estate del 2000 decidono di trascorrere un fine settimana a Rimini, per commemorare la scomparsa del loro amico Mirco che, venti anni prima, è morto nell'attentato alla stazione di Bologna. Tutto, dalla camera di albergo alle compagne di avventura, viene programmato da Libero in ricordo di quella esperienza, con l'illusione di poter recuperare sentimenti ed emozioni ormai lontane.

In realtà, nel primo film, non si fa nessun accenno al fratello minore di Freccia. Sappiamo dell'esistenza di Giove dal racconto "Il girotondo di Freccia", presente nel libro scritto da Ligabue, "Fuori e dentro il Borgo". Nel racconto, Giove si chiama Berto e guida una Renault 4.

Tutto il film Radiofreccia si basa sostanzialmente sui racconti pubblicati da Ligabue nel'97, in cui si racconta la storia di un gruppo di ragazzi e di una radio che nasce in maniera pioneristica negli anni Settanta. Tra questi ragazzi c'è un tossicodipendente, Freccia appunto, chiamato così per via di una voglia a forma di punta di freccia sulla guancia destra.

Inoltre, un'altra curiosità che collega i due film, è che anche in Da Zero a dieci, come in Radiofreccia, c'è un cameo dello stesso Ligabue che compare, insieme al produttore Domenico Procacci, vestiti da suonatori di strada, nella parte finale del film.


SPIDER-MAN, IL MULTIVERSO LIVE ACTION PRENDE VITA IN UN NUOVO FAN POSTER

L'uscita dell'acclamato Spider-Man: Un Nuovo Universo ha illuminato i fan sulle potenzialità di un crossover tra le versioni live-action di Tobey Maguire, Andrew Garfield e Tom Holland, e ora un artista ha immaginato il poster di un eventuale progetto di questo tipo.

Come potete vedere in calce all'articolo, l'utente Instagram PabloRuizzX, già autore di una suggestiva fan art che vedeva Keanu Reeves nei panni di Wolverine, ha infatti riunito in un poster gli arrampicamuri della trilogia di Raimi, dei due The Amazing Spider-Man e della più recente versione del personaggio introdotta nel MCU.

Mentre Phil Lord e Chris Miller continuano i lavori per il sequel di Un nuovo universo che introdurrà tra gli altri anche lo Spider-Man 2099 di Miguel O'Hara, già mostrato nella scena post-credit del primo capitolo, un crossover live-action almeno in questo momento non sembra nei piani né di Sony né di Disney, che in ogni caso stanno già collaborando per alcuni collegamenti tra i vari progetti (vedi l'Avvoltoio nel trailer di Morbius).

Chi sta già lavorando al multiverso è invece DC Films, che grazie alla pellicola di Flash con protagonista Ezra Miller riporterà indietro il leggendario Batman di Michael Keaton. Come confermato di recente anche dal regista Andy Muschietti, infatti, il film sarà un adattamento della celebre miniserie a fumetti Flashpoint scritta da Geoff Johns.


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X-MEN, KEVIN FEIGE DOVEVA "BADARE" A BRYAN SINGER SUL SET DEL FILM

Prima di diventare presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige ha prodotto diversi progetti cinematografici legati Casa delle Idee come Hulk, Spider-Man 2 di Sam Raimi e in particolare i primi capitoli degli X-Men, di cui si è tornato a parlare in questi giorni per via delle nuove accuse contro il comportamento di Bryan Singer sul set.

Secondo l'articolo dell'Hollywood Reporter che ha fatto luce sul dietro le quinte della pellicola, il quale ha rivelato che molti membri del cast tra cui Hugh Jackman e Halle Berry minacciarono addirittura di abbandonare il film, la 20th Century Fox era al corrente della situazione e aveva incaricato Feige, che al tempo lavorava per la produttrice Lauren Shuler Donner, di "badare" al comportamento del regista.

"È una strana industria, quella cinematografica. Celebriamo la creatività e il talento e perdoniamo le persone geniali. Inconsciamente, probabilmente chiudiamo un occhio su ciò che fanno e portiamo i loro prodotti in giro per il mondo" ha dichiarato Donner per il report.

La produttrice ha poi rivelato di aver saltato la premiere di X-Men proprio a causa di Singer: "Era molto nervoso e si agitava quando era insicuro, come fanno molti. Ma si sfogava urlando e gridando a tutti sul set. Oppure lasciava al set e interrompeva la produzione. Bisogna capire questo: quel ragazzo era geniale, ed è per questo che lo abbiamo tollerato. Se non avesse mandato tutto all'aria, sarebbe davvero un grande regista."


THE SUICIDE SQUAD, CI SARÀ ANCHE POISON IVY? JAMES GUNN CHIARISCE

Si parla dell'arrivo di Poison Ivy nel DCEU da quando è stato annunciato Gotham City Sirens, film affidato a David Ayer (Suicide Squad) il cui sviluppo è tuttora in sospeso, e dei recenti rumor hanno anticipato la sua possibile apparizione nell'atteso The Suicide Squad di James Gunn.

Peccato che, come confermato dallo stesso regista, si tratta di voci totalmente infondate.

"Non sarebbe bello se i siti non riportassero vaneggiamenti trovati a caso su Reddit, YouTube, Twitter o 4chan come se fossero notizie? Sono corretti una volta su mille e quella volta è usata come prova del fatto che potrebbero avere ragione." ha scritto Gunn su Twitter, prima di smentire categoricamente lo specifico rumor su Poison Ivy, che secondo il "leak" sarebbe stata interpretata dall'attrice brasiliana Alice Braga (The New Mutants): "Non sono veri. Sono st***ate come la maggior parte della roba che esce da questo sito in particolare."

Il mese scorso, Gunn ha smentito anche alcuni rumor riguardanti il ritorno di Ben Affleck nei panni di Batman in vista del DC FanDome, atteso evento che si terrà il prossimo 22 agosto durante il quale verranno presentati tutti i progetti futuri legati alla casa fumettistica tra cinema, serie TV e videogiochi. Tra le altre cose, c'è molta curiosità riguardo al primo teaser della Snyder Cut di Justice League.


RITORNO AL FUTURO, DOC HA FINANZIATO I SUOI ESPERIMENTI ILLEGALMENTE? NE PARLA BOB GALE

Doc Brown, il leggendario scienziato interpretato da Christopher Lloyd in Ritorno al Futuro, potrebbe avere finanziato i suoi esperimenti illegalmente. A rivelarlo Bob Gale, sceneggiatore della trilogia insieme a Robert Zemeckis, durante una recente chiacchierata con i fratelli Russo.

"Mentre scrivevamo la storia del personaggio ci siamo chiesti quale fosse la sua backstory, come poteva essere stato lui ad inventare il viaggio nel tempo? È molto lontano dai cliché dello scienziato, o anche dello scienziato pazzo ai tempi. Prima di tutto è una sorta di ribelle e di eroe, perché ruba il plutonio dai terroristi. È molto figo. Vediamo tutte queste cose nel laboratorio e non vediamo l'ora di incontrarlo" ha spiegato Gale durante un episodio di Russo Bros. Pizza Film School, il live show organizzato dai registi di Avengers: Endgame per parlare delle pellicole che hanno influenzato la loro carriera.

Parlando del passato del personaggio, lo sceneggiatore ha poi rivelato che Doc potrebbe avere finanziato i suoi esperimenti sui viaggi nel tempo attraverso una truffa assicurativa: "Ma ci sono molte altre cose. Alcune delle quali non capisci prima di aver visto il film per la seconda o terza volta. Il giornale che si vede nella scena d'apertura: è stato Doc Brown a dare fuoco alla sua casa per ottenere i soldi dell'assicurazione e continuare a finanziare i suoi esperimenti?"


THE DEVIL ALL THE TIME: PRIME FOTO DEL FILM NETFLIX CON TOM HOLLAND E ROBERT PATTINSON

Entertainment Weekly ha pubblicato in esclusiva le prime immagini tratte da The Devil All the Time, film di Antonio Campos che arriverà su Netflix il 16 settembre. Tratto da un romanzo di Donald Ray Pollock, il film è così descritto dal regista:

È una storia corale ambientata tra la fine della Seconda Guerra Mondiale e l’inizio del coinvolgimento americano in Vietnam, nella quale le vite di un variopinto gruppo di personaggi si intersecano.

Il cast è notevole, e include Bill Skarsgård, Riley Keough, Jason Clarke, Sebastian Stan, Haley Bennett, Mia Wasikowska, Eliza Scanlen, Robert Pattinson e Tom Holland. Quest’ultimo è il principale protagonista e interpreta un personaggio di nome Arvin Russell. Pattinson interpreta invece un pastore chiamato Preston Teagardin.

Campos ha dichiarato:

Tom è una persona molto dolce e un attore molto generoso, disposto a imboccare qualunque strada emotiva per il personaggio. Tom è elettrico. Anche se se ne sta seduto a far niente è comunque impossibile non guardarlo.

Pur essendo ambientato nell’Ohio rurale, The Devil All the Time è stato girato in Alabama:

La cosa bella è che l’Alabama non è stato filmato molto spesso, quindi non è riconoscibile tanto quanto altri posti che sono stati filmati e fotografati in lungo e in largo da vari film e serie TV.

Aggiunge Tom Holland:

È stato interessante. Eravamo a Birmingham e abbiamo girato un bel po’ fuori dalla città, nelle zone rurali dello stato. Mi piace lavorare a film in cui una location può essere un personaggio importante quanto te, e l’Alabama è decisamente servito allo scopo e ha portato una qualità rurale viscerale al processo.

La trama
In un posto chiamato Knockemstiff, nell’Ohio, una zona rurale dimenticata di questo paese, sta montandoo una tempesta di fede, violenza e redenzione. La moglie di Willard Russell sta morendo di cancro e l’uomo per la disperazione prima si rivolge alla preghiera e poi soccombe al sacrificio. Il figlio di Willard, Arvin (Holland), a scuola è vittima di bullismo ma crescendo diventa un uomo che sa quando agire. The Devil All the Time viene raccontato nel corso di due decenni e conta su un cast di personaggi nefasti: una coppia folle di serial killer, un predicatore che mangia i ragni e un sceriffo locale corrotto.

Le immagini


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LIONSGATE CANCELLA L’USCITA DI ANTEBELLUM ANCORA UNA VOLTA

Per la seconda volta, Lionsgate rimanda l’uscita di Antebellum, thriller/horror interpretato dall’attrice e cantante Janelle Monáe e diretto da Gerard Bush e Christopher Renz. Il film non uscirà (in USA) il 21 agosto, come previsto.

Antebellum era stato inizialmente programmato per il 24 aprile, ma a marzo è arrivata notizia che Lionsgate lo avrebbe rimandato per l’emergenza coronavirus. All’epoca, la prassi di molti studios è stata quella di rimandare a tarda estate / inizio autunno molte uscite. Ma, nel frattempo, purtroppo i contagi negli Stati Uniti sono sfuggiti al controllo e ora molti stanno già riparando al 2021 (come ad esempio Paramount, che ha rimandato ancora una volta Top Gun: Maverick e A Quiet Place II).

Lionsgate non ha annunciato per ora una nuova data per Antebellum. Vedremo se il film verrà comunque fatto uscire entro l’anno o se sarà rimandato al 2021.

La trama di Antebellum
Ancora il più stretto riserbo sulla trama del film. Si sa solo che sarà incentrato su Veronica Henley, un’autrice di successo che si ritrova intrappolata in un’orribile realtà e dovrà fare di tutto per riuscire a fuggire prima che sia troppo tardi. In ballo, come si evince anche dal più recente trailer, dovrebbero esserci dei viaggi nel tempo e un tema molto attuale: la questione razziale in America.

Il film è diretto da Gerard Bush e Christopher Renz, registi di videoclip qui al loro debutto nel lungometraggio. Nel cast, oltre a Janelle Monáe, vedremo Marque Richardson II, Eric Lange, Jack Huston, Kiersey Clemons, Tongayi Chirisa, Gabourey Sidibe, Rob Aramayo, Lily Cowles e Jena Malone.


Netflix sogna di lavorare con Christopher Nolan, Quentin Tarantino e Jordan Peele

Netflix sogna di lavorare con Christopher Nolan, Quentin Tarantino e Jordan Peele o, per lo meno, è il sogno di uno dei suoi dirigenti, ovvero Tendo Nagenda, Vice Presidente dei Netflix Originals Film.
La considerazione viene fatta dal dirigente del colosso dello streaming in un pezzo pubblicato dall’Hollywood Reporter in cui si evidenzia come, nonostante la crisi sanitaria in atto, la proposta di contenuti inediti su Netflix non si sia fermata, al contrario di quanto accaduto con i cinema che, per forza di cose, hanno dovuto chiudere i battenti con tempistiche di riapertura che variano da paese a paese a seconda dell’incidenza della pandemia nei vari territori.

Nagenda spiega che Netflix:

Ha molte strade da percorrere nel 2020 e in parte del 2021. Vogliamo tornare al lavoro e far ripartire le nostre produzioni come tutti e vogliamo metterci alle spalle questo anno. Ma siamo comunque in buonissima forma.

Durante l’era del nuovo Coronavirus, Netflix ha diffuso in streaming una serie di contenuti di alto profilo curati e/o interpretati da nomi di grande richiamo. Basterebbe citare Tyler Rake, prodotto dai fratelli Russo di Avengers: Infiniy War e Avengers: Endgame, action movie interpretato da Chris Hemsworth, il Thor dell’Universo Cinematografico della Marvel, o il più recente The Old Guard, con Charlize Theron.

Eppure, nonostante i grandi risultati raggiunti in termini di popolarità da alcune produzioni e, soprattutto, di nuovi abbonati durante il lockdown, Tendo Nagenda desidererebbe lavorare con geniali autori quali Christopher Nolan, Quentin Tarantino e Jordan Peele:

Amerei lavorare con Jordan Peele a un originale Netflix. Amiamo Christopher Nolan, amiamo Quentin Tarantino. Dobbiamo concentrarci sui nostri continui sforzi atti al coinvolgimento di talenti in maniera tale che possano lavorare con noi il prima possibile per dei film disponibili solo su Netflix. Ci saranno sempre film che la gente vorrà vedere al cinema. Però credo anche che ci sarà una crescente consapevolezza circa il fatto che pellicole di alta qualità potrebbero arrivare al cinema, ma non solo lì. Non si tratterà di rispondere alla domanda “Questa sera me ne vado al cinema o mi guardo qualcosa coccolato dal comfort di casa mia?” ma di dare una risposta a “Cosa voglio guardare e dove posso trovarlo?”. Se la risposta sarà su Netflix e non al cinema, la gente sarà più abituata, e felice, al pensiero di guardarselo a casa.

Ma cosa direbbero i diretti interessati di questo “sogno a occhi aperti” del dirigente Netflix?

Quentin Tarantino, nel 2017, spiegava di non amare particolarmente Netflix e lo streaming (anche se in Usa il suo The Hateful Eight è arrivato sulla piattaforma di Los Gatos come… miniserie!):

Per me è qualcosa di molto triste. Sono un po’ sorpreso della velocità alla quale è accaduto tutto questo. E sono anche un po’ sorpreso di come il pubblico sia andato avanti senza guardarsi indietro, senza che la cosa sembrasse importante. Non ho Netflix quindi non posso dirvi bene neanche come la cosa funzioni. […] Ma anche se avete a disposizione semplicemente i classici canali, va a finire che magari guardate qualcosa per dieci minuti, o venti minuti, e poi magari nel frattempo fate altre cose, finché a un certo punto vi dite “Nah, questo non mi sta piacendo granché” e allora passate ad altro. È a questo punto che siamo giunti.

Al negozio di film l’esperienza era completamente diversa. Vi guardavate intorno, prendevate in mano le custodie, leggevate le sinossi sul retro. Facevate una scelta e magari parlavate un po’ con il ragazzo al bancone, che vi consigliava qualcosa o vi indirizzava. […] Il punto è… facevate parte di qualcosa, in un modo che vi coinvolgeva in maniera diversa rispetto alle nuove tecnologie. Tutti noi siamo andati ad affittare tre film tutti insieme senza poi avere il tempo di guardare il terzo, ma c’era comunque un senso di impegno e di coinvolgimento maggiore in ciò che si sceglieva di vedere. Magari andavate in negozio per affittare Top Gun, e riuscivate anche a prenderne una copia, ma contemporaneamente vi capitava di affittare anche qualcosa che non avevate messo in conto di prendere. Magari era qualcosa di cui non sapevate nulla e che semplicemente catturava la vostra attenzione solo perché era lì in quel momento. Allora lo affittavate, e a quel punto non vedevate l’ora di vederlo. È questo, in realtà, che è andato perso.


Christopher Nolan, forse il più strenuo difensore dell’esperienza del cinema in sala anche e soprattuto ora che i cinema ripartiranno sostanzialmente grazie al suo Tenet, ha più e più volte volte spiegato che non lavorerà mai e più mai con Netflix. Nel 2017, presentando Dunkirk agli esercenti cinematografici, definiva come “insensata” la politica distributiva della compagnia:

Netflix ha una bizzarra avversione verso il supporto delle uscite cinematografiche. Hanno questa politica insensata secondo la quale tutto deve essere simultaneamente diffuso e fruito in streaming, un modello chiaramente insostenibile per un’adeguata presentazione e proposta cinematografica. Non stanno neanche tentando di mettere piede in questa arena e per me stanno perdendo una gigantesca opportunità.

Va detto che, proprio con le pellicole dirette da autori di grande richiamo come Martin Scorsese e Alfonso Cuaròn, Netflix ha ammorbidito moltissimo la sua posizione in materia trovando, anzi, una barriera innalzata proprio dalle maggiori catene di cinema e multisala.


I giocattoli di Toy Story possono morire? La risposta del regista Lee Unkrich

Lee Unkrich, regista per la Pixar di Toy Story 3 e Coco nonché grandissimo appassionato di Stephen King e Shining, ha avuto modo di rispondere, qualche ora fa, alla domanda che gli è stata posta da un follower su Twitter.
Anzi più che una domanda diretta a un dubbio espresso da tale Mustard Clown che, via social, ha spiegato “Io e la mia ragazza stiamo discutendo un po’ perché per me i giocattoli di Toy Story sono immortali, mentre lei pensa che possono morire”.

Il regista ha spiegato che:

Vivono finché esistono. Ma se dovessero venir completamente distrutti? Tipo in un inceneritore? Game over!

In tal senso, il pathos delle battute finali di Toy Story 3, in cui Woody and co rischiano appunto di venir fatti fuori in un inceneritore, trova una spiegazione che, peraltro, sembrava già alquanto scontata, ma Twitter è Twitter per cui eccoci qua.

La cosa curiosa è che, come ci ha insegnato Toy Story 4, i giocattoli possono anche creare la vita: si veda il caso di Forky, creato da Woody con dei rifiuti.

Quanto a Toy Story 3, la pellicola ha celebrato i suoi primi dieci anni giusto qualche settimana fa.

È sempre difficile parlare di un capolavoro: meno un film ha difetti, che sono una facile scorciatoia per scrivere quantomeno qualcosa di divertente, più è complicato trovare qualcosa da dire che non sia già stato scritto prima, o che non si spieghi meglio semplicemente guardando il film in questione. Toy Story 3: la grande fuga, che oggi compie dieci anni dalla sua uscita italiana, è un esempio perfetto di questo dilemma: come si fa a spiegare a parole perché i suoi 102 minuti di durata sembrano 12 tanto sono densi di azione, emozioni e significato, quando basterebbe metterlo su e godersi lo spettacolo in silenzio?La saga dei giocattoli Pixar è disponibile in streaming su Disney+.


Wonder Woman: il backstage del cameo di Zack Snyder

La scelta di Gal Gadot come Wonder Woman è da attribuire a Zack Snyder, che è stato l’artefice dell’inizio del DCEU. Non ha sorpreso nessuno, quindi, quando si è venuto a sapere che il regista e produttore si era prestato per un cameo nel film di Patty Jenkins. Di seguito alcune immagini dal backstage di quella scnea in cui vediamo Snyder vestito come un soldato della Prima Guerra Mondiale, accanto alla regista dWonel film:

https://twitter.com/Clay_Staub/status/1284...snyder-2-458124

https://twitter.com/Clay_Staub/status/1288...snyder-2-458124

Wonder Woman 1984 uscirà il 2 ottobre 2020. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

L’ordine cronologico del personaggio di Diana Prince è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redivivo Steve Trevor) e Pedro Pascal (nei panni di Maxwell Lord).


The Flash: il film avrà elementi esplorati già dalla serie The CW

Attraverso la pagina Twitter di Discussing Film, il regista Andy Muschietti ha discusso di come i viaggi nel tempo avranno un ruolo nel suo prossimo film DCEU dedicato al Velocista Scarlatto, The Flash. Muschietti detto, in un tweet, che The Flash avrà un sacco di cuore, anima ed emozioni, come il viaggio nel tempo di Barry per provare a salvare sua madre.

La scena è stata già esplorata nella serie The CW e che ha fidelizzato i fan al personaggio interpretato da Grant Gustin sul piccolo schermo.

Ricordiamo che The Flash arriverà al cinema il 1 luglio 2022. Il film sarà diretto da Andy Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due. Ezra Miller tornerà a vestire i panni del Velocista Scarlatto dopo un cameo in Batman v Superman: Dawn of Justice e Justice League. Il film dovrebbe essere ispirato alla serie a fumetti “Flashpoint” del 2011, scritta da Geoff Johns e disegnata da Andy Kubert.


MICROCINEMA: AL VIA LA RASSEGNA FILM DAL NORD EUROPA

Arriva su Miocinema una rassegna dedicata al cinema del Nord Europa.
Una cinematografia, quella dei paesi nordici (Svezia, Finlandia, Danimarca, Islanda, Norvegia) che è riuscita a ritagliarsi un ruolo di rilievo nel panorama cinematografico mondiale. Film spesso presentati e premiati nei più importanti festival internazionali, alcuni entrati nell'immaginario collettivo.

Registi come Lars von Trier e Thomas Vinterberg, come Roy Andersson (premiato con il Leone d'oro alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia) o Susanne Bier (di cui vengono proposti tre titoli inediti in Italia) sono solo la punta di diamante di una generazione di autori che si è fatta spesso conoscere per i suoi toni aspri e un'analisi pungente delle disfunzioni sociali ed esistenziali, ma anche capace di esprimere un'ironia sottile come poco spesso accade. Un cinema inconsueto e con una cifra ben precisa, cui Miocinema è felice di rendere omaggio.

Di seguito i titoli che entrano nella programmazione di Miocinema:

Dal 3 agosto:

Family Matters di Susanne Bier (1993)

Credo di Susanne Bier (1997)

Once in a lifetime di Susanne Bier (2000)


Dall'8 agosto:

Il pranzo di Babette di Gabriel Axel (1987)

Gli Innocenti di Per Fly (2005)

Il Grande capo di Lars von Trier (2006)

You, the living - Gioisci dunque, o vivente! di Roy Andersson (2006)

Una soluzione razionale di Jörgen Bergmark (2009)

Uomini che odiano le donne di Niels Arden Oplev (2009)

La ragazza che giocava col fuoco di Daniel Alfredson (2009)

La regina dei castelli di carta di Daniel Alfredson (2010)

Beyond di Pernilla August (2010)

Melancholia di Lars von Trier (2011)

Il sospetto di Thomas Vinterberg (2012)

Forza maggiore di Ruben Östlund (2014)

In ordine di sparizione di Hans Petter Moland (2014)

Un piccione seduto su un ramo riflette sull'esistenza di Roy Andersson (2014)

La comune di Thomas Vinterberg (2016)

Segreti di famiglia di Joachim Trier (2016)

L'albero del vicino - Under the tree di Hafsteinn Gunnar Sigurðsson (2017)

Cosa dirà la gente di Iram Haq (2017)

Borg McEnroe di Janus Metz Pedersen (2017)

Border - Creature di confine di Ali Abbasi (2018)

La donna elettrica di Benedikt Erlinsson (2018)


THANOS È GIOVANE IN QUESTO FAN POSTER MARVEL, GUARDATELO

Finalmente Thanos ha avuto il suo spazio in Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame, due dei titoli più amati dai fan del Marvel Cinematic Universe. Il personaggio, interpretato da Josh Brolin, ha fatto innamorare gli appassionati del franchise e ora un fan poster Marvel ipotizza un film prequel incentrato sull'avversario degli Avengers.

ArtBasement Official ha condiviso il suo lavoro su Reddit nel week-end. Il poster mostra Thanos insieme ai suoi fedeli servitori, Proxima Media Nox, Fauce d'Ebano, Cacciatori d'Ossidiana e Gamma Corvi, così come Ronan l'accusatore, che ha supportato Thanos anche nella battaglia con gli Avengers.

Nel poster non sono presenti le figlie adottive di Thanos, Nebula e Gamora, in quanto si tratta di una versione giovane del personaggio. Presumibilmente un film ambientato nell'epoca ipotizzata dal poster tratterebbe la prima parte della ricerca delle Gemme dell'Infinito, svelando come possa essere entrato in possesso della Pietra della Mente, prestata a Loki in The Avengers.
Ovviamente si tratta di una versione ipotetica di un fan, non certo di un argomento ufficiale su Thanos, personaggio che al momento non sembra in procinto di poter tornare in qualche modo nel franchise dei Marvel Studios.
Su Everyeye trovate la recensione di Avengers: Infinity War e la recensione di Avengers: Endgame, i due film che hanno fatto impazzire i fan Marvel e hanno chiuso un'epoca durata oltre un decennio.


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DC FANDOME: 10 ANNUNCI CHE VORREMMO VEDERE DURANTE L'EVENTO VIRTUALE

Tra pochi giorni potremo finalmente fare una full-immersion nel mondo DC grazie all'evento virtuale DC FanDome, che per 24 ore ci intratterrà e terrà compagnia con annunci, retroscena, anticipazioni e ospiti, ma anche tante attività per i fan. Cos'è però che attendiamo con più trepidazione?

Sappiamo che DC FanDome sarà un evento dedicato non solo al lato cinematografico dell'Universo DC, ma anche a quello televisivo, oltre ovviamente a fumetti e videogiochi.

Così, i colleghi del sito CBM hanno stilato un elenco degli annunci e delle anticipazioni che vorrebbero vedere per l'occasione, e noi abbiamo pensato di riproporveli.

Una prima occhiata al costume di Catwoman in The Batman
A interpretare il personaggio nel film di Matt Reeves sarà Zoë Kravitz, che sappiamo essersi allenata duramente per il ruolo. Perché non mostrare dunque delle immagini non solo di Pattinson come Bruce/Batman (quello va da sé ormai), ma anche del chiacchierato outfit di Selina Kyle?

Un trailer per The Suicide Squad
Dopo il flop del film di David Ayer, i fan non vedono l'ora di vedere come sarà la Suicide Squad di James Gunn, soprattutto di scoprire quali saranno i personaggi coinvolti (ancora non abbiamo appreso chi interpreterà John Cena, ad esempio). Quale migliore occasione?

L'annuncio dell'interprete di Reverse Flash nel film di Flash
Mentre attendiamo di scoprire se Ezra Miller verrà confermato come interprete di Flash, e se Michael Keaton tornerà davvero come Batman nel film, non sarebbe male un annuncio su chi potrebbe calarsi nei panni della nemesi di Barry Allen.

Nuovi concept art di Black Adam
Le riprese di Black Adam sono state posticipate per via della pandemia, quindi non avremo logicamente trailer o quant'altro, ma... Perché non mostrare dei nuovi concept art?

Un trailer per lo Snyder Cut
Se ne è parlato e se ne sta parlando ancora tanto, quindi perché non cavalcare l'onda e mostrare un trailer della versione di Zack Snyder della Justice League?

E uno sneak peek di Darkside
Il villain promesso ma mai arrivato. Sarà questa la sede in cui ci verrà mostrato finalmente il Darkseid di Ray Porter?

Il prossimo videogioco DC
Gli appassionati di videogame non vedono l'ora di scoprire quale sarà il prossimo titolo DC a essere annunciato, e quale cornice potrebbe essere più adatta di questa?

Un nuovo sguardo a Wonder Woman 1984 (e a Cheetah)
Una delle delusioni maggiori che ci ha portato il 2020 è stato il doppio rinvio di Wonder Woman 1984, ora programmato per arrivare nelle sale a ottobre. Perché allora non consolarci tutti con del nuovo materiale promozionale?

Un chiarimento sullo stato di DC Universe
Cosa ne sarà della piattaforma streaming DC ora che HBO Max ha fatto il suo debutto?

La nuova line-up cinematografica DC
Con tutti i rinvii, gli spostamenti, gli annullamenti e i ripensamenti vari, dobbiamo ancora capire che direzione prenderà l'Universo Cinematografico DC, e contiamo su DC FanDome per chiarirci un po' le idee. Quali film potrebbero essere annunciati?


WONDER WOMAN 1984 E DUNE, IN ARRIVO I TRAILER? GLI AGGIORNAMENTI

Tra le uscite cinematografiche più attese dei prossimi mesi ci sono Wonder Woman 1984 e Dune. Entro agosto, a quanto pare, potremmo vedere un nuovo trailer del film di Patty Jenkins e il primo di quello di Denis Villenueve. I due trailer dovrebbero debuttare il 21 agosto, data del ritorno nelle sale di Incepition per i dieci anni del film.

Se il film che dovrebbe segnare il ritorno dei blockbuster dopo i mesi del lockdown è Tenet, da cui sembra un po' dipendere il futuro stesso dell'esperienza cinematografica in sala, è quindi con un altro film di Christopher Nolan che ci si avvia (almeno ce lo auguriamo) a un progressivo ritorno alla normalità.

Wonder Woman 1984 avrebbe dovuto approdare nei cinema già lo scorso marzo. La pandemia ha costretto la Warner Bros a rinviarne l'uscita ad agosto prima, e ad ottobre poi. La regista Patty Jenkins ha già annunciato che il suo impegno nel franchise si concluderà con il terzo capitolo della saga. Nel film rivedremo Gal Gadot nel ruolo della protagonista, e il cast sarà composto, tra gli altri, anche da Chris Pine, Kristen Wiig, Pedro Pascal, Robin Wright e Connie Nielsen.

Dal canto suo, invece, Dune è giunto allo sprint finale. L'uscita della prima parte dell'adattamento dell'omonimo romanzo sci-fi di Frank Herbert, stando alle intenzioni di Warner Bros, è fissata per dicembre. Il cast comprende Timothée Chalamet, Rebecca Ferguson, Oscar Isaac, Josh Brolin, Stellan Skarsgård, Dave Bautista, Zendaya, David Dastmalchian, Stephen Henderson, Charlotte Rampling, Jason Momoa e Javier Bardem. Staremo a vedere se la data di uscita sarà rispettata.


HENRY CAVILL, UN NUOVA FAN ART LO IMMAGINA CON IL COSTUME DI SUPERMAN REBIRTH

In attesa di capire se e quando Henry Cavill tornerà nei panni dell'Uomo d'Acciaio nel futuro del cinema DC, in qualche ruolo secondario o in un nuovo film da protagonista, i fan continuano a immaginare la star nel ruolo, a volerla e richiederla a gran voce, questa volta pensandolo con indosso la suit di Superman Rebirth.

Durante un'intervista concessa a Variety, parlando del suo rumoreggiato ritorno nei panni de L'Uomo d'Acciaio, Cavill ha etichettato i recenti rapporti come "speculazione" e in alcuni casi vere e proprie invenzioni, e ha suggerito che il suo ritorno potrebbe rimanere soltanto un pio desiderio.

"La quantità di speculazioni, come le cose che ho letto su Internet, è straordinaria e talvolta frustrante", ha detto l'attore britannico quando gli è stato chiesto qualcosa sul futuro dell'uomo d'acciaio. "La cosa più irritante è quando scopri che le persone affermano queste cose come se fossero un dato di fatto. Ma credo che l'importante sia che i fan hanno mostrato il loro entusiasmo per la faccenda, e penso che sia importante essere entusiasti di un personaggio come Superman. Superman è un personaggio fantastico. Se le persone ne parlano, anche se parlarne significa inventarsi notizie, lo posso accettare perché significa che vogliono rivedere il personaggio. E, in un mondo ideale, mi piacerebbe interpretarlo di nuovo."

Ricordiamo che lo scoop del ritorno di Henry Cavill è stato anticipato da testate giornalistiche importanti di Hollywood e non dai soliti siti di fan, quindi è possibile che le parole di Cavill siano volutamente caute vista l'assenza di ufficialità della cosa. Chissà che l'annuncio ufficiale non arrivi proprio al DC FanDome, atteso per il 22 agosto prossimo: durante l'evento, infatti, saranno presentati anche due film misteriosi.


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THE KING'S MAN, IL PREQUEL DELLA SAGA CONTERRÀ ANTICIPAZIONI SU KINGSMAN 3

In una recente intervista con Empire Magazine, il regista e sceneggiatore Matthew Vaughn (X-Men: L'inizio, Kick-Ass) ha avuto modo di anticipare qualche curiosità sull'attesissimo The King's Man - Le Origini, lungometraggio prequel dell'intera saga in uscita nelle sale italiane il prossimo settembre.

Sembra proprio che il film conterrà dei "semi" che porteranno poi all'annunciato Kingsman 3, capitolo conclusivo della saga con Taron Egerton e Colin Firth. Dice infatti Vaughn: "Sì, all'interno del film abbiamo inserito alcune anticipazioni e piccoli semi di quello che accadrà poi in Kingsman 3. E comunque sarà un film profondamente diverso. Ancora non so se dirigerò il l'ultimo capitolo, ma ci sto seriamente pensando. Vedremo".

La trama di The King's Man - Le origini è ambientata nei primi del Novecento e racconta la storia di un uomo in lotta contro il tempo per cercare di fermare un gruppo di malvagi composto dai tiranni e criminali più potenti, pronti a scatenare una guerra che potrebbe avere conseguenze apocalittiche.

La serie di film Kingsman è liberamente tratta dalla miniserie a fumetti The Secret Service, scritta da Mark Millar e illustrata da Dave Gibbons.

La narrazione di The King's Man - Le origini conduce principalmente alla creazione dell'organizzazione segreta e di tutte le peripezie che hanno anticipato la nascita dei Kingsman.

Il ricco e nutrito cast di star comprende anche Harris Dickinson, Daniel Brühl, Djimon Hounsou, Rhys Ifans, Aaron Taylor-Johnson, Tom Hollander, Gemma Artenton, Charles Dance, Matthew Goode e Stanley Tucci. A fine giugno sono state distribuite una miriade di nuove immagini di The King's Man - Le origini con Ralph Fiennes.


STAR WARS, MAISIE RICHARDSON-SELLERS RIVELA: FUI SCARTATA A UN PROVINO PER IL RUOLO DI REY

L'abbiamo vista in Star Wars: Il Risveglio della Forza nel ruolo di Korr Sella, anche se diverse delle sue scene sono state eliminate al montaggio. Maisie Richardson-Sellers, però, avrebbe potuto avere una parte ben più importante nella saga: quella di Rey, toccata poi come sappiamo a Daisy Ridley.

La ventottenne attrice, vista anche in Kissing Booth 2, ha infatti raccontato di aver partecipato ai provini per il ruolo di Rey. "Il primo anno della mia carriera è stato duro, perché ero così coinvolta emotivamente in tutto ciò che ho fatto" ha raccontato a The Hollywood Reporter. "Ho fatto qualcosa come sei provini per Star Wars: Il Risveglio della Forza, cosa che è stata intensa, e ovviamente non ho avuto il ruolo principale ma ho comunque avuto una piccola parte. J.J. Abrams è stato così dolce, così carino con me, e mi ha dato una parte nel film."

La prima esperienza in assoluto di Maisie Richardson-Sellers davanti a una macchina da presa, ricorda lei, è stata una scena con Carrie Fisher. "Non avevo idea di quel che stavo facendo. Non ero mai stata su un set prima, fino ad allora avevo fatto solo teatro. È stato un battesimo del fuoco travolgente. Quella che poteva rivelarsi un'esperienza dolorosa si è rivelata un'esperienza davvero positiva, da cui ho imparato tanto."

La compianta interprete della principessa Leia, continua Maisie Richardson-Sellers, "è stata gentilissima, dolce, con i piedi per terra... [...] dopo la scena sono andata nella sua roulotte per ringraziarla. Mi sono seduta con lei e abbiamo fatto una chiacchierata. Era così aperta, così disposta a condividere."


DUNE, DENIS VILLENEUVE:"SIAMO ARRIVATI ALLO SPRINT FINALE"

Warner Bros. ha arruolato Denis Villeneuve per portare sul grande schermo un adattamento del romanzo sci-fi di Frank Herbert, Dune. Il regista pare abbia accettato dopo aver avuto la conferma di poter sviluppare la trama su due film diversi e nonostante il secondo film non sia ufficiale, il cast del primo è di prim'ordine.

Nel corso di un'intervista recente rilasciata a Montreal, Denis Villeneuve ha svelato di aver diviso le riprese in due fasi, e si stava preparando alla seconda fase delle riprese quando è scoppiata la pandemia:"Stavamo per finire alcune riprese... il film era quasi finito. Dune è stato realizzato in maniera insolita, in pratica abbiamo effettuato le riprese principali, quindi ho modificato quella parte del film e stavo pianificando di tornare a prendere alcuni elementi in seguito perchè volevo riadattare il film; avevo bisogno di tempo, ed è un lusso che ho avuto [prima della pandemia]... Il virus ha colpito il Nordamerica quando stavamo per tornare indietro ed occuparci di quelle riprese" ha dichiarato Villeneuve.

"Siamo allo sprint finale per finire in tempo il film. Ci è stato permesso di tornare a girare, torneremo a girare quelle sequenze aggiuntive in poche settimane, quelle che dovevamo realizzare prima. Significa che dovevo anche finire alcuni elementi del film in VFX e il montaggio a Montreal, mentre la mia crew rimaneva a Los Angeles" ha dichiarato.

Villeneuve ha parlato anche di alcuni aspetti del suo ruolo da regista:"In quanto regista ci sono cose che possono essere fatte da remoto. La supervisione di alcuni effetti speciali, con alcuni accorgimenti tecnologici, ma il montaggio non lo è affatto. Essere lontano dal mio montatore Joe Walker è un problema, mai come ora ho compreso come il montaggio sia come suonare della musica insieme ad un altro, è necessario essere nella stessa stanza. Si tratta d'interazione umana, spontaneità, energia. Mi manca non essere nella stessa stanza con il mio montatore, lavorare così è davvero penoso".
A quel punto Villeneuve ha paragonato il montatore come uno psichiatra, spiegando la difficoltà di lavorare a distanza:"Forse uno dei motivi è che il montatore è uno psichiatra, lui è il solo in grado di gestire i miei attacchi di panico e le mie incertezze, ma anche di condividere la mia gioia. In futuro, semmai succedesse ancora una cosa simile, farei in modo che il montatore sia vicino a me".


Il cast di Dune comprende Timothée Chalamet, Zendaya, Rebecca Ferguson, Oscar Isaac e Jason Momoa.


THE NEW MUTANTS, NUOVO RINVIO IN VISTA PER LO SFORTUNATISSIMO FILM MARVEL?

Inutile nasconderlo, stiamo per alzare bandiera bianca anche noi: tenere il conto degli slittamenti di The New Mutants sta diventando un'impresa titanica oltre che, ovviamente, pretesto per facile ironia su uno dei film Marvel più sfortunati di sempre.

Il film con Maisie Williams ed Anya Taylor-Joy è stato rinviato ben quattro volte: inizialmente prevista per il 13 aprile 2018, la finestra di lancio di The New Mutants è stata posticipata prima al 22 febbraio 2019, poi al 2 agosto 2019, dopodiché al 22 aprile 2020 e, dopo un periodo di incertezza a causa del coronavirus, al 28 agosto di quest'anno.

Pensate che sia finita qui? Noi non ne saremmo così sicuri. Nonostante non siano arrivate notizie ufficiali al riguardo, un utente Reddit ha fatto notare come una grossa catena cinematografica thailandese abbia attualmente fissato l'uscita di The New Mutants per il prossimo 3 settembre.

Certo, resta da vedere se non si tratti di una semplice svista ed eventualmente se non sia una decisione valida per il solo mercato asiatico, ma visti i precedenti ci sembra decisamente il caso di tenere d'occhio la situazione! Nei giorni scorsi, intanto, si era ipotizzato che The New Mutants potesse essere rinviato a causa di Tenet; nel frattempo, comunque, inganniamo l'attesa con il nuovo trailer di The New Mutants.


STAR WARS: SCOPRITE L'INEDITO LOOK DELLE SPADE LASER DI YODA, ANAKIN E ALTRI PERSONAGGI

LucasFilm ha pubblicato l'anteprima del libro Star Wars: The Lightsaber Collection, che propone alcune splendide immagini delle spade laser, le celebri armi dei Jedi e dei Sith. Ecco allora le spade laser di Yoda, di Ahsoka Tano, di Anakin Skywalker, poi tramandata a Luke e infine Rey. In calce alla news potete scoprire le immagini.

Secondo la descrizione dell'editore, Star Wars: The Lightsaber Collection è una guida visiva completa che esplora le iconiche e leggendarie spade laser trovate nella galassia di Star Wars con le impugnature preferite dei fan della saga di Skywalker, di Clone Wars e Star Wars Rebels, nonché di fumetti, romanzi e videogiochi.

"Fate vostra la guida definitiva alla spada laser. Questo libro presenta le caratteristiche di personaggi come Darth Vader, Darth Maul, Yoda, Obi-Wan Kenobi, Mace Windu, Luke Skywalker, Leia Organa, Kylo Ren, Rey, Ahsoka Tano e altri sulla creazione e la storia delle spade laser di tutti gli Star Wars, tra cui la sciabola a doppia lama di Darth Maul e la Darksaber" recita il lancio del libro.
"Scopri illustrazioni mai viste prima. Dotato di rendering fotorealistici delle spade laser animate e dei fumetti di Star Wars, tra cui l'ibrida blaster-spada di Ezra Bridger, le pale rotanti del Grande Inquisitore, e una nuova spada laser dell'alta repubblica, questo libro è indispensabile per i fan di Star Wars".
Star Wars: The Lightsaber Collection sarà in vendita da ottobre ma è già disponibile il pre-order.


Star Wars Releases New Looks at Lightsabers

CATS, ANDREW LLOYD WEBBER DEMOLISCE IL FILM: 'È COMPLETAMENTE RIDICOLO'

Muovere critiche a Cats, la trasposizione cinematografica firmata Tom Hooper del celebre musical di Broadway, è ormai come sparare sulla croce rossa: il film con Idris Elba e Judy Dench verrà presumibilmente ricordato come uno dei più grossi flop della storia del cinema e le motivazioni sono molteplici.

Effetti speciali, coreografie, prove attoriali... In Cats tutto ciò che potesse andar storto l'ha fatto ed il risultato è stata una perdita di circa 100 milioni di dollari per Universal. A girare il dito nella piaga arriva però adesso colui che forse più di tutti avrebbe il diritto di dire la sua, ovvero il creatore del musical Andrew Lloyd Webber.

"Il problema in quel film fu che Tom Hooper decise di non coinvolgere nessuno che facesse parte dello spettacolo originale. È stato completamente ridicolo" ha spiegato il celebre compositore, che mai si era espresso così severamente sulla trasposizione per il grande schermo di una sua opera: a tutto, però, c'è un limite.

Vedremo se ci saranno reazioni dei diretti interessati alle parole di Webber. Nel frattempo, gli stessi membri del cast non fanno mistero di quanto sia stata orribile l'esperienza sul set, si vedano le parole di una Judi Dench molto delusa dal suo look in Cats; vediamo invece perché Hugh Jackman rifiutò di far parte di Cats, immaginiamo senza troppi rimpianti.


JUSTICE LEAGUE, RAY FISHER ANCORA CONTRO JOSS WHEDON: 'NON CEDERÒ'

La bufera scatenata da Ray Fisher non sembra doversi placare a breve: l'attore non è intenzionato a fare alcun passo indietro relativamente alle pesanti accuse mosse a Joss Whedon per il comportamento tenuto da quest'ultimo sul set di Justice League dopo aver sostituito Zack Snyder.

Il j'accuse della star di Justice League, come probabilmente ricorderete, non coinvolgeva il solo Whedon ma anche i suoi aiutanti Geoff Johns e Jon Berg, anch'essi chiamati nuovamente in causa nel tweet di poco fa in cui Fisher ribadisce di voler portare avanti la sua battaglia.

"Comprendo benissimo i rischi personali e professionali associati alle mie parole sull'aberrante comportamento di Joss Whedon e dei suoi aiutanti (Geoff Johns e Jon Berg). Ma non cederò. Questi sono 'problemi buoni, problemi necessari'. Responsabilità > Intrattenimento" si legge nel post pubblicato da Ray Fisher su Twitter.

Una battaglia che sembra dunque destinata a durare ancora a lungo, il tutto mentre Whedon e collaboratori continuano a trincerarsi dietro il muro dei no comment: chissà che con l'uscita della Snyder Cut qualcosa non si smuova anche su questa vicenda! A tal proposito, proprio Ray Fisher ha dichiarato che vedrà la Snyder Cut solo quando sarà completata; il regista, dal canto suo, sta portando a termine la Snyder Cut a titolo gratuito.



Edited by Triplethor - 3/8/2020, 20:50
view post Posted: 3/8/2020, 06:31 The Umbrella Academy - Ellen News

THE UMBRELLA ACADEMY 2, ELLEN PAGE: “È MOLTO IMPORTANTE RACCONTARE QUESTE STORIE”

In occasione del debutto della seconda stagione di The Umbrella Academy su Netflix abbiamo avuto modo di parlare con l'intero cast principale e con lo showrunner. La prima di queste interviste è stata con Ellen Page, Emmy Raver-Lampman e Tom Hopper, rispettivamente interpreti di Vanya, Allison e Luther Hargreeves. Quest'ultimo elogia l'operato di Steve Blackman: "C'è il timore, quando fai una seconda stagione, che non sarà così e ci si limiterà a riproporre quello che c'era nella prima. Il nostro showrunner ha individuato quello che funzionava, e l'ha ingigantito e migliorato. Ci siamo liberati di ciò che non funzionava, e abbiamo aggiunto cose nuove conservando però quello che funzionava. Più andavo avanti nella lettura dei copioni e più avevo voglia di girare, ci sono scene brillanti per tutti quest'anno, credo che abbiamo tutti avuto dei momenti bellissimi. E l'episodio 10 è un grandissimo finale, che pone le basi per ciò che potrebbe essere la stagione 3."

I TEMI AL CENTRO DELLA STORIA
I nuovi episodi di The Umbrella Academy sono ambientati negli anni Sessanta, e affrontano argomenti come l'omofobia e il razzismo, due tematiche che hanno un'importanza personale per Ellen Page e Emmy Raver-Lampman. "La rappresentazione è importante, quindi poter raccontare quel tipo di storia in una serie che ha un bacino d'utenza notevole significa molto per me a livello personale, ed è piacevole sul piano recitativo", spiega l'interprete di Vanya, apertamente lesbica. "Se mi avessero detto quando avevo 26 anni che avrei fatto questa cosa, vestita in un certo modo, in una serie dalla portata globale, l'avrei ritenuto impossibile. Durante le riprese c'è una componente emotiva, ovviamente, quando pensi a persone che hanno vissuto situazioni simili, e le vivono ancora. Suppongo che la sensazione sia quella."

Aggiunge l'interprete di Allison, evocando la situazione attuale negli Stati Uniti e nel resto del mondo: "Come donna di colore è stato un onore poter affrontare anche solo una frazione della lotta per i diritti civili, e vivere in quello spazio. D'altro canto, sai, ci sono persone che hanno vissuto quel momento di grande cambiamento, era parte della loro infanzia o adolescenza. Per me era molto importante rappresentare correttamente l'attivismo e le persone che hanno vissuto quella situazione. È una grandissima opportunità poter raccontare l'esperienza nera di quegli anni e mostrarla sullo schermo in qualcosa che sarà visto in milioni di case in tutto il mondo. Ero molto emozionata, e lo sono ancora. Ed è incredibile che questa stagione e la storyline di Allison siano accostabili a ciò che sta accadendo ora nel mondo. Questo ne rafforza l'impatto: erano gli anni Sessanta, ma il presente non è così diverso. La lotta va avanti, ed è importante, e il cambiamento è una questione di vita e morte."


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The Umbrella Academy: tutte le canzoni presenti nella seconda stagione!

La colonna sonora ha un ruolo molto importante in The Umbrella Academy, e così a margine dell’uscita della seconda stagione della serie lo showrunner Steve Blackman ha parlato delle canzoni presenti negli episodi con comicbook.com, che le ha anche elencate tutte.
LEGGI ANCHE – The Umbrella Academy, le teorie dei protagonisti sulla terza stagione!
“Il 90’% delle canzoni,” spiega Blackman, “viene deciso prima ancora che si arrivi alla fase di missaggio. Le segnalo proprio nella sceneggiatura, incoraggio gli sceneggiatori a fare lo stesso. Penso che la musica sia uno dei personaggi della serie. La adoro, la musica fa parte della mia vita, quindi sono molto sicuro di me quando decido le canzoni da usare. A volte ho in mente una canzone e grazie a essa capisco come voglio scrivere una scena. La musica non si limita a evocare un’emozione, nel mio caso. In molti casi, poi, contrappongo le canzoni alle situazioni: per esempio utilizzo My Way di Sinatra nella scena dell’apocalisse nucleare. Sembrano combaciare quasi per magia, è una cosa che ci piace molto fare nella serie e penso sia piuttosto originale. Mi piace scegliere queste canzoni, e ho un ottimo supervisore alle musiche che lavora con me.”

THE UMBRELLA ACADEMY: LE CANZONI DELLA SECONDA STAGIONE

Episodio 1

“Beyond the Sea” – Bobby Darin
“Right Back Where We Started From” – Maxine Nightingale
“My Way” – Frank Sinatra
“You Must Be an Angel” – Richard Myhill
“Trying” – Fran Powers
“I Wonder What The Future Holds For Me” – Glenn Snow
“Rocket Fuel” – DJ Shadow (feat. De La Soul)
“Be Thankful You’re You” – Fern Jones
“Crazy” – Daniela Andrade, cover of Gnarls Barkley
“Comin’ Home Baby” – Mel Tormé
“You Only Want Me When You’re Lonely” – Jim Boyd


Episodio 2
“Bibbidi-Bobbidi-Boo” – Perry Como and the Fontane Sisters
“Who’s That Knockin'” – The Genies
“I’m a Man” – The Spencer Davis Group


Episodio 3

“I Gotta Get the World Fff My Back” – Bill Martin and Phil Coulter
“Sunny” -Boney M
“I Don’t Care What They Say About You” – Mack & Gwen With The Country Playboys
“I’ll Never Do You Wrong” – Joe Tex
“Golden Brown” The Stranglers
Episodio 4
“Love Is Blue” – Marty Robbins
“Renegade” – Styx
“Have You Ever Been Hurt” – Helen Wilson
“Unwind Yourself” – Marva Whitney
“I Was Made For Lovin’ You” – KISS


Episodio 5

“Major Tom (Coming Home)” – Peter Schilling
“He Can’t Love You” – Joe Hunter feat. Four Holidays
“Hey Da Da” – Andrea Litkei & Ervin Litkei
“Twisting the Night Away” – Sam Cooke
“Bad Guy” – The Interrupters, cover of Billie Eilish
“Hello” – My Kullsvik, cover of Adele


Episodio 6

“Won’t Be Long” – Aretha Franklin
“An Old-Fashioned Christmas” – Jack Huddle
“Hold On, I’m Comin’” – Sam and Dave
“I Live Alone” – Bob Cox
“The Order of Death” – Public Image Ltd.
“In Hell I’ll Be In Good Company” – The Dead South


Episodio 7

“Polk Salad Annie” – Tony Joe White
“Give Me A Reason To Stay” – Zoe Muth
“Sister of Pearl” – Baio
“Everybody (Backstreet’s Back)” – Backstreet Boys


Episodio 8

“Pepper” – Butthole Surfers

Episodio 9

“Dancing With Myself” – Generation X
“Here Comes The End” – Gerard Way (feat. Judith Hill)


Episodio 10
“Wicked Game” – Parra for Cuva (feat. Anna Naklab)


view post Posted: 2/8/2020, 20:33 The Umbrella Academy - Ellen News

THE UMBRELLA ACADEMY POTREBBE AVERE DEGLI SPIN-OFF, MA AD UNA CONDIZIONE

Ancora in attesa di un rinnovo ufficiale per la stagione 3, The Umbrella Academy potrebbe generare anche degli spin-off dedicati ai singoli protagonisti. O almeno questo è quello che pensa Steve Blackman, creatore e showrunner della serie Netflix basata sui fumetti di di Gerard Way e Gabriel Bá.

"Penso che Klaus e Ben, o Klaus e Diego - o chiunque di loro, per quanto mi riguarda - sarebbero dei meravigliosi protagonisti per degli spin-off" ha detto infatti Blackman in una recente intervista con Digital Spy, a cui era presente anche l'interprete di Klaus Robert Sheehan. "Si potrebbe realizzare una miniserie con loro da 4 o 6 episodi, e sarebbe fantastica. Penso che anche Robert potrebbe fare una cosa tutta sua su Klaus."

Come spiega Blackman, però, l'arrivo di eventuali spin-off non può prescindere dall'interesse degli spettatori: "Nessuno vuole esagerare. Ma se il pubblico sarà interessato, credo che gli attori e tutti quanti saremmo d'accordo. Perché adoriamo lavorare insieme. Andiamo davvero d'accordo. Nessuno di noi è di Toronto, dove si svolgono le riprese, perciò siamo tutti lontani dalle nostre vere famiglie, e quindi si crea una famiglia quando siamo là. È un gruppo di belle persone."


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THE UMBRELLA ACADEMY 2: TUTTO CIÒ CHE DOVETE SAPERE SU QUEL FINALE E SUL NUOVO NEMICO

The Umbrella Academy 2 si è conclusa con strabilianti colpi di scena, secondo solo a quelli dei precedenti capitoli. Nelle ultime battute abbiamo visto i pupilli Hargreeves fare conti con nuovi, misteriosi nemici, che potrebbero essere i più letali mai affrontati: per sapere tutto su di loro continuate oltre il salto, ma attenzione agli spoiler!

Nel finale della seconda stagione di The Umbrella Academy i protagonisti sono "ritornati al futuro", ma se tutto nel 2019 è come noi oggi lo conosciamo, per loro tutto è cambiato: la Umbrella Academy non esiste più e al suo posto sorge la Sparrow Academy, nuova organizzazione fondata dal loro "padre adottivo" Reginald Hrgreeves.

I giovani Sparrow sono ragazzi nati, come gli Hargreeves, il 1° ottobre 1989 e che nascondono altrettanti strabilianti poteri. In quel fatidico giorno nacquero infatti 36 bambini, ma Reginald ne scelse solo 7 per la sua squadra originale: perché adesso ha adottato altri ragazzi? La spiegazione potrebbe risedere nella reunion di famiglia avvenuta nel 1963, durante cui l'eccentrico milionario avrebbe rivalutato le scelte del futuro sé stesso dopo aver conosciuto i suoi "figli". Tutti a meno di Ben che, essendo un fantasma visibile solo a Klaus, sarà uno dei fortunati bambini prodigio ad essere (ri)adottato di lì a qualche anno.

Nel fumetto di Gerard Way sin dalle prime pagine ci si chiede cosa sia successo agli altri bambini speciali, mentre la serie Netflix ha completamente bypassato questo problema reboottando l'intero universo. Verosimilmente, gli Sparrow saranno il nemico principale della stagione 3, che ricordiamo non è ancora stata confermata, e saranno parte attiva anche tra le pagine dello stesso Way, il quale ha recentemente annunciato che il quarto volume del fumetto s'intitolerà proprio Sparrow Academy.

"Si tratta di una grande rivelazione nell'universo di Umbrella Academy, qualcosa che era stato segreto per molto tempo", ha dichiarato Way". I protagonisti scopriranno la verità su ciò che accadeva agli altri bambini a loro insaputa, oltre a scoprire la vera natura di alcuni personaggi che sono stati con loro fin dall'inizio". Questo conferma che i membri della Sparrow Academy sono nati lo stesso giorno di quelli della Umbrella Academy, ma resta da vedere se i progetti del fumettista e quelli della piattaforma seguiranno la stessa strada, essendo il fumetto originale ancora in lavorazione: sarà una situazione alla Fullmetal Alchemist o seguiranno l'esempio di Martin e del Game of Thrones targato HBO?

Ai microfoni di Digital Spy lo showrunner Steve Blackman ha rivelato che, indipendentemente dalle scelte narrative future, la Sparrow Academy "scuoterà sicuramente le cose La Umbrella Academy dovrebbe tirare un sospiro di sollievo, ma vista la situazione per loro il lavoro non è ancora finito. Non solo queste persone che si presentano come Sparrow Academy hanno preso il loro posto nel mondo, ma lo stesso Hargreeves è ancora vivo e non dovrebbe esserlo".


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view post Posted: 2/8/2020, 20:24 MovieTown - Cinema

DOMENICA

02/08/2020



GUARDIANI DELLA GALASSIA – JAMES GUNN CELEBRA IL SESTO ANNIVERSARIO CON FOTO INEDITE

James Gunn ha festeggiato il sesto anniversario dall’uscita di Guardiani della Galassia, che debuttò nelle sale americane il 1 agosto 2014. Il cineasta ha pubblicato alcune foto inedite dal dietro le quinte, con il cast, le controfigure e i suoi amati animali.

Si tratta di un film molto importante nel Marvel Cinematic Universe, e non solo perché rientra indubbiamente tra i migliori. Grazie a Guardiani della Galassia, i Marvel Studios hanno dimostrato di potersi imporre sull’immaginario collettivo anche con personaggi praticamente sconosciuti, lasciando campo libero a un regista e sceneggiatore che non ha paura di adottare toni irriverenti. Di fatto, è uno dei pochi cult hollywoodiani degli ultimi anni: un blockbuster scomponibile e citabile nei suoi momenti più memorabili, rimasto nella memoria del pubblico. Ma, oltre allo spirito scanzonato ed esilarante, c’è anche una crescita dei personaggi come gruppo, in virtù della solidarietà tra outsider; tutto questo all’interno di una spettacolare space opera, genere che Hollywood ha un po’ dimenticato.

Sappiamo che James Gunn chiuderà la sua trilogia con Guardiani della Galassia: Vol. 3, ma il film non ha ancora una data di uscita; comunque, le riprese inizieranno quando il cineasta avrà terminato il suo impegno con The Suicide Squad.

Potrete vedere le foto qui di seguito.

Le foto


LA MAPPA DEL TESORO – TRA HOLLYWOOD E BOLLYWOOD

Nei giorni del lockdown (speriamo ormai alle nostre spalle) è emersa con forza la necessità delle persone di distrarsi e riempire le lunghe giornate di ritiro casalingo forzato. Per questo motivo in tanti si sono spesi non solamente per creare contenuti nuovi in grado di distrarre e intrattenere, ma anche per consigliare quanto di valido già esisteva e che era pronto per essere fruito attraverso le ormai numerose piattaforme online. Con la fine della quarantena, questa necessità si è affievolita ma, oggi, ci troviamo davanti ad un nuovo problema: l’apparente scarsità di nuove opere. Il Covid, infatti, ha chiuso tanti set, bloccato tante produzioni e rimandato a data da destinarsi un gran numero di uscite importanti e oggi sembra quasi che non ci sia più nulla da vedere.

È un’impressione sbagliata. Sia perché nuovi film stanno continuando ad uscire, anche se non accompagnati da imponenti (e costosi) lanci stampa, sia perché esistono intere cinematografie che in Italia sono rimaste per lungo tempo lontane dai riflettori e che oggi abbiamo il tempo di scoprire.

Questa serie di articoli vi fornirà a ogni appuntamento due titoli da provare, sperando di rendere questo periodo ugualmente ricco di storie, spunti ed emozioni.

TRA HOLLYWOOD E BOLLYWOOD

In questo primo appuntamento ci muoviamo tra la più classica delle suggestioni hollywoodiane (un film sulla Seconda Guerra Mondiale con protagonista un divo assoluto come Tom Hanks) e un blockbuster del cinema indiano nella sua declinazione di Bombay.

Greyhound (2020)

Siamo sinceri: cosa c’è di più classico di un film sulla Seconda Guerra Mondiale con Tom Hanks come protagonista? Forse solo un film sulla Seconda Guerra Mondiale con Tom Hanks e Tom Sizemore (bravo attore che negli anni zero ha prestato il suo volto a una moltitudine di ricostruzioni cinematografiche di ogni possibile conflitto moderno, interpretando di solito il ruvido sergente). Purtroppo, Sizemore sta passando tutta una serie di serissimi guai con la legge in questo periodo e quindi ci dobbiamo accontentare del solo Hanks (qui in un doppio ruolo di protagonista assoluto e di sceneggiatore), che non è per nulla poco, sia chiaro.

Greyhound si muove anche in un altro solco classico per i film di guerra che è quello delle battaglie nautiche tra sommergibili e cacciatorpediniere, ma lo fa da un punto di vista anomalo: se, solitamente, i protagonisti di pellicole come Das Boot (U-Boot 96 in Italia), o Caccia a Ottobre Rosso o Red Tide (Allarme Rosso) sono infatti i sommergibilisti, Greyhound ci pone invece sul ponte di comando di un’imbarcazione Classe Fletcher, impegnata nella difficile missione di scorta di un convoglio Alleato attraverso il “Black Pit”, il pozzo nero, quell’ampia porzione di Atlantico in cui le navi non potevano essere scortate dagli aerei a causa dei limiti di autonomia dell’epoca e dove diventavano facile preda dei sommergibili avversari. Tom Hanks interpreta il Comandante Ernest Krause, un uomo timorato di Dio che, nonostante la sua età ormai avanzata, è alla sua prima missione di guerra. Tranne per un brevissimo preambolo ambientato nella hall di un albergo (dove viene raccontato il minimo necessario per introdurci il personaggio di Krause), tutto il film si svolge sul vascello da battaglia che in tre giorni d’inferno dovrà vedersela con un gruppo di agguerriti sommergibili tedeschi. Sì, ok, il simbolismo dello Hanks sceneggiatore, nell’adattare il non celebre romanzo di Cecil Scott Forester, non ci va tanto per il sottile: il suo protagonista è il pastore, le navi del convoglio sono le pecore, il cacciatorpediniere è il mastino grigio che le protegge dai lupi tedeschi che le minacciano. E i pochi dialoghi del film non dedicati agli ordini navali e alla loro ricezione sono per la maggior parte usati per citare passi della Bibbia (Hanks è davvero un forte credente e la sceneggiatura lo riflette in maniera evidente). Ma non è questo il cuore più significativo della pellicola. Perché quello che Tom Hanks e Aaron Schneider (il regista, vincitore di un Oscar per il corto Two Soldier e talento dietro la macchina da presa di Funeral Party), fanno con Greyhound è portare a schermo un’idea di cinema tutta legata al racconto per immagini e alla potenza narrativa dello sguardo. Per tutto il film Tom Hanks non fa altro che spostarsi da una parte all’altra della sua nave per guardare oltre essa e reagire a quello che vede. In termini prettamente concettuali, Greyhound è il corrispettivo bellico della hitchcockiana Finestra sul Cortile e, di conseguenza, una celebrazione dell’occhio-cinema. Un film che sublima la grammatica cinematografica nella sua forma più pura ed essenziale e che, anche grazie alle straordinarie capacità del suo interprete (capace di riempire e tenere la scena con una prova maestosa di recitazione volta a sottrarre invece che ad aggiungere), si consegna agli spettatori come un purissimo gioiello privo di compromessi o sbavature, degno di stare accanto a pellicole dall’approccio simile ma ben più blasonate come Dunkirk e Mad Max: Fury Road.

L’unica cosa che lascia un poco di amarezza riguardo a questo film è che non abbiamo avuto modo di apprezzarlo nella gloria di uno schermo cinematografico. Lo trovate sulla piattaforma Apple TV+, gratis nell’abbonamento e a noleggio per chi ne è sprovvisto.

War (2019)

War è un blockbuster del cinema di Bollywood (che è solamente una delle tante e variegate cinematografie indiane) e quindi, sì, pur essendo un action movie purissimo, contiene dei numeri di canto e danza. Significa che è un musical? No, perché i momenti musicali dei film di bollywood sono sì contestuali alla trama ma tendono a raccontare un momento emotivo della stessa. Avete presente i momenti musicali di Rocky IV o i videoclip inseriti in ogni episodio di Baywatch? È la stessa cosa, solamente fatta molto, molto meglio. In linea teorica, potete anche saltare questi momenti e non perderete nessuno snodo chiave del racconto ma io vi consiglio di non farlo perché sono parte integrante dello spettacolo che Bollywood propone e, spesso, rappresentano la massima espressione dei valori artistici e produttivi della pellicola. Detto questo, cos’è War?

Una storia di soldati, spie, inseguimenti, spettacolari sparatorie, entusiasmanti combattimenti corpo a corpo, inganni, altri inseguimenti, altre sparatorie, altri combattimenti, e tre numeri musicali. Per farla breve, è un episodio di Mission: Impossible che incontra un nuovo capitolo di Fast & Furious in un mondo dove gli eroi anni ’80 e la loro retorica del macho non sono mai passati di moda. Con in più alcune canzoni e balli e tanta bromance.

La pellicola vede come protagonista Hrithik Roshan, forse il più noto dei divi di Bollywood, un dio dorato capace di passare con scioltezza da film drammatici alle commedie, dalle pellicole supereroistiche ai film storici, dai buddy movie agli action, non trascurando biopic impegnatissimi. Roshan è uno che recita benissimo (ha vinto la maggior parte dei premi indiani più prestigiosi), che balla e canta come un professionista di talento, che pratica (bene) le arti marziali e che ama farsi tutti gli stunt da solo (e se state pensando a Tom Cruise, sì, lui ne è il corrispettivo indiano, ma ancora meglio). Accanto a lui, l’emergente Tiger Shroff, che è più uno Stallone-Van Damme dei tempi d’oro. Un ottimo (ma davvero ottimo) artista marziale e uno straordinario ballerino, ma un cantante appena passabile e decisamente più limitato come registro attoriale rispetto a Roshan. I due, oggi, rappresentano per Bollywood lo star system presente e futuro e vederli riuniti assieme nella stessa pellicola è un evento di per sé. Se poi, oltre a questi due fenomeni, aggiungete una produzione ricchissima, una struttura narrativa solida e ricca di trovate colpi di scena, e la regia di Siddharth Anand che non ha nulla da invidiare a quella di tanti professionisti blasonati dell’action occidentale capirete facilmente perché War sia, attualmente, uno dei maggiori incassi del cinema di Bollywood di tutti i tempi e un film da non perdere se siete in cerca di azione e spettacolarità. Lo trovate su Amazon Prime Video.


BOX OFFICE ITALIA: CENA CON DELITTO IN TESTA NEL SETTIMO SABATO DI RIAPERTURA

Nel settimo sabato di riapertura la prima posizione al botteghino italiano viene conquistata da Cena con delitto – Knives Out, seguito da Cena con Delitto – Knives Out e da Gli anni più belli.
Ecco la Top 10. Per un’analisi più approfondita vi rimandiamo all’articolo pubblicato su Cingeuru.it.


Box Office Italia – SABATO 1 AGOSTO 2020
CENA CON DELITTO: KNIVES OUT – € 5.197 (1.055) 12 copie / 433 media – Tot. € 5.133.617 (779.945)
FAVOLACCE – € 3.778 (694) 15/252 – Tot. € 131.465 (22.557)
GLI ANNI PIU’ BELLI – € 3.726 (683) 28/133 – Tot. € 5.544.645 (886.613)
PARASITE – 3.278 (535) 23/143 – Tot. € 5.677.082 (891.615)
JOJO RABBIT – € 2.530 (522) 17/149 – Tot. € 4.013.208 (634.703)
IL RICHIAMO DELLA FORESTA – € 2.347 (424) 17/138 – Tot. € 1.117.081 (183.981)
LA DEA FORTUNA – € 2.290 (463) 9/254 – Tot. € 8.236.029 (1.211.402)
MEMORIE DI UN ASSASSINO – € 2.238 (410) 8/280 – Tot. € 361.077 (58.195)
ODIO L’ESTATE – € 2.053 (384) 8/257 – Tot. € 7.481.525 (1.152.475)
MATTHIAS & MAXIME – € 2.035 (298) 5/407 – Tot. € 46.035 (7.698)


Tomas Alfredson torna alla regia con Se upp för Jönssonligan: il trailer della commedia svedese

Dopo il successo di film come Lasciami entrare e La talpa, Tomas Alfredson ha affrontato un insuccesso con il film L’uomo di neve. Ora il regista svedese è tornato con una commedia intitolata Se upp för Jönssonligan (“attenti alla gang Jönsson”).
Incentrato su un gruppo di criminali che pianificano un grande colpo in un grattacielo, il film è l’ultimo di un lungo franchise svedese a sua volta basato su una serie di film danesi nati nei primi anni ottanta e in grado di generare un gran numero di sequel nel corso di trent’anni (l’ultimo reboot è di tre anni fa).

La pellicola arriverà nei cinema svedesi a Natale, e oggi si mostra con un primo trailer (rigorosamente in svedese) e un poster. Nel resto del mondo uscirà nel corso del 2021, protagonisti Henrik Dorsin, Anders Johansson, David Sundin e Hedda Stiernstedt.

Questa la sinossi:

Dopo un colpo andato a male, Charles Ingvar “Sickan” Jönsson finisce in prigione. Quando esce dalla galera, i membri della sua banda sono diventati onesti e Sickan deve continuare la sua attività da solo. La broker del crimine Anita gli affida una rapina abbastanza facile, ma l’intera cosa si rivela molto più complicata di quanto Sickan pensasse inizialmente. Per realizzare il colpo più difficile della storia della banda Jönsson avrà bisogno dei suoi vecchi colleghi.





Oliver Stone a ruota libera, da quando privò Willem Dafoe del sonno a un ipotetico film su Trump

Oliver Stone senza freni in una lunghissima intervista rilasciata a Deadline. Il regista e sceneggiatore, tre volte vincitore degli Oscar, è recentemente ritornato al centro della scena mediatica. Pochi giorni fa avevamo riportato qui le sue dichiarazioni rispetto al caso della rimozione temporanea di Via col vento dal catalogo HBO Max.
Stone ha avuto una conversazione con il giornalista Mike Fleming per parlare del suo libro, di recente pubblicazione, Chasing the Light. Il lungo sottotitolo del volume “Writing, Directing, and Surviving Platoon, Midnight Express, Scarface, Salvador, and the Movie Game” bene descrive le intenzioni dell’opera. Un racconto senza peli sulla lingua della vita del regista, tra la guerra nel fango del Vietnam, i sogni artistici, la fatica di gestire James Woods nel set di Salvador e l’esperienza di vincere i Golden Globe salendo sul palco “alticcio”.

Tra i molti temi approfonditi nell’intervista è emerso anche un surreale aneddoto riguardo alla produzione del film Salvador.

Un direttore di produzione locale aveva spostato delle attrezzature che Stone aveva precisamente detto di non toccare. Sono occorse ben due ore per rimetterle al loro posto. Una perdita di tempo inaccettabile per il regista. Nel libro, Stone sostiene di avere avuto uno scontro durissimo con lui (arrivando persino alle mani), tanto che l’uomo tornò sul set con una borsa contenente una pistola. In poco tempo si diffusero sul set voci che qualcuno della produzione avesse addirittura fatto un’assicurazione sulla vita del regista.

Oliver Stone ha aggiunto alla già assurda storia un precedente:

Sul set di Seizure, il mio primo film, sono stato quasi ucciso. Non ne parlo spesso, ma l’addetto agli effetti speciali si è messo a cercarmi imbracciando un machete. (…) ogni giorno questo idiota faceva arrivare in ritardo l’autopompa. Adduceva scuse, parole, parole… Io sono l’unica persona che paga quando siamo in ritardo. In altra parole, se non riusciamo a fare quello che dobbiamo in giornata in un film a basso budget significa essere costretti a tagliare parti della sceneggiatura. E la sceneggiatura è sacra per me. Lottavo per quello che avevo scritto, quindi ogni attacco al tempo di produzione del film era anche un attacco alla mia sceneggiatura.

Sollecitato dall’intervistatore, Stone è tornato a raccontare l’esito della vicenda dell’uomo con il machete:

Non mi ha mai trovato. So che mi stava cercando. Era ubriaco, e io ero… mi hanno scortato fuori di casa perchè non volevano che arrivassimo a questo scontro. Era matto. È stato licenziato.

L’intervista si è poi concentrata sulle strategie adottate dal regista sul set di Platoon per fare emergere la miglior performance possibile da Willem Dafoe e Tom Berenger. I metodi furono, per usare un eufemismo, poco ortodossi. Stone aveva infatti vissuto in prima persona la guerra in Vietnam ed era alla ricerca di un’immersione totale:

Per ottenere realismo mi è bastato che gli attori non dormissero. Per cui li ho forzati molto sotto quell’aspetto e cercavamo di tenerli svegli. Abbiamo infranto tutte le regole SAG, come puoi immaginare. Non ci sono riposi di 12 ore quando lavori così. Abbiamo perso alcuni attori a quel punto. Volevamo che fossero logorati. Ma l’hanno adorato. Si sono immersi nel ruolo, sono attori, amano essere militareschi. Non hanno mai avuto un’esperienza così nella loro vita ed ecco qualcosa di reale, o il più possibile vicino alla realtà. Berenger e Dafoe erano dei leader, ma avevamo un cast molto versatile proveniente da tutto il mondo. Si sono aiutati tutti a vicenda.

Oliver Stone si è spesso occupato della storia americana, in particolare dei suoi presidenti. Anni dopo il successo di JFK – Un caso ancora aperto, si occupò di Richard Nixon nel film Gli intrighi del potere. Nel 2008, poi, diresse W., film che indaga la vita di George W. Bush. Ma che cosa potrebbe succedere se il regista si mettesse al lavoro su un film dedicato a Donald Trump? Potrebbe essere una “miniera d’oro?”

Potrebbe esserlo, (Donald Trump) però cambierebbe la sceneggiatura giorno dopo giorno. Riuscirebbe a far fallire qualunque film. Sarebbe da pazzi girare un film del genere ora. È un performer notevole, mi ricorda Re Lear. Ha tratti di follia. È il tipo che chiede “quale figlia mi ama di più?” È un tiranno e brama così tanto di essere benvoluto. Non so se capisce le cose che dice, è così ottuso…

Insomma, un giudizio impietoso nei confronti dell’attuale Presidente degli Stati Uniti.


Terminator 2 – Il Giorno del Giudizio: tutti i veicoli presenti nel film elencati in un video

In Terminator 2 – Il Giorno del Giudizio di James Cameron sono presenti moltissime scene action che coinvolgono i più disparati veicoli, da elicotteri a motociclette.
Per questo StudioCanal UK ha deciso di elencare ogni veicolo presente nel lungometraggio in un nuovo video.

Nel cast del film del 1991 diretto da James Cameron comparivano Arnold Schwarzenegger, Linda Hamilton, Robert Patrick ed Edward Furlong.

Qui di seguito trovate la sinossi di Terminator 2 – Il Giorno del Giudizio:

Un Terminator, dopo aver precedentemente difeso Sarah Connor dalle grinfie d’acciaio di un cyborg, è incaricato di difenderne il figlio John dall’attacco terrificante di un modello più sofisticato, il letale T-1000, capace come una gelatina di scomporsi e di ricomporsi in mille guise, assumendo le fattezze altrui al semplice contatto, di estroflettere micidiali lame, di celarsi furbescamente appiattendosi sui pavimenti, di passare attraverso sbarre con irrisoria facilità. Difficile il compito del terminator “buono”




X-Men, quando Michael Jackson si propose per la parte del Professor Xavier: “Posso usare il makeup”

Nel lungo articolo dell’Hollywood Reporter dedicato ai vent’anni della saga cinematografica di X-Men e ai problemi legati al regista Bryan Singer c’è anche un interessante, quanto bizzarro, aneddoto legato a Michael Jackson.
Nello speciale si parla di come Singer portasse abitualmente sul set dei propri film giovani ragazzi, che a volte ottenevano piccole parti (come il diciottenne Alex Burton, che interpretò Pyro in X-Men e dieci giorni dopo la premiere del film fece causa al regista e ad alcuni suoi amici accusandoli di averlo drogato e violentato durante le riprese). Non solo: Singer era amico di personaggi molto famosi, e uno di questi, Michael Jackson, si propose per interpretare nientemeno che il professor Xavier.

La cosa era già stata citata dal produttore Ralph Winter qualche settimana fa sull’Observer, ma l’Hollywood Reporter cita dettagli più succosi:

Nella primavera del 1999, Bryan Singer e un gruppo di produttori di X-Men si stavano allenando fuori dai vecchi uffici della Fox tra Olympic e Bundy quando Michael Jackson fece il suo ingresso. Indossando occhiali da sole e rifiutandosi di stringere mani, Jackson era in visita all’area industriale per incontrare Singer e discutere la possibilità di interpretare il Professor Xavier nel film.

“Gli dissi: lo sai che Xavier è bianco ed è anziano?”, ricorda la produttrice Lauren Shuler Donner. “E Michael rispose: ‘Ma certo. Ma sai, posso usare il makeup”.

A quel punto, Jackson mostrò un’elaborata presentazione completa con il mediometraggio Ghosts, nel quale la pop star si trasformava in un sindaco sessantenne bianco (realizzato grazie allo straordinario lavoro di Stan Winston, ndr.) che marciava contro il Maestro, un giovane dalle buone intenzioni che stupiva i bambini locali con trucchi magici.

La 20th Century Fox non prese mai seriamente in considerazione Jackson per la parte, che alla fine andò a Patrick Stewart. E uno degli ex dirigenti ricorda: “Michael, all’epoca, era già stato travolto dagli scandali”.

Il co-produttore Ralph Winter, che incontrò Jackson durante quell’occasione (un’altra volta arrivò Shaquille O’Neal), spiega che si trattò solo di uno dei tanti momenti bizzarri a cui li aveva abituati Singer, con cui nulla era prevedibile, l’impulsività regnava sovrana e c’era sempre un entourage di gente intorno a lui.


Qui sotto potete vedere il mediometraggio citato:




Don’t Fuck In The Woods 2: ecco il trailer dell’horror di Shawn Burkett

La Concept Media Films ha pubblicato in rete il primo trailer e il poster di Don’t Fuck In The Woods 2, sequel dell’horror slasher del 2016 diretto da Shawn Burkett (Betsy, Don’t Fuck In The Woods).
Scritto dallo stesso Burkett insieme a Cheyenne Gordon il film segue i consulenti del Pine Hills Summer Camp mentre stanno preparando il terreno per la nuova stagione estiva. Nel bel mezzo dell’organizzazione una misteriosa ragazza entra nel campo, terrorizzata da un orribile nottata di spargimenti di sangue. Nessuno sa che qualcosa dal bosco si sta dirigendo verso di loro.

Del cast fanno parte Brittany Blanton, Cheyenne Gordon, Kaylee Williams, Nessa Moore, Mark Justice, Jason Crowe, Kayla Elizabeth, Tom Komisar, Alex Gottmann, Kenzie Phillips, Savanna Howard e Brandy Mason.

Scritto dallo stesso Shawn Burkett insieme a Cheyenne Gordon il film segue i consulenti del Pine Hills Summer Camp mentre stanno preparando il terreno per la nuova stagione estiva. Nel bel mezzo dell’organizzazione una misteriosa ragazza entra nel campo, terrorizzata da un orribile nottata di spargimenti di sangue. Nessuno sa che qualcosa dal bosco si sta dirigendo verso di loto.

Del cast fanno parte Brittany Blanton, Cheyenne Gordon, Kaylee Williams, Nessa Moore, Mark Justice, Jason Crowe, Kayla Elizabeth, Tom Komisar, Alex Gottmann, Kenzie Phillips, Savanna Howard e Brandy Mason.






JULIANNE MOORE: "OGGI NON INTERPRETEREI UNA LESBICA", È POLEMICA

Julianne Moore è stata la protagonista del film I ragazzi stanno bene dieci anni fa e ha ora ammesso che probabilmente non accetterebbe il ruolo di una lesbica.
Il progetto, alla sua uscita nelle sale nel 2010, era stato accolto da un po' di polemiche causate dalla scelta di affidare a due donne eterosessuali la parte di una coppia omosessuale.

In un'intervista rilasciata a Variety, Julianne Moore ha ora dichiarato parlando del film I ragazzi stanno bene: "Ci ho pensato molto. Eccoci qui in questo film su una famiglia queer e tutti gli attori protagonisti sono eterosessuali. Ci ripenso e penso 'Ouch. Wow'".
L'attrice ha aggiunto: "Non so cosa faremmo oggi. Non so se saremmo a nostro agio. Dobbiamo dare una reale rappresentazione alle persone, ma sono grata per tutte le esperienze che ho avuto come attrice perché il mio lavoro è comunicare delle esperienze universali al mondo".

Julianne Moore ha poi ribadito: "L'idea è che, invece che considerare le persone come 'altri', stiamo dicendo che siamo tutti uguali. La nostra umanità è condivisa".

I ragazzi stanno bene è stato diretto da Lisa Cholodenko, membro della comunità LGBTQ, autrice della sceneggiatura in collaborazione con Stuart Blumberg. La regista ha spiegato il suo processo alla base del casting: "Anche se voglio promuovere che le persone gay rappresentino personaggi gay, trans, tutto il resto, persone queer, c'è anche una prospettiva commerciale, ci sono molti elementi da tenere in considerazione".
Lisa aveva inoltre dichiarato che Julianne Morre e Annette Bening erano adatte al ruolo: "Non mi sembrava falso. Non mi sembrava di mettere qualcuno in un costume e chiedere di portare in scena qualcosa di falso". La filmmaker ha inoltre aggiunto che inizialmente aveva pensato a Jodie Foster per la parte principale, tuttavia era troppo impegnata nella conclusione di The Beaver.

I ragazzi stanno bene racconta la storia di Jules e Nic che hanno cresciuto due figli dopo essersi affidate a un donatore di sperma che cerca però di entrare in contatto con la famiglia.


MAD MAX: FURY ROAD, NICHOLAS HOULT RICORDA QUANDO CHARLIZE THERON GLI SPUTÒ IN FACCIA

Mad Max: Fury Road sarà ricordato in futuro come uno di quei film che hanno la storia del cinema, ma Nicholas Hoult lo ricorderà (anche e soprattutto) per lo sputo in faccia da parte di Charlize Theron.

Nicholas Hoult ne ha fatta di strada dai tempi di Skins (anche se già da About a Boy potevamo tranquillamente immaginare che sarebbe stato così) e nonostante durante la sua carriera d'attore abbia potuto vantare di aver preso parte a progetti davvero rilevanti fin dall'inizio, come ad esempio The Weather Man con Nicholas Cage (2005), Scontro fra Titani con Liam Neeson, Ralph Fiennes e Sam Worthington (2010), e ovviamente la saga di X-Men, l'attore ha affermato di aver capito di avercela fatta ad Hollywood solo dopo un determinato avvenimento sul set di Mad Max: Fury Road...

"Sapevo di essere davvero arrivato come attore quando ci fu la scena in cui mi sputasti in faccia" ha infatti detto rivolgendosi alla sua co-star del film di Miller, Charlize Theron, durante un Q&A "Credo di averti chiesto, molto educatamente, se potevo sputarti in faccia a mia volta".

E in effetti, lo sputo di Charlize Theron deve essere stato un bel portafortuna, perché da lì il percorso attoriale di Hoult non ha fatto che crescere, anche se non dubitiamo neanche per un secondo che sia stato soprattutto grazie al suo talento.
Tra i tanti degni di nota possiamo ad esempio citare i suoi ruoli in The Favourite di Jorgos Lanthimos; quello di Nikola Tesla in Edison - L'Uomo che Illuminò il Mondo di Alfonso Gomez-Rejon; il ruolo da protagonista in Tolkien, biopic sul celebre scrittore de Il Signore degli Anelli; o anche il suo più recente ingaggio in The Great, la nuova serie di Hulu, mentre ha dovuto purtroppo rinunciare alla parte del villain offertogli per i prossimi capitoli della saga di Mission: Impossible.
Charlize, se vuoi sputare anche a noi in faccia, non ci lamentiamo.


JURASSIC WORLD DOMINION, SAM NEILL E IL RITORNO SUL SET: "PRONTO AD AFFRONTARE DINOSAURI"

Le riprese di Jurassic World: Dominion sono iniziate ormai da diverse settimane, e ora il regista Colin Trevorrow è pronto ad accogliere una delle leggende della prima trilogia. Stiamo parlando di Sam Neil, che ha confermato il suo imminente arrivo sul set tramite Twitter.

"Tenete saldi i vostri cappelli, riporterò indietro le mie vecchie ossa questa settimana e affronterò ancora una volta i dinosauri" ha scritto l'attore in vista del suo ritorno nei panni del paleontologo Alan Grant. "Sono eccitato e spaventato: quelle cose ci uccideranno. Con Laura Dern, Bryce Dallas Howard, Chris Pratt, Jeff Goldblum, Colin Trevorrow. Ovviamente ora sono un po' più... brizzolato."

E Neill fa bene ad essere "preoccupato": in una recente intervista, Trevorrow ha confermato che nella produzione verrà utilizzato il più alto numero di animatronic mai impiegato in un film della saga. A questo punto, non vediamo l'ora di sapere quali differenze troverà rispetto alle riprese della trilogia originale.

Con un'uscita prevista per l'11 giugno 2021 nonostante, qui potete trovare le nostre aspettative su Jurassic World: Dominion, che a quanto pare non sarà l'ultimo capitolo del franchise. In un'intervista rilasciata lo scorso maggio, infatti, il produttore Frank Marshall ha definito il film come l'inizio di una nuova era.


SHANG-CHI, RIPARTONO LE RIPRESE DEL FILM MARVEL: ECCO LE LOCATION IN UN VIDEO DAL SET

In pausa dallo scorso febbraio per cause note, le riprese di Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings sono finalmente pronte a ripartire in Australia. A rivelarlo un recente report del canale australiano 7NEWS, che ha anche pubblicato un video delle suggestive location orientali.

"Non è Asia e non è Hollywood; è Sydney Ovest, casa della new entry del franchise cinematografico Marvel" si legge nel tweet in calce all'articolo, dove potete dare un'occhiata al set ripreso dall'alto. "L'elicottero di 7NEWS ha catturato queste immagini oggi mentre i lavori di costruzione del set proseguivano in vista dell'imminente produzione di Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings."

Diretto da Destin Daniel Cretton (Il diritto di opporsi) su una sceneggiatura di David Callaham, il film vede Simu Liu nei panni di Shang-Chi, mentre Tony Leung interpreta il malvagio Mandarino. Tra i protagonisti troviamo anche Awkwafina e Ronny Chieng, sebbene i loro ruoli siano attualmente tenuti nascosti. Proprio in questi giorni, potrebbe aver confermato la sua partecipazione anche Michelle Yeoh.

In seguito agli spostamenti del calendario Disney e in particolare del Marvel Cinematic Universe, l'uscita di Shang-Chi è ora prevista per il 7 maggio 2021. In attesa di nuovi dettagli sulla trama, vi rimandiamo al possibile legame tra il Mandarino e Gengis Khan.


https://twitter.com/i/status/1289940512636465155

AVENGERS: ENDGAME, ECCO DOV'ERA HULK DURANTE LA MORTE DI TONY STARK!

Il povero Hulk è stato letteralmente massacrato dai fan durante Avengers: Endgame. Lo Smart Hulk messo in scena dai Russo ha scontentato una buona parte del fandom con il suo atteggiamento pacato e gentile, ma oltre a ciò il nostro Bruce Banner ha dovuto incassare anche un'accusa di diserzione a dir poco ingiusta.

Insomma, chi sarebbe così insensibile da non rendere omaggio a un amico defunto? Tanto più se quell'amico è un certo Tony Stark, l'uomo grazie a cui tutto ciò che vediamo nell'MCU è stato possibile, nonché il salvatore dell'universo intero.

Eppure, durante la scena in cui sul finale di Avengers: Endgame i nostri eroi rendono omaggio ad Iron Man subito dopo il sacrificio di quest'ultimo, Hulk era clamorosamente assente! Possibile che uno degli Avengers più importanti abbia davvero disertato uno dei momenti più intensi e commoventi dell'intero Marvel Cinematic Universe? Ovviamente no!

Il mistero ci viene infatti svelato da una scena tagliata presente nell'edizione home video del film dei Russo: nella sequenza, che consiste in nient'altro che qualche secondo aggiuntivo di riprese durante la scena dell'omaggio, vediamo infatti Hulk alla sinistra del gruppo capitanato da Black Panther. Contenti ora?

A proposito di Stark comunque, ecco quando potrebbe tornare Katherine Langford dopo Avengers: Endgame; pare, intanto, che nella battaglia finale di Avengers: Endgame fossero previste delle formiche giganti nell'esercito di Thanos.


SPIDER-MAN, IN UNA NUOVA FANART IL CROSSOVER TRA TOBEY MAGUIRE E I FANTASTICI 4

Due destini diametralmente opposti, quelli dello Spider-Man di Tobey Maguire e dei Fantastici 4 capitanati dalla Torcia Umana di Chris Evans: se il primo è ancora oggi considerato da molti il miglior Spider-Man di sempre, infatti, i due film con Jessica Alba fanno parte di quella pletora di cinecomic dei primi 2000 decisamente poco riusciti.

Va detto, comunque, che i film Marvel dell'epoca furono penalizzati da un dettaglio non da poco: il non far parte di una macchina perfetta e mastodontica come il Marvel Cinematic Universe, capace di spingere all'inverosimile anche film accolti con non troppo entusiasmo (si vedano casi come Captain Marvel).

Perché allora non dar loro una seconda possibilità mettendo su il crossover che non abbiamo mai visto? L'idea è venuta ad artoftimetravel, che su Instagram ha messo insieme in una sola scena il Peter Parker visto in Spider-Man 3 (quello con il costume nero, per intenderci) e il Chris Evans meno fortunato, quello in versione Torcia Umana.
view post Posted: 1/8/2020, 22:45 The Umbrella Academy - Ellen News

THE UMBRELLA ACADEMY 2, STEVE BLACKMAN RIVELA: "IL FINALE ERA SEGRETO ANCHE PER IL CAST"

Il finale scioccante di The Umbrella Academy 2 ha lasciato i fan della serie Netflix davvero senza parole ma, stando alle parole dello showrunner Steve Blackman il plot-twist conclusivo sarebbe stato tenuto nascosto anche all'intero cast fino all'ultimo momento.

Il set di The Umbrella Academy dunque era particolarmente blindato per evitare ogni tipo di spoiler non solo agli utenti esterni ma anche agli stessi protagonisti della serie che al momento delle audizioni leggono degli script fasulli:

"Quando facciamo audizioni per aggiungere altri attori al cast, non usiamo le nostre sceneggiature reali. Usiamo nomi falsi o nomi in codice, perché alcuni fan sono così particolari. Non voglio giudicarli, anche io sono un fan di molte cose ma, in qualche modo mettono le mani sulle nostre idee, attraverso gli script che usiamo per l'audizione e le diffondono. Quindi dobbiamo fare molta attenzione a cambiarle, per assicurarci che le persone non mettano le mani su nulla, altrimenti avremmo seri problemi con la storia".

Gli stessi membri principali del cast dello show sono sottoposti a rigidi criteri di segretezza, come ha continuato Blackman: "Quest'anno abbiamo cercato molto di andare in digitale con gli script - per risparmiare carta e fare qualcosa per l'ambiente ma, anche per evitare che si diffondano in giro".

Poi ha aggiunto: "Quest'anno non ho dato agli attori le ultime pagine dell'episodio 10 fino all'ultimo minuto quindi, non conoscevano la fine dello show. E volevo davvero tenerlo segreto a così tante persone... Hanno letto tutto solo un giorno prima della realizzazione dell'episodio. Volevo che nulla trapelasse".


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THE UMBRELLA ACADEMY 2, LA SPIEGAZIONE DEL FINALE: COSA È SUCCESSO?

Dopo una lunga attesa finalmente la seconda stagione di The Umbrella Academy è arrivata su Netflix, ma le sorprese per i fan dei pupilli Hargreeves sono appena iniziate: dopo il finale scioccante ci sarà una terza stagione? Scopriamolo insieme a meno di qualche spoiler.

Alla fine della prima stagione i protagonisti erano stati catapultati negli ani '60, dove dovranno fare i conti con alcuni fantasmi del loro passato e l'incombente fine del mondo, che si manifesterà in una letale guerra atomica tra USA e URSS. L'evento scatenante è l'esplosione di un edificio dell'FBI durante il corteo del presidente Kennedy e, ancora una volta, sono Vanya ed i suoi poteri l'innesco dell'apocalisse. A salvare la situazione sarà Ben che, passando al corpo di Klaus a quello di Vanya, le farà riacquistare lucidità, ma a costo della propria vita.

Intanto, i personaggi di Handler e Lila acquistano sempre più importanza nella serie Netflix, soprattutto dopo lo scontro tra ragazza e i fratelli Hargreeves. Lila ha infatti la capacità di assorbire i poteri altrui e, dopo essersi alleata con la Commissione, alla ragazza viene rivelato che in realtà la morte dei sui genitori fa parte dell'enorme piano di Handler, leader dell'organizzazione. Scioccata e confusa, Lila riesce a salvarsi e a fuggire in un altro tempo, ancora sconosciuto.

Scongiurata la fine del mondo, per i pupilli Hargreeves è tempo di tornare nel 2019, ognuno lasciando dietro di sé un cuore infranto e gli affetti più cari. Il "ritorno al futuro" avviene grazie ad una valigetta lasciata da Handler a Cinque come ricompensa per l'assassinio di tutti i membri del consiglio d'amministrazione della Commissione. Il suo piano per imbrogliare Cinque però fallisce miseramente (non avrebbero infatti potuto utilizzare la valigetta se non per un'infinitesimale manciata di secondi) e alla morte della Handler il timone dell'organizzazione passa nelle mani del mite agente Herb, che avrà il compito di far risorgere la Commissione e di trovare nuovi agenti, essendo i precedenti stati sterminati da Vanya nella lotta finale.

Tra colpi di scena e scontri epici, si fa strada nella stagione 2 anche un'altra misteriosa organizzazione chiamata Majestic 12, di cui fanno parte scienziati, militari ed economisti influenti e che stava per essere smascherata proprio da Kennedy, evento che li costrinse ad ordire il suo assassinio. Diego e Cinque ben presto capiscono che loro padre, Reginald Hargreeves, è uno dei membri dei Majestic, sebbene uno dei pochi contrari ad attentare alla vita del Presidente. Alla fine Reginald si oppone fermamente alle decisioni dell'organizzazione, che reagisce violentemente di fronte al pericolo che Hargreeves non condivida più le sue tecnologie futuristiche. A questo punto, Hargreeves si toglie dal volto la sua "faccia umana", rivelando di essere in realtà un alieno.

Adesso che sono tornati nel presente, nuove spiacevoli sorprese attendono gli Hargreeves: la Umbrella Academy non esiste più, o meglio, no è mai esistita, e al suo posto Reginald ha fondato la Sparrow Academy con altri bambini dotati di poteri speciali e tra loro vi è anche Ben, che ritorna in scena all'ultimo minuto.

È probabile che proprio l'opposizione tra gli Hargreeves e gli Sparrow sarà fulcro della terza stagione, ricordiamo non ancora confermata, che potrebbe alzare nuovamente il livello dell narrazione con lotte e scontri ancora più sensazionali.


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view post Posted: 1/8/2020, 13:32 MovieTown - Cinema

SABATO

01/08/2020



DAVE BAUTISTA CONFERMA CHE NON SARÀ BANE IN THE BATMAN

Bane è già apparso due volte sul grande schermo, ma i fan attendono ancora di vederne una trasposizione fedele ai fumetti: la versione di Batman e Robin era piuttosto ridicola, un bruto senza cervello; mentre quella de Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno era filtrata dallo sguardo “realistico” di Christopher Nolan.

Molti sperano che sia Dave Bautista a interpretare il supercattivo nel DC Extended Universe, e per un po’ di tempo si è parlato della possibilità che comparisse in The Suicide Squad, dato che James Gunn gli ha già affidato il ruolo di Drax in Guardiani della Galassia. Anche The Batman era sul piatto, essendo così ricco di avversari dell’Uomo Pipistrello.

Lo stesso Dave Bautista ha però smentito queste voci. L’ha detto a malincuore, dicendo chiaramente di aver fatto del suo meglio: è quindi possibile che ci abbia provato, ma non conosciamo i dettagli in proposito.

Chissà, magari in futuro gli verrà data questa possibilità. Intanto sappiamo che The Batman potrebbe tornare sul set in settembre per continuare le riprese, mentre l’uscita è fissata per il 1 ottobre 2021 nelle sale americane. All’evento DC FanDome del 22 agosto probabilmente scopriremo qualcosa di più.

Vi terremo aggiornati.


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ROB LETTERMAN (DETECTIVE PIKACHU) DIRIGERÀ BEYOND GOOD & EVIL PER NETFLIX

Dopo Tom Clancy’s The Division, Netflix mette in cantiere un altro adattamento di un videogioco Ubisoft: The Hollywood Reporter segnala infatti che Rob Letterman dirigerà Beyond Good & Evil per il colosso dello streaming, con lo studio Ubisoft Film & Television alla produzione.

Il film ibriderà riprese dal vivo e CGI, una commistione che il cineasta hawaiano conosce bene: ha infatti curato la regia de I fantastici viaggi di Gulliver, Piccoli brividi e Detective Pikachu, dove live-action e personaggi digitali (soprattutto nella trasposizione dei Pokémon) sono la norma.

Netflix e Letterman stanno cercando uno sceneggiatore che adatti il gioco, mentre Jason Altman e Margaret Boykin si occuperanno della produzione.

La trama del gioco
Ambientato nel XXV secolo sul pianeta Hillys, Beyond Good & Evil racconta la storia di Jade e del suo zio adottivo Pey’j, un maiale antropomorfo. Da anni il pianeta è sotto l’attacco dei Dom’Z, stirpe aliena che rapisce gli esseri umani per assorbirne l’energia spirituale – lo Psico-Karma – e vivere più a lungo. Mentre l’esercito mercenario preposto a difendere Hillys si comporta in maniera sospetta e non interviene mai nel momento giusto, Jade e Pey’j gestiscono un orfanotrofio per bambini i cui genitori sono stati rapiti dai Dom’Z. Toccherà a loro sventare una cospirazione che coinvolge anche le alte sfere del governo.

Beyond Good & Evil uscì nel 2003 con il plauso della critica. Non ebbe grande successo commerciale, ma nel tempo si guadagnò una nutrita schiera di fan, diventando un cult. Un sequel fu annunciato nel 2008, e il teaser suscitò grande entusiasmo, ma poi non se ne fece più nulla. Il progetto riemerse all’E3 del 2017 (sotto forma di prequel) con un altro teaser: probabilmente uscirà sulle console di nuova generazione, ma una data non è disponibile.

Ubisoft Film & Television ha diversi progetti in fase di sviluppo. Oltre ai sopracitati Beyond Good & Evil e Tom Clancy’s The Division, ci sono anche Tom Clancy’s Ghost Recon, Rabbids, Just Dance e Werewolves Within. Vi terremo aggiornati.


Nel settimo venerdì di riapertura Gli anni più belli è tornato in cima alla top 10, seguito da Cena con Delitto – Knives Out e da 1917.
Ecco la Top 10. Per un’analisi più approfondita vi rimandiamo all’articolo pubblicato su Cingeuru.it.


Box Office Italia – VENERDÌ 31 LUGLIO 2020
GLI ANNI PIU’ BELLI – € 8.831 (1.601) 29 copie / 305 media – Tot. € 5.540.772 (885.881)
CENA CON DELITTO: KNIVES OUT – € 3.691 (737) 13/284 – Tot. € 5.128.421 (778.890)
1917 – € 2.171 (390) 7/310 – Tot. € 6.639.577 (1.025.765)
FAVOLACCE – € 1.874 (294) 11/170 – Tot. € 126.937 (21.724)
PARASITE – € 1.750 (346) 23/76 – Tot. € 5.673.804 (891.080)
ODIO L’ESTATE – € 1.660 (297) 10/166 – Tot. € 7.479.302 (1.152.067)
IL TRADITORE – € 1.655 (384) 2/827 – Tot. € 4.834.715 (776.034)
I MISERABILI – € 1.533 (269) 13/118 – Tot. € 120.261 (21.527)
LA BELLE EPOQUE – € 1.490 (345) 5/298 – Tot. € 1.604.839 (262.800)
THE FAREWELL: UNA BUGIA BUONA – € 1.321 (280) 5/264 – Tot. € 485.805 (79.607)


ANDY PARK SVELA UN ALTRO LOOK ALTERNATIVO DEL BARONE ZEMO IN CIVIL WAR

Il bravissimo Andy Park ha svelato un altro concept art inutilizzato di Captain America: Civil War che mostra un costume alternativo del Barone Zemo.

Come sappiamo, i Marvel Studios e i fratelli Russo hanno preferito non dare a Zemo la sua caratteristica maschera viola, che però sarà presente in The Falcon and the Winter Soldier. In fase preliminare sono state però considerate varie opzioni: il disegno che abbiamo visto lunedì scorso aveva tratti più “moderni”, soprattutto in virtù della corazza, mentre questo è più tradizionale. Non a caso, Zemo impugna una spada, e la maschera è meno aderente.

Comunque, Daniel Brühl indosserà il passamontagna viola nella serie per Disney+, ma non sappiamo cosa lo spingerà a celare il suo volto (né per quale motivo sia in libertà). The Falcon and the Winter Soldier arriverà in autunno sulla piattaforma on-line. Intanto, potrete vedere l’immagine qui di seguito.

Tra gli sceneggiatori ci sono Malcolm Spellman (Matrimonio in famiglia, Empire) e Derek Kolstad (John Wick). La regia, invece, sarà interamente curata da Kari Skogland, veterana del piccolo schermo che ha diretto puntate de I Borgia, Vikings, Penny Dreadful, Fear the Walking Dead, House of Cards, The Americans, The Punisher, The Walking Dead, The Handmaid’s Tale e molte altre serie; per The Handmaid’s Tale è stata anche candidata a un Emmy.

Anthony Mackie e Sebastian Stan tornano nel ruolo di Sam Wilson / Falcon e Bucky Barnes / Soldato d’Inverno. Anche Emily VanCamp (Sharon Carter) e Daniel Brühl (Barone Zemo) fanno parte nel cast della miniserie: i loro personaggi sono apparsi in Captain America: Civil War, ma Sharon è stata introdotta nel film precedente, The Winter Soldier. Wyatt Russell farà il suo debutto nel ruolo di John Walker, noto nei fumetti anche come U.S. Agent. Nel cast anche Adepero Oduye, Desmond Chiam, Miki Ishikawa, Noah Mills, Clé Bennett, Carl Lumbly e forse Erin Kellyman.

Per supportare la piattaforma Disney+, la Casa di Topolino spingerà molto sulle serie tv dei Marvel Studios, che saranno Loki, WandaVision, The Falcon and the Winter Soldier, Hawkeye, What If…?, She-Hulk, Ms. Marvel e Moon Knight.

Kevin Feige le ha paragonate ai cortometraggi Marvel One Shot, poiché consentiranno di spostare l’attenzione su personaggi che solitamente non hanno un ruolo da protagonisti. Le miniserie oscilleranno tutte fra 6 e 8 episodi.


Il concept art di Andy Park

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LEONE FILM GROUP LANCIA LOTUS FACTORY, PER PRODURRE FILM E SERIE TV DI GENERE IN ITALIA

Si dice spesso che i generi in Italia fanno fatica a decollare, ma soprattutto a essere prodotti. La nuova impresa di Leone Film Group e Lotus Production, Lotus Factory, sembra pensata apposta per rimediare a questo. Si tratta di un reparto specializzato nella creazione di progetti di genere per il cinema e la TV. Che, nelle intenzioni, dovrebbe attirare nel nostro paese talenti internazionali.

Marco Belardi, capo di Lotus, ha detto a Variety: “Abbiamo intenzione di fare film di generi diversi da quelli che normalmente vengono prodotti in Italia”, ovvero “drammi, commedie e l’occasionale noir”. Ad esempio i prodotti per famiglie, che secondo Belardi mancano decisamente nel panorama italiano.

Tra i progetti che Lotus Factory sta preparando ce ne sono due che cadono proprio in questo filone. Da un lato una serie live action incentrata sulle origini di Babbo Natale, per la quale Belardi ha reclutato lo sceneggiatore di Ratatouille, Jim Capobianco, e quello de La bella e la bestia, Robert Lence. L’idea viene da Nicola Abbatangelo, giovane regista che Belardi ha assunto come direttore creativo. Abbatangelo sta scrivendo la serie con Capobianco, Lence e Fabio Guaglione, regista di Mine. Il progetto verrà proposto alle piattaforme streaming.

L’altro progetto per famiglie è Fear Tales, un film d’animazione incentrato sulle “avventure del ragazzo più pauroso al mondo e del suo più grande amico: la paura stessa”. A occuparsi di questo progetto sarà l’animatore brasiliano Sandro Cleuzo (Il ritorno di Mary Poppins).

Ma in fase di sviluppo ci sono anche una “trilogia distopica” e film horror, thriller e action. L’intenzione è anche quella di creare workshop in cui professionisti internazionali possano condividere la propria esperienza, e che possano anche essere utilizzati per scoprire nuovi talenti.

Nel frattempo, Lotus Production si prepara a iniziare la lavorazione di Colt, western di Stefano Sollima (scritto da Dennis Lehane) basato su un’idea di Sergio Leone. Il film sarà girato in inglese e composto da una serie di segmenti, ciascuno dedicato al nuovo possessore di una pistola, che viene passata di mano in mano nel vecchio West. Colt sarà co-prodotto da The Apartment di Lorenzo Mieli. Le riprese dovrebbero partire a gennaio tra Canada, Bulgaria e Italia.


SCREAM 5: CONFERMATO IL RITORNO DI COURTENEY COX

Un paio di mesi fa abbiamo saputo che David Arquette sarebbe tornato nel quinto capitolo – nonché reboot – di Scream, e ora veniamo a sapere che anche Courteney Cox tornerà. L’ex moglie di David Arquette riprenderà dunque il ruolo della giornalista Gale Weathers-Riley, moglie dello sceriffo Dewey Riley interpretato proprio dall’attore.

Cox è finora il secondo interprete classico a essere confermato ufficialmente. Neve Campbell ha lasciato intendere di essere in trattative, ma per ora non c’è conferma. James Vanderbilt (Zodiac, The Amazing Spider-Man) e Guy Busick (Finché morte non ci separi) hanno scritto la sceneggiatura, che presumibilmente mettere l’uno contro l’altra Ghostface e una nuova generazione di teenager. La trama dovrebbe seguire “una donna che torna alla sua cittadina natale per tentare di scoprire che stia commettendo una serie di violenti crimini”.

Gli autori
Scream 5 sarà diretto da Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett, registi di Finché morte non ci separi. I due compongono, insieme a Chad Villella, il collettivo Radio Silence. I registi hanno dichiarato in precedenza:

È impossibile esprimere pienamente quanto l’opera di Wes Craven, e i film di Scream in particolare, abbiano significato per noi come fan e ci abbiano influenzato come autori. Le incredibili storie di Kevin Williamson ci hanno intrattenuti e ispirati per decenni e siamo incredibilmente onorati di avere l’opportunità di essere parte del mondo cinematografico che Wes e Kevin hanno creato insieme con tale intelligenza. La fantastica sceneggiatura di Jamie e Guy rende giustizia alla saga e siamo felici di portare in vita questo nuovo capitolo di Scream.


Avatar: James Cameron mostra tre scene del sequel alla troupe!

La produzione dei sequel di Avatar è iniziata ormai da diverso tempo, e dopo il lockdown le riprese sono riiniziate. Ecco quindi che non stupisce che James Cameron e il suo team abbiano già delle scene pronte.
Il regista ha deciso di mostrare parte di questo materiale, per la precisione tre sequenze con effetti visivi quasi definitivi e tutto, agli attori e ai membri della troupe che si trovano in Nuova Zelanda per le riprese… due anni e mezzo prima che Avatar 2 arrivi al cinema.

“Jim ha radunato la troupe per mostrare loro tre scene con gli effetti visivi della Weta Digital quasi ultimati,” scrive Landau su Instagram. “Tutti erano entusiasti, e dopo erano gasatissimi di tornare al lavoro. Non vedo l’ora che possiate vedere queste scene anche voi”.

Nella foto vediamo la troupe davanti a un gigantesco schermo LED in uno dei grandi teatri di posa dove viene realizzato il film.

www.instagram.com/p/CDUhBKqJpuT/?utm_source=ig_embed

Ricordiamo che l’emergenza Coronavirus ha costretto la produzione a interrompersi per alcuni mesi. Le riprese in Nuova Zelanda sono riiniziate, ma la Lightstorm Entertainment ha chiesto alla Disney di rinviare i quattro sequel di un anno perchè attualmente è ancora impossibile far ripartire la produzione virtuale in California.

I quattro sequel di Avatar sono in lavorazione dal 2017, ognuno avrà un budget di circa 250 milioni di dollari.

Secondo la nuova scaletta di produzione, la lavorazione di Avatar 2 e Avatar 3 dovrebbe proseguirà fino al 2021, con l’uscita di Avatar 2 fissata per il 16 dicembre 2022, Avatar 3 il 20 dicembre 2023, Avatar 4 il 18 dicembre 2026 e Avatar 5 il 22 dicembre 2028.


Batman: Death In The Family, ecco il trailer del film animato interattivo

La DC, tramite IGN, ha diffuso in rete il primo trailer di Batman: Death In The Family, film animato interattivo diretto e prodotto da Brandon Vietti e ispirato alla nota run fumettistica “Batman: Una morte in famiglia”.
L’opera, come già detto, sarà interattiva (nello stile della puntata di Black Mirror “Bandersnatch”) e permetterà agli spettatori di rivivere alcune sequenze di “Batman: Under the Red Hood” con la possibilità di “cambiare” gli eventi attraverso varie scelte.

Nel cast vocale troviamo Bruce Greenwood (The Resident, Star Trek, iRobot), Vincent Martella (Phineas and Ferb), John DiMaggio (Futurama, Adventure Time), Zehra Fazal (Young Justice) e Gary Cole (Veep).

Il film sarà disponibile negli Stati Uniti in home video da questo autunno in una data ancora non specificata. Potete vedere il trailer nella parte superiore della pagina.

Qua sotto trovate la descrizione dell’albo di Batman: Una morte in famiglia:

Jason Todd, il secondo Robin, è partito alla ricerca di sua madre. Costretto a ignorare la crescente minaccia di Joker, Batman deve trovare il suo compagno prima che sia troppo tardi. Ma l’irruenza del giovane sta per portarlo a fare i conti col proprio destino…




ROBERTO BAGGIO, NETFLIX GIRERÀ IL FILM IN TRENTINO, MA È POLEMICA

Il Divin Codino il film prodotto da Netflix sulla vita di Roberto Baggio sarà girato in Trentino, la notizia ha scatenato la reazione di Vladimiro Riva che rappresenta la Vicenza Film Commission: "Cosa c'entra quella terra con la sua vita?". Il campione azzurro, consulente all'intera produzione ha preferito non intervenire nella polemica.

A fine agosto inizieranno le riprese del film sulla vita del campione vicentino Roberto Baggio e la produzione ha deciso di girare Il Divin Codino in Trentino, dove sono iniziate anche le audizioni per il casting per comparse e calciatori.
La decisione di girare il film in Trentino ha deluso Vladimiro Riva, rappresentante della Vicenza Film Commission, che ha rilasciato alcune dichiarazioni al Corriere della Sera: "Hanno scritto che sono arrabbiato. Ma la parola giusta è deluso. Non credo che Roberto abbia mai fatto una sola partita in quella regione. Forse non c'è stato neanche in ritiro. Cosa c'entra quella terra con la sua vita? Una follia. Non capisco come Roberto abbia potuto dare il suo assenso. Sono deluso, ecco tutto".

La polemica è anche politica, questo perché la Film Commission del trentino è molto attiva ad offrire dei finanziamenti o incentivi per garantirsi le produzioni cinematografiche: "Questa è una questione che può far arrabbiare la gente veneta. Con l'autonomia speciale di cui gode, il Trentino dispone di risorse che noi non possiamo raggiungere", sostiene Riva supportato dal Presidente del Coni Veneto Gianfranco Bardelle che arriva a dire: "È una mancanza di rispetto per Vicenza, le radici e la nostra cultura sportiva.

Giampaolo Pedrotti, presidente della Film Commission di Trento respinge le polemiche al mittente, sostenendo che il Trentino ha "elargito un finanziamento di soli 200 mila euro". Pedrotti dalle pagine del Corriere sostiene che la carta vincente del Trentino è la professionalità: "La verità è che offriamo validissime condizioni in termini di maestranze e capacità professionali. Ci sono i location-manager che trovano gli ambienti adatti. Se la regia ha scelto il nostro territorio significa che le condizioni ambientali sono soddisfacenti. Ci sarà un motivo se son venuti qui personaggi come Tornatore e Scamarcio? Siamo sul mercato".

Una polemica che come abbiamo detto sembra essere piu politica che sentimentale, forse per questo motivo Roberto Baggio non è intervenuto: 'il divino' in quanto tale preferisce giustamente non immischiarsi in faccende troppo terrene. Il film sarà diretto da Letizia Lamartire: "È la storia di un uomo umile con un talento smisurato - racconta la regista che per Netflix ha diretto alcuni episodi della serie Baby - che con le sue giocate ha cambiato il calcio italiano. Racconteremo anche il percorso di una persona che attraverso le sofferenze personali ha raggiunto grandi trionfi in campo".




BASIC INSTINCT, SU NETFLIX IN STREAMING DA OGGI

Inizia agosto e il catalogo di Netflix si fa sempre più ricco e hot grazie a un film che continua a far chiacchierare a quasi 30 anni dalla sua uscita: ad arrivare in streaming oggi è Basic Instinct, il thriller con Sharon Stone e Michael Douglas!

La rockstar Johnny Boz viene trovato morto nel suo letto, ucciso con un rompighiaccio. Il detective Nick Curran, che ha un passato di droga ed alcolismo ormai superato, si occupa del caso. I primi sospetti cadono su Catherine Tramell, una bella ed affascinante scrittrice che era stata vista diverse volte in compagnia di Johnny Boz. La psichiatra Beth Gardner, che è anche l'ex ragazza di Nick, scopre che il delitto di Johnny è identico ad uno descritto in uno dei romanzi della Tramell..

Basic Instinct, da sempre molto criticato e molto apprezzato, ha fatto un po' breccia nei critici e negli esperti del settore hollywoodiano, tanto da ottenere due nomination agli Oscar del 1993 (Miglior Colonna Sonora di Jerry Goldsmit e Miglior Montaggio di Frank J. Urioste) e due ai Golden Globes dello stesso anno (Miglior Montaggio e Migliore Attrice Protagonista per Sharon Stone). Ma anche il pubblico ne è stato particolarmente catturato: il thriller aveva un budget stimato di circa 49 milioni di dollari, che è stato ripagato da un incasso internazionale di oltre 350 milioni. Numeri che hanno permesso l'arrivo del meno apprezzato sequel Basic Instinct 2, datato 2006.

Basic Instinct è solo l'ultima di tante novità in catalogo ad agosto 2020 su Netflix, che anche questo mese ha messo a disposizione degli utenti nuove attese serie tv, saghe memorabili e grandi cult.


TWILIGHT, CATHERINE HARDWICKE: "UN FILM DI MIDNIGHT SUN? SAREBBE INTERESSANTE"

La saga di Twilight ritornerà protagonista con Midnight Sun, il romanzo di Stephenie Meyer che racconterà la storia dal punto di vista di Edward e Catherine Hardwicke ha rivelato se sarebbe interessata a realizzare un film.
La regista ha firmato solo il primo capitolo della storia d'amore tra il vampiro e Bella Swan, tuttavia ha gettato le basi per un successo cinematografico in tutto il mondo.

Catherine Hardwicke, intervistata da Entertainment Weekly, ha rivelato: "Realizzare un film di Midnight Sun sarebbe divertente. Sarebbe affascinante".
Adattare il nuovo romanzo scritto da Stephenie Meyer sarebbe però molto complicato: "Robert Pattinson è Batman ora... E Kristen Stewart è coinvolta in un milione di progetti meravigliosi...Chi sa cosa potrebbe accadere?".
Le due star di Twilight, inoltre, difficilmente accetterebbero di riprendere il ruolo del vampiro centenario Edward Cullen e della giovane studentessa Isabella Swan. Robert e Kristen, in più occasioni, hanno preso le distanze dalla saga.

Stephenie Meyer aveva iniziato a scrivere Midnight Sun un decennio fa e aveva abbandonato il progetto dopo che la bozza di alcuni capitoli era stata pubblicata online senza il suo permesso.
I fan si stanno chiedendo inoltre se il libro darà vita a nuovi progetti come altri volumi o adattamenti cinematografici o televisivi.


IL TOCCO DEL MALE: DENZEL WASHINGTON SCOPRÌ UNO STRANO DETTAGLIO SULLE SCARPE DEI POLIZIOTTI

Per prepararsi per il suo ruolo ne Il tocco del male, Denzel Washington ha passato alcuni giorni con degli investigatori al fine di osservare il loro comportamento ed assorbire il loro manierismo. Durante una di queste nottate passate con le forze dell'ordine l'attore scoprì una particolarità molto interessante.

Washington venne a sapere che alcuni poliziotti portavano un secondo paio di scarpe nel bagagliaio delle loro macchine mentre erano in servizio, dato che le scarpe che indossavano, di tanto in tanto, si ricoprivano di sangue a causa di sanguinose scene del crimine in cui si imbattevano fin troppo spesso.

L'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes riferisce che il 40% dei critici dà al film una recensione positiva basata su 57 recensioni, un critico ha dichiarato: "Ha una premessa interessante. Sfortunatamente è solo un riciclo di vecchi materiali, e non così elettrizzante."

Janet Maslin del New York Times lo ha definito "Un incubo elegante ma davvero inverosimile, Washington ha il compito quasi impossibile di mettere insieme un quadro contorto che è solo intermittente in modo intermittente e poco coinvolgente emotivamente o intellettualmente."


IL GIUSTIZIERE DELLA NOTTE 3: IL SONDAGGIO IMBARAZZANTE CHE PORTÒ ALLA MODIFICA DEL TITOLO

Secondo il libro "Bronson's Loose" di Paul Talbot, il titolo originale Il giustiziere della notte III fu cambiato in Il giustiziere della notte 3 perché la Cannon Group, Inc, dopo aver condotto un sondaggio, ha scoperto un dato a dir poco sconcertante a proposito della popolazione americana.

Secondo il sondaggio, quasi la metà degli americani non sa leggere numeri romani. I critici non hanno apprezzato questo film e, secondo quanto riferito, la pellicola è stata fatta uscire in anticipo per capitalizzare sugli eventi relativi al "vigilante" della metropolitana del 1984, che hanno avuto luogo a New York City, quando quattro uomini hanno tentato di derubare Bernhard Goetz.

A causa della fretta, il colore della versione finale della pellicola era imperfetto e danneggiato nelle ultime scene. Il film ha incassato 10 milioni di dollari dopo i suoi primi dieci giorni di uscita. Charles Bronson raramente concedeva interviste o commentava i suoi stessi film. Tuttavia, l'attore disse di essere isnoddisfatto di questo film più di una volta.

Charles Bronson usa una Wildey .475 Magnum in questo film: la sua pistola personale nella vita reale; fu lui a suggerirlo come mezzo per rendere unico il film. In un'intervista del 2005 Wildey Moore, ideatore della pistola e consulente tecnico della produzione, ha affermato che le vendite dell'arma aumentano ogni volta che questo film viene trasmesso dalla televisione via cavo.


SORVEGLIATO SPECIALE: IL FILM CON SYLVESTER STALLONE CHE "NON AVEVA UNA SCENEGGIATURA"

Durante un'intervista del 2005 con Harvey F. Chartrand per Shock Cinema, John Flynn, il regista di Sorvegliato speciale, pellicola che vede Sylvester Stallone nei panni di Frank Leone, ha parlato estensivamente della sceneggiatura e delle peripezie che è stato costretto ad affrontare.

Flynn ha dichiarato: "Sorvegliato speciale è una lezione su come vengono realizzati i film di Hollywood. Stallone era disponibile per un certo lasso di tempo, Larry Gordon aveva in mano una terribile sceneggiatura ambientata in una prigione. Stallone chiama James Woods e chiede all'attore se sono bravo come regista."

"Woods gli dice che dovrebbe lavorare con me, quindi ora abbiamo un regista e una star, ma nessuna sceneggiatura. Tutto ciò che abbiamo è un tema: un uomo che fugge da una prigione. Quindi assumiamo Jeb Stuart, che era allora uno degli scrittori più famosi di Hollywood, per riscrivere la sceneggiatura e partiamo alla ricerca di luoghi carcerari." Ha continuato il regista.

"Dopo qualche settimana torniamo tutti a New York City e ci spostiamo in un hotel dove Larry obbliga Jeb ed Henry Rosenbaum a scrivere una sceneggiatura in pochissimo tempo; i due stavano scrivendo la sceneggiatura mentre stavamo girando il film. Stallone è un attore intelligente e molto sottovalutato. Sapeva sempre inventarsi una battuta migliore di quelle scritte nel copione, è un gran lavoratore. Non ho avuto nessun problema a lavorare con lui." Ha concluso Flynn.




SENTI CHI PARLA: BRUCE WILLIS E PAOLO VILLAGGIO, LE DUE VOCI DEL BAMBINO NEL FILM

Il bambino protagonista di Senti chi parla, nella versione originale in lingua inglese, è doppiato da Bruce Willis, stella del cinema hollywoodiana, mentre in italiano è doppiato dal leggendario Paolo Villaggio. La pellicola del 1989 fu diretta da Amy Heckerling e interpretata da John Travolta e Kirstie Alley.

Inizialmente, Robin Williams fu preso in considerazione dai produttori per la voce di Mikey ma l'agente dell'attore voleva troppi soldi: più del doppio del budget di produzione del film. Tuttavia, Williams avrebbe in seguito recitato con John Travolta nel film Disney Daddy Sitter.

Il film ha ricevuto recensioni contrastanti: su Rotten Tomatoes ha un punteggio del 56% basato su 36 recensioni, con una valutazione media di 5.07. Un critico cinematografico americano ha dichiarato: "il film ha un certo fascino grazie alle sue affabili star e alla regia energetica di Amy Heckerling, ma una stupida sceneggiatura non consente a l'intelligenza di respirare."

John Travolta e Bruce Willis invece apparvero insieme sullo schermo in Pulp Fiction nel 1994. Dopo i titoli di coda di Senti chi parla si vede una scena immaginata da Mollie, in cui ci viene mostrata parte della nascita della sorella di Mickey, Julie, che comparirà poi in Senti chi parla 2 e in Senti chi parla adesso!.


JASON BATEMAN SARÀ IL REGISTA DI HERE COMES THE FLOOD?

Jason Bateman potrebbe essere il regista, e forse protagonista, del film Netflix intitolato Here Comes the Flood, proseguendo quindi la sua collaborazione con la piattaforma di streaming dopo il successo di Ozark.
Per ora l'attore è impegnato nelle prime fasi della negoziazione, tuttavia le fonti di Deadline sostengono che l'accordo potrebbe essere vicino.

Simon Kinberg ha scritto la sceneggiatura del film Here Comes the Flood in cui una storia d'amore si intreccia con un crimine che complica la situazione.
Jason Bateman, se firmerà il contratto, dovrebbe essere coinvolto come regista e produttore, e potenzialmente membro del cast.

La star, molto attivo nel campo televisivo, potrebbe tornare dietro la macchina da presa di un lungometraggio dopo Bad Words e La famiglia Fang.
Jason Bateman sarà invece coinvolto come produttore in occasione dell'adattamento del romanzo The Girls I've Been che avrà come protagonista l'attrice Millie Bobby Brown.


Rebecca: prime foto e data di uscita del film Netflix, con Lily James

Il Daily Mail ha rilasciato le prime foto che ritraggono Armie Hammer, Lily James e Kristin Scott Thomas in Rebecca diretto da Ben Wheatley. Il film debutterà su Netflix il 21 Ottobre.

Rebecca non è un remake dell’omonimo film di Alfred Hitchcock del 1940, ma è comunque basato sullo stesso romanzo di Daphne du Maurier. Al centro della storia c'è giovane sposina, interpretata da Lily James, che visita l’imponente tenuta di famiglia di suo marito su una desolata costiera inglese, dove si ritrova a combattere l’ombra della sua prima moglie morta.

La sceneggiatura è a cura di Jane Goldman, con la collaborazione di Joe Shrapnel e Anna Waterhouse. Nel cast troviamo anche Ann Dowd, Keeley Hawes, Ben Crompton, Sam Riley.

LE PRIME FOTO




MAD MAX: FURY ROAD, CHARLIZE THERON SI TRASFORMA IN FURIOSA NEL VIDEO DELLA RASATURA

La Furiosa di Charlize Theron ha lasciato il segno non solo con il suo mostruoso cingolato del deserto, ma anche nella memoria del franchise post-apocalittico. Adesso l'attrice ha condiviso il video inedito della fatidica rasatura con cui abbracciò uno dei suoi ruoli più famosi.

Il dietro le quinte è stato rivelato poche ore fa in occasione della proiezione speciale di Mad Max: Fury Road in un drive-in: nelle immagini possiamo chiaramente vedere la Theron rasarsi i capelli quasi del tutto e, ovviamente, non mancano i commenti sbigottiti ed entusiasti dell'attrice e degli amici presenti. La musica drammatica in sottofondo da anche un tono decisamente epico alla genesi di Furiosa, non trovate?

"In onore della proiezione al drive-in di Mad Max di stasera, ecco un momento speciale di Charlize Theron e che ha segnato il punto di non ritorno nella nascita di Furiosa", ha scritto l'attrice sul suo profilo Instagram, ringraziando poi gli organizzatori della proiezione sotto le stelle. "Un enorme grazie a colore che hanno reso possibile questa serata! Sono entusiasta di vedere di nuovo questo film sul grande schermo".

Da quel momento la Theron è diventata a tutti gli effetti l'indomabile guerriera del deserto, dandone un'interpretazione tanto brillante che David Ayer è attualmente al lavoro su un prequel di Fury Road su Furiosa. Per una visione altrettanto unica della pellicola candidata a ben 10 premi Oscar, la Warner Bros. ha appena distribuito un fenomenale steelbook in edizione limitata di Mad Max: Fury Road.


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DUNE: JASON MOMOA SI ROTOLA NEL FANGO E STUZZICA I FAN: TUTTE LE FOTO

Che Jason Momoa ami condividere le sue gesta da uomo rude e tutto d'un pezzo, sempre però con auto-ironia, è cosa risaputa e stavolta il protagonista di Aquaman e dell'attesissimo reboot Dune di Denis Villeneuve stuzzica i fan come mai prima d'ora.

Momoa ha infatti condiviso alcune foto della sua più recente escursione in fuoristrada, durante cui non sono mancate frecciatine scherzose al film che lo vedrà presto coinvolto. In calce troverete i divertenti scatti appena postati dall'attore su Instagram, recanti il commento:

"Mi sono rotolato come un maiale nel fango. È difficile da spiegare, ma ho avuto una giornata davvero entusiasmante, adesso quel che mi serve è un partner per affrontare Dune, che arriverà molto presto. Aloha."

Ovviamente, le imprese che vedranno coinvolti Timothée Chalamet (Paul Atreides), Zendaya (Chani),Rebecca Ferguson (Lady Jessica), Oscar Isaac (Duca Leto Atreides), Josh Brolin (Gurney Halleck), Stellan Skarsgård (Barone Harkonnen), Dave Bautista (Glossu), Stephen McKinley Henderson (Thufir Hawa), Jason Momoa (Duncan Idaho) e Javier Bardem (Stilgar), saranno ben più entusiasmanti e la rivisitazione del cult misconosciuto di David Lynch è già in odore di nomination agli Oscar 2021.

Recentemente abbiamo appreso che il cast di Dune arriverà presto in Europa per alcune riprese aggiuntive e che il regista Villeneuve ha già in mente nuovi progetti dopo Dune.


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X-MEN: GAMBIT, BEAST, E NIGHTCRAWLER DOVEVANO DEBUTTARE NEL PRIMO FILM: COSA È SUCCESSO?

Sebbene non sia stato il primo, il franchise X-Men creato dalla Fox è stato il primo vero passo verso la creazione del concetto di cinecomic e, superato solo dallo Spider-Man di Sam Raimi, uno degli esperimenti primordiali più riusciti ed apprezzati. Adesso il produttore esecutivo Ralph Winter svela interessanti retroscena sulla trilogia.

"C'è stato un lungo processo di sviluppo prima che mi unissi al progetto, cosa che feci circa sei mesi dopo", ha dichiarato Winter a SYFY WIRE. "Quasi tutto era già deciso, anche se abbiamo dovuto cestinare al cune idee, come la Danger Room, e alcuni personaggi come Gambit, che anche se molto amati nascondevano molte insidie".

Ha poi aggiunto: "All'inizio è stato difficile restringere il campo e avere un numero di personaggi sufficiente per renderlo interessante, ma non troppi così da avere abbastanza tempo per presentarne singolarmente i poteri e la storia senza renderli banali. Persino quelli avevamo scelto rischiavano di essere troppi.

Nightcrawler è stato introdotto in X-Men 2, mentre Bestia e la Danger Room debuttò solo in X-Men: Conflitto finale. L'unico a non essere stato presentato nel senso canonico è Gambit, apparso solo in poche scene di X-Men: Le origini - Wolverine, i cui è stato interpretato da Taylor Kitsch. Per anni Channing Tatum è stato indicato come possibile protagonista di uno stand-alone movie sul mutante, ma il progetto è tutt'oggi sospeso.

"Hanno fatto un buon lavoro nell'introdurre nuovi personaggi man mano che ogni film veniva realizzato", ha confessato il produttore. "Non stavamo pensando necessariamente a più film. Il nostro obiettivo era realizzare un film che piacesse, rendesse omaggio ai personaggi e che valesse il prezzo del biglietto".


FLASH, CONFERMATI I VIAGGI NEL TEMPO: TUTTE LE NOVITÀ SUL FILM CON EZRA MILLER

L'acclamato regista dei moderni capitoli di IT Andy Muschietti ha appena dato la più sensazionale delle notizie: nel suo primo stand-alone movie Flash viaggerà indietro nel tempo. Quali conseguenze ci saranno? Ecco tutte le ultime novità dal set con Ezra Miller.

Le informazioni rivelate, per quanto telegrafiche, han no svelato alcuni dei dettagli fondamentali della pellicola: "È una storia sui viaggi nel tempo: Flash torna indietro per cercare di salvare sua madre", ha detto Muschietti. "È un film d'azione spettacolare, ma ha un grande cuore".

Non solo lo vedremo alle prese con viaggi temporali, ma a quanto pare il cinecomic seguirà le orme del fumetto creato da Geoff Johns (storia) ed Andy Kubert (disegni): Barry Allen stravolgerà infatti l'intero universo pur di salvare sua madre Nora, morta quando lui era solo un bambino. Nella storia stampata il velocista DC si ritrovava in una linea temporale parallela in cui suo padre, Henry, è deceduto per un infarto e l'intera Justice League non è mai esistita. Persino di Superman non sembra esserci alcuna traccia. Nel fumetto personaggio chiave sarebbe invece Batman, che riproveremo più anziano e decisamente ostile, e con questa rivelazione sembra essersi aperto anche un primo spiraglio sul ritorno di Michael Keaton nei panni del Cavaliere Oscuro.

Una storyline simile apre ad una vero e proprio reboot del DCEU, che potrebbe essere quanto mai provvidenziale per ripartire dopo l'arresto forzato dei lavori di Zack Snyder. Resta adesso da scoprire se Ezra Miller darà vita ad un Flashpoint definitivo o se, nel finale, Barry tornerà nel futuro da cui era partito e quali saranno le possibili conseguenze del suo viaggio.


THE OLD GUARD: UN SEQUEL È NECESSARIO? ECCO COSA NE PENSA IL CREATORE GREG RUCKA

I numeri di The Old Guard parlano chiaro: il live-action Netflix è stato un vero successo e il pubblico della piattaforma già aspetta un secondo capitolo. Anche il cast di The Old Guard vuole assolutamente un sequel, mentre l'ideatore del fumetto Greg Rucka ha un pensiero più critico al riguardo.

"Ne abbiamo parlato più volte, ma non è ancora stato confermato nulla", ha detto Rucka ai microfoni di MovieWeb. "Credo che passerà ancora un po' di tempo prima che si prenda una decisione e in ogni caso sarà presa da persone che sono ben al di fuori della mia portata".

"Se decidono di farne un altro, sono assolutamente pronto a farlo. Una delle cose che mi piace del film è che adotta una strategia che io definisco "In caso di sequel, rompere il vetro", ma di per sé il film non richiede un sequel. Non è una storia in cui il pubblico arriva alla fine e i personaggi con lui. The Old Guard ha già una sua conclusione e penso che il risultato sia molto soddisfacente. Si potrebbe fare di più? Certo, ma non lo richiede per forza".

"Se ci sarà un sequel e se sarò io a scriverlo, attingerò molto dal materiale originale. Uno dei lussi di poter adattare il proprio lavoro è quello di poter fare qualcosa di diverso e modificarlo alla bisogna. Ciò che funziona nel fumetto potrebbe non funzionare sulla pellicola ed è importante saperlo riconoscere. L'idea che questa sia una trasposizione letterale è un errore: non lo è. Un romanzo non è un'opera teatrale, così come un'opera teatrale non è un film e un fumetto non è un lungometraggio. Bisogna impegnarsi con la volontà di riconoscere i punti di forza e di debolezza del rispettivo medium, e sapere che ciò che ha funzionato nel fumetto potrebbe non funzionare sullo schermo".

Il fumettista sa quindi, forse meglio di altri, qual è il destino migliore per la sua creazione, anche se appare già molto soddisfatto di quanto realizzato con il live-action Netflix con Charlize Theron, Luca Marinelli, KiKi Layne, Matthias Schoenaerts e Marwan Kenzari.


DOLITTLE, SETH ROGEN HA AIUTATO A RISCRIVERE IL FILM CON ROBERT DOWNEY JR.

In uno strano anno d'uscite e d'incassi, gli appena 231 milioni incassati in tutto il mondo dal godibile Dolittle con Robert Downey Jr. potrebbero quasi essere una manna dal cielo rispetto al destino di tanti altri colleghi, e scopriamo oggi che ad aiutare nella scrittura del film ci ha pensato anche Seth Rogen.

Il film sarebbe dovuto essere il grande ritorno di Robert Downey Jr. a un progetto esterno al Marvel Cinematic Universe, ma purtroppo così non è stato. Quando si comprese effettivamente la verità, fu chiamato Seth Rogen ad aiutare nella riscrittura della sceneggiatura, come ha anche confermato lui stesso durante la promozione del suo nuovo film HBO Max, An American Pickle.

L'attore ha dichiarato: "Lo dirò soltanto perché la cosa è già stata riportata altrove e comunque sarò breve e coinciso perché sono vicino a molte delle persone coinvolte, però sì, ho aiutato un po' nella riscrittura del Dr. Dolittle. Non è una posizione scomoda, quella del revisionista. Le attese sono basse. Ma la verità è che decide di farlo perché vuoi aiutare sinceramente a migliorare un progetto. Universal, che ha prodotto quel film, mi ha supportato molto nella mia carriera e ha prodotto anche molti dei miei film. Adoravo alcune delle persone che ci hanno lavorato e volevo davvero aiutare come potevo".


X-MEN, NUOVE ACCUSE CONTRO BRYAN SINGER: AVREBBE GIRATO DEGLI STUNT SOTTO NARCOTICI

Nel corso della sua carriera, Bryan Singer è stato raggiunto da diverse accuse di abusi e violenze sessuali, da lui tutte negate, comprese quelle risalenti ai primi anni '90, indimostrabili e "parola contro parola", ma stando a una nuova storia pubblicata sull'Hollywood Reporter, sarebbero arrivare nuove e diverse accuse contro il regista.

Il report del THR si riferisce al suo comportamento sul set degli X-Men, franchise quasi interamente diretto da lui. Si parlerebbe infatti di "comportamenti pericolosi e inammissibili" durante le riprese di vari film, tanto nei confronti del cast che della troupe. Sono presenti molte interviste all'interno della storia che rivelerebbero come Singer abbia girato molti stunt sotto effetto di narcotici, dunque drogato, e tra queste c'è anche la rivelazione della storica produttrice della saga, Lauren Shuler Donner.

La donna ha anche sottolineato come Singer abbia scelto giovani ragazzi in parti minori promettendogli molto più lavoro in cambio di sesso e come abbia sfruttato la sua posizione e il suo potere per proteggere se stesso e i propri interessi.

In uno dei più memorabili aneddoti, THR descrive una faida tra il produttore Tom DeSanto e Singer sul secondo film degli X-Men, con il primo che suggeriva di smettere di girare dopo che il regista e altri membri della troupe "avevano ingerito diverse quantità di narcotici". Singer però rifiutò di smettere di lavorare, filmando una scene con gli sunt double molto pericolosa (senza un coordinatore presente), con Hugh Jackman che finì per farsi male "e sanguinare davanti alla telecamera".


SPACE JAM 2, I PRIMI OGGETTI DEL MERCHANDISING SONO GIÀ IN VENDITA!

Chi ha tempo non aspetti tempo, recita il vecchio adagio: Warner Bros. sembra aver recepito alla perfezione il messaggio ed ha deciso di cominciare a sfruttare il brand di Space Jam con largo anticipo rispetto all'uscita in sala del film con LeBron James.

L'uscita di Space Jam 2 è infatti ancora prevista per l'estate del 2021 (e per ora non si è, fortunatamente, parlato di rinvii), ma la produzione non ha perso tempo ed ha deciso di mettere già in commercio i primi oggetti del merchandising ufficiale.

Per ora si tratta semplicemente di due edizioni dello stesso berretto, tessuto nero e logo del film stampato frontalmente: la variante è semplicemente il posizionamento del logo, dritto nella prima versione e al rovescio nella seconda (uno dei due cappelli è già andato esaurito, essendo stato messo a disposizione soltanto in 100 unità).

Insomma, per gli altri gadget relativi a questo sequel del celebre film con Michael Jordan bisognerà presumibilmente aspettare che sia avvicini la data della release: fino ad allora, per chi volesse già entrare nel mood, non resta che mettere mano al portafogli e procedere all'acquisto di questo primo esemplare. Vediamo, nel frattempo, quale sarà il titolo di questo Space Jam 2; nell'ultima locandina di Space Jam 2 di BossLogic, inoltre, abbiamo visto un LeBron già in splendida forma.


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ARGO, SHEILA VAND RICORDA: 'BEN AFFLECK? ENERGIA CONTAGIOSA E PIEDI PER TERRA'

Quando il tuo esordio sul grande schermo avviene con un film ambizioso come Argo (non a caso trionfatore agli Oscar quell'anno), imbottito di attori di primo livello e con Ben Affleck dietro la macchina da presa, il risultato può facilmente essere quello di provare paura e timore reverenziale.

Niente di tutto ciò andò però ad intralciare il percorso di Sheila Vand, che proprio nel film di Affleck trovò la sua prima, importantissima occasione in quel di Hollywood: l'attrice, all'epoca ventisettenne e con alle spalle solo corti e qualche comparsa in TV, serba infatti un ottimo ricordo dei giorni trascorsi sul set.

"Ben Affleck ha un'energia contagiosa ed è una persona davvero con i piedi per terra. Io ero così nervosa! Era il mio primo film importante. Mi piace un sacco dirlo. E poi era un film con un cast importantissimo, John Goodman e tutta questa gente fantastica, io mi sentivo una novellina, ma lui ti mette subito a tuo agio. Creò un ambiente così sicuro e accogliente che fui subito sicura di poter fare un ottimo lavoro, perché non ero più impaurita" ha raccontato Vand.

L'attrice ha poi proseguito: "Io non riesco a lavorare bene con i registi dal fare tirannico. Lui non è assolutamente così. Non so se sia perché è un attore anche lui, ma sembrò che rispettasse davvero il nostro lavoro, voleva creare per noi un ambiente il più confortevole possibile. E poi, in generale, lui è così amichevole che non ha mai quell'atteggiamento da: 'Sono una celebrità, sono intoccabile'".

Proprio il suo film premio Oscar ha però creato qualche grattacapo ad Affleck recentemente: l'attore è infatti stato accusato di whitewashing per la sua interpretazione in Argo.


X-MEN 2, MEZZO CAST MINACCIÒ DI LASCIARE IL FILM PER IL COMPORTAMENTO DI BRYAN SINGER

l rapporto tra Bryan Singer e il cast di X-Men non fu esattamente idilliaco durante le riprese del secondo film del franchise: secondo le ultime rivelazioni, il film avrebbe addirittura rischiato di perdere tutti i suoi protagonisti principali in seguito ad un episodio che fece insorgere gli attori.

Quando si parla di stunt, d'altronde, c'è poco da scherzare: si tratta di scene spesso piuttosto pericolose durante le quali il rischio infortuni è assolutamente serio. Non era dello stesso avviso Singer però, che nonostante l'opposizione del produttore Tom DeSanto diede il via libera per girare una scena in anticipo sulla tabella di marcia, dopo aver preso dei narcotici insieme ad altri membri dello staff e senza che il coordinatore degli stunt fosse presente sul set.

Inutile dire che la cosa non finì benissimo: durante le riprese alcune delle star di X-Men 2, tra cui Hugh Jackman e Halle Berry, si fecero parecchio male ed insorsero al punto da minacciare di lasciare il film quando la produzione sembrò intenzionata ad escludere DeSanto dalle riprese dopo i tentativi di questo di intralciare i piani di Singer. Fu proprio durante l'accesa discussione che ne seguì che, secondo le cronache, Berry pronunciò la famosa frase: "Puoi baciare il mio cu*o nero!" rivolta al regista.

Le cose fortunatamente rientrarono e le riprese proseguirono con il cast al completo, ma a quanto pare il rischio che il proseguo del franchise andasse a monte fu decisamente concreto. A proposito del secondo film della saga, intanto, qualche tempo fa abbiamo visto delle foto inedite di Hugh Jackman sul set di X-Men 2.


NO TIME TO DIE SARÀ L'ULTIMO FILM IN CUI 007 GUIDERÀ UNA ASTON MARTIN?

Per il capitolo conclusivo con Daniel Craig la partnership tra James Bond e la nota casa automobilistica tornerà più forte che mai, proponendo 007 alla guida di ben 4 Aston Martin, ma in futuro le cose potrebbero cambiare sensibilmente...

Sarebbe davvero un peccato poiché, insieme all'immancabile Martini (agitato, non mescolato) e ai vari gadget, le auto extra lusso che compaiono nei vari film hanno contribuito in maniera sostanziale a definire il personaggio. Il problema è che l'azienda di auto starebbe attraversando un periodo particolarmente problematico a causa della pandemia, e nell'ultimo resoconto finanziario si legge di una perdita di quasi 300 milioni di dollari rispetto alla prima metà del 2019.

I vertici hanno fatto sapere che nel prossimo futuro il brand Aston Martin dovrà necessariamente attraversare una fase di transizione in vista di un riposizionamento nel mercato internazionale. Yahoo riporta che la casa di produzione avrebbe intenzione di concentrarsi maggiormente sul settore dei 4x4, nell'ottica di attrarre anche un pubblico più femminile.

Se il brand dovesse ridimensionarsi è possibile che il nuovo Bond decida per allora di cambiare stile e guardare altrove, ma è ovviamente troppo presto per dirlo. Per il momento possiamo goderci la fiammante Aston Martin Valhalla che Daniel Craig utilizzerà per dire addio al personaggio.


JASON MOMOA, LA STAR SI DIVERTE A BORDO DI UNA DUNE BUGGHY: ECCO LE FOTO

Mentre Denis Villeneuve prepara il ritorno sul set ungherese di Dune, le cui riprese aggiuntive si terranno a Budapest nelle prossime settimane, il membro del cast Jason Momoa ha condiviso le foto della sua giornata passata in una location simile all'ambientazione del film.

"Come un maiale nella m***a" ha scritto la star di Aquaman su Instagram, rivelando di aver trascorso una giornata in mezzo alla sabbia a bordo di una Dune Bugghy. "Questa è difficile da spiegare, ma ho passato una giornata fantastica. Ora mi serve una Dune bugghy. Dune arriverà presto. Aloha."

Come rivelato nei giorni scorsi, il primo trailer del film di Villeneuve dovrebbe fare il suo debutto il prossimo 21 agosto insieme al ritorno in sala di Inception. L'uscita del film, lo ricordiamo, è ancora fissata al 17 dicembre 2020 nonostante i numerosi posticipi operati dalle major in seguito alla pandemia.

Momoa ha descritto così il suo ruolo in Dune: "Sarò Duncan Idaho, uno spadaccino provetto e fidato aiutate del Duca Leto, che sarà Oscar Isaac. È la prima persona che viene mandata su Arrakis, dove incontra il personaggio di Javier Bardem. Non ci posso credere di aver girato una scena insieme a Javier Bardem! È un film immenso, ed io sono questo piccolo personaggio tipo Han Solo del gruppo. Dovrò proteggere Timothée Chalamet ed essere agli ordini di Oscar Isaac".

Se non avete ancora visto Momoa nei panni del personaggio, qui potete trovare le immagini ufficiale di Dune diffuse da Warner Bros lo scorso aprile.


THOR: SCOPRITE IL DIVERTENTE RIFERIMENTO A NATALIE PORTMAN IN GWENPOOL

Natalie Portman è pronta a rubare la scena a Chris Hemsworth in Thor: Love and Thunder, ma ancor prima di indossare il mantello rosso e l'elmo alato entra a far parte dei supereroi Marvel attraverso un simpatico riferimento meta-cinematografico contenuto in Gwenpool.

Il fumetto in questione racconta le avventure di un'antieroina che si propone come la fusione perfetta tra Deadpool e la Gwen Stacy di Spider-Man. Ovviamente riprende molto spesso il piglio satirico proprio di Wade Wilson: abbiamo sentito varie volte Deadpool scherzare sull'universo Marvel e fare riferimento agli attori che interpretano i vari ruoli al cinema.

In modo simile Gwenpool ha citato il personaggio di nome Jane Foster, nella nuova versione che vedremo al cinema tra qualche tempo. Durante una delle sue missioni la protagonista del fumetto si imbatte proprio nella nuova Thor ed è costretta a scontrarsi con lei, ma a quanto pare non sembra ricordarsi il nome della sua beniamina: "Come si chiama? Ehm... la interpreta Natalie Portman...JANE!!!".

L'asgardiana la solleva con fare minaccioso e le chiede spiegazioni. Gwen Poole ammette allora di essere una sua grande fan. Un altro easter egg basato sulla rottura della quarta parete che contribuisce ad avvicinare i vari universi Marvel in maniera simpatica.


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Spider-Man: vent’anni fa Tobey Maguire otteneva la parte di Peter Parker

Vent’anni fa, più precisamente il 31 luglio del 2000, la Sony/Columbia Pictures annunciava ufficialmente che Tobey Maguire era stato scelto per interpretare Peter Parker in Spider-Man di Sam Raimi.
L’attore, all’epoca venticinquenne, avrebbe interpretato l’iconico supereroe in tre film della saga e doveva tornare anche in Spider-Man 4, che però venne cancellato e spinse la Sony a riavviare il franchise con The Amazing Spider-Man di Marc Webb.

“Sono felicissima di questa scelta,” commentava la produttrice Amy Pascal nel comunicato dell’epoca. “Il talento di Tobey come attore e la sua incredibile presenza scenica, insieme alla visione creativa di Sam, sono una potente combinazione in grado di portare sul grande schermo Spider-Man.”

“Come attore, Tobey è il sogno di un regista,” aggiungeva Raimi. “Ha tutte le qualità che cercavamo per il nostro Peter Parker.”

Le riprese iniziarono l’8 gennaio e terminarono il 2 giugno 2001, il film uscì poi a maggio del 2002 registrando incassi record.




Star Wars L’Ascesa di Skywalker, il costume di Zorii Bliss in alcuni concept art

Il concept costume designer Calum Alexander Watt ha di recente diffuso sul suo profilo Twitter dei concept art da lui realizzati per Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, nono capitolo della saga degli Skywalker arrivato nelle sale lo scorso dicembre.
Nelle opere possiamo ammirare dei look alternativi del costume di Zorii Bliss, personaggio interpretato nel film di J.J. Abrams da Keri Russell.

Potete vedere tutti i concept qua sotto

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Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, gli altri film della saga e le varie serie animate di Star Wars sono disponibili su Disney+, la piattaforma streaming della Disney.

Nel cast del film abbiamo ritrovato Mark Hamill (Luke Skywalker), Anthony Daniels (C-3PO), Billy Dee Williams, Carrie Fisher (grazie a materiale d’archivio) e ovviamente i nuovi protagonisti Daisy Ridley, Adam Driver, John Boyega, Oscar Isaac, Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran, Joonas Suotamo, Billie Lourd (figlia di Carrie Fisher), Lupita Nyong’o. Nuovi membri del cast sono Naomi Ackie, Keri Russell e Richard E. Grant.

Il lungometraggio è uscito nelle sale cinematografiche lo scorso 18 dicembre e ha incassato, a livello globale, 1.074 milioni di dollari.


“X-Men creò un mostro”: nuovi dettagli sul comportamento di Bryan Singer sul set della saga

Quest’anno ricorrono i 20 anni dall’uscita di X-Men nei cinema di tutto il mondo, e per celebrare questa ricorrenza l’Hollywood Reporter ha pubblicato un lungo articolo incentrato sul comportamento del regista Bryan Singer, che causò molti problemi durante la produzione dei film della saga da lui diretti e rischiando addirittura di far saltare del tutto il secondo film dopo un incidente occorso sul set.
Il sito cita le testimonianze di alcuni membri della troupe, che raccontano come durante le riprese di X-Men 2 vi fu un grave incidente causato presumibilmente da negligenza sul set e dal fatto che Singer e altri membri della troupe erano completamente fatti dopo aver preso dei narcotici.

Pare che il produttore Tom DeSanto abbia chiesto alla produzione di interrompersi temendo che qualcuno potesse farsi male dopo aver appreso che Bryan Singer non era in sé, ma il regista ignorò la richiesta e continuò a girare. E così, durante le riprese di una sequenza sull’X-Jet in cui erano presenti tutti i protagonisti tranne Ian McKellen, vi fu un incidente nel quale Hugh Jackman rimase ferito. La scena doveva essere girata il giorno successivo, alla presenza di un coordinatore degli stunt, ma Singer volle anticiparla e il risultato fu che la produzione dovette essere sospesa dal produttore Ralph Winter e l’intero cast minacciò di lasciare il film per protesta contro l’atteggiamento del regista. Secondo l’Hollywood Reporter, la Fox si schierò dalla parte di Singer, allontanando DeSanto. Il sito racconta che a quel punto tutti i protagonisti (meno McKellen e Rebecca Romijn) andarono nella roulotte di Singer e minacciarono di andarsene se DeSanto fosse stato davvero allontanato. In quell’occasione Halle Berry pronunciò le famose parole “puoi baciare il mio culo nero”, frase spesso citata in passato ma mai contestualizzata.

Un dirigente coinvolto nella produzione della saga degli X-Men spiega che fu lo scarso interventismo della Fox a permettere a Singer di continuare ad avere comportamenti poco professionali (che gli sono costati anche alcune cause per molestie) nel corso degli anni:

Il suo comportamento era davvero poco professionale. Lo abbiamo assecondato durante la produzione del primo film, e poi durante la produzione del secondo, e così via. Questo ha creato un mostro.

Singer, quando uscì il primo X-Men, aveva 34 anni e dimostrò alla Fox che nonostante il suo comportamento imprevedibile era un autore in grado di generare un mucchio di soldi per lo studio, aprendo la strada ai moderni cinecomic che ancora oggi dominano la scena al box-office. Tom Rothman, all’epoca chairman di Fox Filmed Entertainment, ricorda perchè il regista divenne così potente:

X-Men fu pionieristico. Dovete ricordarvi che non era ancora uscito Spider-Man. Era il primo grande adattamento Marvel a conquistare il grande pubblico. Trattava tematiche come la discriminazione e l’alienazione con grande serietà, eppure era un film d’azione commerciale.

Lauren Shuler Donner, produttrice navigatissima che ha supervisionato l’intera saga, ammette che esiste un atteggiamento sistematico a Hollywood:

Il mondo del cinema è un mondo strano. Rendiamo onore al talento e alla creatività, perdonando persone che riteniamo brillanti. Inconsciamente, ignoriamo qualsiasi cosa facciano e ci limitiamo a dare visibilità al loro lavoro, in questo modo però li assecondiamo.

Nell’articolo si ricorda come all’epoca delle riprese di X-Men un giovane Kevin Feige fu incaricato da Lauren Shuler Donner di assicurarsi che qualcuno tenesse d’occhio il regista. La produttrice finì per non partecipare alla premiere del film per la frustrazione:

Era sempre nervoso, sembrava sempre insicuro, come capita a molti. Ma il suo modo di reagire era attraverso la rabbia, urlava a tutti sul set. Oppure se ne andava e fermava le riprese della giornata. Il punto è che è un regista molto intelligente e di talento, per questo abbiamo sempre tollerato questo comportamento, cercando di calmarlo. Se non fosse così fuori di testa sarebbe davvero un grande regista.

Un portavoce di Bryan Singer smentisce categoricamente che sia avvenuto l’incidente sul set di X-Men 2 citato dall’Hollywood Reporter. Ma già ai tempi del primo film lo stesso regista ammetteva di prendere antidolorifici per un problema alla schiena, e negli anni sono parecchie le testimonianze che parlano dei suoi problemi di dipendenza dai farmaci, in grado di condizionare il suo umore e di farlo arrivare spesso in ritardo sul set. Singer, lo ricordiamo, è stato accusato varie volte di molestie e, sempre per via del suo comportamento erratico, è stato licenziato dalla produzione di Bohemian Rhapsody a poche settimane dalla fine delle riprese.




Ariel Winter nel cast di Don’t Log Off diretto da Brandon e Garrett Baer

Secondo quanto riportato da Deadline Ariel Winter (Modern Family) sarebbe stata scelta per entrate nel cast di Don’t Log Off, commedia-thriller ambientata durante i primi giorni di quarantena a causa del COVID-19 che sarà diretta dai fratelli Brandon Baer e Garrett Baer, qui al loro debutto alla regia.
L’opera, scritta dagli stessi fratelli Baer, ruota attorno a sei amici che partecipano a una festa virtuale a sorpresa. I ragazzi scopriranno poi che una loro amica è scomparsa durante il compleanno.

Del cast fanno parte anche Luke Benward (Voglio una Vita a Forma di Me) Ashley Argota (The Fosters), Brielle Barbusca (Big Time Adolescence), Sterling Beaumon (The Killing), Jack Griffo (Alexa & Katie), Khylin Rhambo (Teen Wolf) e Kara Royster (Pretty Little Liars).

I fratelli Beaumon e Benward produrranno anche il progetto insieme alla Winter, Nicole Smolen e a Austin Seltzer.

Ariel Winter è principalmente conosciuta al grande pubblico per aver vestito i panni di Alex Dunphy nella pluripremiata serie Modern Family. Tuttavia è apparsa anche in serie tv come Law & Order: Unità Speciale, La legge di Milo Murphy e ha prestato la propria voce come doppiatrice per progetti animati come Phineas e Ferb e Sofia la Principessa.


L'ESORCISTA II - L'ERETICO: QUANDO I PRODUTTORI FURONO INSEGUITI DAL PUBBLICO INFEROCITO

I produttori arrivarono all'anteprima di "L'esorcista II - L'eretico" in una limousine e dissero agli autisti di andare a prendere del fast food. Entrarono nell'auditorium e nel giro di 10 minuti dall'inizio del film un membro del pubblico si alzò in piedi, lanciò un'occhiata alla folla e proclamò: "Le persone che hanno fatto questo film di merda sono in questa stanza!"

William Friedkin, regista del primo film, ha raccontato la storia, attraverso un dirigente della Warner Bros., al Chicago Critics Film Festival nell'aprile 2013. In seguito, altri 10 o 12 membri del pubblico si sono riuniti per inseguire i produttori; quest'ultimi si precipitarono fuori dal cinema e si resero conto che non c'erano macchine per scappare. Successivamente sono stati inseguiti per strada da un gruppo di membri del pubblico inferociti.

La pellicola ha avuto numerosi problemi durante la produzione: la rapida morte (più di 100 al giorno) delle 2.500 locuste, importate dall'Inghilterra, che dovevano essere usate durante le riprese; l'abbandono dell'addetto al montaggio John Merritt che venne sostituito da Tom Priestley; le attrici Kitty Winn e Louise Fletcher soffrirono entrambe di gravi infezioni della cistifelia.

L'esorcista II - L'eretico non fu un completo flop commerciale, soltanto una grande delusione ai botteghini: negli Stati Uniti incassò 30.749.142 di dollari, praticamente poco più di un decimo rispetto ai 232.906.145 milioni di dollari incassati negli Stati Uniti dal primo film.


LA STORIA INFINITA: IL CAVALLO È MORTO PER DAVVERO DURANTE LE RIPRESE?

Una celebre leggenda urbana legata al film La storia infinita riguarda il destino del cavallo usato durante le riprese. Si vocifera infatti da anni che sia veramente morto mentre si girava la scena delle Paludi della tristezza, dove l'equino sprofonda nelle sabbie mobili. La risposta è no. La diceria continua a circolare in rete nonostante Noah Hathaway abbia continuamente smentito la cosa già nel 1984.

Ai tempi, infatti, il giovane interprete di Atreiu fu intervistato da una rivista tedesca (pur essendo recitato in inglese, il film era una produzione della Germania, paese d'origine del romanzo di base), e spiegò che il cavallo gli era stato regalato alla fine delle riprese. Al rientro negli Stati Uniti, però, saltò fuori che i costi di trasporto, quarantena e sterilizzazione sarebbero stati eccessivi, e così l'animale rimase in Germania. Hathaway ha successivamente confermato questa versione dei fatti in occasione di numerose convention dedicate al film, ed è probabile che la diceria sia nata da un fraintendimento di ciò che accadde veramente: Hathaway rischiò di annegare durante la realizzazione di quella sequenza, ed era privo di sensi quando fu ripescato dall'acqua.

Dopo essere apparso ne La storia infinita, l'attore Noah Hathaway ha continuato a recitare in vari progetti, e appare anche nel sequel tramite materiale d'archivio. La sua ultima vera apparizione sullo schermo risale al 2013, ma nel 2016 è tornato nei panni di Atreiu per una pubblicità di Spotify a tema anni Ottanta.

Il film continua a generare omaggi e parodie, tra cui il recente uso della canzone titolare nella terza stagione di Stranger Things, ambientata poco dopo l'uscita del lungometraggio. Nel 2009 la Warner Bros. aveva annunciato l'intenzione di realizzare un nuovo adattamento del romanzo di Michael Ende, in collaborazione con Kathleen Kennedy e Leonardo DiCaprio, ma due anni dopo fu svelato che il progetto non sarebbe andato avanti, a causa di problemi legati al tentativo di ottenere i diritti.


BASIC INSTINCT 2: SHARON STONE SI SPOGLIÒ NUDA DAVANTI AD UN AMICO, ECCO PERCHÉ

Prima di accettare di interpretare la scena di nudo frontale di Basic Instinct 2, Sharon Stone ha invitato un amico a guardare l'originale Basic Instinct, film del 1992 diretto da Paul Verhoeven. A detta dell'attrice l'invito era in realtà un vero e proprio test, una prova per decidere se recitare o meno nella pellicola.

Durante la visione del film, la Stone, per sua stessa ammissione, si è spogliata completamente e ha chiesto al suo amico se, secondo lui, era ancora abbastanza in forma per girare il film. Per questo film la Stone ha percepito un cachet di ben 15 milioni di dollari.

La pellicola, questa volta diretta da Michael Caton-Jones, vede il ritorno della femme fatale Catherine Tramell, coinvolta in nuovi omicidi a Londra. Stavolta è uno psichiatra, il dottor Michael Glass, a indagare sul suo conto per Scotland Yard, mentre gli omicidi continuano.

Michael Douglas rifiutò di riprendere il suo ruolo perché si sentiva troppo vecchio per recitare in Basic Instinct 2. In seguito la pre-produzione del film venne ritardata più volte, a causa dei numerosi rifiuti da parte di vari attori: l'attore Robert Downey Jr. all'inizio accettò il ruolo, ma fu costretto a rifiutare a causa dei suoi problemi di droga.


BALLA COI LUPI: IL BUFALO CON LA PASSIONE PER GLI OREO TRA GLI ANIMALI DEL FILM

Furono usati moltissimi animali, veri e finti, durante le riprese di Balla coi lupi, molti dei quali vennero liberati al termine della produzione; nella scena in cui il bufalo rincorre l'indiano Ride Coi Denti, l'animale, in realtà, sta caricando un'enorme pila del suo snack preferito: i biscotti Oreo.

Sempre per la scena dei bufali, vennero usati animali finti, fatti di carta, che avevano un aspetto estremamente realistico. Un passante ha chiamato la polizia durante le riprese e le forze dell'ordine si sono presentate con le pistole pronte ad arrestare l'equipaggio per il bracconaggio. Dopo aver scoperto che cosa stava realmente succedendo i poliziotti si sono messi a ridere.

Nella versione integrale del film John Dunbar tira fuori dal laghetto le carcasse dei cervi morti, questa scena però non è presente nella versione cinematografica. Per rendere più autentica la sequenza sono state utilizzate vere carcasse di animali morti, investiti accidentalmente sulla strada.

Per la scena della caccia al bisonte invece sono stati utilizzati oltre duemila capi di bestiame, a testimonianza di quanto la produzione fosse difficile da gestire dal punto di vista logistico. Per girare quella particolare sequenza di Balla coi lupi sono state utilizzate 9 macchine da presa, con la supervisione del regista Kevin Reynolds.


SINDROME CINESE: L'INCIDENTE NUCLEARE CHE SI VERIFICÒ DOPO L'USCITA DEL FILM

Quando Sindrome cinese è stato rilasciato per la prima volta nelle sale cinematografiche, il 16 marzo 1979, i dirigenti delle centrali nucleari hanno presto interpretato il film come "pura finzione" definendolo il "tentato assassinio di un'intera industria" arrivando perfino a chiamare il regista un'allarmista.

Soltanto dodici giorni dopo l'uscita nelle sale, l'incidente nucleare di Three Mile Island si è verificato vicino a Harrisburg, in Pennsylvania, ammutolendo tutte le critiche mosse nei confronti della pellicola di James Bridges. Il regista ha detto di questo film: "La storia in sé coinvolge persone molto rispettabili che sono intrappolate dalla tecnologia."

"Man mano che ogni personaggio reagisce di fronte all'accaduto, diventiamo consapevoli delle vite compromesse, dalle carriere e dalle percezioni offuscate dalla concorrenza. In Sindrome cinese, abbiamo a che fare con due forme di potere, letterale e simbolica, entrambe ugualmente paralizzanti". Ha concluso il regista.

Sindrome cinese, il titolo del film, si riferisce ad una teoria secondo la quale, in caso di un incidente ad una centrale nucleare, niente riuscirebbe a fermarlo: fonderebbe fino alla base della centrale e oltre, perforando la crosta terrestre: "in teoria fino alla Cina".


GOMORRA: MATTEO GARRONE, NUOVO MONTAGGIO DEL FILM: “SARÀ PIÙ CHIARO E FLUIDO”

Matteo Garrone ha annunciato su Facebook che presenterà un nuovo montaggio del suo acclamato film Gomorra, che sarà mostrato il 21 agosto al Cinema Ritrovato, storico festival bolognese dedicato ai film del passato. Questo il messaggio che il cineasta ha condiviso sui social: "L'idea di rimettere le mani su Gomorra nasce in seguito a una proiezione che ho fatto con mio figlio, che ha la stessa età del film: dodici anni. Rivedendolo con lui mi sono ritrovato spesso a dover spiegare dinamiche che non erano chiare nel racconto. Già questo non era un buon segno, e arrivati a una scena dell'episodio del sarto, Nicola mi ha chiesto: 'Papà, ma cosa sta succedendo?'. Io guardavo il film con gli occhi dello spettatore, erano passati tanti anni e non ricordavo più niente. Così mi sono ritrovato io stesso a non capire cosa stesse accadendo in quella scena, e gli ho risposto: 'Amore, non lo so'. 'Ma come, papà? L'hai fatto tu!'. 'Sì, hai ragione, ma che ti devo dire... non lo so!' Questa è stata la molla che mi ha spinto a rendere più chiari certi passaggi drammaturgici, senza cambiare nulla della struttura originaria. Molti interventi che abbiamo fatto saranno invisibili per lo spettatore, ma adesso il racconto è più chiaro e fluido."

La proiezione speciale di questo nuovo montaggio di Gomorra a cura di Matteo Garrone sarà solo uno dei tanti eventi speciali in programma al Cinema Ritrovato, la cui edizione 2020 è stata eccezionalmente spostata da fine giugno a fine agosto.

Il festival bolognese accoglierà, tra le altre cose, i restauri di Venezia Classici, che per motivi logistici non saranno proiettati durante la Mostra d'Arte Cinematografica come da consuetudine, e una selezione di pellicole a cui ha lavorato la Film Foundation di Martin Scorsese, che festeggia il suo trentesimo anniversario. Prevista anche una retrospettiva dedicata a Henry Fonda, celebre per aver interpretato Abraham Lincoln, nell'anno delle elezioni presidenziali americane.


X-MEN VS. BRYAN SINGER: QUANDO HALLE BERRY GLI DISSE "PUOI BACIARE IL MIO DIDIETRO"

Non è un segreto che il regista dei film di X-Men, Bryan Singer, fosse un uomo difficile con cui lavorare, ma forse non tutti sanno che si arrivò anche al punto in cui Halle Berry e tutto il cast principale minacciarono di lasciare la saga se non si fosse provveduto a far qualcosa.

Tra le varie accuse che sono state mosse nei confronti di Singer finora, e gli episodi dal set dei suoi film, X-Men in primis, che sono stati raccontati negli ultimi anni, ve ne era uno che includeva una frase piuttosto nota pronunciata da Halle Berry, che però non era stato correttamente contestualizzato fino ad ora.
Si narrava che l'attrice Premio Oscar avesse infatti detto al regista che avrebbe potuto "baciare il suo didietro di colore" se non gli stavano bene le sue condizioni, ma non sapevamo di quali condizioni si parlasse, né cosa l'avesse spinta a comportarsi in questo modo.

A quanto pare, il comportamento di Singer sul set divenne progressivamente più problematico, tanto che un giorno culminò in un litigio con il suo produttore, Tom DeSanto, che fece interrompere momentaneamente la produzione di X2.
Secondo dei testimoni, DeSanto aveva tentato di fermare le riprese una volta appreso che Singer non era nel pieno delle sue capacità mentali a causa dell'uso di narcotici.
Dei membri della crew avevano fatto uso dello stesso tipo di sostanza, e DeSanto aveva espresso timori in merito alla sicurezza degli attori sul set.
Considerate anche le scene che si sarebbero dovute girare in quell'occasione - tutto il cast principale eccetto Ian McKellen era presente per la scena sull' X-Jet -, il produttore non si era trovato d'accordo nel proseguire con le riprese, ma Singer non aveva intenzione di fermarsi, e si proseguì.
In quell'occasione, uno stunt non andò a buon fine, e fu Hugh Jackman a pagarne lo scotto, sanguinando per davvero in scena (una scena che, apparentemente, era programmata per il giorno seguente, per questo lo stunt coordinator non era sul set).

A quel punto, fu un altro produttore, Winter, ha bloccare le riprese, ma il giorno successivo venne detto a DeSanto di tornare a Los Angeles per continuare i lavori.
Fu allora che tutto il cast principale (eccetto Ian McKellen e Rebecca Romjin), con tanto di costumi di scena addosso, si presentò nel trailer di Singer per confrontarlo, e fargli sapere che se DeSanto avesse lasciato la produzione, così avrebbero loro. E fu allora che la Berry pronunciò la celebre frase.


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PETER DINKLAGE: "NON GUARDO MAI QUELLO CHE GIRO", ECCO L'UNICA ECCEZIONE DELL'ATTORE

Tutti conoscono Peter Dinklage per il suo ruolo nei panni di Tyrion Lannister nella serie Game of Thrones, ma non tutti sanno che ebbe anche un ruolo ne L'era glaciale 4: Continenti alla deriva e che quello fu una delle poche interpretazioni che ebbe il coraggio di rivedere.

All'uscita della pellicola, nel 2012, l'attore confessò di non riguardare quasi mai le pellicole o le serie TV in cui aveva recitato e per un motivo ben preciso: "Spesso non vedo quello che ho fatto o rabbrividisco quando mi guardo, ma per questo potrei sedermi e godere per intero del film".

Nella quarta istallazione del franchise Dinklage interpretò il pirata Gutt, scimmia nonché capitano del vascello pirata che metterà a tutti i costi i bastoni tra le ruote dei protagonisti. Continuando l'intervista ha raccontato anche di essere terrorizzato dal suo primo ruolo in una produzione animata.

"Chiamarono il mio agente e chiesero se potessi essere interessato al ruolo. Ero nervoso durante le prime due sessioni [vocali], perché era un genere completamente nuovo. Mi sentivo come se stessi sbagliando ogni cosa. Steve [Martino] e Mike [Thurmeier], i registi, erano lì, e mi hanno messo a mio agio in ogni modo possibile, convincendomi a divertirmi e modulare la voce in vari modi. Erano molto pazienti e ascoltavano le mie idee. È stato interessante lavorare con loro e i cattivi sono personaggi complicati, ma sempre divertenti da interpretare. Si ha una libertà che altri personaggi non danno perché non hai nessun codice eroico da seguire. Nonostante ciò non facevo che preoccuparmi perché temevo di essere licenziato da un momento all'altro."

Se volete rivivere le divertenti avventure di Sid, Manny e Diego vi ricordiamo che stasera L'era glaciale 4: Continenti alla deriva sarà trasmesso su Italia 1 alle 21:30, avevate riconosciuto la voce di Francesco Pannofino nel doppiaggio di Dinklage?


DEATH RACE, IL DURO ALLENAMENTO DI JASON STATHAM E ALTRI RETROSCENA SUL FILM

Death Race, remake di Anno 2000 - La corsa della morte firmato nel 2008 da Paul W.S. Anderson che vede nel cast Jason Statham, Tyrese Gibson, Natalie Martinez, Joan Allen e Ian McShane.

Nel film, un ex pilota della Nascar viene ingiustamente condannato per l'omicidio della moglie e rinchiuso nel carcere di massima sicurezza di Terminal Island. Qui la direttrice del penitenziario lo costringe a correre la Death Race, un gara di corsa su auto tecnicamente modificate e armate di mitragliatrici e lanciafiamme.

Per prepararsi al ruolo, Statham dovette sottoporsi ad un durissimo regime di allenamento: supervisionato da un ex SEAL della Martina statunitense, lo stesso che ha contribuito alla preparazione degli spartani in 300 di Zack Snyder, l'attore portò la sua massa grassa da 20% a 6% nel giro di appena tre mesi.

Durante le riprese delle scene d'azione, passando alla produzione vera a propria, furono utilizzate un totale di 35 macchine che venivamo costantemente riparate sul set da un team di 85 meccanici. I modelli dei veicoli dei protagonisti sono una 2006 Ford Mustang GT (Frankenstein); una 2004 Dodge Ram 1500 4WD (Machine Gun Joe); una 1980 Porsche 911 (14K); una 1989 Jaguar XJS (Colt); una 1966 Buick Riviera (Pachenko) e una 2006 Chrysler 300C (Grimm).

Il film, lo ricordiamo, ha dato vita al prequel Death Race 2 e al suo sequel Death Race 3 - Inferno, oltre che ad un recente seguito intitolato Death Race - Anarchia e prodotto dallo stesso Paul W.S. Anderson.


BALLA COI LUPI, TUTTI I RETROSCENA SULL'EPOPEA WESTERN DI KEVIN COSTNER

Balla coi lupi, epopea western prodotta, diretta e interpretata da Kevin Costner che agli Oscar del 1991 riuscì ad ottenere ben sette statuette tra cui quelle come miglior film, miglior regia e miglior sceneggiatura originale.

Scelto per essere conservato nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti, il film segue le vicende del tenente John Dunbar, un ufficiale che conduce accidentalmente le truppe dell'Esercito Unionista alla vittoria durante la Guerra Civile. Trasferitosi sulla deserta frontiera Ovest, Dunbar stringe amicizia con la tribù Sioux dei Lakota e trova un nuovo senso alla sua vita, portandolo a scontrarsi anche con i suoi stessi commilitoni.

Per l'occasione, abbiamo raccolto per voi le curiosità da non perdere sul dietro le quinte di Balla coi lupi:

Per via dell'enorme successo del film e il trattamento riservato ai nativi americani, i Sioux adottarono Kevin Costner come loro membro onorario.

Kevin Costner girò in prima persona tutte le scene a cavallo, incluse le cavalcate senza sella e le scene in cui spara senza tenere le redini durante la caccia ai bisonti.

La prima versione del film durava ben 5 ore e mezza, ma per l'uscita nelle sale fu realizzata una versione di 3 ore. Più avanti fu però distribuita anche la director's cut da 236 minuti.

Durante la scena in cui il bufalo carica Ride coi Denti, in realtà sta puntando una pila di biscotti Oreo.

La produzione spese $250.000 per realizzare l'animatronic di un bisonte per la celebre scena di caccia. La sequenza coinvolse 10 pick-up, 24 nativi americani a cavallo senza sella, 150 comparse, 20 mandriani, 25 bisonti ricreati e 7 camere. Il tutto in 8 giorni di riprese.

Nella scena iniziale, il gesto di Costner che apre le braccia durante la sua corsa fu improvvisato sul momento dall'attore, il quale colse di sorpresa anche lo stunt coordinator.


A proposito di Kevin Costner e western, vi ricordiamo che nei mesi scorsi è sbarcata in Italia Yellowstone, serie creata, scritta e diretta da Taylor Sheridan (Hell or High Water, I segreti di Wind River).


NETFLIX: ARRIVA FEARLESS, NUOVO FILM DI ANIMAZIONE TRA SUPEREROI E VIDEOGIOCHI

Dopo aver introdotto una nuova funzionalità per Android, Netflix è pronta a lanciare Fearless, un nuovo film di animazione che unisce videogiochi e supereroi, in un mix che strizza l'occhio alle produzioni più riuscite del genere.

Come è possibile vedere dal trailer, il protagonista sarà un giovane ragazzo appassionato di videogiochi, la cui vita viene completamente stravolta quando i tre simpatici neonati al centro di un gioco invadono la sua realtà portandosi dietro i superpoteri più disparati. Non poteva mancare ovviamente il supercattivo della situazione. Il ragazzo si ritroverà così a fare da babysitter al gruppo di bambini, insieme alla sua amica Melanie, in un contesto ispirato sia agli eroi dotati di abilità incredibili sia alle sfide offerte dal medium videoludico.

Non mancheranno simpatiche gag nel corso dell'avventura e sicuramente i tre supereroi in erba daranno prova di tutta la loro simpatia. Il film, descritto come una superhero-family-comedy è stato ideato e diretto da Cory Edwads, prodotto da Vanguard Films and Animation e 3QU. Sebbene sembri chiaramente indirizzato ad un pubblico giovanile potrebbe sorprendere anche chi si è goduto film come Gli Incredibili e MegaMind.

Fearless arriverà su Netflix il 14 agosto. Il catalogo della piattaforma è sempre molto vario, e a fianco a produzioni del genere troviamo film destinati ad un pubblico decisamente più maturo: scoprite quale film detiene il record di parolacce su Netflix.






Edited by Triplethor - 1/8/2020, 23:39
view post Posted: 31/7/2020, 13:39 MovieTown - Cinema

VENERDÌ

31/07/2020



LADY MACBETH – CHANNING TATUM PRODURRÀ UN MUSICAL YA PER AMAZON

Dopo il delizioso Anna and the Apocalypse, John McPhail dirigerà un altro musical questa volta incentrato ispirato sulla figura di Lady Macbeth, il personaggio ideato da William Shakespeare.

Modellata sulla regina Gruoch di Scozia, nella tragedia Lady Macbeth è raffigurata come una donna calcolatrice che spinge il marito a ottenere la corona con ogni mezzo.

Scritto da S.J. Inwards il musical, secondo le fonti di THR, è incentrato su un’adolescente alle prese con la propria moralità mentre affronta le terribili conseguenze della sua ambizione.

Sviluppato da Amazon Studios, il film si aggiunge alla lista di adattamenti ispirati alle opere di Shakespeare destinati ad un pubblico giovanile. Da 10 cose che odio di te a O come Otello, senza dimenticare Get Over it, She’s the Man e Romeo + Juliet.

Alla produzione Scooter Braun, Scott Manson e James Shin con la loro SB Projects. Channing Tatum, Reid Carolin, Peter Kiernan e Michael Parets per la Free Association.


THE NEW MUTANTS – LA NUOVA SINOSSI AGGIUNGE MAGGIORI DETTAGLI

Il sito ufficiale di The New Mutants ha pubblicato la nuova sinossi del film, che offre maggiori dettagli sul cinecomic di Josh Boone.

Come potrete leggere qui di seguito, il testo cita anche Colosso, fratello maggiore di Magik (Anya Taylor-Joy).

In questo terrificante film ricco d’azione, basato sulla serie a fumetti della MARVEL, cinque giovani con abilità speciali vengono portati in un istituto segreto per sottoporsi a trattamenti che, stando a quanto gli è stato detto, li cureranno dai pericoli dei loro poteri. Nel gruppo ci sono Danielle Moonstar alias Mirage (Blu Hunt), che crea illusioni dalle paure degli altri; Rahne Sinclair (Maisie Williams), che si trasforma nel licantropo Wolfsbane; Sam Guthrie (Charlie Heaton), che – in quanto Cannonball – può volare a velocità jet protetto da un campo di forza; Roberto da Costa alias Sunspot (Henry Zaga), che assorbe e incanala il potere solare; e Illyana Rasputin alias Magik (Anya Taylor-Joy).

Sorella minore di Colosso, Magik può evocare un’armatura quando desidera, e brandisce una Spada dell’Anima che amplifica le sue numerose abilità psichiche e sovrumane. Invitati dalla Dr.ssa Cecilia Reyes (Alice Braga) per condividere le loro storie su quando i loro poteri si sono manifestati, i cinque “pazienti” capiscono di trovarsi in una classe di persone chiamate “mutanti”, che sono stati storicamente marginalizzati e temuti. Mentre rivivono le storie delle loro origini, i loro ricordi sembrano trasformarsi in terribili realtà.

Presto, mettono in discussione cosa sia reale e cosa non lo sia, e diventa chiaro che l’istituzione non è ciò che sembra. Ora la domanda è: perché sono tenuti prigionieri? E chi è che sta cercando di distruggerli? La tensione e l’orrore crescono in questo spaventoso ottovolante diretto da Josh Boone, che lo ha scritto con Knate Lee.


Vi ricordo che, paradossalmente, i rinvii della Disney non hanno toccato The New Mutants, quindi il film potrebbe essere uno dei pochi cinecomic che vedremo quest’anno: arriverà il 28 agosto negli Stati Uniti, mentre l’uscita italiana non è ancora nota.

Vi terremo aggiornati.


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LA STORIA D’AMORE TRA SAMMY DAVIS JR. E KIM NOVAK AL CENTRO DI UN NUOVO BIOPIC

La storia d’amore tra Sammy Davis Jr. e Kim Novak sarà al centro di un film diretto da Janet Mock, regista e produttore esecutivo delle serie Hollywood e Pose. A interpretare Davis ci sarà Jeremy Pope, una delle star di Hollywood, la serie creata da Ryan Murphy per Netflix. Mock riscriverà la sceneggiatura insieme a Matthew Fantaci. A produrre ci sarà Jonathan Glickman, anche produttore di Respect, biopic di Aretha Franklin. Le riprese dovrebbero svolgersi a Los Angeles in autunno. Attualmente si sta cercando l’attrice che interpreterà Kim Novak.

In arrivo c’è anche un biopic di Sammy Davis Jr. scritto da Charles Murray, produttore esecutivo e sceneggiatore di Sons of Anarchy e Luke Cage, e prodotto da Lionel Richie.

La relazione tra Sammy Davis Jr. e Kim Novak è passata alla storia di Hollywood. Una love story interraziale a fine anni ’50, in un’epoca in cui questo tipo di rapporto era ancora considerato illegale in diversi stati. I due iniziarono a frequentarsi nel 1957. All’epoca, Kim Novak era sotto contratto con la Columbia Pictures di Harry Cohn, ma si sentiva sfruttata ed era estremamente sottopagata. Davis invece venne criticato dagli attivisti per i diritti civili dei neri, che consideravano poco saggio esporsi in questa maniera. Si dice che Cohn sia arrivato persino ad assumere il gangster John Roselli per convincere Davis a lasciare Novak. Il cantante chiese la protezione del boss Sam Giancana, che però gli disse che poteva proteggerlo a Chicago e Las Vegas, ma non in California. Per evitare il peggio, Davis dovette accettare di sposare la ballerina afro-americana Loray White nel 1958. Davis e Novak si lasciarono poco dopo, e, a metà anni ’60, l’attrice mollò Hollywood per fare la pittrice a Big Sur.

Il matrimonio tra Sammy Davis Jr. e Loray White durò solo un anno. Nel 1960, il cantante sposò l’attrice svedese May Britt, da cui ebbe tre figli. I due rimasero sposati per otto anni, ma anche questo rapporto scatenò reazioni molto forti. Tracey Davis, figlia della coppia, rivelò nel 2014 che John Kennedy vietò a Davis di esibirsi all’inaugurazione della sua presidenza proprio per questo.


Rooney Mara e Joaquin Phoenix produttori di un documentario sulle malattie trasmesse dagli animali

Rooney Mara e Joaquin Phoenix saranno entrambi produttori esecutivi di un nuovo documentario intitolato The End of Medicine e incentrato sulle zoonosi, ovvero sulle malattie trasmesse all’uomo dagli animali.
La produzione del documentario ha avuto inizio a ottobre 2019, ben prima dello scoppio dell’emergenza Coronavirus, e contiene interviste ai migliori scienziati al mondo secondo cui la pandemia che stiamo affrontando era inevitabile e che rappresenta “solo l’inizio“.

“Speriamo che The End of Medicine faccia aprire gli occhi e inviti all’azione facendo cambiare le nostre abitudini” hanno commentato i due attori. “La scienza è inconfutabile. Gli allevamenti intensivi continueranno a farci ammalare se non cambiamo radicalmente le nostre abitudini di consumo“.

“Stiamo tutti diventando sempre più coscienti della minaccia rappresentata dalle zoonosi” ha commentato il regista del documentario Alex Lockwood. “Purtroppo i nostri governi e la stampa si focalizzano principalmente sulla cura più che sulla prevenzione. Con questo documentario speriamo di gettare luce su quanto la distruzione ambientale e gli allevamenti intensivi contribuiscano alla propagazione di queste minacce. Speriamo anche di dare risalto a quanto problemi di ingiustizia razziale e le malattie siano intrinsecamente collegate“.

La produzione terminerà entro la fine del 2020, perciò il documentario prodotto da Rooney Mara e Joaquin Phoenix dovrebbe essere disponibile nel corso del 2021.


Justice League Mortal di George Miller aveva “il miglior costume di Superman” mai visto al cinema secondo Jay Baruchel

L’attore canadese Jay Baruchel doveva interpretare il villain Maxwell Lord in uno dei più discussi cinecomic mai entrati in produzione, Justice League Mortal di George Miller.
Il film, col passare del tempo, è diventato argomento di narrazioni leggendarie da parte di chi doveva prenderne parte, dichiarazioni che non hanno fatto altro che alimentare la curiosità sul come sarebbe potuto finire per essere un cinecomic DC diretto dal geniale regista della saga di Mad Max, George Miller appunto.

In un’intervista col Toronto Sun, Jay Baruchel ha spiegato che Justice League Mortal ci avrebbe regalato il costume di Superman “più fico” fra quelli visti sul grande schermo.

Ecco la dichiarazione dell’attore:

Era la cosa più tosta al mondo. C’era questo film che stavamo per girare. Avevano realizzato i costumi, una caterva di concept art, design, previsualizzazioni. Roba davvero grossa. La sceneggiatura era sensazionale. È davvero una disgrazia che non sia stato fatto. È ancora la mia iterazione preferita per quel che riguarda i costumi di Superman, il Batman di Armie Hammer ci avrebbe regalato una rilettura molto dura del personaggio, così come la stessa Wonder Woman.

In tema Superman, qualche giorno fa abbiamo potuto vedere un nuovo assaggio della Snyder Cut di Justice League in cui Kal-el indossa il ben noto costume nero .

Quanto al personaggio di Maxwell Lord potremo trovarlo, interpretato da Pedro Pascal, in Wonder Woman 1984, il cinecomic di Patty Jenkins con Gal Gadot.

Anni fa, Armie Hammer si era detto sollevato dal fatto che Justice League Mortal non fosse entrato in produzione spiegando:

Per molto tempo ho pensato “Che grande film sarebbe stato”. Ma a 31 anni, dopo averne passate parecchie da quando ne ho 19, oggi forse direi [di Batman] “Chi è quel ricco e problematico ragazzino che vuole giocare mascherandosi?” Un tempo mi innervosiva il fatto che quel progetto non si fosse poi concretizzato. Ma tutto, alla fine, va come deve andare. Devo ancora imparare tanto, per me è una sfida continua. Se avessi avuto quel genere di successo, forse avrei pensato di aver già capito tutto. Ma so che, in ogni caso, non sarebbe stata una grande performance. Quindi mi sento sollevato!


Tenet: il nuovo spot italiano preannuncia che manca meno di un mese all’uscita

La Warner Bros. Italia ha diffuso un nuovo spot televisivo in italiano di Tenet, l’atteso film di Christopher Nolan che approderà nei nostri cinema e in quelli di circa 70 paesi mercoledì 26 agosto.
Potete ammirarlo qui di seguito:

https://twitter.com/i/status/1289138743492763651

Tenet: i dettagli e la sinossi
John David Washington è il nuovo protagonista dell’originale sci-fi d’azione di Christopher Nolan, “Tenet”.

Armato solo di una parola – Tenet – e in lotta per la sopravvivenza di tutto il mondo, il protagonista è coinvolto in una missione attraverso il crepuscolare mondo dello spionaggio internazionale, che si svolgerà al di là del tempo reale. Non un viaggio nel tempo. Ma inversione.


Il cast di Tenet include Robert Pattinson, Elizabeth Debicki, Dimple Kapadia, Aaron Taylor-Johnson, Clémence Poésy, con Michael Caine e Kenneth Branagh.

Tenet è stato scritto e diretto da Nolan ed è stato realizzato con un mix di IMAX® e pellicola in 70mm. Emma Thomas e Nolan sono produttori con Thomas Hayslip in veste di produttore esecutivo.

La squadra creativa che ha lavorato dietro le quinte comprende il direttore della fotografia Hoyte van Hoytema, lo scenografo Nathan Crowley, la montatrice Jennifer Lame, il costumista Jeffrey Kurland, il supervisore degli effetti visivi Andrew Jackson e il supervisore degli effetti speciali Scott Fisher. La colonna sonora è opera del compositore Ludwig Göransson. Girato in sette nazioni differenti, il film verrà distribuito al cinema dalla Warner Bros. Pictures in Italia il 26 agosto.


Amy Adams protagonista dell’adattamento di “Nightbitch”

La Annapurna Pictures ha acquistato i diritti di sfruttamento di Nightbitch, il romanzo di Rachel Yoder, che avrà per protagonista Amy Adams.
Yoder scriverà la sceneggiatura e sarà produttrice esecutiva assieme a Megan Ellison, Sue Naegle and Sammy Scher della Annapurna, mentre Adams e Stacy O’Neil produrranno con la loro Bond Group Entertainment.

Nightbitch esplora la vita di una madre attraverso il filtro di una commedia nera. La storia segue un’ex-artista che va in maternità dopo la nascita di suo figlio e inizia a temere di essere in procinto di trasformarsi… in un cane.

L’adattamento cinematografico segna la quinta collaborazione tra la Annapurna Pictures e Adams, che in passato hanno collaborato a The Master, American Hustle L’apparenza inganna, Lei e Vice.

Il libro di Yoder sarà pubblicato dalla Doubleday nel corso dell’estate 2021. Rivedremo l’attrice in La donna alla finestra, il nuovo film di Joe Wright tornato alla regia dopo L’ora più buia con un cast d’eccezione.

Scritto da Tracy Letts, il film è basato sul romanzo omonimo di A.J. Finn che ha debuttato in vetta alla classifica dei bestseller del New York Times e rimane uno dei titoli di narrativa per adulti più venduti dell’anno.




Il Corvo è morto con Brandon Lee secondo Ernie Hudson, un reboot non avrebbe senso

Hollywood sta cercando da anni e anni di riportare sul grande schermo Il Corvo, il fumetto di James O’Barr pubblicato per la prima volta tra il 1988 e il 1989, portato in sala col film diretto da Alex Proyas e interpretato dal Brandon Lee, che ha poi dato origine a una serie di quel decisamente meno popolari e riusciti come Il Corvo 2 – La città degli angeli (1996), Il Corvo – Salvation (2000) e Il Corvo – Preghiera maledetta (2005).
Le ultime informazioni in materia risalgono alla fine di gennaio, a poco prima che il mondo intero chiudesse per lockdown, quando sembrava che il progetto fosse pronto a resuscitare un’altra volta, dopo l’abbandono del regista, Corin Hardy (The Hallow, The Nun – La Vocazione del Male) e del protagonista annunciato Jason Momoa.

CB.com ha avuto modo di parlare con Ernie Hudson, il ben noto Winston Zeddemore di Ghostbusters, e durante la chiacchierata l’attore, che ha anche interpretato il sergente Albrecht ne Il Corvo ha detto che, secondo lui, si tratta di una storia morta insieme al suo protagonista, Brandon Lee:

James O’Barr è un amico e ha creato questa storia come una graphic novel […] Conoscevo Brandon da prima che il film venisse fatto, abbiamo avuto un po’ di problemi nel mettere insieme tutto, ma quando Brandon è morto ogni cosa è diventata così complicata che è difficile da spiegare a parole. Ho fatto svariati film d’azione e nessuno si è mai fatto male. Voglio dire, è praticamente impossibile che qualcuno s’infortuni, o per lo meno era quello che pensavo nella mia testa. Ma poi è successa la tragedia. È stato splendido far parte di quella pellicola, Alex Proyas, che l’ha diretto, è stato un regista meraviglioso che si è assicurato in ogni modo affinché il film venisse fuori al meglio. Ma per me era tutto finito.

Per carità, magari ci potranno anche essere degli altri corvi o simili, ma non è come con Ghostbusters in cui trovo naturale un ragionamento stile “Oh, sì, puoi averne quanti ne vuoi”. Per me Brandon era Il Corvo e, per quel che mi riguarda, una volta che lui è morto e siamo riusciti a finire comunque la pellicola, per me è diventato un caso chiuso. So che ne hanno fatti degli altri, ma non ho mai voluto vederli. Era Brandon Il Corvo e non posso pensarla in maniera differente. Ora magari i fan hanno un’idea opposta e lo studio anche perché potrebbe diventare un franchise valido, ma per me resta qualcosa di estremamente specifico.


Joseph Kosinski sul fan service, parla il regista di Top Gun: Maverick

Durante il panel Comic Con@Home “Directors on Directing”, condotto da Collider che ha visto la partecipazione di Robert Rodriguez, Colin Trevorrow e Joseph Kosinski, si è parlato – tra le altre cose – anche di fan service.
A esporsi in tal senso è stato Kosinski, regista di Top Gun: Maverick, che sull’idea di produrre qualcosa con il solo intento di soddisfare i fan ha spiegato:

Devi raccontare la tua storia. L’idea del fan service è allettante e spinosa, perché sembra di vincere facile, ma alla fine devi capire se ha senso ai fini della storia che vuoi raccontare. Se si fa questo ragionamento allora credo che si possa fare la scelta giusta.

Ricordiamo che sul concetto di fan service si sono esposti l’anno scorso gli sceneggiatori di Avengers: Endgame, che avevano spiegato:

Questi film non esisterebbero senza i fan, perciò un film realizzato per frustrarli sarebbe una mossa suicida. La gente definisce ‘fan service’ un omaggio a una nicchia di appassionati, ma abbiamo visto tutti i numeri che fanno questi film. I fan sono la maggioranza, perciò quello che facciamo non è altro che un omaggio alle storie che abbiamo già raccontato. Non è che mettiamo citazioni a cose che solo tre persone possono notare, si tratta di fare dei collegamenti o raccogliere qualcosa di già seminato prima.

Quanto a Top Gun: Maverick, il regista ha parlato anche delle cineprese rivoluzionarie impiegate durante le riprese:

La cosa che trovo più elettrizzante è la tecnologia che permette di girare i film in modo più pratico e fisico. Per Top Gun abbiamo lavorato con la Sony per sviluppare una cinepresa di qualità IMAX grande così [fa un gesto per indicarne la grandezza], e profonda appena 5 cm. Perciò siamo riusciti a montarne sei nella cabina di pilotaggio e quattro al di fuori degli aerei.

Il regista ha spiegato di aver girato “un film vecchia scuola con le tecnologie moderne”. Il risultato lo vedremo l’anno prossimo.


La Bambola Assassina: il regista del reboot vorrebbe realizzare un sequel

Lo scorsa anno è approdato nelle sale La Bambola Assassina, reboot dell’iconico franchise horror. Al box office mondiale ha incassato 45 milioni di dollari su un budget di 10, e anche per questo in molti si sarebbero aspettati un sequel del progetto.
Proprio in tal senso il regista Lars Klevberg, parlando con Bloody Disgusting, ha rivelato che anche a lui piacerebbe espandere la mitologia del suo film realizzando un sequel:

Sarebbe fantastico far tornare la troupe e gli attori per un altro [film], ma la MGM dovrebbe mettere insieme le cose e farlo. È tutto lì.

Ricordiamo che il prossimo anno debutterà su Syfy Chucky, show televisivo che sarà incentrato sulle vicende di una cittadina che piomba nel caos quando una bambola vintage compare in un mercatino. Segue una serie di terribili omicidi, che minaccia di esporre gli oscuri segreti della cittadina. Nemici e alleati del passato di Chucky cercano di svelare la verità (qui potete vedere il primo teaser trailer).

La Bambola Assassina: l’evoluzione di Chucky in un nuovo video animato

Questa la sinossi ufficiale:

Karen (Aubrey Plaza), una mamma single, regala a suo figlio Andy (Gabriel Bateman) una bambola “Buddi” per il suo compleanno, ignara della sua natura sinistra.

Nel remake, la bambola sarà un giocattolo difettoso dotato di intelligenza artificiale priva di limiti sia nell’imparare che nell’usare violenza.

Diretto da Lars Klevberg (Polaroid), il film vede nel cast anche Beatrice Kitsos, Ty Consiglio, Carlease Burke e Mark Hamill.

Scritto da Tyler Burton Smith e prodotto da David Katzenberg e Seth Grahame-Smith, il film è uscito il 19 giugno 2019 in Italia.


Mission: Impossible 7, la produzione vuole far saltare in aria un vero ponte in Polonia

Quando parliamo di Tom Cruise e dei suoi Mission: Impossible ci siamo abituati, col passare degli anni, a parlare dei folli stunt del suo protagonista.
Ma il settimo appuntamento con la saga che, dopo la lunga pausa dovuta all’emergenza sanitaria, è tornato in moto per il momento in Inghilterra, promette già faville in ambito di spettacolarità distruttiva: la produzione sarebbe difatti intenzionata a far saltare in aria un vero ponte in Polonia o, per lo meno, parte di esso.

Stando a quanto emerso online, lo studio avrebbe fatto richiesta al governo polacco dei permessi necessari alla distruzione, parziale, del ponte Pilchowicki cosa che ha però portato i residenti dell’area ad esprimere la loro opposizione in merito. Il ponte situato nei paraggi della città di Pilchowice è stato costruito nel 1909 ma, a causa del suo deterioramento, non viene più impiegato. Motivo per cui, stando al Ministero della Cultura, non avrebbe i presupposti normativi per essere considerato un monumento.

Il vice ministro del dicastero citato Pawel Lewandowski spiega:

Non mi concentrerei sul fatto che il ponte Pilchowicki sia un monumento. È in rovina e non ha valore. Non tutte le vecchie costruzioni sono necessariamente dei monumenti. La legge afferma in maniera chiara che si tratta di monumenro se ha un valore sociale, artistico o scientifico. Nell’arte e nella cultura è un valore che emerge solo nel momento in cui c’è una relazione fra la gente e un oggetto culturale. Ma se questo qualcosa non viene più impiegato e non rientra nelle disponibilità delle persone non ha un valore del genere. Ergo non si tratta di un monumento. Inoltre, solo una piccola porzione del ponte verrà distrutta durante le riprese.

Lewandowski è anche convinto che Mission: Impossible 7 potrebbe avere un impatto positivo tanto sulla promozione della Polonia e lo stesso ponte potrebbe beneficiare del suo “sacrificio” ed essere sottoposto a operazioni di restauro proprio grazie ai soldi incassati grazie al blockbuster con Tom Cruise.

In Mission: Impossible 7 e 8 ritroveremo, oltre a Tom Cruise, anche Rebecca Ferguson, Hayley Atwell, Pom Klementieff, Vanessa Kirby e Shea Whigham. Esai Morales sarà l’antagonista.

Christopher McQuarrie scriverà e dirigerà i due film (il terzo e il quarto da lui scritti e diretti). Continua poi la partnership con la Skydance di David Ellison, che co-produrrà le pellicole. La Paramount Pictures si occuperà della co-produzione e della distribuzione.

Il settimo episodio arriverà nelle sale americane il 19 novembre del 2021, mentre l’ottavo arriverà il 4 novembre del 2022.


Thor: due personaggi Marvel potrebbero sostituirlo nella Fase 4

Il Thor di Chris Hemsworth è sempre stato una presenza affascinante all’interno del MCU, anche se solo in Thor: Ragnarok di Taika Waititi abbiamo visto il personaggio brillare grazie ad una narrativa totalmente inedita per il Dio del Tuono. Waititi ha intuito quanto Hemsworth sia un attore incredibilmente divertente, mettendo il suo personaggio al centro di una vera e propria commedia. Il regista ha quindi dato nuova vita all’eroe, spianando la strada al popolarissimo Bro Thor che abbiamo poi visto in Avengers: Endgame.

La prossima apparizione cinematografica del Dio del Tuono sarà nell’annunciato Thor: Love and Thunder, che arriverà al cinema nel 2022. Al momento, tutte le informazioni sul film indicano che Thor avrà un ruolo di supporto rispetto al personaggio di Jane Foster interpretato da Natalie Portman: il film, infatti, adatterà un recente arco dei fumetti (“The Mighty Thor”) e vedrà Foster raccogliere l’eredità del suo innamorato ed impugnare il Mjolnir. Quale sarà, quindi, il destino del figlio di Odino?

Grazie ai fumetti, sappiamo che Thor scende a patti con la perdita del suo mantello e del suo titolo. Pur essendo noto come il figlio di Odino, l’eroe sceglie di vagare per la galassia, apparentemente senza una meta precisa. Esistono buone probabilità che ciò accade anche nel MCU: la cosa, infatti, potrebbe lasciare una porta aperta ad Hemsworth per un potenziale ritorno nei panni del personaggio. Nel frattempo, la nuova Thor femmina, ossia Jane Foster, potrebbe apparire in più di un film dell’universo condiviso: diverse voci, infatti, la vorrebbero anche in Captain Marvel 2.


Eppure, Jane Foster potrebbe non essere l’unico successore di Thor. Uno dei personaggi dei fumetti preferito dai fan, ossia Beta Ray Bill, è già stato anticipato nel MCU, precisamente in Thor: Ragnarok, e da tempo si vocifera che il personaggio possa apparire nella quarta avventura dedicata al Dio del Tuono. Se ciò dovesse accadere, potremmo assistere di nuovo ad un passaggio di mantello, poiché nei fumetti Bill si è più volte dimostrato degno dell’eredità di Thor. Per ora si tratta di una mera speculazione: speriamo che non appena comincino le riprese, le prime immagini dal set saranno in grado di fornirci maggiori dettagli in tal senso.

Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 11 febbraio 2022.

Taika Waititi tornerà alla regia di un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.


In streaming ci sono cinque film di culto che compiono trent'anni...

Abbiamo scelto tra i film in streaming alcune "perle nascoste" uscite nel 1990. Buona visione!

In streaming ci sono cinque film di culto che compiono trent'anni...

I cinque film in streaming che abbiamo scelto tra quelli usciti nel 1990 rappresentano le perle nascoste di una grande annata di cinema. Sarebbe stato fin troppo facile inserire in questa piccola classifica titoli più famosi: basta pensare che a vincere l’Oscar quell’anno fu Balla coi lupi, esordio alla regia di Kevin Costner che a quel tempo resuscitò le sorti del western e sbaragliò la concorrenza di due lungometraggi celebrati quali Ghost di Jerry Zucker ma soprattutto Quei bravi ragazzi di Martin Scorsese, uno dei capolavori del cineasta italoamericano. Trent’anni fa Tim Burton realizzò l’indimenticabile Edward mani di forbice, mentre Robert De Niro e Robin Williams ci regalarono duetti indimenticabili in Risvegli di Penny Marshall. Con Il tè nel deserto Bernardo Bertolucci diresse uno dei suoi film maggiormente affascinanti ed enigmatici, splendidamente interpretato da Debra Winger e John Malkovich. Vi bastano questi titoli per comprendere quando sia stato prezioso per il cinema il 1990? Eccovene altri cinque che lo renderanno ancora più prezioso.

Cinque film di culto usciti nel 1990
L’agenda nascosta
Crocevia della morte
Cuore selvaggio
Darkman
Rischiose abiutdini


L’agenda nascosta


Il film più politico della carriera di Ken Loach si dipana come un thriller dove la tensione civile si fonde magnificamente con lo studio di caratteri. Presentato in concorso al festival di Cannes L’agenda nascosta vinse il Premio della Giuria. Si tratta di un film che ha il coraggio di denunciare una delle pagine più buie della storia britannica adoperando l’arma del genere. Merito della riuscita dell’operazione va anche al trio di protagonisti composto da Frances McDormand (Fargo), Brian Cox (Manhunter) e Brad Dourif (Qualcuno volò sul nido del cuculo). Un film assolutamente da riscoprire. Disponibile su Chili, Apple Itunes

Crocevia della morte

Sfortunato al botteghino, Crocevia della morte è invece uno dei film maggiormente compiuti di Joel e Ethan Coen. La straordinaria scena iniziale di un cappello che vola via tra gli alberi della foresta ci introduce magnificamente a un gangster-movie stilizzato ed elegante, pieno di scene di culto: su tutte quella dell’esecuzione del viscido personaggio interpretato da John Turturro. Un omaggio al genere messo in scena con una precisione entomologica, perfettamente interpretato da Gabriel Byrne, Albert Finney e Marcia Gay Harden. Denso e malinconico. Disponibile su Rakuten TV, Chili, Google Play.


Cuore selvaggio


Premiato con la Palma d’Oro a Cannes, il road movie diretto da David Lynch è uno dei film più visionari e romantici di quel decennio. La storia d’amore e crimine tra Sailor e Lula viene messa in scena dal regista con una libertà espressiva inusitata, capace di regalare al pubblico momenti assolutamente kitsch e immediatamente dopo cinema emotivamente potente. Nicolas Cage e Laura Dern sono perfetti nel ruolo dei due amanti protagonisti, accompagnati nel loro viaggio infernale da Willem Dafoe, Isabella rossellini e una Diane Ladd malefica e irresistibile. Cuore selvaggio è un cult-movie difficilmente arrivabile. Disponibile su Chili, Google Play, Apple Itunes.

Darkman

Prima dello Spider-Man con Tobey Maguire Sam Raimi aveva applicato il suo stile funambolico all’idea di supereroe in questo piccolo grande gioiello di cinema fantastico. Darkman flirta con il cinecomic almeno quanto lo fa con l’horror, creando un ibrido irresistibile di trovate cinematografiche ma anche di profondità psicologica. Il monologo finale, con l'apparizione di una figura fondamentale nel cinema di Raimi, rendono questo suo esperimento impazzito uno dei titoli più rilevanti della carriera. Con un Liam Neeson in versione pre-vendicatore alla Taken e l’amica Frances McDormand. Genio puro. Disponibile su Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple Itunes.

Rischiose abitudini

Reduce dal grande successo de Le relazioni pericolose Stephen Frears scelse di adattare per il cinema uno dei romanzi più importanti della letteratura noir contemporanea, I truffatori di Jim Thompson. Il risultato è un film durissimo, disperato e pessimista, ma impossibile da ignorare. Le atmosfere di Rischiose abitudini sono degne dei grandi capolavori del genere, soffocanti e degradate nonostante le apparenze. magnifico il trio composto da John Cusack, Anjelica Huston e Annette Bening. Una curiosità: la sceneggiatura venne scritta da Donald Westlake, romanziere anche lui noir ma virato nei toni della commedia. In questo caso il suo adattamento intensificò invece al massimo il nichilismo di Thompson. Film portentoso, un vero pugno allo stomaco. Disponibile su Amazon Prime Video.

Tutti i film citati in questo articolo sono stati celebrati dalla critica e in molti casi amati dal grande pubblico. C'è però un titolo uscito nel 1990 che venne a nostro avviso immeritatamente sbeffeggiato dalla maggior parte: Il padrino - Parte III rappresenta un’operazione meramente commerciale che Francis Ford Coppola realizzò per ragioni economiche. La sceneggiatura venne scritta da lui e Mario Puzo in tre settimane (vuole la leggenda…), e in molte parti del film i buchi narrativi sono evidenti. Eppure il film pur con tutti i suoi difetti si è sedimentato nel nostro cuore per più di un motivo. Primo tra i quali la dolorosa, shakespeariana interpretazione di Al Pacino. Provate a rivedere Il padrino - Parte III se ne avete la possibilità: potrebbe piacervi più di quanto ricordavate...




ALITA: ANGELO DELLA BATTAGLIA, JAI COURTNEY CONFERMA IL SEQUEL?

Alita: Angelo della Battaglia potrebbe avere un sequel e i fan di Jai Courtney hanno ipotizzato che una foto condivisa su Instagram sia un indizio che il progetto finalmente sia in fase di realizzazione. Nell'immagine l'attore è impegnato a realizzare delle sequenze in motion capture che dovrebbero mostrarlo mentre pattina.

L'attore non ha specificato per quale progetto aveva indossato l'attrezzatura necessaria a immortalare tutti i suoi movimenti grazie alla tecnologia e ha provato "il suo nuovo paio di pattini", tuttavia la protagonista di Alita - Angelo della battaglia è associata all'uso dei pattini e Jai Courtney, secondo i fan, potrebbe essere ritornato sul set.
Per ora non c'è alcuna conferma ufficiale riguardante un potenziale sequel del film di Robert Rodriguez e la foto potrebbe essere stata scattata sul set di un altro dei numerosi progetti dell'attore.

Al centro della storia, ambientata nel ventiseiesimo secolo, c'è la cyborg Alita che non ricorda nulla del suo passato e viene salvata dalla distruzione da Ido. Dopo essere stata ricostruita, Alita non riconosce nulla del mondo che la circonda e tutto le sembra nuovo. Ido cerca di proteggerla dal suo misterioso passato, mentre il suo nuovo amico Hugo le propone di far riemergere i suoi ricordi. Tra i due si sviluppa un profondo legame, tuttavia delle forze mortali minacciano questa amicizia. Alita scopre così di possedere la capacità di combattere, che metterà a frutto per salvare la sua nuova famiglia. Alita intraprende poi un viaggio che la porterà a combattere le ingiustizie e un mondo corrotto.

Fanno parte del cast del film - qui potete leggere la nostra recensione di Alita - Angelo della battaglia - Rosa Salazar, Christoph Waltz, e Keean Johnson. La regia è stata affidata a Robert Rodriguez e la produzione a James Cameron.


www.instagram.com/p/CC6lDQdJx-n/?utm_source=ig_embed

BLADE RUNNER 2049: JARED LETO VUOLE UNO SPINOFF SULLA STORIA DELLE ORIGINI DI NIANDER WALLACE

Jared Leto è tornato a parlare di Blade Runner 2049 sui social media: l'attore avrebbe espresso il desiderio di proseguire la saga con un film sulla storia delle origini di Niander Wallace, personaggio da lui interpretato nel film di Denis Villeneuve.

"Mi è piaciuto molto far parte del film" scrive Jared Leto su Instagram. "Quelle scene con Harrison Ford sono tra le mie preferite in assoluto. Da fan, vorrei vedere un altro capitolo di questa storia. Il film di Ridley Scott ha trasformato la mia adolescenza. Forse un giorno potremmo raccontare la storia delle origini di Niander Wallace. Sarebbe interessante scoprire da dove proviene questo folle personaggio. Deve avere avuto un passato interessante. Ho delle idee..."

Blade Runner 2049: la spiegazione del finale del film

Il desiderio di Jared Leto si scontra con gli impegni di Denis Villeneuve, coinvolto nel franchise Dune e impegnato nella post-produzione del primo film della saga che uscirà nei cinema a dicembre. Senza dubbio, però, l'idea di proseguire la storia narrata inizialmente da Ridley Scott intriga molti a partire dallo stesso Villenueve che si è rituffato in quell'universo cupo e piovoso per raccontare la storia dell'agente K della LAPD (Ryan Gosling) che, trent'anni dopo gli eventi del primo film, dissotterra un segreto a lungo nascosto che potrebbe far precipitare quel che resta della società nel caos. La scoperta di K lo induce a cercare di rintracciare Rick Deckard (Harrison Ford), un ex Blade Runner della LAPD che è scomparso da molti anni.


LO SCHIACCIANOCI E I QUATTRO REGNI, SU DISNEY+ IN STREAMING DA OGGI

Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni arriva su Disney Plus in streaming a partire da oggi: disponibile il film diretto da Lasse Hallström e ispirato al celebre classico di E.T.A. Hoffmann.
La protagonista del film è l'attrice Mackenzie Foy nel ruolo di Clara, una ragazza che vuole rientrare in possesso di una chiave che potrà farle scoprire un prezioso dono che le ha lasciato la madre. L'oggetto è però sparito in un mondo misterioso e parallelo dove Clara incontra un soldato chiamato Phillip (Jayden Fowora-Knight), un gruppo di topi e le reggenti che si occupano di tre reami: dei fiocchi di neve, dei fiori e dei dolci.

Clara e Phillip devono quindi trovare il coraggio di avventurarsi nel quarto regno, dove domina la tiranna Madre Zenzero (Helen Mirren), nella speranza di recuperare la chiave di Clara e riportare l'armonia in questo mondo instabile. A fronte di un budget importante da 120 milioni di dollari, il film ne ha portati nei box-office internazionali quasi 174. In Italia è stato un vero successo, essendo uscito in periodo non natalizio e avendo incassato quasi 10 milioni di euro!

Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni è solo l'ultima di tante novità in catalogo a luglio 2020 su Disney+, che anche questo mese ha messo a disposizione degli utenti nuove attese serie tv, saghe memorabili e grandi cult.


JURASSIC WORLD: DOMINION SARÀ “L'INIZIO DI UNA NUOVA ERA”, DICHIARA FRANK MARSHALL

Il produttore Frank Marshall ha anticipato in un'intervista che Jurassic World: Dominion non segnerà la fine del franchise, ma sarà l'inizio di una nuova era per la saga giurassica.

Ecco le parole di Marshall a Collider: "Sarà l'inizio di una nuova era. I dinosauri sono arrivati sulla terraferma, in mezzo a noi. E spero che ci rimangano per un po' di tempo, spero". Allusione alle storie future generate dal franchise che vedranno una difficile convivenza tra umani e dinosauri.

Jurassic World: Dominion vedrà ancora una volta il ritorno di Chris Pratt e Bryce Dallas Howard, protagonisti del franchise reboot di Jurassic Park, ma stavolta a fargli compagnia ci saranno i veterani Sam Neill, Laura Dern e Jeff Goldblum, che riprenderanno i loro vecchi ruoli.

Frank Marshall anticipa la "nuova era" senza però specificare se Chris Pratt e Bryce Dallas Howard torneranno anche in futuro o se sono destinati a passare il timone a membri giovani del cast come Justice Smith o Daniella Pineda. Per il momento Netflix ha lanciato teaser e data di uscita di Jurassic World: Nuove avventure, serie d'animazione prodotta, tra gli altri, da Frank Marshall, Colin Trevorrow e Steven Spielberg nonché espansione del franchise.

Nel frattempo il cast di Jurassic World: Dominion ha fatto ritorno sul set in Inghilterra per dare il via alle riprese. L'uscita di Jurassic World: Dominion è fissata all'11 giugno 2021.


Tutti i multisala The Space Cinema riaperti dal 19 agosto

La seconda fase di "ripartenza" targata The Space Cinema è pronta ad essere messa in atto, e dal 19 agosto tutti i multisala del circuito torneranno operativi.

Partito lo scorso 26 giugno con la riapertura di quattro multisala, il processo di ritorno alla normalità di The Space Cinema si concluderà nel mese di agosto con la riapertura dell'intero circuito (ad eccezione di Parma Centro). L'ultimo step sarà diviso in due date, ovvero il 14 ed 19 agosto.

Come si evince dal comunicato ufficiale, il circuito The Space Cinema nel periodo di chiusura ha messo in atto tutte le misure di sicurezza previste dal decreto ministeriale in materia di Covid-19.

AD AGOSTO THE SPACE CINEMA RIACCENDE IL GRANDE SCHERMO
Il circuito pronto a riaprire in sicurezza i suoi multiplex entro il 19 Agosto. Attivato un sistema digitale di assegnazione dei posti distanziati anche tramite app e web

Roma, 29 luglio 2020 – The Space Cinema si prepara a dare il bentornato al pubblico annunciando, per primo in Italia, la riapertura dei suoi cinema ad agosto. Dopo la prima fase di ripartenza a giugno, il circuito completa la ripresa delle attività in due fasi: un primo gruppo di cinema a partire da Venerdì 14 e i restanti da Mercoledì 19 Agosto.

La riapertura di The Space inaugura un periodo di grandi uscite cinematografiche, con due tra i titoli più attesi dell’anno: Onward, il nuovo film d’animazione Disney-Pixar per tutta la famiglia, in arrivo il 19 agosto, e l’ultimo lavoro di Christopher Nolan, l’attesissimo Tenet, più volte rinviato causa Covid-19 ma adesso finalmente pronto al debutto nelle sale italiane il 26 agosto, in anticipo rispetto agli USA, dove l’uscita è ancora da definire. Nelle settimane successive toccherà poi al fenomeno teen After 2, a New Mutants (l’ultimo film della Marvel) e a molti altri grandi titoli attesi dai fans.

Alle novità si aggiungono anche alcuni capolavori del passato, che tornano a rivivere sul grande schermo: tra questi Shining e Arancia Meccanica di Stanley Kubrick, più gli ultimi 3 film di Nolan: Interstellar, Dunkirk e un’edizione speciale per i 10 anni di Inception. A completare l’offerta, ogni giorno saranno proposti tanti film, sempre a partire da 4,90€.

Durante il periodo di sospensione delle attività, The Space Cinema ha elaborato nuovi protocolli (già operativi nei 4 cinema aperti da giugno) per garantire il distanziamento sociale e il più alto livello di sicurezza possibile, per il pubblico e per lo staff. Il personale del cinema è stato adeguatamente formato e dotato di tutti gli strumenti e dispositivi di protezione utili a minimizzare il rischio.

La programmazione è distribuita nell’arco della giornata in modo da consentire la segmentazione del flusso di pubblico, per evitare assembramenti nelle aree comuni. Per lo stesso motivo The Space Cinema raccomanda l’acquisto dei biglietti online, su sito e app: è senza costi aggiuntivi, anche se sarà sempre possibile comprarli al cinema.

Un nuovo sistema di assegnazione dei posti – che rende automaticamente impossibile l’acquisto di posti vicini a quelli già scelti da altri spettatori – è stato pensato per garantire il rispetto della distanza tra le persone o i gruppi di persone (come le famiglie o i congiunti).

Tutti gli ambienti del cinema sono regolarmente e frequentemente igienizzati, mentre le sale vengono pulite al termine di ogni spettacolo. Agli spettatori viene chiesto di indossare la mascherina in tutti gli ambienti del cinema, ad esclusione della sala, dove possono godersi il film consumando, come sempre, i loro popcorn.

L’obiettivo del circuito, da sempre, è quello di mettere al centro lo spettatore e la sua esperienza. Perché, come ha sottolineato il General Manager Francesco Grandinetti, in una lettera inviata agli spettatori di The Space, “il cinema in sala ci permette davvero di staccare per due ore dal mondo esterno. Non è solo divertente, ma aiuta a migliorare la vita di tutti i giorni.”

DAL 26 GIUGNO

Silea
Casamassima
Grosseto
Bologna

DAL 14 AGOSTO

Beinasco
Milano Odeon
Montebello della Battaglia
Lugagnano di Sona
Pradamano
Sestu
Torri di Quartesolo
Trieste
Corciano
Montesilvano
Parma Campus (NB - Non Parma Centro)
Napoli
Catanzaro
Belpasso
Salerno


DAL 19 AGOSTO

Vimercate
Firenze
Terni
Roma Moderno
Cerro Maggiore
Genova
Guidonia
Lamezia
Limena
Livorno
Nola
Quartucciu
Roma Parco de Medici
Rozzano
Surbo

Torino


L'horror Caleb sarà dal 20 agosto nelle sale italiane

Per la rubrica Indie Movie Stars torniamo a parlare di Caleb, l'horror diretto ed interpretato dal talento italiano Roberto D'Antona.

Nei giorni scorsi la L/D Production Company ha confermato l'uscita teatrale del film, e nel farlo ha diffuso il nuovo terrificante trailer. La pellicola diretta da D'Antona sarà pertanto nelle sale italiane a partire dal 20 agosto.

L'uscita teatrale sarà successivamente seguita dalle versioni Home Video, Digital e VOD da CG Entertainment.

[... DAL COMUNICATO] Attesa finita per Caleb, il film thriller/horror di Roberto D’Antona e prodotto da L/D Production Company, arriverà ufficialmente nelle sale italiane, in questa fase di graduale riapertura dei cinema, dal 20 Agosto 2020

L’annuncio è accompagnato da un nuovo inquietante ed angosciante trailer che mostra una pellicola elegante, visionaria, spaventosa, angosciante ma che non manca di colpire le corde emotive. Il Thriller/Horror sovrannaturale tratta il tema dei vampiri ed è ambientato a Timere, un borgo immaginario geograficamente situato sulle Alpi ai confini con la Svizzera, ricreato grazie ai due bellissimi comuni piemontesi Vogogna (VB) e Oleggio (NO).

Sarà Annamaria Lorusso a vestire i panni della protagonista Rebecca, mentre Roberto D’Antona tornerà nel ruolo di antagonista interpretando l’affascinante e terrificante Caleb. Il resto del main cast è composto da Francesco Emulo, Alex D’Antona, Natalia Moro, Nicole Blatto, Susanna Tregnaghi, Erica Verzotti, Mirko D’Antona, Fabrizio Narciso, Sheena Hao, Mirko Giacchetti, Carola Tallarico e Giulia Mesisca, oltre a giovanissimi talenti come Danilo Uncino e Alice Bonzani.

Alle musiche troviamo Aurora Rochez, al make up e agli effetti speciali Paola Laneve, alla fotografia Stefano Pollastro e alla scenografia Erica Verzotti. Come aiuto regista, questa volta, il giovane e talentuoso Daniele Ciceri.

Ecco la sinossi di Caleb. Rebecca è sulle tracce di sua sorella, una giovane giornalista scomparsa mentre stava indagando su una serie di incresciosi eventi. Le sue ricerche la conducono fino a Timere, un luogo remoto e lontano dal frastuono della quotidianità, un luogo in cui vige il rigore del silenzio e il timore di qualcosa di oscuro. Qui Rebecca incontrerà uno stravagante scrittore e il custode della chiesa del paese, ma soprattutto incontrerà Caleb, un uomo affascinante, ricco ed elegante il cui sguardo tenebroso nasconde un agghiacciante segreto. Ed è proprio in questo luogo, il cui tempo sembra muoversi tra le ombre e la minaccia è sempre all’erta, che presto Rebecca verrà a conoscenza di una terrificante verità e la lotta tra bene e male avrà inizio.

IL TRAILER




SYLVESTER STALLONE E KARL URBAN POTREBBERO TORNARE ENTRAMBI NEI PANNI DI JUDGE DREDD!?

Il CEO di Rebellion Jason Kingsley è intenzionato a reclutare sia Sylvester Stallone che Karl Urban nel prossimo capitolo del franchise di Judge Dredd, ovvero il misterioso progetto Mega City One.

Sebbene sia passato un po' di tempo dall'ultimo aggiornamento, che descriveva Mega City One non troppo dettagliatamente come una serie tv ambientata nell'universo narrativo di Dredd, Kingsley ha dichiarato che vorrebbe vedere Urban e Stallone fare squadra nella nuova storia.

Entrambi gli attori hanno impersonato il personaggio in due film distinti, Dredd - La Legge Sono Io del 1995 diretto da Danny Cannon (Stallone) e il più recente Dredd - Il Giudice dell'Apocalisse (Urban), vero e proprio cult dello scorso decennio uscito nel 2012, arrivato in Italia solo nel 2019 e diretto da Pete Travis (ma, secondo quanto riferito sottobanco, in realtà diretto da Alex Garland, accreditato solo come sceneggiatore).

Durante un'apparizione sul canale YouTube del V2A Emergency System Broadcast, Kingsley ha fornito un aggiornamento sui vari progetti del franchise, a quanto pare sia film che serie tv, notando che la pandemia in corso ha bloccato i lavori che però stavano procedendo a gonfie vele con un certo numero di script diversi in produzione. “Voglio che i due film abbiano un seguito. Abbiamo i diritti e possiamo farlo, dobbiamo solo sbarazzarci di questa cosa del virus e poi iniziare a fare film e serie tv."

Ha aggiunto: "Mega-City One è lo show televisivo. Fondamentalmente, non possiamo andare in produzione a causa della situazione coronavirus ma abbiamo gli script e tutto è pronto per partire. L'obiettivo sarebbe anche quello di riavere le nostre star, abbiamo anche scherzato sul fatto che sarebbe molto divertente provare a contattare Stallone".


2 SINGLE A NOZZE, NICOLAS CAGE STAVA PER AVERE IL RUOLO DI WILL FERRELL

Nicolas Cage stava per interpretare Chazz in 2 single a nozze, comedy di David Dobkin, con protagonisti Owen Wilson e Vince Vaughn. A rivelarlo è stato proprio il regista del film in una recente intervista. Nonostante Chazz non sia uno dei protagonisti del film, la performance di Will Ferrell è rimasta tra i momenti iconici del film.

2 single a nozze è uscito nelle sale quindici anni fa ma rimane uno dei cult della commedia americana contemporanea. Will Ferrell interpreta Chazz, un uomo di mezz'età che vive ancora con la mamma e s'imbuca ai matrimoni e addirittura ai funerali per abbordare belle ragazze.
"Avevo bisogno di un momento che toccasse il fondo ed era come se sapessi che avremmo parlato di Chazz, e se andassimo a trovarlo e scoprissimo che s'imbuca ai funerali? E sarà così triste che ti rimanderà dal tuo amico. Quindi Owen scrisse la maggior parte di quella scena e fu davvero divertente. Abbiamo cercato di far arrivare Will fino alla mezzanotte della sera precedente alle riprese. Era solo un giorno. Ci siamo trovati davvero in difficoltà e abbiamo avuto Nick Cage come riserva. Mai detto a nessuno" ha confessato Dobkin.

Avreste preferito vedere Nicolas Cage al posto di Will Ferrell? In entrambi i casi la sequenza di Chazz sarebbe probabilmente diventata iconica, visto il talento di Cage nelle interpretazioni sopra le righe e la bravura di Ferrell nell'interpretazione di personaggi bizzarri.
L'attore ha raccontato di essere sorpreso di come la gente lo fermi e gli urli 'polpettone', proprio come il suo personaggio nei confronti della madre.
Dobkin era convinto che la scena con Will Ferrell funzionasse nella parte finale del film. Chissà che il personaggio non torni in un seguito. David Dobkin non escluso un sequel di 2 single a nozze, spiegando come potrebbe essere il film.


BIRDS OF PREY, JURNEE SMOLLETT PRONTA A TORNARE COME BLACK CANARY PER UN SEQUEL

Birds of Prey e la Fantasmagorica Rinascita di Harley Quinn non ha avuto il successo sperato al boxoffice, ma Jurnee Smollett è pronta a vestire nuovamente i panni di Black Canary semmai un sequel dovesse esserci.

Durante il panel Women Who Kick Ass organizzato da EW! per il Comic-Con @ Home, l'attrice interprete di Dinah Lance a.k.a. Black Canary in Birds of Prey, Jurnee Smollett, ha ribadito di essere assolutamente disposta a tornare nei panni della supereroina DC in un eventuale sequel del film con protagoniste l'Harley Quinn di Margot Robbie e la sua squad tutta al femminile.

"Non è certo un segreto quanto io abbia amato interpretare Black Canary, e sono stata davvero onorata di avere l'opportunità di vestire i suoi panni. Tornerei assolutamente per altri film, se si presentasse l'opportunità" ha affermato.

Al momento non si sa ancora se Birds of Prey e la Fantasmagorica Rinascita di Harley Quinn avrà mai un seguito.

Tra i deludenti incassi al botteghino del primo film (nonostante la critica internazionale avesse apprezzato non poco il film di Cathy Yan), e i danni all'industri dell'intrattenimento causati dalla pandemia globale, è effettivamente difficile che Warner Bros. e DC Films possano ritenerlo, se non una priorità, almeno un titolo allettante nel più immediato futuro.

Però, si sa, mai dire mai in tanti campi, soprattutto in questo, e chissà che non venga annunciato qualcosa in merito durante l'evento virtuale del 22 agosto DC FanDome.


SPIDER-MAN: IL POSTER DI FAR FROM HOME, MA CON GARFIELD E MAGUIRE AL POSTO DI TOM HOLLAND

È passato ormai un anno dall' uscita nelle sale di Spider-Man: Far From Home, l'ultimo film della Fase 3 del MCU. Ma come sarebbe stato un film del genere se fosse appartenuto alle precedenti saghe cinematografiche dedicate all'Uomo Ragno? Vediamone un assaggio nel poster fanmade con Maguire e Garfield al posto di Holland.

Art of Time Travel ci regala un altro dei suoi lavori, questa volta ispirato all'Uomo Ragno, e in particolare al poster di Spider- Man: Far From Home, che il digital artist reimmagina in due versioni diverse oltre a quella originale con protagonista Tom Holland.

Nelle altre due, infatti, sono gli Spider-Man di Tobey Maguire e Andrew Garfield a scrutare la città dall'alto, mentre i fan possono vedere a confronto le varie versioni del costume da supereroe indossate dai tre attori.

Il dibattito su chi sia lo Spider-Man cinematografico più azzeccato e quale film di Spider-Man sia il migliore realizzato finora è sempre acceso, e non sembra voler giungere a una vera e propria conclusione.

Dopotutto, al di là dei fattori più oggettivi, è pur sempre una questione di gusti, non trovate?

E voi, quale Spider-Man (attore/personaggio e film) avete preferito? E come credete si sarebbero comportati i Peter Parker di Maguire e Garfield nel MCU?


THE LAST MERCENARY: VAN DAMME TORNA ALL’ACTION PER NETFLIX

Netflix si sta rimettendo in moto: in Francia, sono infatti partite le riprese di The Last Mercenary, action-comedy interpretata da Jean-Claude Van Damme. La regia del film è di David Charhon, che ha anche diretto Due agenti molto speciali.

In The Last Mercenary, Van Damme interpreta un misterioso ex agente del servizio segreto che deve urgentemente tornare in Francia quando il figlio che non sente da anni viene ingiustamente accusato di traffico d’armi e droga dal governo, in seguito all’errore di un burocrate troppo zelante nel corso di un’operazione anti-mafia.

Il cast include Samir Decazza nei panni del figlio. Alban Ivanov nel ruolo del burocrate. E inoltre Assa Sylla, Patrick Timsit, Eric Judor e Miou-Miou.

Il regista ha scritto la sceneggiatura insieme a Ismaël Sy Savané (Goal of the Dead). The Last Mercenary è prodotto da Jean-Charles Levy, Nicolas Manuel (Forecast Pictures) e Olivier Albou. E ancora Laurence Schonberg (Other Angle Pictures), David Charhon e Jakéma Charhon. E infine Eponine Maillet (Mony Films), Olias Barco e Vlad Riashyn (Apple Tree).

Van Damme ha dichiarato:

The Last Mercenary è un progetto incredibilmente eccitante, che mi permetterà di provare un nuovo genere. Sono sempre stato un fan di Jean-Paul Belmondo e spero di raccogliere il testimone della commedia action a modo mio. La sceneggiatura di David Charhon mescola tutti questi elementi con grande successo: una bella storia emozionante, molta azione e molto humour. Sono anche molto felice di lavorare accanto a una nuova generazione di talenti come Alban Ivanov, Assa Sylla e Samir Decazza. Ma anche di potermi riunire sullo schermo con la creme de la creme degli attori francesi come Patrick Timsit, Eric Judor, Miou-Miou e Valérie Kaprisky.

Aggiunge il regista:

Voglio tornare alla grande tradizione dei film d’azione anni ’80 e ’90. Quei film cult che tutti amiamo, in cui gli eroi erano fuori dall’ordinario, gli stunt erano più impressionanti e veri della realtà, il tutto accompagnato dallo humour. Solo Jean-Claude potrebbe incarnare questa impareggiabile epoca d’oro del cinema.


MISS MARX – IL TRAILER DEL FILM DI SUSANNA NICCHIARELLI, IN CONCORSO A VENEZIA 74

Variety ha pubblicato in esclusiva il trailer di Miss Marx, film di Susanna Nicchiarelli che sarà in concorso alla 77ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Romola Garai (Espiazione, Suffragette) interpreta Eleanor Marx, figlia più piccola di Karl Marx. Questo biopic si concentra sulle battaglie politico-sociali della donna, che unisce le cause del socialismo a quelle del femminismo; inoltre, si impegna per l’abolizione del lavoro minorile.

Miss Marx uscirà in Italia il prossimo 17 settembre, distribuito da 01 Distribution. A tal proposito, è disponibile anche una clip in italiano: troverete i video qui di seguito.

Il trailer

La clip



La sinossi ufficiale
Brillante, colta, libera e appassionata, Eleanor è la figlia più piccola di Karl Marx: tra le prime donne ad avvicinare i temi del femminismo e del socialismo, partecipa alle lotte operaie, combatte per i diritti delle donne e l’abolizione del lavoro minorile. Quando, nel 1883, incontra Edward Aveling, la sua vita cambia per sempre, travolta da un amore appassionato ma dal destino tragico.

Oltre a Romola Garai, nel cast figurano Patrick Kennedy, Felicity Montagu, Oliver Chris, Emma Cunniffe, John Gordon Sinclair, Karina Fernandez, David Kirk Traylor, Marco Quaglia, Barney White, George Arrendell, Georgina Sadler e Freddy Drabble.

La sceneggiatura di Miss Marx è stata scritta dalla stessa Susanna Nicchiarelli.


THE OLD GUARD – UN VIDEO CI PORTA ALLA SCOPERTA DEGLI EFFETTI SPECIALI

Netflix continua a supportare The Old Guard, che sta riscontrando un notevole successo in tutto il mondo.

Stavolta è il turno di un approfondimento sugli effetti speciali: la VFX Supervisor Sara Bennett, il Prosthetic Designer David Malinowski e il truccatore Alessandro Bertolazzi ci mostrano la realizzazione delle scene in cui i protagonisti guariscono istantaneamente dalle ferite, realizzate con un combinazione di CGI ed effetti prostetici.

La sinossi ufficiale
Da secoli il mondo dei mortali è protetto da un gruppo clandestino guidato da una guerriera di nome Andy (Charlize Theron). Al suo interno ci sono mercenari molto uniti tra loro e che stranamente non possono morire. Durante una missione urgente le straordinarie capacità dei componenti della squadra diventano improvvisamente pubbliche. Ora tocca ad Andy e all’ultima arrivata Nile (Kiki Layne) aiutare il team a scongiurare il pericolo rappresentato da chi, a qualsiasi prezzo, intende replicare e sfruttare economicamente questo dono. Tratto dal celebre fumetto di Greg Rucka e con la regia di Gina Prince-Bythewood, THE OLD GUARD racconta una storia cruda, ancorata alla realtà e piena d’azione che dimostra come vivere per sempre non è poi una faccenda tanto semplice.

La protagonista è Charlize Theron nel ruolo di Andromaca di Scizia, leader di un gruppo di guerrieri immortali che vivono sulla Terra da millenni, combattendo le battaglie di ogni generazione. Della squadra fa parte anche Luca Marinelli, il cui talento attira sempre di più l’attenzione delle produzioni internazionali. L’attore romano interpreta Nicolò da Genova, crociato italiano che ora ha una relazione con un vecchio avversario, Yusuf Al-Kaysani (il Marwan Kenzari di Aladdin), anche lui nel gruppo. Matthias Schoenaerts è invece Sebastian le Livre, ex soldato napoleonico, mentre Kiki Layne presta il volto all’ultima “recluta” della guardia: Nile Freeman, marine americana che ritorna in vita dopo essere stata uccisa in azione, scoprendo così di essere immortale a sua volta.

A dar loro la caccia troviamo Copley (Chiwetel Ejiofor), agente della CIA che, essendo anche uno storico, è riuscito a scoprire il segreto della squadra. Harry Melling interpreta Merrick, dirigente di una compagnia farmaceutica che si allea con Copley per catturare il gruppo e studiarne i poteri.

La regista
Gina Prince-Bythewood è nota per Love & Basketball, La vita segreta delle api, Beyond the Lights: Trova la tua voce e il pilot della serie Cloak & Dagger. Avrebbe dovuto dirigere Silver and Black, cinecomic della Sony con Gatta Nera e Silver Sable, ma il film è stato annullato.

Il fumetto e la sceneggiatura
The Old Guard è tratto dall’omonimo fumetto di Greg Rucka (testi) e Leandro Fernandez (disegni), mentre l’adattamento è scritto dallo stesso Rucka insieme alla stessa Gina Prince-Bythewood.

Troverete il video qui di seguito.

Il video




Netflix, agosto 2020: nuovi film e serie TV in arrivo

Netflix ha annunciato il suo programma ufficiale per quanto riguarda i nuovi contenuti di agosto 2020, di cui vediamo nell'elenco qui sotto i vari film, serie TV, documentari e altro a cui avranno accesso tutti gli abbonati a partire dall'inizio del mese prossimo.

Dopo le numerose novità di luglio 2020, si entra nel vivo dunque dell'estate di Netflix, con ulteriori aggiunte di notevole interesse soprattutto per quanto riguarda film e serie TV, nonostante ci si trovi in un mese che forse può essere meno attivo del solito, sul fronte della visione di contenuti video in streaming.

In particolare, evidenziamo l'arrivo dello speciale interattivo Unbreakable Kimmy Schmidt: Kimmy vs il Reverendo, oltre alla quinta stagione di Lucifer e all'arrivo della Stagione 5 di Gotham, tra le serie non originali.

Tra i film, troviamo Origini Segrete il 28 agosto come produzione originale, mentre tra i non originali ci sono Basic Instinct e il classico La febbre del sabato sera, oltre a Venom il 18 agosto. Vediamo dunque l'elenco dei contenuti. L'elenco è stato aggiornato il 29 luglio con altri contenuti, a questo punto dovrebbe essere completo e definitivo.

Film originali

31 Luglio - Seriously Single
4 Agosto - Malibù Rescue: Una nuova Onda
7 Agosto - Berlin, Berlin: Lolle on the Run
7 Agosto - Work It
13 agosto - Un'estate con Sofia
14 Agosto - Project Power
21 Agosto - L'ultimo colpo di mamma
28 Agosto - Origini segrete


Film

1 Agosto - Cambia la tua vita con un click
1 Agosto - Spongebob: Fuori dall'Acqua
1 Agosto - Al vertice della tensione
1 Agosto - Basic Instinct
1 Agosto - Delitto Perfetto
1 Agosto - Duplicity
1 Agosto - Il ritmo del successo
1 Agosto - Il rompiscatole
1 Agosto - La febbre del sabato sera
1 Agosto - Last vegas
1 Agosto - Ransom - Il riscatto
1 Agosto - Scrivimi una canzone
4 Agosto - La Mummia (2017)
8 Agosto - Freddy vs. Jason
8 Agosto - Se Dio vuole
11 Agosto - Hotel Transilvania
11 Agosto - The Legend of Tarzan
18 Agosto - Venom
25 Agosto - Lo chiamavano Jeeg Robot
31 Agosto - Searching


Serie TV originali

31 Luglio - The Umbrella Academy - Stagione 2
31 Luglio - Vis a Vis - Stagione 5
5 Agosto - Unbreakable Kimmy Schmidt: Kimmy vs il Reverendo
6 Agosto - The Rain - Stagione 3
7 Agosto - Alto Mare - Stagione 3
12 Agosto - Greenleaf - Stagione 5
14 Agosto - 3% - Stagione 4
14 Agosto - Dirty John - Stagione 2
14 Agosto - La Rapina del Secolo - Stagione 1
14 Agosto - Teenage Bounty Hunters, Stagione 1
15 Agosto - Rita, Stagione 5
16 Agosto - It's okay to not be okay - Stagione 1
20 Agosto - Biohackers, Stagione 1
21 Agosto - Lucifer - Stagione 5 parte 1
25 Agosto - Trinkets, Stagione 2
26 Agosto - Do Do Sol Sol La La Sol, Stagione 1
28 Agosto - Cobra Kai, Stagioni 1 e 2


Serie TV non originali

1 Agosto - Gotham - Stagione 5
1 Agosto - L'atterraggio perfetto - Stagione 1


Anime e animazione

30 Luglio - Transformers - War for Cybertron Trilogy
1 Agosto - Super Monsters: La nuova classe, Stagione 1
1 Agosto - Talking Tom and friends, Stagione 2
4 Agosto - Go! Go! Cory Carson: Campo estivo
6 Agosto - The Seven Deadly Sins - Stagione 4
7 Agosto - I maghi: i racconti di Arcadia, Miniserie
7 Agosto - Il magico scuolabus riparte: destinazione spazio!
7 Agosto - Parole in festa: canzoni, Stagione 1
14 Agosto - Gli octonauti e le grotte di Sac Actun
14 Agosto - Il mio nome è impavido
17 Agosto - Gli Acchiappaglitch, Stagione 2
20 Agosto - Great Pretender, Stagione 1
21 Agosto - Hoops - Stagione 1
21 Agosto - Alien TV, Stagione 1
27 Agosto - Aggretsuko - Stagione 3


Documentari

29 Luglio - Gli Speedcuber
31 Luglio - Sugar Rush - Stagione 3
2 Agosto - Connected, Stagione 1
3 Agosto - Immigration Nation, Stagione 1
5 Agosto - World's most wanted, Stagione 1
5 Agosto - Anelka: genio e sregolatezza
6 Agosto - Nasha Natasha
7 Agosto - Piccole creature, Stagione 1
12 Agosto - A chi fa bene il wellness? Stagione 1
14 Agosto - Dark Polo Gang - La serie - Stagione 1
19 Agosto - High score, Miniserie
20 Agosto - John e la musica per gli alieni
26 Agosto - Rising Phoenix: la storia delle paralimpiadi


Stand up e comedy show

2 Agosto - Trevor Noah: Lost in translation
4 Agosto - Sam Jay: 3 in the morning
7 Agosto - Selling sunset, Stagione 3
7 Agosto - Nailed it! Messico, Stagione 2
11 Agosto - Rob Schneider: asian momma, mexican kids
14 Agosto - Glow up, Stagione 2
19 Agosto - Demarcus family rules, Stagione 1
21 Agosto - Rust Bros, Stagione 3


Sorvegliato speciale: curiosità sul film con Sylvester Stallone a 30 anni dall'uscita in sala

Sylvester Stallone ha interpretato spesso personaggi che si sono ritrovati imprigionati in carcere. Una di queste interpretazioni è quella di Sorvegliato speciale del 1989.

Con il preciso obiettivo di ricreare il clima del genere carcerario degli anni 70 di Fuga da Alcatraz, ovviamente un po' più crudo e violento, il film Sorvegliato speciale usciva al cinema nel 1989. Sylvester Stallone interpreta Frank Leone, un meccanico che sta scontando una pena leggera per aver difeso un suo collega da un'aggressione di alcuni delinquenti. Quando chiede un permesso per uscire e andare a trovare il suo amico in fin di vita, il direttore del carcere Drumgoole interpretato dal grande Donald Sutherland, glielo nega. Frank cerca di evadere ma, scoperto, viene immediatamente rinchiuso. La stampa accusa Drumgoole di essere senza pietà e lui punisce Leone spostandolo nel penitenziario di Gateway, dove la sua vita diventa un incubo.

Sorvegliato speciale: 10 curiosità sul film con Sylvester Stallone


Sorvegliato speciale non è stata la prima volta, né l'ultima in cui Sylvester Stallone interpreta un personaggio che passa del tempo dietro le sbarre. Gli altri film in cui è imprigionato sono Fuga per la vittoria, Rambo, Rambo II, Rambo III, Over the Top, Tango & Cash, Demolition Man, Judge Dredd e Escape Plan

Il regista John Flynn è stato assistente alla regia su un grande film di evasione, La grande fuga del 1963 con Steve McQueen

Il film offre all'attore Tom Sizemore il primo ruolo di rillievo con il personaggio di Dallas.

Il compositore del film è Bill Conti, diventato celebre con la colonna sonora di Rocky

Il carcere di massima sicurezza del film è la prigione realmente esistente nello stato del New Jersey Rahway State Prison, in cui sono stati girati anche altri film quali Hurricane - Il grido dell'innocenza, Malcolm X, He Got Game, Rounders - Il giocatore e Ocean’s Eleven.

Le comparse di Sorvegliato speciale sono tutti veri detenuti e vere guardie della Rahway State Prison.

Il compenso da comparsa per le guardie fu di 93 dollari, per i detenuti fu di 26 dollari.

Dei 1900 detenuti della prigione, ogni mattina sul set ne venivano selezionati circa 200 che rimanevano a disposizione delle riprese dalle 7:30 alle 17.

Per la scena della partita di football nel campo fangoso, Sylvester Stallone non ha fatto uso di controfigure.

Nel film compare l'attore Danny Trejo come membro della gang di Chink.




È MORTO ALAN PARKER: ADDIO AL REGISTA DI FUGA DI MEZZANOTTE E SARANNO FAMOSI

Alan Parker, regista britannico noto per aver diretto pellicole quali Fuga di mezzanotte e Mississippi Burning - Le radici dell'odio, entrambe per le quali ha ricevuto una nomination all'Oscar, è scomparso in queste ore in seguito ad un lunga malattia. Aveva 76 anni.

Nato a Londra nel 1945, Parker mosse i suoi primi passi nel mondo dell'audiovisivo dirigendo pubblicità e filmati commerciali di successo per conto di varie compagnie. Tra questi la serie di spot realizzati per la Cinzano, con protagonisti Joan Collins e Leonard Rossiter.

Nel 1976 debutta al cinema con Piccoli Gangster, musical ambientato durante la Grande Depressione e l'era del Proibizionismo, ma il vero successo arriva due anni più tardi con Fuga di mezzanotte: la pellicola basata sulla vera storia di Billy Hayes, un cittadino americano tornato in patria dopo essere evaso da una prigione turca, riuscì a conquistare la critica e valse a Parker la sua prima nomination come miglior regista agli Academy Award.

I film di Parker, tra cui citiamo anche Saranno Famosi, Pink Floyd The Wall e Evita, ha ottenuto complessivamente 19 Premi Bafta, 10 Golden Globe e 10 Oscar. Tra i membri fondatori della Director's Guild del Regno Unito, Parker è stato anche chairman del UK Film Council.


CATWOMAN: TUTTI LE ATTRICI CHE HANNO INTERPRETATO L'AFFASCINANTE SELINA KYLE NEI FILM DC

Catwoman è uno dei personaggi più affascinanti di Gotham City e ancora oggi continua a ricevere adattamenti sia nei fumetti DC sia nei nuovi film su Batman: ma chi sono le attrici che le hanno prestato il volto nella sua decennale storia cinematografica?

Lee Meriwether: la creazione del personaggio avvenne nel 1940 e la ladra felina debuttò nel mondo dei furti con scasso nel 1940 con il nome di "The Cat". Negli anni '60 ritornò in grande stile nei fumetti, e ciò aprì la porta al primo adattamento cinematografico per il film di Batman del 1966, facilitato anche dal successo di Julie Newmar, che la interpretò per due stagioni della serie televisiva. Meriwether riuscì a conciliare perfettamente le due anime di un personaggio sensuale quanto letale, seppur all'interno di un contesto spesso comico.

Michelle Pfeiffer: nel secondo film di Tim Burton, Batman Returns, l'attrice riuscì a restituire molto bene la visione del regista. Una Catwoman oscura, quasi grottesca nel suo scintillante costume in latex, fornita di una sessualità molto accentuata e di tratti che per certi versi la avvicinavano ad un villain come Joker. Ancora oggi è considerato uno dei migliori adattamenti.

Halle Berry: lo spinoff del 2004, incentrato completamente su di lei, è ritenuto quasi all'unanimità un gigantesco fiasco. I problemi erano più che altro nella sceneggiatura, che dipingeva la villain come un'atletica supereroina senza aggiungere molto altro sul piatto. Halle Berry si guadagnò così un Razzie Award. Nonostante questo l'attrice si impegnò nel ruolo, e nel bene o nel male viene ancora ricordata come una delle Catwoman più famose.

Anne Hathaway: arriviamo poi al film conclusivo della trilogia nolaniana dedicata al cavaliere oscuro, The Dark Knight Rises. La ladra in questione è stata qui riadattata nel contesto realista che caratterizza la visione di Nolan, e Hathaway ha dato vita ad una donna astuta e determinata. Sotto quella superficie abbiamo potuto scorgere però la sua grande insicurezza dovuta all'arrivo di un terrorista come Bane, evoluzione che la spingerà dapprima a tradire Bruce Wayne, per poi allearsi con lui nel finale. Sicuramente una versione alternativa del personaggio, che non ha mancato di interessare i fan.

Zoe Kravitz: nel prossimo futuro ci aspetta un'attrice con esperienza nel ruolo. Kravitz aveva infatti già avuto a che fare con Selina Kyle, per via della sua partecipazione al doppiaggio in The Lego Batman Movie. La ritroveremo in un contesto del tutto diverso, a quanto pare, con una storia che vedrà l'Uomo Pipistrello da giovane, alle prese con le sue prime avventure. Catwoman sarà centrale nel nuovo film di Matt Reeves e l'attrice ha ammesso di essersi in parte ispirata a Michelle Pfeiffer
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MARVEL E DC: ALL'ASTA GLI OGGETTI DI SCENA, DAL MARTELLO DI THOR AL LAZZO DI WONDER WOMAN!

Dopo l'asta per i cimeli di The Defenders, è arrivato il momento di puntare più in alto: stavolta potreste aggiudicarvi uno dei preziosi oggetti usati nella realizzazione di film Marvel e DC quali Thor: The Dark World, Captain America: Il Primo Vendicatore e Batman v Superman: Dawn of Justice.

Esatto, si tratta proprio delle potenti armi originali usate dai supereroi nelle spettacolari pellicole e ciascuno di essi è fornito di un certificato di autenticità. A mettere in piedi l'iniziativa è Comic Connect, con una base d'asta di solo 1 dollaro, anche se ovviamente gli appassionati faranno di tutto per portarsi a casa reliquie del genere.

Ci sarà sicuramente qualcuno che punterà a lasciare il povero Captain America in mutande: del primo film con Chris Evans sono infatti disponibili i guanti, l'elmo, la maglia e lo scudo. I fan di Iron Man potrebbero invece guardare al reattore del Mark IV usato per il secondo capitolo, e quale miglior modo per festeggiare i 20 anni del primo X Men se non ottenendo i mitici artigli di Wolverine?

Un altro pezzo pregiato è poi la fedele arma usata da Thor in The Dark World, descritta come una delle armi più iconiche del MCU, costituita da gommapiuma indurita, decorata con antiche rune e dipinta in modo da rappresentare l'acciaio più duro. Le dimensioni sono di circa 50cm x 24cm x 15cm. Potrebbe esserci un piccolo problema nel sollevare Mjolnir una volta ricevuto, per cui assicuratevi di essere degni! Per gli amanti della DC e dell'eroina amazzone per eccellenza che non stanno più nella pelle in attesa di Wonder Woman 1984, c'è poi il Lazzo della Verità che Gal Gadot ha usato in Batman v Superman, costituito da fibre dorate.

Potete dare uno sguardo a tutti gli oggetti cliccando sul link alla fonte . L'asta aprirà il 3 agosto, e di sicuro ci sarà da combattere per aggiudicarsi i vari oggetti, ma per combattere il male c'è bisogno dei giusti strumenti, non vi pare?


X-MEN, ECCO PERCHÉ I COSTUMI DEL FILM NON ERANO FEDELI AI FUMETTI MARVEL

Tra i film che hanno dato il via al successo dei cinecomic all'inizio degli anni '2000, il primo X-Men di Bryan Singer fece molto discutere tra i fan per via dei costumi del team guidato dal Professor X, per nulla fedeli alla loro controparte dei fumetti.

Il Wolverine di Hugh Jackman per esempio non ha mai indossato il suo iconico costume blu e giallo, e secondo il produttore Ralph Winter ciò è dovuto alla volontà di raggiungere un pubblico più ampio possibile.

"A quel tempo, ci sembrava di aver fatto un buon lavoro. Abbiamo passato poco tempo a lavorare al guardaroba" ha spiegato Winter in una recente intervista con SyFy Wire (via Cinema Blend). "Ovviamente, all'interno del film si scherza sul lattex giallo con un riferimento per i fan. Non era per rimarcare la cosa ma per dire 'Hey, vi ascoltiamo. Abbiamo capito cosa volete. Abbiamo capito che non vi piace l'idea di avere un Wolverine troppo alto. Sappiamo che vi piacerebbe vedere tutti nei loro costumi tradizionali.' Ma dobbiamo anche fare un film che raggiunga un pubblico più ampio e che giustifichi il budget."

Complice anche l'esplosione del genere supereroistico al cinema, l'approccio degli studi oggi è molto cambiato e difficilmente si può prescindere dall'aspetto originale dei personaggi. "Il trucco è sempre quello di guardare al fan sfegatato della Marvel e degli X-Men, ma in modo che non allontani il frequentatore medio che potrebbe appassionarsi a questo tipo di storie" ha aggiunto il produttore.


I LIVIATANI - CATTIVE ABITUDINI: IL TRAILER DELL'HORROR TUTTO ITALIANO DI RICCARDO PAPA

Guardate il trailer ufficiale di I Liviatani - Cattive Abitudini, nuovo horror tutto italiano diretto da Riccardo Papa e scritto da da Papa e Antonio Cardia, con Simona Ferri in produzione.

Il film, che ha già fatto parlare di sé come uno dei 16 film premiati al Lazio Cinema International 2019, unisce acidità e humor nero in una black comedy girata a Bolsena e Capodimonte. La sinossi, che anticipa le vicende surreali e grottesche di una famiglia di insospettabili quanto sanguinari assassini seriali, rivela:

"Il giovane Orlando è atteso dalla fidanzata Diana nella villa di famiglia per presentarsi agli ignari e temuti genitori di lei e ottenere così la loro approvazione. Goffo e insicuro, Orlando decide di farsi accompagnare dal migliore amico Biagio, il quale mosso da innumerevoli dubbi e assurdi sospetti, farà di tutto per convincere Orlando della reale natura di Diana e della sua famiglia, nel disperato tentativo di fargli cambiare idea. Ma entrambi ignorano di essere ospiti di una famiglia a dir poco particolare della quale scopriranno le strane e inquietanti attitudini."

Il cast include Gabriel Lo Giudice, Federica Sabatini, Fortunato Cerlino, Antonia Liskova, Eduardo Valdarnini, Giovanni Anzaldo, Giulia Cragnotti, Babak Karimi. Il film è disponibile dal 27 luglio sulle piattaforme di streaming on demand Sky Primafila, The Film Club, Infinity, Apple TV, Rakuten, Chili e Google Play, nonché nelle arene e nei drive-in.




DIAMANTI GREZZI, 560 PAROLACCE IN 4 MINUTI: QUELLO DI NETFLIX È (QUASI) RECORD MONDIALE

Nelle scorse ore il servizio di streaming on demand Netflix ha condiviso sulla propria pagina ufficiale del social network Twitter un supercut dedicato a tutte le parolacce contenute in Diamanti Grezzi, l'ultimo e acclamato film dei fratelli Safdie con protagonista Adam Sandler.

Il video 'riassuntivo', che potete trovare in calce all'articolo, include un totale di 560 parolacce (descritte come varianti della della parola "fuck'") in poco più di quattro minuti. Si tratta del quarto miglior risultato di sempre nella storia del cinema per quanto riguarda l'uso delle parolacce: davanti al film con Adam Sandler ci sono soltanto The Wolf of Wall Street di Martin Scorsese (al terzo posto con 569 parolacce), F*** - a documentary on the word (al secondo posto con 857 utilizzi) Swearnet: The Movie (indisturbato sul gradino più alto del podio con ben 935 utilizzi).

Incentrato sul gioielliere ebreo Howard Ratner, che sommerso dai debiti accumulati a causa dei suoi vizi col gioco d'azzardo e alcune pessime decisioni deve cercare di rivendere un prezioso opale nero, è stato osannato dalla critica di tutto il mondo e agli Independent Spirit Awards ha portato a casa i premi per la miglior regia a Josh e Benny Safdie, per il miglior attore protagonista ad Adam Sandler, per il miglior montaggio a Ronald Bronstein e Benny Safdie, oltre alle candidature per il miglior film indipendente dell'anno e per la miglior sceneggiatura a Ronald Bronstein, Josh e Benny Safdie.


https://twitter.com/i/status/1288208045273538560

JUSTICE LEAGUE: LA NASA TROVA UN CUBO NELLO SPAZIO, PER RAY PORTER APPARTIENE A DARKSEID

La NASA ha pubblicato alcune immagini del Sole che ritraggono anche un curioso spazio nero a forma di cubo, e mentre i cercatori di UFO parlano già di vita aliene i fan della Justice League non hanno potuto non pensare alla Mother Box di Darkseid.

A questo proposito sul social network Twitter è stato interpellato perfino Ray Porter, che ha interpretato il villain nell'attesissima Zack Snyder's Justice League che uscirà nei primi mesi del 2021 sul servizio di streaming on demand HBO Max.

Come potete vedere nel post in calce all'articolo, infatti, all'attore è stato chiesto se per caso il misterioso cubo nero intercettato dalla NASA non fosse davvero una Mother Box, e l'esilarante risposta di Porter è stata: "Oh, ecco dove l'ho lasciato. Accidenti! Ora se potessi trovare le mie chiavi ..."

Ricordiamo che per diversi mesi, se non anni, il ruolo di Darkseid nel Justice League di Zack Snyder è rimasto un assoluto mistero, dato che la parte di Ray Porter venne tagliata completamente dal montaggio rimaneggiato da Warner Bros. e Joss Whedon che è stato distribuito al cinema nel 2017: finalmente le cose sono cambiate qualche settimana fa, quando il personaggio è stato ufficialmente mostrato per la prima volta nel teaser trailer della Snyder Cut.

Vi ricordiamo che nuove informazioni sulla Snyder Cut, come la durata ufficiale e il trailer integrale, saranno svelate al DC FanDome previsto per il 22 agosto.





Edited by Triplethor - 31/7/2020, 19:30
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