Il Bif&st di Bari apre con The King's Speech Il Bif&st di Bari apre con The King's Speech e offre il meglio del cinema italiano
Torna, dal 22 al 29 gennaio, il Bif&st - Bari International Film & Tv Festival: diretto da Felice Laudadio, l'appuntamento giunge alla sua seconda edizione ufficiale (dopo il rodaggio del 2009) con un programma - per dirla con il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola - dove convivono "il territorio e il cosmopolitismo, per ricostruire le proprie radici e andare oltre le colonne d'Ercole delle piccole patrie".
Alto profilo internazionale per le anteprime ospitate al Teatro Petruzzelli: si inaugura con l'inglese The King's Speech [trailer] di Tom Hooper, con Colin Firth in odore di Golden Globe (e forse di Oscar), e si prosegue con molti titoli europei, dal francese La rafle [trailer], dal 27 gennaio nelle sale italiane, all'ungherese Kolorado Kid di András B. Vágvölgyi agli olandesi Win/Win [trailer] di Jaap van Heusden e The Nobel Prize Winner di Timo Veltkamp; dal tedesco Die Schwester di Margarethe von Trotta (con più di un rimando al classico Che fine ha fatto Baby Jane?) al bulgaro Voice Over di Svetoslav Ovtcharov. Il cinema italiano è rappresentato dalla prima mondiale del nuovo film di Pasquale Squitieri, Father, ambientato nella comunità italoamericana di Philadelphia.
Accanto al cinema di tutto il mondo, il BIF&ST conferma l'ItaliaFilmFest, che fa sfilare nelle sale del capoluogo pugliese il meglio del cinema italiano del 2010, al vaglio di giurie rigorosamente "italian speaking". Quattro le categorie competitive: lungometraggi (16, da La prima cosa bella [trailer], uscito proprio un anno fa, all'ancora inedito in sala, ma molto applaudito a Venezia, Sorelle Mai di Marco Bellocchio), opere prime (11, tra cui l'anteprima assoluta L'erede di Michael Zampino), documentari (17) e corti (22).
Oltre ai concorsi, numerose le proposte non competitive, le retrospettive (l'opera omnia di Giuseppe Tornatore, che presenta anche la versione definitiva del suo doc L'ultimo Gattopardo, e una selezione dei film prodotti da Domenico Procacci), gli omaggi (a Suso Cecchi D'Amico e Mario Monicelli) e i tributi alle personalità insignite del "Premio Fellini 8½ per l'eccellenza cinematografica" (tra gli altri: Carlo Verdone, Claudia Cardinale, i fratelli Taviani e Nicola Piovani che chiuderà il festival con l'esecuzione della suite "Epta").
Tra gli incontri, da segnalare 9 lezioni di cinema d'autore, il seminario "Scrivere il cinema - Scrivere la fiction" con gli sceneggiatori Andrea Purgatori e Silvia Napolitano, e il convegno "Le sale cinematografiche e le sfide del futuro: gli spazi della cultura e dell'industria dell'audiovisivo e il digitale".
Posto sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, il BIF&ST è promosso dalla Regione Puglia, con la collaborazione del Comune di Bari e dell'Università degli Studi di Bari, e organizzato dall'Apulia .
BIF&ST: 300 film in 8 giorni
300 film in 8 giorni: è la sfida 'culturale' del Bif&st-Bari International Film&Tv Festival (22-29 gennaio) diretto da Felice Laudadio (a sinistra), e presieduto da Ettore Scola, che ha presentato, alla presenza del Governatore della Regione Puglia Nichi Vendola, il notevole e sostanzioso programma. Un programma molto raffinato oltre che intenso, che provocatoriamente, ma non troppo, Nichi Vendola suggerisce di rititolare "Mangiare la cultura". Per quanto riguarda i numeri sono 150 i lungometraggi che verranno presentati accanto a 158 tra documentari e corti. 16 i film italiani in concorso, fra cui La prima cosa bella di Virzì, Happy Family di Salvatores, Mine vaganti di Ozpetek, Vallanzasca di Placido.
12 le anteprime fuori concorso. Apre il Festival quella di The King's Speech di Tom Hooper, vincitore di numerosi Oscar britannici e di 7 nomination ai Golden Globe, seguita da quella europea di Senna, un documentario su uno dei più grandi corridori automobilistici, La sorella di Margarethe von Trotta, La Rafle di Roselyne Bosch, sulla deportazione di 13mila ebrei nella Parigi occupata del 1942, Morning Glory con Harrison Ford e Diane Keaton sul mondo televisivo americano, London Boulevard con Keira Knightley e Colin Farrell e Father di Pasquale Squitieri, che porta oggi sullo schermo un suo soggetto sulla mafia scritto negli anni 70.
11 invece sono le opere prime che concorrono nell'ItaliaFilmFest/Opere prime: La pecora nera, Venti sigarette, Due vite per caso, Scontro di civiltà per un ascensore a piazza Vittorio, Il primo incarico, L'erede, Hai paura del buio, Basilicata Coast to Coast, Et in terra pax, Giovanni Passannante e Into Paradiso.
Una grande retrospettiva dedicata a Giuseppe Tornatore che si annuncia come la più completa mai presentata fino ad oggi (back stage, le interviste-incontro a Rosi, Guttuso, Sciascia, l'omaggio a Falcone, il documentario sulla Fiat di Termini Imerese, gli spot pubblicitari, il vidseo musicale di Eros Ramazzotti ...) Un Tributo-retrospettiva, intitolato "La Fandango per il cinema italiano", al produttore barese Domenico Procacci, accompagnato da una retrospettiva in cui verranno proposti più di 30 titoli, a partire da La stazione (1990).
Questi ultimi, assieme a Carlo Verdone, Fabrizio Gifuni, i fratelli Taviani, Nicola Piovani, Claudia Cardinale e Liliana Cavani, oltre a ricevere il Premio Fellini 8 1/2, terranno una lezione di cinema.
Le altre due retrospettive in programma ricordano due artisti scomparsi quest'anno; la sceneggiatrice Suso Cecchi D'Amico e il grandissimo Mario Monicelli. Nel corso della manifestazione inoltre si terrà un convegno sulle sale cinematografiche e le sfide del futuro, un meeting dell'Apulia Film Commission, l'assemblea generale della Fipresci, oltre a molti incontri con i giovani attori e attrici italiani.
"Lo scorso anno - ha dichiarato Laudaddio - abbiamo totalizzato il numero record di 44mila presenze. ma per quest'anno l'attesa è maggiore". "Il cinema - ha concluso Vendola - è l'argine alla deriva culturale italiana.