| FG: Mi piacerebbe innanzitutto sapere che rapporto lei ha avuto con Juno. Dalla prima volta in cui ha letto il copione, come le è cresciuto dentro il personaggio? Come ha deciso di rappresentarlo nel film?
EP: Ero assolutamente entusiasta, era uno dei copioni più belli che avessi mai letto. Ammiravo molto il personaggio di Juno, perché la trovavo estremamente sincera e onesta, mi sono legata a lei per il suo cuore.
FG: Credo che ritrarre un personaggio così poteva essere un po' complicato, per via di tutti i differenti aspetti della sensibilità di Juno che doveva rappresentare. Doveva essere a volte forte, a volte aggressiva, ma anche mostrare della fragilità. Come ha lavorato per conciliare tutto ciò?
EP: Credo che gli esseri umani abbiano più dimensioni. Lei è solo un personaggio estremamente ben scritto e onesto. Si è trattato di gestire i sentimenti che provo come essere umano e rapportarli a lei, trovarli in te stessa e tirarli fuori.
FG: E cosa ha trovato in se stessa di questo personaggio? Qual è stato l'elemento più personale che ha messo nel personaggio?
EP: Penso che tutti i personaggi che interpreto, siano anticonformisti come Juno o estremamente conservatori, provino tutti le stesse cose. In ogni film si tratta di unire il proprio cuore al cuore di quella persona e lasciare che tutto accada da sè.
FG: Prima di Juno, ho avuto modo di vederla recitare anche in Hard Candy e The Tracey Fragments. Mi chiedevo se ci sia una linea comune in tutti questi ruoli... Come ha scelto questi film e come sceglierà i film in futuro?
EP: Scelgo un film quando leggendo il copione vedo che è entusiasmante e appassionante. Se mi fa battere il cuore, mi entusiasma. E vorrei continuare a sfidare me stessa, altrimenti mi annoierò.
FG: Discutevo anche con Diablo Cody di come Juno faccia parte di questa nuova tendenza comune al cinema indipendente americano. Penso a personaggi come Wes Anderson e Noah Baumbach, a film come Junebug o Napoleon Dynamite. Le piacciono questi film e li ha considerati interpretando il suo ruolo?
EP: Credo che si possa associare a quel genere, anche se di solito non penso a queste cose quando giro un film o lo scelgo. Credo che questo film sia estremamente onesto e che rifletta un lato più leggero dell'umanità, e questa cosa è molto importante per me, perché tutti gli altri film che ho fatto avevano questi elementi oscuri, provocatori. E' bello poter girare un film che abbia un elemento di umanità e ottimismo.
FG: Il film è molto divertente, ma affronta anche importanti interrogativi etici e morali. Non solo per la faccenda della gravidanza, ma anche per il modo in cui i vari personaggi si comportano tra loro, le relazioni umane di cui parlava. Qual era il legame che la interessava di più nel film, tra quelli che aveva il suo personaggio?
EP: Mi interessavano tutte le dinamiche, credo che molti elementi di questo film siano inaspettati, i personaggi sono ben definiti e onesti. Molto di ciò che succede, lo dice anche la gente, è inaspettato. Penso che la vita sia così, inattesa. Mi piacciono tutti gli elementi e tutte le relazioni che ci sono nel film.
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