Murakami Haruki, Kafka sulla spiaggia.
Ellen Page, l’attrice di Juno, non fa che rileggere questo romanzo che è tutto fuorché leggero, alla faccia del clichè bella&stupida. Considerato da molti il miglior libro di Murakami. Narra le avventure, siamo sempre nel territorio del realismo magico, di un quindicenne che si fa chiamare non a caso Kafka. Per allontanarsi dal padre, uno scultore folle e geniale, e da profezie edipiche, Kafka fugge da Tokio. Va verso Sud. A Takamatsu incontrerà altri fuggitivi che hanno bisogno l’uno dell’altro per compiere il loro destino.
Il modo migliore per spiegare un libro così articolato è affidarsi alle parole dell’autore:
Qualche volta il destino assomiglia ad una tempesta di sabbia che muta incessantemente la direzione del percorso. Per evitarlo cambi l’andatura. E il vento cambia l’andatura, per seguirti meglio. Tu allora cambi di nuovo, e subito di nuovo il vento cambia per adattarsi al tuo passo. Questo si ripete infinite volte, come una danza sinistra con il dio della morte prima dell’alba. Perché quel vento non è qualcosa che è arrivato da lontano, indipendente da te. E’ qualcosa che hai dentro. Quel vento sei tu. Perciò l’unica cosa che puoi fare è entrarci, in quel vento, camminando dritto e chiudendo forte gli occhi per non far entrare la sabbia.
Murakami è così, lo ami o lo odi!
Ad Ellen piacciono i libri pesanti