Amanita Blueberry |
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| Basato su un romanzo, L’angelo di pietra di Margaret Laurence (uscito in Italia per una piccola casa editrice, La Tartaruga), che si può considerare grosso modo come i Promessi sposi canadesi, The stone angel è un film che esce in Canada il 9 maggio e negli USA l’11 luglio, e che quasi sicuramente vedremo anche in Italia, tanto si tratta di un polpettone sentimentale e non di storie controverse. Dunque, The stone angel racconta la storia di Hagar Shipley, un’orgogliosa vecchia che scappa di casa quando suo figlio Marvin e sua cognata Doris le consigliano di trasferirsi in una casa di riposo. Hagar Parte per un viaggio irragionevole in cerca di un modo per riconciliarsi con il suo tumultuoso passato. Vulnerabile a causa del suo cervello che invecchia, diventa difficile per Hagar distinguere il passato dal presente ed arriviamo a conoscerla come una ragazza ardente e ribelle in una remota cittadina della prateria, che viene rinnegata dal padre quando sposa l’uomo sbagliato, e ha da lui due figli, Marvin e l’adorato John. Il cast è buono, con Ellen Burstyn nella parte di Hagar da vecchia, l’esordiente Christine Horne nella parte di Hagar giovane, Kevin Zegers (il bel coprotagonista di Transamerica) nella parte di John, Cole e Wings Hauser nei ruoli del marito di Hagar da vecchio e da giovane, e la nostra Ellen nella parte di Arlene, la fidanzata ingenua ma fedelissima di John. La regista è una donna, Kari Skogland; il film ha ricevuto recensioni contrastanti, ma pare che la nostra Ellen (con due Ellen nel cast bisogna distinguere) salvi con la sua contagiosa allegria il secondo tempo del film.
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