Amanita Blueberry |
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| Titolo: Gli Effetti Secondari dei Sogni Autore: Delphine de Vigan Casa editrice: Mondadori Titolo originale: No et Moi Traduzione (dal francese): Marco Bellini Trama: Lou Bertignac ha tredici anni: la sua famiglia, chiusa nel ricordo inconfessabile di una tragedia del passato, vive in un silenzio opprimente, mentre a scuola la sua intelligenza fuori dal comune l'ha portata in una classe avanzata, piena di studenti più grandi che non hanno nulla a che spartire con lei. Incapace di creare una relazione con chiunque, Lou passa la maggior parte del suo tempo libero a vivere le emozioni degli altri: guarda le partite di calcio per osservare la gioia dei giocatori, spia le persone per strada e, soprattutto, frequenta le stazioni ferroviarie parigine perché in quei luoghi si concentra l'emozione di amanti che si salutano, di famiglie rimaste a lungo separate, di amici che si ritrovano. E' proprio qui, alla stazione d'Austerlitz, che Lou trova, tra la folla, una ragazza appena più grande di lei, Nolwenn, che si è lasciata alle spalle un passato difficile e ora vive da randagia. Tra loro, nel tempo di uno sguardo, si crea un'intesa speciale, che nessuna delle due aveva mai trovato prima... Può sembrare molto banale come trama, ma per me questo libro è qualcosa di speciale, me lo sono riletta adesso in questo periodo complicato e l'ho apprezzato anche di più. Mi piace anche com'è scritto, e secondo me si presta molto ad una versione al cinema [tra l'altro Ellen sarebbe una Nolwenn con i fiocchi]
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